ISTITUTO COMPRENSIVO “DON CHENDI” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado http://www.icdonchendi.altervista.org [email protected]

Be the change that you want to see in the world (Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo)

Mahatma Gandhi

SOMMARIO CARTA D’IDENTITÀ ...... 3 Premessa ...... 4 PARTE I ...... 5 INDIRIZZI GENERALI DEL POF ...... 5 LE SCELTE EDUCATIVE ...... 6 PARTE II ...... 8 L’ISTITUTO COMPRENSIVO ...... 8 IL TERRITORIO ...... 8 I NUMERI DELL’ISTITUTO ...... 9 ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO ...... 11 ORGANIGRAMMA ...... 11 AREA DIRETTIVA E GESTIONALE ...... 12 AREA DIDATTICA ...... 18 PROGETTO EDUCATIVO - DIDATTICO D’ISTITUTO ...... 20 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ...... 20 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI ...... 21 RECUPERO DISCIPLINARE ...... 34 RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA ...... 34 PARTE III ...... 36 GLI ORDINI DI SCUOLA E I PLESSI ...... 36 LA SCUOLA DELL’INFANZIA ...... 36 LA SCUOLA PRIMARIA ...... 41 LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ...... 49 PARTE IV ...... 60 INDIRIZZI PROGETTUALI DEL POF ...... 60 CONTINUITÀ ...... 60 ORIENTAMENTO ...... 61 INTEGRAZIONE ...... 62 INDIRIZZO MUSICALE ...... 65 ED. AMBIENTALE ...... 66 ED. ALLA SALUTE ...... 67 ED. ALLA SICUREZZA ...... 67 ED. ALLA LEGALITÀ ...... 67 ATTIVITÀ SPORTIVE ...... 68 INTEGRAZIONE COL TERRITORIO ...... 69 CONVENZIONI, RETI E PROGETTI IN RETE ...... 69 FORMAZIONE ...... 70 PARTE V ...... 72 MONITORAGGIO DEL POF - AUTOANALISI D’ISTITUTO – NUCLEO DI VALUTAZIONE .. 72 DOCUMENTAZIONE ...... 72 I DOCUMENTI ...... 73

CARTA D’IDENTITÀ

Ufficio di segreteria e Presidenza: via Franceschini, 2 – 44039 (FE).

Telefono e fax segreteria: 0532/ 601130 E-mail Istituto: [email protected] Sito internet Istituto: http://www.icdonchendi.altervista.org

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO:

Il Dirigente scolastico, i Collaboratori del Dirigente, i Responsabili di plesso ricevono previo appuntamento telefonico.

Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico la mattina, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e, previo appuntamento, nei pomeriggi dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 16.30. I docenti possono accedere agli uffici dalle 8.00 alle 9.00 e dalle 12.30 alle 13.30.

SCUOLE DELL’INFANZIA

PLESSO INDIRIZZO P.le Forlanini, 1 TRESIGALLO 44039 Tresigallo (FE) Telefono: 0533/601548 Via Kennedy 44037 Jolanda di Savoia (FE) Telefono: 0532/836442

SCUOLE PRIMARIE

PLESSO INDIRIZZO P.le Forlanini, 1 TRESIGALLO 44039 Tresigallo (FE) Telefono: 0533/601548 V.le Cavour, 28 44035 Formignana (FE) Telefono 0533/59029 Via Kennedy JOLANDA DI SAVOIA 44037 Jolanda di Savoia (FE) Telefono: 0532/836442

SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO

PLESSO INDIRIZZO Via Franceschini, 2 TRESIGALLO 44039 Tresigallo (FE) (Sede centrale) Telefono: 0533/ 601130 V.le Nord, 17 FORMIGNANA 44035 Formignana (FE) Telefono 0533/59023 Via Kennedy JOLANDA DI SAVOIA 44037 Jolanda di Savoia (FE) Telefono: 0532/836442

POF 2013/2014 3

PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF ) rappresenta lo strumento principale mediante il quale il nostro Istituto, interpretando i bisogni fondamentali del territorio in cui opera, presenta la propria identità culturale e progettuale, esplicitando le attività curricolari, le iniziative extracurricolari, il progetto riguardante le finalità e le attività previste dalla normativa vigente, nonché tutte le altre iniziative formative che intende realizzare. Il POF è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori. Il Piano è adottato dal Consiglio di Istituto. Il percorso seguito per l’elaborazione del Piano è il seguente: 1. la scuola recepisce la domanda formativa proveniente dal territorio; 2. il Collegio dei Docenti, nella sua qualità di organo tecnico-professionale, formula proposte di adeguamento del POF; 3. il Consiglio di Istituto esprime gli indirizzi generali sulle attività e sulla gestione organizzativa e adotta il POF dell’Istituto.

Il POF è espressione dell’autonomia didattica e organizzativa dell’istituzione scolastica ed esplicita la capacità progettuale del Collegio dei Docenti. È un progetto organico e coerente che offre risposte ai reali bisogni delle famiglie e degli studenti, e ricerca forme di fattiva collaborazione con i vari soggetti del territorio.

POF 2013/2014 4 Indirizzi generali del POF

PARTE I

INDIRIZZI GENERALI DEL POF

Sviluppare i concetti di identità, appartenenza, cittadinanza attiva e solidarietà o Educazione alla salute ed alla sicurezza o Educazione alla legalità o Consiglio Comunale dei Ragazzi o Inserimento e integrazione di alunni diversamente abili o Inserimento e integrazione di alunni di altra nazionalità o Personalizzazione di interventi al fine di ridurre le situazioni di difficoltà

Sviluppare le abilità, la padronanza dei vari linguaggi e le competenze e, in quest’ottica, costruire i curricoli o Potenziamento dei laboratori di informatica o Potenziamento dell’insegnamento delle lingue europee o Potenziamento del linguaggio musicale

Integrare le dimensioni disciplinari e trasversali del curricolo o Potenziamento delle attività di continuità fra i diversi ordini di scuola o Potenziamento di dipartimenti disciplinari o Attenzione alla qualità degli ambiti educativi e alla preparazione di contesti di apprendimento stimolanti e motivanti ( star bene a scuola )

Sviluppare le potenzialità e il legame di tipo formativo del territorio di appartenenza o Progetti di integrazione nel territorio (Educazione ambientale …) o Progetti in rapporto con le Forze dell’Ordine o Intensificazione dei rapporti con Associazioni e Agenzie del territorio (Biblioteche, AGEA, CADF, WWF...)

Valorizzare il ruolo educativo della famiglia ed integrarlo con quello della scuola e delle altre organizzazioni formative o Potenziamento dell’offerta di azioni formative e di scambio scuola famiglia o Miglioramento dei processi di comunicazione (Sito dell’Istituto) o Attività di orientamento e potenziamento degli interventi sulle situazioni di disagio scolastico (Legge reg. 1397)

La scuola pone al centro dei suoi obiettivi la formazione, l’apprendimento e l’insegnamento in condizioni di serenità e benessere.

L’organizzazione delle attività s’impernia sulla spinta motivazionale ad insegnare e ad apprendere, in un rapporto fra adulto e bambino/ragazzo che abbia come sfondo l’emozione del conoscere e il desiderio dell’apprendere.

POF 2013/2014 5 Le scelte educative

Lo stile d’insegnamento terrà conto dei bisogni educativi tipici dei bambini/ragazzi della società contemporanea:

o bisogno di rispetto della loro personalità e della maturazione dell’identità personale; dei loro punti di vista, delle esperienze e dei tempi di apprendimento; o bisogno di essere riconosciuti come persona nella loro specificità e identità; o bisogno di comunicazione positiva e rassicurante tesa a favorire lo sviluppo di sensazioni di fiducia e autostima; o bisogno di tempo degli adulti a loro dedicato, sia in momenti di socializzazione che in momenti di rapporto individuale; o bisogno di adulti di riferimento, responsabili e facilitatori; o bisogno di stabilità e coerenza nei messaggi relazionali e chiarezza nelle diversità di comportamento degli adulti; o bisogno di avere più modelli di identificazione; o bisogno di socializzare e comunicare; o bisogno di sperimentare momenti di autonomia e di confronto attraverso l’uso di strumenti democratici e di partecipazione e di riunione; o bisogno di essere aiutati ad integrare le diverse esperienze per avviarsi ad una progressiva consapevolezza e autonomia; o bisogno del gioco (nei primi anni) per un corretto rapporto con i coetanei e come clima di “sfondo” nelle attività didattiche.

LE SCELTE EDUCATIVE

La scuola garantisce a tutti gli alunni una formazione improntata allo sviluppo delle capacità di cooperare, di essere solidali, di inserirsi nella società con spirito critico e consapevole di fronte alle complessità e ai mutamenti, rispettando il valore della democrazia e della dignità dell’uomo, indipendentemente dalla religione, dall’etnia, dallo stato sociale e dal sesso.

La scuola garantisce a tutti gli alunni un percorso di costruzione della conoscenza che utilizza, in una prima fase, l’esperienza diretta, e successivamente l’esperienza mediata, come strumenti per mettersi in relazione con i sistemi simbolico-culturali, al fine di sviluppare le capacità di fare, capire, prendere decisioni e progettare. La scuola è strumento per la costruzione dell’identità personale e rispetta i bisogni dei bambini e dei ragazzi, offrendo una situazione formativa in condizioni di serenità e di benessere, considerando i diversi punti di partenza, le fasi evolutive dello sviluppo cognitivo e comportamentale nelle diversità, il bisogno di sapere e di comprendere, d’imparare ad apprendere, impadronendosi di strumenti comportamentali e cognitivi atti a sviluppare l’autonomia personale.

La scuola interagisce con la famiglia nel riconoscimento dei bisogni del bambino/ragazzo e, pur nella diversità dei ruoli, si raccorda sugli intenti educativi, in un rapporto di fiducia e di reciproca collaborazione, nel obiettivo di favorire uno sviluppo armonico della personalità dell’alunno.

La scuola è centro di cultura rispetto al territorio, interagisce e si raccorda con le altre istituzioni ed organismi culturali, con l’obiettivo di promuovere al suo interno iniziative di

POF 2013/2014 6 Le scelte educative

rilevanza formativa e di assumere nei suoi piani educativi le opportunità formative offerte, favorisce l’apporto culturale delle famiglie, offre i suoi locali per i bisogni o interessi socio-culturali, pubblicizza iniziative culturali e sociali avanzate dall’Amministrazione locale e da altri Enti, promuove contatti con le altre scuole, stabilisce collegamenti con l’Azienda Sanitaria Locale per interventi di medicina preventiva, di educazione sanitaria e alimentare e di educazione alla sicurezza.

La scuola è pure l’ambiente nel quale il bambino/ragazzo acquisisce progressivamente autonomia nelle scelte, anche attraverso momenti di partecipazione democratica, imparando il senso di responsabilità.

La scuola, attraverso la collaborazione operativa di tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo (insegnanti, genitori, alunni), promuove la pratica di comportamenti corretti nelle relazioni interpersonali, attivando pratiche di democrazia; promuove la pratica di comportamenti consapevoli nella cura di sé e dell’ambiente, attivando progetti riguardo la salute e l’alimentazione, l’educazione ai consumi e il rispetto dell’ambiente naturale e degli spazi condivisi.

POF 2013/2014 7 L’Istituto comprensivo

PARTE II

L’ISTITUTO COMPRENSIVO

L’Istituto Comprensivo “Don Chendi” di Tresigallo nasce nell’a.s. 2000/2001, come conseguenza del piano per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, attraverso la riunione, sotto un’unica dirigenza, delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado dei Comuni di Tresigallo, Formignana e Jolanda di Savoia.

IL TERRITORIO

BACINO GEOGRAFICO D’UTENZA

Il bacino geografico d’utenza dell’Istituto Comprensivo “Don Chendi” di Tresigallo, con le sezioni associate di Formignana e di Jolanda di Savoia, è costituito da un territorio di ragguardevole vastità comprendente i tre comuni con le rispettive frazioni: o Tresigallo: Final di Rero, Rero, Roncodigà; o Formignana: Brazzolo; o Jolanda di Savoia: Gherardi, Contane.

POF 2013/2014 8 L’Istituto comprensivo

CARATTERI SOCIO-ECONOMICI

L’ambiente in cui la scuola opera è prevalentemente agricolo; non esistono nel territorio industrie di una certa rilevanza, anche se numerosi sono i lavoratori dipendenti del settore industriale inseriti prevalentemente nelle fabbriche di , e . Abbastanza diffuso è il fenomeno della disoccupazione, soprattutto riferito alla manodopera femminile, impegnata per lo più in lavori bracciantili stagionali. Il reddito della popolazione si è abbassato rispetto alla media nazionale, con una conseguente flessione del tenore di vita. L’emigrazione, in passato più consistente, si è ridotta negli ultimi anni; in particolare per Tresigallo e Formignana si registra una leggera tendenza immigratoria, legata all’impiego in occupazioni lavorative bracciantili.

SERVIZI SOCIALI, ATTIVITÀ CULTURALI, ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO

I servizi sociali appaiono efficienti; l’amministrazione pubblica dei tre Comuni finanzia e/o gestisce direttamente, con lusinghieri risultati, biblioteche civiche, gruppi musicali, attività teatrali. È presente sul territorio una vivace e radicata tradizione di associazionismo e volontariato rivolto alla cultura, al tempo libero e allo sport: AVIS- AIDO, Circoli socio-culturali, Comitati organizzatori, Gruppi e Società sportive.

INTERAZIONE COL TERRITORIO

L’Istituto nel corso degli anni ha stabilito rapporti proficui con il territorio, riconoscendo e valorizzando le opportunità formative in esso presenti, al fine di rendere i propri alunni sensibili e consapevoli della realtà in cui vivono. In quest’ottica l’Istituto partecipa alle varie iniziative che annualmente sono proposte dai vari Enti e agenzie educative territoriali.

I NUMERI DELL’ISTITUTO

SITUAZIONE AL 31 OTTOBRE 2013

TOTALE DOCENTI COLLABORATORI TOTALE DOCENTI PERSONALE DI SEGRETERIA DI SOST . SCOLASTICI 87 18 4 14 TOTALE ALUNNI TOTALE ALUNNI DIV . ABILI TOTALE ALUNNI STRANIERI 677 36 5,32% 89 13,15

POF 2013/2014 9 L’Istituto comprensivo

TOTALI A CONFRONTO

ALUNNI DI % ALUNNI ALUNNI ALUNNI % ALUNNI ALUNNI ALUNNI ALUNNI % ALUNNI ALTRA DI ALTRA SCUOLA N. CLASSI ISCRITTI CON ALUNNI ISCRITTI ISCRITTI ISCRITTI DIV . ABILI DIV . ABILI NAZIONA - NAZIONA - 2013/14 DSA CON DSA 2012/13 2011/12 2010/11 LITÀ LITÀ

INF . 2 SEZ . 52 03 5,77% / / 06 11,53% 50 45 41 TRESIGALLO

INF . JOLANDA 1 SEZ . 28 / / / / 03 10,71% 26 30 24

tot. 3 SEZ 80 03 3,75 % / / 09 11,25 % 76 75 65

PRIMARIA 08 137 05 3,70% 02 1,46% 24 17,52% 140 147 171 TRESIGALLO

PRIMARIA 05 89 05 5,62% / / 15 16,85% 93 91 90 FORMIGNANA

PRIMARIA 06 105 07 6,67% 01 0,95% 10 9,52% 102 104 94 JOLANDA tot. 19 331 17 5,14 % 03 0,91 % 49 14,80 % 335 342 355

SECONDARIA 06 127 07 5,51% 02 1,57% 13 10,24% 121 112 103 TRESIGALLO

SECONDARIA 03 69 03 4,35% 02 2,90% 07 10,14% 70 77 85 FORMIGNANA

SECONDARIA 04 70 06 8,57% 02 2,86% 11 15,71% 68 79 60 JOLANDA

tot. 13 266 16 6,02 % 06 2,26 % 31 11,65 % 259 248 248 1 TOT . GEN . 35 677 36 5,32% 09 1,51 % 89 13,15% 670 665 668

1 Percentuale calcolata sugli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado.

POF 2013/2014 10 L’Istituto comprensivo

ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO CONSIGLIO Prof.ssa Anna Bazzanini D’ISTITUTO

COLLABORATORI DEL DS VICARIO: Prof.ssa R. FARINELLI 2° COLLABORATORE: Prof.ssa C. MONTANARI GIUNTA ESECUTIVA

RESPONSABILI DI FUNZIONI REFERENTI DI D.S.G.A. PLESSO STRUMENTALI SETTORE Sig.ra Sandra TRESIGALLO Lambertini INFANZIA: BACILIERI- INTEGRAZIONE ALUNNI SICUREZZA MEZZARO DIVERSAMENTE ABILI TRESIGALLO PRIMARIA: BONAZZI INFANZIA E PRIMARIA INFANZIA-PRIMARIA: SECONDARIA: FIRENZUOLA MICHELINI FARINELLI INTEGRAZIONE ALUNNI SECONDARIA: FARINELLI DIVERSAMENTE ABILI FORMIGNANA FORMIGNANA ASSISTENTI 14 COLL. SECONDARIA PRIMARIA: ROSSI PRIM-SECOND.: HAGIEV AMMINISTRATIVI SCOLASTICI PEDERZINI SECONDARIA: HAGIEV JOLANDA DI S. INTEGRAZIONE ALUNNI JOLANDA DI S. INF-PRIM- SECOND.: INFANZIA: MORETTI STRANIERI HAGIEV DROGHETTI PRIMARIA: PARPINELLI COORDINAMENTO INVALSI SECONDARIA: PRIMARIA E SECONDARIA DROGHETTI ROCCA COORDINAMENTO ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE FABBRI COORDINAMENTO ATTIVITÀ STRUMENTO MUSICALE RSU FEI AUTOANALISI D’ISTITUTO URBINATI SITO WEB TRAMBAIOLLI RESPONSABILI LABORATORI DI INFORMATICA TRESIGALLO PRIMARIA: FIRENZUOLA TRESIGALLO SECONDARIA: RUGGIERO FORMIGNANA: BONORA JOLANDA DI S.: DROGHETTI

COLLEGIO DOCENTI

EQUIPES EDUCATIVE COMMISSIONI E DIPARTIMENTI (consigli di GRUPPI DI DISCIPLINARI intersezione, di LAVORO interclasse, di classe)

POF 2013/2014 11 L’Istituto comprensivo

AREA DIRETTIVA E GESTIONALE

IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA ANNA BAZZANINI

o Promuove e coordina la progettualità interna, collegandola al territorio, al fine di garantire risultati formativi coerenti con i principi dell’autonomia; o promuove la progettualità, la programmazione e l’organizzazione delle attività a vari livelli, valorizzando le risorse professionali e finanziarie; o ottimizza le risorse secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, avvalendosi di collaborazioni interne ed esterne; o stipula convenzioni, accordi di programma e contratti; o risponde dei risultati formativi, attivando modalità, tempi, strumenti, procedure di controllo degli esiti in itinere e finali; o assegna ai collaboratori e alle figure di sistema compiti specifici; o verifica con lo staff di collaboratori la compatibilità delle iniziative da attivare con le strutture esistenti, le risorse e gli strumenti disponibili; o dà esecuzione alle delibere di: ° Consiglio d’Istituto; ° Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto; ° Collegio Docenti unitario; ° Consigli di intersezione (scuola dell’infanzia); ° Consigli di interclasse (scuola primaria ); ° Consigli di classe (scuola secondaria di I grado). Rappresentante legale dell’Istituto, il Dirigente scolastico è responsabile dell’attività amministrativa e nella sua funzione di datore di lavoro è responsabile della sicurezza.

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente scolastico, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, si avvale di docenti da lui individuati ai quali sono delegati compiti specifici.

