ALLEGATO A – Elaborato 2 Sezione3

Ambito n°24 - Costa grossetana

Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie

PROVINCE : TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI : Castiglione della Pescaia, Grosseto, Magliano in Toscana, Orbetello, Scarlino

FUNZIONAMENTI E DINAMICHE

L’ambito di paesaggio comprende i territori costieri dei comuni di Scarlino, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Magliano in Toscana, Orbetello, quest’ultimo limitatamente al promontorio di , ed è caratterizzato dall’alternanza di promontori collinari ed aree planiziali di matrice alluvionale. Il paesaggio si può articolare in quattro sub-ambiti: - la costa e le pianure comprese tra Scarlino ed il promontorio di Castiglione della Pescaia con i rilievi del Monte Alma e di Poggio Ballone; - la costa e la pianura comprese tra Castiglione della Pescaia e i Monti dell’Uccellina caratterizzata dalla importante presenza delle con pinete otto-novecentesche, dalla zona umida della Diaccia Botrona e dagli insediamenti costieri; - i monti dell’Uccellina con il promontorio di Talamone e le aree agricole retrostanti interamente ricompresi nel Parco naturale della Maremma; - la pianura interna con la città di Grosseto. Gran parte dell'area pianeggiante che ospita la città di Grosseto era occupata dall’antico Lago Prile che si estendeva quasi fino alla par- te occidentale di Grosseto. L'antico bacino lacustre è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai Lorena, completate definitivamente tra gli '20 e '30 del secolo scorso dal governo fascista.

Le aree costiere sono caratterizzate dalle presenza delle pinete novecentesche che presentano diversi livelli di conservazione dei ca- ratteri di naturalità. I Tomboli di Castiglione della Pescaia presentano una urbanizzazione diffusa legata alle attività turistiche e balneari..

Il territorio rurale a ridosso della costa presenta caratteri di rilevante valore paesaggistico derivanti dalla presenza di opere, manufatti e organizzazioni relative alle diverse bonifiche agrarie che si sono succedute dall’epoca granducale fino al secolo scorso. In particolare il territorio agricolo interno all’area palustre della Diaccia Botrona conserva opere idrauliche, cateratte, manufatti, canali tra cui emerge l’edificio di casa Ximenes con il ponte Tura che contiene oggi il museo della Diaccia Botrona.

Ai paesaggi della bonifica appartengono anche le vaste porzioni della pianura intorno a Grosseto caratterizzata dai corsi d’acqua in alveo artificiale, dall’assenza di alberature, da un reticolo rigorosamente geometrico di strade, canali e confini, con maglia ortogonale distinta per dimensioni: più rada a nord (ex demanio e latifondo), più fitta a sud (Ente Maremma). Gli insediamenti nel territorio rurale sono radi e di ridotta entità, la disposizione degli edifici poderali rispetta regole ricorrenti che pre- vedono di localizzare l’edificio in corrispondenza degli incroci (uno ogni quattro). Ricorrenti anche i tipi edilizi, con prevalenza della ti- pologia «poderi dell’Ente Maremma» nella porzione meridionale e della tipologia “grande fattoria” nella porzione settentrionale. Nella piana dell’Uccellina sono presenti edifici di rilevante valore storico-architettonico nella tenuta granducale ad , con la fat- toria, i fabbricati di Spergolaia e i vecchi poderi mezzadrili, ma risulta consistente anche tessuto delle piccole aziende. Gli insediamen- ti sono di piccole dimensioni e sono riferibili alle tipologie dei centri di servizio come e Alberese. I tracciati viari sono spesso delimitati dai pini domestici e sono caratterizzati da un andamento rettilineo; mentre in presenza della città

di Grosseto la viabilità assume una morfologia radiale. Le coltivazioni prevalenti, a carattere estensivo sono i cereali e i foraggi, a cui si alternano gli olivi sui primi rilievi collinari.

Tutto l’ambito è caratterizzato dalla presenza di un consistente patrimonio storico (siti archeologici, forti e torri di avvistamento, centri murati), da un buon livello di naturalità diffusa, e da una pressione insediativa non irrilevante, concentrata nei territori costieri in rela- zione al turismo balneare. Sulla costa si sono sviluppati i centri turistici di e , separati da un residuo varco di pineta, e da numerosi campeggi; Marina sviluppa il fronte lungo mare secondo il tipico tema della «passeggiata» litoranea con edilizia ad alta den- sità; Principina sviluppa la penetrazione verso l’interno disperdendo nel verde il tessuto edilizio.

La viabilità principale è costituita dall’Aurelia costiera in parte integrata negli insediamenti litoranei, con difficoltà funzionali irrisolte. E’ presente anche il tratto ferroviario della linea tirrenica Genova-Roma.

L’attività estrattiva rappresenta un elemento criticità: le cave di Roselle, ben visibili dalla piana e dalla città di Grosseto sono elementi di grande fragilità paesaggistica. L’ambito della costa grossetana alterna a zone agricole specializzate e ad aree densamente urbanizzate zone connotate da caratteri di elevata naturalità e di rilevante interesse naturalistico debolmente antropizzate quali il Parco Naturale della Maremma, l’area palu- dosa alla foce dell’, vaste aree boscate e con vegetazione mediterranea, zone umide retrodunali, la Riserva Naturale della Diaccia Botrona, zona umida residua dell’antico Lago di Prile.

In tutte queste aree, sebbene con diversa intensità, risultano elementi ricorrenti di criticità gli aspetti connessi alla riduzione degli am- bienti dunali e retrodunali, all’erosione costiera, alla progressiva perdita degli ecosistemi tradizionali dovuti alla riduzione degli am- bienti di acqua dolce in favore di quella salmastra, nonché alla presenza di attività antropiche che possono indurre fenomeni di degra- do come una eccessiva pressione turistica concentrata nei mesi estivi o gli scarichi dei reflui derivanti dalle attività di acquacoltura nei corsi d’acqua.

