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GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 1992 PAGINA 17 L'UNITÀ

Fernando Savater in basso una scena dal film «Colpire al cuore» (1982) di Gianni CULTURA D'Amelio Parla Fernando Savater, l'autore di «Etica per un figlio», il best-seller del momento «La morale non è una necessità primaria; è solo uno sviluppo della libertà umana I padri non possono essere amici dei loro figli: devono imparare a fare i genitori L'assenza di tempo limita il dialogo, così ho tentato di parlare ai giovani con un libro» Il lusso dell'etica Cento pagine di morale spiegata agli adolescenti, con uno stile vivace e divertente. «Etica per un fi­ glio», che in due mesi ha già esaurito quattro edizio­ ni, si sta rivelando un grande successo editoriale. L'autore, il filosofo spagnolo Fernando Savater, rac­ conta in quest'intervista i motivi che lo hanno spinto a scrivere il libro, e spiega i concetti più importanti contenuti nel testo.

LOMNZO MIRACI* •• Oltre centomila copie te, come l'aborto, il divorzio, il precetto del suo libro, cioè Se parliamo di uguaglianza in vendute in Spagna, e in Italia terrorismo o l'ecologia. Man­ «mettiti al posto del tuoi sl­ senso umano, vale a dire che - in soli due mesi - sono an­ ca quindi una riflessione di mili»? non esistono persone più vici­ date esaurite già quattro edi­ fondo, che possa essere com­ Quando uno cerca di fare ne all'umanità di altre: in que­ zioni. È insomma quello che prensibile a ragazzi di 15-16 quello che vuole, in primo sto c'è un'uguaglianza di fat­ si definisce un «caso editoria- anni, sul tema dell'etica, lo ho luogo deve esaminare che co­ to. E di conseguenza è più vi­ te»; e l'evento risulta ancora cercato di fornire uno stru­ sa vuole, qual è il suo deside­ cina un'uguagli?nza etica più Interessante se si conside­ mento d'aiuto ai giovani, per rio più profondo. E il primo Naturalmente il discorso è del ra che il testo che sta ottenen­ dar loro una base teorica pri­ desiderio di ognuno è venire tutto diverso se consideriamo do questo clamoroso succes­ ma di affrontare questioni più riconosciuto come essere anche le condizioni economi­ so è un libro di etica, opera di specifiche come quelle di cui che e politiche. uno del più prolifici filosofi ho appena parlato. E poiché umano. L'umanità non è una spagnoli contemporanei, Fer­ quando ho iniziato a scrivere condizione che viene da una Aspettava un successo del nando Savater, 45 anni, do­ questo libro in casa c'era un persona, ma è una condizio­ genere per il suo libro? cente di etica all'Università ragazzo di quell'età, che ov­ ne che ci diamo e ci confer­ In realtà mi ha sorpreso; l'ho dei Paesi Baschi. In realtà il viamente conosco molto be­ miamo reciprocamente. Èco- scritto quasi per sfida, poiché suo Etica per un figlio (Later­ ne, mi è sembrato un ricorso si che il «fai ciò che vuoi», che ne avevo parlato con alcuni za, 18.000 lire) è un libro di fi­ letterario possibile dedicare il è lo sviluppo della propria amici che mi avevano sconsi­ losofia «sui generis», in quanto libro a mio figlio. Ma non si umanità, necessita del «met­ gliato dicendo che è impossi­ il linguaggio e lo stile utilizzati tratta di un libro indirizzato a tersi al posto degli altri», ossia bile cercare di divulgare l'eti­ nel centinaio di pagine che qualcuno, è una riflessione stabilire questa umanità come ca agli adolescenti senza compongono l'opera è quan­ più generale. qualcosa di reciproco tra ci- sconfinare nel paternalismo. to di più lontano ci si possa Eppure c'è un dato curioso; seri che si riconoscono come Volevo dimostrare, e dimo­ immaginare dai «lassici» libri contemporaneamente al uguali. strare a me stesso, che era di filosofia. E una lunghezza, suo sono usciti altri libri de­ Lei parla di esseri uguali, e possibile riuscire in un inlento poco più di cento pagine, che dicati o scritti per i flgU. E U da qui può venire una nuo­ del genere. Equindi mi ha sor­ nulla ha a che vedere con 1 