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di Vito d’Asio

Arzino, Una Valle da scoprire I tesori nascosti dell’antica terra d’Asio Arzino una Valle da scoprire Comune I tesori nascosti dell’antica terra d’Asio di Vito d’Asio

Provincia di

A cura dell’Amministrazione Comunale

Ed. 1 anno 2012 [email protected]

Impaginazione grafica e stampa Graphistudio, Arba (PN) È con particolare piacere che vi presento questa nuova guida, un piccolo gioiello che racchiude informazioni, immagini, storia e tradizioni del co- mune di Vito d’Asio e della Val d’Arzino, uno stru- mento fondamentale per agevolare quanti visitano ogni anno il nostro comune, con i contatti per la ristorazione, il vitto e l’alloggio e tutto quello che può essere utile sapere per la permanenza in valle. Gli scorci della montagna pordenonese proposti si presentano come paesaggio culturale nel quale muoversi, dove si possono trovare ambienti natu- rali incontaminati, architetture spontanee che rap- presentano vere sintesi di valori legati alla tradizio- ne e all’originalità. Oltre alle informazioni utili, abbiamo voluto inserire nella guida anche una breve selezione delle antiche storie e leggende che si tramandano nel comune di Vito d’Asio e nella Val d’Arzino, in modo da evocare in poche righe lo spirito che anima queste antiche vallate, lo stesso che ha spinto il poeta Domenico Zannier a scrivere: “La Val d’Arzino è una poesia del mondo, un canto raccolto nel grembo del , un’immagine delle origini”.

4 5 Alla scoperta della Val d’Arzino

La Val d’Arzino si trova a cavallo tra le Province di Por- denone e Udine nel settore nord-orientale delle Prealpi Carniche ed occupa un’ampia parte del bacino del torrente Arzino, corso d’acqua che nasce nei piani di Chiampon, a circa 790 metri sul livello del mare, scorre lungo un alveo ripido e tortuoso e confluisce nel fiume poco a monte della stretta di Pinzano. La principale via d’accesso dalla pianura è rappresen- tata da due strade provinciali, quella “della Val d’Arzi- no” e quella “della Val Cosa”, mentre la viabilità interna è permessa da una rete viaria minore ed alcune piste forestali che consentono di raggiungere le localita più interne dei comuni di Forgaria nel Friuli e Vito d’Asio, i due maggiori comuni che con piccole porzioni dei comuni di Preone, Verzegnis e sono i comuni attraversati dal torrente Arzino. Il comune di Vito d’Asio si compone di 5 frazioni: An- duins, Casiacco, Pielungo, San Francesco, Vito d’Asio.

6 7 Nei secoli andati, i territori dell’alta Valle d’Arzino, dopo es- Briciole di storia… sere stati affrancati dai loro proprietari originari (i Comuni carnici di Mediis e Priuso) erano beni comunali ove, du- rante l’estate, si recavano i pastori con le loro mandrie. In Le antiche vicende della Val d’Arzino sono legate a quelle del- seguito vennero edificate le stalle per collocarvi gli armenti la Pieve d’Asio, la cui giurisdizione ecclesiastica si estendeva e a poco a poco si sentì il bisogno di costruire delle abi- sul territorio che ora è suddiviso tra i Comuni di Vito d’Asio e tazioni non solo per i pastori ma anche per intere famiglie. . Così si cominciò a dividere il territorio in borgate a seconda Gia in epoche remote, in questa zona esistevano insediamenti della fertilità del suolo e delle esigenze delle famiglie più umani che spiegano le numerose leggende sorte attorno alla numerose, borgate che presero nel tempo uno sviluppo “cjasa da las aganas”, grotta carsica situata nei pressi di An- sempre più largo. Ma i beni indivisi erano motivo di litigi tra duins, nate probabilmente da ancestrali ricordi degli antichi famiglie e ancor di più tra gli abitanti delle diverse borga- abitanti. te; così il comune decise di assegnare alle singole famiglie Secondo gli storici, i primi nuclei stabili di residenti si sarebbero una porzione di terreno, sulla quale fossero obbligate a formati tra il IX ed il X secolo al tempo delle invasioni unga- pagare un canone annuo predeterminato. È interessante resche, ma probabilmente questo esodo di fuggiaschi dalla notare come l’antica Pieve d’Asio costituisse da principio pianura, non fece altro che incrementare il numero della popo- un solo Comune e che questo fu in seguito diviso in tre: lazione gia presente. Clauzetto, Vito e Anduins; per molto tempo, tuttavia, la di- Sembra che i toponimi “Asio” (Âs) e “Arzino” (Arzìn) derivino visione ebbe solo carattere amministrativo e non vi furono da una comune radice prelatina “àus” che significa “sorgente” sostanziali differenze per i vari abitanti di quelle tre frazioni o “rivo”. Il monte Asio potrebbe essere il monte “Ausemano” dell’antico Comune. La prima divisione avvenne tra Vito e citato nell’atto di donazione longobardo del 762 relativo alla Clauzetto, quando questo si prescelse le borgate limitrofe fondazione dell’abbazia di . al suo territorio, Fratta, Paveon e Rengans, più il Canale Per quanto riguarda la Pieve d’Asio, il primo documento stori- San Francesco, lasciando tutto il resto della Valle al Co- co ad attestarne l’esistenza, col nome di “plebeni de Isonia” (ô mune di Vito. Con l’intento di sopire discordie e di toglie- “Ausonía” o “Dasonia”), è la bolla del 12 marzo 1186 rilasciata re pretesti per nuove liti, si giunse alla divisione tra Vito e a Verona dal papa Urbano III a Gionata, vescovo di Concordia, Anduins, che si eressero ciascuno in comune autonomo. dalla quale risulta inclusa in questa diocesi. Va però specifica- Anche in questa seconda divisione prevalse il principio di to che la Pieve, in particolari situazioni storiche, fu soggetta attribuire alle singole comunità il proprio territorio secondo anche alla giurisdizione ecclesiastica del patriarca di Aquileia. la provenienza delle famiglie che lo abitavano e, per conse- La prima chiesa della Pieve fu quella di San Martino che sor- guenza, il Canale di Vito, ad eccezione di Pert e Fruinz, fu geva e tuttora sorge in Comune di Vito d’Asio, su di un’altura interamente assegnato al Comune di Vito d’Asio. a metà strada tra gli abitati di Vito e di Clauzetto. L’edificazione Pur mancando la documentazione, possiamo ritenere con risale al XV secolo, ma recenti scavi hanno portato alla luce tutta probabilità che le famiglie Cedolini, poi i Ceconi, indi i sullo stesso sito i resti di una costruzione precedente databile Guerra, i Missana, e anche i Sabbadini, Marcuzzi e Marin, attorno al Mille. fossero le prime che si trasferirono nel Canale provenienti L’abitato di Vito capoluogo prende il nome dal latino “vicus” da Vito. (villaggio) e compare per la prima volta in una sentenza del Fin dal principio del secolo XVIII, San Francesco ebbe una 1220 nella quale un teste viene indicato come “Nicolaus qm. chiesa propria, officiata dal Mansionario della famiglia Con- Iacobi de incolís de Vit de Asio” e in due atti dei signori di cina, il quale, al tempo stesso, si occupava anche della Ragogna relativi alla vendita di due “mansi” (case con terreni localita detta dei Nanoi. Canale di Vito, oggi Pielungo, non circostanti) nel territorio d’Asio. Il primo reca data 10 gennaio ebbe una chiesa se non verso la meta del secolo XIX otte- 1260 (“in villa que dicitur Vitus”) mentre il secondo 8 settembre nendo per Decreto Vescovile solo il 30 giugno 1854 il suo 1281 (“in Adasio in villa que dicitur Vitus”). Questi documenti primo Cappellano. Prima di allora la parrocchia era gesti- testimoniano l’esistenza di una comunità raccolta in un paese ta dalI’Arciprete d’Asio adiuvato dai suoi aiutanti residenti denominato Vito. nella canonica di Clauzetto. 8 9 11 Anduins Anduins Anduins

L’inverno ancor non è passato Paese arroccato alle pendici dell’omonimo ma Anduins è fortunato giacchè dal sole è baciato; monte, esposto al sole e riparato dai venti il sole inonda strade e gradinate freddi, gode di un clima mite e salubre. Vie- tanto che nella Scala Santa viole profumate sono sbocciate. ne definito “La Nizza del Friuli”. Nel fondo Forse la neve ancora cadrà della valle scorre serpeggiando l’Arzino, tra ma le viole annunciano le colline moreniche, in un pittoresco qua- che la primavera presto verrà. dro panoramico. (Quintavalle Maria Pia) Il paese è meta turistica e ottima stazione di cura anche per l’esistenza della fonte d’Acqua solforosa. L’acqua minerale della Fonte solfo- rosa di Anduins contiene in dosi curative otti- mali sali di zolfo, magnesio, calcio e silicio. Fin dal 1872 uno studioso descrisse l’efficacia dell’acqua come antidoto in numerose comuni affezioni definendola un tesoro“ igienico cu- rativo”. Le cure idroponiche e la balneoterapia rese possibili da queste acque favoriscono il gran- de sviluppo turistico del paese di Anduins e dell’intera Valle d’Arzino. Alto 800 metri sul livello del mare, la Mont di Anduins è un vasto pianoro ondulato che sovrasta il paese di Anduins, con abbondanti macchie boschive, collegato al centro abitato da una comoda strada carrabile asfaltata. La chiesetta votiva costruita dalla popola- zione di Anduins nell’immediato dopoguerra, dedicata alla “Madonna della neve” completa l’interesse turistico della zona. Paese natale della soprano Fiorenza Cedolins.

13 Monte Zucchi Anduins

Madonna Anduins della neve

Dedicata alla Madonna della Neve e alla Regi- na della Pace, la chiesa sul monte Zucchi di An- duins fu costruita nel 1946 dagli abitanti di An- duins come compimento di un voto emesso nel 1944, durante la seconda guerra mondiale. I fedeli furono risparmiati dalla minaccia che incom- beva sul paese che prevedeva un bombardamento. Tutti gli abitanti del paese, guidati dal parroco don Giu- sto Del Bel Belluz, percorrendo il sentiero con gerle e i materiali necessari, si prodigarono per costruire la chiesetta. Il 5 agosto si celebra la festa in onore della Madonna della Neve con varie manifestazioni durante tutto il primo fine settimana di agosto.

➑ Chiesa di Anduins

La chiesa di Anduins è stata consacrata nel 1989 e sostituisce quella precedente demolita dopo il terre- moto del 1976. Il progetto è dell’architetto Gianpaolo Bortoluzzi. All’inter- no si trova l’organo datato 1983 della ditta Tamburini, or- ganari di fama internazionale provenienti da Crema. La parrocchia lo acquistò, grazie alla collaborazione dei fedeli, e fu solennemente inaugurato il 20 luglio 2009, giorno di Santa Margherita, Patrona della Comunità as- sieme a San Bartolomeo che si celebra il 24 agosto. Nella domenica più vicina al 21 novembre si celebra la Festa della Madonna della Salute con la processione. Il 5 agosto si celebra la Festa della Madonna della Neve presso la chiesetta sul monte Zucchi, che venne edificata nel 1946 dagli abitanti di Anduins come ex-voto, emesso durante la seconda guerra mondiale.

14 15 Fonti Solforose

Verso la metà del secolo scorso, in coincidenza con la realizzazione di collegamenti viari che consentivano un più agevole accesso agli abitati di Anduins e Vito d’Asio, pro- venendo dalla pianura, iniziarono le prime razionali valoriz- zazioni delle sorgenti del Barquet, le cui acque erano già note da secoli, ma che solo da tale periodo furono classi- ficate come “idrosolforiche salino fredde”, particolarmente ricche di sali magnesiaci e quindi con una elevata attitudi- ne curativa. Di proprietà comunale, nei primi anni del se- colo furono dotate di un vero e proprio stabilimento balne- are, con 25 cabine per la balneoterapia, oltre che di locali e spazi riservati alo svago degli ospiti. Parimenti presero slancio anche tutta una serie di attività ricettivo-turistiche che, agli inizi degli anni ’20, quando già erano stati ristrut- turati il Grande Albergo alla Fonte, dotato di 80 lussuose camere e i preesistenti “Alla Posta” e “Belvedere”, si è stimato fossero all’incirca 500 i posti letto disponibili nella “Stazione Balneare Climatica di Anduins”. Calcolando an- che la ricettività dei centri vicini, è realistico ipotizzare che fossero circa 700 le persone che giornalmente frequen- tavano gli stabilimenti, con picchi di oltre mille presenze nei periodi di maggior affluenza. Un simile flusso era supportato e garantito dalla linea ferroviaria Casarsa-Gemona, con stazione applicazioni idropiniche, abbandonando completa- allocata a Forgaria del Friuli, dove mente la balneoterapia. L’amministrazione comunale vi era un trasbordo su carrozze commissionò sul finire degli anni ’60 un primo studio a cavalli, fino all’abitato di An- multidisciplinare per valutare le prospettive connesse duins. Nel periodo pre-bellico la ad un rilancio della struttura. Furono fatte indagini di crisi portò rapidamente ad un ri- ordine medico, clinico, geologico, idrico, urbanistico, dimensionamento dell’attività del nonché econometrici. Da tali studi sono emersi dati centro termale, fino alla chiusura più che confortanti, tali da collocare la fonte di Anduins del Grande Albergo alla Fonte ai vertici qualitativi tra tutte le acque presenti in regio- ed alla trasformazione dello sta- ne. Le difficoltà nel reperimento dei fondi necessari, bilimento in albergo-ristorante. hanno ritardato l’avvio di un progetto di sfruttamento L’attività della sorgente si limitò alquanto ambizioso. Infine i gravi danni alle strutture alla gestione di un ridotto stabi- e alla stessa portata idrica, riportati in conseguenza limento balneare che, tramite la locale Pro-loco, evitava del sisma del ’76, hanno decretato un momentaneo la totale chiusura dell’attività. Nel dopoguerra la ripresa accantonamento del progetto stesso. fu abbastanza interessante, pur non raggiungendo mai le presenze degli anni ’20. Le cure furono limitate alle (Testo tratto dal sito www.arzino.it)

16 17 ➓ Las Aganas

La Val d’Arzino offre interessanti mete per l’attività spele- ologica sotterranea. La grotta più nota nella zona, ma an- che la più raggiungibile attraverso la strada che va dall’a- bitato di Vito d’Asio verso “La Mont di Vit”, è la “Cjasa de las Aganas” della quale sono percorribili, superando sette piccoli laghetti, trecento metri di basse gallerie. Accanto a questa, che risulta essere la più famosa, sono da segnalare anche numerose altre grotte e cavità: ne sono state censite oltre trenta. Ad esempio la “Grotta delle Eccentriche”, in località Ma- sarach, caratterizzata da uno sviluppo di 250 metri, l’in- ghiottitoio dei Tinei, una borgata dei Cedolins, pressoché verticale, che raggiunge una profondità di 120 metri; l’in- ghiottitoio dei Juris, con un meandro di 300 metri, situato a 90 metri di profondità.