Le spiagge sono generalmente prive di stabilimenti per la balneazione e conservano la fascia dunale. Le pinete retrostanti sono sal- vaguardate alternando aree di tutela alle aree urbanizzate e dei campeggi con significative condizioni di pressione turistica.

Le recenti espansioni di Castiglione della Pescaia si sviluppano dalla costa verso l’interno, sui versanti dei rilievi collinari, producendo un alto carico insediativo con architetture, di tipo seriale, generalmente prive di idonee misure di inserimento nel paesaggio circostan- te; sulle pendici collinari di Castiglione della Pescaia i fenomeni di polverizzazione fondiaria determinano la tendenza al moltiplicarsi di residenze e villette, frutto spesso di improprie trasformazioni di annessi realizzati al servizio delle attività agricole. Il porto turistico di è caratterizzato da un fronte edilizio arretrato dall’acqua e dai percorsi pedonali.

La pressione turistica è particolarmente forte su tutto il tratto costiero: attività ricettive all’interno della Pineta del Tombolo presentano strutture prefabbricate, ma non temporanee, sugli accessi principali

La città di Grosseto, centro murato della pianura , presenta una crescita urbana recente lungo le direttrici viarie con in- globamento e saldatura delle preesistenze, si espande nella pianura senza una specifica caratterizzazione dei luoghi e con sfrangia- ture del tessuto urbano nel paesaggio agricolo circostante; malgrado la scarsa qualità della crescita urbana del capoluogo il fattore con il maggiore potenziale di alterazione del paesaggio è rappresentato dalle attività turistiche a carattere sparso. Oltre alla necessità di limitare e gestire accuratamente la pressione del flusso turistico dei mesi estivi esercitato sulla costa (parcheggi e campeggi anche all’interno delle pinete).

ELEMENTI COSTITUTIVI NATURALI

Valori naturalistici Obiettivi di qualità Azioni

Sistemi naturali di valore ambientale. Conservazione degli elevati valori naturalistici ed Con riferimento al SIR 106 l’Amministrazione pro- estetico-percettivi delle aree palustri, delle zone vinciale assicura l’applicazione delle “Principali mi- umide e dei tomboli costieri (SIR 106 Padule di sure di conservazione” indicate nella D.G.R. Scarlino; SIR- ZPS 111 Padule Diaccia Botrona; 644/2004 attraverso la redazione del Piano di ge- SIR-ZPS 112 Tombolo da Castiglione della Pe- stione, da concordare con la competente Autorità di scaia a Marina di Grosseto, Riserva Biogenetica di bacino per gli aspetti idraulici laddove necessario. Scarlino) ed in particolare: - riqualificazione, recupero e conservazione del re- L’amministrazione comunale, nella gestione dei ticolo idraulico della bonifica; procedimenti amministrativi, assicura l’applicazione - riduzione degli effetti negativi sui livelli di qualità delle suddette misure di conservazione. delle acque connessi alla relazione tra acque dolci e salmastre ed agli apporti inquinanti delle attività Con riferimento ai SIR-ZPS 111 e 112 l’amministra- agricole e di acquicoltura;. zione provinciale assicura l’applicazione delle - tutela degli aspetti vegetazionali ed idrogeologici “Principali misure di conservazione” indicate nella dei cordoni dunali e delle aree retrodunali in rela- D.G.R. 644/2004 attraverso la redazione del Piano zione alle diverse attività antropiche; di gestione della Riserva Naturale Regionale, da - tutela ed miglioramento dei livelli di naturalità concordare con la competente Autorità di bacino delle pinete; per gli aspetti idraulici laddove necessario. - limitazione di nuovi carichi insediativi sul fronte li- toraneo all’esterno dei margini consolidati degli in- L’amministrazione comunale nella gestione dei sediamenti urbani. procedimenti amministrativi, assicura l’applicazione di tutte le suddette misure di conservazione. Tutela delle aree costiere di Punta Ala e di Scarli- no e quelle microinsulari (SIR 107 Punta Ala e Iso- La pianificazione comunale, per quanto di propria lotto dello Sparviero, SIR 108 Monte d’Alma, e A- competenza, persegue gli obiettivi di tutela delle rea Naturale Costiere di Scarlino, SIR ZPS 122 zone di protezione speciale attraverso l’assunzione ) ed in particolare: delle misure di conservazione di cui all’Allegato A - difesa del sistema costiero dai fenomeni erosivi della D.G.R. 454/2008. - gestione dei flussi turistici in particolare quello balneare ed escursionistico; La pianificazione provinciale e comunale, ciascuna - conservazione ed il ripristino dei livelli di naturali- per quanto di propria competenza, assicurano il ri- tà degli isolotti minori; spetto delle le “Principali misure di conservazione” - tutela e recupero delle zone umide di Pian indicate nella D.G.R. 644/2004. d’Alma da porre in relazione alla gestione delle at- tività di acquacoltura adiacenti. La pianificazione comunale, per quanto di propria - conservazione del grado di naturalità delle aree competenza, assume le “misure di conservazione boscate (leccete e macchie mediterranee). relative alla zona di protezione speciale” di cui all’Allegato A della D.G.R. 454/2008.

L’amministrazione comunale nella gestione dei procedimenti amministrativi,, assicura l’applicazione di tutte le suddette misure di conser- vazione.

