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I Il Libro del Mese: La strage. L'atto di accusa dei giudici di Bologna Recensito da Franco Ferraresi e Claudio Nunziata Gian Luigi Beccaria: Il Danubio di Magris Quattro lettere sul Premio Calvino

j* } TUTTI I VENERDÌ REPUBBLICA RADDOPPIA.

in un colpo so- che in edicola, tutti i venerdì, c'è il vostro più lo sono già un ottimo affare. importante appuntamento di lavoro. Ricorda- Ma non è che l'inizio. Perché Af- te: tutti i venerdì Repubblica raddoppia. fari e Finanza, il secondo giornale che trovere- E raddoppia anche la voglia di leggerla. te tutti i venerdì con Repubblica, parla proprio di affari: cifre, nomi e fatti che fanno notizia nel mondo della finanza. E ancora non è fini- ta: tutti i venerdì, tra le pagine di Affari e Fi- nanza, c'è grande spazio per le inserzioni di ri- la Repubblica cerca di personale qualificato. E come dire

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4 Il Libro del Mese

"La strage. L'atto di accusa dei giudici di Bolog:na" y a cura di Giuseppe de Lutiis Testi e interviste di Franco Ferraresi, Carmine Fotia e Claudio Nunziata 6 Libri di Testo (a cura di Lidia De Federicis) 8 Marco Revelli Nicola Magrone, Giulia Pavese Ti ricordi di piazza Fontana? 9 Barbara Pezzini Mario G. Losano Corso di informatica giuridica 10 Libri per Bambini (a cura di Eliana Bouchard) 11 L'Intervista Susan Minot risponde a Marisa Bulgheroni 11 Marisa Bulgheroni Susan Minot Scimmie 12 Franco Croce Il Pianeta azzurro 12 Silvano Sabbadini Jay Mclnerney Le Mille Luci di New York 13 Gian Luigi Beccaria Claudio Magris Danubio 14 Enrico De Angelis Robert Musil Romanzi brevi, novelle e aforismi 14 Luisa Villa Mary McCarthy Il romanzo e le idee 15 Il Salvagente 15 Antonio Melis Nicolò Pasero (a cura di) Saggi su Bachtin 16 Claudio Vicentini AA.W. Sette libri su Pirandello 16 Da tradurre 16 Roberto Alonge P. Renucci, A. Bouissy (a cura di) Pirandello, théàtre complet 42 Chiara Saraceno Jane J. Mansbridge Why we lost the ERA 17 Claudio Vicentini Luigi Pirandello Maschere nude, voli 17 Piero Boitani Northrop Frye Il grande codice. La Bibbia e la letteratura 18 Franco Marenco Tempo che opprime, tempo che redime 31 Ferdinando Taviani Roberto De Monticelli L'educazione teatrale 31 Alberto Cavaglion Tonino Tornitore Storia delle sinestesie 32 Alessandro Baricco Maynard Solomon Beethoven. La vita, l'opera, il romanzo familiare 32 Sylvano Bussotti Massimo Mila Terza pagina 33 Beppe Modenese Gian Paolo Barbieri artificial e Silent portraits. Polaroid from Seychelles 34 Dario Voltolini AA.W. Perché lei. La mia professione. Eroi del nostro tempo 35 Nicoletta Misler Selim O. Chan-Magomedov Aleksandr Rodcenko 35 Renato Bordone Umberto Broccoli Archeologia e Medioevo 36 Luigi Cedrini Marcello Pera La rana ambigua 36 Luciana Repici Cambiano Vincenzo Di Benedetto Il medico e la malattia 37 Romano Madera Paolo Jedlowski Il tempo dell'esperienza AA.W. Tra scetticismo e nichilismo 37 Davide Lovisolo Mario Ageno Le radici della biologia 38 Mauro Mancia, Anna Viacava Wilfred R. Bion La lunga attesa. Autobiografia 1897-1919 39 Finestra sul Mondo 39 Walter Santagata AA.W. Nove libri sulla "public choice" 40 Pietro Clemente Giuseppe Bonomo Caccia alle streghe 41 Maurizio Vaudagna Ernesto Galli della Loggia Lettera agli amici americani 41 Tiziano Bonazzi Massimo Rubboli Politica e religione negli Usa. Reinhold Niebuhr e il suo tempo 42 Elisabetta Donini Carla Ravaioli Tempo da vendere Tempo da usare 43 Rossana Rossanda M. Jahoda, P. Lazarsfeld, H. Zeisel I disoccupati di Marienthal 44 Loredana Sciolla Percy Allum, Ilvo Diamanti '50/'80, vent'anni. Due generazioni di giovani a confronto 45 Intervento Marina Premoli sulla "Storia del partito armato" di Giorgio Galli

RECENSORE • AUTORE • TITOLO N. 2 pag. 4 Il Libro del Mese La politica delle stragi di Franco Ferraresi

sonica P2, che per anni ne ha tirato La strage. L'atto di accusa dei giu- le coperture (segreto di Stato) pur di gna, che costringe i magistrati a mesi viaggio in Italia di un funzionario di di verifiche inutili, allontanandoli polizia francese appartenente alla le fila. Non a caso, la prima, autore- dici di Bologna, a cura di Giusep- evitare che le proprie deficienze e dalle linee d'indagine più pericolose. FANÉ, organizzazione di estrema vole indicazione circa "la necessità di pe De Lutiis, prefaz. di Norberto colpe vengano esposte. Se questo è il quadro delle indagi- La tecnica dell'inquinamento "è destra) [pp. 254-259]; il clamoroso battere la pista internazionale" è for- Bobbio, pp. 406, Lit. 20.000. ni sulle stragi politiche dell'ultimo sempre la stessa da anni, ed è ben caso Ciolini, coinvolgente, anche nita ai servizi, per ammissione degli ventennio, non sorprende che il loro collaudata: a) far pervenire al magi- questa volta, legami internazionali, stessi funzionari, da Licio Gelli in La storia italiana degli ultimi due bilancio sia, peggio che nullo, negati- strato una massa di informazioni di ed infine l'episodio più goffo e sfac- persona [p. 222]. Il sistema di potere decenni è stata segnata da una serie vo, in termini di erosione della credi- difficile approfondimento e che lo ciato, la collocazione di armi ed della P2 viene ricostruito dai giudici di stragi il cui elenco costituisce un bilità delle istituzioni, tensioni e costringono ad impegnarsi in este- esplosivi analoghi a quelli usati a Bo- istruttori (e dal pubblico ministero, lugubre ritornello di luoghi e di da- la cui requisitoria è in parte riportata te, alcune delle quali ormai quasi re- nel volume), sulla scorta dell'inchie- mote nella memoria. Piazza Fonta- sta parlamentare in materia, e viene na, Milano, 1969; treno del Sole, commentata altrove su queste pagi- Gioia Tauro, 1970; Peteano, Gori- ne. Qui basta sottolineare i legami zia, 1972; Brescia, piazza della Log- L'Intervista messi in luce dagli inquirenti fra Gel- gia, 1974; treno Italicus, linea Firen- li, i vertici dei servizi, e la leadership ze-Bologna, 1974; stazione di Bolo- storica dell'eversione di destra — Si- gna, 1980; treno 904, linea Firenze- gnorelli, Fachini, Semerari, nonché Bologna, Natale 1984. Si aggiungano Di tutto si perde traccia lo stesso Giusva Fioravanti, killer al i numerosi casi (una dozzina dei qua- servizio della P2 (omicidi Pecorelli e li opportunamente elencati nell'otti- Rino Formica risponde a Carmine Fotia Mattarella), e principale indiziato ma introduzione di De Lutiis) in cui per la strage. gli attentati, benché accurata mente "Il rischio è di ripetersi all'infinito, come Quanto ai tribunali, dqpo vent'anni non sap- Si delinea cosi un losco intreccio, predisposti, non andarono ad effetto il Bolero di Ravel". Rino Formica, socialista, piamo ancora chi ha messo le bombe a piazza secondo cui la strage sarebbe la risul- tante di logiche ed interessi diversi, per motivi accidentali. Se ne ricava il attualmente ministro del commercio con l'e- Fontana e può accadere, com'è accaduto al pro- ma alla fine convergenti, della destra quadro agghiacciante di un periodo stero e già autorevole membro della Commis- cesso d'appello sulle deviazioni dei servizi segre- in cui l'orrore è diventato la norma, eversiva e dei poteri occulti. La de- ti che la Corte d'assise d'appello di Roma (ne- in cui bombe e massacri erano stru- sione parlamentare d'inchiesta sulla P2 e del stra radicale costituisce un arcipela- menti pressoché normali di lotta po- Comitato di controllo sui servizi di sicurezza, gando l'esistenza di un'associazione a delinque- go eterogeneo e frastagliato, in cui litica. Le vittime dei soli fatti citati reagisce così quando gli chiediamo di parlare re) smentisca la Corte d'assise e le conclusioni non è facile muoversi. L'accusa indi- (cui naturalmente vanno aggiunte, con noi del libro di Pietro Calderoni e dello cui era pervenuta la commissione parlamenta- ca innanzitutto i settori (rappresen- per completare il quadro, quelle di spaventoso intreccio fra trame nere, servizi re. tati in particolare dalla leadership altre forme e colori di terrorismo) segreti e infiltrazioni piduiste, che emerge Sta dicendo che non sapremo mai la verità? sono centoquaranta, innumerevoli i dall'inchiesta dei giudici sulla strage di Bolo- Osservo che esiste una soglia oltre la quale il feriti. gna. Eppure, fu proprio Formica a denuncia- sistema politico italiano non s'è mai voluto av- Con l'eccezione, recentissima, re, dopo la strage del Natale 1985, lo stato di venturare, né — finora — l'ha fatto il sistema della strage dell'Italicus, e quelle di preoccupante subalternità (e dunque di fragi- giudiziario. Ci sono state solenni condanne, s'è alcuni episodi relativamente meno lità) dei nostri servizi di sicurezza rispetto a giunti fino al punto di riconoscere l'esistenza di gravi (Peteano), per nessuno di que- sti massacri sono stati accertati gli quelli del nostro maggiore alleato. Fu smenti- un disegno di destabilizzazione della democra- esecutori; per alcuni, fra cui quello to, attaccato, bollato come "pazzo", eppure zia italiana, ma non s'è mai andati fino in di Piazza Fontana, modello per tut- oggi sono gli stessi magistrati a confermare fondo. Prenda la Commissione P2, per esempio: to quanto doveva seguire, la loro in- quella sua solitaria denuncia. anni e anni perduti dietro la ricerca del nome, dividuazione è ormai impossibile. In Signor ministro, allora perché non dice: del dettaglio, quasi inseguendo una morbosa storica, più compromessa con gli ap- nessun caso sono stati individuati i "Avevo ragione io"? curiosità del particolare, una sorta di ossessione parati), da sempre orientati in dire- mandanti, meno che mai livelli supe- Guardi, anche allora, io aspiravo a un ascol- nominalistica che è propria dell'Italia; e intanto zione golpista-stragista, favorevoli riori di colpevolezza. Anche non co- ad un 'escalation militare capace di to più approfondito e sereno, che non c'è stato e si perdeva di vista il quadro d'insieme. noscendo le vicende giudiziarie che sconvolgere il paese e gettarlo nelle Qual è questo quadro, signor ministro? hanno caratterizzato questi fatti, è non ci sarà. La mia preoccupazione è che quan- braccia di soluzioni autoritarie. Da difficile pensare che l'impunità siste- do la giustizia arriva in ritardo, la sua efficacia Io non penso a un disegno organico, a fatti un altro punto di vista, pure apparte- matica dei colpevoli sia casuale. Ma è molto incerta. Più si diluisce l'intervento della tutti spiegabili entro una sola logica, guidati da nente alla destra eversiva, un attenta- quelle vicende si conoscono, almeno giustizia, più è possibile deviare le indagini, una mente unica. Questa materia — terrori- to di grosse proporzioni, scatenando nelle loro manifestazioni esteriori, e attuare depistagli; più ci si allontana dall'epoca smo, stragi, deviazioni dei servizi, rapporti tra la repressione dello stato, avrebbe costituiscono un capitolo di terato- dei fatti aa giudicare, insomma, meno ci si av- servizi di diversi paesi — è sommersa per sua avuto l'effetto di "selezionare i qua- logia giuridico-politica forse unico vicina alla verità. In Israele ci vogliono pochi intrinseca sporcizia, è fatta di unti rigagnoli dri" e ricompattare un ambiente di- nei paesi a democrazia parlamentare mesi per istituire una commissione d'indagine che non sempre seguono le vie fognarie. Più che spersivo per eccesso di "sponta- consolidata. Indagini di polizia giu- sul massacro di Sabra e Chatila, e qualche setti- al frammento, dunque, io guardo alla cornice, neismo", costringendo i migliori mi- diziaria svogliate, inette, quando e mi domando: come mai di fronte a stragi, litanti alla latitanza, quindi alla lotta non addirittura falsificatone; scom- mana per giungere a un giudizio. Da noi ci armata, col beneficio aggiuntivo, per parsa di documenti, di corpi di rea- vogliono anni e anni per decidere di istituire deviazioni, buchi neri, — a cominciare da Piaz- alcuni, di emarginare la leadership le- to, di prove; fuga di imputati grazie una commissione, e poi altri anni ancora per gale di Terza Posizione. Per Gelli, alla complicità di chi dovrebbe im- raccogliere migliaia di pagine di documenti. d'altra parte, la strage doveva rap- pedirla, che poi ne finanzia e proteg- presentare la continuità con quella ge la latitanza; morti sospette di te- dell'Italicus (coincise con una sca- stimoni pericolosi, ritrattazioni, denza processuale di questa vicenda), modifiche, aggiustamenti di testimo- per lanciare un avvertimento a que- nianze scottanti; quando qualche fratture fra i magistrati, sfiducia nei nuanti, quanto improduttive, ricer- logna sul treno Taranto-Milano, at- gli ambienti politico-militari che nel giudice, solitamente delle istanze più cittadini, complessiva degenerazione che; b) dosare attentamente e per tribuendone la responsabilità a citta- 1974-75 erano orientati in senso gol- basse, sembra avvicinarsi pericolosa- del sistema politico — effetti questi gradi successivi le informazioni, ve- dini francesi — azione per la quale è pista, e che andavano ora staccandosi mente alla verità, avocazioni, con- lucidamente denunciati nella splen- rificando di volta in volta la 'presa' già stata accertata la responsabilità dal Maestro Venerabile [p. 85]. Sem- flitti di competenze, riunificazioni dida prefazione di Norberto Bob- delle notizie fornite, aggiungendo di del duo Musumeci-Belmonte. bra accertato che la strage abbia as- di procedimenti, dichiarazioni di bio. Neppure sorprende che il pro- volta in volta particolari; c) orche- Quali sono, si chiedono i giudici, sunto proporzioni maggiori di quel- nullità, trasferimenti dei processi in cedimento per la strage più immane strare una campagna di stampa che i motivi di un'azione di inquinamen- le originariamente previste, in parte sedi remote, difficilmente accessibili, (ottantacinque morti, oltre duecento valorizzi gli elementi offerti, svalu- to e falsificazione così massiccia, per il coinvolgimento di "ragazzini e scarsamente attrezzate, o in sedi feriti), giunga al dibattimento solo tando quelli acquisiti sino a quel mo- continuativa, sistematica? La rispo- inesperti": una volta avvenuta, tutta- più politicamente malleabili, dove i dopo sei anni dagli eventi. mento dal giudice; d) inserire nelle sta è che "soltanto l'esistenza di un via, gli ambienti che l'avevano favo- processi giacciono per anni, e quan- Non appena, infatti, gli inquirenti informative fatti veri e fatti falsi, ov- legame di qualche natura tra gli auto- rita misero in opera le usuali mano- do vengono riaperti l'opinione pub- sembrano avvicinarsi ai responsabili vero elementi in sé veri, ma tra loro ri della strage e gli autori dei tentati- vre di inquinamento delle indagini, blica è frastornata, i fatti sono sbiadi- della strage, scattano le iniziative di falsamente collegati. In questo modo vi di depistaggio può spiegare un si- con i risultati che si sono visti, e che ti nella memoria, le prove ammuffi- depistaggio. Si comincia già nel set- il magistrato sarà costretto a percor- mile comportamento; o perché la hanno reso particolarmente impro- te, i testimoni non ricordano. Su tut- tembre 1980 con la cosiddetta pista rere la pista indicata, rinvenendo strage fu eseguita dai primi su man- ba la fatica degli inquirenti, costretti to la presenza sinistra, nefasta, cor- libanese, in cui entrano capi di Al precisi riscontri, anche se non per- dato degli altri, o perché la strage, ad una ricostruzione prevalentemen- ruttrice, di servizi segreti sistemati- Fatah, militanti della Falange, estre- verrà ad alcun risultato", [p. 242]. benché autonomamente organizzata te indiziaria. camente protesi ad occultare la veri- misti italiani, spagnoli, tedeschi occi- Alla pista libanese segue la pista ed eseguita, rientrava in un comune Le conseguenze di tali manovre si tà, ad inquinare le prove, a falsificare dentali, giornaliste ticinesi legate ai KGB (fuga di notizie pilotata da San- progetto politico, la cui gestione ri- faranno certamente sentire anche in l'evidenza, a proteggere i colpevoli, nostri servizi, agenti di questi ultimi. tovito-Pazienza) [pp. 237 seg.]; quel- chiedeva necessariamente che non sede dibattimentale: ciononostante, ad insabbiare, depistare, screditare le In un turbinio, minuziosamente do- la del DC 9 abbattuto ad Ustica (la ne fossero scoperti gli autori." [p. auguriamoci che l'incipiente proces- indagini serie, gli investigatori pro- cumentato, di informative volta a cui caduta venne attribuita ad un'e- 281], Non è una novità, infatti, che i so sia in grado di squarciare le fitte bi. Infine un potere politico vacillan- volta reticenti, contraddittorie, fuor- splosione di materiale trasportato servizi segreti, insieme ad ampi set- cortine di offuscamento che hanno te e timoroso nei casi migliori, com- viami, false (ma tutte con qualche dal latitante M. Affatigato, dì Avan- tori delle alte gerarchie militari, del- finora impedito di avvicinare la veri- plice nei peggiori, passibile di tutti i elemento di verità per renderle cre- guardia Nazionale, che in verità se la magistratura e del mondo politico tà. ricatti, quindi non solo incapace di dibili), i servizi inventano un colle- ne stava a Nizza, tranquillo e dimen- ed economico, risultano del tutto su- eliminare i servitori infedeli dello gamento fra la presenza di neofasci- ticato) [pp.248-54]; la pista francese balterni ad un organismo di potere stato, ma disponibile a fornire tutte sti italiani in Libano e strage di Bolo- dell'"appunto Musumeci" (legata al occulto e misterioso, la loggia mas- N. 2 Pag- Il Libro del Mese Il metodo dei giudici di Bologna di Claudio Nunziata

Nel nostro paese stabilire il confi- va. Sistematicamente una serie di cir- netto svolta dal Signorelli tra Facili- zionale, manifestatasi con pervicacia della responsabilità penale fatti che ne tra fantapolitica e realtà è stato costanze risultanti da dichiarazioni ni e Fioravanti, la generale indicazio- attraverso l'occultamento dell'infor- si caratterizzano come reati per la per molti in passato un atto di fede. di "pentiti", anche se di sicura atten- ne di costoro come autori della stra- mativa Spiazzi, la creazione di infor- loro natura politica, dove per politi- Sentenze contrastanti ed informa- dibilità, vengono ritenuti non utiliz- ge proveniente dall'interno dello mative inventate di sana pianta o ca si intende per l'appunto una atti- zioni distorte hanno contribuito a zabili ai fini della ricostruzione dei stesso gruppo eversivo, costituisco- manipolate, la collocazione dell'e- vità rivolta alla creazione di presup- determinare un atteggiamento di ge- fatti in quanto non confortate da ri- no il complesso dei concordanti in- splosivo sul treno Taranto-Milano e posti destinati ad operare nel tempo. nerale diffidenza che e stato utilizza- scontri, come nel caso di Massimilia- dizi che i giudici istruttori sottopon- la costruzione della pista Ciolini, Se una anomalia può leggersi in ciò to per ridimensionare come monta- no Taddeini, pure indicato come au- gono a stringente analisi critica per consente di cogliere la chiave di in- sta nel fatto che sia stato possibile ture giornalistiche gravi distorsioni tore materiale dell'attentato. Una verificarne la tenuta. terpretazione ai una numerosa serie che per venti anni una tale politica del sistema politico. Questo libro ci abbia potuto essere perseguita impu- fa ripiombare nella tragica consape- nemente senza che i responsabili ne volezza di una realtà peggiore del- abbiano pagato per lo meno un prez- l'immaginazione. Gli Editori Riuni- zo politico. Andavano, quindi, ne- ti, dando alla stampa questa serie di camente; nelle grandi democrazie avviene esat- cessariamente ricercati i presupposti importanti provvedimenti giudiziari tamente il contrario: i servizi di sicurezza sono del disegno sottinteso alla strage e, se su vicende che tanti interrogativi molto forti e molto controllati politicamente. E essi avevano radici lontane, queste hanno posto all'opinione pubblica, za Fontana — che alla fine hanno trovato una andavano doverosamente poste allo un punto decisivo, poiché i servizi devono per forniscono un contributo significati- loro sistematicità nell'intento destabilizzatore, scoperto; andava necessariamente ri- vo alla chiarezza ed alla conoscenza il sistema politico italiano non ha mai voluto loro natura operare ai margini della legalità; costruito il quadro delle potenzialità diffusa degli elementi di fatto posti a varcare una certa soglia, fermandosi tutt'al più poi, devono svolgere la funzione vitale di rac- di manipolazione della cosa pubblica base delle varie decisioni, il cui signi- al frammento? Ci sono responsabilità politiche, colta di informazioni utili per la sicurezza del da parte dei vertici della P2 per com- ficato sul piano della conoscenza — è di tolleranza, se non di complicità ? A queste paese e devono scambiarle, sul quotidiano mer- prendere come esse rappresentassero bene sottolinearlo — è relativo, po- cato internazionale di queste informazioni. E per i cultori dello stragismo una con- sto che le valutazioni che si possono domande non si risponde, e non appena uno le accenna gli si intima subito: "Fuori i nomi". Ma qui la forza di un servizio di sicurezza: se non creta aspettativa di riscontro alle trarre da quei fatti hanno una rile- proprie velleità eversive. vanza sul piano politico e su quello io voglio dire una cosa diversa: se quanto si ha informazioni da scambiare che ci fa su quel storico che va ben al di là della vicen- denuncia è vero nella sua immensa gravità, è particolare mercato?Meno informazioni si han- Si segue, quindi, un metodo logico adeguato alla rilevanza della materia da giudiziaria. possibile che tutto ciò sia avvenuto al di fuori no più è facile subire suggerimenti interessati, deviazioni, condizionamenti e depistaggi. An- esaminata e se ne traggono le relative della conoscenza di pezzi dello stato e della diri- conseguenze giuridiche con una mi- La pubblicazione dell'ordinanza, che, soprattutto, da parte di servizi di paesi stra- che conclude dopo sei anni l'istrut- genza politica? Non si trattava, infatti, di escre- surata applicazione dei principi sul toria sulla strage del 2 agosto, soddi- scenze, ma di strutture con forti collegamenti nieri. concorso di persone nel reato: si so- sfa pienamente questa aspettativa, interni e internazionali. Allora, bisognava Lei ha una soluzione da proporre? stiene che l'associazione eversiva nella consapevolezza di contribuire, scendere nei cunicoli, vedere dove attingevano C'è un suggerimento che il Comitato parla- matura nel suo seno la strage, ne uti- fornendo gli strumenti conoscitivi le radici. Ma il sistema politico italiano non s'è mentare per u controllo sui servizi ha dato al lizza gli effetti politici, ma si afferma per la comprensione della strategia mai voluto avventurare, per paura che potesse- governo, ed è questo: si segua l'esempio degli anche che una analisi di questo tipo delle stragi, a disinnescare il poten- ro emergere non tanto dirette responsabilità, altri paesi democratici, dove, dopo un certo nu- non può portare, allo stato degli ele- ziale dirompente di un modo di fare menti raccolti, al coinvolgimento di che non ci sono, ma sprovvedutezza, miopia, mero di anni, si aprono gli archivi dei servizi. politica adottato sistematicamente tutti gli associati nella responsabilità riluttanza. E così, finita la fase della paura per negli ultimi venti anni per ostacolare Perciò, è assolutamente necessario che tutti gli per la strage. Questo è un altro dei il processo di evoluzione democrati- la destabilizzazione golpista, si sono cercati i atti e le operazioni dei servizi siano memorizza- parametri garantistici su cui l'ordi- ca del paese. I giudici istruttori Ca- capri espiatori. te, cosicché di tutto resti traccia e si garantisca nanza è impostata, anche se resta pur staldo e Zincani, motivando una de- Eppure, lei stesso ha fatto parte di una una trasparenza che è l'unico modo per assicu- sempre per gli inquirenti bolognesi cisione, cui difficilmente potrà esse- commissione d'indagine sulla P2... rare il controllo. Ovviamente, la trasparenza l'onere di ricercare le prove al fine di re disconosciuto il merito di aver af- Della P2 conosciamo il superfluo, ma non può esservi solo "ex-post", diciamo dieci-quindi- completare l'accertamento delle re- frontato con lucidità un problema di sponsabilità penali per lo specifico non facile soluzione, rivendicano la "la piramide rovesciata " di cui parlano le stesse ci anni dopo che il fatto è stato archiviato, ma conclusioni dell'indagine; né sappiamo molto si tratta pur sempre di un controllo. È del tutto reato di strage ai livelli più elevati di piena legittimità di una lettura della coinvolgimento. del suo ruolo interno e internazionale... evidente che da noi, non essendo possibile assicu- vicenda giudiziaria sottoposta al lo- Il libro si completa con il capitolo rare questo controllo "a distanza", i servizi non ro esame nell'ambito dell'intero E in questa zona d'ombra, mi pare, che si della requisitoria del P.M. dedicato contesto storico e politico che l'ha cela quel groviglio di trame e interessi che memorizzano nulla e dunque di tutto si perde al sistema di potere della P2, nel qua- generata. insedia i piduisti ai vertici dei servizi. E così, traccia. le si ribadisce come le conclusioni A suggerire una lettura di tale re- signor ministro? della commissione parlamentare sul- spiro contribuiscono tutta una serie Si deve partire dal ruolo di frontiera che la la loggia massonica, pur nella specifi- ai indicazioni provenienti da perso- geografia assegna all'Italia: non è tanto l'appar- cità della loro funzione, non posso- naggi già interni ai gruppi eversivi tenenza a un blocco il fatto decisivo, ma questa no essere relegate in un limbo politi- (Aleandri, Calore, Tisei, Sordi, Vin- co e sottratte alle conseguenti analisi ciguerra, Izzo, Stroppiana, Ansaldi, condizione particolare. E su questa che lavora la P2, per rafforzare il ruolo dell'Italia come paese e valutazioni sul piano giuridico, Soderini, Affatigato, Napoli, Vetto- con un invito alla riflessione sui li- "nemico" del blocco comunista... re, ecc.), interpreti loro stessi di una miti di un sistema che la mancanza esperienza che li aveva resi coscienti E il ruolo dei servizi segreti? di trasparenza dei meccanismi istitu- di giocare un ruolo subalterno ad Sono stati (negli ultimi tempi le cose sono zionali impedisce di far evolvere in una strategia politica più articolata. migliorate) servizi deboli e irresponsabili politi- democrazia sostanziale, un ammoni- Queste indicazioni trovavano già mento a chi tenta invano di archivia- preciso riscontro in una serie di do- re una parte della nostra storia e na- cumenti eversivi di pacifica attribui- bilità e di eloquente contenuto ever- scondere la propria mancanza di le- sivo che culminano nel documento gittimazione democratica servendosi impostazione, quindi, che tende ca- sulla progressione rivoluzionaria, Per quanto riguarda i reati associa- di oscure vicende accumulatesi nel degli strumenti della disinformazio- rinvenuto in bozza nella cella di Ma- tegoricamente a circoscrivere le af- tivi (banda armata e associazione corso degli anni e mai analizzate si- ne, della spregiudicatezza e dell'arro- rio Tuti, nel quale la strage era stata fermazioni di responsabilità ai soli eversiva) l'analisi dei giudici istrutto- no in fondo. ganza. lucidamente prevista come momen- casi non equivoci, ma che per contro ri è più complessa, si spinge a tutto il Una analisi di tale respiro viene La prefazione di Norberto Bob- to di un articolato attacco alle istitu- rivendica la necessità di analizzare contesto storico e politico in cui i giustificata dalla constatazione della bio valorizza tutti questi spunti, rile- zioni. fatti e comportamenti in una valuta- responsabili della strage hanno ope- esistenza di una progettualità politi- vando come sino ad ora non fossero zione unitaria. rato negli ultimi venti anni, scopre e ca degli associati orientata verso il state generalmente percepite e com- I giudici spiegano come, partendo Così, per quanto riguarda il delit- valorizza coincidenze ed analogie, tentativo costante di condiziona- prese la gravità, l'estensione e la fre- da una posizione incredula rispetto to di strage, le documentate anticipa- cerca di coglierne e ne coglie signifi- mento degli equilibri politici su po- quenza dei ricorrenti tentativi di alla prospettazione dell'accusa, ma- zioni di Presilio Vettore sull'attenta- cati e motivazioni. Prescindendo, sizioni reazionarie, lucidamente di- sovvertimento delle nostre istituzio- nifestatasi anche con provvedimenti to in preparazione per i primi di ago- quindi, dalla loro collocazione in un segnata nel corso del convegno fi- ni ad opera di un potere sotterraneo, interlocutori in corso di istruttoria sto ricevute da Rinani, la collocazio- unico contesto temporale, ne ricerca nanziato dai servizi segreti organiz- invisibile, insidioso e senza scrupoli, di segno diverso da quello delle con- ne di questi come collaboratore di il significato attraverso l'esame degli zato dall'Istituto Polito nel 1965, visceralmente ostile alla presenza nel clusioni, siano arrivati a convincersi Fachini, l'invito di Fachini alla Co- intrecci personali stabilizzati nel perseguita con costanza nel corso de- nostro paese del più forte partito co- della sussistenza di un consistente golli di tenersi lontana da Bologna tempo, delle costanti emergenti dalla gli anni mediante la commissione di munista dell'occidente. quadro accusatorio. Una interessan- per i primi di agosto, le ammissioni comparazione dei fatti e dei compor- una serie impressionante di stragi, te esperienza per il lettore per com- di Fioravanti a Sparti subito dopo tamenti ricorrenti, la valorizzazione attentati e tentativi golpisti, la cui prendere il difficile lavoro ai chi, do- l'attentato, il crollo del suo alibi, i dell'intero contesto, comprese intro- persistenza ha lasciato tracce che vendo ricercare la verità, non ha sol- suoi collegamenti operativi con missioni, omissioni, manipolazioni, vengono dai giudici istruttori verifi- tanto il compito di constatarla e di Mangiameli nell'immediatezza del- deviazioni, sino a svelarne le incon- certificarla, ma anche quello più dif- cate con puntiglio. Certo, la meto- l'attentato, la provenienza da que- fessabili motivazioni. La lucida rico- ficile di ricercarla con onesta intel- dologia della analisi potrà apparire struzione dei tentativi perseguiti da lettuale e rispetto del principio della st'ultimo del documento Vailati pos- non usuale per un provvedimento presunzione di innocenza. seduto dal Picciafuoco presente per Licio Gelli e Francesco Pazienza di giudiziario, ma allorché si rifletta sua stessa ammissione alla stazione distogliere l'attenzione degli inqui- sulla singolarità della vicenda giudi- L'ordinanza con ostinata insisten- di Bologna al momento dell'esplo- renti dalla figura di Fachini, Signo- ziaria non si potrà non percepire co- za richiama i recenti principi garan- sione, l'omicidio del Mangiameli ad relli e Semerari, sui quali si erano me la assenza di un simile metodo di tistici affermati dalla Cassazione co- opera del Fioravanti appena un mese appuntate le indagini sin dall'inizio, analisi avrebbe costituito una delibe- me metodo di valutazione della pro- dopo la strage, la funzione di cusci- verso una fantomatica pista interna- rata rinuncia a ricondurre sui binari NI'INDICF pag. 6 I

••DEI LIBRI DELMESE^I Libri di Testo Oltre i testi canonici di Marco Bouchard

valore probatorio attribuito alle di- della Cassazione "premuta dalla re- finanziario nonché alle strutture so- Manuale pratico dell'inchiesta pe- vo acquisito dalle conoscenze non cietarie (all'argomento è dedicato il giuridiche e nelle tensioni politiche chiarazioni del soggetto pentito. Ma sponsabilità di salvare inchieste di nale, a cura di Luciano Violante, contributo di Gian Giacomo San- incanalate sul processo. prevale — in chi scrive — l'apprezza- elevato impegno o processi ad alto Giuffré, Milano 1986, pp. XLI- mento per la sensibilità dimostrata quoziente di difesa sociale". In ordi- drelli e Ugo De Crescienzo). Com- Nella consapevolezza di questi fe- pleta la seconda parte il saggio di 635, Lit. 45.000. nomeni i contributi raccolti nel vo- ai metodi di esame e di verbalizza- ne ai comportamenti professionali zione tanto della testimonianza — in assenza di un compiuto disegno Maurizio Laudi sulle intercettazioni lume vengono esposti nel tentativo telefoniche. "...la sola cosa più importante del di "dare ordine all'esperienza, di quanto dell'interrogatorio. Non po- legislativo — le attitudini soggettive rendere giustizia e il vedere come il teva mancare un'introduzione all'u- dei protagonisti segnano fortemente Alla terza parte è affidato il com- mettere a confronto le ragioni della pito di presentare una serie di casi giudice la rende": questo scriveva storia con quelle della scienza": la so dell'informatica nel processo pe- non solo il loro ruolo processuale Franco Cordero in una edizione pre- pratici cne per la novità della mate- cedente del manuale che si recensisce ria (il sequestro e confisca dei beni qui a fianco. È l'espressione di un nel processo di prevenzione, di Er- principio che importa il rifiuto d'o- minia La Bruna e Salvatore Trovato; gni sistema processuale basato sul se- l'inchiesta ambientale del pretore, di greto e che implica il potere di ogni In attesa delle riforme Riccardo Fuzio) o per il rilievo loca- soggetto del processo di assistere ad le del comportamento delittuoso ogni atto probatorio e d'interloquire (l'inchiesta sul caporalato di France- nel dialogo. criminalità, non più come luogo di accertamen- sco Novarese) o ancora per la fre- Che qualcosa non vada nel processo penale quenza e l'importanza del fatto ille- Per contro le torsioni subite dal to della verità. italiano lo si ricava con chiarezza da moltissimi cito (inchieste sulla mafia e sul traffi- nostro processo penale hanno reso indici che sarebbe qui impossibile anche solo In questa ottica distorta l'istruttoria perde certamente meno trasparente il suo co di stupefacenti, di Giovanni Fal- illustrare. La cosa che più mi colpisce, comun- ogni contatto reale con le esigenze, le possibilità cone e Giacomo Conte; esplosivi ed svolgimento. Ad un periodo di inne- ed il ruolo del dibattimento; essa diventa sem- sti che hanno potuto esprimere in que, è il rapporto perverso esistente oramai fra armi da fuoco, di Pier Luigi Vigna; i pre più lunga e complessa, sempre più monopo- misura limitata il loro potenziale ri- fasef istruttoria e dibattimento. Da qualsiasi sequestri di persona di Marcello formatore sul vecchio tronco del co- punto di vista le si guardi, è evidente che le due lizzante l'intero processo. Ilp.m. non segue più Maddalena; gli infortuni sul lavoro, dice Rocco, è seguita una fase di sicu- fasi sono nel nostro sistema legate da un vincolo il lavoro del giudice istruttore, né la difesa può, di Vincenzo Cottinelli Cottinelli) ra involuzione del rito processuale. preciso: l'istruttoria è e deve essere preparatoria, e sa, costituire vero contraddittore; il giudice presentano caratteristiche specifiche Una delle tracce di questa involuzio- istruttore diviene il padrone incontrastato delle tali da condizionare le tecniche stes- funzionale al pubblico dibattimento. Nella se d'inchiesta. ne è la progressiva differenziazione prassi, e prima ancora nella teoria di molti indagini, attore in prima persona; su di lui si tra i modelli formali ed i comporta- magistrati, l'istruttoria è divenuta un oggetto concentrano i compiti che il p.m. non esercita e menti materiali delle parti proces- che basta a se stesso; siccome la giustizia non le esigenze difensive dell'imputato. Non si può suali. Nelle varie fasi del procedi- funziona, l'importante è che si facciano le davvero pretendere che egli sia in grado di fare Come si legge mento penale si rappresentano oggi, serrata e continua autocritica. Nessun corretti- frequentemente, scene il cui cano- istruttorie, che i delinquenti subiscano almeno vaccio legale appare sempre più pie- questa fase processuale, che costoro restino in vo è in grado di incidere su questa realtà; lo un processo gato a condizioni ed esigenze che si carcere il più a lungo possibile, che l'opinione dimostra l'inutilità pratica del Tribunale della formano oltre il processo ed il rigo- pubblica sappia che quei reati vengono persegui- Libertà, lo dimostra l'insipienza delle garanzie di Luigi Marini roso rispetto delle sue regole; così i ti. Poco importa, in tale ottica, che poi il proces- difensive istruttorie. protagonisti hanno interpretato il so si celebri bene e presto, salvo magari inveire Cambiare, dunque. E la riforma, che dopo FRANCO CORDERO, Guida alla loro ruolo variando talmente la pro- contro quei giudici, ora pavidi, ora superficiali, dodici anni di lavoro è ancora semplice proget- procedura penale, Utet, Torino pria parte da consentire — in alcuni che hanno assolto i colpevoli: il processo come casi limite — alle dichiarazioni di 1986, pp. XVI-488, Lit. 45.000. strumento di controllo sociale e di lotta alla qualche imputato di diventare l'ar- 1 chivolto della vicenda processuale. .U, J Un processo "misto", di prevalen- È ovvio che sia stato il giudice a te impostazione inquisitoria subire più profondamente l'effetto "stemperata da concessione alla dife- della discrasia tra legge e prassi pro- sa" portatrici di "effetti dissonanti". cessuale: spesso il suo concreto mo- Ecco, in sintesi, la lettura che Franco do di lavorare ne ha svolto una fun- Cordero offre del nostro rito. zione amplificatoria e vedere, com- Ma, al di là delle singole prese di prendere il suo operato è diventato posizione, quale vuol essere il senso sicuramente più difficile non solo di questa Guida alla Procedura Pena- per l'inesperto cittadino ma anche le!' Si legge in Prefazione che per capi- per l'addetto ai lavori. Questa diffi- re la procedura non bisogna fermarsi coltà segna inevitabilmente anche le al testo normativo ed agli istituti, ma tecniche di formazione professiona- indagare su prassi, significati nasco- le di chi, come magistrato, difensore sti, "appetiti e fobie del corpo toga- o perito, approda alla manipolazio- mt to", e cose simili. In questo, proba- ne delle leve del processo penale. Il bilmente, il voluminoso e ricco Ma- manuale, curato da Luciano Violan- nuale dello stesso autore aveva biso- te, s'inserisce nel solco che separa la gno di essere affiancato. Già in altri norma astratta dalla sua concreta ap- % libri Cordero aveva proposto un ap- plicazione e propone una diversa let- proccio interdisciplinare alla mate- tura — oggi indispensabile — dei ria penale (Riti e Sapienza del Diritto, meccanismi che governano la instau- Criminalia); ma la sua Guida rappre- razione e lo svolgimento del proces- senta un progetto ambizioso: offrire so penale: non per sostituire i ma- proposta, insomma, è quella nomi- naie (Francantonio Graverò), ancor- ma anche i rapporti con terzi (segna- chiavi di lettura complete, organiche nuali classici, ma come completa- nalmente definita di ritecnicizzare il ché il ricorso all'informatica resti tamente con i mezzi di comunicazio- e puntuali della materia meno valo- mento della conoscenza delle norme processo penale. Il valore propositi- tutt'oggi ad un livello sperimentale e ne di massa): questo giustifica la mas- rizzata in campo penale, quella pro- che questi forniscono. vo dell'opera attraversa anche le pa- manifesti diseguaglianze palesi in ra- sima attenzione alla circostanza che cessuale. Impresa non facile, per il I limiti dell'intervento legislativo, gine più didascaliche e le consente di gione della dislocazione territoriale "processo e istruttoria... non sono numero e la disorganicità delle mo- la minor durata delle leggi, una poli- superare i limiti propri dei testi ca- degli uffici e di una palpabile diffi- riti neutri, ma strumenti finalistica- difiche che il sistema ha conosciuto: tica penale determinata dalle circo- nonici nella formazione universita- denza verso il nuovo strumento. mente orientati". qualsiasi pubblicazione rischia di na- stanze, la diversificazione territoria- ria e nella preparazione ai concorsi; Segnalerei soprattutto i capitoli La seconda parte esprime il peso scere già vecchia. III e V dedicati rispettivamente da acquisito nel procedimento penale le nell'applicazione degli istituti, di più: svela, particolarmente ai ma- Ma Cordero si è ancorato ad un Elvio Fassone alla valutazione della dalle conoscenze extra-giuridiche e l'imponente fenomeno della crimi- gistrati in tirocinio e ai praticanti terreno che conferisce validità al li- prova e da Sergio Bardellino e Vladi- extra-penali: il grado d'incidenza è nalità organizzata hanno generato procuratori, un universo della prati- bro e gli assicura vita non breve: l'a- miro Zagrebelsky ai doveri di com- intenso perché quelle conoscenze prassi e modelli materiali di processo ca la cui conoscenza così poco è sod- nalisi dei sistemi e delle funzioni. portamento del magistrato e del di- s'introducono nel cuore del proces- di cui occorre aver conoscenza per disfatta nel corso del delicato perio- L'opera è divisa in quattro parti, con ricomporre un legame tra legge e do di formazione. fensore nell'istruttoria, per la coe- so, nel momento acquisitivo delle prove. Non sempre quella conoscen- sequenza coerente e stimolante: lo realtà. I sintomi più evidenti delle La parte generale sviluppa cinque renza al piano ideale dell'opera. I za può essere integrata dalla collabo- strumento (definizione di processo e trasformazioni in atto nel processo materie: la prima — l'impostazione due contributi non si fermano a se- razione dei periti (si vedano i saggi di storia dei sistemi); gli elementi (per- penale si colgono nella frantumazio- dell'inchiesta sulla criminalità orga- zionare il fare del giudice o del difen- Pier Luigi Baima Bollone sulle mi- sone, strumenti, luoghi); le funzioni ne del modello processuale storico, nizzata (Giuliano Turone) — intro- sore, ma avverto il grado di erosione crotracce, di Roberto Piazza sulla (dall'azione al giudicato); le anoma- tendenzialmente unitario (oggi — duce il lettore nel vivo dei metodi di dei principi che la prassi giudiziaria perizia fonica e di Maria Gabella sul- lie (vizi, invalidità, degenerazioni). sottolinea il curatore — si contano gestione dell'inchiesta penale ed in- ha determinato sia nel campo della la perizia grafica): la maggiore im- Nella prima parte l'autore pone le più di dieci tipi di procedimento di- dica le vistose novità che il fenome- prova che nei comportamenti pro- prenditorialità nelle condotte delit- basi logiche e semantiche del pro- rettissimo differenziati per l'imputa- no del crimine organizzato ha gene- fessionali dei due maggiori protago- tuose ed il rilievo assunto dalla cri- prio discorso: massima attenzione al zione, la consistenza delle prove, rato nelle tecniche d'indagine. Segue nisti del processo. Ir. materia di valu- minalità economica o più semplice- dato terminologico ed inquadramen- l'arresto in flagranza, la qualità del- il saggio di Gian Carlo Caselli e Al- tazione della prova il danno derivato mente dalla traccia economica del to storico di sistemi ed istituti. Se l'imputato o della persona offesa), berto Perduca su esame testimonia- dalla discrasia tra regole ed applica- reato comporta per il magistrato utili ed interessanti si sono rivelate le nello spostamento del baricentro le, interrogatorio e chiamata di cor- zioni concrete si è consumato — più un'attenzione crescente ad istituti verso l'istruttoria (atrofizzando il di- reo: qui si entra nella drammatica volte — nel lavoro di copertura rea- non penalistici, al sistema bancario e battimento pubblico), nel forte rilie- vicenda del pentimento e del diverso lizzato dalla stessa giurisprudenza Libri di Testo

introducendo palliativi come la co- blico ministero strettamente gerar- pubblica: polimorfismi imputabili al L'avversione per il metodo inquisi- modello cosiddetto 'misto'...". torio e quello misto emerge con municazione giudiziaria ("En gar- chico e soggetto all'esecutivo pre- de", pag. 290 ss.) o il Tribunale della supporrebbe una responsabilità (al- Concluso questo lavoro definito- chiarezza, vuoi che si parli delle ga- pagine sull'uso acritico di formule e Libertà o un tardivo contradditto- termini (cfr. l'"ermetismo togato", meno politica) sollecita ed effettiva rio (dalla finalità "igienica"), Corde- ranzie, oppure dei presupposti cul- per i capi dell'ufficio ed il ministro; rò introduce le "Funzioni": azione turali ("Ogni tecnica implica una rio, che complicano il sistema senza pag. 9), sono soprattutto le parti sul- renderlo meno iniquo. la nascita e sui rapporti fra sistemi di fatto alla scarsa responsabilità in- penale, custodia cautelare, contrad- gnoseologia... i rituali accusatori esi- penali che contengono gli spunti mi- dividuale subentrerebbe l'irrespon- dittorio, prove, decisione. Anche gono domande dal fondamento pro- Il libro si chiude con un esame gliori, consentendo al lettore, tecni- sabilità dei livelli gerarchici. Prezio- queste pagine ruotano attorno ad al- babile, affinché l'innocente non sia delle "Anomalie". Concordo con co ma non necessariamente speciali- se le puntualizzazioni sul ruolo ibri- cuni concetti cardine, illustrati nello gratuitamente vessato ed al colpevo- l'autore: il processo è divenuto es- sta, di andare oltre gli stereotipi ed i do assunto dal pubblico ministero e spessore storico, nel significato so- le non vengano offerte comode asso- senzialmente, da noi, uno strumento sentito dire, così frequenti in questo sulla funzione del giudice istruttore; cio-politico, nelle valenze tecniche. luzioni"), o magari della carcerazio- di controllo sociale; condotto more periodo di promesse riforme. Si par- pag. 164: "Abbiamo colto un pubbli- Talvolta i singoli istituti sono tratta- ne (fra sfasature normative e prassi inquisitorio ha scarsa resa giudizia- la spesso di rito accusatorio senza co ministero-quasi giudice (rito som- ti troppo schematicamente; ma è il aberranti). Un sistema di stampo in- ria, e "resta l'effetto inquinante negli tener conto dei suoi presupposti cul- mario) ed un giudice istruttore-parte discorso complessivo che preme. quisitorio non può essere migliorato arnesi". turali e tecnici; così come molte cri- L'opera di Cordero ha un respiro tiche al processo italiano non vanno unitario, in cui metodo di indagine e oltre la superficie. L'indagine di conclusioni non possono essere se- Cordero ha il merito di toccare gli parati. L'insieme si è rivelato capace aspetti essenziali e le implicazioni di di dare spessore e concretezza alla ogni sistema. materia processuale. Indagine storica È su questa base che il lettore può ed esame comparato rendono final- cogliere affinità e costanti in feno- mente manifeste le implicazioni di meni apparentemente contingenti. scelte legislative e di prassi giudizia- Si pensi alle pagine sulla "logica de- rie. Non sempre, pero, la complessi- forme" dell'istruttore (secoli XIV- tà dell'argomentare e l'unitarietà del XVII: "La solitudine in cui gli inqui- im 'JL- e testo trovano adeguata schematizza- sitori lavorano... sviluppa quadri zione nell'indice analitico: ricerche mentali paranoidi... chi indaga... mirate del lettore possono incontra- punta sulla 'sua' ipotesi"); sugli re difficoltà; e perché poi sia stato "interessi corporativi" dei giudici omesso un indice di autori ed opere (secolo XVII: "Agli adepti del potere citate non risulta comprensibile, né togato questa macchina — inquisito- in linea con il respiro dell'opera. ria — piace. Spira estasi da onnipo- Ma le perplessità maggiori nasco- tenza..."); sulle strategie oblique ~p> no dallo stile. L'importanza della (nell'ancien régime "alcuni istruttori <5" "qualità trasparente delle parole" ha italiani dilatavano i termini della cu- vede che sia possibile, ove necessario, instaurare trovato eco nella Prefazione, e ri- stodia preventiva graduando le con- un rito particolare che, inevitabilmente, fini- spondenza nell'ansia definitoria che testazioni"); sulle ipocrisie del legi- pervade tutto il testo; peccato che un slatore (cfr. pp. 78 e 88 su istruttoria to, proprio questo dovrebbe fare: un rito nuovo, rebbe per assomigliare all'attuale. amore palese per citazioni e digres- scritta e dibattimento orale); sui ri- lontano dai presupposti inquisitori del processo Qualunque scelta venisse fatta, tuttavia, su sioni finisca spesso per appesantire il schi delle norme premiali (si vedano attuale; un "processo delle parti" in cui l'accusa alcuni punti non vi dovrebbero essere cedimen- lavoro. Ad un impianto solido e flui- i numerosi passi relativi alla "causa faccia il proprio lavoro, la difesa diventi organo ti: 1) attenuazione del ricorso alla cattura e del do non corrisponde una lettura age- de peste manufacta"). attivo, ed il giudice sia arbitro della contesa e protrarsi della custodia; 2) anticipazione delle vole, vuoi per compiaciute digressio- Nella seconda parte (Gli Elementi) del rispetto delle regole. Ma non è tutto così contestazioni all'imputato, messo così in grado ni non sempre necessarie, vuoi per ampio spazio è dedicato al giudice ed semplice; e lo prova che dodici anni non siano di difendersi tempestivamente; 3) formazione lunghe citazioni in lingua originale al pubblico ministero. Ancora con bastati a far nascere il nuovo codice. Perché la della prova nel contraddittorio delle parti; 4) (soprattutto latino, inglese, francese) taglio storico e comparato l'autore nostra cultura e le nostre tradizioni sono lonta- libertà dei mezzi di prova; 5) effettività del di- e utilizzo frequente di terminologia estera; un uso accorto delle note a affronta temi come la professionali- ne da quelle dei paesi in cui il processo accusato- battimento; 6) esecutività della sentenza di I o tà, la responsabilità, le carriere. Nes- pie di pagina avrebbe semplificato rio può operare. Molto ci sarebbe da dire sul II grado; 7) possibilità di motivazione conte- molto il compito del lettore. Non suna fiducia negli uomini; il potere punto; mi limiterò ad una sola osservazione. stuale; 8) limitazione delle possibilità di impu- inevitabilmente affascina; è il siste- sono difficoltà insormontabili, né la ma che deve limitare abusi e privile- I maxi-processi hanno troppi difetti, ma gnazione; 9) applicabilità della continuazione fatica è priva di soddisfazioni. Gli gi. L'autore in tutto il libro non è hanno un merito che non può essere trascurato: anche in sede esecutiva. La speranza è che la eccessi rischiano però di allontanare tenero con il consesso togato, di cui collegando i fatti e andando oltre le micro-re- riforma tanto attesa giunga fra strutture e per- dal testo gli studenti e i pratici: colo- sottolinea la tendenza a rifiutare sponsabilità hanno consentito profondità di in- sonale messi in grado di operare ed insieme ro che più dovrebbero usufruire del- controlli, limitazioni, ingerenze. Pe- dagine in materia di criminalità organizzata responsabilizzati per le scelte e per la qualità del la ricchezza di informazioni e della santi sono le critiche sulla qualità del altrimenti impensabile. Istruttorie e dibatti- lavoro, nessuno escluso. profondità di contenuto di questa lavoro, sulla carriera automatica, menti del genere sono incompatibili con il rito Proprio perché attraversiamo una fase di Guida. sull'assenza di responsabilità. che dovrebbe nascere con la riforma. A meno di transizione e le prospettive non sono prive di Non sempre però le argomenta- non voler rinunciare ad indagini efficaci in problemi, risultano di particolare utilità quegli zioni sono esaustive. Due esempi: a) ritenere che la magistratura di oggi materie complesse e di grande rilievo sociale, strumenti — manuali, guide, libri di testo — che sia quel corpo compatto ed esclusivo non vi sono che due possibilità: o si consente superando gli aspetti tradizionali affrontino di secoli o solo decenni fa, significa all'accusa di selezionare il materiale da sotto- con le prassi i problemi di cultura giuridica e di dimenticare i progressi di democra- porre al giudice (rinunciando ad agire contro costume che riguardano sia il processo di oggi zia interna ed esterna, nonché le cri- taluni; patteggiando su alcune imputazioni; se- che quello a venire. tiche certo non corporative di cui lezionando i reati da perseguire), oppure si pre- (l.m.) una parte della magistratura si fa ca- La rubrica "Libri di Testo" è a rico; b) ed anche sostenere un pub- cura di Lidia De Federicis

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IDEI LIBRI DEL MESE!

(una sorta di miopia giuridica) del- sta di Fiasconaro e Alessandrini, or- no riusciti a inquinare a tal punto la l'ultimo atto per considerare global- dina il rinvio a giudizio di Freda e verità da renderla in pratica irrag- L'ermellino sulla strage mente l'intera vicenda processuale Ventura, ma il 18 aprile la Cassazio- giungibile. Quanto meno irraggiun- nella sua microstoria formale; tratta- ne sottrae anche questo processo ai gibile per i giudici che dovrebbero di Marco Revelli re cioè le tre istruttorie preliminari giudici milanesi dichiarando la com- per l'appunto accertarla". principali (quella romana a carico di petenza della Corte di Catanzaro su Certo, inserita in questa logica la sentenza di Bari perde, in parte, la non è stato nessuno". Valpreda e le due milanesi a carico questa materia, e ordinandone l'uni- NICOLA MAGRONE, GIULIA PA- ficazione col procedimento contro sua scandalosa eccezionalità. Potreb- VESE, Ti ricordi di piazza Fonta- Ora, è proprio contro questo at- rispettivamente di Freda e Ventura da una parte, e di Giannettini dall'al- Valpreda. La magistratura milanese, be, addirittura, esser letta in chiave na? Vent'anni di storia contempo- teggiamento generale — la "trappola garantista, come rifiuto di quella lo- del dispositivo", la chiameranno — tra, le numerose istruttorie satelliti, i evidentemente determinata ad anda- ranea, Edizioni dall'interno, Bari re fino al fondo della pista nera inda- gica sostanzialista, propria dell'e- 1986, voi. I, pp. CXXXII-29Z, d'indignata impotenza di fronte al tre gradi del processo di Catanzaro, fino alla vacua ed estenuata sentenza gandone i nessi con i corpi separati mergenza, che portava a trasformare Lit. 20.000. vuoto inquietante del "tutti assolti", direttamente presunte verità storico- che muove il libro di Magrone e Pa- barese, come un tutto dotato di una dello Stato, conserva l'inchiesta a ca- rico di Guido Giannettini (stralciata politiche in verità giuridiche. In fon- Già, chi si ricorda più di Piazza vese; libro nato in senso proprio dal- propria logica interna, incarnata in buona parte dall'operato della Cassa- prima della conclusione dell'istrut- do, si potrebbe dire — ed è un tema Fontana? Che ne è stato della volon- l'interno (Nicola Magrone è sostitu- zione, il vero elemento di continuità toria Freda), ma il 3 aprile 1975 la che riaffiora nel volume — date le tà di giustizia e della domanda di ve- to procuratore della Repubblica a in questo insieme frammentato. Cassazione ordina che anche que- precedenti manipolazioni delle inda- rità che infiammò l'inizio degli anni Bari, Giulia Pavese è pretore a Ceri- E in effetti, se si analizzano i mate- st'ultima passi sotto la competenza gini, sulla base dei meri dati proces- '70? gnola, numerosi collaboratori sono riali documentari forniti in sintesi della Corte d'Assise di Catanzaro. suali, a Bari non si poteva giudicare Quella strage, e la desolante vicen- operatori del diritto in Puglia), nel- che così; anche se, personalmente, da giudiziaria che ne seguì, costitui- andrei assai cauto nell'accreditare a scono per molti versi un punto di quei giudici un qualche coraggio (si svolta storica radicale nella mentali- pensi al trattamento particolarmen- tà, nel costume giuridico, nel rap- Comune di Firenze - Provincia di Firenze te blando riservato agli uomini del porto tra politica e società civile, nel- SID), e tenderei piuttosto a prendere lo stesso modello istituzionale italia- Regione Toscana - Università di Firenze assai sul serio le parole del Procura- no. Sono, forse, il fatto politico più tore che, a conclusione, sconsolato, importante dell'Italia repubblicana. ebbe ad esclamare: "Freda è un su- Eppure la portata dirompente di CONVEGNO INTERNAZIONALE perprotetto!". quell'avvenimento è stata a poco a Si rafforza, per converso, all'altro poco rimossa dalla memoria e dalla DI STUDI SULL'OPERA polo, l'inquietudine circa il disegno coscienza collettiva. La carica d'indi- generale. Anche a voler lasciare tra gnazione che ne seguì si è come DI parentesi le menzogne, gli espedien- stemperata e dissolta nella quotidia- ti, gli indecorosi palleggiamenti di nità squallida di quel processo dura- responsabilità dei politici coinvolti to quasi un ventennio, e che pur ve- Comitato scientifico: nella vicenda (Rumor, Tanassi, An- niva a confermare — paradosso della dreotti, Zagari...), e gli infiniti episo- storia! —, per la sua stessa logica per- Alberto Asor Rosa, Giovanni Falaschi, Geno Pampaloni di di connivenza e reticenza da parte versa e per le connivenze che veniva di organi dello Stato emersi nel cor- mettendo in luce, tutto lo spessore e so del processo, è difficile sottrarsi la gravità politica del disegno stragi- Giovedì 26 febbraio, Venerdì 27 febbraio, Sabato 28 febbraio all'impressione per l'ampiezza del sta. ore 9.00 ore 9.00 ore 9.00 fronte che si mosse, sul piano forma- Certo, quando il 1° agosto 1986 la le-processuale, nell'intento di impe- Corte d'Assise d'appello di Bari pre- LE FORME DEL LE FORME DEL UNA FORMA DELLA dire che si giungesse alla verità. Esso tese di porre la parola fine al lungo LAVORO RACCONTO COSCIENZA: LA attraversa tutti gli alti gradi dei pote- calvario processuale con una senten- FRANCIA ri esecutivo e giudiziario. Va ben ol- za esemplare, un'impennata vi fu. Geno Pampaloni Enrico Ghidetti Jean-Michel Gardair tre le attese di chi pur allora affermò Freda e Ventura venivano assolti a Giancarlo Roscioni Giorgio Raimondo che "la strage è di Stato". Sono centi- conferma del giudizio di secondo Gian Carlo Ferretti Cardona Mario Fusco e Philippe naia gli alti magistrati, gli alti funzio- grado di Catanzaro (in primo grado Antonio Faeti Pier Vincenzo Mengaldo Daros nari dello Stato, i responsabili dei erano stati condannati all'ergastolo); Jacqueline Risset Ministeri che si mobilitarono, in su Valpreda, assolto, veniva mante- Francois Wahl questi vent'anni, per governare la vi- nuta l'ombra dell'insufficienza di cenda giudiziaria verso i suoi esiti prove (mentre la stessa pubblica ac- ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 innocui. Ha, in questo, pienamente cusa aveva richiesto l'assoluzione ragione Nicola Magrone quando con formula piena); gli ufficiali del LE FORME DELLA LE FORME DELLA TAVOLA ROTONDA nell'introduzione — intitolata signi- Sid Maletti e Labruna (l'unico pezzo REALTÀ CONOSCENZA Alberto Asor Rosa, ficativamente Oscurità della politica di Stato rimasto nelle mani della giu- — afferma che "il processo di Piazza stizia) si vedevano ridotta la pena ri- Vittorio Spinazzola Carlo Bernardini Cesare Cases, Gianni Fontana non conta tanto per la con- spettivamente a 1 anno ed a 10 mesi. Giovanni Falaschi Aldo Rossi Celati, Daniele Del clusione alla quale sin'ora si è perve- C'era di che gridare allo scandalo; e Alfonso M. Di Nola Alberto Asor Rosa Giudice, Franco Fortini, nuti ma per come si è pervenuti a allo scandalo si gridò. Ma si trattava Giuseppe Nava Ruggero Pierantoni Luigi Malerba, Giorgio questa conclusione". E aggiunge: ormai di una reazione disincantata e, Manganelli, Giuseppe "Di più: il processo di Piazza Fonta- in qualche modo, disperata. Di una Pontiggia, Giovanni na sta alla strage in diretto rapporto passione fredda, come di chi non de- Raboni. di continuità politica e storica; le siderasse che una soddisfazione for- bombe non esplosero soltanto nella male e rituale, più che un sostanziale banca o all'Altare della Patria: scheg- contributo alla verità; una stanca ge non marginali piovvero, nella conferma per chiudere una volta per interventi di: Giorgio Bàrberi Squarotti, Giuliano Gramigna, Edoardo Sanguineti, Claudio stessa logica e nello stesso disegno de- tutte il discorso sui fascisti (che or- gli attentati, sulle carte del processo, mai avevano volti noti e identità ri- Varese, Lene Waage-Petersen. nelle stanze di questure e tribunali, conoscibili) più che uno scatto in nei centri di potere politico ed eco- avanti per aprire il discorso sui man- Firenze, Palazzo Medici Riccardi, Sala di Luca Giordano 26-28 febbraio 1987 nomico, nelle redazioni dei giorna- danti e sui poteri occulti (che aveva- li"- no manipolato la stessa vicenda pro- Nulla di quanto contenuto in que- cessuale riuscendo a mantenere fino sto libro è, per così dire, inedito. in fondo la maschera sul volto). La Nulla di nuovo vi è contenuto. Tut- ma con sistematicità in questo pri- Quando, il 18 gennaio del '77 si apre stampa, che aveva seguito stanca- l'ambito di un più generale discorso il dibattimento unitario, sul banco to è già stato detto nel corso del pro- mente il dibattimento nella certezza sul rapporto tra diritto ed emergen- mo volume — altri due seguiranno, cesso e scritto nei suoi atti. E pro- completando l'intero quadro della degli imputati siedono, indistinta- che nulla di nuovo sarebbe emerso, za politica. Se in luogo del "tutti as- mente, Valpreda, Freda, Ventura e prio in questo sta la forza dell'opera; ebbe un sussulto tanto brusco quan- solti" ci fossimo trovati a Bari con documentazione giudiziaria — lo la sua natura di scandalo: nel fatto spettacolo che si presenta è tanto Giannettini (quest'ultimo, è utile to effimero. Piazza Fontana, tutti as- un "tutti colpevoli" — si chiedono sottolinearlo, condannato con gli al- che nonostante la materia scandalosa solti. Dopo sedici anni hanno cancella- provocatoriamente gli autori — si sa- grandioso quanto inquietante. Si co- proclamata, divulgata, conosciuta, mincia con la trasmissione innatura- tri due all'ergastolo nel giudizio^ di to la strage, titolava a piena pagina rebbe potuto revocare quel "giusti- primo grado). Ma quando, dopo l'as- nulla è cambiato. Tutto è stato detto, "Repubbli-ca", esprimendo il gene- zia negata" per un ottimistico "giu- le dell'istruttoria Valpreda a Roma nulla è successo. Il vero significato da parte del Procuratore De Peppo, soluzione in secondo grado e il filtro rale senso di vertigine, l'horror vacui stizia è fatta"? della Cassazione, si riaprirà il nuo- storico di questa strage, il suo signifi- di fronte alla definitiva amputazione In realtà — questa la tesi del libro che sottrasse il controllo delle inda- cato di svolta, starebbe, allora, pro- gini alla magistratura di Milano (il vo, consolatorio processo di Bari, di di un pezzo decisivo di storia collet- — la semplice considerazione del di- Giannettini (l'uomo che avrebbe po- prio nel suo esser stata cancellata e tiva; le facevano eco "Il messaggero": spositivo della sentenza di Bari fini- luogo dove era avvenuto il fatto cri- rimossa dopo essere stata ritualmen- minoso più grave). Il processo torne- tuto coinvolgere con maggiore evi- Tutti assolti. Una strage senza colpe- sce per essere riduttiva e, tutto som- denza i "servizi") non vi sarà più te detta, cosicché non esisterebbero voli; "La stampa": Per Piazza Fonta- mato, deviarne. Essa comporta una rà a Milano, nel marzo del '72, quan- più parole per mutare la realtà. Per do la Corte di Assise di Roma si di- traccia, sottratto dall'Alta Corte al na nessuno è colpevole; "L'Unità": sopravvalutazione indebita del mo- giudizio degli uomini. Restano, nella fare, appunto, giustizia. È questo il Piazza Fontana: giustizia negata. An- mento finale (quello "di maggior si- chiarò incompetente per territorio. vero vuoto apertosi nella vita civile Ma vi resterà poco: il 30 agosto il gabbia, Freda e Valpreda, a simboliz- cora una volta tutti assolti; "Il mani- gnificato consolatorio e quindi con- zare in forma esemplare, nella loro italiana, che viene ora, in qualche festo": 12 dicembre '69: nessuna stra- servatore") a scapito della logica Procuratore della Repubblica di Mi- modo, spiegato storicamente attra- lano (ancora lui!) avanza richiesta di solitudine priva di contorni e di se- ge. 16 morti: nessuna giustizia! complessiva del processo; e soprat- guito, quella logica disincarnata de- verso le pagine di una sistematica do- "Come se non ci fosse stato niente — tutto occulta il quadro di una strate- trasferimento del processo ad altra cumentazione. sede per legittima suspicione, e nel- gli opposti estremismi per cui aveva- scriverà Vittorio Emiliani sul gia processuale eli ben più ampio rag- no lavorato con tanto accanimento i "Messaggero", dando voce al diso- gio, dispiegatasi coerentemente lun- l'ottobre dello stesso anno la Cassa- zione affida il processo alla Corte gradi più alti della magistratura. rientamento comune — L'espressio- go gli anni, dalla prima istruttoria Quell'immagine, e il desolante esito ne, disarmata, del Procuratore gene- milanese attraverso il labirinto delle d'Assise di Catanzaro, pur contro l'opposizione del Procuratore gene- di quell'ultimo atto, era — come rale... è la stessa di tanti italiani di avocazioni, stralci, intralci, depista- scrisse Enzo Forcella — "la prova, fronte all'assoluzione... La strage di menti e interferenze. La proposta di rale di questa città. Il 18 marzo 1974 il giudice istruttore di Milano l'ennesima prova, che i sedici anni Piazza Fontana non ha più nome- metodo che ne consegue è convin- trascorsi da quel tragico giorno... so- la prima di tante. Risulta anonima: cente: superare la logica parziale D'Ambrosio, sulla base dell'inchie- sione coniata nei paesi scandinavi formativo a struttura stellare (con- per rappresentare l'ansia di fronte al- centrazione delle banche dati in po- Pesci rossi la assoluta trasparenza alla quale il chi centri di grandi dimensioni cui si cittadino si sente condannato dall'e- accede tramite terminali non intelli- stendersi dell'informatica negli ap- genti). Al contrario, ancora in Italia e utopia informatica parati dello stato sociale; come il pe- la discussione ristagna sulla necessità sciolino nella sua vasca di vetro, de- di approntare una legge della prima di Barbara Pezzini rubato di ogni possibilità di opporre generazione, senza avanzare oltre le una sua privacy alla invadenza delle dichiarazioni di principio, tanto più solenni, come quella della commis- I CIRRI l'analisi dell'applicazione delle tecni- banche di dati, pubbliche e private, MARIO G. LOSANO, Informatica sione Bozzi che propone addirittura che informatiche ai testi giuridici che finiscono per catalogare ogni in- per le scienze sociali. Corso di in- di costituzionalizzare la cosiddetta (informatica giuridica in senso stret- formazione rilevante della esistenza formatica giuridica, I, Einaudi, libertà informatica, quanto meno to) e della modellistica giuridica (for- individuale e per esporla ad un con- Torino 1985, pp. XXI-547, Lit. operative. malizzazione di attività giuridiche ai trollo integrale. L'immagine rende INCHIESTE 26.000. fini della automazione delle proce- anche tutta la carica di inquietudine Ciononostante Losano non ri- MARIO G. LOSANO, Il diritto dure dell'amministrazione pubbli- che si riversa sul diritto dell'infor- nunzia, accanto alla denuncia disin- INTERVISTE cantata della situazione, ad una con- privato dell'informatica. Corso di ca). I due volumi successivi offrono matica; le nuove tecnologie hanno CONFRONTI informatica giuridica, II/1, Ei- invece la descrizione e la discussione infatti imposto la ridefinizione di clusione che rilancia una speranza, una utopia informatica, anche se for- naudi, Torino 1986, pp. XVIII- del diritto positivo dell'informatica, un'intera area del diritto pubblico, SU FATTI E 298, Lit. 18.000. PROBLEMI DEL MARIO G. LOSANO, Il diritto NOSTRO TEMPO pubblico dell'informatica. Corso di informatica giuridica, II/2, Ei- naudi, Torino 1986, pp. XVI- 348, Lit. 20.000. ROBERTO FIESCHI Mario G. Losano insegna, ormai SCIENZA E da più di quindici anni, una materia di cui ufficialmente l'università ita- GUERRA liana non ha registrato l'esistenza: l'informatica giuridica; la insegna in- Un libro chiaro e fatti sotto l'ambigua — nel caso spe- comprensibile che cifico — etichetta di "Teoria genera- affronta temi di grande le del diritto", entro la quale l'infor- attualità: la politica degli matica giuridica gioca indubbiamen- armamenti, il nucleare e I te un ruolo importante, senza che suoi rischi, i rapporti tra le tuttavia l'una possa tout-court risol- grandi potenze. versi nell'altra. Invece, non solo tut- te le università europee propongono Lire 15.000 da tempo cattedre e dottorati di in- formatica giuridica ma, cosa ancora più importante, le professioni nelle quali si riverseranno i laureati in giu- UGO RUBEO risprudenza sono già trasformate dall'estendersi dell'informatica. MAL D'AMERICA I Così, mentre ovunque si moltiplica- Da mito a realtà no gli intrecci tra informatica e dirit- to, mentre cresce la domanda di nor- interviste a Antonioni, me che consentano di disciplinare le Ballerini, Calvino, Della nuove tecnologie, mentre aumenta- Terza, Ferrucci, no gli sforzi di adattare le tecniche Lombardo, Moravia, dell'informatica alle regole giuridi- Pasinetti, Pivano, Porta, che preesistenti, croniche "falle" del Portelli, Orlando, Soldati, sistema italiano apportano ulteriori Squarzina, Valesio elementi di disorganicità in un setto- con testi di Cecchi, re, quello del costituendo diritto del- Gramsci, Linati, Pavese, l'informatica, che per sue proprie ra- Praz, Vittorini gioni strutturali non può ancora as- sumere una veste sistematica e com- Lire 16.500 piuta. Anche il diritto dell'informatica è prodotto infatti da quello stesso rit- mo irregolare della trasformazione di prossima della società da industriale ad infor- pubblicazione matica che mescola ed intreccia vec- chio e nuovo, sopravvivenze ed anti- cipazioni. Nella realtà italiana le dif- ficoltà strutturali sono complicate CESARE MUSATTI da alcuni vizi nazionali ricorrenti: CHI HA PAURA DEL oltre alla ricordata chiusura della LUPO CATTIVO? istituzione universitaria, dobbiamo scontare l'esasperante lentezza del- l'intervento legislativo, che costante- mente perde l'occasione per dispie- MARIO PISANI gare quella razionalità riformatrice DOVE VA che qualsiasi sforzo giurisprudenzia- secondo le due partizioni tradiziona- quella appunto della tutela della pri- se solo nei termini dell'ottimismo L'ARCHITETTURA le ed interpretativo, pur fantasioso e li del diritto privato e del diritto vacy. della volontà. L'estensione dell'in- meritorio, non può sostituire; non- pubblico. Pressoché tutti i paesi industrializ- formatica non è solo accentramento, censimento permanente, riduzione ché la miopia del legislatore, che non Il diritto privato dell'informatica zati hanno aggiornato, nel corso de- TULLIO DE MAURO sa vedere neppure Te trasformazioni spazia dai problemi relativi alla sti- gli anni '70, il sistema delle leggi sul- del cittadino a pesce nel vaso; è, o già in atto, e non si è accorto, ad pulazione di contratti nell'informa- la riservatezza secondo nuovi princi- meglio può essere anche redistribu- L'ITALIA DELLE ITALIE esempio, al momento di disciplinare tica alla tutela giuridica del software, pi fondamentali, che sono sostan- zione del potere, può rendere con- nei progetti di nuovi codici di proce- discutendo le posizioni contrappo- zialmente: il dovere di notifica (di cretamente possibile la trasparenza dura il sistema delle prove, che il ste di chi vuole ad esso estendere la chiunque memorizzi dati di darne della amministrazione pubblica, so- ALDO D'ALESSIO prattutto attraverso le sue applica- supporto magnetico ha già sostituito protezione del diritto d'autore ovve- formale comunicazione agli interes- MORIRE DI LEVA zioni decentrate. La boccia di vetro la carta. ro quella dei brevetti e sottolineando sati), il diritto d'accesso (del singolo Dossier sull'esercito ai dati che lo riguardano per poter in cui si dibatte il pesce rosso può Pur lamentando apertamente la l'esigenza di una normativa autono- italiano propria delusione per tante occasio- ma e specifica; tratta del diritto d'au- richiedere la correzione di quelli er- anche diventare la casa di vetro di ni sprecate, Losano non ha per for- tore entro le nuove forme della edi- ronei e la cancellazione di quelli ille- una politica pienamente trasparente tuna rinunciato a raccogliere la sua toria informatica e nelle banche di citi), e l'istituzione di una alla opinione pubblica. Con le paro- vasta esperienza nella pubblicazione dati; infine accenna a problemi di "magistratura dell'informatica" che le di Losano: "Quest'utopia anarco- LUCIANO VIOLANTE reciprocamente garantisca le con- regionalista deve almeno far riflette- di un completo Corso di informatica diritto bancario, assicurativo e pena- LA MAFIA trapposte esigenze risolvendo i con- re su una possibilità: quella di ridise- giuridica, articolato in tre volumi. Il le dell'informatica, e completa il DELL'EROINA quadro d'insieme con appendici de- flitti. Tuttavia già gli anni '80 richie- gnare dalle radici le riforme politi- primo, Informatica per le scienze so- Intervista e documenti ciali, introduce alle nozioni informa- dicate all'uso dell'istruzione pro- derebbero leggi sulla riservatezza che rese possibili dall'informatica, a cura di Daria Lucca tiche indispensabili lo studioso delle grammata, all'insegnamento dell'in- della seconda generazione: la struttu- invece di limitarsi ad usarla come scienze sociali che voglia, oppure formatica giuridica, all'automazione ra reticolare assunta dal sistema in- mirabolante stampella per istituzio- debba, utilizzare le nuove tecnologie delle biblioteche. formativo, con una proliferazione di ni acciaccate". • nel suo specifico campo di interesse. Per un'idea delle problematiche sottosistemi collegati tra loro ed a L'informatica giuridica vi compare inerenti II diritto pubblico dell'infor- terminali intelligenti, rende infatti ri soprattutto in quanto nuova propo- matica vi è un'immagine immediata- difficile e diseconomica l'applicazio- y Editori Riuniti J sta metodologica nell'ambito della mente suggestiva: la "sindrome del ne di tali principi, che erano legati ad teoria generale del diritto, attraverso pesce rosso". Si tratta di un'espres- un'ipotesi di sviluppo del sistema in- IN. 2 Pag-10 ~ il Mulino Libri per Bambini Tra fiaba e mitologia di Carla Ida Salviati