(Tratto dal sito www.arzino.it)

18 19 Arrampicare in Val d’Arzino

Era il lontano 1985 quando un appassionato di ar- rampicata un po’“speciale” l’allora parroco di Pie- lungo Bianco Adriano, individuava nella parete di roccia del Masarach nella frazione di Anduins in co- mune di Vito d’Asio il luogo ideale per esercitare la sua passione, e piantava il primo chiodo tentando di salire quella parete che in seguito sarebbe diven- tata “la palestra di roccia del Masarach”. In seguito alcuni rocciatori, appartenenti al C.A.I. di , aiutati da altri appassionati subito accorsi non appena si era diffusa la voce di questa nuova pare- te disponibile, ampliarono progressivamente il ventaglio di vie arrivando all’attuale numero di 120. La Palestra di roccia del Masarach oltre alla estrema comodità di accesso (praticamente confina con la stra- da provinciale Val d’Arzino, all’altezza dell’imbocco della storica Regina Margherita, la strada costruita dal conte Ceconi nel 1891) le vie ora proposte soddisfano le esigenze sia dei Climbers principianti che di quelli più esperti. Le qualità tecniche, la sicurezza e la sua posizione geo- grafica che la posizionano praticamente al centro della regione, hanno fatto sì che venisse rapidamente cono- sciuta al di fuori dei confini nazionali venendo frequenta- ta da Austriaci, Sloveni e Tedeschi. Assidui frequentatori sono i corsi roccia tenuti dai vari sodalizi Friulani e Triveneti. I Climbers hanno a disposizione un ampio parcheggio e la possibilità di campeggiare. Vista l’esposizione a Sud è possibile arrampicare tutto l’anno. Per i più esigenti c’è la possibilità di salire i sei tiri classici della via “Gina” o visitare i contrafforti della soprastante montagna seguendo il sentiero attrezzato della via “Lui- gino Turri”, splendido belvedere sulla forra del torrente Arzino. È di prossima realizzazione da parte del Comune di Vito d’Asio un locale spogliatoio che renderà più piacevole e confortante la sosta.

20 1 Albergo alla Posta Trattoria e pizzeria Anduins

Nuova gestione Lo storico Albergo Alla Posta è immerso nel verde, in una posizione tranquilla e soleggiata. La trattoria e la pizzeria offrono la possibilità di assa- porare sia specialità gastro- nomiche friulane che piatti della classica cucina nazio- nale. Entrate, e lasciatevi cocco- lare. Vi accompagneranno cordialità ed allegria.

“La Val d’Arzino è una poesia del mondo, un canto rac- colto nel grembo del Friuli, un’immagine delle origini.(...) E ogni sera, mentre si accendono sopra il Pala e il Corno le stelle o quando scende dal Piombada lungo i declivi il passo silente della luna, nelle case un calore di famiglia e di fuoco avvince e rasserena la gente tenace, laboriosa, ingegnosa della valle. È il silenzio, appena toccato dalla sinfonia dei torrenti, che riempie di pace e di serenità la Val d’Arzino”. Piazza Municipio, 4 Tel. 0427-800017 (Domenico Zannier, da “Immagini per una storia”, Cellulare 329/2311247 - Roberto Vattori Editore) 349/1208769 [email protected] FACEBOOK: allapostaanduins

22 23 Villa Margherita Infinite possibilità di camminate attraverso i vari sentieri delle montagne circostanti, i percorsi in mountain-bike, di pesca e canoa sull’Arzino, di arrampicate nella vicina palestra di roc- Anduins Situata nel centro del paese di Anduins, sulla strada che cia del Masarach. Escursioni nella vicina riserva del lago di porta alla Fonte Solforosa (300 metri) VILLA MARGHERITA Cornino. è immersa in uno splendido giardino, ideale per favorire lo Tappe obbligate il castello Ceconi di Pielungo, l’altopiano svago ed il relax degli ospiti. La struttura comprende camere della Mont di Anduins con la Chiesetta della Madonna della

doppie con servizi, dotate di tutti i confort, aria condizionata Neve, la Pieve di San Martino d’Asio, le Grotte Verdi di Pra- ed un appartamento autonomo. dis, il borgo di Fruinz, le cascate dell’Arzino. A disposizione degli ospiti un’ampia e caratteristica taverna A venti minuti di auto si trovano la “capitale del prosciutto”, con caminetto, due salette per conversazione o lettura, pisci- San Daniele, quella del mosaico, Spilimbergo, e della Carnia, na ed un parcheggio privato. L’ottima posizione panoramica Tolmezzo. sulla valle dell’Arzino e del Tagliamento, il clima mite e saluta- In definitiva VILLA MARGHERITA rappresenta, per chi è alla re e l’assoluta tranquillità ne fanno un punto di riferimento per ricerca di calma e relax, un luogo ideale dove, in un paesag- soggiorni estivi, di relax o finalizzati alle cure termali. gio da fiaba, la natura concilia al meglio salute e svago. VILLA MARGHERITA è aperta tutto l’anno consentendo un piacevole soggiorno per chi vuole visitare la Val d’Arzino in ...una villeggiatura incantevole per scoprire l’amore e la bel- qualunque stagione e poterne così cogliere gli affascinanti lezza della natura! aspetti naturalistici, folcloristici e culturali. L’ambiente circo- stante è veramente un paradiso per gli amanti della natura.

Bed & Breakfast & Relax In Val d’Arzino Via Fonti Solforose, 10 Tel. 0427–807780 - Cel. 328 4639409 www.villamargherita.eu e-mail:[email protected]

25 3 Bar e Alimentari da Cecotti Salone Patrizia Anduins Locali completamente rinnovati con ampia terrazza sulla valle. Nel bar, ricche colazioni all’italiana e internazionali, ottimo assorti- mento di panini caldi e freddi, stuzzichini, vini e bevande. Nel reparto alimentari, vasta scelta di insaccati, formaggi del ter- ritorio, frutta e verdure di stagione.

Edicola “La Passerella”

Di Giovannini Loredana Orari: lun–sab 8.30–12.30 Dom 8.30–10.00

di Carlo Lanfrit 33090 – Anduins (PN) Via Macilas Via Regina Margherita, 1 33090 Anduins Tel. 334 5042258 di Vito d’Asio (PN)

26 27 ➍ Mevania Marchi Produzione lavanda biologica

l’Azienda da me fondata si caratterizza fondamentalmente per i seguenti punti: A) Azienda che produce in regime di biologico B) Azienda che coltiva a circa 600 m. s.l.m. C) Azienda che coltiva piante officinali (in questo momento La- vanda)

ne consegue che:

La mia è una piccola realtà agricola situata nella Val d’Arzino, precisamente nel comune di Vito d’Asio. Ha come obiettivo il re- cupero (per quanto mi è possibile) del nostro territorio che ormai ha raggiunto un forte degrado e la ricerca di un’integrazione al reddito familiare potendo contemporaneamente vivere sul posto e seguire la famiglia. Ho scelto di produrre Lavandula angustifolia/officinalis, che è la più pregiata di questa specie, per le sue proprietà curative note dai tempi e soprattutto perché è una pianta che trova un habitat favorevole nelle zone montane e una fonte di guadagno che altri- menti sarebbe difficile ipotizzare. La mia azienda si occupa della coltivazione (in regime biologico), trasformazione e vendita sia del prodotto primario (agricolo: fiori freschi, piantine, olio essenziale distillato in corrente di vapore, sgranato, sia per la profumazione che per uso alimentare), non- ché del prodotto derivato, principalmente per uso cosmetico ed alimentare. Non è stata, sino ad oggi, un’impresa facile, ma posso dire che sto ottenendo delle soddisfazioni e dei plausi dai miei clienti, le- gati soprattutto alla qualità dei prodotti che propongo, che mi hanno impegnato non poco nella ricerca di collaboratori affidabili. Spero che nel futuro questo progetto si possa sempre più soste- nere ampliando la rete di vendita, che attualmente trova maggio- re riscontro fuori regione, in modo tale da potermi permettere una più serena gestione dell’attività e magari un ampliamento della gamma di piante officinali da coltivare.

Sede lavorativa: Vito d’Asio (Pn) Anno di fondazione: ottobre 2005 Sito Internet: www.mevaniamarchi.it (non sempre aggiornatissimo) e-mail: [email protected] cell. 328 2660500

28 SEDE MUNICIPALE - ALBERGO ALLA POSTA ALLA ALBERGO - SEDE MUNICIPALE MEDICA - GUARDIA FARMACIA BAR - ALIMENTARI BIOLOGICA LAVANDA AGRICOLA AZIENDA CENTRALE PIAZZA SANTA SCALA PANORAMICO - PUNTO CIEL IL SOMP MARGHERITA SANTA PARROCCHIALE CHIESA E DI RIPOSO PANORAMICO PUNTO LEOPOLDO LUALDI PIAZZA FONTI SOLFOROSE SCUOLE ELEMENTARI DI MEDITAZIONE PUNTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Anduins Anduins

1 SEDE MUNICIPALE - ALBERGO ALLA POSTA

6 2 FARMACIA - GUARDIA MEDICA 7 7 3 BAR - ALIMENTARI 8 4 AZIENDA AGRICOLA LAVANDA BIOLOGICA 5

8 5 PIAZZA CENTRALE 5 6 6 SCALA SANTA

4 7 SOMP IL CIEL - PUNTO PANORAMICO 4 8 CHIESA PARROCCHIALE SANTA MARGHERITA

11 9 10 9 PUNTO PANORAMICO E DI RIPOSO 9 3 2 10 PIAZZA LEOPOLDO LUALDI 3 12 13 1 11 FONTI SOLFOROSE 2 1 12 SCUOLE ELEMENTARI

13 PUNTO DI MEDITAZIONE 13 10 MMunicipiounicipio CChiesahiesa 12 FFarmaciaarmacia -- GuardiaGuardia Medica Medica VVillailla MargheritaMargherita BBibliotecaiblioteca ee InternetInterne tPoint Point BBarar AlimentariAlimentar i CecottiCecotti AAlbergolbergo “Alla“Alla Posta”Posta” ttrattoriarattoria ee pizzeriapizzeria

Dati percorso:

2.530 m. di lunghezza 179 m. di dislivello 45 min. tempo di percorrenza 11

31 32 33 35 Casiacco Casiacco Casiacco La frazione di Casiacco costituisce, assie- me al vicino centro di Flagogna, per la mor- fologia pianeggiante del territorio, il trian- golo industriale e artigianale della Valle, suo centro economico, garanzia di occupazio- ne per gli abitanti della zona. L’anfiteatro formato daimonti Corno, di An- duins, Asio e Prat racchiude in una colorata cornice la frazione di Casiacco, estrema pro- paggine del comune di Vito d’Asio, ove il fiume Arzino, dopo aver concesso diversi suggestivi angoli dove in estate si pratica il turismo flu- viale, abbandona il suo tortuoso corso, e si distende in una piana, prima di sfociare nel Ta- gliamento. La sua bellezza naturale, infatti, è data dai verdi boschi che lo delimitano e nei quali è piacevole Lassù in mieč al vert inoltrarsi. da las nueštas monz rešpirìn un’aria ca no pò Il suo centro, situato lungo l’arteria di comu- cjatâ confronz. nicazione per i luoghi turistici di Sella Chian- Chì, tai nueštis biel paîs zutan e della vicina Carnia, si sviluppa in una a soméa da eši in paradîš. ampia piazza luogo di incontro dei paesani in Cjalìn in jù viers il Tiliment occasione delle ricorrenze e dei festeggiamenti chešta scia d’arint, a nos fâš estivi. pensâ a un puešt for dal mont. Accanto al Centro Sociale, dove è alloggiato uno splendido Auditorium, vi sono alcune at- Ducj ši volìn ben e ši rišpetìn e con co faʃìn fiešta trezzature sportive tra cui il campo da calcio sin plens di murbin. con le tribune coperte, il campo da tennis e il Però la ruba pì biela, a é campo poliuso. co sin Aʃìns.

Int un pùac teštarda, ma plena di côr pa la so int!

Lucia Miorini

37 12 Chiesa di Sant’Osvaldo

L’attuale chiesa, dedicata a Sant’Osvaldo re, fu con- sacrata nel 1987 su progetto dell’architetto Gianpaolo Bortoluzzi e sostituisce quella precedente demolita dopo gli eventi sismici del 1976.

La pianta dell’edificio è a “elle” e si dispone a lato del ba- samento della torre campanaria creando uno spazio che funge da filtro tra interno ed esterno. Nella scelta dei materiali si è cercato di attenersi ad una ri- gorosa semplicità dettata dall’ambiente circostante e dalla funzione dell’edificio. Assieme alla statua del Patrono Sant’Osvaldo è collocata anche quella di Santa Lucia. Particolare devozione è riser- vata alla Madonna Immacolata che si celebra con solenni- tà l’8 dicembre con la processione.

38

11 Trattoria alle Alpi

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42 43 IMPIANTO SPORTIVO E CENTRO POLIFUNZIONALE SPORTIVO IMPIANTO SULL'ARZINO VISTA PASSERELLA BORGO VALLATA BORGO SEQUALINS SENTIERO NANDRUS BAR ALIMENTARI MULINO LAS CURTAS BAR GIARDINO RE SANT’OSVALDO PARROCCHIALE CHIESA FONTANA PANORAMICO PUNTO 8 9 1 2 3 4 5 6 7 10 11 12 13

Casiacco 1 Casiacco 1 IMPIANTO SPORTIVO E CENTRO POLIFUNZIONALE

2 VISTA SULL'ARZINO

3 PASSERELLA 12 6 4 BORGO VALLATA

5 BORGO SEQUALINS 7 5 11 6 SENTIERO NANDRUS 4 2 7 BAR ALIMENTARI 10 3 13 8 MULINO

1 9 2 9 LAS CURTAS

10 BAR GIARDINO 8 3 11 CHIESA PARROCCHIALE SANT’OSVALDO RE 11 12 12 FONTANA

13 PUNTO PANORAMICO 4

ChiesaChiesa TrattoriaTrattoria “Alle Alle Alpi”Alpi

5 Impianto sportivo e centro polifunzionale Bar Alimentari 6 10

9 Dati percorso:

13 4.780 m. di lunghezza 8 199 m. di dislivello 80 min. tempo di percorrenza 7

45

49 Pielungo Pielungo Pielungo A 560 mt. sul mare, Pielungo è il cuore di tante borgate di cui è costellata la media Valle d’Arzino. Pert, Chiamp, Cerdevol, Ju- ris, Forno, Cedolins, Oltrefoce, sono borghi che, tra boschi e prati, hanno trovato un loro spazio sui declivi collinosi che scen- dono dal monte Pala e dal monte Cecon degradando sempre più rapidi sui torrenti Foce ed Arzino, paradiso degli amatori del- la trota e delle acque fresche e chiare. Antiche mulattiere e comodi sentieri condu- cono l’escursionista alla piacevole scoperta di angoli che profumano di funghi, alle malghe di

Pert, 2008 Albareit e Jovet, alle borgate di Pert o Saeto- la, alle pareti rocciose del monte Rossa o del Il rumùar da l’âga. monte Flagel che fioriscono di stelle alpine e Il sunâ di un riu sul bruî dal Ar∫ìn: genziane. a noi ši mešedan. Sono carichi di bellezze e suggestioni i diversi Ai colan flocš. angoli lungo l’orrido del Clapiat frequentatissi- Ai ši piert par cjera. mi dal turismo fluviale. Gotas as reštan tacadas A Pielungo, di grande richiamo turistico è il ca- tor las pontas dai ramaz as deventan lignas. stello del Conte Giacomo Ceconi, un signo- rile edificio dalla facciata ricca di statue, torri Il štoc di un floc tor la mê ombrena: e torrette merlate, costruito alla fine dell’800 e a no fâš rumuar situato in mezzo al verde. la niaf c’a ši poia tai claš. Un floc ridint al ven jù a zig zag šmenant la šchena. Chel âti al passa via dret: “Rivât! Prin!”

