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File .Pdf Da Scaricare PROGRAMMA SEZIONE CULTURALE (SETT./DIC. 2021) Cari amici, Vi informiamo delle visite previste per il III° quadrimestre 2021, condizioni epidemiologiche permettendo, che sono le seguenti: 02 settembre : Villa Medici (accademia di Francia), visita dei maestosi giardini e delle statue Gypsi Il giardino di Villa Medici, che si estende per più di 7 ettari da Nord a Sud, conserva ancora oggi in gran parte l’aspetto del XVI secolo. Quando, nel 1564, il cardinal Ricci acquistò la Casina Crescenzi situata sul “collis hortulorum”, il podere consisteva, molto probabilmente, in una semplice azienda agricola in mezzo a terreni coltivati a vigne. Vennero allora intrapresi grandi lavori di terrazzamento. Fu creato un giardino chiuso da mura attigue, a Nord, al vigneto di Santa Maria del Popolo, la cui pianta, divisa in sedici quadrati e sei parterre, era in armonia con i principi di composizione dell’epoca. Grazie ai lavori di irrigazione di Camillo Agrippa, matematico e ingegnere milanese, il luogo venne poi impreziosito con numerosi bacini e fontane. 24 settembre : Casa dei cavalieri di Rodi (Foro Romano/via Cavour). Dal XIII secolo la chiesa e il monastero dei Basiliani passarono in possesso del ramo ospitaliero dei Cavalieri di san Giovanni. Di questo passaggio non si conoscono i modi e i tempi esatti, ma il Catalogo di Torino nell'elenco delle chiese di Roma redatto attorno al 1320 indica: 203. Ecclesia sancti Basilii habet fratres hospitalis sancti Johannis 11. 204. Hospitale ipsorum fratrum ibidem habet 1 servitorem. Con la dispersione dei Cavalieri Templari, di cui gli Ospedalieri ereditarono le funzioni ed incamerarono gran parte delle proprietà, nel 1312, il Priorato romano dell'ordine si stabilì definitivamente a san Basilio, utilizzando come sede il cosiddetto palatium vetus, cioè il monastero basiliano. Risale al 1334 il più antico inventario delle proprietà dei Giovanniti (il Liber Prioratus Urbis S. Johannis Jerosol.). Interessa qui notare che, a parte i fondi rustici, il priorato possedeva 3 farmacie e 23 case nelle sue strette vicinanze, tra la Torre dei Conti e la Torre delle Milizie, coerentemente con le logiche immobiliar-militari dell'epoca, che tendevano a raggruppare le costruzioni civili e religiose all'ombra, per così dire, di castelli che potessero controllare il territorio circostante. 07 ottobre : Basilica di San Clemente (Via di San Giovanni in Laterano). La basilica di San Clemente a Roma, dedicata a papa Clemente I, sorge nella valle tra l'Esquilino e il Celio, sulla direttrice che unisce il Colosseo al Laterano, nel rione Monti. Ha la dignità di basilica minore. Attualmente è retta dalla provincia irlandese dei domenicani. La basilica che oggi vediamo è stata edificata nel XII secolo ed è collegata al convento domenicano. Il complesso riveste una grande importanza perché si trova al di sopra di antichi edifici interrati per due livelli di profondità, il più antico dei quali risale al I secolo d.C.; i due livelli al di sotto dell'attuale basilica sono stati riscoperti e portati alla luce dal 1857 grazie a padre Joseph Mullooly O.P., allora priore del convento. I tre livelli sono, dall'alto: (1) la basilica attuale, medioevale; (2) la basilica antica, in un edificio già dimora di un patrizio romano; (3) un insieme di costruzioni romane di epoca post-neroniana. Ad un quarto livello sotto i precedenti appartengono tracce di costruzioni romane più antiche. Queste sovrapposizioni, che si riscontrano in altri edifici romani, sono avvenute in modo particolarmente evidente in virtù delle notevoli sedimentazioni dovute alla posizione (la valle tra i colli Esquilino e Celio) ed a particolari avvenimenti storici (l'incendio neroniano, il saccheggio di Roberto il Guiscardo). I primi due livelli sotterranei sono stati portati alla luce e consolidati, e sono oggi in buona parte comodamente percorribili e visitabili. La ricchezza di elementi architettonici, artistici e storici, comprendenti l'arco di vita di quasi tutta l'era cristiana, ne fa un monumento unico nella storia dell'arte di Roma. 21 ottobre : Castel Sant’Angelo Castel Sant'Angelo (o Mole Adrianorum o Castellum Crescentii nel X-XII sec.), detto anche Mausoleo di Adriano, è un monumento di Roma, situato sulla sponda destra del Tevere di fronte al pons Aelius (attuale ponte Sant'Angelo), a poca distanza dal Vaticano, tra il rione di Borgo e quello di Prati; è collegato allo Stato del Vaticano attraverso il corridoio fortificato del "passetto". Il castello è stato radicalmente modificato più volte in epoca medievale e rinascimentale. Proprietà demaniale dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma. 07 novembre : Colosseo e Foro Romano Il Parco archeologico del Colosseo è stato creato come Istituto autonomo MiBACT nel 2017 e comprende l’Anfiteatro Flavio, l’area del Foro Romano e del Palatino, la Domus Aurea sul colle Oppio, l’arco di