Laura Balbo, Delia Frigessi; S.O.S. razzismo Bruno Bara: Johnson-Laird, teorico della mente Giovanni Cacciavillani: Flaubert inventa il moderno , Eugenio Garin: Ricordi di Antonicelli Enzo Collotti, Antonio Giolitti: Germania ieri e oggi SALONE DEL LIBRO TORINO 12/18 MAGGIO 1989 TORINO ESPOSIZIONI

Orario:

Per il pubblico 12/16 Maggio ore 10.00-23.00 Per i visitatori professionali 17 Maggio ore 10.00-23.00 18 Maggio ore 10.00-14.00 HNDIIDEI LIBRI DELMESEBCFH

RECENSORE AUTORE TITOLO

4 II Libro del Mese

Mauro La Forgia Sigmund Freud, Albert Einstein Riflessioni a due sulle sorti del mondo Gian Alberto Viano Albert Einstein Opere scelte 5 Léon Van Hove risponde a Vittorio de Alfaro 6 Tullio Regge Albert Einstein Corrisoondenza con i Lincei 7 Giorgio Bert AA.VV. Attualità del pensiero e dell'opera di G.A. Maccacaro 8 Davide Lovisolo John Z. Young I filosofi e il cervello Barbara Testa W.I. Thompson (a cura di) Ecologia e autonomia 10 Gian Carlo Ferretti Valentino Bompiani Il mestiere dell'editore G. D'Ina, G. Zaccaria (a cura di) Caro Bompiani. Lettere con l'editore 11 Siegfried Unseld L'autore e il suo editore C. Sacchi (a cura di) Il carteggio Einaudi-Montale per "Le occasioni" Guido Barbera Guido Morselli Diario 12 Lidia De Federicis Gianfranco Bettin Qualcosa che brucia Anna Nadotti Sirkku Talja Non mi dimenticare 13 Francesco Rognoni George G. Byron Diari Racconti turchi 15 Poesia, poeti, poesie

Carla Pomarè Gerald M. Hopkins li naufragio del Deutschland 16 Giovanni Cacciavillani Victor Brombert I romanzi di Flaubert Nathalie Sarraute Paul Valéry e l'elefantino. Flaubert il precursore 17 Il Salvagente

Luisa Villa J.M. Coetzee Foe 18 Alberto Cadioli Roberto Maini Catalogo dei periodici italiani Anna Baggiani Henri-Pierre Roche Le due inglesi e il continente 19 Premio Italo Calvino 1988 La trilogia del realismo speculativo, di Claudio Milanini 20 Intervista Eric Foner risponde a Maddalena Tirabassi

Valeria Gennaro Lerda Eric Foner Reconstruction, America 's Unfinished Revolution 21 Alberto Mario Banti Paolo Macry Ottocento. Famiglia, élites e patrimoni a Napoli 22 Enzo Collotti Ernst Nolte Nazionalsocialismo e bolscevismo Antonio Giolitti Mario Telò Tradizione socialista e progetto europeo 25 Attilio Sartori Paul Hollander Pellegrini politici 27 Eugenio Garin Franco Antonicelli Ricordi fotografici 28 Alberto Cavaglion F. Contorbia, L. Greco (a cura di) Per Franco Antonicelli 29 Inedito Amico e maestro, di Italo Calvino

31 Stefano Boffo L. Tamburrino, M. Villari (a cura di) Questioni del Mezzogiorno Enrico Pugliese Francesco Compagna Il meridionalismo liberale 33 Delia Frigessi Rosellina Balbi All'erta siam razzisti Giorgio Bocca Gli italiani sono razzisti? Franco Ferrarotti Oltre il razzismo Da Tradurre

34 Laura Balbo Pierre-André Taguieff La force du préjugé. Essai sur le racisme et ses doubles 35 Teun A. van Dijk Communicating Racism. Prejudice in Thought and Talk 36 Franco Marenco C.D.B. Bryan National Geographic Society 37 Antonio Russi Aleksandr V. Cajanov L'economia di lavoro. Scritti scelti Barbara Pezzini Rosario Minna Il governo della repubblica 39 Roberto Salizzoni Sergio Givone Storia dell'estetica Luigi Pareyson Estetica. Teoria della formatività Filosofia dell'interpretazione Dario Voltolini Rqjberta De Monticelli Il richiamo della persuasione. Lettere a Carlo Michelstaedter 40 Bruno Bara Philip N. Johnson-Laird Modelli mentali Pietro B. Rossi Cesare Vasoli Filosofia e religione nella cultura del Rinascimento 42 Enrico Castelnuovo Otto von Simson La cattedrale gotica Domenico Prola Architetture Barocche in Piemonte 43 Orietta Rossi Pinelli Bernardina Sani Rosalba Carriera Maria Letizia Gualandi Plinio Storia Naturale, V 44 Libri di Testo

Mario Pinotti Scipione Guarracino Guida alla prima storia Hilda Girardet Storia, geografia e studi sociali nella scuola elementare Antonio Calvani L'insegnamento della storia nella scuola elementare P. Falteri, G. Lazzarin (a cura di) Tempo memoria identità Giuseppe Pontremoli Giorgio Bini La scuola dell'alfabeto. 45 Libri per Bambini

Angelo Ferrarmi Pinin Carpi C'è gatto e gatto 46 Intervento Riprogettare la piazza, di Pino Ferraris N 4 riNDICF - 4 • DEI LIBRI DEL MESEIHI

Il Libro del Mese Grandi enigmi e teoria di Mauro La Forgia

SIGMUND FREUD, ALBERT EINSTEIN, "marginale" di fine Ottocento, un nire completamente meno ai propri stretta. in modo che diventino capaci di resi- Riflessioni a due sulle sorti del mondo, uomo destinato, cioè, a orientare, ideali scientifici, quanto sembrava Ci si può domandare quale sareb- stere alle psicosi dell'odio e della di- prefaz. di padre Ernesto Balducci, proprio per il carattere pluriconfi- per definizione inavvicinabile a una be stato il carteggio Freud-Einstein struzione" (p. 72). Bollati Boringhieri, Torino 1989, ed. nante del proprio pensiero, gli svi- scienza. Il messaggio machiano inter- se fosse avvenuto proprio intorno a Freud, come si è detto, è infastidi- orig. 1975, trad. dal tedesco di Cesa- luppi di discipline apparentemente verrebbe cioè a modulare, in una quella data, il 1905, e non circa tren- to: "ho compreso che Lei ha solleva- re Musatti, Silvano Daniele, Sandro assai lontane, come la fisica e la psi- prospettiva vicina agli orientamenti t'anni dopo. Cosa avrebbero potuto to la domanda non come ricercatore Candreva, Ermanno Sagittario, pp. cologia. fenomenistici di fine secolo, l'origi- scambiarsi dei loro processi di sco- [...] ma come amico dell'umanità" 102, Lit 13.000. Quest'uomo era Ernst Mach. nale patrimonio culturale freudiano, perta, del modo di utilizzare l'idea (p. 74). Le domande di Einstein lo Mach era stato in effetti, per en- e gli consentirebbe un respiro più machiana della necessità di una rap- costringono a riprendere i temi di Si sa come Jung considerasse di quella faticosa revisione metapsico- scarso interesse la corrispondenza in- logica iniziata nel 1920 con Al di là trattenuta con Freud e la avesse rele- del principio del piacere: a porre il te- gata in un'inaccessibile scaffale della ma della pulsione di morte così con- sua libreria, non ritenendola degna testato da parte del mondo psicoana- di pubblicazione; così anche Freud H sapere della solitudine litico, così intessuto di elementi per- confessò a Eitington, nel 1932, sonali (le vicende dolorose degli ulti- quanto "noioso e sterile" gli apparis- di Gian Alberto Viano mi dieci anni, la morte di Sophie, il se quel "cosiddetto colloquio" epi- cancro alla mascella che lo tormen- stolare che aveva intrattenuto con ta). Einstein su invito della Società delle Cosa vuole da lui questo fisico "al- ALBERT EINSTEIN, Opere scelte, a cura di En- ria della relatività generale, si trovano molti Nazioni. legro, sicuro di sé, piacevole, che ca- scritti divulgativi, in cui, con chiarezza insupera- Giudizi sorprendenti se confron- rico Bellone, Bollati Boringhieri, Torino pisce di psicologia quanto io capisco tati col senso complessivo oggi rica- 1988, pp. 800, Lit 70.000. bile, Einstein spiega i principi fisici e le implica- di fisica" (p. 22)? Perché si avventura vabile dall'analisi dei plessi di vita e zioni filosofiche del suo lavoro. Inoltre le lettere in terreni così complessi e così al fon- di teoria che emergono prepotente- Alla biografia di Einstein, scritta da Abraham raccolte nell'ultima parte del volume completa- do lontani dalla sua mentalità positi- mente da tali corrispondenze. Giudi- Pais (Sottile è il Signore..., Bollati Boringhieri no il quadro illuminandolo con squarci di luce vistica? Non è certo più il tempo di zi che sortiscono, però, anche l'effet- 1986) si aggiunge ora una raccolta di scritti del che rivelano aspetti talora drammatici ed ina- speculare sulle intenzionalità pulsio- to di confutare considerazioni storio- grande scienziato curata da Enrico Bellone. I spettati della vita e della solitudine di questo nali sottostanti alle arguzie linguisti- grafiche semplicistiche sulle fasi ini- due volumi sono in qualche modo complemen- scienziato. Il 10 aprile del 1938 Einstein scrive che di un motto o sulle incongruenze ziali della psicologia del profondo, e della descrizione spaziotemporale tari e si integrano a vicenda; il primo ripercorre all'amico Solovine: di sollecitare visioni più approfondi- 'classica' degli eventi. La guerra, l'o- te dell'universo epistemico dei prota- con molta cura l'itinerario intellettuale e rico- "Proprio vero gli uomini sono più suggestio- dio, la morte, sono già 'per lo psicolo- gonisti di tale 'fondazione'. struisce le varie tappe del lavoro scientifico di nabili dei cavalli: ogni tempo è dominato da una go, un grande enigma", non certo da Come è possibile, per esempio, Einstein; il secondo fornisce i testi fondamentali moda, e ipiù non sono neppure capaci di ricono- risolvere ipotizzando semplicistica- che lo Jung che contesta, fino dalle di questo cammino e ne illustra a vari livelli il scere il tiranno. mente, come propone Einstein, prime lettere a Freud, la concezione percorso. Si trattasse solo della scienza, potremmo an- "un'autorità legislativa e giudiziaria strettamente sessuale che questi ave- Il volume curato magistralmente da Bellone che scherzarci su. Ma la politica è affare ben più col mandato di comporre tutti i con- va della libido, possa ritenere secon- offre diversi piani di lettura: accanto a lavori tec- grave: qui ne va della pelle. Corrono tempi or- flitti" (p. 70). dari quei documenti epistolari in cui nicamente molto impegnativi e che richiedono rendi, e non s'intravede schiarita alcuna. Follia E questo, non solo perché questa erano indicati a chiare lettere i moti- stessa autorità (come ogni altra auto- una cultura fisico-matematica assai elevata, qua- criminale da un lato, vile egoismo dall'altro. vi iniziali di tale contestazione? E co- rità storicamente determinatasi, Non che la situazione sia tanto diversa in Ameri- me può il Freud del Progetto di una li il famoso lavoro del 1916 che introduce la teo- comprese le istituzioni, gli Stati, psicologia, così apparentemente inte- ca, ma almeno qui tutto arriva in ritardo e ha rit- ecc.) si costituirebbe attraverso quel- ressato a ogni possibilità di ricostru- mi più lenti. Questo ambiente, comunque, non la particolare forma di violenza rap- zione deterministica della psiche e farebbe per Lei. Devi esser giovane e fatto con lo presentata dal diritto e risulterebbe dei suoi processi, ritenere "noioso" stampo se non vuoi morire di fame. Certo, uno poi difficile prescindere da questa il contatto che si era stabilito con come me, classificato come pezzo da museo, in- modalità impositiva iniziale, ma so- Einstein, e cioè con chi poteva essere curiosisce, ha successo; ma è un gioco, non impe- prattutto perché "la guerra stessa a ragione considerato l'estremo e più gna nessuno. sembra conforme alla Natura", e rigoroso fattore di una visione causa- quindi "pienamente giustificata bio- le degli eventi naturali? Lavoro sempre con lena, con l'aiuto di qual- logicamente, in pratica assai poco -M che giovane ed ardimentoso collega. Il cervello evitabile" (p. 86). Eppure il giudizio di Jung fu net- //Sf to, e ancora oggi ci si interroga sulle funziona ancora, certo la capacità lavorativa è li- Freud pone Einstein di fronte al ragioni di esso, e su quella reticenza mitata. E poi, la morte non è così brutta". paradosso della presenza, nell'uomo, ad aprire anche un solo spiraglio alla La solitudine, il pensare in modo non confor- di una costituzione pulsionale tale da loro comprensione, che fece sì che la iM) me alla moda, in politica come nella scienza, di- aver impressa in sé fin dalle origini la drammatica testimonianza epistolare venta una possibile chiave interpretativa del pen- possibilità dell'autodistruzione. Lo della rottura progressiva con Freud siero di Einstein: dal modesto ufficio di Berna "sterminio di uno o di entrambi i potesse essere pubblicata solo nel ove scopre i principi fisici della relatività ristretta contendenti" di un evento bellico, 1974; così Freud confessa aperta- forse dell'intera umanità, diviene un mente a Einstein, nella risposta alle W ' JJiw esito prevedibile del prevalere di una domande da lui formulategli per let- delle due pulsioni che governerebbe- tera, una certa qual delusione per il ro l'individuo e la specie. tema di discussione scelto dal suo il- E così, di nuovo, sotto forma di lustre interlocutore: "mi aspettavo teoria della morte e delle pulsioni che che Lei avrebbe scelto un problema trambi i protagonisti del tardivo dia- ampio, una meno controllata effica- presentazione 'economica' dell'espe- ne guiderebbero la realizzazione, al limite del conoscibile, cui ciascuno logo epistolare di cui ci stiamo qui cia indagativa. rienza, questi due protagonisti delle torna l'intento metapsicologico. Ma di noi, il fisico come lo psicologo, po- occupando, l'ispiratore di una inten- Da Mach, Einstein ricava, come più grandi rivoluzioni concettuali del nel 1932 ad emergere non possono tesse aprirsi una via d'accesso, in mo- zionalità epistemica, prima ancora ormai ampiamente documentato in nostro secolo? Quali feconde indica- essere opzioni di derivazione ma- do che da diversi lati s'incontrassero che di concreti contenuti di indagi- sede storiografica, quella attitudine zioni avrebbero lasciato a quelle ge- chiana sull'inconscio e i suoi dinami- sul medesimo terreno" (p. 76). ne, che era intervenuta in modo non critica verso verità apparentemente nerazioni di biografi e di storici, da smi. E piuttosto l'impegno specifico • Si può congetturare, sulla base di secondario a guidare le fasi più pro- consolidate che gli consentirà, in Wertheimer a Sulloway, da Holton a di chi frequenta la distruttività, la tale spontanea affermazione che duttive dei rispettivi processi di sco- analogia con la critica machiana al Rapaport, da Grùnbaum a Ricoeur morte "da psicologo e non [...] da Freud avrebbe preferito essere inter- perta, pur in ambiti così diversi. concetto newtoniano di massa, di che dedicheranno parte cospicua del- profano", di chi ne rispetta le poten- rogato su un problema più tecnico, Da Mach, Freud aveva ereditato, sottoporr» a una analisi serrata l'idea la loro ricerca proprio all'indagine ti manifestazioni cliniche nelle ne- più legato alla ricerca, sul quale eser- come emerso da recenti indagini sul- di simultaneità degli eventi. Di qui la della scoperta einsteiniana e freudia- vrosi traumatiche o nelle ripetizioni citarsi con Einstein in un gioco insie- l'epistemologia freudiana (di P.L. As- critica al newtoniano 'tempo assolu- na? Il pensiero va per analogia alle coatte del sintomo, a guidare l'argo- me teoretico e metapsicologico, ma- soun, pubblicate da Theoria) una sa- to', la necessità di adeguarne la defi- lettere a Fliess, alla ricchezza di mentazione freudiana. Di questa gari condotto secondo i canoni del lutare disposizione convenzionalisti- nizione ai processi operativi, feno- spunti, di ipotesi, di teorie in esse morte lo psicoanalista'Freud si assu- Phantasieren freudiano e del Gedan- ca, tramite la quale far convivere e menici, di misura, e quindi la costru- presènti (e va inoltre detto che nel- me dunque l'esclusiva e l'apparente kenexperiment einsteiniano, e cioè conciliare l'ideologia fisicalista, zione di una nuova e più rigorosa vi- l'immaginario carteggio del 1905 Con privilegio che potrebbe spettare in utilizzando, rispettivamente, una esposta nel Progetto, con la possibili- sione della spaziotemporalità dei Einstein l'interlocutore non sarebbe questo incontro al ricercatore che da funzione a metà tra il fantasticare e il tà di costruire una scienza di ciò che processi fisici. stato certamente silente...) anni naviga nello psichico si traduce fantasmatizzare, o costruendo para- si poneva costitutivamente come in- Nel 1905 sono dati alle stampe, in Ma l'Einstein che, nel 1932, scri- immediatamente nell'angoscia pro- dossi concettuali da superare con conoscibile, e cioè appunto l'Incon- singolare coincidenza, Conoscenza ed ve a Freud non sceglie un terreno fonda di chi ha un contratto più di nuovi approcci teorici. Entrambe scio. Lo studio 'economico', relazio- errore di Mach, il Motto di spirito e la squisitamente teorico per interrogar- ogni altro vicino con la caducità di queste funzioni o, meglio, modalità nale dei processi inconsci nel loro sua relazione con l'inconscio di Freud, lo, o perlomeno non un terreno che ogni cosa. di pensiero costituivano l'originale tradursi in 'quantità di affetto' in ricco di riferimenti machiani e in cui appaia a prima vista come tale. Gli elaborazione che, separatamente, i Ci piace pensare che è per questo qualche modo empiricamente rileva- compare un abbozzo della teoria domanda della guerra, dell'odio tra due protagonisti di questo dialogo motivo che le domande del fisico bili è, per Assoun, una strada obbli- freudiana sul sogno e, infine, l'Elet- gli uomini, gli chiede con atteggia- epistolare avevano in qualche modo Einstein al vecchio Freud fossero gata per il Freud machiano, in quan- trodinamica dei corpi in moto di Ein- mento che sfiora una sorta di inge- dedotto dal contatto con quello che perlomeno inopportune. to è l'unica che gli si offre per tratta- stein, che contiene la prima formula- nuità scientista se è possibile "dirige- oggi potremmo definire un grande re scientificamente, senza quindi ve- zione della teoria della Relatività ri- re l'evoluzione psichica degli uomini • INDICDEI LIBRI DEL ME SE F m Ibi

1intervista Un grande professore, non un mito Léon Van Hove risponde a Vittorio de Alfaro

Quando arrivai a Princeton la prima grandi professionisti — i gesti e il com- Stein. Si, certo l'aveva visto più volte; Era gentile, li salutava, qualche volta vivacemente, in inglese perché a quel volta, Einstein era morto da otto anni. portamento, ma falliscono rappresen- ma per un naturale senso della privacy portava loro le caramelle. tempo la mia conoscenza del tedesco Nella casetta al 112 di Mercer Street, tando drammatiche scene che ricorda- aveva evitato di disturbarlo. D. Ma oltre ad averlo visto, sei uno era rudimentale. Si parlava del più e dove non c'era neppure il garage, vive- no più le discussioni che si accendono, Poi a Ginevra, al CERN ho cercato dei pochi che l'hanno frequentato in del meno. Io mi ero limitato a rispon- va la segretaria, Helen Dukas, una si- sui treni, tra sconosciuti compagni di Léon Van Hove, che pure era stato a quell'ultimo periodo. dere alle domande gentili di Ein- gnora non più giovane che talvolta ve- viaggio che non le argomentazioni di Princeton in quegli anni; persona di R. E stato un caso fortuito, direi. stein. Ma alla fine, mi disse che vole- niva ancora, al pomeriggio, a prendere Einstein e compagni, o di Eermi e del grande prestigio, ha lavorato in molti Sai che ad Einstein dava fastidio in- va vedermi all'Institute, e combinò il tè all'Institute for Advanced Study. suo gruppo. campi importanti della fisica ed è stato contrare gruppi di parecchie perso- un appuntamento. Le segretarie e il personale dell'lnstitu- Ho cercato qualche scienziato che direttore generale del CERN per 5 an- ne, anche (o soprattutto) se scienzia- Andai a trovarlo nel suo studio. te la conoscevano bene. Era, miss Du- Sapeva del mio lavoro perché ne ave- kas, la custode dell'eredità morale di vamo parlato; ma era evidente che Einstein, che teneva lontani i curiosi e non lo interessava molto. In quella intentava cause a chi usasse impropria- conversazione a tu per tu nel suo stu- mente il suo nome. Stava con gli Ein- dio la mia parte fu molto breve, e stein dalla fine degli anni '20. non certo importante. Non era per Cosi non vidi mai Einstein (in com- ed intuisce l'esistenza fisica del fotone, alla soli- discutere i problemi che allora mi ap- penso incontrai Godei parecchie volte. tudine dorata di Princeton dove conduce, quasi passionavano, che mi aveva chiama- Ricordo che in un'asfissiante giornata da solo, la sua polemica sull'interpretazione del- to. di luglio, mentre guidavo, qualcosa di la meccanica quantistica fornita dalla scuola di D. Ma ti occupavi con successo di insolito mi fece voltare: era Godei, in Copenhagen. Nei primi lavori (i classici lavori meccanica statistica, cui lui aveva dato cappotto scuro e paraorecchie. Era del 1905), l'influenza della speculazione di grandi contributi. piuttosto vecchio e molto freddoloso). R. Sì, naturalmente, nel passato. Parlando di Einstein con la gente del- Mach sui principi della meccanica classica è assai Ma la sua preoccupazione era la for- l'Institute, mi colpì che si riferissero a evidente, così come appare chiara la critica em- mulazione di una teoria fondamenta- lui chiamandolo "Professor Einstein". piristica al dogmatismo filosofico kantiano per '•bikA*^, le, di natura geometrica, che unifi- Al tempo stesso profondo rispetto e fa- quanto concerne i concetti di tempo e spazio; casse la gravitazione, (cioè la relativi- miliarità. Era per loro un grande pro- tuttavia la posizione epistemologica di Einstein tà generale) e l'elettromagnetismo, fessore, non un mito. non si appiattirà mai nell'accettazione incondi- che era una teoria già perfettamente Era ancora vivo in molti il ricordo zionata della metodologia positivistica. Quando nota. Stava cercando di fare quello di un seminario scientifico che Ein- quest'ultima influenzerà in modo sostanziale la che adesso è di moda presso la nuova stein aveva annunciato. Era uno dei formulazione della meccanica quantistica nasce- generazione, e con non maggiore suc- tentativi di unificazione generale, stra- rà un contrasto durissimo tra Einstein e la scuola cesso! Ma, e ciò mi stupì molto, co- da che oggi è routine che tiene occupati di Copenhagen. Il punto più alto del dibattito fi- minciò a parlarmi in grande dettaglio molti ricercatori. L'atteggiamento di ca statistica e sulla meccanica quantistica, ed in losofico del nostro secolo verterà proprio su que- delle ragioni per cui non credeva nel- tutti all'Institute era di rispetto e anche particolare il lavoro, condotto in collaborazione sti problemi. Ancora una volta la posizione di la teoria quantistica. Credo che fosse curiosità benché non si attendessero con Podolski e Rosen, che dà luogo alla antino- quella la ragione per cui voleva parla- Einstein è resa con particolare trasparenza in una grandi novità. Il seminario venne an- mia "E.P.R. ": antinomia che sta alla base della re con un giovane quale ero io. Era lettera all'amico Solovine del 30 Marzo 1952. nunciato con poche ore di anticipo, per discussa interpretazione della meccanica quanti- genuinamente interessato a spiegare evitare che i giornalisti arrivassero in Einstein scrive: stica. le sue idee ad una persona di una ge- massa; ma la notizia filtrò e qualche nerazione completamente diversa. giornalista locale riuscì ad essere pre- "Ebbene, ciò che ci dovremmo aspettare, a Il volume si apre con una limpida introduzio- priori, è proprio un mondo caotico del tutto Mi meravigliò immensamente. Il ca- sente. Questo gli dette molto fastidio. ne del curatore, che riesce ad illuminare e chiari- so, come ho spiegato, mi aveva por- inaccessibile al pensiero. Ci si potrebbe (di più, La famosa foto in cui mostra la lin- re i difficili problemi trattati nei testi. La raccol- tato lì. I miei colleghi di allora non gua fu scattata in quella occasione o in ci si dovrebbe) aspettare che il mondo sia gover- ta degli scritti è divisa in sei parti. Nella prima avevano avuto questa occasione. un 'occasione simile. Oggi molti la ve- nato da leggi soltanto nella misura in cui interve- parte si trova l'autobiografia del 1949. Nella se- Una esperienza assai notevole e indi- dono come un gesto di anticonformi- niamo con la nostra intelligenza ordinatrice: sa- conda parte si trovano 15 scritti strettamente menticabile. Ero lì, uno della nuova smo; era una reazione molto più ele- rebbe un ordine simile a quello alfabetico, del scientifici, che includono i saggi del 1905 sulla generazione, nato con la meccanica mentare. L'anticonformismo c'era, ma dizionario, laddove il tipo d'ordine creato ad relatività ristretta, l'articolo del 1916 sulla rela- quantistica nel sangue, e Einstein, era altrove: nell'assenza di pregiudizi, esempio dalla teoria della gravitazione di New- tività generale; l'ultima nota è del 1936 ed è inti- che più di tutti vi aveva contribuito nel voler credere solo alle cose dimo- ton ha tutt'altro carattere. Anche se gli assiomi tolata: La deflessione della luce nel campo gra- nel periodo iniziale, prima del '25, strate e da lui direttamente testimonia- mi spiegava perché non la accettava bili, caratteristiche comuni ad altri della teoria sono imposti dall'uomo, il successo vitazionale di una stella fa agire quest'ultima di una tale costruzione presuppone un alto grado come principio teorico fondamentale scienziati del periodo. Qualcuno oggi come una lente e dice quanto sia attuale il lavo- della fisica! Mi disse anche che non d'ordine del mondo oggettivo, e cioè un qualco- sa ancora che nel 1914, con Einstein, ro cosmologico di Einstein. La terza e quarta lo soddisfacevano i tentativi (che ap- che viveva in Germania ma con cittadi- sa che, a priori, non si è per nulla autorizzati ad parte contengono rispettivamente scritti di divul- prezzava) di modifica, come la teoria nanza svizzera, Hilbert, unico tra gli attendersi. E questo il ' 'miracolo ' ' che vieppiù si gazione scientifica e di riflessione epistemologi- delle variabili nascoste, le onde pilo- intellettuali tedeschi, rifiutò di sotto- rafforza con lo sviluppo delle nostre conoscen- ca. Le pagine dedicate a Politica e Società illu- ta eccetera. La soluzione doveva es- scrivere una "dichiarazione degli artisti ze". strano l'impegno civile di Einstein. L'ultima se- sere molto più profonda. Continuava e degli scienziati tedeschi" — oggi di- Bellone ha molto opportunamente collocato zione del volume presenta una parte dell'episto- a tentare una via geometrica per uni- remmo "degli intellettuali" — che ficare la relatività generale alle altre smentiva le voci di barbarie contro per- accanto ai lavori più classici di Einstein sulla re- lario di Einstein di cui abbiamo parlato all'inizio. La veste editoriale è impeccabile. forme di interazione. Questo fu il sone e opere d'arte nel Belgio occupa- latività, gli altri, non meno importanti, sulla fisi- soggetto della nostra conversazione. to. Hilbert aveva detto in quell'occa- sione di poter affermare vero solo ciò Io non potevo immaginare in que- che era in grado di dimostrare. gli anni che i problemi di cui discute- va, i fondamenti della teoria quanti- Una parte del pubblico invece, e lo avesse conosciuto nei suoi ultimi an- ti, e in genere i visitatori dell'Institu- stica e le teorie unificate, sarebbero qualche terzopaginìsta d'assalto, im- ni. Giancarlo Wick, torinese di origi- Abbiamo chiacchierato nel suo stu- te, a lungo-o a breve termine, rispet- rimasti problemi centrali per tanti magina chissà quali rocambolesche vi- ne, eminente personaggio della fisica dio, poi nel bar. Ecco più o meno quel- tavano questo suo desiderio. Aveva decenni. A quel tempo sapevo appe- cende nella vita scientìfica di uno teorica che ha trascorso alcune decine lo che mi ha detto. un assistente personale, che cambia- na dell'esistenza di questi problemi. scienziato del livello di Einstein. Lo te- di anni negli Stati Uniti, aveva passato va ogni anno o due (quasi tutti i visi- Mi meravigliai che me ne parlasse. stimoniano le messe in scena televisive, all'Institute un periodo, tra il 1915 e il D. Léon, eri a Princeton negli ulti- tatori restavano solo un anno o due), Fu così che imparai una certa quanti- o sfortunati film, che nei casi migliori 1952. Così qualche sera fa, a cena, gli mi anni di Einstein. Cosa ricordi di e a parte questo vedeva pochissime tà di fisica. Sì, c'erano stati seminari riescono a riprodurre — bravi attori, ho chiesto se aveva conosciuto Ein- lui? persone. Ma avevamo una conoscen- di David Bohm, che se ne occupava A, R. Ero un giovane scienziato, arri- za in comune. Da Bruxelles ero stato (Bohm era di sinistra ed ebbe guai .O v tt vato all'Institute for Advanced Stu- raccomandato da un mio professore con McCarthy; benché americano, dy per un periodo di 5 anni nel 1949. all'attenzione di un suo amico, il se ne andò in Gran Bretagna). Ma ho Andai via definitivamente nel 1954, prof. Paul Oppenheim (da non con- imparato queste cose essenzialmente un anno prima della sua morte. A fondere con Oppenheimer) anche lui da Einstein. Una persona ecceziona- Princeton ebbi l'occasione di cono- tedesco, anziano, ebreo e fuggiasco. le. Del tutto eccezionale. scere parecchie persone molto inte- Era ingegnere chimico e viveva a D. Fu l'unico incontro? ressanti. Einstein naturalmente era Princeton. Si conoscevano dai tempi R. No, mi chiese di ritornare. Ci in pensione, dal 1944, nel senso che della Germania. Oppenheim andava vedemmo forse altre volte. Dopo non aveva più compiti ufficiali (l'uni- tutte le settimane a prendere il tè da qualche chiacchiera sulle novità pub- co compito prima del '44 era di par- Einstein in Mercer Street, e un gior- blicate o sui seminari, ritornava ai tecipare alle riunioni dei professori, no mi disse che Einstein voleva ve- grandi temi che lo appassionavano. cosa che continuò a fare più o meno dermi. Avevano parlato di me, evi- Era anche molto gentile. Parlava un fino all'inizio del 1950). Veniva al- dentemente. inglese imperfetto interrotto da l'Institute abbastanza regolarmente, Così un giovedì andammo tutti e qualche parola particolarmente a piedi da casa sua, in Mercer Street, due a prendere il tè. La segretaria, espressiva in tedesco. Mi espresse se il tempo era bello, sai, un paio di miss Lukas, lo servì; io ero emozio- con molta chiarezza i suoi pensieri. chilometri nel verde. Una figura mol- nato, era una esperienza straordina- Riteneva che una vera teoria unifica- to nota, specie tra i bambini che lo ria. Che anno era? Sarà stato il '52 o aspettavano (c'era anche mio figlio). il '53. I due vecchi chiacchieravano N. 4 pag. 6[

lavoro l'avevano fatto! La loro ansia compito che si era posto, di cambiar- menti della teoria quantistica. no un caratteristico comportamento W//////////////////W con grande fatica respingeva l'attac- chi grandi principi, pochi parametri. faceva una lunga passeggiata nel parco, y tutti i mesi in edicola e in libreria y. co dimostrando la consistenza della Siamo lontani da questa situazione. pensando. Il giornalista incalzò — e teoria. Un dibattito molto impegna- E poi c'è dell'altro. Vediamo tutti prende nota delle idee che le vengono tivo, privo di formalità, che si accen- i giorni l'effetto dei lavori del collega in mente? E Einstein gli rispose — I deva durante le discussioni seguenti John Bell sui fondamenti: le sue fa- Idee? se uno ne ha un paio nella vita è le relazioni (che magari riguardavano mose diseguaglianze ci hanno per- già molto. letteratura, scienza, arte e spettacolo un altro argomento), in presenza di messo di riportare la discussione nel Einstein morì lunedì 18 aprile In questo numero: tutti. Talvolta le risposte venivano il regno dell'esperimento che può veri- 1955, all'I,15 del mattino. In Italia giorno dopo, dopo una notte passata ficare (e finora ha confermato) alcu- erano le 7,15. Il giorno dopo Augusto UN SAGGIO DI KURT VONNEGUTi a pensare. Due menti eccezionali, ne delle spettacolari conseguenze Gamba avrebbe dovuto tenerci lezione UN DESTINO PEGGIORE DELLA MORTE ciascuno convinto di aver ragione e della meccanica quantistica, quelle di Fisica Teorica. Volle invece comme- HELMUT GOLLWITZER che il torto l'avesse l'altro, cercavano proprio sottolineate da Einstein nel morarlo esponendo un suo lavoro di lavoro del '36, che turbano anche al- INTERVISTA COL GRANDE TEOLOGO PROTESTANTE di convincersi usando ragionamenti grande genialità, che ha aperto nuove fisici. Il punto più alto del dibattito cuni di noi. La questione dei fonda- strade ma che molti allora ignoravano, RACCONTI DI A. E. YEHOSHUA (DA ISRAELE) ideale è rispecchiato proprio nel la- menti è altrettanto viva che negli an- il moto browniano. In modo simile, E f. MERTENS (DAL BELGIO) voro che fece a Princeton; poi si rin- ni '30. La maggioranza dei fisici non credo, Einstein fu ricordato in quasi SCIENZA. SAGGI DI E. CHARGAFF E A. OLIVERIO chiuse fn se stesso. Tutto era stato se ne preoccupa, così come molta tutte le università nel mondo quella detto, almeno per il momento. E così gente non si preoccupa della filoso- mattina. Nel nuovo supplemento spettacolo: abbiamo un personaggio, Einstein, fia, ma coloro che se ne interessano ammettono che la questione dei prin- LINO BROCKAs CINEMA E TERZO MONDO che ha creato uno degli elementi del- la fisica contemporanea, la relatività, cipi fondamentali della teoria quanti- ALAIN TANNER: LA SCENEGGIATURA, FALSO PROBLEMA e contribuito immensamente allo svi- stica è da risolvere. WILLEM DAFOE: TRA CINEMA E TEATRO luppo dell'altro, la teoria quantistica, C'è di più. Oggi siamo in presenza IDENTIKIT DEL GIOVANE TEATRANTE ITALIANO ma che non accettò la formulazione MUSICA E NUOVA CULTURA METROPOLITANA di effetti quantistici, a basse tempe- finale di quest'ultima. rature, per corpi macroscopici: siste- lira 65.000 (11 numeri) su «.«.p. 54140207 intestato a D. E non è solo, oggi. In questi anni mi che non sono particelle elementa- x, Linea 4'embra Edizioni Via Gafturlo, 4 - 20124 • Milano // di grande sviluppo delle nostre cono- ri, non sono atomi, non sono singoli Y///////////////////////////////////////////////\scenze riprendiamo a discutere A i fonda- nuclei ma sistemi estesi, che mostra- 4 riNDICF ' ••DEI LIBRI DEL MESE ••

to di persona, Giulio Maccacaro ap- vento indignato del mite eppur radi- pare volta a volta un rivoluzionario cale Angelo Baracca, che grazie al Solitudine del moralista puro, uno scienziato rigoroso, un tec- cielo non si pente di niente e con- EDIZIONI nico al servizio della classe operaia, di Giorgio Beri trappone, come allora, la quantità ******************** un nemico della corporazione medi- dei dati scientifici tradizionali (i "lo- ca. Ne risulta un figura dai rilievi de- ro" dati) alla qualità come terreno in Attualità del pensiero e dell'opera di Gli altri interventi variano dalle cisi, un leader carismatico che indica cui l'irruzione della soggettività col- Claude Lecouteux G. A. Maccacaro, atti del convegno ordinate lezioni di professori demo- con sicurezza e coerenza la strada del lettiva rompe i giochi di potere e il (Castellanza, 1988), a cura del Cen- cratici alle esperienze singole, sul domani, un uomo infine dalle scelte preteso rigore della scienza (che ma- LOHENGRIN tro per la salute "Giulio A. Maccaca- campo, fatte in talune (poche!) USL, chiare e definite. In tal modo Macca- schera l'ingiustizia). ro" di Castellanza, Castellanza nella scuola o da gruppi di lavoratori. caro finisce per apparire soprattutto Perché Maccacaro era, soprattut- MELUSINA 1988, pp. 248, Lit 18.000. Colpisce per la sua lucida, disperata un punto di riferimento fisso, senza to, un moralista, nel senso nobile, se- UNA LEGGENDA MEDIEVALE freddezza l'intervento di Gabriella incertezze; strano destino per un uo- centesco del termine. Un uomo in CONTRO LA PAURA DELLA Il libro raccoglie gli atti del con- Bertini sui problemi dell 'handicap, e mo così poco "politico", in conti- cui, come dice Goffredo Fofi (forse MORTE vegno del medesimo titolo, tenutosi indigna la testimonianza di Gianna nua, ansiosa ricerca, mosso più dal- l'ultimo dei moralisti classici, quasi nel gennaio del 1988 a Castellanza, a Talon sull'espulsione delle donne l'indignazione per l'ingiustizia che un La Bruyère del nostro tempo), l'i- Prefazione di undici anni dalla morte di Maccaca- dalla fabbrica. Marco Revelli e Pier- da preordinate sicurezze teoriche. dentificazione di classe era innanzi Jacques Le Goff ro. Un nome che ai giovani, ai ven- giorgio Tiboni analizzano con stru- Nel ricordo sembrano scomparire tutto sociale e solo dopo, poi, politi- pp.192 - L. 20.000 tenni di oggi dice poco o nulla; un menti diversi, ma senza lagnoso pes- le sue ansie, le sue tensioni talvolta ca. Un uomo capace di scandalizzar- pensiero che, a giudicare dagli inter- ***** venti, è invece ancora ben vivo tra coloro che lo hanno conosciuto, ed è Alessandro Nangeroni quindi tuttora presente nell'attuali- tà, proprio attraverso gli insegna- I SEGRETI DELLA menti e l'esempio di chi ha vissuto CABBALA' l'irripetibile esperienza di "Sapere" STORIA DI UNA TRADIZIONE 0 della collana Medicina e Potere di MISTICA Feltrinelli. pp.192 - L. 20.000 Strutturalmente il testo si articola ***** intorno a due lunghi e complessi in- terventi basilari. Il primo, di Marcel- lo Cini, prosegue e arricchisce il suo Tiziana Mazzali discorso più che decennale sulla IL MARTIRIO scienza e sui suoi valori. Un'etica della scienza non può astrarre dal DELLE STREGHE contesto, cioè dall'insieme delle pre- UNA NUOVA DRAMMATICA messe entro cui una teoria viene for- TESTIMONIANZA mulata: è il contesto, non la "verità DELL'INQUISIZIONE LAICA DEL scientifica" a definire ogni volta i va- SEICENTO lori e i fini della scienza, che è pp.212 - L. 20.000 "obiettiva" (quando lo è) solo all'in- ***** terno di scelte, di gerarchie, di prio- rità più o meno arbitrariamente sta- J.A.S. Collin de Plancy bilite. In questo senso la scienza non è e non sarà mai "neutrale", e non DIZIONARIO può perciò porsi come arbitro tra quel che è corretto, giusto, e quello INFERNALE che non lo è. Cofanetto con due volumi L'intervento del Centro per la sa- cartonati lute Giulio A. Maccacaro di Castel- pp.1408- L. 59.000 lanza sui rapporti tra vita, salute e ambiente (a cominciare da quello di ******************** lavoro) nasce invece da una prassi Rosa Paini quotidiana e da una lunga lotta; lotta con i padroni ma anche col sindacato I SENTIERI DELLA e con le istituzioni, per affermare il SPERANZA diritto ad un ambiente di vita e di la- voro non nocivo. Il contesto scienti- PROFUGHI EBREI, ITALIA FASCISTA E "LA DELASEM" fico è qui costituito dai valori e dagli interventi dei lavoratori; la soggetti- pp.224 - L. 22.000 vità operaia, che molti di noi amano ricordare con distaccata indulgenza, ***** rimane al centro di una scienza del- J.L.Rieupeyrout l'uomo tesa a costruire un ambiente in cui l'esposizione al rischio sia nul- STORIA DEGLI la. La morte; la malattia; la distruzio- APACHE ne della natura; la distorsione dei rit- LA FANTASTICA EPOPEA mi biologici; il distacco tra lavoro DEL POPOLO DI GERONIMO quotidiano e obiettivi, speranze, 1520-1981 aspettative non sono e non devono essere considerati come un prezzo pp.372 - L. 25.000 ***** inevitabile da pagare al progresso. Detto così, tutto sembra banale, ac- cettabile, e tuttavia il centro di Ca- Daniel Arasse stellanza è stato ed è tuttora sottopo- LA GHIGLIOTTINA sto ad una persecuzione senza prece- simismo, la sconfitta operaia alla angosciose per le scelte politiche ed denti, di natura prettamente politi- si, di indignarsi, di piangere senza E L'IMMAGINARIO DEL TERRORE FIAT. Pare incredibile, a percorrere anche per quelle personali; curiosa- ca. Vale la pena di ricordare, per chi vergogna, immedesimandosi nelle vi- pp.216- L. 20.000 esperienze di vita e di pensiero così mente nessuno ricorda i tre stupendi non ha dimenticato termini come te perse, macinate da una storia sen- differenti, che in qualche modo tutti articoli del 1976 sulla sessualità e sul- ******************** "non delega", "gruppo operaio za riscatto (sono ancora parole di Fo- l'amore: "l'intelligenza è nata dall'a- omogeneo", "fattori di rischio (in gli intervenuti si sentano, anche se fi); capacità che allora sentivamo an- more come l'amore è nato dal sesso e Fernand Aitali particolare quelli del quarto grup- non lo dicono espressamente, uniti che nostra. _ il sesso dalla vita. E mi sembra che po)", che ai compagni di Castellanza in qualche modo dal pensiero e dal- La solitudine di Maccacaro (come METEOROPATIE capirlo sia buono perché, almeno un l'ambientalismo migliore deve (an- l'opera di Giulio Maccacaro, scom- di ogni grande moralista) in un mon- CONDIZIONI ATMOSFERICHE E po', liberatorio". E in un altro arti- che se spesso lo ignora) molte delle parso ormai da dodici anni. Eppure a do ingiusto: questo mi pare il messag- SALUTE colo: "sempre dura giovinezza, fin sue basi e delle sue pratiche di de- Maccacaro si richiamano esperienze gio, non il Maccacaro mito e punto di che può la fantasia. Chi vuol essere pp.176 - L. 19.000 nuncia e di lotta. Putroppo, come no- tra loro alquanto differenti come riferimento. Solitudine che si paga, lieto sia: del normal non c'è certez- ta Giorgio Duca, mentre la ricerca quella di Sergio Bologna, che parla in questa società, con l'insuccesso, ******************** za". La riscoperta, insomma, del per- sulle malattie dei lavoratori (e, ag- della sua collaborazione con un grup- con la persecuzione, con la vita ma- sonale più commovente, delle tene- Luigi Lapi giungo io, sull'ambiente) gode otti- po di storici e ricercatori tedeschi, e gari. Nella speranza, sempre vanifi- rezze rimosse, a pochi mesi dalla ma salute a livello istituzionale e pro- quella di Lorenzo Tomatis, che diri- cata, che ognuno impari a fare di se IL GAIO SESSO morte; riscoperta incompresa, sotto- duce cattedre, fondazioni, istituti, ge per l'Organizzazione Mondiale stesso il punto di riferimento e a sce- valutata, criticata da molti di noi che DALLA FISIOLOGIA associazioni e così via, la promozione della Sanità l'Agenzia di ricerche sul gliere, con chiarezza, da che parte esigevano solo il punto di riferimen- DELL'AMORE ALLE CAUSE della salute, in fabbrica e fuori, appa- cancro. Insomma, curiosamente, stare, e da quale non stare. Mai. to, il mito. Di questo atteggiamento DELL'OMOSESSUALITA' re sempre più precaria. La prevenzio- Maccacaro sembra essere entrato resta una traccia nell'intervento di pp.256-con 17 ili. ne, insomma, non sembra oggi di mo- nelle istituzioni come una specie di Bignami, secondo cui Maccacaro ac- da (se mai lo è stata al di fuori delle enzima, di catalizzatore, e contem- L. 22.000 cede al mito senza essere cacciato chiacchiere); non "tira" più. Non a poraneamente essere scomparso co- ******************** dalla storia. Penso che non sia il caso livello collettivo, almeno; ché a livel- me individuo. E, come dice Bignami di esagerare sui miti, lasciamo questo lo individuale i consigli sulla vita in un intervento forse un po' retori- odioso termine a John Wayne, o, in EDIZIONI ''sana", sulla dieta "naturale", sul- co, un seme che trascorso l'inverno senso deteriore, a Jovanotti. Non so 20161 Milano - Via Cialdini,11 dello scontento potrà rivivere e cre- perché, ma ritrovo il Maccacaro che 1 attività fisica razionale e così via si Tel. 02/6468706 scere. ho conosciuto soprattutto nell'inter- sprecano. Così, a chi non lo abbia conosciu- N. 4 pag. 8[ IDEI LIBRI DEL MESE!

Sum, ergo cogito di Davide Lovisolo

JOHN Z. YOUNG, Ifilosofi e il cervello, gior forza, rispetto ad altri settori Bollati Boringhieri, Torino 1988, ed. della biologia, la mancanza di un si- orig. 1987, trad. dall'inglese di Ric- stema, di una struttura teorica gene- cardo Valla, pp. 263, Lit 30.000. rale. Alcuni ci arrivano tardi, dopo MARIETTI aver studiato cellule e circuiti per Sono molti i neurofisiologi e neu- tutta la vita, altri come Young, han- robiologi che, prima o dopo, appro- no saputo sempre legare la loro prati- dano ai problemi di filosofia della co- ca di esploratori del sistema nervoso Theodor Fontane noscenza: forse perché hanno inizia- alla riflessione sulle implicazioni più Grete Minde to a studiare il sistema nervoso cer- generali poste dal crescere della no- Una novella classica che è cando una risposta ai loro dubbi stra conoscenza dei processi neurali. una fresca ballata d'amore. conoscitivi, o forse anche perché in In quest'ultima sua opera il nucleo queste discipline si sente con mag- della riflessione sta nel rapporto fra «•Narrativa» Pagine 138, lire 16.000 adottato un sistema antico come la vita stessa. Tuttavia, il campo di vali- dità dell'analogia rimarrà indetermi- nato finché i sistemi interessati non Conoscersi per conoscere saranno studiati più a fondo" (p. 43). Vasilij Rozanov Colpisce qui, come in tutto il libro, La leggenda del di Barbara Testa l'estrema attenzione alle ragioni al- Grande Inquisitore trui, l'assoluta mancanza di una cari- Lettura di un racconto- ca polemica, la presenza al contrario di uno sforzo di umiltà per accogliere emblema nel libro più Ecologia e autonomia. La nuova biologia: im- Ecologia e autonomia il filo conduttore degli importante di Rozanov. i contributi più diversi, per capire e plicazioni epistemologiche e politiche, a cura di autori è lo spostamento di prospettiva nell'anali- non per affermare una posizione a Saggistica» William Irwin Thompson, presentaz. di Mau- si del sistema, biologico, ecologico, economico, tutti i costi. Tutta questa prudenza, Pagine XXX-192, lire 27.000 ro Ceruti, Feltrinelli, Milano 1988, pp. 216, dall'esterno all'interno del sistema stesso. Que- questo linguaggio piano e schivo da Lit 30.000. sto significa ricercare le cause della stabilità, o ogni enfasi non tolgono al lettore il dell'instabilità di un sistema a partire dalla sua piacere di incontrare spesso intuizio- Un altro libro nel filone della complessità. capacità di automantenersi. L'idea è nata in ni forti e profonde, argomentazioni che costringono a ripensare atteggia- Gerardo Cunico Anche questo, come altri volumi della collana dì campo biologico, come molte altre dell'attrezza- Feltrinelli Campi del sapere, è un dialogo a più rlo teorico sistemico, lontani tanto dalle iper- menti mentali che di colpo appaiono meno ovvi. Critica e ragione voci tra studiosi di diverse discipline: biologi co- semplificazioni dei problemi della fisica come Ne è un esempio la maniera in cui utopica me Margulis, Maturano, Varela; biofisici come dal carattere qualitativo delle scienze umane. viene affrontato il rapporto fra men- A confronto con Atlan; epistemologi come Ceruti; ecologi come Momenti chiave sono stati la messa in discussio- Habermas e Bloch te e cervello. Sono "la stessa cosa" o Lovelock e Todd; economisti e storici della cul- ne dell'idea di codice genetico come programma no? Il problema così è mal posto. "Io Un dialogo a distanza per tura come Henderson e Thompson; e scienziati contenente l'informazione sufficiente per la co- preferisco dire che la 'mente' non è un pensiero come impe- eclettici come G. Bateson, che ha dato impor- struzione dell'individuo, e lo studio della forma- affatto una 'cosa', ma che coscienza e gno critico e orientativo. tanti contributi a quasi tutti i campi di ricerca ci- zione spontanea di strutture complesse in sistemi attività mentale sono proprietà ca- *Filosofia» tati. Si tratta di interventi limitati, che presup- lontani dall'equilibrio termodinamico. ratteristiche che si accompagnano a Pagine 352, lire 30.000 pongono una conoscenza globale del pensiero La chiave per comprendere l'organizzazione talune attività del cervello" (p. 22). Come dirà ancora più avanti, il pro- dei vari autori: un incontro a metà strada con le dei sistemi viventi è quindi la loro capacità di au- idee che il lettore si è fatto sull'argomento dalla blema, almeno a questo stadio delle toprodursi. Ma attenzione: gli stessi processi co- nostre conoscenze, non è quello di lettura di testi più organici. Il senso di questa e di noscitivi vanno considerati in quest'ottica, emer- stabilire rapporti di causalità fra fisi- Marcel Légaut altre simili operazioni editoriali va cercato nella genti, come dicono Varela e Maturana, da una co e mentale, ma di cogliere la corre- Un uomo di fede e proposta di materiali per il dibattito e la riflessio- storia reciprocamente compatibile di sistema e lazione, la concomitanza dei diversi ne, più che nel manifesto di una nuova sintesi co- la sua chiesa realtà esterna in cui il sistema si modifica per processi, la loro inscindibile unità. noscitiva. Enucleati dal loro contesto originario, mantenere inalterata la propria organizzazione. Quando pensiamo a noi stessi e alla La vicenda del cristiane- i vari interventi non sono sempre omogenei, e Ecco quindi che lo spostamento del punto di vi- nostra esperienza di un flusso menta- simo, vista oggi dall'alto talvolta possono apparire piuttosto oscuri. sta, dall'esterno all'interno del 'sistema, diventa le continuo, non è necessario, anzi è di una maturità di fede. assolutamente arbitrario, immagina- molto di più che un semplice cambiamento di Ci troviamo sul terreno vario e accidentato re un'entità che sta dentro un'altra "Terzomillennio" prospettiva per la descrizione, ma ha importanti Pagine 206, lire 20.000 della teoria dei sistemi, nell'ambito generale del entità. In realtà (come l'autore mette pensiero strutturalista; la ricerca di connessioni implicazioni epistemologiche. in luce in uno dei passi a parer mio possibili tra diverse discipline ha portato alla ne- Scrive Edgar Morin: "Qualunque sia la teo- più penetranti del libro) non solo cessità di fare i conti con tutto quanto le scienze ria, di qualunque cosa essa tratti, essa deve ren- senza cervello non si possono avere tradizionali avevano tenuto ai margini: caso, dere conto di ciò che rende possibile la produzio- facoltà mentali, ma la mente è in un Odile Arnold eventi unici, storia individuale, emergenza del- ne della teoria stessa ". Non si potrebbe dare inte- certo senso "più ristretta" del cer- l'organizzazione, crisi della separazione sogget- grazione più piena dell'osservatore nelle proprie vello, sia nel senso che una grande Il corpo e l'anima porzione dell'attività cerebrale resta to-oggetto, ritomo dell'osservatore, etc., alla ri- descrizioni, circolarità più avvolgente di narrato- Il corpo come nemico: sempre inconscia, sia in quello, più storia di un conflitto cerca di un linguaggio descrittivo unitario che significativo, che "la 'mente' è quotidiano. non faccia torto alla ricchezza della realtà. In un'entità che in qualsiasi momento «Dabar» non contiene un elevato numero di Pagine XX-336, lire 34.000 informazioni" (p. 62), ma solo quelle che in quel dato istante l'attività del mente e cervello, fra materia e co- finché quanto si sta imparando del cervello fa giungere alla nostra co- HETEA scienza. Terreno insidioso, su cui è cervello dell'uomo e degli animali en- scienza. Se ci chiedono se le zebre al- EDITRICE facile scivolare, seguendo la via di un tri a pieno titolo nel dibattito filoso- lo stato brado portano il soprabito, Gian Michele Tortolone meccanicismo ottuso e presuntuoso fico. rispondiamo di no immediatamente: forse che quest'informazione era già (chi ricorda la definizione del pensie- Il primo capitolo è tutto dedicato Il corpo tentato LA TAVERNA DI AUERBACH nella nostra "mente" prima che ce lo ro come "secrezione del cervello" a giustificare questo approccio, con inediti di Antonio Pizzuto chiedessero? L'esperienza e il disagio data dal fisiologo ottocentesco? ma il un'attenzione estrema alla termino- della corporeità. Una II ritrovamento di nuovi materiali ha im- pedito di chiudere il numero nei tempi problema riguarda anche le tendenze logia usata ed alle definizioni: le pa- Qui emerge un altro degli argo- nuova voce per la filoso- previsti. Di ciò ci scusiamo con gli abbo- attuali ad un riduzionismo molecola- role sono strumenti delicati, e se si menti centrali del libro: l'attività ce- fia italiana. nati e con quanti già hanno prenotato l'o- pera. Ma la ricchezza della documenta- re sempre più spinto) o quella della vuole convincere "gli altri" della rebrale come atto creativo, che parte "Filosofia» zione, l'importanza dei saggi e delle te- riaffermazione di una rigida dualità propria correttezza e buona fede, bi- dall'informazione immagazzinata e stimonianze man mano accumulate, rac- Pagine 230, lire 24.000 colte in 400 pagine di testo, crediamo ci fra corpo e mente, con la conseguen- sogna fare attenzione ai rischi delle codificata per costruire continua- giustifichino ampiamente del ritardo e ci te negazione di ogni diritto del biolo- analogie. Un esempio importante è mente nuove relazioni, potremmo obbligano, fatte salve le prenotazioni per- go ad invadere un campo che è solo dato da termini come "informazio- venuteci entro il 30/3/1989, à portare il dire nuove "verità". Ma come può prezzo di copertina a L. 35.000 del filosofo. Ed il libro è tutto attra- ne" e "codice", che dice l'autore, questa attività costruire la rappre- versato dallo sforzo di evitare queste "molti studiosi, di formazione non sentazione di se stessa? "La vita, pri- Questa non è notte ANTONIO PIZZUTO opposte trappole, pur optando chia- solo umanistica, ma anche scientifi- ma di giungere agli esseri umani, ha A cura di Eugenio Costa Inediti e scritti rari ramente per una visione antidualisti- ca, vorrebbero riservare... ai soli es- sviluppato nel corso di almeno tre a cura di Gualberto Alvino ca: "è improbabile che occorra usare seri umani.... L'analogia è talmente miliardi di anni la capacità di co- e Silvano Maggiani con interventi di: due linguaggi totalmente diversi per stretta che non ci sono virtualmente Postfazione in forma G. Alvino * L. Bartolini * F. Cavallo * G. Con- struirsi rappresentazioni e di impie- tini * C. Fahy * D. Ferraris * E. Fiore * G. Fon- descrivere il mentale e il fisico" (p. alternative all'uso, in biochimica, di garle per sopravvivere. Questa è la di poesia tana * R. Galvagno * E. Giachery * M. Lupo 21). Ci troviamo di fronte ad un am- termini come "codice genetico" o soluzione del paradosso di come una di David Maria Turoldo * R. Manica * F. Paniconi * W. Pedullà * A Pizzuto - M. Pizzuto * V. Romeo * L. Salva- mirevole esempio di uso cauto, giudi- "traduzione"... Il compito impor- rappresentazione possa riconoscere Poeti per dire cantare dori * M. Santschi * T. Tarquini * P. Tripodo zioso e non dogmatico di un approc- tante — per i filosofi e per tutti — è se stessa. L'essenza dei sistemi vi- pregare. con tre biglietti di: U. Eco * E. Sanguineti * C. Segre cio riduzionista ai temi centrali della chiarire il significato delle straordi- venti è di non essere dei sistemi isola- Pagine 96, lire 12.000 conoscenza e della coscienza umana. narie analogie che sono recentemen- ti: c'è in verità un agente esente [cioè Nelle librerie o presso l'Editore Non si tratta di un pamphlet contro i te emerse. Non è certo un caso che il Via S. Quinziano - 03011 ALATRI (Fr) Tel. 0775/450047 - Fax 450096 filosofi, ma di un appello ad essi af- linguaggio umano abbia seguito e nisti-ilJii/ioiK uni.. DM II). {Umilili N. 4

no la sopravvivenza, quando si ha a morali del proprio gruppo. Il bisogno che, con i processi che avvengono a che fare con gli esseri umani diventa di adeguarsi alla comunità, la neces- livello delle cellule del cervello e del- esterno a] sistema stesso, nota del re- importante tenere conto dell'impor- sità di ricevere gratificazione attra- le sinapsi, le interconnessioni fra es- censore] da cui essi dipendono, e tanza che hanno i valori sociali. verso l'approvazione è probabilmen- se. Ma oggi sappiamo che ogni scelta, f Novità questo agente è la loro storia" (p. Cosa ha da dire il biologo a questo te già presente nel bambino, ed oggi anche la più semplice, coinvolge mol- 74). E in questa visione evolutiva riguardo? Young, conscio dei rischi cominciamo a capire quali, possono ti milioni di eventi fisici. Siamo siste- Marsilio che i rapporti tra mentale e cerebrale in cui sono incorsi i fautori di un bio- essere i meccanismi neutrali che mi complessi, e la prevedibilità di un vanno collocati. logismo riduzionista spinto, non dà stanno alla base di queste tendenze sistema diminuisce rapidamente con I due capitoli centrali del libro so- risposte ultimative, ma indica una innate. In questo quadro, l'autore ri- la sua complessità. La combinazione Narrativa) no dedicati alla descrizione di come traccia, che ci consente di ritrovare visita la suggestiva ipotesi di Gould di tutti questi eventi, inoltre, se pur la fisiologia abbia trovato le "testi- nell'evoluzione dei viventi la tenden- della "neotenia" della specie umana, obbedisce a leggi fisiche, è determi- monianze" di questi processi cere- za all'emergere di comportanti al- secondo la quale l'uomo si differen- nata dalla storia dell'individuo e del- Oreste Del Buono brali. Sono pagine che hanno valore truistici, ed in particolare nella spe- zierebbe dagli altri primati per la sua la specie. In questo senso siamo libe- LA VITA SOLA in sé, come esempio notevole di chia- cie umana di quella che chiama una infanzia enormemente lunga; anzi, si ri, in quanto ogni nostra scelta non Le gioie segrete e sublimi rezza e semplicità divulgative, ma so- "tendenza cerebrale alla generosità" tratterebbe forse di una fase che non potrà mai avere una base totalmente di un "single" metropolitano no anche essenziali all'autore per (p. 218). E almeno plausibile che par- finisce mai, nella nostra vita. "Attra- obiettiva, ma sarà sempre scelta crea- esplicitare le "basi materiali" su cui ticolari condizioni ambientali possa- verso un cambiamento neotenico si tiva fra alternative, e siamo determi- pp. 144, L. 18.000 fonda le sue tesi. Particolarmente no aver favorito, nelle specie preu- possono spiegare la dimensione della nati (dalla nostra natura biologica, belle le pagine sui meccanismi della mane, la sopravvivenza di geni per nostra testa e del nostro cervello, co- dalle leggi chimico-fisiche che la go- percezione, in cui viene messo in ri- Letteratura salto come la percezione sia non atto universale. passivo di ricezione di stimoli ester- ni, ma ricerca attiva, guidata da aspettative e ipotesi, e come questo questa prospettiva, le domande "cos'è la cogni- Omero sia particolarmente importante nelle zione" e "cos'è la vita" si identificano. Anche i IL CANTO DI PATROCLO modalità percettive più complesse ed re e narrazione. processi evolutivi sono interpretati da Varela e a cura di elevate, come la comprensione del Se la caratteristica dei sistemi viventi è la capa- Maturana in chiave cognitiva. Che cosa resta del M. G. Ciani ed E. A vezzù linguaggio. Ingresso ed uscita, perce- cità di auto-organizzarsi, questa sembra condivi- classico ideale della conoscenza come sforzo per zione ed atto motorio, sono intima- I fratelli d'armi: l'amicizia l'amore la morte mente legati, e portano l'autore a so- sa anche da sistemi ben lontani dell'idea tradi- il raggiungimento di rappresentazioni oggettive stenere che "la conoscenza umana zionale di vita. E il caso dell'ipotesi di Gaia, di di una realtà esterna? Semplicemente questo pp. 136, L. 12.000 possa essere considerata un partico- Margulis e di Lovelock. Le rocce, l'aria, gli ocea- punto di riferimento archimedeo estemo non esi- lare sviluppo del processo di raccolta ni, non sono la cornice immobile entro cui si è ste, o non ha importanza. La conoscenza, con- ESOPO TOSCANO di informazioni utili alla sopravvi- sviluppata la vita; piuttosto, i gas dell'atmosfera, clude Ceruti, nella sua presentazione, è lucido di dei frati e dei mercanti trecenteschi venza che è indispensabile a tutti gli i biosistemi, la composizione del suolo sono tutti costruzione della realtà. a cura di Vittore Branca organismi" (p. 95). Di nuovo l'ap- elementi di un gioco di interazioni reciproche, Quali sono le implicazioni politiche di questa proccio riduzionista si confronta nella cui prospettiva va letto l'attuale episodio visione sistemica della realtà? Parzialità di ogni Un testo rivelatore esplicitamente con i suoi limiti, dei problemi ecologici su scala planetaria, dovuti riproposto per la prima volta quando l'autore afferma la necessità ideologia, necessità della transizione dall'ideolo- alla presenza umana. Si colgono a tratti echi co- dopo molti secoli di un'analisi "dall'alto verso il bas- gia ad un 'ecologia della consapevolezza a livello Una preziosa gemma so", che tenga conto dei livelli più smologici ilozoisti degli antichi filosofi presocra- globale, in cui la verità non può essere espressa se della nostra più vivace novellistica tici. Solo che qui la sostanza dell'animale-mon- non nella relazione tra opposti, valori emergenti complessi per descrivere i livelli infe- pp. 296, L. 18.000 riori. do non è di tipo materiale, ma è la propria strut- proprio dalla sovrapposizione di opposti. Questi Nell'ultimo capitolo viene affron- tura auto-organizzativa in atto. In trasparenza, sono, secondo Thompson, alcuni principi emer- Giovanfrancesco tato il tema più arduo, quello delle nei vari interventi tende a profilarsi un nuovo ti- genti dal nuovo modo di pensare. Ma proprio sul Pico della Mirandola po di vitalismo : se prima la vita faceva problema possibili basi biologiche dei sistemi terreno delle implicazioni politiche il libro è me- STREGA di valutazione, e quindi dei valori. alle leggi della realtà naturale, ora se qualcosa no convincente. Appaiono un po ' superficiali le o delle illusioni del demonio Qui si toccano questioni fondamen- esiste, in un certo senso, vive, in quanto prodotto analisi che spaziano da Disney land ai sumeri, da a cura di Albano Biondi tali e spinose come quella se la natura di un gioco di relazioni dinamiche autocompati- McCarthy a Bruce Springsteen, e disturba anche La storia segreta di un'inquisizione umana sia paragonabile a quella degli bili, forme embrionali dell'autoproduzione. un certo tono messianico con cui viene condotto altri esseri viventi o la trascenda, che in un racconto del '500 Nel circolo dell'auto-organizzazione la coo- il discorso. Il riconoscimento del carattere auto- è come dire quali siano l'estensione e pp. 232, L. 16.000 i limiti della biologia. Esistono "va- perazione può essere la carta vìncente piuttosto referenziale della realtà esclude, come abbiamo lori oggettivi"? Alcuni filosofi ten- che la competizione. Questa è la prospettiva evo- già visto, la possibilità di stabilire un riferimento Nakajima Atsushi primo, un ultimo rimando per il nostro agire. dono a chiudere la questione affer- luzionistica che emerge dagli studi di paleomi- CRONACA mando, con Moore, che il bene è 0 crobiologia della Margulis; la stessa cellula euca- Questo implica una decisa affermazione contro DELLA LUNA SUL MONTE bene, e basta, e che esso non corri- riote è risultato dell'interazione cellulare, a par- ogni assolutismo ideologico. Ma non traspare tra sponde ad alcuna proprietà naturale a cura di tire da fenomeni di simbiosi tra forme più primi- le righe un 'ambizione a riproporsi a propria volta Giorgio A mitrano che rientri nel campo di indagine del- come punto di vista della realtà su se stessa? Pro- tive di vita. Il tormento della creazione le scienze naturali. L'approccio di prio in conseguenza del carattere circolare della La riflessione epistemologica di Varela e Ma- e l'incanto della forma: Young ovviamente è un altro: ancora realtà, ogni racconto che di essa viene fatto rien- una volta parte della neurofisiologia turana è centrata, come già detto, sul ripensa- tra i più perfetti racconti tra nel gioco dell'autoreferenzialità della realtà per mettere in evidenza come i suoi mento della cognizione come capacità di modifi- del '900 giapponese sviluppi abbiano consentito di de- ca del soggetto nella sua ricerca di mantenimento stessa, e non può pretendere di porsi all'esterno pp. 200, L. 15.000 scrivere eventi e funzioni cerebrali della propria organizzazione funzionale. Nella di essa. Il riconoscimento della "struttura che associati agli atti valutativi. E per fa- storia dell'accoppiamento tra soggetto e realtà connette" non deve far dimenticare che il punto re ciò, non parte tanto dall'analisi esterna, delle sue stabilizzazioni e dei suoi scarti di vista di questa struttura non è il nostro. Pensa- delle funzioni delle aree cerebrali dalla norma, sì crea rimondo, che, ben lungi dal re di sostituirci ad esso può essere ingenuo, o pe- "superiori", come quelle corticali, voler negare l'esistenza oggettiva delle cose ester- ricoloso. . , ma dal loro legame con quella parte Elémire Zolla ne, è comunque sempre un mondo del soggetto, del cervello, dall'ipotalamo ai nuclei I LETTERATI della base, in cui originano le motiva- funzionale alla propria autoconservazione. In E LO SCIAMANO zioni, le componenti emotive, i desi- L'Indiano nella letteratura americana deri e il senso di appagamento. Esi- dalle origini al 1988 stono le basi per ricercare, anche se L'appassionata denuncia non ancora per descrivere in maniera l'altruismo; e se questi aspetti del sì come molte altre nostre caratteri- vernano, ed anche dalle limitazioni di una mistificazione letteraria completa e soddisfacente, il filo che comportamento umano, con le loro stiche emotive e comportamentali. imposteci dalle interazioni culturali e che ha contribuito lega le attrjbuzioni di valore specifi- implicazioni valutative, hanno una Noi siamo, in un certo senso, tutti sociali con i nostri simili). La vita alla cancellazione intellettuale che a quelle generali, il "buono" del base genetica, diventa importante bambini, anche da adulti, e corri- precede il pensiero, e forse si può di- - quando non addirittura fisica - gusto al "bene". Se il senso di soddi- degli Indiani d'America analizzare come essi emergano nel spondentemente disposti ad obbedi- re che è la coscienza di vivere che sta sfacimento è una componente deter- bambino, come si fondano aspetti re: di fatto a seguire un codice mora- alla base di ogni conoscenza umana. pp. 448, L. 44.000 minante dei processi che garantisco- ereditari e apprendimento dei valori le" (p. 229). Ancor più spinoso è il Il "cogito ergo sum" deve lasciare il discorso che riguarda i valori estetici: posto al "so di essere vivo", con buo- Julia Kristeva qui la biologia sembrerebbe proprio na pace del dualismo. LA RIVOLUZIONE dover restare fuori dalla porta. Ma Forse questo libro non dice cose DEL LINGUAGGIO POETICO — dice il nostro autore — possiamo terribilmente nuove, non costruisce Un classico sull'avanguardia escludere che l'appagamento esteti- nuovi sistemi; indica più semplice- nell'ultimo scorcio del xix secolo: co, ed il senso di soddisfazione che mente una via, un metodo da seguire Lautréamont e Mallarmé ne deriva, "il sentirsi a posto", non per affrontare i problemi della cono- pp. 588, L. 48.000 adempia alle finalità della sopravvi- scenza umana non rifiutando quello venza? che le scienze della vita ci stanno in- Alla fine di una lettura come que- segnando. È il libro che avrei voluto s'ta il lettore probabilmente avrà al- scrivere a ottant'anni; per ora sono Libri illustrati cuni interrogativi che gli girano in te- febee che qualcuno l'abbia scritto, sta: va bene, ci sarà del vero, ma tut- poi si vedrà. Saverio Scrofani to ciò non è orribilmente determini- sta? Che spazio resta alla libertà VIAGGIO IN GRECIA dell'uomo? E le ultime pagine del li- a cura di R. Ricorda, bro, dedicate a questi interrogativi, prefazione di C. Magris sono tra le più belle. Un viaggiatore illuminista Basi mentali della libera scelta: il tra razionalità e fantasia determinismo tenderebbe a spiegare pp. 216, rilegato, L. 80.000 tutto in termini di leggi chimico-fisi- dell"'industria" e della "tecnolo- progressivo venir meno di quella in- mazione orgogliosa e polemica della gia"). Dall'altro lato, essi hanno nei tensità e vitalità di rapporti editoriali propria funzione intellettuale (a Cec- Artigiani o industriali? confronti dei nuovi processi un at- e intellettuali, di cui quell'uso cre- chi, nel '38): "Accade talvolta che i teggiamento più o meno inconfessato scente è solo un aspetto tecnico par- critici attribuiscano a se stessi delle di Gian Carlo Ferretti di intellettualistica e "aristocratica" ticolare (e ben al di là della Bompia- opinioni e all'altra parte soltanto dei incomprensione e ripulsa, che li por- ni). criteri d'affari: (che è un modo tanto ta alle stesse conseguenze. Nell'epistolario dunque si ritrova- pericoloso quanto gratuito di consi- VALENTINO BOMPIANI, Il mestiere del- di quella contraddittorietà equivoca no vari aspetti della figura e funzione derare il lavoro altrui)". Bompiani l'editore, Longanesi, Milano 1988, e perciò vulnerabile, da parte di una Complessivamente poi il libro di dell"'editore protagonista", con tut- mostra poi un preciso senso del pro- pp. 173, Lit 18.000. logica di apparato più coerente e Bompiani (come quello di Einaudi) te le varianti e specificità del caso. dotto, del lancio e del mercato ai al- Caro Bompiani. Lettere con l'editore, stringente nei suoi processi decisio- dice assai poco del lavoro da lui svol- Molte lettere degli anni trenta e qua- lora, delle esigenze, necessità, curio- a cura di Gabriella D'Ina e Giuseppe nali e nella sua organizzazione e pro- to, della storia interna della sua im- ranta parlano delle "due nature", sità, desideri del lettore (facendosi Zaccaria, Bompiani, Milano 1988, grammazione produttiva, distributi- portante esperienza editorial-cultu- editoriale e letteraria, di cui parteci- lettore egli stesso nelle scelte), e al pp. 632, Lit 35.000. va, promozionale, e più direttamente rale, dell'editore di Bontempelli e finalizzata al profitto e al mercato. Si Savinio, Zavattini e Moravia, Alva- pa contemporaneamente Bompiani tempo stesso manifesta tutto il suo (da Bontempelli, 1942), della sua impegno personale e editoriale per Arnoldo e Alberto Mondadori, può dire insomma che la scomparsa ro e Brancati (e anche Kormendi e "volontà di editore" e del suo "sen- conquistare agli autori "difficili" un Giangiacomo Feltrinelli, Valentino dell'"editore protagonista" configu- Cronin), degli americani degli anni so dell'arte" (da Alvaro, 1938), e in più vasto pubblico. Bompiani, Giulio Einaudi: c'è qual- ra anche la sconfitta di un'editoria trenta e di Sartre e Camus, di colla- generale della sua funzione impren- cosa di sostanziale che lega tra loro che non ha saputo essere aziendal- ne, come le Idee Nuove di Banfi e Co- Tutte queste convivenze trovano ditoriale e culturale insieme (soprat- personalità tanto diverse e tanto di- mente avanzata quanto lo era cultu- rona, del Dizionario delle opere e dei certamente un terreno favorevole nel versi destini. E la figura e funzione mercato ristretto, semplice e "pove- dell'"editore protagonista" (come lo ro" di quegli anni, e nella presenza di definisce Bompiani), che continuan- una società letteraria che agisce da do una tradizione illustre fa le sue interlocutore collettivo in ogni sin- prove tra gli anni trenta e sessanta, gola trattativa, e da mediazione criti- da una fase artigianale a una fase in- ca nelle scoperte degli autori e nei dustriale dell'editoria libraria ^italia- successi di lettura; l'editore cioè de- na. Una figura e funzione caratteriz- ve tenerne conto e può al tempo stes- zate da disposizione alla scoperta e so avvantaggiarsene. In molte lette- alla ricerca, sicurezza nelle scelte dei re, tra l'altro, il pubblico appare qua- libri e degli uomini (quadri interni, si come un'estensione di quella socie- consulenti, autori), rapporto reale e tà letteraria: "ti ho chiesto un elenco personalizzato con ciascuno di essi, di amici per il nostro schedario, di apertura e lungimiranza intellettua- persone di un certo gusto letterario, le, senso del momento e del tempo (il che possano seguire con interesse le cosiddetto "fiuto"), e cioè capacità nostre pubblicazioni" (lettera circo- di lettura recettiva o anticipatrice lare agli autori Bompiani, 1945). dei processi di trasformazione socia- Ma non mancano episodi in cui le e culturale, della domanda dichia- certe convivenze tradizionali metto- rata, diretta, presente, o latente, no a nudo i loro equivoci. Bompiani possibile, futura; e perciò anche con- insomma è un editore-intellettuale, sonanza con una situazione generale ma anche un editore-padrone; e Vit- notevole di creatività e produttività torini nel '43 è per- lui un redattore- culturale. Derivando da tutto ciò, tra intellettuale e un redattore-funzio- l'altro, una forte specificità e una co- nario, che assomma in sé mansioni stante alimentazione del catalogo, e creative e mansioni impiegatizie. Ma una tendenziale formazione di lettori quando Bompiani fa pesare il secon- abituali. do momento ("occorre che tu disci- plini in modo diverso il tuo lavoro" Ma nell'"editore protagonista" ecc., cui seguono altri sette "occor- non c'è soltanto questo. C'è anche re"), Vittorini gli chiede risentito: una contraddittoria e talora equivoca "Ora tu vorresti che mi trasformassi convivenza di imprenditorialità e in un impiegato?" mecenatismo (spesso formale, quest'ultimo), di logica aziendale e Gli equivoci maggiori comunque, costume paternalistico, di personali- nascono dalla commistione e confu- smo illuminato e autoritario verso i sione di rapporti imprenditoriali e suoi uomini; e c'è ancora un difficile personali, aziendali e familiaristici equilibrio tra tempo e momento, va- con gli autori, non appena si passa lori di cultura e valori di mercato, ge- dal dialogo sui testi a più pratici pro- stione industriale e familiare. Cui si blemi editoriali. Certe richieste di aggiunge l'accettazione e prosecuzio- "solidarietà" da parte di Bompiani, ne del distacco tra pubblico elitario e possono essere motivate dall'emer- popolare, tra area ristretta di lettori e genza dell'autunno '43 (la percentua- masse di non lettori. Un complesso le d'autore ridotta di un 3 per cento), intreccio di atteggiamenti, ruoli, o dalle difficoltà del dopoguerra comportamenti, che vede natural- (l'"aiuto" degli autori nella " campa- mente prevalere questo o quell'a- gna di propaganda in favore dei no- spetto nell'uno o nell'altro editore. stri libri"), e l'offerta per contro di Basti l'esempio di Arnoldo Monda- una casa di vacanza a Lerici si può dori, che si differenzia da tutti, tanto spiegare nello stesso clima. Ma a ben da rappresentare quasi un caso a sé, vedere essi sono gli episodi eccezio- per essere stato "editore protagoni- nali di una regola di comportamenti sta" dentro una più marcata logica che negli anni trenta e quaranta vede industriale, preparando così oggetti- confondersi troppo spesso, da en- vamente il passaggio alla logica di ap- trambe le parti, "amicizia" e "affa- parato. ri", "Casa Editrice" e "famiglia", con la conseguenza che la pubblica- Talmente. personaggi e degli autori, via via fino tutto nella fase della "ricostruzio- Tuttavia la costante, che finisce zione di un manoscritto o di una ri- alla presenza e consulenza di Eco. ne"). Altre lettere integrano quelle per accomunare oggi tutti questi edi- Nei libri di Bompiani e di Einaudi stampa, la corresponsione di anticipi Quel libro dice altresì poco o nulla due nature di professionalità specifi- tori, è la progressiva scomparsa di manca un'analisi critica e autocritica o diritti, vengono considerate da della sua complessa funzione (e "me- ca e di ricchezza umana. Bompiani è quella figura e funzione dell' ' 'editore di quella trasformazione e di quel molti scrittori come generosi favori stiere") di editore, fatta di molti ruo- "amico", "editore" e "intenditore" protagonista", anche se ci sono anco- trapasso, e dello sviluppo e crisi della mecenateschi. Di accorate "preghie- li e mansioni, fino a coprire l'intero (da Moravia, 1946), legge i testi "da ra editori, come Garzanti e Laterza, loro stessa esperienza e funzione edi- re", umili giustificazioni e reveren- iter del prodotto, dal primo contatto artista" e giudica "insieme da uomo che ne mantengono alcuni tratti. toriale: un contributo dall'interno ziali ringraziamenti sono punteggia- o lettura alla diffusione e promozio- e da editore" (da Alvaro, 1946), rea- Scomparsa che trova i suoi casi più che sarebbe stato prezioso. La ragio- te numerose lettere, non sènza tracce ne nel mercato. lizzando così un'esperienza totale. emblematici, per la durata e per il ri- ne non è soltanto in una reticenza di- di piaggeria e sottomissione (partico- lievo editorial-culturale della loro fensiva, ma anche e soprattutto in Molto più ricco di interesse l'epi- Al di là di qualche accentuazione larmente esplicite in Cardarelli, esperienza, in Bompiani ed Einaudi, quella contraddittorietà della loro fi- stolario, che contiene circa 600 lette- enfatica (che tradisce già una disposi- 1938). a prescindere dai rispettivi e assai gura di imprenditori tradizionali. Da re scelte tra migliaia, e con Bompiani zione adulatoria), queste affermazioni differenti epiloghi. L'uscita dei loro un lato cioè, Bompiani e Einaudi mittente e destinatario (epistolario, trovano riscontri oggettivi. Dall'insie- Concludendo l'intero discorso sul- libri (di quello einaudiano, Frammen- identificano sostanzialmente per al- va detto, impostato su una partizio- me del volume (lettere, testimonianze, le convivenze, se ne può trovare ti di memoria, edito da Rizzoli, cuni decenni la loro esperienza intel- ne secondo collane, fasi, autori, che note documentarie) il Dizionario per qualche curioso riflesso nei diversi "L'Indice" ha già ampiamente parla- lettuale e critica con la pratica edito- per voler essere funzionale rende in esempio appare veramente "qualcosa inizi di lettera: "Caro Valentino", to) non fa che evidenziare oggi un fe- riale già descritta, la risolvono e rea- realtà la lettura frammentata e di- di più di un libro, di un'impresa: una "Caro Bompiani", "Caro dottore", nomeno in atto da tempo. lizzano all'interno di essa; e una vol- Scontinua; mentre i criteri della cura parte importante della sua vita", co- "Egregio dottore", "Illustre e caro In particolare, il crescente proces- ta fuori da quell'ambito operativo non sempre vengono chiaramente me Bompiani stesso scrive nel '46. Bompiani", "Caro Conte", fino al so di concentrazione e ristrutturazio- non sono capaci di farne oggetto di forniti). Le lettere vanno dai primi Dai vari carteggi risalta inoltre la sua "Monsieur le Président" di Mal- ne, e il sempre più esteso intervento riflessione e ripiegano sul ricordo, anni trenta agli ottanta, ma appar- attenta ricerca dei testi, il suo rap- raux, cui Bompiani risponde (in mo- del capitale extra-editoriale nell'edi- l'aneddotica, il ritratto di fatti e per- tengono per la maggior parte agli an- porto affettuoso e schietto, concreto do pertinente) "Monsieur le Mini- toria libraria, con una serie di opera- sonaggi più o meno remoti (in Bom- ni trenta e quaranta, con qualche e produttivo con gli autori, la sua ca- stre". Va detto peraltro che l'episto- zioni finanziarie a livello anche inter- piani si aggiunge tutt'al più un'impli- estensione ai cinquanta. Il che non pacità di discussione intelligente e lario documenta più gli aspetti positi- nazionale, delineano attraverso gli cita e sfumata indicazione del suo dipende soltanto (come spiegano so- interna al loro lavoro, condotta con vi di quella figura di editore che le anni settanta-ottanta il contesto nel ideale di editore e, dal libro a qualche stanzialmente i curatori) da ragioni la competenza di un vero consulente contraddizioni o gli equivoci, più i quale si consuma definitivamente il lettera, la generica consapevolezza di pratiche contingenti o dal crescente e con la determinazione di un vero trapasso: la sconfitta oggettiva cioè, una funzione superata dal mondo uso del telefono, ma riflette anche il editore. Ad esse si aggiunge l'affer- N. 4 pag. 11[