Da un čoc di zesâr muart un biel fonc blanc al šponta coma anima a forma di nivula.

Doi cjavroi ai traviersan l’âga

51 2 La chiesa di Sant’Antonio da Padova

La chiesa di Pielungo, dedicata a Sant’Antonio da Padova, è stata consacrata nel 1905. Maggior bene- fattore fu il Conte Giacomo Ceconi che l’abbellì con statue, dipinti e decorazioni.

Gli affreschi sono opera dell’artista e pittore Barazzutti di Gemona ed altri artisti. Totalmente perduto, a causa del terremoto del 1976, è l’affresco sul soffitto della na- vata centrale raffigurante la Gloria di Sant’Antonio, di cui rimane un quadro posto sopra la porta della sacristia. La pila dell’acqua santa, il battistero e gli altari sono di stile gotico, tutti doni del Conte in occasioni familiari speciali. L’altare maggiore è in marmo di Car- rara con ornamenti in mosaico e co- lonnine di rosso africano, con basi e capitelli in bronzo dorato. Stupendo è il bassorilievo dell’Ultima Cena fedele ri- produzione del quadro di Leonardo da Vinci. Di grande pregio gli altari laterali dedicati all’Immacolata e a Sant’Antonio da Pa- dova. Il 15 agosto si celebra la Festa del- la Madonna e in giugno quella del Patrono Sant’Antonio da Padova, entrambi con la processione.

53 10 è per lo meno di difficile Castello comprensione e privo di organicità.

Conte Ceconi Brillano invece luminose La facciata del Castello Ceconi, con il suo eclettico so- sulla facciata principa- vrapporsi di stili, ben rappresenta l’esuberante personalità le, come in una confusa del suo ideatore. atmosfera culturale, ma Il Conte di Pielungo ha voluto perpetuare con il marmo discontinue e separate delle sculture e la pittura degli affreschi tutto il suo mon- fra loro quasi stelle di un do, la sua terra coi suoi personaggi e la sua cultura, ma firmamento, le quattro anche chi con la sua opera e le sue idee gli ha permesso, statue in pietra del in maniera indiretta ma decisiva, di diventare ciò che è cornicione rappre- diventato. sentanti nell’ordine A livello personale Ceconi ha sempre avvertito il bisogno di da sinistra a destra rinfrancarsi da un passato di dignitosa povertà, costruen- Ariosto, Petrarca, dosi una dimora degna dei titoli e della fama che aveva Dante e Tasso. acquisito con sudore e passione; nacque così Villa Ceconi Non si capisce bene che negli anni divenne un maestoso castello, la dimora la ragione né sareb- degna di un conte. be facile indagare perché la scelta Nel costruire ed adornare quell’imponente struttura, sia caduta proprio emerse tutta la genuina “ignoranza” del ragazzo partito su quattro grandi da Pielungo: l’insieme architettonico del castello è un giu- poeti, di cui due stapporsi di stili senza soluzione di continuità, anche se vissuti nel 300 e negli anni proprio questa sua particolarità, unita al panora- due nell’età rina- ma fiabesco in cui è inserito, hanno senza dubbio accre- scimentale. sciuto il suo fascino. Sembra più age- Nella prima versione la villa era coperta con un tetto a vole intuire che padiglione e solo successivamente il Ceconi, ottenuto il il suggerimen- titolo nobiliare di Conte, trasformò questa copertura con to sia perve- la costruzione dei merli che diedero alla villa la parvenza nuto arbitra- di castello; una ancor più facile lettura delle vicende lun- riamente nel gamente sofferte nel suo inconscio ci viene dall’insieme suo animo, sen- architettonico del castello stesso, il cui sviluppo stilistico za che egli se ne rendesse conto. Non sarebbe neppure azzar- dato supporre che dei quattro poeti l’autore del castello non abbia mai avuto nel tempo la possibilità di leggerne un solo verso.

55 6 Il piano del comando italiano, a cui era legata ogni Sentiero speranza di salvezza per migliaia di soldati, prevedeva di raggiungere la pianura, da dove sarebbe stato più della battaglia agevole proseguire la ritirata verso il Piave, attraverso Pielungo due itinerari: A (Paludon - Gerchia - Col Manzon - Tra- vesio) e B (Orton - Clauzetto - Paludea). Pradis Avviate le salmerie verso la VaI Tramontina attraverso Da alcuni anni è molto frequentato il percorso che si la tortuosa ma più rapida via del Canal di Cuna, la mat- sviluppa lungo i luoghi ove si svolse la battaglia di tina del giorno 5 novembre ha inizio da San Francesco Pielungo–Pradis nella ritirata di Caporetto. Il sentiero I’incolonnamento verso gli itinerari stabiliti. perfettamente tabellato è adatto ad ogni tipo di uten- Un primo scontro, nella stessa mattinata. avviene te e molto apprezzato da quel turismo legato ai luoghi attorno all’abitato di Pielungo, dove i reparti italiani della prima guerra mondiale sempre più numeroso. respingono l’attacco della 2ª Compagnia del Garde Reserve Jäger Battaillon, reparto dell’avanguardia Il 24 ottobre 1917 l’of- prussiana giunto in zona seguendo il percorso della fensiva lanciata dagli Forchia a nord del Monte Pala. Imperi Centrali nella Nella stessa giornata, nelle ore del pomeriggio, ha luo- zona dell’Alto Isonzo, go a Forno un ulteriore combattimento, nel quale le nel settore compreso avanguardie italiane si trovano a fronteggiare l’intero fra Pieno e Tolmino, Garde Reserve Jäger Battaillon, appena giunto in zona porta allo sfondamento attraverso l’attuale strada che da Clauzetto conduce delle linee italiane e all’i- a Pielungo. I reparti italiani hanno ancora una volta nizio di un movimento di la meglio e respingono i ripiegamento generale germanici oltre il torrente che, secondo le iniziali disposizioni dei Comandi Italiani, Foce, dopo avergli inferto avrebbe dovuto arrestarsi sulla linea costituita dal Fiume pesanti perdite, fra le quali Tagliamento. lo stesso comandante del In ottemperanza agli ordini ricevuti, la mattina del 30 otto- battaglione, Maggiore bre, sulla riva destra del tratto di Fiume che va da Preone Von Stülpnagel, caduto in fino a Peonis, si trovano schierate la 36ª, scesa dalla zona quello scontro. della Val Raccolana, oltre che della Val Resia, e la 63ª di- A Forno, gli italiani ap- visione di fanteria, in ripiegamento dalla zona di Gemona prendono per la prima e Venzone. Le due divisioni, prive di ordini precisi, impos- volta di avere di fronte sibilitate a comunicare con le altre unità e ignare della l’intera Deutsche Jäger progressiva avanzata del nemico che nel frattempo aveva Division, un rinomato re- forzato il Tagliamento nella zona di Cornino, si trattengono parto dell’esercito prus- sulle loro posizioni fino aI 4 novembre, quando ha inizio il siano, tanto da far provare deflusso verso la Vai d’Arzino, e il concentramento a San ai nostri persino un certo Francesco. grado di soddisfazione. Da San Francesco, le due grandi unità, riunite sotto il co- Scesa l’oscurità, la calma mando del generale Francesco Rocca, avrebbero dovuto è assoluta su entrambi i muoversi verso Pielungo e quindi, seguendo i due itinera- versanti della valle, gli ita- ri costituiti dall’attuale strada per Pradis di Sopra e dalla liani sono concentrati die- vecchia mulattiera, raggiungere la valle di Pradis attraver- tro la stretta di Forno, la so Forno. prima linea è costituita dal

56 57 I° e 2° battaglione del 36° reggimento fanteria, quelli che va dalla colletta di VaI da Ros, alla Borgata Tascans e nel pomeriggio erano stati impegnati nel combattimento. fino all’altura che sovrasta l’attuale bivio Orton, dove Giunto sulle posizioni di Forno, il generale Rocca si rende la strada che sale da Clauzetto attraversa il costone e immediatamente conto della necessità di riprendere il mo- inizia la discesa verso il canale di Foce. Pielungo vimento verso sud. La linea nemica è concentrica rispetto a quella italia- Ordina quindi al 49° reggimento fanteria di scavalcare il na, spesso a stretto contatto con quest’ultima, ma in 36° e di iniziare il movimento lungo l’attuale strada per generale in posizione più favorevole poiché la luce del Pradis di Sopra. Sono circa le 23 del 5 novembre quando giorno precedente aveva consentito ai germanici una il 2° battaglione del 49°, in riga per quattro e a baionetta buona scelta delle posizioni su cui attestarsi. inastata, inizia la discesa sotto Forno, ma deve ben presto Gli attaccanti si trovano schierati di fronte due reggi- arrestarsi poiché il ponte è stato fatto brillare, a quanto si menti tedeschi. Il reggimento Bettendorf (11° Jäger) venne poi a sapere da reparti italiani in transito la mattina occupa la linea nel tratto che va dalla borgata Tascans dello stesso giorno. fino alla quota della Casera Polpazza sul Monte Pala, Grazie ad alcune persone pratiche del luogo viene imme- il reggimento Bibra (13° Jäger), con il comando a Cer- diatamente individuata, quale via alternativa, la vecchia chia, tiene la Val da mulattiera per Clauzetto che valica il torrente Foce nel Ros e le retrostanti tratto a monte, dove assume il nome di Rio di Molin, con borgate di Paludon e un ponticello ancora oggi esistente. Blanchs, sull’itinera- Una volta individuato il nuovo itinerario, verso l’una di not- rio verso Campone. te il 2° battaglione si mette in movimento, seguito dal 3° All’alba, anche il 1° e e dal btg. alpini VaI Fella, supportati da 2 compagnie di il 2° btg. del 36° fan- mitragliatrici e dalla 21a batteria da montagna. teria, insieme alla 56ª Superato il ponte, il percorso si apre in due distinte mu- batteria da montagna, lattiere: quella di destra, attraverso la borgata Fumatins da Forno vengono av- arriva fin sotto la colletta della VaI da Ros, l’altra, verso viati oltre il torrente, lungo la mulattiera che sale verso sinistra, porta a risalire verso l’attuale strada. i Fumatins. Il 2° battaglione, prendendo l’itinerario di destra, ha come Alle sei, il generale Rocca attraversa il ponte per re- obiettivo la VaI da Ros, il 3° battaglione, seguendo il per- carsi in ispezione alla linea di combattimento, per la corso di sinistra, punta sulla vicina borgata Tascans. mulattiera di sinistra risale verso la strada e, trovando Le colonne in avvicinamento vengono immediatamente su questa un carro ambulanza abbandonato, vi fissa fatte segno di tiro di fucileria e di mitragliatrici appostate una specie di comando avanzato. nel bosco, il comandante del reggimento, col. Zampieri, Alle sette la situazione della linea è la seguente: sulla ordina che si attacchi alla baionetta. destra, il 2° btg. del 49° , al comando del magg. Mo- Questo primo attacco avviene fra le 2,30 e le 3,30 del 6 relli, tiene le alture della VaI da Ros, l’unico tratto in cui novembre. L’attacco riesce, ma il maggiore Sisto Frairia, gli italiani sono riusciti a conquistare la sommità del comandante del 3° battaglione alla cui testa si era lanciato ciglio che li separa dalla valle di Pradis. in avanti, cade colpito a morte. Al centro, il 3° btg. del 49°, al comando del capita- Sulla destra, la 2ª compagnia del 2° battaglione giunge ad no Pollio, rafforzato dalla 269ª compagnia alpini del occupare le alture attorno all’attuale rifugio ANA, che ven- VaI Fella, tiene i Tascans e il gradino sotto il ciglio del gono definite come colletta di VaI da Ros. Nell’oscurità, costone oltre l’avvallamento che parte dall’attuale prosegue l’avanzata anche sulla sinistra, verso Tascans cimitero di guerra; sulla sinistra, una compagnia del e verso le alture sopra l’attuale strada, i progressi sono 49° fanteria tiene l’altura sopra l’attuale bivio di Orton, particolarmente difficoltosi per la continua presenza di ele- appoggiata anche dalla 21a batteria da montagna. In menti nemici nascosti nella boscaglia. Sul far del giorno, riserva sta il battaglione alpini VaI Fella. lo schieramento si estende ad anfiteatro lungo la linea che Il colonnello brigadiere Petracchi, comandante della

58 59 brigata Parma e quindi di tutta l’avanguardia, nel mentre ristabilire una linea di difesa più arretrata e a impedire che i ispeziona il terreno per decidere il da farsi, si avvede che tedeschi tengano il ciglio superiore della VaI da Ros. il nemico si sta muovendo in forze verso le alture della VaI Durante questa azione, è l’artiglieria tedesca a far senti- da Ros e fa quindi avanzare le compagnie del VaI Fella a re la sua voce, probabilmente posizionata nella zona di rinforzare le difese italiane. Rope, concentra il tiro sui reparti che nel frattempo stanno Il generale, percorrendo la linea di combattimento fra i Ta- giungendo da Forno. scans e l’altura sul bivio di Orton si rende conto dello stato A questo punto, il generale deve suo malgrado constatare di sfinimento delle truppe impegnate. valutata l’impossibi- che anche la via per Paludon è preclusa, per cui non resta lità di disporre dell’artiglieria da campagna, rimasta bloc- che ripiegare verso San Francesco e la via del Canale di cata a Pielungo, ritiene opportuno concentrare gli sforzi Cuna. per uno sfondamento in direzione di Campone. Mentre sulla Val da Ros gli italiani arretrano, nella zona Spingendo l’attacco sulla destra, cioè in corrispondenza dei Mineres e dei Zattes, il battaglione alpini Pinerolo, alle dell’attuale rifugio, si sarebbe dovuta imboccare l’agevo- 8,45 lancia un deciso attacco contro i Garde Schätzen le mulattiera che scendeva verso Paludon e i Blanchs e appostati sul Cuel d’Orton. quindi verso Campone: manovra particolarmente rischio- Si tratta di una azione di cui l’avanguardia che combat- sa in quanto avrebbe dovuto svolgersi sotto la pressione te lungo l’anfiteatro attorno al cimitero non ha perce- laterale dei tedeschi che tenevano tutto il versante di Cer- zione, il btg. Pinerolo è infatti separato dal grosso delle chia nella valle di Pradis. divisioni italiane, ha infatti raggiunto autonomamente Da Campone, avrebbero deciso se proseguire per Me- la zona dei Mineres dopo essere stato inviato, assieme duno oppure per la Forcella Clautana. Alle 7,35, daI carro ad altri reparti, per la via di Fruinz verso il monte Pala. ambulanza sulla strada poco a valle del cimitero, il genera- L’attacco è violentissimo, gli Schützen avrebbero pro- le emana l’ordine per l’avanzata dei reparti rimasti a Forno babilmente ceduto se non fossero intervenuti gli Jäger e per la concentrazione dell’attacco verso la Val da Ros. del 20° btln. Il Pinerolo lascia sul campo 12 alpini, di I tedeschi non sono però colti alla sprovvista, il loro co- cui 2 ufficiali, oltre a 15 feriti. Alle 10, il generale Roc- mando, dimostrando quasi doti di preveggenza, nelle pri- ca rientra a Forno, dal posto di comando presso la me ore della notte, da , aveva emanato un ordine cappelletta che ancora oggi è visibile sulla strada, pur- che prevedeva proprio il rafforzamento delle difese in di- troppo in stato di abbandono, compila l’ordine di ripie- rezione di Campone, in previsione di un concentramento gamento che invia al colonnello brigadiere Petracchi. degli sforzi italiani in quella direzione. Il comandante la brigata Parma riceve l’ordine alle 11 e 30 Alle 8,30, mentre il movimento italiano sta per avere inizio, e convoca al posto di comando dei Fumatins i suoi su- si verifica quell’episodio che risulterà decisivo per le sorti balterni impegnati in linea e impartisce le disposizioni per della battaglia: il nemico attacca con violenza le posizioni il ripiegamento in direzione di Forno, che avrebbe dovuto sulla colletta della Vai da Ros e riesce a ributtare gli italiani iniziare alle 15, con l’arretramento del gruppo Cantoni, i due sul versante verso il cimitero. Il contrattacco italiano, nel reparti misti ultimi arrivati in avanguardia. Dispone affinché quale si distinguono gli alpini della 270ª e 271ª compagnia sulla linea vengano mantenute postazioni di mitragliatrici al del VaI Fella e la 6ª compagnia deI 49° fanteria, riesce a fine di mascherare al nemico l’arretramento. Dopo le 13, la

