DALLA TORRE ALLA TORRE PIEZOMETRICA a Cura Di Antonella Greco
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STORIA DELL’URBANISTICA 5/2013 DALLA TORRE ALLA TORRE PIEZOMETRICA a cura di Antonella Greco EDIZIONI KAPPA STORIA DELL’URBANISTICA 5/2013 STORIA DELL’URBANISTICA ANNUARIO NAZIONALE DI STORIA DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO Fondato da Enrico Guidoni Anno XXXII - Serie Terza 5/2013 ISSN 2035-8733 DIPARTIMENTO INTERATENEO DI SCIENZE, PROGETTO E POLITICHE DEL TERRITORIO DEL POLITECNICO DI TORINO DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITÀ DI “ROMA TRE” DIPARTIMENTO DI STORIA, DISEGNO E RESTAURO DELL’ARCHITETTURA, SAPIENZA-UNIVERSITÀ DI ROMA DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITÀ “FEDERICO II” DI NAPOLI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E ARCHITETTURA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Comitato scientifico Nur Akin, Sofia Avgerinou Kolonias, Clementina Barucci, Carla Benocci, Claudia Bonardi, Marco Cadinu, Jean Cancellieri, Carmel Cassar, Teresa Colletta, Antonella Greco, Paolo Micalizzi, Amerigo Restucci, Costanza Roggero, Carla Giuseppina Romby, Tommaso Scalesse, Eva Semotanova, Ugo Soragni, Donato Tamblè Redazione Federica Angelucci, Claudia Bonardi, Marco Cadinu,Teresa Colletta, Gabriele Corsani, Antonella Greco, Stefania Ricci, Laura Zanini Segreteria di Redazione Irina Baldescu, Giada Lepri (coordinatrice), Raimondo Pinna, Luigina Romaniello, Maurizio Vesco Corrispondenti Eva Chodejovska, Vilma Fasoli, Luciana Finelli, Maria Teresa Marsala, Francesca Martorano, Adam Nadolny, Josè Miguel Remolina Direttore responsabile: Ugo Soragni I contributi proposti saranno valutati dal Comitato scientifico che sottoporrà i testi ai referees, secondo il criterio del blind peer review Segreteria: c/o Stefania Ricci, Associazione Storia della Città, Via I. Aleandri 9, 00040 Ariccia (Roma) e-mail: s.ricci@storiadellacittà.it Copyright © 2014 Edizioni Kappa, piazza Borghese, 6 - 00186 Roma - tel. 0039 066790356 Amministrazione e distribuzione: via Silvio Benco, 2 - 00177 Roma - tel. 0039 06273903 Impaginazione e Stampa: Tipografia Ceccarelli s.n.c. - Zona Ind. Campomorino - 01021 Acquapendente (VT) Tel. 0763.796029 / 798177 - [email protected] - www.tipografiaceccarelli.it Autorizzazione del Tribunale di Roma del 29-4-1982 n.174 In copertina: Giorgio De Chirico Il Mistero di Manhattan, 1973, courtesy Fondazione Giorgio e Isa De Chirico STORIA DELL’URBANISTICA 5/2013 DALLA TORRE ALLA TORRE PIEZOMETRICA a cura di Antonella Greco EDIZIONI KAPPA INDICE 7 Ugo Soragni Editoriale 11 Antonella Greco Introduzione 15 Maria Raffaella Menna Dalla torre immaginata alla torre rappresentata 41 Claudia Bonardi Le case alte nelle terre occitane:abitazioni della nobiltà dei pascoli in Valle Maira 87 Lorenzo Mamino Torri neogotiche e paesaggio dell’ottocento cuneese 103 Laura Zanini La torre ed il tempo: simbologia urbana e ruolo nella città delle torri orologio 129 Antonella Greco Ricostruire il campanile di S. Marco: un libello di Guglielmo Calderini 171 Marzia Marandola Le torri per l’attraversamento elettrico (1952-56) dello stretto di Messina 183 Lorenzo Ciccarelli Innocenzo Sabbatini e una torre per San Leopardo a Osimo RICERCHE 195 Federica Angelucci La moderna vocazione industriale del Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli: le matrici delle trasformazioni da organismo archeologico ad opificio novecentesco EDITORIALE Il quinto numero della Terza serie (2014) di “Storia dell’urbanistica” è dedicato ad un tema di ricerca riconoscibile senza incertezze tra quelli che hanno contribuito maggiormente, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, al consolidamento della storia urbanistica in- tesa come settore d’indagine caratterizzato da contenuti, strumenti e metodologie pecu- liari, volti a riconoscere ed approfondire le intenzionalità progettuali presenti nelle tecniche di formazione, consolidamento e sviluppo degli spazi della città medievale. Nel volume Arte e urbanistica in Toscana 1000-1315, pubblicato nell’ormai lontano 1970, Enrico Guidoni affrontava la questione delle costruzioni medievali a torre, soffermandosi, per la prima volta nella storiografia moderna, sulla loro importanza ai fini del riconosci- mento di una “estetica” delle piazze e delle vie della città tra XII e XIII secolo, dimo- strandone, a partire da alcune città toscane (Lucca, Pistoia, Volterra, Grosseto), il valore strutturale e prospettico. Con tale contributo, ancor oggi meritevole, a distanza di quasi mezzo secolo, di meditate riflessioni e riletture, Guidoni metteva adeguatamente in luce, con un taglio d’indagine si- stematicamente comparativo, il legame esistente tra le piazze e gli edifici ad esse prospi- cienti, all’interno del quale assegnava alle torri ed ai campanili (in particolare nel capitolo