Il Caso Dell'ager Ticinensis E Della Mediolanum Ticinum
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Maurizio Boriani, Annamaria Boniardi, Susanna Bortolotto, Piero Favino 65 IL PAESAGGIO ANTROPICO COME PALINSESTO: IL CASO DELL’AGER TICINENSIS E DELLA MEDIOLANUM TICINUM. Maurizio Boriani, Annamaria Boniardi, Susanna Bortolotto, Piero Favino 1. La metodologia della ricerca sità applicando i principi del metodo archeologico della scavo stratigrafico, pur trattandosi in questo L’archeologia del paesaggio caso di uno scavo ipotetico e non distruttivo. Gli strati così definiti però non sono mai indi- Il modificarsi del concetto di monumento, di pendenti gli uni dagli altri, ma spesso quelli più documento e di paesaggio ha avuto importanti rica- antichi penetrano nei più recenti cosicché il pae- dute anche all’interno della disciplina del restauro saggio attuale contiene in sé frammenti di assetti che ha spostato il suo obiettivo dalla ricostruzione territoriali a volte anche molto antichi. di una originaria, quanto arbitraria, forma dell’edi- La considerazione di questi assetti diventa allo- ficio o del territorio alla conservazione di ciò che ci ra di fondamentale importanza in campo proget- perviene con tutta la sua complessità e tutte le sue tuale dal momento che il nuovo andrà sempre ad stratificazioni storiche non più considerate come insistere anche su questi frammenti del passato. semplici interferenze col progetto iniziale, ma L’archeologia del paesaggio non si ferma, però, diventate esse stesse documenti della storia. allo studio delle singole stratificazioni pone Questa importanza del dato materiale avvicina l’accento anche sui rapporti intercorrenti fra i vari il lavoro dell’architetto restauratore ad alcune strati così da affiancare l’ottica sincronica a quella discipline da più tempo orientate a indagini di diacronica, l’evento alla sua durata con l’obiettivo questo tipo quali l’antropologia, la geografia stori- di capire i meccanismi di trasformazione del terri- ca, l’archeologia. Soprattutto con quest’ultima torio nel tempo storico. Da qui discende che carat- sembrano essersi create contaminazioni interes- teristica fondamentale di questo metodo diventa santi ricche di ricadute pratiche per la conoscenza la ricerca sul campo secondo una logica induttiva: della complessità dell’oggetto su cui deve interve- procedendo cioè dal particolare (la raccolta del nire il progetto di conservazione. dati) al generale (conoscenza ottenuta con la com- Nel campo specifico dello studio del territorio si parazione dei dati). La ricerca sul campo è, però, è sviluppata la cosiddetta “…archeologia del pae- preceduta da un accurato lavoro preparatorio di saggio inteso come metodo di analisi delle struttu- ricerca in archivi e biblioteche per la raccolta e re territoriali basato su uno studio attento degli l’interpretazione dei numerosi indizi che ci pro- oggetti che costituiscono un dato paesaggio e delle vengono da fonti scritte, toponomastiche, carto- relazioni intercorrenti fra essi”1. grafiche, iconografiche e fotografiche (in particola- L’espressione archeologia del paesaggio ha la re foto aeree e satellitari). sua motivazione d’essere nel metodo di lavoro che In questo modo l’archeologia del paesaggio si la contraddistingue, che si fonda sull’analisi e configura come ricerca a fonti integrate combinan- sull’interpretazione dei resti materiali lasciati do insieme quelle documentarie ed oggettuali. dall’uomo sul territorio e che si caratterizza come I risultati ottenuti da questo lavoro saranno poi studio di reperti intesi come fonti storiche. necessariamente da interpretare, considerando Sono considerati reperti tutti gli oggetti pre- l’evidenza tanto delle presenze quanto delle assen- senti sul territorio che ne costituiscono la struttu- ze riscontrate, per passare dalle forma alle funzio- ra e che sono ricchi di informazioni storiche, sia ni e da queste al sistema sociale che le ha accolte o considerati in se stessi sia nelle relazioni intercor- generate. “Con l’archeologia del paesaggio è [dun- renti fra gli uni e gli altri. que] possibile porre in luce uno spaccato del pae- Il paesaggio attuale diventa così interpretabile saggio considerando tutte le possibili relazioni fra come stratificazione di paesaggi del passato e gli oggetti che lo occupano simultaneamente nello quindi conoscibile più a fondo nella sua comples- spazio geografico e nel tempo storico”2 a r r i v a n d o 1. SERENO in BORIANI, SCAZZOSI 1987, p. 52. 2. SERENO in BORIANI, SCAZZOSI 1987, p.57. 