Esegesi Ed Autoesegesi Dantesca Alcuni Esercizi Metaletterari Della Commedia

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Esegesi Ed Autoesegesi Dantesca Alcuni Esercizi Metaletterari Della Commedia Corso di Laurea magistrale in Filologia e letteratura italiana Tesi di Laurea Esegesi ed autoesegesi dantesca Alcuni esercizi metaletterari della Commedia Relatore Ch. Prof. Riccardo Drusi Correlatori Ch. Prof. Attilio Bettinzoli Ch. Prof. Aldo Maria Costantini Laureanda Martina Piccin Matricola 828702 Anno Accademico 2011/2012 INDICE INTRODUZIONE…………………………………………………………………………..4 DANTE PERSONAGGIO-POETA DELLA COMMEDIA ………………………6 UNA DISTINZIONE PRELIMINARE: DANTE-PERSONAGGIO E DANTE-POETA…………………………………….6 LE RIFLESSIONI DI CONTINI……………………………………….………………………………………………………………….11 L’ARCIPERSONAGGIO DI SANTAGATA……………………………………………………………………………………….....14 FRANCESCA E IL SUPERAMENTO DELL’IDEOLOGIA CORTESE…….18 IL SECONDO CERCHIO DELL’INFERNO: LA LUSSURIA……………………………………………………………………..18 MATERIA DEL CANTO V…………………………………………………………………………………………….………………….20 NOTIZIE BIOGRAFICHE SU PAOLO E FRANCESCA…………………………………………………………………..………26 STORIA DELLA CRITICA: I COMMENTI ANTICHI E LA NOVELLA DI GIOVANNI BOCCACCIO……………..27 STORIA DELLA CRITICA: UGO FOSCOLO E FRANCESCO DE SANCTIS………………………………….…………..33 STORIA DELLA CRITICA: LA SVOLTA DI GIANFRANCO CONTINI………………………………………………………35 STORIA DELLA CRITICA: RENÉ GIRARD………………………………………………………………………………………….36 LA SOCIETÀ CORTESE……………………………………………………………………………………………………………………37 L’AMORE CORTESE……………………………………………………………………………………………………………….………38 IL DE AMORE DI ANDREA CAPPELLANO……………………………………………………………………………….……….39 IL ROMANZO CORTESE………………………………………………………………………………………………………….……..40 LA LETTERATURA CORTESE NEL CANTO V DELL’ INFERNO……………………………………………………………..41 L’EVOLUZIONE DEL PENSIERO DI DANTE………………………………………………………………………………………44 LA PRESA DI DISTANZA DA CAVALCANTI……………………………………50 VITA E OPERE DI GUIDO CAVALCANTI……………………………………………………………………………….………….50 CAVALCANTI NELLA COMMEDIA …………………………………………………………………………………………………..52 CAVALCANTI NEL CANTO X DELL’ INFERNO…………………………………………………………………………….……..52 CAVALCANTI NEL CANTO XI DEL PURGATORIO ……………………………………………………………………………..61 LA FASE DELL’AMICIZIA………………………………………………………………………………………………………….…….64 IL PERCORSO POETICO DELLA VITA NOVA …………………………………………………………………………………….68 DONNA ME PREGA QUALE RISPOSTA ALLA VITA NOVA ……………………………………………………………..…72 ALTRI DUE COMPONIMENTI INDIRIZZATI A DANTE……………………………………………………………………...76 LA REAZIONE DI DANTE……………………………………………………………………………………………………………..…79 L’INCONTRO CON FORESE DONATI: LA POESIA COMICA…………..81 I DUE CANTI DEDICATI A FORESE DONATI…………………………………………………………………………………….81 LA TENZONE CON FORESE DONATI……………………………………………………………………………………………….85 IL TRAVIAMENTO DI DANTE. L’IPOTESI AMPIA DI MARTI……………………………………………….……………..91 2 IL TRAVIAMENTO DI DANTE. LA LETTURA METALETTERARIA DI CONTINI ED ALTRI CRITICI…………..95 UN ANTECEDENTE: LA “TENZONE” TRA MAESTRO ADAMO E SINONE………………………………………….96 IL DOLCE STIL NOVO : BONAGIUNTA E GUINIZZELLI…………………102 L’EPISODIO DI BONAGIUNTA DA LUCCA……………………………………………………………………………………..102 LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DI BONAGIUNTA……………………………………………………………….