ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. José R. Carballo, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica Magro per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di maggio dell’anno 2012 EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS

1. Messaggio per la celebrazione della XLV politica, economica, culturale e della comuni- Giornata Mondiale della pace cazione. Essere attenti al mondo giovanile, sa- 1° gennaio 2012 perlo ascoltare e valorizzare, non è solamente un’opportunità, ma un dovere primario di tutta EDUCARE I GIOVANI ALLA la società, per la costruzione di un futuro di GIUSTIZIA E ALLA PACE giustizia e di pace. Si tratta di comunicare ai giovani l’apprez- 1. L’inizio di un nuovo anno, dono di Dio zamento per il valore positivo della vita, susci- all’umanità, mi invita a rivolgere a tutti, con tando in essi il desiderio di spenderla al servi- grande fiducia e affetto, uno speciale augurio zio del Bene. È un compito, questo, in cui tutti per questo tempo che ci sta dinanzi, perché sia siamo impegnati in prima persona. concretamente segnato dalla giustizia e dalla Le preoccupazioni manifestate da molti pace. giovani in questi ultimi tempi, in varie Regio- Con quale atteggiamento guardare al nuovo ni del mondo, esprimono il desiderio di poter anno? Nel Salmo 130 troviamo una bellissima guardare con speranza fondata verso il futuro. immagine. Il Salmista dice che l’uomo di fede Nel momento presente sono molti gli aspetti attende il Signore «più che le sentinelle l’auro- che essi vivono con apprensione: il desiderio ra» (v. 6), lo attende con ferma speranza, per- di ricevere una formazione che li prepari in ché sa che porterà luce, misericordia, salvezza. modo più profondo ad affrontare la realtà, la Tale attesa nasce dall’esperienza del popolo difficoltà a formare una famiglia e a trovare un eletto, il quale riconosce di essere educato da posto stabile di lavoro, l’effettiva capacità di Dio a guardare il mondo nella sua verità e a contribuire al mondo della politica, della cul- non lasciarsi abbattere dalle tribolazioni. Vi tura e dell’economia per la costruzione di una invito a guardare il 2012 con questo atteggia- società dal volto più umano e solidale. mento fiducioso. È vero che nell’anno che ter- È importante che questi fermenti e la spin- mina è cresciuto il senso di frustrazione per la ta ideale che contengono trovino la dovuta crisi che sta assillando la società, il mondo del attenzione in tutte le componenti della socie- lavoro e l’economia; una crisi le cui radici so- tà. La Chiesa guarda ai giovani con speranza, no anzitutto culturali e antropologiche. Sem- ha fiducia in loro e li incoraggia a ricercare la bra quasi che una coltre di oscurità sia scesa verità, a difendere il bene comune, ad avere sul nostro tempo e non permetta di vedere con prospettive aperte sul mondo e occhi capaci di chiarezza la luce del giorno. vedere «cose nuove» (Is 42,9; 48,6)! In questa oscurità il cuore dell’uomo non cessa tuttavia di attendere l’aurora di cui parla I responsabili dell’educazione il Salmista. Tale attesa è particolarmente viva e visibile nei giovani, ed è per questo che il 2. L’educazione è l’avventura più affasci- mio pensiero si rivolge a loro considerando il nante e difficile della vita. Educare – dal la- contributo che possono e debbono offrire alla tino educere – significa condurre fuori da se società. Vorrei dunque presentare il Messag- stessi per introdurre alla realtà, verso una pie- gio per la XLV Giornata Mondiale della Pace nezza che fa crescere la persona. Tale proces- in una prospettiva educativa: «Educare i gio- so si nutre dell’incontro di due libertà, quella vani alla giustizia e alla pace», nella convin- dell’adulto e quella del giovane. Esso richiede zione che essi, con il loro entusiasmo e la loro la responsabilità del discepolo, che deve esse- spinta ideale, possono offrire una nuova spe- re aperto a lasciarsi guidare alla conoscenza ranza al mondo. della realtà, e quella dell’educatore, che deve Il mio Messaggio si rivolge anche ai geni- essere disposto a donare se stesso. Per questo tori, alle famiglie, a tutte le componenti edu- sono più che mai necessari autentici testimoni, cative, formative, come pure ai responsabili e non meri dispensatori di regole e di informa- nei vari ambiti della vita religiosa, sociale, zioni; testimoni che sappiano vedere più lon- 4 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 tano degli altri, perché la loro vita abbraccia Mi rivolgo poi ai responsabili politici, chie- spazi più ampi. Il testimone è colui che vive dendo loro di aiutare concretamente le fami- per primo il cammino che propone. glie e le istituzioni educative ad esercitare il Quali sono i luoghi dove matura una vera loro diritto-dovere di educare. Non deve mai educazione alla pace e alla giustizia? Anzitut- mancare un adeguato supporto alla maternità to la famiglia, poiché i genitori sono i primi e alla paternità. Facciano in modo che a nes- educatori. La famiglia è cellula originaria del- suno sia negato l’accesso all’istruzione e che la società. «È nella famiglia che i figli appren- le famiglie possano scegliere liberamente le dono i valori umani e cristiani che consentono strutture educative ritenute più idonee per il una convivenza costruttiva e pacifica. È nella bene dei propri figli. Si impegnino a favori- famiglia che essi imparano la solidarietà fra le re il ricongiungimento di quelle famiglie che generazioni, il rispetto delle regole, il perdo- sono divise dalla necessità di trovare mezzi di no e l’accoglienza dell’altro»1. Essa è la prima sussistenza. Offrano ai giovani un’immagine scuola dove si viene educati alla giustizia e al- limpida della politica, come vero servizio per la pace. il bene di tutti. Viviamo in un mondo in cui la famiglia, e Non posso, inoltre, non appellarmi al mon- anche la vita stessa, sono costantemente mi- do dei media affinché dia il suo contributo nacciate e, non di rado, frammentate. Condi- educativo. Nell’odierna società, i mezzi di co- zioni di lavoro spesso poco armonizzabili con municazione di massa hanno un ruolo partico- le responsabilità familiari, preoccupazioni per lare: non solo informano, ma anche formano il futuro, ritmi di vita frenetici, migrazioni in lo spirito dei loro destinatari e quindi posso- cerca di un adeguato sostentamento, se non no dare un apporto notevole all’educazione della semplice sopravvivenza, finiscono per dei giovani. È importante tenere presente che rendere difficile la possibilità di assicurare ai il legame tra educazione e comunicazione è figli uno dei beni più preziosi: la presenza dei strettissimo: l’educazione avviene infatti per genitori; presenza che permetta una sempre più mezzo della comunicazione, che influisce, po- profonda condivisione del cammino, per poter sitivamente o negativamente, sulla formazione trasmettere quell’esperienza e quelle certezze della persona. acquisite con gli anni, che solo con il tempo Anche i giovani devono avere il coraggio trascorso insieme si possono comunicare. Ai di vivere prima di tutto essi stessi ciò che chie- genitori desidero dire di non perdersi d’animo! dono a coloro che li circondano. È una grande Con l’esempio della loro vita esortino i figli a responsabilità quella che li riguarda: abbiano porre la speranza anzitutto in Dio, da cui solo la forza di fare un uso buono e consapevole sorgono giustizia e pace autentiche. della libertà. Anch’essi sono responsabili della Vorrei rivolgermi anche ai responsabili propria educazione e formazione alla giustizia delle istituzioni che hanno compiti educativi: e alla pace! veglino con grande senso di responsabilità af- finché la dignità di ogni persona sia rispettata e Educare alla verità e alla libertà valorizzata in ogni circostanza. Abbiano cura che ogni giovane possa scoprire la propria vo- 3. Sant’Agostino si domandava: «Quid cazione, accompagnandolo nel far fruttificare enim fortius desiderat anima quam veritatem? i doni che il Signore gli ha accordato. Assicu- – Che cosa desidera l’uomo più fortemente rino alle famiglie che i loro figli possano avere della verità?»2. Il volto umano di una società un cammino formativo non in contrasto con la dipende molto dal contributo dell’educazione loro coscienza e i loro principi religiosi. a mantenere viva tale insopprimibile domanda. Ogni ambiente educativo possa essere luo- L’educazione, infatti, riguarda la formazione go di apertura al trascendente e agli altri; luogo integrale della persona, inclusa la dimensio- di dialogo, di coesione e di ascolto, in cui il gio- ne morale e spirituale dell’essere, in vista del vane si senta valorizzato nelle proprie poten- suo fine ultimo e del bene della società di cui è zialità e ricchezze interiori, e impari ad apprez- membro. Perciò, per educare alla verità occor- zare i fratelli. Possa insegnare a gustare la gioia re innanzitutto sapere chi è la persona umana, che scaturisce dal vivere giorno per giorno la conoscerne la natura. Contemplando la realtà carità e la compassione verso il prossimo e dal che lo circonda, il Salmista riflette: «Quando partecipare attivamente alla costruzione di una vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna società più umana e fraterna. e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 5 l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uo- Per esercitare la sua libertà, l’uomo deve mo, perché te ne curi?» (Sal 8,4-5). È questa la dunque superare l’orizzonte relativistico e co- domanda fondamentale da porsi: chi è l’uomo? noscere la verità su se stesso e la verità circa L’uomo è un essere che porta nel cuore una se- il bene e il male. Nell’intimo della coscienza te di infinito, una sete di verità – non parziale, l’uomo scopre una legge che non è lui a dar- ma capace di spiegare il senso della vita – per- si, ma alla quale invece deve obbedire e la cui ché è stato creato a immagine e somiglianza di voce lo chiama ad amare e a fare il bene e a Dio. Riconoscere allora con gratitudine la vita fuggire il male, ad assumere la responsabilità come dono inestimabile, conduce a scoprire del bene compiuto e del male commesso5. Per la propria dignità profonda e l’inviolabilità questo, l’esercizio della libertà è intimamen- di ogni persona. Perciò, la prima educazione te connesso alla legge morale naturale, che ha consiste nell’imparare a riconoscere nell’uo- carattere universale, esprime la dignità di ogni mo l’immagine del Creatore e, di conseguen- persona, pone la base dei suoi diritti e doveri za, ad avere un profondo rispetto per ogni es- fondamentali, e dunque, in ultima analisi, del- sere umano e aiutare gli altri a realizzare una la convivenza giusta e pacifica fra le persone. vita conforme a questa altissima dignità. Non Il retto uso della libertà è dunque centrale bisogna dimenticare mai che «l’autentico svi- nella promozione della giustizia e della pace, luppo dell’uomo riguarda unitariamente la to- che richiedono il rispetto per se stessi e per talità della persona in ogni sua dimensione»3, l’altro, anche se lontano dal proprio modo di inclusa quella trascendente, e che non si può essere e di vivere. Da tale atteggiamento sca- sacrificare la persona per raggiungere un bene turiscono gli elementi senza i quali pace e giu- particolare, sia esso economico o sociale, indi- stizia rimangono parole prive di contenuto: viduale o collettivo. la fiducia reciproca, la capacità di tessere un Solo nella relazione con Dio l’uomo com- dialogo costruttivo, la possibilità del perdono, prende anche il significato della propria li- che tante volte si vorrebbe ottenere ma che si bertà. Ed è compito dell’educazione quello fa fatica a concedere, la carità reciproca, la di formare all’autentica libertà. Questa non compassione nei confronti dei più deboli, co- è l’assenza di vincoli o il dominio del libero me pure la disponibilità al sacrificio. arbitrio, non è l’assolutismo dell’io. L’uomo che crede di essere assoluto, di non dipende- Educare alla giustizia re da niente e da nessuno, di poter fare tutto ciò che vuole, finisce per contraddire la verità 4. Nel nostro mondo, in cui il valore della del proprio essere e per perdere la sua libertà. persona, della sua dignità e dei suoi diritti, al di L’uomo, invece, è un essere relazionale, che là delle proclamazioni di intenti, è seriamente vive in rapporto con gli altri e, soprattutto, con minacciato dalla diffusa tendenza a ricorrere Dio. L’autentica libertà non può mai essere esclusivamente ai criteri dell’utilità, del pro- raggiunta nell’allontanamento da Lui. fitto e dell’avere, è importante non separare il La libertà è un valore prezioso, ma delica- concetto di giustizia dalle sue radici trascen- to; può essere fraintesa e usata male. «Oggi un denti. La giustizia, infatti, non è una semplice ostacolo particolarmente insidioso all’opera convenzione umana, poiché ciò che è giusto educativa è costituito dalla massiccia presen- non è originariamente determinato dalla legge za, nella nostra società e cultura, di quel rela- positiva, ma dall’identità profonda dell’essere tivismo che, non riconoscendo nulla come de- umano. È la visione integrale dell’uomo che finitivo, lascia come ultima misura solo il pro- permette di non cadere in una concezione con- prio io con le sue voglie, e sotto l’apparenza trattualistica della giustizia e di aprire anche della libertà diventa per ciascuno una prigione, per essa l’orizzonte della solidarietà e dell’a- perché separa l’uno dall’altro, riducendo cia- more6. scuno a ritrovarsi chiuso dentro il proprio “io”. Non possiamo ignorare che certe correnti Dentro ad un tale orizzonte relativistico non è della cultura moderna, sostenute da principi possibile, quindi, una vera educazione: senza economici razionalistici e individualisti, han- la luce della verità prima o poi ogni persona è, no alienato il concetto di giustizia dalle sue infatti, condannata a dubitare della bontà della radici trascendenti, separandolo dalla carità e stessa vita e dei rapporti che la costituiscono, dalla solidarietà: «La “città dell’uomo” non è della validità del suo impegno per costruire promossa solo da rapporti di diritti e di doveri, con gli altri qualcosa in comune»4. ma ancor più e ancor prima da relazioni di gra- 6 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 tuità, di misericordia e di comunione. La carità essere tentati di chiederci, come il Salmista: manifesta sempre anche nelle relazioni umane «Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’amore di Dio, essa dà valore teologale e sal- l’aiuto?» (Sal 121,1). vifico a ogni impegno di giustizia nel mondo»7. A tutti, in particolare ai giovani, voglio dire «Beati quelli che hanno fame e sete della con forza: «Non sono le ideologie che salva- giustizia, perché saranno saziati» (Mt 5,6). no il mondo, ma soltanto il volgersi al Dio vi- Saranno saziati perché hanno fame e sete di vente, che è il nostro creatore, il garante della relazioni rette con Dio, con se stessi, con i loro nostra libertà, il garante di ciò che è veramen- fratelli e sorelle, e con l’intero creato. te buono e vero… il volgersi senza riserve a Dio che è la misura di ciò che è giusto e allo Educare alla pace stesso tempo è l’amore eterno. E che cosa mai potrebbe salvarci se non l’amore?»9. L’amore 5. «La pace non è la semplice assenza di si compiace della verità, è la forza che rende guerra e non può ridursi ad assicurare l’equi- capaci di impegnarsi per la verità, per la giusti- librio delle forze contrastanti. La pace non si zia, per la pace, perché tutto copre, tutto crede, può ottenere sulla terra senza la tutela dei beni tutto spera, tutto sopporta (cfr 1Cor 13,1-13). delle persone, la libera comunicazione tra gli Cari giovani, voi siete un dono prezioso esseri umani, il rispetto della dignità delle per- per la società. Non lasciatevi prendere dallo sone e dei popoli, l’assidua pratica della fra- scoraggiamento di fronte alle difficoltà e non tellanza»8. La pace è frutto della giustizia ed abbandonatevi a false soluzioni, che spesso si effetto della carità. La pace è anzitutto dono presentano come la via più facile per superare i di Dio. Noi cristiani crediamo che Cristo è la problemi. Non abbiate paura di impegnarvi, di nostra vera pace: in Lui, nella sua Croce, Dio affrontare la fatica e il sacrificio, di scegliere le ha riconciliato a Sé il mondo e ha distrutto le vie che richiedono fedeltà e costanza, umiltà e barriere che ci separavano gli uni dagli altri dedizione. Vivete con fiducia la vostra giovi- (cfr Ef 2,14-18); in Lui c’è un’unica famiglia nezza e quei profondi desideri che provate di riconciliata nell’amore. felicità, di verità, di bellezza e di amore vero! Ma la pace non è soltanto dono da ricevere, Vivete intensamente questa stagione della vita bensì anche opera da costruire. Per essere ve- così ricca e piena di entusiasmo. ramente operatori di pace, dobbiamo educarci Siate coscienti di essere voi stessi di esem- alla compassione, alla solidarietà, alla collabo- pio e di stimolo per gli adulti, e lo sarete quan- razione, alla fraternità, essere attivi all’interno to più vi sforzate di superare le ingiustizie e della comunità e vigili nel destare le coscienze la corruzione, quanto più desiderate un futuro sulle questioni nazionali ed internazionali e migliore e vi impegnate a costruirlo. Siate con- sull’importanza di ricercare adeguate moda- sapevoli delle vostre potenzialità e non chiu- lità di ridistribuzione della ricchezza, di pro- detevi mai in voi stessi, ma sappiate lavorare mozione della crescita, di cooperazione allo per un futuro più luminoso per tutti. Non siete sviluppo e di risoluzione dei conflitti. « Beati mai soli. La Chiesa ha fiducia in voi, vi segue, gli operatori di pace, perché saranno chiama- vi incoraggia e desidera offrirvi quanto ha di ti figli di Dio », dice Gesù nel discorso della più prezioso: la possibilità di alzare gli occhi a montagna (Mt 5,9). Dio, di incontrare Gesù Cristo, Colui che è la La pace per tutti nasce dalla giustizia di cia- giustizia e la pace. scuno e nessuno può eludere questo impegno A voi tutti, uomini e donne che avete a essenziale di promuovere la giustizia, secondo cuore la causa della pace! La pace non è un le proprie competenze e responsabilità. Invito bene già raggiunto, ma una meta a cui tutti e in particolare i giovani, che hanno sempre viva ciascuno dobbiamo aspirare. Guardiamo con la tensione verso gli ideali, ad avere la pazien- maggiore speranza al futuro, incoraggiamoci za e la tenacia di ricercare la giustizia e la pace, a vicenda nel nostro cammino, lavoriamo per di coltivare il gusto per ciò che è giusto e vero, dare al nostro mondo un volto più umano e fra- anche quando ciò può comportare sacrificio e terno, e sentiamoci uniti nella responsabilità andare controcorrente. verso le giovani generazioni presenti e future, Alzare gli occhi a Dio in particolare nell’educarle ad essere pacifiche e artefici di pace. È sulla base di tale consa- 6. Di fronte alla difficile sfida di percorre- pevolezza che vi invio queste riflessioni e vi re le vie della giustizia e della pace possiamo rivolgo il mio appello: uniamo le nostre forze, EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 7 spirituali, morali e materiali, per «educare i triamo per voi ci spinge a sollecitarvi ad acco- giovani alla giustizia e alla pace». gliere cordialmente gli orientamenti pastorali che la Chiesa in Italia si è data per questo de- Dal Vaticano, 8 dicembre 2011 cennio. “Educare alla vita buona del Vangelo” Benedictus PP xvi implica certamente l’educare alla vita santa di Gesù. È questo il dono e l’impegno di ogni [L’Osservatore Romano, 17 dicembre persona che voglia farsi discepola di Gesù, 2011] specialmente di chi è chiamato alla vita consa- crata. “Veramente la vita consacrata costitui- sce memoria vivente del modo di esistere e di 1 Benedetto xvi, Discorso agli Amministra- agire di Gesù come Verbo incarnato di fronte tori della Regione Lazio, del Comune e del- al Padre e di fronte ai fratelli” (Giovanni Pa- la Provincia di Roma (14 gennaio 2011): L’Os- olo II, Vita consecrata, n. 22). Il proprium del- servatore Romano, 15 gennaio 2011, p. 7. la vita consacrata è riproporre la forma di vita 2 Commento al Vangelo di S. Giovanni, 26,5. che Gesù ha abbracciato e offerto ai discepoli 3 Benedetto xvi, Lett. enc. Caritas in verita- che lo seguivano: l’evangelica vivendi forma. te (29 giugno 2009), 11: AAS 101 (2009), 648; cfr Questa costituisce una testimonianza fonda- Paolo vi, Lett. enc. Populorum progressio (26 mentale per tutte le altre forme di vita cristiana marzo 1967), 14: AAS 59 (1967), 264. e tratteggia un ideale percorso educativo, an- 4 Benedetto xvi, Discorso in occasione tropologico ed evangelico. dell’apertura del Convegno ecclesiale dio- A partire da questa prospettiva, intendiamo cesano nella Basilica di san Giovanni in richiamare quattro note che mostrano la coe- Laterano (6 giugno 2005): AAS 97 (2005), 816. renza della vita con la vostra specifica voca- 5 Cfr Conc. Ecum. Vat. ii, Cost. Gaudium et zione e al tempo stesso manifestano la fecon- spes, 16. dità di un assiduo cammino formativo. 6 Cfr Benedetto xvi, Discorso al Bundestag 1. Il primato di Dio. Papa Benedetto XVI (Berlino, 22 settembre 2011): L’Osservatore Ro- insiste sul fatto che la sfida principale del tem- mano, 24 settembre 2011, p. 6-7. po presente è la secolarizzazione, che porta 7 Id., Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno all’emarginazione di Dio o alla sua insigni- 2009), 6: AAS 101 (2009),644-645. ficanza, per cui l’uomo resta solo con la sua 8 Catechismo della Chiesa Cattolica, 2304. rabbia e la sua disperazione. Urge una nuova 9 Benedetto xvi, Veglia con i Giovani (Colo- evangelizzazione, che metta al centro dell’esi- nia, 20 agosto 2005): AAS 97 (2005), 885-886. stenza umana il primo comandamento di Dio, la confessio Trinitatis e la Parola di salvezza, di cui voi avete profonda esperienza spiritua- le. Nella misura in cui testimoniate la bellez- 2. Messaggio della Commissione Episcopale za dell’amore di Dio, che segue l’uomo con della CEI per la 16a Giornata Mondiale infinita benevolenza e misericordia, voi span- della vita consacrata (2 febbraio 2012) dete quel “buon profumo divino” che può ri- chiamare l’umanità alla sua vocazione fonda- Educarsi alla vita mentale: la comunione con Dio. Nella vostra santa di Gesù esistenza trasfigurata dalla bellezza della sua santità, siete chiamati ad anticipare la comu- La celebrazione annuale della Giornata nità “senza macchie e senza rughe”, “il cielo mondiale della vita consacrata ci invita anzi- nuovo e la terra nuova” che ogni uomo deside- tutto a esprimere un sentito ringraziamento per ra (cfr Ap 21,1). la testimonianza evangelica e il servizio alla 2. La fraternità. La fraternità universale Chiesa e al mondo offerto da voi, che vi sie- è il sogno di Dio, Padre di tutti. La dilagante te consacrati totalmente nella sequela di Gesù conflittualità che deteriora le relazioni uma- Cristo. La vostra presenza carismatica e la vo- ne mostra la perenne attualità della missione stra dedizione, in tempi non facili, sono una di Cristo e dei suoi discepoli: raccogliere in grazia del Signore, un segno profetico ed esca- unità i figli di Dio dispersi. La Chiesa è se- tologico mai abbastanza apprezzato. gno e sacramento di questa comunione. “Per Proprio la stima e la riconoscenza che nu- presentare all’umanità di oggi il suo vero vol- 8 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 to, la Chiesa ha urgente bisogno di comunità Dovremmo preoccuparci non tanto della fraterne, le quali con la loro stessa esistenza contrazione numerica delle vocazioni, quan- costituiscono un contributo alla nuova evan- to della vita tutto sommato mediocre di molti, gelizzazione” (Vita consecrata, n. 45). Che in cui sembra persa la traccia dello zelo, della bella testimonianza ecclesiale possono offrire passione, del fuoco d’amore che animava Ge- alle parrocchie, alle famiglie e ai giovani au- sù e i santi. Per la nuova evangelizzazione a tentiche fraternità, capaci di accoglienza, di cui la Chiesa oggi è chiamata occorrono nuovi rispetto e di accompagnamento! Sono segni santi, appassionati di Gesù e dell’uomo, senti- di un amore che sa aprirsi alla Chiesa parti- nelle che sanno intercettare gli orizzonti della colare, a quella universale e al mondo. Tocca storia, in cui ancora una volta Dio ha deciso alle comunità religiose essere scuole di frater- di servirsi delle creature per realizzare il suo nità che impegnano i propri membri alla for- disegno d’amore. Da sempre la vita consacrata mazione permanente alle virtù evangeliche: è stata laboratorio di nuovo umanesimo, cena- umiltà, accoglienza dei piccoli e dei poveri, colo di cultura che ha fecondato la letteratura, correzione fraterna, preghiera comune, perdo- l’arte, la musica, l’economia e le scienze. È un no reciproco, condividendo la fede, l’affetto impegno a cui siamo fortemente chiamati in fraterno e i beni materiali (cfr At 2-4; 1Pt 3,8- questo tempo difficile. 9). Gesù prega, perché i suoi discepoli “siano 4. Stile di vita. La povertà evangelica favo- una sola cosa”, come lui lo è con il Padre (cfr risce uno stile di vita all’insegna dell’essenzia- Gv 17,21). Come ci insegna Benedetto XVI, lità, della gratuità, dell’ospitalità, superando le “mediante l’unità umanamente inspiegabile derive dell’omologazione e del consumismo. dei discepoli di Gesù viene legittimato Gesù La castità consacrata aiuta a riqualificare la stesso” (Gesù di Nazaret, vol. II, p.112) e tutti sessualità e a dare ordine e significato vero possono giungere alla fede. agli affetti, orientandoli a un amore fedele e 3. Lo zelo divino. In un mondo monotono fecondo. L’obbedienza libera dall’individuali- e apatico, dominato dagli istinti e dalle pas- smo e dall’orgoglio, per renderci servi di Dio sioni, Gesù e i suoi discepoli testimoniano la e disponibili a fare la sua volontà mettendoci a forza straordinaria dello zelo divino, che pro- servizio delle persone che lui ci affida, special- viene dallo Spirito Santo. Dio è amore, “fuoco mente i poveri. Vissuti sull’esempio di Cristo divorante”, roveto ardente che brucia senza e dei santi, i consigli evangelici costituiscono mai consumarsi (cfr Es 3,2). Nel Cantico dei una vera testimonianza profetica dal profon- Cantici, la sposa grida: “Le sue vampe sono do significato antropologico, che suppone e vampe di fuoco, una fiamma divina! Le grandi richiede un grande impegno educativo. È un acque non possono spegnere l’amore né i fiu- cammino da compiere con umiltà, discrezione mi travolgerlo” (8,6-7). Il profeta Elia, “pieno e misericordia, perché tale Gesù si è mostra- di zelo per il Signore” (1Re 19,10), ha com- to a noi. Lo zelo divino si è coniugato in lui portamenti e parole che lo rendono simile al con la costanza che ha vinto le resistenze più fuoco. Il profeta Geremia non riesce a conte- dure, con la paziente fiducia che ha superato nere nel suo cuore il fuoco ardente di un’irresi- i pregiudizi più perversi, con l’amore miseri- stibile seduzione (cfr Ger 20,7). Gesù è venuto cordioso che lo ha spinto a dare se stesso in “a portare il fuoco sulla terra” per accenderla offerta per tutti. Se lo Spirito di Gesù abita nei del suo amore (cfr Lc 12,49). Dove passa porta nostri cuori, anche noi potremo fare quel che la pace, il perdono, la guarigione, ma anche la ha fatto lui. divisione. I discepoli, vedendolo, si ricordano Cari consacrati, care consacrate, vi accom- delle parole del salmista: “Lo zelo per la tua pagni e vi protegga la Vergine Maria, perfet- casa mi divorerà” (Gv 2,17; cfr Sal 69,10). ta discepola e dolce maestra. Vi benedicano Benedetto XVI, rivolgendosi ai superiori e alle dall’alto i santi fondatori, i cui carismi illumi- superiore generali degli istituti di vita consa- nano il vostro cammino, tracciando per voi la crata e delle società di vita apostolica ebbe a strada della vita buona del Vangelo. dire: “Appartenere al Signore vuol dire essere bruciati dal suo amore incandescente, essere Roma, 6 gennaio 2012 trasformati dallo splendore della sua bellez- Solennità dell’Epifania del Signore za […]. Essere di Cristo significa mantenere sempre ardente nel cuore una viva fiamma La Commissione Episcopale d’amore” (discorso del 22 maggio 2006). per il clero e la vita consacrata EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 9

3. L’arcivescovo Braz de Aviz in occasione sto calo. Ultimamente, abbiamo ricevuto un della Giornata mondiale dedicata alle re- rapporto dei vescovi della Francia che ci ha ligiose e ai religiosi fatto un po’ soffrire. In dieci anni le suore in Francia sono calate da 36.000 a 6.000. Sicura- UNA VITA mente, questo è un fenomeno da osservare più ADEGUATA AL VANGELO da vicino. Abbiamo anche sentito dai vesco- vi dell’Australia che quasi non si percepisce La globalizzazione pone nuove sfide ai più la presenza e l’importanza dei religiosi. consacrati che sono tenuti a rispondere con Abbiamo dialogato con loro su questo, per- una maggiore fedeltà al Vangelo. Più comu- ché ci sembrava che occorresse, al contrario, nione, più collaborazione, più disponibilità a maggiore attenzione. Ci sono nazioni, invece, condividere beni ed energie tra diversi istitu- dove c’è una crescita enorme. Penso all’India, ti religiosi e società apostoliche per superare alla Corea e ad altri Paesi d’Oriente, nei quali momenti di crisi e testimoniare concretamente il numero dei consacrati è in aumento. Anche al mondo i consigli evangelici. È quanto chie- in Africa ci sono tantissime vocazioni, che de l’arcivescovo João Braz de Aviz, prefet- devono essere ben vagliate per comprenderne to della Congregazione per gli Istituti di vita le motivazioni profonde. Notiamo poi che nei consacrata e le Società di vita apostolica, in luoghi dove c’è una maggiore qualità di vita questa intervista rilasciata al nostro giornale in evangelica, proprio lì comincia una nuova sen- occasione della Giornata mondiale della vita sibilità. I giovani credono in questo rapporto consacrata, che si celebra giovedì 2 febbraio, più profondo con il Signore. Mi sembra – è festa della presentazione del Signore. una constatazione personale – che una delle questioni basilari è che i rapporti interpersona- In che modo questa giornata, istituita da li sono malati. Non sappiamo rapportarci, né quindici anni, è di sprone alle religiose e ai come autorità e obbedienza, né come frater- religiosi? nità. Tutto ciò provoca un male molto gran- È una cosa molto bella avere una giornata de, perché questa solitudine che nel mondo è in cui la Chiesa pone l’attenzione su questa vo- individualismo, nella comunità può diventare cazione così speciale nel popolo di Dio. Nella angoscia e non risolve il problema interio- vita consacrata, nell’esperienza degli eremiti re. Non a caso, molti consacrati e consacrate e dei monaci, nei vari istituti e nelle società escono dagli istituti non perché non sentano la di vita apostolica troviamo una risposta molto vocazione, ma perché non si sentono più fe- particolare alla chiamata del Signore. Questa lici nella comunità. È un fenomeno che desta vocazione ha sempre avuto una grande impor- attenzione, perché in un certo senso è un po’ tanza nella Chiesa, soprattutto perché annun- nuovo, essendo legato alla globalizzazione e zia dei valori che sono già presenti, ma che so- alla ricerca della felicità umana. E perché vie- no anche futuri, come il celibato e la verginità. ne fuori? Perché la maggior qualità evangelica In questo senso, allora sono contentissimo di va di pari passo all’attenzione a questo nuovo vedere che continua questa tradizione di cele- momento della storia umana. brare la giornata nel giorno in cui si ricorda la Madonna che presenta Gesù al tempio. Questo È ancora importante la formazione per di- è molto bello, perché la Madonna è un po’ la ventare religiosi e religiose credibili nel mon- sintesi di tutte le vocazioni. do globalizzato? Questo è uno dei punti più importanti. Le Di fronte alla riduzione del numero di con- congregazioni e gli ordini che si interessano di sacrati e consacrate, ci si orienta a rispondere avere formatori ben formati e investono ener- con una maggior qualità evangelica. È la ri- gie in questo ambito, stanno portando avanti sposta giusta alla crisi di vocazioni? un lavoro che dà molti frutti. Bisogna fare at- Penso sia una delle direzioni molto prezio- tenzione, però, che non diventi una formazione se. Certo, la riduzione del numero dei consa- solo disciplinare e intellettuale, pur necessaria, crati e delle consacrate è un fenomeno tipica- ma che sia condotta sul modello dei discepoli mente dell’Europa, dove c’è un’accentuazione e delle discepole di Gesù. Questo è il punto maggiore. Lo riscontriamo anche negli Stati critico, perché essere discepolo è un cammino Uniti, in Canada e in Australia e un poco in di conversione e deve riguardare e durare tutta America Latina, dove si verifica in parte que- la vita. Manca anche nei formatori la capaci- 10 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 tà di essere corpo: non perché non si sentono vece, aiuterebbe tanto e potremmo soccorrere identificati, ma perché nel concreto della vita situazioni molto difficili, divenendo anche più si è spesso focalizzati sulla propria persona e liberi da tutto quello che abbiamo. Alle volte sulle proprie idee. Si dovrebbe invece partire ho l’impressione che manca un senso profondo da qualche cosa che è comune, dal Vangelo. Si della Provvidenza di Dio. Siamo entrati un po’ deve adeguare la formazione al Vangelo. Non in un’ottica consumistica. Assisto anche alle si tratta principalmente di favorire virtù che mi volte a divisioni a causa dei beni e questo indi- spingano a essere capace di dominare la mia ca che lo spirito non è corretto. C’è una figura volontà, quanto di consegnarsi al Signore e nuova che sta prendendo corpo in Australia, lasciarsi guidare da Lui, perché crediamo nel in Canada e negli Stati Uniti d’America, dove suo amore. molti religiosi si stanno organizzando in «cor- porazioni». Si tratta di un’entità nuova, che Cosa distingue l’impegno di tanti consa- accomuna membri di vari ordini o opere del- crati dai volontari di organizzazioni a scopi lo stesso ordine per una maggiore sicurezza, umanitari che si dedicano ai più poveri tra i efficacia ed economia. Come Congregazione poveri, soprattutto, in zone di guerra e di pe- stiamo seguendo questa realtà, ma ancora non ricolo? sappiamo bene come si evolverà, perché è una Oggi noi dobbiamo avere una coscienza dei cosa nuova. valori degli uomini e delle donne che lavorano in varie parti del mondo, in modo che, se es- L’invecchiamento – soprattutto in Occiden- si coincidono con i nostri, possiamo lavorare te – di suore e religiosi pone problemi di pro- insieme. Non si tratta di sminuire l’impegno spettiva. In che modo si stanno affrontando? dei volontari ispirati da scopi umanitari, che È un fenomeno che riguarda soprattutto svolgono un grandissimo lavoro. La differenza l’Europa e i Paesi più ricchi. Alcune congrega- è che noi vi aggiungiamo una dimensione de- zioni vedono gli anziani come una difficoltà, cisiva, che è quella della fede. Noi non lavoria- come un peso, e li separano in un’altra strut- mo solo a scopi umanitari. C’è anche questo, tura dove essi attendono la morte. Ricevono le ma il punto che definisce veramente il nostro migliori cure possibili con personale medico intervento è la fede. Chi servo io? Servo Cristo specializzato, ma non c’è più la famiglia, rea- nell’altro. Stabilisco un rapporto con Dio negli lizzata attraverso la vicinanza del consacrato o altri. Questa è una cosa diversa: dà il sigillo a della consacrata giovani. L’anziano non è vi- quello che l’uomo e la donna di fede possono sto più come una fonte di saggezza e muore di donare agli altri. solitudine, perché vede davanti a sé la morte e Dio, ma non vede la comunità. Questo è un La vita all’insegna della povertà volontaria fenomeno molto brutto. Come è bello vedere dei consacrati è recepita con sufficiente chia- persone anziane che vivono nella comunità. Si rezza come contributo a superare nella socie- vede l’anziano ben inserito che vive bene fino tà uno stile di vita consumistico? Molte volte alla fine; quando invece è separato, riceve tutto questa povertà volontaria si manifesta nella ma non ha più senso. Ho visto che tra religiosi persona. Si nota che individualmente i reli- si parla dell’ars moriendi, dell’arte di morire, giosi non possiedono niente, però l’istituzione ma non ci si riferisce all’uomo vecchio del non dà sempre la stessa testimonianza. Non è Vangelo, bensì alla morte di un carisma. Ci si che siamo contro i beni o diciamo che la Chie- prepara per quando un carisma non ci sarà più. sa non possa avere tutto ciò di cui ha bisogno. Ma bisogna avere fiducia nell’azione di Dio. Ma la domanda è un’altra: perché non circola- Le racconto un episodio. Sono andato a visi- no? Mettiamo il caso di una congregazione che tare i padri mariani dell’Immacolata Conce- abbia in banca una somma consistente, in vista zione, fondati in Polonia nel XVII secolo. Per di una maggiore sicurezza per la vecchiaia dei circostanze storiche si sono sviluppati moltis- suoi membri. È questa la finalità? Quei soldi simo, ma in tutti i Paesi dove erano presenti non potrebbero servire a un altro istituto? A c’è stata una persecuzione o la distruzione del- un pezzo di Chiesa sofferente che ha bisogno? le loro case. Alla fine ne era rimasto uno solo. Perché non sappiamo dire che mettiamo i no- Due anni prima che morisse, tre persone hanno stri averi a disposizione di tanti altri? Notiamo conosciuto la testimonianza di quest’uomo. E che non sempre c’è questa sensibilità o questa hanno chiesto di entrare nell’ordine. Hanno disponibilità a far circolare i beni. E ciò, in- emesso i voti. Uno di loro era avvocato, poi è EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 11 diventato vescovo. Adesso la congregazione è ca (Mc 1,40-45) ci mostra Gesù a contatto con rifiorita. Questa è la visione di Dio. Non è un la forma di malattia considerata a quei tempi la calcolo che noi facciamo. Mi dispiace moltis- più grave, tanto da rendere la persona “impu- simo sentir dire, anche da alcuni vescovi, che ra” e da escluderla dai rapporti sociali: parlia- certi carismi sono passati. Non è così, la Parola mo della lebbra. Una speciale legislazione (cf. di Dio non passa. Passa se non è testimoniata. Lv 13-14) riservava ai sacerdoti il compito di Bisogna riprendere questa fiducia nell’azione dichiarare la persona lebbrosa, cioè impura; e di Dio. Vedo che alcune congregazioni sono ugualmente spettava al sacerdote constatarne in crisi. Come fare? Se ci sarà una vita vera la guarigione e riammettere il malato risanato rinasceranno, ma occorre avere fiducia. alla vita normale. Mentre Gesù andava predicando per i vil- Dal 4 al 14 febbraio a Kampala si svolgerà laggi della Galilea, un lebbroso gli si fece in- la II Assemblea della conferenza dei superiori contro e gli disse: “Se vuoi, puoi purificarmi!”. maggiori di Africa e Madagascar. Quale con- Gesù non sfugge al contatto con quell’uomo, tributo possono dare i consacrati alle sfide so- anzi, spinto da intima partecipazione alla sua ciali e religiose del continente? condizione, stende la mano e lo tocca – supe- Sono felice di partire per l’Uganda per par- rando il divieto legale – e gli dice: “Lo voglio, tecipare all’incontro. All’assemblea partecipe- sii purificato!”. In quel gesto e in quelle parole ranno circa duemila superiori provenienti da di Cristo c’è tutta la storia della salvezza, c’è tutta l’Africa. Vado con il desiderio enorme di incarnata la volontà di Dio di guarirci, di puri- ascoltare questa realtà. Penso sia importante ficarci dal male che ci sfigura e che rovina le tornare ai propri carismi, alla fedeltà ai doni ri- nostre relazioni. In quel contatto tra la mano di cevuti. Se non c’è questo, anche le opere diven- Gesù e il lebbroso viene abbattuta ogni barrie- tano difficili. Noi sappiamo il ruolo che hanno ra tra Dio e l’impurità umana, tra il Sacro e il avuto e hanno oggi i consacrati in Africa. Ve- suo opposto, non certo per negare il male e la diamo quanto hanno fatto e fanno ancora ogni sua forza negativa, ma per dimostrare che l’a- giorno per la Chiesa. I consacrati che vivono la more di Dio è più forte di ogni male, anche di loro vita per Dio trovano Dio nel rapporto di quello più contagioso e orribile. Gesù ha preso amore con le persone negli ospedali, nelle scuo- su di sé le nostre infermità, si è fatto “lebbro- le, negli orfanotrofi. Essi sono un gioiello della so” perché noi fossimo purificati. Chiesa. Sto leggendo il documento dell’ultimo Uno splendido commento esistenziale a Sinodo dei vescovi per l’Africa e noto veramen- questo Vangelo è la celebre esperienza di san te come la Chiesa ami quel Continente e come Francesco d’, che egli riassume all’ini- i pastori abbiano saputo darne un visione molto zio del suo Testamento: «Il Signore dette a me, concreta, riconoscendo il ruolo che hanno i con- frate Francesco, d’incominciare a fare peniten- sacrati in quel contesto sociale. Parto volentieri, za così: quando ero nei peccati, mi sembrava perché il Papa dice che dobbiamo sempre di più cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Si- amare e capire l’Africa, e averla nel cuore. gnore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, Nicola Gori ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo. E di poi, stet- [L’Osservatore Romano, 2 febbraio 2012, ti un poco e uscii dal mondo» (Test 1ss.). In p. 7] quei lebbrosi, che Francesco incontrò quando era ancora “nei peccati” – come egli dice – era 4. Benedetto XVI, Riflessione all’Angelus presente Gesù; e quando Francesco si avvicinò Piazza S. Pietro, 12.02.2012 a uno di loro e, vincendo il proprio ribrezzo, lo Francesco: un commento abbracciò, Gesù lo guarì dalla sua lebbra, cioè esistenziale del Vangelo dal suo orgoglio, e lo convertì all’amore di Dio. Ecco la vittoria di Cristo, che è la nostra Cari fratelli e sorelle! guarigione profonda e la nostra risurrezione a vita nuova! Domenica scorsa abbiamo visto che Gesù, Cari amici, rivolgiamoci in preghiera alla nella sua vita pubblica, ha guarito molti malati, Vergine Maria, che ieri abbiamo celebrato fa- rivelando che Dio vuole per l’uomo la vita, la cendo memoria delle sue apparizioni a Lou- vita in pienezza. Il Vangelo di questa domeni- rdes. A santa Bernardetta la Madonna conse- 12 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 gnò un messaggio sempre attuale: l’invito alla attuale non è più sufficiente seguire un codice preghiera e alla penitenza. Attraverso sua Ma- morale o una tradizione ricevuta dai padri, o dre è sempre Gesù che ci viene incontro, per un’ideologia costruita dall’intelligenza uma- liberarci da ogni malattia del corpo e dell’ani- na. Così anche una religione poggiata su que- ma. Lasciamoci toccare e purificare da Lui, e ste realtà da sole non è capace di soddisfare la usiamo misericordia verso i nostri fratelli! sua ricerca di vita». Bisogna andare oltre e giungere alla risco- Benedetto XVI perta della passione per Cristo, nella consape- volezza che «Dio ci ama immensamente». Da (L’Osservatore Romano, 13-14 febbraio questa passione nasce e matura la «passione 2012) per l’Africa», la necessità di «amare ogni fi- glio dell’Africa con l’amore che è Dio». Si 5. L’arcivescovo Braz de Aviz incontra in richiede, pertanto, di entrare in tutte le realtà Uganda superiore e superiori maggiori dell’immenso continente – in quelle gioiose dell’Africa e del Madagascar così come in quelle piene di sofferenza – per farne realmente la dimora di Dio e la famiglia ALLE RADICI DELLA accogliente degli africani «e di quelli che han- CONSACRAZIONE no deciso di costruire con essi la loro vita». Questo è il programma di vita per quanti Per annunciare Cristo al mondo oggi non voglio essere «testimoni della verità al servi- bastano più un codice morale, l’eredità spi- zio della comunione e della riconciliazione». rituale ricevuta o un’ideologia: è necessaria Si tratta di un programma possibile e realizza- «una testimonianza comunitaria della spiritua- bile. Anzi è proprio in questo modo che «na- lità di comunione». In questa ottica la vita con- sce tra i consacrati dell’Africa e le proposte del sacrata ha oggi davanti a sé una sola strada da Sinodo Africae munus una sintonia profonda». percorrere per dare un senso alla propria mis- C’è però un cammino da percorrere. sione e per testimoniarla al mondo: «costruire «Nell’avviare i nostri studi e le nostre discus- tra i suoi membri, tra gli istituti, gli uni con gli sioni circa “l’evangelizzazione nel mondo altri, con le altre realtà della Chiesa, con ogni contemporaneo” – ha detto a questo proposito uomo o donna nei vari campi della vita umana, il porporato – noi saremmo tentati di analizzare rapporti che hanno il dna del nostro Dio-Amo- subito i bisogni spirituali di questo mondo, la re». Indicazioni precise quelle offerte dal car- possibilità di apostolato e di ricercare i meto- dinale João Braz de Aviz, prefetto della Con- di atti ad assicurare una più vigorosa presenza gregazione per gli Istituti di vita consacrata e della Chiesa». Invece, secondo il prefetto, bi- le Società di vita apostolica, alla riunione della sogna prima analizzare alcune caratteristiche Confederazione delle conferenze dei superiori del momento storico nel quale vivono uomini maggiori e delle superiore maggiori d’Africa e donne chiamati alla vita del Vangelo oggi. e Madagascar, svoltasi all’inizio di febbraio a «Solo dopo – ha specificato – cercheremo di Kampala, in Uganda. capire come la vita consacrata può esprimere Il porporato brasiliano – creato cardinale oggi la sua profonda dimensione trinitaria, ori- nel concistoro di sabato 18 – ha voluto innan- gine della sua identità e della sua missione». zitutto rendere omaggio alla testimonianza di Il cardinale ha quindi posto alcuni interro- fedeltà offerta dai martiri africani, primi fra gativi: «Di quale mondo si tratta oggi? Quali tutti san Carlo Lwanga, san Mattia Mulimba sono i suoi segni, le sue caratteristiche? Quali Kalemba e i venti compagni ugandesi trucidati esigenze nuove questo mondo presenta a que- sul finire del diciannovesimo secolo. sta vocazione di persone chiamate a vivere in È proprio a partire dalla loro esemplarità, Cristo professando la vita cristiana saldamen- ha spiegato il cardinale, che si può comprende- te fondata sui consigli evangelici?». E ancora: re quale debba essere il ruolo della vita consa- «Qual è il posto e l’impegno della vita consa- crata, in quella grande opera di nuova evange- crata in questa nuova evangelizzazione?». lizzazione rilanciata dal Papa nell’assemblea Nel dare una risposta a queste domande, il speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi porporato ha ricordato che il momento storico e sintetizzata nell’esortazione post sinodale attuale è segnato da uno sviluppo vertigino- Africae munus. «Benedetto XVI – ha detto – ci so della tecnica, che ha cambiato l’esperien- ricorda che all’uomo e alla donna della cultura za umana del tempo e dello spazio. I rapporti EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 13 diventano intensi, rapidi, variabili e simulta- sbagliato la vocazione, dicono piuttosto di non nei, anche con quelli che non stanno accanto capirla più, di non sentirsi a casa». a noi. Possiamo essere informati su quasi tutto «Sicuramente – ha proseguito – anche noi, in tempo reale. Contemporaneamente, però, la nella vita concreta di membri degli istituti di vi- cultura globalizzata in atto tende a eliminare ta consacrata e delle società di vita apostolica, o a respingere i valori universali che, lungo sentiamo i riflessi di questa realtà nella nostra la storia umana, sono stati sempre più ricono- vocazione. Come tutti, sentiamo anche noi la sciuti da tutti – in modo speciale il rapporto crisi generalizzata nel costruire i rapporti uma- con Dio – per affermare l’individualismo, il ni. Li sentiamo decisivi, ma frequentemente ci relativismo e il secolarismo. sentiamo incapaci di costruirli in modo soddi- «Così senza Dio – ha notato il prefetto – sfacente. Ecco perché sarà necessario “risali- ognuno diventa la regola di sé stesso e del be- re fino al mistero trinitario”, come ha indicato ne, e riconosce come valore soltanto quello Paolo VI e come è stato ripreso nell’esortazio- che dà piacere, che procura felicità, anche se in ne apostolica Vita consecrata del 1996, che al modo effimero, vissuto per un momento. Sem- capitolo primo parla della Confessio Trinitatis, pre di più quello che per la religione è valore, invitando a tornare alle sorgenti cristologico- per l’uomo e per la donna della globalizzazio- trinitarie della vita consacrata» ne “mercantilista” non lo è». «Ripartire da Cristo insieme» è la prima in- E così si produce la contraddizione attuale: dicazione da seguire «per abitare già da questa nel momento storico in cui la tecnica ha fornito terra – ha avvertito il prefetto – la Santissima le maggiori possibilità di rapporti, la elimina- Trinità» e per riportarla in mezzo al popolo. zione dei valori per l’affermazione dell’indivi- Essere testimoni di Dio-Amore nei rap- duo assoluto mette in crisi la capacità umana porti umani ed ecclesiali: è questo il compito di rapporti in tutte le direzioni: con Dio, con che deve interpellare oggi la vita consacrata. i membri della famiglia, tra uomini e donne, L’amore di Dio è la dimora di ogni uomo e di tra generazioni, tra membri di culture diverse, ogni donna; ma senza realizzare questa stessa tra famiglie religiose e autorità ecclesiali, tra i esperienza di amore l’uno con l’altro, con ogni membri della stessa famiglia religiosa, e ancora compagno di viaggio, l’esperienza dell’amore con la natura e con il cosmo. di Dio «si perde nel nulla. E qui è il fulcro – ha «Sotto l’influenza di questa mentalità indi- detto il cardinale – per il quale noi dobbiamo vidualista e relativista che sopprime la vita di passare oggi, perché Dio-Amore sia ricono- comunione, tipica del Vangelo – ha notato il sciuto». porporato – non si capisce più nel mondo ec- Affinché i rapporti umani brillino d’amore, clesiale dei consacrati a che serve l’obbedien- è necessario «riprendere tra noi – ha esortato za e come esercitare l’autorità; e, tante volte, in conclusione – il sentimento e gli atteggia- non si capisce più neanche il valore della vita menti di uguaglianza (uguale dignità, tutti uni- in fraternità». Così il detto tradizionale «vero, camente figli di Dio-Amore). Tutto il di più: ma interpretato in modo negativo riguardo al- ministeri, servizi, carismi, doni, beni (cioè, le la vita comune, cioè, mea maxima pænitentia nostre giuste diversità), servono unicamente vita communis (“la mia massima penitenza è la alla bellezza e forza di questa fraternità nella vita comune”) del giovane san Giovanni Ber- Chiesa. Le ideologie, anche nel nostro tempo, ckmans, del secolo diciassettesimo, diventa non sono state capaci di realizzare i grandi va- ancora più gravoso». Al punto che molti consa- lori umani della libertà, della uguaglianza e crati abbandonano la vita comunitaria. «Nella della fraternità. Questi, però, sono i valori cen- Congregazione per gli istituti di vita consacrata trali dell’antropologia cristiana. Se ritorniamo e società di vita apostolica – ha rivelato il cardi- oggi, con semplicità e decisione, all’esperien- nale – siamo testimoni del fatto che le motiva- za della nostra identità trinitaria, la Chiesa, con zioni di uscita dei consacrati dalle loro famiglie tutte le sue realtà costruite durante questi venti religiose o istituti non provengono tanto dal secoli, potrà crescere nell’offrire speranza ve- riconoscimento di aver sbagliato la vocazione, ra all’umanità». ma dal fatto che molti di loro non sentono più la propria comunità come la loro casa. Perso- [L’Osservatore Romano, 22 febbraio 2012, nalmente io firmo, quasi ogni giorno, vari do- p. 8] cumenti di uscite definitive di consacrati dalle loro comunità: pochissimi affermano di avere 14 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

6. Lettera della Congregazione per le Chie- tamente per la Siria, rinnovando “il pressante se Orientali ai Vescovi per l’annuale Col- appello a porre fine alla violenza... per il bene letta per la Terra Santa comune dell’intera società e della Regione” (Angelus, 12 febbraio 2012). AL FIANCO DEI CRISTIANI Il giorno che i Sommi Pontefici hanno scel- IN TERRA SANTA to per la Collecta pro Terra Sancta è il venerdì che precede la Pasqua, anche se ogni comuni- Congregazione tà potrà scegliere altra opportuna circostanza per le Chiese Orientali per proporre ai fedeli la solidale iniziativa. Il Venerdì Santo quest’anno sembra interpretare Quaresima 2012 ancor più la necessità dei pastori e dei fedeli, le quali sono racchiuse nelle sofferenze di tutto Eccellenza Reverendissima, il Medio Oriente. Per i discepoli di Cristo le ostilità sono il pane quotidiano che alimenta la L’attesa quaresimale della Pasqua del Si- fede e talora fanno risuonare l’eco del martirio gnore è una occasione propizia per sensibi- in tutta la sua attualità. L’emigrazione cristia- lizzare l’intera Chiesa Cattolica a favore della na è acuita dalla mancanza di pace, che tenta di Terra Santa, promuovendo particolari iniziati- impoverire la speranza, mutandosi nella paura ve di preghiera e di carità fraterna. di essere soli davanti ad un futuro che sembra Rivolgo, perciò, un cordiale invito a tutte non esistere se non come abbandono della pro- le comunità ecclesiali affinché si pongano al pria patria. fianco dei cristiani di Gerusalemme, Israele e Come per l’evangelico chicco di frumento Palestina, come dei Paesi circostanti, Giorda- (cf Gv 12,24), la fatica dei cristiani di Terra nia, Siria, Libano, Cipro, Egitto, i quali com- Santa prepara senz’altro un domani di bene, pongono insieme quella Terra benedetta. Il Fi- ma chiede oggi di sostenere scuole, assistenza glio di Dio fatto uomo, dopo averla attraversa- sanitaria, necessità abitative, luoghi di aggre- ta per annunciare il Regno ed aver confermato gazione e tutto quanto ha saputo suscitare la la parola con prodigi e segni (cf At 2,22), è sa- generosità della Chiesa. Quanta fede scopria- lito alla Santa Città per immolare Sé stesso: ha mo nei giovani, desiderosi di testimoniare le patito, è morto sulla Croce, è risorto e ci ha do- beatitudini, amando i loro Paesi nell’impegno nato lo Spirito. Da allora ogni cristiano ritrova per la giustizia e per la pace con i mezzi della se stesso in quella Città e in quella Terra. Ciò non violenza evangelica. Quanta orgogliosa è possibile perché ancora oggi i pastori posti fede, quanta fermezza, ci viene trasmessa da dal Signore Gesù vi raccolgono i fratelli e le chi proferisce le parole di riconciliazione e di sorelle nella fede a celebrare l’amore di Colui perdono, sapendo di dover rispondere in tal che “fa nuove tutte le cose” (Ap 21,5). modo alla violenza e talora al sopruso. La Congregazione per le Chiese Orientali Abbiamo il dovere di restituire il patrimo- ricorda ai vescovi del mondo intero la costan- nio spirituale ricevuto dalla loro millenaria te richiesta di Papa Benedetto XVI affinché fedeltà alle verità della fede cristiana. Lo pos- sia generosamente sostenuta la missione della siamo e lo dobbiamo fare con la nostra pre- Chiesa nei Luoghi Santi. È una missione spe- ghiera, con la concretezza del nostro aiuto, cificamente pastorale, ma nel contempo offre con i pellegrinaggi. L’anno della Fede, nel cin- a tutti indistintamente un encomiabile servizio quantesimo del Concilio Ecumenico Vaticano sociale. Cosi cresce quella fraternità che ab- II, fornirà motivazioni singolari per muovere i batte le divisioni e le discriminazioni per inau- nostri passi verso quella Terra, peregrinando gurare sempre di nuovo il dialogo ecumenico ancor prima col cuore tra i misteri di Cristo e la collaborazione interreligiosa. Ciò costitu- in compagnia della Santa Madre del Signore. isce un’ammirevole opera di pace e di riconci- Il prossimo Venerdì Santo, attorno alla Croce liazione, tanto più necessaria di Cristo, ci sentiremo insieme a questi nostri oggi, preoccupati come siamo col Santo fratelli e alle sorelle: la solitudine che talora Padre “per le popolazioni dei Paesi in cui si si affaccia fortemente nella loro esistenza sia susseguono tensioni e violenze, in particolare vinta dalla nostra fraternità. Ed essi possano la Siria e la Terra Santa” (Discorso agli Amba- proclamare nella serenità del corpo e dello spi- sciatori presso la Santa Sede, 9 gen 2012). Ed rito che “Gesù è il Signore” (At 11,20), affin- arche in seguito Sua Santità ha pregato accora- ché “la porta della fede” (At 14,27) continui a EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 15 spalancarsi proprio da quella Terra ad assicu- la Giornata Mondiale della Gioventù, celebra- rare il perdono e la bontà di Dio per l’intera ta quest’anno, secondo la consuetudine, nelle famiglia umana. Chiese particolari proprio in questo giorno del- La nostra Congregazione si fa portavo- la Domenica delle Palme. ce della gratitudine che Papa Benedetto XVI Della sua scelta radicale di Cristo è la Santa esprime ai pastori, ai sacerdoti, ai religiosi e stessa, nel suo Testamento, a parlare in termini alle religiose, ai giovani e a quanti si prodi- di «conversione» (cfr TestsC 8). È da questo gano per la Terra di Gesù. Ed è sicura di in- aspetto che mi piace partire, quasi riprenden- terpretare il grazie della Diocesi patriarcale di do il filo del discorso svolto in riferimento alla Gerusalemme, della Custodia Francescana e conversione di Francesco il 17 giugno 2007, delle locali Chiese Orientali Cattoliche. quando ebbi la gioia di visitare codesta Dio- Con l’augurio migliore nella gioia del Si- cesi. La storia della conversione di Chiara ruo- gnore Crocifisso e Risorto. ta intorno alla festa liturgica della Domenica delle Palme. Scrive, infatti, il suo biografo: Card. Leonardo Sandri «Era imminente la solennità delle Palme; la Prefetto fanciulla con cuore anelante va dall’uomo di Dio, domandando precisazioni sulla sua con- [L’Osservatore Romano, 2 marzo 2012] versione: quando e come dovesse agire. Il pa- dre Francesco gli dice che il giorno della festa, 7. Messaggio di Benedetto XVI in occa- bene acconciata ed adorna, vada a prendere la sione del centenario della conversione di Palma con la folla del popolo; la notte successi- santa Chiara va, uscendo dall’accampamento, muti la gioia mondana nel lutto della domenica di Passione. LA DONNA CHE SI SPECCHIAVA Al giungere della domenica, la fanciulla rag- NEGLI OCCHI DI FRANCESCO giante di gioia festiva in mezzo al gruppo del- le donne, entra in chiesa. Là accadde qualcosa Al Venerato Fratello che seppe di presagio: mentre tutte le altre si Domenico Sorrentino affrettavano a prendere la palma, Chiara, per Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo modestia, rimane al suo posto, cosicché il Ve- Tadino scovo scendendo i gradini si porta da lei e le mette in mano la palma» (Legenda Sanctae Con gioia ho appreso che, in codesta Dioce- Clarae virginis, 4). si, come tra i Francescani e le Clarisse di tutto Erano passati circa sei anni da quando il gio- il mondo, si sta ricordando Santa Chiara con un vane Francesco aveva imboccato la via della «Anno Clariano», in occasione dell’VIII cente- santità. Nelle parole del Crocifisso di San Da- nario della sua «conversione» e consacrazione. miano – «Va’, Francesco, ripara la mia casa» –, Tale evento, la cui datazione oscilla tra il 1211 e nell’abbraccio ai lebbrosi, volto sofferente di e il 1212, completava, per così dire, «al femmi- Cristo, aveva trovato la sua vocazione. Ne era nile» la grazia che aveva raggiunto pochi anni scaturito il liberante gesto dello «spogliamen- prima la comunità di Assisi con la conversione to» alla presenza del Vescovo Guido. Tra l’ido- del figlio di Pietro di Bernardone. E, come era lo del denaro a lui proposto dal padre terreno, avvenuto per Francesco, anche nella decisio- e l’amore di Dio che prometteva di riempirgli ne di Chiara si nascondeva il germoglio di una il cuore, non aveva avuto dubbi, e con slancio nuova fraternità, l’Ordine clariano che, dive- aveva esclamato: «D’ora in poi potrò dire libe- nuto albero robusto, nel silenzio fecondo dei ramente: Padre nostro, che sei nei cieli, non pa- chiostri continua a spargere il buon seme del dre Pietro di Bernardone» (Vita Seconda, VII, Vangelo e a servire la causa del Regno di Dio. 12). La decisione di Francesco aveva sconcer- Questa lieta circostanza mi spinge a torna- tato la Città. I primi anni della sua nuova vita re idealmente ad Assisi, per riflettere con Lei, furono segnati da difficoltà, amarezze e incom- venerato Fratello, e la comunità affidataLe, e, prensioni. Ma molti cominciarono a riflettere. parimenti, con i figli di san Francesco e le figlie Anche la giovane Chiara, allora adolescente, di santa Chiara, sul senso di quell’evento. Es- fu toccata da quella testimonianza. Dotata di so infatti parla anche alla nostra generazione, e spiccato senso religioso, venne conquistata ha un fascino soprattutto per i giovani, ai quali dalla «svolta» esistenziale di colui che era stato va il mio affettuoso pensiero in occasione del- il «re delle feste». Trovò il modo di incontrarlo 16 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 e si lasciò coinvolgere dal suo ardore per Cri- sarebbe potuto realizzare il progetto ideato da sto. Il biografo tratteggia il giovane convertito Francesco ed attuato da Chiara, sia nella con- mentre istruisce la nuova discepola: «Il padre sacrazione che questa fece di se stessa nella Francesco la esortava a disprezzare il mondo; chiesa della Porziuncola alla presenza di Fran- dimostrando con parole suasive che le speranze cesco e dei suoi frati, sia nell’ospitalità che ella del secolo erano sterili, e fallaci apparenze. Le ricevette nei giorni successivi nel monastero di instillava nelle orecchie il fascino delle nozze San Paolo delle Abbadesse e nella comunità di con Cristo» (Vita Sanctae Clarae Virginis, 3). Sant’Angelo in Panzo, prima dell’approdo de- Secondo il Testamento di Santa Chiara, an- finitivo a San Damiano. La vicenda di Chiara, cor prima di ricevere altri compagni, Francesco come quella di Francesco, mostra così un par- aveva profetizzato il cammino della sua prima ticolare tratto ecclesiale. In essa si incontrano figlia spirituale e delle sue consorelle. Mentre un Pastore illuminato e due figli della Chiesa infatti lavorava per il restauro della chiesa di che si affidano al suo discernimento. Istitu- San Damiano, dove il Crocifisso gli aveva par- zione e carisma interagiscono stupendamente. lato, aveva annunciato che quel luogo sarebbe L’amore e l’obbedienza alla Chiesa, tanto ri- stato abitato da donne che avrebbero glorifica- marcati nella spiritualità francescano-clariana, to Dio col loro santo tenore di vita (cfr TestsC affondano le radici in questa bella esperienza 9-11; cfr Tommaso da Celano, Vita seconda, della comunità cristiana di Assisi, che non solo VIII, 13). Il Crocifisso originale si trova ora generò alla fede Francesco e la sua «pianticel- nella Basilica di Santa Chiara. Quei grandi oc- la», ma anche li accompagnò per mano sulla chi di Cristo che avevano affascinato France- via della santità. sco, diventarono lo «specchio» di Chiara. Non Francesco aveva ben visto la ragione per a caso il tema dello specchio le risulterà così suggerire a Chiara la fuga da casa agli inizi caro e, nella IV lettera ad Agnese di Praga, scri- della Settimana Santa. Tutta la vita cristiana, verà: «Guarda ogni giorno questo specchio, o e dunque anche la vita di speciale consacrazio- regina sposa di Gesù Cristo, e in esso scruta ne, sono un frutto del Mistero pasquale e una continuamente il tuo volto» (4LAg 15). Negli partecipazione alla morte e alla risurrezione di anni in cui incontrava Francesco per appren- Cristo. Nella liturgia della Domenica delle Pal- dere da lui il cammino di Dio, Chiara era una me dolore e gloria si intrecciano, come un tema ragazza avvenente. Il Poverello di Assisi le che si andrà poi sviluppando nei giorni succes- mostrò una bellezza superiore, che non si mi- sivi attraverso il buio della Passione fino alla lu- sura con lo specchio della vanità, ma si svilup- ce della Pasqua. Chiara, con la sua scelta, rivive pa in una vita di autentico amore, sulle orme questo mistero. Il giorno delle Palme ne riceve, di Cristo crocifisso. Dio è la vera bellezza! Il per così dire, il programma. Entra poi nel dram- cuore di Chiara si illuminò a questo splendore, ma della Passione, deponendo i suoi capelli, e e ciò le diede il coraggio di lasciarsi tagliare con essi rinunciando a tutta se stessa per esse- le chiome e cominciare una vita penitente. Per re sposa di Cristo nell’umiltà e nella povertà. lei, come per Francesco, questa decisione fu Francesco e i suoi compagni sono ormai la sua segnata da molte difficoltà. Se alcuni familiari famiglia. Presto arriveranno consorelle anche non tardarono a comprenderla, e addirittura la da lontano, ma i primi germogli, come nel ca- madre Ortolana e due sorelle la seguirono nella so di Francesco, spunteranno proprio in Assisi. sua scelta di vita, altri reagirono violentemente. E la Santa resterà sempre legata alla sua Città, La sua fuga da casa, nella notte tra la Domeni- mostrandolo specialmente in alcune circostan- ca delle Palme e il Lunedì santo, ebbe dell’av- ze difficili, quando la sua preghiera risparmiò venturoso. Nei giorni seguenti fu inseguita nei ad Assisi violenza e devastazione. Disse allo- luoghi in cui Francesco le aveva preparato un ra alle consorelle: «Carissime figlie, da questa rifugio e invano si tentò, anche con la forza, di città ogni giorno riceviamo molti beni; sarebbe farla recedere dal suo proposito. grande empietà se al momento della necessità A questa lotta Chiara si era preparata. E se non le venissimo in soccorso come possiamo» Francesco era la sua guida, un sostegno paterno (Legenda Sanctae Clarae Virginis 15). le veniva anche dal Vescovo Guido, come più Nel suo significato profondo, la «conver- di un indizio suggerisce. Si spiega così il gesto sione» di Chiara è una conversione all’amore. del Presule che le si avvicinò per offrirle la pal- Ella non avrà più gli abiti raffinati della nobil- ma, quasi a benedire la sua scelta coraggiosa. tà di Assisi, ma l’eleganza di un’anima che si Senza l’appoggio del Vescovo, difficilmente si spende nella lode di Dio e nel dono di sé. Nel EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 17 piccolo spazio del monastero di San Damiano, mondo intero, imparto di cuore a tutti la mia alla scuola di Gesù Eucaristia contemplato con Benedizione Apostolica. affetto sponsale, si andranno sviluppando gior- no dopo giorno i tratti di una fraternità regolata Dal Vaticano, 1° Aprile 2012, dall’amore a Dio e dalla preghiera, dalla pre- Domenica delle Palme mura e dal servizio. È in questo contesto di fe- de profonda e di grande umanità che Chiara si Benedictus PP. XVI fa sicura interprete dell’ideale francescano, im- plorando quel «privilegio» della povertà, ossia [L’Osservatore Romano, 1 aprile 2012, p. 8] la rinuncia a possedere anche solo comunita- riamente dei beni, che lasciò a lungo perplesso lo stesso Sommo Pontefice, il quale alla fine si 8. Messaggio di Benedetto XVI per la XLIV arrese all’eroismo della sua santità. Giornata mondiale di preghiera per le Come non proporre Chiara, al pari di Fran- vocazioni cesco, all’attenzione dei giovani d’oggi? Il 29 aprile 2012 tempo che ci separa dalla vicenda di questi due Santi non ha sminuito il loro fascino. Al con- LE VOCAZIONI DONO trario, se ne può vedere l’attualità al confronto DELLA CARITÀ DI DIO con le illusioni e le delusioni che spesso segna- no l’odierna condizione giovanile. Mai un tem- Cari fratelli e sorelle! po ha fatto sognare tanto i giovani, con le mille attrattive di una vita in cui tutto sembra possi- la XLIX Giornata Mondiale di Preghiera bile e lecito. Eppure, quanta insoddisfazione è per le Vocazioni, che sarà celebrata il 29 apri- presente, quante volte la ricerca di felicità, di le 2012, quarta domenica di Pasqua, ci invita realizzazione finisce per imboccare strade che a riflettere sul tema: Le vocazioni dono della portano a paradisi artificiali, come quelli del- Carità di Dio. la droga e della sensualità sfrenata! Anche la La fonte di ogni dono perfetto è Dio Amo- situazione attuale con la difficoltà di trovare re – Deus caritas est –: «chi rimane nell’amore un lavoro dignitoso e di formare una famiglia rimane in Dio e Dio rimane in lui» (1Gv 4,16). unita e felice, aggiunge nubi all’orizzonte. Non La Sacra Scrittura narra la storia di questo lega- mancano però giovani che, anche ai nostri gior- me originario tra Dio e l’umanità, che precede ni, raccolgono l’invito ad affidarsi a Cristo e ad la stessa creazione. San Paolo, scrivendo ai cri- affrontare con coraggio, responsabilità e spe- stiani della città di Efeso, eleva un inno di grati- ranza il cammino della vita, anche operando tudine e lode al Padre, il quale con infinita bene- la scelta di lasciare tutto per seguirlo nel totale volenza dispone lungo i secoli l’attuarsi del suo servizio a Lui e ai fratelli. La storia di Chia- universale disegno di salvezza, che è disegno ra, insieme a quella di Francesco, è un invito d’amore. Nel Figlio Gesù - afferma l’Apostolo - a riflettere sul senso dell’esistenza e a cercare Egli «ci ha scelti prima della creazione del mon- in Dio il segreto della vera gioia. È una prova do per essere santi e immacolati di fronte a lui concreta che chi compie la volontà del Signore nella carità» (Ef 1,4). Noi siamo amati da Dio e confida in Lui non solo non perde nulla, ma “prima” ancora di venire all’esistenza! Mosso trova il vero tesoro capace di dare senso a tutto. esclusivamente dal suo amore incondizionato, A Lei, venerato Fratello, a codesta Chiesa Egli ci ha “creati dal nulla” (cfr 2Mac 7,28) per che ha l’onore di aver dato i natali a Francesco condurci alla piena comunione con Sé. e a Chiara, alle Clarisse, che mostrano quoti- Preso da grande stupore davanti all’opera dianamente la bellezza e la fecondità della vita della provvidenza di Dio, il Salmista esclama: contemplativa, a sostegno del cammino di tut- “Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, to il Popolo di Dio, e ai Francescani di tutto il la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa mondo, a tanti giovani in ricerca e bisognosi è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio di luce, consegno questa breve riflessione. Mi dell’uomo, perché te ne curi?” (Sal 8,4-5). La auguro che essa contribuisca a far riscoprire verità profonda della nostra esistenza è, dun- sempre di più queste due luminose figure del que, racchiusa in questo sorprendente miste- firmamento della Chiesa. Con un particolare ro: ogni creatura, in particolare ogni persona pensiero alle figlie di santa Chiara del Proto- umana, è frutto di un pensiero e di un atto di monastero, degli altri monasteri di Assisi e del amore di Dio, amore immenso, fedele, eterno 18 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

(cfr Ger 31,3). La scoperta di questa realtà è ciò Anche nella successiva storia della Chiesa il che cambia veramente la nostra vita nel pro- Signore non è rimasto assente: sempre di nuo- fondo. In una celebre pagina delle Confessioni, vo ci viene incontro - attraverso uomini nei sant’Agostino esprime con grande intensità la quali Egli traspare; attraverso la sua Parola, nei sua scoperta di Dio somma bellezza e sommo Sacramenti, specialmente nell’Eucaristia» (n. amore, un Dio che gli era stato sempre vici- 17). no, ma al quale finalmente apriva la mente e L’amore di Dio rimane per sempre, è fedele il cuore per essere trasformato: “Tardi ti amai, a se stesso, alla «parola data per mille genera- bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. zioni» (Sal 105,8). Occorre, pertanto, riannun- Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti ciare, specialmente alle nuove generazioni, la cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme bellezza invitante di questo amore divino, che delle tue creature. Eri con me, e non ero con precede e accompagna: esso è la molla segreta, te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, è la motivazione che non viene meno, anche inesistenti se non esistessero in te. Mi chiama- nelle circostanze più difficili. sti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; bale- Cari fratelli e sorelle, è a questo amore che nasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; dobbiamo aprire la nostra vita, ed è alla perfe- diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo zione dell’amore del Padre (cfr Mt 5,48) che ci verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, chiama Gesù Cristo ogni giorno! La misura al- e arsi di desiderio della tua pace” (X, 27.38). ta della vita cristiana consiste infatti nell’amare Con queste immagini, il Santo di Ippona cerca “come” Dio; si tratta di un amore che si ma- di descrivere il mistero ineffabile dell’incontro nifesta nel dono totale di sé fedele e fecondo. con Dio, con il Suo amore che trasforma tutta Alla priora del monastero di Segovia, in pena l’esistenza. per la drammatica situazione di sospensione in Si tratta di un amore senza riserve che ci cui egli si trovava in quegli anni, San Giovanni precede, ci sostiene e ci chiama lungo il cam- della Croce risponde invitandola ad agire se- mino della vita e ha la sua radice nell’assoluta condo Dio: «Non pensi ad altro se non che tutto gratuità di Dio. Riferendosi in particolare al è disposto da Dio; e dove non c’è amore, metta ministero sacerdotale, il mio predecessore, il amore e raccoglierà amore» (Epistolario, 26). Beato Giovanni Paolo II, affermava che «ogni Su questo terreno oblativo, nell’apertura gesto ministeriale, mentre conduce ad amare all’amore di Dio e come frutto di questo amo- e a servire la Chiesa, spinge a maturare sem- re, nascono e crescono tutte le vocazioni. Ed pre più nell’amore e nel servizio a Gesù Cristo è attingendo a questa sorgente nella preghiera, Capo, Pastore e Sposo della Chiesa, un amore con l’assidua frequentazione della Parola e dei che si configura sempre come risposta a quello Sacramenti, in particolar modo dell’Eucaristia, preveniente, libero e gratuito di Dio in Cristo» che è possibile vivere l’amore verso il prossimo (Esort. ap. Pastores dabo vobis, 25). Ogni spe- nel quale si impara a scorgere il volto di Cristo cifica vocazione nasce, infatti, dall’iniziativa di Signore (cfr Mt 25,31-46). Per esprimere il le- Dio, è dono della Carità di Dio! È Lui a com- game inscindibile che intercorre tra questi “due piere il “primo passo” e non a motivo di una amori” – l’amore verso Dio e quello verso il particolare bontà riscontrata in noi, bensì in prossimo – scaturiti dalla medesima sorgente virtù della presenza del suo stesso amore «ri- divina e ad essa orientati, il Papa San Gregorio versato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Magno usa l’esempio della pianticella: «Nel Santo» (Rm 5,5). terreno del nostro cuore [Dio] ha piantato pri- In ogni tempo, alla sorgente della chiama- ma la radice dell’amore verso di Lui e poi si ta divina c’è l’iniziativa dell’amore infinito di è sviluppato, come chioma, l’amore fraterno» Dio, che si manifesta pienamente in Gesù Cri- (Moralium Libri, sive expositio in Librum B. sto. Come ho scritto nella mia prima Enciclica , Lib. VII, cap. 24, 28; PL 75, 780D). Deus caritas est, «di fatto esiste una molteplice Queste due espressioni dell’unico amore visibilità di Dio. Nella storia d’amore che la divino, devono essere vissute con particola- Bibbia ci racconta, Egli ci viene incontro, cerca re intensità e purezza di cuore da coloro che di conquistarci - fino all’Ultima Cena, fino al hanno deciso di intraprendere un cammino di Cuore trafitto sulla croce, fino alle apparizio- discernimento vocazionale verso il ministero ni del Risorto e alle grandi opere mediante le sacerdotale e la vita consacrata; ne costituisco- quali Egli, attraverso l’azione degli Apostoli, no l’elemento qualificante. Infatti, l’amore per ha guidato il cammino della Chiesa nascente. Dio, di cui i presbiteri e i religiosi diventano EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 19 immagini visibili - seppure sempre imperfette Eucaristia sono il tesoro prezioso per compren- - è la motivazione della risposta alla chiamata dere la bellezza di una vita totalmente spesa per di speciale consacrazione al Signore attraverso il Regno. l’Ordinazione presbiterale o la professione dei Auspico che le Chiese locali, nelle loro va- consigli evangelici. Il vigore della risposta di rie componenti, si facciano “luogo” di attento san Pietro al divino Maestro: «Tu lo sai che ti discernimento e di profonda verifica vocazio- voglio bene» (Gv 21,15), è il segreto di una esi- nale, offrendo ai giovani e alle giovani un sag- stenza donata e vissuta in pienezza, e per que- gio e vigoroso accompagnamento spirituale. In sto ricolma di profonda gioia. questo modo la comunità cristiana diventa essa L’altra espressione concreta dell’amore, stessa manifestazione della Carità di Dio che quello verso il prossimo, soprattutto verso i custodisce in sé ogni chiamata. Tale dinamica, più bisognosi e sofferenti, è la spinta decisiva che risponde alle istanze del comandamento che fa del sacerdote e della persona consacrata nuovo di Gesù, può trovare eloquente e singo- un suscitatore di comunione tra la gente e un lare attuazione nelle famiglie cristiane, il cui seminatore di speranza. Il rapporto dei consa- amore è espressione dell’amore di Cristo che crati, specialmente del sacerdote, con la co- ha dato se stesso per la sua Chiesa (cfr Ef 5,32). munità cristiana è vitale e diventa anche parte Nelle famiglie, «comunità di vita e di amore» fondamentale del loro orizzonte affettivo. Al (Guadium et spes, 48), le nuove generazio- riguardo, il Santo Curato d’Ars amava ripete- ni possono fare mirabile esperienza di questo re: «Il prete non è prete per sé; lo è per voi» (Le amore oblativo. Esse, infatti, non solo sono il curé d’Ars. Sa pensée – Son cœur, Foi Vivante, luogo privilegiato della formazione umana e 1966, p. 100). cristiana, ma possono rappresentare «il primo Cari Fratelli nell’episcopato, cari presbite- e il miglior seminario della vocazione alla vita ri, diaconi, consacrati e consacrate, catechisti, di consacrazione al Regno di Dio» (Giovanni operatori pastorali e voi tutti impegnati nel Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 53), campo dell’educazione delle nuove generazio- facendo riscoprire, proprio all’interno della ni, vi esorto con viva sollecitudine a porvi in famiglia, la bellezza e l’importanza del sacer- attento ascolto di quanti all’interno delle comu- dozio e della vita consacrata. I Pastori e tutti i nità parrocchiali, delle associazioni e dei mo- fedeli laici sappiano sempre collaborare affin- vimenti avvertono il manifestarsi dei segni di ché nella Chiesa si moltiplichino queste «case e una chiamata al sacerdozio o ad una speciale scuole di comunione» sul modello della Santa consacrazione. È importante che nella Chiesa Famiglia di Nazareth, riflesso armonico sulla si creino le condizioni favorevoli affinché pos- terra della vita della Santissima Trinità. sano sbocciare tanti “sì”, quali generose rispo- Con questi auspici, imparto di cuore la Be- ste alla chiamata di amore di Dio. nedizione Apostolica a voi, Venerati Fratelli Sarà compito della pastorale vocazionale nell’episcopato, ai sacerdoti, ai diaconi, ai reli- offrire i punti di orientamento per un fruttuoso giosi, alle religiose e a tutti i fedeli laici, in par- percorso. Elemento centrale sarà l’amore alla ticolare ai giovani e alle giovani che con cuore Parola di Dio, coltivando una familiarità cre- docile si pongono in ascolto della voce di Dio, scente con la Sacra Scrittura e una preghiera pronti ad accoglierla con adesione generosa e personale e comunitaria attenta e costante, per fedele. essere capaci di sentire la chiamata divina in mezzo a tante voci che riempiono la vita quoti- Dal Vaticano, 18 ottobre 2011 diana. Ma soprattutto l’Eucaristia sia il “centro vitale” di ogni cammino vocazionale: è qui che Benedetto XVI l’amore di Dio ci tocca nel sacrificio di Cristo, espressione perfetta di amore, ed è qui che im- [L’Osservatore Romano, 13-14 febbraio pariamo sempre di nuovo a vivere la “misura 2012] alta” dell’amore di Dio. Parola, preghiera ed

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Incontro del Ministro e Definitorio gene- la situazione che lui sta vivendo, viene incon- rale con i Ministri provinciali e Custodi tro all’inevitabile senso di fallimento che stan- no sperimentando coloro che lo seguono. Inol- 1. Omelia conclusiva tre, entrambi le parabole sono un invito alla Roma 27.01.2012 fiducia e alla pazienza coraggiosa, a guardare “al di là “ di ciò che si vede in apparenza, a CON GLI OCCHI RIVOLTI guardare al futuro di Dio che non sempre coin- AL SIGNORE cide con il futuro dell’uomo o che l’uomo de- sidera: “Le mie vie non sono le vostre vie”, di- Cari fratelli Ministri e Custodi: ce il Signore (Is 55,8). Il grande insegnamento il Signore vi dia Pace! che ci offrono queste parabole del Vangelo che abbiamo ascoltato in questi giorni e che hanno Giunti al termine del XIV Incontro del come soggetto il Regno, paragonato al seme, Ministro generale e del suo Definitorio con i è questo: il Regno di Dio si rende presente in nuovi Ministri provinciali e Custodi, mentre mezzo alle difficoltà, alle prove, a quello che rendiamo grazie all’Altissimo, Onnipotente per il mondo non è significativo né conta. e Buon Signore, dal quale proviene ogni be- “Lampada per i miei passi è la tua parola”, ne, vogliamo lasciarci illuminare, nel nostro dice il Salmista (Sal 119; 105). Cosa possiamo ministero di Ministri e servi dei fratelli che il imparare noi Ministri e Custodi da questa Pa- Signore ci ha affidato, dalla Parola di Dio che rola proclamata? abbiamo appena ascoltato. Prima di tutto, la prima lettura ci pone in La prima lettura ci parla del peccato di Da- guardia a non trascurare la nostra propria vita. vide. Scelto da Dio e posto alla guida del suo L’invito dell’Apostolo a Timoteo: “ti ricordo popolo, Davide cede alla tentazione e pecca: di ravvivare il dono di Dio che è in te” (2Tm prima di adulterio e poi di omicidio (cfr. 1Sam 1,6), deve essere assunto in prima persona dai 11,1 ss). Mentre il Vangelo ci presenta due pa- noi Ministri e Custodi. Chiamati ad essere cu- rabole: quella del seme che cresce, senza che stodi della vocazione dei nostri fratelli, non il contadino se ne renda conto (cf. Mc 4,16-29) possiamo trascurare la nostra. “Ricorda il tuo e quella del granello di senape, uno dei semi proposito”, “tieni sempre davanti gli occhi il più piccoli, che arriva ad essere un grande ar- tuo punto di partenza”, “conserva quello che busto (cf. Mc 4,30-32). Entrambe le parabole hai “,” quello che fai fallo bene” (2LAg, 11), fanno parte delle cosiddette “parabole di con- suggerisce Chiara a tutti noi, con più forza che trasto”. La prima contrappone la crescita con mai in questo anno giubilare della sua conver- l’inattività dell’agricoltore. La parabola vuole sione al Signore. Seguendo, dunque, i consi- sottolineare la forza del seme. Questo, come il gli della “pianticella di Francesco”, mentre Regno di Dio, cresce da solo, o meglio, la sua assumiamo come priorità nel nostro ministero crescita è opera di Dio. La seconda contrap- l’aiutare i fratelli, che il Signore ci ha affida- pone la piccolezza del seme con la grandezza to, a conoscere la loro vocazione, ad essere dell’arbusto. Il contesto in cui Gesù raccontò coscienti del beneficio che dal Signore hanno queste parabole è, probabilmente, quello di ricevuto nell’essere stati chiamati a seguire una certa delusione dei discepoli. Si aspetta- “più da vicino” Cristo in quanto Frati Minori vano un messianismo trionfante e ricco di suc- (cf. TestsC 2-4), a vigilare per non cadere nella cessi, con segni spettacolari, mentre la realtà tentazione di “voltarsi indietro” (Lc 9,62), noi è che la vita di Gesù, umanamente parlando, Ministri e Custodi dobbiamo ricordare costan- è un fallimento e, sempre da una prospettiva temente il nostro proposito di portare a compi- umana, il Regno sembra destinato a morire. I mento ciò che abbiamo iniziato bene (cf. 2LAg segni della venuta del Regno sono quasi im- 1l), per avanzare fiduciosi e gioiosi nella via percettibili. delle beatitudini (cf. 2LAg 12). In quanto Mi- Con queste parabole Gesù, mentre spiega nistri e Custodi, già lo abbiamo detto in questi 22 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 giorni, dobbiamo avere il coraggio di trovare in particolare di quelli che si sentono stanchi tempo per noi stessi, tempo per Dio e tempo o annoiati; e la correzione con misericordia per gli altri. Questo è ciò che abbiamo chia- di quelli che hanno peccato (cf. Rb l0, 1ss; mato “un progetto ecologico” della vita. “Non Lmin). siamo super uomini “, come qualche volta si Andate, con la benedizione del Signore e la credeva Davide. Anche noi portiamo il tesoro mia, mostrando a tutti la bellezza della sequela della nostra vocazione in “vasi di creta” (cf. di Gesù secondo la forma di vita che ci lasciò 2Cor 4,7), da qui la necessità di vegliare e pre- Francesco, nostro padre e fratello. Amen. gare. È valido anche per noi ciò che Gesù disse ai suoi discepoli: “Lo spirito è pronto ma la Fr. José Rodriguez Carballo, ofm carne è debole, pregate dunque per non cadere Ministro generale ofm in tentazione” (Mt 26,41). Quante volte lo ab- biamo sperimentato nella nostra carne! È con 2. Accompagnamento dei Frati difficoltà una vita di orazione assidua, con una costante vigilanza che anche noi potremo sperimentare, L’accompagnamento dei Frati in difficoltà come Paolo, che tutto si può in Colui che ci dà è una parte importante del servizio dell’autori- forza (cf. Fil 4,13) e che Dio sa tirar fuori la tà, secondo la logica del Vangelo. Eccone al- forza dalla debolezza (cf. 2Cor 12,10). cune modalità, che, personalmente, considero Il testo del Vangelo, a sua volta, ci invita fondamentali. ad essere uomini di fede, di fiducia nel Signo- 1. L’accoglienza. Accogliere significa cre- re, per il quale “nulla è impossibile” (Lc 1,37); are un rapporto interpersonale autentico a non dubitare, a non “gettare la spugna”, a in cui il Frate bisognoso di aiuto si senta guardare oltre le difficoltà. Mentre raccoglia- preso in considerazione, compreso, rispet- mo con gioia quello che altri hanno con grande tato, amato. Il Ministro manifesta l’acco- fatica seminato, ricordiamoci che oggi il no- glienza del Frate in difficoltà attraverso un stro lavoro consiste principalmente nel semi- insieme di atteggiamenti: l’attenzione, la nare, perché altri raccolgano. Collochiamo gli comprensione empirica, la considerazione occhi nel futuro, verso cui lo Spirito ci proiet- positiva, l’autenticità e la concretezza. ta, fiduciosi che il Signore desidera continuare 2. L’ascolto. L’ascolto è il primo imperativo a fare grandi cose con noi (cf VC 110); accet- di Dio a Israele in seguito alla stipulazione tiamo con gioia, la gioia dell’agricoltore che dell’alleanza. Atteggiamento di difficile attende fiducioso la vendemmia, che il nostro attuazione, l’ascolto domanda di centrarsi servizio consista nel seminare semi di futuro, sull’altro, di dare importanza alla persona di eternità, che permettano di vivere il presente dell’altro e alle situazioni che sta viven- con passione. Solo così potremo abbracciare do, dimenticando se stessi con il proprio il futuro con speranza (Novo milennio Ineunte variegato ed esigente mondo fatto di biso- 1). Forse vorremmo che le cose andassero di- gni, desideri, stati emotivi… versamente, che la soluzione dei problemi ar- 3. L’empatia. L’empatia è la capacità di rivasse più rapidamente. Quando la tentazione comprendere ciò che l’altro sta viven- di lasciare tutto ci insidia perché diciamo o ci do e di comunicargli tale comprensione. dicono: “non vale la pena” continuare a semi- L’atteggiamento empatico comporta la nare, guardiamo a Gesù, pensiamo al Regno capacità di mettersi “dal punto di vista” e ai segni che lo accompagnano, pensiamo al dell’altro, “mettersi nei suoi panni”, po- chicco di grano che cresce da solo e al più pic- nendo tra parentesi, anche se solo tempo- colo dei semi, la senape, che con il tempo di- raneamente, i propri sentimenti, opinioni, venta un grande arbusto. credenze, gusti e il proprio ruolo. Cari fratelli Ministri e Custodi, con gli oc- 4. La considerazione positiva. Il sentirsi chi fissi su Gesù, tornate nelle vostre Entità, considerati come individui, degni di stima ricordando che siete stati scelti tra i fratelli per è un bisogno fondamentale della persona il servizio dei fratelli (cf. Eb 5,1), ricordando umana, bisogno avvertito più acutamen- anche che il vostro ministero, come il mio, è te da coloro che si trovano in situazione quello di lavare i piedi dei fratelli (cf. Am 4,2). caratterizzate da crisi, conflitti, disagi. La Questo ministero si esercita mediante l’ascolto considerazione positiva prende vari nomi: e l’accoglienza fraterna di tutti, in particola- accettazione incondizionata, rispetto e sti- re di quelli che si sentono soli; l’animazione, ma, fiducia, calore umano. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 23