to­ segno di una difficoltà di va critica al suo libro. Non preso il successo cosi grande mi di altri autori. Anche se so­ comunicazione tra due ge­ crede che possa essere let­ no ben presenti tutti i concetti nerazioni? e continuato ottenuto in Spa­ to, e compreso, solo da gio­ gna. Ma visto com'era andata fondamentali della materia. E vani «agiati»? gli altri volumi già pubblicati Forse si, anche se io con mio ho pensato che in Italia potes­ L'etica, lo sviluppo dei senti­ se ottenere lo stesso risultato, da Savater (una trentina) so­ figlio ho sempre avuto un rap­ menti umani, è sempre un lus­ no decisamente più vicini al porto abbastanza buono. Ma perché credo che il vostro sia certo, c'è una difficolta che in so. Non è una necessità pri­ il paese più simile alla Spagna canone consueto dei libri di fi­ maria ma uno sviluppo della losofia. Forse, pero, lo stile ac­ parte deriva anche dall'assen­ anche da questo punto di vi­ za di tempo. Discorsi com­ libertà umana e quindi nasce sta. cattivante e divertente è pro­ quando ci sono condizioni prio una delle chiavi del suc­ plessi su questioni teoriche ri­ A suo Aglio Amador è pia­ chiedono tempo, lunghi di­ che consentono un'«arte del ciuto li libro? cesso del libro. Per compren- vivere». Quando la vita è pura jere a fondo come sia possi­ scorsi. Oggi in famiglia, tra la noto, era molto forte sul piano cui vivono, non sono ambienti sono essere amici dei loro fi­ terpretato come un elogio solo in maniera negativa e in­ A lui avevo mostrato qualche bile che un testo di etica ven­ televisione e gli impianti ste­ morale, oltre che su quello di proibizione, di coazione. gli, non devono. Non capisco dell'egoismo. Come rispon­ sultante, come desiderio di af­ necessità, cieco confronto capitolo in anteprima perché ia migliaia di copie e per reo, si parla sempre di meno. politico. Adesso si è avuto un Non esistono dogmi di tipo re­ questa pretesa; ognuno deve de a queste affermazioni? fermazione dei propri interes­ con le avversità, è molto diffi­ mi desse qualche opinione ri­ Ci sono certo discorsi, scherzi, rinnovamento totale, del qua­ ligioso o politico; noi genitori avere coscienza del proprio si contro quelli di tutti, non c'è cile raggiungere l'arte del vive­ jpprofondire i temi del libro siamo più permissivi o più Nel libro ho fatto un piccolo spetto a quanto andavo scri­ ibbiamo sentito direttamente ma non le lunghe discussioni le si deve per forza tenere status. Si deve essere amici riassunto dei libri di etica che possibilità di renderlo compa­ re. D'altra parte ogni situazio­ vendo, soprattutto riguardo al che temi del genere richiede­ conto: I giovani hanno molte scettici - dipende dai punti di degli amici e padri dei figli, tibile con l'etica. Ma se l'egoi­ ne sociale, sia quella della 'autore. vista. Siamo comunque più avevo scritto nel corso della linguaggio e allo stile. Ovvia­ Nel titolo è evidente la dedi­ rebbero. Forse parlarne attra­ più possibilità, molte più for­ non dobbiamo avere paura mia carriera, libri destinati smo viene inteso in maniera persona agiata con i suoi pro­ aperti e meno possessivi ri­ più ampia, come ricerca di mente mi ha detto che gli è ca al Aglio; ma li libro lei lo verso un libro è anche un mo­ me di espressione, sono me­ delle parole. Viviamo in un'e­ «agli adulti», ai professionisti blemi morali, sia quella di chi piaciuto, qualsiasi figlio direb­ do per sopperire a questa no radicali rispetto a quanto spetto a quanto potevano es­ poca piena di eufemismi, di ciò che realmente è meglio fa fatica ad arrivare alla fine ha Kritto davvero per suo serlo i genitori anche di 20-25 di questa materia. Tra questi il be cosi al proprio genitore, Agno, oppure lo dobbiamo mancanza di tempo. potevamo essere noi a quella paura delle parole: non vo­ libro che considero più im­ per ciascuno, allora non cre­ del mese, pone alcune preoc­ età. anni fa. In questo senso credo gliamo essere vecchi, padri. do che l'etica di Aristotele del- ma credo che sia