COLLABORATORE VICARIO : Prof.ssa Rossella Farinelli . Svolge il ruolo di Vicario del Dirigente ed ha delega a sostituirlo in caso di assenza o impedimento. Collabora con il Dirigente scolastico al fine di garantire il buon funzionamento generale dell’Istituto. Collabora con il Dirigente nella gestione, in particolare per la sezione scuola secondaria di I grado. Svolge le funzioni di Responsabile di plesso e di Referente della sicurezza della scuola secondaria di I grado di Tresigallo.

2°COLLABORATORE DEL DIRIGENTE : Prof.ssa Cecilia Montanari . Collabora con il Dirigente scolastico e con il Vicario nella gestione dell’Istituto. Ha delega a sostituire il Dirigente in caso di assenza o impedimento del Dirigente stesso e del Vicario. Coordina l’elaborazione del POF e si occupa della stesura dei documenti del POF. Verbalizza le riunioni del Collegio dei Docenti.

POF 2013/2014 12 L’Istituto comprensivo

COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO D’ISTITUTO

Ne fanno parte: il Dirigente scolastico, il DSGA; i Collaboratori del Dirigente scolastico, i Referenti di Sede, i docenti con Funzione strumentale, i Referenti di settore.

I RESPONSABILI DI PLESSO

Il Responsabile di plesso ha il compito di collaborare con il Dirigente scolastico nell’organizzazione del servizio nella rispettiva sede. Le sue funzioni sono le seguenti: o riceve, trasmette la posta e verifica tempestivamente i “firmari”; o risponde ad esigenze amministrativo-gestionali in collaborazione con gli uffici; o presenta ai colleghi la necessità di adempiere alle prescrizioni delle delibere assunte dagli organi collegiali; o presiede, in assenza del Dirigente, ai Consigli di interclasse e verbalizza ogni incontro; o cura all’occorrenza i rapporti con enti esterni e genitori; o coordina la programmazione/progettazione di plesso/sezione; o coordina il buon funzionamento generale di plesso, con la collaborazione del personale dell’ufficio di segreteria e del personale ausiliario.

ORDINE DI SCUOLA E PLESSO RESPONSABILE DI PLESSO BACILIERI DONATELLA – MEZZARO SCUOLA DELL ’INFANZIA STATALE DI TRESIGALLO CHIARA

SCUOLA DELL ’INFANZIA STATALE DI JOLANDA DI SAVOIA MORETTI ALESSIA

SCUOLA PRIMARIA STATALE DI TRESIGALLO BONAZZI CLAUDIA

SCUOLA PRIMARIA STATALE DI FORMIGNANA ROSSI VALENTINA

SCUOLA PRIMARIA STATALE DI JOLANDA DI SAVOIA PARPINELLI BIANCA

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI TRESIGALLO FARINELLI ROSSELLA

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI FORMIGNANA HAGIEV ITALO

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI JOLANDA DI SAVOIA DROGHETTI SILVIA

LE FUNZIONI STRUMENTALI ALL’OFFERTA FORMATIVA

Le Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa vengono individuate e successivamente deliberate dal Collegio dei Docenti. A ciascuna di esse sono assegnati compiti precisi, in termini di coordinamento e realizzazione di più progetti e attività previste nel POF, e il loro compenso è determinato in sede di contrattazione RSU. I docenti incaricati di Funzione Strumentale al Piano dell’Offerta Formativa si occupano, all’interno della loro funzione, di una o più mansioni indicate: o coordinamento di eventuali gruppi di lavoro; o trasformazione delle risorse e creazione di supporti didattici;

POF 2013/2014 13 L’Istituto comprensivo

o mediazione tra teorie pedagogiche e prassi quotidiana dei docenti, attraverso una lettura dei bisogni e delle risorse; o sostegno alla realizzazione; o introduzione di proposte innovative (materiali, tecniche, sussidi, soluzioni organizzative…); o divulgazione di risorse attraverso la documentazione e la valorizzazione di pratiche educative e didattiche significative; o consulenza e ascolto in merito alle problematiche di ordine didattico-educativo connesse alla esperienza scolastica; o proposta di formazione e partecipazione ad attività di ricerca-azione per gruppi di docenti.

N. FUNZIONE STRUMENTALE DOCENTE

1. INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI INFANZIA E PRIMARIA FIRENZUOLA VIRGINIA

2. INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI SECONDARIA PEDERZINI RITA

3. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI HAGIEV ITALO

PRIMARIA FIRENZUOLA TRESIGALLO VIRGINIA SECONDARIA RUGGIERO TRESIGALLO GABRIELLA 4. AREA INFORMATICA-LABORATORI SECONDARIA BONORA FORMIGNANA CLAUDIA SECONDARIA DROGHETTI JOLANDA DI S. SILVIA

5. AUTOANALISI D’ISTITUTO URBINATI DOMENICO

6. SITO WEB TRAMBAIOLLI ALESSANDRA

7. COORDINAMENTO INVALSI SC.PRIM E SEC. ROCCA GABRIELLA

COORDINAMENTO 8. FABBRI PIER GIORGIO ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE COORDINAMENTO 9. FEI PIERCLAUDIO ATTIVITÀ STRUMENTO MUSICALE

REFERENTI DI SETTORE

Si occupano di uno specifico ambito di attività /progetti previsti nel POF, curandone la progettazione, il coordinamento e la realizzazione.

DOCENTE REFERENTE

FARINELLI SECONDARIA TRESIGALLO MICHELINI INFANZIA-PRIMARIA TRESIGALLO SICUREZZA HAGIEV PRIM-SECOND. FORMIGNANA DROGHETTI INF-PRIM-SECOND. JOLANDA

POF 2013/2014 14 L’Istituto comprensivo

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO E LA GIUNTA ESECUTIVA

Il Consiglio d’Istituto è costituito dal Dirigente scolastico, da otto rappresentanti dei docenti dei tre ordini di scuola, da due rappresentanti del personale A.T.A. e da otto rappresentanti dei genitori. Il Consiglio d’Istituto, fatte salve le competenze degli altri organi collegiali, ha potere deliberante per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: o adozione ed eventuale modifica del regolamento interno dell’Istituto; o adozione del POF e Carta dei servizi; o delibera del Programma annuale per la gestione delle risorse finanziarie dell’Istituto e delle relative variazioni, nonché del conto consuntivo; o delibera in ordine all’impiego delle risorse; o adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze dell’Istituto; o promozione di contatti con altre scuole e istituti al fine di realizzare scambi di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; o partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive, ricreative, di particolare interesse. Inoltre il Consiglio d’Istituto: o delibera le visite guidate e i viaggi d’istruzione; o indica i criteri generali per la formazione delle classi, per l’adattamento dell’orario delle lezioni; o si pronuncia su ogni altro argomento attribuito alla sua competenza dalla normativa vigente.

COMPOSIZIONE DOCENTI GENITORI PERSONALE ATA 1. PARPINELLI BIANCA (SCUOLA 1. ANSALONI MARIO PRIMARIA DI IOLANDA DI 1. VITALI SUSANNA (Presidente ) SAVOIA) 2. FARINELLI ROSSELLA (SCUOLA 2. OSSI CRISTINA 2. SFORZA PAOLA SECONDARIA TRESIGALLO) (Vice Presidente ) (Giunta ) 3. GHELFI FEDERICA (SCUOLA PRIMARIA TRESIGALLO) 3. BOLOGNESI PAOLO (Giunta ) 4. MONTANARI CECILIA (SCUOLA 4. FABBRI ALESSANDRO

SECONDARIA TRESIGALLO) (Giunta ) 5. DROGHETTI SILVIA (SCUOLA SECONDARIA JOLANDA DI 5. CAVALLINA LEONARDO SAVOIA) 6. BIANCHINI SIMONA (SCUOLA 6. CASTALDO ROSSELLA PRIMARIA TRESIGALLO) 7. PEDERZINI RITA (SCUOLA 7. BOSCHETTI SILVIA SECONDARIA FORMIGNANA) 8. CRISTOFORI MONICA FANNI (SCUOLA INFANZIA IOLANDA DI 8. BENAZZI ROBERTO SAVOIA)

Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta esecutiva. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'Istituto, ed il D.S.G.A. che svolge anche funzioni di segretario della Giunta stessa. La Giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.

POF 2013/2014 15 L’Istituto comprensivo

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti gli insegnanti in servizio nell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente scolastico. È convocato unitariamente sulla base di un ordine del giorno comunicato almeno 5 giorni prima. Il verbale della seduta precedente viene inviato ai plessi insieme alla nuova convocazione e ad eventuali materiali di lavoro per la seduta successiva. I suoi compiti principali sono: o deliberare in ordine al funzionamento didattico dell’Istituto; o progettare e programmare a vari livelli, quindi valutare periodicamente l’andamento dell’azione didattica, in rapporto agli obiettivi programmati, proponendo opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica; o provvedere all’adozione dei libri di testo e alla scelta dei sussidi didattici; o promuovere iniziative attinenti alla ricerca educativa, ai progetti d’Istituto, all’aggiornamento culturale e professionale; o proporre l’utilizzo del Fondo d’Istituto e/o di altre risorse per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa; o individuare, nel proprio ambito, le figure di sistema, le Funzioni strumentali, le commissioni e i gruppi di lavoro.

COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO

Il Collegio dei Docenti si articola in Commissioni gestite da un referente/coordinatore che stabilisce modalità di lavoro e tempi di funzionamento, redige i verbali di riunione, diffonde le informazioni circa il lavoro svolto.

COMMISSIONE REFERENTE DOCENTI SCUOLA MORETTI A. INFANZIA COMMISSIONE MONTANARI C. ROSSI V. PRIMARIA POF RUGGIERO G. SECONDARIA

COMMISSIONE INTEGRAZIONE PEDERZINI R. DOCENTI DI SOSTEGNO TUTTO L’ISTITUTO ALUNNI DIVERS. FIRENZUOLA V. DELL’ISTITUTO ABILI

COMMISSIONE FACCO M. A. INTERCULTURA D’ISTITUTO - HAGIEV I. GHELFI F. TUTTO L’ISTITUTO INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI DROGHETTI S. COMMISSIONE MONTANARI C. SECONDARIA TRESIGALLO SCAMBI FARINELLI R.

INFORMATIVI tra MACINENTI P. primaria e FARINELLI R. PAPARELLA L. secondaria E SECONDARIA FORMIGNANA FORMAZIONE MINARELLI A. CLASSI DROGHETTI S. SECONDARIA JOLANDA DI S. scuola secondaria TRAMBAIOLLI A.

POF 2013/2014 16 L’Istituto comprensivo

DOCENTI DELLE CLASSI QUINTE DEI TRE PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA dell’a.s. 2013/2014

COMMISSIONE VONA O. SECONDARIA TRES. FORM. VIAGGI DI VONA O. ISTRUZIONE DROGHETTI S. SECONDARIA JOLANDA MEZZARO C. INFANZIA BIANCHINI S. LINGUA ITALIANA VANZINI E. MATEMATICA COMMISSIONE CONTINUITÀ - PARPINELLI B. LINGUA STRANIERA URBINATI D. CURRICOLI DROGHETTI S. Lettere-Religione

VERTICALI FARINELLI R. Matematica-Scienze-

MACINENTI P. Tecnologia Lingue Straniere VENTIMIGLIA T. Musica – Arte – Sc. Motorie FEI P. Strumento musicale COMMISSIONE PUNZETTI E. SECONDARIA TRESIGALLO SUPPORTO HAGIEV I. SECONDARIA FORMIGNANA MONTANARI C. ALUNNI PER IL DROGHETTI S. – SECONDARIA JOLANDA CCR PARPINELLI B.

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

I docenti della stessa disciplina della scuola secondaria si riuniscono in Commissioni deputate alla progettazione delle attività didattiche. Il Dipartimento disciplinare si riunisce periodicamente in corso d’anno per definire gli obiettivi di apprendimento specifici della disciplina e gli standard di valutazione; definire criteri condivisi relativi alla pratica didattica; redigere le prove d’esame di licenza; proporre attività integrative per il recupero degli apprendimenti; offrire occasioni di confronto e discussione. I lavori del Dipartimento sono coordinati dal Referente del Dipartimento Disciplinare . Nell’Istituto sono presenti i seguenti dipartimenti disciplinari: 1. Dipartimento di Lettere (Italiano, Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia) e Religione; 2. Dipartimento di Lingue straniere; 3. Dipartimento di Matematica – Scienze – Tecnologia; 4. Dipartimento di Musica, di Arte e immagine e di Scienze motorie e sportive; 5. Strumento musicale.

COORDINAMENTO DIPARTIMENTI DISCIPLINARI LETTERE-RELIGIONE DROGHETTI SILVIA LINGUE STRANIERE MACINENTI PAOLA MATEMATICA – SCIENZE – TECNOLOGIA FARINELLI ROSSELLA MUSICA – ARTE – SCIENZE MOTORIE VENTIMIGLIA TERESA STRUMENTO MUSICALE FEI PIERCLAUDIO

POF 2013/2014 17 L’Istituto comprensivo

TUTOR PER DOCENTI NEOASSUNTI

Gli insegnanti neo-assunti in ruolo, durante l’anno di formazione, sono affiancati da un docente tutor che è di norma un insegnante della stessa disciplina, o di disciplina affine, che svolge, nei confronti del nuovo insegnante, azioni di supporto e consulenza, soprattutto per ciò che attiene agli aspetti organizzativi dell’attività didattica. Quest’anno nell’Istituto è presente un docente neoassunto in ruolo che fruirà di uno specifico tutor .

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI NEOASSUNTI IN RUOLO

Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti neo-assunti è formato dal Dirigente scolastico e da quattro docenti in servizio (più due supplenti). Il Comitato si riunisce alla fine dell’anno scolastico per esaminare il docente di recente immissione in ruolo e decretarne o meno l’idoneità all’esercizio della professione docente.

COMMISSIONE REFERENTE DOCENTI

COMITATO DI BONORA C., PUNZETTI E. , MACINENTI P., VALUTAZIONE DEL DS RUGGIERO G., MONTANARI C. (SUPPLENTE), SERVIZIO TUROLLA V. (SUPPLENTE).

RSU

Coerentemente con l’attuazione dell’autonomia scolastica e con l’attribuzione della dirigenza al Capo d’Istituto, l’Istituto comprensivo è sede di contrattazione integrativa.

AREA DIDATTICA

CONSIGLI DI INTERSEZIONE, DI INTERCLASSE, DI CLASSE

Il Consiglio di intersezione nella scuola dell’infanzia, il Consiglio di interclasse nella scuola primaria e il Consiglio di classe nella scuola secondaria di I grado sono rispettivamente composti dai docenti delle sezioni dello stesso plesso nella scuola dell’infanzia, dai docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso nella scuola primaria e dai docenti di ogni singola classe nella scuola secondaria. Fanno parte del Consiglio di intersezione, di interclasse e del Consiglio di classe anche i docenti di sostegno. Fanno parte, altresì, del Consiglio di intersezione, di interclasse o di classe: a) nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, per ciascuna delle sezioni o delle classi interessate, un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti;

POF 2013/2014 18 L’Istituto comprensivo

b) nella scuola secondaria, quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alle classi. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe con la sola presenza dei docenti. I Consigli di intersezione, di interclasse e di classe sono presieduti dal Dirigente scolastico oppure da un docente, membro del Consiglio, delegato dal Dirigente; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercitano le competenze in materia di programmazione e valutazione.

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE

Sono le figure che programmano e tengono sotto costante monitoraggio le attività della classe. FUNZIONI: o propongono strategie metodologiche e disciplinari; o programmano attività di recupero, sostegno e potenziamento; o rivedono la programmazione sulla base dei risultati emersi; o mantengono rapporti con le famiglie; o presiedono il Consiglio di classe in assenza del Dirigente scolastico; o raccolgono le programmazioni iniziali e finali dei docenti; o riordinano il materiale del Consiglio di classe dopo lo scrutinio; o comunicano ai Rappresentanti dei genitori le decisioni del Consiglio di classe.

PLESSO CLASSE COORDINATORE 1^A ZAMPOLLI M. ANGELA 2^A FARINELLI ROSSELLA 3^A MONTANARI CECILIA TRESIGALLO 1^B MACINENTI PAOLA 2^B PUNZETTI EMANUELA 3^B RUGGIERO GABRIELLA 1^D BONORA CLAUDIA FORMIGNANA 2^D MINARELLI ANDREA 3^D PAPARELLA LUCIA 1^F TRAMBAIOLLI ALESSANDRA 2^F DENTI M. CRISTINA JOLANDA DI SAVOIA 3^F DROGHETTI SILVIA 2^G LA FAUCI MARCO

POF 2013/2014 19 L’Istituto comprensivo

PROGETTO EDUCATIVO - DIDATTICO D’ISTITUTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

I docenti sono protagonisti delle scelte didattiche, nell'ambito di una responsabile autonomia che risponde all'efficacia dei risultati. Sono tenuti ad operare nel rispetto dei diritti degli alunni per il raggiungimento di livelli ottimali e qualificanti per l'Istituto. Gli obiettivi di istruzione privilegiano gli aspetti comunicativi dei linguaggi verbali e non verbali e sono riconosciuti in relazione alle esigenze formative degli alunni, alla loro realtà socio-culturale e alle precedenti esperienze scolastiche.

ACCORDI DI TEAM e CONSIGLI DI CLASSE Ampio riconoscimento viene attribuito agli incontri collegiali di team, nei quali viene individuata la programmazione delle attività curricolari. Nel corso di questi incontri ( programmazione di plesso, di sezione o d'intersezione, consigli di classe o di interclasse) : o si pianifica l’attività didattica delle singole discipline; o si programmano le attività interdisciplinari; o si stabilisce la somministrazione delle prove di verifica; o si discute sugli esiti delle prove; o si esaminano casi di alunni in difficoltà e si stabiliscono gli eventuali interventi individualizzati; o si organizzano momenti di compresenza tenendo conto dei bisogni della classe, sezione o del plesso; o si concorda l’assegnazione dei compiti a casa per distribuire il carico cognitivo.

Principi ai quali si uniformano i docenti nello svolgimento dell’attività didattica ed educativa: o Uguaglianza , come garanzia di pari opportunità per tutti. o Continuità , come azione educativo-didattica sia verticale sia orizzontale da realizzarsi nei tre ordini di scuola, con la collaborazione costante fra Collegio dei Docenti, genitori, enti territoriali. o Efficienza ed efficacia , come capacità di essere centro educativo e formativo dei giovani e fornire loro una preparazione di base adeguata all’ottimale proseguimento del percorso scolastico. Capacità di attuare interventi mirati per evitare evasioni e dispersioni scolastiche. o Flessibilità , come vastità di adattare orari, contenuti e metodi alle diverse esigenze degli alunni. o Informazione e trasparenza , come garanzia di chiarezza, specialmente nei rapporti con le famiglie. o Accoglienza , come capacità di progettare e realizzare attività volte al superamento delle situazioni di difficoltà legate alla frequenza degli alunni portatori di handicap, stranieri ecc.

