COMUNE DI (SO)

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – VARIANTE 2

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Documento di Piano

All. 3 al Rapporto Ambientale della VAS Verbali

2017_07 , LUGLIO 2018

Proponente - Autorità Procedente: Comune di Civo – Dott. Chistolini Massimo

Autorità competente per la VAS: Team – Geom. Quinza Walter / Ing. Ciapponi Carla

Professionista incaricato della VAS Dott.ssa Chiara Spairani Collaborazione redazione elaborati VAS: Dott.ssa Silvia Speziale

CHIARA SPAIRANI CF - SPRCHR78E43G388A Cell. 333 4726561 Dott.ssa in Sc. Ambientali PIVA - 11006290140 e-mail [email protected] Pianificatore Territoriale (Ordine APCC So n. 417) Via Crocetta 6, 23038 Valdidentro (SO) pec [email protected]

VERBALI COMUNE DI CIVO

ELENCO DEI DOCUMENTI:

1. Presentazione predisposta per la 1° Conferenza di Valutazione;

2. Verbale 1° Conferenza di Valutazione con allegate le osservazioni pervenute

a. Lettera Arpa (9 marzo 2018) “Comune di Civo – Convocazione 1^ Conferenza di VAS per Variante 2 PGT di Civo – (Documento di Scoping)”;

b. Lettera Provincia di Sondrio (8 marzo 2018) “Procedimento di assoggettabilità a VAS della seconda variante al PGT vigente di Civo. Conferenza preliminare”.

CHIARA SPAIRANI CF - SPRCHR78E43G388A Cell. 333 4726561 Dott.ssa in Sc. Ambientali PIVA - 11006290140 e-mail [email protected] Pianificatore Territoriale (Ordine APCC So n. 417) Via Crocetta 6, 23038 Valdidentro (SO) pec [email protected]

Comune di Civo

PGT - Piano di Governo del Territorio 2° VARIANTE 1a Conferenza di Valutazione della VAS del Documento di Piano Civo, 13 marzo 2018

Arch. Maximilian Fattarina

Dott.ssa Chiara Spairani 1 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

La VAS, introdotta dalla direttiva europea 2001/42/CE, è configurata come un processo che segue l'intero ciclo di vita del Piano allo scopo di "garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente e di contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi […] che possono avere effetti significativi sull'ambiente". La valutazione ambientale strategica è lo strumento per assumere la sostenibilità come obiettivo determinante nella pianificazione e programmazione

•Processo integrato che non si conclude con l’approvazione •Valutazione dello stato dell’ambiente •Valutazione degli effetti del piano •Analisi di scenari ed alternative •Utilizzo di Indicatori •Partecipazione come elemento cardine del processo

2 VAS DEL DOCUMENTO DI PIANO (PGT) di

Modello metodologico procedurale e organizzativo allegato alla Deliberazione della Giunta Regionale 30 dicembre 2009, n. VIII/10971 “Determinazione della procedura di valutazione ambientale di piani e programmi – VAS (art. 4, l.r. n. 12/2005; d.c.r. n. 351/2007) – Recepimento delle disposizioni di cui al d.lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 modifica, integrazione e inclusione di nuovi modelli”

SOGGETTI INTERESSATI:

Proponente - Autorità Procedente Comune di Civo – Dott. Chistolini Massimo Autorità competente per la VAS Team – Geom. Quinza Walter / Ing. Ciapponi Carla Soggetti competenti in materia ARPA; ATS della Montagna; Direzione Generale per i Beni Culturali e Paesaggistici ambientale della Lombardia; Sovraintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le provincie di MI, BG, CO, PV, SO, LC, LO e VA, Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia, Enti gestori delle aree protette (SIC – ZPS) Enti territorialmente interessati Regione Lombardia; Provincia di Sondrio; Comunità Montana Valtellina di , Comune di Morbegno, Comune di , Comune di , Comune di Dazio, comune di , Comune di Valmasino, Comune di Mello Pubblico: Associazioni locali; Gruppo di Protezione Civile ANA e della Comunità Montana di Morbegno; Gestori dei servizi pubblici; Coltivatori Diretti; Unione Industriali; Unione Artigiani; Unione Commercianti; Fondazione Fojanini, Consorzi tutela prodotti tipici; Produttori di energia idro-elettrica; C.A.I.; WWF; Legambiente ; Italia Nostra; Unione pesca sportiva e caccia; Ordini e Collegi Professionali; Camera di Commercio di Sondrio, Partiti politici locali, Sindacati, Operatori economici del Comune di Civo; i residenti tutti.

3 SCHEMA DEL PERCORSO METODOLOGICO PROCEDURALE

PPIIIAANNOO VVAASS

Avviso di Avvio del PREPARAZIONE procedimento

Documento programmatico

ORIENTAMENTO Orientamenti iniziali del Documento di Scoping Documento di Piano

Prima Conferenza di Valutazione

ELABORAZIONE Proposta di Rapporto Ambientale E REDAZIONE Sintesi non tecnica Proposta Documento di Piano

Valutazione di incidenza Seconda Conferenza di Valutazione

Parere motivato ADOZIONE E PGT APPROVAZIONE (Documento di Piano, Piano Rapporto Ambientale delle Regole, Piano dei Servizi) Dichiarazione di sintesi

Raccolta osservazioni Controdeduzioni Verifica di compatibilità della Provincia Parere motivato finale

ATTUAZIONE E Rapporti di monitoraggio e GESTIONE valutazione periodica

4 CONFERENZE DI VALUTAZIONE

Seduta introduttiva della Conferenza di Valutazione, presentazione ai soggetti interessati del il Documento Preliminare di VAS – Scoping

Seconda seduta della Conferenza di Valutazione, che esprimerà il Parere Ambientale Motivato. Tale parere sarà espresso in merito: • alla qualità ed alla congruenza delle scelte del Documento di Piano rispetto a quanto riportato nel Rapporto Ambientale • alla valutazione della coerenza esterna ed interna del Documento di Piano • all’efficacia ed alla congruenza del sistema di monitoraggio e degli indicatori selezionati

