Piano D'ambito – Capitolo 2
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Capitolo 2 Stato di fatto dei servizi Idrici 2.1 Introduzione Secondo quanto previsto dall'art. 149, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 152/2006, fra i documenti fondamentali del Piano d’Ambito viene compresa la “ricognizione delle infrastrutture”, che (comma 2) “anche sulla base di informazioni asseverate dagli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale, individua lo stato di consistenza delle infrastrutture da affidare al gestore del servizio idrico integrato, precisandone lo stato di funzionamento”. Tale norma riprende quanto già previsto dall'art. 11, comma. 3 della Legge 36/1994 in base al quale "i Comuni e le Province operano la ricognizione delle opere di adduzione, di distribuzione, di fognatura e di depurazione esistenti e definiscono le procedure e le modalità, anche su base pluriennale, per assicurare il conseguimento degli obiettivi previsti dalla presente legge ". La ricognizione delle opere e degli impianti esistenti risulta pertanto, nella normativa, l’attività preordinata e la base conoscitiva per la redazione dei successivi capitoli del Piano d'Ambito, in quanto consente di delineare il quadro delle conoscenze relative ai livelli attuali del servizio, di identificare le carenze e le criticità esistenti, di acquisire informazioni sullo stato delle strutture e sulla loro affidabilità nel tempo. Conseguentemente, la Regione Lombardia, al fine di indirizzare in modo uniforme tali operazioni sul territorio di competenza, aveva approvato apposite schede per la ricognizione delle infrastrutture idriche, quale parte della metodologia per l'elaborazione del programma degli interventi, con Decreto della Direzione Generale Risorse ldriche e Servizi di Pubblica Utilità n° 24079 del 11 ottobre 2001. Inoltre, aveva proposto la collaborazione di specialisti allo scopo incaricati, che avevano affiancato gli Uffici con rilievi sul posto, richieste dirette di informazioni agli organi tecnici comunali e agli altri Enti gestori, ed affiancamento nella compilazione delle schede. L’esito del censimento è stato raccolto in un data base georeferenziato (denominato S.I.R.I.O. “Servizi Idrici Regionali Integrati per l'Osservatorio”) e messo a disposizione dell’Autorità d’Ambito. Sulle informazioni di S.I.R.I.O., raccolte fra il 2001 ed il 2003, è stata predisposta la versione del Piano d’Ambito attualmente vigente, approvata nel dicembre 2007. Poiché negli anni la Regione ha, di fatto, abbandonato il suddetto Data Base, sostituito con altri contenitori (esempio S.I.Re, “Sistema informativo Acque”) e l’Autorità d’Ambito non è potuta addivenire all’affidamento del Servizio Idrico Integrato al Gestore, cui è, per legge (D.Lgs. 152/2006, art. 151, comma 6) demandato il compito di aggiornare la ricognizione nei termini PIANO D’AMBITO – CAPITOLO 2 : Stato di fatto dei servizi idrici stabiliti dal Contratto di Servizio, anche la struttura di raccolta dei dati prevista dalle schede regionali è stata abbandonata. Peraltro, si deve osservare che il Data Base S.I.R.I.O., data la complessità ed il dettaglio dei dati in esso previsti, è risultato adeguatamente implementato nelle parti generali, ma poco compilato nelle sezioni contenenti dati specialistici, sconosciuti, per lo più, agli stessi gestori, soprattutto in economia. I capitoli seguenti, riportano le conoscenze più aggiornate in materia, che gli uffici hanno raccolto in un geodatabase predisposto allo scopo. Si è infatti ritenuto opportuno, avendo all’interno della struttura adeguate competenze, predisporre ex novo un prodotto informatico che viene di seguito brevemente descritto, anche per le finalità di condivisione delle informazioni e degli aggiornamenti sia con la Regione, sia col futuro Gestore secondo quanto previsto nel Contratto di Servizio. In generale, ove non diversamente segnalato, le elaborazioni e le relative valutazioni esposte nel seguente capitolo sono svolte su dati 2010 e 2011 e costituiscono il documento sul quale Regione Lombardia ha espresso il parere di competenza. Al paragrafo 2.7, si riportano i dati 2012 e 2013 sui tre servizi (acquedotto fognatura e depurazione), così come rilevati con una specifica ricognizione presso i Gestori per le finalità della raccolta dati istituita dalla Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Settore Idrico con Determina n. 5/2014. 