foto Federico De Luca TMW #32 -agosto2014 Questioni L’ Re I I Giganti

Intervista Intervista delMercato POVIA SERSE COSMI ALESSANDRO LUCCI FABRIZIO RAVANELLI delCalcio di Cuore ma Mensile dicriticaeapprofondimentocalcistico Adil “Allez Mil RAMI g azine Calcio 2 OOO an” editoriale TMWma azine L’ gCalcio2OOO 2

Editore: Il Milan deve TC&C srl Sede Centrale, Legale ed Amministrativa Strada Setteponti Levante, 114 52028 Terranuova B.ni (AR) rimanere il Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 Redazione giornalistica di Michele Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872 CRISCITIELLO Sede redazione Firenze Via da Pordenone 12, Firenze Milan Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336 uanto valgono le promesse? Se Direttore Responsabile: Michele Criscitiello lo sarà certamente chiesto anche [email protected] , e lo avrà fatto Redazione: anche a poche settimane dall’ini- Marco Conterio zio dell’avventura più importante [email protected] Q della sua carriera. Già, più im- Luca Bargellini [email protected] portante anche di una storia che da calciatore lo Chiara Biondini [email protected] ha visto primeggiare tra i bomber di tutta Europa, Gianluca Losco scrivendo il suo nome tra gli immortali di questo [email protected] sport. Ora la storia è diversa, continua a vederlo Hanno collaborato: protagonista, ma non potrà più scriverla da solo Simone Bernabei, Alessio Calfapietra, scattando sul filo del fuorigioco e trafiggendo il Alessandro Carducci, Barbara Carere, Raimondo De Magistris, Gianlugi Lon- malcapitato portiere avversario come accaduto gari, Tommaso Loreto, Simone Lorini, in quella magica notte di Atene. No, questa vol- Andrea Losapio, Fabrizio Ponciroli, Max ta il destino professionale di Pippo Inzaghi deve Sardella, Stefano Sica. essere scritto a quattro mani (se non di più) con Fotografi: Adriano Galliani. Le rassicurazioni della vigilia Federico De Luca, Jacopo Duranti, Al- berto Fornasari, Image Sport Agency, non stanno al momento dando seguito a fatti con- Agenzia PhotoViews, Studio Buzzi, Uf- creti, esponendo il tecnico milanista al serio rischio ficio Stampa Povia, Samantha Zucchi. di bruciarsi in una nuova vita che invece potreb- Nato ad Avellino be e dovrebbe vederlo nuovamente protagonista il 30/09/1983, per attitudini e qualità. Le figure barbine rime- giornalista e con- diate in America sono un campanello d’allarme duttore televisivo. preoccupante soprattutto per la definizione delle Lavora a Milano, Capo-Redattore prossime strategie che si andranno ad adottare della Redazione nelle segrete stanze della splendida sede di via Realizzazione grafica: calcio di Sportita- Aldo Rossi. Il Milan resta il Milan anche in esta- TC&C srl lia. Direttore Re- te, e se l’assioma ha valore per i risultati sul cam- TMWmagazine sponsabile di Tutto- po, permetteteci di sperare che anche il mercato MercatoWeb e di Supplemento mensile gratuito alla testa- vada a confermare un’identità che nemmeno la ta giornalistica Tuttomercatoweb.com® TMWmagazine Testata iscritta al Registro degli Opera-

recessione economica può permettersi di scalfire. foto ALberto Lingria/PhotoViews tori di Comunicazione, numero 18246 coPERTINA/Adil Rami TMWma azine gCalcio2OOO 3 in questo numero “Allez Milan”

Mensile di critica e approfondimento calcistico

TMW#32 - agosto 2014 magazineCalcio2OOO

I Giganti del Calcio FABRIZIO RAVANELLI I Re del Mercato ALESSANDRO LUCCI L’ Intervista Iron Rami SERSE COSMI Questioni di Cuore POVIA Faccia da bello, Adil RAMI

foto Federico De Luca “Allez MilAn” simpatia da vendere e una predisposizione per il gioco vero. 3 copertina Adil Rami Il centrale del Milan 8 l’intervista Serse Cosmi si racconta. 12 editoriale juventus intervista di Fabrizio Ponciroli 13 editoriale inter anticipazione di Luca Bargellini 14 editoriale milan 15 editoriale napoli 16 editoriale roma 17 editoriale fiorentina 18 editoriale lega pro 19 i re del mercato impatico e amato dalle signo- Alessandro Lucci re, eppure il suo soprannome 23 i giganti del calcio è Shrek. Si cela dietro questa Fabrizio Ravanelli incredibile contraddizione 27 l’altra metà di una delle colonne del nuovo S Milan: Adil Rami. Il difensore Marco Verratti 30 questioni di cuore del Milan si è raccontato questo mese in esclu- Povia siva per i lettori di Calcio2000. Un racconto simpatico, allegro, ma vero, che va a forma- 32 sokker.me re un ritratto del giocatore rossonero, dai suoi 33 snapshotmw - TOP 11 2014 esordi fino all’approdo in Italia. Nato a Bastia, 47 le recensioni in Corsica, da genitori marocchini il numero tredici del Diavolo ha mosso i primi passi nel mondo del calcio nel Frejus formazione ama- foto Daniele Mascolo/PhotoViews coPERTINA/Adil Rami TMWma azine gCalcio2OOO 4

toriale dove però veniva impiegato come “Al Lille ho centrocampista offensivo. A causa dell’in- fortunio di un compagno il tecnico della conosciuto piccola formazione della Provenza sposto il giovane Adil in difesa e da lì non si è più Garcia: un mosso. Grazie al nuovo ruolo venne nota- to dagli osservatori del Lille. Ad avvisarlo grande uomo” fu il suo stesso club: “E pensare che credevo mi volessero tagliare”. Da lì l’approdo nel calcio che conta, l’incontro con Rudi Gar- cia, attuale allenatore della Roma, “dav- vero bravissimo”. Successivamente il salto al Valencia, la rottura con lo stesso club spagnolo e l’interesse del Milan: “Cercava- foto Daniele Mascolo/PhotoViews foto Alberto Lingria/PhotoViews coPERTINA/Adil Rami TMWma azine gCalcio2OOO 5 “Amo la moda. A Milano è dav- vero un bel problema”

no un difensore e tutto è andato bene”. In quel preciso momento è iniziata l’avventura italiana del colosso franco-marocchino. Un personag- foto Daniele Buffa/Image Sport foto Daniele Buffa/Image gio a 360°, che ama moda, videogame e la “spettacolare” pizza italiana, ma che appena può dedica tutto il suo tempo alla famiglia. Il legame con madre, moglie e sorella è for- te e ne è geloso. Con la , poi, è stato amore a prima vista. Smentisce chi reputa il calcio italiano di scarso livello e non ha avu- to paura di ammettere la sorpresa provata di fronte al talento di . L’attaccante più temibile, però, è e rimane Zlatan Ibrahi- movic: “Non teme i contrasti ed è davvero velo- ce”. Un Rami vero, da imparare a conoscere al meglio. Attraverso le colonne di Calcio2000. foto Daniele Buffa/Image Sport foto Daniele Buffa/Image foto Studio Buzzi foto Alberto Lingria/PhotoViews intervista di Fabrizio Ponciroli coPERTINA/Adil Rami TMWma azine gCalcio2OOO 6 “Mi madre si arrabbiò molto quando le dissi che volevo fare il calciatore” foto PhotoViews

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L’INTERVISTA/Serse Cosmi TMWma azine gCalcio2OOO 8 Serse Cosmi Hey Mr. D.J.

