COMUNE DI CASALMORO

PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (SEAP)

The Covenant of Mayors (D.C.C. 48/2009) Campagna Commissione Europea SEE - Sustainable Energy for Europe

Redatto da: Studio Cavaggioni – San Bonifacio (Verona)

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INDICE

INDICE ...... 2 PREFAZIONE ...... 4 1 PREMESSA ...... 5 01.01 Il “Patto dei Sindaci” ...... 5 02 STRATEGIA ...... 8 02.01 Visione ...... 8 02.02 Obiettivi e traguardi generali ...... 8 02.03 Contesto normativo generale ...... 10 02.04 Contesto normativo comunale ...... 19 02.05 Relazione tra il Piano d’Azione Comunale e gli strumenti di Pianificazione Territoriale ed Urbanistica ...... 20 02.06 Step di attuazione del SEAP ...... 21 02.07 Struttura organizzativa ...... 23 03 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED ECONOMICO ...... 24 03.01 Provincia di Mantova ...... 24 03.02 Comune di Casalmoro ...... 27 04 INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI BASE (BEI), RELATIVE INFORMAZIONI E INTERPRETAZIONE DEI DATI ...... 29 04.01 Metodologia operativa di reperimento dei consumi ...... 30 04.02 Metodologia operativa per l’inventario di base e fattori di emissione...... 31 04.03 Metodologia operativa di parametrizzazione dei dati ...... 33 04.04 Bilancio dei consumi e delle emissioni di CO 2 ...... 34 04.04.01 Ambito comunale ...... 34 04.04.02 Ambito residenziale – industriale (no ETS) – terziario -- agricolo ...... 38 04.04.03 Trasporti urbani ...... 44 04.05 Quadro di analisi generale dell’andamento dei consumi e delle emissioni di CO 2 ...... 47 04.05.01 Consumi globali sul territorio per settore ...... 47 04.05.02 Emissioni di CO2 ...... 52 04.06 Conclusioni ...... 55 05 AZIONI DI INTERVENTO ...... 56 05.01 Quadro di sintesi degli interventi ...... 56 05.02 Schede interventi comunali ...... 62 Edifici ed illuminazione pubblica ...... 63 Mobilità pubblica ...... 76 Pianificazione territoriale ...... 79 Energia prodotta da fonti rinnovabili ...... 83 Microclima ...... 86 GPP……………...... 87

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Immobili privati ...... 90 Mobilità sostenibile privati ...... 96 RES privati ...... 98 Tecnologie di informazione e comunicazione (ITC) ...... 99 Obblighi normativi per settore industriale e terziario ...... 108 06 RIEPLOGHI E ANALISI ...... 115 06.01 Riepilogo interventi ...... 115

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PREFAZIONE

La sostenibilità energetica ed ambientale è un valore che le nostre comunità stanno maturando oggi con maggiore intensità; è ormai evidente a molti che le risorse naturali sono un bene finito che è sempre più urgente imparare a gestire e rispettare. Serve un risoluto e costante impegno ad ogni livello: cittadini, imprese, enti territoriali e di governo di ogni ordine e grado. A questo proposito esiste ora una notevole opportunità: l’Unione Europea sta portando avanti la lotta al cambiamento climatico impegnandosi a ridurre entro il 2020 le emissioni totali di CO 2 del 20%.

Attraverso il “Patto dei Sindaci” si invitano le Amministrazioni Locali, le Province e le Regioni d’Europa ad impegnarsi per conseguire l’obiettivo comune di riduzione del 20% della CO 2. Sono oltre 3.900 le città europee che fino ad ora hanno aderito formalmente al Patto dei Sindaci. Il 2011 è stato eccezionale per il consolidamento del Patto dei Sindaci nel nostro Paese: ad oggi oltre 1.700 città hanno preso un impegno formale per rispettare gli obiettivi del Patto ed i primi Piani di Azione stanno vedendo la luce inserendo le città tra gli attori principali per la riduzione delle emissioni di gas serra. C’è oggi particolare sintonia fra organi di governo, cittadinanza e vasti settori dell’economia che puntano su uno sviluppo più consapevole: occorre impegnarsi, ma gli obiettivi sono raggiungibili.

Anche Casalmoro ha aderito al “Patto dei Sindaci”, con Delibera di Consiglio Comunale n° 40 del 28/09/2011 impegnandosi a redigere il pre sente Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) , che contiene tutte le azioni necessarie al raggiungimento dell’obbiettivo di riduzione della CO 2. Lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili rappresenta un fattore fondamentale anche per il contenimento delle emissioni di gas ad effetto serra: le più recenti politiche energetiche possono sostenere questo cammino che deve necessariamente vederci tutti coinvolti.

Non dobbiamo nasconderci che si tratta di un obiettivo molto impegnativo, che può basarsi soltanto su una presa di coscienza culturale in grado di sfociare in una revisione graduale e consapevole dei nostri stili di vita.

Il Sindaco Franco Perini

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1 PREMESSA

01.01 Il “Patto dei Sindaci”

Il consumo di energia è in costante aumento nelle città e ad oggi, a livello europeo, tale consumo è responsabile di oltre il 50% delle emissioni di gas serra causate, direttamente o indirettamente, dall’uso dell’energia da parte dell’uomo.

A questo proposito, il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione Europea ha lanciato il “Patto dei Sindaci” (Covenant of Mayors ), un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale.

L’Unione Europea sta portando avanti la lotta al cambiamento climatico impegnandosi a ridurre al 2020 le emissioni totali di CO 2 del 20% rispetto al 1990. Le Amministrazioni Locali rivestono un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea. L’iniziativa europea “Patto dei Sindaci” consente alle Amministrazioni Locali, alle Provincie e alle Regioni di impegnarsi per conseguire l’obiettivo comune di riduzione del 20% le emissioni di CO 2.

Con il “Patto dei Sindaci” la Commissione Europea si è rivolta esplicitamente agli Enti Locali così come previsto dal Piano d’Azione per l’efficienza energetica adottato nell’ottobre 2006. Il Patto, tra l’altro, consiste nell’impegno delle città firmatarie: • a ridurre le emissioni di CO 2 nelle rispettive città di oltre il 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile; • a preparare un inventario base delle emissioni ( baseline ) come punto di partenza per il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile; • a presentare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile entro un anno dalla formale ratifica al “Patto dei Sindaci”; • ad adattare le strutture della città, inclusa l’allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguire le azioni necessarie; • a mobilitare la società civile nelle rispettive aree geografiche al fine di sviluppare un Piano di Azione che indichi le politiche e misure da attuare per raggiungere gli obiettivi del Piano stesso; • a presentare, su base biennale, un Rapporto sull’attuazione ai fini di una valutazione, includendo le attività di monitoraggio e verifica; condividendo esperienza e conoscenza con le altre unità territoriali.

In dettaglio gli obiettivi per l’Italia del Pacchetto Clima Energia, da applicare anche a livello locale, per il 2020 sono i seguenti: - 20% riduzione delle emissioni di CO 2 rispetto al 2005; - 20% miglioramento dell’efficienza energetica rispetto al 2005;

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- 20% contributo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia.

L’Amministrazione Comunale di Casalmoro (Mantova) ha aderito al “Patto dei Sindaci” il 28/09/2011 con delibera di Consiglio Comunale n. 40 e ha sviluppato il presente Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) al fine di indirizzare il territorio verso uno sviluppo sostenibile e perseguire gli obiettivi di risparmio energetico, utilizzo delle fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di CO 2, coinvolgendo l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo e implementazione del Piano, affinché dall’adesione al Patto possa scaturire un circolo virtuoso che vada a diffondere sul territorio la cultura del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale.

Lo strumento a disposizione dei comuni coinvolti, attraverso il quale possono raggiungere questo obiettivo, è il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP).

Tale Piano è costituito da due parti: 1. l’inventario delle emissioni di base - BEI ( Baseline Emission Inventory ), che

fornisce informazioni sulle emissioni di CO 2 sia in uno storico individuato di anni che in previsioni future del territorio comunale, quantifica la quota di CO 2 da abbattere, individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili; 2. il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – SEAP ( Sustainable Energy Action Plan ) in senso stretto, che individua un set di azioni che l’Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO 2 definiti nel BEI.

Gli elementi chiave per la preparazione del SEAP sono: • svolgere un adeguato inventario delle emissioni di base; • assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il coinvolgimento delle varie parti politiche; • garantire un’adeguata gestione del processo; • assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto; • essere in grado di pianificare ed implementare progetti sul lungo periodo; • predisporre adeguate risorse finanziarie; • integrare il SEAP nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale (esso deve far parte della cultura dell’Amministrazione stessa); • documentarsi e trarre spunto dalle politiche energetiche e dalle azioni messe a punto dagli altri comuni aderenti al “Patto dei Sindaci”; • garantire il supporto degli stakeholder e dei cittadini.

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Il SEAP individua i possibili punti d’azione attuabili sul territorio in relazione alla produzione di energia da Fonti Rinnovabili di Energia ed all’efficienza energetica, e quindi consente di poter definire i successivi interventi atti a ridurre le emissioni di CO 2. Un'azione di pianificazione è in grado di dar vita a iniziative pubbliche, private o a capitale misto nei settori produttivi e di servizi legati all’energia che favoriscono la creazione di nuova forza lavoro, contribuisce a definire la qualità della vita di una popolazione, offre opportunità di valorizzazione del territorio e partecipa alla sostenibilità dello sviluppo.

Per quantificare l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2020, i consumi calcolati per ciascun vettore energetico sono stati trasformati in emissioni di CO 2, utilizzando gli opportuni fattori di conversione indicati nelle linee guida della Commissione Europea. In particolare, si è scelto di utilizzare i fattori di emissione standard, in linea con i principi del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico - IPCC (Intergovernmental Panel of Climate Change ).

L’orizzonte temporale del “Patto dei Sindaci” è il 2020. Dato che non è possibile pianificare in dettaglio bilanci e misure per un periodo così ampio, gli enti locali possono distinguere in: • una visione strategica a lungo termine con obiettivo fino al 2020 che include impegno specifico nei settori della pianificazione, dell’utilizzo del suolo, trasporti e mobilità, public procurement e standard per edifici nuovi/ristrutturazioni • misure dettagliate per i prossimi 3-5 anni che costituiscono la prima fase di attuazione della Vision

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02 STRATEGIA

02.01 Visione

Il Comune di Casalmoro intende perseguire gli obiettivi di risparmio energetico ed utilizzo delle fonti rinnovabili di energia al fine di ridurre le emissioni di CO 2 almeno del 20% entro il 2020 rispetto al valore del 2005. Sarà dato forte risalto al coinvolgimento di tutta la comunità poiché l’obiettivo può essere raggiunto solo con l’apporto consapevole di tutta la cittadinanza.

02.02 Obiettivi e traguardi generali

Il Comune di Casalmoro, nell’ambito dell’iniziativa “Patto dei Sindaci”, si propone di perseguire i seguenti obiettivi e traguardi di sostenibilità energetica: • conseguire gli obiettivi formali fissati per l’UE al 2020, riducendo le emissioni di

CO 2 del 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP); • preparare un inventario base delle emissioni e presentare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile entro un anno dalla formale ratifica al “Patto dei Sindaci”, ottenendo un quadro di riferimento sulla produzione, consumo e potenziale energetico con cui dovranno misurarsi le politiche territoriali, urbane ed ambientali in un’ottica di pianificazione e programmazione integrata; • adattare le strutture pubbliche della città, inclusa l’allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguire le azioni necessarie; • coinvolgere la società civile del proprio territorio al fine di sviluppare e migliorare nel tempo, insieme ad essa, il Piano di Azione; • presentare, su base biennale, un Rapporto – MEI ( Monitoring Emission Inventory ) sullo stato di attuazione degli interventi, includendo le attività di monitoraggio e verifica, tale monitoraggio dovrà quindi coinvolgere tutti gli attori partecipanti alla stesura e alla attuazione del SEAP; • condividere la propria esperienza e conoscenza con le altre unità territoriali; • organizzare, in cooperazione con la Commissione Europea ed altri attori interessati (stakeholder ), eventi specifici di informazione e sensibilizzazione ai cittadini, alle imprese e ai media locali sugli sviluppi del Piano di Azione, sulle best practise in merito alle possibilità di risparmio energetico ed economico legate ad interventi di efficientamento energetico e sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile, anche promuovendo incontri con esperti del settore; • ridurre i consumi energetici operando azioni sugli immobili comunali, sull’illuminazione pubblica e la rete semaforica, attraverso la riqualificazione ed il

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miglioramento della gestione; attivare progetti per la riduzione del traffico e la promozione di una mobilità sostenibile che abbiano come conseguenza una diminuzione dei veicoli circolanti; • realizzare impianti fotovoltaici su edifici e terreni di proprietà comunale e promuovere l’installazione degli stessi da parte dei cittadini (per esempio favorendo gruppi d’acquisto fotovoltaici, per rimuovere le barriere iniziali relative all’applicabilità dell’impianto e alla scelta del fornitore); • promuovere una politica degli enti comunali sugli appalti verdi (GPP); • promuovere la sostenibilità energetica nel settore del turismo; • aumentare l’impiego di risorse naturali locali rinnovabili, in sostituzione soprattutto dei derivati fossili e promuovere l’efficienza energetica, l’uso razionale dell’energia, lo sviluppo e la valorizzazione delle fonti rinnovabili ed assimilate a partire dalla loro integrazione negli strumenti di pianificazione urbanistica e nelle forme di governo del territorio; • promuovere iniziative per la riduzione del carico energetico degli insediamenti residenziali, produttivi e commerciali esistenti, assumendo pertanto il principio della sostenibilità energetica degli insediamenti anche rispetto agli obiettivi di limitazione dei gas climalteranti, quindi la promozione di politiche di miglioramento tecnologico e di sicurezza dei processi produttivi, assicurando le condizioni di compatibilità ambientale e territoriale e di sicurezza dei processi di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione ed uso dell’energia; • promuovere lo sviluppo della rete di teleriscaldamento urbano collegata ad impianti di cogenerazione, per la produzione di energia da destinare agli edifici di nuova costruzione, agli edifici pubblici ed anche agli edifici esistenti; • promuovere la diffusione di sistemi di cogenerazione e trigenerazione presso gli edifici maggiormente energivori (industrie, edifici direzionali, centri sportivi multifunzionali, nuovi comparti residenziali, …); • ottimizzare le indicazioni del RUE (Regolamento urbanistico ed edilizio) per le nuove urbanizzazioni, le demolizioni con ricostruzione, e le riqualificazioni di edifici esistenti, puntando ad elevare prestazioni energetiche e ridurre la domanda finale di energia; quindi sensibilizzare e coinvolgere gli stakeholder interessati (imprese, tecnici progettisti, cittadini, etc) sui nuovi requisiti e prestazioni, prevedere possibili accordi di sostegno e incentivazione; • aiutare le imprese locali a creare nuove opportunità di lavoro legate al tema dell’efficientamento energetico.

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02.03 Contesto normativo generale

Scenario Internazionale

La Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro del 1992 ha portato per la prima volta all’approvazione di una serie di convenzioni su alcuni specifici problemi ambientali (clima, biodiversità e tutela delle foreste), oltre alla approvazione della “Carta della Terra”, in cui venivano indicate alcune direttive su cui fondare nuove politiche economiche più equilibrate, e del documento finale (poi chiamato “Agenda 21”) che rappresenta il riferimento globale per capire quali iniziative è necessario intraprendere per uno sviluppo sostenibile nel XXI secolo. Nel 1994, con la “Carta di Ålborg”, è stato fatto il primo passo verso l’attuazione dell’Agenda 21 locale, firmata da oltre 300 autorità locali durante la “Conferenza europea sulle città sostenibili”: sono stati definiti i principi base per uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi per i piani d’azione locali. Dopo cinque anni dalla conferenza di Rio de Janeiro, la comunità internazionale è tornata a discutere dei problemi ambientali, in particolare di quello del riscaldamento globale, in occasione della conferenza di Kyoto, tenutasi in Giappone nel dicembre 1997. Il Protocollo di Kyoto, approvato dalla Conferenza delle Parti, è un atto esecutivo contenente le prime decisioni sulla attuazione di impegni ritenuti più urgenti e prioritari. Esso impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione (Paesi dell’Est europeo) a ridurre del 5% entro il 2012 le principali emissioni antropogeniche di 6 gas (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo), capaci di alterare l’effetto serra naturale del pianeta. Il Protocollo prevede che la riduzione complessiva del 5% delle emissioni di anidride carbonica, rispetto al 1990 (anno di riferimento), venga ripartita tra Paesi dell'Unione Europea, Stati Uniti e Giappone; per gli altri Paesi, il Protocollo prevede invece stabilizzazioni o aumenti limitati delle emissioni, ad eccezione dei Paesi in via di sviluppo per i quali non prevede nessun tipo di limitazione. La quota di riduzione dei gas-serra fissata per l’Unione Europea è dell'8%, tradotta poi dal Consiglio dei Ministri dell'Ambiente in obiettivi differenziati per i singoli Stati membri. In particolare, per l'Italia è stato stabilito l’obiettivo di riduzione del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Al fine di raggiungere tali obiettivi, il trattato definisce inoltre meccanismi flessibili di “contabilizzazione” delle emissioni e di possibilità di scambio delle stesse, utilizzabili dai Paesi per ridurre le proprie emissioni ( Clean Development Mechanism, Joint Implementation ed Emissions Trading ). Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, senza tuttavia registrare l’adesione degli Stati Uniti.

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L’urgenza di definire strategie globali sui temi più critici per il futuro del pianeta – acqua, energia, salute, sviluppo agricolo, biodiversità e gestione dell’ambiente – ha motivato l’organizzazione del più importante summit internazionale sullo sviluppo sostenibile, tenutosi a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002. Purtroppo, in tale occasione, si è constatato un peggioramento dell'equilibrio ecologico globale (la concentrazione di anidride carbonica è passata da 316 ppmv nel 1960 a 370 ppmv nel 2001 mentre la diminuzione delle foreste si verifica ad un ritmo di 140.000 Km 2/anno) ed un aumento della povertà mondiale mentre il bisogno fondamentale di cambiare i modelli di produzione e di consumo dell’energia è stato quasi totalmente ignorato. Con tale consapevolezza i capi di Stato e di Governo dei 191 Paesi partecipanti hanno ribadito l’impegno a conseguire uno sviluppo sostenibile attraverso l’approvazione di un documento finale composto da una dichiarazione politica sullo sviluppo sostenibile, in cui sono stati imposti quali obiettivi fondamentali: la riduzione della povertà; il cambiamento dei modelli di consumo e produzione di energia; la protezione delle risorse naturali. Annesso a tale documento vi è un Piano di azione sullo sviluppo sostenibile volto alla ricerca di un equilibrio tra crescita economica, sviluppo sociale e protezione dell'ambiente. Il 19 dicembre 2009, la Conferenza delle Parti alla Conferenza dell’ONU sul clima a Copenhagen ha preso atto di un accordo politico elaborato da un gruppo di capi di Stato e di governo. In tale documento si evidenzia che i cambiamenti climatici sono una delle maggiori sfide dell’umanità e che l’obiettivo di limitare il riscaldamento climatico è possibile solo attraverso una massiccia riduzione delle emissioni di gas serra. Attraverso l'Accordo di Copenhagen, non giuridicamente vincolante, viene chiesta l'adozione di misure da parte del settore industriale e dei Paesi emergenti i quali devono rendere trasparenti le proprie misure nei confronti della Convenzione dell'ONU sul clima. Ulteriore passo nella direzione di una azione globale è stato fatto nel 2010 in occasione della conferenza dell'Onu sul clima di Cancun durante la quale sono stati approvati due diversi documenti: uno sul futuro del Protocollo di Kyoto e l’altro su un più ampio trattato sui cambiamenti climatici che dovrà essere negoziato ed adottato in un futuro summit. Nel citato accordo i Governi promettono "un'azione urgente" per evitare che le temperature globali salgano più di due gradi Celsius senza tuttavia specificare gli obiettivi precisi e vincolanti della riduzione di gas serra per tenere sotto controllo le temperature. E’ stato poi assunto l'impegno a lavorare per ottenere "al più presto possibile" un nuovo accordo che estenda il protocollo di Kyoto oltre il 2012 ed è stato creato il nuovo " Green

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Climate Fund " dove dovranno confluire gli aiuti dei paesi ricchi a quelli poveri per fronteggiare le emergenze determinate dai cambiamenti climatici ed adottare misure per prevenire il global warming . Con il COP17 (diciassettesimo summit ONU sul clima) tenutosi a Durban nel novembre 2011, si è deciso innanzitutto di prolungare la durata del Protocollo di Kyoto, in scadenza il 1 gennaio 2013, di altri cinque anni, tempo necessario per elaborare un nuovo documento (entro il 2015) che vincoli, questa volta legalmente, a una significativa riduzione delle emissioni di CO2 a partire dal 2020. Viene confermata la volontà di creare il “Fondo verde” per il clima, che dovrebbe aiutare i paesi poveri a combattere il surriscaldamento globale, ma soprattutto per la prima volta la totalità delle nazioni ha riconosciuto la necessità di fare qualcosa: almeno a parole si è impegnata a partecipare alle trattative che entro il 2015 porteranno a un accordo formale e vincolante che tutti dovranno sottoscrivere.

