Le Argille Lignitifere Di Gagliano Del Capo (Lecce): Attribuzione Cronostratigrafica Ed Inquadramento Formazionale
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Geologica Romana 39 (2006), 15-25 LE ARGILLE LIGNITIFERE DI GAGLIANO DEL CAPO (LECCE): ATTRIBUZIONE CRONOSTRATIGRAFICA ED INQUADRAMENTO FORMAZIONALE Alessandro Bossio *, Barbara Dall’Antonia *, Stefano Margiotta **, Giustino Ricchetti *** & Angelo Varola ** *Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Pisa [email protected] ** Dipartimento di Scienze dei Materiali, Osservatorio di Chimica, Fisica e Geologia Ambientali, Università degli Studi di Lecce e-mail: [email protected] ***Dipartimento di Geologia e Geofisica, Università degli Studi di Bari RIASSUNTO - Molto scarse e lacunose sono le conoscenze sui depositi argillosi lignitiferi rinvenuti da oltre un secolo nel sottosuolo di diverse località della Penisola Salentina mediante scavi e perforazioni per smaltimento o per ricerche di acqua. Nel presente articolo sono descritti e analizzati i caratteri lito e biostratigrafici di una successione di argille lignitifere messa in luce in uno scavo recentemente esegui- to alla periferia di Gagliano del Capo (LE), località già nota per un analogo rinvenimento avvenuto nel 1876 a seguito di lavori di scavo per l’ampliamento di un bacino collettore. La successione argilloso lignitifera studiata è limitata inferiormente da una coltre di depositi residuali mineralizzati (terre rosse con pisoliti bauxitiche) imbasata sulla locale impalcatura carbonatica cretacea, e coperta da sedimenti calcarenitici trasgressivi, di età probabilmente supramiocenica o più recente. I risultati emersi dalle analisi stratigrafico-sedimentologica, paleontologico-paleoecologica indicano una sedimentazione prodottasi in un ambiente di transizione da palustre a marino-salmastro durante l’Oligocene Superiore, in disaccordo con le datazioni al Plio-Pleistocene formulate da precedenti autori. Le evidenti analogie di facies, la comune presenza di lignite e l’identità cronologica permettono di ipotizzare una correlazione stratigrafica dei depositi argillosi lignitiferi salentini con la Formazione di Galatone, di recente istituzione. PAROLE CHIAVE: Lignite, Oligocene, Salento, Stratigrafia, Ostracodi, Molluschi. ABSTRACT - In the geological literature of the Salento Peninsula the knowledges on the lignite clayey deposits are very scarce and lacunose. Hydraulic works performed in the surrounding of Gagliano del Capo (Lecce) have offered the opportunity to improve our knowledge about the Tertiary stratigraphy of Salento, with special regards to the chronological attribution of these lignite clayey deposits. In analogy with the stratigraphical data emerged in numerous perforations until now effected in different places of the Salento, the lignite clayey deposits here studied result overlapped on a blanket of mineralized residual deposits (“bauxitic residual deposits”) resting on the local carbonatic Mesozoic basement. The clayey deposits are covered by transgressive calcarenitic sediments, of Miocene or more recent age. Notably, contrary to previous works, biostratigraphical indications provided by the ostracod assemblages and by the gastropod Ampullinopsis crassatina, (Lamarck, 1804) recovered from Gagliano del Capo section, allowed to assign the lignite clayey deposits to the late Oligocene. The transgressive position on residual primarily bauxitic deposits, resting on the carbonatic Mesozoic base- ment, the evident analogies of facies and the likeness of the depositional environment referable to coastal restrict- ed brackish waters episodically connected with the open sea, the similarity of the macro and microfossils content and the presence of lignite layers as well as of the rich organic matter content permit to reasonably attribute these deposits to that recently formalized (Bossio et al., 1999) as Galatone Formation. The studied succession allows to provide new data for the interpretation of the rich in lignite sediment of tran- sitional environment recorded in the Mediterranean during the Late Oligocene. Particularly the sedimentological features and the common presence of lignite testify the existence of similarities with coeval sediments from the SW and Middle East Spain, Greece and Turkey (Cabrera & Saez, 1987; Querol et al., 1996 and Ramos et al., 2001). Altogether, the similarities with the Oligocene Mediterranean and Iranian gastropod faunas (Harzhauser et al., 2002) requires to consider the studied succession in a Western Tethyan Region, which otherwise can be split into a Mediterranean-Iranian Province (Western and Eastern Mediterranean, Cyrenaica, Armenia, Libya, Syria, Palestine, Central Iran). KEY WORDS: Lignite, Oligocene, Salento, Stratigraphy, Ostracods, Molluscs. 