66 LO SPESSORE STORICO IN URBANISTICA ad una sorta di “archeologia totale [...] in quanto portate all’attenzione degli studiosi di storia anti- priva di limitazioni cronologiche di un tempo [...] e ca già negli anni Quaranta dal prof. Plinio Fracca- priva di limitazioni qualitative perché indaga sia ro; tali studi si sono intensificati negli anni Set- sul paesaggio agrario che sui centri urbani, sui tanta. Tuttavia si vuole sottolineare come, ad oggi, singoli edifici, sui giardini, sulle strade, ed è libera vi sia una grave lacuna: la mancanza di una carta di utilizzare strumenti provenienti da molteplici archeologica per la Provincia di Pavia, strumento ambiti disciplinari”3. conoscitivo indispensabile per una tutela e pianifi- Il metodo così definito sembra delinearsi come cazione consapevole del territorio. possibilità di ricomposizione della frattura fra Ad oggi fortunatamente, grazie anche l’esigenza della conservazione e quelle della tra- all’assenza di grandi trasformazioni territoriali, sformazione, ponendo le basi per una conoscenza non si registrano ancora gravi distruzioni dei resti profonda dei paesaggi storici in modo da poterne materiali della matrice romana riconoscibile, con- comprendere le linee di evoluzione e quindi pro- servatasi in virtù del fatto che le aziende agricole gettarne lo sviluppo futuro nella speranza che la locali partecipano alla continua manutenzione pianificazione territoriale si faccia sempre più delle infrastrutture agrarie esistenti. attenta al rischio archeologico così da poter salva- L’impostazione metodologica per l’approccio e guardare anche quei resti, non facilmente ricono- lo sviluppo della ricerca si può sinteticamente rias- scibili benché spesso imponenti, distribuiti sul ter- sumere in tre sezioni: una sezione storica, una ritorio rurale: “la conservazione (infatti) [...] non tematica e una relativa alle indagini analitiche di esclude il dovere della qualità architettonica, della approfondimento attraverso l’elaborazione di sperimentazione tecnologica, della valorizzazione “schede” campione. paesaggistica”4. Esito di tutti questi studi analitici è riconosce- re le emergenze della stratificazione del territorio L’area di indagine, il metodo e di conoscerne le loro caratteristiche, al fine di tutelarle, conservarle, valorizzarle e soprattutto Il nuovo concetto di paesaggio, e il metodo dell’ spiegare e documentare quali uomini, quali coltu- archeologia del paesaggio fin qui indagati rappre- re e quali diverse qualità della vita stiano dietro a sentano la base concettuale e metodologica di que- queste testimonianze materiali nei rispettivi con- sto studio. La seguente ricerca è stata affidata testi sociali. dall’ IReR (Istituto regionale di ricerca della Lom- bardia) al Politecnico di Milano, Dipartimento di Progettazione dell’Architettura, sotto la responsa- 2. Gli studi storici sulla Mediolanum - bilità degli scriventi nel 19995. Ticinum e la centuriazione dell’agro ticinese. Il lavoro si è configurato come analisi e cono- scenza propedeutica ad una futura proposta di Gli studi di Plinio Fraccaro. La scoperta della cen - tutela e valorizzazione dei resti centuriali della turiazione ticinese e della Mediolanum - Ticinum6. matrice romana, nonché dei tracciati stradali e delle permanenze delle canalizzazioni storiche: È nei primi anni Quaranta del nostro secolo che l’area di indagine scelta comprende l’ ager ticinen - Plinio Fraccaro affronta lo studio delle strade sis nella parte nord della Provincia di Pavia aven- romane convergenti su Pavia, riscoperta come te come confine naturale ad ovest il Ticino. importante nodo viario dell’Impero, e rileva così L’ambito così identificato è stato indagato par- anche l’esistenza di un tracciato che da Milano si tendo dalla raccolta dei dati bibliografici confron- dirigeva, appunto, su Pavia. tati poi, in un secondo tempo, con le “ricognizioni Si trattava del tronco iniziale di percorsi più lun- cartografiche” alle varie soglie storiche. ghi che, attraverso Pavia, arrivavano a Bordeaux, In particolare i confronti sono avvenuti con le passando per Torino e Susa; mentre dirigendosi su mappe dei catasti (Catasto Teresiano, Catasto Vercelli e poi Aosta raggiungevano Lione o Vienna, Lombardo Veneto, Catasto Cessato ed attuale) e attraverso il Piccolo S. Bernardo, oppure la Germa- con gli I.G.M. storici. nia attraverso il Gran S.Bernardo. Questa situazio- Le tracce di centuriazione sono state scoperte e ne è confermata anche da una notizia di Ammiano 3. BORTOLOTTO in BORIANI (a cura di) 1997, p. 62. Scienze e Lettere, della Societé des antiquaires de France, della 4. BORIANI 1997, p. 8. Società Scentiarum Bohemica. Membro di varie accademie (fra 5. cui Accademia dei Lincei, Accademia delle scienze di Berlino, Il titolo della ricerca è “Tessiture storiche del territorio (via- Accademia Virgiliana). bilità, canali, centuriazioni). Varie sue dissertazioni si trovano sulle riviste di antichità clas- 6. Plinio Fraccaro, nasce a Bassano del Grappa l’8 gennaio sica; principali pubblicazioni: Studi varroniani, Padova, 1907; I 1883. Laureato in lettere, ordinario di storia antica alla facoltà