Il re dello Stelvio Storia del pilota bergamasco Mario Tadini, il primo a credere in Ferrari

I.C. “Martiri della Resistenza” – Calcio (BG)

AISA • Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile Laboratorio di giornalismo storico C.so di Porta Vigentina, 32 - 20122 Milano - www.aisastoryauto.it a.s. 2019/2020 Il re dello Stelvio Storia del pilota bergamasco Mario Tadini, il primo a credere in Ferrari

I.C. “Martiri della Resistenza” – Calcio (BG) plesso Scuola Secondaria di I° grado

a.s. 2019/2020

Gli alunni del “Laboratorio di giornalismo storico”

Ashley Zoppetti Bekim Gashi Denis Vasha Elena Viola Elisa Oriella Lorandi Fabiano Donghi Flaka Plakaj Michele Asperti Nicolas Cosco Raj Ram Simone Facchinetti

A cura del Prof. Stefano Gelsomini

1 Prefazione

a tre anni l’Istituto Comprensivo strenuamente contro un virus “livel- D“Martiri della Resistenza” dedica latore”, che sta uccidendo un’intera uno dei suoi laboratori al giornalismo generazione, quella della memoria, ma storico, durante il quale vengono ap- che non risparmia neanche i giovani, ha profonditi in modo critico fatti, eventi, generato il grande pilota, che da buon vite di personaggi e realtà ancorati al bergamasco ha affrontato le piste con contesto territoriale. la stessa forza e la stessa tenacia di un È stato uno dei giorni più belli della mia vita a 82 Una storia concreta che si collega con “dominatore delle corse in salita”. anni, quando ricevo una telefonata in cui mi si chie- la realtà presente, che riguarda da vi- Aver rinvenuto ciò, ha inorgoglito an- de se sono Lora Tadini, figlia del corridore Mario cino gli studenti, che introietta in loro cor di più i nostri studenti: non tanto Tadini, che partecipò alla fondazione della Ferrari. un senso di appartenenza e sveglia la per campanilismo, ma per quel partico- Era il professor Stefano Gelsomini, che mi raccon- loro curiosità e voglia di conoscere. La lare senso di identificazione con la sua tò delle ricerche che stavano facendo i ragazzi del storia non dei grandi manuali, sempre caparbietà, con il suo spirito di iniziati- primo anno del suo “Laboratorio di giornalismo più spesso dispersivi e difficili da com- va e di collaborazione che ha instillato storico” su mio padre, cosa che mi ha dato una prendere, ma una storia co-costruita negli alunni la curiosità e la “fame” di grande felicità. dagli alunni, sempre più in balia di stru- conoscere e riscoprire. Ero piccola e non sapevo quasi nulla su di lui né menti digitali che favoriscono una me- Un sincero augurio a tutti noi, ai nostri della sua passione. Con me non parlò mai del suo moria volatile e non duratura. alunni e alla città di Bergamo per una passato. L’ho scoperto ora, grazie a voi ragazzi che Tutto ciò ha consentito ai nostri stu- celere ripresa. Siamo sicuri che “andrà avete fatto una cosa meravigliosa. Siete stati fan- denti di mettersi in gioco e di scoprire tutto bene”. tastici, grazie di cuore, complimenti per l’impegno che Mario Tadini, celebre pilota della che avete messo e per il lavoro ed un bacio grande a Ferrari, era nato a Bergamo, e non a ciascuno di voi. Bologna come si era sempre creduto. La Dirigente Scolastica Sì, la stessa Bergamo che oggi lotta Prof.ssa Chiara Spatola Lora Tadini

2 3 Introduzione

l contenuto di questa monografia re notorietà alle imprese della Scuderia così, anche in considerazione di quan- Inon è il risultato di una conferenza e dei suoi piloti – fino ad oggi non ri- to lo statuto dell’Associazione prevede, tenuta da uno dei nostri stimati soci, o chiamava alla mente degli appassionati abbiamo deciso di sostenere la pubbli- di qualche esponente di spicco del mo- qualcosa di più di un ricordo delle vit- cazione del lavoro e di distribuirlo a torismo storico. È il risultato del lavoro torie da “scalatore”. tutti i nostri soci, oltre che, beninteso, a di un pugno di ragazzi di undici-dodici Parte da qui l’iniziativa della Direzione fornire le copie agli studenti che hanno anni, guidati da un insegnante straor- dell’Istituto Onnicomprensivo “Martiri partecipato all’impresa, al loro docente dinario, che spinti dal desiderio di ren- della Resistenza”, del professor Stefa- e all’Istituto che frequentano. dere omaggio ad un loro conterraneo no Gelsomini e dei suoi alunni, sfocia- Molti di noi hanno la fortuna di ave- famoso ma poco conosciuto ai più, si ta in una davvero ottima ricostruzione re ricordi positivi del proprio corso di sono impegnati in un lavoro di ricerca storica che qui viene presentata e che studi, per la qualità dei docenti, per la e di scrittura che lascia sbalorditi. costituisce un esempio di cura nella dignità dell’istituzione scolastica che Il nome di Mario Tadini è noto agli ap- ricerca, di competenza nella selezione hanno frequentato, per il prestigio del- passionati di motorismo storico per il e nell’utilizzo delle fonti, di ampiezza lo studio in sé, non inteso come obbli- suo ruolo nella nascita della Scuderia con la quale il lavoro è stato condotto, go di apprendere, ma per la coscienza, Ferrari e soprattutto per la sua carriera accedendo a pubblicazioni di tutto il a volte non chiara, ma preziosa, che di pilota, che giunse a competere nei mondo. Cura, competenza e ampiezza l’apprendimento, quindi la cultura, fan- Gran Premi ed eccelse nelle gare in sa- di ricerca che creano un ritratto molto no parte del patrimonio personale che lita. ricco di Mario Tadini e dell’ambiente tutti dovremmo possedere e serbare Però la sua vita sportiva si svolse negli sportivo nel quale si è distinto. con cura nella vita. E che l’importan- anni Trenta, quando nel mondo del- Un docente appassionato del proprio te non è tanto impadronirsi di qualche le corse in Italia dominava il binomio lavoro, un gruppo di ragazzi che lo ha nozione più o meno passeggera, ma . Anche seguito con partecipazione nella rac- padroneggiare un metodo: lezione che a distanza di tanto tempo, questi due colta dei documenti, la disponibilità di i “nostri” alunni hanno dimostrato di nomi offuscano il ricordo di tanti bra- strumenti che consentono di accedere aver imparato davvero bene. vi piloti, capaci di ottime imprese in a fonti inimmaginabili prima dell’av- Un grazie da parte dell’AISA a tutti competizioni di grande prestigio. Così vento di Internet spiegano come si sia coloro che hanno contribuito a questa è accaduto anche per Tadini che, mol- potuti giungere a un risultato così en- pubblicazione. to noto nella sua epoca – anche grazie comiabile. all’appartenenza alla , AISA è venuta a conoscenza di questa Lorenzo Boscarelli sempre attentissima a far parlare di sé, iniziativa, che ci è ben presto apparsa Presidente AISA per l’attenzione di a crea- meritevole di grande considerazione, e

4 5 “La Scuderia Ferrari non aveva ancora precisato i nomi dei suoi piloti, ma si può ritenere per certa la presenza di Tadini e Comotti, entrambi nativi di Bergamo”(1)

uesta frase ci aveva colpito! Tadi- secondo la rivista ufficiale della Scude- usciva dai parametri impostati; hanno Qni era nato a Bergamo? Eppure ria Ferrari.(2) imparato a catalogare il materiale per non risultava da nessuna parte. Così è Ed è anche grazie a lui che la Ferrari poi poterlo utilizzare correttamente partito questo piccolo lavoro. (1) è nata! Mario Tadini, bergamasco clas- per la stesura di un testo storico. Di Mario Tadini, un ottimo pilota sia se 1905, era al tavolo di una cena in Ed hanno imparato, cosa altrettanto nei circuiti che nelle cronoscalate, so- onore della con Enzo Ferra- importante, a non aver paura di affron- cio fondatore della Ferrari, si era perso ri ed i fratelli Caniato quando il Drake tare un testo scritto in una lingua diver- quasi il ricordo: di lui su internet erano avanzò loro l’offerta di essere suoi soci sa dall’italiano. incerti sia il luogo di nascita (spesso nella nuova scuderia automobilistica Il materiale storico originale è stato confuso con Bologna) sia le date di na- che aveva in mente di far nascere di lì ritrovato ed acquistato su eBbay, per scita e morte. Anche la sua città natale, a breve. permettere agli alunni anche di maneg- Bergamo, ignorava di custodirne la me- La cosa ci ha incuriosito ed abbiamo giare e leggere autentici giornali e ma- moria e il sepolcro. tentato di colmare questa lacuna in- teriali degli anni Trenta. “Mario Tadini. È arrivato alle gare per tervistando tre dei suoi figli, leggendo A conclusione del lavoro, dai ragazzi automobili per amore allo sport e con men- quasi un centinaio tra giornali e riviste è partita anche l’idea di un Museo a talità dilettantistica. Tale si è conservato, pur d’epoca, visionando le immagini delle Mario Tadini da realizzarsi a Bergamo, avendo salito quattro a quattro i gradini del- gare cui prese parte. Abbiamo limitato dove nacque e dove tutto è iniziato. la notorietà internazionale. È forse lo stili- la nostra ricerca solo agli anni ‘30 per Lanciamo la proposta! sta migliore che si conosca e la sua azione in motivi di tempo e perché quello fu l’a- corsa è perfetta. Non ama gli sforzi rudi, e pogeo della sua carriera. I ragazzi han- Prof. Stefano Gelsomini neppure predilige i percorsi stradali pesanti. no così potuto imparare la tecnica di Ma quando è in vena vale i migliori in sen- una ricerca storica, analizzando e con- so assoluto. Lo sanno i suoi competitori allo frontando i fatti attraverso i documenti Stelvio, che Tadini sa scalare come nessuno al (in questo caso giornali e riviste, cine- mondo. Sono suoi i successivi primati della sa- giornali ed immagini) originali dell’e- lita famosa. Ma ha vinto altre numerose gare poca; hanno imparato a fare ricerca in salita italiane e straniere e in diversi circu- su internet, selezionando ciò che era iti cittadini si è imposto. Ed ha al suo attivo nell’ambito della ricerca da quello che alcuni primati parziali della ”, 2. La Scuderia Ferrari Anno VI, n.1, 5 1. 1. Il Littoriale, 18/05/1935. dicembre 1935, pag. 13.