Il sistema delle zone umide e dune costiere, della Tutela delle aree di rilevante valore ambientale ri- L’ente gestore del Parco, nell’ambito dei propri pineta granducale e dei rilievi collinari dei Monti comprese nel Parco Naturale Regionale della Ma- strumenti di attuazione di settore e di gestione: dell’Uccellina ricompreso nell’ambito del Parco na- remma (SIR-ZPS 113 Padule della Trappola, Boc- - assicura l’applicazione delle “Principali misure di turale regionale della Maremma. ca d’Ombrone, SIR 114 Pineta Granducale conservazione” indicate nella D.G.R. 644/2004; dell’Uccellina, SIR 115 Dune costiere del parco - perimetra le diverse zone di protezione e le aree dell’Uccellina, SIR 116 Monti dell’Uccellina, SIR di riserva integrale in base alla presenza ed alla ri- 136 Pianure costiere del Parco dell’Uccellina) ed in levanza dei valori naturalistici nonchè le aree con- particolare: tigue; - conservazione e la riqualificazione dei valori e del- - definisce una disciplina specifica volta ad assicu- le caratteristiche naturali ed ambientali; rare la tutela dei valori naturalistici espressi dai si- - valorizzazione economica delle risorse naturali stemi dunali, retrodunali e palustri, dalla vegetazio- presenti. ne arbustiva, dalle pinete storiche, delle leccete e dalle garighe in conformità con quanto previsto dal- la L.r: 39/00 e dal Regolamento 48/R/2003; - detta discipline di tutela delle aree agricole a fronte dell’espansione edilizia ed infrastruttura- le; - definisce gli interventi di recupero delle aree com- promesse o degradate; - garantisce il sostegno all’attività agricola, la ge- stione di forme di turismo sostenibile, la promozio- ne della ricerca scientifica e dell’educazione am- bientale; - specifica le regole per il corretto inserimento pae- saggistico ed ambientale delle attrezzature e delle infrastrutture per la mobilità; - detta direttive per la gestione delle aree contigue.

La pianificazione provinciale e comunale, ciascuna per quanto di propria competenza, assume le diret- tive contenute nel Piano del Parco per la gestione delle aree contigue.

La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza, persegue gli obiettivi di tutela delle zone di protezione speciale attraverso l’assunzione delle misure di conservazione di cui all’Allegato A della D.G.R. 454/2008.

Le politiche di sviluppo promuovono ed incentivano: - interventi selvicolturali effettuati con criteri di so- stenibilità e azioni di sostegno atte ad evitare l’abbandono colturale delle superfici boscate; - la realizzazione e la manutenzione degli elementi vegetali lineari costituiti da vegetazione autoctona quali siepi e filari alberati - gli interventi di sistemazione idraulico-forestale volti alla tutela dei versanti e degli impluvi.

Litorali con costa bassa. Tutela degli ambiti di costa bassa non ricompresi La pianificazione comunale, attraverso la propria nell’ambito del Parco naturale della Maremma e disciplina, tutela gli ambienti dunali e retro dunali nei SIR-ZPS. con interventi di riqualificazione volti a: - razionalizzare gli accessi alla spiaggia; - limitare l’impatto turistico con la recinzione delle aree particolarmente fragili e l’installazione di car- telli informativi; - conservare la vegetazione pioniera; - salvaguardare le pinete costiere e la macchia me- diterranea attraverso la limitazione degli insedia- menti turistici; - tutelare le falde acquifere dall’ingressione del cu- neo salino attraverso il monitoraggio e la raziona- lizzazione degli emungimenti per usi antropici e a- gricolo-produttivi ivi compresi gli impianti di acqui- coltura; - limitare la possibilità di prevedere nuovi carichi in- sediativi sul fronte litoraneo all’esterno dei margini consolidati degli insediamenti urbani.

Le politiche di sviluppo promuovono ed incentivano interventi selvicolturali effettuati con criteri di soste- nibilità e azioni di sostegno atte ad evitare l’abbandono colturale delle pinete e a tutelare i so- prassuoli dagli incendi boschivi.

Litorali con costa alta. Tutela degli ambiti di costa alta non ricompresi La pianificazione territoriale individua le aree bo- nell’ambito del Parco naturale della Maremma e schive con copertura a lecceta e macchia mediter- nei SIR-ZPS. ranea e ne prevede la conservazione nell’ambito dell’applicazione della disciplina relativa alle tra- sformazioni stabilita dalla L.R. 39/2000 e dal suo regolamento di attuazione n°48/R/2003.

La pianificazione comunale definisce gli interventi di tutela ambientale rivolti a: - la funzionalità dei deflussi idrici; - la messa in sicurezza delle cale e delle spiagge nonchè il miglioramento dell’accessibilità al mare.

Le politiche di sviluppo promuovono ed incentivano interventi selvicolturali effettuati con criteri di soste- nibilità e azioni di sostegno atte ad evitare l’abban- dono colturale e a tutelare i soprassuoli dagli in- cendi boschivi.

Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni

Ambito costiero caratterizzato da falesie Tutela dei valori estetico percettivi espressi dai ca- La pianificazione comunale, al fine di garantire la intervallate a cale sabbiose e litorali pinetati. ratteri naturalistici dell’intero ambito costiero per- massima fruizione pubblica dei valori estetico per- cepibili da diversi punti di vista, ed in particolare: cettivi espressi dai contesti naturali, definisce ap- - tutela del valore estetico percettivo espresso posite discipline volte a garantire l’ accessibilità alle dai tratti di costa alta con presenza di falesie e aree di belvedere o da cui si aprono i punti di vista piccole cale sabbiose, dagli isolotti in prossimità su visuali più ampie. delle coste, dalla zona dei Monti dell’Uccellina; - tutela delle tratti di costa caratterizzati dalle pi- La disciplina comunale sottopone a valutazione nete; qualunque nuovo intervento di trasformazione che - tutela della visibilità della linea di costa sia interessi tratti di costa alta per stabilire gli impatti dall’entroterra che dal mare verso i rilievi visuali; definisce inoltre gli eventuali interventi di mi- dell’interno. tigazione necessari rispetto alle opere edilizie ed in- frastrutturale già realizzati

La pianificazione comunale individua le aree in cui persiste la permeabilità visiva tra la linea di costa e le aree retrostanti e definisce regole che ne con- servino la qualità delle relazioni visuali esistenti con particolare riferimento all’inserimento delle reti per il trasporto dell’energia.