5 SCHEMA DEL PERCORSO METODOLOGICO PROCEDURALE – Seduta Introduttiva

Fase Piano VAS 0 Preparazione Pubblicazione avviso di avvio del procedimento Incarico per la redazione della VAS, individuazione autorità Incarico per la stesura del Documento di Piano (PGT) competente per la VAS Esame proposte pervenute ed elaborazione del documento programmatico 1 Orientamento Orientamenti iniziali, definizione schema operativo del PGT Integrazione della dimensione ambientale nel Documento di Piano, definizione schema operativo per la VAS Mappatura dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico Identificazione dei dati e delle informazioni a disposizione Verifica della presenza di Siti Rete Natura 2000 (SIC/ZPS) dell’ente su territorio e ambiente 1a Conferenza di Valutazione - Avvio del confronto 2 Elaborazione e Determinazione degli obiettivi generali, costruzione dello Definizione dell’ambito di influenza (scoping), definizione della redazione scenario di riferimento e di piano, definizione degli obiettivi portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale specifici, costruzione di alternative/scenari di sviluppo e Analisi di coerenza esterna, stima degli effetti ambientali attesi, definizione delle azioni da mettere in campo per attuarli valutazione delle alternative, analisi di coerenza interna, progettazione del sistema di monitoraggio Studio di incidenza delle scelte di piano sui siti di Rete Natura 2000 Proposta di Documento di Piano (PGT) Proposta di Rapporto Ambientale e Sintesi Non Tecnica Deposito per 60 gg della proposta di DdP (PGT), del Rapporto Ambientale e dello Studio di Incidenza (se previsto) 2a Conferenza di Valutazione - Valutazione della proposta di Documento di Piano e del Rapporto Ambientale Valutazione di Incidenza (se prevista) acquisito il parere obbligatorio e vincolante dell’autorità preposta Decisione – PARERE MOTIVATO (predisposto dall’autorità competente per la VAS d’intesa con l’autorità procedente) 6 3 Adozione ADOZIONE: il Consiglio Comunale adotta PGT – Documento di Piano, Piano dei servizi e Piano delle Regole -; Rapporto approvazione Ambientale; Dichiarazione di Sintesi DEPOSITO / PUBBLICAZIONE / INVIO ALLA PROVINCIA: deposito degli atti del PGT (DdP, Rapporto Ambientale, Dichiarazione di sintesi, Piano dei Servizi e Piano delle Regole) nella segreteria comunale, trasmissione in Provincia, trasmissione ad ASL, ARPA (entro 90 gg dall’adozione) RACCOLTA OSSERVAZIONI / CONTRODEDUZIONI alle osservazioni presentate a seguito dell’analisi di sostenibilità (30 gg per la raccolta, controdeduzioni entro i successivi 90 gg) Verifica di compatibilità della Provincia – la provincia, garantendo il confronto con il comune interessato, valuta esclusivamente la compatibilità del DdP con il proprio PTCP entro 120 gg dal ricevimento della relativa documentazione, decorsi inutilmente i quali la valutazione si intende espressa favorevolmente PARERE MOTIVATO FINALE nel caso in cui siano presentate osservazioni APPROVAZIONE: il Consiglio Comunale decide sulle osservazioni apportando agli atti del PGT le modifiche conseguenti all’eventuale accoglimento delle osservazioni predisponendo ed approvando la dichiarazione di sintesi finale; provvede all’adeguamento del DdP adottato nel caso la Provincia abbia ravvisato elementi di incompatibilità con le previsioni prevalenti del proprio PTCP o con i limiti lasciati ai comuni per le rettifiche e le precisazioni del PTCP, ovvero ad assumere le definitive determinazioni qualora le osservazioni provinciali riguardino previsioni di carattere orientativo. Deposito nella segreteria comunale, invio alla Provincia ed alla Regione. Pubblicazione su web. Pubblicazione dell’avviso dell’approvazione definitiva all’albo pretorio e sul BURL 4 Attuazione e Monitoraggio dell’attuazione del DdP, dell’andamento degli Rapporti di monitoraggio e valutazione periodica gestione indicatori previsti. Attuazione di eventuali interventi correttivi

Fase Piano VAS 0 Preparazione Pubblicazione avviso di avvio del procedimento Incarico per la redazione della VAS, individuazione autorità Incarico per la stesura del Documento di Piano (PGT) competente per la VAS Esame proposte pervenute ed elaborazione del documento programmatico 1 Orientamento Orientamenti iniziali, definizione schema operativo del PGT Integrazione della dimensione ambientale nel Documento di Piano, definizione schema operativo per la VAS Mappatura dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico Identificazione dei dati e delle informazioni a disposizione Verifica della presenza di Siti Rete Natura 2000 (SIC/ZPS) dell’ente su territorio e ambiente 1a Conferenza di Valutazione - Avvio del confronto 2 Elaborazione e Determinazione degli obiettivi generali, costruzione dello Definizione dell’ambito di influenza (scoping), definizione della redazione scenario di riferimento e di piano, definizione degli obiettivi portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale specifici, costruzione di alternative/scenari di sviluppo e Analisi di coerenza esterna, stima degli effetti ambientali attesi, definizione delle azioni da mettere in campo per attuarli valutazione delle alternative, analisi di coerenza interna, progettazione del sistema di monitoraggio Studio di incidenza delle scelte di piano sui siti di Rete Natura SCHEMA DEL PERCORSO METODOLOGICO2000 PROCEDURALE Proposta di Documento di Piano (PGT) Proposta di Rapporto Ambientale e Sintesi Non Tecnica Deposito per 60 gg della proposta di DdP (PGT), del Rapporto Ambientale e dello Studio di Incidenza (se previsto) 2a Conferenza di Valutazione - Valutazione della proposta di Documento di Piano e del Rapporto Ambientale Valutazione di Incidenza (se prevista) acquisito il parere obbligatorio e vincolante dell’autorità preposta Decisione – PARERE MOTIVATO (predisposto dall’autorità competente per la VAS d’intesa con l’autorità procedente) 3 Adozione ADOZIONE: il Consiglio Comunale adotta PGT – Documento di Piano, Piano dei servizi e Piano delle Regole -; Rapporto approvazione Ambientale; Dichiarazione di Sintesi DEPOSITO / PUBBLICAZIONE / INVIO ALLA PROVINCIA: deposito degli atti del PGT (DdP, Rapporto Ambientale, Dichiarazione di sintesi, Piano dei Servizi e Piano delle Regole) nella segreteria comunale, trasmissione in Provincia, trasmissione ad ASL, ARPA (entro 90 gg dall’adozione) RACCOLTA OSSERVAZIONI / CONTRODEDUZIONI alle osservazioni presentate a seguito dell’analisi di sostenibilità (30 gg per la raccolta, controdeduzioni entro i successivi 90 gg) Verifica di compatibilità della Provincia – la provincia, garantendo il confronto con il comune interessato, valuta esclusivamente la compatibilità del DdP con il proprio PTCP entro 120 gg dal ricevimento della relativa documentazione, decorsi inutilmente i quali la valutazione si intende espressa favorevolmente PARERE MOTIVATO FINALE nel caso in cui siano presentate osservazioni APPROVAZIONE: il Consiglio Comunale decide sulle osservazioni apportando agli atti del PGT le modifiche conseguenti all’eventuale accoglimento delle osservazioni predisponendo ed approvando la dichiarazione di sintesi finale; provvede all’adeguamento del DdP adottato nel caso la Provincia abbia ravvisato elementi di incompatibilità con le previsioni prevalenti del proprio PTCP o con i limiti lasciati ai comuni per le rettifiche e le precisazioni del PTCP, ovvero ad assumere le definitive determinazioni qualora le osservazioni provinciali riguardino previsioni di carattere orientativo. Deposito nella segreteria comunale, invio alla Provincia ed alla Regione. Pubblicazione su web. Pubblicazione dell’avviso dell’approvazione definitiva all’albo pretorio e sul BURL 4 Attuazione e Monitoraggio dell’attuazione del DdP, dell’andamento degli Rapporti di monitoraggio e valutazione periodica gestione indicatori previsti. Attuazione di eventuali interventi correttivi

7 ELABORATI DELLA VAS, FASI DI STUDIO E ANALISI

Elaborati della VAS •Documento di Scoping •Proposta di Rapporto Ambientale e Rapporto Ambientale (R.A.) •Sintesi non tecnica •Verbali delle Conferenze di Valutazione •Dichiarazione di Sintesi e Dichiarazione di Sintesi Finale •Parere Motivato e Parere Motivato Finale

