Del Senatore
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6 Primo Piano SABATO 4 LUGLIO 2009 Il Partito democratico Zanda a Rutelli: no a ipotesi Rosy Bindi Sergio di scissione «Io sono fra coloro Chiamparino Verso che lo statuto non «Ci sono troppi «Mi piacerebbe che il documen- l’ha votato. Il “con chi” e pochi il congresso to di Rutelli faccia chiarezza sul fatto che noi stiamo bene nel Pd e che problema “per cosa”. lotteremo contro ogni ipotesi di scis- principale non è stato un Vediamo cosa verrà fuori Pd, la partita sione» ha detto ieri Luigi Zanda, vice- partito leggero dal punto di durante la campagna di ottobre presidente dei senatori del Pd all’as- vista dell’organizzazione ma congressuale, ma non mi semblea di Liberi democratici. del pensiero». metto in nessuna squadra». p Gli equilibri Gli apparati «freddi» con la sua candidatura, Bettini fa l’«allenatore» p Sì della Vincenzi, l’ira dei Popolari Marini: scelta rischiosa, è indice dalla nostra crisi Dai senza-bandiera ai radicali: la «terza via» del senatore Foto di Andrea Sabbadini Corsa difficile quella di Ignazio Marino. Tra i politici di profes- sione poche adesioni, lo appog- giano l’ex braccio destro di Vel- troni e il gruppo dei piombini. I dubbi di Chiamparino. Zinga- retti resta alla finestra. ANDREA CARUGATI ROMA [email protected] Non sarà facile per il bisturi di Igna- zio Marino farsi strada tra le spesse carni del corpaccione Pd, già ampia- mente sezionato tra i fan di France- schini e di Bersani. Non sarà facile soprattutto per quanto riguarda il ceto politico. Di spazio in effetti ce n’è poco, le truppe sono già schiera- te, e anche tra quelli che sognavano il terzo uomo Chiamparino non c’è una corsa a salire sul carro del sena- tore chirurgo. «Troppo poco politi- co», è la risposta che si sente più spesso. «La domanda che i politici di professione si fanno, dopo aver espresso stima per Marino, è la se- guente: «Sì, ma a parte la laicità?». Il dibattito interno al Pd sulla futura leadership I PILASTRI DI MARINO Due i pilastri della squadra che so- sterrà il chirurgo: Goffredo Bettini, piombini, insieme a Ivan Scalfarotto re, finora, un sì. Per il sindaco di Tori- esclude sostegni: «Farò la battaglia già braccio destro di Veltroni e gran- e Paola Concia e Sandro Gozi (anco- no, infatti, la corsa del chirurgo ri- sulla laicità, ma nel campo di France- de talent scout di politici, che nei ra incerto se sostenere il chirurgo). schia di essere solo «di testimonian- schini». Escluso un appoggio di Anna mesi scorsi l’ha incoraggiato e «Un ticket Marino-Civati è quello che za». Non sosteranno Marino nè i fassi- Finocchiaro. Un sì convinto dal sinda- “allenato” per la corsa. E il gruppo ci vuole», dice Scalfarotto. Tra i sup- niani alla Fabrizio Morri né i quaran- co di Genova Marta Vincenzi: «Ha dei “Piombini”, quelli che hanno or- porter sicuri c’è anche Michele Meta, tenni di Andrea Orlando. E anche un’esperienza internazionale di altis- ganizzato l’assemblea del Lingotto, deputato romano e già segretario dei l’area più laica dei dalemiani, quella simo livello, può rappresentare il sal- dove Marino è stato lungamente ap- Ds del Lazio. Difficile invece che sia di Cuperlo e Barbara Pollastrini, si to del Pd e parlare al Paese. Non è il plaudito. Si parla anche dell’ipotesi della partita Nicola Zingaretti, che chiama fuori. «Molte battaglie di nuovo contro il vecchio, è la figura che il numero due di Marino sia Giu- per ora resta alla finestra, come Ignazio sono le mie, ma ho scelto Ber- giusta». Favorevole anche la senatri- seppe Civati, 35enne consigliere re- Chiamparino, cui Civati ha chiesto di sani», spiega Pollastrini. Un’altra ce Magda Negri, tra i possibilisti il se- gionale lombardo e tra i leader dei sostenere Marino senza però ottene- “terzista” come Giovanna Melandri natore Felice Casson e il deputato.