5. L’autenticità. L’autenticità è la capacità di un piano d’azione o almeno a collaborare essere se stessi nella relazione con l’altro, a tale progetto. Si dovranno pertanto fissa- senza manipolare e senza lasciarsi mani- re gli obbiettivi, identificare le forze, sce- polare. L’autenticità comporta trasparen- gliere le azioni e le persone che lo possano za e libertà. La presenza di inautenticità aiutare, determinando i vari passi da com- nella relazione crea clima di diffidenza, piere, prevedendo la verifica del percorso incapacità di ascolto e di partecipazione. stabilito. L’inautenticità chiude la possibilità di un 9. Essere presente e non delegare. Anche rapporto interpersonale autentico. qualora il Frate intraprendesse percorsi di 6. Il discernimento. Il discernimento ha l’o- aiuto è importante rimanere in una rela- biettivo di aiutare la persona a chiamare zione fatta di presenza, contatto frequente per nome il disagio, a riconoscerlo come e genuino interesse. Il figlio malato ha bi- proprio, come qualcosa che fa parte della sogno ancora di più di sentire l’amore e la propria vita e di cui deve assumersi la re- vicinanza del padre e della madre. Il Frate sponsabilità, a guardare in quale direzione in difficoltà sia che rimanga nella frater- intende muoversi per superare le proprie nità/comunità o vada in una comunità di difficoltà. aiuto o faccia altri percorsi, ha bisogno di 7. Il confronto. Consiste nel porre il Frate di sentirsi amato e accompagnato dal Mini- fronte alla situazione che sta vivendo con stro. verità, in modo che egli ne possa vedere 10. Amore e fermezza. Volere sempre il bene gli aspetti positivi e negativi, la coerenza dell’altro significa anche essere esigenti e e le contraddizioni. Affinché il confronto intervenire con fermezza perché il Frate si possa essere efficace occorre che si risol- faccia aiutare e si assuma la responsabilità va in un’espressione di autentico amore. di se stesso, di chi, cioè, si senta coinvolto Quando vengono evitati giudizi e condan- nella vita, nelle scelte e nelle conseguen- ne, il Frate in difficoltà può accogliere, ze. Il Ministro deve desiderare sempre il nell’atteggiamento di confronto del Mi- bene del Frate, nella speranza che anch’e- nistro, la chiara volontà di venire aiuta- gli lo desideri e lo realizzi per se stesso, to. Alla dimensione “materna” ricettiva con amore e con coraggio. Il Ministro non costituita dall’empatia, si aggiunge quella può cedere alla tentazione di diventare “paterna”, senza la quale la prima rischie- gentile facendo sconto sulle esigenze. rebbe di rimanere inefficace. 8. La fase dell’azione. A poco o nulla ser- virebbe l’accompagnamento di quanti si Fr. José Rodriguez Carballo, ofm trovano in difficoltà, se non approdasse Ministro generale, OFM ad un cambiamento del loro modo di es- sere e di agire e all’avvio di un percorso 2. 3° Congresso dei Commissari di Terra di aiuto per venire fuori della situazione Santa in cui si trovano. La fase dell’azione non inizia improvvisamente; già durante la fa- 1. Relazione del Ministro generale se dell’accoglienza e del discernimento, Gerusalemme, Convento S. Salvatore, il Ministro deve preoccuparsi di favorire 30 gennaio 2012 nel Frate un’apertura al coraggio e alla speranza, infondendogli la certezza che è INNAMORATI DI GESÙ, possibile cambiare, facendosi aiutare ad AL SERVIZIO DELLA affrontare e guarire il disagio. Solo quan- SUA TERRA do chiarisce ed accoglie l’alternativa alla situazione insoddisfacente che sta viven- Carissimi Commissari di Terra Santa: do, la persona può passare all’impegno il Signore vi dia la sua pace! concreto. A volte può accadere che la per- sona stessa, sentendosi ascoltata e soste- All’inizio di questo 3° Congresso dei Com- nuta, proponga delle iniziative concrete missari di Terra Santa è con grande gioia che per aprirsi ad un aiuto e a un percorso di vi rivolgo una parola di saluto e di gratitudine, cambiamento. Quando ciò non avviene, per aver risposto all’invito del P. Custode a spetta al Ministro stimolarla ad elaborare partecipare a questo incontro. Grazie per esse- 24 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 re venuti. Grazie per il vostro servizio a favore terza volta, dopo aver provato molti oltraggi, della Terra Santa. catene, percosse e fatiche innumerevoli, con Ci troviamo a Gerusalemme, cuore della la guida di Dio venne condotto al cospetto del Terra Santa, “ombelico teologico” del mondo. Soldano di Babilonia: là predicò il Vangelo di E per noi Francescani, custodi a nome della Cristo, con una manifestazione così efficace di Chiesa cattolica dei luoghi della nostra reden- spirito e di potenza che lo stesso Soldano ne zione, questo cuore rimane sempre il Cenaco- fu ammirato e, diventato mansueto per divi- lo, attorno al quale ebbe inizio la Custodia, ma na ispirazione, lo ascoltò con benevolenza. E da quando siamo stati espulsi dalla collina del qui, in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente, Monte Sion cristiano il convento di San Salva- i Frati sono rimasti fino ad oggi, facendo dei tore, che accoglie questo Congresso, è diven- capitolo 16° della Regola non bollata e del 12° tato come il cuore fisico della nostra presenza di quella bollata la norma di vita e missione. in questa terra benedetta e martoriata allo stes- Sia nei momenti belli che nei momenti so tempo. Benvenuti, quindi, a questo cuore brutti noi, i “Frati della corda”, siamo rimasti fisico della Custodia di Terra Santa. fedeli all’impegno che la Chiesa ci ha affida- to: custodire i luoghi santi della nostra fede, le La perla delle missioni pietre vive della Chiesa di Gesù nella sua terra. È così che Francesco, prima, e, poi, i suoi Fra- Quando si parla di Custodia di Terra Santa ti, hanno testimoniato e testimoniano in Terra si finisce sempre per ricordarci a vicenda che Santa l’amore di Cristo per tutti, anche per i essa è la perla delle Missioni francescane. non credenti, e rendono presente la Chiesa, La perla, cioè un tesoro, o meglio, il tesoro, una santa, cattolica e apostolica, proprio qui, qualcosa di prezioso, e quindi importante. Con dove è nata. ragione il Capitolo generale del 2009 la defini- La Provvidenza volle che, accanto ai fra- sce come «la missione più importante dell’Or- telli delle Chiese orientali, per la cristianità dine» (PdV 21) fra tutti i progetti missionari d’occidente fossero soprattutto i frati di Fran- che ha l’Ordine serafico; un Ordine missiona- cesco d’Assisi, santo della povertà, della mi- rio fin dalle sue origini per volontà del padre tezza e della pace, a interpretare il desiderio san Francesco: Andate, carissimi, a due a due cristiano di custodire i luoghi in cui affonda- per le varie parti del mondo e annunciate agli no le nostre radici spirituali (Paolo VI). È lo uomini la pace e la penitenza in remissione dei sguardo della Provvidenza, uno sguardo d’a- peccati, diceva il Poverello ai suoi Frati. more per la Terra della nostra redenzione, uno Il Santo di Assisi, infatti, ha voluto che i sguardo per il quale ringraziamo il Signore e suoi Frati fossero missionari inter gentes e ad la Chiesa. gentes, come risulta dalla Regola, quella non bollata (cf. 16) e quella bollata (cf. 12). Aven- Dal 1° al 3° Congresso Internazionale dei do abbracciato il Vangelo come vita e regola Commissari di Terra Santa (cf. Rb 1,1), fin dalle origini i Frati si sentirono in dovere di predicare quello che vivevano, e All’inizio di questo 3° Congresso voglio cioè, il Vangelo; avendo ricevuto come primo fare riferimento a Congressi precedenti. Il 1° dono il Vangelo, i Frati di tutti i tempi si so- Congresso dei Commissari di Terra Santa si no sentiti chiamati a restituirlo con la vita e la è celebrato a Nazareth, dal 17 al 22 novembre parola, ai vicini e ai lontani. Se l’epopea mis- 1969. In quella occasione si incontrarono 51 sionaria è la pagina più importante della storia Commissari, con il Segretario generale delle della Chiesa, per noi Frati Minori è la pagina Missioni francescane, il Custode di Terra San- più bella e gloriosa della nostra storia; una pa- ta, il suo Vicario, il Procuratore e i Discreti. gina scritta con i caratteri della santità di vita, Un grande evento si direbbe oggi, perché fu e, in molti casi, come mostra il martirologio la prima volta che era stata possibile questa dell’Ordine, con la testimonianza del martirio. convocazione. L’obbiettivo principale del Tra i luoghi dove siamo arrivati fin dai pri- Congresso era di «conformare la legislazione mordi dell’Ordine c’è la Terra Santa. Qui si della Custodia alle nuove Costituzioni gene- recò Francesco nel 1219. Dicono le Fonti: tre rali dell’Ordine». Dopo 37 anni, nel 2006, si volte intraprese il cammino verso il paese de- è tenuto a Gerusalemme, dal 19 al 25 novem- gli infedeli; ma le prime due volte ne fu im- bre, il 2° Congresso dei Commissari di Terra pedito da disposizione divina. Finalmente la Santa. Erano presenti 78 Frati, di cui 68 Com- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 25 missari, provenienti da 40 diversi Paesi del missioni francescane, come realizziamo oggi mondo. Inoltre, hanno partecipato il Ministro tale mandato? È la domanda che mi ponevo generale, un Rappresentante della Congrega- all’inizio del precedente Congresso. Riaffer- zione vaticana delle Chiese Orientali, il Cu- mando ancora la nostra ferma volontà di con- stode, il suo Vicario e il Segretario custodiale. tinuare a dare esempio di fedeltà all’incarico Si è discusso della Colletta del Venerdì santo. ricevuto, offrendo ai fedeli di questi Luoghi e Soprattutto, si è riflettuto sulla figura del Com- a quanti qui giungono in devoto pellegrinaggio missario, secondo la legislazione dell’Ordine una testimonianza di amore e adesione a Cri- e della Custodia; sul suo compito all’intermo sto, redentore dell’uomo. della realtà provinciale; sul suo ruolo nell’or- ganizzazione e animazione dei pellegrinaggi, I Frati abbiano a cuore la Terra Santa nel promuovere il sostentamento delle attività della Custodia. Si è parlato dei mezzi di co- Le Costituzioni generali recitano: municazione come strumenti di propaganda Articolo 122 a favore della Terra Santa. E si è manifestata I frati abbiano grandemente a cuore la Ter- apertamente e coralmente l’esigenza che tanto ra santificata dalla vita terrena del Figlio di studio sulla figura del Commissario potesse Dio e della sua Madre poverella e venerata confluire in una sorta di Vademecum che de- da san Francesco, ed ivi, in modo partico- finisse con precisione le sue funzioni, i suoi lare siano testimoni del Vangelo di Gesù rapporti con Custodia, le relazioni delle diver- Cristo e del suo Regno di pace. se Entità dell’Ordine con i Commissariati e la Articolo 123 Custodia. §1 Il mandato di custodire la Terra Santa, Oggi, 30 gennaio 2012, iniziamo il 3° Con- affidato dalla Santa Sede al nostro Ordine, gresso dei Commissari di Terra Santa, che consiste in questo: avere cura dei luoghi concluderemo il 4 febbraio. Sono contento di santi, promuovere in essi il culto divino, partecipare a questa nuova iniziativa promossa favorire la pietà dei pellegrini, assolvervi dal Custode e di dare, ancora una volta, il ben- il compito dell’evangelizzazione, esercita- venuto ai 90 Frati Commissari o Vice Com- re l’attività pastorale secondo la spiritualità missari di Terra Santa, insieme al Segretario dell’Ordine, intraprendere e coltivare le at- generale per le Missioni e l’Evangelizzazione, tività apostoliche. che, con il Custode e i Discreti di Terra San- §2 La Custodia di Terra Santa è un’entità ta, lavorerà nel redigere il Vademecum per i internazionale, governata dal Custode o Commissari, prestando particolare attenzione Guardiano del Monte Sion, il quale viene all’identità dei Commissari in relazione con le eletto per un sessennio dal Definitorio ge- Province dell’Ordine e la Custodia, così come nerale, e la regge con potestà ordinaria, a anche alla sua missione, perché sia di orien- norma delle Costituzioni generali e degli tamento e linea di azione per questo prezioso Statuti. servizio alla Terra Santa. E tutto questo sarà Articolo 124 il frutto di quanto riusciremo a condividere e L’internazionalità della Terra Santa, unita- riflettere insieme. mente all’impegno dell’inculturazione, sia Questo obbiettivo non ci può far dimenti- favorita con ogni cura e ciascuna Provincia care l’altro obbiettivo non meno importante: procuri di avere sempre in essa uno o più la conoscenza reciproca tra i Commissari e tra frati. loro e i Frati della Custodia. Il conoscersi ci Articolo 125 porterà ad accogliere e ad apprezzare il servi- Tutte le Province dell’Ordine favoriscano zio che, con la Terra Santa nel cuore, siamo l’attività dei Commissari per la Terra San- tutti chiamati a svolgere a favore della missio- ta, a norma degli Statuti generali. ne della Terra Santa. Si comprende, allora, il L’OFM è composto da 115 Province, 8 Cu- perché questo Congresso sia importante per la stodie autonome e diverse Fondazioni; 46 Pro- Fraternità della Custodia di Terra Santa, trat- vince hanno Frati in Terra Santa; 90 Province tandosi di rendere conto, di dare concretezza e hanno nominato un Commissario per la Terra struttura all’impegno dell’Ordine dei Frati Mi- Santa. nori nella promozione e sostegno della perla Questi sono i testi e questi sono i dati, ma, delle missioni francescane. come ho detto nella mia relazione al Congres- Noi che siamo a servizio della perla delle so del 2006, permane, però, l’impressione che, 26 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 soprattutto tra i Frati, e, a volte, anche tra gli stre diocesi, ai fedeli delle nostre parrocchie stessi Commissari, la conoscenza, l’interesse e, particolarmente, ai Frati delle diverse Pro- e la devozione verso i Luoghi santi sia molto vince? Sappiamo darne ragione a chi ci chiede diminuita. Questo può essere uno dei motivi, informazioni precise? La Custodia è un’En- non certo il solo, perché sta anche diminuendo tità internazionale: in un mondo sempre più il numero dei missionari che vengono da altri piccolo, l’impegno verso i giovani Frati che Paesi e quello delle entrate economiche per devono frequentare gli studi seminaristici, ci la Custodia (Ministro Generale, Relazione al porta con naturalezza a pensare al Seminario Congresso dei Commissari, 2006). internazionale di Gerusalemme? Il servizio al- Perché non proviamo ad immaginare che in la Custodia, alla Terra Santa, anche limitato ad ogni Provincia ci possa davvero essere quello un congruo periodo di tempo, è visto come un che chiedono le nostre Costituzioni, cioè che arricchimento della propria Fraternità? Il Frate possa esistere questo interessamento costrutti- Commissario è prezioso per la Custodia, ma è vo, reale, per la Terra Santa? Se davvero ogni considerato prezioso per il Convento? Frate avesse a cuore questa Terra, santificata Penso anche a quanto bene verrebbe da dalla vita terrena del Figlio di Dio, venerata Frati che si interessano, amano, comprendono e amata da san Francesco…, non credete che questa Terra; penso a quanto la gente si aspetta allora essere testimoni del Vangelo e del Re- da noi come uomini che salutano con il salu- gno diventerebbe più “quotidiano” e anche tut- to francescano di Pace e Bene; penso a quanta ti i conventi, ogni convento, diventerebbe una gente senza saperlo cerca il Signore leggendo piccola Nazareth? le notizie sul giornale e non lo trova, perché Il compito di custodire questi Luoghi san- anche in Terra Santa c’è sempre la guerra… ti è stato affidato dalla Santa Sede al nostro Penso a Frati così innamorati del Vangelo da Ordine: lo sentiamo come un mandato dato desiderare ardentemente di venire a vedere i davvero al “nostro” Ordine o consideriamo cieli e gli orizzonti di questa Terra; ad operato- sufficiente la delega alla Custodia di Terra ri di pace che sanno avere compassione di que- Santa? I Luoghi santi hanno bisogno di cure e, sta gente, che imparano, fra le mille difficoltà quindi, di soldi; hanno bisogno, soprattutto, di di ogni giorno in questa faticosa Terra di mis- Frati sacerdoti e di Frati laici; hanno bisogno sione, ad amare ebrei e musulmani, ad amare i di Frati innamorati di Cristo e della sua Terra; cristiani di Terra Santa, a sostenere i deboli, a hanno bisogno di passione evangelizzatrice, di consolarne i paurosi, a dar coraggio ai forti. attenzione ai pellegrini, di quella particolare Penso a Frati che sanno vedere al di là delle no- sensibilità verso le creature e il creato di cui tizie dei giornali le fatiche e le speranze di tan- siamo portatori come francescani. Hanno biso- ta gente – ebrei, musulmani, cristiani di Terra gno di Frati che amino i cristiani locali con lo Santa –, che sceglie la coraggiosa strada della stesso amore che Francesco riservava alla gen- nonviolenza, per camminare insieme, sulle te povera e umile e disprezzata del suo tempo; strade della giustizia, verso la pace che verrà. hanno bisogno di Frati che amino questa Ter- Penso a giovani Frati che vogliono conoscere ra santificata dalla vita terrena del Figlio di e sostenere la solitudine dei giovani ebrei che Dio e della sua Madre poverella e venerata patiscono violenza e invocano l’obiezione di da san Francesco, ed ivi, in modo particolare coscienza; la solitudine dei giovani arabi che siano testimoni del Vangelo di Gesù Cristo e patiscono violenza e invocano libertà; la soli- del suo Regno di pace. Da questa sede faccio tudine dei cristiani che patiscono la violenza un appello a tutti i Ministri e Custodi, affin- del loro essere minoranza nei confronti degli ché prendano a cuore quanto è previsto nelle uni e degli altri e si chiedono quando mai verrà Costituzioni, negli articoli precedentemente la primavera per loro… Il campo di lavoro in citati. Ma faccio un appello anche a voi, Com- questa Terra, perla delle missioni francescane, missari, perché coinvolgiate i Frati a questa è davvero ampio. missione, soprattutto interessando i giovani Tutto il resto, anche tutto ciò che vorremo Frati professi servire la Terra Santa. fissare nel Vademecum, deve partire dall’as- Alla vostra riflessione, carissimi Commis- sunzione della responsabilità che veniva ri- sari, pongo le seguenti questioni: ci rendiamo chiamata nel Congresso del 2006: … Nuovi conto di quanto ci sia da fare, di cosa fanno sono i compiti a cui ci troviamo di fronte oggi, i Frati della Custodia? Aiutiamo a far capire noi francescani, in questa terra così amata. il lavoro della Custodia ai Vescovi delle no- Non possiamo limitarci ad essere spettatori EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 27 passivi di un cambiamento che avviene sem- Menores. Vosotros, hermanos de la Custo- pre più rapidamente. In molte occasioni, lun- dia de Tierra Santa, sois los herederos de una go quasi otto secoli di presenza nella Terra di gran historia: la historia, ocho veces secular, Gesù, siamo stati attori di storia in questa ter- de los franciscanos en Tierra Santa. Una hi- ra. Perché non continuare ad esserlo? storia escrita muchas veces con la sangre de La storia francescana in Terra Santa è los mártires, y que, gracias a vuestro servicio, davvero gloriosa. Ringraziamo il Signore e la tantas veces rozando la heroicidad, se sigue Chiesa che si sono serviti di noi per scriverla. escribiendo con letras de oro, como son: el sa- Da parte nostra, mentre guardiamo al passato crificio, la abnegación y la entrega generosa a con gratitudine, vogliamo abbracciare il futuro la iglesia local y a los peregrinos que vienen de con speranza, vivendo il presente con passione todo el mundo. Sois, en nombre de la Iglesia (cf. NMI, 1); la passione di chi porta nel suo católica, los custodios de los lugares santos, y cuore una Bella Notizia, la notizia di Gesù; la los custodios y animadores de las “piedras vi- passione di un innamorato di Gesù e della sua vas” de la Iglesia madre de Jerusalén. Gracias, Terra. mis queridos hermanos de la Custodia, por lo Voglia il Signore che questo Congresso ser- que sois y por lo que hacéis en esta tierra “re- va per chiarire e potenziare il vostro servizio e gada con la sangre del Redentor” (Pablo VI). ci confermi tutti nel nostro amore e lavoro per Gracias también a vosotros, queridos herma- la Terra Santa. nos Comisarios, por vuestro servicio a la Cu- stodia y por la ayuda que dáis para que puedan Fr. José Rodriguez Carballo, ofm alcanzarse los fines pastorales, sociales y for- Ministro generale, OFM mativos de la Custodia. Nos encontramos en la Iglesia dedicada al “Santísimo Salvador”, en cuyo ábside se en- 2. Homilía de apertura cuentra un hermoso lienzo representando al Jerusalén, 30 de enero de 2012 Señor transfigurado. La liturgia escogida para la apertura del III Congreso Internacional de SUBIR, ESCUCHAR, Comisarios es la de la fiesta de la transfigura- TESTIMONIAR ción. De la gran riqueza cristológica que encier- ¡Qué alegría cuando me dijeron vamos ran estas lecturas, entresaquemos tres aspectos a la casa del Señor! (Sal 122,1). Así expresa que considero importantes para nuestra vida el salmista la alegría que sentían los peregri- de discípulos y misioneros. En dichas lecturas nos del pueblo de cuando se disponían se afirma, en primer lugar, el cumplimiento a peregrinar a Jerusalén, ciudad donde todo de la ley y de de los profetas en la persona de israelita sentía haber nacido (cf. Sal 87,5). Esa Jesús. Así lo indica la presencia de Moisés y es la alegría que todos nosotros, que amamos Elías en la “montaña santa”, que la tradición profundamente Jerusalén y la Tierra Santa, en secular identifica con el Monte Tabor. Él y cuanto franciscanos y Comisarios de Tierra sólo Él es la plenitud del don de Dios, pues en Santa o por otros títulos personales que nos Él “habita corporalmente toda la plenitud de la unen afectivamente a esta ciudad, hemos sen- divinidad” (Col 2,9), porque es la “irradiación tido al entrar en esta ciudad santa. En ella, de de su gloria” (Hb 1,3). En cuanto tal, Él es el algún modo, también nosotros hemos nacido, “Hijo amado” del Padre (Mt 17,5), el Hijo de en cuanto miembros de la Iglesia, que brotó Dios, como poco antes lo ha confesado Pedro del costado abierto de Cristo en el Calvario (cf. (Mt 16,16). Jesús es también “el hijo del hom- Jn 19,34). ¡Bienvenidos a Jerusalén!, mis que- bre” (cf. Mt 8,20), del que nos habla el profeta ridos hermanos. Daniel, en la primera lectura de esta Eucaristía En nombre propio, en nombre de toda la (cf. Dn 7,13); un hombre que supera misterio- Orden, y seguramente también en nombre de samente la condición humana, como lo sugiere todos vosotros, queridos Comisarios de Tierra la expresión misma en hebreo “ben ” o Santa, deseo manifestar mi gratitud, unida, en en arameo “bar masha”; un hombre que es a la la mayoría de los casos, a una profunda admi- vez cabeza, representante y modelo del pueblo ración, a los Hermanos que por divina inspira- de los santos, como lo afirma una interpreta- ción viven y trabajan en esta misión, la perla ción colectiva, al cual “el anciano”, imagen de de las misiones de la Orden de los Hermanos Dios, da todo el poder, toda la gloria y todo 28 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 el reino, constituyéndolo señor universal (Dn dro, Santiago y Juan, también nosotros con- 7,14). Él es, en fin, el “Hijo amado” en el que templaremos la manifestación de la gloria del el Padre ha puesto su complacencia y que ha Señor. Pongámonos en camino, subamos, pues de ser escuchado (cf. Mt 17,5). sólo así seguiremos siendo de verdad catali- Siempre en las lecturas proclamadas se afir- zadores de la presencia divina y voz profética ma otro aspecto importante en la vida de Jesús en medio de nuestro mundo. Y no olvidemos y de sus discípulos. En el Tabor se deja ver un lo que ya nos dijo el Capítulo general extra- rayo de luz que lleva a sus tres discípulos más ordinario del 2006: es en el camino donde el íntimos (cf. Mt 9, 28) a entrever la meta del Señor nos manifestará lo que hemos de hacer. Cristo resucitado. Una meta, sin embargo, que O también lo que un dicho rabínico pone en para ser alcanzada debe gustar el amargo cáliz boca de Dios: “Si os mantenéis peregrinos, di- de la pasión, como afirma el texto paralelo de ce el Señor, yo seré peregrino con vosotros, si Lucas. Moisés y Elías, dice el texto, hablan os hacéis sedentarios, yo me haré peregrino”. con Jesús “del éxodo que estaba para cumplir- Queridos hermanos de la Custodia de Tier- se en Jerusalén” (Lc 9,31). La transfiguración ra Santa y queridos hermanos Comisarios, si quiere preparar a los discípulos a superar el esto es válido para todos los creyentes, mucho “escándalo de la cruz”, apenas anunciado (cf. más para cuantos trabajamos en esta tierra, co- Lc 9,22), y más tarde reafirmado (cf. Lc 9,44). menzando por los que vivís en ella. Si quere- Después de la experiencia de la transfigura- mos que nuestra vida sea hoy lo que fue la vida ción, sería de esperar que todo fuese claro para de los que nos han precedido en el servicio a la los discípulos, pero éstos, “necios y duros de Custodia, hemos de subir a la montaña, hemos corazón para creer”, entenderán esta exigencia de vivir en constante comunión con Aquel al con mucha dificultad (cf. Lc 24, 25). que queremos anunciar. Y entonces seguro Finalmente, en la segunda lectura, toma- que encontraremos el modo para responder da de la segunda carta del Apóstol Pedro (2P hoy a las preguntas de hoy, y nuestra misión en 1,16-19), se afirma que el Evangelio del Señor la “perla de las misiones” seguirá siendo signi- Jesús no se funda en “fábulas, artificiosamente ficativa como lo ha sido en estos 800 años que inventadas”, sino en el testimonio ocular (2P llevamos predicando con la vida y la palabra la 1,16) de quienes lo acompañaron y estaban Buena Noticia en la tierra donde fue vivida y con él en la “santa montaña” (2P 1,18). predicada por primera vez. “Lámpara es tu palabra para mis pasos”, Subir a la montaña para escuchar la voz del afirma el salmista (Sal 119, 105). “Lámpara “Hijo amado”. Esta expresión, que nos recuer- que brilla en un lugar oscuro”, es la palabra a da la del bautismo (cf. Mc 1,9-11), y que es la que nosotros hemos de prestar atención (2P una resonancia explícita del tema del siervo de 1,19). ¿Cuál es, pues, el mensaje que éstas lec- Yahveh, descrito especialmente por Isaías (cf. turas nos dejan? Is 42), al mismo tiempo que confirma ante los Una primera anotación que me parece discípulos la validez del camino que Jesús ha importante es que todo acontece en “la santa hecho en el bautismo, tiene también por objeto montaña”. Como bien sabemos, en todas las el sostener a los discípulos en su propósito de culturas –griega, hebrea, latina, asiática-, la seguir a Jesús. El Padre tiene una sola palabra montaña es el lugar habitado por la divinidad y esa palabra es el Hijo (cf. Hb 1,2). Jesús es el (cf. Ex 24). “Si quieres ver los valles, escala a nuevo Moisés que tiene la palabra definitiva. Es lo alto de la montaña”, dijo el místico Khalil más, Él mismo es la Palabra hecha carne (cf. Jn Gibran. La primera invitación que nos viene 1,14), rostro del Padre que mira a los hermanos. de las lecturas de esta celebración es, a mi mo- Quien lo escucha se transforma como Él en hijo. do de ver las cosas, la de subir a la montaña pa- Queridos hermanos, aquí la pregunta que se nos ra encontrarnos con quien habita la montaña: pone es: ¿A quién escuchamos? “Tu solo tie- Dios. Si nuestra vida no está gravemente en- nes palabras de vida eterna”, afirma Pedro (Jn ferma por falta de fe, ni a la espera de milagros 6,68). ¿Podemos hacer nuestra esa confesión de que nunca llegarán, entonces, es que ha llega- Pedro? La transfiguración de Jesús anticipa la do el momento de subir a la montaña, antes de nuestra, que empieza cuando, en lugar de escu- que no haya montañas que escalar. Pongámo- charnos a nosotros mismos, le escuchamos a Él. nos en camino, subamos, de la mano de Jesús, Es la muerte del hombre viejo y el nacimiento allí donde Dios nos espera. Ahora mismo, sin del hombre nuevo, el paso de las obras de la car- demora. Entonces y sólo entonces, como Pe- ne a las del espíritu (cf. Gal 5, 19-22). EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 29

Subir para escuchar, para luego acompañar ¡El Señor os dé la paz! a otros a subir y a escuchar. Subir y escuchar, Llegados al final del III Congreso de Comi- para luego hablar y testimoniar: “Creí, por eso sarios de Tierra Santa, nos reunimos de nuevo hablé” (2Co 4,13), ese es el dinamismo que da en esta Iglesia del “Santísimo Salvador” para sentido a la misión: “nosotros mismos escu- ofrecer al Señor un sacrifico de alabanza, es chamos esa voz, estando con él en el monte decir, “el fruto de unos labios que profesan su santo” (2P 18), “os hemos dado a conocer al nombre” (Hb 13, 15). En torno al altar de Je- Señor, “no siguiendo fábulas ingeniosas, sino sús, como familia unida en Cristo, queremos después de haber visto con nuestros propios agradecer al Señor la gracia de haber transcu- ojos su majestad (2P 1,16). Sólo podemos te- rrido juntos estos días de encuentro fraterno, stimoniar, como dice Juan en su primera carta, de reflexión y de celebración. A Él, de quien “lo que hemos oído, lo que hemos visto con procede todo don (cf. Sant 1,17), “la gloria nuestros ojos, lo que contemplamos y tocaron por los siglos” (Hb 13, 21). Nuestro agrade- nuestras manos (1Jn 1,1). Eso y sólo de eso cimiento va también a cuantos han hecho po- podemos dar testimonio (cf. 1Jn 1,2). sible este encuentro y han trabajado para que Queridos hermanos de la Custodia, queri- los objetivos que se habían propuesto para este dos hermanos Comisarios. Entre otras misio- Congreso hayan sido alcanzados. Seguro que nes que os han sido confiadas, una de ellas, y somos muchos los que hemos experimentado muy importante, es la de acompañar peregri- estos días la alegría de sentirnos en casa propia nos a acoger la gracia de la que son portado- y hemos gustado el don de la fraternidad, has- res. Quienes vienen a Tierra Santa no pueden ta el punto de hacer nuestras las palabras del volver como se vuelve de un viaje turístico, salmista: “¡qué hermoso es que los hermanos por bonito que sea. Aquí se viene para encon- estén unidos!” (Sal 133, 1). trarse con una persona, la persona de Jesús, de Juan, “fijándose en Jesús que pasaba dice: la que hablan los lugares “testigos” del paso Este es el Cordero de Dios” (Jn 1, 36). Este del Señor por esta tierra. De vosotros se espera es el testimonio del Bautista quien tiene cla- competencia bíblica, pero sobre todo se espera ra conciencia de su misión: allanar “el camino que seáis testigos del encuentro personal con del Señor” (Jn 1, 23) y disponer los corazones Jesús, encuentro que cambió vuestras vidas de los hijos de Israel a la revelación de Jesús y que os lleva a compartir esa Buena Noti- a través de la conversión (cf. Mt 3, 2); indicar cia con cuantos vienen a Tierra Santa. Ante quién es el elegido de Dios (cf. 1, 34), y dar vosotros un gran desafío y una gran misión: testimonio de que Jesús es el Hijo de Dios (cf. predicar aquello que intentáis vivir. No sois Jn 1, 34). Juan sabe muy bien que él no es la simples “guías turísticos”, ni simples mae- Palabra, sino simplemente la voz de uno que stros. Sois testigos. Sólo así podréis decir co- grita en el desierto (Jn 1, 23). El Bautista es mo Pedro: “Os damos a conocer a Jesucristo, plenamente consciente de no ser la Luz, sino no siguiendo fábulas ingeniosas, sino después simplemente la lámpara. Él bautiza con agua, de haber visto, con nuestros propios ojos, su detrás de él viene quien bautizará con Espíritu majestad” (2P 1,16). Mis queridos hermanos: Santo y fuego, al cual no se siente digno de subir, escuchar, testimoniar. He ahí nuestra desatarle las sandalias (cf. Mt 3, 11). vocación, he ahí nuestra misión, he ahí lo que Esta conciencia es la que lleva al Bautis- esperan de nosotros cuantos peregrinan a esta ta a desprenderse de sus discípulos, quienes bendita tierra. oyendo hablar así de Jesús dejaron a Juan para seguir a Jesús. En nuestro ministerio como se- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm guidores de Jesús no podemos nunca olvidar Ministro general, OFM que nosotros no somos la meta. La meta es siempre Jesús. No podemos olvidar que noso- tros no somos el centro. El centro es Jesús. En 3. Homilía de clausura nuestro ministerio no hay lugar para protago- Jerusalén, 4 de febrero 2012 nismos. El protagonista es sólo Jesús. Permitidme, queridos hermanos que apli- “VENID Y VERÉIS” cando este texto a una de vuestras misiones principales, la de traer y acompañar peregrinos Rev.mo Padre Custodio, a Tierra Santa, os recuerde algo tan elemen- queridos hermanos: tal como frecuentemente olvidado: Si tantos 30 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 hombres y mujeres vienen aquí es para encon- simbolismo que la higuera sugiere en la litera- trarse con Jesús. Haríamos muy mal servicio a tura bíblica. Que nadie regrese de Tierra Santa Cristo, al Evangelio, e incluso a Tierra Santa, sin sentirse en búsqueda sincera, pues sólo el si creáramos otras dependencias que no sea la que busca puede encontrar. dependencia de Jesús. Sin excluir lazos de esti- “Venid y veréis”, dice Jesús y, al día si- ma y de amistad con vosotros – la visita a Tie- guiente, Felipe dirá a Natanael: “Ven y verás” rra Santa, lo sé por propia experiencia, es una (Jn 1, 46). Es una invitación a los discípulos de ocasión propicia para entablar hermosas rela- todos los tiempos a seguir a Jesús para experi- ciones de amistad con los peregrinos-, lo que mentar su modo de vida. Es una invitación que hemos de buscar siempre es que los peregrinos el Señor renueva hoy a cada uno de nosotros. se encuentren con Jesús, lo amen y lo sigan, Como si nos dijera: estás cansado, te sientes según la vocación a la que han sido llamados. frustrado, tienes miedo: ven y verás. Renueva Si la vida y misión del Bautista se polarizaron tu experiencia de seguimiento en radicalidad en torno a la persona de Jesús, otro tanto nos evangélica, mantén vivo el propósito con el debe suceder a nosotros. Nuestra vocación y que te has consagrado en la vida franciscana, misión es la de ser testimonios de Cristo, lle- recuerda siempre tus inicios. Y una vez que vando a nuestros hermanos al Señor Jesús con hayas renovado la experiencia de seguimiento, nuestra vida y con nuestra palabra. Ésta es nos sigue diciendo el Señor, entonces grita a vuestra gran misión, queridos hermanos de la cuantos encontrares en el camino de tu vida: amada Custodia de Tierra Santa; ésta es vues- “Ven y verás” también tú. “Ven y verás”, no tra misión, queridos hermanos Comisarios: fa- sólo a conocer Tierra Santa, sino también a ex- vorecer la fe de los peregrinos en el Elegido perimentar la belleza de seguir a Cristo. Pero del Padre, disponiendo el corazón de todos al recuerda: sólo quien ha saciado su sed en Jesús encuentro personal con Jesús, de tal modo que podrá decir tales palabras. se adhieran a su persona. Como Francisco de “Y se quedaron con él aquel día. Era como Asís, sed heraldos del gran Rey, pregoneros de la hora décima” (Jn 1, 39). El encuentro con la su Evangelio, prestando la voz a Dios y gas- persona de Jesús, cuando es auténtico y pro- tando todas vuestras energías en favorecer la fundo, se graba en el corazón, marca tu vida, llegada del reino de amor, de justicia, de paz, mueve tu existencia. Y entonces, como Fran- de fraternidad y de libertad, también para este cisco en el monte Alvernia, podrás gritar: Él es tierra, patria del Príncipe de la paz. el bien, todo el bien, el sumo bien, la belleza, “¿Qué buscáis?”, pregunta Jesús a los discí- la seguridad, el gozo, la riqueza a satisfacción pulos de Juan. Y a la respuesta de éstos Jesús (cf. AlD 3ss). Y como Pablo podrás afirmar en les dice: “Venid y veréis” (cf. Jn 1, 38-39). En verdad: “Para mí el vivir es Cristo” (Filp 1,21). el cuarto Evangelio la vocación de los prime- La “Virgen hecha Iglesia” nos obtenga de ros discípulos está estrechamente ligada al su Hijo la gracia de que arda nuestro corazón testimonio de Juan. ¿Qué buscáis? Jesús reco- con su palabra (cf. Lc 24, 32ss), para que, de- noce que Andrés y el otro discípulo están en jando a un lado la camilla que nos paraliza, actitud de búsqueda, son personas en camino. echemos a andar (cf. Jn 5, 9) y contemos a to- Y por la respuesta que dan es fácil pensar que dos cuanto hemos visto y oído, restituyendo buscaban el sentido pleno a sus vidas, la perso- con generosidad el don del Evangelio donde na que pudiera colmar su sed de plenitud, per- quiera que nos encontremos. sona que, al igual que la samaritana, la encon- trarán en Jesús. Andrés y su compañero, como Fr. José Rodríguez Carballo, ofm todo auténtico discípulo, es un mendicante de Ministro general OFM sentido, como nos ha pedido a todos nosotros el capítulo general 2012. ¿A quién buscamos? ¿Dónde pretendemos saciar nuestra sed? ¿En 4. Mensaje final cisternas agrietadas que el agua no retienen, Jerusalén, 4 de febrero de 2012 come denuncia el profeta (cf. Jr 2, 13), o en el manantial de “agua viva” (cf. Jn 4, 11)?. GRATOS POR EL PASADO, Llevemos a los peregrinos en Tierra Santa a ABRÁMONOS AL FUTURO ponerse en camino, a buscar. Y a buscar con CON ESPERANZA sinceridad, como Natanael, a quien el Señor ve debajo de la higuera (cf. Jn 1, 48), con todo el Reverendísimo y estimado P. Custodio, EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 31 queridos hermanos Comisarios de Tierra San- corazón la Custodia de Tierra Santa! Vo- ta, queridos hermanos de la Custodia: Paz y sotros sois como las manos de la Custo- Bien. dia de Tierra Santa tendidas a todos, para Estamos a punto de clausurar el III Con- recibir y para dar, pues cuanto recogéis lo greso Internacional de Comisarios. En este hacéis en nombre de la Custodia y para contexto siento la necesidad de restituir al la Custodia, la cual, a su vez, lo da a toda Señor, con la acción de gracias, el regalo que clase de necesitados, cristianos o no cris- nos ha hecho de participar en este encuentro. tianos, como lo demuestran las innumera- Gracias a él hemos podido conocernos más y bles obras sociales que tiene la Custodia y mejor entre nosotros, y hemos podido conocer gracias a las cuales lleva la presencia de más a fondo todo lo que hace la Custodia de Cristo, aun sin anunciarlo explícitamente, Tierra Santa, a la que todos los aquí presentes a muchos que no le conocen. amamos, y por la que todos, de una manera u 3. ¡Dad a conocer cuanto hace la Custodia otra, trabajamos. Mi gratitud va también al P. de Tierra Santa en toda la región del Me- Custodio por haber convocado este Congreso, dio Oriente! En la cultura de la imagen en y a cuantos, desde la preparación de la liturgia, que vivimos, lo que no se ve es como si la secretaría, las traducciones, los medios de no existiera. Usad, pues, las nuevas téc- comunicación, y la logística, lo han hecho po- nicas audiovisuales, además de los mé- sible. En nombre propio y en nombre de toda todos tradicionales de propaganda, para la Orden, gracias también a vosotros, queridos trasmitir el mensaje de la Tierra Santa y Comisarios, por todo lo que hacéis en favor cuanto hace la Custodia: en la conserva- de esta tierra bendecida como ninguna, y al ción de los Lugares Santos; en el campo mismo tiempo martirizada como pocas. cultural y social; en el cuidado pastoral A la luz de los objetivos que se habían pre- de las piedras vivas de la Iglesia madre, fijado para este III Congreso de Comisarios tanto de los católicos latinos de expresión de Tierra Santa, en estas palabras conclusiv- árabe, como con los de expresión hebrea; as del quisiera insistir en algunos puntos que en el servicio a los peregrinos, y otras ac- considero importantes. Lo hago a tres niveles: tividades ecuménicas y científicas. Dad a Comisarios, Custodia y Orden, siempre te- conocer la realidad de nuestra presencia niendo en cuenta la finalidad de este Congreso. en Tierra Santa, su rica historia, iniciada con la venida de san Francisco en 1219 y A los Comisarios de Tierra Santa que dura hasta hoy; su fascinante presen- te, con un número de obras de todo tipo ta- En vuestro trabajo misionero en favor de Tier- les, que uno queda realmente asombrado; ra Santa, considerad atentamente los siguien- y sus proyectos de futuro, que siembran tes puntos, que presento en forma de decálogo. esperanza para cuantos vienen en peregri- 1. ¡Amad a Jesús y la Palabra de Dios, y, nación y para cuantos viven en esta Tierra, como franciscanos que sois, asumid el particularmente para los jóvenes cristia- Evangelio como vuestra Regla y vida, y, nos. entonces, amaréis cada vez más la Tierra 4. ¡Preparad adecuadamente las peregrina- Santa! El amor a la Tierra de Jesús solo ciones, acompañadlas y dadle continui- será auténtico y profundo si amáis al que dad! Una atención particular en vuestro aquí nació, aquí creció, aquí predicó, aquí servicio es la organización de peregri- murió y aquí resucitó. Quien reconoce en naciones y, siempre que sea posible, en Jesús el primer y más grande don que el acompañar a los peregrinos en su visita Padre nos haya podido dar, no puede ha- a los Lugares Santos. Recordad que no cer a menos de darlo a conocer, a tiempo sois una simple alternativa a las agen- y a destiempo, como dice el Apóstol. Y cias turísticas, o si la sois no es sólo en quien en Tierra Santa ha tenido la gracia el campo económico, sino en el modo de de acercarse más a la persona de Jesús, o, preparar la peregrinación, de conducirla y incluso, de encontrarse con él, no puede de darle continuidad. En su preparación y dejar de proponer esta Tierra como el Vº durante su realización, no perdáis nunca Evangelio. de vista que el objetivo principal de la pe- 2. ¡Llevad a Jesús y a la Tierra Santa en vues- regrinación en Tierra Santa es el encuen- tro corazón y llevaréis también en vuestro tro con Cristo en su Tierra, la lectura de 32 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

la Sagrada Escritura, particularmente del les e informarles de todo lo que habéis Evangelio, in situ, y actualizar esa lectura visto en esta Tierra. Cread relaciones de en las celebraciones litúrgicas. Desde mi amistad, basadas en la colaboración, y en experiencia como acompañante de grupos la disponibilidad para dar charlas sobre de peregrinos, la Tierra Santa se presenta Tierra Santa, sobre la Biblia, sobre San como una plataforma particular para en- Francisco, dirigir tandas de Ejercicios Es- trar en una relación nueva con la Palabra pirituales… de Dios, dando origen a movimientos bí- 7. ¡Cuidad vuestra relación con la Custodia! blicos muy interesantes, y también a una Aun siendo a todos los efectos frailes de forma distinta de relacionarse con Dios vuestras Provincias respectivas y reali- en la oración y en la celebración de los zando una actividad propia de la Provin- sacramentos, particularmente en la cele- cia, requerida por nuestra legislación, tra- bración de la Eucaristía y del Sacramen- bajáis en favor de la Custodia de Tierra to de la Reconciliación. De este modo la Santa. Esta relación especial con la Cus- peregrinación a Tierra Santa puede ser un todia de Tierra Santa os debe llevar a co- momento fuerte de nueva evangelización, nocerla cada día mejor a través de visitas y por tanto, de redescubrimiento de la fe, periódicas, a mantener una comunicación además de potenciar o redescubrir algunas directa con las distintas instituciones de la dimensiones importantes de nuestra vida Custodia, y a trabajar en favor de las vo- (cf. dimensión ecuménica, interreligio- caciones para la Custodia. sa…). 8. ¡Cuidad vuestra relación en cuanto Comi- 5. ¡Cuidad vuestra actualización y forma- sarios con los hermanos de vuestras Pro- ción permanente! Cuanto hemos dicho vincias! No os sintáis, ni que os sientan, precedentemente exige de vosotros una como un organismo autónomo de la Pro- formación adecuada en diversos cam- vincia. Esto a la larga repercutiría nega- pos: bíblico, arqueológico y teológico. tivamente en la Custodia, pues aumenta- Una gran responsabilidad vuestra es la de ría la desafección entre los hermanos por manteneros actualizados en estos campos, esta misión que deberá ser tenida como de forma que podáis ser competentes en una verdadera misión de la Orden, pues los distintos argumentos que se plantean la Custodia de los Santos Lugares ha sido antes, durante y después de una peregrina- confiada a la Orden en cuanto tal. No seáis ción, presentando la Tierra Santa desde su reticentes a una supervisión por parte del realidad. Hoy ya no basta una visita piado- Ministro provincial de vuestro trabajo y de sa a los lugares santos. Tampoco se puede la contabilidad de la Comisaría. Trabajad ceder a la tentación de organizar viajes para que los hermanos de las Provincias simplemente turísticos, aunque sean de conozcan Tierra Santa, la amen y estén turismo religioso. En una peregrinación a dispuestos a dar al servicio de la Custodia Tierra Santa, fe y razón, espiritualidad y al menos algunos años de su vida. Según ciencia deben caminar de la mano. las posibilidades, involucrad a los herma- 6. ¡Tended puentes afectivos y efectivos en- nos de la Provincia en algunas actividades tre vuestras Iglesias locales y la Iglesia de la Comisaría. Ello permitirá que vues- madre! Presentando la realidad de ésta tro trabajo sea mayormente valorado. De Iglesia madre, presentad también sus ne- ello os beneficiaréis vosotros y se benefi- cesidades, invitando a los peregrinos y a ciará Tierra Santa. cuantos entran en contacto con vosotros 9. ¡Sed transparentes en la gestión económi- a compartir sus bienes con los cristianos ca! Esta transparencia se debe dar a dis- de Tierra Santa. En este sentido es impor- tintos niveles: con la Provincia respectiva, tante preparar bien la colecta del Viernes con los Obispos y con la Custodia, recor- Santo o la Jornada de Tierra Santa. Si mu- dando siempre que el dinero que recibís chos cristianos conocieran la realidad de es para la Tierra Santa y sólo para ella. En las comunidades cristianas en Tierra Santa este contexto os pido que no retengáis en estoy convencido que serían muy genero- las Comisarías grandes cantidades de di- sos. En este mismo contexto es necesario nero. Dejando una cantidad adecuada para cuidar las relaciones con los Obispos, pá- continuar con las actividades de las Co- rrocos, religiosos, asociaciones... Visitad- misarías, sed presurosos en enviar, cuanto EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 33

antes, el dinero a la Custodia. Ésta necesi- CCGG 123, 1), la Fraternidad Universal tome ta de vuestra generosa aportación para lle- cada día mayor conciencia de la importancia var adelante los proyectos que trae entre de Tierra Santa, y de su responsabilidad en manos. cuanto a prestar ayuda a la Custodia con per- 10. ¡En todo esto, recordad que sois siempre sonal idóneo (cf. EEGG 69). Desde Jerusalén franciscanos! En el modo de comunicar la hago una llamada a todos los Ministros y Cus- realidad de la Custodia y de Tierra Santa, todios para que envíen algún hermano al servi- en vuestros contactos con las Iglesias lo- cio de la que justamente es considerada como cales y con las mismas Provincias OFM, la perla de las misiones franciscanas. en la gestión económica, en la promoción Queridos hermanos Comisarios: Al volver a de las vocaciones…, tened conciencia y vuestros lugares de proveniencia, saludad y manifestaros como franciscanos. Ésto, le- trasmitid a los hermanos mi saludo y el saludo jos de dificultar vuestro trabajo, lo facili- de todos los que trabajan en Tierra Santa. Que tará enormemente. a todos os acompañe siempre la bendición del Señor. Paz y Bien.

A la Custodia de Tierra Santa Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Ministro general, OFM 1. Fieles a la rica historia de la Orden en la Tierra de Jesús y al espíritu misionero que ha de caracterizar vuestra presencia 3. Omelia all’apertura dell’Anno Giubilare en Tierra Santa, seguid testimoniando el del Santuario francescano di Ponticelli Evangelio con vuestra vida de servicio a Ponticelli, 11 marzo 2012 todos sin distinción de raza, lengua o re- ligión, y cuando viéreis que agrada al Se- SIATE SANTI ñor, predicadlo también con la palabra. PERCHÉ DIO È SANTO Vuestro testimonio y vuestro servicio a todos será la mayor propaganda para la Carissimi fratelli e sorelle, Custodia. il Signore vi dia pace! 2. La Custodia ha de seguir invirtiendo en la comunicación a todos los niveles, ad Sono contento di essere con voi, carissimi extra: con el mundo cristiano, y cuantos amici di Ponticelli, per iniziare l’Anno Giubi- están interesados en la Tierra Santa, y lare Bonaventuriano in occasione dei 350 anni con los Comisarios. En relación con los dell’erezione di S. Maria delle Grazie a primo Comisarios, intensificad la comunicación convento di “ritiro” della Provincia romana con ellos sea a través de la oficina para la dei Frati Minori. Fu eretto, infatti, nell’anno relación con los Comisarios, que reciente- 1662 da san Bonaventura Gran da Barcellona mente puso en marcha la Custodia, como (Spagna). a través de otras oficinas de la misma. Per meglio capire cosa sia un convento di 3. Seguid ofreciendo a los Comisarios cur- “ritiro”, cerchiamo prima di avere qualche no- sos de actualización a través de nuestra tizia su san Bonaventura da Barcellona. Nato Facultad de la Flagelación, informando il 24 novembre 1620 e morto l’11 settembre con tiempo de tales iniciativas para favo- 1684 a Roma, al Palatino, Michele Battista recer la participación. Gran, meglio conosciuto come Bonaventura 4. Con el fin de favorecer la transparencia – nome assunto nel prendere l’abito dei Frati con los Comisarios, y su interés por la Tie- Minori – è stato definito come il frate santo, rra Santa, la Custodia, a través del Econo- pellegrino, riformatore e maestro di spirito. E mato, haga partícipes a los Comisarios de ancora, fu descritto come colui che aveva una la gestión de las aportaciones económicas carità di fratello, un amore di padre, lo zelo e que llegan de las Comisarías. la vigilanza del pastore. Vissuto in un epoca di grandi sconvolgi- A la Orden menti ed avvenimenti – in Spagna, in Euro- pa, nella Chiesa e nell’Ordine serafico – Bo- Siendo la Orden la responsable ante la Santa naventura diede grande impulso alla riforma Sede de la Custodia de los Lugares Santos (cf. dell’Ordine con la creazione dei conventi di 34 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

“ritiro”. Pur essendo un uomo semplice ed cosa ci manca e che cosa ci avanza: in una pa- umile – nel secolo è stato un semplice pastore, rola, il silenzio ci mostra il volto nascosto di nell’Ordine un Fratello laico – fu educato alla noi stessi. D’altra parte ne abbiamo bisogno, scuola dei grandi Santi della sua epoca, come perché il silenzio è quello che precede la voce San Pasquale Baylon, San Salvatore d’Horta, del Signore, è il vuoto abitato nel quale Dio e San Pietro di Alcantara. Ed affascinato dai l’io si incontrano. Un giorno senza silenzio è “sacri monti o calvari o santi deserti”, di cui un giorno senza l’io vero e profondo, un gior- la Spagna vanta una vasta fioritura, san Bona- no senza silenzio è un giorno senza il Dio, che ventura da Barcellona volle un convento di ri- è Pace e Serenità. In questa società, che sem- tiro proprio qui a Sabino Ponticelli, tra Roma e bra tante volte smarrita, abbiamo bisogno di la Valle Reatina, dove il nostro santo vi arrivò uomini e donne profondamente credenti che il 25 novembre 1662. continuino a essere sale del mondo e luce nelle Ma che cosa sono i “ritiri” nella mente di tenebre (cf. Mt 5,13-16). Abbiamo bisogno di san Bonaventura? Possiamo dire che sono uomini e donne che, come la samaritana del istituti di perfezione della vita cristiana, detti Vangelo, cerchino l’acqua viva (cf. Gv 4) e ri- anche “sacri recessus” o santi deserti o istitu- scoprano il gusto di alimentarsi della Parola di ti di recollezione, che attualizzano il deserto, Dio. A questo mira l’anno della fede – ottobre il Getsemani, la Via Crucis, la Verna di San 2012-ottobre 2013 –, indetto dal Papa Bene- Francesco. In essi si conduce una vita ritirata e detto XVI. Sì, abbiamo bisogno di santi, come contemplativa, caratterizzata da perpetuo e ri- Bonaventura. Abbiamo bisogno di uomini de- goroso silenzio, da assidue e devote salmodie, diti alla contemplazione e alla preghiera, per da frequente e fervida preghiera, da protratta poi dedicarsi a restituire al mondo di oggi il meditazione, da terribili cilizi, da accorta vi- dono del Vangelo, come hanno fatto tanti Frati gilanza, da fraterna carità e dalla predicazio- che abitarono i “ritiri” come questo di Ponti- ne. In sintesi, i “ritiri” poggiano sulla povertà, celli. Abbiamo bisogno di uomini che si con- preghiera, penitenza, predicazione. In essi si vertano e credano al Vangelo (cf. Mc 1,15). È vuole vivere, come scrisse lo stesso san Bona- questo un bisogno urgente se vogliamo che la ventura al Papa Alessandro VII, «la Regola del società torni ad avere un’anima, e la Chiesa e padre san Francesco senza dispense, né miti- l’Ordine possano continuare ad offrire un’al- gazione, sine glossa». ternativa all’uomo in cerca del senso pieno alla Anche oggi nella Chiesa, come anche nel sua vita. nostro Ordine, vi sono momenti di profonda Le letture di questa domenica ci indicano trasformazione. San Bonaventura da Barcello- il cammino verso la santità: accogliere nella na ci può indicare il cammino. Invece di stare nostra vita il Dio unico e vero, che ha fatto in attesa passiva per vedere che cosa succede uscire dall’Egitto il popolo di Israele e libera attorno a noi o di criticare quello che fanno o ogni uomo e donna che decide di vivere se- lasciano fare gli altri, ecco che noi veniamo condo la legge di libertà fissata nel decalogo invitati a fare qualcosa per un rinnovamento (cf. Es 20,1-17). I dieci comandamenti di fatto profondo della Chiesa e dello stesso Ordine. non sono un peso, ma una liberazione, una leg- Tale rinnovamento passa necessariamente at- ge che, come abbiamo proclamato nel salmo traverso una vita di preghiera, di conversione responsoriale, «rinfranca l’anima», fa gioire il e di testimonianza del Vangelo. Certamente, le cuore e dà luce agli occhi (cf. Sal 18). E poi- forme di rinnovamento sono cambiate dai tem- ché i comandamenti si sintetizzano nell’amare pi di san Bonaventura, ma a noi viene chiesto Dio e amare il prossimo, essere santi vuol dire di essere creativi e di cercare forme adeguate amare Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima così che oggi ci siano linfa vitale e fioritura di e con tutte le forze (cf. Dt 6,4), e il prossimo santità nella Chiesa e nell’Ordine. come noi stessi; anzi, come Gesù ci ha ama- Che questo santuario sia una faro che dif- ti. Essere santi, alla luce della seconda lettura fonda luce a tutta la Provincia romana, all’in- di questa domenica, consiste nel prendere ad tero Ordine serafico, alla Chiesa e al mondo. esempio il Cristo, la croce: scandalo per i Giu- In questa società satura di rumori, c’è bisogno dei, stoltezza per i pagani, ma per Dio potenza di scoprire il valore del silenzio per “sentire” e sapienza (cf. 1Cor 1,22-25). Tenendo pre- che cosa realmente accade dentro di noi. Infat- sente il Vangelo che abbiamo ascoltato, l’esse- ti, l’uomo di oggi ha paura del silenzio, perché re santi, infine, consiste nel superare una reli- esso ci pone di fronte a noi stessi, ci dice che giosità meramente esteriore che, non sapendo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 35 di adorazione ma di commercio e di venalità, la exhortación apostólica Evangelii nuntiandi soffoca la dedizione del cuore (cf. Gv 2,13-25) de Pablo VI, uno de los grandes documentos all’Unico necessario, il Signore, perché è ric- pontificios del siglo XX. En este documen- chezza a sazietà, come canta Francesco, dopo to, concretamente en el capítulo II, el Papa se aver ricevuto le Stigmate alla Verna. preguntaba: ¿Qué es evangelizar? A esta pre- Cari fratelli e sorelle di Ponticelli, in que- gunta daba una respuesta en el número 24 de sto Anno Giubilare salgano fervide preghiere dicha exhortación afirmando que es un cami- all’Altissimo e sommo Dio, affinché in questa no complejo, con elementos variados: “reno- quaresima il Signore ci faccia tornare a Lui vación de la humanidad, testimonio, anuncio con tutto il cuore, così che anche noi possiamo explícito, adhesión del corazón, entrada en la crescere nella relazione con Lui, una relazione comunidad, acogida de los signos, iniciativas intessuta d’amore, di parole e di silenzi. Sia de apostolado. Estos elementos pueden parece questo Anno Giubilare Bonaventuriano un contrastantes, incluso exclusivos. Y sin em- momento forte per attraversare la «porta della bargo son complementarios y se enriquecen. fede» (cf. Eb 14,27) e così condurre una vita Es necesario que cada uno esté integrado en animata da una vera fede. Sì, accorrano tanti los otros”. a questo santuario per ottener la grazia, prima La evangelización siguió siendo una de las ancora delle grazie (Giovanni Paolo II), di una atenciones prioritarias del pontificado de Juan fede rinnovata, la grazia di essere santi come è Pablo II, el cual, preocupado por el fenóme- santo il Padre nostro celeste. no de la secularización, acuñó la expresión de nueva evangelización: “nueva en su ardor, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm nueva en sus métodos, nueva en sus expresio- Ministro generale, OFM nes” (Haití 1983). En la exhortación apostóli- ca Pastores dabo vobis Juan Pablo II vuelve sobre el tema afirmando que la nueva evange- 4. Carta con ocasión de la Pascua 2012 lización exige nuevo ardor, nuevos métodos, nuevo lenguaje para anunciar y testimoniar el ¡NO TENGÁIS MIEDO! ID Y TESTIMO- Evangelio. NIAD: Benedicto XVI toma el testigo de sus pre- ¡HA RESUCITADO! decesores y vuelve a insistir en el tema de la nueva evangelización, instituyendo, con el motu proprio Ubicumque et semper, un nue- Queridos hermanos y hermanas: vo dicasterio con el objetivo de promover una ¡El Señor os dé la paz! evangelización renovada en los países de vieja tradición cristiana que viven una seculariza- Es Pascua, el día que ha hecho el Señor (cf. ción progresiva y un “eclipse de Dios”. Y lle- Sal 117). El que fue colgado de un madero, gamos así al Sínodo de 2012 que, como ya di- Dios lo ha resucitado. Y a nosotros se nos en- jimos, se ocupará de la nueva evangelización. cargó predicar y dar testimonio de cuanto ha Y aquí nace una pregunta: ¿Cómo prepararnos sucedido (cf. Hch 10, 39-40. 42). Esa es nues- a este acontecimiento eclesial y, en cierto mo- tra misión: comunicar a todos la gran noticia do, participar activamente en él? que ha cambiado la suerte de la historia: Jesús El Capítulo del 2009 nos invitó a restituir que padeció bajo el poder de Poncio Pilato, con la vida y la palabra el don del Evangelio. murió y fue sepultado, al tercer día ha resuci- En su documento final, Portadores del don tado y vive para siempre. del Evangelio, el Capítulo nos recuerda como El próximo mes de octubre la Iglesia ce- “desde los primeros días la Fraternidad se des- lebra un nuevo Sínodo de Obispos, en el que cubre llamada a anunciar aquello mismo que tendré la dicha de participar en nombre de la vive” (n. 7), el Evangelio, don que está en su Unión de Superiores Generales. Esta vez el mismo origen (n. 6). Nos recuerda que estamos Sínodo estará dedicado a la nueva evangeliza- llamados a “acoger el Evangelio y a restituirlo ción. Hagamos un poco de historia. El tema de creativamente […], recorriendo los caminos la evangelización ya fue objeto de la reflexión del mundo como hermanos menores evange- sinodal en 1974, cuando los padres sinodales lizadores con el corazón vuelto hacia el Señor se ocuparon de la evangelización en el mun- (n. 10). Nos recuerda que el inmovilismo y la do contemporáneo. Fruto de aquel Sínodo fue instalación “que amenazan con paralizar el di- 36 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 namismo evangelizador” tal vez nos estén ha- pensado que mi vida era para la misión. Aho- blando “de una crisis de fe que toca a algunos ra que he regresado a causa de la enfermedad, de nosotros” (n. 12). Nos recuerda que hemos he descubierto que el Señor me llama a seguir de ponernos encamino (n. 11), cruzar todo tipo siendo misionero desde esta situación en que de fronteras antropológicas, culturales, religio- me encuentro. Quiero seguir siendo misione- sas y geográficas, y desde la lógica del don (cf. ro. Ofrezco mi vida y mis sufrimientos por las n. 12), ser creativos (n. 9), hablar un lenguaje misiones, por la difusión del Evangelio”. Este comprensible que tenga en cuenta los códigos hermano, como Pablo, descubrió que la evan- comunicativos de nuestro mundo y haga inte- gelización era su vida. ¡Cuántos hermanos he ligible el mensaje que queremos transmitir (n. encontrado en estos años que han hecho ese 16), sentir simpatía por nuestro mundo (n. 7) mismo descubrimiento! Por todos ellos no ce- y tener en cuenta la realidad socio-cultural de so de dar gracias al Señor. nuestros pueblos (n. 14), de tal modo que po- La nueva evangelización, como toda mi- damos encarnar el mensaje evangélico en los sión, nace de un hecho relacional y no pura- diversos contextos en que vivimos” (n.16). Nos mente autorreferencial. Responder a la llama- recuerda, en fin, el marco dentro del cual ha da de la nueva evangelización es sentirse lla- de encuadrarse nuestra evangelización. Ésta ha mado, conquistado y urgido por el Señor que, de estar sostenida por una fuerte experiencia de como a tantos profetas, nos saca de nuestro Dios, ha de hacerse desde y como fraternidad, pequeño mundo, hecho de pequeñas o grandes en colaboración con los laicos y la familia fran- seguridades, y nos coloca delante de un mundo ciscana, privilegiando los claustros inhuma- mendicante de sentido, sediento de plenitud, nos, la zonas difíciles, de riesgo y de cercanía con la única certeza de que él va por delante: a los más pobres, a los que más sufren y a los ve, yo te envío, no temas, yo estaré siempre excluidos (cf. mandato 13). Todo un programa contigo. En estos años de servicio a toda la y toda una metodología. Pero, sigamos pregun- Fraternidad he visto hermanos que, buscando tándonos: ¿Todo ello qué exige? la autorrealización en las diversas tareas evan- Sintetizando mucho, yo diría que lo que gelizadoras, al final con lo único que se han exige la nueva evangelización es, sobre todo, encontrado es con un profundo vacío interior y pasión por la Palabra. “¡Ay de mí si no evan- una fuerte sensación de haber perdido el tiem- gelizara!”, dirá Pablo (1Cor 9, 16). La evan- po. Al mismo tiempo he encontrado hermanos gelización no es algo facultativo, es algo que que, conscientes de obedecer a una llamada, me incumbe en primera persona. No puedo ser se han entregado sin reserva de ningún tipo a cristiano, no puedo ser religioso sin evange- la restitución del don del Evangelio, a los de lizar. Quien se haya encontrado con el Señor cerca y a los de lejos (cf. Ef 2, 17) y, aún sin- y haya hecho experiencia del Resucitado, no tiéndose siervos inútiles, como todo trabajador puede tener esa experiencia para sí, sino que en la viña del Señor (cf. Mt 20, 1-16), han visto siente la urgencia de comunicarla, y restituirla cómo el Señor iba haciendo crecer a la semilla a los demás. La nueva evangelización habla, del Evangelio hasta dar abundantes frutos (cf. por tanto, de una experiencia intensa que ca- Mc 4, 8). lifica la propia identidad, implica toda la per- En la nueva evangelización no puede faltar sona, y que comporta sentirse y comprenderse esa conciencia de ser enviados. Es entonces sólo desde ese servicio. Todo ello es lo que cuando la pasión por el Evangelio será vivida lleva a la pasión, al descubrimiento de que en como urgencia, como un verdadero imperativo ese ministerio se esconde el yo verdadero, lo existencial que lleva a poner la vida entera al que soy, y lo que estoy llamado a ser. Y si hay servicio de la pasión de Dios por la humani- pasión, entonces la evangelización será lleva- dad. Sólo desde esa conciencia, la vida misma, da a cabo con creatividad, con fantasía, con sostenida por una fuerte experiencia de Dios plena dedicación y generosidad, en cualquier que “empuja” y “obliga” a ponerse en camino, etapa de la vida, también en la enfermedad y se convierte ella misma en evangelización, y debilidad física, aunque sea en modo diverso, el creyente se convierte, como Francisco, en desde la vida apostólica, como desde el retiro “Evangelio viviente”, en “exégesis viviente de claustral. la Palabra de Dios” (Verbum Domini, 83). Sólo En estos días, visitando a un hermano que desde esa profunda convicción de ser enviado, hasta hace bien poco trabajaba en un territo- la evangelización dejará de ser simple “opera- rio misionero, me decía: “Desde siempre he ción” pastoral, o puro gesto filantrópico, y se EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 37 saldará con un fuerte amor y preocupación por mo cambió el corazón de Francisco y de tantos el otro que le lleva a compartir el tesoro que él hermanos y hermanas nuestros. mismo ha encontrado (cf. Mt 13, 44). Se dice que la juventud de hoy es una juven- Nunca insistiremos suficientemente sobre tud sentada y renunciataria. Eso lo decimos los la necesidad de una fuerte experiencia de Dios adultos. ¿Qué dicen de nosotros los jóvenes? para ser auténticos evangelizadores. Sólo des- ¿No dirán lo mismo de nosotros que nosotros de un contacto permanente con él, sólo cuando decimos de ellos? Yo creo que en muchos jó- su Palabra queme nuestras entrañas, como en venes, también entre los jóvenes hermanos el caso de los discípulos de Emaus. correre- y hermanas, hay tanta sed de espiritualidad mos a anunciar la Buena Noticia Emaús (cf. Lc auténtica, sensibilidad a los grandes valores, 24, 32-33); solo cuando nos dejemos encon- búsqueda de nuevos valores, sed de verdad, trar por el Viviente, entonces nuestras puertas, de autenticidad, de coherencia, hay pasión por cerradas por el miedo o tal vez por una fatal Cristo y pasión por el hombre y la mujer de resignación –a veces he oído decir: no hay na- hoy. Como también estoy convencido que eso da que hacer en esta situación-, se abrirán de mismo se da en tantos adultos. Pero también par en par, y sin temor a quienes nos pueden estoy convencido que a unos y a otros nos so- quitar la vida del cuerpo pero no la que perdu- bra realismo asfixiante, cansancio, rutina. ra (cf. Mt 10, 28), con nuevo ardor, audacia y Siento que es urgente el que nosotros mis- valentía, obedeciendo a Dios antes que a los mos nos sintamos destinatarios de una nue- hombres (cf. Hch 4,19), daremos testimonio va evangelización, de una anuncio renovado de aquel que después de padecer y morir, ha del kerigma, del primer anuncio, para luego sido colocado a la derecha del Padre y vive proveer, de manera sistemática, no solamen- para siempre (cf. Hch 3, 15). Y entonces, los te puntual, a anunciarlo a los demás. Siento nuevos métodos exigidos por la nueva evange- que es necesario que nosotros mismos encon- lización no se harán esperar. tremos palabras de esperanza, motivos para Cuando contemplo la hermosa y gran epo- caminar hacia delante, con paso ligero y sin peya misionera de la Orden, particularmente tropiezos en los pies (cf. 2CtaCl 12), para lue- en el lejano Oriente o en el continente ameri- go proponer a los demás ese mismo camino cano, y cuando pienso a hermanos que en su de esperanza. Siento que es necesario que ha- propia cultura o lejos de ella se entregan in- gamos nosotros mismos experiencia del Dios cansablemente a la tarea de la evangelización, revelado en Jesús, para poder ofrecer a quie- no puedo dejar de pensar a hombres profun- nes lo buscan, ¡y son tantos!, respuestas vivi- damente enamorados de Jesús. Era ese amor das, y no sólo grandes respuestas doctrinales, el que le llevaba a hacerse, como Pablo, “todo pero pobres de vida. Y es que la nueva evan- para todos” (1Cor 9, 22). Es desde el amor a gelización ya no puede hacerse con slogans, Jesús, desde una experiencia espiritual pro- con palabras preparadas por otros. La nueva funda marcada por el encuentro personal con evangelización necesita de testigos que comu- él, desde donde nace la motivación profunda niquen lo que han visto, oído y tocado (cf. 1Jn y auténtica que lleva a uno a actuar a favor de 1, 1-3); testigos que no se homologuen al con- la redención de los hermanos y a consagrarse texto social actual, por miedo a ser rechazados, todo entero a la obra de la evangelización. hasta el punto de ser invisibles o difícilmente Pasión por Cristo y pasión por la humani- identificados como discípulos y misioneros, o dad, eso es lo que requiere la nueva evangeli- ineficaces y poco incisivos, poco proféticos y zación. Ni la primera sin la segunda, ni la se- poco misioneros. gunda sin la primera. La pasión por Dios lleva Necesitamos construir caminos de inicia- necesariamente a la pasión por el hombre, hi- ción en la fe, sin excluirnos a nosotros mismos jos del cielo e hijos de la tierra, como decimos de esos itinerarios, o dar por supuesto lo que tantas veces. Siento la necesidad de recordar no se puede dar por supuesto, es más, lo que, la urgencia de salir de nuestro raquitismo es- como dice Benedicto XVI en el motu proprio piritual; ha llegado la hora de despertarnos del con el que convoca el año de la fe, “a menu- letargo, de dar sentido pleno a nuestra vida, do es incluso negado” (La puerta de la fe, 2). de hacer experiencia de salvación: ha sonado “La crisis de fe ha tocado a muchas personas”, la hora de una nueva evangelización que em- sigue afirmando el Papa, y tal vez, podríamos pieza por dejarnos habitar por el Evangelio y añadir, a algunos de nosotros. En este contexto permitir que éste cambie nuestro corazón, co- no podemos permitir que la sal se vuelva insí- 38 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 pida y la luz permanezca escondida (cf. Mt 5, El anuncio del Evangelio hoy se sitúa en- 13-16). Llamados a evangelizar, primero he- tre missio ad gentes y nueva evangelización. mos de dejarnos evangelizar nosotros mismos. Es innegable la crisis de fe. Ésta se manifiesta Solo entonces podemos ver la sociedad secula- unas veces en la indiferencia, otras en el aleja- rizada en que nos ha tocado vivir no tanto co- miento de la comunidad de los creyentes. Pero mo una amenaza, sino como una oportunidad, también es cierto que entre los que se confie- un nuevo areópago para anunciar al Dios vivo; san agnósticos y ateos hay muchos que buscan ese Dios desconocido por muchos, pero que a Dios. Esto nos da esperanza y fuerza para constituye el sentido último, pleno y definitivo seguir anunciando el Evangelio, sin miedos de la vida de todo ser humano. y sin triunfalismos, pero seguros en el poder En el contexto secularizado en que estamos de Aquel al que anunciamos resucitado y pre- viviendo y que ciertamente va más allá de Eu- sente en medio de nosotros, y en la verdad de ropa ¿cómo anunciarlo? Sólo algunas pistas: su mensaje. La nueva evangelización es una Siendo ecos de la Palabra de Dios. En la llamada a conocer, amar y servir no una cosa, nueva evangelización tenemos que hablar con ni siquiera una doctrina, sino una persona: la Dios, hablar de Dios y dar voz a un Dios que persona de Jesús. parece guardar silencio y que muchas veces Es pascua: ¡Id, hermanos y hermanas, anun- parece que no escucha. ciad y testimoniad la buena nueva del Evange- Siendo elocuentes silencios. Palabra y si- lio, a los de cerca y a los de lejos, con nuevo lencio son complementarios en la evangeliza- ardor, nuevos métodos y nuevas expresiones! ción. El peligro entre nosotros es hablar mu- ¡Cristo ha resucitado! Sí, ¡verdaderamente ha cho de Dios y escuchar poco a Dios; hablar resucitado! ¡Felíz Pascua de Resurrección! mucho a los hombres y escucharles poco. Nos da miedo el silencio y sin embargo es necesa- Roma, 19 de marzo de 2012. rio, huimos de la escucha, y sin embargo hoy es más importante que nunca. El misterio de Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Dios, como nos dice san Agustín, se sugiere, Ministro general, OFM se indica, se gusta y se hace gustar. Es inútil pretender abarcarlo con la palabra. Por ello he- 5. Omelia alla conclusione della comme- mos de cultivar más el silencio habitado que morazione della consacrazione di santa nos abra al misterio de Dios revelado en Cristo Chiara y acalle nuestras manipulaciones de Dios. Assisi, San Damiano, 01.04.2012 Siendo imágenes y testimonios significa- tivos, narraciones y símbolos relevantes. Te- CONVERSIONE E CONSACRAZIONE nemos que aprender el arte de presentar los DI CHIARA contenidos doctrinales de manera narrativa e icónica. El agente de la nueva evangelización introduce a los demás en el mundo de los sím- Eccellenza, bolos, de la Palabra hecha narración, de la ce- Sig. Sindaco, lebración. Carissimi fratelli e sorelle, Siendo apóstoles de la alegría. Leon Bloy il Signore vi dia pace! dice que “la alegría es el signo infalible de la presencia de Dios”. Si el Evangelio es buena Un anno fa, nei Primi Vespri della Dome- noticia, la nueva evangelización se llevará a nica delle Palme, iniziavamo l’anno giubila- cabo con la sonrisa, no con cara de “viernes re della conversione/consacrazione di santa santo”. El Apóstol nos recuerda que el Hijo Chiara. Lo facevamo con una celebrazione de Dios es el “sí” de Dios (cf. 2Cor 1, 18ss). nella Cattedrale di san Rufino, nel cuore del- Los mensajeros del Evangelio no pueden ser la città di Assisi, preseduta dal nostro Pastore, un “no”. Mons. Domenico Sorrentino, e con una pro- Y todo en fraternidad. Para todo religioso, y cessione con la reliquia dei capelli della figlia máxime para un franciscano, ningún proyecto di Favarone verso la Porziuncola, dove, 800 de evangelización es individual. Es siempre la anni prima, la vergine Chiara si consacra- fraternidad la que evangeliza. La nueva evan- va al Signore, in presenza di Francesco e dei gelización ha de realizarse, por tanto, con el suoi primi compagni. Un anno dopo si ripe- testimonio de la vida fraterna. te lo schema celebrativo, cambiando però la EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 39 destinazione. Oggi, infatti, la mèta del nostro È l’incontro con il Vangelo che cambierà pellegrinaggio è San Damiano, dove, secondo il cuore e la vita di Chiara, segnando un prima la profezia che fece lo stesso Francesco all’ini- e un dopo, come accade nella vita di France- zio della sua conversione (cf. TestCl 6-14; 2Cel sco (cf. Test 1-4). È l’incontro del vero tesoro, 204), sorella Chiara ha vissuto la forma di vita Cristo, il Vangelo, che la porterà a una triplice evangelica che il Poverello scrisse per lei e le rinuncia: la rinuncia al matrimonio con Ranie- sue Sorelle (cf. TesCl 33; Audite Poverelle); do- ri de Bernardo, al quale era stata promessa in ve, per ben 29 anni di malattia, ha consumato la matrimonio; la rinuncia ai beni, come esigenza sua offerta allo Sposo il cui amore innamora, la della sequela radicale di Cristo (cf Mt 19, 21) sua contemplazione rianima, e la cui bellezza e della consacrazione a Lui; e la rinuncia alla ammirano i beati del cielo (cf. 4LAg 10-12). classe sociale alla quale apparteneva, facendo Questa sera vogliamo commemorare la un’opzione di vita caratterizzata dalla minori- consacrazione di Chiara, e lo facciamo, anco- tà in linea con l’opzione fatta da Gesù stesso, ra una volta, in profonda comunione con tutte secondo il cantico della lettera ai Filippesi (cf. le Sorelle Povere di Santa Chiara «ke da mul- Fil 2, 7) e che Chiara ha ben presente quan- te parte e provincie sono adunate» nei diversi do ricorda che Colui “che i celi non potevano monasteri sparsi nel mondo intero (cf. Audi- contenere” si abbassò fino a prendere dimora te Poverelle, 2). Ma per comprendere meglio “nel piccolo chiostro” del “santo seno” della detta consacrazione non penso sia superfluo Fanciulla di Nazareth (cf. 3LAg 18-19; TestC domandarci, ancora una volta, in che consiste 45). In questo triplice spogliamento si manife- la sua conversione. In lei, infatti, conversione sta la conversione di cui parla la stessa Chiara e consacrazione non si possono separare, es- (cf. TestC 25). Tutto lo considera un “rifiuto”, sendo la seconda conseguenza della prima. come dirà Paolo, davanti alla sublimità della In Chiara, la conversione non consiste nel conoscenza del Vangelo, davanti alla sublimi- cambiamento di religione, come si intende tà della conoscenza di Cristo. In Chiara c’è un spesso oggi; neppure nel rompere con il pecca- cambiamento di cuore, ma c’è pure un cambia- to. Infatti, sappiamo che la sua vita non si svol- mento di status, una scelta di campo, di essere, geva in termini di allontanamento dal Signore, applicando un’espressione detta da Francesco, anzi, come si afferma nel processo di canoniz- “minores et subditi omnibus”. zazione della santa, la giovane Chiara «viveva Chiara ha capito molto bene che per segui- una vita spirituale» e nel suo cuore aveva de- re Gesù più da vicino è necessario percorrere ciso di «rimanere vergine e vivere in povertà, lo stesso cammino che Lui ha fatto: il cami- come lo dimostrerà dopo» (Proc XIX, 2). no della kenosi, il cammino della spoliazione Cosa vogliamo dire, allora, quando parlia- totale che porta a vivere sine proprio, con un mo di conversione di Chiara? Se ci atteniamo cuore libero da ogni legame che non sia Cri- alle parole di Chiara, possiamo dire che la sua sto stesso. Come nel caso di Francesco sicu- conversione consiste nel passare dalla «mi- ramente anche in quello di Chiara non si tratta sera vanità del secolo» (cf. TestC 8), alla vita di un’opzione che avvenne all’improvviso ma evangelica. La conversione di Chiara sta allora che è frutto di un lungo travaglio interiore che semplicemente nel suo incontro con il Vange- pian piano, e grazie alla mediazione di Fran- lo. Questo incontro la porta a abbandonare il cesco (cf. TestC 57; Proc XII, 2-4), la porta secolo, espressione questa che indicava preci- a riconoscere quale fosse la sua vocazione e samente la consacrazione al Signore, per ab- missione: vivere la santa unità (vita in frater- bracciare una forma di vita che ha il suo cuore nità) in radicale povertà, per essere pietre vi- nel Vangelo stesso. Un Vangelo che aveva vi- ve e restaurare così la casa celeste (cf. TestsC sto, come in uno specchio, nelle parole, senti- 14.35.39; 2Cel 204). menti e atteggiamenti di Francesco (cf. TesCl In questo modo Chiara era pronta per la 5). Un Vangelo che a lei si presentava come consacrazione al Signore, la quale avviene un cammino, il cammino che è Cristo (cf. Gv alla Porziuncola con il simbolico taglio dei 14,6; TestC 5), e che lei voleva percorrere con capelli e il cambiamento del ricco vestito con «corso veloce e passo leggero» (2LAg 11), una povera tonaca (cf. Proc XII, 4; XVI, 5). senza lasciarsi avvolgere da «nessun ombra di Una consacrazione che però diventerà realtà mestizia» (3LAg 11). Un Vangelo, in fine, che vivente a san Damiano quando, con le sorelle ella accoglierà più tardi come «vita e regola» che il Signore le sta dando, vivrà osservando (cf. RsC I, 2). il Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vi- 40 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 vendo in obbedienza, sine proprio, in castità e e trasformarsi totalmente in lui. Applicando a in clausura, e, allo stesso tempo, in filiale ob- Chiara le parole che vengono applicate a Fran- bedienza alla Chiesa e al beato Francesco e ai cesco sul monte della Verna, possiamo dire suoi sucessori (cf. RsC I, 1-5), e in costante che qui, a San Damiano, “l’amante (Chiara) si contemplazione del Cristo suo Sposo. trasforma nell’amato (Cristo)”. Se noi stiamo al significato etimologico di La consacrazione di Chiara ci parla di un consacrazione, possiamo dire che con il taglio cuore centrato, unificato, nell’unico veramen- dei capelli della pianticella di Francesco, si te necessario. Carissime sorelle e fratelli, il separa dal mondo, non gli appartiene più. In Celano chiama Chiara “donna cristiana”, e questo modo, questa “donna nuova” mostra cioè, una donna radicata in Cristo, una don- la sua totale e incondizionata appartenenza e na, serva, cioè obbediente al Vangelo/a Cristo. dedizione a Dio. D’altra parte, abbracciando Ecco cari fratelli e sorelle il grande messaggio la forma di vita evangelica, Chiara lascia di ap- che ci lascia Chiara: mettere Cristo al centro partenere a se stessa per essere totalmente del della nostra vita. Di Chiara si dice: “Chiara per Signore. D’ora in poi, vivendo in obbedienza, il nome, più chiara per la vita, chiarissima per sine proprio, in castità e in clausura, Chiara le virtù” (T. da Celano, Vita di Santa Chiara, confesserà con la sua vita che Dio è tutto per Opus I, 30). Quanto abbiamo appena detto ci lei, e che lei è tutta di Dio. E con Paolo potrà offre il perché. dire in verità: “Vivo, ma non vivo io. È Cristo Il mondo di oggi ha bisogno proprio di che vive in me”. Illuminato il suo cuore per fa- testimoni come Chiara che facciano scelte re penitenza, e cioè, vivere in permanente sta- evangeliche radicali, cioè radicate nel Van- to di conversione, e avendo “volontariamente” gelo. Cristo nelle nostre labbra, ma Cristo so- promesso obbedienza a Francesco (cf. TestC prattutto nella nostra vita. La rivitalizzazione 24-25), da quel momento, tutta la sicurezza di della vita consacrata e francescana, ma anche Chiara sta in Dio. D’ora in poi Chiara si appre- della Chiesa passa necessariamente per queste sta a seguire, povera, Cristo povero sul cam- scelte coraggiose, passa necessariamente per mino della Croce. La scelta operata da Chiara ripartire dal Vangelo per diventare, attraverso è altamente spirituale e radicalmente evangeli- un processo di conversione più o meno lungo, ca. La decisione della fuga dalla città dalla ca- “esegesi viventi” della parola, come ci chiede sa paterna, e della rinuncia ai suoi abiti ricchi, Benedetto XVI nella sua recente Esortazione spogliandosi così del suo passato, si svolgesse apostolica Verbum Domini. Avremo noi il co- la domenica delle Palme è, in questo senso, del raggio che hanno avuto Francesco e Chiara, la massimo interesse. sua figliola prediletta? Chiara, la donna nuova, Ecco il senso profondo della consacrazione ci ottenga questa grazia dal Signore suo Sposo. di Chiara: abbraccio amoroso con Cristo per identificarsi con lui. Ecco il senso profondo Fr. José Rodriguez Carballo, ofm della vita di Chiara: essere tutta del Signore, Ministro generale OFM essere tutta per il Signore, al punto di sparire E SECRETARIA GENERALI

1. Capitulum Prov. S. Fidei in Columbia 3. Electio extra Capitulum Prov. S. Casimiri in El Capítulo Provincial de la Provincia de la Santa Fe, en Colombia, celebrado legítima- Il Congresso Definitoriale della Provincia mente conforme a Derecho, en la Casa de En- di San Casimiro, in Lituania, regolarmente cuentros La Rondalla, en Medellín, y presidi- celebrato secondo le disposizioni del Diritto, do por el Delegado general, Morales Valerio presso il Convento di Kaunas, presieduto dal Fr. Francisco, en los días 1-2 de diciembre de Ministro provinciale, Kungys Fr. Astijus, il 2011 eligió: 16 febbraio 2012, ha eletto extra-capitolo: para el Oficio de Ministro provincial, per l’Ufficio di Vicario provinciale Ramos Novoa Fr. Mario Wilson Numgaudis Fr. Gedimias. para el Oficio de Vicario provincial, Questa elezione è stata ratificata dal Defini- Urbina Rodríguez Fr. José Alirio torio generale il 6 marzo 2012. para el oficio de Definidores provinciales, Prot. 102715/S117-12 Botero Pineda Fr. Jorge Espinosa Vásquez Fr. Eduardo 4. Electiones Prov. S. Elisabeth in Germania Grisales Arias Fr. Antonio José Restrepo Giraldo Fr. Carlos Arturo Having learned of the sad news of the death Rodríguez Rivera Fr. Fernando. of our beloved Br Norbert Plogmann, Minis- El Definitorio General, en la Sesión del día ter Provincial of the Province of Eliza- 12 de Enero de 2012, examinó las Actas autén- beth, in Germany, the General Definitory, at ticas de estas elecciones y las aprobó. its session of 6th March 2012, decided to make Prot. 102535 / S 009-11 provision for the government of the Province until the next ordinary Provincial Chapter. The 2. Capitulum Prov. Ss. XII Apostolrum in General Definitory elected: Peruvia as Minister Provincial of the said Province, Bohl Fr Cornelius El Capítulo Provincial la Provincia Franci- as Vicar Provincial of the said Province, scana de Los XII Apóstoles en Perú, celebrado Kröger Fr Franz Josef. legítimamente conforme a Derecho en la Casa By virtue of this Decree, I confirm and de- de Retiros “Villa Asís”, en Lima, y presidido clare confirmed these elections. por el Visitador general, Alegre Paredes Fr. Prot. 102757 Andrés, el día 10 de enero de 2012, eligió: para el Oficio de Ministro provincial, 5. Capitulum Prov. S. Antonii Patavini in Segovia Marín Fr. Luis Enrique Brasilia para el Oficio de Vicario provincial, Apumayta Bautista Fr. Juan Humberto. El Capítulo Provincial de la Provincia Fran- para el oficio de Definidores provinciales, ciscana de San Antonio de Padua en Brasil, ce- Chambi Cruz Fr. Ernesto lebrado legítimamente conforme a Derecho en Ibañez Neira Fr. Rodolfo la Casa de Santo Antonio, en Lagoa Seca - PB, Menor Vargas Fr. Neri y presidido por el Visitador general, Ramos Montoya Peña Fr. Dante Fr. Valmir, el día 10 de enero de 2012, eligió: Zegarra Ponce Fr. Guido Santiago. para el Oficio de Ministro provincial, El Definitorio General, en la Sesión del día Lins de Araújo Fr. Marconi 17 de enero de 2012, examinó las Actas autén- para el Oficio de Vicario provincial, ticas de estas elecciones y las aprobó. Breis Pereira Fr. Carlos Alberto Prot. 102608/S055-12 para el oficio de Definidores Provinciales, Alves Barbosa Fr. Severiano Barbosa de Souza Fr. Wellegton Jean 42 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Da Silva Fr. Gilmar Nascimento – Michalski Fr. Klaudiusz Krzysztof, Ferreira de Sousa Fr. Francisco Robéiro Prov. S. Francisci Assisiensis in Polo- Gilton Rezende Fr. José nia, pro Prov. S. Michaëlis Archangeli Teixeira Rodrigues Fr. José. in Ucraina: 14.03.2012; prot. 102783/ El Definitorio General, en la Sesión del día S146-12. 6 de marzo de 2012, examinó las Actas autén- ticas de estas elecciones y las aprobó. – Gerritsma Fr. Frans, Prov. Ss. Ma- Prot. 102732/S127-12 tryrum Gorcomiensium in Olanda, pro Prov. S. Ioseph Sponsi BMV in Belgio: 6. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Mar- 14.03.2012; prot. 102553/S019-12. tyrum Coreanorum in Corea – Capalbo Fr. Kenneth, Prov. Ss. Cordis During the Provincial Chapter of our Prov- Iesu in USA, pro Prov. S. Francisci As- ince of the Holy of Korea, Korea, sisiensis in Vitenamia: 15.03.2012; prot. regularly celebrated according to the norms of 102742/S133-12. Canon Law in the Provincial House, in Seoul, on the 1st of February 2012, presided over by – Charland Fr. Pierre, Prov. S. Ioseph the Minister Provincial, Gyung Ho Br. Fran- Sponsi BMV in Canada, pro Prov. Chri- cis Ki, the following were elected: sti Regis in Canada: 16.03.2012; prot. to the office of Provincial , 102766/S141-12. Jang Pyo Br. Leo Jeong Gye Yeong Br. Paulo Koh 8. Domus suppressæ Yeong Seong Br. Antonio Woo Gang Seob Br. Leo Eom – Santa María de Ocotán, Durango, Messi- The General Definitory, during its session co: 27.01.2012; prot. 102361/S067-12. of the 6th March 2012, carefully examined and – St. Francis Friary, Providence, USA: ratified the election. 15.03.2012; prot. 102761/S138-12. Prot. 102723/S121-12 – Sacred Heart Friary, East Rutherford, USA: 15.03.2012; prot. 102761/S138- 7. Visitatores generales 12.

– Nguyen Van Si Fr. Ambrogio, Prov. S. 9. Notitiæ particulares Francisci Assisiensis in Vietnamia, pro Fund. S. Mariæ Angelorum in Tailan- – Puodziunas Fr. John, Prov. Assumptio- dia et Fund. S. Francisci in Myanmar: nis BMV, USA, è stato nominato De- 23,01.2012; prot. 102641. legato generale per il Segretariato delle Missioni Francescane in Burlington, Wi- – Sztyk Fr. Jerzy Witosław, Prov. As- sconsin, USA: 27.01.2011; prot. 102654. sumptionis BMV in Polonia, pro Prov. S. – Herrera Cruz Fr. Antonio, Prov. Be- Casimiri in Lithuania: 13.03.2012; prot. ticæ, Spagna, è stato nominato Assisten- 102486/S405-11. te dell’Animatore generale dell’Evan- gelizzazione per la pastorale educativa: – Ruano Santateresa Fr. Pedro, Prov. Ca- 02.03.2012; 102722. stellanæ S. Gregorii Magni in Hispania, pro Prov. S. Petri Baptistæ in Philippinis: 13.03.2012; prot. 102660/S084-12.

– Kowalski Fr. Kajetan Pawel, Prov. Immaculatæ Conceptionis BMV in Po- lonia, pro Prov. Assumptionis BMV in Polonia: 14.03.2012; prot. 102663/ S087-12. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Incontri/Avvenimenti Rev.mo Mons. Sławomir Oder, Vicario giudiziale del Tribunale d’Appello del Vica- 1. Festa della Pontificia Università Antonia- riato di Roma e Postulatore della Causa di Ca- num e del Gran Cancelliere nonizzazione del Beato Papa Giovanni Paolo Roma, PUA, 16.01.2012 II; R. Presidente della Pontificia Accademia – Breve cronaca Mariana Internazionale; RR. PP. Presidente e Soci della Commis- La Pontificia Universidad Antonianum ha sione Scotista; celebrado, en la mañana del 16 de enero de Rev. P. Guardiano della Fraternità S. An- 2012, la Fiesta de la Universidad y del Gran tonio; Canciller, con un acto académico en el Aula RR. PP. Guardiano e Rettore degli Studenti Magna, bajo el título “Testigo de la esperanza: della Fraternità Ven. P. Gabriele M. Allegra e treinta años de la visita a la Pontificia Univer- voi, Confratelli tutti del Collegio Internaziona- sidad Antonianum del Beato Juan Pablo II”. le S. Antonio; En dicho acto han intervenido Fr. Priamo Illustri Vice Rettore, Decani, Professori; Etzi, ofm, Rector Magnífico de la PUA; Fr. stimati Studenti, Officiali, Personale ausiliario Vidal Rodríguez López, ofm, Secretario Ge- della Pontificia Università “Antonianum”; neral para la Formación y los Estudios ofm; Spettabili Vincitori della III edizione del Mons. Slawomir Oder, Postulador de la causa “Premio San Francesco”, istituito presso la de canonización del Beato Juan Pablo II; y el nostra Università; Ministro General y Gran Canciller de la Uni- Distinti Ospiti, cari Amici che ci onorate versidad, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm. della vostra presenza! También se hizo entrega del premio S. Francisco de Asís a L. Lehemann, N. Mariani, Sono lieto di aprirvi le braccia della no- y S. Polmonari. stra Comunità accademica nel più accogliente Al acto han asistido, además de profesores e deferente saluto con le parole che il Padre y estudiantes, diversas Comunidades Fran- San Francesco ricevette per rivelazione stessa ciscanas, así como el Definitorio General y el dell’Altissimo: “Dominus det [vobis] pacem” grupo de Ministros Provinciales y Custodios (cf. Test, 23, FontesFranc., p. 229). elegidos en el último año, que esta mañana con L’annuale celebrazione della Festa del- la Misa del Espíritu Santo en la Curia General la nostra Università “Antonianum” e del suo han dado inicio al anual Congreso para Minis- Gran Cancelliere proprio nel giorno in cui, nel tro neo electos. 1946, Sant’Antonio di Padova fu proclamato “Dottore della Chiesa” dal Servo di Dio Pa- – Saluto del Rettore Magnifico della Pontifi- pa Pio XII, ci ricorda che il nostro Patrono e cia Università “Antonianum” Titolare è per noi sempre un modello insigne di studioso e di annunciatore della Parola di Rev.mo José Rodríguez Carballo, Ministro Dio. Conoscitore profondo della Sacra Scrit- generale e Gran Cancelliere; e con lui M. Rev. tura - tanto che Papa Gregorio IX lo salutò P. Perry, Vicario Generale e Vice- “Arca del Testamento” - Antonio di Padova, Gran Cancelliere; i MM. RR. PP. Definitori com’è noto, venne nominato dallo stesso San Generali, il R. P. Segretario Generale per la Francesco primo docente della proto “Scuola Formazione e gli Studi e parimenti i MM. RR. teologica” dell’Ordine, fondata per soddisfare PP. Ministri Provinciali neo-eletti; alle esigenze di una predicazione examinata et Rev.mi e Magnifici Colleghi Rettori delle casta, secondo le parole della nostra Regola Pontificie Università di Roma; bollata (cf. Rb, IX, 4, FontesFranc., p. 178). M. Rev. P. Gerardo Cardaropoli, nostro Dunque, sono precisamente la consapevolezza Rettore Magnifico al tempo della visita del B. del “mandato” di predicare la penitenza ai fe- Giovanni Paolo II; deli ed agli infedeli e l’obbedienza alla “Santa 44 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Romana Madre Chiesa” a convincere il Pove- Lo “stile” della sua riflessione teologica e rello circa la necessità degli studi ed a spinger- della comunicazione di essa attraverso la pre- lo ad esaudire le richieste dei frati, istituendo a dicazione può ancor oggi ispirare quanti si de- il primo Studium theologicum mino- dicano all’approfondimento delle insondabili ritico, di cui gli altri furono un prolungamen- ricchezze della verità divina. Si può dire al- to e dei quali la Pontificia Università “Anto- trettanto anche degli altri Maestri francescani, nianum”, nella sua qualità di Studio Generale come ho già avuto modo di rilevare in occa- dell’Ordine dei Frati Minori, in continuità ide- sione del solenne Atto d’apertura dell’Anno ale, viene reputata l’erede diretta benché non Accademico in corso. esclusiva (cf. Stat. PUA, art. 1). Ma quest’anno alla memoria antoniana si Del resto, l’epoca di Francesco e di Antonio unisce la ricorrenza dell’indimenticabile visita si distinse per il suo vivissimo amore per la che, esattamente trent’anni fa, Papa Giovanni “scuola” (da cui il termine “Scolastica”, che Paolo II, che già veneriamo come Beato, fece al designa la riflessione filosofica e teologica del nostro Ateneo e alle altre istituzioni scientifiche tempo), in ragione della sua funzione sociale. ad esso collegate (Pontificia Accademia Maria- L’Ordine francescano, ponte tra il Medioevo e na Internazionale e Commissione Scotista). l’Età moderna, fondato sull’altissima povertà, All’inizio del 1982, dopo la forzata sospen- fin dall’inizio si trovò dinanzi l’arduo proble- sione del suo ministero pontificale seguita al ma di come armonizzare la cultura, fecondo sacrilego attentato del 13 maggio 1981 che lo strumento di apostolato, con la sua scelta ra- condusse, come egli stesso attestò, alle soglie dicalmente pauperistica. E, in realtà, questo della morte, da cui fu però prodigiosamente dello studio nel pensiero di San Francesco è salvato dall’intervento della Mano materna un tema delicato, complesso, difficile, tuttora della Madonna nel giorno in cui la Chiesa ce- lontano dall’essere compiutamente illustrato e lebrava la memoria liturgica delle Sue appari- documentato. Una cosa comunque è certa: il zioni a Fatima, Giovanni Paolo II riprendeva Santo si rese conto che lo studio era un’esi- proprio dall’“Antonianum” le visite personali genza pratica, finalizzata all’evangelizzazione alle pontificie Università e Atenei che hanno e alla confutazione degli eretici, e non si sot- sede in Roma, visite che, secondo quanto egli trasse alla responsabilità ed al rischio di intro- ebbe a dire proprio in questa sede, “nella sol- durlo nell’Ordine. La sua celeberrima lettera lecitudine quotidiana per tutte le Chiese che al frate portoghese (cf. EAnt, FontesFranc., mi incombe come Successore di Pietro e Vica- p. 53) ne è una prova lampante: Francesco rio di Cristo ho [deciso di compiere a questi] autorizza Antonio ad insegnare la teologia ai centri di irradiazione della cultura ecclesiasti- frati, ma a condizione che “non estinguano in ca, che impegnano tanti Professori e Studenti loro lo spirito della santa orazione e devozio- convenuti da molte nazioni di tutti i continen- ne” (“Dummodo inter huis studium orationis ti” (Giovanni Paolo II, Allocuzione in occasio- spiritum et devotionis non exstinguas”). Tali ne della Visita al PAA, 16.01.1982). raccomandazioni erano espressione del suo Il grande Pontefice venne dunque in visi- intento di evitare che lo studio divenisse fine a ta all’“Antonianum” affinché qui, come nelle se stesso, generasse orgoglio o, peggio ancora, altre Università Pontificie Romane, “per tutti avesse per scopo il conseguimento di un ver- coloro che in queste benemerite istituzioni so- balismo vano ed inconcludente (cf. Admon. no, in diverso modo, impegnati, la venuta del VII, FontesFranc., p. 29), mentre egli auspi- Papa – sono ancora parole dell’Allocuzione cava che esso ridondasse a servizio e nutri- che qui tenne – [sia] d’incitamento a coopera- mento delle più profonde esigenze della sen- re sempre più efficacemente con lui alla diffu- sibilità spirituale. Fedele all’esortazione del sione del Vangelo” (Ibid.). Padre, Antonio non solo insegnò nelle scuole E invero, in un’epoca in cui sembra emer- la scienza del tempo e con il metodo allora in gere il dato della frammentarietà del sapere, uso, non solo la possedette in un grado assai è importante che la “sapienza cristiana” trovi elevato, ma seppe comunicarla efficacemente per prima forme che permettano l’identifica- al popolo cristiano mediante l’apostolato della zione dell’unità fondamentale che collega fra parola viva, che affascinava i suoi ascoltatori, loro i vari cammini di ricerca, mostrandone la nonché trasmetterla ai posteri consegnata nei meta ultima nella verità rivelata da Dio in Ge- suoi scritti, ciò che gli meritò l’appellativo di sù Cristo. “Doctor Evangelicus”. Per noi, in quanto Università Pontificia e E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 45

Studio Generale dell’Ordine dei Frati Minori, nata ex corde Ecclesiae non voglia necessaria- questa è una sfida culturale, spirituale, umana: mente dire che essa sia un prolungamento di come rappresentare proprio qui a Roma, attor- precedenti strutture dell’organizzazione eccle- no alla Cattedra di Pietro, la forza della nostra siastica, è altrettanto vero che l’accademia si fede (il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto consolidò progressivamente come istituzione, indire, a partire dal mese ottobre del 2012, un con autonomia sociale propria, in gran parte “Anno della Fede”!) e del nostro patrimonio grazie all’azione dei Romani Pontefici. teologico e culturale insieme alla capacità di Per Giovanni Paolo II (come per Benedet- parlare un Vangelo che raggiunga le culture to XVI) l’analisi dell’origine delle istituzioni contemporanee – uso a posta il plurale - senza universitarie e della loro successiva evoluzio- sottrarre nulla al suo valore ed al suo conte- ne permette di parlare di una natura e di una nuto? Come esprimere il ricco patrimonio di missione sociale permanente dell’Università. riflessioni ricevuto dalla tradizione e, nel con- Essa è una comunità scientifica e didattica tempo, inserirsi attivamente nelle nuove sfide “agglutinata” per una missione peculiare: la culturali del mondo globalizzato, contribuen- ricerca, la conservazione, l’approfondimento do in modo originale alla formulazione di un e la trasmissione scientifica della verità, mes- pensiero che non violi la sacralità della perso- sa al servizio della dignità dell’uomo. Secondo na umana ed i valori con i quali il cristianesimo Giovanni Paolo II, questo compito comune è ha contribuito alla sua crescita? Nei discorsi la risposta specifica della comunità umana al pronunciati da Giovanni Paolo II in occasione suo particolare debito con tutta la realtà creata: delle sue numerose visite alle Università Pon- l’uomo, dopo il peccato originale, deve al mon- tificie Romane o delle udienze ad esse conces- do la verità che consenta la sua trasformazione se, noi possiamo trovare indicazioni e risposte in conformità con il disegno originario di Dio. che sono l’eco profonda di questo patrimonio Per compiere la sua missione, la comunità di sapienza, custodito come un tesoro prezioso universitaria deve essere appunto aperta all’u- dalla Chiesa, ragion per cui essi rappresentano niversalità del sapere, che include necessa- una memoria viva e sempre attuale. riamente la sua dimensione trascendente. Per Ed in realtà, nel corso del suo lungo e fecon- questo motivo anche le discipline sacre – con i do pontificato, negli incontri con le istituzioni metodi a loro propri – sono chiamate a contri- accademiche ed ancor più nel suo magistero, buire alla costituzione originaria dell’univer- Giovanni Paolo II manifestò un’autentica e sitas. profonda “passione per la Sapienza”, espres- Per svolgere il suo compito, l’Università sione da Lui utilizzata, che potrebbe divenire il deve agire entro la cornice delimitata dalla programma del compito che la Chiesa ha affi- natura propria della sua missione, vale a dire dato ai suoi centri universitari, affinché ciascu- la ricerca della verità e del bene comune. Se no di essi sia sempre più “casa dove si cerca la sua azione è condizionata da altri limiti – la verità piena [...] in un cammino dell’intelli- politici, economici, confessionali –, risulterà genza e dell’amore, della ragione e della fede” menomata la capacità della comunità universi- (Benedetto XVI, Discorso ai giovani docenti taria e dei suoi membri di offrire un contributo universitari, Madrid, 19.08.2011). peculiare al servizio della dignità umana e di Ed è in ragione di questo itinerario/impe- tutta la realtà creata. gno indirizzato ad una formazione culturale Riguardo alla differenza tra la missione costruita con la mente e con il cuore, in vista della Chiesa e quella dell’Università, Giovan- di una testimonianza evangelica sempre più ni Paolo II spiegò che entrambe si consacrano efficace, che Papa Wojtyła non esitò a dire alla comprensione ed al progresso integrale che l’Università nacque ex corde Ecclesiae - dell’uomo e dell’universo, ciascuna tuttavia affermazione che dà nome alla vigente Costi- secondo la modalità che le è propria. La Chie- tuzione apostolica sulle università cattoliche sa, condividendo la passione dell’Università (15.08.1990) - perché l’attività universitaria per la verità dell’uomo, serve la società for- in qualche modo proseguì quel dialogo tra sa- nendole l’ispirazione cristiana dell’ordine pienza umana e sapienza divina, tra fede e ra- temporale, senza voler con ciò sostituire la gione che si era sviluppato appunto in seno alla ragione etica con la fede, ma contribuendo Chiesa fin dalle origini, favorendo l’apertura piuttosto alla configurazione di questa ragio- della ragione umana alla trascendenza. D’altro ne, purificandola ed illuminandola riguardo al canto, benché affermare che l’Università sia fondamento della moralità e dell’etica a partire 46 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 dalla sapienza umana e divina circa l’uomo e tito di esprimere al nostro Rev.mo Ministro la creazione di cui è depositaria, e proponendo Generale e Gran Cancelliere il desiderio e un modello d’apertura alla trascendenza che l’auspicio dell’intera nostra Comunità acca- abbia Cristo come risposta. demica, peraltro già espresso dal suo Sena- Per questo, qui all’“Antonianum”, rifacen- to, di poter accogliere, a trent’anni da quella dosi all’esempio del Fondatore dell’Ordine al compiuta dal suo amato Predecessore, il Be- quale l’Università appartiene, Giovanni Paolo ato Giovanni Paolo II, la Visita del Pontefice II invitò tutta la Comunità accademica ad es- regnante, Sua Santità Benedetto XVI. Voglia sere nel mondo di oggi “come S. Francesco Lei, Rev.mo Padre, se lo ritiene opportuno, […] i custodi della speranza”, esortandola “ad farsi latore presso il Santo Padre di tale filiale imprimere nei vostri animi, perché ne siate invito. Il “mandato” affidatoci da Papa Gio- araldi, il contenuto delle parole iniziali della vanni Paolo II di essere “testimoni della Spe- mia prima Enciclica: Il Redentore dell’uomo, ranza”, troverebbe infatti ulteriore impulso Gesù Cristo, è centro del cosmo e della storia nell’insegnamento dell’attuale suo Successore […] Il recupero di questa certezza è urgente sulla Cattedra di Pietro, che ha voluto ricorda- nel mondo di oggi, solcato da tante inquietu- re con una Enciclica a tutti i credenti in Cristo dini che sono come un attentato alla speranza di essere “Spe salvi”, salvati nella speranza (cf. portata a tutti da Cristo: Abbiate fiducia, io ho Rm 8,24). vinto il mondo” (Giovanni Paolo II, Allocuzio- In più, noi considereremmo tale Visita una ne in occasione della Visita al PAA). grazia tutta speciale qualora essa avvenisse in Il Beato Pontefice ci affidava infine un alto questo anno 2012, nel quale celebriamo l’Ot- incarico, che per l’Università “Antonianum” tavo centenario della “consacrazione” di Santa costituisce un ideale, prezioso e venerato lega- Chiara, “ancilla Christi et plantula beatissimi to perpetuo: “Io vorrei che l’Ordine dei Frati patris Francisci” (cf. ReCl, I, 3, FontesFranc., Minori, in particolar modo mediante questo pp. 2292-2293), e dell’inizio dell’Ordine delle suo Ateneo, contribuisse a colmare questo Sorelle Povere nel Monastero di San Damiano bisogno di speranza con l’apporto originario in Assisi. che a San Francesco si ispira. Io confido che L’esigenza di fedeltà a Dio e all’uomo e la ogni sforzo sia fatto, affinché, con la multi- “passione per la Sapienza” ci stimoleranno­ a forme attività propria di una Istituzione ac- trovare ancora nel patrimonio universale della cademica, essa possa e sappia, nella società Chiesa – ed in quello che ci è stato tramanda- odierna, allargare gli spazi ai valori contenuti to dai grandi Maestri francescani – le risposte nel Vangelo, i soli capaci di generare ed ali- adeguate ai gravi problemi dell’uomo, della mentare non illusorie speranze […] Ognuno, Chiesa e del mondo contemporanei. perciò, stimerà suo primario dovere di sa- Consapevoli, ma senza presunzione, che per interpretare, come si addice ai cultori di la Pontificia Università Antonianum svolge scienze sacre, i vari linguaggi del nostro tem- un ministero intellettuale qualificato nella po e giudicarli alla luce della Parola di Dio, Chiesa e nella Comunità civile, rinnoviamo la affinché la Verità rivelata possa essere sem- nostra volontà di servi­zio in spirito di france- pre più profondamente intesa, meglio capita e scana minorità poiché “le questioni essenzia- presentata nella maniera più adatta, di modo li dell’essere umano continuano a reclamare che sia resa testimonianza alla verità che tut- la nostra attenzione e ci spingono ad andare te le altre racchiude: Cristo, il Figlio di Dio, avanti” (Benedetto XVI, Discorso ai giovani è morto per salvare il mondo e illuminarlo di docenti universitari), con “l’impegno di essere speranza” (Ibid.). sempre, nel mondo di oggi, autentici testimo- Credo che a nessuno sfugga l’attualità di ni della speranza che non delude” (Giovanni tale invito e l’ancor più pressante urgenza di Paolo II, Allocuzione in occasione della Visita tale mandato in un momento in cui “sembra al PAA). quasi che una coltre di oscurità sia scesa sul Intercedano per noi S. Antonio di Padova, nostro tempo e non permetta di vedere con Dottore Evangelico e Patrono della nostra chiarezza la luce del giorno” (Benedetto XVI, Università, e il B. Giovanni Paolo II, Pontefi- Messaggio per la Giornata mondiale della pa- ce Mariano e Testimone di Speranza. ce 2012)! Ed ora, prima di concludere e quasi a “epi- Fr. Priamo Etzi, ofm logo” di questo mio intervento, mi sia consen- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 47