Le fasi di studio e analisi saranno in sintesi le seguenti

•Predisposizione del quadro conoscitivo e programmatico •Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano •Valutazione della coerenza esterna ed interna degli obiettivi del Documento di Piano •Valutazione degli effetti del Documento di Piano sull’ambiente •Valutazione delle alternative e analisi degli scenari •Individuazione delle misure previste per impedire, ridurre e compensare eventuali effetti negativi •Definizione del programma di monitoraggio

8 Predisposizione del quadro conoscitivo e programmatico

1. Ricognizione dati disponibili sul territorio  recupero e aggiornamento delle informazioni raccolte per VAS del PGT del 2011

2. Approfondimento delle tematiche in base ai dati disponibili, ai suggerimenti e dalle osservazioni pervenute e raccolte attraverso il processo partecipativo, nonché dall’importanza della tematica risultante dall’analisi proposta nel doc. di Scoping  Tab. 7.3 nel doc di Scoping con un’analisi preliminare e riassuntiva di potenzialità e criticità del territorio

3. Utilizzo degli indicatori  indicazioni e suggerimenti Provincia

4. Utilizzo della cartografia  SIT comunale

5. Analisi indicazioni piani territoriali e di settore

9 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

Sulla base del quadro conoscitivo, delle proposte dell’Amministrazione, di osservazioni e suggerimenti raccolti attraverso il processo partecipativo, i progettisti del PGT elaboreranno la bozza del Documento di Piano di cui verrà effettuata una sintesi per evidenziare obiettivi generali, obiettivi specifici e azioni del Piano.

L’Amministrazione di Civo, affidando l’incarico per la Variante 2 del PGT ha confermato l’intenzione di mantenere le Linee Guida alla base della pianificazione vigente e la volontà di considerare alcune indicazioni pervenute da privati.

I temi ai quali è stato chiesto di porre particolare attenzione sono i seguenti:

• Accorpamento delle aree destinate alle antenne; • Gestione delle problematiche relative ai sentieri e alle recinzioni per la frazione Poira; • Recupero e salvaguardia di sentieri e strade pedonali (fra le frazioni, a Poira, valutazione di altre zone); • Censimento dei fabbricati temporanei; • Valorizzazione di un’area a castagneto e dell’Area di S. Agostino; • Riduzione del consumo di suolo.

Restano valide le linee guida condivise per il PGT del 2011

10 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

PRIMA CASA - NUCLEI ANTICHI - BAITE - NUOVA COLONIA Incentivare economicamente gli interventi edilizi finalizzati alla realizzazione della prima casa, sia nuova che ristrutturata. Obbligo dell’installazione dei pannelli solari sulle nuove abitazioni per almeno il 70% di acqua calda. Incentivare con assegnazione di quote aggiuntive di volume (max 0,15 m3 /m2) gli interventi edilizi che prevedano la dotazione di sistemi energetici rinnovabili, soluzioni di bioedilizia e altro come: impianto fotovoltaico; pompe di calore; recupero e riutilizzo di acque bianche; edifici nuovi classe A e ristrutturati classe C. Agevolare le iniziative private finalizzate al recupero e riuso dei fabbricati posti all’interno dei nuclei di antica formazione con incentivi economici appositamente studiati. Conferma degli indici edificabili del vigente PRG. Evitare ogni incremento quantitativo delle aree edificabili riconfermando la previsione insediativa del vigente e recente PRG. Agevolare il recupero dei fabbricati rurali sparsi (baite) con una normativa per il cambio d’uso e gli ampli amenti (+20% o minimo 30 m2 / 100 m3 ) nel rispetto della tipologia costruttiva originaria e dell’ambiente naturale ove sono inseriti. Realizzazione del centro clinico polifunzionale a Roncaglia vincolando la destinazione d’uso urbanistico dell’area interessata dalla colonia e circostante. Prevedere i servizi utili alla nuova struttura come: piazzola elicottero, parcheggi pubblici, viabilità, ecc.. VALORIZZAZIONE E MANTENIMENTO DEL TERRITORIO IN AMBITO RESIDENZIALE E TURISTICO Realizzazione di percorsi pedonali illuminati . Riqualificazione aree pubbliche e arredo urbano. Recupero delle edicole e incentivi per gli interventi dei privati. Recupero dei terrazzamenti (con incentivo). Favorire il mantenimento degli esercizi commerciali esistenti . Potenziare la viabilità interna agli abitati e quella di collegamento. Individuare aree artigianali e commerciali nelle frazioni di mezza-costa per l’incremento dell’occupazione. Individuare aree per il deposito di materiali inerti e residui di vegetazione. Valorizzare e recuperare percorsi pedonali introducendo apposita mappatura e cartellonistica. Introdurre sul territorio: percorso strada del vino in sinergia con il Comune di Mello; aree attrezzate per la sosta e il pic-nic.; percorsi escursionistici e culturali; percorso agro-silvo-pastorale di collegamento con Poira di Mello; percorso ciclabile per mountain bike, collegandolo a quello di Dazio; aree pubbliche ad uso Sportivo - Ricreativo. Individuazione e realizzazione di aree di interesse naturalistico da salvaguardare e rendere fruibili con percorsi pedonali naturalistici e didattici.

11

Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

- -

-

Poira

-

Vallate

S.Croce

Serone Serone

Regolido

-

-

Caspano

-

omplessivo

Ca' del Sasso Sasso Ca'del

Baffo del Ponte

-

-

Roncaglia Roncaglia

Totale c Totale

Naguarido Naguarido

Civo centro centro Civo

Cevo Cevo

Ca' del Picco Picco Ca'del Chempo Chempo Richiesta

Accordi tra Zecca prefabbricati e Comune 1 1 Allargamento strada e conferma area parcheggio 1 1 Ampliamento parcheggi 1 1 Antenne 1 1 Cancellare parcheggio in progetto 1 1 2 Conferma edificabilità B1 8 8 Conferma edificabilità zona C1 1 1 Conferma edificabilità zona C3 2 2 Conferma edificabilità zona C3 ed estendere zona al mappale sotto 1 1 Da A1 a B1 1 1 Da A1 a C1 1 1 Da A1/B1 a zona E2 1 1 Da area non sogg. a trasformazione urb. a V1 1 1 Da B1 a E1 1 1 2 Da B1 a E2 3 3 Da B1 a E2 (oV1) 2 2 Da B1 a Piano di recupero ca del sasso 1 1 Da B1 a V1 17 6 16 2 5 46

Da B1-C1 a V1 1 1 Da B1-C1 a V2 1 1 Da B1-C1 a V3 1 1 12 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

