E N. 10 - ottobre 2013 AL T S O P TTO I R DI L. MAX 50% - € 2,10 TTO I R BB SC RE IL P ERE ND O ISP

ORR MENSILE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA GNA A C E . 141/2004 VALIDA DALL’11/1172004 – PU SI IMP T E AU CH E TE N TTE MAGAZIN T AL MI E /P N E O AL UZI TR T I N T E S C RE B LA – DC ER E AL T S GNA P O O L . P BB BO D. A E DI 28 40131 R s.p.a. - SP E ALIAN T I TE S O AL CMP, VIA ZANA RE 41° - P O INVIA ANN TO Dossier CAPI RE

TO Il benessere DI MANCA O IN CAS delle bovine da latte

Intervista a De Castro Università, Per i suini da macello sulla nuova Pac: viaggio nelle Scuole un’estate con prezzi «Ora tocca agli Stati» di Agraria - Bologna da record a pag. 6 a pag. 14 a pag. 28

itoriale

Tiberio Rabboni Assessore all’Agricoltura, Economia ittica, Attività faunistico-venatoria Regione Emilia-Romagna Vino, novità e strategie per continuare a crescere Emilia-Romagna si conferma anche nel 2013 Il nuovo regime lascia agli Stati membri la possibilità dello la seconda regione italiana, dopo il Veneto, status quo fino al 2020 e da lì al 2030, trasformando i di- per produzione di vino. La crescita non è solo ritti in autorizzazioni, la possibilità di impiantare nuovi vi- quantitativa. gneti per una percentuale annua massima inferiore all’1%. L’Da diversi anni i vini made in Emilia-Romagna riscuotono La riforma ha inoltre stabilito che la viticoltura è esclusa crescenti successi sui mercati e importanti riconoscimen- dagli obblighi del greening e ha previsto la nuova dotazione ti di critica enologica. Nel 2012 il valore della produzione finanziaria dell’Ocm vino fino al 2020, con la possibilità di lorda vendibile ha registrato un aumento del 40% sull’an- cofinanziare per la prima volta progetti di investimento per no precedente, grazie soprattutto al buon andamento dei l’innovazione e la promozione del vino anche sul mercato in- prezzi. Nello stesso anno l’export è cresciuto del 15% e, nei terno europeo, oltre che su quello extra Ue. Anche lo Svilup- primi sei mesi del 2013, del 17,8% a fronte di un + 8,4% po rurale sosterrà il vitivinicolo, naturalmente differenziando medio realizzato da tutte le regioni italiane. L’esportazione le iniziative rispetto a quelle dell’Ocm, e potrà, tra le altre dei nostri vini si avvia a superare la soglia dei 400 milioni cose, concorrere al finanziamento di fondi mutualistici per di euro: un dato che testimonia la natura espansiva e non la tutela della redditività media delle singole aziende agricole. strettamente congiunturale del fenomeno. Altre novità riguardano l’ulteriore valorizzazione dei nostri Dietro, ci sono scelte innovative e nuovo dinamismo im- territori di produzione. Dopo le recenti approvazioni delle prenditoriale: politiche di gruppo, aggregazioni, nuove Doc Ortrugo Colli piacentini e Gutturnio, che tutelano dimensioni competitive, proiezione internazionale, investi- l’esclusività della zona di produzione dei più importanti menti in innovazione, professionalità, tecnologia, piu qua- vini piacentini, e della Doc Romagna, che riunifica tutte lità in vigna e in cantina, ottimo rapporto prezzo-qualità, le tipologie di vino romagnolo, per una più efficace rico- maggiore riconoscibilità dei marchi e dei territori di produ- noscibilità dell’origine territoriale e delle azioni di promo- zione. Il tutto sostenuto anche da importanti risorse pub- commercializzazione, sono in arrivo due nuove esclusive. bliche: dal 2007 ad oggi l’Ocm vino e il Psr hanno erogato La prima riguarda il nuovo disciplinare Igt Emilia, in attesa al comparto regionale circa 200 milioni di euro. dell’approvazione Ue, che limita l’elaborazione e la presa di La crescita continuerà anche nei prossimi anni? Difficile spuma delle tipologie frizzante e spumante ai soli territori dirlo. Le incognite del mercato e della produzione con- emiliani e alle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Manto- sigliano sempre cautela nelle previsioni. Tuttavia all’oriz- va e Cremona. La seconda è costituita dalla Doc Pignoletto zonte si profilano alcune positive novità che potranno e dalla Docg Colli Bolognesi Pignoletto, in corso di presen- dare ulteriore spinta al rafforzamento del comparto. tazione alla Ue, che permetteranno di trasformare quello La riforma della Pac ha respinto la liberalizzazione dei di- che oggi è un vitigno, coltivabile ovunque in Europa, in ritti d’impianto, che avrebbe reso inefficaci tutti gli sforzi una denominazione tutelata, compresa tra le province di fin qui compiuti per governare l’offerta dei vini di qualità. Bologna, Modena e Ravenna.

è scomparso Angiolino Mini, consigliere regionale dal 1985 al 1995 e assessore all’Agricoltura dal 1990 al 1993. L’assessorato e la direzione generale Agricoltura della Regione, insieme alla redazione della rivista, esprimono alla famiglia le più sentite condoglianze.

ottobre 2013 3 MENSILE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Periodico dell’assessorato agricoltura, ECONOMIA ITTICA, ATTIVITà FAUNISTICO-venatoriA SOMMARIO 19 qui europa ANNO 41 - N° 10 - ottobre 2013 Fatti Pac 2014-2020: i meccanismi Reg. Trib. Bologna n. 4269 del 30-3-73. di gestione del mercato Spedizione in abb. postale - Regime libero 50% 03 editoriale a cura di Carla Cavallini - Aut. DRT/DCB/Bologna Vino, novità e strategie Direttore per continuare a crescere 22 quI mondo Tiberio Rabboni Tiberio Rabboni L’agricoltura Direttore Responsabile sulla stampa estera Roberto Franchini 06 IL FUTURO a cura della Redazione COORDINAMENTO DELLA REDAZIONE Paola Fedriga DELL’AGRICOLTURA De Castro: «Nuova Pac, 24 politiche comunitarie In redazione Le specie invasive in Europa Patrizia Alberti, Antonio Apruzzese, ora tocca agli Stati» Olga Cavina, Elena Contini, Paola Fedriga minacciano la biodiversità Giancarlo Martelli, Paolo Pirani a cura di Rita Ricci in collaborazione con Agra Press Referenti 08 emilia-romagna Laura Banzi, Saverio Bertuzzi, Milena Breviglieri, Aviaria: emergenza finita Patrizia Cavanni, Vincenzo Di Salvo, Rossana Mari, Vittorio Marletto (Arpa-Simc), allevamenti al lavoro Piero Pastore Trossello, Carlo Patuelli, Mario Olga Cavina Economia Savorelli (Crpv), Magda c. schiff (Crpa), simona Spagnoli, Maria Cristina Zarri 27G cAMPA NA MAIS 10 AL MACFRUT Nonostante il meteo, rese Segreteria di Redazione Dop e Igp sottoutilizzati: Monica Cervellati Cattani, Rossella Mignani e qualità quasi nella norma più valore dai marchi Ue Daniele Govi, Luca Rizzi RESPONSABILE DIATECA AGRICOLTURA Antonio Apruzzese Fabrizio Dell’Aquila 28 tREND MERCATI Redazione 12 nuOVi MERCATi Regione Emilia-Romagna Per i suini da macello Direzione Agricoltura Per mele e pere il sogno un’estate con prezzi record 40127 bologna americano diventa realtà viale della Fiera, 8 - Terza Torre Claudio Montanari fax 051.5274577 Antonio Apruzzese tel. 051.5271 - 051.5274701 - 051.5274289 http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/ 31 apicoltura, [email protected] 14 Mestieri che cambiano Sempre di più sui campi, la stagione 2013 GRAFICA E IMPAGINAZIONE Miele: buona la qualità, Satiz S.r.l. ma con la laurea Patrizia Romagnoli ma scarsa la produzione IMPIANTI PER LA STAMPA Giancarlo Naldi ­ Satiz S.r.l. 17 quI regione EDITORE Campagna vicina e amica 33 nuOVE COLTIVAZIONI Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Monte Rosa, 91 - Milano per grandi e piccoli L’olivicoltura in Emilia CF e P.IVA 00777910159 Rossana Mari può avere buone chance Tommaso Ganino, Virginia Ughini, CONCESSIONARIA DI PUBBLICITà Il Sole 24 Ore S.p.A. - Sede di Bologna Giovanni Nigro, Irene Giusti Piazza Galileo, 6 - 40123 - Bologna Segreteria Commerciale tel. 051-6575822 fax 051-6575853 Traffico impianti: [email protected] ABBONAMENTI CCP n. 87729679 intestato a Il Sole 24 Ore S.p.A. - Div. EDA Via Goito, 13 - 40126 Bologna I testi, le notizie e le foto contenute nel presente fascicolo possono essere utilizzate solo previa autorizzazione e citando la fonte. Le fotografie e i testi, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. CHIUSO IN REDAZIONE l’11/10/2013 IL CONTENUTO DEGLI ARTICOLI NON ESPRIME NECESSARIAMENTE LA POSIZIONE dell’assessorato regionale all’agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatoria

La foto di copertina è di Fabrizio Dell’Aquila SOMMARIO ottobre 2013 36 FONTI RINNOVABILI Sorgo da biomassa: prove tecniche di filiera corta In Azienda Avversità Giancarlo Martelli 60 AGGREGAZIONI Dalla Romagna al mondo delle piante 37 nuOVI DISCIPLINARI il salto dei Poderi dal Nespoli 74 METODI DI CONTRASTO Bollicine sempre più Claudio Visani made in Emilia-Romagna Contro le mosche Massimo Barbieri 62’ l agricoltura che cambia della frutta senza Con la seconda generazione danneggiare l’ambiente 38 Fisco e previdenza Mauro Boselli, Massimo Bariselli il bio è diventato adulto Cancellate le agevolazioni Rosa Maria Bertino per l’acquisto di terreni a cura di Corrado Fusai Rubriche 41 leGGI E DECRETI Ambiente 76 IN BREVE a cura di Patrizia Alberti a cura della Redazione e Paolo Pirani 64 tecniche agronomiche 79G A ENDA VERDE Cresce in Emilia-Romagna a cura della Redazione DOSSIER l’agricoltura blu Paolo Mantovi, Vincenzo Tabaglio 81 SPAZIO innovazione il benessere delle a cura di Patrizia Alberti 66 tutelA DELLA BIODIVERSITà bovine da latte Gli storioni tornano 83 nel GIARDINO a cura di Claudia Molinari Maria Teresa Salomoni, a riprodursi nel Po Massimo Drago Maria Giulia Bertusi, Mario Montanari 44 La scelta dell’alimentazione 85 MONDO BIO va fatta con la massima cura a cura di Rosa Maria Bertino 47 Per la gestione dell’allevamento Ricerca 86 aGROMeteo è importante la divisione in gruppi a cura di William Pratizzoli 51 Sostanze nutraceutiche: e sperimentazione 87 libri le sperimentazioni sono positive a cura della Redazione 68 ANALISI SENSORIALE 2.0 Gusto, olfatto e nuove tecnologie 88D ALLA PARTE per testare i prodotti agroalimentari DEI CONSUMATORI Meccanizzazione Chiara Medoro, Stefano Predieri Enrico Cinotti in collaborazione con Il Salvagente 55 tecnologie d’avanguardia Prospettive interessanti 70 Allevamenti innovativi Bisogna sfruttare di più per la mungitura robotizzata Ottavio Repetti la zootecnia di precisione Alessandro Gastaldo 58 STRATEGIE D’IMPRESA 72 novità dalla ricerca «Coltivo pomodori sì, a cura di Maria Teresa Salomoni ma per il supermarket» e Nicola Di Virgilio Ottavio Repetti Fatti IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA De Castro: «Nuova Pac, ora tocca agli Stati» aselli Nirmal C

POA LA FEDRIGA La riforma europea c’è, ma adesso va applicata. Giovani, ambiente, aggregazioni: quali possono essere le opportunità per l’Emilia-Romagna.

on l’accordo raggiun- ha migliorato sensibilmente la petitività delle imprese special- to a fine settembre proposta di riforma della Com- mente sui mercati esteri, mercati tra Parlamento, Con- missione Ue che era molto lonta- che chiedono a gran voce soprat- siglio e Commissione na dalle reali esigenze degli agri- tutto prodotti italiani. CUe sugli aspetti finanziari non coltori europei, chiamati oggi compresi nell’intesa del 26 giu- a confrontarsi con un contesto La riforma lascia un ampio gno scorso viene posto l’ultimo sensibilmente mutato rispetto spazio di manovra alle scelte tassello della riforma della Politi- a pochi anni fa e caratterizzato dei singoli Stati nazionali, che ca agricola comune 2014 -2020. da una profonda instabilità dei in taluni casi potranno essere Un risultato importante, esito di mercati. Pur non essendo la ri- dirimenti. In Italia il quadro di un lungo e complesso negoziato. forma che avremmo voluto, sia- riferimento non è ancora chia- Ora per la nostra agricoltura si mo però riusciti a renderla più ro. Quali possono essere le op- aprono nuovi scenari e prospet- equa nella redistribuzione delle portunità che si delineano per tive. Ne parliamo con Paolo De risorse; più giovane grazie agli il nostro Paese? Castro (nella foto a pag. 7), pre- aiuti obbligatori agli agricoltori In questa fase si giocherà una sidente della Commissione agri- sotto i quarant’anni; premiante partita decisiva. In particolare coltura del Parlamento europeo. per il lavoro e l’impresa - si pen- i notevoli margini che avranno si all’introduzione della figura i singoli Paesi nell’applicare il Presidente, rispetto al testo ini- dell’ “agricoltore attivo” - e in passaggio al nuovo sistema di ziale, quali sono le novità più grado di coniugare sostenibilità pagamenti diretti, grazie alla significative della riforma, an- ambientale e sostenibilità eco- convergenza interna, rappre- che in vista delle sfide che l’a- nomica. Con le misure intro- sentano una delle principali gricoltura europea ha di fronte dotte a sostegno dell’aggrega- novità introdotte dal lungo a sé: sostenibilità produttiva e zione e dell’organizzazione dei negoziato. Ma penso anche apertura ai mercati internazio- produttori, la riforma fornisce all’introduzione della figura nali innanzi tutto? strumenti concreti che possono dell’ “agricoltore attivo” che Il lungo lavoro del Parlamento contribuire ad accrescere la com- ricordavo prima. La black list

6 ottobre 2013 dei soggetti che con questa finitiva? riforma saranno esclusi dai Con la consapevolezza della pagamenti, come aeroporti e continua mutevolezza del conte- campi da golf, potrà infatti es- sto globale nel quale l’agricoltu- sere ampliata da ciascun Stato ra europea dovrà essere in grado proprio per favorire maggior- di operare, crescendo in presen- mente gli agricoltori profes- za e competitività, il Parlamento sionali. Certo, è fondamenta- europeo ha introdotto una mid- le che le istituzioni deputate time review per il 2017. Questa si attivino in tempi brevi per revisione consentirà di verificare definire le modalità di applica- se le misure previste saranno zione, organizzandosi per far ancora rispondenti alle esigenze sì che la riforma possa davvero del settore o andranno modifi- rendere concreti gli obiettivi cate, il tutto senza ovviamente che a Bruxelles hanno guidato stravolgere l’impianto generale il nostro lavoro di revisione. della riforma. Entro novembre voteremo la Pac in “plenaria” ed In Emilia-Romagna è partito il entro l’anno ci sarà la pubblica- confronto sul nuovo Program- zione in Gazzetta ufficiale. Nei ma regionale di sviluppo rura- primi mesi del 2014, dopo la le. Tra le questioni di fondo vi è traduzione dei testi legislativi, quella di spingere ancora di più toccherà agli Stati membri ini- sull’innovazione e sul rafforza- ziare il lavoro di applicazione mento delle filiere. della riforma che entrerà in vi- Innovazione e rafforzamento gore il 1° gennaio 2015. delle filiere sono certamente due punti essenziali per il rilancio competitivo delle imprese agri- L’ACCORDO FINALE cole, specialmente per quan- SULLA POLITICA AGRICOLA COMUNE to riguarda il confronto con i Queste le principali misure definite a settembre durante il trilogo tra Parla- mercati internazionali. Sul ver- mento europeo, Consiglio e Commissione Ue. sante dell’innovazione, questa Capping e degressività: l’importo del sostegno diretto che un’azienda riforma mostra però qualche agricola potrà ricevere come pagamento di base sarà ridotto del 5%, per debolezza. Nonostante l’inter- importi superiori a 150.000 euro l’anno. vento correttivo del Parlamento Tale riduzione, non varrà applicata a quei Paesi che sceglieranno un europeo sulla proposta iniziale, pagamento redistributivo, in base al quale almeno il 5% della dotazione non sono state introdotte misu- finanziaria nazionale sarà destinato alla redistribuzione sui primi ettari di re dedicate, mentre per quanto tutte le aziende agricole. riguarda il rafforzamento delle Flessibilità tra i pilastri: i 28 Stati Ue avranno la possibilità di trasferire fino al filiere, sono previsti numerosi 15% della loro dotazione nazionale per i pagamenti diretti alla dotazione strumenti di sostegno alle or- per lo sviluppo rurale e viceversa. Questi importi non dovranno essere ganizzazioni di produttori e alle cofinanziati. interprofessioni, sia per le singo- Convergenza esterna: le dotazioni nazionali per i pagamenti diretti per ciascu- le produzioni - penso all’orto- no Stato Ue verranno progressivamente adeguate a beneficio dei Paesi, il cui frutta o all’olio d’oliva - sia per pagamento medio (€/ha) è attualmente inferiore al 90% della media Ue. le misure di gestione del rischio, Dotazioni nazionali: le dotazioni finanziarie disponibili per ogni Stato per presenti proprio nella politica di lo sviluppo rurale saranno incluse direttamente nel regolamento di base, sviluppo rurale, che garantiran- lasciando così di fatto il potere alla Commissione europea di modificarle. Tassi di cofinanziamento dei Programmi di sviluppo rurale: è stato stabili- no maggiori tutele al settore. to un tasso massimo dell’85% nelle regioni meno favorite, del 75% in quelle in transizione e del 53% nelle altre. Tali percentuali potranno aumentare Confermato il periodo transi- per le misure di sostegno al trasferimento della conoscenza, la coope- torio per il 2014, è prevista una razione, la costituzione di associazioni di produttori, l’insediamento dei revisione a metà percorso? Quali giovani agricoltori, così come per l’approccio Leader e le misure legate sono ora le principali scadenze all’ambiente. (c.c.). per arrivare all’approvazione de- ottobre 2013 7 Fatti emilia-romagna Aviaria: emergenza finita allevamenti al lavoro OLGA CAVINA Dal 9 ottobre revocate le restrizioni per l’influenza che ha colpito le province di Ravenna, Ferrara, Bologna e Forlì-Cesena. Il punto sui danni.

mergenza finita in Emilia-Romagna per menti, sono a carico del Servizio sanitario regionale. gli allevamenti colpiti dall’influenza avia- Per quanto riguarda le persone, si sono verificati fortu- ria che ha costretto all’eliminazione di un natamente solo casi di contagio leggero, con tre addetti milione e duecentomila animali e messo agli allevamenti colpiti da una forma di congiuntivite. Ein crisi un intero comparto produttivo. Ripercorrendo le fasi di quest’ultimo allarme sa- Dal 9 ottobre è stato revocato dal ministero per nitario, si può dire che il sistema ha funzionato: la Salute e dalla Regione l’ultimo vincolo sul terri- le autorità sanitarie hanno effettuato interventi torio, sia per quanto riguarda le zone dove si era- tempestivi e gli allevatori hanno applicato con at- no sviluppati i focolai (nelle province di Ferrara e tenzione i criteri di biosicurezza per ridurre il più Bologna) sia per la movimentazione di pollame e possibile le conseguenze del contagio. uova fuori e dentro la regione. La vigilia di Ferragosto si è registrato il primo fo- I danni per i capi abbattuti ammontano a circa colaio nel Ferrarese; da quel momento è entrato in otto milioni di euro che saranno anticipati agli al- vigore il piano regionale di emergenza. Sono stati levatori da viale Aldo Moro e finanziati per metà quindi testati e costantemente monitorati tutti gli dalla Commissione europea e per metà dal mini- allevamenti avicoli del territorio. Il piano di emer- stero per la Salute. genza regionale è stato successivamente integrato A questi si aggiungono i danni indiretti da mancata dalle disposizioni ministeriali che incrementavano movimentazione di pollame e uova ancora da calco- il numero dei campioni previsti per ogni controllo. lare esattamente. Altre spese, tra i 4 e i 5 milioni di La gestione degli eventi è stata coordinata da due uni- euro per l’abbattimento e la disinfezione degli alleva- tà di crisi, una a livello regionale e una nazionale (che si è riunita già il 19 agosto), composta da ministero della Salute, Regione Emilia-Romagna, le Regioni dove sono più presenti gli allevamenti di pollame - Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Umbria - l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, l’IZS del- le Venezie (Centro di Referenza nazionale per l’in- fluenza aviaria) e i Carabinieri dei Nas. La Regione ha individuato le zone di protezione (area di circa tre km con il livello di rischio più alto, dove sono scoppiati i primi focolai dell’influenza) e di sorveglianza (livello medio). Il Ministero, in accordo con l’Unione europea e la Regione, ha poi indicato un’ulteriore zona di restrizione soggetta a vincoli di movimentazione di animali e uova comprendente parte delle province di Ravenna e Forlì-Cesena. Inoltre, sempre da parte del Ministero, è stata consi- derata zona a rischio il restante territorio regionale. Alla fine di agosto, la Regione ha ottenuto dal Ministero deroghe al blocco delle movimentazio-

Fotolia ni, fornendo le garanzie sanitarie indispensabili. Lo strumento delle deroghe si è successivamente

8 ottobre 2013 ampliato via via che passava del tempo dall’ultimo focolaio di influenza. In questo modo, pur con le grandi difficoltà vissu- te dal sistema avicolo, si sono aperte possibilità di commercializzazione che hanno consentito al set- tore di prendere fiato e di andare verso la normalità. A settembre, negli allevamenti sono iniziati anche gli abbattimenti previsti dal piano di depopola- mento del pollame - 143 mila gli animali soppressi - approvato dal ministero della Salute, per ridurre il rischio di diffusione del virus H7N7 e contenere i danni conseguenti all’epidemia. Le misure a sostegno del comparto

I danni legati all’abbattimento di animali o alla distru- zione di uova e mangimi, in seguito alle ordinanze sa- Fotolia nitarie, verranno risarciti in base a quanto deciso dalla Commissione regionale indennizzi facendo riferimen- to ai valori Ismea o alle quotazioni di mercato. la Ue che ha espresso la disponibilità a esaminare Ma non ci sono solo i danni diretti. L’emergen- la proposta che le verrà presentata. za ha avuto per fortuna una durata limitata nel Tra le richieste avanzate dalla Regione al Governo vi è tempo, ma le ripercussioni economiche sono state anche la sospensione dei pagamenti contributivi, pre- comunque significative. Ha pesato in particolare videnziali e fiscali, oltre alla ristrutturazione dei mu- il divieto di movimentazione di uova e anima- tui bancari, analogamente a quanto fu riconosciuto li che nella sua prima formulazione da parte del in occasione della precedente emergenza aviaria. Tra ministero della Salute, riguardava l’intera Emilia- i maggiori costi sostenuti dai produttori avicoli e che Romagna. Si tratta di danni indiretti, conseguen- verranno ricompresi nella richiesta di aiuti vi sono za del mancato reddito e la Regione sta lavorando anche quelli per il ripristino dell’attività produttiva e per individuare e quantificare tipologie e canali di per l’adeguamento delle strutture di allevamento alle finanziamento, di concerto con il Governo e con nuove misure in materia di biosicurezza.

FONDAMENTALE LA BIOSICUREZZA PER CONTENERE I DANNI Intervista a Stefano Cinotti, direttore dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. La biosicurezza negli allevamenti e nel- bienti sensibili come gli allevamenti». ne della sicurezza degli allevamenti, e le movimentazioni è l’unica strategia Di fronte ad emergenze come queste quindi dei consumatori, e le necessità che può contenere e limitare i danni come ci si può attrezzare? di resa economica del comparto? provocati da epidemie come l’influen- «Le misure adottate hanno contenuto «Una delle questioni emerse - conclu- za aviaria. di molto la diffusione della patologia: de Cinotti - è la necessità di coniugare Lo dice il professor Stefano Cinotti, di- solo sei focolai, a fronte di un territorio gli interessi della produzione con quelli rettore dell’Istituto Zooprofilattico spe- molto vasto e densamente popolato della biosicurezza. Il tema del conferi- rimentale della Lombardia e dell’E- di allevamenti zootecnici come quello mento delle uova e dell’imballaggio, milia-Romagna, che ha affiancato la dell’Emilia-Romagna, hanno rappre- ad esempio, è uno di questi. Per esse- Regione durante l’emergenza. sentato certamente un grave proble- re commercializzate, le uova devono «è difficile», continua il professore «az- ma, che poteva però avere conse- passare da un centro attrezzato; se si zerare questi rischi negli allevamenti, guenze più pesanti» spiega Cinotti. trova all’interno di un allevamento sot- ma l’applicazione delle misure di biosi- «I servizi sanitari hanno lavorato bene e curezza - quelle azioni di igiene, tutela assieme agli istituti zooprofilattici han- toposto a restrizioni, il confezionamen- e controllo all’interno e all’esterno degli no saputo rispondere in tempi strettissi- to si blocca. Si dovrà affrontare dun- allevamenti, durante la movimentazio- mi ad ogni esigenza. Inoltre l’Emilia-Ro- que il tema della delocalizzazione con ne, sui mezzi di trasporto, sulle persone magna aveva già, a differenza delle tutte le conseguenze sul piano econo- che entrano e lavorano nelle vicinanze altre Regioni un piano di intervento per mico, visto che in alcuni casi si tratta di degli animali - è fondamentale per la- gli abbattimenti in caso di influenza». strutture dove si lavorano 10/12 milioni vorare con margini di garanzia in am- Esiste un collegamento tra la questio- di uova al giorno». (o.c). ottobre 2013 9 Fatti AL MACFRUT Dop e Igp sottoutilizzati: più valore dai marchi ue

ANTONIO APRUZZESE A Cesena l’Emilia-Romagna propone di riconoscere l’unici- tà di prodotti caratterizzati da un forte legame con il terri- torio, agendo su aspetti organizzativi, burocrazia e sistema dei controlli.

ccorre rivedere le regole per le Dop e produttori Dop e Igp poco attratti e, dunque, in Igp nel settore ortofrutticolo. Una vol- calo del 5,1%, così come gli operatori certifica- ta ottenute, le certificazioni comunita- ti (-4,7). Ma lo dicono soprattutto i dati relativi rie sono sottoutilizzate e caratterizzano a pera, pesca e nettarina che raggiungono quote Osolo un segmento marginale di un certo comparto. insignificanti - fra lo 0,15% e lo 0,21% - nell’area Lo testimonia anche il Report Istat 2012 che dà i di produzione. Questo significa che l’Igp è pratica- mente inapplicata mentre dovrebbe avere una fun- zione di volano sul piano produttivo, economico e commerciale. pruzzese A «In Italia le registrazioni comunitarie sono solo un motore morale del sistema ortofrutticolo», ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabbo- ni, che al Macfrut di Cesena ha rilanciato le poten- zialità di questi prodotti, suggerendo modifiche ad alcuni aspetti organizzativi, al sistema dei controlli e alla burocrazia. La proposta verrà presentata alla Conferenza degli assessori regionali all’Agricoltura e illustrata in sede di Conferenza Stato-Regioni, cercando il coinvolgimento del Mipaaf e delle com- petenti Commissioni di Camera e Senato. I casi di successo non mancano, come l’aglio di Voghiera (ne parliamo nel box) che supera la quota Tab. 1 – Emilia-Romagna: Dop e Igp della categoria ortofrutticoli - cereali del 10% del prodotto coltivato nel Ferrarese, an- freschi e trasformati. che se si tratta di un’area molto ristretta. «Queste fortunate esperienze ci dicono che la gestio- Denominazione Registrazione ne produttiva, commerciale e promozionale deve Fungo di Borgotaro IGP - Reg. (CE) n. 1107/96 del 12 giugno 1996 essere condivisa fra tutti gli attori della filiera, che è Marrone di Castel del Rio IGP - Reg. (CE) n. 1263/96 del 1 luglio 1996 necessario un uso congiunto dei marchi privati con Scalogno di Romagna IGP - Reg. (CE) n. 2325/97 del 24 novembre 1997 quelli Ue e che il tema delle varietà sta in secondo piano rispetto al legame prodotto-territorio». IGP - Reg. (CE) n. 134/98 del 20 gennaio 1998 Pera dell’Emilia-Romagna IGP - Reg. (CE) n. 515/09 del 17 giugno 2009 Pesca e nettarina di IGP - Reg. (CE) n. 134/98 del 20 gennaio 1998 Undici registrazioni Romagna IGP - Reg. (CE) n. 701/10 del 4 agosto 2010 nella nostra regione Asparago verde di Altedo IGP - Reg. (CE) n. 492/03 del 18 marzo 2003 Riso del Delta del Po IGP - Reg. (CE) n. 1078/09 del 10 novembre 2009 Tra le 1.131 Dop e Igp registrate in tutta Europa, 317 riguardano la categoria degli ortofrutticoli e ce- Amarene brusche di Modena IGP - Reg. (CE) n. 1028/09 del 29 ottobre 2009 reali freschi e trasformati. Di queste, 94, cioè il 37% DOP - Reg. (CE) n. 228/10 del 18 marzo 2010 Patata di Bologna DOP - Reg. (UE) n. 766/12 del 24 luglio 2012 delle Dop e Igp del nostro Paese, contraddistinguo- no prodotti ortofrutticoli. Tra i 10 prodotti Dop e Aglio di Voghiera DOP - Reg. (CE) n. 442/10 del 21 maggio 2010 Igp rilevanti per fatturato solo uno però appartiene Ciliegia di Vignola IGP - Reg. (CE) n. 1032/12 del 26 ottobre 2012 a questa categoria: si tratta della mela dell’Alto Adi-

10 ottobre 2013 ge che rappresenta il 2,6% del corrispondente fat- turato nazionale. Il dato che deve far riflettere è che tutti gli ortofrutticoli insieme raggiungono appena il 5,5% (Rapporto Qualivita-Ismea 2012). Per quanto concerne l’Emilia-Romagna, invece, dei 38 prodotti Dop e Igp ben 11 appartengono alla categoria degli ortofrutticoli e cereali freschi e trasformati (alcune riguardano anche il territorio di altre regioni: è il caso del riso del Delta del Po). La prestazione migliore è quella della patata di Bo- logna, che produce circa 7.000 tonnellate, pari a quasi il 7% della produzione dell’area geografica (tutta la provincia di Bologna). L’estensione dell’a- rea di coltivazione di alcune delle Dop e Igp do- vrebbe suggerire un’importanza particolare, alme- no in termini di potenzialità: l’unicità, potremmo dire l’intimità, del rapporto prodotto-territorio dovrebbe, cioè, essere la porta per la valorizzazione commerciale, che invece è assai poco significativa. Vale quanto già detto per la produzione di pera, pesca e nettarina. Le criticità di sistema NUOVI CANALI DI VENDITA PER L’AGLIO DI VOGHIERA Quali sono i vincoli per restituire un valore econo- mico alle Dop e Igp? Anzitutto - è il senso di una Il clima della pianura ferrarese e il suolo argilloso fanno delle proposte illustrate da Rabboni - in coerenza con il Regolamento 1151/12 e con la nuova Ocm dell’aglio di Voghiera un prodotto molto apprezzato. La Unica - occorre ampliare le forme di gestione dei coltivazione interessa un‘area di circa 80 km quadrati che marchi, in modo da permettere anche alle Orga- comprende, oltre Voghiera, anche parti dei comuni di nizzazioni produttori e alle Organizzazioni inter- Ferrara, Masi Torello, Portomaggiore e Argenta, Il percorso professionali di qualificarsi come gruppi rappre- di valorizzazione parte nel 1996 su iniziativa del Comune, sentativi dei produttori certificati, affiancando così caratterizzandosi da subito per la sinergia di soggetti pub- il sistema dei consorzi di tutela. Inoltre il rinnova- blici e privati. mento varietale deve passare attraverso meccanismi Nel 2000 nasce il Consorzio Produttori che intraprende il snelli, non legati al criterio dei 25 anni di permanen- percorso per ottenere la Dop. Il prodotto ottiene la registra- za in un certo ambito. Il prodotto dovrebbe essere zione nel 2010: è il primo aglio a marchio, successivamente caratterizzato dalla vocazionalità territoriale, oppure arriverà anche l’aglio polesano. da un assortimento varietale basato su tipi. In sinte- Le superfici si incrementano di anno in anno: lo scorso anno si, la varietà deve essere elemento non essenziale per erano di circa 120 ettari, salite a 180 nel 2013 (con una pro- l’ottenimento del prodotto. Pesa anche la burocra- duzione stimata di 9.500 quintali) e 43 aziende associate. zia con l’appesantimento del sistema del “doppio Il prossimo anno si prevede di arrivare a 250 ha. Dall’au- accreditamento” per gli organismi di certificazione tunno 2012 hanno avuto inizio alcune azioni promozionali e il meccanismo, che va superato, della sanzione indirizzate sia al trade che al consumatore finale. unica di 50.000 euro per le inadempienze nei con- La campagna di comunicazione utilizza un visual che trolli: l’entità va, cioè, stabilita in base alla gravità mette al centro il claim “Tradizionalmente gentile” con un delle mancanze accertate. Inoltre, nella costruzione nuovo sito internet (www.agliodivoghiera.it). dei nuovi Psr e nell’Ocm, vanno stimolate le Op al «Negli ultimi due anni il prezzo ha smesso di crescere (poco miglior utilizzo delle risorse per esaltare la relazione meno di 2 euro al kg alla produzione). Per questo - dice il prodotto-territorio in chiave di comunicazione al presidente del Consorzio Neda Barbieri - pensiamo di allar- consumatore finale e, da ultimo, si deve arrivare ad gare i canali di vendita, l’Horeca ad esempio, aprendoci di una maggior integrazione fra i diversi controlli ef- più alla Gdo e ai suoi progetti territoriali. Inoltre la gestione fettuati nelle aziende alimentari. La strada non sarà dei disciplinari di produzione ci richiede una costante “ma- semplicissima - ha avvertito Rabboni - ma le Dop nutenzione” per seguire norme e tecnologie». e le Igp non possono essere un mero bollino. ottobre 2013 11 N 12 Per meleepere ilsogno Fa