Fiabe africane, a cura di Donatel- confronto con i testi raccolti dagli ba Uovo, più vicina alla tipica mito- delle fiabe per nazioni è sostanzial- la Ziliotto e Rossana Guarnieri, antropologi e dagli studiosi di mito- logia antropica africana: qui si rac- mente una forzatura, non rende William A. McClung ili. di Sophie Fatus, Edizioni Pri- logia (penso, a tal proposito, ai miti conta di una nascita magica, un uo- onore a che conoscono una tradotti e riscritti dal Pettazzoni) per vo, appunto, invece di un bambino, diffusione territoriale non coinci- Dimore celesti mavera, Firenze 1986, pp. 117, Lit. 18.000. rendersi conto di come le fiabe afri- che cresce anche "grande come un dente con le attuali suddivisioni na- L'architettura del paradiso cane seguano ritmi e cadenze propri, uomo, ma sempre uovo era", trova zionali del continente. Dalla Bibbia a Le Corbusier, del tutto diversi dal narrare fiabesco persino una moglie che, come soven- Certo, visto che le idee erano buo- il paradiso come paradigma Fiabe, miti e leggende dell'antica propriamente detto: simili talvolta te accade, scioglie l'incantesimo, sen- ne, si poteva fare di più: un'introdu- mitico su cui si misura Persia, a cura diG. Argati e M.L. all'aforisma, altre volte alla favola, za ottenere però corrispondente gra- zione, una nota esplicativa avrebbe- l'immaginazione dell'artista, ro chiarito i moti della compresenza la progettualità dell'architetto di testi fortemente mitologici con racconti riferibili ad una civiltà bor- ghese ed urbana (si veda la figura del sarto imbroglione nella fiaba algeri- Così dolce, così grottesco na Il guscio della tartaruga); si avverte Werner Beierwaltes perciò la mancanza delle credenziali filologiche: il risvolto di copertina Platonismo di Pino Boero dichiara che alcuni brani sono inedi- e idealismo ti, altri tradotti per l'occasione, ma ANTONIO RUBINO, Pupi giocattolo infelice ed lon tutto faccia", un emarginato fra bambini non dice da quali raccolte siano state Da Platone all'idealismo altre poesie, Giunti Marzocco, Firenze 1986, viziati e giocattoli raffinati che lo deridono; la operate le scelte. tedesco: storia di una pp. 150, Lit. 15.000. Qualche informazione in più ci eredità intellettuale sua esistenza trova uno scopo nel confortare un bimbo povero e moribondo e nel salvare la vita viene da Fiabe, miti e leggende del- Di Antonio Rubino (Sanremo 1880-Baiar- allapadroncina (atto supremo di coraggio che lo l'antica Persia, gran parte aelle quali do 1964), poeta, scrittore, efficacissimo narrato- farà morire). Cosa salva il poemetto aa cadute sono tratte dal Libro dei re (Shabna- re per immagini si è parlato troppo poco e quin- nel moralismo patetico di tanti poeti liberty-so- meh) di Firdusi, massimo poeta epi- co iranico, che cantò la storia mitica Gabriele Lolli di, "confinato" fin dal 1909 sulle pagine del cialisteggianti o (più tardi) cattolico-pezzania- e reale del suo popolo fino all'inva- neonato "Corriere dei Piccoli", egli appare oggi ni? Direi la capacità di stravolgere i contenuti La Macchina sione arabo-islamica. Gabriella Ar- fra le vittime più illustri del pregiudizio che della "letteratura con gli occhi rossi": quella gati e M. Letizia Magini, che hanno e le dimostrazioni vuole la produzione per l'infanzia e per l'adole- Miseria personificata che "veglia seria seria/ma- all'attivo anche una versione per ra- Matematica, logica scenza chiusa in spazi ristretti, in oasi di sereno gra magra" accanto al bimbo moribondo del gazzi della Canzone di Orlando e del e informatica moralistico "buon senso", in paradisi davvero "cencioso cenciaiolo", quel "dolce sogno assorto" Ciclo arturiano (Mondadori, 1985), I dibattiti e le polemiche artificiali di innocenza e candore. Il pregiudizio del bimbo morto (nell'illustrazione i suoi occhi si vedono affidato ora il compito di che hanno accompagnato viene a cozzare in molti casi con la realtà di vuoti contrastano con l'assurda vitalità del gio- rendere il mondo mitico ed eroico di l'introduzione della scrittura autori complessi cui spetta, attraverso strumenti cattolo) costituiscono un efficace antidoto a re Zal dai Capelli bianchi, del Princi- formalizzata della matematica critici attuali, una promozione culturale (Rubi- troppo repentine commozioni e Rubino, pro- pe Rustem e del favoloso cavallo Ra- in linguaggi simbolici no ma anche Roaari, Tofano...) da compiere prio perché coinvolge il lettore nelle sue fitte ksh: operazione non facile, poiché anche in nome della mancanza dell'innocenza trame di immagini e parole, non rinuncia a nell'originale le avventure di questi e del candore che, come si è detto, segnano teori- giustiziare con l'ironia e il grottesco ogni prete- eroi persiani si svolgono in lunghis- simi versi, con vicende complesse di camente i confini del prodotto destinato ai sa di morale assoluta ("Egli non ha studiati/i draghi e di esseri infernali, nella eter- Stefano Balassone bambini e ai ragazzi. Glauco Viazzi, che ha migliori trattati di morale,/dove distinti sono na lotta tra Bene e Male. Angelo Guglielmi tracciato in una memorabile antologia la map- il bene e il male/con sistemi ingegnosi e compli- Più tradizionalmente fiabeschi so- pa dei poeti italiani Dal simbolismo al déco cati... "), ogni smanceria (dice lapadroncina alla no gli ultimi quattro racconti del li- Corsari e nobiluomini (Einaudi, 1981), lega il nome di Rubino al morte delle care bambole: "per tre mesi piange- bro (e anche qui nessuno ci dice don- La pubblicità in Italia "settore del liberty macabro, torvo, esasperato", rò,/né più dolci mangerò:/dirò alla mamma de siano tratti), di ambientazione A colpi di spot all'arrembaggio segnalando l'invenzione di "tutt'un modo speci- d'ordinare al cuoco/di lasciarmi morire a poco cortigiana e musulmana, con ritmi di una nave miliardaria: fico di fare, in termini di sgradevole, spregevole, a poco... ") ogni rischio di beatificazione-museifi- ed intrecci vicini a Le Mille e una il business della pubblicità deforme, mostruoso" ed anche Antonio Faeti in cazione (D'apoteosi di Pupi: "Pupi, debitamen- notte: bellissima è la fiaba Lo scià pap- Guardare le figure (Einaudi, 1972) indica che te imbalsamato,/or viene sotto un vetro conser- pagallo, che narra tutta una serie di alla radice del successo di Rubino "c'è proprio vato,/e al collo reca un cartellin con su/scritta metamorfosi in vari animali, co- quella sotterranea contro-pedagogia di cui egli si la frase 'Onore alla virtù'./I giocattoli in pio struendo così una delle più perfette rende felicemente sostenitore, quando stravolge pellegrinaggio/ghirlande finte gli offrono in atmosfere di quel "meraviglioso Jens Alber orientale" che tanto entusiasmò la l'ordine adulto dei valori, deride il principio di omaggio"). L'inventore di tanti personaggi cari corte francese dopo il Perrault e do- Dalla carità causalità, introduce una floreale anarchia in alla memoria di molte generazioni è anche un po la traduzione ad opera del Gai- mezzo alle consuetudini più stagionate". poeta felice nel ritmo e nelle scelte lessicali: die- allo stato sociale land della grande raccolta araba. La lodevole iniziativa della Giunti Marzoc- tro l'apparente semplicità si nasconde un autore Il gioco dei rimandi potrebbe con- Cento anni di welfare: co di fornirci, per intelligente cura di Renato raffinato, non immune da compiacimenti dan- tinuare a lungo; occuparsi di fiaba un'analisi storica comparata Caporali, una serie intitolata II libro del non- nunziani ma sufficientemente distaccato ed iro- significa addentrarsi in un labirinto dei sistemi di assicurazione nico da dedicare poemetti a giocattoli brutti; da di scambi e di influenze: e ci si può sociale in Europa no, ha già avuto esiti positivi nella ristampa di due testi "storici", Tic e Tac di Rubino e II restituirci (siamo nella seconda parte del libro) orientare solo col filo d'Arianna del Collegio La Delizia di Renato Simoni illustra- alcuni "soliloqui delle castagne"; da comporre, puntuale riferimento bibliografico, infine, poesie su cori di pulcini, su pezzi di le- l'unico capace di dare ragione delle to dallo stesso Rubino; oggi questo Pupi giocat- somiglianze e delle differenze che tolo infelice ed altre poesie riprende da tre gno, su remissivi tacchini... Un mondo vario e animato in cui anche i piccoli oggetti acquista- tanto rendono affascinante il mate- Ted C. Lewellen edizioni diverse (1912, 1938, 1943) un poemet- riale fiabesco. E non si dica che si to, Pupi, che contiene tutti gli elementi utili a no capacità di comunicazione, un mondo nel quale troverà divertente perdersi anche il bam- pretende troppo, poiché, infine, si Antropologia politica caratterizzare la complessa personalità di Rubi- tratta solo di libri per ragazzi, i quali bino di oggi. Un'analisi delle forme di potere no: Pupi è "un giocattolo brutto,/un grosso pal- non potrebbero intendere una nota e di organizzazione premoderne critica: la produzione per l'infanzia che aiuta a comprendere uscirà dall'infantilismo che troppe anche i fenomeni politici volte la caratterizza soprattutto at- contemporanei traverso il rigoroso rispetto di auto- Magini, ili. di S. Teodoro, Edi- altre ancora all'irrazionale logica dei titudine dallo sposo che la tradisce ri, edizioni, fonti. zioni Primavera, Firenze 1986, sogni, non di rado sono materiali (qui le curatrici si svelano con un Rispetto che si estenderebbe così pp. 117, Lit. 18.000. grezzi, narrativamente inameni. simpatico finale che sa di emancipa- al lettore e all'adulto-acquirente, al Queste Fiabe africane devono dun- zione femminile). E così via, tra ani- quale merita rivolgersi con note che In un panorama largamente domi- que molto della loro piacevolezza al- mali esotici che pure ripropongono garantiscano la serietà dell'operazio- nato dalla banalità e dalla ripetitivi- l'esperienza delle due curatrici, le l'eterna personificazione di vizi ed ne editoriale. Chissà che allora non tà, meritano attenzione i tentativi di quali riescono a rendere agilmente umane virtù; tra donne invidiose e si riuscirebbero ad evitare giudizi offrire ai ragazzi prodotti meno abu- racconti molto diversi per origine pettegole, belle ragazze in cerca di perlomeno discutibili come quello sati. Per esempio, la collana "Gli zec- culturale e geografica: dalla Tunisia, marito e prodigi che danno ragione — reperibile nel risvolto di copertina chini" delle Edizioni Primavera pre- immersa in un'atmosfera di fatali- dell'esistenza di fenomeni naturali, il di uno dei due volumi — che defini- senta due titoli utilizzando patrimo- smo islamico, arriva la storia del po- tutto commentato da illustrazioni sce "curiose" la tradizione e la reli- ni fiabeschi non europei. Il primo veraccio che scopre la Fortuna ad- che propongono ùn'Africa di manie- gione islamiche. volume Fiabe africane è curato da dormentata in una caverna (ma è un ra. Donatella Ziliotto e da Rossana negro ciccione, non la dea bendata Si può dire che il libro si regge Guarnieri, note scrittrici per l'infan- della nostra tradizione iconografica) sull'unità narrativa che la Ziliotto e zia, che sono chiamate a "rinarrare" e riesce a sfruttarla solo un po', non la Guarnieri riescono a conferirgli; storie certo poco diffuse. tanto da consentire il lieto fine, poi- unità in origine inesistente, poiché La rubrìca "Libri per Bambini" ché egli viene inesorabilmente deca- Qui la "ri-narrazione" diventa non si può parlare di organica mito- è a cura di Eliana Boucbard operazione indispensabile: basta il pitato. È invece dallo Zambia la fia- logia africana: la stessa partizione [N. 2 pag. 11

IDF' T «BO> DEL MESE!

viso, il segreto punto focale del suo scrivono un mondo urbano, speculare, libro. Era consapevole di infrangere in qualche misura, al suo? L \Intervista un limite, e di scrivere, malgrado que- Sono sensibile a quello che avvie- sto, o, forse, per questo, un'opera catar- ne oggi nel mondo letterario, ma tica? non presto ai giovani scrittori la stes- Già nel primo racconto s'insinua sa attenzione che riservo ai maestri. L'ombra del vasto mondo una minaccia, la presenza di una fa- Mi interessa vedere quello che fan- talità. La morte è già in scena: proiet- no, ma fianco a fianco, per così dire, di Marisa Bulgheroni ta sulla pagina un'ombra che nessu- non interferendo. Tutti abbiamo co- no vorrebbe riconoscere. E duro, minciato dallo stesso punto, nella per il cuore, averne conoscenza, storia, ma la differenza dei temi, dei Susan Minot, ventinovenne, cre- Ho scelto il tema della "famiglia" Quali sono i suoi maestri? Forse sempre, sapere che la lampada accesa materiali, dello stile, è grande. Sento sciuta non lontano da Boston, nell'o- non per ragioni letterarie, ma per- Faulkner per la resa dell'immaginario può bruciare, spegnersi, in un atti- maggiori affinità per scrittori meno rizzonte marino evocato dal suo libro, ché, a ventinove anni, la famiglia era infantile dominante in Monkeys? mo. E certo i territori del lutto non giovani — Raymond Carver, Walker si è formata in quei laboratori della quanto conoscevo; perché non ave- Sì, Faulkner, in particolare The sono molto frequentati dagli scritto- Percy, — che per i parola che sono i corsi universitari di vo altra scienza del mondo. Quanto Sound and the Fury: e il libro che mi ri, oggi. In qualche misura la morte, miei coetanei che lavorano qui, a un "scrittura creativa" in America. Con a criticare gli aspetti negativi dell'i- ha fatto desiderare di scrivere. Poi nel mio libro, può essere estesa a me- passo da me. un racconto pubblicato dalla prestigio- stituto familiare, io non critico né Salinger, e l'Hemingway dei raccon- tafora della famiglia, dell'esperienza Lei sembra avere radici letterarie sa rivista "Grand Street" (1982) e poi promuovo; cerco solo di stabilire ti, Fitzgerald, Flannery O'Connors; familiare, mai felice e tuttavia così più profonde degli altri giovani narra- con l'opera prima, Monkeys (1986), tori americani. Nelle loro pagine si si è conquistata un suo spazio nella avverte la lezione tecnica della televi- mutevole mappa del "minimalismo" sione, mentre nel suo libro il visivo — americano, oggetto attuale di discus- il gesto, l'oggetto — è affidato alla scel- sione anche in Italia. L'ho incontrata ta della parola esatta. E così? a New York in una domenica di fine Interrogando le rovine Sono cresciuta davanti al televiso- novembre. Grandi nuvole grigie por- re, ma non lo sopporto. Mi piaccio- tavano nel cielo di Soho il respiro del- no le immagini controllate. Il cine- l'oceano invisibile; e lei stessa, in giac- dell'apprensione infantile, percorre l'intero te- ma. La pittura: Bonnard, Matisse, ca a vento, pantaloni, stivali in toni SUSAN MINOT, Scimmie, Mondadori, Milano 1987, trad. dall'inglese di Chiara Spallino sto con un unico brivido elettrico. Partendo da Van Gogh, Mopper... di grigio e di verde, gli occhi verdi e In Italia, dove i giovani narratori azzurri, sembrava arrivare dall'acqua Rocca, pp. 144, Lit. 18.000. modelli americani a lungo inutilizzati in epoca americani sono stati prontamente tra- e non da quel quartiere metropolitano postmoderna, come il ritratto dei Compson in dove i vecchi magazzini, alberghi, ne- L'urlo e il furore di Faulkner o quello dei dotti (Leavitt, Ellis, Mclnerney, Amy Hempel) critici letterari e giornalisti si gozi, si sono trasformati in gallerie La madre li chiama con ruvida tenerezza Glass nei racconti dì Salinger, Susan Minot si d'arte, studi, appartamenti. Rapida e "scimmie" e, consapevole che l'infanzia e l'ado- sono interessati al fenomeno del costruisce una propria disciplina della memoria "nuovo", promuovendo anche da noi, curiosa, ha risposto alle mie domande lescenza comportano oggi più che mai una familiare che, malgrado l'affiorare di una mentre consumavamo una colazione "diversità"antropologica, li educa non all'assi- tramite premi e concorsi, la ricerca di "coscienza narrante" (Sophie, la seconda figlia), nuovi talenti. In che misura l'indu- di cappuccino e scones in un caffè milazione, ma all'accettazione dei contrastanti rimane collettiva. stria editoriale, in America, condizio- affollato di turisti domenicali. codici familiari e sociali. I piccoli Vincent Questo Bildungsroman minimo e mini- na il moltiplicarsi delle opere di giova- (quattro sorelle e tre fratelli), di antico ceppo malista ha la tensione di un'epica frantumata; ni scrittori? In che misura sono loro bostoniano per parte paterna, crescono negli in- la scrittura, di cui la traduzione italiana rende stessi a imporsi? cantati paesaggi oceanici del Massachusetts e del Non so se venga prima il nuovo o con inventiva trasparenza l'esattezza lirica, as- Maine, a un passo dall'America urbana. Ma la la promozione del nuovo, in lettera- sume, rispetto ai materiali narrati, una funzio- Che cosa l'ha spinta a scrivere (e a percezione infantile dell'animismo li avverte tura. So che se ne discute a fatto ne esoreistica e catartica. Il libro si conclude con scrivere un libro fortemente personale precocemente della fragilità di ogni idillio; la compiuto, quando si comincia a in- come Monkeys/ in una cultura in cui un rituale di morte che ristabilisce il circuito violenza che scorgono nella natura — la pioggia travedere un nuovo orientamento, l'espressione letteraria è destinata a della vita. Ogni figlia e figlio in presenza del che sferza il mare "lasciandovi lividi di vento" una nuova corrente. Tanti testi nar- trasformarsi rapidamente in oggetto? padre si rapporta alla madre, e si libera della rativi, nel recente passato, hanno — si ripresenta, soffocata, nel loro giocoso uni- Quando cominciai a scrivere non sapienza catastrofica che la scomparsa di lei ha avuto come oggetto l'esplosione o la verso domestico. Le "scimmie" seguono la ma- pensavo alla futura destinazione dei innescato, spargendone le ceneri nell'acqua. frustrazione. Ma, quando tutto è in miei racconti: rielaborando i primi dre, testardamente cattolica e irlandese, alla Ognuno esprime inequivocabilmente se stesso pezzi, gli scrittori ricominciano a (Hiding e Thanksgiving) e l'ultimo messa domenicale, ma vanno in vacanza alle nel gesto mai appreso di questo artigianato del guardarsi intorno, a osservare le ro- (The Thoroughfare) mi parve di co- Bermude e celebrano il Thanksgiving con la vine, a parlarne. lutto. C'è chi "lascia oscillare le braccia come un gliere un'affinità, quasi l'appartenen- tribù dei Vincent nella casa dei nonni patemi, Come spiega l'attuale successo del giocatore di golf"; chi getta la sua manciata za a un comune corpo narrativo. E che li seduce e li turba per la sinistra fissità dei racconto? quando Seymour Lawrence, il mio "goffamente", con imbarazzo; chi la sparge ruoli familiari e la sacralità degli oggetti — i La gente legge meno, non finisce i editore, mi offrì un contratto per un "come semi d'erba". Sophie nota che quelle rigidi profili dei ritratti, il leone imbalsamato, libri che comincia. romanzo, suggerendomi di sviluppa- "scaglie" bianche sono "rotonde e porose come minaccioso nel controluce della soffitta. Del pa- Quali sono le sue tecniche di lavo- re e collegare i racconti, visualizzai frammenti di antiche rovine". O, si direbbe, di ro? un libro che fosse un ritratto di fami- dre imparano ad. accettare lo sguardo assente, quelle più recenti e generali rovine che, come Mi alzo presto, il mattino, e lavo- glia, pur costituito di singole unità che spesso li ignora, fisso sullo schermo televisi- ro dalle 8 all'una. Se un racconto mi narrative, quelle originarie. La mia afferma Susan Minot, lo scrittore deve oggi in- vo, e il furtivo distacco di chi beve. Della madre prende, posso lavorare ininterrotta- esperienza iniziale della scrittura fu terrogare. amano la forza singolare di chi non ha mai mente fino a sera. E sì, scrivere è una come l'irruzione in un altro mondo; (m.b.) solo rileggendo quelle mie pagine a abdicato al vivere e la promessa di etema com- lotta; passo il 10% del tempo a esplo- distanza ravvicinata scoprii la neces- plicità che la morte interrompe. Al varco dell'a- rare il nuovo territorio narrativo; il sità, l'urgenza di continuare. I miei dolescenza, quando ogni figlio si sente genitore 90% a trovare le parole esatte. Un materiali erano, in se stessi, ribelli, implacabile dei propri genitori, i Vincent si mio racconto di otto cartelle (Lust) è così vicini a me che scriverne mi la- trovano di fronte il vuoto. nato dall'eliminazione di duecento. sciava come scorticata, ma, anche, Lavoro su una Olivetti portatile, La vicenda qui ricostruita linearmente è, partendo da un mosaico di pezzi mi offriva la possibilità di liberarme- nella narrazione di Susan Minot, spezzata in ne. Di qui la disciplina del distacco scritti a mano. nove episodi, o sequenze, cruciali, e raccontata che ho dovuto apprendere. A che cosa lavora attualmente? con le tecniche minimaliste dell'omissione, in Sto scrivendo una serie di raccon- Considera "minimalista" la sua un'alternanza di informazioni e di silenzi. Un ti, collegati tematicamente, secondo scrittura? Accetterebbe la definizione una logica compositiva diversa da di prosa "lirica" o "poetica"per il suo suono echeggiante da un episodio all'altro, lo quella che ha dato origine a Monkeys. romanzo? sferragliare di un treno o lo schiocco di una lattina di birra o il tonfo di un sasso nell'acqua, In che modo si rapporta, scrivendo, Il mio libro è breve: se la defini- alle realtà del mondo d'oggi, politiche, zione di "minimalista" si applica so- può avere l'autorità di un evento. La gestualità, precisa, spesso ossessiva, definisce un personag- tecnologiche, apocalittiche? prattutto a una scrittura che concen- Lo stato attuale del mondo non tri nel minimo indispensabile di pa- gio quanto un dialogo. La premonizione, modo mi rallegra, ovviamente. Sarei fiera role ciò che chi scrive vuole esprime- di saper scrivere qualcosa che riflet- re, e che permetta tuttavia al senso di trasparire compiutamente, allora ac- tesse il senso del vivere, oggi, nell'ac- cetto l'etichetta. Se per "minimali- cezione più vasta del termine. Ma la sta" s'intende invece un'anemia della mia conoscenza è limitata a un mon- che cosa significa essere vivi. e Katherine Mansfield e Cechov, tra importante per la mia generazione. do chiuso, nel quale il vasto mondo parola, allora spero che il mio libro Il microcosmo domestico, quale lei i non americani. sfugga a questa definizione. Il feno- Quale rapporto esiste tra il suo libro è percepibile soltanto come un'om- 10 descrive, è connotato sociologica- Considera la sua scrittura "femmi- e la sua biografia personale? bra, come la stessa morte: un mondo meno del "minimalismo" è associato mente, tramite piccoli particolari si- alle arti visive, a un progetto schele- nile" o "femminista" nelle strategie Ho cominciato a scrivere a tredici chiuso sul quale grava qualcosa di gnificativi, oggetti d'uso, marche, ma- linguistiche o nel tessuto metaforico? anni, metodicamente, ogni giorno; sinistro, di fatale, che riguarda il de- trico; in questo senso del termine nie, e metaforicamente tramite il lessi- non mi riconosco. Accetto, e mi No. Chiaramente esiste una diffe- tenevo un diario nel quale non parla- stino di tutti; il bambino, l'adole- co e i codici familiari assunti a lin- renza di esperienza e di conoscenza vo affatto della mia famiglia, che mi scente non sanno che cosa sia, ma lo sembra un elogio, che il mio libro sia guaggio primario di ognuno di noi. catalogato come "prosa lirica". tra uomini e donne, ma non è facile serviva a imparare il mestiere. Poi percepiscono. L'esperienza politica, Come ha raggiunto questo effetto? quantificarla, o qualificarla nell'am- ho scritto un certo numero di rac- come l'ho vissuta io, mi ha depresso, Si direbbe che, come altri narratori A me interessava soltanto dare bito della scrittura. Direi che per la conti ognuno dei quali ha una sua scoraggiato; non sono riuscita a dare della sua generazione, Leavitt, in par- una struttura organica ai miei mate- stessa Virginia Woolf scrittura e logica, fondata su frasi che si situano un significato a un'operatività politi- ticolare, lei ricuperi il tema della fami- riali "familiari"; mi interessava car- femminismo siano esperienze sepa- in un preciso rapporto l'una rispetto ca specifica. Ma sono alla ricerca. glia, per anni ignorato dagli scrittori tografare quell'intuizione precisa, rate. Quanto a me, il femminismo all'altra. Scrivevo della mia vita, sì; americani (dai postmoderni, per esem- quel feeling che uno avverte in sé ha un senso per la mia vita più che ma la mia vita non aveva più nessun pio). Con la differenza che lei sembra mentre scrive, distinguere l'univer- per il mio libro. Quando scrivo cer- eso. Nel libro la mia biografia non salvare i valori potenziali del micro- sale e il comune dal privato. Uno co di essere impervia alle tentazioni a spazio: scrivere è decidere che cosmo familiare invece di indicarne scrittore parte sempre dalla defini- della teoria, dell'ideologia. senso ha il mondo. soltanto gli esiti negativi, le lacerazio- zione di quel terremoto che è per lui La morte, questo tabù americano, e ni. E d'accordo? Che cosa pensa di giovani scrittori 11 mondo. i suoi rituali, costituiscono, a mio av- quali Leavitt, Mclnerney, Ellis, che de- sce un po' della pericolosità che pa- la fine anche un po' pedantesca, an- a seguire la tensione moralpolitica Con stupore infinito reva aver perduto. che un po' noiosa. E la formula che aveva innervato il racconto (do- In terzo luogo infine — poiché il "divertente e noioso" è per l'appun- ve il tema del delitto, del sangue, a Chiosatore somiglia per molti aspet- to suggerita da Malerba stesso attra- dispetto dei virtuosismi speculari e di Franco Croce ti a Demetrio — la seconda voce nar- verso la battuta di un personaggio delle straripanti digressioni, pur rante risuona anche come eco della che così definisce (ma con una prete- campeggiava) per abbandonarsi sen- LUIGI MALERBA, Il Pianeta az- In secondo luogo la voce del Chio- prima e proietta la trama gialla in un stuosità molto scoperta) Oblomov di za più esitazioni al disperante e com- zurro, Garzanti, Milano 1986, satore introduce, all'opposto, nuovi gioco ai specchi. Il romanzo Gonciarov. piaciuto vagheggiamento della gene- pp. 368, Lit. 22.000. elementi gialli. Se a un certo punto "dell'odio" diventa il romanzo In realtà si direbbe infatti che que- rale relatività. Ma è — naturalmente Demetrio è venuto scolorendo il suo "dell'odio e del suo doppio". sta noia nel divertimento sia calcola- — un falso invito. profilo realistico di aspirante assassi- Non solo. Sia la prima voce, De- ta apposta. Si direbbe cioè che Ma- Nel terzo postscriptum, proprio Pianeta azzurro è un romanzo co- no e sembra ridotto solo a un caso metrio, sia la seconda voce, il Chio- lerba non voglia che il lettore si ada- quando il lettore più non se lo aspet- struito con una straordinaria (tanto psicologico quasi innocuo di fissa- satore, non si limitano a raccontare e gi soddisfatto in questo suo labirinto tava, scatta infatti il colpo di scena. Il straordinaria da apparire talora per- zione omicida, una ipotesi del Chio- a commentare i fatti della trama gial- narrativo. Voglia invece esasperarlo, professore, che ormai ci eravamo sino irritante) abilità, in un comples- satore (Demetrio finge di voler ucci- la. Indulgono — nei modi tipici della spingerlo, man mano che il libro va abituati a considerare solo un sem- so intreccio di piani di racconto e di dere il professore per mascherare un prosa di "altro" Malerba — a una verso la fine, ad una spasmodica atte- plice pretesto narrativo per descrive- prospettive. omicidio realmente commesso, quel- serie sempre vivacissima di digressio- sa del coup de théàtre che sciolga il re le tipologie psicologiche dell'o- Al centro c'è una invenzione fan- lo di una donna anche essa coinvolta ni, che vanno da una lucida evoca- groviglio ormai non più appassio- dio, viene davvero assassinato. tapolitica di sicuro fascino per il let- in intrighi fantapolitici) gli restitui- zione di un paesaggio geografico — nante, ma solo fastidioso. E la voce dell'"autore", senza più tore: si immagina che sia esistito dav- malerbiane digressioni, con una ac- vero un "grande vecchio", un re- corata angoscia, evoca pacatamente sponsabile assoluto di tutta una serie ma efficacemente il clima — realisti- ai crimini politici, un uomo politico co — di una Italia (o del mondo, del democristiano — il "professore" —, "pianeta azzurro") segnata — e non gestore delle attività sovversive para- Romanzo del mito americano importa se per punire un reale delin- massoniche della P.2 (o di suoi più o quente politico — dal solco sangui- meno immaginari surrogati), man- noso del crimine. dante delle stragi ferroviarie e banca- di Silvano Sabbadini Come se l'inquietante invenzione rie degii anni recenti, nonché di altri fantapolitica, che tutto il romanzo a innumerevoli delitti. JAY Me INERNEY, Le Mille Luci di New York, e il look post-lost. poco a poco aveva dissolto nel tema Ma — appena il racconto comin- Bompiani, Milano 1986, ed. orig. 1984, trad. Negli Stati Uniti il mercato per simili ope- in fondo poco inquietante (figurarsi! cia ad avviarsi — il lettore si accorge iiù di mezzo secolo dopo Pirandel- dall'inglese di Marisa Caramella, pag. 153, razioni è quello degli studenti dei colleges, or- che non il professore è il vero prota- F[o!c ) del generale relativismo, di col- gonista, bensì un personaggio (che si Lit. 16.000. mai abbastanza vasto se non per competere con po risuscitasse per stordirci e spaven- chiama Demetrio con allusione quello delle casalinghe che acquistano Robbins tarci. esplicita al "falso Demetrio" della facendo la spesa, almeno per permettere l'affer- Si sa bene, ormai, che è dagli anni '30, da storia russa e di tanti drammi imper- mazione di generi da noi ancora sconosciuti Abilissimo come è (costruito su The Catcher in the Rye almeno, che i nipotini niati su Boris Godunov) che sogna di come il campus novel. In Europa, invece, il due piani narrativi uno a commento di Huck Finn non navigano più lungo il grande uccidere il "professore". Il romanzo libro si rivolge a tutti i giovani col loro bel mito dell'altro) il romanzo di Malerba, se fiume, ma, come tutti i nuovi pìcari, si aggira- ha così un primo scarto: da una di- americano dentro, quel mito che fa dell'Ameri- tende a sorprendere e a sconcertare il no in cerca d'iniziazione, sempre più sofferenti, mensione fantapolitica a una dimen- ca il gigantesco teatro dove vengono esposte le lettore, gli offre d'altra parte tutta sione psicologica. Non romanzesca tra le mille luci della città. Incompresi, orfani, merci del mondo, quel teatro con la sua bella una serie di "chiavi" esplicative. ricostruzione di intrighi e congiure, usciti da famiglie sconvolte; abbandonati da fila di voli charter e richieste di borse di studio. Propone, per esempio, una precisa ma indagine sull'odio, sul furore amica, moglie, compagna; cacciati da scuola, giustificazione della pluralità pro- E questi lettori, che sono poi gli stessi della Jong omicida che lo spettacolo dell'ingiu- università, lavori e impieghi vari; paiono attra- spettica su cui si dispone il racconto. di Leavitt, dei films di Woody Alien e delle stizia crea nel cuore di un uomo. versare attoniti l'inferno urbano sino ad arri- "Il romanzo tradizionale — scrive "commedie urbane sofisticate", fruiscono questi A questo primo scarto ne succede vare, come il loro più adulto padrino e santo l'"autore" — è una comoda conven- ben presto un secondo. Si scopre romanzi capovolgendone le intenzioni, o forse, rappresentante, Herzog quasi all'orlo della fol- zione dentro la quale i fatti vengono cioè che, già prima di progettare di meglio, realizzandone quelle vere e nascoste. collocati al posto e al momento giu- lia: ma alla fine tutto si risolverà, generalmente assassinare "il professore", Demetrio Perché se il messaggio letterale vorrebbe essere di sto per la comodità del lettore" men- e preferibilmente tramite un'epifania familiare ha vagheggiato un altro delitto; l'uc- angoscia e sofferenza, quello reale è di invidia e tre un romanzo autenticamente — immagini di papà e mamme morte, vecchie cisione del presunto amante della identificazione: com'è bello "farsi"in un loft di "vero" deve rifiutare ogni schema cose e case di famiglia, sapori d'infanzia, — moglie. Il romanzo si sposta così di Soho, essere piantati da una moglie ed essere "prefabbricato" per non falsificare i nuovo. Non più romanzo — psico- tutto, insomma, liricamente si concilierà, ac- consolati da mille modelle, fuggire in case isola- "fatti". logico pubblico — dell'odio verso quisterà un suo senso e una sua chiarezza; si Con analogo procedimento Ma- te delle Berkshires e piangersi addosso nei super- l'ingiustizia politica; romanzo inve- riprenderà a vivere. lerba ci suggerisce esplicitamente ce — psicologico privato — dell'odio mercati giganteschi e notturni! Non importa una storicizzazione di Pianeta azzur- Anche di fronte al successo di Le Mille Luci tout court, della smania di uccidere quale sia il tasso di realtà di questi sogni, ma è ro dentro la sua precedente opera ro- fine a se stessa. di New York di Jay Me Inerney, come d'altra della loro stoffa che è fatto il nuovo mito ame- manzesca. I racconti di Demetrio e parte sempre più spesso accade, è difficile fare Ma la costruzione del libro è più ricano. del Chiosatore — spiega "l'autore" una recensione del libro senza recensire il suo complessa ancora. A una prima voce L'apporto particolare di Me Inerney al gene- — somigliano ai precedenti libri di narrante — Demetrio che confessa i pubblico e la sua campagna promozionale fatta Malerba, ne paiono quasi una re non è di gran rilevanza: l'aggiornamento dei suoi furori omicidi e i suoi dubbi e le di tours intemazionali, foto d'attor giovane, "contraffazione". C'è però in essi "in dilemmi da giovane Holden è perseguito con sue perplessità — si alterna infatti lunghi servizi stampati prima ancora che il li- più" "una carica allucinata e violen- l'aggiunta d'una cocaina che non fa male, come una seconda voce: quella del bro sia uscito — (i recensori, si sa, leggono in ta" che ad altro Malerba non i bicchieri di whisky degli investigatori dei ro- "Chiosatore" che commenta le con- bozze, collaborando e non distinguendosi più "apparteneva". Ed in essa sta eviden- manzi gialli. Per il resto i passaggi topici del fessioni di Demetrio. Con una tripli- dagli uffici stampa) — dal tono vagamente so- temente l'elemento fondamentale ce funzione. Da un lato la voce del genere sono scrupolosamente osservati: abban- della sua nuova poetica. "Proprio ciologico, cioè fitto di quelle etichette che di lì a Chiosatore crea un distacco dalle vi- dono da parte della moglie, indossatrice, ma per questo" — dice l'"autore" — dai cende narrate da Demetrio. Le pre- poco serviranno all'affermazione di mode mi- racconti di Demetrio e del Chiosato- senta al lettore come un testo da in- rate: e nel caso specifico, dopo gli yuppies e i re egli è stato "subito coinvolto". terpretare. Le vela di dubbi. Le pro- preppies ci si aspetta già la scarpa minimalista P Persino il rapporto con la sangui- blematizza. Blocca una fruizione nosa realtà politica italiana è esplici- troppo facile, troppo realistica della tamente individuato. Il racconto — trama gialla. dice il Chiosatore — evoca "delitti, intrighi, malversazioni, fughe e infa- Porto Santo Stefano, con le sue ville, Con un'altra accortissima trovata, mie" ma con le sue accese invenzioni ARTURO BENEDETTI le sue marine, i suoi bar, i suoi pesca- in un primo momento Malerba però non riesce però ad amplificarli". tori — a brillanti divagazioni filoso- delude provocatoriamente l'attesa "Sembra — invece — allontanarli MICHELANGELI fiche — da Plotino alla Bibbia — (o del lettore. Nessun colpo di scena al dalla realtà". filosofiche-idrauliche intorno al te- tacersi delle due voci narranti. De- "Sembra". Ché l'intendimento di BEETHOVEN ma del vuoto assoluto), a fantasiose metrio sparisce senza aver ucciso Malerba — naturalmente — è un al- BARBICAN CENTRE ricostruzioni di mitologie massoni- nessuno. E il Chiosatore conclude tro. Non una diretta denunzia politi- che, a quadri di vita borghese. narrando di una presunta morte per ca (e quindi nessuna propagandistica 19 MARZO 1987 La trama gialla, specularmente infarto di Demetrio. "amplificazione") ma neppure un sdoppiata, diventa cosi anche il con- Al posto dell'atteso colpo di sce- puro e semplice "allontanamento STRAUSS tenitore di una malerbiana enciclo- na, si ha un altro salto di piano di dalla realtà". Un tentativo invece di pedia del narrabile, anche con raffi- racconto. Alle due voci narranti si presentarci i dati della cronaca san- nate frange erotiche (c'è tutta una sostituisce una terza, quella del- guinosa dei nostri tempi, rifatti nuo- ARIANNA A NASSO storia amorosa — tra seduzione e im- l'"autore". Che anima tre capitoli, vi in un clima "meraviglioso". Affin- CRUBEROVA, JANOWITZ, JOHNS potenza — di Demetrio con una disi- tre appendici al romanzo. I primi ché il lettore li riviva "con stupore nibita camerierina di bar, cui la voce due creano intorno al rapporto De- infinito". Poiché — ed è la battuta DIRETTORE: C. DAVIS del Chiosatore opportunamente of- metrio-Chiosatore-Autore un ulte- finale del libro — "nulla è più degno COVENT GARDEN fre — di là dagli eccessi realistici della riore gioco di specchi illusionistici, di stupore dell'uomo. Lo ha detto 20 MARZO 1987 prima voce narrante — uno spesso certo non oziosi, ma forse nella loro Sofocle nel primo coro dell'Antigo- alone di dubbi e di irrealtà). Ne deri- complicazione romanzesca (c'è tra ne. Come si può non essere d'accor- Sistemazione: Hotel di 13 categoria va un effetto di stallo narrativo. A l'altro un nuovo personaggio, un in- do?". forza di divagazioni e di giochi di tellettuale italiano espatriato che in- Viaggio aereo: Volo di linea da Torino e Milano il 19/3, rientro il 22/3. specchi, il racconto si impenna su se contra in Nicaragua non si sa bene se N.B.: il numero dei posti è estremamente limitato: le persone interessate stesso, segna il passo, travolge il let- Demetrio o il Chiosatore) difficil- alla proposta sono pregate di mettersi al più presto in contatto telefonico tore in un vortice di virtuosismi. mente riassumibili. L'effetto è co- con la nostra agenzia. Ogni singolo elemento di questa munque di una nuova offerta di dub- bi, e quasi di un esplicito invito al /AUT VIAGGIARSENE/ by /FrcyisvMGGi/J trama impazzita è divertente. La Via Gramsci, 10 Torino Tel. 011/51.91.41 somma di questi divertissements è al- lettore di rinunziare ormai del tutto N 2 L'INDICE - »

••DEI LIBRI DEL MESEBH tananza, sull'andare lontano e sul ve- le scarpe s'infangano in pozzanghere gesti che lasciano intrawedere l'epi- Anse nire da lontano, come è l'uomo, e il che forse sono anche loro foci, mini- cità del quotidiano, la profondità suo viaggio (il viaggio metafora della me bocche nelle quali si dissangua e che staziona e che aleggia intorno ad di Gian Luigi Beccaria vita ma anche delPessere). Danubio è si perde il Danubio, ma questa foce a un semplice atto, o sguardo, o detto, un libro sul non sapere da dove si lungo cercata diventa anche, in una 0 moto. L'immediato è imprendibile viene e dove si va. Anche un grande sua parte, un canale, dove l'acqua si- e irripetibile. Precaria invece la di- CLAUDIO MAGRIS, Danubio, marcite, di orme sanguinose lasciate fiume (e qui penso all'attacco ironi- cura e tranquilla fluisce nel mare; ma mostrazione, la storicizzazione, la Garzanti, Milano 1986, pp. 439, nei secoli da migrazioni e da lotte di co e leggero del libro, sulla querelle neppure quello è regolamentazione, catalogazione del mondo. E ciò Ma- Lit. 26.000. civiltà che in quella pianura e in quel delle sorgenti e i luoghi diversi che regimazione direbbe il tecnico o il gris coglie stupendamente quando fango si sono sovrapposte come zoc- vantano di dare i natali all'augusto burocrate, Regulation, canalizzazio- tratteggia la figura dell'ingegner coli di cavalli barbarici. Magris è af- acqueo rampollo) può nascere da un ne che determini e limiti, ma fluire Neweklowsky che trascorre la vita a L'idea, a pensarci, era tra le più fascinato dalla Pannonia crogiolo di prato acquitrinoso, o forse da una ancora, che si apre e si abbandona tracciare i confini del Danubio supe- semplici: prendere un fiume e descri- genti e di culture, e da tutti i luoghi grondaia, o meglio da un rubinetto, alle acque e agli oceani di tutto il riore, descriverlo palmo a palmo, verne luoghi, paesaggi, incontri, me- dove l'individuo abbia scoperto la e questo collegato ad un tubo di globo in tutte le sue profondità. E classificarlo nei tre tomi di oltre due- morie, dalla sorgente alla foce. Pote- pluralità e l'incertezza e la comples- piombo che va a perdersi chissà do- qui il libro di Magris si chiude, con mila pagine dal titolo La navigazione va essere il Rodano o il Reno, il Don sità della propria origine ed identità. ve... La pompa e le glorie di un sì la citazione di una poesia sulla morte e la fluitazione del Danubio superiore. il Po il Tevere o il rio delle Amazzo- Ci si muove in terre urto di stirpi glorioso fiume sgorgano da scaturi- di Biagio Marin, la dove dice che il Ma, ad un certo punto, quando co- ni. Ma c'è fiume e fiume, e soprattut- poi confuse e mescolate nel tempo, gini inconoscibili, sfuggenti, im- rimescolarsi è anche un congiungersi mincia ad interessarsi del lessico dei to c'è viaggiatore e viaggiatore. Se il per luoghi che hanno permesso le prendibili. Come voler portare ordi- con il "mar grande". battellieri, capisce che la vita non è fiume si chiama Danubio e chi viag- catalogabile. Meglio guardare i bar- gia lungo le sue rive è un illustre caioli cosa fanno mentre gridano e germanista (Claudio Magris appun- impararne la lingua senza dover to), l'uomo e lo studioso non posso- aprire ogni momento un vocabola- no che rendersi interamente ricono- quello che volevi e non hai intenzione di comin- rio. Il nostro meticoloso ingegnere scibili nella peripezia intellettuale ciare adesso, vero? Sempre promosso, ragazze a concluderà i tre ponderosissimi tomi per luoghi e strade che sono state per costante presenza femminile; licenziamento, rinunciando alla compilazione del l'autore prima libro, ricerca, ed ora, piovere, premi, lavori prestigiosi — ti casca tut- ma costante abbondanza di soldi; lutto familia- to in grembo, eh? Non devi nemmeno fare lo lessico. Soltanto ascoltando le voci ritrovati nella dimensione familiare sulle rive del fiume potrà afferrare la e quotidiana del viaggio, diventano re, con morte della madre, e relativo romanzo sforzo di andartele a cercare, queste cose. Così psicoanalitico; epifania finale, addirittura con parola dei battellieri nel suo irripeti- come un suo ritratto, pagine a sua immagino che sia facile dar tutto per sconta- bile sapore e colore. immagine e somiglianza. Cosicché il "sapore del pane " che riconcilia con la figura to...". materna. Lungo il Danubio naturalmente si l'eventuale Bedaecker coltissimo si Come si vede dalle citazioni, sul piano tec- muove col suo peso professorale il tramuta in uno struggente romanzo- Anche le varianti sono collaudate, quelle nico, l'unica originalità è data dalla scelta, in- Magris uomo di grande cultura e let- saggio, dove Vienna ad esempio (se- culturali non sono certo fatte per spiazzare nes- frequente, della seconda persona al posto della ture. Ma qui ha abbandonato il zione centrale del libro), ai cui scrit- suno: si va da "Qualche titolo a caso basta, a prima che ci si sarebbe aspettata, così da allonta- "genere" saggio scientifico ed è pas- tori Magris ha dedicato saggi ben no- indurre in te uno stato di vertigine: Mentre nare l'ansito autobiografica in una parvenza sate alla narrativa: forse soltanto ti, diventa in questo Danubio il luo- morivo, Sotto il vulcano, Essere e tempo, An- così poteva trovare compimento go dov'egli ritrova se stesso, la pro- d'oggettività nouvezu-romanzesca. Per il resto, na Karenina, I fratelli Karamazov. Devi aver la cosa migliore del romanzo è la citazione he- quel suo modo di scrivere saggi, sem- pria identità, il noto e il familiare, pre attentissimi e ricchi, ma stesi con avuto una gioventù ambiziosa..."a un "Volevi mingwayana d'apertura: "Come hai fatto ad l'incanto delle cose nel loro esistere la malinconia di chi sentiva di dove- più immediato. L'intero libro è gio- essere Dylan Thomas senza la pancia, F. Scott andare in rovina?" chiese Bill. "In due modi", Fitzgerald senza l'esaurimento nervoso...». Lo re nel saggio infilzare e disseccare cato però non sulla felicità del ri-co- rispose Mike, "gradatamente prima, e poi di quella farfalla che invece va fissata noscere, ma sul perenne divario tra stesso avviene per una psicologa sempre in bili- colpo". nell'attimo sfuggente del suo trasco- l'immediato e gli echi, l'evocazione co tra A. Miller, T. Williams e il tormentone su Nel romanzo di Me Inerney di rovina si lorare. Al modo dei saggi suoi, qui del lontano che sta dietro le cose. chi era il più amato dalla mamma: «Non hai Magris fa ampia rassegna di luoghi, L'arte sottile di Magris scrittore mi parla soltanto, ma non si ha la minima idea di mai dovuto fare il minimo sforzo per avere cosa sia. artisti, scrittori. Rapide pagine sono pare stia proprio nel sovrapporre dedicate a Goethe, Lukàcs, Wittgen- continuamente vicino e lontano (un stein. C'è la casa di Joseph Roth esempio qualsiasi: "...siamo a Mo- ("grigia, in uno squallore di perife- hàcs. L'antico campo di battaglia, sul ria; le scale sono buie... abitando in quale nel 1526 il regno ungherese questa casa non era difficile diventa- travolto dai turchi fu cancellato per re uno specialista in malinconia"), la secoli, è una falange di pannocchie e sede centrale dell'IBM un tempo girasoli") con alto tasso di consape- c iC luogo dove Johan Strauss eseguì per volezza di "assenze" sottese che sono V rO E la prima volta Sul bel Danubio blu, e momenti di una serie ininterrotta di c'è la casa dove è morto Beethoven, metamorfosi. Magris non è lo stori- il castello dove ha abdicato l'ultimo co della letteratura in viaggio, che ci imperatore, Carlo I, quello che i trie- dice quel che c'è storicamente dietro stini chiamavano Carlo Piria, ossia le cose. La Storia illumina, spiega, imbuto, per via del gran bere; e poi, colloca in un ordine, connette ad sui confini dell'Austria, Einsenstad, una legge che stringe in unità più la città di Haydn, artista la cui vita profonda le apparenze e le manife- ed opere appaiono come una delle stazioni. Magris è affascinato invece ultime espressioni di una totalità in- da quanto la storia ha raccolto e poi tatta, come un canto armonioso. E disperso in errabonda provvisorietà. in Bulgaria c'è la casa a tre piani che Fugace come l'acqua di un fiume, era la ditta del nonno di Canetti, ora Danubio è un elogio della fugacità: negozio di mobili... Tramontano, ri- un viaggio che muove tra oggetti che vivono le cose e gli uomini, i grandi mutano e perdono di continuo la e gli umili. Dopo la visita allo studio propria identità. Dietro le cose ci di Freud Magris passa a descrivere la stanno sempre altre cose, e spiegarle, insolita mattina trascorsa nel cimite- descriverle, sondare, non significa ro centrale di Vienna: in virtù dei cavarne la "ragione" che permette di suoi libri sulla Mitteleuropa asburgi- accantonare o dimenticare il compo- ca il municipio di Vienna gli ha con- sito, il fluttuante, il disguido, l'ecce- cesso la speciale autorizzazione di zione. Il libro di Magris, più che di più intense contraddizioni: lungo il ne, trovare connessioni e leggi, defi- Ma Danubio è libro interamente starsene accovacciato accanto al cac- viaggio è un saggio sul plurale, sul Danubio c'è la Vienna che ha espres- nizioni e catalogazioni allo sprizzare dedicato alla vita. Magris vuol nar- ciatore con fucile e cartucce che con metamorfico: la civiltà tedesca tra- so le sue "allegrie di naufragi", ed è della vita? Inconoscibile la sorgente; rarci in questo suo romanzo-saggio la bonaria tranquillità del giardiniere scinata in lunga odissea verso orien- stata luogo di naufraghi, ci sono gli inconoscibile, nel libro, anche la fo- che la grandezza e la pienezza del ripulisce quel campo santo dalle le- te, terre e luoghi che non sono più scrittori che hanno mascherato nel- ce. Il grande fiume finisce nel mare significato del vivere non la si ritro- pri che brucano i fiori delle tombe. Occidente e ancora non sono Orien- l'ironia uno scetticismo totale nei grande: attraverso un grande impre- va tanto nel notorio ed eclatante, ma Poi, la visita al cimitero dei Senzano- te. confronti dell'universale e dei siste- cisabile delta o un ben precisato ca- si annida nel meno noto, nelle picco- me, dove vengono sepolti i cadaveri Lungo il Danubio s'incontrano e mi di valori, e accanto quegli altri nalizzato canale? Danubio è un in- le cose, nei gesti e nel dettaglio appa- raccolti nel Danubio; e ancora altri si scontrano genti diverse. Il Danu- che hanno ragionato per categorie terrogativo protratto: sulla vita, sul rentemente insignificante. E eccezio- cimiteri, i cimiteri privi di tristezza, bio non è il Reno custode mitico forti, inquadrato il mondo in siste- nascere, sull'essere e sul finire. Tro- nale tanto il rivoletto dietro casa co- 1 cimiteri sulla strada che si allargano della purezza della stirpe. È il fiume ma, cercato di portar ordine e trova- vo grandiose le pagine finali sul del- me un'ansa del Danubio maestoso. di Vienna, di Budapest e Belgrado, il nell'erba del prato e giungono sulle to che tutto è connesso, instaurato ta, lo sbocco nel mar Nero: qui l'au- Entrambe sono acque che non cela- soglie di casa: Magris l'incontra ver- fiume dell'antica Dacia, che ha rac- fermi valori, negata la spontaneità tore, sprovvisto ormai della cultura no, come un mare i suoi abissi: scor- chiuso infine l'Austria asburgica co- so il confine polacco, collocati sem- immediata, decretandone l'inauten- citabile che prima lo aveva sorretto e rono via tranquille e terse, ma pro- plicemente accanto alla quotidianità me l'anello dell'Oceano il mondo ticità e dandole significato soltanto guidato come bussola sensibilissima, prio nella loro lieve increspatura di antico. E fluito attraverso la koiné anziché in una sezione appartata e là dove s'incanalava nella disciplina dà il meglio di sé, in quel suo chie- superficie sono così simili alla vita rimossa. plurima e sovranazionale di una mit- di una forma. Penso in questo caso dersi, dopo tanta cultura e luoghi e dell' uomo, il cui apparire e manife- Danubio non è un libro da consu- teleuropa tedesco-magiara-slava- alle pagine di Magris dedicate a nomi e fatti della storia lontana e starsi è in definitiva più insondabile marsi in un week-end. La struttura ebraico-romana. Il senso del fluire e Lukàcs accostate a quell'altre su luo- vicina citati e commentati, in quel di fondali e caverne e intricate oscu- di superficie è quella piacevole del della fugacità del vivere è colto da ghi e uomini che hanno espresso chiedersi là sul delta che cos'è que- rità di un mare. Magris è scrittore viaggio, descrizioni brevi, incontri Magris appunto nel viaggio per terre l'opposto: la spontaneità, l'informe, st'incessante finire, questo finire che più fluviale che marino. È impareg- curiosi, ma la struttura profonda percorse nei secoli da migrazioni di la vitalità, l'anarchia, accanto ai ri- non ha fine, il non esistere di un "io giabile descrittore dello scorrere, del scalfisce e perfora la neutralità del popoli che hanno devastato, civiliz- tuali della forma e dell'ordine, del- finisco", ma di un verbo soltanto al- fluire della vita, dei suoi incanti, tra resoconto con buchi strappi e spiffe- zato, rimescolato. Capisco perché l'unità armoniosa. l'infinito presente. Non è avvertibile sublime e naturalezza. Lo affascina ri dai quali arrivano continui sussur- tra le pagine più intense del libro Stirpi diverse, e un libro, dicevo, il punto preciso del dissolvimento, più la gentilezza, il tacito infinito ri di trascendenza, riflessi dell'infini- spicchino quelle dedicate alla Panno- sulle metamorfosi e sul divenire. Ma tra fiume delta e mare. Nel delta la dell'esistenza che l'insondabile e ca- to. nia, la pianura croato-magiara, impa- Danubio è ancora, come Lontano da polvere delle ampie pianure diventa vernosa oscurità della psiche. Danu- stata dì polvere, di paludi, di foglie dove da quando, un poema sulla lon- man mano sabbia, la terra è già duna, bio è un libro colmo di quei piccoli N 2 l'INDlCE Pa8 14