Da C1 a E1 2 1 4 7 Da C1 a E2 8 4 12 Da C1 a E2 1 1 Da C1 a V1 28 1 20 2 4 55

Da C1 a V1 (zona scoscesa e senza strada) 2 2 Da C1 a V2 1 1 2 Da C1-B1 a E1 1 1 Da C1-PP a V1 1 1 Da C1-V1 a V1 1 1 2 Da C2 a V1 2 2 Da C3 a E2 1 1 Da C3 a V1 3 3 Da C3-E2 a E2 1 1 Da C3-V1 a V1 1 1 Da E2 a zona residenziale 1 1 Da E2-B1 a E2 1 1 Da parcheggio in progetto a area edificabile per accessorio 1 1 Da PP in progetto a C3 1 1 Da R.E.C. a zona agricola 1 1 Da terrazzamenti a edificabile per ampl. attività agricola e B&B 1 1 Da terrazzamenti a V1 1 1 Da V1 a E1 2 2 Da V1 a C3 1 1 Da V1 a C3 o V2 1 1 Da V1 e area verde in progetto a zona C2 1 1

13 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

Da zona di tutela a C1 1 1 Da zona di tutela a V1 1 1 Da zona di tutela ad agricola per allevamento animali 1 1 Da zona edificabile a verde 1 1 Eliminare parcheggio in progetto in zona A1 1 1 Inserire in zona edificabile 1 1 Modifica fascia di rispetto area agricola 1 1 Modifica parcheggi esistenti e in progetto 1 1 Modifica per creazione di nuova zona a destinazione multipla 1 1 Modifiche alle schede Ic/a e Icn°3 1 1 Nuova strada a Roncaglia di Sotto 1 1 Realizzazione strada di accesso e modifica sedime 1 1 Zona A2: modifica zona o modifica norme NTA 1 1 Da area di tutela naturalistica a E1 3 3 Da area verde in progetto a zona V1 1 1 Da ATr a E2 3 3 Da ATr a V1 5 3 8 Da ATr a E1 1 1 Da Atr-B1 a V1 1 1 Da ATr a V2 1 1 Da ATr a V3 1 1 Da Atr-C1 a V1 1 1 Da parcheggio in progetto a B1 1 1 Da parcheggio in progetto a V1 1 1 Da PL Poira a C1 1 1 Da PL Poira a V1 1 1 Totale complessivo 72 11 88 14 34 219

14 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

15 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

16 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

Nella tavola di sintesi “Quadro strategico”, vennero riportati (nel 2011), per ciascun obiettivo generale, gli obiettivi specifici e le strategie di azione che trovavano immediata rappresentazione spaziale (seppur inizialmente indicativa e di indirizzo) sulla cartografia.

Dall’applicazione delle indicazioni del quadro strategico derivarono gli elaborati e le norme tecniche costituenti la carta del paesaggio. Dallo stesso quadro strategico derivarono anche le indicazioni per il Piano dei Servizi e per il Piano delle Regole.

OBIETTIVI STRATEGIE PROMOZIONE DELLO SVILUPPO ECO-SOSTENIBILE Sostenere il Agevolare il recupero dei fabbricati rurali sparsi introducendo apposite e specifiche normative per il loro recupero quali: presidio del cambio d’uso ed ampliamenti (+20% o minimo di 30mq/100mc) nel rispetto della tipologia costruttiva originaria e dell’ambiente naturale ove sono inseriti. territorio valorizzare le aree esterne alle zone residenziali individuandole sulla cartografia e introducendo apposita normativa per il loro mantenimento. Censire e schedare (analisi+progetto) i nuclei rurali di antica formazione. Riduzione del Non prevedere alcun incremento quantitativo delle aree edificabili riconfermando come massima la previsone insediativa del vigente e recente PRG. consumo del Valorizzare le identità dei nuclei abitati di mezzacosta favorendo il recupero edilizio all’interno degli stessi e limitando le espansioni edilizie esterne alla perimetrazione storica. suolo e Conferma degli indici edificabili del vigente PRG. limitazione dell’antropizzazi one territoriale. Mantenimento e Realizzazione del centro clinico polifunzionale in fraz. Roncaglia Sotto riqualificando la ex colonia di Roncaglia con le seguenti azioni di piano: incremento Vincolare la destinazione d’uso urbanistica dell’area interessata dalla Colonia ed aree circostanti. della Introdurre apposita normativa urbanisitico/edilizia per favorire il recupero della struttura e realizzare un centro clinico polifunzionale. popolazione Prevedere appositi spazi per la realizzazione dei servizi annessi e connessi alla nuova struttura (es. piazzola elicottero, parcheggi pubblici, verde attrezzato, viabilita ecc.). residente Incentivare economicamente gli interventi edilizi finalizzati alla realizzazione della 1° casa sia di nuova costruzione che attraverso il recupero dell’esistente; ad esempio esenzione parziale del pagamento degli oneri. Agevolare le iniziative private finalizzate al recupero e riuso dei fabbricati posti all’interno dei nuclei di antica formazione introducendo appositi incentivi economici quali ad esempio l’esenzione dal pagamento di una quota del costo di costruzione. Permettere la realizzazione nelle aree degli ambiti saturi e di completamento di edifici minori accessori quali pertinenze di fabbricati principali introducendo una specifica normativa. Prevedere nei centri abitati la realizzazione di percorsi pedonali illuminati (priorità per la zona di Serone e Poira). Valorizzare le aree pubbliche esistenti con appositi interventi di riqualificazione e di arredo urbano. Migliorare la qualità della vita negli abitati storici favorendo il mantenimento degli esercizi commerciali esistenti. Migliorare e potenziare la viabilità interna agli abitati e quella di collegamento tra gli stessi. Individuare nella frazione di Serone le aree artigianali/commerciali, compatibili con la zona di mezza-costa, per il mantenimento-incremento dell’occupazione.

17 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

OBIETTIVI STRATEGIE PROMOZIONE DELLO SVILUPPO ECO-SOSTENIBILE Mantenimento Valorizzare e recuperare sul territorio: ed incremento I percorsi pedonali introducendo apposita mappatura e cartellonistica. della le testimonianze storiche ed i beni culturali censiti nel PGT popolazione Introdurre sul territorio: turistica. percorso-strada del vino in sinergia con il limitrofo Comune di Mello. aree attrezzate per la sosta ed il pic-nic. percorsi escursionistici e culturali. percorso agro-silvo-pastorale di collegamento con Poira di Mello. Ampliare/Realizzare aree pubbliche ad uso sportivo-ricreativo Realizzare un percorso ciclabile per mountaibike collegandolo a quelli in progetto sul territorio di Dazio Valorizzazione delle aree di interesse naturalistico Favorire lo Individuare aree a verde da vincolare alla “non trasformazione” anche ai fini agricoli/artigianali / industriali. sviluppo eco- Individuare una apposita area per il deposito di materiali inerti e residui di vegetazione. sostenibile ed a Mantenimento delle sponde fluviali introducendo apposite normative ed incentivando le periodiche manutenzioni nei tratti prossimi ai centri abitati. basso impatto Obbligo dell’installazione dei pannelli solari (solare-termico) sulle nuove abitazioni tale da coprire almeno il 70% del fabbisogno di acqua calda. paesaggistico- Incentivare con assegnazioni di quote aggiuntive di volume (max 0,15mc/mq) gli interventi edilizi che prevedano la dotazione di sistemi energetici rinnovabili, soluzioni di bio-edilizia, ambientale ed adeguate opere finalizzate al contenimento del consumo energetico quale: impianto fotovoltaico; pompe di calore; recupero e riutilizzo acque bianche; edifici di classe A per il nuovo; edifici in classe C per le ristrutturazioni.

