LUCIANO VIOLANTE INDICE Pag
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Ercolano, Naples
University of Bath PHD Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Bowkett, Chris Award date: 2017 Awarding institution: University of Bath Link to publication Alternative formats If you require this document in an alternative format, please contact: [email protected] General rights Copyright and moral rights for the publications made accessible in the public portal are retained by the authors and/or other copyright owners and it is a condition of accessing publications that users recognise and abide by the legal requirements associated with these rights. • Users may download and print one copy of any publication from the public portal for the purpose of private study or research. • You may not further distribute the material or use it for any profit-making activity or commercial gain • You may freely distribute the URL identifying the publication in the public portal ? Take down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Download date: 07. Oct. 2021 Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Christopher Bowkett A thesis submitted for the degree of Doctor of Philosophy University of Bath Department of Politics, Languages & International Studies September 2017 COPYRIGHT Attention is drawn to the fact that copyright of this thesis/portfolio rests with the author and copyright of any previously published materials included may rest with third parties. A copy of this thesis/portfolio has been supplied on condition that anyone who consults it understands that they must not copy it or use material from it except as permitted by law or with the consent of the author or other copyright owners, as applicable. -
1 8Lf1mfl\Ffjg2 025?2
025?2 l TRIBUNALE DI PALERMO ! SEZIONE I DELLA CORTE DI ASSISE • TRASCRIZIONE DELLA BOBINA N. 04 DEL 12/05/1992 CORTE DI ASSISE DI 1 8lf1Mfl\ffJg2 Depositato in Cancelleria oggi '.....• _______________ IL COLLABORATORE 01 CANCELLERIA Il Perito Quattrocchi Marilena r ~~-~"-A9 e:eL- 025?3 ,~, P.M. Poi lei, sempre ~n questo interrogatorio, dice: "Anche la vicenda di Galati mi e stata riferita da Angelo Izzo il quale mi disse che un poliziotto si era recato ~n Inghilterra • per indurre la vedova Mattarella a riconoscere, quali autori dell'omicidio del marito, tale Prestifilippo e il Galati. Di quest'ultimo io sapevo solo quello che è pubblicato sui giornali e cioè che si trattava di un uomo che aveva fatto arrestare Michele Greco", qual'è la verità? Lo sapeva lei o gliel'aveva detto Angelo • Izzo? GIUSEPPE PELLEGRITI Ma guardi, Izzo non poteva mai dirmi una cosa del genere. lo ho detto" questo perchè, appunto, avevo sentito il fatto che Izzo aveva avuto dei contatti con questo Lopuzzo e di conseguenza 1 02544 • mi sono afferrato a quelle cianfelle ed ho scaricato tutto su Izzo. P.M. Cioè ha incolpato Izzo perchè aveva sentito da una conversazione fatta dai Giudici che lo interrogavano che Izzo aveva imbeccato • Lopuzzo. Quindi lei ha ritenuto a questo punto di potere scaricare su Izzo tutte le cose che aveva detto lei, sia quelle vere, sia quelle false. GIUSEPPE PELLEGRITI • Perfettamente. P.M. Poi lei dice anche, sempre in questo interrogatorio, spontaneamente J;'erchè evidentemente non le fu chiesto dai Giudici presenti: ••Angelo Izzo mi ha detto che dopo il mio interrogatorio da parte del dottor 2 02545 Mancuso, egli era stato chiamato da quest'ultimo (cioè dal P.M. -
STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose. -
Mafia, Decapitata La Nuova Cupola Palermo, 46 Arresti
