Valutazione Del PTA in Relazione Alla Direttiva Quadro Europea (WFD 2000/60/CE)

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Valutazione Del PTA in Relazione Alla Direttiva Quadro Europea (WFD 2000/60/CE) INTERPRETAZIONE DEI DATI AMBIENTALI IN RELAZIONE ALLA EVOLUZIONE DELLO STATO DELLE RISORSE IDRICHE VERSO GLI OBIETTIVI DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE Tematica 4 – Valutazione del PTA in relazione alla Direttiva Quadro europea (WFD 2000/60/CE) Relazione tecnica finale SC 02 - Area delle attività regionali per l’indirizzo e il coordinamento in materia ambientale SS 02.06 – Qualità acque superficiali e sotterranee Funzione: Coll. tecnico professionale Data: Firma: Nome: Teo Ferrero Redazione Funzione: Coll. tecnico professionale Data: Firma: Nome: Antonietta Fiorenza Funzione: Responsabile S.S. 02.06 Verifica Data: Firma: Nome: Elio Sesia Funzione: Responsabile S.C. 02 Approvazione Data: Firma: Nome: Claudia Occelli Pag. 2 di 130 PREMESSA ....................................................................................................................5 FILONE 4A - DEFINIZIONE DELLE TIPOLOGIE FLUVIALI E DEI CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DEI SITI DI RIFERIMENTO............................................................7 Individuazione delle ecoregioni................................................................................8 Applicazione del sistema A.....................................................................................12 Attribuzione dell’Ecoregione...............................................................................17 Attribuzione della tipologia in base alla dimensione del bacino sotteso ........17 Attribuzione della tipologia in base all’altitudine ..............................................19 Attribuzione della tipologia in base alla composizione geologica del bacino 20 Attribuzione della tipologia A..............................................................................24 Attribuzione dei Tipi individuati con il Sistema A ai Punti di Monitoraggio della Rete Regionale delle acque superficiali ..............................................................28 Applicazione sperimentale del sistema B..............................................................35 Individuazione e verifica dei fattori opzionali più indicati da utilizzare nell’applicazione della tipologia con il sistema B e verifica della relativa copertura e disponibilità......................................................................................36 Quota ..................................................................................................................38 Dimensione del bacino........................................................................................38 Pendenza/ granulometria substrato ....................................................................38 Composizione geologica del substrato ..............................................................40 Clima/ Regime idrologico ....................................................................................41 Attività sperimentali relative all’applicazione delle Linee Guida del Ministero dell’Ambiente per la tipizzazione ........................................................................43 Elenco preliminare dei Tipi presenti in Piemonte ................................................47 Considerazioni tecnico-operative relative alla fase di attribuzione delle tipologie fluviali ai corsi d’acqua ........................................................................................55 Verifica della coerenza delle tipologie individuate................................................62 Elementi di tecniche di analisi dei dati in Ecologia ...........................................63 Macrobenthos.......................................................................................................65 Base dati.............................................................................................................65 Comunità tipica ...................................................................................................66 Cluster analysis...................................................................................................66 Fauna Ittica............................................................................................................67 Pag. 3 di 130 Base dati.............................................................................................................68 Cluster analysis...................................................................................................68 Risultati ottenuti ...................................................................................................68 Criteri per l'individuazione dei siti di riferimento ..................................................71 FILONE 4B - INDAGINE PROPEDEUTICA ALL’IDENTIFICAZIONE E SUCCESSIVA DESIGNAZIONE DEI CORPI