– Intervento del Segretario FeS popoli3. Tempi dove i salvatori che dicevano di garantire il benessere dei popoli sono sta- «SPE SALVI FACTI SUMUS» ti smentiti dalla cruda realtà delle ingiustizie che sono aumentate. Tempi dove a causa del- Definitorio generale la paura fra i popoli sono stati costruiti nuovi Rettore Magnifico della PUA, muri, non sempre materiali, ma ormai reali, Comunità Accademica, che tentano di fratturare l’anima dell’umanità Amici e amiche, dividendo i popoli con l’uso delle ideologie e il Signore vi dia pace. l’abuso delle religioni… «L’assenza di Dio porta al decadimento Nella festa dell’Università e del Gran Can- dell’uomo - ha dichiarato Benedetto XVI ad celliere sono lieto di poter intervenire in questa Assisi - e dell’umanesimo. Ma dov’è Dio? Lo sede, in questa speciale ricorrenza. Trent’anni conosciamo e possiamo mostrarLo nuovamen- fa Papa Giovanni Paolo II ha fatto visita a te all’umanità per fondare una vera pace? … questo nostro allora Ateneo, oggi felicemente Ho detto che esiste una concezione e un uso Università Pontificia. In quell’occasione il Si- della religione attraverso il quale essa diven- gnor Papa, confermava allo Studio Generale ta fonte di violenza, mentre l’orientamento dell’Ordine Francescano la missione di essere dell’uomo verso Dio, vissuto rettamente, è testimoni e custodi della speranza1. una forza di pace. In tale contesto ho riman- Sono passati molti anni da quando il Suc- dato alla necessità del dialogo, e parlato della cessore dell’Apostolo Pietro, entrava in ques- purificazione, sempre necessaria, della religio- ta sede accademica per “confermare nella ne vissuta. Dall’altra parte, ho affermato che la carità” i figli del padre san Francesco, i Frati negazione di Dio corrompe l’uomo, lo priva di Minori, che con dedizione hanno sempre as- misure e lo conduce alla violenza»4. coltato le parole del Signor Papa come voce Sembra che la speranza nel progresso illi- che ricorda ad ogni generazione: «Tu sei il mitato dei popoli con frutti d’ingiustizia, fame Cristo, il Figlio di Dio vivo» (Mc 8,29), quasi e povertà ha generato la sfiducia di tutta una a fare eco alle parole di san Francesco, che generazione dove l’individuo, non più la per- cantava: «Tu sei il bene, ogni bene, il sommo sona, è obbligato a sopravvivere a se stesso, se bene, Signore Dio, vivo e vero…. Tu sei la non vuole essere una percentuale nelle stati- nostra speranza» (LodAl 3-5). stiche della disoccupazione, un numero nelle Far memoria (anamnesi) di quella visita cifre delle macroeconomia o un mero animale non è solo ricordare quell’evento, bensì ren- programmato che vive per consumare e consu- derlo in qualche modo attuale, perché anche ma per vivere, senza capacità di trascendersi al oggi, per molte ragioni, questa nostra genera- di là della ricerca del benessere solitario. zione incontra tempi difficili che chiedono Forse siamo diventati una generazione sen- di fare una verifica del grado di speranza che za speranza, perché la scienza crede di avere anima la vita personale, sociale ed ecclesiale svelato i misteri della vita, e camminando fra dei nostri giorni. il secolarismo o il fondamentalismo, si diffon- «Non dobbiamo scoraggiarci ma riproget- de l’agnosticismo che prescinde dal Dio vivo tare risolutamente il nostro cammino, con e vero, rivelato nel Cristo Gesù, perché la sua nuove forme di impegno. La crisi può e deve incarnazione è troppo debole per essere divi- essere uno sprone a riflettere sull’esistenza na, la sua pasqua sulla croce è troppo divina umana e sull’importanza della sua dimensione per essere umanamente salvifica. etica, prima ancora che sui meccanismi che Se siamo obbligati a costituire una socie- governano la vita economica: non soltanto tà senza Dio, forse anche possiamo provare la per cercare di arginare le perdite individuali o tentazione di fare una teologia senza Dio, mol- delle economie nazionali, ma per darci nuove to curata scientificamente, con un alto livello di regole che assicurino a tutti la possibilità di vi- formazione intellettuale. Ma la questione è se vere dignitosamente e di sviluppare le proprie riusciremo a studiare, insegnare e pensare una capacità a beneficio dell’intera comunità»2. teologia che sia esperienza vitale del mistero Con S. Pietro di Alcántara, possiamo dire dell’amore di Dio svelato in Gesù il Cristo? ancora una volta: «están los tiempos recios» Trenta anni fa Il Papa Giovanni Paolo II, in (sono tempi difficili). Tempi dove sono crolla- questa sede disse: «L’Antonianum … è chia- te alcune ideologie che ingannavano uomini e mato a realizzare sempre maggiormente le tre 48 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 finalità caratteristiche delle Facoltà Ecclesia- prendibile e ci fa vivere senza fissa dimora9, in stiche: coltivare e promuovere a livello scien- una vocazione penitenziale dove il lavoro non tifico le proprie discipline, formare in essi agli cerca l’utilità immediata, bensì di raggiungere studenti ad un livello di alta qualificazione, la bellezza del mistero di Dio e della dignità aiutare alla Chiesa nella sua opera evangeliz- dell’uomo nella letizia della verità10, dove tutti zatrice. Di essi voglio qui sottolineare soprat- quelli, che in un modo o in un altro, siamo le- tutto le prime due, poiché il valore di un ateneo gati a questa Università, come fratelli11, abbia- si misura proprio sulla serietà e dedizione alla mo una responsabilità di anticipare il futuro12, ricerca scientifica. Ci’ó, d’altronde è richiesto nella carità della verità. non solo e richiesto delle esigenze culturali del «Solo nella verità - scrive Benedetto XVI nostro tempo e dalle provvidenziali richieste - la carità risplende e può essere autentica- dell’uomo contemporaneo, ma anche della lu- mente vissuta. La verità è luce che dà senso e minosa dignità delle stesse scienze coltivate, valore alla carità. Questa luce è, a un tempo, alle quale bisogna consacrarsi»5. quella della ragione e della fede, attraverso Camminare nella teologia verso la verità cui l’intelligenza perviene alla verità natura- non è iniziare una spedizione che possa tentare le e soprannaturale della carità: ne coglie il di scoprire una terra per appropriarla alla pro- significato di donazione, di accoglienza e di pria bandiera. Non è accostarsi ad una nuova comunione. Senza verità, la carità scivola nel specie naturale per catalogarla come conviene sentimentalismo. L’amore diventa un guscio e studiare il suo reddito scientifico. Investire vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale nella ricerca scientifica non può giustificarsi rischio dell’amore in una cultura senza verità. per trovare nuove armi, per avere più capacità Esso è preda delle emozioni e delle opinioni di distruzione, né solo per guarire le malattie, contingenti dei soggetti, una parola abusata e per allungare una vita di cui ci siamo impadro- distorta, fino a significare il contrario. La ve- niti, decidendo il suo inizio e la sua fine per rità libera la carità dalle strettoie di un emoti- puri interessi economici. Nemmeno trovare la vismo che la priva di contenuti relazionali e coincidenza con le proprie certezze. La verità sociali, e di un fideismo che la priva di respi- è un mistero che illumina e acceca a un tempo, ro umano ed universale. Nella verità la carità che attira e separa, che abbraccia e brucia, che riflette la dimensione personale e nello stesso sorprende e conferma… la verità ci fa liberi tempo pubblica della fede nel Dio biblico, che (Gv 8,32) per accogliere la verità di Colui, che è insieme «Agápe» e «Lógos»: Carità e Verità, si è donato per noi, Cristo, perché «con l’in- Amore e Parola»13. carnazione il Figlio di Dio si è unito in certo La tradizione teologica francescana è stata modo ad ogni uomo»6. il tentativo di abbinare, in un itinerario vitale Diventare “custodi della speranza”, co- credente, l’arte di pensare dell’intelletto con me chiedeva il Papa Beato all’Antonianum e l’esperienza dell’amore del cuore che spera di all’Ordine dei Frati Minori, non è predicare entrare nella pace salvifica di Dio14. Perche sia- un’ingenuità priva di radici, è essere estranei mo “pellegrini e forestieri” (Rb VI), facciamo a ogni forma di sincretismo religioso e rifugge della speranza la nostra patria, perché attendia- dall’addomesticare il genio proprio della teo- mo il Regno di Dio come dono di Dio per noi. logia cattolica. La speranza non è una virtù aggiunta al L’Antonianum sta percorrendo la sua lunga pensare teologico, perché in tal caso sarebbe storia, erede della secolare tradizione forma- prescindibile. La speranza nella teologia fran- tiva dell’Ordine Francescano come “custode cescana è il fascino di chi crede e ama. Crede della speranza”. L’Università Francescana cu- esperimentando la carità nella speranza: «que- stodisce non per nascondere il sapere agli altri, sta vita nella carne, io la vivo nella fede del ma per assaggiare il sapore della Parola7, per- Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se ché tutti possano trovare la vita e «l’abbiano in stesso per me» (Gal 2,20). abbondanza» (Gv 10,10). L’amore attende, spera sempre senza stan- È questa la via da percorrere, come tante carsi mai di aspettare. Il nostro amore verso volte ha sottolineato il nostro Ministro Gene- Dio, la nostra fede è prima di tutto speranza in rale e Gran Cancelliere: nel rigore scientifico Lui. Perché Dio non muore e chi spera in Dio proprio del metodo teologico come cammino vivrà per sempre. La speranza nella vita eterna di espropriazione interiore8, nella passione è la radice di tutte le nostre speranze tante vol- per la ricerca, coscienti che la verità è inap- te vissute tragicamente15. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 49

Nel vedere crollare le promesse della so- possiamo essere sicuri, se questa meta è così cietà del benessere emerge con umile senso grande da giustificare la fatica del cammino. comune l’impegno per una comunità dell’uo- Ora, si impone immediatamente la domanda: mo, per il bene di ogni uomo e di tutto l’uomo. ma di che genere è mai questa speranza per Il bene dell’uomo non è colmare le necessità poter giustificare l’affermazione secondo cui biologiche, ma raggiungere l’anelito di tra- a partire da essa, e semplicemente perché essa scendenza scritto nel suo cuore. Se colmare le c’è, noi siamo redenti? E di quale tipo di cer- necessità, non trova limite e limita ogni condi- tezza si tratta?»19. visione interpersonale; al contrario attendere Trenta anni fa il Beato Papa Giovanni Pa- con speranza il bene che solo Dio può donare olo II ci ha consegnato un compito: essere libera il cuore alla carità solidaria dell’agape testimoni e custodi della speranza. Molto ha cristiano perché porta in sé la fede che lo rende fatto la Pontificia Università Antonianum per lieto nel donarsi in comunione di vita. È que- rispondere a questa missione intellettuale: ne sta la buona notizia del Vangelo, il pane della dobbiamo essere riconoscenti; ma per passare teologia, il dono che l’Ordine ha confermato dal buono al meglio, c’è ancora molto da fare voler portare a tutti i popoli della terra16. per crescere “in santità e dottrina”, al servi- «La tradizione francescana - si legge nella zio della Chiesa e della società. Pertanto, co- Ratio Studiorum - ha cercato sempre il dialogo me Frati Minori, «incominciamo fratelli» ad tra fede e ragione, tra santità e dottrina. Po- aprire cammini di speranza per gli uomini di nendosi in continuità con essa, il frate minore buona volontà che cercano insieme a noi come cerca di elaborare, mediante lo studio, meto- «mendicanti di senso»20. di e modelli di dialogo critico con la cultura odierna e per proporre una risposta umana, cri- Fr. Vidal Rodríguez López ofm stiana e francescana alle sfide che ci vengono Segretario generale da detta cultura»17. per la formazione e gli studi La Pontificia Università Antonianum ha la missione, “in santità e dottrina”, di offrire 1 Cf. Atti del Congresso promosso dal Pontificio At- a tutti gli uomini di buona volontà il Vange- eneo Antonianum, La speranza (20 maggio-2 giug- lo, che non limita la libertà dell’uomo bensì no 1982), vol.1 Studi Filosofici - Pedagogici; vol. la rende possibile. Sia Giovanni Paolo II sia 2 Studi Biblici -Teologici - Francescani; Brescia- Benedetto XVI sono sentinelle della speran- Roma 1983. za in un mondo che cammina spesso nel buio 2 Benedetto xvi, Discorso in occasione della della notte. La stessa speranza che dobbiamo presentazione degli auguri del Corpo diplomatico testimoniare con la radicalità evangelica della accreditato presso la Santa Sede, Roma, 9 gennaio nostra “forma vitae” francescana. Speranza 2012. che dobbiamo custodire con la ricerca, l’inse- 3 Per un’analisi critica del crollo delle utopie, Cf. J. gnamento, lo studio e le pubblicazioni in linea L. Ruiz de La Peña, La Pascua de la creación. con il nostro patrimonio culturale dei Maestri Escatología, Madrid 1996, II. De la fe en progreso della Scuola Francescana, per essere strumenti de la utopía neomarxista, 7-13. della nuova evangelizzazione nella quale tutta 4 Benedetto xvi, Intervento nella Giornata di ri- la Chiesa è chiamata a partecipare, e che a noi flessione, dialogo e preghiera per la pace e la gi- francescani, e a questa Università Francesca- ustizia nel mondo, Assisi, Basilica di S. Maria degli na, sta tanto a cuore, perché la nostra vocazio- Angeli, 27 ottobre 2011. ne e sempre “ripartire del Vangelo”18. 5 Giovanni Paolo ii, Discorso di al Pontifi- Perché siamo in uno spazio universitario cio Ateneo Antonianum, Roma, 16 gennaio 1982, dove per natura piacciono più le domande ENCHIRIDION dell’Ordine dei Frati Minori, I , che le risposte, vorrei terminare citando Pa- nn. 2977. pa Benedetto che ci chiede su quale genere di 6 Gaudium et spes, n. 22. speranza dobbiamo essere testimoni: «la re- 7 Il sapore della Parola. La vocazione intellettuale denzione ci è offerta nel senso che ci è stata dei Frati Minori [= SdP], Lettera del Ministro donata la speranza, una speranza affidabile, generale sugli studi, Roma 2005. in virtù della quale noi possiamo affrontare il 8 Cf. SdP 3.1. a. nostro presente: il presente, anche un presen- 9 Cf. SdP, 3.1. b. te faticoso, può essere vissuto ed accettato se 10 Cf. SdP 3.1. c. conduce verso una meta e se di questa meta noi 11 Cf. SdP 3.1. e. 50 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

12 Cf. SdP 3.1. d. breve duratura, non hanno tempo di consoli- 13 Benedetto xvi, Caritas in veritate, sullo svilup- darsi, ma sono esposte a imminente smentita, po integrale dell’uomo nella carità e nella verità, in un tempo così, in quanto seguaci di Cristo e Roma 29 giugno 2009, n. 3. di Francesco o come semplici professori e stu- 14 Cf. “El contenido de la esperanza de salvación en denti di questa Università, ci sentiamo spinti Buenaventura”, en J. Ratzinger, La teología de con urgenza a custodire e testimoniare la vera la historia de S. Buenaventura, cap. II, Madrid speranza, dono dello Spirito che non delude 2004, 105-151. (cf. Rm 5, 5). In questo contesto suona ormai 15 Per un testimone di una ricerca drammatica della in modo drammatico la domanda: «Che cosa speranza cristiana, cf. M. de Unamuno, Del sen- possiamo sperare?» o, ancora, di quale speran- timiento trágico de la vida, cap. IX, Fe, esperanza za si tratta? y caridad, Salamanca 1913. L’uomo contemporaneo sembra rivivere 16 Cf. PdV, Roma 2009. l’esperienza dei discepoli di Emmaus: «Noi 17 RSOFM, 16 speravamo che fosse lui a liberare il popolo 18 Cf. Ripartire del Vangelo, Linee guida di animazi- d’Israele, ma…» (cf. Lc 24,13-35). Il passo one per il sessennio 2010-2015, Roma 2010. dei discepoli di Emmaus, che hanno lasciato 19 Benedetto xvi, Spe salvi, sulla speranza cris- Gerusalemme col cuore triste e gli occhi an- tiana, Roma 30 novembre 2007, n. 1. nebbiati, dimostra una speranza di tipo umano, 20 Cf. Mendicanti di senso guidati dalla Parola, Let- che fa i conti con le proprie attese, quelle di un tera del Ministro Generale OFM, Pentecoste 2008. cuore umano fragile; che ha i confini misurabi- li, quelli del nostro mondo…: una tale speran- – Discorso del Gran Cancelliere za nasce già disperata. L’incontro col Risorto, al contrario, fa subito cambiare loro la dire- CUSTODI E TESTIMONI zione: tornano decisamente a Gerusalemme, DELLA SPERANZA per annunciare agli altri fratelli – da cui erano partiti poche ore prima, restando uniti solo da Autorità, studenti, fratelli e sorelle! drammatici interrogativi – la risurrezione del Trent’anni fa la nostra Università viveva un Signore. Il cammino di andata, è il cammino momento di gioia e di straordinaria rilevanza: della disperazione, perché Cristo è come mor- per la seconda volta riceveva la visita del suc- to nel loro cuore. Il cammino, invece, di ritor- cessore di Pietro, questa volta nella persona no ha le ali ai piedi, ha il cuore traboccante del Beato Giovanni Paolo II. La prima visita di di gioia, è la corsa della speranza che anela a un Papa a questa sede era stata quella di Paolo diventare comunione, missione. Due percorsi, VI il 16 maggio 1975. In questa visita il Papa due differenti speranze! La speranza è ciò che Wojtyla affidava all’Antonianum una missio- consente all’uomo di camminare sulla strada ne importante: Essere custodi e testimoni del- della vita, di essere uomo. Non si può vivere la speranza nel mondo di oggi (cf. Discorso senza sperare. Homo viator, spe erectus: è la 4), manifestando il Suo desiderio che l’intero speranza che tiene l’uomo in cammino, in po- Ordine dei Frati Minori «contribuisse a col- sizione eretta, lo rende capace di futuro. mare questo bisogno di speranza con l’apporto Ilario di Poitiers, nel suo Commento ai Sal- originario che a San Francesco si ispira» ( Di- mi (118; 15, ), formula una domanda, che mol- scorso 5). ti rivolgono ai cristiani di ogni tempo e, per- Questa missione con il passare degli anni ché no, anche ai Frati Minori. La domanda è ha acquistato una portata veramente profetica. questa: «Dov’è, cristiani, la vostra speranza?». Nella società, infatti, delle incertezze, ben de- Tenendo presente la missione che Giovanni scritta da Sygmunt Bauman, nell’epoca posta Paolo II ha consegnato alla nostra Università, sotto il segno della “fine” – fine del secolo, questa domanda deve essere assunta in prima del millennio, della modernità, delle ideolo- persona da ognuno di voi, carissimi professo- gie e per alcuni della stessa cristianità –, in ri e studenti della Pontificia Università Anto- quanto oggi gli orizzonti culturali mostrano nianum. Per voi che lavorate in questa sede una profonda asfissia ed è difficile formulare universitaria, custodire e testimoniare la spe- una speranza a lunga durata; nel tempo della ranza non è una possibilità, meno ancora un frantumazione del tempo, in cui anche le po- optional, ma una responsabilità. «Siate sempre che speranze che si aprono faticosamente un pronti a rispondere a chiunque vi chieda della varco nella storia sono irrimediabilmente di speranza che è in voi» (1Pt 3,15), ammonisce E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 51 l’Apostolo. Questa responsabilità oggi è dram- • è da questa porta che dovete entrare se in- matica per la Chiesa, per l’Ordine dei Frati Mi- tendete trovarla; nori e per la comunità accademica di questa • è questa chiave che dovete tenere in mano, Università. se pensate di offrire orizzonti di speranza al L’impressione è che oggi il nemico del- nostro mondo. la speranza sia l’indifferenza, il non senso o È nel mistero pasquale che dovrete immer- quanto meno l’irrilevanza del senso. Sare- gere il vostro pensiero: che sia segnato dalla te voi, carissimi professori, capaci di donare croce per divenire risorto! Che entri nel sepol- speranza ai vostri studenti, aprire il futuro ad cro con Cristo, per riempirsi di vita! Alla radi- esistenze personali, mostrare che vale la pena ce delle parole che, in questa aula, il Pontefice vivere e morire per Cristo? Saprete chiamare ha rivolto alla nostra Università, sta il Signore a una vita bella e felice, buona e piena perché stesso che vi chiede di custodire la speranza abitata dalla speranza? Potrete dire con l’apo- in un mondo disperato, in una Chiesa che fa stolo, «Cristo è la nostra speranza» (1Tim 1,1), fatica ad aprire varchi verso il futuro, di mo- cioè il senso ultimo che illumina tutte le real- strare concrete e vivibili strade di speranza e di tà e le relazioni. «Io confido – diceva allora progettualità, di dare speranza e di essere pre- Giovanni Paolo II – che ogni sforzo sia fatto, senza significativa soprattutto per coloro che affinché, con la multiforme attività propria ad nel futuro hanno il loro orizzonte prossimo: i una Istituzione accademica, essa possa e sap- giovani. pia, nella società odierna, allargar gli spazi ai Il nostro mondo, particolarmente il mondo valori contenuti nel Vangelo, i soli capaci di dei giovani, è affamato di speranza: proprio il generare ed alimentare non illusorie speranze» suo correre senza fermarsi mai; proprio il suo (Discorso 5). essere un inesauribile mercato consumistico; “Surrexit Christus, spes mea” (Sequenza proprio il suo stordirsi di giorno e di notte nelle pasquale Victimae paschalis laudes). Il grido seducenti offerte di un’apparenza senza essere gioioso della suggestiva Sequenza pasquale ri- non è tutto ciò un allarmante segno di dispe- vela come la risurrezione del Signore accenda razione? la vita e, con essa, la speranza. La speranza di Secondo la convinzione del Beato Giovan- Maria Maddalena è saldamente ancorata al- ni XXIII, se la Chiesa non va incontro all’uma- la tomba vuota dalla quale il Vincitore della nità, l’umanità non viene incontro alla Chiesa. morte è uscito glorioso. A questa tomba vuo- Ecco perché da custodi, dovete divenire testi- ta, divenuta ad un tratto un occhio spalancato moni e missionari della speranza. Per fare ciò sul futuro di Dio, occorre recarsi, se vogliamo non dimenticate l’incipit del Documento con- fare il pieno di speranza. Proprio qui, davan- ciliare Gaudium et spes 1: «Gaudium et spes, ti al masso spostato, occorre sostare per riu- luctus et angor hominum huis temporis…»: dire la voce angelica: «Non è qui» (Mt 28,6). sì, ciò che vive nel cuore dell’uomo, questo La vittoria di Cristo sulla morte è la fonte di interessa alla Chiesa. Non è forse «l’uomo la speranza per ogni credente. Ma ancor prima, prima e fondamentale via della Chiesa» (Re- dobbiamo cercare le radici della speranza sotto demptor hominis 14)? la croce, insieme a Maria: Stabat mater iuxta Allora a voi deve stare molto a cuore il cuo- crucem. È su questa croce che ogni dispera- re dell’uomo di oggi, continuamente bersaglia- zione umana è stata inchiodata e sepolta per, to da attacchi anti-speranza: la disperazione, poi, rinascere come speranza. È in questo buio la sfiducia, l’esitazione permanente, ed anche dell’Ora Nona che la croce appare d’incanto quel senso di noia, di riflusso nel proprio parti- come chiave, porta, via e splendore di verità e colare, di pessimismo diffuso, di mortale disil- quindi di speranza. Soltanto si può custodire e lusione su tutto e su tutti. Quanto cielo è tolto narrare/trasmettere speranza, vivendo la logi- alla vista dell’uomo contemporaneo da queste ca pasquale palizzate di morte! Guardando al nostro mon- Et ipsa crux est clavis, porta, via et splen- do, sembra di poter vedere ancora il Dominus dor veritatis (S. Bonaventura, De triplici via flevit, ascoltarlo mentre piange esclamando 3,3). Misereor super turbam e mentre grida Sitio. «Tu sei nostra speranza» (LodAl 5 e 7). Sul Cari professori e studenti, Monte della Verna, il nostro serafico padre san • è su questa strada che dovete camminare, se Francesco per due volte chiama Dio, «nostra volete essere custodi della speranza; speranza». E nella Preghiera davanti al Cro- 52 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 cifisso di San Damiano chiede all’Altissimo borato dall’approfondimento delle di- e glorioso Dio, «fede dricta, speranza certa e scipline teologiche, così che divenga carità perfecta». È interessante che nella pri- un desiderio del cuore e della mente, a ma preghiera, il giovane Francesco chiede a immagine della luce solare che è ad un Dio la speranza e che nell’ultima, il Francesco tempo luminosa e calda. stigmatizzato, si rivolga a Lui, chiamandolo Cari professori e studenti, la nostra speran- «speranza». Il prezioso oggetto degli inizi – la za è stata sancita dal giuramento di Dio, allor- virtù della speranza – è divenuto il Soggetto, ché ha «giurato ad Abramo, nostro Padre» (Lc che per tutta la sua vita aveva cercato. Il passa- 1,73). Non conosce la strada da Gerusalemme to ricercato si muta, alla Verna, nel futuro che a Emmaus, perché non è un parto della nostra non ha fine. mente o del nostro cuore e neppure è inchio- In tal modo Francesco ci consegna un lumi- data sulla croce, non è oscurata dall’Ora No- noso messaggio che io, a mia volta, indirizzo na, non è intrappolata nella tomba. La nostra in special modo a voi professori e studenti: speranza è viva, perché surrexit Christus, spes – Il Tu sei speranza è il futuro per eccellenza, mea, spes nostra! Di questa vita che respira in indefettibile e sempre attraente come una noi, siate tenaci custodi! Di questa vita che ci calamita che mai perde il suo potere di at- precede, generando sempre vita nuova, siate trazione. Potrete essere custodi e testimoni intrepidi testimoni! di speranza, solo dialogando con la stessa A Maria – vita, dulcedo et spes nostra (Sal- fonte di speranza, nel clima di una preghie- ve Regina) – affido questa vostra custodia, te- ra contemplativa, come sul monte della stimonianza e missione! Verna, unendo studio e vita (cf. Discorso 6). Fr. José Rodríguez Carballo, ofm – In questo Tu, in questa speranza, l’essere Ministro generale OFM umano si ritrova pienamente appagato, sen- e Gran Cancelliere della PUA za lasciare nulla di incompiuto, di insensa- to. Per questo è speranza certa, lontana da ogni probabilismo di speranze mondane; 2. Consiglio Internazionale per la Missione e tale certezza infatti è la stessa fedeltà divi- l’evangelizzazione OFM na. Tale luce di speranza e tale fondamento Rabat, Marocco, 7-15.02.2012 di certezza non delineano forse il clima nel quale far prosperare l’esaltante fatica della Fr. Vidal Rodríguez López, ofm, Segreta- ricerca teologica? rio generale per la Formazione e gli studi ha – La Speranza che è Dio forgia il nostro de- partecipato con una relazione su «Formare per siderio di Lui, lo indirizza verso di Lui, lo la missione. Dialoghi fraterni fra formazione potenzia: e missione», in continuità con la linea di col- • purificandolo dall’insana pluralità dei laborazione fra i due Segretariati per una mi- mille desideri mondani che tendono a gliore articolazione delle priorità dell’Ordine, sbriciolare il grande desiderio di Dio; secondo i mandati del Mandati del Capitolo sanandolo da quella “patologia respira- generale. toria” che anela al multiforme e al va- no, a ciò che appare e a tutto quanto è fuggevole; sottraendolo all’angustia dei 3. Commissione per la qualità della Pontifi- segmenti di pensiero, di quel pensiero cia Università Antonianum debole e frantumato che ci viene dato in Roma, 01.03.2012 pasto oggi; • illuminandolo con la fede dricta e perfe- Il 1° marzo si è riunita la Commissione per zionandolo nella carità perfecta, rispet- la verifica della qualità della Pontificia Uni- tivamente terminus a quo e terminus ad versità Antonianum, con l’obiettivo di prose- quem di ogni studio ben impostato che guire il cammino di valutazione della qualifi- ha, perciò, le sue radici innervate nella ca del cammino accademico dell’Università fede e i suoi fiori profumati e i suoi frutti Francescana in linea con il “Processo di Bolo- gustosi nella carità; gna”, secondo le indicazioni dell’Agenzia del- • arricchendolo dal desiderio di Dio, col- la Santa Sede per la valutazione e la promozio- tivato nella fatica dello studio e corro- ne della qualità, eretta da Papa Benedetto il 19 E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 53 settembre 2007, con il compito di promuovere Fr. Vidal ha proposto alunne linee di dia- e sviluppare una cultura della qualità all’inter- logo tra la formazione e la missione e cioè: no delle istituzioni accademiche direttamente l’urgenza di una formazione permanente che dipendenti dalla Santa Sede e di fissare criteri proietti la nostra vita e missione sull’orizzon- qualitativi validi a livello internazionale. Han- te dell’evangelizzazione; superamento delle no partecipato Fr. Michael Perry, ofm, Vicario letture unilaterali e la necessità di un dialogo Generale; Fr. Priamo Etzi, ofm, Rettore Ma- aperto che integri le priorità della nostra “for- gnifico; Fr. Vidal Rodríguez, ofm, Segretario ma vitae” nella realtà dei fratelli e delle fra- Generale per la Formazione e gli Studi; il Pro- ternità. Per questo, vede anche necessario il fessore Fr. -Maria Jaeger, ofm e il Dott. dialogo con la cultura e con l’uomo contem- Valeriano Fiori. poraneo. Fr. Massimo ha presentato le indicazioni 4. Master in Formazione di come l’evangelizzazione può dinamizzare Roma, PUA, 06.03.2012 l’insieme delle priorità tanto nella vita di san Francesco, come nella vita e nella missione A Roma, il 5 marzo 2012, si è tenuto un in- dei fratelli e fraternità attuali, aprendo nuove contro della Segreteria generale per la Forma- possibilità che hanno bisogno di discernimen- zione e gli Studi (fr. Vidal Rodríguez López to per superare gli orientamenti che soffocano ofm e fr. Sergiusz M. Baldyga ofm ) con i Fra- il dinamismo evangelizzatore: il relativismo ti Minori studenti del Master in Formazione. delle urgenze, una teologia di carta, una vita Hanno partecipato anche il Moderatore e do- consumista e la tendenza all’individualismo. cente del Master, Fr. Albert Schmucki e il Ret- Dopo le due relazioni c’è stato un aperto tore della Fraternità Gabriele Allegra a Roma, un dialogo, partendo dall’esperienza di alcu- Fr. Siniša Balajič. ni fratelli. La Fraternità “G. Allegra” fa parte Lo scopo dell’incontro era duplice: la cono- del Collegio Internazionale S. Antonio e della scenza delle strutture formative dell’Ordine e Pontificia Università Antoninanum ed è costi- la condivisione dell’esperienza di formazione tuita da circa 100 Frati, professi solenni, che personale durante il corso di Master in Forma- seguono studi per master, licenza e dottorato zione. Dopo un vivace dialogo i partecipanti in uno spazio fraterno internazionale, con un dell’incontro si sono riuniti nella preghiera dei progetto di vita articolato sulle priorità e con- Vespri della Fraternità P. Allegra. centrato sugli studi, con un accompagnamento Il “Master in Formazione. Una prospettiva e programma di formazione permanente. francescana”, all’interno dell’Istituto di Spiri- tualità Francescana della Pontificia Università 6. Incontro formativo del Ministro generale Antonianum, Roma, è una bella realtà che ten- con la Fraternità “G. Allegra” ta di rispondere ad un sempre maggiore rinno- Roma, 14.03.2012 vamento profondo delle metodologie formati- ve, in ascolto dell’invito del Magistero della Il Ministro generale, Fr. José Rodriguez Chiesa e della Famiglia Francescana. Carballo, il 14 marzo 2012 ha avuto un incon- tro formativo con la Fraternità Francescana 5. Incontro formativo con la Fraternità “G. Internazionale “Ven. Gabriele M. Allegra, Allegra” OFM” di Roma. È ormai tradizione che il Roma, 07.03.2012 Ministro si incontri con questa Fraternità, nel tempo di Quaresima, per condividere una ri- Il 7 Marzo 2012, si è tenuto un incontro flessione, per mostrare così la sua vicinanza, e formativo presso la Fraternità Francescana per informare sul cammino dell’Ordine. Internazionale “Ven. P. Gabriele Allegra“ di In quest’occasione il Ministro ha presen- Roma, con la partecipazione di Fr. Massimo tato il tema dell’identità francescana. Tale Tedoldi, Segretario generale per le Missioni e argomento, su cui sta lavorando il Definitorio l’Evangelizzazione, e Fr. Vidal Rodriguez Lo- generale da tempo, sta interpellando la Vita pez, Segretario generale per la Formazione e Consacrata in generale e il nostro Ordine in gli Studi. Insieme hanno presentato una rifles- particolare. sione sul tema “Formare per la missione”, te- Il P. Josè ha rimandato a san Francesco, per nendo presente il mandato n. 1 del documento sottolineare i nuclei fondamentali dell’identità del Capitolo generale del 2009. nella sua esperienza spirituale di Dio, la pro- 54 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 fonda fede nella paternità di Dio, la sequela formazione delle Congregazioni delle Suore radicale di Cristo, il vero possesso del dono Francescane. dello Spirito Santo, la priorità dello spirito di Gli obiettivi dell’incontro erano: comuni- orazione e devozione, l’espropriazione come cazione sull’andamento del Master in Forma- un cammino di libertà interiore, la purezza di zione nel presente corso 2011-12; valutazio- cuore come semplicità raggiunta nella ricchez- ne delle prime esperienze della introduzione za di Dio e la missione di annunciare il Dio che dell’anno propedeutico e chiarificazione ha toccato il suo cuore nella vita evangelica. di alcuni aspetti; criteri di idoneità delle ri- Il Ministro ha sottolineato che i profili dell’i- chieste di ammissione al Master per il corso dentità di san Francesco ci illuminano per ri- 2012-13. disegnare la nostra identità vocazionale nel L’Istituto Francescano di Spiritualità della presente Pontificia Università Antonianum, in risposta In una seconda fase, ha segnalato le carat- alle esigenze presenti nella Famiglia France- teristiche della nostra “forma vitae”, a parti- scana riguardanti il rinnovamento della for- re dalla fonte che sono gli scritti di san Fran- mazione, propone un master in formazione (1° cesco, inquadrandoli nello schema in cui si livello) in lingua italiana. Si vuole offrire una muove oggi la teologia della vita religiosa, conoscenza teorica e pratica dei principi e del- consacrazione, comunione e missione. Con- le dinamiche del percorso formativo nella co- sacrazione: radicalità evangelica, sequela di munità ecclesiale, con particolare riferimento Cristo, spirito di orazione e devozione, vivere alle istituzioni di vita consacrata. Il master è in una permanente dinamica di conversione. annuale, da ottobre a giugno. Le lezioni, nelle Comunione: la fraternità e minorità. Missione: esercitazioni di laboratorio e nelle altre atti- la testimonianza della vita fraterna e la predi- vità, si svolgono durante la settimana, con un cazione evangelica. calendario che può impegnare gli studenti sia Prima di offrire la possibilità del dialogo, al mattino che al pomeriggio. Durante l’anno il Ministro ha condiviso alcune esperienze si svolgeranno quattro laboratori residenziali delle sue ultime visite fraterne a varie Entità al fine settimana. dell’Ordine ed ha dato alcune informazioni sul cammino dell’Ordine. Ha anche consegnato 8. Tavola rotonda sulla formazione alla Fraternità l’edizione, nelle tre lingue uf- Roma, 02.04.2012 ficiali, che, in occasione dell’VIII Centenario, riunisce le lettere del Ministro generale scritte Nel pomeriggio del 2 aprile si è tenuta, nel- per la festa di Santa Chiara. Così come la lette- la Pontificia Università Antonianum, una tavo- ra per la Pasqua 2012. la rotonda sul tema “l’identità sfida la nostra Hanno accompagnavano il Ministro alcu- formazione attuale”. A tale incontro hanno ni Frati della Curia Generale: Fr. Francisco J. partecipato i quattro Ministri generali della Arellano (Segretario particolare del Ministro), Famiglia Francescana, i membri dei quattro Fr. Vidal Rodriguez (Segretario generale per Segretariati generali per la Formazione e gli la Formazione e gli Studi ), Fr. Sergiusz Bal- Studi, il Preside dell’ISF e i coordinatori del dyga (Vice Segretario) e Fr. Joseph Magro Master in Formazione della PUA. Lo scopo (Ufficio Comunicazioni). era di condividere una riflessione approfondita sulla tematica della identità nella formazione 7. Incontro dei SGFS della Famiglia Fran- attuale. cescana Il tema è stato affrontato da tre diverse Roma, PUA, 02.04.2012 prospettive: La prospettiva psico-sociologica (T. Cantelmi, L’identità minacciata: le diffi- Nella mattina del lunedì santo, 2 di aprile, coltà nella costruzione dell’identità oggi; la si è tenuto l’incontro annuale del Master in prospettiva socio-culturale (G. Pombo Kipoy, Formazione della Pontificia Università Anto- L’impatto dell’identità culturale nella forma- nianum. Hanno partecipato il Preside dell’In- zione religiosa nelle comunità multiculturali; stituto di Spiritualità Francescana e i Coordi- la prospettiva teologico-psico-spirituale (T. natori del Master, i Segretariati generali per la Costello, L’identità dell’uomo, del cristiano e Formazione e gli Studi della Famiglia Fran- del sacerdote: problematiche, sfide per la for- cescana (ofm, ofmconv, ofmcap, tor), i Retto- mazione attuale), ri dei Collegi e anche le Responsabili per la E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 55

9. Ritiro formativo della COMPI-SUD progetto di anno francescano nella Fonda- Cetraro Marina, 01-03.04.2012 zione Notre Dame delle Nations en Congo- Brazaville, dipendente del Ministro Gene- Dal 1° al 3 aprile a Cetraro Marina (CS), rale. Italia, si è tenuto il 2° ritiro formativo inter- provinciale dei professi temporanei delle sette 3. Ammissione all’Ordine Province dei Frati Minori della COMPI-SUD, – Prot. 102735 (039/2012). Il Ministro ge- in preparazione alla Pasqua del Signore, sul te- nerale con decreto del 15.03.2012 ha con- ma della direzione spirituale e l’accompagna- cesso l’ingresso nell’Ordine di P. Joseph mento. Circa sessanta Frati hanno seguito la F. Cavoto, membro di “ riflessione di don Ignazio Schinella, per diver- of Atonement”, dietro lettera del Ministro si anni Rettore del pontificio Seminario “San provinciale di SS. Nome di Gesù (New Pio X” di Catanzaro, e di Fr. Vidal Rodríguez York) in USA. López, Segretario generale per la Formazione e gli Studi, sul tema: “Formarci nell’accompa- 4. Borse di Studio gnamento francescano”. Fr. Vidal ha presen- – Prot. 102599(006/12). Il Ministro generale tato il tema e la prassi dell’accompagnamento con lettera del 20.12.2011 invia ai Ministri spirituale nella vita consacrata, richiamando provinciali e Custodi dell’Ordine il reso- l’icona biblica dei discepoli di Emmaus e l’i- conto economico 2011 del Segretariato ge- cona francescana della lettera di san Francesco nerale per la Formazione e gli Studi OFM, a Frate Leone. Si è poi soffermato su alcuni chiedendo aiuto per il Fondo di Formazio- punti chiave dell’accompagnamento france- ne. scano secondo la “metodologia di Emmaus”, rimandando ad una rivisitazione dell’accom- – Prot. 102626(010/2012). Il Segretario gene- pagnamento vocazionale secondo la Ratio rale per la Formazione e gli Studi, con lettera Formationis Franciscanae. del 7.01.2012, informa il Ministro generale sulle Borse di Studio (Fondo per la Forma- 2. Notitiæ particulares zione e gli Studi), riguardo al II semestre dell’anno accademico 2011-12. 1. Noviziato – Prot. 102493(218/11). Su richiesta del Mi- 5. Pontificia Università Antonianum nistro provinciale (28.11.2011), il Ministro – Prot. 102519(042/2012). Fr. Vincenzo Bat- generale ha concesso alla Provincia della taglia, ofm, e Fr. Stefano Cecchin, ofm, Ss.ma Trinità in Cile la dispensa dall’art. sono stati nominati da Benedetto XVI ri- 97 §1 degli SSGG, perché possa iniziare il spettivamente Preside della Pontificia Ac- noviziato con solo due candidati. cademia Mariana Internazionale e Segreta- rio (Lettera del 5 marzo 2012 del Segreta- – Prot. 102805(070/12) Il Ministro genera- rio di Stato della Santa Sede). le ha concesso alla Provincia di S. Fran- cisco Solano in Argentina (Rio Cuarto) la – Prot. 101764(023/11) Il Rettore Magni- dispensa dall’art. 97 §1 degli SSGG, per- fico della Pontificia Università Antonia- ché possa iniziare il noviziato con solo due num, con lettera del 16.02.2011, invia al candidati, su richiesta dal Ministro provin- Ministro generale e Gran Cancelliere la ciale (17.03.2012). documentazione riguardante l’interruzione dell’affiliazione alla Pontificia Università 2. Formazione Antonianum del “St. Anthony Seminary” – Prot. 102514(222/11). Il Ministro generale in Tokio, Giappone. ha ratificato con lettera del 19.12.2011 il progetto di formazione del periodo di pre- – Prot. 101919(69/11). Il Prefetto della Con- postulato della Fondazione Notre Dame gregazione per l’Educazione Cattolica, delle Nations in Congo/Brazzaville, dipen- con decreto del 02.03.2012, ha approvato dente del Ministro generale. i nuovi degli Statuti Particolari dell’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia – Prot. 102515(223/11). Il Ministro Generale Università Antonianum. ha ratificato con lettera del (19.12.2011) il 56 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

– Prot. 102091(150). Il Prefetto della Con- Théologie Catholique de Strasbourg; Prof. gregazione per la Educazione Cattolica, Francisco Martínez Fresneda ofm, Instituto con decreto del 10.01.2012, ha rinnova- Teologico de Murcia; Dr. Arthur Espelage to l’affiliazione dell’Istituto Teologico di ofm, Canon Law Society of America; Prof. Murcia (Spagna) alla Facoltà di Teologia Alessandro Ghisalberti, Università Cattoli- della Pontificia Università Antonianum. ca del Sacro Cuore.

– Prot. 102091(151). Il Prefetto della Con- – Prot. 102581(005/2012). Il Ministro ge- gregazione per la Educazione Cattolica, nerale e Gran Cancelliere della Pontificia con decreto del 10.01.2012, ha approvato Università Antonianum, con decreto del gli Statuti Particolare dell’Istituto Teologi- 13.01.2012, ha rinnovato la nomina di Pro- co di Murcia (Spagna), affiliato alla Facol- fessore Aggiunto, Cattedra Ecclesiologia tà di Teologia della Pontificia Università ed Ecumenismo, a Fr. Bogusz Matuła, ofm, Antonianum. per un triennio dietro richiesta del Rettore Magnifico (14.12.2012). – Prot. 102677(031/12). Il Prefetto della Congregazione per la Educazione Cattoli- – Prot. 102581(005/2012). Il Ministro ge- ca, con decreto del 20.04.2012, ha rinno- nerale e Gran Cancelliere della Pontificia vato l’affiliazione dell’Istituto Teologico Università Antonianum, con decreto del Francescano “Cardenal Echevarria” di 13.01.2012, ha rinnovato la nomina di Pro- Quito (Ecuador) alla Facoltà di Teologia fessore Aggiunto, Cattedra Storia del Fran- della Pontificia Università Antonianum. cescanesimo, a Fr. Pietro Mesa ofm, per un triennio, in seguito alla richiesta del Retto- – Prot. 102501(220/11). Il Ministro gene- re Magnifico (14.12.2012). rale e Gran Cancelliere, con decreto del 09.12.2011, ha rinominato, per un altro – Prot. 102581(005/2012). Il Ministro ge- triennio, Fr. Massimo Luca, ofm, come nerale e Gran Cancelliere della Pontificia Professore Assistente dello Studium Bibli- Università Antonianum, con decreto del cum Franciscanum, di Gerusalemme su ri- 13.01.2012, ha rinnovato la nomina di Pro- chiesta dal Decano. fessore Aggiunto, Cattedra di Spiritualità Francescana, a Fr. Wiesław Block, ofmcap, – Prot. 102505(201/11); 102697(027/2012). per un triennio, in seguito alla richiesta del Il Ministro generale e Gran Cancelliere, Rettore Magnifico (14.12.2012). sentito il Definitorio generale, ha rinno- vato la Commissione di Accompagnamento – Prot. 102676(029). Il Ministro generale e per l’autovalutazione della Pontificia Uni- Gran Cancelliere ha inviato “l’obbedien- versità Antonianum di Roma, su richiesta za”, il 5.03.2012, a Fr. Francisco Javier del Rettore Magnifico (Prot. N. 400/2011; Calpe Melendres, ofm, perché risieda Prot. N. 30/12). Con decreto del 7.03.2012 al Collegio Internazionale S. Antonio in ha nominato: Fr. Michael Perry ofm, Vi- Roma come professore invitato della Pon- cario Generale OFM e Vice Gran Cancel- tificia Università Antonianum nel II seme- liere della PUA; Fr. Ernest K. Siekierka stre 2011-12, su richiesta del Rettore Ma- ofm, Definitore Generale OFM; Fr. Vidal gnifico. Rodríguez López ofm, Segretario Gene- rale per la Formazione e gli Studi OFM; – Prot. 102778(056/12). Il Ministro gene- Fr. Giancarlo Lati ofm, Economo genera- rale e Gran Cancelliere della Pontificia le OFM; Prof. Priamo Etzi ofm, Rettore Università Antonianum, con decreto del Magnifico; Prof.ssa Mary Melone, SFA, 12.03.2012, ha nominato Professore Ag- Decano della Facoltà di Teologia; Prof. giunto, Cattedra di Filosofia della Natura, Agustín Hernández ofm, Decano della Fa- nella Facoltà di Filosofia, Fr. Alfredo Mau- coltà di Filosofia; Prof. Jorge Horta ofm, ricio Manhiça ofm, per un triennio, in se- Decano della Facoltà di Diritto Canonico; guito alla richiesta del Rettore Magnifico Prof. Massimo Pazzini ofm, Decano della (08.03.2012). Facoltà di Scienze Bibliche e Archeolo- gia; Prof. Claude Coulot ofm, Facultè de – Prot. 102779(057/12). Il Ministro gene- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 57

rale e Gran Cancelliere della Pontificia – Prot. 102780(058/12). Il Ministro gene- Università Antonianum, con decreto del rale e Gran Cancelliere della Pontificia 12.03.2012, ha nominato Professore Ag- Università Antonianum, con decreto del giunto, Cattedra di Antropologia, nella 12.03.2012, ha nominato Professore Ag- Facoltà di Filosofia, Fr. Francisco Javier giunto, Cattedra di Storia della Filoso- Rodríguez Román, ofm, per un trien- fia Antica, nella Facoltà di Filosofia, Fr. nio, su richiesta del Rettore Magnifico Agustín Hernández Vidales, ofm, per un (08.03.2012). triennio, su richiesta del Rettore Magnifico (08.03.2012).

E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 1. International Council for the Missions Marcel Tshikez (AFRICA), members of the and Evangelization (CIME) Executive Committee: Russell Becker (cur- Rabat, Morocco, 07-15.02.2012 rently based in Tokyo, Japan) and Massimi- liano Taroni (Milan, ). Due to illness, the On February 7-15, 2012, the International Delegates of Nordslavica, Krystican Pieczka Council for the Missions and Evangelization and East Asia Conference, Cielito Almazan (C.I.M.E.) met in Rabat, Morocco. The choi- were unable to come. Meanwhile, the two ce of the venue was meant to emphasize the other absentees, members of the Executive importance of the beginning of the Mission of Committee, Stefano Ottenbreit (Brazil) and our Order and the remarkable response of the Jose Alirio Urbina (Colombia), were attending new missionaries to the letter of the Minister to commitments made before this meeting was General to all entities last year which created a then finalized. great interest to the newly born Custody of the Topics discussed in the meeting were: Protomartyrs. This significance was, in fact, • The local reality: its importance and chal- highlighted by Bob Mokry, the , in his lenges, even presenting how Chapter 16 of welcome address. RnB should be dealt with today. The warm welcome by Bob was followed • The reports of each 12 Delegates of the by a very substantive report of the Vice-Cu- Conferences, through which we acquired stos, Manuel Corullon, on Understanding an understanding of the missionary and Islam. His enlightening talk made us under- evangelizing activities in the whole Order. stand better the next report or testimony of an The report of Cielito Almazan was deliv- FMM sister, Sr. Miriam North who has been ered by Carlos Santos, while that of Krys- working in Morocco for many years particu- tian Pieczka was handed over to Massimo larly in their Welcome House for Migrants. Tedoldi for inclusion in the file. She talked about the dreadful condition and • The talk of Fra Nestor Schwerz, the Gen- plight of migrant Africans to Europe through eral Definitory’s link to the GSME, who Morocco. spoke about the expectations of the Order Organized by the brothers of the General with our Secretariat. Secretariat for the Missions and Evangeliza- • The input of the General Secretary, Fra tion (GSME) and prepared at the friary of the Massimo Tedoldi, on the first Mandate of Custody, the meeting took place in such an the Chapter documents, Bearers of the Gift atmosphere of a loving fraternity and lively of the Gospel. interest towards the presence of the friars of • Chapter 13 of the same Chapter documents this country. The success of this meeting was and the current status of the New Forms of made possible through the facilitation of Ma- Evangelizing presence which were both re- nuel Corullon who was there all the time toge- ported by Fra Arturo Rios Lara, the General ther with Martin Arriaga, who both served as Animator for Evangelization. moderators of the sessions as well. The said • The relationship between our General Sec- meeting took place at the retreat house of No- retariat and that of the General Secretariat tre Dame de la Paix. for Formation and Studies given by its Gen- The Delegates present were: Mato Topic eral Secretary, Fra Vidal Rodriguez, which with Pero Vrebac (SUDSLAVICA), Pascal focused on the importance of formation to Robert (SAAOC), Tom Cole (ESC), Jean de Mission as foreseen by the Documents of Souza (BRAZIL), Luis Gallardo Loja (BO- the Order. LIVARIANA), Victor Zambrano (CONO- Also discussed were some information on: SUR), Gerardo Crespo (OL GUADALUPE), • The preparation and writing of the Hand- Victor Alcalde Quintas (CONFRES), Adriano book or Sussidio on Chapter V of the Gen- Appollonio (COMPI), Markus Laibach (CO- eral Constitutions. TAF), Oscar Mario Marzo (TERRASANTA), • The evaluation of the previous meetings of 60 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

the different Conferences in collaboration Oggi non bastano più un codice morale, with the GSME. l’eredità spirituale ricevuta o un’ideologia • The topic on the youth. per rendere possibile l’annuncio di Cristo. È • The finances of the GSME, particularly on necessaria la testimonianza comunitaria della the subsidies being given annually to the spiritualità di comunione che Giovanni Paolo needy entities, as presented by the General II ha indicato come la forza della Chiesa nel Assistant to the GSME, Fra Carlos Santos. nuovo millennio. Lo ha detto il cardinale João The work of the small linguistic groups Braz de Aviz, prefetto della Congregazione dwelt deeply on the said topics and thereafter per gli Istituti di vita consacrata e le Società made some proposals for the future which will di vita apostolica, durante l’incontro con i re- be brought to the attention of the Minister Ge- ligiosi e le religiose di Malta, Gozo e Comino neral and his Definitory. — promosso in collaborazione con il nunzio The meeting also spent some time for the apostolico, l’arcivescovo Tommaso Caputo near future, that is, in preparation for the First — in occasione del ventesimo anniversario International Congress of the Missions and della Conferenza dei superiori e delle superio- Evangelization for 2014. re maggiori locali. Affermazioni di scottante Two Archbishops were also invited to pre- attualità alla vigilia della Giornata mondiale side the Mass for the day: Mons. Vincent Lan- di preghiera per le vocazioni, che si celebra del, SCI of Rabat and Mons. Santiago Agrelo, domenica 29 aprile, e che vede impegnati in OFM of Tanger. prima fila tante congregazioni e istituti. On February 12, Sunday, the participants «La vita consacrata – ha detto il porporato – moved to Meknès to visit the inserted commu- ha oggi una strada possibile da percorrere per nity of the friars who are very well apprecia- mostrare e donare al mondo il suo significato ted by the neighborhood due to their services più profondo: costruire tra i suoi membri, tra to hundreds of youth who avail of the friary gli istituti, gli uni con gli altri, con le altre real- library and the language courses offered by tà della Chiesa, con ogni uomo o donna nei va- the said fraternity. The delegates also visited ri campi della vita umana, questi rapporti che another Convent and celebrated the Mass with hanno il dna del nostro Dio-Amore». a good number of the faithful and young Afri- Nella tre giorni maltese, accompagnato da cans who animated the celebrations with their padre Donato Cauzzo, durante la quale il por- lively songs and their enthusiasm. porato ha incontrato le varie realtà della vita An evening was also dedicated for enter- religiosa rappresentata da trentatrè congrega- tainment by a Delegate from COMPI, Fr. zioni sia maschili, sia femminili, ha parlato, Adriano Appollonio, acting as Mago Mago- tra l’altro, del rapporto tra consacrati e nuova ne who delighted the participants including evangelizzazione. Lo ha fatto partendo dalla some families from Rabat with his magic and preghiera di Paolo VI formulata all’apertura tricks. During this meeting, new missionaries del Sinodo dei vescovi su «Evangelizzazio- of the Custody were introduced to us: Martin ne nel mondo contemporaneo» del 1974: «O Arriaga, Pierre Musa, and Eufrosino Solibar Signore, noi dovremo risalire fino al mistero who just joined recently; and, Zenon Duda, della Santissima Trinità per rintracciare l’ori- Roberto Luiz dos Santos, Sostenes Torres Ve- gine prima del mandato che urge sopra di noi, lasco who will all do the forthcoming Mission e per scoprire, nelle investigabili profondità Preparation course in Brussels. Their gene- della vita divina, il disegno di amore, che in- rous response tells us how the instruction of veste, qualifica e sorregge la nostra missione the Crucifix, “Francis, go” can ever be lived apostolica». Sottolineando l’attualità di questa even in our time. preghiera, il cardinale ha invitato a riflettere sulla situazione della vita consacrata nel no- Carlos Santos, OFM stro particolare momento storico. «La cultura globalizzata in atto – ha detto – tende a eli- 2. Il cardinale João Braz de Aviz su vita con- minare o a respingere i valori universali che, sacrata e nuova evangelizzazione lungo la storia umana, sono stati sempre più riconosciuti da tutti, in modo speciale il rap- DALLA SPIRITUALITÀ DI porto con Dio, per affermare l’individualismo, COMUNIONE il relativismo e il secolarismo. Così, senza UNA TESTIMONIANZA CREDIBILE Dio, ognuno diventa la regola di sé stesso e del E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 61 bene, e riconosce come valore soltanto quello Quale cammino intraprendere perché la che dà piacere, che procura felicità, anche se in vita consacrata ritrovi la sua fecondità e la modo effimero, vissuto per un momento. Sem- sua felicità nella nuova evangelizzazione? Il pre di più quello che per la religione è valore, cardinale ha indicato che occorre ripartire da per l’uomo e per la donna della globalizzazio- Cristo per fare già da questa terra l’esperien- ne “mercantilista” non lo è». za trinitaria, approfondendo sempre più la vita Si produce così la contraddizione attua- cristiana come rapporto personale con il Pa- le. «Nel momento storico in cui la tecnica ha dre, il Figlio e lo Spirito Santo. Occorre anche fornito le maggiori possibilità di rapporti – ha una «riscoperta gioiosa di Dio-Amore, cioè di detto – l’eliminazione dei valori, per affermare un rapporto con l’Amore, che è Dio e che rea- l’individuo assoluto, mette in crisi la capacità lizza la diversità nell’unità. Abbiamo bisogno umana di rapporti in tutte le direzioni». Infat- di lasciarci illuminare da questa relazione che ti, «Sotto l’influenza di questa mentalità indi- passa tra le tre Divine Persone, che costituisce vidualista e relativista – ha proseguito – che l’identità propria di Dio, e applicare questa re- sopprime la vita di comunione, tipica del Van- altà all’uomo e alla donna, creati ad immagine gelo, non si capisce più nel mondo ecclesiale e somiglianza di Dio». dei consacrati a che serve l’obbedienza e come Il cardinale ha poi invitato a ripartire dal esercitare l’autorità e, tante volte, non si capi- mistero dell’Incarnazione e dal mistero pa- sce più neanche il valore della vita in fraterni- squale per essere testimoni di Dio-Amore nei tà». Da qui, l’interpretazione in modo negativo rapporti umani ed ecclesiali. «Perché i rapporti del detto tradizionale del gesuita san Giovan- umani brillino d’amore – ha detto – è necessa- ni Berchmans riguardo alla vita comune: mea rio riprendere tra noi il sentimento e gli atteg- maxima pænitentia vita communis. Esso, ha giamenti di uguaglianza: uguale dignità, tutti fatto notare il cardinale, «diventa ancora più unicamente figli di Dio-Amore. Tutto il di più: gravoso, al punto che molti consacrati abban- ministeri, servizi, carismi, doni, beni, cioè, le donano la vita comune per esperimentare un nostre giuste diversità, servono unicamente poco di libertà». Certamente, anche i religiosi alla bellezza e forza di questa fraternità nella risentono dei «riflessi di questa realtà del tem- Chiesa. Le ideologie, anche nel nostro tempo, po presente nella nostra vocazione. Come tutti, non sono state capaci di realizzare i grandi va- sentiamo anche noi la crisi generalizzata nel lori umani della libertà, della uguaglianza e costruire i rapporti umani. Li sentiamo deci- della fraternità. Questi, però, sono i valori cen- sivi, ma frequentemente ci sentiamo incapa- trali dell’antropologia cristiana. Se ritorniamo ci di costruirli in modo soddisfacente». Ecco oggi, con semplicità e decisione, all’esperien- perché è necessario «“risalire fino al mistero za della nostra identità trinitaria, la Chiesa, con trinitario”, come ha indicato Paolo VI e co- tutte le sue realtà costruite durante questi venti me è stato ripreso nell’Esortazione apostolica secoli, potrà crescere nell’offrire speranza ve- Vita consecrata del 1996, che al capitolo pri- ra all’umanità». Concludendo, il porporato ha mo parla della Confessio Trinitatis, invitando sottolineato come «l’amore che va e che viene a tornare alle sorgenti cristologico-trinitarie nel rapporto umano genera la presenza di Gesù della vita consacrata». Di questa realtà, ha ag- vivo e risorto nella comunità». Questa presen- giunto il prefetto, ha parlato in modo incisivo za di Cristo «tra discepoli che vivono l’amore anche Giovanni Paolo II, quando ha proposto reciproco, dà ai rapporti umani la dimensione alla Chiesa di «promuovere la spiritualità di più perfetta. Più questa esperienza si allarga, comunione come principio educativo in tutti più la Chiesa, con tutta la sua bellezza umana, i posti dove si plasma l’uomo e la donna e il risplende di divino». cristiano in questo nuovo millennio che stiamo appena iniziando. Questa spiritualità di comu- [L’Osservarore Romano, 27 aprile 2012] nione è proposta adesso da Benedetto XVI per tutti i popoli».

Statistica Ordinis Fratrum Minorum Status die 31 Decembris 2011 Iuxta statistica a Ministris Provincialibus transmissas. Curata a fr. L. Perugini OFM et fr. Joseph Magro OFM

I. Relatio de statu personali et locali totius ordinis I. De Statu Personali

1. Sollemniter Professi a) Cardinales 6 a) Archiepiscopi 17 a) Episcopi 91

Summa 114

b) Sacerdotes 9618 c) Diaconi permanentes 63 d) Fratres cum optione clericali 451 e) Fratres laici 2076

Summa professorum sollemnium 12322

2. Professi temporarii a) Fratres cum optione clericali 982 b) Fratres sine optione clericali 162 c) Fratres sine optione 236

Summa professorum temporarium 1380

c) Novitii 365

Summa totalis omnium fratrum cum novitiis 14067

II. Distributio Fratrum Provinciae juxta residentiam 1. In territorio Provinciae 11948 2. Extra territorium Provinciae a) In Custodiis 564 b) In aliis locis 1555

Summa omnium fratrum cum novitiis 14067 Postulantes 592 Tertiarii seu oblati perpetui 26 64 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

III. Incrementum et decrementum Provinciae

1. Admissi (hoc anno) a) Ad novitiatum 435 b) Ad professionem temporariam 417 c) Ad professionem sollemnem Fratres laici 38 Fratres cum optione clericali 153 d) Ad sacros ordines Ad diaconatum permanentem 2 Ad presbyteratum 175

2. Extra claustra commorantes hoc anno gratiam obtinuerunt a) Sacerdotes et diaconi 71 b) Fratres laici 10

3. Egressi (hoc anno) a) Novitii 71 b) Professi temporarii 151 c) Professi sollemnes Frattres laici 18 Fratres cum optione clericali 9 Diaconi permanentes 3 Sacerdotes saecularizati, qui indultum obtinuerunt 24 Sacerdotes qui officium reliquerunt 13

Summa fratrum egressorum 289

4. Defuncti (hoc anno) a) Novitii 0 b) Professi temporarii 1 c) Professi sollemnes Frattres laicii 49 Fratres cum optione clericali 1 Diaconi 1 Sacerdotes 232

Summa fratrum defunctorum 284 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 65

IV. De statu locali - Domus 1. Domus a) In territorio Provinciae 1535 b) Extra territorium Provinciae 193

Summa 1728

2. Domus filiales a) In territorio Provinciae 427 b) Extra territorium Provinciae 47

Summa 474 Summa omnium domorum 2202

V. Numerus paroeciarum Ordini concreditarum 1. In territorio Provinciae a) Apud nostras domos 1121 b) A domibus remotae 524

Summa 1645

2. Extra territorium Provinciae a) Apud nostras domos 122 b) A domibus remotae 194

Summa 316 Summa omnium paroeciarium 1961 66 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Tot = summa Fratrum; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 67

II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 1 Aegyptus S. Familiae 2 75 2 1 9 89 18 2 20 3 112 5 2 Aequatoria S. Francisci de Quito 7 81 0 6 33 127 11 6 12 29 4 160 10 3 Africa (Kenia) et Madigascaria S. Francisci 69 0 3 13 85 39 4 43 9 137 29 4 Africa Meridionalis N.rae Dominae Reginae Pacis 3 45 1 3 5 57 5 1 6 1 64 4 5 Albania Annuntiationis B.V.M. 2 19 1 2 24 6 6 30 6 America Centralis/Panama Dominae Nostrae de Guadalupe 3 138 16 32 189 26 5 31 13 233 26 7 Argentina Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 42 3 11 56 3 2 5 61 13 S. Michaelis 1 26 0 10 37 1 1 38 S. Francisci Solano 42 1 1 7 51 1 1 5 7 1 59 8 Australia Sancti Spiritus 1 76 0 1 31 109 8 1 9 4 122 2 9 Austria/Italia S. Leopoldi Prov. 1 101 4 3 40 149 3 3 3 155 2 1 10 Belgium S. Joseph Sponsi B.V.M. 69 0 13 82 82 2 11 Bolivia S. Antonii / Missionaria 10 103 3 1 13 130 25 25 4 159 6 12 Bosnia-Herzegovia S. Crucis / Bosnae Argentinae 2 286 11 5 304 28 28 7 339 6 Assumptionis BVM / Herzegoviae 184 1 5 6 196 14 14 6 216 6 13 Brasilia SS. Nominis Jesu Prov. 1 30 0 2 8 41 9 9 2 52 2 S. Antonii Patavini 3 76 0 10 33 122 20 3 23 6 151 8 S. Francisci Assisiensis 4 67 0 5 11 87 12 12 2 101 2 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 10 246 27 53 336 32 32 5 373 12 S. Benedicti de Amazonia 24 8 6 38 8 1 9 3 50 5 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 36 0 1 8 45 11 1 12 1 58 4 S. Crucis 5 71 10 11 97 12 6 18 7 122 8 14 Britannia Magna 15 Canada S. Joseph Sponsi B.V.M. 56 0 1 23 80 80 3 Christi Regis 25 11 36 4 4 1 41 1 16 Ceca Respublica S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 35 1 1 7 44 2 1 3 0 47 5 1 17 Chilia Ss.mae Trinitatis 70 1 1 24 96 7 7 1 104 2

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. 68 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 18 Columbia S. Fidei 2 144 0 5 26 177 34 34 9 220 13 S. Pauli Apostoli 43 0 5 13 61 4 1 4 9 2 72 5 19 Congensis Resp.Dem. S. Benedicti Africani 1 142 9 12 164 41 4 45 12 221 16 20 Corea Ss. Martyrum Coreanorum 1 70 0 11 54 136 10 3 13 11 160 9 21 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 1 153 5 25 184 17 4 21 5 210 15 S. Hieronymi / Dalmatiae 58 0 3 61 4 4 65 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 233 7 4 244 9 4 13 8 265 8 22 Gallia B. Pacifici / Gallia Occidentalis 2 83 1 3 29 118 1 1 119 1 23 Gallia-Belgium Trium Sociorum / Gallia Orient.-Belg. 1 63 30 94 94 3 24 Germania S. Elisabethae Prov. Franc. 261 1 1 86 349 4 10 14 1 364 2 4 25 Hibernia Hiberniae 1 104 0 4 22 131 10 10 4 145 8 26 Hispania Baetica 70 1 1 27 99 2 2 101 1 De Arantzazu franciscana 177 0 5 31 213 2 2 7 11 224 6 2 Carthaginensis 46 1 2 8 57 1 1 58 1 S. Gregorii Magni / Castellana 1 53 1 12 67 4 4 71 1 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae 32 3 4 39 39 1 N.rae Dominae a Regula / Granatensis 1 55 1 11 68 1 1 2 70 S. Iacobi a Compostella 2 79 1 2 19 103 2 2 4 2 109 6 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae 1 64 1 1 11 78 1 1 79 1 27 Hungaria Magna Domina Hungarorum 2 82 1 14 99 6 2 8 2 109 4 28 Iaponia Ss. Martyrum Iaponensium 77 1 10 88 2 2 2 92 2 29 India S. Thomae Apostoli / Indiae 129 11 8 148 31 31 15 194 8 30 Indonesia S. Michaelis Archangeli 1 77 0 6 23 107 45 8 53 17 177 22 S. Francisci Cust. Aut. 2 30 5 10 47 31 2 33 4 84 8 31 Israel Custodia Terrae Sanctae 1 113 2 7 32 155 9 9 7 171 3

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 69

II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 32 Italia S. Antonii Patavini / Venetae 1 241 2 8 58 310 8 6 14 324 3 1 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 50 0 9 59 1 1 60 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 92 5 11 108 11 11 1 120 6 2 Christi Regis / Bononiensis 75 1 18 94 1 1 3 98 1 Ss. VII Martyrum / Calabriae 38 1 2 2 43 6 6 1 50 2 1 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 55 7 62 62 1 1 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 1 59 0 2 9 71 3 1 4 2 77 7 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 1 97 3 1 34 136 0 0 8 8 144 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 1 100 4 21 126 12 3 1 16 2 144 4 S. Bonaventurae / Pedemontana 45 1 5 51 3 3 54 S. Iacobi de Marchia / Picena 80 1 4 8 93 3 3 96 4 1 Ss. Petri et Pauli / Romana 100 2 14 116 9 9 2 127 2 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana 1 110 1 13 125 5 5 7 137 2 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 67 1 3 71 5 5 6 82 1 Seraphica S. Francisci Assisiensis 184 0 13 16 213 1 36 37 2 252 8 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 96 1 3 18 118 15 15 133 5 S. Vigilii / Tridentina 1 55 1 9 66 2 1 3 69 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 4 82 1 2 11 100 9 9 2 111 Entitates Ministri Generalis 16 1 1 18 16 16 4 38 12 33 Lituania S. Casimiri 1 35 2 1 39 2 2 41 1 34 Melita S. Pauli Apostoli 3 57 1 3 64 4 4 1 69 0 35 Mexicum S. Evangelii 121 0 5 31 157 14 1 5 20 6 183 12 2 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 3 261 2 19 78 363 65 7 72 22 457 49 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 1 160 1 9 28 199 27 27 14 240 9 B. Junipero Serra 31 0 3 14 48 16 8 1 25 6 79 3 S. Philippi de Iesu 29 0 1 19 49 7 7 14 4 67 9 36 Mozambicum S. Clarae Cust. Aut. 3 34 2 4 43 20 1 21 3 67 4 37 Nederlandia Ss. Martyrum Gorcomiensium 1 101 1 25 128 1 129 38 Pakistania S. Ioannis Baptistae 1 26 6 33 6 1 7 4 44 4 39 Papua Nova Guinea S. Francisci Assisiensis 1 13 3 10 27 2 1 3 3 33 5 40 Peruvia S. Francisci Solano 2 68 2 3 14 89 15 3 18 1 108 7 Ss. XII Apostolorum 2 69 17 17 105 13 13 2 120 6 41 Philippinae S. Petri Baptistae 82 7 12 101 10 10 2 113 17 Custodia S. Antonii Patavini 41 1 2 12 56 9 9 4 69 5

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. 70 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 42 Polonia Assumptionis B.V.M. 211 1 16 35 263 31 4 35 7 305 8 S. Hedvigis 141 0 7 35 183 10 10 3 196 4 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 1 260 0 7 40 308 19 7 0 26 6 340 10 S. Mariae Angelorum 179 0 18 26 223 13 6 19 7 249 6 S. Francisci Assisiensis 146 2 8 17 173 14 5 19 6 198 5 43 Portugallia Ss. Martyrum Marochiensium 1 101 2 1 22 127 5 5 1 133 44 Romania S. Stephani Regis / Transilvaniae 29 0 3 14 46 4 2 6 52 2 2 45 Slovakia Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 40 5 15 60 7 4 11 71 4 46 Slovenia S. Crucis / Slovenia 78 0 1 12 91 5 5 1 97 1 47 Taivania (Formosa) B.V.M. Reginae Sinarum 30 5 35 6 2 8 43 48 Togum Verbi Incarnati Prov. 40 24 64 5 41 46 5 115 8 49 Ucraina S.Michael Archangeli 3 52 5 4 64 11 1 12 1 77 5 50 USA (Fed Civ Am Sept) Assumptionis B.V.M. 1 82 1 38 122 122 2 S. Barbarae 117 0 4 52 173 3 5 1 9 3 185 2 Ss.mi Cordis Iesu 161 1 6 53 221 6 6 2 229 1 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 4 115 2 21 142 4 4 2 148 3 Ss.mi Nominis Iesu 1 255 3 2 60 321 6 2 1 9 2 332 5 Nostrae Dominae de Guadalupe 40 1 16 57 3 1 4 2 63 4 S. Ioannis Baptistae 106 2 53 161 4 1 5 4 170 5 51 Vietnamia S. Francisci in Vietnam 97 0 30 43 170 28 18 46 24 240 27 1

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 71

III. Fratres et domuus secundum regiones

Africa et Oriens Propinquus Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Aegyptus 34 2 65 2 14 12 95 3 98 5 Africa Media/Respublica 4 4 4 Africa Meridionalis 24 3 48 1 7 6 65 65 4 Angola 5 8 9 3 20 1 21 5 Beninum 1 1 2 3 3 Burkina Faso 1 3 2 5 5 Burundia 3 5 3 8 8 Capo Verde 1 1 2 2 Congus-Brazapolis 5 17 10 1 2 30 2 32 3 Congus/Respublica (ex Zaire) 37 1 112 50 18 181 12 193 16 Costa Eburnea 5 1 13 9 18 41 41 Dzibuti 1 1 1 Guinea Bissaviensis 8 29 1 7 4 41 41 2 Iordania 2 2 2 4 4 Israel 26 155 1 32 29 1 218 218 Kenia 3 19 10 2 31 31 Libanum 3 4 4 4 Libya 2 2 8 10 10 Madagascaria 4 18 14 7 39 7 46 14 Malavium 1 2 2 4 4 Marochium 3 1 21 1 23 23 Mauritius 2 7 1 8 8 Mozambicum 10 3 33 17 5 58 58 4 Namibia 2 4 1 5 5 Ruanda 2 7 2 9 9 Sudania 4 4 4 Syria 9 1 16 1 18 18 Tanzania 3 10 1 2 13 13 15 Togum 8 18 12 23 53 5 58 8 Turcia 2 5 5 5 Ugandia 2 7 2 9 2 11 Zambia 1 3 20 23 23 Zimbabue 6 9 6 2 17 5 22 4 Summa 214 15 658 5 197 132 44 1051 37 1088 80

America Latina Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Aequatoria 27 7 80 17 38 12 154 4 158 10 Argentina 37 1 124 1 8 31 8 173 1 174 13 Bolivia 24 12 111 5 26 13 167 4 171 6 Brasilia 146 24 581 1 139 144 21 910 26 936 43 Chilia 21 68 1 1 23 7 100 1 101 2 Columbia 49 2 176 53 40 4 275 11 286 18 Costarica 5 10 5 15 15

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis III. Fratres et domuus secundum regiones 72 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

America Latina Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Cuba 4 8 1 9 9 Dominiciana Respublica 2 4 1 2 7 7 3 Guaiana 2 2 2 Guatimala 17 53 21 19 93 13 106 Haitia 3 8 4 2 14 14 4 Honduria 8 5 18 8 31 31 17 Jamaica 2 4 3 7 7 Mexicum 145 3 550 3 155 177 13 901 52 953 82 Nicaragua 9 2 25 1 3 31 31 Panama/America Centralis 5 13 1 2 16 16 5 Paraguaia 4 12 3 5 2 22 22 3 Peruvia 39 6 136 2 32 36 13 225 3 228 12 Portorico 3 9 3 2 1 15 15 Salvatoria 14 3 40 15 2 60 60 Venetiola 8 20 3 7 30 2 32 6 Summa 572 65 2052 13 483 563 81 3257 117 3374 224

America Septentrionalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Canada 22 117 2 33 4 156 1 157 4 USA (Fed Civ Am Sept) 198 2 900 8 35 296 9 1250 16 1266 22 Summa 220 2 1017 8 37 329 13 1406 17 1423 26

Asia et Oceania Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Australia 20 1 79 2 22 104 104 2 Cambosia 1 3 1 4 4 Cazastania 2 1 7 1 2 11 11 Corea 20 1 58 15 53 127 11 138 9 Henoseos Insula 1 1 1 Iaponia 50 93 1 4 10 108 2 110 2 India 29 109 42 6 157 15 172 8 Indonesia 20 3 82 86 40 211 21 232 30 Malaesia 2 8 1 9 9 Myanmar 1 4 1 5 2 7 1 Nova Zelandia 2 5 3 8 8 Pakistania 5 1 25 6 8 40 4 44 4 Papua Nova Guinea 7 1 16 5 11 33 3 36 5 Philippinae 32 104 1 25 25 155 6 161 22 Sinae 10 1 11 11 Singapura 3 6 7 3 16 3 19 Sri Lanka 3 7 3 4 14 14 Taivania 7 33 6 7 46 46 Thailandia 3 6 4 1 11 11 4 Timoria Or. 3 8 1 2 11 11 Vietnamia 21 87 55 59 201 24 225 27 Summa 231 8 748 2 266 259 1283 91 1374 114

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis III. Fratres et domuus secundum regiones STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 73

Europa Occidentalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos

Europa Occidentalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Austria 23 1 111 3 7 22 144 144 Belgium 12 102 13 115 115 Britannia Magna 9 44 1 2 6 2 55 55 2 Cyprus Insula 4 7 1 8 8 Gallia 23 2 140 1 2 58 1 204 204 1 Germania 61 395 1 11 101 508 3 511 2 Graecia 2 2 2 2 Helvetia 16 33 1 9 43 43 2 Hibernia 13 1 82 1 17 101 101 3 Hispania 103 4 496 8 13 103 8 632 0 632 4 Italia 347 3 1691 12 116 297 85 2204 37 2241 43 Melita 7 44 1 3 48 48 Nederlandia 9 1 97 1 23 122 122 Norvegia 1 5 1 6 6 Portugallia 16 1 95 1 6 21 124 4 128 Suetia 2 6 6 6 Summa 648 13 3350 29 159 675 96 4322 44 4366 57

Europa Orientalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Albania 7 4 23 1 7 3 38 38 Bielorussia 4 7 7 7 Bosnia-Herzegovia 46 1 331 39 11 382 13 395 12 Ceca Respublica 8 40 1 2 8 51 51 5 Croatia 76 383 1 60 35 479 13 492 23 Estonia 1 1 1 Hungaria 12 1 76 8 15 100 2 102 4 Kosovo 1 4 4 4 Lituania 6 24 4 2 30 30 1 Nigromontium 2 5 5 5 Polonia 99 1 699 3 143 152 998 28 1026 31 Romania 10 26 7 14 2 49 49 2 Russia 4 8 1 3 12 12 1 Serbia 1 3 3 3 Slovakia 7 36 9 17 62 62 4 Slovenia 13 65 6 12 83 1 84 1 Ucraina 21 4 62 5 8 79 2 81 7 Summa 317 11 1793 6 291 280 2 2383 59 2442 91

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 74 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

IV. Status domorum et presentia fratrum in singulis nationibus

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Aegyptus 34 2 65 2 14 12 95 3 98 5 Aequatoria 27 7 80 17 38 12 154 4 158 10 Africa Media/Respublica 4 4 4 Africa Meridionalis 24 3 48 1 7 6 65 65 4 Albania 7 4 23 1 7 3 38 38 Angola 5 8 9 3 20 1 21 5 Argentina 37 1 124 1 8 31 8 173 1 174 13 Australia 20 1 79 2 22 104 104 2 Austria 23 1 111 3 7 22 144 144 Belgium 12 102 13 115 115 Beninum 1 1 2 3 3 Bielorussia 4 7 7 7 Bolivia 24 12 111 5 26 13 167 4 171 6 Bosnia-Herzegovia 46 1 331 39 11 382 13 395 12 Brasilia 146 24 581 1 139 144 21 910 26 936 43 Britannia Magna 9 44 1 2 6 2 55 55 2 Burkina Faso 1 3 2 5 5 Burundia 3 5 3 8 8 Cambosia 1 3 1 4 4 Canada 22 117 2 33 4 156 1 157 4 Capo Verde 1 1 2 2 Cazastania 2 1 7 1 2 11 11 Ceca Respublica 8 40 1 2 8 51 51 5 Chilia 21 68 1 1 23 7 100 1 101 2 Columbia 49 2 176 53 40 4 275 11 286 18 Congus-Brazapolis 5 17 10 1 2 30 2 32 3 Congus/Respublica (ex Zaire) 37 1 112 50 18 181 12 193 16 Corea 20 1 58 15 53 127 11 138 9 Costa Eburnea 5 1 13 9 18 41 41 Costarica 5 10 5 15 15 Croatia 76 383 1 60 35 479 13 492 23 Cuba 4 8 1 9 9 Cyprus Insula 4 7 1 8 8 Dominiciana Respublica 2 4 1 2 7 7 3 Dzibuti 1 1 1 Estonia 1 1 1 Gallia 23 2 140 1 2 58 1 204 204 1 Germania 61 395 1 11 101 508 3 511 2 Graecia 2 2 2 2

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 75

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Guaiana 2 2 2 Guatimala 17 53 21 19 93 13 106 Guinea Bissaviensis 8 29 1 7 4 41 41 2 Haitia 3 8 4 2 14 14 4 Helvetia 16 33 1 9 43 43 2 Henoseos Insula 1 1 1 Hibernia 13 1 82 1 17 101 101 3 Hispania 103 4 496 8 13 103 8 632 0 632 4 Honduria 8 5 18 8 31 31 17 Hungaria 12 1 76 8 15 100 2 102 4 Iaponia 50 93 1 4 10 108 2 110 2 India 29 109 42 6 157 15 172 8 Indonesia 20 3 82 86 40 211 21 232 30 Iordania 2 2 2 4 4 Israel 26 155 1 32 29 1 218 218 Italia 347 3 1691 12 116 297 85 2204 37 2241 43 Jamaica 2 4 3 7 7 Kenia 3 19 10 2 31 31 Kosovo 1 4 4 4 Libanum 3 4 4 4 Libya 2 2 8 10 10 Lituania 6 24 4 2 30 30 1 Madagascaria 4 18 14 7 39 7 46 14 Malaesia 2 8 1 9 9 Malavium 1 2 2 4 4 Marochium 3 1 21 1 23 23 Mauritius 2 7 1 8 8 Melita 7 44 1 3 48 48 Mexicum 145 3 550 3 155 177 13 901 52 953 82 Mozambicum 10 3 33 17 5 58 58 4 Myanmar 1 4 1 5 2 7 1 Namibia 2 4 1 5 5 Nederlandia 9 1 97 1 23 122 122 Nicaragua 9 2 25 1 3 31 31 Nigromontium 2 5 5 5 Norvegia 1 5 1 6 6 Nova Zelandia 2 5 3 8 8 Pakistania 5 1 25 6 8 40 4 44 4 Panama/America Centralis 5 13 1 2 16 16 5 Papua Nova Guinea 7 1 16 5 11 33 3 36 5 Paraguaia 4 12 3 5 2 22 22 3

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 76 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos

Peruvia 39 6 136 2 32 36 13 225 3 228 12 Philippinae 32 104 1 25 25 155 6 161 22 Polonia 99 1 699 3 143 152 998 28 1026 31 Portorico 3 9 3 2 1 15 15 Portugallia 16 1 95 1 6 21 124 4 128 Romania 10 26 7 14 2 49 49 2 Ruanda 2 7 2 9 9 Russia 4 8 1 3 12 12 1 Salvatoria 14 3 40 15 2 60 60 Serbia 1 3 3 3 Sinae 10 1 11 11 Singapura 3 6 7 3 16 3 19 Slovakia 7 36 9 17 62 62 4 Slovenia 13 65 6 12 83 1 84 1 Sri Lanka 3 7 3 4 14 14 Sudania 4 4 4 Suetia 2 6 6 6 Syria 9 1 16 1 18 18 Taivania 7 33 6 7 46 46 Tanzania 3 10 1 2 13 13 15 Thailandia 3 6 4 1 11 11 4 Timoria Or. 3 8 1 2 11 11 Togum 8 18 12 23 53 5 58 8 Turcia 2 5 5 5 Ucraina 21 4 62 5 8 79 2 81 7 Ugandia 2 7 2 9 2 11 USA (Fed Civ Am Sept) 198 2 900 8 35 296 9 1250 16 1266 22 Venetiola 8 20 3 7 30 2 32 6 Vietnamia 21 87 55 59 201 24 225 27 Zambia 1 3 20 23 23 Zimbabue 6 9 6 2 17 5 22 4 Summa 2202 114 9618 63 1433 2238 236 13702 365 14067 592

Summa Omnium Fratrum OFM: 13702 Summa Omnium Fratrum OFM cum Novitiis: 14067

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 77

V. Provinciae et Cust. Aut. juxta numerum fratrum et novitiorum

Provincia ID Natio Tot Prof Sol Temp Nov 1 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 070 Mexicum 457 435 363 72 22 2 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 013 Brasilia 373 368 336 32 5 3 S. Elisabethae Prov. Franc. 116 Germania 364 363 349 14 1 4 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 078 Polonia 340 334 308 26 6 5 S. Crucis / Bosnae Argentinae 062 Bosnia-Herzegovia 339 332 304 28 7 6 Ss.mi Nominis Iesu 087 USA (Fed Civ Am Sept) 332 330 321 9 2 7 S. Antonii Patavini / Venetae 061 Italia 324 324 310 14 8 Assumptionis B.V.M. 076 Polonia 305 298 263 35 7 9 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 065 Croatia 265 257 244 13 8 10 Seraphica S. Francisci Assisiensis 057 Italia 252 250 213 37 2 11 S. Mariae Angelorum 079 Polonia 249 242 223 19 7 12 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 071 Mexicum 240 226 199 27 14 13 S. Francisci in Vietnam 089 Vietnamia 240 216 170 46 24 14 Dominae Nostrae de Guadalupe 091 America Centralis/Panama 233 220 189 31 13 15 Ss.mi Cordis Iesu 084 USA (Fed Civ Am Sept) 229 227 221 6 2 16 De Arantzazu franciscana 030 Hispania 224 224 213 11 17 S. Benedicti Africani 111 Congensis Resp.Dem. 221 209 164 45 12 18 S. Fidei 018 Columbia 220 211 177 34 9 19 Assumptionis BVM / Herzegoviae 066 Bosnia-Herzegovia 216 210 196 14 6 20 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 063 Croatia 210 205 184 21 5 21 S. Francisci Assisiensis 097 Polonia 198 192 173 19 6 22 S. Hedvigis 077 Polonia 196 193 183 10 3 23 S. Thomae Apostoli / Indiae 040 India 194 179 148 31 15 24 S. Barbarae 083 USA (Fed Civ Am Sept) 185 182 173 9 3 25 S. Evangelii 069 Mexicum 183 177 157 20 6 26 S. Michaelis Archangeli 041 Indonesia 177 160 107 53 17 27 Custodia Terrae Sanctae 090 Israel 171 164 155 9 7 28 S. Ioannis Baptistae 086 USA (Fed Civ Am Sept) 170 166 161 5 4 29 S. Francisci de Quito 001 Aequatoria 160 156 127 29 4 30 Ss. Martyrum Coreanorum 093 Corea 160 149 136 13 11 31 S. Antonii / Missionaria 098 Bolivia 159 155 130 25 4 32 S. Leopoldi Prov. 115 Austria/Italia 155 152 149 3 3 33 S. Antonii Patavini 010 Brasilia 151 145 122 23 6 34 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 085 USA (Fed Civ Am Sept) 148 146 142 4 2 35 Hiberniae 028 Hibernia 145 141 131 10 4 36 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 049 Italia 144 144 136 8 37 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 050 Italia 144 142 126 16 2 38 Immac. Concept. / Salernitano- 054 Italia 137 130 125 5 7 39 S. Francisci 106 Africa (Kenia) et Madigascaria 137 128 85 43 9 40 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 058 Italia 133 133 118 15 41 Ss. Martyrum Marochiensium 080 Portugallia 133 132 127 5 1 42 Ss. Martyrum Gorcomiensium 072 Nederlandia 129 128 128 1 43 Ss. Petri et Pauli / Romana 053 Italia 127 125 116 9 2 44 Sancti Spiritus 005 Australia 122 118 109 9 4 45 Assumptionis B.V.M. 082 USA (Fed Civ Am Sept) 122 122 122 46 S. Crucis 011 Brasilia 122 115 97 18 7 47 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 043 Italia 120 119 108 11 1 48 Ss. XII Apostolorum 074 Peruvia 120 118 105 13 2 49 B. Pacifici / Gallia Occidentalis 099 Gallia 119 119 118 1 50 Verbi Incarnati Prov. 113 Togum 115 110 64 46 5 51 S. Petri Baptistae 075 Philippinae 113 111 101 10 2 52 S. Familiae 105 Aegyptus 112 109 89 20 3 53 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 060 Italia 111 109 100 9 2 54 S. Iacobi a Compostella 035 Hispania 109 107 103 4 2

Tot = Fratres omnes cum Novitii; Prof = Fratres sollemniter et temporaliter professi; Sol = Sollemniter professi; Temp = Temporaliter professi; Nov = Novitii 78 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

V. Provinciae et Cust. Aut. juxta numerum fratrum et novitiorum

Provincia ID Natio Tot Prof Sol Temp Nov 55 Magna Domina Hungarorum 114 Hungaria 109 107 99 8 2 56 S. Francisci Solano 073 Peruvia 108 107 89 18 1 57 Ss.mae Trinitatis 017 Chilia 104 103 96 7 1 58 S. Francisci Assisiensis 012 Brasilia 101 99 87 12 2 59 Baetica 029 Hispania 101 101 99 2 60 Christi Regis / Bononiensis 045 Italia 98 95 94 1 3 61 S. Crucis / Slovenia 067 Slovenia 97 96 91 5 1 62 S. Iacobi de Marchia / Picena 052 Italia 96 96 93 3 63 Trium Sociorum / Gallia Orient.-Belg. 100 Gallia-Belgium 94 94 94 64 Ss. Martyrum Iaponensium 039 Iaponia 92 90 88 2 2 65 S. Francisci Cust. Aut. A08 Indonesia 84 80 47 33 4 66 S. Joseph Sponsi B.V.M. 008 Belgium 82 82 82 67 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 055 Italia 82 76 71 5 6 68 S. Joseph Sponsi B.V.M. 014 Canada 80 80 80 69 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae 036 Hispania 79 79 78 1 70 B. Junipero Serra 101 Mexicum 79 73 48 25 6 71 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 048 Italia 77 75 71 4 2 72 S.Michael Archangeli 104 Ucraina 77 76 64 12 1 73 S. Pauli Apostoli 094 Columbia 72 70 61 9 2 74 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 016 Slovakia 71 71 60 11 75 S. Gregorii Magni / Castellana 032 Hispania 71 71 67 4 76 N.rae Dominae a Regula / 034 Hispania 70 70 68 2 77 S. Vigilii / Tridentina 059 Italia 69 69 66 3 78 S. Pauli Apostoli 068 Melita 69 68 64 4 1 79 Custodia S. Antonii Patavini A07 Philippinae 69 65 56 9 4 80 S. Philippi de Iesu 112 Mexicum 67 63 49 14 4 81 S. Clarae Cust. Aut. A06 Mozambicum 67 64 43 21 3 82 S. Hieronymi / Dalmatiae 064 Croatia 65 65 61 4 83 N.rae Dominae Reginae Pacis 102 Africa Meridionalis 64 63 57 6 1 84 Nostrae Dominae de Guadalupe 088 USA (Fed Civ Am Sept) 63 61 57 4 2 85 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 047 Italia 62 62 62 86 Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 004 Argentina 61 61 56 5 87 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 042 Italia 60 60 59 1 88 S. Francisci Solano 107 Argentina 59 58 51 7 1 89 Carthaginensis 031 Hispania 58 58 57 1 90 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 109 Brasilia 58 57 45 12 1 91 S. Bonaventurae / Pedemontana 051 Italia 54 54 51 3 92 SS. Nominis Jesu Prov. 108 Brasilia 52 50 41 9 2 93 S. Stephani Regis / Transilvaniae 081 Romania 52 52 46 6 94 Ss. VII Martyrum / Calabriae 046 Italia 50 49 43 6 1 95 S. Benedicti de Amazonia A05 Brasilia 50 47 38 9 3 96 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 015 Ceca Respublica 47 47 44 3 0 97 Immac. Conc. B.M.V. Prov. 003 Britania Magna 46 46 43 3 98 S. Ioannis Baptistae A03 Pakistania 44 40 33 7 4 99 B.V.M. Reginae Sinarum 095 Taivania (Formosa) 43 43 35 8 100 Christi Regis 096 Canada 41 40 36 4 1 101 S. Casimiri 110 Lituania 41 41 39 2 102 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae 033 Hispania 39 39 39 103 S. Michaelis 092 Argentina 38 38 37 1 104 Entitates Ministri Generalis F23 Italia 38 34 18 16 4 105 S. Francisci Assisiensis A04 Papua Nova Guinea 33 30 27 3 3 106 Annuntiationis B.V.M. 002 Albania 30 30 24 6 14067 13702 12322 1380 365

Tot = Fratres omnes cum Novitii; Prof = Fratres sollemniter et temporaliter professi; Sol = Sollemniter professi; Temp = Temporaliter professi; Nov = Novitii STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 79

VI. Incrementum vel decrementum numeri fratrum

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 1. Aegyptus S. Familiae 3 4 4 1 1 112 109 2. Aequatoria S. Francisci de Quito 7 29 1 2 4 2 9 2 3 160 156 3. Africa (Kenia) et Madigascaria S. Francisci 10 11 4 1 2 3 1 137 128 4. Africa Meridionalis N.rae Dominae Reginae Pacis 1 7 2 2 64 63 5. Albania Annuntiationis B.V.M. 3 30 30 6. America Centralis/Panama Dominae Nostrae de Guadalupe 14 13 3 1 5 3 6 3 233 220 7. Argentina Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 1 3 1 1 61 61 S. Michaelis 1 1 1 1 38 38 S. Francisci Solano 1 4 1 1 59 58 8. Australia Sancti Spiritus 4 1 2 2 122 118 9. Austria/Italia S. Leopoldi Prov. 3 1 5 1 5 1 155 152 10. Belgium S. Joseph Sponsi B.V.M. 10 10 82 82 11. Bolivia S. Antonii / Missionaria 5 4 1 2 1 3 1 159 155 12. Bosnia-Herzegovia S. Crucis / Bosnae Argentinae 7 8 2 3 2 1 5 1 339 332 Assumptionis BVM / Herzegoviae 7 3 2 1 1 2 3 2 1 216 210 13. Brasilia SS. Nominis Jesu Prov. 3 3 2 1 1 3 1 52 50 S. Antonii Patavini 7 4 2 1 1 7 2 7 151 145 S. Francisci Assisiensis 2 2 1 4 5 1 101 99 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 6 4 8 1 8 10 11 10 373 368 S. Benedicti de Amazonia 3 3 2 50 47 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 4 5 3 1 1 1 6 1 58 57 S. Crucis 7 5 3 1 4 2 4 122 115 14. Britannia Magna 15. Canada S. Joseph Sponsi B.V.M. 2 2 80 80 Christi Regis 1 2 1 1 1 1 41 40 16. Ceca Respublica S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 1 1 1 47 47 17. Chilia Ss.mae Trinitatis 4 1 3 1 3 6 3 2 104 103 18. Columbia S. Fidei 16 17 3 7 9 2 4 20 4 2 220 211 S. Pauli Apostoli 4 4 3 2 8 2 12 72 70 19. Congensis Resp.Dem. S. Benedicti Africani 12 11 8 1 1 2 221 209

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum 80 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 20. Corea Ss. Martyrum Coreanorum 14 3 3 3 1 6 1 160 149 21. Croatia Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 7 26 3 2 5 2 7 2 210 205 S. Hieronymi / Dalmatiae 2 1 1 65 65 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 10 4 4 2 4 4 6 4 265 257 22. Gallia B. Pacifici / Gallia Occidentalis 11 11 119 119 23. Gallia-Belgium Trium Sociorum / Gallia Orient.-Belg. 5 5 94 94 24. Germania S. Elisabethae Prov. Franc. Germanica 2 1 1 1 10 2 10 364 363 25. Helvetia 26. Hibernia Hiberniae 4 3 2 2 2 1 145 141 27. Hispania Baetica 1 1 1 1 1 101 101 De Arantzazu franciscana 2 1 10 1 10 224 224 Carthaginensis 4 4 58 58 S. Gregorii Magni / Castellana 2 1 1 71 71 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae 1 1 39 39 N.rae Dominae a Regula / Granatensis 2 1 1 70 70 S. Iacobi a Compostella 2 3 1 109 107 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae 1 2 2 79 79 28. Hungaria Magna Domina Hungarorum 4 1 3 2 3 4 3 109 107 29. Iaponia Ss. Martyrum Iaponensium 2 1 1 1 92 90 30. India S. Thomae Apostoli / Indiae 18 8 5 3 2 2 5 2 194 179 31. Indonesia S. Michaelis Archangeli 21 9 4 4 11 1 15 1 177 160 S. Francisci Cust. Aut. 5 6 2 1 6 1 8 84 80 32. Israel Custodia Terrae Sanctae 7 2 3 9 9 171 164

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 81

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 33. Italia S. Antonii Patavini / Venetae 2 1 1 1 1 11 3 11 324 324 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 1 1 60 60 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 2 2 1 1 2 1 4 1 1 120 119 Christi Regis / Bononiensis 3 1 1 6 6 98 95 Ss. VII Martyrum / Calabriae 1 6 4 2 2 50 49 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 1 1 62 62 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 2 1 1 2 2 2 77 75 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 0 2 1 4 4 144 144 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 2 2 1 2 144 142 S. Bonaventurae / Pedemontana 1 1 1 1 54 54 S. Iacobi de Marchia / Picena 1 3 3 96 96 Ss. Petri et Pauli / Romana 2 1 2 2 2 2 127 125 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana 7 1 2 10 2 10 137 130 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 7 1 1 1 2 2 2 82 76 Seraphica S. Francisci Assisiensis 2 7 2 1 1 9 4 9 2 252 250 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 1 1 133 133 S. Vigilii / Tridentina 1 3 3 69 69 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 2 8 8 111 109 Entitates Ministri Generalis 4 2 1 1 38 34 34. Lituania S. Casimiri 1 1 1 41 41 35. Melita S. Pauli Apostoli 1 3 0 0 0 0 0 69 68 36. Mexicum S. Evangelii 6 5 4 1 2 2 2 1 183 177 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 22 10 10 1 1 5 2 5 457 435 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 17 6 1 3 10 1 13 1 240 226 B. Junipero Serra 7 4 2 1 3 1 3 79 73 S. Philippi de Iesu 4 3 3 3 67 63 37. Mozambicum S. Clarae Cust. Aut. 3 4 1 67 64 38. Nederlandia Ss. Martyrum Gorcomiensium 1 1 1 10 1 10 129 128 39. Pakistania S. Ioannis Baptistae 8 3 4 7 11 44 40 40. Papua Nova Guinea S. Francisci Assisiensis 3 2 2 2 2 4 33 30 41. Peruvia S. Francisci Solano 3 3 5 2 6 1 2 9 2 108 107 Ss. XII Apostolorum 6 2 10 4 1 1 1 7 1 120 118 42. Philippinae S. Petri Baptistae 3 10 4 1 1 2 1 1 113 111 Custodia S. Antonii Patavini 4 4 69 65 43. Polonia Assumptionis B.V.M. 7 9 14 1 1 4 1 2 305 298 S. Hedvigis 3 3 2 3 2 3 196 193 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 7 6 5 1 1 1 3 4 3 340 334 S. Mariae Angelorum 8 9 5 1 2 2 3 2 249 242 S. Francisci Assisiensis 6 23 3 1 1 3 4 3 198 192

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum 82 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 44. Portugallia Ss. Martyrum Marochiensium 1 1 0 4 4 133 132 45. Romania S. Stephani Regis / Transilvaniae 2 1 1 52 52 46. Slovakia Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 2 3 1 3 1 71 71 47. Slovenia S. Crucis / Slovenia 2 2 1 1 2 1 3 1 97 96 48. Taivania (Formosa) B.V.M. Reginae Sinarum 3 1 1 43 43 49. Togum Verbi Incarnati Prov. 8 12 2 3 2 3 2 115 110 50. Ucraina S.Michael Archangeli 1 12 2 1 1 77 76 51. USA (Fed Civ Am Sept) Assumptionis B.V.M. 1 1 122 122 S. Barbarae 3 4 3 1 2 6 3 6 185 182 Ss.mi Cordis Iesu 2 2 1 7 7 229 227 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 2 148 146 Ss.mi Nominis Iesu 3 2 2 1 1 1 17 3 17 332 330 Nostrae Dominae de Guadalupe 2 2 1 1 1 63 61 S. Ioannis Baptistae 5 2 1 1 2 4 3 4 170 166 52. Vietnamia S. Francisci in Vietnam 26 12 10 2 4 1 2 7 2 240 216

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 83

VII. Inter 2011 et 2010 comparatio

Provincia Natio 2011 2010 Diff 089 S. Francisci in Vietnam Vietnamia 240 218 22 057 Seraphica S. Francisci Assisiensis Italia 252 232 20 070 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco Mexicum 457 442 15 091 Dominae Nostrae de Guadalupe America Centralis/Panama 233 218 15 039 Ss. Martyrum Iaponensium Iaponia 92 78 14 085 Immaculatae Conceptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 148 136 12 075 S. Petri Baptistae Philippinae 113 102 11 040 S. Thomae Apostoli / Indiae India 194 185 9 001 S. Francisci de Quito Aequatoria 160 152 8 A07 Custodia S. Antonii Patavini Philippinae 69 61 8 005 Sancti Spiritus Australia 122 115 7 F23 Entitates Ministri Generalis Italia 38 31 7 106 S. Francisci Africa (Kenia) et Madigascaria 137 131 6 097 S. Francisci Assisiensis Polonia 198 193 5 A06 S. Clarae Cust. Aut. Mozambicum 67 63 4 A05 S. Benedicti de Amazonia Brasilia 50 47 3 112 S. Philippi de Iesu Mexicum 67 64 3 A03 S. Ioannis Baptistae Pakistania 44 41 3 032 S. Gregorii Magni / Castellana Hispania 71 69 2 076 Assumptionis B.V.M. Polonia 305 303 2 088 Nostrae Dominae de Guadalupe USA (Fed Civ Am Sept) 63 61 2 093 Ss. Martyrum Coreanorum Corea 160 158 2 105 S. Familiae Aegyptus 112 110 2 111 S. Benedicti Africani Congensis Resp.Dem. 221 219 2 002 Annuntiationis B.V.M. Albania 30 29 1 041 S. Michaelis Archangeli Indonesia 177 176 1 050 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana Italia 144 143 1 066 Assumptionis BVM / Herzegoviae Bosnia-Herzegovia 216 215 1

068 S. Pauli Apostoli Melita 69 68 1 098 S. Antonii / Missionaria Bolivia 159 158 1 011 S. Crucis Brasilia 122 121 1 113 Verbi Incarnati Prov. Togum 115 114 1 034 N.rae Dominae a Regula / Hispania 70 70 0 035 S. Iacobi a Compostella Hispania 109 109 0 059 S. Vigilii / Tridentina Italia 69 69 0 102 N.rae Dominae Reginae Pacis Africa Meridionalis 64 64 0 069 S. Evangelii Mexicum 183 183 0 082 Assumptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 122 122 0 100 Trium Sociorum / Gallia Orient.- Gallia-Belgium 94 94 0 108 SS. Nominis Jesu Prov. Brasilia 52 53 -1 84 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

