velò profondamente ostile ai filoimperiali ai ostile profondamente velò Fortezza medievale, veduta dal mastio dal veduta medievale, Fortezza della sala dell’Investitura sala della

Ritratto di Ascanio della Corgna negli affreschi negli Corgna della Ascanio di Ritratto lio III, il successore Paolo IV Carafa si ri- si Carafa IV Paolo successore il III, lio

go nel 1554. Ma l’anno dopo, morto Giu- morto dopo, l’anno Ma 1554. nel go

mente governatore di Castiglione del La- del Castiglione di governatore mente

odtir, sai dvne ufficial- divenne Ascanio condottiero,

set i acietr mltr e abile e militare architettura in Esperto

sa e possedimenti medicei. medicei. possedimenti e sa

strategica, a confine tra Stato della Chie- della Stato tra confine a strategica,

e d gad ipraz eooia e economica importanza grande di rea

getto di controllare personalmente un’a- personalmente controllare di getto

nel territorio del Chiugi muoveva dal pro- dal muoveva Chiugi del territorio nel

pale di insediare stabilmente suoi familiari suoi stabilmente insediare di pale

1551, cardinale di . La volontà pa- volontà La Perugia. di cardinale 1551,

la Pieve, Fulvio divenne vescovo e, nel e, vescovo divenne Fulvio Pieve, la

del Chiugi. del

no ancora i ruderi della chiesa paleocri- chiesa della ruderi i ancora no tificie e governatore perpetuo di Città del- Città di perpetuo governatore e tificie gnora del Chiugi che porta il grano). il porta che Chiugi del gnora

la famiglia sul territorio di Castiglione e Castiglione di territorio sul famiglia la

mastio. All’interno delle mura rimango- mura delle All’interno mastio. ne nominato capitano delle guardie pon- guardie delle capitano nominato ne (La si- (La granum ferens Clusii Domina della e

finitivamente cessare diritti e privilegi del- privilegi e diritti cessare finitivamente

co proveniente dal camminamento e dal e camminamento dal proveniente co nove anni. Sempre nel 1550, Ascanio ven- Ascanio 1550, nel Sempre anni. nove (La signora del lago che porta i pesci) i porta che lago del signora (La sces

ma anche si estinse, nel 1647, facendo de- facendo 1647, nel estinse, si anche ma

spettatamente si trovavano esposti al fuo- al esposti trovavano si spettatamente glione del Lago e sul Chiugi perugino per perugino Chiugi sul e Lago del glione Domina Laci ferens pi- ferens Laci Domina della raffigurazioni

sata ricevette nel 1616 il titolo di ducato, di titolo il 1616 nel ricevette sata

giurisdizione e ogni privilegio su Casti- su privilegio ogni e giurisdizione etv d cidr i eii h ina- che nemici i chiudere di metteva , occupano infatti un posto d’onore le d’onore posto un infatti occupano , sia

di quest’ultimo, Fulvio Alessandro, la ca- la Alessandro, Fulvio quest’ultimo, di

pontefice concesse infatti alla sorella la sorella alla infatti concesse pontefice leir dfs i cs d asd, per- assedi, di caso in difesa Ulteriore Augusta Peru- Augusta raffigurante statua della ti

soldo delle truppe pontificie. Con il figlio il Con pontificie. truppe delle soldo

di un prestito di 12.000 scudi d’oro, il d’oro, scudi 12.000 di prestito un di della Corgna fino ad arrivare al mastio. al arrivare ad fino Corgna della Nicola e Giovanni Pisano nel 1278: ai la- ai 1278: nel Pisano Giovanni e Nicola

stigiosa carriera militare nelle Fiandre al Fiandre nelle militare carriera stigiosa

e madre di Ascanio e Fulvio. In cambio In Fulvio. e Ascanio di madre e menti, iniziava dalla facciata del palazzo del facciata dalla iniziava menti,

fontana maggiore di Perugia, realizzata da realizzata Perugia, di maggiore fontana

ebbe Ascanio II, destinato ad una pre- una ad destinato II, Ascanio ebbe

coma, vedova di Francesco della Corgna della Francesco di vedova coma, no esternamente visibili solo alcuni ele- alcuni solo visibili esternamente no

sono anche le decorazioni scultoree della scultoree decorazioni le anche sono

mede sposò Porzia Colonna, dalla quale dalla Colonna, Porzia sposò mede

Maria Ciocchi del Monte, fratello di Gia- di fratello Monte, del Ciocchi Maria Un secondo tratto di mura, del quale so- quale del mura, di tratto secondo Un

porto economico tra il territorio e la città la e territorio il tra economico porto

frequentatore di artisti e letterati, Dio- letterati, e artisti di frequentatore

tificio di papa Giulio III, ovvero Giovanni ovvero III, Giulio papa di tificio tacchi.