6 7 che mese dopo si ritroveranno attorno lia Romagna e Marche, per acquistare una Il bergamasco ad un tavolo in una cena di gala(4). sei cilindri 1500 senza compressore. A questo Ecco il racconto che ne fa Giulio Sch- punto gli eventi precipitarono. Amici e cono- Socio Fondatore e Presidente midt: “A Bagni di Porretta, punto di par- scenti di Bruno Biagi, presidente del RACI tenza e di arrivo della gara c’è anche Ferrari. di Bologna, convinsero il giovane Caniato, che Non è in abbigliamento da gara, ma in giacca aveva già avuto precedenti agonistici in mo- della Scuderia Ferrari e cravatta, tirato a lucido. Si fa fotografare tocicletta, a partecipare al Circuito delle Tre 12 accanto a un giovane pilota modenese, Peppino Province del 1º settembre. Un sesto posto asso- hi era Mario Tadini? Di lui in rete e Dopo la morte della moglie, Mario Ta- Adami, che aveva acquistato da poco un’Alfa luto e il premio intascato alimentarono l’irre- Cnelle fonti si sa molto poco, tranne dini nel 1955 contrae un secondo ma- Romeo “6C 1500 Sport” di serie. Con una frenabile entusiasmo del giovanotto ferrarese. che è stato uno dei soci fondatori della trimonio con Marion Edith Massaloup, “6C 1750” senza compressore c’è un altro Terzo assoluto nella stessa corsa si piazzò Ferrari e che negli anni Trenta era con- una ragazza tedesca di Francoforte, dal giovane, Alfredo Caniato, di Ferrara. E poi, Mario Tadini, un nome di rilievo per quanto siderato un ottimo pilota, soprattutto quale nasceranno altri due figli: Ric- ecco Mario Tadini, rampollo di una ricca fa- stava per accadere, che portava nell’automo- nelle gare di velocità in salita. Ignoti cardo e Giorgio. La sua residenza si miglia bergamasca di stanza a Bologna. Ave- bilismo un tocco di snobismo e di mondanità. erano sia il luogo che la data di nascita, sposta verso il Piemonte, ad Alba ed vano tutti qualcosa in comune: una macchina Di origine bergamasca ma gravitante a Bolo- sia il luogo che la data di morte. Alessandria, dove proseguirà la sua at- acquistata dal Cav. Enzo Ferrari, nella sede gna, sede di un negozio di abbigliamento della In realtà, Mario Tadini nasce a Ber- tività di commerciante nel settore tessi- di Bologna. Erano dei debuttanti. “Autentici catena familiare, contribuì a formare quella gamo il 6 novembre 1905 da Ercole le e dell’abbigliamento fino alla morte, gentlemen”, li definì l’“Auto Italiana” e col cerchia di personaggi che fatalmente si andava Tadini e Lucia Fugini. Il padre è un giunta il 22 agosto 1983 presso l’Ospe- volante ci sapevano fare. Nella classifica gene- stringendo attorno a Ferrari”(6). ricco commerciante, proprietario di dale Civile di Alessandria. rale del Circuito delle Tre Province troviamo una grande catena di negozi di abbi- È sepolto nella tomba di famiglia a Mario Tadini terzo, Giuseppe Adami quinto Nascita della Scuderia Ferrari gliamento: i “Grandi Magazzini Italiani Bergamo(3). e primo nella classe 1500, Alfredo Caniato Nel 1929 Mario Tadini è uno dei tre Tadini”, con sede principale in piazza sesto. I clienti di Ferrari avevano ora bisogno soci che fondarono la Scuderia Ferrari. Pontida a Bergamo e succursali in tutto Gli inizi di un organizzatore e di una struttura di as- Ecco come Enzo Ferrari ricorda il Nord Italia. Il “Giro delle Tre Province” fu un’im- sistenza. Qui a Bagni di Porretta erano nati quell’evento: “La scuderia nacque imme- All’età di vent’anni lo troviamo a Bo- portante corsa automobilistica la cui i presupposti per proporre una Scuderia”(5). diatamente da un’idea scaturita in una cena logna impegnato a seguire gli interes- prima edizione ebbe luogo l’1 settem- Tutto era partito qualche settimana pri- a Bologna, nel 1929 (…) I primi soci, ol- si della impresa familiare e qui, forse, bre 1929; il percorso toccava le provin- ma, quando “Alfredo, il più giovane dei Ca- tre a me, furono due fratelli, commercianti consegue la patente, scoprendo il pia- ce di Bologna, Pistoia e Modena, da qui niato, attraversò via Montegrappa passando di canapa, Augusto e Alfredo Caniato di cere della guida. A Bologna, il 10 giu- il nome. È un appuntamento impor- direttamente dall’Agenzia della Banca d’A- Ferrara(7), quel Mario Tadini che doveva gno 1935, sposa una ragazza di qualche tante, perché qui il destino fa incrociare merica, recapito Caniato, a quella dirimpetta- guadagnarsi il titolo di re della montagna per mese più giovane di lui, Pierina Onga- insieme tre dei protagonisti che qual- ia dell’ gestita da Enzo Ferrari, le sue brillanti affermazioni in tutte le cor- ro, e dalla loro unione nasceranno tre rappresentante della casa milanese per l’Emi- figli: Ercole, che porta il nome del non- 3. Le informazioni sulla vita personale di 6. Luigi Orsini e Franco Zagari, “La Scuderia no paterno, Lora e Pierluigi. Mario Tadini le dobbiamo ai figli e alla 4. www.lionspavullo.org per la storia del Giro Ferrari 1929-1939”, Sesto Fiorentino 1979. Durante la guerra, la famiglia Tadini loro pazienza nel rispondere alle domande degli alunni. Un grazie particolare agli Uffici delle Tre Province. 7. I fratelli Augusto ed Alfredo Caniato erano sfolla a Lesa, sul Lago Maggiore. Alla anagrafe dei Comuni di Bologna e di Lesa 5. Giulio Schmidt, “Le corse ruggenti. La imprenditori/industriali nel settore tessile fine del conflitto tornerà prima a Bolo- per l’aiuto fornito nel ricostruire con una certa vera storia di Enzo Ferrari pilota”, Vimodrone della canapa e della biancheria e gentlemen gna e poi a Milano. precisione alcuni aspetti della sua vita. 1988. drivers nel mondo delle corse. Il Littoriale, 18/05/1935 8 9 Il Littoriale, 18/05/1935 se in salita, in Italia e all’estero”(8). Era il 5 ottobre 1929, un sabato, ed il Reale Automobile Club di Bologna organiz- zava nella Sala dei Ricevimenti della Casa del Fascio una cena di gala per festeggiare il nuovo record del mon- do sulla distanza dei 10 km stabilito a Cremona da Mario Umberto Baconin Borzacchini(9) sulla nuova vettura del celebre costruttore Alfieri Maserati(10): la Maserati Tipo V4 16 cilindri. Erano presenti quasi tutti i migliori piloti e poteva effettivamente funzionare. Ferrari ave- gentlemen drivers, il podestà di Bo- va una reputazione per l’organizzazione pari logna Leandro Arpinati, le autorità almeno al fascino con il quale sapeva catturare politiche ed i gerarchi del capoluogo l’attenzione di una platea. Anticipando pos- e molti appassionati di motori, quasi sibili domande, precisò subito che il coinvolgi- duecento persone. mento diretto da parte dell’Alfa Romeo era I fratelli Caniato e Mario Tadini erano un prerequisito per il successo del progetto”(11), clienti di Enzo Ferrari, dal quale ave- ricostruisce così Luca Dal Monte quel- vano acquistato le Alfa Romeo con le la cena. quali avevano gareggiato quell’anno nei Il 17 ottobre, in prima pagina, la “Gaz- circuiti e lungo le strade d’Italia. Quella zetta dello Sport” annunciò la notizia sera erano i giusti interlocutori per dare della nascita della Scuderia Ferrari: vita ad una nuova scuderia corse. “Una nuova scuderia. Con criteri industriali, “Caniato e Tadini e gli altri commensali al almeno nella forma costitutiva, oltre che spor- tavolo di Ferrari pendevano a questo punto tivi, hanno creato una nuova scuderia da corsa dalle sue labbra. Se affrontato nella maniera Enzo Ferrari di Milano, Caniato di Ferrara corretta, l’esperimento di una nuova scuderia e Tadini di Bologna. La nuova scuderia avrà a disposizione cinque vetture Alfa Romeo e si 8. Ferrari Enzo, “Piloti che gente”, Bologna propone di svolgere una intensa attività spe- 1985, pag. 67; cialmente nel campo delle gare sport e turismo. Ferrari Enzo, “Le mie gioie terribili”, Milano Consigliere delegato della nuova scuderia e 2017, pag. 35. società anonima è Enzo Ferrari”(12). Anche 9. Mario Umberto Baconin Borzacchini (Terni l’altro giornale sportivo nazionale, “Il 1898 – Monza 1933) fu un celebre pilota italiano attivo tra gli anni Venti e Trenta, amico fraterno di Tazio Nuvolari. 11. Dal Monte Luca, “Ferrari Rex”, Giunti- 10. Alfieri Maserati (Voghera 1887 – Bologna Giorgio Nada Editore, Vimodrone 2016, pag. Sopra e nella pagina accanto: la Gazzetta dello Sport del 17 ottobre 1929 pubblica in prima 1932) fu un pilota automobilistico e fondatore 240, pagina la notizia della fondazione della Scuderia Ferrari. dell’omonima casa produttrice di automobili. 12. Gazzetta dello Sport del 17/10/1929.

10 11 celebrazioni per il record mondiale di velocità Ferruccio Testi – 5 azioni pari a 5mila lire; conquistato a Cremona da Baconin Borzac- S.A. Pirelli – 5 azioni pari a 5 mila lire.(18) chini. La squadra debuttò nella Mille Miglia del 1930”(16). e con parole simili anche la Mario Tadini rivista “The Official Ferrari Magazine”: e la “Mille Miglia” “Il 12 ottobre 1929 Ferrari è invitato alle cele- Qualche mese dopo, nell’aprile del brazioni per il record mondiale di velocità con- 1930, Mario Tadini ha sul cofano del- quistato a Cremona da Baconin Borzacchini. la sua 1750 Spider In quell’occasione Ferrari, Alfredo Caniato e il numero di partenza 62 della Mario Tadini gettano le basi della Scuderia. IV Mille Miglia; è la prima vettura del- Il progetto si concretizza il 16 novembre nel- la Scuderia Ferrari a scendere in pista lo studio del notaio Alberto Della Fontana di e corre nella Categoria Sport sino a Modena e riceve l’omologazione del tribunale il 2000, ma si ritira(19). 29 dello stesso mese. La Scuderia Ferrari, nata Sono passati solo sei mesi da quella fa- con lo scopo di operare “compera di automobili mosa cena e già la Scuderia Ferrari è da corsa di marca Alfa Romeo e la partecipa- in campo. “Con le Alfa Romeo 1750 cc. zione colle stesse alle Corse incluse nel calen- debuttava la Scuderia Ferrari di recente for- dario nazionale sportivo e nel calendario della mazione. I suoi equipaggi erano di primo or- Associazione Nazionale Automobil Clubs”, è dine essendo formati da Scarfiotti-Carraroli, ufficialmente nata. La società è presieduta da Tadini-Siena e Caniato-Sozzi” scrive Gio- Sopra: 1933. Corsa del Semmering in Au- sportivo e la prima guida della squadra. Mario Tadini e ne fanno parte Enzo Ferrari, vanni Lurani(20). stria. Tadini in posa con la Gli altri piloti sarebbero stati Tadini e Alfredo e Augusto Caniato e Ferruccio Testi Mentre, così Dal Monte ricostruisce la 2300 Monza della Scuderia Ferrari. Caniato, “due nuovi elementi di dimostrata oltre ad Alfa Romeo e Pirelli”(17). nascita di quella prima partecipazione: classe”(14). Caniato e Tadini si assunsero le spese “(...) la partecipazione alla Mille Miglia del Littoriale”(13) diede la notizia, offren- Come ricorda il sito ufficiale della Fer- di gestione della neonata Scuderia Fer- 1930, in calendario per il fine settimana del do ai propri lettori qualche dettaglio in rari: “La società era presieduta da Mario Ta- rari, il cui capitale sociale, composto da 12 e 13 aprile (…)” fu approvata nel cor- più sulla nuova scuderia: Enzo Ferrari dini e, oltre a Enzo Ferrari, ne facevano parte 200 azioni, risultava così suddiviso: so del primo consiglio di amministra- veniva indicato anche come il direttore Alfredo e Augusto Caniato oltre a Ferruccio Alfredo e Augusto Caniato e Mario Ta- zione della Scuderia Ferrari. In quella Testi(15), l’Alfa Romeo e la Pirelli. La visio- dini – 130 azioni pari a 130mila lire; sede, “Ferrari (…) riuscì a far passare la 13. “Il Littoriale” è il nome che assunse il ne della Scuderia nella mente del fondatore si Enzo Ferrari – 50 azioni pari a 50mila lire; mozione per cui tanto Caniato quanto Tadi- giornale “Il Corriere dello Sport”, fondato era fatta sempre più concreta nel corso di quel S.A. Alfa Romeo – 10 azioni pari a ni, cioè i due membri, oltre a se stesso, del nel 1924, quando nel 1928 la Federazione 1929. A far scoccare la scintilla era stato l’in- 10mila lire; consiglio, se volevano effettivamente prendere bolognese del Partito Nazionale Fascista contro con Caniato e Tadini di qualche settima- rilevò la proprietà, ribattezzando il giornale na prima, quando i tre si erano incontrati alle 16. https://formula1.ferrari.com/it/i-90- con il nome dello stadio cittadino (oggi anni-di-una-squadra-leggendaria/ (visitato in 18. www.wikipedia.org – voce Scuderia chiamato “Dall’Ara”) inaugurato pochi mesi data 18/02/2020). Ferrari (visitato il 18/02/2020). prima. Nel 1929 la sede della redazione 14. Il Littoriale del 17/10/1929. 17. https://magazine.ferrari.com/it/ 19. Mail inviata agli alunni dall'Archivio Museo fu trasferita a Roma. Dopo la Liberazione, 15. Ferruccio Testi (Modena 1882/1958) fu passione/2019/02/11/news/foundation- Mille Miglia di Brescia. il giornale tornò al suo nome originale di commerciante di bevande, amante dello sport scuderia-ferrari-formula-one-team-53252/ 20. Giovanni Lurani. “La Storia della Mille “Corriere dello Sport”. e, soprattutto, grande fotografo. (visitato in data 18/02/2020). Miglia”, Novara 1979, pag. 44.

12 13 modenese e dei suoi piloti Tadini e lari. Sono le 19:21,57. A Terni giunse- Caniato(23): “Ferrari s’est assuré égalment ro alle 20:30, a Spoleto passarono alle les services de Carlo Sozzi, d’Alfred Caniato, 20:53, a Perugia alle 21:36, al controllo d’Eugène Siena et de Mario Tadini, qui di- di Macerata non giunsero mai, “poco pri- sputeront, coupé, la course de 1.000 Milles”. ma di Tolentino un guasto al motore fermò la E la stessa cosa faceva lo spagnolo “El coppia Tadini/Siena”. Al traguardo, della Mundo Deportivo”(24). Per il quotidia- “Scuderia Ferrari” giunse ventunesima no “Il Lavoro” di Genova, era “più diffi- la sola Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider cile il pronostico nel campo gentlemen”(25), tra Zagato di Corelli/Lenti(28). i quali il più in vista era Tadini. Tadini ci riprovò negli anni a seguire: Le cineprese del Cinegiornale inqua- nel 1931 fu 7° assoluto nella Classe drano i piloti che da viale Rebuffone 2000 cc in coppia con Carlo Canave- a Brescia partono alla volta di Roma: il si a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1750 primo di loro ad essere inquadrato in GS Spider Zagato della Scuderia Fer- questo breve filmato muto in bianco e rari, anche se, come ricorda “Il Litto- nero è proprio Mario Tadini, precedu- riale”, “fu sfortunato, che ha avuto noie di to da un pannello bianco con fasci ai macchina”(29). lati recante il suo nome(26): è il primo Nel 1932, con un’Alfa Romeo 8C 2300 pilota ad apparire attorno al minuto Spider Zagato della Scuderia Ferrari, 1:14. Il racconto della “Gazzetta dello in coppia con Piero Bucci, fu costretto Sopra: 1934. Circuito di Modena. Varzi su va il suo nome. (…) Tre delle quattro vetture Sport”(27) sembra proprio accompagna- all’abbandono. in lotta con Nuvolari su Ma- della Scuderia non terminarono la gara (…) re le immagini: “Tadini inizia il secondo Nel 1934 la sua corsa finì per un gua- serati. Tadini su Alfa Romeo P3 segue a Tadini aveva fatto un’ottima prima parte di turno delle partenze. Gli spettatori attendono sto al cambio: “Tadini-Barbieri, domina- breve distanza. gara, transitando a Roma in quinta posizio- dinanzi al traguardo i corridori più noti ed tori fino a Firenze, primi, comunque, fino a ne assoluta”(21). Al passaggio di Roma il attorno alle macchine ed ai campioni si accal- Roma. Il guasto al cambio che li ha costretti parte alla Mille Miglia del 1930, non avreb- suo distacco dai primi due in classifica, cano amici ed ammiratori”. Tadini/Siena, al ritiro è stato un vero colpo di sfortuna”(30). bero dovuto gravare sulle casse della Scuderia, Nuvolari e Varzi, fu di soli 19 minuti.(22) come riporta sempre la “Gazzetta del- Anche il quotidiano “The Referee” assumendosi quindi in prima persona tutte le Un’ottima prova per le macchine della lo Sport”, passarono a Roma in quin- di Sidney nel suo pezzo sottolineò la spese relative alla loro partecipazione, prin- Scuderia Ferrari. ta posizione con il tempo di 6 ore 21 grande prova di Tadini e la sua sfortu- cipalmente quelle riguardanti le tradizionali La notizia della IV Mille Miglia e della minuti e 4 secondi, a circa un quarto na che lo aveva privato, forse, di una prove pre-gara e la trasferta dei meccanici partecipazione della Scuderia Ferrari d’ora dal primo che era Tazio Nuvo- (…) In Marzo gli uomini della Ferrari ini- ebbe una certa eco sui giornali italia- 28. Il Popolo d’Italia, 13/04/1930 e ziarono la preparazione specifica per la Mille ni ed esteri, come la rivista francese 23. Omnia, numero 117/ Febbraio 1930, pag. “Omnia”, che nel numero di febbraio 15/04/1930. Il Popolo d’Italia era uno Miglia. La Alfa Romeo 6C 1750 fu desti- 592. dei maggiori quotidiani politici dell’epoca, annunciava la presenza della scuderia nata a Tadini. 24. El Mundo Deportivo, 08/02/1930. fondato nel 1914 da . Dal Tadini/Siena, Caniato/Sozzi, Scarfiotti/ 25. Il Lavoro, 12/04/1930. 1922 divenne l’organo ufficiale del Partito Carraroli e Corelli/Lenti furono i quattro 21. Dal Monte Luca, “Ferrari Rex”, 2016, pp. 26. Cinegiornale Luce A/A0560 su www. Nazionale Fascista. equipaggi scelti da Enzo Ferrari per parteci- 248-257. istitutoluce.com . 29. Il Littoriale 1/04/1931. pare alla prima gara della Scuderia che porta- 22. La Stampa, 13/04/1930. 27. Gazzetta dello Sport, 13/04/1930. 30. Il Littoriale, 09/04/1934.