Fornaciari UOV tti a an p i

r M uzz t onio ERCAT e s e i M americano diventaamericano realtà pera Abate dell’Emilia-Romagna Mazzoni, Patfrut eSalvi perla Apofruit, Fruit Modena Group, Agrintesa, ha coinvolto igruppi In questa prima fase il progetto desiderio perinostriproduttori. non èpiùunoscuro oggettodel vice), ilmercato astelleestrisce and Plant Health Inspection Ser- le delMipaaf el’Aphis (Animal fitosanitariocentra- il Servizio alla sigladelpianooperativo fra voro chehaportato istruttorio due edieci).Dopo illungola- di meleepere (rispettivamente negli Stati Uniti iprimicontainer per l’exportdellavarietàAbateIgp. barriere fitosanitarie,l’Emilia-Romagnalanciaunprogetto Negli Usaiprimicontainerdifruttanazionale.Cadute le tori, sono in arrivo tori, sono in arrivo tura” giunge ai let- mero di“Agricol- entre questonu- - ha spiegato l’assessore regionale - haspiegato l’assessore regionale perlanostra frutta opportunità tratta diunanuova interessante aceti, formaggiesalumi). «Si alimentari delterritorio(vino, Usa, assiemeadaltre eccellenze l’export dellaperaAbate negli è statosiglatounaccordo per al Macfrut diCesenainfatti pronta acogliere questachance: Intanto l’Emilia-Romagna ègià renze emarginidiredditività. sime spedizioni, valutando prefe- consumatori percalibrare lepros- stiche diquelmercato edeisuoi profondire dinamiche ecaratteri- statunitense. Si tratteràoradiap- ni dovute allarigidanormativa per ilsuperamentodellerestrizio- fitosanitario dellanostra Regione svolto dalServizio stato ilruolo Determinante, inparticolare, è autonoma di Trento eBolzano. Emilia-Romagna elaProvincia operativo hacoinvolto Regione stesso Ministero, mentre sulpiano tecnica)elo somela (perlaparte coinvolti moltisoggetti:Cso,As- un giocodisquadrachehavisto di tale di un annoedè il frutto tense avràunaduratasperimen- del mercato L’apertura statuni- dini dioriginiitaliane. risiedono oltre seimilionidicitta- orientale degliStati Uniti, dove in alcune grandi città della fascia limitato diprodotto dialtaqualità test èdicollocare unquantitativo tino-Alto Adige. L’obiettivo del Vog e VI.P perlemeledel Tren - Melinda,e iconsorzi la Trentina, milioni dieuro. nellate, perun valore diquasi168 142.443ton- sono stateesportate Nella campagna2012-2013 ne dell’intera produzione nazionale. per unaproduzione parial65% pere inregione èdi22.500ettari, a to Igp. Lasuperficiecoltivata gode anche del riconoscimen- un prodotto dielevata qualitàche der mondialeperlavarietà Abate, produttore italiano di pere e lea- L’Emilia-Romagna èilprincipale tore federaleHarris Mc Dowell». ne dellavisitaaBolognadelsena- scorso mese di gennaio in occasio- di unconfronto avviatogiànello Delawere, checostituiscel’esito biettivo dell’intesa con lo Stato del standard qualitativi.Èquestol’o- di vizi distributivilocaliecertezza comunicazione, accordi coniser- investimento in cessario unforte tutti inuovi prodotti saràperò ne- di grandipotenzialità.Comeper per ilmercato Usa e,cometali, prodotto eccellenteeunanovità - haconclusoRabbonisonoun Abate Fetel dell’Emilia-Romagna po forniture di qualità». «Le pere d’oltre oceanoegarantire neltem- derla riconoscibileaiconsumatori scommessa impegnativa per ren- made inItaly statunitensi perlepere elemele tura dellefrontiere commerciali all’indomani dellastoricaaper- del Delaware Edwin Kee, proprio segretario distatoall’Agricoltura che hafirmato l’intesa insiemeal all’Agricoltura Tiberio Rabboni, - ma anche una - maancheuna o tt obre 2013

Fatti mestieri che cambiano Sempre di più sui campi, ma con la laurea PATRIZIA ROMAGNOLI Cresce l’interesse per il mondo rurale, aumentano le iscrizioni ai corsi di agraria. Viaggio nelle Università dell’Emilia-Romagna per capire cosa sta cambiando. Prima tappa Bologna.

i torna alla campagna. E ci si va ben prepara- Che la difficile situazione economica sia un ele- ti, con una laurea in tasca. La tendenza - già mento chiave per interpretare il fenomeno è osservabile nei dati dell’ultimo censimento quasi una certezza. «Sulla scelta di corsi di lau- dell’agricoltura che evidenziava la crescita del rea nell’ambito di agraria incidono diversi fatto- Slivello di scolarizzazione dei conduttori agricoli - è ri - commenta Patrizia Tassinari vicepresidente confermata anche dai primi dati sulle immatricola- vicario della scuola di Agraria dell’Università di zioni universitarie, che vedono Agraria in pole posi- Bologna - non ultimo l’interesse verso la corret- tion tra le preferenze dei giovani. ta alimentazione, l’idea del “chilometro zero”, le In un momento di calo dell’attrattività degli studi implicazioni ambientali dell’agricoltura. Ma na- accademici (si calcola una riduzione del 12% delle turalmente la congiuntura economica incide». iscrizioni), i corsi del gruppo di agraria registrano a Già, l’economia. Carlo Pirazzoli, è coordinatore di livello nazionale incrementi vicini al 40% rispetto al Economia e marketing dell’agroalimentare, corso 2012, secondo le previsioni di Coldiretti. In realtà i unico nel panorama universitario italiano e dice: calcoli veri si potranno fare solo a immatricolazioni «L’agroalimentare è notoriamente anticiclico e se chiuse, “scremati” dai dati sulla partecipazione ai test uno studente fa le sue scelte in funzione delle pro- di ingresso, obbligatori ma non vincolanti. Tuttavia spettive di lavoro in un momento così dif- anche senza azzardare percentuali astronomiche, è ficile a livello economico complessivo, è chiaro che c’è una ripresa di interesse nei confronti normale che guardi agli ambiti in La sede principale della scuola di della campagna, del cibo e quindi dell’agroalimenta- cui le cose vanno meno peggio Agraria a Bologna. re, l’unico settore in controtendenza in tempi di crisi. che altrove». nibo - 2013 © U

14 ottobre 2013 Aumentano le donne Diminuiscono i figli di agricoltori nibo - 2013 © U Ma non solo, anche il profilo dello studente - tipo di agraria col tempo si è modificato. «L’aspetto più evidente è che ora la metà degli iscritti sono ragaz- ze. Fino a vent’anni fa si contavano sulle dita delle mani. E sono anche brave - prosegue Pirazzoli - molte diventano imprenditrici. Poi è considerevol- mente diminuita la quota degli studenti provenienti da famiglie di agricoltori. Inoltre, si sta superando il vecchio atteggiamento per cui “la teoria non serve a niente, ciò che conta è quel che si fa in campo”. Si è minare in mezzo ai vigneti come vedono in tv e non capito che quelle agricole e quelle di trasformazione sanno che a vendemmiare si fa fatica. Insomma, sono aziende a tutti gli effetti, che richiedono com- hanno visto tanta televisione e poca realtà. Però ce petenze complesse. Infine, che le professioni legate ne sono molti assai motivati, anche con grandi ideali, all’agraria possono essere tante». che alla fine vanno magari a lavorare nei Paesi in via «Uno dei motivi che spiegano il successo dei nostri di sviluppo. Il problema è che abbiamo grandi nu- corsi - commenta Andrea Segrè, direttore del dipar- meri all’inizio e tanti abbandoni durante il percorso. timento di Scienze e tecnologie agroalimentari - è il Anche per questo abbiamo deciso di fare i test, in fatto che essi assicurano sbocchi professionali a 360 modo da aumentare la consapevolezza dei giovani». gradi. A questo vanno aggiunti la buona fama che ci E quelli che arrivano in fondo come se la cavano sul siamo conquistati, siamo al primo posto nella clas- mercato del lavoro? I dati AlmaLaurea dicono che i sifica del Censis da diversi anni e il buon livello di corsi di laurea di Agraria possono dare discrete soddi- vivibilità della nostra scuola». sfazioni. Nell’anno accademico 2011-2012 i laureati a Bologna sono stati 220. Di loro, il 29,8% ha parteci- Le prospettive occupazionali pato a un’attività di formazione e dopo un anno quelli che lavoravano erano il 56,7%. I dati relativi a Unibo «Anche noi stiamo registrando un aumento di ri- sono migliori della media nazionale. Il 21,3% conti- chieste - racconta Leonardo Nanni Costa, vicepre- nua a studiare - laurea magistrale o praticantato - e il sidente della sede bolognese della scuola di Agraria e 18% è disoccupato e cerca lavoro. Tra gli occupati, il coordinatore del corso di laurea in Produzioni ani- 41% aveva già un lavoro prima della fine degli studi. mali - e sono anch’io dell’idea che la congiuntura Per quanto riguarda il settore d’attività anche qui si economica pesi molto. Le iscrizioni ad agraria sono rileva il crollo delle opportunità nel settore pubblico, cicliche, con picchi nei momenti di difficoltà. Io uno sbocco occupazionale solo per il 15%. Infine: stesso faccio parte del “picco degli anni ‘70”, iscritto una laurea in agraria non significa necessariamente ai tempi della crisi del petrolio. La differenza è che andare nei campi o in stalla. Lo fa solo il 35% dei allora tutti noi avevamo almeno un’idea di cos’era laureati occupati, mentre il 16% trova lavoro nell’in- la campagna. Qui invece i ragazzi sognano di cam- dustria e poco meno della metà nei servizi.

15 OPPORTUNITÁ PER DIVENTARE AGRICOLTORE LAUREATO La scuola di Agraria a Bologna, che Bologna, a cui affluiscono anche è a sua volta la prosecuzione della accorpa le ex facoltà in aggregati molti studenti da tutt’Italia e dall’e- triennale, con sede a Imola,Verde or- più ampi, organizza 15 corsi di lau- stero, ospita le triennali Produzioni namentale e tutela del paesaggio. rea. Tolto quello di Medicina veteri- animali e Controllo fauna selvatica, Ad Imola fa capo inoltre la triennale naria, il cui ordinamento è “blindato” Economia e marketing nel sistema in Viticoltura ed enologia. a livello europeo in cinque anni, gli agro-industriale, Scienza del territorio Cesena è votata alla tecnologia, altri sono articolati in triennio e lau- e dell’ambiente agro-forestale, Tec- con la triennale in Tecnologie ali- rea magistrale. nologie agrarie, cui fanno seguito mentari, seguita dalla magistrale in Cinque le sedi: Bologna e Ozzano le magistrali Scienze e tecnologie Scienze e tecnologie alimentari. Emilia (che ospita Medicina veterina- agrarie, International horticultural A Cesenatico, infine, è allestito il cor- ria, Sicurezza e qualità delle produ- science, in inglese, Progettazione e so triennale in Acquacoltura e igiene zioni animali e Biotecnologie anima- gestione degli ecosistemi agro-terri- delle produzioni ittiche. li), Imola, Cesena e Cesenatico. toriali, forestali e del paesaggio, che www.unibo.it ottobre 2013 15

C L’educazione alimentare dei dei alimentare L’educazione mediazione del cibo. attraverso la città ecampagna, fra d’integrazione crescente bisogno rie che didattiche, rispondono al nuità aFattorie fatto ealle Aperte conti a dare Da qui, l’impegno luoghi produzione. di dai partire a corrette abitudinidi alimentari conduttore filo Il la è promozione economico. Sviluppo ministero dello dal finanziato sostenibili, esicure», salutari co perinformati compiere scelte consumatori: tema «cittadini il con Consumabile programma a ridotto contenuto eil sale di comunicazione QC pane di sul zione fattoria, campagna la in sono Giornata la dell’Alimenta po, oltre aFattorie ci Aperte, Tra messicam strumenti in gli dell’Emilia-Romagna. slativa approvato dall’Assemblea legi 2013/2015cazione alimentare tamento deiel’edu consumi regionale per l’oriengramma del proSono questi i cardini equi. eprezzi freschezza dei consumatori genuinità, di ne, che rispondono esigenze alle commercializzazio brevi di cuiti “agricoltura prossimità”: di cir e cosiddetta la qualità di marchio prodotticonsumo di tipici oa il promuovere alimentazione, corretta alla educare visitatori, alimentare 2013/2015. città emondoruralealcentrodelprogrammadieducazione Fattorie aperte,prodottitipiciediqualità,integrazionetra per grandiepiccoli Campagna vicina eamica ottobre 2013 no avuto oltre 30.000 che quest’anno han delle Fattorie Aperte, onsolidare l’esperienza ------biamento nuove per ricerca la di se agricole nei cam processi di sostiene programma leil impre- fattorie alle didattiche, Rispetto critico econsapevole.alimentare zione promuovendo consumo un tradizione einnovaconiugare e con rurale storia la cultura ela mantenere e il legame rafforzare per qualità di agro-alimentari centro l’agricoltura eiprodotti intende prossimi anni porre al febbraio 2014 con l’approvazione della graduatoria unica regionale. regionale. unica graduatoria della 2014 l’approvazione con febbraio strazioni provinciali competenti per territorio. L’Istruttoria delle domande si concluderà entro il novembre 7 5 il entro anni, 40 di meno ha chi da inviate, essere possono domande Le presentato. aziendale piano del funzione in euro mila 40 ai 15 mila dai insediamento primo di premio un per serviranno che rurale sviluppo di regionale Programma del risorse nuove Sono euro. mila 790 2milioni stanzia Regione la agricoltori diventare vogliono che igiovani Per GI FINANZIAMEN O VANI INAGRIC T I PERPIANID’IMPRESA - - strategici dall’Unione europea europea strategici dall’Unione considerati amministrazione, verdi Pubblica della acquisti degli l’incremento informativi, menti educativi, formativi e e per favorire, attraverso mo regionale legge n. 27/2009dalla previste azioni sulle l’impegno temasostenibilità,Sul della c’è territoriale. presidio come ruolo il forzando fattoria della raf utenze e l’offertadi servizi, O L T URA, URA,

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Samaritani - - Emilia-Romagna Regione Agroalimentare, del Sistema e Promozione Innovazione Servizio Ricerca, R alle Ammini o Regione ss ana Mari ana Mari

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non solo per la salvaguardia am- LA SALUTE INIZIA A TAVOLA bientale, ma anche per l’effetto di sensibilizzazione e di stimolo all’innovazione. “Mangiar sano dà più slancio alla vita” è il messaggio della Il programma punta anche sulla campagna promossa dalla Regione Emilia-Romagna nelle “agricoltura di prossimità”: cir- scuole secondarie di primo e secondo grado per informare cuiti brevi di commercializzazio- gli studenti sull’importanza dell’alimentazione per la salute. ne che offrono ai consumatori L’iniziativa intende contrastare, in particolare, il fenomeno maggiore genuinità, tradizione ed dell’obesità nella popolazione infantile e giovanile: secon- economicità, costituendo un’op- do i dati 2012 dell’indagine “Okkio alla Salute”, in regione il portunità di maggiore reddito per 22% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni è in sovrappeso. gli agricoltori. Inoltre il km 0 ha I dati regionali, seppure migliori di quelli nazionali, indicano effetti positivi in termini ambien- la diffusione di abitudini alimentari che predispongono all’aumento eccessivo di peso. In par- tali, per la limitazione delle emis- sioni di CO e l’uso di imballaggi. ticolare: 3 bambini su 10 non fanno una colazione adeguata; 6 su 10 fanno una merenda di 2 Dal punto di vista culturale e metà mattina troppo abbondante; 9 su 10 consumano giornalmente meno delle 5 porzioni sociale, l’iniziativa intende soste- di frutta e verdura raccomandate; 4 su 10 consumano bevande zuccherate una o più volte nere le filiere locali perché favo- al giorno. riscono un processo decisionale Rispetto all’attività fisica, dall’indagine emerge che 1 bambino su 10 risulta non attivo; 8 su 10 basato sulla collaborazione e su non praticano l’attività fisica raccomandata per la loro età; 3 su 10 guardano i programmi una governance locale più sensi- alla tv e/o usano i videogiochi per 2 ore o più al giorno; 1 su 3 ha il televisore in camera. bile ai fabbisogni specifici a livel- Nelle scuole sono in distribuzione in questi giorni le locandine con il messaggio della campa- lo territoriale, oltre a rinsaldare gna. Una pagina web di approfondimento è stata realizzata su Saluter, il portale del Servizio il legame del prodotto con uno sanitario regionale: www.saluter.it/mangiaresano spazio geografico condiviso da produttori e consumatori.

18 ottobre 2013 C tenute ledisposizionigeneralicheregolano gliac- di garantire unamaggiore sicurezza, sarannoman- ro unaprospettiva dilungoterminee,alloscopo La riformadellaPac offriràalsettore dellozucche- dell’Organizzazione mondialedelcommercio. sono limitatedacontingentiprevisti dallenorme diale, purricordando dell’Ue cheleesportazioni europea siasulmercato interno,siasuquellomon- gliorare lacompetitivitàdeiproduttori dell’Unione guamento delcomparto. Ciòpermetteràdimi- concedendo tuttaviatempiragionevoli perl’ade- cioè, laparola fineallelimitazionidiproduzione, tenuta nellariformadelsettore del2005:mettere, settembre 2017, confermandol’indicazione con- e leautorizzazioniperinuovivigneti. programmazione: lafinedelregimedellequotezucchero Continua lanostraanalisisullenovitàprevistedallaprossima di gestionedelmercato Pac 2014-2020:imeccanismi o tt obre 2013 regime dellequotesullozucchero al30 (Pac) prevede anchelacancellazionedel la riformadellaPolitica agricolacomune on lequotelatteinscadenzanel2015, mune del mercato unico (Ocm) mirano a migliorare mune delmercato unico(Ocm) miranoamigliorare Altre modifiche alle norme dell’Organizzazione co- limitata dell’1% all’anno. vello sulvinoloscorsodicembre -conunacrescita 2016 -comeraccomandatodalGruppo dialtoli- autorizzazioni perinuovi impiantiapartire dal fine del2015,conl’introduzione diunsistema stema deidirittidiimpiantonuovi vignetialla settore vitivinicolodel2006diporre terminealsi- la nuova Pac rispettaladecisionedellariformadel Sulla produzione del vino, l’accordo di giugno sul- dell’Ue. a godere senzalimitidellibero accessoalmercato deiPaesigior parte inviadisviluppocontinuerà un eventuale stoccaggioprivato, mentre lamag- zucchero bianco rimarrà ammissibile all’aiuto per periodo successivo allascomparsadellequote,lo cordi trazuccherificieproduttori agricoli. Per il Qui Emilia Carrefour Europeo Europe C C A curadi A AR V Europa A L A LL Direct INI 19

Garau Qui Europa

l’orientamento al mercato dell’agricoltura europea in breve per una maggiore competitività sulle “piazze” mon- diali, fornendo al contempo un’efficace rete di prote- La Commissione Ue ha deciso la riduzione zione per gli agricoltori in caso di incertezze esterne del 4% dei pagamenti diretti della Pac (con pagamenti diretti e opzioni per la gestione del per l’anno 2013 per recuperare rischio nell’ambito dello Sviluppo rurale). 1,47 miliardi di euro che mancano al bilancio I sistemi esistenti di intervento pubblico e di aiuto 2014 della Pac. Dal taglio saranno esentati all’ammasso privato sono rivisti per renderli più ef- i primi 2.000 euro di aiuti, a beneficio del 74% ficaci, per esempio con adeguamenti tecnici per le (915 mila) degli agricoltori italiani. carni bovine e i prodotti lattiero-caseari. Per questi ultimi, tali cambiamenti si aggiungono alle novità “pacchetto latte” del 2012, che rafforza il potere con- RASSEGNA DALLA trattuale degli agricoltori. GAZZETTA UFFICIALE UE Inoltre, nuove clausole di salvaguardia vengono in- trodotte per tutti i settori per consentire alla Com- Decisione di esecuzione della Commissione missione europea di adottare misure di emergenza del 13 agosto 2013 recante esclusione dal in risposta alle turbative di mercato, quali le mi- finanziamento dell’Unione europea di alcune sure adottate durante la crisi dell’E-coli tra maggio spese sostenute dagli Stati membri nell’ambito e luglio 2011. Queste azioni saranno finanziate da del Fondo europeo agricolo di orientamento e una riserva di crisi ottenuta riducendo ogni anno i di garanzia (Feaog), del Fondo europeo agri- pagamenti diretti. I fondi non utilizzati per misure colo di garanzia (Feaga) e del Fondo europeo di crisi saranno resi di nuovo disponibili l’anno suc- agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr). cessivo. In caso di grave squilibrio del mercato, la Gazzetta Ufficiale UE L 219 del 15 agosto 2013 Commissione europea può autorizzare le organiz- Nell’ambito della cosiddetta procedura di zazioni di produttori o le organizzazioni interpro- liquidazione dei conti, la Commissione europea fessionali ad adottare collettivamente determinate ha chiesto la restituzione di fondi della politica misure temporanee (ad esempio, il ritiro dal merca- agricola dell’Ue indebitamente spesi da alcuni to o lo stoccaggio da parte di operatori privati) per Paesi, per un totale di 180 milioni di euro. I fondi stabilizzare il settore interessato. riconfluiscono nel bilancio dell’Unione per inos- I programmi di promozione Frutta nelle scuole e servanza delle norme Ue o inadempienze nelle Latte nelle scuole saranno estesi e il budget annua- procedure di controllo della spesa agricola. Le le per il primo è addirittura aumentato, passando autorità di ogni singolo Paese sono responsabili da 90 milioni di euro a 150 all’anno. della gestione della maggior parte dei paga- Norme relative al riconoscimento delle Organiz- menti della Politica agricola comune (Pac), zazioni di produttori (Op) e delle Organizzazioni principalmente tramite i loro organismi pagato- interprofessionali (Oi) coprono ora tutti i settori, ri. Se infatti gli Stati dell’Unione sono responsabili con ulteriori opzioni per la creazione di tali orga- del pagamento e della verifica delle spese nizzazioni trasferite ai fondi per lo Sviluppo rurale. della Pac, spetta alla Commissione europea Inoltre è data la possibilità agli agricoltori di ne- controllare che abbiano fatto un uso corretto goziare collettivamente i contratti per la fornitura dei fondi stanziati. d’olio d’oliva, carne, cereali e alcuni seminativi a La Commissione europea svolge oltre 100 audit determinate condizioni e garanzie. ogni anno, verificando che i controlli effettuati Infine a fini della semplificazione e dell’orienta- dagli Stati, con la possibilità di recuperare fondi mento al mercato, una serie di regimi minori o indebitamente spesi. In virtù dell’ultima decisio- inutilizzati sono soppressi: aiuti per il latte screma- ne della Commissione, saranno recuperati fondi to, il latte scremato in polvere per l’alimentazione da 15 Paesi: Belgio, Danimarca, Finlandia, Fran- animale e la caseina, l’aiuto accoppiato per i bachi cia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, da seta. Lussemburgo, Polonia, Slovenia, Spagna, Regno Unito e Ungheria. L’Italia deve restituire alla Ue EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA 14.70 milioni di euro a causa di carenze ricor- Via Emilia San Pietro, 22 - 42100 Reggio Emilia Tel +39 0522 278019 - Fax +39 0522 518956 renti nei controlli amministrativi, contabili e fisici [email protected] e lacune nell’applicazione delle sanzioni nel www.europedirect-emilia.eu regime di trasformazione degli agrumi in Sicilia I contenuti di questo articolo riportano il punto di vista dell’autore e non rappresentano necessariamente la posizione e in Calabria e di pagamenti tardivi nel regime della Commissione europea. dell’ammasso privato di formaggi.

20 ottobre 2013

QuiMondo A cura della REDAZIONE in collaborazione con agra press L’AGRICOLTURA SULLA STAMPA ESTERA Latte e formaggi con prezzi in rialzo grazie al mercato cinese, export agroalimentare tedesco in forte crescita, per il 2014 ridotti in Francia gli stanziamenti del settore. In Spagna uno snack ricco di antiossidanti che fa bene al cuore.

INOL BILA CI DEL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA DI NUOVO RIDOTTO DEL 7% LES ECHOS (quotidiano francese) Wikimedia 25 settembre 2013

Il bilancio del ministero dell’Agricoltu- ra per il 2014, presentato nel disegno di Legge Finanziaria, presenta un’ul- teriore diminuzione di 2,9 miliardi di euro (pensioni escluse), cioè di circa il 7% rispetto al 2013. Questa significativa contrazione de- gli stanziamenti si aggiunge a quella dello scorso anno rispetto al 2012 (5 miliardi di euro circa). Il ministero delle Finanze ha fatto presente - per giustificare i tagli, ndt - l’aumento degli stanziamenti asse- gnati nel quadro della nuova Politica agricola comune (Pac) per il periodo LA DOMANDA CINESE formaggio ad appena il 3%. Tutto 2014-2020, con un fondo annuale me- DETERMINA UN’IMPENNATA ciò nonostante una crescita della dio di 7,5 miliardi di euro di aiuti diretti DEI PREZZI LATTIERO-CASEARI produzione registrata nelle principali da distribuire agli agricoltori francesi. GLOBALI regioni esportatrici, poiché l’aumen- In particolare dal primo gennaio 2014 di Olivia Cooper to del consumo locale e la man- «nuovi tassi di cofinanziamento dell’U- canza di scorte ha mantenuto le nione europea genereranno econo- FWI.CO.UK (portale inglese) esportazioni sotto i livelli dello scorso mie di bilancio nazionale», tra cui quelli anno, ha aggiunto. «La Cina si trova relativi all’indennità compensativa de- 25 settembre 2013 a dover far fronte a difficoltà di ap- gli svantaggi naturali (circa 70 milioni) Nel terzo trimestre del 2013, i prezzi provvigionamento e le ultime notizie o al finanziamento per le vacche da lattiero caseari internazionali sono parlano di una contrazione del 6%, latte (circa 100 milioni di euro). rimasti eccezionalmente elevati, nei primi mesi dell’anno». Elevati Le spese di gestione del ministero sostenuti dall’incredibile domanda prezzi alla stalla e una contrazione tuttavia diminuiscono di circa il 6%. dei costi dei mangimi potrebbero Ma nonostante le restrizioni giusti- d’acquisto proveniente dalla Cina. determinare, nell’ultimo trimestre del ficate dallo «sforzo condiviso per Nonostante un calo rispetto al picco controllare la spesa pubblica», Bercy massimo toccato ad aprile, il valore 2013, un aumento della produzione promette che «il personale incarica- delle commodity lattiero-casearie di latte degli esportatori, riducendo to della politica per la sicurezza e la è tornato ad aumentare nel corso la pressione sui prezzi, ha avvertito qualità sanitaria dell’alimentazione dell’estate, ha dichiarato Tim Hunt, Hunt. sarà confermato». analista della Rabobank. «Stiamo «Tuttavia, con la Cina ancora a Infine Bercy annuncia la creazione attraversando un periodo di prezzi caccia di maggiori volumi e la di un «fondo strategico foreste-legno elevati, che è senza precedenti per domanda accumulata da parte dei per l’adeguamento al cambiamen- quanto riguarda livello e durata». compratori estromessi, la prospettiva to climatico e per lo sviluppo della A metà settembre i prezzi del latte di una significativo calo dei prezzi filiera del legno», senza precisarne in polvere e del burro erano solo il mondiali sarà rinviata fino al secon- l’ammontare. 10%-15% sotto i livelli record, con il do trimestre del 2014».

22 ottobre 2013 L’REXPO T DI PRODOTTI I prodotti maggiormente esportati spuntino nella dieta infantile e hanno ALIMENTARI TEDESCHI sono i prodotti carnei, che costitui- riscontrato un miglioramento della HA SEMPRE MAGGIOR SUCCESSO scono un quinto delle esportazioni, pressione sanguigna sistolica e del di Cartsen Dierig seguiti dai prodotti lattiero-caseari profilo lipidico dei bambini. Inoltre nei DIE WELT (16%) e dolciari (13%) e dalle bevan- bambini sono aumentate le difese (quotidiano tedesco) de alcoliche (7%). antiossidanti mentre sono diminuiti vari 24 settembre 2013 fattori di rischio cardiovascolare. «Non RIR CE CATORI DI VALENCIA è un prodotto che induce la perdita I prodotti alimentari tedeschi stanno CREANO UNA MERENDINA di peso nei bambini, ma può contri- diventando una voce d’esportazio- SALUTARE PER IL CUORE buire a migliorare la loro qualità di vita ne di grande successo. «Negli ultimi EL PAIS e, a lungo termine, prevenire malattie anni il commercio estero è più che (quotidiano spagnolo) come l’aterosclerosi», ha detto Pilar raddoppiato», ha riferito l’Associazio- 23 settembre 2013 Codoner, capo del dipartimento di ne federale dell’industria alimentare Pediatria del Doctor Peset e docente tedesca (Bve) alla vigilia dell’aper- Ricercatori dell’università Politecnica presso l’università di Valencia. tura di Anuga, la fiera di Colonia di Valencia e di altri istituti spagnoli leader a livello internazionale per il hanno progettato uno snack di mela Cona la C lifornia settore agroalimentare. e succo di mandarino per ridurre i fuori gioco Nel 2012 le esportazioni hanno tota- rischi cardiovascolari nei bambini gli agrumi spagnoli lizzato quasi 53 miliardi di euro (…) obesi. La merenda, sviluppata presso guardano alla Cina e questo trend sembra destinato a l’istituto di Ingegneria degli alimen- FRESHFRUITPORTAL.COM continuare anche nel 2013. ti, spicca per il suo alto potenziale (portale cileno) Nei primi nove mesi dell’anno, rivela antiossidante e antinfiammatorio. 22 settembre 2013 la stessa Bve, le vendite all’estero sono Inoltre, lo snack mantiene tutte le aumentate di quasi il 4%, raggiungen- sue proprietà fino a due mesi dopo Il gruppo europeo ARC Eurobanan do un valore di circa 40 miliardi di euro. l’elaborazione. ha annunciato che, quest’anno, «I prodotti alimentari tedeschi godo- Per ottenere la merenda, i ricerca- esporterà agrumi spagnoli in Cina, no di una buona immagine all’estero: tori hanno arricchito le fette di mela facendo riferimento al forte interesse sono sinonimo di qualità e di sicurez- con succo di mandarino usando dimostrato dalla tigre asiatica, dopo za», ha spiegato il direttore esecutivo una tecnologia di impregnazione che quest’ultima ha chiuso le sue della Bve Christoph Minhoff. sotto vuoto sviluppata dall’universi- porte alle importazioni provenienti In Cina, ad esempio, è fortemente ta’ Politecnica di Valencia. Hanno dalla California. La scorsa settimana, salita la domanda di latte in polvere così ottenuto un prodotto in cui 40 Ramón Rey, direttore commerciale tedesco a causa dei decessi avve- grammi contengono i componenti del gruppo, ha avuto un incontro nuti in seguito al consumo di prodotti bioattivi di un bicchiere di succo di con i rappresentanti agricoli dell’am- locali contaminati. La Repubblica mandarino fresco e di due mele. basciata spagnola per coordinare il popolare, insieme a Svizzera, Russia Lo snack è stato testato su 48 bambini piano commerciale. e Stati Uniti, rappresentano i primi obesi tra i 9 e i 15 anni in trattamento Javier Sierra, responsabile del set- Paesi di destinazione dell’export al presso il dipartimento di Pediatria tore agricolo dell’ambasciata, ha di fuori dell’Europa. I principali acqui- dell’ospedale universitario Doctor dichiarato che l’esportazione degli renti all’interno della Ue sono, invece, Peset. I ricercatori hanno valutato per agrumi spagnoli in Cina rappresenta i Paesi Bassi, l’Italia e la Francia. quattro settimane l’inserimento dello un’opportunità unica per riprendersi dalla crisi economica e dai bassi prezzi sui mercati europei. Tuttavia, la complessità del sistema di distribu- Wikimedia zione all’interno del gigante asiatico richiederà uno sforzo straordinario, una logista adeguata e costi effi- cienti per competere con la produ- zione locale». Il gruppo ha posto l’accento sui rigidi standard fitosanitari cinesi, fissati dal Paese nel 2007, ma ha espresso la speranza di eccellere all’interno del mercato asiatico.

ottobre 2013 23 Politiche comunitarie Le specie invasive in Europa minacciano la biodiversità A cura di RITA RICCI Sono oltre 12 mila e costituiscono un pericolo per la salute pubblica, le infrastrutture e gli ecosistemi. Una proposta di legge individua alcune soluzioni al problema.

n Europa si contano oltre 12 mila specie estra- effetti possono essere anche letali. Poi ci sono i dan- nee agli habitat locali, di cui circa il 15% invasivo ni alle infrastrutture: la Fallopia Japonica, un’erbacea e in rapida crescita. Una reale minaccia, rispetto perenne, estremamente invasiva e in forte espansio- alla quale la Commissione europea ha proposto ne al nord riesce a danneggiare anche le costruzioni Iun’iniziativa legislativa per gestire il pericolo rappre- con il suo profondo apparato radicale. Infine, le per- sentato dall’invasione di specie cosiddette “aliene”. dite di raccolti agricoli: un caso lampante è rappre- Il fenomeno è destinato ad aumentare ulteriormen- sentato dalla nutria, che distrugge i seminativi e può te, visto l’incremento del volume e della portata degli causare problemi alle infrastrutture e agli impianti scambi commerciali e turistici che comporteranno d’irrigazione. Si stima infatti che tra il 1995 ed il inevitabilmente un maggior numero di specie tra- 2000 questa specie abbia causato in Italia danni per sportate a livello mondiale. La proposta di Bruxelles un totale di 11,6 milioni di euro, oltre alla spesa di intende rispondere ai problemi sempre più numerosi 2,6 milioni per attività di controllo. causati da queste specie: si tratta di un pezzo della Non ultimo il problema ecologico: le specie esoti- strategia dell’Unione europea per la tutela della bio- che invasive possono danneggiare gravemente gli diversità fino al 2020 che contempla anche un più ecosistemi e causare l’estinzione di quelle necessa- efficiente impiego delle risorse. rie a mantenere l’equilibrio dell’ambiente naturale. Tre gli ordini di problemi a cui la legislazione in- Alcuni esempi: il ciliegio americano è molto nocivo tende dare una risposta concreta. Innanzitutto la per gli ecosistemi forestali e gli scoiattoli grigi stanno questione economica: ogni anno nella Ue le specie soppiantando quelli rossi. Dopo la perdita degli ha- esotiche invasive causano danni per almeno 12 mi- bitat, le specie esotiche invasive costituiscono la se- liardi di euro, sotto varie forme di pericoli. In pri- conda causa di perdita della biodiversità nel mondo. Zanzara mo luogo per la salute pubblica, come per esempio tigre. il calabrone gigante asiatico e la zanzara tigre, i cui Occorre una strategia sovranazionale

La proposta della Commissione vuole essere una ri- sposta concreta anche a livello di strategia nella so- luzione del problema. Molti Stati membri, infatti, devono già impegnare ingenti risorse per affrontare le specie esotiche invasive, ma i loro sforzi risulte- rebbero vani se circoscritti al solo livello nazionale. Che ne sarebbe - per esempio - della campagna di eradicazione del panace gigante, una pianta tossica Wikimedia ed estremamente invasiva in Belgio, se poi la stessa viene reimpiantata perché proveniente dalla Francia? Janez Potočnik, commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: «La lotta alle specie esotiche invasive è l’esempio classico di un settore in cui l’Europa dà il meglio solo se si collabora. Il testo di legge che pro- poniamo proteggerà la biodiversità concentrando l’azione sulle minacce più serie. Questo ci aiuterà a migliorare l’efficacia delle misure nazionali e a otte- nere risultati nel modo più economico».

