Prima Guerra Mondiale (1915-1918)

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Prima Guerra Mondiale (1915-1918) 1/A VOGLIAMO RICORDARLI ALBO D’ORO DEI CADUTI SAMBENEDETTINI NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE 1915 - 1918 Pagina 2: Opera scultorea di Mario Cerati - Monumento; Pagina 3: Sintesi della I^ Guerra Mondiale 1914-1918; Pagina 4: Bollettino di guerra 1268 del Generale Armando Diaz; Pagina 5: Foto 1: Sacrario di Redipuglia; Foto 2: Monte Pasubio, via degli Eroi; Da pag. 6 a 25: Elenco dei 300 Caduti Sambenedettini della Grande Guerra; Pagina 26: Cartolina ricordo dei 33 Caduti di Gorgo – Statistica Vittime; Pagina 27: Statistiche e Schieramenti battaglia finale; Pagina 28: Monumenti del Cerati a San Benedetto Po e San Siro; Pagina 29: Ricordo dello scultore Mario Cerati. ROMA - ALTARE DELLA PATRIA: IL PRESIDENTE NAPOLITANO ONORA IL MILITE IGNOTO. (2) VOGLIAMO RICORDARLI: ALBO D’ORO DEI CADUTI SAMBENEDETTINI DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE 1915-1918 Il 1° luglio del 1928 a San Benedetto Po il Vescovo di Mantova, con le Autorità Civili e Militari, inaugurava il Parco di Rimembranza dedicato ai Caduti Sambenedettini della 1^ Guerra Mondiale. Monumento e cancellata (1927) progettati dall’Ingegnere Ettore Cristanini e messi in opera da 4 fabbro-ferrai locali. Lo scultore Carlo Cerati (Casalmaggiore 1865 - Mantova 1948) era l’autore della pregevole opera scultorea posta nella parte frontale del Monumento. L’opera vedeva la .. Gloria.. che spiccava sopra le altre statue in commemorazione di tutti i Caduti per la Patria; La madre dal volto doloroso, chiusa nella sua tristezza si piegava amorevolmente verso la ..Gloria..; Il fanciullo, orfano, tendeva la mano in cerca di conforto; La giovane moglie del Soldato era accasciata e chiusa nel proprio dolore. Il littore col fascio abbassato, piangeva i propri Eroi. Nel 1941 la cancellata ed il gruppo bronzeo erano stati fusi per usi bellici. Oggi del Monumento rimane solo l’obelisco che è posto in Piazza Guglielmo Marconi ed è dedicato: “Ai Caduti di tutte le Guerre”. (3) SINTESI DELLA I^ GUERRA MONDIALE 1914 -1918: Mondiale: 28 luglio 1914 – 11 novembre 1918) - (Italia: 24 maggio 1915 – 04 novembre 1918). L’origine della I^ Guerra Mondiale avviene maggiormente da cause politiche fra gli Stati Europei che si contendono i territori già appartenuti per confine storico, etnico e linguistico. Infatti, l’Italia è interessa a sottrarre l’Alto Adige, Trento e Trieste al dominio Austro-Ungarico. Così la Francia per l’Alsazia e la Lorena. La Germania con l’Austria e la Russia per estendersi nell’Area dei Balcani. Le Nazioni si preparano al riarmo facendo gli interessi dei Gruppi industriali impegnati nella costruzioni di armamenti e navi, mentre l’opinione pubblica vede nella guerra la possibilità di cambiamenti nella vita sociale e politica. Il 28 giugno 1914 a Sarajevo un nazionalista Serbo uccide in un attentato l’Arciduca Francesco Giuseppe , erede al trono dell’impero Austro-Ungarico. Il 28 luglio 1914 l’Austria dichiara guerra alla Serbia, appoggiata dall’Ungheria, Germania e Bulgaria. Con la Serbia si schierano: Inghilterra, Francia e Russia. L’Italia si dichiara neutrale divisa da neutralisti ed interventisti. I primi sono i cattolici con Papa Benedetto XV°, i Socialisti, i