Serse Cosmi, vulcanico allenatore umbro, si racconta a casa sua. Fra una bici e un po’ di buona musica.

intervista di Simone Bernabei anticipazione di Luca Bargellini foto Federico De Luca

n nome legato alla saga fa- miliare di Fausto Coppi. Un dj set personale in casa e una passione per “il sofistica- to collezionismo di presiden- U ti”. Da questi tre indizi non è semplice arrivare a Serse Cosmi, uno dei più vulcanici allenatori del nostro calcio, ma è quanto emerge dalla sorprendente intervista realizzata dal tecnico umbro con Calcio2000. L’ex condottiero del Perugia dei miracoli di ini- zio anni 2000 si è raccontato senza riserve, ripercorrendo ogni tappa della sua carriera. Dalla sua bellissima casa nei pressi del capo- luogo umbro, Cosmi ha rivelato della passione L’INTERVISTA/Serse Cosmi TMWma azine gCalcio2OOO 9 “L’inno della Champions? Magico. Quel Barça era spettacolare”

per il ciclismo tramandata dal padre: “Pan- tani, uno dei migliori” afferma. Ma anche quella per la musica. Di ogni genere, sia italiana che internazionale, dal jazz alla house, quella che suona per gli amici più stretti a cui riserva solo “musica di qualità”. La stessa qualità e passione che mette nel calcio. Nel passaggio da calciatore ad al- lenatore Serse Cosmi ha, poi, trovato la sua dimensione. Una realtà, quella della pan- china, che lo ha portato a doversi confron- tare con una serie di presidenti tutt’altro che facili: Luciano Gaucci, Enrico Prezio- si, Aldo Spinelli e Maurizio Zamparini. L’INTERVISTA/Serse Cosmi TMWma azine gCalcio2OOO 10

Sul piano sportivo, però, le soddisfazioni non sono mancate. L’essere “profeta in pa- tria” nella sua Perugia, con tanto di con- quista dell’Europa, l’amore della piazza di Genova, l’inno della Champions League ascoltato ad Udine sono solo alcuni dei ricordi che costellano la carriera dell’al- lenatore umbro. Fino a Lecce, la piazza che lo ha riconciliato con il calcio e con la sua passione per la panchina. Tutto que- sto e molto altro è Serse Cosmi. Un tecni- co speciale, una persona tutta da scoprire.

intervista di Simone Bernabei L’INTERVISTA/Serse Cosmi TMWma azine gCalcio2OOO 11 “Mio padre amava Coppi. Io porto il nome di suo fratello”

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T R A ©V juventus TMWma azine editoriale gCalcio2OOO 12 Morata, Alvaro Morata Allegri e Marotta terno al lotto di Andrea foto Giulia Borletto LOSAPIO bene, i Galacticos sarebbero pronti a riaverlo in rosa bianconero investendo circa 30 milioni di euro, solamente otto (vir- L’attaccante spagnolo è la tuali) in più rispetto a quanto lo abbiano pagato. Una tendenza già sperimentata in campo europeo con grande scommessa della Giuseppe Rossi quand’era andato al Villarreal - dal Vecchia Signora. Manchester United - che scoraggiò gli investitori ita- iciotto, trenta, cinquanta. Terno sec- liani, salvo poi rimanere lì senza particolari problemi. co sulla ruota di Torino, con Alvaro Morata dovrà quindi dimostrarsi di valere più di alcu- Morata, nuovo numero nove - vo- ni mostri sacri del panorama mondiale, e solo una vit- lendo provare la quaterna - della toria in Champions League da protagonista potrebbe Juventus. Non è stato l’esordio più portarlo a quel livello. Infine cinquanta, i giorni di ri- D semplice, almeno negli allenamen- poso forzato prima di potere dare dimostrazione del- ti, perché alla prima vera uscita il centravanti spa- le proprie doti al nuovo mister Massimiliano Allegri. gnolo ha riportato una distorsione che lo terrà fuori Il suo percorso ricorda tanto una di quelle figurine del fino a dopo la prima sosta della nazionale (i primi Real tra i novanta e il nuovo millennio. Perché da ra- di settembre) e che probabilmente lo farà rientra- gazzino giocava nell’Atletico Madrid - che ha ricevuto re con molta calma: un anno fa centomila euro come premio di formazione dopo l’ap- aveva rischiato di bruciarsi per le prime settimane di prodo in Italia - ed è poi arrivato nelle giovanili della mancato ambientamento, mentre il suo erede - o, per Casa Blanca, con un anno di passaggio al Getafe, meglio dire, il collega di reparto - avrà più tempo altra squadra della cintura madrilena. Una storia già per capire la situazione, ma dovrà aspettare pa- vissuta da Raul Gonzalez Blanco, divenuto poi stella, zientemente il suo turno a due passi dall’infermeria. capitano e icona indiscussa del madridismo. E lo stes- Terna, si diceva. Diciotto sono i milioni che ha speso la so Morata, pur avendo caratteristiche completamente Vecchia Signora per portare il classe 1992 allo Ju- diverse (più alto e più generoso, un vero centravanti ventus Stadium, più dei bonus facilmente raggiungibili rispetto a Raul, più seconda punta e uomo d’area di Nato a Bergamo il che porteranno la cifra a circa ventidue. Un bell’in- rigore), conservava sin da bambino la figurina di Raul, 23 giugno 1984, vestimento per un ragazzo che ha sì vinto la Cham- pur essendo stato un raccattapalle al Vicente Calde- lavora in testa- pions League, ma che lo ha fatto da riserva di Karim ron. Fu il nonno Ignacio - grande tifoso colchonero - a te locali prima di portarlo per una prova, in campo con altri cinquecen- approdare come Benzema e sempre in discussione con l’altro prodotto collaboratore a Tut- del settore giovanile Merengue come Jesé Rodriguez, to bambini. Lo chiamarono una prima volta, ma anda- toMercatoWeb nel poi infortunatosi per lungo periodo lasciandogli via va male a scuola, niente da fare. Al secondo tentativo 2008, Collabora libera. Ecco, il Real che prenderà Falcao ha deciso di “Cinquanta giorni di stop forzato padre Alfonso disse di sì, perché i risultati scolastici con il Corriere della sacrificare Morata, ma con un diritto di controriscat- per capire la situazione” erano migliorati. Con il senno di poi, chissà che for- Sera e Odeon TV. to. E in effetti, se il giovane castillano dovesse fare se i tifosi dell’Atletico non avessero preferito così… foto Matteo Gribaudi/Image Sport inter TMWma azine editoriale gCalcio2OOO 13 M’Vila, il Yann M’Vila Walter Mazzarri nuovo leader di Gianluigi Fisico, tecniCa e visione di LONGARI gioco: il francese si sta prendendo il centrocampo. nseguito, valutato, sotto esame. La calda estate di Yann M’Vila ha vissuto stati d’animo differenti ed è

stata oggetto di sbalzi d’umore de- Andrea Ninni/Image Sport foto gni di nota, prima che a prendere il Le diffidenze di Walter Mazzarri sono state agevol- I sopravvento fosse il lieto fine che il mente spazzate via con le prime apparizioni del fran- centrocampista francese si era prefigurato nella te- cese all’interno dei meccanismi tattici del tecnico di San sta dal primo approccio instaurato con l’Inter. Un’idea Vincenzo. Per nulla macchinoso nonostante una fisicità di mercato ambiziosa, quella di Piero Ausilio: por- da limare con un’adeguata preparazione atletica, tare in Italia un talento cristallino, assimilato solo un M’Vila ha iniziato a prendere possesso dello scettro paio di stagioni fa ai più importanti prospetti presenti del comando, mettendo in luce le sue migliori qualità. nel panorama continentale e finito nel dimenticatoio Gioco di prima, velocizzazione della manovra e fisici- per colpe non solo sue. L’esilio dorato di Kazan non tà prorompente. Un centrocampista moderno pronto a poteva essere la soluzione giusta per riprendere in rispolverare anche quel senso del gol che aveva stuz- mano il proprio destino e riscrivere la storia di una zicato interessi nobilissimi (Real Madrid e Manchester carriera che in molti avevano già vaticinato come United) prima che le sue intemperanze caratteriali Nato a Milano il in declino. Nasce da qui la spinta decisiva di M’Vi- ne posticipassero la definitiva esplosione. Il disegno 18 agosto 1986, la, convinto dei propri mezzi al punto da lasciare tattico della nuova Inter lo vede tra Kovacic ed Her- vive e lavora nella sul tavolo un milione e duecentomila euro all’anno ri- nanes, pronto ad ereditare la posizione e la leader- sua cittá dal 2010 spetto al lauto stipendio garantitogli dal Rubin, per ship brillantemente esercitate da uno come Esteban per la redazione di Sportitalia e dal rimettersi in gioco nel campionato di Serie A e con Cambiasso nel corso dell’ultimo decennio nerazzurro. 2006 per quella di la maglia nerazzurra dell’Inter: l’unica che l’ex Ren- Le prime apparizioni hanno messo in luce personali- Tuttomercatoweb. nes avrebbe mai accettato comunque fossero andate tà da vendere ed un carisma che gli ha consentito Esperto di mercato, le cose. Convinto dal progetto descrittogli da Ausilio di tramutarsi in breve in un vero punto d’appoggio partecipa quotidia- ed illustrato nei dettagli dall’intermediario Fabrizio per difensori e compagni di reparto nella costruzione namente alle tra- Ferrari smissioni calcistiche che ha brillantemente curato i dettagli dell’o- della manovra. M’Vila non ha paura delle responsa- Calcio€Mercato e perazione, M’Vila ha fatto la spola tra Parigi e Mi- bilità, si è rimesso in gioco ed è pronto a dimostrare Speciale Calciomer- lano insediandosi nella fase finale della trattativa “L’esilio dorato di Kazan non al mondo del calcio che tra i grandi centrocampi- cato in onda sull’e- nel capoluogo lombardo, ed impuntandosi con il suo sti di questa epoca può ancora ritagliarsi lo spazio mittente televisiva ex club di appartenenza affinché gli concedesse il poteva essere la scelta giusta” che le sue qualità impongono. Il progetto di rinascita nazionale via libera per realizzare il suo sogno professionale.