••DEI LIBRI DEL MESEÌH! sotto il titolo Pagine postume pubbli- Musil, percorsi cate in vita (insieme a testi notevol- mente posteriori, diversi e disugua- li). La carta moschicida è certamente di Enrico De Angelis il più celebre fra questi; ma altri, compresi o no fra quelle Pagine (e ROBERT Musn, Romanzi brevi, mettere insieme di arti costruttive, comunque presenti nel volume ei- novelle e aforismi, introd. di Ce- proponendosi di gravare al massimo naudiano di cui stiamo parlando) sare Cases, Einaudi, Torino ogni minimo passo e teorizzando a meritano pari attenzione. Questa li- lungo intorno al lavoro che veniva 1986, trad. dal tedesco di Anita nea durò infatti più di una decina facendo. Dunque quelle novelle of- d'anni; a essa si può attribuire anche Rho e Roberto Olmi, pp. 768, frono il campo a esercizi accademici quella Locanda ai periferia che secon- Lit. 42.000. potenzialmente inesauribili (devo do uno dei primi progetti doveva co- confessare che anch'io, insieme con i stituire il capitolo iniziale di quel Nella nuova collana Biblioteca del- miei allievi, ne ho preparato uno che che poi diventò L'uomo senza quali- l'Orsa la casa editrice Einaudi pub- verrà pubblicato entro l'anno). Più tà; vi appartengono anche Gli asseta- blica numerosi testi di Musil. Due difficile è stabilire che cosa possa tro- ti e Storia di antropofagi (tutti testi terzi di essi (le prime 500 pagine del- varvi il lettore che non debba legger- pubblicati o scritti negli anni venti). l'abbondante ed elegante volume) le per dovere o per professione. Ci Ma già L'autunno più nebbioso di Oc- erano già noti al lettore italiano; gli altri (le ultime 250 pagine) vengono vita e la morte, esemplificata nel fio- tradotti per la prima volta. Una bella rire e restar soffocato di un cespuglio e chiara introduzione di Cesare Ca- o nelle disavventure amorose di un ses guida per mano il lettore da un gatto —; di abbozzi per un'autobio- testo all'altro; una nota ai testi infor- Quello che è necessario al romanzo grafia che si protende a storia univer- ma sulle circostanze di composizio- sale; di progettazioni ineseguibili e ne e prima pubblicazione. tanto più grandiose e affascinanti per Sono testi disparati per livello e di Luisa Villa un confluire e defluire di tutto lo per atteggiamento dell'autore; e l'a- scrivibile in una circolare creazione verli tutti insieme permette di fare MARY MCCARTHY, Il romanzo e le idee, Sel- l'uomo dominato da un'idea: e qui c'è davvero che comprenda romanzo, aforismi, alcune considerazioni sulla storia lerio 1985, ed. orig. 1981, trad. dall'inglese di solo l'imbarazzo della scelta, da Don Chisciotte saggi e autobiografia. spirituale di Musil, con l'evidenza Sandra Gorresio, pp. 97, Lit. 10.000. a Emma Bovary, per non parlare di tutti i Questa utopia finale può metterci che la cronologia comporta. Da una grandi eroi ottocenteschi ossessionati dall'idea sulla strada per considerare global- parte infatti sono qui raccolte delle mente tutto il volume einaudiano al La tesi di Mary McCarthy, romanziera e di Napoleone, da Lucien de Rubemprè a realizzazioni certe, che possono e confronto del grande assente: del- debbono essere considerate di per sé, pubblicista americzna, è abbastanza semplice: Raskolnikov. E, alla fine di questo excursus, la l'Uomo senza qualità. Questo cita la nel loro valore e nella loro fisiono- in area anglosassone, grava — a partire dalla conclusione dell'autrice è altrettanto semplice: narrazione obiettiva (comincia addi- mia (ciò vale anche per alcuni testi fine dell'Ottocento — un vero e proprio inter- il romanzo non solo è sempre stato largamente rittura con un bollettino meteorolo- frammentari o incompiuti, i quali detto sul romanzo di idee. Da James in poi, il pieno di idee, ma può e deve ancora esserlo. gico, secondo un vezzo diffuso nella non meno certamente si lasciano ri- romanziere pare non possa far entrare le idee Già in base a quanto detto fin qui, risulterà cultura mitteleuropea), ma per conoscere per quel che intendevano nel romanzo, pena l'accusa di inartisticità. Fon- chiaro come non sia facile trovare il tono giusto schernirla; cita la storia naturalistica essere e per quel che valgono: mol- datore, e "maestro"per eccellenza, del romanzo con cui trattare questo lavoro della McCarthy. (attraverso le avventure di Rachel e to); dall'altra però quegli stessi testi d'arte, James ha esiliato dall'area della rappre- Soliman) ma per abbandonarla; ab- possono essere visti nel loro dinami- Se il problema del rapporto tra le idee e la forma sentazione non solo la bruta materialità dei bozza la costruzione di trattati (di smo, e allora quel che si offre prima- romanzesca è grosso e stimolante, e certamente psicologia o di femminismo) ma per fatti (la descrizione fisica di luoghi e personaggi, riamente alla considerazione è il suc- ambizioso come oggetto di riflessione, il caratte- non farne nulla; vuole il particolare cedersi delle varie vie imboccate da l'azione, l'inventario) ma anche l'iaea (la rifles- re non solo contingente dell'intervento (si tratta ultragravato (come in Incontri) ma Musil e poi abbandonate. sione morale, estetica, politica o religiosa, del- di quattro conferenze tenute presso l'University per disperderlo, non per ricavarne Il volume si apre con I turbamenti l'autore onnisciente e anche dei personaggi). Ne College di Londra del 1980), ma, soprattutto, conseguenze metafisiche; cita il sim- del giovane Torless; prima opera è venuto fuori un romanzo "anestetizzato", di dimesso (il tono, appunto, da conversazione, bolismo, ma all'incontrano, capo- pubblicata dall'autore (nel 1906) e impalpabili atmosfere e di eterei personaggi, che con molte annotazioni buttate lì e non appro- volgendone i temi uno per uno. So- chissà per quanti di noi prima lettura nessuno è stato davvero in grado di continuare, fondite, la sua struttura 'panoramica', l'assenza prattutto nel primo volume, noto- di opere musiliane. Romanzo di me- ma che tuttavia costituisce, ancora oggi, una assoluta di un qualche confronto con i grandi riamente il più ironico, il romanzo diazione fra simbolismo e naturali- sembra riepilogare una serie di tenta- sorta di modello ideale. Contro questo modello, teorici del romanzo — Bachtin, ad esempio, per smo, il Torless affronta un tema es- la McCarthy muove alla riabilitazione del ro- tivi abbandonati: il confronto con la il quale il nodo che lega l'idea e la "parola raccolta di cui stiamo parlando può senziale del primo (la conoscenza di manzo in cui le idee, in un modo o nell'altro, una seconda realtà) per impostarne romanzesca" è davvero cruciale) sembra poi suggerire quanto di autobiografico la soluzione in spirito nietzscheano, giocano invece un ruolo chiave. E poiché le idee rendere poco appropriata, se non addirittura c'era in ciò. Se la si guarda dal punto accentuando la dimensione produtti- sono poi sempre state il sale della narrativa, il spropositata, una sua valutazione a livello teo- di vista del romanzo maggiore, essa va del conoscere e prendendo cauta- suo discorso può vagare liberamente tra i gran- rico. Quanto alla conclusione del discorso (col ci si presenta dunque come un com- mente ma chiaramente le distanze di romanzieri del passato alla ricerca di illustri generico appello alla tolleranza verso il roman- plesso di frammenti e di percorsi in- dalla dimensione metafisica del sim- esempi: si passa così dal romanzo propriamente zo di idee), è talmente poco significativa (persi- terrotti. Non certo per mancanza di bolismo. Un romanzo importante e di idee, tipo La montagna incantata di Mann, no James a suo tempo si schierò in favore della esiti artistici, ma forse perché quegli valido, che imposta molti problemi, a quello "missionario", e cioè propugnatore di libertà del romanzo) da non poter davvero reg- esiti mancavano della globalità che l'attenzione nei confronti dei quali invece veniva pretesa dalla progetta- un'idea, come quello di Law- rence, col suo cre- gere una contestazione. risulterà poi costante in Musil; ma do della verità della carne e del sangue. C'è, poi, zione utopica. Ed è tale progettazio- quanto sarà diverso il modo di af- Così, vien fatto di chiedersi che senso abbia ne che a sua volta riduce tutti gli esiti frontarli (e anche di impostarli) nel- il romanzo in cui l'idea si incarna nel destino (o voglia avere) questa traduzione italiana di a frammenti. Prendendo Musil sul ì'Uomo senza qualità\ del protagonista inconsapevole (il Jean Valjean serio e alla lettera, mi chiedo se non Con svolta improvvisa, Musil en- dei Miserabili, inseguito dall'idea della verità), sia qui il nerbo di quanto ha da dirci. tra invece appieno in area simbolista e quello in cui il personaggio è propriamente Il suo romanzo voleva essere (sono pubblicando nel 1911 due novelle (Il sue parole) "un padroneggiamento compimento dell'amore e La tentazio- spirituale dei problemi del nostro ne della silenziosa Veronica) sotto il tempo". Con un tratto positivistico, titolo complessivo di Incontri (tale è l'autore si diede anche a un montag- la traduzione che qui si seguita a pre- gio enciclopedico di vari saperi, il ferire di Vereinigungen; ma Unioni sono alcune belle pagine che restano chigrigi (la data presunta della cui tri- prattutto i deprecabili Aforismi — che rende datati certi capitoli e certe sarebbe jaiù appropriato). Musil si nella memoria; ma al di là di quelle plice stesura è il 1908) presenta bre- sono pressoché illeggibili; espressio- situazioni. Ma l'utopia finale dice tormento nella composizione di non esito a dire che si tratta di due vi, penetranti descrizioni particolari ni di umor nero, essi stanno li a testi- forse di più sull'atteggiamento da as- queste novelle e i primi abbozzi e novelle fallite, qua e là perfino un in questa prospettiva. moniare quale svuotamento abbia si- sumere nei confronti del mondo e stesure sembravano portare in tut- po' ridicole. Musil non tentò più A tale linea Musil arrivò presumi- gnificato per l'autore il lavoro al ro- suggerisce forse quella sintesi e quel- t'altra direzione da quello che poi fu quella via e periodicamente rifletté bilmente sviluppando tutta una serie manzo maggiore e come i tentativi la costruzione sulla cui formulazio- il risultato. Ma nel 1910, quando il su tale abbandono, dando risposte di suggestioni, prevalenti fra le quali di proseguirlo ne abbiano prosciuga- ne romanzesca Musil si tormentò in- lavoro era a un punto morto, usciro- sempre diverse negli anni, ma co- restarono quelle avute da Peter Al- to le ultime forze. Molto probabil- vano: suggerisce cioè un atteggia- no 7 quaderni di Malte Laurids Brìgge munque sempre tali da segnare il di- tenberg; queste anzi ancora a distan- mente ci sono stati anche problemi mento che considera il mondo come di Rilke e Musil ne venne, più che stacco tra quei tentativi e il successi- za — nelle due Lettere di Susanne del di salute: non dimentichiamo che circolare compenetrarsi ironico di impressionato, condizionato: so- vo lavoro all'Uomo senza qualità, 1925 e in quella di Musil a una signo- Musil è morto a sessantadue anni ma realizzazioni singole, in lotta le une prattutto Il compimento dell'amore è che divenne anche per lui l'obbliga- rina sconosciuta del 1930 — trovava- che nelle fotografie degli ultimi tem- con le altre e tutte pronte a vanificar- una specie di estremizzazione del to termine di paragone. no lo spazio per accamparsi sostan- pi appare molto più vecchio della si le une a favore delle altre. Inesegui- Malte. Quella conoscenza di mondi Intanto si veniva sviluppando una zialmente da sole. Ma quelle che in sua età. bile, forse in certe condizioni anche speciali, che nel Torless non riusciva, linea ancora diversa (e siamo a tre), Altenberg erano contemplazioni un Per rendere giustizia a Musil però paralizzante. E grandioso. qui riesce (o almeno lo si asserisce); seguendo la quale Musil scrisse alcu- po' malinconiche e un po' speranzo- occorre aggiungere che gli ultimi te- quel dio con cui Malte non riusciva ne delle sue cose più belle, che posso- se dei momenti deboli e non matura- sti non andrebbero letti di per sé ma a mettersi in contatto, qui viene ad- no far pensare a Kafka (di cui fra bili della vita, nel Musil più autono- alla luce di quel lavorio tra utopico e dirittura toccato con mano. Sono in l'altro nel 1914 Musil recensì le pri- mo diventavano rarefazioni di trage- progettuale che è consegnato ai dia- verità novelle molto singolari. Non me pubblicazioni, apparse l'anno die. ri; fu in questa sede privata (e nell'al- hanno mai avuto successo di pubbli- precedente): è una specie di fantasti- Il lettore potrà notare che di pun- tra, altrettanto privata, dell'ulteriore co, ma hanno dato luogo a tutta una co visto nel quotidiano, di contem- to in bianco, a partire dal 1930, data lavoro al romanzo) che l'ultimo Mu- fioritura di dissertazioni e di pigno- plazione allucinatoria di particolari di pubblicazione del primo volume sil diede il meglio di sé. E questa lissime indagini sulla simbologia be- comuni e consueti. Alcuni fra i più dell'Uomo senza qualità, la forza sarebbe l'ultima fase ricostruibile: stiale, sull'uso del discorso indiretto, straordinari di questi testi Musil li creativa di Musil viene meno per fatta di descrizioni obiettive di parti- sulla descrizione meteorologica e via scrisse nel 1913, dunque poco dopo qualunque altra produzione pubbli- colari quotidiani — distaccate quan- dicendo. Non senza ragione: Musil Incontri, li pubblicò su riviste e li ca; gli ultimi testi qui raccolti — già to un bollettino meteorologico ep- vi profuse tutto quel che riuscì a raccolse infine in volume nel 1935 alcuni delle Pagine postume ma so- pure affaccendate con la lotta fra la IN. 2 pag. 151

proposta interpretativa destinata a suscitare una discussione feconda e Il Salvagente non pacifica. Essa implica, necessa- riamente, una precisazione ulteriore riguardo al tipo di dialettica riscon- trabile in Bachtin. Il concetto bachti- La lunga stagione di Michail Bachtin niano di ambivalenza come compre- senza dei contrari propone, secondo Pasero, una relazione di tipo asim- di Antonio Melis metrico tra gli stessi. Saggi su Bachtin, a cura di Nicolò quasi allo stesso livello della lingua psicologizzante, nascostamente in- ra popolare si inserisce in questo di- L'ultimo contributo citato, come Pasero, "L'Immagine Riflessa", materna. Una particolare attenzione fluenzato dalla teologia. Viene anti- segno. Bachtin, secondo Giinter, del resto la maggior parte di quelli Genova, a. VII, n. 1/2, gennaio- viene rivolta al trapasso a livello let- cipato anche un capitolo particolar- contrappone alla nozione burocrati- inseriti nel fascicolo, na il merito di dicembre 1984, pp. 434, L. terario degli stili familiari. Esso av- mente interessante del libro dedicato ca di popolo imperante nell'era stali- richiamare con forza il contesto cul- 25.000. viene nelle epoche in cui ci si pone da Tzvetan Todorov al principio niana il suo concetto di popolo co- turale in cui l'opera di Bachtin si è come compito la distruzione delle dialogico in Bachtin. In esso si af- me portatore della continuità cultu- venuta elaborando, spesso disinvol- immagini tradizionali del mondo. fronta il problema della collocazio- rale. La rappresentazione negativa tamente dimenticato dagli esegeti Quando, qualche anno fa, esplose Un altro motivo importante di que- ne del critico di fronte al testo lette- del romanzo monologico, secondo improvvisati. Diradata la nebbia del il "caso Bachtin" nella cultura italia- sto saggio, per altro legato ai temi di rario. Sottolinea che Bachtin assegna questa prospettiva, ha come punto bachtinismo à la page, questa densa e na, ci fu il legittimo sospetto che sostanziosa raccolta di saggi può rap- questo recupero fosse un osso duro presentare la base per una seconda per le tendenze annessionistiche tipo più durevole stagione bachtiniana "usa e getta", pure fortemente pre- nella nostra cultura. senti. La storia stessa della fortuna rismo delle astrazioni. Anche su questo sarebbe italiana del teorico sovietico è abba- stato d'accordo il bistrattato James, che infatti stanza eloquente a questo proposito. un testo critico francamente poco interessante, e avrebbe voluto bandire le idee dal romanzo Nel 1968 era uscita presso Einaudi la in fondo già vecchio persino per quel pubblico proprio perché i suoi grandi protagonisti li vole- L'ARGONAUTA traduzione della monografia su Do- inglese al quale era originariamente rivolto, e va assolutamente individuali, non irrigiditi nel stoevskij, in cui si trovavano i cardi- del quale, in verità, non fa che confermare il tipo e nel pregiudizio. Certo, la McCarthy, che ni della teoria bachtiniana. Eppure quel libro quasi non uscì dall'ambito noto pregiudizio antiintellettualistico. Sì, per- aveva incominciato su un tono abbastanza di- degli specialisti di letteratura russa, e ché, paradossalmente, il discorso della McCar- verso, alla fine si ricorda che la faccenda non è ben pochi si accorsero della portata thy finisce per mostrare come le idee siano neces- poi così "semfli-ce" (93). Ma siamo alla terz'ulti- complessiva di quella proposta. sarie al romanzo per giocarvi, assai spesso, il ma pagina, e troppo tardi per i ripensamenti, e Dopo una prima circolazione del- ruolo dei 'cattivi', i "demoni"che irrigidiscono, quindi, per concludere con coerenza, si invoca- le idee espresse nel libro su Rabelais, dominano, prevaricano, la ricca ed irriducibile no ecumenismo, buon senso e "strategie di emer- Nikolaj Leskov attraverso la traduzione in francese e pienezza della vita. Così, contro la violenza genza " (in fondo, perché non scrivere anche oggi UN FANTASMA in inglese e attraverso le anticipazio-' semplificante delle idee si schiera sempre il ro- dei romanzi di idee? magari ambientati nel ni in italiano, il boom vero e proprio manzo, "nemico giurato" "della facoltà menta- passato, o nel terzo mondo, o camuffati in for- NEL CASTELLO si registra con l'edizione quasi con- le che è continuamente attiva nel formulare ma saggistica?) "per disarmare e disorientare i DEGLI INGEGNERI temporanea, nel 1979, della raccolta idee, leggi, generalizzazioni."(93). L'alleanza critici e gli insegnanti di letteratura i quali, di saggi Estetica e romanzo e, appun- pp. XIII - 90 L. 12.000 to, della monografia rabelaisiana. tra "la soffitta del lavoro intellettuale" e "il come sempre, sono i principali nemici del letto- Pochi anni prima erano stati tradotti seminterrato delle fatiche domestiche" — tra le re" (97). L'attacco ai pedanti di professione è i saggi apparsi sotto altri nomi, che idee e i fatti esiliati dal romanzo jamesiano — ancora di sicuro effetto in Inghilterra, forse per- contribuiranno ad alimentare la di- da cui parte il discorso della McCarthy lascia, sino per un pubblico di accademici. Però, come L'AVARO scussione problematica su Bachtin. alla fine, spazio allo scontato conflitto tra l'a- stratagemma è vecchiotto. Chissà se funziona Sono stati, questi anni recenti, an- narchia dell'individualità empirica e il totalita- anche da noi? pp. 108 L. 12.000 che quelli del bachtinismo dilagante, fino al fastidio, attraverso la banaliz- COLLANA DI LETTERATURA Diretta da U. Pannunzio e M. Rosolini zazione dei concetti di "carnevale- Distribuzione: sco" e "dialogicità". Tuttavia, come Consorzio Distrib. Associati (BO) dicevo, si avvertiva anche allora la Piazzale dei Bonificatori, 3 presenza di un nucleo insieme com- LATINA - Tel. 0773/483996 patto e aperto, in grado di superare l'effimero di una moda. Ricondurrei questa situazione di durata soprat- tutto a due fattori. Il primo, appa- rentemente banale, rappresenta in MII^UIMU realtà un elemento di grande rilievo nel clima di questi anni. Bachtin ri- ZL ASTROLABIO proponeva una figura di grande let- tore di testi, delle più diverse epoche Zhir fyajr 4 ed aree culturali, per intenderci alla Tlm Philip Barker Spitzer o alla Auerbach, in un mo- mento di ipertrofia critica e metacri- L'USO DELLA METAFORA tica spinta fino ai limiti dell'assurdo. IN PSICOTERAPIA Il secondo aspetto era il forte respiro Come guarire un paziente teorico, e specificamente filosofico, senza parlare mai che si coglieva nelle pagine bachti- dei suoi problemi. niane. Anche questa dimensione ap- • pariva controcorrente rispetto alle tendenze antideologiche e antifiloso- Frank McGillion fiche di una critica sempre più com- piaciuta del proprio tecnicismo. L'APERTURA L'importante fascicolo della rivi- DEL TERZO OCCHIO sta genovese "L'Immagine Riflessa", fondo dell'autore, è l'accento posto all'atteggiamento empatico, di iden- di riferimento proprio il monologi- Le ultime ricerche che Nicolò Pasero ha curato con il sul variare della figura del destinata- tificazione con il testo, solo un ruolo smo del realismo socialista. sulla ghiandola pineale titolo Saggi su Bachtin, compie fin rio nelle diverse epoche. preparatorio. L'aspetto essenziale ri- L'opposizione cifrata di Bachtin e la sua sensibilità dalla presentazione una precisa scel- Non è possibile, purtroppo, ren- mane l'alterità del testo stesso, che alla temperie stalinista viene soste- ai fenomeni astronomici. ta di campo. Assume come asse por- dere conto di tutti i contributi riuni- spiega il carattere infinito dell'inter- nuta anche da Terry Eagleton, che tante proprio il Bachtin "ideologico" ti nella rivista. Alcuni di essi presen- pretazione. propone un parallelo tra Bachtin e trascurato dalle letture riduttive che tano un carattere prevalentemente Altri saggi, nati spesso come rela- Brecht nella valorizzazione del co- Jay Haley hanno prevalso nel recente passato. documentario. E il caso, per esem- zioni presentate a diversi convegni mico. Al tempo stesso segnala la di- CONVERSAZIONI La prospettiva di lettura dei saggi pio, dell'articolo di Clive Thomson, internazionali, analizzano il rappor- stanza dal marxismo "apocalittico" raccolti nella rivista viene indicata che riporta in appendice un utile to di Bachtin con alcune figure cen- di Walter Benjamin. CON MILTON ERICKSON nella nozione di extralocalità, come quadro sinottico delle traduzioni ba- trali della cultura contemporanea. Nell'impossibilità materiale di de- Haley, Weakland e Bateson viene interpretato il termine russo chtiane nelle diverse lingue. Seguen- Marc Angenot, ad esempio, esamina dicare sia pure un rapido accenno a vnenachodimost'. Ricavato da Ba- interrogano il mitico ipnotista do un asse tematico, il saggio forni- la netta contrapposizione di Bachtin ciascuno degli articoli, voglio limi- e terapeuta americano. chtin, questo concetto si trasforma sce inoltre un'analisi comparata del- alla linguistica saussuriana. Wladi- tarmi a citarne almeno altri due. Il • in una proposta di approccio a Ba- la ricezione dell'opera bachtiniana mir Krysinski, sempre a proposito primo è dovuto ad Augusto Ponzio, chtin stesso. Diventa un'indicazione nelle diverse aree culturali. Per l'Ita- degli scritti linguistici di Bachtin, uno degli studiosi che più hanno William J. Reid per un uso di Bachtin capace di sot- lia un lavoro analogo viene condotto esprime forti dubbi sulla loro attri- contribuito alla diffusione della pro- trarsi all'inserzione entro schemi dall' accurata bibliografia di Massi- buzione, a causa del panideologismo blematica bachtiniana in Italia. Esso TERAPIA precostituiti. mo Bonafin, alla fine del fascicolo, che contrasta profondamente con il contiene un serrato confronto tra DELLA FAMIGLIA Il fascicolo si apre con una primi- che offre anche dei riassunti sintetici dialogismo propugnato dallo stesso Bachtin da una parte, Blanchot e E SERVIZIO SOCIALE zia, anticipando uno scritto di Ba- degli articoli elencati. autore. Lévinas dall'altra, incentrato sul Un'analisi indispensabile chtin, Il problema dei generi del di- Altri scritti sono la traduzione di Una lettura particolarmente sug- grande tema dell'alterità. Il secondo scorso, che apparirà nel volume di lavori finora noti solo a un pubblico gestiva è quella proposta da Hans per gli operatori e opera del curatore del fascicolo, di entrambi i campi. saggi dell'autore da tempo annuncia- ristretto. Troviamo per esempio la Giinter, che vede nella teoria bachti- Nicolò Pasero, e rappresenta una to presso Einaudi. In questo scritto prefazione di Julia Kristeva alla tra- niana del romanzo una chiara allu- sorta di inveramento delle sue pre- emerge soprattutto il richiamo alla duzione francese (1970) del libro ba- sione polemica al realismo socialista. messe. Pasero sottolinea la presenza "naturalità" dei generi del discorso. chtiniano su Dostoevskij, dove l'au- L'introduzione delle categorie con- in Bachtin di una categoria marxiana Essi ci sono dati, secondo Bachtin, trice rileva la presenza di un lessico trapposte di cultura ufficiale e cultu- decisiva come la dialettica. È una isnniuiA N 2 RINDICF ~ -

• DEI LIBRI DEL MESE^I

lo scrittore accarezza nel 1897 pre- sull'argomento si è svolto un conve- Dall'almanacco alla mostra sentandolo ai genitori, conti alla ma- gno internazionale i cui atti sono ap- no, come un ottimo investimento parsi nel 1983. Il Pirandello che ne economico. emerge è così singolarmente avulso di Claudio Vicentini Estremamente importante, ma da tutte le conoscenze che si sono per un pubblico più ristretto di spe- accumulate negli ultimi anni. Almanacco Bompiani 1987. sui caratteri della sua prosa) non of- del teatro: proprio queste pagine co- cialisti, è anche la Bibliografia della Più interessanti — e criticamente Omaggio a Pirandello, a cura di fre in complesso materiali davvero stituiscono del resto una delle fonti critica pirandelliana 1962-81 di Cor- molto più aggiornati — sono i tenta- , Bompiani, importanti. principali utilizzate da D'Amico nel rado Donati apparsa nei primi mesi tivi di studiare i testi pirandelliani in Milano 1986, pp. 122 + appendi- Preziosissimo è invece il fascicolo preparare l'edizione critica del pri- dell'anno presso l'editrice La Gine- stretto rapporto con le vicende della monografico dedicato a Pirandello mo volume delle Maschere nude. A stra di Firenze. Il volume, frutto di ce di pp. 102, Lit. 28.000. loro messa in scena, raccolti da Ro- dai "Quaderni della Nuova Antolo- parte ciò l'epistolario offre molti al- una lunga ricerca condotta in Italia e berto Tessari nel fascicolo monogra- gia" (XXVI), in cui Elio Providenti tri motivi di interesse: come una let- all'estero, è introdotto da un ampio fico di "Quaderni di Teatro" (no- LUIGI PIRANDELLO, Epistolario na esemplarmente curato un'ampia tera in cui il giovane Pirandello de- saggio in cui Donati traccia un equi- vembre 1986) intitolato Pirandello familiare giovanile (1886-1898), a selezione dell'epistolario giovanile scrive al padre tutta la lunga vicenda librato bilancio dei lavori apparsi nei tra scrittura e regia. Una decina di cura di Elio Providenti, "Qua- dello scrittore. Sono lettere fonda- del suo primo tormentatissimo fi- due decenni, che hanno visto la com- studiosi ha affrontato la questione da derni della Nuova Antologia", mentali per ricostruire gli inizi della danzamento con una cugina più an- pleta trasformazione dei parametri angolazioni diverse raggiungendo ri- fascicolo XXVI, Le Monnier, Fi- carriera di Pirandello, e in particola- ziana, o l'ambizioso progetto di ac- interpretativi utilizzati dalla critica sultati spesso illuminanti: tra questi renze 1986, pp. 150, Lit. 20.000. re i suoi primi contatti con il mondo quistare la "Nuova Antologia" che pirandelliana. sono le considerazioni di Ròssner sulle regie pirandelliane di Reinhar- dt. CORRADO DONATI, Bibliografia In una direzione analoga si orienta della critica pirandelliana 1962- anche il volume Testo e messa in sce- 1981, La Ginestra, Firenze 1986, na in Pirandello (La Nuova Italia pp. 198, Lit. 20.000. Scientifica) che raccoglie con estre- Da tradurre ma tempestività una parte delle rela- RENATO BARILLI, Pirandello. zioni tenute al convegno organizza- Una rivoluzione culturale, Mur- to in dicembre ad Agrigento dal sia, Milano 1986, pp. 336, Lit. Tutto Pirandello in Francia Centro nazionale di studi pirandel- 25.000. liani. Cinque testi (Il berretto a sona- di Roberto Alonge gli, Sei personaggi in cerca d'autore, Enrico IV, Questa sera si recita a sog- Pirandello tra scrittura e regia, a getto, I giganti della montagna) ven- cura di Roberto Tessari, fascico- LUIGI PIRANDELLO, Théàtre complet, voi. II, mondo effettivamente completa. Vi ritroviamo gono analizzati in riferimento ai lo monografico di "Quaderni di a cura di Paul Renucci e André Bouissy, Gal- infatti non solo i testi delle Maschere Nude ma problemi che pongono nella loro Teatro", numero 34, Vallecchi, limard, Bibliothéque de la Plèiade, 1985, pp. anche certi lavori inseriti nel volume mondado- concreta rappresentazione teatrale. Firenze 1986, Lit. 9.000. 1650, FF 350. riano Saggi, poesie, scritti vari, nonché talune Tra i contributi particolarmente opere rimaste fuori dall'opera omnia, vale a suggestivi emergono il saggio di Franca Angelini sui rapporti di Pi- Testo e messa in scena in Pirandel- Da anni attendiamo tutti di poter leggere il dire 'A vilanza e Cappiddazzu paga tuttu e il lo, Atti del convegno organizza- randello con la regia, gli studi di Ar- teatro pirandelliano se non proprio in un'edi- brevissimo atto unico giovanile Perché? (risco- tidi e Tessari sui Giganti della mon- to dal Centro Nazionale di studi zione critica, almeno in una qualche decente perto soltanto una decina d'anni fa). tagna e l'accuratissima relazione, an- pirandelliani ad Agrigento nel edizione che sia completa di tutti i testi e con le Naturalmente tutti i testi sono in traduzio- cora di Alonge, sulle messe in scena dicembre 1986, La Nuova Italia varianti più significative. Esistono infatti diffe- ne francese, ma si tratta egualmente di uno dei Sei personaggi. Scientifica, Roma 1986, pp. 208, renze notevoli fra la prima edizione di certe strumento di lavoro fondamentale, anche per il Di carattere del tutto particolare, Lit. 22.000. opere e la stesura definitiva. Che non sono sol- lettore italiano, perché ogni testo è seguito da infine, è l'importantissimo volume tanto il frutto dei consueti ripensamenti d'auto- un'ampia nota critica che lo inquadra storica- Pirandello capocomico di Alessandro D'Amico e Alessandro Tinterri pub- ALESSANDRO D'AMICO, ALES- re, tutti interni alle dinamiche fantastiche sog- mente, fa il punto dello stato delle ricerche sul blicato da Sellerio. Il libro è dedicato SANDRO TLNTERRI, Pirandello gettive, ma che si pongono anche, assai suggesti- medesimo, informa con dovizia di particolari capocomico, Sellerio, Palermo alla vicenda che vede Pirandello nel vamente, come il risultato di suggestioni e sug- delle principali messinscene. Non meno utili le 1925, al culmine della sua celebrità 1987, pp. 458 con 250 fotografie gerimenti delle tavole del palcoscenico. Sarà cer- singole annotazioni al testo, preziosissime lad- di autore drammatico, assumere la in bianco e nero e 24 tavole a tamente curioso per un autore come Pirandello, dove suggeriscono confronti con le edizioni ori- direzione di una compagnia teatrale, colori, Lit. 60.000. che ha cominciato teorizzando il rifiuto della ginarie, mettono a fuoco varianti significative, in buona parte finanziata da Musso- scena, sostenendo che la messa in scena è sempre propongono accostamenti con altri testi piran- lini che tende a utilizzarla come pre- Il cinquantenario della morte di uno sciagurato tradimento del testo (esso solo delliani, ecc. stigioso esempio del rinnovamento Pirandello è stato particolarmente godibile nella propria perfetta autosufficienza), Né si tratta infine soltanto di un meritevole culturale italiano promosso dal fasci- ricco di iniziative editoriali. La Bom- ma è certo che la sua scrittura drammaturgica smo. piani ha dedicato allo scrittore l'Al- lavoro filologico. André Bouissy (che ha curato è sempre stata molto sensibile alle proposte dei Come direttore della compagnia manacco letterario 1987, apparso in praticamente da solo il secondo volume, essendo Pirandello cura la messa in scena di teatranti. L'esempio più illustre è dato forse dal- ottobre, affidandolo alla cura di Leo- morto nel frattempo Renucci a pochi mesi dal- una cinquantina di opere. Si tratta di nardo Sciascia. Il volume contiene l'edizione definitiva dei Sei personaggi (del '25) l'uscita del primo volume, nel 1977) ha una testi di altri autori, come Nostra Dea un autentico gioiello da intenditori che accoglie una serie di invenzioni (dialogiche, prepotente e ricca personalità di critico-inter- di Bontempelli, Ciò che più importa perché riporta in appendice la ripro- gestuali, scenografiche) dei Pito loro allestimen- prete, che affianca in maniera assai originale e di Evreinov, Vulcano di Marinetti, duzione anastatica dell'Almanacco to del '23 (che Pirandello andò a vedere a Pari- con feconda sensibilità storico-sociale e raffinata La donna del mare di Ibsen (in tutto letterario del 1938 che raccoglieva penetrazione di gusto psicoanalitico. Sicché poco meno di una trentina), di alcu- un'importante serie di documenti e ne novità pirandelliane presentate testimonianze d'epoca su Pirandel- Tutto questo per dire che va salutato con molte delle notices che corredano i singoli testi pirandelliani finiscono per porsi come veri e appunto in prima assoluta (come la lo. Purtroppo d'interesse assai infe- vero compiacimento l'arrivo del secondo e defi- Sagra del Signore della nave, Diana e riore è la parte nuova della pubblica- nitivo volume del Théàtre complet degli italia- propri micro-saggi, densi di inquietanti inco- la Tuda, La nuova colonia), e infine zione, che nonostante l'acutezza di nisti di Francia che si può vantare, a buon raggiamenti a una lettura più libera e spregiudi- di testi di Pirandello già rappresenta- alcuni contributi (tra cui quello di diritto, di essere veramente la prima edizione al cata del teatro di Pirandello. ti da altre compagnie. , Macchia sul personaggio pirandellia- A questa vicenda quasi del tutto no, di D'Amico sui procedimenti di trascurata dagli studiosi, D'Amico e lavoro dello scrittore e di Grignani Tinterri hanno dedicato un'accura- tissima mostra, costruita in buona L'argomento principale trattato parte con i materiali conservati nei nelle pubblicazioni del 1986 è stato fondi del Museo dell'Attore di Ge- comunque il teatro. Renato Barilli nova, che si è inaugurata a Palermo ha pubblicato presso Mursia Piran- in dicembre. Il libro, preparato per dello. Una rivoluzione culturale in uesta occasione, raccoglie tutta la cui ha raccolto i capitoli che aveva ocumentazione oggi disponibile già dedicato allo scrittore in opere sull'argomento. Si apre con una bre- precedenti, integrandoli con lo stu- ve introduzione di Tinterri, prose- escape dio della produzione teatrale. Pur- gue con una dettagliata cronistoria troppo la scarsità delle informazioni dell'impresa e quindi con l'analisi DI GIAN CARLO BUSSEI di cui sembra disporre Barilli com- particolareggiata di ognuno dei cin- promette seriamente i risultati del quanta spettacoli, dalle notizie sulla - "CI MANCANO LE COMPETENZE NECESSARIE PER RECENSIRLO" (G.G. MIGONE) suo lavoro, che discute ancora il preparazione della messa in scena fi- - "UPOMNEMATA" (P. DE ROSSI) "ritardo" dell'attività drammaturgi- no alle reazioni della critica. Si chiu- ca di Pirandello e il suo "rifiuto" del de con lo studio dei rendiconti eco- - "AUTOCOSTRUZIONE" (G. VATTIMO) teatro senza avere alcun sospetto del- nomici della compagnia e con un'ap- pendice di testimonianze dell'epoca. - "DECOSTRUZIONE" (P. BERTETTO) l'interesse che lega lo scrittore al mondo teatrale fin dagli anni della Si tratta di un volume fondamentale - "FA POLITICA E NESSUNO SE NE ACCORGE" (L'AUTORE) giovinezza; affronta la questione de- che offre materiali rarissimi e illumi- gli inizi dialettali della drammatur- nanti non solo per lo studio della gia pirandelliana trascurando il fon- figura di Pirandello ma anche per la Questo libro distribuito "in silenzio" da FABBRI-BOMPIANI in tutta Italia all'inizio del 1986, damentale epistolario Pirandello- comprensione della vita teatrale ita- sta riscuotendo uno strano successo... FORSE È ORA DI APRIRE LA DISCUSSIONE... Martoglio pubblicato da Sarah Zap- liana negli anni venti. pulla Muscarà nel 1980, e si preoccu- pa di indicare al lettore i non molti CEXPLU studi sul rapporto tra Pirandello e il teatro d'avanguardia dei primi de- cenni del secolo dimenticando che pag. 17 [

de. Anzi, è se mai proprio all'inizio paiono necessarie durante le prove della sua carriera letteraria che lo in scena con quell'attore, "perché ri- L'opera che si muove scrittore è dominato dall'ambizione sulterebbero come volute dall'opera Indicibili di affermarsi sulle scene e di stessa alla prova della sua propria vi- "conquistare", come scrive nel 1887 ta". Negli stessi mesi Ruggeri, che ha LUIGI PIRANDELLO, Maschere spensabile riuscire a fissare con la in una lettera ai genitori riportata da ricevuto II piacere dell'onestà chiede a parole nude, volume I a cura di Alessan- iù accurata documentazione possi- D'Amico, il teatro. L'interesse per il Pirandello di ridurre il primo atto e dro D'Amico, Mondadori, Mila- ile non solo le diverse fasi attraver- mondo della scena sembra assopirsi di aumentare il secondo. Puntual- di Piero Boitani no 1986, pp. 1066, Lit. 42.000. so cui i testi sono passati, ma anche solo più tardi, nel primo decennio mente lo scrittore sposta una scena, il loro preciso rapporto con le parti- del secolo. Ma è soltanto un'appa- e nella nuova situazione drammatur- NORTHROP FRYE, Il grande co- renza. Anche in quegli anni Piran- colari situazioni che hanno sollecita- gica che si viene a creare sostituisce, dice. La Bibbia e la letteratura, Proprio sul finire del 1986, al ter- to i cambiamenti. E a queste esigen- dello segue attentamente le interpre- secondo la convincente ricostruzio- mine del lungo baccanale di manife- ze risponde perfettamente il volume tazioni dannunziane della Duse, si ne fatta da D'Amico, uno dei perso- Torino, Einaudi 1986, ed. orig. stazioni, convegni, celebrazioni e curato da D'Amico, che raccoglie i mostra informatissimo sulle vicende naggi che partecipano al dialogo. 1982, trad. dall'inglese di Gio- commemorazioni che hanno segna- primi dodici testi delle Maschere nu- della Compagnia Stabile Romana, e vanni Rizzoni, pp. VIII-306, Lit. to il cinquantenario della morte di L'opera dunque "si muove" risiste- de scritti tra il 1892 e il 1918. nel 1907, proprio mentre scrive il mando i propri elementi interni in 28.000. Pirandello, è uscito nella collana dei saggio Illustratori, attori e traduttori Meridiani di Mondadori il primo vo- D'Amico non si è limitato a colle- rapporto alle esigenze della destina- zionare tutte le diverse edizioni a in cui argomenta la sua condanna del zione scenica. Ed è così impossibile Cos'è e cosa significa quella disor- lume dell'edizione critica delle Ma- teatro, si impegna a fornire due com- schere nude, la raccolta delle opere stampa dei testi e i copioni d'epoca comprendere la drammaturgia di Pi- dinata accozzaglia di libri (ta biblia) teatrali dello scrittore, curato da che s'apre con l'inizio del mondo e si Alessandro D'Amico con una pre- chiude con la sua fine, che pretende messa di . Si tratta di essere stata direttamente ispirata di un avvenimento culturale di ecce- dall'unico Dio e di dire perciò la ve- zionale importanza. Innanzi tutto rità in ogni sua parola? Che cosa, per il momento in cui avviene, al insomma, è la Bibbia — quella cri- centro del profondo rinnovamento stiana, che ha esercitato un'influenza che gli studi sul teatro di Pirandello determinante sull'immaginazione hanno conosciuto negli ultimi anni, occidentale? E una domanda che in e poi per i procedimenti seguiti da anni recenti la cultura anglosassone, D'Amico nel suo lavoro. particolarmente intrisa in passato In effetti nessun altro autore di delle linfe che dalla grande versione teatro ha recentemente sollecitato di re Giacomo sono in essa discese, l'interesse degli specialisti quanto Pi- s'è posta più volte. Ed è un proble- randello. Ciò perché le nuove pro- ma che per tutta la sua carriera ha spettive aperte dalle indagini sulla ossessionato Northrop Frye, lo stu- sperimentazione europea e sulla vita dioso che, da Anatomia della Critica teatrale italiana tra l'Ottocento e il (1957) a Creation and Recreation Novecento hanno permesso di rico- (1980), ha esplorato con enciclopedi- noscere nei nodi principali della ca passione gli archetipi e i miti della drammaturgia pirandelliana dei veri nostra cultura. e propri punti nevralgici in cui è pos- La Bibbia è, risponde Frye (con sibile cogliere alcune delle tensioni Blake), il "grande codice (code) del- di fondo che caratterizzano le vicen- l'arte" e allo stesso tempo un codex, de del teatro contemporaneo. Valga un libro come quelli medievali. Ad per tutti l'esempio della clamorosa esso è dedicato quello che promette contraddizione per cui Pirandello, di essere il primo volume dell'ultima proprio negli anni in cui finisce per "anatomia" fryeana, apparso in dedicarsi quasi esclusivamente alla America nel 1982 ed ora tradotto in stesura di testi teatrali, accompagna italiano. E un libro che vuole essere lo sviluppo e il progressivo affermar- di bricolage come il suo modello bi- si della sua attività drammaturgica blico, cne appieno s'adatta alle con la più ferma condanna del tea- "distinzioni liquide" del pensiero tro, che giudica un'arte inferiore, in- mitico e tipologico, e che, a lettura capace per la sua stessa natura di of- ultimata e reiterata, risulta in un frire al pubblico un'esperienza este- gran vortice di percorsi dall'alfa al- ticamente valida. l'omega, di geniali intuizioni e voli Questa contraddizione, un tempo pindarici, di summae onnicompren- liquidata dalla critica come una sin- sive e serpentine digressioni. Non golarità del carattere dello scrittore, meraviglia che Frye stesso si sia sen- o tutt'al più come un clamoroso tito, nello scriverlo, come il Satana esempio della sua incapacità di supe- di Milton nel suo viaggio attraverso rare i pregiudizi del letterato imbe- il caos (e stupisce invece che per un vuto di cultura idealistica contro testo siffatto l'editore italiano non l'arte della scena, alla luce degli studi abbia riprodotto i due Indici dell'o- sulle poetiche dei grandi rinnovatori riginale, senza i quali esso è presso- del teatro europeo — da Stanislav- ché inservibile dopo la prima lettu- skij a Mejerchol'd, da Antoine a Craig — si è invece rivelata uno dei Se la Bibbia è un codice, esso an- canali principali che legano l'opera drà di Pirandello alla sperimentazione in primo luogo decodificato; scenica del Novecento. quindi, come codex, sezionato ed Nello stesso modo, dense di signi- analizzato: e in due metà speculari si ficato per lo studio dei problemi in- articola il libro di Frye. Si parte dun- terni alla scrittura teatrale contem- que dal linguaggio, quello che gli uo- poranea si sono rivelate altre mini hanno usato parlando della "singolarità" della produzione piran- Bibbia, e si termina col linguaggio, delliana: la consuetudine di trarre le reperibili, ma attraverso l'uso sa- medie alla compagnia del teatro sici- randello al di fuori del contesto tea- quello della Bibbia stessa. commedie da materiale narrativo già piente di pressocché tutte le infor- liano di Nino Martoglio. trale in cui si svolge, e senza tenere Secondo Vico, vi sono tre fasi sto- elaborato in racconto o romanzi, mazioni oggi pubblicate sull'attività Ma le sorprese non finiscono qui. presente la continua trasformazione riche, la mitica, l'eroica e quella de- con il problema dello spostamento teatrale di Pirandello nonché degli Se si sposta l'attenzione all'inizio dei testi, che non consente di parlare gli uomini. Ad esse corrispondono che subiscono argomenti personaggi epistolari ancora inediti ma accessi- della grande stagione teatrale piran- in generale dei Sei personaggi in cerca tre specie di langage, quella poetica, e dialoghi nel passaggio da una for- bili, ha operato la minuziosa rico- delliana, negli anni della prima guer- d'autore o del Berretto a sonagli igno- quella nobile e quella volgare, che ma all'altra; la duplice versione — in struzione dei rapporti dello scrittore ra mondiale, si può osservare nella rando la scansione delle diverse riela- Frye chiama geroglifica, ieratica e dialetto siciliano e in lingua — in cui con la vita teatrale del tempo riu- documentazione di D'Amico come borazioni. Il lavoro di D'Amico co- demotica, o, per entrare nella sfera in più d'un caso lo scrittore sviluppa scendo ad individuare con la massi- lo scrittore pur ostentando un asso- stituisce perciò una vera e propria lingu la medesima opera, orientandola ma precisione possibile le circostan- luto disinteresse per la destinazione pietra miliare per gli studi pirandel- istica, metaforica, metonimica così nei suoi due livelli linguistici a ze in cui ogni testo è nato e ha poi scenica dei testi drammatici, in realtà liani. Ma non e unicamente destina- e descrittiva. Nella prima, una im- pratiche sceniche e modi recitativi subito le successive trasformazioni. concepisce e sviluppa ognuna delle to ad un pubblico di specialisti. La magine è "posta per" un'altra imma- differenti; e soprattutto la costante Viene così alla luce una storia tea- sue commedie in riferimento alla chiarezza e la vivacità del discorso in gine; nella seconda, l'espressione attenzione con cui Pirandello modi- trale di Pirandello ricca di sorprese. figura e alla recitazione di un parti- cui si articolano le "notizie" che nel verbale è "posta per" qualcosa che fica i propri testi in stretto rapporto La più importante è forse la definiti- colare interprete a cui l'opera e, fin volume introducono ognuno dei do-, per definizione trascende ogni alle esigenze del palcoscenico, misu- va documentazione di una primissi- dall'origine, destinata: Musco per dici testi ricostruendone la storia espressione verbale; nella terza la pa- rando il dialogo sulle caratteristiche ma fase dell'attività drammaturgica Pensaci Giacomino!, Liolà e II berret- dall'individuazione delle fonti narra- rola è "posta per" l'oggetto che essa recitative di particolari interpreti, pirandelliana che vede lo scrittore, to a sonagli, Ruggeri per II piacere tive fino alla discussione delle più descrive. Così, mentre la Genesi accogliendo i suggerimenti dei capo- tra il 1886 e il 1893 — e dunque tra dell'onestà, e via dicendo. importanti messe in scena, tolgono proclama, "Dio disse, Sia la luce, e la comici e degli attori, assimilando ra- i diciannove e i venticinque anni — Questo riferimento originario del la pesantezza e l'aridità che di solito luce fu", il Vangelo giovanneo e Filo- pidamente Te suggestioni delle suc- non solo al lavoro intorno a ben tre- testo ad un attore diventa poi addi- accompagnano la documentazione ne d'Alessandria hanno "In princi- cessive messe in scena. dici testi teatrali, quasi tutti poi di- rittura uno degli elementi fonda- particolarmente minuziosa, e con- pio era il logos". Erasmo, in pura resa La produzione teatrale di Piran- strutti o smarriti, ma anche dispera- mentali che regolano le successive sentono al lettore di percorrere sen- metonimica, traduce "In principio dello, dunque, rivela tutta la sua im- tamente, e inutilmente, impegnato a trasformazioni dell'opera. Il berretto za difficoltà, attraverso un vero e erat sermo". Infine, il Faust di portanza solo all'interno di questa cercare una compagnia che li accetti a sonagli, spiega Pirandello in una proprio spaccato della vita teatrale Goethe, passando dalla metafora alla complessa dinamica di rielaborazio- e li metta in scena. La leggenda di lettera a Martoglio, è stato scritto del tempo, l'itinerario drammaturgi- metonimia alla descrizione, scarta ad ni e rimaneggiamenti. E perciò indi- Pirandello disinteressato al teatro fi- per Musco, e dunque si possono solo co di Pirandello. una ad una Wort, Sinn e Kraft per no agli anni della piena maturità ca- operare i tagli e le modifiche che ap- giungere a Tat, l'azione, "l'evento o (c.v.) S> 2 L'INDICE «18

••DEI LIBRI DEL MESE^TAI "tipo" della liberazione futura di senza fondo — tutte le cose sono pie- diseredati — Caino, Ismaele, Esaù. E te a metà tra tradizione orale e scrit- Israele da parte del Messia. Ed è in- ne di vuotezza, mentre nei Proverbi modello supremo, epitome della ta: un enorme mosaico incurante realtà esistenziale che le parole de- fatti possibile leggere l'intera Bibbia la saggezza gioca nell'universo inte- narrazione biblica sara allora il Li- dell'unità e teso a raggiungere un'al- scrivono di seconda mano". E con in maniera tipologica — non soltan- ro), la profezia, il Vangelo e l'Apoca- bro di Giobbe, una Genesi poetica e tra prospettiva sul versante opposto, queste realtà linguistico-concettuali to come avrebbero fatto gli Evange- lisse — che "rivela" o "scoperchia" la profetica, tragedia e commedia assie- una serie di versetti a struttura para- che l'uomo ha parlato di Dio. La listi e i Padri, o come ancora fa lo Scrittura tutta facendoci compiere me, che dibatte una questione cen- tattica in cui ogni frase è una mona- Bibbia, il cui modo d'espressione è splendido lavoro di Leonhard Gop- l'ultimo passo, l'ottava rivelazione, trale di causalità: che cosa ha prodot- de linguistica, e un groppo di paralle- chiaramente retorico, usa un langage pelt (Typos, 1939) a scopo teologico, l'apocalypsis del lettore che si libera to le sciagure di Giobbe? Non c'è li "ritornanti" in cui risuona la sem- diverso, che Frye, impiegando un ma a più ampio fine cultural-lettera- dell'oggettività e della soggettività. risposta al problema: l'unica propo- plicità della maestà, la voce dell'au- termine ben noto agli esegeti, chia- rio. Ed ecco la metafora vista come una sta, quella di Dio, dimostra che la torità (addio Sacrae Scripturae sermo ma kerygma, il linguaggio dell'an- Entrando così nella sezione sequenza di cinque blocchi di ima- spiegazione causale rimanda alla humilis; addio "perturbante" subli- nunzio e della rivelazione. "anatomica" del Grande Codice, ec- gery, ciascuno nella sua dimensione Causa Prima, cioè alla creazione. me). Il suo ritmo si propaga da Il kerygma biblico parla per miti, coci dinanzi alle sette fasi della rive- demonica (manifesta o parodistica), Ma, evocando per Giobbe la visione "nuclei", il proverbio o l'aforisma cioè per narrazioni sequenziali (my- lazione, ognuna tipo di quella che la analogica e apocalittica: il paradisia- di Behemoth e Leviatano, Dio mo- nella letteratura sapienziale, il co- thoi) che sono anche mitologicamen- segue e antitipo di quella che la pre- co, il pastorale, l'agricolo, l'urbano, stra che Giobbe stesso è ora esterno mandamento nella Torà. Ma come si te significative (la Storia della deca- cede: la creazione, l'esodo o rivolu- la vita umana in sé. Ed infine, il mito ad essi, non più in loro potere. E fa, per esempio, a rappresentare la denza e caduta dell'impero romano di zione, la legge, la sapienza (col suo come narrazione, per cui la Bibbia Giobbe infine vede e conosce qual- vita d'un uomo come Gesù se questi Gibbon è un resoconto storico in centro nella straordinaria intuizione appare come uno schema ad U, for- cosa che noi non abbiamo né visto è nato dallo spirito e assomiglia per- cui "decadenza e caduta" indicano il dell 'Ecclesiaste per cui — paradosso mato a sua volta da una serie di U, di né conosciuto: passando attraverso ciò al vento, del quale nessuno può principio narrativo, il mythos). Ma i dire da dove venga né dove vada? I miti biblici sono resoconti storici o vangeli risolvono il problema con la fictions? Qual è, insomma, il signifi- pericope, cioè con una unità espres- cato letterale della Bibbia? Ebbene, siva dotata di un nucleo (il miracolo, le vere basi letterali della Scrittura l'aforisma, la parabola) circondato sono, secondo Frye, proprio il mito Antropologia del dramma da una scorza (il contesto), e in realtà e la metafora. In primo luogo perché la Bibbia intera opera, dice Frye, su il mito, cioè la poesia, è, come sostie- di Franco Marenco questa base. ne Aristotele, "più filosofica" della E tuttavia, il problema non è solo storia, la quale rappresenta il parti- letterario. La Bibbia incarna un prin- colare, mentre la poesia esprime NORTHROP FRYE, Tempo che opprime, tempo minciano a vedere esempi anche in casa nostra). cipio fondamentale, quello della ri- "l'universale dell'evento, l'aspetto che redime: Riflessioni sul teatro di Shakespeare, La critica shakespeariana ha sviluppato un sonanza, per cui una affermazione dell'evento che lo rende un esempio a cura di Maria Pia De Angelis e Valentina filone antropologico di grande valore fin dagli particolare in un contesto particola- di quella specie di cosa che sta sem- Poggi, Il Mulino, Bologna 1986, ed. orig. anni Trenta, con figure come Chambers e Til- re acquisisce un significato universa- pre succedendo". Nella Bibbia, ab- 1967 e 1983, pp. 201, Lit. 18.000. lyard, cui si è aggiunto recentemente il tedesco le. Come possiamo noi leggere que- biamo sia la Weltgeschichte che la orientale Robert Weimann. Frye costruisce i sto "più della letteratura"? Il Me- Heilgeschichte, sia ciò che avremmo "Una delle funzioni pratiche della critica — suoi schemi in parte sul già fatto, ma soprattut- dioevo (e la Lettera a Cangrande at- visto se fossimo stati presenti, sia ciò termine con cui io indico l'organizzazione con- to facendo operare una magistrale combinazio- tribuita a Dante lo spiega a meravi- che d'essenziale ci sarebbe sfuggito glia) usa allo scopo la teoria della scia di una tradizione culturale — è, credo, quel- di quel che stava realmente accaden- ne della mitologia visionaria di Blake con l'en- olisemia, secondo la quale il testo do. L'Esodo è il mito della liberazio- la di renderci maggiormente consapevoli del ciclopedismo di Frazer e le categorie nietzschia- iblico conduce, in modo dialettico, ne di Israele dall'Egitto, evento sia nostro condizionamento mitologico''. Questa ne. dal senso letterale a quello allegori- pur obliquamente storico, che tutta- citazione proviene da II grande codice recen- Ecco dunque — individuando solo le direttri- co, morale e anagogico. La lettura via si proietta sul passato, il presente sito qui accanto, ma ci serve per definire il tipo ci essenziali di un discorso quanto mai ricco — medievale va nella direzione giusta, e il futuro fino allo spiritual negro di conoscenza che i saggi di Frye intendono che la tragedia elisabettiana viene fatta derivare ma trova i propri limiti nel fondarsi Go down, Moses. promuovere anche in un campo così attivamen- dall'incontro/scontro di due princìpi, quello sull'esclusività della propria verità In secondo luogo, la 'lettera' del- te esplorato e saturo di interpretazioni come ideologica e nel considerare le parole la Bibbia è metafora nel senso "apollineo" dell'ordine naturale e quello quello della produzione shakespeariana. Frye è della Bibbia subordinate a qualcosa "centripeto" del termine. Quando "dionisiaco" della fortuna, che danno luogo a oggi il maestro indiscusso della critica mitica, d'altro, più reale. Si tratta allora di Gesù dice, "Io sono la jDorta", tre articolazioni principali: la tragedia dell'or- trovare una griglia polisemica più "intende dire esattamente ciò che di- che cerca di sistemare il mondo della creazione dine, "ispirata alla storia e basata sulla caduta aderente all'apertura e alla metafori- ce, ma non ci sono porte al di fuori letteraria secondo le grandi coordinate, conscie dei potenti"; la tragedia della passione, o del cità che la cultura moderna sente co- della frase del Vangelo giovanneo a e inconscie, della cultura universale. Una criti- "conflitto fra interessi sociali e personali (siano me sue nel testo biblico. Se la Bibbia cui si possa far riferimento". La Bib- ca che si appoggia dunque su fondamenti antro- questi sessuali o familiari)"; e la tragedia dell'i- è, letteralmente, un gigantesco mito bia è interessata alla storia di Israele pologici, spesso fuori del tempo storico, e fuori solamento, o dell'eroe "costretto a ricercare che si autoricrea continuamente, es- e ad una visione dell'interazione, dell'ordine di riferimenti che è usuale negli stu- un'identità puramente individuale". sa si combina anche col suo opposto, sempre cangiante, tra uomo e natu- di letterari: i "generi" di cui parla Frye non Ancora più suggestiva è la sistemazione che il sapere secolare. Mentre la metafo- ra: essa lascia alla storia convenzio- sono definiti dalla tradizione retorica ma da ra porta con sé l'universale, cioè nale e alle scienze naturali la libertà Frye propone dei drammi dialettici, il segmento una mitologia ricostruita con enorme erudizio- muove dall'allegorico al topologico di compiere il loro lavoro, perché il centrale della sopravvivenza e della liberazio- ne—e anche con notevole libertà. Gli stessi indicando una massima di compor- suo proprio scopo è quello ai indica- ne, e strutturati da un'azione unica di inversio- tamento, la fede si completa nel dub- re una "presenza parlante nella sto- archetipi di cui si avvale hanno in fondo poco ne delle premesse tragiche in risultati comici. bio, e l'ultimo livello anagogico sarà ria", quella del Cristo. In quanto a che fare con i grandi simboli messi in luce Ancora tripartita è la loro articolazione, in in- quello esistenziale, in cui l'uomo si "parola" o logos di Dio, la Bibbia e dalla psicoanalisi, cui vengono preferite quelle versioni dell'azione — quando, dopo una disce- chiede cosa gli parli attraverso la sua Cristo sono, "metaforicamente", che chiamerei figure-in-azione, personaggi che sa precipitosa, l'intreccio riguadagna l'equili- morte. La funzione ultima della Bib- identici. E in questa direzione che si riassumono nella propria la vicenda comune. Il brio perduto —, inversioni dell'energia — dove bia sarà quella di farci intravedere i muove la "tipologia" del Vecchio e maggiore problema di un metodo siffatto sta ad affermarsi è il principio vitale dell'Eros sul nostri limiti e la nostra libertà attra- del Nuovo Testamento: se si intro- nella sua malleabilità solo apparente, che può Nomos, la legge —, e inversioni della realtà — verso il linguaggio dell'amore. duce una dimensione temporale al- Dice Paolo, in un passo che Dante tentare anche chi non ha la formazione religio- dove gli ideali passati di moda vengono superati l'interno del mito e della metafora ricorderà molto bene, di avere avuto biblici, si ha, appunto, la peculiare sa e classica di Frye, ed è incline a trattare da una nuova, più realistica visione della socie- l'antropologa come un'invenzione personale, una straordinaria esperienza di dis- concezione tipologica per cui un tà. soluzione del proprio io nel corso evento o personaggio è "figura" (co- da improvvisare giorno per giorno (se ne co- Il volume è tradotto con grande efficacia. della quale ha udito "indicibili paro- me l'avrebbe chiamata Auerbach) di le, che non è lecito all'uomo pro- un altro — l'Esodo, ad esempio, nunciare", un nuovo linguaggio che non gli è possibile tradurre nelle ca- tegorie del linguaggio comune. È, cadute e risollevamenti, dall'Eden al l'intero circuito della narrazione bi- appunto, a questa esperienza e a que- regno spirituale di Gesù o al Messia blica, Giobbe diviene consapevole di sto linguaggio che, secondo Frye, del giudaismo, dalla terra promessa essere nella vita pur trovandosi nel dovrebbe condurci il grande codice all'Egitto, da Gerusalemme a Babilo- mezzo della morte. biblico. Finora, a dire il vero, una nia, con ogni punto superiore e infe- Sono queste, forse, le parti che ri- simile impresa sembra essere riuscita riore idealmente e tipologicamente sulteranno più accessibili e più fami- soltanto a Dante, ed è quindi possi- collegato all'altro — "commedia" di- liari al lettore di Frye, e dove la sua bile che, davanti ad una visione così ALMENO UN LIBRO vina per Israele e i cristiani, chiarezza e la sua capacità di sintesi e totalizzante della cultura e della let- "tragedia" per i regni pagani; e il cir- di penetrazione critica sono maggio- teratura come quella di Frye, il letto- GLI ITALIANI CHE (NON) LEGGONO colo del suo eroe, il Messia, dal cielo ri. Ma il code deve ancora diventare re rimanga in preda dello stupore e al cielo attraverso creazione, incar- codex. E nell'ultimo capitolo del li- anche dell'orrore del dubbio. E ve- a cura di Marino Livolsi nazione, morte, discesa agli inferi, bro una serie di fuochi d'artificio si rosimile che tutti i conti tornino resurrezione, ascensione; i cicli stori- prepara per questa metamorfosi. La senza sbavature, perfino per un libro ci dei sogni di Faraone e Nabucodò- Bibbia è un libro fondato sulla paro- come la Bibbia? Quale sapienza (o è Un'attenta analisi del fenomeno nosor; il movimento intermedio "da la, su parole nessuna delle quali, ci la Sapienza?) ha potuto organizzar- «lettura» in Italia. arca ad arca"; Cristo che come profe- ingiunge l'Apocalisse, può o deve es- lo? E dove sono finite le differenze Chi è il lettore di libri? ta, sacerdote e re si lega a Mosè, Elia, sere tolta, e alle quali nulla si deve di fase che la critica moderna ci ha Simone Maccabeo, Melchisedech, aggiungere. Il tempio di Salomone abituato a cercare nel testo, dove Perché e cosa legge? Quali sono David e Salomone; i motivi dello era una costruzione modesta, dimo- quel passo dell'Esodo (4.24) in cui i gusti e le tendenze del pubblico? scavalcamento del primo nato, del stratasi poi anche peritura. La Bibbia Dio incontra Mosè che torna in primogenito primizia da offrire, del- è il monumento supremo al prevale- Egitto con la famiglia e, senza alcuna Cosa offre il mercato editoriale? la messa al mondo d'un figlio da par- re del verbale sul monumentale. La apparente ragione, cerca di uccider- te d'una madre anziana. vediamo nascere dal Deuteronomio lo? O la domanda di Pilato, cui Gesù Lire 10.000 La Bibbia, sostiene Frye, non con- nel Secondo Libro dei Re, ma ce la non risponde, "Cos'è la verità?" tiene racconti veramente tragici se si troviamo davanti senza autore, anzi eccettua quello della Passione e quel- per la maggior parte pseudo-epigrafa lo di Saul. Ma il tema tragico è pre- e pseudonimica (Sapienza di sente, ironicamente, nelle figure dei "Salomone"), cioè emblematicamen- riNDICF