emblematica di questo antico e stretto rap- stretto e antico questo di emblematica

la Laura. Eccentrico, amante del lusso, del amante Eccentrico, Laura. la

zia nel 1550 con l’elezione al soglio pon- soglio al l’elezione con 1550 nel zia

cile via di fuga e di difesa in caso di at- di caso in difesa di e fuga di via cile te del Comune di Perugia. Testimonianza Perugia. di Comune del te

Diomede Della Penna, figlio della sorel- della figlio Penna, Della Diomede

rugia. La vera e propria ascesa sociale ini- sociale ascesa propria e vera La rugia.

costruire per volontà di Ascanio come fa- come Ascanio di volontà per costruire que del lago Trasimeno e sul Chiugi da par- da Chiugi sul e Trasimeno lago del que to la discendenza attraverso l’adozione di l’adozione attraverso discendenza la to

glia è registrata tra le più abbienti di Pe- di abbienti più le tra registrata è glia

fortezza a palazzo della Corgna fu fatto fu Corgna della palazzo a fortezza punto strategico per il controllo sulle ac- sulle controllo il per strategico punto sciare eredi, ma avendo tuttavia garanti- tuttavia avendo ma eredi, sciare

Passignano, e, negli stessi anni, la fami- la anni, stessi negli e, Passignano, Il camminamento coperto che unisce la unisce che coperto camminamento Il to, la fortezza ha rappresentato il miglior il rappresentato ha fortezza la to, Ascanio morì a Roma nel 1571 senza la- senza 1571 nel Roma a morì Ascanio

gna, oggi vocabolo Corgna nei pressi di pressi nei Corgna vocabolo oggi gna, tacco con i cannoni. cannoni. i con tacco costruzione a frate Elia da Cortona. Di cer- Di Cortona. da Elia frate a costruzione Pieve e di seguito marchese (1563-1564). marchese seguito di e Pieve

catasti perugini è infatti censita Villa Cor- Villa censita infatti è perugini catasti garantiva maggiore stabilità in caso di at- di caso in stabilità maggiore garantiva fensiva precedente, ne commissionò la ri- la commissionò ne precedente, fensiva go, governatore perpetuo di Città della Città di perpetuo governatore go,

la propria origine: a partire dal 1258, nei 1258, dal partire a origine: propria la teva di godere di una più ampia visuale e visuale ampia più una di godere di teva dopo avere fatto abbattere la struttura di- struttura la abbattere fatto avere dopo dolo vicario a vita di Castiglione del La- del Castiglione di vita a vicario dolo

è probabilmente da questi luoghi che trae che luoghi questi da probabilmente è gna. Così concepita, la struttura permet- struttura la concepita, Così gna. XIII secolo, quando Federico II di Svevia, di II Federico quando secolo, XIII 1560 questo rinnovato potere nominan- potere rinnovato questo 1560

ze dai Corneli Scipioni dell’antica Roma, dell’antica Scipioni Corneli dai ze guito al riutilizzo operato dai della Cor- della dai operato riutilizzo al guito fonti locali la facciano risalire alla metà del metà alla risalire facciano la locali fonti Chiugi. Il nuovo papa Pio IV sancì nel sancì IV Pio papa nuovo Il Chiugi.

go Trasimeno. Pur vantando discenden- vantando Pur Trasimeno. go nella seconda metà del XVI secolo, in se- in secolo, XVI del metà seconda nella ne non è databile con certezza, sebbene certezza, con databile è non ne loe e Lg, it dla iv e il e Pieve della Città Lago, del glione

la città di Perugia e del territorio del la- del territorio del e Perugia di città la i iclr, rbblet ricostruite probabilmente circolari, li La costruzione dell’originale fortificazio- dell’originale costruzione La lo IV, Ascanio riprese con le armi Casti- armi le con riprese Ascanio IV, lo

ruolo di grande rilievo nelle vicende del- vicende nelle rilievo grande di ruolo di quattro torri agli angoli, due delle qua- delle due angoli, agli torri quattro di la ad uso interno della fortezza. della interno uso ad la gionato. Nel 1559, con la morte di Pao- di morte la con 1559, Nel gionato.