14 15 vittoria: “Tadini … had led them in the giorno Tadini non nascondeva la propria fi- mist and rain. When Tadini’s car became ducia: ‘La macchina, diceva, sarà meno ve- difficult to handle, Varzi took the lead”(31). loce di quella di Varzi e Pintacuda, ma forse Un mese dopo, la presenza di Tadini presenta ben altre incognite. Un incidente che era annunciata al Gran Premio di Casa- possa capitare ai guidatori della Maserati e blanca previsto per il 20 maggio. Il quo- della monoposto Alfa, e forse sentirete parlare tidiano francese “L’Auto”, in un pezzo anche di me’. Tadini sarà il solo corridore a siglato C.F., nel dare la notizia che la pilotare macchine Alfa Romeo sport, la stessa Scuderia Ferrari aveva indicato Chiron, che, soltanto l’altro anno, poteva vantare di Lehoux e Tadini per la gara così scrive: strappare il nastro azzurro della massima “Tadini se révèle comme un homme de grand velocità sui 1600 chilometri di strada delle avenir”(32). In quell’anno Achille Varzi Mille Miglia”. (Quelle sottolineate sono vinse il Campionato assoluto d’Italia le uniche parole pronunciate da Tadini con 6 punti, secondo fu Mario Tadini che abbiamo trovato nella ricerca e ci con 3, dietro Nuvolari, Fagioli e Bar- restituiscono la sua grinta ed il suo ca- bieri con 2 punti ciascuno(33). rattere forte e determinato). Finalmente, nel 1935 riuscì ad otte- È lo stesso Filippini che ci racconta nere un ottimo secondo posto dietro come Tadini riuscì a partire da viale alla coppia Carlo Maria Pintacuda ed Rebuffone: “Tadini non ha scherzato. Mes- Alessandro Della Stufa. Ma gli inizi sa a punto la 2600 Alfa Romeo sport, che si non sembravano promettenti. Corra- è procurato acquistandola da Berrone, Tadini do Filippini su “Il Littoriale”(34), qual- è partito immediatamente in ricognizione. Ha che giorno prima della gara, metteva infilato anch’egli la strada della Futa e l’ha in luce le difficoltà che i piloti talvolta percorsa come sa far lui nei tratti in salita mi- incontravano e raccoglieva anche una sta: ventre a terra. La macchina è in perfetto sua breve dichiarazione: “Parleremo pri- ordine e Tadini ha serie speranze … quella di ma di piloti. Di Tadini, per esempio, che al Tadini è una vettura perfettamente in ordine fascino della Mille Miglia non ha saputo sot- … perché non partire convinti, non diciamo di trarsi. Tadini, al quale, come agli altri piloti, vincere, ma di avere notevoli possibilità?”(35). la Scuderia Ferrari non aveva una macchina Partito il 14 aprile da Brescia con il suo da offrire, si è arrangiato ed ha scoperto fuo- copilota munito di licenza internazio- ri una 2600 Alfa Romeo, uguale a quella nale, il meccanico Leopoldo Chiari, il che aveva Varzi l’altro anno. La macchina quale aveva sostituito il sig. Cidotto è in fabbrica per la messa a punto. L’altro all’ultimo momento, a bordo dell’Alfa Romeo 8C 2600 Monza con il nume- 31. The Referee, 31/05/1934. ro 93(36), non era il favorito, il pilota da 32. L’Auto, 08/05/1934. Sopra: Mario Tadini vincitore allo Stelvio (copertina del settimanale del Reale Automobil 33. L’Auto, 07/11/1934. 35. Il Littoriale, 11/04/1935. Club d’Italia del 30 agosto 1934). 34. Il Littoriale, 05/04/1935. 36. Mail inviata agli alunni dall'Archivio

16 17 battere era Achille Varzi: “Tutti contro manca il classico colpo di scena: i più veloci Varzi. Contro Achille Varzi, il campionissi- da Brescia a Bologna non sono stati Varzi mo dell’automobile, che farà coppia con Bigna- e Pintacuda, i due favoriti e i due in posses- mi, ci sarà poco da fare se la sua nuovissima so della macchina considerata la più veloce: il Maserati a 6 cilindri di 3.724 cmc risponderà più rapido è anche quest’anno il sorprenden- in pieno ai suoi desideri. Il suo avversario più te Tadini, che sembra avviato a rinnovare le diretto è Pintacuda, che, favorito dalla sorte gesta della sua memorabile fuga verso Roma dell’estrazione, partirà otto minuti dopo di nelle Mille Miglia dell’anno passato. Da Bre- lui. Noi pensiamo a Tadini, a Rosa, a San- scia a Bologna Tadini, che deve aver davvero guinetti e a Ruesch come agli uomini che più compiuto miracoli con la sua non più nuova dovrebbero emergere”, scriveva Augusto Alfa Romeo 2600, ha impiegato 1.27’37’’: Mignani su “Il Popolo d’Italia”(37). la media è di 158,817 km all’ora. Nel 1934 “Tadini, brillantissimo all’inizio, è secondo Tadini impiegò circa quattro minuti di più, assoluto” titolò “Il Littoriale(38). comunque. (…) Che avverrà sulla Futa? La Nell’articolo di commento alla gara in Futa con le sue mille curve attende. Resisterà prima pagina, Corrado Filippini(39) così il magnifico Tadini all’attacco che sferreranno scrive: “la davvero mirabile corsa di Tadini Varzi e Pintacuda? (…) a Firenze è primo partito con una macchina di fortuna, senza Pintacuda che da Bologna a Firenze ha im- allenamento, sorretto dalla sua classe di au- piegato due minuti in meno di Nuvolari nel tentico campione”. 1933. Il secondo a Firenze è Tadini che im- Nel lunghissimo pezzo di cronaca della piega 2.44’37’’. Varzi è in ritardo di oltre corsa, titolato “Seguendo la corsa dall’os- sette minuti su Pintacuda e di circa quattro servatorio bresciano”, Corrado Filippini su Tadini. (…) a San Casciano la Mille Mi- prosegue così il suo racconto della IX glia ha perduto il suo concorrente più illustre: Mille Miglia: “Alle 5,40’ partono Tadini- Varzi si ferma e si ritira. (…) a un pas- Chiari. Tadini, dopo Varzi e Pintacuda, è so da Roma Pintacuda è il primo con ormai forse il pilota più favorito dai pronostici, e co- diciassette minuti sul pur magnifico Tadini munque è il primatista del tratto Brescia-Ro- (…) Pintacuda sembrava ormai irraggiungi- ma. (…) Tadini primo a Bologna! …Non bile. Pareva accendersi la battaglia fra Tadi- ni, Danese, Balestrero, Santinelli e Scarfiotti; ad Ancona Tadini è ancora secondo con 25 Museo Mille Miglia di Brescia. minuti di ritardo (…) Dopo Bologna è Ta- 37. Il Popolo d’Italia, 11/04/1935. dini che si incarica di movimentare il finale. 38. Il Littoriale 15/04/1935. Tadini da Ancona a Bologna, infatti riesce a 39. Giornalista bolognese, firma di punta riguadagnare, malgrado la vettura di velocità per l’automobilismo de “Il Littoriale”, amico inferiore, ben cinque minuti a Pintacuda, il di Achille Varzi: ricorda Enzo Ferrari che lo quale a Brescia conclude trionfalmente la cor- stipendio di Filippini al giornale, di cui lui era Sopra: pubblicità freni Ferodo con il nome di Tadini, secondo arrivato alla Mille Miglia del Consigliere delegato, era di 90 lire al mese sa, dietro Tadini che nell’ultimo tratto dovrà 1935 (rivista Motor Sport). (Enzo Ferrari, “il Flobert”, 1976). rallentare per piccole noie di motore e per la

18 19 lunga 48 chilometri e con 36 tornanti: Coppa Acerbo, Corsa Internaziona- cronache, resoconto delle gare di auto- le dello Stelvio, Circuito di Modena, mobilismo e motociclismo e tante fo- . Nella 24 Ore di Pesca- tografie dell’evento e dei corridori, tra ra – Targa Abruzzo corre sulla sua cui molte del vincitore Tadini(47). E il Alfa Romeo Scuderia Ferrari in cop- nome del vincitore apparve anche sulle pia con S.A.R. il principe Nicola di pubblicità delle candele Champion(48). Romania(51). Pure il giornale neozelandese “Poverty Tadini è un campione e come tale ogni Pubblicità dei Magazzini Italiani Ercole Ta- Bay Herald” riporta la notizia: “Tadini, suo gesto non passa inosservato agli dini apparsa sul numero 1 del 5/12/1936 de (49) “La Scuderia Ferrari”. the winner, averaged 50 m.p.h.” occhi dei giornalisti: il 26 novembre In quell’estate del 1935 Tadini corse “La Stampa” e “Il Littoriale” sottoline- rottura della maschera contro la pioggia che, Nel mese di Agosto ci sarà la sorpren- quasi ogni weekend: Tripoli(50), Ber- ano tra i donatori di oro e argento alla dopo Ferrara, si era fatta sferzante”. dente vittoria in Austria nella corsa in gamo, Biella, Torino, Großglockner, Patria: “l’ex-corridore Ezio Corlaita(52) ha Pintacuda concluse la corsa con il tem- salita sul Grossglockner, dove Tadini offerto il suo medagliere e altrettanto hanno po di 14h 04’ e 47’’, Tadini terminò otterrà il miglior tempo assoluto in cor- 47. Der Motorfahrer, 18/08/1935; fatto la campionessa Ondina Valla(53) e il cor- secondo in 14h 46’ 38’’, dopo una fan- sa, vincendo il Trofeo Grossglockner Allgemeine Automobil-Zeitung, 01/08/1935; ridore automobilista Mario Tadini”(54). tastica rimonta su Pintacuda. d’oro, donato dall’Automobil Club au- Club-Organ Oesterreichischen Touring Club, Il giornale australiano “The Sidney striaco e dall’Automobil Club di Sali- agosto 1935. 51. Nicola di Romania (1903-1978) quarto figlio di Ferdinando I di Romania, fu reggente Mail” così parlò di Tadini: “at the Bo- sburgo; il Premio del giornale “Neues 48. Der Motorfahrer, 16/08/1935. 49. Poverty Bay Herald, 19/10/1935. di Romania dal 1927 al 1930. Fu esiliato al logna control Tadini’s Alfa Romeo is leading Wiener Tagblatt” per il miglior tempo ritorno in Patria del fratello maggiore Carlo. 50. Mario Tadini al GP di Tripoli corse tre and has made the amazing average of almost in gara; la coppa Onoraria dell’Ober- Ebbe sempre la passione delle corse e volte, finendo sempre in posizioni più che 99 m.p.h. in the circumstances an almost in- sten Sport Führer E.R.Starhemberg partecipò alla 24 Ore di Le Mans nel 1933 e onorevoli quando la percentuale dei ritiri in credible rate, which eclipses his speed in the per il miglior tempodi un’auto da nel 1935. 1934 event”(40). corsa(43). “A Tadini il primato assoluto” ti- quella massacrante corsa era elevatissima: medie altissime con rettilinei dove si 52. Ezio Corlaita (1889-1967) fu un ciclista Il suo nome apparve nella pubblici- tolava “Il Littoriale”(44). Dietro Tadini, toccavano i 280-300 Km/h con le Mercedes professionista su strada e vinse una Milano- tà dei freni Ferodo sulla prima pagina su Alfa Romeo, Pintacuda, che vinse San Remo ed alcune tappe del Giro d’Italia (45) e le Auto Union che toccavano i 330 Km/h, della rivista mensile britannica “Motor nella categoria sport . In Austria tutte caldo torrido, venti dal mare che sollevavano nel 1910 e nel 1911. Sport”, fondata nel 1924, che al suo in- le riviste di automobili di quell’anno, e sabbia in pista, palme a bordo pista contro 53. Trebisonda “Ondina” Valla (1916-2006) (46) terno scriveva della sorprendente pre- persino Radio Wien – l’equivalente le quali molti finirono la corsa, tra cui Tazio è stata un’ostacolista e velocista italiana, stazione di Tadini: “To everyone’s surprise austriaco dell’italico Radio Corriere Nuvolari e, infine, il degrado delle gomme campionessa olimpica del 80 metri a ostacoli Tadini was in the lead, and had improved his – riportarono l’inaugurazione di quel per cui, in una singola gara, potevano essere a Berlino 1936 e prima donna italiana a speed of last year by 3 m.p.h.”(41). capolavoro di ingegneria stradale che previsti anche 10 soste per il cambio gomme! vincere una medaglia d’oro ai giochi olimpici. Il Comune di Bologna assegnerà a Ta- è la strada alpina del Grossglockner, Mario Tadini era sì fortissimo in montagna 54. La Stampa, 26/11/1935; Il Littoriale, dini una coppa per la IX Mille Miglia(42). sui tornanti, ma anche nei lunghi rettilinei in 29/11/1935. Si trattava di iniziative pianura non era certamente da meno. Era inizialmente spontanee di cittadini, ben viste 43. Wiener Sporttagblat, 07/08/1935 naturale, per lui, passare (nel 1935) da una dal Partito Nazionale Fascista, che avevano edizione sportiva del Neues Wiener Tagblatt. 40. The Sidney Mail, 29/05/1935. media oraria di 65 Km/h sullo Stelvio a una offerto oggetti d’oro e argento per sostenere 41. MotorSport”, maggio 1935, pp. 310-313. 44. Il Littoriale, 05/08/1935. di oltre 200 Km/h a Tripoli. Segno di grande le necessità economiche dell’Italia in guerra 42. Documento inviato agli alunni per questo 45. La Stampa, 05/08/1935. adattabilità a situazioni di gara tra loro agli e che anticiparono quello sposalizio simbolico lavoro dall’Archivio Mille Miglia di Brescia. 46. Radio Wien, 09/08/1935. antipodi. tra il popolo e la Patria fascista che si svolse

