Commissario di Governo per la linea AC/AV Terzo Valico dei Giovi

Comunicato stampa

21 aprile 2016

Terzo valico: i Sindaci e RFI sanciscono un patto per lo sviluppo del territorio

Il 20 aprile 2016, presso il Comune di , si è svolto l’incontro organizzato dal Commissario di Governo per il Terzo valico Iolanda Romano con i Sindaci del territorio piemontese (Provincia e comune di , Arquata Scrivia, , , , , , , ). All’incontro erano presenti l’assessore alle Infrastrutture della Regione Piemonte Francesco Balocco e il Direttore investimenti di Rete Ferroviaria Italiana Aldo Isi, insieme al Responsabile del progetto Daniela Lezzi. Tema dell’incontro le opere di compensazione per il territorio, che vede da anni i Sindaci impegnati in una serie di richieste finora rimaste inascoltate.

Grazie alla disponibilità di tutti gli attori presenti a riaprire il dialogo è stato possibile trovare un accordo per costruire insieme non un elenco di opere ma un progetto condiviso di sviluppo , capace di coniugare le caratteristiche progettuali e realizzative del Terzo valico con le opportunità e gli interessi del territorio. La proposta sarà elaborata a partire dalle vocazioni del territorio (ad es, quella logistica dell’area alessandrina insieme a quella turistica della Val e della Val Borbera ecc) ma potrà estendersi anche ad altri ambiti sociali ed ambientali. Lo scopo è di porre le basi di uno sviluppo economico , ambientale e sociale duraturo. Si è stabilito che il progetto, oltre ad essere condiviso da tutti gli enti interessati, fra i quali il Ministero delle infrastrutture, sancisca in modo chiaro e definitivo le richieste degli enti locali così come tempi certi di realizzazione degli interventi.

Il piano di sviluppo da costruire si avvarrà, in parte, di risorse che saranno messe a disposizione da RFI nell’ambito del quadro economico per la realizzazione dell’opera

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(previa autorizzazione delle competenti strutture CIPE e MIT), e in parte di risorse che andranno ricercate attraverso canali di finanziamento alternativi.

Fin da subito sono stati evidenziati due importanti filoni di investimento sul territorio:

• da una parte la protezione dell’ambiente, avendo il territorio visto subire un’alluvione nel 2014, dal rischio idrogeologico : l’Assessore Balocco ha dichiarato il suo impegno nei confronti delle richieste dei comuni relative agli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico presso la Struttura di missione del Governo Italia Sicura, già incontrata la scorsa settimana a Roma su questo tema. • dall’altra i servizi ferroviari della rete esistente : il Direttore Investimenti Isi ha confermato l’impegno di RFI di intervenire sulle linee convenzionali Milano- Genova e Torino-Genova (con potenziamenti tecnologici e infrastrutturali) e di avviare progetti per migliorare il decoro delle stazioni. Inoltre, queste ultime possono essere assegnate in comodato ai comuni per attività di interesse pubblico, (sedi di associazioni, servizi sociali e culturali), come è già avvenuto in Lombardia e in Piemonte.

Per dare attuazione all’accordo sono stati scanditi tempi precisi : nei prossimi 15 giorni saranno finalizzati gli aspetti procedurali ed economici del Patto, che sarà siglato presso la Prefettura di Alessandria alla presenza di tutti gli Enti interessati. Subito dopo si partirà con l’elaborazione del Progetto di sviluppo che dovrà definire le scadenze per la realizzazione degli interventi.

“La questione delle opere di compensazione ai territori – ha dichiarato il Commissario Romano - è sempre stata controversa, perché rappresenta lo spazio, anche fisico, in cui si evidenzia la difficoltà di tenere insieme l’interesse “generale” di chi realizza l’opera con i bisogni dei territori che ne sopportano gli impatti ambientali e sociali. Questa tensione è ingiusta e non può essere sopportata, quindi occorre farsene carico. È fondamentale che si impari ad avere un atteggiamento diverso nei confronti delle comunità locali, basato sulla ricerca di dialogo e di un rapporto dell’opera con il territorio che sia improntato non alla mitigazione dei danni ma allo sviluppo di opportunità.

