Ambito 24 Costa Grossetana 3
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ALLEGATO A – Elaborato 2 Sezione3 Ambito n°24 - Costa grossetana Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE : Grosseto TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI : Castiglione della Pescaia, Grosseto, Magliano in Toscana, Orbetello, Scarlino FUNZIONAMENTI E DINAMICHE L’ambito di paesaggio comprende i territori costieri dei comuni di Scarlino, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Magliano in Toscana, Orbetello, quest’ultimo limitatamente al promontorio di Talamone, ed è caratterizzato dall’alternanza di promontori collinari ed aree planiziali di matrice alluvionale. Il paesaggio si può articolare in quattro sub-ambiti: - la costa e le pianure comprese tra Scarlino ed il promontorio di Castiglione della Pescaia con i rilievi del Monte Alma e di Poggio Ballone; - la costa e la pianura comprese tra Castiglione della Pescaia e i Monti dell’Uccellina caratterizzata dalla importante presenza delle con pinete otto-novecentesche, dalla zona umida della Diaccia Botrona e dagli insediamenti costieri; - i monti dell’Uccellina con il promontorio di Talamone e le aree agricole retrostanti interamente ricompresi nel Parco naturale della Maremma; - la pianura interna con la città di Grosseto. Gran parte dell'area pianeggiante che ospita la città di Grosseto era occupata dall’antico Lago Prile che si estendeva quasi fino alla par- te occidentale di Grosseto. L'antico bacino lacustre è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai Lorena, completate definitivamente tra gli '20 e '30 del secolo scorso dal governo fascista. Le aree costiere sono caratterizzate dalle presenza delle pinete novecentesche che presentano diversi livelli di conservazione dei ca- ratteri di naturalità. I Tomboli di Castiglione della Pescaia presentano una urbanizzazione diffusa legata alle attività turistiche e balneari.. Il territorio rurale a ridosso della costa presenta caratteri di rilevante valore paesaggistico derivanti dalla presenza di opere, manufatti e organizzazioni relative alle diverse bonifiche agrarie che si sono succedute dall’epoca granducale fino al secolo scorso. In particolare il territorio agricolo interno all’area palustre della Diaccia Botrona conserva opere idrauliche, cateratte, manufatti, canali tra cui emerge l’edificio di casa Ximenes con il ponte Tura che contiene oggi il museo della Diaccia Botrona. Ai paesaggi della bonifica appartengono anche le vaste porzioni della pianura intorno a Grosseto caratterizzata dai corsi d’acqua in alveo artificiale, dall’assenza di alberature, da un reticolo rigorosamente geometrico di strade, canali e confini, con maglia ortogonale distinta per dimensioni: più rada a nord (ex demanio e latifondo), più fitta a sud (Ente Maremma). Gli insediamenti nel territorio rurale sono radi e di ridotta entità, la disposizione degli edifici poderali rispetta regole ricorrenti che pre- vedono di localizzare l’edificio in corrispondenza degli incroci (uno ogni quattro). Ricorrenti anche i tipi edilizi, con prevalenza della ti- pologia «poderi dell’Ente Maremma» nella porzione meridionale e della tipologia “grande fattoria” nella porzione settentrionale. Nella piana dell’Uccellina sono presenti edifici di rilevante valore storico-architettonico nella tenuta granducale ad Alberese, con la fat- toria, i fabbricati di Spergolaia e i vecchi poderi mezzadrili, ma risulta consistente anche tessuto delle piccole aziende. Gli insediamen- ti sono di piccole dimensioni e sono riferibili alle tipologie dei centri di servizio come Rispescia e Alberese. I tracciati viari sono spesso delimitati dai pini domestici e sono caratterizzati da un andamento rettilineo; mentre in presenza della città di Grosseto la viabilità assume una morfologia radiale. Le coltivazioni prevalenti, a carattere estensivo sono i cereali e i foraggi, a cui si alternano gli olivi sui primi rilievi collinari. Tutto l’ambito è caratterizzato dalla presenza di un consistente patrimonio storico (siti archeologici, forti e torri di avvistamento, centri murati), da un buon livello di naturalità diffusa, e da una pressione insediativa non irrilevante, concentrata nei territori costieri in rela- zione al turismo balneare. Sulla costa si sono sviluppati i centri turistici di Marina di Grosseto e Principina a Mare, separati da un residuo varco di pineta, e da numerosi campeggi; Marina sviluppa il fronte lungo mare secondo il tipico tema della «passeggiata» litoranea con edilizia ad alta den- sità; Principina sviluppa la penetrazione verso l’interno disperdendo nel verde il tessuto edilizio. La viabilità principale è costituita dall’Aurelia costiera in parte integrata negli insediamenti litoranei, con difficoltà funzionali irrisolte. E’ presente