IL BLITZ CUPOLA 2.0 Mafia, decapitata la nuova Cupola Palermo, 46 arresti Di Riccardo Lo Verso PALERMO - Il 29 maggio 2018 alcuni boss si rendono irreperibili e violano contemporaneamente la sorveglianza speciale. È il giorno in cui da qualche parte, a Palermo o in provincia, si è riunita la commissione provinciale di Cosa nostra. Non accadeva dal 1993, anno dell'arresto di Totò Riina. A presiederla il più anziano dei capimafia in libertà, Settimo Mineo. È lui, secondo la Procura di Palermo e i carabinieri del Comando provinciale guidati dal colonnello Antonio Di Stasio, l'uomo chiave del dopo Riina. Nella notte è stato arrestato assieme ad altre 45 persone che compongono gli organigrammi di quattro mandamenti: Mineo è il capo a Pagliarelli, Gregorio Di Giovanni a Porta Nuova, Francesco Colletti a Bagheria-Villabate e Filippo Bisconti a Misilmeri-Belmonte Mezzagno. GUARDA LE FOTO GUARDA IL VIDEO GUARDA IL VIDEO CON LE INTERCETTAZIONI DEI BOSS Il resoconto del vertice della nuova Cupola è stato raccolto dai militari che hanno registrato una inequivocabile conversazione in macchina fra il boss di Villabate e il suo autista, poche ore dopo il più importante vertice della mafia degli ultimi decenni. Una leggerezza che consentito al procuratore Francesco Lo Voi, all'aggiunto Salvo De Luca, Salvatore De Luca e ai sostituti Maurizio Agnello, Bruno Brucoli, Francesca Mazzocco, Amelia Luise, Dario Scaletta, Gaspare Spedale di trovare riscontri decisivi alle ricostruzioni sulla mappa del potere sei mesi dopo la morte di Totò Riina. Mineo aveva l'anzianità e lo spessore per accollarsi il tentativo di serrare i ranghidell'organizzazione e guardate avanti, oltre la morte del padrino corleonese, la cui detenzione ha tenuto legate le mani dei boss. -
Giovanni Falcone, Paolo Borsellino: Due Vite INTRECCIATE
Protagonisti Quella domenica il caldo era oppri- sirene. Per me cominciò così l’incu- mente e la città si era svuotata. bo di via D’Amelio. All’inizio della 16:58, Palermo Il telefono di casa squillò alle 17. strada vidi un pezzo di braccio car- Era una mia amica che terrorizzata bonizzato, mi era sembrato un rotta- come Beirut mi diceva «sono tremati i palazzi, me, solo dopo capii che cos’era. Mi c’è stata una bomba, vieni». Un paio muovevo come un automa in mezzo alle Il primo giornalista arrivato in di minuti ed ero già sul posto. Le auto in fiamme, improvvisamente non via D’Amelio pochi minuti dopo fiamme avvolgevano decine di auto, c’era più caldo. Arrivarono i vigili i palazzi erano sventrati, dalle ma- del fuoco e le prime volanti, tutti la strage ricorda quel terribile cerie vedevi apparire gente sangui- correvano ma nessuno ancora sapeva pomeriggio. Attimo per attimo. nante, suonavano decine di allarmi e quello che era successo. Non si sa- Giovanni Falcone, Paolo Borsellino: due vite INTRECCIATE , Il coraggio UNA COPPIA “SCOMODA”A” Falcone e Borsellino sorridenti durante un dibattito a Palermo nel 1992. Alle loro spalle, i luoghi dove sono stati uccisi: rispettivamente, lo svincolo per Capaci e via D’Amelio a Palermo. peva neanche chi era stato ucciso, terra a pochi metri dal portone noi giornalisti cercavamo di capi- il primo nome che venne fuori fu d’ingresso, vicino a lui il corpo di re, ma mai capire era stato così quello del giudice Ayala. Ma Ayala uno dei suoi uomini. -
La Mafia Siciliana, Cosa Nostra Uno Studio Sulle Origini, La Storia, L’Attualità
Hugvísindasvið La mafia siciliana, Cosa Nostra Uno studio sulle origini, la storia, l’attualità Ritgerð til BA-prófs í ítölsku Kristín Sveina Bjarnadóttir Júní 2013 Háskóli Íslands Hugvísindasvið Ítalska La mafia siciliana, Cosa Nostra Uno studio sulle origini, la storia, l’attualità Ritgerð til BA-prófs í ítölsku Kristín Sveina Bjarnadóttir Kt.: 240388-3249 Leiðbeinandi: Stefano Rosatti Júní 2013 Ritgerð þessi er lokaverkefni til BA-gráðu í ítölsku og er óheimilt að afrita ritgerðina á nokkurn hátt nema með leyfi rétthafa. © Kristín Sveina Bjarnadóttir 2013 Reykjavík, Ísland 2013 Ágrip Uppruna mafíunnar má rekja til Sikileyjar. Á Sikiley notar mafían heitið Cosa Nostra sem merkir „okkar mál“. Sikileyska mafían hefur haft ítök í efnahag