Scenario Europeo

Nella lotta contro i cambiamenti climatici, l’impegno dell’UE si concentra soprattutto sulla riduzione dei consumi e lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. Il Libro verde del Marzo 2006 intitolato “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura”, propone una strategia energetica per l’Europa per ricercare l’equilibrio fra sviluppo sostenibile, competitività e sicurezza dell’approvvigionamento ed individua sei settori chiave in cui è necessario intervenire per affrontare le sfide che si profilano. Il documento propone inoltre di fissare come obiettivo per l’Europa il risparmio del 20% dei consumi energetici. Nel gennaio 2007 la Commissione ha presentato il pacchetto sul tema dell’energia per un mondo che cambia, che include una comunicazione intitolata “Una politica energetica per l’Europa”. Nelle conclusioni, il Consiglio Europeo riconosce che il settore energetico mondiale rende necessario adottare un approccio europeo per garantire un’energia sostenibile, competitiva e sicura. Il Piano d’Azione approvato dal Consiglio Europeo delinea gli elementi di un approccio europeo, ossia un mercato interno dell’energia ben funzionante, solidarietà in caso di crisi, chiari obiettivi e impegni in materia di efficienza energetica e di energie rinnovabili, quadri per gli investimenti nelle tecnologie, in particolare per quanto riguarda la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica e l’energia nucleare. L’impegno sottoscritto dal Consiglio Europeo dell’8-9 Marzo 2007 conosciuto con lo slogan “Energia per un mondo che cambia: una politica energetica per l’Europa – la necessità di agire”, ovvero la politica 20-20-20 (riduzione del 20% delle emissioni climalteranti, miglioramento dell’efficienza energetica del 20%, percentuale di rinnovabili

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al 20% all’orizzonte dell’anno 2020) indica la necessità di fissare obiettivi ambiziosi di lungo termine, a cui devono tendere le politiche di breve e medio termine. Il 17 dicembre 2008 il Parlamento Europeo ha approvato le 6 risoluzioni legislative che costituiscono il suddetto pacchetto, con oggetto: • energia prodotta a partire da fonti rinnovabili; • scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra; • sforzo condiviso finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas a affetto serra; • stoccaggio geologico del biossido di carbonio; • controllo e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dai carburanti (trasporto stradale e navigazione interna); • livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove. L’esigenza di intervenire nell’ambito dell’efficienza energetica deve stimolare le Amministrazioni Locali più accorte ad avviare iniziative in grado di travalicare lo stretto ambito territoriale di competenza: la disseminazione di buone pratiche si presta, infatti, a stimolare comportamenti emulativi presso altre realtà, così da innescare un salutare effetto moltiplicatore. A tal proposito la Commissione Europea, DG TREN, ha lanciato un’iniziativa rivolta agli enti locali di tutti gli Stati Membri, chiamata “Patto dei Sindaci”. Il Patto prevede un impegno diretto dei Sindaci con la Commissione al fine di ottenere una riduzione del

20% delle emissioni di CO 2, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2020. Entro un anno dalla firma del Patto le Amministrazioni devono presentare un Piano d’Azione in grado di raggiungere il risultato previsto. Nell’ambito di questa iniziativa, la DG TREN ha coinvolto la BEI (Banca Europea degli Investimenti), per mettere a disposizione le risorse finanziarie necessarie per investimenti da effettuarsi sul patrimonio dei Comuni. La Commissione prevede di supportare in diversi modi gli organismi intermedi (Province, Regioni) che si offrono di coordinare e supportare le iniziative dei Sindaci in questo programma. Per l’Italia il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha deciso di coordinare e supportare finanziariamente tutte queste iniziative di supporto. Oltre a questo, l’Unione Europea ha incluso il tema della gestione dell'energia a livello regionale e urbano tra le azioni specifiche del programma comunitario di promozione dell'efficienza energetica (SAVE II) incentrato sul risparmio di energia, sull'uso delle fonti energetiche locali e sulla prevenzione degli sprechi di ogni tipo. L’obiettivo principale dell'azione specifica SAVE II è quello di sostenere la creazione di agenzie regionali o urbane dell'energia per aiutare le autorità locali ad elaborare la loro strategia energetica ed assisterle nell'azione di informazione, sensibilizzazione, consulenza obiettiva ed assistenza a tutti i consumatori in materia di risparmio energetico.

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Nel dicembre 1998 le Agenzie sorte sulla base dei finanziamenti del programma SAVE II, nell'incontro di Cork (Irlanda), hanno redatto e sottoscritto in sede comunitaria una Carta delle Agenzie Europee regionali e locali per la gestione dell'energia denominata Carta di Cork. Questa carta, oltre ad esporre i principi guida, gli obiettivi e le modalità di funzionamento che caratterizzano le Agenzie locali e Regionali, sottolinea l'importanza della cooperazione e della dimensione di rete per una più efficace condivisione delle esperienze, per una migliore diffusione dei progetti e delle informazioni e per attivare le opportune sinergie con i livelli istituzionali e locali, nazionali ed europei, con le collettività locali e con il mondo produttivo.

Scenario Nazionale

Il 10 settembre 2007 è stato presentato al Commissario europeo per l’energia il position paper “Energia: temi e sfide per l’Europa e per l’Italia”. Il documento, approvato il 7 settembre all’interno del comitato interministeriale per gli affari comunitari europei, contiene la posizione del Governo italiano sul potenziale massimo di fonti rinnovabili raggiungibile dal nostro Paese. Nel testo sono contenuti, inoltre, gli elementi per l’avvio della discussione in sede comunitaria sugli obiettivi concordati dal Consiglio Europeo dell’8 e 9 marzo 2007 (Consiglio di Primavera) relativamente ai nuovi traguardi della politica europea in materia di fonti rinnovabili, riduzione elle emissioni di gas serra e risparmio energetico. L’Italia ha presentato a Bruxelles il proprio piano di azione nazionale sull’efficienza energetica per ottenere il 9,6% di risparmio energetico entro il 2016, più di quanto prevede la direttiva europea 2006/32 (9%). Con riguardo al ruolo degli accordi tra gli enti locali il D.Lgs n. 192 del 19.8.2005, recante norme di “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia”, all’art. 9, intitolato “Funzioni delle Regioni e degli enti locali”, conferma che le attività di ispezione e controllo di osservanza delle norme inerenti la gestione degli impianti termici, finalizzate al contenimento dei consumi energetici ed alla riduzione dei livelli di emissioni inquinanti, devono essere condotte privilegiando accordi tra gli enti locali. Ai sensi dell’art. 9, comma 2, del citato D.Lgs n. 192 del 2005, le autorità competenti realizzano, con cadenza periodica, privilegiando accordi tra gli enti locali o anche attraverso altri organismi pubblici o privati di cui sia garantita la qualificazione e l’indipendenza, gli accertamenti e le ispezioni necessarie all’osservanza delle norme relative al contenimento dei consumi di energia nell’esercizio e manutenzione degli impianti di climatizzazione e assicurano che la copertura dei costi avvenga con una equa ripartizione tra tutti gli utenti finali.

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L’art. 5 del D.Lgs 19 agosto 2005 n. 192 prevede la promozione di meccanismi di cooperazione finalizzati a: • favorire l’integrazione della questione energetica - ambientale nelle diverse politiche di settore; • sviluppare e qualificare i servizi energetici di pubblica utilità; • favorire la realizzazione di un sistema di ispezione degli impianti all’interno degli edifici minimizzando l’impatto ed i costi di queste attività sugli utenti finali; • sviluppare un sistema per una applicazione integrata ed omogenea su tutto il territorio nazionale della normativa; • predisporre progetti mirati, atti a favorire la qualificazione professionale e l’occupazione.

Scenario Regionale

La Regione Lombardia, con la LR n.24 del 11/12/2006 e ss.mm. e ii. ha approvato le “norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell'ambiente” e, con Delib.G.R. 26 giugno 2007, n. 8/5018, ha dato concreto avvio al processo di certificazione energetica degli edifici sul proprio territorio a partire dal 1° settembre 2007. Munendosi di questo strumento, la Regione Lombardia si è dotata di un sistema di verifica e controllo sui consumi energetici, anticipando la tendenza nazionale. E’ stata la prima Regione ad adottare un sistema di certificazione capace di rendere da subito operativo l’intero meccanismo grazie non solo alla definizione di ruoli e competenze, ma anche mediante un modello di calcolo capace di garantire uniformità nell’applicazione delle regole. La certificazione è un processo finalizzato a far conoscere al cittadino le caratteristiche energetiche del “sistema edificio-impianto” che sta per acquistare o per affittare. Attraverso il confronto con le prestazioni energetiche di un edificio efficiente (classi A+, A, B) e grazie alle informazioni riportate sull’attestato di certificazione energetica (ACE), l’utente è in grado di compiere una scelta più consapevole. Il 15 gennaio 2009 è stata pubblicata la DGR VIII/8745 che integra e modifica la precedente delibera (DGR VIII/5773). Inoltre, con l'approvazione della DGR VIII/8745 la targa energetica diventa un segno evidente e concreto dell'alta qualità energetica dell'edificio. Essa può essere richiesta dal soggetto certificatore per qualsiasi classe di consumo, riferita alla climatizzazione invernale o riscaldamento, riportata sull’attestato di certificazione energetica.

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Gli edifici pubblici o adibiti ad uso pubblico, qualora l'ACE si riferisca all'edificio comprensivo di tutte le unità immobiliari che lo compongono, devono essere dotati di targa a prescindere dalla loro classe energetica. I Comuni devono pertanto attenersi alle direttive promosse dalla Regione Lombardia e a loro volta richiamarle all’interno del Regolamento edilizio comunale e farle rispettare sull’intero territorio. Oltre alle direttive per la Certificazione energetica degli edifici, la Regione Lombardia, adottando sia il Piano di Azione per l’Energia (PAE) che il Piano Energetico Regionale, si è notevolmente sensibilizzata nei confronti delle problematiche legate ai consumi energetici territoriali. Tali strumenti rappresentano una guida per i Comuni che devono, per legge, promuovere sul loro territorio e nei confronti dei cittadini le buone pratiche di risparmio energetico. Il Piano d'Azione per l'Energia, è un documento di programmazione per lo sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale, le misure in esso previste puntano all'abbattimento dei costi dell'energia prodotta e dei relativi impatti sull'ambiente, senza trascurare la crescita competitiva delle imprese e la tutela dei consumatori più deboli. L’aggiornamento del 2008, che integra ma non sostituisce del tutto la prima versione, contiene nuovi indirizzi di politica energetica regionale collegati ad un insieme di misure e azioni da effettuare nel breve e medio periodo. Il documento è stato formulato a seguito dell'aggiornamento del bilancio energetico del territorio regionale, avvenuto nel 2004, dal quale sono emerse nuove criticità del sistema energetico e ambientale lombardo, rispetto alle analisi effettuate nel 2000 che avevano portato ad elaborare le misure contenute nel PER del 2003 (piano energetico regionale). In tal senso, le linee di intervento individuate nel PAE mirano a: • ridurre il costo dell'energia per contenere le spese delle famiglie e per migliorare la competitività del sistema delle imprese; • diminuire le emissioni che inquinano e alterano il clima, rispettando le connotazioni del territorio e dell'ambiente entro il quale vengono previsti gli interventi, secondo le linee del protocollo di Kyoto; • promuovere la crescita competitiva delle industrie legate all'innovazione tecnologica nel settore dell'energia; • tutelare la salute dei cittadini e curare gli aspetti sociali legati alle politiche energetiche.

Per raggiungere questi obiettivi, nel PAE si è ricostruito integralmente il bilancio energetico regionale, ossia la rappresentazione del nuovo contesto energetico lombardo sia sul lato dei consumi che su quello della produzione di energia.

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Oltre al bilancio energetico regionale, lo scenario è tracciato anche in termini dinamici: sono infatti previste le evoluzioni tendenziali del sistema regionale energetico e delle emissioni di CO 2 e NO X. Di qui il documento si concentra sulle misure da intraprendere per gestire l'energia in Lombardia. Razionalizzazione e risparmio energetico si traducono in sistemi di produzione e distribuzione energetica ad alta efficienza, ma anche in interventi negli usi finali per la riduzione dei consumi. Secondo il piano, il risparmio energetico farà leva su diversi punti: • sensibilizzazione e diffusione delle fonti rinnovabili come l'idroelettrica, le biomasse, la solare termico, la solare fotovoltaica, la geotermia, l'eolica, il teleriscaldamento, i sistemi a pompe di calore, la produzione centralizzata di energia ad alta efficienza, la generazione distribuita e la micro-generazione; • interventi per l'illuminazione pubblica, l'illuminazione degli ambienti e, per gli edifici residenziali, la razionalizzazione degli elettrodomestici; • azioni per la sensibilizzazione sociale al problema del risparmio energetico in funzione della salvaguardia ambientale con una campagna informativa per la diffusione di elettrodomestici ad alta efficienza energetica; • introduzione della Carta Sconto metano-GPL, di motori elettrici e l'incremento della rete di distribuzione di metano ad uso autotrazione; • controllo a livello economico giuridico con una serie di misure rivolte a governare il mercato dell'energia e i titoli di efficienza energetica, da una parte, e dall'altra con interventi normativi e amministrativi, di ricerca e sviluppo.

Con questa serie di interventi la Regione può assumere, attraverso il PAE, impegni e obiettivi in linea con quelli assunti dall'Italia attraverso la ratifica del Protocollo di Kyoto. Parallelamente, la Regione può regolare rapporti con gli enti locali attraverso il coordinamento delle decisioni che vengono assunte a diversi livelli amministrativi. In tal modo il PAE costituisce anche un punto di riferimento per tutti i soggetti pubblici e privati che intraprendono iniziative in ambito energetico sul proprio territorio. Le indicazioni per raggiungere gli obiettivi indicati dal PAE sono contenute nel Programma Energetico Regionale, approvato in data 21 marzo 2003 con D.G.R. n. 12467. Il Programma Regionale di Sviluppo della VII Legislatura ed il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria Regionale hanno stabilito la predisposizione e l'approvazione del Programma Energetico Regionale, precisando come debbano venire perseguiti gli obiettivi dell’incremento nell’uso delle fonti rinnovabili, della diffusione degli impianti di cogenerazione, specie se alimentati a biomasse, e del teleriscaldamento.

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Il Programma Energetico Regionale, nel declinare i contenuti indicati dal DPEFR del 2000, delinea il quadro della situazione energetica in Lombardia, ne descrive l’evoluzione considerata più probabile nel prossimo decennio ed espone le "linee programmatiche" della Regione Lombardia in relazione agli obiettivi di riferimento, descrivendo gli strumenti d’attuazione prescelti. Il Programma Energetico Regionale nasce con determinati contenuti e con l’intesa che esso dovrà venire aggiornato, su base annuale, in relazione all’evolversi della situazione di riferimento esterna, soggetta a costante monitoraggio, e sulla base dei contributi derivanti dal confronto "permanente" con gli operatori del settore energetico. La disponibilità di energia a condizioni competitive è stata storicamente uno dei fattori principali per l’affermarsi dell’industria e delle attività produttive lombarde. La Regione Lombardia si è, perciò, posta di fronte al problema dell’energia con l’attenzione e con la disponibilità al confronto che sono rese necessarie dalla valenza strategica del tema, senza dimenticare le responsabilità in materia. Il Programma Energetico Regionale, concepito come strumento flessibile ed aggiornabile dinamicamente, rappresenta perciò un supporto a disposizione dell’Ente di governo locale per meglio dirigere la sua azione nei seguenti campi: • la definizione di nuove norme e regolamenti a sostegno del mondo dell’energia e dei suoi attori ed utenti; • la destinazione e l’impiego delle risorse finanziare disponibili; • i contenuti dell’informazione rivolta agli operatori economici ed alle famiglie; • la promozione di iniziative innovative a sostegno di nuove tecnologie e modelli gestionali; • il sostegno alla ricerca scientifica.

Uno strumento, perciò, finalizzato ad aiutare la Regione Lombardia nella sua azione di governo locale mirante a ridurre il costo, economico ed ambientale, dell’energia per il sistema lombardo, con le sue attività produttive ed i suoi cittadini. Gli obiettivi strategici dell’azione regionale, così come individuati dal Programma Regionale di Sviluppo della VII Legislatura, sono infatti i seguenti: • ridurre i costi dell’energia per le imprese e le famiglie; • ridurre le emissioni climalteranti ed inquinanti; • promuovere la crescita competitiva dell’industria delle nuove tecnologie energetiche; • incrementare l’occupazione a livello locale, quale diretta conseguenza della politica energetica; • tutelare i consumatori più deboli e vulnerabili .

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Scenario Provinciale – La Provincia di Mantova

Il "Programma Energetico della Provincia di Mantova" (luglio 2008), non è normativa vigente ma linea guida per la sensibilizzazione, l’informazione e l’approccio all’uso sostenibile dell’energia, delle fonti rinnovabili e al risparmio energetico. Detto programma definisce gli obiettivi, gli strumenti, i risultati attesi, i tempi e le risorse necessarie per attuare le azioni programmate. Partendo da un dettagliato inquadramento della situazione attuale, il documento individua le linee di sviluppo dell'azione strategica istituzionale nel campo del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. Il documento fornisce anche un aggiornamento della normativa comunitaria, nazionale e regionale di settore, che concorre a circostanziare l'intera programmazione energetica dell'Ente nelle sue diverse aree di intervento e a definire le linee di attività in cui viene ripartita l'agenda delle azioni. L'attenzione rivolta all'integrazione del Programma Energetico con gli strumenti di pianificazione più tradizionali (Bilancio Pluriennale, Piano Agricolo, Programma Triennale dei Lavori Pubblici, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, ecc.), diviene inoltre un momento di sintesi, di verifica e di coordinamento di azioni che, pur nelle loro differenti applicazioni, possono essere ricondotte a un obiettivo comune: un uso più razionale dell'energia caratterizzato da un impatto ambientale minimo e da un favorevole bilancio costi benefici.

02.04 Contesto normativo comunale

Il tema del risparmio energetico e dell’utilizzo di fonti rinnovabili d’energia, è stato introdotto, a livello di pianificazione territoriale e comunale, dalla Legge 10/91 “Norme in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”. La Legge 10/91, per prima attribuisce alle Regioni il nuovo compito di formulare i Piani Energetici Regionali, ed inoltre prescrive che “i Piani Regolatori Generali di cui alla Legge 17 Agosto 1942, n. 1150 e successive modificazioni e integrazioni, dei Comuni con popolazione superiore a cinquantamila abitanti, devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia”. La normativa nazionale prevede che i Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti redigano obbligatoriamente un Piano Energetico Comunale. Sarebbe auspicabile che anche i Comuni di una certa rilevanza – anche se con popolazione inferiore – promuovessero azioni nel campo del risparmio energetico e dello sviluppo delle fonti rinnovabili, formalizzate o meno in un documento.

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I Comuni che aderiscono al Patto dei Sindaci, in considerazione delle normative di riferimento nazionali, regionali, provinciali e comunali vincolanti e non, sono tenuti elaborare il SEAP e ad inviarlo entro l'anno successivo alla data di adesione formale; tale Piano rappresenta un documento chiave volto a dimostrare in che modo l'Amministrazione Comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO 2 entro il 2020 e deve includere azioni concernenti sia il settore pubblico sia quello privato.