24 ottobre 2013 La proposta legislativa interessa un elenco di specie di rilevanza per tutto il territorio dell’Unione, che sarà compilato in stretta collaborazione con gli Sta- ti membri e avvalendosi di valutazioni del rischio e di prove scientifiche. Le specie selezionate saranno bandite dall’Ue: non sarà ammesso importarle, ac- quistarle, usarle, rilasciarle o venderle. Si adotteranno anche misure speciali per seguire i commercianti, gli allevatori o i proprietari di anima- li durante il periodo di transizione. Un percorso che dovrebbe portare ad alcune con- crete soluzioni. La prevenzione in primis: gli Stati membri organizzeranno controlli per prevenire l’in- Wikimedia troduzione deliberata delle specie interessate. Non bisogna però dimenticare che molte di queste entrano nel territorio dell’Unione europea in modo accidentale, come contaminanti nelle merci o rin- dovranno avvalersi di misure volte a minimizzare i Calabrone gigante chiuse nei container. Per questo, gli Stati membri danni da esse causati. asiatico. dovranno agire per individuare tali vettori e adotta- La proposta di regolamento sarà ora esaminata dal re gli opportuni correttivi. Consiglio e dal Parlamento. I Paesi membri saranno Preallarme e risposta rapida: quando i paesi Ue in- coinvolti nella compilazione dell’elenco delle specie dividueranno una specie invasiva rilevante per tutta invasive aliene e potranno proporre varietà da iscri- l’Europa, adotteranno immediatamente i provvedi- vere nel catalogo. menti necessari alla sua eradicazione. La rete europea per le informazioni sulle specie eso- Infine la gestione delle specie esotiche invasive in- tiche (http://easin.jrc.ec.europa.eu) costituirà un siste- sediate: per quelle già ampiamente diffuse, gli Stati ma di supporto alla proposta legislativa.

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Economia CAMPAGNA MAIS Nonostante il meteo, rese e qualità quasi nella norma

Importante la prevenzione nel controllo delle micotossine. DANIELE GOVI LUCA RIZZI In riduzione le superfici, sostenuto il livello dei prezzi. Servizio Sviluppo Produzioni Vegetali, Regione criviamo questo articolo nei primissimi giorni condizionato le rese che, relativamente a quanto già Emilia-Romagna di ottobre quando, cioè, la campagna maidi- raccolto nel momento in cui scriviamo, si stimano cola è ancora in corso: se nelle aree orientali e nella media solo nelle aziende che hanno potuto centro-orientali della regione è quasi ultimata, garantire un sufficiente apporto idrico anche nelle Sin quelle occidentali e centro-occidentali è invece in fasi determinanti del ciclo colturale e un efficace pieno svolgimento. È utile tentare comunque una controllo della piralide. prima analisi, sia pur provvisoria e parziale. Sugli aspetti igienico-sanitari della granella va detto Per quanto attiene alla superficie seminata a mais che non ci troviamo di fronte alla grave situazione in Emilia-Romagna, si ritiene opportuno - non di- della precedente campagna: gran parte dei lotti è sponendo dei dati definitivi Istat - prendere a riferi- idoneo alla commercializzazione ad uso zootecnico mento le domande uniche di pagamento presenta- e sembra che solo una piccola frazione presenti una te ad Agrea. Nel 2013 risultano complessivamente contaminazione di poco superiore ai limiti, tanto da 100.279 ettari di mais da granella, con una riduzione consigliare l’adozione di azioni correttive (pulitura rispetto all’anno precedente del 13% circa. Tale fles- della granella) nei centri di stoccaggio. Ulteriori pre- sione è sensibilmente più marcata a Ravenna (-25%), cauzioni vengono riservate al mais destinato all’ali- Modena (-19%) e Ferrara (-16%). Le principali cau- mentazione della vacca da latte alla quale sono de- se della riduzione degli investimenti chiamano in stinati solo i lotti migliori per i quali è garantita una causa i risultati della campagna 2012, influenzata contaminazione inferiore a 2-5 µg/kg. da condizioni climatiche estreme che hanno inciso In un’annata vicino alla norma come questa, per ri- pesantemente su rese e qualità del prodotto. Alcuni durre il rischio di contaminazione da micotossine fattori hanno tuttavia contribuito a limitare questa è importante adottare le migliori tecniche di colti- tendenza: innanzitutto il livello dei prezzi che si è vazione, raccolta, stoccaggio e gestione del prodotto mantenuto sostenuto durante tutto il periodo delle fino alla vendita, seguendo le indicazioni delle “Li- semine. In taluni casi ha inciso a favore del mais an- nee guida” della Regione Emilia-Romagna (http:// che la difficoltà ad approvvigionarsi del seme di soia. agricoltura.regione.emilia-romagna.it). Tra i fattori esterni che hanno ridotto la quantità Infine i prezzi: dai dati della Borsa merci di Bologna complessiva di granella va segnalata la forte concor- di inizio ottobre, si evidenzia una riduzione partico- renza dei biodigestori, ai quali sono state destinate larmente marcata in confronto sia alla quotazione anche colture inizialmente programmate per la pro- 2012, sia a quella di inizio anno (-29%). duzione di granella. Analizzando l’andamento meteo vanno ricordate le abbondanti precipitazioni del trimestre primaverile che hanno spesso condizionato le epoche di semina protrattesi anche fino alla fine di maggio. In molti casi i produttori sono stati costretti ad utilizzare se- menti a ciclo più breve rispetto a quanto program- mato: tale fenomeno ha interessato maggiormente le province occidentali e quella di Ferrara, interessate da intense precipitazioni. È seguita poi un’estate più siccitosa della norma, caratterizzata anche da picchi di temperatura (ol- tre 40 °C) e da precipitazioni inferiori rispetto alla norma, in particolare in luglio (-50/75%) e settem-

bre (-50%). Il quadro climatico ha inevitabilmente Wikimedia

ottobre 2013 27 Economia TREND MERCATI Per i suini da macello un’estate con prezzi record

CLAUDIO MONTANARI Alla Borsa di riferimento di Mantova si è superata quota Crpa spa, Reggio Emilia 1,80 €/kg. Una tendenza che investe tutti i mercati europei. Al via la quotazione sperimentale a peso morto.

ia pure con continui sbalzi settimanali det- del patrimonio di riproduttori, al conseguente tati da motivi congiunturali, prosegue il calo della produzione e alla vivacità della do- trend di mercato favorevole per i suini gras- manda di alcuni importanti mercati mondiali di si da macello: dopo un temporaneo assesta- esportazione, primo fra tutti quello cinese, che a Smento ad inizio primavera, una serie ininterrotta partire dal 2011 hanno sostenuto i flussi com- di rialzi nei mesi estivi ha spinto nelle prime set- merciali dell’Ue, contribuendo alla riduzione timane di settembre i prezzi oltre la quota di 1,80 delle disponibilità interne. €/kg alla Cun di Mantova, la borsa nazionale di riferimento: un livello record che non si registrava La riduzione dei capi riproduttori da tempo. Si è trattato di una dinamica che - con oscillazioni più o meno accentuate tra i diversi Pae- Per quanto riguarda il patrimonio di capi da ripro- si - ha accomunato i mercati di tutti i principali duzione, i censimenti di dicembre 2012 (Eurostat) produttori europei e le cui cause non vanno quin- indicano un calo nell’Ue-27 del 4%, che segue di ricercate guardando soltanto all’andamento dei la flessione già registrata nel biennio 2010-2011. fondamentali del settore suinicolo italiano. Questa tendenza è stata in larga parte l’effetto del Se si considera il contesto comunitario, le tensio- processo di adeguamento alla Direttiva 2008/120/ ni di mercato di quest’ultimo biennio possono CE (recepita in Italia dal Dlgs n. 122/11) che dal essere ricondotte in estrema sintesi alla riduzione gennaio scorso ha imposto il rispetto di disposizio- ni sul benessere animale molto onerose dal punto di vista dell’adeguamento strutturale degli alleva- menti, con particolare riguardo al sistema di stabu- lazione delle scrofe. È tuttavia l’Italia ad aver subito il contraccolpo più forte, con una contrazione del 12%, rispetto a una produzione comunitaria in calo nel 2012 del 2,1%, in controtendenza rispet- to agli altri grandi attori del mercato mondiale. Il 2013 dovrebbe chiudersi con un calo produttivo ancora più marcato, che secondo le analisi dispo- nibili (Bpex e France Agrimer) si concentrerà in particolare nella seconda metà dell’anno. Le stati- stiche ancora provvisorie relative al primo semestre dell’anno indicano cali compresi tra l’1,2 e il 6% rispettivamente in Danimarca, Francia, Spagna, Olanda e Polonia. Nei mesi di luglio e agosto si sono inoltre registrate diminuzioni delle macella- zioni più evidenti, oltre che in Danimarca e Olan- da, anche in Germania e Regno Unito. D’altra parte i buoni risultati dell’export degli ultimi tre anni hanno contribuito ad accentuare l’assottiglia-

ervellati mento delle disponibilità interne e a mantenere i C prezzi in tensione.

28 ottobre 2013 In calo le macellazioni 2,00 per il circuito delle Dop 1,80 In questo contesto l’Italia è stato uno dei pochi Paesi dell’Ue ad aver registrato lo scorso anno 1,60 un incremento della produzione di carne suina (+3,2% a peso morto). La crescita del numero di 1,40 suini macellati di oltre 160 kg di peso vivo - pari /kg peso vivo ad un totale di 11,88 milioni di capi (+2,9%) - 1,20 non ha però cambiato la tendenza al ribasso delle macellazioni di suini pesanti destinati al circuito 1,00 Dop. Dopo cinque anni di lenta ma progressiva 0,80 contrazione queste macellazioni si sono portate gen-11 gen-12 gen-13 set-13 nel 2012 al minimo storico di 8,23 milioni di Grassi da macello di 160/176 Kg. capi, con un calo del 3,4% su base annua (Ipq- Ineq). In particolare nel 2012 si è affermata con del Prosciutto di Parma e San Daniele e dalle orga- Graf. 1 - Andamento maggiore evidenza una tendenza, già emersa nizzazioni di produttori e professionali di Emilia- delle quotazioni nel biennio precedente, data dall’aumento della Romagna, Lombardia Veneto e Piemonte. L’intesa, del suino pesante quota di capi allevati al di fuori dei vincoli in promossa dalle tre Regioni, dovrebbe sbloccare uno rilevate alla Commissione unica materia di alimentazione e di provenienza dei dei punti rimasti ancora inattuati del protocollo si- nazionale (Cun) suinetti previsti dai disciplinari di produzione glato nel 2008 al tavolo nazionale di filiera, ovvero la di Mantova. delle Dop. L’aumento del numero di suini non definizione di regole condivise di presentazione della immessi nel circuito tutelato è stato sollecitato carcassa e di definizione del peso morto dei suini. sia dall’infiammata dei prezzi dei cereali e della L’adozione di procedure standardizzate di pesatura soia, sia dalla riduzione del parco di riprodutto- e classificazione delle carcasse è la premessa neces- ri attivi nel bacino di approvvigionamento Dop saria per legittimare un sistema di quotazioni dei all’indomani dell’applicazione della Direttiva suini a peso morto, nella prospettiva futura di af- 2008/120/CE. fermare prassi commerciali che garantiscano ugua- La riduzione delle macellazioni di suini pesan- li condizioni di pagamento degli allevatori in base ti provenienti dal circuito Dop ha determinato al peso e alla composizione della carcassa. Fino ad nel 2012 una seconda ondata di rialzi dei prezzi, ora, invece, la sola formulazione di quotazioni a con un incremento del 5,5% dopo il +16% del peso morto ha incontrato la resistenza degli alleva- 2011. Gli ultimi aggiornamenti disponibili rela- tori, per la diffidenza rispetto alla loro corretta ed tivi alle macellazioni fanno riferimento al primo uniforme applicazione. semestre 2013 e indicano un ulteriore calo del Il percorso non è privo di ostacoli, tanto che non numero di capi macellati del 2,6%. I grassi da sono mancati nei mesi scorsi momenti di tensione macello nel medesimo periodo sono diminuiti tra le parti, culminate con la minaccia di discono- dell’1,3% e, pur non essendo state pubblicate scere il ruolo della Cun da parte degli industriali. dagli enti di certificazione le statistiche relative Gli incontri che sono seguiti, mirati a sbloccare alle macellazioni dei suini certificati per le Dop, la situazione, hanno prodotto un primo risultato è ragionevole ipotizzare una nuova contrazione nella direzione prospettata dall’accordo di luglio. dei suini immessi nel circuito tutelato. D’al- Dal mese di ottobre la Cun ha infatti cominciato tra parte le quotazioni nei primi nove mesi di a quotare i suini da macello anche a peso mor- quest’anno (1,51 €/kg) hanno ricalcato il me- to, applicando un indice di conversione standard desimo andamento dell’anno passato, posizio- pari allo 0,79 sul prezzo del vivo. Contestualmente nandosi su valori più elevati nella prima parte a questa prima fase sperimentale di formulazio- dell’anno e registrando una serie di forti rialzi a ne delle quotazioni a peso morto si darà avvio al partire dal mese di luglio. programma di verifica delle corrette modalità di presentazione e di classificazione delle carcasse nei L’intesa di filiera macelli, come contemplato dall’intesa di filiera. siglata nel luglio scorso All’accertamento di questi aspetti di natura tecnica è subordinata la possibilità di codificare nella prati- Sul fronte delle relazioni interprofessionali è oppor- ca sistemi di pagamento che dovrebbero garantire tuno ricordare la firma dell’intesa di filiera sottoscrit- maggiore trasparenza nei rapporti tra allevatori e ta lo scorso 8 luglio da Assica, dai Consorzi di tutela macellatori. ottobre 2013 29

Economia apicoltura, LA STAGIONE 2013 Miele: buona la qualità ma scarsa la produzione

Nelle regioni del nord il calo è del 20%. Al concorso “Tre gocce GIANCARLO NALDI ­ Osservatorio Nazionale Miele, d’oro” di Castel San Pietro l’Emilia-Romagna al vertice. Castel San Pietro (BO) a produzione 2013 è in- Le migliori produzioni si regi- che, al punto da caratterizzare da feriore alle attese, alme- strano al centro sud. Situazione sola l’andamento della stagione no per molte delle zone particolarmente difficoltosa so- annuale. Purtroppo la produ- vocate e dei mieli che vi prattutto in Piemonte, dove la zione estiva non ha compensato Lsi producono. produzione è stata inferiore alla le avversità della primavera, anzi Difficoltà soprattutto nelle re- media e in Lombardia, con un nuove carenze si sono aggiunte gioni del nord, in particolare per quadro di sofferenza sfociato in questa annata sfavorevole. Il l’acacia e per il castagno. nella richiesta dello stato di crisi raccolto di miele di castagno è Al sud e nelle isole è andata me- per calamità naturale. stato scarso, sia a causa dell’an- glio sia per quanto riguarda i Anche in Emilia-Romagna la damento meteorologico sia per mieli tradizionalmente vocati, raccolta è stata carente. Nelle re- il permanere delle difficoltà do- come gli agrumi, sia per l’acacia gioni del nord, compresa la no- vute al cinipide, con una perdita e per il millefiori. stra, l’acacia è fondamentale per di produzione stimabile nel 30- Altre produzioni tipiche, come la redditività delle aziende apisti- 40% e medie produttive che si l’eucalipto, non hanno raggiun- to invece buoni risultati. La causa principale è stato l’an- damento meteo-climatico con condizioni altalenanti e instabili durante tutto il periodo produt- tivo, mentre in generale lo stato di salute delle api è stato buono. La situazione è stata più critica nei mesi di maggio e giugno, ca- ratterizzati da maltempo costan- te, durante i quali la produzio- ne di acacia si è ridotta rispetto all’anno scorso, anche del 60- 80%. In questo panorama l’Emilia- Romagna non fa eccezione, se si esclude la zona costiera dove il raccolto è stato meno scarso. La raccolta in Italia

Per quanto riguarda la produzio- ne di acacia, il clima sfavorevole ha pesato in modo consistente sulla produzione, con medie molto inferiori all’anno prece- Wikimedia

dente, salvo alcune aree a mac- Wikimedia chia di leopardo.

ottobre 2013 31 Economia apicoltura, LA STAGIONE 2013

collocano fra 10 e 12 kg per al- duttiva e, quindi, i prezzi all’in- veare anche in Emilia-Romagna. grosso sono tendenzialmente tiglio Wikimedia Simile l’andamento del alti, poche le transazioni di par- che non raggiunge alte vette tite significative dai produttori produttive, fermandosi a 10-15 ai commercianti; e sono invece kg per alveare. molto attive le transazioni fra Lo stesso miele millefiori non apicoltori per piccole partite. supera, mediamente, i 10-15 kg In questo modo le aziende ten- per alveare, se si esclude qualche dono a mantenere i clienti for- areale della pianura emiliano- nendosi da altri produttori per i romagnola ricca di medica e con mieli che non sono riuscite a rac- diffusa irrigazione. cogliere. È l’acacia a raggiungere Altalenante il raccolto del miele i prezzi più alti, da 6 euro/kg a di sulla, abbondante al sud ma 6,80 euro/kg con punte anche non in Emilia-Romagna. La più alte per piccolissime partite, causa principale è stato il freddo mentre il biologico raggiunge persistente: in seguito al quale, quota 7,50 euro/kg. Prezzi so- anche a fronte di un lungo pe- stenuti anche per il miele di ca- riodo di fioritura, le api limitava- stagno che raggiunge quota 4,50 no la propria attività alle poche euro/kg e per il millefiori che si ore tiepide della giornata. colloca intorno a 4 euro/kg. Questi i prezzi rilevati dall’Os- L’andamento servatorio nazionale Miele con il del mercato report di fine agosto, confermati alla Borsa nazionale del miele Il mercato del miele è condizio- del 15 settembre a Castel San nato da questa situazione pro- Pietro Terme.

LE AZIENDE PREMIATE NEL CONCORSO

Diverso lo scenario sul piano della qualità dei miele di cardo di Sebastiano Carollo nel Paler- mieli prodotti nel 2013, come testimoniano i mitano e quello di sulla, prodotto in provincia di risultati del concorso “Grandi Mieli d’Italia, Tre Agrigento da Nettare di Sicilia. Gocce d’oro” organizzato dall’Osservatorio Il miglior castagno viene dall’azienda agricola nazionale Miele. Hanno partecipato ben 630 Andrea D’Orlando (UD); per il ciliegio il premio mieli arrivati da tutte le regioni, un record in va all’Apicoltura Delizie dell’Alveare (CH) che lo relazione alla scarsa produzione. produce nel Barese. Doppia premiazione per Sono 14 i mieli che hanno ottenuto le “Tre goc- Masseria Redenta di Altamura (BA) che si aggiu- ce d’oro 2013”, 88 premiati con le “Due gocce dica le “Tre gocce” per il miele di eucalipto e per d’oro 2013” e 145 con “Una goccia d’oro 2013”. il millefiori. Il miglior girasole viene dalle Marche, Tutte le regioni erano rappresentate, anche se ma è prodotto dall’azienda emiliano-romagnola hanno fatto la parte del leone la Lombardia Lara Pancaldì (BO); per la melata di bosco il rico- (86 mieli in concorso), l’Emilia-Romagna (73), noscimento spetta ad Apicarletti di Cremona, il Piemonte (62), il Lazio (53) ed il Veneto (39). I mentre per quella di abete all’azienda agricola campioni riguardano ben 42 mieli uniflorali e Francesco Martinolli di Cles (TN). Il Miele Millefiori due tipologie di millefiori (millefiori e millefiori di di alta montagna delle Alpi proviene dalla Val- alta montagna delle Alpi). tellina (SO), prodotto da Apicoltura Apipozzi. Tra i monoflora i più numerosi sono la robinia Della stessa zona è l’Apicoltura Mazzetta di (151), il castagno (47) e la melata di bosco (36); i Sondalo che ha prodotto il miglior miele di più rari invece il coriandolo, l’erba medica, il fior- rododendro; sorpresa per la robinia da “Tre daliso giallo, l’erica multiflora, il trifoglio, la bare- gocce”, prodotta dall’Apicoltura Sofia Codone na, la colza, la santoreggia e il trifoglio incarnato. nella pianura campana; e per finire il miglior Il miglior miele di agrumi è arrivato da “Ape miele di tiglio è prodotto da La Valle del Miele Nera”, in provincia di Ragusa; siciliano anche il di Gattatico (RE).

32 ottobre 2013 Economia NUOVE COLTIVAZIONI L’olivicoltura in Emilia può avere buone chance Uno studio realizzato dalle Università di Parma e Piacenza sottolinea le opportunità di espansione nelle province occidentali della regione.

n base all’ultimo censimento catori dell’Università di Parma, Anche nelle province occiden- TOMMASO GANINO dell’agricoltura, che ha foto- assieme ai colleghi dell’Universi- tali della Regione la maggiore Università di Parma grafato la situazione a fine tà Cattolica Sacro Cuore di Pia- avversità per l’olivo è la mosca VIRGINIA UGHINI Bactrocera oleae Gmelin Università Cattolica 2010, nelle quattro province cenza e dell’Ibimet-Cnr di Bolo- ( ), effica- del Sacro Cuore, Ioccidentali dell’Emilia-Romagna gna, con il coordinamento del cemente controllata con metodi Piacenza di Modena, Reggio Emilia, Par- Crpv di Cesena, hanno potuto di difesa ammessi in biologico GIOVANNI NIGRO, IRENE GIUSTI ma e Piacenza l’olivo è presente stabilire, per il territorio interes- come le trappole per la cattura Crpv, Cesena in 84 comuni, per oltre il 57% sato, la vocazionalità ad ospitare massale (attract and kill), poste localizzati nella fascia collinare. l’olivo. Alla fine di una comples- in campo alla comparsa della Il numero di aziende che hanno sa serie di elaborazioni hanno prima generazione, evento che destinato i loro terreni a tale col- prodotto delle carte tematiche di solito si verifica tra fine giu- tivazione è di 207, con un’esten- su cui è possibile leggere, per gno-inizio luglio. sione media di poco meno di un ogni provincia dell’Emilia occi- I frutti vengono raccolti dalla ettaro. (Tab. 1). La collina è anche dentale, la potenzialità di piccole pianta a mano, anche se si sta la fascia che ospita i vecchi olivi; aree ad ospitare la coltivazione diffondendo l’uso di piccoli age- in particolare essi si trovano tra i della specie. volatori meccanici tipo pettine. 150 e i 600 s.l.m., spesso in esem- Gli impianti olivicoli emiliani Il prodotto viene quindi pronta- plari isolati, ma anche in gruppo a per la gran parte sono realizzati mente portato al frantoio, rispet- distanza regolare, a dimostrazione con piante propagate per talea, tando i tempi che garantiscono di una loro razionale coltivazione di 100-180 centimetri di altez- la buona qualità dell’olio, ossia nel passato. za; le distanze sono in genere di entro le 24 ore. I frantoi, anche 5-6 metri tra le file e di 4-6 metri se ancora in numero insufficien- La carta sulla fila, mentre la forma di al- te, sono ormai presenti in tutte della vocazionalità levamento, che inizialmente era e quattro le province emiliane, molto naturale, sta progressiva- alcuni associativi, altri privati, di Dallo studio dei siti di ritrova- mente tendendo al vaso polico- capacità lavorativa tra i 50 ed i mento degli antichi olivi i ricer- nico (foto a pag. 34). 100 chilogrammi di olive/ora.

Tab. 1 – Emilia-Romagna: diffusione dell’olivicoltura per fasce altimetriche nelle province occidentali (Censimento dell’agricoltura 2010). Montagna Collina Pianura (1) Totale Province Aziende (n°) Ettari Aziende (n°) Ettari Aziende (n°) Ettari Aziende (n°) Ettari (2) Modena 6 2,25 46 25,94 15 11,86 67 40,05 Reggio Emilia 2 1,37 24 63,01 14 27,92 40 92,30 Parma 5 2,65 32 28,66 5 2,04 42 33,35 Piacenza 2 0,49 53 27,01 3 7,89 58 35,39 Totale 15 6, 6 155 144,62 37 49,71 207 201,09 Fonte: Regione Emilia-Romagna (1) L’azienda dichiarante può avere sede legale in un Comune e terreni in un altro. (2) Le superficie dichiarate sono tutte quelle che ospitano olivo, ma non significa che siano tutte con destinazione di tipo produttivo, ovvero siano regolarmente e razionalmente coltivate.

ottobre 2013 33 Economia NUOVE COLTIVAZIONI Lo studio di prodotti d’oliva “emiliano”, anche se rpv

C tipici di qualità sono consapevoli che i fattori pedoclimatici rappresentano il Le caratteristiche, fisico-chimi- principale ostacolo. I produt- che e sensoriali dell’olio lasciano tori, consci dell’alta qualità del ben sperare sull’ottenimento di prodotto ottenibile da un’at- uno o più prodotti tipici emi- tenta e razionale coltivazione liani di elevata qualità, in grado dell’olivo, sono fermamente di competere con altre produ- convinti che la vendita diretta zioni di zone più tradizionali (anche in agriturismo) rappre- del territorio regionale per l’oli- senti un buon strumento di vo come la Romagna. La scelta commercializzazione (il prezzo delle varietà è un passo molto di vendita attualmente arriva importante: dipende da questa ai 10-15 euro per 0,50 litri) e, scelta, infatti, la buona riuscita ad oggi, non esiste il bisogno di dell’impianto, la futura qualità promuovere la vendita, visto lo dell’olio prodotto e, soprattutto, squilibrio tra l’elevata domanda la sopravvivenza delle piante al e la relativa scarsa offerta. È ov- rigido clima invernale. vio che nel momento in cui en- I risultati di un’indagine di treranno in produzione i nuovi mercato eseguita ad hoc dall’U- impianti si imporrà la necessità niversità di Parma hanno mo- di affrontare una adeguata stra- strato che gli olivicoltori delle tegia organizzativa e di marke- quattro province dichiarano ting. Operazioni di potatura su pianta adulta per la costituzione un elevato interesse per la pro- Dalle risposte dei potenzia- di un vaso policonico durante un incontro dimostrativo. duzione di olio extravergine li consumatori, interpellati

34 ottobre 2013 nell’ambito della suddetta indagine, si evince che questi GENOTIPI CON CARATTERISTICHE DI PREGIO hanno una percezione positi- va riguardo l’olio extravergine Dagli studi condotti è stato possibile conoscere la biodiversità olivicola presente nelle province d’oliva a denominazione d’ori- emiliane e, nell’ambito di tutta la variabilità genetica riscontrata, è stato possibile selezionare alcuni genotipi con pregevoli caratteristiche produttive o agronomiche. gine per le garanzie di elevata Fra tutti i genotipi selezionati, a titolo di esempio, si riportano di seguito le caratteristiche di pregio qualità, di autenticità e di ori- (agronomiche e/o di produzione) di quattro biotipi: gine delle materie prime che • # 1 MO: clone di Frantoio, presenta chioma espansa, fioritura tra fine maggio e inizi di giugno, è tale prodotto può offrire. La autocompatibile, la maturazione di raccolta è a fine ottobre, la resa al frantoio è del 17%. L’olio è un fruttato medio con sentori di mandorla e lieve carciofo. È un genotipo che tollera modera- creazione di un marchio Dop tamente gli abbassamenti termici, è sensibile alla mosca; o Igp appare pertanto lo stru- • # 88 RE: presenta chioma espansa, fioritura tardiva (tra la prima e la seconda decade di giu- mento ideale per la valorizza- gno), è autocompatibile, la maturazione è tardiva (seconda decade di novembre), la resa al zione del prodotto. frantoio è compresa tra il 10% e il 15%. L’olio è un fruttato medio intenso con sentori di pomo- Con l’obiettivo di contribui- doro, carciofo, erbe aromatiche e amaro intenso. È un genotipo che tollera gli abbassamenti termici e non presenta attacchi di mosca; re all’ottenimento di un olio • # 30 PR: clone di Frantoio, presenta chioma espansa, fioritura tra fine maggio e inizio giugno, è tipico “emiliano” le ricerche autocompatibile, la maturazione di raccolta è a fine ottobre, la resa al frantoio è del 19-20%. svolte hanno consentito di L’olio è un fruttato medio con sentori di mandorla, carciofo e vegetale. È un genotipo che è conoscere le principali carat- risultato sensibile agli abbassamenti termici e alla mosca; • # 38 PC: clone di Leccino, presenta chioma espansa, fioritura tra fine maggio e inizi di giugno, è teristiche agronomiche e di autoincompatibile, la maturazione di raccolta è a fine ottobre, la resa al frantoio è del 14%. L’o- attitudine a produrre olio del lio è un fruttato medio con sentori di pomodoro, carciofo, vegetale e mandorla. È un genotipo vecchio patrimonio olivicolo che è risultato mediamente tollerante agli abbassamenti termici, ma sensibile alla mosca. locale. È stata inoltre definita la caratterizzazione chimica e servato in campi collezione e te, per un approfondito studio sensoriale degli oli prodotti da presso agricoltori. La possibi- dei possibili blend di oli po- alcuni biotipi del numeroso lità di ottenere oli tipici legati tenzialmente ottenibili dalle germoplasma censito e con- al territorio passa, ovviamen- produzioni in atto e future.

ottobre 2013 35 della sperimentazione della sperimentazione condotta daCoprob. da fibra nell’ambito da fibranell’ambito la raccolta del sorgo la raccoltadelsorgo FO 36 Sorgo dabiomassa:prove Ec N G onomia TI RI IAN M AR C NN In alto: AR T E L OVA LL O I

B E rattere ambientale(menoemissionidiCO Un progetto dagli innegabili risvolti positivi di ca- massimo 50chilometridallacentralestessa. Modena, BolognaeFerrara icuiconfinidistano al situate in un bacino a cavallo delle tre province di to dell’impianto proverranno infattidaaziende punto -eisottoprodotti perl’approvvigionamen- “corta”: lecolture dedicate-ilsorgodafibra,ap li, incentratosullosviluppodiunafilieraagricola dell’energialiano nelcomparto dafontirinnovabi- con Enel Green Power, ilprincipaleoperatore ita- avantiti cheCoprob inpartnership staportando Un progetto da60milionidieuro diinvestimen- chero. seguito allariformaeuropea delsettore dellozuc- po Coprob diMinerbio (BO),chiusonel2006in dalla riconversione dell’ex- zuccherificiodelgrup tenza elettrica che sorgerà a Finale Emilia (MO) centrale agroenergetica da12,5Megawatt dipo- stocchi, paglie,sfalci,residui dipotature, ecc.)la dialtrededicate, maanchescarti lavorazioni come queste si aggiungono poi altre 1.500 imprese che queste siaggiungono poialtre 1.500 imprese che a regime dovrebbe attestarsi sui tremila ettari. A vazione delsorgodafibra,suuna superficie che migliaio le aziende agricole impegnate nella colti- ticoltura. Stando alleprevisioni, saranno circa un dellabie- rale, dopoil ridimensionamento forzato mercati eledifficoltànelladiversificazione coltu - legatedall’estrema to, leincertezze volatilità dei del territorio,alleprese conleferitepost-terremo- difficoltà chestannovivendo leimprese agricole può indubbiamenteoffrire unarispostaanchealle in partnership tra Coprob e Enel Green Power. in partnershiptraCoprobeEnelGreenPower. nel 2015dellacentraleagroenergeticadiFinale Partita laraccoltadeicontrattiinvistadell’entratafunzione ILI tecniche difilieracorta prevalenza sorgo da fibra da coltivazioni prevalenza sorgodafibracoltivazioni no di biomasse diorigineagricola(in tata con circa 100 mila tonnellate all’an- ntrerà infunzionenel2015esaràalimen- 2 ) e che ) eche se si considera anche l’indotto (trasporti e terzisti). se siconsideraanchel’indotto eterzisti). (trasporti sui 7,2milionidieuro, chesalgonoadiecimilioni coli, perunvolume d’affari complessivo stimato forniranno allafuturacentraleisottoprodotti agri- principali aziende delsettore». specifiche in collaborazione con il Cra/Ing e con le per laraccolta,conrealizzazione diattrezzature guardo sonostatesviluppatelemiglioritecnologie che piùidoneeesullafiliera agromeccanica. Alri- ne dellemigliorivarietà, sulletecniche agronomi- si sonoconcentratiinparticolare sull’individuazio- ricerche approfondite sucirca 800ettari.Gli studi laborazione con la società Beta abbiamo condotto rettore agricolodi Coprob, Marco Marani - incol agronomica: «Negli ultimicinqueanni-diceildi stato preceduto sperimentazione daunimportante L’avvio dellacoltivazione delsorgodabiomassaè esercizio dellacentralenel2015. attesa -comedicevamo all’inizio -dell’entrata in Laproduzione 2014saràstoccatain già partita. - invistadelleseminedellaprossima primavera è contratti dicoltivazione -annualioquadriennali concorrenti comegranoemais.Laraccoltadei petitivo -assicuranodalCoprob -rispettoacolture cato epressato, com- ecc.),machesaràcertamente campo oppure conferimentodellostessogiàsec- del contratto,cessioneprodotto talqualein stabilito che dipendeda parecchie variabili (durata la garanziadelritiro delprodotto aunprezzo pre- coinvolti nellacoltivazione delsorgodafibra c’è tremodo significativa. In piùpergliagricoltori La ricadutapositiva sulterritoriosaràquindiol- sul territorio L’impatto positivo