foto Daniele Buffa/Image Sport foto Daniele Buffa/Image dell’Inter sembra poter essere il suo habitat ideale. milan TMWma azine editoriale gCalcio2OOO 14 Il ritorno Jeremy Menez Stephan El Shaarawy di Jeremy di Antonio Dopo TRE anni al Psg si VITIELLO ripresenta in Italia con la maglia del Milan.

l Milan riabbraccia una vecchia co- Andrea Ninni/Image Sport foto noscenza del Bel paese, un’eterna cettare bisogna pur puntare su un aspetto, il Milan ha promessa arrivata anche lui al mo- scelto di pagare stipendi alti e non i cartellini degli mento della verità. Jeremy Menez atleti. Una politica che non sta portando grossi risul- dopo l’esperienza triennale in Fran- tati, considerando le ultime tre annate dei rossoneri. I cia, ai piedi della torre Eiffel, ha Menez fa parte della folta schiera dei famosi pa- deciso di tornare in serie A per vestire la maglia del rametri zero. La sua particolarità è che conosce già Milan. L’ennesimo acquisto a parametro zero della il calcio italiano e potrebbe essere un vantaggio. Il dirigenza rossonera, ormai un “must” per Adriano francese si è detto più maturo rispetto al suo primo Galliani, costretto a fare mercato senza fondi. Me- approdo in serie A, quando con la casacca giallorossa nez è la conseguenza di una campagna acquisti in cui mise a segno solo 7 reti in tre stagioni. Con il Milan scarseggia la liquidità. Andare a puntare i giocatori vorrebbe avere un approccio diverso. Anche perché scontenti e in scadenza di contratto, liberi di accasarsi a 27 anni non c’è più tempo di sbagliare, bisogna altrove. Jeremy Menez tra l’altro è una vecchia cono- dimostrare di poter fare la differenza e staccarsi l’e- scenza del nostro calcio, anche se non ha lasciato il tichetta di eterna promessa. Da ragazzino infatti era segno nei suoi tre anni alla Roma. In molti ricordano indicato dagli addetti ai lavori come il nuovo Zidane, le sue giocate d’alta scuola, ma è sempre stato poco la carriera però non è stata così brillante, anche a incisivo sottoporta. Il Milan lo ha ingaggiato per il suo causa di problemi fisici che lo hanno continuamente Nato il 6 maggio progetto di 4-3-3 affidato nelle mani di Pippo Inza- frenato. Inzaghi però vorrebbe puntarci molto. Il tec- 1986, vive e la- ghi. Sarà uno degli interpreti dell’attacco e si conten- nico rossonero a inizio giugno volò fino ad Ibiza per vora a Milano. derà il posto con Stephan El Shaarawy. L’intenzione incontrarlo, insieme a Galliani, ed esplicargli il piano Direttore edi- della dirigenza è creare una coppia di giocatori per tattico per la prossima stagione. Un piano che preve- toriale di Mi- lanNews.it e ogni ruolo del tridente. Due esterni sinistri, due destri e deva il suo utilizzo con grande frequenza e soprattut- redattore di Tut- due punte vere. Menez ha accettato l’idea di lasciare to un coinvolgimento massiccio nel progetto. Menez ha tomercatoweb. un club che gioca la Champions e che probabilmente successivamente dichiarato di aver apprezzato mol- com. Collabora vincerà ancora il titolo in Ligue1 per approdare in tissimo il viaggio di Inzaghi e Galliani, fino ad Ibiza con Sportitalia, una squadra in grande difficoltà, totalmente da ri- “L’ennesimo parametro zero (dove il giocatore era in vacanza), per ingaggiarlo. INFRONT e Radio Radio. Opinioni- costruire e senza poter disputare le coppe. L’offerta della dirigenza rossonera. Un blitz spagnolo che ha fatto scattare la scintilla. Le sta su Odeon TV economica del Milan è stata evidentemente più van- Decisivo il blitz a Ibizia” aspettative sono alte, Menez ha la sua ultima possibi- e Milan Channel. lità di fare il grande salto e Galliani ci spera molto. taggiosa, d’altronde per convincere i giocatori ad ac- foto Alberto Lingria/PhotoViews napoli TMWma azine editoriale gCalcio2OOO 15 Operazione Miguel Perez Michu riscatto di Raimondo Dai polverosi campi delle serie Michael Laudrup DE MAGISTRIS minori spagnole al prato del in prima squadra con tante presenze ma pochi gol: 15 San Paolo: Michu è pronto al in Liga, 17 complessivi. Un score decisamente misero grande salto. che non scoraggia il Rayo Vallecano, club che nel 2011 decide di puntare su di lui come punto di riferimento e radici ben salde in Spagna, a in attacco. Un azzardo che ben presto si rivela scelta Oviedo, il punto di partenza. Una vincente perché quel Rayo è squadra offensiva e con stagione eccellente in Premier, nello Tamudo l’ormai maturo Michu riesce a dare il meglio Swansea, quello di arrivo. La con- di sé: 15 gol complessivi in Liga, gli stessi collezionati seguenza di anni di gavetta e sfide in quattro stagioni di Segunda Division. Un’esplosione L all’ultimo colpo sui campi polverosi inattesa e fragorosa. A 26 anni Michu capisce che è delle serie minori. Quella di Michu è una carriera ini- già il momento di fare un ulteriore passo avanti. Come ziata presto e sbocciata tardi, partita tra le difficoltà una perfetta iperbole dopo nove anni di progressi lievi di un Real Oviedo che - prima dell’ingresso in società e costanti la sua carriera subisce un’impennata verso di Carlos Slim, l’uomo più ricco del mondo - è stato l’alto che si tramuta nel trasferimento allo Swansea, costretto per anni a lanciare i giovani più interessanti il club più spagnolo di Gran Bretagna. Nella secon- della sua cantera per valorizzarli, cederli ed evitare da città più grande del Galles Michu trova l’ambien- così un fallimento che a un certo punto pareva scontato. te perfetto, con Michael Laudrup l’intesa è ideale e Così sono emersi i vari Santi Cazorla e Juan Mata, il calciatore diventa ben presto il nuovo idolo del Li- così ha mosso i suoi primi passi Miguel Pérez Cuesta. berty Stadium. Ventidue gol in una stagione gli per- In campo con la prima squadra già a 17 anni, Michu metteranno di consacrarsi come uno dei calciatori più disputa quattro stagioni da protagonista tra terza e importanti della storia dello Swansea, anche se la sua quarta serie e saluta dopo la seconda retrocessione fiamma divampata con violenza si spegne con altret- in Tercera División. Buone prestazioni, qualche gol e la tanta rapidità nella stagione successiva. Si passa in possibilità di crescere in fretta. E’ proprio questa espe- poco tempo dalla corte spietata dell’Arsenal conclusa Nato a Napoli il rienza che permette allo spagnolo di salpare sulla bar- con una fumata nera a causa della richiesta eccessiva 10/03/88, colla- ca del Celta Vigo quando all’Oviedo non sembrano del suo club (base d’asta 25 mln di euro), alle contesta- boratore di Tutto- esserci più prospettive di crescita. Addio alla squadra zioni a cavallo del 2014. Michu, infatti, nella stagione mercatoweb.com del cuore, un club di cui resterà abbonato negli anni successiva o è infortunato o, quando gioca, lo fa male. dal 2008. Esperto Mancanza di serenità e voglia di cambiare aria danno di calciomercato successivi e che continuerà ad influenzare le sue scelte “A Napoli per dimostrare per Radio Incontro di mercato (Nel 2010 per l’attaccamento all’Oviedo al Napoli l’opportunità di acquistarlo in prestito con di- e Radio Sportiva, salta il trasferimento ai rivali dello Sporting Gijon). che l’ultimo anno è stato ritto di riscatto. L’occasione per l’attaccante di Oviedo collabora con Tutto- è di quelle irripetibili, lo scenario ideale per dimostrare

Si accennava di Vigo, un’avventura durata ben cinque solo un incidente” foto Cebolla/Alfaqui/Image Sport napoli.net. anni: ottimo l’impatto col Celta B, poi quattro stagioni che l’ultimo anno è stato solo un incidente di percorso. roma TMWma azine editoriale gCalcio2OOO 16 Il gioiellino Salih Uçan Salih Uçan turco di Alessandro Preso al termine di una CARDUCCI lunghissima trattativa, Uçan viene considerato tra i talenti più interessanti del calcio turco. alih ha una visione di gioco di primo livello e può battere qualsiasi rivale da solo. È più pericoloso senza pallone, lo ha dimostrato in tante partite. Uçan è il giocatore del futuro perché fa cor- “S rere e fa andare sempre il pallone nel- la direzione giusta”. Il Ct della Turchia lo descrive così mentre Walter Sabatini l’ha inseguito per mesi. Anzi, per anni dato che le prime indiscrezioni sull’interesse della Roma sono datate luglio 2013. Il ds giallorosso l’ha strappato al Fenerbahçe al termine di una trat- tativa estenuante, conclusasi con un prestito biennale per 4,75 milioni con un diritto di riscatto fissato a 11 milioni: “Il trasferimento non è stato semplice, ma abba- stanza complicato. Il Fenerbahçe ha un presidente rigido e mettersi d’accordo non è stato affatto facile”, le di-

chiarazioni del centrocampista turco appena sbarcato foto Image Sport a Roma. Il giovane talento ha dato i primi calci nel con una rete in tre partite. Nasce come centrocam- Nato a Roma il 25 Marmaris Belediyespor, squadra della sua città Nata- gennaio 1986, pista offensivo ma sa fare praticamente tutto. Aiuta giornalista pub- le in onore della quale ha la maglia numero 48, per in fase di copertura, ha un’eccellente visione di gioco blicista all’età di poi maturare nel Bucaspor. Il Fenerbahce si accorge (non male il lancio per Destro nell’amichevole contro vent’anni, inizia a presto del suo talento e nel 2012 spende poco più il Manchester United), una buona fisicità e ottime doti collaborare con il di un milione di euro per rilevarne il cartellino. Uçan, “Ha una visione di gioco di inserimento. Parliamo quindi di un giocatore di pro- Corriere Laziale. nel frattempo, fa tutta la trafila della nazionale tur- Ospite per il cal- di primo livello, una spettiva, ma la personalità mostrata nelle prime ap- ciomercato a Radio ca. Sempre convocato dall’Under 15 in poi, collezio- parizioni in giallorosso fanno pensare che il turco pos- Sportiva, è collabo- na oltre 40 presenze con la casacca del suo Paese. buona fisicità e ottime sa essere molto utile anche nel presente. I compagni lo ratore di Vocegial- Nel primo anno al Fenerbahce, scende dieci volte in doti di inserimento” cercano di continuo, hanno fiducia in lui e il giocatore lorossa.it dal 2010. campo segnando 3 gol, esordendo anche in Europa sembra già pronto per stupire nel nostro campionato. foto Image Sport fiorentina TMWma azine editoriale gCalcio2OOO 17 Una “bestia” José Maria Basanta per Montella di Tommaso L’argentino Josè Basanta è LORETO pronto a ritagliarsi uno spazio importante nella Mauricio Isla retroguardia viola. / Image Sport foto Daniele Buffa se il soprannome fa intendere che Basanta sia un anuel Pasqual, dopo averlo visto difensore dal fisico imponente, in lui i viola hanno per la prima volta dal vivo, lo ha de- individuato il giusto obiettivo anche a livello tattico. finito un“armadio” . La Fiorentina sa- Montella, d’altronde, in questi primi esperimenti esti- luta l’arrivo, ormai ufficiale, di José vi sembra essersi convinto della bontà del modulo a Maria Basanta, detto “El Chema”, tre difensori, ed è proprio in questo assetto che do- M roccioso difensore prelevato dal- vrebbe avvenire l’inserimento di Basanta. Sul centro la squadra messicana del Monterrey, e reduce dal sinistra, con il significativo supporto che potrà offrir- Mondiale in Brasile alla corte di Alejandro Sabel- gli quel Rodriguez da tempo faro e leader dell’in- la. Basanta è atterrato a Firenze il 28 luglio scorso, tera retroguardia gigliata. Basanta arriva infatti in dopo aver conosciuto dal vivo i suoi nuovi compagni un momento in cui il mercato viola sembra restare in nel bel mezzo della tournée sudamericana che vede stand-by, inevitabilmente legato a quanto accadrà i viola impegnati tra Argentina, Brasile e Perù. Il tem- a Juan Cuadrado. Probabilmente soltanto una sen- po di qualche saluto, di complimentarsi con la squa- sazione se, come pare, i viola dovessero comunque dra dopo la prima vittoria contro l’Estudiantes, e poi procedere a una cessione, per rispondere anche alle il volo per Firenze dove 24 ore dopo l’argentino ha esigenze di mercato. Non è un segreto, del resto, che sostenuto le visite mediche di rito in attesa di firma- archiviata per un attimo la questione Cuadrado in re un contratto triennale e tornare a disposizione di casa viola l’altro nome per fare mercato possa esse- Vincenzo Montella presumibilmente per la trasferta re quello di Stefan Savic, da qualche settimana nel spagnola del 10 e 11 agosto quando la Fiorentina mirino della Juve. I bianconeri starebbero pensando Nato nel 1976, affronterà in ventiquattro ore prima il Malaga poi il a uno scambio con l’inserimento di Mauricio Isla ol- direttore di Firenze- viola.it. Collabora- Betis Siviglia. Basanta va ad accrescere la colonia tre a un conguaglio economico, e se alla fineAndrea tore del quotidiano argentina già presente in viola grazie a Gonzalo Della Valle riuscisse nell’intento di trattenere il co- La Nazione, è una Rodriguez e Facundo Roncaglia, ma a differenza lombiano, ecco che proprio la cessione di Savic di- delle voci di punta dei due difensori porta con sé anche l’esperienza di venterebbe molto più concreta. Su questo solco, per- dell’emittente tosca- un Mondiale che ha visto la sua Argentina arrivare ciò, a Montella è già stato fornito un rinforzo per la na Radio Blu di cui è esperto di calcio- fino alla finalissima. Una bella soddisfazione per uno “Ideale per giocare a difesa. Un argentino fisicamente imponente, finalista mercato e voce su che, da almeno sei stagioni, sembrava essere spari- nel Mondiale in Brasile, chiamato la “Bestia” e pronto Firenze per Radio to dai radar vista la permanenza in un campionato sinistra di una difesa a tre” ad alzare una barriera davanti a Neto per una Fio- Sportiva.

