Il Lupo Nella Provincia Di Arezzo
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lupo nuovo optima 5-06-2006 19:09 Pagina 2 il lupo IN PROVINCIA DI AREZZO A cura di Marco Apollonio e Luca Mattioli Provincia di Arezzo Le Balze lupo nuovo optima 5-06-2006 19:09 Pagina 4 Referenze fotografiche Indice Graziano Capaccioli: Figure 3.10, 3.11, 4.2, 5.4, 5.13, 8.2, 8.9, 9.12, 10.19 e pagine 6, 10, 148 Graziano Tortelli: Figura 4.3 Roberto Zaffi e Luciano Piazza: Figure 4.8, 5.10, 7.13, 10.17? e pagine 86, 114, 130, 154 Corpo Forestale dello Stato di Arezzo: Figura 6.6 e pagina 66 Elisa Avanzinelli: Figura 5.18 Claudia Capitani: Figure 2.1, 4.6, 5.2, 5.3, 5.6, 5.7, 5.8, 5.9, 6.8, 10.4b e pagine 44 Andrea Gazzola: Figure 10.1, 10.4a, 10.5a, 10.7, 10.8, 10.9 IL LUPO IN PROVINCIA DI AREZZO M.F. Di Benedetto, A. Gazzola, M. Geri, D. Mirco Geri: Figura 5.23 Giustini, L. Iacolina, P. Lamberti, S. Marsili, L. Paolo Lamberti: Figura 5.20 Mattioli, A. Vanni, A. Viviani. Alessia Viviani: Figure 1.1, 4.4, 4.5, 5.21, 10.5b e pagine 28, 102 1) IL CENTRO STUDI DI CASA STABBI E LA LINEA EDITORIALE SULLA 8) RAPPORTO PREDA-PREDATORE: CONSERVAZIONE E GESTIONE IL SISTEMA DELL’ALPE DI CATENAIA Foto di copertina: Graziano Capaccioli DELLA FAUNA Paolo Lamberti, Marco Alboni . 103 Roberto Vasai . .7 Hanno contribuito al contenuto di questo capito- Grafica: Margherita Barcucci lo: M. Apollonio, C. Capitani, A. Gazzola, L. 2) UN PROGETTO Mattioli, L. Mauri, M. Scandura, A. Viviani, V. Impaginazione: Cristina Bruzzichelli PER UNA SPECIE PRIORITARIA Viviani, nonché numerosi studenti in tesi apparte- Gabriele Chianucci . .11 nenti a diverse università italiane per gli studi radiotelemetrici e molti volontari per le catture e i 3) IL TERRITORIO censimenti di ungulati. DELLA PROVINCIA DI AREZZO Luca Mattioli . .15 9) ECOLOGIA TROFICA Claudia Capitani . 115 4) IL LUPO: UN PREDATORE Hanno contribuito al contenuto di questo capitolo: SOCIALE ED ADATTABILE L. Mattioli, M. Apollonio, E. Avanzinelli, I. Bertelli, Alessia Viviani, Andrea Gazzola, A. Gazzola, P. Lamberti, A. Viviani, M. Alboni, A. Massimo Scandura . 29 Colombo, V. Viviani 5) METODI DI STUDIO 10) IL LUPO E L'ATTIVITÀ ZOOTECNICA Claudia Capitani, Paolo Lamberti, Andrea Gazzola . 131 Massimo Scandura . 45 Hanno contribuito al contenuto di questo capito- lo: il Servizio Veterinario dell’ASL n. 8 di Arezzo 6) DISTRIBUZIONE E DINAMICA (ed in particolare il Dr. Fabio Parca, il Dr. DI POPOLAZIONE DEL LUPO Francesco Luccaccini ed il Dr. Ferdinando Rosi), IN PROVINCIA D’AREZZO M. Apollonio, L. Mattioli e M. Scandura. Claudia Capitani . 67 Hanno contribuito al contenuto di questo capitolo: 11) CONCLUSIONI DEI CURATORI L. Mattioli, A.Viviani, M. Scandura, L. Mauri, P. Marco Apollonio e Luca Mattioli . 149 Lamberti, A. Gazzola, M. Apollonio, E. Avanzinelli, F. Benvenuti, D. Giustini, S. Marsili, A. Vanni, M. Bibliografia . 155 Alboni, A. Colombo, M. Gemignani, M. Geri 7) LO STUDIO GENETICO: IL CONTRIBUTO DEL DNA Copyright © 2006 - Editrice Le Balze - Via Montecavallo, 16 - Montepulciano (Si) Massimo Scandura . 