BALCHEM ITALIA Srl Stabilimento Di MARANO TICINO Piano Di Intervento
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COMUNE DI OLEGGIO - Prot 0004809 del 01/03/2021 Tit I Cl 6 Fasc Vigili del Fuoco BALCHEM ITALIA Srl Stabilimento di MARANO TICINO Pagina 1 Piano di intervento VVF NOVARA PIANO di FUNZIONE - PEE BALCHEM Ed. 2020 PREMESSA Il presente documento costituisce il piano di funzione del Comando VVF di Novara, previsto dalle linee guida di cui al DPCM 25 febbraio 2005, ai fini dell’applicazione del Piano di Emergenza ESTERNA di cui all’art.21 del D.Lgs 105/15. Il presente piano di Funzione ha lo scopo di definire le modalità operative assicurate dal Comando VVF di Novara al verificarsi di uno scenario incidentale presso lo stabilimento di soglia superiore secondo articolo 3 comma 1 lettera c del D.Lgs. 105/2015 della società BALCHEM ITALIA S.r.l. di Marano Ticino (NO). DISPOSIZIONIDIRIFERIMENTO D.Lgs. 105/2015 – Art.21 D.Lgs. 1/2018 – art.10 D.Lgs. 139/06 – Capo IV SCENARI INCIDENTALI DI RIFERIMENTO Le tre Fasi del Piano di emergenza esterno tengono conto della gravità degli scenari come di seguito specifi- cato: eventi che, seppur privi di qualsiasi ripercussione all'esterno dello stabi- STATO DI ATTENZIONE limento, possono essere avvertiti dalla popolazione dando luogo ad al- larmismi o preoccupazioni; eventi di limitata estensione: riferibili ad incidenti causati da rilasci STATO DI PREALLARME tossici e/o energetici aventi un impatto contenuto all’interno dell’area di stabilimento eventi estesi: eventi riferibili ad incidenti causati da rilasci tossici e/o STATO DI ALLARME energetici aventi un potenziale impatto all’esterno dell’area dello stabi- limento Secondo il DPCM 25/02/2005, le zone pericolose in cui dovrà essere suddivisa la porzione di stabi- limento interessata dall’incidente sono 3 e definite nel seguente modo: Zona di pianificazione Entità del pericolo Zona di SICURO IMPATTO Zona caratterizzata da effetti comportanti una elevata letalità per le persone Zona di DANNO Zona caratterizzata da possibilidanni, anche gravi ed irreversibili, per le persone che non assumono le corrette misure diautoprote- zione Zona di ATTENZIONE Zona caratterizzata dal possibile verificarsi di danni, generalmen- (prevista solo in caso di rila- te non gravianche per i soggetti particolarmente vulnerabili op- scio di sostanza tossica pure da reazioni fisiologiche che possonodeterminare situazioni di turbamento tali da richiedere provvedimenti anche di ordine pubblico COMUNE DI OLEGGIO - Prot 0004809 del 01/03/2021 Tit I Cl 6 Fasc Vigili del Fuoco BALCHEM ITALIA Srl Stabilimento di MARANO TICINO Pagina 2 Piano di intervento VVF NOVARA PIANO di FUNZIONE - PEE BALCHEM Ed. 2020 La correlazione tra le zone di pericolo secondo DPCM 25/02/2005 e quelle definite dal DM 09/05/2001 è la seguente Zona di sicuro impatto Zona di danno Zona di attenzione DPCM 25/02/05 DPCM 25/02/05 DPCM 25/02/05 Scenario incidentale Elevata