60 61 pressione tedesca si fa meno intensa, sulla linea di com- battimento scende una relativa calma: è probabilmente una calma apparente collegata al fatto che gli Jäger hanno già notizia dell’avvicinamento dei reparti austroungarici che stanno scendendo dalla Carnia per la Valle d’Arzino, alle spalle dei nostri. Anche il generale Rocca è ormai persuaso che la via di ar- retramento per San Francesco non è più praticabile, alle 15,25, da Forno, compila l’ultimo ordine diretto al coman- dante della brigata Parma. Il fonogramma non giunse mai a destinazione, fu raccolto da un abitante di Forno, tale Anto- nio Marin, il giorno dopo i combattimenti: “Ritirata per San Francesco non è più sicura. Mi segua per sentiero che possa o nord dì Monte Rosso. Comand. 15° appostato a Forno per proteggere sua ritirata le indicherà la strada. Generale Rocca”. Compilato l’ordine, il generale si avvia sul sentiero che da Forno conduce alla malga Jovet. Fatte poche centinaia di metri, quasi colto da un richiamo istintivo, rientra alla cap- pelletta di Forno da dove segue le sorti dell’avanguardia in ripiegamento dalla VaI da Ros. ll secondo e terzo scaglione non riusciranno a ripiegare. Oltre al fuoco che proviene dal costone della VaI da Ros e a quello sulla sinistra, in progressivo avvicinamento dalla zona dei Zattes e dei Minerei, si aggiunge anche la minac- cia del Reserve Jäger Battaillon 21° che ha raggiunto nel frattempo le stalle di Palamaior risalendo da Pradis attra- verso il Cuel da la Siere, dietro il Monte Dagn e batte la valle del Rio di Molin da quella posizione elevata. Il comando della brigata Parma, il 49° fanteria, il btg. VaI Fella, una par- te del gruppo Cantoni e le due batterie da montagna sono sopraffatti e perduti, presi da tre lati e con il quarto chiuso dal fuoco incrociato fra le posizioni di Palamaior e dei Zattes e Mineres. La battaglia di Pradis è finita. Alle 16,30 il gene- rale Rocca, con il comando della 63ª divisione, lascia defini- tivamente Forno, per la via del Monte Tajet. Assieme ad un nucleo sempre più ridotto giungerà fino a Selis, nell’alta VaI Meduna. dove si svolgerà, il 9 novembre, l’ultimo combat- timento. Sfuggito alla cattura insieme a pochi altri, vagherà per i nostri monti e poi verso la pianura in cerca di una via per ricongiungersi alle truppe italiane oltre il Piave fino a quando, il 18 dicembre, sarà arrestato dai gendarmi au- striaci nei pressi di Cesarolo.

Tratto da: www.arzino.it

62 ➑ Una volta si chiamava che nacque proprio in questi locali. Nel periodo successivo alla prima guerra mondiale l’albergo ed annessi vennero ri- Osteria “CAISSA” oggi “Miglio Verde” aperti con l’ausilio della figlia Luigia che aveva sposato un certo Morassi Benigno di Cercivento ed era andata colà ad Pielungo Il 25 aprile 1868 la signora Marcuzzo Domenica di Francesco e abitare. Zannier Luigi morì nel 1922 e la signora Vigia gestì di Guerra Pierina di Cerdevol (sorella di Maddalena madre di Gia- praticamente il locale, prima con l’aiuto del figlio Emmanuele como Ceconi) sposò tale Zannier Luigi fu Francesco di Clauzetto fino al 1943, e poi con l’aiuto di figlie e generi e nipoti, anche che venne (in Cuc) nel canale di Vito, odierna Pielungo. Luigi era venuti da Cercivento, si ricorda Franco Morassi fino alla fine nato nel 1845 e la moglie Pierina nel 1842, ebbero numerosi figli degli anni cinquanta. successivamente l’albergo venne dato fra cui Francesco come il nonno, nato nel 1876, e Luigia nata nel 1872. Fu certamente questa la famiglia che diede inizio all’attività commerciale negli anni dopo il matrimonio, e si portò dietro il soprannome di “CAISSA”. Per certo si sa che nel 1889, quando il maestro Riccardo Mac- corini iniziò la sua attività didattica occupò, per questo magiste- ro, i locali sopra il forno che era situato nel fabbricato adiacente, ed il conte Ceconi negli anni ottanta, durante la costruzione della prima scuola, nel dopolavoro si recava a brindare presso l’alber- go Zannier. Il figlio Francesco sposò il 2 agosto 1905 tale Guerra Anna nata nel 1886 che però in seguito si ammalò e morì nel 1910 il 31 gennaio. Anche il figlio Francesco mancò ai vivi il 2 settembre 1911. Nel frattempo, il 23 giugno 1908 al signor Luigi era morta la mo- glie Domenica; il 15 novembre 1909, si legge nelle cronache del tempo: “la trattoria del signor Zanier Luigi e figlio venne chiusa, con gran danno per il nostro paese perché così ci viene a man- care un esercizio che, sia per la buona volontà come per l’intra- prendenza del proprieta- rio come per l’ambiente adatto, era frequenta- in affitto, si ricordano un certo Gigi di Borgomeduna e un tissimo, con un servizio certo Duilio di Santa Maria di Sclaunicco (Lestizza) che lo ottimo, dove il forestiere, gestirono fino all’acquisto da parte della famiglia di Colledani per ammirare le nostre Attilio nell’anno 1964, attuali proprietari. Costoro, il Tilio e la magnifiche vallate, tro- Elda, con alterna fortuna, lo gestirono fino alla fine del se- vava il maggior confort colo scorso. successivamente, l’attività venne sospesa. Nel desiderato. Sappiamo 2008, dopo svariati adattamenti funzionali venne affidato in però che l’amico Zanier affitto a Colledani Denis, l’attuale conduttore che viene co- è disposto a cedere il adiuvato dalla madre Patrizia e, fino all’anno scorso, anche locale con l’annesso ne- dal padre Giovanni purtroppo prematuramente scomparso. gozio di coloniali e forno a qualche persona desiderosa di continuare ad esercirlo, e noi Il Miglio Verde ci auguriamo di veder riaperta al pubblico la trattoria, come di di Colledani Denis ammirare nel nuovo conduttore un bravo e degno successore”. Pielungo Seguì un periodo in cui l’albergo ed annessi vennero dati in af- Cell. 333.2580964 fitto ad una famiglia di Pradis di sopra, il padre di Zannier Arrigo 338.6120995

64 65 Al stallon dolci (crostate, crep, strudel, tiramisù,...) che prepara la si- gnora Mercedes. Si metta in conto un bel viaggetto, immer- La struttura è sorta intorno al 1900 come stallaggio per i cavalli si in una natura incontaminata con impareggiabili panorami delle carrozze del Conte Giacomo ceconi di Pielungo. Quando mozzafiato delle gole del torrente Arzino da cui la valle ne Pielungo il Conte e la Contessa si recavano da qualche parte con la loro prende il nome. carrozza o con il carretto, lì potevano cambiare i cavalli e fermarsi Il servizio è discreto e l’accoglienza è buona e questo è pro- per uno spuntino (un panino, un pezzo di formaggio,... e un taglio prio il posto ideale (soprattutto in inverno) per riposare ma- di vino). Dopo la morte del Conte (1910) il caseggiato è stato più gari davanti al camino acceso. L’osteria è il punto di incontro volte risistemato ed ampliato (causa di molti amici che lì, in completa armonia, trascorrono alcune anche ai terremoti che si sono avuti ore assieme. nel 1928 e nel 1976 che ne hanno Per mangiare è gradita la prenotazione ma si può sempre lesionato la struttura) e sempre più bere un buon taglietto e il tradizionale “Madrac” (vino bian- adattato a osteria con cucina. Per co secco con la Genziana cioè un vino amarognolo ottimo molti anni è stato gestito dai Fratelli come aperitivo) serviti nei vecchi bicchieri come si usava un Mecchia di Vito d’Asio, poi chiuso tempo e fare uno spuntino veloce. e ridotto in stato di abbandono, nel Per chi ama le storie antiche, la semplicità e i climi d’altri 1956 è stato acquistato dai fratelli tempi, questo ne è il posto ideale dove sempre si possono Vittorio e Lino Lorenzini che lo han- fare nuovi e piacevoli incontri. no rimodernato. Nel 1976 pur mantenendo le carat- teristiche essenziali della struttura lo stabile è stato in gran parte rifatto. L’osteria è originale e si può ancora vedere l’antico e pregiato fogolar, ma sono stati tolti gli antichi e pericolanti solai in legno e i muri in pietra sono stati rinforzati e intonacati come tutta la struttura. Dopo la Morte di Vittorio (2005), l’attività prosegue sotto la ge- stione dei figli Alfredo detto affettuosamente Fredo e Giuseppe detto Bepi che sono aiutati dalla Signora Valesio Mercedes che è l’attuale cuoca. È questa la più antica e tradizionale osteria della Val d’Arzino. Chi si “Arrampica” all’“Osteria al Stallon” in località Stallon a Pielungo sa quello che trova: un ambiente retrò un arredamento in parte nuovo ma che ricorda le antiche osterie, un meraviglioso fogolar ed una cucina con due o tre piatti ma di grandissima valenza. Qui vogliamo segnalarne tre: l’originale frico, la trota (“pescata” da una vasca alimentata da un corso d’acqua che scorre accan- to al locale) e la carne alla piastra cotte alla brace secondo antica tradizione da Bepi presso il camino del fogolar. Qui si può assaggiare ed eventualmente comprare anche dell’ot- timo formaggio (oggigiorno difficile da trovare) come il formaggio salato tipico locale, la ricotta franta, la ricotta affumicata e simili. Si ricorda che l’Osteria è chiusa il martedì per turno Infine segnaliamo anche gli antipasti come quello tipico dell’o- e tutto il mese di ottobre per ferie. steria che è quello detto della Val d’Arzino con formaggi locali, Potete trovare ulteriori informazioni affettati di ottima qualità, verdure grigliate e un cestino di frico visitando il sito: www.unpostoatavola.it friabile, i primi piatti (pastasciutte, gnocchi, lasagne,...) e i golosi Per prenotazioni telefonare allo 0427/80112

66 67 Apicoltura Biologica Azzaro Maria

Siamo una famiglia dedita all’apicoltura biologica dal 1996, quando abbiamo iniziato una esperienza amatoriale con quattro famiglie di api e quattro alveari costruiti con le nostre mani. Un istintivo sentimento di rispetto, verso l’ambiente e l’ape, e i suoi delicati equilibri, matura la consapevolezza che consente negli anni di sviluppare una piccola attività trasformandola in una professione, nonostante le gravi avversità di questi anni. Duramente colpiti dal fenomeno dello spopolamento delle co- lonie negli anni passati, decidiamo pur tuttavia di continuare ad investire risorse e impegno in questo bellissimo lavoro: abbiamo fiducia e molti progetti per il futuro. Attualmente gestiamo un centinaio di famiglie e operiamo tra le province di Udine, Pordenone e con apiari stanziali; an- che per ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività, abbiamo scelto di alimentare i nostri veicoli con gas metano. Produciamo diversi tipi di miele, miele con propoli, propoli in so- luzione idroalcoolica al 30%, grappa al miele e propoli, distillato di pere al miele d’acacia, e candele ed oggetti in cera d’api; alle- viamo anche api destinate alla vendita.

Vogliamo sottolineare particolarmente la peculiarità del PROPOLI in soluzione idroalcoolica al 30% – percentuale particolarmente significativa a garanzia dell’efficacia del prodotto – e del prepara- to MIELE CON PROPOLI, altrimenti poco conosciuto seppur di facilissima assunzione, che affiancano i mieli e i distillati (al miele e propoli). Di prossima realizzazione, una prima produzione di polline e pappa reale bio. Sostenete l’apicoltura a tutela dell’ambiente e della biodiversità!

CERT. BIOS dal 2004 Cod. Z561 Via IV Novembre, 65 L’attività è visitabile con fraz. Pielungo - VITO D’ASIO (PN) appuntamento, da concordarsi [email protected] telefonicamente. TEL: 3495072966 – 3687653106

68 G. CECONI

PIAZZA PIAZZA DI SANT'ANTONIO CHIESA CONTE MULINO DEL PUBBLICA PESA VECCHIA PIC-NIC AREA MONDIALE INIZIO SENTIERO 1^ GUERRA CONTE G. CECONI DEL LUOGO NATIO MIGLIO VERDE" "IL OSTERIA PER LE MALGHE FORESTALE INIZIO STRADA ROSSA, JOVET BATISTIN, ALBAREIT, CASTELLO G. CECONI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pielungo Pielungo

1 PIAZZA G. CECONI

2 CHIESA DI SANT'ANTONIO

10 3 MULINO DEL CONTE 9 4 VECCHIA PESA PUBBLICA

5 AREA PIC-NIC

7 6 INIZIO SENTIERO 1^ GUERRA MONDIALE

7 LUOGO NATIO DEL CONTE G. CECONI

8 OSTERIA "IL MIGLIO VERDE"

9 INIZIO STRADA FORESTALE PER LE MALGHE ALBAREIT, BATISTIN, ROSSA, JOVET

2 10 CASTELLO G. CECONI 3 5 1 4 6

8

2 Chiesa 1 Castello G. Ceconi Osteria “Il Miglio Verde” 6 10 8 9 7 Dati percorso: 3 2.200 m. di lunghezza 4 106 m. di dislivello

5 40 min. tempo di percorrenza

70 71 73 San Francesco San Francesco

San Francesco, anticamente chiamato “Cja- nal d’Argin” a 400 mt. sul livello del mare, San Francesco si distende sull’ampia conca che si apre nell’Alta Valle dell’Arzino. Turisticamente già nota, questa località continua a proporre un’immagine di vita solerte e serena. Prati puliti e versanti boscosi offrono passeg- giate che salgono alle case Giaf, alla capanna Givoli, alla forca Armentaria, Palar ed a Pozzis. Posto a contatto con la Carnia, ne è la naturale porta d’accesso attraverso la pittoresca e sme- raldina Valle di Preone, dove poco lontano dalla Cuant co eri žovenèt sorgente si possono ammirare le straordinarie no mal soi dišmenteât, cascate dell’Arzino, ma soprattutto col valico di sintivi bati il falcèt, Sella Chianzutan che si spalanca, dai suoi 954 a era ora da seâ il prât. mt., sul Tolmezzano e sulla Carnia intera. San Mi pâr da sintî inmò cemùat Francesco, di antica vocazione agricola, dopo il par fâ il fîl, il passâ la cùat. terremoto ha visto il rinnovamento delle sue bor- Cumò dal fen n’ai san ce fâ gate, nel rispetto della caratteristica fisionomia. ai ten u’nin net cul decešpugliatôr, Successivamente ha sempre più preso piede na son vacjas par dâli da mangjâ puča di benzina e rugnâ di motôr. la vocazione turistica per il suo ruolo di ponte verso la Carnia, cui si sente legato da ataviche Pi indenant cu la štagjòn tradizioni. prin dal frîat dal unvier sintivi i colpš da la manària e il La vetta del Monte Verzegnis, dai suoi 1915 roseâ dal seòn, ai preparava i lenš pal špolèr. mt., sovrasta Teglada, Valcalda e Piombada, è il pennone della bianca bandiera di neve che si Ogni štanza un termosifòn staglia tra le due valli. Sui prati sottostanti e sulle il caminèt piât par fieštas di famêa piste del Piombada sciatori di fondo e slalomisti na coventa ne manària ne seòn e pai lenš dal caminèt? creano sulle nevi intrecci di serpentine lucenti. Bašta la motosiêa. La particolare amenità dell’ambiente ha fatto sì che divenisse una delle mete preferite dal mo- Chel mont ca ši preʃenta nol è par nuia bon, vimento Scaut che d’estate movimenta e porta ca sêta da tornâ a sintî falcèt, una ventata di giovanile allegria nel villaggio. Il manària e seòn? paese è servito da un bar, trattoria con alloggio, Francesco Peresson dall’albergo diffuso e da un moderno e funzio- nale centro vacanze.