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione costituisce un momento centrale di lettura e interpretazione dell’intero percorso formativo dell’alunno, pertanto è profondamente integrata nella dinamica dei processi di istruzione. La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere: o all’alunno la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati, con finalità orientative; o ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per adeguare eventualmente le metodologie di insegnamento; o alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti. I Consigli di classe e interclasse studiano sistemi di riferimento il più possibile omogenei, sia per elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi. Gli strumenti di verifica sono rappresentati da: questionari, prove soggettive/oggettive, prove pratiche, colloqui con gli alunni, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative. I risultati delle verifiche periodiche sono utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale, per gli opportuni adeguamenti delle proposte formative, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno. La valutazione globale, considerate le condizioni ambientali, fisiche e cognitive degli alunni, tiene conto della situazione di partenza, delle reali capacità degli allievi, dell’impegno dimostrato e dell’efficacia dell’azione formativa. Limitatamente ai casi di mancato raggiungimento della maggior parte degli obiettivi, l’equipe pedagogica (composta dai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche) può prendere in esame una decisione di non ammissione alla classe successiva (secondo le disposizioni della normativa vigente). I parametri che vengono presi in considerazione nei processi valutativi sono:

PARAMETRI PRESI IN CONSIDERAZIONE NEI PROCESSI VALUTATIVI

AREA EDUCATIVA Scuola primaria Scuola secondaria

Abilità impegno

Personali attenzione rispetto delle consegne autonomia autovalutazione e capacità di

scelta

Abilità rispetto delle regole/comportamento con i compagni e con gli adulti Sociali partecipazione alle attività scolastiche / collaborazione

AREA COGNITIVA ascolto lettura e comprensione

espressione nei diversi linguaggi

autonomia nell'acquisizione del

sapere (metodo di studio) autonomia nel saper fare (metodo di lavoro; organizzazione) osservazione / analisi / riflessione applicazione / valutazione / sintesi

POF 2013/2014 21 L’Istituto comprensivo

CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI COMPETENZE E ABILITÀ

voto numerico Livelli di conoscenze e abilità l’alunno conosce e comprende contenuti, tecniche e linguaggi delle discipline in 4 modo frammentario e denota gravi difficoltà nell’applicazione. l’alunno conosce e comprende contenuti, tecniche e linguaggi delle discipline in 5 modo parziale e denota difficoltà nell’applicazione. l’alunno conosce e comprende contenuti, tecniche e linguaggi di base delle 6 discipline e li applica con sufficiente correttezza in situazioni note. l’alunno conosce e comprende contenuti, tecniche e linguaggi delle discipline e li 7 applica in modo adeguato. l’alunno conosce e comprende contenuti, tecniche e linguaggi delle discipline in 8 modo completo e li applica con autonomia. l’alunno conosce e comprende contenuti, tecniche e linguaggi delle discipline in 9/10 modo ampio e approfondito e li applica con originalità in contesti nuovi. La valutazione non sarà comunque il risultato di una media matematica, ma terrà conto del progresso dall’inizio dell’anno, verificato nelle singole discipline nonché dello sfondo socio culturale dello studente, del suo stile cognitivo, delle potenzialità in via di sviluppo o non ancora espresse, delle attitudini prevalenti.

La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è disciplinata dagli articoli 2 e 3 del decreto-legge 137/2008, convertito nella legge n. 169/2008, e dall’articolo 2 del DPR 122/2009. Essa è effettuata: a) nella scuola primaria: dal docente o dai docenti contitolari della classe; b) nella scuola secondaria di primo grado: dal Consiglio di classe, presieduto dal Dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. La valutazione degli apprendimenti è espressa con voto numerico in decimi e i voti numerici attribuiti, nella valutazione periodica e finale, sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni. La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica (disciplinata dall'articolo 309 del Testo Unico) è espressa senza attribuzione di voto numerico. L'ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell'anno scolastico, presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato, è deliberata secondo le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 137/2008, convertito nella legge n. 169/2008, e all’ articolo 2 del DPR 122/2009. Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione ed a trasmetterla alla famiglia dell'alunno. Nella scuola secondaria di primo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni, è prevista la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale, salvo le motivate deroghe in casi eccezionali, deliberate dal Collegio dei Docenti, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del Consiglio di classe e debitamente verbalizzate.

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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI

La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, dell'articolo 2 del decreto-legge 137/2008, convertito nella legge n. 169/2008, degli articoli 2 e 7 del DPR 122/2009, è espressa: a) nella scuola primaria attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei Docenti, riportato nel documento di valutazione; b) nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione.

LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

I profili descritti hanno carattere di generalità e di astrattezza: spetterà ai Team educativi / Consigli di Classe adattarli agli alunni, ragionando secondo un criterio di “prevalenza dei comportamenti”, dato che nessun alunno può corrispondere esattamente ad un profilo, ma ciascuno ha caratteristiche che possono rientrare in più descrizioni. Ogni profilo, alla voce “Rispetto delle regole”, reca il riferimento alla presenza o meno di ammonimenti verbali e/o scritti. I Team educativi / Consigli di Classe dovranno valutare, caso per caso, la gravità di tali ammonimenti, in considerazione del Regolamento d’Istituto e del Regolamento di disciplina della scuola secondaria di I grado, attuativo dello Statuto degli studenti e delle studentesse.

RISPETTO DELLE RELAZIONI CON PARTECIPAZIONE REGOLE L’ADULTO E CON I PARI L’alunno rispetta L’alunno rispetta la figura L’alunno partecipa in modo puntualmente il del Dirigente, del costruttivo, apportando il regolamento scolastico e si Docente e degli adulti proprio contributo, alle adopera per la sua che lavorano attività in base alle proprie osservanza. nell’ambiente scolastico capacità ed ai propri tempi. [FREQUENTA CON ASSIDUITÀ o lo frequentano. È puntuale e scrupoloso LE LEZIONI (SALVO CASI DI Rispetta i compagni, nelle consegne scolastiche. MALATTIA ), RISPETTA GLI rispetta le opinioni e il ORARI SCOLASTICI , MANTIENE pensiero degli altri. L’ORDINE NEGLI Interagisce positivamente SPOSTAMENTI , È PUNTUALE con chi è diverso da lui. NEL PORTARE I MATERIALI Esprime in modo DIDATTICI RICHIESTI . adeguato il proprio FAVORISCE , CON IL PROPRIO pensiero e il proprio VOTO 10 COMPORTAMENTO , LO dissenso. (OTTIMO) SVOLGIMENTO SERENO Si dimostra collaborativo DELL ’ATTIVITÀ DIDATTICA . con insegnanti e RISPETTA GLI AMBIENTI , IL compagni; è disponibile MATERIALE COMUNE , QUELLO ad assumersi incarichi. PERSONALE E DEGLI ALTRI . Contribuisce a creare un UTILIZZA TUTTI I LOCALI clima positivo all’interno SCOLASTICI IN MODO CIVILE del gruppo classe. ED EDUCATO . SI ATTIENE ALLE REGOLE ESPLICITATE , ANCHE DURANTE LA MENSA , LA RICREAZIONE , I MOMENTI COLLETTIVI , LE USCITE DIDATTICHE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE ]. NESSUNA NOTA DISCIPLINARE

POF 2013/2014 23 L’Istituto comprensivo

RISPETTO DELLE RELAZIONI CON PARTECIPAZIONE REGOLE L’ADULTO E CON I PARI L’alunno rispetta il L’alunno rispetta la figura L’alunno partecipa alle attività regolamento scolastico. del Dirigente, del Docente in base alle proprie capacità e degli adulti che lavorano ed ai propri tempi, cercando di [FREQUENTA CON ASSIDUITÀ nell’ambiente scolastico o apportare il proprio contributo. LE LEZIONI (SALVO CASI DI lo frequentano. È puntuale nelle consegne MALATTIA ), RISPETTA GLI Rispetta i compagni, scolastiche ORARI SCOLASTICI , MANTIENE rispetta le opinioni e il L’ORDINE NEGLI pensiero degli altri. SPOSTAMENTI , È PUNTUALE Interagisce positivamente NEL PORTARE I MATERIALI con chi è diverso da lui. RICHIESTI . FAVORISCE , CON IL Esprime in modo adeguato PROPRIO COMPORTAMENTO, il proprio pensiero e il LO SVOLGIMENTO SERENO proprio dissenso. VOTO 9 DELL ’ATTIVITÀ DIDATTICA . Si dimostra collaborativo (DISTINTO) RISPETTA GLI AMBIENTI , IL con insegnanti e compagni MATERIALE COMUNE , QUELLO PERSONALE E DEGLI ALTRI . UTILIZZA TUTTI I LOCALI SCOLASTICI IN MODO CIVILE ED EDUCATO . SI ATTIENE ALLE REGOLE ESPLICITATE , ANCHE DURANTE LA MENSA , LA RICREAZIONE , I MOMENTI COLLETTIVI , LE USCITE DIDATTICHE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE ].

NESSUNA NOTA DISCIPLINARE L’alunno generalmente L’alunno rispetta la figura L’alunno partecipa in modo rispetta il regolamento del Dirigente, del Docente selettivo alle attività in base scolastico. e degli adulti che lavorano alle proprie capacità ed ai [FREQUENTA IN MODO nell’ambiente scolastico o propri tempi. REGOLARE (SALVO CASI DI lo frequentano. Non è sempre puntuale nelle MALATTIA ), RISPETTA GLI ORARI Non sempre rispetta i consegne scolastiche. SCOLASTICI , MANTIENE compagni, le opinioni e il SUFFICIENTEMENTE L ’ ORDINE pensiero degli altri. NEGLI SPOSTAMENTI , NON È Rispetta chi è diverso da SEMPRE PUNTUALE NEL lui. PORTARE I MATERIALI DIDATTICI Esprime in modo non RICHIESTI , DURANTE L ’ATTIVITÀ sempre adeguato il proprio DIDATTICA DÀ ADITO AD ALCUNI pensiero e il proprio RICHIAMI . dissenso. È, NEL COMPLESSO , In genere si dimostra RISPETTOSO DEGLI AMBIENTI , collaborativo con DEL MATERIALE COMUNE , DI insegnanti e compagni. VOTO 8 QUELLO PERSONALE E DEGLI Non sempre è disponibile (BUONO) ALTRI . UTILIZZA SOLITAMENTE I ad assumersi incarichi. LOCALI SCOLASTICI IN MODO CIVILE ED EDUCATO . SI ATTIENE IN GENERE ALLE REGOLE ESPLICITATE , ANCHE DURANTE LA MENSA , LA RICREAZIONE , I MOMENTI COLLETTIVI , LE USCITE DIDATTICHE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE ]. PUÒ AVERE AMMONIZIONI VERBALI E/O AMMONIZIONI SCRITTE NON GRAVI SUL DIARIO, FIRMATE DALLA FAMIGLIA, E/O SUL REGISTRO DI CLASSE E RIPORTATE SUL DIARIO ALLA FAMIGLIA.

POF 2013/2014 24 L’Istituto comprensivo

RISPETTO DELLE RELAZIONI CON PARTECIPAZIONE REGOLE L’ADULTO E CON I PARI L’alunno non rispetta con L’alunno mette in atto, L’alunno partecipa in modo assiduità il regolamento anche se in modo discontinuo. scolastico, ponendo in saltuario, alcuni tra i Evidenzia disinteresse, anche essere alcuni tra i seguenti seguenti comportamenti: mirato, per le varie discipline. comportamenti: Fatica a rispettare − frequenta in modo − atteggiamenti non puntualmente le consegne irregolare e/o compie rispettosi nei confronti scolastiche. assenze in occasione di del Dirigente, dei verifiche (salvo casi di Docenti, del personale malattia); della scuola, dei − non sempre rispetta gli compagni; orari scolastici; − atteggiamenti non − negli spostamenti e/o rispettosi nei confronti di durante l’attività didattica chi è diverso da lui; dà adito a richiami; − controllo non adeguato − porta i materiali didattici della propria aggressività richiesti in modo verbale; discontinuo; − espressione a volte − inadeguata del proprio VOTO 7 non sempre rispetta gli pensiero e del proprio (SUFFICIENTE) ambienti e/o il materiale dissenso; comune; − non sempre rispetta il − scarsa disponibilità alla materiale personale e/o collaborazione. degli altri; − non sempre utilizza i locali scolastici in modo civile ed educato; − non sempre si attiene alle regole esplicitate, anche durante la mensa, la ricreazione, i momenti collettivi, le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione. PUÒ AVERE AMMONIZIONI SCRITTE, ANCHE GRAVI, SUL DIARIO E/O SUL REGISTRO DI CLASSE E RIPORTATE SUL DIARIO ALLA FAMIGLIA. L’alunno non osserva L’alunno mette in atto, in L’alunno partecipa in modo adeguatamente il regolamento modo reiterato, alcuni tra i discontinuo. scolastico, ponendo in essere seguenti comportamenti: Evidenzia disinteresse per le molti tra i seguenti comporta- − atteggiamenti non varie discipline. menti: rispettosi nei confronti del Fatica a rispettare le consegne Dirigente, dei Docenti, del scolastiche. − frequenta in modo saltuario personale della scuola, dei (salvo casi di malattia), compagni; soprattutto in occasione di − atteggiamenti non verifiche; rispettosi nei confronti di − arriva frequentemente in chi è diverso da lui; ritardo; − VOTO 6 controllo non adeguato − spesso non giustifica i ritardi della propria aggressività (SUFFICIENTE) e/o le assenze; fisica e verbale;

− attua un comportamento di − espressione spesso disturbo durante gli inadeguata del proprio spostamenti e/o durante pensiero e del proprio l’attività didattica; dissenso; − porta i materiali didattici − scarsa disponibilità alla richiesti in modo molto collaborazione. discontinuo, − ha scarso rispetto per: - gli ambienti; - il materiale comune; - il materiale personale e degli altri;

POF 2013/2014 25 L’Istituto comprensivo

RELAZIONI CON RISPETTO DELLE REGOLE L’ADULTO E CON I PARTECIPAZIONE PARI − ha un comportamento inadeguato nei locali scolastici; − disturba durante la mensa, la ricreazione, i momenti collettivi, le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione. PUÒ AVERE VARIE segue AMMONIZIONI GRAVI SCRITTE VOTO 6 SUL REGISTRO. (SUFFICIENTE) CONVOCAZIONE DELLA FAMIGLIA E IRROGAZIONE DI

SANZIONI DISCIPLINARI. SOSPENSIONE DALLE LEZIONI CON O SENZA OBBLIGO DI FREQUENZA PER UN PERIODO NON SUPERIORE AI 15 GIORNI PER VIOLAZIONI NON GRAVI.

L’alunno non osserva i propri L’alunno mette in atto, in Mancato assolvimento degli doveri scolastici, mettendo in atto modo continuativo impegni di studio: non rispettare numerosi comportamenti tra quelli numerosi comportamenti le consegne, negligenza sotto indicati: tra quelli sotto indicati: ricorrente, disturbo dell’attività − frequenta in modo irregolare; scolastica. − ritarda abitualmente; − mancanza di rispetto, − le assenze sono anche formale, nei ripetutamente ingiustificate; confronti del Dirigente, − non osserva le disposizioni dei Docenti, del organizzative e di sicurezza personale della scuola, stabilite dalla scuola con i dei compagni; propri Regolamenti e Circolari − comportamenti interne [utilizza irriguardosi nei confronti impropriamente il cellulare, ha di chi è diverso un comportamento inadeguato attraverso parole, gesti nei locali scolastici (bagni, o azioni; spogliatoi, corridoi…), durante − scarso controllo della l’accesso e l’uscita dalla propria aggressività scuola e negli spostamenti fisica e verbale; interni ed esterni alla scuola]; − espressione inadeguata − ha un comportamento del proprio pensiero e VOTO 5 inadeguato e/o scorretto del proprio dissenso; (NON durante lo svolgimento delle − scarsa disponibilità alla SUFFICIENTE) attività scolastiche ed collaborazione. extrascolastiche; − in genere non ha i materiali didattici richiesti; − ha un comportamento che reca danno al patrimonio della scuola e al materiale altrui − utilizza in modo scorretto strutture, attrezzature, sussidi didattici e arredi; − non rispetta l’’ambiente scolastico”. 1° QUADRIMESTRE: SOSPENSIONE DALLE LEZIONI, CON O SENZA OBBLIGO DI FREQUENZA, ANCHE PER UN PERIODO NON SUPERIORE AI 15 GIORNI. 2° QUADRIMESTRE: ALLONTANAMENTO DALLA COMUNITÀ SCOLASTICA PER VIOLAZIONI GRAVI SUPERIORE AI 15 GIORNI.

POF 2013/2014 26 L’Istituto comprensivo

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL'ISTRUZIONE

Il primo ciclo di istruzione termina, alla fine della classe terza della scuola secondaria di I grado, con un Esame di Stato (cfr. art. 3 del DPR 122/2009). L'ammissione all'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado. L’esame prevede prove scritte di italiano, matematica, lingue comunitarie e una prova a carattere nazionale, volte a verificare livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. Le prove scritte sono seguite da un colloquio pluridisciplinare. All'esito dell'esame di Stato concorrono i risultati delle prove scritte e orali e il giudizio di idoneità. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Nel primo ciclo dell'istruzione le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell’art. 8 del DPR 122/2009). Le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (D.M. 254/2012) costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole e fissano i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi alle discipline. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

DISCIPLINE COMPETENZE L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali «diretti» o «trasmessi» dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. ITALIANO Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa

e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico- sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

POF 2013/2014 27 L’Istituto comprensivo

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi INGLESE di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. STORIA Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’Impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali «oggetti» geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, GEOGRAFIA oceani, ecc.).

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro…). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. MATEMATICA Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione…). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello SCIENZE adeguato, elabora semplici modelli.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

POF 2013/2014 28 L’Istituto comprensivo

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. TECNOLOGIA Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. MUSICA Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ARTE ecc.) E messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.).

Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. EDUCAZIONE FISICA Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento sia nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. RELIGIONE L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

LIVELLI RELATIVI ALL’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE:

LIVELLO BASE lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. LIVELLO INTERMEDIO lo studente svolge compiti e risolve problemi di media complessità in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. LIVELLO AVANZATO lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

DISCIPLINE COMPETENZE L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo «diretti» e «trasmessi» dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. ITALIANO Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. PRIMA LINGUA Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. COMUNITARIA Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. (INGLESE ) Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. SECONDA LINGUA Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. COMUNITARIA Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. (FRANCESE ) Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di STORIA potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di

aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

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Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente GEOGRAFIA informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema MATEMATICA specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni…) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi…) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. SCIENZE Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro

diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di TECNOLOGIA semplici prodotti, anche di tipo digitale.

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione. L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al MUSICA patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

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L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. ARTE Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole

collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto EDUCAZIONE FISICA delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello «star bene» in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. RELIGIONE Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

LIVELLI RELATIVI ALL’ACQUISIZIONE DELL E COMPETENZE:

LIVELLO BASE lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità Voto 6 essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. LIVELLO INTERMEDIO lo studente svolge compiti e risolve problemi di media complessità in situazioni note, compie scelte Voto 7-8 consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. LIVELLO AVANZATO lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso Voto 9-10 delle conoscenze e delle abilità.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Nella scuola dell’obbligo la valutazione deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell’alunno e deve essere effettuata in rapporto alle potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Gli insegnanti stabiliscono obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali tenendo presenti le difficoltà manifestate e calibrando le richieste in relazione ai singoli alunni e alle specifiche patologie. Nel piano educativo individualizzato sono indicate espressamente le discipline nelle quali sono stati adottati particolari criteri didattici e le attività integrative e di sostegno svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. La valutazione degli alunni diversamente abili è disciplinata dall’art. 9 del DPR 122/2009.