E milia (M o tt obre O 2013 )

Coprob Economia NUOVI DISCIPLINARI Bollicine sempre più made in Emilia-Romagna Come cambiano le regole di produzione per due vini frizzanti MASSIMO BARBIERI Servizio Sviluppo di questa regione che stanno incontrando un crescente Produzioni Vegetali, Regione successo: il Pignoletto e il Lambrusco Igt Emilia. Emilia-Romagna

n sistema a due denominazioni, basato Reno (l’area dell’attuale Doc Reno); Modena (l’a- su una piramide qualitativa che prevede rea dell’attuale Doc Modena); Colli d’Imola (l’area una Docg e una Doc, e un nuovo di- dell’attuale Doc Colli d’Imola). sciplinare che rafforza il rapporto con il Differenziate le rese: 21 tonnellate per ettaro in tut- Uterritorio d’origine. Quello che oggi è un vitigno col- ta l’area di produzione senza indicazione di sottozo- tivabile ovunque diventerà cioè una denominazione na, mentre nelle sottozone la resa massima è quella strettamente collegata all’area compresa tra le pro- dalle attuali Doc Reno (18 t/ha), Modena (18 t/ha) vince di Bologna, Modena e Ravenna. Sono queste e Colli d’Imola (15 t/ha). Per la tipologia passito la le novità in arrivo per il Pignoletto, secondo un per- resa è 9 t/ha per tutta l’area (attualmente è previsto corso simile a quello che ha interessato il Prosecco. solo nella Doc Colli Bolognesi). Alcuni passaggi fondamentali sono già stati com- piuti. A maggio a Bologna, presso l’assessorato re- Al via l’etichettatura transitoria gionale Agricoltura è nato il Consorzio Pignoletto Emilia Romagna, in rappresentanza di 6-7 mila Anche per l’Igt Emilia, tipologia che interessa in aziende per una produzione stimata di circa otto particolare i Lambruschi, la modifica del discipli- milioni di bottiglie annue, mentre a luglio le as- nare nasce dall’esigenza di salvaguardare il territorio semblee dei soci dei consorzi Vini Colli Bolognesi e, allo stesso tempo, contrastare le contraffazioni. e Pignoletto Emilia Romagna hanno approvato la Conclusa la procedura nazionale, la domanda è modifica di disciplinare della Docg Colli Bolognesi stata trasmessa alla Commissione europea e nel lu- Classico Pignoletto e la richiesta di riconoscimento glio scorso il ministero delle Politiche agricole, su della nuova Doc Pignoletto. I prossimi passaggi pre- richiesta del Consorzio, ha autorizzato i produttori vedono l’esame della documentazione da parte della ad avvalersi già da questa vendemmia dell’etichet- Regione, del Ministero e infine l’ok di Bruxelles. tatura transitoria dei vini Igt Emilia o dell’Emilia, in attesa del completamento dell’iter comunitario. La zona di produzione Presentata nel giugno 2012 dal Consorzio tutela vini Emilia, attraverso la L’attua le Docg Colli Bolognesi Classico Pigno- Regione Emilia-Roma- letto diventerà dunque la Docg Colli Bolognesi gna, la domanda di mo- - Pignoletto, mantenendo la menzione classico difica del disciplinare per la tipologia superiore, prodotta nella zona di produzione dei vini ristretta di più antica coltivazione. La tipologia a indicazione geografica Fotolia Pignoletto sarà invece cancellata dalle Dop che tipica Emilia o dell’E- adesso lo prevedono: Colli Bolognesi, Colli d’I- milia prevede l’obbligo mola, Reno, Modena, mentre nelle Igp Emilia e di effettuare l’elabora- Rubicone sarà indicato l’attuale sinonimo della zione e la presa di spuma varietà Grechetto gentile. delle tipologie frizzante e La zona di produzione prevede in provincia di Bolo- spumante solo nella zona gna le aree delle Dop Colli Bolognesi, Reno e Colli di produzione, vale a dire d’Imola; in provincia di Modena le aree delle Dop nelle province dell’Emilia- Reno e Modena; in provincia di Ravenna la sotto- Romagna (esclusa Rimini) e zona del Rubicone Igp dove è ammessa l’indicazio- in quelle di Mantova e Cre- ne del Pignoletto. Sono poi previste tre sottozone: mona.

ottobre 2013 37 C 38 per l’acquistoditerreni Cancellate leagevolazioni Fi ORRA sco eprevidenza D A cura di A curadi O FUS AI I fondi montani.Aliquotaunicaal9%. spariranno ibeneficifiscaliperPpc,compendiounicoe Salvo interventicorrettividellaLeggedistabilità,dal2014 dire che dal 1° gennaio 2014 dire chedal1°gennaio2014 Se fosse tuttoqui,dovremmo • • mente previste alleseguentidue: dalle cinquealiquotefiscaliattual- trasferimenti immobiliarisi passa i In baseaquestemodificheper fetto dal1°gennaio2014. registro (Dpr131/1986)conef- alcune modificheall’imposta di 10, comma1,letteraa)prevede dal governo Monti, all’articolo che fuinvece anticipataal2012 vuto entrare invigore dal2014e misura del9%. secondo l’aliquota unicanella plicherà l’imposta diregistro zione interminefissosi ap- per gliattisoggettiaregistra- l’aliquota del2%; registro siapplicheràsecondo se nondilusso,l’imposta di per l’acquisto dellaprimacasa dusse l’Imu, cheavrebbe do- governo Berlusconi intro- 23/2011, concuil’ultimo l decreto legislativo n. imprenditori agricoliprofessio- 4-bis, icoltivatori diretti ogli 2,comma del 2009,articolo In base al decreto-legge n. 194 coltivatrice Piccola proprietà in sintesi,dettagliamo. quest’anno echediseguito,pur cesso solofinoal31dicembre di te previsti, cuisipotràavere ac- anche tuttiibeneficiattualmen- La soppressione riguarda quindi rimenti immobiliariècancellata. agevolazione prevista peritrasfe- citamente cheogniesenzioneo tivo n.23/2011prevede espli- del sopracitatodecreto legisla- troppo l’articolo 10,comma4, alla previdenza agricola).Pur- disoggettiIapparte noniscritti dell’8% (acquistiditerreni da te disoggettinonIap) equella 15% (acquistiditerreni dapar- vengono abrogate lealiquotedel

tivo n. 99/2004. Si decade dalle tivo n.99/2004.Si decadedalle sensi dell’art. 2deldecreto legisla- società agricolequalificate Iap ai vigenti, effettuatiinfavore delle urbanistici in baseastrumenti tive qualificatiagricoli pertinenze, a titolooneroso diterreni erela- applicano ancheaitrasferimenti cola proprietà contadina(ppc)si Le agevolazioni relative allapic- alla metà. onorari deinotaisianoridotti norma disponeanchechegli stale nellamisuradell’1%. La inoltre dovuta l’imposta cata- euro perciascunadelledue).È misura fissa(attualmente,168 registro el’imposta ipotecariain vigenti, scontanol’imposta di urbanistici base aglistrumenti qualificatiagricoliin pertinenze, tolo oneroso diterreni erelative per gliattiditrasferimentoati- stenziale agricolapresso l’Inps, gestione previdenziale ed assi- nali, serisultanoiscrittinella o tt obre 2013

Caselli Nirmal zone diverse. di comunitàmontaneovvero in il terreno sicollochinell’ambito è tuttaviadiverso asecondache concetto di“compendio unico” ri notariliridottiadunsesto. Il ogni altro genere, e con onora- ipotecaria, catastale,dibolloe è esentedaimpostadiregistro, costituire un “compendio unico” professionali chesiimpegnanoa diretti eadimprenditori agricoli di terreni agricoliacoltivatori trasferimento aqualsiasititolo 5-bis,il 228 del2001,articolo In basealdecreto legislativo n. Compendio unico patamente ilmutuo. tamente, ovvero siestinguaantici- di essere coltivati ocondottidiret- ti volontariamente ovvero cessano degli atti, i terreni vengono aliena- trascorsi cinqueannidallastipula agevolazioni se,primachesiano o tt obre 2013 a) sono due: beneficiare delleagevolazioni I vincolichelaleggeponeper prenditore agricoloprofessionale. lità dicoltivatore diretto odiim- cola, svolta dall’acquirente inqua- unitario destinatoall’attività agri- confluiscono inuncomplesso che per volontà dell’acquirente compresi, nenze, fabbricatirurali di terreni agricolierelative- perti unico” sideve intendere l’insieme Nel primocaso,per“compendio nella ordinaria misura propor- coli, oltre alleimpostedovute Nel caso diviolazione di talivin- b)

né per atto fra vivi. né perattofravivi. nato né in caso di successione unico nonpuòessere frazio- per 15anniilcompendio mento degliimmobili; partire dalladataditrasferi- periodo dialmeno10annia coltivarlo oacondurloperun compendio unicosivincolaa il soggettochecostituisce

di terreno necessariaalraggiun- di unico” siintendel’estensione nità montane,per“compendio Nei territoridiversi dalleComu- Comuni eComunitàmontane. promossi daRegioni, Province, diaria ediriordino fondiario ai pianidiricomposizionefon- agricole montaneèestesoanche Il regime difavore perleaziende 5-bis,comma2). (articolo delle impostedacorrispondere applica la sanzione pari al 50% zionale edairelativi interessi, si Riccioni 39 Fi sco e previdenza

tuati a scopo di arrotondamento DAL 1° OTTOBRE IVA ORDINARIA AL 22% o di accorpamento di proprie- tà diretto-coltivatrici, singole L’aumento dell’aliquota Iva ordinaria dal 21 pa reale pura; parti di piante fresche, per al 22% si applica sulle operazioni effettuate mazzi o per ornamenti; le spezie; le carni o associate, sono soggetti alle a partire dal 1° ottobre 2013 e riguarda non destinate all’alimentazione umana. imposte di registro e ipotecaria anche un certo numero di prodotti agricoli, Nessuna variazione, invece, per le percen- nella misura fissa e sono esenti tra cui spiccano il vino e gli alcoolici in ge- tuali di compensazione dei prodotti agricoli dalle imposte catastali, nonché nerale. Altri prodotti sono: le carni di bufalo ed ittici compresi nella prima parte della dall’imposta di bollo. e i cinghiali vivi; i frutti da sementa e quelli tabella “A” allegata alla legge sull’Iva e L’auspicio è che l’attuale gover- di piante, nonché le piante stesse o parti di che devono essere utilizzate dai produttori no, magari nell’ambito della co- esse, destinate all’utilizzo in profumeria, in agricoli in regime speciale per determinare medicina o nella preparazione di insetticidi, l’imposta da detrarre forfettariamente sulle siddetta Legge di stabilità, prov- antiparassitari e simili; il legno rozzo; la pap- cessioni effettuate. veda a prorogare le agevolazioni per gli anni 2014 e seguenti, an- che per evitare un vero e proprio gimento del livello minimo di su terreni agricoli e relative per- paradosso: con le abrogazioni redditività determinato dai piani tinenze già di proprietà del sog- delle agevolazioni che abbiamo regionali di sviluppo rurale per l’e- getto. Il vincolo di non fraziona- ricordato e con l’introduzione rogazione del sostegno agli inve- bilità è pari a 10 anni. dell’aliquota unica del 9% che stimenti previsti dai Regolamenti andrebbe in vigore dal 1° genna- (CE) nn. 1257 e 1260/1999 e Fondi rustici in montagna io 2014, vengono favoriti gli ac- successive modificazioni. quisti di terreni agricoli e relative Il compendio unico può esse- Secondo quanto disposto pertinenze da parte di soggetti re costituito su terreni agricoli dall’articolo del Dpr n. 601 che non hanno qualifiche agri- anche non confinanti fra loro del 1973 nei territori montani i cole; i quali, sino al 31 dicembre purché funzionali all’esercizio trasferimenti di proprietà a qual- prossimo, applicano l’imposta di dell’impresa agricola, nonché siasi titolo di fondi rustici, effet- registro con l’aliquota del 15%.

40 ottobre 2013 Leggi e decreti a cura di PATRIZIA ALBERTI e PAOLO PIRANI

e delle produzioni vitivinicole italiane s.r.l.» è già stato Gazzetta Ufficiale autorizzato ad effettuare i controlli. ���������������������� Pag. 27 della Repubblica Italiana N. 189 DEL 13/8/2013 N. 186 DEL 9/8/2013 DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, 2 AGOSTO 2013 ALIMENTARI E FORESTALI Proroga dello stato di emergenza in conseguenza DECRETO 29 LUGLIO 2013 delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi Dichiarazione dell’esistenza del carattere di nei mesi di marzo e aprile 2013 ed il giorno 3 maggio eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nella 2013 nei comuni del territorio della regione regione Emilia Romagna ����������������������������������������Pag. 46 Emilia-Romagna. �������������������������������������������������������� Pag. 3

N. 188 DEL 12/8/2013 N. 190 DEL 14/8/2013 MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI DECRETO 30 LUGLIO 2013 ALIMENTARI E FORESTALI Approvazione del piano dei controlli aggiuntivo DECRETO 2 AGOSTO 2013 per l’indicazione geografica protetta «Emilia» o Dichiarazione dell’esistenza del carattere di «dell’Emilia» per la quale l’organismo denominato eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi «Valoritalia società per la certificazione delle qualità. nella regione Emilia-Romagna. �������������������������� Pag. 14

Bollettino Ufficiale della

Regione Emilia-Romagna Marchetti

N. 188 DEL 9/7/2013 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AIUTI ALLE IMPRESE 28 GIUGNO 2013, N. 7689 Reg. (CE) 1698/2005 - Psr 2007/2013 - Deliberazione della Giunta regionale 2023/2011 - Programma operativo progetti di filiera settore lattiero-caseario. Approvazione graduatoria.

N. 194 DEL 12/7/2013 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 LUGLIO 2013, N. 909 L.R. 28/1998 e deliberazione Assemblea 195/2008. Approvazione graduatoria delle domande presentate Ricerca e innovazione a supporto delle produzioni ai sensi della deliberazione della Giunta regionale agricole delle zone colpite dal sisma del 20 e 29 66/13 - Allegato 1. maggio 2012 ed interventi riguardanti innovazioni sulla lotta alla batteriosi dell’actinidia e alla vaiolatura DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE delle drupacee, nell’ambito dell’Azione “Ricerca e DEL SERVIZIO PERCORSI DI QUALITÀ, sperimentazione di interesse generale” (modalità RELAZIONI DI MERCATO tradizionale). Approvazione avviso pubblico di cui E INTEGRAZIONE DI FILIERA all’allegato. Anno 2013. 4 LUGLIO 2013, N. 7927 e 7928 Regolamento CE 1151/2012. Parere positivo in merito alla N. 197 DEL 17/7/2013 richiesta di registrazione della Igp Pampapato di Ferrara/ DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE Pampepato di Ferrara e Cappellacci di zucca ferraresi. 24 GIUGNO 2013, N. 827 Assegnazione dello Stato per miglioramento genetico del N. 216 del 29/7/2013 bestiame, la tenuta dei libri genealogici e la effettuazione DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE dei controlli funzionali - Variazione di bilancio. DEL SERVIZIO PERCORSI DI QUALITÀ, RELAZIONI DI MERCATO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE E INTEGRAZIONE DI FILIERA DEL SERVIZIO AIUTI ALLE IMPRESE 17 LUGLIO 2013, N. 8629 19 GIUGNO 2013, N. 7302 L.R. 28/1997 e deliberazione 2061/2009. Approvazione Reg. (CE) 1698/2005 - Psr 2007 - 2013 - Misura 126 sisma. dell’Elenco regionale degli operatori dell’agricoltura ottobre 2013 41 Leggi e decreti a cura di PATRIZIA ALBERTI e PAOLO PIRANI biologica alla data del 31/12/2012 e degli Reg. CE 1234/2007 - Programma nazionale di sostegno aggiornamenti fino alla data del 30/4/2013. al settore vitivinicolo - Approvazione programma operativo 2014 con valenza di avviso pubblico Misura N. 220 DEL 30/7/2013 7 “Investimenti”. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 LUGLIO 2013, N. 1012 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE Art. 5 L.R. 21/2011 e art. 5 L.R. 19/2012. Programma 2 AGOSTO 2013, N. 1121 operativo regionale - da attuare in regime de minimis Reg. (CE) 1698/2005 - Psr 2007/2013 - Approvazione secondo quanto previsto dal Reg. (CE) n. 1535/2007 - programma operativo con valenza di avviso pubblico per la concessione di contributi, in favore delle imprese regionale della Misura 121 “Ammodernamento delle agricole ad indirizzo zootecnico. aziende agricole” - Area sisma 2012.

N. 223 DEL 31/7/2013 N. 239 del 9/8/2013 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE AGRICOLTURA, ECONOMIA ITTICA, 2 AGOSTO 2013, N. 1120 ATTIVITÀ FAUNISTICO-VENATORIE Reg. (CE) 1234/2007 e delibera assembleare 9 LUGLIO 2013, N. 8138 n. 133/2013 concernenti miglioramento produzione e Psr 2007/2013 - Asse 3 - Deliberazione della Giunta commercializzazione prodotti apicoltura. Disposizioni regionale n. 1732/2012 concernente la riattivazione di procedurali per presentazione istanze su stralcio avvisi pubblici provinciali sulla Misura 311 Azioni 1 e 3 - 2013/2014. Programma nazionale triennale 2014-2016. Proroga dei termini di approvazione graduatorie. N. 241 del 14/8/2013 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE AGRICOLTURA, ECONOMIA ITTICA, DEL SERVIZIO AIUTI ALLE IMPRESE ATTIVITÀ FAUNISTICO-VENATORIE 1 AGOSTO 2013, N. 9574 16 LUGLIO 2013, N. 8568 Reg. (CE) 1968/2005 - Programma di sviluppo rurale Reg. (CE) 1698/2005 - Psr 2007/2013 Asse 1 - 2007/2013 - Asse 1 - Misura 125 - Deliberazione della Deliberazione della Giunta regionale 2073/012 - Giunta regionale 1860/2012 - Approvazione elenco Secondo Programma operativo Misura 123, Azione 1 domande ammissibili ad aiuto. approccio singolo - Proroga termini. DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO SVILUPPO DEL SERVIZIO AIUTI ALLE IMPRESE DELLE PRODUZIONI VEGETALI 5 LUGLIO 2013, N. 8022 18 LUGLIO 2013, N. 8678 Reg. (CE) n. 1698/2005 - Psr 2007/2013 – Misura 126 - Dlgs 61/10. Delibera di Giunta regionale 1344/11. eccesso di neve. Approvazione graduatoria delle Approvazione aggiornamento dell’elenco regionale domande presentate ai sensi della deliberazione delle menzioni “vigna”. Anno 2013. della Giunta regionale n. 1737/2012 - Allegato 1. Approvazione graduatoria progetti. DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO SVILUPPO N. 237 del 9/8/2013 DELLE PRODUZIONI VEGETALI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 LUGLIO 2013, N. 9386 2 AGOSTO 2013, N. 1116 Legge 82/06. Campagna vitivinicola 2013-2014. Reg. CE 1698/2005 - Psr 2007/2013 - Approvazione Determinazione del periodo vendemmiale e del programma operativo con funzione di avviso periodo delle fermentazioni e rifermentazioni vinarie. pubblico - Misura 123, Azione 1 in approccio singolo - Area sisma 2012. N. 243 del 14/8/2013 ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 AGOSTO 2013, N. 1117 14 AGOSTO 2013, N. 168 Reg. (CE) n. 1698/2005 - Psr 2007/2013 - Disposizioni Influenza aviaria - Misure di contenimento sul territorio finanziarie in ordine alle domande relative all’ultima della Regione Emilia-Romagna. sessione di raccolta per l’annualità 2013 sulla Misura 112 e sui piani di investimento sulla Misura 121 ad essa N. 245 del 21/8/2013 collegati. AT T O DEL PRESIDENTE 20 AGOSTO 2013, N. 169 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE Influenza aviaria - Misure di contenimento territorio 2 AGOSTO 2013, N. 1119 della Regione Emilia-Romagna - Aggiornamenti.

42 ottobre 2013

va fatta conlamassimacura La sceltadell’alimentazione A curadiCL 44 DOsSIER A UD IA M IL BENESSEREDELLEBOVINE DA LATTE L re disordini metabolicire disordini alcu e in può determina essenziali trienti nu di carenza la alimenti: degli composizionealla nutrizionale attenzione particolare prestare occorre Inoltre prefissate. soglie sine), che non devono superare le esogena (ad esempio le micotos nocive origine endogena di o tossiche e sostanze di alimenti l’eventuale cura negli presenza va controllata innanzitutto con condizioni: alcune garantire tale Invece acqua. èfondamene di disponibilità la alimento di care poiché ci averifi si spesso limita O L INARI -Aziendasperimentale“Vittorio ad essere sottovalutata, esseresottovalutata, ad re delle bovine tende mentazione ebenesse- a correlazione ali tra ------Ancora: l’elevataAncora: ingestione di zinco. di bondanza sovrab dalla anche provocato depauperamentomina rame, di lo zolfo e molibdeno di deter (tetaniamagnesio erba); da quel di carenza causa e ammoniaca É noto che l’eccessopotassio di sostanze. altre apporto un di di eccessivo causa a minerali secondarie di carenze così come si possono verificare puerperale, collasso di rischio il aumentano asciutta e potassio in calcio, fosforo di eccessi fertilità: riduzione del benessere edella sanitari, problemi comportare nutrienti, di eccesso di che può pericolosoAltrettanto rischio il infettive. anche malattie casi ni T adini”, Piacenza

Dell’Aquila - - - nell’uomo. immunitaria ne risposta della riduzio una comportare infine Esembrano Aed vitamina di tà quanti eccessive tessuti eorgani; livellodi a vari calcificazione di problemi Dpuò causare tamina to o selenato, mentre troppa vi con integrate razioni con seleni alimentati selenio nei ruminanti riducesolfati disponibilità la di la fase del puerperio fase del la Molto delicata portano immediate conseguen immediate portano energia, che di noneccessi com nell’alimentazione osservare raro ne non asciutta quella ein di è lattazio della Nella seconda fase benessere. con conseguente riduzione del problemieventuali metabolici, mento del deficit energeticoed ingestione, au di un no calo un favorisco nonsanitarie ottimali molto spesso, invece, situazioni cità ingestione animali; di degli pienamentee sfruttare capa la post-parto dovrebbe soddisfare ingerita nel secca sostanza di tà quanti la zione latte. Infatti di piuttosto che dall’elevataprodu dizioni sanitarie non ottimali, constione, da causata spesso ridotta - inge dalla influenzata nel post-parto èmaggiormente che l’entità del deficit energetico D’altro risaputo èormai canto secca. sostanza di ridotta edella latte assunzione di molto elevate per produzione la delle esigenze energia, acausa un’insufficientedisponibilità di poiché può facilmente verificarsi zione nel puerperio, particolare situa latte vive una da bovina La ottobre 2013 ------ze sul benessere, ma possono causare problemi soprattutto in gravidanza: in questo momento delicato l’eccessivo ingrassamen- to della bovina ha ovvie conse- guenze sul suo benessere. Più complesso e meno cono- sciuto il problema dell’eccesso di proteine: sembra che possa com- portare una minore efficienza riproduttiva, collegata agli alti livelli di urea. L’elevato livello di ammoniaca nel sangue de- terminato dalla sovrabbondante somministrazione di proteine potrebbe, secondo alcuni autori, determinare uno stato di immu- nodepressione, con un aumento del rischio di malattie infettive (ad esempio mastiti e metriti) e riduzione del benessere e della fertilità. È quindi molto impor- tante controllare i rapporti tra i nutrienti presenti nella razione, in particolare per la frazione dei carboidrati. La qualità degli alimenti…

Valutare la qualità degli alimen- quila A

ti dà la possibilità di conoscere ell’ le loro caratteristiche igienico- D sanitarie (presenza di patogeni, muffe, anomalie fermentative), Tab. 1 - Squilibri nella razione preparto ed associazioni con malattie metaboliche ma anche quelle nutrizionali in e disordini riproduttivi. Stato nutrizionale relazione alla tipologia dell’ali- Malattia malattie associate mento. Per tali valutazioni l’ana- carenza eccesso lisi sensoriale, abbinata a quella Distocia (Dyst) E, Prot E Mf, Fcs chimica, può rappresentare una base minima per monitorare il Collasso (Mf) Ca, Mg, Prot Ca, P, Na K, Vit D, E (*) Dyst, Rp, Ket, Mast, Lda benessere. Tetania Mg K Mf L’analisi degli alimenti può esse- Ritenzione Placenta Se, Vit E, Vit A Ca, I, Prot E, K Fcs, Mf, Ket re effettuata attraverso semplici (Rp) valutazioni compiute da un tec- Ritardo involuzione Ca, Co, Vit D E Rp, Fcs, Ket nico adeguatamente addestrato; uterina/metriti (Met) tuttavia è auspicabile che in al- Mastiti (Mast) Se, Vit E, Vit A - Mf, Lda levamento si eseguano control- li analitici in maniera mirata, Edema mammario - Na, K Mast (*) eseguiti nei momenti opportuni Chetosi (Ket) Prot, E E (*) Mf, Rp, Lda, Fcs (ad esempio all’apertura di una Dislocazione abomaso Ca (*), fibra E (concent.) Met, Mast nuova trincea). (Lda) Queste analisi sono molto utili Legenda: E = energia; Prot = proteine; Ca = calcio; Co = cobalto; Mg = magnesio; K = potassio; Na = sodio; per calcolare più correttamen- Se = selenio; Vit = vitamina; Fcs = sindrome vacca grassa. te le razioni da utilizzare nelle * fonti bibliografiche non univoche. ottobre 2013 45 DOsSIER IL BENESSERE DELLE BOVINE DA LATTE

tecnica unifeed va considerato il favorisce la cernita) e di avvici- quila

A numero di miscelate con diver- namento dell’unifeed in man- ell’

D sa composizione preparate per giatoia; la disponibilità di fronte le bovine in lattazione e come alla mangiatoia (l’aumento dei vengono distribuite nelle ven- capi rispetto ai posti favorisce la tiquattro ore. Occorre valutare cernita) e il tempo di accesso alla la consistenza (pastosa, soffice, mangiatoia. grossolana) e l’umidità (da mol- Una miscela unifeed con un ec- to umido ad asciutto): queste ca- cessivo contenuto di foraggi lun- ratteristiche sono importanti per ghi (oltre il 15%) aumenta la cer- evitare una cernita eccessiva di nita e, paradossalmente, anche alcuni alimenti (concentrati) più il problema di acidosi ruminale appetibili, con possibili problemi sub-acuta. L’umidità, al contra- a livello dell’apparato digerente. rio, favorisce l’adesione dei con- I fattori che possono influenzare centrati (sfarinati) alle particelle la cernita sono numerosi e inclu- di foraggio e quindi riduce il dono le differenze nella densità problema della cernita. Molto degli ingredienti dell’unifeed; la importante anche la valutazio- presenza di pezzi di pannocchia ne delle caratteristiche fisiche Vitello di razza diverse fasi fisiologiche dei capi e tutolo nel silomais; la quantità della miscela, che in alcuni casi Reggiana. allevati. e qualità del fieno introdotto nel possono essere compromesse da carro miscelatore; l’inadeguata modalità di preparazione poco …e la loro preparazione sequenza con cui vengono in- accorte (carri malfunzionanti, trodotti gli ingredienti nel car- tempi di miscelazione troppo Negli allevamenti in cui si prov- ro miscelatore; la frequenza di lunghi, ecc.), che portano ad ec- vede all’alimentazione con la distribuzione (una più ridotta cessivo sminuzzamento.

46 ottobre 2013 Per la gestione dell’allevamento è importante la divisione in gruppi

a gestione degli animali nell’allevamen- to da latte costituisce uno degli aspetti gricoltura cruciali per puntare a buone condizioni A di benessere: un corretto ambiente deve iateca Lconsentire alla bovina di svolgere le attività che D normalmente compie nelle diverse fasi fisiologiche. Le bovine ad elevata produzione dedicano gior- nalmente dalle 3 alle 5 ore all’ingestione degli ali- menti, circa 30 minuti all’assunzione dell’acqua, 2-3 ore alla mungitura, 7-10 ore alla ruminazione e almeno 10 al riposo. Per garantire che questi tempi vengano rispettati, l’allevatore dovrà porre particolare attenzione agli aspetti strutturali dell’allevamento (layout di stalla, disponibilità di spazi adeguati, igiene, attrezzature), ma anche alla gestione dei gruppi, un aspetto che per le bovine da latte assume un’importanza rile- vante. La strategia utilizzata per la suddivisione de-

ottobre 2013 47 DOsSIER IL BENESSERE DELLE BOVINE DA LATTE ovoni G

gli animali influenza infatti l’ingestione di alimen- portamento delle bovine si può constatare quando ti, la produzione di latte, le condizioni di benessere iniziano e come si risolvono gli scontri tra animali. e di salute delle bovine, incidendo quindi in modo Il rapporto di dominanza/sottomissione viene rapi- sostanziale su risultati economici dell’allevamento. damente stabilito, tanto che è sufficiente un’ora per Numerose prove sperimentali indicano che un’i- determinare la metà di tali relazioni, spesso prive nadeguata suddivisione in gruppi può alterare il di scontri, soprattutto per le primipare; inoltre solo normale comportamento degli animali e il tempo il 4% delle gerarchie stabilite viene invertito. dedicato alle varie attività. Le moderne condizioni di allevamento, che preve- Secondo alcuni autori la bovina ad alta produzio- dono animali generalmente decornati, posti singo- ne giornalmente effettua dai 9 ai 14 pasti, quando li in mangiatoia e distribuzione di elevate quantità gli alimenti sono sempre disponibili in mangiato- di unifeed, hanno diminuito la combattività delle ia, dedicando complessivamente dalle 3 alle 5 ore bovine; tuttavia le dimensioni del gruppo non de- all’assunzione degli alimenti. vono essere eccessive, così che il singolo animale riconosca e mantenga i rapporti di gerarchia con I criteri per stabilire gli altri. la dimensione ottimale Gruppi superiori ai 100 capi aumentano le difficol- tà per l’animale nel riconoscere tutte le compagne, La dominanza sociale costituisce uno degli aspetti rendendo meno stabile la gerarchia e peggiorando più significativi da considerare: osservando il com- quindi le condizioni di benessere. Da un punto di vista comportamentale le dimen- Tab. 2 - Principali cause di stress presenti in allevamento (Napolitano e De Rosa, 1997). sioni ottimali di un gruppo di bovine da latte sono INTERAZIONI legate a questi aspetti: • competizione per lo spazio nella stalla, nel pad- ANIMALE - ANIMALE ANIMALE - UOMO ANIMALE - AMBIENTE dock, ecc.; Gerarchie sociali Confinamento Fattori climatici • competizione per gli alimenti e l’acqua; dominanti Formazione di gruppi temperatura dominati umidità • disponibilità di cuccette confortevoli ed utilizzabili; Immissione in ambienti nuovi ventilazione • spazio nella sala d’attesa; Stati fisiologici Sovraffollamento • tempo speso nella sala d’attesa e in luoghi lon- pubertà Separazione dalla madre Luce estro Rumori tano dalle cuccette, dagli alimenti e dall’acqua. Svezzamento accoppiamento Traumi Uno dei criteri da adottare è legato alla tecnica di gravidanza Tosatura distribuzione degli alimenti. La più diffusa è l’uni- lattazione Interventi vaccinali e terapeutici feed: per questo molti ricercatori hanno indagato Trasporto sulle strategie migliori per suddividere in gruppi Modalità di abbattimento la mandria, concludendo che sia più opportuno

48 ottobre 2013 È noto che l’alimentazione gruppo per le di bovine condizioni saluteanche sulle mandria. di della l’acqua ele risorseriflette definitiva, si altre e, in competizionedelle bovine, sulla alimenti, per gli poiché l’ingestione, impatto comfort un sul ha pi componente èuna determinante che influenza per suddivisione la utilizzata grup in strategia La quantità cibo la di ingerito. e massimizzare mero dei velocità pasti, e lunghezze ingestione) di piùun intenso comportamento (nu alimentare promuovere per dall’allevatore ottimizzati essere possono l’ingestione stessa fattori che influenzano i stione secca, dei gruppi eingestione sostanza di Per relazione la esistente quanto ge- riguarda tra produzione.gruppo alta ad ne può essereutile come al dall’asciutta transizione lattazio bovine di nellepo di prime settimane tre due grup gruppi un lattazione; in etre asciutta in puntonutrizionale vista Dal l’ottimale di èavere ai finidell’alimentazione La sceltamigliore mentazione delle bovine con produzione più bassa. modo si possono contenere per sovrali la icosti fabbisogni sui nutritivi,basarsi poiché questo in ottobre 2013

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Marchetti 49 50 DOsSIER IL BENESSEREDELLEBOVINE DA LATTE ficativo con l’età, la taglia, l’anzianitàman l’età, nella ficativocon taglia, la ècorrelata modo sociale in signi dominanza La appenache hanno partorito. stione. Equesto per le èvero bovine particolare in - l’inge del gruppo perchia riuscire a massimizzare trovare rapidamentedi posizione sua la nella gerar nuovo un inserita in gruppo devegrado esserein Perciò mangiatoia. alla viene quandobovina una verifica nel momentol’animale si avvicina cui in del gruppo, si all’interno egerarchie dominanze situazionela maggiormente cui in si instaurano Siccome sociali, le bovine latte sono da animali e legerarchie tra icapi I rapporti didominanza confortevoli. più e ombreggiate alimenti, l’acqua,per gli riposo, zona la di le zone dell’allevatore operare per ridurre competizione la compito sarà Ovviamente mentate separatamente. sono cui in ali casi stione ai rispetto alimenti di - gruppo, in l’inge le migliorano bovine mangiano risultato con che il particolarmente fame, se hanno bovinetre sono anche senon stimolate amangiare, anche le al ziato che mangia, bovina quando una eviden hanno del comportamento animali degli Molte ricerche approfondito che hanno lo studio fisiologiaappunto della conoscenza capi. dei dalla emungerealimentare gruppo le in bovine nasce lute eproduttività: del resto pratica la comune di meno mostrano timori, sa maggiore animali gli migliore la soluzione, costituisce latte da quanto in Dell’Aquila