75 2 Chiesa di San Francesco

San Francesco ebbe una sua chiesa fin dal 1700. L’at- tuale chiesa fu eretta a Parrocchia nel 1945. Nel 1928 un terremoto colpì San Francesco che abbatté anche la vecchia chiesa. Fu ricostruita nel 1929 e consa- crata nel 1930. All’interno vi trovano collocazione l’altare maggiore e quello laterale dedicato alla Madonna della Salute che si celebra la domenica più vicina al 21 novem- bre. Il patrono è San Francesco d’Assisi che si festeggia la prima domenica di ottobre con la processione. Nell’ambito della Parrocchia, al di là del confine provincia- le, si trova la chiesa di Pozzis all’interno della quale si trova una statua della Madonna in pietra, opera dell’architetto Davide Manzato, inaugurata il 20 maggio 2012.

76 Chiesa di Pozzis

La chiesa porta la data del 1887. Anticamente il borgo era popolato da oltre 100 abitanti, ma dagli anni ’60 del secolo scorso si spopolò gradualmente. Oggi vede il ritorno di alcuni nuovi abitanti con il recupero di varie case. La chiesa accoglie dal 20 maggio 2012 una statua in pietra della Madonna del Rosario, completamente scolpita a mano dall’architetto Davide Manzato. L’opera è stata generosamente offerta dalla famiglia Lorenzon di Mar- con (Ve). L’antica statua lignea, preziosa e molto bella, è stata rubata alcuni anni or sono da ignoti. La seconda do- menica di ottobre, alle ore 11.00, si celebra la S. Messa con la processione in onore della Madonna del Rosario, patrona di Pozzis. La frazione di Pozzis appartiene giuridicamente al comune di Verzegnis e alla provincia di Udine. Ecclesiasti- camente fa parte della parrocchia di San Francesco di Vito d’Asio e della diocesi di Concordia–Pordenone.

78 79 1 Da Renzo Bar trattoria alimentari affittacamere

Il Bar trattoria da Renzo è sito a San Francesco di Vito d’A- sio a due passi dal fiume Arzino e a pochi Km dal Castello San Francesco Ceconi. Gestito dalla famiglia Tosoni fin dal 1952, propone piatti tipici friu- lani, quali ad esempio cjalsons, frico, ed anche variazioni di que- sti come i “fiori di San Francesco”, ovvero delle specie di cjalsons ripieni al formaggio Frant. Inoltre serve carni alla griglia e dolci di preparazione casereccia (al cucchiaio) e crostate varie. Su prenotazione è possibile gustare carne di selvaggina (cinghia- le o capriolo).

Gli appartamenti sono molto ampi, comprensivi di bagno, salotto, cucina, due camere da letto, televisione.

L’alimentari è aperto dal lunedì al sabato, nel mese di Agosto anche di Domenica. Servizio Bombole GPL e Metano. Chiuso nel periodo invernale, Altri servizi: il venerdì pomeriggio e sera. Rivendita Tabacchi, biglietti servizio corriere ATAP. Nel periodo estivo è aperto tutti i giorni. Tel-Fax: 0427-80123

80 81 11 Azienda Agricola Alta Val d’Arzino tamine B1, B2, B6, B12, D2, alti contenuti in Riboflavina e Niacina. La eritadenina un aminoacido in grado di abbassare Nasce nel 1996 da una intelligente intuizione di LEON Maurizio i livelli di colesterolo nel sangue, prevenendo l’indurimento titolare, produrre funghi in un luogo incantevole e naturale, le pri- delle arterie e di riflesso anche l’ipertensione arteriosa. me qualità sono stati i PLEUTOTUS – PIOPPINI e da un triennio Contiene inoltre Lentinia uno zucchero che stimola la pro- a questa parte la produzione è dei funghi della salute SHIITAKE duzione di linfociti T e cellule killer, importanti nel controllo San Francesco (porcino giapponese) per la sua consistenza e qualità. del cancro e delle infezioni in genere. Eritadenina in grado di abbassare il colesterolo. Contengono antiossidanti, vitamine A,E,C ed il selenio che stimola la produzione di interferone, con effetti anti- virali e quindi protettivi delle malattie degenerative. I funghi shiitake hanno odore ed un aroma particolare, nel- la cucina orientale sono con- siderati una parte essenziale della dieta quotidiana. UNICA AZIENDA IN FRIULI

Con un contributo della Comunità Europea, nella splendida fra- zione di San Francesco vicino al fiume Arzino, veniva ristrutturato e adattato un capannone ad uso stalla di proprietà dell’ERSA, poi di proprietà del Comune di Vito d’Asio ed ora dell’Azienda Alta Val d’Arzino, con una moderna attrezzatura, dove la tem- peratura, umidità e quant’altro è controllato elettronicamente mediante computer. Ma la risorsa maggiore è data dal clima, l’aria e la giusta atmosfera, accompagnata da una natura incontaminata che circonda l’azienda.

FUNGHI SHIITAKE – Lentinus Edodes Funghi che aiutano ad abassare il colesterolo, sono antiossidan- ti, antiradicali liberi, prevengono le malattie infettive e degeneran- ti, utili nelle disfunzioni sessuali. Via Gialinars 7 PRINCIPI ATTIVI: Ricchi di proteine vegetali, ferro, fibra, mine- San Francesco rali e vitamine sono poveri di contenuti calorici. Contengono vi- 33030 VITO D’ASIO (PN) telefono 333 5737109

82 83 BAR / ALIMENTARI SAN FRANCESCO D'ASSISI CHIESA ALBERGO DIFFUSO PONTE GALANZ - CASCATA SPISUL RIU DAL MOLIN DI BEPO BORGO MARINS BORGO SELETZ LAS LAVRAS SENTIERO VICINALE AGRIFUNGO AGRICOLA AZIENDA 3 5 7 8 9 1 2 4 6 11 10

San Francesco

1 BAR / ALIMENTARI San Francesco 6 2 CHIESA SAN FRANCESCO D'ASSISI

3 ALBERGO DIFFUSO

7 5 4 PONTE GALANZ

9 5 RIU DAL SPISUL - CASCATA 9

6 MOLIN DI BEPO 8

6 7 BORGO MARINS 7

8 8 BORGO SELETZ 4 3 9 LAS LAVRAS 2 1 10 SENTIERO VICINALE 3 2 10 11 11 AZIENDA AGRICOLA AGRIFUNGO 1 11 10 4 5 Chiesa Albergo diffuso Bar Trattoria Alimentari “Da Renzo”

Dati percorso:

3.960 m. di lunghezza 243 m. di dislivello 80 min. tempo di percorrenza

85

89 Vito d’Asio Vito d’Asio Vito d’Asio Vito d’Asio, situato a quota 550 sul livello del mare, alle pendici del monte Asio, si esten- de su un breve altipiano dal quale si domina l’intera pianura friulana. Il paese può essere raggiunto agevolmente attraverso la strada provinciale Val d’Arzino e della Val cosa. Le origini del nome “Vito” sono piuttosto incer- te, ma è molto probabile che l’etimologia più esatta sia “Vicus” (villaggio) da cui Vito. Per il nome Asio l’origine è del tutto ignota. Questo paese, come tutto il Friuli, fu occupa-

Adagiato tra lussureggianti colline to nel 1420 dalla Repubblica di Venezia che lo domini le valli, governò per quasi quattro secoli. certo di essere sovrano. Accarezzo i contorni delle case. Nel 1642, Vito d’Asio viene costituito in libe- Mosaici di pietre rugose, ro Comune, il primo nello Spilimberghese, con antiche, orgogliose di essere scalfite da sapienti mani, statuto in cinque capitoli. gusci umili, custodi di remote vite. Le attività agricolo-pastorali ebbero sempre un Vie guizzanti si rintanano primato nell’economia della zona, ma spesso come rivi tra angoli vissuti. non bastarono a garantire la sopravvivenza alla Coccolati fazzoletti ricamati di verzure, ancone di saperi. gente del luogo che dovette perciò emigrare. Incantatore, seducente sei mio borgo, mia radice. Sede del comune fino al 1899 (poi trasferito Mi immergo nei trilli delle sere di giugno, nella più centrale frazione di Anduins), diede i nei giochi puri e liberi. Corro nel grigio delle pietre natali ad un personaggio storico della letteratu- custodi dei nostri cammini. ra italiana, quel Jacopo Ortis che Ugo Foscolo Profumi di rose e gigli m’inebriano, mi avvol- immortalò nel suo celebre romanzo. gono. L’orizzonte è danza di pittori in stagion matura. Oltre al meraviglioso panorama che al clima Le stelle irrorano di luce fatata vegliano la notte di questo cielo mite, a Vito d’Asio si può ammirare la chiesa non v’è altro cielo. di San Michele Arcangelo di grande valore Mi perdo in lontane vite il cuore palpita di tenera nostalgia. storico citata la prima volta nel 1436. Ci avvinghia la tua magia con lacci stregati e non ci lasci andare.

Paola Pascale

91 5 Chiesa di San Michele Arcangelo

Chiesa dedicata a San Michele Arcangelo. Le prime notizie risalgono al 1436. L’attuale edificio della chie- sa fu ampliato nel 1719. L’organo fu installato nel 1858 opera del friulano Valenti- no Zanin. La facciata della chiesa fu realizzata nel 1922 su disegno del professor Rupolo, realizzato dal parroco mons. Cecco. Nel 1895 l’edificio sacro fu abbellito dall’artistico lampa- dario in vetro di Murano, dono di alcuni operai emigrati in per la ferrovia transiberiana. Meritano un accenno particolare, fra le tante opere, il bat- tistero, l’altare maggiore e quelli laterali. Nel 1976 il terribile terremoto che colpì il Friuli danneggiò gravemente la chie- sa. Fu restaurata e portata all’antico splendore, essendo inaugurata nel 1987. A Vito d’Asio si celebra con parti- colare solennità la Festa della Madonna della Cintura e di Consolazione la terza domenica di ottobre dove ha luogo la processione. Inoltre si celebra la Festa del Patrono San Michele Arcan- gelo il 29 settembre e quella di San Gottardo la prima do- menica di maggio.

Chiesa di Santa Rita da Cascia CELANTE DI VITO D’ASIO

Chiesa dedicata a Santa Rita da Cascia che si celebra il 22 maggio. Costruita dalla buona volontà di tante persone e in parti- colare dagli abitanti del luogo, la chiesa fu consacrata il 16 agosto 1981. Sulla facciata trovano posto due mosaici, uno raffiguran- te Santa Rita, l’altro delle rose. Attualmente si celebra la Messa ogni ultimo giovedì del mese. Annesso alla chiesa si trova un edificio che funge da cen- tro sociale per i vari momenti comunitari.

92 7 Chiesa di San Martino

Ciò che distingue la chiesa di San Martino, già sede della pieve del territorio d’Asio, dalla maggior parte delle sedi plebanali ad essa analoghe, è la possibilità di visitare i resti degli antichi edifici posti immediatamente dietro l’abside dell’attuale chiesa, ubicata in un suggestivo bosco fra Vito d’Asio e Clauzetto. Questa singolarità è dovuta al fatto che nel 1503, dopo la demolizione dell’antico luogo di culto e il seppellimento di ciò che rimaneva, la chiesa viene ricostruita, traslandola dove oggi la vediamo, con dimensioni maggiori della pre- cedente. i resti, consolidati e resi visitabili, sono stati rimessi in luce con una serie di campagne di scavo attuate durante i mesi estivi dal 1990 al 1992. Curiosamente la memoria dei ruderi sepolti si era persa nei secoli. Ciò spiega la sorpresa degli archeologi quando, durante la campagna di scavo iniziale - avviata con il patrocinio dell’università di Udine (Conservazione dei Beni Cultu- rali), - sono emerse le prime strutture murarie. In realtà il motivo che aveva favorito l’avvio della ricerca era stato l’esigenza di chiarire in modo approfondito, la realtà archeologica di un cimitero abbandonato di epoca post-medievale. Il terreno attorno a San Mar- tino sembrava possedere i requisiti richiesti. Con il secondo e terzo anno, la ricerca si con- ta la memoria storica di un edificio che per secoli ha centra sia sull’edificio “ri- rappresentato il fulcro e il simbolo di una comunità, trovato” sia sul recupero ma vengono anche recuperati e studiati i resti di alcuni e studio delle sepolture, membri della comunità stessa. relative alla parte indagata È un’occasione speciale che contribuisce ancor di più dell’antico cimitero. È così a rendere storicamente importante e suggestivo que- tornata alla luce la pianta sto sito. Tutto ciò ha favorito la decisione di finanziare, completa della chiesa, con ai sensi della legge regionale n° 60/1976 (art. 37/1), il le sue trasformazioni che consolidamento dei ruderi e delle strutture dell’antica ne hanno mutato, nel tem- chiesa, rendendo comprensibili al visitatore, le sue fasi po, la fisionomia. storiche di formazione e trasformazione. Affinché le Non viene solo recupera- generazioni che verranno, non dimentichino.

94 95 Bar Ortal

L’Ortal è un bar trattoria a conduzione familiare situato al centro del capoluogo Vito d’Asio, lungo la strada principale

Di aerei scoiattoli su, vicini al cielo, Vito d’Asio di tondi ricci dall’irsuto dorso, in via Jacopo Ortis. Dalla terrazza di questo locale si può di goffi tassi, tardi nell’andare ammirare il meraviglioso pa- la mente e il cuor di me bambino norama che offre la vista del per anni ed anni han popolato i boschi e i prati tuoi, caro a me fiume Tagliamento e lo scor- colle cio spettacolare del mare quanto ancor oggi dir non m’è dato. con i suoi grattacieli e le bar- Per lor veder o quante volte il cuore che più grandi. nel venire a cercar mi salia in gola del loro passo anche un timido se- gno!