temi della narrativa contemporanea. È questo il senso della autonomia dei rapporti ad alto livello letterario e Il realismo alla resa dei conti Per brevità si riporta solo la parte personaggi di Morselli, così spesso ri- progettuale che il lavoro della "mac- finale di questa continua riflessione, vendicata anche nelle pagine dei dia- china" (mentre non c'è quasi traccia di Guido Barbera quella che forse più lucidamente, nel- ri e del "mimetismo narrativo" pro- di tutta la produzione di più dichia- le pagine diaristiche, adombra la prio della scrittura morselliana. Scri- rato e vasto successo commerciale), "scelta di campo" dello scrittore, vendo del Lukàcs di Storia e coscienza GUIDO MORSELLI, Diario, Adelphi, più la serrata iniziativa e produttivi- lità romantica. Esso non è fatto per una scelta "antiteoristica" rispetto di classe nei diari egli dirà: "Come Milano 1988, prefaz. di Giuseppe appagare le menti desiose di rigorosa alla tradizione del decadentismo: "Il possono i teorici del marxismo ridur- tà che i limiti e le debolezze di una Pontiggia, testo e note a cura di Va- struttura artigianale e familiare (se razionalità, perché è una teologia con teorismo attacca direttamente e di- re tutta la storia, la vicenda vissuta lentina Fortichiari, pp. 386, Lit tutte le sue insufficienze teoriche e la strugge l'unità orizzontale vicenda dall'umanità all'unica contesa tra le poteva accadere nel '43 che il redat- 30.000. tore Raguzzi si rivolgesse a Zavattini sua apoditticità. Ed è discaro ai sen- personaggio: consiste nell'insinuarsi forze della produzione e le classi ine- per avere le cifre delle tirature dei timentali, ai quali toglie la fede tradi- fra narratore e la "cosa da dire" di renti? Bisogna che chiudano gli occhi Nato a Bologna nel 1912 e morto a suoi libri); ancora, più i reciproci elo- zionale, condannando la religione co- uno schema di natura velleitariamen- su un fatto così ovvio che al di là di Gavirate nel 1973, Morselli non vide gi, accordi e consensi (anche con ri- me espressione spirituale deteriore. te teorica e speculativa con il risulta- questa contesa esiste una lotta inces- mai pubblicata alcuna opera da vivo. petitive ridondanze), che i dissensi, La stessa incertezza l'idealismo di- to di deformare la visione che il nar- sante dell'uomo contro la Natura" Solo a partire dal 1974 Adelphi ini- attriti e scontri. mostra nei confronti dell'arte, in cui ratore ha della cosa o oggetto del nar- (p. 301-302). zia la pubblicazione di alcune opere: Certo, da molti segni Bompiani vede, giustamente, un fatto intuiti- rare. (...). Col teorismo sono gli indi- Troviamo qui una agevole esplica- Roma senza papa (74), Contropassato vo, ma poi pretende di subordinarla vidui o eventi che sono teorizzati. In zione della problematica di uno dei appare portato a riassorbire i contra- prossimo (75), Divertimento 1889 sti nella continuità, a smussare le al giudizio, ossia al concetto, ossia ai- pratica dissolti perché le ipotesi spe- romanzi di Morselli, Il Comunista, punte, a evitare gli scontri. Le vicen- scritto nel 1965. Il suo protagonista de censorie di Americana e di altri li- vive il dramma soggettivo, esisten- bri, sono più storie di compromessi ziale di un rapporto conflittuale con che di conflitti, mentre del resto al- la natura ed il reale, che nessuna cuni episodi e comportamenti rivela- ideologia autoconsolatoria può ridi- no un tratto personale, da signore Stampa come disciplina mensionare. C'è il sostrato della sof- borghese, di prudenza e timore nei ferenza, del dramma della individua- confronti del contrasto, dello scan- lità che nessuno storicismo (da Hegel dalo, della polemica (soprattutto po- SIEGFRIED UNSELD, L'autore e il suo editore, guenze negative (non ineluttabili, peraltro) una a Croce a Marx) può eliminare: "Per litica), delle posizioni troppo nette e Adelphi, Milano 1988, ed. orig. 1978. tradu- sostanziale spersonalizzazione e appiattimento I legel solo il razionale è. E il raziona- dichiarate e antistituzionali o che co- zione dal tedesco di Maria Gregorio, pp. 300, dei rapporti e dei prodotti. le si identifica con il bene, come il suo contrario con il male. Quindi il munque appaiano a lui non mediate Lit 50.000. Ma ecco una serie di casi, rintracciabili nel li- (o non abbastanza) dalla letteratura e Il carteggio Einaudi-Montale per ' 'Le occasioni ' ' male è fuori dalla realtà, si riduce a bro di Unseld. A Hesse "preme che il formato paura, paura di miraggi o fantasmi, o dalla cultura. Basterà ricordare, nel (1938-39), a cura di Carla Sacchi, con una No- sia sempre il più adatto al libro" e suggerisce ai a rimorso, rimorso di colpe che non '46, le sue preoccupazioni per alcune ta di Giulio Einaudi, Einaudi, Torino 1988, voci del Dizionario, in cui Banfi suoi editori il tipo di carta, i caratteri e la veste ti- possono aver sorpassato la sfera indi- pp. IX-62, ed. fuori commercio. prende posizione (con relative ironie pografica relativa. Brecht partecipa attivamente viduale, o meglio non possono essersi dell'interessato sulla paura di "qual- alla confezione dei suoi libri, discutendo ogni tradotti in atti. Il male appare ad He- che falce e qualche martello" nasco- Libro davvero splendido, questo di Unseld, particolare tecnico e facendo fare "prove minu- gel qualcosa di soggettivo, ma anche sti "sotto la filosofia"); o il rifiuto, per ricchezza di notizie e documenti anche inedi- ziose", secondo un suo progetto diverso da opera meno, una semplice illusione" (p. nel '52, del pamphlet di Brancati Ri- ti, retroterra di esperienze, spessore culturale, in- a opera. Così, negli anni venti, egli vuole che il 374). tomo alla censura, per la sua "ar- telligenza storico-critica; un libro sulle compli- Libro di devozioni domestiche sia stampato Al male come presenza storica bitrarietà" scandalosa. cate e avvincenti storie dei rapporti tra Walser, "informato piccolo, al modo di un Vangelo o di Morselli ha ricondotto spesso la sua riflessione anche propriamente teo- Ma c'è dell'altro. Che quei tratti Rilke, Brecht, Hesse e i loro editori, che fa im- un libro di inni sacri, su carta bibbia", mentre generali prevalentemente positivi e pallidire di colpo (se ce ne fosse stato bisogno) logico-religiosa. E contro l'autocon- nei primi anni cinquanta per l'edizione delle solatoria fede storicistica, considera- composti (al di là delle lettere perdu- certi equivalenti libri nostrani di questi ultimi Opere complete dell'autore classico (il teatro) te) rispondano anche a criteri parzia- ta la vera matrice dei totalitarismi mesi. manda a Suhrkamp vecchie edizioni di classici li e interessati di scelta della raccolta, moderni, contrappone l'etica della possono farlo pensare alcune "spie": Negli scritti qui raccolti dunque, e datati tra il come campioni cui attenersi. Per un suo libro di separatezza (Un dramma borghese) e l'assenza delle lettere di Bompiani e 1968 e il '77 l'autore e editore Unseld (che da prose del 1917 Walser propone, come i più fun- l'autopistica illusione libertaria (non del collaboratore Pogni (pubblicate anni dirige le case editrici Suhrkamp e Insel) ana- zionali, "caratteri gotici, semplici, tradizionali, a caso sarà Hannah Arendt una lettu- nell'epistolario vittoriniano 1933- lizza i processi vistosi e sottili che legano il "la- rispettabili, che facciano pensare ai libri di lettu- ra prediletta di Morselli negli anni 43, edito da Einaudi, pp. 250-2) sul- boratorio" dello scrittore alla "macchina" edi- ra per le scuole, caratteri lineari, onesti, non ri- '60). Ma è pur vero, se vogliamo av- lo scontro con Vittorini, a proposito toriale, il testo al prodotto e alla sua fortuna, il- formati, del tutto fedeli alla consuetudine, caldi viare una conoscenza storicamente fondata dello scrittore, che questa della sua attività politica clandestina luminando aspetti importanti e spesso nascosti e soprattutto rotondi"; e chiede "campioni di e dei danni che ne derivavano alla ca- mediazione formale ha una conte- dei loro protagonisti, sullo sfondo tempestoso stampa ' ', scartando e approvando. stualizzazione specifica negli anni, i sa editrice; e l'assenza altresì di qual- della storia tedesca di questo secolo. Nelle pagi- siasi traccia dell'episodio che vide Sono tratti che si ritrovano del resto anche in '50 e i '60, del dibattito tra intellet- ne di Unseld colpiscono, tra le molte altre cose, Bompiani ritirare il suo finanziamen- Italia. Nella trattativa con Einaudi per la pub- tuali letterati ed organizzazioni del to e il suo nome dalla rivista "Offici- certe consonanze di fondo e reciproche compe- blicazione delle Occasioni alla fine degli anni mondo operaio da un lato, e ceti colti na", in seguito a un polemico poe- tenze che, al di là di amori e odi, fedeltà e tradi- trenta, Montale discute con competenza di carta, e forme di coscienza proprie dello sviluppo neocapitalistico italiano metto di Pasolini contro Pio XII, che menti, caratterizzano il rapporto autore-editore caratteri, corpi, legature, copertine, dorsi, prezzi, dall'altro. nel '59 fece scandalo (una lettera di tra il primo Novecento e gli anni cinquanta: a raccomandando: "Naturalmente avrete studiato Rimane da chiedersi il perché di Bompiani a Leonetti .per esempio, cominciare dal forte senso e gusto del libro come una copertina che, pur essendo einaudiana, si di- viene citata da Nico Naldini nella un'ottica così regressiva, quasi pre- prodotto artigianale, con una sua intrinseca fun- stacchi da quelle solite delle Vostre edizioni". Cronologia che precede le Lettere zionalità al testo, e quindi anche con una sua moderna e leopardiana per certi 1955-1975 di Pasolini, edite da Ei- specificità individuale che rimanda a una vasta (g.c.f.) aspetti, circa l'irriducibilità della naudi, pp. XLV-VI). Vuoti che ne soggettività al luogo teorico della gamma di modelli e di formule. Competenze e sottintendono forse altri, e che fini- "seconda natura" (la civiltà, la fede scono per tradire un maldestro tenta- specificità oggi sempre più rare o inesistenti, nel nel progresso infinito, l'utilitarismo tivo di mondare, edulcorare, abbelli- quadro di una trasformazione industriale dei come logica regolatrice, la scienza co- re un'esperienza, carriera e figura ab- ruoli e dei processi che ha avuto tra le sue conse- me pianificazione dello sfruttamen- bastanza importante da non averne to); e l'esaltazione di una dimensione bisogno. comunque distinta dalla razionalità, la Natura, organicisticamente intesa con leggi proprie (il caso) che sfuggo- (75), Il Comunista (76), Fede e Critica la elaborazione della critica" (p. 70). culative a cui Proust, Kafka, Joyce o no al controllo umano; il perché, in- (77), Dissipalo Fiumani Generis (77), C'è qui l'emergenza forse più luci- Musil sottomettono la loro arte di somma, della sopravvivenza di que- Un dramma borghese (78), Incontro da della riflessione morselliana: la ri- narratori sono tutte Weltanschauun- sta ottica negli anni del decollo neo- IL PASSAGGIO con il comunista (81). Questi romanzi cerca di una identità religiosa "pura- gen di crisi, o direbbero i marxisti, di capitalistico, della massificazione dei non vengono pubblicati nell'ordine mente intuitiva" e non mediata dalla decadenza borghese, ed a ogni modo prodotti culturali, della distruzione cronologico in cui erano stati scritti, riflessione teologica; e la ricerca di teoriche che negano la realtà come ecologica del pianeta. e appaiono tra loro fortemente dissi- Gorbaciov Rossanda - Perestroika una forma artistica nuova, intuitiva tale, l'oggetto, ossia precisamente Per Morselli l'arte non è attività mili per tematica e stile narrativo. anch'essa e non ideologica. l'evento (o vicenda) e l'individuo (o Volkov Lelio Basso Codrignani - salvifica: non è strumento di soprav- Negli anni '40, a proprie spese, A questo bisogno intellettuale personaggio)" (p. 298-299). vivenza nell'epoca della crisi. Aver Palestina Siniora Israele Schuldi- Morselli aveva fatto pubblicare due Morselli sembra rispondere ideando Con questa affermazione, da con- intaccato lo storicismo crociano, co- ner - FIAT Polacco Argentina saggi: Proust o del sentimento (Gar- una forma originale del narrare: il ro- testualizzare nel dibattito che negli me si espone in Fede e Critica, aveva Bergalli - Centri storici Indovina zanti, 1943) e Realismo e fantasia manzo-saggio. Distaccandosi dalla anni '60 si sviluppava in Italia negli intaccato anche il senso profondo (Bocca, 1947). Entrambi sono fon- Urbanistica Cervellati versione decadentistica di questo ge- ambiti della neo-avanguardia sul por- della persistente egemonia dell'inse- damentali per delineare, a partire da nere, egli definisce così quei romanzi tato etico-conoscitivo del decadenti- gnamento del filosofo abruzzese sul- quegli anni, una tenace organicità di che ridonano autonomia al personag- smo e sul luogo teorico della "crisi", la cultura italiana post-bellica, cioè la Morselli alle complesse traiettorie gio, lo astraggono dalla macchinosità Morselli vuole restaurare "l'integrità affermazione di un ruolo distinto e E uscito il n.5 de IL PASSAG- teoriche del dibattito sul realismo. di un intreccio già predisposto dal- oggettiva del narrare, l'autonomia aristocratico proprio degli intellet- GIO. Rivista di dibattito politi- Oltre ad un evidente interesse, te- l'autore, consentono alla figura una dei personaggi, la compostezza for- tuali letterati nel tempo della società co culturale. stimoniato anche nei diari, per la fi- sua autonoma vita, la capacità di pro- male" (p. 323), coerentemente con il di massa, nel nome di una continuità losofia di Antonio Banfi e per l'este- vare il dramma soggettivo senza me- programma presente nei saggi degli La rivista è disponibile nelle princi- spirituale con il passato, di un prima- tica fenomenologica di Anceschi diazioni consolatorie ed ideologiche. anni '40. to etico-politico, che garantiva co- pali librerie o in abbonamento su c/ I primi quaderni del diario, scritto c 50916006, intestato a Francesca (pag. 34), si data dal '44 il distacco di I romanzi di Morselli sono saggi in munque l'integrazione ed il protago- dagli anni '40 fino al 1973, sono tutti Mariani, via E. Ciccotti 11 - 00179 Morselli dall'ambito filosofico neo- quanto testimoniano un rapporto nismo. idealistico. Nel diario egli appunta, dedicati a questa ricerca, riportano Roma. tragico tra essere e storia, tra uomo e Questa opzione salvifica sembra riprendendo i temi di Realismo e fan- brani spesso inediti dei primi roman- Abbonamento annuo (6 numeri) natura, che nessuna ideologia (i "mo- mancare in Morselli, come attesta il tasia: "Il moderno idealismo italiano zi, commentano le letture degli auto- L. 30.000 nismi" della filosofia moderna) né suo "privato" suicidio letterario è un compromesso tra le esigenze ri del decadentismo, e manifestano la l'antropocentrica religione della teo- (Dissipatio Humani Generis) ed esi- della ragione e quelle della irraziona- necessità di delineare precisamente i logia cristiana possono ricomporre. stenziale. pag. 12

IDEI LIBRI DEL MESE!

te; meno le citazioni in esergo, che di- PROGETTO segnano la sua mappa letteraria (Primo SCUOLA LIVIANA Non più guerra, non già pace Levi e Bachmann, Amelia Rosselli e Morante e Pinter), delle tante altre ci- di Lidia De Federicis tazioni di altri testi e autori esemplari (John Lennon e Bob Dylan, Santanà e nei modi di un'immaginazione che Springsteen, rock e reggae), interne al PER LE MEDIE SUPERIORI GIANFRANCO BETTIN, Qualcosa che lo allampanato, contento di sistemar- brucia, Garzanti, Milano 1989, pp. si con moglie e tabaccheria; una zia va cercando temi e campi metaforici racconto e pertinenti a personaggi che 234, Lit 24.000. piccola, affettuosa, piena di umili all'altezza del nostro tempo. Farò su- poco si curano delle parole diverse; virtù; una ragazza, Giulia che gli è bito qualche esempio. E intanto mi meno la prima parte del romanzo e più SABINO S. ACQUAVIVA Il primo effetto del romanzo di coetanea ma sembra più avanti nella appoggio a una frase di Bettin stesso la seconda, che è tutta concentrata DALL'EUROPA ALL'UOMO Bettin sul lettore — effetto d'urto, vita perché è più capace di accettarne che è quasi un autocommento: "La nella rappresentazione di uno sradica- con il prevedibile rimbalzo di grandi la quotidiana banalità e se ne va già finzione, e il sortilegio, del romanzo mento e del modo in cui ci si può per- Testo di educazione civica consensi o di silenziose perplessità da adulta costruendosi a furia di stu- consente di indagare zone altrimenti dere , da soli o in gruppo, dentro l'uni- — nasce da questo: che le tesi vi sono dio e di lavoro. Maurizio, detto in- annebbiate, sfuggenti alla ricostru- verso di una subcultura. CARMELO BONANNO esplicite, talora gridate, e che i con- fantilmente Babi, ha la prima casa zione storica e che pure si avvertono Delie varie agenzie formative che L'ETÀ MEDIEVALE NELLA tenuti sono pesanti, nel senso in cui veramente sua a Santa Marta. Ma come essenziali" (nell'articolo San- intervengono oggi sull'adolescenza, delle varie norme e culture che l'at- CRITICA STORICA l'avrebbe detto il Calvino delle Le- che casa? E un "covo" di ragazzi, gue Navajo: gli amari 20 anni del '68, zioni americane. qualcuno che ci abita e molti ospiti in "Linea d'ombra", 32, novembre traversano, l'unica che davvero ha L'ETÀ MODERNA NELLA spicco nel libro con una sua immagi- CRITICA STORICA ne potente, in bene e in male, è la L'ETÀ CONTEMPORANEA cultura convissuta del gruppo che si NELLA CRITICA STORICA costituisce e si chiama fuori delle isti- REDAZIONE LIVIANA IL MONDO ATTUALE NELLA tuzioni. Famiglia e scuola vi com- CRITICA STORICA paiono invece secondo schemi narra- La bimba che odiava le valige tivi quasi d'obbligo. Di questo c'è, io Antologia di critica storica credo, una ragione intrinseca ai si- di Anna Nadotti gnificati del racconto. Il tema pro- AA.VV. fondo di Bettin non è infatti, o non è LA LINGUA TRA NORMA soltanto, di natura polemica. Non è E SCELTA SIRKKU TALJA, Non mi dimenticare, Bollati li accompagna al grande edificio sulla collina do- un tema politico nè soltanto sociale. Boringhieri, Torino 1988, ed. orig. 1979, ve li lascerà per sempre. Il tema è forse, esistenzialmente, la Grammatica italiana trad. dal francese e presentaz. di Natalia Sirkku attende ogni giorno una lettera, una ricerca di un altrove, e il movimento, Ginzburg, pp. 133, Lit 16.000. frase, un segno che le restituiscano sua madre, at- il viaggio ne sono le metafore. Ma il GIANCARLO MAJORINO tende con una docilità assoluta, con una soppor- movimento degli studenti, l'avven- tura del viaggio d'emancipazione CENTANNI DI LETTERATURA "Non ho più paura delle casse da morto, ma tazione silenziosa come forse è possibile soltanto dalla Giudecca a Santa Marta, o del detesto sempre le valige". Con questa frase, qua- nell'infanzia. Alla fine del diario, e della sua pri- Antologia del Novecento viaggio di fuga per mare, due setti- si un 'epigrafe, si apre il diario di Sirkku Talja, gionia, Sirkku scrive alla madre una lettera che mane da mozzo su un mercantile, alla non ha mai spedito: "Ti ho aspettata per dieci C. FÒNTANA, C. GOGLIO autrice finlandese alla sua prima prova narrativa. maniera romanzesca d'una volta, lunghi anni, ho pensato a te tutti i giorni, salvo LA RAPPRESENTAZIONE: Diario scarno e dolente di dieci anni della sua vi- non distraggono abbastanza il prota- RAGIONE E STORIA ta, dai quattro ai quattordici. due". Nel tono della frase, nella scelta delle pa- gonista dall'idea ricorrente del viag- Testo di disegno per licei scientifici e Nella Finlandia degli anni che precedono e ac- role, sembra quasi che voglia giustificare la ma- gio vero, il viaggio irreversibile di artistici M. SALIN, C. BIANCHI compagnano il secondo conflitto mondiale, dre, come se il lungo oblìo e la minuscola dimen- ciascuno verso la morte (p. 109). DALL'ALGORITMO Sirkku attraversa le stagioni dell'infanzia e della ticanza fossero in qualche modo paragonabili e Come un eroe romantico Mauri- AL CALCOLATORE rendessero plausibile una punizione. zio cerca di eludere la morte nell'a- Laboratorio di informatica per il prima adolescenza con una consapevolezza di- biennio sperata, quella di un abbandono inspiegabile, di Curiosamente la bambina abbandonata che si more. Ma Bettin ha fretta di metter- O. FERRO, M. LOVISCEK un vuoto che non potrà comunque essere colma- riempiva di spavento alla sola vista di una vali- lo (come appunto l'eroe romantico) FONDAMENTI DI ECONOMIA in una condizione senza confronti, di POLITICA, AGRARIA E DEL to. Al centro dei suoi pensieri e dei suoi desideri gia, l'adolescente goffa e malcerta su gambe trop- desiderio inquieto, di opposizione TERRITORIO la madre, che ha deciso di abbandonare lei e il po lunghe e sottili, è diventata un'indossatrice Corso di economia per gli istituti per radicale e senza oggetto, che può sfo- geometri, 2 voli. fratellino, interrompendo una quotidianità mo- famosa e ha condotto una vita movimentata, in garsi perciò non nelle strategie di destissima, ai limiti della sopravvivenza, e tutta- paesi stranieri, fino a quando ha sentito il biso- ALESSANDRO BREGOLI un'attività mirata, ma nelle forme via rassicurante, protettiva. Commerciante di gno di scrivere di quella lontana frattura e ha tro- simboliche del comportamento in sé BILANCIO E CONTABILITÀ NELL'AZIENDA AGRARIA bare in un piccolo villaggio di quella lontana re- vato, per raccontarla, un sorprendente registro trasgressivo, della vita ai margini. Testo di contabilità per gli istituti gione d'Europa ai confini con la grande pianura narrativo. La traduzione della Ginzburg ce ne Di tale vita abbiamo nel libro un tecnici e i professionali agrari russa, la madre di Sirkku è una donna di caloro- restituisce intatto l'andamento doloroso, quasi repertorio di emblemi: rifugi precari sa vitalità. I due bambini sono abituati a dormi- indolenzito, come se risentisse ancora del freddo e arredi di fortuna, e animali che fan- G. PELLIZZARI, L. DALLA MONTÀ, re tra le casse da morto che costituiscono l'unico reale e di quello interiore. Nell'infanzia il desi- no pietà e schifo, cani randagi e ragni C. DUSO arredo della loro piccolissima casa, assistono tal- derio di andare a scuola, di comunicare e cono- e topi, itinerari notturni, macerie e FONDAMENTI DI sinistri bagliori, e il "caos irrimedia- volta alle scene di pianto di chi viene a ordinare scere, aveva liberato miracolosamente la parola. ENTOMOLOGIA AGRARIA bile" del mondo/spazzatura, un mo- Qui la memoria dell'autrice si scioglie in una Testo di entomologia per tecnici e una bara, e Sirkku dorme sonni inquieti quando tivo anch'esso notoriamente lettera- professionaii agrari il morto è un bambino, ma la presenza della ma- scrittura fatta di brevi frasi concise, constatazio- rio. Bettin utilizza molta letteratura, dre la tranquillizza sempre. ni inequivocabili, acutissimi e crudeli perché, ri- molti elementi che fanno già parte F, NASI, R. GHISI, R. LAZZAROTTO tratti precisi di persone e di luoghi, intorno al so- Ma a questo universo infantile vengono sot- della tradizione moderna. Tende pe- FONDAMENTI DI gno di una madre amatissima e assente. Recente- rò a calarli in un impasto culturale tratte all'improvviso le pur fragili fondamenta. PRODUZIONE VEGETALE mente è uscito in Francia il secondo libro di che è strettamente d'attualità. La madre decide infatti di portare i figli all'orfa- COLTIVAZIONI ERBACEE Sirkku Talja, Le vernis noir, continuazione del- Proietta, per esempio, il suo senso notrofio, ' 'un posto dove i bambini stanno bene, COLTIVAZIONI ARBOREE l'autobiografia dell'autrice. della morte in quell'attenzione per le Corso di agronomia e coltivazioni per puliti e al caldo ' ', fa le valige e senza dir lor una vicende incontrollabili della materia tecnici e professionali agrari parola di spiegazione, un giorno chiama un taxi e — la materia dei corpi che mutano, la materia terrestre che ribolle di fan- A. MENEGON, F. PIVOTTI, G. XICCATO ghi inquinati — in cui riconosciamo FONDAMENTI DI nuove e attuali paure, o nuove imma- TECNOLOGIA AGRARIA saltuari: si fuma, si traffica un po', e 1988, p. 7). Non c'è dubbio che di tal gini, per paure antiche. Il bruciare Testo di tecnologia rurale per gli istituti Gianfranco Bettin, veneziano di per geometri Porto Marghera, nato un po' tardi c'è chi si lascia trafiggere "dolce- genere sia stata la sua intenzione in insoddisfatto del desiderio, connatu- per fare il Sessantotto (è del 1955), mente" dall'eroina. Per un affare di questo romanzo d'esordio dove in- rato all'individuo, si collega nel suo universo romanzesco all'inestingui- V. D'AMBRA, D. RUI ma in tempo per viverne e guardarne droga, e un soprassalto di ribellione, contriamo, non distribuite a caso, bile incendio chimico di Porto Mar- FONDAMENTI DI PATOLOGIA attentamente gli immediati dintorni, muore ucciso da velenosa overdose il cose più riuscite e altre meno. ghera, radicato in precise circostanze VEGETALE studioso di scienze sociali e redattore grande amico Carta, che ha passato i Mi pare meno riuscita la caratte- Testo di patologia vegetale per tecnici di "Linea d'ombra", ci ha narrato trent'anni e continua a portare i ca- rizzazione dei personaggi quando es- e responsabilità storiche. In ultimo, e professionali agrari infatti una storia di apparente, per pelli lunghi (capelli che cadono, lun- si vengono irrigiditi in un sistema di lo scacco del personaggio trova solu- dir così, pesantezza sociologica. Il ghi e fragili). E per vendetta di Carta ruoli. Mi piace di più la loro corpora- zione non nel gesto autodistruttivo, V. D'AMBRA suo protagonista, Maurizio, ha ven- muore ucciso un altro uomo da nien- lità. E il corpo, l'odore del padre, più ma nella ricerca di una faticosa so- ATLANTE DI PATOLOGIA t'anni e sta a Londra, quando in te, un altro "che si poteva ammazza- dei suoi discorsi, che ne fa sentire pravvivenza. (Dice, andandosene, VEGETALE apertura del romanzo incomincia, a re". ("Esistono dunque persone che l'autorità odiosa. E l'antagonismo Maurizio, con una delle frasi dense e Atlante fotografico a colori per tecnici ritroso, a raccontarsi. Prima ha attra- si possono ammazzare": ecco la con- del figlio, più che nel punto culmi- sentenziose che sono l'aspetto forte e professionali agrari versato le fasi di un tipico percorso di clusione, la triste consapevolezza nante, quando prorompe nel linguag- della scrittura di Bettin: "Questa formazione: il rifiuto del padre e il frutto della crescita). L'innocente gio accesamente espressivo dell'im- non è più la mia guerra — ho deciso A. MENEGON, F. PIVOTTI, G. XICCATO distacco dalla famiglia; un'educazio- Babi, implicato e sospettato, scappa precazione e della maledizione, risul- — e non sarà la mia pace"). ESERCITAZIONI AGRARIE ne malvissuta nella scuola e realizza- al più presto, a Londra appunto. ta necessario là dove Maurizio sem- Penso anch'io, come molti, che le Per professionali e tecnici agrari ta invece nel rapporto con i pari, i Ho riassunto, sommariamente, la plicemente si descrive: "Avevo un straordinarie trasformazioni am- compagni di strada e di banda; l'in- vicenda perché a essa, alla sua leggi- corpo sano, poco pesante e poco pe- bientali e culturali in cui siamo im- namoramento e la perdita; il tocco bilità e alla verisimiglianza della rico- loso, i capelli ricci e scuri e gli occhi mersi stentino per ora a passare nella della morte. Maurizio è nato e cre- struzione di ambienti e personaggi, grici, la bocca piccola, il naso aguzzo, dimensione letteraria. Eppure que- LIVIANA EDITRICE sciuto a Venezia, nel quartiere popo- Bettin in una prima approssimazione le gambe snelle e i fianchi stretti. sto romanzo a tratti ingenuo, che lare della Giudecca; ha una madre os- sembra affidare la forza del romanzo Tutto compreso in poco più di cento- mette in scena l'autobiografia di una suta e bigotta, che viene dalla campa- Via Luigi Dottesio, 1 e del messaggio. Ma non è qui, non è settanta centimentri. Perché mai generazione in bilico tra la resa all'in- gna; un padre grande e grosso, prole- nella qualità del referto sociologico, non avrebbe dovuto bastarmi?". Mi sensatezza del vivere e la rivolta con- 35138 PADOVA tario e spaccone, ex-portuale la sua caratteristica secondo me più sembrano meno riuscite le pagine in tro una specifica insensatezza dei Tel. 049/8710099 sindacalizzato e militante che si è interessante. Essa potrebbe, all'op- cui Bettin tenta la denuncia diretta tempi, è un tentativo apprezzabile, svenduto per avere la casa; un fratel- posto, consistere nella visionarietà: di quelle in cui l'esprime obliquamen- un libro che parla di noi. N 4 riNDlCF pag 13 IHIOEI LIBRI DEL MESE HH

un solo inverno - il loro aspetto mi ha Poeta in mancanza di meglio fatto pensare a me a alla mia fami- glia"). di Francesco Rognoni Quest'ultimo passo ricorre verso la fine del diario alpino, che si rivela così il racconto di una sconfitta, del il Mulino GEORGE GORDON BYRON, Diari, a cu- re veramente vissuto. Ed è proprio un uomo di valore") era rinchiuso tentativo fallito "di perdere la mia ra di Malcolm Skey, trad. dall'ingle- l'instabile equilibrio di vita privata e per aver calunniato il Principe Reg- spregevole persona nella maestosità" APRILE 1989 se di Ottavio Fatica, Theoria, Roma- partecipazione alla scena della storia gente. A sposarsi non pensa ancora, del paesaggio. Ed anche gli altri diari Napoli 1989, pp. 320, Lit 32.000. che dona ai Diari, pur nella ricchezza dato che "non ho mai visto nessuno si chiudono all'insegna della disillu- MICHELALBERT di elementi, una sorta d'unità. molto migliorato dal matrimonio" sione. Quello londinese s'interrompe JEANBOISSONNAT "Questo diario è un sollievo. Nel raccogliere tutti i diari, il bre- (ma la corrispondenza con Annabella con la notizia dell'abdicazione di Na- CRISI, DISASTRO, Quando sono stanco — cosa che ca- ve "Dizionario personale" e i "Pen- è già avviata: "curiosa amicizia la no- poleone (gli ultimi fogli sono strappa- pita spesso — eccolo saltar fuori e sieri sparsi", Malcolm Skey e l'otti- stra! Senza un briciolo d'amore da ti "per impedirmi di tornare, come MIRACOLO tutto ci finisce dentro. Ma rileggerlo mo traduttore ci offrono un volume parte di nessuno dei due"). Nella un cane, sul vomito del ricordo"). Le Tra catastrofe e ipersviluppo, sarebbe troppo; e Dio solo sa quali il cui eguale non esiste neppure in in- paura di ingrassare Byron segue diete pagine scritte a Ravenna raccontano l'Europa nel gioco a rischio contraddizioni racchiuda. Se io sono glese, dove le varie entrate si debbo- ferree a base di quasi niente, ma i la partecipazione a una cospirazione sincero con me stesso (ma temo che si no andare a cercare nei dodici tomi suoi gusti letterari sono svariati, e carbonara che si risolve in niente: dell'economia mondiale: il libro menta più a sé stessi che a chiunque delle complete Letters & Journals. I con il tempo si raffinano: Pope, benché Byron si dica pronto a dare la al centro di uno dei più accesi altro), ogni pagina dovrebbe confu- dibattiti internazionali tare, rifiutare ^ ripudiare in toto la precedente". E certo che questi Dia- PETER GAY ri, che per Lord Byron furono un sol- lievo, sono per il lettore una scoperta UN EBREO SENZA DIO ed un piacere nuovo ad ogni rilettu- Freud, l'ateismo e le origini ra. Ma vi è davvero 'finito dentro Fuori dal paradiso, corsaro! della psicoanalisi tutto'? e sono essi davvero all'inse- gna della contraddizione, o Byron ha GEORGE GORDON BYRON, Racconti turchi, a RICHARD L. GREGORY mentito ed ora ci lascia un'immagine vista con straordinaria scaltrezza, Byron appron- troppo coerente di sé? cura di Giovanna Franci e Rosella Mangaroni, ta narrative che ci possono ancora tenere con il CURIOSE PERCEZIONI Studio Tesi, Pordenone 1988, pp. 401, Lit fiato sospeso. Né questi racconti in versi sono Diciamo subito cosa non vi si tro- Il mondo visto attraverso un va, almeno con la frequenza che ci si 30.000. privi d'ironia: dischiuso il velo del loro esotismo, caleidoscopio di sollecitazioni aspetterebbe da un poeta della fama, essi si leggono come cupe meditazioni sulla si- di Byron ("Unico piacere della fama "Ho scritto sì, le mie memorie", Byron con- tuazione politica europea — una situazione che sensoriali, tra illusionismi, è aprire la strada al piacere"): av- fessa in uno dei Pensieri Sparsi (1821), "ma ho al Byron del diario londinese appare incontrolla- inganni e magie della mente venture boccaccesche e exploits amo- omesso tutte le parti pertinenti e importanti, bile e senza sblocchi. ALBERTO CARACCIOLO rosi sono raccontati con tutt'altro per rispetto verso i morti, verso ì vivi, e verso co- Con l'inclusione in questo volume del dram- gusto, una buona dose d'esibizioni- loro che devono essere e l'una e l'altra cosa". ma Caino (1821), quasi tutto il Byron maggiore ALLE ORIGINI smo ed impareggiabile brio nelle tre- Qualche riga più sotto, egli si ingiunge di non è, dopo decenni d'oblio, di nuovo disponibile in mila e più lettere che ci sono restate, DELLA STORIA continuare ' 'con queste riflessioni, o prima o poi ma nei Diari si cercherebbero inva- italiano. Manfred è stato ritradotto da Franco CONTEMPORANEA finirà per scapparmi un qualche segreto, da far Buffoni (Guanda, 1984). Le Melodie ebraiche no. E siccome Byron in prosa è pres- Dal Settecento alla Comune di socché incapace d'esser noioso anche restare di pietra i posteri". A noi resta l'impres- e altre poesie (fra cui l'apocalittico Darknessj si quando si vorrebbe ennuyé, ed anche sione che il fascino per il vuoto prodotto dalla possono trovare nei Pezzi domestici a cura di Parigi, te premesse la sua 'stanchezza' invita alla digres- consapevolezza del segreto sia più forte dell'orro- Cesare Dapino (Einaudi, 1986). Beppo, il poe- economiche, sociali e politiche sione, suggerisco qui di tradurre una re del segreto stesso: eppure quasi tutta l'opera di metto che segna la gioiosa scoperta dell'ottava, alla storia contemporanea scelta delle lettere che, fra il 1813 e il Byron è attraversata dal senso già nietzschiano la forma più congeniale, è nella BLJR (a cura di ' 16, egli scambiò con Lady Melbour- che solo il dolore possa farsi ricordo. In un 'epoca Ludovica Koch, 1987). Non sentiamo troppo la R. BROOKE, C. BROOKE ne (sua confidente), Caroline Lamb che nella memoria ricercava il paradiso perduto, mancanza d'una versione moderna dì Childe LA RELIGIONE (brevemente amante) e Annabella i personaggi byroniani, ossessionati dal passato, Milbanke (moglie appena più a lun- Harold, il poema autobiografico che diede a By- POPOLARE non sembrano aver conosciuto l'infanzia: Man- go). Delle due Liasons Dangereuses ron la prima fama, la più eclatante. Ma Don NELL'EUROPA che raggiungono quest'anno i nostri fred non chiede, come Faust, la totalità dell'e- Juan, che scandalizzò i contemporanei, che an- MEDIEVALE schermi, una si sarebbe potuta trarre sperienza, ma l'oblio. che Teresa Giuccioli, Usuo grande amore italia- Culto delle reliquie, da queste lettere senza rischio di per- Tutto questo è particolarmente vero dei solita- no, voleva proibirgli di continuare, e che pure dere in verve e tensione drammatica: ri eroi dei racconti turchi, scritti fra il 1813 e il Byron considerò sempre Usuo capolavoro? Atti- pellegrinaggi, credenze: le quando Byron lasciò l'Inghilterra, e '14, ed ora riproposti in una traduzione leggibi- lio Brilli ce ne ha riproposto i primi quattro canti espressioni popolari di una Annabella ritornò in famiglia, i Mil- lissima eppure (forse, proprio perché) non rifug- nella traduzione ottocentesca del Betteloni religiosità povera, fra timore banke lessero insieme Laclos per ren- (Oscar Mondadori, 1982), e Simone Zaglia, vol- dersi conto dell'intrigo in cui erano gente da intonazioni melodrammatiche e stilemi divino e contrasti con la chiesa gendolo in prosa (Zanetti, 1987) ne ha fatto uno capitati. amabilmente anticheggianti. Il Giaurro, il Cor- istituzionale saro, Lara, Selim, tutti nascondono un segreto splendido romanzo. Ma Byron i romanzi lunghi Byron dal canto suo Laclos l'aveva di solito non li sopportava: soprattutto per Don JOSEPH W.BENDERSKY letto a tempo debito, dato che in una che li tormenta, li isola anche dai compagni, e Juan è tempo di una nuova versione poetica. delle prime entrate (24 novembre dona loro l'energia quasi sovrumana del dolore CARL SCHMITT 1813) cita Valmont: "Tutto viene a incessante; tutti muoiono in battaglia. Le loro (f.r.) TEORICO DEL REICH noia, angelo mio". Ma qui non sono donne non si direbbero fragili (una di loro sa uc- le donne ("gli angeli") ad essere in cidere con la determinazione di Lady Macbeth), L'inquietante intreccio tra ii causa, bensì "la professione dello eppure tutte muoiono di crepacuore. Mescolan- pensiero di Schmitt e la crisi scrittore", cui il venticinquenne poe- do autobiografia e topoi di sicuro impatto (l'in- delia democrazia weimeriana, ta, già all'apice del successo, afferma cesto, ad esempio, che Shelley considerava "cir- in una nuova lettura deila sua di non dare "tutta questa importan- costanza assai poetica"), manipolando i punti di ambigua collaborazione col za": "Chi scriverebbe, se avesse me- regime nazista glio da fare?". Certo la domanda è compiaciuta ed affettata: eppure, du- C. MELDOLESI, L. OLIVI rante i dodici anni in cui il diario è sporadicamente tenuto, essa conti- quattro diari — londinese (novem- Swift, Fielding, Rousseau, La Ro- vita per la liberazione dell'Italia ("la BRECHT REGISTA nuamente riaffiora, con un'insisten- bre 1813 - aprile 1814), alpino (set- chefoucauld, Dante, Shakespeare poesia stessa della politica"), il fatto Gli ultimi anni dell'attività di za ossessiva che la rende sospetta di tembre 1816), ravennate (gennaio- naturalmente (la prova byronica è in- che la cospirazione sia organizzata Brecht al Berliner Ensemble sincerità. "Sottrarre me stesso a me febbraio 1821) e greco (giugno 1823 trisa di citazioni shakespeariane); durante il Carnevale sembra "addo- nella testimonianza diretta stesso (oh maledetto egoismo!), que- - gennaio 1824) - sono introdotti da grande amore per Scott e Burns (an- mesticare" la vicenda, renderla spet- degli attori, degli assistenti e sto e non altro è sempre stato il mio svelte schede che li contestualizzano che Byron era mezzo scozzese); tiepi- tacolo. unico, il mio totale, il mio sincero e permettono di seguire senza fatica da ammirazione per Wordsworth e Infine, nell'ultima entrata del dia- dei suoi più stretti collaboratori motivo per 'scribacchiare; e pubbli- le peregrinazioni di questo "cittadi- Coleridge, nel complesso scarso en- rio greco (scritta dopo un attacco di R. NISBETT, L. ROSS cando non faccio altro che perseguire no del mondo" (come Byron stesso tusiasmo per i romantici inglesi (ma epilessia, a solo due mesi dalla mor- lo stesso obbiettivo, grazie all'effetto amava definirsi). Il volume è comple- gli piacciono Goethe e Grillpazer, te), egli confessa con un senso quasi L'INFERENZA UMANA che produce sulla mente, che altri- tato da un'introduzione generale Monti ed Alfieri); un fastidio quasi di colpa di trovarsi "in uno stato di menti si ripiega su se stessa". Assur- (che si conclude con l'utilissima rac- istintivo per ciò che gli suona troppo inquietudine per cose che dovrebbe- Un grande classico della do ridurre la genesi dell'opera byro- comandazione di W.H. Auden: "By- sentimentale. ro interessare solo i miei sentimenti psicologia sociale niana a questa necessità coatta (as- ron va letto molto rapidamente, co- Potremmo continuare per pagine, personali" (un'allusione all'amore contemporanea surdo ridurre Byron ad una soltanto me se le parole fossero fotogrammi citando dalle descrizioni naturali (il non corrisposto per un giovane pag- delle sue maschere, o a un'espressio- isolati di un film"), essenziale biblio- ghiacciaio della Jungfrau è "un uraga- gio): fino all'ultimo, Byron vive con- CENTO ANNI DI ne sola del suo vero volto): ma è chia- grafia e cronologia e un repertorio di no raggelato"), o estrapolando afori- tradditoriamente la propria dedizio- ro che, prima d'essere una forma d'a- PSICOLOGIA nomi la cui ricchezza dà subito un'i- smi dai passi più meditativi ("Cos'è ne alla causa liberale. Eppure è pro- zione (come Shelley senza esitare SPERIMENTALE dea dello straordinario spaccato di la poesia? Il sentimento di un mondo prio nelle pagine greche che il prota- avrebbe affermato), scrivere per By- vita sociale e culturale presentato. passato e futuro"; "cosa predomina gonismo byroniano sembra lasciare il a cura di ron significa liberarsi da un'insop- nel ricordo? La speranza vanificata"). posto a un atteggiamento più disinte- ELIOT HEARST portabile urgenza interiore (la poesia Nella Londra delle guerre napo- Q notando ancora la quasi completa ressato, alla consapevolezza di star e "la lava dell'immaginazione, che leoniche, il giovane poeta trascorre Volume I assenza di compiacimenti nostalgici, contribuendo allo svolgersi necessa- erompe per prevenire un terremo- dal palazzo di Lord Holland (uno dei o i subitanei momenti quando il do- rio, non alla conclusione trionfale di to"). Tale (forse falsa) dicotomia fra capi Whig) al salotto di Madame de ALEXIS JACQUEMIN lore si fa tangibile ("Costeggiato bo- un'epoca. E questo è, ci sembra, an- scrittura ed azione si riproduce nel- Stael ("un mucchio di brillanti assur- schi interi di pini seccati - completa- che il senso della storia che anima e LA NUOVA ECONOMIA l'esperienza d'un coinvolgimento po- dità tutta neve e sofismi") alla como- mente seccati - tronchi spogli e senza trascina Don Juan, il suo inconcludi- litico forse troppo osservato per esse- da prigione dove Leigh Hunt ("un INDUSTRIALE fanatico della virtù... ma a un tempo corteccia — rami senza vita - tutto in bile capolavoro. V

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L'acqua è pura, naturale, a circa 3.800.000 utenti. trasparente: elemento indi- Senza far rumore e sen- spensabile ed ecologico. za inquinare. Italgas è Come il metano. E il metano presente da anni nell'im- azzurro si chiama Italgas. Il Gruppo, portante settore delle acque. Da oggi, con 9000 dipendenti, investe ogni anno tesa verso nuovi obiettivi, lavora con circa 600 miliardi in impianti, ricerca, rinnovato impegno per un progetto eco- sicurezza e formazione. logico: mantenere pulita con l'aria anche Una rete di 60.000 Km di tubazioni, su l'acqua. Thtto questo è il Gruppo Italgas, tutto il territorio nazionale, eroga ogni nato 150 anni fa per soddisfare tutti i anno quasi 5 miliardi di me di metano. giorni le necessità primarie di un Paese Un'azienda affidabile che lavora 24 ore in costante sviluppo, inserito in una più su 24 fornisce alle famiglie e alle atti- vasta evoluzione europea. vità produttive energia pulita. E per migliorarne la qualità della vita Una forza buona della natura, sicura, assicurandogli le energie indispensabili. pratica e conveniente, per dare benessere Energie pulite. Come l'acqua.

gruppo N. 4 pag. 15[ IDEI LIBRI DEL MESE I

necessaria un'altra traduzione") si inevitabile che nel passaggio dall'in- potrebbe sostenere che, alla luce di glese all'italiano si perda, in alcune Poesia, poeti, poesie queste caratteristiche, il Deutschland occasioni, la motivazione linguistica non andrebbe più tradotto, ma gu- sottesa alle scelte di Hopkins, che fi- stato nel suono dell'originale. Nanni niscono col sembrare solo bizzarre. È Sulla soglia del '900 Cagnone, poeta lui stesso, è ben con- il caso della difficile resa dei famosi scio che la trasposizione in italiano composti hopkinsiani. La traduzione di Carla Pomarè del ritmo allitterativo del testo ingle- di "heaven-haven" con "cielo-por- se è un'impresa che ha dell'impossi- to", ad esempio, non può avere lo GERALD MANLEY HOPKINS, Il naufra- ro tempo", aveva scritto Hopkins, bile, e vi rinuncia apertamente in stesso impatto che ha in inglese. gio del Deutschland, a cura di Nanni ed in effetti essi sembrano inserirsi partenza. Il risultato è una versione A servire da ponte fra testo italia- Cagnone, commento di John Med- più agilmente in questo nuovo conte- che si propone piuttosto di restare no e testo inglese e a chiarire i nume- demmen, Coliseum, Milano 1988, sto che in quello d'origine. Definito da fedele alla qualità ellittica del verso rosi punti oscuri di quest'ultimo, in- ed. orig. 1986, trad. dall'inglese di Bridges come "un grande drago" che di Hopkins, non sciogliendo i nodi terviene comunque il poderoso com- Nanni Cagnone, pp. 263, Lit sta logicamente e cronologicamente problematici dell'originale, del quale mento (ben 156 pagine), di impianto r 28.000. sulla soglia della raccolta delle opere conserva quindi, se non il suono, l'af- tendenzialmente filologico, utilissi- • hopkinsiane a sbarrarne l'ingresso, il fannoso andamento della meditazio- mo per evitare un altro pericoloso ^V La notte del 5 dicembre 1875 la Deutschland "spaventa" per le innova- ne, l'estrema compressione sintattica • si naufragio: quello del lettore nei versi i nave a vapore Deutschland, diretta zioni linguistiche e stilistiche che lo e tracce delle particolarità lessicali. E di Hopkins. • • da Brema a New York con a bordo Ve circa duecento persone, si incaglia su • r/ un banco di sabbia al largo delle co- • / ste inglesi, restando in balìa del mare in tempesta per più di trenta ore. Fra le vittime del naufragio, cinque suore v tedesche, costrette a lasciare la Ger- mania dalle leggi anticattoliche di Bi- A. Salvatore - F. Re smarck. La commozione per il loro GUIDASÌ III destino, unita ad una richiesta dei Come cambia ! Uno strumento utilissimo propri superiori, spinge Gerald Man- per l'immediata attuazione ley Hopkins (1844-1889) a interrom- dei Nuovi Programmi nel pere il silenzio poetico iniziato sette anni prima, quando, convertitosi al II ciclo cattolicesimo e in procinto di entrare nell'ordine dei Gesuiti, aveva simbo- il mondo licamente bruciato parte della sua produzione giovanile (premurandosi però di mandarne copia all'amico ABITARE IL PIANETA poeta Robert Bridges, da allora cu- Futuro demografico, migrazioni stode e poi curatore dell'opus hop- ABITARE kinsiano). e tensioni etniche Ammiratore di Keats e Ruskin, al- Volume Primo IL PIANETA f' lievo a Oxford del padre dell'esteti- Il Mondo Arabo, l'Italia e l'Europa Futuro demografico, migrazioni e tensioni emiche smo inglese, Walter Pater, e poi di- Volume Primo » scepolo del cardinale Newman, Hop- Scritti di Marcello Pacini, Aristide R. Zolberg, Il Mondo Arabo, l'Italia e l'Europa .Scròti di Marcello Mirini, Aristide R. Zolberg, Antonio Colini, Corrodo Boni/ci;i, kins torna alla poesia con The Wreck Antonio Golini, Corrado Bonifazi, Luca Alberti, Luca Alberti, Ginn Carlo Blangiardo. Luigi Di Cornice, Chedli Tri/a, Georges Tapinai of the Deutschland, già tradotto da Gian Carlo Blanglardo, Luigi Di Comite, Augusto Guidi nella sua raccolta pio- Chedli Trita, Georges Tapinos. nieristica di poesie e prose hopkin- A.M. Bergamini siane del '42 — recentemente ri- i A M.C. Del Nevo • J. Bacon stampata (Guanda 1987) — e ora ri- Le migrazioni proposto nella versione a cura di A to Z Business Nanni Cagnone. Giustapponendo al- dai paesi in via di sviluppo Corso di inglese le. trentacinque densissime strofe dell'elegia il resoconto degli eventi si dirigono verso commerciale apparso sul "Times" al tempo del di- sastro, questa nuova edizione del le società avanzate: Deutschland chiarisce il lavoro opera- quale futuro si prospetta to da Hopkins sul materiale offerto A. D'Errico dal fatto di cronaca, che diventa oc- 0 per l'Italia e l'Europa? Edizioni della ©HEATPOD casione per una meditazione sul rap- Fondazione Giovanni Agnelli THESAURUS porto fra l'uomo e il divino. Nella 552pagine, L. 45.000 sua rilettura in chiave religiosa del Sussidiario naufragio, Hopkins isola fra la folla Greco - Latino delle vittime l'"alta suora" che nel mezzo della tempesta invoca ad alta voce Cristo perché affretti la sua ve- nuta, presentando questa estetica ac- L. Malaguti cettazione della sofferenza e della DISEGNO morte come il paradigma ideale del Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli rapporto dell'uomo con una divinità tel. (011) 65.86.66 • distribuzione Gruppo Editoriale Fabbri - nelle maggiori librerie Linguaggio, tecnica, imperscrutabile, a un tempo donatri- espressione ce di vita e dispensatrice di morte, fonte di misericordia e di vendetta, "lightning and love", "a winter and warm" ("fulmine e amore", "gelo e rendono alieno ai propri contempora- L. Malaguti calore"). Non a caso Nanni Cagnone nei e lo avvicinano invece allo speri- DISEGNO e John Meddèmmen, rispettivamen- mentalismo del primo Novecento. Pa- te nell'introduttiva Risposta al Deut- radossalmente, la versificazione di PER I GEOMETRI schland" e nel Commento all'opera, Hopkins ottiene il suo effetto dirom- fanno riferimento al libro di Giobbe. , FRANGO BOLELU pente mediante un ritorno radicale al FRANCO BERARDI Il primo avanza il dubbio che il rifiu- RENATO CURCIO passato, a tecniche già tipiche della BIOLOGIA to alla pubblicazione dell'elegia da poesia anglosassone: il conio di nuovi L'ALFABETO DI ESTÉ parte dei direttori (gesuiti) del perio- composti, il ricorso a vocaboli arcaici a cura di M.T. Ubertazzi dico al quale era destinata sia stato "e Curdo scoprì un Klee ad Aversa" o dialettali, l'uso massiccio dell'allitte (A.Moravia Corriere della sera) motivato non solo dalle sue stranezze razione, la scelta di un metro accen- e difficoltà stilistiche, ma anche dalla tuativo basato sulla presenza di un nu- G. Olimpo, M. Ott, presenza di questa perturbante figu- mero fisso di ictus all'interno di versi ra divina al suo centro. Murray Bookchin L'Arte e C.N.R.-I.T.D. dalla lunghezza variabile (il famoso l'Immaginazione THE MODERN Comunque sia, il Deutschland non sprung rhythm di cui il Deutschland è il visionaria negli GUIDA ALL'ANALISI arrivò al pubblico, prefigurando il primo esempio di realizzazione). CRISIS anni ottanta DI SOFTWARE destino di tutte le opere di Hopkins, L'effetto complessivo è quello di un approccio critico DIDATTICO pubblicate da Robert Bridges solo una versificazione fortemente ritma- all'ecologia sociale trent'anni dopo la morte dell'amico, ta, la cui chiave d'accesso, secondo le Una raccolta di esempi nel 1918. Composto in epoca vitto- parole dello stesso Hopkins, è tutta riana, fra le preoccupazioni tardo- nella componente sonora: "prendete NOVITÀ DAL MESSICO romantiche dei preraffaelliti, il Deut- fiato e leggetela con gli orecchi, come schland vide così la luce in epoca mo- io ho sempre desiderato esser letto, e Pablo Ignacio Taibo II dernista, quando erano già apparsi la mia poesia andrà bene". Rove- l'eliotiano Prufrock, le prime opere sciando il paradosso della quarta di EROI CONVOCATI di Pound e parte della produzione copertina ("... il tormentoso capola- il '68 messicano in un delirante romanzo d'avventura della maturità di Yeats. "È possibile voro di Hopkins è già stato tradotto ^ EDIZIONE A6ALEV ^^OGNMTSTRIBUZIONE POE che anche per i miei versi arrivi il lo- in italiano più volte: e ciò rendeva di fc. N. 4 pag. 16[ DEI LIBRI DEL MESEL

ni punti chiave del testo. Come la fi- ne, o l'inizio. La visita al bordello co- Un fossile inventa il moderno me la più preziosa esperienza della vita, nel dialogo malinconico tra Fré- di Giovanni Caccìavillani déric e Deslauriers, ha un suo equiva- lente nel secondo capitolo, che è an- VICTOR BROMBERT, I romanzi di proiettato in una potente spinta gocciolano, acqua che stilla, muri che bo", sadica per le evidenti associa- che un flashback sull'infanzia dei Flaubert, Il Mulino, Bologna 1989, "metempsicotica", preda di un sen- trasudano) che rappresenta "senti- zioni erotiche) vi domina sovrano. due: gli amici cercano comunque di ed. orig. 1966, trad. dal francese di timento del tempo spesso spazializ- menti di disperata e vana devastazio- La vita è nel romanzo inerte e senza prefigurare un futuro, a partire da Caterina Badini, pp. 320, Lit zato (immobile o bloccato), spesso ne"; il tempo si spazializza, nella mutamento: l'imperfetto imprigiona certi ricordi del passato. "Si può so- 32.000. fluente nei modi dell'erosione, spes- piattezza delle distese, s'immobiliz- l'azione in un eterno presente: uomi- stenere quindi che il romanzo inizi e so ciclico e ripetitivo (pulsione di za e fa da ponte al tema della fuga, ni e cose diventano "statue", "maci- finisca con una conversazione fra "Gustave, và in cucina e guarda se morte). Ma vediamo senz'altro più che fatalmente, per scissione idealiz- gni", "sfingi", forme "simili ai flutti Frédéric e Deslauriers, nella quale ci sono", diceva la cameriera al pic- da vicino il lavoro del critico. zante, porta a un vissuto degradato, d'un nero oceano pietrificato". "Lo progetti o reminiscenze prendono il colo Flaubert. Lui ci andava, tornava Madame Bovary è visto appunto come quel fiumicello fangoso delle sforzo di immobilizzare la vita è ac- sopravvento sull'azione. L'effetto e rispondeva: "No, non ci sei". L'a- come costruzione fondata su nuclei prime pagine che si correla automati- compagnato da una tendenza inver- immediato di tale estensione nel neddoto è raccontato e analizzato ricorrenti di immagini che partecipa- camente all'immagine di "un'ignobi- ' sa, che paradossalmente tende verso tempo è una sensazione di circolarità con maestria da Sartre nell'incom- no di cicli definiti ma anche correla- le Venezia in miniatura". Lo stile in- un analogo effetto: dotare di un mo- e di erosione del tempo". Tutti i so- piuta biografia L'idiota della fami- ti: "Questi cicli, o temi ciclici, nella diretto libero, che consente all'auto- vimento ciò che è morto e inanima- gni si sono persi nel nulla: pare solo glia: a dimostrazione di come la per- brillare quella luce che i due amici sonalità di Flaubert sia precocemen- scorgono all'abbaino della "maison te scissa. E come se la realtà del qui basse", luccicante simbolo di deside- ed ora potesse essere cancellata a fa- ri impossibili. Da questa forte corni- vore di un'altra realtà (là, altrove) ce, tutto il resto discende come logi- che il soggetto avverte in modo più P vizio della perfezione ca conseguenza. L'"anticipazione re- vivo e urgente. Più tardi, in sede di trospettiva" o la retrospezione teoria della- letteratura, egli farà proiettiva conferiscono al romanzo una struggente tonalità-Corot. Come coincidere questo "altrove" con la NATHALIE SARRAUTE, Paul Valéry e l'elefanti- vizio di scrittura impensabile in un autore così l'inizio, in cui la partenza in battello scrittura stessa, di modo che il ro- no. Flaubert il precursore, Einaudi, Torino preoccupato di raggiungere la perfezione assoluta manziere è "dentro" il personaggio, lungo il fiume non "prelude ad un 1988, ed. orig. 1986, trad. dal francesce di della forma". "dentro" le cose, in una metamorfo- autentico viaggio": il battello non fa si che è anche una sorta di metempsi- Lorenzo Fazio, pp. 74, Lit 10.000. Qui il giudizio della Sarraute è esattamente che cedere passivo all'eterno scorre- cosi. La bellezza plastica flaubertia- speculare rispetto a quello di Proust (nel famoso re del fiume. Dalla banalità scaturi- na cercherà di redimere questa feri- Preceduto da una Nota dell'editore (ove, cer- A proposito dello stile di Flaubert). Ma è que- sce la visione (Mme Arnoux) e a quel- ta, questa rottura fra immaginazione to per un divertente refuso, la rivista "Digraphe" sta la letteratura, è così che noi leggiamo i ro- l'immagine (vera? falsa?) Frédéric ri- e realtà, mondo delle cose e mondo diventa una biblica "Diograph", questo volu- manzi? No certamente: "Il nostro punto di vista mane fedele sino alla fine, almeno si- no all'ambiguo reincontro finale, in delle parole. me, il quarto della serie einaudiana dei Saggi è più vasto e abbraccia tutto quello che le parole cui i due amanti mancati si pongono Ragion per cui si è potuto parlare, brevi, raccoglie due splendidi interventi critici ci propongono, significano, aldi là di quello che al di là delle facili etichette manuali- dal punto di vista, "ipoteticamente della Sarraute, che sono ad un tempo brillanti affermano. A differenza dei suoni musicali, delle obiettivo, di chi può rivestire il pas- stiche — realista, romantico, ecc. — stroncature (di Valéry e di Flaubert) e raffinate forme plastiche, dei colori, esse non s'impongo- di un "ardente misticismo della pa- sato d'una bellezza appartenente so- analisi d'autore. Mi limiterò qui ad un cenno sul no da sole e non riescono ad essere autosufficien- rola" (Du Bos); e lo stesso Flaubert lo ai destini supremi". ti. Sono percepite come significato e dipendono ha potuto confessare, non senza un saggio flaubertiano, originariamente uscito su La Tentation de Saint Antoìne è, certo cinismo, che "l'amore esclusi- "Preuves" del febbraio 1965 (praticamente coe- necessariamente da questo". Flaubert, in realtà, per Baudelaire, la "camera segreta" vo, ardente, devoto" egli lo poteva vo al suadente lavoro di Brombert, che puntual- un po' come i Parnassiani, punta tutto sul "qua- della mente di Flaubert, che vi lavo- riservare non certo alle donne, ma al- mente cita la Sarraute). dro", sulla "descrizione": ma entrambi sono di rò per venticinque anni. La patologia la letteratura. Dall'angoscioso me- Esaminando la pagina flaubertina al puro li- dubbia qualità, derivano da oggetti prefabbrica- (e insieme la creativa capacità) di vi- stiere di vivere alla passione per lo vello della scrittura (livello per il quale Flaubert ti, già utilizzati, da clichés privi di vita. Siamo vere una molteplicità di incarnazioni scrivere, egli transita tra mille affan- è stato beatificato, rispetto a Balzac, Stendhal e lontani dalla ' 'sensazione pura ' ' che ' fa esplode- (le "molte vite" a cui si richiamerà ni ed ossessioni, disinvestendo e anche Rimbaud), è volta sia al futuro Zola), ci si accorge subito che prevale la "pura re la frase tradizionale e dà alle parole un senso reinvestendo violenti importi emoti- nuovo o addirittura le altera e le reinventa" (ve- — come moltiplicazione dell'Io — ossessione dello stile ' '. Analizzando al microsco- sia al passato — come ricerca di anti- vi ed affettivi. Lo stile è ricerca infi- dasi Rimbaud, Mallarmé, Joyce). Ma v'è di più: nita, ritmo vitale, "défoulement" pio quattro campioni tratti da Salammbó, la chi Io perduti —. La morfologia stes- in Flaubert non c'è problematicità psicologica, fantasmatico, eroico sacerdozio e pa- Sarraute mostra come il ritmo dei periodi sia pe- sa del testo (complesso ma anche cao- timento ascetico: "maledetta ma- sante e rigido, senza nessun disordine vitale, sen- perché la sua psicologia si fonda su nozioni tradi- tico "poema in prosa"), che mescola nia", "caro tormento". za disinvoltura e soprattutto senza nessun "tre- zionali e superate. Dov'è la messa in opera di registri e generi diversi, tende all'o- Una tenace tradizione critica ci ha more che faccia urtare qualcosa di sconosciuto". "forze psichiche inconsce", che sono la base di pera totale", secondo il precetto wa- consegnato un'immagine stereotipa Flaubert pare isolare, inquadrare la sostanza del tutta la letteratura e di cui nessuna forma lettera- gneriano. E a livello figurativo, gli di Flaubert: uno scrittore puro, privo romanzo e poi inesorabilmente immobilizzarla ria può fare a meno? sforzi compiuti dai mostri per accop- di particolari problematiche esisten- piarsi indicano una tensione verso (è, fra l'altro, il rilievo che fa Brombert a livello Malgrado ciò, Flaubert è uno dei precursori ziali. L'Epistolario (capolavoro su- l'unità, smentita invece dall'orrore tematico): in particolar modo la "e" (come pure del romanzo moderno, perché ha scritto Mada- dell'incessante discontinuità e della premo, per Gide) ci dà un'altra im- "tuttavia", dopo", "infine", "allora")funzio- magine, molto articolata e modernis- me Bovary. Madame Bovary è la messa in sce- disgregazione universale. na quale raccordo presentito (attesa non frustra- sima: "Porto in me la malinconia del- na dell'inautentico, Flaubert ha trovato una giu- Sperimentata la struttura radical- ta) dal lettore, che viene così "rassicurato" che le razze barbare, con gli istinti di sta distanza interiore, fra distacco e impegno to- mente onirica della Legende de Saint migrazione e l'innata ripugnanza del- nulla di nuovo, nessun "trasalimento ", nessuna tale, fra repulsione per il personaggio e tenerezza Julien l'Hospitalier, indagate le inti- la vita, che faceva loro lasciare il pro- "libertà" si produrranno. Il tempo si rimette in per il proprio vissuto. Se tutto è fondato sulla me zone di un sonnambolico torpore prio paese come per lasciare se stes- marcia, dal periodo concluso esce un prolunga- convenzionalità, sul "trompe-l'oeil", sul "cli- nel Coeur simple, dopo la messa a si" (una dichiarazione che potrebbe mento e una "nuova pesante massa si forma". ché" (Stefano Agosti avrebbe poi sviluppato confronto di superfici scritturali so- essere di Rimbaud); "Viaggio in me C'è, nel profondo di Flaubert, là dove nessuno vranamente impeccabili con voci an- stesso come in un paese sconosciuto" ha mai osato attaccarlo, nella pagina scritta, "un goscianti del profondo in Erodiade, (che ci richiama "l'interno paese P Flaubert giunge al più ardito speri- straniero" di Freud); "Il mio tedio mentalismo nell'incompiuto Bouvard ritorna a fior d'acqua come una caro- et Pécuchet, sintesi dello sfascio della gna gonfia, mostrando il ventre ver- cultura occidentale, che dalla summa dastro e appestando l'aria che si re- solida tela del testo, sono gli equiva- re di essere al contempo "dentro" e to": così viene abolita ogni demarca- rabelaisiana porta direttamente al- spira" (potrebbe essere un incubo di lenti del movimento irrefrenabile "fuori", contribuisce potentemente zione fra organico e inorganico, fra l'urlo silenzioso di Beckett. Come ri- Kafka). dalla noia all'autodistruzione". L'u- a dar voce al subconscio dell'eroina. essere e divenire.. La parola consegue levava già Barthes, "la modernità E quindi con grande merito che II so del leggendario imperfetto tradu- Con Salammbó, Flaubert voleva una "pastosità", uno spessore sen- inizia con la ricerca di una letteratura Mulino ci propone un saggio sull'o- ce benissimo la temporalità della "annegare il borghese in un grog a suoso, una vita propria mirabili e ag- impossibile": la sparizione del perso- pera complessiva di Flaubert che, noia e la ripetizione del medesimo. A undicimila gradi" ("Baudelaire ne ghiaccianti al tempo stesso. naggio corrisponde qui al pessimisti- pur redatto nel già lontano 1966, me- livello semantico, è la rete della liqui- sarà felice"). Il principio di morte Felicissima la lettura àeW'Educa- co interrogativo sui valori dell'uma- rita di essere considerato come la più dità (neve che si scioglie, alberi che (assieme ad una "brutalità da incu- tion sentimentale, focalizzata su alcu- nesimo e sulla letteratura stessa. An- esauriente e veritiera introduzione a cor più che nei testi precedenti, qui Flaubert che si abbia a disposizione. la ciclicità sequenziale è impastata di Ed è quasi un miracolo, perché fissità e di morte. Brombert, lavorando al di fuori di "Flaubert è uno scrittore ossessio- ogni preoccupazione metodologica nato (...) il transfert onirico e una (il suo unico filo rosso in questo sen- crudeltà masochistica avvicinano ta- so è II mestiere della narrativa, 1929, lora Flaubert alla visione tragica di P. Lubbock), lontano le mille mi- proustiana": ma proprio per questo, glia da quella che sarebbe stata di lì a l'ultimo dei trovatori ("vecchio fos- poco la narratologia (con la sua arro- sile d'un mondo scomparso") si ap- gante, ma inutile, ideologia scienti- prestava a nutrire generazioni e ge- sta), ci regala una lettura partita delle nerazioni di romanzieri, nella mo- opere di Flaubert, elegante, cordiale, dernità della ricerca letteraria e nel- sensibile agli elementi formali e ricca l'attualità dei suoi spettri. anche di spunti psicoanalitici. Ma in- nanzi tutto, il Flaubert di Brombert è drammatico, centrato sulle osses- sioni dell'uomo e dello scrittore, scis- so dai meccanismi idealizzanti, fra- zionato in una soggettività plurima, L'INDICE