02.05 Relazione tra il Piano d’Azione Comunale e gli strumenti di Pianificazione Territoriale ed Urbanistica

La forte urbanizzazione che negli ultimi decenni ha coinvolto i Comuni italiani ha fatto emergere la necessità di promuovere uno sviluppo territoriale più consapevole, in grado di mantenere un equilibrio tra utilizzo e protezione del territorio, di minimizzare gli impatti negativi sull’ambiente e di garantire un uso più razionale ed efficiente delle risorse locali. La pianificazione territoriale costituisce dunque lo strumento principale d’indirizzo per la trasformazione di un territorio. L’accesso alle risorse energetiche è un fattore determinante per lo svolgimento delle attività umane e per lo sviluppo economico, pertanto si ritiene fondamentale l’inserimento di una pianificazione energetica in grado di determinare una strategia sostenibile e responsabile, la quale deve integrarsi con gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale, tra cui il Piano Strutturale Comunale (PSC) e il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE).

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02.06 Step di attuazione del SEAP

Le scelte e le decisioni che i comuni devono attuare in seno al “Patto dei Sindaci” si sviluppano in 4 fasi così descritte:

Fase iniziale - Il documento preliminare, elaborato dal Tavolo di Coordinamento, ha indicato gli obiettivi generali che l’Amministrazione ha inteso perseguire con l’adesione al “Patto dei Sindaci” nonché le scelte strategiche di assetto del territorio e le indicazioni per lo sviluppo sostenibile.

Fase di pianificazione - Il documento preliminare del piano è stato sottoposto al processo di concertazione e partecipazione previsto dalle azioni di sviluppo del SEAP Questa fase, preordinata alla condivisione degli obiettivi da parte degli enti, parti sociali e di tutti i portatori di interessi comuni ( stakeholders ), ha portato alla stesura del SEAP così come qui descritto.

Fase di implementazione – Il SEAP passa alla sua fase esecutiva dove gli interventi previsti vengono suddivisi per priorità e ne vengono calcolati gli investimenti, sulla base di questo vengono formulate le scadenze. E’ la fase fondamentale per poi avviare la realizzazione del SEAP sul territorio comunale.

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Fase di controllo - Il SEAP non è un documento fine a se stesso ma un documento in divenire, è la base per poter comprendere lo sviluppo di un territorio che si impegna nel risparmio energetico. La fase di controllo prevede quindi dei report periodici dove si analizzeranno i nuovi dati di consumo (creando così uno storico di informazioni), lo stato di avanzamento lavori degli interventi ed il rispetto dei tempi e degli investimenti.

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02.07 Struttura organizzativa

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03 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED ECONOMICO

03.01 Provincia di Mantova

Inquadramento territoriale e infrastrutturale

La Provincia di Mantova è una delle 12 province che compongono la Regione Lombardia. Confina a nord-est con la Provincia di Verona, a est con Rovigo, a sud con Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Parma, a ovest con Cremona e a nord-ovest con Brescia. Costituisce la propaggine sud-est della Regione Lombardia, incuneata tra Veneto ed Emilia-Romagna, di forma grosso modo rassomigliante ad un triangolo rettangolo, estendendosi su una superficie di 2.339 km 2, Il territorio della Provincia di Mantova è prevalentemente pianeggiante, a Nord è presente una zona collinare costituita dall'anfiteatro morenico del Lago di Garda degradante verso la Pianura Padana, l'area est a sinistra del Po è caratterizzata da una zona pianeggiante dolcemente ondulata. La Provincia è generalmente suddivisa in tre settori, marcati da lievi differenze culturali e linguistiche: l'Alto Mantovano, corrispondente alla zona nord posta al di sopra della linea immaginaria tra Asola e ; il Basso Mantovano, identificabile nella zona posta al di sotto della latitudine di attraversamento del Po; il Medio Mantovano, posto centralmente alle due zone precedenti.

Provincia di Mantova – inquadramento aree territoriali

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Caratteristica geografica peculiare è la ricchezza di acque, sono diversi i fiumi che la attraversano: il Po, il tratto finale dell'Oglio e del Chiese suo affluente, il tratto finale del Mincio, il tratto finale del Secchia, la parte nord-est della provincia rientra nel bacino del fiume Tione, affluente di destra del Tartaro che raccoglie le acque di risorgiva (detti 'fontanili') di quell'area. Il Mincio attorno a Mantova crea dei laghi (Laghi di Mantova), gli unici di rilievo che si estendono per intero nella Pianura Padana. Moltissimi sono i canali, dedicati all'irrigazione o alla bonifica. Per quanto riguarda il rischio sismico, Mantova è classificata nella zona 3, ovvero a bassa sismicità.

Provincia di Mantova – inquadramento Comune di Casalmoro sul territorio di Mantova

La struttura produttiva

L'area economica che concentra il maggior numero di unità locali è quella di Mantova (36% circa), segue quella di Castiglione delle Stiviere (16% circa) e quella di Viadana (13% circa). Distinguendo le imprese mantovane per macro-settori, si nota una marcata incidenza dell'agricoltura, che interessa il 22% delle imprese mantovane a fronte di un'incidenza del 15% in Italia e solo del 6% in Lombardia. L'industria rappresenta il 31% delle imprese, un dato in linea con quello regionale e superiore a quello nazionale.

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Commercio e turismo hanno un peso pari al 26%, mentre i servizi e il terziario avanzato costituiscono il 18% del tessuto economico mantovano. Come sopra descritto, il comparto agricolo rappresenta uno dei punti di forza dell'economia mantovana, grazie alle favorevoli condizioni geo-climatiche del territorio. Alla produzione si affianca la trasformazione dei prodotti vegetali e zootecnici, generando un unico sistema agroalimentare che, avvalendosi di attrezzature e tecnologie all'avanguardia, vanta una posizione di prestigio anche a livello europeo. Il latte prodotto è destinato per larga parte alla trasformazione in prodotti lattiero caseari, tra cui i formaggi tipici come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Le aziende dei settori tessile ed abbigliamento rappresentano un quarto del comparto, forte è anche la presenza dell’industria alimentare. La maggioranza delle aziende mantovane è di piccole dimensioni, circa un terzo opera in forma artigiana. Non mancano, comunque, imprese di grandi dimensioni legate, prevalentemente, al manifatturiero e ai servizi. Altre voci importanti sono la lavorazione del metallo, l’industria delle macchine (specie quelle agricole, particolarmente sviluppate nella zona di ) e quella del legno. Ogni area economica della Provincia tende a caratterizzarsi per la specializzazione della produzione. Il commercio è uno dei settori che ha subito nell’ultimo decennio una profonda trasformazione strutturale, già a partire dalla riforma del 1998, fino alle recenti manovre volte alla liberalizzazione del comparto. A cambiare la struttura della rete commerciale, è stata anche la diffusione della grande distribuzione, con il continuo insediamento di centri commerciali che hanno modificato l’assetto urbano delle aree dell’ hinterland del capoluogo e dei Comuni più grandi della Provincia .

Clima

Il clima è spiccatamente continentale, presenta infatti forti escursioni termiche. Nelle giornate estive si raggiungono facilmente i 37-38 °C, mentre d’inverno le temperature si spingono, non di rado, al di sotto dello zero e la nebbia è un fenomeno piuttosto frequente; il grado di umidità è infatti elevato e la ventilazione scarsa. La zona collinare, al contrario, gode di un clima più mite grazie all’influenza del bacino del Garda. Dal punto di vista legislativo, il Comune di Mantova ricade nella "Fascia climatica E" con 2.420 Gradi Giorno, dunque il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile.

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03.02 Comune di Casalmoro

Inquadramento territoriale

Casalmoro è un Comune di 2.243 abitanti della Provincia di Mantova, in Lombardia. Esso sorge sulla riva sinistra del fiume Chiese nella parte Nord Occidentale della Provincia. Confina con i Comuni di Asola, , (BS) e (BS). Il territorio presenta una conformazione pianeggiante in cui non si registrano importanti variazioni altimetriche.

Dati caratteristiche territoriali:

Dati generali - 2010 Posizione Densità Classificazione geografica Provincia km2 (ab/km 2) Zona climatica sismica Nord Ovest di Mantova Mantova 13,87 161,7 E 4 (molto bassa)

Altezza sul livello del mare (m) Altitudine Escursione Zona altimetrica Minima Massima municipio altimetrica Pianura 47 40 52 12

Inquadramento demografico

I dati riguardanti la situazione demografica di Casalmoro evidenziano un aumento globale di popolazione tra il 2001 e il 2010 di circa 200 unità. Dall’osservazione del grafico si può notare come la crescita non sia costante, si verificano infatti tra il 2004 ed il 2006 e tra il 2009 ed il 2010 dei cali di popolazione.

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Dati statistici demografici 1:

Andamento demografico

Variazione Anno Residenti % 2001 2.049 2002 2.161 4,47 2003 2.187 1,20 2004 2.228 1,87 2005 2.169 -2,65 2006 2.154 -0,69 2007 2.216 2,88 2008 2.238 0,99 2009 2.265 1,21 2010 2.243 -0,97

Grafico andamento demografico:

2300

2250

2200

2150

2100

2050

2000

1950

1900 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Inquadramento economico

L'economia di Casalmoro è basata sull’agricolturae sulle industrie artigiane di piccole e medie dimensioni. Inoltre sono presenti industrie delle materie plastiche e appartenenti al distretto della calza.

1 Fonte:www.comuni-italiani.it.

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04 INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI BASE (BEI), RELATIVE INFORMAZIONI E INTERPRETAZIONE DEI DATI

Come descritto il SEAP è composto di due parti, il BEI – Inventario delle Emissioni di Base e il SEAP - Piano di Azione per l’Energia Sostenibile.

Il BEI è lo strumento attraverso il quale si assumono tutte le informazioni riguardanti i consumi pubblici e privati, permettendo di individuare le criticità su cui operare con il piano di azione.

Sono stati individuati i seguenti ambiti su cui concentrare l’analisi dei consumi e delle emissioni:

• Ambito comunale edifici comunali illuminazione pubblica trasporto (mezzi in dotazione all’Amministrazione) fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa • Ambito residenziale immobili fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa • Ambito industriale (no ETS) immobili e processi industriali fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa • Ambito del terziario immobili e servizi annessi fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa • Ambito agricolo immobili e servizi annessi fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa • Trasporti privati

Il BEI fornirà dunque la fotografia dei consumi energetici e delle conseguenti emissioni a partire dall’anno 2005, che viene assunto come anno di riferimento per il calcolo della riduzione gas climalteranti da conseguire entro il 2020. La scelta del 2005 come anno di riferimento del BEI è dettata dal fatto che si tratta dell’anno di introduzione del mercato ETS e che sancisce le emissioni di competenza degli stati membri dell’Unione Europea. Rappresenta inoltre la data oltre la quale vanno inclusi nel SEAP gli interventi di efficientamento energetico attuati sul proprio territorio .

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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04.01 Metodologia operativa di reperimento dei consumi

L’inventario dei consumi e delle emissioni relative al territorio del Comune di Casalmoro è stato formulato con riferimento alle informazioni reperite dalle seguenti fonti:

- utenze comunali: ufficio tecnico comunale

- immobili utenze private, industriali, terziarie e agricole: SIRENA (sistema informativo regionale Energia Ambiente) ENEL Distribuzione ISTAT TERNA Ministero dello sviluppo economico

- mezzi di trasporto pubblici, privati, industriali, terziari e agricoli: Automobile Club Italia SIRENA (sistema informativo regionale Energia Ambiente)

- energie alternative: GSE Gestore dei Servizi Energetici

Tali dati sono, nella maggior parte dei casi, disponibili in aggregazione; è stato quindi necessario provvedere a ricavare i dati relativi al Comune utilizzando di volta in volta i criteri e le variabili più adeguati.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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04.02 Metodologia operativa per l’inventario di base e fattori di emissione

Il consumo di energia e le emissioni di CO 2 a livello locale dipendono da molti fattori: livello e orientamento economico (stabilire in quel direzione, industriale, terziario, agricolo il territorio si stia modificando), popolazione, densità, edificazione, mezzi di trasporto, clima, comportamento cittadini, etc. L'inventario di base delle emissioni intende quindi fornire una fotografia dello stato attuale dei consumi inerenti i settori che più incidono su quel territorio. La metodologia utilizzata per lo sviluppo dell’inventario di base del SEAP prevede di analizzare il territorio in base alle seguenti caratteristiche: • domanda energetica in serie storica attraverso l’analisi dei consumi finali di energia suddivisi per fonte e per settore finale d’utilizzo; • offerta energetica ed eventuali infrastrutture presenti nel territorio; • fonti di energia rinnovabile presenti sul territorio; • emissioni di gas climalteranti; • obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di gas climalteranti.

Tra tutti i gas ad effetto serra (GHG) la CO 2 è quello considerato più importante; nel BEI è possibile inserire anche altri gas come il CH4 (gas metano) e il N 2O (diossido di azoto). L’inclusione di questi GHG avviene nel caso che l’ente voglia assumere misure di riduzione anche per questi gas e dalla scelta dei fattori di emissione.

Le emissioni di gas climalteranti vengono infatti quantificate a partire dai consumi finali di energia secondo specifici fattori di emissione. Esistono due differenti approcci che è possibile seguire:

1. Utilizzare fattori di emissione "standard" in linea con i principi IPCC 2 (Intergovernmental Panel on Climate Change), che comprendono tutte le emissioni di CO 2 derivanti dall'energia consumata nel territorio municipale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all'interno del Comune, che indirettamente, attraverso la combustione di carburanti associata all'uso dell'elettricità e del riscaldamento/raffreddamento nell'area municipale. Questo approccio si basa sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come avviene per gli inventari nazionali

2 IPCC: foro scientifico istituito dalle nazioni unite allo scopo di studiare il fenomeno del riscaldamento globale

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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dei gas a effetto serra redatti nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e del protocollo di Kyoto. In questo approccio le emissioni di CO 2 derivanti dall'uso di energia rinnovabile e di elettricità verde certificata sono considerate pari a zero.

Inoltre, la CO 2 è il principale gas a effetto serra e non occorre calcolare la quota di emissioni di CH 4 e di N 2O. I Comuni che decidono di adottare questo approccio sono dunque tenuti a indicare le emissioni di CO 2 (in ton). È tuttavia possibile includere nell'inventario di base anche altri gas a effetto serra; in questo caso le emissioni devono essere indicate come equivalenti di CO 2;

2. Utilizzare fattori LCA (valutazione del ciclo di vita), che prendono in considerazione l'intero ciclo di vita del vettore energetico. Tale approccio tiene conto non solo delle emissioni della combustione finale, ma anche di tutte le emissioni della catena di approvvigionamento (come le perdite di energia nel trasporto, le emissioni imputabili ai processi di raffinazione e le perdite di conversione di energia) che si verificano al di fuori del territorio comunale.

Nell'ambito di questo approccio le emissioni di CO 2 derivanti dall'uso di energia rinnovabile e di elettricità verde certificata sono superiori allo zero. In questo caso possono svolgere un ruolo importante altri gas a effetto serra diversi dalla CO 2.

Il Comune di Casalmoro nell’ambito del “Patto dei Sindaci” si pone l’obiettivo minimo di ridurre entro il 2020 le emissioni di CO 2 del 20% rispetto al livello emissivo del 2005, che è stato individuato come anno di riferimento.

I fattori di emissione adottati nel presente piano per il calcolo delle emissioni di CO 2 e della quota di riduzione sono i seguenti fattori IPCC:

Fattori di emissione IPCC:

CO emission factor CO emission factor Vettore energetico 2 2 (kg CO 2 / tj) (t CO 2/ MWh) Gas naturale 65100 0,202 Gasolio (Diesel) 74100 0,267 Benzina 69300 0,249 GPL 63100 0,227 Energia elettrica (rete nazionale) - 0,483

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Fonti di energia rinnovabili

Per quanto riguarda i fattori di emissioni di CO 2 relativi a produzione di energia da fonti rinnovabili, in accordo con le Linee Guida del Covenant of Mayors , facendo in questa sede riferimento ai fattori IPCC, si assumerà il tasso di emissioni pari a zero.

I dati riguardanti gli impianti fotovoltaici sono stati reperiti presso gli elenchi del GSE, che forniscono informazioni circa gli impianti installati sul territorio. Gli impianti sono stati suddivisi nei vari settori nel seguente modo: - comunale (tramite i dati forniti dall’ufficio tecnico) - residenziale (include gli impianti ≤ 6 kW) - terziario – agricolo – industriale (include gli impianti > 6kW)

04.03 Metodologia operativa di parametrizzazione dei dati

Quando non è possibile reperire dei dati riferiti ad un particolare anno, essi vengono ricalcolati con proporzioni relative all’anno in cui si hanno a disposizione dei dati certi. Le principali variabili utilizzate sono il numero degli abitanti e i Gradi Giorno:

Anno 2005 Anno 20 11 Variazione % GRADI GIORNO 3 2.723 2.472 - 9,24 4 N° DI ABITANTI 2.169 2.243 + 3,41

Oltre a questi dati si fa riferimento, dove necessario, all’andamento dei consumi e della produttività dei vari settori, in particolare nel caso dell’ambito produttivo e del settore terziario. Tali informazioni sono reperibili dalle fonti nazionali precedentemente menzionate.

3 Il calcolo dei Gradi Giorno reali è stato effettuato con riferimento alle temperature medie mensili degli anni 2005 e 2011, reperite sul sito web www.ilmeteo.it 4 I dati relativi agli anni 2005 e 2011sono stati reperiti su www.comuni-italiani.it Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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04.04 Bilancio dei consumi e delle emissioni di CO 2

Per completare i dati a corredo del bilancio energetico è importante procedere ad una valutazione delle emissioni, con riferimento alla emissione di anidride carbonica (CO 2) derivante dai settori e dai vettori considerati nel BEI.

Il contenimento delle emissioni di gas climalteranti, tra i quali la CO 2 è sicuramente il più importante, rappresenta l’obiettivo fondamentale di tutte le politiche in materia di sostenibilità energetica.

04.04.01 Ambito comunale

Nel settore comunale vengono calcolate le emissioni dirette, ovvero le emissioni strettamente attribuibili all’Ente redattore del SEAP. I sub-settori nei quali vengono suddivisi i consumi comunali sono: immobili, illuminazione pubblica, trasporti ed energie rinnovabili.

I dati sono stati forniti dall’Amministrazione Comunale di Casalmoro. Come descritto precedentemente, quando non è stato possibile per l’Amministrazione fornire alcuni dati, essi sono stati opportunamente stimati sulla base dei dati disponibili.

Immobili comunali

Si elencano, di seguito, gli immobili attualmente di proprietà del Comune.

Anno Volume lordo Immobile Ore di utilizzo costruzione riscaldato (m 3)

Municipio 1985 2.870 2.100 Scuola elementare 1970 1.100 5.500 Scuola Materna 1985 1.590 4.302 Palazzetto dello sport 1985 1.568 18.000 Centro Anziani 2000 960 430 Biblioteca 2006 576 656 Cimitero - - -

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I vettori energetici utilizzati sono l’energia elettrica e il gas metano. L’energia elettrica è utilizzata principalmente per l’illuminazione degli ambienti e per il raffrescamento, il gas metano per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. I consumi di energia elettrica (kWh) e di gas metano (m 3), riportati nella tabella sottostante e derivati dalla lettura delle bollette comunali, sono stati forniti per gli anni 2005 e 2011.

Energia elettrica Energia elettrica Gas metano Gas metano Immobile 2005 2011 2005 2011

Municipio 18.174 26.085 11.822 9.651 Scuola elementare 13.169 19.062 16.462 15.490 Scuola Materna 20.126 19.808 15.233 14.268 Palazzetto dello sport 27.691 27.904 28.147 27.626 Centro Anziani 7.000 6.600 4.039 5.017 Biblioteca 1.606 1.301 517 1.606 Cimitero 7.670 10.424 - -

2005 2011 Energia elettrica (kWh) 95.436 111.184 Gas metano (m 3) 76.220 73.658

Illuminazione pubblica

I dati relativi al consumo di energia elettrica sono stati forniti dall’ufficio tecnico del Comune. Allo stato attuale l’illuminazione pubblica consta di 338 punti luce, di cui 181 sono apparecchi con lampade al mercurio, 50 con lampade al sodio e 7 con lampade a ioduri. La potenza media delle lampade corrisponde a 138,36 W.