letalità Inizio letalità Lesioni irreversibili Lesioni reversibili Zona 1 DM 09/05/201 Zona 2 DM 09/05/2001 Zona 3 DM 09/05/2001 Zona 4 DM 09/05/2001 Incendio (radiazione termica 12,5 kW/m2 7 kW/m2 5 kW/m2 3 kW/m2 stazionaria) Bleve/fireball (radia- zione termica variabi- Raggio fireball 359 KJ/m2 200 KJ/m2 125 KJ/m2 le) Flash-fire (radiazione LFL ½ LFL termica istantanea 0,3 bar (0,6 spazi aper- VCE 0,14 bar 0,07 bar 0,03 bar ti) Rilascio tossico (dose LC50 (30 min,hmm) IDLH (vedi nota) assorbita) Nota: il DPCM 25/02/2005 richiede l’individuazione della zona di attenzione solo per gli scenari tossici – L’estensione della zona, qualora non definita dal gestore, può essere determinata pari al doppio della distanza corrispondente alla soglia IDLH L’estensione delle Zone è stabilita come segue: Zona Estensione Distanza corrispondente alla Zona 2 DM 09/05/2001 SICURO IMPATTO indicata dal Gestore per ogni scenario Distanza corrispondente alla Zona 3 DM 09/05/2001 DANNO indicata dal Gestore per ogni scenario Distanza corrispondente alla Zona 4 DM 09/05/2001 ATTENZIONE indicata dal Gestore per i soli scenari tipo T Gli scenari incidentali di riferimento del presente piano sono i seguenti: RIEPILOGO EVENTI INIZIALI E SCENARI INCIDENTALI CONDIZIONIMETEREOLOGIC DISTANZE DIDANNO (m) FREQUENZ 1 FREQUENZA HE (rif. DM 09/05/2001) SCENARIOINCIDENT A EVENTOINIZIALE (occasio- CLASSEDISTA ALE* (occasio- VELOCITA'DE ni/anno) BILITA' zona1 zona 2 zona 3 zona 4 ni/anno) LVENTO ATMOSFERICA A1 Sovra- a)Diffusione -4 Nessun effetto ad altezza 4,43·10 2,5 m/s F, D riempimento tossica d’uomo serbatoio di 4,43·10-4 stoccaggio Me- 2 m/s F 13.2 16.2 18.6 22.7 -6 tanolo E-3271 b)Poolfire 4,43·10 5 m/s D 15.8 17.3 19.6 22.6 A2 Rilascio e diffu- 2 m/s F 48 - 194 536 sione di NH per 3 Diffusione rottura mani- 6,50·10-8 6,50·10-8 tossica chetta in baia di 5 m/s D 0 - 37 281 scarico A3 Rilascio, diffu- 9,89·10-3 a) Diffusione 9,89·10-3 2 m/s F 0 - 0 0 1 Le conseguenze di ogni scenario incidentale sono valutate dal gestore per le condizioni meteo caratteristiche dell'area in cui è inse- diato lo stabilimento, con particolare riferimento a quelle più conservative. Nel caso in cui non siano reperibili da parte del gestore dati meteo rappresentativi delle condizioni meteo dell'area, le valutazioni delle conseguenze sono effettuate almeno per le condizioni F2 e D5. COMUNE DI OLEGGIO - Prot 0004809 del 01/03/2021 Tit I Cl 6 Fasc Vigili del Fuoco BALCHEM ITALIA Srl Stabilimento di MARANO TICINO Pagina 3 Piano di intervento VVF NOVARA PIANO di FUNZIONE - PEE BALCHEM Ed. 2020 RIEPILOGO EVENTI INIZIALI E SCENARI INCIDENTALI CONDIZIONIMETEREOLOGIC DISTANZE DIDANNO (m) FREQUENZ 1 FREQUENZA HE (rif. DM 09/05/2001) SCENARIOINCIDENT A EVENTOINIZIALE (occasio- CLASSEDISTA ALE* (occasio- VELOCITA'DE ni/anno) BILITA' zona1 zona 2 zona 3 zona 4 ni/anno) LVENTO ATMOSFERICA sione e incendio tossica 5 m/s D 0 - 0 0 di Metanolo per rottura mani- 2 m/s F 7 7.4 10 12 -5 