Scritture Femminili E Storia

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Scritture Femminili E Storia Scritture femminili e Storia a cura di Laura Guidi CLIOPRESS Università degli Studi di Napoli Federico II ClioPress - Dipartimento di Discipline Storiche “E. Lepore” Saggi, 2 Scritture femminili e Storia a cura di Laura Guidi CLIOPRESS Scritture femminili e Storia / a cura di Laura Guidi. – Napoli : ClioPress, 2004. - 388 p. ; 21 cm (Saggi ; 2) Accesso alla versione elettronica: http://www.storia.unina.it/cliopress/guidi.htm ISBN 88-88904-02-6 305.409 Stratificazione sociale. Donne. Storia Università degli Studi di Napoli Federico II ClioPress – Dipartimento di Discipline Storiche “Ettore Lepore” http://www.cliopress.it Copyright © 2004 – ClioPress Tutti i diritti riservati Prima edizione: giugno 2004 ISBN 88-88904-02-6 Indice Laura Guidi, Introduzione 7 I. Scritture femminili, tra dimensione privata e sfera pubblica. Problemi di visibilità Alessandra Contini, Archivio per la memoria e la scrit- tura delle donne: bilanci e prospettive 23 Maria Luisa Betri e Maria Canella, Conservazione e visi- bilità di carteggi del primo Ottocento: alcuni casi lom- bardi 43 Maria Pia Casalena, Alla ricerca delle scritture femmi- nili. Un'esperienza di catalogazione tra strumenti tradi- zionali e nuove tecnologie 65 Annunziata Berrino, Dai fondi della Biblioteca della Società napoletana di storia patria. Scritti di donne pubblicati tra il 1840 e il 1915 77 Monica Pacini, Giornali femminili toscani dell'Ottocento: presenze, scritture e modelli 121 Adriana Valerio, Archivi e scrittura religiosa femminile. Il caso napoletano 139 Fabiana Cacciapuoti, Catalogazione come visibilità: esperienze e scritture tra Otto e Novecento 155 II. Scritture ed esperienze di donne nell'Italia in formazione Mariolina Rascaglia, Da madre a figlia: percorsi otto- centeschi del sapere di genere 173 Maria Angarano, Sorelle, (non) madri, nipoti, tra pie- tas cristiana e passione risorgimentale 191 Laura Guidi, Relazioni epistolari di Enrichetta di Lorenzo 239 Angela Russo, “Alla nobile donzella Irene Ricciardi”. Lettere di Giuseppina Guacci Nobile 271 Tonia Romano, Corrispondenze femminili nel carteg- gio Ranieri (1855-1865) 295 Giuliana Boccadamo, Modernità e antimodernità: fon- datrici e rivoluzioni 307 Francesca Bellavigna, I diari di Eleonora Ludolf Pianell (1863-1891) 321 Elena Sodini, Il fondo Bevilacqua: un itinerario tra famiglia, patriottismo femminile ed emancipazione 331 Francesca Ciancio, L'Africa delle Italiane: per uno stu- dio di genere sull'esperienza coloniale 353 Anna Grazia Ricca, “...che non ci vorrei stare nemmeno una notte...”. La storia di Saveria: lettere di un'inter- nata nel manicomio di Aversa 371 Le Autrici 383 Introduzione di Laura Guidi Questo volume raccoglie gli interventi presentati al Convegno “Scritture femminili e Storia (sec. XIX-XX)”, organizzato nel mag- gio 2003 dal Dipartimento di discipline storiche, dal Dottorato in studi di genere e dal Polo delle scienze umane e sociali dell’Università di Napoli “Federico II”, insieme alla Società napo- letana di storia patria. Il Convegno nasce dall’incontro tra due reti di studiose: la prima di area napoletana, costituita da docenti e giovani ricerca- trici universitarie, da bibliotecarie e da archiviste che da tempo hanno avviato un rapporto di fertile collaborazione e di frequen- ti confronti nell’ambito della storia di genere. Approdare ad un convegno nazionale, poi, è stato l’esito, imprevisto ed incorag- giante, dell’interazione con una seconda rete, di carattere nazio- nale, che nel 2001 ha elaborato un progetto di ricerca (poi cofi- nanziato dal Ministero dell’Università) coordinato da Simonetta Soldani e intitolato “Scritture e memorie di donne nell’Italia con- temporanea: un approccio storico”. La costituzione di un gruppo di ricerca nazionale con impegni e scadenze precisi ha favorito il contatto, continuativo e non episodico, tra alcune esponenti di quella generazione di storiche che per prima ha diffuso l’approc- cio di genere in Italia e ricercatrici più giovani, che hanno avuto occasione di ampliare il proprio contesto di confronto e di attiva- re sinergie – dando, peraltro, a noi della generazione precedente, un prezioso contributo di entusiasmo, idee, risultati scientifici. 