18 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano

OBIETTIVI STRATEGIE VALORIZZAZIONE E SALVAGUARDIA DEL BENE PAESAGGIO Mantenimento Creazione di gruppi di volontariato per la manutenzione programmata del territorio. del territorio Individuazione e realizzazione di un’area di interesse naturalistico da salvaguardare “area paesaggistica di San Bernardo” fruibile dai residenti e dai turisti nel quale prevedere percorsi pedonali naturalistici-didattici. Valorizzazione Recupero delle edicole ed incentivi per gli interventi realizzati dai privati. delle Incentivi per recupero dei terrazzamenti. testimonianze Recupero delle fontane e dei lavatoi. storiche e dei Recupero e restauro degli affreschi. beni culturali Incentivi per recupero dei beni storici ed artistici di proprietà privata. Valorizzazione Serone – Vallate: attività commerciali e artigianali delle specifiche Roncaglia: attività socio-assistenziali identità e Poira: località turistica e naturalistica con proprie specificità vocazioni degli S. Croce-San Biagio-Acqua marcia: attività agricole legate ai vigneti e porta di accesso al territorio di Civo con il percorso eno-gastronomico. abitati e frazioni Caspano-Bedoglio-Cà del Picco-cà del Sasso : attività culturali di mezza-costa Civo centro:attività ricreative Civo centro, Cevo Roncaglia di sotto, Ponte del Baffo, Ponte Ganda e Poira : attività naturalistiche Mantenimento e Mantenimento delle aree agricole esistenti quale presidio territoriale ed area filtro tra il costruito territoriale e le aree naturalistiche. sviluppo del Sostegno delle nuove strutture agrituristiche quale presidio territoriale del versante montano. sistema Individuare nei centri abitati e nelle aree adiacenti al tessuto urbano saturo e di completamento le aree in cui evitare la presenza di infrastrutture agricole. agricolo Valorizzazione Individuare sul territorio comunale le aree da salvaguardare e preservare da qualsiasi intervento, classificandole come “aree non soggette a trasformazione urbanistica” del paesaggio sottoponendole a specifica normativa.

19 Valutazione della coerenza esterna ed interna degli obiettivi del Documento di Piano

Coerenza esterna

Convenzioni e accordi internazionali ….. Piani e programmi nazionali e regionali •Piano di bacino e Piano per l’Assetto Idrogeologico •Piano Territoriale Regionale (PTR), Piano Paesaggistico Regionale (PPR) e Rete Ecologica Regionale (RER) •Programma di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) •Piano di Sviluppo Rurale e Piano Regionale degli Alpeggi •Piano Regionale delle Aree Protette •Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Sondrio (PTCP) •Piano Faunistico Venatorio e Piano ittico •Piani di Indirizzo Forestale e Piani di Assestamento Forestale del Parco Regionale Orobie Valtellinesi, della Comunità Montana Valtellina di Morbegno e di ERSAF •Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Regionale Orobie Valtellinesi

Nell’ambito della coerenza esterna si verificheranno le interferenze del Piano con i Siti di Rete Natura 2000 (SIC e ZPS)

Coerenza interna

Macro- obiettivi Obiettivi specifici Azioni di Piano

20 Valutazione degli effetti del Documento di Piano sull’ambiente

Confronto degli obiettivi indicati nel Documento di Piano con un elenco di criteri di compatibilità ambientale

Criteri del Manuale UE •Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili •Impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione •Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/ inquinanti •Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi •Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche •Conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali •Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale •Protezione dell’atmosfera (riscaldamento del globo - cfr. glossario). •Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale •Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile Altri criteri/obiettivi ambientali che, nello specifico, verranno considerati per l’analisi saranno: •contenimento del consumo di territorio •miglioramento della qualità delle acque superficiali e sotterranee •riduzione dell’inquinamento dell’aria, da rumore, luminoso e da campi elettromagnetici •tutela e valorizzazione delle aree di naturalità, del patrimonio culturale, del paesaggio

Interazione con le componenti ambientali in particolare con quelle che il quadro conoscitivo avrà indicato come maggiormente critiche

Le componenti ambientali potrebbero essere selezionati tra quelle di seguito • Interazione con le componenti fisiche elencate: • Interazione con le componenti “estetico- visuali” del territorio • Il territorio comunale e il paesaggio • Interazione con con il patrimonio storico- • L’aria e i fattori climatici • Il suolo e l’acqua culturale • La biodiversità, la flora e la fauna • …. • La popolazione , la salute umana e i beni materiali • Il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico 21 Valutazione degli effetti del Documento di Piano sull’ambiente

La valutazione dei potenziali impatti che le previsioni del Piano potranno generare sulle componenti ambientali verrà effettuata attraverso i due passaggi di seguito evidenziati :

1. Valutazione generale

Matrice di valutazione degli impatti ambientali sulle scelte di Piano

Componenti ambientali

Macrocategorie Patrimonio di interventi del culturale Popolazione Suolo e Rischi inquinamento Piano Aria Acqua Flora Fauna Paesaggio (architettonico Rumore Energia e salute sottiosuolo naturali luminoso e umana paesaggistico) Espansione

urbanizzato Costruzione di

strade Realizzazione

piste ciclabili

…..

2. Valutazione approfondita

In questa fase verranno prese in esame nel dettaglio le macrocategorie per le quali è stato identificato un impatto significativo negativo su una o più componenti ambientali identificando gli elementi di criticità sulla componente ambientale, ovvero l’effetto negativo prodotto dall’impatto. Verranno ad esempio creati specifici elaborati cartografici di analisi e quando possibile saranno individuati indicatori funzionali allo studio e al controllo della criticità

22 Valutazione delle alternative e analisi degli scenari

Nel corso degli incontri pubblici verranno raccolti gli spunti per la costruzione delle alternative e dei possibili scenari da considerare nelle analisi ambientali e da confrontare con gli obiettivi di piano che verranno proposti

Individuazione delle misure previste per impedire, ridurre e compensare eventuali effetti negativi

Si cercherà di suggerire, proposte migliorative alle azioni pianificate o intervenire con operazioni/interventi mitigativi delle pressioni attese. Dove non sarà possibile intervenire con misure di mitigazione saranno prese in considerazione misure di compensazione. Queste ultime, come interventi tecnici migliorativi dell’ambiente preesistente, tenteranno il bilanciamento degli impatti residui.

misura di MITIGAZIONE misura intesa a ridurre al minimo o addirittura a sopprimere l’impatto negativo di un piano o progetto durante o dopo la sua realizzazione; generalmente riguarda aspetti localizzativi, schemi progettuali e tecnologici di base o aspetti gestionali – organizzativi. Misure di mitigazione ben realizzate limitano la portata delle misure compensative necessarie in quanto riducono gli effetti nocivi che necessitano la compensazione. misura di COMPENSAZIONE azione che mira a controbilanciare l’impatto negativo, e a fornire una compensazione che corrisponda esattamente agli aspetti negativi. Ossia intervento teso a migliorare le condizioni dell’ambiente interessato dal P/P, che non riduce gli impatti attribuibili specificatamente al P/P ma agisce su un diverso carico ambientale e compensa impatti residui (componenti di impatto che non vengono eliminate direttamente attraverso la modifica di progetto o attraverso interventi di mitigazione), con l’intento di massimizzare la sostenibilità complessiva del P/P ed un’equa distribuzione di costi e benefici. Può essere di tre diversi tipi: compensazione equivalente (interventi tesi a ridurre i carichi ambientali gravanti sull'area interessata dall'opera o ad inserire una risorsa ambientale equivalente a quella depauperata), trasferimento monetario (alle amministrazioni interessate finalizzato alla realizzazione da parte loro di interventi migliorativi dell'ambiente che non abbiano necessariamente attinenza con il P/P), esaltazione degli effetti positivi (interventi volti a ridurre impedimenti che non consentono di raccogliere appieno i benefici correlati al P/P). 23 Definizione del programma di monitoraggio

