Ambito D2 - Jesi E La Vallesina
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Ambito D2 - Jesi e la Vallesina COMPONENTI MORFOLOGICHE DELLA STRUTTURA PAESAGGISTICA D 2 - 1 Ambito D2 - Jesi e la Vallesina CARATTERIZZAZIONE DELL ’AMBITO PAESAGGISTICO La “valle larga” e il corso dall’opera di disboscamento e La “valle stretta”, il fiume, le Le colline, i castelli di Jesi, il Il sistema dei Castelli di Serra San dell’Esino, l’agricoltura e le ville, bonifica esercitata dai Benedettini (la aree industrializzate, le nuovo paesaggio agrario Quirico, boschi e riforestazioni le città e le nuove urbanizzazioni: cui presenza è testimoniata, in questo infrastrutture, le abbazie: la recenti: la quinta della dorsale la bassa Vallesina tratto di valle dall’abbazia di media Vallesina Marchigiana Chiaravalle) che ha consentito di La forma della valle costituisce, in generare un paesaggio agrario A monte di Jesi e fino Le colline della Vallesina presentano Appoggiata sui pendii della dorsale, questo ambito, uno dei principali caratterizzato da una tessitura di all’Appennino, la Vallesina si forme diverse, dapprima argillose e con consistenti “scivolamenti” elementi morfogenetici. campi larghi, case rurali di consistenti restringe, i versanti delle colline con pendenze morbide, diventano via dell’edificato verso valle, Serra San La valle dell’Esino, a partire dalla foce dimensioni (spesso dotate di divengono via via più ripidi e i via più ripide anche in relazione al Quirico chiude la valle verso la e fino a comprendere la città di Jesi, bigattiera) e ville per la residenza centri storici (i castelli di Jesi) si mutare del substrato geologico Dorsale Marchigiana, costituendo una assume un’ampiezza insolita per le signorile. affacciano più direttamente sulla assumendo infine forme cerniera significativa ed un paesaggio valli marchigiane, raggiungendo una Il fiume in questa valle ‘larga’ mostra valle a costituire quinte più serrate. asimmetriche simili a cuestas. dove si accostano una pluralità di larghezza di 6 km presso la foce. problematiche peculiari. la zona della L’edificazione recente ha in qualche L’insediamento storico (i castelli della caratteri: l’insediamento fortificato, Possiamo quindi a ragione parlare di foce appare particolarmente sensibile caso inglobato le emergenze vallesina) collocato sui crinali o sui storicamente a guardia dell’ingresso una “valle larga”, per distinguerla da sia per la presenza di detrattori storiche delle abbazie romaniche, poggi, tipicamente in corrispondenza della gola, lungo la strada per Roma, i quella più stretta a monte di Jesi ambientali sia per il disordine come a Moie, in altri casi queste di strati più consistenti boschi e i rimboschimenti recenti di (secondo una lettura introdotta da prodotto da materiali alquanto resistono come significativi (conglomeratici), si è espanso in conifere; l’insediamento residenziale Lucina Caravaggi nell’ambito del eterogenei (villaggi abusivi condonati, elementi di discontinuità in un epoca recente, spesso seguendo la suburbano lungo in pendio e nella progetto “Corridoio Esino”). caserme dismesse, beni storici come paesaggio sempre più occupato da linea di crinale con dei filamenti che, a pianura; la piastra industriale che Grazie anche alla sua collocazione la Rocca Priora, attività produttive, insediamenti recenti, abitativi e volte, quasi saldano centri diversi nella pianura si incunea nella stretta strategica lungo la la direttrice aree di pregio naturalistico) industriali (Sant’Elena). Gli (San Marcello – Belvedere) altre valle dal carattere più montano con Ancona-Roma ( e grazie alla affastellati senza chiarezza relazionale insediamenti abitativi, in volte, forse più raramente, ‘colando’ una certa indifferenza ai caratteri del Caratterizzato dalle nuove piastre insediative e tradizione industriale di Jesi e Risalendo il corso dell’Esino si nota particolare, assumono spesso un verso la valle (Castelplanio). La luogo. infrastrutturali della bassa Vallesina e dal sistema Chiaravalle che ha depositato su come la maggiore quota di carattere suburbano, con scomparsa del paesaggio tradizionale Sulla destra idrografica i castelli di insediativo storico dei castelli di Jesi, nella media collina, questo territorio importanti tracce di edificazione sia stata realizzata sulla edificazioni recenti che hanno della mezzadria sta lentamente Serra San Qurico costituiscono un l’ambito di Jesi e la Vallesina è compreso tra l’Adriatico (la architettura industriale) la valle è oggi più ampia pianura della sinistra sostanzialmente modificato piccoli evolvendo verso nuove forme di sistema insediativo di nuclei storici foce dell’Esino con le problematiche paesistico-ambientali connotata dalla presenza dei maggiori idrografica cosicché l’insediamento, in nuclei pre-esistenti. In alcuni casi, complessità