Dell'arte CORRIERE
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PErIODICO DI CULTUra E InFOrMazIOnE I.P. Fondato da Carlo accossato nel 1994 19941994 2200°° CORRIEREDirezione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino dell’ COURRIERARTE DES ARTS Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% € Spedizione in abbonamento postale AnniversarioAnniversario 22 0 0 1 1 4 4 anno XX - n° 5 - Venerdì 14 Marzo 2014 2,50 Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno Al Complesso del Vittoriano in Roma Los Angeles, la notte delle stelle I capolavori del Museo d’Orsay FabrIzIO FLOrIan ferroviaria parigina destinata a diven- contenute il Complesso del Vittoriano tare un luogo dedicato alle creazioni dedica un’esposizione, a cura di Guy Sorrentino el 1986 Gae aulenti realizzò artistiche francesi tra il 1848 e il 1914 Cogeval e Xavier rey, dal titolo Sorrentino la disposizione degli spazi in- e uno dei musei più importanti al Musée d’Orsay. Capolavori, con oltre fa un bel 13 terni e la progettazione dei mondo, il Musée d’Orsay. alla storia sessanta opere che, seguendo solo in per l’Italia percorsi espositivi di una ex stazione di questo museo e alle opere in esso parte una scansione cronologica, ci a pag. 3 n Paul Gauguin, “Le repas” (Il pasto), 1891 olio su carta incollata su tela A Palazzo dei Diamanti © Musée d'Orsay di Ferrara propongono la pittura accademica dei “Matisse Salon, lo sguardo impressionista e le la figura” soluzioni formali dei nabis e dei sim- bolisti. L’ossessione per la cronologia, a pag. 6 tipica di molte esposizioni, rischia in Henri Matisse effetti di far apparire come un’evolu- Autoritratto, 1900 zione quello che evoluzione non è: i ti- pici soggetti accademici di Henner, Profili d’artista Cabanel, Delaunay, bouguereau sono sì tematicamente distanti dalla pittura realista di Courbet (Femme nue au chien, 1861-62), ma non così estranei allo spirito dell’epoca. E se La Danse des nymphes di Corot (1860) è un Giovanni continua a pag. 2 Sangalli a pag. 7 Opere del Museo di Montserrat in esposizione al Forte di Bard – Valle d’Aosta braque, Marini, Hartung, rusiñol Poliakoff , Tàpies, Scully , Chanko, Le Corbusier e Subirachs. non L’eccellenza della tradizione europea mancano gli omaggi alla pittura MarIanna OrLOTTI compito di divulgare il patrimonio capolavori di Pablo Picasso, un italiana con il San Gerolamo di artistico e archeologico non solo grande quadro di Salvador Dalì, le Caravaggio, le tele di Gianbattista ino al 2 giugno il Forte di catalano, ma di tutte le scuole opere di Sunyer, rouault, Chagall, Tiepolo, Luca Giordano, Francesco bard farà da sfondo ad una giunte fino alla re- Caravaggio, “San Gerolamo in meditazione”, 1605 Solimena, andrea da Salerno e due grande mostra che per la gione grazie alle capricci di Luigi rossini mai es- prima volta riunisce più di cento donazioni avvenute posti. L’evento, oltre all’indiscusso Fcapolavori provenienti dal Museo di nel corso della sua valore artistico e culturale, pro- Interesse nazionale di Montserrat a travagliata storia sec- pone una riflessione sui rapporti tra pochi chilometri da barcellona. olare. L’esposizione Italia e Spagna alla luce della re- Fondato nel 1025 per commemo- curata da Josep La- lazione di vicinanza tra le regioni rare l’apparizione della Vergine, il plana e Gabriele ac- autonome della Catalogna e della monastero benedettino, come cornero si snoda Valle d’aosta, sulla circolazione avvenne per il Forte di bard, fu dis- nelle sette sale delle delle opere e degli artisti nel trutto dalle truppe napoleoniche nel Cantoniere del Forte corso dei secoli, su un’eccellente 1811 e ricostruito una trentina di in un viaggio nella tradizione artistica che da sem- anni dopo. attualmente ospita una storia dell’arte che pre ha contraddistinto l’Europa. comunità di monaci ed è meta di dalla pittura antica pellegrinaggi per venerare la Mo- spagnola passando Forte di Bard roneta (la Madonna nera), una scul- per il romanico, il bard (ao) tura romanica in legno del XII barocco e l’Impres- “Montserrat secolo, protettrice della Provincia sionistmo arriva fino Opere maggiori dell’Abbazia” della Catalogna. Il museo dell’ab- alle ricerche d’avan- Fino al 2 giugno bazia, ospitato in uno degli edifici guardia del primo Info: 0125 833811 del complesso monastico, ha il novecento, i primi www.fortedibard.it CORRIERE dell’COURRIERARTE DES ARTS Pagina 2 14 Marzo 2014 segue dalla prima pagina di Degas, 1870) un artista “moderno” I capolavori del Museo D’Orsay come alfred Stevens (Le bain, 1867) non disdegna di rievocare lo splendore formale di David e addio a Carla accardi Ingres. Lontano da Parigi, il Il 23 febbraio è morta a Roma Carla Accardi, una tra le artiste linguaggio pittorico segue altre più innovative del secondo dopoguerra, insegnante appassio- strade: la bretagna geometrica nata, pioniera del movimento femminista italiano, “un tipino e “barbarica” di