Riepilogo Attivita' Svolte Per Il Progetto «Mafia»

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Riepilogo Attivita' Svolte Per Il Progetto «Mafia» RIEPILOGO ATTIVITA’ SVOLTE PER IL PROGETTO «MAFIA» CON LA PROFESSORESSA ROSSO E… Libera nasce nella primavera del 1995 fondata da Don Ciotti. Con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. LA MAFIA E’ UN ORGANIZZAZIONE CRIMINALE CHE NON SI LIMITA A COMPIERE ATTI ILLEGALI MA PUNTA ANCHE ALLA GESTIONE DEL POTERE AL CONTROLLO; CONTANDO SU LEGAMI DI SANGUE. LA MAFIA VUOLE: TANTI SOLDI FACILI E VELOCI POTERE ASSOLUTO CONTROLLO DEI COMMERCI COMANDO SULLA POLITICA E LO OTTENGONO CON ATTEGGIAMENTI DI SPACCONERIA, CATTIVERIA, VIOLENZA E IMBROGLIO. - SPACCONERIA PERCHE’? - PREPOTENZA IL MAFIOSO DEVE ESSERE CAPACE DI FARSI - CATTIVERIA GIUSTIZIA DA SOLO - VIOLENZA SENZA RICORRERE ALL’AIUTO DELLA - SENZA PIETA’ GIUSTIZIA - IMBROGLIO «LA MAFIA E’ COME UN SOLE NERO, SI FA CHIAMARE SOLE, MA NON FA LUCE» BOSS CONSIGLIERE SOTTOCAPO CAPOREGIME CAPOREGIME CAPOREGIME SGHERRI SGHERRI SGHERRI • TRAFFICO DI DROGA E ARMI • PROSTITUZIONE • EDILIZIA • ALIMENTARI • RIFIUTI TOSSICI • SANITA’ TRASPORTI • RISTORAZIONE «COME SI FA A SCONFIGGERE SE E’ COSI’ NASCOSTA?» «NON E’ NASCOSTA, BASTA VOLER VEDERE» L’UOMO D’ONORE DEVE SAPER TACERE CON TUTTI, DEVE ESSERE INTRAPENDNTE E NON PUO’ FARE TROPPE DOMANDE. NON PUO’ AVERE PARENTELE CON UOMINI DELL’ ORDINE DEVE AVERE FISSA «COME SANTA TI ADORO E COME DIMORA E VITA BRUCIA CARTA, LA MIA CARNE SENTIMENTALE BRUCERA’ SE TI TRADIRO’» STABILE E RISTRETTA I MAFIOSI SI SERVONO DI DELINQUENTI ED ASSASSINI PROTETTI DAL POTERE POLITICO CHIAMANO LA MAFIA COSA NOSTRA PER FAR CAPIRE CHE E’ QUALCOSA CHE RIGUARDA LORO ED E’ CAPACE DI RIMANERE NELL’OMBRA SENZA FARSI VEDERE. « LA MAFIA UCCIDE, IL SILENZIO PURE» UNA COSCA E’ UNA «FAMIGLIA» CRIMINALE CHE HA POTERE E CONTROLLO DEL SUO TERRITORIO E CHE CERCA DI ESPANDERSI AFFRONTANDO LE ALTRE COSCHE LA MAFIA E’ COME UNA GABBIA DA CUI NON PUOI USCIRE, E SE ESCI LA TUA VITA, DURERA’ PER POCO LE DONNE GESTISCONO GLI AFFARI, SONO PROPRIETARIE DI INDUSTRIE, PARTECIPANO A RIUNIONI INTERNE ,PORTANO MESSAGGI, MA SOPRATTUTTO PASSANO INOSSERVATE. SE VOGLIAMO SCONFIGGERE LA MAFIA, DOBBIAMO RICONOSCERE CHE CI ASSOMIGLIA I RAGAZZI SONO SOTTOPOSTI AD UN APPRENDISTATO CHE VARIA DA PERSONA A PERSONA: I RAGAZZI SONO SELEZIONATI ED ADDESTRATI AL PEGGIO FIN DA BAMBINI, POI A 14 ANNI POSSONO ENTRARE A FAR PARTE DELL’ ORGANIZZAZIONE CRIMINALE. PARLATE DELLA MAFIA, PARLATENE ALLA RADIO, IN TELEVISIONE, SUI GIORNALI. PERO’ PARLATENE I RAGAZZI SONO PRIMA PUSHER, POI INIZIANO AD USARE ARMI E DIVENTANO IMPORTANTI SONO USATI PER: TRASPORTARE ARMI E DROGA, FARE DA SENTINELLA SPACCIARE DROGA PERCHE’ PASSA INOSSERVATO ED E’ UNA RISORSA LA MAFIA E’UN FATTO UMANO E COME TUTTI I FATTI UMANI HA UN INIZIO MA AVRA’ ANCHE UNA FINE G.FALCONE LA MAFIA GUADAGNA CIRCA IL 7% DEL PRODOTTO INTERNO LORDO DEL NOSTRO PAESE IL LORO GUADAGNI SI BASANO SUL GIOCO D’AZZARDO, SULL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, SULLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI, SULLA PROSTITUZIONE, SUL MERCATO DEL FALSO MA SOPRATTUTTO I LORO GUADAGNI SONO BASATI SULLA VENDITA DELLA DROGA. DENTRO LA MAFIA C’E’ DI TUTTO … IL MAFIOSO E’ COME UN RAGNO; COSTRUISCE RAGNATELE DI AMICIZIE, CONOSCENZE E DI OBBLIGAZIONI Il giovane Peppino Impastato vive cercando di sfuggire all'inesorabile