INTRODUZIONE IL RITORNO DEL GRANDE TOPO

Nella prima storia di Per fortuna, in contemporanea con questa ritmo sincopato delle strisce: una gag, un mo- mutazione di temi e di toni, c’è un autore di mento di suspense ogni quattro vignette, e si scritta e disegnata da fumetti che da quest’altro lato dell’Oceano si passa alla strip successiva. Romano Scarpa, l’autore è nutrito delle fascinose avventure di Mickey I più non si scompongono e pensano che una ed è pronto a supplire alla carenza america- nuova storia made in USA sia appena appro- si finge americano. na. Eccolo all’opera, mentre sovrappone, in un data sulle pagine del pocket. Ne hanno buo- silente anonimato, la sua epica percezione di- ni motivi, poiché nel realizzare una composita sneyana a quella di Gottfredson, del quale ha sceneggiatura piena di flashback e di colpi di assimilato al meglio la lezione. scena, l’autore si mimetizza, umilmente ma “È uno straccione educatissimo” scrive Romano Scarpa in questo Questo autore è Romano Scarpa. anche orgogliosamente, dietro un’apparenza bozzetto del 1956, dove tratteggia di cartoonist americano. Finge di scrivere una per la prima volta Tapioco Sesto. LE STRISCE MADE IN VENICE storia a strisce e ne riprende fedelmente le ap- parenze. Il suo desiderio, non troppo latente, è Nel 1956, gli ignari lettori italiani non si stupi- omano Scarpa ha appena cominciato a scono più di tanto quando aprendo il n. 142 del darsi da fare con Topolino e già si can- Alla fine di una battaglia all’arma bianca, Topolino tascabile vi trovano in apertura la pri- dida come il vero erede della tradizio- Topolino e il supposto Duca Felini restano R ma parte di Topolino e il mistero di Tapioco Se- ne del avventuroso degli anni senza vestiti. E il ribaldo rivela la sua identità sto, che si riallaccia nello spirito alle gesta del di Pietro Gambadilegno dalla protesi lignea ruggenti. All’epoca, storia dopo storia, quell’in- Mickey Mouse classico, costruita com’è col che rimpiazza il piede destro. dimenticabile Topo in braghette rosse confer- quotidiani americani, si trasformano in auto- mava il suo temperamento irrequieto. Da solo, conclusive. A quel punto la Grande Avven- o accompagnato dai fidatissimi amici Orazio e tura lascia il posto alla battuta; il Topolino dei Pippo, non perdeva occasione per lanciarsi nel- quotidiani, che Gottfredson continua comun- le imprese più improbabili e spericolate. que a disegnare, non è più lo stesso. Negli episodi a strisce realizzati dalla mano L’anno 1956 è il primo a presentare, nella sua felice di , il “piccolo gran- totalità, un Mickey Mouse attore di strisce pri- de Topo” degli anni Trenta si arruolava come ve di continuità narrativa. agente della polizia segreta, scombinava i pia- Era stata l’agenzia distributiva a imporlo, il fa- ni di scienziati folli, solcava i cieli a bordo di moso King Features Syndicate, certo che i let- velivoli e cavalcava nel West. Questa glorio- tori avessero perso l’attitudine a seguire avven- sa epopea, che si avvale della collaborazione ture sviluppate in qualche mese. Ormai i perso- ai soggetti di Merrill DeMaris e Ted Osbor- naggi buffi dovevano interpretare sketch “usa e ne, sembra però sgretolarsi quando le strisce getta”; il successo di Blondie, Beetle Bailey o dei a continuazione di Mickey Mouse, nate per i Peanuts corroboravano questa tesi.