visiva ed ecologica che piuttosto contenuti nella dimensione che essa porta con sé) e l’estradosso appenninico sui cui si centri urbani dell’area intercalati da questo tratto, di regola non insiste (ancora Moie), il suburbano sembra derivano dall’accostamento di e distanziati tra loro in un paesaggio appoggia il sistema insediativo di Serra San Quirico, lungo la consistenti “piastre” industriali e direttamente sul fiume (che rischia evolvere verso modalità di seminativo, colture specializzate collinare più arenaceo, di transizione .SP n14 che da Trivio (Serra San Quirico) arriva a Domo infrastrutturali (dagli impianti invece di costituire una sorta di retro insediamento più propriamente (specialmente vigneto ) e verso la dorsale, che conserva in più (Serra San Quirico); petroliferi di Falconara, all’aeroporto, urbano poco significativo). In secondo urbane. rinaturalizzazione dei pendii più ripidi, di un tratto i caratteri di mixité (pur Altri perimetri e linee di riferimento sono costituiti dai crinali all’interporto e alle zone produttive di luogo l’è possibile notare come Restringendosi la valle, le il tutto inframmezzato da sistemi nella prevalenza del seminativo) del (tra Misa ed Esino) da Trivio (Serra San Quirico) a Jesi). Sono tuttavia leggibili le l’attività di cava, laddove conclusa, infrastrutture e gli insediamenti insediativi diffusi che vedono un riuso paesaggio tradizionale marchigiano Montecarotto e Filetto (Senigallia). stratificazioni che nel tempo hanno abbia costruito paesaggio lasciato industriali, si fanno sempre più della campagna e dei nuclei storici per Tra Esino e Musone il crinale può essere suddiviso in tre prodotto questo paesaggio a partire come residuo numerosi laghi (talvolta prossimi alle aree fluviali, con cui nuovi stili abitativi. tratti: da Apiro a Staffolo e Rustico (Polverigi); poi dal utilizzati per scopi legati al loisir, più entrano, in qualche modo, in Le colline sono interrotte da vallecole crinale in località Croce San Vincenzo-M.te Bogo al crinale spesso rinaturalizzati e colonizzati da conflitto. laterali spesso poco edificate e di per Agugliano fino a Camerata Picena per concludere da specie ecologicamente rilevanti come valore paesaggistico. Camerata Picena al M.te Barcaglione e Palombina Vecchia nella riserva di Ripabianca). attraverso il fosso delle Saline. Rilevante la quota di edificato produttivo che supera il 4%. Quota minima (m slm) 0,00 Quota massima (m slm) 882 m slm (monte Murano) Province interessate Ancona Comuni interessati Montemarciano, Falconara M. (part.),Morro d’Alba, Monte San Vito, Belvedere Ostrense. San Marcello , Monsano, Montecarotto, Poggio San Marcello, Rosora, Castelplanio, Serra San Quirico, Cupramontana, Staffolo, Camerata P, S.Maria Nuova (part.)Jesi Sup.territ.le (Ha) 50.506,40 Sup.urbanizzata 2001 (Ha) 3.743,03 Quota perc. Sup.urbanizzata 7,4% Abitanti 2001 centri-nuclei 109.703 Dens. Abit. Territ. (Ab/Kmq) 217 Dens.abit.aree rb.(Abit./Ha) 29 Uso del suolo (ha) 1-Edificato residenziale 1.971,91 3,9% 2-Edificato produttivo 2.099,49 4,2% 3-Seminativi 24.871,44 49,2% 4-Colture arboree 1.347,23 2,7% 5-Colture eterogenee 17.202,08 34,1% 6-Boschi 2.860,42 5,7% 7-Pascoli e prati stabili 76,15 0,2% Nuove popolazioni e nuovi stili di vita si accompagnano a forme abitative più tradizionali e 8-Aree nude 0,00 0,0% L’attività produttiva come uno degli elementi costitutivi del paesaggio della Vallesina (Foto di lente in un mix che pone temi e opportunità rilevanti anche per una politica locale del 9-Acque 75,42 0,15% Luigi Schiavone tratte dal “Piano strategico per lo sviluppo sostenibile” del Comune di Jesi) paesaggio (Foto Daniela Vitali) D 2 - 2 Ambito D2 - Jesi e la Vallesina PAESAGGI AGRARI -NATURALI E INSEDIAMENTI STORICI D 2 - 3 Ambito D2 - Jesi e la Vallesina SISTEMA DEI BENI BOTANICO -VEGETAZIONALI E STORICO -CULTURALI D 2 - 4 Ambito D2 - Jesi e la Vallesina UNITA ’ ECOLOGICO -FUNZIONALI D 2 - 5 Ambito D2 - Jesi e la Vallesina SISTEMA INSEDIATIVO – INFRASTRUTTURALE D 2 - 6 Ambito D2 - Jesi e la Vallesina L’insediamento della piastra industriale, che connota la bassa Vallesina, in questo tratto a valle di Jesi è ben contenuto dai confini dei diversi fasci infrastrutturali e si caratterizza come una figura ben delimitata – seppure priva di elementi di filtro e transizione - appoggiata sullo sfondo di un paesaggio agrario a maglie larghe, punteggiato dalla tipica edilizia rurale di pianunura.… Altrove l’insiediamento industriale si presenta in forme meno controllate e occupa la valle in maniera meno razionale con esiti paesaggistici meno accettabili. (Foto Alessandro Cimmino©) Per la differente ampiezza del cono visivo e per la differente lontananza dalla catena appenninica, la valle larga è caratterizzata da uno sfondo ampio che la chiude (una porzione del quale si può apprezzare