In particolare la pianificazione comunale assicura che siano applicati gli indirizzi definiti nella Sezione 4 relativamente alla tutela dei valori estetico percet- tivi di: - la costa caratterizzata da falesie intervallate a ca- le sabbiose tra Torre Civette e Dogana, la costa rocciosa tra Punta Ala e Forte delle , gli isolotti delle Formiche di Grosseto di cui ai D.M. 26.02.1970 – G.U. n. 77 del 26.03.1970; D.M. 03/07/1962 – G.U. n. 187 del 26.07.1962; D.M. 22/02/1974 – G.U. n. 287 del 05.11.1974. - l’area dei Monti dell’Uccellina ricadente nei comu- ni di Grosseto, Magliano in Toscana e Orbetello di cui al D.M. 16/06/1962 – G.U. n. 239 del 22.09.1962; D.M. 25/09/1962 e D.M. 26/09/1962 – G.U. n. 268 del 23/10/1962; D.M. 10/12/1962 – G.U. n. 3 del 1963. - le pinete litoranee tra foce d’Alma e Punta Ala e il Tombolo da Castiglione della Pescaia a Marina di Grosseto di cui ai D.M 29/04/1959 – G.U. n. 107 del 06.05.1959; D.M 27/03/1958 – G.U. 105 del

02.05.1958; D.M. 10/04/1958 – G.U. 109 del 1958; D.M. 01/07/1967 e D.M. 03/07/1967 - G. U. n. 183 del 22/7/1967. I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra.

ELEMENTI COSTITUTIVI ANTROPICI

Valori naturalistici Obiettivi di qualità Azioni

Le pinete monumentali di impianto otto- Conservazione delle pinete monumentali di im- La pianificazione provinciale e gli strumenti di novecentesco. pianto otto-novecentesco strettamente legate al gestione del Parco naturale della Maremma, cia- sistema dunale e del loro valore storico- scuno per la propria competenza, dettano regole paesaggistico attraverso forme tradizionali di uti- per la loro conservazione volte a garantire forme lizzazione regolamentazione della fruizione e del tradizionali di fruizione delle pinete, a mantene- carico turistico. re il sistema idraulico efficiente, a limitare il ca- rico antropico attraverso la disciplina delle attività turistico-balneari.

La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza, assume tali regole di tutela e gestione ed in particolare assicura che siano applicati gli in- dirizzi definiti nella Sezione 4 relativamente alla tu- tela dei valori naturalistici ed estetico percettivi del- le pinete litoranee di cui ai D.M 27/03/1958 – G.U. 105 del 02.05.1958; D.M. 24/06/1959 – G.U. 170 del 1959; D.M. 26.02.1970 – G.U. 77 del 26.03.1970; D.M. 3/0771967 – G.U. 183 del 22/07/1967; D.M. 16/06/1962 – G.U. 239 del 22/09/71962; D.M 10/04/1958 – G.U. 109 del 1958; D.M 29/04/1959 – G.U. n. 107 del 1959; I soggetti delegati al procedimento relativo al ri- lascio della autorizzazione paesaggistica appli- cano gli indirizzi di cui sopra.

Le politiche di sviluppo promuovono ed incenti- vano interventi selvicolturali effettuati con criteri di sostenibilità e azioni di sostegno atte ad evita- re l’abbandono colturale delle pinete e a tutelare i soprassuoli dagli incendi boschivi

I boschi di sughero. Tutela dei valori naturalistici e paesaggistici e- L’ente gestore del Parco Naturale della Maremma, spressi dalla sughereta di Rispescia. nell’ambito dei propri strumenti di attuazione di set- tore e di gestione assicura la tutela delle sugherete ai sensi dell’art. 53 del Regolamento Forestale 48/R/2003, anche attraverso la regolamentazione della fruizione turistica.

La pianificazione comunale assicura che siano ap- plicati gli indirizzi definiti nella Sezione 4 relativa- mente alla tutela dei valori naturalistici ed estetico- percettivi di cui al D.M. 18/04/1959, 22/05/1959 e 23/05/1959. I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra.

Le politiche di sviluppo promuovono ed incentivano interventi selvicolturali effettuati con criteri di soste- nibilità e azioni di sostegno atte ad evitare l’abbandono colturale delle sugherete.

La rete dei canali e fossi derivanti dalla bonifica. Tutela della rete dei fossi e dei canali che rappre- L’Ente gestore del Parco, il Consorzio di Bonifica sentano un sistema di connessione ecologica. Grossetana, l’amministrazione provinciale, ciascu- no per la propria competenza, assicurano gli inter- venti di rinaturalizzazione o il potenziamento della vegetazione ripariale delle sponde dei principali corsi d’acqua.

L’amministrazione comunale, per quanto di propria competenza,, nella gestione dei procedimenti am- ministrativi, assicura l’applicazione delle suddette misure di conservazione.

Valori storico-culturali Obiettivi di qualità Azioni

Gli ambiti rurali caratterizzati dalla presenza di fat- Tutela e valorizzazione degli elementi che com- La pianificazione provinciale e gli strumenti di ge- torie storiche. pongono il sistema delle fattorie medicee e gran- stione del Parco naturale della Maremma, ciascuno ducali presenti all’interno delle tenute di Alberese per la propria competenza, sulla base di una pun- e della Badiola ivi inclusi gli spazi di pertinenza ed tuale schedatura del patrimonio edilizio storico, de- i manufatti di supporto alle attività agricole. finiscono regole d’uso dei fabbricati, dei manufatti e delle aree rurali di pertinenza volte a: - tutelare i caratteri architettonici e stilistici del pa- trimonio edilizio di valore anche attraverso la defini- zione di specifici piani del colore per indirizzare gli interventi di recupero salvaguardando l’immagine originaria; - tutelare il complesso dei manufatti funzionali all’esercizio delle attività agricole con particolare ri- ferimento al sistema degli annessi rurali storici quali stalle e magazzini; - salvaguardare il rapporto tra fabbricati ed intorno rurale; - orientare il recupero dei fabbricati verso funzioni compatibili con la tutela e valorizzazione delle ri- sorse naturalistico-ambientali (escursionismo, ri- cerca, documentazione, turismo).

