n. 2/2018 II Trimestre / Anno XXXIV

Società editrice PIERALISI SpA / Direttore Responsabile Stefano Brecciaroli / Redazione, amministrazione e pubblicità Via Don Battistoni,1 - 60035 JESI (An) Tel. +39.0731.2311 / [email protected] / Stampa / TECNOSTAMPA - Ostra Vetere (An) / Aut. Trib. di AN N.28 del 30.07.1984 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale 70% Filiale di Ancona + pagine + rubriche + informazione SOMMARIO “Due fasi”, la Sardegna 2 EVOOLEUM 2018, la Spagna un modello per l’Italia giudica i migliori oli Nell’isola la quasi totalità dei produttori e dei frantoiani da ormai 20 anni 3 è orientata verso gli impianti senza aggiunta di acqua che garantiscono Una potatura di ricostituzione più qualità, maggiori risparmi e una piena sostenibilità ambientale 4 di FRANCESCO CHERUBINI Gelate tardive, la Puglia Sull’opportunità di incentivare anche in Italia l’uso degli impianti “a due fasi” tra le regioni più colpite anziché “a tre fasi” - di cui abbiamo cominciato a parlare nel preceden- L’Oro d’Italia e l’Oro te numero - si inserisce l’esperienza del Mediterraneo della Sardegna, una regione che può essere presa certamente a modello per aver saputo coniugare da tempo qualità e sostenibilità ambientale. Qui 5 infatti già da 20 anni sono state effet- La qualità ancorata tuate scelte che poi si sono rivelate alla buona tradizione assolutamente lungimiranti. Su 125 frantoi attivi, di cui 15 in mano a co- operative, quasi l’80% oggi lavora a 6 due fasi, risolvendo in maniera defini- L’olivicoltore del terzo tiva sia il problema del consumo idrico in una regione dove l’approvvigiona- millennio ha bisogno mento non è certamente semplice, sia di un agricoach quello della tutela ambientale non es- sendoci più massicci scarichi di acque di vegetazione. 7 “Un risultato frutto più di indicazioni L’Italia è innovazione tecniche che di orientamenti di po- la Spagna è tradizione litica regionale” osserva Giovanni Bandino, già direttore generale dell’a- genzia regionale Agris ed agronomo di riferimento per l’olivicoltura sarda. 8 “I frantoiani della nostra regione - ag- I polifenoli indice di qualità giunge - hanno ben compreso che le imprenditori di riconosciuto spessore di contributo di 30 anni fa, come ricor- dell’olio di oliva componenti migliori delle olive sono che poi hanno trainato l’associazione da Giandomenico Scanu, agronomo idrosolubili e dunque si perdono con frantoiani e che sono stati presi a rife- esperto di olivicoltura, dipendente l’acqua. L’impianto a due fasi, senza rimento da chi è venuto dopo. La scel- dell’agenzia Agris. “Allora - raccon- aggiunta di acqua esterna, permette ta della qualità nella nostra regione è ta - la Regione sostenne fortemente 9 di migliorare in maniera significati- una strada obbligata, anche perché il rinnovamento degli impianti oleari Igiene e pulizia della drupa va la qualità dell’olio, con risparmi ragioniamo su piccoli numeri. Di certo con contributi che arrivarono fino al prerequisiti per la qualità energetici, idrici e, di conseguenza, l’impianto a due fasi permette alla Bo- 70/75% dell’investimento. Ovviamen- economici. Siamo una piccola realtà sana di esprimere il meglio di sé. Ma a te vi fu una corsa all’abbandono del- olivicola, con 35 mila ettari, dunque beneficiarne sono tutte le altre varietà le presse e all’acquisto di impianti in necessariamente dobbiamo puntare presenti nell’isola. Per il frantoiano la continuo: inizialmente a tre fasi, tra- 10 sulla qualità”. sansa poi ormai non è più un costo. In sformati poi, nel giro di poco tempo, Sulla Xylella non fidatevi Ne sa qualcosa Marcello Concu, assenza di sansifici, non interessa se nei due fasi per i vantaggi qualitativi dei negazionisti agente di terza generazione nel sia più o meno umida: viene comun- ed economici che comportavano. Da commercio di macchine olearie, ri- que impiegata come ammendante o questo punto di vista vi è stata una gorosamente Pieralisi che anche in ritirata a costo zero da impianti a bio- piena sinergia tra produttori e frantoia- Sardegna è largamente dominante gas per alimentare i digestori”. ni della Sardegna nel prendere consa- 11 per quota di mercato. “Con la piena Sotto il profilo del sostegno pubblico, pevolezza della marcata differenza tra L’ing. Gennaro Pieralisi introduzione dell’impianto continuo - pur senza parlare di impianti a due o a le due tipologie di impianto. Esperien- Accademico Onorario spiega - la Sardegna si è presto in- tre fasi, il Psr finanzia gli investimenti za che mi persuade nel ritenere che dei Georgofili dirizzata verso l’impianto a due fasi. che puntano a migliorare la qualità del anche gli ultimi frantoiani che utilizza- C’è da dire che una forte spinta in tal prodotto e la salvaguardia dell’am- no gli impianti a tre fasi passeranno senso è venuta grazie alle scelte di biente. Certo, non con le percentuali al due fasi alla prima occasione utile”. 2

Pagina a cura di Il nostro Paese ottiene il primo posto con un monovarietale Coratina nel Premio Internazionale di Qualità dell’Olio Extra Vergine di Oliva EVOOLEUM 2018, la Spagna giudica i migliori oli