------nuovo ambiente. drebbero separatamente eabituate raggruppate al le primipare an parto dal entro settimane alcune sizione possono essere maggiormente penalizzate: Inoltre,- le primipare tran e le di bovine nella fase malattie. vere ferite,possibilità di insorgenza lesioni, di anche ma ingestione ela per scarsa stress mino situazioni di tere che per rischio si cibo Da qui deter il eacqua. indeboliti, quindinon sono determinate acompe- posterioriarti sono gli sonovine spesso affaticate, fronte mangiatoia ridotto. di le bo Dopo parto il un da modo caratterizzate nelle stalle particolar in dominanti: questo quelle e alle estro si in verifica petizione alimenti, soprattutto per gli a rispetto com eccessiva una da notevolmente svantaggiate partoritogiorni possono pochi hanno da essere Da non sottovalutare che fatto le il bovine che dopo si 30-45gerarchie minuti esaurisce . buzione dell’alimento:e l’effetto delle dominanze ritorno esubito mungitura al dalla dopo distri la competizione maggiore si una determina cui in è momento che il osservare èfacile allevamento In competizione per l’alimento. edalla gerarchie dalle i quellomaggiormente è tra alimentare influenzati Tra del comportamento aspetti delle gli bovine, costituito. gruppo, sia sia che consolidato esso oppure appena elemento un che costituisce dria, fondamentale nel vidanza, ad inizio lattazione e di alta produzione. alta e di lattazione inizio ad vidanza, dovrebberogra della esserefavoriti finale nellafase contatti tali particolare, In anche selimitati. tatti, le affinché adiacenti possano bovine avere dei con un adottare buonastamenti: una regola può esserequella di numero il per scontri limitare di spo durante gli in Occorrerà operare modo infine opportuno gruppidimensioniin di negativi effetti più piccole. follamento, che notoriamente sembra avere meno pavimentazione. alla e abituarleda a questo ambiente, poste nella sala alle così mungitura, qualche giorno di attraverso sala la per sarebbetre buona le manze passare regola far condizioni del allevamento post-parto. di Inol dovrebberoprima del parto essereabituate alle metaboliche.a malattie Pertanto settimane tre già esonotamento anomalo alimentare più soggette compor un evidenziano spesso questa fase in tali: mente eambien sensibili cambiamentisociali ai sono transizione di bovine particolar fase in Le in faseditransizione Particolare cura perlebovine è i noltre sovraf di fondamentale rischio il valutare che consentalayout tenere di i gruppi ottobre 2013 ------

Marchetti

Sostanze nutraceutiche: le sperimentazioni sono positive

interesse che il mondo confrontare le sperimentazioni compiute soltanto sul 10-15% zootecnico ha riser- sull’impiego di piante o estratti delle specie vegetali terrestri. In vato all’utilizzo delle vegetali. I metaboliti secondari, zootecnia e medicina veterina- piante come rime- infatti, vengono somministrati ria i rimedi di origine vegetale L’dio per malattie e disturbi vari agli animali generalmente per sono stati applicati sopratutto è molto antico. Oltre al ruolo via alimentare: alle difficoltà di per la cura delle infezioni, delle fondamentale che esse ricoprono valutazione si aggiunge il proble- parassitosi e di alcune patologie nell’alimentazione delle specie ma di comprendere quale potrà dell’apparato locomotore; a vol- zootecniche come fornitrici di essere la disponibilità di questi te sono stati utilizzati per cura- composti nutrizionali, contengo- metaboliti a seguito dei proces- re malattie di tipo riproduttivo, no una grande varietà di meta- si digestivi e come potrà variare molto raramente per problemi boliti secondari, sostanze capaci nel tempo la loro disponibilità a legati a disordini metabolici. In di svolgere funzioni difensive e di livello ematico. letteratura si trovano risultati di regolazione metabolica sull’orga- sperimentazioni compiute in la- nismo degli animali. Un utilizzo ancora boratorio: è però auspicabile che Lo studio dei metaboliti secon- poco diffuso il passaggio da un utilizzo empi- dari e dei loro effetti, sia bene- rico ad uno scientifico avvenga fici che tossici o antinutriziona- Secondo alcune fonti bibliogra- attraverso prove condotte diret- li, è estremamente complesso fiche i prodotti naturali ricono- tamente in campo. perché la loro concentrazione è sciuti e censiti derivanti dalle Le difficoltà sono notevoli poi- influenzata da una molteplici- piante sarebbero per il momento ché non è semplice comprendere tà di fattori; è dunque difficile 135 mila, risultato di ricerche se l’efficacia di un determinato

ottobre 2013 51 DOsSIER IL BENESSERE DELLE BOVINE DA LATTE

di sostanze nutraceutiche; per le bovine da latte può essere rile- vante sopratutto in alcuni perio- Wikimedia di critici, come la cosiddetta fase di transizione o periparto. Le settimane a cavallo del parto sono particolarmente critiche, poiché la bovina è spesso inte- ressata da problematiche meta- boliche o da patologie infettive o traumatiche. Inoltre insorgono sovente fenomeni infiammatori: secondo numerosissime fonti bi- bliografiche, infatti, la consisten- te domanda energetica dell’ap- parato mammario determina condizioni critiche, che si con- cretizzano anche in uno stato di immunodepressione; a sua volta quest’ultima impedisce il con- trasto delle malattie infettive. I nutraceutici, alimenti conte- Pianta di aloe trattamento dipenda da un prin- L’impiego dell’aloe nenti molecole con proprietà cu- in fioritura. cipio attivo o dall’effetto sinergi- durante il periparto rative, sono stati studiati come co di diversi metaboliti seconda- possibili rimedi da utilizzare ri presenti in una o più piante. Tra gli ambiti di maggiore inte- sulla bovina in questo periodo Inoltre per i ruminanti occorre resse che riguardano l’utilizzo in critico; l’aloe è una delle essenze considerare l’effetto della micro- campo zootecnico degli estratti vegetali che suscitano maggiore popolazione ruminale. vegetali vi è la somministrazione interesse. Utilizzata da millenni

52 ottobre 2013 dall’uomo, a questa pianta sono Un problema rilevante è quel- di analizzare le possibilità di stati attribuiti innumerevoli ef- lo determinato dalla variabilità fornire al ruminante attraver- fetti positivi; più recentemente il della composizione dei foraggi so la dieta vitamine e minerali, suo impiego è stato esteso anche freschi estremamente diversa impiegando nel razionamento alle specie zootecniche soprat- da una campagna all’altra, so- fitoestratti e fitoderivati. Nono- tutto nell’allevamento biologico, prattutto per quanto riguarda la stante gli studi debbano essere dove risultati positivi sono stati degradabilità della proteina e il ulteriormente sviluppati, i primi ottenuti per la cura delle mastiti. contenuto in carboidrati strut- risultati ottenuti dalle prove in Recentemente in Italia sono stati turali: ciò impone, insieme ad campo sono incoraggianti. In condotti studi specifici per stabi- altri elementi di criticità tipici di particolare una sperimentazione lire l’efficacia che ha Aloe arbore- questo regime (come ad esem- che prevedeva la supplementa- scens sullo stato infiammatorio pio le caratteristiche degli ani- zione della razione in selenio, delle bovine da latte durante la mali stessi, quelle pedologiche iodio e vitamina E effettuata fase di transizione. Nonostante le delle aree dedicate al pascolo, ottenendo fitoestratti o fitode- difficoltà incontrate dai ricercato- la conduzione e il management rivati ha evidenziato prospettive ri nella valutazione dei risultati e aziendale tipici degli allevamen- interessanti per gli allevatori che nell’impossibilità di dimostrare, ti biologici, che spesso coniuga- operano in regime biologico. almeno per il momento, il mecca- no altre attività con quella zoo- Tra gli altri aspetti che devono nismo d’azione dei principi attivi, tecnica, ecc..) la messa a punto essere ancora indagati c’è in par- le prove hanno fornito dati inco- di strategie di intervento che ticolare la fattibilità economica raggianti, evidenziando comples- possano correggere le frequenti e anche la possibilità di indivi- sivamente effetti favorevoli sullo carenze alimentari. duare fonti vegetali compatibili stato di salute e sulle performance Per questo sono stati realizza- con la normativa che regola il dell’animale. Sono tuttavia neces- ti studi specifici con lo scopo regime biologico. sari ulteriori approfondimenti per verificare da un lato i risultati in situazioni più diffuse di alleva- mento e per escludere, dall’altro, la possibilità di un passaggio di eventuali sostanze nocive all’uo- mo attraverso il latte. L’utilizzo della nutraceutica in zootecnia apre nuovi orizzonti, con la possibilità di aumentare performance e benessere delle bovine, riducendo l’utilizzo di farmaci allopatici. Evidenti le conseguenze positive che si po- trebbero avere sia in termini di contenimento dei costi, che di contrasto dell’insidioso fenome- no delle antibiotico-resistenze. L’allevamento biologico

L’utilizzo di estratti vegetali con obiettivi nutraceutici assume particolare interesse per l’alleva- mento biologico dei ruminanti da latte che, prevedendo un’ali- mentazione basata sopratutto su foraggi, preferibilmente di pro- quila

duzione aziendale, presenta alcu- A ne difficoltà per quanto riguarda ell’ D la formulazione adeguata. ottobre 2013 53

Meccanizzazione TECNOLOGIE D’AVANGUARDIA Prospettive interessanti per la mungitura robotizzata

In Emilia-Romagna è poco diffusa, a causa dei disciplinari OTTAVIO REPETTI restrittivi che regolano la produzione di latte per Parmigiano Reggiano e Padano. Le richieste degli allevatori per aprire nuove strade.

a mungitura robotizzata allargare le maglie del disciplina- è gestita e organizzata dall’uo- può sembrare un’inven- re, soprattutto se le richieste in mo, il secondo lascia alla vacca zione recente, ma è una tal senso da parte degli allevatori la libertà di scegliere quando e banale illusione, visto diventeranno pressanti. Esistono quante volte essere munta. Le Lche i primi brevetti in materia già stalle da Parmigiano munte vacche si mettono in coda - in- risalgono a una quarantina d’an- con il robot, nonostante le diffi- credibile, ma vero, fanno la coda ni fa e il primo robot fu venduto coltà dovute al disciplinare. esattamente come noi all’ufficio nel 1992. Guarda caso in Olan- Cerchiamo innanzitutto di ca- postale - e quando il robot è libe- da, che è considerata a ragione la pire come funzionano queste ro entrano, si lasciano mungere, patria di questa tecnologia. macchine. mangiano la dose aggiuntiva di Non è certo una culla del robot, mangime che la macchina elargi- invece, l’Emilia Romagna, dove I macchinari disponibili sce (e che è, ovviamente, il vero ad oggi si contano solo una de- incentivo alla mungitura) e poi cina di impianti: un’inezia sia La differenza fondamentale tra tornano nella stalla. rispetto ai circa cinquecento la classica sala di mungitura e Tutto questo, sostengono i fa- in funzione in Italia sia, e so- il robot è che mentre la prima vorevoli al robot, con il minimo Robot di mungitura. prattutto, se pensiamo che in Europa il 50% delle nuove in- epetti stallazioni di mungitura è robo- R tizzato. Le ragioni di un ritardo così evidente sono note: le due produzioni casearie principali della regione, Parmigiano Reg- giano e , limitano fortemente l’impiego di queste tecnologie; ovvio, pertanto, che la loro diffusione sia irrisoria e concentrata principalmente su chi non fa latte per formaggio grana. Tuttavia il progresso non si ferma, le esigenze cambiano e gli allevatori continuano a fare pressione affinché i disciplinari divengano meno restrittivi. Se il Grana Padano ha sostan- zialmente liberalizzato l’uso del robot, mantenendo il solo vin- colo della doppia mungitura, anche il Consorzio del Parmi- giano Reggiano potrebbe presto

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pa a membrana brevettata per il un giorno. Il che non sarebbe un trasporto del latte: una soluzione grande problema, dal momento che ha il vantaggio di non rom- che un allevatore può facilmente pere le cellule di grasso. stabilire quante volte un anima- L’altro big del mercato italiano in le può essere munto; dopodiché fatto di mungitura automatizzata sarà respinto dal robot. Il vero è Delaval, mentre si attende di nodo, in realtà, sono i tempi di vedere come si comporteranno mungitura e qui le posizioni dei MiOne e Boumatic, due nomi due consorzi si differenziano. arrivati più di recente nelle no- Il Consorzio del Parmigiano stre stalle. Delaval vanta il miglior Reggiano è l’ente con la posizio- tempo di mungitura, con un ri- ne più rigida in materia, perché il sparmio di due secondi per litro suo disciplinare prevede non solo epetti R di latte sul secondo classificato. la doppia mungitura con doppia Un primato che - ci dicono alla consegna del latte, ma anche una Grazie ai sensori stress. Non è difficile da crede- filiale italiana - è legato alla par- durata massima per le operazio- ottici, il braccio re, perché un animale lasciato ticolare procedura di lavaggio del ni: quattro ore per la mungitura robotizzato ha oggi tempi di attacco libero di decidere se e quando capezzolo: più lunga del normale, e due per la consegna al caseifi- assolutamente essere munto sarà sicuramente ma che in questo modo permette cio. Questo limite si scontra con compatibili con il completamento della scarica os- il principio fondamentale della la gestione più tranquillo di uno convoglia- di numerosi capi- to a orari precisi prima in sala sitocinica utile a favorire il succes- mungitura automatica, che è di d’aspetto e poi alla mungitrice. sivo rilascio del latte. Altro punto lasciare alla vacca la libertà di far- Per ridurre ancor più lo stress, di forza è l’attacco delle mammel- si mungere quando preferisce. inoltre, alcuni costruttori hanno le complicate: si arriva a innestare eliminato ogni barriera e gabbia capezzoli inclinati di 45° e a meno L’opinione degli addetti attorno al robot, che appare così di 2 millimetri di distanza dal ca- ai lavori come un componente naturale pezzolo vicino. della stalla. Lo sa bene un allevatore che È il caso, per esempio, di Lely Meno stress, più latte è geograficamente lombardo con il suo Astronaut 4, ultimo (avendo sede nell’Oltrepò Man- nato di una serie di macchine Indipendentemente dal costrut- tovano), ma professionalmen- Nelle moderne ideata ormai vent’anni fa e che tore, il secondo grande vantag- te emiliano, visto che produce postazioni robotizzate adotta il principio I-Flow, ov- gio della mungitura automatica, per il Parmigiano Reggiano. Si l’allevatore può seguire l’andamento vero entrata e uscita dalla mun- ormai accertato da ricerche indi- tratta di Giuliano Rossi, che della mungitura da gitura senza ostacoli, oltre al pendenti oltre che dall’esperien- da anni usa due postazioni ro- una apposita sala di gruppo mungitura sotto-vacca, za degli allevatori, è l’incremento botizzate per mungere le sue controllo. La presenza un brevetto Lely. Altri aspetti nella produzione di latte. Che 75 vacche. «Apriamo l’accesso dell’uomo, significativi dell’A4 sono il tem- può avvenire per due motivi: la dalle 3,30 alle 7,30, al mattino naturalmente, non po di aggancio dei quarti, di po- maggior frequenza di mungitu- e al pomeriggio. Gli animali or- è indispensabile se non in particolari chissimo superiore al minuto e ra e, in secondo luogo, la tran- mai hanno imparato a presen- momenti. migliore del mercato, e la pom- quillità dell’animale: esistono tarsi alla mungitura in questo diverse ricerche su quanto un intervallo. Purtroppo, con tale più frequente svuotamento del- limitazione un robot può gesti- epetti R la mammella possa stimolare la re pochi capi: una quarantina produzione di latte. al massimo, contro i settanta Un beneficio di cui, comunque, che rappresentano la sua piena gli allevatori che aderiscono ai potenzialità. Ciò nonostante lo consorzi di Parmigiano Reggia- troviamo vantaggioso, soprat- no e Grana Padano non potran- tutto per il benessere animale: no usufruire, perlomeno non nel le vacche sono così tranquille e breve periodo. Sebbene le posi- rilassate che aumentano in ogni zioni dei due enti siano diverse, caso la produzione. Tanto è vero infatti, entrambi concordano nel che in primavera abbiamo sfio- limitare a due il numero mas- rato i 40 litri di media per capo». simo di mungiture ammesse in Rossi, come tutti gli allevatori

56 ottobre 2013 che vorrebbero adottare questo mantenendo le sei ore totali. sistema di mungitura, non vede Successivamente - prosegue - si epetti problemi qualitativi: «Anzi, c’è potrebbe anche pensare di am- R un chiaro beneficio in termini pliare un po’ il tempo massimo: di igiene e riduzione della carica per realizzare questa modifica oc- batterica». corre semplicemente intervenire Opinione che trova concorde sul disciplinare italiano. Credo anche il responsabile del servizio che se vi sarà una forte domanda tecnico del Consorzio di tutela, da parte degli allevatori, il Con- Marco Nocetti: «Il robot rappre- sorzio dovrà presto affrontare il senta ormai una vera centrale di problema e non penso che servi- gestione della mandria, in grado ranno sperimentazioni decennali di tenere sotto controllo la sani- per prendere una decisione». tà del latte, i calori e molti altri Al momento, a quanto ci risul- parametri. In molti - tra cui il ta, nell’areale del Parmigiano Romagna. L’unico vincolo po- La regolarità del sottoscritto - pensano che, fer- Reggiano sono attivi sei robot in sto dal disciplinare è quello della petto è da sempre un requisito importante mo restando il vincolo delle due quattro diversi allevamenti. doppia mungitura giornaliera. per una buona mungiture, sia possibile trovare Il Grana Padano si fa a Piacen- La sostanziale libertà sui tempi gestione con il robot di una soluzione che agevoli l’im- za, che da sola vale il 10% della di mungitura, tuttavia, lascia più mungitura. Gli ultimi dispositivi, tuttavia, piego di questi mezzi per i nostri produzione, a Ferrara, Raven- spazio di manovra agli allevatori riescono a individuare soci. Un primo intervento po- na, Forlì-Cesena e Rimini, oltre e questo spiega il maggior nu- e collegare anche trebbe riguardare la distribuzio- che nel territorio di Bologna mero di impianti attivi. Ma non capezzoli inclinati o molto ravvicinati. ne dei tempi: in molti casi due a destra del Reno. I robot atti- è detto che i colleghi del Parmi- ore per la consegna sono inutili: vi sono quasi trenta, ci fanno giano, con un po’ più di libertà quindi si potrebbe ampliare il sapere dal Consorzio di tutela; d’azione, non possano rapida- tempo per la mungitura, pur pochissimi, tuttavia, in Emilia mente colmare il divario.

ottobre 2013 57 Meccanizzazione STRATEGIE D’IMPRESA «Coltivo pomodori sì, ma per il supermarket» OTTAVIO REPETTI Giovanni Moroni, agricoltore piacentino, ha abbandonato l’industria per passare a un rapporto diretto con la grande distribuzione, puntando su qualità e certificazione.

all’industria alla grande distribuzio- da generico produttore di pomodori da industria ne: può non sembrare un cambia- in coltivatore certificato e fornitore referenziato mento così significativo, perché in della grande distribuzione. Dunque direttamente fondo si tratta sempre di coltivare esposto al giudizio diretto del consumatore: que- Dpiante di pomodoro. Ma tutto quello che sta a sta, alla fine, è la svolta più radicale. monte - e anche a valle, come vedremo - della Macchinario pura e semplice coltivazione, davvero è un’altra costruito su misura Incrementare i margini di guadagno per il lavaggio del cosa. La conferma ci arriva da un agricoltore che prodotto. ha appena fatto il grande passo, trasformandosi «Col senno di poi posso dire che si è trattato di rivo- luzionare l’azienda, ma questo non mi spaventava. Sono abituato a cambiare, non mi fisso su vecchi

epetti schemi», premette Giovanni Moroni, che coltiva R un centinaio di ettari a Monticelli d’Ongina, estre- mo limite settentrionale della provincia di Piacenza e noto per essere “patria” dell’aglio, dunque con una chiara vocazione per l’orticoltura. La decisione, spiega Moroni, è stata presa l’anno scorso, dopo l’ultima campagna del pomodoro. «La- vorare con l’industria è diventato quasi impossibile, perché i margini della coltura si sono ristretti al pun- to da non essere più remunerativa. Per di più i paga- menti non sempre sono garantiti (l’agricoltore è socio Copador, una cooperativa che nel 2012 ha attra- versato un bruttissimo momento finanziario, ndr.). Fatti due conti, ho deciso di cambiare tutto, anche a costo di rimettermi completamente in gioco». Così è nato l’incontro, fortunata coincidenza, con la Orto Vallescrivia srl, una società che tratta prodotti orticoli con la grande distribuzione. «Moroni mi è stato presentato da un amico comune - spiega Ce- sare Siboni, uno dei soci della Srl - proprio mentre stavamo pensando di estendere la nostra attività, che già comprende spinaci, zucchine e varie orticole col- tivate in provincia di Alessandria, ad altri prodotti e territori. Nell’autunno del 2012 abbiamo stretto un accordo di massima con alcune catene di supermer- cati - le sigle più note - per la fornitura di pomodoro da sugo e i mesi successivi sono serviti a riorganiz- zare l’azienda». Questa è stata davvero rivoluzionata. Si è infatti dovuto trasformare una cascina vecchia di decenni in un sito adatto allo stoccaggio e alla preparazione

58 ottobre 2013 di ortaggi destinati al consumo diretto. «Abbiamo asfaltato tutti i piazzali, costruito una cella frigori- epetti fera e realizzato un’area coperta dove fare la cernita R e il primo trattamento del prodotto. C’è poi il ca- pitolo della manodopera, perché per questa attività servono una ventina di lavoratori. Infine non vanno dimenticate le certificazioni, i disciplinari di produ- zione da rispettare, la gestione del packaging e un totale ripensamento delle tecniche di coltivazione», riassume l’agricoltore. Poca chimica, molte braccia

La Gdo ha regole ferree: «Per cominciare, i su- permercati chiedono zero residui sui prodotti. Quindi coltiviamo assolutamente senza diserban- ti e lasciamo la difesa dalle infestanti alla zappa o al rincalzatore meccanico. Inoltre applichiamo tore - senza che vi fossero salti nel passaggio da un Da sinistra la lotta integrata per ridurre al minimo l’uso di tappeto all’altro, per non vanificare il bel lavoro fatto Giovanni Moroni fitofarmaci. Questo cambia totalmente l’approc- con la raccolta manuale. L’abbiamo trovato facendo- e Cesare Siboni. cio agronomico. Infine, d’accordo con Orto Val- celo costruire praticamente su misura ed è oggi uno lescrivia, abbiamo deciso di optare per la raccolta dei segreti della qualità che riusciamo a offrire». manuale, anche se molti altri fornitori usano le Analizziamo dunque la macchina. All’inizio del raccoglitrici meccaniche impiegate per il pomo- processo troviamo una grande vasca, in cui l’ac- doro da industria». qua è costantemente ricambiata e agitata. I po- «Abbiamo voluto fare una scelta di totale qualità - modori sono riversati dai bins direttamente nella conferma Siboni - anche se comporta costi molto vasca, per un primo risciacquo. Da qui, attraverso più alti, come è facile immaginare, nonché la diffi- un tappeto a rulli, arrivano sul tavolo di selezione, coltà di gestire una squadra di raccoglitori composta ma prima passano sotto a una serie di docce che da una decina di uomini. Il risultato è del tutto di- usano acqua potabile ed effettuano una seconda verso: il pomodoro è selezionato una prima volta in pulizia del prodotto. «Non facciamo quarta gam- campo e quando arriva in azienda necessita soltanto ma: i nostri pomodori devono comunque essere di una scrematura rapida. In secondo luogo le bac- lavati e controllati a casa; tuttavia questo doppio che non subiscono colpi ed ammaccature e pertanto passaggio in acqua ci permette di incassettare un hanno una vita sullo scaffale - e nel frigorifero - mol- prodotto fondamentalmente pulito», fa notare il to più lunga». responsabile di Orto Vallescrivia. Naturalmente il prezzo richiesto alla Gdo è ben Sul vaglio le bacche subiscono una veloce selezione superiore rispetto a chi fa raccolta meccanica. per togliere di mezzo i pezzi non conformi. Passano «Abbiamo però deciso di scommettere sulla qua- quindi sotto due potenti ventilatori che li asciugano lità. Anzi, con la prossima stagione andremo a sfi- e infine, attraverso un tappeto ondulato, arrivano dare direttamente chi fa pomodoro con raccolta agli incassettatori. «Li mettiamo sia in cassette da 6 meccanica, provando a vendere il nostro prodot- kg, sia nelle confezioni da un chilo. Il personale che to a un prezzo per noi ancor più remunerativo. effettua la selezione e l’inscatolamento è lo stesso che Vogliamo vedere se il consumatore è in grado di fa la raccolta. In questo modo si presta la massima capire e pagare la differenza». attenzione a scegliere bene le bacche già dal primo momento, per non dover movimentare più volte Un selezionatore su misura materiale che poi sarà scartato». Una volta impacchettati, i pomodori arrivano nei Moroni coltiva varietà speciali di pomodoro: buo- supermercati nel giro di una notte e il giorno dopo ne per la tavola se raccolte precocemente, altrimenti la raccolta sono già sui banchi vendita: «La rapidità adatte per cucinare. Tassello fondamentale del pro- è uno dei segreti per il successo» spiegano Moroni cesso di lavorazione è un tavolo di selezione con la- e Siboni. E visto che oltre ai pomodori producono, vaggio e asciugatura delle bacche. «Ci occorreva un a Monticelli d’Ongina, anche zucchini, radicchio, impianto adatto alle nostre dimensioni e realizzato cavoli e l’immancabile aglio, è evidente che la strada secondo certi criteri. Per esempio - spiega l’agricol- imboccata è quella giusta. ottobre 2013 59 In Azienda AGGREGAZIONI Poderi dal Nespoli

Dalla Romagna al mondo il salto dei Poderi dal Nespoli

claudio visani La storica cantina forlivese, con un’alleanza imprenditoriale strategica, ha conquistato nuovi mercati coniugando tradizione e innovazione.

iccolo è bello. Ma con una trentina di chilometri da For- Celita, hanno cercato anche altre la globalizzazione e l’e- lì. La cantina venne fondata nel strade. Si sono alleati con “Mgm conomia di mercato 1929 da Attilio Ravaioli, che man- Mondo del Vino”, colosso della dominata dalla finan- tenne l’attività di commerciante di commercializzazione dei vini di Pza a restare piccoli, oggi, si va vini del padre e investì nel primo qualità di proprietà della famiglia poco lontano. «Servono risorse appezzamento di terreno; da allora Martini, anch’essa di origine ro- per l’innovazione delle aziende quattro generazioni si sono susse- magnola (Lugo e Forlì), e hanno e finanziamenti per la penetra- guite alla guida dell’azienda con- realizzato un progetto imprendi- zione dei mercati internazionali tinuando e sviluppando l’attività toriale per unire alla tradizionale che i piccoli non hanno o non dei padri. Per ottant’anni la fami- qualità dei propri prodotti la ca- riescono ad ottenere - dice Fabio glia Ravaioli ha selezionato le uve pacità di promuoverli e venderli Ravaioli dei Poderi dal Nespoli e prodotto ottimi vini nelle terre all’estero. di Civitella di Romagna - e alla sopra Cusercoli: il loro Sangiovese Insieme hanno fondato una nuo- fine bisogna far quadrare i bilan- è da quasi un secolo al top della va società, la Santodeno Srl, azien- ci. Difficile chiudere il cerchio se qualità, il Prugneto Superiore e da agricola controllata al 70% da si deve contare solo sulle proprie il Nespoli Riserva si sono guada- Mgm, con la famiglia Ravaioli al forze. Per questo noi abbiamo gnati riconoscimenti prestigiosi; il 25% e l’altro 5% riservato ai picco- Poderi dal Nespoli scelto un’altra strada: allearsi Pagadebit è un cult per gli amanti li produttori della zona. La società con i piccoli produttori e tro- del bianco. Ma questo non basta- è diventata proprietaria del patri- vare un partner commerciale va per crescere, rinnovarsi, conqui- monio e del marchio Poderi dal forte per portare i nostri vini di stare nuovi mercati. Nespoli. Alfeo e Marco Martini qualità all’estero». hanno preso le redini dell’azienda, I Poderi dal Nespoli sono una Unire le forze per crescere: che è rimasta saldamente ancorata realtà storica della Romagna: le un’idea vincente alle tradizioni e al territorio ma ha vigne, curatissime, impreziosi- acquisito un respiro internazionale scono i bei pendii della valle del Per promuovere il marchio e pun- diventando un’eccellenza italiana Bidente, subito dopo l’abitato di tare sull’export i nipoti e pronipo- nel mondo. Cusercoli, comune di Civitella, ti di Attilio Romagnoli, Fabio e L’ingresso dei piccoli produttori

60 ottobre 2013 nella società ha consentito di por- produzione vitivinicola dei Pode- e l’innovazione e la capacità tare la superficie coltivata a vite da ri dal Nespoli e delle nostre due tecnica e di marketing del- 55 a 130 ettari. In tre anni sono vallate, del Bidente e del Rab- la Mgm», conferma uno dei stati investiti nel progetto circa 10 bi, con la forza di penetrazione proprietari della Santodeno, milioni di euro. La cantina è stata commerciale della Mgm, che Marco Martini, che crede for- ampliata e completamente rin- è uno dei primi gruppi italiani temente nel matrimonio tra i novata e dispone delle tecnologie nel settore. I risultati si vedono. vini di qualità e le delizie culi- vinicole di ultima generazione per Esportiamo già nel Regno Uni- narie della sua Romagna. «Vo- migliorare la qualità produttiva, to, in Germania e Scandinavia, gliamo presentare al mondo il con impianti robotizzati capaci ma anche negli Stati Uniti e in connubio tra la nostra azienda di sfornare 7 mila bottiglie all’o- Canada, in Giappone e in Cina, agricola e il territorio, le sue ra, megacisterne termoregolate e con un trend in forte crescita». qualità culinarie e culturali. tunnel sotterranei per mantenere Una penetrazione dei mercati Ecco il messaggio cardine den- il vino a temperatura costante. La esteri che è peraltro in linea con tro alle bottiglie Nespoli». produzione è quasi triplicata rag- lo sviluppo dell’export emiliano- «Oggi servono aziende trai- giungendo le 700 mila bottiglie romagnolo nel settore, cresciuto nanti - conclude Ravaioli - e l’anno, ma l’obiettivo della Santo- nel 2012 del 15% contro una l’alleanza con Mgm ha mi- deno è di arrivare presto a milioni media nazionale del 6,5%. gliorato anche il rapporto con di bottiglie. I vini ora sono più morbidi e il territorio, ci ha portato più fruttati, un mix suggestivo di clienti e dato nuove opportu- Tecnologie d’avanguardia gustosi frutti rossi (prugna, cilie- nità di lavoro: in azienda gli e legame con il territorio gia matura). La gamma dei pro- occupati sono una trentina, di dotti è stata ampliata; c’è anche cui una ventina assunti negli «Il concetto che abbiamo segui- una grappa prodotta da vinac- ultimi tre anni». L’esterno della to - spiega Ravaioli, che della ce di Sangiovese non trattate cantina, che è stata nuova società è presidente e re- che sta andando alla grande. completamente rinnovata e dotata sponsabile commerciale per l’I- «La nostra collaborazio- di tecnologie talia - è quello della modernità ne si traduce in un all’avanguardia. ecosostenibile. L’azienda è stata equilibrio tra la completamente rinnovata, con il tradizione vi- fotovoltaico e il solare è diventata nicola della autosufficiente dal punto di vista famiglia energetico, l’acqua e gran parte Rava- dei materiali utilizzati vengono ioli riciclati, le forme architettoniche delle nuove costruzioni sono sta- te realizzate in modo da essere compatibili con il territorio. La nostra è un’azienda moderna proiettata nel futuro, che ha Poderi dal Nespoli unito la tradizionale qualità della

EMILIA WINE, IL NUOVO POLO DEL VINO REGGIANO Reggio Emilia ha un nuovo polo del vino: si chiama più richiesti dal mercato - spiegano i responsabili - per Emilia Wine ed è frutto della fusione tra le tre storiche arricchire naturalmente altri vini di grado e colore. cantine sociali Arceto, Prato e La Nuova di Correggio. Brindano al progetto le unioni provinciali di Confcoo- Con oltre 700 produttori associati concentra un terzo perative e Legacoop, a cui sono associate le cantine: della produzione vitivinicola provinciale, pari a 350 «Questa fusione è frutto di una cultura sempre più mila quintali di uve lavorate. Tutte le strutture delle tre orientata all’aggregazione, che sta cambiando il volto cantine, che complessivamente fatturano 20 milioni di della realtà agroalimentare cooperativa reggiana: euro annui, resteranno in funzione; la lavorazione dei negli ultimi dieci anni le concentrazioni di imprese lambruschi sarà concentrata su Arceto, mentre per le fortemente orientate al mercato hanno interessato sia il altre due si punterà sul “rossissimo”, uno dei prodotti comparto vitivinicolo che il lattiero-caseario».

ottobre 2013 61 In Azienda l’agricoltura che cambia Con la seconda generazione il bio è diventato adulto ROSA MARIA BERTINO Tre storie documentano il passaggio generazionale in aziende che si muovono fra crisi economica e ricerca di nuovi mercati.