La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza, anche in riferimento ai contenuti del PTC, si adegua alla disciplina definita dal Piano del Parco.

La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza, assicura inoltre che siano applicati gli indirizzi per la tutela definiti nella sezione 4 relativa alla Zona di Alberese di cui al DM 07/12/73 – G.U. n. 36 del 07/02/1974. I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio delle autorizzazioni paesaggistiche verificano l’applicazione di tali indirizzi.

Gli ambiti rurali che conservano caratteri e orga- Conservazione e ripristino dei valori storico- La pianificazione provinciale ed il Piano del Parco nizzazione della maglia agricola riconducibili ad culturali ed estetico-percettivi espressi dal territo- naturale della Maremma forniscono i quadri cono- assetti storici. rio rurale con particolare riferimento a: scitivi di riferimento, identificano gli ambiti di valore - gli ambiti rurali di pianura connotati da assetti paesaggistico ancora connotati dalla presenza di riconducibili alle bonifiche otto-novecentesche; strutture storiche del territorio rurale, dalla presenza

- il sistema insediativo proprio della bonifica di edifici ed insediamenti storici e definiscono indi- dell’Opera Nazionale Combattenti; rizzi per la pianificazione dei comuni orientandola - gli ambiti rurali di pianura connotati da assetti verso e la valorizzazione dei valori riconosciuti e riconducibili alla Riforma Agraria dell’Ente Ma- verso il recupero-riqualificazione delle aree conno- remma. tate da fenomeni di criticità.

La pianificazione comunale, anche in riferimento ai contenuti del PTC e del Piano del Parco nei limiti definiti dall’articolo 149 del Codice del Paesag- gio, e favorendo il mantenimento delle attività colturali in quanto riconosciute come elementi di valore paesaggistico : - perimetra gli ambiti caratterizzati dalla permanen- za della struttura agraria tradizionale; - favorisce per quanto di competenza la loro tutela e le loro eventuali operazioni di ripristino e manu- tenzione; - favorisce il mantenimento, la leggibilità e la valo- rizzazione degli gli assetti e i rapporti tra usi e tra- me agricole che caratterizzano lo specifico contesto paesistico locale; - definisce le regole per l’inserimento dei nuovi edi- fici rurali avendo cura in particolare di prescrivere: a. localizzazioni quanto più possibile prossime ai nuclei ed alle infrastrutture già esistenti e capaci di assecondare la morfologia del terreno; b. il ricorso a tipologie compatte riferibili ai modelli locali; c. il rispetto delle proporzioni degli edifici tradiziona- li e l’utilizzo di materiali reperiti in loco o ad essi as- similabili per caratteristiche. - assume gli interventi di conservazione del pae- saggio rurale nell’ambito delle opere di migliora- mento dell’ambiente e dello spazio rurale.

Le politiche di sviluppo promuovono e sostengono il mantenimento e lo sviluppo dell’attività agri- cola, riconosciuta come elemento di valore pa- esaggistico, puntando in particolare a favorire indirizzi produttivi idonei a coniugarne le esi- genze imprenditoriali e di competitività, con la conservazione degli elementi significativi che caratterizzano il paesaggio agrario;

La pianificazione comunale, anche in riferimento ai

contenuti del PTC e del Piano del Parco definisce: - gli ambiti interessati dalla presenza delle fattorie storiche e l’intorno rurale ad esse collegato per la presenza di assetti agrari, manufatti di servizio, viali di accesso e maglia poderale; - la puntuale disciplina degli interventi sul patrimo- nio edilizio con particolare riferimento agli edifici storici;

I piani di settore provinciali per la gestione foresta- le e gli strumenti di pianificazione comunale, in adempimento a quanto previsto dall’art. 80 del re- golamento forestale RF 48/R/2003, agevolano il recupero colturale delle aree che hanno subito processi di estensione del bosco, precedente- mente occupate da colture alle quali sia ricono- sciuto valore paesaggistico prevalente rispetto a quello di area forestale.

In considerazione del rilevante valore espresso dagli assetti del territorio rurale la pianificazione comunale assicura che siano applicati gli indirizzi per la tutela dei valori storici ed estetico percettivi definiti nella Sezione 4 relativamente alla zona di Alberese di cui al D.M. 07/12/1973 – G.U. n. 36 del 1974. I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra.

I centri di servizio della Bonifica Agraria. Tutela dell’impianto morfologico ed edilizio dei La pianificazione comunale, anche in riferimento ai nuclei e centri di servizio di Alberese, S. Maria a contenuti del PTC e del Piano del Parco Naturale Rispescia e Casotto dei Pescatori riconducibili alle della Maremma, definisce nei limiti definiti modalità insediative della bonifica e riforma Agraria. dall’articolo 149 del Codice del paesaggio, e fa- vorendo il mantenimento delle attività colturali, in quanto riconosciute come elementi di valore paesaggistico: - regole per tutelare i caratteri morfologici dell’im- pianto originario al fine di conservarne la leggibilità nonchè per tutelare la relazione visuale con il con- testo rurale in cui si collocano; - detta la disciplina del patrimonio edilizio di valore storico-architettonico rappresentato dalle architettu- re rurali di rilevante interesse;

- la disciplina per orientare la eventuale crescita secondo principi insediativi consolidati, prevedendo prioritariamente interventi di completamento nelle aree residue disponibili all’interno dei nuclei.