20 21 La stupenda copertina della rivista mejor tiempo que todos los coches de la cate- “La Scuderia Ferrari”(55) coronerà un goria carreras”(58). 1935 di successi. Un fotomontaggio “Il Littoriale”, a sua volta, si chiedeva: dei 5 cavalieri della Ferrari: Pintacuda, “un nuovo aspirante al campionato?” tito- Tadini, Nuvolari, Brivio e Farina vi lando “Tadini migliorando ogni record vince campeggia con l’assertiva dichiarazio- la prova dello Stelvio” il resoconto della ne “difenderanno i colori della Scude- gara: “La giornata non poteva essere più ria nel 1936”. favorevole: atmosfera limpidissima, tempera- tura estiva, incantevole visione di picchi do- La “Salita dello Stelvio” lomitici e di nevai e della superba strada che Enzo Ferrari riconobbe a Tadini in- si inerpica fino a 2770 metri. Al traguardo dubbie doti di “scalatore”, definendo- si affollava un foltissimo pubblico di appas- lo “dominatore delle corse in salita”, sionati venuti da ogni parte d’Italia (…) Giovanni Canestrini lo chiamò il “Re Mario Tadini ha vinto con una notevole dello Stelvio”: quei 14 km erano il suo superiorità su tutti i suoi valorosi avversari Regno.(56). entusiasmando il pubblico che aveva invaso i Il 27 agosto del 1933 si corre lungo bordi dell’imponente anfiteatro. Egli è salito i tornanti. La strada viene chiusa dal- al Giogo con quel suo stile signorile e com- le 5 del mattino per lo “scioglimento posto che non rivela alcuno sforzo tanto che della corsa”(57). “La carrera en cuesta del pareva non impegnarsi. Il record di Stuck Stelvio. Tadini con Alfa Romeo vencio en che pure sembrava miracoloso è invece crolla- la categoria sport” titolava il quotidiano to per 22’’2/5 malgrado Tadini nell’ultima sportivo spagnolo “El Mundo De- parte della salita ebbe danneggiato il settore portivo” a pag. 3 l’articolo sulla corsa del cambio e dovette arrangiarsi con la se- dello Stelvio, che si concludeva così: conda e la quarta. Meritatissima la vittoria “Mario Tadini, el vencedor de la categoria che consacra il valore di un vero gentleman, sport, fue el vencedor absoluto realizando di un tenace appassionato sportivo, di uno stilista elegante e sicuro (…) Dopo questa poco meno di un mese dopo con l’offerta prova Tadini entra a far parte del gruppo de- collettiva degli anelli nuziali, l’oro alla Patria, gli aspiranti al campionato italiano alla pari in risposta alle sanzioni imposte all’Italia con un punto con Nuvolari, Varzi, Borzac- dalla Società delle Nazioni per l’aggressione (59) all’Etiopia. chini, Brivio, Trossi e Fagioli” . Di questa corsa esiste nell’Archivio 55. La Scuderia Ferrari, anno VI n.2 del 02/01/1936 anno XIV. La rivista dell’Istituto Luce un filmato in bianco era pubblicata dalla Scuderia Ferrari per e nero di poco più di un minuto e mez- celebrare le vittorie, i suoi campioni e tutto zo senza alcun commento che non sia ciò che ruotava attorno alla Scuderia. Sopra: Tadini tra Pintacuda e Nuvolari sulla copertina della rivista “Scuderia Ferrari” del 2 56. Enzo Ferrari, “Piloti che gente”, pag. 131. 58. El Mundo Deportivo, 01/09/1933. gennaio 1936 57. Il Littoriale, 24 agosto 1933. 59. Il Littoriale, 28/09/1934.

22 23 il rombo dei motori nel silenzio delle chilometro ha imbiancato le strade del Giogo. Alpi(60). La corsa di Tadini ha confermato la sua al- Agosto 1934: “Tadini fuhr mit seinem tissima classe di pilota (…) Il record della Alfa Rennwagen die 14 km lange und mit categoria sport, conquistato da Tadini lo scor- 48 Kehren ausgestattete Strecke in der gerade- so anno, è rimasto, tuttavia, imbattuto”(62). zu fabelhaften Zeit von 15.1.4 Minuten und E “La Domenica Sportiva – Lo sport unterbot somit seinen absoluten Rekord des illustrato”, settimanale illustrato del- letzten Jahres 15:06.”(61) la “Gazzetta dello Sport”, pubblicava Un Mario Tadini felice e soddisfatto in nella quarta di copertina la fotografia piedi nell’abitacolo della sua Alfa Ro- dell’arrivo di Mario Tadini sullo Stelvio meo campeggia sulla prima pagina del sotto la bufera di neve(63), un tempo n. 35 della rivista ufficiale “RACI” del meteorologicamente opposto a quel- Reale Automobile Club d’Italia, una lo dell’anno precedente, ma che non foto meravigliosa che ci restituisce un aveva bloccato la sua cavalcata verso Tadini in splendida forma fisica. Nel- il traguardo. Ed anche la stampa spor- le pagine interne un appassionato re- tiva internazionale gli rende gli onori, soconto della gara dal titolo “L’ardua e come il quotidiano francese “L’Auto”: vittoriosa prova di Tadini” accompagnato “Tadini, sur Alfa Romeo, gagne la course de da una serie di bellissime immagini: “I côte du Stelvio”(64). E la vittoria di Tadi- records dello scorso anno sono tutti crollati ad ni apparve anche nella pubblicità dei opera dei vincitori delle diverse classi. Solo il lubrificanti Shell su diversi quotidiani record assoluto (15’00’’6/10) è rimasto in- australiani(65). Una curiosità, il giornale tatto nonostante l’attacco sferrato dal suo de- “Kapunda Herald” concluse un suo ar- tentore il quale fece tutto il possibile per battere ticolo in cui si parlava della vittoria di sé stesso. Valoroso ma vano tentativo annul- lato dalla forza degli elementi ed anche dalla 62. RACI, 30/08/1934-XII, anno VIII n. 35, pericolosa viscidità di alcuni tratti di percorso. pagg. 11-13. Mario Tadini infatti su Alfa Romeo da cor- 63. La Domenica Sportiva, 2/09/1934 – XII, sa – cmc 2.904 – riportava il miglior tempo anno XXI, n. 36. della giornata, imponendosi sull’agguerrito 64. L’Auto, 27/08/1934. lotto dei concorrenti italiani e stranieri (…) 65. The Daily News (Perth), 20/10/1934 e Cominciata con la nebbia la corsa è termi- 10/12/1934; News (Adelaide), 22/10/1934; nata con una bufera di neve che per qualche The Advertiser (Adelaide), 23/10/1934; The Examiner, 27/10/1934, The Mercury (Hobart), 29/10/1934, The Advocate 60. Giornale Luce B/B0324 “Il Passo (Burnie), 31/10/1934, The Mirror (Perth), dello Stelvio. La corsa sulla più alta strada 8/12/1934, The Sunday Times (Perth), d’Europa è stata vinta da Tadini su Alfa 9/12/1934, The West Australian, 10 Sopra: Mario Tadini taglia il traguardo dello Stelvio (La Domenica Sportiva, Gazzetta dello Romeo”, 1933, 01:46, B/N sonoro. e 13/12/1934, The Kalgoorlie Miner, Sport 02/09/1934) 61. Alpen Zeitung, 28/08/1934. 14/12/1934.

24 25 Sopra e nella pagina accanto: 1935. Corsa mente alla corsa con l’Auto Union, pilotata 14’15’’5/10, cioè esattamente 17’’ meno di almeno in meno di Varzi e gli ha preso trenta dello Stelvio. Tadini, Alfa Romeo P3 Scude- dall’asso italiano Achille Varzi. Contro di Nuvolari e 45’’ rispetto al record assoluto da secondi. Quale segreto possiede per arrivare a ria Ferrari, durante e dopo la corsa vittorio- lui l’industria nazionale ha schierato le “Alfa lui stesso detenuto. La folla, superato il primo questi risultati, in questa corsa che pare nes- sa. Romeo” della Scuderia Ferrari (Nuvolari, momento di stupore, tributa al trionfatore una suno disputargli? Il vero segreto di Tadini è a Tadini e Pintacuda) e la Maserati di Dusio e calorosa dimostrazione di simpatia”(67). nostro parere costituito dalla sua minuziosa Von Stuck nel gran Premio di Svizzera dello svizzero Ruesch”: così apriva il pez- E “Il Littoriale”: “Grossa sorpresa allo conoscenza del difficile percorso e dal suo sti- e di Tadini sullo Stelvio scrivendo: “All zo il quotidiano torinese “La Stampa” Stelvio. Tadini trionfa clamorosamente bat- le correttissimo e allo stesso tempo deciso … these drivers used Shell Spirit and Aero-Shell il 2 settembre che proseguiva scriven- tendo Nuvolari e Varzi e abbassando il limi- Avemmo l’impressione che l’ “Alfa Romeo” Oil”. Era la compagnia petrolifera Shell do: “Dal duello Varzi-Nuvolari, che era te di 46’’. Con una vittoria netta e convincen- di Tadini avesse dei rapporti più adatti – e ad informare i giornali direttamente, ri- nelle previsioni di tutti, è balzato fuori nella te, che non ammette assolutamente discussioni, sbandava infatti meno all’uscita delle curve – cevendone, come in questo caso, una veste di dominatore Mario Tadini, il giova- Mario Tadini si è insinuato nel duello Varzi- ma si tratta di semplice impressione”(68). La piccola pubblicità in più gratis.(66) ne specialista della montagna, che ha scritto Nuvolari, favorito dal pronostico generale, e li notizia fece il giro del mondo: nel Re- 1935, domenica 1 settembre: “Tadini per la terza volta consecutiva il suo nome nel ha battuti conquistando il primo posto nella gno Unito, la rivista “MotorSport Ma- batte Nuvolari allo Stelvio”. “La quarta edi- libro d’oro della competizione (…) La folla corsa dello Stelvio. Il bolognese deteneva il re- gazine” titolò “Tadini beats Nuvolari and zione della corsa internazionale dello Stelvio attende la gara di Tadini, il trionfatore del- cord assoluto della salita e s’è permesso il lusso Varzi” aggiungendo nell’articolo “To si è aperta sotto un sole sfolgorante (…) La le due ultime edizioni; ma sono pochi coloro di migliorarlo di ben 45’’ e 6 centesimi; aveva beat Nuvolari by 17 seconds in a hill-climb corsa ha segnato un nuovo trionfo dell’indu- che credono in una sua vittoria, tanto sicura una vettura simile a quella del compagno di is a feat of which anyone may justly be proud. stria e dei piloti italiani. Dopo due anni di appare la posizione di Nuvolari. Invece il gio- scuderia Nuvolari e l’ha battuto di 17’’ e 10 By doing so, Mario Tadini has established assenza, l’industria tedesca è tornata ufficial- vane asso bolognese, buttandosi nella lotta con centesimi; disponeva di un centinaio di cavalli himself for all time as one of the finest hill- indiavolato ardore, compie la più bella impre- 66. The Kapunda Herald, 26/10/1934. sa della sua carriera, coprendo il percorso in 67. La Stampa, 02/09/1935. 68. Il Littoriale, 02/09/1935.

