Universita' Degli Studi Di Milano
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIODIVERSITÀ ED EVOLUZIONE BIOLOGICA ANALISI DELLA CONSISTENZA NUMERICA E DELLA DISTRIBUZIONE SPAZIALE DEI BRANCHI DI LUPO (Canis lupus) NELLA PROVINCIA DI AREZZO presso: Centro Studi “I Stabbi”, Alpe di Catenaia Relatore: Prof. GIOVANNI VAILATI Correlatore: Prof. MARCO APOLLONIO Correlatore: Dott. ANDREA GAZZOLA Tesi di Laurea di: SARA OCCHIPINTI Matricola 702807 Anno Accademico 2007-2008 All’ombra dell’arcobaleno. 2 Ringraziamenti Ringrazio il Professor Vailati e il Professor Apollonio per la disponibilità mostrata nei miei confronti e la pazienza, oltre che per la possibilità che mi hanno offerto di avvicinarmi al mondo dei selvatici che tanto mi incuriosiva fin da bambina. Un grazie particolare va alla Provincia di Arezzo per il sostegno e la collaborazione costante offerta durante il mio anno di tesi: Dott. Chianucci, Dott. Pedone, Dott. Mattioli, Nicola Vignoli e Antonella Bosi. Ringrazio tutti i cacciatori, in special modo Mirco Geri, e le guardie forestali per le preziose segnalazioni. Ringrazio tanto Claudia Capitani, Alessia Viviani, Marco Alboni e quanti altri hanno raccolto tutti i dati sul lupo dal 1998 al 2005, senza non avrei potuto scrivere la mia tesi. Ringrazio Alessia perché mi è stata vicina con affetto i primi periodi in cui mi sentivo un po’ sola e mi ha fatto vedere i fenomeni sotto un’altra luce, quella della sua esperienza. Ringrazio Andrea Gazzola, il mio correlatore, che è riuscito a farmi perdere la pazienza nonostante la pietra dell’equilibrio, che mi ha insegnato che la fretta fa i gattini ciechi e che la tenacia la vince su tutte (“bisogna fare una cosa per volta, farla morto di morto bene, col tempo che ci vo’”). Inoltre, lo ringrazio per le fagiolate, la fontina a quintalate e gli gnocchi ai quattro formaggi. Ringrazio Paolo Bongi per l’aiuto che mi ha dato nella stesura dei risultati e il supporto morale. Ringrazio Manuela Donaggio ed Elisa Bertolotto per avermi sostenuto in svariati momenti di tensione e per avermi portata al karaoke, Nadia Cappai perché ama e cura gli “animalini”, cucina il cinghiale più buono del mondo e mi fa ridere. 3 Ringrazio le mie “cipi-cipi”, Barbara e la Passi, e ricordo loro che il castoro è un animale monogamo, famiglia, lavoro e si svaga con l’hobby del trapano, che “chiudi quella porta o sei fuori” e che senza di loro non sarebbe stato lo stesso. Ringrazio la Rappona, Elisa Rappucci, che è stata al mio fianco dall’inizio alla fine di questa avventura (DONNAVVENTURA), con cui ho condiviso gioie e dolori, mi sono fatta le peggio cadute e le peggio risate, con cui ho imparato a vivere la notte, la solitudine e a gestire i timori senza mai abbandonare l’obbiettivo. Ringrazio il Gandelli, che nonostante tutto è stata una presenza costante e rassicurante nel mio periodo di tesi e mi ha soccorso diverse volte. Ringrazio Rachele Bernasconi che è unica per sensibilità e dolcezza. Ringrazio tutto il gruppo del Professor Apollonio perché è unito e costituito da persone molto in gamba che lavorano duro ma sono comunque capaci di divertirsi. Ringrazio di cuore tutti i Professori del mio corso di laurea perché sono stati sempre molto disponibili e mi hanno fatto appassionare ai temi che trattavano. Ringrazio i miei amici DELLUNIMI (Edu, Nau, Torte, Bru, Tilde, Claudia, Dimi, David, Vero, Lauretta, Peter, Silva, Sara, Pepe, Salvo, Paolino, Ros…) che hanno costituito la mia vita degli ultimi sei anni e grazie ai quali sono scesa dalle nuvole ed ho cominciato a vivere per davvero, in primo luogo Milano. Siete, grazie al cielo, mille e non riesco a scrivervi tutti ma sappiate che siete per gran parte artefici di quello che sono ora. Ringrazio le mie storiche migliori amiche, che dopo più di dieci anni sono ancora qui: Camilla e Serena, con le quali sono giunta alle stesse conclusioni seppur a partire da esperienze completamente diverse; Cecilia Granata con la quale ho condiviso momenti forti e bellissimi; la Vero, perché con il suo esempio di forza, con sei f maiuscole, mi impedisce di non percepire la vita come bella. 4 Ringrazio Luigi, che seppur presente da pochi mesi, è riuscito a pescarmi dall’apatia in cui galleggiavo noncurante e a farmi rivivere la felicità dei bimbi. Non ci credevo proprio, ora sì. Ringrazio mia sorella, che è una delle perle presenti nella mia esistenza che risulterebbe impoverita all’osso senza di lei. Ringrazio i miei genitori perché ci sono sempre nel bene e nel male, perché mi hanno insegnato non solo a vivere ma anche a stare al mondo e che nonostante la loro esperienza mi hanno lasciata libera di intraprendere quello che mi piaceva, sempre, anche se talvolta poteva sembrare sconveniente. Ringrazio tutta la mia famiglia che è unita e numerosa: Zio Rino e Zia Gabriella, con i loro gatti e la loro simpatica litigiosità, Zio Filippo e zia Concetta (la mia adorata CONCEPU, senza la quale manco sta volta ce l’avrei fatta), le mie cugine Silvia e Francesca che, ormai in fase “muliebre”, comunque continuano a starmi vicine. Ringrazio i miei nonni perché senza di loro niente di tutto questo sarebbe stato possibile. 