Da te mirar potea ville lontane e m’affacciavo allor primo sul mon- do.

Per l’aria chiara de la nuova pioggia si vedea sul lontan baluginar l’ombra azzurra del misterioso mare e a remote piagge menavan navi l’ondivago cuore. Qui si può degustare la cucina tipica casalinga con un menù Forse ti sovvien, o colle mio l’incanto degli occhi miei bambini sempre diverso ogni giorno. I prezzi sono accessibili a chiun- quando si leva il vento que in quanto un menù completo parte a piegar le tue cime da 10 euro. La specialità culinaria che e ridonare all’anima si può degustare è il piatto Ortal: sala- per un istante me nostrano all’aceto di vino, accompa- tutto il tempo ch’è andato. gnato da polentina e patate. Sergio Zannier Gli appuntamenti fissi da non perdere sono il 15 agosto e la terza domenica di ottobre con pollo allo spiedo, patate e formaggio salato. Su prenotazione si organizzano costate o fiorentine alla brace (minimo 10 persone).

Aperto tutti i giorni con chiusura il lunedi pomeriggio. Il numero di telefono è 0427/807760.

97 Agriturismo Paradiso Fabrici Patrizia

Se vuoi trascorrere una giornata in un posto tranquillo circondato Alcuni anni fa si sviluppa in noi il pensiero di non abbandona- dalla natura, per assaporare la genuinità e il gusto dei piatti tipici re il nostro territorio incontaminato e soprattutto di sfruttare Vito d’Asio locali, vieni a trovarci all’Agriturismo Paradiso in località Mont di le ottime condizioni climatiche della zona per la coltivazione Vito d’Asio. di piccoli frutti. Abbiamo quindi avviato una piccola coltivazione di prova mettendo a dimora alcune piantine di lamponi e fragole. I primi raccolti si distinguono per il profumo intenso e l’alta qualità dei prodotti freschi e genuini. Le composte, realizzate secondo le originarie ricette casa- linghe, catturano il palato degli amici e questo ci spinge ad aumentare ed intensificare la produzione. Convinti della qualità dei nostri prodotti intendiamo avviare, a breve, un’azienda agricola con annesso laboratorio di trasformazio- ne, al fine di farli cono- scere ad un pubbli- co più vasto.

Prodotti: Composta di frut- ta in vasi da 120 gr, 230 gr e 340 gr – 70% frutta e zuc- chero – Non aggiungiamo né coloranti né conservanti. Gusti: fragola, lampone, ri- bes rosso, uva spina, mirtillo nero, mora, frutti di bosco, pugna, mela cotogna, cilie- gia, albicocca. Siamo aperti tutti i sabati e le domeniche. È gradita la prenotazione [email protected] al 392 5650876 Tel 339 – 16 56 702

98 99 Alimentari “LA BUTIGUTA”

È un piccolo negozio posizionato in centro al paese che domina la piazza con la sua fontana antichissima. Qui si possono trovare prodotti tipici locali come il formaggio salato; la ricotta, il formag- gio di capra e di pecora di Pradis, il salame di Coletti con aglio e quello di Lovison e il miele di Pielungo. Inoltre c’è un picco- lo angolo dedicato a qualche prodotto pugliese come i taral- li, le focacce e le mozzarelle di bufala, vista l’origine pugliese della titolare.

Cuori in lana cardata, artigianato locale sporte friulane e non solo...

Particolare attenzione è data anche all’“artigianato manua- le” locale con lavoretti fatti a mano da persone del paese e da quelli limitrofi.

In inverno l’alimentari è aperto tutti i giorni tranne la domenica con orari: LUN-SAB 8.30-12.00 pomeriggio 16.00-19.00 . Chiuso lunedì e giovedì pomeriggio. In estate invece l’alimentari rimmarrà aperto tutti i giorni con pane fresco la domenica mattina. LA BUTIGUTA di Palumbo Federica Piazza Fontana, 13 - Vito d’Asio Tel. 0427-952273

100 SEDE S.O.M.S.I. POČ FONTANA DI CURTÌNES MADONNA BELVEDERE DI SAN MICHELE CHIESA CANONICA SAN MARTINO ARCHEOLOGICI SCAVI BEVÒRCHIA RE SAN OSVALDO PARROCCHIALE CHIESA FONTANA PANORAMICO PUNTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Vito d’Asio

SEDE S.O.M.S.I. Vito d’Asio

1 POČ

2 FONTANA

8 4 4 5 3 6 3 MADONNA DI CURTÌNES

7 5 9 4 BELVEDERE

2 6 5 CHIESA DI SAN MICHELE

3 1 6 CANONICA 2

9 7 SAN MARTINO

8 SCAVI ARCHEOLOGICI

1 9 BEVÒRCHIA

CHIESA PARROCCHIALE SAN OSVALDO RE

FONTANA

PUNTO PANORAMICO Scavi archelogici Chiesa Galleria d’Arte moderna Sede S.O.M.S.I. 1 Poč Biblioteca e Internet Point 2 Fontàna 8 5 4 6 3 Madona di Curtìnes 7 La Buteguta 9 4 Belvedere L’Ortâl 2 5 Chiesa di San Michele 3 6 Canonica Agriturismo Paradiso 7 San Martino Impianti sportivi 8 Scavi archeologici 1 9 Bevòrchia

Chiesa Dati percorso: Scavi archelogici Galleria d'Arte moderna

Biblioteca e Internet Point 2.300 m. di lunghezza La Buteguta

138 m. di dislivello L'Ortâl 40 min. tempo di percorrenza Vito d'Asio 580 m 575 m Dati percorso: 550 m

525 m 2.300 m di lunghezza

504 m 500 m 138 m di dislivello

8 40 min. tempo di percorrenza 0,25 km 0,5 km 0,75 km 1 km 1,25 km 0,5 km 1,75 km 2 km 2,3 km 7 103

107 L’Arzino L’Arzino L’Arzino Lassù ta la Val da Preòn ‘là c’al naš, tra bošc e prâz il cuièt cji paš. Il visitatore che giunge in Val d’Arzino pro- Al é un riu c’al cimìa tra erba e claš, coma un canaùt c’al ši tombola par fâ i prins paš, veniente dalla pianura trova all’imbocco ma no trop in jù, là che i faiârs sot tegnin net, del fondovalle il torrente Arzino che, con i al à cjapât corsa e al é coma un cavrét. suoi 28 km percorsi dalla Val di Preone alla Cun torgoi, scliz, jù par pièra fruiada e šliša, l’âga a salta a fâš revòc e a šbriša, foce presso la località Pontaiba, costitui- cjantarin matečùas tra ridîs e claš. sce l’affluente di destra più consistente del Al passa a fîl dai Počas c’a son ì sora a doi paš, cun chês cjasutas di piera e chê gle∫euta biela, Tagliamento. c’a son via par enta chê taviela. Po al va jù pal Bearzùt e al cunfina, Sgorga ai piedi del monte Teglada, in loca- cu la cjera cjargnela e chê a∫ìna, lità Fontanon, a 750 mt. di quota. Le acque al s’infuèsa enfra i crez, cua∫i a šparî, sorgive sono costrette a precipitare nelle già e s’al sint doma t’un lontan bruî, puac dopo coma un in šcjapinelas, prossime cascate e rapide di rara potenza. cidinùas e cenča favela, al passa a San Francešc šliš e dret, Lambito il solitario borgo di Pozzis, l’Arzino sotan cun rivuart e rišpiet, ritrova luce ed ampiezza sul Canale di San po al galòp jù par Cjanâl, la Cumugna a man dreta, ai entra denta cu la sô aga šcleta. Francesco: torrenti laterali come Rio Sclu- Al entra denta t’una fòra fonda e šcura, sons, Comugna, Foce, ne aumentano la por- coma glotût da la natura. tata, mentre le strette forre della Cengla e del Al salta fôr pi in jù tal daviert, a vuàl di Cjamp disora Pert. Clapiet, danno accelerazione al suo corso Tal Clapìat salvadi e in Bucìna l’aga a šbat tor dai clapàz, fino alla localitàMasarac , situata ad Anduins. e a štralûš cjalantla jù enfra i ramàz. La galarìa di Cecòn, la Cjaranda, Dopo aver rallentato sulla più larga vallata di ‘là c’al riva jù un troi pùac pi in banda, che doma cualchi vecju al conòš, Casiacco, l’Arzino taglia quasi tutto l’ultimo là che la int a geva jù a savalòn cul coš. traguardo sotto il ponte dell’Armistizio per La cjasata, muriandòn, al é tai Sequalins, concludere la sua staffetta affidandosi al gran- c’al riva jù il Barcuiat dai čocjus di Anduins. Ormai al é dongja, a é cua∫i fata, de Tagliamento. ben o mâl al é rivât ta la Valata. E sot via i Šclopetins, Per i pescatori l’Arzino è un ambito sportivo al é Cja∫iât cui Cja∫adins, unico, l’esercizio della pesca risulta tecni- che cun orz, vîz e pomârs, a é la cjera dai Verzârs. camente difficile e rappresenta un banco di A Flavuigna al passa sot dal arc che tal timp indavôr, prova unico per verificare la propria abilità nel al era segnu di valùar cun tribût di grant onôr. catturare la mitica trota marmorata oltre che Lungja e dura, ce calvari che mišiòn, comenčada ta che val cuieta di Preon. la trota fario, il temolo, l’anguilla e qualche Ta la Pontaiba dreta e plana, raro scazzone. la prima planura alta Furlana, coma un saluštri prin da la fin, di che aga clara dal Argìn. Štrac, šfinît, però content, al da la so aga al Tiliment. Francesco Peresson

109 I testi sono tratti dal volume “Âs Int e Cjere”, edito dalla Societât Filologjche Furlane.

Nell’attuale sistema idrografico del Tagliamento il torrente Arzino, che ne è l’ultimo importante affluente di destra, si segnala per la vastità del suo bacino di alimentazione che si estende su 123 kmq. Rispetto al solco vallivo principale, il bacino si presenta di forma alquanto asimmetrica, sviluppandosi estesamente sulla destra idrografica mentre si riduce ad una fascia ri- stretta, che in certi tratti precipita al fondovalle con ripido pendio, sulla sinistra; ciò influisce ovviamente sullo svilup- po in lunghezza e sulla portata dei corsi d’acqua tributari, l’apporto idrico principale provenendo all’Arzino dal ver- sante destro. La portata del torrente, calcolata in media trentennale, è di 6,8 mc/s, per un afflusso meteorico medio sul bacino di 2139 mm d’acqua all’anno, con un massimo autunnale e un minimo estivo accentuati (Pulselli, 1975). Il corso del fiume si sviluppa, pur con qualche sinuosità, quasi esattamente lungo un asse nord-sud che attraversa fasce di diversa struttura e composizione geolitologica. L’alto bacino fino alla conca di Pielungo è compreso nel-

le formazioni triassiche di Dolomia Principale, di notevole potenza, che costituiscono l’ossatura delle intere Prealpi Carniche. Dalle selle Chiampon e Chianzutan, che con i monti Valcalda e Verzegnis segnano la linea di spartiac- que con l’alto corso del Tagliamento, provengono i due rami che confluendo a Pozzis formano l’alto corso del fiu- me, pittoresco e suggestivo per le forme erosive e i salti d’acqua che lo caratterizzano.

110 111 della stretta diPinzano. fluenza nel Tagliamento cheavvienepocoamonte e siallarga,appenapochichilometriprimadellacon- Oltre ilPontedell’Armistiziofondovallivosidistende la peculiare stratigraflasovrascorsa. Pala -MontePrât,tagliandoloemettendoneagiorno de capacitàerosiva l’anticlinalecalcarea delMonte residuale dellostessoArzino,ilfiumeincidecongran- Paveon elacuiprofonda forraèunprobabile percorso stra iltorrente Foce,notolocalmentecomeFùasdel Oltre allaconcadiPielungo,dopoaverricevutoinde- zati informacollettivaaboscoepascolo. terreni rimastipersecoli in possesso comunee utiliz- minazione cheattestalapresenza diantichicomunali, dell’Arzino, mentre di interesse storico è la sua deno- (valutato mediamentefra1,2-1,4mc/s)gliaffluenti tina di kmq,sideveilpiùconsistenteapportoidrico A quest’ultimo,ilcuibacinosiestendesuunatren- zona) eiltorrente Comugnaindestra. che ricorda nelnomeunpassatousopascolivodella in sinistra(lacuitestataèformatadalrioArmentaria, ve quindi i suoiprincipalitributari: il torrente Sclusons Lungo lostretto CanalediSanFrancescol’Arzinorice- Tratto da:www.arzino.it 113 L’Arzino

117 Flora e Fauna Flora e Fauna

Il patrimonio arboreo della Val d’Arzino Flora e Fauna comprende essenze tipicamente montane quali il Faggio, il Frassino, il Carpino bianco e nero, il Corgnolo, l’Ontano, il Pino nero. Abbondano inoltre i cespugli di noccioli. Tra- lasciando le zone sempre più vaste abban- donate da ogni tipo di coltivazione e pertan- to ormai contese da piantagioni spontanee di acacie e vegetazione infestante, si possono trovare anche piante tipicamente mediterranee quali il leccio, l’olivo e l’alloro. Troviamo inoltre il ciliegio, il noce, il castagno oltre ai tradizionali alberi da frutta quali il melo, il pero, il susino. Crescono in abbondanza gli asparagi selvatici (i ruscuj), e i funghi, soprat- tutto chiodini, porcini e mazze di tamburo. La cjara leada tor dal morâr Il fiore spontaneo più comune è ilciclamino , a mangja encja il profum che cresce sia in montagna che in prossimità da l’arisi apena seât. dei centri abitati. “Salta su a codèz o ta la coša Anche la fauna presente è quella tipica del- ma jùat da no šporcjâ la pedemontana: il tasso, la donnola, la mar- di vert tora, il riccio, il ghiro e la volpe, da alcuni anni la biela cutuluta da las ro∫as”. è ritornato il cinghiale, è presente il capriolo, Il riu al cjanta qualche esemplare di camoscio e da poco an- pai ciclamins che il cervo. Fra gli uccelli, oltre a una buona c’ai rešta bissuai tal bošc presenza di rapaci quali la poiana, il falco pel- di not. legrino e al grifone (proveniente dal vicino inse- Cussì, tu tornas a cjasa intant che il soreli diamento di Cornino), è presente la conturnice al va a platâši davôr dal pecól e il francolino di Mont. e il šcjernàm c’al bru∫a al cji gjava u’ninin da la solita Tratto da: www.arzino.it malinconia da la sèra.