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Nel caso del Terzo Valico sto riscontrando una grande disponibilità a lavorare in questa direzione, sia da parte dei comuni che di RFI verso i quali intendo svolgere un ruolo terzo e indipendente , con l’unico obiettivo di perseguire l’interesse pubblico , primo fra i quali quello della salute e dell’ambiente.

A questo proposito vorrei chiarire che le Arpa delle due regioni, insieme all’Osservatorio ambientale del Ministero dell’ambiente, stanno facendo un ottimo lavoro per quanto riguarda il rischio di presenza di amianto nelle terre da scavo. Infatti a Cravasco, da quanto è stata rilevata la presenza di amianto nel luglio 2015 si è monitorata quotidianamente la presenza di fibre in aria (dato che sono solo quelle ad essere pericolose per la salute) e il limite di 1 fibre al litro indicato dall’OMS non è mai stato superato. I cittadini possono stare tranquilli, sono in buone mani”.

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Terzo valico: un progetto di sviluppo per i territori piemontesi

Documento discusso e approvato all’unanimità nell’incontro del 20 aprile 2016 svolto presso il Comune di Arquata Scrivia con il Commissario di Governo per il Terzo valico Iolanda Romano e con i comuni del territorio piemontese: Rossa Maria Rita Sindaco Comune di Alessandria e Presidente della Provincia di Alessandria, Mazzoni Enrico Presidente del Consiglio Comunale di Alessandria, Spineto Paolo Sindaco Comune di Arquata Scrivia, Bisio Michele, Sindaco Comune di Voltaggio, Di Vanni Francesco Sindaco Comune di Fraconalto, Persegona Emanuele Vicesindaco Comune di Carrosio, Pestarino Mario, Assessore Comune di Gavi, Carbone Alberto, Sindaco Comune di Serravalle Scrivia, Muliere Rocchino Sindaco Comune di Novi Ligure, Miloscio Domenico Sindaco Comune di Pozzolo Formigaro, Bardone Gianluca Sindaco Comune di Tortona. All’incontro erano presenti l’assessore alle Infrastrutture della Regione Piemonte Francesco Balocco e il Direttore investimenti di Rete Ferroviaria Italiana Aldo Isi, insieme al Responsabile del progetto Daniela Lezzi. Inoltre erano presenti i seguenti tecnici: Robbiano Lorenzo, Mallarino Alberto, Platania Paolo referente Direzione Viabilità Provincia di Alessandria, Coffano Claudio referente Direzione Ambiente Provincia di Alessandria

Premessa La questione delle opere di compensazione ai territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture in Italia, è da sempre controversa; lo è perché rappresenta lo spazio, anche fisico, in cui si evidenzia la difficoltà a coniugare interessi che nascono da bisogni diversi e che pertanto risultano spesso in contrasto tra loro: da una parte l’interesse “generale” del proponente che realizza l’opera, sia esso trasportistico, energetico o di altra natura, dall’altra l’interesse specifico dei territori in cui sono realizzate le opere, che ne sopportano gli impatti ambientali e sociali. La divergenza di interessi, se non ricomposta in una soluzione condivisa, rischia di trasformarsi in un conflitto tra chi realizza l’opera e chi vive e amministra il territorio che la ospita; con evidenti rischi per la realizzazione dell’opera in sé. Nel caso del Terzo valico si è sviluppata una differente visione fra i comuni del territorio piemontese attraversato dalla tratta e il proponente dell’opera, Rete Ferroviaria Italiana. La divergenza riguarda le opere di compensazione e si è espressa in una differenziazione delle posizioni: i comuni piemontesi, rappresentanti dalla Regione Piemonte, hanno contestato di non avere viste accolte le richieste da loro più volte avanzate, anche al MIT; dall’altra RFI ha finora considerato assolti gli obblighi relativi a compensazioni e mitigazioni ambientali, ottemperando alla Delibera CIPE di approvazione del Progetto Definitivo. Questa diversa visione, protratta ormai da anni, ha comportato una situazione di stallo, con una crescente

