N. 9 OTTOBRE 1995 LIRE 8.000 ANNO XII

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Filosofia italiana

lo stato delle cose

Bonino, Casati, Cases,

Ferrari, Gann, ^conl'

Restaino, Vattimo, Viano, Votpt

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. 50% - ROMA - ISSN 0393 - 3903 CONTIENE T.P. IL LIBRO DEL MESE 4 Gian Giacomo Fissore Armando Petrucci Le scritture ultime LINGUAGGI 5 Dario Tornasi Roland Barthes Sul cinema I segni e gli affetti nel film LETTERATURA Guido Fink Saul Bellow I conti tornano: saggi 1948-1993 Marisa Bulgheroni Giuseppe Sertoli Graham Swift Per sempre Mariolina Bertini Peter Brooks Trame Luca Bianco Robert Desnos Jack lo sventratore Ambra Caputo Nina Berberova Felicità Laurent Marchand 9 Un caffè con Nina a Saint-Sulpice, intervista con Hubert Nyssen di Ambra Caputo e Laurent Marchand 10 Sandra Teroni Jean-Paul Sartre Carnets de la dróle de guerre 11 Giulia Visintin Manuel Vàzquez Montalbàn La rosa di Alessandria 12 Aldo Giorgio Gargani Correzione

ROSCELLINO & COMPANY 13 Cesare Cases Piergiorgio Bellocchio L'astuzia delle passioni, 1962-1983 NARRATORI ITALIANI 14 David Sorani Guglielmo Petroni Il mondo è una prigione Filippo La Porta Edoardo Nesi Fughe da fermo Toscani, di Lidia De Federicis 15 Alberto Cavaglion Aldo Zargani Per violino solo Franco Ferraresi Fabrizio Battistelli Riziero e il collegio invisibile LETTERATURA DI CONFINE 16 Delia Frigessi Ivo Sanader, Ante Non è terra bruciata Stamac (a cura di) Merima Hamulic Trbojevic Sarajevo oltre lo specchio LIBRI DELLA VITA 17 "Cominciai da Salgari, non ho finito ]ames", intervista a Claudio Magris di Elena Marco POLITICA 18 Massimo L. Salvadori Massimo D'Alema Un paese normale Walter Veltroni La bella politica La proposta di Berlinguer, di Alberto Papuzzi

In una sala della mostra "Identità e alterità. Una scultura (presentata in una fusione in ne del volto, della gestualità, fosse centrale, è Figure del corpo 1895-1995" (Biennale di Vene- bronzo del 1921 circa)'e un disegno — Ballerina stato ripetuto più volte dalla letteratura recente, zia, Palazzo Grassi) è esposta un'opera in legno, di 14 anni e Fisionomia di criminali, che Degas soprattutto dopo il riordino e la riscoperta dei Il direttore del manicomio. Nel cartellino e nel volle accostati nell'Exposition des indepen- suoi carnets. Pittore della vita moderna, Degas catalogo la scultura è attribuita a Cesare Lom- dants del 1881 — riconducono al tema del rap- volle ispirarsi all'attualità (la Fisionomia dei broso, mentre essa è opera di un anonimo di fi- porto arte-devianza. Neil'apportare modifiche e criminali si rifaceva infatti al celebre affaire Ab- ne secolo. Poco più in là a Lombroso viene attri- correzioni in senso deformante a queste due badie, di cui egli seguì in tribunale le udienze) e buita la "seconda edizione di Genio e follia opere durante il lavoro preparatorio, Degas intenzionalmente deformò i tratti dei due delin- (1894)". Ma l'edizione del '94 è addirittura la avrebbe condotto una ricerca fisionomica quenti, per renderli più simili ai dettami sesta dell'Uomo di genio, la seconda edizione "conforme alle classificazioni di Lombroso" (co- dell'antropologia criminale. Ma per intendere del citato Genio e follia risale al 1872 e dunque sì nel pannello esplicativo Degas e Lombroso). lo scalpore e il disagio suscitati nell'81 dalla la riflessione lombrosiana risale a più di Che nella ricerca artistica di Degas l'interesse scultura in cera della ballerina, così simile al vi- vent'anni prima. per la fisionomia umana e per la rappresentazio- vo e così viziosa, la si sarebbe dovuta almeno STORIA 19 Adrian Lyttelton Nicola Tranfaglia La prima guerra mondiale e il fascismo 20 Eugenio Di Rienzo Henry Bolingbroke L'Idea di un Re Patriota

21 INSERTO SCHEDE

STORIA 37 Maria Carla Lamberti Angiolina Arru Il servo 38 Mario Gallina Enrico V. Maltese Dimensioni bizantine Sabine G. MacCormack Arte e cerimoniale nell'antichità Amneris Roselli LIBRI DI TESTO 39 Gian Franco Gianotti Claudio Moreschini, Storia della letteratura cristiana antica Enrico Norelli greca e latina

ARTE 40 Enrico Castelnuovo Roberto Longhi Il Palazzo Non Finito

DENTRO LO SPECCHIO 41 Paola Santucci Hermann Voss La pittura del tardo Rinascimento a Roma e a Firenze 42 Dùrer in pantofole, di Adalgisa Lugli SPECIALE FILOSOFIA: 43 Diego Marconi Paolo Rossi La Filosofia LO STATO DELLE COSE Interventi di Roberto Casati, Cesare Cases, Gianni Vattimo, Carlo Augusto Viano 45 Tendenze della filosofia italiana, di Franco Restaino 46 Traduzioni in tempo reale, di Guido Bonino 47 Franco Volpi Luigi Pareyson Ontologia della libertà Massimo Ferrari Paolo Parrini Conoscenza e realtà 48 Eugenio Garin Pietro Rossi, Carlo Augusto Storia della filosofia, II: Il Medioevo Viano (a cura di) IL SALVAGENTE 51 Giorgio Lunghini Rossella Bocciarelli, Scrittori italiani di economia Pierluigi Ciocca (a cura di) Loredana Sciolla Franco Crespi Imparare ad esistere ALPINISMO 52 Enrico Camanni Reinhold Messner 13 specchi della mia anima LIBRI ELETTRONICI 53 Stefano de Laurentiis Umberto Eco Encyclomedia: il Seicento Onirici e virtuali di Marina Leonardini e Sandro De Francesco

54 AGENDA

SEZIONE RECENSORE AUTORE TITOLO EditorialE sommariamente collocare nel suo contesto cul- susseguono a tappe molto rapide, il visitatore si La crisi profonda che caratterizzò la fine del turale e storico e sottolinearne il carattere trova immerso, a sua confusione, tra termini di secolo, l'incrinarsi visibile delle certezze, la co- d'avanguardia, che infrangeva i tradizionali ca- moda — identità e alterità appunto — non so- scienza dei limiti inerenti alla scienza, alla tec- noni artistici. La sensibilità antropologica del stenuti da rigore scientifico, filologico. nica e la ripresa degli idealismi e dei misticismi, pittore e l'accostamento a Lombroso avrebbero Questo si sente in particolare nelle sale dedi- gravano sul secolo nuovo. Ma il positivismo allora acquistato un senso. Ma accostamenti cate al punto di partenza, al positivismo. Dove, non è significativo solo per le sue incertezze, le non accompagnati da adeguati sostegni e riman- per fare un esempio, Alphonse Bertillon, creato- sue forme sono svariatissime e non si dovrebbe- di storici e didattici, sono disseminati nell'inte- re del sistema dell'identità giudiziaria tra 1880 ro confondere. Anche per una mostra interes- ra mostra che per grandi linee intende significa- e 1890, con i suoi strumenti di misurazione e sante come questa, mi sembra che dovrebbe va- re durante un secolo, dall'Ottocento ai giorni d'identificazione antropometrica si trova in lere il detto di Peirce, per cui un problema può nostri, i cambiamenti del modo d'intendere compagnia di Marcel Duchamp e i disegni di dirsi tale solo se si precisa il significato dei ter- l'uomo, il suo corpo, il suo volto. Belle, a volte Paul Richer, collaboratore di Charcot, non sono mini che lo enunciano. rare opere d'arte, suggestive parole d'ordine si lontani da Andy Warhol. Delia Frigessi Storia della morte scritta di Gian Giacomo Fissore

ARMANDO PETRUCCI, Le scrit- cultura di un'epoca; non solo, ma preghiere ai defunti, e a un culto essenzialmente alle élites religiose decorazioni. Nuovi personaggi e ture ultime. Ideologia della anche, per il dipendere del feno- dei morti che sposta nell'aldilà la e a quelle più alte del potere laico; nuovi ceti accedono al diritto di morte e strategie dello scrivere meno direttamente dalle élites do- primazia degli obiettivi e delle esse restituiscono al testo la sua una morte scritta. I laici, con i nella tradizione occidentale, minanti, per la comprensione del- prospettive della morte fisica e dei centralità, ispirandosi ora all'epi- mercanti in prima fila, i professori Einaudi, Torino 1995, pp. 186, l'organizzazione sociale e delle suoi rapporti con i vivi — assume i grafia antica ora, e più spesso, ai universitari, i gruppi familiari, le 66 ili f.L, Ut 60.000. forme dell'egemonia e del potere. caratteri di una inusitata, emozio- coevi modelli librari; ma, in conso- donne: a segnare non solo un nuo- Così, dalla "enfatizzazione dello nante vivacità e di una indiscipli- nanza con il fenomeno del "parti- vo prestigio, ma anche un allarga- "Scrivere i morti": suggestiva scritto" attraverso forme grafiche nata vitalità del testo scritto, con- colarismo grafico" che caratteriz- mento dell'alfabetizzazione e una espressione che individua con effi- ricercate e ancor più raffinate "im- dizionato nelle forme come nella za tutta la produzione scrittoria consuetudine allo scritto che si cacia l'oggetto principale del bel li- paginazioni" del testo nelle stele disposizione sia dalle particolari dell'Europa altomedievale, non diffonde ben oltre i tradizionali bro di Armando Petrucci, che in della Grecia dei secoli V-IV a.C. condizioni materiali offerte dalle emerge un modello funerario pre- gruppi intellettuali dell'alto me- agili, scintillanti capitoli ripercorre dioevo. Nel Duecento, inoltre, in sequenza cronologica i princi- compare in Italia una nuova strut- pali momenti dell'evoluzione del- tura monumentale destinata a co- l'uso della scrittura nei monumenti stituire il modello unificante di se- funerari. Ancora una volta (ricor- polcro per un lungo arco di secoli, derò solo, per la stretta affinità del- fino al XVIII. È la cosiddetta tom- le fonti indagate, il saggio La scrit- \ ba "a parete", caratterizzata dalla tura fra ideologia e rappresentazio- presenza del sarcofago, della im- ne, pubblicata nel IX volume della ore magine scolpita del defunto, in po- Storia dell'arte italiana, Torino, Ei- na sizione dominante e in forma di ri- naudi, 1980, e ripubblicata in vo- NOVITÀ' tratto, e da un corredo di elementi lume autonomo nel 1986) Petrucci simbolici e di ornamentazioni, tra mette a disposizione del pubblico cui compare il testo scritto. Pe- alcuni dei risultati delle sue ricer- trucci esplora il mutare, espressi- che specialistiche, trascinandolo in vamente significativo, del rappor- un'avventura intellettuale in cui le Jacques Derrida to fra monumento e scrittura, nel novità di interpretazione risultano Politiche suo spaziare dalla centralità e pre- tanto più emozionanti quanto più minenza del testo scritto nei sepol- coinvolgono il lettore comune nel- dell'amicizia cri di età umanistica, a collocazio- la percezione vivacemente colorita Il lavoro più recente di Derrida, ni decentrate e marginalizzate, di luoghi e idee ormai ingrigiti dal- dedicato a uno dei grandi temi della quali appaiono nei grandi apparati la quotidianità della loro frequen- filosofia morale Alan Musgrave fune-rari dell'Europa barocca: e tazione. sempre mette in evidenza lo stret- Il filo rosso del saggio è rappre- Senso comune, scienza to legame di questi fenomeni con i sentato infatti dall'uso della scrit- W. Vandereycken e scetticismo mutamenti profondi delle varie tura nelle ritualità della sepoltura, culture. R.van Deth Un'introduzione storica alla teoria entro il quadro di complesse co- La successiva dislocazione delle della conoscenza municazioni destinate in ogni ci- Dalle sante ascetiche sepolture, fuori delle città e delle viltà a elaborare la rappresentazio- alle ragazze chiese, nei cimiteri extraurbani, ne della morte. Un tema, quest'ul- M. A.Tallandini RValentini vere "città dei morti" ormai con- timo, che, come sottolinea l'autore anoressiche trapposte a quelle dei vivi, avvenu- nell'introduzione, ha ispirato or- ta, come è noto, fra la fine del Il rifiuto del cibo nella storia La scuola mai classiche ricerche di ampio re- XVIII e l'inizio del XIX secolo, spiro, ma che qui è affrontato per è una grande casa apre una nuova stagione di recu- la prima volta dal punto di vista La rappresentazione del sistema pero del classicismo: le scritture particolare dello storico delle scrit- R.Lorenzini S.Sassaroli scolastico nel bambino e nell'adolescente funerarie tornano ad assumere la ture: lo "scrivere i morti", appun- Attaccamento, rilevanza e la centralità di quella to, e non scrivere dei o sui morti. prima e più antica codificazione. Un affascinante viaggio di lunga conoscenza e disturbi Christopher Frith Ma, nell'espansione cimiterale, si durata attraverso un aspetto come Neuropsicologia aprono nuovi spazi per la sepoltu- pochi altri ricco di costanti nel di personalità ra, anche scritta, per ceti e persone tempo, e insieme efficace cartina Lo stile personale di conoscenza cognitiva (bambini, giovinetti, donne) fin di tornasole del mutare a volte si apprende nell'ambito allora rimasti estranei a tale privi- profondo delle condizioni storiche della relazione di attaccamento del la schizofrenia legio: una democratizzazione della particolari o addirittura locali che e diventa caratteristica stabile La schizofrenia come disfunzione morte scritta che segue, nel conti- ne dettarono i comportamenti. della personalità cerebrale e disturbo di tipo cognitivo nente, un uso già invalso nel corso Fin dal suo primo comparire in dei due secoli precedenti in In- area occidentale, nella Grecia nel ghilterra e ancor più nelle colonie tardo VIII secolo a.C., il testo nordamericane. Anche nel conti- scritto sul monumento funebre nente europeo si diffonde ampia- esprime un modello che resterà ca- mente una epigrafia funebre in ratteristico per l'arco dei secoli fi- volgare. E a ciò corrisponde il no ai giorni nostri: il messaggio, alla complessa strategia comme- inumazioni catacombali sia dal le- dominante, bensì una serie di moltiplicarsi di modelli grafici, un pur variando col mutare dei tempi, morativa dei testi ampi e analitici game forte con elementi figurativi comportamenti assai diversificati mescolarsi di stili e alfabeti, in cui apre sempre un dialogo fra i vivi e delle sepolture dei patrizi romani simbolici (monogramma costanti- tanto dal punto di vista grafico co- "il vecchio ordine epigrafico è in- in funzione dei vivi. Perciò esso ci di età repubblicana e imperiale — niano, croci, le "lettere apocalitti- me da quello dell'organizzazione franto": e il suggestivo riferimento introduce con grande concretezza in cui il cursus honorum puntiglio- che" alfa e omega, pavoni, colom- del testo. Nuovo momento di in- proposto dall'autore è alla "e- ed efficacia nelle "strategie" e nei samente elencato vale a fissare non be, pesci) che arricchiscono e novazione e di elaborazione di splosione pubblicitaria, che riem- programmi ideologici delle società solo il valore del commemorato complicano il messaggio scritto modelli stabili è quello dell'età piva le strade delle metropoli eu- in cui i viventi, attraverso i riti di quanto e soprattutto la gloria che nelle epigrafi. La rottura di una successiva, il pieno medioevo, ropee e nordamericane di manife- memoria, rispetto e onore per i ne deriva per la famiglia —, emer- tradizione ormai consolidata av- dall'XI al XIII secolo. È l'età della sti in cui si mescolavano nel più morti, hanno elaborato non tanto ge l'immagine di una aristocrazia viene anche in un'altra direzione, civiltà urbana e della rinascita del- grande disordine grafico i più vari il dolore individuale quanto piut- della morte che, nell'arco di alcuni quella della collocazione delle le arti, è l'età dei comuni e delle stili di scrittura". I luoghi più si- tosto i valori che alla dimensione secoli, detta regole sempre più tombe. Dal tardo periodo impe- università. Nel campo grafico, è il gnificativi per le vicende della del ricordo furono assegnati nel precise e cogenti ed elabora mo- riale si comincia ad elaborare quel luogo di nascita e sviluppo delle scrittura dei morti sono ora, fra quadro più ampio delle regole di delli grafici e testuali destinati a fenomeno, da Petrucci definito scritture gotiche, connesse nelle Otto e Novecento, i cimiteri delle convivenza e di controllo sociale. condizionare in modo duraturo la "ecclesializzazione delle sepoltu- loro grandi varietà alle nuove, nu- grandi metropoli europee, ma an- Di qui il carattere fondamental- cultura scritta funeraria occiden- re", destinato a caratterizzare fino merose funzioni che sono attribui- che i grandi cimiteri di guerra: di mente "laico" della ricerca di Pe- tale. La successiva comparsa, fra il al tardo Settecento le abitudini fu- te alla scrittura in una società in tu- quelle guerre che diedero origine trucci, tutta vivacemente incentra- II e III secolo d.C., delle aree cimi- nerarie di larga parte d'Europa: le multuoso rinnovamento. Nelle ai più grandi massacri fin allora ta sul continuo rinvio dalle ritua- teriali cristiane segna un momento chiese divengono luogo privilegia- rinnovate forme della comunica- conosciuti, e che, nella volontà di lità e dai formalismi della comuni- fortemente innovativo nei con- to di sepoltura per i grandi perso- zione funeraria del XIII secolo riconoscere il sacrificio individua- cazione funeraria ai modelli fronti dei modelli precedenti: la naggi, a cominciare dai vescovi, troviamo presenti significativa- le e nell'obbligo patriottico del ri- complessi delle civiltà d'Occiden- profonda diversità di funzione mentre la crisi dell'alfabetizzazio- mente, come diretta recezione dal cordo dei caduti, promossero una te. In tale ottica, la stragegia della della scritta commemorativa — ne tocca anche l'ambito funerario, libro manoscritto del tempo, la "nuova forma di memoria funera- memoria dei defunti si dimostra contemporaneamente legata a va- riducendo ad assai pochi i destina- "nuova" maiuscola gotica, un'im- ria scritta di massa": programmata un efficace elemento di interpreta- lori di eguaglianza nella morte, a tari di monumenti funerari scritti. paginazione del testo fitta e senza zione della storia delle idee e della funzioni di sollecitazione per le Le iscrizioni rimangono destinate spazi vuoti, l'assenza di cornici e di N. 9, PAG. 5 OTTOBRE 1995

Si tratta davvero di un libro ric- sere tanto scientifico da una par- Ma ecco che, solo tre anni più co di suggestioni, e iti direzioni te, quanto aperto alla multidisci- tardi, Barthes non riesce a nascon- La sconfìtta dere la sua delusione: "Non sono su una disposizione "urbanistica" molteplici. Il punto di partenza è plinarietà dall'altro. riuscito a integrare il cinema nella geometrizzata, uniforme, antiin- una magistrale applicazione delle In II problema della significazio- sfera del linguaggio", dichiarerà dividuale, in cui il testo scritto è ri- moderne tecniche di approccio ne nel cinema (1960), il primo sag- di Barthes infatti ai "Cahiers du Cinéma". In- dotto ai minimi termini, ma il cui alla scrittura in senso globale, vi- gio di una certa organicità che comincia così a pensare al cinema messaggio ossessivo e oppressivo sta cioè nella compresenza e inte- l'autore dedica al cinema, Barthes di Dario Tornasi come a un insieme di grandi unità è dato proprio da uniformità, ripe- razione di materiali, di tecniche afferma che "il film è nutrito di se- significanti che corrispondono a titività e concentrazione numeri- scrittorie, di modelli alfabetici, di gni elaborati e ordinati dal suo au- significati globali, diffusi e latenti, camente impressionante dei testi disposizione e "impaginazione" ROLAND BARTHES, Sul cinema, tore in vista di un pubblico e parte- diversi dai significati isolati e di- individuali, affiancati in decine e del testo, ma anche di funziona- a cura di Sergio Toffetti, il me- cipa, parzialmente ma incontesta- scontinui del linguaggio articolato. decine di migliaia. Anche attra- lità, di individuazione dei destina- langolo, Genova 1994, trad. bilmente, alla grande funzione co- Il cinema andrebbe quindi pensa- verso queste esperienze collettive tari del messaggio così come delle dal francese di Bruno Bellotto, municante di cui la linguistica non to soprattutto a partire dalla sua si fissò definitivamente il diritto motivazioni ideologiche: tutti mo- Giovanni Bottiroli, Gianni Ce- è che la parte più avanzata". Ora, natura metonimica, sintagmatica, per tutti alla sepoltura individuale menti inscindibili di ogni attività lati, Lidia Lonzi, Sergio Toffetti questi segni che costituiscono il fondata, in sostanza, sul montag- e alla memoria scritta, oggi indi- scrittoria. L'operazione, condotta e Sandro Toni, pp. 201, Lit film possono, secondo Barthes, gio. Del 1966 è Principi e scopi scussa dal punto di vista ideologi- per gran parte su fonti tradizio- 22.000. essere distinti in due diversi grup- dell'analisi strutturale, che possia- co, pur se rimessa in discussione mo leggere come l'ultimo tentativo da tendenze che sembrano punta- semiotico e strutturalista, nel sen- re a una nuova "invisibilità" dei so forte delle due espressioni, di morti e alla decadenza stessa dei guardare in modo organico al ci- cimiteri quali depositari della me- nema. Il discorso di Barthes si fa moria scritta, come sottolinea Pe- qui più vicino agli orizzonti narra- trucci nella problematica conclu- tologici e il racconto cinematogra- sione sull'incerto (anche in que- fico viene visto come "la proiezio- sto!) presente. ne di un doppio movimento: da Il percorso di lettura del libro, una parte un movimento di distas- di cui ho per forza elencato molto sia, di separazione delle sequen- sommariamente solo alcuni passi ze; dall'altra un movimento di principali, è assai più ricco e com- riempimento, di catalisi di queste plesso: perché, tra l'altro, non tra- sequenze". scura fenomeni di scrittura dei I successivi interventi di Barthes morti in ahsentia, su materiali di- si faranno più originali, decisamen- versi da quelli epigrafici e con di- te lontani dalle dominanti del dibat- verse funzioni: una linea di speri- tito, strutturalista, semiotico e nar- mentazione più discontinua, ma ratologico. Ne è un evidente esem- ricca di soluzioni originali. Per il pio Il terzo senso (1970) dove, at- medioevo, si va dai registri degli traverso l'analisi di alcuni fotogrammi obituari e dei necrologi, in cui le di Ivan il terribile, Barthes propone di comunità ecclesiastiche annotava- aggiungere al livello informativo e a no i nomi dei defunti da ricordare quello simbolico/che insieme ci dan- nelle preghiere di suffragio a quel- no la significazione, il senso ovvio, la peculiare forma di scritto rap- un terzo livello di senso, quello ot- presentata dai "rotoli dei morti" tuso, che "eccede la copia del mo- in cui si raccoglieva, mediante lun- tivo referenziale", che è '"di trop- ghi viaggi di un incaricato, l'ade- po', come un supplemento che la sione di molte istituzioni religiose mia intellezione non riesce bene ad che si impegnavano per iscritto a assorbire, ostinato e nello stesso ricordare nelle loro preghiere un tempo sfuggente, liscio e inafferra- prestigioso ecclesiastico defunto, bile". adesione che era in genere accom- pagnata dalla richiesta del con- Barthes paragona il senso ottu- traccambio a favore dei propri de- so a "un invitato che si ostina a trat- funti. Ovvero, in ambito laico, tenersi senza dire nulla laddove la emergono quei libri di famiglia o sua presenza non è richiesta", es- "libri delle ricordanze" in cui ge- so "non procede nella direzione nerazioni successive di mercanti del senso (come l'isteria), non tea- registravano insieme fatti econo- tralizza, non indica neppure un al- mici ed eventi familiari, fra cui i trove del senso (un altro contenu- decessi, in un procedimento me- to, aggiunto al senso ovvio), ma lo morialistico di forte impronta in- elude — sovvertendo non il conte- novativa. Per l'età moderna grazie nuto, ma l'intera pratica del senso". alla riproducibilità meccanica del- Come è evidente, siamo lontani la stampa nascono le grandi rac- anni luce dai problemi che Barthes colte di epitaffi antichi e moderni, si poneva nella prima metà degli così come le grandi imprese edito- anni sessanta: l'illusione di poter ri- riali di riproduzione di monumen- durre un'opera, film o romanzo che ti funerari e quelle di pubblicazio- sia, a un ordinato sistema di segni ne delle "pompe funerarie": le e di fare del segno una semplice giustapposizione di significante e grandi cerimonie e i grandiosi ap- nalmente specialistiche e margi- ROLAND BARTHES, I segni e gli pi: quelli in qualche modo già codi- parati per le celebrazioni di ese- nali, dalle epigrafi ai graffiti, ne affetti nel film, con saggi di ficati, in cui il rapporto tra signifi- significato è ormai del tutto tra- quie in assenza del defunto, ripro- esalta le potenzialità, ne fa scopri- Francesco Casetti e Liborio Ter- cante e significato — i due ele- montata. dotte in grandi incisioni e correda- re una stimolante e agevole leggi- mine, Vallecchi, Firenze 1995, menti costitutivi del segno — è per Due parole, per concludere, te dei testi e dei ricchi particolari bilità (facilitata da un pregevole pp. 167, Lit 15.000. così dire scontato e quelli invece in sulle diverse caratteristiche dei decorativi. Con l'affermazione, apparato di illustrazioni oltreché cui tale rapporto è piuttosto sgan- due libri: quello edito dal Melan- nel corso dell'Ottocento, della da una forma espositiva accatti- Le riflessioni sul cinema di Ro- ciato, staccato, inatteso. È proprio golo contiene tutti i testi esplicita- stampa periodica, compaiono vante) che si traduce per il lettore land Barthes non giocano in qui che inizia a prodursi l'arte, lad- mente dedicati al cinema da nuove forme, tendenzialmente in una più profonda comprensio- realtà che un ruolo secondario dove nel primo caso non c'era che Barthes ed è preceduto da una meno elitarie, di memoria scritta ne dei messaggi convogliati da nella sua opera complessiva. Ep- retorica. breve introduzione di Toffetti. Il della morte: i necrologi e gli an- tecniche di comunicazione trop- pure in esse vive un momento I problemi che Barthes si pone, volume edito da Vallecchi, inve- nunci mortuari, destinati a cresce- po estranee all'esperienza comu- chiave della più generale teoria di cui qui non abbiamo scelto che ce, si limita sostanzialmente ai re sempre più nel corso del nostro ne o, meglio, troppo spesso super- del cinema degli anni sessanta. un esempio, sono così quelli cen- saggi II problema della significa- secolo; e, ancora, in una dimensio- ficialmente rivisitate dallo sguar- Gli anni, cioè, in cui inizia ad af- trali al dibattito semiologico sul ci- zione nel cinema e Le unità trau- ne più provinciale, i manifesti do illusoriamente smaliziato del- fermarsi una specifica disciplina, nema, ed essi troveranno un ulte- matiche nel cinema, proposti però mortuari e i "santini". Tutti questi l'uomo d'oggi. la semiologia, che prima fra tutte riore approfondimento nel saggio in una traduzione diversa — ri- aspetti sono inseriti nello svolgi- cerca di studiare il cinema in successivo La ricerca delle unità spetto all'altro volume — e ac- mento del filone principale del di- quanto forma di significazione e traumatiche nel cinema (1960), compagnati dal testo in lingua ori- scorso di Petrucci, arricchendo il comunicazione e, di conseguen- dove l'autore cerca di definire un ginale. Questo secondo libro, panorama delle testimonianze za, analizzabile con l'ausilio degli principio di ricerca ben preciso: la inoltre, è aperto da un'agile intro- prese in esame e integrando in un strumenti messi a punto dalla lin- delimitazione, "nel continuum filmi- duzione di Casetti e chiuso da un quadro convincente l'immagine di guistica. Riprendendo così il per- co delle unità significanti, analo- lungo saggio di Termine che, a protagonismo che la scrittura ha corso che già era stato avviato ghe, mutatis mutandis, a quelle di quanto ci risulta, è il più ampio e assunto, in modi e con funzioni di- dalla filmologia di Cohen Séat, la una qualunque catena semanti- sistematico tentativo italiano di verse, nello sviluppo dei riti della semiotica affronta il cinema attra- ca"; il tutto per arrivare a un inven- lettura delle riflessioni sul cinema memoria funeraria. verso un approccio che vuole es- tario ragionato dei segni filmici. di Roland Barthes. m L'INDICE un— OTTOBRE 1995 KHoEI LIBRI DEL MESE IH! N. 9, PAG. 6/VIII

SAUL BELLOW, I conti tornano: tutti gli umori libertari della "Par- saggi 1948-1993, Mondadori, tisan Review" (dove in effetti è ori- Milano 1995, trad. dall'america- II bilancio di un dilettante ginariamente apparsa), oltre a ri- no di Franca Cavagnoli, pp. 336, di Guido Fink mandarci, per lo sfondo e il clima Lit 32.000. "poliziesco", a un bellissimo rac- conto degli anni cinquanta, The La prima cosa che sostiene Saul (La prima metà della mia vita, Gran parte delle riflessioni qui ne davanti alla raccolta di quelle Gonzaga Manuscripts, rispetto ai Bellow, in questa raccolta di saggi, 1990; La seconda metà della mia vi- contenute potrebbero riassumersi che chiama "le sciocchezze che ho testi più recenti in cui lo scrittore articoli, interviste, appunti di viag- ta, 1991) che Bellow ha concesso nel titolo adottato per la seconda scritto": la soddisfazione di aver lamenta il degrado della metropo- gio e scritti occasionali, è di essere recentemente a Keith Bosford. parte, Scrittori, intellettuali, politi- sbagliato ma di essersi saputo cor- li, le miserie dell'istruzione pubbli- un dilettante. Lo dichiara, con Anche nelle occasioni per cui ci ca: in fondo, il libro altro non è che reggere, la speranza mai abbando- ca, l'anticultura in cui sprofonda il comprensibile onestà, nel testo appare meno a suo agio e legger- un lungo monologo sui rapporti nata di poter "uscire dagli errori del pubblico drogato dalla tv, gli ec- d'apertura, o meglio neW' ouvertu- mente "togato" — per esempio che lo scrittore americano può e passato per entrare in un'epoca di cessi ermeneutici dell'accademia o re, che sarebbe poi la conferenza nelle conferenze tenute a Oxford, deve intrattenere con la società, errori migliori" (e sarebbe stato me- della politicai correctness in termini tenuta a Firenze nel 1992 per il bi- o nelle cosiddette Jefferson Lectu- l'ideologia, il mercato, il pubblico, glio che anche alla Mondadori si che potrebbero conquistargli il centenario di Mozart: da un punto res — per fortuna salta sempre il potere, dai giovanili entusiasmi trovasse qualcuno analogamente plauso dei moderati se ancora una di vista musicale, non c'è dubbio, fuori qualche dettaglio saporosa- per il trockismo al Nobel e all'invi- disposto a emendare il testo, fra l'al- volta a salvarlo non intervenissero Bellow può al massimo qualificarsi l'ebraica consapevolezza che in tale, anche se da bambino, nella fondo siamo emarginati e outsiders Chicago degli anni venti, racconta anche noi, o lo siamo stati, o pos- di aver preso lezioni di violino da siamo esserlo di nuovo. Di qui la un profugo russo che a quanto pa- In ossessivo ascolto del futuro capacità di cogliere, durante una re non faceva che picchiarlo con visita a una scuola nel ghetto nero l'archetto sulla testa; da un punto di Marisa Bulgheroni e portoricano di Chicago, dove di vista critico le cose non cambia- non si capiva cosa si insegnasse e no, e lo scrittore non prova nem- Al nostro primo incontro, a Milano nel irreparabili soltanto nella memoria, come ci tutti i ragazzi sembravano occupati meno a spiegare la seduzione irri- solo dai loro transistor, la profon- 1959, Saul Bellow mi sorprese per qualcosa lasciano intendere i ritratti di Qualche ad- petibile e contraddittoria di una da disperazione di cui inconscia- di inspiegabilmente familiare nei gesti e nel- dio, commosse e scaltre istantanee di vite che musica come quella mozartiana, mente quei ragazzi soffrivano. la figura: etichettato, allora, come "roman- si prolungano infinitamente in una parola e tanto facile che tutti possono ca- E una pagina che ricorda un or- pirla e tanto enigmatica che nessu- ziere degli intellettuali", sembrava piuttosto in un gesto romanzesco. mai lontano Bellow 1969, quello no può coglierne il segreto. un personaggio romanzesco così a lungo fre- Nostalgia no, dunque, e neppure dispera- già distaccato e in parte retrivo ma Più avanti, non senza una certa quentato nelle pagine di un libro da illuderci zione. "Le sembro disperato?" ribatte Bellow ancora efficacissimo del Pianeta di perdonabile civetteria, arriva a do- di averlo già conosciuto chissà dove. Di ritor- a una domanda del suo intervistatore in L'al- Mr Sammler. del resto, anche se è lersene, di essere sempre e soltanto no da un viaggio per l'Europa, con il cappotto tra metà della mia vita. E continua: "Il mio ovvio che il romanziere non ci un dilettante: siamo in realtà più pesante e il colbacco di astrakan grigio acqui- morale è alto come sempre. Il mio tono non è emoziona più come ai tempi di La avanti nella lettura ma più indietro stato in Polonia, era il febbrile giocatore di di disperazione, ma di collera...". La distra- resa dei conti (1956) o di Herzog nel tempo, a Washington nel 1976, Dostoevskij, segnato da un destino d'inquie- zione del pubblico è tale che, secondo lui, ( 1964), è pur vero che ancora di re- alla vigilia della firma del trattato cente è stato in grado di darci, ac- tudine, e l'Hans Castorp di Thomas Mann, "anche i classici hanno cominciato la loro fra Egitto e Israele, e i commenta- canto a oggetti inutili e irrilevanti disceso dalla montagna incantata. Un uomo corsa, non un lento fluire, verso il Lete". Esi- tori sanno tutto su quel che pensa- come La sparizione (1989), le va- modellato dalla letteratura, come se l'avesse no Begin, Carter, Sadat, Arafat che ste il pericolo di un azzeramento mentale ro- riazioni sottili e, queste sì, mozar- giura di "tagliare le mani" agli altri assorbita fisicamente, e, suo malgrado, la la- vinoso come una catastrofe ecologica: le forti tiane de 11 circolo Bellarosa (sem- tre, definendoli rispettivamente sciasse trasparire, contagiando l'interlocuto- voci che ci hanno a lungo parlato dalfondo di pre 1989). Ragionevolmente sod- terrorista, imperialista e fantoccio: re. Da questa prima, potente impressione, ogni grande libro taceranno, se inascoltate, disfatto, l'autore può concludere "Che rabbia essere dei dilettanti, modificata a ogni nuovo incontro ma mai per sempre. davanti alla sua autobiografia in- con tutti questi trattati, colloqui sbiadita, trovo una conferma nel suo I conti E questo l'allarme che I conti tornano ci tellettuale che "i conti tornano", Salt, rivoluzioni iraniane, manovre tornano ora che non lo vedo da anni e sogno trasmette. A tanto potrebbe portarci il "tradi- con se stesso e con l'America: sovietiche nello Yemen, visite ci- quell'America con cui il giovane di andare a Chicago solo per parlargli. Torna, mento di accademici e intellettuali dalla testa nesi, bisogna fare il possibile per Bellow, figlio di emigrati e per vo- il conto, anche per me. Non c'è, in questi sag- di gesso", l'inadeguatezza di scrittori incapaci comprendere ciò che è possibile gi, la nostalgia di un tempo ormai lontano, cazione proiettato verso la cultura comprendere". di "impressioni vere", la spocchia di opinioni- europea, sente a tratti di essere in quando il libro aveva il peso, l'odore, l'in- sti "patinati" ma ignoranti della Moria. Forse, senza confessarlo aperta- sintonia, come a esempio nella bel- gombro di un oggetto fisico e le profondità di mente, Bellow si aspetta che il let- Con quale felicità, allora, l'incollerito Saul lissima pagina in cui descrive se un luogo da abitare; quando la letteratura era tore gli dia torto: dopo tutto, in Bellow, ottimista per sfida, si allontana dai stesso sulla Chicago Midway, fer- questo libro si parla di mille perso- un'avventura di formazione, la conquista di campi minati della letteratura alla ricerca di mo ad ascoltare la voce di Roose- ne, di mille luoghi, di mille cose: un'etica inseguita lungo i capricciosi crocevia inediti personaggi romanzeschi: un Mozart velt che gli giunge dalle radio di Roosevelt, Chruscèv, la differenza di un cimento estetico. Ebreo russo d'origine, prodigioso nell'evocare, in parole o in musi- tante automobili parcheggiate lun- ontologica fra grassi e magri, Flau- ma americano per vocazione, sempre in os- ca, un altro mondo, o uno Yellow Kid Weil, il go la via (" ci si sentiva una cosa so- la con tutti quegli automobilisti bert, Dostoevskji, Parigi, le arie sessivo ascolto del futuro, Saul Bellow sa che grande truffatore della Chicago anni trenta, che si danno i pur cortesi Moravia sconosciuti..."). il passato è irrecuperabile, che l'oggi è, come abile nell'ordire trame come uno scrittore di e Chiaromonte, O Calcutta! e i mu- Solo nei brani più tardi lo scrit- la sua funambolica Chicago, una città di ma- genio. Per salvare non tanto la letteratura sical senza veli a Broadway, la tv e tore, che a partire dalle righe di cerie rapidamente rimosse per far spazio al quanto le dinamiche dell'immaginazione che la nevrosi da telecomando, la bel- nuovo. I grandi amici scomparsi — John apertura di La vittima (1947: "In lezza del Vermont e la ricerca dei essa incorpora, Bellow ce le indica così, in certe sere New York è calda come Berryman o John Cheever — scavano vuoti tartufi in Toscana; e su tutto l'au- controluce. Bangkok...") esprimeva come nes- tore, dilettante finché si vuole, ha sun altro la progressiva america- sempre qualcosa di sensato e di nizzazione dell'ebreo e la contem- garbatamente spiritoso da raccon- poranea ebraicizzazione o alme- tare. E a ben vedere questa varietà mente autentico, come, che so, la to kennediano alla Casa Bianca, tro tradotto in modo non proprio no orientalizzazione dell'America, e questo affollamento sono soltan- carta gialla da poco prezzo su cui il per un ricevimento in onore di brillante e corredato di note solo decide di fermarsi, di rifiutare ulte- to apparenti: Bellow alla fin fine giovane Bellow scriveva da studen- Malraux, insieme al pittore Mark quando si parla di poesia inglese riori osmosi e mésalliances-, di fron- parla di una cosa sola, di se stesso, te, o l'odore di certe camere d'af- Rothko e a vari scrittori reduci dal dell'Ottocento, dagli irritanti sva- te al fenomeno Michael Jackson — della sua Bildung e dei suoi incon- fitto da tre dollari, la carta assor- Fronte Popolare ma accompagnati rioni tipografici che lo costellano). e non è che un pretesto — esprime tri, soprattutto durante la sua gio- bente sulla scrivania girata dall'al- da mogli in abito da sera. Ma allo scrittore, anche in que- il suo netto rifiuto per questa ec- vinezza in quella Chicago che "sa- tra parte nella speranza di non tro- Sostiene ancora, Saul Bellow, di sto caso, si potrebbe senz'altro ri- cessiva caduta dei confini, questa rebbe potuta essere un'altra Lon- varla macchiata di caffè. provare una sola, vera soddisfazio- spondere che, a giudicare da que- fusione delle razze e dei sessi che dra" se i suoi abitanti non avessero ste pagine, non ha mai sbagliato gli sembra pericolosa e degradan- sentito che dovevano adeguarsi al- molto: ai tempi degli entusiasmi ri- te. Sono i momenti in cui Saul Bel- la sua leggenda di "luogo da duri", Un giovane sfida il GENNARO COSTANZO voluzionari, ad esempio, a salvarlo low corregge gli errori' degli altri: e che comunque cambia vertigino- dagli eccessivi fervori filosovietici Sartre, "0 cui contributo alla pace samente: "Si costruisce mattone su mondo e soprattutto e stalinisti bastavano l'origine rus- mondiale è stato quello di esortare mattone, crolla di nuovo al suolo, se stesso per avere sa dei suoi genitori — che, saggia- gli oppressi del terzo mondo a raschia via le macerie e ricomincia MdfS e> mente, non si fidavano molto dei massacrare indiscriminatamente i da capo". più equilibrio e più loro connazionali — e quel certo bianchi";- Lincoln Steffens, che credeva nella Russia sovietica; In questo senso, si può dire "scetticismo ebraico" da cui, pur armonio nelle azioni; Freud, che definiva l'America un senz'altro che ci troviamo di fronte nella sua decisa vocazione assimi- grande esperimento destinato a a una sorta di autobiografia indi- per dire o chi lo omo lazionista, non si doveva mai, per fallire. Anche qui, si capisce, i con- retta, anche se spesso lo scrittore fortuna, distaccare. che lo bellezza è ti tornano: ma è lo stesso Bellow a sembra volersi fare da parte, o ac- Personalmente non ho difficoltà ricordarci, parlando di Koestler, contentarsi di un ruolo marginale, conveniente. a dichiarare, tra l'altro, che in que- che anche un grande scrittore di osservatore disponibile ma fino sto libro mi hanno coinvolto di più "può avere un corredo di luoghi a un certo punto: e tutto potrebbe RIPOSTES EDITORE i repechages del giovane Bellow, comuni pari a quelli del primo che riassumersi nelle pagine finali, Un romanzo di idee che scorre come uno poesia. 190 Pag. £ 13.000 come quella Lettera dalla Spagna passa per la strada". quelle dell'intervista in due tempi datata 1958 e ancora pervasa di N. 9, PAG. 7/VIII OTTOBRE 1995

la madre aveva avuto una prece- sica diventa, allora, solo quella di sostituito la (grande) Narrazione L'uomo di plastica dente relazione. Che "enorme una romanza pucciniana. La "vo- alla (piccola) storiografia scriven- fraintendimento" ! Che farsa esser- ce del cuore", i facili troppo fàci- do, alla fine, non un libro di storia di Giuseppe Sertoli si per quarant'anni identificato col li accordi del melodramma. Qual- ma un romanzo. Un romanzo che principe di Danimarca e accorger- cosa che non ci saremmo aspetta- era, poi, la "storia" della sua stessa si in ritardo di essere figlio non già ti dall'autore del Paese dell'acqua vita. Solo nel rapporto col passato, GRAHAM SWIFT, Per sempre, trigno: un patrigno per la verità del re bensì di un carrettiere di (o no?) infatti, il presente si chiarifica Einaudi, Torino 1995, ed. orig. gioviale e generoso (Bill gli dovrà passaggio! Altrettanto poco convincente il (quel tanto che può chiarificarsi...), 1992, trad. dall'inglese di Ros- la cattedra universitaria), ma nei Ma se questo è il (primo) plot del secondo plot: la vicenda di un an- solo nel rapporto coi padri i figli si sella Bernascone e Andrea Ca- confronti del quale egli si sente in romanzo, quale ne è il significato? tenato di Bill, il topografo definiscono (il tema familiare è ri- rosso, pp. 212, Lit 28.000. dovere di meditare per anni "ven- Forse che la vita dell'uomo moder- Matthew Pearce, che un giorno corrente in tutta l'opera di Swift), detta, tremenda vendetta". no "assomiglia sempre più a una dell'estate 1844 "si trovò faccia a ed è quindi cercando di capire che La storia è semplice. Il protago- Solo che Bill Unwin, a dispetto povera farsa" (come suggerisce il faccia con un ittiosauro" e — re- cosa essi (i padri) sono stati che i fi- nista-narratore dell'ultimo roman- dei suoi miti teatral-operistici, non risvolto di copertina) e che all'eroe sponsabili Lyell e Darwin — subì gli possono tentar di rispondere al- zo di Graham Swift è un docente è Amleto. È semmai, anche se non tragico non resta che recitare la pa- una crisi spirituale che gli fece per- la domanda "perché sono (diven- universitario di mezza età che, in 10 sa, Prufrock. "No! Io non sono rodia di se stesso? Ma questo non dere la fede, abbandonare la mo- tato) quello che sono? come mi è un momento drammatico della sua 11 Principe Amleto, né ero destina- l'aveva già detto T.S. Eliot e non glie e i figli, e imbarcarsi per l'A- potuto accadere ciò che mi è acca- vita personale e professionale — duto?". gli sono morte la moglie e la ma- Il guaio, tuttavia, è che mentre dre, i colleghi del college dove in- nel Paese dell'acqua il resoconto segna mettono in discussione le delle vicende degli Atkinson e dei sue "credenziali", lo si è salvato in Narrare è un po' morire Crick assumeva una straordinaria extremis da un tentativo di suici- valenza metaforica diventando, dio —, incomincia a raccontare la di Mariolina Bertini non solo un'efficace "controsto- storia di sé, della propria famiglia e ria" dell'Inghilterra sette-nove- centesca, ma una vera e propria dei propri antenati. La racconta PETER BROOKS, Trame. Intenzionalità e perché, quando la vita sta per arri- parabola sul Progresso, la Storia e progetto nel discorso narrativo, Einaudi, vare alla fine, "tutto ciò che rimane il rapporto fra Cultura e Natura, Torino 1995, ed. orig. 1984, trad. dall'ingle- sono le storie". qui la vicenda di Matthew Pearce e se di Daniela Fink, pp. 335, Lit 38.000. Con la semplice sostituzione di dei suoi discendenti rimane chiu- ' sa in un ambito assai più angu- alcune parole, il paragrafo che pre- m. cede mi era servito per riassumere Ci sono libri che attraverso una sovrapposi- sto, psicologistico nel senso dete- la trama de II paese dell'acqua (cfr. zione inedita, un accostamento imprevisto, t al riore del termine, senza che Swift "L'indice", 1986, n. 7). Che esso modificano bruscamente, in una sorta di cor- f1 (che dello psicologismo finisce vada altrettanto bene per quella di to circuito, la nostra visione del passato. René spesso prigioniero; vedi l'asfittico Via da questo mondo, Garzanti, Per sempre significa che Swift non Girard, in Menzogna romantica e verità ro- Mi . ' • 1990) riesca a disegnare, attraver- ha fatto altro che ripetere la for- manzesca (1961) coglie la coincidenza tra il so di essa, quel quadro di un muta- mula che dieci anni fa gli aveva ga- desiderio di don Chisciotte e quello di mada- piacere: il nostro desiderio di arrivare alla fi- rantito un — meritato — successo mento "epocale" che ci aspette- me Bovary, e la storia del romanzo moderno ne di un intreccio è lo stesso desiderio per cui di critica e di pubblico. Del Paese remmo se non altro perché lo an- non è più la stessa; Carlo Ginzburg, in Spie "l'aspirazione universale di tutti gli esseri vi- dell'acqua il nuovo romanzo ripro- nuncia esplicitamente una pagina pone lo schema di base: l'intreccio (1979), sovrappone i gesti del critico d'arte venti è quella di ritornare alla quiete del- del romanzo. di due vicende, una ambientata nel Morelli a quelli di Sherlock Holmes, e alla lu- l'inorganico". La tensione che ci spinge verso Ma c'è un guaio anche peggiore. presente, l'altra nel passato. Nes- ce del paradigma indiziario il XIX secolo si la conclusione di un racconto si identifica Mentre nel Paese dell'acqua la sto- suna delle due, purtroppo, ha la mostra in un'ottica nuova. Trame di Peter dunque con quel bisogno di quiete che guida ria di Tom Crick e quella dei suoi forza e l'originalità che aveva nel Brooks, ora disponibile in un'ottima versione ogni creatura verso la morte. Ma si identifica avi si fondevano in maniera con- romanzo precedente. italiana, appartiene allo stesso genere: quello anche, al tempo stesso, con la pulsione con- vincente dando al romanzo unità e La prima è una scontata storia di dei testi che ci impongono una cura salutare traria; con il desiderio di giungere alla meta coerenza, qui è difficile capire che adolescenza protratta, con tutti gli di momentaneo disorientamento. Brooks ci della morte soltanto per il cammino più di- cosa il dramma di Matthew Pearce abbia a che fare con quello di Bill ingredienti del caso: l'infanzia edi- mette di fronte a una serie di interrogativi si- gressivo, più indiretto, più lungo, quello che pica, il pathos di un grande amore Unwin, che cosa c'entrino Darwin nora elusi dalla teoria letteraria: perché l'in- Freud colloca sotto il segno dell'eros. Da finito tragicamente, il "rifugio nel- e l'evoluzionismo con le fantasti- treccio di una storia ci costringe a seguirlo si- Stendhal a Balzac, a Dickens, a Flaubert, a la letteratura" come luogo e forma cherie amletico-pucciniane di un di sopravvivenza. L'abilità con cui no in fondo? Che rapporto c'è tra la nostra Conrad, a Faulkner, Brooks dipana intorno a attempato adolescente la cui "testa Swift gestisce questo déjà vu è in- esperienza di lettori e quella dell'eroe del ro- questa sua tesi centrale una successione di intronata" (per citare di nuovo dubbia e non di rado accattivante, manzo, per cui intreccio e destino coincido- esempi, che la sfumano e la complicano in un Eliot) è piena di "paglia" lettera- ma i clichés rimangono i clichés. no? Mediante quali artifici il romanziere rie- continuo emergere di interrogativi stimolan- ria. Se non, forse, che si tratta Prevedibile è la Parigi del dopo- sce a trasformare in una ricerca di significato e ti e di soluzioni interpretative di grande fasci- dell'ennesima parabola sul "decli- guerra dove il piccolo Bill scorazza di verità il percorso dell'eroe e del lettore ver- no. Da Barthes a Todorov, dai formalisti russi no" della Modernità. La progressi- con la sua splendida e adorata ma- so le rivelazioni dell'ultima pagina, verso lo a Genette, strutturalismo e narratologia gli va degenerazione dei discendenti (maschi) di Matthew Pearce, fino a dre fra Montparnasse e gli Champs scioglimento dell'ultima riga? forniscono molti spunti; la sua prospettiva quella "larva insignificante" che è Elysées, negozi di sete e profumi, però rifiuta ogni feticizzazione del testo, ogni cioccolate ai cafés e spettacoli La tesi di Brooks è che il disegno della tra- il suo pronipote, conferma infatti segregazione asettica della letteratura dal all'Opéra ("Vedemmo La Bohème ma letteraria vada decifrato sovrapponendo- la legge sul suwival of the fittest. contesto storico che solo permette di decifrar- alla matinée..."). vi il modello della dinamica psichica messo a Come ripete (inascoltato) il patri- ne il senso. Prevedibile la love story con una punto da Freud in Al di là del principio di gno di Bill, oggi "le materie prime ballerina di night diventata attrice si stanno esaurendo, o sono già famosa e morta suicida perché ma- esaurite, o costano troppo. Ci vo- lata di cancro (anziché, come gliono [= non restano che] sostitu- Mimi, di tisi). Prevedibile, infine to ad esserlo; / Sono un cortigiano l'avevano ripetuto infiniti altri do- merica. Il diario in cui Pearce regi- ti". In un mondo in via di plastifi- (nei paesi di lingua inglese anche il del seguito... /... / Deferente, felice po di lui? Perché ripeterlo ancora? strò la propria crisi è entrato in cazione, solo gli individui di plasti- "romanzo accademico" è ormai un di mostrarsi utile, / Prudente, cau- Perché ripeterlo, soprattutto, sen- possesso di Bill, che si propone di ca sopravvivono. E un individuo di sottogenere assestato), il "chio- to, meticoloso; / Pieno di nobili za azzeccare il tono giusto? Come pubblicarlo riqualificandosi in tal plastica, ovvero appunto un "sosti- stro" cantabrigense fra le cui "anti- sentenze, ma un po' ottuso; / A ha notato Hilary Man tei ("La Rivi- modo agli occhi dei colleghi con tuto", è stato Bill Unwin, la cui au- che mura" e "rituali obsoleti" Bill volte, anzi, quasi ridicolo". sta dei Libri", maggio 1995), il di- un bel lavoro accademico, scienti- tobiografia è la — tardiva — presa si ritira a coltivare quella poesia la Di Prufrock Bill ha il tono que- fetto principale del romanzo con- ficamente "in regola", sull'impatto di coscienza di questa identità e di passione per la quale non può na- rulo e patetico, ma al tempo stesso siste nell'insufficiente distanza fra dell'evoluzionismo sulla società questo destino. turalmente mancare dal corredo frivolo e pretenzioso (fin dalla pri- autore e personaggio. vittoriana. Un simile libro, però, Con il che, però, siamo sempre di un Edipo moderno. Bill co- ma frase: "State per leggere le pa- Per risultare davvero una figura Bill non lo scriverà mai, limitando- lì: agli "uomini vuoti" di Eliot, me Marcel, come Rodolfo, co- role di un morto"). Come Pru- farsesca, Bill Unwin avrebbe do- si a includere passi del diario all'in- quiet and meaningless ora come me...: quanti nomi ormai tante vol- frock, è "invecchiato precocemen- vuto essere l'oggetto di un'ironia terno della propria autobiografia. settantanni fa. E se è pur vero che te sentiti risuonano nel suo! quan- te" e, se non è calvo, ha però i piedi autoriale che dal principio alla fi- E questo, allora, è il secondo tema dobbiamo accettare di vivere in ti echi di scritture altrui (basti con- piatti e di sicuro anche le sue gam- ne, mediante una coerente strate- che Per sempre ha in comune col un'epoca di repliche, quella di sta- tare i flaubertiani moduli triadi- be sono "magre". E "goffo", gia retorica, ne sgonfiasse presun- Paese dell'acqua. sera, francamente, è stata un po' ci) increspano il ritmo della sua "noioso", "pavido" e. "imbambo- zioni e velleitarismi sottolineando Rievocando il dramma persona- fiacca. prosa! lato"; al massimo può recitare la non solo la teatralità delle sue po- le del suo trisavolo ("Me lo imma- Ovviamente, l'Edipo moderno parte del "coadiutore dietro le se ma il falsetto della sua voce. A gino un giorno di...", "me lo vedo non può non essere anche amleti- quinte" e far da "spalla" a chiun- un certo punto, invece — in parti- che...", "dovete figurarvelo..."), co. Ufficiale addetto a servizi più o que sia più grande di lui. Bill, in- colare nella storia d'amore fra Bill Bill si comporta come l'insegnante meno segreti, il padre di Bill si è somma, è la (involontaria) parodia e Ruth — l'autore si immedesima di storia Tom Crick, che era ricor- ucciso in circostanze misteriose di Amleto. Dall'infanzia si è imma- nel personaggio e le due voci si so all'immaginazione per ricostrui- che il figlio collega, però, alla rela- ginato nei panni del vendicatore, confondono, col risultato che re le vicende della sua famiglia e, zione della madre con un indu- per poi scoprire che il suo vero pa- Graham Swift non riesce più a convinto che solo la potenza affa- striale americano della plastica de- dre non era quello supposto bensì "scrollarsi di dosso la mano ap- bulatrice del "raccontare storie" stinato a diventare suo futuro pa- un macchinista ferroviario con cui piccicosa" di Bill Unwin e la mu- può dare un senso al passato, aveva |DEI LIBRI DELMESE|

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tismo di Breton e soci, fino al suo prematuro congedo dalla vita: il Il surrealista che sventrò Jack poeta André Verdet, deportato con di Luca Bianco lui ad Auschwitz, racconta infatti, Adelphi che, al momento dell'arrivo nel La- ger, Desnos confortava i compagni ROBERT DESNOS, Jack lo sven- scritto durante e dentro Auschwitz, ca che finiva per ritorcersi contro la di prigionia leggendo fantasmagori- E. M. Cioran tratore, a cura di Alberto Ca- né prima né (Adorno permettendo) stessa realtà quotidiana: "Ho tanto ci destini nelle linee delle loro mani. LA CADUTA stoldi, Moretti e Vitali, Bergamo dopo, basterebbe a presentare un sognato di te che tu perdi la tua E proprio a questo modo di in- NEL TEMPO 1995, ed. orig. 1928, pp. 101, Lit autore meglio di qualsiasi recensio- realtà... Ho tanto sognato di te che tendere il surrealismo che bisogna Traduzione di Tea Turolla 15.000. ne. La figura di Desnos, tuttavia, è le mie braccia, abituate a incrociarsi ricondurre Jack lo sventratore. Si «Biblioteca Adelphi» troppo poco nota in Italia, nono- sul mio petto stringendo la tua om- tratta di una serie di articoli scritti Quella caduta da cui nasce la "In definitiva, non è la poesia stante il poeta fosse una delle voci bra, forse non si piegherebbero al da Desnos per il quotidiano "Pa- Storia. che deve essere libera, è il poeta", più limpide, affascinanti e coerenti contorno del tuo corpo" (cito dalla ris-matinal" nel 1928. Il tono pia- scriveva Robert Desnos nel 1943. del movimento surrealista. raccolta Corps et biens, 1930). no e cronachistico della scrittura, Sono parole che troveranno una È André Breton a tracciare in La fede surrealista, tuttavia, non tuttavia, non deve trarre in ingan- Richard Cobb smentita, e, al contempo, un'atroce Nadja (1928, ed. italiana Einaudi, impediva a Desnos di "compro- no. Certo, Desnos era un ottimo TOUR DE FRANCE giornalista-scrittore di cronaca ne- Traduzione di Giovanni ra, come vorremmo che fossero Ferrara degli liberti quelli che d'estate infestano le pa- «Biblioteca Adelphi» gine dei nostri quotidiani. La sua Uno storico come esploratore L'ultimo romanzo della Berberova ricostruzione delle imprese di Jack di molte vite - e anche della lo squartatore, tuttavia, obbedisce propria. di Ambra Caputo e Laurent Marchand anche ai dettami del gusto surreali- sta. I surrealisti, infatti, si ricono- scevano in pieno nel programmati- NINA BERBEROVA, Felicità, Guanda, Mila- magina un appartamento piccolo-borghese di Giorgio Manganelli co titolo di De Quincey che eleva- no 1995, ed. orig. 1991, trad. dal russo di Pietroburgo. Il crepuscolo. Il gelo. In lui c'era CENTURIA va l'omicidio al rango di "una delle A cura di Paola Italia Gabriele Mazzitelli, pp. 155, Lit 23.000. qualcosa di straniero. No, non riesco a spie- belle arti". Da quell'opera si snoda Con un saggio di Italo Calvino gartelo". E il tempo. Quel tempo che si don- un sentiero che sfiora l'assassino e «Biblioteca Adelphi» E un classico avvio berberoviano quello di dola fuori dalla finestra come un mare morto, poeta Lacenaire, tocca le sorelle Uno dei libri più felici di Man- Felicità, ultimo romanzo di Nina Berberova, nella ripetizione nobile e inutile dei giorni e Papin, le quali massacrano le pa- ganelli in una edizione arric- ritrovato inedito ma compiuto alla sua morte. dei gesti, nell'attesa di una morte che — lo drone della casa presso cui erano chita. Si apre su una stanza del "Grand Hotel" nella avrebbe confessato anche al primo venuto — impiegate come domestiche, e sfo- Parigi degli anni trenta, col suicidio di Sam lei desiderava, e di fronte alla quale ha un ge- cia nel caso della parricida Violette Nozières, che assassinando il geni- Adler, un violinista ebreo russo, emigrato in sto appena: chiude il libro che stava leggendo Madame tore si guadagna un florilegio poe- de Staal-Delaunay America. Poi, lentamente, svela la fondamen- per lui e si alza, un attimo prima che si spenga tico e artistico che va annoverato MEMORIE tale solitudine di una donna, Vera Jur'evna, la vita stessa, la sua. E però, come la Sacha di tra i più intensi frutti del movimen- A cura di Daria Galateria anche lei russa, emigrata a Parigi, ombra infe- Alleviare la sorte, Vera risente in quell'esi- to surrealista. E del resto lo stesso «Biblioteca Adelphi» lice di un marito da sempre malato, amica stenza tetra e indebolita qualcosa che contro Breton a scrivere che "il più sem- Intrighi politici e amorosi os- d'infanzia di Sam. Classicamente berberovia- tutti rinasce, anche se parte confuso da un in- plice atto surrealista consiste servati dall'occhio di una su- no, e cioè scarno e imperioso, è il richiamo del finito intorno a cui giriamo, giriamo senza ve- nell'uscire in strada con la rivoltel- perba narratrice in incognito. passato. Accanto al cadavere solo un nome, derlo. E riprende Vera a passeggiare, a pren- la in pugno e sparare a caso, finché si può, tra la folla". Desnos riper- quello di Vera, e il suo indirizzo. Così di fron- der treni. Scopre Nizza e un altro uomo, Kare- corre asciuttamente gli undici omi- lov, né peggio né meglio di tanti altri, e perciò Yakup Kadri te al cadavere di Sam, "come sullo schermo cidi di Jack lo squartatore per pro- Karaosmanoglu nero del camino si srotola la pellicola di tale da renderla felice perché "anche lei era co- porre infine una soluzione sull'i- NUR BABA un'infanzia che Vera non ha avuto modo di me tutti, era nessuno". Così dopo Sonecka ne dentità del maniaco omicida. A cura, e con un saggio, raccontare a nessuno". Ritroviamo Pietrobur- L'Accompagnatrice ("A diciott'anni avevo Dal momento che il testo si legge di Giampiero Bellingeri go 1912-18, la stanza dove Sam e Vera fecero finito gli studi al Conservatorio. Non ero in- come e, forse, meglio di un romanzo Postfazione di Elémire Zolla amicizia, il chiarore interminabile delle estati telligente e neppure bella; non possedevo giallo, lasceremo al lettore il piacere «Fabula» quando non c'era modo che loro due si sepa- qualità eccezionali. Insomma non ero nien- di smascherare l'assassino; importa Una Madame Bovary turca e il rassero, il sogno di fare dell'amico un prigio- te"), dopo Ljudmila Lvovna, Evgenij e Alja piuttosto sottolineare la ricchezza suo voto amoroso in una con- niero, il ricordo della madre la cui anima Vera ne II Male nero ("Quando studiavo da Olga dell'edizione curata da Alberto Ca- fraternita iniziatica. stoldi. U testo occupa infatti solo un credeva fatta della materia e del colore di una Osipovna non avevo tempo per leggere, ero terzo del libro: il resto consiste perla, poi il passaggio della rivoluzione e, infi- costretta a guadagnarmi da vivere, a combat- nell'avvincente prefazione dello V.S. Naipaul ne, il silenzio. "San Pietroburgo si era tacita- tere, non ero tipo da libri. Non sono una per- stesso Castoldi, che scandaglia a fon- UNA VIA NEL MONDO ta: i tram non funzionavano, l'erba era cre- sona istruita, non so nulla"), dopo la già citata do il tema dell'"Intellettuale come Traduzione di Marcella sciuta tra le fessure di granito; si era tacitato il Sacha, nell'assenza di "bellezza, istruzione e assassino", mettendo in luce tutte le Dallatorre mondo di cui qui non giungeva nessuna eco. talento", nell'esilio ingrigito e miserabile del- implicazioni che legano scrittori e «Fabula» Si era tacitata Vera". Berberoviano è quel re- la Parigi della prima ondata di emigrazione criminali, dal romanzo poliziesco al- «Nel nostro sangue, nelle no- stituirci filo a filo l'ordito quotidiano di soli- russa si consuma la verità dimessa, inosserva- la fascinazione per serial killers\ spia- stre ossa e nel nostro cervello tudini immense, la presenza di Aleksandr ta, raso muro di un'altra anima berberoviana ce soltanto l'omissione di una buona bibliografia. Ancora Castoldi procu- c'è il retaggio di migliaia di uo- Al'bertovic, il triste sentimento che spinge e la bellezza disadorna e solenne della sua mini». ra un esauriente profilo biografico di scrittura. Vera a sposarlo, a seguirlo fino a Parigi. "Im- Desnos. Molto gustosa, infine, la scelta dell'apparato illustrativo, che Emanuele Severino seleziona le apocalittiche vedute dei TAUTÓTÉS degradati quartieri londinesi ad ope- «Biblioteca Filosofica» conferma un anno più tardi, quan- 1972) uno dei più penetranti ritrat- mettersi" con la stampa borghese: ra del grande Gustave Dorè, i grand- Un nuovo approdo del pensie- do Desnos verrà arrestato dalla Ge- ti di Desnos: "Rivedo ora Robert la straordinaria qualità della sua guignoleschi collages di Max Ernst, ro di Severino. stapo e inizierà un tremendo grand Desnos all'epoca che quanti tra noi scrittura e delle sue manipolazioni le truculente illustrazioni dei feuille- tour dell'universo concentraziona- l'hanno conosciuta chiamano l'e- linguistiche ("Le parole sono no- tons e dei rotocalchi popolari del- l'epoca e qualche disegno dello stes- Alberto Arbasino rio: Auschwitz, Buchenwald, Flos- poca dei sonni. Dorme, ma scrive, stre schiave", scriveva in una poesia senburg, Floha e infine Terezin, parla,... continua a vedere quello del 1923) gli permetterà di lavorare so autore: un degno complemento a PARIGI O CARA dove morirà nel giugno 1945 di che io non vedo, quel che non vedo per numerosi quotidiani e settima- una coraggiosa iniziativa editoriale, «Piccola Biblioteca Adelphi» tifo, di stenti e di letteratura. Pro- se non a mano a mano che lui me lo nali, attirandosi così il risentimento che speriamo preluda a una più at- Chiacchierando con i mostri prio così: di letteratura. Una recen- mostra". Più ancora delle poesie di di Breton. I nodi vengono al pettine tenta considerazione dell'opera di sacri della Parigi di ieri. te scoperta epistolare ha infatti per- Desnos, entrano dunque nella leg- alla fine degli anni venti: da un lato, Robert Desnos, poeta che fu meno messo di appurare che Desnos per- genda del gruppo le sue sedute di l'autore del Secondo manifesto del libero della sua poesia. Cesare Garboli se volontariamente il treno che, nei scrittura automatica: capace di ca- surrealismo escluderà Desnos dal Ma dal campo di lavoro di Floha IL GIOCO SEGRETO giorni della ritirata tedesca, per- dere, a suo piacimento, in una movimento (insieme, peraltro, a riusciva a scrivere per il complean- metteva ai prigionieri di lasciare profonda trance ipnotica, Desnos Queneau, Prévert, Bataille e altri); no della moglie Youki: "Avrei volu- NOVE IMMAGINI diviene per i surrealisti una sorta di dall'altro, Desnos contribuirà al vi- to regalarti 100.000 sigarette di ta- DI ELSA MORANTE Floha: doveva, infatti, recuperare il oracolo, un vero e proprio telepate rulento pamphlet antibretoniano bacco biondo, dodici vestiti firmati «Piccola Biblioteca Adelphi» manoscritto di un suo romanzo del meraviglioso, capace di trarre Un cadavere e scriverà nel 1929: "Il La Morante rivelata in tutta la d'amore "di un genere totalmente da grandi sarti, l'appartamento di surrealismo è diventato di dominio sua elusiva complessità. nuovo" che conservava in una sca- con stupefacente naturalezza dal Rue de Seme, un'automobile, la ca- tola di cioccolatini. La scatola ven- sonno autoindotto le più fresche pubblico, a disposizione degli ere- setta nella foresta di Compiègne, ne rubata, pare, da un soldato rus- immagini oniriche e i giochi di pa- siarchi, degli scismatici e degli atei. quella di Belle-Isle e un mazzetto di so che, assurdamente, credeva con- role più strabilianti. Ed io sono un ateo". fiori da due lire. In mia assenza, tenesse ancora dolciumi. Prima che come regola di lettera- Desnos continuerà a praticare comprati lo stesso i fiori, te li rim- Se non si trattasse di Robert Des- tura, Desnos intendeva il surreali- quest'ipotesi di un surrealismo "lai- borserò. Il resto, ti prometto che te Il nos, l'idea di un romanzo d'amore smo come pratica di vita, una prati- co", opponendosi al ferreo dogma- lo darò più tardi". Un caffè con Nina a Saint Sulpice intervista con Hubert Nyssen di Ambra Caputo e Laurent Marchand