VII. Inter 2011 et 2010 comparatio

Provincia Natio 2011 2010 Diff

004 Fluvii Platensis Assumptionis B.V. Argentina 61 62 -1 015 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae Ceca Respublica 47 48 -1 028 Hiberniae Hibernia 145 146 -1 033 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae Hispania 39 40 -1 042 S. Bernardini Senensis / Italia 60 61 -1 047 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae Italia 62 63 -1 055 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina Italia 82 83 -1 062 S. Crucis / Bosnae Argentinae Bosnia-Herzegovia 339 340 -1 077 S. Hedvigis Polonia 196 197 -1 081 S. Stephani Regis / Transilvaniae Romania 52 53 -1 095 B.V.M. Reginae Sinarum Taivania (Formosa) 43 44 -1 096 Christi Regis Canada 41 42 -1 110 S. Casimiri Lituania 41 42 -1 104 S.Michael Archangeli Ucraina 77 78 -1 086 S. Ioannis Baptistae USA (Fed Civ Am Sept) 170 171 -1 107 S. Francisci Solano Argentina 59 60 -1 014 S. Joseph Sponsi B.V.M. Canada 80 82 -2 029 Baetica Hispania 101 103 -2 051 S. Bonaventurae / Pedemontana Italia 54 56 -2 054 Immac. Concept. / Salernitano- Italia 137 139 -2 064 S. Hieronymi / Dalmatiae Croatia 65 67 -2 071 Ss. Petri et Pauli de Michoacan Mexicum 240 242 -2 079 S. Mariae Angelorum Polonia 249 251 -2 101 B. Junipero Serra Mexicum 79 81 -2 092 S. Michaelis Argentina 38 40 -2 012 S. Francisci Assisiensis Brasilia 101 104 -3 036 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae Hispania 79 82 -3 045 Christi Regis / Bononiensis Italia 98 101 -3 046 Ss. VII Martyrum / Calabriae Italia 50 53 -3 049 S. Caroli Borromaei / Italia 144 147 -3 053 Ss. Petri et Pauli / Romana Italia 127 130 -3 063 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae Croatia 210 213 -3 065 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia Croatia 265 268 -3 080 Ss. Martyrum Marochiensium Portugallia 133 136 -3 A04 S. Francisci Assisiensis Papua Nova Guinea 33 36 -3 010 S. Antonii Patavini Brasilia 151 155 -4

016 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae Slovakia 71 75 -4 017 Ss.mae Trinitatis Chilia 104 108 -4 043 S. Michaelis Archangeli / Apuliae Italia 120 124 -4 048 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis Italia 77 81 -4 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 85

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil Theo. Grad. Tot. 089 S. Francisci in Vietnam Vietnamia 21 22 5 48 057 Seraphica S. Francisci Assisiensis Italia 20 18 18 56 070 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco Mexicum 34 42 6 82 091 Dominae Nostrae de Guadalupe America Centralis/Panama 18 20 3 41 039 Ss. Martyrum Iaponensium Iaponia 1 1 0 2 085 Immaculatae Conceptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 0 0 0 0 075 S. Petri Baptistae Philippinae 35 81 14 130 040 S. Thomae Apostoli / Indiae India 31 11 42 001 S. Francisci de Quito Aequatoria 15 14 10 39 A07 Custodia S. Antonii Patavini Philippinae 0 0 0 0 005 Sancti Spiritus Australia 4 5 1 10 F23 Entitates Ministri Generalis Italia 11 6 4 21 106 S. Francisci Africa (Kenia) et Madigascaria 24 14 8 46 097 S. Francisci Assisiensis Polonia 2 19 3 24 A06 S. Clarae Cust. Aut. Mozambicum 2 12 6 20 A05 S. Benedicti de Amazonia Brasilia 9 5 1 15 112 S. Philippi de Iesu Mexicum 5 2 7 A03 S. Ioannis Baptistae Pakistania 6 1 7 032 S. Gregorii Magni / Castellana Hispania 3 1 4 076 Assumptionis B.V.M. Polonia 15 32 13 60 088 Nostrae Dominae de Guadalupe USA (Fed Civ Am Sept) 1 4 1 6 093 Ss. Martyrum Coreanorum Corea 9 12 5 26 105 S. Familiae Aegyptus 4 13 3 20 111 S. Benedicti Africani Congensis Resp.Dem. 3 2 5 002 Annuntiationis B.V.M. Albania 3 3 1 7 041 S. Michaelis Archangeli Indonesia 50 8 4 62 050 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana Italia 6 14 1 21 066 Assumptionis BVM / Herzegoviae Bosnia-Herzegovia 7 10 3 20 068 S. Pauli Apostoli Melita 4 1 1 6 098 S. Antonii / Missionaria Bolivia 5 15 3 23 011 S. Crucis Brasilia 8 9 17 113 Verbi Incarnati Prov. Togum 20 14 6 40 034 N.rae Dominae a Regula / Hispania 2 1 3 035 S. Iacobi a Compostella Hispania 1 1 3 5 059 S. Vigilii / Tridentina Italia 2 2 4 102 N.rae Dominae Reginae Pacis Africa Meridionalis 1 7 1 9 069 S. Evangelii Mexicum 5 4 3 12 082 Assumptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 0 2 2 100 Trium Sociorum / Gallia Orient.-Belg. Gallia-Belgium 0 0 0 0 108 SS. Nominis Jesu Prov. Brasilia 8 4 1 13 004 Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M Argentina 1 2 3 6 015 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae Ceca Respublica 1 1 028 Hiberniae Hibernia 6 5 16 27 033 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae Hispania 0 0 0 042 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum Italia 0 0 0 047 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae Italia 055 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina Italia 4 2 6

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos 86 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil Theo. Grad. Tot. 089 S. Francisci in Vietnam Vietnamia 21 22 5 48 057 Seraphica S. Francisci Assisiensis Italia 20 18 18 56 070 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco Mexicum 34 42 6 82 091 Dominae Nostrae de Guadalupe America Centralis/Panama 18 20 3 41 039 Ss. Martyrum Iaponensium Iaponia 1 1 0 2 085 Immaculatae Conceptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 0 0 0 0 075 S. Petri Baptistae Philippinae 35 81 14 130 040 S. Thomae Apostoli / Indiae India 31 11 42 001 S. Francisci de Quito Aequatoria 15 14 10 39 A07 Custodia S. Antonii Patavini Philippinae 0 0 0 0 005 Sancti Spiritus Australia 4 5 1 10 F23 Entitates Ministri Generalis Italia 11 6 4 21 106 S. Francisci Africa (Kenia) et Madigascaria 24 14 8 46 097 S. Francisci Assisiensis Polonia 2 19 3 24 A06 S. Clarae Cust. Aut. Mozambicum 2 12 6 20 A05 S. Benedicti de Amazonia Brasilia 9 5 1 15 112 S. Philippi de Iesu Mexicum 5 2 7 A03 S. Ioannis Baptistae Pakistania 6 1 7 032 S. Gregorii Magni / Castellana Hispania 3 1 4 076 Assumptionis B.V.M. Polonia 15 32 13 60 088 Nostrae Dominae de Guadalupe USA (Fed Civ Am Sept) 1 4 1 6 093 Ss. Martyrum Coreanorum Corea 9 12 5 26 105 S. Familiae Aegyptus 4 13 3 20 111 S. Benedicti Africani Congensis Resp.Dem. 3 2 5 002 Annuntiationis B.V.M. Albania 3 3 1 7 041 S. Michaelis Archangeli Indonesia 50 8 4 62 050 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana Italia 6 14 1 21 066 Assumptionis BVM / Herzegoviae Bosnia-Herzegovia 7 10 3 20 068 S. Pauli Apostoli Melita 4 1 1 6 098 S. Antonii / Missionaria Bolivia 5 15 3 23 011 S. Crucis Brasilia 8 9 17 113 Verbi Incarnati Prov. Togum 20 14 6 40 034 N.rae Dominae a Regula / Hispania 2 1 3 035 S. Iacobi a Compostella Hispania 1 1 3 5 059 S. Vigilii / Tridentina Italia 2 2 4 102 N.rae Dominae Reginae Pacis Africa Meridionalis 1 7 1 9 069 S. Evangelii Mexicum 5 4 3 12 082 Assumptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 0 2 2 100 Trium Sociorum / Gallia Orient.-Belg. Gallia-Belgium 0 0 0 0 108 SS. Nominis Jesu Prov. Brasilia 8 4 1 13 004 Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M Argentina 1 2 3 6 015 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae Ceca Respublica 1 1 028 Hiberniae Hibernia 6 5 16 27 033 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae Hispania 0 0 0 042 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum Italia 0 0 0 047 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae Italia 055 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina Italia 4 2 6

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos VIII. Alumni cursusSTATISTICA Philosophiae, ORDINIS Theologiae FRATRUM MINORUMet ad Gradus Academicos87

Provincia Natio Phil. Theo. Grad. Tot 062 S. Crucis / Bosnae Argentinae Bosnia-Herzegovia 15 24 8 47 077 S. Hedvigis Polonia 4 13 1 18 081 S. Stephani Regis / Transilvaniae Romania 4 4 8 095 B.V.M. Reginae Sinarum Taivania (Formosa) 2 6 8 096 Christi Regis Canada 1 3 0 4 110 S. Casimiri Lituania 1 1 2 4 104 S.Michael Archangeli Ucraina 4 12 4 20 086 S. Ioannis Baptistae USA (Fed Civ Am Sept) 4 2 1 7 107 S. Francisci Solano Argentina 4 2 3 9 014 S. Joseph Sponsi B.V.M. Canada 0 0 0 0 029 Baetica Hispania 2 1 3 051 S. Bonaventurae / Pedemontana Italia 2 0 2 054 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana Italia 4 2 5 11 064 S. Hieronymi / Dalmatiae Croatia 3 2 0 5 071 Ss. Petri et Pauli de Michoacan Mexicum 12 15 7 34 079 S. Mariae Angelorum Polonia 10 15 4 29 101 B. Junipero Serra Mexicum 14 6 1 21 092 S. Michaelis Argentina 0 0 2 2 012 S. Francisci Assisiensis Brasilia 12 6 2 20 036 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae Hispania 1 1 045 Christi Regis / Bononiensis Italia 1 1 2 4 046 Ss. VII Martyrum / Calabriae Italia 4 4 1 9 049 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis Italia 2 6 2 10 053 Ss. Petri et Pauli / Romana Italia 2 7 1 10 063 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae Croatia 10 13 1 24 065 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia Croatia 8 16 24 080 Ss. Martyrum Marochiensium Portugallia 0 5 5 10 A04 S. Francisci Assisiensis Papua Nova Guinea 0 0 010 S. Antonii Patavini Brasilia 19 12 3 34 016 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae Slovakia 3 6 2 11 017 Ss.mae Trinitatis Chilia 5 2 2 9 043 S. Michaelis Archangeli / Apuliae Italia 0 11 7 18 048 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis Italia 1 1 1 3 052 S. Iacobi de Marchia / Picena Italia 4 4 058 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae Italia 7 8 15 067 S. Crucis / Slovenia Slovenia 2 1 1 4 078 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Polonia 5 11 16 32 083 S. Barbarae USA (Fed Civ Am Sept) 2 5 7 090 Custodia Terrae Sanctae Israel 2 9 5 16 109 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) Brasilia 7 4 3 14 115 S. Leopoldi Prov. Austria/Italia 2 2 4 8 031 Carthaginensis Hispania 1 0 4 5 084 Ss.mi Cordis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 4 3 0 7 114 Magna Domina Hungarorum Hungaria 4 5 2 11 060 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. Italia 4 5 3 12 A08 S. Francisci Cust. Aut. Indonesia 31 38 36 105 003 Immac. Conc. B.M.V. Prov. Britania Magna 1 1 1 3

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos 88 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil. Theo. Grad. Tot 018 S. Fidei Columbia 20 14 8 42 094 S. Pauli Apostoli Columbia 6 9 3 18 073 S. Francisci Solano Peruvia 8 10 30 48 030 De Arantzazu franciscana Hispania 1 0 1 072 Ss. Martyrum Gorcomiensium Nederlandia 0 0 0 0 099 B. Pacifici / Gallia Occidentalis Gallia 1 0 1 116 S. Elisabethae Prov. Franc. Germania 4 1 5 074 Ss. XII Apostolorum Peruvia 6 11 17 061 S. Antonii Patavini / Venetae Italia 9 4 5 18 087 Ss.mi Nominis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 2 8 5 15 008 S. Joseph Sponsi B.V.M. Belgium 0 0 0 0 013 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Brasilia 17 34 6 57 698 828 353 1879

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos E POSTULATIONE GENERALI

1. Litterae Apostolicae quibus beatae “Meum liberum arbitrium, quod semper forte Camillae Baptistae Varano Sanctorum ac vividum exstitit, tunc sponte, non vi, tam- honores decernuntur quam iudex in cathedra sedens ad iudicandum crudele certamen, sententiam tulit adversus BENEDICTUS EPISCOPUS me. Et tali affectu animoque decrevi Deo ser- SERVUS SERVORUM DEI vire quod, si hac ratione necesse fuisset mar- AD PERPETUAM REI MEMORIAM tyrium pati, ego prompte hoc elegissem prius- quam huiusmodi consilii me paeniteret” (Vita “Beata illa creatura quae nullam ob tenta- spiritualis, vii). Sic Camilla, quae in timore tionem bonum inceptum neglegit” (Vita spiri- Dei et cum metu ipsius castigationis hactenus tualis, iv). vixerat, detegere potuit Deum amorem esse Hanc beatitudinem humiliter et perseveran- qui ipsum creaturae se donat, secundum res- ter vixit ipsa beata Camilla Baptista Varano, ponsionem Ei redditam. Quapropter exsultans quae invicta restitit mundi illecebris, blanditiis in autobiographia ita scripsit de sua liberatio- divitiisque cumulati qui ei offerebat vitam no- ne ab hoc metu: “Tunc timorem ipsius, quo bilem et magnificas nuptias, cupiens e contra antea perculsa eram, amplius non recordabar, sponsa Christi fieri et orationi vacare quae in ne ullum quidem recordabar peccati in quod mundi Ecclesiaeque utilitatem cederet. umquam incidissem. Et ex eius verbis necnon Nata est die ix mensis Aprilis anno mcdl- ex experientia vere didici quod in me adimple- viii, filia Iulii Caesaris Varano, Ducis et Domi- tum est, illud nempe propheticum verbum: “In ni Camerinensis, in finibus status pontificii in quacumque die peccator conversus fuerit, ego regione Picena. A iuvenili aetate altos attigit non recordabor amplius eius culpas” (cfr Ez gradus culturae qui, una cum adepta religio- 18, 22). “Idcirco in amore omnis in profundum sa formatione, reddiderunt eam capacem am- immergebar” (ibid.). In Camilla, quae interea plectendi Verbum quod Deus per praedicatores soror Baptista appellata est post ingressum in et confessarios ipsi infundebat. Decem circiter Ordinem Sanctae Clarae in monasterio Urbini annos nata Domino promisit singulis feriis die xiv mensis Novembris anno mcdlxxxi, ar- sextis unam saltem versare lacrimam ob eius dens ortum est desiderium communicandi do- Passionem. In adulescentia experta est quoque lores interiores quos apud Gethsemani et apud tensionem inter desiderium Dei et cupiditates Golgotham Iesus suo in Corde expertus est. mundi, gratia tamen divina ad victoriam con- Eosdem dolores, qui ex ipso Domini ore nar- sequendam atque orationem magis magisque rati erant, descripsit postea in opere cui titulus: ardentem et transformantem eam conduxit. “Dolores mentales Iesu in passione eius”. Inde Etenim caelestibus inspirationibus cumu- studiose contendit penetrare hoc “mare ama- lata, per gradualem ascesim atque constantem rissimum, venenosum, amplissimum, innavi- progressum spiritualem beata Camilla celeri- gabile” (Vita spiritualis, xiii) quo quis ingredi ter pervenit ad summum orationis fastigium. potest solummodo per gratiam Spiritus Sancti, Ab illuminatis franciscalibus confessariis con- sicut ipsa Beata asserit. Intima cum Christo ducta, die xxiv mensis Martii anno mcdlxxix coniunctio illuminavit et roboravit eius dedi- in vigilia sollemnitatis Annuntiationis votum tionem monasterio, Ecclesiae eiusque urbi. castitatis emisit, exemplum sequens Virginis Pluries electa est abbatissa atque Camerini Mariae, assequi cupiens per eius intercessio- plurimum contulit ad operam reconciliationis nem unam dumtaxat scintillam illius amoris socialis. In schola divinae Sapientiae Beata quem ipsa beata Virgo Maria in annuntiatione singularem recepit illuminationem de infinito archangeli Gabrielis experta est. Dei amore, cuius omnis creatura vere indigna Paulo post, in oratione feriae sextae at- est et incapax rependendi, idcirco ea prima se que acerbam post interiorem concertationem, peccatricem profitebatur, declarans se congrue pervenit ad decernendum id quod vitam eius non respondisse plurimis gratiis acceptis atque mutavit, sicut legitur in eius autobiographia: se paratam esse ut perficeret ea quae in maio- 90 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 rem Dei honorem verterent. Cum ipsa preci- ossea. De quo casu perquisitio facta est iam bus flagitaret pro se “malum pati”, scilicet in in Processu Apostolico, celebrato in curia ar- animo pati derelictam esse a Deo et ab homini- chidioecesis Camerinensis annis mdccclxxix bus sicut Iesus expertus est, Salvator ipse con- -mdccclxxxviii, cuiusque acta iuridice valida cessit ei ut participaret passiones Cordis eius agnovit Congregatio Rituum die xviii mensis duobus modis: primum, ab anno mcdlxxxviii Martii anno mdcccxci. Huiusmodi approbatio usque ad annum mcdxciii per Dei silentium confirmata est decreto Decessoris Nostri Le- vel noctem spiritus, quae ipsi admodum amara onis xiii die viii mensis Aprilis eiusdem anni. fuit probatio, quoniam supervenit postquam De hac inde sanatione incohata est inquisitio ea extraordinarias experta erat illuminationes dioecesana apud curiam archidioecesanam visionesque; postea, annis mdimdiii propter Camerinensem-Sancti Severini in Piceno an- humiliationem exsilii Atriae in Aprutio, quan- nis mmiv-mmvii. Inquisitio obtinuit decretum doquidem Caesar Borgia suo cum exercitu iuridicae validitatis die xv mensis Februarii Camerinum invaserat. Hic enim apprehendit anno mmviii. Consilium Medicorum die xviii et trucidavit eius patrem Iulium Caesarem Va- mensis Iunii anno mmix censuit sanationem es- rano atque tres fratres. Beata diffuse describit se scientifice inexplicabilem, atque Congres- solitudinem quam patiebatur in prima proba- sus peculiaris Consultorum Theologorum die tione; attamen de doloribus ob affectus fami- xxii mensis Septembris anno mmix faventem liares numquam querebatur nec invexit in eos tulit sententiam, ita ut Parres Cardinales et qui causa illorum dolorum exstiterunt. Dives in Episcopi, coadunati in Sessione ordinaria die amore Dei, quem in oratione excipiebat atque xvi mensis Novembris eiusdem anni, iudica- ex constanti meditatione Sacrarum Scriptu- verint memoratam sanationem a Deo patratam rarum, beata Camilla Baptista Varano sum- esse per intercessionem beatae Camillae Bap- ma caritate dilexit sive sorores monasterii, de tistae Varano. Nosmet Ipsi facultatem fecimus quibus “ipsa semper bene cogitabat earumque memoratae Congregationi ut decretum super excusabat defectus”, sicut scripsit testis Anto- mirum promulgaret die xix mensis Decembris nius Segobiensis, monachus Olivetanus, sive anno mmix. proximos extra suum monasterium, quibus per Denique, faventibus Patribus Cardinalibus, epistulas aliaque scripta atque per specificos Archiepiscopis Episcopisque, in Consistorio gestus fraternae caritatis inserviebat. Similis die xix mensis Februarii anni mmx congregatis, Moysi in monte precanti qui intercedebat pro statuimus ut canonizationis ritus die xvii inse- populo Israel, Beata pro salute animarum in- quentis mensis Octobris Romae celebraretur. tercedebat, et quemadmodum salus animarum Hodie igitur in foro Petriano inter sacra missio est Ecclesiae Christi lesu, ita et ipsa cu- hanc pronuntiavimus formulam: Ad hono- piebat ut Ecclesia renovaretur, prout testatur rem sanctae et individuae Trinitatis, ad exal- quaedam sodalis eius: “Soror Baptista saepe tationem fidei catholicae et vitae christianae ita ardet ob desiderium renovationis Ecclesiae incrementum, auctoritate Domini nostri Iesu ut nec dormire nec manducare nec loquentem Christi, beatorum Apostolorum Petri et Pau- audire valeat, quapropter aliquando hac de li ac Nostra, matura deliberatione praehabita causa graviter aegrotat”. Suam terrestrem ex- et divina ope saepius implorata, ac de pluri- sistentiam die xxxi mensis Maii anno mdxxiv morum Fratrum Nostrorum consilio, Beatos Camerini explevit. Stanislaum Kazimierczyk, Andream Bessette, Fama sanctitatis atque signa statim post Candidam Mariam a Iesu Cipitria y Barriola, mortem eius permoverunt Populum Dei ad Mariam a Cruce MacKillop, Iuliam Salzano et illam venerandam, ita ut Decessor Noster Gre- Camillam Baptistam Varano Sanctos esse de- gorius xvi anno mdcccxliii Decretum promul- cernimus et definimus, ac Sanctorum Catalogo gaverit quo cultum ab immemorabili tempo- adscribimus, statuentes eos in universa Eccle- re confirmavit. Nos Ipsi autem die xix men- sia inter Sanctos pia devotione recoli debere. sis Decembris anno mmv facultatem fecimus In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Congregationi de Causis Sanctorum decretum Deinde Nos Ipsi publice laudavimus nec- promulgandi super virtutibus a Beata exercitis. non venerati sumus novam Sanctam, praeser- Ad canonizationem consequendam inde exhi- tim eximium extollentes et constantem eius bita est apud eandem Congregationem mira amorem in Deum et proximum, sublimem Iesu quae putatur sanatio puellae Cleliae Ottavia- Christi passionum meditationem assiduamque ni gravi rachitide affectae cum deformatione pro spiritali Ecclesiae omniumque hominum E POSTULATIONE GENERALI 91 bono orationem. Ipsam quoque nostrae aeta- Vita eius non permoventibus constabat tis hominibus uti exemplum ostendimus, pro rebus gestis, sed eventibus mirabilis simpli- certo habentes eius spiritale iter, videlicet cer- citatis et suavitatis. Parvus specie atque exi- tamina, desideria et virtutes, valde prodesse lis constitutione, virtutes constanter exercuit, cunctis altiorem vitae rationem inquirentibus. quae ipsi quasi naturales sunt factae. Revera, Quae autem his Litteris decrevimus, nunc mansuetudinem et dulcedinem manifestabat et in posterum rata et firma esse volumus, con- sancti Francisci de Sales, paupertatem humi- trariis quibuslibet rebus non obstantibus. litatemque sancti Francisci Assisiensis, spi- Datum Romae, apud Sanctum Petrum, die ritum autem missionarium sancti Francisci decimo septimo mensis Octobris, anno Domi- Xaverii, caritatem in infimos sancti Vincentii ni bismillesimo decimo, Pontificatus Nostri a Paul, paedagogicam sedulitatem sancti Ioan- sexto. nis Bosco. Sed ante omnia resplendebat vul- tum sancti Iosephi Benedicti Cottolengo, cuius EGO BENEDICTUS persuasus ardensque vixit charisma. Fidei spi- Catholicae Ecclesiae Episcopus ritus, per quem omnia in luce Dei videbat, ora- tione sustinebatur, singulari fervore eucharis- Marcellus Rossetti, tico fìlialique Mariali cultu. E diuturna adora- Protonot. Apost. tione et contemplatione oriebatur heroica eius caritas in Deum et proximum. 2. Litterae Decretales quibus Venerabili Maiorem partem suae vitae moratus est in Servo Dei Francisco Paleari Beatorum Parva Domo, amanter visitans aegrotantes, honores decernuntur quos bonis verbis solabatur. Insuper carcere clausos parabat ad Pascha et sacerdotes laicos- BENEDICTUS PP. XVI que adiuvabat qui complures ad eum accurre- AD PERPETUAM REI MEMORIAM bant consilium et moderationem quaerentes. Misericordia eius in confessione permagna “In Parva Domo Divinae Providentiae om- fuit. In Parva Domo vox pervulgabatur Fran- nia habentur ut sancti fiamus” - dicebat Fran- ciscum Paleari sacerdotem sanctum esse. Pa- ciscus Paleari. enitentes asserebant cum ipso se vicinos Deo Parva Domus haec est quam sanctus Iose- sentire. Gaudium eius caelum aperiebat. Ipse- phus Benedictus Cottolengo fundavit. In ea, met, quolibet momento et quodvis officium inter homines qui vias sublimis percurrerunt explens, iugiter respondere poterat se esse pa- sanctitatis, resplendet Venerabilis Servus Dei raturum ad caelum ingrediendum. Hoc modo Franciscus Paleari, presbyter, qui post sanc- crucis experientia eum haud imparatum inve- tum Fundatorem primus ad gloriam altaris nit: nam longam accipiens aegritudinem, quae attollitur. Nam vita sua, piane famulatui Dei ab anno MCMXXXVI se manifestavit, novit fratrumque dicata, ipse manifestat vultum sanctificare etiam tempus aegri otii. Certitu- Christi Boni Pastoris, qui exemplar exstat om- dinem aerumnas suas coniungere posse cum nis sacerdotalis actuositatis. Christi passione pro Ecclesiae utilitate atque Verus hic Christi sacerdos ortus est in pago spem habens consequendi praemium aeternum Pogliano Milanese, intra fines archidioecesis in fine terrestris peregrinationis, exclamabat: Mediolanensis, die XXII mensis Octobris an- “Crux primum quidem amarissima est, dein- no MDCCCLXIII, paenultimus ex octo filiis. de amara, postea dulcis ac denique in extasim Familia eius oeconomicis bonis carebat, qua- rapit”. propter eum in Seminarium dioecesanum mit- Dominus vocavit eum die VII mensis Maii tere non valebat. At ipse vocationem suam ad anno MCMXXXIX. Ob diffusam inter sodales sacerdotium complere potuit in urbe Taurin- eius et populum Dei famam sanctitatis, anno ensi, in Parva Domo Providentiae. Presbyter MCMXLVII Archiepiscopus Taurinensis be- ordinatus die XVIII mensis Septembris anno atificationis et canonizationis Causam inco- MDCCCLXXXVI, totam per vitam forma fac- havit. Probata eius iuridica validitate per De- tus est gregis. Ampia praeditus cultura, apos- crerum Congregationis de Causis Sanctorum tolus fuit indefessus, prudenter magni momen- die XVIII mensis Ianuarii anno MCMXCI, ti numera exercens uti magister, confessarius, Congressus peculiaris Consultorum Theolo- moderator spiritus, praedicator et provicarius gorum, die XXV mensis Martii anno MCMX- generalis archidioecesis Taurinensis. CVII de virtutibus Servi Dei heroico more 92 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 exercitis prosperum dedit votum, et ita iudica- 3. Litterae Decretales quibus Venerabili verunt etiam Patres Cardinales et Episcopi, in Servae Dei Antoniae Mariae Verna Bea- Sessione Ordinaria coadunati die XIII mensis torum honores decernuntur lanuarii anno MCMXCVIII. Itaque Decessor Noster, beatus Ioannes Paulus II, die V mensis BENEDICTUS PP. XVI Aprilis eiusdem anni promulgavi Decretum de AD PERPETUAM REI MEMORIAM virtutibus. Rite peractis omnibus iure statutis, exhibita est quaedam sanatio, intercessioni “Gratis accepistis, gratis date» (Mt 10,8). Servi Dei adscripta, quae scientifice inexpli- Evangelica adhortatio Divini Magistri, ad cabilis iudicata est a Consultoribus medicis die discipulos conversa, in animo Venerabilis Ser- IX mensis Martii anno MMIX. In Congressu vae Dei Antoniae Mariae Verna accepta est, Peculiari Consultorum Theologorum die quae suam vitam continuum amoris donum effi- XXIX mensis Aprilis eiusdem anni ipsi affir- cere cupiebat, in signum verae gratuitatis. Nam e mativam tulerunt sententiam sanationemque corde eius nobili et munifico novum institutum intercessioni Venerabilis Servi Dei adscripse- ortum est: Sorores Caritatis, quas ipsa praesi- runt. In Sessione Ordinaria Patres Cardinales dio Immaculatae Conceptionis committere volu- et Episcopi die IX mensis Novembris anno it, ut gratiae mysterium adornans Dei Genetricem MMX eam verum mirum divinitus operatum iugiter contemplantes, ad aedificandam Ecclesiam iudicaverunt. Quapropter die X mensis De- sanctam et immaculatam in caritate conferrent (cfr cembris anno MMX Congregationi de Causis Eph 1,4). Sanctorum facultatem fecimus ut Decretum Venerabilis Serva Dei in Pasquaro, quod pars super miro ederet. Tandem statuimus ut ritus est loci Rivarolo Canavese, nata est die XII men- beatificationis Augustae Taurinorum die XVII sis Iunii anno MDCCLXXIII ex humili familia mensis Septembris anno MMXI perageretur. agricolarum, diviti fide sedulaque in opere na- Hodie igitur de mandato Nostro Venerabilis vando. Pueritiam et iuventutem peregit christianas Frater Noster Angelus S.R.E. Cardinalis Ama- virtutes ediscens atque properanter exercens to, S.D.B., Praefectus Congregationis de Cau- magnanimitatem. Proximos pueros circa se sis Sanctorum, textum Litterarum Apostolica- congregare solebat, dum parentes eorum agros rum legit, quibus Nos Venerabilem Servum colebant, ipsa eos amabiliter custodiebat, eis Dei Franciscum Paleari in Beatorum numerum catechesim impertiebat eosque preces docuebat adscribimus: Nos, vota Fratris Nostri Caesa- vitae christianae. XV annos nata, coram Regina ris Nosiglia, Archiepiscopi Metropolitae Tau- Caeli vovit Antonia Maria votum perpetuae vir- rinensis, necnon plurimorum aliorum Fratrum ginitatis. Ex hoc tempore impensius adhuc egit in Episcopatu multorumque christifidelium ex- spiritalem vitam, navitatem apostolicam et plentes, de Congregationis de Causis Sancto- actus caritatis ad subveniendum indigentium rum consulto, auctoritate Nostra Apostolica necessitatibus. XXV annos nata in locum Ri- facultatem facimus ut Venerabilis Servus Dei varolo transmigravit, ubi prosecuta est suam actu- Franciscus Paleari, presbyter, Societatis San- ositatem pro parvulis, aegrotis et pauperibus, ita cti Iosephi Benedicti Cottolengo sodalis, qui ut quaedam iuvenes, eius exemplo attractae, ei in ministerio suo esercendo omnibus omnia se sese coniungere vellent. Tunc Venerabilis Serva fecit, intime se conformans Christo, summo et Dei intellexit se debere suae culturali formatio- aeterno Sacerdoti, Beati nomine in posterum ni providere ut melius parvulis et ultimis serviret. appelletur, eiusque festum die duodevicesi- Itaque, etiamsi adulta, coepit Scholam Iesu fre- mo Septembris in locis et modis iure statutis quentare in loco San Giorgio Canavese. Anno quotannis celebrari possit. In nomine Patris et MDCCCVI ipsa primam petitionem exhibuit Filii et Spiritus Sancti. ut “Recessus” approbaretur Filiarum Caritatis Quod autem decrevimus, volumus et nunc sub praesidio Immaculatae Conceptionis BMV. et in posterum tempus vim habere, contrariis Dominus ita disposuit ut oriens Institutum, an- rebus quibuslibet non obsistentibus. tequam iuridicam et canonicam acciperet compro- bationem, plurimis corroboraretur temptationibus. Datum Romae, apud Sanctum Petrum, sub Haec acerba hora patefecit Matris Antoniae anulo Piscatoris, die XVII mensis Septembris, Mariae altum spiritum fidei et orationis, plenam anno MMXI, Pontifìcatus Nostri septimo. divinae voluntati submissionem, heroicam cons- tantiam in opera eius denuo incohanda singulis post delusionibus, quoniam oratione intensa et E POSTULATIONE GENERALI 93 continua vitam suam aluit. Praesertim diffì- Venerabilem Servam Dei theologales, cardinales cilis fuit anno MDCCCXXX conatus coniun- iisque adnexas virtutes heroico in gradu exer- gendi eius operam aliis cum mulierum institutis cuisse. Deinde Nos Ipsi praecepimus Congre- quae iam exsistebant. Refulsit tunc altior humili- gationi de Causis Sanctorum ut Decretum super tas Venerabilis Servae Dei, quae plus orationi se virtutibus die XIX eiusdem mensis promulgaret. dedit et supernae Providentiae magis confidit, cui Servatis omnibus iure statutis, ob consequendam operam suam dicavit. Mulier fortis evangelice, in- beatificationem Congregationi de Causis Sancto- ter plures morales angustias valuit eventus pru- rum quaedam sanatio exhibita est, intercessioni Dei denter sapienterque ducere, charismatis orientis Servae tributa, quae Tiguri in Helvetia evenit, in Congregationis servans identitatem. Eius fidelitas dioecesi Curiensi. Consultores Medici die IV divinae inspirationi laudem habuit per canonicam mensis Martii anno MMX hoc factum scienti- approbationem die XXVII mensis Novembris fice inexplicabile declararunt atque Consultores anno MDCCCXXXV, cum eius familiae religio- Theologi iis annuerunt et sanationem interces- sae datum est nomen: «Sorores Caritatis sub titulo sioni Venerabilis Servae Dei tribuerunt. In Ses- Sanctissimae Conceptionis Beatae Mariae Vir- sione Ordinaria die XXVIII subsequentis mensis ginis». Sororibus circa eam congregatis Venera- Septembris Patres Cardinales et Episcopi iudi- bilis Serva Dei indicabat Mariam Immaculatam caverunt illam verum esse miraculum divinitus veluti omnium virtutum exemplar. Inspiratio- patratum. Ideo Nos Congregationi de Causis Sanc- nem sumens de gratiae mysterio quod Dei Ma- torum facultatem fecimus ut Decretum super mi- trem totam sanctam efficit, suas dilectas filias ro ederet die XIV mensis Ianuarii anno MMXI. hortabatur ut semper et erga omnes gratis age- Inde statuimus ut beatificationis ritus Eporediae die rent, quo ineffabile Patris consilium honorarent. II mensis Octobris anno MMXI celebraretur. Hac de causa in primitiva Regula communitatis Hodie igitur de mandato Nostro Venerabilis Fundatrix pluries verbum “gratis” iteravit, tam- Frater Noster Angelus S.R.E. Cardinalis Ama- quam felicem summam normae vitae authentice to, S.D.B., Praefectus Congregationis de Causis evangelicae. In recessu loci Rivarolo Venerabilis Sanctorum, textum Litterarum Apostolicarum Serva Dei postremos vitae suae annos dicavit legit, quibus Nos Venerabilem Servam Dei An- pueris assistendis et puellis educandis, semper toniam Mariam Verna in Beatorum numerum adscri- parata sustinere sorores quae exterius inter bimus: Nos, vota FratrisNostri Henrici Miglio, infirmos et pauperes apostolatum exercebant. Episcopi Eporediensis, necnon plurimorum Praesentia sua humili amabilique exemplo et verbo aliorum Fratrum in Episcopatu multorumque valuit suam vivificare religiosam communitatem, christifidelium explentes, de Congregationis post annos magnae tribulationis. Etiamsi mulier de Causis Sanctorum consulto, auctoritate fortis fuit, attamen vires eius, tot difficultati- Nostra Apostolica facultatem facimus ut Vene- bus defessae, lente coeperunt declinare et fere rabilis Serva Dei Antonia Maria Verna, virgo, inopinate die XXV mensis Decembris anno fundatrix Instituti Sororum Caritatis ab Im- MDCCCXXXVIII, dum campanae ad Missam maculata Conceptione v.d. “d’Ivrea”, quae in sollemnem Nativitatis Domini personabant, Ma- lumine Beatissimae Virginis Mariae mysterii ter Antonia Maria Verna, LXV annos, ad caelum Deo se consecravit atque humillime se prae- nata est, inter unanimem planctum concivium, buit servitio parvulorum et indigentium, Be- qui plurimi eius funebria participaverunt, statim atae nomine in posterum appelletur, eiusque eius agnoscentes sanctitatis famam. festum die duodecima Iunii, qua est nata, in Inquisitio dioecesana de vita, virtutibus locis et modis iure statutis quotannis celebra- atque fama sanctitatis Venerabilis Servae Dei ri possit. In nomine Patris et Filii et Spiritus in dioecesi Eporediensi anno MCMXXXVII Sancti. incohata est. Post bellicas turbationes, quae pro- Quod autem decrevimus, volumus et nunc vectum causae detinuerunt, processuum canoni- et in posterum tempus vim habere, contrariis corum iuridica validitas die X mensis Iulii anno rebus quibuslibet non obsistentibus. MCMXCII agnita est. Primum Consultores histo- Datum Romae, apud Sanctum Petrum, sub rici die XXIII mensis Maii anno MM, ac deinde anulo Piscatoris, die II mensis Octobris, anno Consultores Theologi, coadunati in Congressu MMXI, Pontifìcatus Nostri septimo. peculiari die XX mensis Februarii anno MMIX, fa- vorabile dederunt votum; itaque Patres Cardinales 4. Decretum super martyrio Venerabilis et Episcopi in Sessione Ordinaria adstantes die Servi Dei Antonii Faundez Lopez, OFM XVII mensis Decembris eiusdem anni censuerunt et Sociorum 94 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Congregatio conensi provincia Hispaniae. Baptizatus est de Causis Sanctorum cum nomine Baltassari Mariani. Anno 1930 suscipiens nomen Bonaventura, ingressus est Carthaginensis in Hispania. Beatificationis in Fratrum Minorum novitiatum et anno 1935 seu Declarationis Martyrii Servorum Dei An- vota solemnia profexus est; die 24 Iulii 1936 tonii Faúndez López Sacerdotis ex Ordine Fra- propter incipientem persecutionem religiosam trum Minorum et III Sociorum iuxta suam familiam reparavit. Prima luce diei 4 Septembris domo paterna deprehensus est et “Attendamus, omnes fratres, bonum pas- una cum Domino Pedro Sánchez Bárba in lo- torem, qui pro ovibus suis salvandis crucis cum martyrii deductus est. Eius corpus cruore sustinuit passionem. Oves Domini secutae respersum et cum leni ac sereno risu in vultu sunt eum in tribulatione et persecutione, ve- a fratribus suis inveniebatur post aliquas horas recundia et fame, in infirmitate et tentatione in via ad Espinardo iuxta locum vulgo dicto et ceteris aliis; et de his receperunt a Domino Cuello de la Tinaja. vitam sempiternam.” (Admonitiones Sancti Dominus Petrus Sánchez Bárba, Sacerdos Francisci Assisiensis, VI,1-2). dioecesanus, natus est die 1 mensis Iulii anno Seraphicus Sanctus Franciscus Assisiensis 1895 in loco Sanctae Crucis, in territorio dicto his verbis evangelico afflatu, hortabatur, ut filii Llano de Brujas. Anno 1919 sacro presbytera- sui expeditius Christi vestigia ingredierentur, tus ordine est insignitus, postea parochus fuit non dedignantes eius humiliationis interesse, in Murcia et in Tertium Ordinem Sancti Fran- ut ad gloriam eius iuncturi sint. Servi Dei, cisci ingressus est. Prima luce diei 4 Septem- religiosa et cruenta persecutione in Hispania bris anno 1936, domi suae deprehensus est et furente, anno 1936, Christo fidei splendidum in locum martyrii traductus est una cum fratre testimonium obtulerunt statimque fata sua germano Fulgentio et fratre Bonaventura accesserunt, magnis periculis necnon iniuriis Muñoz Martínez. Primo coniectu tres captivi et omnino iniusta sententia pro Christi amore vulnerabantur, humi prolapsi rursus plumbo usque ad sanguinis effusionem passi sunt. interfecti sunt et tantum Fulgentius mirum in Parvus coetus martyrum tam Primi quam modum supertes fuit, evadens testimonium Tertii Ordinis Sancti Francisci Assisiensis singulare martyrii Servorum Dei Petri et Bo- a patre Antonio Faúndez López, Sacerdote naventurae. professo ducitur. Hic in pago vulgo dicto La Dominus Fulgentius Martínez García, Sa- Hiniesta in dioecesis Zamorensis die 23 Iulii cerdos dioecesanus, die 14 Augusti anno 1911 anno 1907 natus est et duos dies post cum no- in pago vulgo dicto La Ribera de Molina, in mine Michaëlis baptizatus est. Professionem provincia Murciae, ortus est. Sacro presbyte- perpetuam iuxta Ordinem Fratrum Minorum ratus ordine anno 1935 insignitus est. Die 18 emisit et die 8 Februarii anno 1931 sacro or- mensis Iulii anno 1936 deprehensus est et in dine consecratus est. Murciam traductus die 2 mensisi Octobris, ubi Die 11 Martii anno 1936 milites rei publicae condemnatus est ficto crimine proditionis sed Hispanicae propagatores, vulgo dicti “milicia- revera quia sacerdos Christi fuit. In extrema nos”, coenobium in pago Cehegín, in Murciae epistula ad parentes suam pro Christo morien- provincia, aggressi sunt et Servus Dei aliis in di serenitatem manifestavit «offerens vitam in locis invenire salutem et refugium coactus est. satisfactionem meorum peccatorum et ut quam Sed vespere die 11 mensis Septembris, cum primum perficiat hic luctus qui Hispaniam in domo hospitali benigne receptus erat, a sanguine cruentat». Servus Dei die 4 Octo- militibus ficta causa deductus est. Cum in via bris, in festivitate Sancti Francisci Assisiensis, iam esset et cognosceret, se in alium locum, cuius Terti Ordinis Saecularis iam a seminario occidendi causa, adductum esse, statim magna dioecesano particeps fuit, plumbo interfectus voce clamavit «¡Viva la Virgem del Rosário!”, est iuxta agrum ad armas exercitatione dis- “¡Viva Cristo Rey!». vulneratus militum ab plodendas vulgo Campo de Tiro nuncupatum, ictubus armorum suo sanguine vias pagi vulgo iuxta locum Espinardo, prope urbem Murcia. dicti Bullas purpuravit. Aperta facie extrema sua verba magna voce Frater Bonaventura Muñoz Martinez, cle- nuntiavit «Viva Cristo Rey !». ricus professus OFM, natus est die 7 Decem- Fama Martyrii quattuor Servorum Dei bris anno 1912 in loco Sanctae Crucis, in ter- consolidata et aucta est iuxta Ecclesiam. Qua- ritorio dicto Llano de Brujas, olim in Tarra- mobrem ab anno 1963 ad 1964 celebratus est E POSTULATIONE GENERALI 95

Processus Ordinarius Informativus iuxta Cu- nimirum: «An constet de validitate Inquisitio- riam Carthaginensem in Hispania, cuius iuri- num Dioecesanarum, Principalis apud Curiam dica validitas Congregatio de Causis Sancto- ecclesiasticam Scodrensem, et Rogatorialium Le- rum per decretum diei 5 Iunii 1992 est appro- moviensis et Neo-Eboracensis, peractarum, super bata. Parata Positione, die 25 Septembris 2009 vita et martyrio necnon fama martyrii Servorum Congressus habitus est Peculiaris Consulto- Dei Vincentii Prennushi, Archiepiscopi Dyrra- rum Theologorum cum exitu positivo. Patres chiensis, ex Ordine Fratrum Minorum, et XXX- Cardinales et Episcopi in Sessione Ordinaria VII Sociorum, in odium Fidei, uti fertur, inter- diei 16 Novembris 2010, Ponente Causa Exc. fectorum: testes sint rite recteque examinati et mo Domino Saverio Echevarría Rodriguez, iura producta legitime compulsata in casu et ad Episcopo tit. Cilibiensi, agnoverunt supra- effectum de quo agitur». dictos Servos Dei suas dedisse vitas ut fideles Haec Congregatio, attento voto ex officio Christo et Ecclesiae manerent. redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: De hisce omnibus rebus, referente subscrip- Affirmative, seu constare de validitate Inqui- to Cardinali Praefecto, certior factus, Summus sitionum Principalis et Rogatorialis Neo-Ebo- Pontifex Benedictus XVI, vota Congregatio- racensis in casu et ad effectum de quo agitur, nis de Causis Sanctorum excipiens rataque sanatis de iure sanandis; Negative, seu non habens, hodierno die declaravit: «Constare de constare de validitate Inquisitionis Dioecesa- martyrio eorumque causa Servorum Dei Anto- nae Rogatorialis Lemoviensis. Contrariis non obs- nii Faúndez López, Sacerdotis Professi OFM, tantibus quibuslibet. Bonaventurae Muñoz Martínez, Religiosi Pro- Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congre- fessi OFM, Petri Sánchez Bárba et Fulgentii gationis, die 9 mensis Martii A.D. 2012 Martínez García, Sacerdotum dioecesanorum e Tertio Ordine Saeculari S. Francisci Assi- siensis, in casu et ad effectum de quo agitur». Angelus Card. Amato, S.D.B. Hoc autem decretum publici iuris fieri et Praefectus in acta Congregationis de Causis Sanctorum +Marcellus Bartolucci Summus Pontifex referri mandavit. Archiepiscopus tit. Mevanien. Datum Romae die 10 mensis Decembris a Secretis A.D. 2010.

Angelus Card. Amatus, SDB 6. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesa- Praefectus nae super martyrio in Causa Servi Dei + Michaël Di Ruberto Aloisii Paliq declaratur Archiep. tit. Biccarensis a Secretis Congregatio de Causis Sanctorum 5. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioec- esanae super martyrio in Causa Servo- Prot. N. 2485-5/11 rum Dei Vincentii Prennushi et Socio- Scodrensis. Beatificationis seu Declarationis rum declaratur Martyrii Servi Dei Aloisii Paliq Sacerdotis pro- fessi Ordinis Fratrum Minorum in odium Fidei, uti Congregatio fertur, interfecti. de Causis Sanctorum In Ordinario Congressu, die 9 mensis Martii Prot. N. 2484-6/11 huius anni 2012 celebrato, haec Congregatio de Scodrensis et Aliarum. Beatificationis seu Causis Sanctorum sequens dubium disceptavit, Declarationis Martyrii Servorum Dei Vincentii nimirum: “An constet de validitate Inquisitionis Prennushi Archiepiscopi Dyrrachiensis, ex Ordine Dioecesanae, apud Curiam ecclesiasticam Sco- Fratrum Minorum et XXXVII Sociorum in odium drensem peractae, super vita et martyrio nec- Fidei, uti fertur, interfectorum non fama martyrii Servi Dei Aloisii Paliq, Sa- cerdotis professi Ordinis Fratrum Minorum, in In Ordinario Congressu, die 9 mensis Martii odium Fidei, uti fertur, interfecti: testes sint rite huius anni 2012 celebrato, haec Congregatio de recteque examinati et iura producta legitime Causis Sanctorum sequens dubium disceptavit, compulsata in casu et ad effectum de quo agitur”. 96 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Haec Congregatio, attento voto ex officio re- 8. Facultas Transumptum Inquisitionis Dio- dacto reque diligenter perpensa, rescripsit: Affir- ecesanae in Causa Servi Dei Friderici De mative, seu constare de validitate eiusdem In- Aguinaga López aperiendi quisitionis Dioecesanae in casu et ad effectum de quo agitur, sanatis de iure sanandis. Contra- Congregatio riis non obstantibus quibuslibet. de Causis Sanctorum Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congre- gationis, die 9 mensis Martii A.D. 2012 Prot. N. 2602-4/12 Guadalaiarensis. Beatificationis et Canoniza- tionis Servi Dei Friderici De Aguinaga López Angelus Card. Amato, S.D.B. Christifidelis Laici Praefectus +Marcellus Bartolucci Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Archiepiscopus tit. Mevanien. O.F.M., legitime constitutus in a Secretis Causa Beatificationis et Canonizationis Servi Dei Friderici De Aguinaga López, Christifidelis 7. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesa- Laici, ab hac Congregatione de Causis Sanctorum nae super martyrio in Causa Servi Dei petit ut Transumptum Inquisitionis Dioecesa- Gjon Gazulli declaratur nae, apud Curiam ecclesiasticam Guadalaia- rensem peractae, super vita et virtutibus nec- Congregatio non fama sanctitatis et signorum eiusdem Ser- de Causis Sanctorum vi Dei, clausum sigillisque munitum in actis eiusdem Congregationis, aperiri possit. Prot. N. 2486-7/11 Haec Congregatio, attentis expositis, pro gra- Scodrensis. Beatificationis seu Declarationis tia iuxta preces benigne annuit: servatis de cetero Martyrii Servi Dei Gjon Gazulli Sacerdotis Dioe- omnibus de iure servandis. Contrariis non obstan- cesani in odium Fidei, uti fertur, interfecti. tibus quibuslibet. Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congre- In Ordinario Congressu, die 9 mensis Martii gationis, die 2 mensis Februarii A.D.2012. huius anni 2012 celebrato, haec Congregatio de Causis Sanctorum sequens dubium disceptavit, nimirum: «An constet de validitate Inquisitionis Angelus Card. Amato, S.D.B. Dioecesanae, apud Curiam ecclesiasticam Sco- Praefectus drensem peractae, super vita et martyrio necnon +Marcellus Bartolucci fama martyrii Servi Dei Gjon Gazulli, Sacerdotis Archiepiscopus tit. Mevanien. Dioecesani, in odium Fidei, uti fertur, interfecti: a Secretis testes sint rite recteque examinati et iura pro- ducta legitime compulsata in casu et ad effec- 9. Notitiae particulares tum de quo agitur». Haec Congregatio, attento voto ex officio 1.Congregationes Ordinariae redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: Affirmative, seu constare de validitate eiusdem Il giorno 10 gennaio 2012 si sono celebrate Inquisitionis Dioecesanae in casu et ad effec- con esito favorevole presso la Congregazione tum de quo agitur, sanatis de iure sanandis. delle Cause dei Santi due Sessioni Ordinarie Contrariis non obstantibus quibuslibet. dei Padri Cardinali e Vescovi, in riferimento a Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congre- due cause della nostra Postulazione generale. gationis, die 9 mensis Martii A.D.2012. – La prima riguarda l’asserito martirio dei Servi di Dio Federico Bachstein e XIII compagni OFM, uccisi in odium fidei a Angelus Card. Amato, S.D.B. Praga nel 1611. Ponente della Causa è Praefectus stato S.E. Rev.ma Mons.Lino Fumagalli, +Marcellus Bartolucci Vescovo di Viterbo. La seconda riguarda Archiepiscopus tit. Mevanien. le virtù eroiche del Servo di Dio Raffaello a Secretis Delle Nocche, Vescovo di Tricarico, fonda- tore dell’Istituto Discepole di Gesù Eucari- E POSTULATIONE GENERALI 97

stico. Ponente della Causa è stato S.E. Rev. circa l’eroicità delle virtù della Serva di Dio ma Mons. Ambrogio Spreafico, Vescovo di Clara della Concezione Sanchez Garcia, mo- Frosinone. naca professa dell’Ordine di Santa Chiara, del – Il giorno 3 aprile 2012 gli Em.mi Padri Car- monastero di Santa Chiara di Soria (Spagna). dinali e gli Ecc.mi Vescovi, membri della Congregazione delle Cause dei Santi, han- 3. Consulta medica no riconosciuto il martyrio in odium fidei del Servo di Dio Odoardo Focherini, laico L’8 marzo ha avuto luogo la Seduta della della Diocesi di Carpi, padre di famiglia Consulta medica che ha esaminato la presunta e socio dell’Azione Cattolica Italiana. S. guarigione miracolosa attribuita all’interces- Ecc Rev.ma Mons. Lorenzo Chiarinelli, sione del Beato Giacomo da Bitetto, religioso Vescovo Emerito di Viterbo, Ponente della professo dell’Ordine dei Frati Minori. Causa, in occasione della precedente Con- gregazione Ordinaria super martyrio cele- 4. Variae bratasi il 3 giugno 2008, aveva chiesto alla Postulazione una ulteriore indagine volta a – Dal 1° all’8 marzo 2012 il Postulatore ge- chiarire alcuni aspetti del martirio materia- nerale P. Giovan Giuseppe Califano si è le, del martirio formale ex parte persecuto- recato nella diocesi di Joaçaba, nello stato ris e del martirio formale ex parte victimae. di S. Catalina in Brasile, per visitare i luo- Una nuova ricerca ha consentito al Ch.mo ghi in cui visse ed operò Fr Bruno Linden, Prof. Ulderico Parente di acquisire, per sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori ap- conto della Postulazione della Causa, nuovi partenente alla Provincia dell’Immacola- e significativi elementi di valutazione circa ta in Brasile, morto in fama di santità nel la vicenda martiriale del Servo di Dio. Ta- 1960, e di cui si auspica l’inizio della cau- li elementi sono confluiti nella Responsio sa di beatificazione e canonizzazione. ad Quaestiones Sessionis Ordinariae, pre- – Dal 18 al 22 aprile 2012 il Postulatore ge- sentata alla Congregazione delle Cause dei nerale ha visitato il monastero delle Cla- Santi in data 19 maggio 2010. La suddetta risse di Tenerife (Spagna) per lo studio Causa fu affidata nel 1998 al compianto P. dell’eventuale causa di Suor Catalina di Luca M. De Rosa, ofm. San Mateo, monaca dell’Ordine di Santa Chiara, morta in fama di santità nel 1695. 2. Congressus Peculiaris Theologorum Il Postulatore è stato ricevuto in udienza anche da S. Ecc.za Rev.ma Mons. Franci- Il 20 aprile i Consultori Teologi della sco Cases Andreu, Vescovo di Las Palmas Congregazione delle Cause dei Santi hanno di Gran Canaria, diocesi in cui morì la Ser- espresso il loro unanime parere favorevole va di Dio.

EX OFFICIO PRO MONIALIBUS

1. 2° Congresso Internazionale delle Presi- Le relazioni denti OSC in occasione dell’VIII cente- nario della Fondazione dell’Ordine delle – Durante i lavori, le coordinatrici hanno Sorelle Povere presentato lo Stato dell’Ordine nelle varie par- Assisi, Italia, 05-12.02.2012 ti del mondo. Alcune Presidenti hanno offerto dei contributi mirati a condividere l’esperien- 1. Cronaca za e a suscitare la riflessione e il dibattito in assemblea sui seguenti temi: «L’identità delle Siamo arrivate ad Assisi da luoghi diversi, clarisse oggi», «Autonomia - appartenenza - col desiderio di rincontrare sorelle conosciute comunione e strutture ed esperienze di media- durante il Congresso internazionale del 2008 e zione - animazione - comunione», «Animazio- con la sorpresa nel cuore, per la possibilità di ne vocazionale», «Formazione Iniziale e col- condividere l’esperienza di alcuni giorni con laborazione tra Federazioni», «Testimonianza nuove sorelle. sull’aiuto al monastero di Gerusalemme», «La La celebrazione dell’ottavo centenario del- missione delle clarisse nel mondo di oggi», la fondazione del nostro Ordine ci ha viste ra- «Testimonianze sul rapporto tra frati e clarisse dunate per il II Congresso internazionale, vo- oggi». luto dalle sorelle da più parti del mondo. Il Mi- – La prima relazione ci è stata offerta da Fr. nistro Generale OFM, Fr. J. R. Carballo ofm, José Rodríguez Carballo, ofm, Ministro gene- ha accolto la richiesta e ne ha dato attuazione, rale OFM: L’Identità e la Forma Vitae OSC estendendo l’invito a tutte le Presidenti. ieri e oggi. Il Ministro ci ha invitate a chie- Il Ministro, quasi sempre presente ai lavori, derci dove siamo, dove stiamo andando, dove si è messo in ascolto dei vari gruppi linguistici, lo Spirito ci sta portando, e a rispondere non ha sollecitato la riflessione, ha offerto nuovi solo a partire dall’identità, ma anche dalla sto- stimoli. Ha dimostrato, insieme con i Defi- ria spesso contraddittoria in cui viviamo. Ci ha nitori Gen., con Fr. Rafael Blanco, Delegato esortate, inoltre, a rileggere il nostro esserci, Generale Pro-Monialibus, con la commissio- per verificare la qualità di vita evangelica vis- ne preparatoria, tutta la cura e la sollecitudine suta nei monasteri, la spiritualità vissuta non speciale verso le Sorelle Povere di S. Chiara. come fuga, ma come autentico incontro pro- Notevole efficacia ha dimostrato l’équipe or- fondo con Cristo, la nostra vita di fede, per po- ganizzativa (Fra Aidan, Fra Adriano, Fra Ste- ter essere testimoni della trascendenza. Ci ha fano, i Frati interpreti, coadiuvati da Madre sollecitate a vivere con passione la Forma di Cristina, Sr. M. Chiara e Sr. Luciana del mo- Vita, formandoci a vivere sine proprio, anche nastero di Cortona). attraverso scelte audaci, in vista della rivitaliz- L’impatto del saluto iniziale non ci ha zazione, perché in tutto sia resa visibile la vita scoraggiate: siamo passate dall’interpretazio- evangelica. ne delle varie lingue all’uso della gestualità, – Fr. Paolo Martinelli, OFMCapp, Pre- dall’aiuto immediato del frate interprete alla side dell’Istituto Francescano di Spiritualità comprensione interpersonale profonda che all’Antonianum di Roma, ci ha aiutato a ri- viene dallo Spirito e che fa superare ogni diffi- flettere sul tema: «La formazione», attraverso coltà. L’apertura del congresso nella Porziun- alcune sequenze: rileggere la vita come voca- cola, con la celebrazione della S. Messa presie- zione, individuare i nodi formativi fondamen- duta dal Ministro Generale, ha tracciato l’iter tali, recuperare l’unità dei fattori formativi, il da percorrere: «approfittare di questo tempo carisma come metodo formativo, il primato di grazia per rivisitare, con amore e riverenza, della vita spirituale. La sua preparazione e so- la Forma di Vita che ci ha lasciato Chiara, in prattutto la passione dimostrata per la nostra modo da approfondirla e viverla ogni giorno vita ci ha interrogate: alla relazione, infatti, è con passione e in una grande fedeltà creativa, seguito un dibattito che ha favorito un ulterio- come ci chiede la Chiesa». re approfondimento. 100 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

– Il 10 febbraio era prevista la presenza costante situazione di precarietà e a liberarci di di S. Em. Rev.ma Joao Braz de Aviz, Prefetto tutto ciò che non custodisce ogni relazione, a CIVCSVA, per presentarci le coordinate rife- metterci «in ascolto dei drammi di questo tem- rite a «La missione delle clarisse nella Chiesa po, accogliendo nel proprio cuore le domande d’oggi», ma di fatto la relazione è stata letta profonde degli uomini e delle donne di oggi, dal Ministro Generale, perché la città di Roma per affidarle a Dio». è rimasta paralizzata per la neve e il Prefetto Soffermandosi sul rapporto con i Frati non ha potuto raggiungere Assisi. scrive: «Accoglietevi reciprocamente nella Dopo aver ribadito che le Sorelle Povere di specificità e nel riconoscimento delle ricchez- S. Chiara sono chiamate a «Osservare il santo ze di ciascuno, per presentare nella chiesa e Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo» (Re- nel mondo, anche con i fratelli e le sorelle gola di S. Chiara, I, 2), «conservando l’unione dell’OFS, la testimonianza di una famiglia della scambievole carità (cfr ivi, X, 7) e osser- riconciliata, immagine della Chiesa - comu- vando in particolare la povertà e l’umiltà vis- nione, dove, nella complementarietà, vivete sute da Gesù e dalla sua santissima Madre (cfr nel rispetto reciproco e nell’aiuto scambievo- ivi, XII, 13)», afferma che possiamo trovare le, dimostrando che è possibile coniugare con la significatività del nostro esserci nella chiesa maturità autonomia e reciprocità, nella comu- per il mondo nei fondamenti della nostra For- ne ricerca di Dio, sull’esempio di Chiara e di ma di Vita. Scrive: «Ancora oggi lo Spirito vi Francesco». chiede che l’esperienza dei fondatori non sol- – Venerdì 10 sono arrivati dai diversi con- tanto sia custodita, ma anche approfondita e tinenti gli Assistenti delle Federazioni, per sviluppata». Ed anche: «La Chiesa vi chiede vivere insieme con le Presidenti una giornata di essere segno, persone in movimento nello di riflessione, di condivisione, di scambio e di Spirito, pur vivendo nella stabilità, per essere fraternità, e per poi dare inizio al loro Congres- fedeli alle origini». Ci ha invitate a vivere in so internazionale. pienezza la vita contemplativa, a partire dalla – Sabato 11 febbraio Fr. Giacomo Bini ofm relazione con il Crocifisso povero, a curare la ha offerto alle presidenti e agli assistenti una ri- liturgia, perché siamo chiamate a testimoniare flessione su Reciprocità e Relazione tra OFM di «essere, nella chiesa per il mondo, instanca- e OSC. Volendo soffermarsi sui «Fondamenti bili e visibili cercatrici del volto di Dio», «don- per una relazione vera e una complementarietà ne consacrate, separate e non escluse», poiché teocentrica», ha esordito dicendo che «Chiara facciamo parte del tessuto ecclesiale e sociale, e Francesco, insieme con i loro fratelli e le loro benché non lo serviamo direttamente. sorelle, con le loro ricche personalità, con le Il Prefetto ci ha chiesto di rivisitare con loro differenze, con la loro complementarietà passione i valori clariani, per individuare delle hanno saputo vivere questa avventura evan- linee percorribili nell’oggi, in fedeltà alla no- gelica, guidati da un’unica passione: seguire stra forma di vita, e per cogliere lo specifico con radicalità le tracce di Gesù povero e umi- della nostra spiritualità nell’alveo monastico le, con fedeltà, fino alla morte». Fr. Giacomo ed essere segno comprensibile in questo tem- ha sottolineato che il centro assoluto della loro po. spiritualità, carismatica prima che diaconale, Presentando i valori clariani, si è fermato a prima di ogni tipo di servizio, è stato vivere il constatare, a proposito della clausura, «che in Vangelo, alla lettera. «Camminatori instanca- questi anni spesso c’è stata una sorta di confu- bili alla ricerca della volontà di Dio, alla ricer- sione tra difesa e custodia dello spazio riser- ca del volto di Dio», Chiara e Francesco hanno vato a Dio». Ha affermato che la clausura è vissuto una spiritualità dell’incontro, entrambi soprattutto spazio di relazione. Ci ha chiesto, si sono impegnati a vivere radicalmente sine perciò, di riflettere sulla clausura come strut- proprio. tura e come funzione, in quanto ci permette di Ha sottolineato l’urgenza di vivere il dono rimanere in Dio, secondo la nostra Forma di della spiritualità e della fraternità di “fami- vita. glia”, come fu per Francesco e i fratelli con Ha ribadito l’importanza di vivere sine Chiara e le sorelle. Non è pensabile «separarsi, proprio, di essere come i poveri, pur non ser- per noi fratelli minori e sorelle povere, perché vendoli direttamente, per testimoniare come significa impoverirsi e impoverire la nostra Chiara che Dio è la vera ricchezza del cuore spiritualità. Siamo nati insieme e la nostra umano. Ci ha invitate a collocarci oggi in una spiritualità carismatica ha bisogno di respira- EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 101 re con questi due polmoni». Questa modalità di Santa Chiara sparse nel mondo intero e ai oggi «nel nostro mondo e nelle nostre culture Frati. Desiderose di continuare a cammina- si traduce in un messaggio profetico incredi- re insieme, pur dislocate nelle varie parti del bile». mondo, sono stati decisi i seguenti temi che Fr. Giacomo è convinto che bisogna rico- orienteranno il nostro cammino in questi anni minciare a dialogare in verità tra di noi. È la futuri: condizione per accogliere la diversità, supe- • Rivitalizzazione e significatività della no- rando il «maschilismo invadente o femmini- stra vita e missione. smo esasperato» che hanno favorito talvolta • Formazione. la separazione. Invita perciò i frati e le sorel- • Relazione Sorelle Povere di Santa Chiara e le a «rivalutare la nostra spiritualità nella sua Frati Minori. completezza, nella sua complementarietà», a rivedere «tutto il tessuto relazionale». Mette I luoghi della memoria in guardia dalle scelte non teocentriche, infatti afferma che «se non c’è una forte e profonda – Significativa è stata la visita alla basilica interiorità, uno spirito di fede viva e dinami- di S. Chiara. Madre Damiana, Abbadessa del ca, il dialogo non può sostenersi […] perché Protomonastero, ci ha invitati a ringraziare il può cambiare solo colui che è stabile interior- Signore per il dono dell’esperienza comunio- mente». Auspica un dialogo che si costruisce nale e per essere nel luogo della memoria così a centri concentrici, «a dialogare ma partendo carico di significato. Dopo la celebrazione dei dalla Parola, da una passione cristocentrica, Vespri, presieduti dal Ministro generale, nella come lo era all’inizio, e non da bisogni antro- cappella del Crocifisso di San Damiano, ab- pocentrici di affettività». biamo venerato i testi originali della Regola Ha indicato alcune sfide: riappropriarci del- di Santa Chiara e del Privilegio della pover- la passione evangelica come base alla nostra tà. Ogni gruppo linguistico, dopo aver letto un formazione all’interiorità e fondamento della capitolo della Regola, accompagnato dai can- nostra relazione, del nostro vero dialogo; ri- ti preparati dalle Sorelle di Assisi, ha sostato scoprire la meravigliosa ricchezza della nostra in preghiera davanti al corpo della Madre S. complementarietà; rievangelizzare il servizio Chiara. A conclusione Madre Damiana e le dell’autorità, rendendolo più umile ed espro- Sorelle del Protomonastero ci hanno accolto priato, più fraterno e “materno”; aprire al dia- con tanto calore in una sala, per gustare la dol- logo, quale forma privilegiata di incontro con cezza della sororità e dei pasticcini preparati Dio, con i fratelli e le sorelle; non assolutizzare anche con le loro mani. l’esperienza particolare del proprio monastero – La visita alla tomba del Serafico Padre ci o federazione; prevedere la creazione di una ha riportate all’avventura evangelica di Fran- struttura-mediazione semplice, autorevole cesco che, all’origine, ha coinvolto Chiara, le e fraterna, composta da Fratelli e Sorelle, a altre e, nel tempo, anche noi. Il saluto inizia- servizio della vita e della comunione, con lo le di P. Giuseppe Piemontese, Custode della scopo di aiutare o di essere accompagnati in Basilica, ci ha permesso di sentirci in casa e questo cammino evangelico; convertirci dalle di provare gratitudine verso questi fratelli che “strutture” alla “struttura”; rimettere al primo custodiscono il sacro convento. Alla tomba di posto con una priorità assoluta, come vuole il Francesco abbiamo celebrato i Vespri. L’a- Vangelo, la struttura della relazione con Dio scolto della Parola e di alcuni passi delle Fon- e con gli altri; ritrovare nella Chiesa la nostra ti, la proclamazione della Forma Vitae data da forza, la nostra voce profetica e missionaria, Francesco a Chiara, ci hanno ricollocate nella come hanno fatto Francesco e Chiara nel loro sua scelta radicale, nella passione nel seguire tempo; vivere la follia evangelica, per rinno- Cristo povero e crocifisso, nel coinvolgimento vare oggi la nostra Chiesa. di Chiara e delle sorelle nella storia di France- – Nel pomeriggio di sabato, dopo un lavo- sco con Dio. È stato un momento intenso per ro previo tra le presidenti delle singole aree tutte noi: ancora una volta Francesco ci ricon- geografiche e ciascuna portavoce del gruppo segnava la Forma Vitae, per viverla sine glos- linguistico di appartenenza, coordinato dal sa nell’oggi. Ministro generale, è stato letto, discusso, con- – A S. Damiano, l’appuntamento con la cordato e approvato in assemblea il messag- memoria. Proprio in questo luogo, che ha visto gio finale indirizzato a tutte le Sorelle Povere prendere forma l’inizio del carisma nel 1212 e 102 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 che è vivo tuttora, nel 2012, abbiamo avvertito • ad essere esegesi vivente della Parola di la presenza di Chiara e delle Sorelle. È stato Dio, assumendo il Vangelo come nostra tempo e spazio di preghiera, di condivisione, regola e vita, vivendo la sequela di Cristo di incontro. Durante la S. Messa, S. Ecc. Rev. in obbedienza, senza nulla di proprio e in ma Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo castità (RsC 1,1); di Assisi, con molta semplicità ci ha confidato • a seminare gioia nel cuore di quanti incon- di sentirsi in qualche modo il vescovo di tut- triamo nel nostro cammino; ta la Famiglia Francescana. Al termine della • a costruire, in ogni momento, ponti di co- celebrazione, Fr. Aidan ha letto il messaggio munione con i Fratelli che il Signore ci ha con la benedizione del Santo Padre, giunto a dato, vivendo la reciprocità e la comple- Mons. D. Sorrentino dalla Segreteria di Stato: mentarietà carismatica, rispettando le diffe- il Papa ci ha invitato a vivere l’esperienza del renze, come le vissero Francesco e Chiara, congresso non solo come momento di fraterni- per essere signum fraternitatis. tà e di condivisione, ma anche come grazia del Dopo la consegna dell’invio, il Ministro ha centenario, rilevando che il mondo ha bisogno salutato personalmente ogni presidente nella di riconoscerci quali testimoni gioiose e gene- chiesetta della Porziuncola e a ciascuna ha do- rose di Gesù povero e umile. nato una copia della Regola di Santa Chiara e Grande accoglienza ci è stata offerta dal un’icona con il volto di S. Chiara. guardiano del convento, Fr. Eugenio, che ci ha Il saluto finale ci ha riportato alla consa- dato il benvenuto a nome della fraternità. Si- pevolezza che ogni presidente, ritornando nel gnificativo anche l’incontro con Fr. Giovanni proprio monastero, avrebbe portato nel cuore Boccali che ci ha aiutate a rivisitare i momenti non solo il luogo delle memoria, ma anche il iniziali della conversione di Chiara. Come non volto di ogni partecipante e l’esperienza di una ricordare ancora il momento dell’agape frater- profonda comunione con i Frati. na, dove abbiamo sperimentato concretamente Il Congresso si è concluso ufficialmente la la cura dei frati, la gioia della relazione? mattina del 12 febbraio 2012.

Conclusione Sr. Diana Papa osc

Il ritorno alla Porziuncola la sera di sabato, per la veglia di preghiera poi, a conclusione 2. Omelia d’apertura del congresso, la domenica mattina per la con- S. Maria degli Angeli, Porziuncola, 6 febbraio 2012 celebrazione della S. Messa con gli Assistenti presieduta da Fr. José R. Carballo ofm, Mini- stro generale, ci ha permesso ancora una volta RICORDA IL TUO PROPOSITO di ritornare in questo luogo santo. Il Ministro, nel messaggio di invio, ha detto: «Da questo Carissime Sorelle Povere di Santa Chiara, Santuario della missione – da qui Francesco carissimi Fratelli: ha inviato al chiostro del mondo i suoi Frati –, il Signore vi dia pace! desidero anch’io, a suo nome, inviarvi ai cin- que continenti da dove venite e dove, con la È con grande gioia che vi accolgo qui al- vostra vita e la vostra parola, siete chiamate la Porziuncula all’inizio di questo II Incontro a restituire il dono del Vangelo agli uomini e Internazionale delle Presidenti delle Federa- alle donne del nostro tempo» (J. R. Carballo). zioni dell’OSC. Ben venute! Prego il Signore Ancora una volta ci ha esortate: affinché questi giorni di incontro, di preghiera • a consolidare il vincolo della santa unità, e di riflessione trascorrano in santa unità e le- come unica famiglia unita in Cristo, con- tizia fraterna. Che siano veramente giorni fe- sapevoli di far parte di una stessa Fraternità condi per voi e per tutte le Sorelle, sparse nel evangelica, perché una è la forma di vita mondo intero, che, attraverso voi, abbraccio che ci hanno trasmesso Francesco e Chiara fraternamente e saluto con il bacio di pace. • ad assumere con gioia la responsabilità del In quest’anno di grazia, in cui ricordiamo la passato glorioso ed a aprirci al futuro che lo “conversione di Chiara” e la sua accoglienza da Spirito ha già pensato per noi, a riflettere e a parte di Francesco e dei suoi primi compagni riscoprire la nostra fede, per celebrarla nella nella fraternità francescana, proprio in questo liturgia e per confessarla con la nostra vita; luogo, così vicino al cuore di Francesco e cer- EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 103 tamente anche a quello di Chiara, come non ri- po la parte che ci spetta (cf. Am 6; 2Cel 214). tornare a quella notte del 1211 in cui Chiara, la- Per questo è necessario mantenere la capacità sciando «la misera vanità del mondo», come lei permanente di scrutare i segni dei tempi e dei stessa confessa nel suo Testamento (cf. TestsC luoghi per poi interpretarli alla luce del Vange- 8), abbandona «casa, città e parenti» per spo- lo e in sintonia con il sentire della Chiesa (cf. sarsi con Cristo, «davanti all’altare della beata Gaudium et Spes 4). È necessario «riprodurre Maria» (LegsC 8), ed abbracciare la forma di con coraggio l’intraprendenza, l’inventiva e vita che Francesco le mostrò (TestsC 5) e che la santità» di Francesco e Chiara (cf. VC 37). più tardi il “signor papa” Innocenzo IV bene- È necessario mantenere viva la capacità di di- disse, approvando la Regola dell’Ordine delle scernimento evangelico per “esaminare ogni Sorelle Povere? Come non fare di questo mo- cosa, tenere ciò che è buono» (cf. 1Ts 5, 21), mento una vera eucaristia per il dono di Chia- per «distinguere ciò che viene dallo Spirito da ra al mondo e alla Chiesa? Come non volgere ciò che gli è contrario» (VC 73). Soltanto così il nostro sguardo al passato per ringraziare il potremmo, potrete, carissime Sorelle, essere Padre delle misericordie per quanto ha fatto in segni di vita leggibili per un mondo assetato Chiara e poi nelle sue sorelle e figlie di ieri e di «un cielo nuovo e una terra nuova» (cf. Is d’oggi? Come non approfittare questo tempo di 65,17; Ap 21,1). grazia per rivisitare, con amore e riverenza, la Il Vangelo di Marco, che abbiamo procla- forma di vita che ci ha lasciato Chiara, in modo mato (cf. Mc 6,53-56), dice che la gente rico- da approfondirla e viverla ogni giorno con pas- nosceva Gesù e accorreva a lui. La questione sione e in una più grande fedeltà creativa, come che mi pongo è questa: siamo noi riconosciuti ci chiede la Chiesa (cf. VC 37)? dalla gente per la nostra qualità evangelica di Carissime Sorelle Povere, approfittate di vita? Ecco una domanda alla quale è urgen- questo tempo che il Signore ci offre per ravvi- te dare una risposta. Non sarà che molte volte vare «il dono di Dio» che è in voi (2Tm 1,6): si siamo più curiosi che significativi, evangeli- tratta di un impegno costante di ogni discepo- camente parlando? Chiamati ad essere sale e lo di Cristo se non vuole che il suo sale perda luce del mondo (cf. Mt 5,13ss), lievito nella sapore e la sua vita diventi insignificante. Ma massa (cf. Mt 13,33; Lc 13,20ss), città posta in questo momento così significativo per la sul monte e luci sul candelabro (cf. Mt 5,14- nostra famiglia e in modo particolare per voi 15), come sono le nostre presenze? Carissimi Sorelle Povere, questo impegno deve essere la Fratelli e particolarmente voi, carissime Sorel- priorità delle priorità per ciascuna di voi e per le, vi esorto con le parole di Chiara, «donna le vostre Fraternità se non volete venga meno cristiana»: lasciatevi attirare e conquistare da il vostro proposito fino a perdere la ragione di Colui che è il «più bello tra i figli degli uo- essere nella Chiesa e nel mondo. mini» (2LAg 20), sposandolo per sempre (cf. «Ricorda il tuo proposito..., sempre veden- Os 2,21) e offrendovi a Colui che a noi tutto do il tuo principio, ciò che hai ottenuto tienilo si è offerto, come direbbe il Poverello (LOrd stretto, ciò che stai facendo fallo e non lasciar- 29). Unite a Cristo, con la «mente, l’anima e il lo» (2LAg, 11), ci chiede Chiara e, particolar- cuore» (cf. 3LAg 12-13) costantemente rivolti mente, chiede a voi, con ancora maggiore vi- a Lui (cf. 4LAg 15), fate sì che, come Chia- gore in quest’anno giubilare della sua conver- ra, non abbiate altro desiderio se non quello sione al Signore. Seguendo, dunque, i consigli di contemplare lo «Sposo di stirpe più nobile» della “pianticella di Francesco”, assumiamo (1LAg 7), con l’aspetto «più bello» (1LAg 9), come priorità il conoscere la nostra vocazione «la cui bellezza ammirano incessantemente (cf. TestsC 4) per essere fari di luce in mezzo tutte le beate schiere dei cieli», e «la cui visio- alle tenebre, segni di speranza in un mondo di- ne gloriosa renderà beati tutti i cittadini della sperato e per nutrire dal di dentro, con l’offerta celeste Gerusalemme» (4LAg 10.13). Soltanto liberatrice del Vangelo, un mondo assetato di allora anche la gente, che vuole vedere Gesù, senso, come fecero nel loro tempo Francesco e vi riconoscerà e correrà da voi in quanto disce- Chiara d’Assisi. pole di Colui «che per noi si è fatto via» e che Care Sorelle e Fratelli, non possiamo ac- il padre san Francesco, «di lui vero amante e contentarci di narrare le opere dei nostri prede- imitatore», vi «mostrò ed insegnò con la paro- cessori, non possiamo accontentarci di parlare la e con l’esempio» (TestsC 5). di Francesco e di Chiara, ma, ispirandoci alla La prima lettura (cf. 1Re 8,1-7.9-13) ci par- loro vita, dobbiamo compiere nel nostro tem- la della presenza di Dio che stabilisce la sua 104 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 dimora nel segno della nube. Tutta la storia el que hoy, inmerecidamente, es el sucesor del di Israele avviene per questa presenza divi- Padre san Francisco. Cercanía y amor que me na, che troverà il suo compimento quando il habéis manifestado en muchos modos y oca- tempio sarà il corpo stesso di Gesù, risorto da siones durante estos años, pero especialmente morte, sarà la Chiesa, formata dalle pietre vive en el constante acompañamiento que me di- dei cristiani. Pietre particolarmente vive siamo spensáis, con vuestra oración y vuestros sacri- chiamati ad essere noi, consacrati, e special- ficios, en el ministerio de servicio que el Señor mente voi Sorelle contemplative: infatti, siete y los hermanos me han confiado. Siento que state chiamate ad essere «segno dell’unione es esa oración, unida a la de los hermanos y esclusiva della Chiesa-Sposa con il suo Signo- de tantas otras personas, la que me sostiene en re». A questo guarda precisamente la vostra mis muchos viajes apostólicos por el mundo. scelta claustrale (VC 59). Ma per questo dove- En todos ellos os siento a mi lado. te lasciarvi avvolgere dalla nube, come Maria, Me dirijo a vosotras también para mani- che, lasciandosi incontrare dal Signore, diven- festaros mi gratitud por ser centinelas en la ne «casa, palazzo, vestimento, tabernacolo» noche, cornetas en la muralla que escrutan, a dell’Altissimo (cf. SalV 4-5). In questo modo través de una vida intensa de contemplación, risponderete alla vostra grande missione: es- los signos de vida que se ocultan entre tantos sere sacramento della presenza del Signore in signos de muerte. Gracias, de un modo muy mezzo agli uomini del nostro tempo. particular, por recordarnos la necesidad de vi- Care Sorelle e Fratelli, iniziamo questo no- vir centrados en Aquel que para nosotros se stro incontro sotto la protezione della «Vergi- hizo camino y vida, tal como nos lo ha mostra- ne fatta chiesa» (SalV 1). Sia Lei, la piena di do Francisco, “verdadero amante e imitador grazia, a guidare questo Congresso delle Pre- suyo” (TestCl 5). Gracias por lo que sois y lo sidenti delle Federazioni OSC. Francesco e la que “hacéis” en el mundo, en la Iglesia, y en la sua “pianticella” ci accompagnino in questo Familia Franciscana, de la cual sois una parte cammino che oggi iniziamo. fundamental. Pues eso somos vosotras y noso- tros: Familia de hermanos y hermanas, porque Fr. José Rodríguez Carballo, ofm hemos nacido del gesto creador del Padre de Ministro generale, OFM las misericordias, y “un solo y mismo Espíri- tu” nos ha hecho salir de este mundo a los her- manos y a las hermanas (cf. 2Cel 204). 3. Relación del Ministro general Me dirijo, en fin, a vosotras, hermanas muy Asis, 05.02.2012 amadas, para continuar el diálogo que duran- te estos años he mantenido constantemente CONOCE BIEN con vosotras a través de mis cartas y de los TU VOCACIÓN repetidos encuentros tenidos con vosotras en las visitas a las distintas Federaciones y mo- Quiero iniciar esta presentación con unas nasterios. Un diálogo que ha tenido siempre la palabras de Francisco que la Hermana Clara intención de seguir profundizando, en verda- recuerda en su Regla: “Ya que por divina in- dero espíritu de fraternidad, en nuestra común spiración os habéis hecho hijas y siervas del vocación, porque una sola es la Forma de Vida altísimo sumo Rey Padre celestial y os habéis que hemos abrazado, como recientemente nos desposado con el Espíritu Santo, eligiendo vi- recordó el “señor papa” Benedicto XVI1. vir según la perfección del santo Evangelio, “Conoce bien tu vocación” (TestCl 4), nos quiero dispensaros siempre, por mi mismo y exhorta Clara con las palabras del Apóstol (cf. por medio de mis hermanos, y como a ellos, 1Cor 1, 26). Consciente de que profundizando un amoroso cuidado y una especial solicitud” en vuestra vocación, profundizo también en la (RCl 6,3-4; cf. FVCl). Obedeciendo a estas pa- mía, hoy quiero una vez más compartir algu- labras me dirijo a vosotras, mis queridas Her- nos puntos que creo debéis tener presentes a la manas Presidentas, y en vosotras a todas las hora de hacer un camino común con vocación Hermanas Pobres de Santa Clara extendidas de futuro, hacia el cual nos empuja el Espíritu en el universo mundo, al inicio de este II Con- del Señor (cf. Vita Consecrata [= VC] 110), greso Internacional de Presidentas de la OSC. siempre, dentro del respeto de la diversidad. Lo hago para manifestaros mi personal gra- Cuanto sigue no es sino algo que nace de la titud por vuestra cercanía y vuestro amor hacia reflexión que me hago frecuentemente. Refle- EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 105 xiones nacidas del amor que tengo por nuestra el reduccionismo pragmático que parece do- vocación y del amor que, como ya he dicho, minar en nuestra sociedad, ni colocarse a la nos tenemos recíprocamente. En este sentido, defensiva, como ciudades sitiadas. mi intervención en este II Congreso Interna- En cuanto consagradas también vosotras cional de Presidentas OSC, quiere ser una sois llamadas a “reproducir con valor la au- prolongación en el tiempo de la amistad que dacia, creatividad y santidad” de Francisco y Francisco y sus primeros compañeros tuvie- Clara (cf. VC 37). En un mundo como el nue- ron por Clara y sus compañeras, y si no fuera stro donde parece que hay poco espacio para mucha pretensión por mi parte, estas palabras la esperanza, un aspecto importante de vuestra quisieran deciros “algo nuevo sobre el Señor”, vocación consiste en dar razón de la esperanza como pedía Clara a Junípero. que habita en vosotras (cf. 1P 3, 15), y en te- Me presento, por tanto ante vosotras, no co- stimoniar una esperanza recta (san Francisco), mo el que tiene la llave del presente o del fu- una esperanza que no defrauda (cf. Rom 5, 5). turo para responder a tantas preguntas que nos Vuestra vida franciscano/clariana no puede atormentan, sino como un hermano, el “her- perder el mordiente profético de anuncio y de mano mayor”, como un mendicante de senti- denuncia, no puede dejar de ser una propuesta do, que, entre dudas e incertidumbres, intenta alternativa a los valores del mundo, como la descubrir hacia dónde va el soplo del Espíritu que hicieron Francisco y Clara. (cf. Jn 3, 7), y lo que el mundo espera de voso- El verdadero y profundo drama del hom- tras y de nosotros. No pretendo que cuanto si- bre de hoy es que marginando a Dios de su gue sea aplicable a todas vosotras, ni que todas vida está privando su existencia de lo único las compartan. Cuanto estoy para decir lo haré que le puede dar sentido pleno, y, aunque no como una simple propuesta de reflexión que, lo confiese abiertamente, si de algo está re- obedeciendo al mandato de Francisco, os ha- almente necesitado es de Dios. A los consa- go en el contexto del año jubilar clariano que grados corresponde, en primera línea, ser epi- estamos viviendo. fanías, presencias, transparencias de Dios, o, si queremos, en palabras de Teilhard de Char- Hijas del cielo y de la tierra din, ser “no sólo epifanía del Señor, sino su diafanía”. Esto quiere decir que no basta ser Con vuestra opción de seguir a Cristo que- manifestación de Dios en momentos extraor- réis ser signos del “todavía no”, pero al mismo dinarios (teofanía), sino que es necesario ser tiempo signos del “ya”: hijas del cielo e hijas en todo momento trasparencia de Dios, ser de la tierra. No se pueden olvidar estas dos di- personas diáfanas. Y para ello es necesario mensiones de la vida cristiana y consagrada. estar constantemente conectadas a la “Fuente Aun cuando aquí somos huéspedes y peregri- de la Vida” que es Dios, dejar que Dios nazca nos, no por ello podemos vivir al margen de en el alma (M. Eckhart), para participar de la cuanto nos rodea y nos envuelve. Esto es váli- esencia de Dios. Si esto se espera de todos los do también para vosotras que habéis escogido consagrados, mucho más, y con toda razón, de una vida escondida en Cristo. Sin ser del mun- una contemplativa, de una clarisa. do, o al menos eso exige vuestra vida, estáis A este punto se imponen algunas pregun- en el mundo. Y éste estar en el mundo con- tas: ¿Cómo ejercer esa misión profética de la diciona, para bien como para mal, también la que hemos hablado? ¿Cómo seguir siendo una vida contemplativa y la vida clariana. Negarlo alternativa en nuestro mundo, siendo diáfanas sería cerrar los ojos al influjo de la historia en de Dios? la vida de la Iglesia. Dicho esto hemos de afirmar que estamos Vino nuevo en odres nuevos viviendo una transición epocal de magnitud pocas veces vista en la historia humana. Y ante Vino nuevo en odres nuevos (Mc 2,22), es este fenómeno, dos pudieran parecer las sali- lo que pide Jesús a sus seguidores. Vino nue- das posibles: o el reduccionismo pragmático, vo en odres nuevos, es una exigencia de los o la defensa a ultranza de una pretendida iden- tiempos nuevos inaugurados con la venida de tidad en jaque. En realidad, ninguna de estas Jesús. Vino nuevo en odres nuevos, es una lla- respuestas puede decirse evangélica o franci- mada apremiante sobre todo en estos momen- scana. Ni la vida consagrada en general, ni la tos “delicados y duros” (VC 13), en que nos ha contemplativa en particular, pueden asumir ni tocado vivir nuestra vocación evangélica, y en 106 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 los que los cambios son tan rápidos y bruscos, – ¿Qué exigencias concretas se derivan de que corremos el riesgo de no darnos suficien- estos tres movimientos, tanto individual- temente cuenta de ello. En cuanto herederas de mente como comunitariamente? una Forma de Vida profundamente evangéli- – ¿Qué es lo que impide a una hermana o a ca, tenéis muy buen vino, pero ahora se hace una comunidad/fraternidad caminar en la necesario encontrar unos odres adecuados para dirección que marcan los tres movimientos que ese vino no se pierda, “odres nuevos”, que anteriormente indicados? permitan manifestar la bondad, la actualidad y Siempre dentro de este contexto quiero la novedad de vuestro carisma. ahora señalar algunos aspectos a los que creo El año clariano que estamos celebrando es estáis llamadas de prestar particular atención. un buen momento para ello y no podéis de- sperdiciarlo. Debería ser un kairós para en- De la reestructuración a la revitalización contrar esos odres nuevos, de los que nos ha- La vida religiosa está viviendo un momen- bla el Evangelio. ¿Por qué no aprovechar esta to de reestructuración de crecimiento, motiva- ocasión para preguntaros: dónde estáis, hacia da por el aumento de vocaciones en algunas dónde vais, hacia dónde os lleva el Espíritu? zonas geográficas, y, en el mayor número de Tenéis que daros tiempo para responder a estas casos, una situación de reestructuración de re- preguntas que son vitales para vivir el presente ducción, debido fundamentalmente a la falta con pasión y abrazar el futuro con esperanza de vocaciones y al consecuente incremento de (cf. NMI 1). De vez en cuando es necesario de- la edad media de los consagrados, con la im- stapar el tejado de nuestras tranquilidades, se- posibilidad para seguir gestionando las obras guridades, costumbres, y fachadas, para entrar que realizaban hasta el momento. La Orden en la casa de nuestro yo, de nuestra situación de los Hermanos Menores también está meti- personal e institucional, y ver, con valentía y da de lleno en dicha reestructuración, tanto de verdad, la efectiva realidad. crecimiento como de disminución. Otro tanto A las preguntas anteriormente señaladas sucede con la Orden de las Hermanas Pobres. estáis llamadas a responder, no sólo desde vue- Mientras se abren monasterios en algunas áre- stra identidad, sino también desde una realidad as geográficas donde no estaba implantada la concreta en la que habéis sido llamados a ser Orden, en países donde la presencia era nume- portadoras del don del Evangelio, desde vue- rosa se hace necesario cerrar presencias, con stra Forma de Vida clariana. Una realidad en la todo lo que de doloroso comporta este proceso. que existen grandes contradicciones y tenden- Y es que cuando disminuyen considera- cias contrapuestas, pero en la que sois llamadas blemente las vocaciones algo hay que hacer. a entrever cuál es vuestro camino como Herma- Es verdad que la vida consagrada no es una nas Pobres de santa Clara, y deciros unas a otras empresa, pero si por un momento nos viése- qué herencia de vuestra historia, ocho veces se- mos como una de ellas, constataríamos que en cular, queréis y debéis conservar, cómo estáis muchos casos la mayoría de nuestro personal respondiendo a la crisis por la que está atrave- rebasa la edad de jubilación, y que nos resulta sando la vida religiosa en general y la vuestra difícil contactar con la generación más joven, en particular, y con qué esperanzas o temores debido al problema generacional de personal camináis hacia el futuro. Es el momento de ser que padecemos. Refiriéndome en concreto a “centinelas en la madrugada” (cf. Is 21, 11-12), vuestro caso esto es claramente constatable, en esta aurora de nuevos tiempos. en muchas de vuestras casas. Algunas jóvenes Para ello considero necesario entrar en un que entran en los monasterios parecen conde- triple movimiento indicado por tres verbos: nadas a vivir toda su vida en casa de sus abue- centrarse (sólo en Él, lo único necesario), con- los. Y esto, digámoslo claramente, no es nada centrarse (en los valores esenciales del cari- halagüeño, aun cuando reconozcamos que los sma) y des-centrarse (la misión: ¿cómo ser ancianos tienen mucho que ofrecer a las jóve- portadoras del don del Evangelio a los hom- nes generaciones. Vosotras os debéis pregun- bres y mujeres de nuestro tiempo respetando tar con visión de futuro: ¿Cómo custodiar la las exigeneias de vuestra Forma de Vida?). vocación de las jóvenes presentes en algunos En este contexto os invito a preguntaros: monasterios donde casi todas son ancianas y – ¿Qué quiere decir para cada hermana y pa- están enfermas? Esta es una gran responsabili- ra cada fraternidad (monasterio) centrarse, dad a la que no podéis sustraeros. concentrarse, des-centrarse? Mirando con una sensatez iluminada por la EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 107 fe no dudamos en confesar que el futuro de la creo necesario repetirlo: Las estructuras son vida consagrada está en manos de Dios y te- necesarias, pero debe estar al servicio de la nemos experiencia de que Dios actúa. Pero no vida. Las estructuras deben partir de la viven- podemos ser ingenuos. Guiados por un sano cia del carisma y respetarlo en todo momento. realismo hemos de afirmar que el nuestro es el ¿Qué comporta esta afirmación? El redimen- momento de tomar la situación en las manos y sionamiento en vistas de la revitalización del ver, con lucidez y audacia, las propias debili- carisma comporta, entre otras cosas: dades y amenazas, las fortalezas y oportunida- – Poner en el centro la persona de las her- des, y con todo ello pensar en el futuro. Un fu- manas, re-crear las personas, es decir, su turo que en muchos casos pasa necesariamente humanidad, su fe, el entusiasmo de los por la reestructuración de disminución. inicios, nuestra profesión religiosa. Para que esa reestructuración no sea sim- – Dar calidad a la vida fraterna, o santa plemente sufrida ha de hacerse desde una ac- unidad, buscando los medios oportunos titud de discernimiento que esté animado, no para recrear la comunión, la intercomu- sólo por la tradición, sino por lo que Dios pide nicación y la calidez y verdad en las re- en estos momentos; no sólo pensando en uno laciones de las hermanas entre sí. mismo o en la propia comunidad, sino en la – Programar las actividades del monaste- revitalización y en la promoción del propio rio, al interno y hacia el exterior, según carisma, más allá del propio monasterio. Si tu- las posibilidades reales y las exigencias viéramos sentido de Orden, lo que más nos de- de una vida totalmente contemplativa. bería preocupar en estos momentos no es tanto – Hacer un proyecto de presencias dentro el salvar a toda costa una presencia, sino la del territorio, de tal modo que la presen- revitalización del carisma. ¿Qué sentido tiene cia clariana no venga a menos allí donde mantener una presencia sin una vida litúrgica se cree que es necesario continúe. Esto digna y sin una vida fraterna humanamente y exige elaborar un mapa de presencias en espiritualmente rica, sólo por salvar unos mu- el territorio, a ser posible con un proyec- ros? ¿No pensáis que ha llegado el momento to concreto. de programar el cierre o la ayuda a unas deter- El redimensionamiento de las activida- minadas comunidades cuya presencia es signi- des (atención al activismo también en la vida ficativa para la Orden, siempre teniendo como de los monasterios), de las presencias y de los objetivo la revitalización del carisma clariano? monasterios, que a menudo lleva consigo cier- ¿No os parece que ha llegado el momento de res y fusiones son procesos dolorosos en los pensar como Federación y como Orden qué cuales, sin embargo, sois llamadas a descubrir presencias mantener y qué presencias cerrar? un momento de gracia pascual para intentar Esto, sin embargo, además de un estudio serio daros un nuevo significado, probablemente de y sereno, exige de vosotras un mayor sentido manera más sencilla y más vulnerable, pero de pertenencia a la Orden y a la Federación. también más profética, y en una cada vez ma- En un mundo globalizado como el nuestro la yor fidelidad a vuestra vocación de Hermanas tan invocada autonomía de los monasterios no Pobres de Santa Clara. puede entenderse como se entendía hace tan solo treinta años. Autonomía sí, pero también ¿Cuándo una fraternidad de Hermanas Po- intercomunicación e intercomunión de unas bres de santa Clara vive su vocación? con otras. Esta es una pregunta fundamental a la hora A este punto de la reflexión creo que sea de discernir sobre la reestructuración de la que importante el que nos preguntemos sobre los estamos hablando. Una fraternidad de clarisas criterios a seguir para la restructuración en vi- vive su vocación cuando: stas de la revitalización carismática de la que – Se busca, como Francisco y Clara, cons- estamos hablando. Lo hago en forma de pre- tantemente el rostro de Dios, testimo- guntas. Las respuestas que daremos nos pue- niando el Evangelio y el amor apasio- den ayudar al discernimiento del que estamos nado por Cristo pobre y crucificado, a hablando. través de la presencia de una Fraternidad que en la Iglesia vive sine proprio una ¿Qué comporta el redimensionamiento en vi- existencia cristiana cada vez más autén- stas de la revitalización del carisma? tica y más viva, aún de modo silencioso. Muchas veces lo hemos dicho, pero – Se pone en el centro de la existencia, per- 108 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

sonal y fraterna, la Palabra de Dios. dad de custodiar la Forma de Vida y la – Se cuida la celebración de la Liturgia de fidelidad de las hermanas en cuanto se las Horas y de la Eucaristía a través de refiere a la vivencia del Evangelio, se- una digna celebración comunitaria, que gún la Forma de Vida que os ha confiado hace referencia al Misterio que tiene el Clara. rostro del Padre. – Si hay posibilidades reales de formación, – Se vive el cotidiano sine proprio a nivel tanto inicial como permanente. personal y fraterno, y, entregándose al – Si para cualquier opción la fraternidad Señor, se transforma en signo de su pre- tiene en cuenta el bien de la Iglesia don- sencia en la historia, haciendo creíble el de es llamada a ser signo. cuidado de Dios por la humanidad. – Si una fraternidad vive con el trabajo de – Se custodia la santa unidad favoreciendo sus propias manos, garantizando lo ne- la comunión entre las hermanas, con los cesario a cada hermana y a la comunidad Hermanos Menores, en la Iglesia y para y haciendo partícipes de sus bienes a los el mundo, haciendo legible y visible una pobres, de tal modo que se haga visible modalidad de relación que se caracteriza la Providencia de Dios que no abandona por la donación a los demás, y se edifica a sus hijos e hijas. A este respecto dice gracias al perdón recíproco, la misericor- el papa Benedicto XVI: “Giacomo da dia, y la reconciliación. Vitry había acogido con perspicacia un – Se considera la clausura no sólo como un elemento característico de la espiritua- espacio físico, sino también teológico; lidad franciscana al que Clara fue muy espacio y tiempo donde se custodia y se sensible: la radicalidad de la pobreza vive la relación con Dios, con las Her- asociada a la confianza en la Providen- manas, y con los Hermanos, en la Iglesia cia divina”2. y para el mundo. – Si los monasterios se transforman en ¿Cómo se puede acompañar un monasterio escuelas de oración, en mesas donde hacia un proceso de revitalización o hacia cotidianamente se comparte el pan de el cierre? la Palabra, en lugares protegidos de es- Cuando éticamente no se dan los requisitos piritualidad, de oración, de adoración y mínimos del sui iuris, cuando una fraterni- de contemplación, y, respetando siempre dad está formada por personas que, por con- la forma de vida que debe caracterizar a diciones de salud o por una edad avanzada, una Clarisa según la Regla y las Consti- han perdido la capacidad de significatividad tuciones generales, se abren a la acogida evangélica, cuando sólo se lucha por la super- de quienes buscan a Dios, la paz, la re- vivencia, ¿cómo ayudar a estos monasterios flexión, un camino de fe. hacia la revitalización o hacia el cierre defi- nitivo? ¿Cuándo una casa se puede definir monaste- En estos casos se podrían adoptar dos po- rio? sibles modalidades, aun cuando, al menos por Parece una pregunta obvia, pero no el momento, no entran en vuestro vocabula- siempre lo es. Pienso que no toda casa, rio: la filiación3 y la tutela4. Entiendo que en aún canónicamente erigida en monaste- nombre de la autonomía tales posibilidades rio, lo sea realmente. A mi modo de ver, puedan parecer forzadas. Pero creo que la Or- una casa es realmente un monasterio: den o las Federaciones no pueden ser ajenas – Si en dicha casa habita una fraternidad a situaciones de muerte real en que viven no estable y consolidada, formada por un pocos monasterios. En un contexto así, ¿no os número de miembros que testimonían, al parece que también la pregunta dónde está tu menos en parte, a nivel personal y frater- hermano (Gn 4,9) se dirige a una Federación o no, una propia dignidad, una calidad hu- a la Orden misma? Personalmente pienso que mana, cristiana y evangélica significati- tanto las Federaciones como la Orden misma vamente comprensible, visible y creíble. están llamadas a dar una respuesta que tenga – Si en ella hay miembros cualificados pa- en cuenta la dignidad de las personas y la cu- ra el servicio de la autoridad, que viven stodia del carisma franciscano/clariano. el Evangelio, sine proprio, en santa uni- dad, capaces de asumir la responsabili- Los pilares de la revitalización del carisma EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 109