La famiglia della Corgna ha rivestito un rivestito ha Corgna della famiglia La pone di un mastio triangolare arretrato e arretrato triangolare mastio un di pone triabsidata, venne poi adattata a cappel- a adattata poi venne triabsidata, Chiesa e Fulvio venne addirittura impri- addirittura venne Fulvio e Chiesa

Lago e del Chiugi perugino Chiugi del e Lago A forma di pentagono irregolare, si com- si irregolare, pentagono di forma A i at Flpo Gaoo I origine In Giacomo. e Filippo santi ai stretto ad allontanarsi dallo Stato della Stato dallo allontanarsi ad stretto

I della Corgna di Castiglione del Castiglione di Corgna della I medievale Fortezza el Crn: sai f dnu co- dunque fu Ascanio Corgna: della stiana di Castiglione del Lago, intitolata Lago, del Castiglione di stiana

Palazzo della Corgna Voluto da Ascanio della Corgna a parti- CASTIGLIONE DEL LAGO re dalla metà del Cinquecento per cele- brare l’insediamento in città della fami- Circuito Museale Aperto Storia della città rugina fino al XV secolo, ma costantemente glia, il palazzo risponde alla duplice fun- Palazzo della Corgna e Fortezza medievale Il promontorio su cui sorge la città risulta contesa, soprattutto tra Quattro e Cin- zione di dimora signorile e sede ammini- abitato sin dal Paleolitico, poiché la scar- quecento, dalle famiglie degli Oddi e dei strativa. La maggior parte delle fonti lo- sa profondità delle acque e il fondo sab- Baglioni. Dal 1540, con il definitivo as- cali identifica in Galeazzo Alessi l’esecu- bioso di questa parte del lago facilitavano soggettamento di Perugia e dei suoi pos- tore del progetto. L’architetto perugino CASTIGLIONE DEL LAGO l’attività della pesca e la possibilità di co- sedimenti allo Stato della Chiesa, Casti- era d’altronde particolarmente legato al struire insediamenti anche in aree distanti glione ne segue le sorti: nel 1550 papa Giu- cardinale Fulvio, fratello di Ascanio, che dalla riva. lio III concede totali giurisdizioni e privi- gli aveva procurato numerose commis- Una prima consistente occupazione del pro- legi sulla città e sul Chiugi perugino alla so- sioni a Perugia, lo aveva incaricato del re- Palazzo della Corgna, esterno montorio di Castiglione del Lago risulta tut- rella Giacoma, vedova di Ascanio di Fran- stauro del castello di Pieve del Vescovo tavia documentata solo intorno al VI seco- cesco della Corgna. Ha così inizio il do- e anche insignito della carica di priore. Lo bienti di servizio e le stanze da letto. L’at- lo a.C., ad opera degli Etruschi di Chiusi e minio di questa casata che con Ascanio, fi- La città e il museoGM 1860 su progetto di Giovanni Caproni, studioso perugino Egnazio Danti ne at- tuale percorso museale si articola nel pia- di Cortona. Con la conquista romana del glio di Giacoma, ridisegna anche l’assetto Il tessuto urbano è cinto da mura due- demolendo un’antica e più piccola chie- tribuisce invece la paternità al Vignola, no nobile, a sua volta diviso in tre corpi territorio, l’edificazione di una piccola tor- urbanistico della città, rifondata attorno al- principali, due dei quali completamente centesche, in parte inglobate in palazzo sa. Oltre al pronao in forme neoclassiche forse in relazione ai contatti che que- della Corgna. Da sud si accede al centro re di avvistamento e di rifugio in caso di at- la nuova, maestosa residenza di famiglia. Il st’ultimo ebbe con Giulio III e con lo stes- affrescati. del 1868, reca affreschi di Mariano Pier- tacchi ne suggella il ruolo strategico: Casti- controllo politico-amministrativo dei del- Le decorazioni celebrano le gesta di Asca- storico attraverso la medievale porta Pe- vittori e una pala d’altare raffigurante Ma- so cardinale Fulvio della Corgna, per il glione diventa un vero e proprio castrum. la Corgna, divenuti marchesi tra il 1563 e quale progettò la cappella di famiglia in nio e della famiglia della Corgna attra- rugina, da nord oltrepassando porta Fio- donna con il Bambino, sant’Antonio aba- Dopo la caduta dell’Impero romano, il no- il 1564 e duchi dal 1616, termina nel 1647 San Francesco al Prato. La planimetria verso il ricorso a temi mitologici e stori- rentina (XVI secolo), da ovest mediante te e santa Maria Maddalena realizzata nel me del centro è affidato a esili tracce do- con la morte senza eredi di Fulvio Ales- ci. Corredate da raffinate grottesche, le l’ottocentesca porta Senese. della struttura, che rivela vicende co- 1500 da Eusebio da San Giorgio, allievo cumentarie che ne riferiscono l’apparte- sandro. Da questo momento la città e il ter- struttive incoerenti, induce oggi a ritene- scene vennero realizzate da un équipe di Palazzo della Corgna e la fortezza me- di Perugino. La chiesa di San Domenico nenza all’ex esarcato bizantino. Quindi, vie- ritorio ritornano sotto lo stretto controllo re che non vi fu un progetto unitario e che pittori guidata da Niccolò Circignani det- GM ˜ dievale occupano circa metà dell’inte- di Guzman fu invece voluta nel 1638 ne donato nel IX secolo da Ludovico il Pio dello Stato pontificio, di cui seguiranno le a soprintendere i lavori fu forse lo stesso to il Pomarancio, che nel 1574 stipulò il ro centro urbano. Di fronte al palazzo è dal duca Fulvio Alessandro della Corgna – figlio di Carlo Magno – alla Chiesa, che vicende fino all’Unità d’Italia. Ascanio, esperto in ingegneria militare e contratto di esecuzione con Diomede l’ospedale di Sant’Agostino. Unica testi- in segno di riconoscenza per l’avvenuta lo ricomprende, nel 997, nel territorio del dilettante architetto, che pure partecipò Della Penna della Corgna, figlio adotti- monianza dell’originario convento è l’an- guarigione della moglie Eleonora de Chiugi, già ceduto dall’imperatore Ottone vo di Ascanio. – alla costruzione di alcune fortificazioni tica cappella dell’ospedale , con l’af- Mendoza. La donna, affetta da una gra- III all’abbazia di San Gennaro in Campo- nelle Fiandre, a Malta e a Roma. La scelta dei temi fu certamente suggeri- fresco raffigurante la Madonna delle ro- ve malattia che ne deturpava il braccio, leone nella diocesi di Arezzo. Limitato dal Edificato inglobando un tratto di mura ta dalla cerchia di letterati e umanisti che se, attribuito a un pittore seguace del Pe- dopo due anni di cure inefficaci trovò territorio della Chiana ad ovest, da quello medievali e strutture di proprietà della fa- gravitava attorno alla famiglia della Cor- rugino che gli studiosi identificano ora in guarigione grazie all’olio della lampada di Cortona a nord e dal torrente Tresa a sud, miglia Baglioni, che avevano preceden- gna nei raffinati ritrovi del palazzo e del- Giovanni Battista Caporali, ora in Gio- votiva posta davanti l’immagine del san- il Chiugi è area di notevole importanza eco- temente vantato possedimenti nel luogo, la villa del Cardinale, presso monte Tezio vanni di Pietro detto lo Spagna. to. All’interno dell’antica sagrestia sono nomica e strategica e Castiglione ne è il più il palazzo ha pianta ad “L” e si sviluppa nei dintorni di Perugia. In