IDRICI ARTIFICIALI (AWB) E FORTEMENTE MODIFICATI (HMWB)...................................................................................................76 Definizione criteri per l’identificazione dei corpi idrici artificiali..........................76 Canali artificiali.....................................................................................................76 Definizione dei criteri per l’identificazione dei canali artificiali significativi ...........78 Metodologia di selezione ....................................................................................80 Applicazione della metodologia...........................................................................81 Definizione criteri per l’identificazione dei corpi idrici fortemente modificati....98 Invasi .....................................................................................................................98 Definizione dei criteri per l’identificazione degli invasi artificiali significativi ........98 Metodologia di selezione ..................................................................................100 Corsi d’acqua fortemente modificati ................................................................113 Prima individuazione di tratti fluviali con pressioni idromorfologiche.................121 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE .............................................................................126 BIBLIOGRAFIA...........................................................................................................128 ALLEGATI Allegato 1 - Comunità macrobentoniche tipiche dei punti di monitoraggio della Rete Regionale Pag. 4 di 130 PREMESSA Le attività che sono state intraprese nell’ambito del presente progetto si muovono nell’ottica dell’implementazione della Direttiva 2000/60/CE da parte del Governo italiano e della Regione Piemonte. Il presente progetto è nato nell’ambito di un contesto di riferimento normativo complesso e non definito, che si è evoluto durante lo svolgimento delle attività. In assenza di Linee Guida nazionali relative all’applicazione della Direttiva, l’obiettivo iniziale del progetto era quello di identificare i Tipi fluviali per il Piemonte attraverso l’applicazione del sistema A, contribuire all’identificazione delle tipologie fluviali seguendo il sistema B, valutare, sperimentare ed eventualmente integrare le metodologie disponibili per l’individuazione dei siti di riferimento. Durante lo svolgimento del presente progetto però sono emersi elementi che hanno determinato alcune modifiche sullo svolgimento delle attività; infatti il Ministero ha formulato nel dicembre del 2006 le Linee Guida per la Tipizzazione, in seguito all’attivazione nei mesi precedenti dello stesso anno di un tavolo tecnico di discussione. Questo ha determinato che le attività relative al secondo anno del presente progetto si sono poste l’obiettivo di applicare in via preliminare le Linee Guida al fine di giungere ad una prima definizione dell’elenco dei Tipi fluviali che si ottengono per il Piemonte con la metodologia proposta dal Ministero. In questa relazione sono quindi riportate sia le attività sperimentali di applicazione del sistema A e B per la definizione dei Tipi fluviali precedenti l’emanazione delle Linee Guida ministeriali, sia le attività successive indirizzate alla definizione dei Tipi attraverso l’applicazione della metodologia proposta nelle Linee Guida. Nel progetto sono stati anche affrontati alcuni specifici aspetti riguardanti i corpi idrici artificiali e i corpi idrici fortemente modificati, per i quali la Direttiva prevede disposizioni specifiche. Le attività sono articolate in 2 filoni d’indagine: Tematica 4 Valutazione del PTA in relazione alla Direttiva Quadro europea (WFD 2000/60/CE) Filone 4A Filone 4B Definizione delle tipologie fluviali e dei criteri Indagine propedeutica all'identificazione per l'individuazione dei siti di riferimento e successiva designazione dei corpi idrici artificiali (AWB) e fortemente modificati (HMWB) Pag. 5 di 130 Ad un dettaglio maggiore le attività sono articolate in fasi: Filone 4A Definizione delle tipologie fluviali e dei criteri per l'individuazione dei siti di riferimento Fase 4A.1 Individuazione delle ecoregioni Fase 4A.2 Applicazione del sistema A Fase 4A.3 Applicazione sperimentale del sistema B Fase 4A.4 Verifica della coerenza delle tipologie individuate Fase 4A.5 Criteri per l'individuazione dei siti di riferimento Filone 4B Indagine propedeutica all'identificazione e successiva designazione dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati Fase 4B.1 Definizione criteri per l'identificazione dei corpi idrici artificiali Fase 4B.2 Definizione dei criteri per l'individuazione degli HMWB L’evoluzione del progetto, dettata dall’emanazione delle Linee Guida per la tipizzazione da parte del Ministero, ha inciso sulle Fasi 4A.3, 4A.4 e 4A.5.
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