parlamentari liberali guidati da Giolitti, convinti che l’Austria ricompensi la neutralità rendendo i territori contesi. Con lo stesso ideale durante il periodo bellico, l’Avvocato Penalista Sambenedettino Enrico Ferri interviene sul campo in favore del concittadino Andrea Bertazzoni, reo di autoferimento, in quanto contrario al fronte e di sparare al nemico, facendogli trasformare la condanna di fucilazione al petto in 20 anni di reclusione, poi liberato dall’amnistia generale promulgata il 2 settembre 1919; Estensore e relatore lo stesso On. Enrico Ferri, che salva 210.000 condannati dai Tribunali Militari. Per gli interventisti: il Maresciallo dell’aria Gabriele d’Annunzio, tutti i Generali del Regio Esercito con Benito Mussolini (espulso dal Partito), appoggiati dai grandi gruppi industriali, che sostengono il buon fine dell’entrata in guerra con le Nazioni democratiche: Francia ed Inghilterra. Il 26 aprile 1915 il Governo Italiano firma segretamente a Londra un patto per intervenire nella contesa con la promessa del ritorno di Gorizia,Trento, Trieste e i territori dalla frontiera del Brennero. Così il 24 maggio 1915 l’Italia entra in guerra con le potenze della triplice alleanza: Inghilterra, Francia e Russia. All’apparenza sembra una guerra breve, mentre diviene prevalentemente un conflitto di trincea. I Tedeschi per occupare il Lussemburgo ed il Belgio sono fermati sul fiume Marna. Nel frattempo le Armate Italiane attaccano gli Austriaci sul fiume Isonzo dove sono bloccati e le battaglie diventano corpo a corpo tra le trincee. L’impegno Austriaco nel 1916 è di invadere la Pianura Padana attraverso l’Altipiano di Asiago dove gli sbarramenti Italiani bloccano l’invasione. La Germania vince la battaglia dello Jutland ma la marina Inglese domina sempre i mari. A tal punto la Germania interviene con i sommergibili per limitare i rifornimenti Inglesi. Nel 1917 entrano in guerra gli Stati Uniti a vantaggio del settore Francese. In ottobre in Russia scoppia la rivoluzione ed esce dalla guerra, così gli Austriaci spostano le loro Truppe dal fronte Russo a quello Italiano e riportano il 24 ottobre 1917 la netta vittoria di Caporetto. L’Italia stabilisce una linea di difesa lungo il fiume Piave, il Generale Cadorna dimostratosi troppo severo con gli Ufficiali e la Truppa viene sostituito dal nuovo Comandante in Capo Generale Diaz. Nel frattempo in Italia cresce il malumore fra la popolazione che affamata chiede la fine della guerra. Nella primavera del 1918 i Tedeschi riattaccano sulla Marna a Verdun ma sono decisamente respinti dalle Forze Alleate. E’ la battaglia piu’ sanguinosa del I° Conflitto Mondiale con tanti Caduti e Dispersi: Francia n. 95.165: Gran Bretagna n. 16.552; Stati Uniti n. 12.000; Italia n. 9.334; L’Italia con un impegno sovraumano passa alla controffensiva ed ottiene la decisiva vittoria di Vittorio Veneto.. Perdite: Italia n. 5.800 morti e 26.000 feriti; Austria-Ungheria n. 35.000 morti, 100.000 feriti e 300.000 Prigionieri. A tal punto l’Austria è obbligata a chiedere l’Armistizio che è sancito in data 04 novembre 1918; Mentre, la Germania firma l’Armistizio con le forze dell’Intesa in data 11 novembre 1918. La I^ Guerra Mondiale riporta tra Civili e Militari 9 milioni di Caduti, L’Italia ottiene il Trentino, l’Alto Adige, la Venezia Giulia e Trieste ma