26 27 son précédent record”(73). “Tadini améliore son record au Stelvio” titola “Le Journal des débats”(74); “La carrera en cuesta del Stelvio. Mario Tadini ganó la prueba. Ta- dini, expert del recorrido, venció atodos y batió el record de la prueba”(75) scrive “El Mundo Deportivo”. Dietro di lui Tros- si e Biondetti, scrisse il settimanale “L’Aero”(76). “Il vincitore assoluto ha un nome anche quest’anno e per la quarta vol- ta, Mario Tadini. Il bolognese, detentore del primato assoluto della salita, si è permesso il lusso di migliorarlo di ventidue secondi. Qua- le segreto di magia possiede il difensore della Scuderia Ferrari?.... Mario Tadini è proprio il pilota delle folate irruenti; è il combattente valoroso delle battaglie brevi ma violente. Per di più i 48 tornanti dello Stelvio gli procurano Sopra e nella pagina accanto: 1936 Corsa noscitore profondo del sinuoso nastro stradale una particolare ebbrezza”, scrive Paolo di dello Stelvio. Tadini, Alfa Romeo 8C 2900A, … ha vinto con nettissima superiorità. Era Cecco, inviato sullo Stelvio dal “Popo- Scuderia Ferrari, durante e all’arrivo della sembrato per un momento che la vittoria do- lo d’Italia” il 30 notte(77). E “La Stam- corsa vittoriosa. vesse essere appannaggio di Nuvolari, ma l’e- pa”: “La corsa ha fatto registrare una nuova sperienza ha avuto ancora una volta ragione clamorosa vittoria di Mario Tadini su Alfa ta decimo nella classifica relativa ai climbing exponents. …Tadini never made a dell’audacia”(71). Romeo. La vittoria del corridore bolognese Gran Premi Internazionali, dietro mistake”(69). In Australia, il quotidiano “The Refe- viene ad acquistare maggior rilievo quando si Rosemeyer, Nuvolari, Caracciola, I quotidiani in lingua tedesca di Bolza- ree” di Sidney scrisse che “The Stelvio, pensi che egli ha abbassato di ben 22’’ il pri- Varzi, Stuck, Delius, Brivio, Farina e no “Dolomiten” ed “Alpen Zeitung” one of most famous and difficult of the Con- mato assoluto da lui stesso stabilito lo scorso Fagioli(79). Il report della Scuderia Fer- presentarono la gara ed il risultato con tinental hill climbs, was won by Ferrari Alfa anno dopo un formidabile duello a distanza rari per quell’anno ci consegna un ot- articoli brevi ed in posizione di spalla Romeo driven by Tadini”(72). con Nuvolari. … Tadini superava ancora timo palmares per Tadini: primo alla senza una particolare enfasi.(70) Stelvio 1936: una progressione incredi- una volta se stesso”(78). V Corsa dello Stelvio ed alla II Coppa Al contrario, “Il Popolo d’Italia” ti- bile: 1933 – 15’00’’6/10; 1935 – 14’15’’ Alla fine di quel 1936, Tadini risul- Edda Ciano; secondo al V Circuito di tola a caratteri grossi “Mario Tadini su 54/100; 1936 – Tadini sfonda il muro Modena, quarto al I G.P. d’Ungheria, Alfa-Romeo” un lungo articolo firmato dei 14 minuti: 13’53’’ 79/100: “Tadini 73. L’Auto, 01/09/1936. quinto al I G.P. di Milano, sesto al X da Augusto Mignani: “Mario Tadini co- gagne au Stelvio” titola “L’Auto” e nel 74. Le Journal des débats politiques et G.P di Tripoli.(80) pezzo scrive: “C’est Tadini, sur Alfa Ro- litteraires, 02/09/1936. Nel numero 15 Anno VI del 12/12/1936 69. MotorSport Magazine, ottobre 1935, pag. meo, qui a enlevé l’épreuve tout en améliorant 75. El Mundo Deportivo, 04/09/1936. 552. 76. L’Aero, 04/09/1936, pag. 7. 79. L’Auto, 20/10/1936. 70. Alpen Zeitung, 01/09/1935 e 71. Il Popolo d’Italia, 03/09/1935. 77. Il Popolo d’Italia, 31/08/1936. 80. “La Scuderia Ferrari”, 12/12/1936 – XV°, 02/09/1935; Dolomiten 02/09/1935. 72. The Referee, 17/10/1935. 78. La Stampa, 31/08/1935. anno VI n. 15, pag. 8.

28 29 Sopra: 1936 Circuito di Milano: la partenza. “Tadini vince a tempo di primato”(81) … “Il pri- Tadini al centro della seconda fila su mato del compianto Borzacchini … venne battu- Alfa Romeo 8C-35, Scuderia Ferrari. Si to da ben tre campioni: Tadini, Dusio e Biondetti classificherà quinto. con l’Alfa 2900 sport… Il campione emiliano e Nella pagina accanto: 1937. Susa Monceni- nuovo primatista, il forte Tadini, assicura così la sio, Tadini, Alfa Romeo 8C 2900A, Scuderia continuità delle gloriose tradizioni della Scuderia Ferrari, durante la corsa vittoriosa. Ferrari”(82). La copertina dell’“Illustrazio- ne Italiana Sportiva” immortala Tadini mentre, attorniato dai suoi meccanici, in a.XV della Rivista “La Scuderia Ferra- maglietta scura a maniche corte col suo ri”, a pag. 14 un grande punto esclama- tipico caschetto bianco, si riprende dalla tivo contenente due splendide immagini fatica della corsa.(83) di Tadini impegnato in corsa sovrasta un riquadro con una domanda retorica: Il trucco del “Re dello Stelvio” “Mario Tadini tutti gli anni, in questa stagio- Il regno di Mario Tadini era la Corsa ne, decide di abbandonare le corse. Cosa farà, in salita dello Stelvio, una lotta impari nel 1937, all’approssimarsi del “suo” fatidi- co Stelvio, e delle altre numerose gare in salita 81. Il Lavoro, 19/07/1939. dell’anno XV?”. Domanda retorica, la cui 82. La Stampa, 19/07/1937. risposta è: correrà! E vincerà ancora una 83. L’Illustrazione Italiana Sportiva, corsa in salita, la XIV Susa Moncenisio: 22/07/1937 n. 22.

30 31 contro il tempo lungo la strada-per- direttore Emilio Colombo(84), fu uno di imperscrutabile; annualmente, in occasione to tracciato dallo stesso Tadini, egli, invece di corso di 14 km che da Trafoi porta al dei fondatori della Mille Miglia, ide- della gara, non erano pochi gli appassionati e abbordare la risvolta al largo, stringendo poi Passo: negli anni in cui la gara venne ata nella sua abitazione nel dicembre gli esperti che si piazzavano lungo i tornanti all’interno, aiutandosi con la sbandata del disputata, tra il 1932 e il 1939, Tadini la del 1926 insieme a Franco Mazzotti(85), per tentare di scoprire il famoso segreto delle posteriore della macchina, secondo la tecnica vinse ben 5 volte, di cui 4 di fila. Aymo Maggi(86) e Renzo Castagneto(87). curve di Tadini. Poi, lui stesso si lasciò com- impiegata dalla maggior parte dei piloti, si Era il “Re dello Stelvio”, ma qual era il Morì a Milano nel 1975. muovere e si divertì a svelare – dopo qualche tiene tutto all’esterno nella prima parte, pro- segreto che gli permise di battere tutti Canestrini, dunque, nel suo libro svelò anno – questo suo famoso segreto che era in cede poi diritto, come se volesse gettarsi con- gli avversari nelle gare in salita negli il segreto del successo di Tadini. Ecco realtà un sistema di “impostazione della cur- tro i parapetto del tornante, frena all’ultimo anni Trenta, non solo allo Stelvio, ma il suo racconto: va”, al quale egli era pervenuto, durante un momento con energia, contemporaneamente anche al Großglockner nel 1935? “Molte corse si vincono proprio per una curva percorso di allenamento effettuato con affianco sterzando, così che la vettura viene a trovarsi Fu il giornalista Giovanni Canestrini, indovinata, per una razionale impostazione il suo meccanico troppo corpulento! presso a poco nella posizione x1, indicata in nel libro “Automobilismo sportivo e di un tornante o di una risvolta. L’esempio Alla corpulenza di questo suo meccanico, Ta- figura, ad oltre un terzo della risvolta; indi turistico”, edito a Milano nel 1947 a più clamoroso che si possa citare è quello di dini deve in parte la conquista del suo titolo immediatamente riprende accelerando tutto in svelarlo. Ma prima di leggere le sue pa- Mario Tadini, il quale, delle sette gare dispu- “regale” e la scoperta del segreto per guada- seconda, seguendo la tangente dell’ultima parte role, vediamo chi era Giovanni Cane- tate della corsa in salita dello Stelvio, ne vinse gnare un quinto di secondo su ogni tornante della curva. strini. Canestrini, nato a Catania il 26 cinque, segnalando, sui 14 km della salita, dello Stelvio; e diciamo in parte, perché il re- Paragonato al sistema che diremmo classico, novembre 1893, fu giornalista, storico, il tempo di primato di 13’53’’79/100, alla sto lo deve indubbiamente al suo stile ed alla questo di Tadini dà un vantaggio di circa 1/5 arbitro di calcio, dirigente sportivo e media di km 60.445, al volante di una Alfa sua cortezza. In quella sua prova sul percorso di secondo per risvolta e, su 45 risvolte 8”1/5 ingegnere italiano. Scrittore e gior- Romeo 2900, ed in modo così chiaro e persua- dello Stelvio che da Trafoi al Passo presenta, e cioè presso a poco il distacco con il quale nalista sportivo della “Gazzetta dello sivo, davanti a campioni del valore di Nuvo- come sapete, ben 45 risvolte, Tadini, impiccia- egli normalmente batteva i suoi più immediati Sport”, dove fu chiamato nel 1924 dal lari, di Varzi, di Caracciola, da meritarsi il to nella sua manovra dalla mole del meccanico avversari. titolo di “Re dello Stelvio”. che gli stava al fianco, non poteva compiere le Questo esempio è sufficiente a giustificare tutta Per parecchio tempo si parlò, negli ambienti curve come avrebbe desiderato. Limitato nella l’importanza che corridori e costruttori confe- sportivi, nel segreto di Tadini nel superare i azione delle sue braccia sul volante di guida, riscono alle curve ed al loro studio, ed a spie- tornanti, come di qualche cosa di misterioso e doveva farle tutte al largo, impiegando mol- gare come si possono vincere delle gare guada- to i freni. Giunto alla sommità del Passo e gnando solamente qualche frazione di secondo, 84. Emilio Colombo (1884-1947), giornalista, controllato il tempo che aveva impiegato, restò magari in una sola curva”(88). calciatore ed arbitro di calcio, fu direttore sorpreso di aver segnato un tempo inferiore della Gazzetta dello Sport dal 1922 al 1936. a quello di una sua precedente prova, nella Circuito di Bergamo 85. Il conte Franco Mazzotti Biancinelli Faglia quale era solo a bordo della macchina. Ne Domenica 19 maggio 1935. Il mensile (1904-1942) fu un pilota automobilistico ed dedusse subito che quella tecnica del curvare, inglese “MotorSport” presentava così aviatore. Morì abbattuto da un aereo nemico alla quale era stato costretto a ricorrere per la la corsa: “Bergamo is, of course, a prospe- durante la II Guerra Mondiale, nel 1942, nel invadente corpulenza del suo meccanico, do- rous industrial city 30 miles north-east of canale di Sicilia. veva presentare dei vantaggi, e non esitò ad Milan, but the old walled town still remains 86. Il conte Aymo Maggi (1903-1961), adottarla in successive prove, con i perfeziona- almost untouched, and it is in that section of Sopra: uno schizzo fatto da Mario Tadini figlio della aristocrazia bresciana, fu pilota che svela il trucco per affrontare i tornanti automobilistico. menti del caso, e con quella maggiore libertà dello Stelvio (dal libro di Giovanni di movimenti che gli era consentita dal fatto di 87. Renzo Castagneto (1891- 1971) è stato 88. Giovanni Canestrini, “Automobilismo Canestrini “Automobilismo sportivo e un pilota automobilistico e dirigente sportivo essere solo a bordo. sportivo e turistico”, Milano 1947, pagg. 105- turistico”, Milano 1947, pag. 107) italiano. Come può rivelarsi dello schizzo, che è sta- 107.