……..106 ANALISI DEL SINTAGMA DOLCE STIL NOVO …………………………………………………………………………………108 L’INCONTRO CON IL PADRE DEL DOLCE STIL NOVO…………………………………………………………………….111 SEGNALI DI LUSSURIA LETTERARIA……………………………………………………………………………………………..119 LA POETICA GUINIZZELLIANA……………………………………………………………………………………………………..123 GUINIZZELLI IN DANTE………………………………………………………………………………………………………………..127 LA TENZONE DI GUINIZZELLI CON GUITTONE D’AREZZO……………………………………………………….……129 LE RAGIONI DELL’AVVERSIONE DANTESCA PER GUITTONE…………………………………………………………132 QUALCHE CENNO SU ARNAUT DANIEL……………………………………………………………………………………….137 CONCLUSIONI…………………………………………………………………………140 BIBLIOGRAFIA………………………………………………………….……………..146 RINGRAZIAMENTI……………………………………………………………..…..156 3 INTRODUZIONE Il mio interesse per Dante è nato in terza superiore quando il professore di letteratura italiana ha avvicinato noi studenti all’ opera omnia dell’autore e, in base ai programmi ministeriali, ci ha fatto leggere pressoché integralmente la prima cantica della Commedia , ovvero l’ Inferno . Arrivati al canto V, l’insegnante ci disse che Dante auctor condannava Francesca mentre Dante agens si sentiva partecipe del suo dramma al punto da svenire. Io non riuscii a capire come mai Dante potesse condannare la letteratura cortese fatta di cavalieri innamorati e di bellissime dame celebrate. Ovviamente si tratta di un nodo interpretativo fondamentale all’interno della struttura del poema e dell’ iter salvifico che in esso Dante intraprende. Il Dante-autore e il Dante- personaggio sono uno sdoppiamento della stessa persona, ma esercitano funzioni diverse. Come dico subito dopo, è stato Contini che ha posto l’accento sul duplice ruolo svolto dal poeta, ma la distinzione tra auctor e agens è in realtà molto antica e si deve con buona probabilità allo stesso Dante, se è lui l’autore dell’Epistola XIII a Cangrande della Scala che nella seconda parte è un vero e proprio accessus ad operam , cioè un’introduzione che fissa sei fondamentali livelli di lettura del poema, tra cui la distinzione ricordata. L’ agens , il personaggio che dice “io”, costituisce una scelta coraggiosa e solennemente enfatizzata dall’ auctor : l’ agens è coinvolto direttamente nelle vicende narrate, nel confronto-scontro con le anime che incontra, ma non viene mai meno la presenza forte delle sue caratteristiche di uomo, nelle quali quella di essere un poeta (e cioè l’intellettuale che è saggio interprete della verità) è naturalmente la più importante. L’ auctor racconta questa storia e a volte interviene direttamente per chiosare in vario modo le vicende narrate (è giusto ricordare almeno il caso celebre degli appelli al lettore sparsamente distribuiti nel poema). Illuminante per me è stata la lettura del saggio Dante come personaggio-poeta della Commedia scritto da Gianfranco Contini nel 1957, inserito nel volume Varianti e altra linguistica: una raccolta di saggi (1938-1968) e successivamente in Un’idea di Dante . Sono partita da una lettura analitica di questo testo densissimo di contenuti, accostandomi al lessico specialistico e raro del famoso critico letterario con il vocabolario alla mano e andando a cercare tutti i riferimenti che faceva dandoli per scontati, a partire dalla concezione della storia di Benedetto Croce per arrivare fino al biblico Cantico dei cantici . Il saggio mi ha permesso di fare alcune acquisizioni: ho capito in che cosa consiste la figura di