come quello messicano ben poco reclamizzato. Ma / Image Sport foto Daniele Buffa rentina a caccia di rivincite sia in Italia che in Europa. lega pro TMWma azine editoriale gCalcio2OOO 18 La rinascita Lisai con la maglia dela Torres Giana Erminio ha inizio Dopo oltre trent’anni di Stefano la terza serie torna a SICA girone unico. Obiettivo: tornare in auge. foto Jacopo Duranti sione dai campionati al termine della seconda partecipa- l dado è tratto. Con i ripescaggi di Tor- zione consecutiva in cadetteria, ripartendo dall’Eccellenza res, Martina ed Aversa Normanna, san- marchigiana. La blasonata Reggina, addirittura, torna a citi dal Consiglio Federale dello scorso visitare la C unica dopo averla salutata nel 1995. Da al- 1° agosto, si è completato il roster delle lora la lunga ascesa che ha reso nobile il club dello Stretto. 60 squadre che parteciperanno al pri- La Lombardia la fa da padrona con ben undici parteci- I mo campionato di Lega Pro, che torna panti. A seguire, a pari merito, ci sono Toscana e Campa- a diventare una Divisione unica dopo la riforma del 1978 nia, con otto squadre ciascuna. Quindi Veneto, Calabria che tagliò la categoria in C1 e C2. Masticano amaro Ar- e Puglia con quattro compagini, l’Emilia con tre incalzata zanese, Delta Porto Tolle e Correggese. Club i cui meriti da Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Basili- erano stati sanciti sul campo, ma penalizzati dalla soprav- cata a quota due. Le Isole sono rappresentate da Torres e venuta rigidità dei vertici federali sui criteri infrastruttura- Messina, l’Alto Adige dal Sudtirol, l’Umbria dal Gubbio, il li (nessuna delle tre dispone di uno stadio nella propria Lazio dalla Lupa Roma, il Friuli dal Pordenone e la Liguria sede). Per Giana Erminio, Renate, Melfi, Real Vicenza, Pro dal Savona. Chiude San Marino. Insomma, ad eccezione Piacenza, Santarcangelo e Vigor Lamezia (non volendo di Valle d’Aosta e Molise, tutte le Regioni del nostro paese includere la Lupa Roma, erede della Cisco) sarà il bat- godono di degna rappresentanza. Di qualche derby mol- tesimo nella terza serie. Ma col salvacondotto ottenuto in to sentito si erano perse le tracce. Tipo Reggina-Cosenza, extremis, brinda anche l’Aversa Normanna, per la prima che manca dal 24 febbraio del 2002 (). In entram- Nato a Napoli il 3 volta nella propria storia al vertice di questa categoria. bi i casi vinsero gli amaranto per 1-0 (in seguito sarebbero marzo 1972, col- E poi tanti graditi ritorni dopo un lungo periodo di as- stati promossi in A). E ancora: c’è un Savoia-Juve Stabia labora per TMW senza. In questo senso è il Pordenone a far festa più di che evoca gustosi ricordi con quel 2-0 che gli oplontini ri- come esperto di tutte, mancando dalla C unica dal lontano 1964 (poi varie filarono alle Vespe al Partenio di Avellino nello spareg- calciomercato sulla Lega Pro. partecipazioni all’ex C2 fino al 1989). Poi il Forlì, unica gio per approdare in B. Ma l’ultima gara ufficiale tra le Opinionista su romagnola col Santarcangelo, assente dal 1983. Quindi due risale al 25 gennaio 2004 in D a Torre Annunziata. Telecapri Sport. le campane Casertana, Ischia e Savoia, a secco di terza La Juve Stabia impattò 1-1 e poi sarebbe volata in C2 Responsabile serie rispettivamente dal 1993, dal 1998 e dal 2001. prendendosi una mezza rivincita. Si ripartirà con le par- dell’ufficio stampa Particolare il caso del Messina, unica siciliana ai nastri di tite in streaming, con un indotto e un appeal che, si spera, e comunicazione del Team Napoli partenza del prossimo torneo, che disputò l’ultimo campio- possano aumentare, e con qualche club in ristrettezze eco- Soccer, rappresen- nato di C1 nel 2001, vincendolo ed inagurando la scalata “La strada è lunga ma il nomiche in meno. La Lega Pro vuole tornare protagonista. tativa di calciatori che l’avrebbe portato in serie A. Stesso dicasi dell’Ancona traguardo è alla portata” C’è da lavorare, certo, e tanto va aggiustato anche per svincolati. che, dopo la promozione in B del 2008, incappò nell’esclu- foto Jacopo Duranti venire incontro alle società. Ma l’obiettivo è perseguibile. i Re del mercato / Alessandro Lucci TMWma azine gCalcio2OOO 19 Alessandro Lucci I rapporti prima di tutto Alessandro Lucci, agente fra i più noti del panorama italiano, apre le porte di casa sua e svela i segreti della professione. di Marco Conterio - foto Samantha Zucchi

oma, la città eterna, come sfondo. Al centro il ritratto di un uomo di calcio, di un pro- curatore fra i più conosciuti del momento: Alessandro R Lucci. L’agente che oggi è chiamato a gestire uno dei talenti più interes- santi del panorama mondiale, Juan Guiller- me Cuadrado, ha aperto le porte della sua casa nella Capitale a Calcio2000 per poter raccontare il suo percorso professionale e di vita a tutti gli appassionati del gioco più bello i Re del mercato / Alessandro Lucci TMWma azine gCalcio2OOO 20 “E’ stato Alen Boksic a consigliarmi d’intraprendere questo mestiere”

del mondo. Un tragitto iniziato nel mondo della moda, grazie ad un’azienda di fami- glia (“Ho vestito tanti divi: da Madonna fino a ”) per la quale ha girato il Mondo entrando in contatto con diverse culture, e poi improvvisamente approdato al calcio all’inizio del nuovo millennio per merito di un grande campione come Alen Boksic. Fu l’ex attaccante della Lazio a convincerlo che quello del procuratore sa- rebbe stato il mestiere a lui più congenia- le. Una idea, questa, che divenne certezza grazie alla scintilla scoccata con un altro grande giocatore del calibro di Serginho. Pezzi da novanta, grossi calibri fin da subi- to, dunque, per Lucci che, durante la chiac- chierata con Calcio2000, non fa mistero di i Re del mercato / Alessandro Lucci TMWma azine gCalcio2OOO 21

quale sia la sua speciale ricetta per por- tare avanti la professione di agente: tutto deve basarsi sul rapporto umano. Non ci sono solo i soldi dietro al mondo del calcio. Ci sono soprattutto le relazioni fra persone che lavorano insieme. Grazie a questa chiave di lettura, presa in prestito da uno dei film più famosi degli anni ’90 con protagonista Tom Cruise, Luc- “Taddei, una ci è riuscito a portare avanti una carriera ricca di soddisfazioni, ma anche di legami delle persone personali. Uno su tutti, quello con Rodrigo Taddei. “Una delle persone più belle che ab- migliori che bia mai incontrato”, lo ha definito. Taddei, Cuadrado, Vucinic e tanti altri an- cora. Tutti campioni pronti a testimoniare abbia mai come “il segreto del mestiere di procuratore siano i rapporti, i rapporti personali”. Questo conosciuto” è Alessandro Lucci. i Re del mercato / Alessandro Lucci TMWma azine gCalcio2OOO 22

“Jerry Maguire mi ha ispirato nella mia professione”

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T R A ©V i giganti del calcio / Fabrizio Ravanelli TMWma azine gCalcio2OOO 23 Fabrizio Ravanelli PENNA BIANCA STORY

Con la maglia della Juve ha scritto pagine storiche. Oggi Fabrizio Ravanelli tenta la carriera da allenatore.

intervista di Simone Lorini foto Federico De Luca

a storia di Fabrizio Rava- nelli nel calcio può dividersi in quella scritta da calciatore con le maglie di Lazio, Peru- gia, Olympique Marseille, L Dundee, Middlesbrough, Der- by County, Avellino, Casertana, Reggiana e soprattutto Juventus, e quella ancora tutta da scrivere nelle vesti di allenatore. Il preambolo, alla guida della formazione francese dell’A- i giganti del calcio / Fabrizio Ravanelli TMWma azine gCalcio2OOO 24 “Felice di aver avverato il sogno di mio padre”

jaccio, non è andata benissimo, ma “Penna Bianca” rivela a Calcio2000 di non avere rimpianti, anzi denuncia le mancanze del calcio in Corsica: “E’ impensabile fare cal- cio lì, manca la mentalità, l’organizzazione e la predisposizione al sacrificio”. Prima del- la Ligue 1, due anni nel settore giovanile della Juventus, casa sua, come la definisce lo stesso Ravanelli, la maglia con cui si è tolto più soddisfazioni nella sua carriera, collezionando anche un storico tris compo- sto da Coppa Campioni, Scudetto e Super- coppa Italiana, prima di essere ceduto al Middlesbrough, in Inghilterra. Ma anche Ol- tremanica Ravanelli è inarrestabile: tre gol all’esordio contro il fortissimo Liverpool, una performance premiata come miglior esordio della storia della . I record del bianco attaccante perugino tuttavia non si fermano certo al North Yorkshire: al ri- torno in Italia, dopo una breve esperienza anche in Francia, altro tris Coppa -Scudetto-Supercoppa, stavolta con la maglia della Lazio, e ancora prima, con la maglia della Signora, l’incredibile pokeris- simo messo a segno in Coppa dei Campioni i giganti del calcio / Fabrizio Ravanelli TMWma azine gCalcio2OOO 25 “Ad Ajaccio non è andata bene, ma rifarei tutto”

contro il CSKA Sofia: “Fu un momento indi- menticabile, ma la vittoria della Champions League rimane inarrivabile”. La Nazionale non regala le stesse soddisfazioni purtrop- po, anche se Ravanelli non la pensa così: “Io della Nazionale ho ricordi molto belli: fui nelle qualificazioni per Euro 96 e in quelle per i Mondiali di Francia di due anni dopo”, una Coppa del Mondo che purtroppo non giocherà per una bron- copolmonite a pochi giorni dalla partenza. A fine carriera, il ritorno a Perugia, dove tutto è cominciato, una voglia non solo sua: “Il ritorno a casa ebbe condizioni un po’ particolari: tornai a distanza di poco dalla scomparsa di mio padre, che ha sempre au- spicato questo per la fine della mia carrie- ra”. Desiderio avverato. intervista di Simone Lorini i giganti del calcio / Fabrizio Ravanelli TMWma azine gCalcio2OOO 26 “Il calcio inglese è quello vero, l’italiano è malato”