••DEI LIBRI DEL MESE••

to della nave di Cruso — sigla l'av- venuto risucchio di tutto il romanzo Il Salvagente in uno spazio sottomarino fantastico ("la dimora di Venerdì") in cui i cor- pi (proprio come le parole, le situa- Venerdì ha perso la lìngua zioni e i personaggi di un testo che si vuole puramente letterario) "sono di Luisa Villa segni a se stessi". Ciò che è interessante, nel roman- zo di Coetzee, non è però tanto, di J. M. COETZEE, Foe, Rizzoli, Milano tali sul mare — a cui Jane un giorno vita e il tempo di Micheal K.. In questi (prima a distanza e poi ravvicinata) per sé, questo movimento di deriva 1987, ed. orig. 1986, trad. di Gianni lo scopre intento — è (forse) l'indizio casi, il desiderio di dar voce ad una tra la donna e il romanziere. Infatti, della narrazione dalla realtà alla "let- Pilone Colombo, pp. 155, Lit di una memoria (e quindi di una sto- particolarità mutilata — più specifi- per portare a compimento l'incarico teratura", bensì propriamente l'in- 20.000. ria) che si è conservata nel tempo di- camente: il desiderio di raccontare la (e cioè scrivere la storia di quel nau- dugiare autoriflessivo della narrazio- versa da quella "ufficiale" e contrad- storia — si scopre in rapporto ambi- fragio), Foe tesse attorno a lei la tra- ne su questo suo movimento — indu- J. M. Coetzee è considerato uno ditoria che il suo padrone ha raccon- guo di antagonismo e collusione con ma fantastica di un'altra storia, in giare che per l'appunto sottolinea il dei maggiori scrittori sudafricani tato. È così che sul buco nero costi- la violenza del potere che tenta di cui la Jane in carne ed ossa viene in- legame esistente tra l'esperienza del- contemporanei. Foe è — dopo Dus- tuito dal silenzio di Venerdì (e cioè forzare l'interiorità e di incasellare la calzata da un'altra Jane, che si dice l'isola e il trionfo finale della pura klands (1974), In the Heart of the proprio sul suo corpo mutilato) Jane particolarità dell'esperienza indivi- sua figlia, ma che lei ostinatamente ri- finzione. Non ogni esperienza pro- Country (1977), Waitingfor the Bar- duce l'impressione di una perdita di harians (1980, trad. it. Rizzoli (1983) realtà (di "sostanza", dice Jane), su- e Life & Times of Micheal K. 1983, scettibile di trasformare il suo sog- trad. it. Rizzoli 1986) — il più recen- getto in un personaggio in cerca di un te prodotto della sua attività di nar- autore capace di trovare per lui una ratore, a lato della quale si collocano risposta alle proprie domande — e traduzioni, lavori di linguistica e di destinato necessariamente a trovarla critica letteraria. Si tratta di un sofi- sul livello (sempre insoddisfacente, sticato romanzo che esplora territori perché appunto astratto, formale, senz'altro contigui, ma non coinci- senza "sostanza") della finzione let- denti, rispetto a quelli cui Coetzee teraria. È forse solo un'esperienza ha dedicato i suoi precedenti lavori. assolutamente individuale, non so- La prima sezione del romanzo co- cializzata, di solitudine e silenzio — stituisce una esile ma coinvolgente l'esperienza dell'isola (l'idea, forse, riscrittura del Robinson di Defoe: ci di un altro da sé pensato come isola) sono, infatti, un'isola, un naufrago — a produrre un rovello di domande bianco di nome Cruso e un servo ne- e di pensieri come quello che Jane in- gro di nome Venerdì. C'è però anche dirizza epistolarmente al signor Foe una donna, Jane Barton, la narratri- e che costituisce la sezione centrale ce, che approda fortunosamente sul- del romanzo. In Foe, insomma, il de- l'isola, e che, un po' come emissaria siderio di raccontare la propria storia del nostro mondo di persone in carne si configura come doppio del deside- ed ossa, esplora per noi quell'isola rio di trovare qualcuno in grado di letteraria, e ce la mostra come essa raccontarla per noi: di qualcuno in doveva (o poteva) essere stata, ripor- grado di restituirci dal di fuori, e tandola insomma alla prosa della vita quindi in uno spazio intersoggettivo, reale: niente cannibali o avventura, quella sostanza di noi stessi e degli al- bensì solo scimmie, vento, alghe, ma- tri che il puro solipsismo dell'isola ci re. E non vi è neppure gran che del- ha sottratto. l'ethos colonizzatore di Robinson. Al Ora, la ricerca di un significato contrario del protagonista del famo- "pubblico", e non meramente "pri- so romanzo, Cruso non ha salvato vato", dell'esperienza individuale dalla nave un ricco bottino di stru- rappresenta un problema attorno al menti con cui modificare la natura, e quale difficilmente può mancare di duplicare industriosamente attorno a interrogarsi uno scrittore che abbia sé i segni della civiltà, bensì solo un identificato ripetutamente nella resi- coltello, e la sua unica impresa è la stenza opposta dall'individuale a costruzione di grandiosi terrazza- qualsiasi tentativo di riappropriarlo menti che dovrebbero rendere l'isola conoscitivamente un ultimo baluar- coltivabile, non da lui o da Venerdì, do di libertà nei confronti del potere. che non hanno niente da seminare, Insomma, se il mito dell'uomo sull'i- bensì da un futuro ipotetico ed impro- sola è (anche) la figura di quel livello babile colonizzatore — un'impresa elementare di vita che — nei roman- quindi, fondamentalmente inutile, zi di Coetzee — resiste alla violenza compulsiva, nevrotica, destinata a tra- dell'imperialismo, smascherandola mandarlo alla posterità non per le par- nelle sue forme più sublimate, il Foe ticolarità della propria vicenda indivi- non rappresenterà soltanto un diver- duale (per il "diario" del proprio sog- tissement letterario, ma un esperi- giorno sull'isola, che questo naufrago, mento rigoroso e, certo, assai sofisti- infatti, si guarda bene dal tenere) ma, cato di indagine metanarrativa. Il ro- quasi architetto (o artista?) di una ci- manziere — sembra voler dire Coet- viltà scomparsa, come enigmatico co- zee — non può far altro che struttore di "muri". Per il resto, il si- raccontare storie, che non devono il- gnor Cruso è un autocrate silenzioso e ludersi di avere né sostanza né veri- conservatore, assorto in se stesso, che tà. E questo avviene perché la scatu- non vuole nulla (nemmeno la donna: rigine del suo raccontare è l'esperien- ed ecco sfumata la possibilità del ro- za tutta privata, e derealizzante, del mance) e che tanto meno aspira ad es- Barton concentra il suo febbrile in- duale. Tutto questo c'è, a ben vede- fiuta di conoscere. Si tratta della storia silenzio. Che per Coetzee — come sere salvato, ovvero a lasciare la sua terrogarsi. Ed è proprio in nome di re, anche in Foe — per esempio, con di un altro romanzo (con qualche ana- per Jane — tale esperienza sia inti- isola. Insomma, priva di avventura, quel silenzio che si opporrà a tutte le Jane che si sorprende a domandarsi logia con il Lady Roxana di Defoe), mamente intrecciata alla consapevo- memorie, "progresso" e desiderio, l'i- soluzioni romanzesche che Foe le se insegnare a Venerdì a comunicare una specie di trappola in cui la nostra lezza della violenza dell'imperiali- sola di Cruso è un'isola senza storia, propone per movimentare, o ricom- non sia anche un modo sottile di as- eroina viene inesorabilmente (anche se smo non è ovviamente fatto che deb- materiale tutt'altro che propizio per la prendere in una più vasta trama nar- soggettarlo. mai completamente) presa. ba essere trascurato, ma non è ciò stesura di un romanzo di successo qua- rativa, l'episodio dell'isola. Per Jane, Ma qui l'ambientazione vagamen- In questo modo, il progredire del- che in Foe più preoccupa lo scrittore. le — ritornata alla civiltà e desiderosa la sostanza della sua esperienza del- te settecentesca, una trama di eventi la narrazione la rivela strutturata nel In questo romanzo, su uno scenario di raccontare al mondo la propria espe- l'isola — ovvero la sostanza dell'isola che oscillano tra verosimile e fanta- senso di un raffinato capovolgimento appropriatamente tutto letterario, rienza — Jane Barton vorrebbe che il stessa — è in quella ferita di cui biso- stico, -e un declinarsi delle tematiche ironico, per il quale colei che appare egli interroga le implicazioni del ge- signor Foe, famoso romanziere, scri- gnerebbe raccontare la storia, in quel sul versante "sublimato" della rifles- subito remissaria della realtà sull'i- sto retorico sul quale ha costruito i vesse per lei. silenzio cui si dovrebbe dar voce. sione metanarrativa si sostituiscono sola mitica e letteraria immortalata suoi ultimi romanzi e lo fa ricondu- all'attualità di una seppur trasfigura- Val la pena sottolineare che con da Defoe viene a sua volta trascinata cendone le tematiche all'ambito del- ta scena sudafricana, e all'esplorzio- Vero è, d'altra parte, che l'isola questa mutilazione, questo silenzio e nello spazio della finzione letteraria la psiche individuale. Non si tratta di ne del rapporto tra conoscenza e po- non è solo quel luogo senza ombre e questi segni da interpretare, ci tro- proprio in conseguenza del suo esse- "escapismo", direi, ma del sobrio di- tere, linguaggio e violenza, che inve- senza pathos che abbiamo fin qui de- viamo di fronte ad un vero e proprio re stata sull'isola. L'impresa di sma- sincanto di un romanziere che ben ce caratterizzavano i precedenti ro- lineato. E non lo è per la presenza del topos della narrativa di Coetzee: nei scheramento della finzione ad opera conosce tutti i limiti dell"'impegno" manzi. Certo, Jane non manca di servo Venerdì, cui qualcuno (i ne- mille ingegnosi e sempre frustrati della realtà si tende fino all'indivi- accessibile alla finzione letteraria. sollevare questioni scottanti per ogni grieri? qualche bellicoso indigeno? lo tentativi di Jane di far parlare il silen- duazione di un nodo problematico Identificare il silenzio di Venerdì lettore sudafricano (ma chi è arrivato stesso Cruso?) ha tagliato la lingua. zio di Venerdì ritorna, infatti, l'am- (l'evasività tutta ideologica di Cru- con un generico silenzio degli op- 'prima sull'isola? esistono davvero Incapace di parola, anche lui — come bigua passione ermeneutica che il so), per poi incagliarsi e riinabissarsi pressi sarebbe, anche politicamente, dei selvaggi cattivi a cui Cruso avreb- 0 suo padrone — chiuso in se stesso, Magistrato (l'io narrante di Aspettan- nel fantastico (nel letterario) proprio molto ingenuo: oggi gli "oppressi" la be strappato lo sfortunato Venerdì?), Venerdì non è una creatura subuma- do i barbari) esercita attorno alle trac- in ragione di quel buco nero di silen- lingua per lo più ce l'hanno e, se di- ma queste possibili implicazioni im- na di scarso interesse: la sua mutila- ce lasciate dalla tortura sul corpo del- zio che è la mutilazione di Venerdì. sturbano il vecchio regime razzista di perialistico-coloniali del mito del- zione è il segno di un dramma a parti- la ragazza nomade, o anche l'appas- Tanto che il finale del romanzo — in Pretoria, è anche perché sono perfet- l'uomo bianco sull'isola sfumano nel re dal quale la vita dell'isola, così co- sionato desiderio di conoscere che — cui un io narrante (coincidente con, e tamente in grado di raccontare la corso del romanzo, per lasciar spazio me la conosciamo, si è costituita, di fronte all'ostinato silenzio del pro- però diverso da, quello di Jane) com- propria storia. tagonista — incalza il dottore in La alla narrazione della schermaglia mentre lo spargimento rituale di pe- pie una immaginaria discesa nel relit- seconda edizione, del 1983, alla ter- 58 e 56), seguite, con 50, da Minerva za, del 1988, appunto, si è verificato Medica. Gli editori con un numero Undicimila e non bastano un aumento del 29 per cento delle di testate da 21 a 50 sono 12 (tra que- pubblicazioni, passando le testate da sti Mondadori, Il Mulino, Olschki, di Alberto Cadioli 8354 a 10.832. Il dato va completato l'Istat, Jackson), 24 quelli che ne prendendo in esame le oltre 2000 te- pubblicano da 11 a 20. La situazione ROBERTO MAINI, Catalogo dei periodi- essere molti. Ci si limita a dire che la Al di là dell'importanza come re- state che hanno ufficialmente chiuso è difficilmente schematizzabile: non ci italiani, Bibliografica, Milano voce Letteratura (generale e partico- pertorio bibliografico (volumi di e quelle che sono "scomparse" nel è vero in assoluto che le riviste mi- 1988, pp. VIII-736, Lit 190.000. lare: Letteratura-Bibliografie; Lette- questo tipo, all'estero promossi dallo nulla (altre 2000); se ne ricava che, gliori appartengano ai gruppi edito- ratura africana; Letteratura america- Stato, in Italia sono pochi e di inizia- complessivamente, i periodici nati riali più forti, anche se, viceversa, La casa editrice Bibliografica ha na) è affiancata da Critica letteraria, tiva privata), il Catalogo dei periodici negli ultimi anni sono oltre 6000, gruppi editoriali specializzati (a par- pubblicato uno strumento di grande Poesia, Teatro, ma anche dalle varie italiani è utile perché offre stimolanti con un ricambio molto alto, che con- te le sigle universitarie e quelle dei interesse, che dovrebbe trovar posto filologie; e che la voce Scienze, è se- sollecitazioni per tracciare un pano- ferma il ruolo conservato dall'infor- centri di cultura più noti, non solo in ogni centro di informazione cultu- guita da Scienze-didattica, Scienze- rama dell'editoria periodica. E la mazione scritta, nonostante 1'"inva- ovviamente in campo umanistico) of- rale, in primo luogo le biblioteche. Si filosofia, Scienze-storia; e quella stessa Bibliografica, per altro, a for- denza" della comunicazione audiovi- frono una maggiore garanzia di quali- tratta della terza edizione del Catalo- Musica, da Musica classica, Musica nire alcune elaborazioni statistiche. siva (1140 sono i periodici e i quoti- tà e una maggiore distribuzione. Ma go dei periodici italiani, che raccoglie i elettronica, Musica leggera, Musica In primo piano si delinea il consi- diani registrati sotto la voce le riflessioni da condurre muovendo dati (periodicità, editore, direttore, New Wave, Musica per armonio, e stente incremento del periodico co- informazione e attualità). dai dati della produzione e dall'incre- indirizzo, telefono), aggiornati al 31 addirittura Musica popolare inglese. me strumento di informazione: dalla Tuttavia, proprio perché la carta mento dei titoli immessi sul mercato dicembre 1987 e con proiezione al potrebbero essere anche altre, sia luglio 1988, delle 10.832 testate considerando la segmentazione della pubblicate in Italia. Le prime tre par- società italiana rilevata da tutte le in- ti dell'opera presentano le pubblica- dagini socio-economiche degli ultimi zioni secondo percorsi bibliografici anni — secondo la quale, dunque, i diversi (le testate, i soggetti, i luoghi Amore e geometria più diversi gruppi sociali e professio- di edizione); l'ultima registra i 2076 nali hanno una testata nella quale ri- periodici racchiusi tra il 1983 e il dì Anna Baggiani conoscersi, o con la quale soddisfare i 1988 (a questo proposito andrebbe più differenti bisogni emersi in que- mosso un appunto alla completezza sto decennio, — sia tenendo presen- del volume: manca infatti un indice te che le nuove tecnologie (il desk top HENRI-PIERRE ROCHE, Le due inglesi e il conti- complessivo che permetta di colloca- gazione, mentre la sorella Anne, scultrice a Pari- publishing) facilitano la nascita di re rapidamente una testata tra quelle nente, Adelphi, Milano 1988, ed. orig. 1956, gi, scoprirà l'avanguardia e, insieme a Claude (ri- pubblicazioni a costi limitati. "vive" o quelle "morte", per cui il trad. dal francese a cura di Ena Marchi, pp. velatore, Il Bacio di Rodin), la bellezza del ses- Un contributo per cogliere alcuni lettore è costretto a compiere alcuni 290, Lit. 22.000. so. Pronta, peraltro, a mettersi da parte, per un aspetti della società italiana potreb- riscontri prima di sapere se il periodi- amore definitivo, quando s'accorgerà della pas- be venire anche dall'esame della for- co che gli interessa pubblica ancora o Curioso destino, quello di Roché, di trascrive- sione intatta di Muriel, alla quale infine Claude tuna di alcuni "soggetti". Il gruppo no). re a settantanni passati la propria giovinezza e darà compiutezza e limite con un 'iniziazione li- di periodici in assoluto più numeroso La seconda sezione — per soggetti d'essere riscoperto, poi, solo grazie alle struggenti beratoria. è costituito dalle riviste di medicina (che con le diverse specialità supera i — presenta caratteri di indubbio in- trasposizioni cinematografiche d'un Truffaut, E vissero felici e contenti: il seguito della sto- 700 titoli), da riportare, tuttavia, al- teresse, offrendo un vasto campo di suo entusiastico ammiratore. Abbastanza vec- ria ucciderebbe il fascino del romanzo se non argomenti attraverso i quali trovare l'intensa attività di molte case farma- chio per guardare da lontano con disincanto, ma fosse il perfetto compimento del cerchio con la le pubblicazioni specializzate (e an- ceutiche. Diverso il caso invece delle che in questo caso non sarebbe stato mai tanto da perdere la curiosità e la tenerezza fantasmatica presenza della figlia di Muriel e 524 testate di argomento religioso o inutile un indice riassuntivo degli ar- dell'illusione d'amore, ancora Roché ci racconta quella, reale, di Claire, la madre troppo amata. dei 325 periodici sindacali, dei quali gomenti censiti). Gli esempi possono un conturbante triangolo amoroso. Ma non so- E ancora una volta il seduttore s'allontana; poi- 241 espressione di singole categorie. no, infine, tutte le storie d'amore figure geome- ché la seduzione è allontanamento e non il trarre La ripresa religiosa non ha bisogno di triche più o meno regolari, almeno dall'epoca di a sè l'oggetto del desiderio. Claude "accende" il conferme; meno • evidente, invece, Lilith? Iscritta, se mai, questa, nel rigore dell'e- fuoco, ma ne elude la schiavitù: Anne e Muriel negli ultimi anni, l'interesse sindaca- sprit de géometrie di un de Laclos, referente dovranno cercare altrove la propria maturità e li- le (ma delle riviste dei sindacati mol- te sono solo informative per gli iscrit- d'obbligo per l'autore di un raffinato Don Juan e bertà di creare e di procreare. Se loro si ' 'danno ' ', ti); può essere curioso segnalare (sa- SHALOM d'accurati taccuini di annotazioni erotiche. Claude non parla mai di possesso, perché non per comprendere l'ebraismo pendo comunque che non è casuale) Quasi romanzo epistolare, con l'inserto di può né vuole possedere: l'iniziazione non ne ha che i sindacati della funzione pubbli- bisogno. Collana diretta diari paralleli abilmente intrecciati, Le due in- ca e della scuola hanno il più alto nu- mero di periodici. da Paolo De Benedetti glesi è, come già Jules e Jim, la storia di una se- Ma la liberazione femminile deve fare i conti duzione: l'aria del continente, la voluttuosa e con la realtà dolorosamente oggettiva di un mon- Scontata, e tuttavia sorprendente, corrotta Francia contro la puritana e salutista do impermeabile alla libertà. Infastidisce perciò la quantità elevata di riviste politi- Schalom Ben Chorin Albione. Siamo agli inizi del secolo: Claude, un tantino l'ambiguo segno del Carnefice rove- che: 500, delle quali 374 emanazione colto e sensibile, propone letture sconvolgenti al- sciato sul doppio Anne-Muriel (l'eterno femmi- di partiti o movimenti. Non sembra Fratello Gesù le candide sorelle inglesi e con loro gioca alla nino) dalla Marchi nella sua pur interessante tuttavia, anche in questo caso, che il dato statistico sia la testimonianza di Un punto di vista scoperta dei sentimenti. D'altra parte, la sana In- postfazione, in ottemperanza a fin troppo sconta- nuove e particolari attenzioni per la ebraico sul Nazareno ghilterra ha Usuo fascino, se Claude serve ai ban- te riesumazioni weiningeriane che sciolgono gli vita civile e politica, quanto piutto- chetti dei poveri e va ad ascoltare G.B. Shaw alla stretti lacci della vittima per trasformarli nella sto il sintomo di una frammentarietà Fabian Society: innamorato dell'attiva e religio- frusta della donna fatale sempre apportatrice di e di un'incapacità complessiva di Jakob J. Petuchowski sa Muriel e convinto della necessità di un matri- morte. Se non altro in omaggio alla antipsicana- condurre dibattiti di respiro nazio- (a cura di) monio costruttivo — osteggiato dalla madre —, litica freddezza formale di uno scrittore che pun- nale. Le cifre non bastano, si è già Come i nostri maestri la lettura di Nietzsche lo strapperà bruscamente ta, riuscendoci, a restituire alla parola il suo in- detto: per una riflessione critica (e a questo ideale troppo borghese. tatto ed essenziale aroma di verità. non bibliografica: ma a questo punto spiegano la scrittura il Catalogo dei periodici italiani sareb- Ma le forze dell'eros sono scatenate: Muriel lo Esempi di esegesi be solo un pretesto), occorrerebbe amerà in silenzio, affascinata da sacrificio e ne- guardare dentro le testate. Se hanno infatti un preciso ruolo le centinaia di fogli destinati a informare sui pro- Jakob J. Petuchowski blemi specifici di gruppi professiona- (a cura di) stampata è ancora lo strumento pre- li e sociali, o su quelli delle comunità "I nostri maestri ferito da chi voglia comunicare qual- territoriali, molto meno lo hanno le edizioni cosa, la maggior parte delle oltre altrettanto numerose pagine "politi- insegnavano..." 61029 URBINO Distribuzione co-culturali", che, spesso, sono solo C.P. 156 P.D.E. 10.000 testate ha un compito infor- Storie rabbiniche QuattroVenti mativo e promozionale in un ambito espressione di interessi clientelari. quasi esclusivamente commerciale, Ciascuno ha ovviamente la possibili- associativo, locale. Delle 3400 im- tà di pubblicare quanto gli pare, ma Michel Remaud prese editrici, 3280 pubblicano per non bisogna confondere la quantità Cristiani di fronte STUDI SU RAFFAELLO lo più solo un periodico: sono azien- con la qualità democratica. de che ricercano un diverso rapporto A CURA DI M. SAMBUCCO HAMOUD E M,L STROCCHI Infine un'ultima osservazione, a Israele con i dipendenti o i clienti, associa- suggerita dalla sezione del Catalogo Questo volume raccoglie gli interventi dei più illustri studiosi, italiani e stra- zioni di categorie professionali, enti dei periodici italiani che ordina le nieri, presentati al Congresso internazionale di studi su Raffaello, svoltosi ad turistici o parrocchie. Hanno questo pubblicazioni per località: a Milano Piero Stefani Urbino ed a Firenze dal 6 al 14 aprile 1984. carattere locale e promozionale an- escono 1852 periodici, a Enna, a Ma- Il nome e la domanda (2 voli, pp. 1128, ili n. 600). che molte pubblicazioni che il Cata- tera, a Oristano, nessuno; in Lom- logo, proprio perché strumento bi- bardia ne vengono pubblicati un nu- Dodici volti dell'ebraismo biografico e non critico, annovera mero superiore a quello del centro sotto una stessa voce genericamente (escluso il Lazio) e del sud messi in- rivestita di importanza culturale: tra FRANCA ZOCCOLI sieme. Ma il Lazio è Roma, dove si Elie Wiesel le 263 riviste di letteratura troviamo concentrano 2221 testate (contro le DALL'AGO AL PENNELLO "Belfagor" e i fogli di molti dilettan- 21 di Latina e le 7 di Rieti), in preva- Un ebreo oggi ti, il "Giornale storico della lettera- lenza di carattere politico e ammini- STORIA DELLE ARTISTE AMERICANE tura italiana" e i bollettini delle deci- Racconti, saggi, dialoghi strativo. Questa volta la riflessione Viene qui prospettata una storia del contributo femminile all'arte americana ne di Accademie letterarie sparse non ha bisogno di verifiche: anche dall'età coloniale fino agli anni della pop art, in cui si delineano anche le ovunque in Italia. attraverso la diffusione delle testate varie tappe della liberazione della donna. Dal punto di vista produttivo, so- si rileva lo squilibrio, mai superato, MORCELLIANA (pp. 190, ili n. 46). lo Franco Angeli e Giuffrè pubblica- tra regioni industrializzate e agrico- Via G. Rosa 71 - 25121 Brescia no oltre 50 testate (rispettivamente le, tra centri del Nord e del Sud. Premio Italo Calvino 1988 La trilogia del realismo speculativo di Claudio Milanini

Pubblichiamo alcune pagine dello studio critico di Claudio Mi- gno a raggiera; l'unità è garantita, più in profondità, da una ten- lanini che è stato scelto dalla giuria del premio Italo Calvino per la denza sistematica a illustrare gli atteggiamenti e i comporta- saggistica. Il saggio sarà pubblicato integralmente dalla rivista "Bel- menti con cui individui diversi reagiscono a una medesima si- fagor" nel numero di maggio. tuazione-chiave. L'autore stesso, rispondendo alle osservazioni formulate da Mario Boselli a proposito della Nuvola di smog, ac- Calvino era persuaso che la politica e l'economia avessero bi- cennò a siffatta struttura profonda: data una realtà x e assunti sogno di ricerche documentate, non di "approssimazioni lette- come personaggi a, b, c, d, eccetera, la narrazione fa perno sul rarie"; giudicava alla stregua di una "presuntuosa fatuità" la rapporto a x per lumeggiare la casistica dei rapporti bx,cx,dx. pretesa di affrontare, entro una fabula ficta, problemi richie- Le interazioni vicendevoli fra le dramatis personae (fra il pro- denti un approccio specialistico, analisi fondate su cifre e stati- tagonista a e b, e a maggior ragione fra bec, secondo l'algebra stiche. Anche il "romanzo di denuncia" aveva, secondo lui, i calviniana), sono assai modeste, e non diventano né oggetto di giorni contati: altri mezzi di comunicazione e d'indagine, dal ci- descrizione analitica né occasione per uno scavo psicologico nema al giornalismo all'inchiesta sociologica, gli apparivano as- protratto. I personaggi restano in larga misura isolati, incapaci sai più adatti allo scopo di informare su "come'è fatto il mon- di comunicare; anche quando si trovano faccia a faccia, hanno do"; alla scrittura narrativa riservava il compito precipuo di solo contatti fuggevoli, in un certo senso indiretti, mediati. Che esprimere "le nuove situazioni esistenziali", di scoprire "il mo- poi gli atti compiuti da ciascuno di essi possano influire in modo do, i centomila nuovi modi in cui si configura il nostro inseri- determinante sugli atti e sulla disposizione d'animo degli altri, è mento nel mondo". cosa ovvia: ma, viene lasciato al lettore il compito di cogliere Di qui, la tendenza a privilegiare angolazioni prospettiche corrispondenze e analogie, di ricostruire e ipotizzare il come, il non di rado oblique fino al paradosso, la renitenza a narrare casi perché, il quando di svolte esistenziali rievocate con accenni re- clamorosi o a rappresentare figure che si collocassero al centro ticenti o semplicemente prospettate come possibili. Sulla scena, delle pubbliche vicende. In effetti, pur facendo riferimento a non si verificano mutamenti decisivi. questioni di grande rilevanza civile, le storie raccontate nella Raffigurando dei personaggi che sembrano vivere nell'eterno trilogia del realismo speculativo ruotano intorno a fatterelli, a presente della propria solitudine, Calvino dava il massimo risal- episodi di per sé tutt'altro che esemplari. Nella Speculazione to alla tensione della coscienza nell'opacità del mondo. Sapeva edilizia non vien fatto alcun cenno alla ricostruzione selvaggia peraltro che l'assumere una sezione assai ristretta del tempo delle metropoli, alle potenti mani che si erano posate e si posa- (l'"hic et nunc") come modello di temporalità implica il rischio vano su città quali Torino, Milano, Roma o Napoli (viene alla di trasformare in coscienza disorientata una coscienza mal mente, per converso, il film-denuncia girato nel '63 da France- orientata, in smarrimento metafisico uno smarrimento condi- sco Rosi): in primo piano s'accampano piuttosto i piccoli affari zionato da fattori storicamente determinati. La casistica com- di uno speculatore improvvisato e di un costruttore edile scalci- portamentale e morale su cui volle incardinare le proprie opere natissimo. Lo status e il punto d'osservazione del protagonista- era volta anche a ricordarci che le categorie dell'economia sono narratore della Nuvola di smog, modesto pubblicista di provin- fino in fondo, secondo l'insegnamento di Marx, "forme d'esi- cia, sono dichiaratamente marginali. L'esperienza dello Scruta- stenza" e "determinazioni dell'essere". C'è opacità e opacità: tore, che pure chiama in causa l'istituto del suffragio universale, differentemente percepita, differentemente vissuta ai vari li- e dunque il fondamento stesso della convivenza democratica, si velli della scala sociale, secondo la professione, la cultura, le ne- consuma tutta presso il seggio del Cottolengo, cioè in una con- cessità più o meno impellenti. Ecco avvocati e notai, operai e dizione-limite per eccellenza. contadini, impiegati e dirigenti: la trilogia che stiamo esami- Chi ricercasse nelle pagine calviniane un quadro complessivo nando ci presenta una galleria di figure secondarie insolitamen- dei cambiamenti strutturali subiti dalla società italiana, un cen- te ricca, una corona di "tipi" che assumono posizioni divaricate simento delle forze in gioco o una distinzione puntuale fra gli dinanzi a problemi uguali, pur partecipando di una generale elementi primari e gli elementi secondari delle trasformazioni condizione di crisi. L'intelligenza del negativo non viene mai in atto, rimarrebbe deluso. A un lettore così predisposto s'atta- meno; l'autore non risparmia a nessuno i suoi strali, ma sempre glia, mutatis mutandis, il noto consiglio che Samuel Johnson of- distingue, precisa, circoscrive. frì a quanti rimproveravano Richardson per l'assenza, nei suoi Il sacrificio della suspense, della progressione in crescendo, romanzi, di avventure mirabolanti: "potete anche impiccarvi". discendeva da un'esigenza di sistematicità, dal desiderio di mo- Nondimeno, il realismo esistenziale dell'autore ligure è inner- strare i torti e le ragioni di tutte le parti in gioco, sia pure entro vato da un forte intento demistificante, sottende un accani- l'ambito di microcosmi attentamente delimitati. La debolezza mento strenuo contro le più sottili forme di falsa coscienza. An- della concatenazione avventurosa, l'infilzamento dei singoli che quando la compagine testuale non lascia spazio (o ne lascia episodi lungo l'asse rappresentato dall'andirivieni del protago- pochissimo) a riflessioni esplicite sulle storie narrate, resta sem- nista, rendeva più agevole la saldatura di materiali eterogenei, pre operante l'impegno a smascherare gli inganni e gli autoin- lasciava varchi per l'espressione di istanze eminentemente trat- ganni, i compromessi pratici e le pseudogiustificazioni ideali di tatistiche. E si comprende che Calvino, in un periodo storico un'umanità che ha soffocato in sé ogni autentica tensione etica contrassegnato da distacchi dolorosi e da incertezze ideologiche per meglio godere del benessere materiale acquisito negli anni pubbliche e private, oscillasse fra la volontà — da un lato — di del "miracolo economico". comunicare al lettore le propri riflessioni con trasparente chia- Non per nulla queste opere ubbidiscono tutte a un doppio rezza, e il timore — dall'altro — di indebolire la testimonianza criterio costruttivo. In superficie l'unità della fabula sembra as- calata nella rappresentazione vera e propria con glosse troppo sicurata unicamente dalla presenza sulla scena — pressoché apertamente didascaliche. continua — di un protagonista posto di volta in volta dinanzi a Oltremodo indicative, in tal senso, le trasformazioni subite figure minori o a eventi da interpretare. Incontri e scontri, in- dalla Speculazione edilizia. Prima di mandare in tipografia il te- terrogativi e risposte provvisorie s'alternano e si susseguono di- sto da includere nel libro dei Racconti ("finito di stampare" il stribuendosi in segmenti diacronicamente ordinati, ciascuno 20 novembre 1958), 1' autore eliminò silenziosamente una serie corrispondente a un capitoletto o a una sequenza verbale sepa- di sequenze dal testo apparso l'anno precedente sulla rivista in- rata da spazi bianchi. Pare quasi non sussistere intreccio, poi- ternazionale "Botteghe Oscure" (n. 20, Autumn 1957); ma nel ché non si dànno diramazioni che si sviluppino in "motivi" 1963 ripubblicò La speculazione edilizia in edizione separata, molteplici, ed è difficile distinguere i punti culminanti, poiché restaurandone — sempre silenziosamente — la forma origina- uno degli accorgimenti propri della voce narrante consiste nel- ria. [...] l'abbassare il tono, nel riferire in sordina gli avvenimenti e le A guardar bene, le due forme della Speculazione edilizia s'ap- esperienze più significative. Di conseguenza, manca un vero dé- parentano l'una (quella dei Racconti) alla Nuvola di smog, l'altra nouement, una conclusione che getti retrospettivamente luce (quella originaria, recuperata non a caso nel '63) alla Giornata di sull'intera storia o che si presenti come approdo fatale di una uno scrutatore. Più che una trilogia, abbiamo dinanzi una tetra- progressione incalzante: la fine non conta più^dell'inizio. logia: due racconti lunghi, due romanzi brevi. Al di là di questo svolgimento lineare, si coglie però un dise- N 4 [INDICE Pa8 20 ••DEI LIBRI DEL MESEBH

Intervista La pelle dell'utopia non ha colore Eric Foner risponde a Maddalena Tirabassi

È appena uscito negli Stati Uniti il furono poi i principali temi della Ri- tiva la libertà acquisita con la guerra. delle sfere separate per uomini e donne venute queste aspirazioni. Probabil- nuovo libro di Eric Foner, uno dei costruzione. I neri non determinaro- D. Un'altra idea molto diffusa è che — le stesse scelte lavorative rientrino mente esse sono scaturite dalla stessa maggiori studiosi dell'età moderna in no i risultati della Ricostruzione, ma la Ricostruzione riguardò principal- nelle aspirazioni borghesi. Dove hanno esperienza della schiavitù, poi dal- America, autore di numerose mono- in molti modi ne stabilirono il pro- mente il sud, ma il tuo libro mostra che preso queste idee, dai bianchi con cui l'osservazione della società circo- grafie tra cui Free Soil, Free Labor, gramma. In primo luogo chiedendo fu un evento ben più ampio. erano stati in contatto? stante, infine dalle loro concezioni Free man, The Ideology of the Repu- l'abolizione della schiavitù già du- R. Tutta la società dovette essere R. Dove siano le fonti delle idee religiose. Tutto sommato, però, non blican Party Before the Civil War; rante la guerra, e poi a guerra finita, ricostruita a causa della guerra civile, dei neri in questo periodo è una que- sappiamo abbastanza sul periodo del- Tom Paine and Revolutionary Ame- quando — chiedendo diritti politici non solo per le distruzioni e per il fat- stione molto importante. Non penso la schiavitù. Nonostante tutti i lavori rica e Nothing But Freedom. Eman- e civili — cercarono di rendere effet- to che ci fossero molti morti, ma per- che venissero solo dal desiderio di che sono stati fatti nessuno sa dire, cipation and Its Legacy. Colgo l'occa- ad esempio, quali fossero le idee poli- sione della sua partecipazione ad un tiche degli schiavi. Solo Genovese ha convegno in Italia, per porgli alcune cercato di farlo, ma si è sbagliato per- domande relative al suo libro e in gene- ché ha scritto che gli schiavi erano in- rale alla questione dei neri negli Stati capaci di sviluppare idee politiche e Uniti. Da Tradurre dovevano appoggiarsi ai bianchi per avere una guida politica. Il periodo D. In Italia siamo portati a far risali- della Ricostruzione dimostra invece re le cause della guerra civile americana D nero soggetto della storia che i neri si rivolsero immediatamen- al conflitto di interessi tra il capitali- te ai loro leaders politici e crearono smo del nord e la società agraria del di Valeria Gennaro Lerda un'intera classe di uomini politici sud. Nell'ambito di questa interpreta- nella comunità nera che Genovese zione la questione della schiavitù di- non ha potuto individuare. La richie- viene un pretesto, e il periodo della Ri- sta per la cittadinanza da parte dei costruzione un periodo in cui più che ERIC FONER, Reconstruction, America's Unfi- biva le metamorfosi che J. Wiener ha così chia- neri implicava poi la richiesta di un altro si ricostruisce l'unione. Tu con- nished Revolution, 1863-1877, Harper and ramente approfondito nella sua opera Social cambiamento radicale nella defini- centri la tua ricerca sui neri e sul ruolo Row Publishers, New York 1988, pp. 690, Origins of the New South; Alabama, 1860- zione di cittadinanza negli Stati Uni- attivo che essi ebbero per tutta l'epoca s.i.p. 1885 (1978). ti. Prima della guerra civile essere della Ricostruzione, che fai partire dal Qual è dunque lo scopo che Foner si propone cittadino statunitense voleva dire es- 1863, anno del Proclama di Emanci- sere bianco. pazione dei neri. Come si concilia la Se è vero, come suggerisce V.O.Key, che alla nel suo studio? Egli stesso dichiara nella prefa- pubblicazione ' 'di libri sul Sud non vi sarà mai zione il suo intento di combinare insieme sia l'a- D. Pensando alla situazione dei neri tua tesi con questo modo di leggere la nella società americana contempora- fine ' ', altrettanto si potrebbe dire delle opere sul- spirazione, che era stata di W.A. Dunning, di storia di quegli anni? nea si ha la sensazione che tutti i tenta- la Ricostruzione, uno dei periodi tra i più con- R. L'interpretazione che tu men- proporre una prospettiva interpretativa di ampio tivi che vengono fatti dalle forze più zioni, secondo cui la guerra civile fu troversi e complessi della storia degli Stati Uniti. respiro, sia i risultati della più recente produzio- progressiste siano destinati al fallimen- scatenata dal conflitto di interessi tra Uno sguardo ai convegni delle maggiori associa- ne storiografica americana. Il tema innovativo e to a causa del persistere di sentimenti capitalismo industriale e agricoltura, zioni storiche americane conferma l'interesse che unificatore nell'opera di Foner è la centralità razzisti. Faccio un esempio: le leggi per risale a Charles Beard, è infatti chia- tale periodo suscita nella storiografia contempo- dell'esperienza dei neri visti nel loro ruolo attivo abolire le discriminazioni abitative, o mata tesi beardiana. Penso che il di- ranea. durante l'ardito esperimento di democrazia raz- nel campo dell'istruzione, vengono fetto di questa interpretazione consi- Ben venga dunque la magistrale sintesi di Eric ziale tentato nella Ricostruzione Radicale. sempre in qualche modo aggirate per sta nell'aver ignorato il ruolo critico Foner. Nonostante la ricca produzione, spesso L'importanza dei neri come protagonisti scaturi- mantenere separate la comunità bianca svolto dalla schiavitù sia nel portare da quella nera. Sembra, insomma, che legata a temi di storia locale e ad analisi a livello sce dai modi in cui la società sudista si è trasfor- alla guerra civile, che nel definirne la non ci sia modo di combattere il razzi- mata e dalle interrelazioni che si vennero a stabi- natura stessa. F necessario tener pre- di stati e di contee, mancava un 'opera che offris- smo. se un 'interpretazione unitaria e una visione glo- lire fra i vari ceti sociali che le costituivano. Pro- sente che gli interessi dell'industria e R. Una delle cose che ho cercato di dell'agricoltura non erano assoluta- bale non solo delle vicende politiche, sociali ed prio l'evoluzione delle relazioni fra i gruppi raz- fare nel mio libro, e che ritengo mol- mente incompatibili: l'ovest era in- economiche negli ex-stati confederati, ma anche ziali ed il rapporto tra razze e classi nel Sud to importante per la società contem- fatti agricolo e l'est industriale, e del contrappunto nordista che, negli anni post- assumono in Foner il ruolo di elemento dinami- poranea, è stato di rendere il razzi- non ci fu nessuna guerra civile tra lo- bellici, subiva le trasformazioni determinanti per co di tutta la Ricostruzione, che egli colloca nel smo un problema storico. E certa- ro. Fu il particolare tipo di rapporti la modernizzazione e l'inserimento nel novero più vasto contesto della storia nazionale. mente vero che il razzismo è profon- sociali che implicava la schiavitù a damente radicato nella società delle grandi potenze mondiali. La New History Il secondo elemento che conferisce coerenza e portare alla guerra civile. Questo li- americana, ma così lo sono molte al- bro costituisce, l'elaborazione di in anni recenti ha provocato sul Sud post-bellico originalità all'opera di Foner è l'analisi del Nord un vivificante dibattito su alcuni temi di fondo tre cose che poi cambiano. Nel perio- vent'anni di ricerca storica in questo nei suoi mutamenti economici, sociali e di strut- do della Ricostruzione c'era molto (la metamorfosi o la fine del sistema della pian- campo. Molti storici, me compreso, ture di classi, indispensabili per comprendere la razzismo e tuttavia milioni di bian- tagione, le nuove relazioni nella gestione della hanno sottolineato il particolare ruo- vicenda sudista. L'opera, nell'arco delle 690 pa- chi ritennero che i loro interessi fos- lo svolto dalla schiavitù nel portare manodopera non più schiava, la povertà ed il gine, approfondisce inoltre i motivi anticipatori sero legati al conferire ai neri diritti alla guerra, e gli aspetti rivoluzionari peonaggio ecc.); tuttavia forse proprio in virtù del nuovo ordine che emersero già durante gli an- politici e civili. Pensavano che ciò fa- della guerra civile nell'abolizione delle nuove prospettive aperte dalle più recenti ni del conflitto, e giunge alla fase finale in cui il cesse parte del significato della guer- della schiavitù nel sud. Come tu dici, scuole storiografiche si comprende quanto vi sia ra civile. Altrimenti non avrebbero Sud "nuovo" tentava faticosamente e contrad- una delle tesi principali del libro è il ancora da esplorare e da rivisitare in un periodo potuto includerlo nella Costituzione ruolo svolto dai neri nello smantella- in cui un intero sistema sociale ed economico su- dal momento che ci volevano due mento del regime schiavista durante terzi del congresso e tre quarti degli la guerra e nel sollevare le questioni stati per approvarlo. Dato che anche politiche, sociali e economiche che i bianchi che votarono a favore erano razzisti la domanda da porci diviene ché la guerra mutò radicalmente la copiare la società bianca. Ad esempio allora: quali altri valori o interessi natura del capitalismo negli Stati i neri dettero molta importanza all'i- avevano che permisero di superare il Uniti e la natura stessa dello stato na- struzione dei loro figli. Ma non c'era razzismo? F questo che dobbiamo te- ISTITUTO GRAMSCI EMILIA-ROMAGNA zionale. Essa accelerò il processo di nessun sistema educativo nel sud pri- ner presente. Se diciamo che il razzi- industrializzazione, promosse un po- ma della guerra civile, tra i bianchi smo non può mai cambiare, abban- tente governo federale, esacerbò i c'era il cinquanta per cento di analfa- doniamo la prospettiva storica, non conflitti di classe nel nord, liberò gli beti, non c'erano scuole pubbliche, indaghiamo più sulle circostanze in schiavi al sud. Tutti nella società la prima scuola pubblica venne fon- cui il razzismo è, o non è, la forza NOVITÀ EDITORIALI americana dovettero reagire a questi data dai neri'dopo la fine della guer- motrice di una situazione. eventi. L'arena principale della Rico- ra. Ciò dimostra che non copiarono i L'estetica della politica. Europa e America struzione fu il sud, perché la distru- bianchi. Anche per quello che riguar- zione del regime schiavista fu il risul- da il lavoro non si può parlare di va- negli anni Trenta, a cura di Maurizio Vaudagna tato centrale del conflitto, ma molte lori borghesi perché la maggioranza (Laterza) altre conseguenze della guerra civile degli schiavi liberati non era interes- richiesero cambiamenti nella vita so- sata ad accumulare denaro né a par- La primavera di Praga, a cura di ciale e politica nel nord. Così si ebbe tecipare al mercato del lavoro. I loro Stefano Bianchini, «Transizione», 11-12/88 una Ricostruzione nazionale oltre a ideali erano di autosufficienza, vole- una Ricostruzione nel sud. vano la terra, che è naturalmente un (Cappelli) D. Parlando del ruolo attivo dei neri tipico ideale americano, ma non co- durante la Ricostruzione, mi ha molto me i contadini del Midwest, per col- Studenti a Bologna 1967-1968, fotolibro a cura colpito il capitolo del tuo libro che ri- tivare prodotti per il mercato ester- di Marco Capponi (Coop. 11 Nove) guarda la famiglia e la condizione di vi- no: la volevano per essere autosuffi- ta dei neri subito dopo la fine della cienti e indipendenti dal mercato. guerra. Ho avuto la sensazione che Non avevano il valore borghese del- quando parli dei valori e delle aspira- l'accumulazione, la maggior parte dei neri che ottennero la terra coltivò via S. Vitale 13, Bologna. Tel. 051/231377 zioni dei neri — come rimandare i figli a scuola, l'importanza attribuita all'i- ortaggi per le proprie famiglie. struzione, l'accettazione della teoria Ci si può chiedere da dove sono N. 4 pag. 21[

Primo: non frazionare di Alberto Mario Banti

PAOLO MACRY, Ottocento. Famiglia, tamente i primogeniti maschi, il celi- listici, religiosi o caritativi, a suggeri- élites e patrimoni a Napoli, Einaudi, bato per gli altri figli, la marginaliz- re un mutamento delle mentalità col- Torino 1988, pp. XXX-262, Lit zazione patrimoniale sistematica del- lettive realizzatosi, peraltro, in un 28.000. le figlie, un intervento occhiuto della arco temporale straordinariamente famiglia ad arginare — attraverso le breve (1850-1900). Sono sporadici Chi, fino a dieci-quindici anni fa, armi dell'inabilitazione e dell'inter- segni divergenti che "contrastano vi- non avrebbe considerato l'Ottocen- dizione — il tremendo peccato della vacemente con la continuità del si- to come il secolo della grande trasfor- prodigalità che avesse potuto mac- stema di successione patrimoniale e mazione, dell'inarrestabile progres- chiare il comportamento di qualcuno delle gerarchie familiari. Quasi uno so, dell'ascesa borghese? Il ciclo in- dei suoi membri: questi sono i mezzi schema del genere: per un verso, borghesie napoletane al sentito egua- (la scelta di un inedito punto di vista terpretativo — per così dire — pro- per la realizzazione di quella strate- l'embrionale nazionalizzazione delle litarismo domestico di quelle parigi- "interno" alle strutture familiari) ha gressista, iniziato ben addietro nel gia. masse — e la parte che vi hanno gli ne (v. A. Daumard, Les bourgeois de qualche prezzo, ha anche indiscutibi- tempo, ha toccato qualche anno fa Nel secolo in cui si pongono le istituti liberali — che smorza le ma- Paris au XIX siècle, Paris 1970, pp. li vantaggi, il più importante dei qua- un suo culmine con la sintesi di Eric li è probabilmente quello di mostrar- J. Hobsbawm, Il trionfo della borghe- ci in modo molto chiaro un aspetto sia, un quadro equilibrato e sensibile essenziale dell'alterità delle élites na- alle sfumature e tuttavia profonda- poletane rispetto ad altri casi euro- mente radicato nella lunga tradizio- voluzione non finita" enunciata nel sottotitolo, pei: "Messa in questi termini, la per- ne di interpretazioni modernizzanti. si posero infatti le premesse del malessere sociale sistenza di una forte famiglia paterna Ed era il 1975. Appena sei anni dittoriamente di emergere dalle ceneri della ed economico, presente ancor oggi pur con le do- (e non di rado di una forte parentela) dopo il vento interpretativo sarebbe sconfitta. Nei capitoli centrali l'analisi di Foner vute differenze tra le varie aree geografiche del entra in contraddizione, o in appa- cambiato bruscamente. Il XIX seco- non lascia nulla di inesplorato, dalle ambiguità Sud. rente contraddizione, con taluni ca- lo — da sempre ritenuto un modelli- del free labor (già tema di un 'altra sua monogra- ratteri epocali del XIX secolo: l'af- no in fieri della modernità — venne L'analisi di Foner è particolarmente profonda fia: Free Soil, Free labor, Free Men; The quando affronta i quesiti che emersero fin dai fermarsi progressivo di forme d'ag- presentato dallo storico americano gregazione e d'identità collettive e, Ideology of the Republican Party before the primi mesi della guerra e che si fecero più pres- Arno Mayer sotto una luce totalmen- di pari passo, nell'economia come Civil War) al fallimento della Ricostruzione te diversa, come una lunga appendice santi a mano a mano che la schiavitù si disinte- nella politica, il diffondersi di ideolo- finale dell' Ancien Regime: non la ri- Presidenziale, per scendere poi nel dettaglio del grava. Alcune tra le pagine più avvincenti tratta- gie e strategie individualistiche e in- voluzione industriale, non quella po- 14° Emendamento e della campagna del 1866 no dei mesi che, nelle alterne vicende militari, novative. [...] Se la modernizzazione litica, né la formazione degli stati na- favore del suffragio ai neri. videro il negro come personaggio centrale, anco- — questa categoria opinabile ma ef- zionali o delle prime espressioni or- La partecipazione politica dei neri, il partito ra schiavo o già emancipato, piegato sui raccolti ficacemente evocativa — si esprime ganizzate del movimento operaio repubblicano al potere, il Ku Klux Klan, la de- di cotone o arruolato nelle file unioniste. Foner nell'individualismo e nel nucleari- erano il vero spartiacque di un cam- penetra nelle pieghe della società sudista e so- smo dell'imminente società di massa, biamento radicale, ma la lunga pressione economica del 1875 ed il declino del partito repubblicano nel Sud, costituiscono le prattutto chiarisce il ruolo delle istituzioni attra- il cognome e la cultura della famiglia "guerra dei trent'anni", quel perio- ne sono tra gli ostacoli più tenaci" partizioni tematiche in cui l'opera è strutturata. verso le quali i neri tentarono la loro via verso la do di irrequietezza nella politica in- (pp. 259 e 261). terna ed internazionale dell'Europa Infine il XII capitolo non solo offre un quadro libertà e l'autonomìa: la famiglia, la chiesa, la che va dal 1915 al 1945 e che avreb- lucido della svolta che segnò la fine ufficiale del- scuola la terra. L'importanza della schiavitù vie- be chiuso un'epoca aprendone una la Ricostruzione, ma discute i dilemmi che ne perciò messa in evidenza da Foner tra le cause totalmente diversa. avrebbero tormentato i decenni del dopo-Rico- che portarono al conflitto e, successivamente, in Una prospettiva inedita, forse ec- struzione. Il Sud vecchio ed il Sud nuovo riemer- tutta la sequenza degli avvenimenti bellici e cessiva, certo molto discussa e che gono dalle pagine finali del volume con tutta la post-bellici. A conferma dì questa sua visione in- invitava a riconsiderare molti assunti complessità e la carica di ambiguità che consen- terpretativa egli data l'inizio della Ricostruzione metodologici di base della vecchia in- tono di legittimare la definizione di ' 'Sfinge della al 1863, che fu anche l'anno del Proclama di terpretazione. Fra cui, per esempio, terra americana" attribuita da David Potter al Emancipazione. la assoluta centralità esemplificativa dell'Europa nord-occidentale. Allora Sud degli Stati Finiti. Scrive infatti Foner (p. E noto che la libertà giunse in momenti diver- VALLECCHI EDITORE le domande da formulare avrebbero 596): "Le politiche dei governi dei Redeemers si in diverse aree del Sud, e che in alcune zone non solo servirono a ristrutturare le relazioni di potuto essere: come appare l'Otto- lontane dalla presenza delle truppe federali gli NOVECENTO VALLECCHI cento ad altri osservatori più perife- classe del Sud, ma influenzarono il corso dello schiavi conobbero la loro sorte solo dopo il rici? Quanta distanza separa le bor- sviluppo economico regionale nell'ultimo quar- 1865. Ma la cronologia stabilita da Foner vuole Piero Calamandrei INVENTARIO DELLA CASA ghesie e le élites di aree "non canoni- to del XIX secolo. In parte a causa del Governo sottolineare come proprio la schiavitù e non solo che" dell'Ottocento europeo dai più DI CAMPAGNA dei Redeemers, il Sud riemerse come un ìbrido lo scontro fra i due sistemi economici del Nord e prelazione dì Giorgio Luti noti panorami francesi o inglesi? Ed speciale, una economia coloniale impoverita, in- del Sud giocasse un ruolo determinante nella tra- Federigo Tozzi è proprio da domande di questo ge- tegrata nel mercato capitalista nazionale, pur nere, essenziali per un'indagine spre- gedia della Guerra Civile. LE NOVELLE mantenendo il suo proprio sistema di labor- a cura di Glauco Tozzi giudicata del caso italiano, che ha introduzione di Luigi Baldacci preso le mosse il lavoro di Paolo Ma- relations. cry sulle élites napoletane ottocente- Il divario drammatico tra un ceto alto di pian- Lorenzo Viani STORIE DI VÀGERI sche. tatori-mercanti e piantatori-industriali, prosperi a cura di Nicoletta Mainardi Si tratta di una ricerca di grande e facoltosi, ed una maggioranza di sudisti bian- m prefazione di Marco Marchi originalità metodologica. Usando co- chi e neri che scese sempre più in basso nei livellli Dino Campana me fonte privilegiata i testamenti o della povertà : questo il paradosso che Foner met- CANTI ORFICI gli inventari post-mortem relativi ai te in luce e che, sicuramente, continuerà a stimo- commento di Fiorenza Ceragioli patrimoni di nobili e borghesi napo- lare l'interesse degli storici in futuro. Nella "ri- iv, PROBLEMI DI CULTURA EUROPEA letani (per gli anni 1850-54 e 1898- m diretti da Vittore Branca 1902) e affiancando loro i verbali dei consigli di famiglia concernenti le tu- EUROPA MUSICALE tele di orfani minorenni o i procedi- Un altro Rinascimento: la civiltà dell'ascolto menti di interdizione o inabilitazio- fondamenta giuridiche di un diritto nifestazioni del paternalismo (servo- 176-178). Macry invece non appro- a cura di A.L. Bellina e G. Morelli ne, Macry ci fa entrare nelle case dei individualistico di proprietà, dun- padrone), della religiosità, del senso fondisce la questione e preferisce li- ricchi, ci fa assistere alle spartizioni GLI UNIVERSI DEL FANTASTICO que, l'asse culturale intorno a cui della morte; per l'altro, una tenace mitarsi a descrivere i contorni di que- a cura di V. Branca e C. Ossola dei loro patrimoni, ci fa partecipare ruotano i comportamenti delle élites logica del cognome che mantiene ben sto modello ascrittivo-gerarchico, alle discussioni, e, talvolta, alle liti napoletane è di tutt'altro genere. E saldo, per tutto il XIX secolo, il bi- presentandocelo, nella seconda parte SAGGI VALLECCHI furibonde che si scatenavano fra i fa- quello della difesa strenua di un'esi- nomio famiglia-patrimonio, con il del libro, anche attraverso le mano- diretti da E. Ghidetti e S. Romagnoli miliari al momento della scelta dei stenza collettiva, attraverso una "ge- suo carattere di ineguaglianza (den- vre, gli scontri e le liti che opponeva- Giuseppe E. Sansone tutori per gli eredi minorenni: in una nerale tendenza a limitare quanto tro la famiglia) e di continuità ascrit- no i vari rami delle famiglie nei quali LE TRAME DELLA POESIA parola, ci mostra dall'interno le più possibile la piena disponibilità tiva (rispetto alla società)" (p. 77). si fossero trovati degli orfani mino- Per una teoria funzionale del verso strutture organizzative della loro vi- della ricchezza" (p. 31). E le scelte Ossessione, più che logica, del co- renni come eredi di grandi e meno ta familiare, insieme alle loro scelte e Giorgio Spini patrimoniali, d'altronde, appaiono gnome; negazione del libero uso indi- grandi fortune. INCONTRI EUROPEI E AMERICANI alle loro strategie patrimoniali. coerentemente tradizionalistiche : viduale delle ricchezze; scelte patri- La ricerca si vale di un materiale COL RISORGIMENTO Ne emerge un quadro di comples- proprietà terriere o immobili urbani, moniali che corrono per vie prevalen- estremamente ricco, di un'angolatu- SAGGI DI CULTURA MODERNA siva uniformità, raramente attraver- crediti a privati o titoli di stato — ac- temente agnatizie e — in ogni caso ra sicuramente insolita. Vi è forse sato da rotture culturali, sul quale in- quistati, magari, quando il loro ren- — maschili. Queste le strutture fon- un'insistenza eccessiva su alcuni do- diretti da G. Luti combe il peso delle fedeltà familiari. dimento stava calando —, ricchezze danti del sistema. E i borghesi, in cumenti (i testamenti, come le inter- Elio Apih Siamo lontani, qui, da qualunque mercantili che si immobilizzano e si questo, non si differenziano affatto dizioni e le tutele) abbastanza "ecce- IL FtITORNO DI GIANI STUPARICH traccia di trasformazione individua- disfano sotto 0 peso di congiunture dai nobili. Anzi — e qui sta una chia- zionali", nel senso che registrano CRONACA E STORIA listica delle relazioni fra genitori e fi- sfavorevoli e di gestioni distratte. Le ve interpretativa tanto forte quanto uno scarto rispetto ad una norma gli, fra mariti e mogli. Il mondo delle note discordi, in questo contesto, so- sommessamente proposta (v., per consuetudinaria di divisione e di ge- Marina Addis Saba élites napoletane è cupamente domi- no poche: linee successorie femminili es., pp. 24-25; 111; 118; 129-130) — stione del patrimonio che nel com- LA CORPORAZIONE DELLE DONNE nato da un modello gerarchico e an- che contraddicono la "logica del co- è il modello comportamentale aristo- plesso si oppone alla "logica del co- Ricerche e studi tiegualitario dei rapporti familiari, la gnome" (madri che lasciano i loro pa- cratico che si impone alle nuove fa- gnome" (il patrimonio di chi muore sui modelli femminili nel Ventennio cui logica fondamentale — "la logica trimoni alle figlie o ad altri parenti di miglie borghesi, che non ne hanno di senza testamento è, per es., diviso POESIA del cognome" — insegue ostinata- sesso femminile) ma che non hanno alternativi. Probabilmente sarebbe equamente tra i figli), col rischio di mente l'obiettivo del mantenimento alcuna rilevanza economica; o un stato utile interrogarsi sui motivi di dare un quadro descrittivo perfino Renzo Laurano dell' unità del patrimonio di famiglia. consistente decremento della presen- questa egemonia nobiliare o compa- troppo uniforme e compatto. E tut- L'OPERA IN VERSI Testamenti che privilegiano sfaccia- za, nei testamenti, di legati paterna- rare, per es., il ferreo familismo delle tavia, se l'originalità metodologica con un saggio di Graziella Corsinovi N. 4 pag. 221

ambigua sotto il più generale profilo forte ma non tanto da potere annul- sunta oggettività dei fatti. politico-culturale. Poiché non può lare le distinzioni che sono doverose Non è il presunto anticonformi- Una memoria tutta buchi non essere consapevole dei messaggi e necessarie. Ma arbitrii di questa smo di Nolte che può fare scalpore, che lancia, Nolte non può atteggiarsi natura — e tutto il libro è costruito quanto il fatto che il suo anticonfor- Jz Enzo Collotti a vittima del modo con cui essi ven- su un reticolo di arbitrii — sono spie mismo rischia di ripetere, con la par- gono recepiti. preziose per comprendere non solo il venza della nobilitazione storiografi- ERNST NOLTE, Nazionalsocialismo e anni. Gian Enrico Rusconi, che già Abbiamo parlato di opera storio- retroterra scientifico, tecnico, di ca, percorsi già compiuti da prede- bolscevismo. La guerra civile europea aveva presentato i saggi tradotti da graficamente sbagliata. Cerchiamo un'opera di questa natura, ma so- cessori non propriamente illustri e la- 1917-1945, con un saggio di Gian Einaudi innanzi citati, si è assunto di spiegare perché. Una prima osser- prattutto il suo retroterra culturale e, stricati purtroppo non da astruserie Enrico Rusconi, Sansoni, Firenze anche il non facile compito di intro- vazione critica si potrebbe avanzare piaccia o non piaccia all'autore, 0 suo ma da eventi che pesano come maci- 1988, ed. orig. 1987, trad. dal tede- durre il lettore italiano alla compren- sul concetto stesso di "guerra civile obiettivo politico. Non c'è nulla di gni sulla storia della intera umanità. sco di Francesco Coppellotti, Vera sione di quest'ultimo libro di Nolte, europea" (la quale cosa fa anche ca- strano o di incomprensibile nel di- Prendiamo il ruolo che Nolte attri- Bertolino e Giovanni Russo, pp. senza perdere di vista il rapporto con pire come sarebbe stato opportuno, scorso degli storici "revisionisti", al- buisce ad Hitler. Nolte, benintenso, XXIX-505, Lit 50.000. lo Historikerstreit. E l'ha fatto con quale chiave di lettura, conservare l'infuori della loro pretesa di presen- non intede riabilitare Hitler, ma non una serrata discussione critica logico- anche nell'edizione italiana il titolo tarsi come la quintessenza della sto- può impedire che la sua spiegazione La traduzione italiana dell'opera sistematica, nella quale peraltro in originario). Questo concetto sarà pu- riografia al di sopra delle parti, della del fenomeno Hitler possa essere in- più recente di Ernst Nolte compare nulla poteva essere aiutato dal lin- re suggestivo, come qualcuno ha sug- scienza storica allo stato puro. Forse terpretata anche in questo modo. Il come importante complemento della guaggio astruso, non solo concettual- gerito, ma se non viene spiegato e de- sarebbe il caso di invitare anche gli suo dire e non dire, il suo dire tutto e raccolta tradotta un anno e mezzo fa mente ma anche lessicalmente, al finito rimane assolutamente indeter- storici a una sana operazione di il contrario di tutto, non è soltanto da Einaudi, contenente i saggi più un modo per problematizzare una si- rappresentativi del dibattito tra gli tuazione, non è solo una ribellione storici tedeschi sul tema Germania: della ragione contro un pensare dico- un passato che non passa ovvero, sul tomico che mette il bene tutto da una contrastato rapporto della storiogra- parte e il male tutto dall'altro; a no- fia tedesca con l'esperienza del na- Sinistra e cultura di governo stro avviso esprime la posizione so- zionalsocialismo. Il sottotitolo del- stanzialmente scettica di chi sospen- l'edizione tedesca Nazionalsociali- di Antonio Giolitti de il giudizio, perché gli si è insinua- smo e bolscevismo compare come ti- to il dubbio se per caso, in fin dei tolo, rovesciando la gerarchia della conti, non fosse stato proprio Hitler MARIO TELÒ, Tradizione socialista e progetto zione, ossia dal bisogno di schiarire e nuovamen- presentazione non solo esterna del li- ad avere ragione. Ragione in che co- bro (il titolo dell'edizione tedesca ri- europeo. Le idee della socialdemocrazìa tedesca te determinare gli ideali dell'azione oscurati e sa? Nell'erigersi a tutore della civiltà sulta ora come sottotitolo: La guerra tra storia e prospettiva, con prefazione di Willy confusi e che, col pensare l'accaduto, rende pos- occidentale contro il bolscevismo, e civile europea 1917-1945. Brandt, Editori Riuniti, Roma 1988, pp. sibile la loro nuova determinazione e prepara al- non solo in quanto cittadino tedesco Ernst Nolte, è appena il caso di ri- XVIII-338, Lit 34.000. la nuova azione". ma in quanto "cittadino europeo", cordarlo, è stato, se non l'iniziatore, La dimensione dei problemi — in estensione e un'immagine per la verità quanto certo un capofila della corrente sto- Come promette il sottotitolo, "le idee della profondità — è chiaramente indicata da Telò al- meno forzata, se si pensa al tipo di riografica "revisionista". Il libro che socialdemocrazia tedesca" sono esposte e discus- l'inizio del suo ampio e penetrante saggio che oc- unificazione dell'Europa che Hitler aveva in mente e che si industriò a arriva ora in italiano consente perciò se in questo libro da un angolo visuale che con- cupa circa un terzo del volume, essendo gli altri realizzare con il suo nuovo ordine di misurarsi direttamente con l'espo- giunge "storia e prospettiva". In tal modo ci tro- due terzi una raccolta — attentamente selezio- sizione analitica, e non soltanto con durante la seconda guerra mondia- viamo subito collocati nel cuore del processo di nata dallo stesso Telò — di saggi di autori tede- le tesi riassuntive e perciò stesso na- le. È in queste forzature, su cui è co- turalmente radicalizzate, dello stori- revisione critica, di ricerca dei fondamenti, di schi (tutti autorevoli membri della SPD) che in- struito tutto il libro, che i conti di co tedesco, che dopo avere preso le elaborazione programmatica nel quale sono im- dagano e riflettono su storia e prospettiva. La ri- Nolte non tornano. Anche perché mosse da un fortunato e significativo pegnati, in un modo o nell'altro, tutti i partiti flessione parte da una impietosa presa di coscien- l'antibolscevismo, che viene identifi- lavoro sul fascismo come fenomeno che si trovano collocati nell'area della sinistra za di quella che Telò considera senza eufemismi cato con la missione europea di Hi- caratterizzante un'intera epoca della europea. Si tratta dunque di una storia e di una la "crisi politica del partito, passato all'opposi- tler, si identifica a sua volta con l'an- storia d'Europa (uscito nel 1963, è prospettiva che immediatamente e direttamente zione dopo sedici anni di governo del paese" (p. tisemitismo, in quanto, bene o male, giunto successivamente in Italia con coinvolgono la sinistra italiana: per i problemi 6): dove però la congiunzione un po' troppo sbri- Nolte finisce per accettare l'equazio- ne bolscevismo eguale giudaismo che il titolo I tre volti del fascismo), attra- che sono comuni e per una ricerca di soluzioni gativa tra crisi politica e passaggio all'opposizio- verso una complessa parabola che lo fu propria della elaborazione e della che dovrebbero convergere al fine di elevare la si- ne può indurre nell'errore (purtroppo frequente) spazio non consente purtroppo di ri- propaganda nazionalsocialista. Che di assumere come criterio di giudizio per la vali- percorrere, è pervenuto agli esiti dei nistra europea da espressione geografica a sogget- storicamente l'antisemitismo abbia quali si discorre. to politico chiaramente identificabile. dità della politica di un partito la sua permanen- preceduto nella formazione politica Pur sempre molto poco si conosce Non è un caso che protagonisti del confronto za al governo, quando invece il postulato demo- di Hitler, e su basi tutte interne al in Italia e del contesto storico-politi- di esperienze e proposte per la costituzione di cratico dell'alternativa e del ricambio dev 'essere mondo austro-tedesco, l'antibolsce- co e delle ragioni etiche che hanno una sinistra europea siano la socialdemocrazia considerato fondamentale e strutturale nel modo vismo — e non poteva con ogni evi- denza essere diversamente — non conferito e che continuano a conferi- tedesca (SPD) e il partito comunista italiano di essere di un partito socialdemocratico e rifor- sembra interessare Nolte se non in re un tono di autentica drammaticità (PCI): entrambi spinti dalla necessità storica — mista. Una sconfitta elettorale, dunque, non è di allo Historikerstreit e alle sue postu- per sé rivelatrice di una crisi politica-, ma certo è modo subordinato, se non in quanto oggettivamente — e dalla chiaroveggenza e lun- la rivoluzione bolscevica richiamava me appendici. Quella stessa ignoran- una frustata che stimola a quella indagine e ri- gimiranza politica — soggettivamente, nella mi- in sé anche l'odio di Hitler contro gli za ha consentito tanti falsi giudizi sul flessione. discorso pronunciato in occasione sura in cui riescono a manifestarsi — a guardare ebrei e il loro contributo alla rivolu- dei cinquant'anni dal pogrom del 9 e progettare oltre i vecchi confini (come esorta il Per la SPD, il passato si snoda lungo ben cen- zione. titolo di un recente libro di , novembre del 1938 dal presidente toventicinque anni di storia: e i nodi sono rap- Gli apparenti distinguo del Nolte del Bundestag Jenninger, con affret- dove pure spiccano quei due protagonisti). Del presentati da quattro grandi dibattiti teorici e da sono meno sottili di quanto non pos- tate condanne e altrettanto frettolo- resto lo stesso Willy Brandt, nella sua prefazione cinque programmi "fondamentali". Celo ricor- sa sembrare a prima vista: non si può se palinodie, senza cogliere non il al volume di Telò (p. XVII) "con soddisfazione" da T. Meyer nel suo saggio su "il nuovo program- retrodatare l'antibolscevismo di Hi- presunto filonazismo del discorso di rileva il ' 'grande interesse che la nostra discussio- ma nella storia della SPD" (pp. 107-133): "l'at- tler al periodo anteriore alla prima Jenninger, che non sussisteva, ma l'i- ne programmatica ha incontrato in Italia ' ': e cer- tuale discussione programmatica nella SPD rap- guerra mondiale. Nolte non coglie nadeguatezza del suo intervento. to — anche se egli diplomaticamente evita di (ma è mai possibile?) che quando Hi- Inadeguatezza rispetto non ad occhi presenta il quarto grande sforzo di autodefinizio- specificarlo — l'osservazione si riferisce in misu- ne paradigmatica riguardo ai fini e alle vie del tler si riferisce al suo antimarxismo italiani bensì al livello del dibattito di quell'epoca non è al bolscevismo che si è aperto negli ultimi anni in ra ben maggiore al PCI che al PSI (nonostante le socialismo democratico, nel corso della sua sto- denominazioni e le affiliazioni, che vanno sem- che pensa ma al suo odio contro la so- Germania; rispetto al metro di con- ria (...) Ognuno di questi quattro grandi dibattiti cialdemocrazia. Ugualmente, non è pre più perdendo di significato). fronto rappresentato dai discorsi di teorici venne riassunto e suggellato con un nuo- in primo luogo al partito comunista un presidente federale come von Il superamento dei vecchi confini comporta vo programma" (p. 122). Siamo ora giunti al se- che pensano Hitler e la NSDAP nella Weizsacker (un nome che da solo una capacità e volontà non solo di progettare il sto programma "fondamentale" (quello di cui la loro lotta spietata contro la repubbli- racchiude la problematicità non solo prima stesura è stata resa nota con la denomina- ca di Weimar ma alla socialdemocra- esistenziale di essere tedesco oggi); futuro ma anche di rivisitare criticamente il pas- sato, senza inibizioni, ambiguità, reticenze: co- zione di "Irseer Entwurf" ossia "bozza di Ir- zia: non era il partito comunista nel rispetto alle responsabilità politiche contesto weimariano che avrebbe per la rimozione del passato su cui me appunto ha dato prova di saper fare la SPD ed see", di cui io stesso ho avuto occasione di occu- parmi — se mi è concessa l'autocitazione — nel sbarrato la via al nazismo; poteva es- troppi, da Adenauer agli americani, è ben illustrato in questo libro. serlo solo un reale corso riformatore numero 4 del 1986 della rivista "Micromega"). hanno giocato per operare l'integra- Tanto più necessario, quel riesame critico del nel quadro della democrazia repub- zione e la rivalutazione del potenzia- passato, quando al futuro si guarda con propositi La qualifica di "fondamentale" (Grundsatz- blicana, di cui fosse portatrice la so- le della Germania nello schieramento di riforma e profondo rinnovamento. Vale per il programmj sta tra l'altro a significare un impe- cialdemocrazia. È qui il nodo della occidentale; rispetto infine a sedi- crisi e del fallimento di Weimar; ma menti razzistici che non vanno so- pensiero politico riformatore e per i partiti che lo gno a reagire a una sorta di affievolimento cultu- coltivano e lo esprimono quello che Goethe di- rale di cui a mio avviso soffre, chi più chi meno, questo a Nolte non interessa, perché pravvalutati ma neppure sottovalu- altrimenti il suo schema di contrap- ceva delle "età in cui si preparano riforme e ri- tutta la sinistra europea, e che se si prolunga può tati. Essi esistono e sono oggi più vi- posizione frontale bolscevismo-na- vi e vitali di dieci anni fa, come inse- volgimenti", che "sono attente al passato, a diventare davvero un pericolo di morte, molto zionalsocialismo non regge. gnano le recentissime elezioni di quello del quale vogliono spezzare ìfili, e a quel- più che non un infortunio elettorale. Tale impe- Berlino-ovest con le manifestazioni lo di cui vogliono riannodarli per continuare a In questo sta anche la totale in- xenofobe di cui è espressione il forte intesserli (...) La conoscenza storica sorge dall'a- comprensione dell'esperienza wei- consenso di una destra definibile se mariana, nel bene e nel male, ridotta non come apertamente neo-nazista, com'è a pura lotta di piazza, a scon- certo in chiave tedesco-nazionale. tro terroristico, forse l'unico spunto quale Ernst Nolte dovrebbe avere minato ed arbitrario. Una semplice deontologia professionale, a non na- in cui apparirebbe plausibile l'uso Bisogna pensare anche a questo ormai abituato i suoi lettori, forse, frase ad effetto, allora? Non propria- scondersi sotto le parole in libertà ma della categoria della guerra civile, tra contesto, e non solo a un astratto di- ahimè, senza riuscirci. E se così è, mente. Come ha visto giusto Rusco- a declinare onestamente da quale bande rivali, sorvolando tra l'altro battito storiografico, se si vuole cer- nessuno, a cominciare da Nolte, po- ni, muovendo forse da presuppostsi parte stanno. A meno di non tornare allegramente anche sui risultati più care di capire la ragione dell'emozio- trà meravigliarsi che la sua opera pos- diversi dai nostri, dietro ìquesta for- indietro di decenni anche nel pro- recenti della storiografia (a pp. 128- ne, della violenza polemica e dei ri- sa essere considerata, oltre che fon- mula si nasconde l'identificazione gresso della storiografia per ricono- 130 si potrebbe citare un caso esem- fiuti dei quali sono stati fatti oggetto damentalmente sbagliata sotto il pro- che Nolte opera dell'Europa con la scersi in un improbabile positivismo, gli interventi di Nolte degli ultimi filo storiografico, sostanzialmente questione tedesca, una motivazione rifugiandosi dietro l'alibi della pre- N. 4 pag. 23[

del libro di Nolte purtroppo non con- sto, dobbiamo anche convenire che sente di procedere in modo diverso. lo sforzo di Nolte di costruire l'anti- piare a proposito del bagno di sangue Arriviamo al dunque. L'affinità- semitismo nazista come semplice de- del 1 maggio del 1929 a Berlino, che scontro tra i due regimi, la loro in- rivazione del bolscevismo inficia la oggi la stessa storiografia di parte so- conciliabilità non è riportata alla vo- validità dell'intera opera. Mi sembra cialdemocratica, auspice il maggiore lontà di dominio e all'esclusivismo difficile continuare a fare riferimen- scrittori storico socialdemocratico di quel pe- che era implicito nell'espansionismo to, come a un momento di discussio- poeti riodo, il Winkler, attribuisce ad un nazista, come lotta per lo "spazio vi- ne, di dialogo, di dibattito interpre- giornalisti errore di valutazione del prefetto di tale" e, come appunto si diceva, per tativo per quanto tormentato e sof- polizia socialdemocratico, non già a la vita e per la morte, ma alla traspo- ferto, a un libro fatto di mezze veri- critici un complotto comunista, come si dis- sizione della lotta di classe quale lot- tà, di affermazioni apodittiche e Il vostro unico saggisti se allora a titolo giustificazionista). ta d'annientamento, predicata e pra- indimostrate, e spesso indimostrabi- indispensabile utile traduttori Un segno di come Nolte raccolga tut- ticata dai bolscevichi, nello scontro li, di paradossi, di scarti logici, di ap- indirizzario riviste letterarie ti gli episodi, o solo quelli che possa- di razza tra tedeschi ed ebrei realiz- prossimazioni concettuali e fattuali. editori no convalidare la sua tesi senza ope- zato dal nazionalsocialismo. In ciò Nolte non afferma esplicitamente è jA&lf biblioteche rare alcun filtro critico. consisterebbe per Nolte il nesso cau- che l'aggressione all'Unione Sovieti- Far dipendere la sorte della repub- sale che, per riprendere l'espressione ca è stata una guerra preventiva, ma chiedete il dépliant illustrativo a: blica di Weimar dalla contrapposi- del suo precedente saggio del 1986, lascia intendere che si potrebbe in- Casa Editrice IL SALICE - Contrada Botte 18 - 85100 POTENZA zione nazionalsocialismo-bolscevi- fa del Gulag il prius logico e fattuale terpretare in questa chiave: conse- smo comporta conseguenze di non poco conto, sia per quanto riguarda sione riduttiva delle devastazioni l'obliterazione della crisi della demo- prodotte dalla politica del nazismo crazia nell'Europa tra le due guerre, il problema esistenziale, non solo per la SPD ma risulta ancora più evidente nel caso spostando interamente il centro di per la RFT, "dell'equilibrio tra dimensione in- dello sterminio degli ebrei. Nolte gravità verso l'URSS, e non pren- gno è anche una ricerca delle radici e attraverso ternazionale e dimensione nazionale" (p. 55): ne non nega il genocidio — anche se in- dendo in considerazione il versante di esse — rinvigorite o rinnovate — un'assimila- deriva ''l'orientamento (...) a considerare la poli- fondati appaiono i suoi dubbi sull'au- della Francia e dell'Inghilterra, che zione di nuovi nutrimenti. Un impegno che vuo- tica estera della RFT come un terreno di conver- tenticità del protocollo di Wannsee e anche sul piano comparato dello svi- le reagire alla tendenza opposta, che pure esiste, sulla ricostruzione stessa della dina- luppo di quelle società presenterebbe genze possibili tra opposizione e governo" (p. all'atrofizzazione delle radici perché proceda 97). mica della "soluzione finale" — ma maggiori affinità per una valutazione lascia aperto il dubbio che gli ebrei si senza rèmore l'adeguamento alla modernizza- Questo problema ha una posizione talmente della complessiva crisi politica, eco- siano meritati la fine che hanno fat- zione industrialistica, anzi alle magnifiche sorti nomica e sociale della Germania; sia centrale e determinante che lo ritroviamo, come to, rispolverando una sua vecchia e per quanto riguarda specificamente che ci promette la cultura postmoderna e postin- un leit-motiv, anche negli altri saggi: in partico- contestatissima (e non solo contesta- l'origine del nazionalsocialismo e dustriale (tendenza e tentazione ben còlte da Te- lare nel terzo, di D.S. Lutz sulla "nuova conce- bile) tesi che ipotizza gli ebrei come delle sue fortune. Non è sul paralle- lò nel suo saggio: v. in particolare le pp. 18-19). zione della sicurezza", e nel quarto, di R. Tetz- parte combattente, in quanto collet- lismo e sull'affinità — conflitto tra Un momento cruciale della vicenda storica laff sulla cooperazione intemazionale e la soli- tività mondiale, contro la Germania. bolscevismo e nazionalsocialismo della SPD è stato quello che Telò — ricorrendo darietà con il Terzo Mondo (i quali due saggi pe- Lo sforzo di immedesimarsi nel pun- che va portato il discorso, per fare to di vista dei nazisti per spiegare il del nazismo la copia rovesciata del alla terminologia proposta da S. Rokkan — defi- rò, forse per brevità imposta, risultano un po' nisce come una "soglia" d'importanza fonda- inadeguati rispetto all'importanza dei temi). loro comportamento rischia seria- bolscevismo, ma se mai sull'uso che mente di tradursi in identificazione mentale: la soglia del governo. Qui è d'obbligo il del bolscevismo fece il nazismo come Altri saggi si occupano dell'ambiente (V. con le loro idee e con i loro propositi. Schreckbild (come immagine di terro- riferimento al precedente e all'esempio svedese, Hauff), del rapporto tra SPD e sindacati (H. La popolazione tedesca, argomenta a re, ossia esempio in negativo), per che Brandt fa esplicitamente. L'esperienza svede- Reese), dello sviluppo tencologico (II.FI. Hart- un certo punto Nolte (p. 409) — non usare un'espressione cara di Nolte, se diventa per la SPD addirittura un "modello", wich). Un'attenzione particolare merita a mio poteva non considerare le deporta- per mobilitare e convogliare, agitan- che è insieme "prova della capacità di governo e avviso il saggio di F. W. Scharpfsui problemi del- zioni inevitabili, perché gli ebrei ri- do lo spettro del bolscevismo, le mas- della realizzazione del socialismo democratico" la piena occupazione e del Welfare State (il cam- schiavano di essere considerati parte se della piccola e media borghesia te- (così Telò a p. 33). A questo proposito sono par- belligerante. La "soluzione finale" è desca. Il nazismo voleva la conquista po privilegiato della politica economica social- ticolarmente interessanti i riferimenti al dibatti- democratica), per la sua penetrazione critica e riconosciuta nella sua incomparabili- del potere in Germania per passare tà come crimine, ma il genocidio ri- alla conquista dell'Europa, come pri- to intomo a Bemstein e ai suoi nessi con il ' 'mo- perché si tratta di problemi davvero comuni: dello svedese" (pp. 34-36). E un capitolo di sto- mane sostanzialmente una rappresa- ma tappa di una egemonia forse non sembra rivolto proprio a noi l'avvertimento che glia, ossia un atto che viene dopo ria del socialismo dal quale l'Italia è stata taglia- soltanto continentale. L'attacco con- "la piena occupazione", la crescita in termini qualche altra cosa; quindi, ad onta di tro il bolscevismo non era l'obiettivo ta fuori; ed è un 'esperienza di portata europea. reali dei redditi da lavoro, la crescita delle spese ogni abnormità dei crimini commessi primario se non in quanto rientrava C'è una tendenza — a lungo alimentata dai sociali e una migliore assistenza per mezzo delle dai nazisti, il loro carattere di azioni in questa logica e serviva anche come partiti comunisti e anche dal PCI che però di re- istituzioni e degli enti pubblici, nelle condizioni compiute nel quadro "di una lotta ingrediente ideologico per una mobi- cente si è ricreduto — a presentare un bilancio attuali non sono più conseguibili contempora- preventiva contro i nemici" (corsivo litazione di massa. Scambiare l'a- neamente" (p. 217), e che la SPD (ma anche la nel testo) rimane. Il compromesso fi- spetto strumentale con quello teleo- negativo, anzi fallimentare, dell'esperienza di governo socialdemocratica. Anche Telò sembra sinistra italiana) ha possibilità di governare "solo nale di questo brutto pasticcio stori- logico nella politica del nazismo ci co e politico si può sintetizzare, pres- fare qualche concessione a tale tendenza, per a patto che essa accetti in modo esplicito tutta la pare un errore ottico non di poco s'a poco così: resta il carattere ab- durezza delle condizioni generali dell'economia conto; non è una revisione interpre- quanto riguarda la SPD degli anni '70. Non pos- norme dei crimini nazisti, la loro uni- tativa, è una confusione di piani. so qui esporre tutte le cospicue voci attive di quel mondiale e perciò anche i lìmiti posti alle sua cità anche se non la loro incompara- Ci si può domandare anche se il bilancio, anche in quel decennio; d'altra parte è possibilità d'azione nel campo della politica eco- bilità; ma resta anche che gli ebrei problema dell'affinità-ostilità tra il ormai mìseramente — e tragicamente, per certi nomica nazionale" (p. 218). erano, o almeno erano sentiti, come i regime bolscevico e quello nazional- aspetti — fallito il tentativo di controbilanciare Il libro si chiude con un tuffo, ancora una vol- nemici. Anche la "soluzione finale" socialista che Nolte pone con forza il disastro dell'esperienza del "socialismo reale" ta, nella storia: il saggio di H. Mommsen su "so- si prospetta così come una guerra — altrimenti tutta l'impalcatura del con un preteso simmetrico fallimento della espe- cialdemocrazìa e storia tedesca". E un tuffo in preventiva. nazionalsocialismo come risposta-co- rienza socialdemocratica. I saggi raccolti in que- acque anche molto amare e brucianti, perché rie- Come risultato non ci pare esal- pia del bolscevismo cadrebbe — ab- sto libro riconoscono i limiti, i punti deboli e an- voca i problemi della storia della democrazia in tante, né dal punto di vista della cor- bia un qualche senso. Non ci trovia- che i segni di crisi di questa esperienza, apparsi rettezza storica, né dal punto di vista mo per caso di fronte ad una nuova Germania e il trauma sempre lacerante del nazi- con evidenza negli anni '80; ma evidente risulta della consapevolezza politica di ciò teoria del totalitarismo, che se mai smo, quello che l'autore chiama "il fardello sto- anche la capacità di correzione e rinnovamento, che è avvenuto. Forse l'avere sottoli- ha avuto in passato una funzione an- rico del nazismo" (p. 299). Ma da questa rievo- neato i larghi margini di ambiguità, non solo nei comportamenti ma anche nei fon- che interpretativa oggi è completa- cazione l'autore ricava un messaggio di coraggio se tale poi veramente è, nella quale mente superata? L'analogia stabilita damenti (e quindi l'impegno nel programma e di speranza, che accoratamente e nobilmente continua a rimanere l'opera di Nolte da Nolte tra i due regimi, quello so- "fondamentale"). conclude il volume: "l'esame approfondito di può contribuire a fare capire la sensi- vietico e quello nazista, è tanto più Il problema centrale, per quanto riguarda la quella esperienza rappresenta una condizione bilità e la prontezza con cui gli am- sorprendente nel momento in cui prospettiva, è la dimensione europea, per l'eco- della libertà spirituale, che a sua volta è il pre- bienti più impegnati contro il razzi- proprio studiosi tedesco-occidentali nomia e per la politica. Lo avverte Telò all'ini- supposto della libertà politica". smo di ieri e di oggi nella RFT av- tendono a rivedere radicalmente la vertono i segnali di pregiudizi, di tra- zio del suo saggio: "il rapporto tra il livello na- categoria del totalitarismo per quan- visamenti o di distorsioni dure a to riguarda l'Unione Sovietica, pren- zionale di ricomposizione della idea socialista e morire. E a capire anche perché nel dendo spunto per l'appunto dal corso la dimensione europea finisce per essere decisi- dramma della coscienza tedesca non gorbacioviano, che dimostrerebbe la vo" (p. 15); il problema è "se davvero, in quale vi sia posto né per elucubrazioni re- correggibilità del sistema a differen- senso e anche con quali resistenze vecchie e nuo- toriche né per esercitazioni intellet- za di quanto avvenne con il nazional- ve, stia prendendo faticosamente forma una nuo- tualistiche di fronte a problemi di ta- socialismo. E le forzature sino al pa- va coniugazione tra socialismo ed europeismo, al le gravità e incidenza Julia vita cultu- radosso, per essere benevoli, di Nol- di là delle vie nazionali del passato" (p. IX). Di rale e civile dei popoli. Intervenendo te non aiutano a districare nodi e gro- per i cinquant'anni dal 9 novembre vigli problematici di grande tale problema e prospettiva si occupa specifica- mente G. Trautmann nel secondo dei saggi rac- del 1938, un autorevole uomo politi- complessità. Quale senso ha, ad co tedesco ha detto che compito delle colti da Telò, il quale giustamente mette in luce esempio, scrivere che "fino allo generazioni vecchie e nuove non -è scoppio della guerra, e in un certo quello di portare il saio della peniten- senso addirittura sino alla fine della za: "È altro che si richiede: ossia fare guerra, la vita nella Germania nazio- di tutto, affinché non si ripeta quanto nalsocialista restò molto più affine al guenza non da poco, non solo sul pia- capire che la tesi della guerra preven- già accaduto, perché si possano fron- sistema pluralista delle democrazie di Auschwitz e dei campi di stermi- no storiografico ma anche sotto il tiva mira a prolungare ogni forma di teggiare nuovi focolai d'infezione e occidentali di quanto lo fosse nell'U- nio nazisti. Sotto questo profilo mi profilo della consapevolezza e della diffidenza verso l'est europeo e quin- proseguire l'opera di riconciliazione. Il nione Sovietica"? Di quale situazio- pare che Rusconi abbia chiarito assai cultura politica. Come dimenticare di a far naufragare qualsiasi forma di primo passo della riconciliazione è te- ne Nolte mostra peggiore informa- bene come l'analisi comparata tra i che questi discorsi cadono nel mezzo riconciliazione e di attenuazione del- nere vivo il ricordo' ' (Hans Jochen Vo- zione, dell'URSS o della Germania regimi politici, posto che abbia sen- di un dibattito tuttora aperto sulla la tensione con l'altra parte dell'Eu- gel). Ossia, storia e memoria. E in que- nazista? Ogni estrapolazione di cita- so, nessun rapporto ha tuttavia con l'affermazione di un nesso causale. Ostpolitik, sui rapporti tra i due stati ropa? st'ottica il libro del Nolte violenta la zioni è rischiosa, ma la costruzione storia e confonde la memoria. Tuttavia, se noi affermiamo que- tedeschi e via dicendo? Come non Questa semplificazione, questa vi- L'ENEL ha messo a punto un sistema di raccolta di dati me- teorologici e chimici per il con- trollo della qualità dell'aria. I dati vengono analizzati per attuare i possibili miglioramenti gestionali del sistema elettrico per la tutela dell'ambiente. Il si- stema permette di prevedere i fenomeni di elevato inquina- mento e di mettere in atto inter- venti di prevenzione dello stes- so. A questo fine, inoltre, l'ENEL, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente, pro- muoverà nuove indagini e ri- cerche. Il Progetto Ambiente 1989, con le tecnologie più avanzate e con un'aumentata disponibilità di combustibili più puliti, permetterà la riduzione dei livelli d'inquinamento al di sotto degli standard europei. ENEL. ENERGIA PER LA VITA. ni '70 segnano la volta della Cina, culturale era riuscita a far sì che ci lettuale "alienato" in rapporto alla Batista meglio di Castro? uscita da poco dalla sua grande rivo- fosse un declino nella produzione, e crisi di valori tipica dell'era indu- luzione. Si è incontrata ora l'espe- con esso, del livello di vita medio del- striale capitalistica: "quando la criti- di Attilio Sartori rienza insuperabile, il modello co- la gente. Tutto il quadro esaltante si ca sociale e il malcontento si aggiun- muntario in cui l'Uomo Nuovo rico- ribalta, la Cina del dopo Mao diven- gono a un rifiuto incondizionato del- nosce se stesso nei suoi simili: "Il ta un paese spaventoso. Sfascio nel- la società, entriamo nel campo dell'a- PAUL HOLLANDER, Pellegrini politici. conseguente perdita di identità, pellegrinaggio verso la Cina costitui- l'agricoltura, nella sanità, distruzio- lienazione e dell'estraneazione", Intellettuali occidentali in Unione So- proiettando le loro frustrazioni (que- sce l'ultimo esempio di una ricerca, ne delle foreste e dell'ambiente. È insiste Holland. Di qui la perdita di vietica, Cina e Cuba, Il Mulino, Bolo- sto è il pensiero dell'autore) in un'u- chiaramente infinita da parte degli possibile che di nulla di tutto questo autenticità, il vuoto nella sfera sim- gna 1988, ed. orig. 1981, trad. dal- topistica società più giusta e perciò intellettuali occidentali, di sistemi si siano accorti gli illustri visitatori? bolica, la mancanza di un "senso del- l'inglese di Loreto Di Nucci, -pp. umana, disponibili sempre a cogliere sociali superiori". La Cina si apre Declina, o quasi, l'astro della Cina, la vita". Se tutto ciò è vero, forse 677, Lit 60.000. nell'"altro" i connotati di un mondo agli americani dopo la guerra del come erano ormai già calanti, dopo il non è ben comprensibile lo scandalo migliore. Questi pellegrini politici, Vietnam; in essa i viaggiatori ameri- decennio '60-'70, le sirene di Cuba che l'autore solleva sulla ottusità, Sulla figura, il ruolo, la funzione siano americani o europei, partono cani ed europei riconoscono tutti i rivoluzionaria e del Vietnam di Ho- sulla creduloneria, anche sulla vanità sociale e storica degli intellettuali si per le loro visite già favorevolmente vantaggi di una rivoluzione socialista Chi-Min. Queste ultime mete di pel- degli intellettuali tout court. Alla fine sono sprecati fiumi d'inchiostro, se predisposti (e perciò inclini a vedere contadina, al di qua del drammatico legrinaggio si inseriscono nel quadro di questo libro, per altro anche diver- ne è detto tutto il bene e il male pos- "il meglio"), per di più rivelano una impatto colla industrializzazione for- di motivazioni opposte a quelle degli tente, nasce nel lettore la certezza sibile dal '700 ai nostri giorni, dalle credulità sproporzionata alla sensibi- zata. Si aggiunga la specifica attra- anni '30 nei confronti dell'URSS: che in realtà la vera alternativa all'u- angolazioni ideologiche più diverse, lità e intuitività dimostrate verso i zione per l'esotico (che dal '700 cova l'eccesso di sicurezza, e il senso di topia sia il pragmatismo di marca sta- soprattutto dal momento in cui la co- tunitense, che approva, nonostante siddetta "rivoluzione industriale" gli "errori" e i "crimini" (che non ha aperto un nuovo campo di studio, possono a nostro giudizio non fare da quello dei rapporti tra l'intellettuale pendant a quelli del socialismo reale) e la società moderna di massa. Il pon- il sistema capitalistico americano, deroso saggio di P. Holland (profes- senza entrare nel merito di un serio sore all'università del Massachus- confronto fra i massimi sistemi socia- sets) può offrire senz'altro lo spunto li del mondo, eppur sottolineando per una revisione critica non tanto (nell'attualità della perestroika gor- del concetto di intellettuale nella sua bacioviana) l'indiscutibile universa- definizione astratta, quanto del ruo- lità, a tutte le latitudini, dei valori lo che esso ha avuto come "opinion della libertà politica e sociale. maker" e come osservatore non di- Mi pare anche doveroso rilevare la sinteressato dei fenomeni sociali e permanenza piuttosto settaria di una politici al di fuori del suo ambiente di prevaricante antipatia dell'autore nascita e di formazione. più che nei confronti dei marxisti eu- Si tratta, in questo libro, di quei ropei, verso tutto il pensiero radicale personaggi stravaganti e ambigui che "liberal" americano. Il maggiore non senza ironia l'autore chiama scandalo è colpa di quegli intellettua- "pellegrini politici", intellettuali li "stucchi del bene", che sputavano che, per dirla col Guicciardini, nel piatto dell'abbondanza e della li- "stucchi del bene", e cioè delusi ed bertà, per ristorarsi, almeno per poco "estraniati" dalla loro società, quella tempo, in un simbolico e ben archi- occidentale, dagli anni '20 ai '70 tettato "bagno nel popolo"; realizza- hanno attraversato in lungo e in lar- to, poi, così a buon mercato, tra fiu- go il complesso sistema planetario mi di vodka o di saké, alberghi ben del "socialismo reale", esaltati i più, moquettati, visite guidate esaltanti, disincantati i meno, curiosi comun- brividi di esotismo e fiere della vani- que tutti di toccare con mano final- tà a tutti gli angoli. mente, quel cielo dell'utopia comuni- A completare questo quadretto taria da cui i loro paesi d'origine era- abbastanza inquietante, la sottoli- no così lontani, di riconoscere un'e- neata indignazione morale a senso sperienza, unica nella storia, del unico che l'intellettuale in oggetto ri- superamento di quell'alienazione che serva alle atrocità in Vietnam, igno- da Marx a Marcuse è definita come rando le altrettanto gravi iniquità in la connotazione fondamentale del si- Uganda o nel Madagascar, ecc. Tutto stema capitalistico. Ne vien fuori un ciò è vero, come è vero che gli intel- quadro movimentato e talora sor- lettuali non sono una specie di ani- prendente degli atteggiamenti morali mali celesti, iperurani, ma uomini co- e politici, tesi fra incanto e disincan- me gli altri, ricchi di vizi e di virtù, to, dei più grandi nomi deW'intelli- coraggiosi e vili, soggetti tutti shak- ghentia europea e americana (partico- sperianamente alle lusinghe e alle larmente esposta quest'ultima), dai aberrazioni de potere e del male. Tra più famosi pionieri quali i coniugi le quali manifestazioni c'è anche Webb e Gide, Julian Huxley, Ed- l'ambizione frustrata di diventare mund Wilson, Bernard Shaw, ai più "importanti", non solo nella repub- recenti Sartre, Simone De Beauvoir, blica delle lettere ma anche nella so- Noam Chomsky, Susan Sontag, ecc. cietà; insomma, ambiziosi (fra una Hollander percorre con notevole e mea culpa e l'altro) di "potere". Per puntigliosa ubrìs documentaria (non non dire ciò che è ovvio: e cioè che scevra di ridondanze) lo sterminato gli intellettuali occidentali radicali arcipelago del "viaggio" narcotico — e non solo i "pellegrini" — grandi nelle diverse e successive nel tempo e piccoli, una loro importante funzio- città del sole, da quella che egli chia- ne l'hanno avuta fra gli anni '30 e ma "la prima ondata di estraneazio- '70, se non altro per concorrere a for- ne" (anni '20-'30) degli intellettuali mare quel movimento mondiale con- occidentali calamitati come falene contesti sociali di provenienza, inca- nei cuori spenti degli occidentali alie- colpa di fronte alla violenza dell'im- tro la guerra e il colonialismo che, dalla lampada della rivoluzione e del- paci spesso di accorgersi di essere nati), il fascino di una civiltà final- perialismo americano nel mondo culminato nel fatidico '68, fra tanti la edificazione del socialismo sovieti- eterodiretti, guidati ai luoghi consa- mente egalitaria, il regno dell'utopia (Vietnam, aggressione a Cuba) e al errori ed estremismi ha pur giovato co, alle diverse esperienze della Cina crati (fabbriche, carceri, ospedali, realizzata a portata di viaggio: lì son comfort dissipatorio della affluent so- in qualche modo alla causa della pa- di Mao, della Cuba di Castro e del strutture socio-culturali "modello") tutti poveri ma belli. ciety sono alla base del nuovo drop- ce. Vietnam, volta per volta scelte come da una "tecnica dell'ospitalità", che I nomi degli "stregati" dalla Cina pìng-out degli intellettuali americani. A questo punto, dobbiamo .forse mete e miraggi di una trascendenza, in URSS come in Cina e a Cuba, pre- sono tutti risonanti; M. A. Maccioc- Si ritrovano gli stessi nomi e la stessa concludere col nostro autore che l'u- oggetti di devozione in cui nel tempo senta affinità sconcertanti: alberghi chi (la più citata), D. Rockfeller, S. ansia di autoidentificazione liberato- topia, più o meno, corrisponderebbe si è oggettivato il sogno di una Uma- di lusso, personale di assistenza su- MacLaine, S. De Beauvoir, E. Show, ria nel "sogno" comunitario, con le a una perdita del principio di realtà? nità Nuova. perspecializzato, banchetti lucullia- Y. Myrdal, A. Jacoviello, Galbraith, stesse accentuazioni esotico-rurali Che va perciò il più possibile rimossa Ma chi sono questi intellettuali ni, cordialità spinta fino all'adulazio- M. Mac Carthy, E. Friedman, Tru- che sono il fondamento comune del- o tutt'al più addomesticata, ridotta "alienati" o "estraniati"? È forse ne, alta selettività degli incontri or- deau, ecc. E tutti non certamente di l'utopia (a tal proposito è utile la nel cantuccio delle piccole comunità utile precisare anzitutto che Hollan- ganizzati sulla base delle competenze ispirazione marxista. Si distinguono postfazione del traduttore Loreto Di hobbistiche, alla pari colle sette fon- der usa indifferentemente i due ter- nei singoli settori di attività. particolarmente i religiosi, dai quac- Nucci, che apre una finestra interes- damentalistiche o colle associazioni mini in senso attivo per indicare, L'indagine muove dalla migrazio- cheri ai protestanti, come già accad- sante sul "pellegrinaggio italiano", degli amici del canarino? Troppo ri- quale movente primario della ricerca ne verso l'URSS degli intellettuali de per l'URSS dei tempi di Stalin. facente capo ai memoriali di Mora- duttivo, mi pare. E poi, in definitiva, del sopramondo socialista, l'atteggia- europei e americani all'indomani del- Nessuno di essi si accorge delle re- via, di Parise, della Bertoni Jovine, nasce il sospetto che per Hollander il mento critico di molti grandi intel- la grande depressione. Sarebbe il lo- strizioni cui sono sottoposti nei loro della Macciocchi). migliore degli uomini possibili sia il lettuali (artisti, scienziati, filosofi, ro senso di insicurezza che avrebbe spostamenti, della stretta sorveglian- Ma è il momento di concludere, common man, quello che non discute sociologi, giornalisti, attori, ecc.) dato all'opinione "liberal" la spinta za poliziesca, delle inscenazioni (ai li- avanzando alcune riflessioni somma- su nessun principio generale, non verso il loro sistema sociale di appar- definitiva nella direzione dell'URSS. miti di una teatralità professionisti- rie sul contributo critico che il saggio "sogna" e sopravvive tutto vigile e tenenza. Essi, insomma, non accetta- Una inversione di tendenza segna ca) che sono loro esibite. di Hollander offre e soprattutto sulla attento nel proporre umilmente tut- no la realtà sociale in cui vivono, in- il XX Congresso del PCUS, sull'on- I tempi sono comunque maturi or- filosofia che sottende tale gigantesco t'al più qualche correttivo quotidia- dividuano e denunciano con acutez- da del ritmo "incanto-disincanto". mai per l'oscillazione opposta. La impegno di ricerca. Appropriato sen- no all'autorità amministrante, e per za le contraddizioni del sistema capi- Infatti, la denuncia dello stalinismo, morte di Mao segna la grande svolta; z'altro è il riferimento a quel feno- il quale, tutto sommato, è forse me- talistico, ne sottolineano la crudeltà, e dei suoi misfatti attenua di molto viene additata al disprezzo universa- meno di secolarizzazione dei valori glio il regime di Batista (vedi p. 373) lo sfruttamento del lavoro, il classi- l'interesse per l'URSS come meta le la "banda dei quattro". Nello sfor- di estrazione weberiana e marxiana, che quello di Castro. smo, il razzismo, la reificazione, la privilegiata dei pellegrinaggi. Gli an- zo di essere radicale la rivoluzione che segnerebbe la nascita dell'intel- i CHI SE NE INTENDE 1 • LO CHIAMAVA "IL DEVOTO-OLI" I ORA LO CHIAMERÀ i "IL NUOVO DEVOTO-OLI" ~ E LO TROVA ^^^^ -Y NELLE MIGLIORI LIBRERIE I La tradizione che si rinnova, che si evolve, che muta... per rimanere fedele a se stessa. Grazie a un lungo e accurato lavoro, un9autorevole équipe di docenti universitari, esperti delle varie discipline, artisti di valore "coadiuvati da Gian Carlo Oli" ha realizzato questa nuova opera di grande valore in 2 volumi. NUOVO VOCABOLARIO ILLUSTRATO DELLA LINGUA ITALIANA 150.000 LEMMI, 6.740 ILLUSTRAZIONI, 96 TAVOLE A COLORI PER ESSERE IN SINTONIA CON LA REALTÀ LINGUISTICA E CULTURALE IN CUI VIVIAMO elezione dal Reader's Digest

