Libreria Del Sole Fogli Di Culture
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IL BARDO impag. 1-09 ok 18-06-2009 12:24 Pagina 1 Libreria del Sole STUDIO BIBLIOGRAFICO RESTAURO CARTA IL BARDO Via F. Rubichi, 14 Tel. 0832.247811 LECCE Anno XIX N° 1 fogli di culture Giugno 2009 Foto: CATERINA GERARDI Antonio Faita: frustulum ossium sive digitum Dive˛ Agathe˛ Virginis et Martiris • Alessandro Laporta: Il copertinese Donato Antonio Tumulo e un errore del De Simone • Gilberto Spagnolo: Una scheda per gli annali tipografici di Domenico Viverito • Lidiana Miot- to: Mauro Manieri disperso e ritrovato • Mario Cazzato: Un falso “moderno”: l’individuazione della scomparsa Cappella di Santa Maria del Tempio a Lecce • Salvatore Marra: Giorgio Maniakès, l’uomo che in Otranto si proclamò basileus • Valerio Terragno: Una sconosciuta torre cinquecentesca a Merine • Salvatore Muci: Le “sentinelle” della costa neritina • Antonio Errico: Frammenti per Giovanni Bernardini • Giovanni Greco: Gli ex ignotis, la ruota e la rotara. Un secolo di infanzia abbandonata a Copertino IL BARDO impag. 1-09 ok 18-06-2009 12:24 Pagina 2 frustulum ossium sive digitum Dive˛ Agathe˛ Virginis et Martiris Ricostruzione storica della reliquia contenente il frammento osseo del dito di Sant’Agata ANTONIO FAITA Per noi cristiani, le reliquie sono colle- Lo stesso Mons. Filomarini, descrisse drale con tre chiavi da conservarsi rispetti- stro. Occorre a questo punto precisare, che gate al culto dei santi, sono segni, simboli, brevemente le modalità dell’arrivo della re- vamente, dall’Illustrissimo Vescovo Galli- nessun riscontro documentario è stato mai memorie, testimonianze della loro presen- liquia a Gallipoli6. A maggiore conferma di politano, dal Signor Sindaco della stessa rinvenuto per attestare tali identificazioni. za. Reliquia, che letteralmente significa ciò ed in maniera più dettagliata è stato da città e dal Reverendissimo Tesoriere della Considerando che, sia Mons. Filomarini, “ciò che resta” di un corpo o di una sua me rinvenuto, il documento notarile, origi- che il notaio Megha, nella descrizione della parte, o ancora di oggetti appartenuti alla nale, rogato dal notaio Carlo Megha7. Tale reliquia, non fanno alcun riferimento circa persona, è tutto ciò che ricorda un santo, documento vede come protagonista il galli- l’identificazione, ma semplicemente parla- che lo rende vivo allo spirito degli uomini. politano Abate Rev. Padre Carlo no di un frammento osseo di un dito, il di- Significa anche affrontare i temi della me- Stradiotti8, Professore in Sacra Teologia lemma ad oggi risulta non sciolto. Oggi, moria, della testimonianza, del ricordo, di- della Societate Jesu Professor quatuor vo- detto reliquiario lo si può ammirare nel sporsi in una prospettiva rispetto ai quali, torum9, pubblico concionatore (predicato- museo diocesano di Gallipoli, presso l’an- chiesa e mondo laico, in diversa misura, re) e un tempo penitenziere apostolico nel- tica cappella che conserva le sculture ar- non possono dichiararsi disinteressati. Il la Basilica di San Pietro che giunse a Galli- gentee dei due protettori San Sebastiano e Galateo, nella sua epistola Callipolis de- poli per il suo secondo quaresimale. “Il Sant’Agata. scriptio, indirizzata al Summonte tra il giorno 3 del mese di aprile ottava indizione 1512 e il 1513, così