chetta in baia di b)Poolfire 9,89·10 scarico 5 m/s D 7 8.5 8.7 10.2 A4 Perdita per alta Conseguenze NON valutate in pressione da quanto la frequenza attesa di acca- un’apparecchia- 6,01·10-11 Diffusione tossica 6,01·10-11 n.a. n.a. dimento dell’evento è tura del sistema TRASCURABILE colonna NH3 A5 Rottura random 2 m/s F 30 - 122 330 di una flangia -4 Diffusione -7 1,7·10 2.6 x 10 del sistema co- tossica 5 m/s D 0 - 72 134 lonna NH3 A6 Rilascio di NH 3 Le concentrazioni pericolose non da disco di rot- -5 -5 1,35·10 Diffusione tossica 1,35·10 2 – 5 m/s D - F ricadono mai al suolo (nessun effet- tura della co- to ad altezza d’uomo) lonna C-101 A7 Rilascio di va- pori di MMA/ Le concentrazioni pericolose non DMA/ TMA per 3,6·10-6 Diffusione tossica 3,6·10-6 2 – 5 m/s D - F ricadono mai al suolo (nessun effet- alta pressione to ad altezza d’uomo) nel serbatoio di diluizione A8 Rilascio e diffu- 2 m/s F 0 - 90 320 sione di MMA per rottura ma- 2,34·10-10 Diffusione tossica 2,34·10-10 nichetta in baia 5 m/s D 0 - 0 65 di carico C1 Rilascio e diffu- 2 m/s F 0 - 104 502 sione di OE per perdita dalla te- -10 Diffusione -10 1,14.10 1,14.10 nuta di una tossica 5 m/s D 0 - 10 54 flangia nell’area stoccaggio C2 Rilascio per rot- 2 m/s F 0 - 151 609 tura catastrofica -6 Diffusione -6 di una linea di 2,64·10 2,64·10 tossica movimentazione 5 m/s D 0 - 0 81 OE C3 Rilascio e diffu- 2 m/s F 0 - 99 366 sione di OE per Diffusione rottura mani- 1,95·10-7 1,95·10-7 tossica chetta in baia di 5 m/s D 0 - 13 43 scarico C4 Flusso inverso Conseguenze NON valutate in dai reattori ai Rischio di quanto la frequenza attesa di ac- 1,80·10-11 1,80·10-11 n.a. n.a. serbatoi di stoc- run-away nel serbatoio cadimento dell’evento è caggio dell’OE TRASCURABILE C5 Accumulo OE Rischio di Conseguenze NON valutate in nel reattore R- run-away per succes- quanto la frequenza attesa di ac- 7,27·10-10 7,27·10-10 n.a. n.a. 19159 (colina sivo innesco della rea- cadimento dell’evento è liq. In continuo) zione TRASCURABILE C6 Rilascio OE da Conseguenze NON valutate in Etox-scrubber -7 -7 quanto la frequenza attesa di ac- 5,14·10 Diffusione tossica 5,14·10 n.a. n.a. (camino E4) cadimento dell’evento è TRASCURABILE C7 Rilascio OE da 2 m/s F 0 - 0 630 camino AC- -6 Diffusione -6 1,36·10 1,36·10 19713 (emer- tossica 5 m/s D 0 - 0 0 genza) COMUNE DI OLEGGIO - Prot 0004809 del 01/03/2021 Tit I Cl 6 Fasc Vigili del Fuoco BALCHEM ITALIA Srl Stabilimento di MARANO TICINO Pagina 4 Piano di intervento VVF NOVARA PIANO di FUNZIONE - PEE BALCHEM Ed. 2020 RIEPILOGO EVENTI INIZIALI E SCENARI INCIDENTALI CONDIZIONIMETEREOLOGIC DISTANZE DIDANNO (m) FREQUENZ 1 FREQUENZA HE (rif. DM 09/05/2001) SCENARIOINCIDENT A EVENTOINIZIALE (occasio- CLASSEDISTA ALE* (occasio- VELOCITA'DE ni/anno) BILITA' zona1 zona 2 zona 3 zona 4 ni/anno) LVENTO ATMOSFERICA DTC1 Rilascio di solfu- Conseguenze NON valutate in ro di carbonio e quanto la frequenza attesa di ac- 4,13·10-8 Poolfire 4,13·10-8 n.a.