Un'altra Italia: Fiume 1724-1924

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Un'altra Italia: Fiume 1724-1924 UDK: 949.75Fiume”1776/1924” ISSN 0353-3301 ISBN 978-953-7891-22-0 CENTRO DI RICERCHE STORICHE - ROVIGNO Collana degli Atti N. 45 WILLIAM KLINGER UN’ALTRA ITALIA: FIUME 1724-1924 a cura di Diego Redivo UNIONE ITALIANA – FIUME UNIVERSITÀ POPOLARE – TRIESTE ROVIGNO 2018 COLLANA DEGLI ATTI, Centro Ricerche Storiche, Rovigno, N. 45, p. 1 - 422, Rovigno, 2018 COLLANA DEGLI ATTI - N. 45 EDIZIONE CONGIUNTA Centro di ricerche storiche Lega Nazionale Rovigno Trieste UDK: 949.75FIUME“1776/1924” ISSN 0353-3301 ISBN 978-953-7891-22-0 CENTRO DI RICERCHE STORICHE - ROVIGNO Collana degli Atti N. 45 WILLIAM KLINGER UN’ALTRA ITALIA: FIUME 1724-1924 a cura di Diego Redivo UNIONE ITALIANA – FIUME UNIVERSITÀ POPOLARE – TRIESTE ROVIGNO 2018 COLLANA DEGLI ATTI, Centro Ricerche Storiche, Rovigno, n. 45, p. 1-422, Rovigno, 2018 CENTRO DI RICERCHE STORICHE– ROVIGNO UNIONE ITALIANA – FIUME UNIVERSITÀ POPOLARE DI TRIESTE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Piazza Matteotti, 13 – Rovigno (Croazia), tel. (052) 811-133, fax (052) 815-786 internet: www.crsrv.org e-mail: [email protected] COMITATO DI REDAZIONE MARINO BUDICIN, Rovigno LUCIANO LAGO, Trieste RINO CIGUI, Verteneglio ANTONIO PAULETICH, Rovigno FRANCO CREVATIN, Trieste ALESSIO RADOSSI, Rovigno GIUSEPPE CUSCITO, Trieste GIOVANNI RADOSSI, Rovigno DONATA DEGRASSI, Trieste DIEGO REDIVO, Trieste ANITA FORLANI, Dignano FULVIO SALIMBENI, Trieste EGIDIO IVETIC, Rovigno GIUSEPPE TREBBI, Trieste REDATTORE MARINO BUDICIN, Rovigno DIRETTORI RESPONSABILI LUCIANO LAGO, Trieste GIOVANNI RADOSSI, Rovigno OPERA FUORI COMMERCIO 2018 - Tutti i diritti d’autore e grafici appartengono al Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, nessuno escluso. Finito di stampare in Italia nel mese di luglio 2018 presso la Luglioprint di Trieste Indice Nota degli Editori (G. Radossi - P. Sardos Albertini) . pag. 7 Nota del curatore (D. Redivo) . ” 9 Premessa . ” 11 Le origini . ” 17 L’età moderna . ” 39 L’affermazione degli Asburgo . ” 39 L’avanzata ottomana . ” 44 Una provincia gesuitica: il Litorale austriaco (1747-1776) . ” 54 Da Luigi a Napoleone: Nascita e morte del «corpus separatum» (1773 - 1815) . ” 79 Fiume nelle Province illiriche (1809-1813) . ” 111 Risorgimento: italiani e ungheresi a Fiume (1815 - 1848) . ” 151 Fraternità? I croati alle porte (1848 - 1870) . ” 169 Il 1848 . ” 169 La Seconda guerra d’indipendenza e l’unificazione italiana (1859-1860) . ” 171 Autonomia: da Sedan all’«idillio» (1870 - 1882) . ” 179 Il compromesso ungaro-croato del 1868 . ” 197 L’accordo «provvisorio» fiumano del 1870 . ” 207 Italianità: Fiume tra Cattaneo e Kossuth (1883 - 1914) . ” 215 L’irredentismo impossibile: l’Italia nella Triplice alleanza (1882 - 1914) . ” 215 Fiume nell’era Tisza: tra «self government» e «concentrazione nazionale» (1873-1896) . pag. 220 Cattaneo redivivo: Maylender e la difesa dell’autonomia fiumana (1896-1905) . ” 223 Il «Nuovo corso» dei croati: Supilo a Fiume . ” 227 Verso una nazionalità fiumana: Zanella e la riscossa kossuthista (1905-1914) . ” 235 Irredentismo tardivo: la «Giovine Fiume» . ” 259 La Lega autonoma . ” 262 La guerra, lo Stato Libero e l’annessione all’Italia (1915 - 1924) . ” 277 Fiume e il Patto di Londra . ” 277 La questione fiumana alla Conferenza della Pace (1919) . ” 292 Intermezzo: nuove opinioni sulla repubblica rivoluzionaria di D’Annunzio . ” 313 