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Cosci leggere

sul radicalismo di destra

AUTORE TITOLO AUTORE TITOLO 21/ni Henry Miller Cara, cara Brenda. AA.W. Inquinamento e territorio. Guido Cavalcanti Rime Il caso Gela Valentin Rasputin Vivi e ricorda AA.W. A come amianto Lu Xun Fiori del mattino raccolti la sera I. Bechini, C. Bocci, Soliloqui A. Bogazzi La "trappola"pesticidi Lao She Città di gatti 26/Vffl AA.W. Donato Menichella Rosvita Dialoghi drammatici Riccardo Faucci Luigi Einaudi Stefan George Giorni e gesta. William Petty Aritmetica politica Danilo Kis Giardino, cenere M.C. Marcuzzo, 22/IV Edoardo Bruno Il film come esperienza A. Rosselli La teoria del gold standard Franco Fossati Walt Disney e l'impero disneyano "Prometheus" (rivista) Paradigmi tecnologici Algernon Blackwood Antiche magie J. Neville Keynes L'ambito e il metodo William Gibson Neuromante dell'economia politica Piero Mioli Invito all'ascolto di Rossini Claude Menard La formazione di una John Blacking Come è musicale l'uomo? razionalità economica 23/V G. W. F. Hegel Detti memorabili di un filosofo 28/X J. Needham Scienza e civiltà in Cina Antimo Negri I tripodi di Efesto Nicolò Pintacuda Algoritmi elementari Reinhard Lauth La filosofia trascendentale Arnold Pacey Vivere con la tecnologia diJ.G. Fichte L. Geymonat, Cari G. Hempel Aspetti della spiegazione scientifica G. Giorello, Stefan Amsterdamski Tra la storia e il metodo F. Minazzi Le ragioni della scienza AA.W. E. Bloch. A.-L. Lavoisier Memorie scientifiche John Fisher La magia di Lewis Carroll Giovanni Buffa Fra numeri e dita 24/VI G. Schweizer I Persiani. Da Zarathustra a Peter Levi Atlante del mondo greco Khomeini 29/XI G. Aillaud, Bronislaw Geremek La pietà e la forca A. Blankert, Reinhart Koselleck Futuro passato J.M. Montias Vermeer Furio Diaz L'Europa tra illuminismo e F. Sricchia Santoro Antonello e l'Europa e rivoluzione Yvette Pitaud Illusioni ottiche Luciano Pignataro La Cina contemporanea Hans Belting L'arte e il suo pubblico Bruno Bezza (a c. di) Energia e sviluppo Werner Szambien J.N.L. Durand. Il metodo e la Ministero per i beni Informatica e archivi. norma nell'architettura culturali Atti del convegno Sileno Salvagnini Il teorico, l'artista, l'artigiano 25/VII AA.W. Annuario europeo del Novecento dell'ambiente 1986 I disegni dell'inserto "Schede" sono di Franco Matticchio

AUTORE • TITOLO AUTORE •i TITOLO N 2|[INDICF pag 20/H !•§DEI LIBRI DEL MESE^BB

Nel 1980 usciva presso Albin Mi- fon, pp. 246, F. 601. "Scritto in un 182). Più ragionato e documentato, in "Que sais-je?"), per chi volesse rechtsextrem dal '45 (dalle formazio- chel Les idées à l'endroit di Alain de mese — si legge nell'avvertenza ini- vero e proprio tentativo di ricostru- avere una sintetica descrizione del- ni "soldatisch" a quelle comunitarie- Benoist, aggressivo "manifesto" con ziale —, nel baccano di una campa- zione storica sia pur con taglio gior- l'intera vicenda del radicalismo di giovanili, dagli eredi delle SS agli cui la Nouvellé droite rompeva con la gna elettorale, [contiene] punti poco nalistico è il volume di Alain Rollat, destra in Francia. Vi è tracciato in- emuli dei Wandervògel) e, in un lun- vecchia destra e rivendicava aperta- conformisti sull'immigrazione, l'in- Les hommes de l'extreme droite. Le fatti l'intero percorso, dal nazionali- go capitolo dedicato a "casi di stu- mente identità autonoma. Dopo di sicurezza, la disoccupazione, il fisca- Pen, Ortiz et les autres (Calmann- smo tardo ottocentesco all'Action dio", si descrivono sistematicamente . allora si sono succeduti, soprattutto lismo, la denatalità, il lassismo, la de- Lévy, Paris 1985, pp. 236, F. 89). In franfaise, alla "tentazione fascista" culture politiche, strutture organiz- in Francia, un gran numero di studi cadenza". Vi compaiono parole esso si traccia una sintetica biografia con il "fascismo intellettuale" di Vi- zative, leadership, programmi e, e ricerche sul fenomeno. Nel 1984 d'ordine come "Aimez la France ou di Le Pen dall'esordio come parà e chy, al poujadismo e alla "crisi di quando è possibile, membership della compariva Vous avez dit fascisme? levez le camp!", "L'Etat, c'est vous!", agitatore per l'Algerie franfaise (Nais- decolonizzazione". Deutsche Reichspartei (D.R.P.), del- (Arthaud/Motitalba, Paris 1984, pp. "Une patrie forte dans une Europe for- sance d'un che)% al lavoro di costru- l'MPD, del Bund Deutscher Jugend, e 285), contenente gli atti di un conve- te". In apertura il motto di Chateau- zione del partito attraverso il passag- di altre numerose leghe studentesche gno sul fascismo organizzato nel briand: "C'est le devoir qui crée le dro- gio decisivo di "Ordre nouveau" (La di cui, nel secondo volume (Doku- 1981 dall'Unione degli scrittori (vi it, et non le droit qui crée le devoir". gestation d'un parti), alla longue mar- mente und Materialien) si offre sono, fra gli altri, interventi di Jean Un consistente inserto fotografico che nel corso degli anni '70, fino alla un'ampia documentazione. Pierre Faye e di Jan Myrdal, di Han- mostra Le Pen bambino al mare,poi vittoria elettorale, analizzata in un dke ed Erzensberger, oltre a un lun- chierichetto, poi minatore in Belgio lungo capitolo (Les cles de la victoire). In Germania, già alla fine degli an- go, documentatissimo saggio di Pier- nel '49; Le Pen ufficiale dei parà in Il volume contiene inoltre una pre- ni '70, in un volume ancor oggi assai re André Taguieff su La strategie cul- Indocina, a Suez e infine con Massu sentazione del pensiero di Le Pen utile, era stato tentato un primo bi- turelle de la "Nouvelle droite en Frati- ce -1968-1983). Taguieff intervenne, ancora nel 1984, sul tema delle radici Accanto al libro di Dudek e Ja- culturali della Nouvelle droite, con Cosa leggere sul radicalismo di destra schke, occorre segnalare il volume un articolo su Alain de Benoist, philo- collettaneo, curato da Iring Fet- sophe ("Les temps modernes", n. 451, scher, Neokonservative und "Neue février), e curerà, nel marzo 1986, in Rechte" (C.H. Beck, Munchen 1983, collaborazione con Simone Bonna- Secondo me pp. 268). Fetscher aveva già curato, fous, il numero speciale della rivista nel 1967, un volume collettaneo su "Mots" su Droite, nouvelle droite, di Marco Revelli un tema analogo (Rechtsradikali- extrème droite. Discours et idéologie smus, Europaiscne Verlagsanstalt) il en France et en Italie (n. 12, pp. 232, quale, nella sua stessa struttura, ben F. 120), contenente saggi sulla stam- esprimeva il clima politico del tem- pa dell'estrema destra (S. Bonnafous, po: accanto a saggi sul "pensiero del- P. Fiala, A. Salem, M. Tournier), sul la destra radicale", sulle "alternative "differenzialismo razzista" (Ta- dell'MPD", sui "gruppi giovanili ra- guieff) e sulla xenofobia (J.P. Hono- dicali in Germania", comparivano ré), sulla destra radicale in Italia (Fer- u -A / y interventi sul maccartismo, su Gol- raresi, Cheles) e sul "Club de l'Hor- fi® •>(./AvV w\ dwater, sul "radicalismo di destra loge" e la sua rivista culturale ! ? presente nella stampa di ampia diffu- "Contrepoint". Nel 1985 anche "Les Al%i sione". Nel nuovo volume, invece — temps modernes" dedicano un nu- segno anche questo dei tempi — l'ac- mero monografico a La tentation au- 'VV\ ,

alla giovane donna sono il consape- Cavalcanti. Il libro proposto da Ei- vietica contemporanea, come un in- Letteratura vole — e prepotente — ultimo atto di naudi si offre dunque come una pre- tenso e tragico romanzo d'amore, un uomo che, anche di fronte alla ziosa edizione critica, troppo astrat- dove la vicenda privata subisce il vio- morte, vuole affermare e vivere il ta e scontrosa (davvero come il gran- lento e crudele condizionamento HENRY MILLER, Cara, cara suo desiderio. "Musa e Infermiera", de Guido!) per raggiungere quello della contigenza storica. Brenda. Lettere d'amore di Venere, che sedusse ritraendosi, per- che è invece lo scopo primo della È la storia di una giovane contadi- Henry Miller a Brenda Venus, mise a Miller di morire come era ripubblicazione di un "classico" e na siberiana che accoglie e nasconde a cura di Gerald Seth Sindell, Fel- vissuto, amando e desiderando, o, cioè il far avvicinare, in modo intel- il marito disertore, all'insaputa di nelle parole dello stesso scrittore, da trinelli, Milano, 1986, ed. orig. ligente ma accessibile, corretto ma tutta la piccola comunità del villag- "gran sporcaccione". L'edizione ita- facilitato e mediato da semplici e 1986, trad. dall'inglese di Ettore gio e degli stessi famigliari. Nel tre- liana è introdotta da Alberto Mora- chiare note esplicative, un'opera del pido rifugio di un'isoletta fluviale i Capriolo, pp. XI-159, Lit. 20.000. via e contiene una prefazione di passato al gusto e alla sensibilità del due vivono momenti di grande pas- Lawrence Durrell. pubblico moderno. sione e tenerezza. Nastle è il nome È il 1976. Henry Miller, l'autore P. Giorgis consapevole dei riferimenti cultura- G Peirone della donna) si scopre ben presto in- di Tropico del Cancro, ha ottanta- li, sensibile e preparato alle sfumatu- cinta ed imprigionata nell'insolvibi- quattro anni ed è semi-immobilizza- re linguistiche e concettuali dei suoi le dilemma se denunciare la presenza to a letto. Brenda Venus è una sta- versi. Nei confronti della non vasta del marito (che in tal caso verrebbe tuaria bellezza ventitreenne dal san- produzione cavalcantiana (un canzo- arrestato e fucilato) o se, non rive- gue indiano, aspirante attrice. Gran- niere di cinquantadue rime con pre- landola, compromettere l'"onore" de ammiratrice di Miller, questa della famiglia. All'insistente curiosi- GUIDO CAVALCANTI, Rime valenza di sonetti) l'Introduzione "Venere del Mississipi" inizia a scri- del De Robertis e le note curate dai VALENTIN RASPUTIN, Vivi e ri- tà dei parenti e del vicinato, Na- vergli lettere appassionate, non man- (con le rime di Jacopo Caval- suoi valenti collaboratori, pur scru- corda, Edizioni e/o, Roma 1986, stponderà con un atto risolutivo, la- cando di accludere alcune sue foto. E canti), a cura di Domenico De polosissime dal punto di vista filolo- ed. orig. 1975, trad. dal russo di sciando che le gelide acque del fiume questo l'inizio di un lungo rapporto Robertis, Einaudi, Torino 1986, gico, storico e linguistico e ampia- Renzo Oliva, pp. 220, Lit. 20.000. sommergano per sempre lei e il suo (durerà fino alla morte dello scritto- pp. 280, Lit. 35.000. mente aggiornate sul dibattito teori- segreto. Ancora una volta Rasputin re - 1980) dapprima epistolare e in co che in questi anni si è svolto, non Pubblicato nel 1975 e ora tradotto affida a un personaggio femminile la seguito di affinità e sensi destinato a Accostarsi o approfondire la lettu- offrono al lettore medio sufficienti in italiano a cura di R. Oliva, Vivi e forza di coinvolgimento di un suo sfociare in storia d'amore. Il corpus e ra di Guido Cavalcanti è impresa ar- appigli e concreti aiuti per la lettura il tono delle lettere che Miller scrisse ricorda di Valentin Rasputin si pre- romanzo. dua: il poeta esige un lettore attento, e la comprensione dell'averroista senta, nel quadro della letteratura so- G. Spendei

noto per le sue teorizzazioni e per il suo battagliero stizie sociali e la miseria da parte dei dirigenti naziona Lu Xun impegno in favore dell'uso della lingua parlata in lette- listi, assai più della fiducia nelle lotte popolari e studen- ratura e di una cultura comprensibile dal popolo — nei tesche, a spingere Lao She (già noto in Italia con Sacri- Fiori del mattino raccolti la sera Fiori e nei brevi Soliloqui ritoma con la memoria ai ficarsi, Bompiani, 1977) a denunciare i mali profondi e Soliloqui giorni dell'infanzia e dell'adolescenza. Pone così il letto- della Cina. Egli lo fa ricorrendo alla satira, un genere re di fronte ai divieti, alle sue paure e fantasie di ragaz- letterario che nel suo Paese fu considerato frivolo, sia Edizioni e/o, Roma 1986, ed. orig. 1926 e zo. Non è, tuttavia, una testimonianza di pensieri ed dalla cultura classica sia dalla letteratura politicamente 1919, trad. dal cinese di Anna Bujatti, emozioni, ma semmai specchio delle lacerazioni profon- schierata. pp. 127, Lit. 16.000 de che percorsero la disgregata società cinese del suo La Città di gatti è un racconto fantascientifico al- tempo. Un viaggio della memoria che Lu Xun non si l'interno del quale l'io narrante si scontra con tutti i limita a percorrere alla ricerca di se stesso nei primi mali della società cinese. La vena satirica di Lao She, anni di vita (e con i primi inquietanti interrogativi); da tuttavia, fornisce un affresco del potere e della sua arro- Lao Sbe uesti brevi racconti, attraversati da ricordi, episodi ganza che travalica la specificità cinese degli anni Tren- %fantastici, favole, prorompe la sua esperienza di intellet- ta. Ne risulta un romanzo che, pur nella discontinuità Città di gatti tuale perseguitato, isolato perché nemico del "vecchio". della scrittura, riconduce a riflessioni sugli abusi dei Garzanti, Milano 1986, ed. orig. 1933, trad. Nemico, cioè, della tradizione e delle convenzioni che il potenti di ieri e di oggi. Come ormai avviene, per nostra regime repubblicano non sapeva, né voleva, contrastare. dal cinese di Edoarda Masi, pp. 170, fortuna, con una certa frequenza per la narrativa orien- Fedele a questo convincimento, Lu Xun seppe mantene- tale, anche in questi due casi le traduzioni sono condotte Lit. 18.000 re — come altri pochi intellettuali cinesi — una rigorosa direttamente dal cinese. È poi merito di E. Masi e di A. opposizione al Guomintang. Se la condanna del regime Bujatti aver restituito in modo impeccabile e vivo i repubblicano da parte di Lu Xun è politica, il giudizio testi. Indispensabili, infine, al neofita la Postfazione A sessantanni dalla pubblicazione compare in ita- fortemente negativo di Lao She (1898-1966) sulla Cina della Masi e il breve saggio Le lacerazioni della memo- liano la breve raccolta di Lu Xun (1881-1936) del quale di Chiang Kai-shek, nella sua Città di gatti, emerge sul ria della Bujatti per collocare le opere nella produzione già nel 1955 venne tradotto il racconto più famoso, La piano morale. Sono l'incapacità di liberare il Paese dal dei due autori e per conoscerne le vicende personali. giogo straniero, la non volontà di combattere le ingiù- vera storia di Ah Q (Feltrinelli). Lo scrittore — assai F. Gatti

ROSVITA, Dialoghi drammati- uno stile elevato è finalizzata ad un Sam. Intellettuale fallito, ispettore la Storia, gli echi dell'olocausto e ci, Garzanti, Milano 1986, trad. potenziamento e ad una rivitalizza- delle ferrovie, cialtrone e panteista, della seconda guerra mondiale, di zione della parola, sottratta così al- ma soprattutto ebreo errante mitte- eventi insensati e crudeli che rivela- dal latino di Ferruccio Bertini, pp. l'usura del suo impiego quotidiano. STEFAN GEORGE, Giorni e ge- leuropeo con la vocazione a stilare no la forza oscura e immanente della XLI1I-317, Lit. 36.000. Attraverso la sua risacralizzazione, immense summae librarie che an- sta. Annotazioni e abbozzi, Ar- morte. Questo romanzo del '65, che la parola viene innalzata ad una sfera nullino la distanza tra cielo e terra, compare in italiano dopo altre opere La nuova ed accurata traduzione senale, Venezia 1986, ed. orig. sublime, in cui le cose si mostrano questa figura favolosa di genitore ap- precedenti, ha consacrato Danilo di F. Bertini ripropone la lettura dei 1903, trad. dal tedesco di Giulio "come le vedono gli occhi degli dei", are e scompare nei ricordi del barn- Kis alla notorietà internazionale. Dialoghi drammatici della monaca Schiavoni, pp. 133, Lit. 16.500. e crea uno spazio alternativo al reale. l*bini o portando con sé le schegge del- B. Ventavoli tedesca Rosvita, presentati con il te- L. Amore sto latino a fronte e introdotti da Di George, poeta pressoché ri- alcune pagine di Bertini stesso e di mosso in Italia e quasi caduto in Y Peter Dronke che offrono le infor- oblio in Germania, viene ora pubbli- mazioni necessarie per meglio ap- cata una raccolta di testi, brevi prose prezzare questi dialoghi, nei quali è d'arte, scritti sulla letteratura e la pit- Karl Jaspers lors e possibile intrawedere uno dei tura, dichiarazioni di poetica, che Verità e verifica primi esempi di miracle play. Dedi- delineano il rapporto dello scrittore DANILO KIS, Giardino, cenere, cati ad eroine femminili, tranne che neoromantico con la tradizione sim- Adelphi, Milano 1986, ed. orig. Filosofare per la prassi in un solo caso, i sei dialoghi hanno bolista europea e la sua posizione 1965, trad. dal serbocroato di Lio- Prefazione di Antonio Ponsetto lo scopo di mostrare la vittoria del- nell'ambito della cultura tedesca del- nello Costantini, pp. 187, Lit. pp. 244, L. 18.000 l'amore divino sulle passioni terrene l'epoca. L'esasperata ricercatezza 16.500. e il trionfo della verginità. Per avere della forma (che più del "senso" deci- nella collana quaderni di «Humanitas» successo sul suo fronte e per far me- de del valore della poesia, elevandola Le due parole di questo titolo in- glio risaltare "l'encomiabile illiba- al di sopra della mera razionalità), consueto sono le coordinate dell'in- Karl Jaspers tezza di sante vergini cristiane.", Ro- l'autocostrizione attraverso severe tero spazio narrativo del romanzo. svita ammette di aver imitato Teren- regole metriche ("il metro più rigo- Da una parte il "giardino", Yhortus Filosofia - Scienza - Teologia zio nel rappresentare "oscene scon- roso è al tempo stesso la più alta conclusus dell'infanzia di Andreas a cura di Giorgio Penzo cezze di donne senza pudore". Nasce libertà"), l'atteggiamento ieratico co- Sam, fatto di idillici castelli e case pp. 240, L. 10.000 la curiosità di conoscere più a fondo stituiscono una denuncia della estra- che sembrano biblici Eden perduti. questa dotta e nobile monaca bene- neità del poeta rispetto ad una socie- E dall'altra parte, la "cenere" di un dettina del X sec., che scriveva in tà, quella guglielmina, segnata da po- mondo, quello a cavallo tra Unghe- Karl Jaspers e la critica latino e divideva la sua vita tra lo vertà spirituale, ad un mondo in cui ria e Jugoslavia, provinciale e conta- studio dei classici e le pratiche reli- "la grande azione e il grande amore dino, monotono e ordinato, scom- a cura di Giorgio Penzo giose, tra la corte di Ottone il Gran- erano in procinto di dileguare", in parso per sempre dopo la seconda pp. 160, L. 15.000 de e il monastero di Gandersheim, cui "la presunzione disgregatrice na- guerra mondiale. Il romanzo è una figura emblematica di un momento scondeva l'impotenza sgomenta, e il lunga impressionistica sequenza di culturale felice, quale fu l'età degli riso sfrontato annunciava la rovina immagini, ricordi, profumi, un viag- Ottoni. di ciò che è Santo". La scelta di un gio a ritroso nella memoria, dove Morcelliana V. Dolcetti Corazza linguaggio raffinato ed elitario e di l'unico vero eroe è il padre, Eduard Via G. Rosa, 71 - 25121 Brescia N.2 riNDlCFpag 22/IV • DEI LIBRI DÈLMESEBB

proprie ipotesi teoriche ad efficaci innovazioni della tecnica cinemato- membro. Antiche Magie fa parte del Cinema analisi di sequenze di film che attra- grafica e le esigenze del mercato. Nel Fantastico ciclo di John Silence ed è uno dei versano i più svariati ambiti della 1928 Disney lanqia Topolino, e nel racconti più riusciti del genere: è la EDOARDO BRUNO, Il film come storia del cinema. 1937 il primo lungometraggio ani- storia d'un villaggio segreto, avulso esperienza, Bulzoni, Roma 1986, D. Tornasi mato (Biancaneve), Seguito dai film ALGERNON BLACKWOOD, An- dalle leggi del tempo, in cui vive una pp. 140, Lit. 13.000. misti. La storia è la cronaca puntuale tiche magie, Theoria, Roma-Na- misteriosa stirpe di uomini gatto, e di un impero, costruito dapprima poli 1986, ed. orig. 1908, trad. dal- dove un ignaro viaggiatore viene am- Proseguendo il lavoro avviato nel- nelle sale cinematografiche e sui fu- l'inglese di Silvia Roberti Aliotta, maliato. Blackwood introduce in le sue ultime opere — Film altro reale metti, in seguito in televisione, nel pp. 138, Lit 8.000. questo racconto un tema, quello del- (1978), Il senso in più (1981) e II film merchandising e a Disneyland; un la duplicità genetica, che sarà ripreso e l'oggetto (1984) — Edoardo Bruno FRANCO FOSSATI, Walt Disney impero di tali dimensioni da non po- Algernon Blackwood è poco co- alcuni decenni più tardi da Jack Wil- pensa il film come componente in- e l'impero disneyano, Editori ter arrestare la propria espansione nosciuto in Italia, mentre i suoi cre- liamson nel suo splendido II figlio terna di alcune dimensioni essenziali Riuniti, Roma 1986, pp. 158, Lit. neanche dopo la morte del suo crea- diti nei confronti della letteratura della notte. dell'esistenza quali quella estetica e 12.000. tore. fantastica del Novecento sono più M. Della Casa quella conoscitiva. Teorico origina- M. Contini grandi di quanto appaia a prima vi- le, che si colloca al di fuori delle cor- Il libro di Fossati, la storia del bu- sta. Rappresenta infatti, insieme con renti interpretative dominanti ma al- siness Disney dalle origini al 1985, il gallese Machen, un punto di cesura le quali guarda con la giusta attenzio- ricalca fedelmente la favola del self rispetto alla tradizione gotica del- ne, Bruno propone fra il resto una mode man che da misero creatore di l'Ottocento inglese, e al tempo stes- fusione delle figure di autore e spet- cartoni animati diventa nel giro di Cinema segnalazioni so un modello su cui si sono formati tatore, che giocano entrambe il ruo- quarantanni l'ideatore e il capo di ALBERTO CATTINI, Karel Rei- tutti i grandi scrittori fantastici del- lo di chi costruisce le infinite possi- un colossale impero finanziario. Dis- l'ultimo secolo, primi tra tutti Ho- bilità di senso del film, le quali pos- ney (1901-1966), inizia la sua carriera sz, La Nuova Italia, Firenze 1986, ward e Lovecraft. Meno raffinato di sono darsi a partire dai più svariati nei 1920 producendo, in up garage pp. 143, Lit. 6.800. Machen, Blackwood fu tuttavia au- percorsi semantici. Per Bruno riadattato a studio di ani/nazione, JEANNE DILLON, Ermanno Ol- tore prolifico e fantasioso: a lui si "l'opera è anche la forza (energia) una serie di cortometraggi animati, i mi, La Nuova Italia, Firenze deve l'ideazione d'uno dei più famo- capace di mettere in movimento l'at- Laugh-O-Grams. Egli lavora in per- 1986, pp. 104, Lit. 6.800. si "detective dell'occulto", John Si- to critico, continuamente teso all'in- dita, ma la sua determinazioife im- GIUSEPPE RAUSA, Fred Zinne- lence, antenato dei "Ghostbuster" venzione, indotto a stanare il 'senso prenditoriale lo spinge a continuare. mann, La Nuova Italia, Firenze che tanta fortuna hanno avuto negli in più' e a individuare le costanti e Pur non essendo mai stato disegna- 1986, pp. Ili, Lit. 6.800. ultimi anni. Dove invece Blackwood anche le variazioni". L'interpreta- tore, animatore o creatore di perso- STEFANO MASI, Vsevolod I. risulta debole dal punto di vista nar- zione deve così fondarsi su un movi- naggi (la sola paternità di Topolino Pudovkin, La Nuova Italia, Fi- rativo, e a volte un po' stucchevole, mento inventivo capace di andare al gli è parzialmente attribuibile), Walt è nelle descrizioni un po' troppo in- di là di ciò che le immagini filmiche Disney esercita per anni il ruolo di renze, pp. 136, Lit. 6.800. siste e pseudoscientifiche dei feno- definiscono in modo immediato, per soggettista e di coordinatore del la- EMANUELA MARTINI, Yilmaz meni paranormali, forse influenzato coglierne invece i sensi molteplici a voro svolto dai suoi collaboratori, GÌ, Di Giacomo Editore, Ro- dalle teorie della società esoterica cui alludono. L'autore affianca le tenendo sempre in considerazione le ma 1986, pp. 129, Lit. 11.000. "Golden Dawn", di cui si dice fosse

come Cacciatore di androidi, e tutto il filone cinemato- zione sociale sempre più estese; il punto di rottura è William Gibson grafico che da Fuga da New York e da Biade Runner semmai nell'uso criminale, sempre più probabile, delle in poi propone scenari d'un mondo immediatamente potenzialità tecnologiche. Gibson, e con lui una buona Neuromante postcatastrofe, in cui lo iato tra progresso tecnologico e parte dei nuovi scrittori americani, rifiuta le tentazioni condizione di vita si fa sempre più ampio, e dove ogni tanto care a molta fantascienza dei trascorsi decenni, Editrice Nord, Milano 1986, ed. orig. 1984, concetto d'emancipazione umana e di uso positivo della che prevedeva mondi futuri di volta in volta perfetti o trad. dall'inglese di Giampaolo Cossato e tecnologia perde irrimediabilmente di significato. Ma allucinanti, ma pur sempre caratterizzati dalla semplifi- ciò che rende ancora più inquietante il romanzo di cazione e dalla linearità dei processi sociali: è molto più Sandro Sandrelli, pp. 260, Lit. 12.000 Gibson è che qui, in realtà, non c'è stata nessuna cata- facile che le città che ci attendono siano una miscela strofe di livello mondiale tale da giustificare la situazio- esplosiva di estremamente nuovo e di terribilmente vec- Alta tecnologia e disgregazione sociale, sofisticatissi- ne che s'è venuta a creare: si accenna solamente a una chio, di innovazioni scientifiche e di alienazioni. Par- mi computer e cibo sintetico, biolettronica, cyborg, re- brevissima guerra elettronica tra america ni e sovietici, tendo da questi elementi, Gibson riesce a scrivere un plicanti e gruppi di punks che si muovono all'interno di priva però di conseguenze devastanti. Il futuro di Neu- giallo tecnologico molto avvincente. Premiato per que- megalopoli dove si scontrano (ma a volte coincidono) le romante è quindi embrionalmente nel nostro presente. sto romanzo con le massime onorificenze mondiali del- grandi corporazioni multinazionali e le bande della La fantascienza è già qui, nei laboratori di bioingegne- la fantascienza, Gibson è un autore molto discusso in criminalità organizzata: il mondo descritto in Neuro- ria e negli studi sull'intelligenza artificiale, nelle ricer- America: e non c'è da dubitarne, vis tocche anche il più mante, in futuro distante da noi solo pochi decenni, che sui poteri ESP (ovviamente coperte dal segreto mili- ottimista tecnocrate può impallidire leggendo questo ro- ricorda molto da vicino gli ultimi romanzi di Dick, tare), ma anche nei fast food o nelle sacche d'emargina- manzo. M. Della Casa

di edizioni critiche che la Fondazio- mente contraddittoria e disuguale da struiti con opportuno tono prope- punto di vista, musica popolare, in Musica ne Rossini sta proficuamente snoc- indurre allo smarrimento. Liquidata deutico e frequenti citazioni dalla uanto non può avere significato al ciolando hanno ormai contribuito a in una ventina di pagine quella infida letteratura critica esistente sul tema. 2i fuori di uno specifico contesto so- ridisegnare il profilo artistico del ge- palude aneddotica che e la vita di PIERO MIOLI, Invito all'ascolto Le asperità terminologiche che affio- ciale e culturale. Blacking conduce niaccio pesarese sovvertendo vec- Rossini, l'autore ha dedicato gran rano qua e là non sono tali e tante da l'analisi guidandoci alla comprensio- di Rossini, Mursia, Milano 1986, chie gerarchie e introducendo a ine- parte del suo lavoro a un puntuale compromettere la chiarezza del te- ne delle affinità tra le diverse cultu- pp. 262, Lit. 8.000. splorate regioni del suo repertorio. censimento delle opere, spaziando sto, sostanzialmente alla portata di re, anche attraverso un abbondante Il testo di Mioli ha il pregio di pro- dal teatro alle ironiche epifanie del qualsiasi lettore. Non mancano una uso della notazione musicale. Il rico- Un libro che mancava. I ripensa- porsi come ordinata ricapitolazione moderno custodite dai Péchés de utile bibliografia ragionata e una nosimento dei tratti comuni diviene menti della musicologia e la collana di una parabola creativa sufficiente- vieillesse. I vari medaglioni sono co- scarna ma precisa discografia. così punto di partenza in vista di una A. Buricco possibile ridefinizione generale della musicalità umana. 'Grafis Edizioni P. Cresto Dina MOMENTI DEL LIBERTY IN ITALIA Collana "Il cigno nero" a cura di Riccardo Relm A cura di F. Solmi JOHN BLACKING, Come è musi- 144 pp., 92 ili. In nero e a colori, brossura Lire 20 000 Antonio Ranieri cale l'uomo? Ricordi-Unicopli, SULLE TRACCE DELLA SCRITTURA Ginevra o l'orfana della Milano 1986, ed. orig. 1973, trad. nunzlata Oggetti, testi, superflcl dal Musei dell'Emilia - Romagna dall'inglese di Domenico Caccia- Musica segnalazioni A cura di G.R. Cardona William M. Thackeray paglia. pp. 128, Lit. 14.000. WILLIAM ASHBROOK, Donizet- 128 pp., 80 III. in nero e a colori brossura Lire 20.000 Il fantasma di Barbablù ti. La vita, Edt, Torino 1986, pp. I BRONZI DI PIACENZA Le tesi presentate in questo volu- 257, Lit. 30.000. Rilievi e figure di Francesco Mochl dal monumenti Anonimo me sono il frutto di una preziosa at- AA.W., Henze, a cura di Enzo equestri famesiani La portinaia delle Carmelitane tività di ricerca condotta dall'autore Restagno, Edt, Torino 1986, pp. Testi di E. Riccòmini, P. Lavagetto principalmente presso il popolo dei 438, Lit. 27.000. 72 pp., 56 HI. in nero e a colori, brossura Lire 15.000 George Eliot Il velo dissolto Venda, in Sudafrica. Gli obiettivi e ANDRÉ GIDE, Note su Chopin, IN FORMA DI FESTA l'impostazione generale consentono prefazione di Gianandrea Gavaz- di collocare il lavoro di Blacking un Apparatori, decoratori, scenografi, impresari Renato Fucini zeni, Passigli Editori, Firenze In Reggio Emilia dal 1600 al 1857 La strega e altre storie po' al di fuori degli schemi consueti 1986, ed. orig. 1939, trad. dal A cura di M. Pigozzi spiacevoli dell'etnomusicologia. Quest'ultima francese di Gianni Ferro, pp. 110, 270 pp., 305 ili. in nero e a colori, brossura Lire 30.000 non è più soltanto uno studio speci- Lit. 12.000. Voltaire (attribuito a) ficamente dedicato alla musica esoti- GOTICO, NEOGOTICO, IPERGOTICO L'odalisca ca, ma una disciplina in cui sono Architettura e arti decorative a Piacenza 1856-1915 riposte le speranze di una più pro- A cura di M. Dezzi Bardeschi fonda comprensione di tutta la musi- 352 pp., 600 ili. in nero e a colori, brossura Lire 30.000 ca". La distinzione terminologica tra musica colta e popolare risulta essere \In librerìa; BLucarini'g fittizia. Tutta la musica è, da questo N 2 riNDlCF P^g 23/V ••DEI LIBRI DEL MESE^I

ne questa stessa complessità al supe- come dolor, recuperandolo ad una di uscire dalla logica capitalistica del particolarmente cara all'A. che, co- Filosofia riore livello dell'esposizione siste- attività a lui più consona: quella teo- profitto senza intaccare i fondamen- me scrive Luigi Pareyson nella prefa- matica e scientifica della realtà. La retica. Non u bios theoretikos che gli ti del modo capitalistico di produ- zione, "concepisce il dibattito filoso- GEORG WILHELM FRIEDRICH lettura di questo agile libro si racco- ultimi heideggeriani "pastori dell'es- zione: il lettore avverte però la ne- fico odierno come una lotta senza HEGEL, Detti memorabili di un manda dunque a tutti coloro che ri- sere" oppongono al "moderno", ma cessità di ulteriori approfondimenti quartiere tra Fichte e Hegel, nella filosofo, a cura di Nicolao tengono che le "astrazioni" del lin- una sorta di attività "quaternaria", rispetto alle modalità di concretizza- quale egli si sente risolutamente im- guaggio filosofico hegeliano rappre- svincolata dalla produzione, cui po- pegnato e schierato". Lauth — cura- Merker, Editori Riuniti, Roma zione di tale ipotesi. sentino una "distruzione" dell'espe- trà dedicarsi la stragrande maggio- G. Maisto tore della grande edizione critica del- 1986, pp. 192, Lit. 16.000. rienza umana sensibile, anziché es- ranza degli uomini. Ma chi pagherà le opere di Fichte in corso di pubbli- Organizzati tematicamente in serne una acuta "determinazione ri- tutto questo? "Contro la logica capi- cazione in Germania — si dichiara ventitré piccoli capitoli (dagli equi- flessiva". talistica, contro la logica solidaristi- convinto della superiorità teoretica voci del buon senso alla religione, C. Breve ca, contro la logica assistenzialistica" del pensiero fichtiano, e particolar- dalla politica allo spirito dei tede- la soluzione va cercata nella "pub- mente della Dottrina della scienza. schi), i "detti" e gli aforismi di Hegel blicizzazione" del profitto capitali- REINHARD LAUTH, La filosofia Nel volume che Guida pubblica riu- qui raccolti possono servire da otti- stico. Tocca alle forze sindacali, non trascendentale di J. G. Fichte, nendo quattro tra i brevi saggi e gli ma introduzione didattica al suo iù rappresentanti dei lavoratori Guida, Napoli 1986, trad. dal te- interventi degli ultimi venticinque complesso pensiero, svelandone i ensì dei disoccupati, uscire a loro desco di Marco Ivaldo, Claudio anni, emerge con chiarezza il vero ANTIMO NEGRI, I tripodi di presupposti esprimibili in linguag- volta dalla sterile e perdente logica di Cesa, Stefano Fabbri Bertoletti, motivo della superiorità della specu- gio comune (la relativa semplicità Efesto. Civiltà tecnologica e li- mera difesa del posto di lavoro e, lazione di Fichte: la sua fedeltà alla pp. 119, Lit. 12.000. del testo permettendone anche un berazione dell'uomo, SugarCo, forti del potere contrattuale (Negri critica delle condizioni del conosce- uso nella scuola secondaria). La pole- Milano 1986, pp. 234, Lit. 20.000. non precisa in cosa esso consista) Soltanto il nostro secolo ha defini- re, che da Cartesio a Kant ha rappre- mica di Hegel si dirige verso tutti delle nuove masse che hanno alle tivamente eroso lo schema storiogra- sentato la strada maestra del pensie- coloro che "pensano in modo astrat- La disoccupazione operaia è irre- spalle, elaborare una "cultura alter- fico di Hegel che riduceva i sistemi ro moderno e che appare a Lauth to", che non sanno cioè cogliere la versibile, e di tale irreversibilità è re- nativa" a quella industriale, e proget- filosofici precedenti a semplici tappe come l'istanza primaria di ogni ri- complessità dialettica del quotidiano sponsabile la tecnica, potenza esone- tare un uso sociale della nuova tec- di avvicinamento al proprio definiti- flessione filosofica. e non riescono pertanto a riprodur- ratrice che libera l'uomo dal labor nologia. Negri ipotizza la possibilità vo pensiero. E questa conquista è M. Rostagno

della spiegazione scientifica Hempel cominciò nel 1942; vecchio, molto è cambiata la sua articolazione. In parti- Cari G. Hempel del 1948 è il suo (e di Oppenheim) Studies in the Logic colare, al modello originario della spiegazione nomolo- of Explanation, che ancora oggi uno studente di filoso- gico-deduttiva, valido in ambito deterministico, Hem- Aspetti della spiegazione fìa della scienza è tenuto a conoscere quasi a memoria. pel ha affiancato un modello di spiegazione probabilisti- scientifica E così via, fino alla Postfazione 1976, utilmente inserita co o ipotetico-statistico. Ed è proprio contro quest'ulti- in questo libro, dove vengono discusse le obiezioni mosse mo che autori come Salmon, Jeffrey e, più recentemente, Il Saggiatore, Milano 1986, ed. orig. 1965, alla sua teoria della spiegazione statistica. Van Fraassen hanno sollevato obiezioni consistenti. trad. dall'inglese di Aldo Gargani, trad. dal Nella Prefazione dell'autore all'edizione italiana Quale relazione c'è fra il valore numerico della probabi- tedesco (Nachwort 1976) di Paola Gnani, leggiamo: "Considero ancora valida la concezione gene- lità del verificarsi di un evento (che Hempel richiedeva rale della spiegazione qui esposta. Penso, in particolare, prossimo a 1) e la bontà della spiegazione? Quale peso pp. 242, Lit. 40.000 che ogni forma di spiegazione e comprensione scientifica dare alla dimensione {magmatica, al contesto in cui una equivalga a inserire, esplicitamente o implicitamente, spiegazione scientifica viene data? Questi sono problemi Hempel è l'ultimo 'grande vecchio' della tradizione l'argomento in questione in un nesso nomico rappresen- aperti, a cui Hempel dà contributi fondamentali. neopositivista, l'unico forse che sia riuscito a sopravvive- tato da leggi generali o, in definitiva, in una rete di Il contenuto vale il prezzo del libro. La presentazio- re alla tempesta antiempirista, discutendo (criticamen- principi teorici. Penso che ciò valga tanto per la spiega- ne grafica e la traduzione, resa ulteriormente ostica da te) e modificando le proprie idee, senza però troppo zione nelle scienze naturali quanto in psicologia e nelle alcuni refusi in passi importanti, non lo valgono. concedere alle nuove moc le. Ad occuparsi del problema scienze sociali". Se il nocciolo della proposta resta quello M. Gioannini

STEFAN AMSTERDAMSKI, Tra la storia e il metodo, Theoria, Ro- Filosofia segnalazioni ma-Napoli 1986, ed. orig. 1983, AA.W., Infanzia ed epistemo- 1986, ed. orig. 1963, trad. dall'in- trad. dal polacco di Laura Quer- AA.W., E. Bloch. L'oscurità JOHN FISHER, La magia di logia. Una valutazione della glese di Massimo Prampolini, pp. cioli Mincer, pp. 233, Lit. 30.000. dell'attimo vissuto, Franco An- Lewis Carroll. Giochi matema- teoria di Piaget, a cura di Geor- 296, Lit. 20.000 [riedizione con geli, Milano 1986, pp. 139, Lit. tici, paradossi, nonsense, Theo- ge Butterworth, Unicopli, Milano esercizi risolti]. Analizzando le tesi di Popper, di 16.000. ria, Roma-Napoli 1986, ed. orig. 1986, ed. orig. 1981, trad. dall'in- L'opera di Ugo Spirito, biblio- Kuhn e di Feyerabend, Amsterda- 1973, trad. dall'inglese di Ema- mski prende posizione rispetto all'o- I saggi raccolti in questo volume glese di Laura D'Odorico e Fabia grafia a cura di Franco Tamassia, dierno dibattito sulla razionalità del- sono volti a chiarire la nozione di nuela Turchetti, pp. 309, Lit. Franco, pp. 303, Lit. 28.000. Fondazione Ugo Spirito, Roma la scienza. L'obiettivo dell'analisi "oscurità dell'attimo vissuto", no- 23.000. LUIGI TARCA, Il linguaggio 1986, pp. 239, s. i.p. consiste infatti nella critica di un zione-chiave dell'intera problemati- sub specie aeterni, La filosofìa FRANCESCO FRATTA, Il dove- ca di Bloch, e luogo del confronto — Ci uniamo alle congratulazioni modello di razionalità definito in di Ludwig Wittgenstein come re dell'essere. Critica della me- termini puramente epistemologici, oggi predominante nella critica bio- fatte da Giampaolo Dossena, nella concepito cioè come immutabile, chiana — tra la concezione dell'esse- nota che chiude il volume, all'edito- attività razionale ed esperien- tafìsica e istanza etica in Carlo metastorico e non problematico. E re e del tempo in Bloch e in Heideg- re italiano per aver tradotto il libro za mistica, Francisci, Abano Ter- Michelstaedter, Unicopli, Mila- mediante la categoria di "ideale ger. L'attimo appena vissuto, oscuro di Fisher, membro della Internatio- me 1986, pp. 442, Lit. 43.000. no 1986, pp. 181, Lit. 20.000 scientifico", che appunto rappresen- perché il soggetto dell'esistere non è nal Brotherhood ofMagicians, che ha EDWARD JOHN LEMMON, Ele- [presentazione di Gianni Car- ta la prospettiva teorica storicamen- ancora pienamente dispiegato, com- raccolto e commentato una settanti- menti di logica, Laterza, Bari chia] te determinata e socialmente condi- porta, G. Pirola lo sottolinea, un na tra giochi, nonsense e rompicapi visa cui vanno rapportati sia i muta- modo di sottrazione dell'essere che dell'autore di Alice nel paese delle me- menti concettuali che la diversifica- resta "agibile", mentre nell'oblio raviglie. Tra questi sono di interesse zione dei criteri metodologici, che heideggeriano l'essere si sottrae irre- non solamente ricreativo II gioco del- Amsterdamski stabilisce un ponte vocabilmente. Vengono analizzate la logica, un complicato ma ingegno- Gli Agnelli, i Ford, tra la concezione di un logica pura- le implicazioni teoriche del concetto so sistema di quadranti e gettoni per mente "interna" dello sviluppo della di oscurità dell'attimo, per vagliarne la produzione di conclusioni sillogi- .Gfiglt i Krupp, gli Jacocca, scienza e quella di una "logica ester- la capacità di fondazione della conce- stiche del 1886 (l'edizione italiana di i Mattioli di ieri na", propria della riduzione di tale zione processuale della storia in Blo- Ubaldini-Astrolabio non la si trova processo a variabile dipendente delle ch: l'oscurità dell'attimo è infatti al più), il dialogo Ciò che la tartaruga trasformazioni socio-economiche. È centro dell'ontologia utopica del disse ad Achille (famoso esempio di dunque prendendo in considerazio- non-essere-ancora, della scissione tra regresso all'infinito apparso la prima ne anche i fattori extrametodologici praesens (presente cronologico) e volta su "Mind" nel dicembre 1894) MERCANTI che codeterminano gli ideali di ra- praesentia (presenza del Sem nel pre- e qualche paradosso più o meno ge- zionalità di un dato periodo che, di- sente cronologico); dà inoltre origi- nuino. Purtroppo i commenti di Fi- stanziandosi dal 'relativismo' del- ne al filosofare stesso, allo stupore sher, in generale di buon livello, in- SCRITTORI l'approccio kuhniano, Amsterdam- sempre rinascente e alla domanda in- costruibile; infine fonda il collega- formati, curiosi e talvolta divertenti, ski e in grado di impostare in modo sono superficiali e troppo sbrigativi critico sia il problema della mento del non-ancora cosciente con a cura di il non-ancora-reale del processo sto- proprio riguardo ai paradossi. Di- "incommensurabilità" tra teorie menticavamo: qualche lettore può concorrenziali, sia il problema del- rico, e quindi le istanze etico-politi- Vittore Branca che biochiane. Una parte del libro, trovare paradossale che si parli di un l'autonomia della scienza, eviden- libro di giochi in una pagina dedicata ziandone il nesso storico, e non pu- ed in particolare l'intervento di Bo- ramente logico, tra la funzione co- dei, esamina i testi di alcuni autori all'aulica filosofia. Ma che ne direb- Vivaci e avventurosi ricordi noscitiva e quella tecnologica e stru- che Bloch cita nelle sue opere (Freud be se trovasse questa scheda al suo di mercatanti italiani mentale. e Leibniz) e li pone a confronto con giusto posto nella pagina dei giochi, l'interpretazione di Bloch, eviden- che in questa rivista non c'è? che dominarono l'Europa N. Micozzi ziando la singolare fecondità filosofi- E. P. Menide tra Medioevo e Rinascimento. ca di molti suoi fraintendimenti. M. Sozzi In. 2 pag. 24/VI

gli Sciiti; Teocrati e Tecnocrati), l'o- mo, che copre l'Europa dal medioe- mendicità e dei suoi rimedi. Alla Storia pera cerca di invididuare alcune co- vo fino all'età industriale, anche se, grande ricchezza di informazioni il stanti nella permanenza della "iden- curiosamente, il capitolo conclusivo libro non accompagna proposte in- tità" iraniana, prima fra tutte l'ecce- BRONISLAW GEREMEK, La pietà pone maggior attenzione sui paesi terpretative adeguate: la mancanza zione sciita, che consente alla "na- extraeuropei e sui problemi del ter- e la forca. Storia della miseria e di ipotesi che leghino il vastissimo GERHARD SCHWEIZER, I Persia- zione" persiana di non scomparire zo mondo. Una certa divaricazione materiale presentato lascia dunque ni. Da Zarathustra a Khomei- nell'oceano linguistico e culturale della carità in Europa, Laterza, si coglie fra l'esame dei meccanismi nel lettore un'impressione di fram- ni, Garzanti, Milano 1986, ed. della "arabicità". Ovviamente, Kho- Bari 1986, pp. 267, Lit. 33.000. di impoverimento, tutto centrato mentarietà. Le smagliature dell'edi- orig. 1983, trad. dal tedesco di Ro- meini non può e non deve essere sull'analisi economica delle campa- zione italiana ne denunciano poi meccanicamente "dedotto" dalla sto- berto Menin, pp. 334, Lit. 37.000. Dopo una breve, interessante in- gne, e quello delle strutture assisten- l'eccessiva frettolosità: se si possono ria del suo paese, nella cui tradizione troduzione alla storiografia del pau- ziali, di cui si privilegia la localizza- tralasciare certi nonsense, come vi è anche il medico-filosofo Avicen- perismo, ripresa dalla voce zione urbana. La grande varietà di quello della "nobiltà contadina", si Storico all'università di Tubinga, na, portatore di una concezione ra- "Povertà" della Enciclopedia Einau- istituzioni caritative rende molto rimane un po' sconcertati quando si autore di opere specialistiche sui zionalistica e non integralistica del di, il libro percorre un doppio bina- difficile qualsiasi tentativo di genera- scopre nella biografia di copertina giannizzeri, sui dervisci e sui berbe- mondo. Il libro di Schweizer è scrit- rio: da una parte l'individuazione e lizzare periodi e tendenze su una sca- che Braudel, con cui Geremek ha la- ri, Schweizer ci offre un'opera di di- to in modo assai chiaro e scorrevole, la ricostruzione dei meccanismi di la così ampia come quella continen- vorato a Parigi, si sarebbe chiamato vulgazione seria sugli elementi di e si segnala a studenti ed a comuni impoverimento, dall'altra la descri- tale: non a caso le pagine più felici Philippe. lettori che vogliano uscire da una vi- sono quelle dedicate alla disamina continuità e di rottura della storia e zione dei mutamenti di sensibilità e L. Allegra della geografia iraniana. Strutturata sione puramente eurocentrica della puntuale di alcuni casi — Parigi, Ve- storia. degli atteggiamenti nei confronti del in quattro lunghi capitoli (nell'ordi- fenomeno. Il campo d'indagine inte- nezia, Ypres — che si rivelano labo- ne: Profeti e Re divini; Iran e Islam; C. Preve ressa un arco cronologico amplissi- ratori esemplari per lo studio della

nei (Il futuro passato agli inizi dell'età moderna, Cri- nuovo: la storia non si compie più nel tempo ma grazie Reinhart Koselleck teri storici del moderno concetto di rivoluzione, Sto- al tempo; si affranca dai ritmi ciclici della natura per ria dei concetti e storia sociale, Terrore e sogno. Os- acquistare un carattere autonomo e dinamico. Anche il Futuro passato servazioni metodologiche su esperienze del tempo rapporto col passato cambia: il senso di vivere l'inedito Marietti, Genova 1986, ed. orig. 1979, trad. nel Terzo Reich; "Età moderna". Sulla semantica dei toglie ogni evidenza a un passato paradigmatico. Si af- dal tedesco di Anna Marietti Solmi, moderni concetti di movimento, per citarne solo alcu- faccia un nuovo concetto di Storia: dalla Historie come ni), la modernità è colta nel suo nesso inscindibile con resoconto di fatti specifici si passa alla Geschichte, o pp. 331, Lit. 43.500 la temporalità. La nascita dell'espressione "età moder- Storia in generale, tipico "singolare collettivo" che rac- na" avrebbe stabilito infatti — secondo questa lettura — chiudendo in sé le possibilità di tutte le storie particolari un tempo nuovo, qualitativamente diverso da quello permette ora — secondo l'espressione di von Humboldt che aveva caratterizzato fino ad allora la coscienza del — "di presentare ogni evento come parte di un tutto o, Koselleck è noto in Italia per la sua prima opera trascorrere dei secoli, tale da segnare una cesura con le che è lo stesso, mettere in luce in ogni evento la forma Critica illuministica e crisi della società borghese (Il altre età: l'Antichità e il Medioevo. Il punto di frattura della storia in generale". La "modernità" verrà allora Mulino 1972); e per avere fondato e diretto con O. sarebbe costituito dall'esaurirsi di quella visione cristia- definita dallo specifico rapporto tra due categorie care Brunner e W. Gonze quel monumentale Lessico dei na della storia ritmata da un tempo neutro, sempre a Koselleck nella loro particolare capacità di produrre concetti storici fondamentali che segna, per molti ver- uguale a se stesso perché proiettato nell'attesa di una il tempo storico in quanto intreccio di passato e futuro: si, l'esempio più compiuto di Begriffsgeschichte, di fine; dal trapasso, cioè, dal tempo della "profezia", risol- "esperienza"e "aspettativa". E identificata come l'epoca "storia dei concetti". E appunto alla storia dei concetti to e conchiuso (reso nullo in quanto vive solo della sua in cui la seconda, l'apertura verso lo sconosciuto, si ren- nel suo senso più proprio appartiene Futuro passato, fine), al tempo della "prognosi", aperto, sostenuto da de sempre più indipendente dalla prima, dal dominio articolata discussione sul concetto di "modernità", e su- un'idea di futuro che vede l'uomo capace di calcolare di "tutti i nostri ieri". gli altri "singolari collettivi" che ne hanno accompagna- con margini di previsione del tutto inediti lungo il pro- A. Tarpino to la vicenda: "Storia", "Progresso", "Rivoluzione". In prio orizzonte. E nel corso del XVIII secolo — afferma una serie di saggi tra loro solo apparentemente eteroge- Koselleck — che si accumulano gli indizi di un tempo

FURIO DIAZ, Dal movimento ta "banda dei quattro" alla vittoria Energia e sviluppo. L'industria dei lumi al movimento dei po- della linea di Deng Xsiaoping seguita elettrica italiana e la società poli. L'Europa tra illuminismo al breve interregno di Hua Guofeng. Edison, a cura di Bruno Bezzo, e rivoluzione, Il Mulino, Bolo- LUCIANO PIGNATARO, La Cina In questo libro, scritto da uno stori- co e non da un sinologo (che non Einaudi, Torino 1986, pp. 346, Informatica e Archivi. Atti del gna 1986, pp. 680, Lit. 50.000. contemporanea. Da Mao Ze- Lit. 35.000. dong a Deng Xiaoping (1949- utilizza dunque mai fonti in lingua convegno, Torino 17-19 giu- Accanto al Settecento riformatore cinese), questa utilissima sintesi cro- 1980), Liguori, Napoli 1986, pp. I saggi di questo volume rappre- gno 1985, a cura del Ministero per di Venturi e a Le monarchie assolute. nologica e presente, ed il libro è dun- i beni culturali e ambientali, Isti- Il Settecento di Guerci, questo nuo- 160, Lit. 14.000. sentano la prima tappa di una pro- que raccomandabile come buon tuto poligrafico e Zecca dello Sta- vo volume di Furio Diaz viene a strumento di lavoro. Talvolta, co- gettata storia della Montedison, vo- completare il quadro di un secolo A dieci anni dalla morte di Mao munque, appare fastidioso l'atteggia- luta soprattutto da Carlo Bruno e to, Roma 1986, pp. 362, Lit. decisivo per la definizione del nostro Zedong, si sente il bisogno di una mento ingenuamente supponente e Pasquale Alterj, affidata all'Associa- 18.500. universo politico-concettuale. Il zione di storia e studi sull'impresa sintesi cronologica accurata che ri- presuntuoso nei confronti di Mao e (ASSI). I vari autori hanno avuto "movimento dei lumi", il serrato di- percorra i principali eventi della sto- della cosiddetta "banda dei quattro"; Più di un anno fa, nel giugno del battito teorico-politico, l'elaborazio- modo di consultare liberamente gli ria cinese contemporanea, dal rap- questo infierire verso la "sinistra" archivi della impresa per tutto ciò 1985 l'Archivio di Stato di Torino ne dei philosophes sono qui colti nel porto fra Mao e Stalin alla guerra di sconfitta rovescia semplicemente, che va dalle origini fino agli anni promuoveva un convegno su loro intreccio con la vicenda storica, Corea, dal Grande Balzo in Avanti senza in realtà superare, il vecchio Venti. L'ambizione è stata quella di "Informatica e archivi" di cui oggi a partire dagli anni Trenta, a conclu- allo scontro nel Pcc con Liu Shaoqi atteggiamento acriticamente filo- svolgere un'indagine secondo le in- escono gli atti. Ne emerge come gli sione cioè della duplice crisi, cultura- e Peng Dehuai, dalla Rivoluzione maoista tipico della cultura del Ses- dicazioni oggi più di successo della archivisti guardino con un duplice le (a cavallo tra XVII e XVHI secolo) Culturale alla morte misteriosa di santotto europeo. business history, con attenzione par- interesse alle nuove tecnologie di e dinastica (dalla morte di Luigi XTV Lin Biao, dalla caduta della cosiddet- C. Preve ticolare a quelle che sono le "risorse trattamento meccanico delle infor- alle guerre di secessione spagnola e imprenditoriali", e cioè ai prerequi- mazioni. Da un lato infatti essi han- polacca) che segnò una vera e pro- siti non finanziari e al ruolo di me- no il compito di ordinare e inventa- pria cesura nella storia europea. E diazione tra innovazione scientifica riare la massa documentaria loro af- che pose al centro della discussione, e produzione svolto da "tecnici d'ec- fidata: in questo campo l'innovazio- allora come non mai, la questione cezione". Ma centro di interesse so- ne tecnologica richiede un impor- rinnovata della "migliore forma di no stati anche i problemi legati alle tante sforzo di rielaborazione e uni- governo" e, più in particolare, della strategie aziendali, quelli relativi alla formazione metodologica. D'altro partecipazione e della rappresentan- tecnologia, fattore fra i più endogeni lato poi la necessità di conservare e za politica. Questione che a ragione nello sviluppo della società elettrica, tutelare anche documentazione con- è assunta, da Diaz, come filo condut- ed infine al ruolo svolto dall'inter temporanea impone all'archivista il tore dell'intero volume, dall'interes- mediazione finanziaria, rappresenta- problema di come salvaguardare atti santissimo capitolo Organi rappre- ta appunto più dalle società finanzia- che nascono direttamente su suppor- sentativi e forze di conservazione (in rie che dalle sole banchemiste. La to magnetico. Queste in sintesi le cui è tratteggiato un quadro europeo resentazione del volume è di Giu- problematiche che diedero origine al del multiforme scontro che contrap- convegno: il volume degli atti che pose monarchie assolute e organismi Eo Sapelli; il saggio più corposo do- ve si traccia la storia della Società vede oggi la luce è ricco ai proposte di ceto) fino al saggio conclusivo Edison, è di Claudio Pavese. Lucia- e risposte a proposito del trattamen- (L'orma della rivoluzione in Francia), no Segreto ha scritto sul ruolo dei to automatico dei fondi d'archivio, in cui il tentativo termidoriano di capitali, delle tecnologie e degli im- dell'uso di strumenti informatici per dare soluzione alla volontà di parte- prenditori svizzeri; Peter Hertner la ricerca storica, senza dimenticare cipazione emersa radicalmente nel invece si è occupato della presenza un confronto con chi produce docu- corso della Rivoluzione è colto in del capitale tedesco; Bruno Bezza ha mentazione meccanizzata. Un libro, tutto il suo fascino ma anche nella scritto dell'intervento del capitale quindi, assai utile, che fornisce spun- sua debolezza. Ed in cui si tratteggia- italiano nell'industria elettrica ar- ti problematici ed esempi di applica- no le condizioni e le cause di quella gentina ed infine Renato Giannetti zioni a chi voglia affrontare in modo torsione cesaristica che ne segnerà il na affrontato il più generale tema dei responsabile la sfida delle nuove tec- definitivo fallimento. "sistemi" elettrici italiani. nologie al mondo dei beni culturali. M. Revelli C. Ottaviano G. Serratrice N TINDICF P^G 25/VN •••E LIBRI DEL UESEIB

Ecologia conti con l'ambiente, confrontarsi re le condizioni naturali di esistenza sentativa di realtà generalizzate. So- naturali. La resistenza al fuoco e agli con i limiti delle risorse e dello spa- di un territorio. La presenza dell'A- no migliaia i "casi Gela", nell'Italia acidi, unita alla facilità di trattamen- zio che ci è concesso per la vita sul nic sul territorio gelese ha portato dell'industrializzazione selvaggia, to e alla versatilità d'uso, hanno dif- AA.W., Annuario europeo nostro pianeta. Il volume si propo- con sé un impatto sul territorio che che non ha saputo distinguere i van- fuso l'impiego dell'amianto in molti dell'ambiente 1986. La prote- ne, riuscendovi egregiamente, la fun- ha coinvolto il settore delle costru- taggi del breve termine dai danni settori e in molti oggetti di uso quo- zione della natura, la pianifica- zione di una corretta informazione zioni, il mercato del lavoro, lo spon- globali al territorio e alla qualità del- tidiano: forni, guanti e teglie da for- zione urbanistica e la gestione sulla situazione ambientale dei Paesi taneismo, l'abusivismo. Ne è risulta- la vita, che trasformano operazioni no, tovaglie e tavoli da stiro, tappez- del territorio in Italia, Belgio, della Comunità Europea. Ricco di to un quadro complesso che impone apparentemente vantaggiose in veri zerie, tappeti, tende, pavimentazioni informazioni generali, dati e tabelle, la necessità di analizzare i bisogni Danimarca, Francia, Germania e propri fallimenti. domestiche, stuoie da tavolo, filtri l'annuario risulta a volte carente ne- creatisi ed emergenti. Da questa ana- W. Giuliano enologici. E inoltre impiegato negli Federale, Gran Bretagna, Gre- gli approfondimenti. Ai capitoli te- lisi emerge la conferma che è quanto impianti di riscaldamento, nelle tu- cia, Irlanda, Lussemburgo, matici seguono sezioni sui rapporti mai opportuno introdurre nella no- bature degli acquedotti, in edilizia Olanda e Spagna, a cura di nazionali, sulla legislazione dei vari stra legislazione nazionale lo stru- per pannelli, tubature e feltri di coi- Achille Cultrera, Giuffrè, Milano paesi europei, sulle convenzioni in- mento della Valutazione di Impatto bentazione, a spruzzo come ignifugo 1986, pp. 1071, Lit. 100.000. ternazionali, sulle organizzazioni in- Ambientale, già applicata in altri e isolante termico-acustico special- ternazionali e nazionali che si occu- Paesi e proposta dalla Comunità Eu- mente negli edifici pubblici, nei fre- pano di questioni ambientali. AA.W., A come amianto. La- L'annuario del Docter, Istituto di ropea agli Stati aderenti. Il caso Gela vorazione rischi inquinamen- ni delle auto. E proprio queste pol- Studi e Documentazione per il Ter- W. Giuliano aiuta a predisporre una griglia meto- to. Cosa si fa cosa bisogna fare, veri microscopiche sono fortemente ritorio di Milano giunge alla seconda dologica per una gestione accurata pericolose e dannose alla nostra salu- del territorio, che non può fare a Ediesse, Roma 1986, pp. 223, Lit. edizione e propone una panoramica 20.000. te. Due sono in particolare le malat- completa sulla situazione ambienta- meno di prendere in esame tutte le tie provocate dall'amianto: l'asbesto- componenti naturali e umane che su le dell'Europa. Le difficoltà del trat- Presentato da Laura Conti, questo si e il carcinoma primitivo della tato sono insite nella materia stessa: di esso insistono. Ma perché ciò sia pleura o mesotelioma. Il volume ol- fattibile è necessario poter disporre libro è il risultato del lavoro di un i suoi contorni sono infatti assai im- gruppo coordinato dal Centro Ri- tre alla presentazione delle caratteri- precisi e solo dagli anni Sessanta si AA.W., Inquinamento e terri- di un efficace sistema informativo stiche fisico chimiche dell'amianto e regionale attento agli aspetti territo- cerche e Documentazione Rischi e sta delineando in maniera più chiara. torio. Il caso Gela, C.U.E.C.M., Danni da Lavoro Cgil Cisl Uil. In- delle patologie indotte propone la Sempre di più la materia ecologica si Catania 1986, pp. 169, Lit. riali ed istituzionali. Le cinque rela- normativa nazionale e internaziona- zioni raccolte in questo volume aiu- corruttibile, perpetuo, resistente al- è imposta come centrale, interve- 15.000. l'abrasione e all'usura: sono questi, le sul suo uso nonché i sistemi di nendo come fattore limitante in tano a meglio comprendere una si- protezione personale e di controllo tuazione cne può apparire circoscrit- in greco, i significati delle parole molti progetti di espansione. Sempre E il resoconto di come forme eco- amianto e asbesto. Sotto queste de- della diffusione. di più è diventato necessario fare i ta e locale, ma che in realtà è rappre- nomiche e sociali possono stravolge- nominazioni sono raccolti sei silicati W. Giuliano

inquinante a volte pericolosa per la salute. Potrebbe 1962 con il volume di Rachel Carson Primavera silen- Ivano Bechini, Cesare Bocci, essere questa la parabola preoccupante dell'agricoltura, ziosa; più recentemente, nel 1985 è stata lanciata in Angelo Bogazzi sempre più asservita alla chimica e ad una mentalità che tutto il mondo la campagna contro la "sporca dozzina", fa della massimizzazione del profitto il fine principale 12 pesticidi tra i più pericolosi e diffusi nel mondo. La "trappola" pesticidi. Uso e di ogni azione umana. La conseguenza è un rapporto Questo volumetto rappresenta una preziosa sintesi di sempre più squilibrato con il suolo e l'ambiente. Squili- tutto ciò che c'è da sapere sull'argomento, dalla legisla- abuso dei prodotti chimici in bri ad esempio con i parassiti delle piante coltivate o con zione, al mercato, alle alternative possibili. L'analisi e agricoltura la fertilità naturale del suolo, garantita da una adegua- la teoria sono applicate al caso specifico del Pistoiese e ta presenza di microflora e microfauna. Per correggere Pesciatino. Come a dire: "pensare globalmente, agire Cooperativa Centro di Documentazione Pi- questi squilibri l'uomo interviene affidandosi alla chi- localmente". stoia, Pistoia 1986, pp. 125, Lit. 5.000 mica degli antiparassitari e dei fertilizzanti, ed in tal W. Giuliano modo peggiora in molti casi la situazione. Non solo ma avvelena l'ambiente naturale e attenta alla sua stessa Da attività fonte di cibo e quindi di vita, ad attività salute. Il primo grido di allarme venne lanciato nel