legame con l'ambiente mafioso che il padre, Luigi Impastato, non ha la forza di rompere. Peppino, animato da uno spirito civico irrefrenabile, non esita, con l'involontaria complicità del fratello Giovanni, ad attaccare il boss Gaetano Badalamenti, "don Tano", e a denunciarne pubblicamente le malefatte. Il percorso di Peppino nasce da bambino quando vede scorrere davanti a sé gli inizi della lotta politica contro la mafia e la lotta a cui poi prenderà parte diventando adolescente e poi adulto. Dopo la morte violenta dello zio capomafia, saltato in aria sulla macchina all'interno della quale era stato messo un ordigno esplosivo, l'incontro con il pittore comunista Stefano Venuti e il formarsi con il pittore idealista, sono i punti di svolta della vita di Peppino, che lo segneranno per tutta la sua esistenza. Successivamente il giovane scrive articoli, uno dei quali è intitolato «La mafia è una montagna di merda» Peppino apre poi Radio Aut, una radio in cui attacca e prende in giro la mafia, in particolare Badalamenti e i suoi atti criminali. Candidatosi alle elezioni comunali per il partito Democrazia Proletaria, la sua frase «noi comunisti perdiamo perché ci piace perdere» sembra quasi un preavviso alla sua morte, che giunge in un attentato a campagna elettorale in corso, quando ormai è diventato troppo scomodo ai mafiosi. CHI ERA PEPPINO IMPASTATO? Peppino Impastato nacque a Cinisi, Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa: il padre Luigi, lo zio e altri parenti erano mafiosi ed il cognato del padre era il capomafia Cesare Manzella, ucciso nel 1963 in un agguato nella sua Alfa Romeo Giulietta imbottita di tritolo. Rompe presto i rapporti con il padre, ed avvia un'attività politico-culturale antimafiosa . Fonda poi il giornalino L'idea socialista e conduce lotte dei contadini di Cinisi, degli edili e dei disoccupati. Nel 1976 costituisce il gruppo Musica e cultura, che svolge attività culturali ; nello stesso anno fonda Radio Aut, radio libera , con cui denuncia i crimini e gli affari dei mafiosi, in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti , che aveva un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell'aeroporto di Punta Raisi. Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria, ma non fa in tempo a sapere l'esito delle votazioni che nel corso della campagna elettorale viene assassinato nella notte tra 8 e 9 maggio sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo gli elettori di Cinisi votano ancora il suo nome, riuscendo ad eleggerlo simbolicamente al Consiglio comunali. Il delitto, avvenuto in piena notte, riuscì a passare inosservato, poiché nelle stesse ore veniva ritrovato il corpo senza vita del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro a Roma. LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE Il film racconta di Arturo, giovane giornalista che racconta in maniera originale dei fatti di mafia che hanno punteggiato la sua vita fin dall'infanzia ed esplosi nella sanguinosa stagione a partire dagli anni ottanta fino al 1992; i genitori, si erano appena convolati a nozze. La prima parola detta dal piccolo Arturo fu «mafia». Arturo ha la capacità di riconoscere chi fa parte di Cosa nostra e chi no: si spaventa incontrando il boss Salvatore Riina all'ospedale, pur senza conoscerlo. Fin dalle elementari, si innamora della bella Flora, figlia di un ricco banchiere. Arturo non riesce a dirle