particolare, si Originate dal rinnovato assetto urbano ospitate le sepolture di Cesare Caporali appetibile caposaldo. In ragione di ciò, la su quattro piani: il piano terra per le can- deve a Cesare Caporali, animatore del ce- concepito dai della Corgna, le parallele vie e dello stesso Fulvio Alessandro. città è oggetto di successive contese tra Pe- tine e le scuderie, il seminterrato con cu- nacolo denominato “Orti di Mecenate”, Vittorio Emanuele e del Forte ospitano i Al centro dell’asse viario parallelo che at- rugia, Cortona, Arezzo e e per due cine e magazzini, il piano nobile, con stan- la minuziosa descrizione in rima dei giar- principali edifici di culto di Castiglione traversa il centro storico, piazza Mazzi- secoli più volte danneggiata e distrutta. Ri- ze di rappresentanza e sale adibite a fun- dini della residenza castiglionese, oggi del Lago. La chiesa di Santa Maria Mad- ni™ accoglie il medievale palazzo del Po- edificata nel XIII secolo, probabilmente su zioni amministrative e abitative, il piano scomparsi, teatro di giocosi intrattenimenti dalena— venne realizzata fra il 1836 e il polo. iniziativa di Federico II, resta roccaforte pe- Veduta aerea della città superiore destinato ad ospitare gli am- tra la rara e lussureggiante vegetazione. Le decorazioni del palazzo 2) Sala dell’Investitura 4) Sala dell’Eneide Il complesso ciclo di affreschi delle sale del palazzo è tra gli esempi più rilevanti di de- Detta anche Sala delle Gesta di Ascanio o di Rap- Le scene che deco- corazione gentilizia in area umbra. Venne realizzato da un’équi pe di pittori capitanati presentanza, celebra l’eroe fondatore della nuova for- rano la sala illustra- dal toscano Niccolò Circignani detto il Pomarancio, che ricevette la commissione da Dio- tuna della casata. Sedici finti arazzi alle pareti ne ri- no il mito di Enea, il mede Della Penna nel 1574. Modello per questo ciclo fu senza dubbio quello con i Fat- percorrono le vicende politiche e militari. Tra le sce- leggendario eroe ti dei Vitelli realizzato per Paolo Vitelli a Città di Castello tra il 1571 e il 1573 da un ne più significative sono l’Assedio di Genova, dove che, di ritorno dalla gruppo di pittori guidati dall’emiliano Prospero Fontana e composto dai bolognesi Ora- Ascanio, giovane soldato, si distingue per coraggio guerra di Troia, fon- zio Samacchini e Cesare Baglione e dallo stesso Circignani. All’impresa castellana par- e prodezza; il Duello con Giovanni Taddei (a) sotto dò la città di Roma. tecipò anche il pesarese Giovanni Antonio Pandolfi, la cui mano è riconoscibile in al- le mura di Pitigliano, nella maremma grossetana, ri- Promotore del ciclo cune scene della sala dell’Eneide. Nonostante la difficoltà di stabilire con precisione la masto nella storia per la famosa “stoccata” inflitta al fu Diomede Della paternità dei singoli episodi degli affreschi castiglionesi, è nell’intreccio di queste col- rivale; l’Imbar- Penna che, nell’e- laborazioni che va forse cercato il nome dell’artista responsabile delle sale al pianterre- co per Gaeta, saltazione del prin- no, già denominato Pittore di Diana e Callisto e da taluni identificato con Giovanni An- verso la quale cipe troiano, celebrò tonio Paganino, anch’egli all’opera a Città di Castello come collaboratore del Baglione. Ascanio fugge il suo ruolo di go- informato del- vernatore. Alcune delle divinità 1) Sala di Paride le poco bene- a rappresentate – Ce- voli intenzioni a Sala d’ingresso, è decorata, al centro del- di