Stemmi Vescovili Sulla Riviera D'orta
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Stemmi vescovili sulla Riviera d'Orta Autor(en): Alberti, Luigi Objekttyp: Article Zeitschrift: Archivum heraldicum : internationales Bulletin = bulletin international = bollettino internazionale Band (Jahr): 97 (1983) Heft 1-2 PDF erstellt am: 04.10.2021 Persistenter Link: http://doi.org/10.5169/seals-746198 Nutzungsbedingungen Die ETH-Bibliothek ist Anbieterin der digitalisierten Zeitschriften. Sie besitzt keine Urheberrechte an den Inhalten der Zeitschriften. Die Rechte liegen in der Regel bei den Herausgebern. Die auf der Plattform e-periodica veröffentlichten Dokumente stehen für nicht-kommerzielle Zwecke in Lehre und Forschung sowie für die private Nutzung frei zur Verfügung. Einzelne Dateien oder Ausdrucke aus diesem Angebot können zusammen mit diesen Nutzungsbedingungen und den korrekten Herkunftsbezeichnungen weitergegeben werden. Das Veröffentlichen von Bildern in Print- und Online-Publikationen ist nur mit vorheriger Genehmigung der Rechteinhaber erlaubt. 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Ein Dienst der ETH-Bibliothek ETH Zürich, Rämistrasse 101, 8092 Zürich, Schweiz, www.library.ethz.ch http://www.e-periodica.ch — 5 — Stemmi vescovili sulla Riviera d'Orta* a cura di Luigi Alberti II dominio vescovile sulla Riviera di San II vescovo di Novara aveva come titoli Giulio durô circa 10 secoli, dalla fine dello quelli di Principe di San Giulio, Marchese VIII alla fine del XVIII secolo, ma in un di Vespolate, Conte dell'Ossola e Signore continuo alternarsi di spodestamenti e di Soriso, per indicare i luoghi dove riconferme da parte di imperatori e re esercitava la sua autorità, ed alternava i suoi tedeschi, francesi e spagnoli. soggiorni nei palazzi di Novara, di Gozzano, La Riviera quale feudo o signoria com- e in quello dell'Isola, dove giungeva prendeva i territori del Lago d'Orta imbarcandosi a Buccione, ricevuto con inferiore, con Gozzano e Soriso, esclusa onori dagli esponenti dei vari paesi della dunque Omegna, che costituiva la Riviera Riviera, come testimoniano alcune stampe Superiore. dell'epoca. II feudo aveva i suoi statuti, le sue Era in uso di affrescare allora le insegne consuetudini, la sua giurisdizione, ed il gentilizie dei vescovi conti sui palazzi ove vescovo affidava il governo ad un castel- risiedevano; varie testimonianze ne sono lano per la parte militare e ad un gover- rimaste. Lo storico Lazaro Agostino Cotta, natore per la parte civile. Lo stemma della nel II libro della Corografia della Riviera di Riviera era ripartito in tre campi e sette San Giulio2 cosi scrive: «Lo stemma ed quarti, in cui erano raffigurati i simboli del insegne gentilizie di quei vescovi conti si dominio vescovile (mitra, corona, chiavi in veggono dipinte su la facciata del palazzo croce di Sant'Andrea, bastone di San vescovile nell'isola, ma con questa diffe- Giulio, aquila coronata, pastorale e spada) ; renza, cioè che le medesime da circa 100 attorno, la scritta anni in qua sono adornate di cappello EPISCOPATES] vescovile in vece della mitra, e di spada in NOVARIEN[SIS] DITIO cambio di due chiavi, che dianzi si usa- SANCTIJULII vano ». Un altro stemma della Riviera si trova Ancora il Cotta, nel libro IV, scrive che dipinto in affresco settecentesco nellatrio Giovanni Battista Visconte, «pastore in del Palazzo vescovile all'isola di San Giulio detto anno» (1712), ha restaurato il palazzo (ora portineria delle Suore Benedettine) ; lo dell'isola «a felice e nobile abitazione, e da scudo è uguale a quello sopra descritto, rancido e squallido lo ha rifatto al gusto come pure la scritta attorno; San Giulio moderno, cancellativi anche gli anteriori ritto, protegge con una mano lo stemma, stemma gentilizii de' suoi precessori »3. mentre nell'altra regge il suo bastone da La maggior testimonianza di queste pellegrino; sullo sfondo il lago e le montagne insegne si trova ad Orta sulle pareti esterne ; in alto un cartiglio svolazzante con del Palazzotto Comunale (1582), che fu la scritta: sede deH'ammmistrazione della Comunità HIC EST QUI MULTUM della Riviera; li sono affrescati negli stem- ORAT PRO POPULO. mi vescovili due secoli di storia. Indubbia- MACHfABAEI], XV. mente le pareti del Palazzotto hanno ospi- (« Costui è quello che molto tato altri stemmi, ma per nécessita di spazio il suo ». Libro prega per popolo * Questo articolo è stato pubblicato ne Lo Strona dei Macabei. Cap. 15). n. 2/1981, periodico trimestriale, 1-28020 Valstrona (No). — 6 — venivano sovente cancellati i vecchi per fare luogo a quelli nuovi. Lo dimostra il Verbale del