rimasto dav­ considerare un «pretesto», Molte delle cose che lei sug­ che i giovani oggi abbiano portante si intitola Etica come cupazioni: e anche l'idea di vero soddisfatto del lavoro di un artificio letterario? gerisce nel libro non ha po­ Ma nonostante queste diffe­ Invece si deve accettare il fatto amor proprio. È un'afferma­ YEtica Nicomachea sia contra­ perfezione morale è diversa a renze, I giovani hanno oggi maggiori possibilità di scelta. che uno fino a un certo punto ria a questo. Soltanto l'etica suo padre, anche se, ripeto, tuto metterle In pratica, vi­ Nella prefazione dice di dif­ zione dell'etica non come seconda delle condizioni so­ non era una conversazione 1 mio intento era scrivere un sto che ha vissuto la sua la possibilità di «fare dò della sua vita è figlio e che poi qualcosa di opposto all'egoi­ cristiana si configura come ciali e delle condizioni stori­ ibro di etica che fosse acces­ che vogliono», come lei sug­ fidare dei «padri che giura­ diventa anche padre, e ciò un'etica di rinuncia rispetto del tutto personale. La cosa adolescenza nel pieno della no di essere 1 migliori amici smo, all'amor proprio, ma co­ che in cui ciascun essere più interessante è che a molti sibile a tutti, e soprattutto agli dittatura franchista. Quan­ gerisce nel libro? comporta un tipo di responsa­ me un prolungamento riflessi­ all'amor proprio. umano vive. idolescenti. In Spagna esco­ del propri Agli». Davvero ri­ bilità che l'amico non ha. suoi amici il libro è servito per to ha pesato questo snDa tiene Impossibile che esista vo dell'egoismo. Non c'è Ma come si può coniugare il È quindi utopia anche una io in continuazione libri dedi­ sua opera? Hanno almeno la possibilità comprendere meglio le que­ ati ai giovani, ma si tratta di di provarci, perché il loro am­ questo tipo di amicizia? Il suo libro ha ricevuto mol­ un'opposizione frontale: cer­ «fai ciò che vuoi» di cui ab­ società di eguali dal punto stioni di ogni giorno. esti su materie molto concre­ La dittatura franchista, com'è biente familiare e la società in Non è che i genitori non pos­ te critiche perché è stato in­ to, se l'egoismo lo si intende biamo parlato, con un altro di vista etico? Pier Paolo, Ninetta ed io: autobiografia di un «» • Un suggestivo barcone e mio fratello, cambiato la vi­ fessionc; in questa storia di Maria Callas, la madre, il sesso ul Tevere fa da sfondo alla ta». Quello che viene fuori dal Franco Cittì, protagonista monologo autentico, viscerale, rubato - sembrano svanire resentazione dell'autobiogra- libro è un personaggio un po' il libro si scioglie intomo al cul­ dietro al senso di line, sposta­ a di Franco Cini, il non di- bullo, un po' ingenuo, metà di tanti film di Pasolini, to del poeta di Casarsa con no gli eventi nel rigore di un'e­ ìenticato interprete di Acca!- guascone e metà angelo, un una devozione, un affetto fra- sattezza storica. Tutti coloro ine. Vita di un ragazzo di vita etemo giovane, imprigionato racconta di sé e di quegli anni temo: «Pasolini è nel mio cuo­ che hanno usato (e abusato) Sugarco), libro aerilo a quat- negli anni Sessanta, che non si re, nella mia mente, è attacca­ il nome di Pasolini sono degli o mani con Claudio Valenti- rassegna all'idea di dover cre­ Dall'infanzia in riformatorio to al muro della mia stanza: gli ipocriti; la stessa , i, racconta in prima persona scere, neanche di fronte all'e­ dico un etemo riposo tutte le che pure presiede il «Fondo ; vicende dell'attore scoperto videnza dei figli grandi, del fal­ al casuale incontro col regista sere e dormo». Pasolini» viene additata nel li­ a Pasolini, quasi la sua vita limento matrimoniale, della Nonostante Franco Citti ab­ bro come una speculatrice uti­ use un calco perfetto di quel- professione che con l'età vede bia una memoria fitta anche di litaristica. Solo lui e Ninetto i dei personaggi interpretati rarefarsi le opportunità di lavo­ LUIGI AMENDOLA ricordi positivi (gli amori, la Davoli possono considerarsi ì ei film, dal citato Accattone ro. Traspare cosi il senso vero, pesca a Fiumicino, ì viaggi al­ veri amici di Pasolini. 