Consultazione e La Direttiva 2001/42/CEE e gli indirizzi Orientamento Elaborazione regionali prevedono che il raggiungimento approvazione degli obiettivi dei piani venga monitorato attraverso “indicatori ambientali”. Gli indicatori saranno individuati non solo in funzione delle componenti ambientali Monitoraggio (aria, acqua, suolo, ecc.), ma anche in funzione degli obiettivi strategici assunti per la pianificazione.

Il controllo deve includere gli effetti ambientali significativi che comprendono in linea di principio tutti i tipi di effetti (positivi, negativi, previsti e imprevisti)

Sulla base degli indicatori individuati primariamente per l’analisi del territorio e considerando le risultanze degli approfondimenti condotti verrà individuato un set di indicatori che costituiranno la base per il piano di monitoraggio.

In prima istanza si propone un’aggiornamento degli indicatori dopo 3 anni dall’approvazione del piano per permettere un esame delle indicazioni risultanti ed un eventuale intervento correttivo intermedio rispetto all’aggiornamento del Documento di Piano previsto al termine della sua validità (cinque anni).

24 AMBITO DI INFLUENZA DEL DOCUMENTO DI PIANO

L’ambito di influenza, per poter cogliere la complessità dei caratteri ambientali presenti sul territorio, individua un’area più vasta della superficie comunale attraverso la definizione degli elementi fisici di grande scala di origine naturale e antropica.

L’importanza di tale scelta necessita di un coordinamento sovracomunale nella definizione dei piani e dei programmi.

Il Piano in analisi che è rivolto alla gestione del territorio di un piccolo comune, secondo gli indirizzi della pianificazione territoriale provinciale e regionale e nel rispetto di quanto Tematica Area vasta di analisi previsto dal complesso quadro L’aria e i fattori climatici Comunità Montana Valtellina di Morbegno programmatico. Il suolo e l’acqua Il Comune e alcuni dei comuni confinanti (Mello, Traona, Si ritiene pertanto utile considerare Morbegno, Dazio, Ardenno, ) quale ambito di influenza il territorio La biodiversità, la flora e la fauna I comuni confinanti pur considerando Novate Mezzola e Val comunale ma di analizzare un area Masino come riferimenti per le connessioni ecologica più che per vasta differenziata a seconda della l’influenza specifica del piano tematica secondo lo schema seguente. La popolazione, la salute umana e i beni materiali Il Comune di Civo Il patrimonio culturale, anche architettonico e Il Comune di Civo archeologico 25 Paesaggio Il Comune di Civo, Morbegno e la costiera di Cech CONTENUTI DEL RAPPORTO AMBIENTALE

1 PREMESSA – 1.1 Riferimenti normativi e metodologici per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) – 1.3 Il Rapporto Ambientale e lo studio di incidenza 2 COSTRUZIONE, CONTENUTI ED OBIETTIVI DEL PIANO – 2.1 Il PGT vigente, le perimetrazioni dei centri abitati e dei centri edificati – 2.2 Le osservazioni pervenute – 2.3 Obiettivi strategici e Obiettivi specifici della variante – 2.6 Complementarietà con altri piani e progetti 3 OBIETTIVI DI PROTEZIONE AMBIENTALE STABILITI A LIVELLO INTERNAZIONALE E RAPPORTO CON ALTRI PERTINENTI PIANI E PROGRAMMI – 3.1 Piano Territoriale Regionale e Piano Paesaggistico Regionale – 3.2 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – 3.3 Altra pianificazione sovracomunale – 3.4 PGT dei comuni limitrofi – 3.5 Piano di bacino e PAI – 3.6 Programma di Tutela e Uso delle Acque – 3.7 Piano faunistico venatorio e Piano ittico – 3.8 Piano di indirizzo forestale della CM e del Parco delle Orobie Valtellinesi – 3.9 Piano di Assestamento delle proprietà silvo-pastorali (Comune, ERSAF) – 3.10 Rete Natura 2000 e Piano Regionale delle Aree Protette – 3.11 Altri vincoli esistenti – 3.12 Zone di rispetto di interesse per la pianificazione locale 4 STATO ATTUALE DELL'AMBIENTE ED OPZIONE ZERO, CARATTERISTICHE DELLE AREE CHE POTREBBERO ESSERE SIGNIFICATIVAMENTE INTERESSATE – 4.1 Il territorio – 4.2 Condizioni climatiche e qualità dell’aria – 4.3 Elementi geologici, geomorfologici – 4.4 Acque superficiali e sotterranee – 4.5 Elementi naturalistici e faunistici – 4.6 Il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio – 4.7 La popolazione, la salute umana 5 COERENZA DEL PIANO – 5.1 Analisi della coerenza interna – 5.2 Analisi della coerenza esterna 6 SINTESI DEI POSSIBILI EFFETTI SIGNIFICATIVI SULL'AMBIENTE 7 MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI 8 SCELTA DELLE ALTERNATIVE ED EVENTUALI DIFFICOLTÀ INCONTRATE 9 MONITORAGGIO 10 CONCLUSIONI 11 BIBLIOGRAFIA

26 POSSIBILI INTERFERENZE CON I SITI DI RETE NATURA 2000

Nel Comune di Civo non risultano perimetrati siti appartenenti alla Rete Natura 2000 tuttavia il territorio comunale confina con le seguenti perimetrazioni

• SIC IT2040023 “Valle dei Ratti”

• ZPS IT2040602 “Valle dei Ratti”

Le aree protette riguardano zone oltre il crinale che dal Monte Sciesa, attraverso la Cima Malvedello e quella del Dosenigo, arriva al Monte Spluga.

I contenuti del Rapporto Ambientale NON saranno integrati con quanto previsto per la Valutazione di Incidenza.

Essendo vigente il PTCP della Provincia di Sondrio la competenza all’emissione della Valutazione di Incidenza sul PGT è in capo alla Provincia stessa.