Consiglio della Riviera del 2 aprile 1742, in cui si dà incarico per il prezzo di lire sessanta al pittore Luca Rossetti, di cancellare lo stemma del defunto cardinale Gilberto Boromeo e «porre la nuova arma del presentaneo vescovo Bernardino Rovero» che verra affrescato «sopra la muraglia di questo palazzo come sempre si è praticato per il passato con tutti gli altri predecessori Illustrissimi Vescovi e Conti di questa Riviera »4. Ancor oggi si vede sulla facciata principale lo stemma sabaudo di Vittorio Emanuele I, che copre quello del vescovo Marco Aurelio Balbis Bertone, di cui si 1. Pietro FILARGO (1388-1402), poi papa Ales- notano in alto delle insegne vescovili. Ciô sandro V. avvenne l'anno 1767 quando cessé la Atrio della sacrestia della basilica dell'isola di San giurisdizione feudale dei vescovi per pas- Giulio: affresco. D'azzurro; al sole da sare a casa Savoia. Questo modo di operare raggiante, accompagnato otto stelle fre i raggi, il tutto d'oro; in capo mitra, è anche documentato a Buccione. Sulla chiavi in croce di Sant'Andrea e pastorale. casa del vescovo in riva al lago, dove il A fianco, un'epigrafe in versi latini a carattere prelato giungendo da Novara o da Goz- gotico: zano si riposava attendendo Fimbarco QU1NTUS ALEXANDER DE RELIGIONE EX l'isola, si vedono ben tre MINOR[UM] verso ancor oggi CRUXINALI DOMINIS FUIT ISTE strati di affreschi sovrapposti5. MONARCA, SACRE SCRIPTURE VIR Al palazzo vescovile di Gozzano sono IN ARTIBUS ATQUE SUPREMUS oggi quasi completamente scomparsi i SICUT TESTANTUR LIBRI QUOS SCRIPSIT sette stemmi che dominavano sulla IN IPSIS, NOVARIE PRAESUL ARCHIPRAESUL si conservati i due facciata, mentre sono LIGURIUMQUE, CARDIN[E]AE scolpiti in pietra, collocati sotto la loggetta, TURBAE COLLEGAQUE, PAPA di Giovanni Arcimboldi e di Marco BEATUS, INTEGER UT VIVENS Aurelio Balbis Bertone. VIRGO FUIT, INTEGER ET NUNC, CORPORE BONONIE, in e ben conservati QUI Sempre pietra pertanto CORPORA LANGUIDA SANAT. sono quelli murati sulla parete laterale EPITAPHIUM esterna della basilica di San Giulio all'isola e FRATRIS PETRI NOVARIENSIS appartenenti a Giovanni Arcimboldi ed a EPISCfOPI ALEXANDRI] PAPAE V Giovanni Moroni. DEMUM NOM[INATI], A tutt'oggi, nella ricerca compiuta, sono rimasti sulla Riviera d'Orta i seguenti (Alessandro V dell'ordine dei Minori, fu questo pontefice, dei signori di Crusinallo e maestro stemmi dei vescovi, che si elencano qui sommo nelle scienze della Sacra Scrittura, come seguendo l'ordine cronologico, indicando attestano i libri che scrisse in materia, vescovo di il nome e cognome, il periodo della Novara e arcivescovo della Liguria, membro della de Cardia e felice, nella vita reggenza episcopale novarese, i luoghi Stirpe papa integro come e intatto anche adesso, col dove lo è il disegno una vergine corpo a stemma raffigurato, si risana i infermi. del lo Bologna, ove corpi EpitafFio dello scudo con i simboli; e descrivendo fratello Pietro vescovo di Novara, nominato infine stesso stemma6. Alessandro V). 2. Ascanio Maria SFORZA (1504-1505) Casa a Buccione: afFresco. Inquartato: nel 1° e nel 4° d'argento, ad una vipera d'oro e di azzuro, coronata d'oro, ondeg- giante in palo, ingolante un fanciullo igniudo posto in fascia con le braccia distese; nel 2° e nel 3° contra- inquartato: nel 1° e nel 4° di rosso, all'arcobaleno posto in fascia raggiante d'oro, uscente da due nuvole d'argento; nel 2° e nel 3° fasciato nebuloso d'argento e di azzuro1. D'oro, alla banda d'azzurro, caricata da tre stelle Scudo cimato da croce semplice trifogliata in palo del campo8. e sormontato da cappello a quattro ordini di nappe. Scudo cimato da mitra, accollato da chiavi in Sotto la scritta latina: croce e pastorale. ASCANIUS MARIA CARDINALIS Sotto la stemma in pietra sul palazzo vescovile di VICECOMES ECCLESIE Gozzano, la scritta latina: VICECANCELLARIUS ET EPI[SCO]PUS NOVARIE ADMINISTRATOR MCCCCCIIII DIE II MENSE SETTEMBR[E], IO[ANNES] ANG[ELUS] ARCIMBOLDUS EP[ISCO]PUS (Ascanip Maria visconte, cardinale, vice-cancel- COMES AC SENATOR liere della Chiesa, vescovo di Novara e amministra- M[I]L[AN]EN[SIS] REFORMAVIT tore, il 2 settembre 1504). ET AMPLIAVIT MDXXXVII. (Giovanni Angelo Arcimboldi vescovo, conte e senatore milaneSe restauré e ampliô nell'anno 1537). Sotto lo stemma in pietra posto nella volta dello scalone d'ingresso alia basilica di San Giulio all'isola, la scritta: IO[ANNES] ANG[ELUS] EP[ISCO]PUS A FONDAMENTIS EREXIT 1541. (Giovanni Angelo vescovo dalle fondamenta eresse 1541). 3. Giovanni Angelo ARCIMBOLDI (1526-1550) Nello stemma in pietra sulla parete esterna della Palazzo vescovile di Gozzano, facciata: