Dido Sine Veste

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Dido Sine Veste Dido sine veste Una chiave per la doppia scrittura virgiliana ed i misteri dell’Eneide: perché Didone non commette suicidio ed è l'autentico Eroe di Virgilio Nunc tibi me posito visam velamine narres, si poteris narrare, licet! (Ovidius, Met. 3.192/3) Cur aliquid vidi? cur noxia lumina feci? cur imprudenti cognita culpa mihi? inscius Actaeon vidit sine veste Dianam: praeda fuit canibus non minus ille suis. (Ovidius, Tri. 2.103/6) di Salvatore Conte Edizioni 2007 DIDO SINE VESTE Indice (in copertina, “Diana sine veste”, Tiziano) § 1. Un problema di aritmetica o di cacozelia latens? ............................................................... 3 § 2. Enea : Eneide = X : Anti-Eneide. Didone, ovvero l’Anti-Enea di Virgilio. ..................... 10 § 3. Un doloroso travaglio........................................................................................................ 16 § 4. Asdrubale Barca: “Il nome della sidonia Didone appartiene alla mia famiglia”. Didone Belide Barca. ............................................................................................................... 20 § 5. Perché la migliore dottrina traduce comites con “ancelle”? Comites aspiciunt (E 4.664): in un vicolo cieco del labirinto virgiliano, ovvero la prima scrittura in corto circuito. ......................................................................................................... 27 § 6. La tragedia di Sicheo: una tragedia dimenticata. .............................................................. 34 § 7. Resa dei conti agli Inferi. .................................................................................................. 36 § 8. Elissa, la Gioconda; e Didone, l’Infelice........................................................................... 39 § 9. Didone, la Pitagorica...................................... .................................................................. 41 § 10. Il rogo di Didone: un caso di autocombustione?............................................................. 43 § 11. «La piété d’Enée n’est qu’hypocrisie, que vent». ........................................................... 45 § 12. A chi dobbiamo credere?................................................................................................. 46 § 13. Sulla pira, alla ricerca di un movente.............................................................................. 47 § 14. È Didone l’ultrix di Virgilio?.......................................................................................... 54 § 15. Le integrazioni per analogia: Drance contro Camerte (a Cartagine). ............................. 56 § 16. Le integrazioni per analogia: il salvataggio di Turno (sulla pira)................................... 60 § 17. Oreste e Ifigenia: solo una cerva per gli Eneadi.............................................................. 64 § 18. Tot oculi, tot linguae, tot auris (E 4.182/3).................................................................... 66 § 19. La morte di Didone: un caso di omertà collettiva? ......................................................... 68 § 20. Una pira monumentale: a quale scopo?........................................................................... 71 § 21. Scacco matto alla Regina. ............................................................................................... 73 § 22. Sibilla Cumana, Sibilla Libica, e Sibilla Fenicia. ........................................................... 77 § 23. “Ingannata com’era stata, ingannò tutti”. Chi ha ingannato chi? La metamorfosi di Didone........................................................................................................ 81 § 24. “E le sembrò che in quelle rivivesse la sorella”. La catabasi di Didone in Ovidio......... 84 § 25. “Sono stata morta, o per lo meno, giudicata tale da quelli che mi hanno vista”. La catabasi di Didone in Cervantes.......................................................................................... 86 § 26. Lo scettro del falsario e i talismani perduti..................................................................... 91 § 27. Non ne verranno altri? Il commercio silenzioso della Regina Didone.......................................................................... 