denominato Il quadrato sull’angolo) un ruolo decisivo ai fini della costruzione di spazi percettivamente equilibrati, incentrati sulla prevalenza della veduta angolare in opposi- zione a quella frontale. Nel caso di Lucca osservava, in particolare, come “l’equilibrio volumetrico, inteso sempre come punto di sospensione di un discorso ampiamente dinamico e relazionato allo spazio della città circostante, si ristabilisce considerando come asse di visione l’angolo stesso, su cui poggia il campanile” (p. 83). Altrove, soffermandosi sulle torri dell’aristocrazia feudale, ne metteva in luce l’importanza quali capisaldi dei procedimenti di regolarizzazione dei profili stradali, sottolineandone la centralità rispetto all’intendimento di intervenire razionalmente, a partire dalla fine del XII secolo, sul tessuto curvilineo più antico, distintivo di una viabilità di estrazione “organica”, dimostrando, con una chiarezza argomentativa ancor oggi sorprendente, la crescente af- fermazione di geometrie a spezzata, indizio della superiorità estetica e funzionale ormai rag- giunta dalla strada tendenzialmente rettilinea su quella curva, quest’ultima ritenuta dai contemporanei retaggio di una fase arretrata ed arcaica. Più recentemente, con gli atti dei tre convegni dedicati alla città e all’edilizia medievali svoltisi nel 1990, nel 1992 e nel 1996, curati da Guidoni e da Elisabetta De Minicis e pub- blicati, rispettivamente, sulla rivista “Storia della città” (52, 1990) e nella collana Museo 8 EDITORIALE della città e del territorio di Vetralla (Roma, 1996 e 2001), si presentavano alla comunità scientifica i risultati di un numero elevatissimo di studi dedicati al tema dell’edilizia me- dievale italiana ed europea, intrapresi e sviluppati nel corso dei due decenni precedenti. Tra di essi emergevano numerosi contributi dedicati alle torri, divenute nel frattempo ter- reno di lavoro, spesso convergente o dotato comunque di margini non trascurabili di so- vrapponibilità e di interdisciplinarietà, per archeologi, architetti, storici della città, archivisti. Il presente numero di “Storia dell’urbanistica” propone, all’interno di una rivisitazione di tale argomento, contributi che, da un lato, si riallacciano alle linee di ricerca sulla città me- dievale maggiormente fondate e sperimentate e, dall’altro, affrontano il tema dell’evolu- zione di cui sono protagoniste le costruzioni a sviluppo verticale in età moderna e contemporanea, con una specifica attenzione alla loro rivisitazione in chiave storicistica e alla loro rappresentazione artistica, al loro adattamento ad impieghi funzionalmente ade- guati alle nuove esigenze della città, al loro valore simbolico ed evocativo. Contribuendo, da ultimo, alla comprensione di alcune delle radici che dobbiamo riconoscere essere alla base dell’attualità presente delle costruzioni a torre, sempre più additate, con il sostegno di argomenti correlati all’economia nel consumo del suolo che non ne esauriscono il signifi- cato più profondo (da ricercarsi ricorrendo viceversa a motivazioni più complesse e strati- ficate, correlabili alla stessa concezione dell’organismo urbano quale insieme inscindibile di componenti di estrazione diversissima), come uno dei temi maggiormente cruciali del- l’architettura e dell’urbanistica dei nostri tempi. Ugo Soragni EDITORIALE 9 Editorial The fifth issue of the Third series (2014) of “Storia dell’Urbanistica1” focuses on one of the research topics that have without the shadow of a doubt contributed more than anything else, from the second half of the last century, to the consolidation of urban history regarded as a field of research characterized by particular contents, tools and methodologies aimed at recognizing and studying the planning intents behind the techniques used in the planning, consolidation and development of spaces in the medieval town. In “Arte e urbanistica in Toscana 1000-1315”, published as far back as 1970, Enrico Guidoni addressed the issue of medieval tower buildings. He was the first scholar in mod- ern historiography to enlarge on the importance of said towers with a view to acknowl- edging the “aesthetic value” of squares and streets in towns between the twelfth and the thirteenth century, thus proving, based on the study of some towns in Tuscany (Lucca, Pis- toia, Volterra, Grosseto), the significance of the aforementioned tower buildings in terms of structure and perspective. By contributing such carefully considered reflections and interpretations – which are still praise-worthy after almost half a century - Guidoni, by carrying out his research on a sys- tematically comparative basis, adequately highlighted the connection between the squares and the buildings overlooking them and further ascribed a decisive role to towers and steeples (in particular, see the chapter “Il quadrato sull’angolo”-[i.e., “The square