anche il tratto ferroviario della linea tirrenica Genova-Roma. L’attività estrattiva rappresenta un elemento criticità: le cave di Roselle, ben visibili dalla piana e dalla città di Grosseto sono elementi di grande fragilità paesaggistica. L’ambito della costa grossetana alterna a zone agricole specializzate e ad aree densamente urbanizzate zone connotate da caratteri di elevata naturalità e di rilevante interesse naturalistico debolmente antropizzate quali il Parco Naturale della Maremma, l’area palu- dosa alla foce dell’Ombrone, vaste aree boscate e con vegetazione mediterranea, zone umide retrodunali, la Riserva Naturale della Diaccia Botrona, zona umida residua dell’antico Lago di Prile. In tutte queste aree, sebbene con diversa intensità, risultano elementi ricorrenti di criticità gli aspetti connessi alla riduzione degli am- bienti dunali e retrodunali, all’erosione costiera, alla progressiva perdita degli ecosistemi tradizionali dovuti alla riduzione degli am- bienti di acqua dolce in favore di quella salmastra, nonché alla presenza di attività antropiche che possono indurre fenomeni di degra- do come una eccessiva pressione turistica concentrata nei mesi estivi o gli scarichi dei reflui derivanti dalle attività di acquacoltura nei corsi d’acqua. Le spiagge sono generalmente prive di stabilimenti per la balneazione e conservano la fascia dunale. Le pinete retrostanti sono sal- vaguardate alternando aree di tutela alle aree urbanizzate e dei campeggi con significative condizioni di pressione turistica. Le recenti espansioni di Castiglione della Pescaia si sviluppano dalla costa verso l’interno, sui versanti dei rilievi collinari, producendo un alto carico insediativo con architetture, di tipo seriale, generalmente prive di idonee misure di inserimento nel paesaggio circostan- te; sulle pendici collinari di Castiglione della Pescaia i fenomeni di polverizzazione fondiaria determinano la tendenza al moltiplicarsi di residenze e villette, frutto spesso di improprie trasformazioni di annessi realizzati al servizio delle attività agricole. Il porto turistico di Punta Ala è caratterizzato da un fronte edilizio arretrato dall’acqua e dai percorsi pedonali. La pressione turistica è particolarmente forte su tutto il tratto costiero: attività ricettive all’interno della Pineta del Tombolo presentano strutture prefabbricate, ma non temporanee, sugli accessi principali La città di Grosseto, centro murato della pianura maremmana, presenta una crescita urbana recente lungo le direttrici viarie con in- globamento e saldatura delle preesistenze, si espande nella pianura senza una specifica caratterizzazione dei luoghi e con sfrangia- ture del tessuto urbano nel paesaggio agricolo circostante; malgrado la scarsa qualità della crescita urbana del capoluogo il fattore con il maggiore potenziale di alterazione del paesaggio è rappresentato dalle attività turistiche a carattere sparso. Oltre alla necessità di limitare e gestire accuratamente la pressione del flusso turistico dei mesi estivi esercitato sulla costa (parcheggi e campeggi anche all’interno delle pinete). ELEMENTI COSTITUTIVI NATURALI Valori naturalistici Obiettivi di qualità Azioni Sistemi naturali di valore ambientale. Conservazione degli elevati valori naturalistici ed Con riferimento al SIR 106 l’Amministrazione pro- estetico-percettivi delle aree palustri, delle zone vinciale assicura l’applicazione delle “Principali mi- umide e dei tomboli costieri (SIR 106 Padule di sure di conservazione” indicate nella D.G.R. Scarlino; SIR- ZPS 111 Padule Diaccia Botrona; 644/2004 attraverso la redazione del Piano di ge- SIR-ZPS 112 Tombolo da Castiglione della Pe- stione, da concordare con la competente Autorità di scaia a Marina di Grosseto, Riserva Biogenetica di bacino per gli aspetti idraulici laddove necessario. Scarlino) ed in particolare: - riqualificazione, recupero e conservazione del re- L’amministrazione comunale, nella gestione dei ticolo idraulico della bonifica; procedimenti amministrativi, assicura l’applicazione - riduzione degli effetti negativi sui livelli di qualità delle suddette misure di conservazione. delle acque connessi alla relazione tra acque dolci e salmastre ed agli apporti inquinanti delle attività Con riferimento ai SIR-ZPS 111 e 112 l’amministra- agricole e di acquicoltura;. zione provinciale assicura l’applicazione delle - tutela degli aspetti vegetazionali ed idrogeologici “Principali misure di conservazione” indicate nella dei cordoni dunali e delle aree retrodunali in rela- D.G.R. 644/2004 attraverso la redazione del Piano zione alle diverse attività antropiche; di gestione della Riserva Naturale Regionale, da - tutela ed miglioramento dei livelli di naturalità concordare con la competente Autorità di bacino delle pinete; per gli aspetti idraulici laddove