93 § 28. Un pio Eroe con radici nel Tartaro.................................................................................. 96 § 29. Omina mortis. ................................................................................................................. 98 2 DIDO SINE VESTE Dido sine veste1 And to enlighten thee gave eyes to blindness, Or made them swear against the thing they see. William Shakespeare alla “Dark Lady” (Sonetto 152) § 1. Un problema di aritmetica o di cacozelia latens? Hai ben potuto accendere conflitti spaventosi, sconvolgere una reggia*, e gli imenei sparger di sangue! * In realtà erano già due le regge sconvolte dalle mene di Giunone: quella di Didone e quella di Latino [2]. Ma è davvero possibile che l’Onnipotente Giove, Sovrano dell’Olimpo, abbia difficoltà a contare fino a due? Crediamo proprio di no. 1 A fianco, “La morte di Didone nella doppia scrittura virgiliana”, di Johann Heinrich Tischbein il Vecchio (1775); si notino: sulla sinistra, Virgilio laureato in forte opposione cromatica a Barce in nero funesto; e sulla destra, l’effige vivente di Enea che beve con gli occhi il sangue di Didone. Le edizioni di riferimento per il nostro saggio sono le seguenti: • Catullo, Le poesie (Carme d’Arianna/64), Einaudi 1997 (trad. di Guido Paduano), (A); • Virgilio, Eneide, Mondadori 1991 (trad. di Luca Canali), (tran. by Tony Kline, www.tonykline.co.uk 2002), (E); • Ovidio, Eroidi, Garzanti 1996 (trad. di Emanuela Salvadori), (H); • Ovidio, Metamorfosi, Garzanti 2003 (trad. di Mario Ramous), (M); • Ovidio, I Fasti, Rizzoli 2001 (trad. di Luca Canali), (F); • Silio Italico, Le Guerre Puniche, Rizzoli 2001 (trad. di Maria Assunta Vinchesi), (P). In grassetto corsivo sono citati i testi dei Vati latini. 2 Traduzione e commento di Adriano Bacchielli (E 12.803/5: Giove a Giunone; Paravia 1963). Siamo alla fine. Hai potuto inseguire i Troiani per terra e per mare, accendere una guerra nefanda, sfigurare una casa, mischiare imenei con il pianto: Ventum ad supremum est; terris agitare vel undis Troianos potuisti, infandum accendere bellum, deformare domum et luctu miscere hymenaeos: It has reached its end. You have had the power to drive the Trojans over land and sea, to stir up evil war, to mar a house, and mix marriage with grief: 3 DIDO SINE VESTE Infatti perché dovrebbe contare fino a due, se la reggia di Didone non è stata, in ultima analisi, sconvolta da nessuno? Tuttavia Bacchielli esprime meraviglia perché egli è convinto del contrario, ovvero che la reggia di Didone sia stata sconvolta dalla tragica morte della Regina stessa. Dunque avrebbe sbagliato Giove (il personaggio) o Virgilio (l’autore)? L’ermeneutica tradizionale ritiene che a sbagliare sia stato Virgilio, il quale non avrebbe avuto il tempo di revisionare la propria opera (strano a dirsi dopo dieci anni di lavoro e alla luce del fatto che la morte di Didone doveva essere, per dirla all’inglese, l’highlight del suo Poema). Da parte nostra riteniamo invece che nessuno dei due, né il Massimo Dio né il Massimo Vate, abbia sbagliato. Questo è uno dei misteri dell’Eneide che cercheremo qui di risolvere. Il nostro passo d’avvio è stato dedicato alla prima scrittura del Poema epico di Virgilio e alle sue inestricabili contraddizioni, puntualmente rilevate ma non sempre risolte dagli interpreti. Un testo misterioso, sfuggente, che ha impegnato per secoli la più sofisticata ermeneutica. Eppure da subito, un uomo di sette anni più giovane di Virgilio, riuscì a carpire l’intima natura della tecnica narrativa del Massimo Vate, e fornì così, per primo, il migliore spunto d’indagine su di essa. Ci riferiamo a Marco Vipsanio Agrippa (63-12 a.C.), l’architetto del Pantheon ed il grande Comandante romano, genero di Ottaviano Augusto, il quale definì lo stile letterario di Virgilio seriamente complicato da una sorta di sfuggente, eccessiva ricercatezza (cacozelia latens), lamentandone la pericolosa ambiguità rispetto alle aspettative propagandistiche del regime augusteo3. I fondamenti e le implicazioni della cacozelia latens virgiliana, sono stati esaminati e definiti in maniera sistematica dallo studioso francese Jean-Yves Maleuvre4. Da parte nostra riteniamo di condividere ampia parte della sua lezione. Cercheremo così di applicare i suoi principi ermeneutici al testo, e di fornire la nostra chiave interpretativa della seconda scrittura di Virgilio5. 