AL SERVIZIO DELLA LINGUA ITALIANA LINDICF ••DEI LIBRI DEL MESEB

le parole stesse di Antonicelli scritte magi non ci sia solo l'altra Italia. mente gentile Rilke così "fascista" Il rilievodell e immagini in memoria di Guglielmo Colonnet- D'Annunzio, a cui Antonicelli dedi- nelle lettere a Leila Gallarati Scotti); ti: «Ci fu un tempo, difficile da di- cò tanta attenzione, ben più di Piran- o le immagini di chi cercò a lungo, di Eugenio Garin menticare, in cui un piccolo gruppo dello, dette voce a temi che non sen- anche drammaticamente, o tentò di di amici fidati si ritrovava con il più za ragione il fascismo considerò suoi. avviare un dialogo (penso, per esem- spontaneo piacere per liberare l'ani- Per non parlare dell'accademico d'I- pio al Noventa del '36); e perfino, in FRANCO ANTONICELLI, Ricordi foto- che presenza "di personaggi — co- mo dall'odioso peso del sospetto, del talia Bontempelli (che figura nella se- qualche fotografia, ben visibile, il di- grafici, a cura di Franco Contorbia, m'egli diceva — meglio favoriti dai silenzio prudente, delle preoccupa- conda sezione). D'altra parte come stintivo all'occhiello del PNF, vo- Bollati Boringhieri, Torino 1988, riconoscimenti ufficiali". Ma era Pi- zioni e dei pericoli improvvisi. Ciò non vedere in queste immagini le gliono sottolineare, pur nella fedeltà pp. 142, Lit 20.000. randello con la sua grandezza umana avveniva in molte case e città». scelte indicative di un mondo di all'altra Italia, un'alta e severa co- e il suo tormento. La sua presenza Chi, oggi, "legga" come si deve umanità e di cultura con cui Antoni- scienza storica — coscienza di colpe Non mi propongo di parlare di non intaccava, non troppo, quella vi- questi Ricordi fotografici, e rilegga Ci celli dovette pur fare i conti, nonché politiche proprio di quella parte a cui Franco Antonicelli in generale, ma sione dell'altra Italia come si era con- fu un tempo, non può contentarsi di la varietà degli antifascismi fra loro apparteneva lo stesso maestro morale solo di questo libro così com'è, come figurata nella civile Torino. Ci fu un spiegare la composizione così folta variamente intrecciati? di tutto quel "piccolo mondo": Be- è stato intenzionalmente costruito, e tempo — anche alla luce della inter- della terza parte, ed anche qualche Sono andato a rileggere quello che nedetto Croce teorico della "paren- di come in esso si rispecchi la perso- pretazione di Mila — sembrava dav- "presenza" della seconda, con la sola proprio Antonicelli scrisse come in- tesi", di cui Antonicelli citava una nalità di Antonicelli. vero illustrare con fotografie appro- motivazione di Antonicelli fotografo troduzione alle non dimenticabili le- volta le parole di una lezione ai gio- Il libro, subito, nella sua presenta- priate quello che Curzio Malaparte e no. Anche la fotografia n. 53, della zioni torinesi del '60 su Trent'anni di vani dell'istituto napoletano: "Io zione editoriale, si dichiara perento- scriveva a Mussolini nel dicembre seconda parte, fatta a Sordevolo il 27 storia italiana-, "[...] il fascismo non stesso debbo qualche gratitudine al riamente "non soltanto un album di fascismo perché m'infuse come una fotografie rare e preziose; ha l'ambi- nuova giovinezza, rimpiendomi di zione di offrirsi come un libro, sia accresciuta operosità e di spiriti com- pure scritto con le immagini. Verreb- battenti; mi costrinse a rimeditare be anzi fatto di cominciare col do- problemi politici che altrimenti non mandarsi: scritto da chi? La memoria avrei ricercati con pari ansia e tanto a corre a circa dieci anni fa, al novem- fondo; mi fece sentire sempre più bre del '77, alla mostra torinese Ci fu che l'opera del pensatore e dello un tempo. Ricordi fotografici di Fran- scrittore deve fondersi con quella del co Antonicelli, al suo catalogo, alle cittadino e dell'uomo". pagine di presentazione di Massimo Tutto questo, e va sottolineato, Mila, all'introduzione e ai testi di Al- senza assoluzioni. Il male resta male, berto Papuzzi. E già quel confrontq è anche nella consapevolezza crescente eloquente e dice in più punti qualco- di una crisi dolorosa e non conclusa. sa di non trascurabile. Intanto non "Il bene e il male — credo che le pa- c'era allora una parte cospicua di role di Antonicelli vadano ancora questo libro, l'ultima: Franco Antoni- meditate — si dovevano individuare celli collezionista, ossia cinquanta fo- all'interno di quella crisi, giudicando tografie non fatte da lui ma di origine un bene tutto quello che aveva porta- diversa: fotografie di tempi diversi to coscientemente alla sua soluzione, dai suoi; di uomini tutti significativi cioè al recupero della libertà". nella storia culturale d'Italia, ma an- Forse la terza sezione degli attuali che in parte, estranei alla sua vicen- Ricordi, che dieci anni fa non c'era, da. E questo accanto a fotografie do- con le sue immagini del passato che si ve Antonicelli è presente, che ricor- intrecciano a quelle di un difficile dano momenti decisivi della sua vita presente, significa anche il profon- e che, già comparse nel '77, furono darsi della consapevolezza storica di allora sottolineate come particolar- quello che veramente fu il fascismo, mente importanti. Fotografie di uo- per cui esso non è finito né il 25 lu- mini — Gobetti — di cui in qualche glio del '43, né il 25 aprile del '45. E modo Antonicelli fu a Torino l'ere- forse, a noi che guardiamo oggi, ri- de, o. di amici a cui fu fraternamente corda che la lotta anche per Antoni- legato, come Ginzburg; e figure cer- celli continuò più consapevole nel to presenti nel suo tempo e nel suo suo travaglio politico, dopo il libera- orizzonte, ma in realtà molto lontane lismo, dopo il 18 aprile del '48, nella da lui: per fare un esempio solo, reazione alla "legge truffa", dopo la D'Annunzio. rivolta contro il governo Tambroni, Sulle centoventisette fotografie per cui ancora una volta sarebbe sta- che costituiscono il libro, ben cin- to incriminato e condannato nel '64 quanta rientrano in questa sezione, a otto mesi di reclusione (con la con- disegnando una linea ideale che a dizionale) per apologia di reato. No, poeti "carissimi" come Carducci, a la parentesi, che con buona pace del Pascoli e D'Annunzio, fa seguire l'a- Croce parentesi non era stata, non mato Gozzano (otto fotografie), e era finita, e Antonicelli continuava poi Slataper, Jahier e Onofri, e final- la sua guerra con misura pari solo alla mente Gobetti (cinque fotografie), sua intransigenza. Noventa, Pavese (cinque fotografie), Torna alla memoria la lettera che Ginzburg, e amici, compagni, lo stes- il 9 settembre 1947 Cesare Pavese so Antonicelli con Mila, Calaman- scrisse a Fabrizio Onofri, che chiede- drei, Tommaso Fiore e Cammilla Ra- va informazioni che interessavano il vera. Partito comunista: "Franco Antoni- E questo, del libro, il settore che celli, ex-liberale, repubblicano, at- più mi ha fatto riflettere, e che mi ha tualmente orientato verso il sociali- posto più interrogativi di difficile ri- smo [...] personalmente è uno dei tipi sposta. Nelle espressioni così umane più significativi di Torino. Lo cono- premesse da Mila a Ci fu un tempo si sco da tempo e so che è uomo onestis- leggeva: "Antonicelli fissava con la del '30, vicino alla fine del suo man- ottobre 1941 non fu certo scattata da era stato affatto una parentesi, un simo, sinceramente democratico, co- fotografia l'immagine delle persone dato di direttore de "La Stampa", a Antonicelli che v'è ritratto fra Ber- imprevedibile elemento di frattura raggioso (è stato presidente del CLN che gli erano care, e raccolse così la proposito dell'antifascismo torinese nardelli e Colonnetti. E allora perché nella storia della democrazia italiana, piemontese) e gli nuoce forse soltan- documentazione visiva di tutto un e della sua diffusione: "In una città trattarla diversamente da quella ben o una strana escrescenza nel corpo to una certa mondanità dell'ambien- mondo, per lo più estraneo alle sfere come Torino, dove il senso politico è nota che lo ritrae, nel '32, con Pave- sostanzialmente sano del nostro pae- te in cui vive. Ma è anche e soprat- ufficiali dell'epoca. L'aspetto dell'al- affinato dalla natura, da una lunga se, Ginzburg e Frassinelli, all'inizio se [...] qualcosa insomma destinato a tutto un fine umanista e dirige la Ca- tra Italia. L'aspetto dell'Italia al ban- tradizione liberale, da una cultura di una memorabile impresa editoria- concludersi riportando la situazione sa Editrice De Silva, che è una specie do, quella che non compariva nelle largamente diffusa, e, in quanto alle le: quella "Biblioteca europea" su al punto di partenza, a sparire, cosi di Einaudi [...] anteguerra". Con immagini dei film Luce". E a scorre- masse, dalla lunga e abile tradizione cui sarà necessario ritornare? E una com'era arrivato, a essere espulso dal una battuta ironica Pavese aggiunge- re le fotografie della mostra del '77, socialista, certe impressioni fanno fotografia veramente "bella" per corpo come ingrediente estraneo, va: "Sostanzialmente situato come oggi, ma con la memoria di quel tem- presto a comunicarsi da strato a stra- tutto quello che si può leggere chi di d'altra natura [...]. Bisognava consi- lui (a parte la salotteria) è Massimo po, la chiave interpretativa di Mila to fino alla classe operaia. A questo quegli anni ha vivo ancora il ricordo; derare nel suo complesso quella che Mila, ex-partigiano, PdA, crociano risultava perfetta, impeccabile: un'I- proposito è noto a Vostra Eccellenza che vi leggeva lo stesso Antonicelli non era la storia della sola attività fa- in filosofia, musicologo di professio- talia lontana dalle divise e dalle para- che esistono molti vasi comunicanti che, guardandola, aveva scritto i ver- scista durante un ventennio, ma la ne, allievo di Augusto Monti". Di te, così umana, fra i libri e la natura, fra una certa borghesia liberale e uni- si della Cartolina a Pavese: "D'im- storia di tutto quanto un paese coin- fatto, pur con la "salotteria", Anto- mai in posa: gli allievi di Cosmo e di versitaria e certi elementi operai, che provviso le Langhe! [...] Un'ombra volto in quella crisi della libertà, del- nicelli avrebbe continuato, con coe- Zini, del Liceo d'Azeglio, Ada Go- sono poi quelli che dirigono nasco- c'è fra noi [...]" (l'ombra di Ginz- la quale molti e molte situazioni era- renza e fedeltà, entro quel mondo di betti, e poi Ginzburg e Pavese. Mila stamente le masse". burg). no responsabili: una parte di esso l'a- superiore misura che si rispecchia vi- sivamente appunto in questi Ricordi. stesso faceva alcuni nomi: "Croce e Ci fu un tempo trovava così nella A guardare una dopo l'altra le otto veva aggravata, un'altra aveva ad es- le figlie, Francesco Flora e Luigi Rus- raffigurazione fotografica dell'altra belle fotografie di Carducci e, di se- sa reagito. Il male e il bene dovevano La fotografia del 1932 era davvero so, Augusto Monti e Umberto Co- Italia il suo centro di gravità, chiaris- guito, Pascoli, e D'Annunzio così individuarsi nell'intimo di quella cri- la sintesi per immagine di uno dei smo, Zino Zini, Ada Gobetti, Salva- simo: sul piano della cultura, Croce e ben rappresentato e il tanto amato si". E non a caso Antonicelli citava punti alti della attività di Antonicel- torelli e Carlo Levi, Salvemini, Al- l'eredità gobettiana, ossia quelli che Gozzano, e poi, così diverso, Gobet- le parole di Croce sulla "terribile e li, e quasi il segno tangibile di un lam- berti, Casati, Ginzburg, Pavese, più tardi, nel '49, lo stesso Antoni- ti, Slataper e Jahier, Ginzburg e Pa- salutare scossa data alle nostre anime po felice della cultura torinese: la Norberto Bobbio, Giulio Einaudi. celli vedrà come due antifascismi, e vese, Noventa, Rebora e Valeri e Pa- affinché non dimentichino mai la "Biblioteca europea". Ha osservato L'Italia libera — libera perché vota- fra loro molto diversi: Croce e Parri. stonchi, e così via, è difficile non tragicità della storia". giustamente Bobbio qualche anno fa: ta all'esilio interno". Allora essi erano convergenti, e pote- pensare che in questa sorta di ideale Ebbene, quel D'Annunzio ritrat- Non sfuggiva, certo, a Mila qual- vano citarsi senza eccessivi problemi galleria della cultura italiana par l'i- to a Venezia e a Fiume (e il signoril- s> N. 4 pag. 28[

mostra di essere consapevole del fat- giante fra i due paesi può segnare i le- "un'intransigenza [...] più spontanea 4! to che la fotografia, lungi dall'essere gami fra i componenti del gruppo, che programmatica [...]: un dovere "La fuggevole apparizione della 'Bi- uno specchio fedele, può diventare che si spostava ora in una casa, ora naturale". blioteca europea' è un bel capitolo artefice di una storiografia di parte: nell'altra. Due erano i ritrovi princi- Eppure, chi continui a "leggere" della storia di una Torino cosmopoli- tendenziosa, crudele, cattiva; dichia- pali: la villetta abitata, credo dal queste fotografie vede bene, accanto tica ben diversa dalla 'stanca' Torino ra un programma che la sua fotogra- 1934, da Benedetto Croce a Pollone agli ospiti di Pollone gli ospiti Sorde- di cui aveva parlato Gobetti, o dalla fia cercherà di realizzare: una storia e la villa da molto più tempo di pro- volo, "gli amici fidati" nella "grande Torino gozzaniana che l'aveva prece- senza rulli di tamburo, di umanità prietà di Annibale Germano a Sorde- casa ospitale": il gruppo torinese, vi- duta, e che perciò stesso ignorava il operosa e dolente ("un po' di dolo- volo. La prima, s'intende, era meta sitatori quasi tutti di Pollone e di fascismo e addirittura lo sfidava". re"). In quella nota scriveva ancora: di illustri visite, non troppo segreté e Croce, ma anche di altre generazioni Fu in quegli anni che sentii per la "la fotografia non esalta come il qua- in parte tollerate; la seconda non me- e di diversa formazione politica, prima volta fare il nome di Antoni- dro; umilia. Dissolve nella storia, di- no, in parte come riflesso o appendi- spregiudicati, che sentivano sempre celli. Ero amico di Renato" Poggioli. luisce nei ricordi". La storia che le ce della prima". più forti, accanto a quelle della "li- Eravamo stati compagni al Liceo sue fotografie raccontano è fatta so- Le immagini fotografiche, queste bertà", le sollecitazioni della "giusti- "Galileo". Nell'autunno del '25 ci prattutto dei momenti d'ogni giorno, immagini, tessono una storia che in- zia", come il gruppo dei toscani, con eravamo iscritti alla facoltà di Lette- degli affetti di casa, della difficile fe- treccia personaggi e motivi così come Calamandrei e Pancrazi. re di una Firenze insanguinata dalla deltà alla morale quotidiana, della si intrecciavano allora nel lento ma- Ovviamente le immagini dicono controllata consapevolezza d'ogni "notte dell'Apocalisse". Poggioli si turare della formazione politica di anche altro: dicono subito che le fo- gesto. La fotografia di Antonicelli sarebbe laureato sui simbolisti russi Antonicelli. Al centro Croce, padre tografie di Salvemini, con la Allason con Nicola Ottokar, io in filosofia morale con Limentani. Poggioli non amava molto la filosofia, ma io divo- ravo i romanzieri russi che la Slavia ci faceva arrivare da Torino, e cercavo Gobetti intendeva, "il prodotto di di leggere i poeti. Poggioli mi decla- Il dolce peso dei libri una crisi storica", non esitiamo a di- mava le sue libere versioni di Blok, di re che essendo la crisi ancora in pieno Esenin, della Achmatova, I Dodici, di Alberto Cavaglion sviluppo [...], il fascismo è ancora vi- insomma la prima Violetta notturna. vo, con qualche lieve differenza d'a- Così, dopo molto parlarne, venne an- spetto, o per lo meno attende ancora che la sua traduzione de L'armata a Per Franco Antonicelli, a cura di Franco Con- no sia Bobbio sia Vanni Scheiwiller in una assai la sua morte". cavallo di Babel, il primo dei volumi Nel discorso del 4 dicembre '49, torbia e Lorenzo Greco, introd. di Gian Ma- bella comunicazione su Antonicelli editore (pp. della "Biblioteca europea", e ne ri- all'Alfieri di Torino, con grande luci- rio Bravo, Edizioni della Fondazione Franco vedo la copertina con la sagoma del 105-114). Gli amici erano abituati a vederlo dità Antonicelli aveva detto: "nella Antonicelli, Livorno 1988, pp. 116, s.i.p. cavaliere in stoffa rossa incollata so- passeggiare per la città carico di libri. Il vero ma- Resistenza confluivano due antifa- pra. Poi vennero Moby Dick di Mel- gico triangolo torinese era per lui costituito dalle scismi: l'antifascismo di quelli che ville tradotto da Pavese, Riso nero di Sono qui raccolti gli atti di un convegno svol- librerie antiquarie di piazza San Carlo, via della nel fascismo avevano gradatamente Anderson, Dedalus di Joyce, Kafka, tosi a Torino nel novembre 1984. Accanto ad Consolata, via Principe Amedeo. Pare poi che scoperto la soperchieria, l'ignoranza, Huck Finn di Twain. Oggi par quasi una sezione di testimonianze (N. Bobbio, V. nei corridoi di casa Antonicelli si circolasse co- la volgarità, la violenza, il tradimen- impossibile, ma prima del '35, prima Damico, A. Galante Garrone, M. Mila, D. No- me a Venezia quando c'è l'acqua alta: fra una pi- to verso il vecchio Stato Liberale: in delle "inique sanzioni", circolavano velli) figura un 'interessante sezione di interventi la e l'altra di libri il padrone di casa, per facilita- nome del "buon costume" si erano abbastanza libri e riviste, solo a vo- rivoltati, in forme varie, per lo più critici su Antonicelli politico (G. Quazza, L. re il transito degli ospiti, era solito collocare ro- lerli, e se anche stava per cominciare calme e riservate, nello sdegno, nel Anderlini), umanista e organizzatore di cultura una lunga agonia, ancora non lo sape- buste travi di legno. Veramente prodigiosa fu silenzio, nella separazione netta delle vamo. (F. Contorbia, M. Revelli), poeta (L. Greco). l'attività di Antonicelli editore e bibliofilo! Ave- responsabilità'[...]. Il fascismo era Con la "Biblioteca europea" An- L'iniziativa segue immediatamente la preceden- va esordito collaborando con Frassinelli negli considerato da essi una parentesi nel- tonicelli si collocava nella scia di Go- te pubblicazione promossa dalla medesima fon- anni Trenta; nel dopoguerra fonderà la casa edi- la storia politica italiana. betti editore, realizzando per un mo- dazione livornese, sempre a cura di Franco Con- trice De Silva, dal cui catalogo qualche coraggio- C'era un altro antifascismo, quello mento quell'immagine dell'"editore torbia ("scritti letterari 1934-1974, Pisa 1987). so editore potrebbe ancora utilmente attingere che vedeva nel fascismo lo schiera- ideale" che Gobetti aveva delineato Il viaggio di un letterato nella politica. S'in- (penso, per esempio, al dimenticato romanzo mento delle forze reazionarie italia- in un frammento che proprio Anto- titolava così un opuscolo antonicelliano di qual- "nero" dì Arrigo Cajumi, Il passaggio di Vene- ne, con alcuni disordinati travesti- nicelli avrebbe pubblicato nel '66 re: un bel giallo psicologico stampato da Antoni- menti. Per questi il fascismo sarebbe (per i tipi di Vanni Scheiwiller). Non che anno fa. Tutto sta nell'intendersi sull'espres- sione "letterato", parola chiave del vocabolario celli nel 1948). finito con il dominio della vecchia a caso, e non a torto, Bobbio ricorda- classe dirigente: ragione per cui quel- di Franco Antonicelli, che, senza nessun com- va come Giulio Einaudi sottolineasse Fa un certo effetto leggere questo doveroso l'antifascismo avrebbe continuato la "quanto egli dovesse all'esempio di plesso, già la esibì sul documento d'identità rila- omaggio ad Antonicelli negli stessi giorni in cui sua lotta, dopo la prima "liberazio- Antonicelli e alla sua iniziativa edito- sciatogli dal CLN piemontese all'indomani della non si può non rileggere la recente riedizione del ne". C'erano insomma quelli per cui riale che andava suscitando meravi- guerra. Professione: letterato. Su quale fosse il Contributo alla critica di me stesso di Benedet- c'era stata sino al fascismo una vita glia e ammirazione fra gli amici". Ei- valore positivo e costruttivo del termine "lettera- to Croce. Per il libro ' 'nella sua materialità "tan- democratica insufficiente, e quelli naudi iscriveva la nuova ditta alla to" un po' tutti i relatori a questo convegno si so- to Croce quanto il suo discepolo Antonicelli per cui quella democrazia era stata Camera di Commercio di Torino il no detti d'accordo, giustamente rammentando la sufficiente e lodevolissima. C'era 15 novembre 1933; Antonicelli ave- provavano un piacere quasi voluttuoso. Si ricor- lezione civile del maestro, Augusto Monti. È sul- derà il bellissimo inizio del Contributo con Parri e c'era Croce". Antonicelli, va cominciato l'anno prima. Nel '34 che era stato con Croce, adesso era la natura di quel "viaggio" nella politica che i quell'elogio del libro che tanto era caro ad Anto- dava inizio alla collaborazione a "La con Parri, e continuò la sua lotta fino pareri sono discordi. C'è chi sostiene che si sia Cultura", che Einaudi aveva affida- nicelli: "Guardare rapito i volumi schierati nelle al '74, facendo davvero un lungo to a Cajumi. Ma nel maggio del '35, il trattato di un viaggio di sola andata; c'è invece scansie, seguire trepidante quelli che il libraio viaggio, mentre le questure ricomin- 15, anche Antonicelli fu arrestato chi più realisticamente sostiene che Antonicelli porgeva sul banco per la scelta e recare a casa i ciavano a occuparsi di lui, i tribunali nella retata provocata dalle delazioni abbia sempre preferito munirsi di un biglietto di nuovi preziosi acquisti, dei quali perfino l'odor lo condannavano e le corti d'appello di Pitigrilli (Dino Segre), e condan- andata e ritorno. di carta stampata mi dava una dolce voluttà". lo assolvevano per insufficienza di nato al confino a Agropoli, piccolo Un 'immagine s'impone fra le tante. I moltissi- prove. Ma questa è un'altra storia, comune del Cilento. E proprio lì co- che non è in questo libro. mincia a fotografare, quasi per caso. mi libri che ingombravano le case torinesi di An- Anche se ci sono fotografie della La signorina che diverrà sua moglie tonicelli. Della sua accanita bibliomania parla- fine degli anni cinquanta, e un Anto- gli lascia la sua macchina, e lui co- nicelli senatore nel '72, il libro in mincia, così, come amava buttar giù realtà si chiude molto prima, nel '42. schizzi e disegni, e note di diario: no- A volere, con la bella immagine di te di diario anche le fotografie. Al- come non ferisce col sarcasmo così di famiglia, studioso assiduo, liberale e con Carlo Levi, sono di un altro Antonicelli e Parri a Torino nel '45, berto Papuzzi, nel catalogo del '77, non isola il bel gesto: racconta il filo- fedele difensore dei suoi princìpi. Se tempo, del '47, quando per Antoni- che guardano sorridendo verso il fu- trascrisse una di quelle pagine, così sofo al lavoro come a passeggio, gli anche traspare in qualcuna di queste celli era cominciato un più lungo turo: quasi un'epigrafe. In politica la significativa che ancora Franco Con- amici che vogliono ricordare un in- immagini, quel Croce non è il Croce cammino, una sofferta partecipazio- sua scelta conclusiva fu ferma e chia- torbia ne riprende un frammento per contro e un panorama, un gruppo di enigmatico di un mirabile testo di ne al "dopo il fascismo", quando si ra; ma non meno chiara e ferma rima- concludere oggi, su di esso, l'intro- uomini che fanno qualcosa che mette Renato Serra che Contorbia richia- rese conto che'la "liberazione" non se la sua fedeltà a un credo morale. duzione a questi Ricordi fotografici: conto: una vita che continua a risol- ma: "attraverso la bonomia tranquil- era stata "tutta la libertà", che con- Anche per sé, in morte di Croce, vol- "Perché la fotografia abbia un senso vere la storia nel gesto d'ogni giorno, la, pingue, un po' floscia e sorridente quistato era solo il diritto alla lotta le ripetere le umane parole di Croce: bisogna che l'ironia sia abolita. L'iro- e a dissolvere il dramma nei ricordi. [...] di napoletano miope e senza ge- aperta, ma che quella lotta era tutta "la vita intera è preparazione alla nia, striciando come serpe, accompa- La parte centrale di questi Ricordi sti [...] si rivela a tratti la maschera da combattere, quotidianamente, morte, e non c'è da fare altro fino al- gna la nostra vita e l'inesorabile vec- fotografici è certo rappresentata dal dura pesante tetra di un pensiero perché il fascismo non era una paren- la fine che continuarla, attendendo chiaia. Ricordiamoci che ne siamo secondo gruppo di fotografie, il più ignoto". Niente di tutto questo. Per tesi chiusa. C'è un testo, pubblicato con zelo e devozione a tutti i doveri insidiati. Piuttosto una tenerezza se- numeroso (57), il più omogeneo, di Antonicelli in quegli anni Croce era per la prima volta da Stajano, del 14 che ci spettano". Attendendo con ze- ria, un po' di dolore, come è giusto, cui la maggior parte appartiene a un la pura religione della libertà, chiara, marzo 1951, su Gobetti: su un Go- lo e devozione a tutti i doveri che ci perché chi non si duole del passato breve giro d'anni e si dispone ideal- a cui tener fede senza problemi. C'è betti che mostra che Croce aveva spettano... che si strugge non è un forte, è sem- mente intorno alla figura di Croce, una nota di diario, del 9 aprile '49, torto, che "il fascismo non era un av- plicemente uno che non ha vissuto". dei familiari di Croce, dei suoi fede- pubblicata da Stajano, che colpisce: venimento imprevisto e contingen- Tenerezza e dolore, non ironia. lissimi (almeno allora). In un testo "Incontrai Croce, che ho sempre te" e che né il '43 né il '45 ne erano Questo testo riproduce con alcune Una volta un fotografo di un gran- già citato in parte, Antonicelli conti- amato come un padre [...]. Al di là di stati la conclusione. Gobetti — que- varianti, l'intervento tenuto da Euge- de settimanale che a volte faceva fo- nuava indicando con precisione le Croce non vedevo. I marxisti non sa- sto diceva Antonicelli — "aveva pre- nio Garin al gabinetto Vieusseux di Fi- tografie crudeli, mi confessava che coordinate spazio-temporali degli in- pevo cosa fossero". Ammirava sì parato, bandito una battaglia politica renze l'I 1 febbraio scono, in occasione con la sola fotografia si sentiva capa- contri. "Il tempo — scriveva — era Gobetti, ma senza capirlo. "Non ca- contro Mussolini e contro tutto inte- della presentazione del libro di Antoni- ce di distruggere una persona, di ren- quello del fascismo. Il gruppo, di cui pivo nulla di lui, non compresi se non ro il fascismo"; purtroppo Mussolini celli. derla ridicola, o anche soltanto di posso parlare con maggiore cono- più tardi che cosa fosse quella terribi- non è caduto in una battaglia politi- svuotarla, di ridurla a un guscio. An- scenza, era quello che di solito si ri- le parola 'rivoluzione' ch'egli accop- ca, ma vittima di se stesso e della tonicelli, in quel suo esorcismo dell'i- costruiva ogni estate nel Biellese, a piava alla parola 'liberale'". La sua fraudolenta coorte dei suoi pretoria- ronia, in quel suo appello alla "tene- Sordevolo e a Pollone. Topografica- stessa intransigenza morale — con- ni; in quanto al fascismo, se per fasci- rezza" e a un po' di dolore, non solo mente la panoramica strada serpeg- fessava Antonicelli — era in lui smo s'intende quel che giustamente pag. 29

r• deINDICi libri del E meseHI

Inedito Amico e maestro di Italo Calvino

Ho ritrovato i nastri registrati di una commemorazione di Franco lora, che faceva delle letture di Brecht nel quadro di quella set- Antonicelli (Torino, 21.11.1977). Trascrivo il testo di Calvino: ri- timana di propaganda per i libri Einaudi, e che si chiamava Mo- serva piacevoli sorprese anche a riguardo degli scritti calviniani più nica Vitti. Andammo insieme alla scoperta di questa mitica recenti. Gioia del Colle; e qui vorrei dirvi qualche ricordo commovente Lorenzo Greco di questo suo incontro con gli antenati: Gioia del Colle era un paese qualsiasi da cui tornammo un po' delusi. Ma tutto il viag- Ho conosciuto e sono diventato amico di Franco dopo la Li- gio in Puglia, che gli ispirò anche un racconto, uno scritto, fu un berazione. Vedendo questa esposizione, vedendo queste imma- momento veramente felice per lui. gini di personaggi che sono diventati amici — amici-maestri, In questi ultimi tempi leggevo un libro di un matto, nei libri perché anche la mia generazione, quella che è venuta dopo la Li- dei matti si trovano alle volte delle idee che servono, che divide- berazione, cercava maestri e ha cercato di stabilire un rapporto va i tipi umani secondo due prototipi, due dei figli di Giove: fraterno con quelli che erano più vecchi di noi di dieci o anche Mercurio e Vulcano. Mercurio la sintonia, e Vulcano la focalità; di venti anni, come appunto Franco Antonicelli, — pensavo so- Mercurio, cioè la comunicazione e le relazioni fra gli uomini, la prattutto a questa che è stata la grande dote di Franco: la sua ca- leggerezza, e Vulcano invece la concentrazione nella propria pacità di comunicazione, di saper promuovere incontri e scambi opera, l'identificarsi con quello che si fa. Certamente Franco fra le persone, di saper creare intorno a sé una rete di amicizie, era un seguace di Mercurio. Aveva questa leggerezza, questa ca- di socievolezza. Questa è stata la sua grande dote e lo si vede da pacità di stabilire rapporti. Non era un seguace di Vulcano, co- queste foto, già in quel periodo in cui tutto si svolgeva in modo me sanno bene tutti quelli che avevano a che fare con lui per sotterraneo, come anche alla luce del sole dopo la Liberazione. questioni editoriali: prendeva sempre molti impegni e non li Cosa tanto più importante in una città come Torino, che non portava a termine, perdeva sempre delle carte. Però quest'uo- è una città che ha la facilità di rapporti umani per esempio di mo, che non era un seguace di Vulcano, ha fatto molte cose nel- Roma o magari la faciloneria. Torino non è una città come Ro- la sua vita e Bobbio nel suo libro ne ha ricordato tantissime. ma in cui la parola d'ordine è sempre "Ci vediamo". Torino è Le case editrici, che appunto Bobbio ricordava, hanno avuto una città più fatta di distanze, di ambienti separati, non ha importanza, soprattutto la Frassinelli, i cui libri arrivavano an- nemmeno la ricchezza di sollecitazioni continue che ha Milano. che nella provincia italiana di quegli anni; ed è attraverso quei In questa Torino, la presenza di Antonicelli è stata estrema- libri che la mia generazione prendeva il contatto con una cultu- mente importante negli anni '50. Voglio ricordare quella che re- ra più vasta. I traduttori di quei libri sono tutti, si può dire, per- sta una delle sue opere che va ricordata al fianco delle altre ope- sone che sono diventati personaggi della mia vita. Anche le edi- re, che è l'Unione Culturale, che rappresenta qualche cosa di ca- zioni De Silva, nel fermento editoriale degli anni della Libera- ratteristico in questo fatto storico importante che sono state — zione, '45-46, sono state importanti. Basta ricordare che è stato nell'Italia del dopoguerra — le società di cultura, i circoli cultu- Antonicelli nelle edizioni De Silva a pubblicare per primo Se rali, i luoghi di incontro, di conferenze e di dibattito. Un feno- questo è un uomo di . Antonicelli di cose ne ha fatte. meno particolarmente italiano, io credo, e proprio in un paese In questi giorni leggevo un articolo di su che voleva ricreare un suo tessuto civile, una società, una comu- una edizione di Gozzano uscita adesso da un grande editore, e nanza culturale — come appunto è avvenuto negli anni '50 —. Sanguineti si scandalizzava che in questa edizione tornassero L'Unione Culturale di Torino operava soprattutto il sabato degli errori che dopo Antonicelli non si possono fare più. Anto- pomeriggio — la gente restava in città il sabato pomeriggio, il nicelli ha fatto alcune scoperte sui testi di Gozzano che sono week-end non era ancora generalizzato — e con una organizza- fondamentali. Una poesia famosa come Totò Merumeni è passa- zione minima, soprattutto con il volontariato di amiche e di ta da un'edizione all'altra con un verso che, come dice Sangui- amici, Franco riusciva a tenere viva una serie di incontri. neti, tutti hanno fatto finta di capire, mentre invece non si capi- Venivano spesso conferenzieri da altre città e anche dall'este- sce cosa voglia dire: "Non è cattivo, è 'il buono' che desidera ro e — mi pare — una volta al mese era lui che rendeva conto Nietszche". Cosa vuole dire "è il buono che desidera Nietsz- delle sue letture: aveva una rubrica di conferenze che era intito- che"? — è il buono che desidera Nietszche, è Nietszche che de- lata "Una pagina di...", in cui leggeva novità editoriali, ma an- sidera il buono? —. E un verso senza senso che Antonicelli era che sue riscoperte, la sua passione di ottocentista, di riscoprito- andato a cercare nella prima stampa di questa poesia del 1919, re di testi dell'800 italiano. ed ha scoperto che era semplicemente un errore di stampa". E E questa Unione Culturale aveva un carattere particolare, "il buono" che derideva Nietszche. Egli derideva i buoni. In- forse molto torinese e molto antonicelliano, perché voleva crea- fatti buono è scritto tra virgolette. Una scoperta di questo gene- re l'immagine di una società con dei valori da salvare e dei valori re che ci rifà leggere una delle poesie più importanti del '900 si da promuovere, da iniziare. E quello che vorrei fosse ricordato, deve ad Antonicelli filologo, proprio alla attività filologica che accanto alla figura così rigorosa, risentita, fiera di Franco, è so- più è arte di Vulcano, di concentrazione. prattutto la sua leggerezza, il suo garbo, il suo humour, quel suo Volevo ricordare qualche battuta di Antonicelli, uomo spiri- riuscire sempre a sfumare anche le affermazioni più dure e reci- tosissimo. Me n'è venuta in mente una — degli ultimi anni — se con un'ironia che era anche un'autoironia, ma sotto la quale circa 3 o 4 anni fa —. Si conversava, mentre un'amica lo attac- sempre si riconosceva un nucleo duro e tagliente. cava così, metà per scherzo, metà sul serio — dicendo: "Se PI- Era un uomo, Franco, con cui si rideva, voglio ricordarlo qui 'talia è così è tutta colpa vostra: avete fatto una insurrezione, come una delle persone con cui mi sono divertito: era un deli- avete avuto il potere, sia pur per breve tempo, che cosa avete zioso compagno di viaggio e voglio ricordare così delle giornate fatto? Perché non avete cambiato di più l'Italia. Perché non sie- felici che sono state felici anche per lui. Per esempio un viaggio te andati più avanti? Che cosa avete fatto di questo potere?". E in Puglia fatto in occasione di una settimana Einaudi nel 1954 Franco con il suo sorriso disse: "Hai ragione, cara, ma bisogna che fu, oltre ad una cosa di lavoro in cui organizzavamo confe- compatirci: era la prima volta!". renze e dibattiti, anche una straordinaria vacanza che ci portò fino a Lecce sotto la guida di un poeta di Lecce, un caro amico anche lui scomparso, Vittorio Godini, fino a Santa Maria di Leuca, e che per Franco rappresentava anche un ritorno alle ori- gini. Perché non dimentichiamoci che Franco era di famiglia pugliese: era nato nel nord perché seguiva la vita di suo padre Ringraziamo vivamente il professor Lorenzo Greco, presidente del- ufficiale di carriera e si era identificato con Torino. Ma in quel la Fondazione Franco Antonicelli, e la signora Renata Antonicelli viaggio andava a cercare anche la Puglia dei suoi avi. L'ha tro- per averci procurato la trascrizione di questo intervento di Italo vata, forse, come atmosfera. Calvino. Il testo fu pronunciato alla Galleria civica d'arte moderna Ad un certo punto rimandava sempre la visita a Gioia del di Torino nel novembre del 1977 per l'apertura della mostra Ci fu Colle che era il paese di suo padre e, negli ultimi giorni proprio un tempo. Ricordi fotografici di Franco Antonicelli e natural- da Bari abbiamo preso una macchina per andarvi. Abbiamo im- mente risente, nell'andamento discorsivo, dell'occasione in cui fu barcato nella macchina una giovanissima attrice, sconosciuta al- pronunciato. Y10.

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^ Y10. PIACE ALLA GENTE CHE PIACE. ^ N. 4 pag. 311

drali nel deserto", si deve attualmen- C'è un rapporto e quale tra la ormai ni" (p. 163). Dalla Cassa all' Agenzia te rimarcare una vistosa riduzione di larga omologazione al resto del paese Sono ormai trascorsi quasi tre an- forza interpretativa, che non riesce nei consumi e negli atteggiamenti, ni dall'approvazione definitiva della di Stefano Boffo ad andare oltre la registrazione del- l'aumentato divario col centro-nord nuova legge per il Mezzogiorno, la n. l'esistenza di "Mezzogiorni" o la negli investimenti, la mostruosa di- 64 del 1986, passata con il consenso sottolineatura delle differenziazioni soccupazione, la persistente insuffi- quasi unanime del parlamento. Que- Questioni del Mezzogiorno, a cura di termini in cui, trasformandosi, si ri- interne. Cos'è che fa sì che le aree cienza della base produttiva, la cre- sta legge, che rovescia in nove anni Lina Tamburrino e Marcello Villari, produce — la 'questione meridiona- meridionali paghino "tanto la crisi scente degradazione dell'ambiente circa 120 mila miliardi sul sud, costi- Editori Riuniti, Roma 1988, pp. le' come tema di fondo del nostro quanto la ripresa" (Tamburrino p. naturale, urbano e sociale? Su tutto tuisce — insieme con i suoi strumen- 224, Lit 25.000. 'dualismo' e prospezione essenziale 8)? Non torna, forse, ancora utile questo il libro non fornisce risposte, ti operativi, e cioè il programma delle peculiarità del 'caso italiano' (p. una "lettura" dualistica del proble- se si fa eccezione da quella, come di triennale ed i piani annuali d'attua- Come sanno tutti gli studiosi e 216). ma meridionale? Non sarà, per caso, consueto lucida e intelligente, ma zione — uno dei principali terreni quanti sono interessati al problema Dunque, anche quando se ne evi- che "... se vogliamo intendere i mec- esplicitamente e volutamente parzia- per comprendere gli interessi ed i del Mezzogiorno, sono ormai molti denziano aspetti interessanti o se ne canismi in atto nell'economia meri- le, di Graziani che, per l'appunto, la- processi che si stanno formando e si anni che il dibattito meridionalistico colgono con acutezza conseguenze dionale, dobbiamo partire da una co- menta di registrare "... una certa determineranno negli anni '90 nel langue, costretto com'è tra studi set- specifiche sul piano sociale o istitu- noscenza delle modificazioni che so- stanchezza per una ricostruzione del- Meridione; essa disegna il quadro toriali, anche innovativi ed impor- zionale, il meccanismo che sta alla no in corso nella struttura economica la struttura complessiva della società delle regole, della strumentazione, delle regioni che sono esterne al tanti, ma comunque dedicati ad base del permanere del ritardo delle meridionale e delle trasformazioni dei settori e dei soggetti che saranno Mezzogiorno" (Graziani p. 148)? aspetti parziali della società e dell'e- regioni meridionali, sia pure in una che essa ha subito negli ultimi decen- al centro della nuova fase dell'inter- conomia meridionali, e ipotesi inter- vento straordinario. Stupisce, dun- pretative generali tese a dimostrare, que, che non trovi quasi parte nel li- in una visione ottimistica e interessa- bro: eppure le sensibilità critiche giu- ta, un superamento ed una perdita di stamente esercitate nei confronti senso dell'intera "questione" (e chis- dell'intervento straordinario fino sà?, forse anche una cancellazione di Partigiano del buon governo all'85, ben avrebbero potuto appli- qualsiasi nozione non meramente carsi alla legge n. 64. E davvero un geografica di Mezzogiorno) in nome di Enrico Pugliese peccato che questa legge, di cui si di- della accresciuta differenziazione in- ce solo che è "ricca di possibilità in- terna al sud del paese e delle teorie novative" (Villari p. 35), non sia sta- FRANCESCO COMPAGNA, Il meridionalismo li- è considerato un mito, per Compagna (coerente- geo-zoologiche che ne sono derivate ta presa ad oggetto di indagine in berale, a cura di Giuseppe Ciranna e Ernesto mente con la sua adesione ai principi del meri- (dalla "fascia adriatica" alla "pelle di nessuno degli articoli che formano il leopardo"). In questo quadro biso- Mazzetti, Laterza, Roma-Bari 1988, pp. dionalismo classico) è al fondamento dell'azione libro; certo (il testo è del luglio '88) gna dunque considerare benvenuta LX-505, Lit 40.000. meridionalista. Gli scritti esprimono la convin- due anni non sono molti, ma sono la pubblicazione dell'antologia cura- zione che la questione meridionale può essere af- sufficienti per una prima analisi glo- ta da Lina Tamburrino e Marcello Il meridionalismo liberale, volume antologi- frontata senza una radicale modificazione del bale. E poi non ci vuole la sfera di Villari sul dibattito meridionalistico co degli scritti di Francesco Compagna, fornisce quadro politico e dei rapporti di classe e senza un cristallo per prevedere che l'Agenzia degli anni '80. una efficace illustrazione del contributo di que- nuovo rilevante ruolo delle classi subalterne. per il Mezzogiorno sarà una "parte Il libro è nel complesso sanamente sto autore al dibattito meridionalista e dell'o- Nel volume è dato giusto rilievo all'esperienza costituitiva del blocco di potere esi- parziale, nel senso che include dei rientamento ideale e scientifico che lo ha caratte- di "Nord e Sud", la rivista legata al nome di stente" (Andriani-Centorrino, p. 123) non diversamente da come lo è saggi, alcuni dei quali scritti ad hoc e rizzato. Compagna che ne fu fondatore e direttore per altri già pubblicati; con la caratteri- stata la vecchia Cassa per oltre un questi trent'anni (dal 1964 al 1976 insieme a stica comune di non essere includibi- In che senso il meridionalismo di Compagna è trentennio; e d'altra parte, il libro li nelle visioni trionfalistiche appena meridionalismo liberale? Lo chiarisce nel suo Giuseppe Galasso). Questa rivista ha rappresen- contiene alcuni saggi sul pessimo richiamate. I saggi originali danno saggio introduttivo Giuseppe Ciranna: "Il meri- tato, almeno fino alla fine degli anni '60, uno funzionamento di talune regioni nel conto delle modificazioni intervenu- dionalismo come filone non secondario del pen- dei più importanti punti di riferimento per il di- meridione che suonano come inap- te in alcune realtà regionali (Botta, siero politico italiano era stato nel prefascismo battito meridionalista e uno strumento di analisi pellabile condanna a quel trasferi- Ammannati e Centorrino-Hoff- soprattutto meridionalismo 'liberale'. Da Croce della realtà del mezzogiorno. mento di competenze alle regioni che mann) o di tematiche come l'econo- a Fortunato, a Nitri, a Giovanni Amendola il Un'ultima considerazione riguarda il signifi- pure è visto, anche a sinistra, come mia criminale o il sistema creditizio pensiero liberale concordava con il presupposto cato del meridionalismo liberale dal punto di vi- uno dei fulcri della 64. Insomma, manca uno studio dei (rispettivamente Lamberti e Man- che la soluzione della questione meridionale fos- sta della politica economica. Liberalismo, scrive ghetti), mentre gli altri costituiscono mutamenti di potere che la legge sta se possibile nell'ambito e con gli strumenti poli- Compagna, non è liberismo: "Pertanto se una sicuramente alcuni tra i principali già determinando, una ricognizione punti alti della riflessione di questi tici e amministrativi dello stato liberale" (p. politica liberale — liberale nel senso crociano, degli strati e dei ceti che più benefi- anni sul Mezzogiorno (Andriani- XXIX). Richiamo ai classici del meridionalismo nostro, della parola — non può non essere oggi cieranno delle enormi risorse dispo- Brancati, Graziani, Sylos Labini, Sa- dunque e riferimento a un quadro politico libe- una politica di più risoluti interventi pubblici nibili nonché dei modi attraverso i raceno e Vacca). Non è ovviamente ral-democratico quale contesto più appropriato nel Mezzogiorno, ne risulta che i meridionalisti quali si approprieranno di esse, un'a- possibile in questa sede esaminare per l'azione meridionalista sono i due capisaldi sono fautori di una politica liberale ed i liberisti nalisi delle classi e delle dinamiche partitamente gli scritti contenuti nel del pensiero di Compagna e i temi ricorrenti del no" (p. 83). E difatti Compagna è fautore del- che al loro interno si stanno verifi- libro, anche se alcuni meriterebbero volume. Uno tra i risvolti più ricorrenti — ma l'intervento straordinario pur criticandone di cando in seguito all'operare della un'analisi puntuale, e conviene per- forse anche più preconcetto — del meridionali- volta in volta aspetti specifici. nuova legge e, in particolare, un'in- ciò limitarsi solo a due delle questio- vestigazione di quegli strati 'moder- smo liberale di Compagna è la radicale e sistema- Il testo è forse appesantito da un elevato nu- ni che essi sollevano, l'una diretta- ni', a vocazione tecnologico-impren- tica opposizione alle proposte e alle interpreta- mente, l'altra indirettamente. mero di brani molto brevi o estranei alla proble- ditoriale, che si stanno agglutinando zioni della sinistra marxista e comunista rispetto Nelle due introduzioni e in alcuni matica meridionalista. Delle due prefazioni, la attorno ai grandi progetti scientifici degli scritti sui casi regionali, si sot- alla questione del mezzogiorno. Questa polemi- prima, quella di Ciranna è sicuramente la più ef- e tecnologici finanziati con il nuovo tolinea con giusta insistenza l'emer- ca ha radici profonde e parte da un netto rifiuto ficace. La prefazione di Mazzetti si sofferma so- intervento: è dall'alleanza di questi gere di differenziazioni interne che dell'orientamento meridionalista gramsciano ed prattutto su Compagna studioso, sottolineando- Strati con il tradizionale ceto politi- costituiscono una modificazione cer- in generale della componente rivoluzionaria del ne il contributo agli studi geografici; la prima ne co-amministrativo meridionale che tamente rilevante del panorama me- meridionalismo (quindi anche in parte di Dorso riflette meglio il punto di vista meridionalista e sta già originandosi un nuovo blocco ridionale. Ma bisogna qui ricordare, e in parte del primo Salvemini). Il buon governo, la passione politica. di potere del Mezzogiorno. ancora una volta, che non è la diffe- che nel meridionalismo di tradizione gramsciana renziazione in sé a costituire la novi- tà: forse qualcuno dimentica quanto Manlio Rossi Doria scriveva nel lon- tano 1944 a proposito di zone di pol- pa e zone di osso nell'agricoltura me- cornice profondamente mutata, non ridionale. Piuttosto, sono i caratteri è posto in luce e ciò rende in qualche qualitativi del fenomeno e, per certi misura acefale quelle pur brillanti versi, quelli quantitativi a determi- analisi: è il caso dell'approfondito r narne la rilevanza e ad indurre l'esi- saggio di Centorrino- Hoffmann sul- genza pressante di una capacità ana- la spesa pubblica in Sicilia; e anche litica e di una strategia di sviluppo quello di Franco Botta che, pur ana- La rivoluzione francese adeguate alle nuove realtà ed alle mo- lizzando con grande acume le dina- dificazioni in corso. Tuttavia, senza miche ed i sistemi territoriali dell'e- Bosséno • Dhoyen - Georges Lefebvre una ipotesi che funga da collante in- conomia pugliese e polemizzando Vovelle FOLLE terpretativo a queste nuove realtà, con le interpretazioni "adriatiche", Michel Vovelle George Rudé IMMAGINI DELLA RIVOLUZIONARIE cioè in sostanza senza una teoria che sembra poi riporre una eccessiva fi- IMMAGINI E DALLA BASTIGLIA le spieghi e le collochi in un contesto ducia nella autonoma capacità di LIBERTÀ Aspetti della AL TERMIDORO che rimane comunque quello dell'ar- creazione dello sviluppo da parte del- L'Italia in rivoluzione IMMAGINARIO rivoluzione francese Le masse nella retratezza, esse sono destinate a ri- le risorse esistenti nel Mezzogiorno (1789-1799) NELLA STORIA e questioni di rivoluzione francese metodo storico manere fenomeni in qualche modo e, per contro e parallelamente, nutri- Un repertorio Dalle lapidi alle inafferrati; né, naturalmente, valgo- re un sovrappiù di dubbi circa l'utili- sistematico e ragionato stampe celebrative, Un'analisi puntuale e Un'importante no a spiegarli le teorie alla Lizzeri o tà di "trapianti" e "poli", cioè in so- delle immagini che dalle caricature al documentata delle riproposta: Io "sviluppo autocentrato", su cui stanza di grandi impianti industriali. hanno accompagnato, fumetti: un percorso insurrezioni popolari i ritratti dei molto di opportunamente critico è Ma, al di là di questi aspetti, il li- nel nostro paese, un dell'immaginario che scandirono le protagonisti e le collettivo esaminato stato scritto. L'articolo di Vacca po- bro sembra riflettere una più genera- momento fondamentale tappe della rivoluzione analisi dei moti che nella storia dell'Europa da uno dei massimi francese dal 1789 al portarono alla caduta sto in fine di libro ne dice cose assai le difficoltà del pensiero meridionali- e del mondo. storici contemporanei. 1795. dell'ancien regime. persuasive: "sembra opportuno [...] sta d'oggi nell'analisi dei meccanismi ribadire [...] la necessità d'un ap- complessivi — economici, istituzio- Lire 70 000 Lire 38.000 Lire 35.000 proccio d'insieme ai problemi del nali e sociali — di produzione e ri- Mezzogiorno anche quando se ne vo- produzione dell'arretratezza: rispet- gliano studiare i processi di differen- to ai tempi in cui la sinistra parlava di K Editori Riuniti j ziazione interna; e riproporre — nei "calata dei monopoli" e di "catte- 1 r loescher novità

REMO CESERANI - LIDIA DE FEDERICIS il materiale e Immaginario LA RICERCA LETTERARIA E LA CONTEMPORANEITA

Serie Rossa Serie Grigia 1. Dall'Alto medioevo 1/2. La società agraria alla società urbana dell'Alto medioevo. 2. La società dell'antico regime La cultura della società feudale 3. La crisi dell'antico regime. 3. La società urbana Riforme e rivoluzioni 4. La società signorile 4. Società e cultura 5. La società dell'antico regime della borghesia in ascesa 6. La crisi dell'antico regime. 5. La società industriale Riforme e rivoluzioni avanzata: conflitti sociali 7. Società e cultura della e differenze di cultura borghesia in ascesa • La ricerca letteraria 8. La società industriale e la contemporaneità avanzata: conflitti sociali e differenze di cultura 9. La ricerca letteraria e la contemporaneità 10. Strumenti / Percorsi

Dal '60 a oggi una mappa originale ricchissima: luoghi dati protagonisti della letteratura e della cultura

Collana «IL PASSO DEL CAVALLO » Letture e interpretazioni di testi narrativi diretta da R. Ceserani e L. De Federicis. I primi due titoli: DE FEDERICIS LA GIORNATA D'UNO SCRUTATORE DI ITALO CALVINO • CESERANI LA BESTIA UMANA DI EMILE ZOLA

• DI TONDO-GUADAGNI, LA STORIA ANTICA, OGGI Licei classici e scientifici, istituti magistrali, tecnici e professionali • TERRE E UOMINI. ITALIA/EUROPA/PAESI EXTRAEUROPEI Geografia per istituti tecnici industriali • PACE - PAVONI - POZZO - PRIESACK, FRAMES Corso di lingua per le superiori • DE LUCA-GRILLO- PACE-RANZOLI, LANGUAGE IN LITERATURE Voi. I. Exploring literary Texts; Voi. II. From Text to Context • GALANTE GARRONE, IL GIUSTO E L'UTILE Corso di educazione civica con elementi di diritto e di economia • BAI RATI, FINOCCHI, ARTE IN ITALIA Nuova edizione a colori • CARTIGLIA, UOMINI, FATTI, STORIA Corso di storia per la media • GEOGRAFIA LOESCHER Manuale + schedari per la media • RINAUDO-PISANI, LA NATURA, IL METODO, LE IDEE Osservazioni scientifiche • NOVATI, LE MILLE E UNA NOTA Educazione musicale • BARBERO, LE FRANQAIS: MODE D'EMPLOI Corso di lingua per la media • PAOLELLA-TESTA, COME SCRIVERE IN MODO CHIARO, CORRETTO, COERENTE, SENZA ANNOIARSI Schedario autocorrettivo per la media LOESCHER EDITORE N. 4 pag. 33[

tà e alle fabbriche del nord, e oggi Un libro anomalo che si presenta S.O.S. razzismo l'immigrazione extra-comunitaria. SABATINO C1UFFINI Questi ingenti spostamenti e mesco- improvvisamente come qualcosa di Delia Frigessi lanze di popolazione caratterizzano carico di vita e di esperienza e che l'Italia più degli altri paesi mediter- ha quasi nascosto la letteratura di ranei che conoscono tuttavia una sto- cui è fatto ROSELLINA BALBI, All'erta siam razzi- prire in questo campo. D'altro canto ria analoga, quali la Spagna e la Gre- Alfredo Giuliani sti, Mondadori, Milano 1988, pp. le responsabilità dell'antisemitismo cia. Sul numero dei nostri immigrati 113, Lit 20.000. italiano incominciano da poco a esse- (secondo l'Ispes quelli extra-comuni- GIORGIO BOCCA, Gli Italiani sono raz- re dissepolte, sfatando il luogo comu- tari sarebbero 1.100.000, di cui La tua poesia più forte credo sia zisti? Garzanti, Milano 1988, pp. ne degli italiani quasi tutti "innocen- 650.000 irregolari) — ma tutte le sti- 133, Lit 20.000. ti". me devono essere prese con molta La mano amica - è un miracolo di "pudicizia" - un esercizio impec- FRANCO FERRAROTTI, Oltre il razzi- Oggi, in età post-fascista e post- cautela — il dibattito si accompagna smo. Verso la società multirazziale e coloniale, la categoria dell'immigra- non di rado al timore di un mitico cabile di equilibrio nel delirio Un multiculturale, Armando, Roma zione sostituisce e diventa il nome crollo demografico che potrebbe far paradosso - tra Fassbinder e Pen- 1988, pp. 206, Lit 20.000. della razza. Il "nuovo" razzismo eu- presagire per noi "un destino suda- DISPOSITIVO POETICO 01 EMERGENZA na! ropeo, quello attuale, è centrato sul fricano" (G. Bocca, p. 99). Ma Massimo Cacciari ninno niruxmi EDITORI ROMA Una domanda, un'affermazione: complesso dell'immigrazione e si un'informatissima analisi che riguar- gli italiani sono razzisti? Suoniamo presenta come un "razzismo senza da l'andamento demografico dei l'allarme, il razzismo è tra noi. A di- stanza di poco più di un mese due informazione nella scuola, la man- must del nostro giornalismo d'opi- canza insomma di una cultura sul nione, Rosellina Balbi e Giorgio Boc- razzismo europeo che indichi le sue ca, hanno impugnato la penna per forme storiche e le sue fasi differen- raccontare e scrutare questo fenome- ziate. no emergente dell'Italia d'oggi. Non L'antisemitismo viene ricordato c'è quasi giorno in cui i mass media in poche pagine, l'autore si mostra non aggiungano un indizio, non se- LIGUORI soprattutto attento alle vicende più gnalino un fatto che accresce la no- recenti. Qualche sconcerto tuttavia stra inquietudine di fronte a questo potrebbe assalire il lettore nel legge- fantasma, che non si sa se appartenga EDITORE re che la persecuzione razziale attua- di più al passato o al futuro. ta in Italia dal fascismo fu vissuta dai Diciamolo pure, questa brusca cristiani "come qualcosa che non ca- "scoperta" del razzismo nostrano ha pivano" (p. 101): anche la recente l'aria di essersi trasformata in arrem- pubblicazione di testimonianze che baggio, l'attenzione dei media sem- Peter Singer risalgono al periodo fascista (valga bra porci di fronte a un comporta- Etica pratica per tutte il Diario di Ernesta Bittanti mento collettivo ormai irreversibile, Presentazione di S. Maffettone Battisti a cura di A. Radice, Manfri- rischia di dipingere una notte in cui Aborto, eutanasia, fame nel mondo, ni, Trento 1984) smentisce questa tutte le vacche sono nere. Rosellina formula assolutoria troppo sbrigati- Balbi e Giorgio Bocca hanno cercato diritti degli animali: una prospettiva laica va. Altrettanto semplicistico, per di andare più a fondo. Ma prima di Filosofia pubblica pp. 236 L. 25.000 non dire polemico, potrebbe appari- dare la parola ai loro libri vorrei ten- re il modo con cui Bocca descrive il tare di delimitare il campo, dissemi- "miserabilismo" dei rifugiati, immi- nato di trabocchetti. Camorra e criminalità organizzata grati per motivi politici, oppure il ti- Per luogo comune ormai consoli- in Campania tolo di un suo paragrafo: "ci guarda- dato e diffuso l'Italia sembra esser Clara Gallini a cura di Francesco Barbagallo no e diffidano" (p. 68). stata risparmiata dal razzismo. E co- La ballerina variopinta Un'approccio interdisciplinare al In un dibattito televisivo del 27 sa nota, che anche Rosellina Balbi os- Una festa di guarigione in Sardegna come fenomeno della malavita organizzata gennaio scorso, del resto, Giorgio serva. Merito della chiesa, del Risor- esorcismo collettivo pp. 212 L. 20.000 Bocca ha chiarito senza incertezze il gimento laico, di un colonialismo in suo pensiero: "bisogna accettare la Anthropos pp. 220 L. 24.000 ritardo? Sta di fatto che il nostro civiltà in cui si è voluti entrare". paese non ha avuto un pensatore raz- Luigi Capuana Non lo ha afferrato il dubbio che zista eminente, come Vacher De La- Fray Luis de León Studii sulla letteratura l'immigrazione dal terzo mondo non pouge, Gumplowicz o Chamberlain sia una scelta ma una coercizione Poesie contemporanea. Seconda serie (i libelli antisemiti fanno parte della dettata dalla necessità di sfuggire alla paccottiglia d'epoca). Anzi, le Inter- a cura di Oreste Macrì a cura di P. Azzolini miseria, alla fame e alla persecuzio- dizioni Israelitiche di Carlo Cattaneo L'acme del classicismo volgare spagnolo "... questi scritti acquisteranno, se ne. Chi emigra, insomma, deve adat- (pubblicate nel 1837) sono il "mani- nella seconda metà del cinquecento non m'illudo, il valore — non grande — tarsi e non preoccuparsi di salvaguar- festo" italiano del pensiero laico e ra- Barataria pp. 284 L. 28.500 dei segni del tempo" (L. Capuana) dare la propria identità. Bocca non zionalistico sulla questione ebraica, Otto-Novecento ritrovato pp. 240 L. 32.000 sembra tenere conto del fatto che gli una delle più consapevoli espressioni immigrati, in Francia come in Ger- di concreta analisi del pregiudizio a mania o in Gran Bretagna, rivendi- Chatelet BreslerVidal Martellotti livello europeo. Matteo Palumbo cano proprio questo diritto. Pauperismo, squilibrio nord-sud, Gregory Coppola Rino Francesco Guicciardini Più della galleria di atteggiamenti drammi della miseria e della fame: Parigi disegnata / edificata Un profilo aggiornato dell'opera di ed episodi a contenuto razzista che con questi aspetti della vita naziona- La professionalità dell'architetto e la Guicciardini con antologia dei testi e riguardano immigrati di colore, le devono confrontarsi, prima e dopo costruzione della città nel 1900 della critica ebrei, zingari e terroni, si raccoman- dano le pagine — e non sono poche l'unificazione, alienisti, medici, an- Quaderni Di 7/1988 pp. 128 L. 30.000 Monografie pp. 188 L. 14.000 tropologi e sociologi. La questione — in cui Bocca critica quasi sempre meridionale dopo il '60 solleva i pro- in modo assai pertinente la nostra blemi laceranti della diversità di svi- .PIÙ LIBRI PIÙ IDEE. politica d'immigrazione. La legge luppo, delle tradizioni e delle menta- 943, magari la migliore d'Europa ma lità e si intreccia con la questione cri- inapplicabile, le circolari riservate al- minale e con la problematica della le questure, la discrezionalità dello pericolosità sociale (celebre la pole- razze" perché punta sull'irriducibili- maggiori paesi sviluppati dell'Euro- tamento e oggi si esprime nella guer- stato, le restrizioni della "clausola mica tra Ferri, Turati e Colajanni ne- tà delle differenze culturali, sull'in- pa occidentale, ritiene non plausibili ra tra poveri, nella difesa del posto di geografica" (la qualifica di rifugiato gli anni 1883-84). Lo scarso sviluppo compatibilità di culture tra loro sto- "tassi di crescita positivi o negativi lavoro che si ammanta di ostilità et- politico è riconosciuta solo a coloro di alcune facoltà (capacità di appren- ricamente distanti. Le cosiddette so- di un'ampiezza più che moderata" nica. che provengono dall'est, con qualche dimento, educabilità, sensibilità mo- glie di tolleranza da non oltrepassare, (M S. Teitelbaum, J.M. Winter, La Nell'arco della lunga "psicosto- eccezione), le ipocrisie burocratiche, rale), che avvicina il criminale all'uo- le frontiere da proteggere, le distan- paura del declino demografico, Il Mu- ria" del rapporto con l'altro, quale l'irresponsabilità dei politici, insom- mo primitivo e caratterizza le razze ze culturali da preservare: sono alcu- lino, Bologna 1987, p. 185). posto ha occupato l'Italia? Bocca ma il razzismo delle leggi e delle inferiori, viene attribuito in quegli ni punti fermi del nuovo razzismo Sullo sfondo apocalittico di flussi menziona il nostro colonialismo (im- strutture — l'esempio del sistema sa- anni alle popolazioni meridionali. che è stato anche definito "cultura- incontrollabili e permanenti dell'im- presa di Libia, conquista dell'Etio- nitario chiuso agli immigrati è parti- Una parte dei collaboratori di Lom- le", che biologizza la cultura e la tra- migrazione di colore, che ripropon- pia) e le sue malefatte, restringe il colarmente pregnante — sono de- broso motiverà la criminalizzazione sforma in un destino irreversibile (E. gono la lacerazione e la terribile dif- razzismo fascista "a una minoranza nunciati con chiarezza e vigore. E delle "classes dangereuses" attraver- Balibar, I. Wallerstein, Race nation ferenza tra il sud e il nord del mondo, di maniaci che fanno capo a Prezio- vero che gli immigrati descritti da so lo stigma dell'inferiorità etnica, lo classe. Les identités ambigues, la Dé- tra i paesi miserabili e quelli ricchi, si" (p. 60) e definisce il razzismo ita- Bocca sono figure spesso evanescen- stesso Lombroso tornerà spesso sul- couverte, Parigi 1988 e La force du nel suo libro Giorgio Bocca intreccia liano — quello di ieri e quello di oggi, ti, non si distinguono i diversi ruoli e l'immagine di un'Italia disomoge- prejugé di P. Taguieff, recensito qui cifre significative e un'abbondante pare di capire — come "aversivo" o le situazioni: lo studente non si diffe- nea, "disunita" per ragioni etniche, da Laura Balbo). aneddotica per. descrivere questa elusivo. Gli italiani insomma hanno renzia dal vu' cumprà, il lavoratore formata da "diverse razze inassimila- Oggi l'Italia si confronta con que- "prima vera invasione di massa del sempre rimosso il problema e il razzi- clandestino da quello regolare. Ma bili". sto fatto nuovo: l'immigrazione dal nostro paese", un'inversione di ten- smo attuale dei giovani (ma dell'in- l'autore non poteva appoggiarsi ad Sono, questi, aspetti e filoni anco- terzo mondo. Dal secondo Ottocen- denza storica "che sta cambiando il chiesta condotta dalla comunità di una mappa complessiva, in Italia so- ra da indagare. Un esempio persuasi- to in poi il nostro paese ha avuto una volto della vecchia Europa. In que- sant'Egidio tra studenti romani, che no state fatte qua e là utili ricerche vo viene da Angelo Del Boca (Gli ita- serie di esperienze migratorie a dir sto quadro fosco, nel quale rientrano dimostrerebbe una tale tendenza, soprattutto a livello di regione e di liani in Africa orientale, voi. Ili, La- poco sconvolgenti: una colossale le manipolazioni della politica (il Msi non è stato divulgato, per quel che ne città, seguendo parametri e metodi terza, Bari 1982; Gli italiani in Libia, emigrazione esterna (20 milioni di che invita e onora Le Pen, le leghe re- so, l'impianto del questionario, il ti- non comparabili tra loro, o spesso di Laterza, Bari 1986), che ha riportato italiani soprattutto nelle Americhe e gionali del nord che chiedono prote- po delle domande, ecc.), questo pre- tipo quantitativo. Le eccezioni non alla luce il fondo razzista dei rapporti nell'Europa settentrionale tra il zione dai meridionali), Bocca segnala sunto razzismo deriva dall'ignoran- sono numerose, vorrei segnalarne al- tra civili italiani e nativi durante la 1861 e il 1940), un'imponente mi- diversi tipi di razzismo e in primo za. E un peccato che Bocca non ab- meno una a cura di Umberto Melot- conquista delT'Tmpero". Ma molto, grazione interna, durante gli anni luogo quello che ha una motivazione bia approfondito questo tema impor- se non quasi tutto, è ancora da sco- '60, dal sud e dalle campagne alle cit- economica, si identifica con lo sfrut- tante: l'ignoranza, l'assenza di ì> N. 4 pag. 34[ DEI LISP) DEL MESEL