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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’ APPRENDIMENTO (DSA) E DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

La legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, sinteticamente denominati “DSA”, che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita scolastica. Tra le finalità della legge vi è proprio l’adozione da parte degli insegnanti di forme di verifica e di valutazione adeguate alle caratteristiche e alle necessità formative degli studenti. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, e per gli alunni che i Consigli di classe hanno riconosciuto avere Bisogni Educativi Speciali (BES), la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di Esame conclusivo del ciclo, tengono conto delle specifiche situazioni di tali alunni. Nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei (ai sensi degli artt. 2, 5, 7 della legge 170/2010). Per ogni alunno con DSA o con BES il Consiglio di Classe, in collaborazione con la famiglia e con lo specialista che ha redatto da diagnosi, predispone uno specifico Piano Didattico Personalizzato (PDP), che è lo strumento educativo-didattico con il quale si struttura la personalizzazione del percorso formativo dell’alunno. Nel PDP vengono indicati gli strumenti e le strategie a livello di: strumenti dispensativi, strumenti compensativi, criteri di verifica, criteri di valutazione. Gli alunni con DSA possono essere dispensati dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le seguenti condizioni: - certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte; - approvazione da parte del Consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica. In sede di esame di Stato, modalità e contenuti delle prove orali – sostitutive delle prove scritte – sono stabiliti dalle Commissioni, sulla base della documentazione fornita dai Consigli di classe. I candidati con DSA che superano l’esame di Stato conseguono il titolo valido per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado. Solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in presenza di più disturbi specifici o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunno, su richiesta delle famiglie e dopo conseguente approvazione del Consiglio di classe, può essere esonerato dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal Consiglio di classe con l’attribuzione di voti relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n. 323/1998 (ai sensi dell’art. 6, cc. 5 e 6, del DM 12 luglio 2011).

POF 2013/2014 33 L’Istituto comprensivo

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DI ALTRA NAZIONALITÀ

La valutazione è collegata al percorso di apprendimento proposto agli alunni. A seconda della data di arrivo dell’alunno, delle informazioni raccolte durante la prima accoglienza sulle sue abilità e conoscenze, la valutazione del I quadrimestre può: o non essere espressa (fase della prima alfabetizzazione); o essere espressa in base al personale percorso di apprendimento; o essere espressa solo in alcune discipline. Nel caso in cui l’alunno abbia una buona conoscenza di una lingua straniera, essa potrà essere utilizzata, temporaneamente, come lingua veicolare per l’acquisizione dei contenuti e l’esposizione degli stessi. Nel II quadrimestre la valutazione è comunque formulata perché costituisce la base per il passaggio o meno alla classe successiva. La valutazione finale non potrà essere semplice media delle misurazioni rilevate, ma dovrà tenere in considerazione, in modo particolare, il percorso dell’alunno, la progressione nell’apprendimento, gli obiettivi raggiunti, nonché la motivazione, la partecipazione, l’impegno.

L’ INVALSI

L’INVALSI è l’ente di ricerca che gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). Tra i suoi compiti c’è quello di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche. Sono valutati gli apprendimenti delle classi 2^ e 5^ della scuola primaria e 3^ (Prova Nazionale nel corso dell’Esame di Stato) della scuola secondaria di I grado.

RECUPERO DISCIPLINARE

Le scuole secondarie dell’Istituto realizzano corsi di recupero delle lacune disciplinari in italiano, matematica e inglese, non solo per innalzare i livelli di apprendimento degli alunni, ma soprattutto per prevenire la dispersione scolastica, nella constatazione che quasi tutti i debiti formativi dei primi due anni delle scuole superiori nascono da carenze già emerse negli anni di studio precedenti. Da qui l’ attenzione ad azioni mirate di rinforzo continuativo e aggiuntivo che si realizzano già al primo anno della scuola secondaria di I grado. I corsi di recupero, che si svolgono in orario extracurricolare e sono facoltativi, sono rivolti agli alunni con carenze, per i quali il Consiglio di classe ritiene proficuo questo tipo di intervento. Essi si attivano generalmente dopo lo scrutinio del I quadrimestre, e comunque non prima del Consiglio di classe di novembre.

RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA

All’inizio del nuovo anno scolastico i docenti presentano alle famiglie la programmazione didattica esplicitando gli obiettivi, le strategie metodologiche e le modalità di verifica.

POF 2013/2014 34 L’Istituto comprensivo

Nel corso dell’anno attuano le assemblee di classe e i colloqui individuali nei tempi e nelle modalità previste, coinvolgono inoltre i genitori in iniziative culturali e ricreative. Il nostro Istituto riconosce la necessità di una collaborazione e di un confronto con le famiglie, attivati attraverso diversi canali: o trasmissione alle famiglie del Piano dell’Offerta Formativa (POF), a chi ne faccia richiesta; o pubblicazione del POF nel sito internet dell’Istituto; o comunicazione puntuale di orari degli uffici, convocazioni di riunioni, verbali, appuntamenti e iniziative varie attraverso il diario e/o avvisi scritti; o convocazione di assemblee dei genitori, di classe o di sezione; o programmazione di colloqui individuali a scadenza bimensile, quadrimestrale e previo appuntamento con i docenti; o collaborazione ad iniziative con i genitori (mostre, concerti, feste di fine anno, iniziative di solidarietà…); o momenti di formazione interna, in cui vengono coinvolti anche i genitori, affinché lo scambio e il confronto sulle tematiche educative sia il più completo possibile. Ai genitori l’Istituto chiede di conoscere l’offerta formativa, di esprimere pareri e proposte, di collaborare assumendosi delle responsabilità precise: o nel controllare e firmare gli avvisi e le comunicazioni sul diario; o nel rispettare gli orari di ingresso e uscita; o nel comunicare per iscritto qualsiasi problema di uscita e di entrata diverso dall’orario previsto, nel giustificare le assenze; o nel far sì che il/la proprio/a figlio/a abbia il materiale occorrente; o nel far eseguire i compiti e studiare le lezioni; o nel rispettare le regole della comunità scolastica e le persone che vi lavorano; o nel partecipare alle assemblee ed ai colloqui. È fondamentale che scuola e famiglia, proprio perché chiamate a svolgere in collaborazione un importantissimo compito educativo, si scambino regolarmente delle informazioni. Ad inizio anno scolastico i docenti programmano un calendario di massima per gli incontri.

POF 2013/2014 35 Gli ordini di scuola e i plessi

PARTE III

GLI ORDINI DI SCUOLA E I PLESSI

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età. Essa si propone come un luogo di apprendimento, socializzazione e animazione e si pone come elemento di affermazione e soddisfazione dei diritti dei bambini. La scuola dell’infanzia ha:

FINALITÀ GENERALI : promuovere la formazione integrale della personalità del bambino.

FINALITÀ SPECIFICHE : far acquisire ai bambini capacità e competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico; far maturare e organizzare le componenti cognitive, affettive, sociali e morali.

Per soddisfare le esigenze del bambino si predispongono ambienti e strutture adeguate, rispettando l’individualità di ciascuno, i ritmi e i tempi di apprendimento. La scuola dell’infanzia crea un clima affettivo-relazionale positivo affinché si favorisca la motivazione ad apprendere e perché ciascuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità.

La scuola dell’ infanzia opera con una programmazione didattica adeguata, in continuità con la scuola primaria, predisponendo ambienti e strutture idonee alle esigenze dei bambini, attuando strategie di sviluppo nel lavoro di sezione ed intersezione (flessibilità organizzativa dei gruppi di alunni, laboratori, flessibilità oraria degli insegnanti), favorendo l’integrazione e la relazione continua con la famiglia (inserimento, assemblee, colloqui individuali, questionari).

MODALITÀ OPERATIVE

o valorizzazione del gioco; o esplorazione e ricerca; o osservazione; o mediazione didattica; o vita di relazione; o progettazione e verifica; o documentazione.

Le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (D.M. 254/2012) fissano i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza al termine della scuola dell’infanzia.

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CAMPI DI ESPERIENZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. IL SÉ E L ’ALTRO Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. IL CORPO E IL Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica MOVIMENTO nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di IMMAGINI , SUONI , animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di COLORI opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca I DISCORSI E LE somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. PAROLE Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

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Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i LA CONOSCENZA DEL fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. MONDO Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/ sotto, destra/sinistra, ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Nell’Istituto sono presenti due scuole dell’infanzia, a Tresigallo e a Jolanda di Savoia: entrambe attuano una programmazione elaborata a livello di Istituto e con obiettivi specifici per età. Gli insegnanti effettuano un orario flessibile per consentire ai bambini di svolgere le attività educative in piccoli gruppi omogenei o eterogenei per età. Prima dell’inizio dell’anno scolastico gli insegnanti organizzano una riunione con i genitori nel corso della quale vengono illustrati: i tempi della scuola; la sua organizzazione; le modalità del periodo di inserimento. Le date di inizio frequenza vengono differenziate per permettere il corretto inserimento di ciascun bambino.

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE DI TRESIGALLO

P.le Forlanini, 1 44039 Tresigallo (FE) tel. 0533/601548 Alunni e classi 2 sezioni funzionanti 52 bambini iscritti Risorse professionali 7 insegnanti di cui 2 di sostegno. Risorse 3 aule, 2 dormitori, 1 salone strutturali 1 corridoio ed i servizi un’ampia zona cortiliva recintata Orario di dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.30. funzionamento Servizio di prescuola, organizzato dall’Amministrazione comunale, dalle 7.30 su richiesta.

GLI INSEGNANTI DEL PLESSO

1. BACILIERI DONATELLA 2. BURGIO MARIA RITA LETIZIA 3. CHIOPPA MASSIMILIANO 4. FERRI CINZIA 5. GOZZO MARTINA 6. MASCALI SUSANNA 7. MEZZARO CHIARA

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LE ATTIVITÀ DEL PLESSO

o Laboratori presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo. o Visione dello spettacolo teatrale “Ciripiripì”, presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). o Visita alla caserma dei Vigili del Fuoco di Copparo. o Visita alla caserma dei Carabinieri di Tresigallo. o Laboratorio presso la COOP di Copparo. o Laboratorio sul riciclo relativo al Progetto “Quadrifoglio”, in collaborazione con AREA. o Attività di musicoterapia.

PROGETTI INFANZIA TRESIGALLO

PROGETTO REFERENTE OBIETTIVI

1) FAVORIRE L 'INSERIMENTO DEI BAMBINI ; 2) PASSAGGIO PONTE NIDO -INFANZIA BACILIERI-MEZZARO DI INFORMAZIONI E CONDIVISIONE ATTIVITÀ COMUNI . 1) AGEVOLARE IL PASSAGGIO DEGLI ALUNNI DALLA SCUOLA DELL 'INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA , 2) PRIMA PONTE INFANZIA - BIANCHINI CONOSCENZA DEGLI AMBIENTI DELLA SCUOLA ; 3) PRIMARIA FAVORIRE RELAZIONI DI COLLABORAZIONE TRA ALUNNI E INSEGNANTI . 1) PRIMO APPROCCIO ALLA LINGUA INGLESE IN FORMA INGLESE LATTA LUDICA ; 2) ACQUISIZIONE DI PRIME ABILITÀ LINGUISTICHE . 1) FACILITARE L 'INTEGRAZIONE DI BAMBINI DI DIVERSE NAZIONALITÀ ; 2) SOLLECITARE ED ARRICCHIRE , CON PROGETTO BACILIERI-MEZZARO ATTIVITÀ MIRATE , IL LINGUAGGIO DEI BAMBINI ; 3) INTEGRAZIONE INDIVIDUARE ED AIUTARE BAMBINI CON CRITICITÀ LINGUISTICHE LABORATORI 1) FAVORIRE ESPERIENZE DI COMUNICAZIONE E ESPRESSIVI - FESTA BACILIERI-MEZZARO CONDIVISIONE . NATALE FINE ANNO INTEGRAZIONE COL 1) INSTAURARE UN PRIMO RAPPORTO CON LE FAMIGLIE ; TERRITORIO BACILIERI-MEZZARO 2) FAR CONOSCERE LA SCUOLA AI BIMBI E AI LORO (APERTURA DI UNA GENITORI DOMENICA )

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE DI JOLANDA DI SAVOIA

Via Kennedy 44037 Jolanda di Savoia (FE) tel. 0532/836442 Alunni e classi 1 sezione funzionante. 28 bambini iscritti. Risorse professionali 3 insegnanti. Risorse L’edificio dispone di 2 stanze per le attività ludico-didattiche, un dormitorio, un strutturali corridoio, i servizi igienici e un’area cortiliva. Orario di Dalle ore 8.00 alle ore 16.30. funzionamento Servizio di prescuola, organizzato dall’Amministrazione comunale, dalle 7.45 su richiesta.

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GLI INSEGNANTI DEL PLESSO

1. CRISTOFORI MONICA FANNI 2. CHIOPPA MASSIMILIANO 3. MORETTI ALESSIA

LE ATTIVITÀ DEL PLESSO

o Visione dello spettacolo teatrale “Ciripiripì” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). o Visita ad una fattoria didattica del territorio. o Progetto “Con il mio corpo posso fare”

PROGETTI INFANZIA JOLANDA DI SAVOIA

PROGETTO REFERENTE OBIETTIVI

1) FORMULARE RITI DI PASSAGGIO SIGNIFICATIVI PER BIMBI E RASSICURANTI PER I GENITORI ; 2) PROGETTO PONTE NIDO -INFANZIA MORETTI SEGUIRE IL POSITIVO SVILUPPO DELL 'IDENTITÀ , DELL 'EMOTIVITÀ , DELLE CAPACITÀ COGNITIVE DEI BIMBI . 1) AGEVOLARE IL PASSAGGIO DEGLI ALUNNI PROGETTO PONTE SCUOLE INFANZIA DALLA SCUOLA DELL 'INFANZIA ALLA SCUOLA STATALI , PARITARIE DI JOLANDA DI MORETTI PRIMARIA, 2) PRIMA CONOSCENZA DEGLI S. E SCUOLA PRIMARIA AMBIENTI DELLA SCUOLA; 3) FAVORIRE RELAZIONI DI COLLABORAZIONE TRA ALUNNI E INSEGNANTI LABORATORI ESPRESSIVI - FESTA MORETTI FAVORIRE ESPERIENZE DI COMUNICAZIONE . NATALE FINE ANNO ATTRAVERSO LA COMPRESENZA DELLE SUPPORTO ALL 'ATTIVITÀ DIDATTICA MORETTI INSEGNANTI , SUPPORTARE I BAMBINI CON IN SEZIONE DISAGIO . 1) SVILUPPARE LE POTENZIALITÀ LINGUISTICHE DEL BAMBINO ; 2) ACQUISIRE ABILITÀ DI INGLESE PARPINELLI COMPRENSIONE E RIPRODUZIONE DELLA L2 ATTRAVERSO UN USO COMUNICATIVO . CONOSCERE ED ESPLORARE LE POTENZIALITÀ LA MAGIA DELL 'ARGILLA TUROLLA DELL 'ARGILLA . 1) INSTAURARE UN PRIMO RAPPORTO CON LE INTEGRAZIONE COL TERRITORIO MORETTI FAMIGLIE ; 2) FAR CONOSCERE LA SCUOLA AI BIMBI E AI LORO GENITORI

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LA SCUOLA PRIMARIA

La scuola primaria ha il compito della prima alfabetizzazione culturale, partendo dalle esperienze e dagli interessi del bambino. Essa promuove tutti i fondamentali tipi di linguaggio, sollecitando l'acquisizione e lo sviluppo di atteggiamenti e comportamenti corretti e l'interiorizzazione di valori. Al fine di aiutare l'alunno ad inserirsi positivamente nel mondo delle relazioni interpersonali, la scuola opera per: o instaurare nella classe un clima sociale positivo; o creare situazioni di riflessione su atteggiamenti e comportamenti; o guidare alla consapevolezza della diversità.

MODALITÀ DI INTERVENTO DIDATTICO

L’attività didattica viene proposta secondo i criteri consolidati da tempo nella migliore pratica didattica e propri dalla ricerca pedagogica: o si promuovono attività di ricerca, individuale e di gruppo, finalizzate alla organizzazione del pensiero; o le attività laboratoriali sono intese come luogo di acquisizione di competenze sintesi di sapere e saper fare; o viene sollecitata l’acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in ambiti diversi del sapere; o si fa riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all'interno dei quali l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante; o si promuovono gli aspetti emotivi ed affettivi nei processi di conoscenza; o si favorisce l’impiego degli strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti, consentono di non disperdere, ma di valorizzare forme di intelligenza intuitiva, empirica e immaginativa, assai diffuse tra i bambini; o le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l'intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare gli interventi formativi rivolti agli alunni.

DISCIPLINE E OBIETTIVI DISCIPLINARI

AMBITO DISCIPLINA LINGUISTICO - ITALIANO ARTISTICO - Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente. ESPRESSIVO Leggere e comprendere testi di vario tipo. Produrre e rielaborare testi scritti. Riconoscere le strutture della lingua ed arricchire il lessico.

LINGUA INGLESE Avvio alla conoscenza della lingua inglese (prime strutture semantiche e lessicali) Conoscenze delle principali abitudini, usi e costumi.

ARTE E IMMAGINE Produrre messaggi con l'uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi. Leggere e comprendere immagini di diverso tipo.

POF 2013/2014 41 Gli ordini di scuola e i plessi

MUSICA Ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni sonori e linguaggi musicali. Esprimersi con il canto e semplici strumenti.

EDUCAZIONE FISICA Padroneggiare attività motorie di base in situazioni diverse. Partecipare alle attività di gioco e di sport rispettando le regole.

ANTROPOLOGICO STORIA /CITTADINANZA E COSTITUZIONE E GEOGRAFIA - SOCIALE Collocare nel tempo e nello spazio fatti ed eventi. Conoscere e ricostruire e comprendere eventi e trasformazioni storiche. Osservare descrivere e confrontare paesaggi geografici con l'uso di carte e

rappresentazioni. Conoscere regole e forme della convivenza democratica e dell'organizzazione

sociale.

MATE MATICO - MATEMATICA E SCIENZE SCIENTIFICO - Riconoscere, rappresentare e risolvere problemi. TECNOLOGICO Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto. Operare con figure geometriche, grandezze e figure. Utilizzare semplici linguaggi logici e procedure informatiche. Osservare, riconoscere e descrivere i fenomeni fondamentali del mondo fisico,

biologico e tecnologico.

INFORMATICA E TECNOLOGIA Prima alfabetizzazione ai linguaggi multimediali e informatici.

L’insegnamento della Religione cattolica si inserisce nel quadro della scuola primaria, integrandosi con le altre discipline, contribuendo all’educazione e formazione globale degli alunni e alla loro autonomia.

RELIGIONE CATTOLICA Riconoscere, rispettare ed apprezzare i valori religiosi ed etici nella esistenza

delle persone e nella storia dell'umanità.

SCUOLA PRIMARIA STATALE DI TRESIGALLO

P.le Forlanini, 1 44039 Tresigallo (FE) tel. 0533/601548 2 sezioni, 8 classi (3 a tempo modulare, 5 a tempo pieno). Alunni e classi 137 alunni. Risorse 17 insegnanti, di cui 3 di sostegno. professionali Aule per l’attività didattica, aula di informatica, mensa, palestra esterna. Risorse strutturali La scuola dispone di 1 LIM. TEMPO MODULARE : lu, me, ve, sa h 8.20 -12.20 (1^A, 2^A, 4^A) ma h 8.20 -16.20 (1^A, 2^A); ma, gio h 8.20 -16.20 (4^A) Orario di TEMPO PIENO : lu-ve h 8.20-16.20. funzionamento Servizio di prescuola, organizzato dall’Amministrazione comunale, dalle 7.30 su richiesta.

POF 2013/2014 42 Gli ordini di scuola e i plessi

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

La scuola primaria di Tresigallo offre all’utenza la seguente alternativa organizzativa: tempo modulare e tempo pieno.

Tempo Modulare organizzazione che prevede la distribuzione delle attività in 6 (27 ore: 1^A, 2^A giorni , per un totale di 27 ore settimanali più 1 ora di 30 ore: 4^A) mensa per le classi 1^A e 2^A , 30 ore settimanali più 2 ore di mensa per la classe 4^A. Le classi 1^A e 2^A effettuano un rientro settimanale (il martedì); la classe 4^A effettua, invece, due rientri (martedì e giovedì).