3 La circostanza è riferita da Svetonio (Vìta Vergilì): M. Vipsanius a Maecenate eum suppositum appellabat novae cacozeliae repertorem, non tumidae nec exilis, sed ex communibus verbis atque ideo latentis. 4 Per la sua vasta bibliografia, si rimanda al suo sito personale: www.virgilmurder.org. 5 Tali principi sono enunciati nell’Introduzione del Commentario di Maleuvre: Les principes de ce que nous avons appelé “la double écriture” sont en eux-mêmes assez simples: inversion systématique des apparences (pius Aeneas = impius Aeneas), polarisation (Junon positive contre Vénus négative), phénomène de fusionnement et constitution de chaînes d'équivalences (Jupiter-Neptune-Vénus-Enée...), substitution (Carthago pour Roma), etc... Mais ces principes se déploient dans mille pièges stylistiques que nous ne prétendons bien sûr pas avoir tous désamorcés, loin de là. Tra questi pièges assume secondo noi importanza pari ad un
Recommended publications
  • L'opera Italiana Nei Territori Boemi Durante Il
    L’OPERA ITALIANA NEI TERRITORI BOEMI DURANTE IL SETTECENTO V. 1-18_Vstupy.indd 2 25.8.20 12:46 Demofoonte come soggetto per il dramma per musica: Johann Adolf Hasse ed altri compositori del Settecento a cura di Milada Jonášová e Tomislav Volek ACADEMIA Praga 2020 1-18_Vstupy.indd 3 25.8.20 12:46 Il libro è stato sostenuto con un finanziamento dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca. Il convegno «Demofoonte come soggetto per il dramma per musica: Johann Adolf Hasse ed altri compositori del Settecento» è stato sostenuto dall’Istituto della Storia dell’Arte dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca con un finanziamento nell’ambito del programma «Collaborazione tra le Regioni e gli Istituti dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca » per l’anno 2019. Altra importante donazione ha ricevuto l’Istituto della Storia dell’Arte dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca da Johann Adolf Hasse-Gesellschaft a Bergedorf e.V. Prossimo volume della collana: L’opera italiana – tra l’originale e il pasticcio In copertina: Pietro Metastasio, Il Demofoonte, atto II, scena 9 „Vieni, mia vita, vieni, sei salva“, Herissant, vol. 1, Paris 1780. In antiporta: Il Demofoonte, atto II, scena 5 „Il ferro, il fuoco“, in: Opere di Pietro Metastasio, Pietro Antonio Novelli (disegnatore), Pellegrino De Col (incisore), vol. 4, Venezia: Antonio Zatta, 1781. Recensori: Prof. Dr. Lorenzo Bianconi Prof. Dr. Jürgen Maehder Traduzione della prefazione: Kamila Hálová Traduzione dei saggi di Tomislav Volek e di Milada Jonášová: Ivan Dramlitsch
    [Show full text]
  • Rhetorical Concepts and Mozart: Elements of Classical Oratory in His Drammi Per Musica
    Rhetorical Concepts and Mozart: elements of Classical Oratory in his drammi per musica A thesis submitted to the University of Newcastle in fulfilment of the requirements for the degree of Master of Philosophy Heath A. W. Landers, BMus (Hons) School of Creative Arts The University of Newcastle May 2015 The thesis contains no material which has been accepted for the award of any other degree or diploma in any university or other tertiary institution and, to the best of my knowledge and belief, contains no material previously published or written by another person, except where due reference has been made in the text. I give consent to the final version of my thesis being made available worldwide when deposited in the University’s Digital Repository, subject to the provisions of the Copyright Act 1968. Candidate signature: Date: 06/05/2015 In Memory of My Father, Wayne Clive Landers (1944-2013) Requiem aeternam dona ei, Domine: et lux perpetua luceat ei. Acknowledgments Foremost, my sincerest thanks go to Associate Professor Rosalind Halton of the University Of Newcastle Conservatorium Of Music for her support and encouragement of my postgraduate studies over the past four years. I especially thank her for her support of my research, for her advice, for answering my numerous questions and resolving problems that I encountered along the way. I would also like to thank my co-supervisor Conjoint Professor Michael Ewans of the University of Newcastle for his input into the development of this thesis and his abundant knowledge of the subject matter. My most sincere and grateful thanks go to Matthew Hopcroft for his tireless work in preparing the musical examples and finalising the layout of this dissertation.