In considerazione del rilevante valore espresso strutture storiche del territorio rurale percettivo delle visuali percepibili da e verso i principali nuclei stori- ci di sommità, la pianificazione comunale assicura che siano applicati gli indirizzi per la tutela dei valori storici ed estetico percettivi definiti nella Sezione 4 relativamente alla zona di Alberese di cui al D.M. 07/12/1973 – G.U. n. 36 del 1974. I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra.

Edifici specialistici di valore documentale. Tutela del valore storico documentale del Centro al- La pianificazione comunale assicura la tutela del levamento Quadrupedi. valore storico architettonico Centro Allevamento Quadrupedi attraverso un’apposita disciplina volta a garantire il mantenimento dell’impianto morfologi- co e dei caratteri e degli elementi stilistici degli edi- fici riconducibili allo stile neogotico, gran parte dei quali realizzati dalla seconda metà dell'Ottocento agli inizi del Novecento.

La rete della viabilità rurale. Tutela della rete dei percorsi storici di matrice rurale. La pianificazione provinciale fornisce i quadri cono- scitivi di riferimento, identifica gli ambiti del territorio caratterizzati dalla significativa presenza di percorsi storici e definisce indirizzi per la pianificazione dei comuni orientandola verso la tutela e la valorizza- zione di tali percorsi.

La pianificazione territoriale individua altresì gli e- lementi vegetazionali tipici, quali siepi e filari albe- rati da tutelare con le procedure e le norme di cui agli artt. 55 e 56 del Regolamento Forestale n°48/R/2003;

La pianificazione comunale, anche in riferimento ai contenuti del PTC, individua puntualmente i percor- si storici e definisce discipline volte a: - conservare l’andamento e la giacitura dei tracciati;

- promuovere, per quanto di propria competenza, la tutela degli arredi vegetazionali che ne sottolinea- no il tracciato quali filari di pini ai lati della strada nonchè le sistemazioni di contenimento del terreno realizzate con muri a seccopreservare i punti di belvedere che da essi si aprono sulla valle e sulle colline adiacenti.

La disciplina comunale assicura la conservazione della rete dei percorsi storici di matrice rurale, an- che nell’ambito delle opere di miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale.

Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni

Qualità estetico percettiva del territorio rurale. Tutela dei valori estetico-percettivi del paesaggio La pianificazione provinciale e il Piano del Parco rurale attraverso la mitigazione degli effetti negati- naturale della Maremma, ciascuno per la propria vi connessi alla presenza degli impianti di acqui- competenza, definiscono criteri per la mitigazione coltura. degli effetti negativi indotti dalle attività di acqui- coltura con particolare riferimento alla progetta- Tutela della qualità percettiva del territorio rurale at- zione delle vasche e degli impianti, al trattamento traverso la gestione dell’attività estrattiva. delle aree di servizio e della relativa viabilità di accesso.

La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza, anche in riferimento ai contenuti del PTC e del Piano del Parco, ne assicura il rispetto nell’ambito dei procedimenti amministrativi.

La pianificazione provinciale, mediante il P.R.A.E.R.P. e l’Ente Parco naturale della Ma- remma attraverso il piano del parco, definiscono gli indirizzi ed i criteri volti a: - garantire la compatibilità paesaggistica degli in- terventi relativi all’apertura di nuove cave o all’ampliamento di quelle esistenti, in considera- zione della percezione visuale dell’area di scavo e dei valori espressi da un ambito più vasto di quello direttamente interessato o collegato all’attività, - conseguire le migliori soluzioni progettuali nelle modalità di coltivazione che consentano una più efficace realizzazione delle sistemazioni finali e nella realizzazione dei manufatti, delle aree e della viabilità di servizio funzionali all’attività di escavazione; - orientare il recupero delle cave dismesse verso opere di rimodellamento dei fronti di scavo e di rinaturalizzazione da attuarsi mediante- impiego di tecniche di ingegneria naturalistica; - valorizzare le cave dismesse per usi culturali e ricreativi.

La pianificazione comunale adegua i propri stru- menti a quanto stabilito dalla pianificazione di settore regionale e provinciale ed in particolare agli indirizzi per la tutela dei valori estetico per-

cettivi definiti nella Sezione 4 relativamente alla cava Burraia di cui al D.M. 16/06/1962 – G.U. n. 239 del 1962. I soggetti delegati al procedimento relativo al ri- lascio della autorizzazione paesaggistica appli- cano gli indirizzi di cui sopra.

INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE

Valori storico-culturali Obiettivi di qualità Azioni

Le aree archeologiche. Tutela e valorizzazione del patrimonio archeo- La pianificazione comunale, in relazione alle zone logico. di interesse archeologico, definisce specifici ambiti di rispetto delle emergenze archeologiche, stabili- sce le misure di ripristino e valorizzazione, defini- sce le trasformazioni compatibili con la tutela dei beni archeologici; assicura procedimenti di consul- tazione della Soprintendenza Archeologica e dell’Ente Parco della Maremma.

Il sistema degli insediamenti storici. Tutela e conservazione di tutti i nuclei storici, La pianificazione provinciale fornisce i quadri cono- dei castelli, delle architetture religiose estese scitivi di riferimento, identifica gli ambiti di valore anche agli ambiti rurali che ne costituiscono paesaggistico connotati dalla presenza di edifici ed corona, nonché della loro relazione anche vi- insediamenti storici e definisce indirizzi per la piani- suale con gli spazi rurali e di margine. ficazione dei comuni orientandola verso la tutela, la valorizzazione dei valori riconosciuti e verso il re- cupero-riqualificazione delle aree connotate da fe- nomeni di criticità.