loro genitori hanno anticipato i tempi, pio- per aiutare nella vendemmia. Quindi il passaggio nieri di un’agricoltura - quella biologica - di consegne è stato graduale. I suoi genitori hanno considerata dai più un improponibile salto iniziato il biologico perché dai campi erano sparite nel passato. le lucciole, segno evidente di uno squilibrio ambien- IOra è il turno dei figli, in un clima totalmente tale. Poi hanno studiato e praticato con convinzione cambiato, che vede l’agricoltura biologica non l’agricoltura biodinamica, ottenendo il primo certi- solo praticabile, e con risultati positivi, ma im- ficato dalla Demeter tedesca nel 1985. prorogabile, come modello di sostenibilità, parola «L’uva biodinamica non era valorizzata, - raccon- chiave del terzo millennio. ta Lorenzo -, veniva conferita alla cantina locale. Ecco tre storie emblematiche di passaggi genera- Nacque l’idea di produrre succo d’uva e saba, ma zionali in aziende a conduzione familiare: quella per questi prodotti non c’era mercato. Il reddi- di Lorenzo Guerzoni dell’Acetaia Guerzoni di to proveniva dalla vendita del mosto. Quello che Concordia sulla Secchia (MO), quella di Fran- avanzava finiva nelle batterie dell’aceto balsamico cesco della GTC di Pontenure nel Piacentino e e nel 1994 abbiamo iniziato a venderlo. Per con- quella di Pradiip della Food for All di Settimo ciliare studio e lavoro in azienda ho frequentato la nel Veronese. facoltà di Chimica organica analitica all’Univer- Questi giovani, tutti laureati, hanno oggi un sità di Modena. Nel 2004, dopo la laurea, sono nuovo compito: non più quello propulsivo degli entrato in azienda a pieno ritmo. I miei genitori inizi, ma quello di tracciare nuove orbite per il vendevano soprattutto nei mercatini, quello più futuro del biologico. lontano era a Firenze». Ma con 100 mila euro di fatturato all’anno non si Lorenzo Guerzoni, Ambasciatore del balsamico biodinamico mantenevano due famiglie. Così è iniziata l’esplo- 35 anni, seconda razione sui mercati esteri. «Inizialmente in Euro- generazione dell’omonima acetaia Lorenzo Guerzoni, 35 anni, nell’azienda agricola pa - prosegue Lorenzo - attraverso la fiera tedesca modenese. di famiglia ci ha sempre lavorato, fin da piccolo, BioFach. L’apertura sulle piazze extra-europee è arrivata grazie ai nostri consulenti per l’export e alle fiere, come quella in Cina. Abbiamo contat- ti con il Giappone, nuove opportunità sono nate con Russia e Canada. Paesi che su un prodotto

osa Maria Bertino come il nostro faranno il futuro. Oggi abbiamo R 10 ettari di vigneto, altri li cerchiamo in affitto. Produciamo 250 mila bottiglie di balsamico da

Bio Bank/ 250 ml. In azienda siamo in sette, in gran par- te giovani. E siamo arrivati a 800 mila euro di fatturato, per il 50% all’estero. Tutto bene quin- di, salvo il terremoto, che ci ha creato non pochi problemi». L’importanza del terroir Francesco Consoli, 34 anni, laurea in economia alla Bocconi, all’azienda di famiglia è arrivato

62 ottobre 2013 dopo aver lavorato per sette anni nel mondo della consulenza finanziaria alle imprese, per la banca svizzera Ubs. GTC è nata nel 1974, dall’intuizione paterna osa Maria Bertino sulle potenzialità di un prodotto sudamericano, R lo zucchero integrale di canna in panetti, consi-

derato un prodotto povero. Dopo l’importazione Bio Bank/ dello zucchero Panela e la messa a punto di un metodo innovativo per la sua lavorazione, l’azien- da si sviluppa nel mondo degli zuccheri “alterna- tivi”, tanto richiesti nell’alimentazione bio, per allargarsi poi, negli anni ‘90, alla produzione di pasta trafilata al bronzo. «Dopo l’esperienza nel campo finanziario - spie- sa, i clienti, i fornitori, il mercato. Prima abbiamo Francesco Consoli ga Francesco - volevo avviare una mia attività iniziato a riorganizzare la produzione, passando continua l’attività paterna nell’azienda imprenditoriale. Mi interessava il settore dell’ali- da 200 a 400 prodotti in catalogo, tagliando GTC di Piacenza. mentazione. Ma che senso aveva partire da un’al- quelli poco significativi, ma soprattutto aggiun- tra parte, mettere in piedi una nuova azienda? gendone di nuovi che servivano: snack, prodotti Meglio far crescere quella già esistente». Nel 2010 da forno dolci e salati, proteine vegetali, integra- avviene il passaggio generazionale con un con- tori, cereali, pasta, bevande, condimenti ed altro fronto costante, con la condivisione del lavoro, ancora. Poi abbiamo riorganizzato il lavoro, con della strategia. «Il mio ingresso è coinciso con un lotti di produzione più grandi e più magazzino». cambiamento nel settore. Il biologico usciva dalla Subito dopo sono arrivati gli investimenti in nuo- nicchia per rivolgersi ad un pubblico più ampio, vi macchinari, più veloci e più precisi. A ruota anche attraverso la Gdo. L’offerta si diversificava il nuovo software, per elaborare l’immensa mole fino ad arrivare al bio di alta gamma. Ma soprat- di dati, fornire statistiche, orientare le scelte. «Sul tutto diventava trasversale, incrociando prodotti piano commerciale - conclude Pradiip - abbiamo salutistici ed eccellenze alimentari». puntato alla copertura del territorio nazionale «In azienda - conclude Francesco - seguo tutte le e stiamo investendo sui mercati esteri. In sette fasi, dalla ricerca allo sviluppo dei nuovi prodotti. anni il fatturato è più che triplicato: dai 400 mila Cerchiamo prodotti tradizionali, con un forte le- euro del 2006 a 1,3 milioni del 2012, con una game con le culture di origine, come lo zucchero decina di addetti. Siamo soddisfatti del percorso di cocco, l’ultima novità Panela. In azienda siamo fatto fin qui, ma prudenti, vista la crisi globale. in sei, con un fatturato di un milione di euro, per In aziende piccole come la nostra e in un quadro il 70% sul mercato italiano. Ma il futuro passa competitivo, non puoi essere distratto, devi stare dall’internazionalizzazione». attento su tutti gli aspetti: operativo, finanziario, commerciale». Food for All, il bio per tutti Pradiip Tonello, 33 anni, laureato in fisica, ha preferito l’azienda di famiglia al lavoro di ricerca universitaria appena iniziato. Tutto è partito con un negozio di pane, fiocchi e muesli, aperto dai genitori nei primi anni ‘70. Poi, con l’aumento della richiesta, è stata avviata la produzione ed è osa Maria Bertino iniziata la fornitura ad altri negozi. Ed oggi pro- R duzione e distribuzione sono ancora i cardini di

Food for All. Bio Bank/ «Sono entrato in azienda nel 2006, a 26 anni, perché condividevo in pieno il progetto, il lavo- ro, la filosofia. Ed è stato il momento giusto per entrare, serviva energia nuova. Il passaggio non è stato netto, mio padre era sempre in azienda, era Pradiip, con il padre Mario Tonello, un affiancamento prezioso. C’è voluto un anno fondatore di per studiare un po’ tutto: le dinamiche d’impre- Food for All. ottobre 2013 63 Ambiente tecniche agronomiche Cresce in Emilia-Romagna l’agricoltura Blu

POA LO MANTOVI Crpa Spa, Minor sfruttamento dei terreni e biodiversità: sempre Reggio Emilia, più diffusa la coltivazione conservativa. Da quest’anno VINCENZO TABAGLIO Istituto di Agronomia, la sostiene il progetto Life HelpSoil. genetica e coltivazioni erbacee agricoltura conservati- tre ad incrementare la biodiversi- le prospettive di incremento, an- Università Cattolica Sacro Cuore, va, conosciuta in Italia tà del terreno. In tal modo è pos- che alla luce della riforma Pac, Piacenza anche come agricol- sibile recuperare la funzionalità potrebbero essere significative. tura Blu, si basa su un dei suoli, valorizzare l’ecosistema In Italia, con il 6° censimento ge- L’insieme di pratiche agronomiche e incrementarne la capacità di nerale dell’agricoltura è stata rile- fondamentali: alterazione minima adattamento agli eventi atmo- vata per la prima volta in modo del suolo, copertura permanente sferici estremi, senza rinunciare sistematico anche la “non lavora- del terreno (con residui colturali all’intensificazione produttiva. zione del terreno” o sodo. e cover crops, cioè colture di co- Oggi l’agricoltura conservativa Questi i principali numeri, se- pertura), rotazioni e consocia- è praticata su larga scala in tutto condo uno studio di Marando- zioni colturali. il mondo, per un totale di circa la e De Maria pubblicato sulla Questo sistema di gestione agro- 120 milioni di ettari, pari al 10% rivista “L’Informatore Agrario” nomica non consente lavorazioni della superficie arativa mondiale (n. 27, 2013). Gli ettari coltiva- intensive e profonde del terreno (dati 2012). ti a sodo sono 283.923, 52.218 ed evita l’inversione degli strati di I Paesi in cui è più diffusa sono aziende interessate e più di 15 et- suolo (arature), le monosucces- Stati Uniti, Brasile e Argentina, tari la superficie media aziendale. sioni e i periodi con suolo nudo. seguiti da Australia e Canada. Interessante il dato che riguarda Le pratiche blu contribuiscono L’Europa sconta un certo ritar- la nostra regione: l’Emilia-Ro- Semina di mais ad innalzare e a preservare la do: si ritiene che i sistemi con- magna è al primo posto come in terreno a sodo da due anni, all’interno di una struttura e la sostanza organica servativi non superino il 2% numero di aziende che praticano cover crop disseccata. del suolo, a ridurre l’erosione, ol- della superficie coltivabile, ma il sodo, 6.009 in tutto, e come superfici coltivate, 63.700 ettari. Quasi un quarto dei terreni la- vorati in Italia con questa tecnica è in Emilia-Romagna; seguono Umbria, Toscana e Lombardia. Rotazione colturale e copertura del terreno

La rotazione colturale è il punto di partenza nella pro- grammazione di questo si- stema di gestione agricola. I criteri sono quelli classici del- la scienza agronomica, che per rimediare alla progressiva ridu- zione delle rese riscontrata a se- guito della ripetizione continua

abaglio di una stessa coltura sul terre- T no prevede sequenze di specie

64 ottobre 2013 diverse per favorire la fertilità. quanto volte ad ottenerne elevata Per quanto riguarda invece la efficienza d’uso. Lo studio delle copertura del terreno, le funzio- emissioni ammoniacali in atmo- ni delle colture che hanno que- sfera e dell’efficienza di fertilizza- sto ruolo sono molteplici, tra cui zione di simili distribuzioni ha protezione dall’erosione, riciclo già dimostrato la loro compatibi- di nutrienti del suolo, control- lità ambientale. lo delle infestanti, decompat- La frazione chiarificata dei liqua- abaglio

tamento del terreno, consumo mi è la più indicata in abbina- T dell’umidità del suolo, controllo mento alle tecniche conservative, dei parassiti e aumento della so- perché penetra nel suolo senza stanza organica. interventi meccanici per l’inter- Un altro importante aspetto sono ramento. i residui colturali. La deposizione di sostanza organica sulla super- C’è anche una convenienza Per far conoscere al mondo agrico- Esiti della semina ficie del suolo agrario è l’unica lo quale applicabilità possono ef- diretta di mais economica su sodo biennale spiegazione per giustificare il pa- fettivamente trovare le tecniche di e all’interno di radosso funzionale della non la- L’agricoltura conservativa deter- agricoltura conservativa in diverse una cover crop vorazione, laddove si pretende di mina benefici su qualità del suo- condizioni di suolo e clima, è stato disseccata. aumentare la porosità e la sofficità lo, regolazione delle acque, ridu- avviato nel luglio scorso il proget- di un terreno pur in assenza di la- zione dell’erosione, diminuzione to europeo HelpSoil, illustrato nel vorazioni. Dal punto di vista ge- dei consumi di carburante e dei box sottostante, che interessa an- stionale, man mano che aumenta costi di coltivazione. Questa pra- che l’Emilia-Romagna. la quota di biomassa colturale re- tica, però, richiede all’agricoltore siduata sulla superficie del terre- una maggiore preparazione tec- no, diventa sempre più necessario nica e un interesse per l’innova- Il progetto affrontare il problema dell’inter- zione, soprattutto nella fase di Life+ HelpSoil ferenza del residuo nei confronti transizione dal regime arativo dell’operazione di semina, del convenzionale al sistema conser- HelpSoil, tecniche diserbo chimico, della nutrizione vativo, in cui il suolo e le colture sostenibili di agricol- azotata e del controllo dei parassi- devono raggiungere un nuovo tura conservativa per LIFE12 ENV/IT/000578 ti animali e delle malerbe. equilibrio. migliorare i suoli e l’a- La questione economica più ri- dattamento al cambiamento climatico, Particolari accorgimenti levante è se i guadagni che de- è finanziato dal programma Life ambien- nell’azienda zootecnica rivano dalla riduzione di lavoro te dell’Unione europea e si propone di e di carburante siano maggiori testare soluzioni e tecniche innovative di Mettere in pratica le tecniche dell’eventuale perdita di ricavi gestione dei terreni agricoli. conservative nei sistemi agrico- dovuta a minori rese. È difficile Il progetto prevede l’applicazione di li zootecnici presenta una sfida dare una risposta certa perché i pratiche di agricoltura conservativa in in più, che consiste nell’adattare risultati economici cambiano in diverse aziende delle cinque regioni l’utilizzo degli effluenti di alleva- base alla coltura, al sistema di italiane partecipanti: Lombardia, Pie- mento alle pratiche conservative. coltivazione, alle caratteristiche monte, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Le tecniche di spandimento da dell’area di coltivazione. Emilia-Romagna. Nella nostra regione considerare sono l’interramento Varie evidenze empiriche e risul- le aziende dimostrative di HelpSoil sono superficiale, la distribuzione ra- tati scientifici hanno dimostrato quattro, e in queste sedi nei prossimi soterra in bande oppure la fer- però le potenzialità economiche mesi saranno organizzate iniziative di tirrigazione con i liquami chia- rispetto ai metodi convenziona- divulgazione e trasferimento dei risul- rificati, a seguito di trattamento li. Dal momento in cui le nuove tati. Il progetto, partito il 1° luglio 2013, di separazione solido-liquido, già tecniche sono applicate, la pro- terminerà nel 2017. Coordinatore è impiegate in contesti non per duzione inizia una ripresa che si la Regione Lombardia, mentre Ersaf forza conservativi. stabilizza su livelli paragonabili Lombardia, Veneto Agricoltura e Cen- Si può dire che anche queste sia- a quelli della coltivazione con- tro ricerche produzioni animali - Crpa no tecniche conservative, sia nei venzionale, certo più dipendente di Reggio Emilia sono partner tecnici confronti del suolo che dell’azo- da fattori esterni come energia e e Kuhn Italia cofinanziatore. to contenuto negli effluenti, in mezzi tecnici. ottobre 2013 65 M e ProduzioniAnimali Centrale idroelettrica Centrale idroelettrica ARIO Direzione generale Gli storioni tornano Gli storionitornano TUTELA DELLA 66 Am

Caselli Nirmal Emilia-Romagna Servizio Sviluppo Economia Ittica di Isola Serafini. M M ARIA Agricoltura, ON biente Regione Regione BER G T ANARI I UL TUS IA

I

B IODIVER E a riprodursinelPo all’altezza diIsolaSerafini,nelPiacentino. grande fiume, superando un dislivello di quasi dieci metri Grazie ad apposite scale i pesci nativi potranno risalire il spostano nellespostano zone aloro più Questo congeniali. che dolce acqua per riproduzionedi la esalata si genere rappresentino ostacolo un per quelle specie È noto in come emanufatti sbarramenti dighe, punto lo storione Acipenser neccari moltedi specie importanti ap ittiche le tra quali ciclo il indispensabile riproduttivo, per assicurare interrompendo corso del il Po, risalita, la impedisce oltre allora, eche fa da 50 anni realizzata cenza, in provincia Isoladi di Serafini, Pia idroelettrica centrale superamento dalla costituita barriera della attorno al particolare previste in ruotano azioni Le savetta. barbo, cheppia, la il pigo,quali il lampreda la ela 10 altre di specie ittiche interesse di comunitario Habitat, direttiva dell’Adriatico e eprotetta dalla S ITà ne dello storione cobice, specie endemica corso delgo il fiume liberala Po migrazio cheNatura si propone lun ripristinare di ntra nel vivo Con.flu.Po il progettoLife . - - - - dell’Unione europea. euro, contributo con un del 49,3% parte da Con.flu.Pocostocomplessivoun avrà di 7.088.476 cofinanziatore. partner PowerGreen quale gestionesocietà di ambientale Enel ed Graia del Ticino, le eRovigo, Province Piacenza la di fiume ConsorzioPo, il lombardoparco della Valle l’Agenzia interregionale el’Autorità bacino di del del 2012, attuatori anche che partner vede quali e approvato Commissione fine europea alla dalla fluviale del Po)Regione Lombardia proposto dalla (l’acronimo Con.flu.Po connettività per sta progetto aderire ad al Life Emilia-Romagna problemaindottoha IsolaRegionela di Serafini, prospettiva risolvere di La l’annoso finalmente iluoghi frega. di raggiungere non ostacoli che di per presenza la possono(lasca) anchema per quelli eminentemente dolce acqua di acque dolci (storione, e viceversa cheppia, anguilla) alle non mare solo vale dal perche ipesci migrano Progetto LIFE11/NA T /I T /188 C o tt O o N.FLU.P bre 2013 O Il supporto della Regione servazione di tutte le specie originarie del fiume e di quelli ad esso collegati. In particolare Con.flu. La Regione Emilia-Romagna fornisce al progetto Po si pone in stretta continuità con un preceden- un importante supporto, attraverso la partecipazio- te progetto Life Natura rivolto alla conservazione ne tecnica della direzione generale Agricoltura ed dello storione cobice, cui la Regione aveva parteci- Economia ittica e grazie all’impegno finanziario pato negli anni passati in qualità di partner. dell’assessorato alla Programmazione territoriale Come tutti i progetti Life anche Con.flu.Po rivol- che ha messo a disposizione di Aipo oltre 2 milioni ge un’attenzione particolare alla comunicazione, di euro per realizzare gli interventi infrastruttu- vista come chiave fondamentale del successo di rali. Questi consisteranno in particolare nella re- un’iniziativa. Tra le azioni previste: la realizzazione alizzazione di scale di risalita che permetteranno di un punto di accoglienza per le attività didattiche alle specie ittiche di superare i quasi dieci metri di in corrispondenza del passaggio artificiale di Isola dislivello della diga di Isola Serafini. Si tratterà di Serafini, kit didattici e attività di educazione am- una delle più grandi opere di questo tipo presenti bientale nelle aree del progetto. Storione del fiume Po. in Europa. Oggi, dopo la fase preparatoria e di impostazione organizzativa del progetto, Con.flu.Po entra nella

fase operativa. Le azioni previste riguardano l’in- Wikimedia tero tratto del Po, dal Delta alla confluenza con il Ticino e lungo quest’ultimo fiume, fino alle sue origini in territorio svizzero. Si tratta del miglio- ramento complessivo della circolazione all’interno del bacino idrico, a partire dal collegamento del lago di Lugano con l’intero reticolo fluviale posto a valle del Po, fino al Mare Adriatico, così da per- mettere la risalita di altre specie ittiche. Verranno messe in comunicazione ben 33 aree riconosciute come Siti d’importanza comunitaria nella Rete natura 2000. Verranno inoltre attuate azioni per favorire la riproduzione degli storioni e per il con- tenimento attivo dei loro predatori alloctoni. Una biodiversità di importanza europea AL VIA GLI INTERVENTI Il progetto Con.flu.Po, che dovrà terminare nel DEL PROGETTO LIFE RII giugno 2017, fornisce un ulteriore contributo alla valorizzazione del fiume Po, il corso d’acqua più Ampliamento delle aree golenali allagabili, miglioramento della vegeta- lungo d’Italia, con il più grande bacino idrografico, zione, degli habitat in alveo e nelle aree limitrofe ai corsi d’acqua. Partono il maggior numero di affluenti naturali e una bio- gli interventi previsti dal progetto Life Rii per ridurre il rischio idraulico e diversità ittica tra le più elevate registrabili nei corsi migliorare la qualità delle acque di sei corsi d’acqua in provincia di Reggio d’acqua non solo italiani, ma anche europei. Alme- Emilia: Bertolini, Bottazzo, Enzola , Quaresimo, Lavezza e Arianna. Realiz- no 48 le specie ittiche native, tra le quali anche gli zato attraverso un partenariato tra Regione Emilia-Romagna e Comuni storioni, dei quali oggi sopravvive unicamente la interessati, con il sostegno tecnico del Consorzio di bonifica Emilia centrale, speciae cobice. Per avere un’idea dell’importanza il progetto ha previsto un ampio coinvolgimento della cittadinanza e dei diversi portatori di interesse, compreso il mondo agricolo, che ha permesso ambientale che il fiume Po assume a livello euro- di definire e migliorare il piano dei lavori. peo, basti pensare alla quantità enorme di specie I rii su cui si interverrà appartengono alla fascia pedemontana dei Comuni migratorie che vivono lungo il suo corso. Né si può di Albinea, Bibbiano, Quattro Castella e San Polo d’Enza: piccoli corsi dimenticare che il Delta del Po è stato dichiarato d’acqua di 1-2 metri di larghezza, dal carattere torrentizio a causa delle patrimonio dell’Unesco. forti pendenze. Nel passaggio dalla collina alla pianura, subito a ridosso La Regione Emilia-Romagna è da tempo impe- delle pendici collinari, i rii impattano con fasce estese di territorio urbaniz- gnata sul versante della tutela e valorizzazione delle zato, che attraversano spesso intubati, con forte rischio di esondazione. proprie acque interne. In questo quadro il ripristi- Una situazione di elevato rischio idraulico e ambientale comune a tutta la no della continuità longitudinale del Po costituisce fascia pedecollinare dell’Emilia-Romagna, su cui si sta lavorando anche un’azione di fondamentale importanza per la con- attraverso progetti innovativi quali appunto Life Rii. ottobre 2013 67 Ricerca e sperimentazione ANALISI SENSORIALE 2.0 Gusto, olfatto e nuove tecnologie per testare i prodotti agroalimentari CHIARA MEDORO Con un gruppo di giudici addestrati e software specifici è STEFANO PREDIERI Istituto di possibile seguire le sensazioni durante tutta la fase di assaggio Biometeorologia- Ibimet per migliorare la qualità. Dipartimento Bio-Agroalimentare, Cnr e pensiamo alla comples- offrendo innovazioni tecnico- il proprio giudizio di gradimen- sità e alla ricchezza delle scientifiche come i test senso- to e le preferenze per i prodotti. sensazioni che si prova- riali dinamici, per lo sviluppo In molti settori tecnici è di- no durante un assaggio, di prodotti di alta qualità e tu- ventato familiare il profilo a Scomprendiamo perché l’ana- tela del cittadino-consumatore. “ragnatela” che illustra gli at- lisi sensoriale si ponga come L’analisi sensoriale degli alimenti tributi principali di un prodot- obiettivo una descrizione simi- si è fatta conoscere per il ruolo to e consente confronti diretti. le alla visione tridimensionale. primario nel definire l’eccellenza Tuttavia, come in molti altri set- Considerata da molti una disci- di prodotti come il vino, il miele tori la scienza sensoriale propone plina scientifica nuova, si è affer- e l’olio extravergine d’oliva, che innovazione. È il caso dei test mata come strumento di control- basano il proprio valore com- sensoriali dinamici che offro- lo e valorizzazione della qualità, merciale - e la soddisfazione del no l’opportunità di apprezzare attraverso il gusto, l’olfatto, la consumatore, sulla garanzia di i cambiamenti delle sensazioni vista, il tatto e l’udito non solo peculiari sensazioni olfattive e gustative, olfattive e tattili du- nell’industria agroalimentare, gustative. Sicuramente la fortuna rante l’assaggio. Mentre il profilo ma nel settore cosmetico, tessile, attuale di questo tipo di analisi offerto dall’analisi sensoriale clas- fino alla valutazione dei materiali sta nel fatto che si tratta di uno sica è bidimensionale e fotografa tecnologicamente più avanzati. strumento unico di comunica- il prodotto solo in un momento Il portale www.gustosalute- zione tra produttori e consuma- specifico o con una media dell’in- qualita.it, coordinato dall’I- tori, questi ultimi sempre più pre- tensità delle sensazioni percepite, stituto di Biometeorologia del disposti - e, per alcune fasce di i metodi dinamici consentono di Cnr, si propone come contatto pubblico, anche abituati - a par- “seguire” per tutto il tempo della diretto con il mondo produttivo, tecipare ad indagini esprimendo degustazione l’alimento. Fino a quando rilascia ancora aromi e

nr retrogusti che persistono nel cavo C orale. In sintesi: utilizzando un bimet- I panel di giudici addestrati, con il contributo di software apposi- ti è possibile seguire le sensazioni procurate da un alimento duran- te tutta la fase di assaggio e non solo in un momento specifico. Le prove dinamiche su birra e mele

Due esempi relativi alle tecniche più utilizzate: il Time intensity (Ti) e il Temporal dominance of sensation (Tds) permettono di comprendere, in maniera semplice, le sensazioni che si

68 ottobre 2013 provano durante un assaggio. Se il profilo a ragnatela, per quanto dettagliato, affronta questa esperienza come un fenomeno statico, nei test di- namici l’assaggiatore descrive durante tutto il processo le ca- ratteristiche sensoriali percepite, l’intensità e le relative variazioni. Il Ti è impiegato per registra- re la variazione d’intensità nel tempo di un singolo attributo sensoriale, scelto a priori dal pa- nel leader. Durante l’assaggio il giudice indica l’intensità della sensazione percepita, ad esempio il dolce, il salato, spostando il cursore in alto quando l’intensi- - per esempio prima la dolcezza, L’analisi descrittiva classica Graf. 1 - tà cresce e abbassandolo quando poi l’acidità, infine la nota ama- avrebbe dato solo i valori mas- Analisi Time Intensity diminuisce. Si ottiene una linea ra - il giudice seleziona sempre simi o medi, questa esperienza per seguire che descrive non solo l’intensità lo stimolo di maggiore intensità, di assaggio non sarebbe stata l’andamento massima, ma anche la dinamica ne segue la variazione, e così via compresa pienamente, lascian- del gusto amaro durante e la persistenza. Si può ripetere il fino alla conclusione dell’assag- do il consumatore lontano la degustazione test per varie caratteristiche sen- gio. Il Tds permette di ottenere dalle ricerche sensoriali. di birre. soriali, fino ad analizzare tutte la sequenza delle sensazioni che Questi esempi relativi ai test di- quelle necessarie per descrivere dominano nel corso dell’assaggio, namici mostrano come l’analisi dinamicamente un prodotto. registrandone le relative intensità. sensoriale offra una più concreta Lo abbiamo applicato ad esem- Proponiamo come esempio un descrizione dell’esperienza dell’as- pio alla birra, prodotto nel quale test condotto su tre mele ben saggio. L’Istituto di Biometeoro- la sensazione di amaro, determi- conosciute: Golden Delicious logia collabora con produttori ed nata in gran parte da qualità e comunemente definita “dolce e imprese agroalimentari per la qua- quantità di luppolo, rappresenta aromatica”; l’“acidula” Granny lificazione e la valorizzazione dei un aspetto gustativo chiave. Nel Smith, la “dolce e croccante” Fuji. prodotti del territorio e per meglio grafico 1 presentiamo la valuta- Se il profilo a ragnatela ci può incontrare le aspettative dei consu- Graf. 2 - zione di quattro diverse birre: si confermare queste informazioni, matori, sviluppando anche nuove Analisi Temporal può notare come il gusto amaro l’analisi Tds ci dice molto di più. metodologie di consumer test in dominance of Sensation cambi intensità nel corso della In Golden Delicious le massime grado di anticipare o interpretare il di tre note degustazione. Dal primo sorso, intensità sono raggiunte dall’a- successo di un prodotto. varietà di mela. alla permanenza nel cavo orale, roma (3,6 dopo 23 secondi), dal alla deglutizione (quando l’ama- dolce (1,7 in 15 secondi) ma uno ro si gusta al meglio) infine alla dei primi impatti è con l’acido persistenza della sensazione, che, (2,6; 8s), che probabilmente aiuta se positiva, rende il prodotto par- a gustare meglio il frutto. ticolarmente gradevole. Granny Smith raggiunge una Nel Tds si propongono invece acidità massima molto più alta contemporaneamente all’assag- (5,8; 8s), che si mantiene per un giatore vari descrittori, scelti tra periodo più lungo, e riemerge con quelli più importanti. Ogni giu- la masticazione (25-33s), dopo di dice vede sullo schermo l’intera che subentra l’astringenza che ac- lista. Appena inserito il campione compagna l’assaggio fino alla fine. in bocca, seleziona tra gli attributi La Fuji non risulta dolcissima, sensoriali quello che ha la massima ma è immediatamente croccan- intensità (dominante) ed il livello te, poi è la succosità (aspetto co- di questa. Se lo stimolo percepito munque importante) ad accom- come dominante diviene un altro pagnare gran parte dell’assaggio. ottobre 2013 69 Ricerca e sperimentazione allevamenti innovativi rpa C

Bisogna sfruttare di più la zootecnia di precisione

ALESSANDRO Molti gli strumenti in commercio per migliorare il benessere GASTALDO, Crpa spa, degli animali, aumentare la produzione e diminuire i costi. Reggio Emilia Tecnologie interessanti, ma poco utilizzate.

on il termine zootecnia di precisio- investimento dovrebbe essere effettuato sulla base ne si intende l’utilizzo di tecnologie di un’attenta analisi tecnico-economica, che valuti per misurare indicatori fisiologici, costi, durata, affidabilità, facilità di utilizzo, preci- comportamentali, produttivi e ri- sione, livello di integrazione con il proprio softwa- Cproduttivi sui singoli animali, con l’obiettivo re gestionale, attitudine dell’allevatore. La scelta di migliorare le strategie gestionali e le perfor- dovrebbe ricadere principalmente su tecnologie in mance dei capi allevati. grado di risolvere problematiche gravi, che pesano È una materia interdisciplinare che applica concet- fortemente sulla gestione dell’azienda (per esempio ti di informatica, biostatistica, ingegneria, econo- mastiti, lesioni podali, fecondazioni). mia ad aspetti zootecnici (produzione, riproduzio- ne, comportamento, sanità e alimentazione) e ha Identificazione e localizzazione dei capi molteplici obiettivi: diagnosticare precocemente le patologie, migliorare salute, benessere degli ani- Un primo tema sul quale si è concentrata la zoo- mali e qualità dei prodotti, ridurre l’uso di farmaci tecnia di precisione riguarda i sistemi di identifica- e l’impatto ambientale, aumentare la produzione, zione e localizzazione degli animali. diminuire i costi. I vantaggi che si possono otte- Esistono lettori di segnali, basati su onde elettro- nere sono più evidenti negli allevamenti di grandi magnetiche, utili per analizzare il comportamento dimensioni, dove l’osservazione visiva di un sin- degli animali. Il loro ulteriore sviluppo è relativo golo animale è quasi impossibile e la manodopera a processi di più spinta miniaturizzazione dei di- utilizzata può essere meno qualificata. spositivi e affinamento della capacità di lettura a Foto in alto: Nel settore bovino da latte la zootecnia di precisio- distanza. I dispositivi in radiofrequenza, in parti- gli analizzatori di immagini ne è ancora contenuta, sia per la complessità delle colare, hanno una possibilità di affermazione le- permettono tecnologie, sia per la loro non sempre facile inte- gata alla creazione di una rete di localizzazione di di osservare grazione con i sistemi gestionali delle aziende, oltre stalla assimilabile in certi casi a quella di tipo Gps. comportamenti come il riposo che per la scarsa capacità informatica di alcuni al- Gli analizzatori di immagini, ancora in fase in cuccetta. levatori. Occorre considerare, inoltre, che qualsiasi sperimentale, forniscono immagini riprese me-

70 ottobre 2013 diante telecamere con riconoscimento degli sistemi di analisi del prodotto in tempo reale: animali; permettono analisi specifiche di alcuni applicati su tutte le postazioni della sala di mun- comportamenti (riposo, attività, posizionamen- gitura, permettono per ogni vacca la misurazio- to nelle diverse zone funzionali) e valutazioni ne in linea di grasso, proteine, lattosio, cellule automatiche del peso corporeo, del body condi- somatiche ed eventuali tracce di sangue conte- tion score e delle zoppie. nute nel latte. Interessanti, in prospettiva, sono anche i rilevatori di antibiotici, batteri e ormoni. Parametri fisiologici e produttivi Gestione computerizzata I misuratori dei parametri fisiologici e produtti- vi sono di due tipi. Tra i rilevatori di funzioni Per sfruttare al massimo le informazioni ottenute vitali i più diffusi sono i sistemi attivometrici (a con queste tecnologie e interpretarle in modo rapi- piede, a collare, ecc.), recentemente implemen- do e corretto, è fondamentale integrarle con siste- tati con rilevatori della postura degli animali (in mi informativi computerizzati in grado di gestire piedi o coricati). Altri misuratori (temperatura ed elaborare l’enorme mole di dati prodotti. corporea, ritmo cardiaco, peso) sono da tempo Esistono sistemi “esperti” di gestione della man- allo studio, ma l’affidabilità è da perfezionare, dria: si tratta di un campo di ricerca interessante soprattutto se non sono integrati in un sistema poiché permette la gestione personalizzata di man- operativo più complesso, come ad esempio il ro- drie di grandi dimensioni, raggiungendo obiettivi bot di mungitura. Recentemente vengono pro- di efficienza e sostenibilità secondo i principi della posti in commercio sensori di ruminazione per i zootecnia di precisione. Sul mercato sono inoltre quali si vantano promettenti prestazioni; inoltre presenti sistemi diagnostici (con individuazione di sono disponibili sistemi per l’individuazione del- specifici stati fisiologici e sanitari e monitoraggio in le zoppie mediante misurazione delle pressioni tempo reale) ed altri con finalità gestionali volte ad esercitate dagli unghioni sul pavimento. In via ottimizzare la conduzione aziendale. di sperimentazione, per lo stesso scopo, pedome- Per il futuro è auspicabile una più stretta integra- tri dotati di accelerometri tridimensionali, che zione tra i diversi sistemi per ottenere un unico or- potrebbero permettere anche la misurazione del- ganico modulo gestionale in tempo reale di tutte la velocità di avanzamento degli animali e della le fasi d’allevamento, combinando le informazioni lunghezza del passo. relative allo stato degli animali con i dati su con- Attivometro a collare in grado Il secondo tipo di misuratori è quello delle ca- dizioni ambientali, qualità e quantità degli input e di rilevare anche ratteristiche del latte. Tra i vari dispositivi il più destinazione finale degli output. la ruminazione. interessante e promettente è il sistema basato sulla spettroscopia nell’infrarosso vicino (Nirs), poten- zialmente in grado di fornire un’ampia varietà di indicatori. Sono allo studio le misurazioni di al- tri parametri del latte, quali colore, conducibilità elettrica, densità, anche rilevati per singolo quarto. Negli ultimi anni si sono diffusi sistemi che con- sentono di individuare precocemente l’insorgenza delle mastiti attraverso il rilievo della conducibilità elettrica del latte, visto che queste patologie com- portano, oltre all’aumento del numero di cellule somatiche, un innalzamento del parametro nel quarto colpito dall’infezione. Tale utilizzo, però, è ancora oggetto di ampie discussioni. Il controllo della qualità del latte sarebbe più semplice e diretto se giornalmente l’allevatore potesse conoscere il valore delle cellule soma- tiche utilizzando strumenti che rilevano tale parametro in stalla. Sul mercato sono presenti “contacellule”, ossia strumenti fissi o portatili che permettono di migliorare il controllo del-

la qualità del latte, della salute degli animali e Milkline dell’intero processo produttivo. Esistono anche ottobre 2013 71 Novità dalla ricerca A cura di MARIA TERESA SALOMONI e NICOLA DI VIRGILIO - Ibimet - Cnr, Bologna