bernard (Les che aveva una sua personalità”: “Ho questa fretta di capire; - Bretonnes aux ombrelles, riconosceva lei stessa - È una cosa molto mia vitale, che ce l’- 1892), l’incanto esotico di hanno di sicuro tutti: alcuni ci rinunziano e si chiudono nel Gauguin (Le repas, 1891), loro orgoglio. Altri invece hanno l’atteggiamento vitale di l’astrattismo luminoso di voler capire, stare a contatto con le cose; io ho moltissimo il Cross (Les Iles d’Or, 1891- secondo”. Nata a Trapani nel 1924, nel ’46 si trasferisce a 92). E non mancano autori “ir- Roma, dove stringe amicizia con alcuni degli artisti più in- regolari” che, sempre a Parigi, fluenti dell’epoca: Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, si presentano come antitetici Maugeri, Perilli, Sanfilippo (che diventerà suo marito) e Tur- Claude Monet, “Les déchargeurs de charbon” rispetto al movimento impres- cato, con i quali fondò il Gruppo Forma 1, di ispirazione for- (Gli scaricatori di carbone), 1875, olio su tela malista e marxista. Dall’automatismo segnico all’uso di vernici © Musée d'Orsay sionista (Plante verte dans une urne di redon, s.d.). Con il fluorescenti applicate su supporti plastici trasparenti che, omaggio nostalgico all’età “edenica”, nuovo secolo, l’immenso patrimonio uscendo dalla dimensione del quadro si espandono nello spazio altrettanto nostalgica è la rappresenta- artistico dei decenni precedenti subisce tridimensionale, l’ostinata ricerca ed esaltazione del segno-co- zione realistica della vita rurale di Mil- nuove rielaborazioni e sperimenta- lore connota per oltre mezzo secolo la sua ricerca artistica. let (Bergère avec son troupeau, 1863), zioni inaugurando, con il tardo Monet Questo rapporto fra opera e spazio sfocia negli anni Settanta di Gouigou (Lavandière, 1860) o di (Le jardin de l’artiste à Givergny, nelle Tende, strutture abitabili e percorribili. Nel 1964, una sua Monet (Court de ferme en Normandie, 1900), con Vuillard (Le square Ber- personale alla Biennale di Venezia la impone all’attenzione in- 1863). Se di novità dobbiamo parlare lioz, esquissedel 1915) e con bonnard ternazionale: “Ho il diritto di fare il gesto più qualsiasi, più è in termini formali, nella decisiva (La loge, 1908) la grande stagione semplice, di sperimentare. Arrivare a togliere, togliere mi pare frammentazione della pennellata, nello delle avanguardie del XX secolo. un segno della maturità, una parte molto raffinata della ma- studio impressionista della luce, tipici turità. Mi ricordo che lo dicevo sempre, come un’esigenza della Scuola di barbizon di Monet e Complesso del Vittoriano completamente mia, alla quale tengo moltissimo, questa pa- dell’amico bazille. E se la rappresen- Via S. Pietro in Carcere rola mi usciva continuamente: per me, era più importante to- tazione della vita moderna è decisiva (Fori Imperiali) – roma gliere che aggiungere. Del mio ottimismo, che era immaturo, per l’evoluzione del linguaggio pitto- “Musée d’Orsay. Capolavori” ne è venuto fuori questo voler liberarsi del sovrappiù e la- rico (Les déchargeurs de charbon di Fino all’8 giugno sciare la cosa un po’ pulita, un po’ equilibrata”. (mar. or.) Monet, 1875; L’orchestre de l’Opéra Info: 06 6780664 tel. 091 6190928 CORRIERE dell’COURRIERARTE DES ARTS 14 Marzo 2014 Pagina 3 A Los Angeles la notte delle stelle dello schiavismo, dolcificante mi- glior film (con aggiunta di attrice non protagonista e sceneggiatura Sorrentino fa un bel 13 per l’Italia non originale che più larmoyant ELIO rabbIOnE non si potrebbero pensare), la- sciando a bocca asciutta quel gio- erché poi alla fine fa capo- iello scoppiettante che è American lino il gusto personale, que- Hustle. alfonso Cuaròn ed il suo sto e non quello, tra gli Gravity si sono portati a casa sette Oscar che spaziano nel cinema meritatissime (reparto sezioni tec- Pamericano come meglio que- niche) statuette, mentre l’accop- st’anno non si poteva, un pano- piata insuperabile Matthew rama di titoli per un’industria ed McConaughey/Jared Leto si sono un’arte che raramente perdono confermati meritatissimi mattatori colpi. Paolo Sorrentino cattura con al maschile, protagonista e no. La i grandi sforzi pubblicitari e con i firma l’abbiamo settimane fa pregi non disgiunti dai difetti di messa per la alleniana Jasmine di impalpabile vuoto di La grande Foto ‘selfie’ dei protagonisti dal backstage della serata di premiazione dell’86ma Cate blanchett e così è stato. In- bellezza il tredicesimo Oscar per edizione degli Academy Awards al Dolby Theatre di Hollywood, Los Angeles © aut./AP somma nomi e titoli dove anche l’Italia, sezione miglior film stra- casa nostra, tanto cari a chi vede striciattoli che settimanalmente gli sconfitti reclamano la loro niero. Tutti contenti, dal Colle in dal di fuori noi sempre sulla via spuntano come funghi nelle nostre alta votazione, dove basta buttar giù, per quella graffiata cinemato- della redenzione: qualche malu- sale.