Dante personaggio-poeta della Commedia , che corrisponde all’ agens , ovvero al protagonista dell’opera, ed ho trovato degli episodi in cui viene maggiormente allo scoperto l’ animus di poeta del personaggio che affronta il viaggio ultramondano attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso. Contini mi ha fornito una chiave di lettura per accostarmi agli episodi di Francesca ( IF V), Cavalcante de’ Cavalcanti ( IF X), Forese Donati ( PG XXIII-XXIV), maestro Adamo e Sinone ( IF XXX), Bonagiunta da Lucca ( PG XXIV), Guido Guinizzelli e Arnaut Daniel ( PG XXVI): ho capito che dietro alle loro condanne ci sono anche polemiche di tipo letterario; scopo del mio lavoro di ricerca è stato quello di individuare queste polemiche e, in base ad esse, ricostruire la poetica dantesca. Francesca, tra i lussuriosi infernali, permette a Dante di prendere le distanze dalla concezione dell’amore che permea la letteratura cortese; Cavalcante de’ Cavalcanti, padre di Guido e condannato come eretico, offre al poeta l’occasione per annunciare la propria primazia su quello 4 che era stato il primo dei suoi amici; maestro Adamo e Sinone, falsatori di Malebolge, hanno un battibecco a mo’ di tenzone comica cui non è opportuno prestare attenzione; Forese Donati, tra i golosi del Purgatorio, ha praticato con Dante giovane un tipo di poesia non impegnata rinnegata dal poeta maturo; Bonagiunta da Lucca, della stessa schiera di Forese, ha criticato in vita la poetica guinizzelliana da cui invece Dante ha preso le mosse; Guido Guinizzelli, tra i lussuriosi dell’ultima cornice purgatoriale, ha cantato un tipo di amore troppo legato alle vicende terrene ed ha considerato proprio maestro il tanto vituperato da Dante Guittone d’Arezzo; Arnaut Daniel, anch’egli lussurioso, rappresenta il passaggio dall’amore terreno per la donna all’amore-caritas rivolto a Dio. Ho affrontato la lettura della Commedia con l’ausilio delle edizioni commentate di Bosco-Reggio e di Anna Maria Chiavacci Leonardi. Nell’analisi degli episodi elencati sopra mi sono avvalsa delle letture dei canti contenute nelle varie Lecturae Dantis , come la Lectura Dantis Scaligera e la Lectura Dantis Turicensis , per poi proseguire con la bibliografia in esse suggerita. Uno strumento di lavoro indispensabile, utile come base di partenza per le varie indagini, è stata l’ Enciclopedia Dantesca . L’individuazione e l’analisi delle polemiche che Dante fa all’interno della Commedia , corroborata dalla lettura di Vita Nova e De vulgari eloquentia , mi ha permesso di ricostruire, seppur parzialmente, la concezione che il poeta fiorentino ha della poesia e dell’amore. Spero con questa ricerca di essere progredita nella conoscenza dell’autore che ha fondato lingua e letteratura italiana e che nei secoli continua a destare l’interesse di molti. 5 DANTE PERSONAGGIO-POETA DELLA COMMEDIA UNA DISTINZIONE PRELIMINARE: DANTE-PERSONAGGIO E DANTE-POETA La Commedia di Dante Alighieri è un’opera autodiegetica, narrata in prima persona dal protagonista della storia raccontata il quale coincide con l’autore dell’opera; la distinzione tra Dante-personaggio che affronta il viaggio oltremondano attraverso i tre regni di Inferno, Purgatorio e Paradiso e Dante-poeta che narra tale
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