di PANDORA PEÑAMIL PEÑAFIEL colo, del canale Horeca e in generale, L’affascinante città di Cordoba, il 2 e a tutti coloro che sono interessati a il 3 marzo 2018, ha accolto la terza scoprire o approfondire l’affascinante edizione del Concorso Internazionale mondo dell’EVO, la Guida contiene EVOLEUM WORLD’S TOP100 EX- una scheda informativa completa su TRA VIRGIN OLIVE OILS, dove 20 ciascuno dei 100 extravergini (punteg- prestigiosi assaggiatori, provenienti gio ottenuto nel concorso, varietà/va- da sette paesi del mondo, hanno va- rietà di origine, posizione geografica lutato i 500 campioni provenienti da dell’uliveto, volume commercializzabi- 13 paesi che sono stati presentati al le, recapiti del produttore, certificazio- concorso, organizzato dall’Associa- ni di qualità, ecc.), accompagnata da zione Spagnola dei Comuni dell’Olivo un’immagine della bottiglia e da una (AEMO) e dalla rivista Mercacei. nota di degustazione dettagliata che Durante le degustazioni, tenute pres- descrive le caratteristiche organoletti- so il centro per il turismo di Cordo- che del succo e dell’alimento con cui ba, sono stati numerosi i giornalisti andrebbe abbinato. presenti (TVE1, Cadena SER, La Inoltre, comprende più di dieci articoli Vanguardia o 20 Minutos), e anche sull’arte della degustazione, sull’o- le autorità di Cordoba come: il Sin- livicoltura internazionale, sull’anali- daco della città, Isabel Ambrosio; il si dell’evoluzione della produzione Presidente del Consiglio Provinciale, mondiale di olio d’oliva, sull’EVO e la Antonio Ruiz; il Delegato Provinciale gastronomia, sui negozi più belli del per l’agricoltura, per la pesca e per lo NOVITÀ Vergine di Oliva EVOOLEUM. Una mondo legati a questo prodotto, agli sviluppo rurale della Regione dell’An- Quest’anno EVOOLEUM offre un ser- competizione che, oltre al rigore as- olivi millenari, al turismo dell’olio, al dalusia, Francisco Zurero e Ana María vizio in più a tutti i produttori premiati soluto e all’affidabilità, ha la Giuria tema dell’EVO e della salute e tanto Romero, Sindaco di Montoro e Presi- rispetto alle scorse edizioni. L’Univer- e gli assaggiatori più competenti ed altro ancora. dentessa di AEMO. sità di Cordoba, infatti, determinerà i entusiasmanti che esistano oggi, pro- Il suo indubbio fascino è rafforzato da Gli oli di oliva provenienti da Spagna, polifenoli totali e parziali di tutti i cam- babilmente uno dei migliori gruppi in- un’immagine moderna e cosmopolita, Italia, Grecia, Portogallo, Cile, Fran- pioni di olio selezionati con tecniche ternazionali mai riuniti. di estetica impeccabile, che segue la cia, Stati Uniti, Giappone e Sud Afri- di ultima generazione, risultati che Rivolta ai consumatori di tutto il mon- linea del periodico Olivatessen edito ca hanno gareggiato in questa terza l’organizzazione comunicherà ai pro- do, ai professionisti del settore olivi- da Mercacei. edizione per costituire la classifica dei duttori, grazie all’accordo tra AEMO e 100 migliori Evo del mondo che sa- l’Università di Cordoba (UCO) nell’am- ranno inclusi nella guida EVOOLEUM bito del progetto europeo ARISTOIL. World’s TOP100 Extra Virgin Olive Oltre alle novità del concorso, EVO- Oils 2019. OLEUM ha recentemente lanciato un I° Premio “Olio e Frantoio” Dopo aver ricevuto le informazioni, la nuovo sito web, molto più moderno, valutazione organolettica e la verifica attrattivo e dinamico, dove vengono alla fonte dei campioni presentati, tra i presentate ognuna delle 100 EVO che 100 extra vergini che hanno ottenuto il compongono la TOP100, classifica- punteggio più alto del Concorso, si evi- te per paese e per categoria, senza denzia ancora una volta la schiaccian- però dimenticare i vincitori degli EVO- te dominanza spagnola, con ben 76 oli OLEUM Packaging Awards. Il sito extra vergini d’oliva nell’EVOOLEUM contiene anche tutte le informazioni TOP100 che hanno superato i 73 della relative alla Guida agli Oli Extravergini scorsa edizione. Con molto distacco di Oliva EVOOLEUM World TOP100 e ci sono inoltre l’Italia, con 14 EVO nei un’ APP dedicata, che sta riscuotendo primi 100 (11 nella scorsa edizione), il un grande successo (ha già totalizzato Portogallo (da 12 a 5), Israele (3, no- più di 4.000 download e ha ricevuto il vità di quest’anno), la Croazia (1) e il premio AEEPP come migliore inno- Marocco (1, altra novità) così da toglie- vazione dell’anno) tanto da esser di- Il quartier generale del Gruppo Pieralisi di Jesi è stato prescelto come sede re il posto alla rappresentanza cilena e ventata di per sè l’app del mondo dell’ del quarto incontro del gruppo Olio e Frantoio che per l’occasione ha anche tunisina degli scorsi anni. EVO. indetto un concorso per premiare i migliori extravergini. Olio e Frantoio, come noto, è un blog online dove l’olivicoltura in tutte le sue EVOOLEUM TOP100 LA GUIDA EVOOLEUM componenti, dall’attività agronomica negli uliveti fino alla trasformazione e suc- Prima di essere proclamato il migliore La Guida EVOOLEUM World’s cessiva commercializzazione, sono oggetto di discussione, di confronto e di in assoluto da EVOOLEUM 2018 con TOP100 dedicata all’Olio extra ver- dibattito. Un blog che ha un buon seguito e che ogni anno riunisce olivicoltori, 96 punti, il Monini Monocultivar Cora- gine d’Oliva - pubblicata in edizione frantoiani e soggetti a vario titolo coinvolti nel settore in incontri per conoscersi tina ha ottenuto anche altri riconosci- bilingue inglese e spagnolo con an- direttamente e approfondire le novità. menti: come miglior Monovarietale, nessa l’app - presenta annualmente A Jesi il gruppo è stato accolto dal presidente del Gruppo, ing. Gennaro Piera- come miglior miscela di olio verde l’esclusiva TOP100 dell’EVO dove lisi, da Andrea Pieralisi e dallo staff di professionisti che hanno portato gli ospiti maturo, Miglior Olio d’Italia e Miglior sono elencati i 100 migliori oli extra alla scoperta del proprio mondo. Olio varietà Coratina, oltre a guidare vergini di oliva al mondo secondo i Il relativo concorso del premio Olio e Frantoio ha visto sul podio, al primo e se- la TOP3 dei migliori EVO da produzio- risultati ottenuti nei Premi Interna- condo posto, due clienti Pieralisi come “Olearia Ferrentino” e “Fratelli Rotella”. ne biologica. zionali per la Qualità dell’Olio Extra Terzo posto per il Frantoio Oleario F.lli Gervasi. 3 Una potatura di ricostituzione Nelle piante di olivo danneggiate dal freddo

di FRANCO FAMIANI* tuate in basso. Se si hanno danni fino Quest’an- a branche di età superiore a 2-3 anni, no, le basse con la potatura bisogna accorciare le temperature stesse fino ad arrivare alle zone in cui registrate tra c’è un buon sviluppo di nuovi germo- la fine di feb- gli ed il legno e la corteccia sono in- braio e l’inizio tegri e può essere utile ridurre un po’ di marzo han- l’altezza delle branche principali. Se i no provoca- danni arrivano alle branche primarie to danni alle (che sono quelle inserite sul tronco/ piante di olivo fusto), è necessario accorciarle fino in diversi am- ad arrivare alla porzione completa- bienti olivicoli italiani (anche in Puglia) mente integra. In ogni caso, quando ed in particolare in tutte le regioni del non ci sono branche laterali vitali e si centro Italia. Pertanto, si rendono ne- interviene su quelle principali, è sem- cessari degli interventi per eliminare pre opportuno eseguire il raccorcia- le parti danneggiate e favorire la rico- mento in maniera da non lasciare una stituzione delle chiome. lunghezza eccessiva (> 1 m dal punto L’intervento di potatura di ricostituzio- di inserzione), per evitare difficoltà ne da danni da freddo va effettuato nell’avere un buon riscoppio vegeta- dopo aver individuato le parti danneg- tivo nelle porzioni basse delle chioma. giate. Solo quando i danni sono molto In tutti i casi sopra descritti, per es- gravi (es. grosse fessurazioni ed este- sere sicuri di tagliare in modo da la- si distacchi della corteccia su branche sciare solo tessuti integri, accanto primarie e tronco) si riescono ad indi- all’importante esame dei riscoppi di viduare le parti danneggiate quasi su- vegetazione, che devono essere nu- bito in maniera precisa. Questa condi- merosi e non stentati, occorre control- zione, fortunatamente, si è verificata lare i tessuti sulla superficie di taglio Pianta con danni su rami di un anno e ricacci su branchete di 2-3 anni di età in pochi casi. Invece, nella gran parte che devono risultare completamente delle situazioni i danni hanno determi- vitali (assenza di imbrunimenti e di nato defogliazioni e disseccamenti dei zone necrotiche) e la corteccia che quando la situazione danni è ancora re drastiche ai fini della ricostituzione rami di un anno e di branchette fino a non deve presentare lesioni o placche più chiara. Se invece le piante non su oliveti danneggiati dal freddo, po- 2-3 anni di età; in alcune circostanze da freddo (zone depresse imbrunite erano state potate prima del freddo trebbe rappresentare anche un’oppor- i danni hanno anche interessato le più o meno estese). e si hanno succhioni vigorosi e vitali tunità per risolvere eventuali problemi branche di età superiore. In quest’ul- Riguardo alla tempestività dei vari inseriti all’interno della chioma si deve strutturali: abbassare le piante ecces- timi casi, per una precisa valutazione interventi di potatura sopra indicati, intervenire per rimuoverli, valutando sivamente alte, ridurre il legno in ec- dei danni e quindi per intervenire è per avere una situazione chiara sulla anche l’opzione di intervenire in due cesso o cariato, adattare la struttura consigliabile aspettare fino a quando, base dei ricacci può essere necessa- tempi, prima per eliminare i succhioni delle piante alla raccolta meccanica. sulla base dei ricacci di vegetazione, rio aspettare fino alla tarda primavera e poi, una volta evidenti i ricacci, per Inoltre, in caso di oliveti vecchi con è possibile individuare facilmente le o anche l’estate, quando è maggiore eliminare le porzioni di chioma dan- densità (es. troppo rada) e disposizio- parti danneggiate. la richiesta di acqua e si valuta me- neggiate dal freddo, considerando ne (es. irregolare) delle piante inade- In piante che hanno subito un danno glio la funzionalità e quindi il grado anche in questo caso la possibilità di guate e/o in precario stato sanitario, solo alle foglie e di intensità limitata, di danneggiamento dei rami e delle fare quest’ultimo intervento con la po- se l’ambiente è vocato ed il terreno ha la potatura deve essere eseguita nor- branchette. A riguardo si deve anche tatura dell’anno successivo. una pendenza che consente un faci- malmente, come se la chioma non considerare che se le piante erano Quando la parte aerea degli alberi è le utilizzo delle macchine, soprattutto fosse danneggiata. Nel caso si abbia già state potate prima di essere dan- completamente danneggiata si deve per la raccolta, potrebbe essere utile un elevato livello di defogliazione, ma neggiate dal freddo può essere con- eseguire il taglio al ciocco, il più vicino considerare il reimpianto. con un ricaccio diffuso anche dai rami sigliabile, soprattutto nei casi di danni possibile al terreno, ma questa situa- di un anno, con la potatura si deve più lievi, di intervenire direttamente zione sembra essersi verificata in po- (* Professore Associato - Dipartimento di mantenere la struttura della pianta e con la potatura dell’anno successivo chissimi casi. Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali – si devono diradare, con una intensità (cioè nel periodo di riposo invernale), La necessità di intervenire con potatu- Università degli Studi di Perugia) leggermente superiore a quella nor- malmente applicata a piante non dan- neggiate, le ramificazioni defogliate per favorire lo sviluppo dei ricacci. In piante con danni ben evidenti sui rami di un anno e con ricacci su legno di due/tre anni di età, la potatura deve essere effettuata asportando le parti disseccate e quelle con vegetazione stentata, che presentano pochi e de- boli germogli. In pratica, le branchette devono essere raccorciate fino ad ar- rivare a porzioni che presentano una buona emissione di nuovi germogli. Nel caso in cui il danno sia maggiore nelle porzioni medio-basse della chio- Particolare di gemme danneggiate dal ma, oltre agli interventi sopra descrit- freddo ti, è necessario alleggerire le porzioni apicali in maniera da favorire il rivesti- Particolare di rami danneggiati e ricacci su mento delle parti più danneggiate si- branchetta 4

Gelate tardive, la Puglia tra le regioni più colpite Il prof. Salvatore Camposeo: “Grande variabilità degli effetti tra i vari areali, anche a breve distanza l’uno dall’altro. Ancora presto per una stima dei danni”

di FRANCESCO CHERUBINI “Si è trattato di una gelata tardiva di anomalo”. Proprio la Puglia - che detiene circa la tipo avvettivo, che, provenendo dai Quale? metà della produzione olivicola italiana Balcani, ha colpito più la costa che l’en- “Che alla gelata tardiva di fine febbraio - è stata una delle regioni dove i danni troterra. Il nord barese in particolare ha si è poi associato un caldo precoce in agli oliveti per l’ondata di maltempo di registrato un impatto più significativo. aprile. Danno più danno su alberi già fine febbraio si sono fatti maggiormen- Anche se con effetti sugli oliveti molto provati”. te sentire. Il gelo, la neve e il vento che variabili, in funzione di numerosi para- C’è chi parla di un calo della produ- Burian ha portato con sé hanno colpito metri agronomici”. zione olivicola di un terzo quest’an- duramente le varie province, in par- In che senso? no in Puglia. Concorda? ticolare quelle a nord di . Per co- “Vi sono stati areali più esposti dove “Nessuna previsione. Oggi sarebbe noscere la reale portata, incontriamo il i danni sono stati consistenti ed altri, azzardata. Sono contrario a creare prof. Salvatore Camposeo, Associato anche a poche centinaia di metri di pericolosi ed inutili allarmismi. Aspet- di Arboricoltura generale all’Università distanza, dove invece sono stati mol- tiamo prima i risultati dei tecnici della di Bari. to più contenuti. Gli ispettori regionali Regione, poi potremo fare una stima Prof. Camposeo, com’è la situazio- stanno effettuando un monitoraggio completa. ne nella sua regione? completo. Credo che a giugno si potrà Ma, senza sottovalutare il fenomeno “La stima dei danni complessivi è an- conoscere la reale portata”. rispetto al quale sarà opportuno tro- cora in corso, ma inevitabilmente gli Sotto il profilo vegetativo cosa com- Salvatore Camposeo vare delle compensazioni per chi ha effetti si faranno sentire già dalla pros- porta? registrato perdite significative, anche sima campagna olivicola”. “Se il il danno è stato lieve, l’albero reimpianto”. per quest’anno la Puglia sarà in grado Quale la varietà più colpita? recupera e, fatta salva probabilmente Dunque nelle piante compromesse di fornire un olio di qualità e in quali- “Certamente la Coratina, molto più di questa campagna, vi sarà una piena non c’è più nulla da fare? tà, mantenendo la sua leadership in altre come, ad esempio, la Cima di Bi- ripresa vegetativa. Viceversa, laddo- “Ora non più. Chi ha potato per tempo ambito nazionale: le osservazioni in tonto”. ve gli effetti sono stati più significativi, è riuscito a limitare i danni. Tenendo mignolatura lo confermano. Inoltre par- Davvero devastanti queste nevica- non vi potrebbe essere altra soluzione presente che, sotto il profilo meteoro- tirà finalmente la certificazione dell’IGP te? che estirpare l’olivo e procedere ad un logico, c’è da registrare un altro fatto Olio di Puglia”.

L’Oro d’Italia e l’Oro del Mediterraneo Vetrina sui migliori extravergini I concorsi organizzati da Olea: uno stimolo per puntare sempre più alla qualità

“Vogliamo portare una piccola goccia di speranza nel mare di problemi che le Marche vivono per il terremoto, a cui si somma, nella città di Fabriano, la grave crisi industriale”. Questa la motivazione che ha spinto quest’anno Olea a trasferire dalla Puglia alla provincia di Ancona - e più precisamente nella città della carta - la cerimonia di premiazione dei concorsi L’Oro d’Italia e L’Oro del Mediterraneo, giunti rispettivamente alla nona e settima edizione. L’edizione 2018 si è caratterizzata per la partecipa- zione di oltre 300 produttori nazionali e di 120 dai paesi del Mediterraneo. “Un numero costantemente in crescita - spiega Renzo Ceccacci, presidente di Olea - a conferma che i produttori stanno sempre più prendendo consapevolezza che un riconosci- mento che giunge da questo concorso rappresenta Gli Assaggiatori Professionisti che hanno valutato gli extravergini un vettore promozionale importante in Italia e nel mondo”. fa nei concorsi che Olea organizzava quasi la metà le in proposito ripetere un concetto estremamente Due le specificità che - ha avuto modo di eviden- degli oli presentati erano difettati. Oggi tutti raggiun- semplice, preso in prestito dal settore automobilisti- ziare il presidente di Olea - distinguono questo con- gono parametri qualitativi importanti: significa che co, per far capire quanto sia importante per il mer- corso: è l’unico dove la Commissione di giuria è in- i produttori hanno acquisito coscienza sulla quali- cato la qualità: “nei periodi di crisi la Fiat ha avuto teramente composta da Assaggiatori Professionisti tà dell’olio e sono capaci di valutarne loro stessi il difficoltà a vendere auto, la Ferrari assolutamente componenti di Panel accreditati ed è probabilmente livello. Si è smesso di ragionare pensando che “il no”. L’Oro d’Italia è suddiviso in diverse categorie l’unico che effettua verifiche a sorpresa post-gara, mio olio è il più buono perché l’ho fatto io” e ci si distinguendo sia tra aziende agrarie che frantoi, sia in modo randomizzato sui produttori, per controlla- è aperti nell’acquisire le migliori conoscenze sulle tra oli biologici e Dop. re che vi sia l’esatta corrispondenza tra quanto di- pratiche agronomiche e le più efficaci tecnologie Premi speciali vengono attribuiti ai monovarietali chiarato nel lotto di gara sia in termini di quantità per la trasformazione. Vi è stata una generale presa maggiormente rappresentati come in genere la Co- prodotte (poiché va rispettato il quantitativo minimo d’atto che l’unico valore aggiunto dell’olio italiano, ratina, alfiera della produzione pugliese che rappre- di 8 quintali per gli extravergini blend e 4 per i mo- che non ha certamente la possibilità di competere senta da sola circa il 40% di quella nazionale, ed novarietali), sia per la qualità registrata. con i prezzi di quelli spagnoli, greci o del nord Africa, agli oli “extremi”, vale a dire prodotti anche molto “L’Oro d’Italia” - spiega Ceccacci - ha contribuito ne- è la qualità. Una qualità data dalle specifiche varietà sopra il 45° parallelo e comunque in condizioni pe- gli anni ad essere di stimolo per migliorare la qua- coltivate nel miglior modo nello specifico territorio e doclimatiche nettamente poco favorevoli alla colti- lità degli extravergini del nostro paese. Venti anni con metodi di estrazione innovativi. Può essere uti- vazione dell’olivo. 5 Regione che vai frantoio che trovi... La rubrica di Angela Canale Il Frantoio Gabrielloni di Recanati, nelle Marche, è uno degli ultimi esempi di impianto a fiscoli con macine in pietra La qualità ancorata alla buona tradizione Qualche volta le storie iniziano dai nonni. A Recanati, nelle Marche, il Frantoio Gabrielloni nasce proprio nel 1955 dalla voglia di nonno Mari- no di dare avvio a una nuova attività. Dopo pochi anni vengono ampliati i locali del frantoio dal figlio Erminio che riesce a coinvolgere il resto del- la famiglia nella produzione dell’olio. Regine indiscusse oggi sono Elisa- betta e Gabriella molto conosciute in questo settore per aver intrapreso da subito la strada della qualità ri- manendo fortemente legate alla tra- dizione, soprattutto nella tecnologia estrattiva. La nostra Angela Canale tra le sorelle Gabrielloni e, Coltivano diverse varietà dando pri- a sinistra, il frantoio a fiscoli maria importanza a quelle locali, come Coroncina, Orbetana, Pian- è raccogliere le olive al giusto grado perfettamente nella manutenzione e Due grandi professioniste, le sorelle tone di Mogliano, Ascolana Dura e di maturazione. Producono blend e nell’uso. Sembra impossibile parla- Gabrielloni, al comando e al controllo Tenera e le classiche Frantoio e Lec- diversi monovarietali dalle differenti re oggi di qualità con questa antica di un’officina dal sapore di altri tempi, cino. Con un ventaglio così ampio di note sensoriali. tecnologia, ma loro sono tra le poche capaci di produrre oli secondo i ca- varietà è fondamentale la presenza Il frantoio che le aspetta è un mo- a farne un corretto uso anche a fini noni della qualità dei nostri tempi . di un agronomo che segua il ciclo dello Pieralisi tradizionale a fiscoli qualitativi. Molti i premi ricevuti negli anni e biologico tutto l’anno, sempre atten- con macine in pietra, ancora in per- Controllano continuamente l’igiene diversi gli oli proposti sul mercato, to a far eseguire nei tempi dovuti fetta conservazione che Gabriella delle macchine con frequenti lavaggi dove le bottiglie più belle e lussuo- potature, concimazioni e trattamen- ed Elisabetta, aiutate da persona- e cambi di fiscoli, lavorando 24 ore se racchiudono le migliori linee di oli ti. Ma quello che le impegna di più le specializzato, riescono a gestire nella giornata senza interruzioni. prodotti. 6 L’ olivicoltore del terzo millennio ha bisogno di un agricoach

di ANGELA CANALE passato per l’olivo. Né si può sperare Anche se l’agronomo è sempre esi- che il prezzo di vendita dell’olio cre- stito, spesso non se ne conosceva e sca all’infinito, capace di giustificare riconosceva la professione quale fi- basse produzioni unitarie e alti costi gura essenziale per un’agricoltura ef- di manodopera. Anche se l’olivo è ficiente che rispettasse la sua epoca. pianta millenaria capace di resistere L’agronomo del ventesimo secolo da ad avversità e in condizioni sfavore- tecnico di campo si è dovuto trasfor- voli, spesso non resiste all’incapacità mare in un progettista in grado di far di tecnici improvvisati. La preparazio- cogliere alle aziende le opportunità ne teorica deve essere affiancata da che le politiche del momento propo- esperienze di campo, conoscenza nevano. delle varietà e capacità di decidere in Oggi questo non basta più. Crisi d’i- funzione delle diverse realtà. La mec- dee, crisi economiche, polifunzionali- canizzazione non va vista soltanto tà pretesa dall’agricoltura e scesa in come un contenimento dei costi, ma campo di nuovi imprenditori agricoli, spesso aiuta a rispettare il momento fanno si che l’agronomo del terzo mil- ideale d’intervento, nel totale rispet- lennio, per essere veramente utile, to dell’epoca di maturazione e quin- deve trasformarsi in un “agricoach”. di della qualità del frutto. Trovare la Deve saper consigliare l’inserimento giusta armonia di coltivazione deve dell’attività agricola in un nuovo conte- coincidere con la produzione di un sto, sempre alla ricerca dell’obiettivo, olio dalle caratteristiche volute, che facendo sentire l’imprenditore come il completa il suo ciclo nel frantoio, la vero protagonista a cui bisogna dare Attingerà sempre di più da quella ri- campo”, dove le teorie di Columella cui tecnologia deve poter rispettare le consigli, entusiasmo e obiettivi. Tutto cerca di base che il mondo accademi- trovano ancora conferme, lasciando scelte agronomiche utilizzate. questo guardando all’ambiente in cui co sarà in grado di mettere a disposi- spazio a nuove tecnologie che vanno Non è certo più il tempo di appagare opera, valorizzando e migliorando lo zione, riuscendo ad adattare sistemi reinterpretate “sempre”, solo come un le proprie idee in fatto di packaging o spazio aziendale. Deve riuscire a co- innovati a situazioni difficili e a volte uomo di scienza, di tradizioni, di valo- etichettatura attraverso grafiche fai da struire una nuova identità attraverso non del tutto rispondenti. ri sociali e rispettoso della terra e dei te, ma tutto dovrà guardare a una filo- le opportunità che il territorio offre, Oggi in molti settori gli agronomi han- suoi equilibri sa fare. sofia aziendale decisa e condivisa nei capace di suscitare attrazione ver- no dimostrato di aver superato gli Tutto questo trova conferma nel set- programmi aziendali, rappresentativa so il consumatore che sempre più è schemi proposti e sono diventati essi tore olivicolo-oleario, che pur attra- del territorio e del prodotto che deve interessato a conoscere il sistema stessi il punto di osservazione di que- versando una profonda crisi sta su- essere di supporto alla promozione. produttivo, la realtà agricola in cui si sto mondo della ricerca che fatica, a scitando grande interesse da parte di La comunicazione rimane infatti l’ul- lavora e l’ambiente quale meta turisti- volte, a guardare al futuro, ponendosi molte figure. timo tassello che deve portare a rag- ca e di svago. Rimane comunque la come censori o propositori di sistemi L’olivo oggi rappresenta una coltu- giungere l’obiettivo, dove nessuno più guida scientifica, razionale e capace, già elaborati da altri. ra che si presta a diverse tipologie dell’agronomo può dare le linee guida che porterà l’agricoltura a nutrire il Infine deve guidare l’azienda verso di coltivazione, dal tradizionale con a chi dovrà curare immagini e profu- mondo, guardando sempre alla qua- una comunicazione consapevole del piante secolari e di varietà autocto- mi, tutti da raccontare. Sicuramente lità e l’identità dei prodotti, al rispetto prodotto ottenuto, attraverso le imma- ne a sistemi moderni completamente un agronomo sempre più preparato dell’ambiente, al presidio del territorio gini, la conoscenza del valore nutra- meccanizzabili con varietà di nuova potrà essere un bravo coach per l’im- attraverso le opportunità di lavoro che ceutico che tutti i prodotti provenienti costituzione. Purtroppo stiamo assi- prenditore di oggi, che arriva spesso si possono creare. Non ultimo dovrà da un’agricoltura sana hanno. Deve stendo a integralismi che difendono da altri settori non agricoli, che ha bi- guardare sempre alla semplificazione saper valutare e usare l’aspetto or- come unica alternativa o l’una o l’altra sogno di essere guidato con profes- delle tecniche colturali per rendere ganolettico che sempre più è apprez- sottovalutando la possibilità di inte- sionalità e lungimiranza, senza pas- l’agricoltura meno invasiva e più in zato dai mercati quale elemento di grazione anche nella stessa azienda. sare per inutili errori. Soltanto così si equilibrio con la biosfera, raggiungen- qualità. Una coltura che non mostra reddito potrà fare chiarezza tra le figure che do quel contenimento dei costi inteso L’agronomo deve oggi riscoprirsi finisce con il tempo per essere ab- oggi si stanno proponendo, dove chi anche come risparmio energetico. come un consulente agricolo a “tutto bandonata, così come è stato fatto in urla più forte la sa meglio. 7 L’INTRUSO Rubrica a cura di Alberto Grimelli CNO e AIFO uniti per rafforzare L’Italia è innovazione il sistema la Spagna è tradizione olivicolo italiano Rafforzare il mondo della produ- zione ed il rapporto tra produttori e Il braccio di ferro Italia-Spagna sull’o- tici che per quelli chimici, alcol etilico frantoiani, costruire insieme una fi- lio extra vergine d’oliva passa anche e esteri etilici in primis. Non importa liera dell’olivicoltura italiana seria e dal rapporto tra tradizione e innova- che ci si allontani dalla qualità, l’im- proiettata al futuro, condividere pro- zione. Generalmente si è portati a ri- portante è il prezzo. getti e percorsi di crescita comuni. tenere che la Spagna sia l’emblema La raccolta, così, comincia tradizio- Con questi auspici il Consorzio dell’innovazione e l’Italia quella della nalmente tra la fine di novembre e Nazionale degli Olivicoltori (CNO) tradizione. gli inizi di dicembre quando in Italia ha accolto l’ingresso nella sua In effetti, guardando alle etichette e la campagna olearia sta volgendo al base associativa dell’Associazione al packaging oleario, così come alla termine. Già, perché nel nostro Pae- Italiana Frantoiani Oleari (AIFO), comunicazione, l’impressione vie- se, dopo decenni di programmi sulla prima realtà italiana nel suo setto- ne confermata. Poi, però, c’è anche qualità, qualche concetto è passato. Il re. Oltre 450 frantoi in tutta Italia il contenuto: l’olio extra vergine di le. Poco importa che, tecnicamen- primo è che la raccolta anticipata può entrano a far parte di una rete im- oliva. Al netto delle eccellenze, che te parlando, la varietà Picual, che migliorare le caratteristiche organolet- prontata su qualità e tracciabilità, esistono anche nella penisola iberica, rappresenta il 60% dell’olivicoltura tiche e chimiche dell’extra vergine. È costruita negli anni dal CNO, con- il quadro è decisamente diverso. Le iberica, sia particolarmente delicata, anche grazie a questo percorso che tribuendo a dar valore all’olio ex- grandi cooperative, insieme con indu- addirittura potendo avviare processi si giustifica la frase, lapidaria e veris- travergine d’oliva italiano. stria olearia e imbottigliatori spagnoli, fermentativi nel frutto in surmatura- sima, del professor Maurizio Servili: L’ingresso di AIFO rafforza una spingono affinché l’olio rimanga molto zione quando ancora attaccato all’al- “l’olio extra vergine di oliva di oggi è realtà che vanta su tutto il territo- simile a quello dei nostri nonni. Non si bero. sicuramente il migliore che l’umanità rio nazionale 30 organizzazioni di tratta di malinconia dei tempi passati L’olio prodotto da tali olive è “tipico”, abbia mai consumato.” Dal punto di produttori con 140 mila olivicoltori o becero tradizionalismo, ma di pura con un aroma di “foglia di eucalipto vista nutraceutico, salutistico e orga- aderenti che gestiscono comples- economia. È infatti solo raccogliendo bagnata” secondo gli spagnoli e di nolettico non esiste proprio confronto. sivamente 180 mila ettari di oliveti a dicembre, gennaio e febbraio che si “pipì di gatto” secondo gli italiani. E’ Guardando oltre la narrazione e lo e che hanno consentito al Consor- possono ottenere rese molto elevate, insomma un olio che, nella migliore storytelling, scopriamo quindi un’altra zio Nazionale degli Olivicoltori di abbassando il costo di produzione, delle ipotesi, possiamo definire bor- realtà: l’Italia è leader in innovazione, essere la più importante organiz- quotazioni all’ingrosso e prezzo fina- der line, sia per i parametri organolet- la Spagna in tradizione. zazione della produzione olivicola italiana. informazione promozionale

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I polifenoli indice di qualità dell’olio d’oliva

I polifenoli sono tra i componenti più preziosi dell’olio vergine di oliva, uni- co fra i grassi vegetali a esserne ricco. Ne determinano il caratteristico aroma fruttato e il gusto piccante e amaro. I polifenoli sono dotati di un elevato po- tere antiossidante ed esercitano un’a- zione protettiva per quanto riguarda la conservabilità dell’olio. Infatti i polifeno- li nel tempo si consumano preservan- do l’olio dall’ossidazione. Inoltre, come dimostrano numerosi studi, svolgono una potente azione antiossidante an- che sul nostro organismo. Poter disporre di una analisi quantita- tiva di questo parametro è di notevole importanza per verificare la qualità del processo di lavorazione e per poter at- tuare gli accorgimenti utili a preservarne la maggiore concentrazione possibile. Quindi per stabilire la qualità di un olio, terminazione dei polifenoli è stato OxiTester esprime anche una informa- Il nuovo test dei Polifenoli Totali (Bio- oltre alle analisi di acidità e perossidi concepito per fornire la massima af- zione relativa alla conservabilità (shelf fenoli) utilizzato da CDR OxiTester è utili ad assegnare la sua categoria di fidabilità semplificando l’esecuzione life) dell’olio di oliva. Differentemente stato tarato con il metodo di riferimento appartenenza, è necessario determi- dell’analisi. Per effettuare il test non dal metodo ufficiale che necessita di del Consiglio Oleicolo Polifenoli Totali nare i polifenoli. Oli con bassi valori è necessario l’aiuto di personale spe- molte ore per eseguire l’analisi, con su olio d’oliva, ottenuti con il sistema di acidità e perossidi sono facilmente cializzato in tecniche di laboratorio e CDR OxiTester si può avere questa in- CDR OxiTester, sono quindi4 ben corre- reperibili, mentre oli di alta qualità con i tempi di analisi (circa cinque minuti) formazione in pochi minuti. Per la sua lati al metodo di riferimento Internazio- alti valori di polifenoli e quindi con una sono molto inferiori se confrontati con semplicità di uso il metodo CDR OxiTe- nale (COI/T.20/Doc. n. 29: 2009), dal maggiore durata sono più rari e sicura- quelli dei metodi tradizionali. ster può essere facilmente utilizzato in Laboratorio Chimico Merceologico di mente di grande valore nutrizionale ed Il metodo imita in cuvetta l’azione che frantoio per monitorare la produzione Firenze: i risultati di Polifenoli Totali su L’inaugurazione del Comitato di assaggio di Olea economico. i polifenoli esplicano contro i radicali li- al fine di migliorarne la qualità. olio d’oliva, ottenuti con il sistema CDR Il metodo CDR OxiTester beri dell’olio e ne quantifica l’efficacia. CDR OxiTester, confronto con il me- OxiTester, sono quindi ben correlati al Il metodo CDR OxiTester per la de- Il test dei Polifenoli eseguito con CDR todo ufficiale. metodo di riferimento. 9 Igiene e pulizia della drupa prerequisiti per la qualità Fabio Ginesi: “Deramifogliatori e lavaggio con sempre più innovazione per eliminare tutte le impurità e preservare l’integrità dell’oliva”

taccate ai rametti. È completamente automatico, lavora in continuità (sen- za alcun tipo di interruzione) ed ali- menta le lavatrici Pieralisi in maniera perfetta”. E per quanto riguarda il lavaggio di FRANCESCO CHERUBINI cosa può dirci? Nell’ultimo numero avevamo spiegato “Che Pieralisi in questo caso ha bre- come passa da un buon frangitore il vettato una vera e propria Jacuzzi per livello di resa e la qualità dell’olio di le olive. Parliamo di un lavaggio unita- oliva. Ma per raggiungere tali risulta- rio che grazie al getto d’aria continuo, ti è importante che le olive arrivino al come una sorta di vasca idromassag- frangitore nelle migliori condizioni, sia gio, mantiene la drupa in sospensio- per integrità che per pulizia. Aspetto ne nell’acqua. In questo modo le olive quest’ultimo su cui l’innovazione tec- vengono lavate una ad una senza ve- nologica ha molto investito negli ultimi nire a contatto con le parti metalliche. anni, nella consapevolezza che solo È un lavaggio energico con acqua ed drupe perfettamente libere da impu- aria per eliminare ogni sorta di imbrat- rità garantiscono risultati ottimali. Ne tamento e preservare l’integrità delle parliamo con Fabio Ginesi, product olive. Vi è una facile asportazione dei manager del Gruppo Pieralisi, azien- residui solidi depositati (sassi e rami) da leader di mercato anche in questo grazie all’impianto automatico di ribal- segmento di mercato. tamento della vasca di lavaggio. La Dottor Ginesi, quant’è importante pulizia stessa è facilitata della lava- la fase di preparazione per un fran- trice: l’acqua di lavaggio della vasca toio? di accumulo, infatti, viene scaricata “Ha un peso specifico notevole. Sap- azionando una valvola di grandi di- piamo bene, infatti, che nei moderni mensioni con rapido comando a pe- sistemi di raccolta, impostati per ab- dale. battere i costi e ridurre i tempi, vi è Da aggiungere poi che il nastro di un contenuto importante di rametti, pulizia inclinato, esclusiva Pieralisi, foglie, terriccio e altre impurità che riduce al minimo la quantità d’acqua finisce nei cassoni delle olive portate che finisce nel frangitore, migliorando al frantoio. così la qualità dell’olio che ne deriva. Si tratta di elementi che potrebbero Anche la speciale inclinazione della compromettere la genuinità e le ca- maccamenti o altre tipologie di danni Garantisce la massima resa perché vasca garantisce un minor consumo ratteristiche organolettiche dell’olio, della drupa. Non solo, anche per la evita le perdite in termini di olio nella dell’acqua residua. Risparmi idrici, ma anche causare danni o precoci fase di lavaggio la soluzione trovata successiva fase di lavaggio e per- questi, che si sommano a ridotti con- usure ai macchinari”. garantisce la massima cura del pro- mette di recuperare tutte le olive at- sumi di energia”. Cosa devono dunque assicurare, cesso, la cui peculiarità sta proprio sotto questo punto di vista, le atti- nell’aria che mantiene continuamente vità propedeutiche alla fase di lavo- in sospensione l’oliva nell’acqua per- razione del frantoio? mettendone così la pulizia ed evitan- “Devono innanzitutto permettere di do contatti violenti con la macchina. pulire perfettamente le olive, eliminan- Senza contare che tutti i componenti do ogni residuo vegetativo della pian- a contatto con il prodotto sono realiz- ta o altre impurità come terra o sas- zati in acciaio inossidabile per assicu- solini derivanti dall’attività di raccolta. rare la massima solidità, affidabilità Attenzione: deve riuscire a far questo ed igiene”. limitando gli urti e i conseguenti danni Entriamo nel dettaglio. Quali sono dovuti ad un impatto violento. Perché le caratteristiche delle macchina la drupa deve uscire dalla sezione Pieralisi? lavaggio pulita certamente, ma an- “Quelle di eliminare tutto ciò che è che integra. La semplice rottura della estraneo al prodotto. In cima al nastro buccia comporta inevitabilmente una elevatore può esserci il defogliatore perdita di prodotto”. o il deramifogliatore, in funzione del Come ha affrontato tali problemati- prodotto di ingresso. In particolare che il Gruppo Pieralisi? il deramifogliatore è stato concepito “Con una innovazione spinta che per- e costruito per evitare, al passaggio mette oggi al frantoiano di ottenere il delle olive, qualsiasi urto e contatto miglior risultato, ottimizzando tempi, delle stesse con parti metalliche, evi- costi di energia e consumi di acqua. tando anche la dispersione di olio. In particolare Pieralisi ha sviluppato È inoltre dotato di un esclusivo di- un’ampia gamma di deramificatori e spositivo di recupero delle olive che deramifogliatori che riesce a pulire consente di raccogliere anche quelle l’oliva evitando qualsiasi contatto con che rimangono attaccate nei ramet- la macchina così da scongiurare am- ti, senza dunque perdita di quantità. 10

