Comune Di Grosseto Località: San Carlo
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STUDIO AGROFORESTALE DOTT. BONFIGLIOLI GLORIA DOTT. RENIERI GIANLUCA COMUNE DI GROSSETO LOCALITÀ: SAN CARLO Tenuta S. Carlo Società semplice agricola RELAZIONE PAESAGGISTICA ATTUAZIONE DI INTERVENTI DI TAGLIO FITOSANITARIO A CARICO DI PIANTE DI PINUS PINEA Grosseto, febbraio 2019 I TECNICI STUDIO AGROFORESTALE DOTT. FOR. GLORIA BONFIGLIOLI FOR. IR. GIANLUCA RENIERI VIA ROMA, 3 - 58100 GROSSETO - P.I.: 01414810539 Tel: 340/8439791 - 340/8439242 INDICE 1 . Premessa.........................................................2 2 . Inquadramento geografico e amministrativo.........................2 3 . Quadro di riferimento progettuale.................................3 3.1 . Inquadramento vegetazionale e analisi del patrimonio arboreo ed arbustivo presente................................................3 3.1.1 . Gli scolitidi............................................6 3.1.1.1 . Tomicus destruens (Wollaston)........................7 3.1.1.2 . Ips sexdentatus Borner...............................8 3.1.1.3 . Orthotomicus erosus Wollaston.......................10 3.2 . Descrizione della tipologia di intervento...................10 4 . Inquadramento vincolistico.......................................13 4.1 . Vincolo paesaggistico.......................................13 4.2 . Vincolo idrogeologico.......................................17 5 . Quadro di riferimento programmatico..............................18 5.1 . Piano di indirizzo territoriale.............................18 5.2 . Gli strumenti urbanistici di programmazione comunale........24 6 . Effetti conseguenti alla realizzazione dell'intervento e mitigazione dell'impatto...............................................33 7 . Allegati.........................................................34 Allegato 1: Planimetria topografica dell’area oggetto d’intervento (scala 1:5000) Allegato 2: Planimetria catastale dell’area oggetto d’intervento (scala 1:4000) Allegato 3: Documentazione fotografica Allegato 4: Fotoinserimenti 1 1 . PREMESSA Con la presente gli scriventi tecnici hanno inteso predisporre gli atti volti a conseguire l’autorizzazione ad effettuare INTERVENTI DI TAGLIO FITOSANITARIO A CARICO DI ALCUNE PIANTE DI PINUS PINEA, i boschi oggetto della presente sono di proprietà della Tenuta S. Carlo Società semplice agricola – Strada Prov.le 40 della Trappola, 147/A – Grosseto – P.IVA 01311100539. 2 . INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E AMMINISTRATIVO L’azienda Tenuta San Carlo Società Semplice Agricola è situata nel Comune di Grosseto lungo la Strada Provinciale della Trappola. L’Azienda è un’azienda biologica caratterizzata da un’alternanza di zone umide, bo- schi a dominanza di Pino domestico, seminativi e prati/pascoli ed è in parte ricompresa all’interno del Parco Naturale della Maremma. L’azienda ha da sempre avuto una forte connotazione zootecnica con alle- vamento di bestiame allo stato brado. Al momento attuale sono presenti in azienda 25 capi di bestiame: 5 equini e 20 bovini Oltre alle attività agricole e zootecniche, l’azienda gestisce diretta- mente un agriturismo. 2 3 . QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 3.1 . INQUADRAMENTO VEGETAZIONALE E ANALISI DEL PATRIMONIO ARBOREO ED ARBUSTIVO PRESENTE I boschi oggetto della presente, sono ubicati all’interno del Parco Regionale della Maremma, in un’area compresa in quella tipica fascia boscata a pineta, tra la Strada P.le n. 158 delle Collacchie, che continua con la Strada P.le della Trappola, ed il mare e che si sviluppa sull’area litoranea dei comuni di Grosseto e Castiglione della Pescaia. La morfologia dei terreni è pianeggiante, con presenza di laschi ed aree depresse nella parte sud occidentale della proprietà, in prossimità del mare. Secondo “I tipi forestali - Boschi e macchie della Toscana” i popolamenti di pino domestico aziendali sono inquadrabili nella tipologia 5.2 - Pineta dunale termomediterranea di pino domestico. Si tratta delle "pinete litoranee, che si concentrano lungo le spiagge e nelle pianure costiere adiacenti...costituiscono un insieme di boschi di grande importanza, non soltanto per l’azione protettiva e per la produzione dei pinoli, ma soprattutto perchè condizionano un paesaggio associato alle attrattive turistiche relative alla balneazione. “Nella Maremma grossetana ... le temperature salgono ai livelli della fascia termomediterraea mentre le piogge estive, oramai scarse e incostanti, espongono le pinete delle dune a ricorrenti crisi di aridità.” Ne deriva una “Pineta di pino domestico di statura non alta (III e IV classe di fertilità) e sovente con chioma rada per le ricorrenti crisi di aridità. 