32 33 the city in which the race will be held. The cir- quel week-end erano il gotha dell’au- ito durante un giro come passeggero a maturità sportiva”(103). E la corsa incurio- cuit measures 2.8 kilometres in circumference, tomobilismo italiano: Nuvolari, Brivio, bordo di un’automobile. Fu necessario sisce anche il jet set internazionale: l’8 and since there is a climb of a hundred feet on Trossi, Farina, Soffietti, Siena, Minoz- fare delle prove eliminatorie per sele- maggio l’Aga Khan fa un sopralluogo the south section and a sudden drop with some zi, Pintacuda, Dusio, Clerici, Barbieri, zionare i dodici che si sarebbero giocati del circuito con la moglie.(104) snaky corners on the return run, the Bergamo Cornaggia-Medici, Carnevali, Morini, la vittoria nei 70 giri attorno alle mura Giovedì 16 maggio. Il quotidiano to- circuit should offer a test almost compatible Zehender, Emilio Romano, e i berga- del circuito lungo 9,92 km(97). La stam- rinese “La Stampa” titola una breve: with the famous one at Monte Carlo. Fifty maschi Comotti(94) e Tadini. All’ulti- pa tutta anticipa l’evento(98) ed anche “Nuvolari al circuito di Bergamo. Anche laps will be covered, making a total distance mo momento arrivò anche la francese la Radio(99): “Bergamo merita un battesi- Tadini e Trossi iscritti”. La Scuderia Fer- of 140 kilometres or 85 miles. The race will Hellé Nice(95), che implorò di essere mo clamoroso” chiosa la “Gazzetta dello rari aveva iscritto quattro Alfa Romeo be held on the 19th May, and as the Grand iscritta, ma il cui desiderio non venne Sport”(100). E il quotidiano romano “Il affidandole a Nuvolari, Tadini, Trossi e Prix of Algiers, which was fixed for the same esaudito(96). Troppi concorrenti per un Messaggero”, che nel numero di do- Comotti(105). day, has been cancelled, there should be some circuito così stretto e veloce. E Bruno menica 19(101) aveva annunciato per il Venerdì 17 maggio. La presenza di Ma- good entries. Not more than twelve will be ac- Pesenti, giornalista sportivo, sulle pagi- giorno successivo un servizio comple- rio Tadini è annunciata per le prove cepted and the Scuderia Ferrari will probably ne dell’Eco di Bergamo dell’8 maggio, to, copre l’evento con un inviato spe- della prima coppa Città di Bergamo: la participate”.(89) ci racconta le sue impressioni del circu- ciale, Raffaello Guzman(102): “La nobile sua partecipazione era stata annunciata Bergamo “ospitò i campioni dell’auto dell’e- città di Bergamo … ha dato vita ad una ma- da “Il Littoriale”: “Da Modena si apprende poca, mettendo loro a disposizione il Circuito nelle settimane precedenti la corsa era nifestazione interessante perfettamente riusci- che la Scuderia Ferrari, che ha iscritto quattro delle Mura, definito dal campionissimo Tazio normale nelle abitudini del tempo, soprattutto ta, turisticamente e propagandisticamente utile macchine, sarà capeggiata dal mantovano Ta- nelle corse di livello medio/basso. Gli Nuvolari il “Circuito sublime”.(90) ma soprattutto perché ha dimostrato la sua zio Nuvolari. Gli altri saranno il conte Carlo organizzatori emanavano comunicati stampa Il Regolamento della corsa era stato con nomi diversi per richiamare l’attenzione Felice Trossi, specialista dei circuiti stracitta- pubblicato qualche settimana prima del pubblico. Spesso i numeri di gara non 97. Il clima di quei giorni è reso molto bene dini, come quello di Bergamo, Mario Tadini, sul settimanale del Reale Automobil venivano diramati fino alla domenica per nel volume di Claudio Calzana,“La Cantante”, che piazzandosi secondo assoluto nella recente Club d’Italia(91), che così commenta- invitare all’acquisto dei programmi ufficiali”. Alzano Lombardo 2017. “Mille Miglia” ha riconfermato il suo valore (106) va: “L’importanza della Corsa era data 94. Gianfranco Comotti (Brescia 1906 – 98. Il Littoriale, 15/05/1935. e Gian Franco Comotti” . E nel nume- altresì dalla circostanza che essa veniva ad Bergamo 1963). 99. Eco di Bergamo, 06/05/1935. L’Eco ro successivo aggiungeva: “Alla chiusura inserirsi nel calendario nazionale a soli sette 95. Hellé Nice (1929-1980), il suo nome di Bergamo è un quotidiano di ispirazione delle iscrizioni, circa venti corridori avevano giorni di distanza da quella di Tripoli”(92). completo era Mariette Hélène Delangle. cattolica fondato il 1/05/1880. All’epoca era aderito alla manifestazione … La Scuderia I partecipanti annunciati(93) alla gara di Modella, ballerina, pilota automobilistica, fu diretto da Don Piermauro Valoti. Ferrari non aveva ancora precisato i nomi dei fra le prime donne a cimentarsi nel mondo 100. Gazzetta dello Sport, 18/19 maggio suoi piloti, ma si può ritenere per certa la pre- delle corse in modo professionistico. 1935. 89. MotorSport Magazine, aprile 1935, pag. senza di Tadini e Comotti, entrambi nativi di 101. Il Messaggero, 19/05/1935. 270. 96. La storia è raccontata da “La Voce di Bergamo” nel numero dell’8/05/1935: il 102. Raffaello Guzman (1905-1984) fu un 90. www.bergamohistoricgranprix.com per 103. Il Messaggero, 20/05/1935. direttore Giulio Pavoni riferisce i dialoghi con giornalista ed aviatore italiano, nato a Brescia informazioni sul Circuito e sulla gara storica la campionessa francese, del suo sopralluogo da nobile famiglia siciliana. Enzo Ferrari 104. La Voce di Bergamo, 08/05/1935. (visitato in data 18/02/2020). al tracciato e di un breve scambio epistolare nel suo libro “Il Flobert” così lo descrisse: Aga Khan III (1877-1957), 48° Imam dei 91. R.A.C.I., aprile 1935, n. 17 pagg. 22-23. tra i due. “La Voce di Bergamo”, quotidiano “Raffaello Guzman è il Barone Blu del Musulmani Ismailiti Nazariti, fu Presidente 92. R.A.C.I., maggio 1935, n. 21, pag. 11. fondato il 7/01/1925 come trasformazione motorismo… Taluni giovani colleghi tentano di dell’Assemblea Generale della Società delle 93. Il prof. Alessandro Silva, in uno scambio de “Il Gagliardo”, fu l’organo ufficiale della imitarlo. Ordinano in certe occasioni aragoste Nazioni nel 1937. epistolare con gli alunni, spiega: “il fatto Federazione Provinciale bergamasca del e Dom Perignon…, ma simili maldestre 105. La Stampa, 16/05/1935. che le liste degli iscritti fossero variabili Partito Nazionale Fascista. velleità non colmano un divario di classe”. 106. Il Littoriale, 17/05/1935.

34 35 Bergamo”(107). “I due corridori bergama- (Bugatti), Renato Danese (Alfa Romeo do il quotidiano torinese “La Stampa” Basta vederli correre quei bolidi nel fil- schi” è la didascalia alle foto appaiate Monza 2.6), Pietro Ghersi (Scuderia prima di dare il via il Duca di Bergamo mato del cine giornale Luce(122) per ren- di Comotti e Tadini apparse sull’Eco di Subalpina, Maserati), Morini (Alfa Ro- “aveva compiuto in automobile un giro del dersi conto della velocità, dello sprezzo Bergamo di quel giorno. meo) e Goffredo Zehender.(110) Come circuito”(116). Per il “Corriere del Tirre- del pericolo e dei rischi che correvano Sabato 18 maggio: “La gara sarà dispu- da Regolamento, i qualificati furono no” la folla era imponente.(117) quei campioni. tata domani da dodici corridori designati in 12. “Nuvolari che al via è scattato in testa condu- La stampa italiana(123) ed internaziona- seguito alla prova eliminatoria avvenuta sta- Domenica 19 maggio Enzo Ferra- ce la gara da dominatore” scrive la “Rivista le(124) diedero la notizia della corsa con mane dalle 8 alle 11 davanti ad un pubblico ri è a Bergamo sul circuito cittadino, di Bergamo”. “Risplendono in lui le virtù foltissimo. I corridori si sono alternati sul cir- come conferma l’inviato del Messag- eccellenti di pilota di ogni insidia del circuito, Ferrari , Alfa Romeo), 2) Giuseppe Farina, cuito compiendovi due giri; il tempo ottenuto gero Guzman: “tra gli spettatori abbiano e nei rettifili pur brevi ma di maggior respi- 3) Carlo Pintacuda, 4) Luigi Soffietti, 5) nel secondo giro serviva a qualificare i dodi- notato l’uomo più veloce del mondo tenente ro. Egli non cede mai il comando della gara, Gianfranco Comotti, 6) Piero Dusio, 7) ci più veloci per la giornata di domani”(108). Agello(111), il maggiore Cassinelli(112), Enzo e nei settanta giri del circuito, doppia tutti i Giovanni Cornaggia Medici, 8) Emilio Tadini non è tra i partenti della do- Ferrari, Aldo Daccò(113), il campione moto- corridori, ad eccezione di Farina, ed alcuni Romano, DNF) Ferdinando Barbieri, DNF) menica! Gli iscritti alla gara erano 19: nautico Antonio Becchi(114), i corridori ro- numerose volte. … Sfortunato il concittadino Eugenio Siena, DNF) Giovanni Minozzi, DNF) Nuvolari (Alfa Romeo), Trossi (Alfa mani Luciano Musso, Favero e Danese … Comotti fermo per noie al motore, perde alcuni Giacomo Clerici (dal sito www.kolumbus.fi). Romeo), Tadini (Alfa Romeo), Co- alle 15.20 è giunto il Duca di Bergamo che giri e quando riprende è in ritardo assai, pure 122. “La Coppa Città di Bergamo vinta motti (Alfa Romeo), Dusio (Maserati), ha passato in rivista i concorrenti e quindi con marcia veloce, riesce a rimontare alcune da Nuvolari”, filmato datato 22/05/1935, Siena (Maserati), Zehender (Maserati), alle 15.30 precise ha dato la partenza ai 12 posizioni e finisce ancora al quinto posto”(118). durata 00.57 secondi, B/N sonoro (www. Farina (Maserati), Barbieri (Maserati), concorrenti ammessi alla corsa”(115). Secon- “Nuvolari, tutto in bianco, elegantissimo come archivioluce.com). La Voce di Bergamo Bonetto (Maserati), Ghersi (Maserati), pochissime volte ha inaugurato con una squil- del 20/05/1935 annuncia che “alle 21.30 nella sede del dopolavoro comunale sarà Minozzi (Alfa Romeo), Danese (Alfa 110. www.kolumbus.fi, voce “1935 Circuito di lante vittoria il primo Circuito di Bergamo che proiettato il film della manifestazione sportiva Bergamo” (visitato in data 18/02/2020). Romeo), Cornaggia (Alfa Romeo), sorge così sotto gli auspici di un nome famo- di ieri “I° Coppa Città di Bergamo” eseguito Soffietti (Alfa Romeo), Romano- (Bu 111. Francesco Agello (1902-1942), militare so … Nuvolari tiene a battesimo la prima dal Dopolavoro stesso”. La pellicola non (119) gatti), Carnevali (Bugatti), Morini (Alfa ed aviatore italiano. Aveva conseguito nel Coppa Città di Bergamo che si affaccia sembrerebbe essere la stessa che si trova Romeo) e Clerici (Bugatti).(109) Proprio 1934 il primato di velocità su idrovolanti alla già forte e gagliarda nel mondo automobilistico nell’Archivio dell’Istituto Luce. media 709.202 km/h su di un Macchi- nel circuito di casa che si snoda lungo italiano … Questo Circuito, che si onora di 123. Il 20/05/1935 su L’Eco di Bergamo, La Castoldi MC72, record ad oggi insuperato. le mura venete Tadini è rimasto escluso un Premio del Duce … Forse non esiste una Voce di Bergamo, La Gazzetta di Venezia, per pochi decimi. Il sito “the Golden 112. Guglielmo Cassinelli (1897-1962), militare gara come questa”(120). Nuvolari vincerà La Stampa (Torino), Il Littoriale (Roma) e il Era of Grand Prix Racing”, curato da e aviatore italiano. Stabilì il record del mondo anche il Premio del Duce(121). 21/05/1935 su Il Lavoro (Genova). di velocità per idrovolanti sui 100 km con la Leif Snellman, conferma che Tadini 124. El Mundo Deportivo (Spagna), media di 629.39 km/h. con la sua Alfa Romeo Monza 2.6 della 116. La Stampa, 20/05/1935. 20/05/1935; El Siglo Futuro (Spagna), 113. Aldo Daccò (1886-1975), fu industriale, Scuderia Ferrari non superò le qualifi- 117. Corriere del Tirreno, 20/05/1935. 20/05/1935; Hamburger Nachrichten mecenate e sportivo. Progettista di motori per (Germania), 20/05/1935; Libera Stampa che. Con lui rimasero fuori dalla lista 118. Rivista di Bergamo, giugno 1936, pagg. la motonautica, aveva stabilito nel 1930 con (Svizzera), 20/05/1935; La Voz (Spagna), dei partenti Felice Bonetto (Scuderia il suo scafo Mariella IV il record con motore 250-257. Subalpina, Maserati), Sergio Carnevali 21/05/1935; L’Auto (Francia), 21/05/1935; fuoribordo da 1000 cc e vincitore nel 1933 119. La Coppa Città di Bergamo è esposta Pensamiento Alaves (Spagna), 21/05/1935; del raid Pavia-Venezia lungo il fiume Po. nel Museo Tazio Nuvolari di Mantova. La Nacion (Spagna), 22/05/1935; Ahora 107. Il Littoriale, 18/05/1935. 114. Antonio Becchi fu un famoso campione 120. Corriere della Sera, 20/05/1935. (Spagna), 22/05/1935; Tagesbote (Rep. 108. Corriere della Sera, 19/05/1935. di motonautica. 121. L’ordine di arrivo completo della gara Cecoslovacca), 30/05/1935; La Libertad 109. Il Telegrafo, 19/05/1935. 115. Il Messaggero, 20/05/1935. fu il seguente: 1) Tazio Nuvolari (Scuderia (Spagna), 30/05/1935; El Mundo Deportivo