    [Show full text]
  • Two Operatic Seasons of Brothers Mingotti in Ljubljana
    Prejeto / received: 30. 11. 2012. Odobreno / accepted: 19. 12. 2012. tWo OPERATIC SEASONS oF BROTHERS MINGOTTI IN LJUBLJANA METODA KOKOLE Znanstvenoraziskovalni center SAZU, Ljubljana Izvleček: Brata Angelo in Pietro Mingotti, ki sta Abstract: The brothers Angelo and Pietro med 1736 in 1746 imela stalno gledališko posto- Mingotti between 1736 and 1746 based in Graz janko v Gradcu, sta v tem času priredila tudi dve organised during this period also two operatic operni sezoni v Ljubljani, in sicer v letih 1740 seasons in Ljubljana, one in 1740 and the other in 1742. Dve resni operi (Artaserse in Rosmira) in 1742. Two serious operas (Artaserse and s komičnimi intermezzi (Pimpinone e Vespetta) Rosmira) with comic intermezzi (Pimpinone e je leta 1740 pripravil Angelo Mingotti, dve leti Vespetta) were produced in 1740 by Angelo Min- zatem, tik pred svojim odhodom iz Gradca na gotti. Two years later, just before leaving Graz sever, pa je Pietro Mingotti priredil nadaljnji for the engagements in the North, Pietro Mingotti dve resni operi, in sicer Didone abbandonata in brought another two operas to Ljubljana, Didone Il Demetrio. Prvo je nato leta 1744 priredil tudi v abbandonata and Il Demetrio. The former was Hamburgu, kjer je pelo nekaj že znanih pevcev, ki performed also in 1744 in Hamburg with some so izvajali iz starejše partiture, morda tiste, ki jo of the same singers who apparently used mostly je impresarij preizkusil že v Gradcu in Ljubljani. an earlier score, possibly first checked out in Primerjalna analiza ljubljanskih predstav vseka- Graz and Ljubljana. The comparative analysis kor potrjuje dejstvo, da so bile te opera pretežno of productions in Ljubljana confirms that these lepljenke, čeprav Pietrova Didone abbandonata operas were mostly pasticcios.
    [Show full text]
  • Lunar References in Virgil's Aeneid
    Graeco-Latina Brunensia 24 / 2019 / 1 https://doi.org/10.5817/GLB2019-1-5 Alma Phoebe: Lunar References in Virgil’s Aeneid Lee M. Fratantuono (Ohio Wesleyan University, Delaware) Abstract The moon and lunar phenomena are frequently referenced in Virgil’s Aeneid. Close study of these allusions reveals that the poet employs lunar imagery as a key element in his depiction of the characters of both the Carthaginian Dido and the Volscian Camilla, in particular the de- ČLÁNKY / ARTICLES liberately crafted juxtaposition between the two women. Keywords Virgil; Moon; Luna; Dido; Camilla 61 Lee M. Fratantuono Alma Phoebe: Lunar References in Virgil’s Aeneid The moon serves as astronomical witness to a number of key events in Virgil’s Aeneid.1 The present study will seek to explicate the various references to the moon in the text of the epic (including mentions of the goddess Luna or Phoebe), with a view to illustrating how Virgil employs lunar imagery to significant effect in his poem, in particular in delin- eating the contrast between the opposing pairs Venus/Dido and Diana/Camilla, and as part of his pervasive concern with identifying the relationship between Troy and Rome.2 Near the close of the first book of the epic, the “wandering moon” is cited as the first of the subjects of the song of Dido’s bard Iopas (A. I, 742 hic canit errantem lunam solisque labores).3 The passage echoes similar languages in the song of Silenus from the sixth eclogue (E. VI, 64 tum canit, errantem Permessi ad flumina Gallum),4 where one of the Muses and the divine shepherd Linus rise to give honor to the poet Gallus as he wanders by the Permessus.