Costantino e la Meta Sudans nella valle del Colosseo. Con più di 7 milioni di ingressi nel 2017, il sito è tra i più visitati nel mondo e il primo in Italia. Il parco custodisce e valorizza alcune tra le più importanti testimonianze archeologiche della storia della civiltà occidentale, dalla fine dell’età del Bronzo all’età contemporanea. Foro Romano Largo della Salara Vecchia 5/6Situato tra le pendici del Campidoglio, dell'Esquilino e del Palatino, il Foro Romano conserva le più significative testimonianze della storia politica e religiosa della città antica. La piazza del Foro fu pavimentata alla fine del VII secolo a.C., dopo la bonifica della palude che originariamente occupava la valle, divenendo così il cuore della vita pubblica romana per oltre un millennio. 21 novembre : Ostia Antica Come racconta il suo stesso nome (da ostium, “foce”), l’antica città di Ostia deve la sua esistenza alla vicinanza del Tevere e del mare. Un tempo, infatti, prima della rovinosa alluvione del 1557, il corso del fiume era assai diverso dall’attuale e costeggiava il lato nord dell’abitato, mentre ora ne tocca solo un breve tratto a ovest. Anche il mare, anticamente, era più vicino di oggi. Secondo la tradizione, il re di Roma Anco Marzio fondò Ostia nel 620 a.C. per sfruttare le saline alla foce del Tevere. I resti più antichi finora noti sono però successivi, cioè della seconda metà del IV secolo a.C.: si tratta delle rovine di un impianto fortificato (castrum) in blocchi di tufo, costruito dai coloni romani per difendere la foce del Tevere e la costa laziale. 05 dicembre : Metrò San Giovanni Aperta nel 2018, la stazione della metropolitana della linea C San Giovanni è la prima stazione allestita come museo nella città di Roma, sull’esempio di diversi celebri precedenti, come la fermata Museo a Napoli. Prima ma non ultima, visto il progetto di inaugurare nei prossimi anni delle stazioni-museo anche alle fermate di Amba Aradam e Fori Imperiali: del resto, è difficile pensare di non farlo, considerando l’eccezionale patrimonio archeologico che emerge durante gli scavi per la costruzione di una fermata della metropolitana. Gli scavi ad ampio raggio di una nuova stazione, infatti, possono costituire una importante occasione per approfondire la storia e le fasi di un contesto urbano: nel caso di San Giovanni, tale indagine ha riguardato una superficie di 3000 m2 per una profondità di circa 27 m: un campione urbano di grande rilevanza. I risultati di questa indagine sono oggi esposti nell’area della stazione metropolitana, curata dagli esperti del Parco Archeologico del Colosseo assieme a Metropolitane per Roma e Atac: oggi, arrivare alla banchina della metro C San Giovanni e salire verso la superficie non significa soltanto viaggiare in senso geografico, ma anche compiere un viaggio di centinaia di migliaia di anni. 09 dicembre : Domus Aurea L’imperatore Nerone dopo il devastante incendio del 64 d.C., che distrusse gran parte del centro di Roma, iniziò la costruzione di una nuova residenza, che per sfarzo e grandiosità passò alla storia con il nome di Domus Aurea. Progettata dagli architetti Severus e Celer e decorata dal pittore Fabullus, la reggia era costituita da una serie di edifici separati da giardini, boschi e vigne e da un lago artificiale, situato nella valle dove oggi sorge il Colosseo. I nuclei principali del palazzo si trovavano sul Palatino e sul colle Oppio ed erano celebri per la sontuosa decorazione in cui a stucchi, pitture e marmi colorati si aggiungevano rivestimenti in oro e pietre preziose. L’enorme complesso comprendeva, tra l’altro, bagni con acqua normale e sulfurea, diverse sale per banchetti, tra cui la famosa coenatio rotunda, che ruotava su se stessa, e un enorme vestibolo che ospitava la statua colossale dell’imperatore nelle vesti del dio Sole. Dopo la morte di Nerone i suoi successori vollero cancellare ogni traccia dell’imperatore e del suo palazzo. I lussuosi saloni vennero privati di rivestimenti e sculture e riempiti di terra fino alle volte per essere utilizzati come sostruzioni per altri edifici. Le parti oggi visitabili sono quelle sul colle Oppio: ambienti probabilmente destinati a feste e banchetti che furono interrati rimanendo sconosciuti sino al Rinascimento. Solo allora, dopo alcuni ritrovamenti fortuiti, artisti appassionati di antichità come Pinturicchio, Ghirlandaio, Raffaello e Giulio Romano iniziarono a calarsi dall’alto in quelle “grotte sotterranee”, per copiare i motivi decorativi che esse conservavano e che, proprio dalla loro collocazione, presero il nome di “grottesche”. Ancor oggi il termine di “pittura a grottesche” è utilizzato per indicare un genere, diffuso soprattutto nel XVI secolo, che riprende, rielaborandoli e reinterpretandoli in maniera ludica e fantasiosa, i motivi della decorazione parietale romana. Vi informeremo in tempo utile, sugli appuntamenti e sulle modalita’ di prenotazione. .
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