scrisse riguardo la reli- 1700, presso la casa del fratello, il Dottor * ‘’ Desidero esprimere la mia gratitudine gione e il popolo di Gallipoli: Hic populus Fisico Don Maurizio Stradiotti della città all’amico Luciano Antonazzo per la sua colla- religionis, et divini cultus haud negligens di Gallipoli, in convicino dicto vulgariter borazione’’. est1. Da sempre, il popolo di Gallipoli ha l’Annunziata, e alla presenza dei signori dimostrato una larga ed intensa partecipa- Giovanni Antonio Arditi a vita Regio Giu- 1 Traduzione: Questo popolo non trascura la zione alle testimonianze di fede, di culto e dice ai contratti, Carlo Megha Notaio Gal- religione ed il culto divino. 2 di devozione che hanno scandito l’incedere lipolitano e i signori testimoni Giovanni Trad: Hanno [i gallipolini] per patrona della città e protettrice Sant’Agata vergine, che piamente del tempo. E ancora, prosegue il Galateo: Venneri, Don Giuseppe d’Acugna, e Don venerano. Habent urbis patronam, et praesidem di- Diego de Vegar Patrizi di Gallipoli, fu reso 3 E. PINDINELLI, “La mammella di vam virginem Agatham, quam pie veneran- noto, con atto pubblico, che il costituito Sant’Agata” in «Almanacco Galipolino», Qui No- tur2. In effetti, la città di Gallipoli e l’intera Abate Rev. Padre Carlo Stradiotti, decise tizie Edizioni, Dicembre 1998, p. 27 Reliquia sant’Agata 4 Cfr. A.C.V. Gallipoli, Mons. Oronzo Filoma- Diocesi di Nardò-Gallipoli, il 5 febbraio di consegnare alla città una reliquia Dive˛ rini (1700-1741), Visita Pastorale (1714), la reli- celebrano solennemente la memoria della Agathe˛ Virginis, et Martiris huius nostr´ quia veniva riposta dopo la sua venerazione, santa catanese vergine e martire. Sin dal Fidelissime˛ Civitatis Prime˛ Patrone˛ et Cattedrale. Avvenuta la consegna, alla pre- nell’urna contenente il corpo di San Fausto, collo- XII secolo, il culto della vergine venne in- Protectricis10. Così condusse i sopracitati senza dei sopracitati testimoni e delle auto- cata sin dal 23 agosto 1681, nell’altare di Sant’Agata per la venerazione dei fedeli, p. 262/v trodotto a Gallipoli grazie all’evento signori in una sala della casa dove vi era rità religiose e civili, il Signor Sindaco, a 5 Dentro detta urna vi è una piccola scatola av- straordinario, come vuole la allestito un altare con lam- sua volta, l’affidò al Vicario Capitolare volta in velluto rosso dentro la quale vi è un reli- tradizione, del ritrovamento, pada accesa. Inoltre, alla Don Indico Oronzo Patitari, il quale fece quiario di argento con un dito di Sant’Agata che nell’agosto 1126, di una presenza del Rev. Vicario una ricognizione del piccolo scrigno assi- nel tempo della festa di detta Santa è riposto in un reliquiario d’argento più grande ed esposto pubbli- mammella della santa, giun- Capitolare, dei Canonici del curandosi della integrità dei sigilli e della camente alla venerazione dei fedeli e portato pro- ta sul lido gallipolino duran- Capitolo della Cattedrale, autenticità delle attestazioni e, rinvenuto il cessionalmente per la città, come sopra si è detto. te il viaggio di traslazione da del Magnifico Sig. Don An- sacrum frustulum, tutti i presenti, con tor- 6 Cfr., Ibidem, p.262/v. 7 Costantinopoli a Catania. tonio de Verarde y Excallar, cia accesa, lo adorarono. Finita l’adorazio- ASLecce, notaio Carlo Megha, coll.40/13, protocollo anno 