2.2 Le banche dati 2.2.1 Il geodatabase dell’Ufficio d’Ambito Il geodatabase dell’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona è stato realizzato con strumenti Open Source mediante PostGIS (estensione geografica a al DBMS object-relational Open Source PostgreSQL) che consente di memorizzare sulla base dati oggetti di tipo GIS (Geographic Information System). Il supporto geografico a Postgres si compone di varie parti e si basa principalmente su standard Open GIS Consortium, di seguito sono indicati i principali componenti: un nuovo tipo di dato: GEOMETRY; tabelle di supporto: spatial_ref_sys e geometry_columns; funzioni SQL di supporto (circa 700); tool esterni (es. pgsql2shp e shp2pgsql) per l’importazione di dati. Il Geodatabase è un particolare database relazionale appositamente progettato per memorizzare, interrogare ed utilizzare dati geografici. Il principale vantaggio consiste nel fatto che i propri dati non sono più dispersi nei vari archivi locali ma sono riuniti in un Database relazionale (RDBMS). pagina 2 PIANO D’AMBITO – CAPITOLO 2 : Stato di fatto dei servizi idrici Questo comporta numerosi vantaggi tra cui: avere tutti i dati all'interno di un unico contenitore; poterli interrogare con il linguaggio SQL o di poter realizzare complesse queries geospaziali; poter sfruttare il supporto dell'architettura multiutente per la risoluzione dei conflitti in editazione contemporanea di più utenti. La progettazione e la realizzazione delle basi dati cartografiche è stata realizzata all’Ufficio Sistemi Informativi dell’ATO applicando il più possibile il metodo della progettazione partecipata delle banche dati, in particolare sono svolte le seguenti attività: analisi della qualità dei dati in possesso dell’Ufficio d’Ambito; recupero, bonifica e normalizzazione di banche dati geografiche ed anche gestionali; realizzazione ed integrazione tra banche dati GIS e banche dati gestionali; analisi, verifica e confronto tra banche dati differenti; realizzazione dei metadati; stesura di report e documenti sulla qualità delle banche dati; import/export di dati da vari formati; 2.2.2 Il data base Regionale SIRe Acque SIRe Acque (Sistema Informativo Regionale Acque) è il un nuovo sistema informativo concepito dalla Regione Lombardia e da ARPA Lombardia per essere l’unico archivio per i dati relativi alle infrastrutture, alle autorizzazioni allo scarico, ai controlli analitici, con valenza ufficiale. Contiene, pertanto, tutti i dati disponibili circa il sistema della depurazione e del collettamento delle acque reflue urbane presenti sul territorio lombardo. In particolare: l’anagrafica degli impianti di trattamento (attuali, previsti. dismessi) delle acque reflue ed i dati tecnici relativi i dati relativi alle autorizzazioni rilasciate dalle Province i dati sui terminali fognari non trattati che scaricano in ambiente le informazioni sugli agglomerati e le reti di smaltimento i dati e le informazioni sui Gestori ed i laboratori di analisi i dati relativi al controllo ed all’autocontrollo dei Gestori i dati del controllo dei dipartimenti ARPA i dati delle autorizzazioni degli scarichi industriali A SiRe Acque accedono tutti i soggetti coinvolti nella gestione o nell’autorizzazione e controllo delle acque reflue: Province Uffici d’Ambito pagina 3 PIANO D’AMBITO – CAPITOLO 2 : Stato di fatto dei servizi idrici Gestori (compresi Comuni in economia) Regione ARPA Ogni soggetto ha la responsabilità dell’aggiornamento dei dati, in base alle proprie competenze. Allo stato attuale i soggetti di cui sopra stanno popolando le banche dati pubblicate su “SIRe temporaneo” (che verranno implementate in SIRe ACQUE). Per i contenuti di competenza dell’Ufficio d’Ambito si rimanda agli allegati al presente capitolo. 2.3 Fonti di approvvigionamento Il sistema dei prelievi ad uso idropotabile nel territorio dell’ATO di Cremona non risulta differenziato in base al tipo di risorsa utilizzata: non si hanno infatti prelievi da corpi idrici superficiali a tale scopo, ma esclusivamente da falde sotterranee. Il geodatabase, nella sezione dedicata alle captazioni, descrive ogni singolo elemento secondo il seguente set di dati, che consente di ricostruire il quadro delle informazioni tecniche ed amministrative che lo riguardano. TABELLA DEI DATI DESCRITTIVI DELLA CAPTAZIONE (POZZO) ID_GESTORE identificativo del gestore attuale ID_SCHEMA identificativo dello schema acquedottistico COD_POZZO codice pozzo progressivo provinciale ISTAT_COM codice ISTAT del comune LOCALITA codice ISTAT della località INDIRIZZO indirizzo STATO attivo / non attivo FG identificativi catastali MAPPALE identificativi catastali QUOTA_SLM metri X coordinate Gauss-Boaga Y coordinate Gauss-Boaga PORTATA_MA portata massima (litri/secondo) PORTATA_ME portata media (litri/secondo) VOLUME_ANN volume annuo captato dal medesimo schema acquedottistico USO continuo / riserva COLLEG_POT collegamento ad un potabilizzatore TIPO_USO approvvigionamento idropotabile PARERE_PRO parere provincia ai sensi dell'art. 12, comma 4, R.R. 2/2006 AREA_RIS ampiezza area di rispetto (se decisa da Provincia o Regione) ATTO_RIS atto di definizione dell'area di rispetto NOTA_RICHI richiesta parere ad ATO per area rispetto DECRETO_AA decreto ATO per proposta area