Comune Di San Mauro La Bruca (Salerno) - Statuto Comunale - Approvato Con Deliberazio- Ne Del Consiglio Comunale N° 02 Del 29/03/2007
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 33 DEL 18 GIUGNO 2007 Comune di San Mauro la Bruca (Salerno) - Statuto Comunale - Approvato con Deliberazio- ne del Consiglio Comunale n° 02 del 29/03/2007 TITOLO I PRINCIPI GENERALI E PROGRAMMATICI ARTICOLO 1 COMUNE DI SAN MAURO LA BRUCA 1. Il Comune di San Mauro La Bruca è Ente autonomo nell’ ambito dei principi fissati dalle leggi ge- nerali della Repubblica e del presente Statuto. 2. Esercita funzioni proprie e le funzioni attribuite o delegate dalle leggi statali e regionali. ARTICOLO 2 TERRITORIO, GONFALONE E STEMMA 1. Il Comune di San Mauro La Bruca è costituito dalle comunità delle popolazioni e dai territori del capoluogo San Mauro La Bruca, della frazione di San Nazario, della contrada dello scalo ferroviario di San Mauro La Bruca. 2. Il territorio del Comune si estende per kmq 18,93 e confina con quello dei Comuni di: Ascea, Cen- tola, Ceraso, Futani, Montano Antilia e Pisciotta. 3. Eventuali modifiche alla circoscrizione territoriale del Comune sono definite dalla Regione nel ri- spetto di quanto previsto dagli articoli 117 e 133 della Costituzione, nonché delle specifiche disposi- zioni di legge in materia. A fronte di tali possibili modifiche l’Amministrazione Comunale promuove forme di consultazione preliminare della popolazione. 4. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze e ogni qualvolta sia necessario rendere ufficiale la partecipazione dell’Ente a una particolare iniziativa, il Sindaco può disporre che venga esibito il gonfalone con lo stemma del Comune di San Mauro La Bruca. 5. Il Sindaco può disporre l’uso e la riproduzione dello stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto ove sussista un pubblico interesse. 6. Il Comune, negli atti e nel sigillo, s’identifica con il nome “Comune di SAN MAURO LA BRUCA”. ARTICOLO 3 FINALITA’ 1. Il Comune rappresenta e cura unitariamente gli interessi della propria comunità, ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico e garantisce la partecipazione dei cittadini, singoli ed associati, alle scelte politiche della comunità. 2. Il Comune persegue la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali, all’amministrazione. 3. La sfera di governo del Comune è costituita dall’ambito territoriale degli interessi. 4. Il Comune ispira la propria azione ai seguenti criteri e principi: a) il superamento degli squilibri economici, sociali e territoriali ; b) la promozione della funzione sociale dell’iniziativa economica, pubblica e privata, anche attra- verso lo sviluppo di forme di associazionismo economico e di cooperazione; c) il sostegno alla realizzazione di un sistema globale ed integrato di sicurezza sociale e di tutela attiva della persona anche con le attività delle organizzazioni di volontariato; d) la tutela e lo sviluppo delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali presenti nel proprio territorio per garantire alla collettività una migliore qualità della vita. ARTICOLO 4 TUTELA DELLA SALUTE 1. Il Comune concorre a garantire, nell’ambito delle sue competenze, il diritto alla salute; attua idonei strumenti per renderlo effettivo, con particolare riguardo alla tutela della salubrità e della sicurezza dell’ambiente e del posto di lavoro, alla tutela della maternità e della prima infanzia. BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 33 DEL 18 GIUGNO 2007 ARTICOLO 5 TUTELA DEL PATRIMONIO NATURALE, STORICO ED ARTISTICO 1. Il Comune adotta le misure necessarie a conservare e difendere l’ambiente, attuando piani per la difesa del suolo e del sottosuolo e per eliminare le cause di inquinamento atmosferico, acustico e del- le acque. 2. Tutela il patrimonio storico, artistico ed archeologico, garantendone il godimento da parte della col- lettività. ARTICOLO 6 PROMOZIONE DEI BENI CULTURALI, DELLO SPORT E DEL TEMPO LIBERO 1. Il Comune promuove lo sviluppo del patrimonio culturale, anche nelle sue espressioni di lingua, di costume e di tradizioni locali. 2. Incoraggia e favorisce lo sport dilettantistico ed il turismo sociale e giovanile. ARTICOLO 7 ASSETTO ED UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO 1. Il Comune promuove e attua un organico assetto del territorio, nel quadro del programmato svilup- po degli insediamenti umani, delle infrastrutture sociali e degli impianti industriali, turistici e commer- ciali, anche in linea con gli strumenti di programmazione e di pianificazione della Comunità Lambro e Mingardo, del Parco Nazionale del Cilento e Vallo del Diano. 2. Attua un sistema coordinato di traffico e di circolazione, adeguato ai fabbisogni di mobilità della popolazione residente e fluttuante, con particolare riguardo alle esigenze lavorative, scolastiche e turi- stiche, in conformità degli obiettivi contenuti nei programmi della Provincia. 