De todas partes los consagrados y religiosos cuencia: ser testimonios de la trascendencia. recibimos repetidas invitaciones a volver a lo El mundo de hoy, tan herido, y tan amenazado, esencial. Para la vida consagrada activa una necesita un “alma”, un significado, un sentido llamada insistente en este sentido la hizo el profundo que le asegure la supervivencia. La Congreso Internacional de la Vida Consagra- Iglesia tiene necesidad del testimonio de quien da del 2004. Dicho Congreso pidió a todos los se entrega a no anteponer nada al amor de Cri- consagrados pasión por Cristo y pasión por la sto (cf. VD 83). Por otra parte, también el mun- humanidad y, al mismo tiempo, pidió que cen- do tiene sed de espiritualidad, de auténticos traran su atención en la espiritualidad, la vida contemplativos que “con su vida de oración, fraterna y la misión. La misma llamada nos vi- de escucha y de meditación de la Palabra de no del Papa Benedicto XVI durante la Audien- Dios” le recuerden “que no sólo de pan vive el cia que concedió a los Superiores Generales el hombre, sino de la Palabra que sale de la boca 26 de noviembre de 2010. Creo que estas lla- de Dios (Mt 4,4)”. Lo reconocía el Congreso madas son válidas, cambiando lo que haya que Internacional de la Vida Consagrada de 2004 cambiar, también para la vida contemplativa y cuando afirmaba, refiriéndose a la vida religio- clariana. Desde mi experiencia siento urgen- sa activa: “como religiosos y religiosas reco- te en vuestra vida el que volváis a lo esencial, nocemos que en todos los continentes, la gente que para vosotras está en la espiritualidad/con- busca una auténtica espiritualidad”, y renglón templación, en la vida fraterna o santa unidad, seguido los religiosos y religiosas aceptába- en la altísima pobreza y en la misión. mos el reto que nos viene de esa búsqueda: “sentimos cada vez más la necesidad de una La espiritualidad/contemplación intensa experiencia contemplativa”6. Siendo El mundo de hoy no sólo está necesitado todo ello válido para cualquier vida consagra- de espiritualidad, sino que la reclama. “Uno da lo es especialmente para un alma contem- de los fenómenos actuales más relevantes es la plativa. Si queremos responder a esta llamada, sed de Dios que manifiesta el mundo a través los consagrados, también vosotras Hermanas de mil formas y maneras, dentro y fuera de la Clarisas, necesitamos de una conversión que Iglesia. Todo ser humano tiene sed apasionada priorice afectivamente y efectivamente el ele- del agua viva, del encuentro con Jesús”, afir- mento más nuclear de la vida consagrada: la maba el entonces Presidente de la USG, Hno. espiritualidad, la dimensión contemplativa. Álvaro Rodríguez, citando el documento de Dicho esto, también es necesario decir que trabajo para el Congreso Internacional de la el discurso sobre la contemplación y la espi- Vida Consagrada5. ritualidad en general han de ser repensadas y Si esto es cierto, y yo personalmente pienso reformuladas, pues se presta a muchos equívo- que lo sea, todos los consagrados y particular- cos. En vuestro caso este repensar el discurso mente vosotras, en cuento contemplativas, he- sobre la contemplación y la espiritualidad os mos de escuchar este grito, tantas veces silen- ha de llevar a presentar el tesoro de la espi- cioso, de nuestros contemporáneos. Cierto que ritualidad franciscana y clariana vivida en un todos nosotros vivimos dentro de la historia, lenguaje comprensible hoy, haciendo para el- pero lo que realmente nos ha de mover como lo una relectura, cuando sea necesario; a dar consagrados, y, en vuestro caso como contem- prioridad a Dios en un amor que se funda con plativas, y que es lo que después da consisten- los otros. Hoy se necesita una espiritualidad y cia a nuestra opción por la Forma de Vida que contemplación que se integre con la vida y os hemos abrazado, no es tanto el para, sino el a acompañe en todo lo que vivís y hacéis; una causa de. En cuanto consagrados ni a nosotros espiritualidad y una contemplación inclusiva, ni a vosotras nos define tanto lo que hacemos, no parcelada; una espiritualidad y contem- cuanto lo que somos, y por quién hacemos lo plación que no sea ajena a la vida de nuestros que hacemos. En la raíz de toda consagración contemporáneos y lo que la afecta; una espiri- está la persona de Jesús y el Evangelio. Sólo tualidad y contemplación encarnadas, que re- Cristo y el Evangelio pueden dar consistencia spete en todo momento vuestra opción de vida y verdad a vuestra vida y misión de contem- clariana, tal como la expresan vuestra Regla y plativas. Constituciones. De esta exigencia, fundamentar nuestra La dimensión contemplativa y la espiri- vida en Cristo y en el Evangelio, arranca otra tualidad de que estamos hablando, para evitar no menos importante y que es como su conse- que se convierta en fuga, ha de partir de un 110 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 encuentro real con la persona de Jesús, de una scubramos una fe precaria, la única solución es profunda experiencia de fe que abarque toda la la de ponerse en camino en búsqueda del Señor vida, llevándoos a la obediencia a la Palabra. con sinceridad, hasta encontrarlo. Porque una En este sentido os pido ser autocríticas y pre- cosa es cierta: el Señor no esconde nunca su guntaros sobre vuestra fe. Os pido que acojáis rostro a quien lo busca con sinceridad. con corazón abierto la invitación del Papa Be- Una dimensión contemplativa y una espiri- nedicto XVI, a entrar por la puerta de la fe (cf. tualidad revitalizada y refundada, han de estar Hch 14, 27), que “introduce a la vida de comu- centradas en la Palabra de Dios y en la Euca- nión con Dios” y cuya entrada “comporta un ristía. En relación con la Palabra de Dios, el camino que dura toda la vida”, iniciando con Santo Padre Benedicto XVI, da por sentado el Bautismo y concluyendo con la muerte7. El que las comunidades contemplativas, imitan- Papa invita a todos los creyentes, y por lo tanto do a la Madre de Dios que meditaba asidua- también a vosotras, a “redescubrir el camino mente la palabra y las obras de su Hijo (cf. Lc de la fe para evidenciar mayormente la alegría 2, 19. 51) dan mucho tiempo de su jornada a de un renovado encuentro con Cristo” (Pf 2). la meditación de la Palabra. Para que la Pala- Y cuando hablamos de fe, no nos referimos bra pueda realmente nutrir la vida el Papa pide a una fe intelectual o teórica, sino práctica y “que no falte nunca en las comunidades de vi- existencial, es decir: a la hora de tomar deci- da consagrada una formación sólida a la lectu- siones importantes en vuestras vidas, ¿qué pa- ra orante de la Biblia”(VD 83). Por su parte la pel juega la fe? ¿Es la fe la experiencia fundan- Palabra está intrínsecamente a la Eucaristía, de te, el valor absoluto, la motivación última, la tal modo que podemos decir que ni Eucaristía inspiración del sentido de nuestra vida? La fe sin Palabra, ni Palabra sin Eucaristía: “Pala- va más allá de la pureza doctrinal y de la devo- bra y Eucaristía se pertenecen tan íntimamente ción religiosa. La fe descansa en los brazos de que no se puede comprender una sin la otra: la Dios, confía en el hoy y acepta el mañana, por- Palabra de Dios se hace carne sacramental en que sabe que sea el día que sea, Dios está en él. el acontecimiento eucarístico”. Palabra y Eu- La fe vive en el misterio que es Dios y florece caristía, las dos verdaderas columnas de una en la vida. La fe tiene que ver con el convenci- vida contemplativa auténtica. Y de nuevo una miento de que la vida es el tabernáculo de un invitación nos llega de Benedicto XVI: “He- Dios vivo empequeñecido por nuestros pobres mos de redescubrir el gusto de nutrirnos de la íconos del Ser. La fe sólo se da cuando esta- Palabra de Dios, transmitida fielmente por la mos dispuestos a confiar en la Oscuridad que Iglesia, y del Pan de la vida, ofrecida como so- es Luz. stén a cuantos son sus discípulos” (Pf 3)”. La primera radicalidad de la vida consagra- da, y mucho más de la vida contemplativa, se Una vida escondida en Cristo: la clausura refiere a la experiencia personal de fe. Es ra- En el contexto de la contemplación deseo dicalidad en la fe. Este es el elemento fundan- decir una palabra sobre la clausura. No pre- te e irrenunciable de toda vida consagrada, y, tendo hacer un tratado exhaustivo, ni tratar me atrevería a decir, especialmente de la vida la clausura desde el punto de vista teológico, contemplativa, siendo como es la fe la puerta, espiritual o jurídico. Por otra parte sé muy bien la meta y el fundamento de toda espiritualidad que es un tema delicado, y soy muy consciente y de toda vida contemplativa. Por otra parte, de que no me toca a mí decir una palabra de- un indicador seguro de la verdadera fe cristia- finitiva sobre él. Pretendo solamente colocar na se encuentra en la imagen que tenemos de este tema en el contexto que, a mi humilde mo- Dios: si se corresponde o no con el Dios reve- do de entender, le corresponde, y desde el cual lado en Jesucristo. En este sentido os invito a os invito a revisar ese aspecto que os caracteri- preguntaros sobre la imagen que tenemos de za dentro de la Familia Franciscana. Dios y cómo es percibida en vuestra vida y en Pienso que la clausura os comprometa a un vuestras palabras. Es urgente adecuar imagen estar fiel y constante al lado de Jesús, a través que uno tiene de Dios al Dios revelado en Je- de una vida orientada únicamente a la contem- sucristo. plación. La clausura debe ayudar a la persona, No pudiendo aceptar que la sal se vuelva toda entera –mente, corazón, y cuerpo-, a cu- insípida y la luz permanezca escondida (cf. Mt stodiar una relación privilegiada e intensa con 5m13-16), hemos de interrogarnos, también la persona de Jesús. Porque hacéis un voto de vosotras, sobre vuestra fe, y en el caso que de- clausura, estáis llamadas a mantener una unión EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 111 fuerte e indisoluble con el Señor, contemplado la clausura. La clausura es el espacio donde en su misterio de amor y de dolor, el misterio estructuráis el tiempo en la relación con Dios, que en Francisco encuentra su máxima expre- en cuya escuela aprendéis el arte del amor. sión en el monte Alvernia. Vuestra opción de vida en clausura está lla- Al mimo tiempo, fijando prevalentemente mada a ser “signo de la unión exclusiva de la vuestra mirada en Jesús, no podéis dejar de re- Iglesia-Esposa con su Señor, profundamente conocer su rostro en el rostro de los hermanos amado […]. A la luz de esta vocación y misión que llevan en su cuerpo el sigilo de la pasión, eclesial, la clausura responde a la exigencia, tantas veces en forma dramática, otras de for- sentida como prioritaria de estar con el Señor”. ma más sutil, pero igualmente inquietante. A Renunciando al espacio de los contactos exter- mi entender, y lo dije anteriormente y lo repi- nos, participáis al anonadamiento de Cristo y to ahora con otras palabras, aún cuando estáis manifestáis un modo de vivir peculiar de vi- separadas del mundo, no podéis ser ajenas al vir la Pascua de Cristo (cf. VC 59). En rela- él, antes bien, desde la estabilidad que caracte- ción con todo lo dicho es importante que os riza vuestra Forma de Vida, estáis llamadas a preguntéis: ¿Cómo estáis cuidando vuestra vivír la condición de los hombres y mujeres de vida espiritual? ¿Cómo vivís vuestra relación nuestros tiempo, para los cuales sois llamadas con Dios? ¿Qué lugar ocupa en vuestra vida a ser un signo para los hombres y mujeres de el Evangelio? ¿Qué aportáis a los hombres y hoy. Las fuentes nos hablan de tantos contac- mujeres de nuestro tiempo para que también tos que la comunidad de san Damián tenía con ellos tengan nostalgia de Dios? ¿Cómo vivís el la ciudad de Asís. Vuestros monasterios deben sine proprio, de tal forma que, siendo mujeres estar insertos en la realidad que los acoge. ¡Ay de relación, os habéis liberado de todo, vivís de vosotras si dáis la espalda a la historia de constantemente en la presencia de Dios, y en vuestros pueblos! Vuestros pueblos os darían escucha de la humanidad, atravesada por el la espalda a vosotras y ya nunca podrías ser Espíritu? signo para sus gentes. No se trata ciertamente de romper con la La vida fraterna en comunidad o santa uni- clausura. He hablado de ayudar a la persona, dad toda entera, mente, corazón y cuerpo, a custo- Es para vosotras, como para nosotros un diar su relación privilegiada con el Señor. Para elemento constitutivo. En Clara, después de ello es importante custodiar la mente, es de- la palabra “Señor”, la segunda más usada es cir, la sancta simplicitas, tan importante para la palabra “Hermana”. Carismáticamente ha- Francisco, que es la pureza de la mirada, y que blando sois una fraternidad. va más allá de la ambigüedad y la doblez. Es Este elemento, la vida fraterna en comuni- importante custodiar el corazón, de tal modo dad, es, por otra parte, de gran actualidad. Por que os lleve a amar con corazón libre, libre una parte, nuestro mundo, en medio de tantas porque está unido sólo a Jesús, y, en él, a todo violencias y divisiones, está sediento de uni- hermano por el cual él ha dado su vida. En este dad, de comunión. En este mundo dividido contexto considero importante prestar aten- y enfrentado, la vida fraterna en comunidad ción a la calidad de las relaciones, sin olvidar está llamada a ser uno de los elementos más nunca que pertenecéis a Alguno. Se trata, en proféticos, a presentarse como una alternativa fin de custodiar vuestro cuerpo, son los signos para nuestro mundo en el que se han debili- que os ayudan a vivir con seriedad y autenti- tado los grupos primarios como: la pareja, la cidad lo que libremente habéis escogido. En familia, la aldea, y la misma amistad. Por otra cualquier caso recordad siempre que la clausu- parte, los jóvenes que llaman a nuestras puer- ra es una opción de relación privilegiada por el tas reclaman más fraternidad y más calidad de Señor, de ahí que os debéis preguntar: ¿vuestra vida fraterna, aún cuando, o precisamente por clausura está habitada o no? Y si lo está, ¿por ello, muchas veces estén marcados profunda- quién lo está? Con todo ello lo que quiero de- mente por el individualismo. cir es que la clausura no es un fin en sí misma, Para Clara, la vida fraterna o santa unidad sino un medio, para vosotras muy importante, surge del amarse “mutuamente en la caridad para la vida contemplativa, para estar y ser to- de Cristo” (TestCl 59); nace y se nutre de la das para el Señor. comunión de corazones en Cristo Jesús. La Teniendo en cuenta lo dicho, de lo que se santa unión o fraternidad hunde sus raíces en trata es de dar sentido a la vida que vivís en Cristo y se va construyendo en la medida en 112 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

que vivamos en Él, para Él y con Él. Esta unión ra de nuestro tiempo; fraternidades/comunida- con Cristo va transformado el corazón de tal des oasis de humanidad y, por ello, humani- forma que la unión con los demás ya no que- zantes; fraternidades/comunidades formadas da en mero sentimiento, sino que se expresa por personas de fe, que acepten con gozo el exteriormente con obras que manifiestan la au- don de los hermanos/as en su propia realidad; tenticidad de la santa unión: “manifestad exte- fraternidades/comunidades donde se celebre y riormente, con vuestras obras, el amor que os se manifieste la alegría de estar juntos desde la tenéis internamente, a fin de que, estimuladas gratuidad; fraternidades/comunidades forma- las hermanas con este ejemplo, crezcan conti- das por personas dispuestas a construir día a nuamente en el amor de Dios y en la recíproca día, desde la lógica del don, la vida fraterna en caridad” (TestCl 59-60). comunidad y no simplemente a ser sus consu- Preguntémonos: ¿La vida que lleváis en midores; fraternidades/comunidades donde las vuestras casas, responde a ésta triple exigencia relaciones se caractericen por la bondad en el que os viene del carisma, de lo que espera de trato recíproco, por la capacidad de superar las vosotras el mundo y de lo que piden las jóve- divergencias, por la disposición a ayudar a los nes que llaman a vuestras puertas? hermanos/as en sus necesidades, por la capa- Siendo uno de los aspectos en que más se cidad de alegrarse por los sucesos de los otros ha trabajado y mejorado en las últimas déca- y de sostenerles en sus pruebas; fraternidades/ das, y uno de los elementos más atractivos de comunidades con un nivel tal de comunicación la vida franciscano/clariana, sin embargo creo que permita a cada uno manifestar con familiari- que sería bueno y necesario reconocer, tam- dad las propias necesidades, sus éxitos, luchas bién, que la vida fraterna en comunidad es uno y fracasos al otro; fraternidades/comunidades de los elementos esenciales de nuestra vida donde las relaciones interpersonales sean ver- más difíciles de vivir en profundidad. Optar daderamente fraternas y auténticas, edificadas por la vida clariana comporta necesariamente sobre el perdón y la misericordia; fraterni- una opción por la vida fraterna en comunidad, dades/comunidades en camino de búsqueda una koinonía (comunión) de bienes, de vida y constante del Señor y en permanente discer- de corazones (cf. Hch 2, 44). Ser clarisa, como nimiento; fraternidades/comunidades en las ser franciscano, y no gustar la vida fraterna en que se comparta el camino de fe y el camino comunidad es una contradicción. Ser clarisa y vocacional; fraternidades/comunidades que se vivir la vida fraterna en comunidad “a la carta” sientan en misión, respetando la propia identi- o según el propio gusto son dos polos irrecon- dad. De este modo, la fraternidad/comunidad ciliables. Y sin embargo, por lo que puedo co- será misión en sí misma, el primer elemento nocer de vuestra vida, como de la nuestra, todo evangelizador de nuestra vida. esto se da entre nosotros, como entre vosotras. Teniendo en cuenta lo dicho, pienso que es No es difícil darse cuenta que estamos bastante necesario revisitar el papel del servicio de la lejos del ideal cuando a menudo encontramos autoridad. Este servicio debe asegurar en todo en nuestras fraternidades/comunidades perso- momento la santa unidad, una calidad de vida nas que no se entienden, hermanos/as muy in- fraterna que haga de ella un verdadero signo dividualistas que viven el propio mundo lejos profético, y que busque en todo momento los de la solidaridad con los demás, hermanos/as medios oportunos para favorecer entre las her- “difíciles”… No basta vivir bajo un mismo te- manas la comunión, la intercomunicación y cho, llevar una vida en común, para encarnar unas relaciones cálidas y verdaderas. la vida carismática que hemos abrazado. Estos, Mucho es el trabajo y ardua la labor que nos y otros muchos factores, hacen necesaria una espera, pero merece la pena poner manos a la verdadera revitalización/refundación de la vi- obra, pues de la calidad de la vida fraterna en da fraterna en comunidad, teniendo presente común, como ya decía Juan Pablo II, depen- que ésta es uno de los termómetros privilegia- derá la fecundidad de la vida consagrada, de- dos para verificar la calidad de vida evangélica penderá en gran medida nuestro futuro. de nuestra vida. Esta revitalización/refundación pasa nece- Una fraternidad que vive la “altísima pobreza” sariamente por formar fraternidades signo, Clara, siguiendo a Francisco, optó por una fraternidades proféticas, que sepan leer los si- vida fraterna caracterizada por el sine proprio, gnos de los tiempos y encarnar el Evangelio de por la altísima y santísima pobreza, hasta tal manera concreta y comprensible para la cultu- punto de definir vuestra Forma de Vida co- EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 113 mo “la forma de nuestra pobreza” (RCl 4,5- de toda vocación y carisma, se hace misión, 6). Altísima y santísima pobreza por ser la como lo fue la vida entera de Jesús” (VC 72). pobreza abrazada por el mismo Cristo. Para Ahí está la clave para entender adecuadamente Clara la pobreza no es una opción meramen- vuestra misión de contemplativas en la Iglesia te sociológica. La pobreza en Clara tiene un y en el mundo. No se puede entender la misión rostro: el rostro de Cristo pobre y crucificado solo en función del hacer. (cf. 2Cta 19), hasta tal punto que separarse de La vida consagrada en general y la vida con- la pobreza sería separarse de Cristo pobre y templativa en particular, se caracteriza sobre crucificado. De ahí que insista tanto en no se- todo por su ser, por su naturaleza carismáti- pararse nunca de ella (cf. TestCl 35.44-45.47). ca10. Teniendo en cuanta la Forma de Vida que Ella quería ser pobre “por amor de aquel Señor habéis abrazado, vuestra misión consiste en que pobre fue reclinado en un pesebre, pobre recordarnos que una sola cosa es necesaria, vivió en el mundo, y desnudo permaneció en Dios; en ser indicadoras de trascendencia; en el patíbulo” (TestCl 35). Con razón el Beato vivir adecuadamente los elementos que confi- Juan Pablo II, la llamó “la amante apasionada guran vuestra vocación. Si la misión de la vida del Crucificado pobre, con quien quiere iden- consagrada consiste fundamentalmente en “re- tificarse totalmente”8. Clara, mujer cristiana, producir con valor la audacia, la creatividad como Francisco, no quiso poseer nada –vivir y la santidad” de nuestros Fundadores, “como sine proprio-, para poseerlo al que lo es Todo. repuesta a los signos de los tiempos que surgen La pobreza en Clara es, sobre todo, cuestión en el mundo de hoy” (VC 37), y en restituir el de relación. don del Evangelio a nuestros contemporáne- ¿Qué os dice todo esto? ¿Qué cuestiona- os11, entonces una vida evangélica, como la mientos concretos os plantea esta opción ra- vuestra, es misión en sí misma. dical de Clara por la pobreza? ¿Cómo vivir y Esa vida será la que os permita vivir, aún hacer legible vuestra opción por el sine pro- desde el claustro, en simpatía con el mundo, en el prio que, como nosotros, prometéis en la pro- sentido que indica el término etimológicamen- fesión? ¿Cómo custodiáis este tesoro que os te; la que os posibilite entrar en diálogo con legó Clara? los hombres y mujeres de hoy para evangeli- Una cosa es clara: la pobreza evangélica, zarlos, sin que ello signifique acomodarse al el vivir sine proprio franciscano/clariano hace mundo, ni tampoco suspender el juicio crítico personas libres de la esclavitud de las cosas, respecto a él. La simpatía de la que estamos ha- con una voz profética en este mucho dominado blando os llevará, más bien, a tener una mirada por el consumismo. positiva sobre el contexto y la cultura en que estáis inmersas, descubriendo en vuestra reali- La misión dad las oportunidades inéditas de gracia que el La misión es también uno de los elementos Señor os ofrece para la misión. De este modo, irrenunciables de toda vida consagrada, tam- la misión será un camino de ida y vuelta que bién de la vuestra, como Hermanas Pobres de comporta dar, pero también recibir, en actitud Santa Clara. La misión es clave para entender de diálogo fecundo y constructivo. Esto com- la Iglesia, así como la vida consagrada, inclu- porta, a su vez, una formación para el diálogo, so la contemplativa9. La vida consagrada no la escucha atenta y el respecto recíproco. puede replegarse sobre sí misma, sobre sus problemas internos y externos. La vida consa- Misión compartida: relación OFM y OSC grada no puede dejarse paralizar por estos pro- Hoy, cuando se habla de misión se habla blemas. Nuestros contemporáneos quieren ver siempre de la necesidad de una misión com- a Jesús (Jn 12, 21). Como Clarisas no podéis partida. Es aquí donde hemos de profundizar no escuchar este grito. el tema de las relaciones entre los hermanos Pero, ¿en qué consiste vuestra misión? En OFM y las hermanas OSC. No siendo este la teología actual de la vida consagrada una el objeto de mi intervención y no disponien- convicción parece clara: la misión de la vida do del tiempo necesario –de ello hablé en el I religiosa y consagrada es sencillamente ser Congreso Internacional de Presidentas de las vida religiosa y consagrada. Esta convicción Clarisas celebrado en Asís en el 2006-, quie- va en la misma línea de Vita consecrata cuan- ro, partiendo de un texto de Benedicto XVI12, do afirma: “la misma vida consagrada, bajo plantear algunas preguntas. Dice el papa: “En la acción del Espíritu Santo, que es las fuente aquella iglesita (San Damián), que Francisco 114 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 restauró después de su conversión, Clara y sus haga entrar a profesas y candidatas en un primeras compañeras establecieron su comu- proceso de conversión, siempre reinicia- nidad, viviendo de la oración y de pequeños da y nunca terminada. trabajos. Se llamaban “Hermanas Pobres”, y – Una formación que os lleve a pasar de la su “Forma de Vida, era la misma de los Her- lógica de la observancia, a la del don y de manos Menores: Observar el santo Evan- la comunión ad intra –donde las que for- gelio de nuestro Señor Jesucristo (RCl 1,2), máis parte de una fraternidad/comunidad conservando la unión de la caridad recíproca os queramos bien-, y ad extra, donde el (cf. RCl 10,7) e observando en particular la componente afectivo-agápico se solde pobreza y la humildad vivida por Jesús y su fuertemente con la misión en la clave de Santísima Madre” (RCl 12,13). ¿Qué signi- la que ya hemos hablado. ficado encierran para vosotras y nosotros, en – Una formación que nos ayude a una for- la vida concreta, estas palabras del Santo Pa- ma orante plenamente relacional, en la dre? ¿Qué consecuencias se siguen de cuanto que cada día se redescubre a Dios como escribe Celano que “un solo y mismo Espíritu el Tú de uno mismo, como fuente de toda hizo salir a los hermanos y a las hermanas de relación, belleza, bondad, riqueza a sa- este mundo” (2Cel 204)? ¿Qué significa para ciedad. vosotras lo que escribe Clara en la Regla y el – Una formación que os enseñe la comuni- Testamento (cf. RCl 1, 4.5; 6, 1; TestC 24), y cación de la fe y de la vocación, con sus para nosotros lo que prometió Francisco a Cla- luchas y sus esperanzas; una formación ra (cf. TestC 48-51)? Este es un tema en el que, que os enseñe a iluminaros y ayudaros sin miedos por vuestra parte, ni protagonismos recíprocamente en el camino fatigoso de fuera de lugar por la nuestra, hemos de seguir la vida. profundizando, distinguiendo lo que el ele- – Una formación que trasmita el carisma y mento carismático de lo que es la dimensión robustezca el sentido de pertenencia a la jurídica, pero dando pasos concretos que ma- familia carismática franciscano/clariana, nifiesten nuestra complementariedad y nuestra sin fisuras, ni corazones divididos. Una reciprocidad; pasos concretos que nos lleven formación que refuerce la identidad ca- a vivir una mayor comunión, en el respeto de rismática propia, sin cerrarse en el pro- las justas y sanas diferencias que existen entre pio gueto. vuestra vida enteramente contemplativa y la – Una formación que lleve a interpretar los nuestra, que, sin dejar de ser contemplativa, es votos a la luz de la categoría fraternidad: también apostólica. obediencia fraterna, pobreza, como co- municación de bienes espirituales y ma- Una formación adecuada para una adecuada teriales, castidad como fuente de amistad revitalización y capacidad relacional; y que mientras se deja cuestionar por los retos que le vie- La formación es el humus de toda revitali- nen de fuera, al mismo tiempo cuestiona zación, la tierra fértil donde puede germinar al ambiente mismo. En este sentido creo una vida y misión más significativas. Mucho necesario insistir en la necesidad de una es lo que se ha hecho en el campo de la for- formación inculturada, lo cual tiene sus mación, mucho es lo que nos queda por hacer. consecuencias para las vocaciones que Pensado en vosotras, pienso que es nece- vienen de otros continentes. No basta saria: abrir las puertas a dichas vocaciones. – Una formación permanente e inicial para Hay que acompañarlas pues el choque la vida en relación, para el sentido de la cultural puede ser muy fuerte. alteridad, para acoger a la hermana que – En definitiva, creo que se necesita una es diferente, para la obediencia fraterna formación que, poniendo al centro el y caritativa, para el gusto de la colabo- Evangelio, os haga mujeres apasionadas ración, para una adecuada madurez que por Cristo y apasionadas por la huma- permita unas relaciones sanas. nidad13. Para lograr todo ello tenéis que – Una formación integral y totalizante, que ser bien conscientes de la necesidad de tenga en cuenta todas las dimensiones de formadoras bien formadas, identifica- la persona y que no se contente con cum- das con el carisma franciscano/clariano, plir los ciclos institucionales, sino que capaces de mostrar la belleza del segui- EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 115

miento de Cristo según la Forma de Vida perficialidad y del intelectualismo esté- de Clara, capaces de proponer las exi- ril, de las aguas engañosas de la triviali- gencias radicales del Evangelio, perma- dad y del deseo de autojustificarse. Una neciendo profundamente humanos. vida franciscano/clariana que se deje Teniendo en cuenta todas estas exigencias conducir hacia la hondura y la autenti- creo que muchos monasterios no están capaci- cidad, situándose existencialmente en tados para formar candidatas, de ahí la nece- actitud de conversión y desde la lógica sidad de una formación inicial, pero también de lo esencial, de lo originario, desde la permanente, a nivel de Federación. gratuidad, y la vida carismática y profé- tica. Una vida franciscano/clariana que A modo de conclusión: La vida franciscano/ tenga la valentía de meterse de lleno en clariana en la que creo el cauce de la vida del Espíritu, para gus- tar la vida en abundancia. Convencido como estoy de la actualidad 4. Creo en una vida franciscano/clariana de vuestra/nuestra Forma de Vida, y dejándo- creíble por lo que vive, significativa por me guiar por una gran esperanza en el futuro la calidad evangélica de su vida y mi- que Dios nos prepara, pues él sigue queriendo sión, memoria visible del modo de exis- hacer grandes cosas en nosotros y a través de tir y de actuar de Jesús (cf. VC 22). Una nosotros, he aquí la vida franciscano/clariana vida franciscano/clariana que retoma el en la que creo y en la que hemos de trabajar Evangelio como su vida y regla, –nor- incansablemente. ma suprema diría el Concilio (cf. PC 2) 1. Creo en una vida franciscano/claria- -, y camina desde él, sin domesticar sus na que, viviendo con lucidez su propia exigencias más radicales para acomo- fragilidad, y partiendo de una situación darlas a un estilo de vida cómodo. Una inicial de carencias, de una situación vida franciscano/clariana que busca en marcada por el no-saber y el no-poder, el Evangelio su linfa joven y su sabia se deja modelar por el Señor, quien, con siempre nueva, su frescor y su novedad paciencia artesanal, la va transforman- más profunda, de la que está tan necesi- do a su imagen y semejanza y le infun- tada. Una vida franciscano/clariana ca- de su aliento de vida. Una vida clariana paz de reconocer la sed que la habita y dispuesta a nacer de nuevo (cf. Jn 3, 3). de ponerse en camino hacia el pozo del Una vida clariana que recoloque su pro- que mana agua viva (cf. Jn 3, 37- 39). yecto de vida desde los fundamentos de 5. Creo en una vida franciscano/clariana arcilla y pobreza global. que, dejándose seducir por los claustros 2. Creo en una vida franciscano/clariana inhumanos, se pone al lado de la fragili- poseída por el Absoluto de Dios, fre- dad y de la vulnerabilidad como esencia cuentadora y creadora de oásis espiri- de su identidad y consecuencia de su fe tuales, espacios sagrados del infinito, en la encarnación del Verbo. Una vida capaz de formar maestros del espíritu, y consagrada que vive de la esperanza que de transmitir la belleza del seguimiento le viene del Señor, el único capaz de re- de Jesucristo obediente, pobre y casto, novar su vigor (cf. Is 40, 30-31), y, de sin dejar por ello de ser experta en hu- este modo, siembra esperanza en el co- manidad, comprometida amorosamente razón de cuantos le sobran motivos para y con entrañas de compasión y miseri- haberla perdida, reconociéndose como cordia con cuantos yacen medio muertos signo humilde y sencillo de una estrella a la vera del camino. Una vida francisca- que aún titila en medio de la noche de no/clariana vivida incondicionalmente los pueblos. para Él, y que se deje transformar en sig- 6. Creo en una vida franciscano/clariana no visible y radiante para la humanidad multicultural e inculturada, que desde la frágil y débil que camina a trompicones, lógica del don es capaz de cruzar todo lacerada por los salteadores que la dejan tipo de fronteras antropológicas y geo- malherida en el borde del camino (cf. Lc gráficas, y desde la fe en el Dios Trino 10,30ss). y Uno es capaz de crear puentes de en- 3. Creo en una vida franciscano/clariana cuentro con el otro y con el distinto, y que se deje sacar del desierto de la su- ser artífice de diálogo desde una opción 116 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

y estilo de vida. Una vida franciscano/ y en la radicalidad del seguimiento de clariana que vea la diversidad como una Cristo, centrado en el que lo es Todo, con- riqueza y no como una amenaza, y la centrado en los elementos esenciales del asuma gozosamente como epifanía de carisma de los Fundadores/as y des-cen- un Dios que hace nuevas todas las cosas. trado, que la ponga en camino para ir al Una vida franciscano/clariana que, des- encuentro de los hombres y mujeres de de una profunda espiritualidad de comu- nuestro tiempo. Un proyecto contracul- nión, sea lugar de comunión, de perdón y tural que la arrebate del terrible nihilismo de reconciliación. Una vida franciscano/ que, por ser sonriente, no por ello deja clariana que pide y da reconocimiento, de ser tremendamente peligroso, y de más allá de cualquier fundamentalismo. una economía psíquica, que mira sólo 7. Creo en una vida franciscano/clariana al bienestar y que fomenta la cultura del que, desde la fidelidad a su identidad relativismo. más profunda y a su rica historia, se abre Y si soñar la vida es darle futuro, entonces con esperanza al futuro, empujada por dejadme soñar y permitidme Hermanas muy el Espíritu (cf. VC 110), haciéndose pre- amadas, que os invite a soñar conmigo: sente en el momento actual, viviéndolo – Sueño una vida franciscano/clariana que con pasión y en actitud de adventus, expe- asuma la llamada a la minoridad, tanto rimentando, de este modo, la presencia y desde el punto de vista personal como llegada del Señor (cf. NMI 1). institucional. 8. Creo en una vida franciscano/clariana – Sueño una vida franciscano/clariana que que desde su opción de minoridad op- apueste por la calidad sobre la cantidad. te seriamente por ser sal de la tierra, luz – Sueño una vida franciscano/clariana del mundo y levadura en la masa, anun- que asuma gozosamente la misión de ciando a Cristo a los de cerca y a los de ser levadura, fermento, profecía y signo, lejos, desde lo que ha visto y oído (cf. 1Jn centinela en la muralla, corneta al ama- 1,3), e introduciendo a los hombres y necer, vigilante en la noche, faro en la mujeres en el misterio del amor de Dios. distancia. Una vida franciscano/clariana que ha- – Sueño una vida franciscano/clariana que biendo saciado su sed en el Manantial privilegie lo simbólico sobre la eficacia. que calma definitivamente la sed, como – Sueño una vida franciscano/clariana que la samaritana, se transforma ella misma anteponga la renovación profunda a la en mensaje. supervivencia, la refundación de las per- 9. Creo en una vida franciscano/clariana sonas a la de las estructuras. en camino para mejor comprender las – Sueño una vida franciscano/clariana más exigencias de su vocación y misión, en cerca de Jesús y más cerca de los hom- búsqueda de pozos y caminos, y en dis- bres y mujeres de hoy, apasionada por cernimiento permanente. Una vida fran- Cristo y apasionada por la humanidad. ciscano/clariana mendicante de sentido, en – Sueño con una vida franciscano/clariana profunda comunión con los hombres y que sea más franciscana y más clariana, mujeres de nuestro tiempo, consciente más evangélica, más pobre, más frater- de que su misión es la de dejarse quemar na, más misionaria. para contagiar luz, pasión de santidad y de humanidad. Una vida franciscano/ Fr. José Rodríguez Carballo, ofm clariana que apuesta por la transparencia Ministro general OFM y la credibilidad, y que adopta actitudes de sincera humildad, de escucha, docili- 1 Cf. Benedicto XVI, Audiencia gen dad, pobreza y urgencia de reencender el eral, 10 de agosto 2011. corazón y contagiar la caridad de Cristo. 2 Benedicto XVI, Audiencia General del 15 de 10. Creo en una vida franciscano/clariana septiembre 2010. que no se deje encerrar en las fronteras 3 Por filiación se entiende cuando un monasterio creadas por las ideologías de turno, sino sui iuris está en dificultad y no está en grado de más bien, que sea capaz de presentar un tomas una determinación por si solo, puede pe- proyecto contracultural fundado en una dir depender de un monasterio autónomo, sus- profunda y sólida experiencia de Dios pendiendo temporalmente o defnitivamente el EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 117

sui iuris, por lo cual no es ya sede del noviciado, 13 José Rodríguez Carballo, ofm, Formar no puede gestionar autónomamente la economía a la vida en plenitud para prevenir los de la comunidad, etc. Con la filiación se respeta abandonos y reforzar la fidelidad, 67 la fraternidad en dificultad, pues las hermanas asamblea de la USG, Roma 2007. siguen viviendo en su propio ambiente, y al mis- mo tiempo se aseguran otros elementos impor- tantes de la vida y del carisma. 4. Messaggio di Mons. João Braz de Aviz 4 La tutela consiste en que una comunidad más fuer- Assisi, 10 febbraio 2012 te sostiene a una comunidad frágil, que vive en una situación de dificultad estructural, la cual, aún permaneciendo en el propio monasterio, es acom- LA MISSIONE DELLE SORELLE pañada hacia la revitalización o hacia el cierre. POVERE DI S. CHIARA 5 Cf. Alvaro Rodríguez Echeverría, El “encanto” de la vida consagrada, en Pa- Care Sorelle, voglio ringraziare prima sión por Cristo, pasión por la humanidad, di tutto lo Spirito di Dio, perché ha permes- Congreso Internacional de la Vida Consagrada, so quest’incontro, poi Fra José Rodríguez Publicaciones Claretianas, Madrid, 205, 373. Carballo, Ministro Generale OFM, che con 6 Pasión por Cristo, pasión por la hu- il permesso della Congregazione ha presso manidad. Congreso Internacional de la vida questa bella iniziativa nell’anno in cui cele- Consagrada, Madrid, publicaciones claretianas, briamo l’VIII Centenario della “Conversio- 2005, 56. ne” di Chiara. Un grazie particolare a tutte 7 Benedicto XVI, La puerta de la fe [= Pf], Motu voi per la vostra presenza e per quanto siete proprio para el año de la fe, n.1, Roma 11 de oc- nella Chiesa e nella Famiglia Francescana. tubre de 2012. Sento il bisogno di esprimere la mia gioia di 8 Juan Pablo II, Mensaje a las Clarisas, en Selec- stare qui ad Assisi, perché, in occasione del- ciones de Franciscanismo 66 (1993), 325-329. la celebrazione dell’ottavo Centenario della 9 En este caso podemos hablar de una misión testi- fondazione del vostro Ordine, possa giun- monial que se manifiesta en la oración, transmi- gere un messaggio non solo a voi, ma a tut- tir la fe en el Absoluto, mostrar la apertura a la te le Sorelle Povere di S. Chiara del mondo. trascendencia, hacer visible la vida evangélica, È sotto gli occhi di tutti l’attualità di France- el silencio contemplativo, la vida fraterna, la po- sco e di Chiara e Dio continua a scommettere breza… Con todo ello la vida contemplativa es anche oggi con voi, perché l’ispirazione origi- “sostén de los miembros débiles de la Iglesia”, naria, affidata dallo Spirito ai vostri fondatori, como diría Santa Clara (3CtaCl 8). possa prendere forma in questo tempo. La mia 10 “Un grave error de la vida religiosa ha sido con- presenza qui sta a significare tutta la stima che fundir los carismas con las obras apostólicas. la Chiesa ha per voi, per il vostro Ordine, ca- En este sentido, la vida religiosa debe regresar rissime Sorelle Povere di Santa Chiara. de tanto activismo, de tanto funcionalismo, de tantos compromisos pastorales, de tanta razón Introduzione institucional, para reencontrarse con su entraña carismática. Tiene que volver a su esencia, a sus Prima di introdurmi nel tema, vorrei citare e orígenes”, Felicísimo Martínez, o.ct. 64. affidare a voi le parole del Papa riferite a Chia- 11 En la misión evangelizadora de lo que se trata es ra di Assisi il 10 agosto 2011, vigilia della sua de esto: restituir el don que hemos recibido, el festa: «Presso quella chiesetta (San Damiano), Evangelio, que en su esencia más profunda es un che Francesco restaurò dopo la sua conversio- don destinado a ser compartido. La misión brota ne, Chiara e le prime compagne stabilirono la de las entrañas mismas del Evangelio. Una vida loro comunità, vivendo di preghiera e di pic- tocada por el dinamismo del Evangelio se con- coli lavori. Si chiamavano le “Sorelle Povere”, vierte en pasión desbordante por el Reino, aun e la loro “forma di vita” era la stessa dei Frati dentro del claustro. Un corazón transformado Minori: “Osservare il santo Vangelo del nostro por la potencia del Evangelio, hace que uno se Signore Gesù Cristo” (Regola di S. Chiara, I, transforme necesariamente en misionero, aún vi- 2), conservando l’unione della scambievole viendo en clausura. carità (cfr ivi, X, 7) e osservando in particolare 12 Benedicto XVI, Audiencia General, 10 agosto la povertà e l’umiltà vissute da Gesù e dalla 2011. sua santissima Madre (cfr ivi, XII, 13)» . 118 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Questi sono i fondamenti della vostra Forma tradizionale, è importante cogliere la speci- di Vita, qui trovate la significatività del vostro ficità della vostra spiritualità nell’alveo mo- esserci nella chiesa per il mondo. Non dovete nastico, per essere segno specifico in questo inventare nulla per ritrovare la freschezza del- tempo. In quanto segue, tengo presente anche le origini. Rimanendo in Dio, partendo sempre le riflessione già fatte, sia da voi stesse, sia dal da Cristo e dal suo vangelo, potete trovare la Ministro generale OFM nei diversi interventi passione, per vivere sine glossa la Forma di sulla vostra forma vitae lungo questi anni, par- vita che Francesco e Chiara vi hanno affidato. ticolarmente attraverso le lettere che Fr. José Ancora oggi lo Spirito vi chiede che l’espe- R. Carballo, ofm, vi scrive ogni anno, in occa- rienza dei fondatori non soltanto sia custodita, sione della festa di Santa Chiara. ma anche approfondita e sviluppata : “doman- da disponibilità e docilità alla sua azione sem- a. Vivere in clausura pre nuova e creativa. Lui solo può mantene- Poiché vivete in clausura, vorrei adesso re costante la freschezza e l’autenticità degli esporre alcune considerazioni, per fare una ve- inizi e, nello stesso tempo, infondere il corag- rifica con voi. Essa non è un fine da raggiun- gio dell’intraprendenza e dell’inventiva per gere, ma uno strumento per custodire la vita rispondere ai segni dei tempi” . La Chiesa vi in Dio. Un dato di realtà, ripreso dalle diverse chiede di essere segno, persone in movimento esperienze, ci porta, ad affermare che in questi nello Spirito, pur vivendo nella stabilità, per anni spesso c’è stata una sorta di confusione essere fedeli alle origini. Anche a voi Dio dice: tra difesa e custodia dello spazio riservato a “Ho osservato la miseria del mio popolo in Dio, tanto da innescare tra voi delle contrap- Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi posizioni. Se lo strumento prende il posto del sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. So- fine, si genera confusione, poiché il confronto no sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e non parte dal desiderio di mettersi in ascolto per farlo salire da questa terra verso una terra dello Spirito, per poter vivere con fedeltà se- bella e spaziosa […]. Ecco, il grido degli Isra- condo la Regola che Chiara vi ha affidato, ma eliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto dalla difesa delle diverse posizioni. come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io Vi chiedo in questo momento di riflettere ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il sulla clausura come struttura e come funzione, mio popolo, gli Israeliti!” . in quanto vi permette di rimanere in Dio, vi- Voi siete donne consacrate, separate e non vendo la vostra Forma di vita. escluse, perciò fate parte del tessuto ecclesiale La clausura ha senso quando è vissuta come e sociale, benché non lo serviate direttamente. spazio di relazione. Bisogna verificare se nel Chiamate a rendere visibile la presenza di Dio tempo la stabilità è stata trasformata in fissità, nella storia, offrite i vostri monasteri, luoghi immobilità o uniformità e se la stabilità ha as- di silenzio e di raccoglimento, ai pellegrini e sunto il significato della teologia della tenda, ai forestieri di questo tempo. Non è raro che i per essere segno vivente di speranza tra coloro vescovi, nelle loro diocesi, invitino il popolo e che nel nostro tempo sono distratti dalle molte anche i sacerdoti e i consacrati a frequentarvi, cose e vivono come se Dio non esistesse. per rinvigorire la fede e per ritrovare delle oasi Bisogna considerare l’anniversario della di pace in Dio. fondazione del vostro Ordine come passaggio La storia vi interpella, la società vi inter- dello Spirito, perché vi permette, in continuo roga, anche attraverso l’indifferenza. Da qui discernimento, di fare scelte coraggiose, pro- l’urgenza di rivisitare con passione i valori fetiche che vi aiutino a liberarvi di tutto ciò che clariani che costituiscono la Regola di Chiara, non vi consente di vivere secondo la Regola perché possiate essere fedeli a ciò che avete scritta da S. Chiara . promesso e individuare delle linee percorribili Se voi siete chiamate a spendere la vostra nell’oggi, in fedeltà alla vostra forma di vita. vita unicamente per Dio, dovete risignificare le coordinate del vivere clariano nella stabili- I valori clariani oggi tà. Vivendo radicalmente secondo le promesse battesimali, liberate, attraverso il carisma, una Desidero fermare la mia riflessione su alcu- forza rigeneratrice per la stessa struttura isti- ni elementi della vostra vita che mi sembrano tuzionale. significativi per l’oggi. Benché il vostro Ordi- Nella società attuale, che si presenta non ne non sia nato nel percorso del monachesimo solo frammentata, ma anche frantumata, le EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 119 fraternità delle sorelle povere che vivono nel- • «Ama con tutta te stessa colui che tutto si è la stabilità, sono segno della presenza di Dio donato per amor tuo»; anche in mezzo alle fluttuazioni delle correnti • «Sempre l’avrò nella memoria e si strugge- mondane, alla stessa instabilità degli individui rà in me l’anima mia». di oggi che spesso vagano senza meta e senza Chiara che non estingue mai “lo Spirito il senso di appartenenza. I vostri monasteri do- della santa orazione e devozione” , si lascia vrebbero offrire, come ha fatto Chiara, luoghi trasformare per mezzo della contemplazione di silenzio, di ascolto, di accoglienza a chi è , vivendo in uno stato quotidiano di conver- smarrito, a chi ha bisogno di amicizia, a chi sione, nella continua ricerca del volto di Dio, ha perso la dignità, a chi vuole dare un signi- in atteggiamento di obbedienza nella fede. ficato alla vita, a chi cerca o vuole ritrovare il Nell’ascolto di Dio è plasmata dalla Parola che Signore. la interpella. Avvolta dal silenzio e immersa Voi siete chiamate a fare vedere che cosa nella solitudine abitata dallo Spirito, assume pulsa nel tempo e nello spazio della clausura: lo sguardo contemplativo della storia. Coniu- la vita di persone sempre in relazione, fedeli gando la solitudine con la comunione, impara agli appuntamenti con Dio, che riconoscono da Dio a vivere con libertà: tutto nella sua vita l’autorità e vivono nell’obbedienza, che custo- è orientato a custodire le relazioni. Donna di discono l’unità degli spiriti, che favoriscono la profonda interiorità, le sue radici affondano crescita umana ed evangelica di ogni sorella, nell’amore di Gesù Cristo. che vivono sine proprio, liberandosi di tutto In questo tempo in cui gli individui sem- ciò che non permette di stare alla presenza di brano non porsi più delle domande profonde, Dio, in ascolto delle sofferenze del mondo. voi, Sorelle Povere, come Chiara nel 1200, Attraverso la clausura voi rendete visibile una riproponete con il vostro esserci la bellezza modalità nuova di relazione appresa alla scuo- della ricerca di senso. Siete chiamate a rive- la trinitaria che rimanda a Dio: in lui si aprono lare, attraverso le parole che si nutrono della orizzonti vasti che veicolano sul mondo il re- contemplazione della Parola, quello che nella spiro dello Spirito. quotidianità “vedete e udite” , a far “scopri- b. Osservare il santo Vangelo re che solo Dio risponde alla sete che sta nel Chiara che vive l’esistenza nella quotidia- cuore di ogni uomo!”. Voi, con la vostra vita nità a partire dalla relazione con il Crocifisso evangelica, avete il compito di cogliere in terra povero, non permette che nulla possa distrarla l’eco del respiro di Dio, restituendo significato da questa relazione d’amore. Se volete capi- alla parola spesso soffocata nel mondo dal ru- re come vivere il vostro oggi, siete chiamate more assordante. a imitare Chiara. Essere oggi sorelle povere, Un aspetto importante della vostra vita è la secondo la Regola che vi è stata affidata, signi- cura della liturgia, attraverso cui testimoniate fica divenire nel quotidiano donne consacrate di essere, nella chiesa per il mondo, instanca- che, osservando il Vangelo, si liberano di tutto bili e visibili cercatrici del volto di Dio, viven- ciò che non consente di rimanere sempre in re- do la giornata intera ritmata dall’ascolto della lazione. Chiara ha potuto vivere la sua esisten- Parola e dalla preghiera dei salmi . za all’insegna del sine proprio, perché donna La fede, dono dello Spirito, va celebrata, di relazione, avendo come riferimento esisten- professata e vissuta. Attraverso la cura della ziale e fondamento della sua vita terrena, Gesù liturgia, mentre vi ponete sulla soglia del Mi- Cristo e il suo Vangelo. Da lui ha appreso l’ar- stero, rendete visibile la prossimità di Dio. te per rimanere nell’amore sempre. Poiché non è raro che nella vita dei consacrati Scrive Chiara: si rilevi ancora una spaccatura tra fede e vita, • «[…] Il Signore per noi si fece povero impegnatevi a coniugare costantemente il rap- in questo mondo. Questo è quel vertice porto Parola – rito – vita, perché ciò che cele- dell’altissima povertà»; brate sia testimonianza della presenza di Dio, • «Per noi il Figlio di Dio si è fatto via, che il Totalmente Altro, che si incarna anche nella ci mostrò e insegnò con la parola e con l’e- quotidianità della vostra esistenza. sempio il beatissimo padre nostro France- Durante la celebrazione della Liturgia del- sco, di lui vero amante e imitatore»; le Ore e dell’Eucaristia, voi rendete la lode a • «I cieli con tutte le creature non possono Dio e permettete a chi partecipa di cogliere, contenere il Creatore, mentre la sola anima nella semplicità clariana, la grazia della pre- fedele è sua dimora e sede»; senza del Signore risorto: siate esemplari nelle 120 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 celebrazioni, così da poter costituire un punto che viviate sempre in questa santissima vita di riferimento e di ispirazione per la vita spiri- e povertà. E guardate con grande cura di non tuale nella Chiesa locale . allontanarvi mai da essa, in perpetuo e in nes- La vostra presenza non è un’alternativa alla suna maniera, per insegnamento o consiglio di vita di tanti uomini e donne del nostro tempo, alcuno» . ma è la testimonianza di aderenza profonda A voi è chiesto di essere segno di speranza, alla realtà abitata dallo Spirito di Dio. Oggi proprio in questo tempo in cui la terra è attra- soprattutto i giovani sembrano indifferenti a versata da una profonda crisi che tocca ogni tutto ciò che è sacro, invece, da alcune indagi- ambito della vita. Voi, Sorelle Povere, siete ni, emerge che sono, in realtà, assetati di spi- chiamate a raccontare come Chiara, con lo sti- ritualità. Da qui scaturisce l’impegno a curare le di vita sobrio, essenziale “la radicalità della una profonda vita spirituale, per essere segno. povertà associata alla fiducia totale nella Prov- Poiché questo loro bisogno vi interpella a videnza divina» , dice Benedetto XVI. livello personale e fraterno, a voi è chiesto di I poveri vi interpellano anche attraverso se- essere testimoni credibili, donne di fede, per- gni esteriori di una vita coerentemente sempli- ciò tutto, nella vostra esistenza, deve essere ce e vi chiede la scelta della povertà radicale orientato a consolidare una profonda vita di vissuta in modo evangelico, sotto ogni aspetto, fede . Voi siete chiamate a vivere la profezia, espressa con spirito profetico, per far toccare quella che « nasce da Dio, dall’amicizia con loro la prossimità di Dio. Lui, dall’ascolto attento della sua Parola nelle Oggi siete chiamate a collocarvi in una co- diverse circostanze della storia» . Questa è la stante situazione di precarietà, a liberarvi di scommessa di Dio con voi e, per riflesso, vo- tutto ciò che non custodisce la relazione in se stra nella chiesa con il mondo. stessi, con gli altri, con Dio, con le cose e con c. … in questa santissima vita e povertà il creato. Secondo la logica della restituzione, Per Chiara e per Francesco la santissima voi, Sorelle Povere, siete invitate a rendere povertà è soprattutto un nome e un volto: il credibile la scelta di essenzialità. Il vivere sine volto di Gesù Cristo Povero e Crocifisso. proprio vi chiede di abitare una ferialità orien- Ella sceglie di vive sine proprio, per custo- tata a custodire il bene comune: il senso della dire questa relazione e chiede alle sorelle di giustizia interpella anche voi! Benedetto XVI fare altrettanto: «Inginocchiata e prostrata in- scrive a proposito: «Una autentica ‘parusia’ di teriormente e esteriormente, raccomando tut- Cristo si verifica ovunque una persona ricono- te le mie sorelle che sono e che verranno alla sce e risponde all’appello rivolto al suo amore, santa madre Chiesa […] affinché […] faccia appello che proviene dal bisognoso vivente sempre osservare la santa povertà che promet- accanto a lui» . temmo al Signore e al beatissimo padre nostro Francesco, e si degni di sostenerle sempre e di d. “In santa unità” conservarle in essa». Chiara nell’esperienza relazionale con Anche per Chiara il primo senso della po- Gesù Cristo diviene dimora e sede di Dio . vertà è testimoniare che Dio è la vera ricchezza Nell’incontro con lui si unifica profondamente del cuore umano , e che realmente «la povertà e custodisce la santa unità tra le sorelle. rende liberi dalla schiavitù delle cose e dei bi- Stila la Regola, pensando ad una fraternità sogni artificiali a cui spinge la società dei con- evangelica concreta, formata da persone sem- sumi, e fa riscoprire Cristo, l’unico tesoro per pre in cammino, ad una fraternità che mette al il quale valga la pena di vivere veramente» . centro Gesù Cristo. Ella ha tenuto presente una Come per Chiara, anche per le Sorelle Po- fraternità non ideale, ma reale, la cui vivacità vere di oggi il vivere sine proprio deve essere evangelica non si identifica mai con l’efficien- un punto fermo: la fedeltà alla Regola passa za, ma deriva dal fatto che essa ha un centro e dalla scelta radicale di essere come i poveri, che i membri, con passione, cercano insieme, pur non servendoli direttamente. in Cristo, il volto di Dio. Ancora oggi Francesco vi affida la sua Ul- Gli elementi che costituiscono la struttura tima Volontà: «Io, frate Francesco piccolino, e la funzione della fraternità, secondo Chia- voglio seguire la vita e la povertà dell’altissi- ra, sono sempre legati ad una vita vissuta sine mo Signore nostro Gesù Cristo e della sua san- proprio: ogni sorella impara a farsi dono nella tissima Madre e perseverare in essa sino alla gratuità, spinta unicamente dall’amore di Gesù fine. E prego voi, mie signore, e vi consiglio Cristo. EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 121

Per considerare quanto Chiara sia fedele al- ri, invitandovi ad approfondire la vostra rela- la santissima povertà, nella Regola scrive che, zione evangelica che vi deve aiutare ad essere per l’elezione dell’abbadessa, sia prescelta una fedeli a Dio nel quotidiano, consapevoli che sorella che abbia professato «la forma della «un solo e medesimo Spirito ha fatto uscire i nostra povertà» , che sia, quindi, una persona frati e quelle donne poverelle da questo mon- capace di custodire in sé e nelle sorelle a lei do» . In questo approfondimento si deve tener affidate la relazione con Gesù Cristo povero e conto, da parte vostra, di quanto scrisse Chiara crocifisso. nella Regola e nel suo Testamento , e da parte Alla scuola Trinitaria diviene donna di dei Frati Minori da quanto promise Francesco grande capacità relazionale. Forma le sorelle a e di quanto ha voluto Chiara . Accoglietevi rimanere sempre in relazione, a farsi dono, in reciprocamente nella specificità e nel ricono- ascolto reciproco: «Tranquillamente manifesti scimento delle ricchezze di ciascuno, per pre- l’una all’altra la propria necessità» . Conside- sentare nella chiesa e nel mondo, anche con i ra la correzione fraterna come una possibilità, fratelli e le sorelle dell’OFS, la testimonianza per rimettersi nel solco evangelico. di una famiglia riconciliata, immagine della Definisce i ruoli in atteggiamento di auten- Chiesa- comunione, dove, nella complemen- tico spirito evangelico: riconosce il servizio tarietà, vivete nel rispetto reciproco e nell’a- di madre, custode della vita e del cammino di iuto scambievole, dimostrando che è possibile santità delle sorelle, e chiede ad ogni sorella coniugare con maturità autonomia e reciproci- di affidarsi a lei e alla fraternità in nome del tà, nella comune ricerca di Dio, sull’esempio sine proprio. Rendendo questo servizio con di Chiara e di Francesco. fermezza, con amore, con autorevolezza, nella ricerca umile della volontà di Dio , garantisce Conclusione il rispetto delle regole, promuove la fedeltà al Vangelo a livello personale e fraterno. Siamo ormai giunti al termine della rifles- Chiara chiede alle sorelle di vivere in atteg- sione, attraverso cui sono delineate delle co- giamento di ascolto, di abbandono in Dio, di ordinate per la missione delle Sorelle Povere consegna di sé, per poter conoscere la volontà di S. Chiara nella chiesa per il mondo. Mentre di Dio dalla stessa vita, dalle mediazioni, da- vi affido a Maria, madre dell’Altissimo, vi au- gli eventi, dalla storia: «Siano invece sempre guro che possiate essere, come scrive Chiara sollecite nel conservare reciprocamente l’unità nella Benedizione , sempre amanti di Dio, del- della scambievole carità, che è il vincolo del- le vostre anime e di tutte le vostre sorelle, e la perfezione» . «E amandovi a vicenda nella che siate sempre sollecite di osservare quanto carità di Cristo, dimostrate al di fuori con le avete promesso. opere l’amore che avete nell’intimo». In un mondo attraversato da contatti vir- Mons. Joao Braz de Aviz tuali, visitato da gruppi occasionali che con- Prefetto della CIVCSVA sumano spesso i rapporti nel qui e ora, sotta- cendo il bisogno profondo di intimità, Chiara, 5. Messaggio delle Presidenti alle Sorelle Po- nel 1200, e le sorelle povere oggi riaffermano, vere di santa Chiara sparse nel mondo con parole che affondano in Dio, l’importanza delle relazioni autentiche che costruiscono un CONTINUARE tessuto veramente umano e divino. A CAMMINARE INSIEME Chiara, pur nella stabilità, non si estranea dai problemi, dalle ansie e dalle preoccupazio- In occasione della celebrazione dell’8° ni dei singoli, della chiesa e della stessa città di centenario dell’inizio della forma vitae cla- Assisi , non è spettatrice della storia, anzi par- riana, dal 5 al 12 febbraio 2012, risponden- tecipa attraverso la preghiera e l’intercessione. do all’invito rivoltoci dal Ministro generale Anche oggi le sorelle povere sono chiamate a fr. José Rodríguez Carballo, ofm, sollecitato mettersi in ascolto dei drammi di questo tem- da molte sorelle, ci siamo incontrate a Santa po, accogliendo nel proprio cuore le domande Maria degli Angeli, presso la Porziuncola, 39 profonde degli uomini e delle donne di oggi, Presidenti e 7 Delegate delle Federazioni delle per affidarle a Dio. Sorelle Povere di Santa Chiara del mondo in- Vorrei qui concludere con un riferimento al sieme ai fratelli del Definitorio generale OFM. rapporto tra le Sorelle Povere e i Frati Mino- In questi giorni di preghiera, di condivisione 122 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 fraterna, riflessione sulla nostra identità fran- • cristiano: l’anno della fede indetto da Bene- cescano-clariana, sulla nostra missione come detto XVI da ottobre 2012 a ottobre 2013, contemplative e sulle sfide del mondo attuale ci sollecita ad approfondire il tema della alla nostra vocazione, abbiamo potuto visitare fede: assimilazione dei suoi contenuti, ri- i luoghi delle nostre origini. flessioni sul tema, confessio fidei nella vita La condivisione fraterna della vita e la ri- quotidiana, approfondimento dei testi del flessione sull’identità ci hanno portato ad af- Concilio Vaticano II in occasione del 50° frontare diversi temi che hanno dilatato la no- della sua apertura; stra visione e approfondito il senso di apparte- • francescano-clariano: che tenga conto dei nenza all’Ordine e alla Famiglia francescana, contenuti essenziali della nostra identità di particolarmente il rapporto con i frati minori fraternità contemplativa in clausura di so- del Primo Ordine. relle povere di santa Chiara, approfonden- Il Ministro generale, fr. José Rodríguez do il tema della clausura nel suo significato Carballo, ci ha invitato in diversi momenti alla secondo la specificità della nostra forma custodia del nostro carisma e della nostra iden- di vita e formando a un senso liturgico che tità e alla qualità evangelica della vita. Questa faccia delle nostre celebrazioni un momen- medesima esortazione ci è giunta dal Prefetto to forte del senso di Dio e di testimonianza della CIVCSVA Sua Eminenza mons. Joao della nostra forma di vita. Braz de Avíz nel suo intervento sulla nostra Lungo tutto il processo formativo, il sine missione come clarisse nel mondo di oggi. proprio illumini gli elementi della nostra vita Sollecitate da questi e dagli altri interventi francescano-clariana. durante il Congresso, desideriamo continuare a Invitiamo, inoltre, a vedere la formazione camminare insieme. Sapendo che è fondamenta- permanente come humus della formazione le vivere con passione e gioia la nostra vocazione iniziale e a tener conto delle esigenze generali presentiamo i seguenti temi per la riflessione. e allo stesso tempo di quelle proprie di ogni Rivitalizzazione e significatività della nostra fascia di età dando particolare attenzione alle vita e missione sorelle nei primi anni dopo la professione so- Sentiamo il bisogno di dare nuovo slancio lenne. alla nostra vita e missione, alla luce delle esi- genze del nostro carisma e dei segni dei tempi. Relazione Sorelle Povere di Santa Chiara e Tenendo conto della realtà in cui si trovano di- Frati Minori versi monasteri, oltre alla formazione, abbia- Alla luce degli scritti di san Francesco e di mo riflettuto sull’urgenza di acquisire criteri santa Chiara, riecheggiati nelle diverse rela- chiari per l’accompagnamento dei monasteri zioni, compresa quella del Prefetto e quella del in grave difficoltà. Tra di essi si tenga conto Ministro generale, tenendo conto che la for- della significatività della nostra vita e della no- ma di vita delle sorelle povere di Santa Chiara stra presenza in un determinato territorio. è sostanzialmente la stessa di quella dei frati Nell’aiutare i monasteri in difficoltà, sia per minori (cf. Benedetto XVI, Discorso all’U- la rivitalizzazione sia anche per una possibile dienza, 10 agosto 2011), sentiamo la necessità chiusura, si operi un discernimento alla luce di continuare ad approfondire il rapporto tra di quanto detto prima (significatività di vita e OFM e OSC, senza paure e senza protagoni- presenza). Nei monasteri federati sembra op- smi di nessuna delle parti. Tale approfondi- portuno che ciò sia coordinato dalla Presidente mento aiuterà entrambi a conoscere e a vivere federale con il suo Consiglio. meglio la nostra comune vocazione. In questo contesto ci auguriamo che sia da- Formazione ta la possibilità ai monasteri che lo chiedono di Consapevoli della realtà da cui provengono essere giuridicamente legati all’OFM. le nostre candidate e in cui si trovano le no- stre comunità, sentiamo il bisogno di prestare Gratitudine grande attenzione alla formazione sia perma- Alla fine di questo nostro messaggio-saluto, nente che iniziale nei seguenti aspetti: siamo consapevoli di non aver certamente rac- • umano: deve tener conto dei valori umani colto tutta la ricchezza del nostro incontro, ma come vengono espressi nei documenti del solo alcuni punti su cui vogliamo impegnarci Magistero e in particolare in Vita fraterna nei prossimi anni valutando in seguito, con i in comunità; mezzi più adeguati, il cammino compiuto. EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 123

Vogliamo esprimere la nostra gratitudine a fr. hacen algunas preguntas y aclaraciones sobre José Rodríguez Carballo, ofm, Ministro gene- la presentación que hicieron las hermanas. rale, fr. Rafael Blanco, ofm, Delegato generale Inmediatamente se pasa a la presentación pro-Monialibus, e a tutti i fratelli che attraver- personal de cada uno de los Asistentes: nom- so il loro lavoro hanno reso possibile questo bre, lugar de procedencia y Federación que Congresso. Ringraziamo pure la CIVCSVA asiste. En total 34 (7 de España, 4 de México, per aver concesso il permesso per realizzarlo, 3 de EE.UU., 2 de África, 2 de Colombia, 2 de e tutte le sorelle e i fratelli che ad Assisi ci han- Italia, 2 de Portugal, 1 de Argentina, 1 de Ale- no accolto con calore fraterno. mania, 1 de Bolivia, 1 de Brasil, 1 de Corea, 1 Dalla Porziuncola, dove Chiara accolse la de Ecuador, 1 de Filipinas, 1 de Francia, 1 de forma di vita datale da Francesco (cf. TestsC India, 1 de Irlanda, 1 de Japón, 1 de Polonia). 5), 12 febbraio 2012. Fr. Vincenzo indica una pausa de media hora. Vi abbracciano le vostre En la segunda sesión de la mañana las Cua- Sorelle Presidenti tro hermanas Clarisas exponen lo que esperan de los Asistentes religiosos: - Que sean hom- bres de Dios, - que den ejemplo de vida evan- 2. Congresso degli Assistenti OFM delle Fe- gélica, - que conozcan la historia y el carisma derazioni delle Clarisse e delle Concezio- clariano, - que sean hombres santos, bien pre- niste parados y contemplativos, - que sepan cono- Assisi, Italia, 13-19.02.2012 cer las coordenadas de la historia para poder afrontar el presente con creatividad y anticipar el futuro, - que sepan discernir los signos de 1. Crónica los tiempos ayudando a las Clarisas a encon- trar respuestas prácticas en la vida cotidiana, 13 de febrero de 2012 - que ayuden a las Clarisas a conocer su ca- Las Hermanas Clarisas que son hijas del risma y reafirmar su pertenencia a la Orden, Padre, madres del Hijo, esposas del Espíritu - que tengan siempre presente que el Espíritu Santo, esclavas, señoras y reinas, han regresa- Santo guió a Francisco y a Clara al Evange- do a sus monasterios. Iniciamos la semana con lio, así, ellos también deben guiar a las Cla- los Asistentes religiosos de las Federaciones risas al Evangelio, - que sepan aconsejarlas a de Clarisas esparcidas en el mundo entero. La vivir con fidelidad la Regla que prometieron temperatura sigue bajo cero aunque la herma- (vida claustral, sin nada propio, liturgia viva na nieve descansó durante la noche, el sol se y cristocéntrica), - que conozcan su contexto percibe tímido, la mañana soñolienta y expec- cultual y su historia, que les ayuden en la pas- tante… Santificamos el inicio del día con el toral vocacional, - que propongan pero que no rezo de Laudes y la santa Misa en grupos lin- se impongan y busquen siempre el bien de las güísticos. hermanas, - que den a conocer los documentos El moderador del día es Fr. Vincenzo Bro- más importantes que emana la Curia general canelli, ofm, Definidor general, guió la asam- y de la Santa Sede, - que no tengan tantos car- blea de principio a fin con ritmo pausado, se- gos para que puedan dedicarse a este servicio reno y firme. El Ministro general da la bienve- a tiempo completo. Después de la presenta- nida a los Asistentes y abre los trabajos de esta ción hubo peguntas y varias intervenciones. semana. La primera sesión inicia con la parti- Se reflexionó ampliamente el tema “traslado cipación de 4 hermanas Clarisas: Diana Papa o envío de Clarisas de un país a otro, de un (Italia), Mary Beatrice Pereira (India), Anua- continente a otro, de un monasterio a otro”. Se rite Chulu (África) y M. Miriam Igl (USA), dijo que es un fenómeno muy complejo, cru- que informan sobre la situación de la Orden cial, que se ha constituido en una dificultad, de las Hermanas Pobres de santa Clara en el una realidad que nos sobrepasa, que no se le ha mundo. El Ministro general presenta los datos encontrado solución satisfactoria y que espera de Latinoamérica, España y Portugal pues las de nosotros una luz, se habla de experiencias Presidentas de esas Federaciones no pudieron muy negativas y otras positivas. A este res- estar presentes: América Latina cuenta con pecto el Ministro general expresó lo siguien- 1883 Clarisas (México 896, Centro América te: estoy convencido de que hay que hacerse 4 201, Ecuador, 104; más Brasil 267); en Espa- preguntas antes de decidir enviar una Clarisa ña hay 2467 y en Portugal 130. Los Asistentes a otro monasterio de cultura diversa: 1) ¿a qué 124 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 van? 2) ¿quiénes van? 3) ¿cómo son recibidas? a los siguientes hermanos: Alfonso Polimena y 4 ¿cómo se les trata? (Italia), Rafael Colomer (España), Estêvão Ot- Los trabajos se reanudaron por la tarde en tenbreit (Brasil) y James Van Vurst (EE.UU), tres grupos lingüísticos: Español (formado por quienes tuvieron su primera reunión después latinoamericanos, españoles y portugueses), de cena. Italiano (más franceses) e Inglés (muy interna- Antes de cerrar la sesión se le agradece con cional), todos reflexionan, dialogan y discuten un aplauso a la Presidenta Madre Diana Papa sobre una expectativa, un deseo y una dificul- (Italia), el que haya permanecido con nosotros tad en su servicio como Asistentes religiosos. durante todo el día enriqueciéndonos y parti- La reunión resulta muy viva y animada. Se cipando activamente en todas las asambleas hace una pausa… y de nuevo se vuelve a la plenarias, “¡Los llevo a todos en mi corazón y segunda sesión de la tarde. Los 3 secretarios estarán presentes en mis oraciones y en el de presentan la síntesis del trabajo realizado. Al- las hermanas!”, nos dijo agradecida. Se cierra gunas dificultades: Se requiere una especie de la sesión. Se procede al rezo de las Vísperas, vademecum que contenga principios y direc- agradecemos a Dios que nos da y sostiene la trices claras del rol y papel del Asistente reli- vida, que nos ha salvado, que nos ha redimi- gioso; muchos Asistentes tienen varios oficios do, que nos ha enriquecido magníficamente provinciales que les impiden estar presentes y durante este día. Luego la cena. Después se acompañar a las Clarisas, no sólo debemos ser deja sentir la calma, la noche irrumpe en Santa llamados para arreglar situaciones y conflictos María de los Ángeles, de vez en vez se escu- jurídicos sino que debemos ser considerados chan las campanas del Reloj del convento de como amigos y hermanos; en ocasiones no hay los Hermanos Menores que nos recuerda que confianza y las puertas se cierran; algunos no el ¡tempo fugit! conocen el carisma y son llamados a colabo- rar en la formación. Permanecen abiertas otras 14 de febrero de 2012 preguntas ¿Cómo superar la indiferencia de El milagro cotidiano del retorno del sol muchos frailes de la Provincia respecto a las nos recibe a -6°; ante las bajas temperaturas Clarisas?, ¿cómo iluminar a las hermanas en en Santa María de los Ángeles, las figuras de la formación? ¿Cómo ayudarlas a promover nuestros dos fundadores Francisco y Clara se las vocaciones? Fr. Rafael Blanco aporta que nos han agigantado ¿Cómo resistieron Fran- el Provincial no debe de ser indiferente cuan- cisco y Clara estas temperaturas hace 800 do se nombran los Asistentes religiosos y que años, sin calefacción, casi desnudos y con tan- debe estar al pendiente del servicio que des- tas penitencias? Un motivo más para reflexio- empeñan. El Asistente debe saber trabajar en nar, aspirar y trabajar en mayor perfección. equipo. Al final, ya para concluir los trabajos El moderador del día Fr. Nestor Inácio de la jornada, el Ministro general le propone Schwerz, ofm, Definidor general por América a la Asamblea que se elabore un escrito que Latina, guió y animó serenamente la asamblea contenga un mensaje y un saludo a todos los durante toda la jornada. La primera sesión de Asistentes religiosos y a las Hermanas Con- la mañana inicia con una oración dirigida por templativas esparcidas por el mundo entero, Fr. Nestor a la Reina sabiduría para que derro- parecido al que escribieron las Madres Presi- che abundantes virtudes sobre los Asistentes dentas y Delegadas de las Federaciones de más espirituales para que su servicio sea benéfico o menos una cuartilla y media de extensión. Se a nuestras hermanas Clarisas, Concepcionistas vota la propuesta y es aprobada unánimemen- y demás contemplativas franciscanas. El con- te. Enseguida se procede a elegir el equipo que ferencista de hoy es nuestro Ministro general, se encargará de redactar el Mensaje, para ello Fr. José Rodríguez Carballo, ofm, el tema: La se pide que en el aula se reúnan en tres grupos figura del asistente religioso de las Hermanas y se elijan 2 representares de la lengua Españo- contemplativas franciscanas. Antes de iniciar la (del grupo formados por latinoamericanos, su ponencia agradece a los Asistentes religio- españoles y portugueses) por ser el grupo más sos, a nombre de toda la Orden y del Definito- numeroso, 1 por la lengua italiana (del grupo rio general, el servicio, delicado, importante, formados por italianos y franceses) y 1 por la nada fácil, que prestan a las Hermanas contem- lengua inglesa (del grupo internacional que plativas franciscanas. Ellas lo necesitan, lo pi- cuenta con miembros de ocho países distin- den y lo agradecen. Es un servicio importante tos). Los grupos eligieron democráticamente para nosotros y para ellas, porque ‘Francisco EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 125 es incomprensible sin Clara y Clara es incom- dar el permiso de una nueva fundación dentro prensible sin Francisco’. Debemos caminar de su Diócesis, 3) vigilar para que la clausu- juntos porque nos une el carisma de nuestros ra de los monasterios se viva y e cumpla, 4) fundadores, la historia, la misma forma vite, y estar pendiente de la situación y administra- tradiciones. No podemos olvidar que ‘Nave- ción económica del monasterio. En cambio, no gamos en la misma barca, y si viajamos juntos pueden interferir en la aceptación o expulsión llegaremos a puerto seguro; si cada quien na- de las hermanas, y no pueden cerrar ni fundar vega por cuenta suya moriremos ambos, ellas monasterios sin el permiso de la Congregación dentro de cuatro muros y nosotros en la ca- de Religiosos. Terminada la presentación se lle…’. En su presentación, el Ministro insistió hace una merecida pausa… en los siguientes puntos: El señor nos dio her- Al regresar al Aula se prosigue el diálogo manas Clarisas y Concepcionistas, son un don con el Ministro general, preguntas, aclaracio- de Dios para nosotros, y la asistencia espiritual nes, aportaciones, el tema ocasiona mucho es una manera de restituirle al Señor el regalo interés y se da una viva participación como que nos ha hecho. Esto inició con la promesa las siguientes valiosas exhortaciones: Que los que Francisco le hizo a Clara y a sus hermanas: Asistentes religiosos sean preparados en to- tener para ellas “un amoroso cuidado y una es- do lo que se refiere a la vida contemplativa y pecial solicitud” (FVCl 2) y ahora, después de promuevan la investigación y publicación de 800 años, debemos pedirle a todos lo frailes escritos sobre la vida de nuestros fundadores, que respondan a la pregunta ¿Cómo llevar a la esencia del carisma, los orígenes de las Ór- la práctica y hacerla vida esta promesa que le denes, su desarrollo a través de los siglos, etc. hizo Francisco a Clara? Las Clarisas también Mucho se ha hecho en los últimos años, tanto deben responder a otra pregunta crucial ¿Có- de parte de hermanos laicos, frailes, Clarisas y mo vivir hoy la obediencia que Clara prometió Concepcionistas, no obstante, hay mucho por a Francisco (cf. RCl I, 4-5)? El Asistente reli- hacer. - Que se publiquen las cartas a las Clari- gioso es un animador, acompañante espiritual sas y Concepcionistas de los últimos Ministros y consejero, es un mediador entre la Federa- generales. - Los Asistentes religiosos ayuden ción y los monasterios, que no debe ser visto a las hermanas Clarisas y Concepcionistas a como un bombero, es decir, al que se le llama valorar y cuidar su patrimonio artístico, pictó- únicamente cuando hay que apagar incendios, rico, escultórico, litúrgico, arquitectónico, his- su rol es más bien de carácter fraterno y es- tórico, bibliográfico, archivístico, etc., porque piritual, y debe evitar inmiscuirse en aspectos muchas personas abusan de ellas y muchos internos de la Federación y de los monasterios. monasterios se han visto empobrecidos. Mucho ayudaría tener un proyecto de anima- En la primera parte de la tarde se tiene la ción consensuado entre el Asistente religioso reunión en grupos lingüísticos y se reflexiona y la Presidenta de la Federación desde el inicio sobre la Carta-saludo que escribieron las Presi- de su servicio. Luego expuso y explicó los cri- dentas y Delegadas de las Conferencias de las terios para nombrar a un Asistente religioso: Hermanas pobres de santa Clara. En la segun- discreto, prudente, sabio, santo, que conozca y da parte de la tarde, ya en el Aula, Fr. Nestor le ame el carisma, que valore la vida contempla- da la bienvenida a Fr. Michael Anthony Perry, tiva, que conozca los escritos de Francisco y ofm, Vicario general e inmediatamente los Se- Clara, que conozca el arte del discernimiento, cretarios de los grupos comparten el fruto del que mantenga siempre una mirada contempla- trabajo realizado, de lo que se dijo se destacan tiva sobre la realidad, que posea capacidad de las siguientes peticiones: - el Ministro general liderazgo espiritual (debe estar muy conscien- escriba una carta en la que exhorte a todos los te de que los cambios y procesos no se dan de frailes a nos ser indiferentes a nuestras herma- la noche a la mañana, que son más importantes nas Clarisas y Concepcionistas, a que las valo- las personas que las estructuras, que las per- ren, conozcan, respeten su carisma, y cumplan sonas no cambian con decretos). Respecto a con la promesa de san Francisco de tener “el los Ordinarios de las Clarisas (sean obispos o cuidado y solicitud por nuestras hermanas Cla- provinciales) el Ministro dijo lo siguiente: tie- risas” aprovechando los 800 años de la conver- nen cuatro funciones: 1) asegurarse de que las sión de santa Clara; - se organicen cursos de votaciones se hagan conforme a lo prescrito formación para Abadesas; - que cada Asistente por las Constituciones y Estatutos - ya sea per- religioso le pida a la Federación los criterios sonalmente o por medio de un delegado -; 2) para poder acompañarlas y ayudarlas; - ase- 126 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 gurar la manera en que las Presidentas y las una oración en las lenguas oficiales y con tres Abadesas compartan con sus hermanas lo que textos, dos de S. Clara y uno de Benedicto XVI aprenden y reflexionan en los cursos y encuen- y después de cada lectura los presentes canta- tros que tienen fuera del monasterio; - requeri- ban: “Nada te turbe…”. Después de unos bre- mos criterios para poder ayudar a las hermanas ves avisos, Fr. Peter Williams, ofm, Asistente que llegan de continentes y culturas diversas. de la Federación OSC en África, expone cuali- Además, los Asistentes religiosos constatan lo ficadamente su tema: El servicio de animación siguiente: en la formación sólo hacemos lo que espiritual del Asistente a nivel federación: nos piden y lo que nos permiten; algunos mo- comunión y mediación, que dividió en cuatro nasterios no tienen programas de formación ni partes: 1) Introducción: desde hace 6 años soy proyectos de vida; debemos preocuparnos de el Asistente Religioso de la Asociación “Solo- ayudar a las hermanas a que se realicen como fo Kamuti” que fue fundada en 1990 con 5 mo- personas, como cristianas y como religiosas; nasterios, actualmente (2012) son 13 monaste- debemos darle mucha importancia a la forma- rios con un total de 225 Clarisas de 9 diferen- ción humana porque muchas hermanas llegan tes países. Las Abadesas con más edad tienen con muchas heridas y con notables lagunas de de 50 a 55 años, son monasterios jóvenes, educación básica; ‘las hermanas que tocan las entusiastas y tienen vocaciones. La asamblea puertas de los monasterios no llegan para en- se entusiasma con estas magníficas noticias. cerrarse y morir en vida, llegan para perfec- 2) Las bases de nuestra relación. Los Herma- cionarse humana, cristiana y espiritualmente, nos Menores y las Clarisas tenemos una larga para escalar la montaña de la santidad, es una historia juntos, Clara dice que Francisco “las vocación a la vida y una vida digna’; vivímos guiaba en el camino del Señor” (Celano, Vida en tiempos nuevos al inicio del tercer mile- de S. Clara de Asís, n. 26), pero las relaciones nio, somos seres en relación, perfectibles, no no siempre han sido fáciles. En ocasiones los terminados, inconclusos y debemos ayudar Frailes no han respondido a su responsabili- a nuestras hermanas contemplativas a que se dad de atender solícitamente a las Hermanas; mantengan en formación permanente. Una y en otras ocasiones las Clarisas han escapa- vez agotadas las preguntas y reflexiones, Fr. do a las interferencias de los Frailes. Pero S. Adrián nos da dos avisos: la visita a la tumba Clara siempre pidió y reclamó la asistencia de de santa Clara en su Basílica y al Protomonas- los Frailes incluso frente al Papa Gregorio IX terio de las Hermanas Pobres de santa Clara (Celano, Vida de S. Clara de Asís, n. 37). 3) se llevará a cabo el próximo viernes por la tar- Las Federaciones. En la Regla de S. Clara Cap. de. La peregrinación al monte Alvernia será el VI se indica la manera en que las Clarisas de- próximo sábado, si la temperatura y la nieve ben ser asistidas “y os ruego mis señoras, y os nos lo permiten. aconsejo que viváis siempre en esta santísima “San Francisco nunca dijo lo que Clara fue vida y pobreza. Y estéis my alerta para que de para él; dejó su interpretación a sus biógrafos. ninguna manera os apartéis jamás de ella por Santa Clara ha repetido desde el primer día la enseñanza o consejo de quien sea”. Por otra hasta el último lo que san Francisco fue para parte, el Asistente religioso debe ser conscien- ella, y definiéndose “su plantita” ha perfecta- te de que su servicio es a una estructura que se mente definido la necesidad que tenía de él” llama Federación y no a cada monasterio es- (María Sticco, Storia di Chiara. La Santa di pecífico. La Federación es una estructura que Assisi, p. 63). aparece en diversos documentos de la Iglesia: Sponsa Christi, Perfectae Caritatis, Vita Con- Miércoles 15 de febrero de 2012, secrata n. 51, Verbi Sponsa; dentro de esta “Para Francisco y sus hermanos pobreza estructura cada monasterio es único y man- significa libertad”, cuando los franciscanos vi- tiene su propia autonomía. Las federaciones/ ven el sine propio pueden cantar libremente: Asociaciones son estructuras para evitar que «Nada te turbe, nada te espante: Dios te ama, haya monasterios aislados, para ayudarse en nada te falta. Nada te turbe nada te espante: casos de necesidad y dificultades, para animar sólo Dios basta». y promover la vida clariana, para ayudarse en El moderador del día es Fr. Michael la formación y confortarse en la caridad. 4) El Anthony Perry, ofm, Vicario general, realizó rol de los Asistentes religiosos. La figura del su servicio con entusiasmo y de manera con- Asistente apareció en torno al año 1950, cuan- centrada e inició los trabajos de la jornada con do se establecieron las Federaciones (Sponsa EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 127