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2005 2011 Energia elettrica (kWh) 160.205 213.498

Trasporto pubblico (mezzi di trasporto)

E’ stata fornita dall’ufficio tecnico la stima del consumo annuo di carburante necessario alla movimentazione dei mezzi in dotazione all’Amministrazione Comunale. Si riporta in dettaglio l’elenco dei mezzi attualmente di proprietà del Comune con i relativi consumi:

Anno di Benzina Gasolio Parco veicolare immatricolazione [litri/anno] [litri/anno] Fiat Stilo – Polizia Municipale 1996 1.500 - Autocarro Piaggio Porter 2003 750 - Autocarro Piaggio Grecan 2003 1.000 -

Di seguito è riportata la tabella che riassume i consumi degli automezzi che costituiscono la flotta comunale

Vettore energetico Anno 2005 Anno 2011 Benzina (lt) 3.250 3.250

Riepilogo consumi energetici

Vettore energetico Anno 2005 Anno 2011 Energia elettrica (kWh) 255.641 324.682 Gas metano (m 3) 76.220 73.658 Benzina (lt) 3.250 3.250

Di seguito i consumi energetici comunali vengono riportati in termini di tonnellate equivalenti di petrolio (tep). Ciò rende possibile, essendo espressi in un’unica unità di misura, stabilire un totale dei consumi energetici, le percentuali di utilizzo dei vari vettori ed effettuare valutazioni qualitative.

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Settore Comunale Unità di misura tep Ripartizione settore comunale - 2005 Anno 2005 Energia elettrica 21,98 Gas metano 62,43 2.95% Benzina 2,57 25.27% Gasolio - Energia Elettrica GPL - Gas Metano Olio Benzina combustibile - 71.78% Biomassa - Solare termico - Totale 86,98

Il settore comunale è quello che consuma meno rispetto agli altri settori considerati, in quanto sono riconducibili ad esso meno proprietà rispetto, ad esempio, al settore residenziale o industriale. Tuttavia ricopre una importanza fondamentale in quanto, oltre ad essere il settore avente le maggiori possibilità di intervento, rappresenta una guida per gli altri settori ed un possibile esempio per i cittadini. L’ambito comunale costituisce quindi il primo settore su cui far leva per strutturare una corretta politica energetica sul territorio.

Energie rinnovabili

Il Comune di Casalmoro ha realizzato nel 2011 un impianto fotovoltaico a terra dalla potenza di 996,87 kW. L’Amministrazione Comunale ha deciso anche di installare impianti fotovoltaici sul municipio (5,94 kW), sulla scuola elementare (5,94) kW e sulla palestra (19,80 kW). L’impianto posto sulla palestra è dotato anche di solare termico. Il totale di produttività annua proveniente da fonti rinnovabili è pari a 1.048.000 kWh. Inoltre il Comune acquista “energia verde” da fonti rinnovabili certificata R.E.C.S (Renowable Energy Certificate System ) a partire dal 2006 per le quantità di energia riportate nella seguente tabella:

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FORNITURA ENERGIA DA FONTI FORNITURA DA FONTI ANNO ENERGIA RINNOVABILI (%) RINNOVABILI (kWh) ELETTRICA (kWh)

2006 267.199 30 80.160

2007 315.072 30 94.522

2008 310.221 30 93.066

2009 323.079 100 323.079

2010 317.019 100 317.019

2011 324.682 100 324.882

04.04.02 Ambito residenziale – industriale (no ETS) – terziario -- agricolo

I consumi finali di energia sono stati reperiti sulla banca dati SIRENA (Sistema Informativo Regionale Energia Ambiente) della Regione Lombardia. Il sistema raccoglie tutti i dati di consumo suddivisi per settore e per vettore energetico dal 2005 al 2008. Tali sono espressi sia in MWh che in tep. I dati della produzione di energia da fotovoltaico provengono invece dall’elenco fornito dal GSE. In questo elenco gli impianti non sono associati al proprietario quindi non è stato possibile assegnarli in modo certo ad uno dei settori presi in esame. Si è perciò deciso di assegnare la produzione di energia da impianti fotovoltaici unicamente al settore residenziale e a quello industriale, oltre a quello comunale già trattato in precedenza. Si è ipotizzato che gli impianti aventi potenza inferiore a 6 kW ricadano nel settore residenziale mentre quelli di potenza superiore in quello dell’industria.

Residenziale

Si intendono tutti i consumi che fanno capo alle abitazioni dei privati. I principali vettori energetici considerati sono l’energia elettrica, il gas metano, il gasolio e il GPL. L’energia elettrica viene utilizzata principalmente per l’illuminazione degli ambienti, per il funzionamento di elettrodomestici e per il raffrescamento estivo. Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Gli altri vettori vengono utilizzati per gli impianti di riscaldamento invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria e per la cottura dei cibi.

Vettore energetico Anno 2005 Anno 2011 Energia elettrica (kWh) 2.550.248 2.650.719 Gas metano (m 3) 1.301.622 1.197.493 GPL (lt) 100.540 88.747 Gasolio (lt) 157.899 80.380

I Consumi di energia riferiti all’anno 2005 sono stati estratti dalla banca dati regionale SIRENA. Il dato riguardante il consumo di energia elettrica riferito all’anno 2011 è stato fornito da ENEL Distribuzione mentre i consumi di gas metano, GPL e gasolio, sempre riferiti all’anno 2011, sono stati stimati in base al numero degli abitanti, ai Gradi Giorno e al trend dei consumi (anni 2005, 2006, 2007, 2008) tratto da SIRENA .

Dal database di SIRENA è stato possibile estrapolare anche i consumi di energia provenienti da biomassa, olio combustile e solare termico. Vengono confrontati di seguito i consumi dei vari vettori energetici espressi in tep ed in percentuale per l’anno di riferimento 2005.

Settore Residenziale Ripartizione settore residenziale - 2005 Unità di misura tep Anno 2005 Energia elettrica 219,319 Gas metano 1.066,146

Gasolio 137,618 0.01% Energia Elettrica 18.54% 11.99% Benzina - 0.20% Gas Metano GPL 62,492 3.42% Gasolio Olio GPL Olio combustibile 7.53% combustibile 3,717 Biomassa Biomassa 339,024 Solare 58.30% Solare termico 0,255 Totale 1.828,57

Il settore residenziale è il secondo consumatore di energia del territorio, con oltre 1.800 tonnellate equivalenti di petrolio utilizzate. Il grande consumo di energia è

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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giustificato dal fatto che il settore comprende un numero molto elevato di edifici. Il vettore maggiormente utilizzato risulta essere il gas metano (58%), seguito dalle biomasse (19%) e dall’energia elettrica (12%).

Energie rinnovabili settore residenziale

Le biomasse, come ad esempio il legno, rappresentano una fonte di energia rinnovabile largamente utilizzata per il riscaldamento domestico. Le emissioni di CO 2 che si sviluppano durante la combustione sono considerate pari a quelle assorbite dalla pianta nel suo ciclo di vita e non vanno quindi ad incidere sul totale delle emissioni comunali. Il solare termico nel 2005 era ancora scarsamente diffuso mentre dai dati forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) risulta che nessun impianto di produzione di energia elettrica proveniente da pannelli fotovoltaici è stato installato da utenti privati nel territorio di Casalmoro prima del 2009. Al 31/12/2011 risultano invece installati da privati impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 37,8 kW che producono 38.500 kWh annui di energia elettrica.

Industriale (no ETS)

Si intendono tutti i consumi che fanno capo al settore industriale, escluse le imprese ETS presenti sul territorio. I vettori energetici considerati sono l’energia elettrica ed il gas metano.

L’energia elettrica viene utilizzata per il funzionamento delle macchine di produzione, per l’illuminazione degli ambienti e per gli impianti di raffrescamento estivo; il metano è utilizzato invece per gli impianti di riscaldamento invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria e del calore necessario ai processi di lavorazione.

Vettore energetico Anno 2005 Anno 2011 Energia elettrica (kWh) 32.376.480 10.578.049 Gas metano (m 3) 732.766 587.343

I Consumi di energia riferiti all’anno 2005 sono stati estratti dalla banca dati regionale SIRENA.

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Il dato riguardante il consumo di energia elettrica riferito all’anno 2011 è stato fornito da ENEL Distribuzione mentre i consumi di gas metano, sempre riferiti all’anno 2011, non sono disponibili. E’ stato perciò necessario stimarli tenendo presente che il consumo provinciale di gas metano industriale ha registrato una flessione del 20% (fonte Ministero dello Sviluppo Economico).

Come detto in precedenza la domanda di energia nel settore dell’industria riguarda il gasolio, il GPL e l’olio combustibile. Nella tabella e nel grafico di seguito proposti vengono riportati i consumi di tutti i vettori energetici espressi in tep ed in percentuale estratti da SIRENA per l’anno di riferimento 2005.

Industria Settore (NO ETS) Unità di misura tep Ripartizione settore industriale - 2005 Anno 2005 0.46% 17.26% Energia elettrica 2.784,35 Energia Elettrica Gas metano 600,21 1.90% Gasolio Gasolio 10.70 0.31% Olio combustibile Benzina - GPL GPL 16,03 Gas Metano Olio combustibile 66,19 80.07% Biomassa - Solare termico 0,04 Totale 3.805,589

Il settore industriale nel 2005 risulta essere il più energivoro del territorio con un consumo di energia pari a circa 3.800 tep. Il vettore di maggior consumo è decisamente quello dell’energia elettrica (73%), come spesso accade nel settore industriale. Una quota rilevante di energia viene fornita dal gas metano (15,7%) e dal GPL (10,3%) mentre gli altri vettori contribuiscono in modo poco rilevante.

Terziario

Si intendono tutti i consumi degli immobili e dei servizi annessi che fanno capo al settore del terziario. L’energia elettrica viene principalmente utilizzata per illuminazione ambienti e raffrescamento estivo; gli altri vettori per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Vettore energetico Anno 2005 Anno 2011 Energia elettrica (kWh) 1.360.020 2.108.668 Gas metano (m 3) 145.123 121.053 GPL (lt) 34.074 31.396 Gasolio (lt) 26.432 13.789

I consumi di energia riferiti all’anno 2005 sono stati estratti dalla banca dati regionale SIRENA . Il dato riguardante il consumo di energia elettrica riferito all’anno 2011 è stato fornito da ENEL Distribuzione mentre i consumi di gas metano, GPL e gasolio, sempre riferiti all’anno 2011, sono stati stimati in base al numero degli abitanti, ai Gradi Giorno e al trend dei consumi (anni 2005, 2006, 2007, 2008) tratto da SIRENA . Vengono confrontati di seguito i consumi dei vari vettori energetici espressi in tep ed in percentuale per l’anno di riferimento 2005. Ripartizione settore terziario - 2005 Settore Terziario Unità di misura tep Anno 2005 Energia Elettrica 7,33% 0,21% Energia elettrica 125,165 7,97% Gas metano 118,869 Gas Metano 43,33% Gasolio 23,037 Gasolio 41,15% Benzina - GPL GPL 21,180 Olio combustibile 0,621 Biomassa - Solare termico 0,003

Totale 289,34

Rispetto ai settori analizzati in precedenza il terziario risulta un settore poco energivoro. I vettori maggiormente diffusi sono nuovamente l’energia elettrica (41%) ed il gas metano. Le altre fonti energetiche sono meno utilizzate, nessuna infatti supera il 10% dei consumi all’interno del settore terziario.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Agricoltura

Si intendono tutti consumi che riguardano gli immobili e ai servizi annessi che fanno capo al settore agricoltura. I vettori energetici considerati sono energia elettrica, gas metano, gasolio e benzina. L’energia elettrica viene utilizzata principalmente per illuminazione ambienti, raffrescamento estivo e come forza motrice; il gas metano, invece, viene utilizzato per riscaldamento, il gasolio ancora per il riscaldamento e per le attrezzature.

Vettore energetico Anno 2005 Anno 2011 Energia elettrica (kWh) 891.490 900.609 Gas metano (m 3) 17.626 15.927 Gasolio (l) 435.426 407.222

I consumi di Energia elettrica sono stati ricavati da SIRENA per l’anno 2005 mentre sono stati forniti da Enel Distribuzione per quanto riguarda i dati del 2011. I consumi di gas metano e di gasolio sono stati reperiti anch’essi dal database SIRENA. I consumi riferiti all’anno 2011 sono stati considerati pari a quelli del 2008, ultimo anno in cui sono disponibili dei dati.

Vengono confrontati di seguito i consumi dei vari vettori energetici espressi in tep ed in percentuale per l’anno di riferimento 2005.

Utenza Agricoltura Unità di misura tep Anno 2005 Ripartizione settore agricolo - 2005 Vettore Valore Energia Elettrica 76,67 Gas Metano 14,37 0.1% 16.3% Energia Elettrica Gas Metano Gasolio 379,50 3.1% C Gasolio Benzina 0,55 Benzina GPL - Olio combustibile - Biomassa - 80.6% Solare - Totale 471,09

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Il gasolio risulta essere il vettore che maggiormente contribuisce a coprire il fabbisogno energetico del settore agricolo (80%); viene utilizzato per il funzionamento della maggior parte delle macchine e dei processi agricoli. A seguire vi sono l’energia elettrica, il cui consumo di energia si attesta al 16% del totale ed il gas metano (3%). La benzina soddisfa solo lo 0,5% del fabbisogno.

Energie rinnovabili settore industriale – terziario - agricolo

Al 2005 non si registra l’impiego di energia proveniente da fonti rinnovabili all’interno dei comparti considerati in questo paragrafo, eccezion fatta per il solare termico il cui utilizzo risulta comunque essere limitato (0,043 tep). A partire dal 2009 si registra l’entrata in esercizio di diversi impianti fotovoltaici. Risultano attivi impianti per una potenza complessiva di 1.400 kW, in grado di produrre 1.428.144 kWh annui di energia elettrica. La fornitura di energia da fonti rinnovabili sarebbe da sensibilizzare ed incentivare in questi settori che potrebbero avere possibilità di investimento.

04.04.03 Trasporti urbani

Anche per i trasporti urbani i consumi finali di energia sono stati reperiti sulla banca dati SIRENA della Regione Lombardia. Il sistema fornisce i consumi dettagliati per vettore energetico del comparto: benzina, gas metano, gasolio e GPL. I dati messi a disposizione da SIRENA si fermano all’anno 2008. Per stabilire i consumi riferiti all’anno 2011 è stato necessario operare una stima basata sul mutamento del parco veicolare incidente sul territorio di Casalmoro, avvenuto nel periodo 2005 – 2011. I dati ottenuti sono stati ulteriormente calibrati sulla base del trend dei consumi dei vettori energetici negli anni 2005 – 2008, verificabile attraverso i dati reperibili in SIRENA. Di seguito vengono riportati i dati provenienti dai rapporti ACI 2005 e 2010 (l’ultimo disponibile). Tali dati, presenti come aggregati provinciali, sono stati adattati al Comune di Casalmoro in base al numero degli abitanti.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Parco veicolare anno 2005:

TOTALE AUTOVETTURE AUTOVETTURE AUTOVETTURE AUTOVEICOLI BENZINA DIESEL GPL/METANO MOTOVEICOLI

1.289 845 390 54 169

Parco veicolare anno 2010:

TOTALE AUTOVETTURE AUTOVETTURE AUTOVETTURE AUTOVEICOLI BENZINA DIESEL GPL/METANO MOTOVEICOLI

1.365 716 549 100 214

Si può notare che il numero complessivo dei veicoli è aumentato; la percentuale di auto alimentate a benzina è calata in favore di veicoli alimentati a diesel o gas, il cui numero è quasi raddoppiato.

La tabella sottostante mostra i consumi dei vettori energetici negli anni 2005 e 2011.

Vettore energetico Anno 2005 Anno 2011 Benzina (lt) 283.408 183.533 Gasolio (lt) 286.625 315.324 Gas metano (m 3) 1.666 71.796 GPL (lt) 37.111

I consumi seguono la tendenza dettata dal cambiamento del parco veicolare: decresce il consumo di benzina a favore di quello di gasolio. Anche l’utilizzo di gas metano e GPL aumenta sensibilmente.

Si confrontano di seguito i consumi dei vari vettori energetici espressi in tep ed in percentuale per l’anno di riferimento 2005.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Settore Trasporti urbani Ripartizione settore dei trasporti - 2005 Unità di misura tep Anno 2005 Energia elettrica - Gas metano 1,361 4.6% Gasolio 249,898 45.0% Benzina Benzina 224,525 Gas Metano GPL 23,067 Gasolio Olio 50.1% GPL combustibile - Biomassa - 0.3% Solare termico - Totale 498,85

Il settore dei trasporti urbani si attesta al terzo posto per consumo globale di energia sul territorio. Nel 2005 vettore di maggior consumo è la benzina (50%), a seguire il gasolio (45%). Il GPL si attesta sul 4,6% dei consumi mentre il gas metano risulta essere il carburante meno utilizzato con lo 0,3% dei consumi.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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04.05 Quadro di analisi generale dell’andamento dei consumi e delle emissioni di CO 2

Si analizza l’andamento dei consumi e delle emissioni di CO 2 suddividendo la domanda di energia del Comune di Casalmoro per settori e per vettori energetici. I dati relativi all’anno 2005, assunto come anno di riferimento, vengono comparati a quelli del 2011, in modo da verificare il trend dei consumi e delle relative emissioni di CO 2.

04.05.01 Consumi globali sul territorio per settore

Nella tabella seguente si raccolgono i dati espressi in tep dei consumi globali di energia dei settori analizzati nel BEI. Nel grafico si evidenzia l’incidenza di tali settori sul totale dei consumi.

Consumi globali per settore - 2005 Quadro di sintesi per settore Unita di misura tep Anno 2005 Comunale 86,98

Residenziale 1.828,87 7% 1% Comunale 7% 26% Industria (no ETS) 3.805,54 4% Residenziale Terziario 289,34 Industria (NO ETS) Agricoltura 471,09 Terziario Trasporti urbani 498,85 Agricoltura Totale 6.980,38 Trasporti urbani 55% Dall’osservazione del grafico si evince come il settore che assorbe la maggior quantità di energia sia quello industriale con il 55% dei consumi. A seguire, con il 26% del totale, vi è il settore residenziale; questi due settori assieme consumano più del 80% dell’energia del territorio. Vengono poi l’agricoltura (7%), il settore dei trasporti, il terziario (4%) ed infine il settore comunale che impiega l’1% dell’energia. Nonostante i diversi ambiti abbiano tra loro un peso diverso nei consumi del Comune di Casalmoro, è auspicabile che tutti i settori partecipino con consapevolezza alla riduzione della CO 2. Ciò è possibile attraverso una corretta e costante sensibilizzazione sul territorio.

Consumi energia elettrica e di gas metano

In questo paragrafo vengono analizzati i consumi di energia elettrica e di gas metano in quanto essi rappresentano i vettori energetici maggiormente utilizzati.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Energia elettrica

Consumi di energia elettrica (MWh) suddivisi per settore

35.000,00

30.000,00

25.000,00

20.000,00

15.000,00

10.000,00

5.000,00

- RESIDENZIAL INDUSTRIA AGRICOLTU TERZIARIO COMUNALE E NON ETS RA 2005 2.550,25 1.455,42 32.376,49 891,49 255,64 2011 2.650,72 2.108,67 10.578,05 900,61 324,68

Il consumo totale di energia elettrica è passato da 37.529 MWh del 2005 agli attuali 16.551. Tale diminuzione è, come facilmente osservabile dal grafico, imputabile alla netta riduzione di consumi da parte del settore industriale, nonostante esso rimanga il settore maggiormente energivoro. Il considerevole decremento dei consumi industriali è probabilmente imputabile alla crisi economica.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Come si può notare dal confronto tra i consumi del 2005 e quelli attuali tutti i settori, ad esclusione di quello industriale, hanno visto aumentare il loro fabbisogno energetico. Il terziario è stato quello che più degli altri ha subito una crescita dei consumi, mentre negli altri ambiti, l’aumento non è risultato particolarmente significativo. Di seguito sono presentati i grafici che mostrano la ripartizione percentuale dei consumi tra i vari ambiti.