87 www.lebalze.com - [email protected] Hanno contribuito al contenuto di questo capito- lo: M. Alboni, M. Apollonio, E. Avanzinelli, F. Benvenuti, C. Capitani, S. Cappelli, D. Del Chiaro, ISBN 88-7539-123-8 4 il lupo 5 lupo nuovo optima 5-06-2006 19:10 Pagina 6 ROBERTO VASAI 1. Il Centro Studi di Casa Stabbi e la linea editoriale sulla conservazione e gestione della fauna Roberto Vasai Il centro studi di Casa Stabbi è il frutto di ge, la quale prevede il monitoraggio obbliga- un impegno “antico” della Provincia di torio delle specie di interesse prioritario da Arezzo nel settore della tutela e corretta parte delle Province competenti per territo- gestione della fauna, secondo una linea di rio, la Provincia di Arezzo, a partire dal piena attuazione delle normative di settore 1998, ha avviato un progetto di ricerca sul- (L.R. n° 3/94 “Protezione fauna omeoterma l’intero territorio provinciale in collaborazio- ed esercizio venatorio”; L.R. n° 56/2000 ne con il Prof. Marco Apollonio, Direttore “Attuazione della Direttiva Habitat”). Il pri- del Dipartimento di Zoologia e Genetica mo passo è stato mosso nel 1997, quando la Evoluzionistica dell’Università di Sassari e Provincia di Arezzo nell’ambito della revi- membro del Centro Interuniversitario per la sione della propria pianificazione faunisti- Ricerca sulla Selvaggina (C.I.R.S. e M.A.F.) di co-venatoria ha istituito, in collaborazione Firenze, incentrato sullo studio della consi- con le Comunità montane del Casentino, stenza, la dinamica e la struttura di popola- della Valtiberina e del Pratomagno, con la zione del lupo nelle oasi di protezione della Del. C.P. n° 140/1997 cinque Oasi di prote- Provincia. A tale progetto ha aderito la zione faunistica nei principali complessi Regione Toscana con un supporto importan- forestali appartenenti al Patrimonio agricolo te e continuo, mentre il Ministero forestale regionale, di cui una nel complesso dell’Ambiente e Tutela del Territorio, Servizio forestale “Alpe di Catenaia”. Conservazione della Natura, attraverso una Queste aree rappresentano uno degli ele- specifica convenzione ha riconosciuto il pro- menti di maggior pregio naturalistico oltre- getto come “iniziativa di elevato contenuto chè paesaggistico della Provincia, per la loro scientifico e vicina agli obiettivi di tutela e di collocazione strategica nei principali com- monitoraggio delle specie di interesse comu- plessi montuosi e forestali, caratterizzati da nitario così come definiti dalla direttiva elevata biodiversità e dalla presenza di 92/43/CEE e dal D.P.R. n° 357 dell’8/9/1997” importanti entità zoologiche e ambientali da e si è impegnato a dare il proprio patrocinio preservare. Di particolare interesse è il siste- alle attività di ricerca. ma preda-predatore costituito dagli ungulati L’avvio di questo primo progetto ha subito selvatici, in primo luogo capriolo e cinghia- evidenziato l’esigenza, al fine di consentire un le, e dai relativi predatori, quali l’aquila, la ottimale sviluppo degli studi, di realizzare una volpe e soprattutto il lupo che è l’unica spe- struttura che svolgesse le funzioni essenziali di cie di mammifero esistente nella Provincia la Centro studi, ovvero di fulcro intorno al quale cui conservazione è stata individuata come creare ed organizzare ulteriori azioni di ricerca obbiettivo prioritario dalla Direttiva CEE e di divulgazione ambientale, e di foresteria, 92/43 “Habitat”, recepita successivamente ovvero alloggio-permanente per il personale dalla Regione Toscana con L.R. n. 56/2000. ricercatore impegnato nei progetti ubicato vici- Ben prima della promulgazione della leg- no o all’interno delle aree di studio. 