Christi VII, n. 7). Sorprende que su rol, fun- frailes, tiempo oportuno para profundizar “«El ción o tarea no aparezca en el Código de De- secreto del Rey», que ha enamorado a Fran- recho Canónico, ni en las Constituciones Ge- cisco en las soledades de las inmediaciones de nerales de las Clarisas. En los Estatutos de las San Damián, será para siempre el secreto de Federaciones aparece en algunos artículos. En Clara, sola en el monte como Cristo…”. En nuestras Constituciones Generales sólo en los alabanza de Cristo. Amén. arts. 56§1,57§1 y 58. S. Clara en su Testamen- to especifíca el espíritu con que los Asistentes Jueves 16 de febrero de 2012 deben prestar sus servicios a las Hermanas Po- Iniciamos nuestros trabajos puntualmente. bres, a ejemplo de S. Francisco: “se hizo para El Moderador del día Fr. Vincent Mduduzi nosotros camino de palabra y con el ejemplo” Zungu, ofm, Definidor por África, entona el (5), “columna y fuerza” (38), “consuelo” (38), «Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est» “aliento” (49), “y les ruego nos ayuden a pro- (Donde hay caridad y amor, donde hay caridad gresar de continuo en el servicio de Dios” (51). ahí está Dios) un estribillo de repetir después En la vida de los monasterios de Clarisas in- de las estrofas de la oración de san Francisco tervienen varios Asistentes religiosos con fun- ante la efigie del Cristo de San Damián: “¡Oh ciones distintas: obispo, provincial, asistente, alto y glorioso Dios! Ilumina las tinieblas de capellán, confesor, Ministro general y oficial nuestro corazón para que, como Francisco y de la Congregación. Esto debe hacerle enten- Clara, contemplemos la belleza de tu rostro, der al Asistente religioso que no está solo en su y nuestros corazones queden encandilados por servicio y que muchas cosas no dependen de ella” Todos: «Ubi caritas et amor, ubi caritas él, que se debe limitar a lo que la obediencia de Deus ibi est». Enseguida Fr. Vincent presenta la Santa Sede le confiere, de no constituirse en al relator del día Fr. Aidan McGrath, ofm, Se- un peso para la Federación, y que debe poten- cretario general y Presidente de la Comisión ciar diversos tipos de animación. Enseguida se Jurídica de nuestra Orden, quien expone con dió una pausa… Posteriormente se continuó profesionalidad el tema: El redescubrimiento con preguntas, aportaciones, aclaraciones. de la vocación de las Clarisas y de las Con- Se insiste en la necesidad de un vademecum cepcionistas por parte de los Hermanos. El no jurídico o subsidio que ayude al Asisten- papel del Asistente en la mediación, la comu- te religioso a prestar un mejor servicio. Por la nión, la información y la formación. Fr. Ai- tarde se trabaja en grupos “lingüísticos”. Los dan hace su presentación en seis puntos: 1) tres grupos reflexionan y comparten sobre las Introducción; 2) Identidad de las Clarisas, de preguntas siguientes: 1) ¿Cómo lleva a cabo las Concepcionistas, de los Frailes Menores: el Asistente religioso su servicio de comunión Es importante subrayar la vida comunitaria en y participación en la Federación? 2) ¿Cómo la vida y el ejemplo de nuestro padre común, se pueden preparar a los Asistentes religiosos san Francisco, aunque es peligroso, llevar esto para que realicen cualificadamente su servicio al extremo. Los Hermanos Menores, las Con- a las Federaciones y monasterios?, 3) ¿Cómo cepcionistas y las Clarisas, tienen su identidad preparar e informar al Asistente que sucede- específica y única. El mejor lugar para encon- rá al actual? 4) ¿Cómo puede el Asistente ser trar una formulación clara de nuestras distin- mediador entre las Clarisas o Concepcionistas tas identidades, es el texto de las Constitucio- y los frailes de una Provincia? Alguno dijo, re- nes. Hermanas Pobres de S. Clara art. 1; 216; firiéndose a esta última pregunta, que es una 252 ; Orden de la Inmaculada Concepción art. tarea imposible de lograr, otros opinaron que 1§1; 195; 196. En dichos textos queda claro es importante que desde la formación inicial se que las Clarisas y las Concepcionistas son conviva con las Clarisas y que se introduzcan Órdenes religiosas totalmente dedicadas a la en los programas de estudios la vida de S. Cla- contemplación, cada una con derecho propio ra, escritos y carisma. En la segunda sesión de y constituido por una amplia serie de monas- la tarde los secretarios presentaron el resultado terios autónomos (sui iuris), mayoritariamente de los grupos; hubo intervenciones muy equi- en Federaciones o Confederaciones. Mientras libradas, sugerencias, preguntas, propuestas. que la vida del Hermano Menor no está total- Antes de terminar la sesión Fr. Michael Perry mente dedicada a la contemplación en sentido comunica el horario para el día de mañana. Se estricto. El hecho de que algunas semejanzas continuó con el rezo de Vísperas y después la en el carisma puedan ser identificadas, no sig- cena. La noche aquieta las actividades de los nifica que todos seamos iguales. También en 128 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 lo estructural hay diferencias significativas preguntas: 1) ¿Cuál es tu rol o papel más im- (cf. CCGG OFM art. 169§1). Las casas OFM portante como Asistente religioso? 2) ¿Cómo no son monasterios sui iuris, el Guardián no son tus relaciones con: las Presidentas de las es superior mayor, en cambio la Abadesa de Federaciones y el Consejo de la Federación? cada monasterio es Superiora mayor; los Frai- ¿Con cada una de las Abadesas de los monas- les están sujetos directamente en términos de terios de la Federación? ¿Con los Obispos y jurisdicción y obediencia, no sólo al Ministro Ministro provincial? 3) ¿Experimentas alguna provincial, sino también al Ministro general, limitación o frustración en tu servicio como en cambio las Clarisas y las Concepcionis- Asistente religioso? ¿Puedes identificar algún tas no tienen esta estructura. Por otra parte, elemento que falte especificar o aclarar de tu la forma de gobierno de la OFM es signifi- rol de Asistente Religioso? Se regresa al Aula cativamente diversa al de las Clarisas y a las a las 17.30 para presentar el resultado de los Concepcionistas, de ahí que el Fraile Menor trabajos en grupo, de lo que se dijo redacto debe de tener mucho respeto por la legítima “Los 10 sueños de un Asistente Religioso”: autonomía de los Monasterios de las Herma- 1) Que mis relaciones con las Presidentas de nas. 3) Relación entre los Hermanos Menores, Federaciones y/o Asociaciones y Abadesas de las Clarisas y las Concepcionistas: la relación cada Monasterio fueran buenas y cordiales; 2) radical de las tres Órdenes está fundamentada Que los Obispos no se sintieran propietarios sobre el carisma dado por san Francisco, santa de los Monasterios; 3) De mantener en alto el Clara y santa Beatriz de Silva, desde un punto espíritu de oración, devoción y sine propio de de vista estructural está regulada por el canon la Federación y monasterios; 4) De estar segu- 614. La instrucción Verbi Sponsa subraya la ro de que el cierre de monasterios y el decrecer relación especial que puede existir entre los de vocaciones realmente significa ganancia en monasterios de vida contemplativa y los Ins- la vivencia fiel del carisma y espiritualidad, 5) titutos religiosos masculinos. Esta relación a De que no hubiera hermanas desalentadas y menudo se remonta al fundador o a la funda- desilusionadas porque no ven claro el futuro; dora de ambos y al carisma compartido, pero 6) De que a ninguna hermana, por ser de otro los dos estilos de vida son muy diferentes y tal país o por su juventud, ancianidad o enferme- diferencia debe ser preservada (n. 26). 4) Papel dad se le prive de su ser contemplativa; 7) De del Asistente en las Constituciones, en la Verbi que no hubiera monasterios más preocupados Sponsa y en el CIC: A través del Asistente la en trabajar para construir paredes y techos que Santa Sede ejerce su vigilancia y autoridad (cf. dedicarse a la contemplación; 8) De no sen- Sponsa Christi VII §7). El Asistente religioso tirme frustrado porque no se me pide mi voto no debe ser considerado de ningún modo co- para la toma de decisiones en una Federación mo el superior de los monasterios individuales y monasterio; 9) De no sentirme frustrado por- o de la Federación considerada como un todo. que me piden opinión y al final no es tomada Su papel es de asistencia, no de gobierno. Su en cuenta; 10) De que al término de mi servi- papel de Asistente religioso está especificado cio sienta que lo hice con entrega, entusiasmo, en las Constituciones, en la Verbi Sponsa, y en alegría, dedicación, amor, paciencia y eso me el Decreto de nombramiento de la Santa Sede, baste. Amén. En la segunda sesión de la tarde actuando dentro de estos parámetros, el Asis- Modera la Asamblea Fr. Vincenzo Brocanelli tente religioso puede ofrecer una ayuda útil a y ya al final de la sesión pregunta a los miem- la Federación, a los monasterios individuales y bros de la Comisión de escribir el Mensaje ¿có- a cada una de las hermanas. 5) Algunas áreas mo va el trabajo? El Padre Ottenbreit responde fundamentales de “actividad” o “mediación”. que prácticamente ya ha sido terminado, falta- 6) Conclusión: Las seis áreas de actividad no ría una última revisión que se puede hacer hoy agotan el papel de Asistente religioso como después de cena. Estando así las cosas se pro- mediador de comunicación, información y for- pone que después de la última revisión que se mación en la Federación. A la presentación de hará hoy por la noche, se hagan la traducciones la relación siguen preguntas y aportaciones, y en las lenguas oficiales y mañana, al inicio de enseguida una pausa de media hora… la primera sesión de trabajo, se les entregue a Al regresar al Aula de nuevo entonamos: cada uno de los Asistentes para que lo lea du- «Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est». rante el día y a las 19.00 se lea de nueva cuenta A las 15.30 los Asistentes reflexionan y dialo- en el Aula, se le hagan las respectivas correc- gan en grupos lingüísticos sobre las siguientes ciones y se apruebe. El Padre Adriano Busatto EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 129 comunica el horario para mañana viernes 17 dizar e interpretar el carisma de la Orden en la de febrero: 7.30 Laudes; 9.00 Presentación de Iglesia y en el mundo de hoy. Se trata en reali- las relaciones del Secretario y del subsecreta- dad de una “dirección espiritual” que de algu- rio de la CIVCSVA; 12.00 Santa Misa conce- na manera, constituye al Ministro, en garante lebrada; 13.00 Comida. 17.30 Vísperas en la de la fidelidad a la vocación e identidad pro- Basílica de Santa Clara;18.30 regreso; 19.00 pia, incluso de la Segunda Orden, esta función, Revisión y votación del Mensaje en el Aula; sin embargo, será siempre “espiritual” (entre 19.45 Cena. comillas). II. La asistencia espiritual es nece- Se concluyen los trabajos del día entonan- saria para que las Hermanas puedan seguir de do: «Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi la mejor manera posible su vocación. Prestar est». el servicio de asistencia espiritual y religiosa a las monjas de clausura será siempre un desa- Viernes 17 de febrero de 2012 fío. Es un intercambio mutuo, los Asistentes En el programa de de este día, está prevista espirituales y los Asistentes religiosos recibi- una visita a la Basílica de Santa Clara en Asís, rán la oración y testimonio de las Hermanas y a tal motivo conviene recordar que en vida de los Frailes las asistirán espiritual y religiosa- san Francisco, se levantaba, en la zona donde mente. Así es que podemos distinguir dos ro- está la actual Basílica de Santa Clara, la iglesia les importantes: los Asistentes espirituales y de S. Jorge. Aquí en S. Jorge el Santo se hizo los Asistentes religiosos. Los Asistentes espi- mendicante en los comienzos de su conver- rituales son: 1) Capellanes (que celebren la mi- sión. S. Jorge fue también el lugar de la prime- sa dignamente de acuerdo con las normas litúr- ra sepultura de san Francisco, hasta 1230, y de gicas y las prescripciones de los cánones; pre- santa Clara después, hasta 1260. Aquí Francis- dicación, administrador del viático, del sacra- co fue proclamado Santo (1228). Después de mento de los enfermos, de las exequias, cf. c. la canonización de santa Clara, que tuvo lugar 562 §§ 1-3); Predicadores de ejercicios y reti- en 1255, se construyeron el monasterio para ros Mensuales, Confesores (cf. c.630 n.1), Di- las Clarisas y la Basílica dedicada a la Santa rectores espirituales. Estas personas pueden (1257-1265). En este templo gótico se guar- ejercer mucho bien o mucho mal en cada una da el Crucifijo que habló a Francisco en San de las monjas y en cada Monasterio. Por ello, Damián. deben ser personas maduras, sabias, pruden- A las 7.30 se rezan Laudes en grupos lin- tes, generosas, respetuosas, discretas, profe- güísticos y enseguida el desayuno. Las 9.00 sionales, capacidad mistagógica, conocer pro- todos en el Aula para escuchar a los Oficiales fundamente la Sagrada Escritura, estar actuali- del Vaticano. El Ministro general, Fr. José Ro- zados, constantes, generosos y desinteresados. dríguez Carballo, ofm, funge como Modera- San Alfonso María Ligorio prohibía a los re- dor, después de un canto y una breve presenta- dentoristas jóvenes que predicaran a las mon- ción le da la palabra a su Excelencia Mons. jas contemplativas por su falta de madurez y Joseph Tobin, Secretario de la Congregación experiencia. III. El servicio del Asistente reli- para los Institutos de Vida Consagrada y las gioso de las Federaciones está regulado por: 1) Sociedades de vida Apostólica (CIVCSVA) y El Decreto de nombramiento que da la Santa redentorista. Título de la relación: Relación Sede, 2) lo que se indica la Instrucción Verbi entre la Primera Orden OFM y los diversos Sponsa (1999) en los números 26 y 28: “Los Institutos femeninos de vida contemplativa, a Superiores masculinos deben desempeñar su continuación algunos elementos relevantes: I. cometido con espíritu de colaboración y de hu- La asistencia espiritual a los Monasterios de la milde servicio, evitando crear cualquier subor- Segunda Orden (Hermanas Pobres de Santa dinación indebida hacia las monjas, a fin de Clara) tiene su origen en una comunión (co- que ellas decidan con libertad de espíritu y munanza) carismática entre la Primera Orden sentido de responsabilidad en lo relativo a su OFM y la Segunda Orden OSC y se puede ex- vida religiosa” (n.26); “Ordinariamente la plica en varios modos: sobre todo por la pre- Santa Sede nombra un Asistente religioso, al sencia del Superior general, el cual, además de cual podrá delegar, para lo que considere nece- Moderador supremo de la Primera Orden, es sario o en casos particulares, algunas faculta- considerado como el “Jefe-familia” de la am- des o encargos. Es tarea del Asistente procurar plia Familia religiosa. En este sentido puede que en la Federación se conserve o acreciente enviar cartas y mensajes que ayuden a profun- el espíritu genuino de la vida enteramente con- 130 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 templativa de la propia Orden; colaborar con serven la clausura papal, que las monjas sean espíritu de servicio fraterno en la guía de la fieles a su carisma y a lo que profesaron, que la Federación y en los problemas económicos de vida de un monasterio sea digna y cualificada. mayor importancia y contribuir a una sólida Por tanto, su misión no es solo espiritual sino formación de las novicias y de las profesas” (n. sobre todo Institucional. VI. Los monasterios 28); 3) Lo que indiquen los Estatutos de la Fe- autónomos son confiados al cuidado y vigilan- deración aprobados por la Santa Sede; y 4) lo cia de los Obispos diocesanos o a los superio- que dice Sponsa Christi (Pio VII, 1950) en res regulares según el canon 615: “Se enco- VII, § 7: “La Santa Sede podrá, según los ca- mienda a la vigilancia peculiar del Obispo dio- sos, ejercer su inmediata vigilancia y autori- cesano, de acuerdo con la norma del derecho, dad sobre las Federaciones por medio de un el monasterio autónomo que, aparte de su pro- Asistente religioso, cuyo oficio será no sólo pio Superior, no tiene otro Superior mayor, ni representar a la Santa Sede, sino también fo- está asociado a un instituto de religiosos de mentar la conservación del genuino espíritu manera que el Superior de éste tenga sobre di- propio de la Orden y con el consejo y la acción cho monasterio una verdadera potestad, deter- ayudar a las Superioras en el recto y prudente minada por las constituciones”; 1) c. 625 § 2: gobierno de la Federación”. IV) Hemos veni- “El Obispo de la sede principal preside la elec- do, continuó Mons. Joseph Tobin, a este en- ción del Superior del monasterio autónomo del cuentro porque creemos que vale la pena cono- que trata el c. 615,”; 2) c. 628 § 2, n.1: “El cerlos, dialogar y establecer relaciones de con- Obispo diocesano tiene el derecho y el deber fianza recíprocas. No deben olvidar que el de visitar, también por lo que se refiere a la Asistente religioso nació como un “represen- disciplina religiosa: 1 los monasterios autóno- tante” (entre comillas) de la Santa Sede ante mos de los que se trata en el c. 615; 3) c. 637: las Federaciones de monjas Contemplativas, “Los monasterios autónomos de los que se tra- pero en muchas ocasiones la Santa Sede no se ta en el c. 615 deben rendir cuentas al Ordina- ha sentido y no se siente representada por los rio del lugar una vez al año; el Ordinario del Asistentes religiosos “porque hablan mal de la lugar tiene además derecho a conocer la situa- Iglesia, critican al Papa y a los Obispos, maldi- ción económica de una casa religiosa de dere- cen a los representantes de los Dicasterios, in- cho diocesano”; 4) 688 § 1: Quien quisiera vitan a las monjas a repudiar la clausura, y salir de un instituto después de haber transcu- otras cosas que deberían evitarse, porque co- rrido el tiempo de profesión, puede abando- mo dije anteriormente, ustedes son los “repre- narlo. 688 § 2. Quien, durante la profesión sentantes” de la Santa Sede ante las Federacio- temporal, pide, con causa grave, abandonar el nes y porque nos sigue pareciendo que vuestro instituto, puede conseguir del Superior gene- servicio es útil y válido para la Santa Sede y ral, con el consentimiento de su consejo, el in- para las monjas contemplativas, por ello, una dulto para marcharse si se trata de un instituto de sus funciones es mantener relaciones posi- de derecho pontificio; en los institutos de dere- tivas y constructivas entre la Santa Sede y las cho diocesano y en los monasterios de los que Federaciones y los monasterios”. Y aquí debe- trata el c. 615, ese indulto, para ser válido, ha mos recordar que aunque los monasterios son de ser confirmado por el Obispo de la casa a la autónomos, pueden asociarse en Federaciones que el miembro está asignado; 5) 699 § 1. El según el canon 614. V. La Iglesia no obliga a Superior general, con su consejo, que para la nadie a vivir la vida monacal (profesión, esta- validez del acto constará por lo menos de cua- bilidad, clausura papal, autonomía), pero la tro miembros, debe proceder colegialmente reconoce, la valora, la tutela y la reglamenta. para sopesar con diligencia las pruebas, razo- Quien desea vivir en la Iglesia como monja nes y defensas; y, si se decide así por votación contemplativa debe someterse a las prescrip- secreta, dará el decreto de expulsión, que, para ciones de la Iglesia. Por otra parte, siempre ha su validez, ha de contener los motivos de dere- habido buenas relaciones entre las monjas y la cho y de hecho, al menos de manera sumaria. Santa Sede, desde tiempo de S. Clara. Las 699 § 2. En los monasterios autónomos de los monjas deben mantener siempre su fidelidad a que trata el c. 615, corresponde decidir sobre la Iglesia y al Sumo Pontífice porque el supe- la expulsión al Obispo diocesano, a quien el rior inmediato de los monasterios de monjas es Superior debe presentar las actas aprobadas la Santa Sede. A ustedes les toca estar al pen- por su consejo. diente y vigilar que en los monasterios se ob- Finalmente, Mons. Joseph Tobin, recuerda EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 131 un texto de Vita Consecrata, 59: que los Asis- nada y, como hoy es viernes, podemos darnos tentes religiosos deben de meditar y reflexio- un tiempo, antes del descanso nocturno para nar en el desempeño de su servicio: “Una meditar la Pasión de Cristo: “Acercándose ya atención particular merecen la vida monástica más al Señor y como si estuviera en el umbral, femenina y la clausura de las monjas, por la Clara quiere la asistan los sacerdotes…, para gran estima que la comunidad cristiana siente que le repitan la pasión del Señor y santas pa- hacia este género de vida, que es signo de la labras” (Celano, Vida de santa Clara de Asís, unión exclusiva de la Iglesia-Esposa con su 45). Señor, profundamente amado. En efecto, la vida de las monjas de clausura, ocupadas prin- Sábado 18 de febrero de 2012 cipalmente en la oración, en la ascesis y en el Desde muy temprano (6.45), cuando ya la progreso ferviente de la vida espiritual, «no es luz del nuevo día clarea en el horizonte, inician otra cosa que un viaje a la Jerusalén celestial los frailes a descender de sus habitaciones para y una anticipación de la Iglesia escatológica, desayunar… un día especial del programa del abismada en la posesión y contemplación de Congreso, esperado y anhelado por muchos de Dios». A la luz de esta vocación y misión ecle- los participantes, un viaje que fue postergado sial, la clausura responde a la exigencia, senti- del miércoles al día de hoy; todavía ayer por da como prioritaria, de estar con el Señor. Al la noche se les aconsejó a los participantes ir elegir un espacio circunscrito como lugar de bien abrigados porque el lugar de nuestro des- vida, las claustrales participan en el anonada- tino se encuentra con temperaturas bajo cero miento de Cristo mediante una pobreza radi- y rebosante de nieve. Un autor, de principios cal que se manifiesta en la renuncia no sólo de del siglo XX, describe ese lugar de la siguiente las cosas, sino también del «espacio», de los manera “Hay un monte en Toscana, boscoso y contactos externos, de tantos bienes de la crea- rocalloso, inaccesible y sublime, con las hen- ción. Este modo singular de ofrecer el «cuer- diduras cubiertas de musgo y de fresco: es el po» las introduce de manera más sensible en el monte Alverna”. misterio eucarístico. Se ofrecen con Jesús por A las 7.45 todos en el autobús imploramos la salvación del mundo. Su ofrecimiento, ade- el auxilio y la protección divina y salimos rum- más del aspecto de sacrificio y de expiación, bo al Tabor y místico Calvario de Pobrecillo adquiere la dimensión de la acción de gracias de Asís. Una comitiva de 43 frailes: los Asis- al Padre, participando de la acción de gracias tentes religiosos, el Ministro general Fr. José del Hijo predilecto”. Rodríguez Carballo, ofm, el Vicario general, Cinco minutos de descanso e inmediata- el Delegado Pro-Monialibus, tres Definidores mente (a las 10. 00), el Ministro general pre- generales: Fr. Vincenzo, Fr. Francis y Fr. Ju- senta al Padre Sebastiano Paciolla, O. Cist. lio; el equipo de Medios de Comunicación: Fr. (Cisterciense), subsecretario de la CIVCSVA, Joseph, Fr. Stefano y Fr. Robert; dos intérpre- el cual presenta su relación titulada: “Proble- tes: Fr. Oscar Guadalupe y Fr. Phillipe; y el mas jurídicos”. Después de la presentación Coordinador general del Congreso, Fr. Adria- hubo un descanso de 15 minutos y nos encon- no. Iniciamos el viaje expectantes, algo tiene tramos de nuevo en el Aula para el diálogo con la Verna que fascina, que atrae al peregrino de los expositores. Dicho diálogo fue muy anima- las cosas del espíritu… 40 kilómetros antes de do y enriquecedor, aunque limitado por la pre- llegar al Santuario, la naturaleza se torna cada mura de la celebración eucarística a las 12.00 vez más expresiva y grávida, un espectáculo y enseguida la comida. impresionante y maravilloso recrea nuestros Un par de horas libres y a las 17.30 en la sentidos, la montaña y sus laderas se encuen- Basílica de Santa Clara en Asís para el rezo tran cubiertas de un manto blanco brillante, de las Vísperas con la reflexión de Fr. Toni- una sensación de quietud y silencio parece que no Bono, ofm (de la Provincia de Cicilia y es lo invade todo, solo queda contemplar y ala- exorcista). A las 18.30 regreso en autobús a bar al Creador… Pasamos por San Esteban en Santa María de los Ángeles y a las 19.00 Revi- donde surge el río Tevere, que descendiendo sión y votación del Mensaje. Puesto que hubo atraviesa impertérrito la ciudad de Roma, para varias correcciones al texto, se pospondrá la más adelante morir en el mar… Llegamos en redacción final y su aprobación para mañana torno a las 9.30 a la Verna, lugar santo fran- por la tarde después que regresemos de la Ver- ciscano que se encuentra impregnado de las na. 19.45 Cena. Así llegamos al final de la jor- huellas del Pobrecillo de Asís porque en esta 132 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 montaña (1269 m.), diócesis de Arezzo, reveló El Guardián presenta al Padre Fr. Eugenio Ba- el grande amor que le ardía por dentro. Aquél relli, ofm, quien nos da una charla en italiano amor que lo hizo semejante al amado, al Cru- que tituló “la relación de comunión entre los cificado: “Yo llevo los estigmas de Jesús en mi Hermanos de la Familia Franciscana OFM – cuerpo” (Gal 6, 17). Nuestro ser franciscano OSC – OFS”, y que Fr. Oscar y Fr. Phillipe exulta de gozo porque aquí vivió Francisco: interpretaron en español e inglés respectiva- “hombre nuevo, donado del cielo al mundo” mente. (S. Bonaventura, LM, XII,8). Fue aquí donde A las 10.00 inicia la Santa Misa que es pre- Francisco experimentó los dolores más terri- cedida por Fr. Michael Perry, concelebrando bles y el amor más intenso, el perfecto dolor y a sus costados el Ministro general y el Dele- el perfecto amor, fue éste el segundo lugar que gado Pro-Monialibus y otros 39 concelebran- más amó en la tierra. A lo largo de los siglos tes colocados de tres en tres en las bancas de han venido a este monte muchos santos, mís- la nave central de la Basílica. El presidente y ticos, hombres del espíritu, como san Antonio los concelebrantes entran en procesión por el de Padua, Ubertino de Casale, san Bernardino pasillo central con la cruz alta, el turiferario y de Siena, etc. y san Buenaventura, Doctor Se- dos acólitos, mientras tanto un pequeño coro ráfico (visitamos su celda), quien llegó a este guiado por el organista (que es el mismo Pa- lugar en 1259 para meditar despaciosamente dre Guardián) entona el canto de entrada. Fr. el misterio de las llagas y para orar antes de Michael inició su inspirada homilía diciendo: iniciar su mandato como Ministro general. “Queridos hermanos Asistentes, hemos venido Habían pasado 33 años de la muerte de San aquí a la iglesia de la Verna para encontrarnos Francisco, 35 de la impresión de las llagas en de nuevo con Jesucristo, crucificado por noso- el cuerpo de nuestro seráfico Padre, hecho que tros y por el mundo, para que todos podamos acaeció en 1224. Es ese mismo Buenaventura convertirnos en nuevas criaturas. Dios renueva quien nos narra el acontecimiento por demás cada día de nuestra vida su invitación a que sorprendente de la impresión de las llagas en el experimentemos la victoria del amor sobre el cuerpo del Pobrecillo: “dos años de entregar su odio y de la vida sobre la muerte. Este es, se- espíritu a Dios y tras haber sobrellevado tantos gún san Pablo en su carta a los Gálatas, el sen- trabajos y fatigas, fue conducido, bajo la guía tido de la muerte de Jesús, es decir, la recons- de la divina Providencia, a un monte elevado trucción del mundo y toda criatura a imagen de y solitario llamado Alverna. Allí dio comienzo Dios, como fue planeado desde el principio del a la cuaresma de ayuno que solía practicar en mundo. Para Pablo, y también para Francisco honor de san Miguel, y de pronto… comenzó de Asís, la cruz es un puente que conecta la vi- a experimentar en sí un mayor cúmulo de do- sión inicial divina del mundo y de los hombres nes y gracias divinas…cierta mañana de un día y el destino propio de cada criatura al final de próximo a la fiesta de la Exaltación de la Santa la historia. Portar los estigmas de Jesús en el Cruz, mientras oraba en uno de los flancos del cuerpo significa descubrir y proclamar esta monte, vio bajar de lo más alto del cielo a un visión original de un modo que, no obstante serafín que tenía seis alas tan ígneas como res- nuestros pecados, fue creado y está pensado plandecientes… Apareció entonces entre las para el amor y la gracias de Dios”. Durante su alas la efigie de un hombre crucificado… Ante peregrinaje al Santuario de la Verna el 17 de tal aparición quedó lleno de estupor el Santo y septiembre de 1993, Juan Pablo II, continuó experimentó en su corazón un gozo mezclado diciendo el Padre Michael, habló del signifi- de dolor… al instante comenzaron a aparecer cado de los estigmas que Francisco recibió de en sus manos y pies las señales de los clavos, Dios a través de un ángel divino: “Los estig- tal como lo había visto poco antes en la imagen mas, las cicatrices de la pasión de Cristo en el del varón crucificado” (LM 13, 1-3). cuerpo de Francisco, eran el signo particular El autobús nos deja en el estacionamiento mediante el cual se le revelaba la cruz de cada y de ahí caminaos un kilómetro en medio de día, en el sentido más literal del término, tomó una ambiente paradisíaco, todos llegamos al sobre sí… Francisco abrazó toda la verdad de bar de la recepción en donde tomamos un café esta paradoja. El Evangelio era para él pan de u otra bebida oportuna y a las 10.00 nos reci- cada día. No se limitó a leer las palabras, sino a be el Guardián Fr. Massimo Grassi, ofm, de través de las expresiones del texto fue revelado la Provincia de Toscana, de manera fraterna, el descubrimiento de Aquel que es el propio sencilla, amable, y nos hace sentirnos en casa. Evangelio. De hecho, Cristo se revela hasta el EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 133 fondo de la economía divina: ‘perder’ y ‘ga- vos: es el día del Señor y la eminente clausura nar’ en sentido definitivo y absoluto. Con su del II Congreso de los Asistentes Religiosos vida, Francisco proclamó y sigue proclamando de las Hermanas Contemplativas. La mentes hoy la palabra de salvación del Evangelio…”. de los participantes se encuentran ya en la Por- Después Fr. Michael agregó: Los estigmas de ciúncula y no es para menos: “Amó el varón san Francisco nos hacen recordar que nuestra santo dicho lugar con preferencia a todos los vocación primordial y radical consiste en el se- demás del mundo, pues aquí comenzó humil- guir a Cristo que es el Señor de la vida. demente, aquí progresó en la virtud, aquí ter- Después de la Misa, pasamos directamente minó felizmente el curso de su vida; en fin, es- al Refectorio de los frailes en donde nos aco- te lugar lo encomendó encarecidamente a sus ge una ejemplar fraternidad de 28 frailes de la hermanos a la hora de su muerte, como una Provincia Toscana, de ellos, 11 son novicios mansión muy querida de la Virgen” (LM 2,8). (siete de la Custodia de Tierra Santa, 2 de la A las 9.00 horas reunión en el Aula para escu- Provincia Romana y 2 de la Provincia Tosca- char la relación de Fr. Rafael Blanco titulada na), quienes nos ofrecen una deliciosa comida “Las actividades de la Oficina Pro-Moniáli- italiana, vino tinto y blanco, los frailes de la bus”, que presentó en seis partes: 1) Introduc- Fraternidad sirven en el Refectorio con espe- ción: “sucedí como Delegado Pro-Monialibus cial solicitud y esmero. Al finalizar la comida a Fr. Enríque González Arango… y llegué a el Ministro general agradece en nombre de la la Curia General el 17 de octubre de 2005... Orden, del Definitorio y de la Comisión que La Oficina se encuentra en la Curia General, preparó el evento: “Vosotros sois expertos en trabajo sólo, no obstante, me siento acompa- el arte de recibir y atender a los huéspedes, y ñado porque en la Curia hay un buen ambiente nos lo hacen sentir y experimentar cada vez fraterno y siempre me he sentido apoyado por que venimos a este lugar santo. Gracias por el hermanos que me han ayudado con su amistad, servicio que prestáis en nombre de la Orden al consejos y en la traducción de documentos en medio millón de peregrinos que pasan por aquí diversas lenguas, de esa manera, mis limita- cada año. Les felicito por su consagración y ciones se han complementado con la ayuda de agradezco todos los detalles fraternos que nos los hermanos. 2) Actividades de la Oficina: El han dispensado. Les pido que preparen muy Delegado Pró-Monialibus representa a la Or- bien la visita que hará el Papa Benedicto XVI den ante la CIVCSVA; colabora con las Her- el próximo 13 de mayo, él ha querido visitar manas Contemplativas y otros Institutos con este lugar y lo debemos ayudar a que se sienta asesoría jurídica y en la elaboración (les indico bien y pueda realizar la experiencia espiritual cómo deben de ir redactados los documentos, que el desea”. Después de la comida pasamos que no falte la fecha, las firmas, el sello, la a la Plaza “el cuadrante” que se encuentra manera de escribirla, etc.) expedición/recep- frente a la basílica y se llama así porque existe ción, tramitación de documentos; se mantiene en ella un reloj solar que está sobre los muros pendiente del curso de los trámites de los di- del campanil de la basílica y allí se tomó la fo- versas prácticas que se presentan ante la CI- tografía del recuerdo de esta visita memorable. VCSVA, para lo cual se requiere paciencia, en A las tres de la tarde comienza el rezo so- ocasiones infinita…; cuando me han invitado lemne de la hora nona en la Iglesia presidida a dar ejercicios y retiros a alguna Federación o por el Ministro general, una vez concluida se Monasterio he ido; he dado algunos cursos de inicia la procesión a la Capilla de los Estigmas formación”. 3) El Vademecum de Asistencia en medio de cantos y alabanzas…A las 16.00 religiosa a los Monasterios y a las Federacio- horas iniciamos el viaje de regreso a Santa nes de las Hermanas Contemplativas OSC y María de los Ángeles. A las 17.00 horas todos OIC, publicado en abril de 1997, ayuda mucho en al Aula, se revisa y se aprueba el texto del y sigue vigente para el servicio que deben de Mensaje, aplausos y alegría, luego la cena y prestar los Asistentes religiosos a la Federa- el descanso nocturno. En alabanza de Cristo. ciones y Monasterios. Es de capital importan- Amén. cia recordar que los documentos que se envían a Roma deben ir dirigidos al Cardenal Joao Domingo 19 de febrero de 2012 Braz de Avis, Prefecto de la CIVCSVA y no A las 7.30 se lleva a cabo el rezo de Ludes al Ministro general. Los documentos deben ser en grupos lingüísticos y enseguida el desayu- redactados de tal manera que sea la Presidenta no. Se percibe un ambiente festivo, hay moti- o la Abadesa quien hace la solicitud o petición 134 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 y no el Asistente religioso. 4) Solidaridad Eco- Fr. Oscar Villalobos Avendaño - responsable nómica: Existe un fondo económico bien nu- de la lengua española y Coordinador del equi- trido que se sostiene con las ayudas que envían po de traductores e intérpretes; Fr. Edwin Pa- las Federaciones y monasterios, dicho fondo niagua encargado de la lengua inglesa; Philip- siempre ha tenido el suficiente dinero para sol- pe Shillings encargado de la lengua francesa; ventar las necesidades que se han presentando Fr. Giovanni Rinaldi encargado de la lengua y fue creado para ayudar a las Federaciones y italiana; a la Comisión Internacional Prepara- monasterios más frágiles a los que se les ayu- toria, a las Hermanas Franciscanas Misioneras da en lo concerniente a: formación (cursos, de Jesús Niño, por su hospitalidad, especial- material, congresos), salud (tratamientos de mente la Superiora, la Portera, la Sacristana y recuperación física, psicológica, psiquiátrica, la Encargada del Refectorio. sillas de ruedas, prótesis, tratamiento dental, A las 11.30 dio inicio la solemne Misa de pago de seguros médicos, etc.), en caso de de- Clausura presidida por el Ministro general y sastres naturales (terremotos, inundaciones, concelebrada por 45 sacerdotes en la Basílica incendios), bombas de agua, molinos, moto- de Santa María de los Ángeles. Enseguida la res, etc. El fondo lo administra el Economato Comida en el Refectorio del Convento de San- general de la Orden… 5) Luces: las relaciones ta María de los Ángeles, OFM. que mantengo con los encargados de la Con- Se concluye así el II Congreso de Asistentes gregación; las respuestas positivas que dan la religiosos, intenso y enriquecedor para todos, mayoría de los monasterios y la oración de tanto para los Asistentes como para las diver- las hermanas. Sombras: El punto frágil de mi sas comisiones que prestaron su servicio, han servicio ha sido la relación con los Asistentes quedado preguntas pendientes, compromisos religiosos como Ustedes lo han expresado en no concluidos, decisiones que hay que tomar el Mensaje que se acaba de aprobar anoche; con valor y osadía, y trabajos por concluir. El es imposible poder atender todos los aspectos tema guía del Congreso ha sido: “Francisco y jurídicos de las Federaciones y Monasterios; Clara: Comunión y Mediación…”. Muchos la resistencia de algunas Hermanas a las suge- desafíos se llevan los Asistentes religiosos, rencias que se les hacen desde esta Oficina; el se les ha iluminado de muchas maneras, han desconocimiento, indiferencia de muchos frai- tomado conciencia de quiénes son y qué les les que se niegan a cualquier tipo de relación y falta, de los límites y grandezas de su servicio, prestar servicios a las Hermanas de vida con- unos se han dado cuenta de que han cometido templativa… 6) Sugerencias: Convertir en po- errores en su servicio, otros han confirmado el lítica de la Orden el estimular y urgir a las Her- camino realizado. Se les ha pedido que sean manas contemplativas a que se interesen en la comprensivos, prudentes, razonables, amantes organización de cursos de formación humana, de las cosas de Dios, enamorados de su voca- inicial y permanente, que les ayuden a vivir ción, que sean hombres contemplativos, que con gozo la vocación a la que han sido llama- sean sabios, que se preocupen de su propia das”. Enseguida, el Ministro general, Fr. José formación permanente y que aspiren siempre Rodríguez Carballo, con su ánimo caracterís- y sin cesar a la santidad evangélica. “Y dijo a tico y motivador agradece al Señor, de quien los hermanos: He concluido mi tarea; Cristo procede todo bien y bendición, porque nos ha os enseñe la vuestra” (2C 214). En torno a las dado hermanos y hermanas y por que nos ha 15.15 se inicia en autobús el regreso hacia la permitido llevar a término el Congreso; a los ciudad de Roma. En alabanza de Cristo. Amén. Asistentes Religiosos OFM, que son puentes de unión entre la Orden y las Hermanas con- Fr. Oscar G. Villalobos A. templativas, por su sacrificio y dedicación; a Fr. Rafael Blanco - Delegado Pro-Monialibus, a Fr. Aidan McGrath - Coordinador general, 2. Relazione di Fr. Giacomo Bini Fr. Adriano Busatto - también Coordinador, a Assisi, 11 febbraio 2012 Fr. Joseph Magro - Director de la Oficina de Comunicaciones, Fr. Stefano Lobato - Sub- RECIPROCITÀ E RELAZIONE secretario general de la Orden y miembro del TRA OFM E OSC equipo de Medios de Comunicación, Fr. Ro- bert Bahcic, Director de Fraternitas y fotógra- È un tema quanto mai delicato che può es- fo del Congreso, a los traductores e intérpretes: sere trattato da diversi punti di vista. Anche EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 135 il cammino storico di questa relazione non è ci” e non “statici”: li rende nomadi e itineran- stato sempre pacifico e sereno come lo fu la ti,; camminatori instancabili alla ricerca della relazione tra Chiara e Francesco. Vorrei riflet- volontà di Dio, alla ricerca del volto di Dio che tere con voi sull’intuizione evangelica che ha è sempre “in avanti”! La loro vita diventa “de- nutrito e guidato la vita di Francesco e Chiara, stabilizzata”, una ricerca appassionata perché come anche i Fratelli e le Sorelle lungo otto posseduti dal Signore. “Ad ogni stagione Dio secoli di storia. Vorrei cogliere gli elementi domanda una risposta nuova!”. Francesco e essenziali del nostro comune carisma in vista Chiara fanno questo cammino insieme. Chia- di un dialogo più fraterno e profondo. Sono ra dice espressamente che Francesco si è fatto convinto che una relazione vera e autentica è sua “via”, quasi “sacramento d’incontro” con possibile solo se sappiamo chi siamo e dove il Padre. E Francesco trova in Chiara un appog- vogliamo andare. gio e un aiuto anche nei momenti di maggiore Ho già riflettuto qualche anno fa su questo difficoltà. E’ una spiritualità dell’incontro. argomento inviando alle Sorelle Povere il fa- La ricerca appassionata di Francesco e scicoletto: «Chiara di Assisi, un inno di lode». Chiara si esprime nella espropriazione, nel vi- (Roma 2002). vere «sine proprio»; e questo nel modo più ra- Devo confessare che per stendere questa dicale. L’espropriazione diventa libertà gioio- breve relazione ho chiesto aiuto anche a qual- sa, diventa “custodia” di questa ricerca, di que- che presidente di federazione e a qualche mo- sto cammino, di questa itineranza. Nello stesso nastero: mi sembrava indispensabile. Avrei tempo il vivere «sine proprio» diventa luogo e dovuto allargare molto di più la consultazione, condizione di incontro con il Signore e con gli ma non mi è stato possibile. altri. Come chi ha trovato il tesoro, va e con gioia vende tutto quello che ha per acquistarlo. 1. Fondamenti per una relazione vera e una «E dopo che il Signore mi dette dei fratel- complementarietà teocentrica li…», e Chiara dirà «delle sorelle», la vita na- turalmente cambia! Ben presto, dopo questo «È difficile separare i nomi di Francesco e “dono” del Signore a Francesco e a Chiara, Chiara, questi due fenomeni, queste due leg- il loro nomadismo lo compieranno insieme: gende, leggende di santità. È una cosa profon- Francesco e i fratelli con Chiara e le sorelle: da… Non sono, non erano puri spiriti: erano questo è di capitale importanza anche per noi corpo, erano persone, erano spirito…» (Giov. oggi. Questa complementarietà nella pluralità Paolo II, Discorso alle Sorelle del Protomo- diventa ancora più ricca, umanamente e teolo- nastero, 1982). «Un unico e medesimo Spiri- gicamente. “L’uomo cresce e matura moltipli- to aveva tratto i frati e quelle donne povere a cando le relazioni”; mentre si impoverisce iso- vivere fuori dal secolo» (2Cel 204). Chiara e landosi, sia a livello di individuo che di casa o Francesco, insieme con i loro fratelli e le loro monastero o di piccolo gruppo. La spiritualità sorelle, con le loro ricche personalità, con le francescana è questa “esplosione di fraternità” loro differenze, con la loro complementarietà sempre più allargata: è questa la nostra “natu- hanno saputo vivere questa avventura evange- ra carismatica”! È questo il cuore della nostra lica, guidati da un’unica passione: seguire con spiritualità, è questo il nostro sostegno nella radicalità le tracce di Gesù povero e umile, con nostra itineranza «sine proprio», tesa verso il fedeltà, fino alla morte. Questa passione da cui Signore. Separarsi, per noi fratelli minori e so- sono abitati, è teocentrica. Camminano insie- relle povere, significa impoverirsi e impove- me e si sostengono perché abitati e guidati da rire la nostra spiritualità. Siamo nati insieme questo amore che li porta fuori da sé stessi: e la nostra spiritualità carismatica ha bisogno è un esodo, come quello di Abramo, abban- di questo “humus”, di questa terra per crescere donati alla volontà di Dio e con gli occhi e il bene, ha bisogno di respirare con questi due cuore fissi su di Lui. Il centro assoluto della lo- polmoni. Se parliamo di fraternità, questa non ro spiritualità è vivere il Vangelo, alla lettera; va limitata al piccolo monastero o casa; non seguire la povertà e l’umiltà di nostro Signore va limitata alle persone che la pensano come Gesù Cristo fino alla fine della vita; e questo noi, alla Provincia o federazione ma va este- lo difenderanno anche davanti alla Chiesa. Si sa a tutta la Famiglia francescano-clariana: va tratta di una spiritualità carismatica prima che estesa anche a tutte le creature. Dobbiamo vo- diaconale, prima di ogni tipo di servizio. lerci bene più di quanto una “madre ama i suoi Questa passione che li abita li rende “estati- figli carnali”. Questa spiritualità e fraternità 136 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 di “famiglia”, questa fraternità, così allargata, si impegna, lui e i suoi successori, a prendere oggi forse non la sentiamo troppo. Eppure nel cura delle sorelle questo ha delle conseguenze nostro mondo e nelle nostre culture si traduce molto chiare. in un messaggio profetico incredibile. Infatti, È bene ricominciare con un lavoro di onto- nonostante tutti i nostri mezzi di comunicazio- terapia: un lavoro di ristrutturazione personale ne che sono sempre più perfetti e sofisticati, che va dalla convinzione, alla fiducia, all’ac- le nostre relazioni lasciano molto a desiderare; coglienza; richiede una revisione di tutto il tes- l’uomo, la donna sono sempre più soli, isolati suto relazionale. Per esempio se non c’è una (e spesso anche i nostri fratelli e sorelle sono forte e profonda interiorità, uno spirito di fede soli!!). Mai l’uomo ha avuto tanta difficoltà ad viva e dinamica, il dialogo non può sostenersi. accogliere e a dialogare con il “diverso”; non La nostra itineranza spirituale, la nostra ricer- sappiamo più vivere insieme! La Chiesa e il ca del volto di Dio ha bisogno di una stabilità e mondo attendono da noi questa parola profe- fedeltà interiore. Può cambiare solo colui che tica. è stabile interiormente! Diversamente i cam- biamenti ci immergono in una vita mondana 2. E se ricominciassimo a dialogare in verità e vuota, senza senso; oppure confondiamo la anche noi! fedeltà evangelica con la rigidità strutturale di routine che addormenta il tempo, la vita e la È bello e edificante meditare sull’inizio del creatività. nostro carisma vissuto insieme da Francesco e Il dialogo va ripreso prima di tutto fra di noi, Chiara con i fratelli e le sorelle. Tuttavia, una nelle rispettive case e monasteri, nei rispetti- eredità, per quanto ricca e bella, si fa presto vi Ordini, nelle federazioni e tra federazioni. a depauperarla. Da otto secoli la conserviamo Quante tensioni si vedono ancora all’interno di ancora! Anche se con tanti limiti e restrizio- queste singole entità! Se la relazione è malata ni…Dobbiamo riconoscere che in questi ulti- dentro i nostri ambienti, non sarà facile allar- mi anni molte iniziative di incontri sono state garla agli altri. Spesso perdiamo il senso della avviate: incontri periodici tra definitori pro- Famiglia a cui apparteniamo. La professione vinciali e consigli federali, condivisione della non ci introduce nel rispettivo Ordine, ma so- Parola di Dio tra monasteri e conventi limitro- lo in questo determinato monastero-casa, o in fi, formazione iniziale e permanente insieme, una Provincia o Federazione. Perdendosi que- ritiri mensili e veglie di preghiera…Ma c’è sta visione globale, si perde facilmente anche ancora tanta strada da fare! il senso di fraternità e quindi non viviamo più Constatiamo anche che in questo cammi- il nostro carisma. A chi realmente appartenia- no la storia non sempre ci ha favorito; presto, mo? non soltanto ci ha distinti, ma anche separati e Siamo invitati a dialogare ma partendo dal- allontanati gli uni dagli altri. Forse i “fratelli la “Parola” più che dalle parole; da una pas- minori” avevano troppe cose da fare e non po- sione cristocentrica come lo era all’inizio, e tevano “perdere il tempo” nel dialogo fraterno non da bisogni antropocentrici di affettività. e formativo con le “sorelle povere”! Altre vol- Con umiltà dobbiamo approfondire il dialogo te il rapporto non è rimasto così appassionato fraterno nella fiducia e pazienza. Si tratta di e teocentrico, per cui si sono prese le debite un’esigenza fondamentale per la nostra fecon- distanze gli uni dalle altre. O forse anche “le dità carismatica e missionaria. La separazione sorelle povere” hanno visto che era meglio è sempre una ferita grave che rende sterili i no- camminare da sole; non volevano intrusioni o stri sforzi e deforma la nostra spiritualità. consigli: il “diverso” complica sempre la vi- ta! Altre volte ancora, lo stesso “maschilismo” 3. Le sfide invadente o femminismo esasperato possono aver facilitato questa separazione. Le ragio- Siamo chiamati a riappropriarci di questa ni, secondo i tempi e i luoghi sono tante. Ma passione evangelica come base alla nostra ora è importante rivalutare la nostra spiritua- formazione all’interiorità, e fondamento del- lità nella sua completezza, nella sua comple- la nostra relazione, del nostro vero dialogo. È mentarietà. Se da una parte Chiara promette importante riscoprire la meravigliosa ricchez- obbedienza a Francesco, significa che questa za della nostra complementarietà. In questa mediazione è fondamentale per lei per vivere scoperta sempre nuova, troveremo il segreto il Vangelo; dall’altra parte, quando Francesco di una vita umana, cristiana e carismatica bel- EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 137 la, buona e serena. Chi ne ha fatto esperienza, da studiare. Si eviterebbero tanti viaggi e tante è ben cosciente di questo. Da qui nasce anche telefonate alla Congregazione, in cerca di ap- il vero dialogo rispettoso e ricco, in vista di poggi alle proprie cause, e che spesso non fan- una formazione evangelica, reciproca e sem- no altro che dividere la nostra Famiglia! Sa- pre più profonda tra i due Ordini. La storia non rebbe inoltre un aiuto a superare il pericolo di ci ha soltanto distinti ma anche separati, co- costruirsi un carisma a proprio uso e consumo. me se non appartenessimo alla stessa Famiglia Ricordiamoci che, per una spiritualità frater- spirituale. Dobbiamo con umiltà e a vantaggio na come la nostra, ogni separazione, divisione di tutti, recuperare il tempo perduto, ricostru- o cammino indipendente, è sempre una ferita ire soprattutto la fiducia in vista di una comu- grave alla comunione. Abbiamo bisogno di nione e conoscenza sempre più aperta. Tutto più dialogo fraterno! questo ci permetterà di creare nuove forme di Su questo argomento si può pensare a rive- dialogo e di incontri. dere insieme i criteri per la designazione e la Siamo invitati tutti a rievangelizzare il ser- scelta degli assistenti in vista di una collabora- vizio dell’autorità, rendendolo più umile ed zione più fraterna. espropriato, più fraterno e “materno”, proprio Siamo invitati a convertirci dalle “strut- secondo lo stile francescano. L’autorità dovrà ture” alla “struttura”; cioè rimettere al primo facilitare la crescita spirituale di ogni persona, posto con una priorità assoluta, come vuole il e aprire al dialogo, quale forma privilegiata di Vangelo, la struttura della relazione con Dio e incontro con Dio, con i fratelli e le sorelle. La con gli altri. Il fratello in relazione e la sorel- virtù fondamentale da acquisire in questo cam- la in relazione sono la struttura fondamentale mino è la semplicità francescana, che è traspa- della nostra spiritualità. Uno dei grandi meriti renza e servizio; che sa “scomparire” senza del francescanesimo nella storia della Chiesa è pretendere nulla. C’è una forma di appropria- stato quello di aver valorizzato la persona in se zione sottile e devastante: quella di ritenerci stessa, nella sua originalità riconciliandola con noi, e solo noi, gli interpreti veri dell’intuizio- il valore della fraternità. Il frate minore ideale ne carismatica iniziale di Francesco e Chiara. (Speculum perfectionis 85) non lo si trova in Solo nel “nostro” monastero e nella “nostra” una persona, ma nelle qualità, diversità e origi- federazione si vive in purezza il “nostro” cari- nalità di più persone. Abbiamo bisogno degli sma. A causa di questa rigidità mentale (spesso altri per essere noi stessi, per vivere in pienez- di comodo) si creano tante tensioni e divisioni. za la nostra vocazione cristiana e francescana. E quando non viviamo la carità tutto il resto Troppe volte le nostre strutture secondarie, alle non conta nulla. quali siamo attaccati rigidamente, distruggono Chiara dice ad Agnese di Praga: «Attieni- la nostra struttura fondamentale dell’amore. ti ai consigli del venerabile padre nostro frate Elia, ministro generale, e anteponili ai consigli Conclusione di qualsiasi altro» (= Gregorio IX; 2LAg 15- 16). Chiara ha tenuto sempre a questo legame Proprio a partire da questa vita evangelica profondo con il primo Ordine, anteponendolo radicale, da questa collaborazione, comunio- a qualsiasi altra autorità! Quanto siamo lonta- ne, fiducia reciproca e dialogo fraterno , po- ni oggi! Quanto sarebbe bello ritrovare questo tremo ritrovare nella Chiesa la nostra forza, legame di fiducia con il ministro generale per la nostra voce profetica e missionaria, come ricostruire il senso dell’unità e della famiglia hanno fatto Francesco e Chiara nel loro tempo. unica che Francesco e Chiara hanno voluto, La Chiesa ha tanto bisogno oggi di profeti, di contro tutto e contro tutti. Nonostante che Elia piccoli profeti che sappiano vivere con radi- fosse meno santo di Francesco, però restava calità e semplicità la spiritualità evangelica di il custode dell’unità e dell’autenticità del ca- comunione, dando la priorità più all’essere che risma. al fare, alla vita più che alle parole, al servire Forse insieme si potrebbe creare qualche umile più che al potere. struttura semplice, di mediazione, a servizio Questa è la nostra missione oggi, da com- della vita e della comunione. Una struttura- piere nella ricchezza della nostra complemen- mediazione autorevole e fraterna, composta tarietà, con semplicità, gratuità e trasparenza. da Fratelli e Sorelle, con lo scopo di servire e Francesco e Chiara, restando fedeli alla Chie- aiutare in casi di necessità e per essere accom- sa, “hanno istillato in essa un germe di follia pagnati in questo cammino evangelico. Tutto è evangelica” che l’ha scossa, messa in crisi e 138 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 rinnovata molte volte nel corso dei secoli. E ci ha dato dei fratelli (cf. Test 14), ci ha dato noi siamo realmente abitati da questa stessa anche delle sorelle. L’assistenza spirituale è follia evangelica per rinnovare oggi la nostra un modo di restituire al Signore il dono che Chiesa? ci ha fatto e alle Sorelle l’amore fraterno che hanno nei nostri confronti. Fr. Giacomo Bini ofm L’assistenza spirituale alle Sorelle Claris- se si rifà alla promessa che Francesco fece a Chiara e alle sue Sorelle: avere per loro «cura 3. Relazione del Ministro generale al Con- diligente e sollecitudine speciale» (Uvol 2). gresso degli Assistenti OSC e OIC Chiara ne prenderà attentamente nota (cf. RsC Assisi, 14 febbraio 2012 6,4). Si tratta di un obbligo morale che Fran- cesco prese anche in nome dei suoi Frati, «per mezzo mio e dei miei frati», e che, quindi, non LA FIGURA DELL’ASSISTENTE è opzionale per noi. La cura diligente e la sol- RELIGIOSO DELLE SORELLE lecitudine speciale fanno parte degli impegni CONTEMPLATIVE FRANCESCANE che abbiamo assunto nell’abbracciare la for- ma di vita francescana. Dagli scritti di Chiara Desidero, anzitutto, esprimere la gratitudi- tale sollecitudine deve essere, soprattutto, per ne mia e dell’Ordine a tutti gli Assistenti reli- quanto riguarda la salvaguardia della forma di giosi delle Sorelle Clarisse e Concezioniste per vita delle Sorelle. il servizio importante, generoso e competente Il ritorno alle origini comporta: per le cla- di accompagnare e di animare spiritualmente risse, chiedersi come vivere oggi l’obbedienza le Sorelle che il Signore vi ha affidato. che Chiara promise a Francesco (cf. RsC 1,4- Prima di entrare nel merito di questa con- 5); per i Frati, domandarsi quali esigenze sca- versazione con voi, permettetemi però di fare turiscono dalla promessa di Francesco a Chia- due considerazioni. ra e alle Sorelle, così come Francesco chiese La prima. So che il vostro servizio è deli- consiglio a Chiara sulla forma di vita. Di una cato e a volte difficile, ma è importante. È im- cosa sono profondamente convinto: grande è portante per le Sorelle: ne hanno bisogno e lo il cammino che abbiamo fatto in questi ultimi chiedono. È anche importante per noi, anche anni riguardo alla comunione tra i Frati e le se a volte non lo riconosciamo né lo apprez- Sorelle, tuttavia molto ancora si deve cresce- ziamo in modo conveniente. In questo senso re in questa relazione fraterna, senza timori da mi ferisce profondamente sentire certe dichia- parte delle sorelle e senza protagonismi, fuori razioni delle Sorelle riguardo alla loro salute. luogo, da parte dei Frati. Mi fa male, perché spesso sono dichiarazioni Degli interrogativi si impongono ai Frati sommarie e superficiali, e, d’altra parte, per- e alle Sorelle: come vivere le nostre relazioni ché, anche se hanno qualche verità, non ci si fraterne nella complementarietà e reciprocità? rende conto che quello che si dice di loro, si Come sentirsi corresponsabili nel testimoniare potrebbe dire, nella maggior parte dei casi, di il carisma francescano/clariano? noi. La loro salute è un riflesso della nostra1. Chiara e le Sorelle furono ammesse da La seconda. Quello che sto per dire si riferi- Francesco nella sua fraternità, nella mente, rà agli Assistenti delle Sorelle Povere di santa prima dei Frati stessi, quando «non aveva an- Chiara e agli Assistenti delle Sorelle Conce- cora né fratelli né compagni» (TestsC 9). Ciò zioniste Francescane di santa Beatriz de Silva. che lo Spirito ha unito – «... lo stesso Spirito Di entrambe, anche se a titolo diverso, la Chie- tira fuori da questo mondo i Frati e le Sorelle», sa ci ha affidato l’assistenza spirituale. dice il Celano – non lo può separare la storia. Poiché quello che ci unisce è di più di quello L’assistenza spirituale alle Clarisse e alle che ci divide. Come ho già ricordato i Frati e Concezioniste. le Sorelle professano la stessa forma di vita. Non possiamo, pertanto, permettere che gli L’assistenza alle Clarisse e alle Concezio- elementi che ci differenziano, che poi sono niste è un servizio fraterno a cui siamo obbli- complementari (cf. la clausura per le Sorelle gati non solo per motivi giuridici, in quanto ci e la vita apostolica per i Frati), ci portino a vi- è stato affidato dalla Santa Sede, ma, soprat- vere da separati o ad avere una relazione da tutto, per i vincoli di fraternità. Il Signore che vicini di casa. EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 139

Il lavoro degli Assistenti, fatto di ascolto sì che le Sorelle ritrovino sempre il primo rispettoso delle Sorelle e di autentico dialogo amore, e, quindi, vivano il presente con fraterno, può essere di grande aiuto in questa passione, coraggio, audacia e lucidità, ed unione carismatica tra l’OFM e l’OSC. abbraccino il futuro con speranza (cf. NMI L’assistenza alle Concezioniste di santa 1; RdC 22). Beatriz de Silva, invece, deriva da quello che Stando così le cose, l’Assistente deve evi- io chiamo la complicità della Provvidenza tare di intromettersi negli aspetti interni della nella storia, che ha fatto sì che i Frati Minori Federazione e dei monasteri che siano correla- venissero profondamente coinvolti nello svi- ti alla dimensione fraterna e spirituale, a meno luppo del carisma concezionista, come si può che non gli venga chiesto un consiglio. In que- vedere nella Regola dell’Ordine dell’Immaco- sto caso, l’Assistente offre il suo parere, ac- lata Concezione, approvata da Papa Giulio II. compagna nel discernimento e lascia che siano Le Sorelle Concezioniste Francescane son ben le Sorelle a prendere le opportune decisioni. consapevoli di questa complicità ed hanno lot- Sono adulte e devono essere rispettate in quan- tato, contro ogni tipo di difficoltà, per restare to tali. In molti casi sono molto ben preparate unite all’Ordine dei Frati Minori. L’assisten- e la loro opinione deve essere ascoltata e presa za religiosa è, pertanto, un modo per “pagare” in considerazione al momento di proporre le questa “fedeltà” che hanno dimostrato nei con- mediazioni adeguate per stare al passo delle fronti del desiderio di Beatriz de Silva, che, sul sfide che si presentano. letto di morte, ha affidato il suo carisma alla custodia fraterna dei Frati Minori. La figura dell’Assistente religioso

La natura dell’assistenza religiosa Nel descrivere la figura dell’Assistente re- ligioso non pretendo di fare uno studio giuri- Se si vuol dire in breve chi è l’Assistente re- dico, studio che sarà sviluppato nel Congresso ligioso, si potrebbe dire che è semplicemente da persone competenti in materia. Prendo in un animatore o una guida spirituale. In effet- considerazione, come dirò, il parere di alcuni ti, l’Assistente, come la stessa Presidente, non Assistenti, così come di alcune Presidenti del- ha nessuna autorità giuridica, a meno che non le Federazioni. vengano specificati dei compiti particolari nel Tenendo conto di quanto detto, vedo la fi- Decreto di nomina da parte della Congregazio- gura dell’Assistente religioso come una per- ne. Infatti, la Federazione, rispetto alla Con- sona in relazione: con la Federazione, con gli gregazione monastica, esistente nel mondo Ordinari e con l’OFM. monastico maschile, è essenzialmente una me- diazione di comunione tra monasteri federati. 1. In relazione con la Federazione Il ruolo dell’Assistente è di carattere fra- Parlare della figura dell’Assistente è parla- terno e spirituale, e le Sorelle gli riconoscono re, anzitutto, di uno che accompagna la Fede- autorità nella misura in cui si va guadagnando razione, non i monasteri, il cui servizio è di un’autorità morale. Ciò è possibile se l’Assi- animazione spirituale, un servizio di fraternità stente: e di consiglio. Quando si parla di animazione – garantisce la sua presenza, quando sia ne- stiamo riconoscendo che le Sorelle come noi, cessaria o conveniente, ma senza essere in- hanno bisogno di incoraggiamento. Questa è vadente o autoritario; una caratteristica tipica dell’Assistente in que- – favorisce la comunione nel consiglio fede- sto momento in cui, come diceva Giovanni rale e tra i monasteri di una stessa Federa- XXIII, «i profeti di sventura» abbondano. zione; Il servizio dell’Assistente è un servizio in – è una persona di ascolto che aiuta il discer- senso stretto, poiché l’Assistente, in quanto nimento, senza cadere nel paternalismo o tale, non ha nessun potere giuridico. Se ogni protagonismo fuori luogo; autorità, evangelicamente parlando, è spiritua- – promuove nella Federazione un costante le, cioè, di testimonianza, questo vuol dire: an- rinnovamento nella fedeltà creativa alla dare avanti, mostrare ed offrire un cammino di forma di vita che hanno professato (cf VC fede (cf. Il servizio dell’autorità 13), molto più 37; RdC 20); quella dell’Assistente religioso. L’Assistente – aiuta le Sorelle a camminare ripartendo da è chiamato a vivere un servizio sine proprio: Cristo, in comunione d’amore con Lui, co- disponibilità totale per il servizio e libertà as- 140 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 soluta per aiutare le Sorelle senza sperare di diventare qualcosa di simile ad una superiora cambiare nulla. Certamente le Sorelle sapran- giuridicamente costituita. È importante notare, no corrispondere con la generosità che le ca- anche, che le Sorelle di un monastero si aprano ratterizza. con più fiducia con l’Assistente piuttosto che L’Assistente deve avere molto chiaro che con la Presidente, che qualche volta può essere non è il superiore, semplicemente assiste ed vista come una “super-abbadessa”, mettendo accompagna il cammino di una Federazione. in “pericolo”, secondo loro, l’autonomia del D’altra parte, è molto importante ricordare che monastero. D’altra parte, in caso di conflitto l’Assistente svolge il suo servizio in relazione tra la Presidente e un determinato monastero, con la Federazione e non con i monasteri, a l’Assistente può essere un mediatore necessa- meno che, in accordo con la Presidente, si re- rio o, per lo meno, importante per oggettivare puti conveniente o necessaria la sua presenza delle situazioni se sa stare al proprio posto e in qualche monastero per animare la vita e la porsi super partes. missione delle contemplative francescane. In Nel trattare con le Sorelle contemplative, ogni caso ci si deve attenere a quello che dice in base alla mia esperienza, posso dire che il Decreto di nomina da parte della Congrega- all’Assistente viene richiesta una presenza zione. non solo ufficiale, in circostanze speciali, ma In quanto accompagnatore della Federazio- una presenza visibile di animazione, comu- ne, l’Assistente è chiamato ad essere una per- nione, aiuto pratico e concreto in moltissime sona vicina alla Presidente. Tra l’Assistente e circostanze. Una presenza che crei comunio- la Presidente deve realizzarsi una forte comu- ne nel Consiglio federale, nel Consiglio dei nione. Non può esserci un “magistero paralle- monasteri e tra i monasteri. In questo senso il lo”. Questo sarebbe molto negativo per le So- servizio dell’assistenza è molto bello, umana- relle e snaturerebbe il servizio dell’Assistente. mente parlando, ma anche molto evangelico e Mi sembra molto opportuno, quindi, che si francescano. faccia un progetto di animazione, concordato Come ogni accompagnatore l’Assistente tra l’Assistente e la Presidente all’inizio del non deve mettersi al di sopra (non ha nessuna servizio, soprattutto per quanto riguarda la autorità giuridica sulle Sorelle), non deve cor- formazione delle Sorelle. Detto progetto deve rere troppo velocemente (potrebbe ritrovarsi tener conto della realtà concreta delle Sorelle: solo), né tirarsi indietro (potrebbe far sì che le le loro potenzialità e difficoltà, e, nello stesso Sorelle si pongano fuori della storia). L’Assi- tempo, deve aver presente il carisma proprio stente deve camminare accanto alle Sorelle. Il delle Clarisse e delle Concezioniste, come migliore esempio di colui che accompagna lo anche delle direttive della Chiesa per la vita abbiamo in Gesù con i discepoli di Emmaus: contemplativa femminile. Tale progetto deve «Gesù camminava con loro», ci dice il testo, e anche prevedere che l’identità è sempre dina- lo faceva tanto discretamente che i discepoli, mica, in cammino. Il progetto, quindi, deve in un primo momento, «erano impediti a rico- essere propositivo e proiettato verso il futuro. noscerlo» (cf. Lc 24, 13-16). Presenza a fianco Se tra l’Assistente e la Presidente vi è una di e sempre con molta discrezione. Così deve fraterna comunione, l’Assistente può allegge- porsi l’Assistente. rire di molto il peso del servizio della Presi- Questo testo può servire anche come indi- dente, visitando i monasteri, non solo quanto è catore di un itinerario da seguire nell’accom- richiesta la sua presenza, ma anche quando la pagnamento dell’Assistente e può illuminare Presidente e l’Assistente, di comune accordo, il suo servizio a favore delle Sorelle contem- lo considerano necessario o conveniente. Non plative francescane. Il servizio dell’Assistente, si deve dimenticare che la Presidente, trattan- quindi, deve mirare, principalmente: dosi di una persona competente, in genere non – alla maturità della fede. L’accompagna- è totalmente libera per questo servizio, ma lo mento di cui stiamo parlando è come una condivide con altre responsabilità all’interno specie di pellegrinaggio verso l’età adulta della sua comunità. Questo a volte porta a vi- della fede: deve condurre, pertanto, le So- vere una certa tensione tra il servizio alla Fe- relle ad una vita contemplativa autentica e derazione e il servizio alla propria comunità. a prendere decisioni libere e responsabili, Inoltre, la presenza dell’Assistente nella secondo il progetto di Dio su di loro. Federazione, e eccezionalmente nei monaste- – Alla fedeltà creativa alla vocazione e mis- ri, può preservare la Presidente dal rischio di sione di una clarissa o di una concezionista. EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 141

L’Assistente non può cercare altro, nel suo noi abbiamo bisogno di loro. Non si dice nulla servizio, se non che la Clarissa o la Conce- di quanto una sana relazione con le nostre So- zionista viva in pienezza la propria identità relle contemplative possa apportare al nostro di contemplativa e di francescana. Un’iden- Ordine2. Il servizio dell’Assistente deve essere tità, come abbiamo ricordato, itinerante; visto come un servizio di reciprocità: si dà ma, un’identità che si attualizzi alla luce delle come dicono tanti Assistenti, è molto di più esigenze dei segni dei tempi e dei luoghi. quello che si riceve! – Alla lettura dei segni dei tempi e dei luo- ghi. L’Assistente deve aiutare le Sorelle a 2. In relazione con gli Ordinari leggere le coordinate della storia, per dare Il ruolo degli Ordinari nella relazione con i una risposta evangelica secondo il carisma monasteri è delicato ed esige equilibrio. L’As- clariano o concezionista. sistente è chiamato ad essere un loro stretto – Alla ristrutturazione e alla rivitalizzazione collaboratore. Qui c’è una difficoltà reale: gli della vita e della missione delle Sorelle, Ordinari, quando sono Vescovi, generalmente soprattutto tenendo presente la situazione non considerano l’Assistente come un loro in- reale della diminuzione che si ha in alcuni terlocutore. Preferiscono trattare direttamente monasteri. con il monastero o con la Presidente. Sarebbe, In comunione con la Presidente federale tuttavia, molto importante la collaborazione e il suo Consiglio l’Assistente, perciò, deve dell’Assistente, poiché i Vescovi non hanno promuovere i processi formativi che tenga- molto tempo per trattare direttamente i proble- no conto della dimensione umana, cristiana e mi dei monasteri. Poiché l’aiuto dell’Assisten- carismatica delle nostre Sorelle. L’Assistente te viene considerato importante, questi deve è importante che assuma la formazione delle presentarsi al Vescovo ed offrire il suo servi- Sorelle come una priorità del suo servizio, co- zio e la sua collaborazione in ciò che riguarda i me un settore dove maggiormente si impegni, monasteri della Federazione. L’Assistente po- così che possa aiutare le Sorelle a vivere nella trebbe anche aiutare il Vescovo a conoscere e, fedeltà creativa le esigenze proprie della loro qualora fosse necessario, a rispettare maggior- vocazione e a continuare ad essere significati- mente il carisma proprio delle nostre Sorelle ve per la qualità della vita evangelica nel mon- contemplative. Sono certo che il Vescovo gra- do di oggi. dirà la disponibilità dell’Assistente. Se l’Or- Per svolgere questo ruolo di accompagna- dinario è il Ministro provinciale in genere le tore della Presidente e, in occasioni straordina- cose vanno meglio, anche se possono miglio- rie, dei monasteri, l’Assistente, certamente, ha rare. L’Assistente, proprio per la sua presenza bisogno di disporre di tempo: qui la Provincia nella Federazione, può essere di grande aiuto è chiamata in causa. È vero che tutte le Provin- al Ministro provinciale per assicurare la cura ce scarseggiano di Frati disponibili. È vero che da prestare alle Sorelle contemplative. i Frati più prudenti e saggi – qualità necessarie per un Assistente religioso – sono impegnati in 3. In relazione con l’OFM altri servizi della Provincia. Ma è importante È evidente che debbano crescere la relazio- e giusto chiedersi: la cura monialium è consi- ne e la comunione tra l’OFM e le nostre Sorel- derata dai Frati come un servizio importante a le contemplative, per poter offrire al mondo la cui dedicare le energie necessarie, con dispo- testimonianza del signum fraternitatis. È ne- nibilità di tempo, per realizzarla in modo ade- cessario, però, distinguere la relazione/comu- guato? I Frati hanno chiaro che investire nel- nione dell’OFM con le Clarisse e quella con le la cura delle Sorelle vuol dire investire per il Concezioniste. Con le Clarisse, facendo riferi- bene della Provincia? Siamo consapevoli che mento al carisma, formiamo una stessa Frater- se le Sorelle vanno male, anche i Frati vanno nità, in quanto la forma di vita che professiamo, male e, al contrario, se vanno bene anche noi loro e noi, è la stessa: «Presso quella chiesetta andremo bene? [San Damiano], che Francesco restaurò dopo Nella nostra legislazione si dice che le So- la sua conversione, Chiara e le prime compa- relle contemplative hanno bisogno di noi e gne stabilirono la loro comunità, vivendo di che noi siamo obbligati a servirle e ad avere preghiera e di piccoli lavori. Si chiamavano le sollecitudine spirituale per loro. Nella nostra “Sorelle Povere”, e la loro “forma di vita” era legislazione, però, non si dice in modo espli- la stessa dei Frati Minori: “Osservare il santo cito che se loro hanno bisogno di noi, anche Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo” (RsC 142 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

1,2), conservando l’unione della scambievole Clarisse, del nostro carisma e di quello delle carità (cf. ivi, 10,7) e osservando in particolare Concezioniste. la povertà e l’umiltà vissute da Gesù e dalla La comunione tra i Frati e le Sorelle aiute- sua santissima Madre (cf. ivi 12,13)3. È questo rà entrambi ad attraversare uniti questi tempi che ha portato Giacomo da Vitry a parlare di incerti e difficili, a tornare all’essenziale e al una fraternità formata da fratres minores e da “cuore” della nostra scelta vocazionale. Ab- sorores minores. Per quanto riguarda le Con- biamo bisogno gli uni delle altre per vedere e cezioniste non si può dimenticare che l’OFM credere. Potrebbe essere necessario più tem- e l’OIC sono due Ordini completamente diver- po, credo però che qualcosa si stia movendo si. Nella relazione con le Concezioniste l’As- nel rapporto tra i Frati e le Sorelle, che sia già sistente deve rispettare la loro originalità e il iniziato il tempo di quella «sana e necessaria loro carisma, senza pretendere di trasformarle complementarietà rispettosa», di cui parlava- in Clarisse. no i Ministri generali nella lettera per l’VIII Alcune mediazioni importanti per favorire Centenario della conversione di santa Chiara. la comunione tra l’OFM e le Sorelle contem- Molto è quello che ci separa, se guardiamo plative potrebbero essere le seguenti: le cose che facciamo e come viviamo. Ma se – prevedere riunioni congiunte del Definito- parliamo di ciò che portiamo nel cuore, dell’a- rio provinciale con il Consiglio Federale. more per il Vangelo, del volto di Dio che ci – Riservare uno spazio adeguato nei Bolletti- è stato rivelato in Cristo, ci scopriamo vicini, ni provinciali per presentare la vita e la mis- molto vicini. Se troviamo del tempo per parla- sione delle Sorelle contemplative. Lo stes- re di tutto questo, allora ci scopriremo membri so si dica della pagina web della Provincia. della stessa Famiglia e ci sentiremo illuminati – Organizzare incontri ben preparati tra i Fra- dal desiderio di una più intima comunione, nel ti e le Sorelle, rispettando le esigenze della rispetto delle differenze. Morirà così un falso vita claustrale delle nostre Sorelle contem- modo di guardarci e di relazionarci, che spesso plative. Tali incontri favorirebbero: ci condiziona, e moriranno molti pregiudizi. • nelle Sorelle, l’ascolto delle fatiche della nostra itineranza e della nostra vita apo- Requisiti di un Assistente stolica. Ciò le aiuterà a vivere una vita contemplativa incarnata, qui ed ora, ed Sono consapevole che, in questo caso come una spiritualità come figlie del cielo e fi- in molti altri, non si possa mirare troppo in al- glie della terra; to, altrimenti nessuno si sentirebbe all’altezza • nei Frati, l’ascolto dell’esperienza con- di svolgere il servizio che gli viene chiesto e si templativa delle Sorelle. Questo facili- creerebbero delle false aspettative e non poche terà molto i Frati nel ri-centrarsi nell’es- frustrazioni. Data la delicatezza dell’assisten- senziale della loro vita, a leggere con gli za religiosa, tuttavia voglio enumerare alcune occhi della fede i nostri giorni, spesso qualità che l’Assistente dovrebbe avere. distratti da mille occupazioni, e a non 1. Conoscere e amare il carisma delle Sorel- smettere di cercare il Signore. le contemplative. Nel caso delle Clarisse La presenza dell’Assistente può favorire si chiede di conoscere gli Scritti di santa il senso di appartenenza alla stessa Famiglia, Chiara, le Costituzioni generali dell’OSC. composta da Frati e da Sorelle. Da questo pun- Riguardo alle Concezioniste si pretende to di vista l’Assistente deve fare da ponte di una conoscenza congrua della storia delle unione tra il Primo e il Secondo Ordine, tra origini del loro Ordine (OIC), della Regola, l’OFM e l’OIC. Molte Sorelle, infatti, avver- approvata da Giulio II, e delle Costituzio- tono fortemente la necessità di vincoli più fra- ni generali. Come può aiutare le Sorelle ad terni con noi, anche se riconoscono che non amare e a vivere il loro carisma se l’Assi- mancano, da entrambe le parti, resistenze, stente non lo conosce e non lo vive? Sareb- dovute a volte ad esperienze negative e alla be un semplice funzionario, non un assi- nostra storia. L’Assistente deve essere molto stente spirituale. attento a questa esigenza e a questo desiderio, Fra i vari aspetti che l’Assistente deve ama- rispettando rigorosamente le differenze tra le re e stimare grandemente c’è la dimensione Sorelle e noi. La pluralità lungi dall’essere contemplativa; dimensione che, si può ben una minaccia per l’unità, è una manifestazio- dire, è il cuore e la ragione d’essere della ne della ricchezza del comune carisma con le vita delle Sorelle. Allo stesso tempo l’As- EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 143

sistente deve essere molto rispettoso della senza forzare, mostrare ed attrarre. Il leader specifica sensibilità delle Sorelle, soprat- spirituale si caratterizza per: tutto per ciò che si riferisce all’autonomia – la capacità di leggere la realtà e, allo e alla clausura, senza che ciò impedisca il stesso tempo, di indicare il punto centra- porsi delle domande sull’autonomia e sulla le, i valori che non si possono negoziare, clausura così da portare le Sorelle ad una in un contesto come il nostro dove sem- sana autocritica su come le stanno vivendo. bra che tutto possa cambiare; Tutto ciò eviterà di fermarsi alla superficia- – la cura dei valori della comunità. Il lea- lità o alle strutture, favorendo una ri-visita- der vive senza fretta e senza pause, uti- zione di tali elementi, alla luce delle indica- lizza l’ascolto e l’accompagnamento, zioni della Chiesa, delle esigenze odierne sintonizza tutti nel cambiamento; e del proprio carisma, perché siano sempre – l’abilità di visualizzare l’ideale, scruta- significative. re dentro di sé (non basta la sociologia: 2. Valorizzare la vita contemplativa. Nella “così siamo e così restiamo”) ed arrivare cultura positivista del secolo XXI, conta ciò al cuore (non basta saper argomentare in che si produce, che impressiona e si vede. chiave di azione). È questione di saper Non conta ciò che è simbolico, evocativo commuovere, in chiave di vita; o che genera ricordi. Parlare di vita reli- – la chiarezza nell’esprimersi: prima le giosa e di vita contemplativa in particolare persone, poi i progetti e non viceversa; è parlare, quindi, di ciò che non sempre è – l’idoneità a mantenere la tensione nel sufficientemente apprezzato. L’Assistente, corso del tempo, ma, allo stesso tempo, anche per valorizzare lui stesso la vita con- la capacità di comprendere che bisogna templativa, deve fare il possibile perché gli passare dalla visione all’azione; altri la apprezzino, a cominciare dai Frati. – la promozione di una vita contemplati- 3. Curare la propria formazione permanente. va che sia profezia nella debolezza, che Per aiutare le Sorelle a crescere nell’espe- percepisca la limitazione in chiave evan- rienza del loro carisma, è necessario che gelica. l’Assistente conosca il cammino di rifles- È chiaro che un simile tipo di guida spiri- sione che si sta facendo nella vita religiosa tuale non si ottiene con le capacità umane, in generale e in particolare nella Famiglia anche se le comprende. È un dono da chie- Francescana. Questo lo aiuterà a distingue- dere, accogliere e coltivare. re quello che è essenziale, quello che è im- 6. Discrezione. È una virtù importante portante e quello che è secondario. nell’Assistente. Discrezione riguardo alla L’ambito di tale aiuto è la formazione per- sua presenza nella Federazione e nei mo- manente. Il pericolo per Sorelle, come per nasteri, per evitare di invadere la vita delle noi, è di dare la stessa importanza a tutto, Sorelle. Come già accennato, l’Assistente così che tutto, in breve tempo, può diven- deve proporsi, non imporsi. Discrezione in tare secondario. Nella vita religiosa e fran- tutto ciò che viene a conoscere sulla vita cescana, infatti, non tutto è essenziale o delle Sorelle, specialmente quando si ha a importante, tanto meno tutto è secondario. che fare con Sorelle in difficoltà. In ogni L’Assistente deve avere, quindi, esperienza caso, deve essere molto rispettoso della pri- nell’arte del discernimento. vacy della Sorella. 4. Essere una persona in ricerca spirituale. 7. Dedicare del tempo alle Sorelle. L’Assi- L’Assistente deve essere un ricercatore di stente non è un tecnico che viene chiamato Dio paziente, vivo e pieno di speranza; un quando qualcosa non funziona. L’Assisten- uomo di fede; un uomo che sa di appartene- te è un fratello che accompagna. Si tratta, re al Signore e che, come tale, cerca sempre allora, di dare del tempo per un ascolto ri- di ravvivare il fuoco della passione per il spettoso, per accompagnare la formazione Signore e per il primo amore. L’Assisten- iniziale e permanente, rendendosi presente te deve essere un uomo spirituale, guidato con discrezione, proponendo contenuti spe- dallo Spirito che è presente in Cristo e nel- cifici, guidando alcune sessioni di forma- la storia, con uno sguardo contemplativo e zione periodica. Nel campo della formazio- trascendente della realtà. ne è importante che l’Assistente faccia co- 5. Essere una guida spirituale. Il leader spi- noscere i documenti della Santa Sede sulla rituale sa guidare senza imporre, orientare vita consacrata e contemplativa, così co- 144 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

me i documenti più importanti dell’OFM. casi la lotta per la sopravvivenza e le paure per ciò Quest’ultima conoscenza è rilevante per che comporta una rilettura del nostro carisma alla proteggere la comunione tra i Frati e le So- luce delle esigenze dei segni dei tempi sono gli st- relle. Allo stesso tempo è importante che essi, anche se hanno sfumature diverse; ugualmente l’Assistente promuova studi di ricerca tra le in molti casi ci unisce il pessimismo di fronte al fu- Sorelle sul carisma e sulla loro storia. turo, a causa della mancanza di vocazioni in varie regioni geografiche... Così pure le sfide sono le st- esse: maggiore qualità evangelica della nostra vita Conclusione e missione; una formazione adeguata alle esigenze di oggi e la trasmissione del carisma alle nuove Il vostro compito non è facile, come ho già generazioni nei suoi elementi irrinunciabili; ren- accennato, ma è importante. Vi chiedo di vi- dere “francescano” il servizio dell’autorità; essere vere questo bellissimo servizio con passione: meno autoreferenziali e più in ascolto di quello che aiutare le nostre Sorelle contemplative a gusta- ci chiedono il momento attuale e la stessa Chiesa; la re in ogni momento la bellezza della sequela necessità di avvicinarci/ascoltare di più le giovani di Cristo nella forma di vita clariana e conce- generazioni che si trovano in atteggiamento di ri- zionista. Questo sarà il più grande servizio che cerca del senso profondo della loro vita; conoscere potete rendere alla nostre Sorelle; un servizio e custodire la propria identità: fratres minores e so- da cui trarrà beneficio anche il vivere la vostra rores minores... Stiamo sulla stessa barca. Al porto vocazione. si arriverà insieme o non si arriverà. 2 Sottolineo: una sana relazione. Infatti, ci sono re- lazioni che non sono sane e che, pertanto, sono Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Ministro generale, OF molto dannose per le Sorelle ed anche per i Frati. M L’Assistente dovrebbe aprire gli occhi delle Sorelle quando avverte che un certo tipo di relazioni è tutt’altro che sano. 1 Alcuni problemi o sfide comuni: l’autonomia dei 3 Benedetto XVI, Discorso all’Udienza generale, 10 monasteri, che nel nostro mondo si manifesta con agosto 2011. forme di provincialismo esagerato e chiuso; in molti EX OFFICIO OFS

1. Roma - Incontro con i nuovi Ministri re la fede e la penitenza ai Saraceni. Si imbar- provinciali e Custodi OFM cò per quella regione, ma il vento avverso fece dirottare la nave verso la Schiavonia» (1Cel Dal 16 al 27 gennaio 2012, presso la Curia 20). Per questo motivo i membri della Fami- generale dei Frati Minori, si è svolto l’incon- glia Francescana della Croazia e della Bosnia/ tro formativo per i neo eletti Ministri provin- Erzegovina hanno promosso una serie di ini- ciali e Custodi dell’Ordine. Ne erano presenti ziative per celebrare una data così significati- ventuno. Come sempre l’incontro è stato una va. L’Ambasciatore si è intrattenuto a pranzo bellissima occasione per conoscersi recipro- con tutta la comunità dei Frati della Curia e camente e per condividere insieme giorni di con i Ministri provinciali e Custodi, presenti Fraternità; soprattutto, è stata l’occasione per per il loro incontro annuale. All’incontro han- approfondire insieme quello che concerne il no partecipato anche Fr. Željko Železnjak, Mi- servizio come Ministri e Custodi. Com’è or- nistro provinciale della Provincia Croata dei mai tradizione, sono stati previsti anche in- SS. Cirillo e Metodio di Zagabria e Fr. Robert contri con i Responsabili dei vari Uffici della Bahčič, responsabile di “Fraternitas.” Curia. Pertanto, anche con l’Assistente gene- L’Ambasciatore ha potuto, infine, visitare rale OFS-GiFra. L’incontro, per gruppi lingui- il convento e la chiesa dedicata a Santa Maria stici (italiano, spagnolo e inglese), si è svolto Mediatrice, edifici che furono costruiti negli secondo le seguenti modalità: presentazione anni 40 grazie al grande impegno di Fr. Do- del lavoro dell’Ufficio, illustrazione di quel- minik Mandić, frate croato, che in quel tempo lo che riguarda il ruolo e la responsabilità dei era Economo generale e responsabile per la Ministri provinciali e dei Custodi, in quanto costruzione della Curia generale. primi responsabili per l’assistenza spirituale e pastorale all’OFS-GiFra. Inoltre, c’è stata la 3. Paraguay – Corso sull’assistenza possibilità del dialogo per domande o ulteriori all’OFS-GIFRA chiarimenti sulle varie questioni dell’assisten- za spirituale e pastorale all’OFS e alla GiFra. Dal 21 al 22 gennaio 2012 si è svolto un corso sull’assistenza spirituale e pastorale 2. Roma - Visita dell’Ambasciatore di all’OFS-GiFra, organizzato dalla Famiglia Croazia presso la Santa Sede Francescana in Paraguay. Il corso si è tenuto presso l’Oasi Francescana delle Suore Fran- Mercoledì, 25 gennaio 2012, l’Ambascia- cescane della Misericordia, nella città di Itau- tore di Croazia presso la Santa Sede, S. E. Fi- guá, che si trova alla periferia di Asunción. lip Vučak, ha visitato la nostra Curia Generale. Per dirigere il corso è stato invitato Fr. Aman- L’Ambasciatore ha avuto un incontro molto do Trujillo Cano, TOR, Assistente generale cordiale e fraterno con il Ministro generale Fr. dell’OFS. Erano presenti il Ministro provin- José Rodrìguez Carballo, accompagnato da Fr. ciale, Fr. Federico Gayoso TOR, e la Superio- Ivan Matić, Assistente generale OFS-GiFra. ra provinciale, Sr. Onoria Paredes, delle Suore Nell’incontro si è parlato sulla nostra presen- Francescane della Misericordia. Hanno parte- za nel mondo e in modo particolare sulla pre- cipato anche i seguenti Assistenti: Fr. Peter Si- senza, e sulla sua importanza, dei francescani mon Samudio, OFM; Fr. Luis Otazua, OFM; in Croazia e in Bosnia ed Erzegovina, fin dai Sr. Toti Cristaldo, FMM; Sr. Teresita Rojas, tempi di san Francesco. In questo contesto si è FMM; Sr. Elisa Rodriguez, EF; Sr. Elisa, EF; ricordato che proprio quest’anno si celebrano Fr. Mark Arguello Willck, OFMConv. Altri l’VIII centenario dell’arrivo di san Francesco sei religiosi e religiose erano presenti, assieme in terra croata. Era l’anno 1212. Tommaso da a 35 fratelli e sorelle dell’OFS e al presidente Celano scrive: «Nel sesto anno dalla sua con- nazionale uscente della Gioventù Francesca- versione ardendo di un intrattenibile desiderio na, Edelina Soto. Il corso si è concentrato su del martirio, decise di recarsi in Siria a predica- alcune questioni del Manuale per l’assistenza 146 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 all’OFS, lo Statuto per l’assistenza e la forma- francescani hanno voluto che si facesse riferi- zione di una nuova fraternità OFS, ecc. I par- mento alla celebrazione dell’Ottavo centena- tecipanti hanno mostrato un vivo interesse per rio della consacrazione di Santa Chiara d’As- la condivisione e l’apprendimento reciproco. sisi. Pertanto, il tema è stato desunto da una L’atmosfera fraterna, di dialogo e di fede ha frase di Santa Chiara, presa dalla quarta lettera favorito il successo del corso. a Sant’Agnese di Praga: «Guarda ogni giorno questo specchio - Gesù Cristo - e di continuo 4. Corea – Capitolo nazionale elettivo scruta attentamente in lui il tuo volto». Il tema dell’OFS è stato presentato da Fr. Ivan Matić, OFM, As- sistente generale OFS-GiFra. Nei giorni 27-29 gennaio 2012 nella città di Seoul si è celebrato il Capitolo nazionale elet- 6. Sudafrica – Visita pastorale tivo dell’OFS della Corea. Erano presenti circa 80 capitolari con i loro Assistenti spirituali. A Dal 9 al 10 febbraio 2012, Fr. Aman- presiedere l’elezione è stata Lucy Almirañez, do Trujillo Cano, TOR, Assistente genera- Consigliera della presidenza CIOFS, accom- le dell’OFS, ha svolto la visita pastorale alla pagnata da Fr. Michael Woo, OFM, delega- Fraternità nazionale dell’OFS del Sud Africa. to della Conferenza degli Assistenti generali La visita ha avuto luogo nel Centro di ritiro OFS-GiFra. Nel Capitolo sono stati presentati La Verna in Vanderbijlpark. Anche se la pre- vari rapporti del Consiglio nazionale uscen- parazione della visita è stata caratterizzata da te sul suo servizio alla Fraternità nazionale. numerose difficoltà nella comunicazione, le L’elezione del nuovo Consiglio nazionale si riunioni svolte nei due giorni hanno permes- è svolta il 28 gennaio. Catherine Lee è stata so al Visitatore di farsi un’idea sullo stato eletta Ministra nazionale e Augustine Yoon, della Fraternità nazionale, sia in positivo sia Consigliere Internazionale. in negativo. Durante la visita Fr. Amando ha incontrato i seguenti Assistenti spirituali: Fr. 5. Lituania – Corso di formazione per gli As- Dominic Hession, OFM, Assistente spirituale sistenti spirituali OFS-GiFra e Incontro nazionale; il diacono Fr. Evenie Turner, OFM; nazionale della GiFra Fr. Luca Bambazela e Fr. Ivan Strčić OFM. Insieme a Encarnación del Pozo, Ministro Dal 7 al 9 febbraio 2012, nel convento dei generale dell’OFS, il Visitatore si è anche in- Frati Minori, presso la Collina delle Croci, si è contrato con l’ex Ministro provinciale OFM, svolto il primo Corso di formazione per gli As- Fr. Makhomba Khanyile, e con quello attua- sistenti spirituali dell’OFS e della GiFra della le, Fr. David Barnard, OFM, che ha rivolto un Lituania. Erano presenti circa 20 Assistenti messaggio fraterno in occasione dell’apertura spirituali, coordinati dagli Assistenti naziona- dell’Assemblea nazionale. Nel secondo giorno li dell’OFS e della GiFra: Fr. Saulius-Paulius della visita pastorale c’è stata una riunione con Bytautas, OFM, e Fr. Algirdas Malakauskis, i tre membri del Consiglio nazionale esecutivo OFM. Il Corso di formazione è stato guidato uscente ed un’altra con i delegati all’Assem- da Fr. Ivan Matić, OFM, Assistente generale blea nazionale che erano presenti. OFS-GiFra sui seguenti temi: «OFS: Origi- ne, Storia e Attualità»; «Assistenza spirituale 7. Sudafrica – Capitolo elettivo nazionale all’OFS e alla GiFra»; «Spiritualità francesca- dell’OFS na: Vita e Missione» e «Gioventù Francesca- na: Vivere secondo il Vangelo». Nell’incontro L’assemblea nazionale dell’OFS in Sud sono intervenuti anche Nerijus Čapas, Mini- Africa si è svolta, dal 10 all’11 febbraio, nel stro nazionale dell’OFS, Virginija Mickutė, Centro di ritiro La Verna, in Vanderbijlpark, Presidente nazionale della GiFra e Monika con la partecipazione di 13 Francescani Se- Midverite, Vicepresidente nazionale. colari e i seguenti Assistenti spirituali: Fr. Dopo il Corso si è svolto l’incontro nazio- Dominic Hession, OFM; Fr. Evenie Turner, nale della GiFra in Lituana nella città di Jonava OFM; Fr. Mnelisi Khathi, TOR; e Sor Wini- dal 10 al 12 febbraio. Hanno partecipato circa fred Mosoli, FSS. L’assemblea è stata presie- 100 giovani con i loro Assistenti spirituali. duta da Encarnación del Pozo, Ministro gene- Erano presenti anche i rappresentanti della Gi- rale dell’OFS, accompagnata da Fr. Aman- Fra della Polonia e della Bielorussia. I giovani do Trujillo Cano, TOR, Assistente generale EX OFFICIO OFS 147 dell’OFS-GiFra. Nel pomeriggio del giorno 10 anni della GiFra: esperienza dell’evangeliz- sono state tenute le relazioni del Vice Ministro zazione dei giovani», è stato presentato da Fr. nazionale, dell’Assistente spirituale naziona- Ivan Matić. La Gioventù francescana in Cro- le, dell’Animatore fraterno della GiFra e delle azia e Bosnia/Erzegovina si sta preparando a Fraternità regionali presenti. C’è stata anche celebrare l’anniversario nei rispettivi incontri una riflessione da parte di Fr. Amando sul si- nazionali programmati per l’anno 2012. gnificato e l’importanza della Visita pastorale all’OFS. L’11 febbraio il Tesoriere nazionale 9. Cuba – Capitolo nazionale elettivo ha tenuto la sua relazione e il Ministro Genera- dell’OFS le dell’OFS ha svolto una riflessione sul signi- ficato del servizio dell’autorità nell’OFS. Dal Il Capitolo nazionale elettivo dell’OFS momento che non c’era il quorum necessario di Cuba ha avuto luogo all’Avana nei giorni per il Capitolo nazionale elettivo, si è svolta 17-19 febbraio 2012, nella Casa sacerdota- una votazione consultiva, i cui risultati sono le di San Juan María Vianney. Ha presieduto serviti alla nomina di un nuovo Consiglio ese- Alejandro Albornoz, delegato della Ministra cutivo nazionale da parte del Ministro genera- generale OFS e GiFra. Fr. Gregorio Gòmes le. Bennet Matela è stato nominato, Ministro Lòpez, OFMCap, è stato il rappresentante del- nazionale e Mary Evers, Consigliere interna- la Conferenza degli Assistenti generali. Il 18 zionale. Nel pomeriggio c’è stata la celebra- febbraio 2012 sono stati eletti: Lionel Pérez, zione eucaristica, presieduta da Fr. Amando, come Ministro Nazionale e Consigliere inter- durante la quale il Ministro generale ha inse- nazionale supplente; Airán Negrín, come Vice diato il nuovo Consiglio esecutivo nazionale. Ministro nazionale e Consigliere internazio- In seguito si è svolto un dialogo tra il Consi- nale; Daniel Niño, come Responsabile per la glio e l’Assemblea. Fr. Amando ha illustrato, formazione; Mónica García, come Segretaria infine, le osservazioni e le raccomandazioni e Elena Dieguez come Tesoriera. Da ricorda- provvisorie della Visita pastorale. Successi- re, nell’ultima giornata capitolare: la presen- vamente Encarnación e Fr. Amando si sono tazione del tema “Giubileo e riconciliazione” riuniti con il nuovo Consiglio esecutivo. La da parte di Fr. Luis Chilan, OFM Cap; la re- giornata e si è conclusa con una festa fraterna. lazione sul Capitolo Generale dell’OFS cele- brato in Brasile nel 2011, tenuta da Alejandro 8. Croazia – Corso di formazione per gli As- Albornoz, Airán Negrín e Fr. Gregorio; la sistenti spirituali OFS-GiFra Messa di chiusura del Capitolo. L’OFS di Cu- ba comprende 15 Fraternità locali costituite e La Conferenza degli Assistenti nazionali 5 emergenti. C’è anche la GiFra nazionale. I OFS-GiFra della Croazia e Bosnia/Erzegovina Francescani secolari sono assistiti dai Frati del ha organizzato il VI Corso di formazione per I Ordine francescano collegialmente. gli Assistenti spirituali dell’OFS e della GiFra, nei giorni 14-16 febbraio 2012 nella città di Sa- 10. Giappone – Capitolo nazionale elettivo mobor, presso la casa di ritiro “Tabor”. Erano dell’OFS presenti più di 40 Assistenti spirituali. Il primo giorno del Corso è stato dedicato alla presen- Il Capitolo elettivo della Fraternità nazio- tazione delle conclusioni dell’ultimo Capitolo nale OFS del Giappone si è svolto Nagoya, generale dell’OFS da parte di Fr. Ivan Matić, Nanzan University Kenshu Center (Giappone) OFM, Assistente generale OFS-GiFra e alla il 4 marzo 2012. Benedetto Lino e Fr. Linus presentazione del documento sull’Animatore Takeshi Odaka, OFM, sono stati i delegati, ri- Fraterno, tema esposto da Ana Fruk, Consi- spettivamente della Ministra generale e della gliera della Presidenza CIOFS per la GiFra. Il Conferenza degli Assistenti generali. I votan- giorno successivo la riflessione, guidata da Fr. ti erano 15: tutti presenti. Il Capitolo, presie- Vlatko Badurina, TOR, ha avuto come argo- duto dai due delegati, ha eletto: Noriko Kyo, mento: «Elementi di comunicazione nell’assi- Ministro nazionale; Tsutao Nagayama, Vice- stenza all’OFS e la GiFra». L’ultimo giorno ministro nazionale; Shoko Kato, Segretario e è stato dedicato alla Gioventù Francescana, Consigliere internazionale sostituito; Masami con particolare riferimento alla celebrazione Ueno, Formatore e Consiglierie internaziona- del 20° anniversario della nascita della GiFra le; Yasuko Terada, Tesoriera. Benedetto Lino, in Croazia e Bosnia/Erzegovina. Il tema, «20 che aveva già tenuto il corso di formazione a 148 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Kyoto, nei giorni precedenti il capitolo eletti- programmato il lavoro da compiere in futuro. vo, ha tenuto due relazioni ai capitolari: «La Sono state poi approfondite le cinque priori- Presenza dei Francescani Secolari nel Mondo: tà dell’ultimo Capitolo generale elettivo del Identità, Professione e Senso di Appartenen- 2008: Formazione, Comunicazione, GiFra, za» e «Chiamati a servire sulle orme di san Presenza nel mondo, e Fraternità emergenti. Francesco». Su ciascuna priorità si è constatato il progresso fatto e, quindi, programmata una strategia per 11. Roma – Riunione della Presidenza il futuro. Inoltre, è stata fatta la verifica circa CIOFS il Capitolo generale del Brasile (22-29 otto- bre 2011). Infine, si è avuta la visita di Suor La prima riunione annuale della Presidenza Denise Boyle, FMDM, direttrice esecutiva CIOFS ha avuto luogo al Seraphicum, pres- del Franciscans International. I membri del- so il Collegio internazionale dei Frati Minori la Presidenza hanno avuto anche un giorno di Conventuali, dal 24 al 31 marzo 2012. Durante svago (mercoledì 28 marzo), visitando i luoghi questa riunione sono state prese una quaranti- di San Benedetto e Santa Scolastica a Subiaco na di decisioni, è stato valutato il lavoro svolto e il Santuario dei Frati Minori a Bellegra. durante il semestre scorso (ottobre-marzo) e E “SERVITIO PRO DIALOGO”

3° Seminario francescano sull’Ecumeni- to», come si legge nella nota di presentazione smo e il Dialogo interreligioso in Ameri- della commissione. ca Latina La nota è stata redatta al termine dell’in- Cali/Colombia, Casa di Incontri contro che si è tenuto a Roma, nel marzo 2010, “Villa Assisi”, 20-24 febbraio 2012 quando venne definito il programma di lavoro per gli anni 2010-2015. Per rafforzare l’impe- 1. Prima del Seminario gno dei francescani la commissione, presiedu- ta dal padre Roger Marchal, ha deciso di tene- IL MONDO È IL NOSTRO re le riunioni annuali sempre in luoghi diversi, CHIOSTRO nella convinzione della necessità di favorire un sempre più forte radicamento della dimen- «Oggi uno dei modi migliori e più neces- sione ecumenica della testimonianza cristiana sari per vivere il francescanesimo è quello di nella realtà locale, proprio grazie alla riscoper- sentire realmente il mondo come il “nostro ta delle peculiarità delle tradizioni francesca- chiostro”, con tutte le sue multiformi plura- ne nel mondo. Per questo nel febbraio 2011 la lità religiose, culturali, sociali, economiche, commissione si è riunita nelle Filippine, a Ce- politiche, etniche. In modo da rafforzare la bu, per approfondire il tema del dialogo come ricerca e la costruzione del dialogo ecumeni- cammino di evangelizzazione nel contesto di co e interreligioso»: con queste parole padre una società multireligiosa. Nelle Filippine, in- Roberto Giraldo ha voluto descrivere lo spi- fatti, il dialogo tra le religioni è diventato pri- rito dell’incontro annuale della commissione oritario, in particolare quello islamo-cristiano, «Servizio per il dialogo» dell’ordine dei frati che deve essere portato avanti, a dispetto de- minori. L’incontro si tiene a Cali, in Colom- gli estremismi e della povertà, che determina bia, dal 20 al 24 febbraio per approfondire la emarginazione e violenza. Al termine dell’in- dimensione del dialogo nella vita quotidiana contro di Cebu, nel darsi appuntamento a Cali, delle comunità francescane, per condividere le è stato ricordato che per i francescani «il dia- esperienze delle quali, in tanti luoghi del mon- logo è la migliore risposta per le sfide da af- do, i francescani si sono resi protagonisti e per frontare in Asia e nel resto del mondo di oggi, delineare delle possibili collaborazioni a livel- dando speranza e vita». lo internazionale. Nell’incontro di Cali, che precede quelli L’incontro assume un significato del tutto che si terranno in Africa (2013) e in Europa particolare, tenuto conto dell’approssimar- (2014), si vuole porre l’accento sulle nuove re- si dell’inizio dell’Anno della fede, dedicato altà religiose che caratterizzano il presente di all’evangelizzazione, e alle celebrazioni per il gran parte dell’America Latina. In particolare, 50° anniversario dell’apertura del concilio Va- accanto a una riflessione sulla diffusione delle ticano II. La commissione, della quale padre comunità pentecostali, si prenderà in esame la Giraldo è membro come preside dell’Istituto trasformazione delle realtà urbane in seguito di studi ecumenici San Bernardino di Venezia, al fenomeno delle migrazioni con il nascere di si propone di «promuovere iniziative di incon- nuove forme di religiosità. Le trasformazioni tro e di dialogo con rappresentanti delle varie sociali portano anche alla riscoperta di forme confessioni cristiane e delle diverse religioni e religiose afroamericane, talvolta in forte con- culture», in modo da rendere sempre più chia- trapposizione con le tradizioni cristiane. Di ra la vocazione al dialogo dei francescani che fronte a questa complessa realtà i francescani «è tanto più urgente nel nostro mondo globa- sentono il bisogno di trovare delle strade per lizzato, pluralista, multiculturale e, per alcuni proseguire un dialogo fondato sull’ascolto e Paesi, sempre più multireligioso e multiraz- sull’accoglienza che si fondi proprio sulla ri- ziale. Per questo si fa sempre più pressante il scoperta della figura di san Francesco. L’in- dovere di lavorare per la pace, la convivenza, contro sarà anche l’occasione di una rifles- il rispetto reciproco e la salvaguardia del crea- sione collegiale sulle forme del dialogo con 150 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 il mondo delle culture in chiave francescana, DALLA CONVIVENZA soprattutto dopo quanto è stato detto da Bene- ALLA COMUNIONE detto XVI a Assisi, lo scorso ottobre, per il 25° anniversario dell’incontro delle religioni per la Nel vasto campo di ricerca proposto per il pace. Si tratta di pensare a iniziative e progetti Seminario di quest’anno il tema specifico trat- per rendere sempre più presente nella quotidia- tato riguardava il «Dialogo interreligioso ed nità dei rapporti, nei confronti di quelle realtà ecumenico nei contesti urbani: le migrazioni che rifiutano o non conoscono il patrimonio delle popolazioni indigene e degli afrodiscen- della fede cristiana, quello “spirito di Assisi” denti». che ha guidato il cammino interreligioso e in- La ragione della scelta di questa particola- terculturale. Nella prospettiva di una corretta re prospettiva sta nel fatto di quella massiccia recezione del concilio Vaticano II. Gli ultimi urbanizzazione, avvenuta nel secolo XX e tut- due giorni dell’incontro saranno dedicati a un tora in atto, che ha coinvolto le fasce più debo- confronto tra i membri della commissione per li e povere della popolazione. Attirati, infatti, una condivisione delle diverse esperienze na- dal miraggio della industrializzazione e dalla zionali e per un confronto sulle questioni aper- speranza di trovare un lavoro e una sistema- te del dialogo ecumenico e interreligioso, con zione adeguata molti poveri contadini poveri il chiaro intento di individuare le forme con le (“campesinos” per lo più meticci) emigrarono quali i francescani possono continuare a pro- in massa verso le città. In misura minore, tale muovere il dialogo nella Chiesa e nel mondo. processo toccò anche gli indios e i discendenti La commissione avrà modo anche di visita- degli schiavi africani deportati in Colombia. re alcune comunità afroamericane e di incon- Il fenomeno, inoltre, è acuito anche dalla in- trare delle realtà ecumeniche della Colombia, sicurezza in cui molte persone sono costrette così da rafforzare il legame tra la riflessione a vivere a causa del razzismo, delle ingiustizie dell’ordine a livello universale e la parteci- e delle disuguaglianze sociali e del perdurare, pazione dei francescani alla quotidianità del specie in certe aree, della guerriglia. dialogo. In questo senso, padre Giraldo sotto- Quello che è avvenuto è un vero e proprio linea come l’incontro di Cali faccia parte di un “spiazzamento” (desplazamiento) o sradica- cammino nel quale «l’importanza della cono- mento per cui tutti questi poveri che raggiun- scenza dei tanti passi fatti dai cristiani, soprat- gono le città finiscono per trovarsi in un con- tutto in campo ecumenico per la costruzione testo così diverso da perdere le loro radici, i dell’unità visibile della Chiesa, non può essere legami parentali, sociali e culturali, in defini- solo oggetto di studio ma deve essere stretta- tiva tutto quel substrato che dà consistenza e mente legato alla testimonianza ecumenica per forma all’identità di ogni persona. Diventano l’annuncio di Cristo, salvatore delle genti». Il numeri, finiscono per essere dei disadattati a concilio Vaticano II rappresenta «una fonte tutti gli effetti. La città attrae perché offre mi- preziosa per questo cammino di dialogo», an- gliori condizioni di vita, ma richiede una tra- che perché i suoi documenti indicano la scelta sformazione radicale sia per quanto riguarda le irreversibile della Chiesa cattolica. «Si devono forme di comunicazione, sia per come situarsi cercare di capire le radici e la ricchezza delle nel nuovo spazio pieno di tensioni sociali, cul- differenze, di riscoprire contemporaneamente turali, religiose ed etniche. tutto il patrimonio che al di là delle divisioni Mentre prima tanto gli aborigeni quanto gli ancora abbiamo in comune. E di proseguire “afrodiscendenti”, al di là della povertà e della con le altre Chiese e comunità ecclesiali nel emarginazione, erano sempre riusciti a conser- cammino che si sta compiendo per ritrovare vare una loro cultura e anche delle pratiche re- l’unità». ligiose talvolta occultate sotto forme di un cri- stianesimo alquanto misto, una volta raggiunta Riccardo Burigana la città si trovano confusi anche per la quantità e varietà di offerte religiose che vi trovano. (L’Osservatore Romano, 20-21 febbraio Oltre, quindi, il problema sociale, c’è an- 2012) che un problema pastorale: crescono le chie- se pentecostali e carismatiche a scapito della chiesa cattolica; permane la religiosità popola- 2. Il Seminario organizzato dalla “Commis- re degli aborigeni e degli afrodiscendenti me- sione per il Servizio al Dialogo” scolata con il cattolicesimo; e crescono anche i E SERVITIO PRO DIALOGO 151 culti esoterici che si identificano con la Nuova Di rimando, come dicevo prima, ci sono Era. I pentecostali usano garage, botteghe, sale suore, preti e frati che spendono tutta la loro comunali e teatri per riunire più persone pos- vita con queste popolazioni sia per capirne la sibili che, da parte loro, cercano cure, miracoli cultura, sia per condividerne la sorte. Interes- e rivelazioni particolari. Praticamente, il pae- sante, a proposito, l’approfondimento circa la saggio religioso si presenta come un invito al cultura di una popolazione indigena del Nord consumo, a trovare pozioni magiche, medicine del Cauca, i “Nasa” e circa le identità degli tradizionali ed energia neo-sciamanica. Tutta afrodiscendenti impartitoci da due Missiona- questa variegata offerta di credenze, finisce ri della Consolata. Di grande impatto anche per provocare una perdita della memoria e del- la visita a un quartiere periferico di Cali per la identità di questi aborigeni e afrodiscendenti vedere la situazione in cui si muovono gli afro- che sono in qualche modo costretti a rifugiarsi discendenti. nelle città. Li prende un sentimento profondo Purtroppo in Colombia ci sono tre grandi di incertezza che non trova una risposta ade- conflitti: guata in queste città cresciute quasi dal niente 1. conflitto etnico-culturale per via del razzi- e senza ancora una precisa identità. smo esistente; Possiamo, come chiesa aiutarli a ritrovarsi 2. conflitto sociale derivante da una politica e a ricreare una forte tessuto di relazioni che che privilegia sia la concentrazione della possa contribuire a costruire una nuova identi- ricchezza, sia la concentrazione della po- tà sulle fondamenta della vecchia? vertà; Molte le iniziative, ma quasi tutte private, 3. conflitto armato derivante dai primi due. fatte da suore, preti e frati che condividono Il lavoro da fare consiste, attraverso il dia- la loro vita con quella degli aborigeni e degli logo interculturale, interreligioso ed ecumeni- afrodiscendenti nelle disordinate, sporche e co, di riuscire a partire dalla coesistenza, quin- pericolose periferie delle grandi città che cre- di dalla coabitazione e dalla convivenza, per scono senza piani regolatori e senza sicurezze. giungere alla comunione. La gerarchia ecclesiastica, nonostante i dibat- titi e gli studi, non sembra ancora pienamente Fr. Roberto Giraldo conscia del problema e della gravità della si- tuazione.

AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis tà. Questa, a partire della pasqua, avrà un altro membro, un Frate della Provincia della Bo- 1.1. Incontro con la Fraternità “Notre-Dame snia. des Nations” Il Ministro, con i suoi accompagnatori, è ri- Bruxelles, Belgio, 13-14.01.2012 entrato a Roma nella tarda serata.