Consumo di energia elettrica per settore 2005

0.7% 6.8% 2.4% RESIDENZIALE 3.9% TERZIARIO

INDUSTRIA NON ETS

AGRICOLTURA

86.3% COMUNALE

Consumo di energia elettrica per settore 2011

5.4% 1.9% 16.0% RESIDENZIALE

12.7% TERZIARIO

INDUSTRIA NON ETS

AGRICOLTURA 63.9% COMUNALE

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Il settore produttivo è quello che grava maggiormente sul fabbisogno comunale di energia elettrica: 86% nel 2005 e 68% nel 2011. La diminuzione dei consumi industriali ha fatto sì che nel 2011 crescessero le percentuali degli altri settori.

Consumi gas metano

Consumi di gas metano (mc) suddivisi per settore

1,400,000.00

1,200,000.00

1,000,000.00

800,000.00

600,000.00

400,000.00

200,000.00

0.00 RESIDENZIAL INDUSTRIA TRASPORTI AGRICOLTUR TERZIARIO COMUNALE E NON ETS URBANI A 2005 1,301,622.71 145,123 732,766 76,220 1,666 17,626 2011 1,197,493 121,053 587,343 73,658 3,345 15,927

Il settore residenziale risulta essere quello che, in assoluto, necessita il quantitativo maggiore di gas metano. A seguire si attesta il settore dell’industria. Gli altri ambiti considerati (terziario, comunale, agricoltura e trasporti) presentano dei consumi molto più bassi.

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Dall’osservazione del grafico si nota come, ad eccezione dei trasporti in cui si stanno diffondendo sempre di più autovetture alimentate a metano, in tutti i settori si sia verificato un calo del fabbisogno di gas. Tale decremento è spiegabile, da un lato con la crisi economica per ciò che concerne gli ambiti dell’industria e del terziario, dall’altro con il fatto che il 2005 è stato un anno più freddo rispetto al 2011 (2.724 Gradi Giorno contro 2.472). Di seguito vengono riportati i grafici riguardanti la ripartizione percentuale del consumo di gas metano tra i vari ambiti considerati. Consumo di gas metano per settore - 2005

0,8% RESIDENZIALE 3,4% 0,1% TERZIARIO

32,2% INDUSTRIA NON ETS 57,2% COMUNALE

6,4% TRASPORTI URBANI

AGRICOLTURA

Consumo di gas metano per settore - 2011

0,8% RESIDENZIALE 3,7% 0,2% TERZIARIO

29,4% INDUSTRIA NON ETS 59,9% COMUNALE

6,1% TRASPORTI URBANI

AGRICOLTURA

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04.05.02 Emissioni di CO 2 Convertendo i consumi di energia attraverso gli adeguati fattori di emissione IPCC è stato possibile calcolare la quantità totale di CO 2 emessa in atmosfera sul territorio di Casalmoro negli anni 2005 e 2011. Per l’anno di riferimento 2005 tale quantità equivale a 26.251 tonnellate; nel 2011 essa ammonta a 15.188 tonnellate di CO 2. Esprimendo le emissioni in termini di emissione pro capite nel 2005 esse erano pari a 12,1 tonnellate ad abitante, valore che è calato a 6,7 tonnellate nel 2011, in linea con la media della Regione Lombardia (circa 7 ton/abitante). Il grafico seguente riporta la suddivisione delle emissioni secondo i settori considerati.

Emissioni di CO 2 (ton) suddivise per settore

20.000

18.000

16.000

14.000

12.000

2005 10.000 2011

8.000

6.000

4.000

2.000

0 Residenzial Comunale Industria Terziario Agricolo Trasporti e 2005 279 4.408 17.348 1.131 1.629 1.499 2011 307 4.036 6.508 1.364 1.554 1.418

Il settore maggiormente emissivo risulta essere quello industriale, nel 2005 quanto nel 2011, nonostante si sia verificata una netta decrescita delle emissioni, conseguenza diretta del calo dei consumi energetici in questo campo, a sua volta causato dalla crisi

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economica. Gli altri settori mantengono dei valori simili nei due anni considerati. Aumentano le emissioni del settore comunale e del terziario, mentre decrescono tutti gli altri.

Emissioni di CO 2 (ton) suddivise per vettore energetico - confronto 2005 e 2011

100%

90%

80%

70%

60%

50%

40%

30%

20%

10%

0% 2005 2011 Olio Combustibile 213 171 Gpl 430 499 Gasolio 2.453 2.213 Benzina 658 429 Gas Metano 4.412 3.876 Energia Elettrica 18.127 8.000

Come si può notare dal grafico, i consumi elettrici, tradotti in termini di CO 2, rappresentano una quota molto elevata rispetto al totale emesso in atmosfera. Calando le emissioni derivate dall’energia elettrica tra il 2005 ed il 2011, le emissioni prodotte da altre fonti energetiche crescono percentualmente. L’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici installati dal Comune e da privati al 31/12/2011 hanno consentito di evitare che venissero emesse in atmosfera ulteriori 1.217 tonnellate di CO 2.

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Obiettivo minimo di riduzione delle emissioni di CO2

Le emissioni globali di CO 2 nel territorio comunale relative all’anno di riferimento 2005 sono pari a 26.251 tonnellate di CO 2. L’iniziativa Patto dei Sindaci si pone l’obbiettivo minimo di riduzione del 20% di tale quantità che, per il Comune di Casalmoro, corrisponde a 5.250 tonnellate di CO 2.

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04.06 Conclusioni

L’analisi svolta consente di fare alcune considerazioni in merito alle emissioni di CO 2: innanzitutto esse derivano principalmente dall’utilizzo di energia elettrica e di gas metano, mentre gli altri vettori sono responsabili di minori emissioni. Se si ragiona invece in termini di settori si è riscontrato che la maggior parte della CO 2 viene prodotta dal settore privato, in particolar modo dall’ambito produttivo e dal settore residenziale. Il settore comunale è responsabile di una quota piuttosto bassa delle emissioni totali ma riveste ugualmente una grande importanza in quanto l’Amministrazione ha l’occasione di divenire un esempio per i cittadini innescando un meccanismo virtuoso che contribuirà all’abbattimento della produzione di anidride carbonica. Tra il 2005 ed il 2011 si è verificata una netta diminuzione delle emissioni, dovuta principalmente al calo dei consumi energetici del settore secondario. Tale decrescita non è però conteggiabile ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del 20% che il Comune si è posto.

Le emissioni saranno ridotte attraverso azioni dirette ed indirette che verranno descritte nella seconda parte del presente Seap.

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05 AZIONI DI INTERVENTO

Le azioni scelte dall’Amministrazione Comunale al fine di raggiungere l’obiettivo di riduzione di CO 2 sono, sulla base delle indicazioni della Commissione Europea, di competenza dell’Amministrazione stessa. Tuttavia, come già anticipato, l’Amministrazione ritiene utile e importante condividere con i privati e con le imprese il servizio di diffusione delle buone pratiche di sostenibilità energetica, di informazione su bandi e finanziamenti disponibili e di coinvolgimento nel percorso di implementazione del SEAP.

Di seguito sono elencate le azioni strategiche che l’Amministrazione ha individuato per garantire l’abbattimento delle emissioni di CO 2 del territorio. Si tratta di 33 azioni che andranno ad incidere sul territorio.

05.01 Quadro di sintesi degli interventi

Costo Risparmio Risparmio Settore Azione Energia Utenza Intervento energetico ambientale

(€) (tep) (kg CO 2)

Isolamento pareti Sede esterne mediante 1 Termico 45.797 3,61 8.484 municipale cappotto termico, sostituzione infissi Isolamento pareti esterne mediante 2 Termico Scuola materna 77.360 3,63 8. 550 cappotto termico, sostituzione infissi

Sede Sostituzione -1,80 -4.243 3 Termico municipale, generatore di calore - -3,70 -8.690 scuola materna (realizzato nel 2011)

Sostituzione Scuola generatore di calore,

Edifcicomunali elementare, sistema di 4 Termico - 12,59 29.581 palazzetto dello teleriscaldamento sport (intervento già realizzato) Isolamento pareti Scuola esterne mediante 5 Termico 81.728 4,22 9.919 elementare cappotto termico, sostituzione infissi

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Sede Installazione valvole municipale, termostatiche e scuola 6 Termico temostrisce radianti - 2,00 9.121 elementare, (intervento già palazzetto dello realizzato) sport Palazzetto dello Installazione

sport, spogliatoi regolatori EBF 7 Termico - 0,53 1.233 campo da (intervento già calcio realizzato) Sostituzione lampade, 8 Elettrico Edifici comunali installazione sensori 29.290 1,57 8.842 crepuscolari e sensori di presenza

Sede Spegnimento 9 Elettrico municipale, automatico 400 0,05 298 biblioteca apparecchi elettrici

Riqualificazione 10 Elettrico Cimitero dell'illuminazione 1.733 0,75 4.196 votiva Edifici comunali

Intervento di Illuminazione riqualificazione 11 Elettrico 119.700 11,12 62.471 pubblica dell'illuminazione

pubblica pubblica Illuminazione

Sostituzione Fiat Parco auto 12 Combustibile Stilo con auto a 18.000 0,28 1.445 comunale metano

Parco auto Amministrazione 13 Combustibile 2.000 1,55 4.589 privato on-line Mobilitàsostenibile Parco auto Casa del latte e 14 Combustibile - - 1.300 privato dell’acqua

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Creazione di piste 15 Combustibile Trasporti interni 200.000 4,48 13.021 ciclabili comunali

PLIS - Parco di 16 CO 2 Spazi pubblici Interesse - - 10.000

Pianificazioneterritoriale Sovracomunale

Terreno Fotovoltaico 996,87 comunale kW Elettrico - 98,57 553.711 17 (Località (intervento già

S. Faustino) realizzato) - Fotovoltaico 5,94 kW (sede Sede municipale) municipale, - Fotovoltaico 5,94 kW (scuola materna) RES scuola - 0,59 - 3.299 - Fotovoltaico 19,80 18 materna, - - 0,59 - 3.299 Elettrico kW palazzetto dello - 1,91 - 10.998 (palazzetto) sport, impianto - Fotovoltaico 19,80 - 2,32 -13.041 localizzato in kW Sicilia (palazzetto) (interventi già realizzati)

19 Interventi di CO Spazi pubblici 3.200 - 800 2 forestazione urbana Microclima

Inserimento di 20 acquisti verdi nella CO Appalti pubblici 5.000 - 600 2 Pubblica GPP Amministrazione

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INTERVENTI INDIRETTI

Costo Risparmio Risparmio Settore Azione Energia Utenza Intervento energetico ambientale

(€) (tep) (kg CO 2)

Introduzione e monitoraggio di standard di efficienza 21 Termico - Edifici privati energetica ed - 261 553.994 Elettrico utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nel regolamento edilizio Riduzione del Immobiliprivati 22 fabbisogno di Termico Edifici privati riscaldamento - 110,72 274.265 grazie agli incentivi 55%

23 Combustibi Parco auto Passaggio a - 175 509.171 le privato veicoli efficienti Mobilità sostenibile

Utenze Installazione 24 private, impianti Elettrico industriali, fotovoltaici grazie - 154,85 869.835

RES terziarie e all'incentivo conto agricole energia Istituzione di un'Agenzia Per Utenze l'energia 25 Ogni pubbliche e Intercomunale 4.100 20,32 75.941 vettore private con finalità di sensibilizzazione e informazione ITC

Campagna di 26 Combustibi Parco auto comunicazione 3.000 35,17 106.342 le privato per la mobilità sostenibile

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Giornate di 27 Ogni Comunicazio formazione nelle 3.000 10,79 35.124 vettore ne scuole

Incontri di formazione ed 28 Termico - aggiornamento Edifici 3.000 128,99 405.037 Elettrico professionale per operatori del settore edile Incontri di Utenze formazione sul private, risparmio 29 Termico - industriali, energetico 3.000 155,71 688.166 Elettrico

ITC terziario, (modalità, agricolo vantaggi e incentivi) Incontri di formazione sul Termico - risparmio 30 Utenze Elettrico energetico 3.000 12,18 28.937 pubbliche (modalità, vantaggi e incentivi)

Pagina web 31 Tutti i Comunicazio “Energia” sul 1.000 11,69 39.377 settori ne portale del Comune

Miglioramento Miglioramento 32 Impianti efficienza efficienza - 165,51 929.692 industriali energetica energetica elettrica elettrica

Miglioramento Miglioramento 33 Edifici del efficienza efficienza - 7,60 42.698 terziario energetica energetica elettrica elettrica settoreterziario Miglioramento Miglioramento 34 Edifici del efficienza efficienza - 23,20 57.951

Impiantiproduttivi e edifici terziario energetica energetica termica termica

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Tabella riassuntiva interventi

Risparmio Risparmio Costo totale interventi energetico ambientale € tep kg CO 2 604.308 1.429 5.368.199

Rispetto degli obiettivi

Previsione 2020 post interventi

ton CO2 riduzione % Emissioni 2005 26.251 Emissioni 2020 20.925 Riduzione 2020 5.368 20,3%

Previsoni 2020 post interventi (CO2)

35.000

30.000

25.000

20.000

15.000

10.000 riduzione 2020 emissioni 5.000

0 Emissioni 2005 Previsioni 2020

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05.02 Schede interventi comunali

Le schede di intervento si compongono di diverse informazioni, suddivise in quattro parti così sintetizzate: nella prima parte si individuano i destinatari, il settore responsabile dell’adempimento dell’azione e la tipologia dell’intervento stesso; nella seconda lo stato di fatto su cui si vuole intervenire, (i dati dei consumi fanno riferimento al 2011); nella terza vengono descritte le azioni che si intendono attuare per ottenere un abbattimento di CO 2; nell’ultima parte si espongono i risultati attesi: costi, risparmi economici, risparmi energetici e tempi di rientro dell’investimento.

Gli interventi si basano sulle informazioni di carattere generale fornite dalla Pubblica Amministrazione e offrono una stima dei costi e dei risparmi energetici che quel tipo di intervento può portare sul territorio comunale. Gli interventi si suddividono in diretti e indiretti: i primi sono direttamente eseguibili dalla Pubblica Amministrazione in quanto agiscono su loro proprietà; i secondi sono azioni che, o intraprende l’ Amministrazione per coinvolgere la cittadinanza (ad esempio la sensibilizzazione verso buone pratiche di efficienza energetica) o si ipotizza che autonomamente la cittadinanza opererà in quella direzione (come per esempio l’installazione di fotovoltaici con l’agevolazione del conto energia). Tutti gli interventi concorreranno, in percentuali diverse, all’abbattimento della CO 2.

Con la revisione del SEAP negli anni successivi alla sua approvazione si potrebbe rendere necessaria una revisione o un adattamento degli interventi in base a nuove eventuali esigenze. Il SEAP non costituisce infatti un elaborato statico ma un programma in divenire.

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Edifici ed illuminazione pubblica

01 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE : Edifici pubblici UTENZA : Municipio TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Gas Metano INTERVENTO : Installazione isolamento a cappotto termico e sostituzione infissi SITUAZIONE ATTUALE

Il municipio di Casalmoro è stato costruito nel 1985 e l’involucro esterno non ha subito successive ristrutturazioni. La superficie calpestabile del municipio è di circa 650 m 2 e il volume di 2.100 m 3. L’edificio viene utilizzato in orari di ufficio, compreso il sabato mattina per un totale di circa 2.870 ore l’anno. Pareti: in cemento armato e laterizio non isolate Infissi: telaio in alluminio e vetrocamera 3 Consumo gas metano per riscaldamento e produzione acs anno 2011: 9.651 m /anno.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

L’Amministrazione intende rammodernare l’involucro dell’edificio mediante le seguenti azioni: - isolamento delle pareti verticali mediante istallazione di cappotto per diminuire la trasmittanza termica delle pareti stesse; - sostituzione infissi obsoleti con tipologia altamente performante.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 45.797 € Risparmio energetico: 4.375 m 3/anno (3,61 tep/anno) Risparmio economico: 2.848 €/anno Risparmio ambientale: 8.484 kgCO 2/anno Pay back time semplice: 16,1 anni

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02 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE : Edifici pubblici UTENZA : Scuola materna TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Gas Metano INTERVENTO : Realizzazione isolamento a cappotto termico e sostituzione infissi SITUAZIONE ATTUALE

L’immobile che ospita la scuola materna di Casalmoro risale al 1985 . La superficie calpestabile è di 956 m 2 ed il volume di 4.302 m 3; l’edificio viene utilizzato per 1.590 ore l’anno. Pareti: laterizio (spessore 50 cm) Infissi: telaio in alluminio e vetrocamera Consumo totale gas metano per riscaldamento al 2011: 14.268 m3/anno.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

L’Amministrazione del Comune di Casalmoro intende intervenire sull’involucro dell’edificio tramite le seguenti azioni: - isolamento delle pareti verticali mediante istallazione di cappotto per diminuire la trasmittanza termica delle pareti stesse; - sostituzione infissi obsoleti con tipologia altamente performante.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 77.360 € Risparmio energetico: 4.410 m 3/anno (3,63 tep/anno) Risparmio economico: 2.866 €/anno Risparmio ambientale: 8.550 kgCO 2/anno Pay back time semplice: >20 anni

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03 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE : Edifici pubblici UTENZA : Municipio e scuola materna TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Gas Metano INTERVENTO : Sostituzione generatore di calore con caldaia a condensazione DESCRIZIONE DELL’AZIONE

L’Amministrazione del Comune di Casalmoro, seguendo la politica di efficientamento energetico degli edifici comunali, ha sostituito le caldaie presenti sella sede municipale e nella scuola materna con caldaie a condensazione maggiormente adatte a soddisfare le esigenze termiche degli edifici. Le caldaie a condensazione permettono infatti di raggiungere rendimenti maggiori rispetto alle caldaie tradizionali, grazie al recupero del calore latente di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi della combustione.

VALUTAZIONE ENERGETICA – AMBIENTALE

Sede municipale: Risparmio energetico: 2.188 m 3/anno (1,80 tep/anno) Risparmio ambientale : 4.243 kgCO 2/anno

Scuola materna: Risparmio energetico: 4.481 m3/anno (3,70 tep/anno) Risparmio ambientale: 8.690 kgCO 2/anno

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04 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE: Edifici pubblici UTENZA : Scuola elementare e palazzetto dello sport TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Gas Metano INTERVENTO: sostituzione caldaie, creazione di un sistema di teleriscaldamento DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Sono stati sostituiti dall’Amministrazione gli impianti di produzione del calore presenti nel palazzetto dello sport e della scuola elementare. Nel palazzetto sono state installate tre caldaie a condensazione da 110 kW ed una caldaia a pellet da 150 kW in grado di provvedere alle necessità termiche sia del palazzetto che della scuola elementare, la quale è stata collegata con il palazzetto dello sport attraverso un sistema di teleriscaldamento.

VALUTAZIONE ENERGETICA – AMBIENTALE

Risparmio energetico: 15.254 m 3/anno (12,59 tep/anno) Risparmio ambientale: 29.581 kg CO 2/anno

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05 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE : Edifici pubblici UTENZA : Scuola elementare TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Gas Metano INTERVENTO : Realizzazione isolamento a cappotto termico e sostituzione infissi SITUAZIONE ATTUALE

L’immobile che ospita la scuola elementare di Casalmoro risale al 1970 . La superficie calpestabile corrisponde a circa 1.400 m 2 ed il volume a circa 5.500 m 3; l’edificio viene utilizzato per 1.100 ore l’anno. Pareti: non isolate Infissi: telaio in alluminio e vetrocamera Consumo totale gas metano per riscaldamento al 2011: 15.490 m3/anno.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

L’Amministrazione del Comune di Casalmoro intende intervenire sull’involucro dell’edificio mediante le seguenti azioni: - isolamento delle pareti verticali mediante istallazione di cappotto per diminuire la trasmittanza termica delle pareti stesse; - sostituzione infissi obsoleti con tipologia altamente performante.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 81.728 € Risparmio energetico: 5.115 m 3/anno (4,22 tep/anno) Risparmio economico: 3.324 €/anno Risparmio ambientale: 9.919 kgCO 2/anno Pay back time semplice: >20 anni

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06 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE : Edifici pubblici UTENZA : Municipio, scuola elementare e palazzetto dello sport TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Gas Metano INTERVENTO : Installazione di valvole termostatiche, di termostrisce radianti e sostituzione dei radiatori DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune ha operato le seguenti azioni, per migliorare la performance energetica globale degli edifici, nonché le condizioni di comfort per gli occupanti: - installazione di valvole termostatiche nella sede municipale, nella scuola elementare e nel palazzetto dello sport; - installazione di termostrisce radianti per il riscaldamento delle tribune del palazzetto; - installazione di termoradiatori negli spogliatoi del palazzetto e del campo da calcio. L’installazione delle valvole termostatiche sui radiatori consente una regolazione del calore adeguata in ogni stanza; una valvola termostatica regola automaticamente l’afflusso di acqua calda al radiatore in base alla temperatura scelta, deviando l’acqua calda verso altre utenze o diminuendone la portata complessiva. Le termostrisce ed i termoradiatori consentono invece una più efficace diffusione del calore.