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T R A ©V l’altra metà di /Marco Verratti TMWma azine gCalcio2OOO 27

com’è nella vita di tutti i giorni? “Marco è sempre lo stesso. Sia dentro che fuori da cam- Regista di po. Semplicità e umiltà sono le due qualità che lo con- traddistinguono meglio”. un amore Marco e i tatuaggi, è amore? “A differenza di me, che ne ho solo uno, lui di Barbara Colonna portante del PSG ne ha sette! Credo che possa bastare come CARERE e della Nazionale italiana risposta”. del futuro, Marco Verratti Un rapporto solido e un bimbo nato a ha nella sua compagna marzo, mai pensato al matrimonio? Laura un punto di “A dire il vero sì e credo che potrà arrivare riferimento determinante. tra non molto”. Ecco la loro storia. Marco e Laura fra le mura domestiche. Barbara Carere l futuro del calcio italiano Chi cucina? nata a Napoli il 27 passa dai suoi piedi. Il pas- “Io anche perché lui sa preparare solo le Aprile 1974, Gior- sato, la storia del giova- nalista e Speaker omelette”. Radiofonico, nel ne Marco Verratti, invece, 2001 inizia la sua viaggia di pari passo con Piatto preferito della tua “dolce metà”? carriera come gior- I Laura, sua compagna e “I ravioli e le lasagne. Con queste vado nalista sportiva per madre del piccolo Tommaso. “Ci siamo cono- sul sicuro”. Cronache di Napoli, sciuti piccolissimi, eravamo insieme nella stessa Napoli+ e il Gior- nale di Caserta. Nel scuola materna. Ovviamente il nostro non è Qual è l’aspetto che ami del lavoro di Marco? 2002 fino al 2008 stato amore a prima vista, ma abbiamo impa- “La felicità che gli regala quando scende in cam- co-conduce un pro- rato a conoscerci e a piacerci con il tempo”. po”. gramma sportivo a Radio Marte, dove Cosa ti ha conquistato di Marco? E cosa, invece, non sopporti? inizia a curare la ru- brica dedicata alle “E’ un ragazzo semplice e questa è la sua qualità mi- “Il ritiro. Perché ci tengono separati. Ma capisco mogli dei calciatori. gliore. In più adoro la semplicità che lo contraddistin- quanto siano importanti per preparare al me- Nel 2008 da’ vita gue, la sua allegria e la sua capacità di farmi sorridere glio gli impegni della squadra”. alla rubrica L’ altra in ogni occasione, trovando un lato positivo in ogni si- Metà su TuttoMer- tuazione”. Come trascorrete il tempo libero? catoWeb. Attual- mente collabora per “Passeggiando per Parigi con il piccolo Tom- www.noesolofutbol. E nel suo aspetto cosa ti piace? maso e il nostro cagnolone”. com e cura una ru- “Gli occhi”. brica sulle frequen- Ultima cosa: rivelaci il nomignolo che usi ze di Radio Crc e Il suo difetto invece? per Marco. Capri Event. Autrice del Ebookwww l’al- “E’ veramente troppo, troppo disordinato (ride, ndr)”. “Angi, come angioletto”. tra metà’. Il pubblico conosce Marco Verratti calciatore, ma questioni di cuorE / Povia TMWma azine gCalcio2OOO http://www.povia.net/ 28

giorno. Attraverso il suo visitatissimo sito, Povia Povia tramuta il suono delle canzoni in parola scritta al servizio delle sue idee, ed a favore dei fan che possono al contempo essere aggiornati sulla lunga sequela dei suoi concerti. In atte- NUOVO sa del disco che uscirà nel 2015. Nemmeno il tifo per i colori nerazzurri, così comune a tanti cantanti, è scontato. L’Inter è qualcosa che Po- via sente fin nel profondo, e non poteva essere diversamente. Tra la nostalgia del passato per CONTRORDINE una Inter (e un paese) che non c’è più, e la spe- ranza di rivivere i successi e la gloria di cui il centenario corso interista è ricolmo. Fra Benito Lorenzi detto “Veleno” e la gestione Thohir, il INTERISTA Biscione dei record di Trapattoni e la guida tecnica di Mazzarri, una lunga e piacevole chiacchierata con Povia che, come al solito, non Cantautore da sempre usa mezzi termini per esprimere le sue opinioni. fuori dal coro, Povia Assolutamente mai banale, dicevamo.

si racconta. Fra il suo Ci parli del suo nuovo disco. Sembra essere rivoluzionario nella forma e nei contenuti. ultimo lavoro e la “Il disco si chiamerà Nuovo Contrordine Mon- passione per l’Inter. diale ma non è un disco rivoluzionario, la parola rivoluzione mi fa (sor)ridere. Il potere non è mai di Alessio Calfapietra cambiato e neanche migliorato. L’unico modo foto gentilmente concesse per combatterlo è ignorarlo, ironizzarlo o aggi- dall’Ufficio Stampa di Povia rarlo. Mai attaccarlo. Sarà un disco che toccherà comunque delle tematiche importanti perché la mia esigenza è di non parlare solo d’amore. Ci ssolutamente mai banale. sarà un brano molto particolare che eseguo già Povia suscita emozioni pur nei live e che si intitola ‘Io non sono democrati- senza avere un microfono in co’. È a favore dell’Italia”. mano. Anche se alla musica sostituisce ragionamenti che Perché ha deciso di autoprodurlo? A esulano dal contesto soffice e “I dischi in un certo senso li ho sempre autopro- sentimentale della canzone italiana. Povia fa dotti. Questo Cd in più lo auto distribuisco via critica sociale, punta dritto al cuore dei pro- posta, direttamente a casa di chi lo acquista, blemi e dice quello che pensa, ignorando i scrivendo il suo nome e indirizzo al mio ufficio dettami del politicamente corretto che troppo stampa. L’idea è partita dal fatto che, in passa-

spesso ingessano le discussioni e la vita di ogni foto ClaudioRanalli/Ufficio Stampa Povia questioni di cuorE / Povia TMWma azine gCalcio2OOO 29

“Il momento più bello è stato lo scudetto dell’88- 89 perché l’ho vissuto tutto, in casa e in trasfer- “Mazzarri e’ ta. Mi ricordo il gol di Matteoli dopo 11 secondi contro il Cesena e mi emoziono ancora. Quello un grande più brutto è quando vedo i giocatori che non giocano per la maglia. Fa male più dello scudet- allenatore” to perso il 5 maggio”.

Cerchi di riassumere in poche parole il signi- to, molte persone mi chiedevano come mai nel ficato di tifare Inter. negozio del loro paese non fosse arrivato il cd. “Quando ero piccolo come ho detto, mio pa- Così il problema ora è risolto. Sono arrivate ol- dre mi ha fatto innamorare di questa squadra e tre 2500 prenotazioni solo con Facebook ed ho quindi, già sentire il nome INTER, mi emoziona molte richieste anche all’estero”. perché mi ricorda la mia vita, la mia crescita. L’Inter c’è sempre stata in ogni cosa. L’Inter è Come sta andando il “Siamo italiani Tour”? l’Inter ma credo che sia così per ogni tifoso”. “Procede benissimo, anche quest’anno superere- mo le 25 date e sono contento perché mi fa ca- E’ soddisfatto della prima stagione di Maz- pire di essere apprezzato. Le piazze sono sem- zarri? pre piene fino alla fine perché non è un concerto “Mazzarri è un grande allenatore, è uno che ‘Take Away’ per capirci... Mi piace il contatto mette la squadra in campo con il cuore ed è con la gente, mi piace coinvolgerla nelle canzoni un grande tecnico. Purtroppo l’Inter ha questo e nelle tematiche e mi piace incontrarla nel dopo grosso problema, che i giocatori vanno e ven- concerto facendo le foto con tutti per poi pubbli- gono con troppa velocità, e anche volendo non carle. Le foto vengono fatte da Claudio Ranalli fanno in tempo ad amare questa maglia, questa che ci segue con molta passione”. storia, questa società e questi colori. Mazzarri non c’entra niente con la stagione che ha fatto Ci racconti come è diventato tifoso dell’Inter. l’Inter. Sarò retorico ma il calcio italiano in ge- “Mio papà mi portava sempre allo stadio e nerale ha perso l’identità”. così mi sono appassionato. Per un periodo ci ho anche giocato, mi allenava Benito Lorenzi, un A proposito di identità, ritiene che ci siano grande centravanti di mestiere degli anni ‘50. troppi stranieri? Poi, ad un certo punto nella mia vita, la musica “Sì, ma non per essere razzista. Lo sottolineo ha preso forma, ma ho sempre continuato con perché sennò l’Italiota medio farebbe 1+1. È passione a seguire l’Inter anche allo stadio. Per solo una questione di appartenenza e di cultu- non saltare nemmeno un derby mi ingegnavo in ra. Il calcio italiano ormai è uguale al calcio di tutti i modi”. ogni altro paese. Ogni partita è difficilissima da vincere e si gioca sugli errori millimetrici dell’av- Il momento più esaltante che ricorda da tifo- versario. Mi spiego, non vedo più il calcio all’ita- so, e quello peggiore. foto ClaudioRanalli/Ufficio Stampa Povia liana in cui Trapattoni metteva giù all’Inter una questioni di cuorE / Povia TMWma azine gCalcio2OOO 30