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Commissario di Governo per la linea AC/AV Terzo Valico dei Giovi frustrazione per gli amministratori locali, che si trovano ad affrontare i cantieri in corso senza avere potuto costruire risposte soddisfacenti per i bisogni dei propri cittadini. È sulla spinta di questa preoccupazione che i Sindaci, accompagnati dalla stessa Regione, hanno insistito con il Governo per la nomina di un Commissario per il Terzo valico, in modo che potesse svolgere una funzione di raccordo con il territorio e favorire la ricerca di una soluzione condivisa del problema.

L’obiettivo da perseguire Per questa ragione, a partire dal suo insediamento a fine gennaio 2016, il Commissario ha svolto incontri con la Regione Piemonte, RFI, i Sindaci, e con gli uffici delle amministrazioni interessate, con il sostegno della Struttura tecnica di missione del MIT, per comprendere la natura degli interessi in campo e per verificare la possibilità di lavorare insieme alla ricerca di una soluzione condivisa. In particolare l’obiettivo del lavoro è stato quello di esplorare l’interesse e la disponibilità dei vari interlocutori a lavorare insieme per costruire: • un progetto condiviso • capace di coniugare le caratteristiche progettuali e realizzative del Terzo valico con le opportunità e gli interessi del territorio • in un’ottica di sviluppo economico, ambientale e sociale del contesto locale. Una condizione imprescindibile affinché il progetto possa essere condiviso da tutti gli enti interessati, fra i quali il Ministero delle infrastrutture, Regione Piemonte e RFI, è che esso sancisca in modo chiaro e definitivo le richieste degli enti locali e che sancisca in modo chiaro e definitivo le richieste degli enti locali così come tempi certi di realizzazione degli interventi.

Le risorse a disposizione Il progetto da costruire si avvarrà, in parte, di risorse che saranno messe a disposizione da RFI nell’ambito delle proprie somme a disposizione per la realizzazione dell’opera previa autorizzazione delle competenti strutture (CIPE, MIT), e in parte di risorse che andranno ricercate attraverso canali di finanziamento pubblico e privato. In particolare, per quanto riguarda le risorse che saranno messe a disposizione da RFI , si propone un’analisi di dettaglio congiunta delle opere realizzate per il territorio di RFI (che per il Piemonte valuta un impegno economico di circa 103 milioni di euro), al fine di stralciare “le infrastrutture e opere connesse, necessarie alla realizzazione ” distinguendole dalle “opere e misure compensative dell’impatto territoriale e sociale” (si veda l’Allegato 1, elaborato dagli uffici della Provincia di Alessandria). Parallelamente la Regione Piemonte si impegna a ricercare, attraverso i canali di finanziamento disponibili per le opere connesse alla riduzione del dissesto idrogeologico , le risorse per coprire alcune delle richieste di comuni relative a questo ambito di intervento.

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Come andare avanti La proposta congiunta del Commissario e della Regione Piemonte, a RFI e ai comuni partecipanti all’incontro di Arquata del 20 aprile 2016, è di discutere il presente documento al fine di lavorare alla sottoscrizione di un Patto e alla definizione del suo percorso attuativo. In particolare si propongono le seguenti attività: 1. discussione del documento ed eventuali modifiche e revisioni; 2. definizione del percorso per pervenire alla sottoscrizione del Patto , da effettuarsi presso la Prefettura di Alessandria entro la metà del mese di maggio 2016; 3. definizione delle modalità di comunicazione da concordare fino alla data dell’annuncio del Patto e relativa conferenza stampa; 4. definizione delle modalità e dei tempi di elaborazione del Progetto di sviluppo del territorio e delle risorse da attivare a tal fine; Successivamente, e compatibilmente con la condivisione di quanto sopra esposto, si potrà procedere all’avvio della fase di progettazione vera e propria.

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