1A TM 2A TM 4A TM ITALIANO BONAZZI BONDINI COLETTI STORIA BONAZZI BIANCHINI COLETTI GEOGRAFIA MICHELINI BONDINI GOVONI INGLESE BARINI BARINI LATTA MATEMATICA BONAZZI BONDINI COLETTI SCIENZE BONAZZI BONDINI COLETTI ED. IMMAGINE BONAZZI BONDINI COLETTI ED. MUSICALE BONAZZI BONDINI COLETTI ED. MOTORIA BONAZZI BONDINI COLETTI TEC./INFOR. BONAZZI BONDINI GHELFI RELIGIONE FUSI FUSI FUSI SOSTEGNO / FIRENZUOLA SCARAMUZZI

Tempo Pieno organizzazione che prevede 5 giornate scolastiche e si (40 ore: 3^A, 5^A, connota per la presenza a scuola degli alunni per 40 ore 1^B, 2^B, 4^B) settimanali (30 di attività didattiche e 10 di mensa e attività educative).

3A TP 5A TP 1B TP 2B TP 4B TP ITALIANO MONTICELLI BIANCHINI LATTA GOVONI BARINI STORIA MONTICELLI BIANCHINI TOSI GOVONI BARINI GEOGRAFIA SANTI MICHELINI GHELFI TOSI ROCCHI INGLESE MONTICELLI MONTICELLI LATTA LATTA BARINI MATEMATICA SANTI MICHELINI GHELFI TOSI ROCCHI SCIENZE SANTI MICHELINI GHELFI TOSI ROCCHI ED. IMMAGINE SANTI BIANCHINI LATTA GOVONI BARINI ED. MUSICALE MONTICELLI BIANCHINI GHELFI TOSI ROCCHI ED. MOTORIA SANTI BIANCHINI GHELFI TOSI ROCCHI TEC./INFOR. SANTI MICHELINI GHELFI TOSI ROCCHI RELIGIONE FUSI MICHELINI LATTA GOVONI FUSI SOSTEGNO TOSI LARA / / / FIRENZUOLA

POF 2013/2014 43 Gli ordini di scuola e i plessi

LE ATTIVITÀ DEL PLESSO

CLASSI ATTIVITÀ Visione spettacolo teatrale “Lulu” presso il Teatro De Micheli di Copparo (FE). 1^A Laboratorio “Ma la notte no” presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo (FE). Visione spettacolo teatrale “Lulu” presso il Teatro De Micheli di Copparo (FE). 1^B Laboratorio “Ma la notte no” presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo (FE). Visione spettacolo teatrale “La bicicletta rossa” presso il Teatro De Micheli di Copparo (FE). Laboratorio “Ma la notte no” presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo (FE). 2^A Laboratorio C.A.D.F. “Sculture d’acqua”. Progetto “Il giardino incantato” presso il centro C.A.D.F. di Serravalle (FE). Visita al Museo della Civiltà Contadina di San Bartolomeo (FE). Visione spettacolo teatrale “Lulù” presso il Teatro De Micheli di Copparo (FE). Laboratorio “Ma la notte no” presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo (FE). 2^B Laboratorio C.A.D.F. “Acqua e musica”. Progetto “Sculture d’acqua” presso il centro C.A.D.F. di Serravalle (FE). Laboratorio al Museo di Storia Naturale di Ferrara. Visita al Museo di (FE). Progetto “La vita è una goccia d’acqua” presso il centro C.A.D.F. di Serravalle (FE). Visione spettacolo teatrale “Cenetrentola across the Universe” presso il Teatro De Micheli di 3^A Copparo (FE). Laboratorio “Conosci la tua biblioteca?” presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo (FE). Progetto di igiene dentale “Sorrisi smaglianti, futuri brillanti” Visita al Museo di Ostellato (FE) – laboratorio “Un giorno da archeologo” Visita alla Caserma dei Vigili del Fuoco di Ferrara. Visione spettacolo teatrale “Cenetrentola across the Universe” presso il Teatro De Micheli di Copparo (FE). Laboratorio “Conosci la tua biblioteca?” presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo (FE). 4^A Attività “La «cariola» della solidarietà”. Progetto Quadrifoglio “7 vite per un foglio” unitamente al Progetto “Sceriffi Ecologici” n. 02 Laboratori didattici di storia “Museo in classe” (Mesopotamia – Civilità egizia) Progetto di igiene dentale “Sorrisi smaglianti, futuri brillanti” Corsa campestre a Formignana (FE). Visita al Museo di Ostellato (FE) – laboratorio “Un giorno da archeologo” Progetto “La depurazione delle acque” presso il centro C.A.D.F. di Serravalle (FE). Visione spettacolo teatrale “Cenetrentola across the Universe” presso il Teatro De Micheli di Copparo (FE). 4^B Laboratorio “Conosci la tua biblioteca?” presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo (FE). Progetto Quadrifoglio “7 vite per un foglio” unitamente al Progetto “Sceriffi Ecologici” n. 02 Laboratori didattici di storia “Museo in classe” (Mesopotamia – Civilità egizia) Progetto di igiene dentale “Sorrisi smaglianti, futuri brillanti” Corsa campestre a Formignana (FE). (FE): Visita alla Nave Romana “Fortuna Maris” e visita alla Manifattura dei marinati Progetti “La depurazione delle acque” e “La vita è una goccia d’acqua” presso il centro C.A.D.F. di Serravalle (FE). Visione spettacolo teatrale “Cenetrentola across the Universe” presso il Teatro De Micheli di Copparo (FE). Uscita con una classe della scuola secondaria di I grado nell’ambito del Progetto Continuità 5^A Laboratorio “Conosci la tua biblioteca?” presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo (FE). Progetto “Primo soccorso in aula” Progetto Quadrifoglio “7 vite per un foglio” unitamente al Progetto “Sceriffi Ecologici” Progetto di igiene dentale “Sorrisi smaglianti, futuri brillanti” Corsa campestre a Formignana (FE). Progetto “Tennis”. TUTTE Progetto “Jujitsu”

POF 2013/2014 44 Gli ordini di scuola e i plessi

Progetto CONI “500 classi in movimento”. Spettacolo di Natale. “Giochi di primavera”

PROGETTI PRIMARIA TRESIGALLO

CLASSI NOME PROGETTO REFERENTE OBIETTIVI COINVOLTE BIMBI DI 5 1) AGEVOLARE IL PASSAGGIO DEGLI ALUNNI DALLA ANNI SC . SCUOLA DELL 'INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA , 2) PRIMA PONTE INFANZIA - INFANZIA BIANCHINI CONOSCENZA DEGLI AMBIENTI DELLA SCUOLA ; 3) PRIMARIA TRESIGALLO – FAVORIRE RELAZIONI DI COLLABORAZIONE TRA ALUNNI E 5^A INSEGNANTI . LA MAGIA 2^A - 3^A – 1) CONOSCERE ED ESPLORARE LE POTENZIALITÀ TUROLLA DELL 'ARGILLA 4^B DELL 'ARGILLA . 1) AVVICINARE LE CLASSI DELLA PRIMARIA ALL 'ESECUZIONE MUSICALE , AL CANTO E ALLE CONTINUITÀ E CANTO 5^A URBINATI COMPETENZA MUSICALI RICHIESTE NELLA SCUOLA SEC . DI I GRADO ; 2) IMPARARE A LAVORARE IN UN GRUPPO . 1) COMPRENDERE , ALL 'INTERNO DELLE VARIE OCCASIONI LINEA - SPORT - ARTE . PRIMARIA : DI GIOCO E DI SPORT , IL VALORE DELLE REGOLE E MOVIMENTI E 5^A L'IMPORTANZA DI RISPETTARLE ; 2) RAPPRESENTARE VONA PROPORZIONI DELLA SECONDARIA : GRAFICAMENTE , ATTRAVERSO LA LINEA , PROPORZIONI E FIGURA UMANA 1^B MOVIMENTO ; 3) INTERAGIRE IN MODO POSITIVO CON COMPAGNI E ADULTI 1) CONOSCERE LA DIFFERENZA TRA GUARDARE E OSSERVARE ; 2) CONOSCENZA DEL CONTESTO STORICO, PRIMARIA : IL PATRIMONIO SOCIALE E CULTURALE DEL TERRITORIO ; 3) 5^A CULTURALE DI VONA COMPRENDERE E SAPER UTILIZZARE IL LESSICO SECONDARIA : FERRARA MEDIEVALE SPECIFICO DELLA DISCIPLINA ; 4) IMPARARE AD 1^A APPREZZARE IL VALORE STORICO DEL PATRIMONIO ARTISTICO . 1) FAVORIRE IL SERENO PASSAGGIO PRIMARIA - PRIMARIA : SECONDARIA ; 2) STIMOLARE LE CAPACITÀ CREATIVE ; 3) DECORAZIONI 5^A VONA FACILITARE LA CONOSCENZA DEGLI INSEGNANTI NATALIZIE SECONDARIA : DELL 'ODINE DI SCUOLA SUCCESSIVO ; 4) CONOSCERE LE 1^B TRADIZIONI .

SCUOLA PRIMARIA STATALE DI FORMIGNANA

V.le Cavour, 28 44035 Formignana (FE) Tel/fax 0533/59029 1 sezione, 05 classi a tempo modulare. Alunni e classi 89 alunni. Risorse 11 insegnanti, di cui 3 di sostegno. professionali Risorse 6 aule,1 piccolo laboratorio di informatica, 1 sala mensa, 1 palestra. strutturali Dal lunedì al venerdì. Lunedì 8.25 -13.25, dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Orario di I rientri pomeridiani avvengono nelle giornate di martedì e giovedì, dalle 13.30 funzionamento alle 16.30. Servizio di prescuola, organizzato dall’Amministrazione comunale, dalle 7.30 su richiesta.

POF 2013/2014 45 Gli ordini di scuola e i plessi

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

La scuola primaria di Formignana attua la seguente organizzazione di tipo modulare:

Tempo Modulare organizzazione che prevede la distribuzione delle attività in 5 (27 ore per tutte le giorni , per un totale di 27 ore settimanali più 2 ore di mensa classi dal LU al VE) per tutte le classi. Le classi effettuano due rientri il martedì e il giovedì.

1A 2A 3A 4A 5A ITALIANO ROSSI BONORA ROSSI SALMI VANZINI STORIA ROSSI BONORA ROSSI SALMI SALMI GEOGRAFIA ROSSI BONORA GIARDINI SALMI SALMI INGLESE CANTELLI CANTELLI GIARDINI CANTELLI GIARDINI MATEMATICA CANTELLI CANTELLI GHIRARDELLO GHIRARDELLO VANZINI SCIENZE CANTELLI BONORA GHIRARDELLO GHIRARDELLO VANZINI ED. IMMAGINE GIARDINI BONORA GHIRARDELLO SALMI VANZINI ED. MUSICALE GIARDINI BONORA GIARDINI GHIRARDELLO GIARDINI ED. MOTORIA GIARDINI CANTELLI ROSSI SALMI SALMI TEC./INFOR. BONORA BONORA GHIRARDELLO GHIRARDELLO VANZINI RELIGIONE FUSI FUSI FUSI FUSI FUSI COLELLA/ SOSTEGNO VETTURINI BORGIA ALTERNATIVA GIARDINI SALMI

LE ATTIVITÀ DEL PLESSO

CLASSI ATTIVITÀ Visione dello spettacolo teatrale “Lulù” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). 1^A Laboratorio di promozione della lettura presso la Biblioteca Comunale di Formignana (FE). Visione dello spettacolo teatrale “Lulù” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). 2^A Laboratorio di promozione della lettura presso la Biblioteca Comunale di Formignana (FE). Visione dello spettacolo teatrale “Lulù” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). Laboratorio di promozione della lettura presso la Biblioteca Comunale di Formignana (FE). 3^A Visita al Museo di Storia Naturale di Ferrara. Progetto “A caccia di Mostrischio”. Visione dello spettacolo teatrale “Cenerentola across the Universe” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). 4^A Laboratorio di promozione della lettura presso la Biblioteca Comunale di Formignana (FE). Corsa campestre. Visione dello spettacolo teatrale “La bicicletta rossa” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). Laboratorio di promozione della lettura presso la Biblioteca Comunale di Formignana (FE). 5^A Visita all’acquedotto di Serravalle (FE). Corsa campestre. TUTTE Progetto CONI “500 classi in movimento”.

POF 2013/2014 46 Gli ordini di scuola e i plessi

PROGETTI PRIMARIA FORMIGNANA

PROGETTO CLASSI COINVOLTE REFERENTE OBIETTIVI

1) CONOSCERE ED ESPLORARE LE LA MAGIA DELL 'ARGILLA 5^A TUROLLA POTENZIALITÀ DELL 'ARGILLA . 1) USARE LA VOCE , STRUMENTI , OGGETTI SONORI PER CREARE EVENTI MUSICALI DI VARIO GENERE ; 2) PROGETTO SCUOLA -TEATRO TUTTE ROSSI ESPRIMERSI CON IL LINGUAGGIO CORPOREO ; 3) SVILUPPARE LACREATIVITÀ E LA SOCIALIZZAZIONE 1) COMPRENDERE , ALL 'INTERNO DELLE VARIE OCCASIONI DI GIOCO E DI SPORT , PRIMARIA : 5^A IL VALORE DELLE REGOLE E LINEA - SPORT - ARTE . 5^ VILLANOVA L'IMPORTANZA DI RISPETTARLE ; 2) MOVIMENTI E PROPORZIONI VONA SECONDARIA : RAPPRESENTARE GRAFICAMENTE , DELLA FIGURA UMANA 1^D – 2^D ATTRAVERSO LA LINEA , PROPORZIONI E MOVIMENTO ; 3) INTERAGIRE IN MODO POSITIVO CON COMPAGNI E ADULTI 1) CONOSCERE LA DIFFERENZA TRA GUARDARE E OSSERVARE ; 2) CONOSCENZA DEL CONTESTO PRIMARIA : 5^A STORICO , SOCIALE E CULTURALE DEL IL PATRIMONIO CULTURALE 5^ VILLANOVA VONA TERRITORIO ; 3) COMPRENDERE E DI FERRARA MEDIEVALE SECONDARIA : SAPER UTILIZZARE IL LESSICO 1^D – 2^D SPECIFICO DELLA DISCIPLINA ; 4) IMPARARE AD APPREZZARE IL VALORE STORICO DEL PATRIMONIO ARTISTICO . 1) FAVORIRE IL SERENO PASSAGGIO PRIMARIA : 5^A PRIMARIA - SECONDARIA ; 2) STIMOLARE 5^ VILLANOVA LE CAPACITÀ CREATIVE ; 3) FACILITARE DECORAZIONI NATALIZIE VONA SECONDARIA : LA CONOSCENZA DEGLI INSEGNANTI 1^D – 2^D DELL 'ODINE DI SCUOLA SUCCESSIVO ; 4) CONOSCERE LE TRADIZIONI . 1) AVVICINARE LE CLASSI DELLA PRIMARIA ALL 'ESECUZIONE MUSICALE , AL CANTO E ALLE COMPETENZA CONTINUITÀ E CANTO 5^A URBINATI MUSICALI RICHIESTE NELLA SCUOLA SEC . DI I GRADO ; 2) IMPARARE A LAVORARE IN UN GRUPPO.

SCUOLA PRIMARIA STATALE DI JOLANDA DI SAVOIA

Via Kennedy, 1 44037 Jolanda di Savoia tel. 0532/836442 1 sezione, 06 classi a tempo modulare. Alunni e classi 105 alunni . Risorse 14 insegnanti, di cui 3 di sostegno. professionali Aula di informatica (scuola secondaria di I grado), aula polivalente Risorse mensa, palestra. strutturali La scuola dispone di 1 LIM. Orario di Dal lunedì al venerdì. Lunedì dalle 8.15 alle 13.20; dal martedì al venerdì dalle funzionamento 8.15 alle 12.20.

POF 2013/2014 47 Gli ordini di scuola e i plessi

I rientri pomeridiani avvengono nelle giornate di martedì e giovedì, dalle 13.20 alle 16.20. Servizio di prescuola, organizzato dall’Amministrazione comunale, dalle 7.45 su richiesta.

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

La scuola primaria di Jolanda di Savoia attua la seguente organizzazione di tipo modulare:

Tempo Modulare organizzazione che prevede la distribuzione delle attività in 5 (27 ore per tutte le giorni , per un totale di 27 ore settimanali più 2 ore di mensa classi dal LU al VE) per tutte le classi. Le classi effettuano due rientri il martedì e il giovedì.

1A 2A 3A 3B 4A 5A ITALIANO DALPASSO PONZETTO FACCO FACCO DALPASSO PARPINELLI STORIA PONZETTO PONZETTO FACCO FACCO BRUNI PARPINELLI GEOGRAFIA PONZETTO PONZETTO FACCO FACCO BRUNI PARPINELLI INGLESE BOMBACI BOMBACI BOMBACI BOMBACI PARPINELLI PARPINELLI MATEMATICA TUROLLA FURNO PIVA PIVA FURNO TUROLLA SCIENZE TUROLLA FURNO PIVA PIVA FURNO TUROLLA ED. IMMAGINE DALPASSO PONZETTO BRUNI BRUNI DALPASSO TUROLLA ED. MUSICALE TUROLLA PONZETTO BRUNI VANZINI DALPASSO TUROLLA ED. MOTORIA PONZETTO FURNO PIVA PIVA FURNO PARPINELLI TEC./INFOR. DALPASSO FURNO BRUNI VANZINI BRUNI PARPINELLI RELIGIONE FUSI PIRANI FACCO VANZINI PIRANI PIRANI SOSTEGNO CIARDO ADAMO ADAMO BELLETATI / /

LE ATTIVITÀ DEL PLESSO

CLASSI ATTIVITÀ Visione dello spettacolo teatrale “Lulù” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). 1^A Laboratorio C.A.D.F. “Acqua e musica” Visita alla mostra “Vietato non sfogliare”, Copparo (FE). 2^A Visione dello spettacolo teatrale “Lulù” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). Visita ad una fattoria didattica a Francolino (FE). Visita alla mostra “Vietato non sfogliare”, Copparo (FE). Visione dello spettacolo teatrale “La bicicletta rossa” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). Visita a (FE). 3^A-3^B Laboratorio sull’energia HERA Laboratorio-concorso “Kids creative Lab” Concorso di scrittura creativa Progetto “Sorrisi smaglianti, futuri brillanti” Visione dello spettacolo teatrale “La bicicletta rossa” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). Ferrara: visita della città 4^A Laboratorio sull’energia HERA Laboratorio C.A.D.F. “Sculture d’acqua”

POF 2013/2014 48 Gli ordini di scuola e i plessi

Progetto CCR Concorso di scrittura creativa Progetto “Sorrisi smaglianti, futuri brillanti” Visione dello spettacolo teatrale “La bicicletta rossa” presso il teatro De Micheli di Copparo (FE). Ferrara: visita della città Laboratorio sull’energia HERA Laboratorio C.A.D.F. “Acqua e storia” 5^A Laboratorio-concorso “Kids creative Lab” Progetto CCR Concorso di scrittura creativa AVIS: lezione in classe con esperti esterni Festa della Pace Festa dell’Albero TUTTE Mercatino di Natale e Festa della Mamma Festa dello Sport Progetto CONI “500 classi in movimento”.