7 Scritture femminili e Storia Dall’informale e fertile dimensione del confronto tra ricerche in progress uno dei temi emergenti era quello delle procedure attra- verso cui negli archivi, nelle biblioteche, nell’interrogare catalo- ghi e inventari, nell’individuare fondi privati, perseguivamo l’in- tento comune di rendere visibile il “soggetto nascosto”, di met- terlo a fuoco dall’indistinto dello sfondo e dagli interstizi di una memoria strutturata al maschile. Per il gruppo napoletano la scoperta di figure femminili di alto profilo nel Risorgimento meri- dionale andava di pari passo con gli interrogativi posti dalla loro cancellazione storica, cui corrisponde l’invisibilità nei luoghi deputati a conservare la memoria. Tale problematica trovava un immediato riscontro in esperienze, riflessioni, suggerimenti delle studiose del gruppo nazionale. Da un’appassionata discussione su questi temi, nel giro di poche settimane, prendeva vita il nostro Convegno imprevisto, che veniva poi ulteriormente arric- chito dagli interventi puntuali e attenti di coloro che ne hanno presieduto le diverse sezioni (Renata De Lorenzo e Giovanni Muto) e dei discussant (Paolo Macry, Marco Meriggi, Ilaria Porciani). Pur dando spazio a problemi più generali – affrontabili solo in un’ottica di lungo periodo – il Convegno ha messo a fuoco il tema della scrittura femminile soprattutto in relazione ad un contesto storico definito, il “lungo” Ottocento italiano: un periodo nel quale la scrittura, un tempo appannaggio di ristrette élite fem- minili, diviene abitudine quotidiana per molte donne della clas- se media, innanzitutto attraverso la pratica epistolare. Accade così che le donne di quell’epoca lascino dietro di sé innumerevo- li tracce scritte, che narrano la fase cruciale di costruzione della società nazionale secondo angoli visuali inediti, spesso trasver- 8 Laura Guidi, Introduzione sali – o, più o meno consapevolmente, “decostruttivi” – rispetto alle valutazioni, agli schemi rappresentativi e agli schieramenti politici maschili, descrivendo e interpretando il mutamento poli- tico e sociale attraverso forme, sensibilità, linguaggi altri. Una memoria non “parziale” – come osserva Alessandra Contini – ma, al contrario, preziosa proprio per ricostruire una storia autenti- camente “generale”, cioè ricca di tutte le differenze e le articola- zioni presenti nella società reale. La pluralità di percorsi femminili nell’Ottocento, occultata dal modello borghese omologante della madre virtuosa segregata nello spazio domestico, emerge – come sa chi svolge ricerca in questo campo – solo grazie a strategie, indiziarie e/o sistemati- che, capaci di rintracciarla entro inventari, cataloghi, fondi archivistici nei quali molto spesso il soggetto femminile scompa- re, incapsulato entro quello maschile: tipico il caso di carteggi femminili corposi catalogati sotto il nome di un uomo – marito, padre, fratello, maestro. Alla fine di questo lavoro di scavo la pre- senza femminile emerge in forme spesso impreviste o addirittura sorprendenti, certo non riassumibili nei modelli canonici della femminilità ottocentesca. Gli scritti di patriote, educatrici, fem- ministe, scrittrici, di ribelli e di anti-moderne nostalgiche del vec- chio ordine, o semplicemente di testimoni coinvolte loro malgra- do nei grandi cambiamenti in atto, dispiegano davanti ai nostri occhi le relazioni sociali nel loro quotidiano prodursi. Le scrittu- re epistolari, in particolare, ci restituiscono un quadro vivo dei rapporti familiari, amicali, politici, professionali (di cui lo scam- bio epistolare stesso è parte integrante). Come si è detto, le nostre ricerche si misurano sempre – e, in particolare, nella fase iniziale di ognuna – con problemi di invisi- 9 Scritture femminili e Storia bilità, riconosciuti, ormai, dalle stesse istituzioni, nell’ambito delle quali si moltiplicano i cantieri di lavoro volti a restituirci le scritture delle donne del passato, ad elaborare metodi, procedu- re, strumenti “tecnici” a tal fine. La prima parte del volume pre- senta alcune tra le più significative esperienze condotte in tale direzione, come l’Archivio per la scrittura e la memoria delle donne di Firenze (Contini), l’ampia indagine sulla stampa perio- dica di/per donne in Toscana (Pacini)1, le molteplici attività della Biblioteca Nazionale di Napoli e, al suo interno, del Gruppo di ricerca sulle soggettività femminili, quelle avviate dalla Regione Campania insieme all’Archivio di Stato di Napoli e all’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa (Valerio) e così via. Viene presentato un ampio studio su un ambito disciplinare specifico: le storiche italiane, di cui Maria Pia Casalena ha costruito un catalogo che ha, al tempo stesso, il valore di una ricerca di sto- ria socio-culturale2. Annunziata Berrino, invece, sceglie di ana- lizzare la presenza di scritti femminili in una biblioteca di parti- colare significato nell’Italia post-unitaria, quella napoletana di storia patria. Sia Berrino che Casalena individuano la possibili- 1 Un modello di riferimento importante per indagini sui periodici femminili svol- te su scala regionale è costituito dal lavoro della Regione Lombardia, Bibliografia dei periodici femminili lombardi 1786-1945, a cura di R. Carrarini e M. Giordano, Milano, Editrice Bibliografica, 1993. 2 Il tema delle donne autrici di storia è stato sollevato nel 1997 da un saggio
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