L’accordo italo-jugoslavo di Rapallo (1920) . ” 318 L’attività del Consolato tedesco di Fiume (1921-1922) . ” 322 Fiume e Corfù (1923) . ” 349 Gli Accordi di Roma e l’annessione (1924) . ” 381 Postfazione (D. Redivo) . ” 399 William Klinger: intellettuale di frontiera e storico senza frontiere . ” 399 Nota bibliografica: Gli scritti di William Klinger (D. Redivo) . ” 411 Nota degli Editori Il disdegno e l’orgoglio sono due stati d’animo che ben sintetizzano questa presentazione del lavoro (postumo) di William Klinger. Orgoglio perchè ciò che vi proponiamo è opera assolutamente pre- gevole. Per Klinger il tema della storia della sua città, la sua Fiume, ha rappresentato un interesse portante della sua ricerca storiografica ed il lavoro che qui viene presentato costituisce il coronamento di tale suo impegno; un impegno iniziato ai tempi della sua tesi dottorale e pro- trattosi nelle tante versioni che hanno preceduto questa conclusiva. Un coronamento che ben propone le caratteristiche di «storico di razza» che qualificavano il suo operare: una rigorosa e attenta ricerca delle fonti strettamente coniugata con un geniale impegno a cercar di capire (e far capire) le ragioni di fondo delle vicende storiche che anda- va ad affrontare. In questo lavoro, insomma, c’è tutto William Klinger ed è per questo che l’opportunità di proporlo, grazie anche al prezioso lavoro di revisione di Diego Redivo, costituisce sicuramente motivo di giusto e di sincero orgoglio. Disdegno è quello che continuiamo a provare al pensiero della vi- cenda assurda che ha tragicamente stroncato la giovane vita di William in un parco di New York nel gennaio del 2015. Il tempo trascorso ancora non ci ha dato una «verità» di quei crimi- nali colpi di pistola. Resta lo scandalo, resta il rifiuto di poter accettare che quella mano criminale abbia privato tutti noi della presenza così ricca, così intensa, così viva di William Klinger. Giovanni Radossi - Paolo Sardos Albertini Nota del curatore Questo è stato l’incarico che mai avrei immaginato d’intraprende- re. Ovvero revisionare il libro di un collega ed amico la cui vita è stata troncata il 31 gennaio 2015 da mano assassina in un parco di New York. Il materiale, in vista di una futura pubblicazione, che William Klin- ger aveva fornito alla Lega Nazionale ed al Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, necessitava ancora di una approfondita revisione che, per ovvie ragioni, lo storico fiumano non fu in grado di compiere. L’inca- rico fu allora affidato al sottoscritto che, cercando di preservare al mas- simo gli intendimenti di Klinger, intervenne sul testo eliminando certi errori di stampa, completando in parte ciò che era ancora in forma di appunti, eliminando le ripetizioni, unificando, anche stilisticamente, il cospicuo apparato di note e traducendo quelle (poche) parti rimaste ancora in altra lingua (per questo ringrazio gli amici Ilaria Rocchi per il croato e Giovanni “Hansi” Dequal per il tedesco. Per l’inglese e il francese ho provveduto io, per cui se viene rilevato qualche strafalcio- ne linguistico ne sono il solo responsabile). Il libro appare abbastanza chiaramente come un testo non finito e men che meno rifinito ma ciò amplifica la carica drammatica ed emozionale di quello che si andrà a leggere, consapevoli del tragico destino dell’autore. D’altra parte William sosteneva che l’importante era scrivere, lasciare tracce che poi qualcun’altro avrebbe anche potuto sistemare. In tal senso sono intervenuto