una società multiculturale e scorge giudizio, sostenuta in particolare da- Le operazioni vistosamente pedago- tf nell'immigrazione una grande occa- gli studiosi marxisti, che mette l'ac- giche, fa capire l'autrice, lasciano il ti, Dal terzo mondo in Italia (Centro sione di speranza. Il mondo sembra cento sulla funzionalità del razzismo tempo che trovano. Non c'è dubbio Studi Terzo Mondo, Milano 1988). ormai diventato unitario, una sorta come strumento di dominio, di sfrut- che oggi non servono saperi e cono- Una conoscenza analitica più det- di "villaggio globale" alla McLuhan tamento e di conservazione dei privi- scenze bell'e pronte per fronteggiare tagliata dell'immigrato e del "diver- grazie alle infinite virtù delle comu- legi dei gruppi dominanti. E la spie- le tendenze e per capire le specificità so" connota invece il libro di Franco nicazioni di massa. Finora il melting gazione in chiave psicologica che, pa- del "nuovo" razzismo. Ma è assente, Ferrarotti — com'è naturale, dato pot non si è tuttavia realizzato e il re di capire, le sembra più convincen- nei libri di Bocca e soprattutto di Ro- Nella nuova serie che l'autore è sociologo. I risultati di problema dell'immigrazione conti- te e sulla quale si dilunga: il rivelarsi sellina Balbi, una riflessione più di Storia della scienza una ricerca dell'84 (pubblicata nua ad essere posto in termini impe- del pregiudizio come rapporto per- stringente, una visione del razzismo diretta da Enrico Bellone nell'88: Roma: immigrazione dal ter- rialistici (p. 72) e di sopraffazione pa- verso e pervertito tra l'io e gli altri. come rapporto e cognizione sociale, zo mondo sotto gli auspici del comu- ternalistica. Ferrarotti, che in Italia Quest'idea è largamente diffusa. profondamente legato alle nostre Paolo Rossi ne di Roma e dell'Uspe) gli consento- scorge un razzismo "come pratica E non si può negare che essa si presta strutture storiche e alla divisione La scienza e la filosofia no di tracciare una prima tipologia quotidiana, discriminazione sistema- ad essere accettata più facilmente di mondiale del lavoro. Razzismo, raz- dei "terzomondiali". Tra i dati rile- tica, sfruttamento del clandestino" quella che fa derivare il razzismo in zista, razziale sono termini larga- dei moderni vanti, l'alto numero di uomini (fanno (p. 80), ritiene comunque che l'af- toto dallo sviluppo del capitalismo, mente spendibili, si rischia di fare di Aspetti della Rivoluzione eccezione le numerose etiopi), note- flusso pacifico dei terzomondiali se- che lo rappresenta come il male del ogni erba un fascio. Si potrebbe allo- scientifica voli dislivelli nell'istruzione a secon- gni la fine della storia eurocentrica. capitale. Ma il fascino-attrazione e ra rinverdire la suddivisione tra et- da dei paesi di provenienza, la man- Il discorso di Rosellina Balbi è più nocentrismo, xenofobia e razzismo Il declino dell'astrologia, la disputa repulsione-dell'altro, che è insieme in senso classico, alla quale fa parzial- sulla pluralità dei mondi, l'utopia di mente accenno Rusconi (Os- una lingua universale, «Le grandi servazioni sui razzismi in "Microme- alternative» degli scienziati del ga", 1, 1989)? Cinque-Seicento. Queste nozioni sono state ampia- Saggi scienlifici pp. 313 L. 34 000 Critica dell ' antirazzismo mente sviscerate e discusse. L'etno- centrismo, costituito da un pregiudi- Enrico Bellone zio più "leggero", appare soprattut- PIERRE-ANDRÉ TAGUIEFF, La force du préjugé, re, una traduzione in misure di intervento e poli- to legato al monopolio dell'identità e I nomi del tempo Essai sur le racisme et ses doubles, La Découver- tiche). diretto contro il mondo esterno; la xenofobia si dirige verso il nemico La seconda Rivoluzione te, Parigi 1988, pp. 645, F250. Il problema viceversa non affrontato è capire scientifica e II mito interno, il "barbaro", lo straniero; il della freccia temporale come si produce e si riproduce, all'interno del razzismo a sua volta, che pone con la Quando il tema ' 'razzismo ' ' è esploso in Italia gruppo bianco maggioritario, il razzismo. Come massima forza il problema dello stra- Accanto al nostro modo psicologi- ci siamo trovati — anche come studiosi dei pro- dice l'autore di un altro libro di estremo interesse niero e della differenza, lo trasforma co di concepire il tempo come un cessi sociali — del tutto impreparati ad affron- (Teun A. van Dijk, Communicating Racism. e lo naturalizza fino alla pratica del- percorso tra un «prima» e un «do- tarlo: impreparati dentro di noi, psicologicamen- Ethnic Prejudice in Thought and Talk, Sage l'eliminazione e dell 'apartheid (Per po», sta un labirinto di scoperte te, e impreparati come strumentazione intellet- Publications 1988), "...il razzismo è un proble- una riflessione su questi concetti, so- scientifiche non tutte conciliabili tuale. Molti hanno avviato un percorso di "auto- ma nostro, nel senso che noi siamo parte del pro- no da vedere R. Gallissot, cit.; Ch. con la metafora della «freccia». formazione". Data la rilevanza etica e politica blema stesso... noi che significa non solo noi Delacampagne, L'invention du raci- Saggi scientifici pp. 231 L. 28000 delle questioni che sono comprese entro questo bianchi, ma anche e soprattutto, noi membri sme, Fayard, Parigi 1983; sulla cate- goria sociologica dello straniero, Vi- termine, per le implicazioni rilevantissime che dell'élite bianca o anche noi intellettuali bian- cinanza e lontananza a cura di S. Tib- hanno per il futuro delle nostre società; e per il chi". boni, Angeli, Milano 1986). fatto che, con forte accelerazione, sono diventate Enrico Lanfranchi Il libro di Taguieff ci aiuta ad orientarci sul- Non è facile definire la soglia, il quotidiane (e inoltre, senza dubbio, per altri mo- Un filosofo militante l'intreccio razzismo-antirazzismo che caratteriz- punto di transizione e non penso che tivi ancora, propri della storia di ciascuno), ci za il presente, e caratterizzerà il futuro delle no- l'uso di queste nozioni possa portare Politica e cultura abbiamo riflettuto, abbiamo letto, facciamo ri- nel pensiero di Norberto Bobbio stre società, e ad analizzare le trappole dell'ap- a una maggiore chiarezza. D'altra cerca. Ho trovato di grandissimo sollievo incon- prossimazione, della semplificazione, dell'igno- parte anche i razzismi sono tanti, si La riflessione di Norberto Bobbio trare fin dall'inizio del mio percorso il libro di ranza vera e propria rispetto alla natura e ai potrebbe parlare di razzismo implici- sul ruolo dell'intellettuale e sulla Pierre-André Taguieff, La force du préjugé, col- meccanismi complessi dei fenomeni di cui si trat- to, latente e di razzismo dichiarato, democrazia, in un saggio che ri- pita soprattutto dal sottotitolo: Essai sur le raci- ta, rischi che sono evidenti, anche in Italia, dove oppure di razzismo dottrinario e di quello "spontaneo", di razzismo di percorre le vicende politiche degli sme et ses doubles. In seguito ho avuto tra le abbiamo aperto gli occhi su questi temi da poco ultimi cinquant'anni di vita italiana. mani una pubblicazione di poco precedente, Ra- sfruttamento e di razzismo di stermi- tempo e ne abbiamo, certo correttamente, colto nio, di quello istituzionale, sociologi- Saggi pp.258 L. 30 000 cisme et Antiracismes, anche questo con un la forte risonanza emotiva e l'oggettiva urgenza: co e così via. Quello che conta è in- saggio di Taguieff (curato da Bejiin e Freund, ma assai poco ci siamo preoccupati dei rischi, ap- tendersi, cercare di capire appunto di Meridiens, Parigi 1986). punto, da antirazzismo. cosa si parla, come osserva Rusconi Hermann Ungar Sollievo è la parola giusta; altre parole sono (e Una prima precisazione è che il libro si occupa in vista di una possibile tipologia. E I mutilati tornerò dopo su questi aspetti del mio rapporto dell'antirazzismo del dopo 1945 e individua, per conta indicare le traiettorie di questi razzismi, i loro contorni oggi più che con il libro) gratificazione intellettuale, stimolo la Francia, negli anni successivi al 1983-84 un «Si riscopre Ungar, un Kafka di- mai fluidi e mobili, perfino il loro a riflettere in termini comparativi sulla situazio- periodo di inasprimento della questione. Trovo menticato. Ebreo di Praga, narra- rapporto, attraverso ambigui legami ne italiana, elementi per approfondire le tante di- molto utile cogliere questo fenomeno nella sua tore negli anni venti di un mondo simbiotici, con l'universalismo uma- mensioni, filosofica, sociologica, ideologica, ossessivo». («La Stampa») lunga durata, e capire le diverse manifestazioni nistico moderno dell'eguaglianza e epistemologica. Ma "sollievo" perché mi sono che assume in fasi diverse. della fraternità tra gli uomini, che si Varianti pp. 167 L. 20 000 sentita legittimata a essere perplessa, preoccupa- Ancora un altro punto: nello studio o meglio rivela un'ideologia ipocrita in un si- ta, e a prendere le distanze dall"antirazzismo negli studi di Taguieff — il libro (650 pagine stema come il nostro fondato sull'i- d'assalto" che si è diffuso anche in Italia, e per- molto fìtte) è il punto d'arrivo di anni di lavoro neguaglianza permanente (ancora Michel Serres ché ho fin da subito potuto fissare un punto: che in molti campi e con grande puntigliosità di det- Balibar, Wallerstein cit.). L'ermafrodito: il modo di porre il problema, oggi, è di affrontare taglio e di approfondimento — c'è attenzione In Italia, osserva Laura Balbo, sia- razzismo e antirazzismo insieme. Dico innanzi- agli interlocutori specifici operanti nello "spazio mo impreparati ad affrontare il pro- Sarrasine scultore blema del razzismo; e questo è tanto Col racconto «Sarrasine» di Balzac tutto che definire il problema come problema ideologico francese", e a quel che in essi si espri- delle caratteristiche e delle implicazioni dell'im- più grave quanto più i temi della pre- me della storia, della cultura, delle istituzioni senza straniera e delle relazioni inte- L'analisi di uno dei racconti più af- migrazione da paesi del "terzo mondo", come si francesi. Dunque, le specificità, pur nel contesto retniche appaiono collegati, per l'o- fascinanti di Balzac offre lo spunto dice (cioè non bianchi, non occidentali, non di europeo e nella fase attuale che determinano pinione pubblica, all'immagine del a una singolare meditazione sul- religione e tradizione cristiana, non ricchi, non tratti comuni. In Francia molte modalità sono proprio futuro e dell'identità di l'arte e la letteratura. "vicini"), sposta il fuoco su un complesso di analoghe a quel che cominciamo a conoscere in gruppo. Nei paesi che hanno cono- Varianti pp. 149 L. 18000 questioni in parte diverse, perché presenti in al- Italia, ma la concentrazione e rapidità con cui da sciuto da tempo immigrazioni mas- cuni paesi da molto tempo e perché, vorrei dire, sicce, quali Francia, Germania e più facili (nel senso che hanno, o potrebbero ave- Svizzera, l'immigrazione è da decen- Giampaolo Proni ni un problema politico aspro e cru- ciale. In Italia questo non si è per ora II caso verificato, l'immigrazione è recente dei computer Asia e in gran parte non ancora stabilizza- canza di lavoro. Questi profili per- ambizioso, ha intenti teorici dichia- psicosi nei confronti dell'altro e pau- ta. La politica della porta aperta, la Un esordiente capace di unire con mettono di andare oltre la percezio- rati, più che al nuovo razzismo, al- ra di sé, resta così nei limiti del rap- non regolamentazione dei flussi mi- grande intelligenza Chandler e ne omogeneizzante e confusa oggi l'afflusso dei "diversi", e rivolge at- porto personale, esistenziale e si ar- gratori, è stata spesso praticata come fantascienza, racconto filosofico e prevalente e sollecitano ricerche che tenzione all'intreccio di vecchi e resta alla soglia della fatale perversio- un pis alter che consente ai politici di uso ironico del «giallo». tengano conto anche dei modi di for- nuovi stereotipi soprattutto nell'an- ne, della patologia. Il razzismo di- figurarsi tolleranti senza peraltro as- Varianti pp. 170 L. 19000 mazione dell'offerta nei paesi di pro- tisemitismo. A una storia delle teorie venta una malattia che si può curare sumere decisioni responsabili in me- venienza. Emergono tra tutti, nelle della razza, raccontata in sintesi, se- con i lumi della ragione (su questo rito ai bisogni e ai diritti dei nuovi interviste (raccolte da M.I. Maciot- guono domande di fondo: che cos'è il punto è tra l'altro da leggere R. Gal- venuti. L'assenza di politiche e di ti), i problemi della salute: "hanno pregiudizio, come nasce e in chi? Ma lissott, Mìsere de Vantiracisme, ed. strategie concertate contro le restri- una patologia da terzo mondo, quin- queste domande, e l'ultima soprat- Arcantère, Parigi 1985). zioni e le discriminazioni nel campo di corrisponde a trent'anni fa. Quel- tutto, non trovano una risposta. Ve- Lettrice avvertita, che non manca del lavoro, dell'alloggio, della salute lo che trent'anni fa era la Magliana" niamo a sapere che tutti siamo un po- di citare i testi che contano nell'o- e soprattutto del diritto alla cittadi- (dall'intervista con il dottor Colasan- co afflitti dal pregiudizio, che esso dierna letteratura sul razzismo, l'au- nanza, rappresenta un indizio del ti, p. 172). travalica le barriere di classe, che alli- trice lascia gli interrogativi aperti e "razzismo" di chi ci governa. La ricerca non risponde piena- gna tra i mediocri in ragionamento, presenta il suo libro come un'occa- Bollati Boringhieri mente alle riflessioni ottimistiche an- che è irrazionale, che è un sentimen- sione per riflettere, con un appello fi- che se disomogenee e frammentarie to. Rosellina Balbi discute con chia- nale a "un po' di esplorazione inte- dell'autore, che già vede profilarsi rezza la spiegazione sociale del pre- riore" sui propri pregiudizi (p. 109). 4 [INDICE 3, ••DEI LIBRI DEL MESEIH

una società razzista, con il loro pote- re simbolico", p. 368), costituisce [ARSENALE Da Tradurre molta parte del 'patrimonio' razzista EDITRICE IN VENEZIA che circola in una società. Questa te- si introduce nel dibattito un elemen- Pregiudizio, base del dominio to "di disturbo" assai forte. In modo molto secco, l'autore formula poi il di Laura Balbo suo giudizio sulle ragioni di questi meccanismi: "la riproduzione del LA VIA LATTEA pregiudizio etnico nel corso di inte- Collana diretta da TEUN A. VAN DIJK, Communìcating del contesto interattivo (per esem- pretazioni e rappresentazioni, pren- razioni verbali o di altro tipo, ha es- Carlo Ossola Racism. Ethnic Prejudice in Thought pio, oggi in Europa si è attenti a non dendo parte a interazioni comunica- senzialmente una funzione, o obiet- and Talk, Sage Publications, Beverly usare un linguaggio apertamente e tive che hanno lo scopo di "influen- tivo: mantenere il ruolo di dominio o Hills e Londra, 1987. scopertamente "razzista"); hanno a zare" altri membri del nostro gruppo di potere del gruppo bianco e dei suoi Michel Butor disposizione un "bagaglio" di riferi- (p. 24). Il secondo elemento, questo membri" (p. 359). Sarà il caso di te- LE PAROLE "La situazione attuale, nella mag- menti condivisi e legittimati — ed è di rilevanza specificamente sociolo- ner conto di questa affermazione nei gior parte dei paesi dell'Europa occi- qui che i media hanno il loro ruolo gica e politologica, riguarda il peso nostri troppo spesso faciloni e dema- NELLA PITTURA dentale e dell'America del Nord, è cruciale —; sviluppano con l'interlo- attribuito alle élites: "i membri dei gogici inviti ai buoni sentimenti anti- L. 25.000 tale che il razzismo dovrebbe essere cutore un percorso di reciproca cono- governi nazionali e locali, del parla- razzisti: non sono in gioco soltanto (ancora, o meglio sempre di più) con- siderato un problema socioculturale Maurice Halhwachs e politico grave. Intendo il problema MEMORIE dei gruppi dominanti bianchi, e non DI TERRASANTA il problema delle (o attribuito alle) molte minoranze etniche che sono A cura di venute a vivere nelle nostre società, noi si è evidenziato il razzismo e si è costruito /'rauco Cardini emigrando o trasferendosi dalle no- l'antirazzismo, ci devono indurre ad analizzare L. 25.000 stre ex, o attuali colonie" (pp. 14- il caso italiano nelle sue particolarità. Un primo 15). Questa è la prospettiva attorno passaggio per i nostri studi, dunque, sarà rico- Claude-Gilbert Duhois alla quale ruota la riflessione propo- sta nel libro. E più specificamente: struire la costellazione degli elementi specifici al- LA LETTERA "... Ci sono molte buone ragioni, e l'Italia degli anni ottanta, alla sua storia passata, E IL MONDO anche dati empirici, che inducono a ai dati culturali propri di un paese che ha forte Introduzione di pensare che le élites forniscono la omogeneità ma anche forti localismi. [pre]formulazione iniziale dei pre- Nella sua analisi Taguieff non è però in nessun Una llolzoui giudizi presenti nella società. I media senso equidistante rispetto ai due fenomeni, che !.. 25.000 ne sono poi il principale canale e con- analizza entrambi in termini impietosi. La sua è testo comunicativo (p. 361)". E an- una appassionata impresa di chiarificazione, di Gigliola i'raguito cora: "Siamo in presenza di una inte- articolazione, di approfondimento, perché è sua ressante contraddizione, in quanto IN MUSEO proprio l'élite ha tra i suoi membri i convinzione che, di fronte ai problemi ideologici E IN VILLA e ai problemi di comportamento e di rapporti più visibili ed autorevoli esponenti Saggi dell'antirazzismo" (p. 368). nelle nostre società, non ci sia utile confondere sul rinascimento perduto Teun van Dijk ripetutamente insi- "il pensare con la presa di posizione a favore o ste su questi aspetti, contrapponen- contro una opinione". 1.. 25.000 dosi a quel che sostengono le tesi più Il razzismo, un termine convenzionale, è una diffuse e anche ampiamente condivi- costruzione ideologica, della quale si individua- se, secondo le quali opinioni e atteg- no le componenti, e la funzione. Va conosciuta giamenti "razzisti" vengono ripetuti nelle sue diverse varianti, nelle operazioni di e messi in circolo da parte di chi è più semplificazione e di mistificazione che produce, a diretto contatto con gli immigrati, LIBRI DELL'ARCO cioè con gli svantaggiati, con la gente per il modo aproblematico e rigido che caratte- rizza i suoi enunciati ("...categorizzazione rigida mina il 'razzismo'" (p. 26); un rito ("modula al- meno istruita e anche oggettivamen- Mario Lazi te più minacciata in termini di con- dei singoli, assolutizzazione delle differenze col- l'infinito un enunciato di base", p. 364); una correnza (per il lavoro, la casa, le ri- lettive, biologizzazione e etnicizzazione delle somma di enunciati non tra loro coerenti, ("va- SCRITTI sorse). Con questa sua tesi van Dijk differenze. "). Se non lo si disarticola appunto in lorizzare le differenze" è la formula che oggi va I.. 30.000 orienta la nostra riflessione in modo tutte le costruzioni ideologiche, riduttive e sem- molto, ma Taguieff proprio delle incoerenze e fortemente innovativo, ed è anche plificanti, che lo caratterizzano, banali e sempli- semplificazioni contenute in questa formula fa Wallace Stereus — la sua — una indicazione di gran- ficanti sono inevitabilmente anche le proposte di un'analisi stringente e persuasiva). Forse dobbia- de peso politico. Va detto che ogget- NOTE VERSO soluzione, o di via d'uscita. Che sono poca cosa: mo arrivare a dire che questo è un problema che to di questo studio non sono nè i me- police, justice, education, sintetizza Taguieff. con ogni probabilità non si risolve. Con questo LA FINZIONE dia, nè i meccanismi che specifica- SUPREMA mente riguardano le élites: alla sua Questo stesso mix, secondo dosi che possono va- problema siamo destinati a convivere, nella so- conclusione van Dijk arriva quasi in- riare, viene suggerito anche da noi. Sono tre pa- cietà del futuro. Cruciale è capire con quali dan- " A cura di direttamente, dopo aver studiato le role che mostrano quanto lontani siamo da una ni e quali vantaggi per chi; e se e come sapremo Nadia L'asini conversazioni di ogni giorno della riflessione adeguata, e da una proposta efficace. attivare culture di reciproca tolleranza e com- L. 20.000 gente qualunque. L'autore analizza Non solo non è chiaro che cosa fare. A contra- prensione basate — inevitabilmente — su preca- con le tecniche dell'analisi del discor- stare la tentazione rassicurante a sentirsi, in ri equilibri. Ma non sembra che riusciamo, al Wystan Hitgh Ancien so il materiale di interviste fatte ad quanto antirazzisti, dalla parte giusta, con le ca- presente, a capire fino in fondo e ad agire di con- Amsterdam e in California, collocan- tegorie interpretative appropriate, moralmente a seguenza. GL'IRATI FLUTTI do questi documenti nel contesto A cura di della sua assai vasta esperienza in posto, avendo a disposizione "l'esclusiva conce- Pierre-André Taguieff, spregiudicamente, in- questo campo, utilizzando una bi- zione legittima del mondo e il metodo universale vita a "non farci prendere nella trappola dell'agi- Gilberto Sacerdoti bliografia internazionale, e svilup- di salvezza" (p. 25), Taguieff sviluppa con punti- re ad ogni costo, non importa se con precipitazio- L. 18.000 pando con grande eleganza metodo- glio l'analisi del "doppio". L'antirazzismo è a ne, purché qualcosa si faccia"; a "rifiutarci di logica e finezza di analisi un discorso sua volta una costruzione ideologica ("Venute a sottometterci agli imperativi dell'urgenza", a IL ROMANZO sulla riproduzione del razzismo nel cadere le grandi ideologie", o come le chiama "fare una pausa" (p. 11). Anche questo è un DI ALESSANDRO contesto storico e sociopolitico at- anche, le "ideologie madri" del passato, ecco og- messaggio del libro che credo vada ripreso, certo, tuale. A cura di gi 1'antirazzismo, a sua volta "una grande ideo- consapevole dell'intollerabile senso di importan- Monica Centanni Segnalo due contributi come par- logia in via di formazione, una dottrina che po- za che trasmette. ticolarmente utili per noi, nella fase L. 32.000 stula l'esistenza di un unico assoluto che deno- (l.b.) di avvio di ricerche e di dibattito, an- che in Italia, su questioni di "razzi- smo": innanzitutto gli aspetti relati- vi alle strutture e ai meccanismi co- municativi, che innovano rispetto al- scenza, adattamento, assecondamen- mento, di istituzioni statali e locali buoni sentimenti. la ricerca tradizionale sui processi di to, mano a mano che la conversazio- come scuole, tribunali, polizia, di persuasione, di influenza, di trasmis- ne procede". Quando un bianco par- istituzioni sanitarie e assistenziali, sione consapevole di messaggi comu- la di questioni etniche, non esprime ecc... che quotidianamente ... produ- nicativi. Assai rozzo appare lo stru- atteggiamenti e convinzioni persona- cono materiale di propaganda, di- mentario tradizionale; importante li, ma ripete e riproduce le opinioni chiarazioni, rapporti, interviste" (p. Il Comune di Carpi, con la colla- viceversa l'insieme delle ipotesi che del gruppo a cui appartiene, inteso 367). Pur risultando che la gente de- borazione de L'Indice, organizza arrivano a configurare l'attore, nella collettivamente, cioè le ideologie do- riva la maggior parte dei riferimenti due serate di discussione. Il 14 comunicazione, come un computer. minanti, stereotipi o pregiudizi con- ed informazioni di cui dispone dai aprile il prof. Guido Carboni, Si ragiona di strutture cognitive, de- divisi, informazioni che ha acquisi- media, è messa in grande evidenza dell'Università di Torino, inter- positi di informazioni, "programmi" to" ("... in questo senso, la riprodu- l'importanza della validazione opera- verrà su Chandler e il romanzo di recupero e selezione delle infor- zione di cui stiamo parlando è anche ta dalle élites. Quello che viene giallo d'autore. Il 21 aprile il mazioni; ed è nell'interazione comu- un esempio della riproduzione di un espresso rispetto ai "problemi etni- prof. Franco Gatti, dell'Univer- nicativa che si colgono le condizioni gruppo sociale", in questo caso il ci" da queste figure pubbliche nell'e- sità di Venezia, parlerà degli au- specifiche e concrete che poi deter- gruppo maggioritario bianco" [23- spletamento delle loro funzioni, in- tori giapponesi Mishima e Tani- minano la strategia adottata. 24]). Ciascuno di noi, cioè, non è un sieme alle formulazioni delle "élites zaki. L'appuntamento è presso la punto d'arrivo passivo, ma, al con- culturali" ("coloro che producono Nella conversazione quotidiana su biblioteca di Carpi alle ore 21. ARSENALE temi etnici, gli attori tengono conto trario, attivamente trasmette inter- l'ambiente discorsivo dominante di EDITRICE IN VENEZIA N. 4 pag. 361

La luna alla portata dell'idraulico di Franco Marenco

C.D.B. BRYAN, National Geographic a essere a corto di isole inesplorate fondatori del "National Geogra- eventi si modellano sul messaggio Society: 100 anni di avventure e di sco- del Sud Pacifico e di catene montuo- phic", quell'Alexander Graham Bell che li promuove. Le spedizioni par- perte, Touring Club Italiano, Milano se non ancora scoperte... Melville au- che disputa al nostro Meucci il nome tono per acquisire dati conoscitivi, e 1988, ed. orig. 1987, trad. dall'ingle- mentò i contributi della Società alla di inventore del telefono, e che, oltre insieme per procurarsi lettori, spet- se di Bruno Amato, pp. 484, Lit ricerca e all'esplorazione e dedicò alle società geografiche, si distinse tatori, tifosi: partono per realizzare 90.000. energie e fondi all'investigazione dei nel promuovere l'insegnamento ai un certo tipo di servizio, predetermi- due grandi mondi ancora sconosciu- sordi, l'allevamento degli ovini, i dis- nato da servizi precedenti, e che a La proposta è davvero ghiotta: ri- ti: il mare e lo spazio". salatori solari, gli aquiloni tetraedrici sua volta predetermina la forma e gli percorrere un secolo di vita della In questa nuova colonizzazione per il volo umano, gli aeroplani ad obiettivi della ricerca futura. Esem- maggiore società di divulgazione e sospinta non più (o non solo) dalla alettoni mobili, gli aliscafi. La voca- plari di questa pratica sono gli inse- promozione scientifica che esista al potenza militare, ma dall'informa- zione dell'inventore tipica dell'Otto- guimenti dei record, da quelli di Ro- cento, e specialmente dell'Ottocento mondo, e delle sue iniziative edito- zione, non c'è nulla di nuovo rispetto bert Peary — che all'inizio del secolo americano, che Bell impersonava co- riali. La National Geographic Socie- alla foga sperimentatrice di uno dei si spinse, un viaggio dopo l'altro, ty è stata fondata a Washington nel 1888, e pochi anni più tardi ha ini- ziato le pubblicazioni il "National Geographic", che oggi non ha nean- che bisogno di un'edizione italiana per apparire regolarmente nelle no- il manifesto tivo solerte del "National Geogra- stre edicole, come in quelle del resto phic". Nel 1981 il finanziamento del mondo. maggiore è andato a uno studio dei Questa rivista costituisce un capi- ±m cieli del nord, che esplorasse "lo spa- tolo centrale nella storia delle comu- zio fino a una distanza doppia rispet- nicazioni di massa: grazie ad essa, la mi to al precedente studio, quello degli Società è passata dai 165 soci degli anni '50". Altre sovvenzioni tocca- inizi ai più di undici milioni attuali. rono agli scavi archeologici di Aphro- La "geografia" cui si intitola com- disias, a uno studio sull'ambiente e il prende in realtà una molteplicità di comportamento dell'elefante africa- interessi scientifici, commerciali e no, e ad una spedizione per seguire tecnologici, che hanno modificato m< sull'Himalaya il leopardo delle nevi. strada facendo, e in modo esemplare, STATO La National Geographic rimane una la sua fisionomia iniziale. società "senza fini di lucro", nelle Dico "esemplare" perché, come le parole del "Time" "la meno esclusi- i DI va, più diffusa e più improbabile del imprese più fortunate del nostro se- colo, il "National Geographic" ha mondo". • messo radici ed è cresciuto saldando Questa diffusione planetaria me- un intreccio tipicamente moderno, FALESTINA rita una riflessione; sarebbe un erro- quello fra l'esperienza e la sua imma- re pensare che essa sia stata ottenuta gine pubblica. All'ipotesi di una lasciando libere le energie creative di scienza "consumabile" sul mercato Viaggio in una terra negata: uno stuolo di provati professionisti, editoriale, la modernità offriva dei della penna e della macchina fotogra- motivi di debolezza, mescolati a mo- immagini di una rivolta fica. Invece che inventare, sbizzar- tivi di forza: da una parte scompari- rirsi, e trovare da soli i loro filoni vano nel mondo gli spazi da esplorare d'oro, gli autori degli articoli pubbli- e le avventure dell'originalità, per cati e delle illustrazioni erano e sono cui sarebbe stato sempre più difficile tenuti al rispetto rigidissimo di un riprodurre il modello tradizionale decalogo di identificazione con "l'a- della scoperta con le sue emozioni e mericano medio", stabilito agli inizi le sue capacità liberatorie; dall'altro e se mai ulteriormente ristretto col cresceva nel pubblico la fame di rap- passare degli anni. Nelle parole di presentazione dell'esplorazione e Gilbert H. Grosvenor, direttore per dell'avventura, proprio secondo que- 55 anni, "la rivista doveva usare im- gli archetipi di liberazione e autorea- magini realistiche, piene di interesse lizzazione improvvisa e straordina- umano... una prosa lucida, concisa; - ria, di cui la realtà diventava sempre argomenti di interesse generale, non più avara. accademici; abbondanza di immagi- ni"... La rivista non ha fatto che inter- VAURO SENESI pretare la propria debolezza in fun- Ciò voleva dire, per esempio, che zione della propria forza; ha estratto, negli anni '50 non si potessero usare per così dire, dalla ricerca tutta la nei testi i verbi "essere" e "dire", spettacolarità di cui era capace, l'ha considerati troppo poco "vivaci". incorporata nelle tecniche del con- In tutte le librerie "L'ordine era di non usare mai la for- senso, ne ha fatto una mitologia "po- ma 'disse'. Nessuno 'diceva' mai nul- polare". Il meccanismo dell'opera- Distribuito dalla P.D.E. 055/587242 la. Se era riportata una citazione, il zione è ben svelato dal programma suo autore poteva ridacchiare o am- tracciato da Melville Gosvenor nel miccare o mormorare o grugnire, ma 1957: "Quando Melville arrivò alla mai dire. Bisognava mantenere un al- direzione, la Geographic cominciava to livello di vivacità. Ogni verbo do- veva essere attivo; ogni frase atti- Si compiutamente, sopravvive intat- sempre più vicino ai fatidici 90° va"... Mai lo stile "cara zia Sally" ri- ta fino ai nostri giorni, nei Grosve- nord, in competizione con i Nansen, sultò più ingannevole nelle sue prete- nor che si sono succeduti alla direzio- i Cook, i Cagni — fino a quelli di se di semplicità e spontaneità: lo ne della rivista, ma si è in qualche permanenza nello spazio, o sulla lu- dettava invece uno spietato dirigi- modo specializzata: gli strumenti che na, o sul tetto del mondo o nel più smo stilistico, forse possibile solo in inventa sono strumenti di penetra- profondo del mare, con o senza appa- un paese di professionalità in forma- zione nel mercato, da cui promana la recchiatura, con o senza l'aiuto dei zione, e di tradizioni non consolida- forza propulsiva della ricerca. Alla nativi e così via. te. C'è una bella differenza fra una domanda di scoperta si risponde per- Sono questi gli estremi cronologici cultura così consapevole dei propri Vittorino Andreoli fezionando spasmodicamente gli sti- dell'esplorazione moderna, che non a fini da sacrificare per essi la concen- SOGNI D'EREMITA Vittorino Aodn'oli li, i luoghi comuni, le tecniche di caso coincidono con gli estremi dello trazione e la dignità degli speciali- fMHHHHHMMHHH messinscena e di vendita della sco- sforzo promozionale del "National smi, e una come la nostra, che per ri- pp. 102 - L. 12.000 sogni perta stessa. E verso questa unione Geographic". La Società investì per spettarli non riesce a produrre dal- di conquista e di consumo, di lotta la prima volta mille dollari nel viag- l'interno un periodico di divulgazio- d'eremita con la natura e di astratta mitologia gio di Peary del 1908, e investe oggi ne scientifica generale. che vengono convogliate le "ener- una somma fra i due e i tre milioni di L'occasione era buona, si è detto gie" e i "fondi". Si arriva dove si dollari all'anno "per contribuire al all'inizio: ad essa il libro di Bryan ri- può, e si guarda oltre, con in mano la proseguimento di quel discorso fon- sponde con ricchezza di dati, con bandiera non della nazione ma della damentale che è la ricerca". Nell'in- l'alta qualità delle illustrazioni, e con comunità scientifica, anzi della co- tervallo, Bingham ha dissotterrato la un po' troppa immedesimazione — munità dei lettori: l'ideologia resta città segreta degli Inca, Machu Pic- per esempio, attribuendo agli ameri- quella di "permettere al portiere, al- chu, Woolley ha scavato a Ur, Lind- cani la prima ascensione del K2: eh l'idraulico, al più isolato guardiano berg ha attraversato l'Atlantico in no, perbacco! A meno che non si EDIZIONI GRUPPO ABELE del faro di condividere con re e scien- aereo, Piccard è sceso nella Fossa tratti di una delle tante ineleganze via Giolitti, 21 -10123 Torino ziati la gioia che si prova nell'inviare delle Marianne, Leaky ha trovato il della traduzione, che ci presenta an- Telefono 011/8395443-4-5 Flit/ioli i < .rjio A Mi- una spedizione in Perù". suo sinantropo, Messner ha scalato che un "avventuriero" là dove è Come nella politica e nello sport, l'Everest da solo, Dian Fossey ha chiaro che c'è soltanto, innocuo e fe- così nell'esplorazione moderna gli abitato coi gorilla, tutti sotto l'Aibiet- stoso, un semplice "esploratore". N. 4 riNDjCF - 37 ••DEI LIBRI DEL MESEHÌ

tecniche al servizio di produttori ef- Il soggetto o il trattore? fettivamente ancora isolati ed indi- pendenti". OTIUM EDIZIONI di Antonio Russi Cajanov si colloca in questo filo- ne, al quale fornisce però nuova linfa Ancona, via Cardeto 3b, tel. 071/203436 e, soprattutto, nuovi argomenti, sul Collana 'Scienze Sociali' ALEKSANDR VASIL'EVIÒ CAJANOV, oppure il soggetto economico pro- piano economico senza dubbio, ma L'economia di lavoro. Scritti scelti, a duttore in quanto portatore di lavo- più in particolare sul terreno stretta- DAVID GRIGG cura di Fiorenzo Sperotto, prefaz. di ro. mente politico della organizzazione e Giovanni Mottura, Angeli/Insor, Su questo Cajanov giocherà fino riorganizzazione dei soggetti produt- Milano 1988, pp. 243, Lit 22.000. in fondo, concretamente, la propria tivi delle campagne. Al centro dell'a- Alimentazione autorità, la propria carriera ed infine nalisi di Cajanov è l'economia conta- In Italia 0 nome di Alexandr Vasi- la propria vita; nelle parole dello dina (che comprende l'azienda pa- l'evic Cajanov è legato esclusivamen- stesso Mottura, per Cajanov "... la triarcale a proprietà indivisa e l'a- e sviluppo economico te alla storia del neopopulismo russo società (intesa come insieme com- zienda autonoma di lavoro, ossia Fame e malnutrizione nel mondo 1950-1980 fino al tramonto della NEP. Di Caja- plesso di rapporto sociali concreti, fondata esclusivamente sul lavoro nov teorico, assertore e propugnato- della famiglia contadina, ma che ai diversamente mutevoli e diversa- pagg. 310 -1. 26.000 re di un modello socio-economico di mente interagenti fra loro e con un margini ingloba anche forme azien- produzione in agricoltura (e non solo particolare modo di organizzare la dali semicapitalistiche e semiproleta- in essa) alternativo al capitalismo e, sul versante opposto, alle diverse for- stema sociale non capitalistico e poi me di stalinismo e di nuova e vecchia come sistema arterioso e venoso in collettivizzazione, non si aveva sino- grado di garantire l'organizzazione ra diretta conoscenza. Non a caso dinamica della nuova società e di me- Mottura nella sua prefazione parl^ di Processo alla Costituzione diare i suoi rapporti con l'esterno". "riscoperta", resa possibile da un Si chiude qui, in estrema sintesi, il ci- minuzioso lavoro di traduzioni e di di Barbara Pezzini clo di pensiero di Cajanov. Nei suoi analisi di Sperotto su testi scelti del- epiloghi, esso può, come forse tra- l'autore. spare, richiamare le tensioni che ani- Chi è dunque A. V. Cajanov? Na- marono, a partire dagli ultimi decen- ROSARIO MINNA, Il governo della repubblica, tico, soprattutto nei momenti più critici, resta la to a Mosca nel 1888, formatosi eco- ni dello scorso secolo, il dibattito La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1988, nomista alla scuola di noti maestri necessità di superarne alcune carenze o contrad- ideologico, politico ed economico nei quali Cuprov, Fortunatov, Dimi- pp. X-193, Lit 19.000. dizioni di rilievo. Il problema cruciale prelimi- diversi filoni di pensiero (socialista, tr'ev, Turgan-Baranovskij, diviene nare al dibattito sulle riforme istituzionali è cattolico, mazziniano) sulla coopera- egli stesso il rappresentante più in- Rosario Minna, giudice istruttore presso il tri- quello di precisare, attraverso l'analisi puntuale zione e sulla mutualità in Italia ed in fluente di una nuova generazione di bunale di Firenze ed impegnato commentatore della prassi degli organi costituzionali, le coordi- altri paesi dell'occidente europeo. E tecnici agrari sovietici, come docente di questioni giuridico-politiche, si cimenta in nate di un modello costituzionale che è già altro può darsi che sia così, anche perché, e ricercatore presso l'Accademia questo libro con il tema delle riforme istituzio- rispetto alla sua definizione normativa; nella tutto sommato, vi è una base comune Agraria Timizjazev di Mosca. Vice- nali, o meglio, con una sorta di premessa a que- concezione di questo lavoro mi sembra invece di tra quel discorrere e le radici del pen- ministro dell'agricoltura nell'ultimo sto tema di attualità. Egli spiega nell'introduzio- riscontrare una ambiguità non del tutto sciolta siero populista, cui Cajanov si richia- governo Kerenskij quale alto dirigen- ma: una base comune costituita, in ne di ritenere preliminare al giudizio sulla neces- tra la decisione di analizzare il "farsi" della co- te cooperativo, negli anni difficili definitiva, dalle più o meno estese che vedono l'espatrio di molti dei sità e qualità delle riforme un 'indagine sulla ge- stituzione (che occupa i primi quattro capìtoli e misere condizioni di vita e di lavoro suoi amici più stretti ed in particola- nesi delle istituzioni: alle spalle di questo parte del quinto) e una "concretezza [che] vuole delle masse rurali. Ma Cajanov va ol- re dei neopopulisti, Cajanov matura approccio pone l'interrogativo se al modello co- che l'indagine dai Costituenti e dall' Assemblea tre, la sua è una concezione alternati- invece la decisione di lavorare attiva- stituzionale vada piuttosto ascritto il merito del- Costituente si allarghi anche sui Governi e sui si- va dello sviluppo economico. Egli in- mente con il nuovo governo bolscevi- la crescita della società civile e politica, ovvero stemi politici che fino ad oggi hanno impersona- tuisce che la questione contadina co. Assume di conseguenza alti inca- la colpa della sua attuale decadenza. Il lavoro to e retto la 'cosa pubblica' in Italia" (p. IX), ri- non è legata a problemi di soprav- richi di carattere tecnico nel settore prende in considerazione i momenti del processo ducendo così^ad una sintesi troppo sommaria vivenza o di spazi da ricavare all'in- della pianificazione e (non sembra costituente, in senso proprio, e costitutivo, in questa complessa problematica (nella parte re- terno di un determinato sistema eco- esagerato affermarlo) diventa uno senso lato, inteso cioè come processo di scelta e stante del quinto capitolo). nomico, quanto invece all'afferma- dei personaggi più influenti nel di- zione di un determinato modo di di attuazione, delle istituzioni repubblicane. Il battito teorico ed istituzionale sulla Il limite di questo lavoro sta nell'uso promi- produzione come scelta politica e co- questione agraria. Arrestato su ordi- taglio, e lo stile, della esposizione sono divulgati- scuo di materiali e metodi eterogenei, che riduce me modello di sviluppo. ne di Stalin, nel 1930 è processato a vi: non vengono proposti materiali nuovi, o nuo- il necessario rigore dell'indagine. Si tratta di una A conclusione di questa veloce ri- porte chiuse, quindi deportato in Si- vi metodi di indagine, ma piuttosto vengono ri- difficoltà che registra lo iato esistente tra il dirit- flessione sul pensiero di Cajanov, in beria. presi ed utilizzati i risultati delle ricerche stori- to costituzionale e la sua applicazione ad opera Italia rimane da affrontare un'ultima Già da questi pochi dati si può in- che e storico-costituzionali al fine di presentare degli attori politici, i quali, a differenza dei sog- questione: se, e in che termini, si tuire che ci troviamo di fronte ad un un'ipotesi ricostruttiva del modello costituzio- getti che in altre branche del diritto usano nel possa oggi parlare dell'attualità di un personaggio complesso. Si badi bene, nale. momento della applicazione il medesimo lin- tale pensiero. Non è facile risponde- Cajanov non è marxista e non è bol- re ad un quesito del genere, non fosse Premetto che l'assunto dal quale prende le guaggio giuridico della produzione del diritto, scevico, eppure è chiamato dai bol- altro che per la diversità dei termini scevichi a lavorare in un settore deli- mosse il lavoro di Minna mi appare troppo debo- parlano il linguaggio della politica, che, impo- di riferimento tra la nostra epoca e cato qual è quello della pianificazio- le: ammesso che il modello costituzionale abbia nendo alla dimensione giuridica la sua autono- quella nella quale Cajanov era im- ne; è il più importante esponente del il merito della crescita civile e politica del paese, mia, tende a fagocitarla. (All'autore e all'editore merso. E certo, per stare alla situa- neopopulismo russo, eppure nella non vi è ragione per escludere una verifica della una domanda: dove è pubblicato il saggio su II zione europea, che l'incedere a ritmi scelta finale si distaccherà dai suoi sua adeguatezza ad affrontare i nuovi problemi terrorismo di destra che in quarta di copertina sempre più incalzanti dello sviluppo amici; è un convinto assertore dell'e- dell'oggi; ammesso che l'elasticità della costitu- viene erroneamente indicato come apparso ne La capitalistico, ad ovest, e la cristalliz- conomia di mercato, sia pure oppor- zione del 1948 sia il suo maggior pregio, per la prova delle armi, a cura di Gianfranco Pasqui- zazione attorno a forme di statalizza- tunamente regolata, ma Stalin lo "li- capacità di fornire comunque un collante, un no, Bologna 1984?). zione dai tratti marcatamente buro- quiderà" solo nel 1930. A mio av- cratici ad est, ha per così dire fatto minimo denominatore comune allo scontro poli- viso, le motivazioni di ciò vanno in- piazza pulita in buona misura della dividuate nelle idee stesse di materia oggetto della riflessione caja- Cajanov, nel loro, se così si può dire, noviana. Non si vuole con questo so- fascino.' Con Cajanov l'economia stenere che l'economia contadina è agraria è ad un bivio: come dice Spe- produzione) costituisce un a priori ri- rie), in quanto forma naturale dell'e- nalista, non è la via obbligata per scomparsa, o quasi; tutt'altro. Si rotto nella sua introduzione, siamo spetto a qualsiasi forma statuale con- conomia familiare di lavoro, i cui pervenire al comunismo, bensì una vuole, invece, affermare che è tra- "di fronte ad una delle proiezioni creta". soggetti sono produttori indipenden- scelta politica, come appunto potreb- montata, a me pare, quell'idea di al- specifiche possibili della contrappo- Le radici del pensiero cajanoviano ti di merci. Essa ha come riferimento be essere quella del sostegno della ternatività ai modelli dominanti di sizione fra due concezioni della rivo- sono certamente nel populismo, in il mercato, rispetto al quale non si produzione autonoma a base familia- sviluppo, di tipo capitalistico o ad luzione nelle campagne, in una socie- quella corrente definita "legale" che configura, secondo la riflessione re. Rispetto a quest'ultima, Cajanov economia di stato che siano, sia per tà dove dire campagne equivale a di- si poneva concretamente l'obiettivo Kauskiana, come forma estrema di riprende le analisi sulla sottoccupa- le enormi trasformazioni che sono re maggioranza della popolazione e della lotta sul terreno economico ai resistenza, per di più ambigua (le due zione contadina, nell'economia di nel frattempo intervenute nell'eco- della produzione. Nel primo indiriz- processi di disgregazione della socie- anime, proprietaria e proletaria, del mercato, quale matrice dei processi nomia, nella società, nelle istituzio- zo le nuove tecnologie, organizzate tà contadina dell'epoca. E a questa contadino), ma come realtà intrinse- di disgregazione della base aziendale ni, per cui diventa sempre meno cen- 'razionalmente', vengono alla ribalta corrente fa capo, con Voronov, l'idea camente razionale. Tanto che, come e quindi dei fenomeni di esodo, ab- trale la questione del modo di produ- come elemento centrale della riorga- dell'unità di produzione domestica afferma Mottura, "Cajanov si mo- bandono e, infine, proletarizzazione. zione (della forma di produzione), sia nizzazione delle campagne. Nel se- autosufficiente e, con essa, l'idea di stra assolutamente persuaso che i Egli però va oltre quando afferma per la stessa frantumazione del tessu- condo indirizzo, al contrario, è piut- ritenere possibile per un paese come processi di destrutturazione ed in che la forma di produzione fondata to contadino. Altro è dunque il ver- tosto un determinato modello di or- la Russia dell'epoca, vale a dire in molti casi di liquidazione cui sono sulla sottoccupazione è un modello sante su cui sviluppare il discorso sul- ganizzazione sociale (che registra condizioni di ritardo nello sviluppo state sottopòste in molte aree del storico, in tanto possibile in quanto i le possibili alternative alle forme do- proprio nelle campagne la presenza economico e di arretratezza, l'avvio mondo le aziende contadine non pos- soggetti produttori, dispersi ed ato- minanti di sviluppo economico. E più diffusa e significativa dello strato e l'affermarsi di un processo origina- sono essere adottate come prove di- mizzati sul territorio, e mantenuti ta- non è un caso che la scoperta di Caja- sociale che ne è portatore) ad essere le di industrializzazione "definibile mostrative di una presunta superiori- li, sono passivi di fronte al mercato, nov in questi anni non sia avvenuta ipotizzato come capace di assumere (Sperotto) come transizione accele- tà del modo di produzione capistali- di fronte alle acquisizioni del pro- solo nel nostro paese, ma in molti l'innovazione e di rifunzionalizzarla rata verso la "socializzazione del la- stico". Se dunque il capitalismo, lo gresso tecnico e ne subiscono gli ef- paesi (in particolare gli Stati Uniti) ai fini primari della propria riprodu- voro", [ossia] ... come l'effetto con- sviluppo capitalistico, ha il tratto fetti secondo funzioni e processi ad nei quàli la crisi dell'agricoltura fami- zione". Contrapposizione di indiriz- giunto sia del trasferimento di tecni- della razionalità, altrettanto lo può essi estranei. Da qui secondo Mottu- liare ha indotto economisti agrari pro- zi, mi pare di capire, dove più sempli- che (anche amministrative, mutuate avere l'economia di lavoro a base fa- ra il passo verso — "... la concezione gressisti a ricercare nuovi strumenti di cemente la questione potrebbe essere dai paesi occidentali sviluppati) in un miliare; l'uno e l'altra sono, possono della cooperazione come levatrice analisi non solo della questione agraria posta in questi termini: chi è il centro contesto sociale colto prima dell'av- essere, alternativi ed il capitalismo che presiede alla transizione dell'in- ma anche delle specifiche condizioni del sistema economico? Le macchi- vio dei ... processi di disgregazione, nella forma di capitalismo di stato, sieme delle aziende di lavoro da mi- di produzione e riproduzione delle ne, le tecnologie in esse incorporate sia di una iniziativa volta a porre tali secondo l'analisi secondinternazio- riadi di nuclei produttivi isolati a si- aziende non capitalistiche. NUMERI MIGLIORI ^O SOLO NUMERI.

22^ 'Estms0 ha 33 anni. E li porta bene. Non ha mai rinnegato loQQL 'Espresso ha partecipato e partecipa, con un taglio giomali-1Q r Centoventicinque tra redattori, inviati, corrispondenti e mi- jj spinto e lo stile con cui, in anni ancora oscuri, ha giocato corag-00 tstico inconfondibile, alle grandi battaglie civili, alla polemica LZiJ laboratori, tra cui molte grandi firme-da Alberto Moravia giosaménte d'anticipo sulla cultura del paese. Impegno che gli ha con- culturale, ai progetti di rinnovamento sociale, scavando in profondità e a Umberto Em, da Giorgio Bocca a Eranco Fortini, da Andrea Barbato sentito di passare da poco più di 100.000 mpie iniziali alle 354.000 di assumendo posizioni inequivocabili. a Giorgio Forattini - per un "settimanale d'autore " che non teme con- oggi: segno che c'è sempre più spazio per il giornalismo di qualità. fronti né in Italia, né ali 'estero.

O / "L'Espresso Affari ": 24 pagine di notizie e opinioni sulle strate-^ L'Espresso regala ogni mese "L'Espresso Più " e "L Espresso Sports1 Dall'ultimi indagine "Monitor jSC* di Giampaolo Eabris emerge lj 1 gie finanziarie, la borsa, le imprese, i mercati internazionali, due periodici di concezione attualissima, dedicati rispetta amente1 che L Espresso è letto da "numeri uno cioè da progressisti, emer- il risparmio, gli investimenti personali, confermano la particolare ai piaceri dellavita e allo sport inteso come cultura del tempo libero. geriti.affìueriti.Esiègiuidagnato'ilmoriopoliodellamodernità'.conun attenzionecheL'Espressohasemprededicatoalmondodell'economia Nuove idee editoriali per essere sempre più liànialb stile di lita non solo nettissimo predominiofra i lettori più colti, aperti, impegnati, e della finanza. del lettore abituale de L'Espresso, ma anche del suo ambiente familiare. L'Espresso LA QUALITÀ DEL SETTIMANALE. N 4 riNDICF P* 39 •DEI LIBRI DEL MESE HA

pareysoniana sull'arte ha la sua for- re e tuttavia tentativa, niente affatto Verità e stile mulazione fondamentale in Estetica. garantita. "L'opera d'arte non di- Teoria della formatività (I" ed. 1954). pende da nulla che le sia esterno.., ha di Roberto Salizzoni Formatività è insieme produzione e tutto ciò che deve avere, niente di invenzione, è quel fare che "mentre più e niente di meno". Nella sua per- fa, inventa il modo di fare". Tutta fezione l'opera d'arte si apre all'in- SERGIO GIVONE, Storia dell'estetica, si della tecnica in arte; per questo il cui attraverso l'estetizzazione della intera l'attività umana ne è caratte- terpretazione infinita delle letture e Laterza, Bari 1988, pp. 278, Lit fulcro di una tale storia non può che tecnica la verità "è liberata allo sti- rizzata, ma solo l'arte ne costituisce delle esecuzioni, proprio perché è 25.000. essere costituito dai romantici, per i le", il tramonto dell'estetica nell'er- la specificazione pura. La teoria della conclusione di un processo che tenta LUIGI PAREYSON, Estetica. Teoria del- quali "romantizzare" è sinonimo di meneutica si rivelerebbe un vero formatività prende corpo attraverso soluzioni, che interpreta possibilità la formatività, Bompiani, Milano "interpretare" e "implica la verità". mezzogiorno. un'analisi ampia e sistematica dell'e- — l'artista si fa interprete della per- 1988, pp. 357, Lit 8.000. Givone offre una sintesi breve ed F tutta la filosofia moderna che sperienza estetica, tanto dell'arte sona che lui stesso è. LUIGI PAREYSON, Filosofia dell'inter- efficace del pensiero sull'arte e sul nel libro viene fatta ruotare intorno quanto del fare non artistico, in quel Pareyson svilupperà ed evidenzie- pretazione, a cura di Marco Ravera, bello a partire dall'antichità, ma af- alle quattro articolazioni fondamen- che ha di propriamente umano, di in- rà nella sua filosofia successiva — di Rosenberg e Sellier, Torino 1988, ferma che è solo con Kant che si ha tali ricordate (Kant, i romantici, ventivo e formativo. Quello della cui l'antologia curata da Marco Ra- pp. 243, Lit 21.000. "il vero e proprio atto di nascita del- Nietzsche, Heidegger), tanto nelle formatività si può ben considerare vera rende conto con ampiezza e pre- l'estetica: il formarsi di un sapere in sue correnti più lontane da ipotesi er- un mondo in cui la verità è "libera- cisione — i caratteri di scommessa e Nella sua storia Givone si occupa grado di elevare la riflessione sull'ar- meneutiche, come quelle positivisti- ta" alla forma e allo stile, come possi- di rischio di un tal liberarsi della per- essenzialmente della moderna rifles- te al piano in cui l'arte fosse non sem- che, quanto nei più recenti sviluppi bilità per l'artista e per l'uomo, sola- sona alla verità della forma, senza sione filosofica sull'arte, secondo mai tuttavia portare in primo piano una definizione di estetica che oggi è l'ipotesi di una forma della verità, in- prevalente in ambito scientifico e ac- tesa come condizione di destino o di cademico. Un'estetica intesa come epoca: il liberarsi dalla verità della disciplina che riguarda gli aspetti del- forma resta comunque precisamente l'esperienza estetici nel senso etimo- L'inautentico esiste? un atto di libertà della persona. Un logico del termine, ad esemplo la per- tratto caratteristico di Pareyson, che cezione, la sensibilità, il gusto, la bel- di Dario Voltolini mi sembra lo differenzi anche rispet- lezza, abbiano o non abbiano questi to alla sua scuola, mi pare che possa aspetti un rapporto con l'arte, non essere considerato proprio questo: il sarebbe affatto illegittima, né incon- voler rimanere, tessendo il nesso ar- ROBERTA DE MONTICELLI, Il richiamo della di conversione si ferma qui. C'è qualcosa nei ri- sueta, ma di fatto risulta attualmente te-interpretazione e teorizzando la persuasione. Lettere a Carlo Michelstaedter, volgimenti agostiniani che non persuade. C'è poco praticata, in Italia in particola- portata ontologica dell'arte, un pen- Marietti, Genova 1988, pp. 115, Lit 16.000. re. La storia di questa estetica por- qualcosa di filosoficamente poco ricco nella satore della verità della forma e npn rebbe ovviamente dei problemi mol- spaccatura tra l'autenticità e l'inautenticità, che un ideatore di forme della verità. to diversi da quelli affrontati da Gi- Sembra dunque che per vivere autenticamente sembra sempre promettere più di quanto riesca Il libro di Pareyson è un classico vone, sarebbe comunque più ampia e la propria vita sia necessario capovolgere qualco- poi a mantenere. Ricordo la produzione filosofi- dell'estetica, non solo per l'impor- non potrebbe ad esempio ignorare i sa in se stessi, raggiungere qualche luogo di sé e ca precedente di Roberta De Monticelli, i suoi tanza dell'occasione storica che crea vari linguaggi della critica, nella mi- riscattarlo, sentire profondamente che le fasi di studi su Frege e Wittgenstein, e non trovo traccia nel momento in cui esce: il rilancio in sura in cui si integrano nel gusto di Italia della riflessione estetica dopo un'epoca. un simile processo sono scandite dalla necessità e in essi di sterilità, di automistificazione, né tan- non dalla scelta, vederne l'improrogabilità. De- tomeno di asetticità senza pathos e convinzione. Croce, ma anche per le intrinseche All'interno della riflessione filoso- qualità di rigore filosofico. Riletto v'esserci una svolta, pare testimoniare questo li- Tutt'altro, anzi. Mi chiedo allora non dove stia fica sull'arte Givone privilegia una li- oggi, a più di trent'anni dalla prima bro di meditazioni travestite stilisticamente da nea precisa, quella che nell'arte e at- di casa l'autentico, come lo si raggiunga, bensì edizione, mi pare che riveli in modo traverso l'arte pensa il problema del- lettere al filosofo Carlo Michelstaedter. Questa quando mai sia esistito l'inautentico. Forse, non più marcato — com'è inevitabile — la verità. Ne derivano alcune esclu- svolta assume le forme della conversione, del essendo persuaso dalla prova ontologica, non alcune affinità e parentele: partico- sioni non così scontate, come quella viaggio interiore: in un percorso essenzialmente trovo così sconvenienti le sue trascrizioni in lin- larmente rilevanti sono quelle che lo di buona parte dell'empirismo ingle- agostiniano, la figura del destinatario viene via guaggi formali. Ciò che invece persuade, adesso avvicinano all'estetica di Dewey, per se e dell'illuminismo francese. Non si via facendosi portatrice di alcuni contenuti che come tempo fa, è la capacità di Roberta De l'ampia e profonda interconnessione tratta tuttavia di una scelta gratuita, la vita autentica deve avere. Michelstaedter rap- Monticelli di catturare sulla pagina con rapidissi- di arte e vita che le due filosofie of- ma della conseguenza della scommes- presenta la volontà di bandire ogni compromesso mi movimenti della frase una quantità di intui- frono. sa filosofica che costituisce l'anima dalla propria esistenza. Il suo suicidio ha conse- zioni ed immagini, spesso davvero felici, asso- Il motivo per cui R. Rorty, in La del libro. Givone chiude la propria filosofia e lo specchio della natura, ha gnato alla nostra cultura la figura del filosofo ciandole in virtù di una sintassi estremamente storia con un'ipotesi sul tramonto potuto recuperare Dewey alla cor- dell'estetica. Si tratta di un tema as- giovane, estraneo ormai per sempre al degrado ritmata che prescinde dalla scelta del genere let- rente "marginale" ed ermeneutica sai dibattuto, che ha preso il posto e accademico che la filosofia stessa patisce all'om- terario: la si ritrova in queste lettere così come della filosofia contemporanea è lo ha sviluppato quello hegeliano della bra delle scuole, nutrita di libri dispute e tradi- nei saggi accademici di filosofia del linguaggio. stesso per il quale Pareyson ha sapu- morte dell'arte: attraverso un "de- menti, agonizzante sotto le parrucche. Qui il di- Bisogna comunque riconoscere che a Michel- to collocarsi all'origine e al centro creto sull'arte come cosa del passa- scorso di Roberta De Monticelli diventa senza staedter, e non a Frege, si può scrivere che "Ha dell'ermeneutica italiana con un li- to" — per usare un'espressione di mediazioni autobiografico: come filosofa mette almeno questo vantaggio, Tessere stati tratti dal- bro, l'Estetica appunto, evidente- Maurizio Ferraris nel suo interessan- in crisi il proprio passato filosofico devoluto, la costola di un altro. Risparmia l'equivoco ini- mente sistematico e concettualmente te contributo al volume — cioè con- nell'alveo della filosofia analitica, proprio a ziale della falsa persuasione, sia nella sua forma "costruttivo": la coerenza con cui statando la morte dell'arte, l'estetica quelle discussioni inautentiche attorno a que- aristocratica e demodée di peccato d'orgoglio, entrambi hanno pensato l'esperienza procrastina e amministra il proprio dell'uomo (forma e stile nella sua stioni di logica formale, di linguaggi artificiali, sia in quella gaglioffa e impiegatizia della co- tramonto. Ma è precisamente qui, al condizione di successo, secondo Pa- suo tramonto, nel momento in cui di povera e astratta metafisica dei mondi possibi- scienza grassa, soddisfatta. L'immagine di un lu- reyson) come occasione e orizzonte perde la propria attualità di filosofia li in cui si mette in formule nientemeno che la cifero in gonnella {ma in fondo anche di un don all'interno del quale la verità può es- speciale, che l'estetica secondo Gi- prova ontologica dell'esistenza di dio. Occuparsi Giovanni e di un Faust) è tanto ridicola quanto sere interpretata, e non come suo tra- vone, può riscoprirsi autorizzata ad di ciò è stato quindi occuparsi di cose da cui non poco persuasivo sarebbe, in panni femminili, il vestimento. un ruolo attuale come filosofia gene- era persuasa. Devo però ora confessare anch'io tuo 'grosso signore', con l'ottimismo schiaccia- rale. A decidere di questa nuova at- qualcosa, e cioè che la mia comprensione della sassi dei suoi luoghi comuni e la botte di ferro tualità è la situazione che sta matu- ricchezza e della profondità dei processi interiori della sua assicurazione sulla vita". rando in quella "realtà dell'esisten- za" rispetto alla quale l'estetica ap- pare a prima vista marginale. Il mondo contemporaneo è carat- terizzato da un processo di estetizza- plicemente descritta nelle sue mani- post-heideggeriani, come le filosofie zione della tecnica, nel quale "la tec- festazioni, bensì giustificata nelle di Gadamer e Derrida: tuttavia quel- Nuove Piazza Santa Cecilia 18/18A nica... è per così dire costretta a esi- sue condizioni trascendentali di pos- la di Givone resta una storia che pun- Edizioni 00153 Roma bire la propria natura estetica, la pro- sibilità'. I romantici con la loro tipica ta più sull'incisività della parabola Telefono pria 'vocazione' ad una produttività tesi: "non c'è verità senza stile, non che sulla moltiplicazione delle pro- Romane (06) 5891064-5818061 che si potrebbe riportare senza forza- c'è stile senza verità", inaugurano spettive, che risulta quindi più atten- ture a quella 'spontanea' e 'libera' "la parabola nella quale, in definiti- ta alla tempestività delle svolte che NOVITÀ' dell'arte". va, si consuma la storia dell'estetica alla pluralità dei linguaggi. Il risulta- to è quello di una narrazione av- Se così è la verità del mondo della come noi la intendiamo". Consun- M Liliana Ebalginelli ® Roberto Piumini vincente. Non si tratta di un reperto- tecnica è quella dell'arte: pensare la zione che si realizza attraverso Il giardino meraviglioso Il re dei viaggi Ulisse Nietzsche, nella cui nozione di rio erudito e nemmeno di "un ma- verità dell'arte nel momento in cui la e altre fiabe Illustrazioni di "grande stile" risuona e prorompe il nuale completo di storia dell'estetica si consegna al passato può voler dire Illustrazioni di Cecco Mariniello pensare la verità del mondo della tec- tragico, pensato come "l'essenza del- che soddisfa ogni esigenza di infor- Maria Toesca mazione", come si afferma nella nica che si prende in consegna dal l'esperienza estetica"; e definitiva- IN CORSO DI STAMPA presente. Ora, è stato il pensiero er- mente con Heidegger che ponendo ' quarta di copertina. Mi pare che ad M Angelo Petrosino esempio Diderot, di cui nel libro non meneutico ad esercitarsi in particola- l'arte come origine rovescia il proble- La febbre del karaté M Luigi Antonello Armando si parla mai, possa comunque rispon- re sul problema della verità dell'arte, ma kantiano — le condizioni ricerca- e altre storie Storia della psicoanalisi dere a qualche non marginale infor- per questo il tramonto dell'estetica, te per l'arte sono considerate ora co- Illustrazioni di in Italia me poste dall'arte stessa. "Soggia- mazione su quel che è estetica. Si nel momento in cui si dispone a pen- Mirek dal 1971 al 1988 sare la verità dell'estetizzazione della cendo all'arte" riconosciuta come tratta invece di una "vera" storia per tecnica, non può che avvenire nel- origine, trasformandosi in pensiero il coraggio della scommessa e la ten- l'ermeneutica; per questo deve esse- della verità aperta e custodita dall'ar- sione della scrittura. Fiera del libro per ragazzi re l'ermeneutica a dare le coordinate te, l'estetica diventa definitivamente Givone appartiene alla "scuola di Bologna 6/9 aprile 1989 ermeneutica: si dispone all'interpre- di una storia adeguata dell'estetica Torino", e in una prossima storia il Padiglione 29 - Stand D 1 nel momento in cui ritrova "il più tazione dell"'essenza dell'esperienza suo nome sarà sicuramente introdot- propriamente suo, e più radicale, estetica" e non alla sua fondazione to nella parentesi del relativo para- problema", quello della verità del- su principi di verità ulteriori. Se dav- grafo: IV, 3, Pareyson e la scuola di l'arte, reso cruciale dalla metamorfo- vero il nostro mondo fosse quello in Torino (Eco, Vattimo). La riflessione pag. 401

zioni, etc.) che intende rappresenta- metodi e idee utili a convalidare la re. Un modello mentale è composto funzione di unificazione svolta dai Una teoria della mente da elementi e relazioni che rappre- modelli mentali nelle attività cogniti- sentano uno specifico stato di cose, ve. di Bruno Bara strutturati in modo adeguato alle Il volume possiede quattro parti procedure che su di essi dovranno principali, che analizzerò una per PHILIP N. JOHNSON-LAIRD, Modelli pur farla (se no che recensione sareb- operare. Al di là dell'aspetto iconico, una, e che trattano i seguenti argo- mentali, Il Mulino, Bologna 1988, be?), ma in rilettura mi colpiscono la peculiarità fondamentale dei mo- menti: il metodo computazionale, ed. orig. 1983, trad. dall'inglese di con una qualche sgradevolezza. Un delli mentali rispetto alle altre moda- l'inferenza, il linguaggio e la coscien- Alberto Mazzocco, pp. 744, Lit ottimo esempio di interazione fra co- lità in uso per rappresentare la cono- za. ^ 65.000. gnizioni ed emozioni, che potrei sug- scenza consiste nel fatto che i model- Metodo computazionale. L'intero li- gerire a Johnson-Laird come caso da li sono costruiti in modo finalizzato, bro può essere considerato una dimo- E uscita, nella collana di Scienze considerare nell'ultimo capitolo sulla pronti per essere usati da una parti- strazione in vivo della tesi che il me- cognitive e intelligenza artificiale del coscienza. colare procedura. I modelli sono todo computazionale, che richiede la Mulino, la traduzione italiana di uno Philip Johnson-Laird è nato nel quindi relativi, non assoluti, e hanno definizione di procedure sempre ri- dei testi fondamentali della scienza 1936 a Leeds, ha studiato a Londra un aspetto di intenzionalità comple- petibili su calcolatore, possiede un'i- cognitiva: quel Mental models che fino al conseguimento del dottorato tamente nuovo in letteratura. Per neguagliabile efficacia nello studio rappresenta uno dei pochi contributi in Psicologia, e ha insegnato all'Uni- esempio, della rivista che state leg- della mente. L'autore è piacevolmen- FRANCO DEL CORNO, sicuramente innovativi — non ce n'è versità di Londra e a quella del Sus- gendo non c'è un unico modello te estremista, nel dichiarare che il MARGHERITA LANG metodo di simulazione su calcolatore (a cura di) è l'unico oggi in grado di rendere una PSICOLOGIA CLINICA teoria psicologica o linguistica signi- Gli ultimi due volumi di ficativa per la comunità scientifica. una sistemazione La sperimentazione, l'osservazione ecologica, la pratica clinica rimango- originale, che affronta tutti Pia philosophia no utili e informative, ma con un i temi della diagnosi, del ruolo ancillare rispetto a quello che trattamento e della dì Pietro B. Rossi ha un programma di calcolo in grado ricerca. di riprodurre gli aspetti centrali di una teoria. Tutto ciò che non è simu- 4. Trattamenti in setting CESARE VASOLI, Filosofia e religione nella cul- sofico-religiose del Ficino e la particolare situa- labile, almeno in linea di principio, individuale tura del Rinascimento, Guida, Napoli 1988, zione politica di Firenze, si apre la seconda parte non è più scientifico: ma quello che è Psicoterapie e trattamenti pp. 376, Lit 30.000. del volume, alla ricerca di altri filoni della reli- un'assioma della scienza cognitiva viene qui giustificato e continuamen- somatici. giosità del Rinascimento. I momenti della storia culturale e religiosa italiana del Cinquecento il- te vivificato da un autore che possie- 500 pagine, lire 50.000 Il progetto unificatore di quest'ultima raccol- ta di contributi di Cesare Vasoli, pur nella ripre- lustrati nei tre contributi hanno come riferimen- de una cultura amplissima, in grado di farlo spaziare da ogni area della sa di temi e di personaggi altre volte visitati, è lo to il francescano bosniaco Juraj Dragisic, meglio 5. Trattamenti in setting psicologia alla letteratura o alla musi- conosciuto col nome di Giorgio Benigno Salviati di gruppo studio delle linee direttrici e di incontro delle tra- ca. (dal cognome della famiglia fiorentina che lo Psicoterapie di gruppo, dizioni filosofico-religiose che ebbero larga in- Basterebbe la parte generale a far- terapie sistemiche, fluenza sulla cultura del XV e del XVI secolo, a ne un testo di grande utilità didatti- terapie creative e terapie cominciare dall'ideale ficiniano della pia philo- ca, anche perché, al di là delle teorie, sociali. sophia. Ed è al Ficino e al suo programma di un un po' di fascino è indispensabile profondo e radicale rinnovamento della vita reli- perché un giovane studente — o un 288 pagine, lire 34.000 giosa, sotto il segno di una rinata sapientia pla- anziano professore — si convertano tonica, ma anche ermetica e orfica, che il lettore a un paradigma. E il fascino degli è invitato a tornare e nella cui prospettiva è invi- studiosi ora operanti allhnterno del TERESA ISENBURG tato a porsi per l'interpretazione di alcuni mo- paradigma computazionale, da VIAGGIATORI NATURALISTI Chomsky a Kosslyn, da Parisi a John- menti delle vicende culturali e religiose del pri- ITALIANI IN BRASILE son-Laird, con l'aggiunta di pratica- mo Cinquecento italiano. All'analisi del De 9 NELL'OTTOCENTO mente tutti gli psicologi teorici di fa- Christiana religione e del De amore sono dedi- La dimensione magica, la ma internazionale, aiuta nell'orien- cati i primi due contributi della prima parte del tare i ricercatori verso una piena ac- fuga dalla civiltà, le prime volume. Questi due trattati, elaborati rispettiva- cettazione della scienza cognitiva. Se esplorazioni scientifiche: mente nel 1474-75 e nel 1479, in un periodo dif- una tale operazione di consenso riu- una ricostruzione gustosa ficile della storia fiorentina, propongono la na- scisse fino in fondo, il risultato sa- e penetrante. scita di una nuova religio, l'idea di quella pia rebbe che anche le scienze dell'uomo 124 pagine, lire 15.000 philosophia che nel suo lungo cammino sì è in- avrebbero una metodologia forte che le riunifica, separando ciò che è contrata con la rivelazione biblica per risolversi scientifico da tutto ciò che non lo è. in una teologia cristiana profondamente percorsa CORRADO DE FRANCESCO La psicologia non scientifica conti- GUIDA RAPIDA da tematiche platoniche, neoplatonìche ed erme- nuerebbe probabilmente per la sua ALL'USO DEL tiche: il Cristo annunciato anche da altre rivela- strada, ma con un'immagine e un'u- PERSONAL COMPUTER zioni (gli Oracula sibillina, Ermete) mostra l'ac- tenza modificate: l'astrologia è di- cordo profondo tra cristianesimo e prisca theo- vertente, e la magia ricca di felici in- Pratico, chiaro, essenziale: logia, tra l'annuncio della venuta del Cristo e tuizioni, ma nessuno pensa seria- i consigli e le conoscenze l'annuncio della deificatio della natura umana, mente a finanziare gli oroscopi con per usare per la prima, fine ultimo di quell'amore che è insieme eros e denaro pubblico, o a contrapporre al volta un pc. Per scrivere caritas. Dopo la Nota sul volgarizzamento fi- premio Nobel il premio Merlino. o tenere appunti, per Inferenza E nell'area del ragionamen- ciniano della "Monarchia", impresa vista alla gestire la propria to sillogistico e spaziale, e nei pro- luce dì una possibile connessione tra le idee filo- corrispondenza o creare grammi di simulazione su calcolatore un proprio archivio. ad essa dedicati, che troviamo la 136 pagine, lire 15.000 massima evidenza sperimentale a fa- vore dei modelli mentali. L'autore si confronta in primo luogo con la prin- più di uno all'anno — allo studio del- sex. Attualmente lavora alla Applied "giusto" in quanto più vicino alla cipale tesi contraria ai modelli men- la mente umana. Non è semplice far- Psychology Unit del Medicai Re- realtà; al contrario, ce ne sono tanti FABRIZIO ONIDA tali, la cosiddetta dottrina della logi- ne una recensione oggi, perché è im- search Council, a Cambridge, uno quanti sono gli usi possibili di una ri- ROBERTO MALAMAN ca mentale, il cui più noto rappresen- possibile porsi in un atteggiamento dei più importanti centri mondiali di vista, ciascuno evidenziante caratte- (a cura di) tante è stato Jean Piaget. La logica equivalente a quello che poteva avere ricerca pura e applicata in psicologia. ristiche che interessano gli obiettivi mentale postula che esista una vera e INDUSTRIA ITALIANA un lettore nel 1983, quando è stata Si occupa di linguaggio, di ragiona- particolari per cui quel modello è sta- propria logica nella mente adulta, e E ALTE TECNOLOGIE pubblicata l'edizione originale. Pri- mento, e ultimamente di emozioni e to costruito. Una rivista si può legge- arriva ad affermare che il ragiona- Il primo quadro compiuto ma dell'uscita di questo libro, non autocoscienza. Non c'è oggi scienzia- re, si può bruciare, si può mettere in mento non è nient'altro che il calcolo e approfondito delle esisteva in scienza cognitiva un con- to cognitivo europeo che gli si possa libreria, si può dare in testa a un mi- proposizionale così come è definito cetto paragonabile a quello di model- dire superiore, e infatti si sta trasfe- nistro: un modello dovrà evidenziare opportunità, delle capacità dalla logica formale. e delle debolezze reali lo mentale, mentre oggi questo rap- rendo negli USA, all'Università di la leggibilità, un secondo l'ignibilità, un terzo l'estetica, un quarto la po- La tesi di Johnson-Laird è invece dell'industria italiana nelle presenta uno dei paradigmi di ricerca Princeton. Se in Italia piangiamo sui comunemente utilizzati, e con cui destini della nostra ricerca, massa- tenza contundente. A scopi diversi, che i processi mentali umani non sia- tecnologie avanzate. non si può trascurare di confrontare crata dai clientelismi e dalla miopia modelli diversi, sia pure con dei trat- no strutturati secondo le regole di al- Pref. di Umberto Colombo ogni nuova proposta. L'effetto sor- politica, la Gran Bretagna non è da ti in comune, visto che una rivista re- cuna logica: anche quando noi af- 2 volumi, 832 pagine, lire presa che si aveva sei anni fa non si meno, grazie all'efficienza della si- sta sempre una rivista. frontiamo e risolviamo problemi 88.000 ha più adesso; ma se la sorpresa non gnora Thatcher nello smantellare Secondo i sostenitori di tale ap- squisitamente formali — come i sillo- c'è più, è proprio perché il libro stes- oghi centro pubblico di un qualche proccio, la gestione di modelli da gismi — lo facciamo attraverso pro- so esiste e ha causato un cambiamen- prestigio. parte di procedure esplicitate per- cedure che non hanno nulla a che fa- to significativo nella conoscenza co- Questo volume rappresenta il pri- mette di rendere conto in linea di re con quelle logiche. I sillogismi so- mune di psicologi, linguisti e infor- rtio importante risultato teorico del- principio di tutti i processi mentali, no deduzioni basate su due premes- matici. l'approccio "mental models" allo dal ragionamento al linguaggio, dalla se; entrambe le premesse possono Una seconda difficoltà — del tut- studio della mente umana. Possiamo memoria alla coscienza. Johnson- assumere una delle quattro seguenti to personale — a una rimeditata re- definire un modello mentale come Laird propone una prima sistematiz- forme: censione sta nella stima assoluta che una struttura finita che, al livello zazione teorica dei risultati ottenuti tutti gli X sono Y (asserzione uni- ho per l'autore, e che rende proble- prescelto d'analisi, offre una corri- dai ricercatori all'interno di questo versale affermativa); alcuni X sono Y matica ogni valutazione critica: qual- spondenza anche analogica con lo paradigma, cogliendo da intelligenza FrancoAngeli che obiezione, qualche riserva devo stato di cose (oggetti, concetti, situa- artificiale, psicologia e linguistica n 4 LINDICF P^ 41 ••DEI LIBRI DEL MESEBH

speranze, e qualche indicazione, che nunciato al modello stesso oltre che

blicata in Italia (Liguori, 1986). Nel- l'altro campo prevaleva la solida tra- La città celeste, un grande cantiere dizione anglosassone con opere sug- gestive (e mai pubblicate in Italia) di Enrico Castelnuovo come The Gothic World di John Har- vey, i fondamentali Buildings in En- • SCUOLA MEDIA rumeno "vado a Bucarest", per cui il gland di L.F. Salzman (1950) e la se- OTTO VON SIMSON, La cattedrale goti- nismo? Quali relazioni la unirono conda edizione (1949) del classico 6. Damiani - L. Dionisi ca, prefaz. di Chiara Frugoni, Il Mu- con le grandi tendenze culturali del malinteso sarebbe stato sicuro e tota- The Medieval Mason di Knoop e Jo- lino, Bologna 1988, ed. orig. 1956, tempo? le. Forse succede lo stesso per la cat- Parola x parola nes per arrivare nel 1961 a The Con- trad. dall'inglese di M.A. Coppola, Da molto ci si interroga su questi tedrale gotica, gli uni non vi vedono Un viaggio nel mondo delle parole struction of Gothic Cathedrals dell'a- pp. 13-312, Lit 35.000. problemi, si propongono risposte di- che metafisiche della luce simboli, Testi integrativi e per le vacanze verse, talora molto distanti tanto da metafore, radici teologiche e filosofi- mericano John Fitchen, ammirevole studio sulla costruzione delle volte Cos'è una cattedrale gotica? Quali far pensare che spesso con lo stesso che, baldacchini di Mosè, templi di Una serie di proposte didattiche per gotiche, mentre in Francia Pierre du ne sono gli elementi significativi, nome non si designi la medesima co- Salomone, palazzi del Graal, Geru- l'approfondimento e la verifica dei Colombier sulla scia della tradizione connotanti? Come venne costruita, sa. Jonesco aveva messo in guardia salemmi celesti, gli altri non vi rico- programmi scolastici. degli archéologues positivisti pubbli- da chi e in base a quali principi? qua- sulle difficoltà della comunicazione noscono che cantieri, impalcature, cava nel 1954 Les Chantiers des Ca- G. Pittano - G. Monti le significato ebbe per i contempora- quando aveva scritto che dicendo logge di lapicidi e muratori, luoghi thédrales. La stampa nel 1960 del mo- Fatti e parole (2 voli.) nei che assistettero alla crescita nella "vado alla capitale" un francese dove si sperimentano tecniche di co- numentale testo di Paul Frankl, The Italiano, storia, geografia loro città di questo gigantesco orga- avrebbe pensato "vado a Parigi", un struzione, di taglia della pietra, di Gothic, con il sottotitolo sei secoli di M. Caminoli - M. Maggioni interpretazioni, concludeva questa A. Negri - E. Querena stagione opima. Numeri e natura (2 voli.) Proprio in quei tempi (1956) era apparso un volume destinato ad ave- Matematica dopo Magico Hypergon re grande fortuna e successive riedi- la 3a media zioni, e che viene oggi, dopo più di trent'anni, proposto al lettore italia- M. Petermann - M.J. Dainelli no, The Gothic Cathedral, di Otto DOMENICO PROLA, alle aggiunte al catalogo di questo o quel nome, Jouez frangais (2 voli) Architetture Barocche in von Simson. Un libro ricco e sugge- Piemonte, fotografie di Giorgio Jano, rileva- quanto all'esemplificazione della grandissima stivo che tratta della nascita della ar- P. Parlato - M. Tarantino mento planimetrico di Enrico Peyrot, intro- varietà e delle singolari potenzialità di un ristret- chitettura gotica massimamente at- Play it again (2 voli.) duz. di André Carboz, Alinari, Firenze 1988, to repertorio tipologico. Un alto numero di edifi- traverso tre esempi-chiave: Saint- G. Padoan pp. 280, 120 ili, Lit 260.000. ci sacri fu eretto in Piemonte in quest'arco di Denis, Sens, Chartres. La scelta è si- tempo, e in particolare nel corso del Settecento, gnificativa: iniziare il discorso dalla Gioca con la storia (2 voli.) Quasi sessantanni fa A.E. Brinckmann pub- spiegando in materiali modesti autentici tesori di ricostruzione della chiesa abbaziale Leggere nel tempo e nelle civiltà blicava in ristretto numero di copie un libro bel- genialità progettuale: qui ne viene proposta una di Saint-Denis significa porre alla ba- se dello sviluppo del gotico, come Collana diretta da G. Pittano e G. Monti lo e inaspettato, il Theatrum Novum Pede- scelta calibrata, che sottolinea con particolare attenzione monumenti in imminente pericolo di aveva proposto Panofsky, un grande Classici resi accessibili agli studenti montii. Sotto questo titolo, ripreso da un celebre committente, l'abate Sugerio, rico- rovina che la segnalazione potrà contribuire a attraverso un approccio nuovo e atlante seicentesco che illustrava terre e castelli noscere come carattere fondamenta- accattivante. del Duca di Savoia, era presentata, con buone fo- salvare o quanto meno a documentare. le del nuovo stile la luminosità, su cui tografie, una abbondante scelta di chiese baroc- La preparazione dell'opera è stata lunga; per Sugerio tanto insiste nei suoi scritti e Odissea che piemontesi. Veniva così rivelata all'Europa anni l'autore ha dedicato il suo tempo libero a che egli realizzò con la nuovissima Eneide la ricchezza di questo patrimonio che qualità, una perlustrazione minuziosa, suscitata dall'en- varietà delle vetrate, identificarne le I promessi sposi continuità, varietà, ponevano ben al di sopra tusiasmo che l'insegnamento di Mario Passanti origini nel neoplatonismo del XII se- delle frontiere regionali. Del Brinkmann Ru- — intelligente architetto, ottimo e schivo studio- colo con la sua mistica della luce. Vuol dire fare della vetrate — e della J. Vallverdù dolph Wittkower, un entusiasta del barocco pie- so, gran personaggio della Torino del dopoguerra estetica che vi sta dietro — l'elemen- montese, si serviva come di un impareggiabile II figlio della pioggia d'oro — gli aveva saputo comunicare. to generatore dell'architettura goti- Baedeker, si che gli avvenne una volta di cercare Dalle 1200 schede così riunite sono state scelti ca, e vederne il principale e caratte- Il gusto di leggere a lungo a Nizza Monferrato una chiesa che si tro- questi centoventi esempì. Di ognuno di essi si dà rizzante compito nella creazione di Collana diretta da vava a Nizza Marittima, ma di cui l'attendibilis- una breve notizia che accanto ai dati documen- una parete chiara, diafana, scintillan- A. Santangelo e T. Tiraboschi simo cicerone non aveva precisato l'ubicazione. tari fissa il rapporto del monumento con lo spa- te che sostituisca le antiche mura pe- Una collana costruita sugli orientamenti di Una buona mappa impedirà che simili disav- zio urbano o agricolo circostante, una pianta, santi e opache dell'edificio romani- gusto dei lettori più giovani. venture possano capitare ai lettori di questo una foto dell'esterno e una dell'interno, in bian- co. Di qui una serie di corollari, in primis quella priorità del committen- A. Conan Doyle theatrum novissimum, sontuoso atlante di cen- co e nero o a colori. L'illustrazione è di eccezio- nale suggestione e di grande capacità comunicati- te sull'architetto, della cultura teolo- Avventure toventi chiese barocche piemontesi scelte non gico-filosofica su quella tecnico-ma- va. Le foto degli intemi sono infatti zenitali, vi- di Sherlock Holmes tanto nei grandi centri, ma in quelli medi e pic- nuale. coli. Privilegiando oratori, e cappelle talora sioni d'insieme prese dal basso verso l'alto che In questa ricerca del committente- F. Iskander fulmineamente comunicano pianta, elevazione, sconsacrate al margine di una strada o in mezzo demiurgo che riesce a far prendere Il té e l'amore per il mare alle vigne, edifici di confraternite, santuari e forme delle volte, e delle cupole, profili delle tra- forma materiale nell'edificio da lui chiese parrocchiali meno conosciute, lasciando beazioni, volumi, fonti di illuminazione, spazio. G. Padoan commissionato alla propria cultura e Amici di zampa e di penne da parte le opere più note di Guarini, Vittone o Per questo Giorgio Jano ha reperito e sapiente- alle proprie attese estetiche le cose Alfieri ed estendendo l'indagine a tutto il territo- mente utilizzato un antico obiettivo Hypergon possono ulteriormente complicarsi: rio dell'attuale Piemonte, esso propone una con apertura a 140° che permette eccellenti ef- se dietro la ricostruzione di Saint- • SCUOLA MEDIA campionatura significativa di un tessuto connet- fetti senza le deformazioni prodotte dai moderni Denis c'era Sugerio, e dietro quella SUPERIORE tivo solido e diffuso. fish-eye. della cattedrale di Sens il vescovo Henri le Sanglier, alle origini della G. Damiani - L. Dionisi Due secoli all'incirca sono abbracciati e nu- cattedrale di Chartres troviamo qual- Il filo d'Arianna merose personalità di architetti (oltre una cin- cosa di meno preciso e individuale, nel labirinto dei segni quantina), ma l'attenzione è portata non tanto non tanto un vescovo, ma una tradi- zione, una cultura, quella della scuo- A. C. Candeli - A. Chiarini la che aveva dato tra XI e XII secolo L'Italiano con il computer nomi tra i più grandi della storia della cultura europea: da Bernardo e G. Beale - L. Cucciarelli erezione delle volte, di produzione e messa in opera di vetrate, dove si Thierri di Chartres a Guglielmo di Tips and tricks trattano salari degli operatori, divi- Conches, a John di Salisbury a Gil- M. Petermann - M. J. Dainelli sione del lavoro, compiti e mansioni bert de la Porrée e che fu una rocca- Les règles du jeu GIAN LUIGI BECCARIA del capomaestro. Lo stesso edificio è forte del platonismo medievale. CONCETTO DEL POPOLO così percorso da visitatori che si in- In questo caso l'architetto ignoto L. Baldazzi crociano tutto il tempo ma non si in- che progettò la ricostruzione dell'e- Lavorare con il greco CLAUDIO M ARAZZI NI contrano mai e forse nemmeno si ve- dificio dopo l'incendio del 1194 dono, come in un castello incantato. avrebbe saputo far sue, interpretare C. Monaco Gli anni del dopoguerra furono ed esprimere le attese dei canonici. Viaggio nei secoli straordinariamente fertili di ricerche Non solo, nella volontà di imposses- dal medioevo a oggi L'ITALIANO che andavano nelle due direzioni. La sarsi e di inverare l'eredità platonica strada venne aperta agli uni dalla del XII secolo egli avrebbe fatto rivi- Avviamento al comporre pubblicazione degli studi sull'esteti- vere nella nuova cattedrale l'antico Materiali - testi - documenti - percorsi LETTERARIO ca medievale del De Bruyne nel 1946 edificio costruito dal vescovo Ful- guidati per apprendere le tecniche PROFILO STORICO e nello stesso anno dal volume di Er- berto e distrutto dall'incendio, cu- della composizione win Panofsky su Sugerio di Saint- rando di armonizzare perfettamente Denis, cui seguiranno nel 1950 Die la nuova costruzione con l'antica fac- M. Materazzi Una originale interpretazione della storia dell'italia- ciata, continuando a utilizzare le me- no letterario per ricordare da dove viene e per capi- Entstehung der Cathedrale di Hans desime proporzioni che i suoi prede- Problemi d'oggi re dove va la nostra lingua. Sedlmayr, nel 1951 il saggio di Gùn- Guida al tema d'attualità ter Bandmann Mittelalterliche Archi- cessori avevano usato nella chiesa ro- Pagine VIII-220 manica, nascondendo dietro un ap- M. Materazzi tekturals Bedeutungstràger, importan- te tentativo di dare una lettura ico- parente conservatorismo le sue Officina letteraria nologica dell'architettura del me- straordinarie novità (eliminazione Guida al tema di letteratura dioevo, in particolare di quella della tribuna e conseguente adozione romanica, e la celebre conferenza di di un'elevazione a tre piani, uso delle DISTRIBUZIONE LOESCHER UTEFLIBRERIA Panofsky su Architettura gotica e filo- sofia scolastica, solo di recente pub- D> n 4 r INDICE p^ ^ ••DEI LIBRI DEL MESEHH