3 Il sottobosco è per lo più rado e composto da cespugli di erica multiflora, lentisco, mirto, filliree, rosmarino. Più rari il leccio e il corbezzolo. Localmente presenti il ginepro coccolone e il ginepro fenicio; possibili addensamenti di macchie a erica arborea e corbezzolo dove l’umidità edafica è leggermente migliore ”. Tale formazione è classificata dagli autori come “PINETA DUNALE TERMOMEDITERRANEA DI PINO DOMESTICO” . Il pino è qui ospitato in cenosi pertinenti all’ass. Phillyreo angustifoliae-Ericetum multiflorae - Arrigoni, Nardi, Raffaelli 1985. Nelle aree più degradate il sottobosco è costituito da prati terofitici della classe Thero- Brachypodietea. Molto presumibilmente il tipo di bosco originario era rappresentato dalla “LECCETA TIPICA” ancorché indebolita dalla siccità più pronunciata e, quindi, arricchita da arbusti di macchia. E’ ... evidente un processo di infittimento del sottobosco a macchia, talvolta anche rappresentato dal solo rosmarino. Le specie indicatrici di tale tipologia sono, tra le arboree il pino domestico (Pinus pinea) e il leccio (Quercus ilex); tra le arbustive il rosmarino (Rosmarinus officinalis), i ginepri coccolone e fenicio (Juniperus macrocarpa e J. phoenicea), l'erica multiflora (Erica multiflora), la Daphne gnidium, il lentisco (Pistacia lentiscus), l'alaterno (Rhamnus alaternus), il mirto (Myrtus communis), la fillirea angustifoglia (Phillyrea angustifolia), lo stracciabrache (Smilax aspera) e, tra le erbacee, il Dorycnium hirsutum e la Rubia peregrina. La vegetazione forestale dell’azienda, è prevalentemente costituita da pinete di pino domestico di diversa età e sviluppo e da vaste zone con vegetazione prevalentemente arbustiva soprattutto in corrispondenza del “Chiaro del Porciatti” area umida con zone acquitrinose permanenti e vaste aree suscettibili di allagamento durante la stagione autunnale ed invernale, quando le piogge sono più cospicue. La vegetazione delle aree umide è costituita da specie palustri, a cui si sostituiscono, nelle zone meno soggette ad allagamento, specie arbustive tipiche della macchia mediterranea quali: lentisco, fillirea, mirto, erica, ginestra, ginepro sabina e comune. Il grado di copertura di queste formazioni è molto variabile, a zone quasi prive di vegetazione si alternano aree con un denso strato arbustivo. Le aree pinetate circostanti il Chiaro del Porciatti, sono fustaie di pino domestico con piante di età variabile da 60 a 130 anni ed oltre, in genere distribuite per gruppi, ed intervallate da acquitrini. All’interno di questa formazione sono presenti gruppi e piante sparse di leccio, roverella, orniello, tamerice. La densità di questi popolamenti è in genere irregolare, il sottobosco è denso a prevalenza di ginepro sabina e comune. Le pinete che si trovano nella porzione centrale dell’azienda hanno un età media di circa 60 anni con presenza di individui ultracentenerai sia riuniti in gruppi che con piante sparse; sono presenti piante di leccio e 4 roverella. La densità dei popolamenti è in genere regolare, il sottobosco arbustivo è denso nelle zone dove la copertura arboreea è minore, scarso e a chiazze dove in soprassuolo è più denso. Un giovane impianto di pino domestico di circa 4 ettari di superficie è stato realizzato in parte su terreni agricoli adiacenti alla pineta, in parte all’interno della stessa in una zona dove la copertura del soprassuolo adulto era molto lacunosa. La pineta localizzata in prossimità dei fabbricati di San Carlo ha un età media di circa 90 anni con presenza di individui più giovani ed alcune piante ultracentenarie. All’interno della pineta vi sono piante sparse di leccio e roverella alcune delle quali di grandi dimensioni. La densità è irregolare, a tratti in cui le piante si trovano a stretto contatto di chioma si alternano aree con chiarie di varia dimensione con vegetazione prevalentemente erbacea. Il sottobosco arbustivo è scarso per lo più diffuso a chiazze. Nell’azienda sono inoltre presenti diversi filari alberati con pino domestico, sia lungo la viabilità aziendale che all’interno dei campi. Nelle pinete litoranee negli ultimi anni sono in atto attacchi di insetti specifici e/o generici che stanno portando le piante di pino domestico al disseccamento in tempi molto rapidi. Il deperimento delle pinete dovuto ad una serie di concause quali l’età dei soprassuoli, cambiamenti climatici con estati molto calde ed inverni miti, piovosità concentrata in periodi ristretti, salinizzazione ed ab- bassamento della falda freatica, infiltrazione di acqua marina nelle de- pressioni e nelle zone interdunali all’interno della pineta come conse- guenza dell’erosione costiera, ha causato una facilità di attacco da par- te di numerosi insetti e funghi patogeni che approfittano della minor vi- goria delle piante e che sono determinanti per il declino repentino della pineta. Tra le specie più importanti si ricordano gli scolitidi Ips sexdentatus Borner, Tomicus destruens (Wollaston) e Orthotomicus erosus Wollaston.