Il Ministro Generale, Fr. José, con il Segre- Fr. Roger Marchal OFM tario generale per le Missione e l’Evangeliz- zazione, Fr. Massimo Tedoldi, e il Definitore 1.2. Visita a la Fundación “Inmaculada Mai generale delegato, Fr. Roger Marchal, hanno de Deus” de Angola incontrato, a Bruxelles, il 13 e 14 gennaio, la Fraternità “Notre-Dame des Nations”. Del 27 de febrero al 2 de marzo, el Minis- Questa visita fraterna alla Fraternità Inter- tro general Fr. José Rodríguez Carballo visitó nazionale di formazione missionaria aveva il la Fundación “Inmaculada Mai de Deus” de scopo di ascoltare i confratelli, che attualmen- Angola. La Fundación depende jurídicamen- te fanno parte di questa Fraternità, e di verifi- te de la Provincia de la Inmaculada de Brasil. care il lavoro dei nostri fratelli nel loro servi- Los primeros hermanos llegaron a Angola en zio per la missione dell’Ordine. Dopo i Vespri 1990, siendo Ministro provincial Fr. Estêvão e la cena, venerdì 13 gennaio sera, il Ministro Ottenbreit. Entre los primeros hermanos que generale ha incontrato la Fraternità per una llegaron a Angola figuran: Fr. Lotario Neu- lunga condivisione sulla loro vita. mann, de la Provincia de San Francisco (RS), Al mattino seguente, il Ministro ha prese- que falleció en Angola, Fr. Simao Voight, Fr. duto la celebrazione dell’Eucaristia della Fra- Hermenegildo Pereira, Fr. Plinio G. Da Silva. ternità Notre-Dame des Nation, dopo di che En el año 1997, la misión fue erigida en Fun- abbiamo partecipato alla celebrazione delle dación. En la actualidad en la Fundación son lodi con la Fraternità di Saint-François e con 14 profesos solemnes y 6 profesos temporales. le Sorelle Clarisse, nella chiesa del conven- La Fundación tiene, además, 5 hermanos que to. Dalle 9 alle 11 del mattino è continuata esperan el visado para poder iniciar el novicia- la condivisione con i Confratelli della Fra- do en Brasil, 9 postulantes y unos 20 aspiran- ternità missionaria. Dopo il pranzo, il Mini- tes. Actualmente el Presidente de la Fundación stro generale si è incontrato con la Fraternità es Fr. Angelo José Luiz. Los Hermanos viven Saint-François. Il dialogo si è incentrato sulla en 5 fraternidades: 2 en Luanda, fraternidad interprovincialità e sul senso di appartenenza san Francisco y fraternidad Ntra. Sra. de los all’Ordine. Durante questa visita, il Ministro Ángeles (casa de formación de profesos tem- si è incontrato personalmente con alcuni Frati. porales), Malange; 2 en Malange, fraternidad Dall’incontro con il Ministro, il SGME e san Damián y Monte Alvernia (casa de forma- il Definitore generale con la Fraternità Notre- ción para aspirantes), y 1 en Kibala, fraterni- Dame des Nations è nato un nuovo progetto: dad de San Antonio (casa de formación para organizzare un corso di un mese per i Coordi- postulantes). natori per l’Evangelizzazione delle Conferen- El día 27, el Ministro general llegó al aero- ze dell’Ordine. Questo incontro internazionale puerto de Luanda a las 01.45, procedente de di formazione permanente si terrà il mese di Casablanca (Marruecos). Le acompañaba Fr. giugno 2012. La durata sarà di un mese: tre Vincent Zungu que no pudo entrar en territorio settimane a Bruxelles e una settimana di pel- angolano por extravío temporal del pasaporte, legrinaggio nei luoghi francescani d’Italia. por lo que tuvo que regresar a Casablanca don- L’organizzazione e l’animazione dell’incon- de permaneció varios días en la zona de tránsi- tro sono stati affidati al SGME, Fr. Massimo, to de ese aeropuerto. Al Ministro le esperaban e a Fr. Gianfrancesco Sisto della Fraternità di en el aeropuerto casi la totalidad de los her- Bruxelles, con il supporto di tutta la Fraterni- manos que viven en las dos fraternidades de 154 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Luanda. Después de un descanso en la casa de na como aparecen en el mandato 13 del último formación de los profesos temporales, donde Capítulo general. Respondiendo a algunas de residió durante su visita a Angola, Fr. José ini- las preguntas, Fr. José habló del documento ció la jornada con un encuentro con el Consejo sobre el Moratorium y del documento Partir de formación de la Fundación. En el encuentro del Evangelio. Al término del diálogo todos se estudió el tema del noviciado. Dadas las di- los presentes participaron en la comida de la ficultades para obtener el visado para ir a Bra- fraternidad. sil, el Ministro propuso estudiar la posibilidad Por la tarde el Ministro se reunió con el de hacer un noviciado interprovincial de las Consejo de la Custodia. En el diálogo se ha- entidades de lengua portuguesa en África: An- bló de la formación, tanto inicial como per- gola, Mozambique, y Guinea Bissau. El tema manente, de la animación de la vida fraterna y se estudiará en un encuentro que el Ministro de las distintas presencias y actividades de los convocará en Roma el próximo mes de julio. Hermanos en Angola. La jornada se concluyó Por la tarde el Ministro general se encontró con la celebración de la Eucaristía concelebra- con los hermanos profesos temporales. En la da por todos los hermanos. En la homilía, to- primera parte Fr. José habló sobre la forma- mando pie de las lecturas del día, el Ministro ción franciscana, insistiendo en que ésa debe insistió en la cuaresma como tiempo propicio llevar a la transformación de la persona. In- para intensificar la oración personal y fraterna. sistió, también, en la formación humana, cris- Después de la celebración los hermanos parti- tiana y franciscana, en la necesidad del acom- ciparon en la cena fraterna y festiva preparada pañamiento vocacional y sobre la formación por los profesos temporales. de la fe. En la segunda parte del encuentro el El día 29, Fr. José inició su jornada con la Ministro respondió a las preguntas que le for- celebración de la Eucaristía en el monasterio mularon los formandos. También habló de la del Sagrado Corazón de las Hermanas Clarisas pedagogía y metodologías franciscanas. La de Luanda. Terminada dicha celebración tuvo jornada se concluyó con la celebración de la un encuentro con representantes de las Fami- Eucaristía en la que, además de los hermanos, lia Franciscana. En Angola hay 18 Institutos participaron también las Hermanas Hospita- Franciscanos, además de la OFS y de la OFM leras Franciscanas que tienen su casa de for- y de los Capuchinos. El encuentro tuvo lugar mación al lado de la casa de los Hermanos y en el Monasterio de las Clarisas de Luanda. En con las que hay una buena colaboración. En él, el Ministro habló de las grandes preocupa- la homilía el Ministro general comentando las ciones de la vida religiosa a nivel de Superio- lecturas del día habló del sentido de la cuares- res generales. La buena participación en cuan- ma, haciendo diversas referencias al mensaje to al número fue acompañada de un animado de Benedicto XVI para esta cuaresma 2012. diálogo de los participantes con Fr. José. A El día 28, el Ministro general se encontró juzgar por los comentarios, la satisfacción fue con todos los Hermanos de la Fundación. En la general. primera parte del encuentro el Ministro habló Hacia el final de la mañana el Ministro en- del tema de la identidad franciscana partiendo tró en el monasterio de las Clarisas donde an- de la experiencia espiritual de Francisco y de tes de comer se encontró con las abadesas de los elementos esenciales de nuestra espirituali- los tres monasterios de Clarisas en Angola: los dad que aparecen en sus Escritos, así como de de Luanda y Malange, fundados por la Federa- los elementos fundamentales de nuestra iden- ción de Santiago de Compostela, en España, y tidad, como los presentan las Constituciones el de Lubango, fundado por hermanas venidas generales. Fr. José insistió en el tema de la es- de México y perteneciente hoy a la Federación piritualidad y vida de fe, en la vida fraterna en de Portugal. En este momento la vida claria- comunidad y minoridad y en la misión en cla- na en Angola es floreciente: el monasterio de ve franciscana. Este último elemento lo trató a Luanda tiene 39 Hermanas Profesas, 1 novicia la luz del documento final del Capitulo 2009, y 3 postulantes, todas ellas angolanas; el de Portadores del don del Evangelio. Después de Malanje tiene 20 profesas (de ellas 3 son espa- una pausa, el Ministro entró en diálogo con los ñolas) y 2 aspirantes; y el de Lubango tiene 16 hermanos. El tema en el que más se paró el profesas (tres de ellas mexicanas) y 7 aspiran- Ministro fue el de la vida fraterna como primer tes. De notar que el monasterio de Luanda está elemento de evangelización, subrayando las abriendo un monasterio en Mozambique don- características de la misión en clave francisca- de, por el momento son 9 profesas y 4 aspiran- AD CHRONICAM ORDINIS 155 tes. De notar que el primer monasterio en An- “Nossos Miúdos” que ya inició hace 10 años. gola fue el de Malange, fundado en 1996 por Es una obra social donde se recogen niños en hermanas venidas de Astutillo (España), de la su mayoría obligados a dejar su familia por ser Federación de Santiago. En el momento actual acusados de “brujos”, un problema social serio ya hay hermanas angolanas ayudando en As- en Angola. tudillo y en La Laguna (Tenerife-España). La Fr. José Rodríguez Carballo, Ministro ge- edad media de los tres monasterios angolanos neral OFM, concluyó su visita a la Fundación está por debajo de los 50 años. Después del Imaculada Mai de Deus de Angola con la ce- encuentro con las tres abadesas, Fr. José escu- na en la casa de formación de Luanda. Ya de chó a cada abadesa en particular y luego parti- madrugada, acompañado por gran parte de los cipó con las hermanas y algunos hermanos en hermanos de las fraternidades de Luanda, Fr. la comida festiva preparada por las hermanas. José inició su regreso a Roma haciendo escala Por la tarde mantuvo un encuentro con todas en Casablanca. las Hermanas en el que se trató sobre todo de En alabanza de Cristo y de su siervo Fran- la identidad clariana. El diálogo que siguió a cisco. la presentación del Ministro estuvo muy ani- mado. El Ministro fue recibido y despedido en El Cronista el monasterio con danzas típicas y con cantos angolanos. El día se concluyó con la cena en 1.3. Visite du Ministre Général au monastère la casa de formación de los hermanos y con la des Clarisses visita del Sr. Obispo de Viana, al que pertene- Paray-Le-Monial, 16-17.03.2012 ce dicha casa. El día 1 de marzo el Ministro desayunó con Le Ministre Général, Frère José Rodriguez las hermanas Franciscanas Misioneras de Ma- Carballo OFM, accompagné du Frère Roger ría y seguidamente visitó, con los hermanos Marchal OFM, définiteur général de l’Europe que le acompañaban, las instalaciones del co- Centrale et Ouest, ont visité les Sœurs Cla- legio que dichas hermanas tienen en Luanda. risses de Paray-Le-Monial, lieu des apparitions A las 10,30, inició una celebración eucarística du Sacré-Cœur de Jésus, dans le Charolais. con el pueblo en Kimbo San Francisco, Palan- Le vendredi 16 mars 2012, après avoir at- ca. En ella participaron más de 3.000 personas. terri à l’aéroport de Lyon-Saint-Exupéry, le La celebración concluyó 3 horas más tarde y Ministre Général et Frère Roger Marchal ont estuvo animado por un coro local. Como en été accueilli par le ministre provincial du lieu, toda celebración africana no faltaron danzas y Frère Dominique Joly, OFM. cantos populares. Larga y rica en dones fue la Après une trop brève visite au sanctuaire du procesión de las ofrendas. Kimbo san Francis- Saint-Curé d’Ars (Saint Jean-Marie Vianney), co, es un parque perteneciente a la fraternidad qui était sur notre chemin, nous sommes arri- de los hermanos que trabajan en la parroquia vés à Paray-Le-Monial, non loin de Cluny et de San Lucas, al lado del monasterio de las de Taizé, vers 18 heures et demie. Nos Sœurs hermanas Clarisas, que se está convirtiendo nous attendaient et nous ont emmené à la salle en uno de los centros religiosos más concu- du Chapitre pour une première rencontre au- rridos por el pueblo de Luanda. Al inicio de tour du Ministre Général. Celui-ci a insisté la celebración el Ministro bendijo el presbi- sur quelques points importants de la vie des terio y dos grutas: una dedicada a la Virgen Sœurs Pauvres de Sainte-Claire et de leur vo- de Lourdes y la otra a San Francisco. Fr. José cation, plus particulièrement dans le cadre du quedó muy impresionado por la participación huitième centenaire de la fondation du second de tantos fieles, particularmente de “mamás” Ordre de Saint-François. con sus bebés. Al término de la celebración, Après le chant des Vêpres et le repas du soir el Ministro participó en el ágape fraterno en pris en commun, nous avons conclu la journée el que, además de los hermanos, también esta- par le chant des Complies. ban presentes las religiosas que colaboran con Le samedi matin, 17 mars, accompagnés los hermanos en las distintas actividades de la par le curé de la paroisse : la visite à la cha- parroquia. pelle des Visitandines, sanctuaire des appa- Ya por la tarde Fr. José participó en la ben- ritions du Sacré-Cœur à Sainte Marguerite- dición de los nuevos locales de un proyec- Marie Alacoque (16 ) a été particulièrement to social que tienen los hermanos de Angola émouvante. Puis ce fut le tour de la basilique 156 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 romane (XIIème siècle), construction typique- El acto se desarrolló en la Catedral de san ment clunisienne et magnifiquement restau- Rufino en Asís, con el canto de las Vísperas, rée, qui a suscité notre émerveillement. Nous presididas por el Obispo de Asís, S. E. R. avons visité également le cloître attenant à la Mons. Domenico Sorrentino; participaban en basilique (XVIIIème siècle) et ancien monas- el acto el Ministro general OFM, los Ministros tère bénédictin, les vieilles rues de Paray et Provinciales OFM y TOR de Asís, numerosos l’ancienne église paroissiale Saint-Nicolas. frailes franciscanos de las diversas obedien- Entre 10 et 11 heures,, une dernière ren- cias, religiosas franciscanas, algunas Her- contre avec nos sœurs s’est conclue par la cé- manas Clarisas del Protomonasterio de santa lébration eucharistique dans la chapelle provi- Clara, y miembros de las Hermandades de la soire, puisque la grande chapelle du monastère ciudad, así como numerosos fieles. est en cours de restauration. En el contexto de las Vísperas el Obispo de Au cours de la célébration, présidée par Asís, anunció que el Santo Padre Benedicto le Ministre Général, celui-ci a renouvelé la XVI, había dirigido una Carta en ocasión de consécration au Très Saint Cœur de Jésus de este aniversario ocho veces centenario de la tout l’Ordre Franciscain. En effet, le but de conversión y consagración de santa Clara de cette visite était le renouvellement de cette Asís, y posteriormente tuvo lugar su lectura consécration faite, la première fois, par le como voz de padre y maestro, para los Francis- Vénérable P. Bernardin de Portogruaro OFM, canos y las Clarisas de todo el mundo. En ella alors ministre général, le 14 juillet 1874, alors el Santo Padre puso en evidencia cómo Clara qu’il visitait le monastère de Paray. completaba, con su consagración, la feminei- Une fois la consécration renouvelée, nous dad del carisma franciscano, que años antes avons signé, à la suite du Ministre Général et el Espíritu suscitó en san Francisco de Asís. des abbesses présentes (Paray, Haubourdin et Hijos de la ciudad y de la diócesis de Asís, Montbrison), le registre du monastère, ou se encontraron en el Obispo Guido, una ayuda trouve précieusement conservée la signature paterna fuerte que favoreció el desarrollo de du Vénérable Père Bernardin. las Órdenes; y de este modo la institución y el Un repas festif, au réfectoire du monas- carisma se interrelacionaron maravillosamen- tère, nous a tous réunis dans la joie fraternelle, te. Por último, el Santo Padre, subrayaba cómo comme jadis à la Portioncule, avec François et Clara y Francisco, continúan siendo dos figu- Claire. Après le repas, nous avons pris congé ras que provocan fascinación en los jóvenes y de nos sœurs et sommes repartis reprendre cómo se convierten en modelos para ellos. La l’avion à Lyon pour . historia de Clara, junto a la de Francisco, sigue Les mots sont trop faibles pour décrire la siendo una invitación para reflexionar sobre el joie des sœurs suscitée par la visite du Mi- sentido de la vida y a buscar en Dios el secreto nistre. A plusieurs reprises, elles ont exprimé de la verdadera felicidad. leur reconnaissance pour sa venue, sachant Terminadas las Vísperas, se realizó una qu’il avait un agenda plus que chargé, et pour procesión, en la noche, hasta el Convento de les paroles de feu qu’il leur a adressées. san Damián, pasando por el Protomonasterio de Santa Clara, para venerar los restos santos Fr. Roger Marchal, OFM de santa Clara de Asís. Al llegar a San Damián, los peregrinos y el 1.4. Conmemoración de la consagración de Señor Obispo eran recibidos por el Ministro santa Clara de Asís General OFM, Fr. José Rodríguez Carballo, y allá, en la plaza de ingreso del Monasterio En la tarde del 31 de marzo de 2012, en la se concluyó el acto, leyendo el Testamento de ciudad de Asís, y en las vísperas del Domingo la Madre santa Clara. En el acto conclusivo el de Ramos, el Ministro General, Fr. José Ro- Ministro general tuvo una reflexión homilética dríguez Carballo, ofm, participó, junto con su en la que puso de manifiesto el valor de Cla- Secretario particular, Fr. Francisco J. Arellano ra para el mundo de hoy, como mujer apasio- Suárez, ofm y con Fr. Francisco Candray, ofm, nada por Cristo y por el Evangelio, y secreto otro hermano de la Curia general de Roma, en fundante de una verdadera revitalización de la la liturgia conmemorativa de la consagración Vida Consagrada y Franciscana hoy. y conversión de la plantita del padre san Fran- En alabanza de Cristo y de su siervo Fran- cisco, Santa Clara de Asís. cisco AD CHRONICAM ORDINIS 157

Fr. Francisco J. Arellano Suárez, ofm Satisfechos y mejor informados, regresa- Secretario particular del Ministro general mos a nuestros lugares de origen, para trasmi- tir a los demás hermanos el gusto por la frater- nidad y el deseo de ser nuevamente fecundos 1.5. Capitulo de las Esteras/CONFRES y apasionados, para trasmitir hoy – de manera El Escorial, 15-18.04.2012 nueva pero con la fidelidad de siempre – el don de la vocación que hemos sido llamados a vi- Unos 125 hermanos de las entidades de la vir. Conferencia Franciscana de España y Portugal nos hemos reunido cerca de Madrid para un Fr. Julio Gómez Chao, ofm Capítulo de las Esteras de revisión del Proceso de revitalización y de unificación – en 2015 - de seis Provincias y una Custodia de su ám- 1.6. Rencontre du Ministre Général et de son bito, todo bajo el lema: juntos, alegres y soli- Définitoire avec la Conférence de la CO- darios. TAF Estuvimos acompañados también por la Königswinter, 22 au 26 avril 2012 presencia del Ministro general, Fr. José Ro- dríguez Carballo; del Definidor general, Fr. Le Chapitre général 2009 demandait que Vicente Felipe y de los hermanos Giacomo «pour favoriser un dialogue plus profond et Bini y Francesco Patton, como ponentes, a los promouvoir une communion fraternelle, le Mi- que nuevamente agradecemos su asistencia y nistre Général et son Définitoire rencontrent cercanía a nosotros. chaque conférence de l’Ordre au moins une El primer día estuvo dedicado a la informa- fois durant le sexennat» (Mandat n°4). ción sobre la marcha del proceso de creación Conformément à ce souhait, la conférence de la nueva Entidad - denominado “Proyecto de la COTAF (Conferentia Transalpina Fran- Porciúncula” - y las líneas generales para la ciscana) a accueilli le Ministre Général et son revitalización presentadas por el hermano Bi- Définitoire à Königswinter (Bonn), du 22 au ni: Una identidad en camino. Se fueron pre- 26 avril 2012. sentando igualmente las diversas realidades Le premier jour (Lundi 23 avril), les neuf provinciales que formarán la unión. entités (8 provinces et 1 custodie) de la Confé- El segundo día recibimos al Ministro gene- rence se sont présentées : à savoir, les Pro- ral que expuso la necesidad de tomar en se- vinces de Hollande ( Martyrs de Gor- rio la hora presente de nuestra vocación, aun cum), Belgique (Saint-Joseph de Flandre), les con sus pobrezas y limitaciones, basados en deux Provinces de France-Belgique (Bien- la profundización del carisma, y tuvo un rato heureux Pacifique, Trois Compagnons), de intercambio con los hermanos. La segunda d’Allemagne (Sainte-Elisabeth), d’Autriche parte de la jornada tuvo un carácter más fe- (Saint-Léopold), de Hongrie (Notre-Dame des stivo, celebrando junto a las Hermanas Pobres Hongrois), de Roumanie-Transylvanie (Saint- que nos acompañaban, el VIII Centenario de la Etienne-Roi) et la custodie de Suisse (Christ- conversión de Santa Clara, a través de algunas Roi). comunicaciones sobre diversas vivencias de Grâce au Powerpoint, le Définitoire a pu las hermanas y de la asistencia a las mismas, faire une meilleure connaissance de la réalité la celebración con ellas de la Eucaristía y de la de ces entités européennes, de leurs richesses comida y una tarde cultural para la visita del particulières, comme de leurs faiblesses. La gran Monasterio de san Lorenzo en esa locali- situation de ces entités, de la Bretagne et de dad. Concluyó el día con un momento de Ado- la Mer du Nord, jusqu’à la Mer Noire, illustre ración del Cuerpo del Señor. cette grande diversité : Le premier constat est La tercera Jornada estuvo dedicada más a bien celui-ci : une grande diversité des situa- recoger las conclusiones y nuevas perspectivas tions de nos entités, à tous les niveaux : Géo- sobre la unión. El Ministro de la Provincia de graphie, histoire, politique, crise de la foi, , Fr. Francesco Patton, nos expuso, en problèmes importants dans la société et dans líneas generales, cómo es el proceso por ellos l’Eglise, crise des vocations sacerdotales et emprendido para la unión de las seis Provin- religieuses, etc. L’autre constat que l’on peut cias del norte de Italia, a través de un camino faire immédiatement, est celui de la grande di- de interprovincialidad hasta 2016. versité des cultures et des langues. La Confé- 158 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 rence utilise habituellement les quatre langues communs (Noviciat commun, collaboration officielles dans ses rencontres: français, alle- pour la nouvelle Evangélisation en vue des mand, néerlandais et hongrois. Cela peut faire besoins pastoraux, expérience d’ermitage à la comprendre les difficultés pour la communi- Cordelle). Un point important a été souligné: cation ! le développement de projets communs pour la Le deuxième jour (Mardi 24 avril) nous a pastorale des jeunes et des vocations (Véze- permis d’abord d’écouter l’allocution du Mi- lay)». nistre Général. Il a exhorté les frères provin- Le mercredi après-midi (25 avril), Le Défi- ciaux à être « forts dans l’espérance », à ne nitoire et les membres de la Cotaf ont visité pas être découragés par les difficultés, mais les locaux de la MZF (Missionzentrale der à se risquer sur le chemin. Malgré ces temps Franziskaner) à Bonn, afin d’encourager cette « délicats et durs » (Jean-Paul II), il convient équipe à continuer son aide considérable pour d’animer et de gouverner nos entités, en ce les projets missionnaires de l’Ordre. En fin concentrant sur la personne du frère et la vie d’après-midi, après une visite éclair à la cathé- fraternelle, en revoyant notre identité comme drale de Cologne, le Ministre Général a pré- toujours ouverte même si elle est fragile, et sidé l’eucharistie à l’église des Franciscains à rappeler aux frères le primat de Dieu dans (Conventuels), auprès de la tombe du Bien- notre vie. Enfin, le Ministre exhortait les frères heureux Jean Duns Scott. à favoriser l’intuition et le discernement avec Le jeudi matin, après l’eucharistie présidée courage. S’il y a peut-être un «hiver ecclé- par le Vicaire général, Fr. Michael A. Perry, sial» (Rahner) ou un «hiver franciscain», ne OFM, le Ministre Général et le Définitoire ont pas couper l’arbre, mais soigner les racines pris congé des Ministres de la Cotaf, après une et entretenir la vie. Le reste, c’est l’affaire du rencontre très fraternelle et fructueuse pour les Seigneur ! deux parties. Ensuite, la réflexion s’est centrée sur quatre questions fondamentales, sur lesquelles nous Fr. Roger Marchal, OFM avons débattu : 1) La société dans laquelle nous vivons et la situation de l’Eglise locale. 2. Incontro dei Ministri e Custodi con il Mi- 2) Nos projets les plus importants : 3) Diffi- nistro e il definitorio generale cultés internes à la fraternité et à son environ- Roma, Curia generale, 16-27.01.2012 nement. 4) Les atouts et les chances de notre fraternité dans la société. Dal 15 al 27 gennaio 2012, presso la Curia Comme le temps était trop court, nous nous generale OFM, si è tenuto l’annuale incontro sommes concentrés sur la dernière question del Ministro e Definitorio generale con i nuovi des atouts et des chances de notre fraternité. Ministri provinciali e Custodi. Gli obiettivi so- Les rencontres se composaient de travaux en no stati quelli stabiliti dal Capitolo generale del groupes linguistiques et de remontées dans la 2099: «conoscenza reciproca, informazione, grande assemblée. formazione e collaborazione con il Ministro e La rencontre s’est poursuivie le mercredi il Definitorio generale» (PdV, Mandato 3). matin, sur le thème des liens entre la Confé- rence et la Curie générale et la rédaction et l’approbation du texte final destiné à tous: Les Partecipanti frères souhaitent donner à leurs concitoyens un visage de l’Eglise plus proche de leurs pro- – Ministro e Definitorio generale blèmes: «La confiance des gens et la solida- Fr. José Rodríguez Carballo (Min. gen.), rité mutuelle sont des signes qui font naître Fr. Michael Anthony Perry (Vic. gen.), Fr. l’espérance. Ne nous lamentons pas sur les Vincenzo Brocanelli (Def. gen.), Fr. Vicente- chiffres, mais cherchons au contraire a assu- Emilio Felipe Tapia (Def. gen.), Fr. Nestor mer notre présence au moyen d’une vie renou- Inácio Schwerz (Def. gen.), Fr. Francis Wil- velée qui soit créative et charismatique(…) liam Walter (Def. gen.), Fr. Roger Marchal Nous attribuons une signification particulière (Def. gen.), Fr. Ernest Karol Siekierka (Def. à la collaboration avec les laïcs et l’ensemble gen.), Fr. Paskalis Bruno Syukur (Def. gen.), de la famille franciscaine. Tout cela en vue de Fr. Julio César Bunader (Def. gen.), Fr. Vin- promouvoir le charisme franciscain. Les Pro- cent Mduduzi Zungu (Def. gen.), Fr. Aidan vinciaux se mobilisent pour quelques projets McGrath (Seg. gen.) AD CHRONICAM ORDINIS 159

– Ministri e Custodi – Mercoledì, 18 gennaio (Moderatore: Fr. Fr. Roberto Miguel do Nascimento, Cust. Francis Walter): 7.00: Lodi e Eucaristia Nostra Signora delle Sette Allegrezze, Brasile; (Presiede: Fr. Michael Perry, Vicario ge- Fr. Oliver Ruggenthaler, Prov. di S. Leopol- nerale); 9.00: Ripartire dal vangelo insieme do; Austria/Italia/Svizzera; Fr. Aurelio Pessoa al Moratorium (Fr. Vincenzo Brocanelli); I Rivera, Prov. Missionaria di S. Antonio, Boli- mandati del CG 2009 riguardanti le Provin- via; Fr. David Barnard, Prov. di Nostra Signo- ce (Fr. Roger Marchal) - segue il dialogo; ra Regina della Pace, Sud Africa; Fr. Željko 10.30: Pausa; 11-12.30: Rivitalizzazione Železnjak, Prov. dei Santi Cirillo e Metodio, e ridimensionamento (Fr. Julio Bunader); Croazia; Fr. Eliot Marecki, Fond. di S. Fran- Progetto di vita comunitaria (Fr. Vicente cesco d’Assisi; Russia/Kazakistan; Fr. Mario Felipe) - segue il dialogo; 15.30: Lavori nei Wilson Ramos Novoa, Prov. della Santa Fede, gruppi sulle tematiche presentate di mattina Colombia; Fr. Hugh McKenna, Prov. dell’Ir- (come si mettono in pratica i sussidi, man- landa, Irlanda; Fr. Giovanni Rossi, Prov. dei dati, quali sono difficoltà?); 16.30: Pausa; Santi Apostoli Pietro e Paolo, Italia; Fr. Fer- 17-18.30: Assemblea; 19.00: Vespri. dinando Campana, Prov. di San Giacomo del- – Giovedì, 19 gennaio (Moderatore: Fr. Pa- le , Italia; Fr. Ignacio Ceja Jiménez, skalis Syukur): 7.00: Lodi e Eucaristia Prov. dei Santi Francesco e Giacomo; Messi- (Presiede: Fr. Vincenzo Brocanelli); 9.00: co; Fr. Eduardo López Ramírez, Prov. dei San- La problematica d’identità oggi (Fr. Giaco- ti Apostoli Pietro e Paolo, Messico; Fr. Peter mo Bini) - segue il dialogo; 10.30: Pausa; Moghal, Cust. di S. Giovanni Battista, Paki- 11.00: Presentazione delle schede sull’i- stan; Fr. Hugh Kuam, Cust. di S. Francesco dentità francescana (Fr. Nestor I. Schwerz) d’Assisi, Papua Nuova Guinea; Fr. Jarosław - segue lo studio personale del sussidio; Kania, Prov. dell’Immacolata Concezione 15.30: Lavori nei gruppi sui temi presentati della BMV, Polonia; Fr. Rufin Maryjka, Prov. di mattina; 16.30: Pausa; 17 – 18.30: Assem- di S. Maria degli Angeli, Polonia; Fr. Jesús blea; 19.00: Vespri. Hernández Martín, Prov. Francescana di Car- – Venerdì, 20 gennaio: Visita agli uffici della tagena, Spagna; Fr. John Puodziunas, Prov. Curia; 19.00: Vespri. dell’Assunzione della BVM, USA; Fr. Evodio – Sabato, 21 gennaio: Giornata spirituale Joâo, Cust. di S. Chiara, Mazambico; Fr. Jor- (Responsabili: Vicario generale, Fr. Mi- ge Concha Cayuqueo, Prov. della Santissima chael Perry e Fr. Nestor Schwerz): Pelle- Trinità, Cile. grinaggio alla Valle Reatina (partenza alle ore 7.00); Fontecolombo (alle ore 9.30 visi- Programma ta del luogo); 10.30-11.30 lettura persona- le della Regola ed Adorazione eucaristica; – Lunedì, 16 gennaio (Moderatore, Fr. Er- Pranzo all’Oasi di Greccio; Greccio (visita nest K. Siekierka): 7.00: Lodi ed Eucaristia del posto ed Eucaristia); Rientro a Roma. (presiede il Ministro generale); 9.00: Par- – Lunedì, 23 gennaio (Moderatore: Fr. Vi- tenza per la PUA; 10.30: Atto accademi- cente Felipe): 7.00: Lodi ed Eucaristia co per la Festa dell’Università e del Gran (Presidente: Fr. Giovanni Rossi); 9.00: Cancelliere: «Testimone della speranza. A «Formare alla missione evangelizzatrice»: trent’anni dalla visita alla PUA del beato 9-10.30-10.30: SGFS–11-12.30: SGME - Giovanni Paolo II»; 13.00: Pranzo al CI- dopo ogni presentazione segue il dialogo; SA. Dopo pranzo rientro alla Curia; 16.00: 15.30: Lavori nei gruppi sulla tematica pre- apertura, Saluto e presentazione dei parte- sentata di mattina; 16.30: Pausa; 17-18.30: cipanti; 17.15: pausa; 17.45: informazioni Assemblea; 19.00: Vespri. sulla struttura della Curia Generalizia (Fr. – Martedì, 24 gennaio (Moderatore: Fr. Joseph Magro); 19.00: Vespri. Vincent Zungu): 7.00: Lodi ed Eucaristia – Martedì, 17 gennaio (Moderatore: Fr. Ju- (Presiede: Fr. John Puodziunas); 9-10.00: lio C. Bunader): 7.00: Lodi ed Eucaristia Accompagnamento dei frati in difficoltà (presiede: Fr. Nestor Schwerz ); 9.00: Re- (Fr. Antonio Scabio) - segue il dialogo; 10- lazione (Ministro Generale); 10.30: Pausa; 10.30: 2° parte ( Ministro generale); 10.30: 11.00: Lavori nei gruppi; 15.30: Lavori Pausa; 11-12: Risoluzione dei conflitti nei gruppi; 16.30: Pausa; 17.00: Assem- nella vita quotidiana ( Fr. Albert Schmu- blea; 19.00: Vespri. cki) - segue il dialogo; 15.30: Abbandoni 160 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

nell’Ordine (Fr. Valentino Menegatti); Ser- La giornata si è aperta con la celebrazione vizio “Fedeltà e perseveranza” ( Vicario ge- eucaristica tenutasi nella Chiesa parrocchiale nerale); 16.30: Pausa; 17-18.30: Dialogo in di San Salvatore e presieduta dal Ministro ge- assemblea; 19.00: Vespri. nerale. Nella sua omelia, partendo dalla litur- – Mercoledì, 25 gennaio (Moderatore: Fr. gia della festa della Trasfigurazione proposta Roger Marchal): 7.00: Lodi ed Eucaristia per il Congresso, fra Carballo, che in Terra (Presiede: Fr. Jorge Conchas C.); 9.00: I Santa fu ordinato sacerdote e che celebrò al- progetti missionari (presentazione e sfide) la Basilica del Santo Sepolcro la sua prima S. a cura di Fr. Massimo Tedoldi (SGME) in Messa, ha posto l’accento sulla speciale voca- collaborazione con Fr. Joseph Magro (Uf- zione a cui sono chiamati, ormai da più di ot- ficio Comunicazioni) - segue il dialogo; tocento anni, i francescani che operano per la 10.30: Pausa; 11.00: Il Ministro provincia- Terra Santa, la perla delle missioni dell’Ordi- le e il suo Definitorio alla luce della nostra ne. Storia di fatica e di sofferenza, ma di stra- legislazione (Fr. Aidan McGrath) - segue il ordinario valore, poiché questi frati sono, in dialogo; 15.30: Economia: Criteri generali nome della Chiesa cattolica e dell’Ordine, cu- - Animazione (Fr. Giancarlo Lati); 16.30: stodi dei Luoghi Santi e custodi ed animatori Pausa; 17-18.30: Dialogo in assemblea sul- delle “pietre vive” della Chiesa Madre di Ge- le questioni economiche; 19.00: Vespri. rusalemme. Ed i Commissari di Terra Santa, a – Giovedì, 26 gennaio: 7.00: Lodi ed Eucari- loro volta, offrono il loro prezioso contributo stia (Presiede: Fr. Rufin Maryjka): Lettura per il raggiungimento dei fini pastorali, sociali personale dei testi/documenti ed incontro e formativi della Custodia. Come gli Apostoli personale con il Ministro generale; 19.00: chiamati da Gesù ad assistere alla meraviglia Vespri. della trasfigurazione del Signore e ad annun- – Venerdì, 27 gennaio (Moderatore: Fr. Ne- ciare ai fratelli quanto visto e sperimentato, stor Schwerz): 7.00: Lodi; 8.30-9.30: La- così i cristiani, e soprattutto i francescani della vori nei gruppi: risonanze, verifica dell’in- Custodia, debbono salire la montagna - restare contro, proposte, suggerimenti, nuovi temi, pellegrini in cammino che si rivolgono a Dio problematiche da trattare; 9.30: Pausa; 10- ed operano come voce profetica nel mondo -, 11: Assemblea: Condivisione dei lavori nei ascoltare - accostarsi a Gesù, Figlio prediletto gruppi; 11.30: Eucaristia (Presiede il Mi- e Parola definitiva del Padre, e restare sempre nistro generale); Pomeriggio: Benedizione in comunione con Lui -, testimoniare - parla- ed inaugurazione della Casa d’accoglienza re ai fratelli dell’incontro con Gesù nella terra “Cantico”. che Egli ha abitato e accompagnarli, salendo la montagna ed ascoltando la Parola, all’in- 3. Cronaca del 3° Congresso Internazionale contro personale con Lui. Questa la sfida, la dei Commissari di Terra Santa vocazione e la missione: non essere semplice- Gerusalemme, Israele, 30.01-04.02.2012 mente maestri, ma testimoni, attraverso i quali i pellegrini e tutti coloro che giungono in Terra Primo giorno Santa possano avere la possibilità di scoprire e Preparato con cura dai molti che, a diverso di accogliere la grazia di questi Santi Luoghi. titolo, si sono impegnati nell’organizzazione Terminata la celebrazione, i lavori del Con- di questo straordinario evento, la mattina di gresso sono stati aperti nella Sala dell’Imma- lunedì 30 gennaio ha preso avvio il III Con- colata del Convento di San Salvatore dove, gresso Internazionale dei Commissari di Terra dopo l’introduzione di fra Giorgio Vigna, re- Santa, che vede riuniti più di 110 partecipanti sponsabile del neonato Ufficio per il Coordi- provenienti dal mondo intero, tra cui Com- namento dei Commissariati di Terra Santa, il missari e Vice Commissari di ben 44 diversi quale ha dato ai partecipanti alcune importanti Paesi. Accanto ad essi, il Ministro generale informazioni in merito all’organizzazione di dell’Ordine, fra José Rodriguez Carballo, che lavori e al programma delle giornate, il Mini- sarà presente per tutta la durata dei lavori, e la stro generale ha preso nuovamente la parola, Curia generale, il Custode di Terra Santa, fra esaminando in profondità i compiti dei france- Pierbattista Pizzaballa, la Commissione eco- scani in Terra Santa e la relazione privilegiata nomica, la Curia custodiale, gli esperti, i col- che deve unire i Commissari alla Custodia. In laboratori, i traduttori, i segretari, i fotografi, i questa terra tanto amata da San Francesco, che giornalisti. per ben tre volte intraprese il viaggio verso di AD CHRONICAM ORDINIS 161 essa e la raggiunse soltanto nel 1219, “la Prov- Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, a rivolgere videnza volle – come disse Papa Paolo VI – il proprio saluto agli ospiti intervenuti al Con- che, accanto ai fratelli delle Chiese orientali, gresso e a mettere a fuoco il senso dell’incon- per la cristianità d’occidente fossero soprattut- tro e le attese per quanto concerne i risultati to i frati di Francesco d’Assisi, santo della po- del lavoro collegiale dell’intera settimana. Il vertà, della mitezza e della pace, a interpretare Custode ha poi inaugurato la riflessione sul il desiderio cristiano di custodire i luoghi in primo dei tre principali temi sui quali verte cui affondano le nostre radici spirituali”. l’intero Congresso, ossia I Commissari e i lo- I Commissari di Terra Santa, “ambasciato- ro rapporti con la Custodia, la Provincia e le ri” della Custodia nel mondo, inaugurano in Diocesi. Nella sua relazione fra Pizzaballa ha questa giornata il III Congresso Internaziona- posto in luce con acume e chiarezza i punti di le, che si celebra a distanza di 6 anni dal prece- forza, gli aspetti critici e le necessità essenzia- dente, secondo quanto disposto dal Discretorio li che configurano il rapporto dei Commissari custodiale, e che vedrà l’impegno congiunto con le rispettive Province, le responsabilità dei dei partecipanti per redigere il Vademecum Commissari nel promuovere le vocazioni per per i Commissari, prestando particolare atten- la Terra Santa, nell’organizzare ed animare i zione all’identità dei Commissari in relazione pellegrinaggi, nel migliorare la conoscenza con le Province dell’Ordine e la Custodia, cosi della Custodia, nel favorire i rapporti con i come anche alla sua missione, perché serva di Vescovi e con le chiese locali, nel valorizzare orientamento e linea d’azione per il prezioso le competenze di comunicazione e di dialogo servizio che i Commissari prestano alla Ter- con tutte le figure e le realtà direttamente e in- ra Santa. Il Congresso Internazionale dev’es- direttamente legate alla Terra Santa. Prima di sere però anche una fondamentale occasione concludere la sua relazione, fra Pizzaballa ha per promuovere la conoscenza reciproca tra i sollevato alcune questioni pratiche, concrete, Commissari e tra questi e i frati della Custo- che spesso insinuano tensioni e difficoltà e al- dia e per accrescere la conoscenza, l’interesse la cui risoluzione i contenuti del Vademecum e la devozione verso i Luoghi Santi. Perché “i e la Commissione Giuridica della Custodia e Luoghi Santi hanno bisogno di cure, e quindi dell’Ordine dovranno porre particolare atten- hanno bisogno di soldi; hanno bisogno, soprat- zione. tutto, di fratelli sacerdoti e di fratelli laici; han- Ha fatto poi seguito la relazione di fra Do- no bisogno di frati innamorati di Cristo e della bromir J. Jasztal, professore di diritto canoni- sua Terra; hanno bisogno di passione evange- co, che ha esaminato il tema del rapporto dei lizzatrice, di attenzione ai pellegrini, di quel- Commissari con la Custodia, con la Provincia la particolare sensibilità verso le creature e il e con le Diocesi dal punto di vista giuridico. creato di cui siamo portatori come francescani. Nel pomeriggio, dopo il pranzo al Conven- Hanno bisogno di frati che amino i cristiani lo- to di San Salvatore, si sono tenuti i lavori dei cali con lo stesso amore che Francesco riserva- gruppi linguistici, che hanno approfondito e va alla gente povera e umile e disprezzata del discusso le idee presentate dagli esperti nella suo tempo; hanno bisogno di frati che amino prima parte della giornata, nella prospettiva di questa Terra santificata dalla vita terrena del individuare soluzioni e strategie d’azione ade- Figlio di Dio e della sua Madre poverella e ve- guate e in vista dell’elaborazione del vademe- nerata da san Francesco, ed ivi, in modo par- cum e del documento conclusivo dei lavori. La ticolare siano testimoni del Vangelo di Gesù giornata si è conclusa con la celebrazione dei Cristo e del suo Regno di pace”. Consapevoli Vespri nella Chiesa di San Salvatore, presie- dunque dell’ampiezza e dell’importanza del duti da fra Jeremy Harrington, Commissario campo d’azione che tutt’oggi attende i france- di Terra Santa negli Stati Uniti. scani in Terra Santa, fra Carballo ha concluso il suo intervento con alcuni interrogativi ri- Secondo giorno guardo all’identità e al lavoro dei Commissari Prosegue l’attività dei Commissari di Terra e alle loro relazioni con la Custodia di Terra Santa, provenienti da tutto il mondo e riuniti Santa e con le rispettive Province, introducen- nel Convento di San Salvatore in occasione do così la successiva riflessione che sarebbe del III Congresso Internazionale. Il secondo stata approfondita nel corso della giornata di giorno, 31 gennaio, è cominciato con la ce- studio e di confronto in aula. lebrazione della S. Messa presieduta da S.B. A questo punto è stato il Custode di Terra Mons. Fouad Twal, Patriarca latino di Geru- 162 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 salemme, presso la Chiesa di San Salvatore. promuove e sostiene da sempre in Terra San- Nella sua omelia, Mons. Twal ha ringraziato ta: iniziative a favore dei Luoghi Santi e per la Custodia francescana per il prezioso lavoro il servizio ai residenti e ai pellegrini; servizi che da secoli svolge in Terra Santa, attraver- offerti specificamente alla comunità locale, so le molte attività pastorali, sociali, culturali, come opere a favore dei giovani, attività per educative e comunicative che ad essa fanno le famiglie, progetti residenziali; aiuti elargiti capo. Ed i Commissari di Terra Santa hanno alle comunità parrocchiali locali; scuole ed al- una speciale responsabilità nel garantire e so- tre iniziative culturali (Franciscan Media Cen- stenere il buon funzionamento di questo gran- ter, Istituto Magnificat, Franciscan Printing de e complesso sistema istituzionale. In questi Press). Infine, fra Faltas ha elencato alcuni dei luoghi, ha precisato Mons. Twal, pur in mezzo progetti che verranno realizzati dalla Custodia a tante difficoltà e sofferenze, occorre condur- nel corso del 2012. Nell’ambito del suo inter- re una “battaglia della gratuità”, pronti, come vento è stato proiettato anche un video di pre- Gesù, ad accettare di soffrire tutto per la vita sentazione delle molte iniziative francescane ed il bene della Sua Chiesa e dell’umanità inte- in Terra Santa. ra. L’augurio, dunque, è che la missione della Ha fatto seguito la comunicazione di fra Custodia prosegua sempre animata di nuovo Peter Vasko, Presidente della Franciscan vigore ed entusiasmo e che ogni cristiano si Foundation for the Holy Land, istituita dal cor- senta partecipe e responsabile nei riguardi del- po dirigente della Custodia della Terra Santa la Terra Santa, promotore e custode dei suoi nel 1994 non solo per fornire finanziamento luoghi e della sua pace. supplementare alle sempre più crescenti ne- Nella mattinata di lavoro è stato introdot- cessità della realtà cristiana in Terra Santa, ma to il secondo tema portante del Congresso, La anche per stabilire nuovi programmi umani- situazione economica della Custodia. Il con- tari e progetti per aiutare ad arginare l’esodo tributo dei Commissari. La relazione introdut- dei cristiani locali. Fra Vasko ha illustrato nel tiva è stata tenuta da fra Ibrahim Faltas, attuale dettaglio i progetti che, dalla sua nascita, ven- economo custodiale ed incaricato di rappre- gono finanziati dalla FFHL, fornendo anche le sentare la Custodia presso lo Stato di Israele cifre aggiornate relativamente alle donazioni. e l’Autorità Palestinese. Egli ha posto l’ac- Si tratta di iniziative che coprono molti settori, cento sull’impegno secolare della Custodia di dall’istruzione scolastica ed universitaria, at- Terra Santa per conservare e tutelare i Luoghi traverso il sostegno nel pagamento delle rette Santi, mantenere viva la liturgia nei Santua- istituzionali e il conferimento di borse di stu- ri, assistere i pellegrini, intensificare le opere dio, agli aiuti all’infanzia, dai contributi per l’I- apostoliche, sostenere le comunità cristiane, stituto Magnificat ai servizi sociali e umanitari offrire assistenza sociale ed educativa, così (case d’accoglienza per minori e servizi per le da salvaguardare la presenza cristiana locale. famiglie bisognose), dal sostengo di progetti e I Commissari hanno il fondamentale ruolo di di eventi speciali e per la costruzione di nuovi essere “ponti” tra la Custodia da un lato e le alloggi ai contributi per l’assistenza sanitaria ai Province, le Diocesi, i Vescovi, le parrocchie soggetti in difficoltà e in condizioni di disagio. ed i fedeli dall’altro. Il loro compito, reso oggi Nel suo intervento il Presidente della FFHL ha certamente più difficile dalla precaria situa- voluto sottolineare soprattutto come la chiave zione economica che investe anche le aree più di una raccolta fondi di successo sia una buona sviluppate del mondo, è quello di promuovere rete di contatti, un efficiente lavoro di squadra nel proprio territorio la conoscenza dei Luo- da parte di molte persone che uniscono le forze ghi Santi e della Giornata Pro Terra Sancta, per raggiungere i migliori risultati. Le parole incoraggiare i pellegrini attraverso le Diocesi di fra Vasko sono state poi seguite da alcune e le parrocchie ed organizzare pellegrinaggi brevi osservazioni da parte della sig.ra Denise in Terra Santa secondo lo spirito francescano, Scalzo, Vice Presidente della FFHL. diffondere e coltivare le vocazioni francescane Infine, è intervenuta la dott.ssa Carla Benel- per la Terra Santa, cercare aiuti materiali per la li, storica dell’arte che da tempo collabora con conservazione dei Luoghi Santi e per le opere i francescani in Terra Santa e che ha illustrato sociali, caritatevoli e pastorali della Custodia. l’impegno dell’Associazione pro Terra Sancta Fra Faltas ha poi esposto nel dettaglio i mol- (ATS), l’organizzazione non governativa sen- tissimi progetti socio-assistenziali, sanitari, za scopo di lucro della Custodia, fondata nel pastorali, educativi e culturali che la Custodia 2002 su proposta di fra Michele Piccirillo, ar- AD CHRONICAM ORDINIS 163 cheologo e professore dello Studium Biblicum Terzo giorno Franciscanum scomparso nel 2008. In partico- La giornata del 1° febbraio si è aperta per lare, ATS supporta tecnicamente la Custodia i Commissari e per gli altri partecipanti al III nei propri settori di attività e nei luoghi dove Congresso Internazionale con la celebrazio- essa opera, attraverso la realizzazione di speci- ne, alla Basilica del Santo Sepolcro, della S. fici progetti, in collaborazione con sostenitori Messa presieduta dal Custode di Terra Santa, istituzionali pubblici e privati. I molti progetti fra Pierbattista Pizzaballa. Nella sua omelia, il supportati dall’Associazione possono essere Custode ha svolto una preziosa riflessione sul ricondotti a due principali aree: emergenza, significato della tomba vuota e sulla rivolu- educazione, sviluppo, che comprendono le ini- zionaria trasformazione che l’esperienza della ziative a sostegno delle fasce sociali più deboli tomba vuota, prima ancora dell’incontro con e le iniziative educative nelle scuole, nella for- Cristo risorto, produce sugli Apostoli. E que- mazione professionale e nella formazione dei sta riflessione si rivela particolarmente adat- formatori; memoria e cultura - Luoghi Santi, ta ad introdurre il tema posto al centro della che riguardano la conservazione e valorizza- giornata di lavori, ossia Il Commissario come zione delle aree archeologiche e dei santuari, animatore dei pellegrinaggi: aspetti pastorali la tutela del patrimonio archivistico e museale, e pratici, poiché tocca un aspetto essenzia- la produzione di materiale informativo. Molti le dell’esperienza della Terra Santa. Pietro e dei progetti legati a questa seconda area vengo- Giovanni, infatti, vedono la tomba vuota del no realizzati con il contributo scientifico del- Signore, fanno cioè esperienza di una morte lo Studium Biblicum Franciscanum, dal 2001 che è stata per sempre vinta, e credono, apren- Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia. La dosi al vero ed integrale significato delle Scrit- dott.ssa Benelli ha evidenziato come la valoriz- ture. Dopo di ciò essi tornano a casa, poiché zazione del patrimonio archeologico della Ter- presso quel sepolcro non c’è più nulla da fare. ra Santa sia un servizio reso anche ai pellegrini, La loro fede è già andata più lontano e, dopo che hanno così la possibilità di apprezzare e co- il loro ritorno a casa, il Signore risorto viene noscere i santuari anche nella loro prospettiva ad incontrarli. Questa è la sintesi dell’avven- diacronica. Anche le Mostre di Terra Santa, tura cristiana, l’essenza del pellegrinaggio in come quelle recenti su Cafarnao e sui mosaici Terra Santa: “Si parte insieme, come Pietro di Terra Santa, hanno riscosso molto succes- e Giovanni, ma ciascuno con il suo bagaglio so e rappresentano un’ottima opportunità per di esperienze, di domande, con il proprio bi- la valorizzazione e promozione del patrimonio sogno di salvezza, con la propria esperienza culturale locale, nonché per la formazione di di fede. Ciascuno con il proprio passo. [...] figure professionali specializzate in questo set- Il pellegrinaggio è arrivare con tutti se stessi tore. Infine, la dott.ssa Benelli si è soffermata dentro questo mistero di vita, di risurrezione, sulla struttura organizzativa di ATS, sull’im- di speranza, è immergersi in questo mistero; è portanza e sul ruolo dei molti collaboratori e vedere e credere. E poi tornare, come Pietro e volontari che vi operano, sulla necessità di svi- Giovanni, nelle proprie case, nella propria vi- luppare i canali comunicativi per far conoscere ta, ma tornarci trasformati da un’esperienza di la Custodia di Terra Santa e le attività sostenute salvezza, con nel cuore una speranza”. I Com- da ATS, diffondere i risultati umani, sociali e missari, in quanto organizzatori e animatori di culturali delle iniziative intraprese, mantenere pellegrinaggi, hanno anche il delicato compito regolarmente informati i donatori e gli amici. di aiutare ciascuno a fare una simile esperienza Al pomeriggio è proseguito il lavoro dei della Terra Santa, così bella ed autentica. gruppi linguistici, che si sono confrontati so- Questi temi sono stati poi ripresi ed ap- prattutto sulle idee, sui suggerimenti e sugli profonditi nei loro risvolti teologici, pastorali stimoli ricevuti dagli esperti intervenuti in e pratici nell’acuto intervento di fra Frederic mattinata in merito alla situazione economica Manns, Decano emerito dello Studium Bi- della Custodia e al contributo che ad essa of- blicum Franciscanum e Professore di Esege- frono i Commissari. si neotestamentaria e di Letteratura giudaica Il gruppo si è poi trasferito a Betlemme, do- antica. “Nonostante la natura profondamente ve la giornata si è conclusa con la celebrazione personale dell’esperienza in Terra Santa – ha dei Vespri presieduti dal Vicario custodiale, affermato infatti fra Manns –, il pellegrinag- fra Artemio Vitores, e con la cena presso la gio stesso unisce insieme tutti i credenti con le Casa Nova francescana. Chiese di Gerusalemme. Li unisce in Cristo, 164 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 nella fede e nel loro contributo a preservare il corso del 2011, avendo come primo compito prezioso retaggio cristiano in questa terra. È l’organizzazione di questo III Congresso dei questa la grazia dei Luoghi Santi”. Davvero Commissari. Esso dovrà anche servire a ri- preziosi i suggerimenti e le indicazioni offer- spondere alle numerose attese di comunicazio- ti da fra Manns sul piano pastorale e pratico ne e di organizzazione che sia la Custodia sia i per dare al pellegrinaggio il suo pieno signi- Commissariati hanno espresso in molte occa- ficato. Egli ha posto all’attenzione gli aspetti sioni. La bozza del Vademecum, dunque, ha essenziali che conferiscono valore al pelle- precisato fra Vigna, ha cercato di tenere conto grinaggio, il quale ha come principale scopo della reciprocità delle parti coinvolte sia nelle l’incontro con Cristo nella Sua terra e la let- relazioni sia nelle azioni, perché il documento tura della Bibbia in situ. Per questo la Chiesa finale dovrà mostrare le richieste, le attese e le parla oggi, a proposito del pellegrinaggio in necessità sia dei Commissari sia del Governo Terra Santa, di una nuova evangelizzazione: della Custodia. fra Manns ha esposto nel dettaglio le caratteri- Nel pomeriggio sono nuovamente prose- stiche che deve avere questa nuova evangeliz- guiti i lavori dei gruppi linguistici, che si so- zazione, aprendo la riflessione alle dimensioni no confrontati sul testo della bozza del Vade- ecumeniche ed interreligiose, dalle quali non mecum, allo scopo di arricchirlo di contenuti, si può prescindere quando si visita la Terra correggerlo e modificarlo, alla luce delle co- Santa. Nella seconda parte del suo intervento, noscenze e delle esperienze che i Commissari fra Manns si è concentrato sugli aspetti pratici e i collaboratori sono in grado di apportare. ed organizzativi del pellegrinaggio, offrendo Lavoro delicato ed impegnativo, anche per- linee guida e ponendo in luce molti elementi ché la guida di lavoro dovrà essere indirizzata critici che costituiscono efficacissimi stimoli ai Commissariati dei quattro continenti, dove per la riflessione dei Commissari, chiamati usi, costumi e leggi hanno diversità di elabora- ad avere un ruolo attivo di primo piano nella zione, espressione ed attuazione. realizzazione dei pellegrinaggi, e per l’elabo- La giornata si è conclusa con la celebrazio- razione del Vademecum, ossia della guida di ne dei Vespri presso la Chiesa di San Salvato- lavoro, del manuale, che aiuti i Commissari ad re, presieduti da fra Gottfried Egger, Commis- attuare le indicazioni fornite dal Governo cu- sario di Terra Santa in Svizzera. stodiale e ad assicurare un servizio qualificato alla Terra Santa e ai pellegrini che la visitano. Quarto giorno La riflessione sul Vademecum è stata poi La giornata del 2 febbraio è cominciata ripresa nel breve intervento di fra Giorgio Vi- per i Commissari di Terra Santa partecipanti gna, responsabile del neonato Ufficio di Coor- al III Congresso Internazionale con l’attività dinamento dei Commissariati di Terra Santa e dei gruppi linguistici, per proseguire l’elabo- Segretario del Congresso. Di questo strumen- razione del documento di lavoro riguardante to di lavoro, voluto dal precedente Congresso gli aspetti pastorali e pratici dei pellegrinaggi. Internazionale del 2006 per facilitare la mis- La mattinata è poi proseguita con la presen- sione dei Commissariati, era già stata inviata tazione in assemblea di un nuovo rilevante te- ai Commissari una bozza all’inizio di gennaio ma, posto anch’esso al centro della riflessione 2012, affinché essi potessero cominciare ad dei Commissari in questa speciale occasione, esaminarla. Il documento si sofferma su molti ossia La comunicazione nella Custodia di Ter- temi importanti e di ampio respiro: dall’essere ra Santa. Si tratta di un tema fondamentale, all’operare del Commissario, dai pellegrinag- l’interesse per il quale nasce dalla necessità gi all’amministrazione, dai rapporti interni alla di rispondere alle aspettative e alle esigenze comunicazione. Temi desunti sia dalla vigente comunicative attuali, che richiedono di andare legislazione dell’Ordine e della Custodia (ri- oltre le strategie ed i canali comunicativi tra- portata nella Prima Parte), sia dalle necessità dizionali e di cercare e sperimentare modalità, indicate dall’esperienza. Il Vademecum con- strumenti e contenuti originali per far conosce- tiene anche la descrizione, nella Parte Quar- re, apprezzare ed amare oggi la Terra Santa. ta, del nuovo Ufficio di Coordinamento dei La prima comunicazione a questo riguar- Commissariati di Terra Santa – Commissariats do è stata quella del dott. Giuseppe Caffulli, Liaison Office – Oficina de Enlace de los Co- Direttore delle Edizioni Terra Santa (ETS), la misarios de Tierra Santa, richiesto dallo scorso casa editrice della Custodia, con sede a Mila- Congresso Internazionale e reso operativo nel no. Il dott. Caffulli ha illustrato le iniziative AD CHRONICAM ORDINIS 165 sviluppate negli anni più recenti e la situazione prezzo, per favorire il loro compito di divulga- attuale di ETS. In particolare, ha accennato al zione di tutto ciò che riguarda la Terra Santa e rilancio di Eco di Terrasanta, il periodico lega- la Custodia. to soprattutto all’attività dei Commissariati e A seguire la presentazione della rivista Ter- che svolge un ruolo significativo nell’avvici- rasanta in lingua portoghese da parte di fra Jor- nare il grande pubblico alla Terra Santa e nelle ge Hartmann, Commissario di Terra Santa in campagne di raccolta fondi per la Colletta del Brasile. Si tratta di un progetto nuovo, ancora Venerdì Santo e per i progetti di ATS - Asso- in elaborazione, che dovrebbe essere comple- ciazione pro Terra Sancta, e allo sviluppo della tato entro la prossima S. Pasqua 2012, quando rivista Terrasanta, che nel 2011 ha compiuto si prevede l’uscita del primo numero della ri- 90 anni, celebrati da un convegno a Roma, vista. Le attese sono molte, legate soprattutto e che è la rivista storica della Custodia, con al vasto pubblico brasiliano che, negli ultimi dossier su vari argomenti biblici e di attualità, anni, sta mostrando sempre più interesse per la oggi disponibile per gli abbonati anche in for- Terra Santa, ma anche alla possibile diffusio- mato elettronico. Il dott. Caffulli ha poi parla- ne in Portogallo e nei Paesi africani di lingua to della nascita, nel 2006, del giornale on line portoghese. Davvero interessante, nella prima Terrasanta.net, pensato soprattutto per la vasta fase del progetto, l’idea di far conoscere la ri- platea del web, aperto a temi culturali e politici vista e i suoi 90 anni di storia attraverso un e, finora, con pagine in italiano, inglese e por- video che faccia memoria dell’immenso patri- toghese. Infine, ha esposto all’assemblea gli monio di fatti che sono raccontati e custoditi altri progetti della casa editrice: il trasferimen- nelle sue pagine. Il video, realizzato dal Fran- to a Milano della cura editoriale delle pubbli- ciscan Media Center della Custodia, è stato cazioni istituzionali dello Studium Biblicum proiettato in sala al termine dell’esposizione Franciscanum, della Collana Biobibliografi- di fra Hartmann. ca del Golubovich e delle pubblicazioni del Successivamente, vi è stato l’intervento Muski del Cairo; l’apertura dei canali com- di fra Emilio Bárcena, Direttore della rivista merciali in Italia e all’estero; l’ampliamento Tierra Santa in lingua spagnola, che ha presen- dell’offerta editoriale con nuove collane sulla tato la rivista soprattutto alla luce di una pro- Terra Santa, il Cristianesimo in Medio Orien- spettiva diacronica, che ne ha messo in luce te, l’archeologia biblica, l’Ebraismo, l’Islam, i cambiamenti negli aspetti redazionali e nei il dialogo interreligioso, la spiritualità, e con contenuti attraverso i decenni, dalla fondazio- altri prodotti; la realizzazione della rivista The ne nel 1921 ad oggi, inquadrandoli nei più am- Holy Land Review in inglese; il sito internet pi cambiamenti di carattere sociale e culturale. www.edizioniterrasanta.it, che offre anche la L’ultimo intervento della mattinata è stato possibilità di acquistare libri e riviste on line; quello di Marie-Armelle Beaulieu, capore- l’apertura della Libreria Terra Santa a Milano dattrice della rivista La Terre Sainte in lingua e le attività culturali presso il Centro di Terra francese, che ha offerto, con uno stile schietto Santa; l’organizzazione di mostre e di servizi e vivace, un quadro preciso dello stato in cui culturali; l’ufficio stampa che si occupa del- versa la rivista, delle peculiarità editoriali e di la comunicazione relativa alle attività di ETS, contenuto della testata, dei cambiamenti e dei mette a disposizione di giornalisti e operato- progressi fatti negli ultimi anni, delle strette ri della comunicazione notizie, informazioni relazioni che intercorrono con il Commissaria- e foto sulla Terra Santa e sui Luoghi Santi e to di Terra Santa in Francia, degli obiettivi da supporta le iniziative legate alla Custodia, tra realizzare nel prossimo futuro, tra cui lo svi- cui le campagne per la Colletta del Venerdì luppo del coordinamento e delle partnership Santo; i nuovi progetti per il 2012, tra cui la con i Commissariati dei Paesi di area franco- vendita di libri in formato elettronico (e-book) fona e l’elaborazione di contenuti per iPad e e la realizzazione di una libreria on line (www. tavolette digitali. libreriaterrasanta.it). Il dott. Caffulli annuncia Al pomeriggio, dopo il pranzo comune anche che è disponibile per tutti i Commissari presso il Convento di San Salvatore, i lavori un volume che raccoglie gli atti del Convegno dei Commissari sono ripresi con l’intervento di svoltosi a Roma lo scorso ottobre per celebrare fra Jerzy Kraj, attuale direttore del CIC – Chri- i 90 anni dalla fondazione della rivista Terra- stian Information Center e responsabile del- santa e che i Commissari possono acquista- l’FMC – Franciscan Media Center. Fra Kraj ha re tutto il materiale del catalogo ETS a metà parlato diffusamente delle due istituzioni poste 166 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 sotto la sua autorità, cominciando dal CIC, che dei risultati in assemblea plenaria, la bozza del è gestito dalla Custodia di Terra Santa dal 1973 documento finale è stata presentata alla Com- e che offre ai pellegrini, ai turisti e ai residenti missione designata per l’approvazione. un servizio di informazioni sugli orari d’aper- Infine, prima della cena comune, si è svolta, tura delle chiese, sugli orari delle celebrazioni presso la Chiesa di San Salvatore, la celebra- liturgiche e sui mezzi per raggiungere i diversi zione eucaristica presieduta dal Nunzio Apo- santuari; fornisce ai mass media, agli studenti stolico in Terra Santa, S. Ecc. Mons. Antonio e alle comunità religiose informazioni su even- Franco. È la festa della Presentazione di Ge- ti religiosi, scientifici e culturali e sulla vita sù al Tempio ed anche la Giornata della Vita cristiana in Terra Santa; mette a disposizione Consacrata. Nella sua omelia, Mons. Franco i propri spazi per incontri ecumenici e per al- ha rivolto il saluto di benvenuto ai Commis- tre iniziative religiose e culturali; organizza sari da parte del Santo Padre e della Chiesa e, mostre e conferenze con la partecipazione dei a nome del Santo Padre e della Chiesa, ha rin- cristiani di tutte le confessioni. Nella stessa se- graziato per il legame di servizio che l’Ordine de del CIC opera anche il FPO (Fanciscan Pil- francescano ha saputo mantenere con la Terra grims Office), che offre, tra l’altro, ai gruppi di Santa attraverso i secoli. E questo III Congres- pellegrini, ai sacerdoti e alle comunità religiose so Internazionale dei Commissari ha aggiunto un servizio di prenotazioni di S. Messe nei san- una nuova pagina a questa preziosa storia che tuari custoditi dai Francescani, di Ore Sante al unisce i Francescani alla Terra Santa. Davvero Getsemani, ingressi solenni nella Basilica del meravigliosa l’opera dei frati di Francesco in S. Sepolcro, e di assegnazione degli inviti per questi luoghi: la tradizione dei pellegrinaggi, la S. Messa della notte di Natale a Betlemme. l’accoglienza dei pellegrini, il servizio religio- A poca distanza dal CIC si trova il Franciscan so e socio-economico che la Custodia svolge Corner – Libreria Francescana, con un vasto con le sue numerosissime opere. I Commissa- assortimento di pubblicazioni in diverse lingue riati si inseriscono anch’essi in questo grande della Franciscan Printing Press – Stamperia progetto, con il compito di incoraggiare i fede- Francescana, delle Edizioni Terra Santa e di li a visitare la Terra Santa e a diventare testi- altri editori, nonché DVD, CD, album fotogra- moni veraci dell’incontro con Cristo nelle loro fici, materiale informativo in diverse lingue e famiglie e nei loro Paesi. Questo straordinario diversi souvenir. L’FMC (Franciscan Media impegno francescano, conclude poi il Nunzio, Center) rappresenta invece il Centro Televi- ben esprime il senso della giornata dedicata al- sivo e Multimediale Francescano, inaugura- la vita consacrata, che nasce come risposta alla to nel 2008 e con sede presso il Terra Sancta chiamata del Signore, come scelta personale College, con l’obiettivo di “raccontare la Terra e radicale per Cristo, che dura tutta la vita e Santa attraverso le immagini”, parlando degli che richiede un coinvolgimento integrale della avvenimenti d’attualità e degli eventi religiosi persona, fino alla croce, di cui ogni cristiano e non di questi luoghi e facendoli conoscere al ed ogni consacrato deve dare testimonianza mondo intero. L’FMC intende innanzi tutto da- nel cammino verso la gloria della resurrezione. re voce e visibilità alla Chiesa Madre di Geru- In serata, nella Sala dell’Immacolata, alla salemme e ai cristiani locali e presta particolare presenza dei Commissari di Terra Santa, dei attenzione alla realtà francescana e dei santuari frati della Custodia e di molti volontari, si è francescani, ma è aperto anche agli eventi cul- svolta la presentazione del doppio DVD Tra i turali e religiosi delle Chiese ortodosse e prote- popoli di Dio: incontri oltre i muri, con la par- stanti e a quelli del mondo ebraico ed islamico. tecipazione del dott. Meir Margalit, fondatore Lavora con tecnologie avanzate ed uno staff dell’ICAHD (Israeli Committee Against Hou- di professionisti esperti, in grado di produrre se Demolitions) e Consigliere della Munici- news e reportages, video e documentari, e di palità di Gerusalemme, e della dott.ssa Chiara curare la trasmissione in diretta delle celebra- Tamagno, Presidente dell’Associazione Ponte zioni dai Luoghi Santi. di Pace onlus e curatrice dell’opera. Il pomeriggio è proseguito con il dialogo e il confronto tra i Commissari e il Custode, Quinto giorno fra Pierbattista Pizzaballa, e con i lavori dei Le Lodi e la S. Messa che hanno aperto, gruppi linguistici impegnati nella revisione nella Chiesa di San Salvatore, la giornata di e rielaborazione della bozza della guida per venerdì 3 febbraio, penultima dei lavori del l’attività dei Commissari. Dopo la discussione Congresso Internazionale dei Commissari di AD CHRONICAM ORDINIS 167

Terra Santa, sono state presiedute da fra Mas- cesi e La situazione economica della Custodia simo Tedoldi, Segretario Generale dell’Ordi- e il contributo dei Commissari. L’esposizione ne per le Missioni e l’Evangelizzazione. Nella di ogni report è stata seguita da un confronto e sua omelia, fra Tedoldi si è attentamente sof- da una discussione in assemblea plenaria. fermato sulla figura di San Giovanni Battista Nel pomeriggio, alle 15.00, dopo il pran- e sull’episodio della sua uccisione, proposto zo comune presso la Casa Nova francescana, i dalla liturgia. Giovanni, che ha offerto tutto al Commissari hanno potuto partecipare alla Via Signore, la sua vita, il suo cuore, la sua per- Crucis che, tutti i venerdì, i frati della Custodia sona, fino al martirio, è esempio altissimo di percorrono per le strette vie della Città Vec- fedeltà, di un uomo giusto e santo che procla- chia di Gerusalemme, dal cortile della scuo- ma coraggiosamente la verità, di un profeta la islamica el-Omariye, di fronte al Convento tutto posto dalla parte di Dio e che trasmette della Flagellazione, dove sorgevano un tempo la Sua legge e la Sua volontà. Per tale moti- la Fortezza Antonia e il Pretorio di Pilato e do- vo, la sintesi del potente messaggio che viene ve Gesù fu condannato a morte, lungo la via dalla voce e dall’esempio di Giovanni, anche Dolorosa e fino alla Basilica del Santo Sepol- a distanza di secoli, si potrebbe definire “la cro. Alcuni Commissari sono arrivati con un formula della coerenza”: ciò che custodisci poco d’anticipo rispetto all’inizio della liturgia nel cuore, dillo con le labbra, realizzalo con e, con piacere, hanno visitato la Chiesa fran- le mani, in corde, in ore, in opere. Precisa fra cescana della Flagellazione e l’interessante Tedoldi: “Questa è la coerenza: quella stessa Museo archeologico che qui si trova. Nume- Parola che nasce dentro di te e fa un tutt’uno rosi anche i religiosi e le religiose, i turisti e con te, in corde, spinge per essere da te annun- i gruppi di pellegrini che, come di consueto, ziata, in ore, esige di essere incarnata, in ope- affollavano la strada in attesa di partecipare re. Un filo d’oro di concretezza unisce il cuore alla Via Crucis. Poco prima dell’inizio della alle labbra, ai piedi, alle mani”. E Giovanni è celebrazione sono giunti in gran numero i fran- stato proprio il sommo interprete di una predi- cescani della Custodia ed i rimanenti Commis- cazione essenziale, di una vita, fin dalla prima sari, Vice Commissari e collaboratori, insieme esultanza nel grembo della madre Elisabetta, al Ministro generale dell’Ordine, fra José Ro- completamente rapita dalla concretezza della driguez Carballo, e al Custode, fra Pierbattista Parola e dall’incontro con la persona di Gesù. Pizzaballa. La Via Crucis, intensa e suggesti- Tutto in lui parla di un Dio incarnato ed entrato va, con le letture riferite a ciascuna stazione re- nella storia dell’uomo, di un Agnello presen- citate in tre lingue, italiano, inglese e spagno- tatosi a lui per ricevere il battesimo. Questo è lo, è cominciata ed il lungo corteo si è avviato un messaggio prezioso soprattutto per i Com- compatto per la via Dolorosa, accompagnato missari di Terra Santa, un invito a rifuggire da dalla liturgia e sostando brevemente presso le una teologia disincarnata e teorica, ad essere cappelle che sorgono in corrispondenza delle nelle rispettive Province “un lembo di Terra tradizionali stazioni. Commemorata la terza Santa: di concretezza, di effusione di genuina caduta di Gesù sotto la croce, in corrisponden- umanità. Della vicinanza di Dio! Quando ve- za della IX stazione, segnata dai resti di una nite qui, i vostri 5 sensi sono radar che captano colonna nel muro in prossimità del Patriarcato la Presenza del Dio incarnato. Fatene il pieno Copto ortodosso, il corteo dei fedeli ha rag- per riversarne poi in buona misura sui confra- giunto la Basilica del Santo Sepolcro, attra- telli della Provincia! Ed inoltre con i fedeli, versando la porticina e la scala che conducono date concretezza alla vostra predicazione nel alla piccola Cappella copta di San Michele, la lasciarvi toccare, così che ciò che avete visto, quale immette direttamente nella piazza anti- udito, toccato sia loro trasmesso”. Fra Tedoldi stante la Basilica. Qui, dapprima sul Calvario ha dunque concluso esortando i Commissari e poi davanti al Sepolcro del Signore, sono sta- ad essere, come Giovanni, “un Ecco di esul- te celebrate le ultime stazioni della Via Crucis, tanza nell’indicare la Presenza del Signore là che si è conclusa, oltre che con la tradizionale dove la gente abita”. preghiera secondo le intenzioni del Sommo La mattinata è proseguita con i report, nel- Pontefice e quella in favore dei Benefattori di le tre lingue del Congresso, italiano, inglese e Terra Santa, con una particolare preghiera in spagnolo, relativi ai primi due temi elaborati favore dei Commissari di Terra Santa. Dopo la nei giorni precedenti: I Commissari e i loro benedizione solenne, è stato intonato il Regina rapporti con la Custodia, la Provincia e le Dio- Coeli, che ha posto fine alla celebrazione. 168 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Prima di tornare al Convento di San Salva- re ovunque la mirabile opera dei Francescani in tore e riprendere le sessioni di lavoro del Con- Medio Oriente a favore dei Luoghi Santi, delle gresso, il gruppo dei Commissari, insieme al “pietre vive” della Chiesa Madre di Gerusalem- Ministro generale e al Custode, hanno posato me e dei pellegrini, dell’apertura ecumenica ed per la consueta foto ricordo appena all’esterno interreligiosa, dello sviluppo culturale, scienti- della Basilica, sulla scala della Cappella dei fico ed educativo della regione. In quest’ottica, Franchi, adiacente al Calvario. i Commissari dovranno curare particolarmente Nella seconda parte del pomeriggio i Com- l’organizzazione e l’animazione dei pellegri- missari sono stati nuovamente impegnati con naggi, il cui scopo principale è l’incontro con l’attività congressuale, proseguendo con l’ela- Cristo nella Sua Terra e la lettura delle Sacre borazione e la discussione della bozza del docu- Scritture in situ, diventando così occasione di mento finale della guida di lavoro per l’attività nuova evangelizzazione, di riscoperta della fe- commissariale. Fondamentale la presentazione de e di incontro con la diversità. Per tale motivo della bozza rielaborata alla Commissione desi- occorre che i Commissari aggiornino adegua- gnata per l’approvazione, con la quale i parteci- tamente la loro preparazione in campo bibli- panti hanno avviato un proficuo dialogo. co, archeologico e teologico, facendo sì che il pellegrinaggio diventi un’esperienza di fede, di Giornata conclusiva scienza e di cultura. Fra Carballo ha poi invita- Nella mattinata di sabato 4 febbraio si è to i Commissari ad operare davvero come dei chiuso ufficialmente il III Congresso Interna- “ponti”, che costruiscono relazioni efficaci tra zionale dei Commissari di Terra Santa. L’ulti- le Chiese locali e i Vescovi e la Chiesa Madre ma sessione di lavoro ha previsto la presenta- di Gerusalemme, presentando le necessità delle zione, da parte della Commissione designata, comunità cristiane di Terra Santa e sollecitando del testo finale della guida di lavoro per l’at- tutti a sostenerle e a dare speranza al loro futuro, tività dei Commissari, documento che, dopo coltivano rapporti significativi con la Custodia, essere stato approvato dal Discretorio, viene attraverso visite periodiche e collaborando con consegnato al Ministro generale dell’Ordine. le istituzioni custodiali per far fiorire vocazio- In quest’occasione vi è stata anche la presen- ni per la Terra Santa, e curano le relazioni con tazione del documento conclusivo dei lavori il Ministro provinciale e con i confratelli della del Congresso, anche questo predisposto da Provincia, coinvolgendoli nel servizio alla Cu- un’apposita Commissione e contenente i punti stodia e nell’attività dei Commissariati. Ed in assunti come impegno dalle parti coinvolte, la ogni cosa, ha concluso fra Carballo, deve sem- Custodia e i Commissariati. pre emergere lo stile francescano, che deve per- Dopo le brevi parole di sintesi di fra Giorgio meare le relazioni, la comunicazione, la gestio- Vigna, responsabile dell’Ufficio per il Coor- ne economica, la promozione delle vocazioni. dinamento dei Commissariati di Terra Santa e Il Ministro generale ha poi rivolto un breve Segretario del Congresso, il Ministro generale messaggio alla Custodia, augurandole di pro- dell’Ordine, fra José Rodriguez Carballo, ha seguire il suo straordinario impegno in Terra tenuto l’intervento conclusivo, in forma di mes- Santa, testimoniando il Vangelo, servendo tutti saggio rivolto ai Commissari, alla Custodia di coloro che abitano questi luoghi, senza alcuna Terra Santa e all’Ordine francescano. Con paro- discriminazione, e promuovendo la comuni- le particolarmente intense, il Ministro generale cazione con tutti coloro che amano e sono in- ha indirizzato ai Commissari alcune esortazioni teressati alla Terra Santa e, soprattutto, con i che debbono porsi come una sorta di decalo- Commissari, coinvolgendoli attivamente nella go programmatico nello svolgimento della lo- vita e nel servizio custodiali, nelle attività for- ro delicata e preziosa missione. In particolare, mative, nella gestione dei contributi economi- e prima d’ogni altra cosa, egli ha sollecitato i ci. Infine, fra Carballo ha fatto appello all’Or- Commissari ad amare Gesù e la Parola di Dio e dine, responsabile presso la Santa Sede della ad assumere il Vangelo come Regola e vita, tro- custodia dei Luoghi Santi, affinché sia sempre vando così la via e il significato autentici dell’a- più consapevole dell’importanza della Terra more per la Terra Santa, che si offre ai credenti Santa, perla delle missioni francescane, ed in- come il Quinto Vangelo. Con questa sensibilità vii confratelli idonei e motivati per servirla nel accesa nel cuore, la Custodia non potrà che es- miglior modo. sere al centro dell’attività dei Commissari, che Nell’omelia tenuta durante la S. Messa del- hanno il compito di sostenerla e di far conosce- le ore 10.00, presso la Chiesa di San Salvatore, AD CHRONICAM ORDINIS 169 il Ministro generale, che ha presieduto la ce- Al termine della S. Messa, prima di condi- lebrazione, è poi tornato sulla centralità della videre il pranzo di festa presso il Convento di persona di Gesù e sull’importanza dell’incon- San Salvatore, tutti sono stati invitati ad assi- tro con Lui. Partendo dall’atteggiamento di stere, nella Sala dell’Immacolata, al concerto San Giovanni Battista, che indica Gesù come offerto dalla TAU Banda di Akko, introdotta “l’Agnello di Dio” (Gv 1,36) ed illumina co- ed accompagnata dal suo fondatore, fra Quiri- sì i suoi discepoli, rendendoli consapevoli di co Calella. Fra Quirico, che anima con grande chi fosse il Messia da seguire, fra Carballo ha entusiasmo la Chiesa latina di San Giovanni evidenziato il senso profondo della missione Battista ad Akko ed è direttore della locale della Custodia e dei Commissari, che entrano scuola della Custodia di Terra Santa, ha fonda- in stretto contatto con i numerosissimi pelle- to circa due anni fa il TAU Music Center e la grini che visitano la Terra Santa. “Quello che TAU Banda, che si stanno progressivamente sempre dobbiamo cercare - ha affermato il Mi- affermando a livello locale ed internazionale, nistro generale - è che i pellegrini si incontri- grazie all’impegno, alla dedizione e alla pro- no con Gesù, lo amino e lo seguano, secondo fessionalità di molti. La TAU Banda, diretta la vocazione alla quale sono stati chiamati. dal maestro bielorusso Borsi Ekelchik, acco- [...] La nostra vocazione e missione è quella glie ragazzi ebrei, cristiani e musulmani tra gli di essere testimoni di Cristo, portando ai no- 11 e i 15 anni, che suonano insieme con talento stri fratelli il Signore Gesù con la nostra vita e passione. Anche in questa occasione, come e la nostra parola. Questa è la vostra grande in molte altre, il concerto della TAU Banda, la missione, cari fratelli dell’amata Custodia di quale fa della musica il terreno comune d’in- Terra Santa; questa è la vostra missione, cari contro delle diverse anime che vivono in Terra fratelli Commissari: incoraggiare la fede dei Santa, ha rappresentato un momento partico- pellegrini nell’Eletto del Padre, disponendo il larmente alto e significativo di quella cultura cuore di tutti all’incontro personale con Gesù, di pace che va pian piano prendendo forma an- in modo che tutti aderiscano alla Sua perso- che in questa terra così tormentata. na”. Perché, come i discepoli del Battista che si avvicinano a Gesù, ogni vero discepolo è 4. Un aspetto centrale nella vita consacrata un mendicante di senso, un uomo in cammi- no, in costante ricerca, a cui il Signore, che lo La formazione in un chiama a seguirLo, dice: “Vieni e vedi” (Gv cammino epocale 1,38-39.46). E l’incontro con Cristo è talmente toccante e straordinario che si incide nel cuore, Nella 77ª Assemblea semestrale dei Supe- permea tutta l’esistenza personale e spinge ad riori maggiori (USG) che si è tenuta a Roma lo annunciare a tutti la gioia di questo incontro, a scorso mese di novembre, un posto importan- raccontare ciò che si è visto e si è udito, a resti- te ha avuto la relazione di Fr. José Rodríguez tuire la sovrabbondanza del dono del Vangelo, Carballo, ofm, sul tema della formazione per a proporre a ciascuno “Vieni e vedi”. la vita consacrata in un cammino epocale. È Durante la celebrazione liturgica, in un cli- un argomento su cui molto si è parlato negli ma di fraternità e di gioia sincere, il Ministro anni recenti, ma che non deve essere ritenuto generale dell’Ordine, insieme al Custode, fra ormai esaurito. Alla base c’è infatti la convin- Pierbattista Pizzaballa, ha consegnato a cia- zione assodata che «dalla formazione che rice- scuno dei partecipanti al Congresso, chiaman- viamo o diamo dipende il presente e il futuro doli uno ad uno davanti all’altare maggiore, della nostra vita e della nostra missione». In una bandiera con la Croce di Terra Santa, sim- effetti, ha sottolineato Fr. Carballo in apertura bolo della Custodia francescana, ed un attesta- della sua relazione, «la formazione è la chia- to di partecipazione al Congresso. La bandiera ve che ci apre la porta a una vita e missione recava, su sfondo bianco, una croce greca po- significative. Senza una formazione adeguata tenziata di colore rosso e cantonata da quattro alle esigenze di oggi, il rischio di ripeterci, di croci più piccole. L’attestato, personalizzato fermarci e di perdere il senso di ciò che siamo con il nome di ciascuno dei presenti, portava e di ciò che facciamo è più di una semplice impressi i loghi dell’Ordine francescano, Ordo ipotesi di lavoro». Fratrum Minorum, della Custodia francescana Il tema, così come è stato sviluppato, si pre- di Terra Santa e del III Congresso Internazio- sta bene anche per una profonda revisione di nale dei Commissari di Terra Santa - 2012. vita, nel periodo ormai imminente dell’anno 170 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 liturgico dedicato alla Quaresima, poiché si Essa, inoltre – è importante ricordarlo – de- tratta di “cercare all’essenziale” della nostra ve «essere formazione di tutta la persona», for- vita consacrata, senza perderci in cose secon- mazione integrale, cioè che tenga conto della darie, come alle volte capita. persona nella sua totalità perché sviluppi in Dall’intervento di Fr. Carballo ricaviamo modo armonico le sue doti fisiche, psichiche, gli aspetti centrali, partendo da alcune “con- morali e intellettuali, e si inserisca attivamente vinzioni previe”, da lui sottolineate, importan- nella vita sociale e comunitaria». Nel processo ti quando si parla di formazione. La prima è di formazione, infatti «si tratta di alimentare che la formazione, «è un percorso, un cammi- l’intera vita, non solo una dimensione, per im- no che dura tutta la vita». Essa, pertanto non portante che sia. Perciò si deve fare attenzione si riferisce solo, come dice espressamente l’I- alla dimensione umana, cristiana e carismati- struzione Ripartire da Cristo, agli anni in cui ca, e perciò si devono “toccare” i quattro centri uno si prepara alla prima professione o alla vitali della persona: la mente (sono importan- consacrazione definitiva. Formarsi non è que- ti i concetti), il cuore (si tratta di assimilare e sto, ma qualcosa che non finisce mai o, meglio personalizzare i concetti e perciò sono fonda- ancora, inizia con la prima chiamata del Si- mentali i sentimenti), le mani (la formazione gnore e termina con la visita di “sorella morte deve essere pratica) e i piedi (la formazione corporale”. Proprio per questo bisogna parlare parte dalla vita e sfocia nella vita, perché vive di “formazione mai terminata”». Una secon- in chiave di missione)». da convinzione «è che la formazione consiste E tutto, sottolinea Fr. Carballo, «deve calar- fondamentalmente nel lasciarsi trasformare e si in un Progetto di formazione o Ratio forma- configurare a immagine del Maestro, nel la- tionis, che può essere provinciale o generale. sciare che lo Spirito ci vada con-formando a Compito urgente della formazione è “cerca- lui... è convertirsi “al Verbo di Dio”, è cam- re l’essenziale”. «Oggi più che mai ci si impo- biare atteggiamento per accogliere meglio la ne di tornare al cuore stesso della nostra scelta parola di Dio, per lasciare che la nostra vita si cristiana e religiosa, tralasciando gli aspetti conformi sempre di più a quella di Cristo». periferici». Pertanto, il gran lavoro di fronte al E questo deve portare «ad assumere la ra- quale si trova oggi la vita religiosa consiste in dicalità di vita come un’esigenza normale nel questo: «identificare gli elementi irrinunciabili seguire Cristo. Se la vita religiosa consiste nel di questo progetto di vita. E in questo, negli “riprodurre” e “seguire più da vicino” la vita di elementi irrinunciabili, deve incentrarsi e con- Gesù, il radicalismo evangelico non è un op- centrarsi la formazione, tanto permanente che tional, ma un’opzione di vita. La teologia della iniziale». formazione ha superato il modello di “imita- Ma quali sono gli ambiti, si è chiesto Fr. zione”, ha approfondito il modello del “se- Carballo, su cui deve insistere in questo mo- guire” e si sta forgiando sul modello di “iden- mento storico la formazione. Sono quelli in- tificazione” con i sentimenti di Cristo. Ciò dicati sia dal Congresso internazionale della comporta, tanto nella formazione permanente vita consacrata (2004) sia dal recente Semina- quanto in quella iniziale, simultaneamente una rio sulla teologia della vita religiosa (febbraio formazione profondamente umana ed evange- 2011: la spiritualità, la vita fraterna in comuni- licamente esigente». Un’ulteriore convinzio- tà e la missione). ne, «è che la formazione si realizza soprattutto nella vita di ogni giorno, nelle situazioni che La dimensione spirituale della vita religiosa vive la propria comunità, assumendo le cose di sempre – anche la gioia, la stanchezza e il do- Questo è il primo fondamento teologale lore, i successi e i fallimenti – come luoghi pri- della vita religiosa. Su di esso si deve rifondare vilegiati che il Signore ci offre per trasformare e ristabilizzare la vita consacrata. Dio è l’unico la nostra vita. Nella formazione non si possono veramente necessario, veramente primordiale disdegnare le mediazioni più ordinarie in cui il nella vita di un religioso. La vita religiosa non Signore può manifestarsi. Formarsi e formare si comprende se non dall’esperienza di esser significa prendere la vita come formazione di chiamati, conquistati, attratti dal Dio vivente per sé, in modo che ogni atteggiamento o ge- e vero, e dal seguire Cristo in modo radicale sto, nei momenti importanti e nelle circostanze «in una comunità di discepoli per servire e ordinarie della vita, abbia a rivelarne la piena e realizzare un ministero nel suo nome» La sua gioiosa appartenenza a Dio». missione non è altro che affermare, con la pro- AD CHRONICAM ORDINIS 171 pria vita, la supremazia assoluta di Dio, e la ma ideologico o convinzione volontarista; né sua forza e fecondità apostoliche si radicano si confonde con il mero sentimento religioso o nell’intima unione con Cristo e nella configu- si esaurisce nel mondo dell’affettività. Né ha razione con lui, espressa e realizzata mediante molto a che vedere con una esperienza emo- la professione dei consigli evangelici. Leggia- zionale dei momenti di preghiera. La fede mo nella Vita consecrata: «Quanto più si vive radicale di cui stiamo parlando non si riduce in Cristo, tanto meglio lo si può servire negli nemmeno ai momenti di preghiera propria- altri, spingendosi fino agli avamposti della mente detti, anche se si nutre di essi. La fede missione, e assumendo i più grandi rischi». radicale è una scoperta, un’accettazione gra- Questa configurazione con Cristo fa sì che la duale e viva della realtà di Dio e dell’uomo vita religiosa sia «memoria vivente del modo alla luce di Gesù Cristo. La fede radicale è so- di esistere e di agire di Gesù [...], tradizione prattutto un’esperienza di fiducia nel Signore della vita e del messaggio del Salvatore». come quella di Pietro quando afferma: “sulla «Nella formazione si deve perciò prestare tua parola getterò le reti” (Lc 5,5). Una fidu- particolare attenzione all’esperienza di Dio, cia che va oltre ogni ragione, di totale garanzia in modo tale da poter sviluppare la capacità e umana, e che supera le nostre forze, le nostre la sensibilità per captare il linguaggio di Dio, ragioni, le nostre luci. Questa fiducia è quella sentire la sua presenza e il suo lavoro amoroso che sostiene la fedeltà, anche nei momenti di nella vita quotidiana. È l’esperienza di Dio che maggior prova. La fede radicale è quella che ci porterà a dire con Giobbe: “Io ti conoscevo immette sulla via della sequela fino “ad avere per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno gli stessi senti- menti di Cristo” (Fil 2,5)». veduto” (Gb 42,5). Non si può confondere l’e- Fr. Carballo sottolinea: «Per fare questa sperienza di Dio con il consumo di orazioni ed esperienza non basta tornare a una mera rego- esercizi di pietà, anche se tutto ciò è necessa- lare osservanza o aumentare il tempo dedicato rio. L’esperienza consumata genera attitudini, alla preghiera e alla meditazione, o moltiplica- comportamenti e, in definitiva, una nuova vita, re le celebrazioni liturgiche e le pratiche devo- una vita di chi si sente discepolo e vive di con- zionali proprie di ogni famiglia religiosa. Per seguenza. L’esperienza di Dio, più di qualsiasi fare questa esperienza bisogna andare oltre il altra, forgia la propria esistenza, perché la tra- semplice rituale e la semplice osservanza. Bi- sforma in “icona” del Signore». sogna richiederla con insistenza, accoglierla con mansuetudine (poiché si tratta di un dono Formarci per formare nel primato di Dio dello Spirito), esercitarla con costanza attra- verso «In tempi di inverno, di uragani e tormente, un’intensa preghiera personale, attraverso come quelli che stiamo vivendo, urge tornare a l’ascolto quotidiano della parola di Dio e la fondare o rifondare la vita religiosa sulla roc- celebrazione dei sacramenti dell’Eucaristia e cia che è Cristo, sulla roccia ferma della fede della Riconciliazione». radicale, sull’esperienza di Dio... Questa espe- rienza suppone, in primo luogo, il formarci e Mediazioni formative per l’esperienza di Dio il formare a una fede radicale, nell’esperienza dell’assoluto che relativizza tutto il resto. È la Ma per fare esperienza di Dio, afferma Fr. fede radicale o esperienza teologale quella che Carballo, sono necessarie delle mediazioni. La dà senso e sapore al progetto di vita di un reli- prima è «la necessità di maestri dello spirito e gioso. Questa fede radicale è quella che porta di un vero accompagnamento spirituale. Nella il credente, il religioso, a una resa fiduciosa al- formazione iniziale ciò richiede la presenza di la provvidenza di Dio, anche prima di tradursi formatori che stiano sviluppando detto proces- in pratiche religiose o in compromessi storici. so, persone credibili per la loro vita di fede, La fede radicale è quella che ci introduce nella veri maestri dello spirito. Per quanto riguar- dimensione contemplativa e che si alimenta di da la formazione permanente, sono necessari essa; è quella che coinvolge tutta la persona e si gli stessi maestri che, avendo soddisfatto la converte in fonte di vera gioia, di speranza che propria sete di Dio, come la samaritana, si tra- non delude, e di testimonianza nel mondo». sformino in testimoni e in maestri alla ricerca «È chiaro, quindi, che la fede radicale non dell’acqua della vita (cf. Gv 4,1ss.)». si confonde con la mera conoscenza o rifles- Inoltre, occorre «favorire un ambiente di sione teologica, ripetizione di formule, siste- silenzio abitato, di intensa preghiera, di pro- 172 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 fondi interscambi spirituali, di ambienti in raggiungere la piena maturità umana, cristiana cui, senza paura, si verifichi incessantemente e religiosa». «La vita fraterna in comunità è, di la fede. Solo così i giovani nella formazione fatto, uno dei segni più forti dell’amore dell’E- iniziale e gli adulti nella formazione perma- terno, ma anche il luogo in cui si decide e si nente potranno testimoniare con la loro stessa rende più credibile il rinnovamento della vita ricerca che Dio vive, che Gesù è il Signore, religiosa... La vita fraterna in comunità oggi ha che lo Spirito è la forza che li anima. E quindi un grande valore di testimonianza per i nostri le fraternità/comunità saranno luoghi di illu- contemporanei, perché mostra la cosa più es- minazione della fede, luoghi di preghiera e di senziale della vita cristiana, l’amore fraterno, riferimento evangelico per gli stessi religiosi e e proprio per questo è di per sé annuncio del per gli uomini e le donne che cercano un senso Vangelo. Per molti è la prima forma di evan- alla loro vita». Si sente pertanto «la necessità gelizzazione». di case di formazione che siano “scuole di pre- È importante quindi «formarci per forma- ghiera”. Questa è una risposta che molti laici re a una vita fraterna in comunità che sia si- aspettano da noi religiosi: formare comunità gnificativa». Si può aggiungere che «la vita in cui la vita di preghiera sia vissuta come pri- fraterna in comunità è un elemento non solo orità manifesta. Questo è un mezzo di evan- essenziale nella vita religiosa, ma anche uno gelizzazione che non possiamo dimenticare, dei più attraenti per molti giovani che vi si av- se vogliamo rispondere adeguatamente a tante vicinano, che nella vita fraterna in comunità aspettative che ci arrivano dalla nostra società cercano uno spazio in cui si condividono e si profondamente secolarizzata, ma anche alla ri- celebrano comunitariamente la fede e la paro- cerca di un senso». Ci sono poi altre mediazio- la di Dio; uno spazio che ponga al centro la ni formative per favorire l’esperienza di Dio, persona, moltiplicando i momenti d’incontro che Fr. Carballo riassume così: la formazione e non tanto le strutture; un ambito vitale in cui a un autentico spirito liturgico, l’introduzione operi la comunità di beni e di servizi, così co- allo studio e alla lettura orante della parola di me la missione condivisa; uno spazio in cui si Dio, la coltivazione dell’autentica devozione viva la riconciliazione e la correzione fraterna mariana, esperienze di ritiro e di eremitaggio. e in cui ogni fratello accompagni il cammino Allo stesso modo è importante un’adeguata di fedeltà degli altri fratelli; uno spazio, infine, educazione/formazione che renda possibile la caratterizzato da uno stile semplice di vita e lettura della propria vita e della propria storia aperto alla condivisione con la gente, special- con gli occhi della fede, la contemplazione di mente con i più poveri». Cristo nel povero e la gerarchizzazione evan- «In questo contesto, possiamo dire che una gelica di valori e attività, così come un adegua- fraternità o comunità che desideri definirsi for- to uso del tempo tenendo conto delle esigenze mativa deve sentirsi chiamata a dare una rispo- della vita fraterna in comunità, dei bisognosi e sta alle summenzionate esigenze e, al tempo della missione, e dell’uso dei mezzi di comu- stesso, deve sforzarsi di cercare costantemente nicazione con la dovuta discrezione». i mezzi adeguati per ricreare la comunione, l’intercomunicazione, il calore e la verità nelle Vita fraterna in comunità relazioni reciproche dei membri. Una fraterni- tà o comunità che voglia essere formativa deve Il secondo elemento fondamentale e irri- essere anche profetica, una fraternità-simbolo, nunciabile per la formazione è la vita fraterna che sappia leggere i segni dei tempi e incarnare in comunità. L’esigenza è di passare «dalla vi- il Vangelo in modo concreto e comprensibile ta in comune alla comunione di vita». «I modi per la cultura attuale. Una fraternità chiamata a di viverla – sottolinea Fr. Carballo – cambiano formare deve sapersi e sentirsi in continua for- secondo il carisma, possono essere secondari mazione, cercando tutti insieme ciò che piace i modelli sociologici di comunità religiosa, le al Signore, accettandosi reciprocamente, limi- forme di organizzazione e i ritmi comunitari, tando la propria libertà per quella degli altri, però l’essenziale rimane: una vita fraterna in sottomettendosi alle esigenze della vita comu- comunità che mostra al mondo in cosa consiste nitaria e alle strutture indispensabili della fra- l’amore cristiano; una vita fraterna in comuni- ternità. Una fraternità formativa deve essere, tà che arriva a essere una vera “famiglia unita in definitiva, sacramento della trascendenza e in Cristo”, dove ognuno manifesta all’altro i al tempo stesso profondamente umana e uma- propri bisogni e dove tutti i membri possono nizzante. Per questo devono essere coltivati AD CHRONICAM ORDINIS 173 valori come l’amicizia reciproca, la cortesia, municazione non finisce per essere una trap- lo spirito gioviale, in maniera tale che sia uno pola per creare membri somiglianti tra loro stimolo permanente di pace e letizia, mettendo o membri che si auto-selezionano. Una casa sempre Cristo al centro». di formazione dovrebbe riflettere, per quanto possibile, l’ambiente familiare dove ci sono Alcune mediazioni anziani, adulti, giovani e bambini. Bisogna sa- per convivere e crescere con “l’altro”, con “il Come nel caso della spiritualità, anche per diverso” già dall’inizio della vita consacrata. la vita fraterna in comunità sono necessarie In questo senso sono molto importanti le co- delle “mediazioni formative”. Tra le princi- munità internazionali o multiculturali, in cui si pali, Fr. Carballo pone in primo luogo la vi- è obbligati a confrontarsi quotidianamente con ta ordinaria: «sono la quotidianità, la vita dei l’internazionalità, con l’interculturalità e con il giorni feriali e la normalità il vero segreto del- carattere missionario». la formazione e ciò che la rende permanente. Sempre in tema di comunicazione, Fr. Car- Fuggire da tutto ciò sarebbe puerile e procure- ballo, richiama l’attenzione su una tentazione rebbe al religioso una frustrazione permanen- da evitare: «Malgrado i molti mezzi di comu- te, forse una ricerca di pretesti permanenti». nicazione di cui dispongono i religiosi – affer- Un’altra mediazione importantissima è ma – ho l’impressione che oggi si è penalizzata quella del conflitto. «Apparentemente può molto la comunicazione interpersonale. Incon- sembrare una contraddizione, tuttavia il con- triamo sempre più degli interconnessi e meno flitto affrontato con maturità, lucidità e au- persone che comunicano, sempre più comuni- tenticità può essere un importante elemento tà e tuttavia siamo sempre più soli. Questo può formativo. Di fronte ai conflitti, la formazione portare a tragiche conseguenze in relazione deve aiutare i giovani e gli adulti a non avere alla vocazione. In questo contesto mi sembra una reazione di fuga, di accomodamento e di importante segnalare la necessità di lavorare competizione, ma una reazione di collabora- nella formazione per la vita fraterna in comu- zione. Quest’ultima è quella di chi non si sot- nità nella dimensione dell’affettività, in quan- trae al conflitto, ma lo affronta mettendoci la to capacità di relazione. Da una sana affettività faccia e, al tempo stesso, grazie al suo atteg- dipende in gran parte l’ambiente formativo di giamento fondamentalmente solidale, rispetta una fraternità o comunità». posizioni opposte alle sue, sa dialogare e col- Importante, inoltre, nella formazione alla laborare, cercando con onestà una soluzione vita fraterna in comunità è creare interdipen- al conflitto, mettendo in questione le proprie denza, ossia «capacità di collaborare in un ragioni». Per imparare a reagire così «bisogna progetto comune e di procedere insieme fino avere un’attitudine al dialogo, in quanto cam- a raggiungere lo stesso obiettivo; camminare mino di luce: uno illumina l’altro, interscam- insieme, perché in ciò sento che mi gioco l’au- biando piccole briciole di verità...». Importan- torealizzazione e la felicità. Grazie all’interdi- te, inoltre, e molto, «è anche la comunicazione pendenza e alla collaborazione, il gruppo spa- interpersonale. È il primo passo per progredi- risce per trasformarsi in famiglia, costituita, re nella costruzione di un’autentica vita frater- come abbiamo detto, da persone eterogenee e na in comunità». Questa, se vuole essere uno da ricchezza di ruoli; famiglia in cui si svilup- strumento al servizio della costruzione della pano regole di condotta comuni e si stabilisce vita fraterna in comunità, «deve avvenire a tre una forma soddisfacente di leadership». livelli: ciò che uno fa, ciò che uno pensa e ciò Infine una mediazione altrettanto importan- che uno sente». Perciò, «la comunicazione è te, tanto nella formazione permanente quanto più di un semplice interscambio di idee o di in quella iniziale, è il Progetto fraterno di vita notizie. Una comunicazione qualitativamente e missione. «In tale progetto non bisogna pre- profonda costituisce un momento d’incontro occuparsi dell’efficacia operativa che dia im- tra persone. Comunicare significa entrare in pulso alla sua elaborazione, ma della necessità relazione diretta con “un altro” che posso chia- d’integrare armonicamente l’insieme della no- mare definitivamente “tu”. È incontrarmi con stra vita e di stabilire in essa criteri che guidino un “tu”, che mi rende più “io”». la vita e la missione. Tra le priorità del carisma Per una comunicazione matura, un aspetto e della missione evangelizzatrice, anche du- non secondario, secondo Fr. Carballo, «è l’e- rante la formazione iniziale, deve esserci una sistenza di comunità eterogenee, in cui la co- dinamica circolare di retroalimentazione nella 174 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 quale si iscrivono i progetti, sia personali che “apostoli”, dobbiamo frequentare la scuola di comunitari». Gesù e da questa scuola imparare a guardare il nostro mondo». La missione È un mondo in cui «la situazione attuale si distingue, tra gli altri elementi, per la sua com- Il terzo elemento basilare della formazione, plessità. Ciò fa sì che chi voglia essere portato- ha affermato Fr. Carballo, è la missione, quale re del dono del Vangelo qui e adesso deve ac- fattore essenziale della vita religiosa. Ha citato quisire la necessaria saggezza e avere coraggio il discorso di Benedetto XVI ai superiori ge- sufficiente per vivere la complessità, senza ri- nerali nell’udienza del 26 novembre 2010, in nunciare con questo alla ricerca dell’esperien- cui ha detto: «La missione è il modo di essere za fondante o essenziale, la ricerca dell’unum della Chiesa e, con essa, della vita consacra- necessarium». Carballo cita a questo riguardo ta; è parte della vostra identità». Ora, ha sot- Giovanni Paolo II il quale afferma: «La forma- tolineato Fr. Carballo, «non si può intendere zione è un processo vitale attraverso il quale la la missione del religioso senza un riferimento persona si converte al Verbo di Dio fin nelle essenziale a Cristo». Pertanto, «la missione del profondità del suo essere e, nello stesso tempo, religioso non può ridursi a un volontariato, né impara l’arte di ricercare i segni di Dio nelle spiegarsi semplicemente con i paradigmi del realtà del mondo. Il mondo, la storia, l’eco- pensiero contemporaneo. Non si può separare nomia, la politica, le diverse arti, la vita della la “apostolicità” del religioso dal suo signifi- gente che ci circonda, la nostra..., tutto è dis- cato cristologico, con tutto ciò che comporta. seminato di tracce della presenza di Dio. Oggi Perché chi è chiamato da Cristo lo è per essere non si può pensare a una formazione per la vita mandato da lui, poiché la vera vocazione ha la religiosa che ci ponga o che ponga i nostri fra- missione di annunciare Cristo». telli da formare nella condizione degli abitanti Tuttavia, quest’aspetto non basta: «Nella di una città assediata». missione, il religioso è chiamato a confron- Inoltre, prosegue Carballo, «se la missio- tarsi costantemente con il processo della post- ne deve essere sempre inter-gentes, allora la modernità e con tutto ciò che comporta. Come formazione, sia permanente che iniziale, deve conseguenza, una sfida importante che si pro- portare a un dialogo permanente con la real- spetta al religioso in relazione alla missione è tà, a un atteggiamento di ascolto rispettoso di quella di essere consapevole della comples- quanto ci arriva dalla situazione complessa sità del momento attuale, che più che post- che sta attraversando il nostro mondo, senza cristiano è pre-cristiano. Il mondo per ogni per questo sospendere il giudizio critico che si consacrato racchiude un profondo significato ha di esso. Una formazione sulla difensiva o, teologico. Poiché non è qualcosa che si deve ancor peggio, carica di negatività in relazione sopportare o che si deve evitare, ma una realtà al mondo di oggi, avrebbe conseguenze tragi- che deve essere contemplata con gli occhi di che nella missione evangelizzatrice cui siamo Dio, amata come la ama il Padre. Una realtà chiamati noi religiosi, poiché impedirebbe un che è un’opportunità per seguire più da vicino dialogo fecondo con la cultura attuale e, di con- Cristo. In questo senso possiamo dire che nella seguenza, impedirebbe la restituzione del dono realtà dell’uomo e della donna di oggi seguire del Vangelo agli uomini e alle donne del nostro Cristo non è semplicemente facoltativo, tanto tempo. Una formazione sulla difensiva e carica meno per i religiosi, ma un ingrediente carat- di negatività ci estranierebbe dal nostro mon- terizzante, perché ci configuriamo come disce- do e ci porterebbe a presentare un Dio estraneo poli che partecipano al ministero della persona alla storia dell’umanità, con il rischio di contri- e alla missione del Figlio di Dio». buire alla costruzione di un mondo senza Dio». È necessario formarci per formare nella Inoltre, «per la vita religiosa apostolica, si e per la missione. Per questo, occorre tenere richiede una formazione inserita, ben accom- presente un principio fondamentale: «Essendo pagnata, vicina alle gioie e ai dolori dei nostri la missione un elemento costitutivo della vita fratelli, gli uomini e le donne di oggi. Una for- religiosa, è necessario che la formazione, sia mazione che permetta di porci come discepoli la permanente che l’iniziale, aiuti a scoprire la e missionari “in una realtà che cambia con un vita come missione, come l’ha vissuta Gesù: ritmo spesso frenetico”. Una formazione ade- l’intera vita affidata all’annuncio della Buona guata per seguire con la mano sull’aratro, per Novella... Se vogliamo essere “missionari” e valutare la durezza della terra e l’inclemenza AD CHRONICAM ORDINIS 175 del tempo; una formazione proprio per questo ingannati dagli uomini con quella astuzia che tempo in cui il cammino da percorrere si può trascina all’errore» (Ef 4,14)». presentare troppo lungo (1Re 19). Una forma- Tra le mediazioni per questa formazione, zione che risponda non solo ad un’epoca di Carballo pone al primo posto: una fraternità/ cambiamenti, come tante altre della storia col- comunità che si senta in missione; ma «non me di novità, ma a un cambiamento d’epoca, una fraternità/comunità carciofo, chiusa su se in un momento storico in cui le trasformazioni stessa, bensì aperta agli altri». In effetti, «una sono tanto accelerate e complesse che si ha fa- fraternità/comunità che voglia formare per la cilmente la sensazione di non sapere cosa fare. missione dovrà essere sempre meno ripiegata Una formazione piena di simpatia ed empatia e concentrata su se stessa e sempre più attenta per il mondo, che Dio ama e critica al contem- agli spazi che potrebbero aprirsi nella testimo- po, perché non sempre è il mondo amato da nianza e nell’annuncio del Vangelo come buo- Dio (cf. Gv 17,9). Un visione che non tralasci na novella di fraternità tra tutti gli uomini, in di proiettare una visione positiva, evangelica, particolare per gli ultimi e gli esclusi, poiché sui contesti e le culture in cui siamo immersi, essi sono i primi destinatari dell’Evangelo (cf. scoprendo le opportunità inedite di grazia che Lc 4,18ss)». Conclude Fr. Carballo: «La for- il Signore ci offre. Una formazione che aiuti a mazione permanente e iniziale è la chiave che «prendere il largo», ad addentrarsi senza paura ci apre al presente con passione e a un futuro di nei nuovi areopaghi e ad andare, secondo le speranza e di conseguenza a una vita religiosa parole di Benedetto XVI, agli avamposti della significativa». fede». In una parola, «non si può vivere vol- tando le spalle alla realtà che ci circonda e che, Antonio Dall’Osto (a cura di) in un modo o nell’altro, entra a far parte di noi stessi». Di qui appunto l’esigenza di una for- [Testimoni 3(2012)23-29] mazione in grado di «stare molto attenta alla lettura dei segni dei tempi e dei luoghi, fatti di 5. Rileggendo “Vita Consecrata” a distanza vita che segnano una determinata epoca della di 15 anni storia e attraverso i quali il religioso deve sen- tirsi interpellato da Dio e chiamato a dare una È STATA risposta attraverso il Vangelo; lampi di luce UN GRANDE DONO nella notte oscura delle nostre vite e della vita della nostra gente, fari forieri di speranza che Quindici anni fa, il 25 marzo 1996, Giovanni bisogna saper discernere e interpretare (cf. Lc Paolo II 12,56)». firmava l’Esortazione apostolica Vita conse- Tra le sfide che si pongono c’è quella del crata, un linguaggio. Occorre, cioè, afferma Carbal- documento di sintesi dopo un periodo creati- lo, «optare per un nuovo linguaggio par farsi vo e sofferto per gran parte degli Istituti della capire dall’uomo e dalla donna di oggi». Si vita consacrata. tratta di «un’esigenza dalla quale non si può prescindere nella missione», per cui «oggi più Il documento, scaturito dal sinodo dei ve- che mai si rende necessario aprire la gabbia del scovi del 1994 ed emanato da Giovani Paolo linguaggio perché la comunicazione del Van- II due anni dopo, era atteso, anche se non ha gelo sia più efficace e feconda». E quest’esi- soddisfatto tutte le attese, alcune piuttosto di- genza «deve essere un impegno concreto nella vergenti, altre eccessive. Tra le attese ecces- formazione permanente e si deve tener presen- sive c’era la speranza di trovare delle formule te dalla formazione iniziale, se vogliamo che per rilanciare il declino numerico della VC l’evangelizzazione sia realmente nuova». nell’occidente secolarizzato. Infine, determinante per formazione alla Tra le attese deluse basta citare quelle po- missione «è la passione per la verità». Senza sizioni teologiche che per diversi motivi au- questa passione, «l’evangelizzazione cadrebbe spicavano un profilo basso della VC, posizioni nella pura retorica e diventerebbe insignifican- scaturite dal timore di creare o ripetere la sud- te, con il rischio di cadere nel relativismo. La divisione dei battezzati in categorie di più o passione per la verità è fondamentale se non meno perfetti. vogliamo essere «fanciulli in balia delle on- Tra le attese soddisfatte, la principale era de, trasportati da qualsiasi vento di dottrina, quella di avere un documento chiarificatore: 176 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 sulla dottrina o sulla teologia della VC, per gine e si articola l’edificio della Esortazione. “sapere chi siamo”, “qual è la nostra identi- Nel luminoso mistero trinitario, nel quale è av- tà”, “che cosa pensare della valanga di inter- volta la storia del cosmo e dell’umanità,viene pretazioni del nostro genere di vita”, che han- inserita la vicenda della vita consacrata come no diviso le comunità e gli istituti, lasciando intensa risposta a partecipare, nella Chiesa e nell’incertezza e alimentando la conflittualità. con la Chiesa, a questa storia di salvezza, nel- Il documento ha fatto chiarezza, ma senza la speciale sequela del Figlio che conquista e demonizzare chi aveva pensato diversamente, seduce, in forza dell’azione dello Spirito che dal momento che ha cercato di fare tesoro del realizza l’incontro e opera la trasformazione maggior numero di elementi positivi emersi in lui. dall’impegno del vivacissimo trentennio del Il mistero trinitario viene contemplato co- rinnovamento postconciliare. me “luce e origine”, “fine e compimento” di quanto esiste, di quanto ha vita e conduce al- Una sintesi creativa la vita. Una contemplazione vitale nella quale trova il suo habitat naturale la vita consacrata, Vita consecrata sarebbe impensabile se ve- che con il suo esistere dice, dichiara, confessa nisse staccata dagli anni fervidi del postconci- il privilegio e la gioia d’essere consacrata dal lio, impegnati come pochi altri nella storia del- Padre per ritornare al Padre. la Chiesa, nel pensare e ripensare la vita con- Lo Spirito poi suggerisce le risposte alle sacrata. Anni resi possibili dall’alto numero di diverse necessità, immettendo nella storia, fa- teologi e di esperti nei vari settori, interessati vorendo la creatività, impedendo il fissismo in a trovare equilibri diversi tra le varie compo- nome dell’eterno, distribuendo nuovi carismi. nenti ecclesiali, a scoprire per la VC spazi nuo- Ecco la Confessio Trinitatis, titolo della prima vi nella nuova società, a illustrare aspetti mai parte, che tanto ha sorpreso. esplorati sino allora, con uno sguardo proietta- La speciale sequela si realizza nella “con- to ottimisticamente sul futuro, con una nutrita formazione” alla forma di vita di Cristo, vergi- produzione editoriale, seguita con attenzione ne, povero e obbediente, tutto dedito al Padre dalle religiose e dai religiosi, coinvolti diret- e ai fratelli. Ciò implica una più intima adesio- tamente nel rinnovamento “del pensiero, delle ne a Cristo, attraverso una “tensione confor- opere e della vita”. mativa”, che traduce in atteggiamenti di vita Era naturale che in tanta dovizia di propo- che fluiscono dalla conformazione professata. ste, non sempre fosse facile trovare la retta via, Questo come provocazione per ogni cristiano, o quanto meno la via più retta. Era però evi- che nella “corsa” della VC verso l’unico es- dente che il materiale da costruzione prodot- senziale, trova uno stimolo a camminare solle- to era abbondante, con alte punte di qualità e cito sulla via che conduce all’eterno. quindi utilizzabile per una buona architettura. Una teologia dunque che nasce dal la con- Architettura che ovviamente non poteva templazione e sfocia nella vita, una teologia non basarsi sulla consolidata tradizione, cioè che si arricchisce dell’esperienza personale sull’apporto di pensiero e di proposte, frutto dei santi che sono stati maestri della ricerca di dell’azione incessante dello Spirito creatore Dio e del servizio ai fratelli lungo i secoli. Una che lungo i secoli ha profuso carismi, ispira- teologia quindi che non solo illumina la prassi, zioni, vie di santità, spiritualità, forme di con- ma viene arricchita dalla prassi “spirituale”, sacrazione a Dio nella sequela di Cristo. cioè suggerita dalla Spirito. L’architettura è risultata possibile dal fatto che il coordinamento dei vari stili è avvenuto Un interrogativo e la risposta non tanto a livello teologico, quanto a livel- lo teologale. Perché è a livello teologale che Una parte cospicua della VC ha accolto fa- si incontrano le varie espressioni della VC e vorevolmente, con punte di vero entusiasmo, si spiega la stessa VC. E il livello teologale è l’impianto teologico complessivo del docu- quello ove avviene l’incontro con Cristo, ove mento, trovandovi motivazioni e ispirazione l’amore si salda con la verità, la teologia con per continuare, riprendere, accelerare il pro- la vita. prio cammino. È infatti dalla contemplazione del mistero Altri sono rimasti perplessi di fronte a una di Cristo che, nella luce e nella forza dello Spi- teologia “poetica”, tanto elevata da sembrare rito, riconduce il mondo al Padre, che ha ori- non essere in grado di mordere la realtà, una AD CHRONICAM ORDINIS 177 teologia tanto rarefatta da perdere di incisività. contribuito alla incomprensione della VC, alla Quasi a dire: “ci vuol ben altro per la nostra sua riduzione ad agente pastorale, alla sua illu- società secolarizzata”. Con l’auspicio di avere soria sostituibilità da parte di altre componenti una elaborazione più fondata antropologica- del corpo ecclesiale, alla dimenticanza della mente, più attenta alla sensibilità contempora- sua intrinseca forza testimoniale presso il po- nea. polo cristiano. A questo punto sorge l’interrogativo: da- Che questa non sia una accusa gratuita e to per scontato che si debbano operare delle ingenerosa, lo dimostra il fatto della recente mediazioni di vario tipo, è possibile fondare eliminazione anche del corso di teologia della la VC, senza una dimensione mistica? È pos- vita consacrata nel programma degli studentati sibile dedicare la propria vita al Signore e ai teologici italiani, quasi che un presbitero pos- fratelli senza una pur minima esperienza del sa alimentare le vocazioni alla vita religiosa o mistero di Dio? sostenere la vita spirituale delle comunità re- È il caso di riprendere qui una celebre af- ligiose, avendo in pratica una visione soltanto fermazione di Karl Rahner: la vita cristiana (e giuridica, quando va bene, della VC. tanto più quella consacrata) o sarà mistica o Ma i rilievi non si fermano qui: nei trattati non sarà. Non si intende fare del misticismo di ecclesiologia siamo ben lungi non solo dal aereo o degli svolazzi poetici, ma rendersi con- recepire la teologia della Esortazione, ma an- to che nella desertificazione della città secola- che della Lumen Gentium. re, le oasi saranno possibili solo là dove scorre l’acqua viva che alimenta il contatto con Dio, Non ci sentiamo così inutili con la sua Parola, con la Parola vivente il Ver- bo incarnato, dal quale scorrono i fiumi dello Nessun capitolo è tanto latitante nei manua- Spirito che fa fiorire il deserto. li del trattato sulla Chiesa quanto il capitolo Di fronte alle non piccole difficoltà di far sesto sui religiosi. Se si riflette poi sul fatto comprendere questa realtà ai giovani della che l’Esortazione Vita consecrata ha voluto ri- nostra società, la via non è abbassare la meta, spondere alle domande insistenti di chiarifica- fare proposte più umanamente comprensibili, zione del sinodo, affermando che «la vita con- addolcire il cammino, perché tutto questo sa- sacrata, presente fin dagli inizi, non potrà mai rebbe illusorio, per il semplice fatto che la vita mancare alla Chiesa come un suo elemento ir- consacrata sta o cade con questo profilo alto. rinunciabile e qualificante, in quanto espresso Tentare di dare un altro profilo vuol dire to- dalla sua natura» e che quindi «la concezione gliere al sale il suo sapore. di una Chiesa composta unicamente da mini- La Chiesa non ha bisogno di un esercito stri sacri e da laici non corrisponde pertanto di persone consacrate, ma di persone consa- alle intenzioni del suo divino Fondatore quali crate che vivono per Dio e per i fratelli, con ci risultano dai Vangeli e da altri testi neotesta- dedizione e gioia. Forse il tempo di una VC, mentari» (VC 29), si vede la perdita di evange- intesa come una manodopera a buon mercato, licità di una trattazione, priva di un elemento da impegnare nelle opere apostoliche, volge al che appartiene alla sua natura e che fa parte termine. della sua struttura divina carismatica. Come se gli Apostoli fossero soltanto dei trasmettitori La chiesa locale e la teologia della VC di poteri e non anche modelli di apostolica vi- vendi forma, e che questa appartenga alla buo- La valorizzazione della VC in chiave pre- na volontà degli spirituali. valentemente funzionale da parte di alcune E si potrebbe continuare, facendo ancora no- chiese locali ha contribuito a provocare una tare, come un recente documento di una Con- lenta eutanasia della stessa VC, che vede che gregazione romana non consideri in pratica la le sue attività possono essere svolte da altri e VC, in quanto tale, tra i soggetti della nuova non raramente con maggior competenza, an- evangelizzazione. Anche se volessimo ricono- che se non sempre con maggior carità, e che scere le nostre manchevolezze fino alla feccia, quindi è ritenuta intercambiabile. non ci sentiamo tuttavia così inutili da essere La valutazione della VC in base ai suoi ser- nominati solo per essere richiamati al dovere, vizi è riduttiva e pericolosa, perché, oltre che non solo per quello che abbiamo fatto in passa- manifestare una scarsa o nulla attenzione al- to, ma anche per quello che la VC, pur con tutte la sua dimensione “teologale” e teologica, ha le sue deficienze, rappresenta nel presente. 178 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