Esempio di valvole termostatiche Esempio di termostrisce radianti VALUTAZIONE ENERGETICA – AMB IENTALE Risparmio energetico: 4.703 m3/anno Risparmio ambientale : 9.121 kg CO 2/anno

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07 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE : Edifici pubblici UTENZA : Palazzetto dello sport, spogliatoi campo da calcio TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Gas Metano INTERVENTO Introduzione di regolatori di flusso nelle docce DESCRIZIONE DELL’AZIONE Sono stati installati dei regolatori di flusso EBF nelle docce del palazzetto dello sport e degli spogliatoi del campo di calcio. I regolatori di flusso permettono di diminuire la portata di acqua necessaria ad una doccia. Si ottiene quindi un risparmio idrico ed un contemporaneo risparmio di carburante necessario alla produzione di acqua calda sanitaria.

Esempio di erogatori basso flusso (EBF) VALUTAZIONE ENERGETICA – AMBIENTALE

Risparmio energetico: 636 m 3/anno (0,53 tep/anno) Risparmio ambientale: 1.233 kgCO 2/anno

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08 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE : Edifici pubblici UTENZA : Utenze comunali TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Energia elettrica INTERVENTO : Revisione illuminazione ambienti: sostituzione vecchie lampade con lampade classe A, installazione sensori crepuscolari e sensori di presenza SITUAZIONE ATTUALE Gli edifici comunali utilizzano per la maggior parte lampade a bassa efficienza l’illuminazione degli ambienti interni con regolazione ON/OFF di tipo manuale. Consumo energia elettrica per illuminazione ambienti interni: 73.224 kWh/anno*. DESCRIZIONE DELL’AZIONE Si considerano, per questo intervento, i seguenti edifici comunali: sede municipale, scuola elementare, palazzetto dello sport, scuola materna, biblioteca e centro anziani. Il Comune di Casalmoro intende dotarsi di sistemi efficienti per l’illuminazione degli ambienti installando: - lampade a basso consumo di classe A in sostituzione delle vecchie lampade; - sensori che permettono di rilevare la luce naturale regolando di conseguenza il flusso luminoso artificiale all’interno dell’ambiente; - sensori di presenza che consentono lo spegnimento automatico degli apparecchi illuminanti in assenza di persone . VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 29.290 € Risparmio energetico: 18.306 kWh/anno (1,57 tep/anno) Risparmio economico: 2.929 €/anno Risparmio ambientale: 8.842 kgCO 2/anno Pay back time semplice: 10,0 anni

* il consumo di energia elettrica per illuminazione viene stimato dai consumi globali di energia elettrica forniti dal Comune (111.184 kWh) scorporando una quota parte che si ritiene imputata ad altri usi

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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9 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE : Settore Comunale UTENZA : Municipio, biblioteca TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Energia Elettrica INTERVENTO : Introduzione di dispositivi per lo spegnimento automatico degli apparecchi elettrici durante l’orario di chiusura SITUAZIONE ATTUALE

Apparecchi come computer, monitor, fotocopiatrici, boiler elettrici e distributori automatici di bevande rimangono spesso accesi anche quando non vengono utilizzati. Altre volte tali apparecchi rimangono in posizione di stand-by consumando inutilmente energia elettrica.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE Il Comune intende installare presso la sede municipale e la biblioteca un dispositivo in grado di collegare e scollegare dalla rete elettrica gli apparecchi grazie all’impostazione di un timer. Il dispositivo inoltre potrà visualizzare l’energia consumata, il suo costo, la CO 2 prodotta dagli apparecchi in un dato periodo di tempo.

Esempio di dispositivo per lo spegnimento automatico

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 400 € Risparmio energetico: 616 kWh/anno (0,05 tep/anno) Risparmio economico: 99 €/anno Risparmio ambientale: 298 kgCO 2/anno Pay back time semplice: 4 anni

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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10 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE : Settore Comunale UTENZA : Cimitero TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Energia Elettrica INTERVENTO : Sostituzione lampade per illuminazione votiva con lampade a LED SITUAZIONE ATTUALE

Il sistema di illuminazione votiva attuale presenta l’uso di lampadine tradizionali ad incandescenza.

Consumo energia elettrica 2011: 10.424 kWh/anno.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune intende sostituire le lampade votive ad incandescenza attualmente presenti con lumini a LED da 0,4 W.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 1.733 € Risparmio energetico: 8.687 kWh/anno (0,75 tep/anno) Risparmio economico: 956 €/anno Risparmio ambientale: 4.196 kgCO 2/anno Pay back time semplice: 1,8 anni

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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11 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE: Illuminazione (comunale) UTENZA: Impianto di illuminazione pubblica TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Energia elettrica INTERVENTO: Riqualificazione dell’illuminazione pubblica e adozione del Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale (PRIC) SITUAZIONE ATTUALE L’impianto di illuminazione pubblica del Comune di Casalmoro è composto da 338 punti luce. Gli apparecchi illuminanti sono così ripartiti: - 195 lampade a Mercurio (80 W); - 86 lampade a Mercurio (125 W); - 25 lampade al Sodio (100 W); - 18 lampade a Sodio (250 W); - 7 lampade a Sodio (150 W); - 7 lampade a ioduri (150 W). È stato recentemente redatto il Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale (PRIC). Il PRIC è uno strumento per il censimento della consistenza e dello stato di manutenzione degli impianti insistenti sul territorio e per la disciplina delle nuove installazioni, nonché dei tempi e delle modalità di adeguamento, manutenzione o sostituzione di quelle esistenti. Il Piano della Luce è uno strumento di pianificazione urbana, in grado di integrarsi con altri strumenti di piano (il Piano Regolatore Generale, il Piano Particolareggiato e i Piani di Recupero, il Piano Urbano del Traffico, il Piano del Colore, il Piano del Rumore e il Piano Energetico). Consumo stimato energia elettrica per illuminazione pubblica: 201.788 kWh/anno

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

L’Amministrazione del Comune di Casalmoro si è dotata del PRIC che contiene le indicazioni riguardanti le modalità per la messa a norma e l’efficientamento energetico e luminoso dell’impianto di pubblica illuminazione.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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All’interno di tale documento si prevede la sostituzione quasi totale degli apparecchi illuminanti attualmente presenti con lampade a LED. Verranno inoltre applicati dei riduttori di flusso che consentiranno il controllo del flusso luminoso emesso dalle lampade attraverso la stabilizzazione e regolazione della tensione. In questo modo si potrà ottenere un sensibile risparmio energetico riducendo la luminosità nelle ore centrali della notte, durante le quali il traffico è ridotto.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 119.700 €* Risparmio energetico: 129.340 kWh/anno Risparmio economico: 19.401 €/anno Risparmio ambientale: 62.471 kgCO 2/anno Pay back time semplice: 6,2 anni

* la stima del costo si riferisce unicamente alla sostituzione degli apparecchi illuminanti e all’installazione di riduttori di flusso, e non ad interventi riguardanti pali di sostegno, linee elettriche, etc

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Mobilità pubblica

12 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : Trasporto pubblico (comunale) UTENZA : Parco auto comunale TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Benzina (attuale) INTERVENTO : Sostituzione Fiat Stilo con auto a metano SITUAZIONE ATTUALE Nel parco auto comunale è presente una Fiat Stilo del 1996 alimentata a benzina. Consumo carburante: 1500 lt/anno. DESCRIZIONE DELL’AZIONE

L’Amministrazione di Casalmoro intende sostituire il mezzo comunale con un’automobile alimentata a gas metano che porterà ad un risparmio economico e produrrà meno emissioni.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 18.000 € Risparmio energetico: 402 lt/anno Risparmio economico: 1.862 €/anno

Risparmio ambientale: 1.445 kgCO 2/anno Pay back time semplice: 9,7 anni

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13 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : Mobilità UTENZA : Mobilità privata TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Combustibile INTERVENTO : Amministrazione On-Line SITUAZIONE ATTUALE

Sul sito del Comune è possibile scaricare diversi documenti e certificati riguardanti l’edilizia ed le attività commerciali.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Con l’iniziativa “amministrazione on-line” il Comune di Casalmoro intende offrire l’opportunità ai cittadini, tramite collegamento a una apposita pagina web sul sito del Comune, di fare richiesta di documentazione o di effettuare dei pagamenti. Non sarà quindi più necessario recarsi presso la sede del Comune per compiere tali operazioni, evitando l’utilizzo di carburanti. Alcuni esempi di pagamenti on-line: pagamento dei pasti scolastici, delle tasse di competenza comunale e delle multe stradali.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 2.000 €* Risparmio energetico: 1,55 tep/anno Risparmio economico: -

Risparmio ambientale: 4.589 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

* il costo si intende dovuto alla sola attivazione della pagina web, la gestione della stessa rientrerà nel bilancio dell’aggiornamento del sito comunale

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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14 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia

SETTORE: Mobilità sostenibile UTENZA: Privata TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO : Benzina, gasolio, GPL INTERVENTO : Realizzazione “casa dell’acqua” e distributore di latte fresco DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune di Casalmoro intende installare una “casa dell’acqua” cioè una struttura in grado di erogare ai cittadini acqua refrigerata naturale o gassata proveniente dall’acquedotto comunale. Accanto alla casa dell’acqua sarà installato un distributore di latte fresco. Entrambi gli interventi, oltre a garantire ai cittadini un risparmio economico dovuto ai bassi prezzi di vendita, contribuiranno ad abbattere le emissioni di CO 2 riducendo la produzione, la circolazione e lo smaltimento delle bottiglie in plastica.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: € 0* Risparmio energetico: n.q. Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 1.300 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

*: Il Comune stipulerà un contratto di concessione a seguito di una procedura ad evidenza pubblica attraverso la quale assegnerà la costruzione e la gestione delle opere su porzione di suolo pubblico.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Pianificazione territoriale

15 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : Pianificazione urbana UTENZA : Trasporti interni TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Combustibile INTERVENTO : Creazione di piste ciclo-pedonali comunali Le piste ciclo-pedonali sono dei percorsi protetti e riservati a biciclette e pedoni, all’interno dei quali è escluso il traffico motorizzato. Tali percorsi favoriscono l’uso di mezzi di trasporto sostenibili per l’ambiente. Le piste ciclo-pedonali portano perciò ad un vantaggio energetico/ambientale dato dal minor utilizzo di mezzi a motore, oltre ad un vantaggio sociale derivante dall’aver fornito un servizio aggiuntivo ai cittadini. La stima del risparmio energetico/ambientale viene effettuata considerando, per ciascun abitante, una percorrenza annua su pista ciclabile pari a 45 km, ovvero considerando che un tratto equivalente non viene percorso in automobile.

Normative: - D.M. n. 557 del 30 Novembre 1999 “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”

SITUAZIONE ATTUALE

All’interno del territorio comunale sono presenti due percorsi ciclabili: • tratto via Brescia - via Asola (2 km circa) • tratto via degli artigiani (500 m circa) Sono in fase di realizzazione altri due tratti: • via Alceo Negri – via IV novembre • via donatori di sangue

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DESCRIZIONE DELL’AZIONE Il Comune di Casalmoro intende aumentare i percorsi su piste ciclabili già esistenti, oltre a quelli già previsti dall’Amministrazione, per un totale di circa 5 km. VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 200.000 € Risparmio energetico: 4,48 tep/anno Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 13.021 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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16 SCHEDA TECNICA Responsabili dell’azione: responsabile ufficio tecnico e assessorato all’ecologia SETTORE : Pianificazione territoriale UTENZA : pubblico - privata TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : - INTERVENTO: PLIS- Parco Locale di Interesse Sovracomunale

SITUAZIONE ATTUALE

Attualmente sono presenti nel Comune aree di verde urbano attrezzate in prossimità dei servizi primari. Grande attenzione viene posta al fiume Chiese che attraversa il confine ovest del paese, infatti in queste aree il Comune ha già provveduto alla realizzazione di alcune aree di sosta con sedute e la valorizzazione di scorci panoramici in prossimità del corso del fiume per l’implementazione dell’attrattività dello stesso. E’ in corso la realizzazione il PLIS (parco di interesse sovracomunale) in collaborazione con i comuni circostanti atto a valorizzare il corso del fiume Chiese e le aree verdi limitrofe ad esso.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

I Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) sono parchi che nascono dalla decisione autonoma dei singoli Comuni. Essi rivestono una grande importanza strategica nella politica di tutela e riqualificazione del territorio, inquadrandosi come elementi di connessione e integrazione tra il sistema del verde urbano e quello delle aree protette di interesse regionale, e permettendo la tutela di vaste aree a vocazione agricola, il recupero di aree degradate urbane, la conservazione della biodiversità la creazione di corridoi ecologici e la valorizzazione del paesaggio tradizionale. Si tratta di parchi di dimensioni minori rispetto ai parchi regionali, ma questo non significa che offrano meno opportunità per visitatori curiosi, appassionati di natura e cittadini dell’area metropolitana. I PLIS vengono istituiti per molteplici scopi: conservare la biodiversità, favorire un utilizzo sostenibile del territorio di tipo ricreativo, salvaguardare il comparto agricolo-forestale e gli elementi del paesaggio tradizionale, evitare che il continuo consumo di suolo impoverisca in

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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modo irreparabile il paesaggio, uniformare le scelte pianificatorie di Comuni contigui, regolare la crescita insediativa, porre in essere azioni di controllo del territorio. La fonte del diritto che prevede l'istituzione dei parchi locali è la Legge Regionale sul piano delle aree protette (LR 86/83), che nel 2000 è stata modificata, trasferendo le funzioni amministrative alle Provincie (art.3 c.58 della LR 1/2000). Fino al 2001 erano istituiti dalle Regioni con Delibera di Giunta, ora direttamente dai Comuni e successivamente verificate e riconosciute dalle Province che ne definiscono anche le modalità di gestione e pianificazione. Anche i vincoli sono comunali e sono legati al Piano Regolatore Generale dell'ente stesso. Questa tipologia di parchi non è inserito nell'Elenco Ufficiale delle Aree Protette (EUAP). E' uno strumento di tutela ''lieve'', ma importante, proprio perché il valore dell'area è riconosciuto dalla Legge Regionale. Il PLIS che coinvolge il Comune di Casalmoro prevede la realizzazione di un bosco attraverso la piantumazione di circa 1000 alberi (superficie totale bosco 1,5 ha) e la realizzazione delle annesse infrastrutture per la fruizione dello stesso da parte dei cittadini, e la realizzazione di un’area di sosta adiacente al bosco con annesso parcheggio di circa 1500 m 2. La superficie totale del PLIS coinvolge un’area di circa 305 ha. Il PLIS prevede inoltre tutta una serie di attività di comunicazione rivolte alla cittadinanza ed ai fruitori del parco tra cui campagne di comunicazione, attività didattiche e la realizzazione di un blog divulgativo.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: - € Risparmio energetico: - kWh/anno Risparmio economico: - €/anno* Risparmio ambientale: 10.000 kgCO2/anno Pay back time semplice: -

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Energia prodotta da fonti rinnovabili

17 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE: RES UTENZA: Campo Fotovoltaico località S. Faustino TIPOLOGIA D’AZIONE: Diretta VETTORE ENERGETICO: Energia elettrica INTERVENTO: Fotovoltaico 996,87 kW

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune di Casalmoro ha realizzato in località S. Faustino un impianto fotovoltaico di potenza pari a 996,87 kW.

VALUTAZIONE ENERGETICA – AMBIENTALE

Risparmio energetico: 1.146.401 kWh/anno (98,57 tep/anno) Risparmio ambientale: 553.711 kgCO 2/anno

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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18 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : RES UTENZA : Municipio, scuola materna, palazzetto dello sport TIPOLOGIA D’AZIONE : Diretta VETTORE ENERGETICO : Energia elettrica INTERVENTO : Realizzazione di impianti fotovoltaici DESCRIZIONE DELL’AZIONE

L’Amministrazione del Comune di Casalmoro ha installato impianti fotovoltaici nei seguenti edifici: - municipio (5,94 kW) - scuola materna (5,94 kW) - palazzetto dello sport (19,80 kW)

Inoltre l’Amministrazione Comunale sfruttando le opportunità offerte dalle normative sul Conto Energia circa lo scambio sul posto delocalizzato possiede un impianto fotovoltaico installato in Sicilia dalla potenza di 20 kW. L’energia prodotta da questi impianti copre parzialmente il fabbisogno di energia elettrica degli edifici in cui sono stati installati.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Sede municipale: Risparmio energetico: 6.831 kWh/anno (0,59 tep/anno) Risparmio ambientale : 3.299 kgCO 2/anno

Scuola materna: Risparmio energetico: 6.831 kWh /anno (0,59 tep/anno) Risparmio ambientale: 3.299kgCO 2/anno

Palazzetto dello sport: Risparmio energetico: 22.270 kWh /anno (1,91 tep/anno) Risparmio ambientale: 10.998 kgCO 2/anno

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Impianto Sicilia: Risparmio energetico: 27.000 kWh /anno (2,32 tep/anno) Risparmio ambientale: 13.041 kgCO 2/anno

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Microclima

19 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : Altri settori UTENZA : Spazi pubblici TIPOLOGIA D’AZIONE : Indiretta INTERVENTO : Interventi di forestazione urbana

Le piante attraverso la fotosintesi clorofilliana assorbono CO 2 durante le ore diurne. Si stima che ogni albero sia in grado di assorbire 10 kg di CO 2 in un anno.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune di Casalmoro intende aumentare la presenza di alberi negli spazi urbani con o scopo di migliorare la qualità dell’aria.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 3.200 € Risparmio energetico: - Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 800 KgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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GPP

20 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : Altri settori UTENZA : Spazi pubblici TIPOLOGIA D’AZIONE : Indiretta INTERVENTO : Acquisti verdi per la Pubblica Amministrazione ( Green Public Procurement )

Il Green Public Procurement (acquisti verdi) é un metodo adottato dalle Amministrazioni Pubbliche che consiste nell’acquistare beni e servizi che comportino una ridotta emissione di gas serra. Attraverso la pratica del GPP, quindi, si inseriscono criteri di qualificazione ambientale nella domanda che le Pubbliche Amministrazioni esprimono in sede di acquisto Su questo tema la P.A. svolge il ruolo del consumatore, e in quanto tale può avere una forte capacità di orientamento del mercato. Il GPP é quindi lo strumento che permette di sostituire i prodotti e i servizi esistenti con altri a minore impatto sull’ambiente che: - riducono l’uso delle risorse naturali; - sostituiscono le fonti energetiche non rinnovabili con rinnovabili; - riducono la produzione di rifiuti; - riducono le emissioni inquinanti; - riducono i pericoli e i rischi ambientali. La diffusione di pratiche di acquisto verde può dare avvio a un effetto a catena in grado di influenzare le scelte dei singoli consumatori. Adottare o richiedere che vengano adottate tecniche a basso impatto ambientale nello svolgimento di un servizio significa che esso è svolto in maniera tale da raggiungere almeno uno dei seguenti obiettivi: - ridurre o eliminare le emissioni in aria, acqua, suolo; - minimizzare il consumo di energia; - minimizzare il consumo di acqua; - minimizzare il consumo di risorse naturali; - minimizzare la produzione di rifiuti; - facilitare il riciclaggio di materiali.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Sono prodotti a basso impatto ambientale quei prodotti che: - non contengono sostanze nocive; - sono biodegradabili; - sono riciclati; - sono riusabili; - sono in materiale riciclabile; - non hanno una grande quantità di imballaggio; - sono imballati con materiale riciclato o riciclabile; - sono prodotti da aziende che applicano un sistema di gestione ambientale; - hanno un marchio ecologico (es. Ecolabel). Normative di riferimento: - VI Programma d’Azione per l’Ambiente (2001-2010) - Unione Europea; - “Libro verde sulla politica integrata dei prodotti” (1996) – Unione Europea; - COM (2001) 274 “Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare le considerazioni ambientali negli appalti” – Unione Europea; - dir. 2004/18/CE del 13 Marzo 2004 “coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture, di servizi e di lavori” – Unione Europea; - decreto n. 203 del 8 Maggio 2003 “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia” – Italia: Ministero dell’ambiente e del territorio; Esempi di GPP: - acquisto di carta e cancelleria provenienti da materiale riciclato; - riutilizzo energetico negli scarti di verde ambientale; - interventi per il risparmio idrico; - gestione ecologica di cantieri; - appalti affidati per convenienza energetica/ambientale.