La pianificazione comunale, anche in riferimento ai contenuti del PTC: - individua i centri antichi, gli aggregati storici, le ar- chitetture religiose e i castelli ed il relativo ambito rurale ad essi contiguo ai fini della tutela della loro integrità; - definisce strategie volte a mantenere/conseguire la vitalità dei centri storici potenziandone il ruolo di luoghi dell’integrazione sociale e di attrattori per at- tività economiche, manifestazioni di promozione e cultura; - definisce la puntuale disciplina per la tutela dei va- lori espressi dagli edifici; - definisce la disciplina delle crescite insediative per garantire la conservazione dei margini urbani esistenti; - individua e, per quanto di propria competenza, sottopone a specifica disciplina di tutela le aree a corona degli insediamenti salvaguardando e la re-

lazione tra gli usi del suolo e la maglia agraria tra- dizionale; - assicura che la progettazione degli assetti urbani sia coerente con la matrice e le regole insediative storiche; - definisce regole progettuali per assicurare la qua- lità progettuale dei nuovi insediamenti in rapporto al riconoscimento degli elementi “identitari locali” non- ché la dimensione dell’intervento in rapporto alla consistenza dell’insediamento esistente, senza tut- tavia escludere linguaggi architettonici contempo- ranei di qualità;

In considerazione sia del rilevante valore degli in- sediamenti storici che di quello estetico percettivo delle visuali percepibili da e verso i principali nuclei storici di sommità, la pianificazione comunale assi- cura che siano applicati gli indirizzi per la tutela dei valori storici ed estetico percettivi definiti nella Se- zione 4 relativamente a: - l’insediamento storico di Castiglione della Pescaia di cui al D.M 09/04/1963 – G.U. n. 126 del 13.05.1963; - l’insediamento storico di Talamone di cui al D.M. D.M. 25/09/1962 – G.U. n. 268 del 23/10/1962. I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra.

Le politiche di sviluppo promuovono ed incentivano azioni finalizzate a salvaguardare la relazione tra gli usi del suolo e la maglia agraria tradizionale nelle aree agricole a corona degli insediamenti.

La città di Grosseto. Tutela del patrimonio storico-architettonico ed La pianificazione comunale, in sinergia con le poli- urbanistico che qualifica l’immagine del centro tiche settoriali (cultura, mobilità, turismo) definisce storico di Grosseto. regole volte alla conservazione e alla valorizzazio- ne di tale patrimonio. Tutela e valorizzazione della città di Grosseto e delle relazioni con il contesto agricolo del La pianificazione comunale disciplina la crescita piana che rappresenta il suo intorno storico. edilizia della città di Grosseto con particolare rife- rimento alla relazione tra città e campagna attra- verso: - la definizione degli elementi che costituiscono i

margini urbani anche attraverso la progettazione del verde; - l’individuazione delle aree rurali a corona degli insediamenti e, per quanto di competenza, la promozione del mantenimento della loro desti- nazione d’uso agricola; - individuazione e tutela delle aree di pertinenza del patrimonio insediativo di matrice rurale e, con riferimento alle deruralizzazioni, assicuran- do il mantenimento della struttura agraria tradi- zionale in quanto ambito di permanenza dei va- lori naturalistici; - la disciplina degli orti peri-urbani per quanto attie- ne gli aspetti urbanistici e infrastrutturali; - la salvaguardia, per quanto attiene gli aspetti ur- banistici e infrastrutturali, degli elementi della strut- tura storica del territorio rurale ancora leggibili quali ad esempio i canali della bonifica, i viali alberati di pini o eucalyptus.

Il sistema degli edifici di difesa e controllo della Tutela e valorizzazione del sistema delle fortifi- La pianificazione provinciale e il Piano del parco costa. cazioni costiere. naturale della Maremma forniscono i quadri cono- scitivi di riferimento, identificano gli ambiti di valore paesaggistico connotati dalla presenza di tali ma- nufatti e definiscono indirizzi per la pianificazione dei comuni orientandola verso la tutela, la valoriz- zazione dei valori riconosciuti e verso il recupero- riqualificazione delle aree connotate da fenomeni di criticità.

La pianificazione comunale, anche in riferimento ai contenuti del PTC e del Piano del Parco individua il sistema dei manufatti ai fini della tutela della loro integrità e definisce la puntuale disciplina delle fun- zioni eventualmente compatibili nell’ambito di inter- venti di recupero per una valorizzazione culturale.

L’Amministrazione comunale garantisce altresì una adeguata tutela degli spazi pubblici che costitui- scono il contesto delle opere di difesa. assicuran- done la piena accessibilità e la fruizione pubblica.

Il sistema delle opere idrauliche. Tutela e valorizzazione tutti i manufatti ed ope- La pianificazione provinciale ed il Piano del Parco

re idrauliche legati agli interventi di bonifica Naturale della Maremma, ciascuno per la propria che si sono succeduti nelle varie epoche a co- competenza, forniscono i quadri conoscitivi di rife- minciare dagli interventi settecenteschi relativi rimento, identificando tali manufatti e definiscono alla casa Rossa Ximenes e al ponte Tura. indirizzi per la loro tutela e valorizzaizone culturale e turistica.

La pianificazione comunale, anche in riferimento ai contenuti del PTC e del Piano del Parco, definisce la puntuale disciplina degli interventi edilizi, di recupero funzionale degli edifici e di manutenzione degli im- pianti tali da non compromettere il valore storico dei manufatti e la relazione con l’intorno di riferimento.