Ili) Classici gi, La Stampa (To), pp. 165, Lit. Libri 10.000. — CICERONE, La repubblica - LEONARDO PAGGI, MASSIMO luminosa, Sellerio (Pa), trad. dal D'ANGELILLO, I comunisti ita- economici latino di Federico d'Ippolito, pp. liani e il riformismo. Un con- 93, Lit. 6.000 (Si tratta della tra- a cura di fronto con le socialdemocrazie duzione del secondo libro del De europee, Einaudi (To), pp. 219, Guido Castelnuovo Republicaj. Lit. 10.000. — PLUTARCO, Sertorio, Sellerio (Pa), trad. dal greco antico di Pa- V) Fantascienza Libri usciti nel mese di dicem- squale Martino, pp. 87, Lit. 5.000. bre 1986. Con la collaborazione della li- — WILLIAM GIBSON, Neuro- breria Stampatori Universitaria IV) Società mante, Nord (Mi), ed. orig. 1985, e della libreria Campus di Tori- trad. dall'inglese di Giampaolo no. Cossato e Sandro Sandrelli, pp. — PRIMO LEVI, Racconti e sag- 260, Lit. 12.000. I) Narrativa italiana — IRENE BRIN, Dizionario del successo e dell'insuccesso e dei luoghi comuni, Sellerio (Pa), pp. 220, Lit. 10.000. DIZIONARIO CRITICO — CARLO CASSOLA, La disav- GIANFRANCO DIOGUARDI ventura, Rizzoli (Mi), pp. 225, DELLA LETTERATURA Lit. 7.000. ITALIANA — PIERA EGIDI, La signorina Salvetti, Albert Meynier (Po), pp. diretto da L'IMPRESA COME 134, Lit. 13.000. VITTORE BRANCA II) Letterature straniere con la collaborazione di LABORATORIO ARMANDO BALDUINO — ETIEMBLE, Tre donne di raz- MANLIO PASTORE STOCCHI Dopo L'impresa nell'era del computer za, Sellerio (Pa), ed. orig. 1981, MARCO PECORARO trad. dal francese di Anna Maria un altro contributo Rubino, pp. 93, Lit. 5.000. al management italiano: la storia organizzativa — ALDOUS HUXLEY, Divoran- Seconda Edizione te, indicibile perla. Storia in- di un'impresa "laboratorio" attraverso credibile di un gentleman, Red Quattro volumi le testimonianze dei protagonisti. (Co), ed. orig. s.cL, trad. dall'ingle- di complessive pagine XL-2624 se di Nicoletta della Casa, pp. 85, Lit. 11.000. UTET N TINDICF PAS26/VM ••DEI LIBRI DEL MESE*

di economia politica all'Università cerca di applicare a tali problemi i ta ad individuare l'intervallo entro tecnologico secondo un approccio, Economia di Pisa. La paziente opera di rico- metodi della rivoluzione scientifica cui i pagamenti si effettuano in bills quello istituzionalista, che vuole su- struzione si è avvalsa dell'ingente seicentesca, convinto che le corrette of exchange senza trasferimenti reali perare quello economico, attraverso mole di opere edite scritte dall'eco- prescrizioni debbano essere basate di oro; le autrici ritengono impossi- il coinvolgimento di più discipline. I AA.W., Donato Menichella. nomista piemontese in quasi settan- su una ricognizione completa e siste- bile assimilare questo meccanismo a presupposti teorici a cui fa riferi- Testimonianze e studi raccolti tanni di attività (dall'esordio del matica delle grandezze e delle rela- quello malthusiano basato sulla sem- mento questo approccio sono due, dalla Banca d'Italia, atti della 1893 alla morte giunta nel 1961), ma zioni economiche rilevanti, ma an- plice variazione dei livelli dei prezzi da un lato che l'innovazione tecno- anche dei diari e dei carteggi inediti che che il raggiungimento del fine nei due paesi. Per Ricardo, a diffe- logica non dipende solo dalla do- giornata di studi (Roma 1986) La- renza di alcuni suoi contemporanei, manda di mercato ma possiede pro- terza, Bari 1986, pp. 500, Lit. — conservati presso gli archivi della suddetto è affidato alla costante cura del sovrano. Un'ottica, questa, che è l'esportazione di oro ha comunque prie regole di sviluppo, dall'altro che 40.000. Fondazione Einaudi, della Banca d'I- una sola causa, di carattere esclusiva- talia e della casa editrice Einaudi — stata compresa in passato nella cate- l'applicazione e la diffusione delle goria storiografica di mercantilismo mente monetario: un eccesso di mo- nuove tecnologie non dipende solo Della giornata di studi e testimo- oltre che delle conversazioni avute neta all'interno del paese. con quanti, parenti, amici e collabo- e che oggi si tende piuttosto ad ana- dalle conoscenze tecniche e scientifi- nianze, promossa dalla Banca d'Ita- lizzare in stretto legame con il com- M. Guidi che ma anche dall'ambiente sociale lia d'intesa con Tiri, sono qui raccol- ratori, avevano avuto occasione di conoscere da vicino lo statista scom- plesso della teoria e dell'ideologia ed istituzionale (il caso più recente di ti, oltre alle relazioni introduttive, di politica dell'epoca. Anche gli ele- un contrasto tra nuovi sistemi tecno- Pasquale Saraceno e di Guido Carli, parso. Il risultato è un saggio quanto mai ricco di informazioni, in cui menti più specifici di analisi econo- logici ed ambiente sociale è quello e ai commenti e agli interventi ascol- mica, cui è dedicata parte dell'intro- delle applicazioni civili dell'energia tati in quella giornata, numerosi altri sembra non mancare nessuna delle tappe principali di una lunghissima e duzione di Eugenio Zagari, quali un nucleare). In termini di programma contributi che per limiti di tempo concetto di prodotto netto di tipo di ricerca questo approccio si tradu- non avevano trovato spazio nel cor- fortunata carriera: da giovane fre- quentatore del Laboratorio Cognet- residuale e cenni di una teoria dei ce nell'individuazione delle regole so del convegno. La figura di Meni- prezzi basata sui costi di produzio- economiche e no in base a cui deter- chella è illuminante sulla complessi- ti De Martiis, a giornalista opinion- maker, a uomo di stato; né manca ne, vanno considerati in rapporto a minate tecnologie hanno prevalso, tà di alcune istituzioni economiche quest'ottica, per evitare di cercarvi in proiezioni sulle tecnologie di do- del nostro paese e sul ruolo di alcuni l'illustrazione di tutti i saggi e degli interventi più significativi. L'abbon- un'eccessiva coerenza sulla base di mani fondate non solo su aspetti in- servitori dello stato che hanno man- più moderne e rigorose teorie eco- gegneristici, nell'attribuire impor- tenuto nel tempo continuità e cen- danza dell'uso del materiale inedito, che arricchisce e vivacizza la docu- nomiche. tanza decisiva alla politica della tralità nonostante profondi e trau- M. Guidi scienza, che deve essere in grado di matici mutamenti della forma stato, mentazione, non appare però in ge- nerale aggiungere nulla al profilo di rispondere anche al soddisfacimento come il passaggio dal regime fascista di problemi sociali. A. Enrietti a quello democratico. Si deve a Me- Einaudi che non fosse già conosciu- nichella, che non era un economista to. La scelta dell'autore, inoltre, che per formazione culturale, il primo ha prediletto fonti tutte "interne", cioè conformi alle tracce lasciate dal- MARIA CRISTINA MARCUZZO, piano finanziario dell'Iri negli anni ANNALISA ROSSELLI, La teoria trenta e la filosofia più generale che lo stesso Einaudi, è stata forse di im- Economia lo sosteneva; è intimamente legato pedimento per una analisi ed un giu- del gold standard. Ricardo e il segnalazioni con questa esperienza l'ordinamen- dizio più complessivi su decisioni e suo tempo, Il Mulino, Bologna to, che egli ispirò profondamente, opinioni che hanno avuto un peso 1986, pp. 264, Lit. 25.000. JAMES O'CONNOR, Marx ad- che tutt'ora presiede al compito pro- nelle vicende della storia d'Italia. dio?, Datanews, Roma 1986, ed. C. Ottaviano Questa ricerca viene condotta a prio della Banca d'Italia nella sua orig. 1983, trad. dall'inglese di funzione di governo della moneta e partire dall'esigenza metodologica di fondere assieme analisi economica, Giovanna Ricoveri, pp. 81, Lit. del credito. Nel dopoguerra fu go- 10.000. vernatore della Banca d'Italia e inti- storia del pensiero e storia economi- mo collaboratore di Einaudi. Si deve ca. Un secondo presupposto è inol- LUIGI PASINETTI, La ricchezza tre il richiamo costante all'interpre- delle nazioni, Guida, Napoli ancora a lui, che era originario della WILLIAM PETTY, Aritmetica tazione sraffiana: i successivi svilup- 1985, pp. 37, Lit. 4.000. provincia di Foggia, l'ideazione del- politica, Liguori, Napoli 1986, pi della teoria monetaria di Ricardo FRANCESCO DE VESCOVI, Eco- l'istituto della Cassa per il Mezzo- ed. orig. 1690, trad. dall'inglese di giorno negli anni cinquanta. sono infatti considerati parte inte- nomia dell'informazione tele- Julia Chambers D'Amato, pp. grante della sua ricerca di una misura C. Ottaviano visiva, Editori Riuniti, Roma 116, Lit. 13.000. invariabile del valore. Nel contesto ipotetico di un'economia chiusa, 1986, pp. 138, Lit. 14.000. Scritta nel 1676, l'Aritmetica poli- obiettivo di Ricardo è fornire una Paradigmi tecnologici. Saggi GIORGIO TASSINARI, Il sistema tica è dominata dal problema del teoria dei meccanismi in grado di ri- sull'economia del progresso industriale dell'Emilia Roma- buon governo di una popolazione portare il valore della moneta in ter- tecnico, numero monografico di gna, Il Mulino, Bologna 1986, pp. RICCARDO FAUCCI, Luigi Ei- considerata dal punto ai vista delle mini di oro ad un livello uguale al- "Prometheus", 1986, n° 2, Franco 115, Lit. 10.000. l'interno e all'estero (livello natura- naudi, Utet, Torino 1986, pp. classi in cui è suddivisa e delle attivi- Angeli, Milano, pp. 230, Lit. BRUNO BRACALENTE, Il siste- tà principali che svolge (difesa, go- le), qualora esso sia stato alterato; 518, Lit. 48.000. 22.000. ma industriale dell'Umbria, Il verno, commercio, artigianato, agri- egli non cerca invece di determinare Mulino, Bologna 1986, pp. 126, quale debba essere la quantità di mo- Il volume su Luigi Einaudi, pub- coltura). Il fine cui si guarda è l'ac- Lit. 12.000. blicato nella prestigiosa collana di crescimento della potenza della na- neta di equilibrio, al contrario di I saggi raccolti in questo fascicolo zione, uno dei cui strumenti è l'au- quanto è stato da altri sostenuto. (i cui autori sono: Archibugi, Nel- CLAUDIO QUINTANO, Il siste- biografie fondata da Nino Valeri, ma industriale del Molise, Il giunge in libreria dopo numerosi an- mento della ricchezza duratura otte- Nell'ambito di un'economia aperta, son e Winter, Rosenberg e Fri- ni di ricerche da parte dell'autore, nibile tramite il commercio e una invece, Ricardo elabora una com- schtak, Dosi, Perez e Freeman) af- Mulino, Bologna 1986, pp. 106, Riccardo Faucci, docente ordinario produzione ad esso orientata. Petty plessa teoria del tasso di cambio, vol- frontano il tema del cambiamento Lit. 12.000.

ne recensioni, rimase il testo di riferimento metodologi- John Neville Keynes co sino all'uscita nel 1931 del libro di Robbins, The Nature and Significance of Economie Science. Libro L'ambito e il metodo di testo e consultazione, è dubbio però — come scrive dell'economia politica Phillis Deane nell'utile introduzione — che esso venisse 'ir letto largamente, anche a Cambridge. E non si può dare Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma troppo torto ad un contemporaneo che ne rilevò la noio- 1986, ed. orig. 1917, trad. dall'inglese di sità e l'eclettismo, rimarcando che "il progresso della Daniela Chiaraluce, pp. VIH-369, s.i.p. scienza nel futuro, come nel passato, sarà principalmen- te opera di uomini unilaterali, se volete, ma ispirati da Claude Menard una singola idea". Di tal fatta fu appunto Cournot, intellettuale francese di formazione politecnica, cui è La formazione di una razionalità dedicato il libro di Ménard. Già nel 1838 anticipò il economica: paradigma marginalista, con il suo individualismo me- 1 todologico, con il postulato di razionalità degli agenti A.A. Cournot economici, con il mercato come luogo trasparente in cui Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma la 1986, ed. orig. 1978, trad. dal francese di : in- teresse di Cournot risiedono, secondo Ménard, nel fatto Marcello Corti, pp. IX-385, s.i.p. che con particolare chiarezza in tale autore è la natura ordinata del meccanismo economico a consentire la ma- tematizzazione della scienza che lo descrive. Ménard Entrambi i volumi trattano di momenti cruciali ottanta attorno alla scientificità della propria dottrina, sostiene che il progetto cournotiano, e le sue riprese, nella costituzione del pensiero marginalista. Il primo, aderendo al metodo ipotetico-deduttivo e procedendo reggono solo se si assume la stabilità e l'ottimalità dei quello di Neville Keynes, "un diligente e lucido uomo di alla sua matematizzazione. Separando l'arte della poli- Cambridge", padre di quel John Maynard che della scuo- tica economica, del "sistema di regole per raggiungere risultati della dinamica concorrenziale: una volta però la marshalliana fu l'eretico di maggior successo, segna la un dato scopo", dai momenti scientifici dell'economia che tali caratteri non possono più essere riconosciuti prima sistemazione metodologica dell'emergente econo- pura, quello positivo e quello normativo-etico, Neville come propri della realtà effettuale, essi vengono posti mics inglese. In crisi la vecchia economia politica classi- Keynes riesce a svincolare l'adesione al laissez faire co- come norma su cui regolare la politica economica, con ca, nella affermata versione eclettica di Mill e Caimes, me ipotesi dipartenza del ragionamento astratto dall'o- un corto circuito che dalla pretesa di scientificità porta gli economisti, sottoposti all'attacco convergente di posi- pzione liberista. Il libro, la cui prima edizione uscì nel all'ideologia. tivismo e scuola storica, ritrovano il consenso negli anni 1891, ebbe notevole successo, ottenne generalmente buo- R. Bellofiore MARC SCHWOB, Come vincere l'emicrania, Feltri- PIERANGELO LOMAGNO, Automedicazione. Cono- modo discorsivo ma rigoroso, i problemi connessi all'as- nelli, Milano 1986, ed. orig. 1985, trad. dal francese di scere e usare le medicine, Giunti, Firenze 1986, pp. sunzione ragionata delle medicine, mettendo in guardia da Daila Codias, pp. 165, Lit. 19.000. 231, Lit. 14.000. una comune ma pericolosa sottovalutazione della loro tos- sicità. Coerentemente con la scelta di trattare situazioni Tutto ciò che si vorrebbe sapere sull'emicrania e che Un manuale di consigli, indirizzato a coloro che voglio- patologiche che si prestano bene all'automedicazione, l'au- non si è mai riusciti a trovare. Un saggio scritto per liberare no conoscere il mondo delle medicine e che intendono tore evita di affrontare il trattamento di quelle patologie i pazienti dall'idea di essere essi stessi causa del proprio partecipare attivamente a ogni programma terapeutico, per come i tumori, la cardiopatia ischemica, le aritmie cardia- male e per indurli a collaborare con il medico nell'indivi- trarre "il massimo dei benefici e il minimo dei danni". Si che, l'insufficienza renale, che richiedono un'attento con- duare i fattori che scatenano la crisi di emicrania. L'autore pone come supporto all'opera del medico, attraverso la trollo da parte del medico curante. Nella prima parte del fornisce un inquadramento delle attuali conoscenze scienti- presentazione di utili informazioni generali sull'uso dei libro vengono spiegati gli aspetti essenziali della terapia fiche, degli aspetti più caratteristici, dei sintomi, dell'eziolo- farmaci, sulla loro azione terapeutica e sugli effetti indeside- farmacologica (meccanismi di assorbimento, trasformazio- gia e di tutte le possibili cure: da quelle che hanno lo scopo rati. L'autore, farmacologo, medico e giornalista, tratta in ne ed eliminazione, fattori che modificano l'azione terapeu- di far cessare gli attacchi, a quelle per la terapia di fondo (i tica, effetto placebo, caratteristiche delle preparazioni com- sette farmaci "pilastri della saggezza"), dalle terapie alterna- merciali) e nella seconda parte vengono prese in considera- tive ai non trascurabili rimedi da "comari". Una crociata zione alcune condizioni patologiche (la febbre, il dolore, i condotta con toni enfatici per aiutare chi soffre di emicra- più comuni disturbi dell'apparato digerente, respiratorio e nia a ritrovare la fiducia nella guarigione alla scoperta di un Variazioni nervoso, la piccola traumatologia, le patologie da vacanze e proprio sistema per alleviare questa sofferenza localizzata a le diete), che possono essere autonomamente gestite dal "metà cranio, ricorrente, pulsante, deprimente, nauseante e sul tema paziente. In questo manuale di divulgazione, equilibrato e gravemente invalidante". di semplice lettura, l'autore non avrebbe dovuto trascurare M. Bobbio di mettere in guardia il lettore dalla crescente propaganda Il fai da te farmacologica che induce facili quanto ingiustificati consu- mi di medicine. in medicina M. Bobbio La gente si è sempre curata da sola. I medici erano pochi e concentrati nelle cit- Il consulente medico per la famiglia. Le malattie e tà, molti rimedi ufficiali erano a base di i loro sintomi: come riconoscerli e come capirli, prodotti facilmente reperibili in natura, Selezione del Reader's Digest, Milano 1986, ed. orig. medici e pazienti attingevano gran parte ISADORE ROSENFELD, Primo: non ammalarsi, Mondadori, Milano 1986, ed. orig. 1986, trad. 1984, trad. dall'inglese di Luigi Boselli e Alessandra delle loro conoscenze da una comune fonte dall'inglese di Antonio Belloni, pp. 522, Lit. 26.000. Dalai Spangaro, pp. 615, s.i.p. di tradizioni orali, l'onorario di un medi- co era spesso al di sopra delle possibilità Si tratta di un'enciclopedia medica che si propone di economiche di gran parte della popolazio- Sembra promettente il titolo di questo "vademecum" fornire al profano tutte quelle informazioni che riguardano ne. Nonostante che tutte queste condizioni della salute tradotto a tambur battente da Mondadori; le la salute e le malattie; è suddiviso in tre sezioni impostate non sussistano più, la gente continua a cu- promesse non vengono tuttavia mantenute che in minima in ordine alfabetico. La prima (da dolore all'Addome a rarsi da sola esenei secoli passati tale fatto parte. Il taglio, per cominciare, è estremamente Zoppicamento), consente di risalire dal sintomo alle malat- veniva considerato un evento normale, tradizionale: per salute si intende la "non malattia", per tie che lo possono provocare. Nella seconda sezione (che ora assurge a livello di "fenomeno sociale" prevenzione soprattutto la diagnosi precoce, e così via. occupa i 3/4 del testo) viene spiegata, con rigore scientifico e come tale viene studiato da ricercatori, Secondo il costume statunitense, statistiche ed aneddoti e in modo aggiornato, una vastissima gamma di termini sfruttato in campagne pubblicitarie, stig- sembrano assumere importanza analoga. Ci sono molte, medici (da Aborto a Yoga), che possono essere incontrati matizzato dai medici, incoraggiato da mo- troppe informazioni cliniche e fisiopatologiche che, per nella vita di tutti i giorni. Ad alcune voci è stata dedicata vimenti "alternativi", alimentato da una quanto vere, non possono essere utilizzate al meglio da un un'ampia trattazione, ricca di consigli pratici: l'assunzione ricchissima pubblicistica in continuo rin- profano. È inoltre discutibile l'abitudine di fornire il nome dei farmaci, l'alimentazione, la gravidanza e il parto, come novamento. Il curarsi "da sé" non consiste commerciale dei farmaci, suggerendo così una possibile (e prepararsi alla visita medica, la cura dei bambini, dei capel- soltanto nel gestire completamente in pro- pericolosa) automedicazione. Non mancano le facili ironie li, dei denti, delle mani, della pelle. La terza sezione infine prio il processo diagnostico-terapeutico; si sulle medicine alternative e un eccessivo entusiasmo per il affronta le tecniche di immediato intervento in caso di manifesta in mille occasioni, quando il pa- classico check-up, in nome della "prevenzione", emergenza (da Amputazione a Vasciche); semplici ma es- ziente arbitrariamente interrompe una te- naturalmente. Nell'insieme un libro vecchio stile, di senziali consigli di pronto soccorso che dovrebbero essere rapia, riduce il numero di farmaci, ne asso- retroguardia, che pare ignorare il più recente dibattito sulla molto più diffusamente conosciuti. Ne risulta un utile ma- cia di nuovi, integra le medicine con altri salute e sulla tecnologia biomedica, rifacendosi al "sano nuale dalla consultazione facile, esauriente e piacevole, an- sussidi fisici, dietetici o comportamentali. I buon senso" clinico dei vecchi trattati. Un libro, insomma, che grazie a una chiara impostazione grafica e una ricca medici riconducono l'autonomia terapeu- più adatto a creare patofobi che salute; un vero peccato, serie di fotografie e disegni. tica a una mera questione di indisciplina e data l'indubbia capacità divulgativa dell'autore. M. Bobbio la soffrono come un atto di sfiducia: eppure G. Bert questo atteggiamento è anche dettato da un differente modello interpretativo dei feno- meni biologici. Per quei pazienti che acce- dono usualmente a questo tipo di letteratu- ra, l'organismo è una cittadella assediata GIORGIO BERT, GUIDO GIUSTETTO, Autodiagnosi. FLAVIO GAZZOLA, Helping. La chiave del benesse- da forze esteme (tossine e microrganismi Piccolo dizionario per la salute, Giunti Barbera, Fi- re, , SugarCo, Milano 1986, pp. 335, Lit. 20.000. patogeni) e minata da cospiratori intemi renze 1986, pp. 166, Lit. 12.000. (stress ed emozioni); la salute va allora an- L'illusione che l'uomo debba tornare al felice mondo tenuta rafforzando il proprio apparato di- Con un piacevole umorismo e una vivace collezione di dei "mulini bianchi" per ritrovare l'armonia con la natura fensivo (vita "sana" e vitamine) piuttosto tipiche conversazioni da ambulatorio, Bert e Giustetto ci e con l'universo è il motivo che pervade questo libro. Attra- che ricorrendo a un esercito alleato (i far- offrono un piccolo dizionario (42 voci) in cui taluni termi- verso considerazioni più aneddotiche che scientifiche, l'au- maci), non sempre degno di fiducia. ni, indicanti organi e malattie, vengono tradotti dal linguag- tore propone un metodo per migliorare "le proprie abilità gio dei pazienti al linguaggio scientifico dei medici. Che nel rapporto con se stessi, con l'ambiente e con gli altri", rapporto c'è tra il mal di reni e l'insufficienza renale e tra l'"helping psicologico". È un corso per il graduale recupero uno stravaso di bile e un'epatopatia? Vengono passati in della comunicazione perduta tra cellule ed organi, all'inter- rassegna quei termini che stanno in vetta alla hit-parade no del corpo e nei rapporti interpersonali. Questo metodo dell'ipocondria, quelle parole-simbolo che vengono usate viene presentato come un salvagente da utilizzare nei mo- per esprimere stati d'ansia, frustrazioni sociali, conflitti fa- menti maggiormente conflittuali, e viene indicato per colo- miliari. L'organo come bersaglio di un disagio che non si ro che si trovano in uno stato di "salute leggermente pertur- può esplicitare; il sintomo come espressione di una soffe- bata". L'autore infine passa in rassegna i presupposti di renza che nasce al di fuori dell'organismo; il farmaco come alcune medicine "alternative" (agopuntura, omeopatia, iri- soluzione dall'esterno a cui delegare il ricupero del proprio dologia, auricolopuntura, pedoreflessologia, chirologia), benessere. Un libro rivolto agli ipocondriaci perplessi affin- accomunate dal presupposto che tutte le funzioni del corpo ché riflettano sul messaggio racchiuso nel sintomo e ne vengano proiettate su una parte di esso. Secondo questa sdrammatizzino la valenza ansiogena, prima di precipitarsi logica è quindi possibile osservando una parte del corpo, dal medico a farsi decretare malati. Il lettore, attratto dal ottenere informazioni diagnostiche sull'intero organismo, titolo, non si aspetti di poter scovare finalmente qualche e, analogamente, agire in un punto periferico per modifica- nuova malattia da diagnosticarsi; verrà invece convinto ad re le funzioni di un organo centrale. La lettura del libro attribuire all'ansia gran parte dei suoi disturbi. Povero pa- viene consigliata come un pre-requisito per chi, credendoci, ziente ansioso; d'ora in poi a farsi medicalizzare gli verran-1 intende intraprendere un corso di "helping". no anche i sensi di colpa. M. Bobbio M. Bobbio 1 inglese e sono: meteorologia, geogra- ressati ad un'analisi storico critica repentine delusioni, il bel libro di essenziale nella soluzione di proble- Scienze fia, cartografia, geologia, sismologia dello sviluppo scientifico dell'occi- Pintacuda sembra destinato a raf- mi diversi, come quello delle otto e mineralogia. Seguono la bibliogra- dente, in rapporto al parallelo, ma freddare i primi e a risollevare dalle regine, dell'esplorazione di un grafo, diverso, sviluppo della conoscenza seconde. Pensato per chiunque sia dell'ordinamento veloce (o quick- JOSEPH NEEDHAM, Scienza e ci- fia e l'indice analitico dell'intero vo- lume (dunque riguardanti anche la nell'ambito di civiltà non europee. interessato all'argomento e non ab- sort). Tutti gli algoritmi proposti so- viltà in Cina, voi. Ili: La Mate- parte di matematica e astronomia M. Lo Bue bia rimosso le ore di matematica al no implementati in un linguaggio re- matica e le scienze del cielo e pubblicata sempre da Einaudi nel liceo, il libro presenta con invidiabi- lativamente povero come il Basic, della terra. Meteorologia e 1985). Come è già stato più volte le chiarezza e felice semplicità (quali- ma in compenso largamente dispo- scienze della terra, Einaudi, To- ribadito ci troviamo di fronte a una tà spesso mutuamente esclusive) al- nibile agli utenti non professionali. rino 1986, ed. orig. 1959, trad. delle più autorevoli fonti sulla tradi- cuni classici algoritmi, dal crivello di Algoritmi elementari sa essere anche dall'inglese di Gianluigi Mainar- zione scientifica cinese; in questo Eratostene alle procedure probabili- un libro arguta e divertente, scritto di, pp. 556, Lit. 60.000. senso essa è rivolta agli studiosi della NICOLÒ PINTACUDA, Algorit- stiche, toccando domini diversi qua- in bello stile, e privo degli anglicismi cultura dell'estremo oriente. Tutta- mi elementari. Le procedure di li la ricerca dei numeri primi e l'arit- che spesso rendono letteralmente in- Con questo libro si conclude la via non si sottolinea mai abbastanza base della programmazione, metica modulare, gli algoritmi alge- comprensibili molte pubblicazioni pubblicazione in italiano del terzo come la portata dell'opera di Need- Muzzio, Padova 1986, pp. 176, brici e i problemi di ordinamento, il di informatica popolare: sarebbe il volume dell'opera "Scienza e civiltà ham superi di gran lunga gli interessi tutto coronato dalla presentazione punto di partenza ideale per una se- ristretti di una cerchia di addetti ai Lit. 18.000. in Cina" di Joseph Needham. Gli della struttura di programmazione ria diffusione dell'informatica nella argomenti trattati nei diversi capito- lavori. "Scienza e civiltà in Cina" scuola. li corrispondono alle ultime cinque può diventare uno strumento utilis- In un'epoca in cui l'informatica più elegante, compatta e difficile, la sezioni del III volume dell'edizione simo per tuti coloro che sono inte- amatoriale suscita facili entusiasmi e ricorsione, che svolge una funzione G. A. Antonelli

per alcuni anni del famoso Intermediate Technology ne "...l'energia nucleare non è l'unica risposta giusta da \ Arnold, Pacey Development Group di Londra, fondato nel 1965 da proporre se si vogliono soddisfare tutti i bisogni umani, E. F. Schumacher ed altri. Tuttavia se per diversi aspetti ma neppure abbandonarla del tutto è la risposta giù- Vivere con la tecnologia questo interrogarsi a largo raggio sull'interazione tecno- sta..."(pag. 204). Un'affermazione del tutto rispettabile logia-politica-valori culturali-creatività-risorse può co- certamente, ma che richiederebbe — ancor più forse di I Editori Riuniti, Roma 1986, ed. orig. 1983, stituire per molti un utile riferimento di carattere gene- una scelta netta di campo — di essere avvalorata da rale, la difficoltà a sostenere adeguatamente una così un'articolazione e da spiegazioni che invece vengono del trad. dall'inglese di Luca Pavolini, pp. 221, vasta gamma di questioni risalta evidente nel corso tutto eluse. Ancora un mancato approfondimento che \ Lit. 15.000 della lettura. Dare risposte esaurienti non sembra però sommato ai precedenti rischia fortemente di sminuire di essere lo scopo principale che Pacey si prefigge, perlome- fronte al lettore quanto di interessante questo libro di no con questo libro. Assai più attento e preoccupato egli Pacey esprime. In particolare la sua appassionata critica Quali sono le reali responsabilità degli scienziati e appare nel sottolineare in ogni modo come i pericoli della tendenza assai diffusa tra scienziati e tecnici a dei tecnici nella corsa agli armamenti nucleari? Sono della tecnologia risiedano non già nel suo proprio svi- mantenere, più o meno consapevolmente, separate crea- essi servitori o predatori del potere? E in ogni caso qual luppo, ma nell'erroneo orientamento di valori in chi di tività tecnica e coscienza sociale ed infine il pressante è la forma di potere a cui aspirano e i valori che li essa fa uso. Altra costante preoccupazione di Pacey, ben- appello politico che egli rivolge per la costruzione di un guidano nel loro continuo inseguimento di progetti in- ché dichiaratamente incline verso la causa ambientali- quadro di partecipazione democratica alle scelte tecnolo- gegneristici sempre più grandiosi, quasi attraverso ognu- sta, è cercare di conseguire nella discussione dei vari giche, oggi troppo spesso mistificate ed imposte a comu- no di essi debba dispiegarsi tutta la potenza dell'appara- argomenti e tesi, che di volta in volta si presentano, una nità più o meno riluttanti sotto forma d'ineluttabilità to produttivo? Questi alcuni dei molti, forse troppi, posizione di mediazione e di equilibrio, non sempre del progresso. interrogativi che affollano quest'ultimo libro di A. Pa- però assunta con esiti felici. cey, studioso di problemi della tecnologia e collaboratore Esemplificativa, sotto questo aspetto, la sua affermazio- A. Chiattella

GIOVANNI BUFFA, Fra numeri il terzo infine cerca un legame tra i Arte e dita. Dal conteggio sulle dita vari tipi di numerazione sulle dita e alla nascita del numero, Zani- le scale numeriche. Lo studio di tipo LUDOVICO GEYMONAT, GIU- ANTOINE-LAURENT LAVOISIER, chelli, Bologna 1986, pp. 174, Lit. antropologico impostato dall'auto- PETER LEVI, Atlante del mondo LIO GIORELLO, FABIO MINAZZI, Memorie scientifiche, metodo re, oltre a comparare il modo in cui 18.000. greco, Istituto Geografico De Le ragioni della scienza, Later- e linguaggio della nuova chimi- i diversi popoli affrontano il proble- Agostini, Novara 1986, ed. orig. za, Bari 1986, pp. 256, Lit. 23.000. ca, Theoria, Roma-Napoli 1986, ma del conteggio, si rivolge anche 1984, trad. dall'inglese di Martino trad. dal francese di Ferdinando Il problema da cui parte questo agli studi fatti sulla capacità di conta- Menghi, pp. 239, Lit. 55.000. La cultura italiana deve molto a Abbri, pp. 206, Lit. 35.000. divertente saggio è quello di rintrac- re dei bambini e degli animali. "Tra Ludovico Geymonat. Grazie al suo ciare le origini del nostro sistema di numeri e dita" si colloca a metà tra Con questo atlante, dopo le positi- contributo è stato possibile superare Figura fondamentale nello svilup- numerazione e del concetto stesso di un trattato dal quale si possono im- ve esperienze dedicate al mondo ro- gran parte dei pregiudizi gentiliani po della chimica moderna, Antoine- numero. Nel libro si possono rin- parare nozioni molto interessanti e mano ed egizio, continua, per la col- nei confronti della storia della scien- Laurent Lavoisier è considerato l'i- tracciare essenzialmente tre filoni, certi libri che rendono accessibili an- lana Civiltà del passato, l'impegno za; sempre grazie a lui la filosofia niziatore di quella rivoluzione scien- districandosi nei quali l'autore, sulla che ai non addetti, curiosità e giochi editoriale dell'Istituto Geografico della scienza ha potuto essere am- tifica che fu l'affermazione della chi- base di un confronto coi metodi di matematici. In questo senso giova De Agostini, che sta dimostrando, messa come materia di studio uni- mica antiflogistica. Questa raccolta numerazione di diverse civiltà, cerca senza dubbio il carattere amatoriale anche nelle scadenze mensili della ri- versitario (proprio Geymonat è sta- di scritti del grande studioso, curata di compiere un'analisi della forma- del saggio; l'autore infatti non è uno vista Archeo, un costante interesse to titolare della prima cattedra di fi- e tradotta da Ferdinando Abbri, è zione del sistema decimale. Il primo studioso di storia della matematica verso il settore archeologico. Questa losofia della scienza). Giulio Giorel- ben lungi dall'essere un'autobiogra- filone riguarda il rapporto tra con- ma un fisico e, come ammette egli volta si tratta della tempestiva edi- lo dal canto suo gode di una meritata fia scientifica del tipo di quelle scrit- teggio sulle dita e nascita del concet- stesso, gli argomenti di questo studio zione italiana di un'opera che si con- fama come filosofo della scienza gra- te da altri scienziati (per esempio to di numero; il secondo tratta delle sono stati spesso un pretesto per di- figura come un compendio di geo- zie alle sue diverse pubblicazioni tra Werner Heisenberg). Si tratta di bre- associazioni mistiche e simboliche gressioni che gli hanno permesso di grafia, storia, arte e cultura; Levi, cui va ricordato il recente Lo spettro vi scritti, talvolta tratti dall'introdu- legate ai numeri che riguardano in "ficcare il naso in molte cose". profondo conoscitore della mentali- e il libertino (Mondadori, Milano zione a più vaste opere, nei quali si qualche modo i metodi di conteggio; M. Lo Bue tà dell'antico popolo ellenico (letta 1985) e alla sua attività di conferen- delinea la personalità scientifica del- soprattutto attraverso una lente sto- ziere nonché di curatore di impor- l'autore. Le memorie riportate in rico-letteraria), si è avvalso della col- tanti edizioni italiane di scritti dei questo libro riguardano i due punti laborazione di specialisti, quali Tho- grandi epistemologi stranieri. In Le principali in cui l'opera di Lavoisier mas Braun e John Boardman per la ragioni aella scienza questi due pro- risultò fortemente innovativa. L'u- parte cartografica ed archeologica, tagonisti di primo piano della cultu- no, il più noto, è incentrato sulla per restituirci un quadro sintetico ra filosofica e scientifica del nostro critica della vecchia chimica flogisti- ma veritiero di una realtà troppo paese affiancati da un giovane filoso- ca; l'altro tocca questioni di caratte- spesso soggetta a frequenti e diffusi fo molto promettente come Fabio re metodologico e venne sviluppato luoghi comuni. Il testo, introdotto Minazzi si impegnano in un dibatti- in due opere, la Méthode de nomen- da una tavola cronologica, dopo una to molto interessante sulla scienza, clature chimique del 1787, e nell'in- panoramica sulle caratteristiche am- sui suoi principi e sui suoi legami troduzione al Traité elémentaire de bientali, segue, visualizzandoli, gli con la società, con la storia e con le chimie del 1789 riportata in questa avvenimenti storici dall'età del ideologie. Il libro è composto da tre raccolta. Come emerge dalla suddet- bronzo a quella dei tiranni, dal pe- brevi saggi e da una sezione centrale ta introduzione e da un altro brano riodo classico fino ad Alessandro nella quale gli autori si affrontano in presente nell'antologia (Memoria sul- Magno ed alla diffusione dell'elleni- un "dialogo sui minimi sistemi"; in la necessità di riformare e perfezionare smo. Ventisei schede illustrano al- esso, alle tesi marxiste di Geymonat la nomenclatura della chimica) gli in- trettanti siti urbani significativi, si contrappone la visione di Giorello teressi epistemologici di Lavoisier lo mentre altre monografie puntualiz- la quale fa riferimento essenzialmen- avevano portato ad un interessante zano aspetti religiosi, artistici ed eco- te a J. S. Mill e al liberalismo di stam- approfondimento sulla funzione del nomici della vita quotidiana. Un'ap- po anglosassone. La consueta bravu- linguaggio nella scienza basata sulla pendice dedicata ai grandi sistemi fi- ra degli autori unita ad un notevole lettura degli scritti di Etienne Bon- losofici, un'ampia bibliografia, un senso dell'umorismo rendono la let- not de Condillac. Questo libro può indice analitico ed uno geografico tura di questo libro, oltre che forma- interessare tutti coloro che si occu- concludono coerentemente un'ope- tiva per chiunque, molto piacevole e pano di questioni di storia e filosofia ra che a ragione può essere definita divertente. M. Lo Bue della scienza. M. Lo Bue di geografia storica. C. Donzelli pag. 29/XI j

no se li guardi, ponti crollati che si dy, Princeton 1982 e di un recentissi- cronologicamente ragionato, ma ropea del Quattrocento, cioè sugli questo nuovo contributo alla lettura incroci felicissimi della sua fase cen- ricompongono se strabuzzi gli oc- mo studio su Vermeer: Vermeer and chi. Dove siamo? Siamo in un libro his milieu. A web of social history dell'itinerario di uno dei protagoni- trale, in cui il moderno nordico ed il sti del Quattrocento europeo indica Rinascimento italiano si scrutarono, di illusioni ottiche, naturalmente, GILLES AILLAUD, ALBERT Princeton 1986.4) Alcuni contributi francesi: una brevissima prefazione che l'interpretazione delle testimo- si copiarono, cercarono di interpre- sottoposti un po' crudelmente da BLANKERT, JOHN M. MONTIAS, nianze scritte e la verifica stilistica tarsi. Tra Fiandra, Provenza, Spagna Yvette Pitaud al prefilosofico e post- di Gilles Aillaud (autore nel 1984 di .• • _ T? Jj.1 Vermeer, Mondadori, Milano un Vermeer et Spinoza) e una antolo- dei documenti figurativi può portare e la Napoli di Alfonso d'Aragona artistico Esperimento del Capogiro. 1986, ed. orig. 1986, trad. dal gia della fortuna critica di Vermeer, assai più lontano della restituzione questa congiuntura straordinaria Alcune delle immagini le abbiamo francese e dall'inglese di Serena un po' troppo francophonissime, a di un identità personale, che il tem- consente di ritrovare in convegno talmente già viste (l'anatra-coniglio, Marchi, pp. 230, Lit. 130.000. cura di Michel Resche Rigon. In- po ha reso faticosamente leggibile. nel volume i nomi dei massimi pro- ad esempio, i triangoli di Kanisza, i Antonello da Messina è tramite e in- tagonisti della pittura dell'Europa profili umani convertibili in vasi e somma un prodotto multinazionale, coppe) da non poterne più, talvolta Un libro composito dove il letto- omogeneizzato, tirato a lucido, un terprete dei maggiori collegamenti contemporanea. figurativi che si instaurano nell'Eu- R. Passoni la grafica del volume è squallidamen- re troverà: 1) un corredo illustrativo po' ineguale, ma pur sempre lo stan- te roboante, spesso il gioco è troppo ricco di 32 tavole a colori e di 126 dard work sul pittore di Delft. ropa mediterranea del XV secolo, e la prospettiva di un suo viaggio pro- scoperto e grossolano e l'occhio cer- illustrazioni in nero e a colori. 2) La E. Castelnuovo ca sovente ristoro tra le righe del classica monografia, con catalogo ra- venzale intorno al 1460 non fa che dilatare questo orizzonte: è lui che saggio Arte & Illusioni di Jean-Cla- gionato delle opere di Vermeer, di rence Lambert che compare sparpa- Albert Blankert, apparsa a Utrecht saprà riproporre meglio di qualsiasi altro la verità dei fiamminghi, inten- YVETTE PITAUD, Illusioni otti- gliato nelle pagine del libro. Tutta- nel 1975 rivista e ripresa per l'edizio- via il lettore — la cavia — non può ne Hazan su cui è basata questa ita- FIORELLA SRICCHIA SANTORO, derà le pieghe della cultura prospet- che, Vallardi, Milano 1986, ed. tica promossa da Piero della France- sfuggire alle trappole dell'illusione liana. 3) Un saggio di storia sociale Antonello e l'Europa, Jaca Bo- orig. 1986, trad. dal francese di sca, precipitandoli, con un travaso Maria Paola Dèttore, pp. 61, Lit. ottica a lungo, ed è questo che im- (Cronaca di una famiglia di Delfi) ok, Milano 1986, pp. 204, Lit. porta: siamo animali strani, occorre sull'artista, la sua famiglia e il suo rivitalizzante, nel Nord della peniso- 35.000. 85.000. la, tra Milano e Venezia. Questa mo- ricordarlo, e ci piace tanto vedere ambiente di J. M. Montias, autore di ciò che non può esistere. un interessante libro: Artists and ar- nografia diventa cosi, al di là di ogni Linee rette che s'incurvano, nani Una monografia su un artista si pretesto, un saggio sulla pittura eu- D. Voltolini tisans in Delfi. A socio-economic stu- regge ovviamente su di un catalogo giganti, fantasmi grigi che sparisco-

Nuova Alfa Editoriale di pubblicare un 'edizione aggior- blici diversi da quelli per cui erano suti fatti, il varia- Hans Belting nau di questo testo importante anche se meglio sarebbe bile rapporto che si insUurò tra immagini, forme della suto, per facilitarne la lettura, conservare la numera- devozione e della liturgia. Un posto centrale viene ad L'arte e il suo pubblico. zione delle illustrazioni e fare maggiore attenzione alle occupare un fattore di cui raramente gli storici dell'arte Funzioni e forme delle antiche note, che ulora risuluno poco comprensibili. Ma sono tengono conto, quello del pubblico, o meglio dei pubblici pecche veniali. diversi cui le immagini si rivolgono, recuperando per immagini della Passione Belting affronU in questo saggio un problema-chia- far questo i modi nei quali esse potevano essere viste e ve, quello della nasciu e dello sviluppo della pittura su considerate dai contemporanei e utilizzando, tra l'altro, Nuova Alfa Editoriale, Bologna 1986, ed. uvola in lulia nel Due e nel Trecento, e lo affronta gli strumenti offerti da sociologi come Habermas. orig. 1981, trad. dal tedesco di Donatella attraverso un caso particolarmente significativo ed erri- Caratterizza questo libro il frequente e agile spostar- Mazza, pp. 278, Lit. 30.000 lo delle immagini del Cristo in Pietà, si dell'indagine da Oriente a Occidente e viceversa. l'Imago Pietatis che ha un ruolo Unto importante nel- Hans Belting è un ferrato bizantinista e il suo modo di l'arte di quei secoli e a cui Panofsky net 1927 aveva procedere permette di superare certe discriminazioni che dedicato un celebre saggio. Ciò lo porta ad indagare Roberto Longhi aveva tracciato in modo tanto suggestb Hans Belting, che insegna a Monaco di Baviera, è vo quanto partigiano nel Giudizio sul Duecento. E uno dei più acuti e intelligenti storici dell'arte che oggi sull'emigrazione in Occidente dell'icona bizantina, sul suo muure di funzioni in rapporto alle diverse esigenze possibile leggere così il variabile rapporto tra le due si possano leggere. Questo è il suo primo libro pubblicato tradizioni e gli effetti clamorosi che in Occidente ebbero in italiano e sarebbe bene che altri ne venissero tradotti, della liturgia, sulle sue trasformazioni in un clima mar- cato da attese diverse, dalla nuova devozione, da una le opere bizantine trasportate dopo il sacco di Costanti- per esempio Die Oberkirche von San Francesco in nopoli nel 1204. Con esse e con le reazioni che esse Assisi (Berlin 1977) e Bellinis Pietà. Ikone und Bilder- crescente emotività, dal bisogno di visualizzare, di vede- re, di mostrare. Vengono così seguite varie tracce che produssero in società estremamente dinamiche comincia zin der venezianischen Renaissance (Frankfurt, 1985) in Europa la storia della pittura su cavalletto. Unto è stimolante il modello di storia dell'arte che permettono di seguire la selezione dei modelli, le modi- l E. Castelnuovo sua ricerca propone. Ottima dunque l'iniziativa della ficazioni che essi subirono per renderli accessibili a pub-

disciplinare in funzione pedagogica SILENO SALVAGNINI, Il teorico, Arte segnalazioni e didattica ha vissuto alterne fortune l'artista, l'artigiano del Nove- fino alla più recente ripresa di inte- cento. Bontempelli, Terragni, AA.W., I musei statali a Berli- AA.W., Storie di viaggiatori resse critico ed editoriale: è di que- italiani. L'Oriente, prefazione di WERNER SZAMBIEN, J.N.L. Du- st'anno una versione italiana del Sironi, Bertani, Verona 1986, no Ovest. Storia e collezioni, rand. Il metodo e la norma nel- Précis e della Partie graphique a cura pp. 144, Lit 14.000. presentazione di Werner Knopp, Ferdinand Braudel, Electa, Milano l'architettura, Marsilio, Venezia di Ernesto D'Alfonso, /. N. L Du- introduzione di Andreas Grote, 1986, pp. 269, s.i.p. 1986, ed. orig. 1984, trad. dal rand. Lezioni di architettura, Clup, Momento di riflessione sul tema Giunti, Firenze 1986,pp. 223, s.i.p. francese di Giulio Lupo, pp. 282, Milano 1986). Meno convincente è dell'arte tra le due guerre, l'indagine AA.W., La chiesa di San Fran- Lit. 44.000. l'ipotesi interpretativa di alcuni ter- di Salvagnini mette a fuoco l'intelli- AA.W., Genova, il Novecen- cesco in Aosta, catalogo della za con cui tre diverse figure mini sui quali, più ancora che Szam- to, catalogo della mostra a cura di mostra a cura di Bruno Orlando- Una indagine d'archivio in pro- bien, gioca con disinvoltura Bernard ntempelli, Terragni, Sironi) eia- Giuseppe Marcenaro, Sagep, Geno- ni, Allemandi, Torino 1986, pp. fondità è alla base di questa mono- Huet nella prefazione: al funzionali- Eano un nuovo modello di fare 301, Lit 65.000. grafia che ricostruisce il percorso se- smo di Durand, rivendicato dai criti- cultura. Il teorico Bontempelli è im- va 1986, pp. 527, Lit. 60.000. guito da Durand (1760-1834) nella ci del Movimento Moderno, basta pegnato in un lavoro di normalizza- sua opera di sistematizzazione teori- sostituire "la ricerca di una forma zione dei contenuti dell'avanguar- ca dell'architettura. Le diverse ascen- razionale che superi il funzionale, il dia, teso a sanare, col "Realismo ma- denze dell'insegnamento di Leroy, contingente e il circostanziale", per gico", la frattura creatasi fra artista e tramite per la conoscenza delle sco- farne u padre di quella oetica che pubblico. La posizione dell'artista perte archeologiche dei templi greci aspira alla permanenza, all'universa- Terragni si rivela opposta a quella di e suggeritore aei "paralleli" per lo lita e all'evidenza, alla radice dell'o- Bontempelli. In quest'ultimo l'in- MINAS TIRITH studio dei tipi dell'architettura, e di pera di alcuni architetti contempora- tenzione di fare arte si risolve nel Boullée, indagatore delle proporzio- Collana di fantascienza, fantasy & horror nel risultato contrario, di elaborazione ni e ispiratore del "meccanismo della " P. Dardanello teorica e di propaganda culturale. In composizione", sono portate alle Terragni i risultati artistici, di asso- Arthur Conan Doyle estreme conseguenze dal rigore me- luta autonomia e originalità, con- Il Capitano della Stella Polare todologico di Durand. Cosi l'ar- traddicono le sue intenzioni ideolo- cheologia e la storia comparata di- giche. L'artigiano Sironi, con la pit- vengono strumenti per la decodifica- tura murale, lavora alla realizzazio- Racconti neri e fantastici — Pagg. 168 - £. 8.000 zione del mito dell'ordine architet- ne di un rinnovato rapporto pittura- tonico in nome di una nuova gerar- architettura-pubblico, nella ricerca Stefano Cosimi chia di nozioni teoriche che pone al di una maggiore forza comunicativa proprio vertice l'utilità, da perse- della pittura stessa. La chiave di let- Ritorno alle stelle guirsi attraverso l'applicazione di tura è fornita, con lucidità, nella pre- due principi distinti: la convenienza fazione di Paolo Fossati, là dove in- Romanzo — Pagg. 192 - £. 10.000 e l'economia. Lo studio delle tipolo- duce a riflettere sulla scelta del ta- gie e il lavoro sulla pianta per assi e glio. Il "profilo fortemente tagliato" Anna Rinonapoli trame, sono il solido piano d'appog- di ogni artista sottolinea, oltre l'indi- gio per l'elaborazione del metodo vidualità, l'insuccesso delle singole TV-Serial nel cosmo della composizione architettonica: proposte nella cultura degli anni Romanzo — Pagg. 256 - £. 12.000 progressiva semplificazione degli Trenta. elementi e standardardizzazione dei A. Fasana Marino Solfanelli Editore procedimenti, montaggio del "tipo" 66100 Chieti - Via G. Vitocolonna 12 - Tel. (0871) 63210 invece che imitazione ael "modello" (l'attenzione per questa costruzione SELEZIONE LE OFFRE LA SALUTE È sempre una questione di equilibrio: un'alimentazione razionale che non privi del piacere della buona tavola; un esercizio fisico controllato che rin- vigorisca non debiliti; una dieta ad hoc che curi le cause non i sintomi... sembra una formula semplice ma per trovare una soluzione equilibrata non basta solo il buon senso, ci vuole MANGIARE MEGLIO PER VIVERE MEGLIO, una gui- da sicura, scien- tificamente speri- mentata, di facile consultazione, che l'aiuti a conserva- re il bene più pre- zioso: la sua salute!

L'IMPEGNO DELLA DIVULGAZIONE A prima vista, sembra che De diano squallore, una poesia che sem- Monticelli abbia tentato di gettare bra sgusciare dalla pesantezza atrabi- I due sguardi dello spettatore un ponte fra il teatro così com'esso liare, dalla matrice del tedio. Qual- appare agli spettatori ed il teatro os- cosa che non può esplodere, ma solo di Ferdinando Taviani servato dall'interno, come appare filar via, come un'eroina notturna agli attori, alle generazioni dei figli da una città assediata. Sembrerebbe- ro atteggiamenti da vecchio e invece ROBERTO DE MONTICELLI, L'e- tuale forma metaforica più adatta a sce a trasformarsi in educazione. Per d'arte che hanno abitato i teatri co- raccogliere tutto il possibile che non usare un'antinomia di Schechner: il me altri abitano i paesi. In realtà ten- sono anche da bambino, tant'è vero ducazione teatrale, Garzanti, Mi- che nulla assomiglia più alla solitudi- lano 1986, pp. 342, Lit. 24.000. a circoscrivere il mondo virtuale teatro sembra essere in grado di tra- ta di coniugare due sguardi che ap- d'una storia. Ciò che ritrova, alla fi- sportare lo spettatore per breve tem- partengono ambedue allo spettatore: ne della vecchiaia, al suo sgomento, ne, non è un senso — sia pur nero e po in un'altra esperienza. Ma non di spettatore affascinato, attratto e re- al suo ghiotto torpore, del tedio di È un romanzo contraddittorio e certe giornate dell'infanzia in un am- sorprendente: per il suo autore (un disincantato — del viaggio, ma una trasformarlo. A volte c'è un incen- spinto dal mondo del teatro, e spet- perplessità intorno ai suoi inizi. dio — come nel Màster di Goethe o tatore critico. biente freddo e vuoto. romanziere debuttante; un critico Intervistato da Davico Bonino teatrale di grande prestigio, prima a Riassunto di tante storie, non trova in un episodio di Villette di Charlot- È quanto notava Giovanni Mac- la trama e l'intreccio della propria te Brontè — e l'esperienza teatrale si chia recensendo il romanzo ("Tuttolibri", 25/10/'86), De Mon- "Il Giorno" ed "Epoca", poi, dal '74, ticelli ha detto che il suo punto di al "Corriere della Sera"), per la sua storia. interrompe bruscamente. L'incen- ("Corriere della Sera", 23/ll/'86): in Questa è un'altra contraddizione. dio del teatro è un luogo comune ai De Monticelli, figlio d'attori, critico riferimento letterario è la prosa di struttura (un sogno, un viaggio alle- Tommaso Landolfi. Se è vero, è però gorico che non determina, però, una Si distacca dalla tradizione dei rac- padri della chiesa e ai predicatori ri- teatrale, c'è un conflitto fra il modo conti d'argomento teatrale. E lonta- formati e controriformisti, o a scrit- di vedere e quello di sentire il teatro. anche vero che ancor più pesante- sospensione del tempo, ma — alla mente deve aver agito sulla conce- lettera — lascia il tempo che trova e zione generale del romanzo la dram- fa invecchiare il protagonista nel maturgia di Fellini: il quadro d'insie- corso della sua allegoria), per la sua me chiamato a dare unità a questo ambientazione (un edificio teatrale romanzo pensato per frammenti (e abitato da larve di personaggi, mai spesso frammentato in episodi che il nominato come teatro), per la sua Suoni e colori protagonista si ferma a leggere su lingua (metafore che rimandano ad vecchi quaderni o antichi documen- altre metafore, pagine che disorien- di Alberto Cavaglion ti) è un montaggio di immagini, ac- tano il lettore, un gusto per la paro- costamenti surreali che in un film la, per la frase figurata, per il fram- troverebbero la loro necessità per la mento letterario che si rovescia nel TONINO TORNITORE, Storia delle sinestesie. smo", dal cognome del suo inventore G. T.L. Sa- chs, un medico albino tedesco. Il fatto che fosse potente grammatica del montaggio, suo opposto e mette la scrittura al (Le origini dell'audizione colorata), Facoltà di ma che qui, sulla pagina, soffrono servizio dell'immagine), e persino Lettere e Filosofia, Genova 1986, pp. 62, s.i.p. albino è di fondamentale importanza, perché la per una regola troppo permissiva, per il suo titolo. medicina settecentesca deterministicamente ri- quale è quella dall'aura onirica, che Una quarantina d'anni fa, a Ro- Non so come si potrà incasellare questo li- teneva che non si potesse essere bravi sinestetici normalmente funziona bene solo in ma, due attori dell'Accademia diret- bretto-jolly in un indice. Ma interesserà più di se non si era almeno un poco albini. Medice relazione al suo opposto: la conti- ta da Silvio D'Amico scrivevano in cura te ipsum, sentenziavano i classici, e Tor- nuità di una logica magari folle, ma collaborazione un romanzo che era un lettore dell'"Indice", poiché è utile a medici e filosofi, letterati e musicofili, storici dell'arte e nitore abilmente ci propone la genealogia di ferrea. Cosi De Monticelli, che ha la cronaca del loro apprendistato. Il rifiutato una continuità di nessi for- dattiloscritto restò incompiuto. I della scienza. almeno un secolo di dottori in bianche chiome o semi-albini. Udivano colori e vedevano suo- malmente forti, e che d'altra parte due ventenni — Vittorio Gassman e Per la cronaca, e per il dizionario, le sineste- non ha voluto frammentare ancor Luciano Salce — avevano scelto un sie sono un accostamento di termini pertinenti ni. E si trasmettevano epistole dottissime sulle loro multiple, sinestetiche esperienze. Tornitore più ciò che già gli si presentava al- titolo che annodava Goethe e Flau- a sensazioni fisiche distinte: p. es. "un suono f'immaginazione in forma di fram- bert, la "vocazione teatrale" e caldo". Arcano oggetto di conoscenza sin dai inoltre ci guida attraverso la selva di macchina- menti, si trova a comporre un ro- L'educazione sentimentale": tempi di Plutarco, la "sinestesia" deve la sua ri utilizzati nel corso di quegli esperimenti. Si manzo che sembra la faticosa e ardi- "educazione teatrale". Educazione al tratta per lo più di pianoforti: per la facilità con ta descrizione d'un film visionario. teatro o tramite il teatro? Oppure notorietà moderna alla letteratura: a D'An- nunzio, in primo luogo. Ma i lettori dell'ultimo cui si poteva associare ogni singolo tasto ad un Le presenze che si aggirano in queste una più contraddittoria educazione numero, ad una sillaba. Ma nel libro si trovano pagine aspirano ad essere viste più a liberarsi dal teatro passandogli den- Calvino, del Calvino postumo, del "sole giagua- ro", sanno che ogni singolo capitolo di quel descritti altri marchingegni capaci di produrre che ad essere lette, cercano di sfrutta- tro, facendosi in qualche modo dige- re il vigore della pura visione, della rire dall'illusione? libro è intitolato ad uno dei cinque sensi: dun- parole colorate, suoni visivi, vocali galleggianti nell'aria. Se un'astrazione può far sorgere un pura fisicità delle immagini. Negli stessi mesi dell'immediato que si tratta, direbbe Tornitore, di un romanzo Dal punto di vista letterario il ten- dopoguerra, un giovane di due o tre sinestetico. L'autore di questo libretto è, in effet- colore (il verde speranza, tanto per intenderci), perché, si chiedevano gli scienziati di un secolo tativo resta in parte non riuscito. Ma anni maggiore di Gassman e Salce, ti, un letterato: l'unico studioso del nostro paese è appunto ciò che trasforma questo transfuga dal teatro, voglioso di scri- in grado di guidarci attraverso il labirinto fata- fa, lo stesso non può accadere con un suono, dal romanzo in un importante docu- vere tanto quanto quei due giovani to e ariostesco delle "parole gelate", delle momento che, nel nostro cervello, i rispettivi mento. È il segno d'una passione, erano vogliosi d'essere attori, figlio "audizioni colorate", dei "clavicembali ocula- centri nervosi sono contigui? d'una aneddotica spietata, d'una mi- d'attori, cresciuto in piccole compa- tologia che non riescono a farsi sto- gnie famigliari e scavalcamontagne, ri E di mille altre consimili diavolerie. Sì, Non vi sono solo strumenti tecnici, in queste perché la sinestesiologia è una disciplina multi- brevi, sintetiche parine. Ecco anche un abbece- ria, ma che già sono scontente del approdato finalmente al giornali- proprio stato. E più che soffrirla, il smo, cominciava a pensare come rac- pla. Nella crisi dell'attuale editoria Tornitore si dario di Villardi del 1852, fra l'illustrato e il dibatte per pubblicare la summa, anticipando mimologico, con la C rappresentata dal quarto romanzo diventa la presentazione di cogliere le storie degli ambulanti che questa impasse. gli raccontava suo padre e che egli piccoli ma succosi assaggi della sua fatica. Que- di luna, la O dall'anello: la letteratura infantile stesso aveva non tanto visto quanto sto di cui si parla è il capitolo sulle "sinestesie dell'Ottocento fu la prima a captare le potenzia- intravisto. E il romanzo che esce og- mediche" (ma già. si dispone del capitolo sulle lità seduttive della ipercromatopsia, vera e pro- gi. Portandoselo dietro dalla giovi- "parole gelate", analizzate in un fascicolo degli pria teratologia sensitiva. Sachs e i suoi allievi nezza fino alla vecchiaia, De Monti- "Etudes rahelaissiennes", 1985). pensavano che tutto ciò fosse dovuto a un di- celli l'ha trasformato in una grande sturbo della retina. O del nervo ottico. Diceva- metafora. L'aveva chiamato "il gran- Tutti sanno cos'è il daltonismo; pochi sa- de inganno". Poi ha preferito (lo rac- pranno che esiste il suo contrario: cioè un 'ano- no che colpiva solo gli albini, di sesso maschile. conta in un'intervista a "Il Giorno", malia visiva, in conseguenza della quale il ma- Ed era una sindrome, aggiungevano, che, col 9/ll/'86) chiedere a Gassman il per- lato vede troppi colori. Si chiama "sachsoni- passare degli anni, svaniva. messo di utilizzare il titolo di quel dattiloscritto incompiuto. Credo che De Monticelli ne sia venuto a conoscenza tramite Fondamenti del teatro italiano (Sansoni '84) dove Claudio Meldolesi traccia la storia no da quei romanzi classici (Goethe, tori come Paul Claudel e Léon Bloy: Quest'ultimo è collegato all'infan- delle generazioni teatrali formatesi Hoffmann, Gautier e all'inizio Scar- segna la fine di un "grande ingan- zia. L'altro alla posizione matura del negli ultimi anni del fascismo e dis- ron) in cui d teatro diventa un mon- no", sia esso il mito libertino del pia- critico in platea. Forse due modi seppellisce dai cassetti, assieme ad al- do analogo. E anche lontano da quel- cere o quello borghese della sicurez- troppo vicini, troppo congiunti per tre centinaia di documenti, anche il la tradizione più umile che va da za. In genere questo valore simboli- incontrarsi in una sintesi. Anche nel- romanzo giovanile e incompiuto di Quidam di Boutet ad Artisti di tea- co si basa su fatti di cronaca: molti le sue cronache drammatiche, quan- Gassman e Salce. tro di Ghislanzoni, da La Comme- piccoli teatri bruciavano nei secoli do passa dall'esposizione critica al- Nel passare al romanzo di De diante veneziana di Calzini a Comici scorsi, alcuni grandi incendi rimane- l'emozione dello spettatore De Monticelli quel titolo salta dall'uno di Mario Puccini e naturalmente a vano nella memoria: l'Opéra-Comi- Monticelli salta senza mediazioni via all'altro polo: dal senso di iniziazio- Nana, in cui il teatro è visto come que di Parigi il 25 maggio 1887, il dalla storia, verso piccolissimi detta- ne scivola a quello di una conquista- una sacca sociale. Né si avvicina ai Ringtheater di Vienna 1*8 dicembre gli: la povera lampadina di The Con- ta e perplessa estraneità. Il viaggio romanzi su attori e attrici visti come 1881. Un quadro che rappresenta nection del Living ("Il Giorno", 20/ che "e durato un giorno anzi tutta la esempi di esperienze e psicologie quest'ultima catastrofe (400 morti) è 6/'61), la bocca "invereconda e dolo- vita" (p. 316) finisce in un incendio e particolari (qui gli esempi si molti- riprodotto sulla copertina de L'Edu- rosa" di Salvo Randone ("Corriere in una fuga. Nelle vetrine del Corso plicano, da Heinrich a Klaus Mann, cazione teatrale. Ma non par vero. della Sera", 8/ll/'84), la raucedine LA TRADIZIONE DEL il protagonista scopre che la fuliggi- da Maugham a Boll, da Soldati alla L'incendio del teatro che compare (la voce di ruggine) in cui, in una DIALOGO FILOSOFICO nelle ultime pagine del romanzo, conferenza immaginaria sul teatro ne del volto sono le sue rughe, la Lagorio). Ma pur distinguendosi da REINVENTATA COL cenere sui capelli è il grigio dell'età. queste che sono le vie più battute, che sembra far sciogliere come sta- del Novecento ("Corriere della Se- Estraneità al teatro o ai proprio pas- pur ricostruendo il repertorio d'una tue di cera le presenze d'attori e per- ra", 24/5/'81) identificava la "zona GUSTO DELL'INTRECCIO sato? Non direi che in questa imma- mitologia teatrale in cui il Principe sonaggi, che fa fuggire per il retro — della verità" a teatro. Tutti questi NARRATIVO E DI gine finale ci sia una nota autobio- di Danimarca si incontra con le ra- per la porticina degli artisti — il pro- dettagli non sono emblemi di visioni UN INTENSO IMPEGNO critiche, non rappresentano ciò che grafica dell'autore, che per quaran- gazze del varietà bardate come caval- tagonista, è un incendio-spettacolo: DI STILE t'anni ha convissuto con la sua idea le in festa, il libro di De Monticelli la recita va avanti. E, insomma, un per De Monticelli critico è bello a di romanzo. E piuttosto un'autobio- conferma un'impasse tradizionale, incendio come quelli che fingeva teatro. Rappresentano ciò che era ed 124 pagine L. 12.000 grafia della sua opera: è il romanzo più che superarla. con perfetta illusione il Bernini nei è bello per De Monticelli spettatore Al prezzo di sole L 10.000 giornaliero, figlio d'attori: dettagli che è invecchiato — nel bene e nel Una delle storie ricorrenti della suoi grandi teatri di immagini: una se richiesto all'Editore Magi male — nel lungo viaggio dai primi fine apparente che serve a dire che il poveri la cui potenzialità metaforica Via Democrazia. 2 - 54100 Massa letteratura romanzesca sul teatro è sembra associarsi ad un certo quoti- frammenti bozzettistici alla sua at- quella di una vocazione che non rie- grande inganno continua. N. 2 l'INDICE ~ 32