1961) a Una vita violenta autentico, dei sentimenti: l'a­ l'odio, la cattiveria, il dolore?». ta, poi il corpo senza vita all'I­ l'estero, il clamore dei Festival «Un ciclista la mattina alle Cosi esordisce Vita di un ragaz­ droscalo di Ostia. Ed ecco i ba­ sette, a Fiumicino, uno che gi­ 1961) e micizia con Pasolini, i continui zo di vita con una partenza da cinematografici, la nostalgia 1962). «Questo libro - si al­ innamoramenti con donne di­ gni al fiume, le prostitute, fino del padre), il suo maggiore rava in bicicletta urlando a centometrista sul «dolore del al primo film: «Al primo ciak io rimpianto rimane legato alla fi­ squarciagola perché sapeva etta a spiegare Fanco Cini - verse, il gusto di saper cogliere mondo» e sul personale dolore mi cacavo sotto. Ma come al iole essere soprattutto un la poesia che è racchiusa in di Fanco Cittì, la borgata, la fa­ ne prematura dell'amico poe­ che H lo conoscevano in tanti, solito non volevo darlo a vede­ ta. Inconsciamente riconosce mi portò la notizia della sua maggio a Pasolini, un ricordo ogni gesto di vita. Merito sicu­ me, la guerra, il riformatorio, il re e assumevo strani atteggia­ •D'uomo di cultura, dell'uo- ramente del coautore, Claudio cinema, la gloria tra virgolette, in lui quella guida spirituale morte. "Hanno ammazzalo menti per non farlo capire. Il che è mancata alla sua vita, Pasolini" strillava». Qui il rac­ o di lettere, dell'uomo di cl­ Valentin!, aver saputo trasferi­ un grande amico, la morte, la grugno da coatto sbandierato ima, o, più semplicemente, re sulla pagina, in un italiano disperazione, la merda... In forse per la latitanza materna, conto s'inceppa, come per un al vento, le gambe che mi tre­ per la brutalità delle cose, ma segnale convenuto, un punto :ll'uomo che aveva modi sin­ «sporcato», le molte verità di questa elencazione cupa, che mavano come quelle di un ca- cri, onesti, un mondo tutto Fanco Cittì. sembra chiudere nel giro di anche per una sorta di «anima­ di confine tra la parola e il si­ preto. Pier Paolo andava avanti lità» viscerale che lo caratteriz­ lenzio, tra vitalità e dolore. io da far accettare. Un Im- •Ho più di cinquant'anni e poche parole tutta una vita, si e indietro con la macchina da lagglo che da noi nessuno non mi sono mai piaciuto. So­ affaccia lo sguardo di David, il za come un marchio, un gene Il volto di Franco Cittì ora si presa in mano. Mi girava intor­ ereditario. La scomparsa di Pa­ chiude in una intricata ramifi­ •ava mai sentito. L'incontro no sempre corso dietro alla vi­ figlio svedese, poi subito appa­ no come una vespa saltellante in noi, me, mio fratello, i no- ta soltanto per cercare di fre­ re la figura in negativo della solini è anche un motivo di ri­ cazione di rughe; a voce, som­ •i amici, per lui interessato al garmi. Ma quella ci pensava da madre che lo denunciava per e a me pareva una specie di flessione sul significato della messamente, quasi sussurran­ wtro modo di vivere, è stato sola a farlo. Non mi voglio be­ tenerlo in riformatorio. In alter­ Gesù Cristo». Una scrittura morte, la cui parola ricorre più do, soffia le ultime profetiche i Incontro fortunato. Per lui e ne. Non mi amo. Come posso nanza, come per un gioco di molto vicina al parlato, un lin­ volte nel libro, come se Citti ne parole prima di accomiatarsi' chiaroscuri, si staglia il volto guaggio a volte crudo, a volle subisse un torbido fascino. Le «Voglio morire come l'ultimo •r noi... Non sapevo che amarmi, se nessuno mi ha mai dolce, cosi com'è la vita, ma lell'uomo timido ed educato spiegato come si fa. se intomo serio, scavato, di Pasolini che Franco Cittì (a sinistra) con Anna Magnani e in una foto del 1962 stesse passioni dell'amico ragazzo di vita e raggiungere i avrebbe e ci avrebbe, a me a me ho visto solo e sempre in biclcleta attraversa la borga­ una voce vera come una con- poeta - il calcio, l'amore per Pier Paolo in Paradiso».