Maria Amelia Clemente

119 Flora e Fauna

Calendario

125 Manifestazioni Luglio Agosto

Venerdì 20 luglio ore 20.00, Anduins Agosto S. Messa per la Patrona S. Margherita con la presenza del Un mese di Benessere – Attività fisica in Cjurida a cura di m anifestazioni Vescovo di Concordia–Pordenone Mons. Giuseppe Pellegrini un’istruttrice CONI (S.O.M.S.I. Vito d’Asio)

Venerdì 20 luglio ore 21.00 Mercoledì 1 agosto ore 20.45, chiesa parrocchiale di Anduins Vito d’Asio, Piazza Fontana Concerto Scuola di Santa Margherita Presentazione del libro “Acqua Aria Terra Fuoco”. Circolo Fotografico e Filmico Las Lusignes e Poeti della Domenica 22 luglio, pomeriggio-sera Val d’Arzino. chiesa parrocchiale di Anduins Suggestioni musicali di Nuccio Simonutti e Claudio Maz- Domenica 22 luglio Concerto Scuola di Musica Santa Margherita zer, voce Vanessa di Bortolo Passeggiata in Mont di Vit Domenica 22 luglio 3 – 4 – 5 agosto 29 luglio – 16 agosto Passeggiata in Mont di Vit (S.O.M.S.I. Vito d’Asio) 66° edizione della Festa in Mont – Madonna della Neve Galleria arte moderna (Pro Loco Val d’Arzino – Anduins) Collezione Privata da Zigaina a Lagrone Domenica 22 luglio L’architettura del Stali - A come mucca. Paesaggio e archi- Domenica 5 agosto, ore 11.30, Agosto tettura spontanea agreste nelle nostre valli (S.O.M.S.I. Vito Mont di Anduins Un mese di Benessere d’Asio) Messa in onore della Madonna della Neve. Raduno vespe Attività fisica in Cjurida a cura di un’istruttrice CONI Domenica 29 Luglio, Pielungo Domenica 5 agosto Domenica 5 agosto FRUINC IN FESTA - Pielungo, nell’antico borgo di Fruinc Raduno 500 presso Castello G. Cecconi Teatro in piazza (Pro Loco Alta Val d’Arzino) La Filodrammatica di Sclaunicco propone 8 - 9 agosto una piece teatrale Dal 26 al 29 luglio, Informatica di base - Elementi per un approccio consa- presso la canonica di Anduins pevole al computer (S.O.M.S.I. Vito d’Asio) Sabato 18 agosto Master Class violino Fiesta dai canais 10 - 11 - 12 - 14 - 15 agosto, Pielungo Giochi e animazione per il più piccini con Elena Venerdì 27 luglio ore 20.30, Moraro (GO) Festival itinerante SAGRA DI PAIS - Pielungo, nell’area del Castello Ceconi Internazionale di Poesia “Acque di Acqua” con Luigina Lorenzi- (Pro Loco Alta Val d’Arzino) Domenica 19 agosto ni, Marco Marangoni, Rita Gusso, Luisa Gastaldo, Valter Lauri Torneo di calcio – Calcio a 5 Domenica 12 agosto, ore 10.00, Casiacco, Segue spaghettata per tutti. Sabato 28 luglio, Pordenone Messa in onore del Patrono Sant’Osvaldo (San Martino) - “Garden Poetry” Giovedì 23 agosto Domenica 12 agosto, ore 18.00, Pozzis Che strano ragazzo” 29 luglio – 16 agosto Messa con il Vescovo di Concordia–Pordenone Mons. Storia di un giovane italiano tra guerra e liberazione. Galleria arte moderna – Collezione Privata da Zigaina a Lagrone Giuseppe Pellegrini Presentazione del libro (S.O.M.S.I. Vito d’Asio) Domenica 12 agosto, Pielungo Giovedì 28 agosto 30a CJAMINADA PAI TROIS DI CJANAL – Pielungo nell’a- “I Turcs tal Friul” di rea del Castello Ceconi. Dal pomeriggio la Val d’Arzino vista dall’alto con voli turistici in elicottero (Pro Loco Alta Giovedì 6 settembre Val d’Arzino) La nostra natura 126 127 Serata didattica con proiezione foto flora e fauna delle Prealpi 128 “I Turcs d’Asio) talFriul”diPierPaoloPasolini(S.O.M.S.I.Vito Giovedì 28agosto suggestioni... aunpassodalParadiso Agriturismo AlParadiso-“Sunsalclârdiluna”–Parole, suoni, Sabato 25agosto,ore d’Asio 20.30, Vito Concerto diSanBartolomeo chiesa parrocchiale diAnduins Venerdì 24agosto,ore 21.00, Messa perilcompatrono SanBartolomeo Venerdì 24agosto,ore 20.00,Anduins d’Asio) (S.O.M.S.I. Vito vane italianotraguerraeliberazione.Presentazione dellibro Giovedì 23agosto–“Chestranoragazzo”Storiadiungio- d’Asio) (S.O.M.S.I. Vito Torneo dicalcio–Calcioa5Seguespaghettatapertutti. Domenica 19agosto Vito d’Asio) filmati d’epoca(S.O.M.S.I. sguardo diungrandeartistavisuale.Proiezione diimmagini e Mario Zannierfotografo–Ilnostro passatoattraversolo Sabato 18agosto d’Asio) Elena (S.O.M.S.I.Vito Fiesta daicanais–Giochieanimazioneperipiùpiccinicon Sabato 18agosto chiale, acuradiAlidaPevere Mels diColloredo d’Asio,chiesaParro diMontalbano-Vito - del creato trapoesiaecanticonlapartecipazionedelcoro di “De Val d’Arginuncjantalcreât” –Unviaggionellabellezza Venerdì 17agosto,ore 20.30 Messa eprocessione inonore dellaMadonnaAssunta Mercoledì 15agosto,ore 10.00, Pielungo d’Assisi Messa eprocessione in onore delPatrono San Francesco Domenica 7ottobre, ore 10.00,SanFrancesco zino –Anduins) atrali presso l’AuditoriumdiCasiacco (Pro LocoVal d’Ar Ore 20.30concerto Messa inonore delPatrono SanMichele. Sabato 29settembre, ore d’Asio 18.00,Vito Paradîš sotlaluna” Agriturismo AlParadiso–Emozioni,parole, suoni...“Il Venerdì 7settembre, ore d’Asio 20.30,Vito flora efaunadellePrealpiVito d’Asio) (S.O.M.S.I. La nostranatura–Seratadidatticaconproiezione foto Giovedì 6settembre d’Asio) ne unapieceteatrale(S.O.M.S.I.Vito Teatro inpiazza-LaFilodrammaticadiSclauniccopropo- Sabato 1settembre pulcini –primicalciCASIACCO(A.S.D.Arzino) Inizio attivitàcampionatiF.i.g.c. 3 Settembre, Casiacco Settembre Ore 14.30 processione lazione. Messa inonore dellaMadonnaCintura ediConso- Domenica 21ottobre, ore d’Asio 10.00,Vito Messa eprocessione inonore dellaMadonnadelRosario Domenica 14ottobre, ore 11.00,Pozzis 13 Ottobre Inizio annoassociativo2012-2013 Ottobre, canonicaAnduins Ottobre a RassegnaTeatrale Autunnale, seirappresentazioni te- a categoria–esordienti – - 129 manifestazioni Novembre

Domenica 18 novembre, ore 10.00, San Francesco Messa e processione in onore della Madonna della Salute

Martedì 20 novembre, ore 15.00, Spilimbergo UTE - “Incontro con la Poesia – Lusignes e Peravolas” Poeti della Val d’Arzino - Circolo

Domenica 25 novembre, ore 10.00, Anduins Messa in onore della Madonna della Salute Ore 14.30 processione

Dicembre

Sabato 8 dicembre, ore 10.00, Casiacco Messa in onore della Madonna Immacolata. Ore 14.30 processione

Domenica 16 dicembre, ore 10.00, Casiacco Messa in onore della compatrona S. Lucia

Domenica 23 dicembre ore 20.00 in collaborazione Pro loco e altre associazioni: Concerto Natalizio

130 133 Ricette 134 forma diporcellino. nuove esimpatiche soluzioniestetiche,come ilsalamea soddisfare le esigenze più ricercate del gusto, ma anche salame tagliatoapuntadicoltello, prodotti studiatiper blico: lasalsicciaspeziata, pancettaaromatizzata, o il negli anniifratelliColettihanno ideatoeproposto alpub - portante bancodiprova pertuttelenovitàculinarieche 2006; proprio Friuli D.O.C.hacostituito negli anniun im- a Trieste nel 2001 o a Friuli D.O.C. a Udine dal 2000 al delMercatonale comelaFieraInternazionale Ambulante - le partecipazioniamanifestazionidirichiamointernazio Prestigiose e significativo a livello promozionale sono state fiere esagre regionali. cultura el’enogastronomia della Valle nellepiùimportanti con laProloco Val d’Arzino,perpromuovere lastoria, In quest’otticaènatoormaidaqualcheannounsodalizio vivere unrapportodiretto colcliente. gusto delconsumatore edi tornareinuncertomodoa testo perconfrontarsi nuovamente inprimapersonacol più ampi,ènataneiColettil’esigenzadiritagliarsiuncon- d’affari delsalumificioevenendoacontattoconmercati Negli ultimianni,allargandosiprogressivamente il giro a tavola I nostriprodotti e EugenioGerometta Luciano Cedolin Valle d’Arzino. rometta, Sommeliernonchépresidente dellaProloco l’abbinamento enologico è proposto da Eugenio Ge- ne gastronomica dellaProloco Valle d’Arzino,mentre rata daCedolinLuciano,responsabile dellapromozio- la personalissimaelaborazionedellericetteèstatacu- tra lemoltepersonechehannovisitatoinostristand; che inquestiannihannoriscossomaggiore riscontro tà deiprodottiVi proporremo delsalumificio. oraquelle la tradizioneculinariaFriulana,maanchedellagenuini- telli Colettisononatealcunepreziose ricette,figliedel- Da questaproficua collaborazionetraProloco eifra- 135 Ricette 136 Vino consigliato:PICULITNERIOFORGIARIN Vino polenta primachesisolidifichi.) si formino grumi. Prelevare alcunicucchiaidiquesto brodo di e versateapioggialafarina,mescolandobeneinmodochenon iolo portateinebollizionemezzolitro d’acqua,aggiungeteilsale * (Perbrodo dipolentas’intende: Preparate lapolenta:inunpa- precedentemente rosolate. rate ilbrodo dipolenta*aggiungetevi unanocediburro eleverze Versate ilvinobianco,salateepepateapiacere. Aparte,prepa- a pezzielaverza,precedentemente lessata,tagliatafinemente. Fate rosolare lacipollael’aglio,aggiungetelesalsicce tagliate brodo dipolenta*,olioextravergineoliva,saleepepe. 4 salsicce, 1 verza, 1 cipolla,aglio, 1 bicchiere di vino bianco, Ingredienti per4persone: e Verze Salsicca consigliato:PICULITNERIOFORGIARIN Vino in tavolalaspecialitàpreferibilmente inlettodipolenta. Montasio fresco tagliatoacubetti,amalgamateiltuttoeportate salate epepate.Circa 15minutiprimadiservire, aggiungete il ri freschi tagliatiadadini.Versate ilvinobianco,uniteisapori, tagliata apezzi,lasalsadipomodoro o,apiacere, i pomodo- Preparare un soffritto concipolla e aglio. Aggiungete la salsiccia aglio, rosmarino, salvia,olioextraverginedioliva,pepeesale. pomodoro opomodorifreschi, 1bicchiere divinobianco,cipolla, 6 salcicce,½KgdiformaggioMontasiofresco, ½ldisalsa Ingredienti per6persone: Salsicca Condit a con BrododiPolent a servire lapolentaarrostita. calde,idealecontorno sore, fare cuocere lentamente per circa mezz’ora pepare poi l’aceto elefettinedisalametagliateauncentimetro dispes- Fate rosolare lecipolle,quandoinbiondisconoaggiungere salame fresco, acetodivino,pepe,olioextravergined’oliva. Ingredienti: Salame conl Vino consigliato: CABERNETFRANC Vino periodo distagionatura. Pancetta, dalsuogustointenso e vigoroso, fruttodellungo lo, ricavato dalla parte più magra della coscia del maiale e la bidita daunadiscreta percentuale dipartegrassa,ilCulatel- vellutato, derivatadaununicopezzo interoammor dicarne Il piattoproposto presenta laCoppa,dalsapore morbidoe sti tipicidellatradizioneenogastronomica friulana. Gli affettati rappresentano tradizionalmenteunodegliantipa- F consigliato:MERLOT Vino in tavola. aggiungete sale,spolverateconabbondantepepeeservite i musetti,cucinateliafuocolentoperamalgamare isapori, scopo disgrassarli.Disponeteinunapadellalabrovada e musetti precedentemente bucherellati conunaforchetta allo poco lardo. Aparte, fate bollire perun’orainacqua salata i no tenere. Quindiscolateleesoffriggetele concipolla, aglio e rape intere, grattugiateleemetteteleabollire finchédiventa - ottimi preparati giàpronti incommercio). Unavoltalavatele delle rapebianchenellevinacce(esistonocomunquedegli La brovada siottienefacendomacerare pertre–quattro mesi cipolla, 1spicchiod’aglio,sale,pepe. 3 musetti(cotechini),1Kge½dibrovada, 70gdilardo, 1 Ingredienti per6persone: Bro ant vada emusetto asia di affett ’Aceto a ti Mis - 137 Ricette 138 cipolla con burro, olio, chiodi di garofano, noce moscata e In unapentolaantiaderente fatecuocere afuocolentola to, chiodidigarofano, nocemoscata,pepe,burro, olio,aglio. Salame fresco appenafatto(opastadisalame),cipolla,ace - Ingredienti: ( SALAMCUNL’AGJA SALAME CONL’ACETO ALLA VAL D’ARZINO gionato grattugiato. imbiancarla condelformaggiosta- versate sopralazuppacalda da unafettadiformaggiofresco, crostini di panecaldo sormontati Preparare sudeipiattifondialcuni e prezzemolo afinecottura. ca alegna),aggiungetesaleepepequantobasta,rosmarino per oltre 2ore afuocolento(megliosesullacucinaeconomi - ne, ipomodorieacqua in abbondanza;fatecuocere iltutto olio, aggiungere vinobianco,lecarote, peperoni, lezucchi- Rosolare ilguancialedimaialeafetteelacipollaconpoco molo, aglio. ciale dimaiale,sale,pepe,vinobianco,rosmarino, prezze- Cipolla, carote, fagioli,peperoni, zucchine,pomodori, guan- Ingredienti: (SOPA DIMONT) ZUPPA DIMONT Valle echestannorapidamenteaffermandosi. gusto hautilizzatoiprodotti dinicchiachesiproducono in Luciano CEDOLINcheoltre aunasuainterpretazione del borate dalresponsabile dellagastronomia dellaPro Loco antiche ricettedellaValle. Queste ricettesonostateriela- ha inseritotralesueattivitàprincipalilapromozione delle La Pro LocoValle d’ArzinodiAnduinsdaoltre undecennio Pro Loco T ALLA VAL D’ARGIN) quindi sopraversatelacipollaeserviteintavola. sovrapponete ilsalameadunafettadipolentaarrostita e i latibagnandoleconl’acetobalsamico.Acotturaultimata fette disalame(fresco, nonstagionato)acuocere daambi pepe, aggiungeteditantoin dell’aceto. adagiatele damente versare sopra la fonduta di formaggio salato e servire rapi- pepe. Depositare sudiunpiattoidadinipolentabencaldi, mescolare afuocolentoaggiungendolanocemoscataeil me apartesciogliere ilburro, ilformaggiosalatoelapanna, Arrostire beneidadini dipolentasullapiastra.Inuntega- scata, pepe,burro. Polenta tagliataadadini,formaggiosalato,panna,nocemo- Ingredienti: (GIUF DISALA NELLA FONDUT DADI POLENT a200°Cper15/20minuti. in forno ta, cospargeteliconlabesciamellaeilgranafatecuocere denti. Riponetegliinvoltinicosìottenutiinunategliaimburra- precedentemente scottateefermatelecondeglistuzzica- composto omogeneo.Poneteilripienonellefogliediverza tutto condelprezzemolo mescolandofinoadottenere un mente tritati.Acotturaultimataversateilgranaecospargete Aggiungete alsoffritto la salsicciae il manzo precedente- Soffriggete l’aglioelacipollaconl’oliounanocediburro. pepe. scata, formaggio grana, olio extravergine di oliva, burro, sale, sciamella, vinobianco,cipolla,aglio,prezzemolo, nocemo- magradi manzo, salsiccia,be- Foglie diverzegrandi,carne Ingredienti (RODOI INVOL DI VERGJAS) TINI T EPOLENT DI VERZE A DIFORMAGGIOSALA A AFFOGA A) TI TO 139 Ricette 140 gine dioliva,burro, rosmarino, salvia, prezzemolo, sale,pepe. cipolla, 1bicchiere divinobiancoobirrabionda, olioextraver Patate, pomodori, salsiccia, pancetta affumicata, funghi trifolati, Ingredienti: PA caldo. nato ascaglie.Servire con rapidità alfinedifarlodegustare ben polenta moltocaldaaggiungere delformaggioMontasiostagio- zione pennellate la polenta con l’aceto balsamico e l’olio. Sulla Arrostire lapolentatagliataafettesullapiastra,durantel’opera- sco. Polenta, oliodioliva,acetobalsamico,formaggioMontasiofre - Ingredienti IL PESTUCDIOENT innaffiato difondutaformaggiosalatoAsjn. di stagnola a forma di tortino), uno spicchio di frittata, il tutto sciata allafantasiadelcuoco(idealesarebbe versatainciottoline Su unpiattomettere unaporzionedipolentalacuiformaè- e ilpepe. panna, mescolare afuocolentoaggiungendolanocemoscata In untegameapartesciogliere ilburro, ilformaggiosalato, ela tasio fresco, cipollaeerbestagionali,funghidellaVal d’Arzino. quantità difiorilavanda.Siprepara unafrittataconuova,Mon- Quasi afinecotturadellaPolentavengonoaggiuntiunapiccola Asjn, uova,funghidellaVal d’Arzino,cipolla. Farina di polenta gialla miscelata con crusca, lavanda, formaggio Ingredienti: IL SALVAN T A ALLA CJOCJA TE ALLA A - aggiungete unpo’diburro eilprezzemolo tritato. a fiammabassa.Afinecottura,aggiustatedisaleepepe, necessaria alla cottura e lasciate sul fuoco per quasi due ore e pepate.Versate apocoilvinoolabirra,l’acqua salciccia elapancettasminuzzateifunghitrifolati,salate via. Aggiungetelepatateeipomodoritagliatiadadini,la Preparare ilsoffritto conl’olio,lacipolla,ilrosmarino elasal- cannella eservirlebencalde. pere conilcaramellopresente nellateglia,spolverarleconla di canna.Acotturaultimataeprimaservire, imperlare le vanda, infornare.Ametàcotturaaggiungere dellozucchero cospargere lemedesimecon delmielearomatizzato allala- mare nellastessalepere, tagliateametàeprivedeltorsolo, Mettere Siste- unpo’d’acquain una tegliabassadaforno. di canna. Pere Kaiser, mielearomizzato allalavanda, grappa,zucchero Ingredienti PER AL MIELELAVANDA po’ dilatteemettereper20/30minutia180°. alforno to grattugiato, prezzemolo, aglio a più strati, aggiungere un strati consalsicciacottaestrisciolinediformaggiostagiona- Adagiare in una pirofila lepatatetagliatea fettinee fritte, a di stagione. patate, salsiccia,formaggiostagionato,latte,erbeesapori Ingredienti: (IL PLA PIA TTO DELBOSCAIO T DALMENAU) 141 Ricette Vecchie ricette riproposte Ricette