ebbe l'occasione di muoversi. Rosal-

va, secondo il quale sempre più ven- rappresentarsi le multiformi dimen- gono messi in discussione alcuni pre- sioni del tempo qualitativo. Ma per Libri di Testo supposti della teoria piagetiana, so- conseguire questo risultato occorre prattutto in nome delle figure chiave molto lavoro, così da dover rinuncia- di Brunner e Vigostsky. Tra le conse- re nella scuola elementare all'approc- Due o tre storie per un bambino guenze di questo superamento ce ne cio diretto col discorso storico. An- è una di carattere didattico che a Cai- che per la Girardet e per Guarracino di Mario Pinotti vani pare centrale. Una interpreta- l'ingresso nello specifico disciplinare zione schematica, ma largamente dif- è da ritardare il più possibile e co- fusa, del "piagetismo" ha portato a munque da subordinare alla costitu- SCIPIONE GUARRACINO, Guida alla espressamente posizione su tale que- ne di Scipione Guarracino è da consi- concepire l'intervento didattico ri- zione dei pre-requisiti: non solo quel- prima storia, Editori Riuniti, Roma stione, ma è ciò che si può desumere derarsi più eclettica. duttivamente, cioè come una varia- li spazio/temporali, ma anche quelli 1987, pp. 125, Lit 15.000. dal filo conduttore delle sue argo- Sono queste le prospettive di fon- bile dipendente dalle fasi naturali di che comportano la definizione di HILDA GIRARDET, Storia, geografia e mentazioni. Le categorie forti del do da cui muovono le rispettive pro- sviluppo. Non sembrava bene solle- "fatto storico", di "fonte" e lo svi- studi sociali nella scuola elementare, suo modello esplicativo sono indicate poste curricolari, ma prima di proce- citare alcuna abilità operativa prima luppo di prime inferenze esplicative. La Nuova Italia, Firenze 1987, pp. in mutamento, agente della trasforma- dere a esaminarle si deve rispondere che l'alunno non fosse stato in grado Secondo Calvani l'acquisizione da 124, Lit 11.500. zione, durata, intesa come 0 parame- al secondo interrogativo: come vede "naturalmente" di acquisirla. Al parte del bambino delle precondizio- ANTONIO CALVANI, L'insegnamento tro quantificatore dell'intensità di il mondo un bambino di sei anni? La contrario i nuovi orientamenti legit- ni necessarie ad affrontare il discorso della storia nella scuola elementare, La incidenza delle cause e degli effetti chiave di lettura di Guarracino per timano questa forzatura, vedendo storico passa attraverso momenti e Nuova Italia, Firenze 1986, pp. 118, procedure differenti. In primo luogo Lit 9.500. egli ritiene che il piccolo alunno deb- Tempo memoria identità, a cura di ba formarsi l'idea di un telaio tempo- Paola Falteri e Giovanna Lazzarin, rale, cioè uno schema ordinatore en- La Nuova Italia, Firenze 1986, pp. tro cui organizzare tutte le informa- 224, Lit 20.000. Pedagogia di disturbo zioni "storiche" reperite attraverso la più vasta gamma possibile di fonti. I nuovi programmi di storia per la di Giuseppe Pontremoli Secondariamente si tratta di dispor- scuola elementare del 1985, nono- re le informazioni attorno ad eventi stante alcune contraddizioni interne chiave (pp. 57 e seg.), "maglie", che e punti non chiariti, pongono il pro- rappresentano le scansioni fonda- GIORGIO BINI, La scuola dell'alfabeto. Pedago- certo in tale senso; piuttosto si snoda a rivendica- blema dell'insegnamento della mate- mentali del corso storico e a cui devo- gia e didattica nelle elementari, Editori Riuniti, ria in modo decisamente rinnovato re la tradizione della pedagogia progressista e no essere ricondotti eventi di portata rispetto al testo Ermini del 1955. Roma 1988, pp. 251, Lit 16.000. questo lo connota inevitabilmente come un libro meno profonda. Si ottengono così i Dalla narrazione-evocazione si passa di disturbo, anche per coloro che più gli sono vi- grandi quadri della storia da costrui- a un'immagine della storia come di- Tra gli aspetti che più hanno caratterizzato gli cini politicamente, giacché Bini — che fa parte re e interpretare secondo modalità sciplina rigorosa, con specifiche cate- anni Ottanta (e buona parte anche dei Settanta) del Pei e ne è stato a lungo deputato — non esita logiche e procedurali che, a partire gorie spazio/temporali, con un pro- spicca, io credo, l'opera di demolizione dei valo- ad affermare che "non basta essere di sinistra per dalla terza classe, si fanno sempre più prio approccio critico alle fonti, im- ri di libertà, eguaglianza e solidarietà. Per quan- avere ragione", e lo dimostra. analitiche. La proposta di Calvani si pegnata a definire e assumere model- configura perciò come una sorta di to riguarda l'eguaglianza sono in corso, tra l'al- Il libro è diviso in due parti. Nella prima, inti- li esplicativi, la cui logica sempre cammino, su cui l'alunno ritorna più tro, le grandi manovre per smantellare la scuola a Storia e politica, meno si confonda con quella delle tolata vengono ripercorsi gli volte in uno sforzo progressivo di tempo pieno, quella che Bruno Ciari definì scienze naturali. Il carattere argo- ultimi quarant 'anni di politica scolastica ed il bi- complicazione del quadro da una mentativo del discorso storico viene "scuola che consente di svolgere tutte le attività lancio è quetso: "ci sono voluti ventìcinque anni parte e di consolidamento dell'im- sottolineato nei nuovi programmi al- necessarie alla formazione completa e alla lotta per dare una sistemazione parziale allo stato giu- pianto concettuale di base dall'altra. lorché dichiarano che si tratta di con- contro la disuguaglianza". ridico degli insegnanti, trenta per sistemare (...) il Per concludere, vorrei sottolinea- durre il bambino da un sapere imme- Il libro di Giorgio Bini — da cui è tratta la de- personale universitario, quarant'anni per non fa- re che non tutto sembra convincente diato ad un sapere "riflesso", co- finizione di Ciari, in un capitolo significativa- re la riforma della secondaria superiore, trenta in queste proposte. Non posso na- struito. Com'è possibile per gli inse- mente intitolato Rendere più uguali — non va solo per cambiare i programmi dell'elementare". scondere la mia perplessità davanti gnanti far proprie nella pratica In particolare, relativamente a quest'ultima, il all'ipotesi di Antonio Calvani, così didattica queste nuove indicazioni? organicamente fondata in tutte le sue E un problema difficile, la cui solu- dato più rilevante è il "disinteresse per la scuola elementare come tema politico". Per tutta una parti, ma legata a un'immagine della zione richiede a un tempo molta storia, il cui paradigma tende troppo fase la differenza fondamentale di posizioni fu competenza storiografica, psicope- ad appiattirsi su quello delle scienze dagogica e didattica e tantissima data dalla "contrapposizione fra un progetto di fisico-matematiche. Per quanto ri- esperienza. Percorrere questa strada riforma globale e i progetti di modifiche parzia- guarda il lavoro di Hilda Girardet, equivale a progettare, sperimentare, li". Caduta anche questa differenza", tutti lavo- molto apprezzabile mi sembra il mo- comunicare su larga scala ipotesi e ri- ravano ormai per le modifiche, salvo chiamarle do di operare sui quadri linguistici, sultati conseguiti. Ecco perché le in qualche caso riforme". Ma poi si scopre che, guidando i bambini ad anticipare ipotesi curricolari che qui saranno di- anche se la riforma globale nessuno la vuole, operazioni cognitive specifiche di un scusse — secondo l'intenzione dei lo- sistema interpretativo logico-strut- ro stessi autori — devono essere con- ' 'ciò di cui tutti i progetti settoriali mostrano la necessità è proprio questa riforma. In realtà pro- turalistico, che io ritengo costitutivo siderate dei primi contributi. della spiegazione storica. Meno con- prio rifatto di non volere questa riforma fa teme- I testi di Guarracino, Girardet, divisibile mi pare, invece, il suo ap- Calvani e Ivo Mattozzi (La scuola dei re che non si vogliano neppure le modifiche par- proccio con le fonti. Alla considera- tempi, in Tempo memoria identità, ziali o almeno non in una forma che serva dav- zione di fonti particolarmente impe- pp. 16-34) più o meno esplicitamente vero a cambiare le cose". gnative, come ad esempio quelle ico- provano a rispondere alle tre seguen- Nella seconda parte, intitolata Pedagogia e nografiche, non fa riscontro l'ade- ti domande: che cosa è essenziale in- didattica del buon senso, vengono esaminati i guata preparazione di un apparato segnare della storia? in quali condi- nuovi programmi dell'elementare, programmi la critico tale da mettere l'alunno in zioni psicologiche si trova il bambino grado di interrogarle significativa- a sei anni? quali sono le strategie di- mente. dattiche più opportune per colmare Mi rendo conto che in questo ri- lo scarto tra la situazione di ingresso stretto spazio posso solo porre obie- e quella ritenuta ottimale in uscita? zioni, senza argomentarle diffusa- Si può rispondere coerentemente al mente. Tuttavia concludo con una primo interrogativo solo se prelimi- (pp. 84 e sgg.). Il modo con cui egli decodificare la rappresentazione in- nell'intervento didattico quell'acce- domanda rivolta a tutti e quattro gli narmente si ha chiaro a quale imma- classifica le cause rivela come egli fantile del mondo è sostanzialmente leratore dello sviluppo psichico che è autori. Su un punto essi paiono con- gine della storia si aderisce. Tutti e pensi al paradigma delle scienze fisi- quella di Piaget; si vedano le osserva- una delle ambizioni massime della cordi: alla scuola elementare più che quattro gli autori prendono le distan- co-matematiche e come questo para- zioni (pp. 81-83) dedicate alla descri- cultura umana. Dopo queste diagno- storia si deve fare propedeutica alla ze dalla storia tradizionale (quella digma gli serva per poter misurare zione dei principi interpretativi di si quale proposta curricolare avanza- storia. È evidente che una fase pro- politico-eventografica), dal suo mo- quanto la storia ne sia lontana. Il me- cui si avvale un bambino nella fase re? L'ipotesi, coordinata da Mattoz- pedeutica è indispensabile, affinché do di porsi i problemi, dalle sue con- rito della "nuova storia" è stato prelogica per spiegarsi l'esperienza zi, in corso di sperimentazione a il bambino sia quanto meno capace cettualizzazioni spazio/temporali, quello di avere indicato che una certa umana (principio di imputazione.di Mantova da qualche anno e di cui è di rappresentarsi la propria esperien- dai suoi modelli esplicativi, ma non gamma di cause umane è riducibile retribuzione, di opposizione). Altri possibile leggere in Tempo, memoria za diretta o quella da poco trascorsa in tutti ci si riferisce alla medesima alle cause naturali: i fenomeni di sono i fondamentali referenti teorici identità (pp. 35-53) una provvisoria entro schemi spazio/temporali non immagine della storia. mentalità legati alla categoria della di Ivo Mattozzi, soprattutto nella descrizione, è incentrata sull'educa- frammentari, ma omogenei a una co- Mattozzi fa propria la definizione lunga durata. È interessante osserva- considerazione della rappresentazio- zione temporale. municazione intersoggettiva; ma do- paradigmatica elaborata da Krzysz- re come una delle più interessanti ac- ne del tempo. E respinta nella so- La centralità data alla categoria di po questo pre-requisito perché esclu- tof Pomian in Storia delle strutture (in quisizioni della scuola storiografica stanza l'idea piagetiana che il tempo tempo dipende da diversi ordini di dere che l'alunno consegua le fonda- La nuova storia, a cura di J. Le Goff, francese sia stata tradotta e ricondot- nella rappresentazione infantile sia la motivi. In primo luogo per Mattozzi mentali abilità operative indicate dai Arnoldo Mondadori, Milano 1987 ta da Calvani entro un sistema inter- risultante delle due idee intuitive di il tempo storico è una sorta ài costel- nuovi programmi proprio entrando (1980), pp. 81-110). Qui la storia è pretativo a essa estraneo. spazio e di velocità e della loro inter- lazione di forme temporali, tra loro nel merito del discorso storico, di un descritta attraverso la ridefinizione Più sfumata è a questo proposito connessione. Il tempo su cui insiste fortemente correlate e significative discorso ovviamente argomentativo delle sue categorie di spazio e di tem- la posizione di Hilda Girardet e Sci- Mattozzi non è solo quello della og- solo in virtù di questa correlazione, e e non narrativo? Questa potrebbe ri- po, l'ampliamento e la rielaborazione pione Guarracino. Nella prima sem- gettiva convenzionalità cronologica, non si può più continaure a pensare il velarsi una strada su cui varrebbe la del concetto di "fonte", la proposta brano convivere riferimenti alla con- ma quello qualitativo della percezio- pre:requisitó della rappresentazione pena sperimentare. di un modello esplicativo che si ri- cezione neopositivistica (sto un po' ne soggettiva e per tutti valga il ri- temporale esclusivamente attraverso chiama a una logica strutturalista. abusando di questo termine per co- chiamo agli studi di Paul Fraisse. La il tempo successione. Inoltre la strut- Diversamente Antonio Calvani sem- modità) con riferimenti a posizioni Girardet — più sinteticamente (pp. tura psicologica infantile sarebbe in bra prendere posizione per una con- vicine alla "nouvelle histoire". An- 12 e sgg.) — e Calvani — più estesa- possesso — meglio di quella adulta, cezione della storia di sapore neopo- che se l'influenza di Braudel o di altri mente (pp. 14 e sgg.) — delincano un già troppo abituata a pensare il tem- sitivistico. Non c'è un punto preciso grandi storici francesi come Chaunu quadro degli attuali orientamenti del po come oggettiva convenzionalità La rubrica "Libri di Testo' del suo libro in cui egli prenda è evidente (pp. 112 e seg.), la posizio- dibattito psicologico sull'età evoluti- — delle condizioni potenziali per cura di Lidia De Federicis. pag. 45 IDEI LIBRI DEL MESEI

1988. Quelli che accompagnano le poesie hanno solo il compito di am- LibrrperBambm bientarle con immagini affini. Quelli dei racconti sono quasi illustrazio- ni", un tentativo cioè di "raffigurare Fedele al piccolo Cadì le fantasie visive da cui nascono le sue storie" (p. 136). Da sempre Car- di Angelo Ferrarmi pi è anche illustratore dei propri rac- conti, arte anche questa di famiglia. Oltre di ritratto di apertura, del pa- PININ CARPI, C'è gatto e gatto. Poesie sa-riso. Ho ascoltato leggere capitoli pari surreali e liberi, la raccolta poe- dre Aldo, abbiamo, alla fine, cinque e storie per ì bambini (e i grandi) che tura constatiamo quanto tutto sia di Carpi durante l'ora della refezio- tica. Un libro di poesie dunque, con studiato e ben costruito. Questa ve- ritratti della Miciolla, a cura del fi- vogliono bene ai gatti, Einaudi, Tori- ne, a bambini dai 6 agli 11 anni. Ri- tema i gatti e il gatto: e la prosa non glio Mauro. Nell'insieme, tra pagine no, 1988, pp. 141, Lit 18.000. loce conclusione ci farà ritornare sui sate e partecipazione erano evidenti, solo ha una parte minore, e ancillare, nostri passi per entrare nei segreti e frammenti, il volume fa l'effetto di non subito dall'inizio, via via però in ma il raccontare stesso segue una fan- delle ballate e delle canzoni. Un un album illustrato con affetto. Am- A una prima lettura, anzi al primo modo più netto. tasia che accosta e poi cuce, che pro- estremo capitolo di avvertenze Qual- pi margini, corpo 12 per le poesie (i sfogliare, i racconti di Pinin Carpi e È evidente che C'è gatto e gatto è va a inventare situazioni e poi le lega, che notizia per finire, p. 133-136) ci racconti in corpo 10), si può leggere le sue filastrocche risultano leggeri e dedicato a un unico argomento che come in poetar narrando. spiega l'origine dei vari brani, utile in viaggio, a letto, in casa, in soffitta, facili, forse anche scontati. I colori, i viene toccato in poesia e prosa, tiran- Ma è tutta spontaneità questa fan- in futuro per esercitare la critica te- quando piove o in giardino, comin- disegni dell'autore, la veste accurata ciando dove ti pare, perché ovunque nella chiara collana dell'Einaudi po- si parla di gatti e soprattutto, ma non trebbero imbrogliare. Che c'è di è detto, di matti. Ma va letto assie- nuovo in un libro dichiaratamente me, perché è stato scritto così e così è per bambini (e gatti)? Siamo sull'on- praticarvi ampie salutari rasoiate, perché "è bene nato, prima, oralmente. "Però — di- da della moda post-rodariana con non insegnare più cose di quante è necessario e ce la Gelsomina a Cion e a Uei Ming giochi e giochetti per grandi e bim- — per non annoiarvi, mentre prepa- cai gestazione è stata accompagnata da un dibat- possibile apprendere fra i sei e gli undici anni. betti? tito che si è caratterizzato anche per la contrap- ro la minestra vi racconterò delle sto- Invece, forse è la moda che dà ra- Ciò per varie ragioni, tutte riconducibili al prin- rie". Quanto alla forma e al genere, posizione, di volta in volta più o meno forte, tra gione ancora una volta a Pinin Carpi. cipio di non stancare i bambini, non pretendere si capisce ora che poesia per Carpi sia Infatti a una lettura più attenta, qua- primato dell'istruzione e primato dell'educazio- da loro più di quanto sono in grado di dare in ter- solo un modo di narrazione, coltiva- le si deve praticare coi bambini e a ne, tra cognitivisti e educazionisti. Bini, che ri- mini d'apprendimento e d'esecuzione/produzio- to negli anni, tra un libro e l'altro, voce alta — a casa, in camera, a letto ferisce con scrupolo le ragioni degli uni e degli al- ne; e in nome del buon senso". Questo mi sem- qua e là per i libri e ora fatto emerge- — racconti e poesie risultano ricchi tri, propone in merito una soluzione intermedia, bra molto giusto, a meno di non essere insegnanti re. Sopra di tutto, sopra l'Opera, c'è di implicazioni, di curve, sottintesi, soprattutto perché "a scuola si va tutti interi, e divenuti tali sulla base della motivazione che sempre lui, l'Autore, il Bambino so- mutamenti improvvisi, nonsense, l'esserci tutti interi — razionalità, intelligenza, gnatore-racconta-storie, Piccolo Ca- ispirava Zazie (nel romanzo di Queneau) a pro- dì. echi, giochi, simmetrie, ammicca- affettività, emotività — comporta che si agisca spettare il proprio fare, da grande, la maestra menti e via sull'onda dei sinonimi tutti interi. (...) Il bambino che mette in opera la "per rompere le balle alle bambine". Dice Bini: nelle direzioni della poesia-gioco, sua intelligenza e le sue capacità cognitive è nel- della prosa poetica, dell'inventar "Per chi è in grado d'accorgersene, i programmi lo stesso tempo un bambino con esigenze affet- scrivendo, del giocare rimando, del- fanno esplodere lo scandalo chiedendo a chi La rubrica "Libri per bambini" è l'educare (e)ludendo. Il contesto fa la tive, con manifestazioni emotive, con interessi, manca di conoscenze scientifiche d'insegnare la a cura di Eliana Bouchard. scrittura, si impara dal più grande li- sentimenti ' '. Nei nuovi programmi prevale il co- scienza e far nascere l'atteggiamento specifico". bro dell'umanità, la Bibbia: lo inse- gnitivismo, e può essere vero (io ho qualche dub- Si tratta proprio di scandalo, intollerabile, da ri- gnano i rabbini, i padri medioevali, bio in più di quanti ne abbia Bini, che in questa condurre però proprio alla mancata riforma glo- la critica moderna. Puoi smontarlo a occasione mi sembra un po ' troppo generoso) che bale, alla riforma che nessuno vuole. Perché pezzi, analizzare fonti e tradizioni, "i nostri pedagogisti non sono, per lo più, peda- quella degli insegnanti è una delle questioni de- ma alla fine lo devi rileggere così co- goghi dell'impero, sicché sarebbe fuorviante ve- cisive, ma è solo con un cambiamento globale m'è, ricucendo i modi che l'hanno dere nelle posizioni 'cognitiviste' un 'adesione al- che potranno essere affrontati seriamente i pro- prodotto: la comunità sociale, la fa- le mode d'oltre oceano". Mi sembra tuttavia op- miglia, il privato. A diversi livelli il blemi della formazione, della preparazione, del- portuno riflettere sulle parole di Aldo Pettini contesto è messo a fuoco nei suoi vari l'aggiornamento, del ruolo culturale, della retri- aspetti. quando osserva che i nuovi programmi sotto l'a- buzione, delle competenze. Nessun libro nasce da solo. Un li- spetto dell'emotività, della fantasia, ecc., lascia- Questo di Bini è un importante bel libro, do- IPERBOREA bro insegna a leggerne un altro, e l'a- no ' 'ampi spazi vuoti, che possono facilmente es- cumentarissimo e appassionato. Un libro che bitudine alla frequenza è già una pre- sere occupati dal perbenismo pedagogico (id est non mitizza ì bambini ma si colloca inequivoca- DAL NORD LA LUCE lettura. Come con le persone. Messe riflusso) in atto, agevolato dal fatto che i rifluen- bilmente dalla loro parte; senza considerarli pic- in condizione di parlare di sé, in tem- ti possono essere usare termini scientifici che lì coli uomini ma piuttosto piccoli di uomo, cioè pi adatti, risultano meno scontate o LARS GUSTAFSSON rendono inattaccabili". esseri a tutti gli effetti, con tutto lo specìfico di antipatiche. L'ascolto di Pinin Carpi MORTE DI UN APICULTORE Ma, che si tratti o no di /riflusso, di pedagogia non è facile agli adulti, perché "i un'età specifica. Un libro fitto di sarcasmi e di Davanti alla morte un uomo riscope la vita, l'amore, la natura bambini dovrebbero tesserne le lo- dell'impero o meno, il fatto è che i nuovi pro- parole chiare, percorso dal desiderio di desidera- di". E tutto sommato la funzione del grammi necessitano di una lettura molto attenta. re ancora, con disincanto ma senza rassegnazio- (re)censore — sottolineata da un di- Quella di Bini lo è in modo particolare, pronta a ne, per porre davvero in primo piano il tema poli- PAR LAGERKVIST battito su queste pagine consistereb- sottolinearne gli aspetti realmente innovatori e tico della scuola elementare. PELLEGRINO SUL MARE be, dopo l'attenta lettura, nel rileg- impostati tenendo in considerazione prima di La ricerca d'assoluto nell'amore gere con (l'autore) per rileggere per (il ogni altra cosa i bisogni dei bambini e le loro esi- e nella vita in un grande terzo lettore e ultimo). Tutto questo, stenze concrete, qui e ora; altrettanto pronta, pe- classico svedese premio Nobel. andando contro la duttilità lineare rò, a coglierne le forzature e a denunciarle come SVEN DELBLANC della poesia per ragazzi. Lunghi anni tali. E così le varie aree disciplinari vengono per- di scrittura hanno portato la parola LA NOTTE DI GERUSALEMME corse evidenziandone potenzialità e urgenze, as- di Carpi a grande essenzialità unità a Fede, potere, scienza a conflitto libertà e fantasia. Lo si nota anche surdità e pericoli; e rivendicando la necessità di nelle tenebre della guerra nel gioco delle rime, a volte ridotte ad accostamenti in libertà, senza TORGNY LINDGREN nemmeno il garantismo dell'esperi- BETSABEA mento linguistico o del doppio salto do in ballo enciclopedicamente geo- tasia narrativa? Analizzando da vici- stuale, ora sufficiente per un con- Una donna bella e un vecchio Re mortale enigmistico-semantico, qua- grafia, zoologia e mitologia al fine di no le "storie", tre situazioni si pre- fronto tra le varie parti di questo li- due concezioni della vita e del sacro si scontate o inventate dai bambini contrapporre gatto e gattuccio, il sentano in logica succesione, dal bro che "raccoglie poesie e storie di stessi non ancora padroni del lessico Gattinara e il gattopardo. Tutto ciò mondo alla casa, passando per la un larghissimo arco di tempo" (p. e delle sue malizie, malìe, manie. che fa gatto e anche di più: gatti pira- piazza: "Un giorno Gian Biagio pen- 136). Così l'autore si fa anche confi- JOHAN BORGEN Spiegare Omero con Omero pre- ti, gatti della foresta, gatti di casa, sò di andare a cercar fortuna in giro dente. La vocazione al narrare è anti LILLELORD dicavano gli Alessandrini, e dietro a veri (la Midolla) o presunti. Carpi per il mondo" racconta la prima (p. ca, genuina, sorgiva e ha come un La crisi di una personalità loro, la critica moderna che recupera pesca dalla sua duplice esperienza di 22). "In un paese lontano... c'era perno: don don Blu (Milano, A. e di un'epoca in un classico gli antichi canoni, delusa dalle poste- bambino (contro il frontespizio ab- una piazza" inizia la seconda (p. 71) Vali ardi, 1975, pp. 198, Lit 18.000) norvegese del '900 riori sovrapposizioni ideologico-stru- biamo Ritratto di Pinin che racconta e la terza: "Quando quel bambino si con radici molto lontane ("mia ma- mentali. Ripeteremo questo secondo vestito da Piccolo Cadì, pastello, svegliò tutta la casa era in penom- dre, quando ero piccolissimo, incan- PETER SEEBERG assioma, apparentemente contrad- 1939; di Aldo Carpi) e di adulto, che bra" (p. 107). E ogni storia è seguita tava me e i miei fratelli", p. 135). Il L'INCHIESTA dittorio del primo (spiegare un libro continua a raccontare; di scrittore e da una sequenza di quadretti poetici Piccolo Cadì delle Mille e una notte Assurdo e ironia dell'esistenza con un altro), per entrare nel mondo di pittore, di inventore e di lettore, intonati al tema. Dopo la prima sto- del ritratto d'apertura sintetizza nei racconti di un grande di Pinin Carpi accompagnati da lui. di figlio e di padre. ria di Gian Biagio e Oddoncino vaga- l'immagine del narratore-protagoni- scrittore inglese E le mosse non van prese di lontano, Il colore divide le sezioni del libro bondi seguono le storie in rima dei sta, "bambino che risolve, con lucida ma dallo stesso testo. Analizziamolo e i capitoli delle tre parti: frontespi- Gatti vagabondi, avventurosi e magici; semplicità, un caso giudiziario". Sia- PER OLOV ENQUIST dunque. Abbiamo davanti un testo zio, dedica, prima parte (prima storia; poi entriamo in un paese e troviamo i mo nel 1929. "Avevo 8 anni, e pochi AUGUST STRINDBERG: di letteratura contemporanea. Gatti vagabondi, avventurosi e magi- gatti casalinghi, tra i quali un gatto mesi dopo ho cominciato a scrivere il UNA VITA Chi ha letto don don Blu è rima- ci), seconda parte (Seconda storia; vero, "la Miciolla", per arrivare con mio primo romanzo, Crapotti e Cigo- Un romanzo originale e drammatico sto egualmente scioccato dalle situa- Gatti casalinghi; Canti per la Midol- la terza storia dentro casa, dove si lini". Dietro ogni storia e poesia c'è su una personalità controversa, zioni banalmente paradossali e fan- la); terza parte (Terza storia; Il gatto cantano delle filastrocche in forma di un segreto, un ricordo o la presenza affascinante ciullescamente divertenti. Provate a matto). La voce principale è della Poema leggendario di un gatto leggen- delle figlie. vedere un film di Chaplin da soli. poesia, o meglio delle poesie e fila- dario, che rappresenta la fine oltre Sono dunque uscite dai cassetti di Deprime, come un clown. Non ti vie- strocche, dedicate secondo le tre se- che la sintesi di tutto il libro. famiglia storie note o meno note, Via Palestre 22 20121 Milane ne da immedesimarti nell'assurdo al- zioni ai gatti fantastici, ai gatti di ca- Se confermiamo una facilità di vecchie e recenti scritte in apparenza Tei :?2' 76006684 ternarsi di "dentro" e "fuori" la sce- sa, al gatto "metafisico". La prosa fantasia e di gioco in Carpi, solo con ieri, della stessa freschezza degli ac- Distribuzione n-enzia Libraria Belloni S< g-ate na e quindi nella sequenza riso-pau- divide appena, con brevi racconti, al una breve veloce occhiata alla strut- quarelli. "Sono del maggio-giugno (MI) N. 4 pag. 46[

Intervento Riprogettare la piazza di Pino Ferraris

Devo francamente ammettere che leggere per cercare di capire qualche "L'Indice" puntato su "Chi parla e cosa di quegli anni, non avrei dubbi chi tace" circa la "gigantesca partita ad indicargli tre libri di dieci anni fa: Il Sessantotto di Guido Viale, il Lotta E. BALBONI - F. D'ADDABBO di potere" aperta dagli eventi del A. D'ANDREA - G. GUIGLIA biennio '68-69, ha toccato punti do- continua di Luigi Bobbio e il Crack, si LA DIFFICILE lenti, suscitato inquietudini e solle- è rotto qualcosa di Mauro Rostagno. ALTERNANZA vato interrogativi (cfr. n. 9, 1988). La maggior forza di penetrazione e di p. XV-236, L. 20.000 Io, grosso modo, devo collocarmi interpretazione che trovo in questi tra chi tace, anche se penso di non libri proviene dal fatto che gli autori,

Alfonso DI GIOVINE zia parlamentare contemporanea, al- I CONFINI DELLA LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE lora "l'immaginazione politologica e DEL PENSIERO sociologica degli anni a venire dovrà p. 158, L. 13.000 impegnarsi anche ad ideare una struttura alternativa a quella società politica che fin dagli inizi del seco- Franco FERRACUTI (a cura di) lo... sembrava ereditare le grandi TRATTATO ideologie dell'800 e capace di portar- DI CRIMINOLOGIA, le a compimento". MEDICINA CRIMINOLOGICA Altri sono stati i percorsi. Infatti E PSICHIATRIA FORENSE un dato di fatto essenziale che ri- Voi. XIV - La psichiatria forense guarda passato, presente e futuro del in diritto civile nostro sistema politico è rappresen- p. XII-148, L. 12.000 tato dalla refrattaria impermeabilità della "società politica" rispetto alla militanza e alle dirigenze emergenti Giovanni GRASSO COMUNITÀ EUROPEE dalla politicizzazione sociale. Il mag- E DIRITTO PENALE gio strisciante italiano rappresenta, p. X-360, L. 25.000 tra l'altro, il solo grande evento, do- po la Resistenza, che abbia prodotto un vasto, fenomeno di politicizzazio- Federico MARTINO ne di massa a sinistra. Ma questa po- FEDERICO II: liticizzazione si manifesta facendo IL LEGISLATORE venire "alla ribalta il movimento col- E GLI INTERPRETI lettivo come forza concorrente al p. VI-168, L. 14.000 partito nel monopolio della rappre- sentanza", mentre (per continuare a Maria Cristina citare Farneti) va emergendo "una MASCAMBRUNO classe politica in fieri che tende a so- IL PREFETTO stituire i canali "tradizionali" di for- Voi. I - Dalle origini all'avvento mazione della classe politica". Né delle regioni l'antica e collaudata arte della coop- p. XVI-188, L. 15.000 tazione trasformista della classe poli- tica italiana, e neppure l'abile sapien- Santi ROMANO za mediatrice del togliattismo che IL DIRITTO PUBBLICO seppe governare la "svolta di Saler- ITALIANO no" questa volta hanno funzionato. p. LXIV-450, L. 45.000 L'incapacità della società politica a "digerire" il maggio strisciante ita- liano ripropone allora alla riflessione Mario SPERONI i nodi di quella "doppia rottura" che LA TUTELA si è realizzata nel corso di questi ven- DEI BENI CULTURALI aver rimosso. Sono anni che, barca- in quei tardi anni 70, ripensano criti- qualche legame con il fatto che pro- NEGLI STATI ITALIANI menandomi tra esercizi di memoria e camente il passato con rigore e pas- prio la parte più coinvolta nel 68, do- ti anni, determinata dal biennio 68- PREUNITARI tentativi di studio, tra minimali pos- sione che scaturiscono dall'impegno po aver sacrificato alla ragion stru- 69 rispetto alla realtà socio-politica Voi. I - L'età delle riforme sibili interventi nel presente e inter- a comprendere criticamente il pre- mentale del "successo" politico la ra- precedente; il senso e la portata della p. 236, L. 20.000 rogativi che dall'oggi rimbalzano in- sente e ad interrogarsi sulle possibili- gione fondante del nuovo agire stori- risposta dello Stato e delle forze do- dietro nel ricordo, cerco di evitare la tà del futuro. Ciò che separa i libri co-sociale (dalla logica di "movimento" minanti rivolta a spezzare quel movi- mento di rottura. Antonio TAMBURRINO rimozione del passato sotto lo stimo- del decennale da quelli di oggi non è alle logiche di "partito", dalla conte- L'esito di questi processi ha co- EVOLUZIONE AMBIENTALE lo di una non pacificata relazione col tanto il numero degli anni trascorsi stazione anti-elitista ai programmi di presente. Non voglio negare l'esi- (che dal punto di vista di una storio- circolazione delle elites), è precipita- munque rovesciato i suoi effetti de- p. 480, L. 36.000 stenza di "vistose rimozioni", ma grafia canonica dovrebbe costituire ta dentro una esperienza che, cumu- vastanti a sinistra. Per la prima volta, vorrei tentare di richiamare l'atten- vantaggio), quanto il visibile condi- lando perdita di identità ed insucces- nel ceto politico di sinistra, si rompe Giovanni Battista TRAVERSO zione anche sulle radici più profonde zionamento della qualità politica di so, oppone grosse resistenze a quella il tradizionale equilibrio tra attività (a cura di) dell'impotenza e dell'afasia. questi anni 80 che sono calati come rielaborazione dalla quale può uscire mobilitante-associativa e abilità ge- IL COMPORTAMENTO "La storiografia che tace e di cui un macigno, a schiacciare forze so- "onorata la sconfitta"? Mi chiedo stionale-amministrativa, tra leader- VIOLENTO SULLA DONNA qui si auspica la ripresa è doppiamen- ciali di resistenza e culture critiche. però se, accanto alle difficoltà di risa- ship sociale e tecnica politica. Non si E SUL MINORE Io mi chiedo se, nella stretta di lire dalla memoria, non si collochi tratta del "salto di una generazio- p. 140, L. 11.000 te politica: perché dovrebbe affron- tare l'interpretazione di un conflitto questo decennio, la generazione stu- una ben più grave smemoratezza del ne", ma di uno strappo, forse irre- di potere nel passato e perché si pre- dentesca e operaia del "68-69", che presente nei confronti dello spessore versibile, nelle forme storiche di me- Luigi VENTURA dispone a sostenerlo nel presente, nel più di ogni altra generazione di que- e della traumatica rilevanza di una diazione del rapporto tra gli apparati IL GOVERNO , momento in cui rompe un silenzio sto secondo dopoguerra ha vissuto, a storia non remota. Se in quegli anni sindacali e della sinistra e la società A MULTIPOLARITÀ anch'esso politico". Queste parole di livello di massa, quell"'immedesima- non era certo all'ordine del giorno la civile. Di rimbalzo una consistente DISEGUALE Migone rappresentano un prezioso zione nell'azione che permette di sta- rivoluzione bolscevica, in quel bien- area di società politicizzata (con forti p. 232, L. 18.000 richiamo al collegamento tra ricerca bilire un rapporto del presente con il nio si è però manifestata una radicali- connotati generazionali) si è trovata scientifica, orientamento normativo futuro, del singolo con gli altri" tà e una originalità di contenuti e di esiliata dalla politica, ha vissuto la Gabriella VENTURINI e impegno civile contro il dilagare (Foa), non manifesti, nelle sue punte forme dell'azione politico-sociale perdita rapida e lacerante del "luogo NECESSITÀ dell'apatia cinica e dell'interessato di espressione culturale (e forse nella che, a mio avviso, non sono neppure pubblico", dove i diversi si mescolano, E PROPORZIONALITÀ pragmatismo. più diffusa sub-cultura sessantottina) riconducibili all'interno di un biso- si scontrano, si confrontano. Comuni- NELL'USO DELLA FORZA tà intime e chiuse da un lato, spettaco- Non intendo affatto sminuire il la "coscienza infelice" del nostro gno di "compimento" democratico e MILITARE IN DIRITTO larizzazione prepotente delle masche- valore e il significato della polemica presente, dominato dalla riformata di una esigenza di "modernizzazio- INTERNAZIONALE re politiche presso un pubblico assente storiografica puntuale, che Migone efficacia istituzionale di produrre ne" sociale. p. XII-194, L. 16.000 e passivo dall'altro: l'impotenza e l'a- porta avanti nel suo scritto, ma io, mutilazione e blocco dell'azione so- Un cauto ma acuto osservatore e fasia dei molti è la norma. Non penso personalmente, avverto l'esigenza c)i ciale politicamente rilevante. studioso dei fenomeni socio-politici che costituisca alternativa il sussurro un approccio più immediatamente Riprendendo una delle molte sug- di quegli anni come Paolo Farneti ha degli "indipendenti" nei corridoi dei politico sia verso "il 68 che si raccon- gestioni che Luisa Passerini ci invia insistentemente sottolineato la pola- Palazzi o il discorso critico dei "po- ta", sia nei confronti di chi tace. tramite i suoi ultimi scritti, quella rizzazione tra "movimenti colletti- chi" sotto i portici delle Accademie, A mio avviso non sono "storiogra- che ci segnala la "grande sospensio- vi" (con il loro "nuovo modo di fare quando il problema è quello di ripro- fici" i limiti dei migliori, dei più one- ne" in cui incappa la memoria del 68 politica") e la tradizionale società BIUFFREIDII01IE-MILAN0 gettare la "piazza" per molti, nella po- sti e più sofferti "ritorni al 68" in oc- sul tema della "sconfitta" ("che sta politica incardinata sui partiti buro- lis che degrada. VIA BUSTO ARSIZIO 40 casione del ventennale (mi riferisco alla base sia delle 'debolezze' dei ri- cratici di massa. Se, come pare, si TEL. (02) 3010106 soprattutto al Saggio di Ortoleva e al cordi... sia dell'eccessivo trionfali- manifesta (concludeva Farneti) l'ir- Ritratto della Passerini). Se un giova- smo continuista..."). E lecito chie- reparabile logoramento del partito di ne mi chiedesse consiglio su libri da dersi se questa "sospensione" ha un massa come pilastro della democra- N 4 rlNDICF pag. 47 • DEI LIBRI DEL MESEBH

Lettere che sull'inserimento nella silloge gar- una creatura che sta nella dimensio- zantiana di alcune agende estive e na- ne del futuro, del mondo, dello spa- talizie scritte dal sarcedote_ Rèbora zio, il vecchio è invece una creatura Clupguide Mi riferisco alla recensione di E. per i convittori rosminiani. È un ap- del tempo, ad esso e non al mondo Esposito alle Poesie di C. Rèbora re- punto — tra i pochissimi — mosso Una modesta lamentazione. Il vo- definitivamente legata, perché ha al- centemente apparse per la coedizio- anche da altri cortesi recensori (pur stro proto ha tagliato e ricostruito a le spalle la vita, cioè tempo raccolto, Algeria ne Garzanti-Scheiwiller da me cura- senza essere chiaramente motivato): modo suo in intero periodo della mia vissuto, trascorso. Tanto minore è il 476 pp„ 24 carte, L. 32.000 ta insieme allo stesso Vanni Schei- anche per questo meriterebbe un ap- recensione a Rivolta e rassegnazione tempo davanti a lui e tanto maggiore willer ("L'Indice" n. 9, 1988). profondimento, destinato però ad al- di Jean Amery, apparsa a pag. 24 de è il tempo in lui; egli quindi in quan- Prima di tutto, grazie per l'atten- largarsi a tutto il periodo del cosid- "L'Indice" di marzo, alterandone to individuo che invecchia è solo Kenia e Tanzania zione dimostrata verso un poeta così detto "silenzio" reboriano (grosso insieme il senso e la comprensibilità. tempo, ne sperimenta l'irreversibili- 272 pp., 16 carte, L 17.000 importante, e pure non ancora piena- modo dalla conversione, sul finire Vi sarò grato se farete pubblicare tà e tanto più lotta contro di esso, mente valorizzato dalla critica. E degli anni Venti, al ritorno di fiam- nell'errata corrige del prossimo nu- tanto più gli appartiene e riconosce grazie anche per i generosi riconosci- ma poetico dei Canti dell'infermità). mero il testo esatto che è il seguente: che la sua attesa è rivolta alla mor- Tunisia menti ai curatori dell'opera. Ricono- Me ne occuperò in altra occasione, li- "La persona che invecchia, dice te". 372 pp., 18 carte, L. 22.000 scimenti che sono però attenuati da mitandomi qui al ruvido nocciolo. Améry, sperimenta il futuro come Emilio Jona un'insistita sequela di "tuttavia", Filastrocche edificanti, versi di negazione della spazialità, perché ciò che introducono le pur cortesi riser- preghiera e simili, scritti appunto nel a cui va incontro è la morte che lo to- Egitto ve e perplessità del recensore. periodo del "silenzio", sono pur glierà dallo spazio. Se il giovane è 336 pp., 25 carte, L 24.000 Mi è consentita qualche amiche- vole precisazione? Mi limiterò ad aspetti oggettivamente verificabili, Corsica salva restando — e ci mancherebbe 300 pp., 16 carte, L 16.000 — l'autonomia di giudizio di ciascu- no. Procederò per singoli punti. 1) Nella nuova edizione, come già Irlanda nella precedente uscita da Scheiwil- Comitato di redazione 304 pp., 14 carte, L. 18.000 ler nel 1982, il testo si basa sulle prin- Piergiorgio Baltaggia, Gian Luigi Beccaria. Riccardo Be/lofiore, Giorgio Beri, Eliana Bouchard (redattore capo), cipes per le poesie "laiche", accettan- Loris Campetti, Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero Cavaglià, Anna do invece la lezione ultima per quelle Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Achille Erba, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Delia Frigessi, Parigi Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Giuliana Maisto, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, successive alla conversione. Sbaglia- Franco Marenco (vice direttore), Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone (direttore), Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio 308 pp., 23 carte, L 23.000 to sarebbe, nel primo caso, accettare Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terracini, Gian Luigi Vaccarino, Anna correzioni apportate (per giunta dal Viacava, Dario Voltolini fratello Piero e da altri) su materia Londra ormai estranea all'attenzione del Segreteria Redazione Ricerca iconografica 336 pp., 18 carte, L. 21.000 Poeta; sbagliato, nel secondo caso, Mirvana Pinosa Luca Rastello Maria Perosino non accogliere il consapevole lavoro Sonia Vittozzi Mosca e Leningrado di lima dell'Autore. La contraddizio- Progetto grafico Art director Ritratti ne è solo apparente. Non capisco al- Agenzia Pirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli 336 pp., 13 carte, L. 20.000 lora perché Esposito dica che si sia Redazione Sede di Roma evitato di "affrontarla sino in fon- Via Andrea Doria, 14, 10123 Torino, tel. 011-346923 do" (ma in che modo, eventualmen- Via Romeo Romei 27, 00136 Roma, tel. 06-3393370 Praga te, avrei dovuto procedere?). Ufficio pubblicità Editrice 280 pp., 9 carte, L. 20.000 Emanuela Merli 2) Al recensore pare di cogliere "L'Indice - Coop. a r.l." Via Gioititi 40, 10123 Torino, tel. 011-832233 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 nell'opera le inevitabili discontinuità di "ogni libro incerto fra il rigore un Abbonamento annuale (10 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto e settembre) Berlino Italia: Lit. 30.000. Europa: Lit. 70.000. Paesi extraeuropei: Lit. U0.000 (via aerea) - Lit. 70.000 (via superficie) 332 pp., 6 carte, L. 25.000 po' freddo dell'edizione critica e la Numeri arretrati: Lit. 8.000 a copia; per l'estero Lit. 10.000 a copia. più amichevole duttilità dell'edizio- ne corrente". Cita al proposito "il In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese suc- fatto che vengano segnalate le corre- cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2.000 (sia Venezia per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato. 272 pp., 17 carte, L. 20.000 zioni rispetto all'edizione Scheiwil- ler 1982, ma si continui a rimandare Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826003 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Romeo Romei, 27 - 00136 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. ad essa" per un giudizio analitico sul- Cuba le varianti; avverte quindi delle "dif- Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia 380 pp., 19 carte, L. 22.000 ficoltà di consultazione", essendo di- SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, PDE - viale Manfredo Fanti, 91 Joo - distribuzione e promozione vise le informazioni sui vari testi "in Via Zuretti 23, 20133 Milano. 30137 Firenze - tel. 033/387242 periodici - via Decembrio. 26 più luoghi". Ovvero: a) un elenco 20137 Milano - tel. 02/3432779 Messico e Guatemala delle correzioni rispetto a Scheiwiller Fotocomposizione Stampa Puntografica, Vìa Monfalcone 91, 10136 Torino SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00139 Roma 522 pp., 12 carte, L. 25.000 1982; b) un quadro riassuntivo; c) una bibliografia. Non capisco il primo dei due ap- Nicaragua, punti: nella nuova edizione vengono comparsi in tutte le sillogi reboriane, Costa Rica e Panama dichiarate le novità rispetto alla vec- a partire dalla Vallecchi del '47. E al- Le illustrazioni di questo numero sono tratte dal volume di G. Fa- 226 pp., 8 carte, L. 14.000 chia, comprese le famose correzioni lora per quale ragione sacrificare i nelli Il disegno Liberty, Laterza, Bari 1981. (anche di miei errori!). Non trattan- versi, neppure pochissimi, nascosti dosi di una completa "edizione criti- in queste agende? ca", e neppure di un'edizione defini- Perù e Bolivia 4) Vengo per finire al giudizio di 480 pp., 16 carte, L. 27.000 tiva (per le ragioni spiegate nella No- Esposito sulla paginetta introduttiva ta sul testo), non restava altro da fare del volume. Sostiene il recensore che che rinviare "per una dettagliata questa "curiosa premessa" calche- analisi filologica" all'apparato della Brasile rebbe troppo sul "colore umano" di il Mulino 608 pp., 34 carte, L. 35.000 precedente edizione. Antieconomico Rèbora, tanto da metterne in secon- il contrario, e non conforme all'ob- do piano la novità stilistica, destina- INTELLIGENZA ARTIFICIALE biettivo dichiarato alle pp. 486-487 ta quest'ultima a soccombere dinanzi (appunto "un'ideale edizione criti- Indonesia a una lettura quasi confessionale dei 360 pp., 16 carte, L. 22.000 ca" fondata sui documenti sicura- testi. Lo si desumerebbe specialmen- mente accessibili). Si aggiunga che la te dalla "lapidaria conclusione" ("Il SISTEMI INTELLIGENTI Nota sul testo si rivolge allo "studio- resto è bibliografia. E talvolta si vor- Il quadrimestrale di scienze cognitive e intelligenza Sri Lanka e Maldive so" reboriano ed è per questo nelle rebbe che fosse silenzio"). Si tratta artificiale per la discussione dei problemi scientifici, 288 pp., 8 carte, L. 16.000 ultime pagine del volume, con il re- in realtà di un equivoco. sto della documentazione critica, per Nella paginetta introduttiva si applicativi e sociali relativi allo studio dei sistemi non disturbare il lettore comune. suggerisce, dunque, la lettura preli- intelligenti e allo sviluppo delle tecnologie USA Quanto invece alle "difficoltà di minare di otto testi "laici" e di tre dell'intelligenza artificiale, e per la descrizione dei più 488 pp., 14 carte, L 22.000 ' consultazione", proprio per ridurle testi religiosi. La semplificazione è al minimo è stato ideato il quadro orribile, ma spiega il taglio critico avanzati progetti di ricerca e dei loro risultati teorici riassuntivo, che riprende — con gli fornito: non certo confessionale. Si ed empirici Manhattan opportuni rimandi — i dati essenzia- cita poi, per la "novità stilistica", il 286 pp., 22 carte, L. 22.000 li di ciascun testo: non invece, per giudizio di Contini (sei righe e mez- ovvi motivi di economicità, le corre- zo) e, per il "colore umano", quello PATRIZIA TABOSSI zioni, del resto reperibili in blocco in del Betocchi (cinque righe). Giudizi PHILIP N. Tibet un apposito paragrafo. che volevano inquadrare la comples- INTELLIGENZA JOHNSON-LAIRD 260 pp., 18 carte, L. 20.000 Per scrupolo di chiarezza ho poi siva figura del Poeta, la cui grandez- NATURALE E scritto che le varie informazioni an- za sta proprio nell'incontro disso- INTELLIGENZA MODELLI davano confrontate con la bibliogra- nante di sincerità umana e temerario MENTALI Turchia fia conclusiva. Ciò vale, soltanto ed lavorìo stilistico. Giudizi da cui, ARTIFICIALE 480 pp., 36 carte, L. 26.000 evidentemente, per le notizie crono- francamente, mi pare non possa logiche (data di pubblicazione, ecc.): troppo allontanarsi il critico reboria- se in qualche voce bibliografica sono no, chiamato così a verificarli nel JERRY A. FODOR HERBERT A. SIMON India offerte anche notizie diverse, ciò va- concreto lavoro di ricerca (la "biblio- 710 pp., 38 carte, L. 36.000 le per testi non compresi nel volume e grafia"), magari evitando quella re- LA MENTE LE SCIENZE dunque non citati in nessuna delle torica che troppe volte si è fatta sul MODULARE DELL'ARTIFICIALE precedenti rubriche. nostro Poeta, da tutte le parti. Nelle migliori librerie 3) Qualche riserva di Esposito an- Gianni Mussini SCUOLA MEDIA SUPERIORE Zanichelli Italiano per la scuola '89 Armellini, Colombo Dalla parte del lettore 28350 lire Scienze naturali e igiene Citton, Cortelazzo, Deon, Lo Duca Curtis, Cornaglia, Lavagna Italiano scritto e orale 19000 lire Elementi di scienze naturali seconda edizione 29 800 lire Dardano, Trifone Grammatica italiana Con nozioni di linguistica Chamberlain Guida alla maternità seconda edizione 21300 lire 27400 lire

Pullega La forma letteraria in Italia Anthony, Thibodeau Anatomia voi. 1°, Dalle Origini al Quattrocento, e fisiologia 15 850 lire a voi. 15 000 lire; voi. 2°, Dal Rinascimento voi. 1°, Il corpo come unità - all'Illuminismo, 16 000 lire; Sostegno e movimento; voi. 3°, L'Ottocento 14 900 lire; voi. 2°, Sistemi di comunicazione, voi. 4°, Il Novecento 14 900 lire controllo e integrazione; voi. 3°, Sistemi di trasporto; Pullega Leggere la letteratura italiana voi. 4°, Apporto energetico. 23 050 lire Eliminazione dei rifiuti. Equilibrio dei liquidi ed acido basico; voi. 5°, Riproduzione difesa Storia Cirlini, Trentin Inglese 32 000 lire circa ed adattamento Edizione con minidisco 63 000 lire circa Finzi Storia voi. 2°, L'avvento Collana di Strumenti Didattici SCUOLA MEDIA del mondo industriale 21000 lire Zanichelli/IBM Geografia Perugi, Bellucci Storiografìa Gobis Test e glossario di scienze Francese voi. 1°, Il Medioevo, 21 750 lire; Tedesco della terra 14500 lire voi. 2°, Età moderna, 24 500 lire; Raillard, Papo (C.R.E.D.I.F.) voi. 3°, Età contemporanea, 31000 lire Caviglia, Mandara Tedesco 32 000 lire Cornaglia, Lavagna, Cornaglia con la collaborazione di Giraudeau circa Edizione con minidisco Geografia del mondo d'oggi e Sguanci Coquelicot 25 450 lire; Vegetti II mondo antico e feudale 63 000 lire circa quarta edizione voi. 2°, L'Italia Cassette per l'insegnante, 184 000 lire; terza edizione, voi. 1°, Dalla Collana di Strumenti Didattici 22100 lire; voi. 5°, Prodotti e Cassetta per l'allievo, 16 750 rivoluzione agricola alla fine della Zanichelli/IBM comunicazioni, 22 100 lire Repubblica romana, 19500 lire; voi. 2°, Dall'Impero romano Finzi, Foa, Isenburg, Sofri, Tutino Inglese alla società feudale, 16 000 lire Matematica Geografia dei continenti extraeuropei terza edizione 25 450 lire Iantorno, Papa New Communication Vegetti Dalla preistoria alla società Rinaldi Carini, Cavaliere Matematica Tasks Workbook 1 9100 lire feudale edizione in volume unico di 34 500 lire Finzi, Isenburg, Sofri, Tutino Asia Africa America Oceania Il mondo antico e feudale terza Barozzi Corso di analisi matematica edizione 27950 lire terza edizione 24 500 lire Marotta, Rapetti Enjoy your English 28 500 lire voi. 1°, 10050 lire; voi. 2°, 10000 lire Foa, Ginzburg, Marchi, Paolucci Vegetti Dalla rivoluzione agricola Cerasoli, Cerasoli, Drivet Elementi di a Roma seconda edizione 24 000 lire Geografia dell'Italia e dell'Europa matematica, probabilità, statistica terza edizione 24 500 lire Matematica Paolucci Corso introduttivo di storia voi. 1°, 27850 lire; voi. 2°, 25000 lire; Dalle origini al settecento 24 000 lire voi. 3°, 25000 lire Castelluccio, Parravicini, Prada Elettronica Matematica voi. 1°, 9 000 lire; Fisica Broggi, Jappelli, Elettronica voi. 2°, 9000 lire; voi. 3°, 9000 lire Pedagogia voi. 1°, 42 750 lire; voi. 2°, 36000 lire Tassi Itinerari pedagogici dell'età Zanetti La fisica attorno a noi moderna 18 750 lire voi. 1°, 18 000 lire; voi. 2°, 18 500 lire Biasotti, Danovaro, Pastorino, Scienze volume unico 32 000 lire Romagnoli, Squitieri, Ventura Sistemi automatici Gori Giorgi Scienze 36 000 lire Diritto ed economia Guardo Lezioni di chimica fisica voi. 1°, 19 700 lire; voi. 2°, 19 700 lire; voi. 1°, 31000 lire Masetti Elettronica 32 000 lire voi. 3°, 21000 lire; volume unico De Nova Codice civile e leggi Edizione con minidisco 63 000 lire 29 500 lire collegate edizione 1989, 18 000 lire Collana di Strumenti Didattici Chimica e merceologia Zanichelli/IBM Galgano Antologia di casi e materiali di diritto commerciale 18000 lire Liguri, Lanciotti, Stefani Compendio Geografia di chimica organica biologica e ambientale 19 500 lire Informatica Corso di Geografia a cura di Sofri Bonini Economia del turismo 19 200 lire Casali Logo 22 000 lire quarta edizione Bonapace, Gambi Bertoni Giovannini Chimica applicata Ginzburg, Insolera, Sofri ai materiali da costruzione 19000 lire L'Italia (con atlante) 22100 lire; Francese Disegno Bonapace, Foa, Paolucci, Sofri Paschetto Mo Chimica 24000 lire Sada Lezzi Le fran^ais du technicien L'Europa e il bacino mediterraneo Malara Geometria descrittiva 22 550 lire Quaglierini Manuale di chimica delle e sue applicazioni 24 000 lire (con atlante) 22100 lire; fibre tessili 31000 lire Bonapace, Foa, Finzi, Isenburg Pecchioli, Battolami Bruno Poggiali, Bigi Elementi di disegno Sofri, Tutino I continenti extraeuropei À votre service 21600 lire tecnico seconda edizione 27850 lire (con atlante) 23 050 lire Latino e greco Nuzzo Septimontium 18 500 lire Boschetti Edifici per la zootecnia Inglese Elementi compositivi, sintesi Educazione artistica Gotti English together From Accuracy Mariotti Storia e testi della letteratura progettuali, nozioni di calcolo, to Fluency 25500 lire; latina seconda edizione materiali da costruzione Borgna, Saraceno Creare 25 000 lire Workbook 1/2 10000 lire circa voi. 1°, L'età arcaica, 14 650 lire; 26 000 lire circa voi. 2°, L'età di Cesare, 14650 lire; Arduino Dal cucchiaio alla città Branca, Torretta, Using English voi. 3°, L'età augustea, 14 650 lire; Storia on the Farm 27000 lire Tecniche e storia della voi. 4°, Da Tiberio a Traiano, rappresentazione. 17000 lire circa Cavalazzi, Falchi Storia di Milano Papa, Silver Crowdy 14 650 lire; voi. 5°, L'età cristiana, 21150 lire Concept and Meanings 22 000 lire 15 350 lire Dizionari e Atlanti Gotti Computer English 19 200 lire Mariotti Letteratura latina 34 000 lire Bonazzi Bologna nella storia Sinonimi e contrari edizione minore 16800 lire De Devitiis, Mariani, O'Malley Chiossi, Franceschini Nuova raccolta di Giuseppe Pittàno 28000 lire Grammatica inglese di versioni greche 24 500 lire della comunicazione seconda edizione Atlante di Gaia Un pianeta da salvare 14000 lire; Esercizi, 12 950 lire Fucarino Euremata 17300 lire a cura di Norman Myers 29 000 lire De Mitrio English for dentistry L'Atlante per la scuola TCI/Zanichelli and dentai technology 18 500 lire Educazione Civica voi. 2°, Europa, 22000 lire Wagner A short history of English Bortolani Guida alla costituzione and American Literature articolo per articolo seconda edizione Le Tavole M A F Bi C Repertorio 16550 lire 18000 lire di dati, costanti, formule, tabelle di Matematica. Astronomia. Fisica. Per ulteriori informazioni rivolgersi Bartvedt, Eirheim Rescigno Stato, società, Biologia. Chimica alle Filiali Zanichelli di zona Meyrick Insight 18000 lire potere politico 18 000 lire edizione in brossura 18000 lire [INDICE

Cosa leggere Secondo me sul disegno intemazionale

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Letteratura II Klaus Nonnemann Le sette lettere del dottor Wambach Jader Jacobelli (a cura di) 1988, Dove va l'economia italiana? Arrigo Boito Iberia F. Silva (a cura di) Innovazione, impresa e sistema eco- Lettere a Gianfranco Contini nomico Charles-Pinot Duclos Memorie segrete sulla Reggenza P. Guerrieri, Libero scambio, protezionismo e Lewis Carroll La caccia allo snark P.C. Padoan (a cura di) concorrenza intemazionale L'economia politica dell'integrazio- Sei Shònagon Note del guanciale ne europea Pavol Dobsinky Il re del tempo e altre fiabe slovacche L'economia politica della coopera- Critica letteraria III Danilo Cavaion Memoria e poesia zione intemazionale Michel Serres L 'ermafrodito: Sarrasine scultore G. Lunghini (a cura di) Dizionario di economia politica Giallo John Dickson Carr L'esimio Gideon Veli AA.W. Politica ed economia dei beni cultu- Patricia Highsmith Quella dolce follia rali e ambientali Arte Thomas Harris Il silenzio degli innocenti X Danielle Gaborit-Chopin Flabellum di Toumus Avori Medievali Cinema IV Roberto Ellero Ettore Scola AA.W. Paolo Veronese. Disegni e dipinti AA.W. (a cura di) Bye Bye Brasil AA.W. Paolo Veronese. Restauri Teatro Laura Falavolti (a cura di) Attore. Alle origini di un mestiere Sergio Marinelli (a cura di) Veronese e Verona Marco De Marinis Capire il Teatro Caterina Furlan Il Pordenone Musica N. Temperley, G. Abraham, H. Searle Maestri del primo romanticismo Gino Severini Lezioni sul mosaico M. Cataldi Gallo Amalia Collisani Musica e simboli 1 mezzari tra Oriente e Occidente Filosofia V Gaetano Lettieri Il senso della storia in Agostino d'Ip- Paul Gauguin L'isola dell'anima pona Scienze biologiche XII Renato Dulbecco Il progetto della vita Biologica. La vita, le forme i numeri Walter Schulz Le nuove vie della filosofia contem- AA.W. poranea Scott F. Gilbert Biologia dello sviluppo Fulvio Carmagnola La visibilità Scienze Andrew Monk (a cura di) L'interazione tra l'uomo e il compu- dell'informazione Tonino Griffero Interpretare ter Gillo Dorfles Il feticcio quotidiano Keith London L'introduzione agli elaboratori elet- tronici Rosaria Egidi (a cura di) La svolta relativistica nell'epistemo- logia contemporanea Maria Bruna Baldacci Rappresentazione e ricerca delle in- formazioni Storia VI R. Elze, P. Schiera (a cura di) Il medioevo nell'ottocento in Italia e in Germania Psicologia-Psichiatria XIII Giordano Fossi Psicoanalisi e psicoterapie dinamiche N. Tranfaglia, Jean Oury Psicosi e logica istituzionale M. Firpo (a cura di) La storia voi. I II Medioevo Franca Olivetti Manoukian Stato dei servizi: un'analisi psicoso- Sergio Luzzato Il terrore ricordato ciologica dei servizi sociosanitari Franco Andreucci Socialdemocrazia e imperialismo Harold F. Searles Il paziente Borderline Alberto Caracciolo L'ambiente come storia Jacques Goldberg La Colpa - Un assioma della psicoa- nalisi Johann Jakob Bachofen Il matriarcato Riviste XIV "A sinistra" Articoli vari Società VIIIM. Mietto, M.G. Ruggerini Storie di fabbrica "Il Passaggio" Articoli vari Murray Bookchin The modem crisis "Memoria" Giovani donne M. Losito, P. Schiera (a cura di) Max Weber e le scienze sociali del "Democrazia e diritto" suo tempo Le nuove frontiere del diritto "Il Nuovo Spettatore" G. Mariani, L. Cortese (a cura di) Il dizionario della pubblicità e comu- Articoli vari nicazioni "Religioni e società" Salvezza e salvezze Gian Paolo Ceserani Storia della pubblicità in Italia "Donna Woman Femme" Forme della politica E. Sonnino (a cura di) Demografia e società in Italia Bambini-Ragazzi XV Kees Moerbeek Chi l'ha visto? Un libro pazzo Economia IX James O'Connor Crisi e teoria dell'economia Kees Moerbeek, Carla Dijs Sei baldi esploratori R. Parboni (a cura di) Dinamiche della crisi mondiale Beatrix Potter La storia di Nutkin scoiattolo Albert O. Hirschman Come complicare l'economia Roberto Piumini Il re dei viaggi Ulisse

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L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Guido Castelnuovo (libri economici), Gianpiero Cavaglià (letteratura), Sara Cortellazzo (cinema, musica, teatro), Martino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Marco Revelli (coordinamento, storia e scienze sociali), Anna Viacava (salute, psicologia, psicoanalisi), Giuliana Maisto (filosofia). N 4 l'INDICE ~ "

••DEI LIBRI DEL MESEBÌ

ARRIGO BOITO, Iberia, a cura di Isa- CARLO EMILIO GADDA, Lettere a di Graziella Civiletti, pp. 301, Lit Letteratura bella Donfrancesco, Lucarini, Roma Gianfranco Contini, a cura del desti- 18.000. 1988, ed. orig. 1868, pp. 88, Lit natario 1934/1967, Garzanti, Milano KLAUS NONNEMANN, Le sette lettere 8.000. 1988, pp. 138, Lit 20.000. Storico, memorialista e romanzie- del dottor Wambach, Serra & Riva, re minore del '700, Duclos è una fi- Milano 1989, ed. orig. 1959, trad. dal Estebano, "fiore vivace con un Le lettere di Gadda a Contini, cu- gura di grande interesse. Amico di tedesco di Chiara Allegra, pp. 140, Lit profumo gentile", ed Elisenda, "fio- rate dallo stesso destinatario, rappre- Rousseau e degli enciclopedisti, pro- 23.000. re gentile con un profumo vivace", sentano una vivace e concreta testi- tetto dalla marchesa di Pompadour, sono i protagonisti di questo raccon- monianza dell'amicizia fra i due let- fu per molti anni segretario perpetuo Il consueto rituale di vita del me- to di Arrigo Boito in cui i motivi più terati. Il carteggio, che prese subito dell'Académie e storiografo del re; si dico della mutua dottor Wambach, cari alla Scapigliatura s'intrecciano e avvio dopo il breve incontro romano trovò quindi in una posizione privile- diviso tra le visite alla tomba della si esaltano. La loro storia è concen- nel maggio del '34, durò "finché al- giata per conoscere i retroscena della moglie Odette, la pittura e le quoti- trata nell'ultimo atto, prima che cali l'amico" scrive Contini "rimase vi- vita mondana, culturale e politica del diane misurazioni e annotazioni me- il sipario; davanti alle tombe dei loro talità sufficiente". Le lettere spazia- suo tempo e del recente passato. tereologiche, viene turbato dall'in- antenati, i Grandi di Spagna, i giova- no fra temi culturali, analisi critiche, Grazie a questa posizione particola- contro con la piccola Ise, disperata ni indossano gli abiti di scena di un interiori dissidi e quotidiane vicen- re, e alla sua intelligenza penetrante, per la tragica, non meno che miste- rito immutabile: corone, diademi, de. Indicazioni di città e date abboz- Duclos riuscì a conferire ai suoi scrit- riosa, scomparsa della bambola dai mantelli, stole; ma l'unico atto anco- zano la mappa degli spostamenti del- ti d'ogni genere un sapore di autenti- meravigliosi capelli biondi, Raperon- ra interpretabile ha il respiro breve, i lo scrittore: Roma, dove Gadda lavo- cità, disseminandoli di battute folgo- sante racconto in versi dell'autore di zolo. Per consolare Ise, l'anziano me- loro timidi gesti d'amore sono incal- ra all'ufficio tecnico dello Stato Vati- ranti, di definizioni icastiche, di Alice. Come promette il sottotitolo dico diventa autore delle sette lettere zati dall'inesorabile consunzione di cano, poi Firenze e, ancora, da aneddoti significativi. "L'aneddoto, — "Agonia in otto spasimi" — si — una al giorno — che Raperonzolo, un grosso cero che si va spegnendo. ultimo la Capitale e l'impiego alla per Duclos — scrive Scaraffia nel tratta di una divagazione all'interno da Parigi, invia per suo tramite alla Solo per brevissimo tempo si sono Rai. Continui e preoccupati i riferi- saggio introduttivo — era il luogo in del nonsense, un curioso viaggio per sbadata "mamma". Con questo bre- accesi i riflettori della Storia e di menti al Pasticciaccio,la cui stesura è cui la storia ufficiale veniva costretta mare alla ricerca dello snark, mostro ve romanzo, recentemente ripubbli- questa storia, su di loro; presto l'o- ostacolata dalle persistenti difficoltà a scendere dalle sue fittizie altezze, immaginario, la cui essenza è legata cato in Germania, Nonnemann si è scurità li avvolge, o meglio li riav- finanziarie. Ma l'ironia trasforma per ridursi a una misura più umana". alla fusione delle due parole snake e conquistato un posto di riguardo nel- volge, dato che i due personaggi sono quei momenti critici in occasioni per Le Memorie segrete sulla Reggenza ri- shark, ovvero serpente e squalo. Il la letteratura tedesca contempora- emersi dal buio più fitto, non rischia- fantasiose e mirate invenzioni lingui- percorrono gli anni dominati dalle racconto, caratterizzato da una vaga nea, quasi "senza volerlo e malde- rato da alcuna indicazione tempora- stiche. Nulla pare sfuggire all'acuto sregolatezze del duca d'Orléans e dal atmosfera allucinatoria, fluttua fra i stramente", come osserva la curatri- le. Stesso destino è toccato a questo epistolografo: sfilano così davanti al gigantesco scandalo di Law, di cui ci due estremi del nome del mostro, ce con compiaciuta ironia. Nell'eco racconto in cifra, che accoglie note- lettore non solo noti personaggi del offrono una cronaca documentata e che, proprio in quanto tale, non è della fiaba grimmiana la realtà si fa volissime influenze del pensiero gno- mondo culturale, ma altresì beghe vivacissima; considerandone la scrit- un'entità ben definita e rimane so- memoria vissuta, diventa letteratu- stico e inquietudini del genere editoriali, premi letterari, pregi e de- tura asciutta e priva di enfasi, non ci speso fra un qualcosa di docile e sa- ra, si ricrea nell'immaginario di un "noir" in una struttura "alchemica- bolezze umane. In mezzo a curiosità stupisce che di Duclos Stendhal ab- porito e un pericolo imminente e de- gioco metamorfico, nel cui incanto mente giocata sul numero e sulla sim- di ogni genere emergono preziose in- bia potuto scrivere: "Non ho mai finitivo. Allo stesso modo l'equipag- delicato e ingenuo il dottor Wam- metria", come afferma la curatrice dicazioni relative alla propria scrittu- trovato un'intelligenza più analoga gio, un curioso collage di tipologie bach, forse vittima tragicomica, ri- del testo, pubblicato nel 1868 e com- ra e a quella di Contini e affettuosi ri- alla mia". non solo umane, è sospeso fra il desi- derio di cibarsi e il timore di fungere trova per sempre l'integrità e la pu- pletamente dimenticato. La sua op- ferimenti a incontri e discussioni che Mariolina Berlini rezza del fragile mondo che gli è pro- portuna riproposta è resa senz'altro scandiscono l'amichevole carteggio. da cibo. La cattura, che significhe- rebbe la sospensione della versatilità prio. Il tono cristallino della narra- più efficace dall'itinerario di lettura Cristina Forte Faraoni zione nel suo lento dileguarsi verso approntato da Isabella Donfrance- linguistica ed esistenziale del mo- un lontano "c'era una volta", sfuma sco, fitto di argomentazioni nelle stro, così come del testo, vale come in una favolosa atemporalità i detta- quali si fondono acutezza critica e simbolo dell'ambizione umana di de- gli minuti della prosaica quotidianità autentico fervore espressivo. LEWIS CARROLL, La caccia allo finire l'indefinibile. Il finale vanifica borghese, i segni di umori e pensieri, Maria Vittoria Vittori snark, SE, Milano 1989, ed. orig. il tutto in una sorta di sottrazione i tratti di gesti ed espressioni. CHARLES-PINOT DUCLOS, Memorie 1876, traduzione dall'inglese e cura di aritmetica: prevalgono il nonsense e il segrete sulla Reggenza, Caterina Albano a cura di Giu- Roberto Sanesi, pp. 110, Lit 13.000. non essere, senza più angosce né ti- seppe Scaraffìa, Sellerio, Palermo mori però. 1988, ed. orig. 1791, trad. dal francese La caccia allo snark è un interes- Gabriella Giannachi

SEI SHÓNAGON, Note del guanciale, SE, Milano 1988, te e risposte nel raffinato gioco di rimandi e d'allusioni alla calligrafia, all'arte del linguaggio, ne rivendicano trad. dal Giapponese di Lydia Origlia pgg. 325, Lit — quasi un trobar clus — di un linguaggio poetico radi- quietamente l'uso e le funzioni. Per dare espressione, cer- 35.000. cato in una cultura estremamente specializzata ed esclu- to, ai valori della società cortese in cui sono perfettamen- siva, propria di un ambiente aristocratico chiuso, e in un te integrate, fondata sul buon gusto e su un altissimo sen- "... Un dipinto, sebbene bellissimo, ci diviene indiffe- momento in cui sono proibite le relazioni con la Cina. È so estetico e lontana, come ogni società aristocratica, dal- rente se lo possiamo vedere con frequenza... Ilvolto uma- un periodo relativamente felice nella storia del Giappo- la dolorosa realtà quotidiana; "insopportabile" è, anche no, invece, è fonte di una perenne, piacevolissima con- ne, quello Heian, che assiste, nell'arco di un secolo (tra il per Sei, "la gente del popolo". Ma è una società, secondo templazione. Anche in un volto in cui tutte le singole X e l'XI) ad un singolare fiorire della letteratura femmi- alcuni, di "natura femminile", di contro alla "mascoli- parti siano difettose un attento osservatore sa scoprire un nile, solo in parte spiegabile con l'essere, il giapponese nità" della successiva società guerriera; e forse, per que- particolare interessante su cui soffermarsi...". Ecco una scritto, appannaggio delle donne, cui si nega il cinese, lin- sto, naturale banco di prova della sensibilità e del gusto possibile, attuale chiave di lettura dello straordinario gua ufficiale (letto, peraltro, di nascosto). Anonime da- per le sfumature, già così congeniale a Sei e condotto a Note del guanciale di Sei Shonagon, j contemporanea me di corte, come Sei Shonagon\ (non è il vero nome), perfezione nel romanzo di Murasaki. della più famosa Murasaki. Non diario amoroso, come isolate, all'interno della capitale, nel labirinto dei quar- Anna Baggiani suggerirebbe l'ingannevole copertina — di fronte alla tieri imperiali aperto ai venti ma accuratamente protetto quale la dama sarebbe inorridita per la scandalosa esibi- dal resto del mondo; celate da paraventi e stuoie ma espo- zione della nudità dei corpi — ma sparse annotazioni di ste alla promiscuità del gineceo e alla cerimoniosa sciol- vita di corte: vivide impressioni di feste, pettegolezzi e tezza di rapporti, anche amorosi, liberi e talora libertini; giochi di parole, luminose immagini della natura. Fre- escluse dalla politica per la quale rivestono però, per ma- schezza, acume, spirito d'osservazione, prontezza di bot- trimonio, un'importanza capitale; educate alla musica,

PAVOL DOBSINSKY, II re del tempo e e una dignità che gli pareva propria altre fiabe slovacche, Sellerio, Paler- della lingua letteraria colta. Della mo 1988, trad. dallo slovacco di/armi- raccolta che ne risultò, vero monu- ENCICLOPEDIA GIURIDICA TRECCANI la Ockajovà, pp. 351, Lit 20.000. mento e documento della lingua slo- vacca contemporanea, è oggi tradot- Nella seconda metà del secolo ta una breve antologia, costituita con scorso, la necessità di dare espressio- criteri estetici e, ciononostante, rap- ne a un'identità nazionale tanto sen- presentativa della grande varietà di espone in tutti i suoi aspetti il diritto oggi vigente tita quanto soffocata dall'opprimen- motivi e di spunti di interesse etnolo- ma è predisposta te situazione politica spinse alcune gico oltre che letterario messi in cam- grazie all'innovativa struttura editoriale delle più rilevanti personalità del mo- po da Dobsinsky. Addentrarvisi si- ad accogliere quello di domani vimento romantico slovacco al tenta- gnifica porsi a confronto con elemen- tivo di individuare un fondamento ti inconsueti anche per lo studioso di per la codifica di una lingua naziona- fiabe, attinti al formidabile crogiuolo ENCICLOPEDIA GIURIDICA TRECCANI le unitaria, diversa da quelle ufficial- in cui, tra il IX e il XIII secolo, si in- mente riconosciute in quelle regioni: contravano l'immaginario bizantino, prevista in 30 volumi di grande formato con fogli intercambiabili il ceco, il tedesco, l'ungherese. Pavol il medioevo cavalleresco cristiano è diretta da Bruno Paradisi Dobsinsky, prete protestante, lette- con le sue leggende e le culture paga- rato di cultura internazionale, tra- ne indoeuropee dei popoli di Slovac- duttore versatile e accorto dei classi- chia. ci stranieri, individuò tale fonda- Luca Rastello mento nel patrimonio orale di fiabe e ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA racconti di gesta della tradizione slo- vacca e volle intervenire su di esso fondata da Giovanni Treccani per conferirgli, dopo un decennale Roma, Piazza Paganica 4 lavoro di raccolta e registrazione del- le varianti, oltre che di traduzione dai dialetti locali, una veste coerente N 4 [INDICE pag HI ••DEI LIBRI DEL MESE

tuì un importante ostacolo alla piena apportarono contributi di grande FRANCESCO DE NICOLA, Introduzio- Critica letteraria espansione delle tendenze assimila- originalità) si pensi a Babel' e Man- ne a Fenoglio, Laterza, Bari 1989, pp. zionistiche. Quindi, diversamente dei 'stam). Fu anche grazie alla pre- 187, Lit 15.000. DANILO CAVAION, Memoria e poesia. da quanto accadeva nella Francia senza di un cospicuo ebraismo assi- nella Germania o nell'Austria-Un- milato che Odessa divenne, nella se- Storia e letteratura dell'ebraismo Critica letteraria MARIO LAVAGETTO, La gallina di Sa- russo moderno, Carucci, Roma 1988, gheria coeve, in Russia il sionismo conda metà degli anni Dieci, la capi- ba, Einaudi, Torino 1989, pp. 251, Lit pp. 301, Lit 35.000. esercitò una forte attrazione sugli in- tale culturale della Russia, ricorda segnalazioni 18.000. Nuova edizione ampliata del tellettuali ebrei e gli scrittori conti- l'autore, citando Sklovskij. La secon- saggio pubblicato nel 1974. La prima parte del libro ricostrui- nuarono a lungo a servirsi dello yid- da parte del libro è dedicata alla bio- ANNAMARIA CONTINI, La Biblioteca sce, anche sulla base di una minuzio- dish o dell'ebraico (come Chayim grafia intellettuale e all'analisi dell'o- di Proust, Nuova Alfa Editoriale, Bo- sa documentazione, alcuni degli Per conoscere Pound, a cura di Mary Nachman Bjalik che, emigrato in Pa- pera di un grande poeta ebreo odessi- logna 1988, pp. 220, Lit 18.000. aspetti più importanti della questio- de Racbewiltz, con un saggio introdut- lestina nel 1924, divenne uno dei pa- ta dell'inizio del secolo, Eduard Ba- tivo di Maria Luisa Ardizzone, Monda- ne ebraica nella Russia fra Otto e grickij, che prese parte attiva alla dri della letteratura israeliana). Tut- BRUNO TRAVERSETTI-STEFANO AN- dori, Milano 1989, pp. 468, Lit Novecento. L'antisemitismo, forte e tavia, nelle città più aperte all'in- rivoluzione bolscevica. DREANI, Incipit. Le tecniche dell'e- 14.000. radicato nella società russa (e, dimo- fluenza occidentale (Varsavia, Vilna, Gianpiero Cavaglià sordio nel romanzo europeo. Nuova stra Cavaion, bene attestato anche Odessa) intellettuali e scrittori ebrei ERI, Torino 1988, pp. 203, Lit nella sua tradizione letteraria) costi- si assimilarono alla cultura russa e vi 22.000.