••DEI LIBRI DEL MESEBH ad analizzarlo, consapevolmente o sce passo passo la genesi della famosa meno. Ed è in questo contesto che i lettera all'Immortale, disegna una Tanti personaggi in un solo nome non-fatti, gli spazi bianchi della vita bella cartina utile al lettore per rac- di Beethoven, acquisiscono la pre- capezzarsi tra gli spostamenti (fon- di Alessandro Buricco gnanza del segno, dell'indizio. Nella damentali) di Beethoven, a poco a sua accurata lettura del testamento poco stringe il cerchio delle sospetta- te e alla fine (solo alla fine) porta il MAYNARD SOLOMON, Beetho- cognata Johanna per la tutela del ni- Beethoven che spinto dalla brucian- di Heiligenstadt, Solomon a un cer- to punto si arresta su un'inezia e si lettore, sull'onda di astute deduzio- ven. La vita, l'opera, il romanzo pote Karl. Paradossale, per certi ver- te sperimentazione delle sue ultime si incomprensibile e a tratti grotte- opere sulla soglia di un'"esperienza china a interpretarla: il fatto che per ni, al nome dell'unica donna che Be- familiare, Marsilio, Venezia sca, tale vicenda si arricchisce nel re- patologica irreversibile", viene con- tre volte la penna di Beethoven, al ethoven amò riamato. Trenta pagine 1986, ed. orig. 1977, trad. dall'in- soconto di Solomon di implicazioni servato alla vita e alla consapevolez- momento di scrivere il nome del fra- in puro stile Conan Doyle. Non è glese di Nicoletta Polo, pp. 390, psicologiche inattese e affascinanti za da quel mare idiota di carte bolla- tello, lascia inspiegabilmente uno inusuale trovarsi davanti a biografie Lit. 40.000. che vedono intrecciarsi egoismi, te e processi, e riconsegnato a se stes- spazio bianco e continua oltre, ta- che romanzano la vita di un artista; amori inconfessati, odi violenti, ne- so dalla figura antagonista di Johan- cendolo. Un po' come cercare il se- quella di Solomon riesce a far di me- La prima buona ragione per legge- vrosi, meschinità e generosità come na, "che reggeva davanti a lui lo spec- greto di una foto studiando il suo glio: romanza il lavoro di indagine re questo libro è elementare, e pun- in una sorta di spettacolare psico- chio della realtà". negativo. E un minuscolo esempio del biografo. Bisogna riconoscerle tualmente l'annota Giorgio Pestelli dramma: in fine raccolto, e in certo Al di là di simili, convincenti ri- che tradisce una tendenza comune a una certa spiritosa originalità. nell'introduzione: quasi non esisto- modo spiegato, nell'immagine (chis- sultati, resta comunque l'impressio- moltissime pagine di Solomon. Terza annotazione. Risale al ro- no in lingua italiana altri testi bio- sà se vera, comunque bella) di un ne che la vocazione psicoanalitica di Altra anomalia, meno seriosa e manticismo il postulato che la vita di grafici dedicati a Beethoven. La cir- un grande artista deve in qualche costanza, quanto meno curiosa, ren- modo funzionare da certificazione de doverosa una grata accoglienza al della sua grandezza d'artista. Si sa, lavoro di Solomon, ma sono poi cer- gli eroi devono essere giovani e belli: te sue anomalie di carattere metodo- dagli artisti si è sempre preteso alme- logico e contenutistico a fargli meri- no un carattere decente, un destino tare qualcosa di più che un'attenzio- Stretto come ima calzamaglia un minimo spettacolare e sotto sotto ne obbligata: qualcosa che ha a che un animo buono. Col tempo tale ot- vedere con l'ammirazione, con la di Sylvano Bussotti tusa pretesa è sfumata sotto il peso sorpresa, con la fascinazione. Perché delle insistenti smentite. Ma una cer- questa non è semplicemente una bio- MASSIMO MILA, Terza pagina, La Stampa, declinare un omaggio così assoluto come imba- ta reticenza verso tutto ciò che sa di negativo ha continuato ad accompa- grafia utile, esauriente e autorevole. Torino 1986, pp. 173, Lit. 10.000. razzante. gnare sotterraneamente il lavoro dei E una biografia anomala: che alle co- 136 articoli, che "La Stampa" raccoglie in ordinate istituzionalizzate del gene- Biografi. In questo contesto il lavoro re biografico imprime sorprendenti Dagli scaffali delle biblioteche, consultati un volumetto della collezione Terza pagina, di Solomon brilla per disincanto e correzioni, ricevendo in cambio il spesso, trasmigrano al comodino i libri di Mila. giunsero Tanno scorso a confortare questa mia spregiudicatezza: con una ferocia privilegio di seducenti scoperte. Sì Mi tengon luogo di romanzo, poema, saggio, capricciosa posizione nei confronti di uno scrit- per Iappunto degna di uno psicoa- che al lettore l'indagine condotta da divagazione, anche curiosità. Che cosa mi succe- tore che, d'assoluto in assoluto, finirei volentieri nalista egli ci restituisce un Beetho- Solomon intorno al personaggio Be- de? Mila è pur sempre un critico musicale. Quel- per volere tutto per me. Eppure si tratta di ven personaggio assolutamente ne- ethoven sembra a ogni passo custo- la parte di me — la più importante? — che mi articoli, elzeviri, nient'altro che brevi testi de- gativo, lasciando la grandezza del- dire in filigrana una più generale ri- fa comporre musica, scrivere partiture, intrat- stinati alla vita di un giorno su fogli di quoti- l'artista sospesa sul paradosso di una flessione sull'atto stesso dell'indaga- tiene con la critica un dissidio insanabile, di diano. Musica e musicisti ne sono la fondamen- personalità fondamentalmente me- re, e su certe sue interessanti variabi- tale, anche se non unica, occasione, i cui argo- diocre. Dal ritratto fisico ("alcuni quelli destinati a incancrenirsi; non saprei certo suoi contemporanei lo definivano li. Una biografia che è in nuce un menti spaziano dai grandi padri ai contempo- saggio sull'arte della biografia. Quasi arrendermi al principale nemico; nemico per brutto, altri repellente") alla spietata due libri in uno. Resta l'ironica li- definizione, direi costituzionale, di più, necessa- ranei, dalla canzone al jazz, l'interprete leggen- analisi del deplorevole rapporto col bertà di scegliere quale recensire. rio come il pane. Appunto. Quella regola, del dario, l'ispiratrice, il cinematografo e le abita- nipote negli ultimi anni di vita, scor- zioni di musicisti; rammento alla rinfusa solo Costruito, con ogni probabilità, non saper accettare la sfida, sarà una regola da re l'immagine di un uomo arrogan- attraverso la composizione di lavori confermare mediante l'eccezione? Credo di ave- alcuni di codesti temi, che ban l'aria di volersi te, prepotente, spesso villano, lunati- parziali collezionati nel tempo, il li- re scoperto in cuor mio questa singolare manie- minimi pur incrociando Dante, Omero, Be- co, discretamente ignorante (curiosa bro di Solomon sfoggia una diversità ra per spiegarlo: Massimo Mila è, per me, l'unico ethoven, Bach, Mozart, Wagner, quei titani, e la sua incapacità di spingere le sue non facilmente riassumibile con critico musicale esistente; in ogni quotidiano, poi giù attraverso Brahms, Musorgskij, Sch nozioni aritmetiche al di la dell'addi- zione e della sottrazione), intrigante un'unica formula, e piuttosto avvici- settimanale, rivista o pubblicazione specifica, Berg Puccini sino a Busoni e Britten, allineati e dispotico coi parenti, irriconoscen- nabile mediante un sintetico censi- sognerei di leggere soltanto e sempre le critiche a filo d'indice, frenando accidentalmente su mento di suggestioni e anomalie di- te coi benefattori, fanaticamente di Mila. Surreale utopia che accarezzo sincera- Boulez. Libro che sfugge del tutto ad un qualsia- moralista. Su questo delizioso terre- verse: prima fra tutte quella, tra tut- mente convinto. Tanto peggio se si offende il te, più evidente: Solomon non è sol- no Solomon riesce, con un gesto che resto del mondo e l'interessato non potrà che tanto un musicologo, ma anche uno risulta miracolosamente indolore, a psicoanalista. Il lettore non si aspet- innestare la grandezza dell'artista, ti, con ciò, di assistere a una lunga riuscendola a configurare (ed è que- seduta con Beethoven sul divano e sta l'ultima annotazione) con una una ridda di fantasmi intorno a lui, nettezza e precisione di tratto che è rubati all'oblio e al segreto. In realtà rara in un biografo. L'intelligenza Solomon usa l'arma psicoanalitica critica e la chiarezza con cui in que- con una misura e una prudenza che sto libro è tracciata la parabola crea- sorprendono, evitando di adottarla tiva di Beethoven sono assolutamen- come unica e tirannica griglia inter- te ammirevoli. E sorprendente è la pretativa, e riservandola piuttosto conclusione a cui conducono: il ri- per le incrinature più enigmatiche tratto di un artista ancora intera- della personalità beethoveniana. Tra mente legato ai valori e alla sensibi- i frutti più convincenti di tale utiliz- lità del settecento illuminista. zazione piace citare la ricostruzione "Beethoven continuò a sostenere gli dell'ambigua vicenda che segnò gli ideali dell'Illuminismo, del Classici- ultimi dodici anni della vita di Be- smo e di un'aristocratica eccellenza ethoven: la lotta sostenuta contro la persino quando le condizioni stori- che li avevano ormai resi anacroni- stici". E un Beethoven molto diver- so dal profeta, dal prometeico esplo- più divertente. C'è in tutti i biografi IL Solomon risulti decisiva non tanto ratore del futuro che viene traman- il sottile piacere di sentirsi un po' nell'esercizio effettivo delle sue fun- dato dai luoghi comuni della critica: detectives. Ad esso Solomon aggiun- NOVISSIMO DIZIONARIO zioni, quanto nel segno che lascia è quasi un genio postumo che abita r ge, con una certa logica, il vezzo di sull'impostazione generale dell'ana- da esule solitario un ottocento non DELLA LINGUA ITALIANA immaginarsi scrittore di polizieschi. lisi dello studioso americano. Un se- suo, portando ad estreme conse- Tale aspirazione, celata con una cer- gno che è riassumibile in due nota- guenze un'avventura intorno a lui ta compostezza per gran parte del zioni: la disponibilità a pensare il già finita. In uno scenario critico co- libro, si svela in grande stile quando personaggio studiato come un perso- me quello attuale, che riesce a trova- il testo arriva all'annoso enigma del- naggio irrisolto, e la capacità di in- re il romanticismo già in Mozart, e l'Immortale Amata. Com'è noto, la terpretare come indizi non solo i fat- che nella sua ansiosa ricerca di geni vera identità della signorina (o signo- ti, ma anche i non-fatti, le assenze, i protoromantici non lascia in pace ra) in questione è oggetto ormai da silenzi, certi inspiegabili buchi neri. neppure Rossini, la posizione critica decenni di dispute accademiche acce- La presa di distanza dal biografismo di Solomon sfoggia un'autonomia sissime. Tutti i più autorevoli bio- convenzionale diventa qui tangibile. intellettuale che ha il sapore di una grafi beethoveniani hanno detto la Sembra scontato che il compito di lezione. una biografia debba essere quello di loro, regolarmente sbugiardati dagli portare a unità il molteplice di una studi successivi. Solomon, bontà vita. Solomon, al contrario, sembra sua, è convinto di avere finalmente lavorare a scomporre l'unità di una trovato la soluzione dell'enigma: e vita in una molteplicità di personag- svela il fatidico nome. Ciò che im- gi e di logiche diverse imprigionate porta qui è come lo svela: con una in un nome solo. La dolorosa coesi- tecnica tipica da libro giallo e assolu- stenza di una simile molteplicità è tamente estranea al genere biografi- ciò che può sottrarre il personaggio co. Come il migliore Holmes smon- in edizione studiato alla coerente unità che da ta una ad una le ipotesi formulate lui pretende il biografismo tradizio- dagli altri studiosi (che uno si imma- nale; è ciò che ne fa un'opera aperta, gina con la faccia un po' ottusa degli LOESCHER irrisolta. Come tale Solomon tende agenti di Scotland Yard), ricostrui- Vi si esplora, sul tema della sedu- matismo ma nondimeno nel rispetto zione attraverso l'immagine, uno della verità storica, che quanto a me scenario esteso dall'iperrealismo og- appare soprattutto ammirevole nel Riletture gettivo della camera obscura cinque- lavoro artistico di Barbieri è il suo centesca sino all'oggettivismo po- antico e vittorioso coraggio di asser- stmoderno dei nouveaux philosophes. tore della possibile congruenza (sino Oggetti di fascino "Le immagini di Barbieri", scrive Di a lui, da nessuno intuita) tra la sfera Forti, "sono fantastiche e magiche, dell'immaginario e della memoria di Beppe Modenese oniriche e ludiche, ironiche e teatra- collettiva, da lui così magistralmente li. Sono immagini seducenti. Sedurre irretiti, e le esigenze dimostrative e GIAN PAOLO BARBIERI, artifi- Soccorso prezioso, per non dire in- (o, meglio, se-ducere) non significa pubblicitarie della fotografia di mo- cial, presentazione di Giorgio sostituibile, verrà poi al lettore dal- soddisfare il desiderio, ma spostarlo, da. Merito che gli vale un posto cer- l'ammiccante e autobiografica pre- deviarlo, imprigionarlo in un labi- to nella storia della moda italiana de- Armani, testo di Massimo Di rinto di imprevedibili slittamenti. Forti, Edizioni Fotoselex Verna- sentazione di Giorgio Armani (è no- gli ultimi due decenni. Per non dire to il suo non episodico, anche se La superficie piatta dell'immagine di quella della fotografia. no (Como), 1982 (XI), pag. s.n., concluso, sodalizio professionale fotografica diventa — grazie a Bar- Quanto ai Silent portraits dalle Lit. 100.000. con l'autore), e dal breve, ma stimo- bieri — un 'oggetto di fascino', uno chio si accinge ad esplorare per deci- Seychelles mi limito ad un'annota- lante, testo che ad essa fa seguito, stimolante invito all'immaginazione frarne i misteri". Condivido. Ag- zione che, di nuovo, prende le mosse GIAN PAOLO BARBIERI, Silent firmato da Massimo Di Forti. e alla fantasia, un territorio che l'oc- giungendo però, forse con più prag- dal titolo prescelto per il volume cui, portraits. Polaroid from Seychel- non dimentichiamolo, si accompa- les, introduction by Frédéric gna un suggestivo contributo musi- Rossif, music by Vangelis, Massi- cale di Vangelis. Ritratti silenti. Os- mo Baldini Editore, 1984 (VII), sia che non parlano, che non declina- pag. s.n., non prezzato; allegato: levigata e ci sorprendiamo in atto di giocare no scopertamente, come le patinate arditamente con la creatura del soggetto. Le immagini di artificial, generalità, re- un discono fonografico 33 giri sidenza e professione. Qui Barbieri, LP. si quadro generale — se ne fa garbatamente beffe apparizioni di amici letterati, Calvino, Pavese, l'autore nella premessa — privilegiando un ca- tendono agguati d'adolescenti agli angoli del libero dalle catene della quotidiani- tà, sposta il gioco — senza mutarne Può accadere che occasioni impre- leidoscopio di fatterelli all'apparenza spesso libro, mentre quei musicisti maggiori (nel senso marginali nel susseguirsi delle date o dell'a caso. le regole — su di un piano più rare- viste rivelino, di un amico sia pure che Mila ebbe a dedicarvi volumi speciali ed fatto ed ermetico, ma non meno af- da tempo conosciuto, doti mai pri- Eppur Mila spunta fuori di qui con quel suo importanti) come Verdi, Strawinsky o Moderna fascinante. La sua lettura, pacata ed ma palesatesi, scorci ignoti della per- sorrisetto, una espressione che d'un tratto si ac- si fanno spesso sentire con l'illuminazione indi- apparentemente attonita, di un pae- sonalità. O ambedue le cose, insie- cende in ognuno dei suoi scritti: l'ironia. Senza retta, perdurante d'una sorta di coscienza esteti- saggio umano privo di lacerazioni o me. E il caso, mi pare, di Gian Paolo parere stiamo leggendo un umorista, profondo e ca e civile cui si rapporta fedelmente l'accento e dissonanze ha il medesimo sapore, Barbieri, fotografo principe della nobile come lo voleva Thomas Mann. Virtù che il paragone. gli esiti medesimi dell'arte arcaica, moda italiana, e dei suoi due libri. La fa la spia sulla qualità principale e segreta del Incapace di rimanere con semplicità nel dove l'esistenza non si manifesta co- loro uscita, in tempi diversi ma pros- suo lavoro e cioè la trasgressione. Non sembra contatto diretto con il mio soggetto forse perché me dramma dell'individuo, ma co- simi, mostra al cultore della camera che nessuno se ne sia accorto ed egli stesso forse me adempimento di un destino arti- oscura (e al lettore semplicemente scrivo a mano) così come a lui riesce tanto bene, colato per un limitato numero di curioso) un caso singolare di artista e si schernirebbe, dovendosi giudicare. La famosa rischio di annegare nelle metafore. M'incorag- chiarezza, semplicità di ogni sua pagina è come modelli generali: l'eroe, il soldato, il professionista. Da un lato, ecco in- gia l'articolo su Béla Bartòk dove la lezione contadino, il pescatore, la madre, il fatti gli ormai celebri e lussureggian- il fare indossare una vestina semplice, lineare, principale di tutto il libro viene, anche severa- mercante. ti frutti del suo lavoro quotidiano per nulla appariscente, a fior di pelle sopra un mente, secondo me impartita; laddove la meta- Per questo i sereni ritratti della nel campo, sofisticato ed aggressivo, corpo le cui nudità sarebbero prepotenti e peren- fora sulla libertà non suoni astratta ma renda gente delle Seychelles non parlano; della fotografia di moda. Dall'altro, torie. Stiamo tranquilli che, letto l'articolo, del- intero il giudizio, a musicisti e non, sulla via perché hanno un valore universale, il segno di un'immutata cifra stilisti- la bella creatura nascosta sotto quell'abito cono- scavata e da percorrere. Senza la minima solen- esattamente contrapposto a quello / ca dà vita, invece, a una straordinaria sceremo tutto il calore e l'intimità. particolare e localistico delle imma- galleria di ritratti — colti nell'ovatta- nità, comunque, se posso concludere conceden- Si osservi come in testi tutti disciplinata- domi una sola citazione dell'autore quando nel- gini di moda che tutto, e subito, de- ta cornice ambientale delle Isole vono dichiarare di sé. Ma non si pen- Seychelles in epoca di piogge — che mente misurati sulla medesima, avara battuta la Premessa dice che "la forma letteraria si ap- si che in tutto questo affiori l'ombra manifestano l'indifeso e autentico giornalistica, non manchi mai la macchiolina plica sull'idea, stretta come una calzamaglia". di un giudizio, o anche solo di un candore del reportage, senza perciò del corrente vocabolo inglese, o tedesco e france- Geniale immagine che invita alla metamorfosi ammonimento: ché anzi Barbieri è rinunciare al gioco allusivo dei ri- se; oppure le crosticine ai qualche virgoletta e i dei 36 articoli in altrettante, ineffabili balleri- artista singolarmente refrattario a mandi e delle interferenze che sem- graffi di sottolineature; l'uso senza problemi di ne; l'arguta danza con cui Massimo Mila festeg- qualsiasi pretenziosità filosofica. Na- pre distingue l'invenzione, meditata materiali simili segna la vita sulla pelle più gia insieme la musica e le altre muse. tura e artificio, nella sua arte, vanno o estemporanea, di Barbieri. in pubblico a braccetto come, a ben artificial (rispettiamo l'originario guardare, nel suo lavoro: che è, insie- capolettera minuscolo) è il titolo ap- me, il più naturalistico e artificioso posto alla monografia cui l'autore af- di quanti la mente umana sia mai fida, attraverso un'evocativa sequen- Cyy riuscita ad escogitare. Salvo forse la za d'immagini scelte nelle migliaia T L J > moda, mi verrebbe da dire. Ma que- da lui prodotte tra i primi anni Set- sto è un altro discorso. - tanta e i primi Ottanta, l'interiore k A profilo narrativo di una carriera og- r" -V gimai indiscutibile. Quella di un sa- W-3- - /V gacissimo istigatore, di un caposcuo- la, artefice di un modo di intendere e di raffigurare la moda, con sopraf- fino gusto dell'immagine e inappun- tabile caratura tecnica, tanto perso- nale e riconoscibile da imporsi con piglio protagonistico almeno pari a quello dei modelli rappresentati, pur senza mai nuocerne alla corretta illu- strazione, ed anzi spesso esaltandone le più suggestive caratteristiche d'in- venzione o di stile. Intuibili ragioni sconsigliano di addentrarsi qui in quel vero e pro- prio labirinto citazionistico che le Nuova Alfa Editoriale splendide fotografie raccolte sulle pagine a grande formato di artificial BIBLIOTECA ISTORICA propongono a chi vi si accosti con spirito, e con memoria pronta. Ma DELL'ANTICA E NUOVA ITALIA va sottolineato che la citazione — quasi sempre radicata nell'immagi- NOVITÀ FEBBRAIO 1987 nario spettacolare, soprattutto cine- Prestigiosa collana che raccoglie in ristampa anastatica libri matografico — costituisce una cate- fondamentali relativi alle vicende storiche di città, regioni e Prisco Bagni Pier Luigi Cervellati goria portante nella poetica di Bar- località italiane. Fino ad ora sono state riedite ben 178 opere. BENEDETTO GENNARI bieri. Al punto da fornire quanto- Ultime pubblicate: IL ROSSINI DI LUGO e la bottega del Guercino meno un movente — ma chissà sul restauro di un celebre quanti altri ne esisteranno — alla TACCONE GALLUCCI, Monografia di Mileto (1882) teatro scelta dell'aggettivo inglese la cui GARRUCCI, Storia di Isernia (1848) Lamberto Trezzini Jadranka Bentini presenza in copertina non può che GABOTTO, Storia di Cuneo (1898) Roberto Verti Luigi Spezza/erro CANALE, Storia dell'isola di Capri (1887) essere intesa come quella di una chia- DUE SECOLI ve d'accesso all'interpretazione del DONEAUD, Storia di Porto Maurizio (1875) SAGGI E DOCUMENTI libro e dei suoi contenuti meno PIONATI, Storia di Avellino (1828-29) DI VITA MUSICALE SULLA PRODUZIONE E TEATRALE ARTISTICA A FERRARA espliciti. In merito alla loro ricerca, In vendita presso l'editore e nelle migliori librerie riconosceremo dunque l'accezione repertorio degli spettacoli NEL SECONDO A richiesta elenco dei titoli pubblicati del Teatro Comunale che di artificial fornisce l'autorevo- di Bologna CINQUECENTO lezza non contestabile del Random House Dictionary: "made by human skill, opposed to naturar, dove skill ARNALDO FORNI EDITORE - IN LIBRERIA vale, ad un tempo, abilità e destrezza. 40010 SALA BOLOGNESE (BO) iniziar pag DEI LIBRI DEL MESEI^H

l'attuale situazione in cui tutti vivia- Name dropping mo, vale a dire la Nostra Epoca. Mentre invece sono libri il cui ele- mento più importante — di gran di Dario Voltolini lunga il più importante — è il nome del personaggio nella cui biografia si AA.W., Perché lei, Laterza, Bari per non parlare della cardiochirurgia va a rovistare, la sua popolarità, la 1985, pp. 254, Lit. 25.000. praticata da Alessandro Pellegrini, sua fama. Come nei libri di pettego- cui pure è dedicato un capitolo del lezzi prodotti da Hollywood su AA.W., La mia professione, a volume. Hollywood in cui si leggono descri- cura di Corrado Stajano, Later- Il fatto è che esiste un disagio di zioni della vita intima di attori, le za, Bari 1986, pp. 359, Lit. fondo nel presentare queste opera- misure dei loro organi sessuali, le 28.000. zioni editoriali come se fossero altro droghe preferite, così qui si punta da ciò che sono, come se fossero, sul grosso nome poiché si sa quanto cioè, tasselli significativi di un sem- sia fisiologico il desiderio di un in- tamente i toni scandalistici per ricer- immaginario si veda l'altra recensio- Ve lo dico io come si deve fare: pre più complesso, difficile ed eroico cremento d'informazione sul perso- care invece disperatamente ogni va- ne in questa stessa pagina), biografia bisogna radunare un certo numero tentativo di comprendere in profon- naggio pubblico. E tuttavia nel fare lenza positiva ed edificante nella bio- possibilmente tribolata e manzonia- di professionisti, dar loro un paio di dità, nella sua essenza, il mondo con- questo si è frenati da un italianissimo grafia del personaggio famoso (reale na, caratterizzata da faticose emanci- regole cui dovranno attenersi (even- temporaneo, alias la società di oggi, senso della misura che evita fortuna- o immaginario che sia: per quello pazioni, dalla volontà di uscire — ma tualmente questo può farlo un pro- senza strepiti, alla piemontese — da fessionista) e quindi sguinzagliarli al- una condizione subordinata per ave- la caccia di un certo numero di pro- re successo. Ma il successo deve esse- fessionisti. I primi devono essere re meritato, sudato, relativo a com- professionisti della penna; gli altri, petenze che si sono acquisite e non a di qualunque cosa. Questa e la for- scorciatoie facili o poco pulite. Per- mula per la creazione, quasi dal nul- ché, al di qua di ogni critica, le inter- la, di libri. viste e gli interventi raccolti in que- L'unico problema consiste nella sti volumi sono davvero professio- prefazione, in cui sono in gioco la nali, precisi e talvolta intelligenti, coerenza interna dei materiali rac- così come i personaggi sono effetti- colti nel volume, la legittimazione a vamente tra i più, e meglio, rappre- posteriori del prodotto che si presen- sentativi: sono Mina, Marisa Bellisa- ta al pubblico, il senso dell'intera rio, Nilde Jotti, Bianca Guidetti Ser- operazione. Per la prefazione non ra, Miriam Mafai, Mario Lodi, ad c'e una regola collaudata: Perché lei, esempio, mica Franca Falcucci, Ro- ad esempio, reca una breve presenta- berto Gervaso, Mostro di Scandicci, zione firmata "gli editori", mentre Ludwig, che pure sono fenomeni na- La mia professione è introdotto dal zionali e ampiamente gratificati dai curatore Corrado Stajano. Probabil- media. mente questa seconda soluzione è la Si tratta di libri che simulano i migliore, perché l'altra si riduce ne- quotidiani d'opinione, giornalistica- cessariamente a enunciati promozio- mente attenti al singolo fatto che nali mescolati a dubbie convinzioni può essere con un po' di mestiere, di del tipo "le 'donne in carriera' sono professionismo, dilatato a tendenza tante, l'assalto ai posti di potere e di generale; ma giornalisticamente in- direzione si fa impetuoso e quelle curanti che tale dilatazione può ave- che 'ce l'hanno fatta' stanno diven- re un fondamento o può non averlo, tando dei modelli da imitare". e che di solito non ce l'ha: perché La prefazione affidata al curatore, una yuppie nostrana e soprattutto però, e una strada più rischiosa, poi- postfemminista e neoliberista do- ché egli deve spiegare che cos'è che vrebbe riconoscere in Liana Orfei lega lo psicoanalista Cesare Musatti un modello per il proprio successo? al pubblicitario Emanuele Pirella, Perché un rampante neofinanziere deve fornire una credibilità di tipo dovrebbe accontentarsi della massi- sociologico a un libro su singoli indi- ma "solo i ganzi possono credere che vidui, deve dire perché si è scelto di esista qualcosa che ti fa guadagnare trattare "queste professioni e non al- sempre tanto e non ti fa perdere tre. Perché non il fisico, il biologo, mai" enunciata dall'Uomo della Bor- lo scienziato? Perché non lo stili- sa Renato Cantoni (La mia professio- sta?". Stajano si impegna assai nelle ne, p. 67)? Perché l'Italia vuole stare risposte (tant'è che la sua prefazione coi piedi per terra, sembra essere la risulta essere una delle cose più inte- risposta, così come ci insegna Liana ressanti del volume), ma non sareb- Orfei, che tuttavia, pur essendo da be stato più semplice dire che lo sti- imitare, ha occhi "troppo sicuri e vo- lista no, non è presente nel libro, litivi", come dice Cristina Mariotti, perché le sorelle Fendi già compaio- la donna che ne traccia la biografia no in Perché lei; che lo scienziato no, (Perché lei, p. 135). perché anche Rita Levi Montalcini vi compare? Ma soprattutto, perché Laterza, con il tutto il ben di dio del suo È una strada rischiosa, ad esem- prestigioso catalogo alle spalle, inse- pio, perché magari la psicoanalisi e la gue la chimerica pubblicazione di un storia, rappresentate in La mia pro- libro ultraprofessionistico come po- fessione rispettivamente da Musatti e trebbe essere Diego Armando Mara- Tranfaglia, un poco scienze-Io sono, dona intervista Umberto Eco?

plessità circa un prodotto la cui veste parlare di ingegneria genetica, che Senza scomodare Rambo grafica suggerisce estivi e frivoli di- Adornato escogiti l'opposizione tra vertimenti e dalle cui pagine invece Jena Pliskin e Indiana Jones per po- rampollano innumerevoli citazioni ter di nuovo parlare di valori positi- AA.W., Eroi del nostro tempo, a o non ha visto Terminator equivale a da Shakespeare, da Plinio, dal Van- vi contrapposti al nichilismo. Non è cura di Ferdinando Adornato, chi, ieri, non aveva letto Goethe. Ma gelo e così via: "possibile che non si la riabilitazione del personaggio Cal- Laterza, Bari 1986, pp. 278, Lit. in secondo luogo si pone la doman- riesca a parlare di una cosa senza un laghan che importa, ma l'impossibi- 20.000. da: non sarà che nelle pieghe di que- riferimento, una comparazione, un lità di interpretarlo a tutto tondo co- sta prepotente pachidermica soffo- attaccarsi a illustri maniglie?". me fascista riuscendo a non rendersi cante produzione mediale si celino Ma è questo il punto? Se lo fosse, L'idea di Adornato è stata quella ridicoli. densi e profondi contenuti? E quali? le interessanti ipotesi che Stajano di riunire un gruppo di intellettuali Ciò che veramente preme agli autori Ne esce un libro invitante, ma sor- elabora per spiegare le origini del di- invitandoli ad analizzare il carico è quello che sta dietro gli eroi del prendentemente molto carico di ten- sagio sarebbero convincenti: occor- simbolico di valori, significati, sug- nostro tempo, che pertanto occorre sioni, e non certo perché Omar Ca- revano più neutralità e distacco da gestioni di cui sono portatori taluni smascherare, portare a galla. Esiste labrese, Agnes Heller, Roberto Ro- parte degli autori; la generazione di eroi della cultura di massa (si tratta dunque una verità oltre le apparen- versi, Salvatore Veca, Letizia Pao- Adornato è drammatica, autoflagel- sostanzialmente di figure del nostro ze, secondo l'impianto organizzati- lozzi, Alberto Abruzzese, Goffredo lante, autopunitiva, quella di Eco lu- immaginario televisivo-cinemato- vo del libro, altro che epoca postmo- Fofi, Gianfranco Pasquino, Walter dica, eccentrica, creativa; Adornato grafico: Callaghan, Rambo, Gei Ar, derna! Riformulerei perciò la do- Veltroni, Panebarco e lo stesso porta l'Accademia nella telenovela, Colombo, E.T., Indiana Jones...). manda di Stajano così: possibile che Adornato rispondono a queste do- Eco portava Franti nell'Accademia. L'assunto da cui muove questa ope- per fare un riferimento, una citazio- mande in modi diversi. Corrado Credo, invece, che il punto della razione ha un duplice volto. In pri- ne colta, un discorso serio, si debba Stajano, recensendolo su "linus" (n° questione sia un po' diverso. Credo mo luogo si rileva che "la cultura di parlare di Rambo? Forse il disagio 8, agosto '86), nota che "Eroi del no- che Callaghan serva ad Adornato massa da leva di innovazione, come nasce dal fatto che Callaghan non si stro tempo inquieta più che diverti- per parlare del disfacimento della era vent'anni fa, sta diventando può ridurre ad un fascista, ma come re, mette in allarme più che aiutare a coppia destra/sinistra, che Biade stampella di stabilizzazione cultura- vicini di casa preferiremmo i Blues giocare, è più accademico che ironi- Runner e le strisce di Claire Bre- le": chi, oggi, non conosce Altobelli Brothers. Sicuramente non Kafka. co". Stajano dà voce alle proprie per- técher servano a Letizia Paolozzi per (d-v.) Il misterioso autoritratto di Rodcenko di Nicoletta Mister

SELIM O. CHAN-MAGOMEDOV, nì. Chan-Magomedov sembra esclu- banistici realizzati da Rodcenko nel- Aleksandr Rodcenko, a cura di dere questi progetti dall'esperienza l'ambito di Zivskul'ptarch, come il Vieri Quilici, Idea Books Edizio- più alta di Rodcenko, come desi- progetto per il Sovdep (Palazzo dei ni, Milano 1986, pp. 304, oltre gner-architetto, che egli vede realiz- Soviet) o quelli per la "facciata supe- 600 ili. di cui 80 a colori, Lit. zata sopratutto a partire dall'espe- riore" della città, rivelano, più che rienza di Zivskul'ptarch (abbrevia- 80.000. l'atteggiamento costruttivo del pro- zione per Pittura, Scultura, Archi- gettista, lo scherzo, il gioco e persino tettura), una commissione che si era l'irrisione per l'architettura in sé. La La storia della rivalutazione dell'a- formata, all'interno della sezione di scelta di un equilibrio statico che sia vanguardia russa e sovietica in questi arti figurative del Commissariato del il più precario possibile, assume ultimi anni si va facendo in patria popolo per l'istruzione, per lo stu- spesso una forma simbolica, come in prudentemente accelerata e, in Occi- dio della sintesi fra pittura, scultura tutti quei disegni in cui ponteggi im- dente, si affida sempre di più alle ri- e architettura e di cui facevano parte possibili sorreggono tralicci (proba- cerche degli specialisti. Se venti anni fa la ricomparsa dei nomi di Tatlin e di Malevic faceva l'effetto dell'appa- no la disciplina e l'analisi della con- rizione di un fantasma, con il tragico troparte, cioè dell'opposizione inter- imprint degli anni dell'oblio sull'ul- na ed esterna all'Inchuk, ma sarebbe tima fotografia scattata all'artista, troppo pretendere da una monogra- oggi questa nuova monografia su un Un archeologo chirurgo fia dedicata a Rodcenko. Esse passa- altro protagonista si colloca in un no effettivamente in secondo piano tessuto di mostre pubbliche e priva- a vantaggio della descrizione di un te, ufficiali e non, di libri e di catalo- dibattito: quello su "costru-zione" e ghi che ne rendono prevedibile l'ac- "composizione", nodale per la storia UMBERTO BROCCOLI, Archeologia e Medioe- cesso ad un pubblico più vasto. So- orecchianti solo apparentemente aggiornati, gli dell'avanguardia russa, e non solo prattutto le due mostre: Architettura vo. Il punto sull'archeologia medievale italiana, svuotamenti irrazionali effettuati lungo i muri per l'inizio degli anni Venti, ma per nel paese dei Soviet 1917-1933 e Ro- Laterza, Bari 1986, pp. 418, Lit. 44.000. dei monumenti da parte degli architetti restau- tutto il decennio successivo. All'in- dcenko/Stepanova. Alle Origini del ratori: ne risulta, se si vuole, un libro "diparte", terno di questo dibattito si configura Costruttivismo, presentate in Italia che induce però a salutari riflessioni gli addetti quello sulla futura organizzazione nel 1982 e nel 1984, organizzate con L'archeologia medievale è in Italia una di- ai lavori, pur presentandosi a un tempo come del museo, sui ruoli reciproci dello materiali inediti provenienti dall'U- sciplina giovane (poco meno che trentenne) che eccellente strumento di informazione e di divul- storico dell'arte e dell'artista dentro nione Sovietica e curate esemplar- non ha ancora trovato sufficiente spazio di af- il museo, sull'alternativa fra la pre- gazione di tecniche e di prospettive anti-tradi- senza attiva dell'artista in grado di mente da Vieri Quilici, avrebbero fermazione né presso alcuni ambienti accademi- zionali, esposte in maniera chiara e accattivan- potuto servire da introduzione a co-intellettuali né presso il vasto pubblico: ciò è porsi domande e di porre domande te. Alla prima parte di inquadramento storico- al pubblico attraverso la sua opera questo libro, se gli spazi inadeguati, dovuto, secondo l'autore, alla sostanziale con- metodologico sulle vicende e sulle possibilità del- (la dimensione di laboratorio) e la la brevità dei tempi di esposizione e trapposizione che la cultura corrente individua l'indifferenza dei mass media non le la nuova disciplina in Italia che cerca insieme necessità di salvare il salvabile del pa- fra i due termini, dove per archeologia si inten- avessero sottratte alla fruizione di un di definire ambiti di applicazione (villaggi ab- trimonio artistico nazionale a disca- pubblico non specialistico. de l'archeologia classica e per medioevo tutto bandonati, ricerche di superficie, centri storici), pito dei giovani artisti e delle nuove quanto — sotto veste romantica o sotto altra fa seguito una sorta di guida archeologica dell'I- tendenze. Il museo di cultura pittori- Sia le mostre che la monografia forma — classico non è più. Complice una men- talia medievale in cui sono presentati, regione ca avrebbe dovuto essere il modello sono state rese possibili grazie all'ar- talità radicata presso chi immagina l'archeolo- per regione, i risultati più significativi dei rin- del nuovo museo-laboratorio e chivio privato e alla collezione della quando Rodcenko sostituì Kandin- go intento al rinvenimento del "pezzo d'arte" a venimenti di età post-classica; il tutto è interval- famiglia Rodcenko che, giunta alla tutti i costi, la prospettiva di una ricerca archeo- skij alla direzione dell'Inchuk, nel terza generazione, continua a difen- lato dall'inserimento di "schede" didattico-gior- logica globale, che non privilegia una fase stori- 1921, fu incaricato anche della ge- dere dall'avidità del mercato una col- nalistiche che, a guisa di note di approfondi- stione del museo. Nei documenti ca o un tipo di oggetto ma mira piuttosto allo lezione di grande valore, a sistema- mento, tracciano rapidi profili dei personaggi e vengono presentate le sue Tesi della tizzare l'archivio, a sostenere una se- studio sistematico di ogni traccia materiale la- dei fatti salienti riguardanti, nella prima parte, relazione su II Museo di Cultura Pit- lettiva azione promozionale. Ecco sciata dagli uomini nel tempo, si è andata affer- l'archeologia medievale, o forniscono, nella se- torica e, nel testo, la discussione fra dunque spiegata la ricchezza del ma- mando con difficoltà, dai primi pionieristici conda, sintetiche informazioni di carattere ge- gli artisti "di sinistra" che segui alla teriale illustrativo e documentario tentativi di G. Lamboglia e di P. Bognetti fino nerale sulla vita e sulla cultura materiale del presentazione delle Tesi. che va dalla foto dell'album di fami- al costituirsi del gruppo ligure-toscano che fa glia, alle numerose varianti per uno medioevo. Corredano l'opera numerose foto- La parte centrale del libro è dedica- capo alla rivista Archeologia Medievale" grafie, alcune delle quali evidenziano i disastri ta alla fotografia e alla topografia, e stesso progetto, ai documenti inediti (1974). Qualifica questo tipo di ricerca un meto- che si trovano in appendice. della "cattiva archeologia", mentre altre illu- copre l'aspetto più conosciuto del- do di scavo basato sull'individuazione di "unità Il libro dedicato a Rodcenko (Pie- strano le corrette tecniche di scavo o riproduco- l'attività dell'artista. Molte di queste troburgo 1891 - Mosca 1956) è strut- stratigrafiche" in grado di restituire il percorso no schede di rilevamento stratigrafico: i siti ar- immagini sono state pubblicate e ri- turato con intelligenza per rendere cronologico delle fasi successive attraversate da cheologici più rilevanti sono infine segnalati pubblicate, sino a diventare canoni- leggibile il multiforme percorso del- un sito, un metodo caratterizzato dall'interven- con chiarezza da una carta per ciascuna regio- che per la storia della fotografia e della pubblicità sovietica degli anni l'artista: pittore, grafico, progettista, to dell'"archeologo chirurgo", armato di spazzo- ne. designer, scenografo, fotografo, tipo- la e cazzuola, che si contrappone alla figura '20, come la fotografia della giovane grafo. Sette capitoli principali ne se- avventurosa dell'archeologo collezionista che Pioniera del 1930 o i manifesti pub- blicitari del Mossel'prom realizzati in guono le tappe creative, gli ambiti di trasceglie l'oggetto affiorante da uno sterro este- sperimentazione e, soltanto in parte, collaborazione con Majakovskij. so e distruttivo. Di qui l'esplicita polemica del- Tuttavia questa parte è indispensabi- la sequenza cronologica. Questi so- l'autore contro l'impreparazione di certi ar- no: La formazione, Alla ricerca di le per l'economia del profilo artisti- cheologi tradizionali, le "false stratigrafie" degli una nuova architettura, Il dibattito co di Rodcenko così come lo sono all'Inchuk, Alle origini del Costrutti- quella dedicata al lavoro di scenogra- vismo, Libri, pubblicità, manifesti, Il fo per il teatro e per il cinema (la pioniere del design sovietico, Il pittore collaborazione con Dziga-Vertov), il riforma la fotografia, Ritomo alla pit- capitolo sull'allestimento del Club tura. Al loro interno un'ulteriore architetti come N. Ladovskij e V. bilmente metallici) abbattuti: diago- rifiuto delle "emozioni" aveva moti- Operaio dell'esposizione di Parigi suddivisione tematica evidenzia dei Krinskij, lo scultore B. Korolev e nali, orizzontali, addirittura a zig- vato negli anni Venti la rottura radi- del 1925, i progetti per vestiti e mo- soggetti che spesso sfuggono nel te- pittori come A. Scevcenko e lo stes- zag e rappresentano, con precise ci- cale con l'amico e collega V. Kandin- bili pieghevoli,nei quali si rivela l'a- sto, talvolta faticoso, dello studioso so Rodcenko. Quest'ultimo vi prese tazioni (come non pensare alle torri skij all'interno dell'Istituto di Cultu- spetto geniale del designer, ed infine sovietico Chan-Magomedov. Si deve parte fra la fine del 1918 e la fine del di V. G. Suchov o ai numerosi ponti ra artistica (Inchuk). Come tutti i le enigmatiche pitture degli anni '40 aggiungere inoltre il fatto che i cura- 1920 ed in questo periodo esegui un in ferro costruiti all'inizio del '900 protagonisti dell'avanguardia sovie- e '50. Questo è il paragrafo meno tori del volume hanno cercato di far centinaio di progetti architettonici, in Russia?) il dileggio dell'utopia in- tica, senza eccezione, Rodcenko fu studiato, nelle sue motivazioni, della vita di Rodcenko, che in ciò condivi- corrispondere a ciascun nucleo te- per lo più in forma di schizzi. Chan- gegneristica del XX secolo. impegnato in primo piano nella ela- de il destino di altri artisti dell'avan- matico un gruppo di immagini, col Magomedov riconduce parzialmen- La stessa ironia-autoironia si ritro- borazione teorica dei nuovi pro- risultato di offrire al lettore un se- te questi disegni all'attività di Ro- guardia russa, di Tatlin, per esem- va nel Progetto di chiosco per giornali grammi pedagogici in campo artisti- pio. Né ci sono manifesti e dichiara- condo piano di lettura quasi esclusi- dcenko come designer, anche se sem- del 1919 e nel Progetto per un varietà co. vamente visivo, reso possibile dal- bra di intuire nel suo testo una so- zioni programmatiche ad aiutarci a dello stesso anno, dove l'elevazione La sezione del libro, che riguarda l'abbondanza della documentazione pravalutazione del ruolo del desi- riannodare il filo che lega la produ- di un vero e proprio castello di carte la partecipazione di Rodcenko ai di- iconografica. Un esempio concreto è gner, in generale, e della vocazione zione figurativa degli ultimi anni a rimanda all'amore di Rodcenko per battiti dell'Istituto di cultura artisti- il settore dedicato alle lampade a mu- al design da parte di Rodcenko, in quella astratta degli anni Dieci e il teatro e per il circo, il cui mondo ca fra il 1920 e il 1924, è forse quella ro disegnate da Rodcenko per il Kafé particolare. In tutta l'avanguardia Venti. La risposta è forse in un ulte- compare spesso sia nella produzione che presenta una maggiore novità di riore interrogativo, il misterioso Au- Pittoresk, il cabaret moscovita il cui sovietica continuamente disponibile fotografica che in quella pittorica de- informazioni, dal punto di vista dei toritratto del 1920, nel quale Ro- progetto era stato commissionato al alla contaminazione disciplinare, al- gli ultimi anni. testi inediti provenienti da diversi dcenko si rappresenta con tratti pittore Georgi) Jakulov nel 1917 dal l'andata e ritorno fra la pittura, la archivi privati e dei dettagli storio- schematici ed un cerchio campito in mercante Nikolaj Filippov. Per la fotografia, la tipografia e gli oggetti, Proprio a questa interpretazione, grafici essenziali alla valutazione di nero in mezzo alla fronte, fra gli oc- prima volta possiamo vedere riuniti una vocazione "esclusi-va" al design è più problematica, della figura di Ro- questo periodo, e quindi finalmente chi. Un autoritratto che suggerisce in una intera sequenza i progetti del- riscontrabile, mi sembra, forse sol- dcenko, al Rodcenko "giocoliere", mette a giorno le dinamiche interne di ridiscutere gli schemi interpretati- le lampade, in cui cilindri, coni, fasce tanto in un artista come Naum Ga- si rivolge,nella sua bella e complessa all'Inchuk (e di conseguenza al vi dell'astrattismo, forniti dallo stes- a spirali, da supporre in metallica bo, e la retrospettiva organizzata dal introduzione, Vieri Quilici. Fine co- Vchutemas) costringendo a rivedere so Rodcenko in quegli anni. dialettica con la superficie piana del- Museo di arte moderna di Dallas nel- noscitore della storia culturale del- tutte le interpretazioni parziali date le pareti, richiamano i contempora- l'autunno scorso lo ha dimostrato. l'avanguardia sovietica, Quilici non sinora del costruttivismo. A questa nei controrilievi di V. Tatlin e I. Pu- Anche i progetti architettonici o ur- esita a scavare nelle contraddizioni emotive di un artista che proprio sul ricostruzione molto accurata manca- essere scaricata per il tramite del ner- Scienza e rane vo e dell'arco estrinseco. Il fisico Alessandro Volta, invece, vede in di Luigi Cedrini quegli stessi esperimenti non la rive- lazione d'una bioelettricità, ma la manifestazione d'una forza elettro- MARCELLO PERA, La rana ambi- metalli, ma avviene ugualmente se a motrice puramente fisica, che si ge- gua, Einaudi, Torino 1986, pp. far da arco è un conduttore non me- nera alla superfìcie di contatto tra ' 209, Lit. 26.000. tallico (carbone, ad esempio) o addi- conduttori eterogenei. Alla rana rittura il nervo stesso, portato in un Volta concede unicamente d'essere punto a toccare la superficie musco- un sensibilissimo rivelatore del pas- Una zampa di rana, spellata; un lare. Da questi esperimenti l'anato- saggio di corrente: un "elettrosco- archetto di materiale conduttore che mico Luigi Galvani, sul finire del pio" organico, non un generatore a un estremo tocchi il moncone del XVIII secolo, trae la convinzione Bruno Racine d'elettricità. Tra i due studiosi, e i nervo sciatico, all'altro estremo i che una elettricità animale sia accu- partigiani dell'uno e dell'altro che Il governatore muscoli dell'arto. Si ottiene il guizzo mulata tra l'interno e l'esterno delle concorrono ad infittire la casistica di Morea di una contrazione; che è più vivace fibre muscolari, come tra le due ar- sperimentale, s'accende la contro- se il circuito comprende due diversi mature di un condensatore, e possa versia e si irrigidisce sull'alternativa: stalt "fisica" rendeva Volta sensibile 1711. Un'impresa splendida e al criterio metodologico di econo- inutile celebra il tramonto del- mia delle ipotesi, e perciò restio ad la Serenissima. La nuova gene- ammettere l'esistenza di una elettri- razione del romanzo in Francia. cità animale diversa dall'elettricità fi- sica. Proprio perché generate da que- . « Narrativa » I protomedici sti più ampi presupposti gestaltici, le Pagine 140. lire 16.000 teorie particolari della elettricità in- trinseca agli organi del vivente (Gal- di Luciana Repici Cambiano vani) e del potere elettromotore del contatto eterogeneo (Volta) erano Roger Caillois VINCENZO DI BENEDETTO, Il medico e la ma- Di Benedetto mostra come in parallelo a ciò incapaci di fare predizioni che, al va- lattia. La scienza di Ippocrate, Einaudi, Tori- si presenti un atteggiamento diverso nei con- glio sperimentale, dimostrassero in |La scrittura delle pietre | no 1986, pp. XH-304, Lit. 24.000. fronti della terapia: se in un primo momento è modo non ambiguo la necessità di interpretare i dati d'osservazione 44 illustrazioni a colori evidente la sproporzione tra l'attesa di guarigio- L'autore di questo volume è noto soprattut- con il concorso di entrambe; e, con- Nei segni delle pietre, sorpren- ne e l'effettiva validità delle terapie impiegate, to per i suoi importanti studi sui grandi tragici trapposte, non potevano individuare denti percorsi dell'imma- in un secondo momento emerge una certa sfidu- greci, ma da tempo conduce ricerche su quell'in- esperimenti cruciali che falsificasse- ginario. cia nella terapia, per esempio nella cauterizza- sieme di scritti medici, risalenti in gran parte ro l'una e affermassero l'altra. zione, e l'attenzione tende a spostarsi maggior- alla seconda metà del secolo Ve agli inizi del IV La disputa settecentesca tra elettri- mente sulla registrazione dei sintomi e sul loro a.C. i quali vanno sotto il nome di Corpo cità animale ed elettricità fisica è «Saggistica» ippocratico. Egli rifiuta giustamente di attri- uso in funzione eziologica e prognostica, nonché dunque un caso esemplare da labora- Pagine 132, lire 28.000 buire questi scritti come per lungo tempo si è sul problema di somministrare una dieta più torio epistemologico; l'"ambiguità" degli esperimenti sulle contrazioni fatto, a due presunte scuole, di Cnido e di Cos, adeguata alle esigenze del singolo paziente. Que- sti mutamenti di impostazione sono dimostrati della rana era primitiva e non conse- distinte o addirittura opposte tra loro, e prefe- da Di Benedetto mediante una minuziosa ana- guente a certe malizie e forzature po- risce invece condurre, su più solida base filologi- lemiche (da entrambe le parti) che Hans Georg Gadamer lisi linguistica e concettuale dei moduli espressi- ca, una analisi puntuale dei singoli scritti nella pure un poco inquinarono la contro- L'attualità del bello loro specificità e insieme nei loro rapporti di vi e stilistici impiegati nei vari trattati e dell'e- versia; e il successo decretato dalla Studi di estetica ermeneutica parentela o di polemica con altri scritti. Il qua- mergere di nuovi strumenti logici e metodologi- comunità scientifica alla teoria vol- dro che ne risulta mostra il modificarsi della ci. Ciò conduce a risultati storiograficamente taica non può ricevere una spiegazio- Attualità dell'opera d'arte. Lo nozione di malattia e degli strumenti linguistici assai significativi. ne sufficiente da ragioni metodologi- che. La genesi di sistemi concettuali statuto del 'bello' nell'epoca e concettuali con i quali essa era descritta. Particolarmente notevole è l'indagine sugli incompatibili, ma empiricamente contemporanea. scritti chirurgici, anche in relazione al tipo di La fase più antica è costituita da alcuni trat- equivalenti, dalle differenti pre-posi- tati tecnico-terapeutici, con sezioni per ciascuna strumenti impiegati per ridurre le lussazioni e zioni metafisiche del medico bolo- curare le fratture. Contro la tesi corrente, che fa «Filosofia» malattia che seguono schemi sostanzialmente gnese e del fisico comasco è inseguita risalire l'anatomia pura alla medicina alessan- Pagine 288, lire 28.500 costanti di esposizione: sintomatologia, terapia, in capitoli davvero magistrali, nella prognosi e talora eziologia. Di Benedetto docu- drina, soprattutto ad Ero filo, e scorge in Aristo- seconda metà del libro di Marcello menta i punti di contatto di questa fase con la tele un punto decisivo di svolta in questa dire- Pera. Certo la tesi non è nuova. Ma medicina egiziana e assiro-babilonese. In una zione, Di Benedetto dimostra come l'autore de- è nuova la lucidità con cui viene Reinhart Koselleck fase più evoluta, ormai lontana dai modelli gli scritti Sulle fratture e Sulle riduzioni delle svolta, e l'attenzione posta nell'indi- viduare tutte le "spie" dei presuppo- orientali, la malattia appare come un insieme articolazioni possegga cognizioni non solo di sti interpretativi in gioco. Debol- Futuro passato unitario, scandito in una sequenza temporale. anatomia applicata, ossia finalizzata alla tera- Per una semantica dei tempi storici mente legato ai successivi, ma godi- Emergono a questo livello concetti basilari della pia, né ristrette al solo ambito delle ossa, ma bilissimo in sé, il capitolo iniziale, indagine medica, da quello di segno, che consen- conosca anche la distinzione tra vene e arterie o che ci cala nell'atmosfera di eccita- II rapporto variabile e creativo te di accedere a un livello di realtà non imme- del passato con il futuro. I con- la presenza di meningi intorno al midollo spi- zione (ma anche nell'imbarazzo e tributi fondamentali. diatamente noto, quale la causa di quanto è nale, oltre che differenze anatomiche tra uomo negli arruffati tentativi di sistema- osservato nel malato o il decorso futuro della e animali. Alla luce dei risultati di Di Benedet- zione teorica) che si generò quando, malattia, a quello di probabilità, che permette to escono modificati alcuni capitoli della storia agli inizi del Settecento, l'elettricità scelse di mostrare i suoi "effetti me- «Filosofia» di tener conto delle variazioni individuali e della medicina greca e dei suoi rapporti con la delle eccezioni nella sintomatologia. ravigliosi" ad una società alla quale Pagine 336, lire 43.500 cultura storiografica e filosofica. Newton aveva appena offerto con- fortanti certezze di dominio inter- pretativo della natura. Ingombri di asperità, invece, il secondo e il terzo Gershom Scholem capitolo, dedicati alla formazione arco estrinseco scaricatore o eccita- scientifica di Galvani e Volta e all'a- | Concetti fondamentali Cassiopeia Editrice e il Planetarium delle Arti tore? rana = condensatore, oppure nalisi delle loro prime esperienze in dell'ebraismo hanno il piacere di annunciare l'uscita del libro di rana = elettroscopio? Col senno di campo elettrologico. Una sorta di poi, sappiamo che l'antitesi non era "traduzione a fronte", nei termini Dio, creazione, rivelazione, tra- Daniel Levy corretta: tanto la propagazione di se- della moderna elettrologia degli in- dizione e redenzione nella Cab- gnali bioelettrici (impulsi) quanto terventi sperimentali e dei ragiona- baia. Un contributo eccezionale. EUFONIA l'insorgenza di un "potenziale di menti dei due scienziati (che vengo- no invece discussi esclusivamente IL SUONO DELLA VITA giunzione" tra conduttori eteroge- nei (stimolo) sono entrambe necessa- con il corredo lessicale — e concet- «Radici» rie a spiegare i risultati di quelle inge- tuale — d'allora), sarebbe non illeci- Pagine 158, lire 24.000 gnose esperienze sul preparato neu- ta e sicuramente vantaggiosa. romuscolare. Una riflessione finale: libri come Perché, invece, tra i contempora- questo sono la migliore terapia per Arthur John Arberry nei di Galvani e di Volta la polemica chi, vivendo la scienza sperimentale si radicalizzò, e la conciliazione delle dal di dentro, fosse colto da sfiducia Introduzione alla due teorie, seppur inizialmente ten- sapendo di non poter fare a meno mistica dell'Islam tata, si rivelò itinerario impercorri- d'investire con un "carico di teoria" bile? Risponde Marcello Pera: per- l'osservazione empirica. Perché ne ché su uno stesso campo empirico di ricaviamo la conclusione che la il sapere antico e multiforme del esperienze insisteva, in modo tacito theory ladenness che rese ambigua la Sufismo. e largamente inconsapevole, il con- rana nei laboratori di Galvani e Vol- dizionamento di due diverse "teorie ta in realtà fu, per la nascita della Per informazioni e prenotazioni scrivere al interpretative": una Gestalt "biologi- moderna elettrofisiologia, felice e ca" forzava Galvani a considerare ir- determinante "errore" (nel senso eti- «Dakar» Planetarium delle Arti - Palazzo Contarini - Cannaregio 6125 Pagine 110, lire 18.000 riducibile a comuni fenomeni fisici mologico: incertezza d'itinerario), 30121 Venezia Tel. (041) 5287272 ciò che veniva osservando nel prepa- che tenne vivo l'impegno sperimen- Db;rifui/ione P.D.E.. DILI.D. (Roma) rato organico; all'opposto una Ge- tale su due fronti di ricerca. e quello etnometodologico si riapro- Lo scettico e la virtù quotidiana no quindi di fronte al problema del potere nella costituzione e nella ri- produzione dei mondi dei diversi di Romano Madera sensi comuni. Che la quotidianità si sedimenti in PAOLO JEDLOWSKI, Il tempo del- cate della semplificazione. Così W. concetti di "senso comune" e di plu- esperienza e cioè in una durata dota- l'esperienza. Studi sul concetto di Lupi apre il lavoro con Montaigne o ralità dei "mondi della vita", come ta di senso, in una storia, è una pos- vita quotidiana, Angeli, Milano il mattino degli spiriti liberi, ritro- costituenti la produzione e la ripro- sibilità, niente affatto un esito ovvio. 1986, pp. 144, Lit. 15.000. vando nella liberazione dalla metafi- duzione dei rapporti sociali, da un Il libro di Jedlowski si chiude sulla sica, attraverso il moderno scettici- F. WALTER LUPI, RINO GENO- lato diventano il centro, nella svolta dialettica fra quotidianità ed espe- smo antropologico, una delle radici epistemologica inaugurata da A. VESE, GIUSEPPE PANELLA, GIU- rienza, mediata dallo "scontro sul più proprie dell'esito nichilista. I Schutz, della sociologia, dall'altro terreno delle definizioni del senso SEPPE VARNIER, Tra scetticismo e saggi di Genovese e Panella su Hu- vengono smontati e analizzati secon- comune": se infatti l'eccesso di nichilismo, ETS, Pisa 1985, pp. me, e di Varnier su Jacobi, ne indica- do una prospettiva, presente in Le- "esperienza vissuta" tende a negare 160, Lit. 12.000. no gli snodi centrali nella afferma- febvre e in Kosik, che li vede come la possibilità stessa dell'esperienza è zione della "credenza" (belief), e nel- costruiti in "sistemi di vincoli diffe- il "senso comune" del nostro mondo Cosa hanno in comune lo scettici- la traslazione reattiva della "creden- renziati e in diversi sistemi di inte- ad essere di nuovo, oggi, in questio- smo, il nichilismo e la vita quotidia- za" nella fede (Glaube) di Jacobi, pri- resse". L'orizzonte fenomenologico ne. na? Il quotidiano sembra un rifugio sicuro, almeno nel concetto — un Pbcawo "buon ritiro" dalle fatiche fallite di una lista interminabile di teorie uni- versali e di ragioni della storia. La crisi degli immutabili religiosi e filo- Qtwerìb sofici, politici e scientifici, sembra La diversità del vivente dover concludere inevitabilmente ad una professione di moderato scettici- di Davide Lovisolo Collana smo. Moderato perché lo Scettici- di Scienza della Politica smo Forte è ancora una asserzione, MARIO AGENO, Le radici della biologia. Fel- interpretazioni filosofiche ed epistemologiche diretta da per quanto negativa, di validità gene- Gianfranco Miglio rale. Ma anche perché con lo Scetti- trinelli, Milano 1986, p. 437, Lit. 50.000. che stanno dietro ad esse: ne è un esempio l'at- cismo Forte si ritorna a un pensiero teggiamento verso la biofisica classica e la biolo- Novità confutato in ogni istante dalla più I rapporti fra la biologia e le altre scienze gia molecolare, accusate di praticare un approc- innocente delle nostre azioni. Era della natura; il futuro della teoria darwiniana cio riduzionista (e sostanzialmente descrittivo) LORENZ VON STEIN questa già la considerazione di D. dell'evoluzione; determinismo, indetermini- allo studio dei problemi biologici, e nei cui con- Opere scelte smo e modelli obiettivi della realtà; affinità e fronti viene riaffermato il carattere storico del- I: Storia e Società. irriducibilità fra vivente e non vivente: sono la biologa. Antologia a cura di : - . ; solo alcuni dei temi affrontati in questo ampio Lo sforzo dell'autore di sintetizzare la radi- ELISABETTA BASCONE e impegnativo libro, che rappresenta il tentati- cale diversità dei sistemi viventi dagli altri siste- REMIDDI vo di dare risposte generali, di riorganizzare, mi naturali è espresso nella definizione di vi- p. 372, L. 25.000 tutte le grandi questioni che la ricerca biologica vente come "sistema coerente dotato di pro- si è trovata di fronte nel corso del suo rapido gamma", che fa da cardine a tutto il percorso ROBERT ARDREY sviluppo. E l'obiettivo ambizioso di costruire di costruzione teorica del libro. Attenzione: pro- L'ipotesi del cacciatore una nuova sintesi; una "teoria generale del gamma, non progetto, che sarebbe incompati- Con altri scritti mondo della vita" che tenga conto di tutto bile con la sopravvivenza gazie all'adattamen- sul tema quanto è stato scritto e detto, lo riesamini, lo to: è il risultato, la sua coerenza, che decide della di M.W. Fox, Hume nel Trattato : "Non è la ra- critichi, lo inquadri in una nuova visione, ma sorte dell'impresa. I sistemi così definiti vengo- S.L. Washburn, gione ad esser guida della vita, ma C.S. Lancaster e l'abitudine". soprattutto vada oltre. no organizzati in una gerarchia a diversi livel- Ageno, dopo una lunga e significativa car- li, dalla cellula procariotica alle società umane: John H. Crook. Le possibili genealogie filosofi- Introduzione di che del termine quotidiano sono riera di scienziato iniziato alla scuola di Fermi e a questo stadio 1'"adattamento" assume un chiare nel libro di Paolo Jedlowski e trascorsa per decenni a studiare il problema significato più ampio, la formazione di un pen- MARIO ZANFORLIN traduzione di ed è per questo che il testo suggeri- dell'origine della vita, affronta questo compito siero "comune", cioè "condiviso", ne è parte fon- sce un accostamento con i quattro PAOLA BRESSAN partendo dalla rilettura delle critiche che sono damentale e consente all'autore, con una forte p. 396, L. 25.000 studi di Lupi, Genovese, Panella, state avanzate alla teoria darwiniana e dei pro- accentuazione anti-individualistica, di ritrova- Varnier Tra scetticismo e nichili- blemi che essa oggi si trova di fronte, per riaffer- re le radici del problema della legalità della smo. Hume è il crocevia dell'in- ROMAN SCHNUR contro, non solo di questi due li- marne la validità come teoria: ma proprio la natura nella storia dell'evoluzione. involuzione e bri, ma forse proprio dei problemi sua natura di teoria incompleta pone il proble- Il libro si chiude con l'analisi del problema guerra civile ma dell'allargamento del concetto di teoria che si annodano intorno all'abitu- che per Ageno resta cruciale, quello dell'origine Introduzione dine, punto di arrivo della medita- scientifica. Bisogna quindi percorrere fino in della vita, tema sul quale convergono tutti ifili e traduzione zione scettica moderata e porta fondo la strada che porta ad una teoria che leghi che il libro ha tessuto ed attorno a cui l'autore di PIERPAOLO PORTINARO d'ingresso della sociologia della vi- la biologia evolutiva alla biologa funzionale, propone di rilanciare la ricerca, per superare ta quotidiana. Quando finalmente p. 158, L. 14.000 ed entrambe alla fisica, alle sue idee fondamen- quella che egli considera l'impasse attuale della il lavorio filosofico sembra acquie- tali. E l'approdo del programma di lavoro che tarsi nel rimando all'extra-catego- biologa. Un libro di riflessione, di sintesi teori- CARI, SCHMITT riale, all'abitudine che regge la no- lo ha impegnato per tutta la vita, l'esplorazione ca, di polemica scientifica, di proposta di obiet- Scritti su stra vita quotidiana, ecco che il ri- della "terra di nessuno" fra fisica e biologa. E tivi di ricerca: è difficile scriverne, ricco com'è Thomas Hobbes su questa strada difficile Ageno non esita a cri- cercatore moderno, lo scienziato di spunti, di problemi, di provocazioni. Potrà A cura di sociale, si trova inaspettatamente a ticare le teorie presenti sul mercato, così come le forse fare arrabbiare, ma fa pensare. CARLO GALLI dover riaprire la partita. E per di più si tratta di una partita da gioca- p. VIR-198, L. 15.000 re quasi tutta fuori casa, ai confini fra le scienze sociali e la filosofia. In corso di stampa: Ci si accorge infatti che familia- va di fondamento e poggiata sul ni- rità e abitudine, due tratti centrali chilismo come suo necessario pre- PIERRE FAVRE del quotidiano, non sono termini supposto. La decisione o realtà sempiici ma, di nuovo, Ma qual è la credenza inevitabile di maggioranza concetti e/o realtà assai complesse. che regge ogni nostro interrogativo Con il fastidioso compito annesso — anche quello sulla credenza — se A cura di di dover in qualche modo compie- non il nostro essere immersi nella rivista di estetica SCIPIONE RICCARDO NOVELLI re una pre-chiarificazione filosofi- vita quotidiana? E questa credenza quadrimestrale diretto da Luciano Anceschi, GEORGE SA VILE ca per poter parlare, sociologica- nel quotidiano, questa specie di nuo- Luigi Pareyson, Gianni Vattimo Marchese di HALIFAX mente, della vita quotidiana. Un va e invisibile divinità del mondo rimbalzo rischioso. Si torna, per disincantato e privato di tutti gli dei, filosofia e poesia (n. 22) Opere complete questa direzione, a quel garbuglio saggi di Gadamer, Gargani, Cacciari, Agamben, Givone, A cura di è a sua volta un fatto storico. Per Negri, Bertetto, Vozza, Silverman, Pintore. irresolubile di domande e di anti- ironia: il quotidiano, ciò che appun- GIOVANNI IAMARTINO nomie che, per sciogliere il proble- to si oppone all'ultimo Dio, alla Sto- interpretazione (n. 19/20) Introduzione ma del "sapere scientifico" e della ria, è esso stesso un fatto storico. E saggi di Rorty, Valesio, Popper, Givone, Vattimo, di Lorenzo d'Avack categoria di causa, aveva indicato un fatto storico che data, più o me- Vercellone, Griffero, Carchia. HERMANN HELLER una via d'uscita nella abitudine e no, dai primi anni del XIX secolo, estetica e antropologia (n 18) La sovranità, saggi di Trione, Salizzoni, Marchiano, Costa, Gaion. nella credenza. II gusto vivo di que- dalla nascita e dalla diffusione del- ed altri scritti sti due testi sta proprio nella circo- l'industrialismo capitalistico. estetica e decostruzione (n 17) sulla dottrina larità del loro oggetto, e nella soli- Il testo di Jedlowski — fra l'altro saggi di Derrida, Marin, Snyder, Fynsk, Carchia, dello Stato. da consapevolezza degli autori che di eleganza stilistica rara in scritti so- Vercellone, Ferraris, Sbisà, Burger, Margolis, Gasche. di circolarità si tratti. ciologici — ricostruisce la genesi del- A cura di I quattro studi Tra scetticismo e la parola e del concetto di quotidia- abbonamento L 42000 ccp 11571106 Torino PASQUALE PASQUINO. nichilismo hanno l'arguzia di pro- no da prospettive diverse, da Le- porre sommessamente — e con al- febvre a Kosik, a Weber, a Schutz, trettanta forza storico-critica — un Berger e Garfinkel, fino a ritornare Rosenberg ScSellier Editori in Torino GIUFFRÈ EDITORE - MILANO itinerario del "nichilismo" che lo su Benjamin per commentarne le pa- VIA BUSTO ARSIZIO, .40 riporti fuori dalle vie troppo traffi- gine sulla "fine dell'esperienza". I • DEI LIBRI DEL MESE