PROGETTI PRIMARIA JOLANDA DI SAVOIA

CLASSI PROGETTO REFERENTE OBIETTIVI COINVOLTE 1^A-3^A-4^A- CONOSCERE ED ESPLORARE LE POTENZIALITÀ LA MAGIA DELL ’ARGILLA TUROLLA 5^A DELL 'ARGILLA . 1) EDUCARE ALLA RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA , ALLA RESPONSABILITÀ , AL RISPETTO CONSIGLIO COMUNALE DELLA DIVERSITÀ ; 2) RENDERE I RAGAZZI 4^A-5^A DROGHETTI DEI RAGAZZI PROTAGONISTI DELLA LORO REALTÀ LOCALE ; 3) INSEGNARE AI RAGAZZI IL CONFRONTO CON I COETANEI . 1) RICORDARE LA SHOAH ATTRAVERSO IL GIORNATA DELLA MEMORIA 4^A-5^A PIRANI RACCONTO DI UN TESTIMONE 1) AVVICINARE LE CLASSI DELLA PRIMARIA ALL 'ESECUZIONE MUSICALE , AL CANTO E ALLE CONTINUITÀ E CANTO 5^A URBINATI COMPETENZA MUSICALI RICHIESTE NELLA SCUOLA SEC . DI I GRADO ; 2) IMPARARE A LAVORARE IN UN GRUPPO .

LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La scuola secondaria di I grado costituisce la fase finale del primo ciclo del processo di apprendimento degli alunni. La finalità della scuola del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona, attuabile attraverso azioni volte a: o valorizzare la comprensione da parte degli alunni della propria esperienza di apprendimento, rendendoli protagonisti consapevoli della propria crescita culturale; o prevenire e contrastare la dispersione scolastica; o curare l’integrazione; o promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva; o promuovere l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura, così come stabiliscono anche le Raccomandazioni del Consiglio d’Europa (2006/962/CE).

POF 2013/2014 49 Gli ordini di scuola e i plessi

“Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire ” (Direttiva ministeriale 31/07/07).

Nel rispetto della diversità, viene privilegiata e attuata una metodologia che, partendo dalle pre-conoscenze possedute dagli alunni e valorizzando le esperienze e i vissuti individuali e collettivi, favorisca la costruzione personale dei concetti fondamentali comuni alle varie discipline ponendo attenzione: o alle abilità di studio; o all'operatività pratica mentale; o alla promozione dell'apprendimento cooperativo attraverso il lavoro di gruppo; o alla valorizzazione dei diversi stili di apprendimento e delle diverse intelligenze; o alla promozione della creatività; o alla necessità di partire sempre da situazioni problematiche fornendo domande aperte; o al superamento degli "enciclopedismi" privilegiando le conoscenze procedurali rispetto a quelle dichiarative e pervenendo all'acquisizione attraverso il confronto, la riflessione e il ragionamento.

DISCIPLINE E FINALITÀ DISCIPLINARI

RELIGIONE Conoscenza della religione attraverso l'analisi dei valori morali e spirituali.

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

ITALIANO

Conseguimento del possesso dinamico della lingua, con l'uso del linguaggio nella varietà delle sue forme e con lo studio delle strutture grammaticali e sintattiche; ampliamento delle capacità comunicative ed espressive.

LINGUE COMUNITARIE

Conseguimento del possesso dinamico della lingua, con l'uso del linguaggio nella varietà delle sue forme e con lo studio delle strutture grammaticali e sintattiche; ampliamento delle capacità comunicative ed espressive attraverso un'adeguata conoscenza delle lingue straniere .

POF 2013/2014 50 Gli ordini di scuola e i plessi

MUSICA

Sviluppo delle capacità di ascolto e di espressione musicale, conoscenza del linguaggio e della produzione musicale in dimensione storica.

ARTE E IMMAGINE

Acquisizione di capacità comunicative tramite i linguaggi figurativi, conoscenza della produzione artistica nella sua dimensione storica.

EDUCAZIONE FISICA

Armonico sviluppo psicomotorio, con l'acquisizione di specifici linguaggi e tecniche; pratica dell'attività sportiva.

AREA STORICO-GEOGRAFICA

STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Conoscenza dei processi fondamentali della storia locale, europea e mondiale. Consapevolezza della dimensione temporale evolutiva del fenomeno storico, attraverso la conoscenza dei fatti storici, acquisizione dei principi etici e civili e delle norme di comportamento sociale.

GEOGRAFIA

Conoscenza del territorio e del rapporto uomo-ambiente. Consapevolezza dei processi attivati dalle collettività nelle loro relazioni reciproche con l’ambiente e con il territorio. Abitudine all’osservazione da diversi punti di vista.

AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICA

MATEMATICA E SCIENZE

Acquisizione del metodo scientifico e sviluppo delle capacità logiche, apprendimento delle abilità matematiche e delle conoscenze scientifiche.

TECNOLOGIA

Comprensione della realtà tecnologica, attraverso le conoscenze tecniche e la pratica dei processi operativi.

POF 2013/2014 51 Gli ordini di scuola e i plessi

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI TRESIGALLO

Via Franceschini, 2 44039 Tresigallo (FE) tel. 0533/601130 2 corsi (A e B), 6 classi. Alunni e classi 127 alunni. Risorse 22 insegnanti, di cui 3 di sostegno e 5 di strumento musicale. professionali 6 aule dotate di LIM, aula di informatica, aula di artistica, biblioteca, aula di Risorse scienze, aula di musica, aula speciale per attività e progetti individualizzati, ampi strutturali spazi verdi esterni, palestra attrezzata con campi esterni. Orario di Tutti i giorni dalle 8.15 alle 13.15. funzionamento

La scuola secondaria di Tresigallo ha attivato corsi ad indirizzo musicale con docenti di strumento (chitarra, clarinetto, pianoforte, violino). I ragazzi iscritti ai corsi svolgono l’attività musicale per 2 ore settimanali. Questi corsi costituiscono parte integrante del progetto metodologico-didattico della scuola secondaria di I grado e si realizzano nell’ambito della programmazione educativo- didattica dei Consigli di classe.

IL NOSTRO CURRICOLO

N. ORE DISCIPLINA TEMPO 1^A 2^A 3^A 1^B 2^B 3^B NORM . ITALIANO/APP. 6 ZAMPOLLI PUNZETTI MONTANARI ZAMPOLLI PUNZETTI MONTANARI STORIA 2 ZAMPOLLI PUNZETTI MONTANARI ZAMPOLLI PUNZETTI MONTANARI GEOGRAFIA 2 ZAMPOLLI ROCCA ROCCA ROCCA PUNZETTI MONTANARI MAT./SC. 4 FARINELLI FARINELLI FARINELLI RUGGIERO RUGGIERO RUGGIERO INGLESE 3 MACINENTI MACINENTI MACINENTI MACINENTI MACINENTI MACINENTI FRANCESE 2 HAGIEV HAGIEV HAGIEV HAGIEV HAGIEV HAGIEV TECNOLOGIA 2 CANTELLI CANTELLI CANTELLI CANTELLI CANTELLI CANTELLI ARTE 2 VONA VONA VONA VONA VONA VONA MUSICA 2 VENTIMIGLIA VENTIMIGLIA VENTIMIGLIA VENTIMIGLIA VENTIMIGLIA VENTIMIGLIA ED.FISICA 2 FABBRI FABBRI FABBRI FABBRI FABBRI FABBRI RELIGIONE 1 BARBAGLI BARBAGLI BARBAGLI BARBAGLI BARBAGLI COTTI LEUCCI, SOSTEGNO / LEUCCI MARGARONE VRENNA LEUCCI VRENNA. MARGARONE FELLONI (chitarra), URBINATI (clarinetto), RESCHIGLIAN (pianoforte), FEI (violino), FRANCO STRUMENTO 2 (pianoforte)

I docenti incontrano individualmente i genitori nei mesi di dicembre e aprile, in occasione del colloquio generale, mentre ad ogni fine quadrimestre viene distribuita la scheda di valutazione. Un orario di ricevimento, presentato a inizio d’anno, permette ai genitori di incontrare i docenti di ciascuna disciplina nella settimana successiva ai Consigli di classe.

POF 2013/2014 52 Gli ordini di scuola e i plessi

LE ATTIVITÀ DEL PLESSO

CLASSI ATTIVITÀ COINVOLTE − Giornata della pace (4 ottobre 2012). CELEBRAZIONE DI − Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate (4 novembre MOMENTI 2012). tutte SIGNIFICATIVI − Giornata della memoria (27 gennaio 2013). − Giornata del ricordo (10 febbraio 2013). Attività per aiutare i ragazzi ad identificare i propri interessi e le proprie capacità, anche in vista del cambiamento di ordine di tutte scuola. Visita a uno o più istituti di istruzione di 2°grado provinciali e/o ORIENTAMENTO incontri con rappresentanti di istituti di istruzione di 2°grado seconde provinciali. Visita ad alcuni istituti di istruzione di 2°grado provinciali e/o incontri terze con rappresentanti di istituti di istruzione di 2°grado provinciali.

EDUCAZIONE ALLA Interventi di rappresentanti del Corpo dei Carabinieri. tutte LEGALITÀ Educazione socio-affettiva: incontro con la Dott.ssa Benfenati. terze EDUCAZIONE ALLA Visita all’Ospedale S. Giorgio – Progetto “Salvati la vita”. terze SALUTE Incontro con referenti AVIS-AIDO. seconde EDUCAZIONE Partecipazione alla Giornata degli “Sceriffi ecologici”. tutte AMBIENTALE Partecipazione attività Progetto “Quadrifoglio”. prime LETTURA DEL “Il quotidiano in classe”. tutte QUOTIDIANO PROMOZIONE DELLA Attività laboratoriali presso la Biblioteca Comunale di Tresigallo tutte LETTURA Visione di uno spettacolo teatrale presso il Teatro De Micheli di TEATRO RAGAZZI tutte Copparo (FE). Festa nazionale sport paralimpico. 1^D – 3^A Corsa campestre “Memorial A. Previati”. tutte (rappr.) Triangolare di pallavolo “Memorial D. Barbi”. tutte (rappr.) Torneo di calcio “Memorial Nevio Pampolini”. tutte (rappr.) Dimostrazione di JU JITSU. prime ATTIVITÀ SPORTIVE Canottaggio Progetto “Remare a scuola”. prime Avviamento al tennis. tutte Progetto nuoto. prime Nordic walking prime Fitness e dance. seconde SAGGI MUSICALI Musica d’insieme. tutte Ferrara (continuità). prime Ferrara, Palazzo dei Diamanti: visita alla mostra “Zurbaran” seconde VISITE Verona, Palazzo della Gran Guardia: visita alla mostra “Verso terze Monet”. − PARMA (1 giorno). prime VIAGGI D ’ISTRUZIONE − GENOVA E CINQUE TERRE (2 giorni). seconde − TORINO (3 giorni). terze VARIE Partecipazione a Concorsi e ad iniziative aventi carattere formativo. tutte

POF 2013/2014 53 Gli ordini di scuola e i plessi

PROGETTI SECONDARIA TRESIGALLO

CLASSI PROGETTO REFERENTE OBIETTIVI COINVOLTE LABORATORIO DI CANTO 1) EDUCAZIONE AL CANTO E ALLA MUSICA TUTTE VENTIMIGLIA CORALE CORALE . 1) COMPRENDERE , ALL 'INTERNO DELLE VARIE OCCASIONI DI GIOCO E DI SPORT , IL VALRE DELLE LINEA - SPORT - ARTE . PRIMARIA : 5^A REGOLE E L 'IMPORTANZA DI RISPETTARLE ; 2) MOVIMENTI E SECONDARIA : VONA RAPPRESENTARE GRAFICAMENTE , ATTRAVERSO PROPORZIONI DELLA 1^B LA LINEA , PROPORZIONI E MOVIMENTO ; 3) FIGURA UMANA INTERAGIRE IN MODO POSITIVO CON COMPAGNI E ADULTI 1) CONOSCERE LA DIFFERENZA TRA GUARDARE E OSSERVARE ; 2) CONOSCENZA DEL CONTESTO IL PATRIMONIO PRIMARIA : 5^A STORICO , SOCIALE E CULTURALE DEL CULTURALE DI FERRARA SECONDARIA : VONA TERRITORIO ; 3) COMPRENDERE E SAPER MEDIEVALE 1^A UTILIZZARE IL LESSICO SPECIFICO DELLA DISCIPLINA ; 4) IMPARARE AD APPREZZARE IL VALORE STORICO DEL PATRIMONIO ARTISTICO . 1) FAVORIRE IL SERENO PASSAGGIO PRIMARIA - PRIMARIA : 5^A SECONDARIA ; 2) STIMOLARE LE CAPACITÀ DECORAZIONI NATALIZIE SECONDARIA : VONA CREATIVE ; 3) FACILITARE LA CONOSCENZA DEGLI 1^B INSEGNANTI DELL 'ODINE DI SCUOLA SUCCESSIVO ; 4) CONOSCERE LE TRADIZIONI . AVVIAMENTO AL LATINO 2^A - 2^B PUNZETTI 1) PREPARAZIONE PROPEDEUTICA AL LATINO 1) IMPARARE A GESTIRE SITUAZIONI DI STRESS DOVUTE A ESIBIZIONI IN PUBBLICO ; 2) ESECUZIONI ALLIEVI CORSO MUSICALI PUBBLICHE DEGLI ALLIEVI DEI CORSI DI SAGGI MUSICALI STRUMENTO URBINATI STRUMENTO E LORO PARTCIPAZIONE A EVENTUALI MUSICALE CONCORSI MUSICALI ; 3) AUTOVALUTARSI ; 4) CONFRONTARSI CO GLI ALTRI ALLIEVI CORSO GEMELLAGGIO & 1) SCAMBIO CULTURALE E CRESCITA STRUMENTO URBINATI CONCORSO STRUMENTALE MUSICALE 1) EDUCARE ALLA RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA , ALLA RESPONSABILITÀ , AL RISPETTO DELLA DIVERSITÀ ; 2) RENDERE I CCR TUTTE MONTANARI RAGAZZI PROTAGONISTI DELLA LORO REALTÀ LOCALE ; 3) INSEGNARE AI RAGAZZI IL CONFRONTO CON I COETANEI .

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI FORMIGNANA

Viale Cavour, 28 44035 Formignana (FE) tel. 0533/ 59023 1 corso (D) 3 classi. Alunni e classi 69 alunni. Risorse 11 insegnanti, di cui 1 di sostegno. professionali Risorse 6 aule, di cui 2 dotate di LIM, aula di informatica, auletta polivalente, palestra strutturali attrezzata con campi esterni, ampi spazi verdi esterni. Orario di Tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 13.30 . funzionamento

POF 2013/2014 54 Gli ordini di scuola e i plessi

Essendo il potenziamento dei linguaggi musicali uno specifico indirizzo del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, gli alunni che hanno optato per lo studio dello strumento musicale frequentano le lezioni – 2 ore settimanali – presso la sede di Tresigallo. Questi corsi costituiscono parte integrante del progetto metodologico- didattico della scuola secondaria di I grado e si realizzano nell’ambito della programmazione educativo-didattica dei Consigli di classe.

IL NOSTRO CURRICOLO

N. ORE DISCIPLINA TEMPO 1^D 2^D 3^D NORM . ITALIANO/APP. 6 BONORA BONORA PAPARELLA STORIA 2 BONORA BONORA PAPARELLA GEOGRAFIA 2 BONORA PAPARELLA PAPARELLA MAT./SC. 4 MINARELLI MINARELLI MINARELLI INGLESE 3 LA FAUCI LA FAUCI LA FAUCI FRANCESE 2 HAGIEV HAGIEV HAGIEV TECNOLOGIA 2 CANTELLI CANTELLI CANTELLI ARTE 2 VONA VONA VONA MUSICA 2 VENTIMIGLIA VENTIMIGLIA VENTIMIGLIA SC. MOTORIE 2 FABBRI FABBRI FABBRI RELIGIONE 1 BARBAGLI BARBAGLI BARBAGLI SOSTEGNO PEDERZINI PEDERZINI //

I docenti incontrano individualmente i genitori nei mesi di dicembre e aprile, in occasione del colloquio generale, mentre ad ogni fine quadrimestre viene distribuita la scheda di valutazione. Un orario di ricevimento, presentato a inizio d’anno, permette ai genitori di incontrare i docenti di ciascuna disciplina nella settimana successiva ai Consigli di classe.

LE ATTIVITÀ DEL PLESSO

CLASSI ATTIVITÀ COINVOLTE − Giornata della pace (4 ottobre 2012). − Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate (4 CELEBRAZIONE DI novembre 2012). tutte MOMENTI SIGNIFICATIVI − Giornata della memoria (27 gennaio 2013). − Giornata del ricordo (10 febbraio 2013). Attività per aiutare i ragazzi ad identificare i propri interessi e le proprie capacità, anche in vista del cambiamento di ordine di tutte scuola. Visita a due istituti di istruzione di 2°grado provinciali e/o ORIENTAMENTO incontri con rappresentanti di istituti di istruzione di 2°grado 2^D provinciali. Visita ad alcuni istituti di istruzione di 2°grado provinciali e/o incontri con rappresentanti di istituti di istruzione di 2°grado 3^D provinciali. EDUCAZIONE ALLA Interventi di rappresentanti del Corpo dei Carabinieri. tutte LEGALITÀ EDUCAZIONE ALLA Educazione socio-affettiva 3^D SALUTE EDUCAZIONE AMBIENTALE Partecipazione attività Progetto “Quadrifoglio”. 1^D LETTURA DEL QUOTIDIANO “Il quotidiano in classe”. 3^D

POF 2013/2014 55 Gli ordini di scuola e i plessi

Attività laboratoriali presso la Biblioteca Comunale di PROMOZIONE DELLA Formignana. tutte LETTURA Incontri con scrittori ferraresi. Visione di uno spettacolo teatrale presso il Teatro De Micheli TEATRO RAGAZZI tutte di Copparo. Festa nazionale dello sport paralimpico. 1^D Corsa campestre “Memorial A. Previati”. tutte (rappr.) Triangolare di pallavolo “Memorial D. Barbi”. tutte (rappr.) Torneo di calcio “Memorial Nevio Pampolini”. tutte (rappr.) ATTIVITÀ SPORTIVE Canottaggio Progetto “Remare a scuola”. 1^D Fitness e dance. 2^D Progetto nuoto. 1^D Nordic walking. 1^D Dimostrazione di JU JITSU. 1^D SAGGI MUSICALI Musica d’insieme. tutte VISITE Ferrara (continuità). 1^D Ferrara, Palazzo dei Diamanti: visita alla mostra “Zurbaran” 2^D Verona, Palazzo della Gran Guardia: visita alla mostra “Verso 2^D-3^D Monet”. VIAGGI D ’ISTRUZIONE − PARMA (1 giorno). prime − GENOVA E CINQUE TERRE (2 giorni). seconde − TORINO (3 giorni). terze VARIE Partecipazione a Concorsi e ad iniziative aventi carattere tutte formativo.

