Un Secolo Di Storia in Pillole Granata
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IMPAGINATO PILLOLE OK:Layout 1 08/11/10 17:00 Pagina 1 TORINO CLUB “I CIVICH” UN SECOLO DI STORIA IN PILLOLE GRANATA Daniele Costelli IMPAGINATO PILLOLE OK:Layout 1 08/11/10 17:00 Pagina 2 Un secolo di storia granata in pillole LA NASCITA DEL TORINO Torino Club “I Civich” - Torino Stampa in proprio: novembre 2010 Il Torino nasce il 3 dicembre 1906 nella birreria Voigt, l’attuale bar Norman in piazza Solferino (all’epoca Grand Hotel Fiorina). La fotografie sono state gentilmente concesse da: Viene eletto presidente Franz SCHOENBROD, sotto il nome di Foot-Ball Club Associazione Memoria Storica Granata Torino, con scopo di praticare tutte le discipline sportive e segnatamente Il Trombettiere del Filadelfia quella del foot-ball. Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata Pochi anni prima nasce, il 1° dicembre 1897, dall’unione di un gruppo di stu - Mirko Ballotta denti del 3°e 4° anno del liceo d’Azeglio, con sede in corso Re Umberto 42, lo Piero Gay Sport Club Juventus, colori sociali il rosa; solo qualche tempo dopo tale colore viene sostituito con l’attuale bianconero. Bibliografia Il primo derby si disputa il 13 gennaio 1907 con la vittoria del Torino per 2 a TORO 100 di Sergio Barbero, Edizioni Graphot, 2006. 1. Il ritorno viene giocato il 3 febbraio dello stesso anno e vede la schiacciante ASSOLUTAMENTE TORO di Gian Paolo Ormezzano, Edizioni Diemme, 2006. vittoria della squadra granata per 4 a 1. Le prime partite del nuovo nato club del Torino vengono disputate sul campo Un particolare ringraziamento a Roberto Thöni e a Graziella Grasso, allora presente in corso Re Umberto, di fronte all’attuale ospedale Mauri - vicepresidente dell'AMSG, per avermi sostenuto e aiutato ziano. in questa mia prima produzione. Vorrei dedicare queste "pillole" a Mara e Alberto che condividono con me questa passione granata. Daniele Costelli L’autore Daniele Costelli è addetto stampa del Torino Club “I Civich” di Torino Nella birreria Voigt, all’interno del Grand Hotel Fiorina, e team leader del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata il 3 dicembre 1906 nasce il Foot-Ball Club Torino. 3 IMPAGINATO PILLOLE OK:Layout 1 08/11/10 17:00 Pagina 4 LA STORIA DEL COLORE GRANATA IL TORO VARCA L’OCEANO Quando viene fondato il Toro nel 1906, la prima intenzione è di mantenere i Poco prima del campionato del 1914-15, in piena tempesta determinata dalla colori sociali del FCT, che sono anche quelli dei Nobili di Torino e poi del Prima Guerra mondiale, il TORO varca l’oceano per una serie di partite nei Football Club Torinese, fondato da un gruppo di nobili locali, primo club ita - paesi dell’America Latina, terra di immigrazione da parte del popolo italiano liano esclusivamente di calcio. in cerca di nuovi orizzonti economici. Vince sei partite consecutive in Brasile, Questi colori sono l’arancione e il nero disposti verticalmente sulla maglia da tra cui il mitico scontro con il Corinthians di San Paolo del Brasile, che è in gioco. pratica la Nazionale carioca. Nell’imminenza dello scoppio la guerra in Europa, Col passare degli anni l’arancione si trasforma in giallo, colore della famiglia il ritorno in patria risulta difficoltoso e quindi i calciatori rimangono ospiti per degli imperatori d’Asburgo, che sono mal visti da Amedeo d’Aosta, Duca più giorni a casa di un parente di Vittorio POZZO (il loro allenatore e celebre degli Abruzzi, presidente onorario del club. giornalista sportivo in epoche successive). Poi si trasferiscono in Argentina Viene deciso allora di adottare il colore azzurro, caratteristico del casato Sa - per alcuni incontri con compagini locali; il pubblico locale è prevalentemente voia, ma il duca non approva; dopo poco diviene il colore ufficiale della Na - di estrazione italiana per i motivi già citati. In quell’occasione indossano la zionale di calcio. nuova maglia di colore granata con il colletto bianco, rimasta simbolo negli Tra tutte le strane proposte viene scelto il granata perché collegato ai Savoia anni a seguire, e hanno come mascotte una scimmietta che portano sempre e alla città di Torino. con loro; le trasferte possono durare parecchi giorni visto che i trasporti av - Granata è il colore delle cravatte della Brigata Savoia, per volere di Vittorio vengono sulle strade ferrate. Grazie al console italiano a Buenos Aires, riescono Amedeo II. a rientrare in Italia con il piroscafo “Duca degli Abruzzi”; i vari mezzi navali di Il Duca degli Abruzzi gradisce particolarmente la proposta del granata e trasporto persone sono stati requisiti per via del conflitto e, giunti a Genova, rimane per tutta la vita, un appassionato sostenitore del Toro. vengono accolti al porto da persone che li salutano con in mano un qualcosa di colore rosso, che non è un fazzoletto granata ma la cartolina precetto per la chiamata alle armi. È la Prima Guerra mondiale. Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata (Grugliasco - TO): Il Torino del 1915. la Sala delle Maglie. Il campionato fu sospeso per lo scoppio della Prima Guerra mondiale. 4 5 IMPAGINATO PILLOLE OK:Layout 1 08/11/10 17:00 Pagina 6 ENRICO MARONE CINZANO VITTORIO POZZO Enrico Marone Cinzano, nipote dell’omonimo titolare e fondatore della Cin - Arriva al Toro nel campionato 1912-13. Persona colta, studioso e amante del zano, produttrice del famoso vermouth, nel 1924 assume la presidenza della calcio inglese, nato nel Biellese e destinato a diventare esperto nel commercio società granata: un mecenate che comincia a pensare alla costruzione di un tessile, è diventato uomo di sport con il calcio, che lo ha visto prima allenatore, nuovo stadio, in quanto quello in uso, ubicato al fondo dell’attuale corso dirigente e infine giornalista e cronista sportivo. Ha accompagnato lui il Unione Sovietica, allora chiamato stradale Stupinigi, nei pressi della Palazzina Torino nella trasferta del ’14 in Sudamerica. Con il suo arrivo nasce la figura di caccia di casa Savoia, non dispone di posti a sedere e piccola è la tribuna dell’allenatore che porta ordine nel tessuto della squadra in quanto i concetti per le autorità. di schieramento in campo e di ruolo di ogni singolo calciatore sono entità an - Siamo nel 1926, in Italia si parla del caso dello “smemorato di Collegno”, un cora non ben definite. POZZO è anche l’allenatore che guida la Nazionale alla uomo rimasto sconosciuto che ha sottratto un portafiori in rame al cimitero vittoria dei Mondiali del ’34 e del ’38, delle Olimpiadi del ’36, e che porta il To - monumentale di Torino. Il 17 ottobre dello stesso anno viene inaugurato il rino di Mazzola in Nazionale ricoprendone i 10/11 (il portiere è Sentimenti IV Campo Filadelfia, quello che anni dopo diventerà conosciuto come “la fossa della Juventus, scelto al posto di Bacigalupo per la maggiore esperienza) per dei leoni” e che vedrà le gesta del Torino di Maroso, Gabetto, Mazzola e di l’incontro contro l’Ungheria nel maggio del ’47. tanti altri, definiti per vero, gli Invincibili. Cinzano decide di rinnovare anche Uomo dal cuore granata, amico fraterno di quella squadra che perisce nel di - la squadra con l’innesto di veri funamboli del pallone quali JANNI, che ve - sastro del 4 maggio 1949, si trova quel tragico pomeriggio a dare un’identità dremo in seguito proiettato nel Torino di Superga, LIBONATTI, ROSSETTI e ai poveri resti dei calciatori, riconoscendoli attraverso piccoli particolari BALONCIERI. Questi ultimi vengono definiti il “trio delle meraviglie” per il anche anatomici. Commissario tecnico della Nazionale nel 1924 e poi dal loro estro e la prolificità in attacco. In questi anni, per volere di Mussolini, 1929 al 1948. Esperto giornalista, imparziale nelle valutazioni, viene interpel - sparisce il termine “football” per essere sostituito da “calcio”, l’INTER diventa lato dalla Juventus nella scelta di un grande calciatore quale Muccinelli, che AMBROSIANA e il MILAN A. C. prende nome MILANO. Il duce pretende arriva in quegli anni ad affiancare Boniperti. massime prestazioni dai calciatori che compongono la Nazionale; celebre la Muore nel 1968 all’età di 82 anni lasciando indelebili tracce nel mondo del sua frase: “La prodezza individuale produce gloria collettiva”. calcio mondiale e del moderno giornalismo. Il presidente Cinzano con una squadra favolosa lancia così la sfida alla famiglia Agnelli e alla fortissima Juventus. Enrico Marone Cinzano. Vittorio Pozzo. 6 7 IMPAGINATO PILLOLE OK:Layout 1 08/11/10 17:00 Pagina 8 FORSE NON SAPEVATE CHE... 1926-27: LO SCUDETTO REVOCATO L’espressione molto in uso negli ambienti sportivi, ma anche nella vita quoti - Il campionato di questi anni è letteralmente invaso da calciatori stranieri, e diana, “ci siamo salvati in zona CESARINI”, prende spunto da un calciatore ciò non è gradito al duce: siamo in pieno periodo fascista, che a sua volta sta - dell’altra squadra di Torino, rispondente al nome di Renato CESARINI, cal - bilisce che dal campionato successivo le compagini calcistiche dovranno es - ciatore di origini argentine che, acquisito dalla Juventus sul finire degli anni sere composte esclusivamente da atleti di nazionalità italiana. ’20, diviene una delle colonne di maggior spicco sotto la guida dell’allora tec - Il conte Marone Cinzano rinforza la squadra con elementi di estremo valore nico juventino Carlo CARCANO. Mezzala dal gioco squisitamente offensivo, quali Rossetti, Baloncieri e Libonatti, che rimarranno nella storia come il segna una rete all’ultimo minuto in una partita di Coppa, ITALIA-UNGHERIA, “trio delle meraviglie” e, con Janni, “i quattro moschettieri”, per via del loro finita 3-2 al Campo Filadelfia, ed essendo già avvezzo a prodezze del genere, gioco fatto di astuzia e potenza fisica, e dei loro quasi 400 goal. Ed è il primo viene citato e ricordato dai cronisti dell’epoca, e ancora attualmente, come scudetto.