MICHEL SERRES, L'ermafrodito: Sarrasine scultore. pagnatore — il narratore — su un singolare personaggio: nosca il mondo in cui viviamo, un grande patrimonio. Col racconto "Sarrasine" di Balzac, Bollati Borin- un vecchio dall'aspetto di mummia o di vampiro che i Ma il rapporto tra musica e scultura non è una rigida anti- ghieri, Torino 1989, ed. orig. 1987, trad. dal francese ricchi padroni di casa, i Lanty, trattano con mille riguar- tesi: come quello che sussiste tra la parte destra e la parte di Mario Marchetti e Paolo Tortonese, pp. 148 Lit di. Il giorno seguente, il narratore le risponde con un lun- sinistra del nostro corpo, irriducibili l'una all'altra, ma 18.000. go racconto. Deve risalire fino al 1758, anno in cui il gio- anche inseparabili, ci offre un modello di realtà in cui vane scultore francese Sarrasine, recatosi a Roma, vide in l'alterità è possibile, un modello non monistico, che Roland Barthes, in un saggio del 1970, sottopone la teatro una cantante di meravigliosa bellezza, Zambinel- "esclude l'esclusione". Anche il testo di Balzac è un'in- novella di Balzac Sarrasine a un'analisi serrata: ne emer- la, e se ne innamorò. Respinto dall'amata, Sarrasine la carnazione di questo modello: in esso musica e scultura, ge l'immagine di un testo attraversato da mille codici di- raffigurò in una splendida statua. Davanti alla rivelazio- che tendevano a escludersi, si incontrano, determinando versi, denso, compatto, che con la sua pienezza cerca di ne che la seducente cantante era, in realtà, un castrato, il contenuto di verità del racconto, che si rivela come una esorcizzare il fantasma del vuoto terrificante della castra- Sarrasine tentò di distruggere la statua e di uccidere l'esse- straordinaria riflessione sulle arti. zione che sta al centro del racconto. Michel Serres colloca re amato; ma fu ucciso a sua volta dagli sgherri di un car- Tanto la traduzione del testo di Serres, dovuta a Mario la propria lettura in una prospettiva diversa, in un territo- dinale, protettore di Zambinella. Il misterioso vecchio, Marchetti, quanto quella della novella di Balzac, di Pao- rio volutamente indefinito tra antropologia, teoria della cui i Lanty debbono la loro fortuna, non è altri che Zam- lo Tortonese, sono eccellenti; Marchetti ha corredato conoscenza e teoria delle arti. In questa zona accidenta- binella. inoltre Usuo lavoro di una ricca, utilissima annotazione. ta, nodo di saperi diversi, Sarrasine sembra trasformarsi Il discorso di Serres è tutto incentrato sull'opposizione Mariolina Bertini in un mito moderno e Serres ne segue le articolazioni in- tra scultura e musica: la scultura è l'arte del limite, della teme come Marcel Detienne seguirebbe quelle di un rac- solidità, della localizzazione; la musica è un inafferrabile conto mitico, arrivando alla fine non a un significato ul- fluire, è l'arte dell'erranza. Per questo lo scultore è con- timo, ma a una costellazione di significati complessa e af- dannato a inseguire vanamente Zambinella, creatura del fascinante. regno della musica, finirà però per trionfare post mortem, Sarrasine si svolge nel 1830. Nella cornice fastosa di perché Zambinella centenario diverrà una sorta di fetic- un ballo, una giovane marchesa interroga il suo accom- cio, di statua, e sarà all'origine di quanto di più solido co-

colare caratterizzazione del perso- ogni weekend a trovare la madre ma- THOMAS HARRIS, Il silenzio degli in- to. A tratti di un crudo realismo, tal- Giallo naggio, ricca di dettagli curiosi e gu- lata, ricoverata in un ospizio, ma in nocenti, Mondadori, Milano 1989, ed. volta insopportabile, il romanzo di stosamente ironici. I tre romanzi, co- realtà si reca nella casa che ha compe- orig. 1988, trad. dall'inglese di Rober- Harris intesse un intrigo di notevole me la maggior parte della produzione rato per Annabelle, per vivervi un ta Rambelli, pp. 383, Lit 26.000. suspense convogliata, con maestria, JOHN DICKSON CARR, L'esimio Gi- di Carr, sono costruiti puntando l'ac- giorno con lei. E in quel luogo David in più direzioni: nella risoluzione, Thomas Harris, autore del thriller deon Fell, Mondadori, Milano 1988, cento sulle presumibile irrealtà e so- si trasforma: si rilassa, sogna, dà spa- ovviamente, del caso — in cui il let- politico Black Sunday da cui è stato ed. orig. 1933-1941, trad. dall'inglese prannaturalità degli avvenimenti zio al suo amore disperato, un amore tore possiede il vantaggio, angoscio- tratto l'omonimo film di Franken- di A.M. Francavilla, pp. 608, Lit narrati. "Mettiamoci un pizzico di per cui si può arrivare alla follia, al so, di saperne di più della protagoni- heimer, imbocca ora, con questo ro- 22.000. terrore, di cieli cupi e di cose malva- delitto. La Highsmith in Quella dol- sta — e nel ritratto, giustamente manzo, la strada buia e insidiosa del ge — scrisse Carr — e avremo un ce follia è attratta dall'evoluzione sfaccettato, del pericoloso Hannibal thriller a sfondo psicologico. Prota- giallo perfetto". L'automa, che narra drammatica, fondata sul meccani- Lecter, dotato di un acume e di un Americano d'origine, inglese d'a- gonista una donna, Clarice Starling, una complessa vicenda di scambi di smo della doppia identità, del prota- sense of humour rari. dozione e di spirito, John Dickson persona, è considerato uno dei mi- un'allieva dell'FBI catapultata a ri- gonista prigioniero del proprio Sara Cortellazzo Carr è considerato un maestro indi- gliori romanzi di Carr. amour fou, delle proprie fantasie os- solvere il caso di un assassino che ter- scusso del "mistery" e lo specialista Sara Cortellazzo sessive, intorno a cui costruisce un rorizza l'America, un mostro che nel dipanare intrecci costruiti intor- plot a suspense che segue la trasforma- scuoia le sue vittime, tutte donne di no a una figura emblematica del ge- zione del personaggio da una situa- "taglia forte", particolare non irrile- Giallo nere giallo: il delitto della camera zione di normalità al delitto, dalla to- vante, come si scoprirà col procedere spionaggio segnalazioni chiusa. Dei tre romanzi raccolti nel tale perdita di ogni adesione alla real- del racconto. E il caso vuole che sia volume, Il cappellaio matto, L'auto- tà al tragico epilogo. Il romanzo si un altro "mostro", Hannibal Lecter, EDGAR WALLACE, Le figlie della not- ma e Gideon Fell e il caso dei suicidi, PATRICIA HIGHSMITH, Quella dolce sofferma in modo maniacale sulla a darle una mano, a costruire un te. I tre giusti. Il fantasma di Down solo l'ultimo gioca sul mistero della follia, Bompiani, Milano 1988, ed. ronde dei sentimenti frustati, sulle puzzle-enigma ricco di indizi illumi- Hill, Mondadori, Milano 1988, ed. camera ermeticamente chiusa dal- orig. 1960, trad. dall'inglese di Marisa pulsioni negate dei diversi personag- nanti. Lecter è uno psichiatra genia- orig. 1925-1929, trad. dall'inglese di l'interno, situata nell'inaccessibile Caramella, pp. 278, Lit 22.000. gi che si protendono l'uno verso l'al- le, segregato da anni nella cella di un Grazia Grìffini, Lidia Zazo Conetti, torre di un castello scozzese, dandoci tro disperatamente, inutilmente, at- manicomio per aver assassinato e poi pp. 430, Lit 22.000. un esempio della sapiente maestria David, brillante chimico, vive nel- traverso un gioco di ricatti celati, di divorato le sue numerose vittime. dell'autore nel risolvere un "delitto l'ossessione e nell'idea fissa di voler violenze e umiliazioni subite, di desi- Fra Clarice e Lecter si instaura un IAN FLEMING, James Bond Agente impossibile". I tre romanzi, tutti sposare Annabelle, che non solo è già deri repressi, di accuse e sospetti. rapporto di complicità e un difficile 007 Dalla Russia con amore. Dr. No. ambientati in Inghilterra, vedono co- sposata, ma soprattutto non ha alcu- Sara Cortellazzo patto di collaborazione: Lecter offri- L'uomo dalla pistola d'oro. La spia me protagonista l'imponente crimi- na intenzione di ricambiare il senti- rà le sue geniali intuizioni e deduzio- che mi amò, Vallardi, Milano 1988, nologo Gideon Fell. Il suo metodo mento. Di David è invece innamora- ni a Clarice e in cambio la donna si ed. orig. 1957-1962, trad. dall'inglese non si discosta da quello di tanti in- ta Effie, a sua volta corteggiata insi- confiderà con lui, rivangando sprazzi di Enrico Cicogna, Carlo Borelli, Ma- vestigatori venuti prima di lui, ma si stentemente da Wes, un amico di dolorosi della sua infanzia, riconfe- riapaola Dettore, Grazia GriffìnT, pp. carica di originalità grazie alla parti- David. David fa credere di andare rendogli il ruolo professionale perdu- 725, Lit 35.000.

li Sistema letterarie, storia e LIBRI PRINCIPATO PER LE MEDIE SUPERIORI / Di Svevo, dopo La coscienza di antologia della letteratura italiana, Zeno, è ora disponibile anche Seni- di S. Guglielmino e H. Grosser vie- lità, a cura di G. Baldi, che ha cor-

ne ora completato con il quarto vo- LUI. LO LULLO UUOOOUUOOUOOUOOL ora .UOOOUU..UUOULOLUOUU redato questo straordinario romanzo UUULUqLOVuqOLUOUULI lume in due tomi, rispettivamente BRiì-Si-tsfilfiW di strumenti di lettura di tipo psicoa- dedicati all'Ottocento e al Novecen- « 53 nalitico, sociologico e narratologico...... to. Nella sezione 'I classici', accanto ili -J 1 Promessi : Con gli occhi i Senilità I Premessi Spesi, nel nuovo e ag- ai grandi italiani, sono presenti al- Sposi chiusi (jS giornatissimo commento di E. Raimon- cuni tra i maggiori scrittori stranieri, • altro •R "ri^Sferss^B Sì X di e L. Bottoni, sono presenti anche in da Melville a Flaubert a Kafka. Sì questa collana, con un'ampia e sti- molante strumentazione didattica. Nella collana LEGGERE NARRATIVA 38 ìS compare Federigo Tozzi. Attilio Can- nella ha curato il testo integrale di II manuale Letteratura greca, di Con gli occhi chiusi e un'ampia fs Dario Del Corno, per i licei classici 3X33 «cccaccs scelta antologica delle altre opere, case prende in esame la totalità della pro- • • Sjjsj duzione letteraria della civiltà ellenica, dal Podere a Tre Croci alle No- i^ixeSS^aSS&iiei^i^^ì velle. dalle origini fino agli autori cristiani. N. 4 pag. IVf

dinamento del quotidiano che va to, studia l'evoluzione del cinema d'Almeida, Carlos Reichenbach am- mo documento di costituzione di una Cinema compreso l'approdo di Scola alla poe- brasiliano degli ultimi due decenni, pliano e approfondiscano lo studio su compagnia comica. Sono due pagi- sia dell'ordinario", afferma Ellero attraverso una serie articolata di sag- una cinematografia che vede affac- nette minuziose nel definire diritti e ROBERTO ELLERO, Ettore Scola, La analizzando la progressiva sottrazio- gi, interviste e materiali di consulta- ciarsi oggi una nuova generazione in doveri dei compagni. Nel volume, Nuova Italia, Firenze 1989, pp. 122, ne di comicità che caratterizza l'ope- zione. Nella prima sezione di un sag- cui "l'eco dei movimenti politici del preziosamente arricchito da illustra- Lit 7.500. ra di Scola — a partire da II commis- gio di Joào Carlos Rodrigues analizza passato non si propaga più con tanta zioni d'epoca, Laura Falavolti fa se- sario Pepe — una sottrazione che si fa la nascita, l'evoluzione e la crisi defi- forza". guire un brevissimo trattatello sopra In poche pagine iniziali, a mò di sempre più marcata dato il tentativo nitiva del cinema novo, affermatosi a Sara Cortellazzo l'arte comica cavato dall'opere di S. introduzione-profilo critico del regi- "dopo aver svelato l'insignificanza livello internazionale negli anni '60, Tomaso (1604) e un ben più impor- sta e della sua opera, Ellero traccia di tante cose, di recuperarne altre, ri- grazie all'impegno di autori come tante ragionamento contro l'accuse da- un lucido ed equilibrato ritratto di tenute per tanto tempo di secondaria Glauber Rocha, Rui Guerra, Leon Teatro te alla Commedia intitolato La Ferza Scola, rifuggendo da facili definizio- importanza: il vissuto, la quotidiani- Hirszman, Luis Nelson Pereira Dos (1625), opera entrambi di uno dei ni o da riduttive esaltazioni. Scola, tà, l'enorme complessità del partico- Santos. Lampi nelle tenebre è il titolo Attore. Alle origini di un mestiere, a maggiori attori-autori-teorici dell'e- che ha alle spalle una carriera ormai lare, dell'elemento cronachistico, in- dell'efficace contributo di José Car- cura di Laura Falavolti, Edizioni La- poca, Giovan Battista Andreini: un quasi quarantennale, dopo aver col- timo e metastorico". los Monteiro che compie un excursus voro, Roma 1988, pp. 117, Lit piccolo capolavoro di erudizione e laborato a periodici umoristici ed es- Sara Cortellazzo attraverso le tendenze, i filoni, gli 100.000. astuzia per affermare la dignità e l'u- sere stato co-autore (dalla fine degli autori che si sono imposti negli anni tilità di una professione considerata anni '50) di film di successo diretti '70-'80: dallo sperimentalismo del Voce della polis, tramite fra socie- con sospetto. Lo stile ampolloso, non da Risi, Zampa, Pietrangeli e Loy, ha Cinema marginai alle disperate alle- tà e divino in Grecia. Infame per la sottrae forza agli argomenti a favore faticato non poco ad imporsi, dedi- gorie del Cinema novo, dalla sensua- grande Roma caput mundi. Mistico e dell'arte comica, del teatro, sigillati candosi per anni alla "commedia al- Bye Bye Brasil. Il cinema brasiliano lità esibita della pornochanchada al giullare acrobata durante il Medioe- efficacemente da un'ultima osserva- l'italiana", vivendone i successivi tra tradizione e rinnovamento 1970- coté aristocratico degli adattamenti vo, oppure dilettante di buon casato. zione: "queste drammatiche Favo- mutamenti e l'inevitabile crisi. Elle- 1988, a cura di Valerio Caprara, Fran- di opere letterarie. Il regista Gianni Finalmente nel 1545 quello dell'atto- le" ci rammentano "che fummo in ro, nel corso del volume, in cui si cesco Nord, Donald Ranvaud, La Ca- Amelio offre poi i ritratti sentiti e af- re diventa un mestiere: secondo il questa ampia Scena del mondo cia- analizza minuziosamente ogni singo- sa Usber, Firenze 1988, pp. 170, Lit fettuosi di due protagonisti degli an- senso che Benedetto Croce attribui- scun della sua parte attore; e che al- lo film, si sofferma sulle costanti te- 25.000. ni '60 e '70, entrambi scomparsi ne- va al termine commedia dell'Arte, os- tro non furono le grandezze, gli ho- matiche, le scelte stilistiche, il lavoro gli anni '80: Glauber Rocha e Leon sia "commedia trattata da gente di nori e gli agi, che sogni, ombra, pol- minuzioso sull'attore e sulla costru- Il volume, pubblicato in occasione Hirszman. Interviste con alcuni pro- professione". La data è il 25 feb- vere, e cenere alfine". zione dei personaggi che popolano i della XXV edizione degli Incontri tagonisti come Wilson Barros, l'at- braio, giorno in cui fu sottoscritto a Gian Luca Favetto molti film diretti da Scola. E nel "pe- Internazionali del Cinema di Sorren- trice Norma Bengell, Neville Duarte Padova al cospetto di un notaio il pri-

MARCO DE MARINIS, Capire il teatro. Lineamenti di spettacolo o, meglio, l'evento teatrale. Se nella prima una nuova teatrologia, La casa Usher, Firenze 1988, parte le metodologie e i nuovi approcci pluridisciplinari con 39 tavole illustrative, pp. 242, Lit 30.000. sono teorizzati e illustrati, nella seconda vengono appli- cati, dando vita a cinque lucidi, stimolanti contributi che Il titolo è di quelli perentori: Capire il teatro. Un invi- forniscono utili spunti di riflessione. Molto bello è il ca- to secco. Come accade spesso per libri che, in realtà, sono pitolo dedicato all'attore comico, il solista polimorfo di complessi e problematici. casa nostra (da Benigni a Leo Bassi, da Bustric a De Be- Capire il teatro è naturalmente cosa meno semplice di rardinis). Quello che raccoglie una serie di validi appunti quel che appare; liberarlo da schemi convenzionali è ar- sulla recitazione nella commedia dell'arte nasconde in dua impresa; sottrarlo ad interpretazioni acquisite richie- una nota (n. 68, pg. 165) un affascinante suggerimento de una buona dose di ostinazione. Anche perché, partico- che meriterebbe d'essere approfondito: una certa recita- lare non secondario, spesso gli studi teatrali non sanno zione dissonante e grottesca della prima commedia del- esattamente che cosa studiano e, soprattutto, come devo- l'arte (e quindi la stessa commedia dell'arte) è forse no studiarlo. un'eccezione, una parentesi, "una grande occasione Da questa constatazione, meno paradossale di quanto mancata per il teatro occidentale?". sembri, prende spunto Marco De Marinis per delineare i Sapientemente efficace è l'analisi condotta su il teatro caratteri di una scienza degli studi teatrali capace di con- e il quotidiano che propone, pur con le dovute cautele, siderare in modo complesso e unitario il fatto teatro. un approccio al teatro dalla parte dello spettatore. Uno sforzo ambizioso, il suo, per ordinare i principi di Chiudono il volume alcune note, elementari ma necessa- quella che chiama, con un termine francamente non feli- rie, sulla documentazione audiovisiva, solitamente me- ce, la nuova teatrologia. moria di spettacolo più che di teatro, e un capitolo meno Al capezzale degli studi teatrali, chiama, oltre alla sto- limpido e, per la fragilità della materia, necessariamente riografia, la sociologia e l'antropologia e propone l'ap- più sbrigativo sull'interpretazione e l'emozione dello proccio semiologico come intelaiatura teorica per analiz- spettatore. zare l'insieme complesso dei processi produttivi e fruitivi Gian Luca Favetto (centrale la relazione attore-spettatore) che fondano lo

Continua l'edizione in forma di li- no tutte le informazioni utili, ma del discorso musicale, confinato in preciso nella messa a fuoco di alcune Musica bro di alcune particolari voci del sguscia via, ovviamente, il senso e rapidi capitoletti che collezionano categorie fondamentali, piuttosto ac- New Grove Dìctionary of Music and l'aura del tutto. Compilate con col- etichette e definizioni per lo più le- cademico nel tono e dunque non pro- NICHOLAS TEMPERLEY, GERALD Musician. Questa volta è il turno di laudato stile telegrafico le biografie gittime, certo utili e inevitabilmente priamente elettrizzante. Lo sguardo ABRAHAM, HUMPHREY SEARLE, Chopin, Schumann e Liszt, raccolti filano via allineando con impassibile parziali. Dei tre medaglioni, quello è obliquo: nel senso che l'analisi inse- Maestri del primo romanticismo, sotto l'etichetta (un po' strettina per neutralità inezie insignificanti ed che appare più equilibrato e meno in- gue soprattutto una traiettoria della Chopin, Schumann, Liszt, Ricordi/ Liszt) di "primo romanticismo". I eventi decisivi, viaggi in carrozza e sipido è quello dedicato a Liszt. Dif- riflessione sulla musica, quella che Giunti, Milano 1988, ed. orig. 1980, testi sono costruiti con abile sinteti- tentati suicidi. In questo volume tali ficile evitare un certo fastidio nel ve- indaga le valenze segniche e simboli- trad. dall'inglese di Donata Aldi, pp. cità, capace di dire tutto senza ap- scorrazzate biografiche hanno deci- dere l'impareggiabile enigma schu- che dei suoni organizzati: la loro ca- 417, Lit 28.000. profondire niente. Nella rete casca- samente il sopravvento sull'analisi manniano tradotto e riassunto in pu- pacità di veicolare qualcosa di "altro ro stile Bignami. D'altronde se si da essi": concetto, immagine, emo- continua a pubblicarne, di libri così, zione che sia. L'operazione si legitti- una richiesta da parte del pubblico ci ma come preambolo per un abbozzo Heinrich e Margarethe Schmidt sarà: deve far gola l'erudizione di teoria "conclusiva", raccolto nelle Leslie A. Fiedler espresso: senza fare una piega la ser- ultime pagine: un tentativo di com- IL LINGUAGGIO vono neifastfood della cultura. Con- porre le schegge di pensiero ereditate L'ultimo ebreo tenti loro... dalla tradizione in una sorta di gran- DELLE IMMAGINI in America Alessandro Buricco de quadro in cui sarebbe ritratta, in movimento e dunque sotto la clauso- Una commovente parabola iconografia cristiana la di una felice provvisorietà, la po- sulla fedeltà nonostante tutto tenziale forza simbolica della musica. Restituire intelligibilità al linguaggio delle antiche Non giova al testo il fatto che tali raffigurazioni per evidenziarne i messaggi. Gli Au- pp. 83, L. 10.000 conclusioni occupino una ventina di tori si rifanno alle fonti: ai testi cultuali e alle pre- AMALIA COLLISANI, Musica e simbo- pagine contro le centocinquanta del ghiere, ai libri biblici, alle opere di scrittori medieva- li, Sellerio, Palermo 1988, pp. 192, Lit preambolo storiografico, ripropo- li, per chiarire il significato di molte raffigurazioni. 15.000. nendo quella proporzione (spropor- zione) tra erudizione e invenzione Tre temi sono stati scelti nel campo immenso del- Ebraismo e antiebraismo: che troppo spesso soffoca le avventu- l'iconografia cristiana: gli animali, gli angeli e Ma- immagine e pregiudizio Dalla metafisica platonica alla se- miotica di Jean Jacques Nattiez pas- re del sapere. ria. Il testo è impreziosito da 89 illustrazioni e da in importante contributo sando per Zarlino, Galilei (Vincen- Alessandro Baricco un indice con glossario, alla chiarezza zo), Kircher, Cartesio, Wackenro- collana Strenne - pp. 320 + 16 ili. a colori - L. 45.000 der, Herder, Beethoven, Schlegel, pp. 295. L. 30.000 Via degli Scipioni. 265 - 00192 Roma Hegel, Kierkegaard, Wagner, Han- slick, Nietzsche, Schloezer, Susanne Langer, Meyer, Imberty, Ehrenz- weig: per gran parte delle sue pagine Ldilrice La Giuntina il libro della Collisani si offre come V ia Kit-asoli 26. Firenze un ripassone di estetica musicale sen- za pretese di completezza, attento e N TIMDICF ••DEI LIBRI DEL MESEBH

stione tra terminologia tradizional- ne e al problema della necessità di si- indubbiamente la tendenza alla spiri- poreità la filosofia del Novecento ri- Filosofia mente ontologica e teologica, e for- tuare la domanda nel corso di uno tualizzazione del soggetto umano e schia tuttavia di rimanere prigionie- mule che evocano una sensibilità più scontro storico tra la chiesa cristiana alla contestuale rimozione della cor- ra dell'ottica metafisica della tradi- GAETANO LETTIERI, Il senso della recente: per esempio, la stessa socia- e il paganesimo, come religione terre- poreità. Soltanto a partire dal decli- zione, risolvendosi così in una storia in Agostino d'Ippona, Boria, lità terrena è un residuo dell'origina- na idolatricamente statalizzata. no dell'idealismo e dalla metamorfo- metafisica del corpo. Da questa ten- Roma 1988, pp. 346, Lit 30.000. ria unità edenica, e questa trae vita Enrico Pasini si progressiva della metafisica della tazione essa può redimersi soltanto dall' unità divina (così come l'unità ragione in metafisica della volontà si attraverso la creazione di una antro- L'A. ha un duplice ambizione: ri- ripristinata nel Cristo dà vita all'as- delinea un processo antitetico a quel- pologia filosofica tale da rappresen- costruire analiticamente la concezio- semblea dei credenti); e insieme, la lo della spiritualizzazione, fino a quel tare una autentica svolta nell'inter- ne agostiniana del saeculum e insie- dissoluzione dell'unità nel caos babe- momento dominante nella nostra pretazione moderna dell'uomo che, me farne una cifra di comprensione lico è anche "dono dello smarrimen- WALTER SCHULZ, Le nuove vie della tradizione filosofica. Si tratta appun- nelle intense pagine dedicate a Sche- del presente, una guida per la civitas to esistenziale, del nascondimento del filosofia contemporanea. Voi. Ili: to di quella filosofia della corporeità, ler, Plessner e Gehlen, sembra poter- in saeculo peregrina. Mentre questo senso" un dono che mescolandosi corporeità, Marietti, Genova 1988, di quella "riduzione dell'uomo a cor- si costituire nell'intersezione della proposito si concretizza in un agosti- con quel residuo di immagine divina ed. orig. 1972, trad. dal tedesco di Ros- po" che Schulz vede emergere tanto dimensione etica, sociale e biologica nismo un poco generico, ricca è l'e- che persiste nell'uomo caduto, è do- sana Leporati, pp. 195, Lit 24.000. nella critica antimetafisica di Nietz- dell'individuo. sposizione dei testi (ovvio primato no di "apertura". Per l'autore, la Ci- sche che nella nuova antropologia fi- Massimo Bonola alla Civitas Dei), sulla quale si staglia vitas Dei, risponde allora insieme alla Il filo conduttore dell'antropolo- losofica di Scheler. Nel suo recente l'impianto categoriale impiegato dal- domanda sulla possibilità per l'uomo gia metafisica insita nel pensiero filo- capovolgimento dalla spiritualizza- l'autore. Questo si basa sulla commi- di migliorare questa propria immagi- sofico dai Greci fino a Hegel è stato zione assoluta al principio della cor-

FULVIO CARMAGNOLA, La visibilità. Per un'estetica antropologica delle basi stesse dell'esperienza. A queste cale, al qualitativo che va affermandosi nel campo della dei fenomeni complessi, Guerini e Associati, Milano trasformazioni in atto si può guardare, oltre che dal pun- ricerca artistica come in quello dei saperi scientifici. Da 1989, pp. 269, Lit 30.000. to di vista estetico e da quello epistemologico, dall'osser- questo cambiamento di sguardo e di sensibilità, che si ri- vatorio privilegiato della cultura d'impresa, là dove, più volge al minimale, scaturisce l'esigenza teorica di un'"e- Mentre da più parti viene affermata l'esigenza di un'e- precocemente, si è cercata un 'intersezione tra procedure stetica generale", che ritrova nella natura metaforica e stetica come teoria della costituzione del senso nella co- operative e stili conoscitivi appartenenti a diverse aree del immaginativa delle strategie della conoscenza scientifica, noscenza, si verifica contemporaneamente un cambia- sapere. Il volume di Fulvio Carmagnola intende appunto nell'elaborazione di nuovi modelli d'interpretazione del mento d'immagine della scienza, nel senso di una "svolta interrogare il fenomeno della visibilità — che pur presen- reale e nelle forme della comunicazione, le sue rinnovate ermeneutica" che, focalizzando il ruolo dell'immagina- tandosi come il requisito peculiare della logica comuni- possibilità teoriche. Muovendo dall'ipotesi di una con- zione e l'uso dell'analogia come strumento euristico tran- cativa e produttiva delle società complesse, nei fatti ri- vergenza delle intenzioni e degli stili conoscitivi della ra- sdisciplinare, configura il lavoro scientifico più come manda a una nebulosa di situazioni e interpretazioni am- gione scientifica e di quella estetica e artistica, il libro, processo di critica e d'interpretazione, di costruzione del- bigue e contaddittorie — ripercorrendo i nodi problema- dopo la crisi delle scienze umane, propone alla filosofia l'oggettività, che come impersonale registrazione di dati tici del pensiero filosofico degli ultimi venti anni, e l'idea delle sue attuali possibilità: attraverso il confronto neutrali. D'altra parte, il funzionamento delle culture cercando di costruire un reticolo di analogie e di punti di con il paradosso della visibilità, la teoria cerca un nuovo complesse dipende da una logica di traducibilità, di flus- convergenza nei cammini interpretativi dell'estetica e rapporto con la realtà smarrita nelle astrazioni e nel rigo- so e incessante rielaborazione dell'informazione grazie dell'epistemologia. Lo studio fornisce un ricco repertorio rismo critico. alla crescente sofisticatezza dell'apparato telematico che analitico, ma soprattutto delinea — sia pure in forma Luisa Bonesio opera smaterializzando il reale e ricomponendolo in si- consapevolmente interlocutoria e inaugurale — una gri- mulazioni iperrealistiche: vera e propria trasformazione glia teorica in cui interpretare il ritorno al visibile, al lo-

rali diversi: dalle pratiche artistiche differenti sistemi teorici non sono Filosofìa segnalazioni più tradizionali, ai mass-media, al- determinati da prospettive esterne e l'urbanistica, al design di oggetti d'u- neutrali, ma dipendono piuttosto dal ROBERTO MANCINI, Linguaggio e eti- so, alla pubblicità, senza perdere di contesto cognitivo, dallo specifico ca, Marietti, Genova 1988, pp. 252, vista la possibilità di ricondurli ad un intreccio, cioè, di componenti teori- Lit 30.000. unico carattere comune, quello di fe- co-linguistiche e metodologiche, di ticcio, considerato come essenziale scopi e di giudizi di valore che ne co- nella nostra società. Questo concet- stituiscono lo sfondo. Pur eviden- CLUB PSOMEGA, II pensiero inventi- to, risultato dell'approfondimento di ziando quali tratti salienti della vo, a cura di Renato Boeri, Massimo alcune tematiche già presenti nella "svolta relativistica" l'egualitarismo Bonfantini, Mauro Ferraresi, Marco vasta produzione saggistica dell'au- ed il pluralismo epistemologico, l'ap- Somalvico, Unicopli, Milano 1988, tore, è definito come una distorsione proccio valutativo e pragmatico, la pp. 340, Lit 35.000. del pensiero per cui alla realtà quoti- prospettiva distica, sono la tesi del- diana si sostituisce un alienante si- l'incommensurabilità tra teorie e lin- mulacro ed è di derivazione più psi- guaggi differenti e la dottrina degli FRANCO RELLA, Asterischi, Feltrinel- co-antropologica che filosofico-poli- schemi concettuali qui prese in esa- li, Milano 1989, pp. 127, Lit 16.000. tica. Un altro interessante aspetto me che investono direttamente le di- dell'analisi presentata in questo vo- cotomie relativismo/razionalismo e lume è l'impegno progettuale che in- relativismo/realismo. E più propulsi- FULVIO TESSITORE, Da Cuoco a De duce Dorfles a prospettare alcune ve appaiono le proposte, qui emer- Sanctis. Studio sulla filosofia napole- possibili correzioni della feticizza- genti, tese ad andare "al di là del re- tana nel primo Ottocento, Edizioni zione collettiva, individuate nella di- lativismo e dell'antirealismo", che Scientifiche Italiane, Napoli 1988, pp. mensione estetica; ad esempio, il re- risultano critiche nei confronti de! 277, Lit 28.000. cupero del silenzio e dell'intervallo carattere assolutistico connesso alla come distacco dall'indiscriminata concezione distica soggiacente al re- trasmissione di suoni e di immagini lativismo stesso. che riempie e aliena il nostro tempo TONINO GRIFFERO, Interpretare. La teoria dell'interpretazione. Secondo Nicoletta Micozzi teoria di Emilio Betti e il suo conte- quanto osserva nella bella prefazione esistenziale e impedisce sia la inter- sto, Rosenberg & Sellier, Torino 1988, Francesco Moiso, l'attualità dell'er- pretazione dell'opera d'arte nel suo pp. 242, Lit 24.000. meneutica bettiana consiste nelle sue isolamento che la riflessione creati- domande più che nelle sue risposte. va. L'accurata e nitida monografia di La teoria di Betti, con la sua insisten- Elio Pizzo Tonino Griffero si raccomanda al- za sul carattere pratico-metodico del l'attenzione degli studiosi di filosofia lavoro interpretativo, inteso critica- per più ragioni. Nota indirettamen- mente come mezzo anziché come fi- te, assai più che non effettivamente ne dell'intendere, richiama l'atten- Hans Sedlmayr conosciuta, la teoria di Betti è sem- zione su quell'oggettività delle "for- La svolta relativistica nell'epistemo- brata per lungo tempo a molti ogget- me rappresentative" che l'ermeneu- logia contemporanea, a cura di Rosa- La Luce nelle sue to di una ingiusta dimenticanza, qua- tica di ascendenza heideggeriana ria Egidi, Angeli, Milano 1988, pp. si discriminata per ragioni estrinse- tende, troppo facilmente, a fare 271, Lit 25.000. manifestazioni artistiche che al suo effettivo valore. Ora, il li- scomparire con l'affermazione di un bro di Griffero aiuta, innanzi tutto, indistinto primato della precompren- Isolando i tratti strettamente epi- a sbarazzarsi di queste "leggende", sione. stemici della concezione relativistica a cura di Roberto Masiero che facilmente fioriscono intorno ai Gianni Carchia emersa nell'ambito della filosofia dimenticati. Nel suo lavoro, Griffero della scienza tardo-analitica, il dibat- mostra con chiarezza il carattere am- tito qui proposto con saggi di David- Friedrich Schlegel biguo e problematico dell'orizzonte son, Feyerabend, Hacking, Hùbner, Frammenti di Estetica filosofico complessivo di Betti, uno Krùger, Laudan, Putnam, Radnitz- a cura di Michele Cometa storicismo "dimezzato", carico di GILLO DORFLES, Il feticcio quotidia- ky, Rorty, Stegmùller, ne prospetta echi tardo-umanistici, capace di nu- no, Feltrinelli, Milano 1988, pp. 198, una riformalazione sfaccettata ed trirsi ecletticamente alle fonti più di- Lit 30.000. uno sviluppo critico. Intaccando lo verse, dalla teoria dei valori alla fe- status di oggettività e verità attribui- sono anche in libreria nomenologia al realismo di Hart- Il libro si apprezza innanzitutto to in ambito neopositivistico al lin- mann. Di contro ai dubbi che suscita per la capacità dell'altrove di affron- guaggio scientifico, il relativismo Pizzo Russo, Il disegno infantile l'impostazione generale della teoria tare in modo efficace la poliedrica esprime la concezione secondo la Hutcheson, L'origine della Bellezza di Betti, sta invece il valore delle realtà contemporanea e di proporre, quale il significato degli enunciati e i istanze affacciate dalla sua concreta quindi, riflessioni su fenomeni cultu- criteri di scelta e di traducibilità tra Schleiermacher, Estetica n 4 L'INDICEpag VI

••DEI LIBRI DEL MESEH

ticolare attenzione: il binomio ger- getto d'interesse: Porciani indaga sul strutture politiche, 1986), si completa saggi affidati a trenta autori, scelti Storia manesimo/latinità, esaminato da Ta- medioevo nelle scuole dell'Italia uni- "Il medioevo" di questa grande ope- prevalentemente fra maestri ricono- bacco nello specifico degli studi me- ta, Weiss sul rapporto tra idea di raz- ra. La formula è originale: letture per sciuti (Toubert, Tabacco, Roncaglia, Il medioevo nell'Ottocento in Italia dievistici sulle città italiane, da za e studi medievistici, Dilk sul me- temi e problemi si snodano secondo Capitani, Cassandro, Vasoli, Fuma- e in Germania, a cura di Reinhard El- Cardini, Boockmann e Diener attra- dioevo patriottico e cattolico dei pit- itinerari che toccano tutte le diverse galli, Franco Alessio, Carlo Bertelli), ze e Pierangelo Schiera, Il Mulino, Bo- verso la ricezione, italiana e tedesca, tori nazareni, Schmidinger sulle isti- interpretazioni storiografiche, senza a cui si aggiungono insostituibili logna 1988, Duncker & Humblot, degli Staufen (particolarmente di Fe- tuzioni deputate alla ricerca storica e che l'esposizione sia condizionata esperti di settore (Settia, Comba, Vi- Berlin 1988, pp. 442, Lit 40.000. derico Barbarossa e del giovane Cor- all'organizzazione culturale nell'im- dal dibattito e sia ridotta a discostar- tale Brovarone, Merlo) e studiosi radino che in Germania andarono ac- pero austro-ungarico. si dai contenuti. Ogni informazione emergenti di grande interesse (Chif- Vengono qui pubblicati nelle lin- quistando connotati di eroi prussia- Guido Castelnuovo è corredata da una parentesi con il foleau, Greci, Cantarella, Roda). Il gue originali gli atti della settimana ni, quindi nazionali); l'influsso ro- nome dello storico o degli storici che, volume contiene alcuni saggi di sin- trentina del 1985, pur se orfani di al- mantico e la sua progressiva sosti- in quel campo, hanno dato il maggior tesi di notevole vigore (ad esempio cune belle relazioni (tra cui quelle di tuzione con modelli sempre più posi- contributo: ma per informare dell'o- quello di Toubert sull'Economia cur- Arnaldi, Elze, Ossola, Ritter Santi- tivistici (saggi di Fleckenstein sull'e- dierno status quaestionis, non per ri- tense) e costituisce in tutti i casi uno ni). Il seminario trentino era dedica- voluzione in Germania degli studi La storia. I grandi problemi dal Me- salire alla storia dei problemi. In que- strumento indispensabile di aggior- to a immagini, miti e modelli otto- sulla cavalleria, di L. Moscati sull'in- dioevo all'Età contemporanea, a cura sto come nell'altro volume la formula namento contenutistico e di orienta- centeschi di un Medioevo allora lega- flusso della scuola giuridica tedesca di Nicola Tranfaglia e Massimo Firpo, è particolarmente efficace, forse per- mento bibliografico. to a filo doppio al Risorgimento e al- nell'Italia d'inizio '800, di Forni sul- I: Il Medioevo. I quadri generali, ché il dibattito medievistico è da al- Giuseppe Sergi l'Unità d'Italia, al Romanticismo e al la divergente visione della storia di UTET, Torino, 1988, pp. 861, tavv. cuni anni meno ideologico, più anco- secondo Reich tedesco. Alcuni punti Roma nelle opere di Gregorovius e 30, Sip. rato a "scoperte" concrete rispetto a nodali del rapporto funzionale tra Reumont, di Moretti sulla figura di periodi successivi. Le tre sezioni studio del Medioevo e realtà otto- Pasquale Villari, e altri ancora). An- Con questo volume, uscito due an- (Economia e società, La chiesa e la vita centesca vengono ricostruiti con par- che altri usi del medioevo sono og- ni dopo il precedente (2: Popoli e religiosa, Arte e cultura) contengono

SERGIO LUZZATTO, Il terrore ricordato. Memoria e to — un quadro degli avvenimenti della Rivoluzione tale litica e dalla storia; sul significato della "nostalgia", che tradizione dell'esperienza rivoluzionaria, Marietti, Ge- da influenzarne il giudizio storiografico (il repertorio dei finisce per privilegiare nel ricordo i momenti pieni dì pro- nova 1988, pp. 174, Lit 19.000. valori comuni e ricorrenti, la difesa del regicidio, il tema messe immediatamente prima della rivoluzione, gli ulti- ossessivo della patria in pericolo, la scelta repubblicana, mi anni dell'Ancien Regime, rispetto a quelli convulsi e Un libro sulla rivoluzione, sulla memoria e sulle gene- il mito di Danton, la distanza da Robespierre, è comun- duri della rivoluzione trionfante; sui complessi «giochi razioni. Un libro dunque attualissimo, oltre che affasci- que di per sé indicativo); quanto piuttosto un modello di del ricordo e dell'oblio» con la ricca e contraddittoria fe- nante. Sergio Luzzatto, giovanissimo storico uscito dalla rielaborazione del proprio passato, un'autopsia della me- nomenologia della memoria (ricordare per dimenticare, Normale di Pisa, ha ricostruito memorie e ambiente di moria che ne svela, nel profondo, i percorsi, i movimenti, ricordare per ribadire, ricordare per capire, dimenticare quel mondo marginale e un po' polveroso che fu l'esilio a gli slittamenti, e che ha un valore, per così dire, universa- per ricordare). E poi la documentazione del difficile rap- Bruxelles, nell'età della Restaurazione, dei vecchi rivolu- le. Che va al di là dell'avvenimento, per aprire spiragli porto con la nuova generazione di rivoluzionari degli an- zionari della Convenzione. Dei rivoluzionari in senso sulla più generale questione di «come un rivoluzionario ni Trenta, che Luzzatto ricostruisce con grande sensibili- proprio, cioè: i regicidi, coloro che vissero non solo la ripensa ad una rivoluzione che ha fatto o ha creduto di fa- tà; e con i figli, impietosa testimonianza di quanto sìa tri- bella rivoluzione dell'89, ma la svolta tremenda del '93, re»; una rivoluzione che ha segnato una svolta irreversibi- ste, e spesso patetica, comunque sempre problematica e e che a più di vent'anni di distanza, in una città distratta, le nella storia dell'umanità ma che nel contempo è stata forse assurda, la figura del "rivoluzionario vecchio" — «che guarda con rispettoso stupore agli epigoni di un sconfitta. vecchio non anagraficamente, ma storicamente —. E di grandioso e di un terribile passato», tra i tavolini del Cafè Vanno in questa direzione le acute osservazioni sul quanto sia difficile porre la memoria di un tempo così des Milles Colonnes, lungo i sentieri del parco, nei foyer primato dell'elegìa sull'epica; sul nuovo rapporto con grande e terribile al servizio della trasformazione del pre- dei teatri, prolungano antiche amicizie, intrecciano eter- l'antichità classica, che sempre caratterizzò l'immagina- sente, piuttosto che della riconciliazione col passato o ni dialoghi sul passato, ricostruiscono un proprio punto rio rivoluzionario, ma che ora sostituisce al mito dei della seduzione del futuro. di vista sulla storia da tramandare alle nuove generazioni Gracchi o di Bruto quello più domestico e impolitico di Marco Revelli di una Francia diversa. Ne emerge non solo — e non tan- Cincinnato, sintomo di un irreparabile divorzio dalla po-

FRANCO ANDREUCCI, Socialdemocra- zia e imperialismo. I marxisti tede- schi e la politica mondiale 1884- 1914, Editori Riuniti, Roma 1988, pp. 316, Lit 28.000.

ALBERTO CARACCIOLO, L'ambiente Il volume di Andreucci muove da come storia. Sondaggi e proposte di EDIZIONI due presupposti principali, entrambi storiografia dell'ambiente, Il Mulino, fondati: il primo è l'idea che l'impe- Bologna 1988, pp. 94, Lit 10.000. 1)1.1,11 OR SO rialismo sia "uno dei concetti chiave 15100 Alessandria - Via Piacenza, 66 nel lessico intellettuale della social- Tel, 0131/42349 - C.C.P. n, 10096154 democrazia tedesca"; il secondo è la Ancora una volta si deve ricono- constatazione che i numerosi studi Filologia, linguistica, scere all'autore la capacità di portare sull'imperialismo finora apparsi non all'attenzione degli storici italiani te- semiologia. Serie piccola hanno preso in sufficiente considera- Collana diretta matiche nuove. Caracciolo, noto so- da Claudio Marazzini zione i processi costitutivi di questo prattutto per i suoi studi di storia concetto, vale a dire, in primo luogo, economica, ha voluto, con rara tem- Ludovico Antonio MURATORI le discussioni sull'argomento svoltesi pestività, informarci dei risultati più Dell'origine in seno ai partiti della II Internazio- interessanti di un convegno svoltosi della lingua italiana. nale. Con un minuzioso lavoro sulle a Bad Homburg nel marzo dello scor- A cura di Claudio Marazzini fonti Andreucci ricostruisce i dibat- 1988, pp. 96, L. 12.000 so anno in cui si è data vita alla Euro- È la versione italiana della titi svoltisi all'interno della SPD nel pean Society for Research in Environ- XXXII Dissertazione delle cruciale trentennio precedente il mental History. Se la storia dell'am- Antiquitates di Muratori: 1914, privilegiando "la dimensione un esempio del livello raggiunto biente sarà una ulteriore disciplina o dalla filologia del Settecento. di processo lento e graduale dello svi- imporrà piuttosto un inedito modo Il testo è preceduto da un'articolata luppo di quel pensiero e di quella di- per affrontare la storia economica si introduzione e scussione... e la considerazione delle vedrà. Le premesse nascono dal nuo- da commenti esplicativi. mediazioni storiche concrete". vo interesse e dalla nuova consapevo- JOHANN JAKOB BACHOFEN. Il matriar- no due tappe ulteriori di questa Emerge cosi la stretta connessione Lingua, cultura, territorio lezza per i temi legati all'ecologia, al- cato. Ricerca sulla ginecocrazia del straordinaria opera di ingegneria di della problematica dell'imperialismo Alda ROSSEBASTIANO la natura, alla sua trasformazione. mondo antico nei suoi aspetti religio- memoria in cui l'evoluzione dello con molte delle più urgenti questioni Il corredo nuziale Ciò che è in gioco nell'environment si e giuridici, tomo secondo, Einaudi, "spirito femminile", analizzata at- di politica interna ed estera affronta- nel Canavese del Seicento. history è un vero e proprio cambia- Torino 1988, ed. orig. 1861, trad. dal traverso le forme assunte dalle civiltà te dal partito; come altrettanto evi- Contributo alla storia mento di cultura storica. Non solo tedesco e cura di Giulio Schiavoni, pp. fondate sul "principio materno" dente risulta il rapporto tra le diffi- della lingua e delia cultura. infatti la storiografia dell'ambiente XVII-687, 25 ili, Lit 60.000. emerge a segnalare la presenza del- coltà incontrate dai socialisti tede- 1988, pp. 460, L. 80.000 teorizza la non centralità del sogget- l'Altro alla storia del pensiero occi- schi nell'elaborare chiare direttive di Da quattrocento documenti notarili to umano, in aperta polemica con le dentale non meno che al pensiero oc- del '600 emergono le linee azione politica concreta e i problemi India, Cina meridionale, Asia cen- premesse antropocentriche della tra- cidentale della Storia. L'opera si con- essenziali dell'italiano popolare in uso di una precisa definizione concettua- trale: nel secondo tomo dell'opera, il nel Canavese durante il secolo XVII. dizione storica, ma si pone come sco- clude con un capitolo dedicato al Pi- le del fenomeno dell'imperialismo e cui primo volume è stato recensito da po principale la capacità di fare pre- tagorismo, ultimo baluardo dei FUORI COLLANA della sua portata. In questa prospet- Eva Cantarella sulT'Tndice" n. 9, visioni. Secondo questo punto di vi- principi ginecocratici nel contesto el- Miscellanea tiva, concetti come "questione colo- 1988, Bachofen prosegue verso sta è infatti solo l'ottica dello storico, lenistico, ponte tra le concezioni di Studi romanzi, niale", "politica mondiale", "impe- oriente la sua ricerca delle forme di in onore quella della diacronia, che consente preelleniche e le dottrine gnostiche. rialismo", appaiono in una luce per organizzazione ginecocratica nel di Giuliano Gasca Queirazza di calcolare, e quindi di controllare, In una serie di Appendici l'autore certi versi nuova, elementi rivelatori mondo antico. La religione di Dioni- 1988, 2 voli, indivisibili, pp. 1176, gli effetti sopra i sistemi naturali di amplia la sua analisi sui centri della L. 150.000 della cultura politica degli esponenti sio e i culti bacchici riportano l'anali- un determinato agire, distruttivo, o Licia, di Creta e d'Egitto. Il volume di punta del partito più rappresenta- si ad occidente e il contrasto tra prin- Benvenuto Terracini semplicemente modificativo. Il qua- raccoglie pure gli indici per i due to- nel centenario della nascita. tivo di un'intera fase della storia del cipio femminile-materno e principio dro si sposta: dalla storia degli uomi- mi e una ricca bibliografia degli scrit- Atti del Convegno movimento operaio e del pensiero maschile-paterno viene osservato ri- (Torino, 5-6 dicembre 1986) ni si passa a quella dei biosistemi, o comporsi nella contrapposizione dio- ti di e su J.J. Bachofen. marxista. meglio degli ecosistemi. 1989, pp. 208, L. 25.000 nisiaco apollineo. La Lesbo di Saffo e Paola Pallavicini Lorenzo Riberi Chiara Ottaviano la Mantinea di Diotima rappresenta- N. 4 pag. VII

MARIA LINDA ODORISIO, ANNA ROSSI DORIA, LUCETTA SCA- RAFFIA, MONICA TURI, Donna o cosa? Cronistoria dei movi- Quattro giovedì e un venerdì per la filosofia, a cura di Ipazia, Donne di scienze, esperienze e riflessioni, a cura di Rita Alic- menti femminili in Italia dal risorgimento ad oggi Milvia To Libreria delle donne, Milano 1988, pp. 48, Lit 9.000. chio e Cristina Pezzoli, Rosenberg & Sellier, Torino 1988, rino 1988, pp. 253 Lit 25.000. pp. 120, Lit 14.500. All'interesse femminile per la filosofia le scienziate e filo- Da periodici femminili di fine ottocento al neo-femmini- sofe della comunità Ipazia fanno corrispondere un interesse Il libro è composto da sei interventi scritti da docenti e ri- smo degli anni settanta: in otto saggi Monica Turi e Maria filosofico intrinseco alla politica delle donne. La filosofia, in cercatrici italiane che si occupano, secondo diverse prospet- quanto smaschera il verosimile, rende possibile alle donne Linda Odorisio si propongono di ripercorrere centoventi tive, del rapporto tra il femminile e la scienza. Il tema ha smettere di farsi materia opaca del pensiero maschile per li- anni di storia italiana seguendo il rapporto tra donne e for- avuto un particolare sviluppo nell'ultimo decennio, soprat- mitarsi a chiosarlo e trasmetterlo. Come ambito del vero, la me della presenza politica. La scelta di organizzare il mate- tutto nella letteratura di lingua inglese. Come scrive Elisa- filosofia contempla la ricerca di autofondazione di un pen- riale raccolto secondo un criterio cronologico si rivela utile betta Donini nel suo intervento, "qui da noi è prevalsa la di- siero che, attraverso la mediazione sessuata, prevede la pos- alla definizione stessa dell'oggetto considerato, permetten- mensione del vissuto e la rivendicazione dei diritti di parità; sibilità per le donne di porsi come soggetti di sapere. Il qua- do di accoglierne come costitutive ambiguità e contraddi- nel corso degli anni settanta e dei primi anni ottanta il parti- derno comprende gli interventi (tenuti durante gli incontri re da sè e l'attenzione sociologica alla realtà quotidiana degli zioni. Biografie di singole donne, storie di associazioni fem- filosofici dell'ottobre-novembre 1987 presso la Libreria del- minili e di movimenti politici si intrecciano nella narrazione istituti e dei laboratori non sono stati accompagnati se non le donne di Milano) di Wanda Tommasi sul concetto di da assai rari interventi sul terreno teorico più ampio, per delle autrici le quali attraversando luoghi ormai classici della "neutro", di Angela Putino sulla "funzione guerriera" del mettere in discussione ... anche il nucleo dell'oggettività visibilità storica femminile li restituiscono come crocevia di linguaggio, di Chiara Zamboni sullo sviluppo del pensiero di ascritta alla conoscenza scientifica". Il primo intervento, a tensioni tra progetti e identità diverse. Nessun tentativo di Luce Irigaray da Speculum a Etica della differenza sessuale cura di un gruppo di aderenti al centro documentazione risoluzione quanto piuttosto una raccolta, ricca, di problemi (entrambi editi da Feltrinelli), di Laura Conti sul materiali- donne di Bologna, illustra i risultati ottenuti dalla diffusio- e nodi storiografici. Nel saggio introduttivo Lucetta Scaraf- smo ecologico e di Laura Boella sull'etica implicita in Non ne di un questionario, sul binomio donne e scienza, tra ri- fia propone un percorso di lettura rispetto al tema del corpo credere di avere dei diritti (Rosenberg & Sellier). Agli inter- cercatrici e docenti universitarie. Lo scritto di Bice Fubini e alla dimensione del simbolico. L'intervento conclusivo di venti si aggiungono alcuni commenti, che riprendono tema- paragona i risultati ottenuti a Bologna con quelli di una pre- Anna Rossi Doria analizza il tema del rapporto tra donne e tiche e contributi dei dibattiti che sono seguiti agli incontri. cedente indagine compiuta a Torino. Marina Frontali si sof- tempo, e i suoi rapporti con le categorie dell'uguaglianza e ferma sulla frattura esistente tra cultura femminile e femmi- Bianca Piazzese della differenza, del pubblico e del privato, dell'individuale nista da un Iato e cultura scientifica dall'altro. Elisabetta e del collettivo. Donini propone un'ampia panoramica sulla identità di gene- Paola Pallavicini re nella scienza. Chiudono la raccolta gli interventi di Elena Gagliasso e Marina Mizzau riguardanti rispettivamente il rapporto delle donne con la natura e il principio di separa- zione soggetto-oggetto rintracciabile anche all'interno delle scienze umane. Delfina Bersano GISELA BOCK, Storia, storia delle donne, storia di genere, Estro, Firenze 1988, pp. 75, Lit 13.000.

In questo sintetico e utilissimo saggio di storiografia, Bock ripercorre la nascita (dal movimento femminista degli anni '70) e Io sviluppo della storia delle donne concentran- dosi sul rapporto di questa con la storia e la storiografia tra- dizionali, alle quali la prima, oltre a fungere da polo di con- L'enigma della femminilità. Materiali per un 'analisi delle con- fronto critico, ha portato domande e strumenti nuovi. Uno cezioni psicoanalitiche della femminilità, a cura di Adele dei principali risultati di questo rapporto viene identificato Nunziante Cesaro, Centro Scientifico Torinese, Torino nella crisi della presunta neutralità e universalità della cosid- 1988, pp. 260, Lit 29.000. detta storia "globale" che si è rivelata parziale e sessuata al maschile. Una storia veramente globale implica al contrario La donna vive in una situazione di dipendenza, anche una bisessuazione dei suoi oggetti e dei suoi soggetti e una quando le condizioni materiali potrebbero consentirle l'au- i stretta interrelazione tra questi. In questa prospettiva l'au- tonomia. Quali dinamiche psicologiche la vincolano al ruolo trice dedica ampio spazio alla categoria di "gender" intro- di cura, e cosa la spinge all'accettazione di una subalternità dotta dalla storica americana Natalie Zemon Davis e ripresa- all'uomo? E, ancora, perché l'uomo ha bisogno di una don- di recente da Joan Scott. Tale categoria (tradotta in italiano na dipendente? Attraverso una puntuale e appassionata rivi- con "genere"), che definisce l'identità sessuale in termini di sitazione della riflessione psicoanalitica sulla "femminili- condizionamento storico-culturale, secondo molte voci del tà", le autrici di questo volume si interrogano su origine e dibattito storiografico attuale, è ormai entrata con pari di- struttura dell'identità di genere nell'uomo e nella donna, e gnità di altre (quella di classe, ad esempio) a potenziare la su come si configura per l'uno e per l'altra l'intricata vicen- strumentazione di chi fa storia. Un'impostazione questa che da del rapporto con la madre. Olimpia Matarazzo affronta, nella prima parte, "la femminilità nella teoria psicologica porta però con sé il rischio di perdere progressivamente di freudiana". Adele Nunziante Cesaro, nella seconda parte, vista proprio quella dimensione politica da cui la storia delle richiama le interpretazioni che individuano nell'insufficiem donne trae la sua origine. te investimento materno nei confronti della bambina una Bianca Piazzese possibile ragione della futura insicurezza della donna e della sua tendenza a rimanere in una situazione "protetta", rifug- gendo dal rischio connesso all'autoaffermazione. Nella ter- z,a ultlma Parte, su "la teoria delle relazioni oggettuali e l'identità di genere", Maria Albergamo esamina tra l'altro le conseguenze per il maschio e per la femmina del distacco KATHERINE BLUNDEN, Il lavoro e la virtù. L'ideologia del fo- dalla simbiosi materna. colare domestico, Sansoni, Firenze 1988, ed. orig. 1982, Maria Teresa Fenoglio trad. dal francese di Luisa Muraro, pp. 241, Lit 35.000.

Attorno al 1900, la signora Stetson, scriveva così: "la donna si guadagna da vivere guadagnandosi il marito, men- tre l'uomo si guadagna la donna guadagnandosi di che vive- re". Katherine Blunden si interroga sulla apparente natura- Un filo di felicità, fascicolo speciale di "Sottosopra", gen- lità dell'esclusione delle donne dal lavoro, e sulla loro ben naio 1989, Libreria delle donne, Milano, pp. 8, Lit 4.000. reale reclusione dentro le mura domestiche. Il volume, che Segnalazioni si legge come un pamphlet e ha il respiro di una ricerca, svela Terzo documentone della Libreria delle donne di Milano, funzione ideologica e utilità economica del "focolare dome- gruppo femminista che da tempo propone "parole chiave" SAHAR KHALIFAH, La svergognata. Diario di una donna pale- stico": ben lungi dall'essere eterno, esso nasce poco dopo la al movimento delle donne. Lo slogan posto al centro è que- stinese, Giunti, Firenze 1989, ed. orig. 1986, trad. dall'ara- rivoluzione industriale. L'alta produttività garantita dalle sta volta felicità (ricordiamo il vivere con agio di anni addie- bo e nota critica di Piera Redaelli, pp. 165, Lit 20.000. macchine consente l'inattività di parte della popolazione: si tro): le autrici dichiarano nel primo articolo che l'antico di- tratterà soprattutto delle donne della classe media, "angeli lemma "tra l'avere forza sociale e l'essere fedeli al nostro es- BIANCAMARIA FRABOTTA, Velocità di fuga, Reverdito Tren- del focolare", che dovranno svolgere il nuovo ruolo, che sere donne... non si pone più... A presente la fedeltà alla ve- to 1989, pp. 213, Lit 18.000. avrà molto successo, di portatrici dell'"amore materno", ol- rità soggettiva non si contrappone più all'oggettività tre a quello di lavoranti casalinghe non pagate; saranno ba- sociale". Il rapporto della singola donna col sociale è infatti EVELYN SCOTT, In fuga. Un'autobiografia, Serra e Riva Mi- stione e rassicurazione contro l'insicurezza e l'indigenza del ormai assicurato dal riferimento privilegiato alle altre don- lano 1988, ed. orig. 1923, trad. dall'inglese di Chiara Spalli- proletariato, ed anche consumatrici nel mercato capitalisti- ne: mediazione questa in grado di garantire un nuovo senso no, pp. 286, Lit 23.000. co. Le donne lavoratrici rimarranno poche e mal pagate, e di felicità e libertà indipendentemente dall'ottenimento, sul saranno un facile polmone del sistema economico. Tagliato piano politico, di questo o quel diritto. Seguono altri'pezzi, BEATRICE FAUST, Donne, sesso e pornografia, Centro Scienti- con l'accetta, questo testo merita di essere discusso — come tra i quali una riflessione sul diritto a cura di un gruppo di fico Torinese, Torino 1988, ed. orig. 1980, pp XIX-250 non è stato finora — per la sua tesi provocatoria (anche nei giuriste milanesi. Colpiscono nel documento il tono asserti- Lit 19.000. confronti di molto femminismo) secondo cui differenza di vo e declamatario; l'uso di un lessico ridondante ed allusivo; genere e divisione sessuale del lavoro sono in larga misura la genericità del contenuto ("sessuare l'economia"; "libertà Le strategie delle minoranze attive, a cura di Franco Crespi e costruzione storica, e recente, di un sistema speciale che fa- femminile nel lavoro"). Vien da chiedersi perché questo do- Angelica Mucchi Faina, Liguori, Napoli 1988, pp. 235, Lit vorisce, insieme, i maschi e il profitto. cumento abbia avuto tanto spazio nei giornali della sinistra. Letizia Di Borgo Forse si tratta di un sintomo di un fenomeno più generale: quello di una sinistra poco disposta ad esercitare conflittua- GRUPPO LA LUNA, Letture di Christa Wolf Rosenberg & Sei- lità, distaccata dai bisogni della gente, chiusa in lobbies in- Iter, Torino 1988, pp. 68, Lit 12.000. tellettualistiche entro le quali poter nutrire l'illusione di contare. AA.VV., Tematiche femminili, Il segnalibro, Torino 1988 Maria Teresa Fenoglio pp. 392, Lit 35.000. N riNDICF viii ••DEI LIBRI DEL MESEBÌ

vorativa (per la maggior parte degli ma anche nella sua opera di forma- Società operai metallurgici intervistati l'ini- zione umana in cui i militanti si rico- ziazione e la crescita politica avven- noscono. MARCO MIETTO, MARIA GRAZIA gono in fabbrica) è subito evidente Sullo sfondo delle tante soggetti- RUGGERINI, Storie di fabbrica, Ro- quanto rilievo assuma per gli autori vità che raccontano, ci sono gli anni senberg & Sellier, Torino 1988, pp. un approccio antropologico che ren- Cinquanta; un decennio, come scrive 251, Lit 22.000. da conto di vari aspetti: del rapporto Vittorio Foa nella prefazione, "se- con la famiglia, ad esempio, e dell'e- gnato da una bruciante sconfitta del- Il libro, che si propone di esplora- reditarietà di atteggiamenti e culture la classe operaia e da una ricca matu- re il rapporto tra memoria e identità che da essa provengono; del rapporto razione di elementi di ripresa". Die- politica e operaia negli anni Cin- con il gruppo di riferimento amicale tro ci sono le svolte e le sterzate poli- quanta a partire da testimonianze di e parentale, dominato da solidarietà tiche, ma anche i tentativi di militanti emiliani del PCI, si snoda e conflitti; del rapporto con la fabbri- cambiamento e di miglioramento so- lungo un percorso che collega l'espe- ca, luogo di una progressiva svaloriz- ciale. In effetti, i soggetti che raccon- MI rienza pubblica con quella privata, il zazione umana e professionale attra- tano lasciano intravedere desideri e v ciclo di vita con la scelta politica e la verso l'introduzione della catena di aspettative anche irriflessi, la cui realtà di fabbrica. Se inizialmente montaggio; del rapporto, in ultimo, emergenza si farà sentire negli anni l'attenzione sembra concentrarsi sul- con il partito, visto non solo nella sua successivi. l'elemento dell'identità politica e la- funzione progettuale e trasformativa Graziella Bonansea

MURRAY BOOKCHIN, The modem crisis, Agalev, Bolo- libro, partendo dalla constatazione della gravità della cri- l'equivalente valore della differenziazione in una sorta di gna 1988, trad. dall'inglese di Lucia Scalzone, pp. si che minaccia l'umanità, è una spietata critica delle organicismo egualitario che si sforza di superare i limiti 137, Lit 13.000. principali correnti politiche e spirituali del nostro tempo, dell'individualismo in una prospettiva non autoritaria né dal liberalismo al marxismo allo stesso radicalismo tradi- totalitaria. "I quattro articoli che ho raccolto ne La crisi della zionale (diventato "l'alter-ego del capitalismo "), nelle Forse ingenuo in più di un passaggio, il discorso di modernità — scrive l'autore nel saggio introduttivo: Ri- quali T"agire secondo principii" è stato troppo a fondo Bookchin ha comunque il merito di fornire una intelli- pensando l'etica, la natura e la società — sono dettati sostituito dall'"agire secondo calcolo", ed in cui un falso gente alternativa al ' 'dispotismo naturalistico ' ' delfonda- dalla convinzione che le nostre pratiche debbano essere realismo del "male minore" ha portato, per accumula- mentalismo ecologico, recuperando, in una chiave dialet- intrise di un profondo senso dell'impegno etico. In un zione, alle soglie del male assoluto. L'alternativa non tica che vede la natura come sistema aperto, mobile, ten- mondo che sempre più spesso fa le sue scelte tra un ' 'male può che passare per una radicale revisione concettuale denzialmente proteso verso la società, i valori di libertà, minore" e l'altro dobbiamo riprendere l'immagine del delle principali categorie su cui si fonda il nostro sistema eguaglianza, partecipazione che furono propri di quell'u- bene pubblico". Bookchin, militante in gioventù di di valori: dall'idea di natura (non più vista come regno manesimo un po' troppo spesso liquidato dai vari natura- quella nobilissima corrente di pensiero e di azione che fu della necessità contrapposto alla società come regno della lismi, animalismi, olismi ecologici. la sinistra sindacale americana, e poi del movimento per i libertà) a quello di politica (la cui degenerazione iniziò In conclusione del volume si avvisa anche che chi vo- diritti civili degli anni '60, espone qui i principii di quel- con il passaggio dal municipalismo della comunità citta- lesse entrare in contatto con M. Bookchin e l'Istituto di l'ecologismo libertario di cui è ora uno dei più autorevoli dina allo Stato-nazione), dal ruolo dell'economìa (da ri- ecologia sociale da lui diretto può scrivere a P. O. Box esponenti, e che si fonda su un rifiuto netto dell'approc- condurre alla sua origine etimologica di governo della co- 384, Rochester, VT 05767, USA. cio materialistico e utilitaristico ai problemi dell'umani- munità domestica) alla concezione dell'eguaglianza, vi- Marco Revelli tà, in nome di un 'intransigente rivalutazione dell'etica. Il sta qui come valore supremo e coniugata, tuttavia, con

Max Weber e le scienze sociali del ci che più influirono su quella gene- Il dizionario della pubblicità e comu- date anche da riferimenti di tipo eti- de svolta negli anni '60, quando an- suo tempo, a cura di Marta Losito e razione. Questo suggerimento di nicazioni, a cura di Giuseppe Mariani mologico, a volte alquanto approssi- che la gente comune non è stata più Pierangelo Schiera, Il Mulino, Bologna Hennis è stato felicemente ripreso e Luisa Cortese, Lupetti & Co, Milano mativi. esclusa dal consumo, è volta verso 1988, pp. 545, Lit 50.000. dai curatori di questa raccolta di sag- 1988, pp. 314, Lit 53.000. Chiara Ottaviano l'integrazione della società allargata gi, che oltre agli stessi Tenbruck e ad un livello che non è solo economi- Nonostante la letteratura critica Hennis, annovera autori quali Può non essere inutile questo nuo- co ma proprio culturale. Insomma è abbia nel frattempo raggiunto una Mommsen, P. Rossi, M. Rehbinder, vo dizionario destinato ai tanti che la pubblicità, più che la cultura tradi- mole consistente, i disaccordi rispet- A. Zingerle, C. Meier, G. Rebuffa e hanno la sensazione di smarrirsi nel- zionalmente intesa, a funzionare co- to al significato e ai nodi della sua im- molti altri. Nei saggi qui presentati, e l'universo di un gergo pubblicitario e GIAN PAOLO CESERANI, Storia della me coagulo di una società che negli presa teorica sono stati tutt'altro che appositamente scritti per questo li- di mercato zeppo di neologismi e pre- pubblicità in Italia, Laterza, Bari ultimi trent'anni sembra avere rag- superati. Come ha scritto in proposi- bro, il tentativo perseguito è stato stiti dall'inglese, spesso con sposta- 1988, pp. 296, Lit 70.000. giunto, a ritmi forsennati, una inte- to F. Tenbruck, a cui si deve un note- duplice. Da un lato ricostruire singo- menti semantici rispetto alla lingua grazione economica non tradotta in vole rinnovamento degli studi webe- li aspetti della riflessione weberiana, madre. I curatori per redigere le cin- E un libro che si può sfogliare con integrazione culturale. riani, "Weber ci è rimasto tanto la quale è stata divisa in quattro gran- quemila voci del volume si sono ser- un certo piacere. Le immagini infatti Chiara Ottaviano estraneo e incomprensibile che sulla di aree tematiche: la metodologia, il viti della collaborazione di numerosi sono in qualche modo anche ricordi sua opera non riusciamo ancora ad diritto e l'economia, il rapporto reli- manager di alto livello che operano personali. Questa sensazione, del re- intenderci": si è ancora paradossal- gione-filosofia, e il contributo di nelle principali aziende pubblicitarie sto, è alla base di una delle tesi del- mente alla ricerca, una volta venuta Weber alla ricerca storica e all'analisi italiane. La descrizione dei vari ter- l'autore, che già in passato aveva meno la rassicurante lettura di Par- dei problemi politici; dall'altro di ri- mini risulta così molto varia; qualche scritto della comunicazione pubblici- Demografia e società in Italia, a cura sons, del suo tema centrale. In un im- collegare ognuno di questi ambiti al autore non ha mancato, con una cer- taria e che opera in questo settore at- di Eugenio Sonnino, Editori Riuniti, portante saggio del 1982 W. Hennis, clima intellettuale del tempo. Dai va- ta ironia, di mettere in guardia ri- tivamente: il fascino della pubblici- Roma 1989, pp. 311, Lit 38.000. altro eminente studioso di Weber, ri apporti, attenti ai limiti del pensie- spetto alle trappole di un linguaggio tà, e la sua forza pericolosa, è che sa osservava come il contesto politico ro weberiano, oltre che ai suoi punti che si traduce a volte in un operare parlare immediatamente alla gente Lo studio dei problemi che riguar- sociale e culturale della sua genera- di forza, emerge un quadro ricco e vi- furbesco (si veda, a titolo d'esempio, anche perché usa una leva insidiosa, dano la popolazione sta suscitando zione continui a essere scarsamente vace destinato a dare un ulteriore la voce Brain storming, curata da l'edonismo. A giudizio di Ceserani la una serie di interrogativi e preoccu- indagato, impedendoci così di capire contributo al dibattito in corso. Marco Vecchia, direttore strategico linea di tendenza della storia della pazioni. Molti fattori quali la dimi- quelli che furono i problemi scientifi- Maurizio Ghislenì Bjkel. Alcune delle voci sono corre- pubblicità, che ha avuto la sua gran- nuzione della natalità, l'allungamen- to della vita media, il controllo e la eliminazione di alcune malattie, l'in- NOVITÀ DI APRILE vecchiamento della popolazione han- no modificato il quadro demografico Pascal Acot a livello internazionale. Si nota una tendenza al ristagno nelle società oc- STORIA DELL'ECOLOGIA cidentali mentre i paesi in via di svi- Dai primi studi sui rapporti Ira organismi luppo e sottosviluppati sono in rapi- Lettera 1Q e il loro ambiente ai problemi attuali che da crescita, senza una corrisponden- investono la sopravvivenza stessa za fra popolazione e risorse. Si alte- internazionale A^X dell'uomo. rano gli equilibri fra i paesi e si Rivista trimestrale europea ». _ , Edizione italiana determinano pressioni migratorie, Un secolo di Freud economiche e politiche. Profonde Lucio d'Ambra Meghnagi, Ricoeur, Davidson, Vegetti Finzi, Resnik, Benvenuto trasformazioni hanno attraversato la GLI ANNI DELLA FELUCA società italiana, che nell'arco di quat- Gli sciamani del capitalismo internazionale tro decenni ha compiuto il suo pro- Enzensberger Jaroslav Hasek La Santa Russia cesso di transizione demografica ed LO SCIOPERO DEI MALVIVENTI oggi non presenta differenze con gli Averincev, Afanas'ev, Lichacév, Rasputin, Siskin altri paesi industrializzati per i bassi Il ciclone Heidegger Jurij Karlovic Olesa livelli di fecondità e mortalità rag- Ferry, Renaut, Garin, Rovatti, Esposito IL NOCCIOLO DI CILIEGIA giunti, la durata media della vita, Paul Verlaine Testi di: l'incremento demografico. Questi LE MEMORIE DI temi sono trattati nei nove saggi del Colletti, Giorello, Herbert, Przybylski, Todorov, Vargas Llosa... Margaret Oliphant UN VEDOVO STORIE IMPOSSIBILI volume che non offrono soluzioni, ma sono un'utile guida per capire le Abbonamento annuo edizione italiana (4 numeri) L. 35.000; cumulativo con un'edizione straniera, trasformazioni in corso e individuare (francese, tedesca o spagnola) L. 70.000. Versamenti sul ccp. n. 74443003 intestati a delle strategie di azione. LETTERA INTERNAZIONALE s.r.L, via Luciano Manara 51 - 00153 Roma, o con assegno allo stesso indirizzo. Anche nelle principali edicole e librerie. Lu carini Mariella Berrà conomia internazionale. In questo pletare il quadro, presentando nume- Economia volume Parboni aveva raccolto ed in- rosi saggi ancora non disponibili in trodotto — con un saggio su "Il ma- italiano. L'introduzione del curatore JAMES O'CONNOR, Crisi e teoria del- terialismo storico e l'economia mon- propone un excursus su oltre quaran- l'economia, Comunità, Milano 1989, diale" — alcune delle interpretazio- t'anni di riflessione interdisciplinare ed. orig. 1987, trad. dall'inglese di An- ni recenti più interessanti formulate dell'economista tedesco, poi stabili- na Maria Sioli, pp. 183, Lit 33.000. da parte marxista sulle forme assunte tosi negli Stati Uniti. Una riflessione dalla "crisi" capitalistica: dove per che ritiene necessario "diffidare dei O'Connor è uno dei più noti stu- "crisi" si intende tutta la fase segui- paradigmi parsimoniosi e onnicom- diosi marxisti, professore di Sociolo- ta alla messa in discussione dell'ege- prensivi, delle costruzioni rigide che gia ed Economia all'università di Ca- monia americana, dalla seconda metà si sovrappongono alla realtà" e op- lifornia, Santa Cruz. Ha al suo attivo degli anni sessanta ai giorni nostri. Si portuno invece "lasciare spazio — almeno un'opera fondamentale, quel ritrovano così in queste pagine, dopo Hirschman sostiene uno spazio ugua- La crisi fiscale dello Stato, che aprì al- un articolo di Eric Hobsbawn su "La le — all'analisi dell'inatteso; insieme lora un vivace dibattito, e fu tradotto crisi del capitalismo in prospettiva al ripetibile dobbiamo studiare l'uni- in italiano da Einaudi; ma anche gli storica", l'interpretazione di Waller- co, il possibile — imparando in pro- scritti successivi sono stati tempesti- stein ("La crisi come transizione") e posito dalla storia degli avvenimen- vamente editi anche da noi. A di- Arrighi ("Verso una teoria della crisi ti". stanza di solo un anno dalla sua pub- capitalistica" e "Una crisi di egemo- Riccardo Bellofiore blicazione originale è oggi resa dispo- nia"), nell'ottica del "sistema-mon- nibile al lettore del nostro paese que- do"; quella di Alain Lipietz ("La sta rassegna non tecnica delle mondializzazione della crisi generale moderne teorie della crisi. O'Connor del fordismo"), che esprime il punto distingue quattro tipi di impostazio- di vista della scuola della "regolazio- 1988, Dove va l'economia italiana?, ni: la teoria del mercato, che indivi- ne"; e quella più tradizionale di Er- a cura di Jader Jacobelli, Laterza, Ro- con l'altro), e comunque scarsamente primi riscoprendo l'impresa come dua nello scambio il luogo della crisi; nest Mandel ("La spiegazione mar- ma-Bari 1989, pp. VII-181, Lit accessibili al lettore comune, tranne soggetto che definisce una pluralità la teoria marxista neoortodossa, che xista dei cicli 1971-1975 e 1976- 13.000. rare eccezioni. Novità degna di nota di strategie, i secondi introduceno lo individua invece nella produzione 1982"). dell'edizione di quest'anno una in- nell'analisi l'ambiente non solo come e nell'accumulazione; la teoria socia- Riccardo Bellofiore La casa editrice Laterza pubblica tervista collegiale al premio Nobel vincolo ma anche come opportunità le, che vede la crisi come fenomeno annualmente le valutazioni e previ- per l'economia Paul Samuelson. — sia la conferma di un diverso ap- appunto sociale; e la teoria sociopsi- sioni di alcuni tra i più noti economi- Riccardo Bellofiore proccio all'innovazione: per gli eco- cologica, che analizza il legame tra sti italiani sull'andamento della no- nomisti "generali" essa infatti costi- crisi sociale e crisi della personalità. stra economia. Il volume trae spunto tuisce un fenomeno trasgressivo che Riccardo Bellofiore ALBERT O. HIRSCHMAN, Come com- dall'incontro che ha luogo a fine an- altera l'equilibrio, mentre per gli plicare l'economia, Il Mulino, Bolo- no a St. Vincent per iniziativa del lo- aziendalisti rappresenta un modo di gna 1988, trad. dall'inglese di Giovan- cale Centro culturale, ma tutti gli in- Innovazione, impresa e sistema eco- essere strutturale e costante dell'im- ni Ferrara degli liberti, pp. 464, Lit terventi vengono riscritti, sicché, co- nomico, a cura di Francesco Silva, Il presa. Al di là del tema specifico ven- 50.000. me afferma Jacobelli, "ciò che qui Mulino, Bologna 1988, pp. 146, Lit gono inoltre espresse considerazioni Dinamiche della crisi mondiale, a cu- leggerete non sono gli atti di quel di- 13.000. sullo stato della scienza economica, ra di Riccardo Parboni, Editori Riuni- Hirschman è autore su cui si è di battito, ma le sintesi originali delle diventata sempre meno economia ti, Roma 1988, pp. 268, Lit 25.000. recente concentrato l'interesse di opinioni che gli economisti, parteci- L'oggetto del volume, parzialmen- politica (scienza morale e sociale) con economisti, sociologi, storici e poli- panti o no, redigono, a Forum con- te occultato da un titolo così generi- la perdita della capacità sia di descri- L'anno scorso è scomparso Riccar- tologi: un interesse che si è concre- cluso, proprio per questo libro, te- co, è un dibattito tra economisti poli- vere i fenomeni economici nella loro do Parboni, uno dei più acuti ed ori- tizzato nelle numerose traduzioni nendo conto dell'andamento della tici ed economisti d'azienda sul tema complessità, sia di fornire ai politici ginali economisti italiani, largamente pubblicate negli ultimi anni. Questo discussione". I contributi sono così dell'innovazione, da cui emergono argomenti su cui riflettere per deci- noto ed apprezzato anche all'estero volume del Mulino, egregiamente più meditati, ma forse meno sponta- sia i movimenti verso una maggiore dere. per i suoi contributi all'analisi dell'e- curato da Luca Meldolesi, va a com- nei (e, chissà, meno polemici l'uno comunicazione e comprensione — i Aldo Enrietti