“Sulla Xylella non fidatevi dei negazionisti” Intervista a Giovanni Melcarne, agronomo, imprenditore e presidente del Consorzio Olio Dop Terra d’: “Il batterio è arrivato alle porte di Bari, da quando è stato certificato 5 anni fa non si è fatto praticamente nulla”

di FRANCESCO CHERUBINI “Leccino e Favolosa Fidarsi solo della comunità scientifica, le varietà per i quella vera, diffidando da negazionisti reimpianti, ma alla ad ogni costo e stregoni vari, perché lunga dobbiamo - mentre si continua a non far nulla - trovarne altre la Xylella Fastidiosa sta risalendo la Puglia ed è arrivata alle porte di Bari. per non perdere Giavanni Melcarne, agronomo, im- la biodiveristà di prenditore e presidente del Consorzio questo territorio. Olio Dop Terra di Otranto lancia un Stiamo facendo appello a prendere consapevolezza sperimentazioni che si sono persi 5 anni e occorre darsi una mossa. importanti su Giovanni Melcarne, da quando è oltre 20 specie partita ad oggi quali sono state la di ulivi selvatici diffusione e l’evoluzione del batte- molto promettenti rio? riguardo alla “Il primo focolaio è stato certificato in zona Castellana, vicino Gallipoli. Era resistenza e il settembre 2013. Anche se da testi- che possono monianze credibili la presenza di es- rappresentare una siccamenti ascrivibili alla Xylella Fa- nuova frontiera” stidiosa risalgono tra il 2007 e il 2008. Ad ogni modo, certificata nel 2013 la Un albero dei campi sperimentali innesti Giovanni Melcarne presenza di un batterio da quarante- na su un territorio per la prima volta, erano state le prime vittime”. poter dare agli olivicoltori? come si sta facendo per i vaccini per il si è subito coinvolta, come da obblighi Esiste oggi un’ufficiale autorizza- “Non fidarsi dei maghi, dei santoni, corpo umano. normativi, l’Unione Europea. E sono zione al reimpianto? E semmai che ma rispettare la vera comunità scien- Ecco, a tutti dico: diffidate da queste cominciati tanti di quei tavoli tecnici cosa essa prevede? tifica. Rispetto a questo batterio ho persone, perché esse rappresentano per capire come arginare il batterio, “Sì, il provvedimento è stato emana- incontrato tanti improbabili ricercatori un vero pericolo per l’olivicoltura e per a cui però non è seguito alcunché. Il to dall’Osservatorio Fitosanitario il 21 che ne negavano l’evidenza. Un po’ l’Italia”. risultato è che il batterio si trova ora a maggio scorso ed è consultabile sul due chilometri e mezzo dalla provin- sito www.infoxylella.it appositamente cia di Bari”. creato. Ad oggi vi sono alcune varietà Le risulta che siano presenti ceppi come la Favolosa ed il Leccino resi- Il Comitato Consultivo del COI del batterio anche in altre regioni stenti al batterio che possono costitu- d’Italia o fuori del nostro Paese? ire l’inizio di un reimpianto nelle zone ribadisce la validità del panel test “In Italia il batterio da Leuca a Cister- infette. Ma non potranno alla lunga nino si conferma sempre con lo stes- essere le uniche, diversamente ne so ceppo che è quello della Xylella verrebbe pregiudicata la biodiversità Fastidiosa ST53. In altre parti d’Italia tipica del territorio che contraddistin- non risulta, mentre in Corsica, nella gue ciascun extravergine”. Spagna e anche in Francia si è regi- Lei personalmente come si è mos- strato il batterio Multiplex e altri ceppi so per affrontare l’emergenza? in alcuni casi su piante ornamentali, in “In più modi. Innanzitutto con un grup- altri nel mandorlo e ciliegio. A Madrid, po di colleghi abbiamo costituito un su una pianta, è stata riscontrata la comitato per aumentare la consape- Multiplex su un ulivo”. volezza tra i cittadini di questa emer- Come ritiene sia stata gestita l’e- genza. Secondariamente ho investito mergenza nel corso di questi anni? 90 mila euro in 18 ettari di campi spe- I delegati alla 51ª sessione del Comitato Consultivo del COI “Male. Molto male. Non si è reagito rimentali dove sono state innestate come si doveva. Si pensava di ar- 270 diverse varietà con l’obiettivo In collaborazione con l’Osservatorio ed il Dipartimento dei servizi di informa- ginare con fasce di contenimento di vagliare la tecnica di reinnesto di zione del COI e tampone, ma già la prima, a sud pianta resistente su pianta infetta e di Bilancio positivo per i lavori della 51ª sessione del Comitato Consultivo del di , era risultata vana perché ricercare altre cultivar resistenti. Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) alla presenza di circa 80 delegati in si era riscontrato un focolaio più a Infine, consapevole che nella nostra rappresentanza di venti Paesi produttori. In apertura dei lavori il direttore ese- nord. Poi ci si è messo il popolo dei zona vi erano diversi ulivi selvatici, ne cutivo del COI, Abdellatif Ghedira, ha portato il saluto del segretariato esecutivo negazionisti ad ostacolare gli inter- ho recuperati su scarpate, muri a sec- a tutti i rappresentanti delle delegazioni auspicando maggiore collaborazione venti negando l’esistenza della Xy- co e zone abbandonate, alcuni che e condivisione di obiettivi comuni. Nel corso dei lavori, il Comitato Consultivo lella o comunque che essa fosse il hanno caratteristiche agronomiche ha affrontato diverse questioni ribadendo la validità del panel test e dell’esame motivo esclusivo dell’essiccamento eccellenti. organolettico il cui metodo di applicazione va rafforzato e difeso soprattutto dal- dell’olivo, nonostante le pubblicazioni Ne sono venuti fuori oltre 23 diversi la circolazione di false notizie che non arrecano nessun beneficio al settore e scientifiche lo evidenziassero in ma- esemplari, genotipi unici, che stiamo all’istituzione intergovernativa. Sul tema la delegazione italiana ha presentato niera chiara. Siamo un popolo contro moltiplicando. Saranno a breve ino- un documento congiunto chiedendo al Comitato Consultivo di condividere il suo la scienza e la ricerca, che si fida di culati artificialmente per verificare la contenuto. Il direttore esecutivo Ghedira ha chiesto alle delegazioni italiana e santoni improvvisati. E purtroppo certi loro piena resistenza e, se i risultati spagnola di elaborare una posizione univoca sull’argomento da sottoporre al politicanti gli vanno dietro. Addirittu- saranno positivi, inserirli nelle cultivar Consiglio dei membri. Il Comitato Consultivo ha poi proseguito i lavori riceven- ra alcuni olivicoltori hanno sostenuto salentine. Anche questo lavoro è sot- do dal Segretariato Esecutivo aggiornamenti sulle attività di economia e promo- che la colpa dell’essiccamento fosse to l’egida dell’Ipsp-Cnr di Bari”. zione, chimica oleicola e standardizzazione, tecnica e misure ambientali e sulla dovuta all’abbandono degli oliveti nel Da tecnico agronomo che ha vissu- formazione del centro di documentazione ed informazione mondiale dell’olivi- , quando per assurdo proprio to il problema in prima persona fin coltura curato dall’Osservatorio del COI. le piante maggiormente curate ne dall’inizio, quali consigli ritiene di 11