16 Geologica Romana 39 (2006), 15-25 BOSSIO et al. PRECEDENTI CONOSCENZE re i giacimenti di lignite intercalati nei sedimenti calca- renitici alla formazione miocenica della Pietra Leccese. Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, Inoltre, in relazione ai caratteri delle ligniti stesse, dei durante l’escavazione di pozzi per attingere acqua dal rapporti stratigrafici con le unità sopra e sottostanti e sottosuolo oppure per disperderla, in varie località del delle profondità di rinvenimento, De Giorgi (1922) dis- territorio salentino (Specchia; Gagliano del Capo; tinse nel territorio salentino i seguenti tre circondari Manduria; Soleto; S. Pietro in Lama; Lecce; Muro minerari: Lecce (dintorni dell’abitato, Arnesano, S. Leccese; Arnesano) furono rinvenuti alcuni giacimenti Pietro in Lama, Soleto), Gallipoli (Gagliano del Capo, stratiformi di lignite intercalati in sedimenti argillosi e/o Specchia, Muro Leccese) e Taranto (Manduria). calcarenitici. L’ampia distribuzione areale dei ritrova- Negli anni sessanta, in occasione dell’aggiornamento menti suscitò all’epoca l’interesse dell’opinione pubbli- della cartografia geologica d’Italia, Largaiolli et al. ca e degli amministratori locali circa la possibilità di (1969) e Martinis (1970), in base ai dati emersi da nuove perforazioni inquadrarono i depositi lignitiferi salentini in tre distinte unità formazionali: - nelle Calcareniti del Salento di età plio-pleistocenica; - nelle argille pleistoceniche della Formazione di Gallipoli; - nella parte basale delle Calcareniti di Andrano, di età miocenica, al tetto di terre rosse bauxitiche. Sottili livelli di lignite intercalati in sedimenti calcarenitico-sabbiosi oligoa- lini furono poi messi in luce durante gli scavi per la fondazione del nuovo ospe- Fig. 1 - Ubicazione geografica della sezione studiata. dale di Lecce e furono attribuiti da Del – Location map of the studied section. Prete & Santagati (1972) sulla base dei rapporti stratigrafici e di analisi micro- sfruttamento industriale di tale risorsa naturale. paleontologiche alla fase ingressiva della Pietra leccese, De Giorgi, incaricato della questione dagli organi in accordo con quanto già ipotizzato da De Giorgi. competenti, dette notizia e descrizione di tutti questi Più recentemente, nei dintorni di Galatone (Esu et al., ritrovamenti in più occasioni (1874, 1876, 1882, 1891, 1994), di Lecce (Bossio et al., 1998; Margiotta, 1999; 1916, 1922). In particolare, dapprima in una conferenza Leucci et al. 2000), di Copertino (Margiotta & Ricchetti, pubblica tenuta a Lecce (1882) e successivamente 2002) e in alcune località nei pressi di Otranto (Esu et (1891) in una relazione ufficiale al Presidente della loca- al., 2005) è stata individuata in affioramento una succes- le Camera di Commercio ed Arti, lo stesso Autore mise sione calcarenitico-sabbiosa di ambiente palustre-salma- in evidenza l’inconsistenza dei locali giacimenti di ligni- stro con sottili intercalazioni carboniose, riferita ad una te sia dal punto di vista della scadente qualità del mine- nuova unità litostratigrafica codificata col nome di rale (dotato di bassa infiammabilità associata ad abbon- Formazione di Galatone (Bossio et al., 1999) e datata su dante liberazione di SO2 e produzione di notevole resi- base paleontologica all’Oligocene superiore, e con qual- duo di combustione) sia della esigua entità dei corpi che riserva al Miocene iniziale. A questa Formazione mineralizzati. Tuttavia, negli anni 1943-44 fu comunque sono stati attribuiti anche i depositi lignitiferi descritti da eseguito un tentativo di sfruttamento nei dintorni di Castrignano del Capo rivelatosi infruttuoso. Inoltre, la presenza di pirite cristallina in analoghi depositi rinvenuti durante l’esecuzione di un pozzo assorbente (“Pozzo Nuovo”) presso Specchia, fece ipo- tizzare anche la possibile esistenza di giacimenti aurife- ri. Su tali minerali furono condotte analisi chimiche da Rao (1846) e da Greco (1847a, b; 1850) su incarico del Presidente della Reale Società Economica di Terra d’Otranto, le quali accertarono però la natura sulfurea dei minerali. Riguardo alla collocazione cronostratigrafica, De Giorgi basandosi essenzialmente sul criterio litostrati- grafico ritenne di collocare i depositi lignitiferi argillosi nell’ambito della classica formazione delle “Argille Fig. 2 - Vista panoramica della sezione di Gagliano. azzurre” all’epoca riferita al Pliocene recente e di riferi- – General view of Gagliano section. LE ARGILLE LIGNITIFERE DI GAGLIANO DEL CAPO (LECCE) ... Geologica Romana 39 (2006), 15-25 17 Fig. 3 - Lito e biostratigrafia della sezione studiata. – Lithostratigraphy and biostratigraphy of the studied section. Del Prete & Santagati (op. cit.) e altri analoghi depositi intercalati in sedimenti di natura prevalentemente carbo- attraversati in alcune nuove perforazioni eseguite nel- natica. Infatti, escludendo le notizie fornite all’epoca da l’ambito