Il merito di avere scoperto e fatto conoscere ai lettori euro- mente quella lingua straniera — senza traduzione. Bisogna pei Nina Berberova spetta alla casa editrice francese Actes quindi favorire a ogni costo i traduttori, stanziando fondi, isti- Sud, fondata una quindicina di anni fa da Hubert Nyssen. Co- tuendo corsi di formazione, promuovendo scambi di tradutto- me è nata l'avventura di Actes Sud? ri, e siamo credo sulla buona strada". "Un po' per gioco vi dirò che Actes Sud è nata nel Sahara. Cosa resta del Nyssen "editore e grande viaggiatore"? E Ricordo che ero partito per il Nord Africa per preparare un li- ancora possibile privilegiare l'aspetto per così dire esplorati- bro per le edizioni Arthaud, in compagnia di un geografo, il vo? quale una sera in un bivacco mi confessò che il futuro era nella "Sono ormai da tempo entrato a far parte di un immenso cartografia. Perché la cartografia non era stata ancora utilizza- club di scambisti impegnati a far circolare libri, ma è vero che ta al massimo delle sue possibilità, per spiegare ad esempio fe- per molto tempo ho proceduto in modo diverso e che sono nomeni tematici, statistici, ecc. Così, al nostro ritomo abbia- tuttora convinto sia più interessante partire in cerca di un au- mo messo su un atelier di cartografia tematica e statistica, da tore, là dove questi non ha ancora ottenuto un riconoscimen- cui la sigla 'Actes' e abbiamo cominciato a occuparci di carto- to. Pensate a Paul Auster. È in Francia che Auster si è guada- grafia per le università e per i ministeri, fino al giorno in cui gnato una certa fama, grazie alla quale gli editori americani si l'Università di Provenza ci ha richiesto un atlante regionale, sono accorti che avevano in casa quel tipo stravagante e quin- ossia un volume di trecento pagine". di, traduzione francese alla mano, sono andati negli altri paesi Ma l'editoria faceva parte dei suoi sogni? europei a proporre le sue opere. Per molto tempo, e ancora "Desideravo da tempo occuparmi di editoria. Ai tempi oggi, ho trascorso il mio tempo a girare per il mondo ed è così dell'università avevo fatto qualche tentativo e, più tardi, qual- che ho sentito parlare di Tunskròm, Lindgren... Se si legge il che esperienza per un teatro d'essai, dove avevo preso l'abitu- catalogo di Actes Sud in una prospettiva cronologica si vedrà dine di pubblicare le nostre commedie, ma non mi ero mai che all'inizio abbiamo pubblicato autori norvegesi, danesi, spinto oltre. Ho pensato che quella fosse la mia ultima occa- svedesi, ad esempio, e che uno stesso autore riappare più vol- sione e ho deciso di creare la mia casa editrice. Poi, per distin- te, a conferma della nostra idea di seguire l'autore, anche a co- guerla dall'atelier di cartografia che ha seguito un percorso au- sto di pubblicare un libro più fiacco, che non avremmo forse tonomo, e anche per sfuggire alla vertigine del centralismo pa- scelto se si fosse trattato di un testo isolato ma che, per debole rigino, ci ho aggiunto 'Sud', con l'idea che quando ci si chiama che sia, resta un anello di una stessa catena". così, non ci si va a stabilire^ tanto per dire, a Parigi e men che E Nina Berberova? Cosa ricorda di quell'incontro che lei mai a Lilla o a Strasburgo. È nata così 'Actes Sud' e, nel giro di stesso definì "miracoloso"? quindici anni, si è arrivati a millecinquecento titoli. E siamo "L'ossessione di qualsiasi editore, perciò anche la mia, è di ancora sullo stesso territorio su cui siamo nati, sulla 'riva sini- 'laisser passer Proust', come accadde a Gallimard che un gior- stra', come già i grandi editori parigini, solo che da noi è il Ro- no, appunto, si lasciò sfuggire Proust. Il contrario, scoprire dano invece della Senna". cioè l'opera compiuta di un autore ancora vivente, è un'avven- Lei ha spesso evocato la sua cultura europeista. Da euro- tura straordinaria ed è ciò che è accaduto con Nina Berberova. peista le chiediamo: esiste davvero un mercato del libero È accaduto, più semplicemente, che qualcuno ha tradotto un scambio editoriale? Cosa si è fatto e cosa si può fare in ambi- suo romanzo breve, LAccompagnatrice, e ha cercato di pro- to comunitario sul piano legislativo? porlo ad alcuni editori parigini. Poi, forse anche per ripicca, "Intanto è vero che sono un europeista convinto. Cresciuto ha spedito a me quel testo, accompagnandolo con una lettera alla scuola di un nonno federalista, l'idea degli Stati Uniti d'Eu- gogoliana in cui si chiedeva se 'la sua piccola casa editrice di ropa mi accompagna da sempre. Va detto però che sul piano piccoli libri, non avesse per caso nell'ambito di una piccola aziendale è stato fatto ben poco e, se qualcosa si è fatto, è stato collana, un posticino per urt piccolo testo'... Ho letto il libro soprattutto sul piano dei raggruppamenti finanziari. Alcuni (benché fosse tradotto in modo un po' maldestro) e subito ho grandi gruppi hanno perfino varcato l'oceano, ma non si può avuto la certezza che avevo di fronte a me un capolavoro, ma proprio dire che ci sia stato qualcosa di più di un'intesa amiche- anche l'intuizione fortissima che dietro quel libro ce n'erano vole finalizzata allo scambio di autori. Vendiamo i diritti d'auto- altri. Mi sono procurato il suo numero di telefono, negli Stati re all'Italia, all'Inghilterra,^ alla Germania, al Portogallo e loro Uniti, e l'ho chiamata. 'Ci vedremo a Parigi per il centenario di fanno altrettanto con noi. E pur vero che negli ultimi anni sono mio marito' mi ha detto, lasciandomi di stucco. In gioventù state prese alcune importanti iniziative in ambito europeo cer- era stata sposata, anzi aveva convissuto, con l'ultimo dei gran- cando — e non è un obiettivo trascurabile — di far comprende- di poeti simbolisti russi, scomparso ormai da tempo, Vladislav re ai diversi paesi membri che, senza i librai, la letteratura non Chodasevic del quale la Sorbona celebrava il centenario. Ci esisterebbe più. L'obiettivo finale è quello di offrire un sostegno siamo incontrati perciò a Parigi, in un caffè di Place Saint-Sul- al settore, mi riferisco soprattutto all'iniziativa, di parte france- pice ed è accaduto qualcosa che è difficile raccontare, e cioè se, del prezzo unico, una misura economica che ha consentito ai che man mano che lei mi parlava della sua opera io mi rendevo librai di resistere alla concorrenza della grande distribuzione, la conto di aver trovato qualcosa di immenso. Sono diventato co- quale immette soltanto quei libri destinati a una rotazione rapi- sì, in questo modo semplice e per me commovente, l'editore dissima, quando esistono invece testi bellissimi che 'girano' delle opere della Berberova in Francia, poi lei mi ha affidato i molto lentamente. Sempre in ambito comunitario è stata af- diritti per il resto del mondo e attualmente la sua opera è tra- frontata la questione, a mio avviso fondamentale, della tradu- dotta in più di ventisette paesi. E pensare che, ad eccezione di zione. Non ci sono scambi possibili senza traduzione, non si qualche slavista, nessuno conosceva nemmeno il nome di Ni- può conoscere un'opera — a patto di non conoscere perfetta- na Berberova". DEI LIBRI DEL MESE

OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 10 I Il capro espiatorio della sinistra europea di Sandra Teroni

JEAN-PAUL SARTRE, Carnets de neò la paternità decidendo di in- XII di Treviri e rappresentata nella scrittura letterarie, né dalla siste- ho saputo né voluto evitare. Ma nei la dróle de guerre, nuova edi- cluderlo nel X volume delle sue Si- Francia occupata). mazione teorica, né dall'illusione confronti di Bost [un allievo del li- zione aumentata di un quaderno tua tions). Era la puntualizzazione La pubblicazione dei quaderni retrospettiva. E l'incontro, appas- ceo, anch'egli mobilitato] sono inedito, Gallimard, Paris 1995, di un cambiamento efficacemente che Sartre riempì tra il settembre sionante, è anche una lezione di colpevole. E quando ho sbagliato? pp. 480, FF180. segnalato dal racconto parodico del '39 e il giugno del '40, quando metodo. La libertà e la responsabi- ... fin da quando ho avuto la capa- della propria vocazione di scrittore fu richiamato come riservista e pri- lità, l'essere al mondo e l'essere cità di ragionare e di avere un'opi- "Ma se queste righe venissero un ed esplicitamente enunciato in ma di essere fatto prigioniero, per- nella storia, la difesa della demo- nione politica". giorno pubblicate non vorrei che chiusura dell'autobiografia (Les mette (anche) di verificare il senso crazia e la violenza, il rapporto con La problematica della responsa- dei cretini maleintenzionati mi Mots), poco più di dieci anni pri- di questa partizione della propria gli altri e quello con il proprio pas- bilità e dell 'engagement — a cui il confondessero con Joseph de Mai- ma, come "risveglio" o "guarigio- vita, la consistenza del cambia- sato: l'autore della Nausée e del nome di Sartre sarebbe stato asso- stre", scriveva Sartre, preveggente, ne" da "una lunga, amara e dolce mento, gli strumenti e le vie attra- Mur, della Transcendance de l'Ego ciato a partire dai manifesti pro- nel suo diario, il 17 ottobre del '39, grammatici (e normativi) del do- al termine di una lunga analisi sulla poguerra — nasce qui da un'au- guerra; quindi, per prudenza pun- toanalisi senza compiacimenti, tualizzava: "Ripeto dunque che la dalla volontà di "vedersi" in rela- guerra è un'ignominia e un'assur- zione agli altri, alle cose, alla storia, dità che può verificarsi soltanto dalla determinazione a non aliena- per la pigrizia e la vigliaccheria de- re se stesso nella passività e nella gli uomini, e che quello che mi malafede. La scrittura del diario, rimprovero nelle pagine preceden- quotidiana esplorazione delle ti è di non averla respinta abba- esperienze più banali della vita in stanza", prima di concludere: "Ciò comune, delle trasformazioni nel non toglie che l'essere-per-la-guer- rapporto con ciò che si è lasciato, ra è una struttura essenziale della cose e persone, induce ad andare realtà umana". oltre, a guardare più indietro e più Questo passo probabilmente a fondo, diventa strumento di og- non era incluso nelle anticipazioni gettivazione di sé, di separazione fornite alla stampa dai servizi pro- da sé. Come, al suo interno, l'auto- mozionali di Gallimard per il lan- ritratto, programmato, perseguito cio della nuova edizione dei Car- lucidamente (maniacalmente, con- nets de la dróle de guerre (Galli- stata preoccupato Sartre) e assimi- mard, 1995); e i giornalisti, unica- lato alla muta del serpente: "Avevo mente preoccupati di rivelazioni a orrore dei diari intimi e pensavo effetto, hanno estrapolato qua e là che l'uomo non è fatto per vedersi, quanto occorreva per poter an- che deve fissare lo sguardo sempre nunciare con ottusa soddisfazione in avanti. Non sono cambiato. So- il disimpegno, la fascinazione della lo mi sembra che, in circostanze guerra, il fascismo (sic) del giovane eccezionali e durante un muta- Sartre. Bisognava pure trovare mento di vita, come il serpente che qualcosa che facesse notizia; e non cambia pelle, sia possibile guarda- era facile, dopo che la declinazione re la pelle morta, la fragile immagi- degli attributi infamanti, dal dopo- ne di serpente che ci si lascia alle guerra ai giorni nostri, era passata spalle". da stalinista a collaborazionista, È in questo contesto che va col- sempre condita, ovviamente, da locata e acquista senso l'afferma- insinuazioni e dettagli su una losca zione "la guerra mi interessa". La gestione del privato. guerra rappresenta per l'intellet- Bersaglio prediletto di un pervi- tuale Sartre un'occasione per ride- cace anti-intellettualismo — lo ri- finire, concettualmente e pratica- corda e documenta l'appassionato mente, il proprio (e il nostro) rap- omaggio di Jean-Jacques Brochier, porto con il mondo e con la storia, Pour Sartre (J.C. Lattès, 1995) —, per realizzare una radicale rimessa Sartre continua a suscitare il desi- in discussione di sé, una conversio- derio di coglierlo in fallo, confer- ne dall'ottimismo idealista, dalla mando còsi il suo ruolo di "co- fissazione malinconica, da uno scienza odiata del/dal suo secolo" stoicismo difensivo all'autenticità (come suona il sottotitolo della 76 e alla rifondazione della libertà. La biografia di John Gerassi, Jean- direzione è tracciata dall'incontro Paul Sartre, The University of Chi- (niente affatto casuale) con il pen- cago Press, 1989). E ancora una siero di Heidegger, in cui Sartre fi- volta, destra e sinistra gareggiano nalmente trova, dopo un fallito ap- nel fame un capro espiatorio, ad- proccio nei primi anni trenta, ciò dossandogli ogni sorta di respon- di cui ha bisogno: una filosofia che sabilità nelle sbandate culturali e follia" consistente in quell'illusio- verso cui si realizzò. La prima e dell'Imaginaire vive la sua condi- aiuti a viversi nel mondo, cioè nella politiche di buona parte del seco- ne di salvezza attraverso la lettera- stampa (1983: cinque quaderni ri- zione di soldato (durante la dróle storia, in situazione, senza rinun- lo. Il socialista Rocard, in una lun- tura ereditata dalla generazione di trovati, su un totale di quindici) è de guerre, la guerra non combattu- ciare alla libertà. Il debito verso ga intervista dai toni comprensibil- Flaubert e di Baudelaire. Il che ora sostituita dalla nuova edizione ta), confrontandosi con le proble- l'autore di Sein undZeit è esplicita- mente amari dopo le recenti vicen- spiega, tra l'altro, il suo accanirsi — sempre a cura di Arlette matiche morali che l'evento bellico mente riconosciuto, la sua influen- de elettorali francesi, non ha trova- sulla biografia dell'uno e dell'altro. Elka'fm-Sartre — corredata di note mette in campo. za è fatta oggetto di analisi; e il rap- to di meglio che attribuire a Sartre Nei suoi aspetti più esistenziali, e indici preziosi e inclusiva del pri- Ma non risparmia se stesso, osti- porto è dialogico. Come dimostra- l'impossibilità di dar vita a una si- questa trasformazione l'aveva rac- mo quaderno, riemerso nel frat- natamente determinato a rinno- no la riflessione sulla temporalità, nistra credibile. E ogni argomenta- contata fin dagli anni stessi della tempo dalla collezione di un bi- varsi, cominciando col far luce sui l'esigenza di coniugare singolare e zione gli è sembrata superflua. guerra e dell'immediato dopo- bliofilo e venduto alla Biblioteca propri "rimorsi", sul "disorienta- universale, il progetto di una mo- Che la guerra avesse segnato guerra, trasponendola nell'univer- Nazionale di Parigi. mento morale" che nasce dall'at- rale dell'autenticità, la deviazione uno spartiacque nella sua vita, Sar- so romanzesco (Les Chemins de la "Diario di guerra", è scritto sul tualizzarsi dell'impensato. Da qui verso il terreno ontologico in pagi- tre non si è mai stancato di ripeter- liberte) con la storia della crisi di frontespizio del primo quaderno; e lo scavo senza remore né pudori ne e pagine che anticipano L'Étre lo e di raccontarlo, con linguaggi Mathieu Delarue, preso in contro- subito ci si trova immersi in una ri- nelle proprie minute condotte, et le Néant. diversi e da angolature diverse. piede dalla perdita dell'universo flessione sul mondo della guerra in l'analisi del senso di estraneità, la Ed è nel contesto di un ripensa- "Ciò che vedo di più chiaro nella securizzante della pace e costretto cui si intrecciano descrizione feno- rivisitazione dei ricordi, il ripensa- mento radicale della libertà, teso a mia vita è un taglio che fa sì che ci a ridefinire il tempo di una giovi- menologica, discorso autobiogra- mento dei vent'anni precedenti, i rigettare "il veleno" della libertà siano due momenti quasi comple- nezza— tra il 1919 e il 1939 — co- fico, riflessione morale, specula- quali, come la storia dimostrava, assoluta e dell'uomo astratto a van- tamente separati, al punto che, vi- me "l'entre-deux-guerres"; e rileg- zione filosofica, in un movimento a portavano in sé la possibilità — taggio del "radicamento", che va vendo il secondo, non mi ricono- gendo il mito di Oreste in termini spirale, con il respiro che si fa sem- ignorata, "mascherata" — della collocato il dubbio da cui Sartre è sco più molto bene nel primo; si di problematica del ritorno dello pre più ampio, lo scavo sempre più guerra: "Odio la guerra, ma dal attraversato: se i nuovi parametri tratta del prima e del dopo la guer- "straniero" tra gli uomini, del pas- a fondo. Non si tratta soltanto di 1920 al 1939 non ho levato il mi- — "la storicità, l'essere-nel-mon- ra" — dichiarava ancora nell'Au- saggio da una libertà astratta all'as- una testimonianza, bensì dell'in- gnolo per allontanarla; oggi pago do, tutto ciò che ancora l'uomo al toritratto a 70 anni che, cieco e ma- sunzione di responsabilità (Les contro con un'esperienza esisten- questa imprevidenza, rifiutando la suo tempo, tutto ciò che lo radica lato, realizzò in forma di intervista Mouches, la prima pièce teatrale, ziale e con un pensiero non media- rabbia e la disperazione, senza la- con Michel Contat (e di cui sottoli- scritta dopo la fuga dallo Stalag ti né dalla trasposizione e dalla mentarmi, subendo quello che non N. 9, PAG. 11 OTTOBRE 1995

gli anni lontani e l'unica traccia di anche occasione per l'acquisto ne delle sorgenti di un fiume di no- nimità con cui Carvalho s'incontra recenti, regolari soggiorni a Barcel- del formaggio tipico. me Mondo, che "si era assunto la con i personaggi più eterogenei e pittoreschi (di cui forse Vàzquez alla sua terra, alla sua situazione" lona, durante l'ultimo dei quali è sta- La descrizione particolareggiata responsabilità di chiamarsi Mondo" Montalbàn finisce per compiacersi — non comportino "un pizzico di ta uccisa. e amorevole di piatti rustici o straor- — l'indagine prosegue con poche un po' troppo): dall'entraìneuse di fascismo". Ma la formulazione del Lunghi viaggi in automobile, in- dinari ("camembert impanato e certezze nella cittadina in riva al infima categoria al legionario redu- dubbio, motivata dalla diffidenza contri ambigui e appuntamenti inu- marmellata di pomodori") è sempre Mediterraneo dove la vittima aveva ce della guerra civile. Nelle pieghe verso ogni forma di cultura deter- tili non impediscono a Carvalho di ascoltata da Carvalho con attenta trascorso gii anni della giovinezza. del testo trovano posto le riflessioni minista, è anche accettazione di coltivare le sue abitudini, quelle partecipazione, tanto che proven- Ma anche l'amica del cuore di En- esoteriche di un ufficiale di marina, una sfida: salvare il valore della li- caratteristiche del personaggio ga da un ambizioso ristoratore, carnación conosce solo una parte una poesia amara e autentica dello bertà e al tempo stesso darsi radici, che l'hanno reso il più recente rap- quanto da una massaia che deve della verità, e pare impossibile riu- stesso autore del romanzo, alcune assumere la storia, riconoscersi so- presentante della categoria degli arrangiarsi con ingredienti di poco nire in un'unica immagine le poche canzoni piuttosto sdolcinate. Tutto lidali e responsabili; conciliare il investigatori disincantati. Quella prezzo. E ogni degustazione, come tracce raccolte da Carvalho. E visto con l'occhio sempre attento ai fascino di un'irresistibile leggerez- che per i detective della vecchia ogni momento di riposo, non può quando infine si giunge al disvela- mutamenti sociali, che conoscia- za dell'essere con il peso della con- scuola era la bottiglia di whisky nel dirsi completa se non è confortata mento delle ultime ore delia vittima mo nell'autore, anche se ciò indu- cretezza e con il richiamo di chi cassetto della scrivania — ma "a dal rogo di uno dei volumi della li- a Barcellona, anch'esso non può ce il rischio di produrre quadri un sulla terra soffre. Carvalho il whisky sembrava una breria dell'investigatore, quelli "che realizzarsi che attraverso una mol- po' datati e fornire cenni non sem- Interpretare tali riflessioni come bevanda poco impegnativa, e il gli erano stati necessari o che ave- teplicità dei punti di vista, che solo il pre comprensibili al lettore non prese di posizione immediatamen- iberico. te politiche è un errore. L'ambizio- ne di questo singolare diario (al- Da questo punto di vista è ap- meno a giudicare dai quaderni fi- prezzabile il buon lavoro del tra- nora disponibili) è totalizzante: si Campagna abbonamenti 1996 duttore, nella resa dei parecchi ti- tratta di creare le premesse per una toli — di film e di spettacoli radiofo- nuova cultura, un obiettivo che nici e televisivi — presenti nel te- Sartre perseguì tutta la vita, consa- 30 novembre 1995. Una data da ricordare per chi intenda abbonarsi per la sto. Unica eccezione, il Linimento pevole, per averlo verificato su se prima volta o rinnovare l'abbonamento a L'Indice. Dal prossimo 1 ° dicem- Sloan del ventaglietto pubblicitario sopravvissuto al passato (p. 25): stesso, della persistenza del retag- bre, infatti, scatterà l'aumento delle tariffe, in coerenza con il prezzo di co- gio ottocentesco. Una cultura per i poteva diventare il Balsamo Sloan tempi moderni. Convinto omaggio pertina, che dal gennaio 1996 sarà portato a 9.500 lire. noto in Italia con quest'altro mar- al film di Chaplin, il titolo dato alla Uaumento è reso inevitabile dal continuo incremento dei costi, in partico- chio. Rimane inoltre incomprensi- rivista che inaugurò le sue pubbli- . bile il colore Corinto in un paio di lar modo della costante lievitazione del prezzo della carta, che minaccia di scarpe bicolori (p. 143): si tratta cazioni cinquant'anni fa aveva compromettere di nuovo i conti dell'Indice, tornati recentemente in buon questo significato e a questo com- della tinta dell'uva passa (uva di pito esortava. equilibrio, dopo un periodo critico. Corinto, appunto), e l'appartenen- Per rinviare di un anno l'aumento del prezzo basterà dunque abbonarsi za religiosa di un certo cugino, "padre sculapio" (p. 136), che sarà entro il 30 novembre. Anche i titolari di un abbonamento in corso, ma con presumibilmente dell'Ordine delle Un marinaio una scadenza successiva, potranno usufruire dello "sconto", anticipando il Scuole pie, a meno che la corru- rinnovo. zione del termine scolopio non sia uno dei mimetismi cui l'autore in- triste Ma i vantaggi non finiscono qui. Anche quest'anno L'Indice regalerà agli dulge nella rappresentazione del- abbonati un tesserino che darà diritto a uno sconto del 15% su tutti gli ac- l'eloquio di ciascuno dei suoi per- di Giulia Visintin quisti fatti nelle Librerie Messaggerie. sonaggi. Infine, agli abbonati che desiderino comprare il CD-ROM dell' Indice MANUEL VÀZQUEZ MONTALBÀN, (vedi a pag. 37) è riservato uno sconto super di circa 30.000 lire. La rosa di Alessandria, Fel- trinelli, Milano 1995, ed. orig. TARIFFE )orlai 1986, trad. dallo spagnolo Via delle Fornaci, 50 di Hado Lyria, pp. 235, Lit 00165 ROMA 24.000. Fino al 30 novembre 1995 Dal 1° dicembre 1995 Claudio GRUPPO Nei giorni intorno al Capodanno Italia L. 74.000 L. 83.600 Neri pagg. 272 - L 30.000 del 1984 un uomo è in fuga nell'iso- Estero la di Trinidad. Chi sia, e se ciò che L. 104.500 lo minaccia sia un pericolo reale, via superficie L. 90.000 Edmond IL PRIMO solo temuto o una mera disillusione, Estero Gilliéron COLLOQUIO si precisa molto lentamente, in un via aerea IN PSICOTERAPIA montaggio alternato con quel che pagg. 320 - L. 42.000 accade a Barcellona, dove Pepe Europa L. 105.000 L. 115.000 Carvalho, l'investigatore privato, ha Paesi ricevuto un incarico dalla cugina extra-europei L. 125.000 L. 140.000 Arnaldo ADOLESCENZA della propria fidanzata. Si tratta di scoprire chi ha ucciso — facendo a Novelletta E TRAUMA Dove trovare le Librerie Messaggerie: pagg. 122-l. 30.000 pezzi il corpo in modo atroce — En- (a cura di) carnación, sorella della cugina, che Solferino, Milano, via Solferino 22 Paravia, Milano, corso Matteotti 3 Seeber, Firenze, via Tornabuoni 70 r si era allontanata dalla modesta fa- Bassi, Siena, via di Città 6/8 Paravia, Roma, piazza SS Apostoli 59/65 miglia d'origine dopo aver sposato C. Brutti QUADERNI un possidente della Mancia. R. Parlani DI PSICOTERAPIA Le due ambientazioni — quella (diretti da) INFANTILE della fuga tropicale e quella dell'in- - whisky ne era al corrente, perché va amato quando credeva che le lettore può raccogliere e conoscere Voi. 31: Per un Incontro dagine intorno alla vittima di un de- passava dalla bocca del detective parole avessero qualcosa a che ve- tutti insieme. Il ritorno del fuggiasco tra medicina litto inesplicabile — non potrebbero senza sostarci, consapevole di dere con la realtà e con la vita". In su cui si è aperto il romanzo avvie- e psicoanalisi essere più tradizionali. Ma ogni non essere troppo apprezzato" — questo romanzo tuttavia, per ben ne a tre pagine dalla fine, e fra lui e pagg. 176 -L. 35.000 possibile esotismo o vivacità del nell'ufficio di Barcellona è diventa- due volte, grazie a un ripensamento Carvalho non viene scambiata nep- paesaggio è esclusa: domina un ta addirittura una piccola cucina in in extremis, il Garcta Lorca di Poeta pure una parola. clima invernale. Le palme di Port of cui l'assistente Biscuter prepara a New York viene risparmiato dalle Nonostante la partenza nei modi A. Correale FATTORI spuntini sostanziosi e talvolta in- fiamme. Spain sono impietrite sotto un cielo del romanzo d'indagine classico, C. Neri TERAPEUTICI plumbeo, il cenone di Capodanno congrui a ogni ora del giorno. Il Dopo le aridità dell'entroterra — con il sovrappiù dell'esotismo tropi- NEI GRUPPI si interrompe per un nubifragio, e viaggio in provincia risulta essere unica esperienza toccante la visio- cale, anche se mancato, la storia si S. Contorni (a cura di) E NELLE l'avventura sessuale che si offre al sviluppa sotto il segno della fallacia ISTITUZIONI/2 fuggiasco si compie nella maniera e della vanità della memoria, piutto- pagg. 224 - L. 30.000 più deludente. Anche l'indagine di sto che nel perseguimento di un'in- Carvalho si svolge in luoghi grigi e dagine vera e propria. I luoghi del desolati, fra personaggi sgradevoli Arriva lo strangolatore passato possono essere ricostruiti — tra i quali spicca un giovane che sulle note di un vecchio ritornello, o D. Antiseri MET0D0L0GI esibisce sul biglietto da visita il tito- Un serial killer è il protagonista del nuovo roman- grazie a un ventaglietto pubblicita- R. De Mucci DELLE SCIENZE Lo strangolatore, lo di "autodidatta" — e ore vuote zo di Manuel Vàzquez Montalbàn, rio, in un'atmosfera che ricorda (a cura di) SOCIALI trascorse in una ventosa cittadina in corso di pubblicazione presso l'editore Frassinel- quella dei primi romanzi di Manuel pagg. 464 - L 60.000 di provincia. Ad Albacete e nell'ari- li (pp. 220, Lit 26.000). Il romanzo, ispirato a una Puig. Ma nessuno dei personaggi da campagna della Mancia l'inve- storia vera e ambientato in una Boston che somiglia può essere ancora quello che era, o stigatore cerca la famiglia del mari- a Barcellona, ha vinto il Premio Nacional de la Criti- che è stato nel ricordo proprio e al- to della vittima, per ricostruire l'esi- ca 1995, uno dei massimi riconoscimenti letterari trui. Giulio CUBA stenza di Encarnación, di cui pos- spagnoli. Girardi dopo il crollo Questa distanza dal giallo tradi- del comunismo siede soltanto una fotografia da zionale è temperata dalla varietà pagg. 272 - L. 36.000 adolescente, poche notizie di que- dei ritratti d'ambiente e dall'equa- OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 12/VIII

che è poi il destino dell'Austria, In questi termini, Bernhard ri- Ma la funzione del contesto, che Il tormento della storia intesa come mente collettiva, scopre la funzione indispensabile appare così centrale in Correzione, l'Austria che è il suicidio (cfr. p. della narrazione e del mito delle è responsabile anche della tessitu- di Aldo Giorgio Gargani 105). Le scienze naturali, la musi- origini che è all'opera in ogni gesto ra narrativa nella quale risultano ca, l'arte della costruzione, le vi- teorico, anche il più astratto e sofi- coinvolti i personaggi del roman- cende esistenziali si intrecciano in sticato. Attraverso questa relazio- zo. È d'altronde anche responsabi- THOMAS BERNHARD, Correzio- quale dopo la morte della sorella si una rete indissolubile di rimandi, ne e questo congiungimento le della struttura musicale delle va- ne, Einaudi, Torino 1995, ed. impicca a un albero nei pressi di affinità, rovesciamenti e contrad- Bernhard realizza la forza del con- riazioni tematiche del testo, della orig. 197-5, trad. dal tedesco di una radura. dizioni ossia nel ciclo intero della testo che unisce gli stati, gli atti, gli loro specifica cadenza. Il paradig- Giovanna Agabio, pp. 263, Lit La figura dell'io narrante inve- vita, nel quale i gesti intellettua- eventi, le decisioni più diversi e ap- ma del contesto avvolge i perso- 35.000. stita del compito di ricostruire a li più sottili e sofisticati vengono parentemente irrelati/e attraverso naggi in un sorta di modulazione ritroso l'intera storia si reca ad Al- alla fine messi a confronto con il la scritturaYiarrativa li restituisce al mimetica di atteggiamenti, proget- Il significato più eminente tensam, nella soffitta di Hoeller destino dell'esistenza e della mor- flusso della vita dove diventano il ti, atti e decisioni. dell'opera di Bernhard, che costi- per mettere ordine fra le carte la- talità. segno di un destino esistenziale Roithamer non avrebbe costrui- tuisce l'arte segreta della sua scrit- sciate da Roithamer. Queste carte Mentre delinea la progettazione unitario. to il cono se non fosse stato ispira- tura, il suo segno specifico, consi- riguardano la costruzione del co- scientifica del cono da parte di E nella definizione letteraria di to dalla casa di Hoeller (pp. 68, 69 ste nella tensione di un esercizio no, le scienze per progettarlo e tut- Roithamer attraverso una spietata questo ciclo che Bernhard rag- e 81); d'altronde la casa di Hoeller letterario che tende a coincidere reca l'impronta permanente del con lo sviluppo di un pensiero por- • suicidio di Roithamer, ma il suici- tato fino ai limiti estremi delle sue dio di Roithamer trova a sua volta possibilità. E questa la radicalità di il suo mimetismo fondante nel sui- Bernhard, che trasmette una nar- cidio di una sua insegnante impic- razione coniugata a un'instancabi- cata a un gancio sopra la stufa (pp. le e inesorabile intenzionalità co- 102-3). Nel corso di una strenua ri- gnitiva, rivendicando la dimensio- cerca della libertà che viene so- ne di conoscenza della letteratura praffatta da una natura che è sem- contro i cultori dei codici letterari pre più forte degli uomini, alla fine formali, chiusi e refrattari, così co- non sono le persone come tali a me contro le metodologie filosofi- suggestionare e a colpire, bensì la che che privano l'arte dei suoi fat- realtà. "E la realtà che sbalordisce tori conoscitivi. E tutto questo e uccide, non l'Altro, così Roitha- Bernhard lo fa non a scapito delle mer" (p. 241). ragioni dello stile, ma attraverso la Gli instancabili, implacabili eser- disciplina severa della forma e lo cizi di pensiero (Denkùbungen) fi- sviluppo per variazioni di una niscono per convertire il pensiero struttura musicale del testo. lucido e controllato nella natura A distanza di vent'anni dall'ori- che da Bernhard non è concepita ginale (Korrektur, Suhrkamp, come il cosmo ordinato dei Greci, 1975), appare ora Correzione in bensì come un immane ammasso, lingua italiana nell'accurata e vigi- accozzaglia di parti incoerenti e ir- le traduzione di Giovanna Agabio. relate. D'altronde, come aveva Contiene i temi essenziali dell'o- scritto in Gehen "la natura è in tut- pera di Bernhard, elaborati a un li- to e per tutto una natura filosofi- vello di esasperata tensione. Que- ca", cioè sottoposta alle medesime sto testo porta significativamente lacerazioni e scissioni del pensiero. nell'esergo l'immagine plastica Il pensiero-linguaggio non rispec- della poetica bernhardiana: "Per- chia, non riflette, non rappresenta ché un corpo sia stabile è necessa- la natura, ma diventa natura, cioè rio che abbia almeno tre punti discontinuità, dispersione, schizo- d'appoggio, che non si trovino in frenia, paranoia. Avviato lungo un linea retta, così Roithamer". Sacri- percorso di pensiero coerente e lu- ficata ogni ambizione o velleità di cido, il personaggio bernhardiano riflettere il mondo così com'è in a un certo punto temporale oltre- sé, Bernhard realizza l'equilibrio passa il limite fatale quanto impre- statico della sua scrittura attraver- vedibile superato il quale è desti- so una dislocazione dell'autoria- nato a precipitare nella follia. La lità (non c'è più l'autore come perfezione del cono di Roithamer unità singola, coesa e puntuale) si capovolge nel delirio di un pen- lungo tre poli. Un io scrivente, ein siero che non ha saputo o non ha schreibendes ich, il quale dà voce a to il resto che è connesso al sapere, disciplina intellettuale, Bernhard giunge in Correzione il momento potuto arrestarsi in tempo davanti un io narrante (Erzaehler-ich, Beo- così come viceversa tutto il resto è mette in luce il circuito del movi- alto e toccante di una spiritualità al proprio limite e che converte la bachter-ich), il quale a sua volta ri- connesso al sapere (p. 40). Si tratta mento che tale idea suscita con i trasfigurata e di un'atmosfera nar- verità in una falsità. Tutto è vero e ferisce le frasi proferite da un per- di un pensiero totale, di un eserci- tormenti della propria origine e rativa tersa e serena. Si tratta della tutto è falso. sonaggio che costituisce il ter- zio mentale che deve pensare tutto della propria storia (p. 197). Cioè a rimemorazione (pp. 97-98) del Alla fine del romanzo Roithamer zo polo della narrazione. Questa di- esaurientemente fino alla dissolu- dire, ogni compito essenziale rin- percorso lungo un sentiero nella dichiara che era tutto diverso da slocazione, questo raddoppiamen- zione dell'oggetto stesso di questa via l'uomo, che se lo pone, all'ante- valle dell'Aurach che Roithamer, come lo aveva descritto, di aver to delle distanza ha l'effetto di con- tragedia della riflessione, fino fatto della sua origine e della sua Hoeller e l'io narrante da ragazzi scritto soltanto falsificazioni nel ferire alla situazione narrativa una all'idea allucinante del suicidio storia. facevano ogni giorno per andare a suo testo. La correzione degli erro- stabilità che è l'unica condizione ri risulta essere alla fine la distru- di oggettività sopravvissuta. scuola. "Solo sul sentiero della scuola il nostro pensiero era di- zione stessa del testo. L'uomo si in- Roithamer, il protagonista, nel ventato il pensiero che pensiamo gaggia in un delirio di correzioni, quale è facilmente riconoscibile la C.so Buonarroti, 13 •DfiffiffffìfB Tel. 0461/829833 oggi"; "tutto ciò che è avvenuto in correzione della correzione della figura di Wittgenstein, ritorna da 38100 Trento ••••••• Fax 0461/829754 seguito in qualche modo era già correzione... fino all'ultima corre- Cambridge, dove insegna scienze avvenuto su questo nostro sentie- zione che è il Selbstmord, cioè il naturali, ad Altensam, Austria, per ro della scuola", scrive Bernhard suicidio. Resta nondimeno l'atto costruire un cono per la sorella, in una delle più belle pagine di della scrittura che in qualche mo- dove lei sarà destinata ad abitare e questo testo. La natura che i tre do redime la follia in cui precipita- a essere felice. Attraverso tormen- personaggi, da ragazzi, avevano no i personaggi di Bernhard, come tose vicissitudini esistenziali e os- Sonia Sharp e Peter K. Smith percepito lungo 0 sentiero della osserva lo scrittore austriaco ad sessivi esercizi di pensiero, Roitha- scuola, ha costituito il fondamen- esempio nella conclusione della mer scrive il suo saggio A proposito to, dal quale si sono ramificati tut- Fornace di Calce (Einaudi, 1984, p. di Altensam e di tutto ciò che è con- ti i pensieri, anche i più complessi, 212) oppure in Gehen (Suhrkamp, nesso a Altensam, con particolare a partire dall'alternanza delle sta- 1980, p. 26) dove Oehler afferma che "l'arte della riflessione consi- riferimento al cono nella soffitta di Bulli e prepotenti gioni, del giorno e della notte, del ste nell'arte di interrompere il pen- Hoeller, un imbalsamatore di uc- freddo e del caldo, della gioia e siero esattamente prima del mo- celli, con il quale egli condivide dell'inquietudine, di tutto ciò che mento mortale". La scrittura assol- una profonda affinità elettiva. Ma nella scuola i tre ragazzi avevano visto accade- ve al compito di questo differimen- una volta che la costruzione del co- re giorno per giorno davanti ai lo- no è stata portata a termine, la so- to. Così la funzione meta-linguisti- ro occhi. "Tutto — scrive Bern- rella entra nello stato di una malat- Come affrontare ca o metanarrativa assegnata alla hard (p. 96) — era influenzato, se tia mortale, strettamente connessa jk in modo adeguato scrittura costituisce per il roman- non totalmente determinato, dalle al compimento della costruzione ziere austriaco l'unica salvez- i comportamenti «bullistici» nostre percezioni e osservazioni su del cono che in effetti la uccide, za. Noi lo consideriamo come il te- quel sentiero della scuola". Tut così come finisce per uccidere an- stamento che Bernhard ci ha la- ta questa natura è diventata pen- che il suo autore, Roithamer, il NOVITÀ ERICKSON SULL'INTERVENTO PSICOLOGICO sciato. siero. OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 13

DEI LIBRI DEL MESE

"Eterna si spazia" di Cesare Cases

PIERGIORGIO BELLOCCHIO, L'astuzia delle passioni, 1962- nostre conoscenze, ma anche la nostra confusione; infine Pier- 1983, Rizzoli, Milano 1995, pp. 270, Lit 30.000. giorgio fu colui che nelle sue varie resurrezioni, raccontate all'inizio di questo libro, tenne più fede all'impegno politico Il titolo è l'inversione di una famosa espressione hegeliana. iniziale, con tutti i vantaggi e gli inconvenienti di essere rimasto Bellocchio è infatti contro Hegel e per Kierkegaard, contro la ra- solo: da una parte la possibilità di restarlo o di appoggiarsi a chi gione e perla passione, contro l'universale e per il particolare. In voleva; dall'altra la tendenza a fare la voce grossa per coprire il questo è vicino a Adorno e come lui tende al linguaggio aforisti- rumore del silenzio proprio e del silenzio del mondo. Che c'è co. Sarebbe ora di considerarlo per quale è: un precursore. Non da dire di queste tre soluzioni? Nessuna sarà perfettamente tanto per queste preferenze ideologiche (allora meno diffuse di idonea ad affrontare i problemi che ci attanagliano (quella ce oggi, ma esistenti), quanto per le loro applicazioni pratiche, che l'avrà forse in tasca la Covito, ma non la mostra a nessuno) ma fanno di Bellocchio forse il primo giornalista di idee (un genere tutte hanno il loro interesse e ci sentiamo menomati senza, co- destinato a fiorire e a declinare con l'apparizione àeWodium an- me ora dopo la morte di Grazia Cherchi. tiideologico). Questo gli conferiva un coraggio assai raro da noi Piergiorgio ha raccolto i suoi scritti con il sistema dei gamberi, e che oggi non può evidentemente nemmeno essere compreso, cominciando con gli ultimi (Dalla parte del torto, Einaudi 1989; se una certa "bruttina stagionata", in uno scritto che voleva forse Eventualmente, Rizzoli 1993 ) e ora facendo seguito (o inizio) con essere un necrologio di Grazia Cherchi, accusa lei e noi piacenti- questo libro che ci offre il resto a cominciare dai famosi articoli ni o parapiacentini di essere dei tipici rappresentanti della cultu- del "Franco tiratore". Dalla prefazione si apprende però che il ra comunista. Bisogna leggere l'articolo di Bellocchio, qui ri- gambero è solo parzialmente volontario: il libro era già pronto stampato, sulla pericolosità della Fiat 600 (Licenza di uccidere) o quasi quindici anni fa e c'era un contratto con Einaudi per pub- quello sulla condanna di Aldo Braibanti, per essere fulminati blicarlo, ma Bellocchio con la trascuratezza degli spiriti magni dalla precocità della diagnosi della convergenza tra potere Fiat e non scrisse mai prefazione e così il libro giacque impubblicato perbenismo moralista della classe operaia. Infatti noi intellettua- finché da Einaudi fu giudicato superato e dovette passare ad al- li di sinistra che eravamo assai più vecchi dei piacentini propria- tro editore. Era certo superato nel senso che le verità qui per la mente detti rimanemmo folgorati e dovemmo rivedere le nostre prima volta affermate erano diventate note lippis et tonsoribus, posizioni con un lavoro che ci impegnò per anni. ma non lo era affatto in quanto certe verità vanno affermate al- I piacentini erano due: Piergiorgio Bellocchio e Grazia Cher- meno la prima volta con la voce di Bellocchio e non con quella di chi. Da soli fondarono una rivista che si leggeva nei due emisfe- qualche suo pallido imitatore nella legione dei buffoni e dei bar- ri, dappertutto salvo che a Piacenza, dove si trovava solo all'edi- bieri. Lo stile di Bellocchio fu infatti la seconda lieta sorpresa do- cola Tortellotti. Così almeno stava scritto, non ho mai verificato po la sua energia polemica e il nuovo canone di sinistra eterodos- di persona. Ma l'edicola era anche l'unico luogo in cui i conter- sa. Credo che noi vecchi ci sentimmo quasi offesi: come? Non ranei di Grazia e di Piergiorgio fossero riusciti a ficcare il loro eravamo rimasti solo noi a testimoniare per la parola defunta? unico prodotto esportabile prima dei "Quaderni": peraltro in Perfino in altre lingue: un amico tedesco dopo aver letto un mio questi non si trovava traccia della spensieratezza dei tortellini. articolo in questa lingua mi scrisse che a sapere il tedesco erava- Dopo qualche tempo si aggiunse alla compagnia Goffredo Fofi, mo rimasti in pochi, lui io e un altro paio di ebrei sparsi per il che vi portò la nota internazional-populistica. L'anima della rivi- mondo. E adesso c'era questo giovane di provincia che preten- sta rimase Grazia: era lei che curava le relazioni umane spesso deva di bagnarci il naso nella comune lingua madre! pesanti in senso letterale, perché la rivista veniva trasportata a Col tempo lo stile di Piergiorgio non è peggiorato e anche il li- mano fino alle librerie che la distri- vello di pensiero è rimasto più o me- buivano. Ma anche in senso figura- no lo stesso. Se rileggendolo mi sof- to, perché Grazia aveva a che fare fermo piuttosto sui vecchi articoli con personaggi non sempre facili, non è per nostalgia dei tempi in cui come il compianto Franco Fortini, v furono scritti quanto per odio dei che peraltro dopo la scomparsa de- tempi nuovi. E di quello che ci hanno finitiva della rivista (che suscitò lo portato: la fine delle amicizie, l'in- stupore dell'editore, che si vedeva comprensione per un personaggio sottrarre per volontà della redazio- come Grazia che viveva di immedesi- ne l'unica rivista che fosse mai riu- mazione con le cause, sia pur non scito a vendere) ne scrisse il miglio- sempre giuste, che abbracciava. E via re elogio: "Non vissero eterni / dicendo. Questi personaggi sembra- nemmeno i Quaderni, / ma eterna no svanire in una prospettiva barocca si spazia / la gloria di Grazia". come quella evocata da Fortini, alla Dopo la morte della rivista fu im- fine dell'epigramma citato, in cui tutti possibile preservare l'unità del v ci spaziamo elegantemente verso il gruppo, che anzi si stava frantu- nulla. Ma siccome abbiamo imparato mando ben prima. Ognuno seguì che bisogna sempre finire con una le sue tendenze: Grazia si mise a fa- nota ottimistica, ricordiamo che dal re la giornalista letteraria, mestiere LeZé^ S ventre dell'Italia provinciale può per cui forse non era tagliata e che j-p/ | sempre uscire qualche cosa d'ina- le procurò critiche spesso meritate ^ II spettato. Prima toccò a Piacenza, poi anche se ingenerose come quelle a Forlì, dove esce l'interessante rivista della Covito; Goffredo fece uscire "Una città". Chissà cosa succederà dal cappello una rivista dopo l'al- quando si metterà in moto Forlimpo- tra, contribuendo ad ampliare le 4ftdjz Poli! OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 14 ~y \ c\ t Icvif c- t e ve Tasso, la fame, il buio, la chiusura terità, quel ruolo ineludibile del- Ritorno alla coscienza e l'assenza di spazi, la mancanza l'altro peculiare anche nelle suc- Vitelloni della minima libertà di movimen- cessive esperienze letterarie di Pe- di David Sorani to. Ma prigione anche come luogo troni, che Luti coglie con lucidità di formazione individuale e di nell'introduzione. ossessionati gruppo: le amicizie fugaci ma in- Tutto pare uguale, pesante, uni- GUGLIELMO PETRONI, Il mon- e nello stesso tempo lineare: la pre- tense, lo scambio di esperienze formemente sofferto nei giorni di di Filippo La Porta do è una prigione, Giunti, Fi- sa di coscienza, la scelta partigiana vissute, il sostenersi reciproco, le prigionia. La crudeltà degli aguz- renze 1995, pp. 142, Lit 18.000. e l'attività di resistenza in un grup- conversazioni episodiche, il sem- zini, la brutalità delle guardie, il po romano, l'arresto con alcuni plice sguardo posato su un'uma- gioco sadico dei giudici che alter- EDOARDO NESI, Fughe da fermo, La memoria della Resistenza amici il 3 maggio 1944 (giorno di nità varia e comunque vittima del nano il bastone e la carota, la vio- Bompiani, Milano 1995, pp. può seguire due grandi vie: o sciopero generale), la prigionia po- fascismo, l'introspezione strana- lenza gratuita e le formali gentilez- 193, Lit 20.000. s'inerpica sui sentieri della rico- litica (da un carcere comune a via mente "distaccata" e lucida. Pri- ze, tutto sembra dover portare struzione cronologico-storica, met- Tasso, a Regina Coeli), la liberazio- gione, dunque, soprattutto come all'esasperazione ancor prima "Mi incrociò lo sguardo mentre tendo in luce gli aspetti più propria- ne quando già si profilava la con- luogo di congiunzione tra le espe- dell'inevitabile condanna. Eppure regalmente scannerizzava la sa- mente militari e i contenuti politici danna a morte. Una storia esterna rienze, le mentalità, le attese indi- la visione di Petroni è fondamen- la"; "le si accostò mentre dopple- delle singole vicende (aprendosi coinvolgente e sofferta, sotto il pe- viduali: la coscienza — questa l'in- talmente positiva: c'è una crescita rianamente lei diventava molto me- così all'interpretazione storiografi- no bella man mano che ci avvici- ca dell'intero fenomeno resisten- ziale); o si dirige nel folto della di- navamo"... L'esordiente trentenne mensione interiore, seguendo i Edoardo Nesi si distacca da tanta percorsi della coscienza di fronte a Toscani "letteratura giovanile" di genere eventi e a scelte centrali per l'indi- perii suo atteggiamento tecno-lu- viduo e per la collettività. A questa di Lidia De Federicis dico e assai disinibito verso la lin- seconda tipologia appartiene l'in- gua e per una certa, solitaria "du- tenso libro di Guglielmo Petroni, Paesaggi e scrittori toscani, o neotoscani, vranazionale e gioca sull'attrito tra la forma rezza". Questa storia di vitelloni di tutto teso a cogliere, a livello per- tornano a mettersi in vista. Prato e la Versilia esatta e nota del paese reale e la dismisura di Prato, di ragazzotti medio-borghe- sonale e interpersonale, l'evoluzio- ne di un'identità, il processo di for- di Nesi, e di Sandro Veronesi; e la Garfagna- un immaginario tendenzialmente sconfina- si fascistelli, molto normali e molto mazione destinato a forgiare un'e- na di Vincenzo Pardini che è contigua, nella to. Nesi ottiene effetti straniami grazie al teppisti, con Mercedes e telefoni- sistenza. geografia letteraria, ai poderi senesi di Fede- flusso dei nomi che lascia scorrere in nude se- ni, e delle loro picaresche e pseu- Scritto tra la fine del 1944 e il rigo Tozzi; a parte stanno le terre amare del quenze o che immette nel racconto con esibi- dotrasgressive avventure (bravate settembre del 1945, Il mondo è una grossetano Bianciardi. Hanno scorso sono ta naturalezza. Specie i "sovrani Nomi Pro- notturne, risse in discoteche e me- prigione ha una storia editoriale uscite di Tozzi, sparsamente e a buon prezzo, pri" di cui favoleggiava Mario Spinella, i qua- scal, frequentazione intensa di tra- complessa: alcuni capitoli furono le cose meno note: il giovanile Bestie (da Fe- li (secondo tradizione) agiscono. Intanto del vestiti, "molto più belli delle don- pubblicati, col titolo Gli ultimi do- stina lente), il postumo Ricordi di un impie- nome di Tozzi, e dei presunti influssi, l'uso ne", attrazione-ripulsa-per i "coatti" dici giorni, sulla rivista "Mercurio" gato (da Studio Tesi) e nella Bur una raccolta critico è ormai corrente. Ma Bianciardi? La proletari, progetti di attentati dina- a partire dal dicembre 1944; l'ope- sontuosa a cura di Romano Luperini, Giova- memoria del lettore passa senza sforzo dalla mitardi, rapine a benzinai, ecc.) è ra apparve poi su "Botteghe oscu- ni e altre novelle. Di Bianciardi è di nuovo Montecatini ricca in Val di Nievole (e, a sor- re" (1948), per uscire in volume una specie di multicolore cornice disponibile (da Hestia edizioni) il primo li- presa, le russe vanno sempre a finire "nei ca- solo nel 1949 da Mondadori, edi- pulp all'amore disperato, esclusi- I minatori della Maremma, tore che precedentemente l'aveva bro inchiesta, sini o nei night della Val di Nievole") a quella vo del protagonista Fede per Cri- rifiutata ritenendola poco vendibi- steso quaranf anni fa in collaborazione con Montecatini (povera) in Val di Cecina, che stina ("lontana come Alpha Cen- le e che poi invece la ripropose nel Carlo Cassola. Molti toscani pubblica Enzo mandava a Milano, a far saltare la sede tauri"). Tra esplorazioni gergali ("fa 1960 in seconda edizione con una Siciliano nelle collane che dirige per Giunti, dell'azienda omonima, il protagonista di La un po' troppo lo splendido"), riferi- vita agra nota dell'autore, in seguito più vol- fra i quali, quest'anno, il Pardini dei nuovi nel 1962. E inetto Bianciardi fu uno menti svariati a un immaginario te ristampata. Questa edizione racconti riuniti sotto l'allegoria minacciosa dei primi a guardare riflesse nel circoscritto giovanile ambiguamente stratifica- Giunti è arricchita da un'illumi- del titolo Rasoio di guerra, e il classico Gu- specchio toscano le trasformazioni del mon- to (videotel e Tele+2, heavy-metal nante introduzione e da una noti- glielmo Petroni, il provinciale di Lucca che do — Grosseto come Kansas City! — e a rac- e serial giapponesi, astronomia e zia biobibliografica di Giorgio Lu- andando a casa nel 1944 risaliva da Roma fi- contarne strenuamente le catastrofi. Verrà da ti. Malcolm Lowry, concerto di no alla "decrepita Toscana", una terra murata lui il capriccio dei protagonisti di Fughe da Springsteen a San Siro e U2, Point La vicenda di Petroni è estrema dove la sicurezza di bastare a sé brilla agli uo- fermo, che in diverso contesto storico-socia- Break e naturalmente Biade Run- mini "nell'occhio troppo intelligente". I to- le, anzi fuori contesto, pretendono di far sal- ner), tramonti "fraudolenti" o "lich- scani possono non piacere. Scrivono bene, tare comunque e anarchicamente qualcosa, tensteiniani", lunghi e affollati elen- NOVITÀ ma sembrano convinti, loro e i liguri (l'ho meglio un traliccio? Nella Toscana finta e ve- chi di nomi (ad esempio tutti i pugi- sentito dire dal ligure Francesco Biamonti), ra di Nesi, assieme alla prevedibile Prato dei li "finiti male"), si snoda veloce un che il pensare sia volgare. mercanti e dei pannilana, corredata di strepi- Hermeneutica romanzo che a tratti sembra Annuario di filosofia e teologia tosa nomenclatura tecnica, assieme a una Di toscanità però se ne intravedono oggi al- un'esercitazione appena più hard fondato da Italo Mancini strana Prato che è come Zurigo, c'è posto per meno due. Il modello chiuso del visionario nello stile del concittadino Sandro il torracchione di Milano e forse per il tralic- Pardini, che prolunga la crudeltà di Tozzi 1995 cio di Segrate. Senza ideologia esplicita. Sen- Veronesi. sprofondandosi nel cerchio magico della cul- za idee? Con idee tenute ben sepolte den- Uno degli episodi chiave del ro- Kerygma e prassi tura contadina e nella vita materiale di uomi- tro la scrittura? Libro irritante, libro interes- manzo è la gita fallita al bordello di Filosofia e teologia ni e bestie. Ealtro modello prevede invece in Italo Mancini sante. Montecatini, quasi calco (involonta- una Toscana aperta alla koiné narrativa so- con scrìtti di P. Grassi - C. Vigna rio?) e parodia della scena conclusi- A. Di Caro - G. Ripanli - F. Toraro G. Fermili - A. Piereiti va dell 'Educazione sentimentale, F. D'Agostino - L. Alfieri dove Frédéric Moreau (un altro Fe- G. Crinella - I Mancini - S. Miccoli pp. 280, L. 30.000 derico) ricorda un episodio della so della quale si dipana il diario-ro- giovinezza. Anche qui una decisiva manzo dello scrittore lucchese. non-esperienza, un atto mancato. Ma, attraverso l'esperienza este- Italo Mancini riore, il percorso reale è tutto inte- Dichiara malinconicamente il prota- riore, intessuto di riflessioni e au- gonista: "Dovevamo fare tutte le co- Bonhoeffer toanalisi nelle quali si articola un se che avevamo sempre desiderato Postfazione di Piergiorgio Grassi pp. 488, L. 45.000 processo di crescita etica e politi- fare...". Ma quelle cose davvero si ca. Il vero itinerario di Petroni è ha intenzione di farle, di tradurle in l'emergere della coscienza auto- esperienza reale? A ben vedere Fe- noma e libera, il suo risveglio dal de non ama la realtà (anche se ne è Claudio Moreschini torpore e dal clima asfittico dell'e- incuriosito): la vuole accelerare Enrico Norelli ducazione fascista: un sonno e un vuoto avvertiti come un vero e (guarda le cassette porno a doppia Storia della proprio stallo generazionale. L'ac- velocità), ne ricerca estratti, trame quisizione della coscienza e, para- potenziali, fuochi d'artificio e mimesi letteratura dossalmente, della libertà come fantastiche. Dietro l'apparenza di cristiana antica fatto del profondo, come capacità tuizione essenziale di Petroni — in questa èsperienza-limite, una una commedia all'italiana, con zin- di reagire con forza e ragione alla matura accanto alle altre coscien- crescita psicologico-umana e in garate di provincia e situazioni equi- greca e latina minaccia e alla sopraffazione si ze, in rapporto dialettico con esse definitiva anche politica, anche se voche, si svela un romanzo ossessi- voi. I: concretizza nell'esperienza fonda- Da Paolo per farsi coscienza collettiva; e la la dimensione politica passa sem- vo e precipitante, più avvelenato di all'età costantiniana mentale della prigionia. La prigio- prigione diviene il luogo terribile pre, in queste pagine, attraverso il quanto sembrava, in cui l'unica cer- pp 624, L. 60.000 ne è, accanto alla coscienza, il te- ed eletto di questo incontro, il luo- filtro primario dell'interiorità in- ma centrale del libro. Prigione co- tezza è la propria esclusione dallo go della ritrovata dignità civile e dividuale. La Resistenza appare me luogo fisico di terribile violèn- "smali world" di felicità ottusa e sor- politica (ritrovata proprio perché così innanzitutto una resistenza za: la costrizione, la tortura ridente che Fede una volta percepì MORCELLIANA negata con la forza). E qui che si interiore, una formazione etica e Via G. Rosa 71 - 25121 Brescia durante gli interrogatori in via tangibilmente a Disneyland. afferma quella dimensione dellW- razionale. N. 9, PAG. 15/VIII OTTOBRE 1995 ette.'Lc^tu.'Lcv

ALDO ZARGANI, Per violino so- violino solo" (donde il titolo) di lo. La mia infanzia nell'Aldi- J.S. Bach, perché gli ricordano il qua 1938-1945, Il Mulino, Bo- Una cucurbitacea benedetta padre, solista dell'Eiar cacciato logna 1995, pp. 237, hit 20.000. dalle leggi razziali, come Zeno Co- di Alberto Cavaglion sini sedotto dai significati arcani "Non mi è stato lieve descrivere emessi dal "semplice vibrare di il lutto: sui tempi lunghi sembra delirio. La spaventosa lezione di dell'ebraismo, torinese in primo piccolo Aldo nella primavera della quattro corde fatte di budello di che solo l'umorismo e i culti riesca- prevenzione dal razzismo nasale luogo (spietate le pagine sulla pru- Liberazione: La fine dell'inverno. bue", tuttavia esonerato da ogni no a sopravvivere, mentre il ricor- terminò con l'esibizione, compara- derie), e rasserenato da una più "Travolto da ebete lirismo così co- corteggiamento, essendo già spo- do si spegne con la vita delle perso- ta! tra me e le foto segnaletiche di sorniona, trasteverina visione del minciai: 'Arriva finalmente dopo il sato alla sua Eugenia-Augusta. ne che lo hanno portato dentro di Toro Seduto". mondo: Adonai vuol dire in prati- gelo il refrigerio dell'estate'. Risero Partiture contrappuntistiche so- sé". Si farebbe un torto a Aldo Piccoli maestri, anti-eroi anche ca Dio, "ma col suo modesto pos- tutti, il papà, la mamma; quando no i sedici capitoli di questo libro: Zargani se s'inserisse questo suo li- di un ebraismo "di confine", ironi- sessivo i (Adoni) può essere libera- sbocciarono, si sganasciarono per- brevi sonate che ruotano su se stes- bro nella fluviale memorialistica co, non di rado dissacrante come mente tradotto con il romanesco a sino le bocche di leone. E lo fanno se, con un commento a piè di pagi- sulla Shoah di questi ultimi anni. E nelle pagine del miglior Fòlkel, al- dottò". Del precoce gusto dell'au- tuttora quando le incontro nei pra- na che fa da controcanto, irruente qualcosa di più: un libro sperimen- lusivo, demistificatore, corrobora- tore per il pastiche è prova lo svol- ti". Zargani adora le partiture con- nella sua precisione lessicale (quasi tale, innovativo sul piano linguisti- to da una lucida conoscenza gimento di un tema assegnato al trappuntistiche delle sonate "per un microsaggio sul metafisico, pie- co, un omaggio alla letteratura, montesissimo, concetto di "sgiai": non solo alla storia, redatto per "La ghigliottina fa sgiai, la fucila- confortare chi è convinto della zione no", ma che sgiai la fucilazio- possibilità di "scrivere su (e dopo) ne dei due piccoli Bonny e Clyde Auschwitz". Io, personaggio in cerca d'autore di Bioglio!); una partitura con- L'autore è un ebreo nato nel trappuntistica che si nutre di una 1933 che declina in piemontese la di Franco Ferraresi bibliomania parimenti ossessiva saggezza dei suoi avi livornesi do- nell'ars citandi, che ci restituisce nella sua quasi interezza alcuni po averla passata al setaccio di un FABRIZIO BATTISTELLI, Riziero e il collegio le al papa che non vuole coinvolgere la Chie- olimpico distacco romanesco. A scaffali della biblioteca di Argon: invisibile, Garzanti, Milano 1995, pp. 137, sa nella restaurazione degli Stuart. Alla vigi- Roma infatti Zargani risiede e al ni- Jerome, De Amicis, Zola, Michele Lit23.000. lia di un decisivo Concistoro, scompare un pote che si chiama Mario come il Strogoff l'Enciclopedia del Teso- inedito giovanile in cui l'allora canonico padre indirizza una lunga, com- ro, il Nuovissimo Melzi, Le tigri di movente lettera conclusiva. Que- E noto che il comandamento più rigoroso Lambertini anticipava l'impostazione più ri- Mompracem, I tre porcellini, cine- sta complessità geografico-genea- nel decalogo de "LUndice" impone di non re- gorosa sul culto dei santi, avvicinandosi peri- ma Nazionale, Torino, 1939. logica —- che documenta per così censire libri scritti dai redattori della rivista. colosamente a certe posizioni protestanti. Se Quale impatto potrà avere que- dire in corpore vili la plurivocità re- Seguono poi diverse incompatibilità, come l'ignoto manoscritto venisse ora pubblicizza- sto libro, così eccentrico e nuovo gionalistica dell'ebraismo italiano quella fra potenziale recensore e direttore to, lo scandalo dei suoi contenuti porrebbe fi- rispetto a ciò che comunemente si — non esonera da ciò che Primo della collana del volumepfra discepolo e mae- ne a ogni tentativo di riforma. legge in Italia sull'argomento? I palati sopraffini, con il naso all'in - Levi chiamava "la salvazione del stro; fra recensore e lettore preliminare, rin- Sulle sue tracce si getta Riziero diPietracu- sù, male digeriranno l'irriverenza capire", ma ne allenta il peso op- graziato in epigrafe; e varie altre. La dottrina ta, avventuroso gentiluomo della vai Marec- primente e soprattutto lascia libe- di certe pagine, evocheranno con tace però, e la giurisprudenza non fornisce chia, protagonista anche del precedente ro- ro sfogo alla "salvazione del ride- dileggio la "succa barucca" della zia precedenti di un altro caso, quello in cui il re- manzo di Battistelli, Il Conclave (che Gar- re". Diversamente da Levi, ma al Rosetta, in dialetto ebraico-vero- pari di Amos Oz, Zargani teme la censore sia anche personaggio del romanzo zanti ristampa ora). Inizia così un turbine di nese "zucca benedetta": un cibo pericolosità del ricordo, "quando — con tanto di nome e titolo accademico. vicende mozzafiato, in cui il romanzo giallo, dei poveri, che si mangia come un altera con i suoi veleni la percezio- In tale situazione pirandelliana si trova chi il romanzo d'avventura e quello di cappa e dolce con il cucchiaino. Per violino ne del presente", e cerca in ogni scrive questa nota, per una beffa dell'autore spada sono sapientemente intrecciati. Non solo dà voce alla rabbia di chi modo di esorcizzarlo, sdrammatiz- che ha inteso così ringraziarlo di alcuni consi- manca un sapido condimento di avventure nell'infanzia ha dovuto ricorrere alla beneficienza della borghesia zandone la portata, attenuando il gli tecnici relativi a un certo duello alla scia- erotiche, in luoghi, posizioni, modalità spes- ebraica (tzedakah). Sono cose che rischio della lamentosità ("le note bola, e ne ha fatto un imparruccato legista so, come dire, acrobatiche (ma chi dubiti del- lunghe"), affrontando la memoria non si dimenticano facilmente e settecentesco, avvolto negli scartafacci, auto- la loro plausibilità ricordi che in quel torno di non di punta ma di sghembo, per non è detto che oggi quella stessa revole ma piuttosto tronfio, difensore di cau- tempo una pastorale del Vicario di Roma via di paradossi, curvature, secon- borghesia sia disposta a pagare il esortava iparroci a sorvegliare le chiese affin- do parametri che fanno di questo se giuste ma non senza sofismi. conto salato che presenta l'ex fi- libro una variante ebraica dei "pic- Così tranquillizzati dall'ambiguità dell'o- ché, almeno durante le funzioni sacre, i con- glio prodigio. "Non è un granché" coli maestri" di Meneghello (an- monimo, entriamo nel vivo del romanzo, che fessionali non venissero usati a scopi licen- la succa barucca, dice umilmente che per la descrizione della lotta si svolge nella Roma di Benedetto XIV, men- ziosi). Non starò a ricostruire tutto l'anda- Zargani. E invece sbaglia: il suo li- partigiana, in una delle valli pie- tre papa Lambertini sta faticosamente ten- mento della storia, che si conclude, natural- bro è una squisita cucurbitacea be- montesi più infuocate, quella di tando la Riforma del Breviario. Lobiettivo è mente, col trionfo del bene. Accenno solo nedetta. Ai suoi detrattori, che non mancheranno, converrà rinfaccia- Cino Moscatelli). di spazzar via i culti superstiziosi tramite che, con un ultimo sberleffo, Riziero fa per- re l'antico proverbio livornese: "Ai Piccoli maestri di campagna, di l'uso del metodo storico in agiografia. Tanti venire agli attoniti congiurati la copertina collegio, degli anni di guerra e an- dello scritto di Lambertini in cui ha inserito chamorim (asini) non piacciono i gli avversari: dai Canonici di san Giacomo di confetti". Un proverbio, spiega che del dopoguerra, come la buo- Compostela, devoti alle penna del gallo che un capitolo de... L'Asino d'oro. na professoressa di liceo che nel Zargani, da usarsi più corretta- cantò per san Pietro, alle congregazioni, che 1949 dedica un'intera lezione per La prosa asciutta, il sapiente montaggio de- mente in senso traslato, "quando vedono minacciato il loro potere, ai fonda- smontare il pregiudizio di chi ave- gli episodi, l'accurata ricostruzione storica ad esempio a qualcuno non piace va chiamato Aldo "nasone": "Il mentalisti penitenziali, a nemici più schietta- (anche nella lingua dei personaggi) garanti- una bella donna, una commedia progresso tipografico, la casa edi- mente politici, come il "partito inglese", osti- scono un divertimento di classe. interessante, un romanzo avvin- trice Skira e Lionello Venturi ave- cente...". Proprio così, un roman- vano reso possibile il suo lucido zo avvincente.

Il I II I I 1 !

Thomas Hardy William Hazlitt Edoardo Calandra NEL BOSCO SULL'IGNORANZA JULIETTE introduzione di DELLE PERSONE (El a cura di Viola Papetti COLTE e altri saggi Leonardo Lattarulo traduzione di introduzione di 206 pp. -L.22.000 Stefano Tummolini Fabio De Propris 490 pp. - L.30.000 178 pp.-L. 16.000 La follia è più forte della Fazi Editore morte; in Juliette (1909), Fino a che punto possiamo «Se desideriamo conoscere la suo ultimo romanzo, essere felici? La natura è forza del genio umano l'autore più enigmatico della l'ultima possibilità oltre dobbiamo leggere Scapigliatura disegna la disperazione. Shakespeare. Se vogliamo le paure di un intero secolo: Via Isonzo, 25 Il romanzo più struggente di constatare quanto sia la nostalgia che si fa delirio, 00198 Roma Thomas Hardy per intensità insignificante l'istruzione la memoria che trascolora tel. 06/855.75.42 espressiva e sentimentale. umana possiamo studiare i nell'oblio del vampiro. suoi commentatori». fax 06/855.75.32 Sette saggi dell'autore prediletto da Keats. |OEI LIBRI DEL MESE|

OTTOBRE 1995 N.9, PAG. 16

"che sgusciata dalla pietra era tutto sangue" e ora "per sbaglio / si è Da Sarajevo a Trieste messa a cantare" (Majetic, La teoria della poesia dei croati nell'anno di Delia Fri gessi 1991,1992,1993...). • Nel Serpente del premio Nobel Non è terra bruciata. Anto- scontrati per secoli popoli e cultu- parsi in due riviste di Zagabria e di Ivo Andric (ripubblicato da New- logia di poesie della guerra re. In luoghi in cui, quasi per con- Fiume ("Zrcalo" del '91 e "Dome- ton Compton con altri racconti e in Croazia (1991-1994), a cu- trappasso, si sperimenta oggi la so- ti" del '92); l'edizione italiana tiene con un titolo di attualità, Racconti di ra di Ivo Sanader e Ante Sta- litudine e l'indifferenza dell'Euro- conto di un'accresciuta seconda Bosnia, in edizione economica), la rnaci Book, Castel Mag- pa di fronte alle guerre fratricide, e edizione croata. Le poesie hanno protagonista (austriaca), che duran- CLUEB giore (Bo) 1995, pp. 180, Lit l'estrema resistenza si esprime nel- una grande forza comunicativa. te un viaggio di vacanza incontra la 20.000. la voce dei poeti che ancora sanno Scrive 2éljko Sabol, la prima vittima miseria, la disperazione e la rasse- ARTE E MUSEI nominare dio e la patria: "Fu già della guerra tra i letterati: "Questo gnazione dei contadini slavi, alla fi- MERIMA HAMULIC TRBOJEVIC, detto all'Europa / Regnum regno non è un romanzo, questo non è un ne esclama: "Vale la pena di piange- S. Scarrocchia Sarajevo oltre lo specchio, in- non praescrihit leges. / Ma lei di film, / vicino a me esplosioni, vicino re sulla Bosnia"? La Bosnia un pae- Alois Riegl: teoria e prassi trod. di Fabrizia Ramondino, nuovo di sé si è inebriata / dimenti- a me il fumo, / il sonno non cala su- se aspro e difficile di natura, con della conservazione dei montagne impervie, terreni poco monumenti coltivati e cattive vie di comunica- (Saggi, studi e ricerche di storia zione, preda per un millennio di in- dell'arte a cura di Andrea Emiliani) cursioni e di occupazioni straniere (bulgari e magiari, turchi e austro- pp. 660, L. 60.000 Al Caffè San Marco ungarici) prima di far parte della Ju- Gli scritti del grande storico goslavia e accedere nel 1992 all'in- dell'arte con una scelta di saggi dipendenza. La Bosnia è diventata critici. Claudio Magris, nato a Trieste il 10 aprile soprattutto una patria spirituale, 1939, si è laureato all'Università di Torino in dove gli orologi dei templi (a Saraje- R. Pasini Lingua e Letteratura tedesca nel 1962. E sta- vo) battono quattro ore diverse. L'Informale. to ordinario di Lingua e Letteratura tedesca Dalla Bosnia, da Sarajevo a Trie- Stati Uniti, Europa, Italia nell'ateneo torinese dal 1970 al 1978 e, dal ste la distanza non è molto grande, (Arte Contemporanea. Collana 1978, all'Università di Trieste. E recensore ma è stata profonda, quasi insor- diretta da Renato Barilli) ed elzevirista del "Corriere della sera" e di montabile per Merima Hamulic pp. 442, 250 illustrazioni, L. 55.000 svariate riviste e giornali europei. Svolge an- Trbojevic, che con il figlio di due Per la prima volta nella loro che attività politica come senatore della Re- anni l'ha lasciata qualche settima- globalità culturale i protagonisti, pubblica. E sposato con Marisa Madieri e ha na dopo gli inizi della guerra. Mu- sSftNsS le poetiche e la loro diffusione su due figli, Francesco e Paolo. sulmana di famiglia, di professione scala mondiale. Di lui si dice che ami la caotica e affollata giornalista a "Oslobodenje", il glo- rioso quotidiano che ha continua- solitudine dei caffè triestini; in particolare I. Karp, S. Lavine to a uscire in Sarajevo assediata, Culture in mostra. quella del Caffè San Marco dove capita di ve- Merima si è dapprima rifugiata a Poetica e politica derlo al lavoro con un mare di carte e una taz- Belgrado, aiutata dalla solidarietà dell'allestimento museale zina di caffè. Ha pubblicato: Il mito asburgi- di gruppi di donne, e poi, venuta a (MuseoPoli. Luoghi per il sapere. co nella letteratura austriaca moderna, Ei- Trieste per un convegno, ha chie- Diretta da Eredi Drugman) naudi 1953; Lontano da dove. Joseph sto asilo e lo statuto di rifugiata e pp. 170, L. 25.000 Roth e la tradizione ebraico-orientale, ha finalmente trovato lavoro al Il museo in una società multietnica Einaudi 1977; Itaca e oltre, Garzanti Centro Donna-Salute mentale. La sua è una storia di sradicamento e e multiculturale. 1982; L'anello di Clarisse. Grande stile e nichilismo nella letteratura moderna, di ritrovamento, raccontata in fili- grana attraverso alcuni ritratti di P. Hamon Einaudi 1984; Danubio, Garzanti donne, scritti tra il '92 e il '94 e fi- Esposizioni. 1986; con Angelo Ara "Trieste. Un'i- nemente introdotti con pagine lu- Letteratura e architettura dentità di frontiera, Einaudi 1987; cide da Fabrizia Ramondino (Per i nel XIX secolo Illazioni su una sciabola, Studio Tesi diritti umani qui-e-altrove). (MuseoPoli) 1989; Un altro mare, Garzanti 1991; "A volte mi trovo nel dubbio: pp. 220, L. 32.000 Stadelmann, sono io o no, perché mi vedo come L'esposizione come libro da Garzanti una persona nuova, mai conosciu- percorrere, la lettura come percorso 1993; Il ta prima... io sono .diventata una i architettonico. Conde, il vr sconosciuta, persona senza casa, melango- senza famiglia, senza ricordi più o I. Karp, C. M. Kreamer, lo 1993. meno cari". Violenza e guerra di- S. D. Lavine struggono la memoria del passato Musei e identità. e l'immagine del futuro, che non Politica culturale e esiste più. Il senso della vita sem- collettività bra perduto. Gli psicoanalisti han- (MuseoPoli) no studiato il cambiamento cata- pp. 238, varie illustrazioni, L. 30.000 strofico che caratterizza l'esilio e L'esposizione delle diverse culture l'emigrazione forzata, e special- mente il rischio di perdere la pro- nei musei d'arte e di storia pria identità. Merima lo supera culturale. Sensibili alle foglie, Roma 1995, cando le nostre catene" (M. Sla- gli occhi nemmeno all'ora più tar- grazie alle altre donne, che l'aiuta- no a dare un senso alla sua soffe- P. Sega Serra Zanetti trad. dal croato diDorotea Gior- vicek, Monologo urgente). da, / cercavamo l'amore, ma abbia- renza e a non dimenticare se stessa. Arte astratta e informale gi, pp. 76, Lit 10.000. Questi versi, e gli altri raccolti in mo avuto la guerra" (Avevo una ca- un'antologia di poesie della guerra sa, avevo una dimorò). Da questa Lo scambio tra donne è uno stru- in Italia (1946-1963) mento di salvezza, "le persone so- Sono nata a Trieste e da sempre in Croazia, erano dapprima coni- sventura è rinata la poesia croata, (Arte contemporanea) no l'unica medicina contro la soli- ho provato per i Balcani un misto pp. 310, 90 illustrazioni, L. 30.000 tudine". Merima riesce a ritrovar- di attrazione e di ripulsa, quasi uno La prima storia dell'arte informale si, a riconquistare il suo nome, la stereotipo. Le letture e gli studi, il in Italia, le poetiche, il dibattito sua spirituale dignità, il suo libro fatto stesso di allontanarsi dal con- artistico. manda un messaggio forte perché fine orientale ma anche gli interes- Rock in guerra invita a salvare la memoria e riesce si politici mi hanno in seguito por- Prima della guerra il rock jugoslavo aveva fama di essere a trasmetterla, con estremo pudo- tata ad appassionarmi alla storia di uno dei più vivaci e interessanti dell'Europa orientale. Ora re. La sua storia mi è parsa vicina a quelle terre che continuavano tut- quella di Trieste, questa città che tavia a sembrarmi amare. il conflitto ha inevitabilmente modificato la situazione: la scarsità di mezzi, le difficoltà di interscambio tra le varie ha perduto la parte più cosmopoli- CLUEB La guerra di questi anni ha cam- repubbliche, le forti tendenze nazionalistiche in campo ta e illuminista della sua identità, Via Marsala 24 40126 Bologna biato ancora gli orizzonti e le pro- culturale creano gravi problemi ai gruppi underground ju- che ha trascurato quella sua "origi- Tel. OSI 22 07 36 Fax OSI 23 77 S8 spettive e ha messo Trieste, città goslavi, che riescono tuttavia a non smettere di fare musi- nalità d'affanno" che agli occhi di antislava per storica 'vocazione", ca. Il critico musicale Marco Mathieu racconta in un libro- Slataper la rendeva unica e bellissi- che ha rifiutato in questo dopo- reportage (A che ora è la fine del mondo?, Lindau, Torino ma. Seguendo l'esempio di Meri- guerra la mescolanza etnica e 1995, pp. 96, Lit 12.000) un suo recente viaggio in Slove- ma, forse potrà ritrovarla. l'apertura, a fare di nuovo da senti- nella su un confine tormentato. La nia, Croazia e Slavonia, in cui ha avuto modo di incontrare mia città mi è sembrata sempre po- molti esponenti del rock underground di quei paesi e di co incline a riflettere sui rischi venire a conoscenza delle loro opinioni, speranze e paure. dell'intolleranza e della violenza in un'area del mondo in cui si sono OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 17

"Cominciai da Salgari, non ho finito James" intervista a Claudio Magris di Elena Marco

Professor Magris, ritornando indietro, ridiscendendo i gra- insegnava a vedere nella letteratura, e soprattutto nelle gran- dini della passione per i libri che ha fatto di lei un critico lette- di epopee nazionali, la storiografia dell'umanità, di cui ogni rario, un docente universitario e infine uno scrittore, quale è nazione, come ogni foglia di un albero, è un momento signi- stato il primo libro che lei ha letto? ficativo". "Per i greci il mondo era abbracciato e racchiuso da un fiu- Quali opere hanno lasciato un segno indelebile? me, Oceano. Per me il fiume che circonda la Terra è il Gange, "Quei libri che sono diventati il modo stesso di sentire il con il cui grande fluire cominciano I misteri della jungla nera mondo e il rapporto tra la vita e la verità, che talora combacia- di Salgari, il primo libro che io abbia letto e dunque destinato no come le due facce di una medaglia e talora sembrano con- a rimanere in qualche modo per sempre il Libro, l'incontro trapporsi: l'Iliade, l'Odissea — il libro dei libri, in cui c'è già con la parola che contiene e insieme inventa la realtà. A dire il tutto, le sirene ma anche i personaggi sveviani che aggirano vero ho cominciato a leggerne la seconda parte, visto che la obliquamente la loro inettitudine ad ascoltare e ad affrontare prima me l'aveva letta mia zia Maria, quando Tremai Naik, la vita e il desiderio —, i tragici greci, Shakespeare che svela il costretto ad assecondare i Thugs per liberare l'amata Ada, fondo estremo: sovra tutti, l'Antico e il Nuovo Testamento, finge di porsi al servizio degli inglesi sotto il nome di Saran- che insegnano a non temere alcun principe di questo mondo e guy. Avevo compiuto da poco sei anni e appena imparato a a capire che la pietra più vile, quella disprezzata dai costrutto- leggere". ri, è la vera pietra regale. Ed è proprio l'Antico Testamento — Quale eredità le ha lasciato Emilio Salgari? questo epos delle origini, delle speranze e dell'umanità e gior- "Dalla sua fantasia adolescente e improbabile ho imparato, nalaccio della sua cronaca nera — che leggo e rileggo, quanto in modo infantile, la curiosità per la realtà, il senso dell'unità Guerra e pace con il meraviglioso ballo di Natascia che cono- della vita e la familiarità con la varietà di popoli, civiltà, razze, sco quasi a memoria. E poi Kipling, Flaubert, Ibsen, Svevo, abiti, costumi, diversi ma vissuti come differenti manifestazio- Kafka, Faulkner, Canetti, Cervantes, Guimaràes Rosa, Sterne ni dell'universale umano. Forse Salgari, con le sue iperboli di e Singer, senza il quale sarei diverso da quello che sono". cui sorridevamo già allora e i suoi zaffiri grossi come una noc- Di Isaac Singer conserva anche ricordi personali? ciola, ha insegnato a me e ai miei amici che si può sorridere e "Alcune lettere e una memorabile giornata in Svizzera, in ridere di ciò che si ama, ma senza il dileggio altezzoso che di- cui abbiamo parlato anche di cose molto private. C'erano an- strugge l'amore, bensì con quella lieta e affettuosa partecipa- che sua moglie, Alma, e Marisa, mia moglie. Della chiacchiera- zione che lo intensifica. Come Karl May, il suo equivalente te- ta che facemmo mi rimane una traccia indelebile su un libro desco, rivelava al ragazzo Ernst Bloch, Salgari mostrava a noi che mi regalò in quell'occasione e che oggi per me è preziosis- che l'avventura dello spirito è il viaggio dell'individuo che fa la simo. Un fatto insolito per me davvero poco sensibile al pos- sua sortita, incontra il diverso, lo straniero e diventa se stesso sesso dei libri, al fascino delle prime edizioni e chissà, forse per in questo incontro che gli rende il mondo familiare. Su questa questa ragione, frequentatore riottoso di biblioteche delle via sarebbero seguiti tanti altri, tra i quali Melville, Conrad, quali non mi piace né il silenzio e i 'sss' che ti ammoniscono se Dumas, London, Stevenson". alzi la voce, né quell'aria un po' da 'bifloni', cioè un po' da Ma l'amore per il libro, quale veicolo insostituibile del sa- 'secchioni' che hanno i frequentatori". pere, si è fatto strada in lei fin da quand'era bambino? C'è un libro che non è mai riuscito a leggere per intero? "Dovrei cominciare dai libri di cani di mio padre, appassio- "Ci sono degli autori con i quali non sento una particola- nato cinologo, che leggevo e compendiavo; e proseguire con re consonanza. E altri quali Henry James che m'interessa un'enciclopedia, credo fosse la Labor, dalla quale avevo copia- moltissimo, che mi coinvolge sui problemi teorici del narra- to tutta la voce relativa ai trichechi, animali che amavo tanto al re, ma che non leggo con passione. Mi rife-risco, ad esempio, punto che da piccolo sognavo persino di avere in casa non un a Ritratto di signora cominciato a leggere ma mai concluso. tricheco, ma almeno una foca da tenere al guinzaglio e da por- Buffo, no? Dovrò rifare i conti con questo libro". tare al mare, come un cane. Non solo, a un certo momento mi Ha smarrito qualche libro nei suoi lunghi viaggi? misi a copiare chissà perché l'elenco dei trattati conclusi nei "Vorrei tanto ritrovare un libro che non ho perso ma che vari secoli tra Spagna e Francia, un'arida e fascinosa sequenza da bambino prestai a mio cugino Roberto e non rividi,mai di puri nomi per me assolutamente incomprensibili: trattato di più. Si tratta della Scuola nella foresta, un libro per bambini Oviedo, di Pamplona, di Perpignano... Credo che in quella co- con molte illustrazioni che lessi all'età di cinque o sei anni. piatura di elenchi di nomi si palesasse quella passione compi- Non ricordo il nome dell'autore ma ricordo che era ricco di latoria, quel desiderio di ordinare e classificare la realtà che illustrazioni e particolarmente fantasioso: gli scolari erano più tardi mi avrebbe indotto a studiare i Musil e gli Svevo, scoiattoli, il bidello una cornacchia, il maestro un corvo, il quella grande letteratura che cerca di catalogare la vita e mo- provveditore un gufo. Di questo libro ho ancora negli occhi stra come quest'ultima sfugga alle maglie di ogni classificazio- l'ultima pagina: alla raffigurazione del calar del sole nella fo- ne, ma faccia balenare il suo senso anarchico e insondabile sol- resta segue un dialogo in versi tra il corvo e il gufo così chio- tanto a chi cerca di ridurla all'ordine". sato: 'Invece di ammirar del sol l'incendio / ragionan di car- Come arrivò alla scoperta delle grandi opere della lettera- riera e di stipendio'". tura? Tra i libri che passano inosservati, che restano clandestini, "Ero già grandicello quando, passando ore nel retrobotte- quali consiglia ai nostri lettori? ga di una libreria triestina, la libreria Borsatti, frugavo tra vo- "Tre libri rimasti ai margini del dibattito letterario e cultu- lumi pubblicati anche quaranta o cinquantanni prima, spe- rale: Un povero domani di Vinicio Ongaro, pubblicato da La cialmente testi di quella 'Biblioteca dei popoli' che, nel 1911, Nuova Base, un breve romanzo grottesco, degno della mi- aveva entusiasmato Slataper: il Mahabharata e il Ramayana gliore fantasia sudamericana, Fabula de Inocencio Onesto di sanscriti, il Kalevala finlandese, poi l'Edda, la Canzone dei Juan Octàvio Prenz, e L'idea di destino nel mondo antico di Nibelunghi, le saghe, i grandi poemi epici che narrano la Aldo Magris, mio omonimo ma non mio parente, un gran- creazione del mondo, la lotta tra il bene e il male e i valori di de testo sui temi della tragedia, della libertà, del senso della una civiltà; Herder, il grande illuminista protoromantico, mi vita". OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 18 fd^erLùtioeV storicamente socialdemocrazia). collasso dei partiti di governo, di di- che non vogliono qualcun altro. E Fratelli Marx D'Alema, come ben noto, ha e ri- ventare partito di governo). Anche sottolineano altresì entrambi il fat- vendica altre radici. Ha certamente D'Alema, come Veltroni, vuole un to che la maggior forza del Pds di Massimo L. Salvadori digerito sino in fondo il crollo del Pds in forte "movimento", ma verso all'interno della coalizione di cen- comunismo, come fanno le persone non già un "partito democratico" tro-sinistra non configura affatto intelligenti quando sanno prendere bensì una riorganizzazione federati- un Prodi che da esso dipenda. MASSIMO D'ALEMA, Un paese politico, lo fa non solo secondo uno atto della realtà e della lezione dei va della sinistra che su un baricen- Le buone intenzioni sono il sale, normale. La sinistra e il futuro stile che non è quello di d'Alema, fatti. E pertanto rimprovera a tro di moderna socialdemocrazia sia il pepe e l'ornamento della politica, dell'Italia, Mondadori, Milano ma anche dicendo cose che que- Rifondazione di inseguire farfalle. in grado di recuperare quanto resta ma la realtà ne è il nocciolo duro. E 1995, pp. 270, Lit 25.000. st'ultimo non direbbe. Veltroni si Ma, mentre ha saputo voltare la pa- positivamente in piedi della tradi- non a caso spesso, quando la realtà WALTER VELTRONI, La bella po- proclama "ragazzo del '68", ammi- gina del crollo del comunismo in- zione socialista italiana e di agire da non si configura come si vorrebbe, litica. Un'intervista di Stefano ratore dei Kennedy (più di Robert ternazionale, D'Alema molte delle polo di attrazione, obtorto collo, per si opera un transfert dall'essere al Del Re, Rizzoli, Milano 1995, che di John), parla della sua passata pagine che stavano prima le mette Rifondazione comunista. dover essere, col rischio di perdersi pp. 270, Lit 25.000. vera e propria incompatibilità e av- in cornice. Di qui il suo continuare Quando vengono ad affrontare la in un discorso esortativo. Voglio di- versità verso il mondo sovietico in a rivendicare L'originalità" del co- questione più scottante per la sini- re in particolare che sulla essenziale D'Alema e Veltroni, i due leader stretta relazione con l'interesse per munismo italiano (che altri, come stra oggi, clie è quella delle condi- prospettiva dei rapporti dell'Ulivo del Pds entrati in una moderata la democrazia americana. Racconta chi scrive, vede come "ambiguità" zioni di allargamento e tenuta del- anzitutto con Rifondazione comu- concorrenza che poi ha trovato la nista e con la Lega il discorso di en- sua soluzione in una divisione dei trambi si fa assai incerto. Si vede ruoli secondo cui l'uno si è collocato che Veltroni di Rifondazione e del- alla testa del partito e l'altro nella la Lega farebbe ben volentieri a me- posizione di "vice" di Prodi, con La proposta di Berlinguer no, ma che non sa in concreto se si una singolare coincidenza di tempi possa e in tal caso come si debbano (agosto '95) hanno presentato le di Alberto Papuzzi affrontare le molte e forti contrad- proprie idee al grande pubblico, dizioni che esse introdurrebbero servendosi per la stesura della colla- nell'Ulivo. D'Alema afferma che "Non ci troviamo di fronte soltanto a una borazione di giornalisti e affidando i sono inaccettabili le discriminazio- delle ricorrenti 'crisi cicliche' del capitalismo. loro testi a editori come Mondadori ni ideologiche vero Rifondazione, e Rizzoli. Sono finiti i tempi in cui i L'attuale crisi investe tutti i campi: l'econo- ma anche la critica duramente per- leader del maggiore partito della si- mia, la politica, la cultura, e si manifesta sia ché convinto che la concezione nistra organizzavano le loro uscite nella vita interna dei singoli paesi, sia nei ideologiche che questa ha della sini- editoriali per mezzo di canali "uffi- rapporti internazionali". Parole sante, visto stra non porti da nessuna parte; ciali" o "semiufficiali" e facevano quello che abbiamo quotidianamente sotto esclude con i neocomunisti un ac- concettuosamente il punto sullo sta- gli occhi, mane e sera, in casa e fuori. Peccato cordo programmatico di governo, to del partito nel quadro della lotta che siano state pronunciate vent'anni fa, da ma propone loro un patto elettorale mondiale dei lavoratori. Le formu- un signore che si chiamava Enrico Berlin- di "desistenza" (temendo al con- tempo che essi possano votare i loro le, oggi, sono assai più leggere e pas- guer. Era il 10 dicembre del 1974, con l'ana- sano attraverso i grandi canali del- candidati e non quelli degli altri); lisi della situazione nei paesi capitalistici, se- l'informazione, con tanto di punteg- afferma con forza l'obiettivo della condo il canone dei discorsi comunisti, co- gio nella scala delle novità. paese sbagliato di Mario Lodi (ora ristampa- "normalità" per il nostro paese, ma minciava la relazione del segretario del Pei al Come dicono i titoli stessi dei lo- to) e La maggioranza deviante di Franco Ba- non smette di cercare un'incerta al- Comitato centrale e alla Commissione cen- ro libri, D'Alema invoca Un paese saglia e Franca Ongaro. Infine, numero 67, leanza con coloro che non condivi- normale e Veltroni La bella politi- trale di controllo, in preparazione del XIV subito dopo II piacere del testo di Roland dono affatto la sua idea di normalità ca. Senza voler indulgere a giochi, Congresso del partito, un appuntamento che Barthos, ecco La proposta comunista, con e mobilitano contro di essa 0 loro potremmo dire che i due auspica- si rivelerà diportata storica, posto com'era a cui il programma del Pei e la sua idea di rin- consenso. Quanto alla Lega, i giu- no la "normalizzazione del paese cavallo tra la proposta di "intesa delle grandi novamento, uscivano dalle sezioni e prende- dizi sono necessariamente vaghi, tra mediante una nuova (bella) politi- forze popolari" — il compromesso storico fra vano la forma di un invito rivolto alla élites 10 psicologico e il politico, perché ca". E a questo fine esprimono le comunisti e cattolici e fra Pei e De — scaturi- intellettuali e al potenziale nuovo elettorato chi sa mai dove possa andare a pa- rare il signor Bossi, lombardo. loro rispettive idee. Le quali per ta dalle riflessioni sulla tragica sconfitta di di sinistra formatosi nel paese. "La direzione molti ed essenziali aspetti conver- Spremendo il limone, si vede be- UnidadPopular, in Cile nel 1973, e il dupli- in cui muovere — si leggeva verso la fine del gono e per alcuni altri no. ne da questi due libri quali siano i ce successo del partito comunista prima nelle testo — deve essere sempre quella della sin- I libri sono tra loro formalmente principali problemi aperti per l'Uli- amministrative del 1975 quindi nelle politi- tesi di politico e specialista, ma per saper diversi. Una raccolta di articoli e vo: tenere insieme le sue attuali che del 1976, che segnarono una svolta nei discorsi preceduta da una lunga combattere nel modo più efficace, per guida- componenti; metterle d'accordo rapporti tra le forze politiche italiane. introduzione, senza che si esca dal re le masse sui diversi terreni della lotta". In sul programma; fare accettare a tut- seminato direttamente politico, Quella relazione non restò confinata tra i un contesto politico profondamente diverso, te Prodi come leader, così da sot- quello di D'Alema; un'intervista documenti di partito, ma divenne un libro con una carica anche utopistica in cui si cela- trarlo all'impressione ch'egli sia un "re di Polonia" il quale regna solo che si colloca tra il personale e il dal titolo significativo: Enrico Berlinguer, va il segno di un'Italia moderna, quel libric- fino a quando lo vogliono i suoi pubblico quello di Veltroni. Ma il La proposta comunista, pubblicato da Ei- cino era l'equivalente del Paese normale di nocciolo problematico è comune: D'Alema e della Bella politica di Veltroni. grandi elettori; indurre Rifondazio- naudi in una delle collane più prestigiose, il ne e la Lega a stare con l'Ulivo per un ragionamento su come far usci- La distanza e la differenza fra quell'iniziativa "Nuovo Politecnico" (che riprendeva l'idea un bene inteso reciproco interesse. re l'Italia dalla crisi mediante una politica ed editoriale e l'attuale strategia di nuova formula di governo centrata vittoriniana di cultura), inaugurata da fan 11 potenziale di contraddittorietà è comunicazione dei leader del Partito della si- sull'Ulivo. Comune è l'idea che Myrdalcon Rapporto da un villaggio cinese. alto, i pericoli molti. Il tema è pane nistra, sono anch'esse il segno d'un cambia- per dare all'Italia un'alternativa di Poi erano venuti Marcuse (L'uomo a una di- per dei leader, che siano tali. Altri- governo di centro-sinistra occorra mensione) e Popper (Scienza e filosofia), Il mento e l'oggetto di una sfida. menti, se non vi sono problemi da un'ampia coalizione che metta in- risolvere, i leader a che servono? sieme anzitutto la sinistra e i "cat- Vorrei concludere con due os- tolici democratici"; che la battaglia servazioni. La prima riguarda l'as- per il governo debba avvenire nel di essere venuto al Pei attrattovi dal fondata sulla commistione tra ideo- l'Ulivo e del ruolo personale di Pro- senza in entrambi i libri del tema quadro di regole meglio definite e fascino di Berlinguer, però conclu- logia comunista e insediamento so- di, mi pare che D'Alema e Veltroni dello Stato laico come necessario di un reciproco riconoscimento le- de (con tutte le possibili attenuanti ciale e ruolo di tipo socialdemocra- per un verso mostrino una solida presupposto di un paese moderna- gittimante tra le forze in campo; "storicistiche") che in ultima anali- tico: un'ambiguità che per la sua coincidenza di vedute, per l'altro la- mente "normale". Mi sembra una che il Pds, la componente più forte si questi non riuscì a compiere il componente socialdemocratica ha scino aperti gli stessi interrogativi. assai grave mancanza. La seconda dell'Ulivo, abbia bisogno di una passo necessario della fuoriuscita consentito al Pei di non essere tra- Sottolineano entrambi che non attiene alla questione dei rapporti coalizione guidata da un leader dalla "tradizione comunista" (per volto, ma per la componente comu- si può vincere costituendo un tra il Pds, le altre componenti del- "esterno" ovvero da Romano Pro- parte mia osservo: in verità Berlin- nista ha impedito al Pds, di fronte al fronte negativo formato da coloro l'Ulivo, Rifondazione e la Lega. di, verso cui D'Alema e Veltroni guer cercò in maniera fallimentare Credo a proposito di poter avanza- hanno le parole più lusinghiere. di ricostruire una prospettiva neo- re l'ipotesi che unicamente se avrà la forza politica per correre da solo Ma questo convergente contenu- comunista lasciando così il Pei invi- (di per sé già difficile compito data to nel discorso dei due trova le sue schiato in inestricabili contraddi- Irène Némirovsky la varietà delle sue componenti), espressioni specifiche, la sua forma. zioni). Veltroni afferma poi che "il l'Ulivo avrà anche l'autorità per E, quando analizziamo questa for- centro-sinistra può vincere anche Un bambino prodigio battersi con il centro-destra senza ma, osserviamo articolazioni del di- da solo", vale a dire senza una piombo nelle ali e potrà presentar- scorso che segnano differenze non Rifondazione comunista e una Le- si efficacemente e credibilmente irrilevanti. D'Alema e Veltroni arri- ga che per allearsi pongano inaccet- Un piccolo capolavoro come uno schieramento di gover- vano sostanzialmente allo stesso tabili condizionamenti; quando no. I patti di desistenza sono foglie punto (la difesa del ruolo del Pds, la guarda al futuro "prevede il partito di fico e confondono le acque; gli valorizzazione dell'Ulivo e di Pro- democratico"; e preferisce un libe- Alexandre Safran accordi elettorali senza condivisio- di), ma lo fanno seguendo strade che ralismo che faccia proprio il valore ne di programma sono equivoci non sempre sono le stesse e che po- dell'equità sociale alla socialdemo- Lottando nella bufera Le memorie (1939-1947) dell'ex rabbino capo di Romania che fanno perdere sicuramente poi trebbero in prospettiva anche aprire crazia (a proposito, mi sia consenti- quel che possono (se possono) far a conclusioni strategiche diverse. to notare che valore delle libertà più valore dell'equità producono guadagnare prima. Le elezioni del Diciamo pure che, quando Vel- Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze una somma che in effetti si chiama 1994 insegnano a tutti. troni caratterizza il suo percorso IDEI LIBRI DELMESEI

OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 19 s* CrVCMv NICOLA TRANFAGLIA, La prima to del Duce, Tranfaglia avrebbe guerra mondiale e il fascismo, potuto far riferimento alle ricer- Ut et, Torino 1995, pp. XVI - Anatomia del fascismo che, pur frammentarie, sulle arti 690, Lit 110.000. di Adrian Lyttelton visive e sulla scenografia del regi- me. Mi sembra sorprendente, per L'opera di Nicola Tranfaglia esempio, che ignori l'importanza fornisce al lettore la sintesi più In Italia, inoltre, 0 distacco delle dopo Caporetto. Da un lato sostie- ressata o reazionaria) di molti in- della Mostra della Rivoluzione Fa- completa e aggiornata finora di- élites dalle masse ha prodotto un ne che esso significa la crisi defini- terventisti contro il "nemico inter- scista del 1932. sponibile su uno dei periodi più circolo vizioso. L'insicurezza è alla tiva dell'interventismo, dall'altro no" è la premessa indispensabile Il fascismo proponeva di colma- drammatici e più controversi del- base di una concezione particolar- che nell'ultimo periodo della guer- per l'affermazione della mentalità re il vuoto tra masse e classe diri- la storia italiana. Tranfaglia è uno mente dura e gretta della discipli- ra la propaganda, grazie a un con- fascista. gente autonominandosi rappre- storico il cui impegno politico è na militare, che contribuisce a tributo notevole da parte degli in- Il fascismo nasce dai miti del sentante del popolo delle trincee, ben noto, ma bisogna dargli atto creare le condizioni proprio per tellettuali interventisti, ha saputo "nemico interno" e della "vittoria dell'Italia che combatte e produ- dello sforzo notevole che ha fatto quel rifiuto di obbedienza che si trovare accenti più efficaci e più mutilata". Contro De Felice, Tran- ce. Ma, come dimostra Tranfaglia, per evitare i dibattiti ideologici temeva. Colpisce anche l'effetto popolari. Mi sembra che piuttosto faglia insiste, a mio avviso molto nei suoi vent'anni di potere il regi- sterili e per intraprendere un dia- negativo della propaganda scioc- della crisi definitiva dell'interven- giustamente, che il Mussolini del me non riesce a formare una nuo- logo con i rappresentanti di indi- camente ottimistica dei "giornali tismo, che anzi trova una nuova ra- 1919-20 non è un "socialista fuor- va classe dirigente veramente au- rizzi storiografici diversi. Già nel- tonoma. Lo stesso partito fascista la prefazione la lista degli studiosi subisce un processo di "progressi- che Tranfaglia cita come parti- va burocratizzazione clientelare". colarmente vicini alla sua linea in- Dall'altra parte, la trasformazione terpretativa — Roberto Vivarelli, dello stato lascia sostanzialmente Alberto Aquarone, Giorgio Can- intatti i vecchi quadri della buro- deloro e Gianni Toniolo — è un crazia statale. Comunque, Tranfa- indizio del superamento del- glia — seguendo le tracce delle ri- le chiusure che troppe volte nel cerche di Mariuccia Salvati, Gui- passato hanno impedito uno do Melis e altri — rileva l'impor- scambio fruttuoso di idee. E, tanza della nuova burocrazia benché l'autore non nasconda il parastatale. Si forma un'alleanza netto disaccordo su parecchi pro- paradossale tra riformatori di ori- blemi fondamentali con Renzo gini nittiane e socialriformiste, De Felice, gli riconosce, com'è fautori di forme più flessibili di in- doveroso, il merito di "un lavo- tervento statale, e certi elementi ro insostituibile di ricerca e di ri- del movimento fascista: "Sono flessione". spinte a rinunciare di fatto a inter- Un'opera di sintesi non può che venire all'interno dei ministeri e riflettere lo stato attuale della sto- cercano piuttosto di introdurre un riografia, ed è inevitabile, quindi, nuovo modello amministrativo che certe parti del libro dimostrino all'interno della burocrazia corpo- una maggiore novità e freschezza rativa e dei nuovi enti pubblici". interpretativa di altre. Dopo una La creazione di questa nuova bu- prima fase in cui la ricerca si era rocrazia, oltre alle motivazioni "al- concentrata sui problemi dell'in- te", corporative, tecnocratiche o tervento, del biennio rosso e delle autarchiche, serve a sistemare origini del fascismo, di recente gli molti quadri del movimento e a studi sulla prima guerra mondiale convogliare una quantità notevole e sugli anni del regime hanno in ge- di consensi verso il regime. Il risul- nere fornito i risultati più stimo- tato finale è la creazione di una lanti. Da un punto di vista discipli- nuova struttura di potere, basata nare, alla storia politica in senso su un intervento statale diffuso, stretto si sono aggiunti i contributi non coordinato o pianificato, e su della storia della propaganda, delle un nuovo tipo di clientelismo par- istituzioni culturali e della menta- titico, che è stata forse l'eredità lità popolare. Anche la storia am- più importante che il fascismo ha ministrativa e la storia economica e lasciato alla Repubblica. finanziaria hanno fatto dei pro- A mio avviso, il risultato storio- gressi notevoli. grafico più apprezzabile consegui- Mi sembra interessante la pro- to da Tranfaglia riguarda il pro- posta di Tranfaglia che inserisce il blema del consenso al regime negli ben noto "distacco" delle élites anni 1931-1936 — problema, co- dalle masse in Italia in un quadro me è ben noto, inizialmente solle- più generale, europeo. E un feno- vato dal titolo del secondo tomo meno generale che risulta dal con- del terzo volume dell'opera di De trasto tra le "motivazioni", elita- Felice (Mussolini il duce. Gli anni rie e di antico regime, della guerra del consenso, Einaudi 1991, la ed. del 1914-18, e le sue conseguenze, 1974). Da un lato sottolinea l'im- che hanno coinvolto come mai portanza del reclutamento di un prima la società intera e l'hanno nuovo "ceto politico diffuso", e i sottopòsta a un processo di mo- successi ottenuti dall'indottrina- dernizzazione coatta e accelerata. faciloni", che in qualche modo gione di essere e un rinnovato vi- viato" ma un demagogo di tipo mento fascista delle generazioni Nell'insieme, Tranfaglia è forte- prefigura i risultati ben più disa- gore nella situazione drammatica nuovo, che assorbe la lezione di più giovani, senza radici nella cul- mente scettico verso le ragioni strosi della propaganda fascista dopo Caporetto, si tratti della fine D'Annunzio senza perdere le pro- tura politica prefascista; dall'altro dell'interventismo. Sottolinea il nella seconda guerra mondiale. senza appello della finzione del- prie caratteristiche distintive. insiste sulla differenza tra il con- divario tra le sue aspirazioni e le Dove il giudizio di Tranfaglia ap- l'"unità patriottica". E, senza dub- Quello che Mussolini ritiene del- senso consapevole e l'accettazione sue possibilità, sia per quanto ri- pare un po' oscillante è sul periodo bio, la polemica (non sempre inte- l'esperienza socialista non è un'i- passiva, e mette in evidenza la per- guarda il rapporto di forza tra deologia ma una tecnica, "la capa- sistenza di vaste aree di dissen- l'Italia e le altre potenze, sia per cità di intuire e secondare gli atteg- so tra le classi popolari, che non quanto riguarda l'equilibrio poli- giamenti e i bisogni che si fanno necessariamente si traducono in tico interno. L'interventismo de- strada nelle folle e anche nelle mas- una vera e propria opposizione al mocratico non ha mai svolto un Bocca e De Felice se organizzate". Tranfaglia fa un regime. Vale senz'altro la pena di ruolo egemone. Ma rispetto alla insistere, come fa Tranfaglia, sul Una ricostruzione narrativa, tra memorie e costu- uso accorto e molto appropriato vecchia interpretazione "neutrali- delle ricerche, spesso ignorate da- fatto che "le caratteristiche del- me, del contraddittorio rapporto tra fascismo vec- sta" e marxista, quella di Tranfa- gli storici, di Cortelazzo e altri lin la protesta sociale" inevitabilmen- glia ha delle sfumature diverse. chio e nuovo e politica e società italiane è stata af- guisti sulla retorica mussoliniana. te si conformavano a una realtà L'autore non nega che all'inizio frontata nell'ultimo libro di Giorgio Bocca: Il filo E un'area in cui molto rimane da plasmata dalla sorveglianza co- della guerra il clima di fiducia e di nero (Mondadori 1995, pp. 229, Lit 28.000). Rea- fare, specialmente per gli anni del stante e ossessiva da parte del regi- speranza creato dagli interventisti zioni negative, da Bobbio a Montanelli, alla tesi che regime. Invece non mi sembra che me. coinvolti abbia avuto i suoi effetti Mussolini sarebbe stato ucciso dai comunisti Tranfaglia abbia colto del tutto Aggiungerei che i recenti studi positivi e che il morale delle trup- l'importanza delle ricerche di Emi- nell'interesse di Churchill, contenuta nel libro-in- di Simona Colarizi e di Angelo Im- pe fosse, tutto sommato, abba- lio Gentile sui riti e i miti del primo stanza alto. Ma, come in tutti i tervista di Renzo De Felice Rosso e nero (a cura di briani (Gli italiani e il Duce, Liguo- fascismo. L'ultima opera di Genti- ri 1992) mettono in rilievo (cosa, paesi combattenti, le condizioni Pasquale Chessa, Baldini e Castoldi 1995, pp. 176, le sul Culto del Littorio (Laterza, della guerra hanno presto fatto del resto, mai negata dallo stesso Lit 26.000). 1993) è uscita probabilmente trop- De Felice), che l'atteggiamentò fi- subentrare un sentimento di delu- po tardi per essere utilizzata da sione amara e di rabbia. Tranfaglia. Ma per l'analisi del cul- |DEI LIBRI DEL MESE

OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 20 Cr'vCMv aggiungerei, la vicinanza al polo ti in base a un contrasto tra il mo- minoritari, e il sindacalismo rivo- turale e storica. E difficile valutare "totalitario" piuttosto che a quello dernismo fascista e l'antimoderni- luzionario, tanto importante per i l'enormità della legislazione raz- deistico verso il Duce, certamente "autoritario". smo nazista, lo sforzo di creare paesi latini, aveva un peso trascu- ziale in Italia se la guardiamo dal diffusissimo, si fondava però su un Da questo punto di vista, il fa- "l'uomo nuovo fascista" e la fissa- rabile. punto di vista dalla nostra cono- equivoco in quanto non implicava scismo italiano si colloca in una zione nazista sul passato. In L'assenza del razzismo come scenza successiva del genocidio. un'adesione ai suoi veri obiettivi posizione mediana,' tra il nazio- realtà, ambedue i regimi parlava- elemento costitutivo del fascismo è Invece, nel clima del 1938, quando politici, né tanto meno, all'ideolo- nalsocialismo da una parte e regi- no senza sosta dell'"uomo nuo- un argomento di notevole peso che la politica nazista era ancora quella gia fascista. Nonostante l'organiz- mi come quello di Franco dall'al- vo", e, almeno dal 1922, Mussoli- va nel senso della differenziazione. della discriminazione e della pres- zazione più sistematica della pro- tra. Sono d'accordo con Tranfa- ni ha nettamente ripudiato i valori Ma il fatto che, alla fine, la discri- sione per l'espatrio, il significato paganda attraverso la creazione glia nel credere che il fascismo e il del 1789. Forse, però, Tranfaglia minazione razziale sia stata intro- della presa di posizione italiana era del Ministero della Cultura Popo- nazionalsocialismo siano indivi- liquida troppo velocemente il dotta come politica ufficiale in una gravissimo. Bisogna dire che una lare, la svolta "totalitaria" del fa- dui che appartengono alla stessa problema di una diversa ispirazio- società dove l'antisemitismo era scelta poco felice per quanto ri- scismo negli ultimi anni trenta si ri- categoria, nonostante la potenza ne ideologica dei due movimenti molto meno diffuso che negli altri guarda la periodizzazione impedi- vela complessivamente come un distruttiva infinitamente maggio- nella fase delle origini. Tra i qua- grandi paesi occidentali, è una sce a Tranfaglia di prendere in esa- fallimento. Tranfaglia nota molto re del secondo. Non trovo affatto dri del movimento nazionalsocia- prova che, anche su questo terre- me la politica razziale se non di giustamente come "la crescente convincente il tentativo di De Fe- lista, gli elementi che provenivano no, l'affinità ideologica si faceva sfuggita. militarizzazione della società ita- lice di distinguere i due movimen- dalla sinistra erano nettamente sentire, nonostante la diversità cui- Trattandosi di un problema ve- liana nella seconda metà degli anni ramente centrale per lo studio trenta... contrasta con le concezio- comparativo del fascismo, e per la ni e i modi di vita delle classi me- problematica del revisionismo, die". Anche nei mass media la pro- che affronta nella sua conclusione, paganda politica stenta ad affer- Corruzione a casa reale una discussione più ampia sareb- be stata utile, anche se l'autore ha di Eugenio Di Rienzo esposto il suo punto di vista in un'altra sede. Ad ogni modo, si HENRY BOLINGBROKE, L'Idea di un Re Pa- traverso un'estesa e capillare corruzione, e può senz'altro condividere il suo rifiuto di un'interpretazione del- triota, introd., trad. dall'inglese e commen- ha fatto del monarca, che doveva essere il l'incontro tra fascismo e nazismo to di Guido Abbattista, Donzelli, Roma "padre" dell'intera nazione, un semplice che insiste soprattutto sulla sua 1995, pp. XCIX-183, Lit 38.000. esponente della maggioranza governativa e casualità e ignora "tutto il mondo un cieco strumento del dispotismo ministe- culturale, mitologico, ideologi- Chi davvero dovesse pensare che il violen- riale, violando in questo modo la stessa tra- co che si sviluppa... intorno all'As- to movimento d'insofferenza verso i partiti dizionale divisione dei poteri. se". politici costituisca un fenomeno peculiare Tutti coloro che vogliono difendere l'antica Alla fine della sua esposizione, soltanto del plumbeo clima della nostra "se- indipendenza del popolo britannico sono or- Tranfaglia indica le direzioni di conda repubblica" potrebbe essere facilmente mai riuniti in un "country-party" che non ricerca che a suo avviso sono più disingannato da questa convinzione, grazie rappresenta le ambizioni di una frazione, ma proficue. Una delle difficoltà di alla lettura de L'Idea di un Re Patriota del la voce dei diritti inconculcabili dell'intera una storia comparativa seria è la carenza di studi in certe aree. 1738, opera di Henry Saint-John, visconte di nazione e alla cui testa si dovrà porre un "Re Delle vie che Tranfaglia suggeri- Bolingbroke, statista e massimo esponente patriota", autenticamente super partes, uni- sce di percorrere a mio avviso la del partito conservatore inglese nella prima camente preoccupato del mantenimento del- meno praticata e più importante metà del Settecento. le libertà politiche e del benessere materiale e è quella dell'Alltagsgeschichte — Per Bolingbroke la storia politica dell'In- morale del suo regno. "la storia sociale dell'Italia fasci- ghilterra è sempre stata una storia di libertà, Questo classico del moderno costituziona- sta, come storia della vita quoti- marsi contro la volontà di diverti- che si è finalmente incarnata, dopo la "glorio- lismo ci viene per la prima volta offerto in diana, della civiltà materiale, e mento e l'attrazione dei nuovi sa" rivoluzione del 1689, in una vera e pro- una traduzione italiana, grazie al lavoro di dei costumi, delle abitudini e del- modelli di vita proposti da Hol- pria carta dei diritti politici, che ha riunito Guido Abbattista, che ha fatto precedere al le mentalità individuali e colletti- ve". Personalmente, aggiungerei lywood, ma anche dai registi italia- nel rispetto del suo dettato l'intero corpo na- testo una pregevole introduzione, nella qua- ni più popolari, come Mario Ca- alla lista di Tranfaglia l'esigenza zionale. Ma, a partire dal primo quindicen- le si riesce finalmente a far giustizia della merini. di ulteriori studi sull'universo nio del XVIII secolo, la perfidia del partito li- tradizionale ipotesi storiografica, che ri- Le ragioni logiche per cui la simbolico e retorico del fascismo, berale, arrivato da quella data ad assicurarsi guardava l'inserimento, senza mediazioni, comparazione anche di regimi o e la necessità di studiare il fasci- movimenti in apparenza del tutto una pressoché incontrastata egemonia politi- di Bolingbroke nel filone dell'ideologia con- smo europeo non soltanto in dissimili può essere utile sono sta- ca, ha rinnovato le antiche divisioni, estro- servatrice insulare. Un'ipotesi, questa, che un'ottica comparata, ma attraver- te spiegate con la solita chiarezza mettendo gran parte del paese dal gioco poli- mancava di sottolineare come molti degli so lo studio concreto delle intera- da Umberto Eco nel suo articolo tico e criminalizzando l'opposizione con l'ac- argomenti dell'Idea del Re Patriota avesse- zioni e delle influenze reciproche. recente sull'Ur-fascism nella "New cusa di esercitare un'attività anticostituzio- ro, poi, fornito alcuni dei principali riferi- Infine, sembra urgente in questa York Review of Books". Anche nale. menti teorici al radicalismo inglese della se- fine del millennio determinare Tranfaglia sostiene la legittimità con più penetrazione e con più Questa accusa è per Bolingbroke natural- conda metà del secolo, all'opposizione poli- di un concetto generale di fasci- esattezza quali siano gli elementi mente infondata. I veri pericoli per l'assetto tica francese della fine dell'antico regime e smo. del fascismo "storico" che sono costituzionale inglese provengono, invece, persino, mi sentirei di aggiungere, agli uo- legati a una particolare congiun- Mi sembra che abbia colto l'es- dal partito di governo che, dopo aver emargi- mini della Rivoluzione, nella loro polemica tura e perciò sono irripetibili, e senziale quando rileva una correla- contro le istituzioni parlamentari e l'idea di quali invece rappresentino un pe- zione tra il grado di modernizza- nato gli avversari, ha snaturato la legalità partito inglesi. ricolo o una tentazione perma- zione e democratizzazione di una delle elezioni e della vita parlamentare, at- nente per le società contempora- società e il grado di autonomia rag- nee. giunto dal movimento fascista, e,

CHRISTOPHER LASCH PROSPERO GALLINARI STEFANO PISTOLINI DANILO ZOLO LA RIBELLIONE LINDA SANTILLI GLI SPRECATI COSMOPOLIS DELLE ELITE DALL'ALTRA PARTE I turbamenti La prospettiva Il tradimento della democrazia L'odissea quotidiana della nuova gioventù del governo mondiale Traduzione di Carlo Oliva delle donne dei detenuti politici Un'indagine appassionata sulla Contro l'idea del governo Può il populismo salvare L'esperienza del carcere cosiddetta "generazione-post", mondiale che si sta imponendo la democrazia? Contro raccontata da chi sta dall'altra dal grande scenario multietnico con sempre maggior prepotenza l'impoverimento della vita parte: undici donne in giro per degli Stati Uniti al disagio della in Occidente, la proposta di un democratica, la proposta l'Italia sulle tracce di un parente provincia italiana: "pacifismo debole" che privilegi di partecipazione totale arrestato per motivi politici. miti e contro-miti di una gioventù l'auto-organizzazione, il alla vita civile del proprio paese. Madri, mogli e sorelle che allo sbando. coordinamento e la negoziazione in queste odissee quotidiane nel rispetto della diversità CARLO TULLIO-ALTAN hanno imparato a riconoscere MARCO D'ERAMO delle culture e della competizione ETHNOS E CIVILTÀ e a parlare il linguaggio IL MAIALE tra gli interessi. della solidarietà. E IL GRATTACIELO Identità etniche ROBERTA DE MONTICELLI e valori democratici Chicago: una storia del nostro futuro L'ASCESI FILOSOFICA Universalità dei valori contro Se gli Stati Uniti sono la terra La filosofia come esercizio unicità dei popoli, principio di liberazione dell'intelligenza di nazionalità contro nuovo promessa del capitalismo, Chicago è la loro Gerusalemme. e del cuore dalle barriere ordine sovranazionale, concetto che gli atteggiamenti filosofici di identità etnica come chiave Conoscere e capire Chicago non solo per vedere gli Stati Uniti oggi dominanti frappongono di volta per interpretare fra noi e la nostra aspirazione gli eventi storici di ieri e di oggi. sotto una luce nuova, ma anche per riscoprire aspetti impensati a comprendere, attraverso la viva della storia d'Europa. esperienza delle idee, chi siamo e cosa vogliamo. Feltrinelli [INDICE

MATERIA AUTORE TITOLO MATERIA 1 AUTORE 1 TITOLO

Letteratura italiana II Bruno Stebe Racconti del doppio e dell'inganno Teatro Maurizio Rebaudengo Giovan Battista Andreini Giulio Angioni Se ti è cara la vita fra poetica e drammaturgia Giuseppe Cassieri La campana di mezzanotte Musica Donatella Restani (a cura di) Musica e mito nella Grecia antica Letterature straniere Heinrich Heine Confessioni Jonathan Giustini Carta da musica Arthur Schnitzler Der Weg ins Frei Mondo bizantino Vili Fabrizio Conca (a cura di) Il romanzo bizantino del XII secolo Michael Kriiger Il ritorno di Himmelfarb Niceta Coniata Grandezza e catàstrofe di Bisanzio Ida Fink Frammenti di tempo Hans-Georg Beck L'eros a Bisanzio Emma Tennant Faustina Storia Pierre Toubert Dalla terra ai castelli Malcolm Bradbury Dottor Criminale Economia X Cristoforo Osti Antitrust e oligopolio Honoré de Balzac Papà Goriot Felice Roberto Pizzuti (a cura di) L'economia italiana dagli anni '70 Béatrix agli anni'90 Una figlia d'Eva Politica Piero Gobetti La rivoluzione liberale Il colonnello Chabert. Un episodio ai tempi del Terrore Etienne de La Boétie Discorso sulla servitù volontaria I martiri ignorati AA.W. Ripensando Panzieri trent'anni dopo John Galsworthy Un cavaliere Diritto XI Michel Van De Kerchove, Il diritto, ovvero i paradossi Jean Genet Splendid's Francois Ost del gioco Muhammad Choukri ]ean Genet e Tennessee Williams Luigi Ferrajoli La sovranità nel mondo moderno a Tangeri Lawrence M. Friedman Storia del diritto americano Edmonda Bruscella (a cura di) Rose d'Oceania George P. Fletcher Eccesso di difesa Giuliana Carli (a cura di) Rose del Giappone Sulle città XIII Carlo Cresti Firenze, capitale mancata Raffaella Belletti (a cura di) Rose di Russia Flavio Boscacci, Tra città e campagna. Poesia V Achille Serrao Retropalco Roberto Camagni (a cura di) Cecatella AA.W. Territorio e giustizia distributiva Dante Maffìa I ruspe cannarùte Ambiente Enzo Tiezzi (a cura di) Ecologia e... Eranco Loi Diario breve Enzo Scandurra L'ambiente dell'uomo Donato Bramante Sonetti e altri scritti Tascabili XIV Aristotele L'amministrazione della casa Materiali Angiola Ferraris Se il vento. Lettura degli "Ossi di seppia" di Eugenio Montale Alexander P. Kazhdan Bisanzio e la sua civiltà Luisa Ricaldone (a cura di) Al mio caro ed incomparabile amico Gustave Flaubert La prima educazione sentimentale Cinema VII Tullio Kezich Centofilm 1994 Meyer Shapiro Lo stile Lietta Tornabuoni '94 al cinema Hervé Guibert Le regole della pietà Akira Kurosawa L'ultimo samurai Johann W. Goethe Le affinità elettive

MATERIA AUTORE TITOLO MATERIA AUTORE TITOLO

L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Eliana Bouchard (bambini-ragazzi), Guido Castelnuovo (libri economici), Sara Cortellazzo (cinema, musica e teatro), Lidia De Federicis (letteratura), Franco Ferraresi (società), Anna Elisabetta Galeotti (filosofia), Martino Lo Bue (scienze), Giuseppe Sergi (storia), Anna Viacava (psicologia, psicoanalisi). Coordinamento di Lidia De Federicis e Anna Elisabetta Galeotti, redazione di Camilla Valletti, disegni di Franco Matticchio. OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 22/11

una donna che nei giorni dell'inva- brio" secondo le parole del medico suna età dell'oro, e conferma, nel squali. L'esser venuta meno a tale Narrativa sione si aggirava bambina tra i car- curante, Massa Vitale, musicista, si ricco e variegato impasto linguisti- regola induce una giovane sudame- ri armati nemici piangendo la ma- lascia coinvolgere, suo malgrado, co, una sua atipica ma singolare vo- ricana a togliersi la vita. Ed è l'even- dre uccisa. Tiinde, con pochi altri in una lunga indagine sulla morte cazione di narratore, al di fuori di to che dà luogo alla tecnica narrati- BRUNO STEBE, Racconti del doppio che non hanno voluto dimentica- del padre: assassinato, forse, tren- schemi correnti. va: una lunga deposizione del "for- e dell'inganno, Biblioteca del Vascel- re, accoglie il giornalista e, inna- t'anni prima. Ricomponendo, sen- Anna Baggiani matore" Arialdo Cei all'inquirente lo, Roma 1995, pp. 135, Lit 9.500. moratasi di lui, lo mette a parte di z'odio, tasselli imprevedibilmente commissario Colizzi. Guidati ap- un attentato che i congiurati vor- scomposti, approderà, alla fine, al- punto da formatori — omaggio alla Dopo l'esordio, anni fa, con un rebbero attuare proprio nel giorno la ricostruzione non di una trage- voga psicologistico-aziendale — i bel romanzo, Eufolo, storia di un anniversario della rivolta. Il gior- dia ma di una morte avvenuta per corsisti dibattono temi pertinenti: angelo in cerca di uomini da salva- nalista è incerto tra il clamore del errore (ironicamente, per una sorta GIUSEPPE CASSIERI, La campana di dal sesso "etero", "omo" e "auto", re, Bruno Stebe torna alla narrati- servizio che potrebbe fare e il suo di "falsa comunicazione"). Ma sul mezzanotte, Longanesi, Milano all'evirazione, alla verginità di Ma- va con tre racconti assai più intri- affetto per Tùnde. Il miraggio di pretesto giallo di morti sovrappo- 1995, pp. 135, Lit 24.000. ria (ritorna il fascino ambiguo della ganti e originali di quanto faccia un piccolo successo professionale ste — il padre aveva l'età del figlio sacralità); casi di cronaca come un supporre il titolo un po' troppo (che per di più non ci sarà) lo indu- oggi — si snoda lentamente, come Se Cassieri ripete l'impianto di curioso codice deontologico degli scontato e intellettualistico. Due di ce al tradimento; scrive un artico- su un anello di Moebius, senza ini- due romanzi precedenti (Ingannare atti sessuali in un college america- questi meritano una particolare at- lo, in cui la polizia troverà subito le zio né fine (ed è questa l'unica con- l'attesa, Garzanti, 1979; I festeggia- no; e casi personali in odore di Esp tenzione, Tiinde e L'uovo. Nel- informazioni necessarie a sventare cessione al tempo del mito), la me- menti, Rizzoli, 1989, cfr. "L'Indi- quali lo "squillo percettivo" che l'Uovo, un padre scopre che la fi- il complotto e arrestare Tùnde e i moria storica di un passato irrever- ce", 1989, n. 9) è perché porta Fausta, carismatica di Taranto, av- glia appena morta aveva misterio- suoi amici. sibile ma non spento nella rievoca- avanti un'arguta e serissima indagi- verte nella carne '"dolorosamente" samente potuto vivere e fissare in Vittorio Coletti zione di vivi e di morti. Nel lungo ne sui comportamenti umani, una se qualcuno le sbircia il fondoschie- un diario la propria vita prenatale, monologo interiore che dà corpo al sua etologia, per così dire, iniziata na. I motivi cassieriani, come si ve- registrando il suo concepimento e romanzo — articolato in controlla- fin dal 1960 con La cocuzza. In tem- de — la casistica della sua etologia la sua nascita nei termini suggestivi tissime pause ma irto di flashback, po di Pasqua un gruppo multilin- —, documentati su fatti di cronaca, di una mitologia antica, di cui pro- divagazioni e riflessioni — affiora- gue e pluriconfessionale si racco- visti sotto specie di follia ma non prio lui era stato studioso e inter- GIULIO ANGIONI, Se ti è cara la vi- no quindi a poco a poco fatti e vol- glie in un ex convento della campa- per questo banditi dal consorzio prete. Il testo più importante è, ta, Insula, Nuoro 1995, pp. 171, Lit ti, cose e persone: l'intera coralità gna sabina per meditare sul proprio umano, anzi elevati a cifra di costu- però, Tiinde, storia di un giornali- 25.000. di un paese prende forma, senza rapporto col sesso. Deve sottostare me. E infatti merito di Cassieri ri- sta che va a Budapest nel trentesi- retorica, a comporre una disincan- a un vincolo di astinenza "a tem- portarci a Erasmo e al suo Elogio mo anniversario della rivolta anti- Tornato dalla capitale in paese tata elegia funebre, tra nostalgia — po", come vuole l'istituzione orga- della pazzia, matrice troppo dimen- sovietica per fare un servizio sui per "morire un po' meno", o per solo un'ombra — e violenza passa- nizzatrice, "La campana di mezza- ticata di questo autore, e di tanto al- sopravvissuti di quelle giornate. affrontare quella che è solo una ta e presente. Ben radicato nella notte", che sarà sciolto allo scio- tro che ci circonda. Per vie strane si imbatte in Tunde, "reazione irreversibile di equili- storia, Angioni non rivendica nes- gliersi notturno delle campane pa- Cosma Siani

ni a personaggi ed episodi di non ovvia decifrabilità. soprattutto di Schelling — il panteismo di fondo. Parabola dell'idealismo Come osserva Destro, le Confessioni sono costitui- Heine, rifiutando anche il rozzo materialismo co- te da due nuclei tematici: la polemica contro Madame munista, fa un atto di fede in Dio; non nel tiranno de Staèl e il nuovo credo protestante dell'autore. Le "che scaglia fulmini" e che condanna il corpo come HEINRICH HEINE, Confessioni, a cura di Alberto De- due parti, apparentemente slegate fra loro, sarebbero "cosa meschina", quanto piuttosto nei confronti di stro, Marsilio, Venezia 1995, ed. orig. 1854, trad. dal però tenute insieme dall'interesse "civile o storico" di quella legge divina personificata dal "socialista" Mo- tedesco di Attilio Montanari, pp. 177, Lit 17.000. Heine. In effetti esse sembrano anche improntate a se. Ecco che in sostanza Heine non opera un radicale uno stato d'animo diverso: "la felice invenzione pole- cambio di rotta, recuperando forse per altra via conce- In versione italiana, con testo tedesco a fronte, ven- mica" di Heine contro la signora francese tende piut- zioni affini a quelle risalenti al 1831, cioè l'idea di gono proposte le Confessioni di Heine. La traduzio- tosto a travalicare i limiti dell'ironia, per scadere in una possibile integrazione di religione e società, così ne, di Montanari, è precisa e condotta con gusto, so- oltraggio. Trapela, in questa parte dello scritto, una come l'avevano intravista i sansimonisti, e all'inter- prattutto nella scelta lessicale, che ben rende l'ambi- misoginia che va oltre le valutazioni di merito. Più no della quale si giustifica altresì il ruolo dello scritto- guità ironica dell'originale. Il introduzione di Destro avanti, parlando della sua revisione filosofico-religio- re politico. colloca con chiarezza lo scritto di Heine quale ultimo sa, il tono di Heine si fa meno sarcastico, lasciando Lungi dal costituire una riflessione storico-filosofi- snodo della sua riflessione epocale, collegandolo per spazio all'indulgenza, sia nei confronti delle debolez- ca paludata, le Confessioni di Heine piacciono per il affinità e differenze alla produzione precedente, in ze altrui che, ad esempio, dei diversi insegnamenti re- loro stile ricco di annotazioni argute di carattere psi- particolare alla Storia della religione e della filosofia ligiosi. Il filo conduttore delle Confessioni consiste cologico e antropologico, che propongono al lettore in Germania (1834) e alla Scuola romantica (1835); nella parabola dell'idealismo tedesco: in Storia della una personalità di scrittore viva e ancora ricca di sol- il ricco apparato di note offre infine al lettore un ausi- religione e della filosofia in Germania, Heine ne lo- lecitazioni. lio indispensabile per orientarsi in una serie di allusio- da lo slancio libertario e — a proposito di Fichte, ma Margherita Versari

ARTHUR SCHNITZLER, Der Weg ins nel comportamento del protagoni- manzo — breve ma ben incardina- scritti da Ida Fink, scrittrice ebrea Frei, a cura diKonstanze Fliedl, Re- sta — che si esprime nella non-con- to tra passato e presente — come la polacca scampata allo sterminio e sidenz, Salzburg 1995, 1" ed. 1908, tinuità dell'esperienza, il problema Germania riunificata necessiti di oggi residente in Israele, nel suo pp. 427, OS 578. filosofico dell'epoca — si oppone il un incessante processo anamnesti- ultimo libro Frammenti di tempo. I monito del ricordare, che rappre- co. Buona la traduzione (se pur in- frammenti di tempo sono istanti Con l'elegante collana "Eine senta il momento costitutivo del- fiorettata da un eccesso di virgole). che sfuggono alla dimensione tem- òsterreichische Bibiiothek", diretta l'ebraismo. Un messaggio, ricorda Anna Chiarloni porale esprimibile in giorni, mesi o da Wendeiin Schmidt-Dengier, la la Fliedl, di grande attualità. anni, e in cui l'autrice richiama alla casa editrice Residenz di Salisburgo Luigi Reitani memoria la feroce brutalità delle si è impegnata in un ambizioso pro- retate e dei rastrellamenti, o la dol- gramma di valorizzazione di una cezza perduta della Polonia buco- tradizione letteraria specificatamen- IDA FINK, Frammenti di tempo, lica di prima della guerra. Ida te austriaca. Opportuna appare Feltrinelli, Milano 1995, ed. orig. Fink, in questi trenta racconti ba- dunque in questa sede la ripropo- MICHAEL KRUGER, Il ritorno di Him- 1987, trad. dal polacco di Laura sati su vicende realmente accadu- sta del romanzo più "viennese" di melfarb, Frassinelli, Milano 1995, Quercioli Mincer, pp. 166, Lit te, ripercorre momenti particolari, Schnitzler — tradotto in Italia con il ed. orig. 1993, trad. dal tedesco di 25.000. rimasti indelebili nella loro tragica titolo Verso la libertà — che, se non Cinzia Romani, pp. 161, Lit24.0Ó0. brevità: intensi attimi di vita prima è certo il capolavoro dello scrittore e Uno spazzino osserva da un na- di un'azione da parte di un com- mando di SS, o semplici ricordi di non ha il carattere fulmineo e felice . Il confronto col nazismo conti- farb — che ora, da Israele, riemer- scondiglio i tedeschi portarsi via le chi è scampato all'Olocausto e ha di certe sue novelle, continua tutta- nua a occupare gli scrittori tede- ge a chiedere giustizia. E Richard sue bambine, delizia della sua piat- avuto, con la guerra e i lager, il suo via a essere uno straordinario docu- schi. Scomparsi ormai molti testi- che ci narra la vicenda, sua è la vo- ta esistenza, senza avere il coraggio tragico cammino di formazione mento della società austriaca del moni, è la cosiddetta generazione ce, il linguaggio, il ricordo di di rispondere al loro richiamo e che lo ha lasciato muto, sbigotti- primo Novecento. Notevole in que- innocente — Kruger è nato nel quell'incontro, perso tra le immagi- sottraendosi così a una tragica fine; to, senza identità. L'autrice ripro- sta nuova edizione è soprattutto il 1943 — a indagare il passato. Mo- ni di un Brasile selvaggio e fatiscen- un altro padre tenta di salvare in duce fedelmente l'atmosfera di saggio-postfazione di Konstanze naco, anni novanta. Due vecchi si te. Ma la lettera di Himmelfarb, extremis sua figlia dalla deporta- terrore e d'angoscia che accompa- Fliedl, che ha il merito di risolve- centrale nel testo, determina una zione incitandola alla fuga verso la fronteggiano a distanza, divisi dal gnava gli ebrei polacchi durante la re con grande lucidità il problema solco della storia tedesca. Richard, sorta di lenta e progressiva nemesi, chiesa del villaggio, dove cade in- della cosiddetta "doppia" struttura guerra e con abilità racconta di etnologo di fama mondiale, deve il fino alla dissolvenza del narratore. vece sotto raffiche di mitra; una del romanzo, spiegando come per persone amate e conosciute nel suo successo a una ricerca condotta In un clima da capitolazione finale, "bestia nera", un cane nero e temi- Schnitzler la questione dell'identità tentativo di dare voce all'ebreo so- nel lontano 1941 in Brasile. Ma si a ridosso di una simbolica restitu- bile, accompagna il fuggiasco ebraica (e dell'antisemitismo) sia pravvissuto, sottraendolo al silen- era trattato in realtà di un plagio ai zione, Richard ritrova un "senti- ebreo per campagne e villaggi pro- nello stesso tempo una questione di zio. danni di un antropologo ebreo in mento di interiore armonia". Kru- teggendolo dagli agguati. Sono poetica: all'estetismo stigmatizzato fuga dal Terzo Reich — Himmel- ger sottolinea così con questo ro- questi alcuni degli attimi di vita de- Roberto Gritella N. 9, PAG. 23/111 OTTOBRE 1995 3) C-tvCscLi

ulla legittimità di circoscrivere piena autonomia politica soltanto Viktor Zmegac (Einaudi, Torino do in partenza a una traduzione Handke, invece, rimane impre- Suna "letteratura austriaca" al- con il trattato internazionale del 1992, pp. 347-502). Analitiche so- dei testi presentati (la stessa intro- scindibile la lettura di Felicità sen- l'interno della più generale lette- 1955 — si può ricavare dall'otti- no invece le lezioni universitarie di duzione è in tedesco). Inoltre va za desideri (con una nota di Gior- ratura di lingua tedesca sono state mo Il caso Austria, curato da Ro- W. Schmidt-Dengler, raccolte nel ricordato il numero speciale di gio Cusatelli, Garzanti, Milano già spese molte parole. Come in berto Cazzola e Gian Enrico Ru- volume Bruchlinien (Linee fram- "Nuova Corrente" dedicato a 19882). ogni querelle che si rispetti, l'og- sconi (Einaudi, Torino 1988; il li- mentarie, Residenz, Salzburg L'Austria. La fine e dopo (1979, n. getto della disputa è sfuggente e bro è purtroppo rimasto vittima 1995). Un tentativo di rendere 79-80), e quello di "Aion-Studi muta a seconda del punto di vista. della chiusura della collana "Il conto delle tendenze degli anni ot- Tedeschi" che raccoglie gli atti di e la discreta fortuna di Bern- Qual è, in ultima analisi, il fattore Nuovo Politecnico", ma lo si tro- tanta è stato infine compiuto da un convegno napoletano su "Au- Shard in Italia ha probabilmen- discriminante di una letteratura: il va facilmente tra i remainders). A Klaus Zeyringer, lnnerlichkeit und stria 1919-1938-1988" (1990, n. te aperto le porte a una scrittrice suo sistema linguistico? la tradi- questo volume può essere acco- Offentlichkeit (Interiorità e pub- 1-2). grintosa e "difficile" come Elfrie- zione nazionale? le tematiche do- stata la lettura di un felice saggio blico, Francke, Bem-Munchen La letteratura austriaca con- de Jelinek — consigliabile soprat- minanti? il mercato editoriale? la di Josef Haslinger, Politik der 1992), la cui ricerca è molto attenta temporanea è spesso ridotta in tutto La pianista, Einaudi, Torino biografia degli autori o, infine, il Gefiihle (Politica dei sentimenti, agli aspetti di politica culturale. Italia al binomio Bernhard- 1992 — e persino a un autore "mi- loro contesto sociale e politico? ora riproposto da Fischer, Frank- Handke, autori che in realtà rap- nore" come Norbert Gstrein (no- Chi volesse indagare su questa in- furt 1995, la ed. 1987), che, pur presentano più gli estremi di un tevole tuttavia Uno di qui, Lindau, tricata questione potrà partire dal- essendo nato come risposta er quanto riguarda gli studi esteso ventaglio di poetiche che le Torino 1993), non si può certo di- la voce Osterreichische Literatur all'elezione di Kurt Waldheim a pubblicati in Italia (a dire il punte di diamante di una tenden- re che l'editoria italiana abbia firmata da Wendelin Schmidt- complessivamente prestato molta Dengler nel Literatur Lexicon a attenzione a quanto succede in cura di W. Killy (Munchen 1993, Austria. Il solo universo della let- voi. XIV, pp. 179-86), a cui si ri- Cosa leggere teratura femminile, ad esempio, manda anche per la nutrita biblio- sarebbe meritevole di maggiore grafia. Resta tuttavia il fatto che, al spirito di iniziativa, come dimo- di là dell'animata discussione teo- Secondo me stra la bella antologia curata da rica, la letteratura austriaca sem- Konstanze' Fliedl, Osterreichische bra ormai essere percepita come Erzàhlerinnen. Prosa seit 1945 tale anche all'estero, e questo vale sulla letteratura austriaca (Narratrici austriache. Prosa dal non solo per la grande produzione 1945, Dtv, Munchen 1995), seb- del fine secolo e degli anni venti, bene di qualche scrittrice (Anna ma anche per gli autori nati o af- Mitgutsch, ad esempio) sia stato, fermatisi dopo il 1945, i quali, del per fortuna, già tradotto qualcosa resto, anche quando appaiono (ma non tutte le scelte sembrano esplicitamente critici verso le isti- di Luigi Reitani ugualmente felici). Tra gli autori tuzioni del loro paese, hanno sem- degni di essere proposti in Italia vi pre sottolineato la propria identità sono sicuramente e "austriaca". E questo ad esempio Werner Kofler. Il primo autore di il caso di Gerhard Roth, che con il Sono ormai diversi anni che la grande kermesse della Fiera dr una prosa metaforica e visionaria, suo ciclo narrativo e saggistico Die esploratore di una ritualità conta- Archive des Schweigens (Gli archi- Francoforte dedica uno spazio particolare alla letteratura di un paeseì dina nascosta dai detriti del con- vi del silenzio, Fischer, Frankfurt ospite. Un'occasione importante per sfruttare l'attenzione della stampa in- sumismo; il secondo giocoliere del 1980-91, 7 voli.) si è proposto ad- * ternazionale, ponendosi al centro di una virtuale vetrina. E si capisce come ley paradosso e della citazione, inven- tore di un raffinato quanto diver- dirittura una "psicoanalisi" del- istituzioni culturali (e anche politiche) investano in questo grande appuntamen- l'Austria. E questo vale natural- tente blob letterario (l'opera di mente per l'autore che più di ogni to considerevoli energie e capitali. E edizione 1995, dall'11 al 16 di questo mese\ Winkler è pubblicata dall'editore altro ha sofferto del morbus au- ha come protagonista l'Austria, i cui autori negli ultimi anni hanno saputo guada- Suhrkamp; quella di Kofler da Rowohlt). striacus: Thomas Bernhard. gnarsi uno spazio centrale nell'editoria di lingua tedesca. Un'opportunità straordi- D'altra parte è indubbio che gli nana, dunque, per ribadire un ruolo-guida, tanto più chea Francoforte gli austriaciI scrittori austriaci, a differenza di quelli della Brd, non si sono ec- possono contare sulla mancanza di barriere linguistiche. Non meraviglia cosi dt\ n caso a parte è costituito da cessivamente preoccupati di for- trovare schierata ai blocchi di partenza un'intera batteria di novità librarie: dai UAlbert Drach "riscoperto" nire una storia o una cronaca del Die Kinder der Toten di (Roivohlt) a Der See di Gerhard Rotht in tarda età dopo che nel 1988 gli loro paese. Un dato, questo, già è stato conferito il premio Buch- sottolineato da Ulrich Greiner, (Fischer) a Der letzte Òsterreicher di Alfred Kolleritsch, e ancora libri dif ner. La sua straordinaria opera, che nel suo ormai "classico" Der Norbert Gstrein e Peter Rosei, sino all'attesissimo nuovo romanzo di Chri-J caratterizzata da uno stile proto- Tod des Nachsommers (La morte stoph Ransmayr, Morbus Kitahara (Fischer). Mentre sono tante le ini-j collare irripetibile e tormentata della tarda estate, Hanser, Mun- dal sempre ricorrente problema chen 1979) richiamava l'attenzio- ziative in programma: letture pubbliche, conferenze, mostre. SenzaÀ dell'ebraismo, meriterebbe un di- ne sull'eredità descrittiva e in fon- dimenticare le inevitabili polemiche. Ragioni più che sufÀ scorso a sé stante (si veda soprat- do antipolitica di Stifter nella gio- fidenti per puntare l'indice sulla letteratura austriacaA tutto Das Grojle Protokoll gegen vane letteratura degli anni sessan- degli ultimi decenni, con uno sguardo partico- Zwetschkenbaum [Il grande ver- ta, riprendendo e applicando alla bale contro Zwetschkenbaum], contemporaneità il Mito asburgico lare alla ricezione nel nostro paese. Hanser, Munchen 1989, la ed. di Claudio Magris (la cui recente 1965). Drach dimostra anche la ristampa nella collana dei "tasca- continuità della cultura ebraica bili" di Einaudi invita senz'altro a nella letteratura del dopoguerra, una rilettura). Proprio negli ulti- che si trasmette sino ad autori co- mi anni, tuttavia, vi è stata in Au- me Robert Schindel o Doron Ra- stria una fioritura di opere lettera- presidente della repubblica, non vero non molto numerosi) Geo- za univoca. La mole degli scritti di binovici (di cui è in programma rie rivolte a mettere in luce i nodi ha perso nulla della sua attualità. metrie del dissenso è il titolo di un entrambi è comunque tale da ren- una traduzione presso il Saggia- più critici del passato, e valga co- Ancora intorno al dato più pecu- volume che raccoglie gli atti di un dere necessario un orientamento. tore). me solo esempio il monumentale liare del modello sociale austriaco convegno tenuto a Udine nel 1992 Per Bernhard si potrà forse sugge- Non si può concludere una pa- romanzo di Marianne Fritz Des- — la cosiddetta Sozialpartner- sulle "Tendenze della letteratura rire come punto di partenza Gelo noramica sulla letteratura del- sen Sprache du nicht verstehst (La schaft, ovvero l'istituzionalizza- austriaca contemporanea", con o Perturbamento relativamente al- l'Austria contemporanea senza cui lingua tu non capisci, zione del "patto sociale" — ruota contributi di germanisti italiani e la prima fase dello scrittore, deci- sottolineare il ruolo fondamentale Suhrkamp, Frankfurt 1986, 12 una provocatoria e brillante tesi austriaci (Campanotto, Udine samente sanguigna e metafisica, o svolto dalla neoavanguardia, a co- voli.). Ma si potrebbe anche cita- dell'autore e critico Robert Me- 1995). Diversi sono i saggi dedi- Il soccombente come esempio del- minciare dal cosiddetto Gruppo re una certa tendenza a intreccia- nasse (il cui discorso inaugurerà la cati alla contemporaneità anche la maniera ultima, più ironica e di . Valgano per tutti i no- re la cronaca con la fiction, pre- Buchmesse '95), che in un volume nei tre annali finora usciti di Stu- "musicale" (rispettivamente Ei- mi di H.C. Artmann (Il sole era un sente in una nuova generazione di intitolato appunto Die sozialpart- dia Austriaca (a cura di Fausto naudi, Torino 1986, e Adelphi, uovo verde, Guerini, Milano autori, per altro stilisticamente as- nerschaftliche Àsthetik (L'estetica Cercignani, Edizioni dell'arco, Milano 1981 e 1985), senza di- 1990), (Molte vie, sai diversi, come Erich Hackl, Jo- del patto sociale, Sonderzahl, Milano 1992 e 1993; Edizioni Mi- menticare lo stupendo Un bambi- L'Obliquo, Brescia 1990), Friede- sef Haslinger o Christoph Ran- Wien 1990) ha cercato di indivi- nute, ivi 1995). Incentrata sulla no, primo volume dell'autobio- rike Mayròcker (Viaggio attraver- smayr. duare lo specifico della letteratura nuova generazione dell'Avan- grafia (ivi 1994). Un'ottima intro- so la notte, Sellerio, Palermo 1994) austriaca in un'omologa tendenza guardia (Czernin, Hell, Ujvary, duzione di Bernhard è stata scrit- e Alfred Kolleritsch (L'ammaz- al compromesso. Waterhouse) è invece un'antolo- ta da Hans Hòller per la collana di zapesche, Marsilio, Venezia 1995). monografie illustrate di Rowohlt d ogni modo un'informazio- Più difficile si fa il discorso gia proposta da Ugo Rubini (Frag- Gli ultimi tre autori sono anche mente aus Osterreich [Frammenti (Reinbek bei Hamburg 1993), presenti — insieme allo stesso ne di base sulla storia e sulla quando si scende sul terreno della A dall'Austria], Adriatica, Bari mentre in Italia l'autore è stato Schindel — in un'antologia lirica struttura della Seconda repubbli- storia letteraria. Notevole per la 1989), sebbene sia da rimpiangere oggetto di una ricerca di Aldo di prossima pubblicazione (Primo ca austriaca — quella, appunto, quantità di informazioni contenu- che il curatore non si sia proposto Gargani [La frase infinita, Later- quaderno austriaco, Crocetti, Mi- nata dalle ceneri del secondo con- te è la sintesi proposta nella Storia intenti più divulgativi, rinuncian- za, Roma-Bari 1990). Per lano). flitto mondiale e riconsegnata alla della letteratura tedesca curata da OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 24/VIII

della nipotina cui fa da baby-sitter ruoli fissi: la nonna, la madre, la ni- poguerra è soltanto un trafficone giochi e falsità, un mondo in cui il Narrativa e si trasforma in Lisa Crane, una pote, il seduttore. Ancora un ro- di medicine letali, ma il suo atteg- significante slitta continuamente e sorta di rock-star, signora dell'ete- manzo nello stile classico-attuale giamento è lo stesso del professore ogni storia può essere reinventata re e del piccolo schermo. E ancora, di Emma Tennant (cfr. "L'Indi- postmoderno per eccellenza, che in un batter d'occhio. Il romanzo EMMA TENNANT, Faustina, La Tar- come il personaggio di Humbert ce", 1995, n. 1). prescrive la cura per un'epoca ma- di Bradbury medita sul senso di re- taruga, Milano 1995, ed. orig. 1992, Humbert in Lolita, di Nabokov, Carmen Concilio lata: il placebo dell'ironia e del pa- sponsabilità in un'era in cui, come trad. dall'inglese di Sara Caraffini, che sposava la madre per sedurre radosso. E proprio a Vienna che diceva Guy Debord, "il vero è un pp. 177, Lit 26.000. la figlia, qui il "diavolo" seduce la Francis Jay, il narratore dell'ultimo momento del falso". La ruota della figlia per arrivare alla madre. Toc- romanzo di Malcolm Bradbury, storia continua a girare, sollevando Ancora una storia sul "doppio" cherà alla nipote, ritornata dal- inizia le sue indagini alla ricerca gli eletti al cielo per un istante per al femminile per Emma Tennant l'Australia in Inghilterra per ritro- MALCOLM BRADBURY, Dottor Cri- dell'inafferrabile Bazlo Criminale. poi schiacciarli l'istante successi- (Londra 1937), che ha fatto della vare le proprie origini, ricostruire, minale, Bompiani, Milano 1995, ed. Dottor Criminale è l'assemblaggio vo. Forse, sostiene l'autore, so- riscrittura dei classici la cifra della con l'aiuto di un'amica della non- orig. 1992, trad. dall'inglese di Sergio di alcuni fra i più grandi pensatori pravvivere è l'unica meta possibile sua produzione narrativa. Dopo na, la storia di questa donna. An- Claudio Peroni, pp. 340, Lit 29.000. dei nostri tempi, da Lacan a Derri- e la nostra esperienza personale Lo strano caso della signora ]ekyll e cora un romanzo, dunque, su una da. Poiché anche la dieta di Fran- l'unico credo a cui affidarsi. Alla fi- della signora Hyde (La Tartaruga, donna che, come Mrs Hyde, ha Il regno dei Borgia - ci ricorda cis è a base di decostruzionismo e ne della narrazione tuttavia abbia- 1994), qui a sdoppiarsi è la signora paura d'invecchiare. Ancora un Harry Lime ne II Terzo Uomo — morte dell'autore, una produttrice mo la sensazione di esser stati ab- Twyman (letteralmente "dop- romanzo dossier, così la Tennant creò lo scenario adatto a Michelan- televisiva lo assolda per scavare nel bandonati in cima alla ruota di un pia"). Invece di Faust, è insomma definisce le sue opere, in cui le gelo e Leonardo, mentre i quattro- passato di Bazlo, sperando di tro- Luna Park, con il riso di Harry Li- una moderna Gretchen a stipulare donne s'improvvisano detective, cento anni di democrazia svizzera varvi gli scandali necessari per co- me che ci rimbomba nelle orec- il patto con il diavolo (un vendito- indagano sulla propria identità, non seppero generare altro che lorire il numero di un programma chie. re di televisori) in cambio dell'eter- confrontando vari punti di vista; l'orologio a cucù. Forse il protago- dedicato ai grandi teorici contem- Graeme Thomson na giovinezza. E così la tranquilla ancora un romanzo, quasi-dram- nista di questo famoso film noir in- poranei. Francis si trova presto im- Muriel Twyman smette di curarsi ma teatrale, basato su personaggi- glese ambientato a Vienna nel do- pigliato in una ragnatela di doppi

Enrico Ranucci, Biblioteca del Vascello, Roma mondo dei corpi con straordinaria forza disgregatri- Sovrana disinvoltura 1995, ed. orig. 1837, pp. 114, Lit 9.500. ce? Come è possibile che, in un gran numero di delitti destinati a restare impuniti, un pensiero, un'idea Scavando in direzioni diverse nella grande miniera abilmente manovrati si trasformino in armi mortali? HONORÉ DE BALZAC, Papà Goriot, introd. di Fran- della Comédie humaine, l'editoria italiana mette a Alla discussione scientifico-filosofica si intrecciano cesco Fiorentino, Rizzoli, Milano 1995, ed. orig. nostra disposizione, in forma economica, alcuni capo- aneddoti inquietanti e grotteschi, sgranàti con una 1835, trad. dal francese e note di Anna D'Elia, pp. lavori fondamentali, qualche romanzo meno noto e sovrana disinvoltura che evoca i grandi maestri della 337, Lit 16.000. una singolarissima "operetta morale", I martiri igno- digressione, da Sterne a Stendhal. Béatrix e Una fi- HONORÉ DE BALZAC, Béatrix, a cura di Clara Sere- rati, sinora non disponibile in italiano. E da quest'ul- glia d'Eva ci mettono di fronte a un altro Balzac: ni, Feltrinelli, Milano 1995, ed. orig. 1845, pp. 318, timo testo che vorrei cominciare, auspicando che le l'ineguagliato pittore della femme de trente ans che Lit 17.000. dimensioni veramente lillipuziane (14 cm per 7) del per primo seppe collocare al centro dei suoi romanzi HONORÉ DE BALZAC, Una figlia d'Eva, Passigli, Fi- volumetto non lo facciano passare inosservato agli oc- le frustrazioni e le sofferenze, gli eroismi e le trasgres- renze 1995, ed. orig. 1839, trad. dal francese di Irma chi dei suoi potenziali lettori. Concepito come una sioni della condizione femminile. Il colonnello Cha- Zorzi, pp. 130, Lit 12.000. sorta di dialogo platonico (il sottotitolo recita: Fram- bert e Papà Goriot appartengono invece al Balzac HONORÉ DE BALZAC, Il colonnello Chabert e Un mento del Fedone d'oggi), I martiri ignorati mette "dottore in scienze sociali", per cui i destini dei singo- episodio ai tempi del Terrore, introd. di Paolo Tor- in scena un gruppo di scienziati e un giovane filosofo, li si caricano di significato storico: è quanto mettono tonese, Rizzoli, Milano 1995, ed. orig. 1835 e 1829, Raphael, nel quale si riconosce facilmente un "ritrat- in luce nelle loro belle ed esaurienti introduzioni, ri- trad. dal francese di Irma Zorzi, pp. 121, Lit to dell'autore da giovane". La discussione verte sulla spettivamente, Paolo Tortonese e Francesco Fiorenti- 10.000. natura del pensiero: se il pensiero appartiene alla no. HONORÉ DE BALZAC, I martiri ignorati, a cura di realtà spirituale, perché lo vediamo spesso agire sul Mariolina Bertini

JOHN GALSWORTHY, Un cavaliere, a suicida. E tuttavia per gente come so circondato dalla polizia, non quasi sempre lapidari, come quan- terario. Un filo di genere dunque, cura di Mario Domenichelli, Marsilio, Brune, che ha combattuto coi Mille hanno alcuna speranza di salvarsi e do gli viene chiesto quale ritiene seppure non dichiarato. Che in al- Venezia 1995, ed. orig. 1901, testo in- di Garibaldi e a fianco dell'esercito intrecciano una disperata danse ma- che sia il genere letterario più in sin- cune autrici si manifesta anche nel- glese a fronte, pp. 196, Lit 18.000. confederato (per amore delle cause cabre nella spasmodica ricerca di tonia coi tempi e risponde: "Un ge- la scelta dei contenuti, nelle moda- perse), e ora sopravvive in un'epo- una fine gloriosa. Il coraggio, la vi- nere che deve essere ancora inven- lità narrative, e in altre resta sotte- Il premio Nobel, si sa, non è ga- ca che non riconosce i loro sempli- gliaccheria, le gelosie, il senso della tato. Quelli esistenti oggi sono stati so, un semplice dato biografico. La ranzia di immortalità: molto più ci, integerrimi valori, la morte non gerarchia vengono discussi e talora sfruttati a sufficienza". maggior parte delle autrici sono numerosi i grandi che non l'hanno può che essere una liberazione, e capovolti dai componenti della Chiara Bongiovanni inedite, di alcune sono già stati tra- ottenuto, che i minori che ne sono morire con una pistola in mano banda e dal loro alleato-nemesi, il dotti in italiano racconti o romanzi, stati fregiati. Le "saghe" sono spes- quasi un'insperata soddisfazione. poliziotto che ha lasciato i compa- e di ognuna viene proposto un solo so ottimi viatici. Roger Martin du Del resto il codice cavalleresco è gni per fuggire con loro. E sarà pro- racconto (con l'eccezione dei man- Gard, per esempio, l'ha vinto nel per definizione obsoleto, costante- prio il poliziotto a rovesciare defini- ga del volume Rose del Giappone, 1937 per gli otto romanzi dei Thi- mente cancellato dalla Storia. Sotto tivamente i ruoli in un concitato fi- Rose d'Oceania. Racconti di scrit- tutti di Kiriko Nananan). Il risulta- bault, tradotti a suo tempo da Sbar- questo aspetto il Brune di Gal- nale a sorpresa. Splendid's è una trici australiane, tnaori e neoze- to è senza dubbio interessante, an- baro, ma ora spariti dalle nostre li- sworthy, così a disagio negli anni corposa e affascinante pièce del- landesi, a cura diEdmonda Bruscel- che se il livello letterario appare brerie: mentre di suo è spuntato di che preludono alla Grande Guer- l'autore di Le serve e Diario di un la- la, e/o, Roma 1994, pp. 126, Lit talvolta diseguale. E il caso delle recente uno straordinario raccon- ra, non è dissimile dal colonnello dro. Scritta nel 1948 per un numero 15.000. Rose di Russia, dove grandeggia to, Confessione africana (Adelphi, Chabert dell'omonimo romanzo della rivista "l'Arbalète" che non Rose del Giappone, a cura di Giu- Ljudmilla Ulickaja col racconto 1992). Qualcosa di simile vale per breve di Balzac, sopravvissuto alla sarebbe mai uscito, è rimasta inedi- liana Carli, e/o, Roma 1995, pp. Bron'ka. Più riuscita, mi sembra, la questo Cavaliere (1901, con revi- battaglia di Eylau e ormai letteral- ta fino al marzo del 1994, quando è 126, Lit 15.000. scelta delle Rose d'Oceania, dove sioni 1909) di John Galsworthy mente inambientabile nella Fran- stata rappresentata alla Schaubiine Rose di Russia, a cura dì Raffaella accanto allo straordinario La terra (1897-1933), premio Nobel del cia postnapoleonica. di Berlino con la regia di Klaus Mi- Belletti, e/o, Roma 1995, pp. 107, di Bill Sprockett, di Elizabeth Jol- chael Griiber. Accanto a questo ley, troviamo tutti racconti di qua- 1932, essenzialmente per la Saga Francesco Rognoni Lit 15.000. dei Forsyte. Di Galsworthy è stato testo il Saggiatore ha pubblicato, lità. Omogenea, seppure piuttosto limitata, la rassegna giapponese. detto tanto di quel male (vedi Law- con una breve, ma caustica e diver- Continua, con queste nuove pic- Del resto, chiunque conosca il fiore rence, per esempio: "Quelle emo- tente presentazione di William cole antologie, la meritoria opera di che dà il nome alla collana, sa bene zioni sono false, false, false!") che Burroughs, il diario di Muhammad ricerca e selezione di scrittrici che Choukri, uno scrittore marocchino che un'operazione essenziale per- ci vuole un bel coraggio, e vero spi- JEAN GENET, Splendid's, Il Saggia- le edizioni e/o vanno facendo da che conobbe Genet e Tennessee ché fiorisca grande, bello e profu- rito cortese, per riproporlo, addi- tore, Milano 1995, ed. orig. 1994, quando, nel 1994, hanno varato la rittura con testo a fronte. Così dob- Williams a Tangeri e riuscì a con- mato è la sbocciolatura. Scegliere trad. dal francese di Franco Quadri, collana "Le Rose" (sono già uscite biamo essere grati a Domenichelli quistare la loro fiducia. Il ritratto dunque i boccioli più promettenti pp. 125, Lit 14.000. Rose d'Irlanda, Rose Ispanoameri- per questo delizioso repechage — che di Genet ci offre Choukri non è è compito assai difficile, tanto più MUHAMMAD CHOUKRI, Jean Ge- cane, Rose d'Israele, Rose del Cana- una novella ineccepibile nei suoi li- quello di uno scrittore maledetto, se, come in alcuni di questi volumi, net e Tennessee Williams a Tan- da, ed è in preparazione il volume miti dichiarati — e per l'ampia ma quello di un uomo inquieto e si vuole anche offrire un panorama geri, Il Saggiatore, Milano 1995, Rose d'India). Malgrado alcune di- contestualizzazione, testimonianza generoso che non sopporta di vede- dilatato nel tempo. Se mi è consen- trad. dall'arabo di Maria Avino, pp. sparità tra un volume e l'altro, vai la di un'amorevolezza non priva re intorno a sé ingiustizie e miseria. tito, suggerirei alle curatrici di am- 173, Lit 19.000. pena di accomunarli per l'intento d'ironia. È come se il curatore vo- È il 1968 e Genet non scrive più da pliare le informazioni sulle scrittri- che li guida, "aprire una finestra su lesse fare ammenda delle "scorte- anni, i suoi interessi si rivolgono ci e contestualizzarne meglio l'ope- "Portano il frac, e una barba di un paese o su un'area geografica e sie" che causano la morte di Brune, piuttosto alla situazione politica; il ra. Inoltre indicherei accanto a quattro giorni. Sono spettinati. offrire un'occasione per scoprirne il "suo" cavaliere, come se volesse giovane ed entusiasta Choukri non ogni racconto, l'anno in cui fu Non lasciano i loro mitra nemmeno la cultura" attraverso un ben preci- lui sostituirsi a Jules, quel pessimo riesce facilmente a trascinarlo in di- scritto, o pubblicato, per la prima quando ballano. Non si toccano so punto di vista, quello delle scrit- padrino, che per leggerezza e cini- scussioni di carattere letterario, i volta. mai". Sette banditi e un poliziotto trici che alimentano, e si alimenta- ca faciloneria permette un duello giudizi di Genet in materia sono sono asserragliati in un hotel di lus- no, di quello specifico universo let- Anna Nadotti OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 25/V cslve-cte- (ha detto Baldacci) dell'esperi- non trasceso... chiuso a chi non vi vasta. La vivacità inquieta del suo od orfico, al contrario dà al poeta il Poesia mento verbale che l'ha preceduto appartiene". Sotto tale profilo, intelletto qui si rivela nei molti ri- dovere di osservare-interpretare il se il dialetto di Serrao suona così uno dei brani tipici è Senz'i vuguì ferimenti colti (il più curioso: Re- presente, vivere gli avvenimenti. rinnovato e antiidilliaco. E si deve (Senza volerlo), che comincia: cord'i Rohlfs [Ricordo di Rholfs]); La vita del poeta diventa dunque ACHILLE SERRAO, Retropalco, pre- al sofferto senso del reale riflesso "Come putìje capisce / che pur'u nella varietà di percezioni, sensa- un banco di prova e di conoscenza faz. di Mario Lunetta, Mohy Dick, nel rovello della prosa italiana vìnte po muri / prime d'u vid'ab- zioni, argomenti; nello stesso tito- e, quindi, del suo far poesia. Loi Faenza (Ra) 1995, pp. 123, Lit ("viaggio verso la dicibilità", l'ha bampète / russ'e celèstre / sup'a lo, allusivo a leggende ("Per me i dichiara affinità con Giacomo No- 18.000. definita Mario Luzi) se l'autore ha crìst'i nu fusse?" ("Come potevo rospi, con tutte le credenze che si venta, e non sapendo spiegarne la ACHILLE SERRAO, Cecatella, pre- trovato la via essenziale delle sca- capire / che pure il vento può mo- portano addosso, sono il mio ri- motivazione dice che "l'unica ri- sentaz. di Giovanni Tesio, Boetti, turigini. In questo senso l'espe- rire / prima di vederlo acceso / tratto"); e soprattutto nel lavorio sposta la trovo nella mia origine Mondovt(Cn) 1995, pp. 45, s.i.p. rienza multidecennale di Serrao rosso e celeste / al limite d'un fos- sul dialetto per plasmarlo ai pro- proletaria, in una esclusione pre- acquista interesse per il suo itine- so?"). Il meglio del Maffìa dialet- pri fini — problemi e scoglio dei parata e sancita dalla condizione Achille Serrao rientra in un nu- rario, alieno da clamori, e per tale sembra appunto essere in que- non pochi autori di questa rina- sociale". A questo punto la que- mero di sperimentalisti d'area ro- quanto l'accomuna ad altre "con- sta "condensazione di vigorose scenza neodialettale. stione si sposta nel discorso politi- mana, virtualmente se non per versioni" dialettali. immagini" (ancora Magris), che Cosma Siani co e nell'attenzione "alle masse". programma identificati nelle di- Cosma Siani bene si sposa a più lunghe compo- Loi ha il coraggio di dichiarare che chiarazioni del loro assertore più sizioni meditative (diremmo, que- il popolo è governato da chi sfrutta convinto, Mario Lunetta, egli stes- sta volta in dissenso dal prefato- "le amicizie sotterranee fondate so parte produttiva del novero. Se- re), come nel significativo N'ata sul do ut des". In breve possiamo nonché l'interiore sviluppo ha por- vote dacchèpe (Ancora daccapo). dire che queste notarelle filosofi- tato Serrao a una propria svolta — DANTE MAFFÌA, I rùspe cannarùte Maffìa ha aggiunto il dialetto a FRANCO LOI, Diario breve, Nuova che (sbagliamo?) o appunti intimi- la conversione al dialetto campano (I rospi golosi), prefaz. di Claudio una produzione già sfaccettata e Compagnia, Forlì 1995, pp. 80, Lit sti sono indizi di quel tentativo pa- delle sue origini — e a una dedizio- Magris, All'Insegna delPesce d'Oro, 12.000. soliniano in cui "Le ricerche lin- ne così risoluta alla poesia dialetta- Milano 1995, pp. 175, Lit 30.000. guistiche — scrive Pasolini — si le da farsene promotore, con l'an- Loi è uno fra i maggiori poeti fanno a livello culturale, non esi- tologia Via terra (cfr. "L'Indice", Maffìa porta nel dialetto un at- contemporanei. Il volumetto, che stenziale: queste sono vissute nella 1994, n. 1) e con l'ambizioso pro- teggiamento filosofico verso il rea- raccoglie interventi in parte già coscienza, non nel corpo". Non è getto, insieme a Michele Sovente, le, un gusto acceso del particolare pubblicati su "Il Sole - 24 ore", un caso la comparazione conclusi- di un Dizionario della poesia dialet- quotidiano, e soprattutto un dato "confessa" l'itinerario esistenziale va del volumetto allorché si parla tale del Novecento già in lavorazio- ermetico incline alla sinestesia (e del poeta nella sua interrelazione del maiale e dell'uomo di Unamu- ne. I racconti italiani riuniti in Re- talora al limite dell'oscurità) che col mondo. Davide Rondoni, nella no, che Franco Loi cita, facendo' tropalco e lo specimen dialettale di arricchiscono il suo calabrese di prefazione, scrive: "Questo è un li- dire al Nostro che "Non sembri... Cecatella sintetizzano quella svol- Roseto Capo Spùiico, in provincia bro d'allarme". Allarme nel senso troppo ingenua o irreale la figura ta. Non che le due fasi — esperi- di Cosenza, e lo allontanano da che Franco Loi ci induce a osserva- del poeta, o risibile la sua realtà af- mento linguistico italiano e poesia quell'attrazione-rischio che il pre- re "l'avanzare del deserto", dice finché non si giunga un giorno a ci- in dialetto — contrastino. Anzi, il fatore individua come "colore lo- sempre Rondoni. Loi ammette che tare in tribunale un individuo con primo dà ragione della seconda a cale... immediato piccolo mondo, "poesia è immersione nella presen- la scusa o l'accusa di essere rimasto livello superficiale e profondo. Si magari caldo e saporoso ma angu- za", che nel poeta di origine geno- un uomo". deve al "gorgo espressionistico" sto, amato da chi vi appartiene ma vese non ha significato metafìsico Renato Pigliacampo

successivi, per Bramante è accaduto esattamente l'op- I sonetti burleschi hanno come oggetto l'insistente Ingignero e pletore posto: le dita di una mano bastano e avanzano per richiesta di un paio di calze solate al solito Visconti: contare le moderne edizioni del suo corpus letterario. "Le gambe mie vorian cangiar la pelle /che questa pa- Una ragione in più, dunque, per accogliere felicemen- re aver la elephantia". Bramante lamenta continua- DONATO BRAMANTE, Sonetti e altri scritti, a cura di te l'impresa di Carlo Vecce, che restituisce tutti i frut- mente il suo stato di estrema indigenza: " 'O ingigne- Carlo Vecce, Salerno, Roma 1995, pp. 121, Lit ti letterari di Bramante corredandoli con un'introdu- ro e pictore /può esser questo?'. 'Sì, al corpo di Dio, / 13.000. zione e un commento la cui scorrevolezza non va qua- e non è un soldo al mondo che sia mio!'". Viene qui si mai a scapito dell'esattezza scientifica. dato libero sfogo a una vena gergale e popolareggian- "Quanto è Bramante al mondo huom singulare / Fra questi frutti, ipiù appetitosi, perché meno noti, te, anch'essa molto diffusa nella poesia delle corti Chiascuno a questa etate il vede e intende", scrive il sono i venticinque sonetti che si dividono tra amorosi quattrocentesche, e l'architetto si dimostra perfetta- poeta Gasparo Visconti nel 1495. Siamo nella splen- e burleschi. E noto che proprio il più assiduo amico, mente padrone dei meccanismi del gioco poetico cor- dida corte milanese retta da Ludovico il Moro e Bea- committente e corrispondente poetico di Bramante, il tigiano: "E se talor cantando mi lamento / facel non trice d'Lste; Bramante, insieme a Leonardo da Vinci, già citato Gasparo Visconti, definì l'architetto urbi- per dolor ma per più gioco". fa parte del ristretto circolo dell'élite cortigiana, im- nate uno "sviscerato partigiano di Dante". Può allora Più noti, ma impreziositi qui da un utile commento pegnato come architetto non meno che come pittore e stupire che nei componimenti amorosi di Donato lessicale, sono i due testi che chiudono il libro: la vitru- poeta. A ben guardare, in realtà, la sua abilità lettera- vengano riecheggiati, con consapevole perizia, temi e viana Bramanti Opinio sui progetti per il tiburio del ria trova, presso i contemporanei, citazioni molto più motivi del Canzoniere petrarchesco: l'innamoramen- Duomo milanese e la brevissima Relazione di Crevola. frequenti e lusinghiere di quante non ne trovino inve- to nel giorno del Venerdì santo (.sonetto XVI), la con- Fra Dante e Petrarca, tra Vitruvio e Gasparo Vi- ce le sue imprese architettoniche e figurative. Balza clusiva conversione dall'amore terrestre a quello cele- sconti: anche per il Bramante letterato vale ancora, agli occhi, dunque, il confronto con i radi e severi giu- ste (sonetto XIII) e, più in generale, il diffuso ricorso come già per l'architetto e il pittore, la lucida intuizio- dizi che il collega Leonardo ottenne all'epoca per la a quel repertorio retorico consueto nel petrarchismo ne giovanile di Roberto Bonghi: "Bramante, forse, è sua attività speculativa e letteraria. Se il fiorentino è cortigiano tardoquattrocentesco: "Tu m'hai fatto in un ricercatore geniale, e imprevisto e fantastico; non stato ampiamente risarcito dalle innumerevoli edi- un ponto lieto e tristo, /... ond'io di te mi doglio e lo- un classico equilibrato e su una sola linea". zioni dei suoi scritti che si sono prodotte nei secoli do; / d'una cosa ho spiacer, de l'altra godo". Luca Bianco

senza mai distrarsi dal suo dialogo poème en prose di Pierre Reverdy, tutte rimaste inedite, che la vero- muoversi i personaggi noti Materiali con le voci che lo precedono, lo ad esempio, potrebbe ridisegnare nese Elisabetta Contarini scrisse ai dell'ambiente letterario veneto — accompagnano, lo ricompongono la già nota linea Montale-Valéry, Bertola, dal 1783, quando lo co- i due Pindemonte, Ippolito e Gio- all'infinito. Il vento che dà inizio al mentre la seducente filigrana di un nobbe e se ne innamorò, al 1798, vanni — e trasformarsi il mondo, ANGIOLA FERRARIS, Se il vento. libro e all'intera opera di Montale poeta ingiustamente trascurato anno della morte del poeta. tant'è vero che la diciassettesima Lettura degli "Ossi di seppia" di ("Godi se il vento ch'entra nel po- come Thomas Traherne getta una Sull'autrice, sposata a un silenzio- lettera, Verona 26 giugno 1797, è Eugenio Montale, Donzelli, Roma mario / vi rimena l'ondata della vi- luce nuova sul tema, cruciale negli so conte Giorgio Mosconi, non indirizzata dalla "Cittadina Elisa- 1995, pp. 62, Lit 22.000. ta", sono i due primi versi, in limi- Ossi, dell'infanzia. abbiamo notizie che la distingua- betta Mosconi" al "Cittadino Au- ne) viene a costituirsi come figura Graziella Spampinato no nell'ambito dei suoi tempi e relio Bertola". Nelle belle pagine I quattro capitoli del saggio, primaria di una poesia orchestrata della sua condizione: allevò quat- introduttive Luisa Ricaldone in- corrispondenti alle quattro sezioni nel movimento di un ciclo senza tro figlie e tenne un salotto lettera- terpreta con discrezione la vicen- della celebre "opera prima", ri- fine, di un passato eternamente al rio, modellandosi sui criteri cor- da d'amore e il destino della pro- flettono già nell'ordine la coeren- suo principio. In questo respiro renti di socievolezza e galanteria. tagonista; e Marco Cerruti, in una za di una lettura integralmente vive "il senso dell'arte che è pro- Al mio caro ed incomparabile ami- Le lettere ne danno però un'im- nota conclusiva, ne delinea la cor- centrata sul suo oggetto. L'ascolto prio della tradizione europea, una co. Lettere di Elisabetta Mosconi magine che incuriosisce, per certi nice storica. Le lettere di Elisabet- della poesia mette tra parentesi 'vita delle forme' spiegata nel tem- Contarini all'abate Aurelio de' tratti di straordinario erotismo, e ta, così corredate di commento e ogni discorso esterno a essa, iso- po": il primo e l'ultimo Montale Giorgi Bertola, a cura di Luisa Ri- per il linguaggio piacevolmente informazione, s'aggiungono agli landosene come si farebbe duran- interagiscono fin dalla prima rac- caldone con una nota di Marco Cer- fuori regola, specie nelle aggrazia- studi in corso in questi anni sia te un'esecuzione musicale. L'im- colta. Ed è questo il vero terreno ruti, Editoriale Programma, Padova te battute in dialetto che spesso sulla scrittura epistolare sia, speci- ponente patrimonio degli studi d'incontro ("non solo sul piano 1995, pp. 95, Lit 22.000. compaiono all'atto del congedo: ficamente, sugli interessi intellet- montaliani viene così saggiato, e in del linguaggio", come precisa "Setu care le mie viscere? schiao tuali e sentimentali del tardo Set- brevi tratti attraversato, nelle stes- l'autrice) con la poesia coeva di E una raccolta di diciassette let- vado in nana, vojeme ben. Bona tecento. sera". Sullo sfondo intravediamo se linee della memoria del testo, autori oggi quasi dimenticati. Un tere, scelte dalle quasi duecento, Lidia De Federicis SAATCHI & SAATCH1

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PROFESSIONE . I OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 27/VII

sione per ripercorrere un anno di non bisogna prenderlo troppo sul picamente giapponese: quella del considerato la sua produzione co- Cinema cinema nel mondo: quindi, non so- serio. L'ultimo samurai, infatti, maestro, dell'uomo da cui impara- me degna di appartenere global- lo le riflessioni a proposito delle non è solo un libro di appassionan- re. L'autobiografia di Kurosawa mente alla storia letteraria. La opere più significative della stagio- ti avventure nell'altrettanto avven- ne è piena: dal padre al fratello, da principale causa andrebbe ricerca- TULLIO KEZICH, Cento film 1994, ne, ma anche la capacità di mettere turoso mondo del cinema giappo- un suo insegnante delle elementari ta nella collocazione professionale Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 264, a fuoco i motivi che l'hanno con- nese, ma anche uno spaccato, a a uno delle medie, sino ad arrivare e storica di Andreini,. che fu non Lit 25.000. traddistinta. Ecco così le pagine tratti poetico e commovente, della all'uomo che più di ogni altro gli solo autore ma anche attore del pe- LIETTA TORNABUONI, '94 al cine- dedicate al ritorno al cinema della vita di un uomo, degli anni della ha insegnato che cosa fossero il ci- riodo "accademico e cortigiano" ma, Baldini & Castoldi, Milano gente, al formarsi di nuovi e origi- sua infanzia e adolescenza, attra- nema e l'umiltà: quel Kajiró Yama- della Commedia dell'Arte. Figlio 1994, pp. 218, Lit 24.000. nali stili cinematografici, all'inevi- verso cui emerge il ritratto di moto che Kurosawa considera "il d'arte — i genitori di Giovan Batti- tabile ricambio generazionale e un'epoca lontana e di una cultura migliore dei maestri". sta furono infatti Francesco e la Si tratta di due utili strumenti agli improvvisi lutti che hanno col- ormai quasi scomparsa, quella del Dario Tornasi notissima Isabella —, legato in un per rileggere a posteriori l'annata pito il mondo del cinema. Giappone degli anni dieci e venti. primo tempo alla corte dei Gonza- cinematografica 1993-94. Nel pri- Massimo Quaglia Appassionanti le rievocazioni della ga di Mantova, Andreini ebbe una mo volume Tullio Kezich raccoglie dura educazione ricevuta, degli lunga e felice carriera che si dipanò le recensioni apparse con la sua fir- anni di scuola, dell'amore per la Teatro fra l'Italia e la Francia, dove fu ri- ma sulle pagine del "Corriere della pittura, dell'impegno militante nel petutamente ospite di Luigi XIII. Sera": vengono così proposte al movimento comunista fuorilegge, MAURIZIO REBAUDENGO, Giovan L'universo creativo di Giovan Bat- lettore le schede di cento e più film AKIRA KUROSAWA, L'ultimo samu- della drammatica giornata del 1° Battista Andreini fra poetica e tista ha il merito, per Rebaudengo, usciti nelle sale italiane. Nel com- rai. Quasi un'autobiografia, a cura settembre 1923, quando Tokyo fu drammaturgia, Rosenberg & Sel- di aver saputo assorbire la conge- porre il suo affresco l'autore si è di Aldo Tassone, Baldini & Castol- distrutta da un terremoto e dal ter- li er, Torino 1995, pp. 222, Lit rie di stimoli sociali e culturali che avvalso della collaborazione di di, Milano 1995, ed. orig. 1981, ribile incendio che ne seguì. Solo 34.000. provenivano dalla realtà del suo Alessandra Levantesi, critico cine- trad. dall'americano di Roberto nella seconda parte l'autobiografia tempo: a cominciare dalla vocazio- matografico de "La Stampa", i cui Buffagni, pp. 363, Lit 35.000. si concentra sul Kurosawa uomo di Il saggio di Maurizio Rebauden- ne "melodrammatica" della sua articoli hanno contribuito a inte- cinema, rievocando gli anni go, assistente di lingua e letteratu- opera, sempre attenta alla "va- grare 0 quadro. Il libro di Lietta "Se prendete 'me stesso' e sot- dell'assistentato, l'esordio alla re- ra italiana presso la University of rietà", fosse essa quella linguistica Tornabuoni, che svolge la sua atti- traete 'cinema', il risultato della gia, la fine della guerra, gli scioperi Connecticut, parte dal presuppo- o quella, più insolita, dei temi al vità giornalistica anch'essa sulle sottrazione sarà 'zero'". Così scri- alla Tóhò, sino al grande successo sto che nessuno degli studi dedica- bando come l'incesto o 0 banditi- colonne del quotidiano torinese e ve Kurosawa nell'introduzione di Rashomon. A legare questi due ti all'opera drammaturgica di Gio- smo. sull'"Espresso", costituisce l'occa- della sua (quasi) autobiografia. Ma diversi momenti un'ossessione ti- van Battista Andreini abbia sinora Alessandra Vindrola

Qualche volta si ha la fortuna di imbattersi in un li- mia rivolta aveva trovato parole per esprimersi". bro di cinema raro e prezioso. Di quelli che vien da ri- Al liceo Daney simpatizza con un piccolo manipolo porre a parte nella libreria, in una nicchia riservata, di compagni, entrati furtivamente nel mondo della ci- accanto a pochi altri, e da regalare con urgenza agli nefilia. "La parola cinefilo — annota l'autore — era amici, come un romanzo particolarmente amato. Se ancora vitale ma già aveva quella connotazione mor- mai il cinema fosse materia di studio nelle scuole, po- FILH bosa e quell'aria rancida che in seguito l'avrebbero trebbe essere uno dei testi adottati "perché—seguen- gradualmente screditata. Quanto a me, dovetti di- do il consiglio di Serge Toubiana — si pone come una sprezzare subito coloro che, troppo normalmente edu- sorta di condensato di storia del cinema dal dopoguer- cati, deridevano già i 'topi da cineteca' che noi, colpe- ra in poi, che rende visibile il percorso del cinema voli di vivere il cinema come passione e la vita per stesso e della cinefilia, a partire dal suo autore", Serge procura, saremmo divenuti per qualche anno". Essere Daney, redattore dei "Cahiers du Cinérna", poi re- cinefilo consisteva nell'adottare come testo i sponsabile della pagina di cinema e editorialista di "Cahiers" e poter contare su qualche "traghettatore" "Libération", infine padre-fondatore della rivista Memorie d'un cinefilo adulto che, con la discrezione dei cospiratori, faceva "Trafic", prima di morire di Aids, a quarantotto anni, capire ai giovani appassionati di cinema che c'era un nel 1992. "Questo Persévérance (Lo sguardo ostina- altro mondo da scoprire. Daney ricorda e rianalizza, to. Riflessioni di un cinefilo, Il Castoro, Milano di Sara Cortellazzo come tappe fondamentali della sua vita, i film che 1995, trad. dal francese di Silvia Fareti, pp. 157, Lit hanno riguardato la sua infanzia (utilizzando una fe- 24.000) — come annota Goffredo Lofi nella appas- realtà, Serge Daney vive folgorazioni e "choc estetici" lice espressione di Jean-Louis Scheler in L'homme or- sionata introduzione — è qualcosa di più di un libro che segnano la sua infanzia e adolescenza. Da un lato dinarie du cinérna), in particolare La morte corre sul di cinema, così come Daney era qualcosa di più, anzi la visione di Notte e nebbia di Resnais, dall'altro la fiume di Laughton e II covo dei contrabbandieri di molto di più, di un critico cinematografico". lettura, a diciassette anni, di un articolo di Jacques Ri- Lang. "Pochi come lui, dopoBazin — afferma Lofi— Daney si racconta in una lunga intervista a Serge vette sui "Cahiers du Cinérna", dedicato a Kapò, che hanno saputo parlare dei film e dei loro autori con al- Toubiana, poco prima della morte, quando non ha gli rivela D'immoralità" di una carrellata. Per Daney, trettanta trascinante capacità di penetrazione riu- più le forze per stendere da solo la sua cinebiografia. che si è sempre rifiutato di vedere il film di Pontecor- scendo a mantenere una purezza di sguardo, che sem- Orfano di padre, cresciuto nella povertà contornato vo, il testo di Rivette, "scabro e luminoso, permetteva bra essere miracolosamente rimasta quella del ragaz- da figure femminili affettuose, curiose e attente alla di associare un significato alla parola abiezione. La zino di un tempo".

Eracle mousikós, di Francois Las- (aulós, kithàra, ly'ra), spesso me- mente stimolanti, capaci di inqua- Musica serre sulle genealogie dei musicisti diata dall'esame del repertorio drare i mondi interiori di questi ar- mitici, di Andrew Barker, attento ai iconografico della pittura vasco- tisti in una dimensione nuova e LUGLIO 1995 processi che accompagnano la na- lare, offre infine preziosi spun- sciolta, aliena da quei cliché che Musica e mito nella Grecia antica, scita di un canone propriamente ti per uno studio comparato del- spesso contraddistinguono i servi- IL RICHIAMO a cura di Donatella Restani, Il Muli- "estetico" a partire da rappresenta- le diverse civiltà musicali (Dumé- zi canonici sulle riviste specializza- DELLA COMUNITÀ no, Bologna 1995, pp. 355, Lit zioni musicali originariamente inse- zil, Duchesne-Guillemin, Rowell, te. Se Branduardi dichiara la sua Nostalgia o bisogno? 48.000. rite in un contesto rituale. Il secon- Oesch). passione per la poesia, segnata- do dei codici ci porta invece a consi- Piero Cresto-Dina mente per Fortini e Penna ed eleg- Articoli di Latouche, Due codici principali dirigono, • derare gli effetti e le reazioni che il ge Il signore degli anelli come testo Lomnitz, Favreau secondo l'indirizzo prevalente nei suono induce nell'esecutore, nel di influenza decisiva, un autore ec- Saggi di Boba, Donini, saggi qui riuniti, la ricerca sulle re- pubblico o addirittura nell'am- centrico come Vinicio Capossela Escudero, Ravaioli biente circostante. Tra questi ef- lazioni tra musica e mito nel mon- cita Landolfi, Suskind e Simenon In libreria. Abbonamento annuale fetti si annovera in primo luogo il L. 40.000 - c/c 73472003 do greco. In base al primo le varie JONATHAN GIUSTINI, Carta da mu- con i suoi personaggi "sull'orlo potere incantatorio e coercitivo at- figure mitologiche ricevono la pro- sica. I cantautori e la letteratura, dell'abisso". La Casale è legata alle tribuito alla musica, la forza per- pria collocazione all'interno di una minimum fax, Roma 1995, pp. 191, immagini letterarie della sua infan- suasiva che emana in modo esem- tradizione culturale orientata al- Lit 20.000. zia ed è un'estimatrice della Duras. plare dal canto di Orfeo (oggetto l'apprendimento, alla conservazio- L'ironia di Wodehouse e la tragi- di analisi differenziate nei lavori di ne e alla trasmissione della mou- I libri nella vita dei cantautori. comicità del Don Chisciotte fanno Segai, di Graf, di Bremmer e di siké. Lungo un tale asse le cono- Scoprire quanto un romanzo, una parte del cosmo di Fabio Concato. Detienne), così come il terrore scenze e la pratica musicale svolgo- poesia, un testo teatrale, possano evocato dalle connotazioni sonore Guccini è un lettore forte: i grandi no, attraverso la valorizzazione aver influito nella formazione e della maschera gorgonica studiate narratori americani del Novecen- CAPITALISMO della funzione mnemonica, un nell'evoluzione di alcuni fra i più da Vernant o gli effetti di "trance" to, la fantascienza, il Paperino di NATURA ruolo decisivo per il mantenimen- rinomati trovatori nostrani è il sug- provocati dai suoni del corteggio Barks... Via via, sfilano poi tutti gli to dei modi e dei contenuti tradi- gestivo cimento che ha intrapreso SOCIALISMO dionisiaco ricostruiti da Annie Bé- altri protagonisti chiamati in cau- zionali. Una tale prospettiva risulta il giovane giornalista romano Jo- lis. L' attenzione nei confronti del- sa, in lunghe, appassionate confes- Datanews 00184 Roma, Via S. Erasmo, 15 esplicitamente tematizzata nei nathan Giustini. Sono interviste a le singole tradizioni strumentali sioni. Tel. (06) 70450)18/9, fax 70450)20 contributi di Charles Dugas su cuore aperto, argute ed estrema- Francesco Caltagirone rBBOEiNDII LIBRI delmeseCFB OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 28/VIII

che qualche volta le influenze po- suo autore era un segretario impe- la traduzione. Va detto che il greco nacemente raccolto queste tracce, trebbero avere tenuto la strada op- riale che ebbe un'assidua frequen- di Niceta è quanto mai arduo: me- inseguendo l'erotismo bizantino in Mondo bizantino posta e la stessa narrativa bizantina tazione con la corte, ma il testo è tafore, tortuosità, anomalie ne fan- un arcipelago di generi e testi, tal- avere risentito delle novità occi- tutt'altro che un resoconto buro- no un idioma letterario particola- volta del tutto insospettabili (qual- Il romanzo bizantino del XII se- dentali nella poesia d'amore e nei cratico o un memoriale di palazzo. rissimo, a tratti inafferrabile. Dato che brivido erotico, ci insegna, ani- colo, a cura di Fabrizio Conca, Utet, miti letterari di tipo arturiano. An- Perché Niceta proclama la sua fe- il rilievo culturale dell'impresa, è ma anche le castigate Vite dei san- Torino 1994, pp. 800, Lit 115.000. che se, naturalmente, il romanzo de nella pura Verità dei fatti, e auspicabile che già il secondo vo- ti). Al momento del bilancio si bizantino resta per gran parte nel professa una viscerale antiretorica, lume, e poi una seconda edizione, conferma determinante la vocazio- Il mondo bizantino, vicino lon- solco della tradizione greca, con la ma si guarda bene dal praticare la portino di meglio. ne storica di Bisanzio alla media- tano dell'Occidente medievale, è conseguente presenza di una topi- via della nuda cronaca e rifugge da Enrico Valdo Maltese zione interna, all'equilibrio tra sicuramente estranee^ alla cultura ca sovrabbondante e di uno stile ri- ogni tentazione di oggettività eve- spinte di segno opposto. Il dissidio comune, anche degli specialisti. E petitivo e artificioso, non è da la- nemenziale. Mentre la storia scor- tra la disinibita concezione della tuttavia sarebbe quanto mai neces- sciar perdere un esperimento, co- re si avverte sempre più chiara sessualità ereditata dal mondo pa- sario cercare di colmare la distan- me avverte il curatore, "di ardua l'impronta di una forte personalità gano e la rigorosa etica ortodossa za, ricordandoci dei contatti fra prospettiva storica" che potrebbe intellettuale e artistica, che, a dif- HANS-GEORG BECK, L'eros a Bi- in materia non giunge allo scontro Oriente ed Europa, e soprattutto anche riservare delle sorprese. ferenza di tanti suoi colleghi me- sanzio, Kepos, Roma 1994, ed. frontale, al conflitto dichiarato: co- degli influssi e delle suggestioni Walter Meliga dievali, investe nell'esposizione un orig. 1986, trad. dal tedesco di Mar- me tutte le innumerevoli lacerazio- che di là sono arrivati a noi, dall'al- complesso di istanze ideologiche e co Agosti, pp. 238, Lit 35.000. ni e contraddizioni del bizantino si to medioevo all'epoca delle crocia- letterarie; e l'introduzione di uno svolge nell'intimo del soggetto. te. Il revival del romanzo a Bisan- specialista di Niceta quale Alexan- Ha ragione Beck nel ricordare Autorità ecclesiastica e imperiale zio intorno alla metà del secolo XII der Kazhdan è la miglior guida per come la complessità stessa del "fe- non si arrogano il compito di vigi- potrebbe costituire un banco di NICETA CONIATA, Grandezza e ca- comprendere l'ottica dello storico, nomeno" Bisanzio renda tanto dif- lare sulle incursioni della letteratu- prova interessante, perché, se da tastrofe di Bisanzio (Narrazione seguirne il percorso, gli umori, il ficile ottenere immagini nitide di ra nella sfera erotica, e tocca invece un lato esso ripropone nella fabula cronologica), voi. I (libri I-VIII), a difficile estro espressivo. Il volume quella cultura. La mentalità dei bi- al singolo trovare modi e forme il modello del romanzo tardo-anti- cura di Riccardo Maisano, introd. di è molto impegnativo, e appare zantini resta sommersa nei fondali compatibili con la morale ortodos- co, dall'altro trova un immediato Alexander P. Kazhdan, Fondazione complessivamente ben realizzato, di una letteratura poco o nulla in- sa. Esiste, in primo luogo, una sor- contatto con analoghe narrazioni Valla - Mondadori, Milano-1994, benché non manchino sviste e cline a esprimersi direttamente, a ta di autocensura preventiva; lo occidentali. Basti pensare in Fran- trad. dal greco di Anna Fontani, pp. difformità redazionali. Rischia tut- confidare quanto nasconde dietro statuto della produzione retorica cia al romanzo di Floire et Bianche- CI-643, Lit 43.000. tavia di tornare più utile allo spe- una fitta cortina di convenzioni interviene poi a neutralizzare ogni fior o al racconto drammatico di cialista che non al resto del pubbli- formali. E i testi si fanno tanto più residuo trasgressivo e a conferire Aucassin et Nicolette (fra metà del Titolo non fedele, ma accatti- co: a fronte di un testo greco ben scontrosi e reticenti quanto più all'interferenza dell'eros un'accet- XII e inizio del XIII secolo) per vante e appropriato, quello con curato — poche, ma sempre medi- toccano problemi che stanno alla tabile e innocua funzione di exem- trovare di nuovo due giovani inna- cui si ripresenta al pubblico italia- tate e motivate le divergenze ri- radice dell'uomo, della vita, plum, lusus mitologico, excursus, morati alle prese con la difficoltà no l'opera di Niceta Coniata: sto- spetto all'edizione critica di riferi- dell'etica: come l'eros, appunto. topos... di realizzare il loro amore, tanto ria dell'"aureo" XII secolo bizan- mento (J.L. van Dieten, 1975) — e Allora la realtà e le idee lasciano Enrico Valdo Maltese che qualcuno ha pensato di ravvi- tino fino al suo drammatico epilo- di un commento che assolve egre- tracce più che mai sbiadite, parla- sare all'origine delle due opere una go, la caduta di Costantinopoli giamente il proprio compito, la no per segnali sporadici e dissimu- fonte bizantina. E senza contare nelle mani dei crociati (1204). Il parte meno riuscita risulta, infatti, lati. Senza disarmare, Beck ha te-

hert, e che qui occupa la prima parte del volume, ma con una generale crescente attenzione ai processi di Un ponte sul Medioevo che non ha certo esaurito gli interessi dello storico, formazione delle fonti medievali, rappresenta uno come ben dimostrano le due successive parti, dedica- degli elementi qualificanti della raccolta einaudiana, te ai funzionamenti della grande proprietà fondiaria e rifornisce alcune coordinate al cui interno possono PIERRE TOUBERT, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, e a vari aspetti della vita rurale. Agli interventi di essere opportunamente inquadrati i capitoli successi- agricoltura e poteri nell'Italia medievale, Einaudi, sintesi si alternano analisi più puntuali ma sempre vi; Touhert infatti esplicita qui riflessioni e attenzio- Torino 1995, trad. dal francese di Ugo Gherner, pp. attente a collocare i dati più minuti in un quadro ge- ni che sottendono a tutti i saggi, e che qua e là affio- XIX-358, Lit 38.000. nerale di forte rilievo problematico. La stessa tesi rano nel seguito del volume. Così vediamo a più ri- dell'incastellamento deve infatti essere vista anche prese emergere l'attenzione per una "comprensione Pierre Touhert, che da più di vent'anni rappresenta come un'indicazione di metodo, e tale aspetto si è dinamica" dei processi storici e la volontà di delinea- un prezioso ponte tra storici francesi e italiani, ha probabilmente rafforzato nelle successive riflessioni re un medioevo delle differenze, che eviti sia una to- contribuito in modo rilevante ad arricchire e rinno- di Toubert: è la volontà di leggere il passato non co- tale frammentazione della ricostruzione storica, sia vare la medievistica italiana, e ad affermare l'esisten- me un tutto indifferenziato, ma come un insieme di l'imposizione di parametri interpretativi unici su re- za di un medioevo mediterraneo, segnato da peculia- fenomeni che possono essere proficuamente inter- gioni e periodi riccamente articolati. Costante è an- ri e autonomi processi storici. Ripresenta qui un pretati se raccolti attorno ad alcune "strutture globa- che la verifica preliminare del quadro delle fonti di- gruppo di brevi sintesi e altri saggi (pubblicati tra il lizzanti", ovvero i processi, le evoluzioni, ifatti stori- sponibili, e dei processi che hanno portato alla costi- 1973 e il 1990), raccolti attorno ai suoi principali te- ci in cui i diversi elementi esprimono con la massima tuzione e alla selezione di questo patrimonio docu- mi di analisi, a partire dall'incastellamento, ovvero il intensità la propria capacità dinamica. Corretta ap- mentario; infine la volontà di confronto con altre processo che tra X e XI secolo diede vita a un diffuso pare quindi la scelta di aprire la raccolta con un testo discipline non si limita alle scienze umane, ma per- accorpamento degli insediamenti e di riorganizzazio- inedito su II medievista e il problema delle fonti, mette di trarre dati e suggestioni intellettuali dalle ne dei terreni agricoli attorno alle fortificazioni. E che sviluppa una riflessione metodologica condotta scienze naturali. questa la tesi che più di tutte è legata al nome di Tou- nel 1975 con Jacques Le Goff. Il testo, in sintonia Luigi Provero

a cu:» dì Salvatore Pricoco Emanuele Macaluso Henry Wynaendts Flora Nicoletta Carla Corradi Musi GIULIO ANDREOTTI L'INGRANAGGIO LE PIETRE VAMPIRI EUROPEI IL DEMONIO VAMPI RI DEH.'A REA E Ì suoi COMPIICI TRA STATO E MAFIA Cronache Iugoslave DELL'INTIFADA SCIAMANICA Datlnne. c credenze dmmológkhe POSTFAZIONE DI SERGIO ROMANO Delia Tania Anin hiia pp. 210 L. 20.000 pp. 212 L. 20.000 pp. 284 L. 22.000

Rubbettino

Carla Corradi Musi Salvatore Pricoco (a cura di) Mario Centorrino VAMPIRI EUROPEI E VAMPIRI IL DEMONIO ECONOMIA DELL'AREA SCIAMANICA E I SUOI COMPLICI ASSISTITA DA MAFIA pp. 204 L. 20.000 pp.322 L. 30.000 pp.158 L. 18.000 ite Rubbettino DEI LIBRI DEL MESE

OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 29/VIII Csbesote-

Il 4 dicembre 1975 Hannah Arendt moriva improv- mente illimitata". In questo quadro, dice Boella, va vi- muove contro o ai margini del monopolio legittimo visamente a sessantanove anni. Il 18 aprile aveva ri- sto anche "il rilievo attribuito ai momenti in cui la tradi- della forza, configurando una "concezione non stru- cevuto a Copenaghen il premio Sonning per il contri- zione si decostruisce da sé, si interrompe", come nelle mentale e non oggettivistica del potere, che considera buto alla cultura europea. In occasione del premio rivoluzioni nella loro fase aurorale. Le radici culturali il semplice 'essere-insieme' un fine in sé". Non stupi- Lessing, ad Amburgo nel 1959, si era soffermata di questo atteggiamento sono il richiamo di Husserl al- sce che nella realtà effettuale ciò si traduca in appari- sull'illuministico "pensare da sé" e ancora a Copena- le "cose stesse", la radicalità decostruttiva di Heideg- zioni fugaci e che il problema di fondo del pensiero ghen rivendicava la sua indipendenza e autonomia ri- ger, la ripresa della critica nietzschiana del sapere stori- politico di Arendt sia come coniugare potere puro e spetto ai ruoli e alle maschere del "gran gioco del co, il metodo per costellazioni di frammenti dell'amico stabilità. E inutile, secondo Forti, cercare l'indicazio- mondo". Quando morì stava iniziando la terza parte Benjamin. Boella, che in un saggio del 1990 su "aut ne di un ordine politico e istituzionale preciso. Analo- di La vita della mente dedicata al giudizio e a una rilet- aut" aveva parlato di Hannah Arendt fenomenologa, gamente, secondo Boella, Arendt definisce più una tura molto libera di Kant. Sulla macchina da scrivere ora ritiene che "abbia effettivamente preso congedo modalità esistenziale in cui la politica si confonde con aveva battuto solo le due epigrafi iniziali: alcuni versi dalla filosofia": il pensiero contemporaneo "deve la- un certo modo di vivere, agire e pensare che program- di Goethe e una frase di Catone'che citava spesso: sciare il posto alla poesia o fare un passo ulteriore e de- mi precisi e mediazioni istituzionali. "Victrix causa diis placuit, sed vieta Catoni». Gli dèi cisivo per gli uomini e le donne che vivono nel presen- Sull'indicazione di mediazioni istituzionali positive del mondo secolarizzato si chiamano Storia, Nazione, te, esercitarsi come pensiero politico, come giudizio". mette invece l'accento Marina Cedronio, che riper- Classe, Razza: ipostasi che esigono la riduzione ad Il difficile rapporto tra filosofia e politica è anche al corre il pensiero arendtiano seguendo il filo condutto- unum della pluralità degli individui, l'esclusione di centro del bel saggio di Simona Forti, che ha, tra l'al- re della sua riflessione sullo Stato democratico, la- una parte di essi dalla comune appartenenza a un tro, il merito di fare un ampio scavo nella miniera dei sciando in ombra la tensione con i caratteri autentici e mondo condiviso di leggi e di garanzie giuridiche, manoscritti inediti conservati alla Library of Congress originari dell'agire politico: "Ella si è sempre chiesta eventualmente la loro eliminazione fisica. Nei fram- di Washington. Rileggendo l'opera arendtiana alla lu- quali siano le basi e le modalità di funzionamento di menti di Che cos'è la politica? aveva scritto: "Quello ce degli sviluppi finali, le dà una fisionomia compatta, una democrazia, e i pericoli che essa cela, gli aspetti che è andato storto è la politica, e cioè noi, per quanto per cui può deviare e produrre dispotismi della mag- esistiamo al plurale; e non ciò che possiamo fare o fab- gioranza, conformismi pericolosi e dittature che la ne- bricare per quanto esistiamo al singolare: nell'isola- gano". Così mette soprattutto in rilievo il concetto di mento dell'artista, nella solitudine del filospfo, nella Stato di-diritto che Arendt avrebbe mutuato dalla relazione priva di mondo tra uomo e uomo che si ha Variazioni sul tema scuola storica del diritto, dalla scuola costituzionale nell'amore, e talvolta nell'amicizia". tedesca dell'Ottocento e dal concetto anglosassone di La pubblicazione postuma di La vita della mente Sguardi su Hannah governo delle leggi. Molto opportunamente si soffer- (1978), delle Lezioni sidla filosofia politica di Kant ma sul problema delle minoranze non protette dalla (1982) e del carteggio con Jaspers (1985) ha portato a di Cesare Pianciola cittadinanza. Arendt ha scritto: "L'apolidicità è il fe- riconsiderare i presupposti filosofici della sua opera, il nomeno di massa più moderno e gli apolidi sono il confronto con i classici e con i contemporanei, soprat- Quando questa rassegna era in tipografia gruppo umano più caratteristico della storia contem- tutto il rapporto con il pensiero di Heidegger. Ma un si è aggiunto un agile volume di Paolo Flo- poranea". Nel saggio di Cedronio c'è lo sforzo di at- motivo conduttore della sua riflessione — come di- res d'Arcais (Hannah Arendt. Esistenza e tualizzare il suo pensiero per rinvigorire la nozione di chiarò nel 1964 — è "la tensione tra filosofia e politica. libertà, Donzelli, Roma 1995, pp. XXVII- cittadinanza, facendolo interagire con tematiche con- Io voglio guardare alla politica, per così dire, con oc- 114, Lit 16.000) che contiene il saggio già temporanee, in opposizione per esempio alle varianti chi sgombri dalla filosofia". Nel primo frammento di premesso a Politica e menzogna (SugarCo, del differenzialismo usate in senso razzista. Che cos'è la politica? afferma: "La filosofia e la teologia Milano 1985) insieme a una introduzione si occupano sempre dell'Uomo" come fosse unico o dove si sottolinea con forza polemica l'at- I "quattro sguardi" di Illuminati scelgono un'altra ripetizione seriale di un esemplare, mentre la politica tualità della Arendt per capire la crisi delle strategia di lettura: inserirsi nelle sue aporie e ambi- "si fonda sul dato di fatto della pluralità degli uomi- democrazie e per "reinventare la democra- guità interne per spiegarne le ragioni e per procedere ni", "tratta della convivenza e comunanza dei diversi". zia rappresentativa in chiave libertaria". al di là dei suoi limiti; tematizzare il rapporto di esclu- I totalitarismi e la minaccia della distruzione atomica Arendt ha diagnosticato precocemente le sione tra politico e sociale e la contrapposizione tra sono il segno del fallimento della politica, di cui biso- tendenze dissolutive e le "tossine totalita- azione e attività lavorative; sottolineare l'interesse dei gna prendere atto per reperire le condizioni di possi- rie" che insidiano le democrazie. "Dopo la problemi posti e l'inadeguatezza delle soluzioni. Fa- bilità di uno spazio pubblico autentico. Si delinea così caduta del muro questa diagnosi si fa più ur- cendo riferimento alle elaborazioni teoriche di Paolo la trama della sua ricerca: tenere ben distinti pensare e gente. Tutti sono ormai 'liberali', infatti. Virno e della rivista "Luogo comune", Illuminati ritie- agire; nell'ambito della vita adiva rivalutare la specifi- Eppure, più che mai, le democrazie sono a ne che Arendt sia condizionata in modo decisivo dalla cità e l'autonomia dell'agire politico rispetto al fabbri- rischio proprio sul loro versante liberale". situazione del lavoro taylorista e fordista, che, contro care oggetti e al riprodurre la vita attraverso il lavoro; Lo spazio pubblico, nel populismo liberista, la cultura produttivista, valorizzi aristocraticamente infine gettare un ponte tra vita della mente e azione at- si degrada a mera protezione del privilegio l'agire in quanto discontinuo e improduttivo e che mi- traverso il giudizio, la capacità di reperire significati, privato e la politica a manipolazione televi- sconosca, per un'antiquata concezione delle attività di porsi criticamente e di decidere pur in assenza di siva del consenso. mentali attribuite a un soggetto individuale e separa- criteri di validità universali e oggettivi. to, l'effettiva esistenza del general intellect di cui aveva parlato Marx (nella situazione postfordista si configu- Il problema di Hannah Arendt, suggerisce Laura ra come competenza linguistico-comunicativa diffusa, Boella (curatrice dell'edizione italiana della tesi di patrimonio di regole e saperi, comune denominatore dottorato su 11 concetto d'amore in Agostino) in un libro molto più "coerente di quanto l'autrice stessa amasse di lavoro e agire politico). Illuminati riprende — molto complesso, talvolta intricato, si condensa nella ammettere", intorno alla questione fondamentale: la "niente meno" — le discussioni medievali sull'intel- metafora del brano di Kafka Egli (1920). "Egli" si inter- ricerca delle ragioni che hanno portato la metafisica a letto agente e potenziale alla ricerca di "una metafora pone tra due forze, il passato e il futuro, che tentano di eliminare gli aspetti perturbanti degli affari umani unitaria e collettiva del pensare", per concludere che schiacciarlo. In Arendt è la metafora dell'esperienza del (imprevedibilità, irreversibilità, fragilità, temporalità, "la trasformazione postfordista avrebbe potuto offrire presente e dell'urto della realtà, irriducibile alle genera- finitudine, pluralità). La tradizione principale della fi- un terreno più solido del 'gusto' per l'intersezione in- lizzazioni del pensiero. Questa figura è la breccia, la la- losofia politica ha pensato la vita activa a partire tuitiva fra spazi e linguaggi privati, dunque una capa- cuna nelle incontrollabili forze della storia, la capacità dall'esperienza e dal modello della vita contemplativa, cità di articolare il giudizio in termini di agire politico di interporsi e di far accadere miracolosamente (l'im- con lo svilimento dell'azione e "la presunzione filoso- diretto, senza gli equivoci ora liberali ora impolitici probabile e l'incalcolabile dell'agire) un nuovo inizio. fica di conferire alla politica quella certezza, stabilità e dell'ultima produzione arendtiana". Boella mette bene a fuoco il "tratto più evidente e per- permanenza, che non può certo essere adeguata alle Non so se la strada buona sia quella indicata da Il- sonale del metodo di lavoro" arendtiano: il richiamo al- mutevoli vicende umane". La politica viene ridotta a luminati. Certo quello della Arendt è un pensiero le esperienze, ai fenomeni, alla realtà quale appare, al dominio e la praxis a poiesis. La politica e la storia di- non facile da ridurre in formule univoche e "che in- difuori delle metafisiche dichiarate od occulte e contro ventano un immane processo di fabbricazione; l'agire vita irresistibilmente alla forzatura e all'oltrepassa- ogni storicismo. Non solo contro le filosofie della storia politico è subordinato alla razionalità strumentale del- mento". Lo dimostrano le contese sulla sua eredità. che iscrivono la novità degli eventi in una procèssualità la tecnica; il potere è modellato sull'"uso violento e necessaria, ma anche contro la spiegazione causale del- 'manipolativo' del materiale da cui deve prendere for- HANNAH ARENDT, Che cos'è la politica?, a cura di Ur- la ricerca storica. Il totalitarismo "non è un 'anello' in ma l'oggetto fabbricato". Forti sottolinea il debito nei sula Ludz, Comunità, Milano 1995, ed. orig. 1993, trad. una catena di cause o condizioni, ma è un 'evento', os- confronti di Heidegger, alla cui lettura di Aristotele va dal tedesco di Marina Bistolfi,pp. 191, Lit 30.000. sia l'assunzione di evidenza da parte di un fatto che ne fatta risalire anche la divaricazione tra praxis e poiesis HANNAH ARENDT, Verità e politica seguito da La con- sancisce l'unicità e totale irriducibilità a ciò che lo ha che Arendt tanto enfatizza. Nel tormentato rapporto quista dello spazio e la statura dell'uomo, Bollati Bo- preceduto". La narrazione storica arendtiana procede col suo primo maestro Arendt vuole "andare 'oltre' ringhieri, Torino 1995, ed. orig. 1968, trad. dall'inglese "per paratassi, associazioni, analogie, accostamenti, la Heidegger; fare proprie le-grandi acquisizioni heideg- e introd. di Vincenzo Sorrentino, pp. 97, Lit 22.000. cui funzione 'inclusiva', di messa in relazione di ele- geriane, ma segnalarne nel contempo le ambiguità e le LAURA BOELLA, Hannah Arendt: agire politicamente, menti anche estranei e insignificanti, è direttamente insidie teoriche". L'ultima fase del pensiero arendtia- pensare politicamente. Feltrinelli, Milano 1995, pp. funzionale alla ricerca della rappresentazione dello no, centrata sulla kantiana facoltà di giudizio trasposta 238, Lit 28.000. squilibrio, della dismisura sussistente tra il dato di fatto dall'estetica alla politica, delinea un luogo di resisten- MARINA CEDRONIO, La democrazia in pericolo. Poli- e lo sforzo infinito di comprenderlo". Nel saggio Verità za ma non "una 'nuova scienza politica' che aiuti a fare tica e storia nel pensiero di Hannah Arendt, Il Muli- e politica (1967) Arendt afferma che la verità dei fatti progetti e a 'mettere ordine' nel mondo degli affari no, Bologna 1994, pp. 266, Lit 36.000. deve essere salvaguardata dagli "assalti del potere" e umani". Politica autentica è ciò che si sottrae all'uni- SIMONA FORTI, Vita della mente e tempo della polis. dalla tendenza degli storici e dei filosofi a inserirli in verso del dominio, "quando i molti intraprendono co- schemi giustificativi, perché gli eventi sono infinita- ralmente un'iniziativa che pone in essere un nuovo Hannah Arendt tra filosofia e politica, Angeli, Milano mente fragili e "non hanno alcuna ragione decisiva per spazio comune, entro cui vigono soltanto rapporti 1994, pp: 448, Lit 42.000. essere ciò che sono; essi avrebbero sempre potuto esse- orizzontali". Il potere autentico (consigli, rivolte stu- AUGUSTO ILLUMINATI, Esercizi politici. Quattro re altrimenti, .e questa fastidiosa contingenza è Ietterai- dentesche, movimenti di disobbedienza civile...) si sguardi su Hannah Arendt, manifestolibri, Roma 1994, pp. 91, Lit 14.000. IDEI LIBRI DELMESEI OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 30/X

canismi? Cristoforo Osti affronta inesperto. Nella seconda e terza docenti del Dipartimento. Lo sco- da a cavallo tra gli anni ottanta e gli Economia questi e altri temi tipici dei mercati parte il linguaggio diviene decisa- po era una migliore conoscenza anni novanta. La caduta dei prezzi caratterizzati dalla presenza di po- mente tecnico nell'affrontare le della dinamica e dei problemi eco- fu piuttosto dovuta alla normaliz- chi operatori. Oligopoli dunque, norme antitrust dal punto di vista nomici e sociali dell'Italia degli ul- zazione sindacale e a favorevoli CRISTOFORO OSTI, Antitrust e oli- nei quali le interdipendenze strate- giuridico, corredate da esempi su timi due decenni. Il libro è impor- condizioni esterne, che spiegano lo gopolio. Concorrenza, coopera- giche tra gii operatori sostituisco- alcuni pronunciamenti che hanno tante, e vale tutto il costo, ahimè stato di malcerta salute di cui la no- zione e concentrazione, Il Mulino, no il vecchio paradigma della libe- fatto scuola negli Stati Uniti e in non certo irrisorio, della pubblica- stra economia sembrò godere nel Bologna 1995, pp. 294, Lit 35.000. ra concorrenza che considerava Europa. zione. Impossibile ripercorrere i decennio trascorso, quando l'in- ogni impresa come semplice ato- Tommaso Valletti numerosi saggi (tra i vari autori, dustria era soprattutto impegnata Si immagini un mercato con po- mo incapace di influenzare in al- vanno almeno segnalati Graziani, a impiegare le proprie risorse in che imprese e si supponga che i di- cun modo i prezzi di mercato. de Cecco, Simonazzi-Vianello, Pa- operazioni finanziarie redditizie. rigenti di queste imprese si incon- L'autore tenta di conciliare i risul- la, Franzini-Pizzuti, Gnesutta, Va- Le contraddizioni della politica trino regolarmente al fine di fissare tati economici della rigorosa teoria lentino, Longobardi-Pedone), pe- della "lira forte" e degli alti tassi determinate regole di comporta- dei giochi con l'interpretazione L'economia italiana dagli anni '70 raltro ben sintetizzati nell'ottima d'interesse hanno poi stimolato mento comune, tra cui il prezzo giuridica delle norme sulle intese. agli anni '90. Pragmatismo, disci- introduzione del curatore. Il filo una ristrutturazione industriale di del bene venduto. Qualsiasi tribu- In particolare, nella prima parte plina e saggezza convenzionale, a principale sembra essere il seguen- mero adattamento, determinando nale condannerebbe tale pratica vengono passati in rassegna i con- cura di Felice Roberto Pizzuti, Mc- te. Al pragmatismo degli anni set- un avvitarsi della situazione della come concertazione illecita intesa tributi della scuola strutturale di Graw-Hill, Milano 1995, pp. XLV- tanta, con la conduzione adattiva finanza pubblica e una crescita del a formare un cartello. Ma in assen- Bain, la posizione di fatto conser- 548, Lit 60.000. del tasso di cambio e con l'insorge- debito estero. La conseguente, ine- za di prove esplicite, che cosa capi- vatrice (e assai influente in sede re dei primi disavanzi del bilancio vitabile ma tardiva e prolungata, ta se gli accordi sono taciti? Biso- normativa) della scuola di Chicago Nell'autunno del 1994 il Diparti- pubblico, fa seguito negli anni ot- svalutazione ha infine aperto la gna impedire tramite la legge che e i primi risultati ottenuti dalla mento di Economia Pubblica del- tanta una svolta che mira, median- strada all'odierno discutibile entu- le imprese riescano a elaborare dei nuova economia industriale. Osti, l'Università di Roma "La Sapien- te il divorzio della Banca centrale siasmo per la ricetta neoliberista di meccanismi razionali per ridurre un giurista, fornisce un'introdu- za" ha organizzato un convegno, a dal Tesoro e l'adesione allo Sme, a smantellamento dello stato sociale. un'eccessiva competizione, oppu- zione alla teoria dei giochi, ivi cui era collegata la presentazione instaurare un circolo virtuoso di Riccardo Bellofiore re ciò non è necessario grazie alle compreso l'approccio evolutivo di questo volume, e in cui erano disinflazione e ammodernamento forze della concorrenza che inevi- non ortodosso, che risulta facil- presentati i risultati di recenti ri- strutturale. Non sarà così, neppure tabilmente destabilizzano tali mec- mente accessibile anche al lettore cerche e seminari svolti dai diversi negli anni della disciplina più rigi-

GIAN LUIGI BECCARIA, I nomi del mondo, Einaudi, FRANCO FERRARESI, Minacce alla democrazia, Fel- Torino 1995, pp. 308, Lit 55.000. trinelli, Milano 1995, pp. 411, Lit 45.000.

"Tutti riceviamo un dono. / Voi, non ricordiamo più / Un 'indagine sulla destra radicale italiana: le sue ori- né da chi né che sia. / Soltanto ne conserviamo /—pun- gini, i suoi ideologi, la sua storia, la sua cultura, i suoi gente e senza condono — / la spina della nostalgia". rapporti sia con le organizzazioni missine sia con il ter- Questi versi di Giorgio Caproni, posti in epigrafe, rac- rorismo neofascista. La ricerca mette a disposizione chiudono perfettamente il significato che rivelano i nomi del lettore una documentazione impressionante, an- popolari di piante e animali, di diavoli e folletti, cataloga- che perché ogni capitolo è corredato da appendici, ol- ti nel nuovo saggio di Beccaria. Le voci raccolte nell'indi- tre che dal tradizionale apparato di note. Quasi metà ce analitico occupano quasi venti pagine e ogni voce di- del libro è dedicata alla strategia della tensione, vero venta la tappa di "un percorso labirintico dietro alle paro- fulcro e momento della verità del radicalismo di de- le". Non si tratta dunque di un libro teorico, ma di "un stra, con le sue spinte contrapposte sia verso una svol- viaggio nella fenomenologia della nominazione", come ta autoritaristica sia verso la disgregazione delle istitu- spiega l'autore, alla ricerca dei momenti in cui l'uomo or- zioni. Consulente della Commissione Stragi, l'autore dinava il mondo esterno dando nome alle cose. Muoven- è in grado di offrire punti di vista inediti sui misteri dosi in un repertorio vastissimo di tradizioni orali e po- d'Italia che hanno visto coinvolti i neofascisti e i terro- polari, lo storico della lingua, amato dal pubblico televi- risti neri. E ultimo capitolo — Da "uomini differen- sivo per la trasmissione Parola mia, mette in corrispon- QMrA ziati" a skinhead? — cerca di esplorare il destino che denza le cose e i nomi con realtà superiori o con magie attende "i duri e puri" dopo Fiuggi e la svolta di Fini. sottostanti, finendo per offrire una vivida rappresenta- "L'Indice" non recensisce i libri dei membri del Comitato di zione di una civiltà che si è anche verbalmente smarrita. Nostalgie e misteri redazione, ma ne dà conto in questa rubrica a cura della direzione.

scismo, un fenomeno, quest'ulti- morto a soli trentadue anni, e ispi- rannico. Non è questa la prima mosso dal Centro Iniziative Scien- Politica mo, che viene ad assumere un si- ratore, con la propria morte, degli edizione italiana del testo — ve ne ze Politiche (Cisp) di Pisa, dal gnificato quasi provvidenziale. Il Essais delio stesso Montaigne. sono state già tre, a più riprese ri- Centro Gramsci di Viareggio e fascismo è infatti una "tesi" tiran- Pubblicato una prima volta nel proposte —, ma è senz'altro la mi- dalle riviste "Il Grandevetro", PIERO GOBETTI, La rivoluzione li- nica che, purché abbia il coraggio 1574 in forma ridotta, postumo e gliore. Illuminante l'introduzione "L'Utopia Concreta" e "Per il berale. Saggio sulla lotta politica di far funzionare quella ghigliotti- anonimo dai partigiani del calvini- del curatore, chiarissima la tradu- '68". Vi si confrontarono studiosi in Italia, a cura di Ersilia Alessan- na di cui Gobetti tesse l'elogio, su- smo, il breve e straordinario Dis- zione. di tendenze in parte diverse, ma drone Perona, con un saggio intro- sciterà un'"antitesi" benefica. Solo cours ebbe due anni dopo un'edi- Bruno Bongiovanni accomunati dalla convinzione che duttivo di Paolo Flores d'Arcais, Ei- il fascismo, l'antidemocrazia per zione completa, con il nome del una riflessione sulla lezione di naudi, Torino 1995,1" ed. 1924, pp. eccellenza, saprà così produrre suo autore e con il titolo, sulfureo Panzieri e sulla sua eredità cultura- 194, Lit 12.000. quella democrazia liberale di cui e fascinoso, Contr'Un. Condanna- le costituiscano un terreno di pos- l'Italia ha bisogno. L'introduzione to al rogo nel 1579, il testo si fece sibile rivitalizzazione del marxi- Edizione critica del testo gobet- "operaistica" di De Caro del 1964 una fama, peraltro ristretta, di Ripensando Panzieri trent'anni smo (per alcuni) o un'importante tiano, il libro, curato con singolare è stata sostituita, in questa edizio- classico proibito, oltre che di ma- dopo. Atti del Convegno. Pisa 28- tappa della ricerca storica acribia, riporta le molte varianti di ne, da una lettura liberalradicale di nifesto della libertà religiosa e del- 29 gennaio 1994, Biblioteca Franco sull'identità della sinistra italiana struttura, di giudizio, di forma. Flores d'Arcais. Le si confronti. Si l'antiassolutismo umanistico-ari- Serantini, Pisa 1995, pp. 171, Lit (per altri). I contributi sono di due Non ne esce tuttavia modificata in misureranno i trent'anni che son stocratico. Era in realtà, con tutta 20.000. tipi. Alcuni (quelli di Luciano Del- modo consistente la sostanza del passati. la sua carica enigmatica, qualcosa la Mea, Maria Turchetto, Fedele pensiero dell'autore^ che viene an- Bruno Bongiovanni di meno e moltissimo di più. Rie- Raniero Panzieri, morto nel Ruggeri, Sergio Garavini e Gian- zi confermata nella sua polifonica merso a partire dal 1727, ebbe 1964, è una di quelle figure dai franco Pala) si richiamano agli ele- ricchezza e nella sua "trasversa- molti lettori, fu forse plagiato da contorni quasi mitici, cui hanno menti di fondo del pensiero del- Marat e fu diffuso nel corso della lità". Colpisce sempre la capacità fatto riferimento in vario modo le l'autore, sull'uso capitalistico delle rivoluzione francese. Vi ritornaro- macchine e sulla nozione di "rap- di comprendere il movimento dei correnti critiche del marxismo ita- no, in epoche diverse, cedendo al porti di produzione" in rapporto consigli prima della clausura ÉTIENNE DE LA BOÉTIE, Discorso liano e i gruppi politici di estrema suo fascino, il cristiano democrati- alla critica dell'economia politica, nell'involucro leninista, vale a dire sulla servitù volontaria, a cura di sinistra, nel corso di quella che è co Lamennais, il socialista Leroux, nonché suW'inchiesta operaia come come veicolo di una rivoluzione li Ugo Maria Olivieri, La Rosa, Tori- stata definita "la stagione dei mo- l'anarchico Landauer, sino a Si- metodo di lavoro politico concre- beristica e insieme operaia. E que- no 1995, trad. dal francese di Fabio vimenti". E che ancora oggi sem- mone Weil. Risposta anticipata a to. Altri (quelli di Attilio Manga- sto testo, del resto, che ha comin- Ciaramelli, pp. XXXVIII-38, Lit bra avere delle cose da dire, pur in Hobbes, il Discours definisce "ma- no, Giovanni Mottura, Giuliano ciato a disegnare la vicenda e la 22.000. una fase storica caratterizzata dal lencontre" l'asservirsi al tiranno Zingone e Salvatore D'Albergo) ri- leggenda di Gramsci, allievo per forte ridimensionamento (anche da parte del popolo e lascia capire, costruiscono invece alcuni passag- Gobetti di Salvemini ed Einaudi, Machiavelli viene rovesciato. La suscitando un periodico entusia- sul piano politico-culturale) della gi storico-politici della vita di Pan- di Mosca e Fortunato, ciò che To- domanda fondamentale, davanti smo da parte del pensiero liberta- classe operaia della fabbrica "for- zieri e tentano un'interpretazione gliatti saprà valorizzare sin dal al potere, non è infatti "come si fa dista", che della sua riflessione era 1948. E qui che nasce inoltre l'an- rio, che da quando vi è la pulsione d'insieme del suo ruolo nel pano- a comandare?", ma "perché si ob- stato il riferimento di fondo. Ne è tifascismo, inteso come risposta a servire, priva peraltro di intima rama della sinistra italiana. bedisce?". A formularla è La Boé- l'ennesima riprova questo volume, positiva ed etica alle frustate del fa- necessità, il dominio è sempre ti- tie, grande amico di Montaigne, nato da un convegno che fu pro- Marco Scavino OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 31/VIII

le sperimentare, per spiegare il di- gioco è la casella vuota che per- tegrazione mondiale basata sul di- dai soprusi delle sue varie maggio- Diritto ritto, la fecondità del gioco in mette il movimento, è il significato ritto". In questo caso non si tratta ranze, mentre la sovranità esterna, quanto autentico modello teorico. mancante che consente, come di un puro esercizio intellettuale. versione moderna della guerra giu- L'originalità del volume e della nell'interpretazione giuridica, di Al contrario, l'insistenza con la sta, appare sempre più imperante. MICHEL VAN DE KERCHOVE, prospettiva proposta non va perai "giocare il gioco", ovvero di trova- quale Ferrajoli perora la causa di L'autore mette quindi a fuoco la FRANCOIS OST, II diritto, ovvero i tro ricercata nell'accostamento re le regole di rapporto. Il rischio è un nuovo diritto internazionale sua proposta giuridico-politica: paradossi del gioco, Giuffrè, Mila- gioco-diritto, operazione non nuo- che si finisca poi per sviluppare un fondato sulla carta dell'Onu del superare entrambi i concetti di sta- no 1994, ed. orig. 1992, trad. dal va, ma nel modo e nell'uso di concetto di gioco inteso non come 1945 e la dichiarazione dei diritti to e di sovranità modificando la fi- francese di Simona Andrini e Geral- quell'accostamento, ovvero nel si- categoria di comparazione esterna dell'uomo del 1948, si basa su sionomia stessa di un diritto inter- do Lucidi, pp. XV-234, Lit 28.000. gnificato che il concetto di gioco al diritto, bensì come logica inter- un'analisi storico-giuridica dei nazionale che, sulla scorta della deve poter assumere se vuole e- na, costitutiva di questo. concetti di stato e di sovranità e carta dell'Onu e della corte di giu- Può il gioco essere proposto co- sprimere l'immagine complessa, Francesca Natali implica scelte politiche attualissi- stizia dell'Aia, riuscirebbe a tra- me modello del diritto? Huizinga dialettica e paradossale del diritto me. Scopriamo così l'esistenza di sformarsi in un ordinamento giuri- ricordava che il gioco è la forma contemporaneo. Si tratta di ab- una duplice opposizione di fondo: dico in grado di agire concreta- prima, la matrice di qualsiasi for- bandonare il paradigma semplice tra le due nozioni di diritto e di so- mente sulle scelte politiche dei sin- ma di cultura; Platone considerava dell'esclusione ("né questo né vranità, e questo fin dalle riflessio- goli stati, rafforzando ad esempio i il gioco attività divina; Heidegger quello"), dell'opposizione ("que- LUIGI FERRAJOLI, La sovranità nel ni dei giuristi spagnoli del XVI se- diritti dell'uomo, diritti interna- vi vedeva la più alta forma di atti- sto contro quello"), o dell'identità mondo moderno. Nascita e crisi colo impegnati a legittimare la zionali, rispetto a quelli del cittadi- vità umana, e Fink, dopo Nietz- ("questo si riduce a quello") e di ri- dello Stato nazionale, Anabasi, conquista europea delle Americhe; no, diritti statali. E questa un'ipo- sche, ne faceva il simbolo stesso correre a una relazione mobile e Milano 1995, pp. 96, Lit 14.000. tra le due dimensioni della sovra- tesi che ha il merito di rifiutare del mondo. Se si può dunque trar- plurima, Ventre deux appunto, in nità (interna ed esterna), dato che ogni idea funzionale del diritto, re qualcosa di serio dal gioco per- grado di rappresentare la comples- Nato come relazione scientifica lo sviluppo stesso degli stati mo- dacché porre le basi di un nuovo ché non vedere il gioco in tutto ciò sità dei rapporti giuridici. Il gioco a un convegno di filosofia del dirit- derni riduce la forza della sovra- costituzionalismo mondiale non che è prodotto all'insegna del se- diviene "movimento in una corni- to, questo volume è un esempio nità interna, sempre più limitata significa altro che rendere al dirit- rio? Il riferimento al gioco assume ce", in uno spazio che permette lo benvenuto di saggistica tascabile dai diritti costituzionali dei cittadi- to le sue capacità di proposta poli- dunque il significato di una vera e spostamento di un pezzo all'inter- di pubblica utilità. Suo scopo prin- ni in grado, almeno teoricamente, tica. propria metafora attraverso la qua- no del medesimo dispositivo. Il cipale è proporre "un'ipotesi d'in- di difendere l'intero corpo politico Guido Castelnuovo

Talvolta le quarte di copertina sanno essere vera- bassifondi di provincia e tutta la fauna di sprovveduti mente avvincenti e piacevoli di per sé, indipendente- e furbastri che transita in un tribunale fallimentare". mente dal libro che presentano: è il caso di Storia con RUVOLTI Si specifica dunque in che modo e da che punto di vi- cane. Dai diari di un giudice fallimentare texano, di sta avvenga la riflessione sul male nel corso del libro: Lars Gustafsson (Iperborea, Milano 1995, ed. orig. "La coscienza della crisi è affidata a un testimone che 1993, trad. dallo svedese di Carmen Giorgetti Cima, sa di 'fluttuare nel vuoto', di vivere nell'incertezza, pp. 238, Lit 26.000). \ un giudice che non può che prendere atto dei falli- Ciò che colpisce favorevolmente è innanzitutto il menti della vita". La quarta di copertina si chiude ri- fatto che il testo della quarta di copertina sia compiu- cordando un episodio in cui il protagonista lascia mo- to in sé, abbia un significato anche se letto isolata- rire per distrazione una tartaruga, osservando "l'in- mente. Inizia con quello che parrebbe il resoconto giuria inaudita che c'è in questo: che possiamo diven- dell'incipit di un giallo: "Una torrida mattina di mez- Un editore fedele tare un nulla. E solo perché qualcuno ha smesso di z'estate, Erwin Caldwell, giudice fallimentare a Au- amarci" (citazione dal libro, ripresa anche nell'intro- duzione). Come si può vedere, i temi sono molti, e stin, Texas, telefona all'amico Tony, procuratore di- di Guido Bonino strettuale, autoaccusandosi di un omicidio avvenuto possono già far riflettere a sufficienza. Ma questa nella zona. È davvero colpevole o l'autodenuncia è quarta di copertina ha un'altra notevole qualità: è solò una manifestazione del suo recente stato depres- gna alcuni dei personaggi del libro: "un illustre pro- molto fedele al libro e ne dà una presentazione com- sivo?". Viene poi rilevato che il tema essenziale del li- fessore di filosofia etica dal passato nefando, un'affa- pleta ed esauriente. E ciò sia detto in lode della quar- bro è quello del male, della sua essenza e del suo ruo- scinante libraia, l'uomo col più alto quoziente d'intel- ta di copertina stessa e non come critica di un libro co- lo nella storia e nella vita, nonché quello della re- ligenza degli Stati Uniti, un geniale e pazzoide autore sì povero da essere riassumibile in una pagina. sponsabilità morale. di fantascienza alla Philip Dick, un mago cattivo, Un'ultima osservazione: la quarta di copertina è fe- A questo punto sono rapidamente passati in rasse- amici vegetariani, avvocati, professori universitari, licemente intitolata L'opinione dell'editore.

LAWRENCE M. FRIEDMAN, Storia oltre, ma deve piuttosto essere ri- nell'infliggere la pena ai malfatto- del diritto americano, Giuffré, Mi- condotta al genere letterario cui ri? Oppure colui che si difende de- lano 1995, ed. orig. 1973, trad. l'opera appartiene, sconosciuto al- ve accettare un'intrusione nella dall'inglese di E. Cirlini, L. Catala- la cultura giuridica europea, non propria sfera personale piuttosto no, R. Delfino, L. Fioravanti e M. avvezza a una narrazione storica che infliggere un costo eccessivo Machesiello, pp. XXXIX-815, Lit avente come protagonista il diritto all'aggressore? Bernard Goetz 90.000. nazionale. Proprio in questo mo- quando sparò, quel pomeriggio di RUSSO PyCCKMIÌ do di raccontare il diritto si rivela dicembre, in direzione dei quattro DIZIONARIO La vera novità della Storia del di- la differenza della concezione di ragazzi di colore, rei di avergli insi- RUSSO ITALIANO Friedman rispetto alle statiche e stentemente chiesto cinque dolla- ITALIANO RUSSO ritto americano consiste nel non di Vladimir Kovalev essere indirizzata esclusivamente formalistiche descrizioni care ai ci- ri, non si preoccupò certo degli ef- K RUSSO agli addetti ai lavori. Nella lettera- vilians. Friedman riesce a resti- fetti devastanti che il suo gesto 2 176 pagine pyCCKHM tura statunitense moderna non tuirci l'idea che il diritto è il gran- avrebbe causato. Egli agì, per sua oltre 62 000 voci mancano certo opere di ricostru- de specchio della realtà: "Ordine stessa ammissione, con intento 86 000 accezioni nella sezione russo italiano zione storica del diritto, ma ciò ma anche giustizia, timore e insi- omicida: ma se lo scopo dell'agire oltre 52 000 voci che caratterizza la Storia di Fried- curezza, ma anche senso di vuo- non è riprovevole, osservano i giu- to". In altre parole la storia del di- rati nel verdetto finale, non vi è in- 77 000 accezioni nella man è la completezza delle pro- sezione italiano russo spettive di analisi: il diritto è ana- ritto non è solo storia di idee e isti- tention e quindi neppure respon- tuzione, ma anche magistra vitae. sabilità penale. L'accurata rico- In appendice: lizzato come fenomeno sociale (né oltre 800 sigle ci si aspetterebbe un approccio di- Francesca Natali struzione di Fletcher dell'intera storia del processo e le motivazioni e abbreviazioni verso dal più grande sociologo del oltre 900 nomi geografici etiche e giuridiche che vi sotto- diritto nordamericano vivente). stanno, esposta con un linguaggio lire 118 000 La storia che l'autore narra tra- non destinato solo agli specialisti, bocca di fatti e di personaggi: trova giustificazione e spiegazione grandi giuristi, avvocati e imbro- GEORGE P. FLETCHER, Eccesso nella centralità e nella "visibilità" glioni, riformatori e schiavi fug- di difesa, Giuffrè, Milano 1995, del dibattimento nel sistema accu- giaschi. Tutti insieme contribui- ed. orig. 1988, trad. dall'inglese di satorio statunitense. Eccesso di di- K ZANICHELLI^ scono a un avvincente racconto Margherita Senore, pp. XVI-282, fesa non è dunque solamente l'av- Lit 35.000. giuridico, che è la storia della na- vincente resoconto processuale del scita e della trasformazione di un caso Goetz, ma costituisce per diritto e del popolo che se ne ser- Fino a che punto la nostra pas- l'autore il pretesto per analizzare e m ve. La novità del libro non è dun- sione per la giustizia e per l'espia- confrontare il modello processuale que estrinseca, ovvero non dipen- zione del male ci consente di consi- nordamericano con i sistemi pro- de dal fatto che esso tratti della derare la legittima difesa come for- cessuali continentali. ZANICHELLI storia del diritto americano dal- ma di giusta punizione? Può l'indi- l'età coloniale sino al XX secolo e viduo agire al posto dello Stato Francesca Natali I LIBRI SEMPRE APERTI LIBRERIA DELLO STATO

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zione dei ponti sull'Arno e che i più recenti processi di cresci- TIMOTHY BEATLEY, RICHARD M. lità formale di tipo utilitarista, Sulle città dell'area attorno a Ponte Vecchio, ta urbana sembrano seguire o an- HARE, LUIGI MAZZA, ANTHONY D. orientata cioè a individuare criteri la latitanza (colpevole?) a livello di nunciare. Viene rivisitata l'espe- SORENSEN, SALVATORE VECA, Ter- autonomi e "esterni" con cui valu- controllo urbanistico da parte rienza internazionale delle "cintu- ritorio e giustizia distributiva, a tare gli effetti distributivi della pia- CARLO CRESTI, Firenze, capitale dell'amministrazione La Pira negli re verdi" e il più recente dibattito cura di Stefano Moront, Angeli, Mi- nificazione. Nella seconda parte mancata. Architettura e città dal anni cinquanta, chiariscono come tra forme "disperse" e forme lano 1994, pp. 111, Lit 22.000. della raccolta, tre saggi di Hare, piano Poggi a oggi, Electa, Milano il "peso" della storia, da una parte, "compatte" di urbanizzazione, in Beatley e Sorensen offrono altret- 1995, pp. 386, Lit 70.000. e le strettezze di un ambiente con- chiave normativa: quella della Il ruolo necessariamente distri- tanti esempi di applicazione di dannato al provincialismo, dall'al- "città sostenibile" e della campa- butivo della pianificazione del ter- qualche specifico approccio so- Chiusa tra mitizzazione del pas- tra, abbiano fortemente condizio- gna come fornitrice di valori am- ritorio e l'esigenza di trattare teo- stantivo della giustizia nel campo sato e orgoglioso distacco dal pre- nato la storia recente di Firenze. In bientali. Su questo tema si con- rie e pratiche urbanistiche in ter- della pianificazione territoriale. sente, la Firenze contemporanea questo senso, oltre all'interesse in fronta un ampio ventaglio di con- mini di giustizia distributiva sono Nella prospettiva utilitarista di fatica a misurarsi con i problemi chiave storica, il libro di Cresti si tributi disciplinari: contributi le ragioni di questa raccolta di sag- Hare, compito degli urbanisti re- propri a una città di taglia media in segnala anche per la capacità di dell'economia urbana, della geo- gi. La rilevanza del nesso tra pro- sterebbe quello "di determinare un'area in crisi. E questa condizio- sollevare in termini assai nitidi la grafia, della pianificazione, del- cessi di piano e questioni di giusti- quali siano gli interessi che saran- ne problematica non è un fenome- questione più attuale e stringente l'architettura del paesaggio e zia è argomentata nella prima par- no toccati da possibili cambiamen- no soltanto recente. Il libro di Car- degli indirizzi da dare alle scelte di dell'ambiente costruito, del diritto te, nei saggi di Veca e Mazza. Nel ti futuri nella configurazione delle lo Cresti, una prima traccia per la sviluppo futuro della città. amministrativo e urbanistico, del- primo si descrivono quattro teorie città" e di operare le scelte secon- storia urbana di Firenze moderna, Paolo Scrivano la finanza pubblica, oltre ai contri- sostantive della giustizia sociale: do principi di massimizzazione di insiste su questa chiave di lettura. buti descrittivi delle esperienze in- utilitarismo, contrattualismo, teo- tutti gli interessi. Beatley compie Il piano di Giuseppe Poggi per ternazionali. Il volume è interes- rie dei diritti e teoria dialogica. un interessante esercizio di appli- l'ingrandimento della capitale sante in quanto cronaca di un non Questi diversi modi di interpretare cazione dei principi del neo-con- provvisoria, la vicenda della co- facile confronto tra l'area discipli- le "condizioni di giustificazione", trattualismo rawlsiano e, in parti- struzione ottocentesca della fac- Tra città e campagna. Periurba- nare dell'"analisi e pianificazione secondo Veca portano a conside- colare, del "principio di differen- ciata di Santa Maria del Fiore, le nizzazione e politiche territoriali, territoriale" e quella della proget- rare che "è giusto solo ciò che è za" al problema del controllo della trasformazioni del secolo scorso a a cura di Flavio Boscacci e Roberto tazione urbana e territoriale o, più giustificabile": un assunto tutt'al- crescita urbana. Sorensen, infine, metà strada tra impresa speculati- Camagni, Il Mulino, Bologna 1994, semplicemente, tra urbanisti e ar- tro che banale per una teoria nor- prova a definire uno stile libertario va e tentativi di sottrarsi alla mu- pp. 467, Lit 55.000. chitetti. Non a caso il dibattito si mativa della pratica urbanistica. di pianificazione territoriale, come seificazione della città, le espres- focalizza intorno ad alcune imma- Assumere come "linguaggio co- alternativa "di mercato" a una pra- sioni Liberty delle architetture di Il volume affronta il problema gini spaziali — "cintura verde", mune" delle attività di pianifica- tica di controllo degli usi del suo- Giovanni Michelazzi o l'esperien- delle fasce periurbane, di quelle forme "disperse" o "compatte" — zione una procedura di giustifica- lo di tradizione governativa e sta- za artistico-letteraria di "Lacer- aree che circondano le grandi co- che spesso hanno giocato e gio- zione e di legittimazione, fondata talista. ba", le risonanze culturali a livello nurbazioni e che si trovano in una cano un ruolo centrale nella strut- su un principio razionale di "ragio- Umberto janin nazionale della costruzione del fase di transizione fra città e cam- turazione dei processi di ordina- ne come risultato di un confron- "fabbricato viaggiatori" della sta- pagna: aree i cui destini sono legati mento fisico e spaziale dell'am- to", è l'alternativa che Mazza pro- zione di Santa Maria Novella, le vi- alle aspettative di urbanizzazione e biente. pone a un sapere tecnico tradizio- cende postbelliche della ricostru- alle nuove morfologie territoriali Sergio Guercio nalmente afferente a una raziona-

Un tempo c'era il ventoso Olimpo, sigillato da in- la voci che comprendono tutti gli animali, i mostri, le violabili accessi custoditi dalle Ore. Ora, nella so- strade, le località, gli avversari, le fanciulle amate cietà mass-mediatica, il mito abita altrove. Ospitato (tutte condannate a una brutta fine cruenta, come im- da strisce di carta e celluloide. E avvenuto un mille- perdonabili Giocaste moderneJ del mitico personag- nario trasloco: dalle nuvole dell'Attica alle nuvole gio creato da Tiziano Sciavi. È uno strumento irri- dei comics. Gino Frezza esplora il nuovo passaggio nunciabile per i molti fan dell'indagatore dell'incubo nel denso saggio La macchina del mito. Tra film e che il mito vuole porti la faccia di Rupert Everett. fumetti (La Nuova Italia, pp. 250, Lit 24.000), mu- Un'opera a metà tra gli antichi manuali di Hoepli su- nito di una corposa, utile e dotta bibliografia. Gli al- gli dèi greci e una riposante guida Michelin. Tutto in bi da poco prezzo, che escono a regolare scadenza, ci ordine alfabetico, per regalare dignità ontologica a un mettono in contatto con qualcosa che è molto simile universo squisitamente virtuale. Dylan Dog è ormai a ciò che i vecchi aedi ciechi cantavano pizzicando le reale e immortale quanto Zeus. E il suo universo, in loro lire. Film e fumetti — spiega Frezza — sono Strisce mitologiche questa schedatura al limite del maniacale, ci appare macchine comunicative ibride, "un riadattamento ancor più distintamente come un gigantesco blob secolarizzato del mito antico". In quelle tavole perio- dell'immaginario cine-letterario-fumettaro. Con cita- diche, scaffalate dai giornalai, il mito antico si impa- di Bruno Ventavoli zioni veneranti e ironiche. Voci a caso: un Hotel che si sta con gerghi, colori, interiezioni; si ripropone con chiama "Maltese"; un professore che si chiama forza nuova. Per corroborare la tesi l'autore ristudia i sguazza negli incubi postmoderni. Nella carrellata "]ekyll"; un commissario della polizia tedesca che si personaggi classici anni trenta, da Superman a Fiat- socio-storica di Frezza c'è anche tanto cinema. Per- chiama "Durrenmatt"; una zia che si chiama "Om- man, da Tarzan all'Uomo Mascherato, da Mandrake ché il mito a fumetti sbarca volentieri nel territorio bretta Collister". E così via, per dare un saggio della a Flash Gordon. Un lungo viaggio da quando i supe- mitico del grande schermo. colossale sintesi di linguaggi, culture, suggestioni va- rie, che ogni mese avviene nei fascicoletti brossurati reroi erano immortali e invincibili, fino a quando i Se qualcuno è roso da dubbi. Se qualcuno dubita della Bonelli. traumi, le paure, i dubbi assalgono anche loro, in sin- ancora che alcuni eroi di carta appartengono al mito, tonia col nuovo sentire collettivo. Superman (anche acquisti un Oscar Mondadori. Tredicimila lire per Anche /'Odissea impastava e lievitava le mille vite per esigenze di marketing) fa l'esperienza della mor- 246 pagine. Si intitola L'enciclopedia di Dylan Dog dei greci. Non dimentichiamolo. Pur tenendo a men- te; Batman perde il fido amico Robin; Dylan Dog ed è stata compilata da Dario Abrescia. Sfoggia tremi- te le debite differenze.

Economics, di Siena e l'Ekoclub sità dei toni è decisamente in sin- virtù della sua forte carica di ambi- settanta. La seconda parte, dopo Ambiente sui temi dell'ecologia evolutiva e tonia con i fondamenti di una cul- guità, ha innescato una moltepli- aver analizzato le diverse metafore dell'ecologia della complessità. tura ecologica ancora in gran par- cità di studi aprendo nuovi percor- con cui è stato contrassegnato Attorno alla rilevanza che il con- te da costruire, basata sul ricono- si di ricerca o riproponendo in ve- D'oggetto urbano" nei diversi pa- Ecologia e..., a cura di Enzo Tiezzi, cetto di "tempo" assume nel terri- scimento e sul rispetto delle diffè- ste nuova problemi già consolidati. radigmi che hanno orientato la di- Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 283, torio della propria disciplina e in renze, delle alterità, di una E proprio in quest'ultimo caso che sciplina urbanistica, è incentrata Lit 38.000. relazione alla complessità della complessità e biodiversità che so- rientra il tema della "città sosteni- sul tema della "città sostenibile". cultura ecologica, alla ricerca di no sia biologiche in senso stretto bile", a cui il saggio di Enzo Scan- Una città che non può essere con- Disciplina relativamente recen- vie per una ricomposizione esteti- che culturali. durra fornisce un importante con- cepita come un "secondo ambien- te — l'invenzione del termine vie- ca dello studio della natura, si con- Egidio Dansero tributo per una riflessione interdi- te" contrapposto a quello naturale, ne infatti fatta risalire a Ernst frontano scienziati (Marcello Cini sciplinare attorno alla "sostenibi- ma che deve ridiventare l'ambiente Haeckel nel 1866 — essa alimenta ed Enzo Tiezzi), letterati (Fausto lità urbana". L'autore sollecita in dell'uomo, luogo deputato per ec- proficue contaminazioni tra i se- Malcovati, Giancarlo Mazzacurati modo particolare la disciplina che cellenza alla produzione di ric- parati campi delle scienze della e Dagmar Silhankova Di Simpli- fa della città l'oggetto privilegiato chezza materiale e immateriale, e natura e delle scienze sociali. Ne è cio), artisti (Pietro Cascella), stori- ENZO SCANDURRA, L'ambiente di interesse e cioè l'urbanistica, cui in cui deve avvenire la riconcilia- un significativo esempio il presen- ci (Oscar Di Simplicio e Renato dell'uomo. Verso il progetto della spetta una specifica responsabilità zione tra artificialità e naturalità, Giannetti), economisti (Alessan- te volume che raccoglie i contri- città sostenibile, Etas, Milano nel fissare le regole per un nuovo un ambito complesso di vita da ri- dro Vercelli e Stefano Zamagni), progetto urbano. Il volume è sud- buti di un seminario ("Ecologia 1995, IX-290, pp. 290, Lit 42.000. pensare e riprogettare in un'ottica urbanisti (Alberto Magnaghi, diviso in due parti: la prima è una profondamente nuova. '94") tenutosi nel giugno 1994 a Giorgio Pizziolo e Vieri Quilici) e ben documentata rassegna critica Ingurtosu (Cagliari). Esso rappre- L'enorme successo che il con- Egidio Dansero antropologi (Sergio Bertelli e An- dell'evoluzione che ha contraddi- senta l'avvio di una collaborazione cetto di sviluppo sostenibile ha tonio Melis). Ne risulta un sugge- stinto la riflessione in campo am- tra la Fondazione Oikos, Interna- avuto nel campo delle riflessioni stivo coro a più voci, la cui diver- bientale a partire dai primi anni tional Foundation for Ecological sullo sviluppo, in buona parte in OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 34/XIV (^^obeseti quello di "crematistica", la scienza cessibile a un pubblico non soltan- periodo dei Comneni. Ma tale azio- Parigi, intreccia una relazione con Tascabili che si occupava della natura e del- to specialistico, la ristampa del no- ne riformatrice, non sempre coe- una donna sposata e si prepara a di- l'acquisizione delle ricchezze. In to volume di Kazhdan, considerato rente, si scontrò con molteplici for- ventare uno dei tanti giovanotti alla qualche misura questa distinzione uno dei capisaldi della storiografia ze che dall'interno e dall'esterno moda che affollano la capitale. Ju- ARISTOTELE, L'amministrazione corrisponde a quella tra dimensio- bizantina. Frutto di un lungo pro- minarono definitivamente la stabi- les, invece, resta al paese, ama non della casa, a cura di Carlo Natali, ne privata dell'economia (che ri- cesso di studio, il volume segnò lità di Bisanzio. ricambiato un'attricetta girovaga e Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 176, guarda essenzialmente la donna) e una svolta decisiva nella formazio- Simonetta Sulis scopre infine, sprofondandosi in Lit 14.000. dimensione pubblica (che riguar- ne intellettuale dell'autore e fu te- una solitudine ravvivata da studi da essenzialmente l'uomo). In stimonianza precoce del nuovo appassionati e costanti, il suo vero Sotto il titolo L'amministrazione realtà i rapporti tra i due termini e orientamento storiografico che, a amore, ora adulto e consapevole, della casa sono raccolti in questo tra ciò che essi rappresentavano metà degli anni sessanta, rivolse per la letteratura. Una delle princi- volume i tre libri dell'Economico di erano nell'antichità molto più particolare attenzione a temi di sto- GUSTAVE FLAUBERT, La prima pali particolarità di questo testo — Aristotele (in realtà opera di suoi complessi e confusi. Di essi viene ria sociale e di storia della civiltà, educazione sentimentale, Monda- come sottolinea anche Ferdinando seguaci), alcuni frammenti sullo fornita una chiarissima ed esau- cercando di cogliere i nessi esisten- dori, Milano 1995, 1" ed. 1982, Bruno nella dotta e agguerrita pre- stesso argomento di autori neopi- riente (e didatticamente efficace) ti tra gli sviluppi spirituali e sociali trad. dal francese di Ferdinando fazione — è l'atteggiamento del tagorici, e un riassunto arabo del- disamina nell'introduzione di Car- e la concezione del potere. Il libro Bruno, pp. 300, Lit 12.000. giovane Flaubert nei confronti del VEconomico di Brisone (I II secolo lo Natali. propone un excursus articolato sui movimento romantico. Lo stile del d.C.). La traduzione dello pseudo- Guido Bonino differenti aspetti della civiltà bizan- Viene ora riproposto, sempre romanzo oscilla infatti — e questa Aristotele è quella di Renato Lau- tina, con particolare attenzione ai con note e traduzione di Ferdinan- incertezza stilistica è il segno più renti già proposta da Laterza nel secoli X-XII. Secondo l'autore, la do Bruno, il testo che ormai tredici evidente di un Flaubert ancora in 1973. Come correttamente indica forte centralizzazione amministra- anni fa aveva inaugurato la collana formazione — tra il lirismo e l'iro- il titolo italiano, non si tratta di tiva del mondo bizantino ebbe co- "Oscar Classici". La scelta di que- nia; tra l'adesione agli ideali ro- opere di economia nel senso mo- ALEXANDER P. KAZHDAN, Bisan- me conseguenza la creazione di sto romanzo giovanile di Flaubert mantici e il rifiuto dei medesimi, in derno del termine, e comunque zio e la sua civiltà, Laterza, Roma- una società agerarchica e acorpora- fino a quel momento ingiustamen- nome di una più profonda consa- non di economia politica, ma piut- Bari 1995, trad. dal russo di Gio- tiva, caratterizzata dalla mancanza te considerato come un primo ab- pevolezza del valore della letteratu- tosto di testi che riguardano l'am- vanni Arcetri, pp. 189, 37 ili. f.t., di un sistema sviluppato di legami bozzo della più matura e compiuta ra e dello squallore del mondo bor- ministrazione domestica, come la Lit 13.000. sociali e da una instabilità che per- Educazione sentimentale fu, e resta ghese. stessa etimologia del termine "eco- meava tutto il corpo sociale. Ten- tuttora, ottima. Si tratta infatti di Chiara Bongiovanni nomia" suggerisce. Molto più vici- A distanza di dodici anni dalla denze opposte, verso il decentra- un'opera del tutto autonoma che no al significato odierno del termi- pubblicazione dell'edizione italia- mento e la creazione di legami nuo- narra le vicende di due giovani ami- ne "economia" era nell'antichità na, è uscito, in una collana più ac- vi e più saldi, si manifestarono nel ci, Henri e Jules. Henri, una volta a

MEYER SCHAPIRO, LO stile, introd. di Francesco Abba- tendo a confronto le soluzioni che via via sono siate te, Donzelli, Roma 1995, ed. orig. 1953, trad. dall'in- date a questo problema: si può distinguere da un lato glese di Marina Astrologo, pp. XXIII-66, Lit 12.000. chi riconosce priorità e autonomia alle qualità forma- li, dall'altro chi valuta le connessioni con l'esterno, e Alcuni storici dell'arte, tra ipiù grandi, hanno sen- trova nel contenuto dell'opera d'arte le ragioni dello tito e sentono a volte la necessità di riflettere sugli stile. Le diverse posizioni vengono analizzate dall'au- strumenti, sull'uso delle parole-chiave della discipli- tore con grande pacatezza, ricercando i modi attraver- na, e tra queste la parola "stile" ha senza dubbio un so i quali lo strumento dello stile sia utilizzabile an- posto prioritario. In questa prospettiva va inquadrato che in altri ambiti disciplinari. Non bisogna infatti di- il saggio, ben noto e frequentemente citato, diSchapi- menticare che questo importante saggio (che non era ro: egli cerca di chiarire tutte le sfaccettature di un mai stato tradotto in italiano) vide la luce al di fuori concetto tanto ampio da comprendere gli stili indivi- del consueto dibattito metodologico della storia duali (le qualità che permettono di distinguere tra un dell'arte, in quanto fu pubblicato per la prima volta in maestro e un altro) ma allo stesso tempo anche i cicli una raccolta di scritti dedicati a fare il punto sullo sta- storici, gli stili che informano un'epoca. to degli studi antropologici (Anthropology Today. Il tentativo è quello di definire le modalità con cui An Encyclopedic Inventory, a cura diA.L. Kroeber). lo stile può intervenire nella storia della cultura, met- Simone Baiocco

HERVÉ GuiBERT, Le regole della a morte, può permettersi di sposta- JOHANN W. GOETHE, Le affinità za, ma più spesso riuscendo a mi- vico Tulli, pp. 380, Lit 13.000. pietà, Marsilio, Venezia 1995, la re a suo piacimento i limiti del pu- elettive, Marsilio, Venezia 1995, mare le qualità analitiche del tede- ed. 1993, ed. orig. 1991, trad. dal dore e di farlo magistralmente con trad. dal tedesco di Paola Capriolo, sco. Nonostante un editing distrat- GABRIELE D'ANNUNZIO, Contem- francese di Laura Vettori, pp. 204, una scrittura violenta, lineare, qua- pp. 288, Lit 12.000. to abbia dimenticato qualche vir- plazione della morte, a cura di Raf- Lit 10.000. si prosciugata dall'orrore quotidia- gola e lasciato alcuni refusi, la tra- faella Castagnola, Mondadori, Mi- no che è costretta a descrivere mi- Dopo le fatiche del Werther, duzione non ha niente di lano 1995, la ed. 1912, pp. CXII- 1127 dicembre 1991 HervéGui- nuziosamente. Paola Capriolo si cimenta con scolastico — ridottissimo l'appara- 138, Lit 12.000. bert, scrittore, giornalista, appas- Chiara Bongiovanni quella che è stata definita la sola to di note, intese sempre come am- sionato di fotografia e di pittura, vera tragedia goethiana. La sapien- plificazioni tematiche e mai mera- MICHELE PRISCO presenta ANTON muore a trentasei anni. Di Aids. te traduttrice contorce l'italiano, mente esplicative —; si direbbe al CECHOV, Il monaco nero, Laterza, Prima di essere colpito dalla malat- talvolta a scapito della scorrevolez- contrario che la scrittrice Capriolo Roma-Bari 1995, ed. orig. 1894, tia Guibert era un promettente e sguazzi a meraviglia nella densità trad. dal russo di Alfredo Poliedro, raffinato scrittore d'élite, ma l'im- linguistica delle Affinità, rispec- pp. 100, Lit 9.000. provviso palesarsi del male e la sua chiandovi il proprio gusto per la scelta di affrontarlo, combatterlo e teatralità e, come lei stessa scrive IVAN TURGENEV, L'esecuzione ca- sezionarlo nelle pagine dei suoi li- nella nota introduttiva, per "un. pitale di Troppmann, e/o, Roma bri lo ha consacrato presso un va- universo simbolico tra i più perfet- 1995, ed. orig. 1870, trad. dal russo sto pubblico come narratore della ti e in sé conclusi". In un panora- diEnricoDamiani, pp. 62, Lit5.000. peste del 2000. Le regole della pietà ma letterario confuso dove quasi tutto passa senza lasciare tracce, ri- forma con All'amico che non tniha Percorsi della riflessione femminile Cindy Sherman fotografa LUIGI RUSSO, Giovanni Verga, La- salvato la vita (Guanda, 1991) e Ci- resti umani trovare o incontrare un grande terza, Roma-Bari 1995, ristampa, non identificati classico in traduzione incisiva tomegalovirus: diario d'ospedale • ed. orig. 1920, pp. 346, Lit 15.000. (Bollati Boringhieri, 1992), una Sottoscrivete l'abbonamento a Lapis, quanto sfaccettata ha il sicuro pre- Jessica Benjamin gio dell'inattualità. Per questo la- tragica, inesorabile e lucidissima CHARLES BUKOWSKI, Niente can- vi dà diritto a ricevere pornografia e psicoanalisi voro Capriolo è finalista del pre- trilogia imperniata sul male, sul • zoni d'amore. 21 Racconti, Mon- i quattro numeri dell'anno 1995 mio Elsa Morante. suo lento avanzare e sulle inevita- Hilda Doolittle dadori, Milano 1995, ristampa, ed. bili conseguenze fisiche e psichi- conoscenza e arte • Sylvie Accornero orig. 1990, trad. dall'inglese di Gio- che: "Una volta mi si diceva / Ha • ordinario lire 40.000 vanni Luciani, pp. 224, Lit 8.000. dei begli occhi / oppure / Hai delle • sostenitore lire 60.00ID estero lire il femminile e il divino 060.000 le trappole di un mito belle labbra / ora degli infermieri • GIULIO CESARE CROCE, Bertoldo e • sottoscrivo n° abbonamenti mi dicono / Ha delle belle vene". Bertoldino, ADRIANO BANCHERI, • allego assegno non trasferibile intestato a La Tartaruga edizio- arcaici futuri Abbiamo a che fare con una crona- l'artificio della nascita Segnaliamo inoltre: Cacasenno, a cura di Nico Orengo, ca impietosa. Al punto che ai sani ni pagamento in c/c postale n° 24001208 intestato a Mondadori, Milano 1995, ed. orig. — e Guibert lo sapeva benissimo, La Tartaruga edizioni - via Filippo Turati 38 - 20121 Milano ADOLF RUDNICKI, Cronache del 1609, 1620, pp. XVIII-192, Lit tanto da ripeterlo in varie intervi- Ghetto, Marsilio, Venezia 1995, 11.000. ste — può apparire insultante e so- cognome e nome La Tartaruga edizioni ed. orig. 1959, prima trad. inte- prattutto impudica. Ma Guibert, Via Filippo Turati 38 - Milano grale in italiano, trad. dal polacco dalla sua posizione di condannato Tel. 02 6555036 - Fax 02 653007 di Anna Vivanti Salmon e Ludo- | DEI LIBRI DEL MESE

OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 35/XV t^c-be/ote-

GIULIO MOZZI, La felicità terrena, pensioni degli italiani, Il Mulino, Sullo scaffale Theoria, pp. 180, Lit 25.000. pp. 100, Lit 12.000. Raccolta di racconti minimi. GIOVANNI DE LUNA, Donne in NOVITÀ 1993/96 Novità di settembre BARBARA TRAPIDO, In bilico, Don- oggetto. L'antifascismo nella so- zelli, pp. 300, Lit 35.000. cietà italiana 1922-1943, Bolla- Fiction Schema shakespeariano per 0 ti Bonn ghieri, pp. 400, Lit 48.000. quarto romanzo della scrittrice su- il RAGAZZINI BERNARDO ATXAGA, L'uomo solo, dafricana. FURIO DIAZ, L'utopia liberale, La- terza edizione Giunti, pp. 440, Lit 32.000. terza, pp. 96, Lit 9.000. DIZIONARIO INGLESE ITALIANO Romanzo basco sul terrorismo BANANA YOSHIMOTO, Lucertola, ITALIANO INGLESE degli anni ottanta. Feltrinelli, pp. 160, Lit 21.000. PROSPERO GALLINARI, LINDA SAN- di Giuseppe Ragazzini Sei racconti. TILLI, Dall'altra parte. L'odissea 2 400 pagine BARBEY D'AUREVILLY, Una storia quotidiana delle donne dei dete- oltre 138 000 voci senza nome, Marsilio, pp. 300, Lit nuti politici, Feltrinelli, pp. 224, oltre 237 000 accezioni 22.000. Non fiction Lit 22.000. oltre 4 800 sigle, simboli Prima traduzione italiana a cura e abbreviazioni di Mariangela Miotti, introduzio- AA.W., I cortili dello Zio Sani. In- BRUNO MANGHI, Il tempo perso oltre 3 000 nomi propri e toponimi ne di Liana Nissim. terviste ed interventi di Noam nelle attività politiche, sindacali, 32 tavole illustrate Chomsky sul Nuovo Ordine Mon- associative, Marsilio, pp. 104, Lit in quadricromia ALFRED KOLLERITSCH, Gli am- diale, Gamberetti Editrice, pp. 150, 18.000. 128 illustrazioni mazzapeschi, Marsilio, pp. 170, Lit Lit 15.000. e didascalie bilingui 28.000. CARLO MAZZANTINI, I ragazzi di lire 99 500 La storia si snoda intorno a un LEONARDO BOFF, Per una dimen- Salò. L'armata degli adolescenti castello nei pressi di Gànz. sione politica e teologica dell'eco- che fu travolta dalla guerra civile, logia, Edizioni Lavoro, pp. 64, Lit Marsilio, pp. 188, Lit 20.000. MADAME DE STAAL-DELAUNAY, 10.000. Memorie, Adelphi, pp. 353, Lit CLAUDIO PAVONE, Le origini della 38.000. GIANNI BRERA, La bocca del leo- Repubblica. Fascismo, antifasci- ne. L'arcimatto II 1967-1973, Bal- smo e continuità dello Stato, Bol- ELSA MORANTE, Storie per bambi- dini & Castoldi, pp. 500, Lit lati Boringhieri, pp. 296, Lit ni, E. Elle, pp. 220, Lit 13.000. 32.000. 26.000. Sono compresi alcuni scritti ap- Seconda parte degli scritti usciti parsi soltanto su un quaderno pri- sul "Guerin Sportivo". GIOVANNA ROSA, Cattedrali di ZANICHELLI vato; le illustrazioni sono della carta. Elsa Morante romanziere, Il I LIBRI SEMPRE APERTI Morante. GIULIANO CAZZOLA, Le nuove Saggiatore, pp. 368, Lit 35.000.

• Jaca Book per celebrare i suoi trent'anni, por- aperto "Domus Perspectivae, documenti e studi stori- tati con più di cento titoli all'anno e un catalogo di ci di prospettiva" che ha in programma traduzioni e 2100 titoli divisi in cinque collane, pubblica un volu- commenti di opere ellenistiche, medievali e rinasci- me composto da una serie di manifesti. Il libro è stato mentali di argomento scientifico. concepito come una galleria che illustri, grazie all'ap- • Laterza battezza "Città, architettura, design" porto di illustrazioni e brevi didascalie, un cammino una collana in cui gli architetti raccontano in prima per- attraverso le tematiche caratterizzanti la casa editrice. sona il loro lavoro. Con la direzione di Benedetto Gra- Il doppio filone etnico-spiritualistico è rappresentato vagnuolo, iprimi volumi sono dedicati a Botta e Krier. da una serie di aree tematiche intitolate: "con tutta d Rizzoli inaugura una collana "Studi di architet- l'esistenza" sul cristianesimo, "a causa della meravi- tura" rivolta al grande pubblico. Apre una monogra- glia" sulla filosofia; "la lunga ombra cieca sul pianeta" fia, completa di apparato illustrativo e catalogo delle sull'imperialismo; "un'arte primordiale" sull'arte ru- opere e dei progetti, su Vittorio Gregotti. pestre; "lo sguardo narrativo" sulle letterature africa- • Il Mulino ha affidato a Remo Bodei "Lessico ne, "l'universo allude" sulla cultura medievale; "in dell'estetica", una collana articolata in tre sezioni cor- punta di piedi..." sulle origini dell'uomo; "la stella in- Archivio rispondenti a tre metodologie d'apprendimento teriore" sulle religioni; "un universo spirituale secon- dell'estetica: "Le parole chiave"; "Il sistema delle ar- do i ritmi della natura" sulle culture precolombiane; ti"; "Momenti di storia dell'estetica". In libreria Le "visione dell'invisibile" sull'arte dell'Oriente cristia- in stampa Q SU supporti magnetici sotto forma di ban- forme del bello di Remo Bodei; L'estetica del Sette- no; "un mare di culture, una storia di uomini" sul Me- ca dati testuale in formato Ms-Dos. Sono già stati cento di Elio Franzini; Estetica della musica di Enri- diterraneo. Il volume è disponibile in libreria. pubblicati gli indici di frequenza delle Vite di Vasari e co Tubini. Seguiranno testi su concetti specifici quali: • Scuola Normale Superiore - Accademia la lettera A delle Concordanze delle Lettere di Mi- • "il tragico", "il comico", "il sublime", "il genio" oppu- della Crusca: dalla loro collaborazione nasce la col- chelangelo. Parallelamente all'edizione a stampa, so- re sull'estetica classica, medievale, del Rinascimento, lana "Strumenti e testi" con l'intento di offrire agli no anche disponibili i dischi delle Vite e la banca dati barocca, romantica e, infine, su quella dell'architettu- studiosi analisi lessicografiche di testi artistici, lette- delle Lettere. ra, della letteratura, del cinema. rari e tecnici elaborati informaticamente e accessibili • Cadmo si è trasferita da Roma a Firenze e ha Camilla Valletti

cìo, pp. 100, Lit 26.000. LAURA PARIANI, La spada e Non fiction JUDITH LORBER, L'invenzione dei In arrivo Prefazione di Claudio Magris. la luna, Sellerio, pp. 250, Lit sessi, Il Saggiatore, pp. 480, Lit 15.000. LUCIANO BIANCIARDI, Chiesa esca- 42.000. Novità di ottobre GUSTAV HERLING, Ritratto vene- Primo romanzo: nell'America tollo e nessuno raddoppiò. Diario Prima opera tradotta in italiano ziano e altri racconti, Feltrinelli, Centrale del 1600, il narratore rie- di un pubblico, Baldini & Castoldi, della sociologa americana. Fiction pp. 200, Lit 30.000. voca la vita del padre meticcio, na- pp. 456, Lit 30.000. to dall'incontro tra un conquista- EUGENIO MONTALE, SANDRO PEN- AA.W., Rose d'India, e/o, pp. PETER JENS JACOBSEN, Niels dor e una maya. GIULIANA BRUNO, Rovine con vi- NA, Lettere e minute, Archinto, pp. 125, Lit 15.000. Lyhne, Iperborea, pp. 280, Lit sta. Alla ricerca del cinema perdu- 160, Lit 20.000. Racconti di scrittrici indiane 24.000. PIER PAOLO PASOLINI, Raccontini to di Elvira Notari, La Tartaruga, Il carteggio si apre nel 1932 e si contemporanee. Introduzione di Claudio Magris. romani, Einaudi, pp. 120, Lit pp. 320, Lit 42.000. conclude nel 1938 con i preannun- 18.000. ci della censura fascista. PAUL AUSTER, Smoke & Blue in NORMAN MANEA, Clown, Il Sag- GIULIA D'AGNOLO VALLAN, Nuo- the face: due sceneggiature, Ei- giatore, pp. 176, Lit 24.000. MICHELE PERRIERA, Delirium cor- vo cinema americano, Theoria, pp. naudi, pp. 250, Lit 28.000. Vissuto sotto la dittatura di Cea- dis, Sellerio, pp. 216, Lit 15.000. 144, Lit 12.000. sescu, lo scrittore romeno raccon- Dopo A presto, un romanzo con Con la collaborazione CHRISTIAN BOBIN, La donna che ta come può essere paradossal- finale a sorpresa ambientato a Pa- JANE DUNN, Sorelle e complici. sarà, Archinto, pp. 144, Lit 20.000. mente divertente opporsi al totali- lermo. Vanessa Bell e Virginia Woolf, di Laura Rosso della Libreria Feltrinelli tarismo. Bollati Boringhieri, pp. 416, Lit SILVANA GRASSO, Ninna nanna Mo YAN, L'uomo che alleva- 60.000. di Torino. I dati dei volumi non sono del lupo, Einaudi, pp. 190, Lit LOUISE MAY ALCOTT, Mutevoli va i gatti, Th eoria, pp. 180, Lit definitivi e potrebbero subire 26.000. umori, Bollati Boringhieri, pp. 272, 25.000. CESARE GARBOLI, Il gioco segreto. modifiche di cui Lit 30.000. Racconti che hanno per prota- Nove immagini di Elsa Morante, ci scusiamo in anticipo. KNUT HAMSUN, Vittoria, Corbac- Con una nota di Henry James. gonisti i bambini. Adelpbi, pp. 200, Lit 18.000. IL RACCONTO

CHE ILLUMINA

LA VITA

E L'OPERA

DI PROUST.

PIETRO CITATI

CON LA SENSIBILITÀ E

GLI STRUMENTI DEL NAR-

RATORE, CON IL RIGORE

CRITICO DEL SAGGISTA,

ARNOLDO MONDADORI PIETRO CITATI Ci ACCOM- EDITORE PAGNA, COME NESSUNO La Colomba MAI PRIMA D'ORA, VICI- Pugnalata NO AL MISTERO CHE FU PROUST E LA RECHERCHE

MARCEL PROUST. OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 37/VIII 3tc

ANGIOLINA ARRU, Il servo. Sto- presso i padroni, non è obbligato a ria di una carriera nel Settecen- indossare la livrea, è menzionato to, Il Mulino, Bologna 1995, pp. Una saga servile nel testamento), mal tollerati dagli 241, Lit 34.000. altri membri. Rimasto vedovo, si di Maria Carla Lamberti risposa nonostante l'opposizione Forse nessuna parola che conno- della padrona più giovane — quel- ti un gruppo socio-professionale Raccontare la vita di un servo, azioni del servo al comportamento durato molti anni e — nonostante la che lo trascina proprio allora nel ha poteri di evocazione così vasti e uno dei tanti della Roma di fine dei suoi padroni, ha fatto confluire l'episodica incrinatura — destina- processo per sospetto avvelena- diversificati quanto "servo". Rifiu- Settecento, è forse la risposta me- la vicenda del primo in quella dei to a protrarsi nel tempo; e le ragio- mento — e conserva il posto, sia tata dal mondo contemporaneo in- todologica più efficace all'insoddi- secondi, in tal modo dilatandola e ni del suo avvio, delle sue trasfor- pure con compiti più limitati, fino dustrializzato come inadatta a sfazione lasciata da questo stadio raddoppiandola. mazioni e del suo prolungarsi sono al 1799. esprimere un moderno rapporto della ricerca: Angiolina Arru ha Punto di partenza è il resoconto cercate nelle vicissitudini dei sog- Ma il suo rapporto con i Rubini di lavoro, essa assume, nel riferi- aggirato gli ostacoli di una docu- di un processo celebratp nel 1796 a getti più o meno direttamente non termina qui, e non solo perché mento al recente o lontano passa- mentazione non specialmente ric- Roma: Antonio Guberti di Raven- coinvolti. il legato di cui è beneficiario non è to, molteplici e differenti significa- ca né particolarmente loquace — na è accusato di aver tentato di av- Viene dapprima seguita per ben vincolato alla sua permanenza ti, arricchita e alimentata dalle raf- come quella che di regola è pro- velenare una delle sue padrone tre generazioni la famiglia dei pa- presso i padroni. Sarà l'ultima su- figurazioni che ne hanno dato da dotta dagli individui delle classi con un piatto di polenta; è proba- droni, i Rubini, rappresentanti di perstite — quella stessa che lo ave- sempre tragedia, commedia e ro- va a suo tempo accusato — a rivol- manzo: dalla pura e semplice de- gersi a lui per risolvere i problemi scrizione a fine macchiettistico di della propria solitaria vecchiaia; e alcuni stereotipi (il servitore furbo, morirà infatti nel 1810 nella casa di imbroglione, avido) alla più raffi- Ai lettori Antonio, nominandone il figlio nata delineazione delle implicazio- erede di due case e tre poderi. ni psicologiche che ogni condizio- Sì: il CD-ROM con il testo integrale di tutte le recensioni pubblicate su L'Indice verrà rea- L'accoglimento di costui tra i can- ne servile, sia pure ad alta profes- lizzato. tori della Cappella Sistina, avvenu- sionalità e qualificazione, compor- Vi avevamo detto che ci saremmo impegnati a produrlo solo se ci fossero pervenute suffi- to a dispetto delle non brillanti ca- ta. cienti prenotazioni entro agosto. E ora, grazie all'altissimo numero di adesioni giunte in reda- pacità canore e con esplicito ricor- so a potenti appoggi, sancirà la riu- Quando gli storici, e in partico- zione, possiamo dre "ufficialmente" il via all'operazione. lare gli storici dell'età moderna, scita di una carriera di domestico. Avendo deciso di includere tutte le recensioni apparse (o di imminente pubblicazione) hanno cominciato a occuparsi di Questa duplice saga, di cui ho dall'ottobre 1984 al dicembre 1995 (anziché al luglio scorso, come precedentemente comuni- servi e padroni, non hanno certo dato brevemente conto, ha tutto il fatto concorrenza ai letterati nel- cato), il CD-ROM sarà pronto tra la fine di quest'anno e gli inizi del prossimo. Oltre alla ri- fascino del racconto di "vita qua- l'indagare sulla complessità di cerca per autore, titolo, argomento, casa editrice, recensore, anno di edizione, numero e anno lunque", costruito con paziente la- questa relazione e sulle diverse sfu- della rivista in cui è apparsa la recensione, con relative parole chiave, il programma consentirà voro di cucitura di tracce, cercate e mature di cui può colorarsi: in- di accedere a un archivio di tutti i ritratti di Tullio Pericoli e i disegni di Franco Matticchio. disseppellite da più fondi di archi- fluenzati anche dalle fonti disponi- Presi dall'entusiasmo per l'iniziativa, abbiamo però commesso un piccolo errore nell'an- vio; è un genere che la fioritura mi- bili, hanno preferito accontentarsi nunciarla sui numeri di luglio e settembre: abbiamo cioè dimenticato di chiarire 1) che le spe- crostorica degli ultimi decenni ha delle poche sicurezze offerte dai reso familiare al lettore italiano (da se di spedizione saranno a nostro carico; 2) che al prezzo di 15.000 lire (50.000 per gli abbona- dati seriali trattabili in modo quan- Il formaggio e i vermi di Carlo ti) va sommato il 16 per cento di IVA (rispettivamente 12.000 e 8.000 lire). La cifra resta mol- titativo, ai quali hanno chiesto un Ginzburg, a L'eredità immateriale primo profilo della professione in to al di sotto dei prezzi di prodotti analoghi in commercio, ma ci scusiamo ugualmente dell'im- di Giovanni Levi, a Mondo operaio antico regime. Esemplari in pro- precisione, soprattutto con chi ci ha già inviato il modulo di prenotazione. e mito operaio di Maurizio Gribau- posito le ricerche della scuola di di), abituandolo a biografie di fi- Cambridge, parallele a quelle sulla gure minori e secondarie, tradizio- storia della famiglia, che hanno av- nalmente escluse dal palcoscenico viato comparazioni fondate innan- • Desidero prenotare il CD-ROM del- Cognome della storia. Ma naturalmente lo zitutto su stati di popolazione e D'Indice" scopo di queste opere non è quello censimenti; anche l'analisi più di offrire in lettura vicende più o qualitativa condotta da Daniel Ro- Nome meno sconosciute e più o meno ac- che sugli inventari post mortem, e • Mi impegno fin d'ora a versare l'im- cattivanti; nel caso del libro di An- quindi sui consumi dei domestici porto dovuto: giolina Arru il titolo richiama non parigini, si è valsa di tabelle e per- un personaggio ma una categoria, centuali — sebbene interpretate • 87.000 lire e promette quindi di rispondere a con immaginazione alimentata • 58.000 lire, poiché CaP interrogativi lasciati insoluti dalla lettura degli scrittori coevi — • sono abbonato . dall'indagine finora condotta su di per illustrare il carattere cultural- • mi abbonerò entro l'anno. Vitta essa. mente ibrido della categoria e la Così l'autrice intesse i protago- funzione mediatrice da essa svolta nisti entro una trama quantitativa tra élite e salariati. Telefono • Vi chiedo di informarmi non appena capace di definirne i margini di I risultati di questa fase prelimi- il CD-ROM sarà pronto. . Note esemplarità e di eccezionaìità ri- nare sono stati senza dubbio im- spetto al gruppo di cui fanno par- portanti, e hanno il merito di aver te: Guberti è uno dei tanti servi im- tracciato basilari distinzioni all'in- • Subito dopo provvederò al pagamen- migrati a Roma dalla provincia e terno di un universo così composi- to con le modalità che mi indicherete. condivide con essi alcune caratte- to: tra maschi e femmine, tra mon- ristiche differenziandosene per al- do rurale e urbano, tra città e città, tre; anche la sua prima moglie è ve- tra nazioni e regioni d'Italia e nuta nella capitale per servire e, d'Europa. Ma se il proliferare di come molte nella sua condizione, studi su singole situazioni ha mol- si è allontanata dal paese d'origine tiplicato campioni e modelli di ri- subalterne di antico regime — ap- bile invece che il malessere di cui una borghesia romana non ricca abbastanza tardi e una volta in ferimento, ha anche mostrato alcu- profittando dei vantaggi offerti costei ha sofferto sia stato provo- che riesce ad accumulare un di- città è rimasta nubile fin oltre i ni limiti intrinseci al metodo adot- dalla ricostruzione biografica, do- cato da un'intossicazione di verde- screto patrimonio in immobili, ti- trent'anni. Peraltro, relativamente tato. ve una notizia assume interesse e rame, dovuta a un paiolo non sta- toli pubblici e crediti con oculati atipica nei confronti di quella delle E infatti prerogativa di ogni in- significato dalla disposizione cro- gnato, e Antonio è così assolto. programmi di relazioni sociali e di città italiane, e ancor più europee, chiesta che si appella a dati quanti- nologica e dalla catena che la uni- L'esame di questo singolo conflit- gestione economica. La loro fortu- è la stessa popolazione dei servi ro- tativi attirare l'attenzione più sulla sce alle altre; non solo ma, rincor- to è l'occasione per penetrare nella na tocca il culmine intorno alla mani: prevalentemente maschi e norma che sulle eccezioni, più sul- rendo i nodi che intrecciano le storia di un rapporto di servizio metà del Settecento: gli ultimi rap- spesso sposati, anche se oggetto in le ricorrenze che sui casi isolati, e a presentanti, un maschio e due fem- questo periodo di crescente con- maggior ragione se l'autore perse- Roma nel Rinascimento. Piazza mine, che rinunciano al matrimo- correnza femminile. gue scopi comparativi. Ma se que- dell'Orologio. 4 nio e continuano a convivere, co- Il conflitto scoppiato quando sto è un difetto, perché si astiene 00186 Roma noscono un lento declino e lottano Antonio Guberti chiede di rispo- dal considerare tutta la gamma di Tei. 06/5832038 per garantirsi sicurezza nel futuro Fax. 06/6877059 sarsi dimostra, secondo Angiolina combinazioni possibili per con- e mantenere con quanto resta Arru, che proprio alla resistenza centrarsi sulle più frequenti, lo è dell'eredità un tenore di vita sem- contro il matrimonio dei maschi si tanto più quando l'oggetto di ana- pre più minacciato dalla crisi di fi- roma nel rinascimento deve forse la vittoriosa affermazio- lisi è un gruppo come quello dei ne secolo. ne delle donne, in genere più di- servi dove la variabilità tipica di Nella loro pianificazione entra sposte a pagare l'ingresso nel me- ogni figura sociale sembra ulterior- Per essere informati su quanto di importante si pubblica su appunto Antonio Guberti, assunto stiere con il nubilato prolungato o mente esasperata: per la natura Roma da Cola di Rienzo al Sacco del 1527. Una rassegna nel 1783, come unico domestico definitivo. stessa del rapporto di lavoro, il ti- annuale con interventi critici, recensioni, schede e segna- cui affidare impegni anche ammi- po di prestazioni che esso richiede, lazioni di convegni e mostre, che vuol essere uno strumen- nistrativi: la fiducia accordatagli il legame personale che implica, la dalla maggiore delle Rubini gli to di lavoro per ricercatori di discipline diverse. molteplicità di doti che oltre consente di raggiungere un certo all'abilità professionale chiama in potere e un insieme di privilegi (si causa. RR. Bibliografìa e note. 1994. Lire 50.000. è sposato e abita con la moglie IDEI LIBRI DEL MESE|

OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 38 £>t Cr^CCN SABINE G. MACCORMACK, Arte eludono anche le Dimensioni bi- e cerimoniale nell'antichità, Ei- zantine di Enrico Maltese. Una naudi, Torino 1995, ed. orig. Nell'impero del panegirico raccolta di saggi che si muovono 1981, trad. dall'inglese di Fran- tutti sul terreno, per Bisanzio an- cesca Tiviotti Inghilleri, pp. 438, di Mario Gallina cora in gran parte inesplorato, 68 ili, Lit 140.000. delle strutture mentali e della psi- ENRICO V. MALTESE, Dimen- via destinato a giocare un ruolo presentare l'ingresso di Cristo a sì a partire dal IV secolo la narra- cologia religiosa, minuziosamen- sioni bizantine. Donne, angeli cruciale nell'organizzazione del Gerusalemme. zione degli atti imperiali si dis- te indagate entrambe al fine di e demoni nel medioevo greco, consenso. Dietro l'apparente co- Ma soprattutto — ed è elemen- solse nella descrizione del ceri- cogliere, al di là dei diffusi pre- Scriptorium, Torino 1995, pp. dificazione la retorica si mostrò to di grande interesse — il con- moniale, artifizio retorico e im- giudizi, quale percezione i bizan- 191, Lit 28.000. infatti capace di interpretare le si- tributo dei retori all'elaborazio- magini si sovrapposero annullan- tini avessero di se stessi e quali di- tuazioni contingenti e in primo ne dello spettacolo visivo non fu do qualsiasi gerarchia. stanze li separassero dal coevo Il cerimoniale di corte, assai più luogo i cambiamenti verificatisi minore di quello offerto da artisti L'approccio "teatrale" ai fatti, mondo occidentale. che altri elementi, distingue con nel trapasso "da un mondo paga- e da artigiani, impegnati a rap- dominante costante della vita tar- Il compito era arduo, ma in nettezza gli imperatori della tarda no classico a un mondo cristiano presentare nelle pitture o nei mo- doantica, si perpetuò nell'impero virtù di un'assoluta padronanza antichità e di Bisanzio dai loro e post-classico e, infine, medieva- saici, sulle monete o negli argenti bizantino, sicché non è un caso se delle fonti originali — senza la predecessori di età classica. Se in le". Così, per limitarci a un esem- sapientemente incisi, quegli stes- con un'analisi dello "spazio sce- quale non è possibile superare la molti ambiti infatti è possibile in- pio, se nella cerimonia delle ese- si episodi che il panegirista nico" — dell'ippodromo di Co- cerimoniosa verbalità di quella dividuare con correttezza il persi- quie la divinizzazione dell'impe- avrebbe poi descritto per il suo stantinopoli, luogo privilegiato e civiltà letteraria — Maltese ha sa- stere di tradizioni classiche, lad- ratore fu sostituita da un rituale pubblico. Parola e immagine, do- istituzionale del dialogo o dello puto addentrarsi nei meandri del- dove si affronti il tema fondamen- di impronta cristiana, per conver- tate di una medesima e comple- scontro, spesso marcatamente co- la mentalità bizantina senza mai tale della glorificazione, sacraliz- so i motivi celebrativi dell'adven- mentare forza di suggestione ten- reografici, tra imperatore e sud- perdere di vista l'uomo nel suo zata e simbolica, del sovrano tus pagano furono assimilati dalla devano a coincidere e a produrre diti, e della chiesa, dove un'esu- duplice rapporto con la storia e autocratore la discontinuità ri- nuova fede che li adattò all'arrivo quel medesimo effetto di "splen- berante rituale liturgico contri- con la parola. Il medioevo greco, spetto alla tradizione prevale sino dei vescovi o li utilizzò, nelle arti dido teatro" già avvertito con buiva alla "spettacolarizzazione tanto spesso mal giudicato quan- a divenire dominante. Con Augu- figurative, quale modello per rap- grande chiarezza da Gibbon. Co- del sacro" — si aprono e si con- to poco conosciuto per i rilevanti sto invero, e ancora al tempo degli sforzi richiesti dalla lettura delle Antonini, l'imperatore si presen- testimonianze bizantine — "una tava formalmente come il garante farragine di fonti ancora troppo mondano, seppur rivestito di alti spesso inedite o mal edite" —, postulati etici, della libertà e della Dove vai se il greco non lo sai? appare così in una prospettiva prosperità della res publica Roma- nuova, ricchissima di dati e di na. In seguito al regno di Diocle- di Amneris Roselli suggestioni difficilmente com- ziano, tuttavia, i resti della co- pendiabili in definizioni sbrigati- scienza repubblicana vennero ve giacché, malgrado la varietà Apparentemente il fatto che in Italia si tra- 58; 104; 131, n. 28) di un tal Theotokos, as- meno, sempre più sostituiti dalla dei temi trattati, non siamo in concezione ellenistica della divi- ducano molte opere letterarie, classiche e sociato al Cristo in trono o a Gesù bambino: presenza di osservazioni fugaci o nità imperiale destinata a proteg- contemporanee, e molti saggi, più o meno re- questo misterioso personaggio altri non è di prospettive isolate bensì di im- gere i governanti con una sorta di centi, è un rassicurante segno di apertura e di che la Beata Vergine, Madre di Dio (theo- magini armoniche dai contorni tabù sacro. vitalità culturale. Apparentemente. Ma in tokos), come ognun sa e come non sarebbe ben definiti. Come mostra Sabine MacCor- realtà cosa portiamo a casa quando acquistia- stato difficile ricavare anche dai contesti di Tra i molti possibili, suggeria- mo alcuni percorsi di lettura: in- mack nel corso di uno studio ma- mo un libro straniero tradotto? Cosa ci ga- p. 104 e 131: perché mai un predicatore gistrale (sulla traduzione italiana nanzi tutto la funzione paradig- rantisce della bontà del prodotto? In alcuni avrebbe paragonato l'immagine dell'impera- cfr. l'articolo di Amneris Roselli matica del segno e del simbolo, in questa pagina), decisivo fu per casi la buona fama del traduttore, in altri, più tore (sovrano solo umano) a quella ben supe- evidente nell'ambito "cruciale tale mutamento di prospettiva il frequenti, la riconosciuta serietà della casa riore del Theotokos, per poi parlare della della comunicazione tra il potere ruolo svolto dal cerimoniale di editrice. Madonna: "Per cui, amore mio, onoriamo e i sudditi" così come nella sfera, corte a cui toccò, nel nuovo e ra- Vediamo allora cosa succede a un lettore Teikon di Nostra Signora, la vera regina"? altrettanto decisiva, dei rapporti refatto clima politico instauratosi tra fedeli e chiesa ortodossa. E del saggio di Sabine G. MacCormack. (anche su "amore mio", detto a coloro che con la tetrarchia, scandire il ritmo poi la dicotomia tra trattatistica ascoltano la predica del buon padre copto, di vita delle grandi città dell'im- La traduzione di un saggio di questo gene- dotta e letteratura popolare che pero e i rituali della nascente chie- re è stata affidata a una persona che a quan- avrei qualcosa da ridire) e le parole "1 tre non implica tuttavia e necessaria- sa cristiana. Sicché già Edward to pare non conosce né il greco, né le istitu- Magi che si avvicinano al Theotokos e il mente, benché talora lo si affer- Gibbon, alla fine del secolo zioni politiche e culturali del mondo antico Bambino" descrivono un tipo di rappresen- mi, un'irriducibile frattura tra i due campi. Al contrario: talvolta, XVIII, scriveva che "un osserva- (e tardo antico) e che dunque si deve avven- tazione che dovrebbe pur ricordarci qualcosa tore filosofo potrebbe scambiare come nel caso della misoginia bi- turare in un territorio per lei pieno di insi- di noto. il sistema di governo romano con zantina, esse sono complementa- uno splendido teatro". Un "tea- die. Se la cava con qualche scivolone quando Caligola, è noto, era uno stravagante, era ri, l'una e l'altra concordi nel ne- tro" che si perpetuava con ieratica ha a che fare con l'inglese della MacCor- capace perfino di far senatore il suo cavallo; gare in base ai rispettivi e tenaci solennità e assoluto rigore forma- mack ma esce assolutamente sconfitta dallo ma perché mai in occasione della sua ascesa stereotipi — simbolo vivente del- le, ma non senza significative va- scontro con l'inglese in cui sono resi i testi al trono, lasciando Miseno per seguire il fu- la tentazione per l'ortodossia; rianti, al fine di propagandare, in perfidia, lussuria, avarizia nella greci e latini. Purtroppo per lei (e per noi) nerale di Tiberio, "sebbene vestito a lutto ... funzione normativa e didascalica, trattatistica popolare — una posi- i momenti salienti della vita di un questi panegiristi non usavano il linguaggio fece comunque spostare altari, vittime e tor- tiva valutazione della donna, ri- imperatore: l'arrivo, le esequie della prosa scientifica o della saggistica an- ce ardenti" (p. 59)? Fu preso da una smania dotta sempre e soltanto alla sua con il conseguente processo di di- glosassone ma un linguaggio ridondante e improvvisa di risistemare l'arredamento? funzione procreatrice e mai ele- vinizzazione, l'ascesa al trono. Te- concetti un po' inconsueti; quella dei pane- Per fortuna c'è il latino della nota: Caligola vata al ruolo di compagna con cui condividere la vita. mi fondamentali nel cerimoniale girici è una letteratura che si nutre di con- "sebbene in lutto... accettò che fossero innal- della tarda antichità dato che of- cettosità, per cui, se non si è un po' addentro zati altari al suo passaggio ecc. ". E cosa è suc- O ancora si rifletta su come il frivano "l'opportunità per rispon- valore ideologico del culto degli alla materia, si rischiano gravi incidenti. E cesso al povero Claudiano che inizia il suo dere sempre allo stesso interroga- angeli non si sia esaurito nella co- tivo": quale fosse la relazione fra cosi, i testi greci e latini, che costituiscono il poemetto sul Ratto di Proserpina dichiaran- struzione di una raffinata teologia l'umano e il divino, quale il senso tessuto connettivo del libro, sono quasi re- do: "La pazzia divina ha tratto dal mio petto armonizzante l'ordinamento cele- del mondo circostante. Temi al- golarmente sfigurati, spesso ridotti a veri le intuizioni materiali" (p. 67)? Semplice- ste con le esigenze di legittimazio- tresì di continuo interagenti tra nonsense. mente, invasato da Apollo, non ha il domi- ne e di corretto funzionamento loro: le cerimonie funebri con la del potere autocratico. Ché la de- Gli errori più banali, e più difficili da sco- nio delle sue normali capacità sensoriali. connessa divinizzazione del so- vozióne per le schiere angeliche vrano defunto erano parte inte- vare per chi non sia del mestiere, sono quelli Ecc., ecc., ecc. — e per converso il timore delle grante dell'accessione al trono del di resa dei nomi di persona e di luogo e delle Diceva Galeno, medico e filosofo e forze demoniache — si impose successore; non diversamente da istituzioni. Nella traduzione nascono alcuni straordinario amante dei libri e della filo- nella cultura popolare con forme come il solenne evento della visita nuovi autori: un tal Temisto, l'autore più ci- logia, che investire il proprio denaro per proprie, tali da compromettere imperiale non di rado poteva tra- insieme all'"intrinseca unità del tato (che sarebbe il più noto Temistio), un far copiare libri e fornire testi chiari, cor- sformarsi, nel caso in cui il potere creato" anche il principio "del del nuovo principe non fosse an- certo Dio (p. 154) meglio noto come Dione, retti e comprensibili è un'azione di filan- centralismo celeste" e con esso la cora ben saldo, in potente stru- e poi un Sozomen e un Theodoret (Sozome- tropia. Perché gli editori non vogliono es- dottrina "dell'unica autorità" po- mento di legittimazione e di no e Teodoreto); nascono certi silentiaries sere filantropi verso qualche decina di bra- litica, ciò che a Bisanzio si confi- espressione del favore popolare. (in corsivo perché sarebbe latino, p. 104), vi giovani specialisti e centinaia di lettori? gurava alla stregua di una perico- losa e "blasfema eversione". Be- che sarebbero dei dignitari di corte, ma in la- Ritengono tollerabile il dispendio di ener- Inseparabile dal cerimoniale di ninteso, non si tratta che di sugge- gie e investimenti (di qualunque entità essi corte — scandito da studiate ca- tino si dice silentiarii e silentiaries è inglese; rimenti: altri percorsi il lettore denze, interventi gestuali, appa- il mito si arricchisce della coppia Alceste e siano) per ottenere prodotti così scadenti attento saprà sicuramente trovare rati scenici — era il panegirico, Amneto (p. 165) inutili doppioni di Alcesti e che non ci si sente di raccomandare a nes- per conto proprio, affascinato an- discorso celebrativo per eccellen- Admeto; lascio per ultima l'apparizione (pp. suno? che dall'eleganza di una scrittura za, rigidamente codificato, ricco che nulla toglie al rigore dell'ela- certo di luoghi comuni il cui ac- borazione concettuale. cesso ci è quasi precluso, e tutta- IDEI LIBRI DEL MESE|

OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 39/VIII di ~te,ò£cr lettere cristiane e tradizione del- lo di ritardo, nella cultura cristia- i primi sedici capitoli, dovuti alle Da Paolo a Eusebio l'epistolografia, tra Atti e narra- na d'Occidente. fatiche di Enrico Norelli. Bisogna zione storiografica. Il mondo latino infatti è costret- quindi fare un passo indietro, an- di Gian Franco Gianotti La scelta ha tuttavia una con- to a un vigoroso sforzo di innova- che per fugare l'impressione che le tropartita che non può essere sot- zione linguistica per precisare i riserve a cui si è fatto cenno inve- taciuta, in quanto finisce per la- concetti basilari della dottrina e stano tutta la parte dedicata al CLAUDIO MORESCHINI, ENRICO nale, optando per un criterio sto- sciare in ombra i dati linguistici del culto, soprattutto per rendere mondo greco cristiano che, invece, NORELLI, Storia della letteratu- rico e prendendo le mosse dalla relativi al costituirsi del greco cri- accessibili — mediante traduzioni qui trova accurata e appassionante ra cristiana antica greca e lati- predicazione e dalle Lettere di stiano e i grandi antecedenti rap- — i testi sacri a fedeli privi di en- trattazione. na, I: Da Paolo all'età costanti- san Paolo. In tal modo ci si mette presentati dalla versione dei Set- troterra culturale bilingue. Al de- Ci limitiamo a segnalare i capito- niana, Morcelliana, Brescia al riparo dalla necessità di distin- tanta e dai margini di integrazio- collo della lingua latina cristiana è li che meglio rappresentano, a no- 1995, pp. 619, Lit 60.000. guere tra Urliteratur e letteratura ne tra ellenismo e giudaismo dedicato un bel capitolo, il XVII, stro giudizio, il tenore alto e soste- cristiana vera e propria, e affron- esplorati da Filone di Alessan- che in parte ricompensa il silenzio nuto dell'impresa: l'esame della Da quando, sul finire dell'Otto- tare i nodi per lo più di carattere dria. E vero che la lingua greca, "greco": è capitolo che illustra le tradizione evangelica e dei suoi svi- cento, la letteratura cristiana anti- teologico che di solito hanno se- grazie alla tradizione filosofica a dinamiche sociali e comunicative luppi apocrifi (capitoli II e Vili), ca si è affrancata dalle storie delle gnato, con la loro ipoteca di natu- cui ha dato voce e in virtù appun- (predica, preghiera, rituale, difesa per la raffinata lezione di filologia letterature greca e latina nel cui al- ra extraletteraria, l'atto d'inizio to degli antecedenti di cui si è ap- e polemica) messe in atto da quello neotestamentaria messa al servizio veo era stata fino ad allora presa in di opere del genere. Tale distin- pena detto, si mostra strumento che a orecchio profano suona ger- dell'interpretazione storica; l'ana- considerazione e raccontata, due zione, particolarmente sentita in abbastanza duttile per esprimere go iniziatico incolto e che col tem- lisi dei movimenti gnostici all'in- sono stati i rischi a cui è andata in- ambito tedesco, insiste sulla ela- nozioni e valori della nuova reli- po si trasforma in sermo humilis terno del più "vasto processo di contro: diventare una sorta di in- borazione di forme letterarie pro- gione, limitando imprestiti di ori- capace di corrodere i capisaldi del- autodefinizione del cristianesimo" ventario di materiali in funzione prie da parte delle prime comu- gine ebraica e neologismi; ma il la cultura tradizionale e diffondere e in rapporto con tradizioni intel- della storia del cristianesimo anti- nità cristiane, perdendo di vista problema andava comunque se- anche tra i dotti una nuova visione lettuali anteriori, per lo scrupolo co e della Chiesa, ridursi ad ap- quanto la critica più recente ha gnalato, non fosse altro che per del mondo. Ma sull'onda degli con cui si muove al recupero di vo- pendice settoriale della storia del sottolineato, vale a dire le affinità marcare le differenze rispetto a aspetti linguistici siamo corsi trop- ci semicancellate o ridotte al silen- pensiero patristico. Siccome l'ele- tra Vangeli e biografia antica, tra quanto accade, con oltre un seco- po avanti, oltrepassando d'un salto zio (cap. IX); le pagine dedicate a mento unitario su cui si fonda Clemente di Alessandria e a Orige- questo particolarissimo genere ne sulla filigrana di proposte ese- storiografico è essenzialmente da- getiche delle scritture (letterale, al- to dai contenuti dottrinali e dalle legorica) che hanno radici lontane, esperienze (singole e collettive) di nella cultura grammaticale e filolo- fede, è in effetti un'autonomia re- gica d'età ellenistica (capitoli XIV lativa quella conquistata, perché e XV). parallelamente al distacco dalle Del capitolo sul latino cristiano letterature classiche non si è svi- con cui inizia la parte curata da luppata una tendenza altrettanto Claudio Moreschini si è già parla- netta di distinzione nei confronti to. Nelle sezioni successive lo stu- della storia del dogma o delle isti- NDIALIZZAZIONE dioso di letteratura latina rico- tuzioni ecclestiastiche. o, meglio, struisce i profili dei grandi perso- della cristianizzazione del mondo DELL'ECONOMIA, LE SORTI naggi che hanno permesso alla antico. ROSSANA ROSSANDA cultura cristiana d'occidente di Ecco: quest'ultimo punto rap- DEL LAVORO NELLA SOCIETÀ colmare nel giro di tre generazioni presenta il nodo cruciale per com- POSTFORDISTA, LA CRISI DELLA il divario accusato nei confronti di prendere l'ineliminabile aspetto APPUNTAMENT quella orientale. Esperto di Ter- eteronomo che giustifica e insieme RAPPRESENTANZA POLITICA: tulliano (e di Apuleio), Moreschi- condiziona la storia della letteratu- ni dedica pagine intense alla lette- ra cristiana antica. La vittoria o, se D NE SECOLO ECCO LA "GRANDE ratura cristiana d'Africa e sa met- si preferisce, l'affermazione del con saggi di IVI. Reveili, TRASFORMAZIONE" CHE tere in luce il contributo di elabo- cristianesimo è infatti cifra inter- f. Mortellaro, K.S. Karol razione formale e di originalità pretativa e prospettiva finalistica HA FATTO IMPAZZIRE LE espressiva offerto da intellettuali che individua — dal punto di vista convertiti pronti a mettere il prò-' moderno, naturalmente — il cam- BUSSOLE DELLA SINISTRA. prio bagaglio di conoscenze al ser- po di ricerca e l'area di trattazione vizio del nuovo credo: esemplare entro confini cronologici compresi in merito è il caso di Lattanzio, il tra il I e il VI-VII secolo d.C. A PIETRO "Cicerone cristiano", che in età nessuno, credo, verrebbe in mente costantiniana fonda i presupposti di tentare storie della letteratura su cui verrà realizzata, una volta isiaca o mitraica antica di portata superata la lunga fase di contrap- generale, perché si è unanimi nel INGRAO posizione frontale, la sintesi tra considerarle aspetti settoriali della E mondo classico e orizzonte menta- cultura antica; allo stesso modo, le cristiano. nessuno si lascerebbe sedurre dal- ROSSANA L'età .costantiniana, si è detto, la tentazione di teorizzare o realiz- costituisce il punto d'arrivo di zare storie della letteratura cristia- questo volume, che si chiude con na inglese o francese o italiana di una piccola ma densa "monogra- età moderna e contemporanea. Di fia" su Eusebio di Cesarea, affidata contro a queste ipotesi paradossali ROSSANDA a Lorenzo Perrone (Università di sta l'unicum della letteratura cri- TENTANO DI FISSARNE LA Pisa). Il cambio di mano e di im- stiana antica in lingua greca e lati- pianto si avverte, perché la tratta- na (ma anche siriaca, armena, cop- manifestolibri via Tomacelli 146 - 00186 Roma - tel.06/6871965 4 fax 5882839 FISIONOMIA CON UN zione separata, "a medaglione", ta) nella sua peculiarità di registra- concentra inevitabilmente sul per- ! Nome Cognome .. LAVORO A QUATTRO MANI. zione di mutamenti profondi de- sonaggio quanto avrebbe potuto stinati a riflettersi con il respiro | Via Città Cap Prov. essere dipanato attraverso un coro della lunga durata sulla storia suc- J • Desidero ricevere il seguente titolo: di voci accomunate da interessi cessiva: unicità che si fa statuto pp. 284 £. 24.000 | Titolo/autore n. copie. analoghi o lungo le pieghe di un forte e buona ragione di trattazio- I Forma di pagamento genere letterario in via di definizio- ne specifica, ma per motivi non ne. Per esempio, il discorso sulla precisamente legati ad aspetti let- ! • Anticipato sul cc postale 25085002 intestato a: manifestolibri - Roma [ • c/assegno postale • Desidero essere informato/a sulle vostre iniziative editoriali storiografia cristiana avrebbe po- terari. A rendere ancor meno deci- tuto iniziare — legittimamente, sivi tali aspetti si aggiunge il con- crediamo — con Egesippo, senza flitto, di nuovo tutto moderno, tra togliere alla grandezza di Eusebio le scuole di area protestante e le altro che la pretesa di essere il pri- scuole di tradizione cattolica, che mo a praticare il nuovo genere sto- scarica sulla ricostruzione della riografico. Ma tant'è: si tratta co- cultura cristiana delle origini il pe- munque di contributo di alto livel- so e la passione di divergenze dot- lo che si aggiunge ai meriti del vo- trinali certo importanti ma in ge- vsa macelli 146 - 00186 Roma - t lume. L'impresa ha tutti i titoli per nere poco sensibili all'elaborazio- affermarsi come valido strumento ne letteraria o alle strategie della di studio per gli iniziandi e di lavo- comunicazione scritta. ro per gli specialisti. Il nuovo manuale, di Claudio Moreschini dell'Università di Pi- sa e di Enrico Norelli dell'Uni- versità di Ginevra, opera una scelta netta e per più aspetti origi- OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 40 /^s'iste,

ROBERTO LONGHI, Il Palazzo nuovo Caravaggio sarà lo straniero Non Finito. Saggi inediti 1910- che sta alla Scrofa. Parli dello Spa- 1926, a cura di Francesco Frangi Longhi. "Comment parler peinture" gnolo matto di Valenza? Che se e Cristina Montagnani, prefaz. anche è buon pittore è troppo vero di Cesare Garboli, con un saggio di Enrico Castelnuovo e dà nell'orrido. Io intendo di Va- di Mina Gregori, E leda, Milano lentino Colombino che è pittore 1995, 200 ili. in b.-n. e a col., pp. appartenente agli anni tra il '10 e il Centrale il problema di "com- pera fino al picciuolo, ed alle foglie più di tutti questi spagnoli, e me- 563, Lit 150.000. '20, l'altro un poco più tardo (in- ment parler peinture" che si pone- rimaste". glio. Vidi la pittura piccola di un torno al '25) centrato su grossi va il Longhi ventenne nella sua tesi C'è un primo esempio dei famo- Salomone con un certo fuoco e "Allora persino un desiderio di problemi quattrocenteschi tra Fi- di laurea su Caravaggio. Si legga si dialoghi tra artisti "che ci po- spirito che promette e vuol mante- riandare le sue private faccende ci renze e Venezia. In più, isolato ma questo pezzo sulla Cena in casa di trebbero far sospirare e riflettere nere; ed io intendo che si deve di- punge; ma tacciono le carte e se cronologicamente appartenente al Simone nel Moretto a Brescia e si su tutto quello che allora si sapeva, pingere a quel modo...". parla qualcosa sono ancora i corpi primo, lo sfogo antiboreale sulfu- rifletta su quell'"...enunciare non e che ora non si sa più" di cui Lon- Si affacciano qua e là le emozioni bianchi delle sue strade assolate reo e un po' provinciale che bene si dice nulla": "Spazio ridotto, chiu- ghi fece più di una volta uso per il- e le esperienze del conoscitore, co- che salgono verso l'appennino le accoppierebbe alla contempora- so da un muro su cui la luce staglia luminare dal vivo una situazione. me a proposito di un quadro del sue vallette i suoi ponti; e ad un go- nea Breve ma veridica storia della obliqua vivamente come in Cara- Qui, nel saggio sul Gentileschi, Saraceni presso i Corsini: "E gran mito della strada di Marradi, in un pittura italiana anch'essa non com- vaggio. Ambiente determinato dal s'incrocia nelle vie di una Roma ca- tempo che non rivedo quella pittu- pomeriggio inoltrato, poniamo nel ra di Cadetto a Firenze, pure nel 1499, ci accade di veder raggiun- ricordo la sua bellezza mi si fa più gere il cavallante che partito di chiara, con una certezza di anam- mattino da Firenze se ne va a Faen- nesi visiva, i cui procedimenti sono za. Accanto spunta la berretta di ben noti ai goditori di pittura; cui un pittore, già innanzi negli anni, tocca di trovarsi un bel giorno ap- che se ne sta a testa china, tra i sob- passionati per un'opera che quan- balzi del carro, a consumare, come do si vide non piacque, senza tutta- nelle sue pitture, le ultime provvi- via averla rivista; e con un gran de- ste fiorentine". siderio di rivederla". O ancora un Un finale così in cui al silenzio passo di una lettera pittorica a Ge- dei documenti supplisce l'evoca- za de Francovich a proposito della zione del vecchio artista che trasci- ricostruzione della personalità del nato dal carro su per i gomiti delle pittore che Longhi credeva essere strade bianche dell'Appennino ri- Andrea Utili e De Francovich Be- mastica gli ultimi ricordi fiorentini nedetto Ghirlandaio: "Immaginia- non può appartenere che a Rober- mo infatti due esploratori che da to Longhi, e, per dirla con Cesare opposte strade siano giunti sul me- Garboli, a un Longhi di grande an- desimo promontorio sconosciuto nata. Siamo difatti intorno al 1925 in giorni diversi e gli abbiano im- quando Longhi — riprese, ordina- posto ciascuno un nome diverso; te e elaborate le schede del suo facciamo che si incontrino più tar- lungo viaggio iniziatico per l'Euro- di e parlino del loro viaggio e citi- pa — scrive i celebri saggi per "Vi- no il promontorio scoperto col no- ta Artistica" e prepara il Piero che me preferito; dopo qualche incer- uscirà nel '27; e sono queste le ulti- tezza sulla somiglianza dei profili, me righe di un intervento su un sui dati altimetrici e planimetrici elusivo fiorentino operoso in Ro- della fauna e della flora finiranno magna: Andrea Utili, come crede- per accorgersi che parlano di un va allora il Longhi che ne ricostruì solo promontorio; è facile tuttavia il corpus e la cultura, o piuttosto ch'entrambi continueranno a de- Biagio d'Antonio come vennero a nominarlo ognuno a modo suo". provare i documenti che però non E c'è anche, in Keine Malerei, scompaginarono in niente l'imma- qualche ribalderia del Longhi gio- gine che ne era stata restituita. E vane compagno di strada dei futu- questo uno degli inediti raccolti in risti e protervo propugnatore dei volume sotto il titolo allusivo, ma valori stilistici nazionali dove il storico (in quanto adombrato dal- ghigno di Franti presiede a una lo stesso autore) Il Palazzo Non Fi- decostruzione dell 'Agnello Misti- nito. co di Van Eyck: "O finirà una Inediti di Longhi; chi abbia letto buona volta questo odiosissimo le scintillanti pagine di taccuino di agnello di scivolare sul piano in- viaggio pubblicate da Francesco clinato fin dentro la fontana"? o Frangi (il curatore della presente alla distruzione delle Très helles raccolta) su "Il Sole 24 Ore" sa co- Heures del Duca di Berry: "Io mi sa aspettarsi e nutrirà una attesa rimisi a dormire la notte che sve- che non sarà delusa. In questo vo- gliandomi nella soffitta di Via Po lume sono pubblicati una decina mi vidi arrostire dalle fiamme del- di scritti che sono rimasti esclusi la biblioteca dove bruciavano le dai due primi volumi delle Opere Ricchissime Ore del Duca di Complete (Scritti giovanili e Saggi e Berry". Ricerche) che coprono questo pe- Cose disparate, disparatissime riodo. Si tratta di un capitolo cru- come si vede, accomunate dal fat- ciale della inedita tesi di laurea su to di essere inedite, il che potreb- Caravaggio, quello sui precedenti be sembrare — e in parte lo è —. lombardi: I preparatori del natura- un filo un poco tenue. Un inedito lismo', del pamphlet Keine Malerei- si può caratterizzare in molti mo- Arte Boreale? nato non per caso di, ma è pericoloso usarlo come nel fatale anno 1914, dove tutta la categoria senza peccare per ecces- antica (l'antica badiamo bene, non so di empirismo. Del resto Longhi la nuova, non l'impressionismo) non fu, come per esempio pittura transalpina (Van Eyck e Burckhardt, un determinato oc- Van der Weyden, Memling e Fou- cultatore dei propri scritti e aven- presa da Longhi nelle Opere Com- tavolo suwi la tovaglia e le vivan- ravaggesca un fitto scambio sugli quet, Diirer e Altdorfer) è gettata do avuto l'occasione in vita di pro- plete, ma che anni fa Anna Banti de, dall'oste che giunge con un ce- ultimi prodotti dei naturalisti, su nelle poubelles, di due saggi di am- grammare e organizzare l'edizione volle riesumare. sto di frutta, da un garzoncello dal Tanzio da Varallo e sul Vermiglio, bito caravaggesco (Carlo Saraceni della propria opera completa, Ci sono in questi inediti passi fondo. Ma enunciare non dice nul- su Carlo Saraceni, su Ribera e sul del 1917, Giunte e varianti ai due quanto non pubblicò fu da lui, ve- bellissimi, ci sono, nel loro farsi, la. Ecco: il tavolo è di legno rozzo, Valentin: "Hai visto il San Tom- Gentileschi del '20-21) e di un risimilmente, deliberatamente scar- nella loro preparazione, le antici- posto su cavalietti, la tovaglia di maso incredulo del pittore pie- gruppo più omogeneo di contribu- tato, ciò che non interdice l'esplo- pazioni di alcuni grandi temi lon- bucato si piega in cannelloni lun- montese? Parli di Antonio, quel di ti su problemi e personaggi quat- razione ed eventualmente la pub- ghi e morbidi con ombre lucide e Varallo? di lui non conosco che il trocenteschi, da Due tavolette del ghiani (la cultura del Caravaggio, i blicazione del suo Nachlass. Esi- chiare. Sul tavolo è la qualità delle quadro che fa per l'Abruzzo; la Parenzano a Lucca a Restituzione caravaggeschi, l'itinerario del Bel- stevano soluzioni e possibilità vivande; dei piatti di stagno due madonna è troppo greca, ma vi so- dell'Utili, alle Escursioni Bellinia- lini, il problema Masaccio-Masoli- diverse per presentare questi ine- no buoni pezzi; mi ricordo di un ne, a L'esordio di Lazzaro Bastiani a no). Ci sono gli incunaboli del suo pezzi di pollo, un coltello in iscor- diti e il lettore se ne renderà conto ginocchio e di una grande viola Vexata quaestio (la collaborazione modus operandi, corredati da una to, un pane raffermo tagliato col leggendo la prefazione di Cesare che suona quell'angelo; e si vede di Masolino e Masaccio). Sono essenziale annotazione del Frangi coltello; il baciletto di frutta che Garboli e la nota di Mina Gregori quindi due distinti gruppi, l'uno e da un amplissimo apparato di va- l'oste porta potrebbe essere di Me- che è parziale del Caravaggio"... che aprono in cortese polemica il caravaggesco e paracaravaggesco, rianti a cura di Cristina Montagni- risi, senza disposizione prestabili- "io per me credo che se Cadetto ri- volume. ni, esimia filologa. ta; analizzato nella forma di ogni torna a Venezia, come dicono, il i'vcr Lcr óyy (FOCiXCCrCi Una storia vivente di Paola Santucci

HERMANN Voss, La pittura del tardo Ri- di modernità che nega le proprie radici a nascimento a Roma e a Firenze, Donzelli, vantaggio di una ricerca selettiva e da pub- Roma 1994, trad. dal tedesco di Rossella blicare rapidamente. Pertanto, più che Zeni, 245 ili. in b.-n., pp. 438, Lit 160.000. mai, oggi, si avverte l'esigenza di un ritor- no ai "classici", poiché se sul piano filolo- Il volume si apre con un profilo dedicato gico molti passi avanti sono stati compiuti all'autore da Roberto Longhi nel 1965 (ed è questo il caso anche nei confronti del (.Hermann Voss e la pittura italiana) e con volume di Voss) forse non altrettanto si una nota editoriale di Francesco Abbate può dire per ciò che riguarda la compren- che mette in guardia dal giudicare col sen- sione più generale di scuole e movimenti no di oggi le posizioni storiografiche di di pensiero; come a dire, il confronto tra Voss. Sarebbe, infatti, operazione ingene- punti di partenza e di arrivo per ciò che rosa e soprattutto indebita oltre che ana- concerne le scelte metodologiche adotta- cronistica se non tenesse conto della data te. In questa direzione diventa allora illu- della prima edizione di questo testo (1920) minante quanto scrive Roberto Longhi nel e del fatto che soltanto nell'ultimo cin- suo profilo introduttivo. Da grande cono- quantennio si è animato il dibattito sul scitore, Longhi rende omaggio all'amico manierismo; basti citare, tra tanti, gli studi riconoscendone le qualità di filologo sul di Giuliano Briganti {Il manierismo e Pel- campo, ricordando che lo storico tedesco, legrino Tibaldi, La maniera italiana), di Fe- mentre egli si esercitava nei suoi primi derico Zeri (Pittura e Controriforma), di viaggi di ricognizione, "percorreva tutta la Arnold Hauser (Il manierismo), di Lucia- penisola dalle Alpi al Lilibeo oppure no Berti (Il Principe dello Studiolo: France- all'inverso" dal momento che i suoi primi sco I de' Medici e la fine del Rinascimento saggi erano di argomento siciliano e napo- fiorentino), il saggio di Antonio Pinelli per letano, poi ticinese. Longhi, come scrive, la Storia dell'arte italiana Einaudi (La ma- ammirava in Voss "la novità degli argo- niera italiana: definizione di campo e mo- menti... l'arditezza delle soluzioni... la ric- delli di lettura), senza contare i numerosi chezza delle motivazioni" nell'individuare interventi particolari e quelli che hanno artisti e opere sul piano di una connois- aperto la strada all'indagine di ambiti ine- seurship sperimentata e di qualità. Piano splorati, come Napoli e il suo territorio al su cui era avvenuto il loro incontro, la loro tempo del viceregno spagnolo (F. Bolo- amicizia personale e lo scambio di una tra- gna, Roviale Spagnuolo e la pittura napole- dizione di studi che Longhi in Voss vedeva tana del Cinquecento, Napoli 1959; G. ripercorsa sulle tracce di un Cavalcaselle e Previtali, La pittura a Napoli e nel Vicerea- di un Morelli arricchite dall'indagine di me, Torino 1978). •epoche rimaste comunque inesplorate Il testo di Voss, infatti, si segnala oggi nell'attività di questi ultimi. Lo studioso per altri motivi: come modello ineguaglia- fiorentino, infatti, ricorda di Voss la ricca to della grande storiografia tedesca scritto messe di cose italiane profuse nella rivista a ridosso della pubblicazione dei Concetti che quest'ultimo dirigeva, l'"Archiv fur fondamentali della storia dell'arte di Hein- Kunstgeschichte" e rivendica a sé il merito rich Wòlfflin (1915), suo maestro. In que- di aver diffuso quei contributi sia su sto senso, del resto, va intesa l'operazione "L'Arte" (in tempi precocissimi, per giun- editoriale di recupero compiuta dall'edi- ta: dal 1914 in poi), sia nei suoi studi per- trice Donzelli, sulla linea della ripubblica- sonali, quelli sui caravaggeschi, ad esem- zione di un altro volume fondamentale, il pio, poiché Voss era anche un grande co- Francesco di Assisi di Henry Thode, altro noscitore del Seicento italiano ed euro- maestro di Voss. Recupero meritorio dal peo. momento che la rilettura dei grandi mae- Nel 1924, infatti, Voss pubblicava La stri della storia dell'arte nel caso specifico pittura del Barocco a Roma, un volume che era ostacolato dalle difficoltà oggettive meriterebbe anch'esso una traduzione in della lingua originale ancor oggi non am- italiano e da cui Longhi, in poche illumi- piamente divulgata e praticata, perfino da parte degli specialisti, ma più in generale è talvolta trascurata per un malinteso senso segue OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 42 Q) LiZ òyye-ootvicr 4 segue aveva trovato spazio, in un quadro vare, su base psicologico-razionale, scimento italiano e per di più dal lia, si determina, a suo parere, coerente, solo nell'opera del cono- le leggi di fondo di una storia punto di vista di una solidarietà "una situazione... addirittura anar- nanti righe, prendeva giustamente scitore settecentesco Luigi Lanzi; dell'arte senza nomi, schemi da in- culturale europea allora solo fitti- chica": pur sulla base di formazioni le distanze: infatti, pur consideran- un'indicazione, questa, che vale già tendere come tentativo di descrive- zia, tant'è che egli riscontra come differenziate, gli artisti, ora, vengo- dolo, al tempo, "il miglior libro di come scelta di metodo. E infatti re la "vita" e la "forza" delle forme moneta corrente il dato di fatto che no coinvolti in attività in comune. consultazione sul vasto argomen- Voss si preoccupa, come egli stesso visibili il cui sviluppo, pur non po- perfino in movimenti dal respiro E a Firenze, per Voss, che nasce to" ne criticava il taglio focalizzato dichiara, di porre "le basi critico- stulando l'annullamento delle indi- internazionale come il Rinascimen- la reazione positiva a questo stato di soprattutto su Roma, cosa che stilistiche e cronologiche più affi- vidualità artistiche, rivendicava la to italiano si tendesse, viceversa, a ' cose, soprattutto grazie a Santi di comportava il lasciar fuori dall'in- dabili per il lavoro successivo", pur legittimità di un'autonoma e critica ritrovare uno spirito di identità na- Tito al quale vanno le sue predile- dàgine "le alte culture regionali, prevedendo errori soggettivi e ri- interpretazione della dimensione zionale. Voss reagisce a questo con zioni; ed è ancora a Firenze che egli per non dir altro, di Genova e di vendicando quasi come inevitabile complessiva dello stile fino a indi- una dichiarazione conclusiva che intravede la nascita del barocco in Napoli" e sottolineava il suo disac- il fatto che qualsiasi interpretazione viduarne una radice oltre-indivi- ha 0 valore di un'affermazione eti- pittura grazie a Ludovico Cigoli che cordo sul concetto di barocco (giu- non possa prescindere dal ricorrere duale (stile di un'epoca, di una ca, rivolta ai suoi contemporanei: la supera definitivamente, a suo pare- dicato in chiave troppo generaliz- "alle idee e agli ideali del proprio scuola, di un popolo). Su questa necessità di non dimenticare, nean- re, il manierismo. Sono prospettive zante al punto da non considerare contesto culturale" e cioè "alla sen- strada Wòlfflin, pur aprendo vie che per un solo istante, "che la co- storiche oggi per lo più non tutte quale fu il portato della rivoluzio- sibilità creativa della sua epoca". importanti all'analisi di una feno- noscenza del mondo internaziona- condivisibili insieme con l'altra atti- ne caravaggesca, la cui genesi, per Tant'è vero che — prosegue lo menologia degli stili rischiava, tut- le e la conoscenza di se stessi sono nente al Caravaggio e ai Carracci, Voss, affondava indebitamente allo svoltare del secolo. Del primo, nella pittura di uno Scipione Pul- egli riconosce l'azione di cesura, ma zone) e in generale sull'uso di for- sono soprattutto i bolognesi a dete- mule astrattive che non dessero nere per lui la palma dell'innovazio- conto della dialettica delle correnti Diirer in pantofole ne, per la loro capacità di fondere e dei movimenti. Qui, infatti, nac- influssi di diverse scuole italiane e que giustamente il loro disaccor- di Adalgisa Lugli di diffondere la loro influenza su do, pur nel rispetto reciproco poi- tutta la penisola. Nasce, dunque, da ché Longhi, da grande maestro, ri- Adalgisa Lugli, morta il 16 settembre, ha lavo- darla con le parole che chiudono il suo ultimo questa prospettiva storiografica, il conosceva a Voss il contributo più rato con noi per tanti anni scrivendo articoli, no- scritto nel catalogo della Biennale di quest'anno: barocco e nasce, per Voss, nell'Ita- complessivo fornito alla storia te, interventi, organizzando, coordinando, ani- "L'artista si affida all'inafferrabile, all'ombra, al- lia settentrionale, poggiando su di dell'arte italiana ed europea al mando le schede, partecipando alle discussioni, la polvere. L'impronta della mano sulla parete una forza di sintesi che "all'improv- punto da definirlo "il maggiore seguendo il crescere e il mutare del giornale. La della caverna e l'ultimo gesto della cancellazione viso", egli scrive, determina in tutta storico tedesco dell'arte italiana sua intelligenza curiosa e appassionata ne faceva iconoclastica dell'immagine si sovrappongono e l'Italia centrale "il desiderio di pe- dal Cinquecento al Settecento". una storica dell'arte molto particolare portata a si ricongiungono. Perché, come dice il saggio, 'il netrare il processo della concezione Per Longhi il dialogo con Voss interrogarsi sulle opere e la creatività artistica, miracolo è camminare su questa terra'". Di pittorico-compositiva dei veneziani nasceva da orientamenti di fondo sulle loro vie e le loro tecniche, ma nello stesso Adalgisa Lugli pubblichiamo un brano dall'in- e dei 'lombardi'"; ed è una corrente vissuti nel gioco alternato delle af- tempo sui modi con cui esse erano accolte, con- troduzione al volume, Albrecht Durer, Viaggio che per Voss affonda le sue radici finità e dei contrasti; il suo profilo siderate, ricercate, respinte. Vorremmo ricor- nei Paesi Bassi (Utet, 1995, fuori commercio). nello stesso Rinascimento, quasi dello storico tedesco, non a caso, senza soluzione di continuità; una infatti, si apre con una citazione "La cura, l'esattezza, l'attenzione, che sono la che va a visitare Margherita d'Austria. Il marito corrente, infine, sotto cui egli acco- tratta proprio da La pittura del Ba- costante di tutto il diario, ne fanno un documento annota i pasti che prende con lei, ma solo perché muna fenomeni profondamente di- rocco a Roma: "Può scrivere storia che parla prima di tutto il linguaggio sereno di sta tenendo una contabilità delle spese e quindi versi come, appunto, il Caravaggio vivente soltanto chi è in grado di una pura collezione di oggetti e di gesti, capace di accanto ai pranzi con la moglie ci sono quelli con- e i Carracci. riprodurre entro di sé il passato creare intorno ai personaggi lo scenario tranquillo sumati con gli amici, in cui invita o è invitato. In Né si può oggi condividere, alla come corposo 'presente' e così di una vita che si svolge secondo regole consolida- alcune di queste occasioni, specialmente se si trat- luce degli studi recenti, la sua valu- renderlo 'presente' anche agli altri te di amicìzia e di ospitalità. L'artista registra i ci- ta di feste, anche la moglie è presente, riceve rega- tazione della Controriforma come in tutta la sua sensibile interezza". bi per il viaggio e quanto gli sono costati: un pollo li e ricambia a sua volta cortesie. Diirer acquista epoca che prosegue la "forte tradi- Ed è rivendicando una sostanziale novello, gamberi, burro, pane, vino o pane e pere, qualche dono per lei e la domestica, quando si spo- zione religiosa del Rinascimento" il identità di principi per una Leben- birra e pane. Una volta acquista pane e inchiostro. sta da Anversa per visitare le città vicine. Sono an- cui influsso sulla pittura del tempo dige Geschichte, una storia vivente, Anche il rapporto con la moglie si basa su consue- notate nel diario le spese minute che Agnès stessa portò a un nuovo "rigore e compo- appunto, che Longhi chiude la no- tudini precise e non sembra viziato da quell'in- fa per il suo mantenimento, l'episodio del furto stezza solenne", pur riconoscendo- ta dedicata all'amico. Del volume comprensione su cui molti biografi dell'artista, tra della sua borsa con l'elenco di quanto conteneva, ne egli la maggiore pregnanza sul in questione, Longhi ricorda che cui Panofsky, hanno insìstito. Quella che appare nella chiesa di Nostra Signora ad Anversa, il gior- piano delle conseguenze e del si- Voss non adopera la definizione di dal diario è una relazione coniugale che segue no di San Martino del 1520 o l'acquisto di una gnificato del tempo. Ma gli si fareb- manierismo, oggi di uso corrente; semplicemente il costume del tempo. Agnès vive gabbietta per il piccolo pappagallo che Rodrigo de be gran torto se ci si soffermasse su "se la impiega è, di preferenza, per appartata, con la domestica e soggiorna per l'inte- Almada, uno degli amici portoghesi del marito, le questi tagli di prospettiva storio- la pittura del tardo Cinquecento ro anno ad Anversa, tranne per un breve sposta- ha regalato. Qualche tempo dopo gliene regalerà grafica facendoci forti delle acqui- dal Vasari in poi, mentre per mento a Malines, quando accompagna l'artista un secondo e poi un terzo". sizioni più recenti; né gli si può l'epoca più antica segue piuttosto rimproverare il fatto di aver trala- le tracce del grande Ranke, lo stori- sciato gli sviluppi della maniera co ch'egli più ammira, e se ne vale nell'Italia meridionale da lui giusti- ficato con il fatto che in questo per paralleli bellissimi con la storia studioso -— per quanto ci si possa tavia, l'ipostatizzazione del concet- frutti di un solo albero, e che il pas- contesto "Napoli e il Sud dell'Italia della musica (in cui è particolar- immergere nello studio approfon- to di stile e la sua possibile trasfor- sato non è altro che parte integran- sono gli ultimi ad avere un ruolo mente versato) e della letteratura di dito della "estetica" di un'epoca ar- mazione in nuovo principio nor- te, anche se non percepibile con i importante"; gli studi pionieristici, cui nessuno storico italiano ha dato tistica (e in questo senso egli riven- mativo in cui far rientrare anche sensi, del presente". Longhi, del re- in questo settore, sono datati a par- il simile". Ed è infatti nel paragrafo dica l'importanza della conoscenza l'analisi delle possibili costanti na- sto, nella sua nota biografica, non tire da circa un cinquantennio suc- dedicato alle Correnti parallele nel- delle fonti) e del suo sviluppo stori- zionali. E qui, invece, che Voss mancava di ricordare la posizione cessivo. Invece il volume di Voss lo sviluppo artistico e spirituale in co, resta sempre la responsabilità compie il salto qualitativo decisivo personale del Voss negli anni del resta ancor oggi miniera di notizie, genere che Voss, da musicologo, ultima di colui che mette in opera la rispetto all'estetica della pura visi- secondo conflitto mondiale che gli da consultare in maniera fruttuosa pervenuto ad analizzare il muta- propria "intuizione personale". bilità che è all'origine della sua for- consentì, a guerra terminata, di apprezzandone le tante anticipa- mento che interviene in pittura Voss, a questo punto, rifiuta le "se- mazione: egli infatti sottolinea che riallacciare i rapporti sia con la zioni attributive confermate dalla nell'anno 1600, apre il confronto quenze logiche di sviluppo" che "è necessario vagliare accurata- Francia che con l'Italia. critica successiva e di cui danno tra le arti sorelle: la scomparsa della portano a costruzioni astratte e ipo- mente il materiale a disposizione Il testo di Voss, dunque, ha oggi conto alla fine del testo, in un appa- linea melodica polifonica a favore statizzanti mentre rivendica l'inter- con i metodi della filologia e della più che mai il valore di documento rato filologico accurato, Francesca del sistema armonico e il progressi- pretazione storica fondata su basi critica stilistica" (un punto, questo, storico e storiografico e, pertanto, De Luca e Concetta Restaino, il cui vo affermarsi della musica stru- concrete insieme con lo studio delle su cui non poteva non convergere non ha senso sottolineare le possi- contributo qui si segnala per la bi- mentale costituiscono fenomeno individualità dei singoli artisti. Egli l'amico Longhi) ma contempora- bili divergenze interpretative qua- bliografia aggiornata e tutta sotto- analogo a quanto accade nella pin- polemizza apertamente con l'allora neamente non isolare il fatto artisti- li, da storici contemporanei, sareb- mano; così come non va sottaciuta tura che, a suo parere, tende in quel corrente "storia dell'arte senza no- co che resta "punto focale" e inse- be pur lecito avanzare; intanto sul- la scorrevolezza della non facile momento dello sviluppo artistico mi" fondata sullo studio di uno rirlo in "un quadro storico molto la periodizzazione scelta (1520- traduzione attuata da Rossella Ze- all'"unificazione armonica dei sin- "sviluppo puramente ottico" delle più ampio", aprendo così il varco a 1600) che include, per lo studioso, ni. Quanto all'edizione, dispiace goli toni di colore in un accordo forme che, per lo studioso, resta una possibile interdisciplinarietà. il periodo da lui denominato "alto che le illustrazioni del volume non unitario e [alla] trasformazione del confinato nei limiti ristretti di una Non manca, è vero, in più punti del Rinascimento" (la scuola di Raf- siano all'altezza dell'impresa sia lineare in un chiaroscuro con pas- meccanica visiva; pur riconoscendo libro proprio l'adozione di schemi faello) seguito dall'avvento del mi- nella scelta (non indirizzata, talvol- saggi graduali di tonalità". l'utilità dell'analisi formale ne intra- interpretativi di marca wòlffliniana chelangiolismo e dalla "prima fase (si vedano ad esempio le pagine di declino" segnata dalla nascita ta, a illustrare quei dipinti che per Cambiano l'occhio e l'orecchio, vede i limiti nel momento in cui 154-57 dedicate al confronto tra il del manierismo fiorentino attra- Voss erano veri capolavori) sia nel- all'interno di un fenomeno che per quest'ultima diventa insufficiente a Bronzino e il Moroni autori di ri- verso il Pontormo. Segue poi lo sti- la riproduzione a stampa, e che Voss interessa la storia dello svilup- spiegare i "mutamenti decisivi dello tratti); ma ciò che prevale è, alla fi- le tosco-romano (Sah iati e Vasari) l'ultimo paragrafo, dedicato ai Pit- po umano. Più in generale, lo stu- stile" nelle sue svolte epocali come, ne, l'indagine del conoscitore. che per Voss, ammiratore del pri- tori dell'Italia meridionale da Pirro dioso dichiara le sue intenzioni nel- ad esempio, nel passaggio dal Rina- mo maestro piuttosto che del se- Ligorio a Giuseppe Cesari sia infar- la prefazione all'edizione tedesca scimento al barocco (con la maiu- Voss è animato, nello scrivere il condo, è visto come momento di cito di errori di rinvio dal testo alle (1919) che occupa le prime pagine scola e con la minuscola). suo libro, anche da una forte elaborazione artigianale, basato su illustrazioni; un'ulteriore lettura anche dell'edizione italiana: gettare Proprio il suo maestro, il Wòlf- preoccupazione morale; scrivendo formule ripetitive destinate ad am- avrebbe evitato anche errori di luce su quel periodo della pittura flin, infatti, nei Concetti fondamen- nel 1919, sa che altri si sarebbero pio successo, mentre a Roma, gra- stampa presenti fin dall'intitolazio- romano-fiorentina che va da Raf- tali della storia dell'arte (1915) ave- posti l'interrogativo della più inti- zie agli Zuccari e ai numerosi arti- ne dei paragrafi nel frontespizio e faello ai Carracci fino a quel mo- va ricostruito gli schemi dello svi- ma giustificazione al fatto che lui, sti affluenti da varie parti dell'Ita- qua e là nel corso del volume. mento trascurato negli studi e che luppo dello stile tentando di ritro- da tedesco, si occupasse del Rina- OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 43

DEI LIBRI DEL MESE Cr òicvtcr oL&LL e ocròe-

Come ricorda Franco Restaino nella sua rasse- La filosofìa, a cura di Paolo Rossi, Utet, Torino ecc.), e che, per esempio, il filosofo non ha maggior gna (p. 45 di questo "Indice"), fino a non molto 1995, voi. I. Le filosofie speciali, pp. 523, voi. II. titolo a intervenire sulla Bosnia di qualsiasi altro tempo fa la filosofia in Italia era una faccenda in- La filosofìa e le scienze, pp. 550, voi. III. Le di- cittadino, dato che non ha né migliori informazio- tensamentè ideologica: i filosofi non si identifica- scipline filosofiche, pp. 539, voi. IV. Stili e mo- ni, né maggiore intelligenza specifica. La filosofia, vano tanto attraverso discriminanti teoriche (che delli teorici del Novecento, pp. 695, Lit 400.000. in realtà, è ancora più inutile di quanto non si pen- so: esistenzialisti, fenomenologi, neopositivisti, si di solito. Questo non vuol dire che non ci siano ecc.), quanto in primo luogo attraverso un'appar- filosofi che sono anche opinionisti efficaci: ma so- tenenza politico-culturale. C'erano i cattolici Una filosofìanormal e no efficaci in quanto persone intelligenti e infor- (spesso democristiani), i marxisti (sovente comu- mate, non in quanto filosofi (o storici, o letterati, nisti) e i "laici" (per lo più moderati di sinistra). di Diego Marconi ecc.). Questa peculiarità italiana aveva molte radici, Tornando invece alle novità, l'impresa realizza- antiche e recenti. Per esempio, è un fatto che a ternazionale, e in modo particolare la caduta di ta da Paolo Rossi per la Utet sarebbe sembrata, molti filosofi della generazione giunta a maturità ogni comunicazione con la comunità anglo-ame- vent'anni fa, assolutamente temeraria: La Filo- negli anni del fascismo, e ancora dominante nel ricana, nel frattempo cresciuta fino ad assumere, sofia (quattro volumi, circa duemila pagine di te- dopoguerra, la filosofia come era concepita e pra- con gli anni settanta, posizione dominante. sto) è infatti un'esposizione non storica, ma in ticata in quasi tutto il resto del mondo sembrava Contribuivano a questo distacco sia la concen- qualche modo trattatistica, quindi teorica, dei interessare assai meno della politica. Sia che il fa- trazione italiana sulle proprie contese politico- contenuti della ricerca filosofica attuale; e a essa scismo avesse frustrato molte vocazioni politiche, ideologiche, sia l'indifferenza della comunità in- hanno collaborato studiosi di formazione e incli- obbligando a ripiegare su scelte più praticabili; ternazionale per quelle stesse contese, sia la nazione teorica diversissima. Dato che la filosofia sia che — al contrario — la dittatura sottolineas- scarsità e l'insularità della produzione teorica non è un'impresa collettiva né cumulativa, si se ed esasperasse la centralità, anche esistenziale, italiana. tratta ovviamente di un trattato sui generis: nelle della sfera politica, fatto sta che molti tra i filosofi C'impegno civileè costato caro alla filosofia intenzioni del curatore, si volevano mettere a di- accademici sembrarono praticare la filosofia qua- italiana. Ma sembra che oggi siamo usciti da tutto sposizione i ferri del mestiere, anzi, dei vari me- si come un second best. Dopo la liberazione, que- ciò, o ne stiamo uscendo. Gli ultimi due decenni stieri che oggi convivono sotto l'etichetta "filoso- sti filosofi, tornati quasi tutti nell'accademia do- hanno visto una notevole ripresa della ricerca filo- fia". Si trattava cioè di esporre le idee e le discus- po la breve parentesi resistenziale, continuarono sofico-teorica; c'è una partecipazione maggiore dei sioni di cui si occupano oggi i filosofi morali, i fi- a vivere la filosofia come un surrogato della poli- filosofi italiani alla comunità internazionale, e an- losofi del linguaggio, i logici, ecc. Il primo volume tica, e le contese accademiche come parte — che in conseguenza di ciò alcuni di essi cominciano (Le filosofie speciali) è appunto dedicato alle fi- ahimé minore — della politica. Dna conseguenza a essere tradotti in inglese, tedesco e francese, e losofie di. Il secondo (La filosofia e le scienze) si fu l'attenzione esasperata per la definizione della persino a pubblicare direttamente in lingue più occupa dei rapporti tra la filosofia e le altre disci- propria collocazione filosofica, che generò gli veicolari dell'italiano. Cose ovvie in altri campi pline, inclusa la teologia, la storiografia e la storia strani ibridi a cui allude Guido Bonino (p. 46 di (dalla fisica alla linguistica), ma relativamente della filosofia, ma con un peso rilevante delle questo "Indice") — si sa che nella politica italiana nuove per la filosofia. scienze in senso stretto (matematica, fisica, biolo- le questioni di schieramento prevalgono da sem- Certo, la lunga stagione ideologica ha lasciato gia, ecc.). Il terzo .(Le discipline filosofiche) con- pre sulle questioni di merito. Un'altra conseguen- un'eredità cospicua. Per esempio, è sempre molto tiene esposizioni delle tradizionali "parti" della za fu la diffidenza per la filosofia teorica, eterna- diffusa un'ansia di immediata rilevanza, di una fi- filosofia: metafisica, teoria della conoscenza, logi- mente sospettata di contrabbando ideologico; e il losofia che investa direttamente i problemi dell'at- ca, etica, estetica. Il quarto (Stili e modelli teorici ripiegamento di molti, la cui vocazione era forse tualità. Quest'ansia ha di rado prodotto buona fi- del Novecento) tratta degli -ismi che nel nostro più scientifica che ideologica, su una storia della losofia. Sicché mette qualche brivido per la schie- secolo hanno avuto rilievo nella discussione filo- filosofia il più possibile asettica, in cui il nome na, perché sembra richiamare fantasmi del passato, sofica: alcune scelte sono ovvie (esistenzialismo, (storia) finiva per prevalere sul complemento la richiesta che "l'intellettuale" fornisca idee, solu- fenomenologia, idealismo, marxismo, ecc.), altre (della filosofia). zioni, proposte immediatamente utilizzabili. Di- sono meno scontate e perciò caratterizzanti (em- La conseguenza più grave fu il distacco della menticando che "l'intellettuale" non esiste (esisto- pirismo, tradizionalismo, razionalismo critico). comunità filosofica italiana dalla comunità in- no storici medievali, anglisti, filosofi della scienza,

da forme di "filosofia negativa" che con la dispera- ché l'offerta è così vasta che qualche valore che ci Osteria del pluralismo zione cominciano. Il vecchio Gunther Anders, a vada a genio si trova sempre sul tavolo; non nella di- chi gli chiedeva come mai lui, che era un filosofo sperazione divulgativa, perché per quanto Rossi si di Cesare Cases iscritto all'albo, non scrivesse mai nulla di filosofia auguri che i lettori non si accontentino dei suoi vo- vera e propria, rispondeva che ben volentieri se ne lumozzi che dopo tutto non superano complessiva- Prima o dopo, la filosofia tutti l'hanno bazzicata, sarebbe occupato se non avesse avuto altri compiti mente le duemila pagine e fornisca loro la solita bi- se non altro, almeno da noi in Italia, a scuola. E un da svolgere (cioè occuparsi della campagna antia- bliografia per andare avanti, molti sciagurati si fer- po' come la politica, di cui Rousseau diceva che se tomica). meranno a questa osteria, e potranno considerarsi ne era occupato perché era un uomo. Magari uno Paolo Rossi ha cercato di evitare entrambe le dif- fortunati per essersi imbattuti in questa nobile for- se n'è occupato solo da ragazzo, e allora gli resta la ficoltà che conducevano a una posizione nichilisti- ma di divulgazione anziché nei libri in cui Savater curiosità: che ne è di questa filosofia? Sono stati ca. Basta aprire la sua introduzione per accorgersi spiega la filosofia al figlioletto o ai nipotini o Gard- fatti progressi? Oppure no, perché non se ne pos- che è molto più pluralista di quanto non lasciasse ner a una ragazzina mediante misteriosi bigliettini. sono fare? Nel qual caso tutte le nostre fatiche li- pensare quell'articolo determinativo. Come tutti, In filosofia è bene preferire i prodotti nazionali, an- ceali per seguire lo Spirito gentiiiano nel suo corso Rossi ha degli antenati (nel caso specifico milanesi: che se questo inferisce un grave colpo agli ideali sarebbero andate perdute. E i filosofi conosciuti in Banfi, Preti, Dal Pra) di cui si serve per crearsi dei pluralistici. gioventù, che cosa fanno? Ci credono ancora? pedigree pluralisti. Per esempio cita un'affermazio- Tra gli italiani che hanno compilato questi volumi Paolo Rossi, direi di sì, visto che ha appena pubbli- ne di Preti: "Più che a trovare presunte certezze per raccomando particolarmente Remo Bodei, ma ne cato un grosso malloppo in quattro volumi intito- la vita, la filosofia odierna sembra che tenda a rile- potrei raccomandare molti altri se mi fosse stato as- lato appunto La filosofia. Da notare l'articolo de- varne le reali incertezze, la effettiva pluralità di segnato più spazio e avessi più tempo. Sono sempre terminativo: Rossi non crede soltanto in una o in mondi, di destini, di valori e di beni". Rossi si ac- le due vecchie categorie kantiane a tiranneggiare la qualche filosofia, ma "nella" filosofia, un articolo corge che se avesse condiviso queste parole nostra esistenza. Ma è meglio non distruggerle, per che non si trovava più da tempo sul mercato filoso- trent'anni fa, quando furono scritte, rischiava la fu- quanto nichilisti si sia. Senza di esse non ci sarebbe fico, se non nei vecchi manuali scolastici. Questo cilazione per eccesso di pluralismo, mentre oggi la il pluralismo, e l'unico scopo accertato della vita è articolo era stato sostituito da una parte da una rischierebbe per difetto, poiché dato un pluralista quello di favorire il pluralismo. E non spiego nean- massa di divulgazione che come tutta la produzio- se ne trova sempre un altro più pluralista di lui. Ed che perché volevo raccomandare Bodei? No, non ne merceologica moderna finiva per metterti ad- essendo tutti pluralisti, non c'è pericolo di incorre- voglio essere sospettato di leso pluralismo, e poi Bo- dosso un senso di infinita disperazione; dall'altra re nei pericoli suindicati: non nel nichilismo, per- dei si raccomanda da sé. L'INDICE

••DEI LIBRI OELMESEBI OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 44/VIII £ Cr òtcLtcr cL&LLe, C-CròC- Quattro categorie Filosofia altrove La pioggia di Bayle di Roberto Casati di Gianni Vattimo di Carlo Augusto Viano

La filosofia si presenta come una summa, a metà Caratteristica mi sembra, nell'opera diretta da Pao- Nel presentare i quattro volumi di La filosofia, che strada tra il trattato e l'enciclopedia, del sapere filoso- lo Rossi, la scelta di cominciare dalle "filosofie specia- ha curato per la Utet, Paolo Rossi si domanda se sia fico contemporaneo. Il curatore, Paolo Rossi, ha dife- li", sia pure facendo precedere il tutto dal saggio di possibile scrivere un trattato di filosofia. Molti filosofi, so nell'introduzione e nel proprio contributo (Filoso- Agazzi sulle comunità filosofiche, che è un ritratto almeno a cominciare da Kant, si sono chiesti se fossero fia e storia della filosofia) la linea di pensiero che ha molto piano, e molto realistico, di chi sono oggi i filo- possibili le cose che avevano davanti agli occhi, e han- guidato la compilazione dell'opera. Lo storico, onesto sofi in giro per il mondo: professori, ricercatori, che si no considerato questa domanda un indizio di proble- artigiano, si limita a registrare quanto avviene sulla associano, si incontrano in congressi, pubblicano rivi- maticità, una cosa di cui andar fieri. Anche Rossi crede scena della filosofia, senza accettare interferenze da ste, ecc. Una comunità "scientifica", dunque. Come nello "statuto problematico" della filosofia, ma vi parte del filosofo che vorrebbe imporre un metodo o dire: se volete sapere che cosa è la filosofia, guardate scorge una difficoltà per chi intenda scrivere un tratta- da parte del filosofo che vede nella storia della filoso- anzitutto chi sono, in concreto, coloro che la fanno. A to, a meno di rinunciare a costruire "un quadro asso- fia grandiose manifestazioni epocali. questo capitolo di apertura, seguono i capitoli sulle fi- lutamente coerente e unitario". Che è la strada da lui L'incontro tra questa riservatezza metodologica e losofie speciali, e, nel secondo volume, altri saggi su La seguita. Una situazione del genere potrebbe forse veri- l'ambizione sistematica produce — forse inevitabil- filosofia e le scienze. La mia impressione è che la co- ficarsi in qualsiasi altra disciplina. Immagino che in mente — un duplice esito. Da un lato viene fornita struzione di questi volumi caratterizzi tutta l'opera, ri- questo caso l'autore se ne scuserebbe, spiegherebbe della filosofia contemporanea una visione priva di velando l'immagine del lavoro filosofico che ha guida- che esistono teorie per il momento irriducibili, tecni- pregiudizi, non ossequiosa verso presunte autorità, li- to le scelte del curatore (le quali, è appena il caso di ri- che disparate, problemi aperti e così via. Invece in filo- bera dall'ossessione di trovare un senso al misterioso cordarlo, influiscono solo con molta deliberata discre- sofia si possono invocare le "connaturate esigenze in- divenire delle figure della filosofia attraverso la storia. terpretative della filosofia" e "l'inevitabilità del plura- D'altro lato, a voler tutto accettare, a non voler discri- lismo", che finalmente la cultura contemporanea minare entro ciò che viene chiamato "filosofia", si cor- avrebbe riconosciuto, dopo la fine dell'incubo carna- re il rischio di finire come lo studioso del mondo dei piano della scienza rigorosa. numeri che include nella sua enciclopedia, accanto al- Verrebbe da osservare che tra statuto problematico le assiomatizzazioni dell'aritmetica, i deliri numerolo- e inevitabilità del pluralismo c'è un quadro unitario gici della cabala (e sul piano dello stile, a voler fare un niente male; ma questa sarebbe una di quelle ritorsio- lavoro "tutto italiano", redatto da scrittori italiani per ni tanto amate dai filosofi, che andrebbero messe da il pubblico italiano — chissà perché questa restrizione parte tra persone educate. E meglio guardare dentro —, si finisce purtroppo a corto di penne che sappiano la cornice, unitaria o no. scrivere come si deve). Citando Bayle, per il quale le filosofie in declino Questo è quanto puntualmente avviene ne La filoso- prima o poi risorgono, Rossi suggerisce che la cultura fia, che certamente rispecchia il variegato panorama contemporanea stia assistendo al ritorno di dottrine contemporaneo — nel bene e nel male. Un primo che sembravano sconfitte. Secondo me Paolo Rossi è punto a favore dell'opera è che essa non è storica ma un po' ossessionato dalla "Rigorosa Scientificità", ma sistematica: ciascun articolo, dedicato a una discipli- la sua è un'ossessione comune a tanta parte della filo- na, a una corrente, a un nucleo problematico (e mai a sofia contemporanea; e quanto ai reduci, sembra la fi- un singolo autore o periodo storico) vuol essere un ne della guerra mondiale. trattato o quantomeno una buona introduzione. Pro- L'osservazione di Bayle non mi sembra molto di più pongo di ripartire i testi in quattro categorie. Nella di quelle che si fanno in ascensore sul tempo. A me vie- prima troviamo gli articoli indispensabili alla cono- ne in mente piuttosto Brucker, che contrapponeva al scenza e alla formazióne filosofica, e che inoltre si di- cartesianesimo settario un comprensivo eclettismo, stinguono per stile e informatività. Esemplari in que- perché effettivamente i capitoli di questo trattato rien- sto senso i contributi di Casari (Logica), Lecaldano trano in una cornice comune. I saggi che, come quelli (Etica), Pagnini (Teoria della conoscenza)-, su settori sulla logica, sulla filosofia del linguaggio, sulla filosofia più specifici vanno segnalati Scinto (Empirismo), La della matematica, sull'etica, su filosofia e informatica, Vergata (Filosofia e biologia), Bottazzini (Filosofia e danno conto dello stato dell'arte, non pretendono di matematica), Scarpelli e Luzzati (Filosofia del diritto), ricavare filosofie generali. Alla loro prudenza si con- Lolli (Filosofia e informatica). trappone però la linea di coloro i quali, visto che non si sa bene come le cose possano andare, danno baldanzo- Al di fuori di questi buoni contributi troviamo in- se indicazioni sul modo in cui esse devono andare: libe- nanzitutto degli articoli malfatti su soggetti importan- ri da vincoli su ciò che si sa, si può liberamente parlare. ti. Per esempio è inutilizzabile l'articolo di Berti sulla Ma nell'ombra amichevole prodotta dall'eclissi della Metafisica, nobile disciplina che viene strapazzata fino filosofia che si richiama al sapere prosperano metafisi- a farne una curiosa e dilettantesca, quasi casalinga, ca, ermeneutica, idealismo, teologia, e filosofie religio- branca della teologia razionale (tutto il terzo para- zione sul lavoro dei singoli autori dei saggi). Questa se varie. Se i pensatori radicali "alla Carnap", per tor- grafo è dedicato, in un rincorrersi di affermazioni gra- immagine si può riassumere così: la filosofia è ciò che nare al protagonista dell'incubo, sembrano in attesa di tuite e pseudo-argomenti, a elucubrazioni su un sedi- oggi si fa da parte di quei professionisti che si chiama- un ritorno bayliano, i veri pensatori radicali sono ora cente "Principio"). Nella stessa categoria includerei il no comunemente filosofi; il suo carattere, però, è di faticoso lavoro di Ferraris, Givone e Vercellone essere intensamente centrifuga; più che nel territorio sull'Estetica, la chiacchierata di Veca sulla Filosofia che tradizionalmente le era assegnato, essa va cercata della politica (scritto bene ma lacunoso), la conversa- nelle zone di confine. Si potrebbe ricordare qui che zione di Carotenuto su Filosofia e psicologia (che non Paolo Rossi viene dalla scuola di Banfi, e che proprio tocca nessuno dei temi cruciali oggi in discussione: se- in questa scuola (io l'ho sentita da Luciano Anceschi) gnalo qui la mancanza di un capitolo sulla filosofia circolava l'idea che la vera filosofia di oggi si elabora in della mente, grave omissione), la barcollante e poco quella riflessione che nasce in connessione con altre informativa discussione di Formigari su Filosofia e lin- attività spirituali — nella critica delle arti, nella rifles- guistica. Si poteva anche fare un buon capitolo sulla sione politica, nell'epistemologia, ovviamente. Ora, a Filosofia della religione, soprattutto se si pensa al livel- me sembra giusta l'intuizione di base: la filosofia è lo complessivo delle discussioni tra mondo laico e bensì quel che fanno i filosofi di professione, ma an- Chiesa nel nostro paese, e invece il lavoro di Olivetti che qualcosa che tende a sfuggire a questa tranquilliz- gira intorno a tutte le questioni filosofiche con uno zante caratterizzazione. Sarà poi vero, però, che dob- sfoggio gratuito di erudizione. biamo cercarla (piuttosto, almeno implicitamente) La categoria complementare, quella dei buoni arti- nelle filosofie speciali, nelle riflessioni che accompa- coli su soggetti dubbi, include l'eccellente Mugnai sul gnano il lavoro delle scienze (per la verità non solo le Marxismo (di cui non viene mai discusso l'interesse fi- scienze "dure": nel secondo volume c'è persino un losofico), Ferraris sull'Ermeneutica (che non spiega in densissimo capitolo di Cacciari su filosofia e teolo- quelli che provengono dalla cultura idealistica e reli- che modo la dubbia pretesa di "universalità" della di- gia)? Anche se, ovviamente, la rete progettata da Pao- giosa. E con loro pare riabilitata la tradizione nostrana, sciplina ne farebbe una forma di filosofia), e Fadini lo Rossi promette un censimento sostanzialmente da sempre aperta e pluralista: Croce e Gentile, assolti su\\'Antropologia filosofica (perché non pensare che la completo della filosofia professionale di oggi, proprio dal sospetto di essere stati dittatori, capeggiano una ritrita domanda "chi siamo" abbia una risposta empi- la curiosità che il suo stesso schema suggerisce, quella schiera di autentici liberali, da Banfi (il cui razionali- rica?). degli "altrove"in cui si filosofa — dalla critica lettera- smo critico assurge alla dignità di stile filosofico) ai E per finire, ci sono testi faticosi per lo stile e che ria a quella artistica, alle teorie dei media, alla riflessio- neoscolastici, da Marino Gentile a Pietro Piovani. nascondono dietro alla cortina fumogena della cattiva ne sul costume, ecc. —, lascia nel lettore l'impressione Negli anni settanta la Storia della filosofia di Ludo- retorica la pochezza o la pseudo-profondità delle idee che ci sia ancora dell'altro da esplorare. Sarà la nostal- vico Geymonat rappresentò la summa della cultura fi- presentate. In testa sicuramente Cacciari su Filosofia e gia per la filosofia come saggezza (non specialistica, losofica nostrana, apparentemente dominata dal teologia, illeggibile, seguito da molti contributi del vo- non scientifica, non affidata a comunità di ricercatori marxismo; questo trattato potrebbe essere il manuale lume quarto (Neoscolastica, Razionalismo critico, Sto- e a congressi periodici), in un momento in cui, come del nuovo spiritualismo che sta avendo fortuna di ricismo, Idealismo, Nichilismo, Esistenzialismo), noio- scriveva Nietzsche, "i problemi filosofici riprendono questi tempi. "Ma che vuole? — come diceva Bayle si e inconcludenti, spesso vicini all'abuso della pa- in tutto e per tutto quasi la stessa forma interrogativa — Basta aspettare, perché ha sempre smesso di pio- » zienza del lettore. di duemila anni fa"? vere . • EI LIBRI DEL MESE

OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 45/VIII Cr òtcvtcr ct^LL e- ocròe.

In circa vent'anni il panorama fi- marginale fino agli anni sessanta. losofico italiano ha assunto conno- Bonomi a Milano, Parrini a Firen- tati ben diversi da quelli degli anni Tendenze del pensiero italiano ze, Marconi a Torino, Leonardi a settanta. Allora, prevaleva una forte di Franco Restaino Venezia, Picardi a Bologna, Penco ideologizzazione, risultante dal for- a Genova, Santambrogio a Caglia- marsi nell'immediato dopoguerra ri, Egidi e Lecaldano a Roma, per di tre aree distinte e forti: quella di mo e Pier Aldo Rovatti, Il pensiero prevalentemente dalla scuola di coeur, e in seconda linea Rorty, citare alcuni tra gli autori più signi- orientamento marxista, quella di debole (Feltrinelli, 1983), che si Pareyson, laicizzatasi, da quella di Derrida, Foucault. L'area filosofica ficativi formatisi e affermatisi in orientamento laico, quella di orien- presentava volutamente come il li- Paci, e per vie e percorsi diversi privilegiata da questo settore è questo periodo, hanno alimentato tamento cattolico. Un libro, un arti- bro-manifesto di una nuova "cor- dalla Cattolica di Milano — è il ca- quella tedesca, fenomenologica, la ricerca e il dibattito anche con colo, erano facilmente riconoscibili rente" di pensiero, quella nota ap- so di Emanuele Severino dopo la esistenzialistica ed ermeneutica. Le frequenti convegni, sfociati in im- e classificabili come appartenenti a punto con il titolo del volume stes- rottura con il cattolicesimo) indica- discussioni, a volte anche polemi- portanti raccolte di contributi. I lo- una di queste aree. L'esaurimento so o, col passare degli anni, come vano nuovi punti di riferimento per che ed enfatizzate dalla stampa set- ro interessi riguardano le tematiche interno — o anche resa senza con- "ermeneutica" (al libro collabora- il dibattito e la riflessione teorica: timanale e quotidiana, tra studiosi di filosofia del linguaggio, di etica dizioni — del pensiero marxista, al- vano anche alcuni analitici). Gli Nietzsche, Heidegger, Wittgen- teorico-ermeneuti e storico-filosofi con tutte le sue ramificazioni, di fi- la metà degli anni settanta, ebbe co- studiosi e i teorici appartenenti a stein (quello "viennese" più che (pensiero debole e pensiero forte), losofia politica, di filosofia del dirit- me effetti collaterali un parallelo quest'area di interessi (provenienti quello "analitico"), Gadamer, Ri- hanno caratterizzato soprattutto to, di filosofia della scienza, di filo- esaurimento teorico sia del pensie- sofia della mente. Gli autori e l'area ro laico sia di quello cattolico. filosofica privilegiati sono quelli di Iniziava un percorso nuovo, di lingua inglese. Possiamo indicare ricerca di punti di riferimento dif- alcune raccolte di saggi che ben do- ferenti rispetto a quelli tradizionali cumentano il lavoro di questo set- delle diverse aree teoriche. I vecchi tore negli ultimi dieci anni: Etica e steccati caddero in tempi molto ra- diritto (Laterza, 1986), Utilitarismo pidi. Nel giro di pochi anni sarebbe oggi (Laterza, 1986), Questioni di stato difficile — e anche inutile — bioetica (Editori Riuniti, 1987), stabilire se un libro, un articolo, ap- Teorie etiche contemporanee (Bol- partenessero a questa o quell'area lati Boringhieri, 1990), Prospettive ideologicamente "forte". Una nuo- di teoria del linguaggio (Unicopli, va suddivisione o settorializzazione 1988), e soprattutto la raccolta cu- della produzione filosofica italiana rata da Santambrogio, Introduzio- si affermava e consolidava, ma se- ne alla filosofia analitica del linguag- condo interessi tematici, per così gio (Laterza, 1992), che rappresen- dire, e non più ideologici. ta il principale sforzo collettivo di In maniera schematica si posso- esposizione e illustrazione, oltre no individuare quattro settori di che di approfondimento, di tali te- interesse prevalenti e tendenti an- matiche nel nostro paese. che a "organizzarsi" sul piano cul- Il settore femminista, o meglio turale e accademico; il settore sto- del pensiero delle donne, si è affer- rico-filosofico, quello teorico-er- mato con difficoltà, soprattutto sul meneutico, quello analitico, quello piano teorico, data la scarsa presen- femminista. L'ordine con cui sono za accademica fino a pochi anni fa, stati indicati i settori rispecchia an- di rappresentanti di esso. Si avvale che un ordine per fasce di età, nel però di canali alternativi, capillar- senso che dal primo all'ultimo è ri- mente presenti in grossa parte del levabile un decrescere dell'età me- paese, per la sua diffusione ed ela- dia degli studiosi coinvolti in ma- borazione tramite dibattiti frequen- niera più rappresentativa. ti. Anch'esso fa riferimento preva- Il settore storico-filosofico è lentemente all'area di lingua ingle- quello che mantiene una maggiore se, con forti presenze, però, di pen- continuità col passato, senza tutta- satrici francesi (in particolare Luce via perdere il contatto con il nuo- Irigaray). Le sedi più note di elabo- vo. Sedi principali sono Firenze razione teorica sono la Libreria del- (Garin, Paolo Rossi), Torino (Via- le donne di Milano e la comunità no, Pietro Rossi), Padova (Berti), delle donne filosofe Diotima di Ve- Bologna (Santucci), Roma (Gre- rona. Le rappresentanti più signifi- gory, Verrà, Sasso), Napoli (Tessi- cative e originali sono Luisa Mura- tore): principali iniziative editoria- ro e Adriana Cavarero. Una docu- li sono le raccolte di saggi La cultu- mentazione delle elaborazioni teo- ra filosofica italiana dal 1945 al riche degli ultimi vent'anni, in area 1980 (Guida, 1982), La filosofia italiana, è consegnata principal- italiana dal dopoguerra a oggi (La- mente ai seguenti volumi frutto di terza, 1985), Filosofia italiana e fi- lavoro collettivo: Non credere di losofie straniere nel dopoguerra (Il avere dei diritti (Rosenberg & Sel- Mulino, 1991), I progressi della fi- lier, 1987), Diotima. Il pensiero del- losofia nell'Italia del Novecento la differenza sessuale (La Tartaruga, (Morano, 1992): raccolte che non 1987), e soprattutto la raccolta pub- si limitano a un bilancio storico ma blicata a Londra nel 1991, Italian contengono importanti contributi Eeminist Thought. Ulteriori contri- critici di dibattito rispetto alle gli anni ottanta. La documentazio- buti sono i libri delle autrici sopra nuove posizioni teoriche emerse ne più significativa e utilmente citate, e la ricca pubblicistica su ri- negli anni a cavallo tra i settanta e edizioni ^V HHj orientativa su tale dibattito è rac- viste del movimento (in particolare gli ottanta. Più recenti e impegna- colta nel volume a cura di Jader Ja- "Dwf", donna, woman, femme). tive sono le opere collettive Storia \LOuattroVentiJ cobelli Dove va la filosofia italiana ? Dall'insieme dei dibattiti e delle della filosofia a cura di Viano e Pie- cinon '""""" -r o -Ar FAX 0722/320998 (Laterza, 1986). Importanti docu- elaborazioni degli ultimi anni sta tro Rossi (Laterza, 1993 e tuttora menti degli approfondimenti e del- forse emergendo una nuova filoso- in corso) e La filosofia a cura di FONDAZIONE ROMOLO MURRI le aperture continue di questo filo- fia, o una nuova personalità, di Paolo Rossi (4 voli., Utet, 1995), ne di interessi teorici sono i volumi grande incisività e influenza, quali nella quale ultima sono presenti ROMOLO MURRI annualmente curati da Vattimo col sono state in questo secolo quelle come collaboratori anche i rappre- titolo Filosofia 1986 (e anni seguen- di un Croce, di un Gentile, di un sentanti di altri settori di interesse LA STORIA E L'ETERNO ti, Laterza). Analisi critiche e di- Gramsci? A questa domanda si (ad eccezione di quello femmini- scussioni da parte di esponenti del può forse rispondere con due versi sta, la cui assenza stupisce in un'o- a cura di Rocco Cerrato settore storico-filosofico nei con- di un noto poema di Garcia Lorca, pera che per altri aspetti appare (inedito, pp. 308, L. 40.000) fronti di quello teorico-ermeneuti- riferiti alla possibilità e augurio "completa"). co sono presenti nei volumi di Via- della nascita di un torero parago- Il settore teorico-ermeneutico è DANIELA SARESELLA no, Va'pensiero (Einaudi, 1985), di nabile a quello di cui cantava la quello che ha fatto più discutere Berti, Le vie della ragione (Il Muli- morte: "Tardarà mucho tiempo en negli ultimi due decenni, a comin- ROMOLO MURRI no, 1987), di Paolo Rossi, Paragone nacer, si es que nace, un andaluz ciare dal volume di Massimo Cac- degli ingegni moderni e postmoder- tan claro, tan rico de aventura". ciari Krisis (Adelphi, 1976), da E IL MOVIMENTO SOCIALISTA ni (Il Mulino, 1989). quello curato da Aldo G. Gargani (1891-1907) Il settore analitico si è affermato Crisi della ragione (Einaudi, 1979) e rafforzato (nel senso che sono nu- presentazione di Lorenzo Bedeschi al quale hanno collaborato anche merosi gli studiosi molto giovani (pp. 188, L. 30.000) storici della filosofia, e soprattutto interessati a esso) in questi vent'an- da quello curato da Gianni Vatti- ni, dopo una fortuna abbastanza N. 9, PAG. 46/VIII OTTOBRE 1995

particolare: l'Italia si trova "alla zione filosofica italiana quattro nosciuta. Trascegliendo a caso dal periferia dell'impero" per quanto aree principali: quella storico-fi- catalogo di Guerini e associati de- Traduzioni in tempo reale riguarda la produzione filosofica losofica, quella ermeneutica, gli ultimi cinque anni si possono originale e non può quindi essere quella analitica e quella femmini- per esempio trovare libri come il di Guido Fonino autosufficiente o quasi come quei sta. Anche le traduzioni si posso- Saggio sui pregiudizi del barone fortunati (?) paesi che si trovano al no forse suddividere a seconda d'Holbach (1993), le Riflessioni Nel dopoguerra per molti anni mania, Inghilterra, Stati Uniti e centro. Al tempo stesso le dimen- che corrispondano agli interessi critiche sulla poesia e sulla pittura la cultura filosofica italiana ha con- paesi di lingua inglese in generale. sioni del mercato editoriale italia- dei rappresentanti di un'area o di di Jean-Baptiste Du Bos (1990) o siderato se stessa come provincia- A partire dagli anni settanta e an- no sono sufficientemente ampie un'altra (e dunque a seconda che la Dottrina della scienza. Esposizio- le. L'egemonia culturale idealistica cor più ai nostri giorni le traduzio- da permettere un numero di tra- siano promosse dagli uni o dagli ne del 1807 di Johann Gottlieb Fi- aveva per lungo tempo reso diffid- ni di opere filosofiche straniere duzioni assai elevato, a differenza altri). chte (1995, forse non si tratta pro- ale la penetrazione in Italia di nu- non hanno più lo scopo di far co- di quanto accade in paesi più pic- Le traduzioni riconducibili all'a- priamente di un'opera o di un au- merose correnti di pensiero che al- noscere correnti di pensiero che coli (dove molto più spesso si è co- rea storico-filosofica possono esse- tore minore, ma certamente trove avevano avuto grande fortu- negli altri paesi sono già invec- stretti a ricorrere alle edizioni in re distinte in due categorie princi- l'esposizione del 1807 non può na. Un effetto analogo era stato de- chiate, ma fanno parte del norma- lingua originale). La posizione pali: da una parte le opere filosofi- avere un pubblico molto ampio). terminato dall'autarchia anche le interscambio culturale "in tem- dell'Italia è condivisa da altre na- che del passato, più o meno note e Né gli editori si spaventano di culturale imposta dal regime fasci- po reale". Molto spesso le tradu- zioni, come la Spagna, non a caso importanti, dall'altra le opere di fronte a operazioni lunghe e diffi- sta, che non favoriva certo gli cili come, per esempio, la nuova scambi con il resto del mondo (ec- traduzione delle Enneadi di Ploti- cezion fatta per la Germania). For- no, proposta da Rusconi nel 1992 se l'isolamento era stato meno as- (che, tra l'altro, si sono insospetta- soluto di quanto potesse sembrare, Penso positivo tamente rivelate un buon successo ma la sensazione che molti filosofi commerciale). e uomini di cultura provavano di Massimo Ferrari Nel campo della storiografia fi- all'epoca era quella di uscire da un losofica la ricognizione di settori lungo periodo di letargo impro- PAOLO PARRINI, Conoscenza e realtà. Sag- teggiamento critico-razionale, e infine con la secondari è stata altrettanto gene- duttivo, che aveva lasciato l'Italia gio di filosofìa positiva, Laterza, Roma-Ba- negazione di "una diversità di principio tra rosa: sempre nel catalogo recente di Guerini e associati possiamo in uno stato di grave arretratezza. ri 1995, pp. 234, Lit 35.000. discorso scientifico e discorso filosofico", ov- Si sentiva la necessità, e il dovere, vero con l'attribuzione alle scienze positive trovare opere indiscutibilmente di svecchiare la cultura filosofica erudite come Linguaggio e pensie- Il libro di Paolo Parrini ha il pregio di co- di un valore conoscitivo "paradigmatico". italiana facendo conoscere ciò che ro originario. L'umanesimo di].L. niugare una trattazione chiara e analitica- Si capisce allora per quale motivo Parrini nel frattempo era stato pensato al- Vives di Emilio Hidalgo-Serna qualifichi il proprio programma filosofico trove. Era indispensabile introdur- mente impegnata di alcuni grandi temi del (1992). Molto diffuse sono anche re in Italia i testi fondamentali dibattito contemporaneo sulle strutture e la (Conoscenza e realtà è in qualche misura un le traduzioni di testi introduttivi e dell'esistenzialismo, della fenome- dinamica della razionalità scientifica con una libro programmatico, che fa pensare allo stile didattici; si pensi per esempio alla nologia, del neopositivismo, di prospettiva più globale che non solo rilancia di Giulio Preti seppure in forma più sobria e serie di brevi monografie sui quelle scienze umane così ostinata- l'attualità di una "filosofia positiva" ma la so- meno sbilanciata alla ricerca di eclettici equi- grandi filosofi e sui grandi temi mente disprezzate dalla filosofia stiene abbandonando "una visione puramen- libri) come un "ritorno" alla filosofia positi- della filosofia proposta dal Muli- no nella "Universale Paper- idealistica. Fino agli anni sessanta te linguistica dei problemi filosofici per il ri- va: al lavoro, per riprendere le parole di Par- backs": tra gli ultimi titoli trovia- l'editoria italiana si diede da fare torno a una concezione più tradizionale". rini, di un "filosofo positivo laico e detra- mo Cartesio di John Cottingham per colmare il ritardo con numero- scendentalizzato" che si richiama all'autorità Il termine "tradizionale", ovviamente, non (1991), La filosofia medioevale di sissime traduzioni di opere filoso- di David Fiume e Moritz Schlick. fiche dei decenni precedenti: si ha alcun connotato "restauratore"; sta piutto- Alain De Libera (1991), Filosofia Il punto di riferimento è così, con un certo pensi alle operazioni culturali pro- sto a indicare il recupero di una prospettiva della mente di William Bechtel mosse, per limitarsi ad alcuni no- più generale, di un "quadro di riferimento orgoglio polemico, la tradizione dell'empiri- (1992), Aristotele di John L. Ack- mi, da Nicola Abbagnano, Ludo- unificante" per le analisi particolari che non smo e segnatamente dell'empirismo logico. rill (1993), Platone di David J. vico Geymonat, Antonio Banfi e sia soltanto costruito con materiali logici ed Parrini, da esperto conoscitore delle vicende Melling (1994). L'ampia presen- dai loro allievi. empirici. Più specificamente questo significa del neopositivismo, ammonisce a non scam- za di questo genere di opere testi- L'abbondanza di traduzioni, in innanzi tutto rivendicare una concezione del- biare la sua "crisi" con il venir meno "delle monia del fatto che il pubblico genere piuttosto disordinata e asi- la filosofia il cui profilo è identificabile con grandi idee direttrici della filosofia positiva" privilegiato delle traduzioni è quello degli studenti universitari stematica (e ciò sia detto senza al- un impegno analitico "non dilettantesco", e si mostra (giustamente) convinto che i rap- (si suppone che gli studiosi ab- cuna sfumatura negativa), era fa- con una dichiarata avversione per la metafisi- porti tra l'empirismo logico e la cosiddetta biano già letto o possano comun- vorita anche dal carattere eclettico "nuova filosofia della scienza" siano un po' ca che tuttavia non si riduce a un semplice que leggere i testi originali). Vo- e dalla propensione alle sintesi scientismo, con una convinta accettazione dottrinali propria della filosofia lendo trovare qualche lacuna, si della dimensione etica che pervade ogni at- segue ^ italiana, che ha spesso trovato la può rilevare come siano piuttosto sua originalità (se così si può dire) trascurate certe correnti di pen- nel tentativo di unificare indirizzi siero della seconda metà del seco- di pensiero che altrove erano irri- lo scorso, come il positivismo e il mediabilmente contrapposti (cfr. zioni vengono realizzate a una di- anch'essa grande traduttrice di storiografia filosofica. Per quanto neokantismo, certo oggi poco di Carlo Augusto Viano, Il carattere stanza temporale assai ravvicinata opere straniere. riguarda le prime, si può dire che moda (ma nelle biblioteche si della filosofia italiana contempora- rispetto alle edizioni originali. La Le traduzioni negli ultimi anni sia ormai disponibile in lingua ita- possono trovare parecchie tradu- nea, in Va' pensiero, Einaudi, quantità complessiva di traduzio- sono così abbondanti e così etero- liana uno spettro amplissimo di zioni di inizio secolo). 1985). ni è rimasta cospicua e, anzi, si è genee che risulta molto difficile traduzioni. Non solo i grandi clas- Anche l'area ermeneutica ha sti- molato un gran numero di tradu- Lentamente il ritardo è stato certamente accresciuta. In Italia si raggrupparle secondo criteri si- sici sono stati tradotti in modo zioni. In questo caso la maggior colmato e la cultura filosofica ita- traduce molto di più che in Fran- gnificativi o individuare percorsi pressoché completo, ma anche le cia o in Inghilterra. Ciò è dovuto coerenti. Restaino (p. 45 di questo opere e gli autori minori hanno ri- liana si è messa al passo con quella • delle grandi nazioni: Francia, Ger- senza dubbio alla sua posizione "Indice") identifica nella produ- cevuto un'attenzione altrove sco-

Rino Genovese Michele Battini La tribù occidentale L'ordine della Gerarchia «Il riso è il profumo della vita in un popolo civile» (Aldo Palazzeschi) Per una nuova teoria critica pp. 510, L. 58000 Mario Farnè pp. 204, L. 26000 Studi sul fallimento del liberalismo, sulle destre L'«impegno scettico» come punto di arrivo e sulle sinistre autoritarie in Francia (1789-1914) Guarir dal ridere La psico-biologia dell'autocritica dell'Illuminismo della battuta di spirito Claudio Pavone pp. 159, L. 26 000 Marcello Fabbri Antonella Greco Alle origini della Repubblica L'arte nella città Scritti su fascismo, antifascismo Con decine di battute «Fondazione Adriano Olivetti» e continuità dello Stato umoristiche ordinate pp. 157, 76 ili., L. 34000 pp. 314, L. 26000 per argomenti Dall'autore di Una guerra civile un'analisi in un vero e proprio La nuda brutalità edilizia rende precari del mito del cosiddetto «Secondo Risorgimento» I «catalogo» l'ordine e l'identità delle nostre città e il modo di essere dell'uomo in un universo in cui si confrontano le posizioni di fascisti sempre più urbanizzato e antifascisti ^Bollati Boringhieri OTTOBRE 1995 e òta-tcr cte^LLe, oo-óe- N. 9, PAG. 47 avverte allora come un'angusta cel- una libertà disperata, e che essa dell'uomo, come la sua struttura on- Tra il nulla la in cui l'anima si sente prigioniera infonda più angoscia che pienezza tologica, e a capirla contem- parte delle opere tradotte proviene oppure come una spaesante infi- d'essere, è un fatto con il quale poraneamente nell'orizzonte dell'es- dalla Germania e dalla Francia (so- nità che la inquieta. l'esistenzialismo moderno ha cer- sere che la sovrasta. prattutto da quei filosofi francesi e l'eternità Nominando in termini così chiari cato di convivere. Ma ci si chiede: in che modo l'uo- che si sono a lungo occupati di la spaesatezza metafisica dell'uo- La problematica cui queste po- mo cade sotto la considerazione pensiero tedesco). Gli autori prin- di Franco Volpi mo moderno l'annotazione di Pa- che battute alludono, e che si svilup- dell'ontologia? Evidentemente in cipali sono stati tradotti pressoché scal tocca già, con largo anticipo, il pa in un crescendo nichilistico lungo quanto anch'egli è ente tra gli enti, integralmente: Gilles Deleuze Jac- motivo del nichilismo, o meglio: la l'arco storico che va da Pascal in quanto partecipa della natura ques Derrida, Hans-Georg Gada- LUIGI PAREYSON, Ontologia della ragione più profonda del suo emer- all'esistenzialismo contemporaneo, dell'ente. Ma può l'uomo, in quanto mer, Jean-Francois Lyotard, Paul libertà. Il male e la sofferenza, gere. Quando viene meno il senso, sollecita ogni riflessione filosofica libertà, essere fatto oggetto della Ricoeur... sono tutti ampiamente Einaudi, Torino 1995, pp. XVI- quando manca la risposta al "per- che intenda pensare la finitudine considerazione reificante del- presenti nei cataloghi delle case 478, Lit52.000. ché?", il nichilismo è ormai alle por- dell'esistenza in un quadro ontologi- l'ontologia senza che siano traditi e editrici italiane, dove si alternano te. Questo ospite inquietante — co- co coerente. Essa sta al centro del li- occultati i caratteri originari della traduzioni delle loro ultime opere All'inizio dell'età moderna una me Nietzsche lo apostroferà — si è bro postumo di Pareyson, in cui so- sua libertà, senza che egli diventi ad altre di opere precedenti finora raggelante constatazione di Pascal già insinuato furtivo nella casa e vi no raccolti i suoi ultimi scritti, e vi vie- cosa tra cose? Una volta ricono- trascurate. dà la misura di quale profonda tra- si è accomodato ovunque, senza ne svolta in un serrato confronto con sciuto che l'uomo, in quanto ente L'area della filosofia analitica fa fra altri enti, cade sotto la ferrea leg- invece riferimento privilegiato alla ge del tempo e della causalità, co- produzione filosofica in lingua in- me possiamo pensarlo poi nei ter- glese. Anche in questo settore, al- / mini di un essere libero che può e meno per quanto riguarda gli auto- / deve fare di se stesso qualcosa di ri più importanti, l'offerta è ampia: r diverso da ciò che la natura fa di di Donald Davidson, Daniel C. lui? Come possiamo pensare, in Dennett, Michael Dummett, Hi- quell'essere che è l'uomo, la coe- lary Putnam, Willard Van Orman sistenza di una "causalità secondo Quine e molti altri si possiede in necessità" e di una "causalità se- lingua italiana una notevole mole condo libertà"? Come è possibile di opere. Come per l'area erme- un'ontologia della libertà? neutica, vale la regole dell'alter- È la contraddizione che travagliò nanza tra le opere recenti (pubbli- già Kant. È lo scandalo della frattu- cate in Italia uno o due anni dopo ra tra ragione teoretica e ragione l'edizione originale) e quelle più pratica su cu si arrovellarono tutti i datate che finora erano sfuggite al- pensatori dell'idealismo tedesco — la traduzione. più complicati di quanto solitamente si am- mente assorbire il quid juris. Tuttavia il filo- in particolare Schelling, che Parey- Nel campo del femminismo il metta. Ma questo non significa che nella pro- sofo positivo ha sempre dalla sua la forza son più di ogni altro studiò a fondo. mercato editoriale, anche se in spettiva di una "epistemologia storicamente dell'ispirazione realista, onde l'oggetto è un Dipanando con rigore e sensibilità crescita, è di dimensioni più ri- orientata" debbano mancare gli apporti di al- termine di riferimento delle nostre espressio- le sue considerazioni, rimaste pur- dotte. L'autrice più tradotta e in- tre tradizioni filosofiche, come è provato dal ni linguistiche indipendentemente dal tipo troppo incompiute, ma già sbozza- fluente è probabilmente Luce Iri- te a sufficienza per consentire di ri- fatto che Parrini si confronta criticamente, di schema linguistico o teorico entro il quale garay (hanno tradotte sue opere, conoscere il disegno complessivo, ad esempio, con D'idealismo logico" di Cassi- ci collochiamo. Tra il realismo metafisico e il tra gli altri, Feltrinelli e La Tarta- Pareyson prospetta un'ermeneuti- rer e sostiene una concezione della verità e ruga). relativismo radicale esiste così una "terza ca della finitudine che pur facendo- dell'oggettività "impregnata di componenti Ci sono poi autori di grande ri- via" che impone limiti ben precisi non solo si carico dei problemi anche più dif- levanza difficilmente classificabili kantiane". alla possibilità di riferirsi all'assoluto, ma an- ficili di quest'ultima — la sofferenza, in questo schema. Tra i più tra- Farà dunque bene a ravvedersi chi pensas- che alla dissoluzione della realtà nel gioco il male, la morte, l'assurda opacità dotti in Italia recentemente sono se che la "filosofia positiva" di Parrini sia delle sue interpretazioni. del destino individuale — si adope- di certo Hannah Arendt ( Vita ac- identificabile con l'incipit di Hard Times di E questa "terza via" è anche un modo per ra per pilotare l'uomo contempora- tiva, per citare solo una delle ope- Dickens ("Now, what I want is facts... Facts far valere i pregi di una filosofia positiva che neo fuori dalle secche del nichili- re maggiori, è stato tradotto nel alone are wanted in life"). Un complesso di sappia "miscelare" un serio impegno teorico smo. E riapre dal punto di vista filo- 1989 da Bompiani), Jurgen Ha- sofico, tra l'altro, il discorso sulla re- principi (analìtici, sintetici e metodologici) con una certa dose di distacco ironico dai pro- bermas (Etica del discorso, Later- ligione e su Dio, senza cadere in che in un determinato contesto sono assunti blemi prettamente speculativi. C'è da augu- za 1989; Il pensiero post-metafisi- quella tipica frettolosità che inficia come validi a priori sembra a Parrini irrinun- rarsi che più di un lettore si lasci persuadere co, Laterza 1991; Testi filosofici e molti oltrepassamenti moderni e ciabile, e in generale non vi è — in termini contesti storici, Laterza 1993; Teo- della praticabilità di un simile approccio al postmoderni del nichilismo stesso. ria della morale, Laterza 1994) e kantiani — un quid facti che possa intera- discorso filosofico. Si tratta dunque di un libro che su- Hans Blumenberg (L'ansia si scita interrogativi e offre spunti di ri- specchia sul fondo, Il Mulino flessione a chiunque si proponga di 1989; L'elaborazione del mito, Il pensare le condizioni ultime della li- Mulino 1991; La legittimità del- sformazione la nuova cosmologia che nulla possa più scacciarlo. Co- le espressioni salienti del pensiero bertà e il modo in cui l'esistenza l'età moderna, Marietti 1992). Bi- materialistica abbia prodotto nella me una crepa sempre più profonda esistenzialistico del Novecento quali umana, sospesa tra il nulla e l'eter- sogna poi ricordare l'impegno del posizione dell'uomo nell'universo. esso fende l'autocomprensione Marcel, Berdjaev, Jaspers e Hei- nità, la vive nell'angusta cella Mulino nel campo delle scienze "Inabissato nell'infinita immensità della modernità. degger. Ma altrettanto importanti so- dell'universo fisico infinito. cognitive, spesso contigue alla fi- degli spazi che ignoro e che Naturalmente Pascal affronta e no i riferimenti a Schelling e a Do- losofia, con autori come Jerry Fo- m'ignorano — annota Pascal — io pensa questa nuova condizione per stoevskij. Il titolo, Ontologia della li- dor e Paul Churchland. mi spavento". Che cosa mai signifi- contrastarla: dietro l'irrefragabile bertà, indica ii programma filosofico In tutta questa abbondanza non ca questo sgomento? necessità della natura c'è ancora un di Pareyson; esso mira a definire la mancano curiose lacune: di Hus- Significa che l'universo fisico del- Deus absconditus che la governa, e libertà come il modo d'essere serl, per esempio, di cui si stanno la cosmologia moderna ha prodotto che ci governa, per quanto Egli non traducendo molte opere minori la solitudine e la spaesatezza meta- sia immediatamente riconoscibile tratte dalla Husserliana, non è mai fisica dell'uomo. La comprensione nel suo creato; pertanto l'uomo è, sì, comparsa un'edizione italiana del- della natura come mera estensione un frammento di natura, un nulla la Filosofia dell'aritmetica (anche (res extensa), cioè la sua riduzione schiacciato dalle forze cosmiche, EDIZIONI se pare esista da tempo una tradu- a materia, ha trasformato il cosmo ma può, in quanto pensa e crede, zione chiusa nei cassetti di qualche antico e medievale, in cui l'uomo sottrarre la sua contingenza al con- ETS editore). Ma si tratta comunque poteva abitare e sentirsi a casa pro- dizionamento delle leggi naturali e solo di particolari. pria, in uno spazio vuoto. L'uomo lo farsi cittadino dell'altro mondo, Burgum ad astr quello dello spirito. Ma lo scenario è ormai tracciato e Weygandt presto anche Dio si eclisserà. Prima Sugli stati misti A CURA DI UMBERTO NERI solo per ipotesi: tutto sarà ripensato "come se Dio non ci fosse" ("etiam- della psicosi maniaco-depressiva si Deus non daretur"), poi per dav- |)|). 108 L. 15.000 vero: tutto va ripensato, in primo GENESI luogo il senso della nostra esisten- Serao Biblia. AT 1 za, prendendo atto del fatto che "Dio è morto". Allora, quando la tra- Il ventre di Napoli Una nuova «glossa ordinaria»: versetto per versetto, scendenza perde del tutto la sua pp. 100 L. 13.000 le versioni antiche e i commenti dei grandi interpreti. forza attiva e tace, l'uomo abban- Flaubert pp. 816 - L. 94.000 donato a se stesso reclama la sua libertà o meglio, non gli resta che La leggenda di S. Giuliano l'ospitaliere prendersela: l'uomo è la libertà pp. 100 !.. 13.000 stessa poiché altro non è che quello che progetta di essere, e tutto gli è Piazza Torricelli 4 1-56126 Pisa Tel. 050 29544 Fax 050 20158 VIA NOSADELLA 6 TEL. 051/306811 FM3 permesso. Che questa libertà sia Distribuzione PDF 40123 - BOLOGNA EDIZIONI FAX 051/341706 DEHONIANE BOLOGNA N. 9, PAG. 48 OTTOBRE 1995 Cr ótdstcr ct&LLe- C-Cròe- Un medioevo di fatti concreti C L A S S I C I di Eugenio Garin LUCIO ANNEO SENECA MOLIÈRE Apokolokyntesis Il malato immaginario presunta "marxista", non poteva dell'opera. La deificazione della zucca A cura di Arnaldo Colasanti Storia della filosofia, voi. II: D Cura e traduzione Traduzione Medioevo, a cura di Pietro Ros- non provare sazietà della consue- I ventiquattro nutriti capitoli di Gabriella Focardi di Patrizia Valduga. si e Carlo Augusto Viano, Later- tudine di forzare i testi, di ignora- del volume, affidati a sedici autori pp.XXXVIII+74, L.28.000 pp.XLIV+244. L.34.000 za, Roma-Bari 1994, pp. 654, Lit re i documenti, di trascurare i dati diversi anche per orientamenti di 68.000. di fatto, di procedere per schemi fondo, completati da una biblio- NARRATORI precostituiti, con un'unica preoc- grafia e da schede bibliografiche, CHO CHÓNGNAE Quando, sulla fine del gennaio cupazione: separare nel filosofo intrecciano un'esposizione delle Terra d'esilio '94, mi trovai a discorrere a Roma, del passato "ciò che è vivo da ciò dottrine spesso originalmente im- che è morto", invece di mettere a Una novella esemplare sui frutti nella sede della casa editrice La- postata alla presentazione degli dell 'ingiustizia di classe, istituti e dei metodi di insegna- della guerra, dell 'odio e della vendetta. terza, di questa nuova Storia della pp.96,L. 10.000 filosofia diretta da Pietro Rossi e mento e di ricerca, al formarsi di Carlo Augusto Viano, dissi subito una "nuova biblioteca" con l'in- tenso lavoro di traduzioni di testi e 9 0 0 ITALIANO tutto il mio interesse per l'impo- stazione dell'opera e il mio ap- commenti critici dal greco, dal- VITALIANO BRANCATI GIACOMO DEBENDETTI prezzamento per alcune delle idee l'arabo e dall'ebraico, e quindi da ANNA PROCLEMER Italiani del Novecento affermate nella prefazione genera- grandi culture diverse che si in- Lettere da un matrimonio Da Svevo a Saba, da Montale contrano e si scontrano sul terre- Uno scrittore e un 'attrice a Ungaretti, da Pirandello a Landolfi le. Della loro validità non solo ero e la storia, drammatica, i maestri della letteratura italiana da tempo convinto, ma a esse mi no delle credenze religiose e su del loro matrimonio. nelle riflessioni del critico quello della ricerca razionale. La pp.288,L. 12.000 più penetrante del secolo. ero ispirato nel mio lavoro. La fi- pp.416. L. 14.000 losofia, infatti, è venuta profonda- ripresa di precise indagini scienti- mente trasformandosi nel tempo e fiche, il riemergere in traduzioni latine di testi fondamentali come X X ECO 0 cambiando oggetto e metodi, mu- tando gli scopi, la formulazione l'Almagesto di Tolomeo, sono feli- GIANNI SOFRI dei problemi, i rapporti con le al- cemente sottolineati in connessio- Gandhi e l'India tre discipline. Di questo suo tra- ne con le vicende delle discussioni Dall'indipendenza a oggi filosofiche in senso più tradiziona- Una biografia di Gandhi che esce sformarsi è venuta acquistando fa- dai classici schemi del "santino pacifista ". ticosamente coscienza, mentre le. Non a caso la fioritura culturale pp. 192, L. 16.000 non poteva non risentirne la sua — la "rinascita" — del secolo XII storiografia (che è in realtà la sua è messa a fuoco come mundana sa- pienza, come philosophia mundi, SAGGI GIUNTI stessa coscienza), sempre più con- caratterizzata, per un verso, da DONALD NORMAN sapevole della necessità di connet- Lo sguardo delle macchine tere le dottrine via via considerate nuove traduzioni di opere teori- Un appello persuasivo per filosofiche con le situazioni, indi- che greche, e per un altro dall'in- l'umanizzazione della tecnologia moderna viduandone la genesi e seguendo- gresso di opere astronomiche e pp.224, L.24.000 ne gli sviluppi, cogliendone i rap- mediche orientali, non senza un PAUL EKMAN GABRIELE TURI porti con la varia tematica di un sostanzioso condimento di temati- 1 volti della menzogna Giovanni Gentile tempo. che ermetiche, magiche e astrolo- Gli indizi dell'inganno Una biografia giche. nei rapporti interpersonali, La ricostruzione Di qui il sempre più argomenta- negli affari, nella politica, della figura di un intellettuale to rifiuto della storia della filosofia I capitoli — questi capitoli — nei tribunali. scomodo del nostro secolo. affidati a studiosi particolarmente pp.224, L24.000 pp.544, L.48.000 come sviluppo progressivo di una disciplina — la filosofia, appunto competenti scorrono presentando MARIO RIGUTTI REYNALDO GONZÀLEZ — omogenea nel tempo, sempre i processi teorici di una nuova or- Cento miliardi di stelle Cuba. Un'epopea meticcia tesa a delineare visioni d'insieme ganizzazione sistematica del sape- Schiavitù, scienza Il mestiere dell'astronomo motivate e organizzate, risposte re, per tappe connesse alla strut- e i segreti della scienza e cultura dell'isola turazione del potere, dal mona- delle stelle e dell'universo. . dello zucchero. approfondite a eterni massimi pp.384, L.28.000 pp.192, L.20.000 problemi. Di qui il rifiuto di un fuoco la genesi delle antiche do- stero alla corte, cominciando dal- cammino lineare de veritate in ve- mande e del loro mutare, e il per- le invasioni longobarde per ntatemi, come della necessità di ché delle risposte. Memore del fa- sboccare alle "rinascite" medieva- CAM U N I A connettere univocamente la rifles- stidio della etichetta di "filologo" li, dalla carolingia a quella del XII IVÀN BORIS e MINO MILANI CLAUDIO MARABINI sione filosofica solo a talune espe- affibbiatami per decenni, ho guar- secolo, così ampia e articolata, e Anita Garibaldi Letteratura bastarda rienze o discipline in qualsiasi mo- dato subito con molta simpatia al così decisiva. E poi, finalmente, la Giornalismo e letteratura. La vita, l'eroismo progetto di questa nuova Storia complessità tanto ricca e piena di Un 'indagine sulla cultura della do privilegiate. Di qui anche l'ap- e la morte della moglie contrasti del mondo trecentesco. di Giuseppe Garibaldi. terza pagina e sui suoi protagonisti. pello spregiudicato a fonti non della filosofia, pur consapevole, pp.220. LAS.000 pp.350, L.32.000 convenzionali le più diverse: un non solo delle difficoltà di un'im- Solo che, laddove anche la più at- trattato scientifico, un'opera d'ar- presa del genere, ma anche della tenta storiografia ci ha abituato te, una tecnica, un poema, un ro- facilità delle critiche possibili e soprattutto a percorrere gallerie ADALBERTO ATTO manzo, che a un certo momento dell'insidia costante di "forzare" di ritratti affollate di pensatori vengono fatti rientrare anch'essi polemicamente giuste impostazio- "grandi" (e meno grandi), secon- A Canossa nella filosofia. Di qui, non solo la ni. Ricordo anzi di avere allora do definiti orientamenti di pen- spregiudicata demolizione dei "si- pensato che proprio questo secon- siero, in questo libro, pur emer- Uno straordinario stemi", ma la sfiducia nella com- do volume, e cioè 11 Medioevo, sa- gendo, come era fatale, taluni (po- romanzo medievale. pattezza della personalità di molti rebbe stato particolarmente insi- chi) grandi nomi (a cui sono dedi- pensatori, l'attenzione ai "salti", dioso per l'ambiguo rapporto del- cati capitoli interi), l'attenzione è La storia di un monaco alle crisi, al frequente drammatico la riflessione filosofica con alcune richiamata soprattutto su struttu- vissuto alla corte contrasto fra momenti diversi del- grandi religioni (ebraica, cristiana, re organizzative, su corti e mona- la vita dei filosofi, e, a volte nello musulmana), con le loro chiese e il steri, su centri di potere, su stru- di Beatrice e Matilde stesso momento, fra forme di con- loro magistero, con i nuovi poteri menti di lavoro, su libri e bibliote- di Canossa. dotta in conflitto e conflitti non ri- politici, con gli istituti dell'inse- che, sulla circolazione dei codici e solti. gnamento e della ricerca, e con le ondate di traduzioni, e tutto tutti i problemi posti dalla presen- questo in genere in felice connes- Chi, per età, aveva cominciato a za operante in Europa (per esem- sione con precise e molteplici de- lavorare in Italia in mezzo al con- pio in Sicilia e in Spagna) di pensa- terminazioni teoriche. trasto aperto fra "positivisti" in tori arabi ed ebrei. D'altra parte crisi e "idealisti" in conflitto, per Così, al posto di una galleria di critiche e dissensi, che non man- sperimentare successivamente i ri- cheranno, mostreranno l'attualità GIUNTI flessi non felici di una scolastica IDEI LIBRI DELMESE| OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 49 PC A~tcvtc dotto OCAOd o 4 contributi decisivi. Così, dopo sformazione della filosofia, della Scholem, e magari su posizioni in scienza e della tecnica, anzi della ritratti di grandi filosofi, si trova parte diverse dalle sue, sarà diffici- concezione stessa del sapere". E Prossimamente in libreria un affresco mosso e affollato, in un le non tener conto della mistica non si insisterà mai abbastanza su complesso di illuminanti esplora- ebraica, e di sue possibili risonanze quella trasformazione della conce- Il terzo volume della Storia della filosofia a cura di zioni sui procedimenti del sapere e nel mondo latino (per esempio in zione stessa del sapere. Pietro Rossi e Carlo Augusto Viano, pubblicata da Laterza, sarà nelle librerie a partire dalla metà di ot- sulla lenta e tormentata costruzio- Germania, con El'azar da Worms) Due densi capitoli di specialisti tobre. I secoli trattati sono il XV, il XVI e il XVII. ne della scienza, alla convergenza anche prima del Quattrocento. Co- (Gilbert Dahan e Hans Daiber), Contributi di Davide Bigalli (Università di Milano), fra rilettura di dimenticati libri de- me bisognerà fare in qualche modo dedicati appunto al mondo islami- Carlo Borghero (Università di Vercelli), Guido gli antichi e tentativi di decifrazio- anche il nome di Ibn Khaldun, co ed ebraico, ne presentano sinte- Canziani (Cnr di Milano), Domenico Ferraro (Uni- ne del gran libro della natura e dei questa specie di straordinario Vico ticamente il pensiero con l'atten- versità dell'Aquila), Alfonso Ingegno (Università di suoi linguaggi (logici e matemati- africano, i cui Prolegomeni andran- zione tesa all'utilizzazione che ne Firenze), Gianni Paganini (Università di Vercelli), ci). Non a caso, a un certo punto, no menzionati almeno come un in- venne fatta dai pensatori occiden- Dino Pastine (Università dell'Aquila), Mario Reale viene riproposta, dalla prefazione telligente contrasto con testi con- tali del mondo cristiano: "alla luce (Università di Pisa), Kurt-Victor Serge (Kirchliche alla versione dell'Almagesto com- temporanei di scolastici latini. della Scolastica latina ", come viene Hochschule, Berlin), William R. Shea (McGill Uni- piuta in Sicilia nel XII secolo (e D'altra parte proprio lo studio dichiarato. Non possono quindi versity, Montreal), Cesare Vasoli (Università di Fi- pubblicata già nel 1924 da quel della "biblioteca" non potrà limi- non rimanerne fuori anche autori e renze), Carlo Augusto Viano (Università di Torino). grande studioso del medioevo che tarsi a sottolineare, dopo il ricordo aspetti di rilievo, che talora viveva- Il volume consterà di circa 600 pagine e costerà cir- fu Charles Homer Haskins), la du- delle parziali modeste versioni ara- no in Europa e che spesso si inseri- ca 75.000 lire. ra condanna di coloro che "denun- bo-latine di Archimede del secolo scono in altri momenti, o per cana- Sempre a ottobre la casa editrice Laterza pubbli- ciano come inutile e profano quel- XII, la versione latina completa li non ancora identificati, ma di cui . cherà il I annuario filosofico europeo, sul tema del- lo che ignorano" e che "disprezza- delle sue opere che nel 1269 farà l'eco, a volte, è individuabile. la religione, a cura di Jacques Derrida e Gianni Vat- no la scienza mondana (mundana Guglielmo di Moerbeke, conse- Comunque l'intreccio fecondo timo. sapientia)", considerando follia lo gnandola a un codice vaticano. fra nuova apertura a situazioni studio degli astri. Alle meditazioni L'indagine sistematica della gran- precise di indagini in movimento e nei chiostri e alle riflessioni edifi- de diffusione e del peso della ver- galleria delle grandi figure consa- canti sulle sacre pagine si alterna- sione arabo-latina di fronte alla crate della scolastica (ma i capitoli lievo crescente (benché non rico- ben singolare filosofo. no, sempre più fitte e più lunghe, mancanza di circolazione (almeno dedicati a un "nome" non sono poi nosciute degne di un capitolo a sé). Anche sulla bibliografia, e so- le visite alle nuove biblioteche, in prima del Quattrocento) della ver— molti) continua fino alla conclusio- Per non dire di figure singolari co- prattutto sulle schede biografiche, cui si affollano sempre di più, con sione di Guglielmo ha permesso a ne del volume, a tutto vantaggio me un Lullo, il cui significato nel sarebbe necessario un discorso a sé le nuove traduzioni dei greci anti- Marshall Clagett di scrivere nei vo- delle questioni specifiche, dei "fat- tempo forse non è ancora tutto per il nesso col pensiero che può chi, quelle degli scienziati e, in ge- lumi del suo Archimedes in the ti" concreti e specialmente delle ri- chiarito, o di pensatori sempre in- avere la vicenda di una vita. In nere, dei pensatori arabi, persiani Middle Ages un capitolo di storia cerche rinnovatrici. Dallo struttu- quieti come, per fare un nome so- realtà un libro come questo, che è ed ebrei. della scienza e della filosofia nel rarsi delle scuole al trasformarsi lo, Thomas Bradwardine, diviso un libro importante, e che vuole Si tratta di un settore fondamen- medioevo che non si può ignorare. delle discipline e dell'"enciclope- fra la problematica del Merton avviare un modo nuovo di fare sto- tale per la storia del pensiero me- Con piena ragione, del resto, gli dia", l'interesse e il valore della College e l'ermetismo del De causa ria della filosofia, dimostra la sua dievale: un settore in cui un'intensa autori di questo volume ricordano trattazione vengono crescendo, Dei, ma che se anche non fu, come efficacia e il suo significato anche e sistematica esplorazione ha reca- le traduzioni di opere filosofiche e mentre qui si collocano anche i voleva Annelise Maier, ein Vorlàu- con le discussioni che suscita e che, to, fra Ottocento e Novecento, scientifiche come "fattori di tra- tratti più sollecitanti di figure di ri- fer Galilei's, fu senza dubbio un del resto, voleva provocare. LA FILOSOFIA DIRETTA D A PAOLO ROSSI

Volume Primo: Filosofia e fisica, Volume Terzo: Marxismo, di M. MUGNAI LE FILOSOFIE SPECIALI di E. BELLONE LE DISCIPLINE FILOSOFICHE Neoscolastica, Filosofia e biologia, di A. BAUSOLA e G. PENATI Le comunità filosofiche, Metafisica, di E. BERTI di A. LA VERGATA Nichilismo, di F. VOLPI di E. AGAZZI Teoria della conoscenza, Filosofia e linguistica, Postmoderno, di M. NACCI Filosofia della scienza, di A. PAGNINI di L. FORMIGARI Pragmatismo, di A. SANTUCCI di R. LANFREDINI Logica, di E. CASARI Razionalismo critico, Filosofia della religione, Filosofia e informatica, Etica, di E. LECALDANO di F. PAPI e F. MINAZZI di M. M. OLIVETTI di G.LOLI.I Estetica, di M. FERRARIS, Spiritualismo, di A. RIGOBELLO Filosofia del diritto, Filosofia e scienze sociali, S. GIVONE e F. VERCELLONE Storicismo, di F. TESSITORE di U. SCARPELLI e C. LUZZATI di F. REMOTO Strutturalismo, di F. REMOTO Filosofia della politica, di S. VECA Filosofia e psicologia, Volume Quarto: Tradizionalismo, di M. NACCI Filosofia del linguaggio, di A. CAROTENUTO STILI E MODELLI TEORICI di D. MARCONI Filosofia e teologia, DEL NOVECENTO UN GRANDE E Filosofia della storia, di R. BODEI di M. CACCIARI Empirismo, di M. SCIUTO INNOVATIVO TRATTATO Antropologia filosofica, Filosofia e storiografia, Ermeneutica, di M. FERRARIS SISTEMATICO A di u. FADINI di G. GALASSO Esistenzialismo, CURA DEI MIGLIORI Filosofia e storia di P. A. ROVATTI SPECIALISTI ITALIANI Volume Secondo: della filosofia, di p. ROSSI Fenomenologia, di C. SINI LA FILOSOFIA E LE SCIENZE Filosofia e storia Filosofia analitica, della scienza, Filosofia e matematica, di A. PAGNINI di G. BARSANTI di U. BOTTAZZINI Idealismo, di G. COTRONEO UTET SAATCHISLSAATCHI

Per chi ama Venezia, la nostra storia in otto volumi è semplicemente una storia d'amore. La Storia di Venezia, Una storia più che millenaria, realizzata con la firmata da Treccani: collaborazione della Fondazione Cini, attra- un punto di riferimento per la cultura mondiale. verso l'attento esame di tutte le componenti r DESIDERO RICEVERE, SENZA ALCUN IMPECNO DA PARTE MIA, INFORMAZIONI SU: sociali, culturali e istituzionali, che hanno carat- • STORIA DI VENEZIA. • LE ALTRE OPERE TRECCANI, PRENOTABILI CON MINIME QUOTE MENSILI DI L. 63.000.

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OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 51 Ut <3d-tvcccyowtc

orizzonte non nella dimensione lettivi e quei legami intersoggettivi ma che il mercato indirizzi altresì la solo con la vita dei formicai e degli al- Vivere cognitiva della ragione, ma nella forti che siano in grado di costitui- produzione a produrre beni e servigi veari — che per gli uomini si chiama- nostra appartenenza a una comune re i fondamenti di una nuova soli- nella quantità e della qualità che sa- no tirannidi, dittature, regimi totalitari situazione esistenziale. darietà sociale. La fratellanza, che rebbe desiderata dagli stessi uomi- — non esistano diseguaglianze ec- nel dubbio L'esortazione contenuta nel ti- era già la spina nel fianco dei mo- ni. Questi fanno quella domanda cessive di fortune e di redditi". Einau- tolo "imparare àd esistere" non in- delli universalistici di tipo raziona- che possono, con i mezzi, con i de- di non condivideva il piano di J.M. di Loredana Sciolta troduce né a una precettistica mo- listico, rimane un problema non nari che hanno disponibili. Se aves- Keynes e non so cosa avrebbe pen- raleggiante né a un manuale delle del tutto risolto anche nell'etica sero altri e maggiori mezzi, farebbe- sato di Fausto Bertinotti (probabil- buone maniere, del buon vivere in esistenziale proposta da Crespi. ro un'altra domanda: degli stessi be- mente che era un liberale troppo im- FRANCO CRESPI, Imparare ad società. Non si tratta, insomma, Ciò nulla toglie alla validità e con- ni in quantità maggiore o di altri beni petuoso), ma non c'è dubbio alcuno esistere. Nuovi fondamenti dell' invito al conformismo impli- cretezza del messaggio di fondo di di diversa qualità. Sul mercato si che per correggere "diseguaglianze della solidarietà sociale, Don- cito nel più comune e facilmente Imparare ad esistere: la rinuncia a soddisfano domande, non bisogni. eccessive di fortune e redditi" si deb- zelli, Roma 1994, pp. 126, Lit accessibile "imparare a vivere". possedere il monopolio della ve- Una donna che passa davanti una bano prendere in considerazione 28.000. L'attenzione all'esistenza ci ripor- rità e l'accettazione delle contrad- vetrina sente un bisogno intenso del addirittura alte imposte di successio- ta al contrario alla dimensione ri- dizioni e dei conflitti rappresenta- paio elegante di calze che vi è espo- ne e la tassazione di tutti\ redditi. I libri di Franco Crespi sono flessiva dell'ex-sistere, che signifi- no degli efficaci antidoti all'intolle- sto; ma non avendo quattrini in ta- Leggendo questi scritti viene da sempre un luogo di incontro tra ca stare fuori dall'immediatezza, ranza e degli ingredienti inelimina- sca, o non avendone abbastanza, chiedersi come facessero mai questi sociologia e filosofia, dove la con- autori a essere così intelligenti e vivi. sapevolezza sui presupposti epi- Vivevano in anni ancor più difficili dei stemologici della prima rappre- presenti, ma evidentemente c'era senta un elemento costante. Basti una dimensione nella quale gli uomi- pensare ai suoi ultimi lavori Azio- ni da bene potevano ancora ritrovar- ne sociale e potere e Evento e strut- si e riconoscersi. Si legga la straordi- tura (Il Mulino, 1989 e 1993). Im- naria Lettera a Togliatti di Raffaele parare ad esistere fa ampio ricorso Mattioli (del 28 maggio 1947). alle categorie elaborate in questi e "Per salute, intendo — come Ella altri testi dove l'autore propone sa — la restaurazione di quelle con- una propria originale prospettiva dizioni minime del vivere civile e di teorica che ritiene di superare i li- quel minimo di margine economico, miti dell'attuale sociologia del- senza il quale non si può pensare né l'azione avvalendosi dei contribu- a conservare svecchiandolo quel ti della fenomenologia e dell'er- che c'è da conservare, né a innova- meneutica (da Husserl e Heideg- re quel che c'è da innovare, anche ger fino a Gadamer e a Ricoeur). da molto profondamente e radical- La centralità dell'esperienza vis- mente innovare... C'è veramente chi suta, l'accento sugli aspetti preca- sbandiera 'sani principii' solo per ro- tegoriali dell'agire, la differenza vesciare sulle Sinistre le responsa- tra significato inteso come forma bilità dei guai che prevede e magari oggettivata di rappresentazione e spera? Per le Sinistre non c'è — allo senso inteso come dimensione stato delle cose italiane, qui, oggi — preriflessiva del vissuto sono al- migliore astuzia che prenderlo in trettanti concetti che Crespi "tra- parola. Si vedrà chi ha veramente a vasa" in questo piccolo volume, cuore le sorti del paese. E se le forse meno .impegnativo dei pre- avessero entrambi? Sarebbe que- cedenti sul piano teorico, ma non sta una gran disgrazia, anche sul meno ambizioso in quanto si sno- terreno politico-elettorale? Non han- da sul difficile piano dell'etica e no forse il Suo partito e quelli vicini della pratica di vita e si rivolge ad esso una loro funzione storica, la idealmente non solo — e non tan- cui realizzazione non ha da ciò nulla to — ai lettori specializzati, quan- da temere? E non hanno un interes- to al lettore "generico" e a chiun- se preminente, quello di garantire ' que si trovi spaesato, incerto ri- da interferenze ed avventure le pos- spetto al proprio stare nel mondo sibilità dell'avvenire?... Vede, caro e nella società, che è come dire a amico, dove mi ha trascinato, molto tutti coloro cui è toccato di vivere oltre i limiti abituali di una lettera e in quella sorta di "caleidoscopio" del mio mestiere — proprio il mio sempre cangiante della società sentimento di direttore di banca ver- postmoderna. so i miei depositanti!". II punto di avvio del volume è Nel Dictionnaire des idées proprio un'analisi sociologica del- riflettere su se stessi e sulla propria non fa alcuna domanda. Il mercato è regues, alla voce Economie politi- la situazione culturale delle società condizione nel mondo. E questo costruito per soddisfare domande, que Flaubert registra: "Science sans attuali strette tra processi di globa- un compito tutt'altro che sempli- Cervello non desideri". entrailles" (nelle traduzioni: senza lizzazione e chiusure particolaristi- ce, perché si tratta di esporsi fino L'autore non è Max Weber cuore, o senza pietà). È questa una che. Caduto l'ottimismo di un pro- in fondo agli aspetti rischiosi ("L'economia capitalistica è concre- descrizione perfetta di quel che gresso lineare, messa in crisi la dell'esistenza, non sfuggire ma e cuore tamente irrazionale perché non sod- l'economia politica è diventata oggi. concezione teleologica della storia, aprirsi alle possibilità che sono in disfa i bisogni in quanto tali, bensì L'economia politica praticata dagli molti sociologi — e Crespi è tra noi, riconoscere i limiti della no- di Giorgio Lunghini solo i bisogni dotati di capacità d'ac- Scrittori italiani di economia, da que- questi — sottolineano gli effetti stra conoscenza, rompere le difese quisto") né Karl Marx ("L'estensione sti autori italiani che scrivono di eco- dissociativi della modernizzazio- che fin da bambini ci hanno pro- Scrittori italiani di economia, o la riduzione della produzione non nomia politica in italiano, non si era ne. Il declino dei vincoli comunita- tetto da quelle emozioni fonda- a cura di Rossella Bocciarelli e viene decisa in base al rapporto fra ancora sciaguratamente depurata ri, l'esperienza generalizzata dello mentali che Crespi, seguendo Hei- Pierluigi Ciocca, postfaz. di Ce- la produzione ed i bisogni sociali, i dall'elemento politico e etico, né sradicamento, già indicata all'ini- degger, individua nell'angoscia, sare Cases e Tullio De Mauro, bisogni di un'umanità socialmente aveva abbandonato il linguaggio or- zio del secolo da Max Weber come nello spaesamento, nella paura e Laterza, Roma-Bari 1994, pp. sviluppata, ma in base al livello del dinario a favore del linguaggio mate- elemento caratterizzante la moder- nella colpa. Imparare ad esistere XXXI1-435, Lit 47.000. saggio dei profitti. Essa si arresta matico, guadagnando così in rigor nità, non è più vista solo dal lato significa anche indirizzare le ener- non quando i bisogni sono soddi- mortis e perdendo in rilevanza. Era positivo della crescita di sentimen- gie così liberate verso l'esplorazio- La lettura di questo libro dovrebbe sfatti, ma quando la produzione e la scienza autonoma. con un oggetto e ti cosmopoliti, ma nei suoi esiti di ne di altre esperienze, ritrovando essere autoritariamente imposta a realizzazione del profitto impongono un linguaggio appropriato, ma non frammentazione e di indebolimen- la semplice "gioia di esserci" e, so- tutti quanti oggi si dicono liberali e questo arresto"). L'autore è Luigi Ei- ancora scienza speciale, con sol- to dell'identità personale, di incer- prattutto, la "capacità di provare invocano il mercato come panacea, naudi nel saggio Sull'economia di tanto un dialetto. Era ancora "econo- tezza cronica e di ricerca affannosa meraviglia". cioè praticamente a tutti gli uomini mercato, con l'eversivo sottotitolo In- mia politica", cioè miscela di teoria di radici, terreno fertile per il sor- Ma imparare a convivere con il politici italiani. Per altre ragioni do- troduzione alla politica sociale. economica e di arte del governo, e gere dei nuovi fondamentalismi. dubbio, con l'incertezza, con il ri- vrebbe essere imposta a tutti i giova- Anche questo è Luigi Einaudi, nel- non ancora e soltanto "economica". L è 'obiettivo dichiarato quello di conoscimento dei propri limiti as- ni economisti domestici, che normal- la Conclusione: il compito del mer- Qui non è in questione l'uso della trovare una nuova base generale somiglia molto alla saggezza, virtù mente leggono soltanto articoli ame- cato e come lo si può indirizzare: matematica in economia, in quanto di orientamento che, rispettando individuale, assai rara e difficile da ricani scritti in matematica sei mesi "Possiamo e perciò dobbiamo far sì linguaggio che consente di control- le tendenze pluralistiche proprie realizzare tanto più se, come ci di- fa. Ho il sospetto che questo vorreb- che il mercato utilizzi le sue buone lare che non si aggiungano proposi- delle nostre società e senza cadere ce Crespi, si configura in modo be almeno uno dei due curatori. attitudini a governare la produzione zioni in maniera surrettizia. Sempli- nel fondamentalismo, costituisca contraddittorio "come capacità Circa gli aspetti politici, si prenda e la distribuzione della ricchezza en- cemente si vorrebbero discorsi non un nuovo orizzonte su cui costrui- pratica di vivere, al tempo stesso, questo passo: "Badisi bene che, af- tro certi limiti, che noi consideriamo schizofrenici: l'articolo per l'accade- re la solidarietà sociale". A questo l'impegno appassionato nelle cose fermando essere il mercato lo stru- giusti e conformi ai nostri ideali di mia e l'editoriale per il quotidiano. Si punto la sociologia, esaurito il suo dell'esistenza e il distacco da esse". mento adatto per indirizzare la pro- una società, nella quale tutti gli uomi- può benissimo essere interi, se- compito descrittivo, cede il passo Resta non pienamente sviluppato duzione nel senso di produrre beni e ni abbiano la possibilità di sviluppare guendo gli esempi che si trovano in alla filosofia che, riconosciuti i li- nel discorso di Franco Crespi co- servigi, precisamente nella quantità nel modo migliore le loro attitudini, e questo libro. I giovani si consolino: si miti di una posizione relativista ra- me un'etica soggettiva dell'auten- e della qualità corrispondenti alla nella quale, pur non arrivando alla possono tenere insieme cervello, dicale,. individua questo comune ticità possa creare quei vincoli col- domanda degli uomini, non si affer- eguaglianza assoluta, compatibile entrailles, cuore e pietà. DEI LIBRI DEL MESE N. 9, PAG. 52 OTTOBRE 1995 Ut cte-L "yy\

REINHOLD MESSNER, 13 spec- un'ascensione sulle Dolomiti, chi della mia anima, Garzanti, una scalata estrema, il grande Milano 1995, trad. dal tedesco L'Himalaya a Merano amore giovanile: "Arrampicavo di Marco Nardi, pp. 305, Lit non tanto per l'arrampicata in sé, 44.000. di Enrico Camanni quanto piuttosto per la tensione che provavo prima e durante Adriano Sofri, nel suo "libro fatto io. Alla maggior parte di loro intensamente metabolizzate e an- legata a una sensazione che ha a l'ascensione". per la mano sinistra" (Il nodo e il bastava avermi lì come proprio vi- cor più intensamente raccontate. che fare con l'oblio. Adesso la Messner affida al lettore anche chiodo, Sellerio, 1-995), scrive: "Il cario a raccontare quello che ave- Per propria ammissione Messner paura di morire era scomparsa. confidenze meno estreme come il pentimento, il senso di aver com- vo vissuto". non è uno scrittore vero, nel sen- Così come scompaiono le nostre collezionismo di statuette orienta- messo un sacrilegio non più risar- L'ottavo specchio dell'anima è so che fatica a superare i confini angosce quotidiane sublimandosi li, il film girato con Werner Her- cibile, è una forma sempre più co- dedicato appunto all'esperienza del proprio ego, ma ha una sor- nel sesso. Nelle notti precedenti zog e la favolosa casa-castello di mune di conoscenza e di ricono- del palcoscenico. Ma il libro di prendente capacità di svelarsi la partenza provavo più forte che Juval. E ancora l'atavico legame scimento dell'umanità occidenta- Messner, che è simile a tutti gli al- con immagini asciutte e disar- mai il desiderio della donna e del del contadino con la sua terra e la le. La coscienza ecologica, la tri suoi libri pur mantenendo una manti: "La sicurezza, per me, non sesso. Quasi mi aiutasse a neutra- passione del montanaro per la cac- coscienza pacifica, è una coscienza precisa identità, si snocciola in è mai stata una questione mera- lizzare la forza di attrazione della cia, fino alla dimensione privata- pentita. E inevitabile per un tem- poliedriche storie personali, tutte mente tecnica, piuttosto è rimasta morte". Siamo alla vigilia di familiare che controbilancia le so- po in cui si sa a malapena che cosa litarie avventure sui deserti di sab- non si è più, e che cosa non si vuo- bia e di ghiaccio. le più. Dove i limiti del progresso Di proposito, sembra voler to- siano oltrepassati, si dovrà proce- gliere eccezionalità alle imprese dere per rinuncia". Per Sofri l'al- per rafforzare il senso delle pro- pinista Reinhold Messner è un prie visioni. Lui, l'uomo d'azione simbolo di questo atteggiamento, per eccellenza, si sofferma sempre fin dal tempo della famosa disputa più a lungo sullo spirito delle co- sui chiodi a pressione: "Cominciai se: "Camminando in tondo ci era- a convincermi che la mia strada vamo sentiti parte del tutto, in ar- era quella della rinuncia: rinuncia monia con la natura. La cosa ecci- agli ultimi ritrovati della tecnica". tante di questa marcia circolare E in questa asserzione apparente- era il fatto di perdere se stessi; il mente paradossale, per un uomo fatto paradossale era scoprire che che si è fatto portavoce di banali il mondo poteva essere conosciu- messaggi pubblicitari e non ha to anche e soprattutto camminan- quasi mai rifiutato la luce dei ri- do sul posto". E ancora: "Da poco flettori, sono racchiusi i due termi- ho cominciato a conoscere i din- ni di una sofferta ricerca esisten- torni di Merano. Sono contento di ziale: la strada che transita per la non essere stato ancora sull'Ivi- rinuncia. gna, né sulla punta dello Ziel, o sotto la Cervina, veri deserti alle Forse questo nuovo libro auto- porte di casa. Quando pochi mesi biografico di Messner, 13 specchi fa andai ad abitare a Merano tutto della mia anima, sarà liquidato dal era così nuovo e vicino. Ma nei pubblico della montagna con prossimi anni salirò sulle monta- l'ennesima smorfia di moralistico gne sopra la città e otterrò un cer- distacco: il campione non piace to distacco". alla bigotta chiesa degli alpinisti perché non sta al loro gioco e non Messner ha superato i cinquan- ne rispetta le regole. Istrione e tanni, ma non bisogna confonde- profeta, mito e distruttore di miti, re questa familiarità di espressio- Messner non si rivolge ai propri ne con una fisiologica e inelutta- simili. Non l'ha fatto a Verona bile discesa verso la normalità. nell'estate del 1987, quando Messner ogni giorno continua a l'amico Beppe Tenti gli riempì cercare. Erige sogni come il maso l'Arena per festeggiare la scalata sperimentale per l'agricoltura al- dei quattordici Ottomila, e non ternativa di Juval e poi se ne libera l'ha fatto neppure quest'estate su per viaggiare. Rinuncia all'ascen- Rai 1, presentando le Alpi alla sione del sacro Kailash, la monta- gente comune sotto l'accorta re- gna dei tibetani, perché la bianca gia di Carlo Alberto Pinelli. Come vetta inviolata possa ancora illu- tutti i veri comunicatori non minare il cammino degli uomini. confonde lo spettacolo con la Costruisce monumenti a se stesso conversione delle masse: "A Ve- e poi gratta, sfronda e spazza via rona il pubblico non mi stava se- tutto ciò che gli impedisce di esse- guendo, ogni spettatore inseguiva re libero: "A sessant'anni cam- solo i propri sogni. Come tutte le bierò ancora binario. Dopo quella mie conferenze, anche questa, in verticale e quella orizzontale, mi fondo, era solo un racconto fanta- rimane soltanto la dimensione spi- stico per persone che non erano rituale. Potrei perfino rimanerme- in grado di fare quello che avevo ne seduto".

ALCEO RIOSA Novità GIUDITTA ALESSANDRINI Momenti e figure Apprendimento organizzativo del sindacalismo prefascista LUCA FERRIERI - PIERO INNOCENTI La via del KANBRAIN Introduzione di GINO GIUGNI il piacere di leggere "Formazione e Organizzazione" - 1 "Testi e Studi" - 120 - pp. 196 - L. 28.000 Teorie e pratica della lettura pp. 236 - L. 38.000 Una raccolta di saggi dedicati a figure "Prospettive" - 119 - pp. 224 - L. 34.000 11 primo volume di una nuova collana importanti del sindacalismo cattolico Le valenze estetiche e critiche del leggere esposte insieme rivolta a tutti coloro che si occupano e socialista dei primi decenni del '900 alle infinite descrizioni letterarie del libro e della lettura di problemi formativi, di sviluppo organizzativo e di gestione di risorse umane Terra d'Africa 1995 PARIDE RUGAFIOR1 "Terra d'Africa" - pp. 354 - L. 30.000 CORINNA CRISTIANI (a cura di) Imprenditori e manager Un numero dedicato alle letterature L'araba fenice Industria e Stato in Italia 1850-1990 e alla danza africane, al Sudan, al Sahara Nascere e rinascere: "Testi e Studi" - 121 - pp. 240 - L. 32.000 e ai problemi dell'immigrato extracomunitario in Italia rappresentazioni e vita quotidiana I risultati di un itinerario di ricerca che GIACOMO CORNA PELLEGRINI (a cura di) "Minori/Università" - pp. 267 - L. 30.000 esamina il secolare processo di formazione Oriente estremo 1995 Il tema della nascita indagato da più lati: del rapporto quanto mai attuale Nuove geopolitiche nell'Asia Orientale psicoanaiitico, storico e sociologico tra economia e politica in Italia "Studi e ricerche sul territorio" - 48 ANTONIO BECHELLON1 pp. 208 - L. 35.000 PAOLA VALENTINI (a cura di) Metamorfosi di un modello repubblicano Una raccolta di.studi utili a capire ambizioni Riconoscere e ricostruire il futuro Francia 1944-1993 politiche e realtà economiche dell'Asia di oggi L'esperienza del servizio DETA "Questioni di storia contemporanea" - 8 nel lavoro con gli adolescenti pp. 210- L. 30.000 "Minori/Università" - pp. 276 - L. 29.000 Protagonisti, politologi e storici, descrivono EDIZIONI ^ÉP UNICOPLI La necessità dell'intervento tempestivo il lungo percorso che ha portato la Francia in adolescenza per organizzare al meglio alia situazione odierna Via Soperga, 13 - 20127 Milano - Tel. 66984682-66986093 la speranza per il futuro Distr : Unicopli 2 - V.le Forianini, 65 - 20134 Milano - Tel. 70200611 J OTTOBRE 1995 N. 9, PAG. 53/VIII

geografici e termini specialistici. Cronologie interattive. Quest'ulti- Tutto il Seicento su Cd La parte multimediale, per contro, mo è l'ambiente più interessante è costituita da più di 40 tra video e dell'opera. Si presenta come un mLANFRANCHI di Stefano de Laurentiis animazioni, circa 2.000 immagini e diagramma cartesiano che ha in or- oltre 160 audio musicali. Ma è il si- dinata la ripartizione tematica o Saggistica stema ipertestuale che permette di geografica e in ascissa la dimensio- Salvatore Natoli Encyclomedia. Guida multime- trattati separatamente, tanto per integrare questi materiali eteroge- ne temporale; sul piano, invece, L'incessante diale alla storia della civiltà eu- competenze disciplinari quanto nei. I documenti, infatti, sono or- sono rappresentati gli eventi, de- ropea, ideata e diretta da Um- per distanze cronologiche o geo- ganizzati in unità d'informazione scritti da brevi etichette e differen- meraviglia berto Eco, progettata e curata da grafiche. Con l'ausilio di un primo (nodi) collegate tra loro da molte- ziati con simboli grafici tra pun- Filosofia, espressione, verità Horizons Unlimited, Tit. 2, II gruppo di collaboratori, che poi plici connessioni (legami), dove tuali e durativi. Dietro ogni evento Gli scritti qui raccolti si soffermano Seicento, Opera Multimedia, creerà Horizons Unlimited, si svi- ogni nodo può contenere testo c'è una Scheda, e ogni Scheda con- sulla «verità» e quel che emerge e il Milano 1995, Cd-Rom (Win- luppa un prototipo, il MuG, pre- piuttosto che video, e i legami pos- tiene rimandi ad altre Schede, Li- modo in cui la verità è messa in gioco nei diversi linguaggi. dows), Lit 399.000. sentato nel settembre 1992. sono intercorrere tra nodi diversi, bri e mappe dell'Atlante. Pag. 190-Lire 28.000 Solo nel maggio 1993, nel qua- o tra parti di essi, in rapporto di Grazie al programma di ricerca Ideare e dirigere un'enciclope- uno a molti e viceversa. L'aspetto dro di un ricco programma edito- si possono creare nuove Cronolo- Carlo Sini dia elettronica può sortire conse- riale, si passa alla realizzazione del straordinario del Seicento è che cir- gie o modificare quelle esistenti. guenze inaspettate. Una volta pub- Il profondo e blicata ci si accorgerà che pochi di- l'espressione mostreranno interesse per le ipote- Filosofia, psichiatria e si dell'inchiesta enciclopedica o psicoanalisi per la scelta dei criteri organizzati- Onirici e virtuali La psichiatria del nostro secolo è vi. Molti s'aspetteranno un giudi- debitrice nei confronti della filosofia zio definitivo sul destino del libro, di Marina Leonardini e Sandro De Francesco di non poche rivoluzioni concettuali già compromesso dalla televisione e metodologiche. e ora irrimediabilmente segnato Pag. 250-Lire 28.000 La vita dissoluta e fantastica di un vampiro volta Isabella Andreini, l'attrice della Com- dalla diffusione del personal com- all'ombra della Mole, un'attrice del Seicento media dell'Arte protagonista di Galateo di puter. Questo è quanto sta capi- Carlo Tullio - Altari che si incarna in una traduttrice del ventesimo buone manie, romanzo classicista di Ales- tando a Umberto Eco dopo l'usci- secolo, una guaritrice dell'infelicità infantile, sandra Soriente: un viaggio nel tempo che la Un processo di ta del primo titolo di Encyclome- esplorazioni irreversibili nello spazio mentale: dia, una guida multimediale che af- giovane autrice costruisce sul gioco della dop- pensiero fra i duecento testi narrativi inediti giunti fino fronta la storia della civiltà pia identità, della dissociazione e della follia, Un'idea guida, quella della adora alla Biblioteca telematica "Opplà", sem- soggettività umana intesa come europea dalla scoperta dell'Ameri- richiamandosi all'opera di Giovanni della «universale concreto». ca alla prima guerra mondiale. brano prevalere i temi ispirati ai luoghi iperbo- Casa. lici dell'immaginario, percorsi con linguaggi Pag. 352-Lire 32.000 A dispetto d'ogni logica, Eco si è Una treccia bionda che penzola da una tor- che tendono a essere criptici e aritmici. re e un cartello invitante che la identifica co- dovuto accollare la difesa a oltran- Vincenzo Vitiello za del libro. Per scongiurare le faci- I dati non sono ancora sufficienti per dise- me "guaritrice dell'infelicità infantile" sono li apocalissi dell'era digitale, eccolo gnare un identikit degli autori, dei romanzi, invece le caratteristiche della strana figura La voce riflessa sfoderare i principi di una teoria racconti, poesie inviati alla banca dati lettera- femminile protagonista di Dora Squarcia- Logica ed etica della degli oggetti immarcescibili: nella ria. Si poteva pensare che la maggioranza fos- lenzuola di Lucio Angelini: una Grande Ma- contraddizione storia della civiltà, esistono degli se fatta di giovani; in realtà i quindicenni con- dre che possiede il segreto della crescita e Il problema è di vedere in che modo oggetti particolari che possono es- vivono con i settantenni, senza che la diffe- dell'amicizia e assume le vesti di una "signo- è possibile parlare dell'Altro senza sere arricchiti, in parte modificati, renza anagrafica rifletta divari stilistici. Si po- rina nervosissima", dall'età indefinita, a cui ridurlo al medesimo. ma hanno la straordinaria capacità teva anche pensare che fossero appassionati e si rivolgono molti "giovani pallidi infelici". Pag. 235 - Lire 28.000 di convivere con le nuove invenzio- specialisti di linguaggi elettronici, in realtà la Sempre di amicizia, tra uno studente napole- ni, come l'ago con il telaio, la bici- maggior parte confida nella possibilità di di- tano e il suo professore, si parla nel racconto cletta con l'automobile e così il li- vulgare ipropri lavori su vasta scala, entrando filosofico II Ciclope, di Marisa ]annucci, che Narrativa bro con il Cd-Rom. Il disco ottico, in un piccolo laboratorio in cui scambiare giu- recupera l'idea archilochea del Tato ispirato- Peter Hàrtling tuttavia, è molto più che un sup- dizi, idee, esperienze e materiali. re di una "felicità delle piccole cose": ma solo porto conveniente. Oltre all'eleva- Un elemento che accomuna questo primo di fronte alla morte il giovane capirà l'inse- JANEK ta capacità, che permette d'archi- gruppo di autori è invece la scelta di ambiti gnamento ricevuto dal grecista, rimasto sem- ritratto di un ricordo viare persino video e animazioni, il narrativi onirici e surreali, accantonando sia pre tra le mura della vecchia casa borbonica. Un libro serrato, scottante, con uno stile che abbandona ogni letterata Cd-Rom consente di memorizzare la tradizione realistica e i gerghi metropolita- Elisabetta Ladisa racconta, nel breve Alii il- un'opera ipertestuale e d'integrarla ricercatezza; per inchiodare ni, sia la vena iperrealista o quella minimali- luc eunt, esplorazioni nello spazio mentale, immagini e sensazioni con una con raffinati strumenti di ricerca. sta. Chi ha visto quel telefilm americano in intorno alla vicenda fantastica di due fami- freschezza e irruenza insolite. Queste caratteristiche ne fanno 0 cui il protagonista alterna vita vissuta e flash- glie alle prese con il labirinto della vita che Pag. 170-Lire 26.000 supporto ideale per molti libri di back, segno di un'infanzia trascorsa davanti ha tutto l'aspetto di un tunnel dell'orrore. consultazione, come dizionari, en- al video, potrà forse comprendere lo stile nar- Allo stesso naufragio mentale si ispirano le Josefina Vincens ciclopedie e manuali. rativo adottato da Adriano Boano: Margini apocalittiche evocazioni di Luciana Rogozin- E prematuro affermare che i Cd- Solitaria interconnessi è la biografia in tre episodi di ski: il suo Iceberg bianco alla deriva propo- Rom sostituiranno i libri di consul- un vampiro anomalo, trasgressivo e positivo ne visioni elaborate negli anni in un viaggio conversazione tazione, non solo perché i dischi che in Balun vaga tra i vicoli di una Torino alla ricerca delle colonne d'Ercole. con il nulla ottici della prossima generazione magica e irreale, vista attraverso gli spezzoni E' ammirevole che con un tema avranno capacità di gran lunga su- come quello del «nulla» l'Autrice di celluloide. Chiedere un'informazione a Sa- [Questa rubrica è a cura della Bbs Letteraria Opplà - periori, ma anche per 0 fatto che Gruppo Entasis - tel. 011/5623565 - modem n° 011/ abbia saputo scrivere un libro così tana è una delle avventure in cui viene coin- molti titoli saranno integrati con 532106 - [email protected] - opplà@entasis.alpcom.it] vivo e lo è anche il fatto che sia riuscita a creare dalla «vuota» aggiornamenti on line. Parecchie intimità del personaggio, tutto un case editrici, nel frattempo, stanno mondo. riversando su disco ottico le grandi Pag. 185 - Lire 26.000 opere del loro catalogo, preoccu- secondo dei quattro titoli previsti, ca 12.000 nodi sono collegati da Per facilitare le ricerche è presente pate soprattutto di mancare un ap- Il Seicento (secolo dov'è altresì am- una fitta rete di oltre 60.000 riman- un vocabolario d'indicizzazione, il Armanda Guiducci puntamento al quale non ha potu- bientato l'ultimo romanzo del di- di. Impossibile riprodurre su carta Thesaurus, che utilizza una struttu- Il grande Sepik to sottrarsi nemmeno la prestigio- rettore dell'opera). Predisposto un una simile struttura, anche perché ra ad albero, priva però di una radi- Il tramonto del primitivo sa Britannica. Solo poche, invece, comitato scientifico (Anna Ottani pochi consulterebbero un'enciclo- ce unitaria, per visualizzare le rela- In questo libro Armanda Guiducci si avventurano nella realizzazione Cavina, Pietro Corsi, Umberto pedia dove ogni voce rinvia ad al- zioni fra i termini che descrivono conduce il lettore ad incontrare gli di nuove opere concepite per il Eco, Roberto Leydi, Ezio Raimon- tre quattro che a loro volta rinvia- concetti o avvenimenti. A ogni in- aborigeni dell'Australia e diversi mezzo elettronico. Tra queste si di, Aldo Schiavone), costituita una no a ulteriori sedici e così via. terrogazione, il programma effet- gruppi tribali della Nuova Guinea. distingue Opera Multimedia, la redazione esterna (Horizons Unli- L'opera è organizzata in quattro tua la "pesatura" dei termini corre- E con taglio antropologico leggende e modi di vita. casa editrice del gruppo Olivetti mited), progettata l'interfaccia ambienti, tra loro collegati, acces- lati e rappresenta i risultati nella Pag. 152-Lire 26.000 che, sotto la direzione editoriale di grafica (Stylo; direzione artistica, sibili dalla Scrivania. La Bibliote- Cronologia, che si può convertire Danco Singer, ha promosso Ency- Pierluigi Cerri), con il supporto di ca, che evoca le stanze della memo- in un pacchetto di Schede da con- Poesia clomedia. Olivetti Ricerca e il contributo di ria, presenta i contenuti ordinati sultare sulla Scrivania. Le Cronolo- Com'è nata un'impresa così am- un centinaio di collaboratori, do- per materie. Sedici sale di lettura, gie, come si vede, sono l'ambiente Yone Noguchi biziosa? Nel 1990 Singer, all'epoca po diciotto mesi e un investimento distribuite in sei aree tematiche, di ricerca dove si visualizzano gli Diecimila foglie responsabile Olivetti dei rapporti di un miliardo e mezzo, viene pub- consentono di accedere alle Cro- eventi interrelati. Ed è proprio la vaganti nell'aria blicato il primo titolo., nologie interattive già pronte, alle possibilità di scoprire numerose e, con università e centri di ricerca, Importante non è quello che esprime presenta a Eco le prime postazioni Cosa contiene II Seicento? In so- mappe dell'Atlante storico e, so- talvolta, inaspettate relazioni tra ma come lo «haiku» esprime se multimediali e gli propone di stu- stanza poco più di 4.500 cartelle di prattutto, ai Libri, che contengono gli eventi che fa di Encyclomedia stesso spiritualmente; il suo valore diare un prodotto capace di rinno- testo, suddivise in 203 Libri e anche materiali multimediali e ci- uno strumento innovativo. I quadri non è nella sua immediatezza concreta, bensì nella sua non vare gli strumenti di trasmissione 9.000 Schede. I Libri sono mono- tazioni antologiche. L'Atlante sto- dinamici del sapere, offerti dalle immediatezza psicologica. del sapere. Prende forma l'idea di grafie di 5-10 cartelle dedicate a rico è l'ambiente d'orientamento Cronologie interattive, sono un un'opera che offra una prospettiva singoli aspetti della storia europea; geografico, dove si trovano persi- punto d'osservazione privilegiato Pag. 120 - Lire 27.000 integrata delle vicende dell'Euro- le Schede, invece, sono voci enci- no le animazioni degli eventi rile- dal quale si può scorgere anche il pa moderna, in cui sia possibile ac- clopediche di 400-500 battute ri- vanti. Lo Schedario, che contiene più tenue rapporto tra le vicende via Madonnina 10 costare temi e problemi di solito servate a eventi, personaggi, luoghi le Schede, si può consultare dalle dell'Europa moderna. 20121 Milano si. 9, PAG. 54 OTTOBRE 1995

tanti, quali, tra le altre, del Becca- delle piccole-corti provinciali dove del poeta Mario Luzi, Felicità tur- dici, Il Paradiso. Perché mi vinse il Libro in Sicilia fumi, di Andrea del Sarto, del So- Elisa Baciocchi e Carlo X vennero bate, 1995, pp. 96, Lit 22.000. lume d'està stella, 1991, pp. 96, Lit doma, di Orazio Riminaldi, realiz- a trascorrere il loro esilio. Di parti- Ubulibri dedica alla drammatur- 14.000; Mario Luzi, Il Purgatorio. zati, nel corso di due secoli, per colare bellezza i piccoli bronzi — gia una collana molto curata, omo- La notte lava la mente, 1990, pp. 96 Lit 14.000; Edoardo Sanguine- Un terzo salone del libro, dopo decorare l'abside della Cattedrale candelabri, orologi, vasi — che ri- genea, con veri aggiornamenti: ne ti, Commedia dell'Inferno. Un tra- Torino e Napoli, pianta le sue ten- di Pisa. Il catalogo presenta i di- velano forti affinità stilistiche col "I Testi", diretta da Franco Qua- vestimento dantesco, 1989, pp. 96, de, o forse insediamenti meno effi- pinti e i disegni a essi relativi, con Clodion, e gli argenti. dri, compaiono Bernhard, Copi, Lit 14.000. meri, in Sicilia. A Palermo, dal 9 al schede esaurienti, eloquenti parti- Ottocento di frontiera. Gorizia Fassbinder, ma non si dimentica- Gremese Editore, di Roma, 13 novembre, a Medilibro, case colari fotografici, e precisa le in- 1780-1850, Electa, Milano 1995, no gli italiani contemporanei: En- pubblica Pinter, Koltès, Siciliano, editrici, scrittori, distributori testi- tenzioni politiche sottese a questa pp. 306, Lit 65.000. zo Moscato, L'angelico bestiario, e poi Giuseppe Manfridi, Teatro moniano la loro fiducia in un mer- impresa, che ribadiva la domina- La mostra, fino al 31 dicembre, è 1991, pp. 296, Lit 10.000; Franco dell'eccesso, 1990, pp. 160, Lit cato tuttora poco preso d'assalto zione fiorentina sull'antica e glo- a Gorizia, presso i Musei Provin- Scaldati, Il teatro del sarto, 1990, 24.000; Paolo Rossi, Monologhi, dalle proposte culturali. Questa riosa città. ciali di Borgo Castello e il Palazzo pp. 172, Lit 24.000; Federico Tiez- 1989, pp. 160, Lit 24.000; Ugo "Mostra-Mercato dell'Editoria, La tribuna del Duomo di Pisa. Coronini Cronberg. zi, Perdita di memoria, 1986, pp. Chiti, Teatro, 1994, pp. 180, Lit delle Biblioteche, delle Tecnologie Capolavori di due secoli, Elec- 144, Lit 13.000; Antonio Syxty, 30.000. informatiche ed editoriali" vuole ta, Milano 1995, pp. 250, Lit L'aquila bambina, 1991, pp. 72, Lit infatti dirottare la sovrabbondanza 75.000. 18.000, testo messo in scena due Una vera messe di proposte, delle proposte culturali di cui gode tutte del 1995, da Ricordi: Giu- il Nord verso operatori, librai, di- seppe Manfridi, Elettra. L. Cenci. stributori, lettori del meridione. La sposa di Parigi, pp. 275, Lit Non sarà trascurata la scuola, me- 22.000; Cesare Lievi, Fratelli, diatore fondamentale per la lettu- Premi ai teatranti d'estate, pp. 70, Lit 12.000; Raf- ra. A sottolineare la sua peculiarità faella Battaglini, L'ospite d'onore, mediterranea, il Medilibro ha scel- pp. 77, Lit 12.000, e Rocco D'On- Un aiuto prezioso, nel cercare e promuove- • L'Idi, Istituto del Dramma Italiano, pre- to come ospite d'onore l'Egitto, a ghia, La camera bianca sopra il mia opere originali di nostri autori, impe- cui verranno dedicati convegni, di- re i nuovi testi per il teatro, danno i Fremi, mercato dei fiori, pp. 89, Lit battiti e mostre. attivi ed efficaci, se non numerosi. gnandosi a pubblicare il testo vincitore e a 12.000 (entrambi messi in scena promuoverne la conoscenza presso i teatri. Gli dalla scuola del Piccolo di Mila- no); Antonio Syxty, •Una danza del • Il "Premio Riccione Teatro", dal 1944, ultimi premiati Alberto Busselli ed Edoardo cuore, pp. 68, Lit 12.000; Edoar- Erba. Lidi è a Roma, in via Arcione 98. Cataloghi e mostre viene assegnato, ogni due anni, a un'opera do Erba, Vizio di famiglia, pp. 64, originale di autore italiano mai rappresenta- Lit 12.000. ta. Il premio, di Lit 10.000.000, più altri ses- Non da molto, non tutti, ma con impegno, Editori & Associati, legata al Nell'ottavo centenario della na- anche i Teatri Stabili si fanno avanti a valo- Sindacato Italiano Autori Dram- scita di sant'Antonio è stato aper- santa come contributo all' allestimento, è matici, pubblica esclusivamente to, a Padova, in una nuova si- aperto a tutte le forme di espressione e non so- rizzare la nuova drammaturgia. nuovi testi da recitare, ed esclusi- stemazione, il Museo Antoniano: lo al teatro di parola. Nell'ultima giuria, fra vamente di autori italiani: tra molti in questa occasione sono stati • Il Piccolo Teatro di Milano, sotto la dire- gli altri, Franco Quadri, Alessandro Baricco, altri, Aldo Nicolaj, Roberto Maz- pubblicati tre volumi, che illu- Piera Degli Esposti, Luca Ronconi. Negli an- zione di Giorgio Strehler, ha affidato a un zucco, Ghigo De Chiara, Luigi strano dipinti, sculture, disegni, ni in cui non viene assegnato il Riccione, il gruppo di lettura la scelta di copioni per un Squarzina, Dacia Maraini. preziosi oggetti di culto. Di parti- Millelire non pubblica testi di colare pregio il volume sulle ore- "Premio Tondelli" destina un riconoscimento "Laboratorio di drammaturgia" finalizzato drammaturgia, ma, nei suoi or- ficerie, che rivela pezzi tre-quat- a testi nuovi e progetti sperimentali su opere alla messa in scena di due novità italiane mai classici librettini, punta il ri- trocenteschi stupefacenti, spesso inedite; è riservato ad autori sotto i trent'an- all'anno, a cura della compagnia dei Giovani flettore sui nuovi autori con lun- inediti o poco conosciuti. Anche i ni. La segreteria è presso il Municipio di Ric- del Piccolo. ghe interviste che mettono in luce tessuti, con paramenti preziosi cione, viale Vittorio Emanuele II, 2. biografia, metodo di lavoro, poe- per materiali e ricami, i paliotti Q Allo Stabile di Torino si è costituita da tica, progetti di chi scrive per la con elementi araldici e decori in poco un'équipe consultiva e volontaria di in- scena. oro sono di grandissimo valore. Oli "Premio Vallecorsi", fondato nel 1949. Dell'anno scorso un testo fortu- La sezione dedicata ai dipinti è a Pistoia, attribuisce ogni anno, nei reparti tellettuali, esperti, scrittori — tra cui Gian natissimo: di Alessandro Baricco, curata da Giovanni Lorenzoni ed delle officine Breda, un riconoscimento di Lit Luca Eavetto, Bruno Gamharotta, Osvaldo Feltrinelli ha pubblicato Novecen- Enrico Maria Dal Pozzolo. Le Guerrieri, Dario Voltolini che, tra una cin- 10.000.000 ad autori di testi da recitare. Fra i to, 1994, pp. 64, Lit 7.000, messo oreficerie sono state studiate e premiati: Eranco Parenti, Roberto Mazzucco, quantina di copioni, ha selezionato un testo in scena ad Asti Teatro da Gabrie- documentate sotto la direzione di assai curioso e suggestivo, Un anno nella vita le Vacis di fronte a platee sempre Marco Collareta, Giordana Ma- Giampiero Bona, Ugo Ronfani, Ghigo De di Giovanni Pascoli, in cartellone per la sta- gremite. Altrettanto strepitoso il riani Canova e Anna Maria Spiaz- Chiara. Per informazioni rivolgersi a: Società consenso del pubblico, ma senza zi. Per i tessuti, la cura è di Doret- Breda, casella postale 84, Pistoia. gione a venire. fortuna editoriale, per il copione ta Davanzo Poli. L'attesa di Remo Binosi. Si attende Le Oreficerie, Centro Studi An- un editore. toniani - De Luca, Padova-Roma stagioni fa da Luca Ronconi. 1995, pp. 247, Lit 60.000; Dipinti, Costa & Nolan, nella collana Sculture, Tarsie, Disegni e Mo- L'Ottocento "di frontiera" di Recitar "L'Opera drammaturgica" diretta delli, Centro Studi Antoniani - De Gorizia è ben documentato da un Pagina a cura di Elide La Rosa da Eugenio Bonaccorsi — con cu- Luca, Padova-Roma 1995, pp. catalogo appena edito, con i dise- leggendo ratori quali Claudio Gorlier, Fran- 391, Lit 100.000; I Tessuti, Centro gni "rovinistici" di Francesco co Marenco, Guido Almansi — ha Studi Antoniani - De Luca, Pado- Chiarottini, i dipinti neoclassici del nomi come Shepard, Mamet, Var- va-Roma 1995, pp. 178, Lit Caucig, i ritratti di squisita elegan- I sipari stanno per levarsi in tut- gas Llosa, e una "triade dantesca" 50.000. za di Giuseppe Tominz. Gli arredi ta Italia e insieme si riaprono i napoleonici — molti sono quelli cahiers de doléances sull'editoria di grande prestigio: Giovanni Giu- Un restauro esemplare ha ridato appartenuti a parenti del Bonapar- di settore. Da un lato si lamenta il suo silenzio sulla riscoperta di vita a un'autentica galleria di di- te — esemplati sui modelli di Per- cier e Fontaine, Biennais, Youf re- Pietro Gonzaga, geniale sceno- ISTITUTO EDITORIALE VENETO FRIULANO pinti cinque e seicenteschi, che stituiscono l'incantevole atmosfera grafo e teorico teatrale di fine Set- 33100 UDINE, Via Vittorio Veneto 49 Tel./ Fax 0432-505907 comprende opere molto impor- tecento, chiamato alla corte degli zar dal principe Yusupov. Dall'al- C. TULLIO-ALTAN, Italia: una nazione senza religione civile. Le ragioni di tro si deplora che la nuova dram- una democrazia incompiuta, pref. di Roberto Cartocci, pp. 120, L. 10.000. maturgia viva, nei testi oltre che I. NIEVO, Rivoluzione politica e rivoluzione nazionale, Le immagini sulle scene, una vita troppo oscu- a cura di Marcella Gorra, pp. 160,6 ili., L. 23.000. ra e sommessa, oscurata dai fulgi- JURGEN WINKLER, Montagne, Grihaudo, Torino di astri del passato: Cechov e Gol- I. NIEVO, Studi sulla poesia popolare e civile, a cura di Marcella Gorra, pp. 70, 7 ili., L. 15.000. 1995, pp. 159, Lit 60.000. doni, Molière, Euripide e Pinoc- chio. Toujours Shakespeare, dun- A. TRON, "Serenissimo principe ". Il discorso del 1784 al senato della Serenissima, come testamento morale dell'aristocrazia veneziana, pp 100, L. 16.000. Il volume raccoglie numerosi documenti fotografici que? Nessun giovane italiano alza in bianco e nero selezionati dal celebre fotografo Jur- le vele con nuove opere? Niente P. GASPARI, Terra Patrìzia. Aristocrazie terriere e società rurale in Veneto e gen Winkler e interamente dedicati alla montagna nei paura: drammaturghi nuovi, o Friuli (1797-1920), pp. 420, L. 38.000. suoi aspetti più suggestivi. Paesaggi, segni antropolo- quasi, sono stati pubblicati, in tempi più o meno vicini, da molti R. SABBATINI, L'acquisto della tradizione. Tradizione aristocratica e nuova gici, rocciatori e alpinisti sono ripresi con perizia. nobiltà a Venezia (sec. XVII-XVIII), pref. di Doimo Frangipane, pp. 250, L. 38.000. In appendice si trovano le didascalie relative alle im- editori. P. GASPARI, Grande Guerra e ribellione contadina. Chiesa e Stato, possidenti magini redatte dallo stesso autore. Jurgen Winkler, Garzanti, nella collana "Tea- e contadini in Veneto e Friuli (1866-1922). pp. 380, L. 44.000. nato a Berlino nel 1940, è da sempre appassionato di tro", oltre a nomi sicuri e classici fotografia e di montagna. Il suo volume illustrato Hi- come Handke, Durrenmatt e I. NIEVO, L'avvocatino, pp. 82, L. 15.000. malaya, pubblicato nel 1989, ha ottenuto un riconosci- Bernhard, ha tra i suoi titoli anche, I. NIEVO, Le maghe di Grado, pp. 82,1.. 14.000. mento in occasione del Premio Europeo per i libri di di Umberto Marino, Italia-Germa- montagna. nia 4 a 3. Ce n'est qu'un déhut. Vo- levamo essere gli U2, 1992, pp. Nelle migliori librerie 272, Lit 22.000. Appena uscito, | DEI LIBRI DEL MESE

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tesa di essere esaustivi. Allo stes- sato a questi due libri e agli altri di straniere recensite, ii tìtolo e l'edito- alle edizioni originali. Tuttavia alcu- Lettere so modo nessuno ha scritto che cui abbiamo parlato, ma non è una re originali? ne considerazioni ci hanno trattenu- "Lapis" è "la miglior rivista per ca- buona ragione per accusarci di di- In questo modo un "traduttoleso" to dal fornire questo tipo di informa- pire l'Africa"; il nostro elenco vole- lettantismo. (a.p.) par mio sarebbe in grado dì procu- zioni: 1) in molti casi appesantireb- Tutto qui va informare su meno conosciute rarsi più agevolmente nell'originale bero eccessivamente le poche righe testate che si occupano di que- le opere rese concupiscibili dalle premesse ai testi delle recensioni, 2) Tutto qui? mi sono detto dopo stioni multiculturali nell'ambito let- vostre recensioni. avremmo talvolta gravi difficoltà nel aver ietto nell'Indice" di giugno, terario. Ho l'impressione che il let- Franco Piccoli, Luxembourg reperire le informazioni necessarie, quello che doveva essere un dos- tore ci accusi di non aver realizza- 3) si rischierebbe di compromettere sier per capire l'Africa. In realtà to un progetto che è nella sua te- Come ben sa chi si è trovato nella l'omogeneità a cui cerchiamo di at- c'era ben poco, all'interno, di quan- sta. D'Indice dei libri" è una rivista lo, traduttoleso vita a redigere bibliografie, non ci tenerci nella compilazione delle bi- to promesso dalla copertina; sicu- di recensioni. Che cosa vuol dire sono limiti alla loro possibile com- bliografie (può essere facile fornire i ramente non c'era nessuna ricerca che non ci occupiamo dell'Africa Esercitando da anni la professio- pletezza e meticolosità. È ovvio che dati sulle edizioni originali per ope- bibliografica, nessuna attenzione a "normale"? Non dovevamo forse ne di traduttore odio le traduzioni, a parità di condizioni è sempre pre- re inglesi, francesi o tedesche, più quanto vada appena oltre, non di- recensire l'autobiografia di Man- anche quelle ottime. Sarebbe trop- feribile una bibliografia ricca di dati complicato per opere arabe o cine- co gli scaffali di una libreria qual- dela o il romanzo di Coetzee? Può po gravoso per voi aggiungere, ac- a una povera; concordiamo inoltre si). Speriamo che il gentile lettore siasi, ma la sua vetrina. Questa, darsi che Yao Koffi non sia interes- canto ai titolo italiano delle opere sull'utilità delle indicazioni riguardo comprenda le nostre ragioni, (g.b.) purtroppo, è ormai una caratteristi- ca sempre più ricorrente dell'Indi- ce", che peraltro mette un'applica- zione degna di miglior causa neil'evitare accuratamente la pro- r^•DEiNDICI LIBRI OEL UESE^FH duzione antropologica, che forse, Errata corrige almeno sull'Africa, qualcosa da di- re l'avrebbe. Per l"'lndice", l'Africa Comitato di redazione Nell'articolo Lo stile della volontà è solo letteratura o attualità politica, Presidente: Cesare Cases Enrico Alleva, Alessandro Baricco, Piergiorgio Battaglia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Mariolina Bertini, Marco radicale di Luciana Piré, pubblica- epica o tragedia. Non esiste Bobbio, Eliana Bouchard, Loris Campetti, Franco Carlini, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Anna Chiarloni, Alberto to sull'Indice" di luglio (p. 4) sono un'Africa "normale", che non sia Conte, Sara Cortellazzo, Piero Cresta - Dina, Lidia De Federicis, Giuseppe Dematteis, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Giovanni stati erroneamente tradotti alcuni ti- solo lo sfondo delle proiezioni fan- Filoramo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone, Renato Monteleone, Alberto Papuzzi, Cesare Piandola, toli di opere di Susan Sontag, ge- tasmatiche di un ex colono bianco Dario Puctini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Tore Ternani, Gian Luigi Vac- nerando così alcune confusioni, o il campo di conflitti di ogni sorta. carino, Anna Viacava, Dario Voltolini, Gustavo Zagrebelsky. come ci ha gentilmente fatto notare Non parliamo poi della selezione Direzione: Alberto Papuzzi (direttore), Franco Ferraresi (vicedirettore). un lettore. Gli errori sono di esclusi- delle riviste; davvero "Lapis" è la va responsabilità della redazione. migliore fonte per capire l'Africa? Redazione: Simonetta Gasbarro (redattore capo), Guido Bonino, Eliana Bouchard (uffido di Roma), Daniela Innocenti, Elide La Rosa, Camilla Valletti. Dove si legge "Interpretazioni ten- Non sono più significative testate denziose" si deve in realtà intende- come "Africa", "Terra d'Africa", Progetto grafico Ritratti Disegni re Against Interpretation ( 1965); In- "Africa e Mediterraneo", "Politica Agenzia Pirella Gòttsche Tullio Pericoli Franco Matticchio terpretazioni tendenziose è il titolo Internazionale", "Nigrizia" che il Redazione Sede di Roma di una più tarda raccolta italiana di dossier dell'Indice" ignora? Se la Via Madama Cristina 16, 10125 Torino Via Grazioli Lante 15/a, 00195 Roma saggi, che tra l'altro non compren- rivista non se la sente di rendere un tel. 011-6693934 (r.a.) - fax 6699082 tel. 06-37516199-fax 37514390 de Against Interpretation e non miglior servizio al continente africa- Ufficio pubblicità Editrice possiede ovviamente alcuna edi- no, lo renda almeno ai suoi lettori, Emanuela Merli-Via S. Giulia 1, 10124 Torino "Nuovo L'Indice s.r.l. " zione originale. Inoltre la traduzio- evitando l'improvvisazione e il di- tel. 011-887705-fax 8124548 Registrazione Tribunale diRoma ». 369 del 17/10/1984 ne italiana di Malattia come metafo- lettantismo di cui nessuno sente il Abbonamento annuale ( 11 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) ra è apparsa nel 1979 e non nel bisogno. Italia: Lit 70.400; estero (via superficie): Lit 90.000; Europa (via aerea): Lit 105.000; Paesi extraeuropei (via aerea)- Lit 125.000. (Queste tariffe varieranno dalTl/12/1995 - Vedi p. 11) 1978 come apparso nell'articolo. Yao Koffi, Bologna Numeri arretrati: Lit 10.000 a copia per l'Italia; Lit 12.000per l'estero. Ci scusiamo con l'autrice e con i In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese suc- lettori per le imprecisioni. cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza antidpata occorre un versamento supplementare di lire 2.000 (sia per l Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato. Mi dispiace che il lettore Yao Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Riccardo Grazio- Koffi abbia confuso con un dossier li Lante 15/a - 00195 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. sull'Africa le recensioni e gli inter- Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia "L'Indice" (USPS 0008884) is pu- venti che nel numero di giugno ab- SO.DI.P., di Angelo Patuzzi PDE - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro ]oo - distribuzione e promozione blished monthly except August for $ 99 biamo dedicato ad alcuni libri sia via Bettola 18, 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodid - via Filippo Argelati 35 20092 CiniselloB.mo (MI) per year by "Nuovo L'Indice s.r.l. edi- di politica sia di narrativa dedicati tel. 055-301371 20143 Milano - tel. 02-8375671 tel. 02-66030.1 trice — Rome, Italy". Second class po- all'Africa; peraltro il nostro titolo di stagepaid at L.I.C., NY11101 Postma- copertina era chiaro: Africa. La po- Fotocomposizione Stampato presso So.Gra.Ro. la fotocomposizione, Via San Pio V, 15 -10125 Torino (via Pettinengo 39,00159 Roma) il 27 settembre 1995 ster: send address chan-ges to "L'Indi- litica e l'epica. Libri e riviste per ce" c/o Speedimperx Usa, Inc.-35-02 capire, senza dunque alcuna pre- 48th Avenue, L.I.C., NY 11101-2421.

Delia Frigessi: Hanno collaborato sociologa e storica, colo" di Trieste; è corrispondente letteratura francese all'Università di Torino. si occupa di storia dell'immigrazio- per "La Stampa", collabora al men- Firenze. Franco Volpi: insegna sto- ne. sile "Alp". Dario Tornasi: ricercatore di storia ria della filosofia all'Università di Pa- Mariolina Bertini: insegna lingua Mario Gallina: insegna sto- Diego Marconi: insegna filosofia del cinema all'Università di Torino. dova, ha curato l'edizione italiana di e letteratura francese all'Università ria bizantina nelle Università del linguaggio all'Università di Ver- Gianni Vattimo: insegna filosofia Nietzsche di Martin Heidegger di Parma. di Firenze e di Torino (Potere e so- celli. teoretica all'Università di Torino (Adelphi, 1994). Luca Bianco: laureando in storia cietà a Bisanzio, Einaudi, 1995). Cesare Pianciola: insegna storia e (Oltre l'interpretazione, Laterza, Carlo Augusto Viano: insegna della critica d'arte. Aldo Giorgio Gargani: insegna filosofia nei licei. Ha pubblicato, 1994). storia della filosofia all'Università di Marisa Bulgheroni: saggista e stu- storia della filosofia moderna e con- presso Loescher, volumi antologici Giulia Visintin: bibliotecaria a Torino. diosa di letteratura americana. temporanea all'Università di Pisa su Marx e sul pensiero francese del Enrico Camanni: direttore della (La frase infinita. Thomas Bernhard e Novecento. rivista "Alp", si occupa della storia e la cultura austrìaca, Laterza, 1990). Luigi Reitani: ricercatore di lettera- dei problemi delle Alpi. Eugenio Garin: ha insegnato storia tura tedesca all'Università di Udine. Viaggio nella spiritualità. Ambra Caputo: traduttrice lettera- della filosofia all'Università di Caglia- Franco Restaino: insegna filosofia ria e studiosa di letteratura francese. ri e di Firenze e alla Scuola Normale teoretica all'Università di Roma Tor Roberto Casati: ricercatore al Cnrs Superiore di Pisa di cui è emerito. Vergata (Storia dell'estetica moderna, di Aix-en-Provence; ha scritto, insie- Gian Franco Gianotti: insegna fi- Utet, 1991). me ad Achille Varzi, Holes and Other lologia classica all'Università di Tori- Amneris Roselli: insegna gram- In questo libro si snoda una Superficialities, Mit Press, 1993. no. matica greca e latina all'Università sorta di pellegrinaggio, ori- Enrico Castelnuovo: insegna sto- Maria Carla Lamberti: ricercatri- della Calabria. BG ginale e suggestivo, nella n ria dell'arte medievale alla Scuola ce di storia economica all'Università Massimo L. Salvadori: insegna TERRA Terrasanta, la terra di Dio. £ Normale Superiore di Pisa. di Torino. Storia delle dottrine politiche al- Israele concede il suo Alberto Cavaglion: insegnante Filippo La Porta: collaboratore del l'Università di Torino. segreto all'occhio acuto di (Primo Levi e "Se questo è un uomo", "Manifesto" e deU'"Unità" e redatto- Paola Santucci: insegna all'U- Fulvio Roiter e alla parola DII evocativa di Gianfranco Loescher, 1993). re di "Linead'ombra". niversità di Napoli (La pittura del Stefano de Laurentiis: collabora- Ravasi. Città, campagne, Adrian Lyttelton: insegna storia Quattrocento,(Jtet, 1992). deserti, rovine, monumenti, tore editoriale. europea contemporanea all'Univer- Loredana Sciolla: insegna sociolo- figure di donne e di uomini Massimo Ferrari: ricercatore di sità di Pisa. gia della conoscenza all'Università di trascolorano in simboli: storia della filosofia all'Università di Giorgio Lunghini: insegna econo- Torino. metafore di una vicenda Vercelli. mia politica all'Università di Pavia e Giuseppe Sertoli: insegna lingua e dello spirito umano e dello Guido Fink: insegna letteratura alla Bocconi di Milano (L'età dello letteratura inglese all'Università di Spirito di Dio. inglese all'Università di Firenze. spreco. Disoccupazione e bisogni so- Genova. Gian Giacomo Fissore: insegna ciali, Bollati Boringhieri, 1995). David Sorani: insegna storia e filo- =J^Mta e Pensiero paleografia latina all'Università di Laurent Marchand: giornalista del- sofia, ha pubblicato Giuseppe Depa- \f PubblicazionD..LLI: : i: dell'UniversitJ_ll/| i_: à /-.nCattolic. I- a. Per informazioni: o 02-72342310 Torino). È tra i curatori di Archives la stampa francese, cura una rubrica nis e la "Società di Concerti", Centro before Writing, Roma, Ministero Be- letteraria per la Radio Vaticana. studi Piemontesi, 1988. LIBRI PER CAPIRE ni Culturali, 1994). Elena Marco: giornalista al "Pic- Sandra Teroni: insegna lingua e DIZIONARI GARZANTI

I DIZIONARI LEGGERI I GRANDI DIZIONARI OGGI ANCHE gli strumenti completi IN CD-ROM pensati per Ut scuola PROGETTO VIVANOCI) IL DIZIONARIO CIIE PARLA Dizionari, GrmmnatichcXerhi. la nuova collana interattiva Esercizi, Manuali di conversazione su (61) che nasce oggi con il e di corrispondenza nelle collezioni DIZIONARIO DI INGLESE A.VALLARD1 TUTTE LE UNGI*E DEL MONDO