deve contare oltre 750.000 Caduti. Fra questi: 300 Eroi, sono di Sanbenedettini (4) REGIO ESERCITO ITALIANO COMANDO SUPREMO BOLLETTINO DI GUERRA N. 1268 4 novembre 1918 - ore 12 La Guerra contro l’Austria-Ungheria che sotto l’alta guida di S.M. il RE “Duce Supremo” L’Esercito Italiano inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incontrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 ottobre ed alla quale prendevano parte 51 Divisioni Italiane, 3 Britanniche, 2 Francesi, 1 Czeco-Slovacca ed 1 Reggimento Americano contro 63 Divisioni Austro-Ungariche, è finita. La fulminea arditissima avanzata su Trento del XXIX° Corpo della I^ Armata, sbarrando le vie della ritirata alle Armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle Truppe della 7^ Armata ed ad oriente da quelle della 1^ - 6^ e 4^, ha determinato ieri lo sfacelo totale del Fronte Avversario. Dal Brenta al Torre l’irresistibile slancio della 12^, della 8^ e della 10^ Armata e delle Divisioni di Cavalleria ricaccia sempre piu’ indietro il Nemico fuggente. Nella pianura S.A.R. il Duca d’Aosta avanza rapidamente alla testa della Sua invitta 3^ Armata anelante di ritornare sulle posizioni da Essa già gloriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L’ Esercito Austro-Ungarico è annientato: Esso ha subito perdite gravissime nell’accanita resistenza nei primi giorni di lotta e nell’inseguimento: Ha perduto quantità ingentissime di materiali d’ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e depositi: Ha lasciato finora nelle nostre mani circa 300.000 Prigionieri con interi Stati Maggiori e non meno di 5.000 cannoni. Nota: I resti di quello che fu uno dei piu’ potenti Eserciti del mondo risale in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Armando Diaz Monumento ai Caduti-fronte Basilica: Oggi ammiriamo Piazza Matilde di Canossa. (5) COLLE S. ELIA - SACRARIO DI REDIPUGLIA: Presenti: 100.187 Caduti di cui Noti: 39.857- Ignoti: 60.330. PASUBIO mt. 1.935: Dal Passo Xomo-Bocchetta Campiglia del versante Vicentino, percorso militare di 52 gallerie costruite a mano dai nostri Soldati della I^ Armata per un dislivello di 750 mt., riconosciute quale la maggior opera di Ingegneria Militare; Si arriva al Rifugio Generale Achille Papa; Salendo si vedono le trincee Italiane ed Austriache del Corno del Pasubio e la zona Sacra delle 7 Croci; Il 13-03-1918 sotto il Dente Italiano gli Austriaci in 2 camere di scoppio fanno brillare 50.000 Kg. di dinamite che uccide 54 Italiani e 29 feriti, il contraccolpo abbattendo parzialmente il Dente uccide anche molti soldati Austriaci. (Attuale area di ricerca Caduti). (6) ELENCO CADUTI SAMBENEDETTINI DELLA 1^ GUERRA MONDIALE 1915-1918 DEL DISTRETTO MILITARE DI MANTOVA: 1-Cap. Magg. ALBERINI Ennio Sante di Angelo; Caporal Magg. 13° Rgt. Bers. n. Moglia 31-10-1899 trasf. a San Benedetto Po, Deceduto 14-07-1918 in prigionia per malattia, Sepolto a Pozva (Zalaegerszeg-Ungheria) nel Cimitero Militare Italiano in data 14-07-1918; *2- Sold. ANCELLOTTI Ernesto Tommaso di Luigi; Mitragl. 207^ Comp. Mitraglieri. Fiat n. S.Ben. Po 22-09-1892, Deceduto 07-11-1918 in Francia per malattia, Sepolto a Lione Cimitero di “ La Donà”, Riquadro militare il 07-11-1918; 3-Sold. ANDREANI Carlo di Riziero; Fante del 225° Rgt.
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