Il Paesaggio Storico Delle Cinque Terre
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TESI SCIENZE TECNOLOGICHE – 3 – TESI SCIENZE TECNOLOGICHE 1. Gabriele Paolinelli, La frammentazione del paesaggio periurbano. Criteri progettuali per la riqualificazione della piana di Firenze, 2003 2. Enrica Dall’Ara, Costruire per temi i paesaggi? Esiti spaziali della semantica nei parchi tematici europei, 2004 Maristella Storti Il paesaggio storico delle Cinque Terre Individuazione di regole per azioni di progetto condivise Firenze University Press 2004 Il paesaggio storico delle Cinque Terre : individuazione di regole per azioni di progetto condivise / Maristella Storti. – Firenze : Firenze university press, 2004. (Tesi. Scienze Tecnologiche, 3) http://digital.casalini.it/8884532744 Stampa a richiesta disponibile su http://epress.unifi.it ISBN 88-8453-274-4 (online) ISBN 88-8453-273-6 (print) 712 (ed. 20) Paesaggio - Sistemazione © 2004 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press Borgo Albizi, 28 50122 Firenze, Italy http://epress.unifi.it/ Printed in Italy “(…) E’ curioso pensare che ognuno di noi ha un paese come questo, e sia pur diversissimo, che dovrà restare il suo paesaggio, immutabile; è curioso che l’ordine fisico delle cose sia così lento a filtrare in noi e poi così impossibile a scancellarsi” Eugenio Montale, Dov’era il tennis (La bufera e altro, 1956) “E scopriva lo smisurato campo dei catasti e dei piani parcellari, di cui sarebbe diventato in Francia, l’esploratore. (…) Perché, in quella regione, campi uniformemente allungati? Perché, in quest’altra, parcelle quadrate, massicce? (…) Perché campi chiusi (…)? Perché là campi aperti, campi nudi, senza siepi, senza neppure cespugli, senza alberi? E, quando per caso una quercia rigogliosa si leva in quelle ‘campagne’, diventa subito famosa e rinomata: il pero, il tiglio o la noce di San Martino o di Sant’Andriano sono iscritti anche sulle carte dello Stato Maggiore e servono da punto di riferimento per tutta una zona. Noi prendiamo nota senza sorprenderci di questi vari aspetti, non li guardiamo neanche più, a forza di vederli. Occorreva, qui come altrove, ricreare la sorpresa, la sorpresa feconda che suscita la curiosità e quindi la scienza. Bloch ci si applicò (…)”. Lucien Febvre, Ricordo di Marc Bloch (Mémorial des années 1939-1945) . Indice PRESENTAZIONE di Giulio G. Rizzo pag. 1 PREMESSA pag. 4 RIASSUNTO pag. 6 RÉSUMÉ pag. 8 INTRODUZIONE pag. 9 PARTE I Il paesaggio storico delle descrizioni e dell’esplorazione iconografica Introduzione pag. 14 1 Inquadramento metodologico pag. 16 1.1 Quali metodi per la lettura della complessità paesistica pag. 16 1.1.1 Il quadro culturale di riferimento pag. 16 1.1.2 Il valore del paesaggio e gli indicatori pag. 19 1.1.3 Segni visibili e “non visibili” nel paesaggio pag. 21 1.1.4 Le rappresentazioni iconografiche del paesaggio pag. 22 1.2 La costruzione di un Indice Cartografico pag. 24 1.3 Dalle immagini cartografiche all’analisi morfogenetica del territorio pag. 26 1.3.1 L’inquadramento geografico pag. 28 1.3.2 I due differenti ritmi evolutivi pag. 30 1.3.3 L’interpretazione dei segni pag. 31 1.4 I “brani” contestuali territoriali e locali pag. 35 1.5 Ambiti e Sistemi pag. 43 1.6 Dal