L’Esortazione apostolica a quindici anni clariane. La studiosa ha sottolineato che anche stimola in primo luogo noi persone consacrate il semplice parlare di Chiara d’Assisi in riferi- a vivere una vita più “teologale”, ma stimola mento alle fonti proprie, ossia clariane – e non anche i teologi a non privarsi dei suoi apporti genericamente nell’ambito delle fonti france- teologici. Come pure invita le chiese locali a scane – è espressione del percorso svolto dagli uno sguardo più “penetrante” nel mistero del- studi che sempre più riconosce l’individualità la testimonianza dell’esserci della VC, senza propria dell’Assisiate; ha inoltre specificato la la quale si assisterebbe a un impoverimento distinzione tra la comunità di San Damiano in spirituale, conseguenza della mancanza della Assisi, in cui vive la stessa Chiara, l’Ordine di presenza di forme visibili, anche se imperfette, San Damiano, avviato col cardinal Ugo d’O- di radicalità cristiana. stia, e l’Ordine di Santa Chiara, ossia le Claris- se, voluto da Urbano IV nel 1263. L’Alberzoni P. Piergiordano Cabra ha poi illustrato la differenza della locuzione “scritti di” e “scritti da”, facendo notare come [Testimoni 3(2012)1-3] nel caso di Chiara – a differenza di Francesco – si è in possesso solo di “scritti di Chiara”. Per 6. Chiara d’Assisi e le fonti clariane. Edizio- lo studio di questi scritti il presupposto essen- ni e traduzioni. Un bilancio a 35 anni da ziale rimane in ogni caso l’indagine attenta e una fortunata iniziativa rigorosa della tradizione manoscritta e la ricer- ca presso gli archivi e le biblioteche dei diversi Venerdì 9 marzo 2012 si è svolta presso la monasteri e conventi. Sono state infine propo- Pontificia Università “Antonianum” di Roma ste alcune vie di ulteriore ricerca: la promozio- la giornata di studio su Chiara d’Assisi e le ne delle edizioni diplomatiche dei documenti; fonti clariane. Edizioni e traduzioni. Un bilan- lo studio dei luoghi e delle modalità di con- cio a 35 anni da una fortunata iniziativa. L’in- servazione degli stessi; la maggior attenzione contro – organizzato dalla Scuola Superiore di alla terminologia usata a seconda dell’altezza Studi Medievali e Francescani della Pontificia cronologica a cui la fonte si riferisce; il perfe- Università “Antonianum” di Roma e dal Di- zionamento delle traduzioni. partimento di Scienze Storiche della Facoltà Alla complessa questione dell’autenticità di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Testamentum di Chiara d’Assisi è stata del Sacro Cuore di Milano, in collaborazione dedicata la relazione di Carlo Paolazzi, che, con l’Istituto Francescano di Spiritualità, la attraverso una puntuale analisi filologico-lin- Società Internazionale di Studi Francescani e guistica, ha soprattutto fatto emergere la stra- il Centro Interuniversitario di Studi Francesca- tigrafia culturale nascosta dietro il lessico cla- ni – ha costituito il proseguimento di un per- riano, non poche volte plasmato sul modello corso avviato con la prima giornata di studio della liturgia. su Francesco d’Assisi e le fonti francescane, Jacques Dalarun, occupandosi del processo incontro che il 28 ottobre 2011 ha riunito pres- di canonizzazione, ha fatto notare che il dop- so l’Università Cattolica di Milano molti tra i pio filtro linguistico – le sorelle che parlano più importanti studiosi del Francescanesimo. volgare, la traduzione in latino e l’ulteriore Ad apertura dei lavori Pietro Messa, Presi- traduzione in volgare pervenutaci – non nuoce de della Scuola Superiore di Studi Medievali e alla validità del contenuto. Dalle fonti relati- Francescani, ha infatti posto l’accento su alcu- ve al processo risulta che le domande poste ai ni aspetti storici e filologici fondamentali del- testimoni erano aperte e ciò ha permesso che la cultura francescana, aspetti emersi proprio emergessero nuovi episodi, i quali a loro volta nell’incontro milanese e che in questo secondo hanno consentito di ampliare la griglia dello momento di approfondimento scientifico pos- stesso questionario. Indicando alcune ulteriori sono essere nuovamente esaminati in rappor- piste di approfondimento, Dalarun ha ricorda- to al mondo clariano attraverso un’indagine to l’importanza di continuare la ricerca sulle compiuta sempre, così come per le fonti fran- fonti clariane, soprattutto inerente luoghi co- cescane, da diverse angolazioni e da moltepli- me il monastero delle clarisse di Norimberga ci prospettive di studio e di ricerca. che ebbe un ruolo importante nella diffusione Maria Pia Alberzoni, primo relatore della di numerosi testi. Concludendo ha evidenziato giornata, si è occupata dello Status quaestio- che nel suo insieme l’agiografia clariana mo- nis delle edizioni e delle traduzioni delle fonti stra non solo l’originalità, ma anche l’audacia AD CHRONICAM ORDINIS 179 di Chiara d’Assisi. La festa di Pasqua ha un carattere fortemen- Marco Guida ha parlato delle Leggende la- te missionario. Dall’incontro con Cristo risorto tine, dimostrando che la stessa Chiara ha col- deriva infatti l’invito ad andare ad annunziarlo laborato alla costruzione e alla conservazione e a testimoniarlo al mondo. della sua memoria attraverso la trasmissione Fr. Carballo, ministro generale dei fra- dei diversi ricordi della sua esistenza. Dopo ti minori ne ha tratto l’argomento per la let- essersi soffermato sull’importanza della indi- tera di Pasqua che ha scritto a tutto l’Ordine viduazione delle fonti e dei modelli testuali, intitolandola: “Non abbiate paura! Andate a Guida ha preso in considerazione la Leggenda testimoniare:è risorto”. Il tema missionario versificata, tramandata dall’importante mano- infatti è reso attualmente ancor più urgente an- scritto 338 conservato presso la Biblioteca del che in vista del prossimo sinodo dei vescovi Sacro Convento di Assisi. Secondo lo studioso che si celebrerà il prossimo autunno sulla della tale opera sarebbe stata composta per essere nuova evangelizzazione. Ma è avvertito con letta al Papa e ai cardinali, al fine di chiedere particolare intensità anche da tutto l’Ordine la canonizzazione di Chiara. perché la missione fa parte essenziale del suo Monica Benedetta Umiker, nel suo inter- carisma. Un nuovo impulso è stato impresso vento Leggende volgari, in particolare Kla- ad esso dal capitolo generale del 2009 e dal ra-Buch, ha offerto un dettagliato quadro sui documento finale che ne era derivato Portatori volgarizzamenti delle fonti clariane, testi che del dono del Vangelo e che fr. Carballo cita provano la diffusione e la circolazione dei ampiamente per ravvivare lo slancio missio- racconti agiografici clariani in luoghi molto nario in tutti i suoi religiosi. distanti tra loro, senza che ciò abbia tuttavia Il capitolo generale – scrive – ci ha ricor- impedito una omogeneità nel tramandare i nu- dato come «fin dai primi giorni la Fraternità clei contenutistici portanti dei diversi episodi. si scopre chiamata ad annunciare quello che Giovanni Boccali in Leggende minori e li- vive». Ci ha rammentato che siamo chiamati turgia di santa Chiara ha ricordato che i testi «ad accogliere il dono del Vangelo e a resti- liturgici sono il mezzo principale di diffusio- tuirlo creativamente [ ... ], camminando per le ne della conoscenza di un determinato santo. strade del mondo come frati minori evangeliz- Soffermandosi su fonti documentarie inedite zatori con il cuore rivolto al Signore». Ci ha o emerse recentemente, lo studioso ha messo fatto presente che l’immobilismo e lo stallo, in luce nuovi aspetti del rapporto tra Chiara e «che minacciano di paralizzare ogni dinami- il Papato. smo evangelizzatore», a volte possono indica- L’incontro si è concluso con una tavola ro- re «una crisi di fede che tocca alcuni di noi». tonda (Dalle traduzioni a un nuovo progetto Ci ha richiamato al fatto che dobbiamo porci editoriale) coordinata da Attilio Bartoli Lan- in cammino; attraversare ogni tipo di frontiere geli: sono intervenuti Leonard Lehmann per antropologiche, culturali, religiose e geografi- l’ed. tedesca, Jacques Dalarun per la nuova che; secondo la logica del dono essere crea- ed. francese, Michael Blastic per l’ed. inglese, tivi; parlare un linguaggio comprensibile che Marco Bartoli per quella italiana e Fernando tenga conto dei codici comunicativi del mon- Uribe per la spagnola. do attuale e rendere intelligibile il messaggio La vivace e partecipata discussione finale che vogliamo trasmettere; avere simpatia per ha evidenziato ulteriormente che la presente il nostro mondo e tenere presente la realtà giornata di studio più che una conclusione ha socio-culturale dei nostri popoli, così da poter rappresentato un rinnovato avvio della ricerca «incarnare il messaggio evangelico nei diversi sulle fonti clariane. contesti in cui viviamo».

Pietro Messa L’evangelizzazione e i suoi presupposti

7. Lettera di fr. José Rodríguez Carballo Il documento descrive anche il quadro en- all’OFM tro il quale situare l’evangelizzazione, che fr. Carballo sintetizza nei seguenti elementi: la PASQUA passione per la Parola, la necessità di una forte INVITO ALLA MISSIONE esperienza di Dio, la passione per Cristo e per l’umanità. 180 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

«Chiunque abbia incontrato il Signore e ab- ri. Solo attraverso un contatto permanente con bia fatto un’esperienza del Risorto – osserva lui, solo quando la Parola brucia le nostre vi- – non può tenere per sé questa esperienza, ma scere, come nel caso dei discepoli di Emmaus, sente il bisogno di comunicarla, di restituirla si correrà ad annunciare la Buona Notizia (cf. agli altri. La nuova evangelizzazione parla, Lc 24,32-33). Solo quando ci lasciamo incon- pertanto, di un’esperienza intensa che qualifi- trare dal Vivente, allora le nostre porte, sbarra- ca la propria identità, coinvolge tutta la perso- te per la paura o per una fatale rassegnazione na e comporta il sentirsi e comprendersi solo a (a volte ho sentito dire: non c’è nulla da fare in partire da tale servizio. È tutto questo che con- questa situazione), si spalancheranno. E sen- duce alla passione, alla scoperta che in questo za timore verso chi può uccidere il corpo ma ministero si nasconde il vero io, quello che so- non l’anima (cf. Mt 10,28), con nuovo ardore, no, e quello che sono chiamato ad essere. E audacia e coraggio, obbedendo a Dio anziché se c’è passione, allora l’evangelizzazione sarà agli uomini (cf. At 4,19), daremo testimonian- portata avanti sia nella vita apostolica che nel za di lui che, dopo la passione e la morte, è sta- ritiro claustrale, con creatività, con fantasia, to posto alla destra del Padre e vive per sempre con totale dedizione e generosità, in qualsiasi (cf. 3,15). E allora, i nuovi metodi esigiti dalla fase della vita, anche nella malattia e debolez- nuova evangelizzazione non si faranno atten- za fisica, sebbene in modi diversi». dere». Detto in breve: «Passione per Cristo e La nuova evangelizzazione, come del resto passione per l’umanità, ecco che cosa richiede ogni missione, non può mai ridursi a un fat- la nuova evangelizzazione. Né la prima senza to auto-referenziale. Infatti, «rispondere alla la seconda, né la seconda senza la prima. La chiamata della nuova evangelizzazione vuol passione per Dio porta necessariamente alla dire sentirsi chiamati, conquistati ed esortati passione per l’uomo, figli del cielo e figli della dal Signore che, come tanti profeti, ci tira fuori terra, come spesso diciamo». dal nostro piccolo Di qui, l’urgenza di uscire dal rachitismo mondo, fatto di piccole o grandi sicurezze, spirituale: «è giunto il momento di risvegliarsi e ci pone di fronte a un mondo mendicante di dal sonno, di dare senso pieno alla nostra vita, senso, di sete di pienezza, con l’unica certezza di sperimentare la salvezza: è l’ora di una nuo- che egli ci precede: vedi, io ti mando, non te- va evangelizzazione che inizia con il lasciar- mere, io sarò sempre con te». si abitare dal Vangelo, consentendo che esso Se questo non fosse, è la missione stessa cambi il nostro cuore, come cambiò il cuore che ne verrebbe compromessa. Fr. Carballo di Francesco e di tanti nostri fratelli e nostre cita una sua esperienza: «In questi anni di ser- sorelle». vizio alla Fraternità universale ho incontrato frati che, cercando l’auto-realizzazione nei Con cuore leggero diversi compiti dell’evangelizzazione, alla fi- e senza lacci ai piedi ne hanno trovato soltanto un profondo vuoto interiore e una forte sensazione di aver perso Oggi, sottolinea fr. Carballo ritengo che sia tempo». Al contrario, scrive di aver incontrato necessario trovare noi per primi parole di spe- frati che, coscienti di obbedire a una chiamata, ranza, motivi per continuare a camminare, con si sono impegnati senza riserve alla restituzio- passo leggero e senza lacci ai piedi, per poi ne del dono del Vangelo, ai vicini e ai lontani proporre agli altri questo stesso cammino di (cf. Ef 2, l 7) e, pur sentendosi servi inutili, co- speranza. Ritengo che sia necessario fare noi me ogni lavoratore nella vigna del Signore (cf. per primi esperienza del Dio rivelato da Ge- Mt 20,1-16), hanno visto come il Signore stava sù, per poter offrire a coloro che lo cercano, e facendo crescere il seme del Vangelo fino a sono tanti, risposte vissute, e non solo grandi portare frutti abbondanti (cf. Mc 4,8)». risposte dottrinali, ma povere di vita. La nuo- va evangelizzazione non può realizzarsi con slogan o con parole confezionate da altri, ha Esperienza di Dio bisogno di testimoni che comunichino quello e passione per Cristo che hanno visto, udito, toccato (cf. 1Gv 1,1-3); ha bisogno di testimoni che non si uniformino «Non si sottolineerà abbastanza – prosegue al contesto sociale attuale per paura di essere fr. Carballo – la necessità di una forte espe- rifiutati, perché rischierebbero di essere invisi- rienza di Dio per essere dei veri evangelizzato- bili o difficilmente identificati come discepoli AD CHRONICAM ORDINIS 181 e missionari, inefficaci e poco incisivi, poco presenza di Dio». Se il Vangelo è la buo- profetici e poco missionari». na notizia, la nuova evangelizzazione ver- Tutto ciò è altrettanto importante perché ci rà fatta con il sorriso, non con il volto da troviamo di fronte a una crisi. Questa crisi, co- “venerdì santo”. L’Apostolo ci ricorda che me ha scritto Benedetto XVI nel motu proprio il Figlio di Dio è il «sì» di Dio (cf. 2Cor di convocazione dell’anno della fede. «ha toc- 1,18ss). I messaggeri del Vangelo non pos- cato molte persone» e, commenta fr. Carballo, sono essere un “no”; «qualche volta alcuni di noi». – e tutto avvenga in Fraternità. Per ogni re- In una situazione del genere «non possiamo ligioso, soprattutto per un francescano, permettere che il sale diventi insipido e la luce nessun progetto di evangelizzazione è in- rimanga nascosta (cf. Mt 5,13 16). Questa è dividuale. È sempre la Fraternità quella che la ragione per cui «chiamati a evangelizzare, evangelizza. La nuova evangelizzazione dobbiamo prima lasciarci evangelizzare noi deve essere fatta, pertanto, con la testimo- stessi. Solo allora potremo vedere la socie- nianza della vita fraterna». Conclude fr. tà secolarizzata non come una minaccia, ma Carballo: «La nuova evangelizzazione è un un’opportunità, un nuovo areopago per annun- invito a conoscere, amare e servire non una ciare il Dio vivo, quel Dio che, sconosciuto da cosa, nemmeno una dottrina, ma una perso- molti, tuttavia costituisce il senso ultimo, pie- na: la persona di Gesù». no e definitivo di ogni essere umano». Antonio Dall’Osto (a cura di) Alcune tracce operative [Testimoni, 8(2012)8-9] DEGLI ISTITUTI

In concreto, davanti a un mondo secola- 8. Esprit d’Assise rizzato che va ben al di là dell’Europa, come annunciare oggi il Vangelo? Fr. Carballo pro- pone le seguenti tracce: LA RENCONTRE D’ASSISE – «facendoci eco della parola di Dio. Nella DU 27 OCTOBRE 1986 nuova evangelizzazione dobbiamo parlare con Dio, parlare di Dio e dar voce a un Dio Au moment de son 25ème anniversaire, il che sembra rimanere in silenzio e molte convient de revenir sur un événement lié â la volte sembra non ascoltare; spiritualité franciscaine, la rencontre d’Assise – diventando silenzio eloquente. Parola e si- lors de laquelle le pape Jean-Paul II a expres- lenzio sono complementari nell’evangeliz- sément fait référence à saint François dans son zazione. Il pericolo tra noi è parlare molto allocution d’ouverture ainsi qu’à plusieurs di Dio e ascoltare poco Dio, parlare molto reprises dans son discours final1. agli uomini e ascoltarli poco. Ci fa paura il Cette rencontre souligne trois aspects de la silenzio e tuttavia è necessario; fuggiamo spiritualité franciscaine: le sens de l’initia- l’ascolto e invece è più importante che mai. tive, la passivité comme attitude fondamentale Il mistero di Dio, come ci dice sant’ Agosti- d’accueil et la minorité, forme franciscaine de no, si suggerisce, si propone, si gusta e si fa l’humilité. gustare. È inutile cercare di coprirlo con la parola. Dobbiamo, quindi, coltivare di più Le sens de l’initiative il silenzio abitato che ci apre al mistero di Cet événement relève d’un registre très par- Dio, rivelato in Cristo e che fa tacere le no- ticulier: il a un caractère unique dans l’his- stre manipolazioni di Dio; toire, et en même temps il ouvre sur une sé- – essendo immagini e testimoni significativi, rie d’«anniversaires». Le paradoxe de l’acte narrazioni e simboli rilevanti. Dobbiamo unique et exceptionnel engendrant une mé- apprendere l’arte di presentare i contenuti moire, le rattache à un ensemble d’actes hé- dottrinali in modo narrativo e iconico. L’a- téroclite. Ceux posés dans l’histoire par des gente della nuova evangelizzazione intro- hommes et des femmes qui, agissant comme duce gli altri nel mondo dei simboli, della ils ou elles l’ont fait, savaient en même temps Parola fatta narrazione, della celebrazione; pourquoi ils ou elles le faisaient, mais aussi – diventando apostoli della gioia. Léon Bloy que cela les dépassait complètement. dice che «la gioia è il segno infallibile della 182 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Une sorte de «hapax» et affirmer que la paix se reçoit, s’accueille. «Nous n’avions aucune référence historique Comme un don. derrière nous, et devant nous aucun point de repère. Comme disent les exégètes, la ren- La passivité, attitude franciscaine contre a été une sorte de «hapax» et le restera Jean-Paul II fait du caractère transcendant de sans doute, unique dans son originalité et son la paix la raison d’être du rassemblement: il exemplarité2». Ces mots d’un des principaux faut accueillir ensemble ce que nous ne pou- artisans de la rencontre, le Cardinal Etchega- vons nous donner par nos propres forces. La ray, soulignent son caractère unique. paix nous dépasse, elle est au dessus de nos Convoquée à l’occasion de la proclamation de forces: c’est ce que nous, hommes de religions, l’année internationale pour la paix par l’ONU, pouvons affirmer de plus fort pour l’humanité, la rencontre d’Assise représente ainsi l’initia- ce qui seul est capable de soutenir l’espérance tive et la contribution catholiques à ce mouve- de paix face aux échecs répétés des solutions ment en faveur de la paix déclenché par l’ins- humaines. tance internationale. Ce qui l’inscrit comme une réponse originale et inédite, de la part de Une attitude de conversion l’Église Catholique, à un appel qui concernait Personne ne sera jamais un homme, une l’humanité tout entière. femme de paix, si la paix n’est pas accueillie, cultivée, épanouie dans son cœur. Toute la vie Un acte de volonté, poussé par l’Esprit de François est accueil d’une libération des Cette initiative de Jean-Paul II illustre sa qua- ferments de haine, de convoitise, de jalousie lité d’homme d’action inspiré: il met enuvre qui empêchent la paix de venir durablement sa faculté de volonté en faisant exister ce qui habiter son cœur. n’avait jamais existé, en usant de son autorité Et cette libération est une suite de lâchers en «relation avec un pouvoir suprême qui sur- prise. Rien à voir avec des exercices d’ascèse, passe nos seules capacités humaines3». Il in- des piles de devoirs à faire, des obligations re- vite ses hôtes, l’humanité tout entière, et s’en- ligieuses. Il a fallu qu’il se débarrasse de cela gage lui-même, à «puiser dans ses ressources aussi jusqu’à se réconcilier avec frère âne, son propres, les plus profondes et vivifiantes, dans corps. Rien à voir non plus avec du développe- lesquelles se forme la conscience et sur les- ment personnel, des recettes de bonheur, des quelles se fonde l’action de chaque peuple»4. stages de bien-être. La conversion, ce lent et passif retour vers la Source, traversé de ful- Un commencement gurances où chaque éblouissement confirme En même temps, cet événement est le début que c’est bien la route à suivre: le regard d’un d’une série. Il y aura ainsi une nouvelle ren- lépreux, l’amitié d’un bandit, la connivence contre, en 1993, en pleine guerre d’ex-You- d’une âme sœur, le don des frères, la douleur goslavie; puis encore le 29 janvier 2002, à la d’aimer, la souffrance paisible d’un corps don- suite des attentats aux Etats-Unis. Le 2 sep- né, le chant de louange des créatures. tembre 2006, le pape Benoit XVI saluera les «20 ans d’Assise», ville éternellement jeune, Une attitude d’espérance en écrivant a l’évêque de la ville de François5. Il y aurait de quoi désespérer. Comme le dit La Communauté de Saint Egidio a réitéré Benoit XVI dans un paragraphe bilan de la l’événement dans des capitales européennes, lettre déjà citée «... Ce rêve de paix ne s’est chaque année. Enfin, le 25ème anniversaire est pas réalisé. Le troisième millénaire s’est l’occasion, en cette année, de célébrations même ouvert par des scènes de terrorisme et commémoratives, non seulement à Assise, de violence qui ne semblent pas devoir dispa- mais dans de nombreuses villes d’Europe tou- raître. De plus, le fait que les conflits armés chées par «l’Esprit d’Assise» (voir l’article du se déroulent aujourd’hui, en particulier dans le frère Stéphane Delavelle dans le numéro 232). cadre des tensions géopolitiques existant dans Une mémoire se construit, mémoire qui à de nombreuses régions, peut donner l’impres- chaque fois résonne avec les événements du sion que ce ne sont pas seulement les diversi- monde et renforce la conviction que les repré- tés culturelles, mais les différences religieuses sentants des religions ont quelque chose à elles-mêmes qui constituent des motifs d’ins- faire, à dire, pour en finir avec l’instrumentali- tabilité ou de menace pour les perspectives sation des religions dans les conflits: se réunir de paix»6. Ce contexte peut rappeler celui des AD CHRONICAM ORDINIS 183 croisades, celui où François s’avança devant d’autres traditions n’est possible qu’à partir de l’ennemi inconnu en homme de paix désarmé, relations d’amitié et de confiance nouées dans celui où il trouva un frère de l’autre côté des le temps. Assise a été le fruit d’un tel chemin lignes de front. qui suppose d’accéder à un rapport de parité, à Aussi, la force que constitue la rencontre de la reconnaissance mutuelle d’un engagement représentants des religions du monde vient de qui nous tient chacun librement dans notre sa dimension symbolique. De courtes paroles humanité, à la perception d’une commune ori- d’accueil et de conviction, des temps de prière, gine, à laquelle nous donnons des noms divers, chacun dans sa tradition, et le simple fait de se mais qui ne nous autorise pas à revendiquer tenir ensemble, cela montre que tout n’est pas de privilège. L’infatigable Cardinal Etchega- perdu. Le monde peut espérer. ray a dû mobiliser ses réseaux, convaincre les représentants de la trentaine d’Églises et de Une attitude de prière communautés ecclésiales chrétiennes, ceux La rencontre fut mise sous le signe de la prière, des grandes religions ‘Bouddhisme, Judaïsme, c’est à dire de cette attitude de passivité fon- Islam ‘mais aussi ceux de l’Hindouisme, du cière qui nous donne d’accueillir jusqu’à la Sikhisme, du Jaïnisme, du Confucianisme, du force même de prier. Prier pour la paix, voilà Shintoïsme, du Zoroastrisme, du Tenri Kyo et le motif de l’invitation, le but et le contenu des religions traditionnelles africaines. même de la rencontre. Avec la conviction que cette attitude pouvait ébranler les forces de Un audacieux travail théologique la guerre, permettre aux peuples d’entendre Sans le long travail de maturation théologique à nouveau leur conscience où résonne l’ap- qui aboutit à Vatican II et aux messages de pel de Dieu à la paix. «Sans nier en aucune Paul VI, impossible de se risquer sur le terrain façon la nécessité des nombreuses ressources de l’interreligieux. Cela a valu un schisme à humaines tournées vers le maintien et le ren- l’Église catholique, peut-être en passe d’être fort de la paix, nous sommes ici parce que réglé. Ainsi l’audace de Jean-Paul II s’ins- nous sommes sûrs qu’au-dessus et au-delà de crit-elle dans la ligne de l’audace du dernier toutes ces mesures, il y a un besoin de prière Concile: «L’Église catholique ne rejette rien intense et humble, de prière pleine de foi, si de ce qui est vrai et saint dans ces religions. on veut que le monde devienne finalement un Elle considère avec un respect sincère ces lieu de paix vraie et durable. Cette journée est manières d’agir et de vivre, ces règles et ces par conséquent un jour destiné à la prière et doctrines qui, quoiqu’elles diffèrent sous bien à ce qui accompagne la prière dans nos tradi- des rapports de ce quelle-même tient et pro- tions religieuses: le silence, le pèlerinage et le pose, reflètent cependant souvent un rayon de jeûne7». la vérité qui illumine tous les hommes8».

Un accomplissement d’humilité Une position d’humilité La passivité dont il est question n’a rien à voir Sans la guérison de la mémoire et le travail de avec une démission devant les difficultés, vérité accompli dans le concret des liturgies, une naïveté devant les obstacles, ou l’attente, des catéchismes et des expressions théolo- empreinte de pensée magique, d’un Deus giques, impossible de rencontrer nos frères et ex machina. La passive et inédite rencontre sœurs du judaïsme. A la suite des injonctions d’Assise culmine paradoxalement comme un de la déclaration Nostra Aetate déjà citée9, accomplissement. Celui d’un patient travail selon les fortes paroles du rabbin Israël Sin- relationnel de terrain, d’un audacieux travail ger, «Le Pape Jean-Paul II a corrigé les abus théologique et, au travers même de ces tra- commis au cours de l’histoire pour justifier la vaux, d’une démarche profondément humble violence commise contre les non-chrétiens [...] de réconciliation. à travers ses efforts de réconciliation avec le judaïsme, (et) il a changé le cours de l’histoire Un long travail de relations de terrain entre chrétiens et juifs10». Il a sans doute fallu, Sans la qualité des relations tissées patiem- entre autres choses, des actes forts comme sa ment sur différents terrains, il était impossible visite à la Grande Synagogue de Rome, le 13 de rassembler tous ces dignitaires. Tous ceux avril 1986, la déclaration commune avec le qui ont eu à organiser une rencontre interreli- patriarche de l’Église syrienne d’Antioche le gieuse savent que la mobilisation de partenaires 23 juin 1984, le discours prononcé à Istanbul 184 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1 devant le Patriarche œcuménique Dimitrios ler, découvrit la valeur de la pauvreté, la valeur primus inter pares des Patriarches des Églises d’une vie austère et simple, dans l’imita- orthodoxes orientales, pour que l’ensemble tion de Jésus-Christ qu’il entendait ser- des responsables religieux appelés viennent vir». Discours (final) de Jean-Paul II aux au rendez-vous. Ils ont reconnu l’authenticité représentants des Églises chrétiennes, des d’une démarche de croyant responsable, dont Communautés ecclésiales et des religions l’humilité garantissait l’absence de piège. du monde, Basilique de Saint François, 27 octobre 1986, traduction de l’auteur. Un appel à inventer 2 Article «L’Esprit d’Assise» du Cardinal Il nous faut sans doute nous préparer à des temps Etchegaray. difficiles. Car l’avidité d’un petit nombre, les 3 Discours d’introduction de Jean-Paul II puissances financières, des fanatismes reli- aux représentants des diverses églises chré- gieux et idéologiques, installent avec toujours tiennes réunies à Assise pour la journée plus d’emprise un climat de peurs réciproques mondiale de la prière pour la paix. Traduc- peu propice au dialogue, au respect, et même tion de l’auteur. à la tolérance. Au c’ur de cette situation péril- 4 Ibid. leuse, la rencontre d’Assise, comme d’autres 5 Lettre du Pape Benoit XVI à Mgr Domeni- gestes symboliques de notre temps, reste une co Sorrentino à l’occasion du XXème anni- source d’inspiration. Elle appelle à la même versaire de la Rencontre interreligieuse de audace pour rassembler, à la même passivité prière pour la paix. pour se convertir, à la même humilité pour 6 Ibid. approcher l’autre dans son mystère. Elle nous 7 Discours d’introduction de Jean-Paul II invite à inventer, là où nous sommes et à notre aux représentants ... op. cit. niveau, des poches de résistance, des oasis de 8 Déclaration sur les relations de l’Église rencontres authentiques, des carrefours qui avec les religions non-chrétiennes «nostra pacifient: la révélation d’un monde nouveau, aetate». animé d’une invincible espérance. 9 op. cit. n° 5. 10 Prise de parole du rabbin Israël Singer lors Fr. Pascal Aude, ofm cap de la rencontre d’Assise de 2002.

[Évangile Aujourd’hui 233(2012)42-47] 9. Notitiæ particulares

– Fr. Juan María Huerta Muro, OFM, 1 «Pour la première fois dans l’histoire, nous della Provincia B. Juniperi Serra, è stato no- nous sommes réunis de tous pays, Églises minato Vescovo Prelato di El Salto (superfi- Chrétiennes et Communautés ecclésiales, cie: 36.000; popolazione; 387.200; cattolici: ainsi que les religions du monde, en ce 328.300; sacerdoti: 27; religiosi: 24), in Mes- lieu sacré dédié a Saint François, pour sico. témoigner devant le monde, chacun selon (L’Osservatore Romano, 3 febbraio 2012) sa propre conviction, de la caractéristique transcendante de la paix. [...] Car ce que Breve nota biografica nous avons fait aujourd’hui est vital pour le Fr. Juan María Huerta Muro, nato a Guada- monde. Si le monde doit continuer à exis- lajara nel 1962, ha emesso la professione tem- ter, et les hommes et les femmes avec lui, poranea il 15 agosto 1982, quella solenne il 10 le monde ne peut pas se passer de prière. aprile 1988 ed è stato ordinato sacerdote il 1° C’est la leçon permanente d’Assise: c’est luglio 1989. la leçon de Saint François qui incarna un È stato Maestro degli Juniores e dei Postu- idéal attractif pour nous; c’est la leçon de lanti a Tijuana e Vicente Guerriero, Ammini- Sainte Claire, la première à sa suite. C’est stratore parrocchiale e Decano del Consiglio un idéal de minorité, d’humilité, d’un sens Presbiterale dell’arcidiocesi di Tijuana. Nel profond de Dieu et d’un engagement à ser- 2006 è stato nominato Ministro provinciale vir toute créature. Saint François était un della Provincia del “Beato Fr. Junípero Serra”. homme de paix. Nous nous rappelons qu’il Attualmente era anche Vicario Episcopale per abandonna la carrière militaire qu’il avait la Vita Consacrata dell’Arcidiocesi di Tijuana. suivie un moment dans sa jeunesse, et il AD CHRONICAM ORDINIS 185

– Fr. Tomás Andrés Mauro Muldoon, frequentato il Seminario di Kaunas, studian- OFM, ha presentata la rinuncia al governo pa- do nella Facoltà di Teologia dell’Università storale della diocesi di Juticalpa (Honduras), Vytautas Magnus. Dal 1995 al 2000, inviato in conformità al canone 401, §2 del Codice di a completare la sua formazione in Italia, ha Diritto Canonico. La rinuncia è stata accetta- studiato presso lo Studio Teologico San Ber- ta da Benedetto XVI, che ha nominato come nardino dei Frati Minori di Verona, affiliato successore Mons. José Bonello, OFM, finora alla Pontificia Università Antonianum di Ro- Vescovo Coadiutore della medesima diocesi. ma. Il 26 maggio 2000 ha conseguito il titolo (L’Osservatore Romano, 3 febbraio 2012) di Baccelliere in Teologia. Il 15 agosto 1996 ha emesso la professione perpetua, scegliendo – Fr. Ramón Darío Molina Jaramillo, il nome di Linas. Il 15 agosto 1999 ha ricevu- OFM, ha presentato la rinuncia al governo pa- to l’ordinazione diaconale e il 15 luglio 2000 storale della Diocesi di Neiva (Colombia), in quella sacerdotale da S. E. Mons. Antanas conformità al canone 401 §1 del Codice di Di- Vaičius, allora Vescovo di Telšiai. ritto Canonico. La rinuncia è stata accettata da Dopo l’ordinazione sacerdotale è sta- Benedetto XVI.. to Guardiano del Convento dell’Annun- (L’Osservatore Romano, 5 febbraio 20112) ciazione di Kretinga negli anni 2001-2004. È stato, quindi, nominato Parroco della – Fr. (Genadijus) Linas Vodopjanovas, Parrocchia di Kretinga dal 2003 al 2004, OFM, della Provincia S. Casimiro, è stato no- quando è divenuto Guardiano del Con- minato da Benedetto XVI Vescovo Ausiliare vento della Collina delle Croci a Šiauliai. della diocesi di Telšiai (Lituania), assegnan- Nel 2007 il Capitolo provinciale lo ha nomina- dogli la sede titolare vescovile di Quiza. to anche Maestro dei Novizi ed, infine, è stato (L’Osservatore Romano, 12 febbraio 2012) eletto Vice-Provinciale della Provincia lituana ”San Casimiro” dei Frati Minori. Nel 2010 è Breve nota biografica stato nominato Parroco dell’Annunciazione a Fr. (Genadijus) Linas Vodopjanovas è na- Kretinga. to l’8 giugno 1973 a Neringa (Nida), diocesi di Telšiai. Nel 1991, dopo aver frequentato la – Fr. Aidan McGrath, Segretario gene- scuola primaria e secondaria a Nida, è entrato rale, è stato nominato «ad quinquennium» dal tra i Postulanti del Convento dei Frati Minori Card. Mauro Piacenza, Prefetto della «Con- a Kretinga, nella diocesi di Telšiai. Dal 1992 gregatio pro Clericis», Commissario deputato al 1993 ha compiuto il Noviziato a Kenne- alla decisione nella Commissione Speciale per bunkport, nel Maine (USA), e il 4 giugno 1993 la trattazione delle cause di dispensa dagli ob- ha emesso la professione temporanea. Dal blighi decorrenti dall’ordinazione diaconale e 1993 al 1995, dopo il rientro in Lituania, ha sacerdotale: 05.03.2012; prot. n. 20120599.

BIBLIOGRAPHIA

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– Bellonci Leonardo, Via Crucis bibliche, – Sedda Filippo, Quare detraxistis sermoni- Tipolitografia Fabrianese, Fabriano 2012, bus veritatis? La disputa della povertà in pp. 528. un testo fraticellesco del XIV sec.. Edizio- ne critica con traduzione italiana, Edizioni – De Wasseige Max, Le coeur du petit Antonianum, Roma 2011, pp. 405. pauvre. Commentaire du Testament de Saint François, Éditions Franciscaines, – Uribe Fernando, Leer a Francisco y Paris 2012, pp. 143. Clara de Asís: sus escritos. Introducción general e inducción metodológica, – Hubaut Michel, Chemins d’intériorité Ediciones Franciscanas Arantzazu, Oñati avec saint François, Éditions Francis- 2012, pp. 255. caines, Paris 2012, 304 p.

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NECROLOGIA

1. Fr. Norbert Plogmann OFM und Entschlossenheit nahm er die nicht leich- Hagen, 20.10.1954 te Aufgabe auf sich, nach der organisatorisch München, 26.02.2012 vollzogenen Vereinigung der vier ehemaligen Provinzen auch den inneren Zusammenhalt Norbert Plogmann verbrachte seine Kind- der neuen Provinz zu fördern und zu festigen. heit in Georgsmarienhütte bei Osnabrück als Im Sommer 2011 musste er sich einer Ma- viertes von fünf Kindern der Eheleute Johan- genoperation unterziehen, die jedoch nicht nes und Maria Plogmann geb. Spellbrink. Er die gewünschte Heilung brachte; eine weitere besuchte fünf Jahre die Volksschule in Ge- Operation wurde notwendig, die jedoch auch orgsmarienhütte und wurde 1966 in das Kol- ohne Erfolg blieb. Geschwächt und entkräftet leg St. Ludwig in Vlodrop (Niederlande) der verstarb er in den frühen Morgenstunden des Sächsischen Franziskanerprovinz aufgenom- 26. Februar in der Isar-Klinik in München. men. Dort bestand er am 12. Juni 1974 das Abitur. Im September 1974 begann er das No- 2. Fr. Ortensio Gionfra viziat in Attendorn. Am 17. Mai 1980 legte er Vignanello, Italia, 01.01.1918 die Feierliche Profess ab. Nach dem Studium Vignanello, 30.04.2012 der Philosophie und Theologie an der Ordens- hochschule der Franziskaner in Münster wur- Il 30 aprile 2012, alle ore 13,30, all’età di de er am 28. März 1981 zum Priester geweiht. 94 anni, di cui 77 di professione religiosa e 70 Von 1981 bis 1986 war er in Hagen (Westf.) di sacerdozio, è tornato alla Casa del Padre il und Paderborn in der Pfarrseelsorge und in nostro carissimo fratello Ortensio Gionfra. der Krankenhausseelsorge tätig. 1986 wur- de er Mitarbeiter im Seelsorgeteam der von Dati biografici der Sächsischen Franziskanerprovinz über- Fr. Ortensio era nato a Vignanello (Viter- nommenen Pfarrei St. Ludwig in Berlin Wil- bo) il 1° gennaio 1918 da Tommaso e Giovan- mersdorf. Dort engagierte er sich besonders na Anselmi ed aveva ricevuto al battesimo il in der Jugendarbeit und in der Arbeit mit den nome di Augusto. Il 12 agosto 1934 a Belle- HIV-Infizierten und Aidskranken. Nach dem gra, all’età di sedici anni, vestì l’abito france- Fall der Mauer, im Januar 1992, wechselte er scano ed in quello stesso luogo, il 15 agosto vom Westteil in der Ostteil Berlins und wur- dell’anno successivo, emise la prima profes- de Guardian im Kloster Berlin Pankow, wo sione temporanea. Il 13 febbraio 1939 entrò er tatkräftig der Arbeit des Klosters eine neue definitivamente nell’Ordine dei Frati minori, Ausrichtung gab und sich für die Arbeit in der emettendo a Cori la professione solenne. Fu Suppenküche engagierte. ordinato sacerdote il 28 giugno 1942. Im Sommer 2001 wählten die Brüder der Sächsischen Franziskanerprovinz P. Norbert Studi zu ihrem Provinzialminister, 2007 wurde er Ginnasio ad Orte e Subiaco negli anni 1931 für eine zweite Amtszeit von drei Jahren wie- - 36; Studi liceali a Subiaco e Tarquinia negli der gewählt. In diesen Jahren hat er auch die anni 1936 - 39. Studio della Teologia a Cori e vielen oft mühsamen Schritte zur Vereinigung Roma dal 1940 al ’43. Studi superiori presso der vier Franziskanerprovinzen in Deutsch- l’Accademia di Belle Arti di Roma con Spe- land gemeinsam mit den Provinzialministern cialità in Pittura dall’anno 1944 al 1948. Do- der anderen Provinzen entscheidend mit ge- po il diploma ha perfezionato gli studi artistici plant und mitgestaltet. a Parigi ed ha esposto in numerose personali Die Generalleitung des Ordens ernannte P. nelle varie città d’Italia e all’estero. Ha par- Norbert dann zum ersten Provinzialminister tecipato a molte importanti mostre nazionali der neuen Deutschen Franziskanerprovinz ed internazionali, conseguendo premi. Le sue von der hl. Elisabeth mit Sitz in München, die opere figurano in numerose collezioni pubbli- am 1. Juli 2010 errichtet wurde. Mit Tatkraft che e private non solo in Italia ma anche in 190 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

Francia, Svezia, Olanda, Brasile e America del uno stato d’animo particolare, ogni tela avere Nord. il suo proprio mondo e, per conseguenza, la propria giustificazione […] La decantata liber- Incarichi tà dell’artista non dà diritto a fare ciò che si Fr. Ortensio ha dimorato pressoché ininter- vuole: l’arte si sa è libera in ogni sua manife- rottamente nel convento di San Bonaventura stazione, non è asservita a pregiudizi, a siste- al Palatino, ad eccezione degli anni dello stu- mi, a scuole, a partiti; libertà quindi vera ed dio all’Accademia delle Belle Arti, dal 1944 al ampia, non licenza, non ribellione, non mania, ’48, in cui risiedeva nel convento S. Antonio non capriccio, non malcostume, che suonano di Settebagni, con l’incarico di Vice Parroco. offesa per lo meno al buon senso. Intesa in tal In quella parrocchia aveva fondato l’Associa- modo, l’arte non è soltanto libera ma libera- zione Antoniana e ne era stato il primo Diret- trice, perché raddoppia le nostre capacità di tore. Soltanto nel settembre 2007, per motivi vivere secondo ragione e conforme alla leg- di salute, lasciava il Palatino, e veniva trasferi- ge morale. Questi i concetti su cui poggiano to nell’infermeria provinciale. Gli ultimi anni le nostre posizioni spirituali ed estetiche, ogni li ha trascorsi presso i suoi familiari a Vigna- nostro presupposto a qualsiasi nostra asserzio- nello. ne. Ci torna d’incoraggiamento e di conforto la certezza di sapere che tali principi sono since- Profilo spirituale ramente condivisi da quanti considerano l’arte Fr. Ortensio amava spesso ripetere di sé: una fonte inesauribile di verità e di bellezza”. “Io da Dio ho ricevuto oltre che la vocazione Riascoltandole, queste parole di Fr. Orten- di fare il frate, anche quella di fare il pittore sio ci si propongono ora come una sorta di suo e così cerco di fare l’uno e l’altro”. Possiamo testamento spirituale. Il nostro fratello ha in- dire che ha saputo rispondere con generosità fatti varcato la soglia del cielo e si è immer- ad entrambe le vocazioni. Nella sua vita ha so nell’oceano dell’amore di Gesù, il Pastore ricevuto due grandi regali dal Signore: il suo buono, la fonte della Verità e della Bellezza e cuore è stato toccato e si è aperto come una sembra voler indicare anche a noi un cammino bella coppa preziosa, si è riempito di dolcezza, per raggiungere quella stessa meta. Lo imma- di forza, di colori e di desiderio di vivere. Dino giniamo ora nel gesto di lodare per sempre il Buzzati ebbe a scrivere di lui che se San Fran- Signore con tutte le sue creature per il dono cesco avesse saputo dipingere lo avrebbe fatto della comunione piena con lui. come P. Ortensio. Ad una intervista trasmessa dalla Rai nel Fr. Giovanni Rossi, ofm 1984, al giornalista che gli ricordava queste Ministro provinciale parole egli rispose: “mi pare un po’ esagera- to” ed aggiunse: “La mia è una pittura tonale 3. Anno 2006 mortui sunt quindi la scelta del colore è una questione in- teriore, una questione spirituale. Lo spirito con – 11 dicembre 2006: Pastrán Gonzáles Fr. cui dipingo si può condensare in quella frase Teodoro, della Prov. Dominæ Nostræ de del cantico di Frate Sole dove san Francesco Guadalupe, America Centrale e Panamà. È dice: Laudato sie mi Signore cum tucte le tue morto a Managua all’età di anni 47, di vita creature! francescana 26 e di sacerdozio 19. Tra le numerose pubblicazioni conservate nell’archivio della curia provinciale ce n’è una 4. Anno 2007 mortui sunt in cui è lo stesso Fr. Ortensio a presentare la sua attività artistica. – 23 ottobre 2007: Mastropierro Fr. An- Egli lo fa con le seguenti parole: “L’arte, tonio, della Cust. Teræ Sanctæ, Israele. È anche se guidata da canoni e norme indefetti- morto a Molfetta all’età di anni 97 e di vita bili, è un linguaggio vivo e come tale soggetto francescana 78. a diverse impostazioni formali, a mutamenti, a trasformazioni; essa però deve rimanere sem- – 23 ottobre 2007: Zdrzalek Fr. Kazimierz, pre espressione della verità e della sensibilità, della Prov. S. Edvigis, Polonia. È morto a che l’artista uomo vuol partecipare ad altri uo- Klodzdo all’età di anni 75, di vita france- mini, ed in questo è riposta la sua universali- scana 51 e di sacerdozio 45. tà. Ecco perché ogni lavoro dovrebbe rivelare – 29 ottobre 2007: Monotoya Garcia Fr. NECROLOGIA 191

Rafael, della Prov. S. Evangelii, Messico. È 8. Anno 2011 mortui sunt morto a Città del Messico all’età di anni 78, di vita francescana 54 e di sacerdozio 48. – 21 gennaio 2011: Guereta Iñarritu Fr. Ignacio M., nato ad Azpeitia, della Prov. 5. Anno 2008 mortui sunt Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Ha la- vorato nella pastorale parrocchiale, è stato – 1 gennaio 2008: Tolu Fr. Nicola, della anche Professore e Direttore spirituale nel Prov. Sardiniæ S. Mariæ Gratiarum, Italia. Collegio di Zarautz. Ha lavorato per 4 anni È morto a Quartu S. Elena all’età di anni 67, nella Rep. Domenicana. È morto a Bermeo di vita francescana 46 e di sacerdozio 32. all’età di anni 80, di vita francescana 62 e di sacerdozio 54. – 18 maggio 2008: Marques da Silva Fr. Da- nilo, della Prov. Immaculatæ Conceptionis – 19 febbraio 2011: Urcelay Mendizabal BMV, Brasile. È morto all’età di anni 86, di Fr. José Angel, nato a Legazpi, della Prov. vita francescana 62 e di sacerdozio 28. Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. I pri- mi 20 anni del suo sacerdozio li ha trascor- 6. Anno 2009 mortui sunt si nella Custodia di Fray Luis Bolaños nel Paraguay. Tornato in Spagna, è stato Guar- – 23 gennaio 2009: Tade Fr. Benedict, della diano a Soria, Cappellano del Sanatorio Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È morto a Wa- San Francisco di Madrid, impegnato nella shington all’età di anni 61 e di vita france- pastorale parrocchiale e, per un anno, ha scna 32. lavorato nella Postulazione generale della Curia. È morto a Madrid all’età di anni 61, – 12 marzo 2009: Brancato Fr. Salvatore, di vita francescana 46 e di sacerdozio 37. della Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È morto a Gerusalemme all’età di anni 87 e di vita – 8 marzo 2011: Baran Fr. Władysław, francescana 65. Franciszek, nato a Teodorówka, della Prov. Immaculatæ Conceptionis BMV, Polonia. – 22 settembre 2009: Sweetser Fr. Johannes, È morto a Brody all’età di anni 97 e di vita della Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È morto a francescana 63. Roma all’età di anni 43, di vita francescana 10 e di sacerdozio 5. – 28 aprile 2011: Ajuria-Auzokoa Duñabei- tia Fr. Dionisio, nato a Muxika, della Prov. – 27 ottobre 2009: Foley Fr. Antonio, della Franciscanæ de Arabtzazu, Spagna. Ha la- Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È morto a Ge- vorato nella pastorale parrocchiale, serven- rusalemme all’età di anni 90, di vita france- do più parrocchie rurali ed ha svolto attività scana 70 e di sacerdozio 63. inerente alla salute. In entrambe le attività fu molto amato e stimato perché si è dedica- – 22 novembre 2009: Younes Fr. Ibrahim, to con estrema generosità alle persone sem- della Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È morto- plici. È morto a Forua all’età di anni 67, di ad Amman all’età di anni 72, di vita france- vita francescana 49 e di sacerdozio 41. scana 51 e di sacerdozio 42. – 7 maggio 2011: Pellejero Balda Fr. Jesús, 7. Anno 2010 mortui sunt nato a Gainza, della Prov. Franciscanæ de Arabtzazu, Spagna. Ha vissuto gran parte – 2 luglio 2010: Doyle Fr. Joshua, della della sua vita in missione, prima a Cuba per Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È morto ad circa dieci anni e, poi, in Bolivia per circa Haifa all’età di anni 65, di vita francescana 30 anni. Tornato in Spagna, ha vissuto gli 28 e di sacerdozio 24. ultimi anni della sua vita nella casa di To- losa, lavorando nel ministero parrocchiale. – 11 settembre 2010: Corcelli Fr. Angelo, È morto nell’Infermeria provinciale di Ber- della Prov. Apuliæ S. Michaëlis Archange- meo all’età di anni 83, di vita francescana li, Italia. È morto a Capurso all’età di anni 65 e di sacerdozio 58. 88, di vita francescana 62 e di sacerdozio 23. – 2 agosto 2011: Irizar Arabaolaza Fr. Ra- 192 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

mon, nato ad Oñati, della Prov. Franciscanæ – 21 novembre 2011: Halflantes François, de Arantzazu, Spagna. Specialista in Sacra nato a Leuven, della Prov. Trium Socio- Scrittura, è stato docente presso varie Fa- rum, Francia/Belgio. Visse gran parte della coltà di Teologia. Ha scritto libri su temi bi- sua vita in Belgio, ma terminò i suoi giorni blici. Ha coordinato la traduzione in basco ad Avignone, Frate discreto e concreto, si degli scritti di San Francisco e Santa Cla- occupò dei poveri e dei piccoli, particolar- ra e della Bibbia. È morto a San Sebastian mente attraverso il Secours Catholique. Fu all’età di anni 64, di vita francescana 48 e di portinaio accogliendo tutti con il sorriso e il sacerdozio 40. suo tratto gentile. Con semplicità diffuse il bene attorno a sé. È morto nella Comunità – 12 settembre 2011: Urbistondo Salaberria francescana di Avignon all’età di anni 72 e Fr. Inocencio, nato a Tolosa, della Prov. di vita francescana 51. Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Aven- do un carisma speciale per farsi compren- – 15 dicembre 2011: Barronea Urreizti Fr. dere dai giovani, dedicò le migliore energie Jesús, nato a Mutriku, della Prov. Franci- della sua vita all’educazione ed evangeliz- scanæ de Arantzazu, Spagna. Trascorse zazione dei giovani. Ha fatto, però, un buon quasi tutta la sua vita religiosa in Arantza- lavoro in tutti i settori della pastorale par- zu. Per oltre 30 anni ha lavorato come ti- rocchiale. È morto nell’Infermeria provin- pografo nella stamperia e n’è stato anche ciale di Bermeo all’età di anni 82, di vita Direttore. Ha assunto, poi, la gestione delle francescana 66 e di sacerdozio 58. Riviste, svolgendo il suo lavoro senza pro- blemi. È stato il primo ad Arantzazu ad usa- – 24 ottobre 2011: Arozena Lizeaga Fr. José re il computer. È morto ad Arantzazu-Oñati María, nato ad Hernani, della Prov. Fran- all’età di anni 83 e di vita francescana 65. ciscanæ de Arantzazu, Spagna. È stato a servizio dei suoi Frati fino alla sua morte. – 29 dicembre 2011: Rodríguez Fernán- Anzi ancor di più, infatti è morto in attività dez Fr. Víctor, nato a Susilla, della Prov. a seguito di una caduta per le scale. Caratte- Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Dopo ristico il suo sorriso sempre pronto per ogni la professione temporanea è stato inviato a tipo di servizio. E per oltre quarant’anni ha Cuba, dove ha lavorato nella stampa e negli fatto il suo cammino giornaliero dal San- uffici del Giornale “Quindicina”. Successi- tuario ad Arantzazu Oñati. Nonostante la vamente ha insegnato disegno nel Collegio sua vita frenetica fu sempre il primo nel cu- Serafico Santiago de las Vegas, possedendo rare i Frati ammalati e negli atti di culto. È delle doti speciali per le arti grafiche. Dal ad Arantzazu-Oñati all’età di anni 87 e di 1962 al 1982 ha lavorato nel Collegio di S. vita francescana 54. Antonio in Roma, prima con Carlo Balic e la sua Commissione, poi come ospite e fo- – 26 ottobre 2011: Siedlecki Fr. Zdzisław, tografo. Tornato in Spagna, ha vissuto nella Stanisław, nato a Sarzyna, della Prov. Im- Casa de Valladolid dedicandosi ai lavori maculatæ Conceptionis BMV, Polonia. È domestici, senza trascurare i suoi interessi morto a Zamość all’età di anni 74 e di vita come fotografo e restauratore di opere d’ar- francescana 56. te. È morto nell’Infermeria provinciale di Bermeo all’età di anni 93 e di vita france- – 4 novembre 2011: Arrazola Gómez de Se- scana 63. gura Fr. Juan José, nato a Vitoria/Gasteiz, – 30 dicembre 2011: Volgger Fr. Erich, Jo- della Prov. Franciscanæ de Arantzazu, Spa- han, nato a Naz bei Schabs, della Prov. S. gna. È morto ad Arantzazu-Oñati all’età di Leopoldi, Austria/Italia/Svizzera. È morto anni 85, di vita francescana 61 e di sacerdo- a all’età di anni 73, di vita france- zio 53. scana 54 e di sacerdozio 45.

– 11 novembre 2011: Grzybowski Fr. Mie- 9. Anno 2012 mortui sunt czysław, Staniław, nato a Brzeżany, della Prov. Immaculatæ Conceptionis BMV, Po- – 7 gennaio 2012: Scarsella Fr. Sante, Do- lonia. È morto a Wadowice all’età di anni menico, nato a Genzano di Sassa, della Prov. 88, di vita francescana 64 e di sacerdozio 60. Aprutiorum S. Bernardini Senensis, Italia. NECROLOGIA 193

Nei vari Conventi dove è stato assegnato – 18 gennaio 2012: Imola Fr. Patrizio, Gino, (particolarmente a Chieti, dove è stato tanti nato a Villa Verucchio, della Prov. Bono- anni e a San Giuliano, dove è rimasto fino niensis Christi Regis, Italia. Studia a Grot- al terremoto del 6 aprile 2009), ha lascia- taferrata un anno di Pedagogia; nel 1964 to il ricordo di un Frate buono e gioviale, risiede a “Le Grazie” di Rimini come Vice che esprimeva il suo pensieri sovente con Rettore dei Seminaristi. Dal 1974 al 1976 è detti e proverbi. È stato questuante, cuoco, Cappellano della Parrocchia S. Antonio a sacrista ed autista del Ministro provinciale. “Cittadella”. Nel 1977 è nel Con- I giovani Frati lo ricordano con speciale af- vento di Santa Croce in Bologna. Nel 1981 fetto per l’accoglienza che egli riservava e è nominato Guardiano e Parroco a Milano l’amicizia che manifestava. È morto a Lan- Marittima per ben 14 anni. Nel 1994 è tra- ciano all’età di anni 91 e di vita francescana sferito all’Osservanza di Cesena sempre 76. come Guardiano e Parroco. Nel luglio del 1995 durante un campo Scouts è colpito da – 9 gennaio 2012: Mariscál Oliva Fr. Go- un ictus che lo segnerà per i rimanenti gior- dofredo, Esteban, nato a Guadalajara, del- ni della sua vita. È morto a Bologna all’età la Prov. Ss. Francisci et Iacobi, Messico. È di anni 74, di vita francescana 57 e di sacer- morto presso l’Ospedale San Francisco di dozio 48. Zapopan all’età di anni 82, di vita france- scana 58 e di sacerdozio 51. – 19 gennaio 2012: Ezzecchielli Fr. Lucia- no, Giuseppe, nato a S. Giustino Valdarno, – 10 gennaio 2012: Jechich Fr. Dario, Luigi, della Prov. Tusciæ S. Francisci Stigmatiza- nato ad Antignana (Pola), della Prov. Ve- ti, Italia. È morto nell’Infermeria provin- netæ S. Antonii Patavini, Italia. Si dedicò ciale di Fiesole all’età di anni 90 e di vita con tempi prolungati alla pastorale in par- francescana 70. rocchia. La conoscenza di Chiara Lubich, del movimento e della spiritualità che lo – 19 gennaio 2012: Memmo Fr. Pasquale, animava, sono stati determinanti nella sua Pierino, nato a Lanciano, della Prov. Apru- vita, perché si è sentito conquistato e ha av- tiorum S. Bernerdini Senensis, Italia. Nella vertito un impulso nuovo, irresistibile, nella sua vita, contrassegnata da tante sofferenze, sua consacrazione al Signore. Un’altra fi- ha mantenuto il suo stile di frate semplice e gura di santità che ha lasciato il segno e un pieno di bontà d’animo. È morto a Lancia- ricordo indelebile nel suo animo e nella sua no all’età di anni 67 e di vita francescana vita è stato Fr. Claudio Granzotto, che ha 40. conosciuto da seminarista a Chiampo e con il quale ha dimorato assieme per un certo – 19 gennaio 2012: Freiberger Fr. Geraldo tempo a Vittorio Veneto. È morto nell’O- Antônio, nato ad Jaraguá, della Prov. Im- spedale di Padova all’età di anni 92, di vita maculatæ Conceptinis BMV, Brasile. Frate francescana 72 e di sacerdozio 65. semplice, fedele e umile ha sempre cerca- to di offrire una testimonianza dell’ideale – 17 gennaio 2012: Schmitz Fr. Gerold, Jo- francescano nella vita quotidiana, nel lavo- sef, nato a Euskirchen, della Prov. S. Eli- ro pastorale, nel rapporto con gli altri. Se ne sabeth, Germania. Dal 1958 al 1970 è stato è andato discretamente, come è stata discre- missionario a Taiwan. Tornato in Germa- ta tutta la sua vita. È morto a Navegantes nia, ha lavorato nella pastorale parrocchiale all’età di anni 77, di vita francescana 53 e e come Cappellano ospedaliero. Dal 1996 di sacerdozio 48. è stato Cappellano nella casa di riposo a St. Joseph in Hallenberg. Nel giugno 2005 si è – 22 gennaio 2012: Abramović Fr. Josip, Ma- stabilito nella Casa di Geschwister-Louis- te, nato a Brušane, della Prov. Assumptio- Haus in Hürtgenwald. Nel novembre 2010 nis BMV, Bosnia/Erzegovina. Ha lavorato si è trasferito a Fulda, dove ha trascorso il nella pastorale parrocchiale, è stato Consi- suo ultimo periodo di vita tra gravi proble- gliere della Custodia e Custode della Custo- mi di salute. È morto a Fulda all’età di anni dia “S. Familiæ” in Canada e negli USA. È 85, di vita francescana 64 e di sacerdozio morto a Chiacago, USA, all’età di anni 77, 58. di vita francescana 59 e di sacerdozio 52. 194 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

– 24 gennaio 2012: Pezzoni Fr. Candido, Gio- – 9 febbraio 2012: Murphy Fr. Venard, Jo- vanni, nato a Palosco, della Prov. Mediola- seph, nato a Bronx, della Prov. Ss. Nominis nensis S. Caroli Borromæi, Italia. Attratto Iesu, USA. Dopo aver completato l’anno di dalla semplicità del carisma di san France- teologia pastorale a St. Anthony Shrine di sco entra nella Famiglia Francescana come Boston, Mass., ha lavorato soprattutto nella oblato e con semplicità si prodiga nei servizi pastorale parrocchiale come Cappellano e di foresteria, di cantiniere, di sacrestano e di come Parroco in diverse Parrocchie della questuante. Professa poi la Regola dei Fra- Provincia, ritirandosi dal ministero attivo ti Minori continuando una vita di semplice nel 2005. È stato anche Guardiano. È morto e fedele servizio, limitato dalle possibilità a St. Petersburg all’età di anni 77, di vita date da una cagionevole salute, che segnerà francescana 56 e di sacerdozio 50. profondamente tutta la sua vita. Il progres- sivo aggravarsi delle condizioni fisiche ha – 13 febbraio 2012: Brown Fr. richiesto, oltre a ripetuti ricoveri ospedalie- Maxwell, nato a Windsor, della Prov. S. ri, lunghe degenze presso l’Infermeria pro- Sancti Spiritus, Australia. È morto a Sydney vinciale. È morto a Sabbioncello di Merate all’età di anni 81, di vita francescana 54 e di all’età di anni 74, e di vita francescana 35. sacerdozio 48.

– 25 gennaio 2012: Maistro Fr. Giuseppe, – 16 febbraio 2012: Clifford Fr. Leo, Dar- nato a Monte di Malo, della Prov. Venetæ muid Brendan, nato a Killarney, Irlanda, S. Antonii Patavini, Italia. Ha accompagna- della Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Ha to con grande disponibilità e generosità le svolto attività a Limerick (1947-1950), a Sorelle e i Fratelli dell’Ordine Francescano Manchester/Inghilterra (1950-1951) e a Secolare, condividendo con loro l’ideale di Dublino (1951-1954), soprattutto nel cam- vita evangelica che Francesco d’Assisi ci ha po della predicazione, nella radio in col- affidato come preziosa e affascinante eredi- laborazione con il noto Agnello Andrew, tà. È morto a Mantova all’età di anni 54, di OFM, un pioniere nelle comunicazioni cat- vita francescana 28 e di sacerdozio 18. toliche. Nel 1954 è giunto negli USA ed ha continuato tale ministero: per 50 anni si è – 27 gennaio 2012: Cascino Fr. Marion, nato dedicato alla predicazione (in particolare: a Fhiladelphia, della Prov. Immculatæ Con- Esercizi spirituali, missioni parrocchiali e ceptionis BMV, USA. È morto nel Conven- giornate di ritiro), dimorando in vari con- to St. Patrick’s in Bronx all’età di anni 91, venti. Nel 1993 si è incardinato nella Pro- di vita francescana 69 e di sacerdozio 63. vincia del Ss.mo Nome di New York. Molti suoi discorsi sono stati trasmessi dalla re- – 1 febbraio 2012: Marcone Fr. Domenico te televisiva EWTN. È morto a Ringwood Anastasio, nato a Fano Adriano di Cerque- all’età di anni 89, di vita francescana 69 e di to, della Prov. Seraphicæ S. Francisci Assi- sacerdozio 65. siensis, Italia. Ha vissuto con gratitudine la sua vocazione francescana e sacerdotale. Si – 17 febbraio 2012: Parillo Fr. Emery D., è sempre donato con impegno e generosità nato a Boston, della Prov. Immaculatæ per il bene della Chiesa e dell’Ordine nel Conceptionis BMV, USA. È morto presso compiere la volontà di Dio, in qualsiasi luo- il Tufts Medical Center di Boston all’età di go dove l’obbedienza l’ha chiamato. Si è anni 83, di vita francescana 64 e di sacerdo- distinto per la sua disponibilità nell’aiutare zio 57. i Parroci locali e nel servizio come confes- sore. È morto nell’Infermeria provinciale di – 19 febbraio 2012: Nappo Fr. Costantino, S. Maria degli Angeli all’età di anni 91, di Luigi, nato a Salerno, della Prov. Salerni- vita francescana 75 e di sacerdozio 67. tano-Lucanæ Immaculatæ Conceptionis BMV, Italia. È morto nell’Infermeria pro- – 6 febbraio 2012: Bourke Fr. Hugolin Ke- vinciale di Nocera all’età di anni 86, di vita vin, nato ad Auburn, della Prov. Sancti Spi- francescana 70 e di sacerdozio 62. ritus, Australia. È morto a Sydney all’età di anni 87, di vita francescana 63 e di sacerdo- – 20 febbraio 2012: Sdringola Fr. Paoli- zio 56. no, Novello, nato ad Assisi, della Prov. NECROLOGIA 195

Seraphicæ S. Francisci Assisiensis, Italia. Bruxelles all’età di anni 78, di vita france- Ha sempre testimoniato l’Amore del Cri- scana 60 e di sacerdozio 53. sto crocifisso e glorioso con la sua vita di religioso e di sacerdote, annunciandolo an- – 27 febbraio 2012: Muñoz Martín Fr. Fran- che alle tante persone che ha incontrato nel cisco, nato a Retamosa de Cabañas, della suo lungo ministero. Ha vissuto con un de- Prov. Bæticæ, Spagna. È stato per 23 anni siderio ardente d’incontrare il Signore per in America Latina, nell’antica Custodia di rimanere con lui per l’eternità, ma senza ri- Bolivia e nell’Arcidiocesi di Ayacuchi (Pe- sparmiarsi nel servire di volta in volta tutti rù). È morto all’età di anni 79, di vita fran- coloro che Dio gli a aveva posto accanto nei cescana 59 e di sacerdozio 52. diversi incarichi a lui affidati; in particola- re, lo si ricorda come “il Maestro”. È morto – 29 febbraio 2012: Lanzone Fr. Damiano, nell’Infermeria provinciale di S. Maria de- nato a Rodi Garganico, della Prov. Saler- gli Angeli all’età di anni 95, di vita france- nitano-Lucaæ Immaculatæ Conceptionis scana 79 e di sacerdozio 71. BMV, Italia. È stato per lungo tempo ani- matore provinciale di GPIC e un elemen- – 21 febbraio 2012: Guertin Fr. Eugène, to propositivo di GPIC nella COMPI. Ha Pierre, nato a Montréal, della Prov. S. Io- lavorato per rendere consapevoli i frati di seph Sponsi BMV, Canada. Dal 1955 al importanti e, a volte, scomodi argomenti 2002 è stato missionario in Perù, all’inizio con ragionamenti chiari ed incisivi. Nel suo nel Vicariato apostolico San José dell’A- ministero ha lavorato con i poveri, gli im- mazzonia e, poi, a Tingo María e a Lima. È migrati e coloro che erano privi dei diritti morto nell’Infermeria provinciale di Mon- umani basilari; ha dedicato il suo tempo an- tréal all’età di anni 91, di vita francescana che all’annuncio della Parola di pace, giu- 65 e di sacerdozio 57. stizia e dialogo. È morto a Ferrandina, in un incidente stradale mentre si recava a tenere – 23 febbraio 2012: Van der Horst Fr. Vin- un seminario sulla pace, all’età di anni 64, centius, Jan, nato a Woerden, della Prov. di vita francescana 47 e di sacerdozio 40. Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Dal 1970 al 2005 è stato missionario in Papua – 29 febbraio 2012: Crurz Cruz Fr. Car- (Indonesia). È morto a Warmond all’età di los Fernando, nato a Neiva, della Prov. S. anni 69, di vita francescana 49 e di sacerdo- Pauli Apostoli, Colombia. È morto a Neiva zio 42. all’età di anni 43, di vita francescana 20 e di sacerdozio 11. – 26 febbraio 2012: Plogmann Fr. Norbert, – 29 febbraio 2012: Van Kampen Fr. Theofo- nato ad Hagen, della Prov. S. Elisabeth, or, Theodorus, nato ad Obdam, della Prov. Germania È morto presso la Clinica “Isar”, Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. È Monaco di Baviera, all’età di anni 58, di vi- stato Parroco in varie Parrocchie e molto ta francescana 37 e di sacerdozio 31. attivo nella cura dell’OFS. È morto a War- mond all’età di anni 97, di vita francescana – 26 febbraio 2012: Van Volsem Fr. Gaétan, 78 e di sacerdozio 71. Gérard, nato a Claudfontaine, Belgio, del- la Prov. Trium Sociorum, Francia/Belgio. – 6 marzo 2012: Durán Hernández Fr. Jesús, Dotato di grande capacità di ascolto e di nato a Santiago de Querétaro, della Prov. accettazione degli altri, si è distinto per la Ss. Petri et Pauli de Michoacán, Messico. sua grande gentilezza, l’amore e la genero- Con sollecitudine ha servito in varie Case sità apostolica nel predicare ritiri spirituali. della Provincia ed ha svolto fedelmente i Profondo conoscitore degli scritti e delle vari uffici che gli furono conferiti (Guardia- fonti francescane è stato apprezzato per la no, Maestro degli Aspiranti, Parroco e Di- sua chiara, semplice e divertente esposizio- rettore della Case di formazione). Di carat- ne, specialmente dalle Fraternità dell’OFS. tere gioviale, è stato sempre a servizio della Ha prestato servizio nelle parrocchie della Fraternità. È morto nella Casa “Nuestra nuova Leuven, è stato Cappellano del Li- Señora de Guadalupre” di Morelia all’età ceo Martin V, un attivo animatore del mo- di anni 60, di vita francescana 33 e di sacer- vimento “Mariage/rencontre”. È morto a dozio 27. 196 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

– 7 marzo 2012: Grasveld Fr. Angelinus, Ploudaniel, della Prov. B. Pacifici, Francia. Carolus, nato a Zeist, della Prov. Ss. È morto a Lorient all’età di anni 87, di vita Martyrum Gorcomiensium, Olanda. È stato francescana 65 e di sacerdozio 64. Parroco e dal 1969 al 2000 Vicario genera- le della Diocesi di Groningen (Olanda). È – 31 marzo 2012: Tasselli Fr. Leonardo, morto a Valenburg all’età di anni 85, di vita Angelo, nato a Fusignano, della Prov. Pi- francescana 66 e di sacerdozio 59. cenæ S. Iacobi de Marchia, Italia. Frate Minore e sacerdote di alta levatura spiritua- – 8 marzo 2012: Petti Fr. Diego, Antonio, le e di eroico servizio apostolico. Segnato nato a Circello, della Prov. Samnito-Hir- dall’ideale missionario in Cina negli anni piniæ S. Mariæ Gratiarum, Italia. Svolse giovanili, si impegna poi nella diffusione in ovunque gli uffici semplici ed umili di que- Italia della Guardia d’Onore del Cuore Im- stuante, cuoco e sacrista, amato e stimato macolato di Maria e nella realizzazione del dalle tante persone che quotidianamente Centro mariano a San Marino, svolgendo incontrava. È vissuto nei Conventi di Vi- anche l’ufficio di Ministro e Vicario pro- tulano, San Bartolomeo in Galdo, Zungoli, vinciale. Trascorre gli ultimi anni nel mi- Arpaia, San Martino Valle Caudina, Paduli, nistero della riconciliazione e in un intensa Faicchio È morto nel Convento “S. Maria vita di preghiera. È morto presso l’Ospeda- delle Grazie” di Benevento all’età di anni le di San Benedetto del Tronto all’età di an- 85 e di vita francescana 61. ni 92, di vita francescana 77 e di sacerdozio 69. – 16 marzo 2012: Saris Fr. Ambrosius, Wilhelmus, nato a Rotterdam, della Prov. – 1 aprile 2012: Cerasa Fr. Nicola, Gino, Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Ha nato a Maglianello della Prov. Romanæ Ss. insegnato biologia ed ha lavorato nella pa- Petri et Pauli, Italia. Ancora studente, nel storale parrocchiale. È morto a Bolsward 1940, parte missionario per la Cina. Esple- all’età di anni 89, di vita francescana 69 e tati gli studi teologici, riceve l’ordinazio- di sacerdozio 62. ne presbiterale a Taiyuan nello Shansi l’8 dicembre 1944. È stato più volte Ministro – 24 marzo 2012: Ageorges Fr. Théodore, provinciale ad ha rivestito l’incarico di Vi- Maurice, nato ad Argenton-s-Creuse, della cario e Procuratore generale dell’Ordine Prov. B. Pacifici, Francia. È morto a Larche dei Frati Minori nel sessennio 1973-1978. all’età di anni 88, di vita francescana 67 e di È morto nel Convento S. Maria di Gesù in sacerdozio 61. Artena all’età di anni 92, di vita francesca- na 77 e di sacerdozio 68. – 27 marzo 2012: Seidensticker Fr. Philipp, nato a Paderborn, della Prov. S. Elisabeth, – 7 aprile 2012: De Figueredo Fr. Clóvis, Germania. Dopo l’ordinazione sacerdotale nato a Ribeirão Corrente, Brasile, della ha iniziato lo studio di Esegesi del Nuovo Cust. Ss. Cordis Iesu, Brasile, dep. a Prov. Testamento in Münster, Roma e Gerusa- Neapolitanæ ss. Cordis Iesu (Italia). Frate lemme. Nel 1952 ha conseguito il titolo esemplare per semplicità, umiltà ed obbe- di Dottore in Teologia presso la Westfalia dienza. È morto in un incidente stradale a Wilhelms University di Münster. Dopo ul- Ribeirão Coorente, Brasile, all’età di anni teriori studi a Roma e a Gerusalemme ha 63, di vita francescana 13 e di sacerdozio 9. ottenuto nel 1953 la Licenza in Sacra Scrit- tura. Dal 1954 al 1979 è stato professore di – 9 aprile 2012: Van der Horst Fr. Koen- esegesi del Nuovo Testamento presso l’U- raad, Gaston, nato a Borgerhout, della niversità di Münster e Paderborn e presso Prov. S. Ioseph Sponsi BMV, Belgio. Per la Facoltà Teologica dell’Arcidiocesi di 39 anni missionario in Congo (ex Zaire), Paderborn. Ha pubblicato numerosi saggi e dove è stato primo ispettore delle scuole in articoli su riviste accademiche. È morto a Katanga, poi nominato superiore regionale. Paderborn all’età di anni 92, di vita france- A causa di difficoltà politiche ha lasciato scana 75 e di sacerdozio 63. il Congo e si è trasferito in Corsica, dove ha vissuto 17 anni nella regione di Sarte- – 28 marzo 2012: Le Roy Fr. Yves, nato a ne. Un Frate energico, sensibile, generoso NECROLOGIA 197

e credente, rispettoso delle persone e tanto Dublino e Oxford. È tornato presso il Siena amato da loro. È morto a Antwerpen all’età College, dove è stato Professore, Presiden- di anni 87, di vita francescana 63 e di sacer- te, Vice-Presidente per gli affari accademi- dozio 60. ci, e Presidente del Collegio. Completato il mandato di Presidente, ha insegnato pres- – 10 aprile 2012: Kalfic Fr. Berislav, Anto, so l’Università Cattolica di Porto Rico dal nato a Donja Vijaka, della Prov. S. Crucis, 1976 al 1979. Dal 1979 al 1982, assieme Bosnia/Erzegovina. Ha svolto, soprattutto, a Fr. Salvator Fink, ha fondato la Anthony pastorale parrocchiale, come collaboratore Case: cinque residenze per i bisognosi, di e come Parroco, in varie Parrocchie. È mor- cui è stato Direttore. Dal 1982 al 1987 è sta- to a Vijaka all’età di anni 85, di vita france- to Vicario provinciale. Dal 1987 al 1990 è scana 66 e di sacerdozio 60. stato Vice Parroco nella parrocchia del Sa- cro Cuore a Rochelle Park, NJ, e dal 1991 al – 11 aprile 2012: Schembri Fr. Guido, nato a 1996 Parroco nella parrocchia di St. Paul a Sliema, della Prov. S. Pauli Apostoli, Malta. Wilmington, Delaware. Nel 2009, a seguito È stato Ministro provinciale (1979-1985), di un ictus, si è trasferito nel convento del- Vicario e Definitore provinciale, Visitatore Santo Nome a Ringwood, NJ, dove è morto generale per la Provincia inglese. Noto bi- all’età di anni 92, di vita francescana 70 e di blista, ha pubblicato molti articoli e libri su sacerdozio 66. temi biblici e biografici. Ha insegnato Sacra Scrittura e le lingue ebraico-greco a Malta, – 15 aprile 2012: Bini Fr. Paolo, nato a Bat- a Gozo, a New York, a Manila e a Bologna. tipaglia, della Prov. Seraphicæ S. Franci- Per divulgare la parola di Dio, ha partecipa- sci Assisiensis, Italia. Frate che ha vissuto to a vari programmi radiofonici e ha tenuto con generosità il suo servizio e ministero dei corsi in varie Parrocchie. È morto a Dar sacerdotale. In particolare, nei Santuari ha tal-Kleru, B’kara, all’età di anni 88, di vita incontrato migliaia di persone, a cui francescana 73 e di sacerdozio 64. ha trasmesso con passione i valori cristiani e francescani, cercando di por- – 12 aprile 2012: García Benítez Fr. Arge- tare il buon esempio nella fede a Dio e miro, nato a Cali, della Prov. S. Fidei, Co- nella conoscenza più profonda di France- lombia. È morto ad Itagüí all’età di anni 88, sco. Ha avuto un cuore che non si è ri- di vita francescana 71 e di sacerdozio 64. sparmiato, sia nella stima che nell’amo- re dei fratelli, ed ha vissuto con grande fede – 12 aprile 2012: Mariottini Fr. Benvenuto, e forza gli anni di malattia. È morto presso Antonio, nato a Brufa di Torgiano, della l’Ospedale di Perugia all’età di anni 56, di Prov. Serphicæ S. Francisci Assisiensis, vita francescana 29 e di sacerdozio 22. Italia. Frate semplice e buono, che amava pregare e lavorare seguendo l’esempio del – 16 aprile 2012: Maroncelli Fr. Settimio, nostro padre san Francesco. Ha vissuto la nato a Rimini, della Prov. Bononiensis sua vocazione di Frate Minore con gran- Christi Regis, Italia. Presso il Pontificio de semplicità e perseveranza, attraverso Ateneo Antonianum di Roma studia Diritto moltissimi servizi conventuali esercitati Canonico, conseguendo il titolo di “Dot- nell’obbedienza e con grande fedeltà; in tore in Diritto Canonico” con la pubbli- particolare ha svolto per diversi anni gli in- cazione della tesi: “I religiosi e la Chiesa carichi di cuoco, di ortolano e di questuan- locale. Dottrina del Vaticano II”. In Provin- te. È morto nell’Infermeria provinciale di cia si dedica all’insegnamento del Diritto S. Maria degli Angeli all’età di anni 88 e di Canonico presso lo Studio Teologico S. vita francescana 67. Antonio in Bologna. Nel 1976 è nomina- to Guardiano per sei anni presso la Frater- – 14 aprile 2012: Conlin Fr. Matthew, nità di Sant’Antonio in Bologna. Nel 1983 Edwaed, nato a Barker, NY, della Prov. Ss. è nominato Addetto della Segretaria dalla Nominis Iesu, USA. Nel 1945 ha iniziato ad Congregazione per il Clero e contempo- insegnare inglese presso il Siena College di raneamente è docente presso il Pontificio Loudonville, NY. Dal 1950 al 1953 ha con- Ateneo Antonianum. Nell’estate del 2010 seguito il dottorato presso l’Università di è nominato Prelato Uditore del Tribunale 198 AN. CXXXI – IANUARII-APRILIS 2012 – N. 1

della Rota Romana, incarico conferito dal – 23 aprile 2012: Luzi Fr. Giovanni, nato a Santo Padre, quale riconoscimento per i 27 Pollenza, della Prov. Picenæ S. Iacobi de anni a servizio della Congregazione per il Marchia, Italia. Un fratello amante della Clero. È morto nell’Infermeria provinciale propria vocazione francescana, si è speso di Bologna all’età di anni 69, di vita france- in molteplici servizi (in cucina, come que- scana 51 e di sacerdozio 43. stuante, sagrestano...) in varie Fraternità con ilarità e generosità. È morto nell’Infer- – 17 aprile 2012: Tolosa Fr. Manuel Guil- meria provinciale di Grottammare all’età di lermo, nato a San Antonio, Catamarca, anni 88 e di vita francescana 71. della Prov. Fluvii Platensis Assumptionis BMV, Argentina. Il suo primo impegno è – 23 aprile 2012: Joannes Fr. Vittorino, stato nel convento di S. Antonio di Padova. Fernando, della Prov. Mediolanensis S. Poi, si è preso cura delle cappelle dipen- Croli Borromæi, Italia. Uomo dall’intelli- denti della parrocchia; è stato professore, genza vivace compie gli studi in Teologia maestro dei postulanti in Catamarca. Ha Dogmatica, Liturgia, Patrologia e Liturgie lavorato, infine, nella pastorale parrocchia- Orientali, e frequenta un corso di specia- le. È morto nella Casa Nstra. Sra. del Pilar, lizzazione in Teologia ecumenica presso Luján, all’età di anni 78, di vita francescana la Facoltà Teologica Evangelica di Roma. 55 e di sacerdozio 48. Partecipa al Concilio Vaticano II in qualità di perito. Lavora per vent’anni al Centro di – 19 aprile 2012: Canales Burgos Fr. Ladi- documentazione internazionale e intercon- slao, nato a Lagunitos, della Prov. ss. XII fessionale, con incarichi di collegamento Apostolorum, Perù. Dopo l’ordinazione con le Università teologiche protestanti e sacerdotale fu inviato nella sierra di Piura, ortodosse. Pubblica numerose opere per dove con impegno e perseveranza seminò il Mondadori, collabora alla rivista interna- seme del Vangelo, soprattutto nel ministe- zionale di Teologia “Concilium” e presta la ro parrocchiale e nei collegi che aveva l’ex sua opera presso il Centro Internazionale di Custodia del Ss.mo Nome di Gesù. È morto Documentazione sulla Chiesa Contempora- all’età di anni 75, di vita francescana 46 e di nea (IDOC). Con la sua eccezionale cono- sacerdozio 38. scenza di lingue antiche e moderne, inizia un’intensa attività di traduzione, presenta- – 20 aprile 2012: Cruz Vázquez Fr. Julián, zione e pubblicazione di libri di teologia in nato ad El Soldado, della Prov. Ss. Petri et ben 8 lingue. Dal 1999 è Assistente eccle- Pauli de Michoacán, Messico. Ha svolto, siastico dei fedeli di rito bizantino nella dio- soprattutto, il ministero parrocchiale. Nelle cesi di Milano. Dal 2001 è anche Assistente case dove è stato si è distinto anche per la Spirituale della sezione di Milano dell’As- sua fraterna collaborazione nelle faccende sociazione ACIOC, nata per testimoniare domestiche e nel governo. Conversatore e far conoscere il patrimonio della Chiesa gioviale e piacevole, anche nelle ultime Bizantina. È morto a Ghedi, Brescia, all’età settimane nella misura consentitagli dalla di anni 80, di vita francescana 58 e di sacer- malattia. È morto nella Casa “La Purísima dozio 45. Concepción” di Celaya all’età di anni 74, di vita francescana 41 e di sacerdozio 36. – 24 aprile 2012: Daemen Fr. Christoffel, Godfried, nato a Kaulille, della Prov. S. – 23 aprile 2012: Azzopardi Fr. Arthur, Ioseph Sponsi BMV, Belgio. È stato Guar- Paul, nato a Sliema, della Prov. S. Pauli diano in varie Fraternità, Professore di reli- Appostoli, Malta. Ha svolto vari servizi: è gione e Parroco in tre Parrocchie. Un fran- stato vice parroco (1958-1962) nella par- cescano semplice ed amabile, molto vicino rocchia Nostra Signora del Sacro Cuore a agli studenti e ai parrocchiani. È morto ad Sliema, Cappellano delle sorelle Clarisse Antwerpen all’età di anni 82, di vita france- (1963-1985), aiutandole, anche grazie a scana 59 e di sacerdozio 54. tanti benefattori, in diversi modi. È morto nella Casa del Clero, B’Kara, dove risiede- – 27 aprile 2012: Zavarella Fr. Salvato- va dal 2001, all’età di anni 89, di vita fran- re, nato a Pratola Peligna, della Prov. Se- cescana 75 e di sacerdozio 64. raphicæ S. Francisci Assisiensis, Italia. NECROLOGIA 199

Nell’arco della sua lunga vita francescana USA. Oltre a lavorare nel campo dell’in- e sacerdotale, ha svolto più incarichi, sia a segnamento e della pastorale parrocchiale, servizio dell’Ordine, sia della Provincia, ed si è dedicato al ministero dell’evangelizza- anche nella società civile. In particolare, ha zione, in particolare: è stato Coordinatore continuato il suo instancabile lavoro nella dell’evangelizzazione nella Arcidiocesi di promozione delle Missioni ad gentes: do- Detroit per 14 anni, ha predicato le missio- po aver effettuato per tre anni una capilla- ni al popolo ed ritiri spirituali in tantissimi re e prolungata visita nell’America Latina luoghi. È morto presso la Motherhouse of a scopo scientifico sull’evangelizzazione the Sisters of Charity, Cincinnati, all’età di missionaria dei francescani, ha effettua- anni 61, di vita francescana 41 e di sacer- to ben altri 45 itinerari missionari in tutti dozio 34. i Continenti. È morto nell’Infermeria pro- vinciale di S. Maria degli Angeli all’età di – 30 aprile 2012: Gionfra Fr. Orten- anni 91, di vita francescana 74 e di sacerdo- sio, nato a Vignanello, della Prov. Ro- zio 66. manæ Ss. Petri et Pauli, Italia. È morto a Vignanello all’età di anni 94, di vi- – 27 aprile 2012: Havron Fr. Daniel, nato a ta francescana 77 e di sacerdozio 70. Richland, della Prov. S. Ioannis Baptistæ,