PROGETTI SECONDARIA FORMIGNANA

CLASSI PROGETTO REFERENTE OBIETTIVI COINVOLTE 1) COMPRENDERE , ALL 'INTERNO DELLE VARIE OCCASIONI DI GIOCO E DI SPORT , IL VALRE DELLE LINEA - SPORT - ARTE . PRIMARIA : 5^A REGOLE E L 'IMPORTANZA DI RISPETTARLE ; 2) MOVIMENTI E SECONDARIA : VONA RAPPRESENTARE GRAFICAMENTE , ATTRAVERSO PROPORZIONI DELLA 1^B LA LINEA , PROPORZIONI E MOVIMENTO ; 3) FIGURA UMANA INTERAGIRE IN MODO POSITIVO CON COMPAGNI E ADULTI 1) CONOSCERE LA DIFFERENZA TRA GUARDARE E OSSERVARE ; 2) CONOSCENZA DEL CONTESTO PRIMARIA : 5^A+5^ IL PATRIMONIO STORICO , SOCIALE E CULTURALE DEL VILLANOVA – CULTURALE DI FERRARA VONA TERRITORIO ; 3) COMPRENDERE E SAPER SECONDARIA : MEDIEVALE UTILIZZARE IL LESSICO SPECIFICO DELLA 1^D – 2^D DISCIPLINA ; 4) IMPARARE AD APPREZZARE IL VALORE STORICO DEL PATRIMONIO ARTISTICO . 1) FAVORIRE IL SERENO PASSAGGIO PRIMARIA - PRIMARIA : 5^ A+5^ SECONDARIA ; 2) STIMOLARE LE CAPACITÀ VILLANOVA – DECORAZIONI NATALIZIE VONA CREATIVE ; 3) FACILITARE LA CONOSCENZA DEGLI SECONDARIA : INSEGNANTI DELL 'ODINE DI SCUOLA SUCCESSIVO ; 1^D-2^D 4) CONOSCERE LE TRADIZIONI . 1) EDUCARE ALLA RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA , ALLA RESPONSABILITÀ , AL RISPETTO DELLA DIVERSITÀ ; 2) RENDERE I CCR TUTTE HAGIEV RAGAZZI PROTAGONISTI DELLA LORO REALTÀ LOCALE ; 3) INSEGNARE AI RAGAZZI IL CONFRONTO CON I COETANEI .

POF 2013/2014 56 Gli ordini di scuola e i plessi

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI JOLANDA DI SAVOIA

Via Kennedy 44037 Jolanda di Savoia (FE) tel. 0532/ 836442 2 corsi (F e 1^G), 4 classi. Alunni e classi 70 alunni. Risorse 14 insegnanti, di cui 3 di sostegno. professionali aule per l’attività didattica, di cui una dotata di LIM, aula informatica, aula di Risorse artistica, aula di scienze, biblioteca, aula audiovisivi, aula musica, palestra strutturali attrezzata con campi esterni, aule speciali per attività e progetti individualizzati, ampi spazi verdi esterni. Orario di Dal lunedì al sabato dalle ore 8.20 alle ore 13.20. funzionamento

Essendo il potenziamento dei linguaggi musicali uno specifico indirizzo del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, gli alunni che hanno optato per lo studio dello strumento musicale frequentano le lezioni – 2 ore settimanali – presso la sede di Tresigallo. Questi corsi costituiscono parte integrante del progetto metodologico- didattico della scuola secondaria di I grado e si realizzano nell’ambito della programmazione educativo-didattica dei Consigli di classe.

IL NOSTRO CURRICOLO

N. ORE DISCIPLINA TEMPO 1^F 2^F 3^F 2^G NORM . ITALIANO/APP. 6 DROGHETTI DENTI DROGHETTI DENTI STORIA 2 DENTI DENTI DROGHETTI DROGHETTI GEOGRAFIA 2 DENTI DENTI DROGHETTI DROGHETTI MAT./SC. 4 TRAMBAIOLLI TRAMBAIOLLI CANELLA TRAMBAIOLLI INGLESE 3 LA FAUCI LA FAUCI LA FAUCI LA FAUCI FRANCESE 2 CONTASTA CONTASTA CONTASTA CONTASTA TECNOLOGIA 2 TOSI TOSI TOSI TOSI ARTE 2 BELCASTRO BELCASTRO BELCASTRO BELCASTRO MUSICA 2 BIZZI BIZZI BIZZI BIZZI SC. MOTORIE 2 MAISTO MAISTO MAISTO MAISTO RELIGIONE 1 COTTI COTTI COTTI COTTI SOSTEGNO DATTOLI MATTIOLI / MATTIOLI

LE ATTIVITÀ DEL PLESSO

CLASSI ATTIVITÀ COINVOLTE − Giornata della pace (4 ottobre 2013). − Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate (4 CELEBRAZIONE DI novembre 2013). tutte MOMENTI SIGNIFICATIVI − Giornata della memoria (27 gennaio 2014). − Giornata del ricordo (10 febbraio 2014). − 25 Aprile 2014. Attività per aiutare i ragazzi ad identificare i propri interessi e le ORIENTAMENTO proprie capacità, anche in vista del cambiamento di ordine di tutte scuola.

POF 2013/2014 57 Gli ordini di scuola e i plessi

Visita ad alcuni istituti di istruzione di 2°grado provinciali e/o incontri con rappresentanti di istituti di istruzione di 2°grado 3^F provinciali. EDUCAZIONE ALLA Attività con Operatori della Protezione civile e Vigili del Fuoco. tutte SICUREZZA

EDUCAZIONE ALLA Interventi di rappresentanti del Corpo dei Carabinieri. tutte LEGALITÀ Intervento di esperti AVIS. 2^F EDUCAZIONE ALLA Educazione socio-affettiva: incontro con la Dott.ssa Benfenati. 3^F SALUTE Incontro con esperti al Centro di riabilitazione “San Giorgio” 3^F

EDUCAZIONE AMBIENTALE Interventi di esperti AREA, HERA, COOP. TUTTE “Il quotidiano in classe”. 2^F e 2^G LETTURA DEL QUOTIDIANO 2^F - 2^G - Concorso “Cronisti in classe” in coll. con “Il Resto del Carlino” 3^F Visione di uno spettacolo teatrale presso il Teatro De Micheli TEATRO RAGAZZI tutte di Copparo (FE). Corsa campestre “Memorial A. Previati”. tutte (rappr.) Triangolare di pallavolo “Memorial D. Barbi”. tutte (rappr.) Torneo di calcio “Memorial Nevio Pampolini”. tutte (rappr.) Canottaggio Progetto “Remare a scuola”. 1^F Nuoto. tutte ATTIVITÀ SPORTIVE 2^F – 2^G – Fitness e dance. 3^F Dimostrazione di JU JITSU. 1^F Nordic walkng. 1^F Tennis. tutte Musica d’insieme. tutte SAGGI MUSICALI Attività teatrale - musicale natalizia. tutte Celebrazione teatrale del 25 Aprile. tutte Ferrara, Palazzo dei Diamanti: visita alla mostra "Matisse" 3^F VISITE Ferrara: visita al Castello Estense 2^G Comacchio: visita alla Basilica di San Cassiano 2^F − PARMA (1 giorno). 1^F VIAGGI D ’ISTRUZIONE − GENOVA E CINQUE TERRE (2 giorni). 2^F – 2^G − TORINO 3^F VARIE Partecipazione a Concorsi e ad iniziative aventi carattere tutte formativo.

PROGETTI SECONDARIA JOLANDA DI SAVOIA

CLASSI PROGETTO REFERENTE OBIETTIVI COINVOLTE 1) SOCIALIZZAZIONE , INTEGRAZIONE , CORSO DI CANTO CORALE tutte BIZZI AUTOCONTROLLO ; 2) EDUCAZIONE ALLA VOCE NELLE SUE PARTICOLARITÀ . 1) EDUCARE ALLA RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA , ALLA RESPONSABILITÀ , AL CCR (SC . SECONDARIA E RISPETTO DELLA DIVERSITÀ ; 2) RENDERE I tutte DROGHETTI PRIMARIA ) RAGAZZI PROTAGONISTI DELLA LORO REALTÀ LOCALE ; 3) INSEGNARE AI RAGAZZI IL CONFRONTO CON I COETANEI .

POF 2013/2014 58 Gli ordini di scuola e i plessi

I docenti incontrano individualmente i genitori nei mesi di dicembre e aprile, in occasione del colloquio generale, mentre ad ogni fine quadrimestre viene distribuita la scheda di valutazione. Un orario di ricevimento, presentato a inizio d’anno, permette ai genitori di incontrare i docenti di ciascuna disciplina nella settimana successiva ai Consigli di classe.

POF 2013/2014 59 Indirizzi progettuali del POF

PARTE IV

INDIRIZZI PROGETTUALI DEL POF

CONTINUITÀ

Per un Istituto comprensivo la continuità del processo educativo e didattico unitario, pur nel rispetto della specificità dei tre ordini di scuola, si rende necessaria. Le azioni di continuità sono perciò dettate, più che da diversità di finalità, da diversi livelli di sviluppo degli alunni e quindi dalle diverse modalità dei loro processi di maturazione e di apprendimento. Continuità per il nostro Istituto significa: o avviare forme di comunicazione continua tra scuole e tra le stesse e i servizi formativi del territorio. Tra le possibili modalità, particolarmente significativi risultano lo scambio di informazioni, ma anche i modelli educativi e organizzativi. o Progettare iniziative didattiche congiunte, chiaramente leggibili nei loro intrecci anche dagli alunni e dalle famiglie (forme di progetti ponte che si concludono nel primo periodo dell’ordine superiore). o Stabilire rapporti pedagogici fra ordini scolastici diversi (ciò è possibile attraverso iniziative volte a assicurare la reciproca conoscenza e la possibilità di collegamenti strutturali attraverso il coordinamento dei rispettivi curricoli e modalità di aggiornamento comune). Come Istituto comprensivo abbiamo il dovere di assicurare la continuità didattica dei contenuti e delle metodologie, al fine di favorire il processo unitario di sviluppo. A questo scopo si realizzano anche il prestito professionale e la costituzione di laboratori comuni. Le iniziative di aggiornamento, progettate in modo unitario, costituiscono, inoltre, esperienze destinate ad avvicinare stili educativi e a creare un linguaggio professionale comune, facendo così diventare la continuità educativa un fatto concreto.

L’Istituto attiva iniziative per la continuità tra i vari ordini di con le seguenti modalità:

RAPPORTO SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA

o Incontro preliminare tra insegnanti dei due ordini di scuola per analizzare i programmi e l’organizzazione scolastica al fine di individuare possibili elementi di continuità didattica sui quali avviare un progetto di accoglienza. o Progetto Nido-Infanzia. Conoscenza alunni. Predisposizione del Progetto accoglienza. o Visita degli alunni della scuola dell’infanzia alla scuola primaria per conoscere l’edificio e gli insegnanti con predisposizione di attività comuni (gioco, cartelloni, ecc.). o Compilazione di un documento di valutazione individuale a cura delle insegnanti della scuola dell’infanzia e dei genitori. o Accoglienza: incontro preliminare del Dirigente scolastico e dei docenti con i genitori degli alunni; giornate di scuola aperta alle famiglie per la presentazione

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delle attività della scuola; attività di accoglienza con i genitori e i bambini nei primi giorni di scuola.

RAPPORTO SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

o Predisposizione, durante l’anno, di attività comuni (es. Laboratori, Consiglio Comunale dei Ragazzi ecc.) che possano fungere da ponte tra le due istituzioni ed avviare l’integrazione tra i gruppi. o Incontri tra i docenti dei due ordini di scuola per individuare i livelli di acquisizione delle competenze e delle conoscenze degli alunni, le modalità di apprendimento, gli aspetti relazionali ecc. o Incontri dei docenti per aree-ambiti disciplinari per definire curricoli verticali.

ORIENTAMENTO

Ogni anno l’Istituto propone agli alunni delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria alcune attività specifiche di orientamento scolastico, al fine di attivare percorsi che li conducano a scelte consapevoli (soprattutto in merito alla scuola superiore), tali che possano soddisfare le loro aspettative e assecondare le capacità, le conoscenze e le abilità acquisite. La scuola si propone di rafforzare negli allievi la conoscenza di sé, la capacità di porsi in relazione, di riconoscere le proprie potenzialità per esprimerle al massimo, migliorare la capacità di adattarsi a situazioni nuove trovando soluzioni immediate e il più possibile adeguate. Tutto questo conduce all’autorientamento che è l’obiettivo finale.

In ciascun Consiglio di classe si programmano attività di orientamento triennale. Per le classi prime sono previste: attività che conducano alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini. Per le classi seconde sono previste: attività di laboratorio in collaborazione con Istituti Superiori da promuovere nel secondo quadrimestre. Per le classi terze sono previsti: prosecuzione e completamento delle attività di orientamento promosse nel precedente anno scolastico, attraverso attività laboratoriali (visita e conoscenza dei corsi di indirizzo degli Istituti superiori e attuazione di laboratori presso le loro sedi). Attivazione dei percorsi orientativi elaborati da ciascun Consiglio di classe. All’interno di questi percorsi orientativi viene data massima importanza a tutte le attività di accoglienza, valorizzazione e di sostegno, per far fronte alle diversità culturali, ai disagi familiari.

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INTEGRAZIONE

Il modello di integrazione attuato nella scuola italiana è orientato a considerare gli aspetti inclusivi piuttosto che quelli selettivi e, in quest’ottica, l’Istituto è attento a tutti i bisogni degli alunni, non solo a quelli riconducibili esplicitamente alla presenza di deficit, ma anche a quelli che riguardano genericamente l’ampia area dello svantaggio, i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana. Per perseguire efficacemente l’integrazione di tutti gli alunni, nell’Istituto opera un Gruppo di lavoro e di studio per l’inclusione, i cui compiti prevalenti sono: o rilevazione dei bisogni degli alunni presenti nella scuola; o raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere; o confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; o rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; o elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali (BES), da redigere al termine di ogni anno scolastico. (cfr. Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”; C.M. n 8 del 6 marzo 2013 “Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 «Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica». Indicazioni operative”).

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L’inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno; la scuola, offrendo ogni possibile opportunità formativa, si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. L’integrazione degli alunni diversamente abili impegna docenti, alunni e genitori nel percorso di valorizzazione della diversità e rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica. Per ciascun alunno diversamente abile la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale dell’AUSL, predispone un apposito “Piano educativo individualizzato”. Per favorire l’integrazione la scuola si avvale di insegnanti “di sostegno” e, se necessario, di personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti Locali. L’inserimento nella classe viene preceduto da precise azioni di accompagnamento; le attività di integrazione (e il conseguente intervento degli operatori) riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l’alunno diversamente abile; le attività di tipo individuale sono precisate nel piano operativo. L'azione educativa, realizzata mediante l’integrazione di vari interventi, si avvale di strategie adeguate, quali: l'analisi delle risorse organizzative, culturali e professionali presenti nella scuola e nel territorio; il riconoscimento delle condizioni di vita e delle risorse educative della famiglia; la formulazione di specifici progetti educativi individualizzati; l'attuazione di verifiche periodiche effettuate in collaborazione con i servizi specialistici.

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Nell’Istituto operano due gruppi di lavoro che si occupano dell’integrazione degli alunni diversamente abili: o un gruppo di lavoro formato da insegnanti, genitori, responsabili del servizio di neuropsichiatria infantile che si incontra più volte l’anno e che fa il punto della situazione sul percorso formativo degli alunni e collabora alle iniziative di integrazione (L. 05/02/1992, n.104); o una commissione di lavoro per l'handicap a livello d'Istituto, costituita di norma dagli insegnanti di sostegno che operano nei diversi ordini di scuola, che coordina le attività di sostegno e gli interventi a favore degli alunni diversamente abili inseriti nell'Istituto. Questa commissione propone progetti e attività di aggiornamento / programmazione del P.D.F e del P.E.I.; analizza le diverse tipologie di disabilità presenti nell'Istituto; ricerca metodologie e strategie di intervento; ricerca e predispone materiali e sussidi utili.

Nel corso di questi anni, l’Istituto ha acquistato una dotazione di sussidi e testi specifici, nonché di software didattici che restano a disposizione del personale e dei genitori che ne fanno richiesta.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’ APPRENDIMENTO

Con il termine Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA) si indicano quelle difficoltà nei processi neuropsicologici sottesi a competenze base per l’apprendimento, quali leggere, scrivere, contare. Tali disturbi possono interferire anche su competenze di livello superiore come l’organizzazione mentale e il ragionamento astratto. Le istituzioni scolastiche provvedono a segnalare alle famiglie le eventuali evidenze di un possibile disturbo specifico di apprendimento, riscontrate nelle prestazioni quotidiane in classe e persistenti, nonostante le attività di recupero didattico mirato. Le famiglie vengono così avviate al percorso per la diagnosi ai sensi dell’art. 3 della Legge 170/2010. Qualora la valutazione diagnostica riscontri uno o più disturbi specifici dell’apprendimento, la certificazione di DSA deve essere consegnata alla scuola, che intraprende le iniziative conseguenti. I ragazzi con DSA hanno spesso un forte senso di disistima, demotivazione e ansia, perciò l’azione della scuola punta preliminarmente alla corretta costruzione delle relazioni interpersonali, del rispetto delle differenze, dell’ integrazione culturale e sociale. Per quanto riguarda l’azione didattica, gli insegnanti operano la costante e continua riconsiderazione delle loro azioni, per individuare modalità di presentazione dei linguaggi e dei contenuti delle discipline più adatte a garantire l’apprendimento di ciascuno. La Legge 170/2010 impone alle istituzioni scolastiche di garantire «l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere». Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative, le attività di recupero individualizzato, sono esplicitate e formalizzate, al

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fine di assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese. A questo riguardo, la scuola predispone, entro il primo trimestre scolastico, uno specifico Piano Didattico Personalizzato (PDP ) – condiviso con la famiglia e con lo studente – che è poi oggetto di verifica. Qualora la diagnosi giunga alla scuola in corso d’anno, il PDP sarà predisposto il prima possibile. I docenti sono anche tenuti ad approfondire la conoscenza delle tecnologie didattiche più indicate, specificamente dell’informatica, utilizzate in supporto delle modalità cognitive di questi alunni. Per questo l’’Istituto partecipa alle iniziative promosse dal Centro Nuove Tecnologie e Disabilità “Delta del Po”, con cui condivide specifici software commerciali oppure free e open source.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON SVANTAGGIO

Per gli alunni che hanno bisogni educativi speciali la scuola offre una risposta adeguata e personalizzata, attraverso l’elaborazione di un percorso individualizzato e personalizzato. I Consigli di classe redigono un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti gli allievi della classe con BES, che serve come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed ha la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Gli alunni con BES – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e/o didattico – possono avvalersi degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011).

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DI ALTRA NAZIONALITÀ

All’interno delle varie scuole dell’Istituto comprensivo sono inseriti alunni stranieri ed è continuo il flusso di nuovi arrivi. L’Istituto si impegna a creare un clima di accoglienza tale da poter favorire l’inserimento degli alunni di altra nazionalità e per questo la Commissione Integrazione ha elaborato un “Protocollo di accoglienza” per gli alunni stranieri. La scuola si sta dotando di una specifica documentazione “interculturale” contenente: 1. tutto il materiale che sarà progressivamente acquisito (libri, video, cd-rom…), a sostegno degli insegnanti e degli alunni; 2. i prodotti realizzati nei vari plessi: progetti di integrazione, quaderni di lavoro, sussidi vari… L’Istituto, in collaborazione con gli Enti locali e l’ASL, nell’ambito dei progetti elaborati a vari livelli, potrà richiedere l’intervento di esperti esterni (mediatori culturali/linguistici…).

CITTADINANZA MASCHI FEMMINE TOTALE PERC .

ALBANIA 7 4 11 12,09%

BULGARIA 0 1 1 1,10%

ROMANIA 11 9 20 21,99%

UCRAINA 0 2 2 2,20%

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CROAZIA 2 0 2 2,20%

MOLDAVIA 1 1 2 2,20%

SERBIA 6 7 13 14,27%

CINA 3 4 7 7,69%

MAROCCO 14 11 25 27,47%

NIGERIA 5 3 8 8,79% 49 42 91 100,00%

(situazione al 12/11/2013)

INDIRIZZO MUSICALE

I corsi di strumento musicale costituiscono parte integrante del progetto metodologico didattico della scuola secondaria e si realizzano nell’ambito della programmazione educativo-didattica del Collegio dei Docenti e dei Consigli di classe. I corsi previsti, completamente gratuiti, sono di chitarra, clarinetto, pianoforte e violino . La scelta dello strumento avviene dopo una prova attitudinale successiva all’iscrizione. Ogni alunno riceve 2 ore di lezione settimanale singola o a gruppi nella sede di Tresigallo. Il 30% del monte annuale di ogni allievo è destinato alla musica d’insieme e gli insegnanti si riservano di apportare temporanee modifiche all’orario al fine di organizzare sessioni di musica d’insieme. I corsi, pur non essendo indirizzati a prevalenti prospettive specialistiche, non escludono, per la loro specificità, una valenza funzionale e propedeutica alla prosecuzione degli studi musicali.