    [Show full text]
  • METASTASIO COLLECTION at WESTERN UNIVERSITY Works Intended for Musical Setting Scores, Editions, Librettos, and Translations In
    METASTASIO COLLECTION AT WESTERN UNIVERSITY Works Intended for Musical Setting Scores, Editions, Librettos, and Translations in the Holdings of the Music Library, Western University [London, Ontario] ABOS, Girolamo Alessandro nell’Indie (Ancona 1747) (Eighteenth century) – (Microfilm of Ms. Score) (From London: British Library [Add. Ms. 14183]) Aria: “Se amore a questo petto” (Alessandro [v.1] Act 1, Sc.15) [P.S.M. Ital. Mus. Ms. Sec.A, Pt.1, reel 8] ABOS, Girolamo Artaserse (Venice 1746) (Mid-eighteenth century) – (Microfilm of Ms. Score) (From London: British Library [Add. Ms. 31655]) Aria: “Mi credi spietata?” (Mandane, Act 3, Sc.5) [P.S.M. Ital. Mus. Ms. Sec.C, Pt.2, reel 27] ADOLFATI, Andrea Didone abbandonata (with puppets – Venice 1747) (Venice 1747) – (Venice: Luigi Pavini, 1747) – (Libretto) [W.U. Schatz 57, reel 2] AGRICOLA, Johann Friedrich Achille in Sciro (Berlin 1765) (Berlin 1765) – (Berlin: Haude e Spener, 1765) – (Libretto) (With German rendition as Achilles in Scirus) [W.U. Schatz 66, reel 2] AGRICOLA, Johann Friedrich Alessandro nell’Indie (as Cleofide – Berlin 1754) (Berlin 1754) – (Berlin: Haude e Spener, [1754]) – (Libretto) (With German rendition as Cleofide) [W.U. Schatz 67, reel 2] ALBERTI, Domenico L’olimpiade (no full setting) (Eighteenth century) – (Microfilm of Ms. Score) (From London: British Library [R.M.23.e.2 (1)]) Aria: “Che non mi disse un dì!” (Argene, Act 2, Sc.4) [P.S.M. Ital. Mus. Ms. Sec.B, Pt.4, reel 73] ALBERTI, Domenico Temistocle (no full setting) (Eighteenth century) – (Microfilm of Ms. Score) 2 (From London: British Library [R.M.23.c.19]) Aria: “Ah! frenate il pianto imbelle” (Temistocle, Act 3, Sc.3) [P.S.M.
    [Show full text]
  • Esposito,Michael Dissertation Persuasion in the Aeneid
    PERSUASION IN THE AENEID A Dissertation Presented to the Faculty of the Graduate School of Cornell University in Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of Doctor of Philosophy by Michael Esposito December 2017 © 2017 Michael Esposito PERSUASION IN THE AENEID Michael Esposito, Ph.D. Cornell University 2017 This dissertation is an analysis of how characters in the Aeneid acquire and use knowledge to manipulate their addressees, and of how the Vergilian narrator employs similar strategies to manipulate his reader. The first three chapters are readings of speeches and scenes informed by a focus on each character’s rhetorical goals and persuasive strategies. I concentrate particularly on passages in which characters invent, distort, and speak tendentiously in other ways. The final two chapters argue that the Vergilian narrator is misdirecting, because he uses untrue character speech to raise unfulfilled expectations, and that he is suppressive, because he leaves out much, and displaces the telling of much onto unreliable characters’ claims. In the first chapter I examine how the reader perceives what characters in the Aeneid know, how the characters come to know, and how they use what they know. In the second chapter I interpret the diplomatic exchanges between Ilioneus and Latinus and between Aeneas and Evander as rhetorical contests for advantage, informed by the chaotic military and political world that is Vergil’s Italy. In the third chapter I argue that the speech in the last four books shifts to disputing the responsibility for the outbreak of the war and the question of over what the war is being fought.