squadra di 8 nazionali e 3 stranieri che faceva- no la differenza. Diaz, Matthaus e Brehme erano la magia ma senza Berti, Serena, Matteoli, Fer- “Il calcio ri, Mandorlini, Bianchi, Bergomi col cavolo che vedevi il calcio italiano e i veri combattenti. Era italiano quella la figata, era quello l’orgasmo spirituale, la libidine. E c’erano altri esempi illustri”. ha perso

Del tipo? Anche se credo di intuirli... identità” “Mi ricordo Rijkaard, Gullit e Van Basten. Loro erano la fantasia del Milan ma senza Baresi, Evani, Ancelotti, Maldini... dove sarebbero an- pensa della spedizione italiana in Brasile? dati? Maradona ha ispirato giocatori che non “Beh per la seconda volta l’Italia non è andata erano fuoriclasse, perché dava qualcosa in più oltre il girone degli ‘amatoriali’e quindi le do- ma senza di loro il Napoli non era il Napoli. An- mande sono tante. Prandelli, come si dice, può che noi comunque abbiamo avuto i nostri Zola, avere sbagliato alcuni giocatori ma il motivo Baggio, Del Piero che hanno fatto emozionare principale è che i nostri nuovi gioielli non hanno il mondo”. dato il massimo. Secondo me mancava un po’ di ‘usato sicuro’. Ai mondiali ci vogliono più ve- E invece adesso? terani che giovani promesse. E poi l’Italia vince “Oggi non c’è nessuna differenza tra Marchisio il mondiale solo se io vinco Sanremo, come nel ed Iniesta, giocano uguale. Tra i due, come sfida 2006...” personale, vince chi è messo meglio in campo e chi sbaglia meno. Ma non c’è la differenza di “I bambini fanno ooh” è ormai celebre, ma i appartenenza calcistica. Il calcio italiano non è cori maleducati dei bimbi allo stadio? cambiato come tutti continuano a dire, il calcio “I bambini sono sempre bambini e se sono ma- italiano si è omologato al calcio di tutti gli altri leducati è perché qualcuno li ha educati male. paesi, tranne che al nostro”. I bambini vengono sempre strumentalizzati per ogni cosa... Che novità, vero?” Canterebbe l’inno dell’Inter? E se lo dovesse scrivere lei, come lo imposterebbe? Secondo lei Thohir può costruire una grande “L’inno dell’Inter che canto è sempre quello dei Inter? Le manca Moratti? Camaleonti (Cuore Nerazzurro) per una que- “Sì Thohir può costruire una grande Inter ma, lo stione di appartenenza e di emozione del testo. ripeto ancora, è sempre più difficile nel mondo Sì mi piacerebbe scriverlo e lo scriverei in modo del calcio, con questo sistema che paga ingaggi particolare. Lo impronterei sul fatto che chi non da urlo, riuscire a fare una squadra in cui tutti i ama questa maglia, non deve indossarla. Non lo giocatori insieme si impegnino con il cuore per accetterebbero mai mi sa (ride, ndr)”. la vittoria della maglia. Auguri a Thohir comun- que! Sì mi manca Moratti, è stato un presidente foto ClaudioRanalli/Ufficio Stampa Povia Lei ripete “Siamo italiani, su le mani”... cosa buono, a volte troppo, ma si è fatto voler bene questioni di cuorE / Povia TMWma azine gCalcio2OOO 31

da tutti”.

Ha già metabolizzato l’addio di Zanetti? “Spero che Vuole mandare un messaggio al Capitano? Zanetti per me è il giocatore e il mediano-attac- Zanetti cante più forte del mondo. L’esempio per tutti. Le persone come lui ti fanno restare sempre inna- rimanga morato di una squadra. Spero rimanga all’Inter per sempre”. per sempre

Che idea si è fatto dell’addio di Conte? Se- all’Inter” condo lei con Allegri la Juventus perderà molto? “Conte avrà avuto i suoi buoni motivi per andar via. Uno di questi può essere il fatto che la so- cietà non gli stesse fornendo una buona squadra per la prossima stagione e lui non se l’è sentita. Oppure qualche discussione con toni alti. Meglio così per noi dell’Inter. Allegri mi è sempre piaciu- to perché, anche se a volte pasticcia, sotto sotto si fa voler bene. La Juve è la società più difficile ed esigente quindi o Allegri vince da subito o lo manderanno via dopo qualche giornata”. era contro il Gubbio (finita 2-0). Il tifoso fio- rentino ha cuore per la squadra. Sono questi i Dedicò “Centravanti di mestiere” a Gilar- veri tifosi”. dino. Come giudica il suo trasferimento in Cina? Ripeterebbe la polemica con Marco Materaz- “Gila è forte e se ha deciso è perché ne ha piene zi? Adesso cosa si sentirebbe di dirgli? le scatole delle pressioni psicologiche del calcio “Ma no, fu un malinteso. Marco ci ha fatto vince- qui in Italia, penso bene! Credo che l’abbia fatto re i mondiali ed ha un carattere forte. Poi è come anche per guadagnare eh..però sono contento me, se deve dire qualcosa, la dice!” che, come italiano, diffonderà il nostro calcio in Cina”. Il calcio italiano è in crisi, come l’Italia e for- se la musica, quale ricetta consiglierebbe a E’ vero che lei è un simpatizzante della Fio- tutti e tre? rentina? “Sono un qualunquista consapevole e quindi ri- “Simpatizzo per la Fiorentina perché sto a Fi- spondo a questa domanda dicendo che le ricette renze e perché l’ho seguita in casa e in trasferta per uscire dalla crisi le avrei eccome, ma la vita quando retrocesse in C2. Era bello stare in una è troppo breve per sprecarla dietro ciò che non

foto Alessandro Pessana/Ufficio Stampa Povia foto curva con 15 mila persone, anche se la partita cambierà mai”. DUZ O IO R N P

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@RudiGarcia Mister Digitali: alla scoperta degli allenatori italiani più Attivi sui www.robertomancini.com Social network

hi l’ha detto che non si possa an- stesso sito www.mrallegri.com. Il bianco e nero, quasi dare in rete dalla panchina? Sono una premonizione del suo prossimo futuro, la fanno sempre più numerosi gli allenatori da padrone in una home a scroll verticale che ri- attivi su Internet e sui social net- percorre gli eventi più importanti della carriera in work. L’ultimo in ordine di tempo campo e in panchina del livornese. E tra chi siede C ad aggiungersi a questa lista è da poco in panchina c’è Filippo Inzaghi. L’allena- www.carloancelotti.net l’ex tecnico del Galatasaray Roberto Mancini, da tore del Milan ha bruciato le tappe anche sui social poco sostituito dal connazionale Prandelli. Il neo-nato network: nonostante non disponga ancora di un sito sito www.robertomancini.com fà della navigabilità il web, la sua pagina Facebook ha quasi triplicando suo punto di forza, con schede scorrevoli e gli imman- i numeri di Ancelotti. Inoltre non ci si può dimenti- cabili collegamenti ai profili social (nello specifico Fa- care dell’ex ct azzurro Marcello Lippi: il sito www. www.mrallegri.com cebook e Twitter) del mister di Jesi. Di sicuro impatto marcellolippi.org resta, però, tra i più aggiornati e sono le citazioni che accompagnano ogni immagine, fa dell’integrazione con i profili ufficiali del tecni- una soluzione grafica che possiamo ritrovare anche co viareggino l’aspetto chiave della sua fruibilità. su altri siti, addirittura quasi una peculiarità degli al- Rafa Benitez può contare su www.rafabenitez.com lenatori sul web. Ne è un maestro Carlo Ancelotti, tradotto in ben tre lingue diverse mentre Rudi Gar- che ha festeggiato la decima con il Real regalandosi cia ha un profilo Twitter - @RudiGarcia - seguito il portale www.carloancelotti.net. In particolare, la sua da oltre 50.000 follower. Infine, merita di essere rafabenitez.com pagina Facebook è diventata un vero punto di riferi- citato anche Roberto Bordin: l’allenatore in secon- mento per i tifosi del Real Madrid. Ha fatto parlare da dell’Hellas Verona si distingue per MR.2: l’app di sé anche Massimiliano Allegri, neo-allenatore che “permette una gestione innovativa e ottima- della Juventus e “proprietario” di un seguito quanto le delle partite di calcio per chi siede in panchina”. www.marcellolippi.org discusso profilo Twitter; i suoi tweet hanno alimentato Dopo Allegri, Ancelotti, Lippi e Mancini, chi sarà il a lungo il dibattito sulla autenticità, garantita dallo prossimo allenatore a sbarcare sui social network? SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 33 4a EDIZIONE A CASTIGLIONCELLO PARATA DI STELLE di Marco Conterio - foto Federico De Luca