Libero scambio, protezionismo e concorrenza inter- menti concettuali che permettano di analizzare le condi- pea presenta varie applicazioni alla realtà europea. La nazionale, a cura di Paolo Guerrieri e Pier Carlo Pa- zioni in base alle quali coalizioni di individui o di paesi strada percorsa verso l'obiettivo dell'Europa unita dal doan, Il Mulino, Bologna 1988, pp. 364, Lit 36.000. possono assumere un peso rilevante nell'influenzare l'e- punto di vista commerciale e finanziario viene valutata voluzione economica. Nel libro su L'economia politica sulla base delle convenienze dei paesi protagonisti. Di L'economia politica dell'integrazione europea. Stati, della integrazione internazionale si presentano alcuni particolare interesse ed attualità è la discussione circa il mercati e istituzioni, a cura di Paolo Guerrieri e Pier saggi aventi per scopo lo studio dell'economia internazio- ruolo della Germania nell'ambito del Sistema Monetario Carlo Padoan, Il Mulino, Bologna 1988, pp. 498, Lit nale intesa come un mercato oligopolistico, e si collegano Europeo, in connessione con la possibilità che questo 50.000. i vari equilibri ottenibili a caratteristiche di tale mercato paese rappresenti oppure no un attore dominante, in gra- quali il grado di dominanza di un determinato paese, le do di condizionare le politiche monetarie e fiscali degli L'economia politica della cooperazione internaziona- funzioni-obiettivo e le strutture economiche degli attori altri paesi membri dell'accordo. le, a cura di Paolo Guerrieri e Pier Carlo Padoan, del gioco. Il testo su Libero scambio, protezionismo e Andrea Beltratti Franco Angeli, Milano 1988, pp. 230, Lit 22.000. concorrenza internazionale sottolinea poi come tale schema possa essere integrato con la teoria classica del I tre volumi rappresentano il tentativo di applicare commercio internazionale, al fine di interpretare meglio schemi di analisi propri della teoria dei giochi a problemi alcune esperienze contemporanee, come il protezioni- di economìa internazionale. Come viene messo in evi- smo, che sono scarsamente comprensibili alla luce delle denza da Guerrieri nella introduzione del primo volume, ipotesi classiche, ma diventano maggiormente giustifica- la realtà moderna impone una metodologa di analisi eco- bili se considerate nell'ambito di problemi quali la reci- nomica che faccia a meno della perfezione dell'equili- procità del commercio e l'incentivo al free riding. Infine brio economico generale atomistico, per utilizzare stru- il libro sull'economia, politica dell'integrazione euro-

mentata e approfondita rassegna del- riva un indubbio arricchimento della le diverse concezioni della politica riflessione ma anche un rischio mag- David Mamet economica dal mercantilismo alla giore di dispersione e frammentazio- "New Economics", che ebbe il suo ne degli interventi, sia a livello teori- Teatro II Equilibrio-Politica economica, voi. apogeo negli anni cinquanta e sessan- co, sia nella prassi operativa. A que- 14 del Dizionario di economia politi- ta, fino alle più recenti reazioni del sto tenta di rispondere la rivista "Ip- Perversioni sessuali a Chicago Lakeboat ca, a cura di Giorgio Lunghini con la monetarismo e delle aspettative ra- pogrifo", proponendosi come sede di Yuppismo erotico e solitudine dei "piccoli uomini" collaborazione di Mariano D'Antonio, zionali ed alle repliche di ispirazione confronto e di raccolta di esperienze nel più importante drammaturgo americano vivente. Bollati-Boringhieri, Torino 1988, pp. keynesiana. non necessariamente omogenee. 268, s.i.p. Riccardo Bellofiore Molto differenziati dunque i saggi A cura di Guido Almansi ospitati: dalle note di F. Tassi su una Si avvicina alla sua conclusione nuova scienza, l'ecosociologia, alla l'impresa meritoria e degna di nota riflessione sull'antico di G. Susini, al costituita dal Dizionario di economia problema del rapporto tra spesa pub- Gian Pietro Lucini politica curato da Lunghini per la Bo- L'Ippogrifo-Politica ed economia dei blica e cultura affrontato da P. A. ringhieri, su cui varrà la pena tornare beni culturali e ambientali, anno 1, n. Valentino. Nel contempo si vuole D'Annunzio in sede di recensione una volta dispo- 1, Il Mulino, Bologna 1988, pp. 133, promuovere un lavoro di ricerca che al vaglio dell'Humorismo nibile l'opera completa. In questo Lit 16.000. consenta di intervenire concreta- mente sia sul piano della tutela che su volume, due tra le voci più interes- Il capostipite dell'avanguardia letteraria italiana Sempre più frequente il dibattito quello della valorizzazione del patri- 03 santi. Lunghini presenta le diverse demolisce in un pamphlet inedito l'opera, visioni che si sono scontrate attorno intorno al concetto di bene culturale monio storico e ambientale: di qui il costume e l'ideologia che nel "divino Gabriele" al "mito dell'equilibrio", quell'"e- coinvolge intellettuali di formazione l'attenzione riservata ad alcuni "ca- spediente mediante il quale gli agenti eterogenea, quali gli ambientalisti e si" specifici, analizzati nei dettagli. trovarono incarnazione. e le teorie egemoni nell'economia e gli economisti; la stessa connotazio- Maria Perosìno A cura di Edoardo Sanguineti nella società trasformano la storia in ne semantica della nozione è più di- natura e fissano il passato come un ramata e il lessico che si va elaboran- unico futuro ammissibile". Carluc- do è spesso mutuato dalla terminolo- 8 Edizioni Costa & Nolan Via Peschiera 21 16122 Genova cio Bianchi presenta poi una docu- gia propria di altre discipline. Ne de- o N. 4 pag. X

chi, bizantini, carolingi, romanici e Jean-Baptiste Carrand e al figlio che nel volumetto sugli avori; ma la della collana "Lo Specchio del Bar- Arte gotici — costituiscono uno dei nuclei Louis, che volle donare la sua prezio- sua complessa struttura e i problemi gello", promossa da! Museo e curata più notevoli del Museo Nazionale di sissima raccolta a Firenze in spregio storici che solleva lo hanno fatto rite- dalla casa editrice S.P.E.S. di Firen- DANIELLE GABORIT-CHOPIN, Flabel- Firenze, noto ai più col nome di Bar- alla Francia repubblicana. Un ogget- nere degno di una trattazione mono- ze, giunta a quarantasei titoli, ognu- lum di Tournus, Museo Nazionale del gello e per i suoi capolavori di scultu- to particolarmente significativo è il grafica, opera della stessa Gaborit- no dei quali tratta un nucleo collezio- Bargello-S.P.E.S., Firenze 1988, trad. ra. Danielle Gaborit-Chopin, già no- flabellum di Tournus, rarissimo scac- Chopin. Attraverso l'esame dei rilie- nistico o una singola opera, costi- dal francese di Maria José Cambieri ta, tra l'altro, per il suo Ivoires du ciamosche di uso liturgico; l'iscrizio- vi e del ventaglio di pergamena pie- tuendo un sussidio utilissimo per Tosi, pp. 67, Lit 8.000. Moyen Age (Fribourg 1978), ne ha ne latina che lo orna dice fra l'altro: ghettata e dipinta con la Madonna orientarsi in una raccolta così ricca e DANIELLE GABORIT-CHOPIN, Avori qui scelti e illustrati in dettaglio ven- "Due cose reca questo piccolo flabel- col Bambino, santi, sante e volute variata. Medievali, Museo Nazionale del Bar- ti (su più di centocinquanta). Il testo lo in estate. Allontana le mosche ac- animate, e dopo un riesame della sto- Giovanna Ragionieri gello S.P.E.S., Firenze 1988, trad. dal introduttivo sintetizza i caratteri e canite e attenuta il caldo". E munito ria dei monaci di Saint-Philibert, francese di Maria José Cambieri Tosi, l'evoluzione degli avori medievali di un ricco manico d'avorio e d'osso l'autrice giunge a datare il flabellum, pp. 78, Lit 8.000. sulla traccia dei pezzi del Bargello, con statuette di santi, scene tratte riconosciuto fin dal Settecento come senza tralasciare la loro storia colle- dalle Egloghe virgiliane e motivi de- opera carolingia, attorno all'868. I Gli avori medievali — tardoanti- zionistica, legata in massima parte a corativi, e perciò viene descritto an- due titoli sono fra gli ultimi usciti

Paolo Veronese. Disegni e dipinti, Catalogo della mo- musei e collezioni-europei) pressoché tutti connessi con della campagna di restauri condotta negli ultimi anni sui stra, Neri Pozza Editore, 1988, pp. 114, s.i.p. le opere dell'artista eseguite per la Serenissima, — in gran dipinti di Paolo di proprietà delle Gallerie (innanzitutto parte, quindi, ancora visibili in situ (Palazzo Ducale, S. il famoso Convito in casa di LeviJ e di alcune chiese ve- Paolo Veronese. Restauri, "Quaderni della Soprin- Sebastiano) o nella mostra allestita all' Accademia, dal- neziane (S. Francesco della Vigna, S. Pantaleone). tendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia", 15 l'altro, di celebrare la grandezza del pittore con la scelta "Veronese e Verona" era il titolo della mostra curata 1988, pp. 213, s.i.p. di una ventina di dipinti che fossero rappresentativi delle da Sergio Marinelli nel Museo di Castelvecchio, nella diverse fasi stilistiche, nonché delle varie tematiche pre- quale largo spazio era dato ai "precedenti" di Paolo (Ca- Veronese e Verona, catalogo della mostra a cura di senti lungo tutto l'arco della sua attività. La selezione dei roto, Torbido, Badile), mentre un po' sacrificati risulta- Sergio Marinelli, Valdonega, 1988, pp. 395, s.i.p. disegni, che comprendeva alcuni tra i fogli più spettacola- vano gli artisti a lui contemporanei (e stilisticamente più ri di Paolo, esemplificava anche le diverse tecniche grafi- vicini) come Zelotti e Battista del Moro. Del Veronese, il La ricorrenza del quarto centenario della morte di che usate e la prassi di lavoro dell'artista: dai rapidi e nucleo principale era costituito dalle pale eseguite per le Paolo Veronese è stata celebrata dalle città che hanno vi- sommari schizzi a penna ai modelli finiti. Più limitata chiese di Verona (S. Fermo, S. Paolo, S.Giorgio in Brai- sto nascere e operare il grande artista (Verona e Venezia), numericamente, come s'è detto, era la parte dedicata ai da) tra le quali spiccava il grandioso Martirio di S. Gior- con tre esposizioni in qualche modo "complementari", dipinti, tra i quali figuravano alcuni pezzi diffìcilmente gio (fresco di restauro) di cui è stata ripercorsa la storia at- anche se, ovviamente, non sostitutive di una, ormai im- accessibili, come /'Adorazione dei pastori di collezione traverso i vari disegni e i risultati delle indagini rifletto- possibile, grande mostra monografica. Il duplice taglio privata inglese, o provenienti da musei situati fuori dalle grafìche. Completavano la mostra altri dipinti, prove- adottato nella mostra della Fondazione Cini, affidata al- "rotte" abituali, come il Battesimo di Cristo di nienti da Milano, Firenze, Genova, Vicenza e Monaco, lo studioso americano W.R. Rearick aveva lo scopo, da Braunschweig (l'opera più antica della mostra). scelti (presumìbilmente) con l'intento di documentare le un lato, di rendere omaggio all'attività veneziana di Pao- L'"omaggio" a Veronese delle Gallerie dell'Accade- varie fasi stilistiche del pittore. lo con l'esposizione di cinquanta disegni (provenienti da mia è consistito invece nella presentazione dei risultati Elisabetta Saccomani

CATERINA FURLAN, II Pordenone, GINO SEVERINI, Lezioni sul mosaico, vesi per coprire il capo, le spalle e le boria Electa, Milano 1988, pp. 378, Lit Longo, Ravenna 1988, pp. 140, Lit braccia. Per l'essenziahtà della for- Via delle Fornaci. 50 150.000. 20.000. 00165 ROMA ma, la nitidezza del disegno e la bril- lantezza dei colori, i mezzari furono Dopo quelle di K. Schwarzweller Le Lezioni sul mosaico, tradotte in anche utilizzati come tessuti d'arre- (1935) e di G. Fiocco (1939 e 1965) italiano per la prima volta, costitui- do, destinazione che richiama più da ecco una opportuna monografia su scono il compendio teorico alla scuo- vicino le leggere coperte indiane, i un artista di difficile collocazione tra la-laboratorio creata da Severini, a palampores, alla cui decorazione pre- Rinascimento e Manierismo (1483- Parigi nei primi anni '50, al fine di Donald LA VITA valentemente si ispiravano. Tipico di 1539) rimesso in luce dai numerosi recuperare una pratica artistica — questi è il motivo dell 'albero della vi- Meltzer ONIRICA studi e ricerche degli ultimi tre de- quella del mosaico, appunto — di cui ta, che nel mezzaro si arricchisce di cenni. Dopo una breve presentazio- Una revisione si andava perdendo la conoscenza e, una esuberante proliferazione di fio- ne il libro comprende un catalogo soprattutto, la pratica. E la speri- della teoria e del- ri e di animali, ed esemplifica quel cronologico e ragionato delle opere mentazione della grande decorazione la tecnica psicoa- curioso fenomeno di ibridazione per dipinte e della grafica, corredato da murale che spinge l'artista a riconsi- cui nel Settecento si intrecciano, mo- nalitica documenti presentati da Paolo Goi. derare l'importanza del mestiere nel tivi culturali di Oriente e di Occi- pagg. 240 - L. 25.000 La concordanza tra le diverse schede fare artistico. Quando, nel 1931, af- dente fino a produrre risultati consi- dei cataloghi delle opere autografe, fronta il problema della decorazione derati "esotici" da entrambe le par- di quelle attribuite e di quelle smarri- musiva, sente ancora più fondamen- ti. L'ottimo catalogo documenta la Henri PSICOLOGIA te permette di apprezzare la ricchez- tale l'esigenza di approfondire le storia dei mezzari dai primi inventari za della documentazione, il lavoro di Lehalle DEGLI considerazioni e le riflessioni intorno di corredo del XIII secolo all'estin- riunificazione e di classificazione alla tecnica, riconoscendo quale prin- guersi della loro produzione nel ADOLESCENTI dell'intera opera e la rivisitazione dei cipale causa di decadenza del mosai- 1866, attraverso le vicende delle ma- pagg. 224 - L. 25.000 problemi alla luce delle ricerce più re- co "la separazione fra l'artista che fa nifatture -liguri ed in rapporto alle centi. Come ad esempio la probabili- il cartone e l'artigiano che fa il mosai- fortune della contemporanea produ- tà di uno o più viaggi a Roma di que- co e cioè, fra arte e mestiere". Si ri- zione tessile europea. Marina IL PRIMO ANNO sto friulano che, d'altra parte ha propone dunque un problema forte- viaggiato molto in Italia del nord e Alessandra Rizzi Gasparini DI VITA mente sentito negli anni Venti e del centro. La verifica di tale ipotesi Trenta, quello della divisione tra chi Occhi DI UNA BAMBINA costituisce il nodo centrale della co- progetta l'opera d'arte e chi la realiz- ADOTTIVA noscenza dell'opera e la domanda in- za. Ma ancora più interessante — e torno alla quale si articolano cambia- utile — sarebbe stato il volume se, pagg. 128 -L. 12.000 menti di datazione o l'esclusione di oltre a presentare gli scritti di Severi- PAUL GAUGUIN, L'isola dell'anima. certi dipinti. L'attività di disegnato- ni riguardo al mosaico, ne avesse af- Gli antichi culti maori e i diari di Paolo DIAGNOSI re, che era uno dei punti salienti del- frontato criticamente il significato in viaggio a Noa Noa illustrazioni dal- la reputazione dell'artista nel XVII l'autore, red./studio redazionale, Co- Raineri CLINICA: rapporto al momento storico e al cli- secolo poi dimenticata, ha visto cre- ma artistico del tempo. Manca infat- mo 1987, pp. 128, Lit 32.000. STORIA E , scere il corpus dei disegni da 44 per il ti a tutt'oggi, se non in linea genera- METODOLOGIA Tietze (1944), a 91 per Ch. E. Cohen le, un puntuale inquadramento del Una lettura gauguiniana resa par- (1982), a 94 nella monografia di Ca- ticolarmente attuale dall'importante pagg. 96 - L. 10.000 problema nel dibattito culturale di terina Furlan. La modernità del pit- quegli anni, dibattito che ha visto in mostra parigina. Nella collana di Moerenhout (Parigi 1837) è dichia- tore è messa in risalto oltre che dal prima linea oltre a Severini lo stesso ispirazione junghiana Immagini del rato da Gauguin stesso. Il secondo, suo talento di disegnatore da quello C. Bruiti De Chirico. profondo sono raccolti sotto un titolo caratterizzato da un andamento dia- QUADERNI DI di grande affrescatore, dotato del ge- spurio L'Ancien Culte mahorie e Noa ristico, fu concepito in vista di una Silvia Evangelisti F. Scotti PSICOTERAPIA nio della organizzazione illusionisti- Noa che, come tutta la produzione pubblicazione che si rivelò poi pro- ca dello spazio architettonico. "Pic- (diretti da) INFANTILE letteraria di Gauguin, fino ad oggi blematica; il manoscritto, anch'esso tor modernus" lo sarà ancora nell'in- non ancora integralmente edita, pon- al Louvre, cui questa traduzione fa Voi. 18: Osserva- venzione dei cartoni per un ciclo di gono problemi di cronologia e di ap- riferimento è arricchito di acquerelli, zione e sviluppo Ulisse da tradurre in una serie di porti esterni cui il volume dedica incisioni e fotografie inserite da del bambino arazzi per Ercole II a Ferrara, dove il I mezzari tra Oriente e Occidente, cenni non esaustivi. Entrambi i testi Gauguin e dalle interpolazioni del pagg. 256 - L. 26.000 Pordenone morì nel 1539. catalogo della mostra, a cura di Marzia furono ideati durante il primo sog- poeta simbolista Charles Morice. Jacquetine Biscontìn Cataldi Gallo, Sagep, Genova 1988, giorno a Tahiti e redatti al ritorno a Nella prefazione Emilio Tadini parla pp. 119, s.i.p. Parigi, tra il 1893 e il 1894. Il primo, di un Gauguin prigioniero del mito Giuseppe JUNG un manoscritto con acquerelli qui ri- dell'altrove, ma sorvola sulla que- Per mezzaro si intende un grande prodotti e il cui originale è al Louvre, stione del rapporto scrittura/figura Maffei pagg. 192-L. 18.000 rettangolo di cotone leggero, stampa- è una rassegna di mitologia maori il posta da questi incunaboli del primi- to a motivi esotici, che nel Settecen- cui debito nei confronti dei Voyages tivismo. to veniva portato dalle donne geno- aux ìles du Grand Océan di J.-A. Maria Teresa Roberto N.« riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESEH

BACCIO BANDINELLI, (1493-1560), ne cara all'Ottocento, sono stati Centoquarantanove disegni tra i Claude Mellan è nato a Abbeville Drawings from British Collections, a esposti nella primavera scorsa al mu- duecento del Getty Museum, nume- ma ha imparato i rudimenti dell'inci- cura di Roger Word, introduzione di seo di Nimega. Il relativo catalogo, ro da allora notevolmente accresciu- sione a Parigi. Nel 1624, si reca in Michael Jaffé, Ashcraft, Kansas City con la riproduzione di tutti i disegni, to, sono pubblicati in questo bel vo- Italia e incontra a Roma Simon 1988, pp. 186. corredato da esaurienti schede criti- lume: in sette anni, C. Goldner ha Vouet e il Bernini. Nel 1636 lascia PATRICK RAMADE, Da Poussin à Pi- che sarà certamente un utilissimo costituito uno straordinario insieme. l'Italia in piena gloria e ritorna in pa- casso, Dessins frang ais du Musée des Uscito in occasione della mostra strumento di lavoro e di verifica per I mezzi finanziari non possono spie- tria. Di ritorno, si ferma ad Aix-en Beaux-Arts de Dijon, Rennes, 1988, dedicata al maestro fiorentino, alle- gli studiosi di grafica antica, e fornirà gare questa riuscita, ma la passione -Provence, e realizza una prima inci- pp. 120. stita al Fitzwilliam Museum di Cam- agli appassionati e ai collezionisti del disegno, una vasta cultura e un sione con le fasi della luna osservata bridge (maggio-luglio 1988), il cata- una prova ulteriore della vitalità e istinto notevole. Questa raccolta in compagnia del filosofo Gassendi Patrick Ramade ha selezionato ot- logo è il frutto di laboriose ricerche dell'apprezzamento del disegno ita- pubblica è concepita come una colle- con il telescopio di Galileo. Al suo ri- tantadue disegni francesi di Digione, condotte dall'autore negli archivi di liano, soprattutto del Seicento in ter- zione privata, con rigore e amore. La torno è sollecitato da Richelieu per privilegiando i fogli poco conosciuti mezza Europa; ne risulta un'immagi- ra olandese. Vorremmo almeno ri- selezione offre cinquantasette dise- incidere da Jacques Stella, Nicolas (diciotto dei quali mai esposti) e gli ne diversa dal cliché tramandatoci cordare gli esempi del Cesi, del Fac- gni italiani, i celebri Raffaello (n. 38 Poussin e da proprie composizioni i artisti nati a Digione o in relazione dalla storiografia artistica: un artista cini, del Cantarini e del Canuti, fra i a 40), dei pezzi rari come Lotto (n. frontespizi dei libri della nascente con la città (Devosges, Lallemand, attento alle problematiche del tem- bolognesi (nn. 1,2, 5, II); del Barocci 11), Rosso (n. 43), Savoldo (n. 45), Stamperia Reale. E alloggiato al Lou- Hoin, Gagnereaux, Prud'hon, Rude, po, al centro del dibattito sul "pri- e del Baglione, fra i romani (nn. 18, Saraceni (n. 44) o eccezionali Tizia- vre, pensionato dal re. La sua incisio- Nanteuil, Legros). Uno dei rari dise- mato" della scultura nella Firenze 19); un significativo foglio di studi no (n. 51), Pontormo (n. 35), Vero- ne del Volto Santo è un autentico gni conosciuti di Bellange per un di- nese (n. 59) e Tiepolo (n. 48). La dominata dalla personalità di Miche- del Cigoli, un Vannini e uno Stefano pezzo di bravura. È realizzata in una pinto (Leningrado, Ermitage), intro- langelo. La selezione, accuratissima, duce la scelta per il XVII sec. che in- dei disegni (una cinquantina, spesso clude anche Poussin, Claude Lorrain finora confusi con quelli di Miche- e un Coypel inedito (n. 11) per il di- langelo, o del bolognese Passerotti), Cosa leggere pinto perduto dei Certosini (1684). prestati per l'occasione da raccolte Il XVIII sec., molto ricco, propone inglesi pubbliche e private (dalla tre nuovi Boucher (n. 17 a 19) e un Royal Library di Windsor alla Natio- Secondo me Leprince del 1776 (n. 31), ben stu- nal Gallery di Edimburgo, dal Bri- diati da Frangoise Joulie. Anche il tish Museum al Victoria and Albert XIX secolo è di alta qualità. Ramade di Londra, all'Ashmolean Museum sul disegno intemazionale attribuisce a Ingres in modo convin- di Oxford) con la sponsorizzazione cente il Ritratto di M.me Bugnon (n. della Sotheby's, è ordinata cronolo- 47) e a Gericault uno studio per la gicamente secondo lo schema, per Zattera della Medusa (n. 51). A que- noi ancora validissimo della classica sto bell'insieme si aggiungono alcuni monografia: introduzione, schede inediti della Raccolta Grandville dei disegni (alcune veri e propri sag- (Moreau, Corot, Th. Rousseau) e un gi), catalogo critico, illustrazioni di interessante selezione di artisti con- comparazione (con le opere realizza- temporanei con il ritratto di donna di te), bibliografia, indici degli artisti e Matisse (n. 71) pure inedito. Il cata- delle opere del Bandinelli e da Bandi- logo è preceduto da una storia delle nelli. collezioni di Marguerite Guillaume, (m.d.g.) curatrice delle raccolte del Musée des Beaux-Arts di Digione. Sylvie Béguin

Dessins Toscans XVI-XVIII siécles, I, 1560-1640, a cura di Frangoise Viatte, Eittìóns de la Réunion desMu- sées Nationaux, Paris 1988, pp. 340. NICHOLAUS TURNER, Fiorentine dra- wings of the Sixteenth Century, The Terzo volume della collana dedi- British Museum, London 1986, pp. cata all'Inventario generale dei dise- 272. gni italiani del Louvre (diretta da Ro- seline Bacou), elenca ben seicento- Se la raccolta dei disegni fiorenti- trentasei fogli di artisti toscani ope- ni del British Museum è meno ampia ranti dalla metà del Cinquecento alla di quella degli Uffizi a Firenze o di metà del Seicento (da Alessandro Al- quella del Louvre, tuttavia essa com- lori a Giovanni Balducci, da Andrea prende fogli di grande importanza Boscoli al Buontalenti, dal Casolani (Leonardo, Michelangelo, Raffaello, al Cigoli, dall'Empoli al Gamberuc- Frà Bartolomeo, Andrea del Sarto, il ci, dal Ligozzi al Manetti, dal Pagani Rosso, Salviati) e altre eccellenti te- al Passignano, dal Poccetti al Roncal- stimonianze di maestri meno cono- li, dal Salimbeni a Santi di Tito, al sciuti, gli artisti più noti sono già sta- Vanni) fornendo di ciascun disegno ti l'oggetto di sapienti pubblicazioni le voci relative al soggetto (riprodot- di A.E. PophamJ. Wikje, Ph. Poun- to), alla tecnica, alle misure, alle cey e J. Gere; altri come Frà Bartolo- eventuali scritte, alla provenienza, meo, Andrea del Sarto, Bacchiacca, alla bibliografia. Ciascuna scheda è Bandinelli, Pontormo, Rosso, Sal- redatta dalla indiscussa competenza viati, Vasari, Allori, Naldini, Ligozzi scientifica di Frangoise Viatte. Uno non sono mai stati studiati. strumento prezioso scaturito da una N. Turner ha selezionato i dise- capillare revisione dell'immenso fon- gni, organizzato la loro esposizione e do del Louvre, che si avvale altresì di curato il catalogo. L'introduzione ri- una aggiornata bibliografia, di un in- della Bella, nonché una 'scena di ge- Scuola Francese, meno ricca, com- sola spirale col bulino. Accanto a tale chiama la centralità del disegno a Fi- dice dei cambiamenti di attribuzione nere' del rarissimo Valerio Spada, tra prende opere di Poussin (n. 83), Lor- monumento della storia della stam- renze con una breve indagine sulle dovuti ad alcuni fra i più qualificati i fiorentini (nn. 33, 36, 37, 39); un rain (n. 77 a 79), Chardin (n. 66) e pa, Mellan incide un centinaio di ri- differenti tecniche del disegno a Fi- specialisti di grafica antica, di un in- 'Dio Padre benedicante' di Paolo Millet (n. 80). Le Scuole Nordiche tratti eleganti e fini che rappresenta- renze dal quattrocento in poi. Essa è dice dei disegni appartenenti ad altre Veronese e una 'Caduta dei giganti' constano di 77 numeri con ammire- no eruditi, prelati e grandi personag- seguita dalla storia della collezione collezioni, dei soggetti e delle prove- del Loth, fra i veneti (nn. 42, 46); voli Rubens (n. 92/3), Rembrandt (n. gi del suo tempo. Dimostra audacia e relativamente recente del British nienze. Cambiaso, Benso e un efficace Ma- 167 a 169) e un impressionante Van inventiva nelle sue composizioni reli- Museum da Payne Knight (1824), (m.d.g.) gnasco, fra i genovesi (nn. 67, 69, Gogh (n. 106). Quattordici disegni giose. La mostra presenta, oltre a Sloane (1753), Fawkener e Cracker- 71); uno studio del Lanfranco per la rappresentano la Scuola Spagnola quattro tele (Mellan fu anche pitto- Rove (1769 e 1799), Lawrence, Certosa di S. Martino a Napoli, con 4 Goya (n. 141 a 144) e un raro re), una trentina di disegni (19 da Le- Woodburn (1860), Malcolm (1895), Stanzione, Rosa, Giordano e Solime- Greco (n. 145). La Scuola Inglese of- ningrado, 6 da Stoccolma, 3 dal Lou- Fenwick (1946). I disegni esposti so- na, fra i napoletani (nn. 72, 73, 74, fre un Blake e un West (n. 149) note- vre, 1 da Abbeville) eseguiti con le no divisi in cinque sezioni, dal pieno 76, 77). voli. Le provenienze sono per la mag- tecniche più varie (penna e lapis, car- Rinascimento con i capolavori di Italiaanse Tekeningen in Nederlands Leonardo, Michelangelo e Raffaello (m.d.g.) gior parte illustri (Arundel, Crozat, boncino, sanguigna) che mostrano in Bezit 1570-1800, a cura di Bernard Lawrence, Richardson, Devonshire, Mellan un brillante disegnatore sia (1500-1508), fino alla fioritura del Aikema e Roland Kollewijn, Thoben Elles, Vallardi). negli studi di figure e nei bozzetti per Manierismo (1550-1560). Il testo, Ed., Nimega 1988, pp. 112. Sylvie Béguin le composizioni complesse, sia net ri- notevolmente documentato dà un tratti dagli accenti delicati, quasi fio- contributo importante alla conoscen- Due collezioni pubbliche (la Stich- rentini. La Mostra è stata organizza- za del disegno fiorentino al XVI se- ting 'Hannema-De Stuers Fundatie ta in occasione della edizione del To- colo. di Heino e il Rijksmuseum Kroller- GEORGE R. GOLDNER, LEE HENDRIX, mo 17 dell 'Inventane du fonds fran- Sylvie Béguin Mùller di Otterlo) e due private (di GLORIA WILLIAMS, The J. Paul GeL gais des estampes de la Bibliothèque Hilversum e Nimega) hanno fornito ty Museum, Malibu, California, Eu- M. PRÉAUD ET B. BRÉJON DE LAVER- Nationale de Paris, dovuto a Maxime l'occasione di "riscoprire" una ot- ropean, Drawings - I, Catalogue of GNÉE, Claude Mellan, 1598-1688, Préaud (1988). Pagina a cura di tantina di disegni italiani, che, divisi the Collection, Mondadori, Verona l'oeil d'or, Bibliothèque Nationale, per Scuole secondo una classificazio- 1988, pp. 338, Lit 93.000. Mario di Giampaolo Paris 23 Mai - 21 Aout 1988. Catherine Monbeìg Goguel n riND|CFp g XH ••DEI LIBRI DEL MESEBÌ

vita", il DNA. Il testo spazia dalla mazioni frettolose. Il capitolo dedi- Nel sempre più complesso mondo altri filosofici o metodologici, come Scienze biologiche biologia molecolare e cellulare, alla cato al "controllo del cervello umano delle scienze della vita si affaccia una il dibattito su Thom o la discussione neurobiologia, allo sviluppo embrio- sul sesso", pur nato dalla buona in- nuova rivista che già nel titolo espri- di Hermann Haken sulla sinergetica) RENATO DULBECCO, Il progetto della nale, all'immunologia, alla neurofar- tenzione di dimostrare relazioni ed me una scelta programmatica ambi- ma anche per linguaggio. Il risultato vita, Mondadori, Milano 1989, ed. macologia, alla biologia del sesso, per autonomie fra sesso biologico e sesso ziosa, ma forse obbligata. Nella Ba- è interessante e fortemente proble- orig. 1987, traduzione dall'inglese di chiudersi sull'evoluzione in bilico fra psicologico, finisce per scadere nella bele delle discipline diviene necessa- matico, ma anche piuttosto disconti- Lucia Maldacea, pp. 518, Lit 50.000. storia naturale e storia umana. Pro- peggiore aneddotica. L'assenza di un rio "ripercorrere criticamente la nuo e di fisionomia un poco incerta. grammaticamente il libro evita (o ri- elenco di "letture consigliate" è mappa dei saperi" per "mettere a Se si può infatti apprezzare la propo- Leggendo la presentazione di re- duce al massimo) le espressioni tecni- prassi comune di molti testi divulga- fuoco la pluralità di logiche e di lin- sizione libertaria del direttore Mario trocopertina si ha l'impressione che che, per sviluppare un discorso piano tivi, ma non aiuta certo quel lettore guaggi funzionali alla descrizione del Galzigna di chiedere ai collaboratori vi sia un diretto collegamento fra il rivolto al lettore comune e spesso at- che, incuriosito dalle tematiche del vivente". La rivista si propone di de- piena fedeltà a se stessi congiunta ad celebre "Progetto" sulla decifrazio- trae l'attenzione con titoli evocativi. libro, voglia approfondire special- dicare ogni fascicolo ad un nucleo te- una sostanziale disponibilità al con- ne del genoma umano, proposto dal Il risultato appare interessante, ma mente gli argomenti più attuali. matico monografico ed apre la sua at- fronto, rimane ancora da ben calibra- Nobel Renato Dulbecco, ed il conte- discontinuo. In parecchi punti l'uso Aldo Fasolo tività con una raccolta di saggi incen- re la "miscela" in grado di avviare il nuto del libro stesso, che racconte- di perifrasi o di espressioni voluta- trati sulla rappresentazione, sulla tanto sospirato dibattito sulla biolo- rebbe "tutto quanto oggi si sa del fe- mente approssimate (che la lingua quantificazione e sulla formalizza- gia teorica e creare un nuovo punto nomeno vita"... In realtà si tratta di italiana rende ancor più grevi) ha co- zione dei fenomeni viventi. I contri- di riferimento culturale. un testo divulgativo di biologia gene- me effetto una certa vaghezza che buti sono volutamente eterogenei Aldo Fasolo rale, che pone fortemente l'accento certo non avvicina il lettore alla com- per contenuto (spaziando da aspetti sulle basi molecolari dei fenomeni prensione reale dei fenomeni descrit- Biologica, la vita le forme i numeri, /, prettamente storici, come lo scritto biologici e mette in giusto rilievo le ti. La scelta a tutto campo sui proble- 1988, n. 1, Transeuropa, Ancona, pp. di Grmek sulla sperimentazione bio- conoscenze moderne sul "filo della mi della biologia porta poi ad affer- 250, Lit 30.000. logica quantitativa nell'antichità, ad

SCOTT F. GILBERT, Biologia dello sviluppo, Zanichel- differenziamento cellulare, sull'embriologia rivisitata in tando sintesi che possano abbracciare anche le logiche or- li, Bologna 1988, ed. orig. 1985, trad. dall'inglese di chiave molecolare, sui geni che controllano lo sviluppo, e ganismiche e popolazionistiche. Non mancano anche i Maria Magrini, revisione di Giuseppe Colombo, pp. così via. Gilbert è riuscito brillantemente nel suo scopo contributi più problematici e gli approfondimenti incor- 635, Lit 64.000. di fornire un punto di riferimento nel settore, sia per stu- niciati in apposite Schede. L'insieme è reso ancora più denti sia per docenti. Il libro si articola in tre blocchi fon- saldo da nitide ed efficaci illustrazioni. Il libro di Gilbert L'autore nella prefazione si chiede scberzosamentme damentali: uno destinato a descrivere le prime tappe del- rappresenta perciò un contributo molto qualificante alla quanto poco buon senso debbano avere lo studente che in lo sviluppo embrionale, un secondo che fornisce i concet- "nuova biologia". Sarà peraltro compito del lettore in- sei mesi crede d'imparare la biologia dello sviluppo, il do- ti fondamentali del differenziamento cellulare, un terzo e telligente (e del docente) ricomporre la realtà dei singoli cente che vuole insegnarla e... lo scienziato che pretende finale che spiega conoscenze ed ipotesi sulla formazione tipi di organismi (e di sviluppo) ed evitare la generalizza- di scrìvere il manuale relativo. Civetterìe a parte, è evi- dei tessuti e degli organi. Con andamento circolare le ul- zioni eccessive. dente l'enorme difficoltà di aggiornamento, sintesi intel- time pagine affrontano l'organogenesi delle gonadi e dei Aldo Fasolo ligente, lucidità didattica che un trattato di biologia dello gameti, temi su cui si era aperta la trattazione. Il testo sviluppo impone. Oggi tutte le riviste scientifiche, a parti- procede per nodi concettuali e secondo "principi", me- re da quelle leader, quali Nature e Science, ospitano su scolando conoscenze acquisite a vari livelli metodologi- ogni numero una raffica di articoli sui meccanismi del ci, senza abusare di trionfalismi molecolaristici, ma ten-

dell'occhio al tremolio e alla lumino- KEITH LONDON, Introduzione agli tecniche di programmazione ed a Scienze sità degli schermi video; o Charles elaboratori elettronici, Mondadori, chiarire cosa sono e a cosa servono i Hule che tratta della psicologia co- Milano 1988, ed. orig. 1986, trad. dal- linguaggi di programmazione, dalla dell ' informazione gnitiva del leggere ed in particolare l'inglese di Claudio Piga, pp. 395, Lit programmazione in codice macchina di problemi di lettura ai videotermi- 40.000. ai linguaggi ad alto livello. La terza L'interazione tra l'uomo e il compu- nali, come quello della salute. Chiu- parte è dedicata all'impiego dei cal- ter. Stato dell'arte e prospettive, a de questa prima parte più biofisica L'autore è uno specialista sia per colatori nel mondo aziendale ed in cura di Andrew Monk, Angeli, Milano Neil Thomson, che scrive sulla me- l'hardware, sia per il software e gesti- quello scientifico. Il libro è special- 1988, ed. orig. 1985, trad. dall'inglese moria a lungo e breve termine e l'uso sce una società di consulenza e adde- mente dedicato a quanti hanno a che di Leopoldo Giannellì, pp. 318, Lit della logica nel ragionamento. Di se- stramento per l'uso degli elaboratori fare nel mondo del lavoro con gli ela- 34.000. guito lo stesso A. Monk apre una se- elettronici nella quale tiene corsi e boratori elettronici, e devono for- rie di relazioni sull'importanza di conferenze. Con tale premessa non ci marsi le competenze di base per una Andrew Monk raccoglie in que- studiare il comportamento umano stupisce che l'opera sia quasi un libro corretta gestione. st'opera il pensiero e gli studi di per progettare interfacce utente/ela- di testo, non un manuale specifico e Gemma Borzani esperti di discipline diverse. L'argo- boratore. Il procedimento proposto è neppure una generica opera divulga- mentazione di fondo dell'autore, che quello di una seria indagine statistica tiva, bensì un avviamento alla cono- lega in sé tutte le relazioni, è così sin- su un campione significativo. Una scenza degli elaboratori, sistematica tetizzabile: Osservare l'uomo e stu- esperienza in tal senso, per la valuta- ed approfondita. Il contenuto, arric- diarne reazioni e processi mentali de- zione di sintetizzatori vocali, viene chito da nozioni di storia dell'elabo- MARIA BRUNA BALDACCI, Rappre- ve essere strumento primario per l'e- presentata da altri autori. In ultimo è razione elettronica, si può raggrup- sentazione e ricerca delle informa- voluzione di un elaboratore amiche- riportata una estesa trattazione sulla pare in tre parti. Nella prima parte zioni. Come comunicare attraverso i nella quotidianità il concetto di in- vole e "intelligente", e base per la progettazione di interfacce utente/ London descrive in breve cos'è un sistemi informativi automatizzanti, formazione è ben diverso dal concet- previsione di nuovi modelli di svilup- elaboratore per sistemi reali come gli elaboratore elettronico e quali sono La Nuova Italia Scientifica, Roma to assunto da un informatico che co- po nel mondo del marketing, degli uffici, e viene dedicato molto spazio le sue caratteristiche salienti, quindi 1988, pp. 121, Lit 19.000. struisce un archivio di dati, ossia di affari e della cultura. Tra gli autori al problema della comunicazione vo- ne analizza l'unità di elaborazione "informazioni". L'informazione che troviamo nomi come Peter Thom- cale, che è speranza del lavoro di centrale e le unità periferiche di in- Il problema della comunicazione l'uomo ha degli accadimenti è il risul- pson, che illustra le caratteristiche molti esperti e sogno di molti utenti, gresso, uscita e memorie di massa: delle informazioni suppone assunti tato della percezione soggettiva del- del sistema visivo ed il processo otti- forse la meta per una interattività sono capitoli densi che richiedono in modo non ambiguo entrambi i l'accadimento stesso, come dal se- co di percezione delle immagini e dei completa tra uomo e computer. uno specifico interesse alla materia. concetti, quello di comunicazione e guente brano di P.K. Feyerabend: colori, con nozioni circa la sensibilità Gemma Borzani Seguono due capitoli dedicati alle quello di informazione. Pur tuttavia La percezione degli accadimenti esterni non dipende solo dalla nostra organizzazione biologica, ma anche dalle idee che impariamo o inventia- mo durante la nostra vita. Quanto EDIZIONI UNICOPLI caviamo dall'esterno è una traccia, spesso vaga e indefinita; la percezio- | • • I | ne è il risultato della reazione di tut- to il nostro organismo a queste trac- ce, reazione in cui giocano un ruolo I importantissimo la conoscenza ac- quisita, le credenze, lo stato emoti- Jean Le Boulch L'EDUCAZIONE PSICOMOTORIA vo, timori ed aspettative. In altre pa- Michel Crozier NELLA SCUOLA ELEMENTARE role, ciò che riconosciamo e a cui dia- pp. 337 - L. 38.000 mo valore è ciò che comunemente chiamiamo informazione. Comuni- Ercole V. Terrario care è altresì nel quotidiano un pro- STATO MODESTO, L'IDEA DI NATURA NELLA cesso complesso e completo, che STORIA DELLA LETTERATURA Voi. 1 coinvolge la corporeità ed il senti- pp. 177 - L. 23.000 mento. E necessario introdurre nuo- STATO MODERNO ve metodologie per dare forma alle Alessandro Dal Lago conoscenze e comunicarle attraverso OLTRE IL METODO l'elaborazione elettronica. Ed è introduzione di D. Lipari Interpretazione e scienze sociali quanto l'autrice propone: una intro- pp. 208 - L. 20.000 duzione alle metodologie informati- che per dare, agli oggetti da rappre- sentare, forme adatte alla archivia- zione e gestione in basi di dati per i sistemi informativi. EDIZIONI LAVORO Distribuzione Promeco I • ••III Gemma Borzani TINDtCF ••DEI LIBRI DEL MESEIH

visione d'insieme aggiornata e preci- che la trascrizione conserva almeno (nel senso di Bion) anche perché, ces- Mini DSM-III-R, Criteri diagnosti- Psicologia-Psichiatria sa, comunque utile per orientarsi in in parte; sono una rivisitazione di sate le spinte innovatrici legate ai ci, Musson, Milano 1988, pp. 368, un dedalo di sviluppi talora contro- Lacan, le cui formule sono calate nel movimenti sociali della fine degli an- s.i.p. versi. contesto istituzionale. Viene così of- ni sessanta, si riaffermano le profes- Edizione tascabile del sopracitato GIORDANO FOSSI, Psicoanalisi e psi- Piergiorgio Battaggia ferta una chiave di lettura dei (possi- sionalità "forti", cioè più normate e DSM-III-R limitata alla diagnostica. coterapie dinamiche, Bollati Borin- bili) soggetti istituzionali (psicotici collaudate, a scapito delle motivazio- ghieri, Torino 1988, pp. 327, Lit ed operatori) sottilmente legati gli ni. Nella conclusione l'Autrice, forte LUCIANO MECCACCI, Introduzione 50.000. uni agli altri. Chiave di lettura che la- della esperienza acquisita, sembra alla psicologia, Laterza, Bari 1989, pp. scia aperti alla riflessione più proble- proporre la struttura orgnizzativa ti- 175, Lit 15.000. In quest'opera Giordano Fossi, JEAN OURY, Psicosi e logica istituzio- mi di quanti non risolva, può convin- po loose coupling come modalità ope- Edizione ampliata del capitolo dopo una esposizione del pensiero nale. "Il Collettivo". Ed. Spirali, Mi- cere o deludere il lettore, ma non lo rativa che rende possibile una colla- sulla psicologia del Manuale di scienze freudiano, illustra i principali indi- lano 1988, ed. orig. 1986, trad. dal lascia indifferente. borazione sufficientemente allentata umane (Laterza, 1985), con una scel- rizzi della teoria psicoanalitica, sof- francese dì Massimo Meschini, pp. 234, Enrico Pascal tra le molte diversità di ruoli, profes- ta di testi classici. fermandosi sulle più recenti proposte Lit 25.000. sionalità e progettualità esistenti tra innovative e sulla propria posizione gli operatori dei servizi. Il suo discor- E. JACQUES, La forma del tempo, al riguardo. Si occupa poi, nel quadro Il problema del "Collettivo" ha so è equilibrato, realistico, e in que- Centro Scientifico Torinese, Torino generale delle psicoterapie psicodi- perso attualità nel sociale: resta vivo sto senso si oppone alla dilagante 1988, ed. orig. 1982, trad. dall'inglese namiche, delle psicoterapie psicoa- invece all'interno delle esperienze FRANCA OLIVETTI MANOUKIAN, Sta- squalifica del servizio "pubblico". di Laura Metitieri, pp. 303, Lit nalitiche (ivi compresa la psicoanalisi comunitarie di trattamento della psi- to dei servizi: un'analisi psicosocio- Enrico Pascal 29.000. classica) e illustra le principali propo- cosi. Ed è appunto riferendosi alla logica dei servizi sociosanitari, Il Mu- Scritto da uno psicoanalista ingle- ste tecniche in materia di psicotera- sua esperienza di psicoterapia istitu- lino, Bologna 1988, pp. 195, Lit se che si è occupato a lungo di orga- pie brevi. Passa poi a discutere delle zionale a La Borde, che Jean Oury ha 20.000. nizzazione del lavoro, studia la rela- prospettive di applicazione che in va- condotto dei seminari mensili a Sain- zione tra il tempo cronologico, misu- ri campi della psicopatologia e della te Anne, dal settembre '84 al giugno L'analisi psicosociologica della rabile oggettivamente, e quello con- terapia si sono aperte alla psicoanali- '85. Sono esercitazioni retoriche (in Olivetti Manoukian tiene conto non nesso agli eventi psicologici indivi- si, mettendo in luce punti di vista e senso lacaniano) su: "Le Collectif". solo di quanto avviene sul versante duali. difficoltà circa l'impostazione di pro- Tema continuamente evocato e ri- del personale (gli operatori) ma an- Psicologia - Psichiatria blemi quali la diagnosi, la natura dei preso, senza peraltro giungere a una che del ruolo degli amministratori e segnalazioni J.C. BAILLY-J.P. GUIMARD, L'espe- fattori terapeutici, la valutazione dei definizione conclusiva o esaustiva. E dei politici preposti al governo delle rienza allucinogena, Dedalo, Bari risultati. In appendice viene fornita "qualcosa che è prodotto dalla vita USL. Inoltre l'Autrice inserisce i 1988, ed. orig. 1979, trad. dal francese una breve casistica atta ad illustrare collettiva, dallo spazio di conviviali- suoi dati nel contesto nazionale dello di Rosenza Monteleone, pp. 337, Lit il modo di lavorare dell'autore. La tà", è una sorta di macchina destina- Stato (di Diritto) che legifera. Esa- DSM-III-R, Manuale diagnostico e 25.000. costante attenzione ai problemi me- ta all'autoproduzione di significanti, minata l'intera organizzazione nella statistico dei disturbi mentali, a cura Panoramica sulla relazione tra todologici e il taglio critico con cui a permettere la manifestazione effi- sua complessità, si evidenzia la para- di American Psychiatric Association, esperienza psicologica, artistica, ri- vengono affrontati i vari argomenti cace di desiderio, a rimettere in cir- dossale antinomia tra la volontà ri- Musson, Milano 1988, ed. orig. 1987, tuale, mistica e droghe. Ginsberg, mantengono desto l'interesse del let- colazione la soggettività che gli psi- formatrice centrale di attuare un mo- seconda edizione italiana a cura di Vit- Leary, Watts e altri classici dell'espe- tore, superando gli inevitabili limiti cotici ("deragliati nel simbolico") dello statale unificante di "controllo torino Andreoli, Giovanni Cassano, rienza psichedelica. legati alla scelta di concentrare una hanno perduto. Funzione essenziale sociale non repressivo", cioè il "mito Romolo Rossi, trad. dall'inglese di materia così vasta in poco più di tre- del Collettivo è quella diacritica, che razionalizzato" ideologico, e la estre- Mauro Mauri, Massimo Rossi, France- cento pagine. Anche lo studioso che ricupera la soggiacenza, traduce il ma disomogeneità dei servizi stessi. sco J. Scarsi, indici a cura di Anna Ma- sentisse il bisogno di maggiori appro- sembiante e instaura il Simbolico. In questi ultimi la "coesistenza del ria Melica, pp. 646, s.i.p. fondimenti potrà trovare in questo Questi "esercizi di improvvisazio- gruppo è messa a dura prova" e pre- Edizione riveduta e ampliata con libro una occasione per acquisire una ne" di Oury hanno una freschezza valgono meccanismi di "scissione" particolare cura linguistica.

HAROLD F. SEARLES, Il paziente Borderline, Bollati tenzione alle vicende della vita estema dei pazienti come si offra ad una relazione affettiva sincera e profonda, si Boringhieri, Toritio, 1988, ed. orig. 1986, trad. dal- ai recessi più profondi ed arabescati della vita psichica. impegni nel cercare di sperimentare, provare la sofferenza l'inglese di Raffaella Bortino e Anna Gilardi, pp. 256, Ne nascono pagine di grande abilità descrittiva sulla gelo- del paziente ed ascoltare cosa egli sente nell'identificarsi Lit 50.000. sia verso aspetti interni a se stessi, sulle identificazioni con il paziente. Così il sentire dell'analista, la controtra- non umane, sui disturbi del pensiero, il distacco dalle slazione (dì prossima pubblicazione da Franco Angeli il Il termine relativamente recente di ' 'borderline ' ' (è del proprie emozioni e conseguentemente la mancanza di ge- lavoro più specifico di Searles su questo argomento), di- 1949 un articolo di Paul Hoch e Philip Polantin su Psy- nuino contatto con gli altri. venta il luogo specifico di raccolta del materiale da ana- chiatric Quarterly), e reso nella lingua italiana con "mar- Mentre nella visione di Freud il malessere nasce dal lizzare. ginale"; significa semplicemente ai margini, ai confini, o conflitto tra aspetti in temi alla vita psichica del paziente, L'analista disposto a vivere le vicissitudini di una diffi- meglio negli interspazi tra le varie categorie di forme psì- Searles si impegna a sondare i difetti di sviluppo, quanto è cile relazione può così trovarsi a vestire gli abiti dell'on- chiche. Nato dunque per esigenze di classificazione, per venuto a mancare e che forse l'analista può cercare di re- nipotenza come quelli della diabolicità, ma solo attraver- indicare una combinazione di aspetti e disturbi — stabili stituire, pur tardivamente. Come curare qualcuno sempre so questo travaglio potrà consentire al paziente di formar- nell'instabilità — che non rientravano nelle classificazio- spaventato di fronte alle difficoltà della vita e della con- si una immagine un po ' più stabile ed integrata di se stes- ni precedenti, le sindromi borderline hanno assunto un si- dizione umana e nello stesso tempo incapace di tollerare so e di poter tollerare di volere bene, con tutti i rischi che gnificato importante per le esigenze terapeutiche che sol- quella burrasca di emozioni che lo agita, ipersensibile al- amare comporta. levano e le innovazioni di tecnica terapeutica che hanno la critica, ma rigido nel proprio modo di pensare fino al Metello Coralli comportato. punto d'essere costretto ad isolarsi, di rompere i rapporti Harold Searles racconta in questo volume le sue espe- con le persone a cui vuole bene? Il soggetto "borderline" rienze di venti anni di lavoro nella clinica di Chestunt sembra impersonare un conflitto adolescenziale ed insa- Lodge con pazienti gravemente disturbati e come psicoa- nabile tra ragione ed emozione, tra intelligenza e pulsio- nalista didatta con psichiatri, psicologi, operatori sanita- ne, utilizzando la prima per difendersi dal provare ogni ri. Di piacevole lettura (anche per via della buona tradu- sentimento. zione) e denso di contenuti, Searles mostra una grande at- La cura sarà possibile solo a condizione che l'analista

JACQUES GOLDBERG, La Colpa - Un stico come legge dell'Altro in Lacan. IN LIBRERIA assioma della psicoanalisi, con la su- Riconosciuti i due elementi costituti-, pervisione di Jean Laplanche, Feltri- vi della colpevolezza (l'emozione di nelli, Milano, 1988, Ed. orig. 1985, colpa e la rappresentazione della col- FILOSOFIA OIKOS trad. dal francese di Alessandro Serra, pa), ritiene che entrambi non siano per un'ecologia delle idee pp., 208, Lit 28.000. altro che una rielaborazione seconda- I PRASSI ria della primitiva angoscia di base, Il sentimento di colpa, realtà psi- la quale sarebbe assolutamente endo- ATTUALITÀ E chica semplice e chiara nell'esperien- gena, determinata dalla pulsione di RILETTURA CRITICA za immediata, si rivela misterioso e morte e dal fantasma originario. Col- DI GYÓRGY LUKACS EDGAR MORIN complesso all'indagine, già a partire pevolezza e rappresentazione di col- E ERNST BLOCH dalla constatazione che ogni atto può pa sarebbero, cioè, una costruzione Saggi di: PER USCIRE essere colpevolizzato e, viceversa, che la mente struttura per farsi una Cases, Fortini, Luperini, Pre- ogni colpa reale può non accompa- ragione dell'angoscia insita nell'es- ve, Tertulian, Petrucciani, DAL VENTESIMO SECOLO gnarsi a colpevolezza. L'autore passa senza stessa degli esseri umani, ango- Schmidt, Oldrini, Lowy, Ri- in rassegna numerose teorie psicoa- scia altrimenti insensata, incompren- chetto, Raulet, Pirola, Holz, nalitiche della colpevolezza: dal Su- sibile e impensabile. La visione — ri- Mascitelli, Kofler, Zecchi, perio edipico come rappresentante duzionistica — sembra discendere Miiller, Franco, Wouilmart, ERVIN LASZLO A. M. IACONO delle istanze morali in Freud, al Su- come rigorosa conseguenza dall'aver Scarponi, Miinster, Cunico, L'IPOTESI DEL CAMPO ¥ L'EVENTO E L'OSSERVATORE perio arcaico ed alla colpa e ripara- postulato la realtà dell'(indimòstra- Talenti. zione nella Klein; dalla colpa narcisi- bile!) "istinto di morte", col risulta- stica in Béla Grunberger, alla distin- to di sottrarre al campo relazionale Pagine 400 Lire 30.000 zione fra colpevolezza persecutoria e perfino esperienze che sembrano, in- depressiva in Leon Grinberg; dalla vece, strutturalmente relazionali, colpevolezza femminile nella Chas- quali, oltre alla colpevolezza, la ver- seguet-Smirgel, a quella schizofreni- gogna e il senso di inferiorità, che, al- PIERLUIGI LUBRINA EDITORE ca in Searles; dalla colpevolezza en- la fin fine, vengono indiscriminata- Via Volere 3-20123Milano V.Ie V. Emanuele, 19 - 24100 Bergamo - Tel. 035/223050 dogena in Laplanche, alla colpevo- mente accomunate. Tel. 02/8326659-8370544 Paolo Roccato IN. 4 pag-XIV I IDEI LIBRI DEL MESE!

come ipotesi di schieramento, bensì cate a brevi critiche di spettacoli e tivante ma ormai fastidiosa disinvol- genere di chi si riconosce in una ma- Riviste come prospettiva di trasformazione avvenimenti culturali. tura verbale, spesso corredati di do- trice culturale progressista (l'emer- della società... Solo una alternativa Martino Lo Bue cumenti o schede riassuntive. Molto A sinistra. Laboratorio per l'alterna- gente fenomeno dell'irrazionalismo, di sinistra può rispondere ad un biso- spazio occupano i problemi sindacali tiva sociale e politica, I, febbraio, l'antifascismo come aspetto fonda- gno di cambiamento reale e radicale, e interni al sindacato e tutti quegli 1989, n. 1, Roma, pp. 79, Lit 4000. mentale della nostra Costituzione e solo una sinistra diversa può co- argomenti di attuale rilevanza in etc.). L'abbonamento annuo alla ri- struire un'alternativa degna di que- campo politico e culturale intorno ai Dopo due copie di prova uscite a vista, presto in vendita anche nelle sto nome". In questo numero si è or- "Il Passaggio", anno I, n° 4, Tipo- quali i redattori auspicano in modo più grandi librerie, è di Lit 24.000 novembre e a dicembre, è finalmente mai delineata quella che sarà, in ge- grafia Artigiana Multistampa, Roma esplicito un chiarimento e un nuovo disponibile il primo numereo "effet- (c/c 50916006, intestato a Francesca nerale, la fisionomia della rivista. Al- 1988, pp. 40, in abbonamento. impegno delle forze di sinistra (dal tivo" di "A sinistra", rivista che sot- Mariani, via E. Ciccotti 11, 00179 l'editoriale seguono contributi su dibattito su movimenti e rappresen- to la direzione di Domenico Jervoli- Roma). problemi politici sia italiani che este- "Attraverso i sentieri delle certez- tatività sindacale a quelli sulle rifor- no si propone di diventare una nuova Marina Bonifetto ri. La parte centrale è sempre dedica- ze approssimate, alla dialettica com- sede di dibattito politico e culturale. me istituzionali, sulla scuola etc.). ta alla discussione approfondita di un plessa del disordine", recita il sotto- Un'attenzione particolare è dedicata I propositi e le aspirazioni di questo singolo tema; nel numero di febbraio titolo della rivista, edita a Roma dal alla situazione politica dei paesi in nuovo periodico sono espressi chia- vengono riportati gli atti del conve- gennaio '88 con periodicità bimensi- cui è in corso la lotta per la democra- ramente in un documento pubblicato gno sul libro di Samir Amin, La teo- le. Ed è certo per superare le "certez- zia (Cile, Filippine, Nicaragua). nel numero zero, nel quale tra l'altro ria dello sganciamento. Per uscire dal ze approssimate" che la rivista offre si dice: "Ci sembra possibile e urgen- sistema mondiale. Le ultime pagine Ogni numero contiene inoltre alme- articoli impostati più sulla comple- te parlare ancora di alternativa, non della rivista sono generalmente dedi- no un intervento-riflessione su temi tezza di informazione che sull'accat- che coinvolgono i valori e l'etica in

Giovani donne, numero monografico di "Memoria. costruisce la sua analisi del lavoro e dei problemi legati za, e più specificamente sull'identità di genere in rappor- Rivista di storia delle donne", n. 22, Rosenberg & all'occupazione sulla base dei dati fomiti dall'ISTAT to a differenti contesti territoriali e diverse fasi del ciclo Sellier, Torino 1988, pp. 166, Lit 13.000. sulle strutture e i comportamenti familiari, le altre ricer- di vita, si interroga Franca Bimbi, mentre Letizia Bianchì catrici hanno lavorato per lo più su piccole campionature si sofferma soprattutto sui problemi di metodo posti da Riflettere sulle donne giovani significa in prima istan- e si sono soffermate solo su alcuni momenti dell'esperien- questo tipo di ricerche e sugli apporti che queste possono za riflettere su sé stesse, sulle proprie capacità di trasmis- za. Marina Bianchi ha indagato il significato della forma- dare alle varie discipline. Ne emerge un quadro frammen- sione del sapere e sulla memoria. Ma significa anche con- zione professionale e del lavoro, da molte giovani vissuto tario e dai contomi ancora sfumati, ma senza dubbio ric- frontarsi con soggetti che sono irriducibilmente altro da non più come strumento di emancipazione ma piuttosto co di contenuti, sui quali varrà la pena tornare a riflette- sè e delle quali specificità non è lecito dar ragione solo in come dato imprescindibile della vita adulta. Il ruolo dei re. E a questo punto si avverte la mancanza, come lamen- termini dì somiglianza e differenza. Non è un 'operazione legami parentali è analizzato da Elena Schnabl, che ha ri- tano molti interventi, di studi analoghi sui giovani ma- facile, e il rischio di scivolare in schematiche omologa- scontrato, tra l'altro una flessione delle prerogative tradi- schi: non solo per meglio conoscere il contesto delle zioni — con le donne in genere, con i giovani in genere zionalmente attribuite alla figura patriarcale; un dato, esperienze narrate, ma anche per capire quali atteggia- — complica ulteriormente l'impresa. Forse anche per questo, che corrisponde a quanto registrato da Francesca menti possono essere ascritti ad una più o meno consape- questo le ricercatrici che hanno lavorato sul tema hanno Sartori a proposito della maggiore disponibilità di model- vole identità di genere e quali siano invece condivisi dai scelto di definire rigorosamente i propri campi di indagi- li femminili legittimati dal sociale, con il conseguente due sessi. ne, evitando ogni illusoria semplificazione. Ad eccezione ampliamento, per le più giovani, delle possibilità di pro- Maria Perosino infatti dell'intervento di Anna Laura Fadiga Zanatta, che gettare il proprio futuro. Sul pensiero della doppia presen-

Le nuove frontiere del diritto, nume- bilità: come i singoli percorsi di rea- II Nuovo Spettatore, anno IX, n. 11 hanno sempre contraddistinto la ri- ro monografico di "Democrazia e dirit- te abbandonate in una ricerca senza lizzazione individuale possano com- Angeli, Milano 1988, pp. 322, Lit vista, raccoglie articolati interventi quiete. to", XXVIII, luglio-ottobre 1988, n. porsi in una dinamica collettiva equi- 28.000. su cinema e carcere, sul cinema d'a- Franco Bisio 4-5, Editori Riuniti Riviste, Roma, librata, in cui sia valore condiviso il vanguardia e offre preziose testimo- pp. 410, Lir 16.000. riconoscimento della diversificazio- La rivista di "Cinema, video, tele- nianze sull'impegno delle donne spa- ne dei desideri (più ancora che dei bi- visione e storia" dell'Archivio Na- gnole, dagli anni '20 agli anni '70, Il fascicolo affronta il duplice pro- sogni) e in cui simultaneamente nes- zionale Cinematografico della Resi- per la conquista della libertà e dell'u- blema di quali siano i limiti che il di- suno sia.oggetto, usato strumental- stenza e della cooperativa "28 di- guaglianza. La seconda parte della ri- ritto può (e per taluni deve) stabilire mente per fini altrui. Diversi autori cembre" cambia veste e mole. Nata vista è costituita da articoli più bre- Forme della politica, numero mono- circa le nuove procedure di condizio- rilevano che medici e ricercatori da nel 1959 come "Nuovo spettatore ci- vi: testimonianze, interviste, inter- grafico di "Donna Woman Femme", namento scientifico e tecnologico di un lato e donne (in particolare nel nematografico", una raccolta ragio- venti critici e storici. momenti essenziali della vita e di campo della riproduzione artificiale) settembre-dicembre 1988, n. 7, Uto- nata di recensioni cinematografiche, Sara Cortellazzo quali siano invece i limiti, che al di- dall'altro, sono protagonisti centrali si trasforma nel 1963, divenendo un pia, Roma, pp. 77, Lit 12.000. ritto stesso è giusto imporre perché di questi processi. Si può notare allo- bimestrale con taglio monografico. venga rispettata la piena autonomia e ra che nel fascicolo le donne sono Rinasce nel '79, dopo molti anni di In stretta continuità di discorso soggettività dei singoli individui. Va- molto presenti: sono di donne tutti i silenzio, come quadrimestrale. Con con i numeri 4 e 5/6 della rivista, l'e- ri autori dibattono di nuove tecnolo- contributi raccolti nella sezione spe- il 1988 un'altra svolta: il corposo vo- ditoriale di questo numero propone gie riproduttive (cui è specificamen- ciale sulle tecnologie riproduttive, la questione di quali siano le forme lume n. 11, il primo di una nuova se- Salvezza e salvezze, te dedicata un'intera sezione), di tra- come di donne sono anche numerosi numero mono- della politica delle donne più efficaci rie, si dà una scadenza annuale ed è grafico di "Religioni e Società", III pianti, di eutanasia, di ingegneria ge- altri saggi della parte generale, a buo- al fine di determinare le condizioni rivolto a quei lettori, come spiega 1988, n. 5, Firenze-Torino, pp. 160, netica; con varie impostazioni, le na testimonianza di quanto il movi- della libertà femminile. Una rifles- Pgolò Gobetti nel suo intervento in- Lit 19.000. riflessioni di ordine giuridico si af- mento e la cultura del femminismo troduttivo, "che cercano un po' di sione in merito è necessaria soprat- fiancano ad altre di taglio filosofico, abbiano inciso nella tensione verso cose tradizionali, ma anche qualcosa tutto per quelle donne che hanno o sociologico, o più immediatamente un'etica della responabilità. di diverso, che nel mondo dello spet- consapevolmente assunto come valo- Questo numero della rivista com- re l'appartenenza al proprio sesso e politico. Elisabetta Donini tacolo vanno oltre i clamori di un prende la prima parte di una serie di che avvertono verso se stesse e verso Le questioni sollevate in vario mo- giorno, gli entusiasmi orchestrati, le interventi di esperti sul tema "Sal- do interrogano la cultura contempo- emozioni della pubblicità e le solleci- le proprie simili una forte responsa- vezza e salvezze". Opportunamente bilità politica che domanda efficace e ranea per discutere se e quali incroci tazioni di massa". Il ricco volume, Arnaldo Nesti nei "Preliminari" di- siano possibili tra libertà e responsa- con il rigore e la serietà di ricerca che fedele traduzione. E nell'ambito dei stingue, oltre ad un significato reli- rapporti significativi tra donne — es- gioso del termine "salvezza", anche si stessi prima forma politica — che un senso più generalmente socio-an- si debbono ricercare quelle forme tropologico di preoccupazione salvi- che siano strumenti adeguati a met- fica. Lo stesso Nesti applica questa tere in atto la strategia degli interessi I concetti più importanti della sociologia raggruppati duplice chiave ermeneutica, che ap- femminili. Queste tematiche si arti- pare nel caso molto efficace, all'ana- colano attraverso gli interventi di per grandi temi, e ordinati alfabeticamente lisi della situazione sociale e culturale per una facile consultazione e un rapido utilizzo Angela Putino sulla "donna guerrie- del Messico. Più tradizionalmente ra" esemplificata nella figura di Pen- nel campo dell'insegnamento e della comunicazione. centrati su tematiche religiose sono tesilea, di Bia Sarasini sulle "indivi- gli altri interventi su diversi concetti dualità eccessive" del movimento SOCIETÀ' di salvezza: in S. Paolo (Barbaglio), femminista, e attraverso quello di LUCIANO GALLINO EDITRICE nell'Islam (Ventura), nella società Rosetta Stella dedicato ad una rifles- APUANA: giapponese (Venturini). sione propositiva sul dibattito politi- • La Sociologia: concetti fondamentali Particolarmente significativo è co- co interno all'UDI (di cui nella sezio- Pagine VIII-320 La Società Editrice munque l'intervento di Ferruccio ne Documenti si riportano i testi di Apuana esamina le opere Masini, scomparso prima di vederne apertura e chiusura del XII Conve- di autori nuovi o la pubblicazione. Le sue riflessioni gno). La rivista comprende inoltre LUCIANO GALLINO esordienti per l'inseri- legano il tema della salvezza alla ac- una lettura a cura di Hélène Cixous • La Sociologia: indirizzi, specializzazioni, mento nelle sue collane cettazione, più che alla fuga o al ri- de La passione secondo G.H. di Clari- di romanzi e racconti. fiuto, della condizione umana sotto ce Lispector (edito da La Rosa nel rapporti con altre scienze tutti i suoi aspetti, trovando nel do- 1982) come testo metaforico che in- Si prega inviare diretta- lore, nella crisi, nel tragico l'autenti- segna l'arte dell'"approccio". Pagine VIII-280 mente il materiale in ca possibilità di salvezza e di speran- lettura presso l'Editrice. za. La sua personale esperienza mo- Bianca Piazzese strerebbe la fondatezza dell'assunto !»»»« lìiliiL UuT ABUIlUinL •— SOCIETÀ' EDITRICE APUANA precedente, attraverso la rivisitazio- Via Aronte, 1 / 54033 Carrara ne di posizioni intellettuali prima as- UTETLIBRERIA Tel. 0585 - 70563-4 sunte e poi, una volta sottoposte pro- Distribuzione LICOSA prio alla sofferenza della crisi, in par- N riNDICF xv •IDEI LIBRI DEL MESEHI

il carcello, metà cane e metà porcello All'inizio del secolo una solitaria Bambini-Ragazzi che abbaia e si rotola nel fango. Per Bambini-Ragazzi signora inglese, abile col pennello e segnalazioni Minimi; bambini un po' più grandi I sei baldi attenta osservatrice di piante e ani- KEES MOERBEEK, Chi l'ha visto? Un esploratori (o forse dieci piccoli india- mali scrisse la storia di Peter coniglio ASTROLABIO libro pazzo, Rizzoli 1988, Lit MICHAEL ENDE, Tranquilla Piepe- ni?) partono vivi per l'Egitto in un li- corredandola di tavole ad acquarello sante, Mondadori, Milano 1988, ed. 16.000. Heinz Kohut bro triangolare ma già fin dalla prima che lo ritraevano in giacchetta cele- orig. 1982, trad. dal tedesco di Glauco pagina un nero uccello più grande di ste, occhio vispo e codino a pompon. Ameri, ili. di Adelchi Galloni, pp. 31, LE DUE ANALISI KEES MOERBEEK, CARLA DIJS, Sei un cammello fissa in viso gli esplora- Pubblicò a sue spese e il successo fu Lit 6.500. baldi esploratori, Rizzoli, Milano DEL SIGNOR Z tori che scoprono di essere rimasti in quotato 8.000 copie. La discreta si- 1988, adattamento di Ivana Malaba- Un elogio della lentezza per lettori Il resoconto ormai celebre di due cinque; poi un cobra e una iena fin- gnora non si fece pregare e decorò ra, Lit 16.000. di sei o sette anni. differenti analisi fatte a un ché nell'ultima pagina l'esploratore minuziosamente una ventina di li- medesimo paziente dal superstite si mette a letto in attesa di bretti dedicati a protagonisti animali ANNA PETTER, Florilla e i Fantasmi Due libri tridimensionali, più sug- medesimo analista un'altra avventura. Questo libro di fra cui appunto Nutkin, un imperti- Grigi, gestivi della televisione e meno noio- Giunti Marzocco, Firenze scarso contenuto culturale propone nente scoiattolo alle prese con un gu- si di un libro bidimensionale. Il pri- 1988, ili. di Sophie Fathus, pp. 63, Lit un'allegra parodia delle antiche pit- fo molto saggio, proprietario di un'i- mo, dedicato ad un pubblico dai tre 9.500. ture egizie e si prende gioco del vec- sola dove i roditori, carichi di omaggi Stephen Lankton ai sei anni comprende un certo nu- chio e compassato mondo anglosas- offerti di volta in volta al padrone, , Astercote il vil- mero di pagine tagliate a metà in sen- PENELOPE LIVELY MAGIA PRATICA sone. ottengono il permesso di raccogliere laggio scomparso, Mondadori, Milano so orizzontale: si può quindi sfoglia- Le basi e i metodi della Eliana Bouchard noccioline. Mentre come formiche 1988, ed. orig. 1970, trad. dall'inglese re la parte superiore indipendente- Programmazione tutti gli scoiattoli si affrettano al la- di Lucio Angelini, pp. 168, Lit 7.500. mente da quella inferiore oppure Neurolinguistica tradotti nel voro Nutkin stuzzica e irride e pro- Per chi ha più di dieci anni un'av- contemporaneamente. Procedendo linguaggio della psicoterapia voca il vecchio gufo: il piccolo si ecci- ventura in cui il quattordicesimo e il parallelamente si aprono dal fondo clinica ta e l'altro si inacidisce finché, secca- ventesimo secolo si intrecciano: la della pagina scattando in avanti im- , La Storia di Nut- BEATRIX POTTER to gli porta via con una beccata la storia è un po' ripetitiva ma la descri- magini di animali comuni. Il porcello kin Scoiattolo, Sperlìng & Kupfer, Mi- punta della coda. Ma, dice il raccon- zione dei due protagonisti li rende grugnisce e si rotola nel fango ma se lano 1988, ed. orig. 1903, trad. dall'in- to, la storia non finisce qui: "E da molto verosimili. Erich Neumann poi si procede solo con la pagina su- glese di Donatella Ziliotto, pp. 58, Lit quel giorno se incontrate Nutkin su periore si ottiene un nuovo animale: 9.000. AMORE E PSICHE un albero e gli fate un indovinello, vi FRANCESCO MOLNAR, I ragazzi della Uno studio rivelatore sui ruoli tirerà addosso dei rametti e balzerà via Pai, Salani, Firenze 1989, confor- del maschile e del femminile nel strillando -cu-cu-cu-currucucu!". Dei me alla prima ed. del 1936, ed. orig. commento psicologico alla dodici volumi in pubblicazione dalla 1907, pp. 181, Lit 12.000. celebre favola di Apuleio Sperling & Kupfer alcuni erano già Da far leggere a tutti i ragazzi che usciti intorno all'80 per i tipi della non sanno come si viveva prima del Emme. Ora la collana si amplia fino a coprifuoco. dodici titoli, queste nuove edizioni Ken Wilber - Jack Engler sono particolarmente pregiate per le PIERO VENTURA, Grandi Musicisti, Daniel P. Brown tecniche fotografiche di riproduzio- Mondadori, Milano 1988, pp. 122, Lit LE TRASFORMAZIONI 27.000. ne degli acquerelli originali che resti- DELLA COSCIENZA tuiscono al lettore la nitidezza dei L'autore la definisce una guida al- particolari e il piacere di percepire l'ascolto, ma la struttura del testo ne Un'opera che trasformerà in l'immagine in movimento. Questi fa invece una vera e propria storia modo radicale la nostra visione supertascabili possono essere letti della musica per ragazzi, agile e di fa- dei rapporti tra ricerca senza limiti di età. cile comprensione. Non esiste nessu- spirituale orientale e psicologia Eliana Bouchard na relazione fra il testo e la cassetta occidentale allegata. A SIMM ARIA

ROBERTO PIUMINI, E te dei viaggi Ulisse, Nuove Edi- 14.000) e in questo ultimo Ulisse, troviamo una poesia lora surreale) è un 'operazione ancor più coraggiosa, oggi zioni Romane, Roma 1988, pp. 75, Lit 15.000. intensa, nelle atmosfere evocate come nell'impasto lin- che, senza padri e senza méta, vaghiamo alla ricerca di guistico, carico e allusivo. Un passaggio obbligato quello modelli, tentati di smantellare gli antichi. Dalla parten- Un nuovo libro per il pubblico giovane, prezzo a parte, di tradurre o ridurre autori e poeti, per chi vuol continua- za, al ritorno, sfilano in brevi otto capitoli, il cavallo di del più fecondo autore per ragazzi (•cinquanta testi di cui re il viaggio creativo. Un momento nuovo anche per l'e- Troia, Polifemo, Eolo, Circe, Le Sirene, e Calipso. Il una trentina in commercio — romanzi, racconti, fiabe, ditrice romana che da tempo ospita il lombardo Piumini: re che all'inizio non voleva staccarsi dal vino e pane della poesie, teatro) e fortunato per i numerosi contatti con offrire ancora una volta (l'hanno già fatto in tanti) il pa- sua isola, parte e ritoma. Un viaggio simbolico, nelle ma- scuole, biblioteche, istituzioni culturali, dove la sua dre della poesia occidentale, Omero, e il suo viaggiatore ni degli educatori, per altri viaggi probabili (la scoperta, creatività e poesia si affermano sempre in nuove situazio- Ulisse-Odisseo ("difficile" per destino, già nel nome) la lettura, l'amore). ni e "generi". Se i poemi di Piumini nascono per gioco, Riproporlo ai ragazzi, alle scuole, con le illustrazioni del- Angelo Ferrarini diventando proposte intelligenti, nelle recenti prove in l'altrettanto affermato Cecco Mariniello (il bianco e nero prosa (Lo stralisco. Einaudi, Torino 1987, pp. 85, Lit delle N.E.R. non toglie nulla all'efficacia metafisica e ta-

dadori, Milano 1989, pp. 358, Lit Benedetto Croce nella cultura italia- cristianesimo tra antichità e medioe- Milano 1989, ed. orig. 1970, trad. dal Libri 9.000. na, Einaudi, Torino 1989, pp. 58, Lit vo. Il libro è diviso in tre sezioni francese di Giuliano Vigini, pp. 160, Una radiografia della produzione 10.000. principali: la vita, le opere, la temati- Lit 10.000. economici del maestro italiano del genere attra- ca. Un breve studio introduttivo alla verso una quarantina di suoi raccon- Riedizione di un saggio del 1972: sterminata storiografia otto e nove- a cura di ti, tratti da vari volumi editi tra il una rilettura di Croce per capire co- Storia centesca relativa a quel momento da 1942 e il 1971. me poter essere post-crociani oggi, molti interpretato come vero atto di Guido Castelnuovo senza rancori. GEORGES BORDONOVE, I templari. La nascita della nazione francese. Il li- MARCO TULLIO CICERONE, Difesa di storia dell'Ordine dei "cavalieri del bro è diviso in due parti: una prima Selezione di libri economici Marco Celio, Rizzoli, Milano 1989, BENEDETTO CROCE, Contributo alla Tempio" dalla sua fondazione nel di storia del problema, una seconda usciti nel mese di febbraio 1989. testo latino a fronte, trad. di Camillo critica di me stesso, Adelphi, Milano 1119 in Terra Santa alla tragica fine di documenti e storiografia. Un utile Con la collaborazione delle libre- Guissani, pp. 174, Lit 9.500. 1989, pp. 132, Lit 9.000. sul rogo dei suoi adepti nel 1307 per primo approccio al bicentenario. rie Stampatori Universitaria e Ristampa dell'edizione del 1951, ordine di Filippo V di Francia, Sugar- Cpmunardi di Torino. con in aggiunta un'utile e circostan- Con la ristampa di questo testo au- Co, Milano 1989, ed. orig. n.i., trad. Arte ziata introduzione di Emanuele Nar- tobiografico, scritto nel 1915 e suc- dal francese di Augusto Zugliani, pp. Letterature. ducci. cessivamente riveduto da Croce stes- 302, Lit 15.000. WASSILY KANDINSKY, LO spirituale so, inizia la riedizione di larga parte Il sottotitolo italiano è già tutto nell'arte, SE, Milano 1989, ed. orig. GIOVANNI GIUDICI, Prove del teatro dell'opera crociana curata da Giu- 1912, trad. dal tedesco di Elena Pon- IVAN ARNALDI, D bisonte bianco, Ei- un programma: sembrerebbe che la 1953-1988, Einaudi, Torino 1989, seppe Galasso per l'Adelphi. tiggia, pp. 128, Lit 15.000. naudi, Torino 1989, pp. 224, Lit leggenda dell'ordine si consumi tra pp. XIX-84, Lit 9.500. Un testo chiave per la vicenda del- 15.000. sacralità e tragedia. A quando una Cinquanta poesie, produzione es- IMMANUEL KANT, Osservazioni sul l'arte moderna scritto nel 1910, in Il western-spaghetti contagia il storia tascabile dei templari non ro- senzialmente degli anni '50 - '60 e sentimento del bello e del sublime, manzata o ridotta a semplice annali- piena stagione di avanguardie. mercato letterario: un romanzo adat- della prima metà degli anni '80, di Rizzoli, Milano 1989, ed. orig. 1764, stica? to ai cultori della materia (Davy uno dei nostri più bravi poeti; con trad. dal tedesco di Laura Novali, pp. GEORGE KUBLER, La forma del tem- Crockett & Co.), ma non di loro un'introduzione di Carlo Ossola. 142, Lit 8.500. LUCIANO CANFORA, Togliatti e i di- po. La storia dell'arte e la storia delle esclusiva. Un saggio corposo — più di metà lemmi della politica, Laterza, Roma cose, Einaudi, Torino 1989, ed. orig. LING SHUHUA, Dopo la festa, Selle- del libro — di Guido Morpurgo-Ta- Bari 1989, pp. 168, Lit 12.000. 1972, trad. dall'inglese di Giovanni ATHOS BIGONGIALI, Una città prole- rio, Palermo 1989, trad. dal cinese di Previtali, pp. 182, Lit 14.000. taria, Sellerio, Palermo 1989, pp. 136, gliabue fa da contorno ad una delle Canfora crea e ricrea: Togliatti Maria Rita Masci, pp. 140, Lit 10.000. polemico, Togliatti inedito, i suoi La riedizione di un libro famoso Lit 8.000. più accessibili e divertenti opere del Otto racconti, scritti tra il 1925 e rapporti con Gramsci, quelli con Sta- uscito in Italia per la prima volta nel Un esordiente cittadino, toscano, filosofo di K onigsberg. la metà del secolo, di una scrittrice lin, il suo contributo alla Resistenza, 1976. Una riflessione senza frontiere relativamente giovane e di indole cinese in profondo contatto col mon- la sua attività post-bellica. Le pole- e senza gerarchie sul mondo e la sto- storica. Un ambiente: l'humus cultu- do occidentale e le intellettuali ingle- ria delle forme visive create dall'uo- MARCO VANNINI, Invito al pensiero miche, anche decise, non sono certo rale pisano nei primi decenni del No- si in particolare. mo fatta da un grande storico dell'ar- di S. Agostino, Mursia, Milano 1989, mancate. vecento. te americano. pp. 200, Lit 9000. Filosofia ALICE GERARD, La rivoluzionefran - DINO BUZZATI, Il meglio dei raccon- Una classica introduzione all'ope- cese, miti e interpretazioni, ti, a cura di Federico Roncoroni, Mon- GIANFRANCO CONTINI, La parte di ra di uno dei più grandi filosofi del Mursia, E Repubblica creò Mercurio.. Molte parole, molti fatti. Mercurio è un a supplemento di 28 pagine. Esce, con Repubblica, ogni sabato. Mercurio è la nuova idea di Repubblica per soffiare sul fuoco della cultura e scompigliarne le carte. E per fere del mondo della cultura un mondo Arte Scienza Musica Storia Letteratura d'attualità. Ogni sabato, Mostre Dibattiti Fantascienza Biografie Interviste Poesia Mercurio, supplemento Cm» MmJrìZmZ M'II'II ' L.VLTTLSU^Z IMJ'JTMRL^TN^Z'iJlS!

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