It bat eri di frutta e verdura variano Unt sis ema economico per produrre in base alla specie e alle pratiche agricole nootkatone, repellente naturale di insetti Verdura e frutta fresca portano in cucina molti batteri, Il nootkatone, il principale responsabile dell’essenza di agrumi, generalmente non responsabili di malattie. Uno studio ha cercato viene attualmente estratto e commercializzato per essere di identificarli: i ricercatori si sono focalizzati su undici prodotti di aggiunto in aranciate e nella produzione di profumi. solito consumati freschi e hanno dimostrato che alcune specie Questo composto di origine naturale, come già dimostrato, è - come spinaci, pomodori e fragole - hanno batteri molto simili anche un efficace repellente di zanzare, zecche, pidocchi e sulla superficie, per lo più appartenenti ad una singola famiglia. cimici; tale utilizzo richiede però grandi quantità e il processo di Invece in frutti come mele, pesche e uva si riscontra una diversità estrazione dai frutti rimane piuttosto costoso. maggiore di batteri, che variano in base alle pratiche agricole. Un gruppo di ricercatori ha messo a punto un nuovo sistema Naturalmente anche la località, i trattamenti post raccolta e il di produzione attraverso l’utilizzo di lieviti in vasche di trasporto esercitano un’influenza sul tipo di batteri che restano fermentazione: viene prodotto il valencene, che attraverso sulla superficie. Essi rappresentano una fonte di microrganismi in cucina, ed alcuni studi hanno dimostrato come sia possibile un processo chimico può essere convertito in nootkatone. inibire lo sviluppo di quelli che causano malattie. Il risultato della La nuova tecnica consente di ricavare grandi quantità e di ricerca mette quindi in evidenza che le persone possono essere abbassare i costi, rendendo l’impiego del nootkatone come esposte in casa a batteri diversi in base ai tipi di prodotti che repellente naturale una strada economicamente percorribile. consumano. Titolo originale: Substance that gives grapefruit its flavor and aroma Titolo originale: B acterial communities associated with the surfaces could give insect pests the boot. of fresh fruits and vegetables. Autori: T oshichika I. et al. Autori: J.W. Leff. et al. Fonte: www.sciencedaily.com, retrieved September 12, 2013. Fonte: Plos One, 2013; 8 (3). Srca ti di pomodoro: un ottimo additivo Uno studio per selezionare legumi per i mangimi dei conigli da carne più efficienti nella fissazione dell’azoto L’allevamento di conigli da carne rappresenta una voce molto Le leguminose sono in grado di fissare l’azoto atmosferico in importante della zootecnia italiana, cosi come l’industria di una forma utilizzabile dalle piante con l’aiuto di microrganismi lavorazione dei pomodori. Un gruppo di ricercatori di Ispra- simbionti e il ferro presente nel terreno è un elemento essenziale Cnr, in collaborazione con Uos di Torino e una ditta produttrice, per il funzionamento di questo meccanismo. Da sempre tale ha messo in evidenza come gli scarti della lavorazione di capacità è considerata come un’opportunità per ridurre la pomodori, bucce e semi rappresentino un ottimo additivo per somministrazione di fertilizzanti azotati, il cui uso eccessivo in agricoltura crea problemi di inquinamento delle falde e costi per mangimi nell’allevamento dei conigli da carne. gli agricoltori. Spesso i terreni sono poco ricchi di ferro e ciò non Gli animali così alimentati possiedono un valore nutrizionale permette un’ottimale fissazione dell’azoto. migliore; inoltre un consumer test ha rilevato che le carni sono Un team di ricercatori ha utilizzato una tecnica a raggi X per più apprezzate rispetto a quelle dei conigli alimentati senza mappare in altissima risoluzione il modello di distribuzione del l’aggiunta di scarti di pomodoro. ferro nel sistema radici-batteri. Questo studio è la base per poter Titolo originale: Coniglio agli ‘scarti di pomodoro’. individuare la proteina responsabile del trasporto del ferro, che consentirà di selezionare linee di legumi sempre più efficienti nella Autori: R . Dassisti, F. Gai. fissazione dell’azoto. Fonte: www.almanacco.cnr.it. Titolo originale: Iron distribution through the developmental stages of medicago truncatula nodules. Le aree forestali sono utili contro i parassiti del caffè Autori: B. Rodríguez-Haas et al. Le macchie forestali fluviali in Costa Rica favoriscono la Fonte: Metallomics, 2013. presenza di uccelli efficaci nel controllare un coleottero che crea danni ingenti alle coltivazioni di caffè. Studiando le feci dei volatili e la struttura del territorio, i ricercatori hanno concluso che sono cinque le principali specie di uccelli in grado di dimezzare i danni del parassita; inoltre hanno verificato che piccole aree di foresta - estese circa come due campi da calcio - presenti vicino alle coltivazioni sono più efficaci piuttosto che grandi estensioni che ne sono

Wikimedia lontane. I ricercatori hanno quantificato da un punto di vista economico gli effetti positivi della presenza di aree a foresta non coltivate. Titolo originale: Forest bolsters bird abundance, pest control and coffee yield. Autori: D.S. Karp et al. Fonte: Ecology letters, 2013.

72 OTTOBRE 2012

Avversità delle piante METODI DI CONTRASTO ER erv. Fitosanitario erv. S

Contro le mosche della frutta

senza danneggiare l’ambiente Boselli

MAURO BOSELLI MASSIMO BARISELLI Al posto dei tradizionali insetticidi, si possono usare nuove Servizio Fitosanitario, che non lasciano residui e non presentano Regione esche attrattive, Emilia-Romagna rischi per gli operatori. aumento generalizzato si ipotizzava che le condizioni dei principi attivi oggi disponi- delle temperature degli climatiche della pianura padana bili. ultimi anni sta creando impedissero lo svernamento di Da alcuni anni, invece, sono in anche nelle nostre zone C. capitata e che le popolazioni commercio diversi sistemi di L’condizioni favorevoli all’attivi- di mosca venissero reintrodotte esche attrattive pronte all’uso, tà biologica delle mosche della dal sud ogni anno. Ormai, in- che possono essere una valida al- frutta, insetti di grande interesse vece, è dimostrato che esistono ternativa alla difesa tradizionale. agrario perché allo stato larva- delle popolazioni stabilmente Questi metodi permettono una le sono fitofaghe e si nutrono insediate anche negli areali frut- forte riduzione della quantità della polpa dei frutti maturi: in ticoli settentrionali e quando le di insetticida impiegata, hanno taluni casi in modo esclusivo di condizioni climatiche sono favo- un’ottima selettività sulla coltura una sola pianta come la mosca revoli, la possibilità di danni alla e sugli organismi utili, riducono dell’olivo (Bactrocera oleae), in produzione, aumenta. i tempi di applicazione, i costi di altri di una gamma decisamen- distribuzione e i consumi d’ac- te più ampia, come Ceratitis Cosa offre il mercato qua. Inoltre sono senza impatto capitata che risulta segnalata residuale sui frutti e privi di ri- su più di 250 piante ospiti. Le La lotta alle mosche della frutta schi per gli operatori. Vediamo mosche della frutta sono dit- viene normalmente realizzata quali sono i principali. teri della famiglia dei tefritidi con trattamenti insetticidi sulla Spintor fly/Tracer fly è un’esca (Tephritidae), che comprende chioma per colpire l’adulto nel pronta all’uso costituita da sostan- circa 5mila specie ampiamente momento in cui avviene la de- ze attrattive e dosi molto ridotte Mele danneggiate da diffuse nelle aree tropicali, sub posizione: un uovo deposto nel di spinosad un insetticida am- Ceratitis capitata. tropicali e temperate. In passato frutto, infatti, sfugge al controllo messo anche in agricoltura biolo-

74 ottobre 2013 gica. Va applicata all’inizio dei voli del gel contenente l’insetticida. In ER utilizzando un ugello in grado di seguito a questo contatto le fem- produrre un getto a schizzo unico mine depongono uova che non che deve essere indirizzato sulla si schiudono, mentre i maschi

chioma preferibilmente nel lato trasmettono la sterilità alle uova Fitosanitario erv. più esposto al sole. Attirata sull’e- deposte dalle femmine. Le esche S sca, la mosca, dopo avere ingerito vanno applicare in campo una spinosad, smette di alimentarsi e volta all’anno prima della com- di deporre le uova e nell’arco di parsa dell’insetto. Sono necessarie 2-3 ore muore. 24 esche/ha posizionate ad una Magnet med è costituito da di- distanza di 20-25 metri ed esposte spositivi (pannelli di cartone e a sud est evitando il sole diretto. polimeri) da appendere ai rami Il sistema Ceratrap, per dru- delle piante, all’interno dei quali pacee, fico e kaki, è costituito vi sono degli attrattivi alimen- da una trappola in polietilene, na. Attirate sulla superficie della Una femmina adulta tari, mentre la superficie è rico- con una sostanza alimentare trappola, le mosche muoiono per di Ceratitis capitata. perta da deltametrina. I pannelli che attira gli insetti. Le mosche l’azione dell’insetticida. attraggono gli adulti della mosca muoiono per annegamento nel- Il sistema di lotta, tipicamente che poi, a contatto con l’insetti- la soluzione attrattiva. Le trap- preventivo, esprime la massima cida, muoiono. Impiegabili su pole vanno collocate nella zona efficacia quando applicato su vite, pomacee, drupacee e kaki, medio-alta della chioma, sulla grandi uliveti (oltre mille piante) i pannelli vanno disposti all’in- parte esposta a sud, evitando l’e- di forma regolare o su uliveti con terno dell’appezzamento in ma- sposizione diretta ai raggi solari piante di media altezza. niera omogenea (50-75 pannelli/ ed il contatto con rami e foglie. Anche Magnet oli agisce tramite ha) privilegiando la parte della Mediamente si dispongono 90- il feromone sessuale unito a un pianta esposta a sud, alla mag- 120 trappole ad ettaro. La posa attrattivo alimentare (sali d’am- giore altezza raggiungibile da ter- delle trappole avviene a circa monio), trattati con lambdacia- ra. L’applicazione va fatta appena 6-7 settimane dalla maturazione lotrina. Speciali pannelli libera- prima dell’invaiatura e una sola commerciale dei frutti e il siste- no gradualmente le sostanze che applicazione assicura il controllo ma si mantiene attivo per circa attraggono gli adulti della mosca della mosca per l’intera stagione. cento giorni. Il metodo ottiene che poi, a contatto con l’insetti- Composta da un piattino con i migliori risultati se viene appli- cida, muoiono. tre diverse sostanze attrattive cato in interi comprensori o in Si applicano in media 150 pan- nei confronti degli adulti e un arboreti di grande estensione. nelli/ha disponendoli nella parte gel a base di lufenuron, Adress Anche Ecotrap è un sistema di esposta a sud della pianta, alla è un’esca ad azione sterilizzante, “attract and kill”, costituito da un maggiore altezza possibile. Una utilizzabile su melo, pero, pesco, dispenser contenente il feromone sola applicazione assicura il con- nettarine, susino, albicocco, vite, sessuale e da un sacchetto in po- trollo della mosca per l’intera sta- fico e kaki. Agisce sugli adulti di litene che contiene bicarbonato gione. Si posiziona 2-3 settimane entrambi i sessi che vengono at- d’ammonio, il cui rivestimento prima che la drupa diventi ricet- tirati nelle trappole e si nutrono esterno è trattato con deltametri- tiva alle punture della mosca.

Tab. 1 – Principali mosche della frutta presenti in emilia-romagna. GENERAZIONI PIANTA PERICOLOSITÀ NEI METODI DI LOTTA SPECIE NOME COMUNE NEL OSPITE NOSTRI AMBIENTI DISPONIBILI NORD ITALIA 3-4 • Spintor fly polifaga mosca mediterranea La presenza di adulti • Magnet med Ceratitis capitata (pesco, albicocco, ** della frutta va da fine aprile ad • Adress kaki, pero e melo) inizio novembre • Ceratrap Rhagoletis cerasi mosca del ciliegio ciliegio 1 *** • Spintor fly Rhagoletis completa mosca del noce noce 1 * - • Spintor fly Bactocera oleae mosca dell’olivo olivo 1 * • Eco trap • Magnet oli Spintor fly ha ricevuto un’autorizzazione eccezionale nel 2013 ottobre 2013 75 In breve a cura della REDAZIONE O T RT FRUT A ARCCO DO COLDIRETTI-FEDAGRO SUI MERCATI ALL’INGROSSO Fotolia Dopo l’accordo con la Gdo per fornire grandi quantità di pro- dotto con alti standard qualitativi, arriva quello con Fedagro, l’associazione dei commercianti dei mercati all’ingrosso: lo ha firmato Coldiretti, attraverso Filiera agricola italiana Spa, per valorizzare quantità di prodotto più limitate ma eccellenti pro- venienti da aziende che per ridotte dimensioni non hanno la possibilità di rifornire le grandi catene distributive. L’intesa - spiega l’associazione agricola - definisce per i pro- duttori ortofrutticoli aderenti regole precise che garantiscono trasparenza e correttezza in egual misura tra gli attori inte- ressati. Il prodotto non sarà più inviato alla vendita in conto commissione, ma regolato su un listino settimanale, concor- dato tra Filiera agricola italiana e Fedagro, che consentirà al produttore di vendere la merce ad un prezzo definito. Il listino sarà uguale per tutti i tredici mercati nazionali aderenti - tra VAL ORIZZAZIONE cui Bologna - dove in uno stand selezionato sarà esposto il SUCCS ES O PER LA RASSEGNA marchio “Orto d’Italia”, che identifica i prodotti dei parteci- ITINERANTE “UN MARE DI SAPORI” panti al progetto. Questo marchio sarà posto anche a ga- ranzia che per l’ortofrutta commercializzata siano stati rispet- Per la prima volta ha attraversato tutta l’Emilia-Romagna, tati i tempi di pagamento, la maggiore remunerazione per il dalle località della costa alle città d’arte, facendo registra- produttore, i giusti ricarichi per i commercianti e le norme di re un forte incremento di partecipanti: solo per l’evento Tra- sicurezza alimentare. monto DiVino il 35% in più rispetto allo scorso anno. L’edizio-

G OVERNO DELL’OFFERTA P ARMIGIano REGGIANO: VIA LIBERA AI PIANI PRODUTTIVI 2014

Via libera dall’Assemblea del Consorzio del Parmigia- faranno scattare graduali contribuzioni aggiuntive e no Reggiano ai piani produttivi 2014 per legare più queste risorse saranno destinate ad investimenti per strettamente il lavoro di allevamenti e caseifici alle di- rafforzare la penetrazione sui mercati esteri. Altro ele- namiche di mercato del “re dei formaggi”. In base ai mento di novità è che la produzione presa a riferimen- piani l’anno prossimo in tutto il comprensorio saranno to non sarà più misurata in forme, ma in tonnellate di prodotte 3.250.000 forme, un dato in leggera flessione latte consegnate ai caseifici. rispetto al 2012 (3.307.221) e sostanzialmente allineato a quello che dovrebbe essere il consuntivo 2013, dopo un primo semestre in flessione (-1,99%) e la leggera ri- presa nei mesi estivi. È una vera e propria rivoluzione all’insegna di un più stringente governo dell’offerta - in deroga alle norme antitrust, come sancito dalle nuove disposizioni intro- dotte col “Pacchetto latte” varato dall’Ue - il nuovo sistema di regole per calcolare i quantitativi aziendali di riferimento. «L’obiettivo – ha sottolineato il presiden- te del Consorzio, Giuseppe Alai - è crescere ordina- tamente per dare maggiore stabilità ai redditi e punti di riferimento più precisi anche ai consumatori, spesso disorientati di fronte a brusche oscillazioni di prezzo determinate da eccessi o drastici cali produttivi». Per

chi non rispetta gli impegni sottoscritti, non ci saranno ervellati C però sanzioni: i surplus produttivi – ha spiegato Alai –

76 ottobre 2013 ne 2013 di “Un mare di sapori” ha coinvolto sette province, AMN BIE TE dall’entroterra al mare: Piacenza, Parma, Bologna, Ferrara, dl al e piante un aiuto per la bonifica Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Da giugno a settembre un calendario fitto di spettacoli, eventi e degustazioni ha ani- DI SITI E SUOLI CONTAMINATI mato l’estate di cittadini e turisti in vacanza: protagonisti del- Con Remtech 2013 - dal 18 al 20 settembre scorsi - anche la manifestazione sono stati i prodotti d’eccellenza del territo- quest’anno Ferrara si è confermata un importante punto di rio, dai grandi vini al pesce dell’Adriatico, alle decine di Dop riferimento nazionale ed internazionale per chi si occupa di e Igp famose nel mondo. bonifica di siti contaminati. Molte aziende hanno proposto L’edizione di quest’anno era dedicata a Giuseppe Verdi, metodologie innovative per rimediare al pesante retaggio del quale si celebra il bicentenario della nascita, nell’insolita lasciatoci da decenni di cattiva gestione delle questioni veste di imprenditore agricolo. Agli spettacoli teatrali si sono ambientali. succeduti eventi divenuti ormai un classico della rassegna, Numerose soluzioni proposte sono basate sull’utilizzo di agen- tra cui Fuoco al mito, con la suggestiva cottura sul fuoco a le- ti biologici (biorimediazione), utilizzando metodi derivati dal- gna del Parmigiano Reggiano; Tramonto DiVino, sette tappe la tecnica agronomica; è il caso ad esempio del landfar- dedicate ai vini in abbinamento ai prodotti tipici; le antepri- ming, nel quale il suolo viene gestito per favorire l’azione di me del Porretta soul festival; la disfida tra i prosciutti e le mal- determinati microrganismi; oppure della fitorimediazione, vasie di Emilia-Romagna e Croazia; la sagra della vongola a che consiste nella coltivazione di apposite specie vegetali Goro, poi ancora Sapori da Mare nel ferrarese e la due giorni allo scopo di favorire la degradazione (inquinanti organici) o piacentina con i laboratori del gusto. la estrazione (metalli pesanti) dei contaminanti. (c.g.)

PRUZIOD ONE INTEGRATA INTERNAZIONALIZZAZIONE PL ISEL O PROTEICO E CORIANDOLO L’AAGRO LIMENTARE MEDITERRANEO DA SEME: APPROVATI I DISCIPLINARI IN RETE CON IL PROGETTO PACMAN Approvati i disciplinari di produzione integrata dell’Emilia-Ro- magna per due nuove colture: pisello proteico e coriandolo Rafforzare le imprese agroalimentari dell’area del Medi- da seme, ancora poco diffuse sul territorio regionale. Il pisello terraneo utilizzando quattro leve strategiche di sviluppo: proteico è coltivato per la produzione da granella secca (sfa- internazionalizzazione, innovazione, sostenibilità ambien- rinata o spezzata) destinata all’alimentazione del bestiame tale e coordinamento delle relazioni tra gli stakeholder. in sostituzione della soia e si caratterizza per l’elevato valore Questa la finalità del progetto europeo Pacman, giunto nutritivo. Il coriandolo da seme è invece destinato alla colti- a conclusione dopo tre anni di attività, che ha coinvolto vazione della pianta officinale nota come prezzemolo cine- dieci soggetti pubblici e privati appartenenti a sei Paesi se, con interessanti applicazioni nella moderna gastronomia. tra i quali l’Italia. Capofila dell’iniziativa è Ervet, l’Agen- La determinazione del responsabile del Servizio sviluppo del- zia di sviluppo della Regione Emilia-Romagna, che il 18 le produzioni vegetali è la n. 11332 del 16 settembre scorso e settembre ha organizzato a Bologna un convegno per riporta le note tecniche dei due nuovi disciplinari. presentare i risultati raggiunti assieme ai partner coinvolti, tra cui le Province di Modena e Parma. MANIFESZI TA ONI Molteplici le azioni concrete che sono state realizzate, dopo una fase di studio avviata nel 2010 che ha inte- L’AOEMILI -R MAGNA PROTAGONISTA ressato centinaia di aziende dell’area mediterranea. ALLA NONA EDIZIONE DI “CHEESE” Un “codice di condotta” che contiene raccoman- Anche quest’anno l’Emilia-Romagna è stata protagonista a Cheese, dazioni, informazioni, riferimenti e contatti è il primo la rassegna dedicata al mondo del latte e dei formaggi che si è svolta risultato ottenuto in campo ambientale; inoltre è stato come di consueto a Bra a fine settembre. I migliori produttori emiliani messo a punto un manuale sul green packaging. e romagnoli di formaggi, ma anche di aceto balsamico, carni a presi- Sul fronte dell’internazionalizzazione il progetto ha porta- dio Slow Food, condimenti e birre, hanno portato le proprie eccellen- to alla nascita di un’aggregazione transnazionale fonda- ze enogastronomiche lungo le strade della città piemontese, che ha ta sul concetto di “prodotto Mediterraneo autentico”. registrato il record di visitatori: circa 250 mila tra italiani e stranieri. Un catalogo delle tecnologie innovative dell’agroalimen- Organizzato da Città di Bra e Slow Food Italia in collaborazione con il tare ha messo a frutto la collaborazione tra i settori della ministero delle Politiche agricole, l’evento biennale - sostenuto per la formazione, ricerca e industria; infine è stato realizzato un prima volta anche dal Consorzio del Parmigiano Reggiano - ha rac- database che comprende imprese, laboratori, istituzioni colto centinaia di casari, pastori, affinatori e produttori provenienti da locali e nazionali e associazioni dell’area mediterranea, tutto il mondo. Numerose le iniziative che si sono succedute: laboratori, con lo scopo di far dialogare tutti i soggetti del settore. degustazioni guidate, conferenze, mostre, oltre ai tantissimi banchi per Sul sito www.pacmanproject.eu è possibile raccoglie- la vendita diretta. La decima edizione si svolgerà nel settembre 2015. re informazioni dettagliate sul progetto. (e.c.) ottobre 2013 77 In breve a cura della REDAZIONE AGRICOLTURA IN TV Banzi “CNE O I PI DI PER TERRA” va IN PUGLIA. LO ZAFFERANO SU “A CIELO APERTO” La trasmissione tv “Con i piedi per terra”, in onda su Telesanter- no (il sabato alle 12,30 e il martedì alle 21) e su Telecentro Ode- on (il lunedì alle 20,30), ci porterà nelle prossime settimane alla scoperta dei tanti volti dell’agricoltura italiana: dalla floricoltura ligure, all’olivicoltura della Tuscia e della Puglia, ai sapori tipici dell’Emilia-Romagna. Altri eventi, fiere e manifestazioni nelle di- rette sul canale tematico Antenna Verde, ora visibile anche in streaming live sul sito www.conipiediperterra.com. La coltivazione dello zafferano nell’Appennino modene- MANIFESZI TA ONI se, una produzione di nicchia che richiede molta manua- MR O TADELLABÒ CHIUDE I BATTENTI lità, è uno dei servizi realizzati invece da “A Cielo Aperto”, CON OLTRE 50MILA PRESENZE la rubrica di informazione agroalimentare sugli schermi di Trc (canale 15 digitale terrestre), in onda di domenica Giochi per bambini e scolaresche, laboratori culinari, presen- alle 13,10 ed alle 20. Il Lambrusco Grasparossa in vetrina tazioni di libri di ricette, mostre fotografiche a tema, show- a Castelvetro per la sagra dell’uva e le prospettive della cooking e, naturalmente, degustazioni guidate e assaggi a coltivazione del luppolo sono gli altri argomenti della tra- gogò. Per quattro giorni – dal 10 al 13 ottobre scorsi – il cen- smissione. tro storico di Bologna è stato il palcoscenico d’eccezione di MortadellaBò, kermesse interamente dedicata alla Morta- della Bologna Igp, una delle eccellenze della salumeria ita- Flash liana più apprezzate al mondo. La manifestazione, promossa dall’omonimo consorzio con la IL 30 OTTOBRE A BOLOGNA partecipazione della Regione Emilia Romagna, Provincia, Co- SEMINARIO SU VERDI AGRICOLTORE mune e Camera di commercio di Bologna, Apt Emilia-Roma- Appuntamento il 30 ottobre (9,30-12,30) a Bologna, nella gna ed associazioni di categoria, ha richiamato oltre 50mila sede della Regione (viale della Fiera 8, sala A) per il semi- visitatori tra famiglie, turisti, buongustai e operatori del settore. nario “Note di agricoltura”, dedicato a Giuseppe Verdi Tantissime le iniziative organizzate nelle centralissime Piazza nella sua insolita veste di imprenditore agricolo. Maggiore, Nettuno, Re Enzo e altre zone del centro storico. Nell’occasione molti ristoranti hanno proposto menu a tema. MACCHINE AGRICOLE: OBBLIGO PATENTINO SLITTA AL 2015 Slitta al marzo 2015 l’obbligo di acquisire l’abilitazione pro- AIU TI UE fessionale per l’uso delle macchine agricole, il cosiddetto “patentino”. È una delle novità della legge n. 98/2013, re- ANTICIPI DOMANDA UNICA 2013: centemente approvata dal Parlamento. ENTRO OTTOBRE I PAGAMENTI AGREA L’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Agrea) dell’E- AGRIFIDI: NASCE CONSORZIO UNICO milia-Romagna prevede di completare entro ottobre l’erogazio- TRA MODENA, REGGIO E FERRARA ne ai 45.500 agricoltori aventi diritto dell’anticipo del 50% degli “Agrifidi Modena Reggio Ferrara”: è il nome scelto per aiuti sulla Domanda unica 2013 (titoli ordinari e speciali e articolo designare il nuovo organismo nato dalla fusione tra i tre 68 “a superficie”), come autorizzato dalla Commissione Ue. consorzi fidi agricoli provinciali. L’importo complessivo dei pagamenti, dopo la verifica del ri- spetto delle condizioni di ammissibilità all’aiuto, è di circa 160 ENTRA NEL SETTORE milioni di euro, al netto della trattenuta (modulazione) del 10% DEL LATTE DI CAPRA E DERIVATI applicata sulla fascia di pagamento da 5.000 a 300.000 euro Granarolo ha siglato un’accordo di partnership con e del 14% su importi superiori a 300 mila euro. Sono circa 250 le Amalattea, una delle maggiori aziende italiane nel set- domande che dovranno superare la fase di “correttiva” che tore dei latte di capra e latticini. consente di risolvere gli scostamenti emersi fra valori di superfi- cie richiesti a premio dichiarati in domanda e quelli accertati. MERCURI PRESIDENTE FEDAGRI-CONFCOOPERATIVE L’importo da pagare è una somma rilevante e potrebbero Giorgio Mercuri, 49 anni, è il nuovo presidente di Feda- quindi verificarsi, come lo scorso anno, disallineamenti fra di- gri-Confcooperative. Vincenzo Vizioli è stato eletto alla sponibilità finanziaria e pagamenti già autorizzati, tali da far presidenza dell’Associazione italiana agricoltura biolo- slittare la chiusura delle operazioni di pagamento. gica.

78 ottobre 2013 Agenda verde

A cura della REDAZIONE Appuntamenti VER ONA, 7-10 NOVEMBRE AL VIA FIERACAVALLI: TRE PADIGLIONI PER LE PIÙ nnevi/Fieracavalli

TITOLATE RAZZE EQUESTRI E Verona punta a diventare un polo nazionale e internaziona- le dell’equitazione. Dopo il successo dello scorso anno, nel- la prossima edizione (la n. 115) Fieracavalli aumenta infatti l’area dedicata al salto ostacoli e alla Coppa del Mondo, che vedrà ben tre padiglioni coinvolti. Per la prima volta al concorso nazionale Pony - giunto alla 26ª edizione - si ag- giunge il CSI 2*, organizzato in collaborazione con Uliano Vezzani come chef de piste. I padiglioni 7 e 7b saranno il banco di prova per gli oltre 300 atleti impegnati nella Lon- gines FEI World Cup™ e in un nuovo appuntamento del ca- lendario sportivo veronese: la Driving FEI World Cup™, con il meglio del mondo degli Attacchi. Grande spazio allo sport anche negli altri padiglioni. Oltre al Campionato europeo di Morfologia e al II Gran premio Fieracavalli per le razze arabe, si potrà assistere alle gare di Barrel Racing e Team Penning. Resta forte il focus sulle rassegne allevatoriali con il Salone del cavallo italiano, dove l’Aia (Associazione italiana alleva- tori) presenta un grande carosello delle principali razze equi- ne Italiane e prodotte dal marchio Italialleva, riservato alle produzioni zootecniche 100% made in Italy. Tutti gli eventi e il programma di intrattenimento su www.fieracavalli.it

MILAN O, 12-16 NOVEMBRE BO LOGNA, 16-18 NOVEMBRE A ENOVITIS E SIMEI 2013 ENOLOGICA: LE MIGLIORI FORTE RICHIAMO AL TEMA CANTINE TRASLOCANO DELLA SOSTENIBILITÀ DA FAENZA ALLE DUE TORRI Enovitis, il salone internazionale delle tecniche per la viti- Nuova vita per Enologica, che trasloca alla Fiera di Bolo- coltura e l’olivicoltura, nasce per offrire al comparto un’e- gna dal 16 al 18 novembre (lunedì solo per gli operatori). sposizione qualificata, di livello internazionale, in grado di Il salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia- Roma- proporre un panorama completo sulle novità di un merca- gna, la più importante vetrina regionale dedicata all’eno- to dove la tecnologia ha in poco tempo permesso di fare logia, ospita una ricca presenza di cantine regionali, da enormi passi avanti. In contemporanea il Simei - salone in- Piacenza a Rimini, e un altrettanto nutrito programma cul- ternazionale macchine per enologia e imbottigliamento turale con oltre 50 eventi che da sempre affianca l’evento. - che festeggerà quest’anno la 25a edizione. I due eventi La kermesse, curata da Giorgio Melandri, chiama a raccol- vanno a coprire l’intera filiera del vino e dell’olio, dal mo- ta grandi chef nel Teatro dei cuochi che propongono i loro piatti a filiera certa, in uno stretto rapporto tra chi produce, mento in cui viene preparato il terreno per la coltivazione chi lavora e chi consuma il cibo. Un territorio è fatto di sto- fino alla produzione e al confezionamento del prodotto. rie, di volti, di lavoro, di paesaggi, in un intreccio di modelli Per l’edizione 2013 l’Unione Italiana vini, ente organizzatore che devono essere raccontati. E chi meglio dei cuochi sa sia di Simei sia di Enovitis, ha scelto la sostenibilità come tema raccontare queste storie fatte di tradizione e innovazione? centrale delle due manifestazioni. Clou di questo impegno Confermato lo spazio del “Caravanserraglio”, luogo di di- sarà un importante convegno internazionale che coinvol- battito e testimonianza, ispirato a un edificio della cultura gerà i principali attori sugli aspetti della sostenibilità a livel- persiana e allestito per la sosta delle carovane. lo mondiale. A questo si aggiunge un calendario fittissimo Rispolverando la sua antica funzione di ambiente di di workshop e seminari di approfondimento. In particolare scambio, di comunità e di confronto su cibo e dintorni, all’interno di Enovitis grande spazio avrà Tergeo, il progetto metterà di fronte vignaioli, degustatori, ristoratori, cuo- promosso da Unione italiana vini per la raccolta, qualifica- chi, giornalisti. Tanti anche i laboratori tra lezione e de- zione e divulgazione di soluzioni innovative, tecnologiche e gustazione di “Are you experienced?”, che ospiteranno gestionali in grado di migliorare la sostenibilità dell’impresa i vini del mondo e i degustatori-giornalisti di tendenza in vitivinicola. www.enovitis.it Italia. www.enologica.org ottobre 2013 79 Agenda verde

News FIRENZE CONGRESSO AIS: W Ine FOOD FESTIVAL: APERTURA AL PUBBLICO SAPORI E TIPICITÀ E TALK SHOW SUL VINO DELL’EMILIA-ROMAGNA Duecento produttori di vino, 60 espositori di prodotti tipici e Sono 38 gli appuntamenti del cartellone del Wine Food Festi- 40 produttori di olio: questi i numeri del 47° Congresso nazio- val (da fine agosto scorso a dicembre) per riscoprire le tipicità nale dell’Associazione Italiana sommelier, che si svolgerà a dell’Emilia-Romagna. Per 16 week-end consecutivi si succe- Firenze (Stazione Leopolda) il 16 e 17 novembre. Per la prima deranno nella nostra regione sagre, mostre - mercato, fiere e volta nella sua storia l’evento sarà aperto al pubblico con degustazioni dedicate alle eccellenze enogastronomiche del l’intento di far conoscere anche ai non addetti ai lavori l’ec- territorio, ospitate in alcune delle località più belle e suggestive, cellenza enologica e oleicola italiana, attraverso degusta- dalle città d’arte alle località balneari, passando per borghi zioni e l’esperienza di produttori e sommelier Ais. antichi e paesi montani. E per godersi al meglio i singoli appun- Fra le sezioni in cui sarà articolato il congresso ricordiamo l’a- tamenti, andando anche alla scoperta del territorio e dei pro- rea degustazione con gli espositori di vino; l’area relax & duttori locali, gli operatori turistici hanno messo a punto speciali food, con assaggi di eccellenze gastronomiche e, nello pacchetti soggiorno ad hoc, all’insegna di convenienza e pra- spazio Alcatraz, un’area interamente dedicata all’olio extra- ticità. L’evento è stato promosso dagli assessorati all’Agricoltura vergine italiano di cui Fausto Borella, presidente dell’Acca- e al Turismo in collaborazione con Apt Servizi Emilia-Romagna. demia, maestro d’olio, degustatore e docente Ais, curerà www.winefoodfestival.it. Ecco alcune date di novembre: l’esposizione e la degustazione. November porc... speriamo ci sia la nebbia Fra gli altri appuntamenti sabato 16 novembre il convegno su Sissa, Polesine, Zibello, Roccabianca-tutti i week end di “Clima e Vino” dove si parlerà dell’incidenza dei mutamenti novembre, www.novemberporc.com climatici nelle varie fasi della maturazione dell’uva e, quindi, Il pesce fa festa sulla qualità del vino, mentre domenica 17 novembre (dalle Cesenatico-dal 1° al 3 novembre, www.cesenatico.it 10 alle 12) tavola rotonda su “Wine Trend”: personaggi del Giovinbacco mondo della cultura, dell’imprenditoria, della musica, dello Ravenna-dall’8 al 10 novembre, www.giovinbacco.it sport racconteranno la loro scelta di iniziare a produrre vino Baccanale nelle tenute di proprietà o acquisendo ex novo terreni su cui Imola-dal 9 al 24 novembre, www.baccanaleimola.it praticare la viticoltura. 28° Fiera ambra di Talamello Talamello-dal 10 al 17 novembre - Tel. 0541.920036 Le vigne perdute Taccuino Albinea-17 novembre, www.stradaviniesapori.re.it Rimini, dal 6 al 9 novembre, si apre il sipario su Eco- Fiera dell’oliva e dei prodotti autunnali mondo su recupero di materia e sviluppo sostenibile. Coriano-17 e 24 novembre, www.prolococoriano.it In contemporanea Key Energy. Fiera del formaggio di fossa www.riminifiera.it Sogliano al Rubicone-17, 24 novembre e 1° dicembre Budrio (BO), l’8 novembre, in località Riccardina, www.comune.sogliano.fc.it ultimo appuntamento con le visite al Campo Sagra dell’ulivo e dell’olio mostra delle attrezzature irrigue (ore 9.30). Brisighella - 24 novembre, www.brisighella.org www.consorziocer.it

80 ottobre 2013 Spazio innovazione

quila A ell’ D

Parmigiano, arriva il kit per la qualità

Lo ha sperimentato il caseificio Lanfredini nel Parmense. A cura di PATRIZIA O biettivo: valorizzare l’attitudine casearia del latte ALBERTI Servizio Ricerca, e le produzioni. Innovazione e Promozione del Sistema n kit per misurare nel latte destinato alla prodotti della zona: salumi della provincia di Par- Agroalimentare, Regione produzione di Parmigiano Reggiano la ma, vini, miele, caciotte, burro e funghi. Emilia-Romagna proteina K-caseina B, fattore che aumen- Uta notevolmente la resa casearia. Lo ha Il progetto del Crpa sperimentato il caseificio Lanfredini, che vanta un’esperienza decennale nella produzione di «Il progetto - spiega Paola Vecchia del Crpa, che Parmigiano Reggiano. ha seguito direttamente i lavori in collaborazio- Finanziato dal Programma di sviluppo rurale del- ne con il dipartimento di Scienze degli alimenti la Regione Emilia-Romagna, il progetto è stato dell’Università di Parma - ha l’obiettivo di innova- svolto dal Centro ricerche produzioni animali e re il processo di valorizzazione tecnica ed eco- appartiene a quelli denominati di sviluppo pre- nomica del latte sfruttando la possibilità di deter- competitivo: riguardanti la fase in cui processi o minare in modo rapido, con metodica analitica prodotti innovativi sono testati prima di essere im- immunoenzimatica, la percentuale di K-caseina messi nel mercato. B presente nel latte destinato al Parmigiano. In- Il caseificio Lanfredini fa parte da anni del con- fatti - continua Vecchia - una differente percen- sorzio del Parmigiano Reggiano, che vigila sul tuale della variante B della K-caseina determina corretto uso dei marchi per tutelare dalle imita- comportamenti diversi in termini di attitudine ca- zioni questo prodotto d’eccellenza, promuove e searia del latte e resa in formaggio». diffonde la conoscenza e il consumo, perfeziona Il progetto è un esempio di come l’introduzione e migliora le fasi di lavorazione del prezioso for- di una piccola innovazione consenta di valoriz- maggio a pasta dura per salvaguardarne tipici- zare le produzioni con la possibilità di premiare tà e caratteristiche. Ancora oggi da Lanfredini chi fa qualità. La produzione di latte per Parmi- viene prodotto secondo le tradizioni di un tem- giano Reggiano richiede infatti un forte impegno po, con attenzione alle materie prime e all’intero tecnico-economico, un costante aggiornamen- Foto in alto: processo di lavorazione. Nello spaccio aperto al to sui risultati della sperimentazione e della ricer- estrazione della forma pubblico si possono acquistare anche i migliori ca, interventi nel settore dell’assistenza tecnica e dalla caldaia.