t4 luglio 2014, Castiglion- cello. TuttoMercatoWeb.com ha organizzato una premia- zione con riconoscimenti vari. Presenti tanti calciatori dal I baby numero uno dell’Udi- nese, fino ad Angelo Palombo, passando da Sebastien De Maio, Giovanni Marchese, Dario Dainelli, Thomas Heurtaux, poi Andrea Bertolacci, Federico Ceccherini, Ezequiel Schelotto, Ibrahima Mbaye, Daniele Baselli. Poi tanti direttori sportivi come Carlo Osti, Giorgio Perinetti e Pantaleo Corvino, il presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivie- ri, poi Davide Nicola, ex tecnico del Livorno, giovani come e Lorenzo Ros- seti, rivelazioni dell’ultima B. E ancora, tanti agenti, quali Diego Tavano, Elio Letterio Pino, Andrea Pastorello, Giocondo Martorelli, Ulis- se Savini. Una manifestazione che ha riscosso, come ogni anno, tanti consensi tra il consueto aperitivo di benvenuto al Caffè Ginori, la se- rata al Porto Mediceo e tanti incontri di mer- cato. Perché il mercato nasce a Castiglion- cello, con la firma di Tuttomercatoweb.com... SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 34

Stefano Antonelli e Giocondo Martorelli

Diego Tavano Alessia Ventura SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 35

Giuseppe Accardi

Pantaleo Corvino con Fabrizio Ponciroli, direttore di Calcio2000 Dario Dainelli con la moglie SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 36

Giovanni Marchese con la compagna

Alessia Ventura con Michele Criscitiello Andrea Bertolacci con la compagna SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 37

Pino Letterio con Keita Baldé Diao

Fulvio Collovati e Giocondo Martorelli Cesare Di Cintio SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 38

Federico Pastorello

Alfredo Pedullà Eleonora Boi SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 39

Dainelli con il nuovo Calcio2000 Scuffet con il nuovo Calcio2000

Schelotto e Stefanelli con il nuovo Calcio2000 Corvino con il nuovo Calcio2000 SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 40

Federico Ceccherini e Davide Nicola Sebastian De Maio con la compagna

Ezequiel Schelotto con la compagna Una parte degli ospiti e dei premiati del TOP11 SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 41

Simone Scuffet Sebastian De Maio, Thomas Heurtaux e Dario Dainelli

Michele Criscitiello, Carlo Osti e Alessia Ventura Marco Davide Faraoni ed Alessia Ventura SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 42

Andrea Bertolacci, Ezequiel Schelotto, Alessia Ventura, Keita Baldé Diao SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 43

Tenerani, Pedullà e Butinar Michele Criscitiello, Davide Nicola, Alessia Ventura

Giorgio Perinetti Michele Criscitiello, Matteo Superbi, Alessia Ventura SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 44

Renzo Ulivieri riceve il premio Calcio200 da Fabrizio Ponciroli Michele Criscitiello, Fulvio Collovati ed Alessia Ventura

Marco Conterio consegna a Pantaleo Corvino il premio Firenze Viola con Michele Criscitiello ed Alessia Ventura Michele Criscitiello, Luca Serafini ed Alessia Ventura SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 45

Federico Ceccherini, Angelo Palombo, Alessia Ventura, Giovanni Marchese e Daniele Baselli SNAPSHOTMW/TOP 11 TMW 2014 TMWma azine gCalcio2OOO 46

DUZ O IO R Michele Criscitiello, Andrea Belotti, Ibrahima Mbaye, Lorenzo Rosseti ed Alessia Ventura N P

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dinese, o Pulici che chiamato LA RECENSIONE dal Torino si preoccupava di di Chiara Biondini tenersi il posto di operaio per un suo eventuale ritorno, o Conti che dava una mano Alla ricerca del al negozio della zia. Così la frase che diventa l’emble- calcio perduto ma di un’epoca è “giocare Autori: Nicola Calzaretta a pallone non è un lavoro”, Editore: Goalbook Edizioni pronunciata prima di tut- to dal padre di Castellini. icola Calzaretta, avvocato Calzaretta, però, non si di- e giornalista per il Guerin mentica di affrontare gli Sportivo, ha preso spunto epidosi ancora oscuri di dalla sua rubrica “Amarcord” quegli anni, le malattie e per raccontare quel calcio le morti precoci, “i contor- N perduto, soprattutto quello ni indefiniti di certe pratiche degli anni ‘70 e ‘80, quello che è passato dal mediche”, di quei misteri an- bianco e nero al colore. “Quello del passag- cora oggi non chiariti. E così gio delle magliette di lana a quelle in tessuti più trovano spazio in queste pa- moderne con le scritte degli sponsor”, come lo gine, le parole di Gabriella stesso autore afferma nell’apertura del libro. Bernardini, la vedova di L’intento non è dimostrare se quel calcio fosse Bruno Beatrice, scomparso migliore o peggiore di quello attuale, ma di a 39 anni per colpa del- vita. Fin da ragazzo ho amato il ciclismo, Bitos- riportare come questo sia rimasto nel cuore e la leucemia e la storia di si era il mio preferito. E del ciclismo ho sempre nell’immaginario di coloro che lo hanno vissu- Denis Bergamini, morto in apprezzato il lavoro dei gregari. Sono stato to fin da bambini, per ricordare e far rivive un incidente nell’89, in cir- educato così e mi sono sempre comportato così”. delle emozioni a quanti, oggi, hanno voglia di costanze contraddittorie. Paolo Pulici: “La Maratona mi faceva da bus- voltarsi indietro ed emozionarsi di nuovo. La C’è spazio, poi, per il sola, riuscivo a capire dove era la porta. Era storia non è raccontata, ma è ripercorsa attra- calciomercato e i retro- il mio gps personale. Con la gente granata verso la voce di coloro che quel calcio l’hanno scena raccontati da Ra- c’è sempre stato un raporto intenso. Dopo la vissuto da protagonisti, con le loro dichiarazio- maccioni e Moggi, il tut- partita giocata al Comunale andavo a casa ni rilasciate al Guerin Sportivo, nelle interviste to aperto con l’intervista a piedi in compagnia dei tifosi. Altri tempi”. realizzate per la rubrica “Amarcord”. In queste di Italo Cucci, che fa da : “Pesando al Mundial 38 interviste, per quasi 300 pagine comples- di Luciano Moggi e il racconto delle dolorose antipasto al resto delle storie. provo una sensazione strana, più oggi di allo- sive, impreziosite dalle illustrazioni di Marco vicende di Denis Bergamini e Bruno Beatrice. Questi gli assaggi del tipo di dichiarazioni ra. Guardo la foto della formazione del Ber- Finizio, troviamo tra i tanti Zoff, Bruno Conti, Non c’è solo il calcio giocato, ma la storia di chi e racconti confidenziali che si possono trova- nabeu e mi dico: ‘E io dove sono?’. La parti- Beccalossi, Paolo Pulici, Franco Baresi, Vialli, sognando di calciare un pallone doveva tene- re nel libro, “Alla ricerca del calcio perduto”. ta la vidi dalla tribuna stampa. Nel primo Bagni e Antognoni. Confidenze, confessioni e re i piedi piantati in terra, come Zoff che lavo- Gabriele Oriali: “Mi sono sempre sacrificato tempo ci fu il rigore e io ero rigorista della retroscena, segreti rivelati, comprese le parole rava in officina prima di debuttare in A con l’U- volentieri, non solo in campo, ma anche nella squadra, magari l’avrei sbagliato anch’io...”