SITUAZIONE ATTUALE Attualmente il Comune addotta parzialmente le tecniche sopraindicate (es. carta riciclata) ma non ha un regolamento interno che prescriva gli acquisti/appalti attraverso i GPP quindi non ha ancora sviluppato tutte le possibilità che essi offrono.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE L’Amministrazione intende dotarsi di un regolamento interno che indichi tutte le caratteristiche da tenere in considerazione al momento dell’approvvigionamento di beni e servizi. Gli acquisti e gli appalti per l’erogazione di beni e servizi avverranno inserendo tra le priorità di scelta il risparmio energetico ed ambientale.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 5.000 € Risparmio energetico: - Risparmio economico: -

Risparmio ambientale: 600 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

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Immobili privati

21 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : Settore privato UTENZA : Edifici privati TIPOLOGIA D’INTERVENTO : Indiretta VETTORE ENERGETICO : Termico - elettrico INTERVENTO: Introduzione di incentivi per interventi di efficientamento energetico ed utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nel Regolamento Edilizio

SITUAZIONE ATTUALE

In Lombardia è in vigore l’obbligo di Certificazione Energetica degli Edifici attraverso il software CENED promosso e sviluppato da Cestec Spa e Regione Lombardia. Le funzioni dell’organismo regionale di accreditamento includono le seguenti attività: - accreditamento dei soggetti certificatori; - realizzazione e gestione del catasto energetico degli edifici; - messa a punto del software di calcolo per la certificazione energetica degli edifici; - controllo sui certificati energetici, sulla conformità dei contributi versati all’organismo regionale di accreditamento e sull’operato dei soggetti certificatori; - elaborazione di linee guida per l’organizzazione dei corsi di formazione e del relativo esame; - aggiornamento della procedura di calcolo per la determinazione dei requisiti di prestazione energetica degli edifici e della modulistica da utilizzare nell’ambito delle procedure di certificazione; - aggiornamento della procedura operativa per il rilascio dell’attestato di certificazione energetica e della targa energetica; - monitoraggio sull’impatto delle disposizioni in materia di certificazione energetica sugli utenti finali, in termini di adempimenti burocratici, oneri posti a loro carico, benefici ottenuti; - monitoraggio sull’impatto delle disposizioni in materia di certificazione energetica sul mercato immobiliare regionale, sulle imprese di costruzione, di materiali e componenti per l’edilizia e su quelle di produzione e di installazione e manutenzione degli impianti di climatizzazione; - consulenza tecnico scientifica e assistenza agli enti locali e ai soggetti certificatori iscritti all’elenco regionale ai fini di una più efficace ed omogenea attuazione delle norme sul

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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rendimento energetico in edilizia; - adozione degli atti per la sospensione e la revoca dell’accreditamento.

Consumo attuale per riscaldamento: 1.318 tep*

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Non vi è modo di intervenire direttamente nel settore dell’edilizia privata, si prevede quindi di agire sul regolamento edilizio per imporre degli standard di efficienza energetica per ridurre i consumi dovuti a riscaldamento. Le direttive saranno riferite agli edifici di nuova costruzione e a quelli sottoposti a ristrutturazione. L’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, essendo già soggetto all’iniziativa statale del Conto Energia, verrà incoraggiato all’interno del regolamento edilizio esclusivamente come invito all’installazione, senza prevedere forme di incentivazione monetaria.

Possibili misure da adottare: - adozione di standard di performance energetica globale più rigidi di quelli applicati a livello nazionale e regionale - adozione standard specifici per i componenti degli edifici (trasmittanza termica degli elementi opachi, delle finestre, efficienza del sistema di riscaldamento, controllo del sistema di climatizzazione estiva, ecc...) - introduzione di un Allegato Energetico necessario nella fase di compravendita degli edifici - imposizione di una quantità minima di produzione/uso di energia proveniente da fonte rinnovabile - adozione di standard di performance energetiche per i lavori di rinnovamento che non sono considerati come "grosso rinnovamento" da parte delle legge nazionale/regionale e per il quale non è applicabile nessuno standard di performance - garantire che gli standard di performance energetica siano rispettati nella pratica e imporre delle sanzioni se necessario - incentivi (a vario titolo) per premiare coloro che adottino interventi di miglioramento energetico su immobili ed impianti. Tali incentivi si sommano a quelli già previsti dalla legislazione nazionale - incentivi all’installazione di impianti fotovoltaici e solare termico

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 0 €** Risparmio energetico: 261 tep/anno*** Risparmio economico: -

Risparmio ambientale: 553.994 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

* Considerando la superficie media delle unità immobiliari pari a 115 mq ed il numero delle abitazioni uguale a 815 risulta un consumo medio per riscaldamento pari a 164 kWh/mq/anno (1 tep=11.630 kWh) ** Il costo dell’azione viene considerato pari a 0€, in quanto i minori introiti derivanti al Comune, ad esempio, per riduzioni sui contributi e/o oneri e/o diritti di vario titolo spettanti all’Amministrazione, verranno ragionevolmente compensati da un aumento delle richieste di titoli abilitativi (DIA, PdC, etc) che produrrà maggiore guadagno per il Comune stesso. *** Si considera un abbattimento dei consumi specifici da 164 kWh/mq/anno a 110 kWh/mq/anno e che al 2020 si saranno adeguati il 60% degli immobili

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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22 SCHEDA TECNICA RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : Settore privato UTENZA : Edifici privati TIPOLOGIA D’AZIONE : Indiretta VETTORE ENERGETICO : Termico INTERVENTO : Riduzione del fabbisogno di riscaldamento grazie agli incentivi 55%

La detrazione 55% è un incentivo istituito dalla Legge Finanziaria 2007 che premia gli interventi di efficienza energetica negli immobili. In particolare la Legge permette di detrarre dalle imposte il 55% della spesa sostenuta per beni/servizi che migliorano l’efficienza energetica degli immobili privati utilizzando le seguenti misure: - sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale; - installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria; - installazione impianti geotermici, pompe di calore; - coibentazione di strutture opache orizzontali e strutture opache verticali; - sostituzione di infissi.

Normativa di riferimento: - Legge finanziaria 2007: la legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" dispone interessanti incentivi per il risparmio energetico che in molti casi coprono più della metà dei costi che dovremmo sostenere. • In particolare è prevista una detrazione fiscale del 55% delle spese sostenute per: • riduzione delle dispersioni termiche degli edifici (commi 344 e 345); • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (comma 346); • installazione di caldaie a condensazione (comma 347); • costruzione di nuovi edifici ad altissima efficienza energetica (comma 351). - Legge finanziaria 2008: La legge 24 dicembre 2007 n. 244 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" proroga gli incentivi già previsti dalla Finanziaria 2007 sino a tutto il 2010 e ne introduce di nuovi. - Legge di stabilità 2011: La legge 13 dicembre 2010, n. 220 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" proroga a tutto il 2011 gli incentivi già vigenti sul 55%, inserendo la novità che quanto speso nel 2011 sarà detraibile al 55% in 10 anni, anziché in 5 come in precedenza. - Il decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 (c.d. "Salva Italia") "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici", pubblicato sul S.O. n. 251 alla G.U.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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n. 284 del 6/12/2011, coordinato con la legge di conversione 22 dicembre 2011 n. 214 pubblicata sul S.O. n. 276 alla G.U. n. 300 del 27/12/2011, è riportato per estratto limitatamente all'art.4 qui di seguito. Proroga a tutto il 2012 gli incentivi già vigenti sul 55%, annunciando nel contempo che dal 2013 detti incentivi saranno sostituiti con le detrazioni fiscali del 36% già ora utilizzate per le ristrutturazioni edilizie.

SITUAZIONE ATTUALE

L’ultimo rapporto di ENEA contiene dati e valutazioni sulle pratiche 55% effettuate nell’anno 2010 nella Regione Lombardia: - pratiche effettuate: 87.851 - risparmio energetico: 527.180 GWh/anno - risparmio ambientale: 112.290 tonCO2/anno La distribuzione degli interventi secondo il rapporto è suddivisa secondo il grafico:

Distribuzione % per tipologia di intervento – Regione Lombardia - 2010

Le richieste pervenute da Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna coprono il 60% del totale italiano. La Lombardia in particolare si attesta tra le regioni più attive.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Si presume che i dati regionali siano replicati su scala locale in base al numero di abitanti e si conferma che, pur essendoci una proposta di prolungare la detrazione al 55% fino al 2020, l’attuale legge la proroghi solo fino al 2012 per poi sostituirla con la detrazione fiscale del 36%. Dal rapporto 2010 si nota che in Italia le richieste di accesso alla detrazione sono andate aumentando negli anni aumentando in modo considerevole proprio dal 2010, si può ipotizzare che l’andamento regionale resti in linea con quello nazionale. I costi degli interventi sono in carico ai singoli cittadini, non c’è alcuna onerosità da parte dell’Amministrazione Comunale.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Documentazione pervenuta all’ENEA tra il 2007 e il 2010

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: - Risparmio energetico: 110.72 tep/anno Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 274.265 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Mobilità sostenibile privati

23 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE: Settore trasporti UTENZA: Parco auto privato TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Benzina, gasolio, GPL, metano INTERVENTO: Passaggio ad auto efficienti

SITUAZIONE ATTUALE

Dal 1 Gennaio 2011, è possibile omologare ed immatricolare solamente automobili Euro 5; la normativa sulle automobili Euro 6 entrerà invece in vigore tra il 2014 ed il 2015. Nel 2005 le auto circolanti erano, nel migliore dei casi, omologate Euro 3. Inoltre sta contemporaneamente variando la tipologia di carburante che alimenta le autovetture: sono sempre più diffusi veicoli che utilizzano il gasolio ed il metano a scapito di quelli a benzina. Si ipotizza che le automobili suddivise per tipologia di alimentazione avranno seguiranno lo scenario espresso in tabella:

combustibile AUTOVETTURE 2005 2010 2020 benzina 66% 52% 19% diesel 30% 40% 57% GPL - metano - elettriche 4% 8% 24%

Il passaggio naturale da auto a benzina ad auto a GPL – metano – elettriche, unite alla minore emissività dei nuovi veicoli, porterà un considerevole vantaggio ambientale.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

La mobilità privata interna avviene prevalentemente attraverso l’utilizzo dell’automobile. Il combustibile maggiormente utilizzato è la benzina, con trend al ribasso. Considerando: - il naturale passaggio ad auto più efficienti (le nuove immatricolazioni e le sostituzioni saranno euro 5 e successivamente euro 6) - il costo in aumento di benzina e gasolio che favorirà in passaggio ad auto a metano/GPL

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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- il miglioramento delle tecnologie legate alle auto elettriche - è possibile ipotizzare una riduzione delle emissioni pari al 34% rispetto a quelle registrate nel 2005.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: - Risparmio energetico: 175 tep/anno Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 509.171 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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RES privati

24 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione : Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : Settore RES UTENZA : Utenze private, industriali, terziarie, agricole TIPOLOGIA D’AZIONE : Indiretta VETTORE ENERGETICO : Elettrico INTERVENTO : Installazione impianti fotovoltaici grazie all'incentivo conto energia Il DM 5/5/2011 (IV Conto Energia) è stato emanato per dare continuità al sistema di incentivazione in Conto Energia per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il Decreto segue i decreti del 6/8/2010 (Terzo Conto Energia), del 19/02/2007 (Secondo Conto Energia), del 28/07/2005 e del 06/02/2006 (Primo conto energia). Il decreto 5/5/2011 regolerà le tariffe incentivanti da riconoscere alla produzione di energia elettrica ottenuta da impianti fotovoltaici che entreranno in servizio entro giugno 2012, oltre la quale data si attenderà l’incentivazione tramite il V Conto Energia. SITUAZIONE ATTUALE Al 31/12/2011 risulta una potenza installata dalle utenze sopra descritte di 2.472 kW per una produzione totale annua di circa 2.853 MWh. DESCRIZIONE DELL’AZIONE L’azione, non direttamente imputabile al volere della Pubblica Amministrazione, parte da una serie di presupposti che si possono ritenere validi: - che lo stato continuerà l’incentivazione almeno per altri 4 anni seppur con la riduzione dei benefici derivanti dal Conto Energia; - che la riduzione dei benefici sarà in parte compensata dalla riduzione dei costi dell’impianto stesso; - che il trend di installazione, proprio per il primo di questi punti, si ridurrà rispetto a quello degli anni precedenti. VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE Costo dell’azione: 0 € Risparmio energetico: 1.628.400 kWh/anno Risparmio economico: -

Risparmio ambientale : 869.835 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Tecnologie di informazione e comunicazione (ITC)

25 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione : Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE: Settore pubblico UTENZA: Utenze private TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: INTERVENTO: Istituzione di un’Agenzia per l’Energia con finalità di sensibilizzazione e formazione sulle tematiche di risparmio energetico

SITUAZIONE ATTUALE

Al momento non esistono uffici o sportelli della Amministrazione Comunale che offrano questo tipo di servizio ai cittadini e alle imprese del territorio, ovvero agli altri enti pubblici non territoriali.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune di Casalmoro, intende fornire una guida al risparmio energetico istituendo al suo interno una “Agenzia per l’Energia”, con lo scopo di diffondere sul territorio le best practise ed informare sia i cittadini che le imprese in merito alle possibilità di risparmio energetico ed economico legate agli interventi di efficientamento ed allo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile, anche promuovendo incontri di formazione con esperti del settore ed informando i cittadini circa le possibilità di finanziamento/incentivazione presenti a livello nazionale e/o locale . Il Comune attuerà l’iniziativa in collaborazione con altri Comuni del territorio regionale in modo che le informazioni possano essere maggiormente condivise e i costi calmierati.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo annuo dell’azione: 4.100 € Risparmio energetico: - Risparmio economico: 20,32 tep Risparmio ambientale: 75.951 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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26 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione : Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE: Settore trasporti UTENZA: Utenze private, industriali, terziarie e agricole TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Combustibile INTERVENTO: Campagna di comunicazione per la mobilità sostenibile

Il 5 dicembre del 2011 si è tenuta a Bruxelles una conferenza sul tema " The White Paper on Transport – The Viewpoint of European Civil Society", organizzata dal Comitato europeo sociale e economico (CESE). L'evento ha riunito esperti, utenti ed operatori del settore dei trasporti al fine di condividere i vari punti di vista ed i suggerimenti in merito al libro bianco per uno spazio unico europeo dei trasporti, presentato nel marzo scorso dalla Commissione Europea. Nel documento la Commissione ha definito iniziative specifiche volte ad accrescere la competitività e l'efficienza del sistema dei trasporti nell'UE, riducendo allo stesso tempo le emissioni di carbonio fino al 60% entro il 2050. I trasporti sono il caposaldo dell'economia di un Paese, il motore di crescita indispensabile per garantire ai cittadini posti di lavoro congiuntamente ad un altro diritto fondamentale: la libertà di movimento. L'UE quindi deve agire subito affrontando sfide che interessano tutto il mondo, come: - la crescita delle città, - l'aumento della domanda nel settore dei trasporti, - l'esaurimento delle riserve di petrolio.

SITUAZIONE ATTUALE

La mobilità interna ed i trasporti in generale avvengono principalmente con veicoli a benzina e gasolio.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune di Casalmoro intende effettuare una campagna informativa per sensibilizzare i cittadini e le imprese ad un uso consapevole dei mezzi di trasporto. La campagna promuove sia l’acquisto di veicoli più efficienti ma anche uno stile di guida che permetta di diminuire i consumi.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 3.000 € Risparmio energetico: 35,17 tep/anno Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 106.342 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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27 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione : Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE : Altri settori UTENZA : Comunicazione TIPOLOGIA D’AZIONE : Indiretta VETTORE ENERGETICO : vari INTERVENTO : Giornate di formazione nelle scuole

Si ritiene importante educare i giovani sulle tematiche del risparmio energetico in modo che le nuove generazioni abbiano maggiore consapevolezza. Inoltre essi potranno trasferire alle famiglie le pratiche di risparmio energetico illustrate durante le giornate di formazione

SITUAZIONE ATTUALE

Attualmente non sono previste attività di formazione sull’argomento “risparmio energetico” nelle scuole elementari.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune di Casalmoro intende pianificare attività di formazione sul “risparmio energetico” negli orari didattici delle scuole elementari.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 3.000 € Risparmio energetico: 10,79 Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 35.124 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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28 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione : Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE: Altri settori UTENZA: Edifici TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Vari INTERVENTO: Incontri di formazione e di aggiornamento professionale per operatori del settore edile SITUAZIONE ATTUALE L’efficientamento energetico del sistema involucro/impianto è spesso visto dagli operatori del settore edile (progettisti e costruttori) più come necessità di esaudire le richieste di legge che come opportunità di risparmio energetico-economico, oltre che di miglioramento del benessere abitativo e lavorativo. Pensando al risparmio energetico già in fase progettuale i vantaggi possono essere notevoli. Per questa ragione è opportuno che gli operatori del settore edile vengono periodicamente informati e aggiornati a proposito di metodi, tecnologie e possibilità proposte dal mercato. DESCRIZIONE DELL’AZIONE Il Comune di Casalmoro intende organizzare incontri di formazione e aggiornamento professionale per gli operatori nel settore edile in modo da favorire una progettazione eco- sostenibile per le nuove costruzioni. Tra gli altri, alcuni argomenti trattabili negli incontri potrebbero riguardare: progettazione eco-sostenibile; - sistemi efficienti di produzione di energia termica (caldaia condensazione, pompa di calore, geotermia, caldaia a pellet, etc.); - certificazione energetica degli edifici; - città eco-sostenibili; - sistemi di ombreggiamento estivo. VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 3.000 € Risparmio energetico: 128,99 tep/anno Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 405.037 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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29 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione : Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE: Settore privato e produttivo UTENZA: Utenze private, industriali, terziarie e agricole TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Vari INTERVENTO: Incontri di formazione sul risparmio energetico (modalità, vantaggi e incentivi)

L’Amministrazione Comunale non ha modo di intervenire nel settore privato e produttivo (industriale, terziario, agricolo) se non attraverso regolamentazione edilizia e le opere di sensibilizzazione. Si prevede quindi di organizzare degli incontri informativi con esperti del settore del risparmio energetico volti a sensibilizzare gli stakeholders a un utilizzo razionale dell’energia e ad informarli dei possibili vantaggi ottenibili. Gli incontri tratteranno i seguenti temi: - tecnologie presenti sul mercato; - risparmi energetici; - incentivi presenti sul mercato; - costi d’investimento; - vantaggi ambientali.

SITUAZIONE ATTUALE

Il concetto del risparmio energetico come veicolo di riduzione dei costi e conseguente aumento del guadagno si sta diffondendo sul territorio. Tuttavia, ancora pochi soggetti conoscono a fondo i reali vantaggi e le opportunità di investimento del risparmio energetico. Mentre è noto come i privati (intesi come popolazione residente) stiano operando per migliorare l’efficienza degli immobili e per ottenere risparmi energetici attraverso strumenti quali l’incentivo del 55% e il Conto Energia, risulta più difficile capire quali strategie stia adottando il sistema imprenditoriale per quanto riguarda l’efficientamento delle attrezzature e delle macchine utilizzate per i processi produttivi. Gli incontri che verranno organizzati avranno quindi anche lo scopo di conoscere come il mondo produttivo si stia muovendo sul territorio di Casalmoro per quanto riguarda il risparmio energetico.