Insediamenti contemporanei. Valorizzazione del sistema insediativo ed am- La pianificazione provinciale definisce indirizzi volti bientale costiero che si sviluppa da Scarlino a alla valorizzazione del sistema ambientale e turisti- Talamone costituito da: co costiero con particolare riferimento alla pro- - l’insediamento turistico Puntone-Portiglioni grammazione delle attività turistico-residenziali, alla con gli edifici delle ex colonie nella pineta; riqualificazione degli spazi pubblici per la sosta, alla - l’insediamento turistico Punta Ala–le Rocchet- definizione di criteri per la gestione degli stabilimen- te-Riva del Sole; ti balneari. - gli insediamenti di Marina di Grosseto e Prin- cipina a mare; La pianificazione comunale, anche in riferimento ai - Talamone. contenuti del PTC, assicura: - la riqualificazione delle pinete costiere di Scarlino Riqualificazione, qualificazione e valorizzazio- per le porzioni interessate dalla presenza di cam- ne del sistema dei porti turistici di Puntone, peggi e di strutture delle ex colonie marine in stato Punta Ala, Castiglione della Pescaia, S. Rocco di grave abbandono; a Marina di Grosseto e Talamone ai fini di ga- - la tutela degli edifici di valore storico che caratte- rantire l’integrazione funzionale e visuale fra rizzano gli insediamenti costieri ed in particolare: strutture urbane, attrezzature portuali e il mare. a. i villini- della prima metà del ‘900 ancora ricono- scibili nell’ambito dell’abitato di Marina di Grosseto; b. le espansioni residenziali di forma circolare che caratterizzano l’insediamento di Punta Ala con la sistemazione urbanistica dell’arch. Quaroni, e le ville che esprimono caratteri architettonici degli anni ’60 di novecento; - le regole per la definizione dei margini urbani di- sincentivando un ulteriore incremento lineare sul fronte litoraneo degli insediamenti di Marina di Grosseto e di Principina a Mare; - la riqualificazione delle ex colonie di Marina di Grosseto; - le regole per il recupero del degrado determinato dalla presenza di insediamenti turistici abusivi.

La pianificazione comunale assicura che siano ap- plicati gli indirizzi per la tutela dei valori storici ed estetico percettivi definiti nella Sezione 4 relativa- mente a: - l’insediamento di Punta Ala di cui al D.M. 03/07/1962 – G.U. n. 187 del 26.07.1962; - l’insediamento di Marina di Grosseto di cui al D.M. 3/07/1967 - G.U. n. 183 del 22/7/1967. I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra.

La pianificazione comunale, e quella degli altri enti preposti, attraverso il piano regolatore portuale ap- plicano i “Criteri per la qualificazione della portualità turistica di cui all’Allegato 1 della Disciplina del Ma- sterplan dei porti toscani. con particolare riferimen- to alla gestione e progettazione degli elementi sto- ricizzati, delle opere a mare, dei waterfornt e delle relazioni visuali da e verso il mare.

Insediamenti con valore religioso ed identitario. Valorizzazione culturale dell’insediamento della Le politiche di settore provinciali e comunali assicu- comunità religiosa di . rano la promozione culturale delle tradizioni locali legate alla presenza della comunità religiosa di Nomadelfia in un’ottica di coordinamento e di si- nergia con disciplina del territorio rurale.

Le aree tartufigene. Tutela delle aree tartufigene per il loro valore La pianificazione comunale individuale aree tartufi- agro-culturale, di tradizione e dei paesaggi gene e gli elementi che ne connotano l’ambiente da naturali che rappresentano. sottoporre a tutela ai sensi e per gli effetti della L.R. 50/95, della L.R. 39/2000 e del suo regolamento di attuazione n°48/R/2003 (art. 57).

Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni

La viabilità con valore estetico-percettivo. Tutela del valore panoramico dei principali assi La pianificazione provinciale fornisce i quadri cono- viari per la qualità estetico-percettiva delle visuali scitivi di riferimento, individua i tracciati connotati che vi si aprono. da un elevato livello di panoramicità sia per la ec- In particolare assumono valore di panoramicità cezionalità o l’ampiezza delle visuali percepite, che l’Aurelia, il tracciato ferroviario Livorno-Roma, le per il valore paesaggistico dei contesti in cui si in- strade provinciali costiere, le strade interpoderali e seriscono. poderali di penetrazione dalla costa verso l’entroterra. La pianificazione territoriale individua altresì gli e- lementi vegetazionali tipici, quali siepi e filari albe- rati da tutelare con le procedure e le norme di cui agli artt. 55 e 56 del Regolamento Forestale n°48/R/2003; La pianificazione comunale, anche in riferimento ai contenuti del PTC, prevede diversificate forme di tutela, con speciale riguardo: - alla manutenzione e la riqualificazione delle si- stemazioni e degli arredi delle aree contigue; - alla vegetazione per consentire il permanere o il ripristino delle visuali; - alla tutela dei tracciati storici e i punti di sosta di interesse panoramico lungo il sistema viario; - alla localizzazione e tipologia degli impianti di di- stribuzione carburante; - alla limitazione di realizzare manufatti edilizi a filo strada; - alla limitazione delle fonti di eccessivo inquina- mento luminoso; - alla regole per garantire analoga qualità estetico percettiva, funzionale ed ambientale nella realizza- zione degli adeguamenti ai tracciati storici.

Il , la provincia e gli altri soggetti preposti, assicurano una adeguata disciplina per l’installazione della segnaletica e della cartellonisti- ca in considerazione della panoramicità di tali con- testi.

In particolare la pianificazione comunale assicura che siano applicati gli indirizzi definiti nella Sezione 4 relativamente alla tutela dei valori estetico percet- tivi e delle visuali percebili da: - la strada delle Collacchie (dal Puntone a Casti-

glione della Pescaia) di cui al D.M. 26.02.1970 – G.U. n. 77 del 26.03.1970; - il lungo mare e la strada panoramica di Castiglio- ne della Pescaia di cui al D.M 09/04/1963 – G.U. n. 126 del 13.05.1963; - la strada per Talamone di cui al D.M. 10/12/1962 – G.U. n. 3 del 1963; - le strade provinciali delle Collacchie e della Trap- pola di cui al D.M 27/03/1958 – G.U. 105 del 1958; - la strada litoranea Marina di Grosseto-Castiglione della Pescaia di cui al D.M. 01/07/1967 – G.U. n.183 del 1967; I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra.