Rassegna Stampa WEB Lunedì, 23 Novembre 2020 Rassegna Stampa WEB Lunedì, 23 Novembre 2020
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Rassegna Stampa WEB lunedì, 23 novembre 2020 Rassegna Stampa WEB lunedì, 23 novembre 2020 Terremoti 23/11/2020 Ansa 3 Terremoti, dopo l' Irpinia nata la sorveglianza h24 23/11/2020 Anteprima 24 4 Napoli, scosse di terremoto alle pendici del Vesuvio 23/11/2020 giornaledisicilia.it 23 Novembre 2020 5 Terremoti, dopo l' Irpinia nata la sorveglianza h24 23/11/2020 Green Report 6 Cosa (non) abbiamo imparato a 40 anni dal terremoto dell' Irpinia 23/11/2020 IlFattoVesuviano 8 Terremoto ai piedi del Vesuvio, la lieve scossa nella notte 23/11/2020 Irpinia24 9 Conferenza stampa in Senato: '23 novembre 1980-2020: terremoto dell' Irpinia e mitigazione del rischio sismico' 23/11/2020 IrpiniaNews 11 Terremoto Irpinia e mitigazione rischio sismico, focus M5S al Senato 23/11/2020 Napoli.zon 12 Terremoto in Campania, due scosse nel vesuviano 23/11/2020 quotidianodelsud.it 13 IL TERREMOTO QUARANT' ANNI DOPO | In novanta secondi niente fu più come prima 23/11/2020 Tele Ischia 17 40 ANNI FA, IL TERREMOTO IN IRPINIA: UNA GIORNATA DI EVENTI, PER NON DIMENTICARE 23/11/2020 UmbriaOggi 18 40 ANNI FA IL TRAGICO TERREMOTO IN IRPINIA 23/11/2020 Vesuvio Live Andrea Favicchio 21 La Rai ricorda il terremoto in Irpinia di 40 anni fa: il palinsesto in tv 23/11/2020 Zazoom 22 Terremoto oggi in Italia 23 novembre 2020 | scossa in provincia di Napoli | Tempo reale Varie 23/11/2020 AmNotizie 23 A Palermo torna la Notte Europea dei Ricercatori: "SHARPER 2020" sarà completamente online 23/11/2020 Catania Live University 24 UNICT - Torna La Notte dei Ricercatori: speech ed eventi gratuiti online 23/11/2020 MarcheNews 26 La Notte Europea dei Ricercatori 2020 ad Ancona, Camerino e Macerata 23/11/2020 TP24 27 Al National Geographic Festival delle Scienza in mostra "Belice Punto Zero" [§28487590§] lunedì 23 novembre 2020 Ansa Terremoti Terremoti, dopo l' Irpinia nata la sorveglianza h24 Doglioni (Ingv), quel sisma ha cambiato tutto Il 23 novembre di 40 anni fa una scossa di terremoto di magnitudo 6.9, la più forte degli ultimi 100 anni in Italia, fece tremare l' Appennino al confine tra Campania e Basilicata: il terremoto dell' Irpinia fece quasi 3000 vittime, 280.000 sfollati, radendo al suolo interi paesi. Quel terremoto, dal costo sociale ed economico altissimo, ha segnato una svolta nelle ricerche geofisiche, dando l' inizio anche allo sviluppo della sorveglianza sismica h24 dei terremoti in Italia. "Da allora è cambiato tutto, a partire dalla rete sismica. In Italia nel 1980 c' erano pochissime stazioni, mentre adesso abbiamo la Rete Sismica Nazionale con oltre 400 stazioni" ha detto all' ANSA il presidente dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Tuttavia, ha aggiunto, "abbiamo ancora molta strada da fare: in Giappone per esempio ci sono 5000 stazioni ed è stata installata una rete sismica anche in mare, che da noi manca". Negli anni seguenti è nata anche la rete Gps che misura gli spostamenti della crosta terrestre che in Appennino sono di alcuni millimetri all' anno. E' cresciuta anche la rete accelerometrica, che registra accelerazione e velocità del suolo al passaggio delle onde sismiche. Poi si sono aggiunti i dati satellitari che permettono di osservare dallo spazio la deformazione del suolo durante un sisma. Il terremoto del 1980, secondo Doglioni, ha dato l' avvio anche all' implementazione dello studio dei terremoti storici: "abbiamo uno dei migliori cataloghi al mondo e sappiamo che dove c' è stato un forte terremoto, lì, prima o poi si ripeterà". Il terremoto, secondo Doglioni, è "una sorta di esperimento da cui impariamo tantissimo, è come per un astrofisico vedere l' esplosione di una supernova, con la grande differenza che un sisma ha implicazioni sociali altissime: dal terremoto del Belice del 1968 a quello di Amatrice-Norcia del 2016, l' Italia ha speso 180 miliardi di euro per la ricostruzione, per non parlare della disgregazione demografica ed economica dei territori devastati. Nonostante ciò, l' uomo ha la tendenza a voler rimuovere dalla memoria i terremoti, come oggi vorremmo dimenticare la pandemia perché ci fa soffrire, impedendoci di avere quell' atteggiamento di paura che ci deve invece stimolare alla giusta attività di prevenzione". Celebrare il 40/mo anniversario del terremoto dell' Irpinia è molto importante, ha concluso, "perché ci ricorda che è un fenomeno naturale, che ritornerà certamente, e con il quale dobbiamo abituarci a convivere, adottando i migliori criteri finalizzati a salvare la Vita, le Abitazioni, la libertà dei cittadini, e l' Economia delle comunità, ne VALE la pena". VALE è infatti l' acronimo che l' Ingv ha lanciato per veicolare questo messaggio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 3 [§28487589§] lunedì 23 novembre 2020 Anteprima 24 Terremoti Napoli, scosse di terremoto alle pendici del Vesuvio Momenti di paura nel vesuviano precisamente a Massa di Somma dove si è registrata una scossa di terremoto. Il sisma è stato avvertito dagli abitanti Tempo di lettura: 1 minuto Napoli - Momenti di paura nel vesuviano precisamente a Massa di Somma dove si è registrata una scossa di terremoto . Il sisma è stato avvertito dagli abitanti che hanno lanciato l' allarme sui social. La scossa - confermata anche dai sismografi dell' INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -, ha avuto una magnitudo registrata di 2.0, con una profondità rilevata di 0 chilometri. Nella serata di ieri l ievi scosse di terremoto sono state avvertite anche a San Giuseppe Vesuviano con magnitudo 1.2. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 4 [§28487591§] lunedì 23 novembre 2020 giornaledisicilia.it Terremoti Terremoti, dopo l' Irpinia nata la sorveglianza h24 23 Novembre 2020 Il 23 novembre di 40 anni fa una scossa di terremoto di magnitudo 6.9, la più forte degli ultimi 100 anni in Italia, fece tremare l' Appennino al confine tra Campania e Basilicata: il terremoto dell' Irpinia fece quasi 3000 vittime, 280.000 sfollati, radendo al suolo interi paesi. Quel terremoto, dal costo sociale ed economico altissimo, ha segnato una svolta nelle ricerche geofisiche, dando l' inizio anche allo sviluppo della sorveglianza sismica h24 dei terremoti in Italia. "Da allora è cambiato tutto, a partire dalla rete sismica. In Italia nel 1980 c' erano pochissime stazioni, mentre adesso abbiamo la Rete Sismica Nazionale con oltre 400 stazioni" ha detto all' ANSA il presidente dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Tuttavia, ha aggiunto, "abbiamo ancora molta strada da fare: in Giappone per esempio ci sono 5000 stazioni ed è stata installata una rete sismica anche in mare, che da noi manca". Negli anni seguenti è nata anche la rete Gps che misura gli spostamenti della crosta terrestre che in Appennino sono di alcuni millimetri all' anno. E' cresciuta anche la rete accelerometrica, che registra accelerazione e velocità del suolo al passaggio delle onde sismiche. Poi si sono aggiunti i dati satellitari che permettono di osservare dallo spazio la deformazione del suolo durante un sisma. Il terremoto del 1980, secondo Doglioni, ha dato l' avvio anche all' implementazione dello studio dei terremoti storici: "abbiamo uno dei migliori cataloghi al mondo e sappiamo che dove c' è stato un forte terremoto, lì, prima o poi si ripeterà". Il terremoto, secondo Doglioni, è "una sorta di esperimento da cui impariamo tantissimo, è come per un astrofisico vedere l' esplosione di una supernova, con la grande differenza che un sisma ha implicazioni sociali altissime: dal terremoto del Belice del 1968 a quello di Amatrice-Norcia del 2016, l' Italia ha speso 180 miliardi di euro per la ricostruzione, per non parlare della disgregazione demografica ed economica dei territori devastati. Nonostante ciò, l' uomo ha la tendenza a voler rimuovere dalla memoria i terremoti, come oggi vorremmo dimenticare la pandemia perché ci fa soffrire, impedendoci di avere quell' atteggiamento di paura che ci deve invece stimolare alla giusta attività di prevenzione". Celebrare il 40/mo anniversario del terremoto dell' Irpinia è molto importante, ha concluso, "perché ci ricorda che è un fenomeno naturale, che ritornerà certamente, e con il quale dobbiamo abituarci a convivere, adottando i migliori criteri finalizzati a salvare la Vita, le Abitazioni, la libertà dei cittadini, e l' Economia delle comunità, ne VALE la pena". VALE è infatti l' acronimo che l' Ingv ha lanciato per veicolare questo messaggio. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 5 [§28487585§] lunedì 23 novembre 2020 Green Report Terremoti Cosa (non) abbiamo imparato a 40 anni dal terremoto dell' Irpinia Il 23 novembre del 1980 il sisma provocò 2.914 vittime e circa 9.000 feriti Cosa (non) abbiamo imparato a 40 anni dal terremoto dell' Irpinia Violo (geologi): «La cifra impiegata per le ricostruzioni post-evento dei terremoti che hanno colpito l' Italia negli ultimi 50 anni supera i 150 miliardi. Tali risorse, utilizzate per la prevenzione, avrebbero evitato o limitato le tragedie» [23 Novembre 2020] Il terremoto dell' Irpinia fu uno spartiacque per un Paese come l' Italia, che pure da secoli ha - purtroppo - una grande dimestichezza con l' emergenza sismica: il 23 novembre di 40 anni fa, alle ore 19.34, l' Appennino meridionale venne scosso da un sisma di magnitudo 6.9 della scala Richter che causò 2.914 vittime e circa 9.000 feriti, mettendo in evidenza il gravissimo ritardo della macchina dei soccorsi, tardivi e insufficienti. Da allora molto è cambiato, ma le antiche debolezze restano. Innanzitutto è col terremoto dell' Irpinia-Basilicata che nacque la Protezione civile italiana, con a capo Giuseppe Zamberletti, come ricorda Gabriele Scarascia Mugnozza - geologo alla Sapienza di Roma, nel consiglio direttivo dell' Aiga e presidente della Commmissione grandi rischi - durante il webinar Eredità ed esperienze a 40 anni dal terremoto irpino-lucano : «Già nel Friuli 1976 si pensò a una struttura di coordinamento nazionale della Protezione Civile, ma la cosa non si concretizzò.