og stjórnmálum eyjarinnar í hundruði ára en hún hefur einnig haslað sér völl á meginlandi Ítalíu og erlendis. Í lok 19. aldar var mikil kreppa á Ítalíu og fluttust margir íbúar Sikileyjar til Bandaríkjanna í leit að betra lífi og í kjölfarið mynduðust þar mafíuklíkur. Mafía er skipulögð glæpastarfsemi og stunda meðlimir hennar meðal annars fjárkúgun, peningaþvætti og eiturlyfja- og vopnasmygl. Á 10. áratug síðustu aldar náði baráttan gegn mafíunni hápunkti og voru dómararnir Giovanni Falcone og Paolo Borsellino þar fremstir í flokki. Giovanni og Borsellino helguðu lífi sínu baráttunni gegn mafíunni og urði þeir heimsfrægir fyrir harðfylgni sína gegn henni. Baráttan skilaði töluverðum árangri en nokkrir af helstu mafíuforingjum Sikileyjar voru handsamaðir. Tilgangur þessarar rigerðar er að greina frá megin einkennum sikileysku mafíunnar, sögu hennar og vinnubrögðum. Í fyrri hluta ritgerðarinnar er greint frá uppruna mafíunnar og þróun hennar í tímanna rás. Einnig er fjallað um hugtakið mafía og merkingu þess. -
Essays in Economics and Institutions
UC Berkeley UC Berkeley Electronic Theses and Dissertations Title Essays in Economics and Institutions Permalink https://escholarship.org/uc/item/2xd37434 Author Schihl, Michael Kristjian Publication Date 2010 Peer reviewed|Thesis/dissertation eScholarship.org Powered by the California Digital Library University of California Essays in Economics and Institutions by Michael Kristjian Schihl A dissertation submitted in partial satisfaction of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in Economics in the Graduate Division of the University of California, Berkeley Committee in charge: Professor Gérard Roland, Chair Professor Bryan Graham Professor Jane Mauldon Fall 2010 Essays in Economics and Institutions Copyright 2010 by Michael Kristjian Schihl 1 Abstract Essays in Economics and Institutions by Michael Kristjian Schihl Doctor of Philosophy in Economics University of California, Berkeley Professor Gérard Roland, Chair This dissertation incorporates institutional analysis in the examination of a number of ques- tions that are relevant for the economic literature, touching on issues of public policy, de- mography, transition, and organized crime. It is composed of three chapters that can be read separately. First, I evaluate the nexus between public works expenditures in post-war Italy and internal migration. Using nonlinear differences-in-differences, I present evidence that one of the goals of the Cassa per il Mezzogiorno—mitigating out-migration from the South of Italy—was, at best, a failure, and possibly exacerbated the problem. This evaluation is rel- evant for public policy that aims to address differentials between regions. Next, I re-examine the common finding that institutional quality is a determinant of foreign direct investment (FDI) in the context of transition economies. -
Il Primo Pentito Accusò Pino Calò Sco Caroleo
MARTED 6 l'Unità - VITA ITALIANA 2 APRILE 198£ Leonardo Vitale rivelò ii ruolo del super capo mafia. Fu fatto passare per pazzo e ucciso Incontro tra Natta e dirigenti del movimento federativo ROMA — Ieri il segretario del Pei onorevole Alessandro Natte assieme ad una delegazione della segreteria ha incontrato un: delegazione del Movimento federativo democratico guidata da! presidente Giancarlo Quaranta e dal segretario nazionale Fronte Il primo pentito accusò Pino Calò sco Caroleo. Nel corso dell'incontro sono state affrontate le que stioni attuali della situazione del paese. A conclusione dell'inron tro si è ribadita l'importanza di un rapporto tra Pei e Movimenti ROMA — Sul primo uomo risibili In sede di dibattimen grado di capire che non era rata di capelli, e confessai II federativo democratico che potrà avere un momento di ranpresen che accusò Pino Calò, l'am- to. certo una cosa giusta uccide fatto della macchina. Ah, lozione nel primo congresso nazionale del 19, 20, 21 aprile 1935. basclatore della mafia arre La 'relazione peritale In re un uomo: mentre ero In carcere ho ri stato venerdì nulie a Roma, persona di Vitale Leonardo' Un altro in manette Ma lei ha ucciso altre per cevuto biglietti da Pino Calò s'è fatto anche un film. 