sulle carte che egli ci ha lascia- to senza, peraltro, modificare il testo e il suo pensiero, al punto che un paio di paragrafi dei quali era indicato il titolo ma che erano ancora 9 W. Klinger, Un’altra Italia: Fiume 1724-1924, Collana degli Atti, N. 45, 2018, p. 1-422 senza testo, li ho lasciati “in bianco” proprio per non operare interven- ti che avrebbero potuto fraintendere le volontà dello storico fiumano. Ringrazio l’avv. Paolo Sardos Albertini e il prof. Giovanni Radossi per la fiducia accordatami. Diego Redivo 10 Premessa Questa è una sintesi della storia politica fiumana, sviluppata a partire da una tesi di dottorato discussa nel novembre 2007 presso l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole1. La consultazione di alcuni archivi (come quelli di Londra e Trieste) nonché di alcuni fondi recentemente resi consultabili all’archivio di Stato di Fiume (le carte del Cimiotti, primo storico fiumano) hanno permesso di colmare numerose lacune interpretative che pregiudicavano una corretta comprensione della sto- ria di Fiume. Credo che l’obiettivo iniziale di fornire un quadro coe- rente sia stato raggiunto, ma restano da chiarire ancora molti aspetti. Sappiamo poco sullo status giuridico della città nel periodo medievale, soprattutto in un’ottica di diritto comparativo italiano e centroeuropeo. L’impatto dei gesuiti a Fiume in campo economico ma anche culturale e amministrativo in tutta l’area del Litorale austriaco è ancora tutto da ri- costruire. Parimenti solo durante la stesura del presente volume è emersa l’importanza degli interessi commerciali francesi nel dar vita all’emporio fiumano a cui inizialmente non avevo dato il giusto peso2. Al progetto francese di collegamento della Francia con i Balcani si è opposto uno inglese inteso a bloccarle la Russia ed è in questo contrasto che si colloca tutta la storia fiumana del periodo considerato. Lo sviluppo di Fiume è quindi frutto di spinte da parte delle grandi potenze: sino al 1815 pre- 1 KLINGER, William, Fiume from autonomism to state making (1848-1924), Florence, 2007. 2 Con la parziale eccezione di Giuseppe Viezzoli, a quanto mi risulta nessuno storico fiumano ha mai visitato gli archivi parigini. 11 W. Klinger, Un’altra Italia: Fiume 1724-1924, Collana degli Atti, N. 45, 2018, p. 1-422 vale quella francese e, dopo il 1861, l’inglese. Il periodo di interregno 1815-1861 è appunto un periodo di declino della città. Fu in particolare dopo la sconfitta francese di Sedan del 1870 che si potè ripristinare il corpus separatum fiumano il quale acquisì un grado di autonomia para- gonabile a quella statale. Il periodo dello Stato Libero, sorto in seguito al collasso della monarchia asburgica nel novembre del 1918 e cessato nel 1924, affrontato in sede di ricerca dottorale, segnato da una nuova costellazione di forze ed eventi, l’ho già affrontato in una monografia3. Una lettura in chiave nazionale ai fini di dimostrare il carattere italiano o croato (o magari jugoslavo) della città4, procedendo per esclusione dell’elemento scomodo, ci porta a perdere molto più di qua nto si guadagni da un punto di vista conoscitivo ed esplicativo. La sto- riografia italiana incentrata su romanità, municipalismo e italianità se poteva risultare limitante per Trieste5 lo è stata ancora di più per Fiu- me. Quella jugoslava ha di fatto negato la storia di Fiume, ridotta ad un porto snazionalizzato dove si riversavano masse lavoratrici slave6.
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