36 37 un certo risalto. La pubblicità degli C(anestrini)(128). Purtroppo fu il canto spostata al 10 ottobre in concomitanza con la “joli bilan”, come lo definiva “L’Auto”, sponsor campeggiava sulle pagine dei del cigno. corsa motociclistica, ma ormai era troppo tar- era molto più indietro: “D’un article fort quotidiani, come quella del pneuma- “In seguito ad un riunione svoltasi sotto di” spiega il prof Alessandro Silva(134). intéressant de notre confrère Giovanni Cane- tico Pirelli Stella Bianca vincitore dei la presidenza del Prefetto” scriveva “Il La gara sul Circuito di Bergamo non strini, paru dans la Gazzetta dello Sport, primi 5 posti a Bergamo(125), forse po- Littoriale”(129) “è stata decisa la organizza- si svolse mai più: definitivamente an- nous extrayons les listes suivantes”: il primo tremmo definirlo main sponsor della zione del II Circuito di Bergamo, che quest’an- nullata con il comunicato n. 12 del era Varzi con 340.650 lire e Tadini era corsa, visto che gli striscioni con il logo no ha avuto così largo successo. La gara verrà C.S.A.I.(135) Da allora, sotto le bergama- trentaduesimo con 14.000 lire tra gli Pirelli erano ovunque lungo il percor- dunque inclusa nel calendario nazionale del sche Mura Venete, non si sentì più il italiani, ma se includiamo anche i piloti so. Nel lontano oriente, a Singapore, la 1936”. Poi, però, nel calendario delle rombo delle auto da corsa fino ad anni stranieri che correvano in Italia la sua Shell pubblicizzava sul “Malaya Tribu- corse dell’anno XIV dell’Era Fasci- recenti con la rievocazione storica di posizione scendeva al trentanovesimo ne Press” la sua tripletta al Circuito di sta non apparve. La seconda edizione quell’unico evento.(136) posto. “La première de ces listes est un re- Bergamo(126), così come la Champion della “Coppa Città di Bergamo” venne marquable testimonial de l’activité du sport (candele) in Francia sul quotidiano prevista per l’8 giugno 1937 Anno XV I guadagni automobile en Italie e des brillantes qualités “L’Auto”(127). con un montepremi di 45.000 lire(130). Ma quanto guadagnava un pilota ne- des “as” italiens”(137). Per la “Gazzetta dello Sport”, “anche Anche la “Rivista di Bergamo” diede gli anni Trenta? Una particolare clas- E nel 1935? Qui è un giornale altoatesi- il percorso che aveva sollevato dubbi e riserve l’annuncio che “il calendario delle grandi sifica l’abbiamo ritrovata su di un no a fornire i dati: primo era Caracciola ha superato il suo collaudo e – tranne al- corse, approvato dal “Coni”, comprende la II° giornale spagnolo “La Libertad” del con 550mila lire, seguito da Nuvolari cune modifiche di dettaglio – s’è dimostrato Coppa “Città di Bergamo” che si disputerà il 18/06/1935. Riportando un artico- con 425mila, Fagioli con 362mila, Var- adattissimo a prove di questo genere ed anzi, 6 giugno 1937-XV”(131). Ma il 30 aprile, lo apparso in un giornale italiano sui zi con 275. Tadini, in questa classifica aggiungiamo noi, da annoverarsi tra i più “Il Littoriale” in un trafiletto intitolato guadagni realizzati nel 1934, l’anoni- era undicesimo con 87mila lire e pre- caratteristici e più interessanti circuiti citta- “Le deliberazioni del C.S.A.I.” annun- mo redattore pone in cima alla lista cedeva Pintacuda (77mila) e Farina dini oggi esistenti. Più movimentato di quello cia il rinvio della “2ª Coppa Città di Varzi con 601mila lire, sul podio Chi- (55mila)(138). Un bel balzo in avanti solo di Montecarlo, più duro e severo per i corri- Bergamo”dal 6 giugno al 3 ottobre”(132), ron con 405mila e Moll con 360mila. pochi anni dopo, indice della sua af- dori e le macchine”, a firma G(iovanni) è il comunicato n. 5(133). Poi nelle posizioni successive Stuck, fermazione come pilota nel panorama “I premi della gara prevista per il 6 giugno Trossi, Fagioli, Nuvolari (con 152mila internazionale. 1937 totalizzavano 45mila lire. Una setti- lire), Etancelin, Dreyfus, Straight, Co- (Spagna), 30/06/1935; Madrid Automovil, mana prima a Genova erano di 70mila lire motti (con 73mila lire), Moore, Brivio, Mario Tadini sulle figurine (Spagna), numero di giugno 1935; e una settimana dopo a Firenze di 100mila Momberger e Tadini (con 53mila lire). La popolarità di Mario Tadini, come L’Automobile (Francia), 10/06/1935. lire. Non abbastanza per richiamare le or- Dopo di lui Hamilton, Brautschich, abbiamo visto, era in quegli anni note- 125. Il Littoriale, 22/05/1935 e R.A.C.I., mai pochissime macchine da Gran Premio Barbieri, Balestrero, Lewis, Caracciola vole e la sua immagine apparve anche Maggio 1935 n.. Pirelli faceva molta italiane (la corsa era nazionale). La gara fu (con 45mila lire) e Farina (con 42mila nelle figurine di cartoncino (all’epoca pubblicità sui giornali al suo pneumatico lire). si chiamavano “Cartine”) con cui gio- Stella Bianca riportando i gran premi vinti, 128. Gazzetta dello Sport, 20/05/1935. Solo qualche anno prima, per i suoi cavano i ragazzi in quegli anni, accan- le auto equipaggiate ed i piloti. Ne abbiamo trovati altri su Il Littoriale del 1935: il 17/04 129. Il Littoriale, 27/09/1935. guadagni la sua posizione in questo to a quelle dei suoi colleghi piloti. La per la Mille Miglia, il 13/06 per il Gran 130. “La Scuderia Ferrari”, 12/12/1937 – XV, prima che abbiamo ritrovato risale agli Premio di Biella, il 14/08 per la Targa pag. 8. 134. Mail indirizzata ai ragazzi per questo anni ‘30 e lo ritrae su sfondo di cerchi Abruzzo. 131. Rivista di Bergamo, n. 2, pag. 103. lavoro. 126. Malaya Tribune Press, 28/06/1935. 132. Il Littoriale, 30/04/1937. 135. R.A.C.I., settembre 1937 n. 38, pag. 18. 137. L’Auto, 2/11/1930. 127. L’Auto, 23/06/1935. 133. R.A.C.I., maggio 1937 n. 18, pag. 17. 136. www.bergamohistoricgranprix.com 138. Volksbote, 16/04/1936.

38 39 azzurri concentrici con il suo caratteri- a colori dedicati ad “Auto, Moto, Cicli- mazione visiva(140). stico caschetto calato e gli occhialoni. sti”, di formato 4,2 x 5,5 composta da L’elenco che segue è riferito ai video La seconda è una caricatura risalente 150 figurine: 88 ciclisti, 50 motociclisti che sicuramente contengono frame di al primo dopoguerra della collezione e 12 automobilisti. Di questi ultimi, ol- Mario Tadini o fatti riportati nel lavoro. “Fidass dei milioni”: Tadini a bordo tre a Tadini erano raffigurati Nuvolari, di una monoposto tiene fermo con Taruffi, Trossi, Villoresi, Varzi, Som- - 1930.04 – La partenza da Brescia del- l’indice destro il suo caratteristico ca- mer, Wimille, Kautz, Cortese, Farina e la IV Coppa delle Mille Miglia (B/N schetto. Queste figurine, prodotte dalla Ghersi. – muto – 00.03.16) Giornale Luce A/ ditta di dolciumi Fidass che le regala- A0560 va con i suoi prodotti(139), uscirono nel Video - 1933 – Il Passo dello Stelvio. La corsa 1950 senza album; si trattava di una Tra gli anni Venti e Trenta il cinema- più alta d’Europa è stata vinta da Ta- serie sportiva in caricatura con disegni tografo come forma di svago inizia ad dini su Alfa Romeo (B/N – sonoro – appassionare la popolazione; la tec- 00:01:46) Giornale Luce B/B0324 139. La Fidass, Fabbrica Italiana Dolciumi nologia permette di passare dal muto - 1935.04.17 – La IX° edizione del- e Affini Serravalle Scrivia di Divano Dante al sonoro e di consentire così oltre le la Mille Miglia(141) (B/N – sonoro – & C., iniziò l’attività nel 1928 con una riprese audio anche quelle dei suoni e 00.01.27) Giornale Luce B/B0662 produzione orientata verso caramelle, della voce. Troviamo, quindi, accanto ai - 1935 – La IX Coppa delle Mille Mi- cioccolato, torrone, ecc... Il suo esordio nelle giornali e ai radiogiornali come prima- glia. Corsa automobilistica per la IX figurine avvenne nel 1936 (lo stesso anno ria fonte di informazione per la gente “Coppa delle 1000 Miglia” (B/N – della famosa raccolta dei Moschettieri della anche i cinegiornali, cortometraggi di 00:06:21) Istituto Luce(142) Perugina) con la collezione “mondo che ride”. attualità ed informazione che venivano - 1935.05.22 – La Coppa Città di Ber- La Fidass fallì il 28 luglio del 1981. proiettati nelle sale cinematografiche gamo vinta da Nuvolari (B/N – sono- prima dell’inizio degli spettacoli. La ro – 00:00:57)(143). Giornale Luce B/ loro caratteristica principale era il ta- B0663 glio da reportage e soprattutto l’impo- - 1935 agosto/settembre – Das erste stazione della voce narrante fuori cam- Groβglockner-Rennen (B/N – sonoro po. I Cinegiornali Luce si dividono in tipo A (1927-1932, immagini in B/N e senza sonoro), tipo B (1931-1940, im- 140. www.archivioluce.com magini in B/N, suoni in presa diretta 141. Attorno al minuto 01.04 sembra di e commento musicale; dal 1934 com- riconoscere Tadini con la sua monoposto n. mento con voce fuori campo) e tipo C 93. (1940-1945. Il cinegiornale non appare 142. Sono immagini, di difficile lettura in molti più separato in distinti servizi). La pro- passaggi, al cui interno quasi sicuramente si potrebbe riconoscere Tadini. Si sente forte iezione del Giornale Luce, in edizione Sopra: Mario Tadini raffigurato su una fruscio di sottofondo. settimanale a partire dal 1927, fu resa figurina anni ’30. 143. Si vede solo lo svolgimento e la obbligatoria in tutte le sale del Regno A destra: caricatura di Mario Tadini con il premiazione della corsa nella giornata di suo inseparabile caschetto (figurina Fidass d’Italia dal regime fascista, che così si domenica. Non ci sono immagini delle 1950). era assicurato il monopolio dell’infor- qualifiche.

40 41 – 00:02:32)(144) - 1935.09.04 – Inaugurazione di una Appendice nuova autostrada da Salisburgo al mas- siccio del Grossglockner con una gara Mario Tadini di automobili e motociclette (B/N - sonoro – 00:00:54) Giornale Luce B/ visto dal giornalista Corrado Filippini B0742(145) - 1935.09.04 – La corsa automobilistica in salita dello Stelvio (B/N – sonoro – Questo lungo articolo della serie “Pro- che era molto giovane, che era partito confuso 00:00:47) Giornale Luce B/B0744 fili di giovani “assi” dell’automobili- nella massa e che era ritornato al traguardo di - 1935.10.02 – Gara automobilistica smo” apparve sul quotidiano sportivo quel primo e non facile Circuito delle Tre Pro- sul 1° Circuito di Lucca per la Coppa “Il Littoriale” il 1 febbraio 1935; lo fir- vincie a Porretta, terzo assoluto dietro uomini Edda Ciano (B/N – sonoro – 00.00.50) mava Corrado Filippini(146). che a quell’epoca erano qualcosa più di semplici Giornale Luce B/B0759 nomi. Dietro, insomma, a Morandi, che vinse, - 1936.09 – Gara automobilistica in sa- Lo stile, il temperamento, le vitto- e a , che finì secondo. Stoffa o non lita sullo Stelvio, dedicata alla memoria rie, i primati di Mario Tadini, dilet- stoffa, Mario Tadini aveva principiato bene; e i di Arturo Mercanti (B/N –sonoro – tante al cento per cento. sorrisi di quei tali non contavano un’acca. 00.01.18) Giornale Luce B/B0951 Di Mario Tadini, due volte dominatore dello - 1936.09.09 – Il 2° Circuito automobi- Stelvio e brillante protagonista di tant’altre Inizio: come tanti … A questo punto listico lucchese per la Coppa Edda Cia- gare, la prima volta che ci capitò sott’occhio in una biografia che volesse essere completa do- no (B/N – sonoro – 00.01.18) Giorna- qualità di corridore, scrivemmo che stoffa ne vrebbe rifarsi ancora indietro negli anni alla le Luce B/B0953 aveva. L’immagine poteva essere frusta o, trat- ricerca del perché e del percome Mario Tadini, - 1937.05.19 – Vince la Corsa Parma tandosi di stoffa, mostrare il lucido o la corda, figliuolo di famiglia, ragazzo serio e ragiona- –Poggio di Berceto Tadini su Alfa Ro- ma serviva passabilmente a rendere abbastan- tore, destinato a percorrere in tranquillità ed meo (B/N – sonoro – 00.01.20) Gior- za bene l’idea. Tanto che molti ancora oggi se in letizia lo stradone apertogli dal laborioso nale Luce B/B1095 ne servono, quando abbiano a dire che il tale o ed accorto genitore, un bel giorno si allineò in la tal cosa hanno innegabili doti. Eppure, talu- partenza per una gara di velocità per auto- no, a quell’epoca, sorrise: - Tadini aveva della mobili da corsa. Sarebbe utile che il cronista 144. Visto su Youtube. Nelle note scritte da stoffa? Altroché se ne aveva. A scaffali pieni e qualche pittoresco elemento riuscisse a scova- chi lo ha pubblicato si fa esplicito riferimento a magazzini ricolmi. O non era, forse, il novello re per colorire l’articoletto o qualche storiella alla vittoria di Mario Tadini. Purtroppo guidatore, proprietario insieme al fratello di non originale riuscisse, magari, ad inventare. Quel nelle immagini Tadini è di complessa so quanti negozi di stoffa sparsi un po’ qua un povero cronista non avrebbe fortuna: e poca identificazione. Esiste anche una versione po’ là per l’Italia? Ci si può credere: in quell’e- anche Mario Tadini: giacché forse non sarebbe più estesa che comprende oltre alle fasi della poca non lo sapevamo e non volevamo utiliz- possibile a non voler spacciare lucciole per lan- corsa quelle di lavorazione e costruzione zare un facile giuoco di parole. Sapevamo che terne, far balzare alla ribalta della popolarità della strada (B/N – sonoro – 00:05:55). Tadini non aveva mai preso parte ad una gara, sportiva il guidatore, addebitandogli avventure 145. Il Cinegiornale Luce sembra aver o peripezie che non ha avuto. Mario Tadini è utilizzato le immagini del video precedente di produzione austriaca, aggiungendovi il 146. In neretto abbiamo lasciato il titolo del arrivato allo sport dell’automobile come quasi commento fuori campo in lingua italiana. pezzo ed i titoli dei capoversi. sempre vi arrivano i ragazzi come lui, ragazzi