'Spa a firma del professori Ago sone? 'Sì nel 1969, era un ma e da Gerlando Alberti. Ho È cominciata la trattativa ra a quel cavallo', dice II ma stino Rubino, Vittorio Ter- * •• fioso, Bologna Giuseppe- mandato anch'io dei bigliet fioso Impersonato da Miche rana e Aldo Costa, invita In Ero entrato In un giardino, ti: cercavo di spiegare quello tra giornalisti ed editori le Placido al fratello da 'Ini fatti igiudici ad approfondi mi appostai dietro un muro: che avevo detto alla polizia e ziare' come killer di bersagli re con ulteriori accertamenti Altri erano informati? 'Perii loro mi dicevano quello che ROMA — Sono cominciate ieri pomeriggio (e proseguiranno sta secondo omicidio La Fiura avrei dovuto dire: umani in 'Pizza connection» Istruttori i fatti nel quali Vi a Palermo. -
Magisterarbeit
View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by OTHES Magisterarbeit Titel der Magisterarbeit La Cosa Nostra – Struktur, Funktionen und mediale Berichterstattung im Zuge des Maxiprozesses von Palermo (10.2.1986 – 17.12.1987) Verfasser Fabio Arienti BA angestrebter akademischer Grad Magister der Philosophie (Mag. phil.) Wien, 2009 Studienkennzahl lt. Studienblatt: A 236 349 Studienrichtung lt. Studienblatt: Italienisch Betreuer: Ao. Univ.-Prof. Dr. Robert Tanzmeister Inhaltsverzeichnis: Inhaltsverzeichnis S.1 1. Fragestellung S.3 2. Methode S.6 3. Aktueller Forschungsstand S.9 4. Entstehungs- und Entwicklungsgeschichte S.12 4.1. Etymologie S.13 4.2. Glossar S.13 4.3. Entwicklung seit dem 19. Jahrhundert S.16 4.3.1. Die Einigung Italiens S.17 4.3.2. Implementierung einer lokalen Verwaltung S.19 4.3.3. Der Erste Weltkrieg S.22 4.3.4. Faschismus S.22 4.3.5. Die Nachkriegsjahre S.23 4.3.6. Wirtschaftlicher Aufschwung S.26 4.3.7. Der Drogenhandel S.27 4.3.8. Änderungen in der öffentlichen Wahrnehmung S.29 4.3.9. Wiederbelebung und zweite Phase des Drogenhandels S.31 4.3.10. Die Machtergreifung der Mafia aus Corleone S.33 4.3.11. Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino und der Antimafia Pool S.34 4.3.12. Revolutionierung der politischen Landschaft Italiens S.36 5. Struktur und soziale Funktionen S.38 5.1. Ihre Struktur nach Giovanni Falcone S.38 5.2. Ihre Funktionen nach Raimondo Catanzaro S.46 5.2.1. Die Mafia als Vermittler zwischen unterschiedlichen sozialen Gruppen S.48 1 5.2.2. -
OMERTÀ AS a WORLDVIEW PHENOMENON of the ITALIAN MAFIA Olena Andriyenko, Phd, Professor Academician of the Academy of Higher Education of Ukraine, Ukraine, Kiev
Paradigm of Knowledge № 4(36), 2019 DOI 10.26886/2520-7474.4(36)2019.2 UDC 008 OMERTÀ AS A WORLDVIEW PHENOMENON OF THE ITALIAN MAFIA Olena Andriyenko, PhD, Professor Academician of the Academy of Higher Education of Ukraine, Ukraine, Kiev The article is devoted to the philosophical inquiry of mafia worldview system the base of which is omertà – the code of honor of the Italian mafia which is based on the code of silence deeply rooted in southern Italy and Corsica, the refusal to cooperate with the authorities and non-interference in other people’s legal affairs. The methodological mistakes connected with trying to analyze mafia worldview in comparison with the scale of values of democratic society have been shown. It has been stressed that omertà is not only a system of keeping silence but also a system of specific ways of communication inside of the mafia community. The forms of manipulation of the consciousness of the personality have been revealed depending on the characteristics of political regimes (democratic, authoritarian, totalitarian forms of the social mechanism of manipulation of the personality consciousness). It has been concluded that mafia as worldview system and type of social organization is an alternative form of social integration. It has deep historical and cultural roots which are connected with absence of stable national state governance in the South of Italy during ages; with deep distrust of the official state; with irrational desire to reproduce the “real power” in another form based on the family values and kinship. Key words: Worldview, Personality, Community, State, Values. -
