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Rari, provaci ancora. Questa sera la quarta finale di Len Euro Cup per i biancorossi, la più difficile di Christian Galfrè 18 Aprile 2012 – 0:17

Savona. Un’altra serata di grande pallanuoto sta per andare in scena alla piscina Zanelli. L’impianto di corso Colombo ospiterà, questa sera, la seconda finale “europea” nel giro di pochi mesi, dopo quella che, lo scorso 8 dicembre, assegnò la Supercoppa al Partizan. Savona, quindi, grazie alla Rari Nantes, si conferma una delle capitali della pallanuoto continentale.

Alle ore 20,30 i biancorossi allenati da Andrea Pisano e gli spagnoli del Club Nataciò Sabadell si affronteranno per la gara di andata della Len Euro Cup. Il ritorno si svolgerà in terra iberica mercoledì 2 maggio.

Quarta finale in questa competizione per i savonesi, terza consecutiva. Sicuramente, la più difficile. Per questo Federico Mistrangelo, Valerio Rizzo e compagni avranno bisogno di un grande sostegno del pubblico. Quanto pesa giocare in casa le partite che contano in questo sport è noto e questa sera i tifosi savonesi dovranno dare la loro spinta alla squadra della loro città per aiutarla ad avvicinarsi al traguardo.

Nel 2004/05, in esilio forzato ad Imperia, la Rari Nantes conquistò per la prima volta la

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Coppa Len, battendo il Vaterpolo Klub Partizan. Fu la prima coppa internazionale alzata dai liguri che ribaltarono il 7 – 6 subito all’andata con un 7 a 4 firmato da una tripletta di Sapic e dalle singole di Jelenic, Kasas, Rath e Temellini. Era il 20 aprile e Claudio Mistrangelo poteva schierare uno squadrone, completato da Ferrari, Onofrietti, Bovo, Van Der Meer, Rizzo, Antona, Petronelli, Marcz.

La stagione 2009/10 vide i biancorossi riapprodare in finale. Dato che erano ancora costretti a giocare a Luceto le gare casalinghe, la finale fu nuovamente disputata nella vasca della piscina Cascione, ma alla fine non andò altrettanto bene. Davanti alla tribuna imperiese tutta esaurita, il 24 marzo, i liguri andarono a segno due volte con Varellas, Angelini e Janovic, una con Lapenna, e Rizzo. Completavano il tredici, Pastorino, Mistrangelo, Giacoppo, Damonte, Aicardi, , Conti. Vittoriosi 9 – 7 all’andata, i savonesi subirono un identico passivo, 7 – 5, al ritorno. Decisivo fu un goal dei montenegrini nel primo supplementare.

L’anno successivo, ossia nella scorsa stagione, la truppa guidata da Claudio Mistrangelo riuscì nuovamente a centrare il traguardo, riportando il Len Trophy in Italia, cinque anni dopo il successo della Brixia Leonessa. Finalmente una finale europea giocata nella vera casa della Rari Nantes, la piscina di corso Colombo. Pur non potendo contare su nomi altisonanti come quelli di sei anni prima, i savonesi percorsero un cammino trionfale, culminato con il successo sul Panionios Athens. Pure la finale di ritorno, giocata il 27 aprile, fu dominata: 11 a 3 il risultato, frutto di una tripletta di Rizzo, una doppietta di Janovic e i centri di Astarita, Angelini, Deni Fiorentini, Aicardi, Goran Fiorentini, per una squadra che annoverava anche Volarevic, Mistrangelo, Giacoppo, Smith, Lapenna, Antona.

La quarta volta del Savona in finale di Coppa Len, quella di questa sera, si preannuncia la più difficile di tutte. Durante l’estate, scegliendo di investire le risorse nel settore giovanile anziché negli ingaggi di campioni già affermati per provare a competere contro un’inarrivabile , la società savonese ha scelto la via del ridimensionamento. La squadra non è stata smantellata, anzi, altrimenti non sarebbe arrivata fin qui e non avrebbe chiuso al terzo posto in serie A1. Ma, inevitabilmente, i tredici elementi di cui può disporre Andrea Pisano non hanno lo stesso “peso” degli altri che in passato andarono all’assalto di questo trofeo europeo, il secondo per importanza dopo la Champions League. Una panchina un po’ corta, insomma, senza nulla togliere ai giovani talenti che ne fanno parte.

Il Sabadell ha un ottimo organico, è leader nel campionato spagnolo nel quale sta dando vita ad un testa a testa con il Barceloneta, e sogna di poter vincere per la prima volta il titolo nazionale. Nella sua bacheca vanta 3 Coppe del Re e 2 Supercoppe spagnole. Questa è la sua prima finale in ambito continentale.

Gli avversari sono annunciati temibili e hanno un vantaggio non da poco, ossia poter giocare la partita di ritorno in casa. Basti pensare che nelle precedenti finali giocate dal Savona, di cui abbiamo detto sopra, l’ha spuntata sempre la formazione impegnata per prima in trasferta.

Per questo motivo la Rari, questa sera, è chiamata a vincere e, magari, anche con un buon scarto di reti. Il ritorno sarà durissimo. Giocare davanti ad una tribuna piena e “calda” potrebbe aiutare i biancorossi e in casa savonese si spera nel tutto esaurito. Le premesse sono buone: la prevendita iniziata lunedì va a gonfie vele e la città sembra rispondere come merita la squadra. Oggi si potranno acquistare i biglietti dalle 10 alle 17 nella segreteria della piscina. I cancelli apriranno alle 18 e si potranno avere i tagliandi per la

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tribuna a 15 euro (ridotto 12) o per la gradinata a 10 euro (ridotto 8).

Sarà spettacolo in acqua, ma sarà una serata memorabile anche per la Savona sportiva, se saprà riempire la piscina con entusiasmo. Goran Volarevic, Antonio Petrovic, Valerio Rizzo, Mladjan Janovic, , Federico Mistrangelo, , Goran Fiorentini: saranno loro i “veterani” che avranno il compito di regalare ai savonesi le emozioni che sperano di vivere. E poi i giovani Luca Damonte, Jacopo Alesiani, Lorenzo Bianco, Nicolò Zerilli, Luca Fulcheris, Giovanni Bianco, Edoardo Colombo: cinque di loro saranno tra i tredici e dovranno farsi trovare pronti se chiamati in causa. Le previsioni della vigilia non sono favorevoli, ma com’è noto, spesso i pronostici sono fatti per essere smentiti.

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