1700, “Recogntio reliquie”, pp. Come noi tutti sappiamo, la Regio Cavaliere spagnolo ne, lo stesso Reverendissimus Capitularis 214/v – 217/v. reliquia rimase a Gallipoli Sotto Governatore, e del Vicarius illam reposuit intus Magno Reli- 8 Cfr., B. RAVENNA, Memorie istoriche della nella Basilica Cattedrale a Sig. Sindaco Don Silvio Za- quiario argenteo lavorato facto supradicti- fedelissima città di Gallipoli, Miranda, Napoli lei dedicata, dal 1126 al cheo, mostrò loro un picco- bus Magnifice˛ Universitatis nostre˛ 12, chiu- 1835, p.367, «La famiglia Stradiotti di Gallipoli si è estinta nel passato secolo XVIII. Ebbe vari sog- 1389, fino a quando, pur- lo scrigno di legno colorato so e sigillato con il marchio della Compa- getti di merito, fra i quali Carlo Stradiotti Gesuita, troppo, il principe Del Balzo di rosso, legato e sigillato gnia di Gesù. Successivamente, con devota rinomato Predicatore, che predicò qui il quaresi- Orsini la trasferì a Galatina, con nastro di seta rossa, di- e decorosa processione, fu attraversata tut- male nel 1680»; Cfr., B.C.Gallipoli, L. FRANZA, dove fece costruire la chiesa cendo esservi dentro frustuli ta la città e quindi riposta nella chiesa Cat- Colletta istorica tradizioni antiche nella città di Gallipoli, Stamperia del Fibreno, Napoli 1836, 13 di Santa Caterina d’Alessan- sive digiti Dive˛ Agathe˛ Vir- tedrale nel secondo giorno dopo Pasqua , p.130, «Il Padre Carlo Stradiotti stampò molte dria d’Egitto, nella quale è ginis, et Martiris, ossia dove il Rev. Padre Stradiotti tenne un lode- opere. Instancabile sui pulpiti dentro e fuori il Re- ancora oggi custodita, presso frammenti del dito di vole discorso. gno, molti onori ebbe della sua religione»; BPLec- il convento dei frati cappuc- Sant’Agata Vergine e Marti- A ricompensa dell’insigne donazione ce, A. MICETTI, Memorie storiche della città di Gallipoli, ms. 1795, p. 448/r; V. DOLCE, Illustra- cini. Di questa vicenda, e re?. che Padre Stradiotti fece a gloria della no- zione sugli stemmi dipinti nella sala del palazzo della proprietà che Gallipoli A questo punto, il Rev. stra città, il Notaio Carlo Megha compose comunale di Gallipoli in “Il manoscritto di Vincen- ne ha da sempre rivendicato, Padre Carlo Stradiotti e dedicò questi magnifici versi: zo Dolce sulle famiglie sindacali di Gallipoli” a cu- in tanti si sono interessati e spiegò ai presenti che la ra di V. Vinci, Anxa, Anno V – n.7/8 lugl.-ago. 2007. molto si è scritto. A tal pro- Reliquia sant’Agata santa reliquia era stata Alma città tra l’acque omai Reina / non 9 I Gesuiti chiamati “professi” fanno un quarto posito si rimanda all’articolo estratta dall’insigne reli- perché bacia il tuo fedele lido / il Belgico, voto di speciale obbedienza al Papa, il quale in for- “La mammella di Sant’Aga- quiario del Venerabile Col- il Britan e il Leonfido / à riceverne merci, e za di tale voto può mandarli in missione in ogni ta” di Elio Pindinelli3. Di quella insigne re- legio della società di Gesù della città di ogn’un t’enchina / M’Augusta si perché tù parte del mondo. Questo voto che fanno solo parte dei gesuiti, coinvolge tutta la missione della Com- liquia, resta solo il basamento in argento e Massa Lubrense, previa licenza della Sacra sol la prima / fuste degna a succhiar ne pagnia. In quanto religiosi, i gesuiti fanno parte di cristallo che mons.