Blecs con costicine di maiale

Ingredienti: 360 g di Blecs, 1 cipolla rosa di e Ca- vasso, 1 costa di sedano, 2 carote, 1 peperone medio, 1 spicchio d’aglio di Resia, 1 bicchiere di vino Friulano, 4 cuc- chiai di olio extravergine di oliva Tergeste DOP, 3 pomodori maturi e qualche cucchiaio di passata, 800 g di costicine di maiale AQuA tagliate a pezzi piccoli, qualche foglia di basi- lico fresco, sale, pepe e spezie (chiodi di garofano e noce moscata).

Vino Consigliato: Malvasia Istriana

Preparazione del sugo: Tritare finemente la cipolla insieme alle carote, al peperone e soffriggere nell’olio extravergine di oliva. Quando le verdure si sono ammorbidite, aggiungere le costi- cine di maiale che vanno rosolate a fiamma vivace per una decina di minuti. Aggiungere il vino bianco e lasciare sfuma- re, unire poi i pomodori tagliati a tocchetti e la passata e infine la noce moscata e i chiodi di garofano. Cuocere a fuoco lento per almeno 40 minuti, aggiustando di sale e pepe e cospargendo di basilico tritato.

Filetto di maiale al vino con purÈ di patate

Ingredienti 650 g di filetto di maiale AQuA preparato avvolto da una fetta di pancetta arrotolata dolce e affumicata e qualche foglia di salvia, fissate con dello spago da cucina, 50 g burro, 1 bic- chiere di vino Refosco, 2 cucchiai di farina 00, rosmarino e salvia, 1 spicchio d’aglio di Resia, 1 kg di patate a pasta gial- la, 60 g di burro, ½ litro di latte, noce moscata, sale e pepe.

Vino consigliato: Refosco dal peduncolo rosso

143 Preparazione del purè di patate UOVA IN FUNGHETTO Cuocere le patate al vapore complete della loro buccia. Quando

sono pronte, sbucciarle, schiacciarle con una forchetta o uno Ingredienti: Ricette schiacciapatate e, dopo avervi aggiunto il latte e il burro, mesco- 6 uova sode, 200 g di funghi trifolati, aglio, olio d’oliva, pas- lare velocemente. Aggiustare di sale e cospargere con qualche sata di pomodoro, prezzemolo, sale e pepe. grattatina di noce moscata. Preparazione: Preparazione del filetto Far appena scaldare l’olio e l’aglio in un tegame. Appena ini- Mettere il filetto di maiale a cuocere sulla piastra o su una griglia. zierà a rosolare, togliere l’aglio e versare nel tegame i funghi In una casseruola a parte preparare una salsa mescolando il vino trifolati. Cuocere per 10 minuti. Deporvi le uova, tagliate a rosso, il burro, un rametto di rosmarino, lo spicchio d’aglio, qual- metà, con il tuorlo rivolto verso il basso, aggiungere la passa- che grattatina di noce moscata e la farina per addensare. Quan- ta di pomodoro, sale, pepe e prezzemolo tritato. Far cuocere do la salsa raggiunge la giusta densità (ovvero quando, disposta a fuoco lento per altri 10 minuti. su un piatto, non vi scorre se questo viene inclinato), aggiustare di sale e pepe. Al termine della cottura del filetto, affettare il pez- zo di carne e disporre le rondelle su un fondo di salsa. Comple- FRICO CON PATATE tare con il purè. Ingredienti : 200 g di patate, 200 g di formag- SALSICCIA COTTA AL VINO gio mezzano, 1 cipolla, burro, SU CREMA DI FORMAGGIO SALATO sale e pepe. Preparazione: Ingredienti: Rosolare nel burro la cipolla tagliata sottile. Aggiungere le pa- 4 salsicce di maiale AQuA, 125 cl di panna, 1 noce di burro, 200 tate sbucciate e tagliate a fettine. Salare e pepare. Cuocere a g di formaggio Asino, 1 bicchiere di vino Merlot, pane raffermo, fuoco lento con un poco di acqua. Quando le patate saran- qualche rametto di rosmarino, sale e pepe. no cotte, schiacciarle con una forchetta, quindi aggiungere il formaggio tagliato a dadini. Cuocere ancora il tutto finché Vino consigliato: Merlot si formerà una pasta densa. A questo punto si versa il frico in una padella e si fa rosolare da entrambi i lati finché non si Preparazione: forma una crosticina dorata. In una pentola antiaderente fare cuocere la salsiccia fino a quan- do non esce tutto il grasso cha va buttato. Nel frattempo, in un contenitore a parte amalgamare il vino rosso FRICO CON CIPOLLA con il formaggio, il burro e la panna e lasciar cuocere a fuoco lento fino ad ottenere una Ingredienti : crema. Per i crostini, tagliare il pane a dadini 300 g di formaggio fresco, 1 cipolla, di circa 1 cm per 1 cm e tostarli in una pento- 50 g di burro. la antiaderente dopo avervi versato un goccio d’olio, uno spicchio d’aglio e del rosmarino. Preparazione : Per la presentazione, disporre la crema a coprire Soffriggere nel burro la cipolla affettata sottilmente. Aggiun- il fondo del piatto, adagiare la salsiccia e guarnire gere il formaggio tagliato a pezzettini e cuocere a fuoco bas- con i crostini e le foglie di rosmarino tagliuzzate. so finché il frico non assume un colore bello dorato.

144 145 146 bene eservire immediatamenteprimacheilbrodo sirapprenda. spruzzatina diacetoeversare l’intingolosulradicchio.Mescolare un po’diburro eacipolla.Quandosarannobenrosolati, dare una Tagliare apezzettiunpo’dilardo efriggerlointegameassiemea Preparazione: Radicchio (possibilmentediprato),lardo, burro. Ingredienti: RADICCHIO CONICCLI basso per2ore. Servire conlapolenta. aggiungere unpocodibrodo, salare epepare, ecuocere afuoco site, aggiungere laverzabiancatagliataastrisce.Mescolare e finemente eunospicchiodiaglio.Quandoleerbesarannopas- olio finchénondiventa rossa. Aggiungere poiunacipolla tritata Tagliare atocchettilacostaepassarlainpadellaconunpocodi Preparazione: sale epepe. Costa dimaiale,oliod’oliva,cipolla,aglio,verzabianca,brodo, Ingredienti: COST A DIMAIALECONL VERZE gio grattugiato. fano, 1bicchiere divinobianco,olio,sale,brodo, formag - pancetta, 2fogliedialloro, rosmarino, timo,chiodidi garo- 700 gditrippe,1carota, 1cipolla,30gdilardo, 50gdi Ingredienti: ZUPPA Servire conformaggioocarne. di aceto,prezzemolo erosmarino, saleepepe. stra eametàcotturaaggiungetela salsiccia,eunaspruzzata ne, le zucchine, ecc. fatele cuocere tutte assieme sulla pia- si incominciaconipeperoni, lacipolla,lepatate,melanza- Tagliare la verdura a strisce, a seconda dei tempidi cottura, Preparazione: e aceto. prezzemolo, rosmarino, sale,pepe,aglio,chiodidigarofano dure distagione,melanzane, zucchine,pomodori,salsicce, Peperoni coloratirossi, gialli,verdi, cipolle,patateealtre ver Ingredienti: CONTORNO grattugiato eaccompagnare confettedipaneabbrustolito. versare lazuppaditrippeneipiatti.Ricoprire conformaggio trippe diventerannotenere. Togliere ilmazzettodelleerbee a cuocere afuocomoderatoper1oraemezzafinchéle evaporare. Poiricoprire letrippedibrodo caldo.Continuare le trippeemescolare velocemente.Unire ilvinoelasciarlo di garofano eilmazzettodierbe.Dopo5-6minutiversarvi carota e la cipolla affettate sottilmente, il lardo tritato,i chiodi a striscioline.Inun’altrapentolasoffriggere inpoco olio la rosmarino e timo legati assieme. Scolare e tagliare le trippe acqua bollente.Intantopreparare unmazzettocon alloro, Lavare letrippeelessarleper10minutiinunapentolacon Preparazione: DI TRIPPE DI VERDUALL“AGANES” - 147 Ricette FILETTO CELTICO

Ingredienti Filetto di maiale, sale pepe, burro, aglio, prezzemolo, guanciale affumicato.

Preparazione: Cuocere sulla pietra calda il filetto e il guanciale, in una pentola a parte preparare una salsa facendo fondere il burro, aggiungendo aglio e prezzemolo. Quando il filetto sarà cotto va aggiunto sale e pepe e la salsa di burro fuso. Il tutto va servito con un contorno di patate cotte alla cenere, condite con burro fuso e erbe aroma- tiche. Ideale è accompagnare il piatto con il pane di farro grezzo.

DOLCE DI MELE

Ingredienti: Mele, cioccolata fondente, Canella, Zucchero a velo, burro, grappa.

Preparazione: Tagliare le mele a fettine, farle rosolare per bene sulla piastra calda, spalmandole con il burro, lo zucchero e la canella e una spruzzata di grappa. Intanto a parte fare sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria. Depositare sul piatto di portata due fette di mele, copritele con il cioccolato fuso, spolverate il tutto con lo zucchero a velo.

148 150 ASSOCIAZIONI Elenco [email protected] [email protected]

• • • • • • • • • [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Società OperaiadiMutuoSoccorsoItaliano “SanFrancesco” Promoval Promozione prodotti Val d’Arzino Ass. S.O.M.S.I. I PoetidellaVal d’Arzino Coro Val d’Arzino Circolo CulturaleeRicreativo Pro LocoVal d’Arzino–Anduins Pro Loco“AltaVal d’Arzino” Ass. Sportiva“Arzino” Circolo fotograficoefilmicoLasLusignes [email protected]

• • • • • • www.la-valdarzino.it [email protected] [email protected]

“Acquavivad’Arzino” Santa Margherita Società diPescaSportiva Gruppo A.N.A.Val d’Arzino Ass. Musicaleeculturale Ass. C.P.R. –Centro diPsicomotricità Ass. “Pro IuventuteCelante” Parrocchie dellaVal d’Arzino 151 Associazioni Poste Italiane Servizi Pubblici Piazza Municipio 2 33090 Anduins Tel 0427 - 807878 ANDUINS Servizio Fax

Sportello bancoposta Servizi Pubblici Sede Municipale: Aperto da lunedì a venerdì Piazza Municipio 1 8.15-13.30 33090 Anduins sabato 8.15-12.30 Tel 0427 - 80136

Biblioteca Civica di Vito d’Asio Nord Ovest Banca Piazza Municipio (sportello bancomat) 33090 Anduins Via Roma 6 Tel 0427 - 807091 33090 Anduins www.sebico.it Tel 0427 - 80429 [email protected]’asio.pn.it Riferimento filiale Orario di apertura di Pinzano al Tagl.to Mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 - dalle 14.00 alle 16.30 0432-950434 Sabato dalle 10.30 alle 12.00

Farmacia: Marangoni Alberta Via Macilas, 1 33090 Anduins Tel 0427 80680 Orari: Lunedì 14.00-19.30 Da Martedì a Venerdì 8.30-12.30 / 15.30-19.30 Sabato 8.30-12.30 Domenica CHIUSO CASIACCO

Guardia Medica Banca Friul Adria Via Macilas Credit Agricole 33090 Anduins Piazza Vittoria 3 33090 Casiacco Tel 0427 807784 Tel 0427 - 808949 Orari: dal Lunedì al Venerdì Apertura dalle 20.00 alle 8.00 lun. - merc. - ven. Sabato e Domenica: h 24 dalle 10.30 alle 13.00

152 153 ELENCO FOTOGRAFI

Si ringraziano per la disponibilità per l’uso delle fotografie:

Graziano Soravito Carlo Pascolo Costantino Galante Franco Missana Luigina Lorenzini Maicol Galante Isacco Tosoni Matteo Gerometta Archivio Parrocchiale Archivio Las Lusignes Archivio Pietro Gerometta

e tutti coloro che hanno collaborato

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