3. Predispone idonei strumenti di pronto intervento, da prestare al verificarsi di pubbliche calamità. 4. Il Sindaco esercita il controllo e la vigilanza urbanistica ed edilizia e ne sanziona le violazioni, con gli strumenti predisposti dalle leggi statali e regionali. ARTICOLO 8 SVILUPPO ECONOMICO 1. Il Comune coordina le attività commerciali e favorisce l’organizzazione razionale dell’apparato di- stributivo, al fine di garantire la migliore funzionalità e produttività del servizio da rendere al consuma- tore. 2. Tutela e promuove lo sviluppo dell’agricoltura e dell’artigianato, adotta iniziative atte a stimolare le sue attività e ne favorisce le forme associative pubbliche e pubblico- private, al fine di consentire una più equa remunerazione del lavoro. ARTICOLO 9 PARI OPPORTUNITÀ 1. Il Comune persegue la realizzazione di condizioni di pari opportunità tra uomini e donne, in ogni campo della vita civile e sociale. 2. Nella Giunta, nelle Commissioni consiliari e negli altri organi collegiali, nonché negli enti, aziende ed istituzioni partecipati, controllati o dipendenti del Comune è promossa la presenza dei rappresen- tanti di entrambi i sessi. ARTICOLO 10 AUTONOMIA STATUTARIA, REGOLAMENTARE, ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA 1. Il Comune ha autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa ed amministrativa. 2. L’esercizio dell’autonomia statutaria e regolamentare è realizzato nel rispetto dei principi e dei limi- ti inderogabili fissati dalla legge. 3. Lo sviluppo dell’autonomia organizzativa è attuato dall’Amministrazione Comunale con riferimento ai soli limiti derivanti dalla propria capacità di bilancio e dalle esigenze di esercizio delle funzioni, dei servizi e dei compiti ad essa attribuiti. 4. L’autonomia amministrativa è tradotta in provvedimenti che devono necessariamente fare riferi- mento al quadro normativo in materia di attività amministrativa. BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 33 DEL 18 GIUGNO 2007 ARTICOLO 11 PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-SOCIALE E TERRITORIALE 1. Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione del- la pubblicità e della trasparenza, avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali, economiche, sinda- cali, sportive e culturali operanti sul territorio. 2. Il Comune ricerca, in modo particolare, la collaborazione e la cooperazione con i comuni vicini, con la provincia di Salerno, con la regione Campania e la Comunità Montana Lambro e Mingardo, l’Ente Parco Nazionale del Cilento e la Comunità Europea. ARTICOLO 12 SERVIZI PUBBLICI COMUNALI 1. Il Comune può istituire e gestire servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni e ser- vizi o l’esercizio di attività rivolte a perseguire fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile della comunità locale. 2. I servizi da gestirsi con diritto di privativa sono stabiliti dalla legge. ARTICOLO 13 FORME DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI 1. Il Consiglio Comunale può deliberare l’istituzione e l’esercizio dei pubblici servizi nelle seguenti forme; a) in economia, quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio, non sia oppor- tuno costituire un’istituzione o un’azienda; b) in concessione a terzi quando esistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociali; c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi sociali senza rilevanza imprendi- toriale; d) a mezzo di istituzione, per l’esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale; e) a mezzo di società per azioni o a Responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare, la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati; f) a mezzo di convenzioni, consorzi, accordi di programma, unioni di comuni nonché in ogni altra forma consentita dalla legge. 2. Il Comune può partecipare a società per azioni, a prevalente capitale pubblico per la gestione di servizi che la legge non riserva in via esclusiva al Comune. 3. Il Comune può altresì dare impulso e partecipazione, anche indirettamente, ad attività economiche connesse ai suoi fini istituzionali avvalendosi dei principi e degli strumenti di diritto Comune. 4. I poteri, a eccezione del referendum, che il presente Statuto riconosce ai cittadini nei confronti de- gli atti del Comune sono estesi anche agli atti delle aziende speciali, delle istituzioni e delle società di capitali a maggioranza pubblica. ARTICOLO 14 AZIENDE SPECIALI 1. Il Consiglio Comunale può deliberare la costituzione di aziende speciali, dotate di personalità giu- ridica e di autonomia gestionale e imprenditoriale, e ne approva lo Statuto. 2. Le aziende speciali informano la loro attività