27 UNA PRIMA ANALISI TERRITORIALE

➢ IL TERRITORIO

➢ LA POPOLAZIONE

➢ LA SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA

➢ EDIFICI, ABITAZIONI, VANI

➢ LO STATO DELLE URBANIZZAZIONI

➢ LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

28 IL TERRITORIO

La superficie territoriale è di 25,21 kmq così suddivisa:

Zona altimetrica ( m s.l.m.) Area (ha) % sul totale < 500 57,10 2,28% 500 - 1000 102,37 4,09% 1000 - 1500 742,59 29,63% 1500 - 2000 556,13 22,19% 2000 – 2500 485,94 19,39% >2500 561,74 22,42% Totale 2505,86 100,00%

Il territorio di Civo è accessibile da Morbegno (e quindi dalla strada statale SS38) grazie al Ponte Vanoni sull’Adda e alla strada provinciale SP4 “Valeriana occidentale” che costeggia il fiume in destra orografica: da quest’ultima infatti si stacca la strada provinciale SP10 “del Cech Orientale” che collega in successione i nuclei di Santa Croce, Serone, Chempo, Caspano, e Cevo alla località Ponte Baffo e alla Val masino (e quindi alla strada provinciale SP 9 “della Val Masino”) e permette altresì di raggiungere da Serone sia Vallate che Dazio. In alternativa il comune è raggiungibile (oltre che da Morbegno o da Ardenno e dalla Val Masino) dal comune di Mello attraverso la strada provinciale SP 6 “di Mello” che comunque parte dalla Valeriana. Nel Rapporto Ambientale verranno analizzate anche le principali tracce sentieristiche.

•Accessibilità, rete viaria, ciclopedonale e sentieristica La proprietà agrosilvopastorale del Comune Rasura non è gestita attraverso •Condizioni climatiche e qualità dell’aria un apposito Piano di Assestamento. •Elementi geologici, geomorfologici ed idrogeologici •Elementi naturalistici e faunistici •Beni culturali

29 IL TERRITORIO

Nel 1990 la Comunità Montana Valtellina di Morbegno ha pubblicato il censimento di un campione di beni culturali riguardanti tutti i 25 comuni del comprensorio, curato dal Centro “Don Minzoni” e dalla Cooperativa “L’Involt” di Sondrio. Architetture rurali: Casa d’abitazione a Cevo secolo XVIII - XIX 1 Casa d’abitazione a Cevo secolo XVIII 2 Insediamenti rurali Chempo 3 Civasca 4 Affreschi Da 5 a 17 Cappelle e chiese minori Da 18 a 23 Beni etnografici Lavatoio – Santa Croce 1908 24 Lavatoio S. Bello 1848 25 Gruppo vasche monolitiche a Cadelsasso sec. XVIII-XX 26 Metato a Cadelsasso – sec. XIX 27 Fontane a Cevo 28

30 SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA - CONDIZIONI DELLE ABITAZIONI – STATO DELLE URBANIZZAZIONI

Il Comune di Civo ha una popolazione totale di 1109 abitanti (1 gennaio 2017) la cui popolazione attiva è di 450 persone distribuita nei seguenti settori:

Attività economica Altre Agricoltura Industria Totale attività

7 223 220 450 Differenza con il 2001 -10 6 83 79 La maggior parte delle abitazioni esistenti (474 abitazioni occupate da persone residenti, 1307 edifici di cui 83 costruiti dal 2001) è di epoca relativamente recente. La dotazione di servizi e lo stato di conservazione del patrimonio edilizio abitativo esistente risulta mediamente buono. L'attività edilizia è abbastanza vivace.

Le reti delle strade, dell'acquedotto e della fognatura esistenti costituiscono un sistema di urbanizzazione diffusa, capace di servire non solo l'edificato esistente, ma pressoché tutte le aree di potenziale insediamento, sia nelle aree della pianura, sia nelle aree del versante.

31 LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Piano Paesaggistico Regionale Tavola B – Luoghi dell’identità 89 SO - Ponte di Ganda a Morbegno Elementi Paesaggi agrari 63 SO - Maggenghi di Poira identificativi e tradizionali 72 SO - Terrazzi e coltivi della zona dei "Cech" percorsi di interesse Punti di osservazione 33 SO - Paesaggio alpino di versante retico - Valtellina paesaggistico del paesaggio lombardo Tavola C – Monumenti naturali --- Istituzioni per Riserve naturali --- la tutela della Parchi nazionali --- natura Parchi regionali e Il più prossimo è Parco delle Orobie Valtellinesi naturali Siti Natura 2000 – SIC Il più prossimo è 165 SO IT2040023 Valle dei Ratti Siti Natura 2000 – ZPS Il più prossimo è 62 SO IT2040602 Valle dei Ratti - Cime di Gaiazzo Tavola D – Ambiti di elevata Territori comunali al di sopra deilla linea di livello dei 1000 m Quadro di naturalità riferimento Ambito di specifico valore storico ambientale -- della disciplina Ambito di salvaguardia e riqualificazione dei Laghi di Mantova -- paesaggistica regionale Laghi insubrici. Ambito di salvaguardia dello scenario lacuale -- Ambito di specifica tutela paesaggistica del fiume Po / del sistema vallivo del fiume Po -- Canali e Navigli di rilevanza paesaggistica regionale-- -- Geositi Il più prossimo è 233 SO Conoide del geomorfologico 236 SO Val di Mello e Sasso Remenno geomorfologico Oltrepò pavese – ambito di tutela -- Siti UNESCO --- Ambiti di criticità --- Tavola E – Tracciati guida 12 - Sentiero Valtellina Viabilità di paesaggistici Percorso ciclopedonale di fondovalle della Valtellina accessibile a pedoni, ciclisti, in parte a cavalieri, rilevanza rollers ecc. Segue le sponde del fiume ora in sponda destra ora in sponda sinistra. Tracciato continuativo paesaggistica da Colico a e salvo un breve tratto alla ‘stretta’ di Dazio. Realizzazione a cura delle Comunità Montane della Valtellina. Da Grosio può raggiungere utilizzando il dismesso tracciato della S.S.38. Punto di partenza: Colico Punto di arrivo: Grosio Lunghezza o tempo complessivi: 100 km circa Tipologie di fruitori: pedoni, ciclisti. Tipologia del percorso: argini fluviali, strade campestri, piste ciclabili Capoluoghi di provincia interessati dal percorso: Sondrio Province attraversate: Lecco, Como, Sondrio. Tipologie di paesaggio lungo l’itinerario: paesaggio di valle glaciale. Strade panoramiche 105 - SP16-SP20-SP81 strada della Costiera dei Cechi da Traona a Cevo Infrastruttura idrografica artificiale della pianura --- Visuali sensibili --- 32 Belvedere --

LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale

• Relativamente al territorio comunale di Civo il PTCP (quadranti 05) segnala: • Ambito geografico: Valtellina - Bassa Valtellina ; • Macrounità e unità tipologiche: Macrounità 1 – Paesagggio delle energie di rilievo ( Unità tipologiche : Energie di rilievo e paesaggi delle sommità), Macrounità 3 – Paesaggio di versante (Unità tipologiche: Bosco produttivo e protettivo, alpeggi e paesaggi pastorali; Paesaggio del sistema insediativo consolidato e dei nuclei sparsi) • Fenomeni franosi e valanghivi • Elementi paesistici e della rete ecologica: rilevanze di interesse storico e architettonico (centri storici e nuclei antichi, tracciati secondari di vie storiche), elementi tradizionali (malghe); beni puntuali esterni ai centri storici (architettura religiosa); aree di particolare interesse geomorfologico (massi erratici), Vincoli (territori contermini ai fiumi, territori alpini, ambiti di particolare interesse ambientale), rilevanze estetico visuali e fruitive (tratti di strade panoramiche, sentieri di interesse provinciale),Forre, Cascate; • Previsioni progettuali e strategiche: galleria della nuova SS38; • Vincoli di natura geologica e idrogeologica: area di conoide attivo non protetta, area di conoide non recentemete attivatosi o completamente quiescente, aree di frana attiva, area di frana attiva non perimetrata, area a pericolosità molto elevata non perimetrata, area a pericolosità media o moderata non perimetrata per fenomeni a carattere torrentizio