Processo Omicidio Francese
CORTE DI ASSISE DI APPELLO PALERMO REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO L’anno duemiladue il giorno 13 del mese di dicembre N° 61/2002 Sent. LA CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI PALERMO N° 30/2002 R.G. SEZIONE SECONDA N° 1314/96 N.R. composta dai Sigg.ri : D.D.A. PA 1. Dott.1 Vincenzo OLIVERI Presidente Art. ______________ 2. Dott.2 Gianfranco GAROFALO Consigliere Camp. Penale 3. Sig.3 Giovanni INCANDELA Giud. Popolare Art.______________ 4. Sig.4 Giovanni GAROFALO “ “ Campione Civile 5. Sig.5 Isabella ZUMMO “ “ 6. Sig.6 Nicola TURRISI “ “ Compilata scheda per il Casellario e per 7. Sig.7 Antonio RIGGIO “ “ l’elettorato Addì______________ 8. Sig.8 Giuseppa GIAMMARINARO “ “ Depositata in con l’intervento del Sostituto Procuratore Generale Dott. Cancelleria Antonino GATTO e con l’assistenza del cancelliere B3 Sig. Addì_______________ Aurelio DI CRISTINA ha pronunziato la seguente Irrevocabile il _________________ S E N T E N Z A nei confronti di : 1) RIINA SALVATORE, fu Giovanni e Rizzo Maria Concetta, nato a Corleone il 16.11.1930 ed ivi residente in via La Rua del Piano n. 13. Detenuto in forza di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 12.11.1998 dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, notificata in carcere il 17.11.1998, in atto presso la Casa Circ.le di Ascoli Piceno. ASSENTE PER RINUNZIA Difensori: Avv. Cristoforo Fileccia del Foro di Palermo Avv. Domenico La Blasca “ “ 1 2) MADONIA FRANCESCO, fu Antonino e fu Trapani Rosa, nato a Palermo il 31.3.1924 ed ivi residente via Patti n. -
Intervista a Tommaso Buscetta [Archivioantimafia]
' IO, PENTITO IN GUERRA' - Repubblica.it » Ricerca http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica... ARCHIVIO LA REPUBBLICA DAL 1984 ' IO, PENTITO IN GUERRA' 08 dicembre 1992 — pagina 1 ROMA - Incontriamo Tommaso Buscetta alle due del pomeriggio in una casa romana messa a disposizione per l' occasione. Ha una giacca blu e pantaloni grigi. Non porta i consueti occhiali neri. Gli occhi sono quelli che abbiamo imparato a conoscere dalle foto, ma con una mobilità e una vivacità che restano in mente. Parla scioltamente ma pesa le parole. A volte s' interrompe, riflette per qualche secondo e poi scarta la domanda perché "quell' argomento è ancora all' esame del giudice e quindi va tenuto coperto per non compromettere le indagini". Questa è la sua unica intervista da quando è tornato in Italia ed è lui che ci tiene a dirlo perché "quelle uscite sulla Stampa e su Epoca erano brevi colloqui non destinati alla pubblicazione" che non contengono autenticamente il suo pensiero. ' NON TRADITE I PENTITI' ' Solo con loro batteremo quella iena di Riina' L' intervista ha toccato tutti gli argomenti sui quali Buscetta è in grado di contribuire all' accertamento della verità mafiosa. Poiché ormai è diventato molto esperto su come un pentito può essere screditato e su come si possa delegittimare l' intera categoria dei pentiti, nel corso della conversazione distingue ogni volta tra affermazioni che è in grado di fare sulla base della sua personale esperienza, delle cose che ha sentito dire da altri e infine della sua "sapienza", cioè delle deduzioni logiche che gli derivano dalla conoscenza profonda dell' ambiente mafioso.