5 Riassunto Il presente studio analizza alcuni aspetti della biologia del lupo (Canis lupus), quali la determinazione della consistenza numerica e della distribuzione spaziale della specie nella provincia di Arezzo, dal 1998 al 2007. Tale indagine è frutto della collaborazione tra l’Università di Sassari e la Provincia di Arezzo, che hanno avviato un progetto di ricerca volto al monitoraggio dello stato di conservazione del lupo, individuato come obiettivo prioritario dalla Direttiva CEE 92/43 “Habitat”. Tale studio è stato condotto con metodi non invasivi quali: la percorrenza mensile, a piedi, di una rete di percorsi distribuiti uniformemente sul territorio provinciale; la rilevazione su neve di piste di impronte (snow-tracking), per valutare il numero degli individui presenti e raccogliere segni di presenza (escrementi, urine, raspate e campioni biologici) e il monitoraggio mediante la tecnica dell’ululato indotto (wolf-howling), per l’individuazione dei siti di allevamento dei cuccioli (rendez-vous sites) e per accertare l’avvenuta riproduzione nei branchi. Infine, sono state raccolte le localizzazioni degli avvistamenti di lupo e dei ritrovamenti degli esemplari morti. Le localizzazioni di tutti i segni di presenza sono state effettuate con GPS e registrate su supporto informatico, attraverso l’utilizzo di GIS. Dallo studio è emerso che il numero di branchi monitorati in provincia varia da 8 a 14 e che la densità media dei branchi di lupo è di 0,50,03 branchi/100 kmq. Sebbene siano stati osservati branchi costituiti da 8 individui, la dimensione media del branco è di 4 lupi. Il numero di lupi presenti annualmente sul territorio provinciale varia da 38 a 56 individui (462,5). Nel corso del periodo d’indagine, sia il numero di branchi che il numero di lupi mostrano una tendenza positiva. 6 La tecnica dell’ululato indotto ha evidenziato un successo riproduttivo annuale dei branchi che oscilla tra il 57% e l’83%. Durante il periodo di studio sono stati rinvenuti 36 lupi morti, annualmente il numero di esemplari recuperati varia da 2 a 6. Analizzando le cause di mortalità degli individui rinvenuti, si è osservato che il bracconaggio rappresenta il fattore più importante (39%), seguito dagli investimenti stradali (36%). Nel 25% dei casi non è stato possibile risalire alle cause di morte. Le differenti cause di mortalità non incidono diversamente su individui di sesso maschile e femminile, al contrario i giovani sono soggetti in maggior misura agli investimenti stradali, mentre gli individui adulti sono più soggetti ad episodi di bracconaggio. L’analisi della distribuzione spaziale dei siti di allevamento dei cuccioli (rendez-vous sites) ha evidenziato una distanza media tra branchi limitrofi pari a 111651046 m. Le distanze tra i rendez-vous sites di branchi contigui non sono variate significativamente durante l’intero periodo d’indagine. La dispersione dei siti di allevamento di ciascun branco è stata valutata misurando la superficie del minimo poligono convesso (MPC) che inscrive le localizzazioni dei rendez- vous sites. Tale superficie varia notevolmente da branco a branco ed in media è risultata pari a 1269250 mq. Da questo quadro emerge che la provincia di Arezzo ha una grande importanza per la conservazione del lupo ed ospita una consistente popolazione vitale. Inoltre, la presenza di alcuni settori idonei disponibili permette di ipotizzare un’ulteriore crescita demografica. 7 Sommario Introduzione 10 1 Biologia della Specie ................................................................................................... 14 1.1 Origini ................................................................................................................... 14 1.2 Classificazione e Tassonomia ............................................................................... 15 1.3 Distribuzione mondiale ......................................................................................... 17 1.4 Situazione italiana ................................................................................................. 19 1.5 Morfologia............................................................................................................. 22 1.5.1 Peso e dimensioni .......................................................................................... 23 1.5.2 Cranio ............................................................................................................