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Rattone agli animali di compagnia amabili ma sceneggiature di : le altre due perniciosi, come Bobo l’elefantino, lo struzzo precedenti sono Paperino e i gamberi in salmì Oscar o la leonessa Lea. e Paperino e l’amuleto di Amundsen, entram- È la prima volta che Scarpa si cimenta nell’e- be uscite sul tascabile mondadoriano in quel- sercizio di tenere sul filo del rasoio il letto- lo stesso anno. re con un personaggio dalla dubbia identità. Lo farà di nuovo in Topolino e la Dimensione Nuovi scenari Delta col debutto di Atomino Bip Bip, l’ato- mo antropomorfo ingrandito due birilliardi di Anche per dimostrare al direttore del tasca- volte; o con lo Smitty di Topolino imperato- bile, Mario Gentilini, cosa sono capaci di fare re della Calidornia, col Geronimo di Topoli- Topolino e Pippo nelle sue mani, Scarpa si im- Bozzetto per la moneta no e l’uomo di Altacraz, perfino col Samue- pegna molto per scrivere una sceneggiatura della Pampania confrontato con la vignetta definitiva. le di Topolino e la sindrome visionaria, tarda agile, dinamica e densa di fatti. In men che avventura scritta da Silvano Mezzavilla, e non si dica, i due amici sono spediti nel pic- quello di essere considerato da chi legge al pari questa sua scelta: “In occasione di Tapioco Se- col Barnaba di Topolino e l’artista vagabondo, colo, ricco ma arretrato Paese di Pampania. dei Maestri che hanno realizzato il Mickey da sto, chiesi espressamente alla Disney il permes- scritta da Carlo Panaro. È una versione “alla Disney” della leggenda- lui amato e avidamente consumato. so di apporre ogni tanto la firma “Walt Disney”. Topolino e il mistero di Tapioco Sesto, prima ria Ruritania, descritta nel romanzo di An- Nell’anno di grazia 1956 tutti ne ignorano an- Mi risposero - conservo ancora la lettera - di- storia di Topolino completamente scritta e thony Hope Il prigioniero di Zenda (The Pri- cora le identità anagrafiche, che si riveleran- cendo che se la Mondadori non aveva niente disegnata dall’autore (che si occupa anche soner of Zenda, 1894), dove si racconta la no per quelle di Floyd Gottfredson, in forza in contrario, potevo farlo tranquillamente. La- dell’inchiostrazione), debutta in due punta- strategia messa in moto dal malvagio Rupert appunto per strisce giornaliere, e di Manuel vorai moltissimo per cercare di fare storie che, te nel luglio 1956. In totale è la terza sto- di Hentzau per usurpare il trono di quell’a- Gonzales, grande disegnatore delle dettagliate quanto a intrecci e umanità di fondo, potessero ria del Maestro veneziano a non valersi delle sfittico staterello. tavole settimanali del Topo. Nel 1956, è vero, essere scambiate per originali di Gottfredson”. Prima che Scarpa elabori questa trama, To- si sospetta già che non sia Walt Disney in per- Quello di Scarpa è un vero atto d’amore, com- polino era già stato calato nel ruolo del sosia sona a realizzare tutte quelle vignette di Mi- piuto in un momento storico nel quale i fumet- del re nella storia a strisce di Gottfredson To - ckey Mouse, sommate a quelle delle altre serie ti non godono della considerazione che oggi polino sosia di re Sorcio (Mickey Mouse as His coeve come o Treasury of Classic viene loro comunemente riconosciuta. Royal Highness, 1937-38), ispirata a sua volta Tales. Una tale mole di lavoro e di creatività, considerando anche i disegni animati, non sa- VIAGGIO IN PAMPANIA rebbe umanamente concepibile nemmeno per il “mago”, quale Walt è considerato. L’influenza delle strisce classiche aleggia per Del resto nelle storie a fumetti compare rego- la prima volta, nel corpus scarpiano, proprio larmente la firma “Walt Disney”. Per questo in Topolino e il mistero di Tapioco Sesto, dove motivo, anche lo stesso Scarpa sente la neces- il protagonista incontra un senzatetto dall’i- sità di apporla di quando in quando nelle sue vi- dentità sconosciuta. È un vecchietto regredi- gnette. Gli preme dimostrare che le storie da to all’infanzia e incline a non osservare le rego- Prima della Pampania, Topolino aveva lui concepite a Cannaregio, nella laguna vene- le condivise. Da questo lato ricorda un po’ al- visitato lo staterello di Gran Tassonia nella ta, sono partecipi dello stesso spirito della fab- tri personaggi già presenti nelle strisce del To- storia a strisce di Gottfredson Topolino sosia di brica dei sogni ubicata a Burbank, in California. polino di Gottfredson: dal Selvaggio Giovedì re Sorcio (Mickey Mouse as His Royal Highness, Ecco come Scarpa ricordava in un’intervista al primo Eta Beta, dall’avo Don Castriziano 1937-38), dalla quale sono tratte queste vignette.

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Illustrazione di per la ristampa di Topolino e il mistero di Tapioco Sesto su I Grandi Classici Disney n. 321 dell’agosto 2013.

da una delle ben sei trasposizioni filmiche del romanzo, realizzate tra il 1913 e il 1979. La più classica, e praticamente coe- va al Sosia di re Sorcio, è distribuita nei cinema proprio nel 1937. La Ruri- tania di Tapioco Sesto è, però, anco- ra più beffarda sia di quella di Hope sia di quella di Gottfredson, come può ben capire (forse in esclusiva!) chi mastica il dialetto veneziano: “pampe” significa infat- ti “stupido”, e il nome dello staterello in que- stione suona, quindi, come “Stupidania”. Nella Collana Chirikawa, Topolino doman- LA SAGA HA INIZIO da al commissario Basettoni se ritiene che Gambadilegno sia responsabile dei furti che Nelle storie di Gottfredson, tra le varie peri- affliggono Topolinia. Alla risposta negati- pezie di Topolino correva un filo di continu- va del capo della polizia, motivata dal fatto ità. Nel corso di una storia il protagonista si che “Gamba” è sigillato in carcere, Topolino arricchiva, in quella successiva partiva per un acutamente osserva: “Mm... Ricordate quel- viaggio, nella seguente scopriva che in sua la volta in cui fu messo in cella il suo sosia? assenza il capitale era svanito per un crol- Sarà meglio che me ne accerti di persona!”. lo della borsa e doveva rimboccarsi le mani- Su questo riferimento diretto al Mistero di che per sbarcare il lunario. Questa imprevi- Tapioco Sesto non indugiamo più di tanto, per sta circostanza lo spingeva ad accettare qual- non rovinare la sorpresa a chi non ha ancora siasi lavoro. Ed ecco un nuovo propellente letto questa vicenda. di idee per alimentare l’ennesima avventura. Anticipiamo solo che nelle pagine seguenti en- Come vedremo nei prossimi volumi di questa tra in scena una perfetta controfigura dell’a- collana, per il Topolino di Scarpa una stretta cerrimo nemico di Topolino, alla quale il prota- concatenazione di eventi è dispiegata solo in gonista allude, nella Collana Chirikawa, come occasione del ciclo di Atomino Bip Bip. Pro- a sottolineare che il tempo scorre anche per prio in una di queste avventure, Topolino e la Topolino e Pippo, almeno nella dimensione collana Chirikawa, Scarpa offre un riferimen- narrativa di un grande fumettista veneziano. to a un fatto capitato in passato, che è legato all’incontro con Tapioco Sesto. Luca Boschi

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