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due volte all’anno per seguire eventuali varia- zioni della base genetica delle diverse mandrie

ervellati da latte. I “tipi” della K-caseina possono svolgere C un ruolo tecnologico-caseario particolarmente significativo, sia dal punto di vista qualitativo che in termini di resa, nella produzione di formaggi a pasta cotta e a lungo periodo di maturazione come il Parmigiano Reggiano. Remunerazione all’altezza del prodotto

I risultati ottenuti in caseificio hanno permesso di mettere a punto una metodologia per l’inse- rimento della percentuale di K-caseina B sulla caseina totale presente nel latte fra i parametri della griglia di valutazione utilizzata per il paga- mento a qualità. Questa attività ha compreso innanzitutto la de- finizione dell’unità di misura e del peso da as- Forme dei servizi alle imprese. Un giusto riconoscimento segnare alla percentuale di K-caseina B; le ela- di Parmigiano e una corretta remunerazione degli sforzi profu- borazioni statistiche hanno permesso di stimare Reggiano in salamoia. si per la qualità rappresentano una condizione l’incidenza da assegnare a questo elemento e necessaria al raggiungimento di tale obiettivo e come metterlo in relazione con gli altri parametri l’applicazione di questa metodica analitica for- di qualità. nisce risultati utili. Da ultimo sono stati simulati gli effetti dell’intro- La valutazione qualitativa del latte e la conse- duzione di modifiche del sistema di pagamento guente determinazione del prezzo di riparto o di in termini di ricadute sui bilanci dei produttori di compravendita è nata alcuni decenni fa dall’e- latte conferenti e valutazione della loro applica- sigenza economico-commerciale di conoscere, bilità. In particolare la definizione dell’unità di mi- dal punto di vista analitico, la materia prima alla sura e del peso da assegnare alla percentuale stalla per migliorare i prodotti caseari. di K-caseina B è stata complessa, perché i fattori Il comprensorio del Parmigiano Reggiano ha in gioco non sono indipendenti fra loro e quindi - visto le prime applicazioni su base volontaria di continua Vecchia - non si voleva correre il rischio un sistema di pagamento del latte a qualità. Lo di premiare due volte lo stesso elemento o inse- schema di valutazione e i parametri presi in con- rire rigidità di calcolo che potessero determinare siderazione sono cambiati nel corso del tempo e distorsioni inaspettate. hanno subito variazioni e aggiustamenti anche in Per tutti questi motivi il progetto ha cercato una funzione delle politiche di qualità di ogni singolo strada alternativa; tenendo conto che un latte caseificio. ricco di caseina K–caseina B fornisce una resa Recentemente, tecniche di analisi più sofisticate, maggiore di quanto atteso dal contenuto effet- meno costose e più rapide hanno permesso di tivo in caseina, si è deciso di misurare e utilizza- agire sui parametri di valutazione del latte utiliz- re nel sistema di calcolo questo effetto additivo zati nel sistema di pagamento. Si è passati dalla della K-caseina B. Si tratta di una modifica poco percentuale di caseina calcolata sulla base del- onerosa ed applicabile senza interventi troppo la proteina alla misurazione diretta; da una valu- complessi sui programmi di calcolo dei prezzi di tazione qualitativa della carica batterica totale riparto in sede di bilancio dei singoli caseifici. del latte alla sua determinazione diretta. In questa direzione va il nuovo kit per determinare il contenuto di K-caseina B. Si tratta del cosiddet- Caseificio Lanfredini to “testkappa”, nato da un progetto frutto della Loc. Contignaco Piè di Via, 33 collaborazione tra Università di Parma, Schweizer 43039 Salsomaggiore Terme (PR) Braunviehzuchtverband Sbzv (CH) e Associa- tel/fax 0524.578245 zione nazionale allevatori razza bruna italiana Sito web: www.caseificiolanfredini.it - Anarb. La percentuale di K-caseina B di ogni Email: [email protected] azienda dovrebbe essere determinata almeno

82 ottobre 2013 Nel giardino Il profumo del clerodendro dà il benvenuto all’autunno , perché presente in MARIA TERESA Il significato del suo nome è “albero del clero” SALOMONI molti templi dello Sri Lanka. In Italia la sua copiosa fioritura adorna i Ibimet-Cnr, Bologna giardini privati di campagna. MASSIMO DRAGO Servizio Sviluppo l passaggio tra l’estate e esigenze, invece, sono dav- una certa invadenza, in quan- Produzioni Vegetali, Regione l’autunno è sfumato dalla vero frugali, accontentandosi to emettono numerosi polloni Emilia-Romagna profumata e copiosa fiori- di ogni tipo di terreno, pur pre- radicali; questa caratteristica è Itura di piccoli alberi poco ferendo i suoli fertili e ricchi di tipica delle piante più giovani diffusi nel verde pubblico, ma humus, ben drenati. e viene perduta con l’avanza- frequenti nei giardini privati di re dell’età. Si possono comun- campagna o nei condomini La coltivazione è facile que sfruttare i polloni per mol- costruiti prima degli anni ’70. tiplicare la pianta e regalarla Il nome latino dell’albero ac- La coltivazione è quindi facile agli amici. cettato dalla comunità scien- e non prevede neppure la lot- Per tutti i clerodendri la propa- tifica è Clerodendron tricho- ta alle avversità, dato che le gazione è effettuata anche tomum, ma nei cataloghi dei specie da esterno non hanno per talea semilegnosa prele- vivaisti è spesso presente con patologie note, al contrario di vata in piena estate o per ta- la denominazione attribuita quelle semi-rustiche e delica- lea radicale prelevata in inver- da Linneo di Clerodendrum tri- te colpite da cocciniglia coto- no. La riproduzione per seme è chotomum. nosa, ragnetto rosso e mosca possibile in primavera, quan- I fiori di Clerodendron Come spesso accade, i nomi bianca. Un aspetto negativo do le temperature raggiun- trichotomum sono delle piante raccontano un delle rustiche è costituito da gono i 13-18 °C. Le specie deli- bianchi e stellati. po’ della loro storia: in questo caso Clerodendron deriva dal- le parole greche kleros(clero) e dendron (albero), con rife- rimento alla frequentissima Wikimedia presenza di queste piante nei templi dello Sri Lanka. Il genere comprende nume- rose specie, alcune rustiche e coltivabili all’aperto nel nostro Paese, altre più delicate e bi- sognose di riparo. Le prime trovano negli ambiti cittadini gli elementi basilari per so- pravvivere, rappresentati dalla posizione a mezz’ombra e dal riparo dalle correnti fredde in- vernali. è possibile collocarli in pieno sole, purché durante la sta- gione siccitosa sia garantita un’abbondante irrigazione una o due volte la settimana. Per quanto riguarda le altre

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cate possono essere coltivate all’esterno in Italia solo nelle re- ARBUSTI E RAMPICANTI gioni più calde e in posizione riparata o, ancor meglio, nei RUSTICI O DELICATI Il genere Clerodendron comprende 400 specie di alberi, cosiddetti giardini d’inverno arbusti e rampicanti, originarie dei boschi delle regioni tropicali anche non riscaldati. Deside- e sub-tropicali, soprattutto di Africa e Asia. rano un’irrigazione regolare, Sono tutte coltivate per l’ornamentalità conferita dalle belle rada nel periodo invernale, e fioriture spesso profumate. una fertilizzazione mensile a Clerodendron trichotomum, originario di Cina e Giappone, base di concimi bilanciati. La forma un grande arbusto o un piccolo albero che raggiunge potatura è ben tollerata da al massimo i 6 metri di altezza e i 4 di larghezza. La chioma tutte le specie. è rotondeggiante e raccolta, ideale per giardini di piccole Nel caso di quelle rustiche è dimensioni; le foglie sono caduche, larghe e lunghe 15-20 utile, ma non indispensabile, centimetri, cuoriformi e opposte. I fiori appaiono in settembre effettuarla in inverno per spin- sugli apici dei rami dell’anno e sono bianchi, stellati, raccolti in gere l’emissione di rami giova- corimbi larghi 20 centimetri. La fioritura è seguita dalla formazione ni che porteranno i fiori l’estate di bacche scure, contornate da calici di colore rosa intenso che successiva. conferiscono alla pianta un ulteriore pregio ornamentale. Le specie rampicanti vanno Clerodendron bungei, originario della Cina, forma un arbusto potate dopo la fioritura, le ar- cespuglioso con rami eretti, alto e largo circa 2 metri. Le La fioritura bustive sempreverdi necessi- foglie, di colore verde scuro, sono caduche, opposte, ovate e è seguita dentate. Da fine estate all’autunno porta i fiori vistosi di colore dalla comparsa tano di interventi annuali volti rosa intenso, raccolti in pannocchie terminali arrotondate. É un di bacche scure all’eliminazione del secco o, contornate po’ meno rustico del precedente, quindi può vivere all’aperto quando la pianta è invec- da calici di colore nelle regioni a inverni freddi solo se riparato. Le specie rosa intenso. chiata, al rinnovo della vege- delicate appartenenti al genere Clerodendron reperibili in tazione. Italia in coltura protetta sono sempreverdi e comprendono gli arbusti C. paniculatum e C. speciosissimum e i rampicanti C. splendens e C. thomsoniae. ■ LA SPECIE AMICA/ELEAGNO L’inizio dell’autunno è deliziosamente profumato anche dai fiori di eleagno, poco vistosi e quasi mimetizzati tra il fogliame. Il genere Elaeagnus comprende un numero molto ampio di specie utilizzate in ambito ornamentale; ci limitiamo a descrivere quella che ben accompagna il profumo del clerodendro: Elaeagnus X ebbingei e varietà derivate, tra le quali spicca per diffusione E. X ebbingei ‘Limelight’. Sono arbusti sempreverdi, dal fogliame argentato a scaglie nella pagina inferiore. La prima ha foglie di colore verde cinerognolo, molto vigorosa con rami provvisti di poche spine ed è un ibrido tra E. macrophylla ed E. pungens; la seconda si differenzia per avere il fogliame verde acceso, screziato di un giallo vistoso. Hanno uno sviluppo considerevole, poiché superano anche i quattro metri d’altezza; tra luglio e agosto si assiste ad un’intensificazione della crescita che richiede potature finalizzate alla riduzione e all’infoltimento della vegetazione. Gli eleagni sono indicati per i terreni sabbiosi, aridi e assolati, tipici delle zone costiere, ma anche per i giardini e i parchi cittadini dove scarseggiano irrigazioni e assistenze frequenti. Non sono soggetti a patologie di particolare rilievo; importante è assicurare a queste piante il drenaggio, l’esposizione al sole e un certo riparo dalle correnti più rigide, Wikimedia ove persistono per lungo tempo temperature inferiori ai 10 °C sotto lozero, come nei territori montani. La moltiplicazione avviene per talea a fine estate.

84 OTTOBRE 2013 Mondo bio A cura dI ROSA MARIA BERTINO ([email protected]) DUE MARCHI PER DISTINGUERE CHI FA RISTORAZIONE BIOLOGICA Prende il via da Bologna il disciplinare Bio Gourmet, certificazione volontaria riservata a ristoranti, pasticcerie, bar e gelaterie. Una guida ai locali che hanno aderito e un sito internet per far conoscere il progetto.

Ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie bio hanno da oggi che si muove il mondo associativo: il progetto, infatti, è una nuova freccia al proprio arco; anzi, due. Prende il via promosso da Confesercenti e Federazione esercizi pub- da Bologna il disciplinare Bio Gourmet per la ristorazione blici (Fiepet) dell’Emilia-Romagna, con il patrocinio della biologica. E l’Emilia-Romagna, con i suoi 56 ristoranti bio Regione e il sostegno di Eco-Bio Confesercenti, costituita sui 301 censiti a livello nazionale da Bio Bank nel 2012, nel febbraio 2012 per associare le attività bio ed eco del è sicuramente un laboratorio ideale e spesso cantiere bolognese. FederBio, la federazione nazionale del biolo- di innovazione. Questi locali potranno infatti fregiarsi del gico, ha contribuito al progetto con il supporto tecnico marchio 100% Bio Gourmet se utilizzano esclusivamen- per la definizione del disciplinare volontario, che riguar- te ingredienti bio, oppure di quello Menù Bio Gourmet da sia le materie prime, sia le procedure utilizzate. se propongono solo un menù o alcune specialità con Non si tratta di una vera e propria certificazione ma di almeno il 70% di ingredienti biologici. Un’iniziativa che una sorta di autocontrollo, con possibili verifiche a cam- può dare nuovo impulso al comparto, mentre cresce pione da parte di un apposito comitato tecnico-scienti- l’attenzione da parte dei consumatori e si registra un fico. L’obiettivo è premiare chi ha già fatto la scelta bio, certo fermento sul versante degli esercenti, in netta con- ma soprattutto sensibilizzare chi vi si avvicina, grazie ad trotendenza con quanto avviene nel convenzionale. Da uno strumento che mette un po’ d’ordine e fa chiarezza. tempo la ristorazione bio è in sala d’attesa per una rego- Non solo attraverso la formazione del personale coin- lamentazione europea o nazionale e alcuni organismi volto, ma anche con l’informazione e la comunicazione di controllo hanno messo a punto propri standard per la trasparente ai consumatori. Undici gli operatori che han- certificazione volontaria. Questa, però, è la prima volta no aderito all’iniziativa, facendo da apripista. A Bologna sono 100% Bio Gourmet i ristoranti Ca’Shin, Centro Na- tura, Estravagario e Zenzero, la pasticceria Canapè, le gelaterie Stefino Bio e NaturaSì; in provincia il ristorante Il Biogustaio di Calderara di Reno. Sono invece Menù Bio Gourmet l’enoteca Soul Wine di Casalecchio di Reno, il bar pasticceria Fram Cafe’ di Bologna e la gelateria Milk di Ravenna. Per promuovere Bio Gourmet sono stati realizzati una guida al progetto e ai locali, con una scheda dedicata ad ognu- no e le ricette consigliate, oltre al sito www.gourmetbio.it, ottimizzato anche per tablet e smartphone.

ourmet Così chi entra in un locale bio per caso (il 33%, secon- G do una recente indagine Nomisma), per curiosità (31%), Bio per la qualità dei prodotti (18%) o perché cerca proprio Il ristorante Ca’Shin sui colli bolognesi, uno degli undici locali che hanno il biologico (14%), saprà sempre dove si trova e cosa sta aderito al progetto Bio Gourmet. per mangiare. In calendario

bioFach India - B iocultura Biolife Mercatini bio di novembre in Emilia-Romagna India Organic Borgonovo Val Tidone (PC); Fontanellato, Lesignano de’ Bagni, Traversetolo (PR); Reggio 14-16 novembre 14-17 novembre 22-24 novembre Emilia; Spilamberto e Modena; Bazzano, Budrio, Mumbai (India) Madrid (Spagna) Bolzano Imola, Ozzano dell’Emilia e Bologna; Ferrara; Brisighella, Faenza, Lugo e Ravenna; Forlimpopoli, www.biofach-india.com www.biocultura.org www.fierabolzano.it/biolife Cesena e Forlì.

Altri appuntamenti su www.biobank.it

OTTOBRE 2013 85 Agrometeo w A cura di WILLIAM PRATIZZOLI Arpa-Simc - Area Agrometeorologia, Territorio e Clima SETTEMBRE 2013: LA LUNA DI novembre LUNA NUOVA MOLTO CALDO 3 novembre PRIMO QUARTO E POCA PIOGGIA 10 novembre

Come sempre più di temperatura massima assoluta (°C) LUNA PIENA frequente sta accadendo di settembre 2013. 17 novembre negli ultimi anni, il mese di settembre ha presentato fasi ULTIMO QUARTO 25 novembre tipicamente estive. Pur senza toccare gli eccessi del 2011, Previsioni stagionali quando le massime raggiunsero punte superiori a 34 °C, le valide fino a dicembre temperature del mese sono (A cura di rimaste per lunghi periodi VALENTINA PAVAN, Arpa-Simc) decisamente superiori ai valori Temperature: valori medi nei attesi. Particolarmente calda la prossimi mesi probabilmente prima settimana, con massime confrontabili o inferiori alla norma. prossime e localmente superiori a 32 °C, e gran parte dell’ultima, in cui ancora si Precipitazioni: valori totali previsti sfioravano i 30 °C. probabilmente confrontabili o Nessuna anomalia termica significativa, invece, nella parte centrale del mese. inferiori alla norma, soprattutto Scarse le precipitazioni, che in quasi tutta la pianura non hanno raggiunto il 50% nelle aree occidentali. dei valori attesi dal clima, e pochi i giorni di pioggia concentrati nella seconda Previsioni a lungo termine decade, più precisamente nei giorni 11 e 15 e verso fine mese nella giornata fino a tre mesi sono presenti di domenica 29. In conclusione un mese siccitoso con bilancio idroclimatico sul sito dell’Arpa negativo, in pianura, tra 60 e 90 mm, e maggiori deficit per circa 40-50 mm Emilia-Romagna alla pagina rispetto al clima degli ultimi 20 anni. http://www.arpa.emr.it/sim/?previsioni/ lungo_termine L’aquc a nel suolo A fine mese, grazie soprattutto alle piogge diffuse di domenica 29, il contento L’ANNO SCORSO idrico dei terreni era ovunque DI QUESTI TEMPI nella norma. Ma, come mostra Contenuto idrico del suolo misurato a Settembre 2012 è stato il mese in cui San Pietro Capofiume (BO) il 30 settembre 2013. il grafico (a fianco) delle è terminata la grande siccità estiva, misure di umidità effettuate una delle peggiori mai verificatesi presso il Centro meteorologico in Emilia-Romagna. Il mese è di S.Pietro Capofiume, gli stato caratterizzato da diverse strati intermedi del terreno, fasi perturbate, con precipitazioni da - 25 a - 70 cm, erano superiori alla norma. Già dal estremamente secchi, prossimi 1° settembre la regione è stata al punto di appassimento. interessata da temporali intensi, con Al di sotto l’umidità risale allagamenti in provincia di Ferrara e oltre alla capacità di campo nel Modenese. Tra il 3 e il 5 del mese anche per la presenza di falda ancora precipitazioni diffuse anche ipodermica sottostante. a carattere temporalesco: nei tre giorni sono caduti tra 50 e 75 mm, TEMPERATURE: VALORI MINIMI E MASSIMI DI settembre 2013 IN EMILIA-ROMAGNA. con punte sino a 100 nel Riminese. Il giorno 19 precipitazioni molto Temperatura minima in pianura 6,5 °C il 18 Castelfranco Emilia (MO) intense accompagnate da forti Temperatura massima in pianura 33,2 °C il 3 Castelfranco Emilia (MO) raffiche di vento hanno interessato Precipitazione cumulata massima il Ferrarese e la Romagna 211 mm Lago Scaffaiolo - Fanano (MO) mensile sui rilievi provocando, soprattutto nell’area Precipitazione cumulata massima 55,4 mm S.Pietro in Vincoli (RA) del Delta del Po, allagamenti e mensile in pianura danni associati al forte vento.

86 ottobre 2013 Libri a cura della REDAZIONE

L’ACQUA CHE IL DISSESTO LA COOPERAZIONE MANGIAMO IDROGEOLOGICO AGRICOLA COS’È L’ACQUA VIRTUALE PREVISIONE, PREVENZIONE SOCIALE IN ITALIA E COME LA CONSUMIAMO E MITIGAZIONE UNA PANORAMICA DEL RISCHIO DEI DATI CAMERALI

In un mondo di risorse limitate porsi degli L’obiettivo del volume è quello di Il fenomeno dell’agricoltura sociale si sta interrogativi riguardo i nostri stili di vita e i chiarire i vari aspetti di una materia diffondendo rapidamente in Italia, anche nostri consumi è non solo auspicabile, ma che si caratterizza in senso multidi- se non ne esiste ancora una quantificazio- anche necessario. L’Italia è il terzo Paese sciplinare, fornire uno strumento di ne precisa per tutto il territorio nazionale. importatore netto di “acqua virtuale” al comprensione delle varie manifestazioni I dati più affidabili sono quelli disponibili mondo. Con quest’espressione si intende e cause del dissesto idrogeologi- presso i singoli concorsi regionali delle il quantitativo di acqua necessario a pro- co, offrendo una guida agile sugli cooperative, integrati attraverso reti di durre cibi, beni e servizi che consumia- interventi strutturali. La prima parte partnership e conoscenze personali tra mo quotidianamente. Ad esempio: per tratta dei fattori generali e diffusi gli stessi operatori del settore, ma per loro produrre un chilogrammo di pasta secca del dissesto, dello stato della ricerca stessa natura risulta difficile aggregarli. sono necessari circa 1.924 litri di acqua. e degli strumenti conoscitivi atti ad L’unica fonte di dati a livello nazionale Applicando questo concetto scoprire- impostare un’idonea strategia per la sufficientemente completa ed aggiorna- mo che consumiamo molta più acqua difesa delle catastrofi idrogeologiche. ta da consentire una prima mappatura di quella che vediamo effettivamente Nella seconda parte la varie catego- dei fenomeno è Infocamere. Questi dati “scorrere” sotto i nostri occhi. rie del dissesto vengono affrontate catalogano le imprese per settore prin- Il saggio spiega, con un approccio in termini di processi e fattori, metodi cipale di attività, agricoltura compresa. multidisciplinare, la problematica idrica di valutazione della pericolosità e Questo rapporto si basa su questi dati, e le sue implicazioni economiche, sociali del rischio. La terza parte esamina il acquisiti da Euricse tramite la banca dati e politiche. Vuole agire idealmente da quadro normativo della difesa del internazionale Aida. ponte tra chi svolge ricerca accademica suolo e i dati quantitativi del dissesto. Il documento è articolato in tre sezioni: e chi si interessa alle grandi questioni della Il volume è rivolto a studenti univer- una prima parte di inquadramento teori- sostenibilità ambientale. Infine offre mol- sitari delle varie discipline inerenti la co; una seconda dedicata ad illustrare in teplici chiavi di lettura attraverso il lavoro geologia, l’ingegneria, le scienze nota metodologica le proprietà dei dati dei più grandi esperti italiani e mondiali. agronomiche e forestali, l’architettura, utilizzati e i metodi seguiti; infine una terza l’urbanistica, ma anche ai professioni- parte di analisi volta ad illustrare le princi- A cura di sti e agli specialisti del settore. pali dimensioni del fenomeno in Italia. MARA ANTONELLI e FRANCESCA GRECO GIUSEPPE GISOTTI CHIARA CARINI e SARA DEPERETI Edizioni Ambiente, Milano, 2013 Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2012 Inea, Roma 2012 (pagg. 288, € 25) (pagg. 639, € 58) (pagg. 45)

In biblioteca E. Augusti, M. Baglini, A cura di Walter Lucchetti, Giancarlo Marconi e Francesco Corbetta C. Bartolini, S. Cosimi Franz-Josef Feiter, Gianfranco Laccone FLORA DELLA PIANURA PADANA PRONTUARIO REDA STORIA DELLA POLITICA E DELL’APPENNINO SETTENTRIONALE DATI TECNICO-ECONOMICI AGRICOLA EUROPEA SETTORE AGRICOLTURA Reda, Roma, 2013 VeronaFiere, Verona, 2013 Zanichelli, Bologna, 2013 ottobre 2013 87 Dalla parte dei consumatori

NELLA SCELTA DELLO YOGURT NON CONTA SOLO IL GUSTO

Enrico Intero, magro, con frutta, da bere, arricchito con quelli arricchiti con fermenti utili per riequili- cinotti vitamine. L’importante però è che sia ottenuto brare la flora intestinale. in collaborazione attraverso l’azione di due batteri: il lactobacillus Come si sceglie uno yogurt tradizionale? Quali con bulgaricus e lo streptococcus termophilus. sono gli elementi che differenziano l’uno dall’al- Per legge, infatti, solo il latte così fermentato tro? Ciò che determina principalmente la qua- può assumere la denominazione di yogurt. lità del prodotto e dovrebbe influire nella de- Ed è proprio dalla composizione di questi cisione - ha spiegato recentemente Barbara due elementi che si ottiene un alimento più o Liverzani sul Salvagente - è il tipo di latte impie- meno acido o dolce. Esistono inoltre prodotti gato, essenzialmente due: intero (in alcuni casi che utilizzano anche altri fermenti e pertanto di alta qualità) e parzialmente scremato. possono fregiarsi solo della denominazione di Alcuni yogurt leggeri poi, per abbassare ulterior- “latte fermentato”. mente l’apporto calorico, utilizzano edulcoranti Il mondo dello yogurt è molto variegato: ba- artificiali come l’acesulfame k e l’aspartame. sta dare un’occhiata ad un qualsiasi banco Si tratta di ingredienti su cui non è stata detta frigo per rendersi conto della vastità dell’of- l’ultima parola in fatto di sicurezza e che quindi ferta. I dati Nielsen 2012 testimoniano una ge- sarebbe meglio evitare. nerale tenuta del settore, almeno per quanto È soprattutto l’aspartame a preoccupare, visto riguarda il prodotto base (magro e intero) che che sono forti i sospetti sulla sua cancerogeni- copre l’80% delle vendite con un trend in cre- cità (come attestano gli studi dell’Istituto Ra- scita. Una leggera flessione, invece, si registra mazzini di Bologna) e visto che l’Efsa (l’Agenzia per gli yogurt speciali, i pre e i probiotici, cioè europea sulla sicurezza alimentare) ha avviato una rivalutazione del profilo di rischio di questo edulcorante, i cui risultati si attendono per no- vembre. Ma che tipo di prodotti ci sono nei banco frigo dei supermercati? Il Salvagente ha passato in rassegna 20 vasetti diversi alla fragola o ai frutti di bosco e, a fronte di una varietà di marchi e prezzi, la composizione è quasi identica per tut- ti. A parte qualche eccezione di elevata qua- lità, gli ingredienti impiegati sono simili: aromi artificiali, addensanti (pectina, amido di mais, gomma di guar) e coloranti (succo di barbabie- tola rossa, di sambuco e di carote nere). Altro elemento comune, purtroppo, è la scarsa presenza di frutta. Molto spesso, come si evince dalle etichette, alla frutta tal quale le industrie preferiscono i preparati: composti conserva- ti che contengono anche zucchero, aromi e acidificanti. Tuttavia, con un’offerta talmente ampia, non manca la possibilità di acquistare buoni prodotti. Basta solo soffermarsi un po’ sugli ingredienti riportati in etichet- Fotolia ta prima di scegliere: an- che gli yogurt meno co- stosi nascondono dolci sorprese.

88 OTTOBRE 2013

LE AZIENDE INFORMANO La multinazionale definisce sei impegni concreti per il futuro dell’agricoltura mondiale Syngenta lancia il progetto The Good Growth Plan

Sei impegni per affrontare le sfide cruciali per il pianeta e la popolazione mondiale. Un piano completo e ambizioso con obiettivi misurabili da raggiungere entro il 2020. Un focus sull’efficienza delle risorse naturali, l’ambiente e le comunità rurali. Syngenta ha elaborato sei impegni per affrontare la sfida globale della sicurezza alimentare. “The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura” ha obiettivi specifici, ambiziosi e quantificabili volti a potenziare l’efficienza delle risorse natu- rali, rinvigorire gli ecosistemi e rafforzare le comunità rurali. 1. Rendere le colture più efficienti: aumentare la produttività media delle colture più importanti del mondo del 20%, senza utilizzare più suolo, acqua e prodotti per l’agricoltura. 2. Preservare più terreni agricoli: migliorare la fertilità di 10 milioni di ettari di terreni a rischio di degrado. 3. Favorire lo sviluppo della biodiversità: arricchire la biodiversità di 5 milioni di ettari di terreni agricoli. 4. Rendere più forti i piccoli produttori: raggiungere 20 milioni di piccoli produttori consentendo loro di aumentare la produttività agricola del 50%. 5. Contribuire alla sicurezza delle persone: formare 20 milioni di agricoltori sulla sicurezza sul lavoro, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. 6. Prendersi cura di ogni singolo lavoratore: impegnarsi per ottenere eque condizioni di lavoro in tutta la nostra rete di fornitori.

Nell’ottica di un’agricoltura sostenibile Mike Mack, direttore generale di Syngenta, ha dichiarato: «Siamo sempre stati consapevoli che il nostro business possa crescere soltanto garantendo un’agricoltura sostenibile. Cerchiamo continuamente di trasferire questa consapevolezza nell’attenzione che rivolgiamo alla terra, alla tecnologia e alle persone. È arrivato il momento di aumentare il livello del nostro contributo e ciò rappre- senta la forza trainante che guiderà gli impegni annunciati». The Good Growth Plan - esprime la convinzione di Syngenta della necessità di incrementare la produttività agricola per riuscire a nutrire una popolazione mondiale che aumenta di 200mila persone ogni giorno. Allo stesso tempo, i terreni agricoli si stanno esaurendo a causa dell’urbanizzazione e dell’erosione del suolo, mentre le risorse idri- che sono sempre più sfruttate. Le comunità rurali - responsabili della produzione del cibo - sono spesso prigioniere della povertà. Nel corso di una serie di eventi di lancio a livello mondiale, Syngenta ha incontrato gli opinion leader per discutere di queste sfide e ha stabilito il contributo che intende dare per affrontarle.

Imprese responsabili della sicurezza alimentare Un’ampia ricerca ha evidenziato la comune visione della società secondo cui l’agricoltura ha bisogno di diventare più responsa- bile. Mentre i governi sono considerati principalmente responsabili di garantire una sicura disponibilità di cibo, Syngenta ritiene che spetti alle imprese svolgere un ruolo più importante nella promozione di un approccio a lungo termine per la sicurezza alimentare. Questo significa utilizzare i nostri cospicui investimenti in ricerca e sviluppo per promuovere le tecnologie che non si limitino a proteggere, ma migliorino l’ambiente dando benefici alle comunità rurali. Mack ha proseguito: «Portare avanti questi impegni non sarà facile a causa dei pareri contrastanti della società su agricoltura e produzione alimentare. The Good Growth Plan - rappresenta il nostro impegno collettivo come azienda che vuole fare la dif- ferenza e dare un contributo a migliorare lo stato delle cose. Siamo consapevoli di non poter risolvere da soli tali problemi ed è per questo che stiamo coinvolgendo gli stakeholder di tutto il mondo per condividere i nostri obiettivi e beneficiare dei loro contributi».

Per maggiori informazioni su The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura visitare il sito: http://www.goodgrowthplan.com (e.t.)

90 ottobre 2013