territorio al paesaggio pag. 45 2 Gli Ambiti Storici pag. 46 2.1 La Riviera di Levante pag. 47 2.2 La Lunigiana Storica pag. 57 2.2.1 L’evoluzione dei confini amministrativi pag. 61 2.2.2 Le grandi direttrici storiche pag. 64 2.2.3 La “Lunigiana Storica” oggi pag. 67 2.3 La bassa Val di Magra, nel cuore della Lunigiana Storica pag. 68 2.4 Il Golfo della Spezia pag. 71 3 “Inquadramenti” territoriali e “Brani” contestuali pag. 76 3.1 I “brani” contestuali della Val di Magra pag. 77 3.2 I “brani” contestuali del Golfo della Spezia pag. 79 3.3 I “brani” contestuali della Val di Vara pag. 81 3.4 I “brani” contestuali della Riviera e delle Cinque Terre pag. 83 4 La struttura territoriale della lunga durata storica pag. 85 4.1 Permanenze, Persistenze, Sparizioni 1853-1994 pag. 85 4.2 Due epoche significative a confronto: 1848-1991 pag. 89 4.3 La lettura diacronica dell’assetto colturale 1853-1994 pag. 93 5 Costruzione di una mappa e di una strategia operativa pag. 101 5.1 Ambiti e Sub-Ambiti pag. 102 5.2 Sistemi pag. 108 6 Le Cinque Terre pag. 110 III 6.1 La visione d’insieme pag. 110 6.2 Le diverse forme del territorio pag. 113 6.2.1 La montagna mediterranea pag. 114 6.2.2 Le mezze coste alte e basse pag. 117 6.2.3 Il paesaggio costiero pag. 123 6.2.4 Il sistema della fruizione storica e del turismo di massa pag. 125 6.3 Il paesaggio attraverso le descrizioni storiche pag. 128 6.4 I Sistemi delle Cinque Terre pag. 130 6.5 Il Mesco, Tramonti e Riomaggiore pag. 134 6.5.1 Il promontorio del Mesco pag. 135 6.5.2 Tramonti pag. 137 6.5.3 Riomaggiore pag. 140 Riferimenti bibliografici pag. 141 PARTE II Gli “indicatori storici”: l’esempio di Riomaggiore Introduzione pag. 145 1 Inquadramento geografico pag. 149 2 Il paesaggio che cambia pag. 153 3 I “Brani” contestuali locali pag. 164 4 Gli “Indicatori storici” locali pag. 167 4.1 La lettura delle caratate e dei catasti descrittivi per lo studio del paesaggio pag. 173 4.1.1 La Caratata di Rimazorio del 1612 pag. 179 4.1.2 La Nova Caratata di Rivo Maggiore del 1643 pag. 184 4.1.3 Il Cadastro di Riomaggiore del 1799 pag. 192 4.1.4 La lettura delle Matrici di Riomaggiore e Manarola: 1918-1932 pag. 199 4.1.5 L’esempio di Lemmen, Casinagora e Corniolo: tre luoghi significativi pag. 205 5 Riomaggiore attraverso i catasti: un’ipotesi interpretativa del cambiamento pag. 216 Riferimenti bibliografici pag. 220 PARTE III Le Cinque Terre, valore e risorsa dell’umanità. Dal processo di conoscenza al progetto Introduzione pag. 222 1 Il concetto di valore e di risorsa per la lettura del paesaggio delle Cinque Terre pag. 224 1.1 Il paesaggio custode dell’identità culturale pag. 224 1.2 L’identità culturale come risorsa pag. 224 2 La risorsa turismo nelle nuove poste in gioco pag. 226 2.1 “Strade del Vino” e “Itinerari del Gusto” lunigianesi pag. 226 2.1.1 La specificità della risorsa turismo pag. 228 2.1.2 Dall’incertezza dei metodi statistici alle potenzialità delle nuove guide turistiche pag. 228 2.1.3 Un primo riscontro nelle statistiche pag. 232 IV 2.1.4 Vitalità dell’agricoltura di qualità pag. 232 2.2 La progettualità locale pag. 233 2.2.1 Il paesaggio dell’abbandono pag. 233 2.2.2 La “Cantina Sociale” pag. 235 2.2.3 Il Parco Nazionale delle Cinque Terre pag. 236 2.2.4 Azioni