Le finalità: o Promuovere la formazione globale dell’individuo, in un rapporto “esclusivo” alunno-docente, attraverso una più compiuta applicazione ed esperienza musicale, nello studio specifico di uno strumento. o Favorire occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa, di consapevolezza della propria identità e della capacità di operare scelte nell’immediato e per il futuro. o Consentire una consapevole appropriazione del linguaggio musicale nella sua globalità (gusto estetico, giudizio critico). o Favorire attività musicali d’insieme. Numerose sono le attività di tipo interdisciplinare, che potenziano e implementano abilità trasversali, in particolare di tipo sociale e relazionale. Particolare rilievo viene attribuito alle performance di tipo strumentale, canoro e coreico che, in collaborazione con i docenti di altre discipline, vengono presentate nel corso delle manifestazioni pubbliche a conclusione dei percorsi didattici. I docenti del corso ad indirizzo musicale sono impegnati in un percorso di continuità con le classi quarte e quinte della scuola primaria, finalizzato all’approfondimento della formazione musicale, in una prospettiva di acquisizione di competenze rivolte allo studio strumentale specifico. Questi incontri avvengono in compresenza con gli insegnanti di

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educazione musicale delle classi e sono talvolta dedicati a “lezioni concerto”, volte a sviluppare una maggiore conoscenza degli strumenti musicali.

Sec. Tresigallo Sec. Formignana Sec. Jolanda di Savoia CLASSE prime seconde terze prime seconde terze prime seconde terze N. ALUNNI CHE ADERISCONO AL 30 06 17 7 7 / 7 1 9 CORSO DI STRUMENTO TOT . SEDI 53 14 17 TOT. 84 (31,58 % degli alunni della scuola sec. di I g)

PROGETTI PRIMARIA-SECONDARIA STRUMENTO MUSICALE

ALUNNI NOME PROGETTO REFERENTE OBIETTIVI INTERSSATI ALLIEVI INDIRIZZO 1) SCAMBIO CULTURALE E GEMELLAGGIO & CONCORSO URBINATI MUSICALE CRESCITA STRUMENTALE SECONDARIA 4^A 1) AVVICINARE LE CLASSI TRESIGALLO ; DELLA PRIMARIA 4^A-5^A ALL 'ESECUZIONE MUSICALE , FORMIGNANA , AL CANTO E ALLE 5^A JOLANDA , CONTINUITÀ E CANTO NELLA PRIMARIA URBINATI COMPETENZA MUSICALI 5 VILLANOVA , RICHIESTE NELLA SCUOLA ALLIEVI SEC . DI I GRADO ; 2) INDIRIZZO IMPARARE A LAVORARE IN MUSICALE UN GRUPPO . SECONDARIA ESECUZIONI MUSICALI ALLIEVI PUBBLICHE DEGLI ALLIEVI DEI INDIRIZZO CORSI DI STRUMENTO E SAGGI MUSICALI SECONDARIA URBINATI MUSICALE LORO PARTCIPAZIONE A SECONDARIA EVENTUALI CONCORSI MUSICALI . 1) RASSEGNA DI CONCERTI ALLIEVI DI MUSICA CLASSICA A INDIRIZZO MUSIC ASCUOLA FEI SCUOLA ; 2) FAVORIRE MUSICALE L'INTEGRAZIONE SCUOLA - SECONDARIA CITTADINANZA ALLIEVI SORVEGLIANZA DEGLI INDIRIZZO SORVEGLIANZA ALLIEVI STRUMENTO FELLONI ALLIEVI DURANTE LA PAUSA MUSICALE PRANZO . SECONDARIA

ED. AMBIENTALE

L’Istituto aderisce alle proposte progettuali provenienti dalle realtà territoriali (es. CADF, AREA, HERA …). Nei singoli plessi è attiva la raccolta differenziata, compresi cartucce per stampanti e materiale elettrico ed elettronico.

Gli obiettivi che la scuola intende raggiungere attraverso i progetti di Educazione Ambientale sono:

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o conoscere l’ambiente che ci circonda sotto il profilo naturalistico (ecosistemi, flora, fauna, aree protette), economico (prodotti tipici del territorio oggi e nel passato, filiera dei prodotti, modalità di produzione condotte nel rispetto dell’ambiente (agricoltura biologica, lotta integrata…), storico-antropologico (aree di rilevanza archeologica); o sensibilizzare i ragazzi rispetto alle problematiche ambientali, anche attraverso la diffusione e la partecipazione ad iniziative promosse da enti ed associazioni che operano nel settore dell’educazione ambientale (Legambiente, LIPU, WWF…); o educare al rispetto dell’ambiente, con particolare riguardo alle tematiche del consumo, del rifiuto, del riuso-riciclo; o educare alla sostenibilità (conoscenza e salvaguardia delle ecoregioni presenti nel territorio (ad es. Delta del Po) introducendo la differenza tra spreco e consumo consapevole di beni e risorse attraverso il calcolo e la valutazione dell’impronta ecologica (individuale o della comunità); o promuovere l’integrazione di alunni e studenti frequentanti le scuole del territorio.

ED. ALLA SALUTE

I singoli plessi promuovono attività finalizzate a far sì che i bambini/ragazzi:

• possano affrontare, con responsabilità e indipendenza, i problemi quotidiani riguardanti la cura della propria persona; • si impegnino a comportarsi in modo tale da promuovere per sé e per gli altri un benessere fisico connesso a quello psicologico e sociale; • siano consapevoli della necessità di alimentarsi in modo corretto; • conoscano i rischi connessi a comportamenti disordinati (uso di sostanze aggiuntive alla normale alimentazione, uso/abuso di alcool, fumo, droghe o alterazioni fisiologiche dei ritmi sonno-veglia) e cerchino di evitarli.

ED. ALLA SICUREZZA

Ogni plesso, nelle molteplicità delle tematiche e nella varietà delle metodologie proprie di ogni ordine di scuola, è impegnato a sviluppare con gli alunni attività che promuovono la cultura della sicurezza, e che hanno come obiettivi prioritari:

− l’ acquisizione di conoscenze e norme di comportamento in caso di emergenza; − l’ acquisizione della consapevolezza del valore della prevenzione; − l’ acquisizione di comportamenti corretti e responsabili a scuola, a casa, sulla strada; − la collaborazione fra scuola, Forze dell’Ordine, Istituzioni e Associazioni territoriali per la diffusione della cultura della sicurezza.

ED. ALLA LEGALITÀ

L’Istituto è impegnato nell’organizzazione di attività, anche in collaborazione con le Forze dell’Ordine, volte ad aiutare i bambini/ragazzi a comprendere la funzione delle regole nella vita scolastica e sociale ed i valori della democrazia e della partecipazione. Obiettivi prioritari delle varie attività sono:

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− l’ acquisizione della consapevolezza che la legalità è il fondamento della convivenza civile; − la prevenzione del disagio, della devianza, dei comportamenti a rischio; − la collaborazione fra scuola, Forze dell’Ordine, Istituzioni e Associazioni territoriali per la diffusione della cultura della legalità.

ATTIVITÀ SPORTIVE

L’Istituto favorisce, a vari livelli, l’attività sportiva, in particolare per la scuola secondaria sono promosse “attività sportive innovative”, anche in collaborazione con società sportive, quali: GOLF, TENNIS, BADMINTON, STRAKKE, NUOTO, RUGBY, HOCKEY, PALLA TAMBURELLO, M GO-BACK ecc.

PROGETTI DI SCIENZE MOTORIE A.S. 2013/14

PROGETTO “CONI. 500 CLASSI IN MOVIMENTO 2013/2014”

Rivolto alla scuola primaria, il progetto comporta l’affiancamento di un “consulente CONI” all’insegnante titolare. Quest’anno le classi della scuola primaria di Tresigallo svolgeranno l’attività da gennaio a maggio, mentre quelle delle scuole primarie di Formignana e di Jolanda di Savoia da novembre a maggio.

ATTIVITÀ INNOVATIVE A.S. 2013/2014

SPORT ASSOCIAZIONE CLASSI COINVOLTE PERIODO

MINI-BASKET BONFIGLIOLI PRIMARIA TUTTE OTTOBRE - MAGGIO PRIMARIA (4^ A E 5^ A FORMIGNANA) JU JITSU G.A. DIURNO A.S.D OTTOBRE SECONDARIA (TUTTE LE PRIME) SECONDARIA (TUTTE CANOTTAGGIO C. C.D. DICEMBRE LE PRIME) PRIMARIA / TENNIS T.C. TRESIGALLO OTTOBRE - MAGGIO SECONDARIA (TUTTE) KICKBOXING SECONDARIA (2^A, SPORT GYM TRESIGALLO NOVEMBRE KARATE 2^B) FITNESS E DANCE: SECONDARIA A.S.D. SPORTINSIEME DICEMBRE “ZUMBA” (SECONDE E 3^F) CENTRO FITNESS NOVEMBRE- JASSERSICE COPPARO SECONDARIA (2^D) DICEMBRE “DIVERTIMONDO” 1^A GENNAIO 1^B FEBBRAIO NUOTO ASD COPPARO NUOTO 1^D DICEMBRE TUTTE JOLANDA DI S. OTTOBRE - MAGGIO SCUOLA ITALIANA SECONDARIA (TUTTE NORDIC WALKING MAGGIO-GIUGNO NORDIC WALKING LE PRIME)

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GARE E FESTE SPORTIVE A.S. 2013/14

ATTIVITÀ LOCALITÀ DATA CLASSI PLESSO INTERESSATO

FESTA NAZIONALE TRESIGALLO , DELLO SPORT MODENA 10 OTTOBRE 2013 3A -1D FORMIGNANA PARALIMPICO TRIANGOLARE DI TRESIGALLO TUTTE CALCIO MEMORIAL TRESIGALLO 14 APRILE 2014 FORMIGNANA , JOLANDA DI SECONDARIA “NEVIO PAMPOLINI ” S. CLASSI QUARTE E QUINTE DELLA SC . CORSA CAMPESTRE TRESIGALLO PRIMARIA MEMORIAL “A. FORMIGNANA 13 MAGGIO 2014 FORMIGNANA , JOLANDA DI TUTTE LE CLASSI PREVIATI ” S. DELLA SCUOLA SECONDARIA TRIANGOLARE DI TRESIGALLO PALLAVOLO TUTTE JOLANDA DI S . 3 GIUGNO 2014 FORMIGNANA , JOLANDA DI MEMORIAL “DAVIDE SECONDARIA S. BARBI ” FESTA DI PRIMAVERA TRESIGALLO 9 MAGGIO 2014 PRIMARIA TRESIGALLO TUTTE TORNEO DI TENNIS TRESIGALLO 7 GIUGNO 2014 TRESIGALLO SECONDARIA

INTEGRAZIONE COL TERRITORIO

La scuola, per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e per l’ampliamento della propria offerta formativa, mantiene rapporti di collaborazione con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, sociali, culturali, economiche del territorio.

CONVENZIONI, RETI E PROGETTI IN RETE

Le istituzioni scolastiche, per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, possono promuovere accordi e convenzioni, possono appoggiare accordi di rete o aderire ad essi.

RETI

• A.S.A.F.E – Associazione delle scuole autonome della provincia di Ferrara. • Indicazioni Nazionali. • Coordinamento pedagogico scuole dell’infanzia statali (DD Copparo – IC Tresigallo). • Gruppo provinciale insegnanti di sostegno. • CTS - Ferrara IC N. 5 . • Scuole ad indirizzo musicale. • Rete sicurezza “Polistudio”.

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PROGETTI

L’Istituto “Don Chendi” aderisce a progetti, sia a livello locale sia a livello nazionale, per il miglioramento dell’offerta formativa e delle pratiche didattiche.

SINTESI PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON ENTI ESTERNI

N. PROGETTO ENTE COINVOLTO Progetto “Quadrifoglio”, in collaborazione con la Cooperativa 1 “Atlantide”, che quest’anno curerà anche la realizzazione della AREA Giornata degli sceriffi ecologici di Tresigallo. 2 Laboratori “La fabbrica dell’acqua”. CADF Serravalle (FE) 3 Laboratori HERA HERA 4 Educazione alla legalità. Arma dei Carabinieri. Giornata della colletta alimentare: partecipazione di alcune 5 Giornata della colletta alimentare classi della scuola primaria e secondaria di I grado di Tresigallo. Concorsi per la scuola primaria e secondaria. Interventi nelle classi. 6 AVIS Borsa di studio per i ragazzi meritevoli delle classi terze della scuola secondaria di I grado di Tresigallo, figli di donatori. Progetto “Primo soccorso in aula”, in collaborazione con 7 volontari del 118, per la classe quinta della scuola primaria e per Volontari 118 le classi terze della scuola secondaria di Tresigallo. Progetto di Educazione alla sicurezza a Tresigallo e Jolanda di 8 Vigili del fuoco S. Progetto “Salvati la vita”, rivolto alle classi terze delle scuole 9 Ospedale “San Giorgio” di Ferrara secondarie dell’Istituto Progetto “Gruppo scrittori ferraresi” che prevede incontri in 10 biblioteca, rivolti a tutte le classi della scuola secondaria di I “Gruppo scrittori ferraresi” grado di Formignana. Progetto “Con il mio corpo posso fare”, rivolto alla scuola 11 dell’infanzia di Jolanda di Savoia, con l’obiettivo di favorire la Istruttori qualificati maturazione psicomotoria del bambino. Progetto Caritas “La cariola della solidarietà”, rivolto alla classe 4A della scuola primaria di Tresigallo, che si attuerà il giorno 12 Caritas sabato 21 dicembre 2013, finalizzato alla raccolta di prodotti per famiglie bisognose.

FORMAZIONE

Nella scuola dell’autonomia si modificano le esigenze di formazione dei docenti, perché aumentano le loro responsabilità nell’ elaborazione del piano educativo/didattico.

L’Istituto, nel formulare il proprio Piano, si rende responsabile delle scelte fondamentali che riguardano iniziative di formazione, legandole in modo particolare alla programmazione educativa e alla progettazione delle attività in corso. Dopo una iniziale analisi delle proposte progettuali è stato definito un sistema differenziato di opportunità formative per il personale dell’Istituto. I percorsi di formazione sono proposti anche al personale ATA e alla componente genitori. La formazione non viene intesa come momento a sé stante, ma pienamente integrato nella professionalità del personale interno all’Istituto.

POF 2013/2014 70 Indirizzi progettuali del POF

FORMAZIONE A.S. 2013/2014

Di seguito si elencano gli interventi formativi per l’a.s. 2013/2014:

− 05, 06, 07 settembre 2013: FORMAZIONE CSEFS. − 11, 13 settembre 2013: Corso ANTINCENDIO (modulo 8 ore). − 05, 10, 12 settembre 2013: Corso PRIMO SOCCORSO (modulo 12 ore). − 28 settembre e 5 ottobre 2013 a Copparo: Formazione sulla disabilità con focus sull’autismo. − AGORÀ MATEMATICO presso il Liceo Ginnasio Statale “L. Ariosto” di Ferrara. − Percorso di ricerca-azione nell’ambito della Rete di scuole sulle nuove Indicazioni Nazionali.

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PARTE V

MONITORAGGIO DEL POF - AUTOANALISI D’ISTITUTO – NUCLEO DI VALUTAZIONE

L’Istituto da anni ha attivato percorsi di monitoraggio, autoanalisi/autovalutazione della propria offerta formativa e del proprio funzionamento, con l’obiettivo di innalzare la qualità del sistema scolastico. In questo modo la scuola può riflettere sui processi messi in atto e potenziare il suo grado di efficacia formativa. L’ autoanalisi/autovalutazione d’Istituto si sviluppa nei seguenti ambiti:

o efficacia dell’offerta formativa; o integrazione scuola e territorio; o adeguatezza delle risorse umane, strutturali, tecnologiche; o coinvolgimento dell’utenza.

Nell’Istituto è operativo un Nucleo di Valutazione, formato dal Dirigente scolastico, dal Vicario, dal Secondo Collaboratore e dai docenti Funzione strumentale INVALSI e Autoanalisi d’Istituto. Il Nucleo di Valutazione: − analizza e verifica la qualità del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'INVALSI, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola; − definisce azioni di miglioramento.

DOCUMENTAZIONE

La complessità dell’Istituto “D. Chendi” richiede una forma di documentazione articolata. A questo scopo è attiva nell’Istituto la volontà di: o curare la raccolta di materiali progettuali; o rendere trasferibili le esperienze realizzate e ritenute significative; o mettere a disposizione dei docenti degli strumenti di lavoro; o rendere visibili a studenti e genitori il lavoro svolto; o veicolare informazioni; o offrire un panorama dell’offerta formativa della scuola; o favorire la crescita professionale quale risorsa qualificata cui attingere.

Gli obiettivi sono: o documentare percorsi formativi contribuendo a definire l’identità dell’Istituto; o catalogare tutto il materiale didattico per consentirne la fruizione; o portare a conoscenza dell’utenza tutta la documentazione elaborata e deliberata dagli Organi Collegiali.

POF 2013/2014 72 Monitoraggio – Autoanalisi – Documentazione

I DOCUMENTI

Piano dell’Offerta Formativa a.s. 201 3/201 4 Documento che rappresenta la carta d’identità dell’Istituto e raccoglie la progettualità, le informazioni utili e l’organigramma (deliberato per la parte educativo-didattica dal Collegio dei Docenti e per la parte finanziaria dal Consiglio d’Istituto).

Carta dei Servizi (documento che viene allegato al POF, deliberato dal Consiglio d’Istituto e approvato dal Collegio dei Docenti ).

Regolamento d’Istituto (documento elaborato e deliberato dal Consiglio d’Istituto e adottato dal Collegio Docenti).

Statuto delle studentesse e degli studenti (strumento normativo rivisto nel 2008 per garantire la partecipazione attiva degli studenti alla vita e alle scelte della comunità scolastica) e Regolamento di disciplina (di cui all’art.1, comma 1, del DPR 235/2007).

Patto educativo di corresponsabilità (secondo l’art. 5-bis del D.P.R. 21/11/2007, n. 235 che modifica ed integra il D.P.R. 24/06/1998, n. 249 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti, contestualmente all’iscrizione è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un “patto” finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, studenti e famiglie).

Piano Finanziario (Bilanci preventivi e Conti consuntivi per il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto, deliberati dal Consiglio d’Istituto).

Piano annuale dell’Istituto (documento elaborato annualmente dal Dirigente scolastico che accompagna il Piano Finanziario elaborato dal D.S.G.A.).

Programmazioni e verifiche didattiche annuali della scuola dell’ infanzia, primaria e secondaria di I grado (documenti elaborati annualmente dai docenti che raccolgono gli obiettivi specifici disciplinari per ogni classe e gli esiti dei percorsi educativo-didattici).

Schede progetto (elaborazione comprensiva di finalità, modalità organizzative, verifica e valutazione dei progetti per l’anno in corso).

Documentazione sulla Sicurezza d ell’I stituto (piani e documenti previsti in ottemperanza del DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81, per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro).

Tutta la documentazione in elenco viene ogni anno aggiornata e allegata al Piano dell’Offerta Formativa.

Il presente documento è stato terminato il 14/12/2013 Nel corso del c.a. saranno possibili eventuali integrazioni e/o variazioni.

POF 2013/2014 73