brano aver colpito la fantasia del gio- È toccante la testimonianza perso- Liviana Editrice Tra est e ovest vane Bion protetto da una ayah, la nale sul sentimento di inadeguatezza bambinaia, che per quanto presenta- che caratterizza questi momenti del- NOVITÀ di Mauro Mancia ta come una vecchietta incartapcco- la sua adolescenza e vivissima appare SERENDIPITY rita, sembra invece rispondere a tutti la forza della sua educazione e del Esplorazioni nella società i requisiti di réverie che, per il Bion suo condizionamento in quanto politica WLLFRED R. BLON, La lunga atte- fonde emozioni. Il libro si articola in analista, costituisce la caratteristica membro di una élite britannica ed sa. Autobiografia 1897-1919, tre sezioni: India, Inghilterra, la essenziale di una buona madre. Ogni allievo di un collegio privato di gran- PETER BACHRACH Astrolabio, Roma 1986, ed. orig. guerra, nelle quali sono esposte le emozione in India, nei primi anni, de rinomanza. MORTON S. BARATZ tappe formative del carattere e della sembra ruotare intorno alla ayah, la LE DUE FACCE DEL POTERE 1982, trad. dall'inglese di Bernar- Ma la vera capacità rappresentati- Introduzione di Danilo Zolo personalità dell'autore. Una lucidità separazione e l'impatto con la gran- va ed evocativa esplode quando la pp. 188, lire 20.000 do Draghi, pp. 302, Lit. 30.000. estrema guida l'analisi dei molti epi- de Inghilterra non devono essere sta- sua esperienza di giovane eletto vie- sodi che hanno costellato la sua esi- ti dei più facili. ne a contatto con la brutale realtà ANTONELLA ARCULEO Bisogna riconoscere che, dopo stenza, specie quelli che si riferisco- In Inghilterra Bion si accorge subi- della guerra, di una guerra molto CARLO BACCETTI Elias Canetti, è necessario un certo no alla sua infanzia in India. Il ricor- to che esistono, come in India, gli particolare come è stata quella del ANDREA COLASIO coraggio per scrivere la propria bio- do di quelle esperienze è presentato GOVERNO LOCALE, "intoccabili". Non saranno più gen- '15-T8 dove l'impatto personale non grafia. W. Bion questo coraggio lo con una profondità di analisi che te come la ayah o Dhunia, lo spazzi- era ancora mediato dalla meccaniz- ASSOCIAZIONISMO E ha avuto e ha fatto un libro che, in POLITICA CULTURALE nulla toglie alla poesia che ne spri- no amico di Nuova Delhi, ma gente zazione. Questa è una delle più scon- Introduzione di Mario Caciagli alcune parti, riesce ad evocare pro- giona. Le dinamiche familiari sem- come quella splendida signora che certanti e toccanti testimonianze che pp. VI - 310, lire 25.000 possediamo nella letteratura di quel MARIO CACIAGLI periodo e della vita di trincea in ELEZIONI E PARTITI POLITICI quella particolare guerra. Essa dà NELLA SPAGNA ampio spazio ad una riflessione ana- POSTFRANCHISTA litica su tutto ciò che concerne gli pp. X - 270, lire 25.000 Wilfred Ruprecht Bion, 1897-1979 imperscrutabili disegni che spingo- no i popoli ad autodistruggersi insie- SAGGI di Anna Viacava me ai problemi personali collegati TERESA POGGI SALANI all'ineluttabile e alla estraneità. Presi PER LO STUDIO DELL'ITALIANO Nato in India, non vi tornò mai, ma morì motivazionali inconsce del gruppo in quanto AVVIAMENTO STORICO- progettandovi un viaggio. A partire dagli otto tale, non riconducibili alla somma dei diversi DESCRITTIVO pp. 236, lire 24.000 anni visse e fu educato in Inghilterra, si laureò individui. in storia e in medicina, fu analizzato da Rick- La dimensione psicotica, esplorata in un PIERO DEL NEGRO man e da Melanie Klein, partecipò a due guerre primo tempo nei gruppi, viene successivamente IL MITO AMERICANO NELLA VENEZIA DEL '700 mondiali, fece parte del Tavistock Institute, fu osservata nel lavoro individuale con pazienti pp. X - 280, lire 28.000 presidente del Melanie Klein Trust, diresse la schizofrenici utilizzando una impostazione psi- London Clinic ofPsychoanalysis e fu presidente PAOLO ZECCHINATO coanalitica kleiniana. Ne derivano molti lavori IL PUNTO ARCHIMEDEO della Società Psicoanalitica Britannica. Per tut- 'clinici e alcuni più teorici con oggetto il lin- RAGIONE ED ETICA NELLA ta la vita e attraverso tutta la sua opera si guaggio e il pensiero dello schizofrenico. In Ap- FILOSOFIA ITALIANA rintracciano le due matrici culturali e l'ambi- prendere dall'esperienza (ed. orig. 1962, Ar- DAL '45 AD OGGI valenza nei confronti della scienza e cultura pp. X - 180, lire 25.000 mando, 1972), cui fecero seguito Elementi di occidentale, nata dallo studio dell'inanimato, Psicoanalisi (ed. orig. 1962, Armando, 1973), e - LIV1ANA/IRRSAE VENETO - dall'anatomia del morto, inadeguata ad apprez- Trasformazioni (ed. orig. 1965, Armando, LA SCUOLA SUPERIORE zare la vita, "psicotica". 1973), il quesito centrale è la comunicabilità PROBLEMI E PROSPETTIVE Ma proprio la psicosi, sulle tracce di Melanie dell'esperienza psicoanalitica, dunque l'elabora- Saggi di: G. Pontini, F. De Vivo, zione di una teoria psicoanalitica del pensare, R. Semeraro, G. Petter, Klein, Bion prevalentemente esplorò, coniugan- V. Telmon, F. Antinori, do metodo scientifico e insight intuitivo, con che è, per Bion, organizzare, creare relazioni D. Orlando Cian, B. Vertecchi, una progressiva radicalizzazione verso quest'ul- (funzione alfa) tra "elementi beta " che altrimen- in un gorgo senza senso come auto- G. Freddi timo soprattutto dopo il suo trasferimento in ti rimangono contenuti non-pensieri, fram- mi sospinti da un vento misterioso pp. 170, lire 16.000 California. menti di realtà che la coscienza si limita a regi- passano e scompaiono individui avulsi da ogni realtà, ai quali non INTERDISCIPLINARITÀ La produzione di Bion è vasta e complessa, strare. Seguiranno: Analisi degli schizofrenici E DIDATTICA NELLA SCUOLA rimane neppure la possibilità di una frutto dell'indagare con la sua "sonda analiti- e metodo psicoanalitico (ed. orig. 1967, Ar- integrazione. MEDIA mando, 1970), Attenzione e interpretazione PROGETTO DI ca " nei gruppi e negli individui, adulti e bambi- Al di là delle emozioni che veico- AGGIORNAMENTO E ni, il linguaggio non privo di dubbi, misteri, (ed. orig. 1970, Armando, 1973), Letture brasi- la, il libro mi ha riportato, come un SPERIMENTAZIONE PER GLI mezze verità: "...il campo psichico è qualcosa di liane (ed. orig. 1973, Guaraldi, 1976), Letture film di archivio, le immagini di un INSEGNANTI non contenibile nell'ambito della trama stessa brasiliane (ed. orig. 1974, Loescher, 1981), I Se- Bion già vecchio, conosciuto perso- A cura di R. Semeraro minari di Roma del 77, in "Gruppo e funzione nalmente in occasione di vari semi- pp. Vili - 196, lire 20.000 della teoria psicoanalitica". Iprimi scritti na- scono dal lavoro di riabilitazione che egli svolse analitica", 3 e 4, nov. 1978, La griglia e Cesura nari che egli ha tenuto a Roma e a Londra alcuni anni fa. Ricordo la RIVISTE (ed. orig. 1977, Loescher, 1981), Discussioni durante la seconda guerra mondiale in un ospe- sua possente statura e la sua tranquil- IN FORMA DI PAROLE dale militare e dal successivo lavoro con piccoli con W.R. Bion (Loescher, 1985). Alcune opere la e sicura presenza che richiamava Trimestrale di poesia e gruppi alla Tavistock Clinic di Londra. In importanti non sono ancora state tradotte in alla mia mente istantaneamente l'im- letteratura diretto da Esperienze nei gruppi, scritto tra il '48 e il '51 italiano: A Memoir of the Future I: The magine di un budda solido e illumi- Gianni Scalia Un fascicolo pp. 300, lire 20.000 (ed. orig. 1961, Armando, 1971), Bion formula Dream, Imago Editora, Rio de Janeiro, 1975; nato. Egli era capace di rimanere im- Abbonamento 1987 lire 70.000 la sua teoria sui gruppi come luoghi di funzio- A Memoir of the Future II: The Past Presen- mobile in una poltrona per ore, in- namento mentale molto primitivo, all'interno ted, Imago Editora, Rio de Janeiro, 1977; A tento alla dinamica de! gruppo e ap- QUADERNI DI RETORICA E dei quali compaiono potenti tendenze emotive Memoir of the Future III: The Dawn of the parentemente insensibile alle do- POETICA mande che venivano spesso ansiosa- Oblivion, Clunie Press, Pertshire, 1979. Semestrale diretto che egli definì "assunti di base", specie di spinte mente poste da noi allievi. Le rispo- da Gianfranco Folena ste alle nostre domande non erano 1/85 La lettera familiare, mai dirette. Spesso apparivano lon- pp. 232, lire 25.000 tanissime da esse. Erano l'occasione 2/85 Le forme del diario, per una elaborazione e una riflessio- pp. 180, lire 22.000 passa per la strada e alla quale non si ne molto ampia che dava spazio al- 1/86 L'autobiografia il vissuto e può rivolgere la parola. Poi verran- l'immaginazione e alle associazioni il narrato, pp. 244, lire 28.000 di ciascuno. Tutto ciò era certo mol- 2/86 II detto, il motto, l'aforisma, no i collegi e la rigida educazione in preparazione inglese. Qui l'acutezza analitica, tut- to analitico ma suonava alle nostre Abbonamento 1987 lire 55.000 tavia, l'aiuta a mettere in rilievo al- orecchie più inesperte come sottil- cuni inquietanti aspetti dei metodi mente provocatorio. SCHEMA educativi inglesi basati fondamental- Ricordo di aver vissuto personal- Semestrale di storia economia mente su un rapporto di natura sa- mente sentimenti molto ambivalenti società politica domasochista. Queste modalità per diretto da Sabino S. Acquaviva nei confronti di questo personaggio, Edgar Morin il giovane Bion saranno responsabili sentimenti che mi hanno costretto 1/86 Un plebiscito per l'Europa di problemi e atteggiamenti che co- ad un lavoro autoanalitico per rag- pp. 160, lire 17.000 stituiranno la base emozionale di giungere un livello emotivo che mi 2/86 Positivismo e politica tra ogni sua futura esperienza. permettesse di apprendere il massi- '800 e '900 - Seconda parte Sociologia del presente in preparazione Le prime considerazioni di grup- mo da quella particolare e unica Abbonamento 1987 lire 38.000 po, che diventeranno poi argomento esperienza. di interesse rilevante per il Bion Introduzione di Giovanni Bechelioni In realtà l'obiettivo epistemico RICHIEDETE I VOLUMI NELLE adulto, si profilano già chiaramente centrale della lunga carriera di pensa- MIGLIORI LIBRERIE O Una sociologia che costruisce le proprie nell'ambito di questa analisi dell'e- tore di Bion è stato sempre quello di DIRETTAMENTE ALL'EDITORE categorie sotto io shock dell'evento invece di ducazione in Inghilterra. Essere il stimolare nei suoi pazienti come nei leader del gruppo o decorato in suoi allievi la curiosità e di metterli LIVIANA EDITRICE neutralizzarlo con paradigmi predigeriti. guerra appare al giovane Bion di in condizione di fare delle emozioni Via L. Dottesio, 1 uguale valore e di uguale peso. Le una fase essenziale del processo della 35138 - PADOVA difficoltà emotive che ne derivano conoscenza. Tel. 049/87.10.099 diventano subito manifeste e costi- tuiranno le basi per quelle geniali in- tuizioni sugli assunti di base che il EDIZIONI LAVORO Bion analista proporrà come ipotesi di analisi di gruppo. :N. 2 pag. 391

Finestra sul Mondo Efficienza e scelte sociali di Walter Santagata

J. KENNETH ARROW, Social gli individui, al di là e al di fuori di processi decisionali democratici rela- metafora, il recente contributo di pratico l'analisi economica delle Choice and Individuai Values, qualsiasi visione organica del proces- tivi alla produzione di beni collettivi Buchanan e Brennan ha dato la stura scelte collettive è stata ampiamente Wiley & Sons, New York 1951 so decisionale pubblico e costituisco- pubblici. A questo proposito, nel lo- a un dibattito di grande efficacia nor- sperimentata in molti campi. Qui di (trad. it. Scelte sociali e valori in- no il fondamento logico delle succes- ro The Calculus of Consent sostengo- mativa sulle regole decisionali relati- seguito ne segnaleremo alcuni: dividuali, Etas Libri 1977), pp. sive applicazioni empiriche. no, tra l'altro, che la scelta di una ve al processo di formazione del bi- 1. La teoria economica della buro- 124. Arrow (premio Nobel per l'eco- regola di decisione fin questo conte- lancio dello stato o degli enti pubbli- crazia. Il contributo originale si fa nomia nel 1972) cercando le regole sto, la percentuale di voti necessaria ci: si tratta dei problemi della fissa- normalmente risalire a Niskanen ANTHONY DOWNS, An Econo- necessarie per poter aggregare le pre- a decidere collettivamente) dipende zione di tetti all'espansione delle che nel 1971 presenta il suo modello mie Theory of Democracy, Har- di burocrazia. Il comportamento del per & Row, New York 1957, pp. burocrate, a differenza della classica 310. analisi weberiana, è economico, orientato razionalmente al proprio JAMES M. BUCHANAN, GOR- interesse, e ha come obiettivo la DON TULLOCK, The calculus of E le questioni di giustizia? massimizzazione del bilancio del- Consent, Ann Arbor University l'ufficio. Da questo punto di vista, si of Michigan Press, Ann Arbor comprende bene il fenomeno della 1962, pp. 361. L'analisi economica delle scelte collettive co- forza e la 'debolezza della teoria, troviamo il crescita della spesa pubblica e della JAMES M. BUCHANAN, GEOF- stituisce, ormai a trent'anni dalla sua fondazio- concetto di razionalità economica, ossia l'ipote- stessa amministrazione pubblica; ma dallo stesso modello emerge quell'i- FREY BRENNAN, Power to Tax, ne, un vasto campo di indagine scientifica in si che l'agire sociale sia orientato alla soddisfa- cui si applica alla sfera delle decisioni collettive zione egoistica (razionale) degli interessi indivi- dea di introdurre elementi di con- Cambridge Univ. Press, London correnza tra gli uffici che è il presup- la metodologia usata dagli economisti per stu- duali, e l'incorporazione della politica e della 1980. posto necessario per limitare l'ineffi- diare il mercato, le imprese e il comportamento burocrazia nei modelli economici, grazie alle WILLIAM A. NISKANEN, Bureau- cienza monopolistica della burocra- dei consumatori. La public choice in particola- figure del politico di professione — del politicai cracy and Representative Gover- zia. Un altro interessante contributo re impiega quegli strumenti per l'analisi della boss come diceva Schumpeter — e del burocrate è quello di Breton e Wintrobe, che nement, Aldine-Atherton, Chi- politica e dell'interazione tra sistema economi- intese come attori sociali dotati di una autono- presentano un modello in cui i buro- cago 1971. co e sistema politico. Tra i suoi elementi distin- mia analitica: il loro comportamento, cioè, e i crati agiscono secondo una logica se- ALBERT BRETON, ROY WIN- tivi più caratteristici, che sono al tempo stesso la loro fini sono considerati per sé, e assieme a lettiva e scelgono di essere efficienti TROBE, The logie of bureaucratic quelli dei cittadini contribuiscono a definire gli o meno con i loro superiori. Nel contesto del loro modello la fiducia conduct, Cambridge Univ. Press, esiti del processo decisionale pubblico. (Per una Cambridge 1982, pp. 195. è un bene capitale la cui accumula- rassegna generale acuta ed erudita sulla public zione e il cui ruolo sono cruciali per BRUNO S. FREY, Modem Politi- choice si può consultare il libro di Muller). definire le questioni di efficienza di cai Economy, Robertson, Lon- L'analisi economica delle scelte collettive, un bureau. / don 1987, pp. 166. proprio per le premesse da cui muove, non pone 2. La teoria del ciclo economico elet- torale, alla cui elaborazione ha con- STEINAR STR0M (a cura di), Mea- il problema della giustizia distributiva al cen- tribuito soprattutto l'economista surement in Public Choice, Mac tro del suo interesse. E una teoria dell'efficienza, ed i suoi contributi sotto il profilo normativo svizzero B. Frey, mette in luce alcu- Millan, London 1981, pp. 212. ni limiti del sistema parlamentare e hanno il merito di introdurre questa importan- DENNIS C. MUELLER, Public elettorale. Secondo questa imposta- te dimensione anche in settori quali la politica Choice, Cambridge Univ. Press, zione i politici vendono politiche e le istituzioni civili. Qui però c'è indubbia- Cambridge 1979, pp. 297. economiche pubbliche in cambio di mente un problema. Infatti, è sottintesa all'ap- voti, e forzano in senso espansivo L'analisi economica delle scelte prezzamento della teoria una visione eclettica l'economia e la finanza pubblica pri- collettive, più nota come public choi- (nel senso buono del termine) della analisi eco- ma delle scadenze elettorali col risul- ce ha avuto una certa notorietà in nomica che, almeno per quanto riguarda gli tato di introdurre shocks esogeni nel- occasione dell'assegnazione del pre- aspetti applicativi, permetta di separare il mo- la normale traiettoria di un sistema economico. Questa teoria (che è più mio Nobel per l'economia a James mento della efficienza (allocativa) da quello del- Buchanan, il suo rappresentante più generale del tradizionale approccio la giustizia (distributiva). Se così non fosse la microeconomico dell'"acquisto" del prestigioso. Si dice, malevolmente, parzialità dell'approccio si trasformerebbe da che il comitato di selezione della se- voto in- cambio della scarpa sini- zione economica del premio abbia virtù in vizio. D'altra parte questo non è un stra...) suggerisce diversi correttivi voluto esprimere, per interposta problema nuovo (né può essere discusso in que- alle procedure e alle politiche eletto- persona, un riconoscimento di meri- sta nota): J.S. Mill, in odore di simpatie sociali- rali e rende manifesta una incoeren- to all'insieme delle scienze sociali, ste, fu tra i primi a porre lucidamente la distin- za strutturale del sistema rappresen- tativo democratico. che non sono altrimenti rappresen- % «V— R» zione tra le leggi della produzione, che hanno il tate. Si afferma, cioè, se pur velata- carattere di verità fisiche, e le leggi della distri- 3. I problemi di misurazione nel- mente, che la public choice è margi- IT l'ambito dell'economia pubblica. Nel buzione del reddito e delle ricchezze, che dipen- volume curato da Stram vengono di- nale e non ortodossa rispetto all'eco- dono dalle opinioni e dalle sensazioni della clas- nomia con la E maiuscola. Anche in scussi, tra gli altri, due temi di gran- Italia, ma per ragioni diverse, la pu- se dirigente. de interesse: il primo riguarda la co- blic choice ha pochi cultori sia tra gli (W.S.) siddetta disponibilità a pagare per i economisti che tra i sociologi e gli beni pubblici collettivi. In altre pa- scienziatti politici,. Uun rapidissimo role, si cerca di capire se è possibile sguardo alla produzione scientifica applicare anche nel settore pubblico ferenze individuali e costruire una da due tipi di costi: quelli, decrescen- spese, o delle entrate, o della possibi- un sistema di prezzi efficiente simile degli ultimi anni mostra che la per- relazione tra quelle e il benessere so- ti al crescere della percentuale, che lità di ricorso al deficit, ecc. centuale di saggi su temi di public a quello del mercato. La risposta di- ciale, perviene alla formulazione di un individuo sopporta a causa di una Il terzo contributo di rilievo sui pende in gran parte dalla soluzione choice apparsi sulle più note riviste un noto teorema, detto "teorema scelta collettiva contraria ai suoi de- fondamenti logici dell'analisi delle italiane è solo pari ai valori riscon- al problema analizzato come secon- dell'impossibilità", il quale afferma sideri, e quelli crescenti necessari per scelte collettive è il modello di do tema: vi sono (quali?) dei mecca- trabili nei primi anni '70 sulle più che l'aggregazione per mezzo del vo- raggiungere un accordo (costi di ne- Downs sulla teoria economica della importanti riviste internazionali (ed nismi che consentano decisioni effi- to e della regola della maggioranza goziazione e in genere del processo democrazia. Downs dimostra — da- cienti circa l'offerta di beni collettivi oggi quasi triplicati). Anche se in può condurre a decisioni democrati- decisionale). Quindi la scelta ottima- to un sistema rappresentativo demo- campo editoriale si nota un maggio- pubblici? Meccanismi, cioè, in grado che logicamente contraddittorie, se le (che non è in ogni caso la regola cratico ed elettori che scelgono in di produrre incentivi individuali a re interesse — il Mulino pubblica dal si accettano i vincoli di almeno quat- della maggioranza semplice), sarà modo razionale di premiare o puni- 1985 una collana di saggi sull'analisi non comportarsi da free rider nelle tro condizioni elementari — una di quella corrispondente al costo totale re i propri rappresentanti a seconda decisioni collettive? economica delle istituzioni, diretta queste, ad esempio, richiede che nes- minimo. D'altra parte se non vi fos- della loro condotta — che i partiti in da Gianluigi Galeotti; ed è sorta la Gli aspetti "riformatori" dell'ana- suno possa da solo determinare una sero i costi del processo decisionale concorrenza per la conquista del lisi economica delle scelte collettive rivista Economia delle Scelte Pubbli- decisione sociale (assenza di condi- la regola ottima sarebbe l'unanimità massimo consenso tendono a collo- che —, tuttavia sono passati trentan- si possono, dunque, distinguere in zioni dittatoriali). Questo risultato (per quanto anche in questo caso, carsi nelle posizioni centrali dello due gruppi: innanzitutto quelli rela- ni prima che si traducesse il libro di ha suscitato una vasta discussione come ha insegnato Olson, vi posso- schieramento delle preferenze politi- Downs sulla democrazia (di prossi- tivi all'efficienza dei processi decisio- scientifica, a volte molto critica, che no essere i problemi posti da coloro che degli elettori. E una teoria che nali — come decidere collettivamen- ma pubblicazione presso il Mulino). mira soprattutto a ottenere esiti non che occultano le proprie preferenze ambisce a spiegare i rapporti tra pre- La segnalazione di alcuni aspetti te rispettando le preferenze indivi- paradossali indebolendo o trala- per non pagare i costi di un bene ferenze individuali e sistema demo- duali (regole e decisioni private, co- innovativi sui quali i teorici dell'ana- sciando alcune condizioni del teore- pubblico che comunque verrà pro- cratico, i comportamenti dei partiti, lisi delle scelte collettive hanno dato stituzionali, parlamentari, elettora- ma. dotto e fornito a tutti free riding). la forte somiglianza dei programmi e li); e in secondo luogo quelli connes- contributi di grande rilievo sarà ne- Buchanan e Tullock invece sotto- Buchanan ha ripreso nei suoi ulti- delle piattaforme elettorali, ecc.; ma cessariamente telegrafica. I saggi di si alla ricerca di incentivi individuali lineano che è il problema stesso ad mi lavori il tema della ricontratta- è anche, va detto, una teoria che per correggere le distorsioni dell'in- Arrow, Downs, e Buchanan e Tul- essere mal posto, perché ciò che con- zione di nuove regole costituzionali spiega con difficoltà le ragioni razio- lock si occupano, a livelli diversi, di tervento pubblico (teoria della buro- ta non è tanto il poter aggregare in fiscali e monetarie che permettano ai nali della partecipazione politica crazia, della manipolazione elettora- come si produca una decisione pub- un'unica formulazione le preferenze cittadini di fermare e controllare la ("Perché andare a votare, se il mio blica razionale e efficiente, tale cioè le, della corruzione, del "prezzo" dei di tutti, quanto scegliere le regole co- marcia distruttiva e apparentemente potere di decisione è tendenzialmen- beni collettivi pubblici, ecc.). da corrispondere alle preferenze de- stituzionali che devono governare i inarrestabile del Leviatano. Fuor di te nullo?"). Sotto il profilo empirico- vor-Roper, Protestantesimo e trasfor- volume, per piccoli sondaggi esem- di donne e nelle 'conventicole di de- Il ritorno delle streghe mazione sociale, Bari, Laterza 1975, e plificativi. Come si presenta il corpo moni') e si citano in pruova di ciò in specie il saggio su La caccia alle dell'opera, quello edito nel '59?. La assaissimi scrittori ed avvenimenti, streghe in Europa nel Cinquecento e Parte prima è dedicata a La 'Società col racconto de' quali io non mi sen- di Pietro Clemente nel Seicento), il volume di Bonomo di Diana' e la stregoneria. In dieci to di sporcar queste carte" (p. 309). ne anticipa molti materiali e soprat- capitoli ricostruisce la fisionomia Al ribrezzo razionalistico del Mura- GIUSEPPE BONOMO, Caccia alle Il libro è alla terza edizione (1959, tutto il grande quadro di riferimento delle società femminili nell'alto me- tori fa riscontro d'altro lato, tra gli streghe, Palumbo, Palermo 1986, 1971) ed è un prezioso ritorno, sia storiografico. Attraverso fonti diver- dioevo e Fino al periodo dei grandi "assaissimi scrittori", il medico sei- pp. XLIII, Lit. 47.000. per il suo valore storico-documenta- se (processi, pamphlet, relazioni, li- processi, collegandole ai segni pre- centista Francesco Po na: "Non mol- rio di grande utilità per studi e ricer- bri, documenti) Bonomo ricostrui- senti nella documentazione del to discosto da Salerno era la Noce di Caccia alle streghe 1959: Caccia alle che, sia per il contributo che dà con sce essenzialmente il mondo della mondo antico. Con la Bolla di Inno- Benevento, recesso per la sua infa- streghe 1986. Il volume di Giuseppe la sua trattazione e la nuova introdu- stregoneria attraverso lo sguardo de- cenzo Vili e la pubblicazione del mia famoso. Parea che l'Inferno colà Bonomo ricompare dopo quasi tren- zione alla conoscenza di un tema che gli 'intellettuali' che ne condivisero Malleus maleficarum si apre la Parte vantasse la reggia non sotterranea: t'anni, arricchito da una nuova in- ha avuto una forte ripresa in anni l'ideologia e quelli che, progressiva- seconda su Iprocessi alle streghe. La ivi ostentavan la libidine e l'empietà troduzione di novantatre pagine. recenti, facendo parlare di rinascita mente, liberarono la ragione moder- Parte terza, Streghe antiche e moder- i portenti quasi dell'impossibile... Bonomo è docente di storia delle tra- del sacro, di nuova presenza del de- na dalle credenze dell'occulto. In ne, conduce entro la discussione mo- Mense laute, tripudi osceni, disone- dizioni popolari all'università di Pa- moniaco, ecc. Le 540 pagine del vo- questo senso il volume è anche la derna, che vede l'uscita dal paradig- sti amplessi empiono a sazietà la in- lermo, ed aveva insegnato a Firenze lume ricostruiscono il sorgere, lo storia dello 'sguardo' che permette ma stregonesco e il definirsi della 'ai- felice ed abominevole scena" (p. alla fine degli anni '50 e all'inizio dei svilupparsi, il declinare delrideolo- oggi di parlare della stregoneria co- stanza culturale' nel giudizio, fino 312). Breve esempio di come G. Bo- '60. La sua formazione è forse rias- nomo segua su molteplici, numero- sunta nella dedica del volume ora sissimi fronti (centrale tra questi il riedito: "Alla memoria di Giuseppe testo Malleus Maleficarum), il dipa- Cocchiara, Vittorio Santoli, Delio narsi della ideologia delle streghe nel Cantimori". Allievo di Cocchiara, passaggio all'atteggiamento della ra- già direttore del Museo Pitré di Pa- gione moderna. lermo, Bonomo conferma, negli stu- Questa scelta permane anche nella di palermitani, quel carattere 'nazio- nuova Introduzione. Essa si dispiega nale' ch'essi ebbero con il suo mae- nel discutere da un lato il 'nuovo stro e prima con il lavoro di Giusep- satanismo', dall'altro i nuovi studi pe Pitré. E un demologo dunque di sull'età della stegoneria. Il primo formazione storica, filologica e lette- presenta una fenomenologia oramai raria. urbana e suggerisce il limite delle in- L'editore è il palermitano G. B. terpretazioni sociologiche che con- Palumbo, recentemente scomparso, nettono la stregoneria alle comunità la cui opera di organizzazione della rurali. Segnala invece l'attuale cultura ha largamente incoraggiato "dissesto della ragione" e si inserisce gli studi demologici, sia con la pub- nel quadro di una nuova fase del sa- blicazione di opere divenute classi- cro: quella della ricerca di orizzonti che nella formazione universitaria di rinnovamento sia interni alla tra- (scritti di Cocchiara, Cirese, Bono- dizione cristiana, sia proiettati su fi- mo), sia con riviste come loni orientali e gruppi esoterici "Problemi", diretta da Giuseppe Pe- (spesso di nuova tradizione statuni- tronio, che diedero ampio risalto al tense). "Le curiosità, le morbose at- dibattito sulle nuove correnti del- tenzioni, le segrete vocazioni che l'antropologia negli anni '60 e '70. sembrano rinascere attorno a Satana sono segnatamente presenti nei paesi a più avanzato sviluppo tecnologico e economico. Nella crisi generale del pensiero razionale e della scelta di ragione che investe il nostro mondo, si aprono Spazi sempre più grandi, attraverso i quali si infiltra sempre ARMANDO EDITORE più profondamente lo spettro del diavolo, pauroso e affascinante" (p. IX). E qui la discussione si ricon- -rjjUZS giunge anche con la ripresa della fi- gura diabolica dentro il cattolicesi- mo, e la sua rivalutazione nel ponti- ficato di Paolo VI e di Giovanni Pao- John Rajchman lo II. Nella parte di discussione della MICHEL FOUCAULT: più recente letteratura storica sulla LA LIBERTA' DELLA stregoneria, Bonomo mostra di ac- FILOSOFIA cettare tutti gli approcci concreti e pp.144 L.15.000 ricchi di ulteriori versanti di indagi- © ne, ma privilegiando un equilibrato approccio storiografico, rispetto ai Dario Antiseri tentativi di autonomizzare determi- GLORIA O MISERIA nismi ambientali o autonomie del DELLA METAFISICA ITALIANA? simbolico (erotismo e psicoanalisi). pp.200 L.18.000 In particolare l'approccio storico-ra- © zionalistico di Bonomo si esprime nella 'sintonia' con il Viceré di Sici- Armin Heymer lia marchese Domenico Caracciolo. DIZIONARIO DI Nel 1782 questi "procedette alla So- ETOLOGIA vrana esecuzione" dell'abolizione Uno strumento per del Sant'Uffizio in Sicilia: l'organo orientarsi nello studio della persecuzione delle streghe e della biologia del già della stregoneria in Europa, e più me un fenomeno da capire dall'in- all'800. E si conclude con una rasse- comportamento particolarmente in Italia tra i secoli terno, come ideologia complessiva gna della stregoneria nella folklori- delle 'eresie', retaggio di un tempo in pp.272 L.23.000 XII e XVIII, tenendo conto degli an- di una fase della storia europea, con- stica italiana dell'800 e del '900. declino, per via della cui abolizione tecedenti classici e puntando in par- divisa da colti e 'semplici' e, fonda- Fermiamoci su un tema: "La noce a Palermo "si escarcerarono tre stre- ticolare l'attenzione sul periodo del- mentalmente, da giudici e 'rei'. di Benevento". "L'antichità della tra- ghe", pareva però esser caro a molti. Sia per motivi 'sindacali' (licenzia- Annamaria Dell'Antonio le persecuzioni e dei processi alle Il lavoro, figlio delle temperie 'ra- dizione è confortata da un atto nota- Roberto Paludetto mento degli impiegati del tribunale streghe (secoli XV-XVIH). Bonomo zionalistica' degli anni '50, vicino, rile del 24 febbraio 1273, in cui sono IL BAMBINO NATO inquisitorio) che di 'tradizione'. studia inoltre il permanere delle cre- seppur diverso, all'opera di Ernesto nominati alcuni confini di terre PRETERMINE L'atto che portò a liberare il sud ita- denze relative alla stregoneria nella De Martino, si propone oggi in un "iuxta viam, qua itur a Benevento ad Caratteristiche, liano dall'Inquisizione, con un signi- cultura popolare e, nella nuova In- ambiente di studi assai ricco di nuovi Petram Pulcinam (Pietralcina) iuxta evoluzione, ficativo rogo degli incartamenti pro- superamento di una troduzione, ne studia la rinascita, approcci, forse anche di frammenta- nucem dictam Ianaram" (p. 316). La cessuali, è visto da Bonomo come crisi di sviluppo con forte continuità simbolica, negli zione e di approcci limitati all'uni- noce detta "Ianaram", e cioè strego- una soglia storica. Possiamo leggere pp. 112 L.12.000 ambienti urbani dei nostri anni. verso della stregoneria-magia, di nesca, è tema di descrizioni sia di la resistenza del Viceré siciliano alle © nuove angolazioni euristiche, di timorosa condivisione della creden- L'impostazione dell'opera e il suo proteste 'sindacali' dei potenti e de scarsa fiducia nelle interpretazioni za che Satana vi avesse eletto rifugio, stile richiamano al modello di storia "La frateria e il pretume' come meta- Giorgio Penzo totali. L'Introduzione è impegnata a sia di scettiche attribuzioni della cre- IL SUPERAMENTO DI della cultura e di storia degli intellet- fora della tesi di fondo di Bonomo. tener conto di questa novità di am- denza alle donnicciole o al popolac- ZARATHUSTRA tuali, praticati da Cantimori e Ga- Uscito dalla ideologia e dal paradig- bientazione, ma anche a confermare cio. "La fama più alta l'albero diabo- Nietzsche e il rin, con un gusto particolarmente ma magico, il mondo contempora- una scelta di fondo, quella di collega- lico la raggiunse nei secoli XVI e nazionalsocialismo accentuato per la 'narrazione' stori- neo rischia di ritornarvi se non re il tema alla storia della ragione, XVII, né la perdette nel Settecento" pp.376 ca di eventi, fatti, personaggi, con- esprime una razionalità sociale e del degli intellettuali, della gestione del flitti ideologici. Precedente agli scrit- .309). La fase ancora oscillante e potere, capace di sottrarre al bisogno potere laico e religioso. Una scelta ti sull'argomento di ìfialettic a che oppone intellettuali ra- di simbolico irrazionalistico gli stra- discutibile, se si vuole, ma legittima- e alla ripresa inglese di studi (p. es. zionalisti e religiosi-creduli può esse- ti che ne sono coinvolti in ingenuità ta anche da una ripresa del razionali- M. Douglas, — a cura di — La strego- re esemplificata da un lato col Mura- e buona fede, eliminando le basi del smo classico in antropologia: quello P.zza S.Sonnino,13 - 00153 ROMA | neria. Confessioni e accuse, nell'anali- tori (700): "in Germania il monte disagio sociale e ideologico che in- Tel 706) 5817245.5806420.5894525 che gli inglesi hanno definito neo-in- si di storici e antropologi, Torino, Ei- Blokberg e la noce di benevento in crementano il "dissesto della ragio- naudi 1980, e in particolare il saggio tellettualismo. Italia son famosi per tale impostura di K. Thomas, o anche H. R. Tre- Ma vediamo ora più dappresso il (la credenza nella 'infame assemblea' tro con quest'altra America "urlante volti a suscitare favore o rigetto: così di scioperi e di masse in lotta", come l'antimito dell'ingenuità non è che il Il mito del buon Ernesto diceva Calvino nel 1953, il consen- mito del dinamismo giovanile, l'alie- sualismo eccezionalista ha fornito al- nazione coincide con l'individuali- di Maurizio Vaudagna le 51 élites nazionali impaurite dalle smo, il materialismo con l'abbon- masse e tentate da una "democrazia danza. Come ha ricordato Lipset, co-istituzionale del paese sarebbe blindata" di rigide gerarchie di con- l'"americanismo è surrogato di so- ERNESTO GALLI DELLA LOG- logi dell'antiideologia perdono di in- trollo sociale, una efficace ideologia cialismo", utopia speculare e alterna- cisività se lo fanno di mestiere, men- vissuta attorno all'unica tradizione GIA, Lettera agli amici americani, del liberalismo che fondeva conser- di ricompattamento consensuale. tiva di eguaglianza e libertà. Per que- tre si confondono le esigenze genera- sto è cosi facile citare Galli della Log- Mondadori, Milano 1986, pp. li del pubblico, attonito di tanto pro- vazione e progresso in un moderati- Il libro è uscito in un momento 130, Lit. 15.000. smo illuminato. Le grandi contro- sfortunato: l'Irangate dimostra che gia contro se stesso: cosa cerca l'ame- clamare e scandalizzarsi, con il disa- ricanismo al "100 per cento" se non gio del proprio gruppo generaziona- versie storiche e contemporanee (dal la fine dell'eccezionalismo america- no proclamata da Daniel Bell è pro- di creare un senso di "appartenenza Poiché "gli Europei o non capi- le e socio-culturale. L'ossessione del razzismo al conflitto industriale, dal degrado urbano agli scontri etnici) prio irreversibile non solo a livello culturale definito per contrapposi- scono o non accettano... il modo in "come eravamo" porta all'annuncio zione, vale a dire uno dei motivi di di sempre nuove verità speculari, spariscono dall'orizzonte e Ameri- culturale (che si sapeva da una venti- cui l'America è una democrazia" (p. na d'anni) ma anche come vulgata coesione più elementari che esistano 54), questo pamphlet riprende la tra- omogenee alle precedenti in assolu- can Dream narrava di individui e tezza e carenza di relativismo. gruppi impegnati a competere sul pubblica. Come mai si ripropone in un gruppo umano" (p. 80). Cos'è dizione dei confronti mitici tra le qui allora una ideologia dell'impero se non un "groviglio... di razionaliz- due sponde dell'Atlantico, simboli- Ma vi è una critica più di fondo: la mercato dell'economia e della politi- ca. ormai tramontata nella capitale? zazioni a posteriori, di pretesti ideo- che di valori contrapposti. Fin dalle tesi del libro poggia su una versione logici" (p. 80)? Ancora, qui si spiega polemiche settecentesche sul buon la fragilità culturale dell'eccezionali- selvaggio o sull'homo americanus smo: mito e antimito sono inversa- corroso dai miasmi di un continente mente proporzionali a un interesse ancora nuovo e umido, l'America e reale per l'America e sono credibili stata terra d'utopia che "anche se... r solo se la conoscenza reale degli Stati non esistesse", diceva Giaime Pin- L impegno evangelico di Niebuhr Uniti è particolarmente povera. In tor, "le nostre parole non perdereb- questo libro così filoamericano scor- bero il loro significato". Allora tut- di Tiziano Bonazzi re tuttavia il sottile antiamericani- tavia essa era "una specie di nuovo smo dell'intellettuale europeo che si Oriente favoloso" (Vittorini). Oggi passa il lusso di parlare degli Stati esemplare che Rubboli vuole, quanto il il mito d'America ha una valenza MASSIMO RUBBOLI, Politica e religione negli Uniti con un materiale culturale pol- "collocare una vicenda intellettuale in una pro- politica immediata poiché gli Stati Usa. Reinhold Niebuhr e il suo tempo (1892- veroso, convinto magari che essen- Uniti sono ora il centro del mondo spettiva generale". Scelta intelligente, ma piena 1971), F. Angeli, Milano 1986, pp. 301, Lit. ziale per essi sia ancora il rapporto di occidentale. "Il disdegno dell'Euro- di rischi, sia perché Niebuhr è troppo protagoni- paternità con l'Europa e incapace di pa per l'America" (p. 55), secondo 25.000. sta per non esserlo anche della propria biografia; credere che il figliolo trova ormai l'autore, indica quanto abbiamo in- sia perché le vicende complesse e spesso labili del sotto altri cieli (nel rapporto con il teriorizzato la nostra decadenza; i Il tema del volume di Rubboli ha un indub- radicalismo protestante sono difficili da esporre Pacifico e l'Asia, con l'intero conti- paesi europei possono infatti rina- bio valore educativo per il pubblico italiano, con chiarezza, soprattutto quando, seguendole nente americano) fonti più cospicue scere solo grazie a "qualcosa di mol- spinto dalla sua memoria storica a pensare il attraverso la storia di un individuo, non le si di identità. Dove semmai il senso di to vicino a quell'insieme ideologico rapporto tra politica e religione in base a quello riesce a collocare in un contesto generale. La "qualcosa di pateticamente piccolo e che forma il nucleo della versione provinciale" (p. 125) deriva dall'o- tra chiesa cattolica e stato. Andare alla scoperta voluta esclusione dall'analisi dei gruppi esami- americana di occidente" (p. 109). missione di una delle intuizioni più di una realtà in cui tale rapporto si svolge inte- nati — siano quelli pacifisti o le attività a favo- Di questo libro certo intelligente e ramente nella società civile e in un quadro di brillanti del neoconservatorismo, scoppiettante di intuizioni, lo scri- re delle lotte dei mezzadri del Sud — degli aspet- per altri versi così influente su que- assoluta separazione tra stato e chiesa (meglio, vente non condivide né lo stile, né la ti più propriamente religiosi offusca, inoltre, sto libro: quella del "declino" dell'A- ricostruzione storica, né la tesi di chiese), pur restando altrettanto vivo e tenace proprio il senso del rapporto tra politica e reli- merica (qui presentata integra -e fondo. Intanto: solo come pamphlet che da noi, implica aprire un confronto di espe- gione. Così come isola e rende meno comprensi- trionfante) che svuota sia la riscoper- di provocazione se ne possono accet- rienze dai risvolti scientifici e culturali innova- bile la vicenda teologica di Niebuhr, la sua neo- ta dell'eccezionalismo sia l'idea stes- tare i difetti metodologici e stilistici. tivi. ortodossia (alla quale Rubboli dedica molto spa- sa di una occidentalizzazione ameri- Le opinioni europee (vere o presun- Tramite di tale confronto è Reinhold Nie- zio), nata attraverso un intenso dibattito con cana dell'Europa. te) sono narrate nelle loro versioni o buhr, protagonista del novecento americano, quelle stesse componenti del protestantesimo Il confronto Europa-America è motivazioni più facili e ridicole: una grande pagina della storia cultu- intensissimo spirito religioso, la cui ricerca teo- con cui egli svolgeva attività politica. così, il consumo di massa è criticato logica acquista forma in un serrato confronto rale delle due sponde dell'Atlantico. solo perché tutti vi possono accede- Sono questi i limiti di un'opera altrimenti Non è (forse non è mai stata) una con l'esperienza sociale e diviene fondamento re, mentre gli "intellettuali democra- solida. Limiti dai quali filtra, come obliqua categoria analitica fondata. L'Ameri- tici europei" sono afflitti da necessario della vita politica. Frenetico attivista conseguenza propiziata dalla capacità di Rub- ca non è solo individualismo e mer- "menzogna ed ipocrisia" (pp. 81-82) nella miriade di associazioni con cui il prote- boli di penetrare la cultura americana e per cato, l'Europa solo totalitarismo e perché così l'autore con astiosa ridi- stantesimo americano intendeva far sorgere dal mezzo della turbinosa descrizione delle iniziati- cattolicesimo (ma quanto sanno di colaggine li ha descritti poche righe basso, dal popolo, una società evangelica; pasto- ve di centinaia di attivisti cristiani, il senso di polemichetta nostrana tutte queste sopra. In un testo di stampo storici- re nella Detroit operaia di Henry Ford, protago- una fede che non intende farsi dogma, ma che categorie!): sono, invece, un com- sta, le tradizioni sono liberamente plesso di tradizioni e di possibilità nista del movimento pacifista, di quello sociali- ricerca la propria verità nella vita sociale e che citate o clamorosamente dimentica- sta, condotto all'anticomunismo dalla tragedia alternative che le percorrono al loro te a seconda delle convenienze del- è avventura mai terminata da offrire in tutta la interno e tra loro, alternando somi- delle purghe staliniane, pilastro intellettuale del sua incertezza — non da imporre — agli altri. l'argomento. L'autore giustifica in liberalism moderato della guerra fredda, seve- glianze e differenze. Non esiste, per sede storica gli aspetti più volgari del Se da qui Rubboli avesse chiuso il cerchio, mo- fortuna neppure negli Stati Uniti, il ro critico, negli ultimi anni, dell'intervento in fondamentalismo religioso, ma se si strando le anche contrastanti forme di tale fede determinismo di una univoca tratta della odiata "costellazione ma- Vietnam. Non si pensi a una figura contraddit- e i modi in cui si esprimeva e si faceva politica "modernità americana" che automa- ligna" (p. 92) di Yalta, eccoci ritorna- toria, bensì resa paradossale dalla sua fedeltà — contro o a fianco di Niebuhr — avrebbe scrit- ticamente bolla chi non ama il fast ti al "misto di puerilità e di cieco alla propria ricerca religiosa, così come avviene to un'opera completa. food o i predicatori protestanti (per- ottimismo", a quell'imbecille" del- per l'intera vicenda del rapporto tra politica e sonalmente il primo mi piace, i se- l'ambasciatore, naturalmente religione in America. condi no!) come relitti del buon tem- "autentico zimbello del Cremlino", Non è, però, la biografia del personaggio po andato. Esiste in particolare, tra a tutti gli stereotipi vituperati poche le molte, un'altra tradizione (di cui pagine avanti. Categorie analitiche non a caso il libro parla pochissimo) quali lo "spirito", la "nevrosi", che unisce Roosevelt e Lloyd Geor- L'inconscio" europeo, la "sostanza ge fino a Palme e Willy Brandt, che della civiltà", "il carattere america- ha unito stato e mercato, individua- Nel libro, dall'intenzione di "Questa lettera di spiegazione — so- no" (che brutta la storiografia anni del mito americano con fondamenta lismo e solidarietà, consumi privati e annotare le diversità" (p. 62) alla stiene l'autore —... potrebbe arrivar- '50 sul "carattere americano"!) non culturali oggi erose. Quale immagi- pubblici, iniziativa privata e assisten- "popolarità", al primato del denaro e vi da qualsiasi altro paese da questa costruiscono una interessante divul- ne degli Stati Uniti esce infatti dal za sociale, organizzazione collettiva alla svalutazione del radicalismo, le parte dell'Atlantico" (p. 8). Non è gazione delle conquiste della storio- . libro? Il nocciolo del mito edenico di e autonomia personale. La sua crisi intuizioni dell'autore affondano nel vero: essa è invece il frutto tipico di grafia della mentalità e dell'immagi- Galli della Loggia è costituito dalla non esclude che essa sia un punto di tradizionalismo della immagine d'A- un atteggiamento tutto italiano ver- nario, ma una loro degradazione psi- tradizione patriottica chiamata negli partenza più umanitario del mondo merica, in questa "invenzione della so gli Stati Uniti. Stanley Hoffmann cologistica e spiritualistica, con in anni '20 "100 per cent Americani- di ostilità interpersonali e interna- tradizione" che non solo cancella in- ha notato che l'Italia presenta con- più la pretesa di attaccare poi la tesi sm", durante la guerra fredda zionali cui il libro ci invita. tere pagine della storia nazionale a temporaneamente il massimo grado avversaria perché "tutto affidato al- "eccezionalismo americano" e che il favore di altre, ma che soprattutto europeo di demonizzazione e di mi- l'eredità della storia e alle misteriose reaganismo ha tentato di ravvivare: sistematizza queste ultime in un qua- tizzazione della repubblica stellata. qualità dello spirito" (p. 116). Se poi una versione, cioè, dell 'American dro olistico che pretende di rappre- La nostra classe dirigente, povera di si nota che è la "furia dell'ira" e la Dream più nettamente focalizzata sentare tutto quanto 1'"American legittimazione nazionale, ha abbrac- "moralità virile" che mancano al- sul consenso, sul mercato, sull'indi- character". In realtà l'eccezionali- ciato l'occidentalismo americano co- l'Europa (p. 125), allora le assonanze viduo. L'identità americana emerge smo si è scontrato con l'eguale prete- me giustificazione della propria lea- irrazionalistiche cominciano a suo- qui per contrasto con il parametro sa avanzata da altre costruzioni del- dership e i suoi intellettuali (ma per- nare preoccupanti. Galli della Log- negativo dell'Europa, patria dei resi- l'identità nazionale, tra cui molto ché Galli della Loggia se la prende gia ha sostenuto altrove l'esigenza di dui feudali, della gerarchia, del for- importante quella rappresentata da tanto con l'intellettualismo radicale, una storia contemporanea di grandi malismo, del classismo e della mise- Franklin Delano Roosevelt che sot- ma non spende una parola sui nume- temi: questo libro non è una tradu- ria. All'eccezionalità americana" è tolinea la nazione più dell'indivi- rosissimi portavoce del potere?) zione in pratica di quel giusto pro- essenziale un mito delle origini su duo, la solidarietà più della competi- l'hanno diffuso come mito ideologi- posito. Il testo appartiene poi a quel cui riposa la continuità storica: l'e- zione, l'accordo delle categorie più co speculare all'antiamericanismo. pentitismo politico-culturale (non sperienza coloniale e rivoluzionaria della gara tra i gruppi di pressione, il Galli della Loggia non si accorge di so nulla della storia personale del ha forgiato i caratteri del paese, tra- governo federale più delle istanze lo- quanto gli siano vicini gli intellettua- suo autore, ma l'importante è il ge- mandatisi ininterrotti fino ad oggi; cali, la partecipazione più della pro- li antiamericani così acerbamente nere letterario) verso cui lo scrivente e, come la rivoluzione americana, al cedura, il multilateralismo wilsonia- criticati: mito e antimito americano deve confessare una schietta antipa- contrario del giacobinismo, avrebbe no più dello scontro di sistemi. E condividono le stesse affermazioni, tia: i provocatori, i "rivelatori alla combinato tolleranza e sostegno ge- alla fine delle due guerre, nello scon- con la sola differenza dei termini sinistra di scomode verità", gli ideo- neralizzato, così l'esperienza politi- Più in generale, da questo punto di glianza aveva una forte attrazione vista questo può essere considerato per le donne lavoratrici che in media Da tradurre un case study dei limiti di quel siste- prendono solo 59 centesimi su ogni ma di adversary democracy che la dollaro guadagnato dagli uomini, es- stessa Mansbridge ha analizzato in so l'aveva meno per le casalinghe che Dilemmi della diversità un altro libro (Beyond Adversary De- vedevano erose le garanzie tradizio- mocracy). nalmente attaccate alla loro condi- di Chiara Saraceno Ma questo libro è soprattutto una zione in un'epoca di divorzi in au- analisi teoricamente molto sofistica- mento e in cui talune corti statali ta sia delle questioni sollevate dalla applicano il principio dell'ugua- potuto favorire l'abrogazione o cor- nel rapporto fra governo federale e cosiddetta politica del genere, che glianza a loro sfavore: togliendo loro MANSBRIDGE, Why We rezione erano state cambiate nella singoli stati, ma anche nel complesso della natura dei movimenti sociali. Lost the ERA, University of Chi- il diritto agli alimenti, a continuare a direzione indicata da questo stesso ruolo delle lobbies da un lato e del Mi soffermerò brevemente su questi vivere nella casa di famiglia, non as- cago Press, Chicago 1986, pp. principio dalla Corte Suprema degli dibattito giuridico dall'altro, in due aspetti, che fanno di questo libro xii-322. segnando più loro automaticamente Stati Uniti, oltre che dalle Corti di quanto forze che non solo possono un contributo importante all'analisi i fi^li minori in caso di separazione e diversi stati. appoggiare ° ostacolare una legge, dei processi e conflitti politici e per- cosi via. Se è vero che questi fenome- "Nel marzo 1972 l'Equal Rights Per spiegare l'accaduto, Jane Man- ma contribuiscono in modo sostan- ciò ne suggeriscono la traduzione. Amendment — l'ERA — alla Costi- ni hanno origine al di fuori dell'E- sbridge ha scritto un libro che non ziale alla sua interpretazione prima Il dibattito attorno all'ERA, pro- tuzione degli Stati Uniti venne ap- RA e che è la disuguaglianza effetti- solo si può leggere come un thriller, che venga approvata (si veda il con- prio perché riguardava una questio- provato dal Senato degli Stati Uniti va di condizioni rispetto ai mariti a con 88 voti contro 8... Nei dieci anni rendere tragicamente paradossale successivi, dal 1972 al 1982, una mag- questa applicazione punitiva della gioranza di americani continuò a ri- uguaglianza, la mancata compren- spondere alle indagini di opinione di sione, o la impossibilità in un dibat- essere favorevole a questo emenda- tito ideologico sui principi, a coniu- mento alla costituzione. Tuttavia, il Il tempo delle donne gare questioni di disuguaglianza con 30 giugno 1982, la data ultima per la questioni di differenza e a formulare sua ratifica, solo trentacinque dei di Elisabetta Donini ipotesi di transizione e di mediazio- trentotto stati necessari lo avevano ne, ha favorito presso alcuni gruppi ratificato. Come aveva potuto acca- di donne l'immagine del movimento Carla RaVAIOLI, Tempo da vendere Tempo partire dalle colazioni non pronte o dai bambi- delle donne come nemico. dere?" Così la Mansbridge, studiosa da usare. Lavoro produttivo e lavoro riprodut- ni non lavati, vestiti, portati a scuola, una va- di scienza della politica, inizia il suo Il libro della Mansbridge è pieno tivo nella società microelettronica, Franco An- langa di effetti a catena farebbe rapidamente libro. Questa conclusione di una del- di esempi di questo tipo, di dilemmi geli, Milano 1986, pp. 142, Lit. 18.000. le vicende politiche statunitensi più saltare l'organizzazione dell'intero sistema: di- che il movimento delle donne si tro- importanti a livello simbolico di mostrazione per assurdo di quanto la compo- va ad affrontare ogni volta che deve questi ultimi anni, appare tanto più Gli stereotipi del linguaggio corrente svela- nente sempre dimenticata del non-lavoro dome- confrontarsi non solo con la comu- inattesa e sconcertante, a prima vi- no le culture diffuse meglio di qualsiasi indagi- nanza, ma con la diversità della con- sta, in quanto l'emendamento stesso ne analitica: tutti (e tutte) usiamo di continuo dizione femminile — tanto più quan- do ciò avviene non nella situazione stabiliva un principio generale (l'u- la frase "donna che lavora" per parlare di quan- Iciale. Ma uno sciopero del genere non avver- ;lianza dei diritti di fronte alla te hanno un'occupazione extra-domestica. Ri- protetta del dibattito entro i gruppi, rà probabilmente mai soprattutto per ragioni ma sulla scena pubblica del dibattito ge a prescindere dalla appartenen- mettere in causa l'ovvio è una pratica conosciti- soggettive: il coinvolgimento emotivo e affetti- za ai sesso) di elevato valore simboli- va di cui le riflessioni femministe hanno mo- politico. E un problema di teoria co, ma di scarsa rilevanza pratica im- vo dette donne nel loro mandare avanti il quo- (come le più recenti elaborazioni di strato negli anni recenti le grandi capacità in- tidiano è troppo intenso perché possano applica- parte femminista hanno iniziato a mediata, e che nei dieci anni inter- novative, dispiegandone insieme il fascino e la corsi dalla sua approvazione in sena- re al lavoro riproduttivo comportamenti tipici mostrare), ma anche politico, nella provocazione. Qui l'autrice riesce appunto a far to molte delle leggi di cui avrebbe invece di quello produttivo. misura in cui coinvolge questioni di emergere quanto molte apparenti verità — ac- Parte di qui un duplice filone di riconsidera- alleanza. cettate per tali nella tradizione culturale e nella zioni critiche: rispetto atta sinistra (e al suo esse- E proprio rispetto a quest'ultimo politica della sinistra — siano incompatibili con re rimasta prigioniera detta valorizzazione so- tema che il libro affronta la questio- ne dei movimenti sociali in generale, un'ottica mirata sulle donne e sulla realtà con- ciale degli individui solo in quanto produttori PRATICHE creta del loro vivere e agire. Nello stesso tempo, in quanto si propongano iniziative e di beni) e rispetto al femminismo (e atta sua questioni di efficacia politica: un però, anche la cultura del femminismo viene recente e crescente disattenzione per i temi del tutt'altro che santificata: anzi, uno degli ele- problema di grande attualità anche EDITRICE lavoro su cui hanno prevalso piuttosto le di- in Italia e non solo per quanto con- menti d'interesse del libro sta proprio netta luci- mensioni individuali e culturali detta differen- cerne il movimento delle donne. È la dità del distacco critico, fuori da ogni facile e za di genere). L'esame del problema è ricco e vecchia, ma irrisolta questione su NOVITÀ' rassicurante richiamo ai luoghi comuni del mo- incisivo tanto come analisi dei processi in atto quanto si possa transigere sulla pu- vimento. e dette tendenze che si delineano, quanto come rezza dei principi al fine di ottenere MITOLOGIE Al centro detta discussione c'è l'intreccio dei messa a fuoco di possibili strategie di cambia- qualche cosa — ciò che è stato talvol- DI ROLAND BARTHES ta formulato come negoziabilità o fattori oggettivi e soggettivi detta divisione ses- mento. Sul piano fenomenologico, è importante I Testi e gli Atti meno della identità del gruppo, o del suale del lavoro. I due aspetti non possono essere l'ampia documentazione sia detta pressione Il volume, curato da Paolo Fabbri e movimento. Nel corso della sua ana- Isabella Pezzini, raccoglie quattro scissi, se si vuole tenere realmente conto non femminile per l'accesso al mercato del lavoro, lisi, e poi in modo più esplicito nel Testi inediti di Roland Barthes: Il solo dell'attività cui è riconosciuta rilevanza sia detta persistente segregazione occupazionale, penultimo capitolo, utilizzando l'e- labirinto, Il brusio della lingua, La economica di mercato ma anche di quella che sia dette politiche normalizzatrici che — come cronaca, Primo testo, e gli Atti del sperienza di entrambi i movimenti convegno dedicato a Barthes dal "non produce direttamente plusvalore, ma pro- nel caso del part time — ribadiscono il carattere coinvolti in questo conflitto — quel- Comune di Reggio Emilia duce e riproduce i produttori di plusvalore" (p. debole e marginale dette donne e ancor più le lo pro-ERA e quello anti-ERA — nell'aprile 1984 7). Carla Ravaioli lo rende palpabile tracciando rinserrano netta loro definizione sociale in rap- l'autore mostra quali siano le risorse, pp. 350 L. 23.000 lo scenario fanta-sociale di ciò che accadrebbe se porto a un retroterra di famiglia. Sul piano ma anche i limiti dei movimenti so- tutte si astenessero anche solo per pochi giorni dette prospettive, viene delineata la "scommessa ciali organizzati su base volontaria: i dilemmi del proselitismo e dell'e- Noél Burch dal "fare le donne" e mettessero in atto uno sclusivismo, del pensiero dicotomi- PRASSI DEL CINEMA sciopero generale dette funzioni domestiche. A co ("noi" e "loro"), della tensione al- Nuova edizione la purezza dottrinale di contro alla riveduta e ampliata esigenza del compromesso, le diffi- Un uomo del mestiere risponde, con coltà di comunicazione tra i diversi questo libro, agli interrogativi e ai gruppi pure parte dello stesso movi- problemi che circondano lo spettatore ma costituisce uno strumento pre- e condizionano la sua possibilità di cetto di "storia legislativa"). È questo ne di principi che coinvolgevano mento ed anche tra leaders e base, orientarsi nell'universo zioso di riflessione e conoscenza a processo interpretativo previo che non solo l'immagine generica dei di- così come la impossibilità di control- cinematografico diversi livelli. È un resoconto intelli- definisce di fatto l'ambito di possibi- ritti di cittadinanza e della democra- lare le iniziative e prese di posizione gente e dettagliato dei diversi proces- le applicazione della legge cui le va- zia, ma toccavano una delle strutture di individui e gruppi che, per essere pp. 210 L. 15.000 si e forze in gioco in una delle con- rie corti si riferiscono e perciò è cru- nascoste dei rapporti sociali, la strut- identificati con la causa, sentono di troversie politico-ideologiche più DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE ciale nel processo di approvazione o tura di genere, con le sue attribuzio- avere diritto ad esprimersi libera- importanti degli Stati Uniti dopo la rifiuto della legge stessa, tanto più ni di responsabilità e diritti-doveri mente su di essa pur senza essere in I primi tre testi della nuova battaglia sui diritti civili negli anni nel caso di emendamenti alla Costi- diversificati a uomini e donne, ha controllo su, e responsabili per, le "Biblioteca medievale" sessanta. Con grande professionalità tuzione. mobilizzato certo vecchi stereotipi e conseguenze politiche delle proprie e onestà intellettuale, questa studio- Nel caso dell'ERA, ad esempio, il timori irrazionali. Ma ha soprattut- iniziative. Richard de Fournival sa, che è stata anche una partecipatri- dibattito tra giuristi sulla possibile to reso esplicita appunto quella IL BESTIARIO D'AMORE ce osservante dell'intero processo Per questi motivi, la Mansbridge estensione della leva militare alle struttura nascosta, cosi come era in- spezza una lancia a favore di una a cura di Francesco Zambon (come testimonia il "noi" del titolo), donne ed anche sulla possibilità che corporata non solo nella legislazio- qualche forma di organizzazione che pp. 130 L. 14.000 ha raccolto documenti e testimo- vengano inviate in combattimento, ne, ma anche nella esperienza — di- nianze a tutti i livelli e presso tutti i dia struttura ed anche continuità ai in una applicazione rigidamente versificata — delle persone, in parti- movimenti: come spazio di articola- Tertulliano gruppi coinvolti, offrendo anche egualitaria del principio di non di- colare delle donne. GLI ORNAMENTI una preziosa documentazione sui zione delle differenze ("non si può scriminazione (interpretazione so- La mancata comprensione di co- DELLE DONNE gruppi organizzati contro l'ERA, capire ciò che realmente si vuole se stenuta per motivi di principio an- municazione su (prima che scontro non ci si confronta con diverse op- a cura di Maria Tasinato mostrandone l'articolazione e diver- che da molte giuriste sostenitrici del- tra) come tale struttura venga ap- sificazione interna e soprattutto non zioni e prospettive"), e come pp. 90 L. 11.000 l'ERA) ha avuto un effetto negativo punto sperimentata, con quali costi, appiattendoli in un generico "memoria organizzativa", che con- su molti legislatori degli stati e su benefici e quindi rischi diversi dai IL VIAGGIO "nemico". senta accumulo e trasmissione di parte della opinione pubblica, nono- vari gruppi di donne, è stata secondo esperienze e di sapere anche in perio- DI CARLOMAGNO Proprio come conseguenza di que- stante questa interpretazione non IN ORIENTE la Mansbridge uno degli elementi di di assenza, o latenza, dei movi- sta accuratezza metodologica e docu- fosse l'unica possibile e la sua attua- che hanno impedito la ratifica del- menti sociali. a cura di Massimo Bonafìn mentaria, questo libro è anche una zione pratica fosse per lo meno dub- l'ERA, contemporaneamente favo- pp. 110 L. 12.000 analisi — a partire da una case history bia, nella misura in cui all'autorità rendo la mobilitazione di gruppi — di come si sviluppi il processo le- militare è riservato il potere di deci- (anche di donne) anti-ERA. Se è ve- Distribuzione PDE in tutta Italia gislativo e politico negli Stati Uniti, dere chi mandare in combattimento. ro infatti che il richiamo all'ugua- Herbert Hyman, che quello della di- cumentari di quegli anni: non si leg- potrebbero andare? La depressione soccupazione sia stato un filone ab- gono come un saggio, ma con l'emo- infuria dappertutto), come appesi Rivisitare Marienthal bandonato, in tempi di espansione, zione di rivedere uno scenario che ci nel vuoto, senza alcuna attività sosti- dalla ricerca sociologica. sta appena alle spalle, indimenticabi- tutiva. Ricevono un sussidio e posso- di Rossana Rossanda Oggi che l'espansione o è finita o le perché fosse infisso in un angolo no pagare un affitto lievemente mi- comunque non è più sinonimo di del nostro esser nati in questo secolo. nore. La benché minima attività che compiano, anche di natura non pro- MARIE JAHODA, PAUL LAZARS si ogni ricerca sociale si sente in do- crescita di occupazione, la brutale Non si dimentica, una volta letto, duttiva, li priva del sussidio. Sono FELD, HANS ZEISEL, I disoccupa- vere di imporci; la presentazione che svolta nelle condizioni e nell'espe- quel primo sguardo su Marienthal rienza di milioni di persone nelle so- dei tre studiosi che vi arrivano: un immobili e lentamente si disgrega- ti di Marienthal, prefaz. di Enri- Paul Lazarsfeld fece dell'edizione americana, Quarant'anni dopo, nella cietà cosiddette avanzate non ha villaggio che non ha altra storia che no; prima i più deboli, poi i più for- co Pugliese, trad. dall'inglese di quale direttamente investe la que- strumenti di conoscenza di sé. Il che quella del linificio, creato nel 1830 a ti, prima gli uomini, poi le donne. Anna Rossi Doria, Edizioni La- stione dell'attualità del tema centra- significa che è in gran parte lasciata un'ora di distanza da un vecchio Le quali a lungo conservano una voro, Roma 1986, pp. 169, Lit. le, che potremmo chiamare la fun- all'egemonia del pensiero della classe borgo, in un terreno inabitato sulla funzione di decompressione delle 17.000. zione identificante d'un lavoro so- dominante: chi non ha lavoro è in riva d'un fiume. E quindi un villag- necessità immediate, con la loro an- Negli anni trenta, dopo la grande cialmente visibile; e infine l'introdu- colpa. Colpa soggettiva (non si è ri- gio senza chiesa, dove la memoria tica e miserevole arte del moltiplica- crisi, molti si interrogarono sul de- zione di Enrico Pugliese, che funzio- qualificato, non ha avuto iniziativa e storica e il centro emotivo sono pro- re i rattomù, suddividere il pane, la- stino degli uomini rimasti senza la- na come un saggio di storia della cul- preveggenza) o colpa oggettiva (s'è posti nella statua del signor To- vare con frazioni sempre più minu- voro. Non solo destino economico, tura — dalla quale sono tratte le noti- trovato in un settore "condannato", desko, che fondò la filanda, innalza- scole di sapone. E si disgregano le ma interiore: erano stati privati dei zie di cui sopra — e pungente ripro- come i minatori inglesi due anni fa). ta nell'unica piazza. E le case, nate attività associative: dove non c'è fab- mezzi di sussistenza, o di qualcosa di brica, non c'è neanche sindacato, più? Il dibattito di allora fu probabil- dunque si estinguono anche le sezio- mente travolto, nei suoi testi classici, ni socialiste, le mutue, i circoli: Ma- dalla guerra mondiale; ma dalla de- rienthal aveva conosciuto, del lavo- pressione rimase, attraverso e oltre il k», ro, tutte le derivate, e a un livello conflitto mondiale, introiettato co- notevole, e tutte le perde. Soltanto la me un archetipo, ii terrore della di- grossa" di un futuro al femminile in cui si ri- corale e il circolo atletico sopravvi- vono; diventano i primi aggregati soccupazione. Non soltanto le poli- componga l'intreccio tra "produzione di cose" e tiche del "pieno impiego" ma tutta la del partito nazionalsocialista. Nel "produzione di rapporti" e si incida radical- 1933 la formazione nazista è già visi filosofia del Welfare, sostanzialmen- mente sulla divisione dei ruoli. te dell'intervento riequilibratore bile, come un fungo sul tronco ab- dello stato nei meccanismi economi- L'autrice vede possibile questo ribaltamento battuto. ci, ne furono segnati. se si procede a una riduzione generalizzata del- Marienthal è indimenticabile per Negli anni sessanta la discussione l'orario di lavoro, sfruttando l'occasione con- questa assolutezza e fissità. Non è dilagò negli Stati Uniti, legata a quel- sentita dalle nuove tecnologie della terza rivolu- detto che essa rappresenti il luogo di la delle minoranze di colore e alla zione industriale. Una consistente parte del sag- maggiore degradazione sperimentata ricerca sulla "cultura della povertà", gio è perciò dedicata all'analisi del "fattore-tem- in seguito all'espulsione dal lavoro: e in un volume che suscitò grande po" e della sua scansione sia strutturale che cul- almeno il senso di colpa, che investe L: chi è il licenziato da una azienda do- impressione, L'altra America, Mi- turale nell'organizzazione recente e contempo- chael Harrington scriveva: "Essere ve altri restano, risparmia quella co- ranea della società capitalistica. L'alternativa munità di tutti licenziati. Quel- poveri non significa semplicemente tracciata è non solo "lavorare meno" per essere privati dei beni materiali di l'"unemployed man" non si vede "lavorare tutti" ma "la più radicale utopia" (p. questo mondo; significa entrare in nessuno che, rimasto "employed", un universo fatale e inutile". 123): ridefinire i tempi di vita e di lavoro, della possa passargli davanti con un senso In questo clima si ripubblicava nel produzione e della riproduzione sia per le don- air, di fastidio e pietà. Marienthal è luna- re, i quartieri di Londra dove negli 1971 a Hawthorne, N.Y., una ricer- ne che per gli uomini, restituendo un respiro di 78 Vna Putta e ' jGcuerna ( ca vecchia di quasi quarant'anni, che libertà a quella "risorsa scarsa" che il tempo è stessi anni lord Macmillan e l'arcive- scovo di Westminster fanno compie- aveva già raggiunto al suo tempo diventato essendo stato invaso dall'unico senso di genere e le sue basi storiche. La destruttura- re una analoga ricerca sono popolosi questa conclusione: Marienthal, so- socialmente riconosciuto, la produzione di mer- zione delle pretese universali dei valori fin qui e diversificati, nella cura tendenziale ciography of an unemployed commu- ci. accettati porta infatti allo scoperto la parzialità nity, introdotta da Paul Lazarsfeld e verso il basso: marciscono, l'uomo Uno degli aspetti più suggestivi di questa del maschile; "la specificità femminile che pene- in lotta con l'uomo. Nel villaggio svolta da lui, Marie Jahoda e Hans tra la cultura e vi si imprime" come una Zeisel. E recensendola nel 1972, Ga- impostazione sta nella capacità di ribaltare il austriaco la lotta è soltanto con se vin Mackenzie la trovava "depress- bisogno di pensare a un domani al femminile "differenza che viene affermata e trascesa" (p. stessi, la resistenza, negli uni o negli ingly timely", puntuale in maniera nella messa in discussione del dominio del ma- 142) costringe uomini e donne a rimettere in altri più o meno forte, alla spinta alla deprimente, dato il prevedibile au- schile nel presente. Per spezzare il circolo vizioso causa l'intera struttura sociale della produzione demolizione di sé, al lasciarsi andare, mento della disoccupazione. della divisione sessuale del lavoro occorre infat- di merci perché sia le une che gli altri recuperino a ridurre lo stesso orizzonte delle Quella previsione si è "depressin- un senso autonomo del valore di ciascuna espe- aspettative, delle ambizioni, della ti che cambino drasticamente le pratiche di vi- mera domanda, che viene da un'i- gly" verificata, e forse più che verifi- ta, le categorie concettuali e i valori politici e rienza di vita. cata, ma l'uscita de I disoccupati di dentità sradicata e senza alternative. morali dettati oggi dal polo dominante. Occor- La critica dell'autrice nei confronti della Quanto di questo è ripetibile, è Marienthal per le Edizioni Lavoro, re cioè che gli uomini cessino di identificarsi in "grande rimozione" che il femminismo ha ope- alla fine del 1986, non è stata in Ita- stato ripetuto nel decennio che ci sta quanto produttori: è la centralità (capitalistica rato verso i temi del lavoro, quando ha accen- lia, o almeno non sembra essere stata alle spalle? Siamo pieni di villaggi finora, un evento; come se soltanto e patriarcale a un tempo) di questa funzione che tuato il distacco dalla tradizione emancipato- morti, ma nella speranza o scom- il presentatore Enrico Pugliese, e po- toglie infatti valore alla sfera del personale — e ria, è certo fondata. Credo tuttavia che proprio messa di un lineare e fatale sviluppo chi di noi come lui, trovasse appas- del femminile — mentre lo assegna ai beni, alle grazie all'insistenza sul valore politico del della città industriale. E dove questa sionante questo volume, per come è cose, al mercato — e al maschile. "Il fulcro di "personale" il movimento delle donne abbia cede, il Lingotto non viene abbattu- fatto e per l'assonanza col nostro una strategia femminile" sta nel saper tracciare contribuito alla trasformazione radicale di to, ma conservato dai padroni come presente. Siamo infatti una società "un nuovo modello maschile" (p. 72-76): anche mentalità che oggi appare capace di incidere un monumento dell'architettura, museo, luogo dove non si produce, che ha due milioni e mezzo di disoc- a livello epistemologico, questa prospettiva è in forse anche a livello strutturale, contrastando la cupati (nel calcolo sono compresi ma si possono, a momenti, consu- sintonia con alcuni tra i percorsi più incisivi secolare subalternità all'idea del progresso e alla mare immagini. Sull'altro versante, soltanto coloro che si iscrivono nelle delle ultime riflessioni femministe sull'identità cultura del lavoro. liste di domanda di lavoro), fra i qua- l'acculturazione ha svuotato il lavo- li oltre il 26% dei giovani in età di ro dall'essere unica fonte di identità lavoro, ma rimuove deliberatamente e relazione; conosciamo deprivazio- l'impatto della questione, anche sot- ni più confuse, e forse inconfessata- to il profilo antropologico e cultura- mente più umilianti. le, o lo assume stravolgendolo: il di- posizione del nodo che è centrale in In un caso o nell'altro non è più clas- tutte assieme o linearmente nel tem- Vorremmo che la lettura di que- soccupato in Italia ha finito di essere Marienthal, cioè il rapporto fra iden- se destinata all'egemonia: è sua colpa po costruite e affittate dalla stessa sto libro, rapidamente pubblicato e un lavoratore "dipendente" e può fi- tità e sopravvivenza materiale. l'aver perduto la corsa col capitale. E immobiliare, si schierano a destra e a dimenticato nel dopoguerra in Ger- nalmente sviluppare la sua potenzia- Enrico Pugliese sposa, con ragio- anche prima di essere materialmente sinistra della strada, uguali, a un pia- mania e che ci torna da oltreoceano, lità di "imprenditore di sé". ne, la tesi dei ricercatori tedeschi: la identificabile col povero o l'emargi- no, salvo gli edifici della direzione o inducesse qualcuno a un'indagine al- Volume appassionante, ripeto, spossessione dal lavoro non è che nato, la cultura corrente, anche in amministrativi che sono a due piani. trettanto stringata, rigorosa, emo- per come è fatto e per la quantità l'ultima illibertà del lavoro alienato, gran parte della sinistra, a questa Non c'è altro. Sullo sfondo le cimi- zionante del nostro "senza lavoro" delle informazioni che dà. Sono me- forse la più tremenda, negazione nel- condizione rimanda l'operaio senza niere accanto al fiume. presente. I nostri cassintegrati finora no di 170 limpide pagine, delle quali la negazione. Non la sana alcun sus- lavoro. È l'ebreo degli anni ottanta. Che sono quel che resta della fab- questa ricerca senza reticenze non l'inchiesta sul villaggio di Marien- sidio, chè anzi, sotto il profilo dell'i- Chi infatti concluderebbe oggi brica quando, nel 1933, Marie Jaho- l'hanno avuta. thal in Austria ne copre in senso dentità, in qualche modo la sanzio- un'inchiesta sulla disoccupazione da e i suoi compagni vi arrivano. Per stretto meno di cento. Le altre sono na, riducendo il "disoccupato" a con le parole di Marie Jahoda e Hans un secolo il linificio era cresciuto, una postfazione densissima di Hans "povero e assistito", preso in una te- Zeisel, e forse Lazarsfeld? Dico forse diventando prima anche cotonificio, Zeisel, Per una storia della sociogra- naglia fra bisogno elementare e biso- perché un'interessante domanda sui quindi anche officina di candeggio e, fio, "tentativo di ricostruire gli ante- gno di conservare un'immagine non protagonisti diretti della ricerca è dopo una curva breve di "ristruttu- cedenti spirituali e metodologici" superflua di sé, tenaglia impossibile stata avanzata, nel corso d'un dibat- razione", raggiungendo il massimo dell'inchiesta, trenta pagine di storia da rompere nell'arco della personale tito, da Enrico Pugliese. Essi, co- storico di produzione e occupazione delle idee e problematica della scien- esperienza. L'osservazione che oggi munque, terminavano nel 1933 così: col rayon. Siamo agli anni seguenti za sociale portata puntualmente al gran parte, tendenzialmente la più "Arrivammo a Marienthal come al 1926. Nel luglio del 1929 la crisi si nodo in cui si trovò negli anni trenta rilevante, dell'"unemployed man" scienziati; ce ne andiamo con un uni- abbatte davvero come un uragano: (l'incapacità di sintesi fra dati stati- non sia colui che ha avuto un lavoro co desiderio: che la tragica possibili- da luglio a febbraio i reparti chiudo- stici, quantitativi, e analisi concreta e l'ha perduto, ma colui al quale nep- tà di svolgere un'inchiesta come que- no uno dopo l'altro. Gli ultimi ses- dei casi nella multiformità dell'espe- pure è dato di accedervi, per la ridu- sta non si ripresenti più ai nostri santa uomini che lavorano, lavorano rienza vissuta); una limpida introdu- zione delle occasioni fornite dall'at- giorni". ad abbattere i capannoni. Uno, di- zione sul metodo stesa dagli stessi tuale meccanismo di sviluppo, non Le pagine che precedono sono pri- sperato, si è rifiutato: era un compo- ricercatori di Marienthal, che do- fa che rendere il problema più nuo- ve di fronzoli, secche, ordinate, de- nente del consiglio di fabbrica. vrebbe fungere da esempio alle defa- vo e acuto. E fa rimpiangere, come scrittive, ma possiedono il ritmo e Due anni dopo, i ricercatori trova- tiganti descrizioni di sé che oggi qua- osserva il prefatore riprendendo l'incisività di alcuni straordinari do- no i 1500 abitanti ancora là (e dove sato aveva prodotto un'identità cul- Permane la centralità del lavoro nel- Giovane, bianca Vicenza turale fortemente radicata al territo- l'esperienza dei giovani vicentini di rio, si attenua senza tuttavia scompa- oggi, ma gli atteggiamenti verso di di Loredana Sciolta rire del tutto. In seguito al processo esso si diversificano e accanto ad di laicizzazione, infine, che investe orientamenti di tipo strumentale ne anche la Chiesa e il mondo cattolico compaiono altri di tipo ideale ed PERCY ALLUM, ILVO DIAMAN- caso esemplare di quella formazione che, dal dopoguerra ad oggi, si è tra- vicentino, il "fattore religioso" vede espressivo. I cambiamenti più rive- TI, '50/'80, vent'anni. Due gene- sociale centro-nord orientale i cui sformata, ma senza fratture e solu- declinare il proprio connotato di lanti sembrano riguardare, però, razioni di giovani a confronto, tratti salienti la differenziano sia dal zione di continuità con il passato. collante culturale e organizzativo l'ambito religioso e quello politico. Edizioni Lavoro, Roma 1986, meridione sia dal triangolo metro- L'espansione industriale non ha pro- del contesto locale" rendendo im- L'identità cattolica rimane ancora pp. 448, Lit. 34.000. politano Milano-Genova-Torino e dotto, come invece è avvenuto in al- possibile l'identificazione — tipica molto radicata e diffusa, ma si stem- che, per questa ragione, viene chia- tre regioni italiane, la rottura dell'as- degli anni '50 — tra mondo cattolico pera in una religiosità intimista e mata nel dibattito sociologico recen- setto preesistente che rimane ancora I giovani sembrano essere diventa- e società da un lato e tra mondo cat- personalistica che distingue tra reli- te col nome di "terza Italia". Alla fortemente caratterizzato dalla pre- ti, in questi ultimi anni, un terreno tolico e chiesa dall'altro. Nonostan- gione di fede e religione di chiesa. descrizione delle caratteristiche pe- senza di imprese di piccole e medie di indagine particolarmente fecondo te questo sensibile declino, l'identità Essa mantiene ancora la capacità di culiari di quest'area e delle sue tra- dimensioni a basso contenuto tecno- a giudicare dalla mole davvero note- religiosa — sostengono gli autori — guidare le scelte politiche dei giovani sformazioni sono dedicate le pagine logico e ad alta intensità di lavoro. Se vole della letteratura sociologica sul- rimane un significativo "serbatoio di vicentini, ma non è più in grado di più convincenti del volume. Ne lo sviluppo economico si è afferma- l'argomento. L'indagine di Percy stabilizzazione degli atteggiamenti e assicurare quella piena legittimazio- emerge l'immagine di una società to così impetuosamente e nello stes- Allum ed Ilvo Diamanti si differen- dei rapporti sociali". È a partire da ne alla De che costituiva l'elemento zia tuttavia dalla maggior parte delle chiave della subcultura bianca del ricerche finora pubblicate per la par- primo dopoguerra. Inoltre, caratte- ticolare prospettiva adottata. Secon- ristica della nuova generazione sa- do quanto sottolineano gli autori "si rebbe una marcata disaffezione nei tratta di una ricerca sui giovani che confronti dei partiti. non intende limitarsi a studiare i gio- Il modello interpretativo avanza- vani. I giovani qui, piuttosto, vengo- to dagli autori è interessante e plausi- no utilizzati come uno specchio, bile come ipotesi teorica. Ciò che particolarmente fedele, di un conte- solleva invece qualche perplessità è sto socioculturale particolarmente lo sforzo degli autori di trovarne una interesse: quello di un'area, come conferma empirica utilizzando i dati quella vicentina, caratterizzata da di due ricerche condotte dalle Acli economia di piccola impresa e da vicentine a distanza di circa Cent'an- una tradizione culturale e politica ni l'una dall'altra, nel 1954 e nel cattolica". Quest'ottica presenta un 1982. Le due indagini, non concepite indubbio interessante e, ponendo il originariamente con fini scientifici, contesto territoriale al centro del- presentano infatti limiti piuttosto l'indagine, evita uno degli errori gravi. Innanzitutto i due questionari maggiormente diffusi nelle ricerche utilizzati sono molto carenti nella empiriche in questo campo: quello formulazione delle domande, alcune di generalizzare arbitrariamente al- delle quali appaiono orientate in sen- l'intero universo dei giovani osserva- so ideologico con conseguenze di- zioni valide per segmenti territorial- storcenti nelle risposte facilmente mente limitati della popolazione prevedibili. Ad esempio, nel questio- giovanile. nario del 1954 una domanda suona La seconda caratteristica che diffe- così: "La religione che professi ti pa- renzia questa indagine dalle altre è re che contribuisca efficacemente al- l'ottica comparativa in cui si muove. lo sviluppo della tua personalità di L'obiettivo non è tanto quello di fo- lavoratore?", senza che all'anonimo tografare la realtà giovanile vicenti- estensore del questionario sia passata na come si presenta oggi, ma di con- nemmeno per la testa la possibilità frontare atteggiamenti e comporta- che esista qualcuno che non professa menti dei giovani degli anni '80 con alcuna religione. Inoltre alcune do- quelli dei giovani degli anni '50. mande presenti nel questionario del La struttura del volume, coerente- 1954 sono state sensibilmente modi- mente con gli obiettivi dell'indagine, ficate in quello del 1982 cosicché i si articola in quattro parti. Nella pri- risultati non sono comparabili. ma gli autori delineano i tratti dello Un altro limite riguarda il cam- scenario, ossia le trasformazioni del- pione di giovani vicentini scelti per la società vicentina nel dopoguerra. l'indagine, che non è statisticamente Nella seconda e nella terza presenta- rappresentativo e appare fortemente no la fotografia dei giovani rispetti- sbilanciato in senso cattolico, ossia i vamente degli anni '50 e degli anni cattolici sono sovrarappresentati ri- '80 per quanto riguarda i loro atteg- spetto ai non cattolici. Presumibil- giamenti e comportamenti rispetto mente le Acli, nel condurre l'indagi- ad alcuni ambiti fondamentali: il la- ne, hanno intervistato non un cam- voro, il tempo libero, la famiglia, la pione casuale di soggetti, ma un religione, la partecipazione e l'orien- "campione" di soggetti disponibili, tamento politico, e l'immagine dei appartenenti o vicini all'organizza- partiti. Nella quarta parte, dedicata zione aclista. Stupisce, a questo pro- al confronto tra le due generazioni, posito, che gli autori, pur ricono- si tenta di individuare con maggiore scendo esplicitamente la distorsione precisione le linee del cambiamento. del campione, di fatto poi procedano La società vicentina è vista come nell'analisi senza tenerne conto. Che significato ha, ad esempio, conside- rare la altissima percentuale di giova- ni (93,2%) che, nel 1950, valutano so tempo senza lacerazioni dramma- questo scenario che gli autori avan- positivamente l'influenza della reli- tiche è soprattutto perché — ipotiz- zano alcune ipotesi di fondo sul cam- gione sulla propria personalità come 1=1- zano gli autori — ha potuto disporre biamento del mondo giovanile vi- una conferma del "|rado di consenso di risorse culturali e sociali come la centino dal dopoguerra ad oggi. La di cui la Chiesa può ancora fruire in famiglia, la comunità locale e un'i- questa fase"?. Se i giovani vicentini toZONILAVOfid proposta è quella di leggere le tra- dentità sociale forte, strutturata at- sformazioni degli atteggiamenti e dei intervistati sono già stati scelti in torno alla Chiesa, che hanno garan- comportamenti giovanili in modo partenza all'interno del mondo cat- tito "prestazioni di flessibilità, adat- speculare rispetto alle trasformazio- tolico, la conclusione a cui giungono tamento, imprenditorialità, stabili- ni strutturali del contesto territoria- gli autori appare tautologica. tà", funzionando come canali di me- le prima descritte. Nessun brusco Per non arrivare a conclusioni di Maria Granata diazione all'incedere dell'industria- cambiamento dei valori, nessuna questa natura, la "cattolicità" dei gio- lizzazione. svolta drastica caratterizzerebbero i vani vicentini avrebbe dovuto rap- Con ciò gli autori non vogliono giovani degli anni '80 rispetto a quel- presentare un risultato della ricerca e Tumulti sostenere che famiglia, comunità lo- li degli anni '50. I giovani vicentini non una sua premessa. Forse si sa- cale e chiesa siano rimaste invariate sarebbero molto più vicini ai loro rebbe scoperto che anche negli anni nel tempo. Esse, piuttosto, si sareb- padri di quanto non siano i loro coe- '50 la cosiddetta subcultura bianca Il romanzo dei sentimenti della gente comune bero ristrutturate senza perdere inte- tanei di altre regioni. dell'area vicentina non era poi così in un racconto ritmato sulla realtà «magica» ramente il loro ruolo e la loro cen- Anche per analizzare la realtà gio- monolitica ed onnipervasiva. Ma tralità. La famiglia estesa a connota- vanile il modello interpretativo uti- questa ipotesi sembra destinata a ri- della vita quotidiana. zione patriarcale, ancora prevalente lizzato è quello della continuità, del manere, purtroppo, allo stato attua- negli anni '50, vede progressivamen- cambiamento senza fratture. La fa- le delle conoscenze, inverificabile. te ridurre il numero dei suoi compo- miglia, in cui sembra dominare un nenti e ridimensionare le proprie clima armonioso e scarsamente con- funzioni compensative e integrative flittuale, mantiene un ruolo impor- del sistema economico, ma continua tante nell'orientare e guidare le scel- a costituire un importante centro di te dei giovani anche se ad essa si sono EDIZIONI LAVORO orientamento normativo. Anche la venuti affiancando altri luoghi di so- dimensione comunitaria che in pas- cializzazione come i gruppi dei pari. IDEI LIBRI DELMESEI