i suoi sentimenti, ma rimane estasiato quando vede in televisione un'intervista di Maurizio Costanzo al presidente del consiglio Giulio Andreotti, che rivela di essersi dichiarato alla moglie al cimitero. Andreotti diventa un modello da seguire per Arturo. Nello stesso palazzo dove abita il ragazzo vive anche Francesco, un giornalista che per il suo impegno contro la mafia viene obbligato dal direttore del giornale a curare le rubriche sportive. Francesco intuisce le capacità di Arturo e lo sprona nel suo sogno di diventare giornalista. Anni dopo, Arturo è assunto come pianista ed assistente presso TV Palermo. Durante il primo giorno di lavoro, è ospite nella trasmissione di Jean Pierre Salvo Lima, la cui assistente è proprio Flora. A causa di un discorso da scrivere per Lima, litiga con Flora e viene cacciato, ma viene di nuovo assunto da Jean Pierre. Nel frattempo, assiste insieme al presentatore all'assassinio di Lima e vengono poi arrestati numerosi membri di Cosa nostra. Dopo questi attentati, il popolo palermitano capisce le reali intenzioni della mafia e scende in piazza a protestare. Arturo e Flora si fidanzano e dalla loro unione nasce un bambino, che verrà educato dal padre a riconoscere il male e a combatterlo. L’ONOREVOLE DI leonardo sciascia Frangipane è un insegnante di italiano e lingue morte in una scuola siciliana, è una persona disponibile, colta e molto gentile, sia in campo lavorativo, sia nella vita reale . Un bravo insegnante che svolge il suo lavoro con passione e con un grandissimo amore per i libri. Ha casa dignitosa è un buon padre di famiglia; è sposato con Assunta, donna semplice e modesta, con la quale ha un legame molto forte. In questa parte di vita subentrano Barbarino, Miccichè e Ferlazzano, che per far candidare Frangipane alle elezioni toccano dei punti dolenti come la sua bravura nel parlare e come potrebbe migliorare la politica se si candidasse. La moglie è diffidente, per la paura che la famiglia si potesse sgretolare o cosa potesse accadere. Frangipane accetta l’incarico, anche se non sostenuto da tutta la famiglia e avendo sentito poco non ha un’ idea chiara su ciò che dovrà fare. Francesca ha molta paura di ciò che potrà succedere e di come reagirà Fofò, Mimì è indifferente alla scelta e sembra solo felice di avere una possibilità in più che Fofò se ne vada. Dopo tanti anni, Frangipane viene eletto e diventa un comune politico, non più il professore e padre di famiglia che tutti avrebbero desiderato; Mimì è diventato un suo assistente insieme a Fofò finalmente sposato con Francesca. Assunta ormai è passata in secondo piano dal momento che Frangipane vive solo di politica e tutto il resto viene dopo, così si lascia andare e viene considerata da tutti pazza. L’Onorevole conosce Don Giovannino ed entra in giri sporchi e cade in una realtà, da cui purtroppo non potrà più uscire. Insieme abbiamo anche rappresentato la storia dell’ Onorevole cercando di entrare al meglio in ogni singolo personaggio, di far capire le diverse situazioni e caratteristiche dei personaggi , di essere il più comprensibili ed espressivi possibile Ci siamo impegnati tanto , abbiamo superato le nostre insicurezze e ci siamo fatti coraggio . IL GIORNO DELLA CIVETTA DI LEONARDO SCIASCIA Salvatore Colasberna, presidente di un’ impresa edilizia viene ucciso, mentre sale sul pullman per Palermo.
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