33 LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Piani di Indirizzo Forestale e Piani di Assestamento Forestale

Nel territorio comunale di Rasura parte della Pianificazione forestale è in capo alla Comunità Montana

Nel giugno 2007 la Comunità Montana Valtellina di Morbegno ha affidatoalla Associazione Temporanea di Professionisti (ATP) tra i seguenti Professionisti: Dott. For. Michele Cereda (capogruppo), Dott. For. Massimo Merati, Dott. Agr.Daniele Piazza, Dott. For Luca Gini, Dott.Nat. Mayr Stefano, Dott. Agr. Maurizio Odasso, Dott. For. Michele Carta, Dott. Arch. Luisella Mauri l’incarico per la redazione del PIF della Comunità Montana da redarsi ai sensi della vigente Legge Regionale n° 27 del 28 ottobre 2004 “Tutela e valorizzazione delle superfici, del paesaggio e dell’ economia forestale”.

L’8 settembre 2009 è stato adottato il Piano dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno con Delibera di Giunta. Il giorno successivo è stato depositato il Piano e il relativo Parere Ambientale Motivato.

I boschi e i pascoli di proprietà comunale non risultano assestati 34 LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Pianificazione comunale

Il territorio del comune di Civo è attualmente pianificato a livello urbanistico dalla variante al Piano Regolatore Generale che è stato approvato nel 2003 approvato con DGR Lombardia N 8768 del 22.12.2008 in vigore dal 13.05.2009 - Burl n 19

35 Per un confronto …..

36 Indicatori

Variazioni nelle destinazioni d’uso del suolo Energia rinnovabile prodotta da impianti comunali Consumi energetici del Comune Produzione di rifiuti urbani procapite (kg/abitante) Raccolta differenziata Sviluppo delle linee elettriche distinte per tensione (km) Condizioni di non conformità accettate Livello di inquinamento da macrodescrittori Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua Portate derivate dalle acque superficiali Numero di derivazioni e scopo Numero di sorgenti e portate disponibili Rete Natura 2000 Elementi di primo livello della RER Aree prioritarie per la biodiversità in Lombardia (RER) Percorsi naturalistici Interventi di miglioramento ambientale realizzati Aree umide (zone paludose) Aree naturali e agricole (boschi, prati pascoli, seminativi colture permanenti, vegetazione in evoluzione, aree umide) Percorsi culturali e paesaggistici Punti panoramici attrezzati Beni culturali Beni culturali e vie storiche sottoposte a interventi conservativi o di miglioramento

Sviluppo delle linee elettriche distinte per tensione (km) Impianti RF Incendi n° di edifici rurali recuperati Terrazzamenti 37 Indicatori

Stanze occupate e non Edifici non utilizzati N° di abitazioni stagionali n° di edifici rurali recuperati Consumo idrico pro capite Consumo idrico per tipologia di utenza Portata complessiva captata da sorgenti e destinata all’acquedotto Portata complessiva captata a scopo idroelettrico Canone e eventuali contributi raccolto dal comune per le derivazioni idroelettrice Copertura del servizio di fognatura Impianti RF Distanza minima delle antenne dall’urbanizzato Energia rinnovabile prodotta da impianti comunali Consumi energetici del Comune Produzione di rifiuti urbani procapite (kg/abitante) Raccolta differenziata Sviluppo delle linee elettriche distinte per tensione (km) Condizioni di non conformità accettate Popolazione residente (ab.) Trend demografico Popolazione fluttuante Offerta del servizio di trasporto pubblico locale Pendolarismo lavorativo fuori dal comune Occupazione per settore Esercizi commerciali, imprese artigiane ed agricole Strutture ricettive Contributi al terzo settore Monticazione alpeggi Superficie agricola utilizzata SAU Viabilità agrosilvopastorale realizzata (secondo le indicazioni di PIF e PAF) 38 N° agriturismi o strutture ricettive extra alberghiere attive sul territorio comunale Analisi riassuntiva di potenzialità e criticità del territorio

Punti di Forza Punti di debolezza Valore paesaggistico e ambientale del versante (boschi, cime, visuali panoramiche) ed in particolare di alcune Diminuzione della popolazione e proggressivo abbandono piane dei nuclei abitati Presenza di alcuni alpeggi in quota Abbandono dell’agricoltura e dell’uso del bosco con perdita di conoscenza/attenzione al territorio Presenza di moltissimi edifici e beni culturali Mancanza di coordinazione fra le frazioni Vicinanza a Morbegno Scarsa vivacità economica dei paesi Problematiche ambientali di alcune frazioni (Poira) e Presenza di una discreta rete di percorsi turistici, didattici, ambientali e culturali inadeguatezza delle infrastrutture di servizio Presenza di attività commerciali e artigianali nei paesi in paese e dei servisi minimi Mancanza di risorse economiche pubbliche Presenza di strutture scolastiche e di un consolidato sistema di trasporto pubblico per gli studenti Scarsa manutenzione di alcuni edifici

Fonti interne (controllabili) Fontiinterne Predisposizione all’innovazione dell’Amministrazione comunale (raccolta rifiuti, albo terzo settore) Mancanza di coordinamento con i comuni limitrofi Discreta disponibilità di parcheggi e aree verdi attrezzate per la popolazione residente Difficile accessibilità di alcune frazioni Presenza di numerose associazioni locali Presenza di iniziative sociali e turistiche consolidate per richiamo e notorietà Opportunità Minacce Possibile rilancio di attività locali attraverso marchi di qualità locali Difficile accessibilità da Morbegno e problematicità generale delle vie di comunicazione provinciali Possibile finanziamento tramite fondi europei per l’ammodernamento delle strutture agricole, per la creazione Pressione insediativa spesso non commisurata alle risorse di aziende forestali, per progetti rivolti alla manutenzione territoriale e ambientale naturali disponibili e alle infrastrutture presenti Possibile sinergia con la pianificazione ambientale (PIF e PTCP) Spopolamento ulteriore degli abitati Possibile sinergia nella promozione turistica con altri comuni della costiera, con Morbegno e su città lombarde Abbandono ulteriore dell’attività agricola e zootecnica di buone dimensioni anche per difficoltà nel ricambio generazionale e nella commercializzazione dei prodotti Valorizzazione e promozione dei sentieri e dei beni culturali in coordinazione con i restanti comuni della Scarsa manutenzione del territorio con relativi problemi costiera con particolare attenzione alle emergenze locali idrogeologici derivabili Conversione di alcune abitazioni/edifici per favorire un turismo diffuso

Fonti esterne (non (non controllabili) Fontiesterne Miglioramento della coordinazione con i comuni limitrofi per migliorare i servizi alla popolazione residente con particolare attenzione ai giovani e agli anziani, e per contrastare lo spopolamento dei paesi

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