materialità — ma sappiamo bene che non di solo pane vive l'uomo, per usare una terminologia assai poco Intervento marxista, ma pertinente. Occasioni di vita a misura d'uomo, di ogni uo- mo, che non si trovavano nei cartelli Il cannocchiale rovesciato programmatici dei gruppi istituzio- nalmente rappresentativi della no- di Marina Premoli stra società, che non rendevano con- to della voglia di vivere, non solo di tà nazionali, ecc. — attraverso l'in- sopravvivere, che esiste in ogni indi- Caro Gian Giacomo, dell'indagine. A quell'onda sociale viduo. la nostra antica amicizia, interrot- in movimento che, spinta da un ven- termediazione dei servizi segreti, ta alle soglie del '68, ci ha fatti ritro- to discontinuo, si è fatta contestazio- grandi protagonisti di questo quindi- Il che non legittimava certo il ri- vare durante questi miei cinque anni ne, antagonismo, sabotaggio, sov- cennio, con la loro azione interven- corso alle armi, o l'idealizzazione di carcere. Anni pesanti, ma anche versione, e via via — o talvolta paral- tista o, se il caso, passiva, volutamen- della guerra come forma "pura" della anni di riflessione, di critica, di mu- lelamente — eversione, esperienza te astensionista. politica, checché recitassero autore- tamento. In molti abbiamo cercato armata, fino alla lotta armata nelle Da questo punto di vista, certa- voli testi sacri, cui d'altra parte mol- te componenti del movimento con- di capire quello che avevamo vissu- sue diverse forme: dalla guerriglia mente la tesi di fondo — il "partito testativo non hanno mai fatto riferi- to, quello che avevamo prodotto du- urbana, ai tentativi, irreali quanto armato" è stato se non proprio idea- rante questi quindici anni così in- quietanti, non dando per scontata nessuna "buona intenzione", che si frapponesse a questo scavo dai molti strati e dalla diversa composizione. Una ricerca difficile, anche dolorosa, necessaria, che continua al presente, Cesare Cases che andrà avanti forse per anni, tas- Patrie lettere sello dopo tassello, interrogativo do- Einaudi po interrogativo. Non penso si tratti Manzoni, Gadda, Elsa Morante, Primo Levi, di arrivare ad una verità, che non ci Fortini e Calvino: gli interventi di un critico potrà mai essere, ma di acquisire co- militante, sospeso tra rigore morale e divertita di società in ebollizione, peraltro sul noscenza rispetto alla trama del pas- ironia. fuoco di sollecitazioni legittime, e se sato per comprendere meglio quella «Saggi», pp. xvi-r85, L. 18000 non si pensa — come non intendo che forma il nostro presente. pensare — che la politica è "una cosa A questo proposito mi chiedi ciò sporca" o solo strumentale, e che il che penso del libro di Giorgio Galli, Guido Ceronetti BenoitB. Mandelbrot "partito istituzionale" si gioca i de- la Storia del partito armato. Non mi Compassioni e disperazioni stini della gente solo sul piatto della è facile risponderti. Sono stata uno Gli oggetti frattali bilancia elettorale, forse ci sarebbe dei mille soggetti che hanno vissuto, In un solo volume tutta l'opera poetica Forma, caso e dimensione da interrogarsi ancora a fondo sul partecipato, determinato, ed anche di Ceronetti. L'inventore dei «frattali» presenta in un volume perché tante domande di una qualità sofferto dell'esperienza drammatica «Supercoralli», pp. x-246, L. 20000 introduttivo la propria teoria, cosi fertile migliore della vita — oggi concetto oggetto dello studio di Galli. Non di applicazioni in ogni campo della ricerca acquisito come uno slogan di Caro- sono stata dunque una protagonista sello — siano rimaste in tanti cassetti della lotta armata nel nostro paese, Primo Levi scientifica e tecnologica. A cura di Roberto Pignoni. come pratiche da evadere. Perché i alla quale sono arrivata, tra l'altro, Vizio di forma mille sogni o esigenze naturali che dopo il '79, a seguito di un lungo «Paperbacks», pp. xv-207, L. 18000 riempivano di prepotente speranza viaggio più emozionale, passionale, Ritornano i racconti «tecnologici» di Levi, trasformativa le rumorose manife- muniti di singolari capacità profetiche. che prettamente politico — la stessa stazioni, i cortei, siano stati sottova- immersione nell'ideologia di «Nuovi Coralli», pp. 269, L. 16000 lutati, incanalati in tanti vicoletti "rivoluzione", cosa è, d'altro canto, Karl Polanyi Il Dahomey e la tratta degli schiavi ciechi. Perché tante proposte, prote- se non un voto di fede, dove la razio- Claude Simon ste, appelli, comunicati indiscreta- nalità si annebbia? Lotta armata, L'autore della Grande Trasformazione racconta mente sui muri delle città siano stati dunque, più come accettazione nega- La battaglia di Farsalo la storia di una società arcaica in lotta contro derisi dalle regole della carta da bol- tiva dei blocchi sulla strada dell'uto- Un viaggio in Grecia e in Italia, un pittore diviso l'invasione dei rapporti mercantili. lo. pia soffocata, che come scelta medi- Prefazione di Paul Bohannan. Introduzione tra amore e gelosia. L'originalità del Premio Ma non mi stancherò neppure di tata, o se vuoi, premeditata. di Alfredo Salsano. domandarmi ancora e ancora, per- Ti dico questo, non per volermi Nobel 1985 nasce dallo stile di montaggio di temi e tempi narrativi diversi. «Biblioteca di cultura storica», pp. XLVM-184, L. 24000 ché per altro verso, arrivati al fondo sottrarre alle mie responsabilità, che del vicoletto cieco, alcuni di noi han- al contrario sento profondamente, «Nuovi Coralli», pp. rv-229, L. 14000 no pensato che non si potesse torna- altrimenti non entrerei in questo di- re indietro e prendere altre strade, battito, ma per darti le coordinate Marina Jarre Arfé, Avolio, Bobbio, Coen, Del Turco, Foa, Ginzburg, ma si sono abbandonati alla violenza del mio intervento. Per dirti i limiti I padri lontani Giolitti, Giovannini, Gramaglia, Marcenaro e Ranieri, per abbattere il muro, per passare della mia testimonianza, che vuole Rossi Doria, Sofri, Trentin, Turco, Bollati proprio di li. esserci, che può servire, ma che è di Un intrepido personaggio femminile La questione socialista Perché dal pennello tinto di rosso, o indubbia parzialità. tra la Lettonia degli anni venti e la Torino Per una possibile reinvenzione della sinistra dalla bomboletta spray, di fronte al Il libro di Galli è certamente un di oggi. Un autoritratto che è anche silenzio di chi leggeva, abbiamo fat- documentato libro di storia. Avveni- un confronto a più voci tra diverse generazioni. A cura di Vittorio Foa e Antonio Giolitti. to risuonare le armi. Queste sono le menti, un filo cronologico, analisi «Supercoralli», pp. iv-165, L. 18000 «Nuovo Politecnico», pp. x-210, L. 9000 domande che mi pressano la mente dei fatti, fonti, testimonianze (anche quando ripercorro le diverse tappe se quasi esclusivamente indirette), della lunga strada che mi ha condot- protagonisti maggiori e minori. Co- ta fino al buco nero della lotta arma- me ogni ricerca storica, ha indubbia- ta, girone impietoso con riflessi im- mente il merito di porre all'attenzio- pietosi. E qui, nella mia pur breve ne, alla riflessione pubblica, ricolle- militanza in Prima Linea — sono en- gandoli, eventi che si succedono in trata pochi mesi prima del suo scio- un determinato periodo. E non si glimento> — — no nonn h noo incontrat ini o 1 ser- cruenti, di guerra sociale, alla guerra to, fomentato, lasciato vivere, cre- mento, o ammiccasse sotto varie for- può non essergli grati di aver voluto vizi segreti, ma un disperatodisperat , oggi prendere in esame proprio quel pe- "al cuore dello Stato". Un punto di scere dai partiti politici per creare me l'immaginario collettivo ufficia- osservazione esterno, lontano, dice- un'emergenza legittimante alcune le. Né, d'altro canto, di armi si trat- potrei clire ottuso, terribile, anelito riodo, anni cosi tormentati della sto- di coerenza ad una utopia divenuta ria recente del nostro paese, su cui vo, a questo universo complesso, ar- istituzioni, alcune coalizioni politi- tava nel '68, o ancora negli anni suc- ticolato, dalle mille razze e regioni, a che, per supplire all'imperfezione cessivi, quando si volevano allargare ormai folle. c'è ancora tanto da capire. Di aver Pure, provenivano dalle regioni voluto porre degli interrogativi, sol- meno che esso non venga ridotto, del sistema bipartitico italiano — gli spazi sociali, gli schemi politici semplificato — e con questo snatura- scorre secondo una sua logica inter- dati, che non rispondevano più alle più disparate dell'universo della con- lecitando con essi le parti in causa ad testazione, del fantasioso assalto al una sempre maggiore chiarezza, a ri- to, disconosciuto nelle sue zone di na che non fa una grinza. Ed è sotto esigenze di masse di individui che luce o di tenebra — secondo un inesi- certi aspetti tesi che, per alcune com- chiedevano di stare al passo con i cielo delle libertà, che non ha pro- spondere alle possibili domande, e dotto una sola figlia, la lotta armata, conseguentemente ad interrogarsi stente denominatore di comodo, ponenti, rispetto a determinati even- mutamenti culturali, relazionali, quello di "partito armato". Un ti, e soprattutto dal punto di osserva- economici, di una società che, per poiché infiniti soggetti ne sono usci- sul presente, a predisporre strumenti ti per i cammini più svariati; così di analisi sociale per affrontare i ri- "partito" le cui "tessere" si ingrossa- zione scelto e assunto come sogget- garantirsi una veloce trasformazione no o si affievoliscono a seconda dei to, ha probabilmente un suo ben fi voleva fermi, muti nella loro con- come non ha avuto un solo grande correnti nodi che la convivenza civi- padre, responsabile di tutto e di tut- le pone quotidianamente. livelli repressivi dello Stato — è ri- preciso senso. Ma anticipa, a mio av- dizione. viso, troppe risposte, tralascia trop- E se alcuni prima, poi, durante, ti, ma tantissime sollecitazioni socia- Tuttavia, la Storia del partito ar- corrente l'inquietante rassicurazione pe domande. Non rende conto del hanno imboccato strade "rivoluzio- li e culturali. L'emergenza è servita, mato ha un punto di osservazione, e dell'efficienza delle forze dell'ordi- senso — e poi via via del non senso narie" già tracciate sulla mappa della così è servita la violenza. Sotto certi soprattutto una tesi di fondo, sui ne, che lascia costantemente aperti — dell'affiorare, del muoversi pro- storia, senza peraltro confrontare la aspetti, può darsi. quali — a partire dalla mia esperien- dubbi più obliqui. Un "partito" cui rompente, spesso confuso, centrifu- composizione del terreno su cui si Ma è solo una risposta parziale della za — non riesco a concordare, e che si concedono varie "correnti", con- go, non assembrabile ad un unico muovevano, altri hanno cercato di questione: gli interrogativi sono an- mi pare facciano deviare la riflessio- fluenti tuttavia in un'unica soggetto (come questa lettura con inventare nuovi linguaggi, nuove li- cora tanti e ci chiamano tutti a parte- ne dal tema proposto. Il punto di "strategia" con cui confrontare, al ta- cannocchiale rovesciato farebbe pa- bertà sociali, nuove dimensioni, cipare alla discussione. E ringrazio il osservazione e il nostro sistema par- volo della politica, le strategie più o rere) di una miriade di gruppi più o nuova cultura. Linguaggi, spazi, do- libro di Giorgio Galli che ci ha for- titico istituzionale, acquisito e ripro- meno occulte o dichiarate dei partiti meno rappresentativi di una, (fi due mande, bisogni, non codificabili dai nito nuovi strumenti per farlo. posto con profonda e acuta cono- istituzionali. Un "partito" la cui pre- generazioni, di agglomerati sociali, servizi, dei quali infatti non hanno scenza di causa, ma d'altro canto senza sarebbe stata considerata o ri- spinti dalla volontà di sperimentare, per lo più subito le infiltrazioni, per- lontano in quegli anni, opposto, mossa a seconda degli interessi e del- perseguire nuovi valori sociali e cul- ché il terreno era veramente altro. esterno alla complessa e magmatica le occasioni — minacce di golpe, ele- turali, e certamente anche nuove Ma se è difficile codificare una fetta realtà che dovrebbe essere l'oggetto zioni, accordi governativi, solidarie- do cui "la giuria è stata severa perché Lettere i testi erano superiori alla media di quelli che partecipano ad altri pre- mi" (ritengo si riferisse alla qualità), Cari signori, sul Premio Gentili amici, e un'altra di Segre: "molti libri pub- Vi scrivo dopo aver letto su "La la vostra tardiva lettera del 22 di- blicati in questi anni non avrebbero Repubblica" del 4.12.86 l'articolo "E Calvino cembre, cui ora rispondo, mi ha re- trovato consenso in questo premio". poi non rimase nessuno" di N. Tran- cato un certo piacere. Pensavo ormai Mi chiedo se la giuria non deside- faglia. di fare parte, insieme agli altri finali- rasse altro che l'esito più comodo, Credo che il contenuto dell'arti- sti del Premio Calvino, di un'invo- quello di scoprire tra i giovani auto- colo in questione vi sia noto; quindi lontaria setta di intoccabili o inno- ri il nuovo Genio letterario. Ma, am- sorvolo, proseguo e giungo alla con- minabili. Il tono degli articoli usciti messo che il Genio abbia bisogno di clusione (poi verrà il resto) che an- dopo le decisioni della giuria è stato un premio letterario (e in fondo, che Voi, ancorché abbondantemen- te preceduti da onnivori pubblicisti, così duro da non lasciare, a questi perché no?), non penso che al giura- sciagurati e sconosciuti partecipanti, avete avuto modo di constatare di- to di un concorso per inediti si chie- rettamente la scomparsa degli scrit- neppure lo spazio per un ravvedi- da di segnalare, solo, l'eventuale evi- mento. tori: cjuanto meno quelli "nuovi" denza. Tanto più se nel mondo na- perche gli altri scrivono, scrivono e Anonimi perché simboli di una sce, come è stato quasi statisticamen- scrivono; e naturalmente godono di maiuscole. Fin qui poco male, se non fosse che tutta una generazione è assolutamente convinta di saper scrivere e usufruisce metodicamente del vantaggio che proviene dal saper- si legittimata a discernere "autorevo- Riceviamo e volentieri pubblichia- lmente" il bello dal brutto, il valido mo queste lettere che riguardano esclu- dall'invalido, il tecnico dall'umora- sivamente il Premio Italo Calvino. le, il funzionale dal casuale e avanti. Ma, insomma, guardiamo pure e Naturalmente chiunque volesse ri- passiamo a quello che chiamano spondere o chiarire il suo pensiero, tro- dunque. verà ospitalità. Il mio errore è stato quello di par- tecipare al premio intitolato alla me- moria di I. Calvino. Partecipare si- Complimenti e applausi al Vostro gnifica accettare le regole del gioco, "comitato di lettura", per quanto co- ci mancherebbe; sul mio contributo, municato alla Stampa, in merito al ROSSANA ROSSANDA del resto, ho sempre nutrito dei dub- magro contenuto dei testi inviati al bi, ma gli amici, si sa, condizionano Premio Letterario Italo Calvino. ANCHE PER ME Donna persona memoria e lusingano. Il punto non è questo Era veramente ora «he qualcuno (magari il punto potrebbero essere desse una botta al setaccio (quanta 1973 - 1986 qualche decina di migliaia di lire but- crusca celebrata per farina zero ze- Materiali inquieti, scritti nell'ultimo tate in fotocopie e servizio postale: ro!) della nostra letteratura, ovvero decennio e ora raccolti per capire e ma ci mancherebbe!). Il punto (che alle redazioni delle case editrici farsi capire, non rassegnarsi dia poi non è un punto, semmai una li- emergenti, ai componenti le giurie insignificanza della memoria e nea, un circolo, chissà) si identifica dei premi letterari oggi maggior- all'indecifrabilità del presente. con le motivazioni: le motivazioni mente qualificati, alle loro eccellen- registrate da N. Tranfaglia e divulga- ze i galoppini della greppia erudita e MARGUERITE DURAS JORGE DE SENA te da innominati redattori e da noti sapiente. TESTI SEGRETI IL MEDICO PRODIGIOSO accademici. Dire, infatti, che l'aspi- Noi del Club Sot - Sora, che riuni- rante scrittore "è uno che di solito La malattia della morte, L'uomo A cura di Luciana Stegagno Picchio maneggia senza mediazioni la mate- sce una ventina di scrittori (natural- atlantico, L'uomo seduto nel corridoio: mente "aspiranti", ma sinceramente Un giovane cavaliere dotato di poteri ria autobiografica"; dire che "peggio amanti della lingua italiana) tutti re- forse nessuna opera della Duras straordinari, una castellana in attesa dell'intreccio è la qualità della scrit- sidenti in queste contrade, ovvero appare così intensa e coerente e strana di un guaritore bello e vergine e un tura, l'assenza di tecniche narrative, veneti e friulani, siamo sinceramen- come questo trittico di testi brevi che personaggio intramontabile e da poco la vera e propria incapacità di usare te, profondamente convinti che que- sfidano l'indicibilità dell'esperienza tornato di moda, il Diavolo: una storia i mezzi di comunicazione" (sic) e al- sto periodo di penne magre e stri- erotica. di possessioni, incantesimi e passione tre amenità, non significa assoluta- minzite sia dovuto alla circostanza amorosa. mente niente per me, poiché ciò di che la grande maggioranza dei nostri cui si parla esiste e non esiste: signifi- letterati è devotamente "montalia- JEAN BAUDRILLARD ca semplicemente asserire una cosa UMBERTO GALIMBERTI completamente vera e completa- na"!, ovvero che aspira e respira, co- L'AMERICA GLI EQUIVOCI DELL'ANIMA me fosse rugiada fiorentina, l'acido mente falsa allo stesso tempo. Atten- "L'America non è un sogno né una Attraverso un affascinante percorso do perciò spiegazioni dirette e sapore della torbida nube di Euse- "personali", possibilmente docu- bio. realtà, è una iperrealtà. Ed è una nelle vertiginose variazioni di iperrealtà perché è un'utopia vissuta significato della parola anima in mentate; insomma un confronto nel E pertanto, nel giugno di que- fin dall'inizio come realizzata." Un Occidente, la messa a fuoco quale prendere eventualmente atto st'anno, a conferma del nostro pro- viaggio a occhi aperti che oscilla tra della mia inadeguatezza o della vo- fondo convincimento, il nostro Zi- dell'incessante scambio tra ragione e stra speciosità. Ma non succederà: e goel ha inviato alla redazione di una l'ammirazione e la disillusione, e svela follia. allora reagisco. celebre casa editrice emergente, il quella ambivalenza verso gli Stati La situazione è, in verità, molto "tazebiro" che Le rimettiamo in co- Uniti che è forse l'atteggiamento divertente. Un popolo di aspiranti pia, unito alla presente. inconfessato di ogni europeo. scrittori (quasi postulanti) chiede Club Sot - Sora udienza ad un fortilizio di rètori. La segretaria Maria Barretta Questi sanno scrivere, gestiscono scritture proprie ed altrui, giudica- no. Concludono che il popolo d'Ita- NELLE generazione malata, gente esibizio- te annunciato, un solo grande scrit- lia non sa più acconzare alcunché di MIGLIORI nista che ha la pretesa di inviare i tore ogni cinquantanni. positivo (possibili responsabili: Tiv- LIBRERIE propri scritti ad un concorso per Quando quest'estate ho riletto il vù, scuola di massa, tempo reale, nuovi autori e che poi, nella sua po- racconto spedito, mi sono detto che fretta e protagonismo, poche sfasate chezza d'animo, spera anche di vin- i giurati sarebbero stati folli a pre- letture et cetera); un tempo, invece, D. Novara - L. Ronda cere. La vostra lettera, che nasconde, miarlo, perché tanti, troppi erano gli il popolo d'Italia, se non altro, non o mi sbaglio?, un certo rammarico errori e, spesso, gli orrori della mia scriveva e leggeva (chi poteva) colo- per l'esito del premio, chiede a "i scrittura frettolosa, del mio sentir- ro che sapevano "acconzare". Quan- to va succedendo è quindi una SCEGLIERE LA PACE poverini che hanno concorso senza mi, immaturamente e immotivata- vincere", come ha dichiarato su "jattura" e la letteratura muore sem- Corso di educazione alla pace mente, scrittore. Ma pensavo anche pre di più (c'è qualcuno, a latere, che "Panorama" Natalia Ginzburg, di fa- che un giurato, accostandosi ai ma- per preadolescenti con la storia della morte "infinita" di re un passo avanti e mostrarsi, anco- noscritti del Premio Calvino, pro- un mucchio di cose confinanti con Illustrazioni di Maurizio Forestieri ra rossi in faccia per una vergogna di prio per come questo era stato pen- l'Arte continua a viverci il che, se cui anche voi siete in qualche modo sato, avrebbe voluto affrontare una non altro, è l'ennesima dimostrazio- responsabili. I comitati di lettura de selva d'errori per trovare, forse, dei ne che tutto ciò che ci riguarda è \ Guida metodologica "L'Indice" e di "Linea d'ombra", sce- piccoli germi di comunicazione. governato dall'ossimoro). Inoltre, gliendo 24 opere finaliste, le hanno Se posso convincermi che nean- l'ilarità della situazione si deve al fat- pagine 80 - Lire 9.000 infatti giudicate idonee a proporsi che di quelli c'è stata traccia nelle to che, nel frattempo, Voi tutti man- come vincitrici del Premio. La giu- opere finaliste, non riesco a persua- tenete e sostenete e preffate un nu- voi. i: Educazione al disarmo ria, al contrario, è sembrata solo in- dermi che lo stato d'animo col quale mero francamente esorbitante di pagine 188 - Lire 18.000 dignata e indispettita. Fofi, sempre la giuria ha affrontato il suo compito gente che si gingilla nel colossale ar- su "Panorama", ha invocato lo psi- sia stato quello giusto. tificio editoriale (come ci sia entrata cologo, sottolineando la fragilità cul- Luca Raffaelli è noto; come ci rimanga meno: la turale e umana degli autori. soluzione sta nell'appartenere alla EDIZIONI GRUPPO ABELE Poi, leggendo tra le righe della "struttura"). "Stampa", si poteva scorgere una di- Via dei Mercanti 6 - 10122 Torino - Tel. (011) 51.84.27 chiarazione di Cesare Garboli secon- Ginzburg, Cesare Garboli ed E. Ca- Calabria e dei suoi mali. Come pote- terari ma lei si è dimenticata di dire stelnuovo: vo sperare che interessasse voi? che 2.695 si assegnano a opere già edi- Ora, mi chiedo quali potrebbero Come posso dubitare che voi non Com'è possibile che l'umanità cala- te. Perché si bandisce un concorso allora essere i nostri punti di riferi- sappiate il mezzo e il modo con i brese, recties meridionale, recties su- quando non si è in grado di informa- mento (apprendimento). Non certo Gentile direttore/redattore, quali Italo Calvino si fece conoscere? balterna, non debba interessare co- re i concorrenti, ai avere un con- la saggistica accademica, sostanzial- ...che si accinge a leggermi. Vuol ve- Certo, voi avete dalla vostra il prete- me l'altra umanità? Li vedete i con- fronto con loro, di renderli consape- mente illeggibile, dedita sempre più dere che indovino cosa lei farà ades- sto di non essere dei Vittorini o dei dizionamenti dei quali parlavo pri- voli di ciò che fanno? Si limiti la al "verificazionismo" oltranzista (ma so? Appallottolerà questa lettera e Pavese quali interlocutori, sfortuna ma? A voi, come agli editori, la scrit- materia, si richiedano requisiti lasciamo andare per carità) e al com- mirerà il cestino sperando che questa nostra!, ma non credo che il roman- tura sulla Calabria non interessa! "oggettivi", si facciano degli incontri piacimento che procura lo scriversi sia la volta buona che lo centrerà. Si zo del suo esordio costituisca la sua Beh, si vede che non so proprio preliminari. Chi non sa scrivere se addosso; non certo la narrativa con- dorrà, allora, fra lei, tra il serio e il opera migliore. Come si può affer- comunicare con la scrittura. Ho ne renderà conto, eccome! temporanea che è ormai (come si di- faceto, di non avere dedicato più mare, allora, che l'opera inedita di scritto 4 romanzi, 15 racconti, dieci Ma lei si rende conto di cosa sta ce) "management" (boh), fatte salve tempo al basket: chissà, a quest'ora uno scrittore sconosciuto avrebbe raccolte di poesie: possibile che non avvenendo in Italia? Prima si istiga la le eccezioni (Volponi, Vassalli, Ce- sarebbe un campione blasonato. Sba- dovuto essere degna di Calvino? Co- ve n'è una degna di essere letta? Che gente a scrivere, illudendo ed esal- ronetti che non scrive romanzi e che glio? Spero proprio di sì. sa vuol dire? Che si sarebbe dovuto faccio: le brucio? O mi brucio io, tando gli animi, gonfiando le aspet- tutti canzonano); non certo le recen- Mi chiederà, comunque, il motivo scrivere un'altra Divina Commedia, così risparmio la fatica agli inquisito- tative e poi che si fa? Si grida al rogo! sioni dei quotidiani, illuminazioni per il quale io ie scriva, pur convinto un altro Don Chisciotte, un altro ri? Prima si creano le streghe poi si urla verbose senza capo né coda; non cer- che non sarò letto. Ecco, glielo dico Cent'anni di solitudine? Ora, io vi vorrei chiedere la genti- allo scandalo! to la letteratura specialistica per gli subito e francamente: scrivo per at- Nel bando di concorso, pubblica- lezza di potermi incontrare con voi Il primo inquisitore è Umberto addetti ai lavori (e che si giustifica Eco; forse per questo è cosi bravo in solo in funzione dell'incognita pro- storie eretiche; il secondo è Guido duzione accademica); non certo Almansi (che non sia un fascista?), l'immondizia del manualetto per ci- poi vengono Frutterò e Lucentini, trulli che riempie i banconi delle li- Beniamino Placido... Io vorrei chie- brerie (del resto ci sono i citrulli...); dere a questi signori: ma voi come vi non certo i comunicati stampa; non siete fatti conoscere? Forse leccando certo Croce (mah!); non certo Mar- a destra e a sinistra, sennò come si cuse (mamma mia, vade retro!). For- spiega? Ma di cosa avete paura, criti- se dovremmo leggere gli americani, ci e letterati, se la gente scrive? E il usa e getta, ma molto ma molto pro- vostro lavoro! Siete miopi? Non ave- fessionali (e si sa quanto in questo Comitato di redazione . te voglia di leggere? Ma allora dedi- paese ci sia bisogno di "professiona- Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Bert, Eliana Bouchard (segretaria di catevi ad altro! Se amate la cultura, lità", che diamine!); sicuramente i redazione), Loris Campetti (redattore capo), Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Anna perché non ne siete contenti ma gri- classici (ma su questo attenzione: si Chiarloni, Alberto Conte, lidia De Federicis, Achille Erba, Aldo Easolo, Eranco Ferraresi, Delia Frigessi, date al linciaggio? Cos'è che vi rode? saltino le prefazioni, altrimenti vien Claudio Gorlier, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian Perché questo eccesso (anzi, pron- meno l'entusiasmo e la voglia; vien Giacomo Migone (direttore), Enrica Pagella, Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, tezza) di zelo nel condannare chi su il sospetto che il classico corri- Fabrizio Rondolino, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terrarini, Gian Luigi Vaccanno, scrive? Anna Viacava, Dario Voltolini sponda al suo ermeneuta, il che for- Ma forse si spiega, perché a questo tunatamente non è). Non ci rimane Progetto grafico Art director Ritratti Ricerca iconografica Pubblicità mondo tutto si spiega: avete paura che la scuola di scrittura, l'istituzio- Agenzia Tirella Gòttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli Alessio Crea Emanuela Merli che il sapere di tutti ledi e imbrigli il nalizzazione della pratica. Bene. Ma, vostro potere? Aveva ragione quel Redazione Sede di Roma giovane scrittore, mai pubblicato, si sa, il tempo è quello che è e, allora, Via Romeo Romei 27, 00136 Roma, tel. 06-3595370 con buona pace di Cases, preferisco Via Giolitti 40, 10123 Torino, tel. 011-835809 che dalle colonne dell'Unità parlava leggere Campana e ascoltare le storie Editrice di mafia letteraria. È proprio vero: stupende degli abitanti dei colli e del- "L'Indice - Coop. ar.l. " siete i boss della carta stampata. le valli qui intorno. Registrazione Tribunale di Roma ». 369 del 17 ottobre 1984 Forse in questo senso, di mancato confronto e di non alternatività, lei Ma basta così. Altro vorrei dire, Abbonamento annuale (10 numeri) ma mi sono scocciato. Si intende che ha ragione nel dire che bisogna abo- Italia: Lit. 42.000. Europa: Lit. 70.000. Paesi extraeuropei: Lit. 110.000 - Numeri arretrati: Ut. 7.000 a copia lire questi premi; ma quale alternati- il largo uso di parentesi è intenziona- Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via le; almeno ci si distingua e difenda va rimane? La strada dei santi in pa- Romeo Romei, 27 - 00136 Roma, oppure l'invio di un assegno allo stesso indirizzo. radiso? Ma quella c'è già. dalla piena del candore indicativo e Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria sintatticamente bianchissimo (ossia SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, C.I.D.S., Via Contessa diBertinoro 15, Roma, Pino Fiorenza "per regola"). Quanto tutto questo Via Zuretti 25, 20135 Milano. telefono 06-4271468 conti molto poco appare finanche Preparazione Stampa lampante, ma che importa, Voi sa- Photosistem, Via A. Cruto 8/16, 00146 Roma SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00159 Roma prete quale uso farne (o dio, sarebbe funzionale). Ciò che conta, per l'ap- punto, sono metodi e criteri. Atten- do entrambi. P. S. Naturalmente attendo una ri- tenuare la rabbia biliosa che mi fa to in primavera, si recitava testual- o qualcuno di voi per un confronto sposta; mi sembra il meno, visto che pulsare le tempie da due giorni. Per- mente di un concorso "...sottratto che possa essere educativo, almeno il manoscritto, per quanto orribile, ché? Lo capirà da sé fra poco. agli abituali condizionamenti...". A per me (da maestri ad allievo!). Cer- Ve lo tenete. Se non intendete farlo Non è casuale l'indovinello azzar- me pare che questi condizionamenti cate di fare in modo che almeno que- (immagino: ci mancherebbe! doves- dato che le ho proposto sopra. Ha il si siano accentuati. Ne vogliamo sto, del concorso, sia alternativo. Lo simo rispondere a tutti quelli che chiaro scopo di rilevare il bene pre- elencare qualcuno? dico sottovoce: mi resta il dubbio che "passano"...), raccomandatemi alme- zioso che a uno scrittore inedito voi 1. Il concorso si è concluso senza la mia opera non sia stata mai letta. no ai posteri: così ci tranquillizzia- critici, intellettuali e banditori di nessun tipo di confronto con gli 3) Alla signora Grazia Cerchi (artico- mo un po' tutti (io e Voi, s'intende). concorso negate con veemenza: il di- aspiranti scrittori (poveri, i tapini! lo su "Panorama"del 7dicembre '86): Lucio De Bortoli ritto di parola!! Quali contributi culturali possono A me non risulta, come lei affer- II bando della seconda edizione Io so già che questa lettera sarà essere capaci di portare loro?); ma, che i concorsi siano in sé negati- del premio Italo Calvino, per Spedisco solo ora (11.12) perché ci cestinata ovvero non mi sarà per- 2. Il concorso è stato espletato vi. Secondo il mio parere è la gestio- l'anno 1987, sarà pubblicato nel ho pensato su (l'emozione, il fasti- messo di esprimere ciò che io penso "top secret". L'esito doveva essere ne di questi concorsi che è sbagliata. numero di marzo de "L'Indice" dio, l'indignazione del momento nei di poter esprimere. L'esperienza me pubblicato sul numero di novembre In Italia si affibbiano 2.700 premi let- confronti di chi "spezza" giudizi im- lo insegna: dio sa a quanti direttori e de "L'Indice" ma del sopravvenuto motivati, la sensazione che i "paria" redattori di giornali e riviste il mio slittamento non s'è data la benché sentono, la reazione all'arroganza, inchiostro è indigesto. Nessuno mi minima notizia (cosa contano gior- STRAUSS alla "certezza", alla presunzione di dà il diritto di parola; e questo per- ni, mesi, anni di attesa dopo giorni, stare più in alto et cetera, possono ché? Non lo so, vorrei che qualcuno mesi, anni di lavoro per scrivere dar luogo a fenomeni di immaturità me lo spiegasse. Ma se incidental- un'opera? I "critichelli" la censurano ARIANNA A NASSO comportamentale). Le notti mi han- mente queste parole trovassero un in un trafiletto di cinque minuti); CRUBEROVA. JANOWITZ. JOHNS no consigliato: la mia immaturità è minimo spazio fra i caratteri delle 3. Quale contributo culturale è altissima, più alta, molto più alta del- vostre tipografie, vorrei dire, ai si- sortito dallo svolgimento di questo DIRETTORE: C. DAVIS la vostra. gnori che citerò volta per volta, tre concorso? Nulla, se non le sentenze COVENT GARDEN piccole cose: degli untori (parrebbe che i promo- 26 MARZO 1987 1) Al signor Gianni Turchetta di Le- tori lo abbiano organizzato in modo nea d'Ombra: da poter dimostrare le proprie teo- Ma lei, nella sua qualità di primo rie: "I romanzi nel cassetto ci resti- selezionatore dei 298 manoscritti no", dice Fofi; è questo che sembra ARTURO BENEDETTI pervenuti per il Premio Calvino, provare la mancata premiazione). quanti ne ha letti? Magari, li ha tutti Un'ultima cosa che vorrei dirvi, sfogliati, ne ha letto la prima pagina: signori della commissione, è questa: MICHELANGELI se questa le piaceva approvava, se no io ho scritto un romanzo il cui sotto- CHOPIN, DEBUSSY, RAVEL censurava. In entrambi i casi, il mio titolo è "Un viaggio della fantasia manoscritto non è stato esaminato nelle miserie, canti, fiabe e brigante- BARBICAN CENTRE dalla Commissione! In qualità di rie del sud dimenticato". Ecco, ora 28 MARZO 1987 partecipante, io vorrei invitarla una mi rendo conto che ciò che ho enun- sera a cena per mostrarle il mio ro- ciato è proprio vero: il sud è dimen- Sistemazione: Hotel di 1a categoria manzo "Il dio dei briganti", affinché ticato; ma non solo nel campo eco- Viaggio aereo: volo di linea da Torino e Milano il 26/3, rientro il 29/3. mi illustrasse i difetti per i quali lei nomico, politico e sociale! Questa N.B.: il numero del posti è estremamente limitata le persone interessate non lo ha ritenuto degno di nota. Se "dimenticanza" la si conosce; ora voi alla proposta sono pregate di mettersi al più presto In contatto telefonico le fosse impossibile venire a Torino, aggiungete l'altra "dimenticanza", con la nostra agenzia. la potrei raggiungere io nel luogo quella nel campo culturale e umano. che lei riterrà oppurtuno. Io trovo difficoltà presso gli editori /AUT VIAGGIARSENE.' ty [RwjugMSGili lm 2) Ai signori Cesare Segre, Natalia perché nelle mie opere parlo della Via Gramsci, 10 Torino Tel. 011/51.91.41 ' Collana: "Il Mondo della figura" Parrot I Sumeri Parrot un mondo Gli Assiri Ghirshman Arte persiana: Parti e Sassanidi Guaiart Oceania Ghirshman Arte persiana: Protoiranici, Medi, Achemenidi d'arte Demargne Arte egea Chastel I centri del Rinascimento. David Wilson Edward Lucie-Smith Claude Francois Baudez - Arte italiana 1460-1500 L'Arazzo di Bayeux Arte degli anni trenta Pierre Becquelin Chastel Gno splendido, prezioso volume di Il primo approfondito studio sull'arte L'America precolombiana - La grande officina. grande formato che celebra un fon- "libera" e l'arte "di Stato" del nostro IMAYA Arte italiana 1460-1500 damentale evento storico. secolo: dal realismo socialista all'arte Gna profonda e illustratissima analisi Grabar Per la prima volta, dopo il restauro, di Stato nazista, dalla metafisica al dell'arte dei Maya, la popolazione me- LArte Paleocristiana (200-395) fotografato a colori l'arazzo di Bayeux, surrealismo in un'analisi completa soamericana che riuscì a conquistare Grabar un capolavoro dell'arte medievale in delle grandi tendenze dell'arte con- spazi proibiti all'interno della foresta L'età d'oro di Giustiniano temporanea. cui è immortalata la conquista dell'In- vergine elevandovi immensi e mae- Le iris ghilterra da parte dei Normanni di stosi monumenti e dando vita ad una Africa Nera Guglielmo il Conquistatore. delle più affascinanti e antiche civiltà. Hubert-Porcher-Volbach L'Europa delle invasioni Auguste Rodin - Disegni ^D^UAiintmOTA Danièle Lavallée - barbariche ,Afm Gn raffinato e sensuale omaggio alla mammm i-E*m I Luis Guillermo Lumbreras Hubert-Porcher-Volbach bellezza femminile in cento delicatis- L'America precolombiana - L'impero carolingio simi disegni e acquerelli di un mae- LE ANDE - Charbonneaux-Martin-Villard stro della scultura moderna. Dalia preistoria agli Incas La Grecia arcaica Bianchi Bandinelli Dal Nord della Colombia alle lontane valli del nord-ovest argentino fino ai Roma. L'arte romana nel torridi deserti del nord cileno: uno centro del potere DAVID M.W1L50N sconfinato crocevia di stili e di imma- Charbonneaux-Martin-Villard gini, di arte e storia che raccontano La Grecia classica l'apogeo e il declino di quattromila Bianchi Bandinelli r RRK220 anni di civiltà andine. Miti e simboli, La fine dell'arte antica intatti e remoti, che solo l'orda dei Charbonneaux-Martin-Villard DI BAYF Conquistadores avrebbe spezzato per La Grecia ellenistica sempre. Bianchi Bandinelli Etruschi e Italici prima del dominio di Roma Heydenreich il Primo Rinascimento Grodecki-Muterich-Taralon- Wormald II secolo dell'Anno Mille Heydenreich-Passavant I geni del Rinascimento Parrot-Chehab-Moscati I Fenici Bittel Gli Ittiti Duval I Celti *** I faraoni. Il tempo delle piramidi *** I faraoni. L'impero dei conquistatori E AMERICA, *** PREC;OÌX>mbian I faraoni. L'Egitto del crepuscolo MAYA Altet-Avril-Gaborit t"ku HWitincoisN" II mondo romanico. IVnv IkViftfW Il tempo delle Crociate Altet-Avril-Gaborit Il mondo romanico. I regni d'Occidente Claude Francois Baudez - Pierre Bacquelin L'America precolombiana - IMAYA Daniele Lavallée - Luis Guillermo Lumbreras L'America precolombiana - LE ANDE Dalla preistoria agli Incas

Di prossima pubblicazione: II Messico dalle origini agli Aztechi RIZZOLI