    [Show full text]
  • ABANDONING DIDO: PAPER PROPOSAL 203: Style and Performance Practice
    ABANDONING DIDO: PAPER PROPOSAL 203: Style and Performance Practice The purposes of the proposal are to: • Help formalize your thinking about your topic. • Provide a focus for your research to know what you are looking for and working towards, making it easier to provide constructive feedback. 1. Subject of Your Paper The subject is your broad topic. For example: The lieto fine [happy ending] at the end of Francesco Cavalli’s opera La Didone (1641) 2. A Provisional Title for Your Paper This helps bring a greater focus to your topic. You may want to experiment with several different titles. Remember, your title can keep changing to reflect your research and thinking on the subject. For example: Performing Tragedy: Cutting the Happy Ending of Cavalli’s La Didone and What It Means Abandoning Dido: Understanding the Lieto Fine of Cavalli’s La Didone (1641) And Why We Ignore It 3. Provisional Thesis This will be the hardest part of this proposal and your paper, and will probably change as you continue to work on your topic. A thesis is a statement that requires proving, not a statement of fact or an observation. Ideally it is a complete sentence or two that explains in some detail what you expect to write about and clues the reader in on what they are about to read. You may wish to write out a thesis paragraph or two where you set up a context, and then your thesis. For example: In Virgil’s Aeneid, the Carthagianian queen Dido commits suicide after being abandoned by the Trojan hero Aeneas, but in his libretto for composer Francesco Cavalli’s opera La Didone, Gian Francesco Busenello writes a happy ending for the title character by marrying her to the Maxitani king, Iarbas (a character from an alternate version story by Junianus Justinus that also has a tragic ending).
    [Show full text]
  • Il Mito Di Didone Nel Tempo Atti Del Seminario Del 10 Gennaio 2007, Roma SSIS Del Lazio, Indirizzi LL E SU
    Il mito di Didone nel Tempo Atti del seminario del 10 gennaio 2007, Roma SSIS del Lazio, Indirizzi LL e SU E. Andreoni Fontecedro, Professore Ordinario di letteratura latina, Università di Roma 3 Coordinatore dell’Indirizzo Linguistico-letterario Tre autori per Didone: Virgilio, Ovidio e un Anonimo del XII secolo; Summary Tommaso D’Amico, Professore Ordinario di Letteratura inglese, Università di Roma 3 Dido and Aeneas di Christopher Marlowe; Summary Elio Matassi, Professore Ordinario di Filosofia morale, Università di Roma 3 Coordinatore dell’Indirizzo Scienze umane La pregiudiziale musicocentrica ed il mito di Didone nella storia della musica; Summary Giuliana Calcani, Ricercatore, Università di Roma 3 L’iconografia di Didone Summary A cura di Ufficio Pubblicazioni SSIS Lazio - Prof.ssa L.Leone; Dott. S.Passera Emanuela Andreoni Fontecedro, Tre autori per Didone: Virgilio, Ovidio e un Anonimo del XII secolo The Author returns to the analysis of the myth of Dido and to the popular comparaison between Virgil's Aeneid and the VII epistle of Ovid's Heroides, selecting and investigating the points of union and the differences. The study delineates the course of the myth's legacy until its reinterpretation by an Anonymus 12 th century poet, in his Roman d'Eneas, a translation, paraphrase and expansion of the latin poem.The Author also traces a reference from Ovid's Remedia Amoris. Tommaso D’Amico, Dido and Aeneas di Christopher Marlowe; Christopher Marlowe was still at Cambridge when he wrote <Dido and Aeneas>. The play is full of learned innuendo and of humorous, even peevish jokes at the expense of the classical deities, which is what one expects from the Elizabethan trademark mixture of comedy and tragedy; Cupid's activity when he takes Ascanius's place, posing as Aeneas's son, developes Virgil's situation in a particularly funny way.