papa Paolo rere, dea della fertilità della Terra, Vulcano, dio del fuoco e dei metalli legato all’arti- la volta, con il Giudizio di Paride (a). Ne- IV nei suoi confronti; l’Incontro con il re di Spagna gianato, e Venere, dea della bellezza – alludono al ruolo di mecenate delle arti e alla gli ottagoni laterali sono raffigurati Ercole Filippo II che lo nomina membro del Consiglio in condizione di prosperità economica che il Chiugi visse sotto il governo di Diomede. che sconfigge l’Idra, Diana e Endimione, Fiandra e capo delle fortificazioni del regno; e la Bat- Autore delle decorazioni, tra cui le scene con Venere, Enea e Acate tra Cerere e Vulca- Perseo e Andromeda e Priamo e Tisbe. Gli taglia di Lepanto (b), sua ultima grande impresa. Cia- no (a) e Venere chiede a Vulcano le armi per Enea (b), è uno dei collaboratori del Cir- affreschi celebrano il matrimonio tra Dio- scuna storia era in origine corredata da didascalie, og- cignani, una figura del tutto autonoma identificata con Giovanni Antonio Pandolfi. Ar- mede della Corgna e Porzia Colonna. gi di difficile lettura. Nella volta, fra le Virtù, si cele- tefice di una pittura Quattro stemmi agli angoli alludono al- bra l’apoteosi dell’eroe con la raffigurazione di Asca- particolarmente fluida l’ascesa sociale dei della Corgna e al- nio che riceve da Giulio III il bastone di custode del- 3) Sala di Fetonte e duttile, fu a Casti- l’imparentamento con la famiglia Co- la Chiesa (c), scena che ricorda, per impostazione e glione del Lago prima lonna: a sinistra si trova infatti lo Stem- a b Nella volta è rappresentato il Mito di Fetonte, circondato da riquadri con Alba, Mezzogiorno, del 1575, anno in cui Tramonto e Notte, e ovali con Primavera, Estate, Autunno, Inverno. Fetonte, figlio di Apol- ma di Fulvio della Corgna (b), inquadrato con quello dei Ciocchi del Monte, casato di modulo narrativo, quella in cui venne chiamato dal lo e di Climene, pregò il padre di fargli guidare il carro del Sole. A causa della sua totale papa Giulio III, e quello di Diomede della Corgna (c); a destra è effigiato il Simbolo cor- Paolo Vitelli ottiene il comando del- cardinale Fulvio della inesperienza, i cavalli abbandonarono il solito percorso e così il carro si avvicinò troppo al- gnesco inquadrato con quello dei Colonna, su campo azzurro, in ricordo del prestigioso le truppe fiorentine in palazzo Vitelli Corgna a decorare la la Terra, causando disastrose rovine. Giove fulminò quindi il temerario giovane che preci- matrimonio, e l’arme dei Colonna. Anch’esso su campo azzurro, quest’ultimo indica il a Città di Castello, attribuita allo sagrestia del duomo di pitò nel fiume Eridano, odierno Po. La scena e le figure allegoriche che la circondano, de- ramo di Zagarolo dal quale proveniva stesso Circignani. Perugia. lineate in forme levigate e sinuose, simboleggiano il peccato di iubris, l’audacia dei morta- Porzia: probabilmente, tale stemma si ri- Lo stemma dei della Corgna è im- ferisce a Marco Antonio Colonna, car- li nel voler realizzare imprese al di sopra delle proprie possibilità, e la caducità della vita presso sulla fronte del camino cin- terrena. dinale zio della sposa e amico di Fulvio. quecentesco e, unito a quello dei Diomede ha voluto dunque esibire i pro- Colonna, è evidente in alcune par- pri titoli di prestigio con l’intenzione di ti del pavimento, ricostruito nel compiacere la famiglia della moglie che XIX secolo su modello di quello ori- b bclo sosteneva presso la Curia. ginario. c