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune di Casalmoro intende organizzare degli incontri di formazione sul risparmio energetico, finalizzati a sensibilizzare il cittadino e gli imprenditori alle tematiche energetiche e ambientali. Le linee guida del Covenant of Mayors prevedono attività di formazione rivolte a tutti gli stakeholders locali. Gli argomenti che verranno affrontati all’interno degli interventi possono essere di varia natura come ad esempio: - efficienza nell’illuminazione degli edifici e luoghi di lavoro - tecnologie efficienti: passaggio a motori efficienti - azionamenti a velocità variabile: installazione di inverter nel caso di motori che subiscono parzializzazioni - cogenerazione ad alto rendimento - impiego di compressione meccanica di vapore

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 3.000 € Risparmio energetico: 155,71 tep/anno Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 688.166 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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30 SCHEDA TECNICA Responsabili dell’azione: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE: Settore pubblico UTENZA: Utenze pubbliche TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Termico - Elettrico INTERVENTO: Incontri di formazione sul risparmio energetico (modalità, vantaggi e incentivi) SITUAZIONE ATTUALE

I tecnici e gli amministratori comunali possiedono certamente una cultura di base a proposito delle possibilità di risparmio e di efficientamento energetico. È tuttavia difficile, data l’ampiezza della materia, avere delle competenze che consentano una corretta e completa divulgazione delle tematiche energetiche ai cittadini. DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Per ottemperare alla volontà di aprire un punto informazioni (Agenzia per l’energia) dove siano gli stessi tecnici comunali a fornire informazioni al pubblico è necessario ampliare le loro conoscenze e fornire un metodo che gli permetta di aggiornarsi costantemente. Si prevede quindi di organizzare degli incontri con esperti del settore del risparmio energetico volti a fornire all’ente comunale capacità necessarie all’opera di divulgazione. A titolo di esempio si riportano i temi che potranno essere trattati durante gli incontri: - tecnologie presenti sul mercato - investimenti e costi per i privati - incentivi presenti sul mercato - riduzione dei costi energetici - vantaggi ambientali ricavabili

Questi incontri inoltre, dando agli utenti comunali una maggiore consapevolezza a proposito dell’utilizzo degli impianti di riscaldamento ed illuminazione, renderanno più efficaci gli interventi volti all’efficientamento degli edifici del Comune. Si prevede che tali incontri siano organizzati con frequenza annuale. VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 3.000 € Risparmio energetico: 12,18 tep/anno Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 28.937 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

N° revisione: - Pagina 106 di 124

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31 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione: Ufficio tecnico comunale, assessorato all’ecologia SETTORE: Altri settori UTENZA: Comunicazione TIPOLOGIA D’AZIONE: Indiretta VETTORE ENERGETICO: Vari INTERVENTO: Pagina web “Energia” sul portale del Comune

Si ritiene di fondamentale importanza informare i cittadini sulle scelte che l’Amministrazione Comunale sta operando nell’ambito del risparmio energetico. Oltre a questo aspetto un portale web può diventare luogo di scambio di informazioni e richieste tra l’ente comunale e il cittadino.

SITUAZIONE ATTUALE

Il Comune è dotato di un sito internet comunale già utilizzato per comunicare alla cittadinanza le iniziative che il Comune ha intenzione di adottare o i risultati di iniziative già intraprese. Tuttavia non vi è una pagina web dedicata esclusivamente all’energia.

DESCRIZIONE DELL’AZIONE

Il Comune, intende dotarsi di un portale tematico, curato dall’Agenzia per l’Energia, nel quale verrà data visibilità agli interventi eseguiti dalle municipalità all’interno dell’iniziativa Patto dei Sindaci, saranno pubblicate le iniziative di formazione e informazione promosse dal Comune stesso e verrà predisposta una sezione dedicata a famiglie ed imprese del territorio nell’ambito del risparmio energetico.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: 1.000 €* Risparmio energetico: 11,69 tep/anno Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 39.377 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

* il costo si intende dovuto alla sola attivazione della pagina web, la gestione della stessa rientrerà nel bilancio dell’aggiornamento del sito comunale

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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Obblighi normativi per settore industriale e terziario

32 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione : imprese private SETTORE : Industria UTENZA : Impianti produttivi non ETS TIPOLOGIA D’AZIONE : Indiretta VETTORE ENERGETICO : Elettricità INTERVENTO : Miglioramento dell’efficienza energetica nel settore industriale SITUAZIONE ATTUALE

Nell’ambito dell’efficienza elettrica il settore industriale nel 2005 era caratterizzato da un’illuminazione con lampade fluorescenti poco efficienti, dall’assenza di sistemi di controllo, da motori asincroni appartenenti a classe energetica Eff3, dall’assenza di inverter anche dove sarebbe conveniente la loro installazione, dall’essenza di cogenerazione ad alto rendimento e dall’utilizzo di evaporatori termici multi effetto per soddisfare le necessità di evaporazione.

La direttiva 2006/32/CE, il cui scopo è rafforzare il miglioramento dell'efficienza degli usi finali dell'energia sotto il profilo costi benefici negli Stati membri, introduce il piano d’azione per l’efficienza energetica (Art.14), recepito in Italia con D.Lgsl 115/2008. Tale piano d’azione descrive gli orientamenti che il Governo Italiano intende perseguire per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica. Di seguito sono riportate le azioni che il piano illustra per il raggiungimento della riduzione del 17% che le industrie non ETS devono intraprendere per essere in linea con quanto prescritto.

DESCRIZIONE DELLE AZIONI Illuminazione efficiente nell’industria Policy previste dalla normativa per la Sostituzione di sistemi di lampade realizzazione: fluorescenti lineari del tipo T12 e T8 -certificati bianchi alofosfati funzionanti con alimentatori -certificazione energetica dell’impianto di elettromagnetici, con sistemi con lampade illuminazione fluorescenti lineari del tipo T5 funzionanti -facilitazioni economiche (riduzione iva, con alimentatore elettronico. sconti fiscali) per l’ammodernamento Introduzione di sistemi di controllo con del’impianto

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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sensori di presenza e regolazione del flusso - facilitazioni per la gestione del servizio di ad integrazione della luce naturale . illuminazione pubblica da parte di ESCO - gli impianti nuovi e rinnovati dovranno rispettare valori minimi di efficienza energetica in funzione del rispetto dei parametri previsti dalla norma UNI EN 12464-1 e EN 15193 - adozione di standard di efficienza minimi

Inserimento di motori elettrici ad alta Policy previste dalla normativa per la efficienza realizzazione: Sostituzione motori asincroni di potenza 1-90 -certificati bianchi kW con passaggio da classe Eff2 a classe Eff1 -programmi di informazione -incentivi per l’installazione (Leggi italiane) -sgravi fiscali per la sostituzione di apparecchi obsoleti Applicazione di inverter a motori elettrici Policy previste dalla normativa per la trifase realizzazione: Installazione di inverter su motori elettrici di -certificati bianchi potenza tra 0,75 kW a 90 kW -programmi di informazione -incentivi per l’installazione Adozione cogenerazione ad alto rendimento Policy previste dalla normativa per la Produzione tramite cogenerazione ad alto realizzazione: rendimento di energia elettrica e calore -programmi di informazione utilizzati in processi industriali -incentivi per la cogenerazione ad alto rendimento in ambiente industriale Impiego di compressione meccanica del Policy previste dalla normativa per la vapore realizzazione: Nuova installazione di evaporatori a - programmi d’informazione Compressione Meccanica di Vapore o retrofit -sviluppo dell’industria dei componenti di evaporatori esistenti, per la (compressori) concentrazione di soluzioni liquide. -incentivi per la CMV in ambiente industriale

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: - Risparmio energetico: 1.924.829 kWh/anno (165,51 tep/anno) Risparmio economico: - Risparmio ambientale : 929.692 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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33 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione : settore terziario SETTORE : Terziario UTENZA : Servizi, commercio, ristorazione, assicurazioni, comunicazioni, etc. TIPOLOGIA D’AZIONE : Indiretta VETTORE ENERGETICO : Elettricità INTERVENTO : Miglioramento dell’efficienza energetica elettrica nel settore terziario SITUAZIONE ATTUALE

GLI impianti di raffrescamento del settore terziario erano, nel 2005, caratterizzati da EER (Energy Efficiency Ratio ) medio stagionale pari a 2,9; l’illuminazione era composta per il 75% circa da lampade fluorescenti non efficienti e prive di sistemi di controllo. La direttiva 2006/32/CE, il cui scopo migliorare l'efficienza degli usi finali dell'energia sotto il profilo costi-benefici negli Stati membri, introduce il piano d’azione per l’efficienza energetica (Art.14), recepito in Italia con D.Lgsl 115/2008. Tale piano d’azione descrive gli orientamenti che il Governo italiano intende perseguire per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica. Di seguito sono riportate le azioni che il piano illustra per il raggiungimento della riduzione del 6,5% che il settore terziario devono intraprendere per essere in linea con quanto prescritto.

DESCRIZIONE DELL’ AZIONE Adozione di sistemi di condizionamento Policy previste dalla normativa per la efficienti realizzazione: Installazione di impianti di condizionamento -programmi di formazione con EER stagionale almeno pari a: -incentivi per la sostituzione di dispositivi impianto autonomo: 3,3 obsoleti impianto a pompa di calore: 4,1 -promozione di servizi di raffrescamento Può essere eseguito con le diverse negli impianti centralizzati tecnologie disponibili sul mercato (caldaie a -incontri con associazioni di categoria condensazione, impianti a pompa di calore con tecnologia a compressione o ad assorbimento, impianti cogenerativi ad alto

Data 1 ªstesura: 01/08/2012

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rendimento, impianti con integrazione di energia solare) che consentono di raggiungere l’obiettivo. Efficienza dell’illuminazione Policy previste dalla normativa per la Sostituzione di sistemi di lampade realizzazione: fluorescenti lineari del tipo T12 e T8 alifosfati -certificati bianchi funzionanti con alimentatori -certificazione energetica dell’impianto di elettromagnetici, con sistemi di lampade illuminazione fluorescenti lineari del tipo T5 funzionanti -facilitazioni economiche (riduzione iva, con alimentatore elettronico. sconti fiscali) per l’ammodernamento del’impianto - facilitazioni per la gestione del servizio di illuminazione pubblica da parte di ESCO - gli impianti nuovi e rinnovati dovranno rispettare valori minimi di efficienza energetica in funzione del rispetto dei parametri previsti dalla norma UNI EN 12464- 1 e EN 15193 - adozione di standard di efficienza minimi Regolatori di flusso luminoso Policy previste dalla normativa per la nell’illuminazione pubblica realizzazione: Installazione di sistemi automatici di -certificati bianchi accensione e spegnimento e regolazione -programmi di informazione/educazione dell’intensità luminosa negli impianti di -facilitazioni per la gestione del servizio di illuminazione pubblica . illuminazione pubblica da parte di ESCO.

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: - Risparmio energetico: 88,401 kWh/anno (7,60 tep/anno) Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 42.698 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

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34 SCHEDA TECNICA Responsabile dell’azione : settore terziario SETTORE : Terziario UTENZA : Servizi, commercio, ristorazione, assicurazioni, comunicazioni, etc. TIPOLOGIA D’AZIONE : Indiretta VETTORE ENERGETICO : Metano, Gasolio, GPL INTERVENTO : Miglioramento dell’efficienza dei sistemi di riscaldamento nel settore terziario SITUAZIONE ATTUALE Il settore terziario era, nel 2005, caratterizzato da sistemi di riscaldamento da fonti non rinnovabili, con rendimenti medi stagionali pari a 0,70. La direttiva 2006/32/CE CE, il cui scopo è rafforzare il miglioramento dell'efficienza degli usi finali dell'energia sotto il profilo costi benefici negli Stati membri, introduce il piano d’azione per l’efficienza energetica (Art.14), recepito in Italia con D.Lgsl 115/2008. Tale piano d’azione descrive gli orientamenti che il Governo italiano intende perseguire per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica. Di seguito sono riportate le azioni che il piano illustra per il raggiungimento della riduzione del 13,5% che il settore terziario devono intraprendere per essere in linea con quanto prescritto per i sistemi di riscaldamento.

DESCRIZIONE DELL’ AZIONE Adozione di sistemi di riscaldamento Policy previste dalla normativa per la efficienti: realizzazione: riscaldamento con fonti non rinnovabili: -programmi di formazione installazione di impianti efficienti con -incentivi per la sostituzione di caldaie poco rendimenti >0,85% per gli edifici esistenti e efficienti >0,90% per gli edifici nuovi o completamente -imposizioni di vincoli più stringenti sulle ristrutturati. prestazioni degli impianti di riscaldamento in Può essere eseguito con le diverse tecnologie edifici nuovi o completamente ristrutturati disponibili sul mercato (caldaie a -certificazione energetica degli edifici condensazione, impianti a pompa di calore -certificati bianchi per impianti con con tecnologia a compressione o ad rendimento medio stagionale di impianto assorbimento, impianti cogenerativi ad alto maggiore di un valore prefissato

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rendimento, impianti con integrazione di -promozione di servizi energetici di energia solare) che consentono di riscaldamento forniti dalle ESCO negli raggiungere l’obiettivo. impianti centralizzati

VALUTAZIONE ENERGETICA – ECONOMICA – AMBIENTALE

Costo dell’azione: - Risparmio energetico: 23,20 tep/anno Risparmio economico: - Risparmio ambientale: 57.951 kgCO 2/anno Pay back time semplice: -

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06 RIEPLOGHI E ANALISI

06.01 Riepilogo interventi

COSTO TOTALE RISPARMIO RISPARMIO RISPARMIO INTERVENTO ENERGETICO ECONOMICO AMBIENTALE € tep € KG CO2 CASALMORO 604.308 1.429 34.285 5.368.199

COSTO TOTALE RISPARMIO RISPARMIO RISPARMIO INTERVENTO ENERGETICO ECONOMICO AMBIENTALE € tep € KG CO2 COMUNALE 584.208 153,55 34.285 771.731 EFFICIENZA ELETTRICA 151.123 13,49 25.247 75.806 EFFICIENZA TERMICA 204.885 32,08 16.874 79.821 EFFICIENZA TRASPORTI 220.000 6,31 1.862 20.354 RES 0 101,67 0 571.308

RIDUZIONE CO 2 8.200 0 0 11.400 PRIVATO 20.100 1.272,73 0 4.596.478 COMUNICAZIONE 20.100 374,85 0 1.378.922 EFFICIENZA TERMICA 0 110,72 0 274.265 EFFICIENZA TRASPORTI 0 175 0 509.171 REGOLAMENTI 0 261 0 533.944 RES 0 154,85 0 869.835 NORMATIVA 0 196,31 0 1.030.341 Totale complessivo 604.308 1.429 34.285 5.368.199

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Interventi diretti

Risparmio Risparmio Risparmio pay back Costo Azione Utenza Intervento energetico economico ambientale time (euro) (tep) (euro) (kg CO 2) semplice

Isolamento pareti Sede esterne mediante 1 45.797 3,61 2.848 8.484 16,1 municipale cappotto termico, sostituzione infissi Isolamento pareti Scuola esterne mediante 2 77.360 3,63 2.866 8. 550 >20 materna cappotto termico, sostituzione infissi Sostituzione Sede generatore di municipale, -1,80 -4.243 3 calore - - - scuola -3,70 -8.690 (realizzato nel materna 2011) Sostituzione Scuola generatore di elementare, calore, sistema di 4 - 12,59 - 29.581 - palazzetto teleriscaldamento dello sport (intervento già realizzato) Isolamento pareti Scuola esterne mediante 5 81.728 4,22 3.324 9.919 24,6 elementare cappotto termico, sostituzione infissi Installazione Sede valvole municipale, termostatiche e scuola 6 temostrisce - 2,00 - 9.121 - elementare, radianti palazzetto (intervento già dello sport realizzato) Palazzetto Installazione dello sport, regolatori EBF 7 spogliatoi - 0,53 - 1.233 - (intervento già campo da realizzato) calcio Sostituzione lampade, installazione Edifici 8 sensori 29.290 1,57 2.929 8.842 10 comunali crepuscolari e sensori di presenza

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Spegnimento Sede automatico 9 municipale, 400 0,05 99 298 4 apparecchi biblioteca elettrici

Riqualificazione 10 Cimitero dell'illuminazione 1.733 0,75 956 4.196 1,8 votiva

Intervento di Illuminazione riqualificazione 11 119.700 11,12 19.401 62.471 6,2 pubblica dell'illuminazione pubblica

Sostituzione Fiat Parco auto 12 Stilo con auto a 18.000 0,28 1.842 1.445 9,7 comunale metano

Parco auto Amministrazione 13 2.000 1,55 - 4.589 - privato on-line

Parco auto Casa del latte e 14 - - - 1.300 - privato dell’acqua

Trasporti Creazione di piste 15 200.000 4,48 - 13.021 - interni ciclabili comunali

PLIS - Parco di 16 Spazi pubblici Interesse - - - 10.000 - Sovracomunale

Terreno Fotovoltaico comunale 996,87 kW 17 - 98,57 - 553.711 - (Località (intervento già S. Faustino) realizzato) - Fotovoltaico 5,94 kW (sede municipale) - sede - Fotovoltaico municipale 5,94 kW (scuola -scuola - 0,59 - 3.299 materna) materna - - 0,59 - 3.299 18 - Fotovoltaico - - - palazzetto - 1,91 - 10.998 19,80 kW dello sport -2,32 -13.041 (palazzetto) - impianto - Fotovoltaico 20 sicilia kW (interventi già realizzati)

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Interventi di

Spazi pubblici forestazione 3.200 - - 800 - 19 urbana

Inserimento di acquisti verdi 20 Appalti pubblici 5.000 - - 600 - nella Pubblica Amministrazione

Interventi indiretti

Costo Risparmio Risparmio Risparmio pay back Azione Utenza Intervento energetico economico ambientale time

(euro) (tep) (euro) (kg CO 2) semplice

Introduzione e monitoraggio di standard di efficienza 21 Edifici privati energetica ed - 261 - 553.994 - utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nel regolamento edilizio Riduzione del 22 fabbisogno di Edifici privati riscaldamento - 110,72 - 274.265 - grazie agli incentivi 55%

23 Parco auto Passaggio a - 175 - 509.171 - privato veicoli efficienti

Installazione Utenze private, impianti 24 industriali, fotovoltaici grazie - 154,85 - 869.835 - terziarie e all'incentivo conto agricole energia

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Istituzione di un'Agenzia Per 25 Utenze l'energia pubbliche e Intercomunale 4.100 20,32 - 75.941 - private con finalità di sensibilizzazione e informazione

Campagna di 26 Parco auto comunicazione 3.000 35,17 - 106.342 - privato per la mobilità sostenibile

27 Giornate di Comunicazione formazione nelle 3.000 10,79 - 35.124 - scuole

Incontri di formazione ed 28 aggiornamento Edifici 3.000 128,99 - 405.037 - professionale per operatori del settore edile Incontri di formazione sul Utenze private, risparmio 29 industriali, energetico 3.000 155,71 - 688.166 - terziario, (modalità, agricolo vantaggi e incentivi) Incontri di formazione sul risparmio 30 Utenze energetico 3.000 12,18 - 28.937 - pubbliche (modalità, vantaggi e incentivi)

Pagina web 31 “Energia” sul Comunicazione 1.000 11,69 - 39.377 - portale del Comune

Miglioramento Miglioramento 32 efficienza efficienza - 165,51 - 929.692 - energetica energetica elettrica elettrica

Miglioramento Miglioramento 33 efficienza efficienza - 7,60 - 42.698 - energetica energetica elettrica elettrica

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Miglioramento Miglioramento 34 efficienza efficienza - 23,20 - 57.951 - energetica energetica termica termica

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Emissioni anno 2005 : 26.251 ton CO 2

Costo degli interventi : 604.308€

Riduzione prevista post interventi : 5.368 ton CO 2

Gli interventi inseriti nel SEAP prevedono una riduzione di CO2 al 2020 del 20,3% rispetto alle emissioni del 2005.

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Incarico redazione SEAP: Studio Cavaggioni (www.studiocavaggioni.it)

Autori del documento :

Roberto Cavaggioni Enrico Bombarda Fabrizio Soliani Francesco Soriolo Hillary Canevaro Andrea Giusti Simona Corticelli Cristina Montanari

Comune di Casalmoro Ufficio tecnico: arch. Alessandro Pini, geom. Daniela Biondelli

Supervisione Covenant Coordinator: Francesco Soriolo Sindaco di Casalmoro: Franco Perini

Collaborazioni Università degli Studi di Verona: Bettina Campedelli

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