e iniziative del Parco pag. 237 3 Il valore della progettualità pag. 241 3.1 Quale progetto e su quali potenzialità innovative pag. 241 3.2 Quali risorse potenzialmente innovative da rimettere in gioco pag. 242 3.3 Un progetto di conoscenza delle emergenze culturali in quanto risorse pag. 242 3.4 Per la gestione integrata delle risorse ambientali pag. 243 3.5 Il progetto “Patrimonio e paesaggio rurale” pag. 246 3.5.1 I “Progetti speciali” pag. 247 3.5.2 I “Progetti tematici” pag. 249 4 Le Cinque Terre nello scenario locale di un progetto globale pag. 256 Riferimenti bibliografici pag. 258 PARTE IV Quali regole per azioni di progetto condivise Introduzione pag. 259 1 Progettare la conservazione attiva e integrata del paesaggio: riflessioni su un dibattito ancora aperto pag. 263 2 Le regole condivise per la costruzione del progetto di paesaggio pag. 268 2.1 Segni e “indizi” nello studio delle permanenze del paesaggio pag. 268 2.2 Dai toponimi alle regole pag. 271 2.3 Ripercorrere una proposta metodologica: un’ipotesi di lavoro in divenire pag. 276 3 I resoconti al metodo: quali prospettive di ricerca pag. 292 4 Considerazioni conclusive pag. 296 Riferimenti bibliografici pag. 298 APPENDICI pag. 299 Appendice 1 Indice Cartografico 1 I Catalogazione: “Inquadramenti” territoriali pag. 301 2 II Catalogazione: “Brani” contestuali delle Cinque Terre pag. 310 Appendice 2 Descrizioni ed esplorazioni per terra e per mare 1 Gli elementi del sistema ecologico-ambientale pag. 326 1.1 Caratteristiche meteorologiche e microclimatiche pag. 326 1.2 Aspetti geologici, geomorfologici e geoambientali pag. 327 2 Le descrizioni storiche delle Cinque Terre e dei suoi abitanti pag. 342 2.1 Il periodo della Repubblica genovese secc. XII-XVIII pag. 343 2.2 Il dominio francese: 1797-1814 pag. 351 V 2.3 Il regno piemontese: 1814-1860 pag. 353 2.4 Dal periodo unitario ai primi decenni del XX secolo: 1861-1921 pag. 358 2.5 Dalla “grande crisi” alla fine del XX secolo pag. 361 2.6 Poeti, letterati e artisti contemporanei pag. 364 2.7 La foto-interpretazione del paesaggio storico pag. 372 Riferimenti bibliografici pag. 375 Appendice 3 Le Caratate e i Catasti di Riomaggiore 1 La Caratata di Rimazorio del 1612 pag. 378 2 La Nova Caratata di Rivo Maggiore del 1643 pag. 383 3 Il Cadastro di Riomaggiore del 1799 pag. 402 4 La lettura delle Matrici di Riomaggiore e Manarola: 1918-1932 pag. 420 5 Elenco dei toponimi alle varie epoche pag. 461 6 Elenco delle colture alle varie epoche pag. 465 Riferimenti bibliografici pag. 467 Appendice 4 Riferimenti iconografici pag. 468 BIBLIOGRAFIA E FONTI pag. 477 VI MARISTELLA STORTI Il paesaggio storico delle Cinque Terre. Individuazione di regole per azioni di progetto condivise Tesi di Dottorato in Progettazione Paesistica, Firenze maggio 2003 PRESENTAZIONE di Giulio G. Rizzo Nel Simposio sulla cartografia storica negli studi sul paesaggio, tenutosi ad Erice nel novembre del 1997, organizzato dalla Fondazione Ettore Maiorana e dalla Fondazione Galileo Galilei, significativamente, già nel manifesto-programma, si affermava che le carte storiche hanno un “contenuto di informazione” spesso irregolarmente distribuito, per quantità e qualità, lungo il percorso culturale e tecnico che le ha prodotte.