5) Sala degli Dei 7) Sala di Plutone e Proserpina 8) Sala di Cesare 9) Sala di Diana e Callisto, sala delle Arti e sala delle Metamorfosi Attorno alla figura di Giove, che presiede dal lu- La sala, originariamen- La rappresentazione della Vita di Cesare, che decora lo studio di Diomede, è tratta dallo Queste sale sono oggi sede cernaio, sono raffigurate divinità dell’Olimpo – te camera di Laura del- scritto di Svetonio e allude alle leggendarie imprese militari di Ascanio. Le scene illustra- della Biblioteca comunale. Mercurio, due figure di Venere, Saturno, , Mi- la Corgna, è decorata no l’intero percorso politico di Cesare, evidenziandone l’audacia e le qualità di grande con- Sebbene non incluse nel nerva, Marte, Diana – e i dodici segni zodiacali. Suc- da scene relative al mi- dottiero. Tra gli avvenimenti più rappresentativi sono le Guerre di conquista contro i Gal- percorso museale a paga- cessive manomissioni e i restauri condotti tra il 1937 to di Proserpina: Plu- li, contro i Germani e contro i Britanni, il Passaggio del Rubicone, confine della provincia di mento, sono tuttavia parte e il 1939 da Pico Cellini hanno determinato este- tone rapisce Proserpina sua competenza, dal quale prese il via la guerra civile contro Pompeo, e la Battaglia di Far- del palazzo e anch’esse ric- se ridipinture, che non hanno compromesso le so- (a), Cerere cerca Pro- salo (a), che segnò l’inizio del suo indiscusso potere a Roma. Le qualità diplomatiche emer- camente decorate. Conser- le figure di Giove, Mercurio, Saturno, Apollo, la Ve- serpina, Cerere e Ciane gono nell’episodio della Rinuncia alla corona di Re. Il ciclo si conclude con l’Uccisione di vano infatti, in quelli che nere più frammentaria e la testa e il mezzo busto (b), Cerere e Giove, Ce- Cesare, avvenuta nel 44 a.C. all’interno del Senato romano. furono ambienti deputati di Minerva. I restauri degli anni ’90 del Novecen- rere e Plutone. Figlia di Sulla volta, è lo Stemma dei della Corgna (b), sorretto da due cherubini; lungo la parete de- ad ospitare intrattenimen- to hanno eliminato gli interventi precedenti e par- Giove e Cerere, Pro- stra, una porta dà accesso al camminamento che unisce il palazzo alla fortezza medievale. ti e cenacoli intellettuali, un zialmente recuperato le originali decorazioni. serpina venne rapita da Oltre al Circignani, alla decorazione di questo ciclo lavorò un artista che gli studiosi locali raffinato ciclo di affreschi Plutone, re degli Inferi, identificano con il fiorentino Salvio Savini, pittore “di corte” attivo nella decorazione della distribuito in tre sale. Nel- a mentre raccoglieva fio- villa del cardinale Fulvio della Corgna, la prima vi sono raffigura- presso monte Tezio, e nel palazzo di fa- ti Diana e Callisto e le Storie del mondo alla rovescia (a), nella seconda un’assai fram- 6) Sala di Annibale ri insieme alla ninfa a Ciane sulle rive del la- miglia a Città della Pieve. mentaria rappresentazione delle Arti, nella terza le Metamorfosi e scene di Apollo e Daf- Nel riquadro centrale è rappresentata la scena del- go Pergusa, vicino Enna. Trasformata in fiume nel tentativo di soccorrerla, Ciane riuscì ne e di Pan e Siringa. Nella prima sala, in particolare, il Mondo alla rovescia illustra il la Battaglia del Trasimeno (a), intorno quattro epi- tuttavia a trattenere la cintola di Proserpina. Quando Cerere venne a cercare la figlia, Cia- sovvertimento dell’ordine naturale delle cose: il topo cattura il gatto, la selvaggina il sodi legati alla figura di Annibale: l’Esercito in mar- ne fece ondeggiare la cintola tra le sue acque, attirando l’attenzione della dea. Attraverso segugio. Ne è autore l’anonimo “Pittore di Diana e Callisto”, così denominato dalla cia, lo Sbarco della flotta (b), una non ben precisa- l’intercessione di Giove, la madre riuscì infine a farla liberare, a patto che trascorresse sei scena più importante della prima delle tre sale. ta scena di Battaglia e la Clemenza del generale. mesi all’anno con Plutone. Il celebre scontro tra le truppe di Annibale e l’e- Nella figura così materna di Cerere, dea dell’attività agricola e della fertilità, si intende pro- sercito romano guidato dal console Caio Flaminio babilmente celebrare la stessa Laura che, per aver partorito Diomede, figlio adottivo di ebbe luogo nel 217 a.C. nei pressi dell’attuale Tuo- Ascanio, ha garantito la ro sul Trasimeno. Le forze romane, colte di sor- continuità dinastica presa, vennero decimate. Secondo le fonti perse- della famiglia. ro la vita circa quindicimila soldati e diecimila ri- a pararono in tutta l’Etruria, giungendo poi a Roma per diverse strade (Livio, Ab Urbe Condita, XXII, 7, 2). La decora- b zione della sala, detta anche di Ascanio II, oltre ad illustrare un av- Pubblicazione della Regione Coordinamento generale: Fotografie: Sandro Bellu venimento di cui ancor oggi si ser- - Assessorato Beni Liana Belli, Paola Boschi Assonometria: Stefania Caprini e attività culturali ba memoria nella toponomastica Coordinamento della ricerca: Cartina: Alessia Fioravanti AUR (Agenzia Umbria Ricerche) del territorio (Ossaia, Sanguineto, Direzione Beni e attività Impaginazione: Futura soc. coop. culturali Editing e coordinamento Sepoltaglia), rappresenta un esem- Stampa: Tipolito Properzio, 2008 Unità Operativa Temporanea redazionale: Claudia Grisanti pio da emulare per Ascanio II, fi- Progetto Integrato per la Testi: Valeria Cenci glio di Diomede, chiamato giova- Promozione dell’Immagine nissimo alla carriera militare. Progetto realizzato collaborazione del Servizio con il contributo b b a Beni culturali del FESR