Le Ricette de L’ing. Gennaro Pieralisi L’Olivo News Accademico Onorario Linguine arancia e bottarga Il piatto proposto dai Frantoi Cutrera dei Georgofili Prosegue con successo l’iniziativa “Le ricette de l’Olivo News” rivolta alle lettrici ed ai lettori del nostro giornale chiamati a proporre le più ori- ginali ricette da cucina dove l’extravergine rappresenta un ingrediente rilevante. Tra quelle pervenute entro il mese di Maggio, abbiamo sele- zionato le “Linguine arancia e bottarga” proposte da Federica Salafia dei frantoi Cutrera di Cutrera Giovanni & C., azienda di Chiaromonte Gulfi in provincia di Ragusa. Ecco la ricetta

Ingredienti per 4 persone: 350 gr. linguine 2-3 filetti di alici ½ cipolla bianca (o una intera di Tropea) 1 arancia Bottarga di tonno (o diversa) q.b. Olio extravergine di oliva Prezzemolo q.b. Peperoncino q.b. Sale q.b.

La cerimonia di inaugurazione del nuovo anno dell’Accademia dei Georgofili e, sopra, il riconoscimento attribuito all’ingegner Pieralisi Preparazione

L’ing. Gennaro Pieralisi, presidente tura che sia sempre più sostenibile e Soffriggete la cipolla (tagliata finemente) con un filo di Olio extravergine dell’omonimo Gruppo leader mon- produttiva. di oliva, i due filetti di alici e un pizzico di peperoncino. Quando la cipolla diale nella produzione di macchine La prolusione “Prospettive dei rapporti diviene dorata, aggiungete un mestolo di acqua di cottura delle linguine olearie, è stato nominato Accademico tra agricoltura e agroindustria” è stata e lasciatela a fuoco basso fino alla completa cottura. Onorario dei Georgofili. Il prestigioso svolta dal Cavaliere del Lavoro Luigi A parte, unite il succo di un’arancia, olio extravergine di oliva (stessa riconoscimento gli è stato attribuito Cremonini, a capo del secondo grup- quantità del succo), un pizzico di sale e mescolate energicamente fino a in occasione dell’inaugurazione del po alimentare in Italia. Cremonini ha che il composto diventi una crema. Scolate la pasta al dente e versatela 265° anno dell’Accademia dei Ge- presentato il progetto “Filiera Italia”, nella padella con la cipolla. A fuoco alto, unite la crema di succo d’aran- orgofili. Una cerimonia, questa, inte- prima organizzazione di filiera costitu- cia, la scorza d’arancia grattugiata, la bottarga e il prezzemolo tritato ramente dedicata al mondo agricolo ita al 50% dal mondo agricolo più rap- (aggiungete acqua di cottura se necessario). Servite con una spolverata in omaggio alla figura e all’opera del presentativo del Paese e al 50% dalle di bottarga e un filo di olio extravergine di oliva. prof. Giampiero Maracchi, presidente più importanti industrie alimentari ita- N.B. Prima di servirla può essere aggiunto del pane grattugiato tostato recentemente scomparso. Sotto la liane. L’obiettivo principale di questa aromatizzato con finocchietto fresco. sua presidenza, infatti, l’Accademia organizzazione è quello di superare dei Georgofili ha mostrato grande la contrapposizione tra industria e Buon Appetito! apertura verso il settore primario. Il agricoltura e creare le condizioni per presidente facente funzioni Pietro difendere e far crescere tutto il settore Piccarolo ha sottolineato al riguardo agroalimentare italiano, grazie anche Ricordiamo che chiunque può partecipare all’iniziativa inviando via l’importanza per l’agricoltura e l’agro- a meccanismi contrattuali (“contratti di mail, all’indirizzo [email protected] la propria ricetta completa alimentare dell’innovazione data dalle filiera”) trasparenti e di lungo termine, di ingredienti e le spiegazioni per lo svolgimento della stessa, cor- biotecnologie, dalla meccatronica e che consentano di garantire la giusta redata con foto del piatto ed indicando il nome dell’autore e i suoi dal digitale, settori nei quali l’Italia è distribuzione del reddito ad ogni fase riferimenti (indirizzo e recapito telefonico), con relativa autorizzazione in forte ritardo e necessita pertanto di della filiera. alla pubblicazione. un piano nazionale mirato a promuo- Lo stesso Cremonini e il prof. Piccaro- Una speciale giuria individuerà la migliore ricetta del trimestre. Chi vere l’adozione delle nuove tecnolo- lo hanno quindi conferito all’ing. Pie- l’avrà realizzata, oltre a vederla pubblicata con la propria foto (se lo gie nel settore primario. L’Accademia ralisi il titolo di Accademico Onorario desidera) ne L’Olivo News, riceverà un originale omaggio. dei Georgofili, è stato detto, può dare dei Georgofili quale riconoscimento Maggiori informazioni: www.pieralisi.com o direttamente su https:// un importante contributo, attraverso per aver contribuito in maniera deter- goo.gl/pcztdl il proprio patrimonio di conoscenza minante alla diffusione delle migliori scientifica, allo sviluppo di un’agricol- innovazioni nel mondo oleario.