42 43 di ottima famiglia, cresciuti in quelle grandi può stare alla pari con gli assi. Come allo Stelvio, case padronali in cui c’è un po’ di tutto: la di cui due volte fu vincitore e primatista, come a Emeroteca bicicletta del fattore, la motocicletta del fratello Modena e come, insomma, in tutti gli altri cir- maggiore, l’automobile del papà. Si comincia cuiti in cui si sia presentato, veramente deciso a con lo sbucciarsi le ginocchia sulla bicicletta, dar tutto di sé. Già. Pur se nella ormai lunga Data Testata Nazione Sede Tipologia si passa attraverso i capitomboli della moto, pratica di guidatore, come per capacità può essere 17/10/1929 La Gazzetta dello Sport Italia Milano quotidiano 08/02/1930 El Mundo Deportivo Spagna Barcellona quotidiano fintanto che un bel giorno ci si trova e non si considerato un professionista, Mario Tadini ha Febbraio/1930 Omnia Francia mensile sa come, seduti al volante dell’automobile di conservato l’origine sua più schietta: quella del 12/04/1930 Il Lavoro Italia Genova quotidiano papà. Dato che si è lassù, si prova a muovere dilettantismo. Tadini si diverte in gara. Intanto 13/04/1930 La Gazzetta dello Sport Italia Milano quotidiano qualcosa e avviene che la macchina a saltelloni che si diverte va al pari degli assi e, a giudicare 13/04/1930 Il Lavoro Italia Genova quotidiano 13/04/1930 Il Popolo d’Italia Italia Milano quotidiano e a sgropponate si mette in moto, e che la gran- dello Stelvio, ancora meglio degli assi; ma se non 13/04/1930 La Stampa Italia Torino quotidiano de avventura comincia. si diverte, se la gara ha qualcosa che non fa per 14/04/1930 La Gazzetta dello Sport Italia Milano quotidiano lui (lui stesso non saprebbe dire il perché) ecco che 15/04/1930 Il Popolo d’Italia Italia Milano quotidiano 02/11/1930 L’Auto Francia Parigi quotidiano Così Mario Tadini. Un bel giorno ecco- Tadini non è più lo stesso. Cioè non s’impegna, si 05/01/1932 L’Auto Francia Parigi quotidiano lo, dunque, al volante della macchina di casa. stanca presto, talvolta si ferma. 01/09/1933 El Mundo Deportivo Spagna Barcellona quotidiano Prima timidamente per i viali del giardino; 08/05/1934 L’Auto Francia Parigi quotidiano 22/05/1934 Match Francia Parigi settimanale poi oltre. Oltre il cancello, sulla strada mae- Dilettante al cento per cento. Dilettan- 27/05/1934 The Straits Singapore quotidiano stra che oltreché nel fosso può portare molto te, ecco, egli è, squisitamente, dilettante. Come 30/08/1934 RACI Italia Roma settimanale lontano. E via. Un bel giorno si trova per la tale la sua abilità di guida è meravigliosa. Ra- 02/09/1934 La Domenica Sportiva Italia Milano settimanale 22/10/1934 The News Australia quotidiano strada un tizio che vuol passare avanti, e si ramente s’incontra un pilota che abbia uno stile 23/10/1934 The Advertiser Australia Adelaide quotidiano spinge sull’acceleratore per dare, come si dice, migliore. Per stile noi intendiamo dire tutto: fa- 26/10/1934 The Kapunda Herald Australia quotidiano la polvere all’importuno. Ci si prende gusto e cilità d’azione, compostezza di guida, eccellenza 27/10/1934 The Examiner Australia quotidiano 31/10/1934 The Advocate Australia quotidiano la frittata è fatta. Se poi ci si accorge che ad nelle manovre (il cambio per Tadini è come un 07/11/1934 L’Auto Francia Parigi quotidiano andar presti si è più bravi degli amici, e che regolatore perfetto) efficacia, velocità, continuità. 08/12/1934 The Mirror Australia quotidiano non sempre è vero che si può arrivare lontano Sa impegnarsi subito a fondo e per questo eccelle 09/12/1934 The Sunday Times Australia Perth quotidiano purché si vada piano, anzi che spesso è vero il nelle gare in salita, che richiedono un impiego 10/12/1934 The West Australian Australia quotidiano 10/12/1934 The Daily News Australia quotidiano contrario, allora il più difficile è fatto. immediato di tutte le risorse; sa anche persevera- 13/12/1934 The West Australian Australia quotidiano re nell’azione, come dimostra la sua vertiginosa 14/12/1934 The Kalgoorlie Miner Australia quotidiano Quando Tadini è in vena. Ad … aiu- galoppata nell’ultima Mille Miglia che lo vide 01/02/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 01/02/1935 L’Auto Francia Parigi quotidiano tare Tadini, che in segreto covava il desiderio di brillantissimo da Brescia a Roma sotto l’acqua 03/02/1935 El Mundo Deportivo Spagna Barcellona quotidiano provar le emozioni della corsa e che da tempo se- e su strade bagnate. Ma occorre che sia disposto 05/02/1935 Le Petit Marocain Marocco Casablanca quotidiano guiva le gesta dei guidatori di quegli anni, capitò a dare tutto. Se la disposizione non è quella Marzo/1935 MotorSport Regno Unito mensile 11/04/1935 L’Auto Francia Parigi quotidiano quasi senza volerlo Enzo Ferrari, a sua volta delle grandi giornate, Tadini resta un bel guida- 11/04/1935 Il Popolo d’Italia Italia Milano quotidiano in procinto d’impiantare la “Scuderia”. Tadini tore lo stesso, giacché la classe è quella che è ed 11/04/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano fu dei fondatori, s’ebbe la prima macchina rossa è elevata. Ma il Tadini dello Stelvio o il Tadini 13/04/1935 Il Popolo d’Italia Italia Milano quotidiano 17/04/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano con tanto di compressore e cominciò. Cominciò, del Circuito di Modena è più forte: e fa pensare 03/05/1935 Automobile et Tourisme Francia Nizza mensile come s’è detto, col Circuito delle Tre Provincie che dovrebbe saper marciare sempre così. 05/04/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano a Porretta e, passo passo, s’è fatto sempre più Ma ci arriverà. 13/05/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano bravo, sempre più completo. Al punto che oggi Corrado Filippini 15/05/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano

44 45 Data Testata Nazione Sede Tipologia Data Testata Nazione Sede Tipologia 16/05/1935 La Stampa Italia Torino quotidiano 12/08/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 17/05/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 14/08/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 18-19/05/1935 La Gazzetta dello Sport Italia Milano quot. ed.mattino 16/08/1935 Der Motorfahrer Austria Vienna quindicinale 18-19/05/1935 La Gazzetta dello Sport Italia Milano quot. ed. sera 02/09/1935 La Stampa Italia Torino quotidiano 18/05/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 02/09/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 18/05/1935 L’Auto Francia Parigi quotidiano 03/09/1935 Il Popolo d’Italia Italia Milano quotidiano 19/05/1935 Corriere della Sera Italia Milano quotidiano 27/09/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 19/05/1935 La Gazzetta dello Sport Italia Milano quotidiano 30/09/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 19/05/1935 Il Messaggero Italia Roma quotidiano 17/10/1935 The Referee Australia quotidiano 20/05/1935 Corriere della Sera Italia Milano quot. ed. pom. 19/10/1935 Poverty Bay Herald N. Zelanda Poverty Bay quotidiano 20/05/1935 El Mundo Deportivo Spagna Barcellona quotidiano Ottobre 1935 MotorSport Regno Unito mensile 20/05/1935 El Siglo Futuro Spagna Madrid quotidiano 26/11/1935 La Stampa Italia Torino quotidiano 20/05/1935 La Gazzetta dello Sport Italia Milano quotidiano 29/11/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 20/05/1935 La Gazzetta di Venezia Italia Venezia quotidiano 21/04/1936 Les Mirroir des Sport Francia Parigi settimanale 20/05/1935 Hamburger Nachtrichten Germania Amburgo quotidiano 31/08/1936 Il Popolo d’Italia Italia Milano quotidiano 20/05/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 31/08/1936 La Stampa Italia Torino quotidiano 20/05/1935 Il Messaggero Italia Roma quotidiano 01/09/1936 L’Auto Francia Parigi quotidiano 20/05/1935 La Stampa Italia Torino quotidiano 02/09/1936 Journal des Debats Francia Parigi quotidiano 20/05/1935 Libera Stampa Svizzera 04/09/1936 El Mundo Deportivo Spagna Barcellona quotidiano 21/05/1935 Il Lavoro Italia Genova quotidiano 04/09/1936 L’Aero Francia settimanale 21/05/1935 La Voz Spagna quotidiano 20/10/1936 L’Auto Francia Parigi quotidiano 21/05/1935 L’Auto Francia Parigi quotidiano 02/01/1937 La Scuderia Ferrari Italia Modena settimanale 21/05/1935 Pensamiento Alaves Spagna Vitoria quotidiano Febbraio/1937 Rivista di Bergamo Italia Bergamo mensile 22/05/1935 Ahora Spagna quotidiano 30/04/1937 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 22/05/1935 La Nacion Spagna Madrid quotidiano Maggio/1937 R.A.C.I. n.18 Italia Roma settimanale 22/05/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 17/05/1937 La Stampa Italia Torino quotidiano 23/05/1935 Tagesbote Rep.Ceca quotidiano Luglio/1937 MotorSport Regno Unito mensile 29/05/1935 The Sidney Mail Australia Sidney quotidiano Settembre/1937 R.A.C.I. n.38 Italia Roma settimanale 30/05/1935 La Libertad Spagna Madrid quotidiano 30/10/1937 Il Littoriale Italia Roma quotidiano Maggio/1935 MotorSport Regno Unito mensile 17/11/1937 L’Auto Francia Parigi quotidiano 10/06/1935 Automobile et Tourisme Francia Nizza mensile 13/06/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 18/06/1935 La Libertad Spagna Madrid quotidiano Bibliografia 19/06/1935 El Mundo Deportivo Spagna Barcellona quotidiano 23/06/1935 L’Auto Francia Parigi quotidiano 28/06/1935 L’Auto Francia Parigi quotidiano 28/06/1935 Malaya Tribune Press Singapore quotidiano 30/06/1935 El Mundo Deportivo Spagna Barcellona quotidiano Giugno/1935 Madrid Automovil Spagna Madrid mensile Canestrini Giovanni, “Automobilismo sportivo e turistico”, Milano 1947 Giugno/1935 Rivista di Bergamo Italia Bergamo mensile Lurani Giovanni. “La Storia della Mille Miglia”, Novara 1979 Giugno/1935 Rivista d’Italia Italia mensile Orsini Luigi, Zagari Franco, “La scuderia Ferrari 1929 – 1939”, Sesto Fiorentino 1979 Agosto 1935 Allgemeine Automobil-Zeitung Austria Vienna mensile Agosto 1935 Oesterreichischen Touring ClubAustria Vienna mensile Ferrari Enzo, “Piloti che gente”, Bologna 1985 05/08/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano Schmidt G., “Le corse ruggenti. La vera storia di Enzo Ferrari pilota”, Vimodrone 1988 05/08/1935 La Stampa Italia Torino quotidiano Dal Monte Luca, “Ferrari Rex”, Vimodrone 2016 07/08/1935 Sport Tagblatt Austria Vienna quotidiano Ferrari Enzo, “Le mie gioie terribili”, Milano 2017 10/08/1935 Il Littoriale Italia Roma quotidiano 10/08/1935 Sport Tagblatt Austria Vienna quotidiano 11/08/1935 The Straits Time Singapore quotidiano

46 47 Ringraziamo tutti coloro i quali ci hanno aiutato nel nostro lavoro offrendoci preziosi suggerimenti:

Loretta Tadini Cabella, Pierluigi Tadini, Giorgio Tadini – figli di Mario Tadini Luigi Cabella – pilota e marito di Loretta Tadini

Giorgio Villa – pilota offshore Mauro Negri – Fondazione Negri (BS) Alessandro Silva – AISA, Roma Francesco Marzani – Lions Club Pavullo (MO) Alessandro Grimaldi – Modena Museo Mille Miglia, Brescia Museo Tazio Nuvolari, Mantova Monica De Mitri – Scuderia Tazio Nuvolari Giulio Carissimi – Ferrari Club Capriate (BG) Stefania Cargioli – Lions Club Pavullo (MO) Roberto Gollo – Mediateca Braidense, Milano Patrizia Tondo – Biblioteca Braidense, Milano Luca Guaschetti – Biblioteca “A. Mai”, Bergamo Leif Snellman – curatore sito www.kolumbus.fi “The Golden Era of Grand Prix Racing” Ufficio Anagrafe Comune di Bologna Ufficio Anagrafe Comune di Lesa Ufficio Anagrafe Comune di Alba Simone Tacconi – Historic Gran Prix (Bergamo)

Pubblicazione a cura della Società Editrice Il Cammello, Torino – Stampa: Azero, Marostica (Vicenza). Agosto 2020.

48 Il re dello Stelvio Storia del pilota bergamasco Mario Tadini, il primo a credere in Ferrari

I.C. “Martiri della Resistenza” – Calcio (BG)

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