6 Studi sulla biologia della fauna il lupo 7 lupo nuovo optima 5-06-2006 19:10 Pagina 8 IL CENTRO STUDI DI CASA STABBI E LA LINEA EDITORIALE SULLA CONSERVAZIONE E GESTIONE DELLA FAUNA ROBERTO VASAI Attraverso l’approvazione di un protocol- Montana Casentino, Unione regionale cac- re il più elevato numero di persone interes- Ci auguriamo di essere riusciti nell’intento. lo di intesa tra la Provincia di Arezzo, la ciatori dell’Appennino, Ambtiti territoriali di sate alla materia: dai ricercatori agli addetti Il mio più sentito ringraziamento va a tutte Comunità Montana del Casentino ed il caccia AR 1, AR 2 e AR 3, Federcaccia alla gestione, dagli operatori forestali e agri- le numerosissime persone che hanno dato un Comune di Chitignano, è stato individuato in Provinciale di Arezzo. coli ai cacciatori e agli ambientalisti, fino ad contributo alla realizzazione di tutto questo. “Casa Stabbi”, ubicata nel complesso fore- Presso il centro è stata ubicata anche una arrivare al mondo della scuola ed alle comu- stale regionale dell’Alpe di Catenaia, comu- importante stazione di rilevamento della nità locali. ne di Chitignano, la struttura ideale per lo qualità dell’aria, parte di una rete di rileva- Fig. 1.1 - Veduta del Monte Foresto nell’Alpe di Catenaia, ripresa dal crinale della fonte di S. Francesco scopo. Grazie ad un forte impegno per la mento realizzata dalla Regione Toscana. ristrutturazione da parte della Provincia di Ma “Casa Stabbi” non ha solo il polmone Arezzo, ad un ulteriore finanziamento della della ricerca e dello studio: vuole respirare Comunità Europea nell’ambito del progetto anche con quello della divulgazione e della Docup 2000-2006 Ob.2, ed alla concessio- documentazione nei settori della gestione e ne in uso da parte della Comunità Montana conservazione ambientale. Per sviluppare al della struttura di proprietà regionale per gli meglio questa seconda dimensione, Provin- scopi del progetto, è stato possibile realizza- cia di Arezzo e ARSIA Toscana, agenzia lea- re il “Centro studi e di documentazione der nel settore della sperimentazione e ambientale sulle oasi di protezione della divulgazione, hanno stipulato un protocollo Provincia di Arezzo-Casa Stabbi”. Il centro è di intesa, tra i cui elementi qualificanti vi è la dotato di una foresteria in grado di ospitare realizzazione di una specifica linea editoria- in pianta stabile un gruppo di 10 persone tra le comune che consenta una divulgazione ricercatori e studenti, e di un secondo polo più ampia dei risultati scientifici dei progetti didattico dedicato alla realizzazione di ini- realizzati presso il centro, e fino ad oggi ziative formative a carattere residenziale, in pubblicati in specifiche riviste specializzate, grado di ospitare fino a 30 persone. Il centro per lo più in lingua straniera, aprendo possi- ha già accolto master post-laurea e esercita- bilità ulteriori di dialogo con il mondo della zioni di campo di corsi universitari in mate- scuola e della divulgazione ambientale di ria di conservazione e gestione della fauna, base. ed è in progettazione un Master europeo L’orizzonte di azione è quello di un con- sulla conservazione e gestione delle popola- tinuo scambio tra i due livelli “locale” e “glo- zioni animali da realizzare in collaborazione bale” interpretati come ricchezze comple- tra il Gruppo di ricerca del Prof.