    [Show full text]
  • Reception, Gifts, and Desire in Augustine's Confesssions
    RECEPTION, GIFTS, AND DESIRE IN AUGUSTINE’S CONFESSSIONS AND VERGIL’S AENEID DISSERTATION Presented in Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of Doctor of Philosophy in the Graduate School of The Ohio State University By Rocki Tong Wentzel, M.A. ***** The Ohio State University 2008 Dissertation Committee: Approved by William Batstone, Adviser ________________________________ Fritz Graf Adviser Graduate Program in Greek and Latin Richard Fletcher ABSTRACT My dissertation is a thematic exploration of themes of reception in Vergil’s Aeneid and how those themes are received by Augustine in his Confessions. I begin with the problem of reception in the Aeneid, a world which lacks a clear and consistent gauge to assess action and desire. Reception is explicated through an examination of gifts, which is exemplary of giving and reception in general. A study of gifts is also useful in illuminating the desire that guides reception. Reception is examined on three levels: reception within the Aeneid itself, Augustine’s reception of the Aeneid, and reception within the Confessions. The project resembles Augustine’s conversion process, in that it moves from the objects of desire in the phenomenal world, such as empire and body to the all- encompassing desire of the Christian faith for a unified and omnipotent God. The gifts from God, which are instruments of Augustine’s conversion, include rhetoric, exempla, and Continentia. By accepting and using these gifts, as God intends them, Augustine is making a proper return on them. The composition of his Confessions is one such return, in that it is a gift to his audience, in which he offers himself as an exemplum in return for the exempla that shaped his conversion narrative and experience.
    [Show full text]
  • Alexandra Kagan
    Monday, May 1, 2017 • 7:00 p.m ​ Alexandra Kagan Junior Recital DePaul Recital Hall 804 West Belden Avenue • Chicago Monday, May 1, 2017 • 7:00 p.m. ​ DePaul Recital Hall Alexandra Kagan, violin ​Junior Recital Lyudmila Lakisova, piano ​ PROGRAM Giuseppe Tartini (1692-1770) Sonata in G minor, Op. 1 No. 10 “Didone Abbandonata” (1731) I. Andante con moto II. Presto non troppo III. Largo IV. Allegro comodo Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Violin Concerto No. 3 In G major, K. 216 (1775) ​ I. Allegro II. Adagio III. Rondo (Allegro) Samuel Gardner (1891-1984) From the Canebreak, Op. 5 No. 1 ( 1918) Lyudmila Lakisova, piano ​ Alexandra Kagan is from the studio of Olga Kaler. This recital is presented in partial fulfillment of the degree Bachelor of Music. As a courtesy to those around you, please silence all cell phones and other electronic devices. Flash photography is not permitted. Thank you. Alexandra Kagan • May 1, 2017 PROGRAM NOTES Giuseppe Tartini (1692-1770) Violin Sonata in G Minor, B. g10 “Didone Abbandonata” Duration: 15 minutes The title “Didone Abbandonata”, or “Abandoned Dido” for Tartini’s Sonata No 10 only became popular in the nineteenth century and is certainly appropriate for the pathetic and rather nostalgic mood of the work. Such moods suggest the story of Dido and Aeneas based on the ​ fourth book of Virgil's Aeneid. Dido, Queen of Carthage, had been ​ ​ ​ ​ ​ promised in marriage to King Iarbas, but fell in love with the warrior Aeneas, who had been shipwrecked on the shores of her city. Dido refused to marry Iarbas.
    [Show full text]
  • Complete Dissertation
    University of Groningen Beginning of Doom Soerink, Jorn IMPORTANT NOTE: You are advised to consult the publisher's version (publisher's PDF) if you wish to cite from it. Please check the document version below. Document Version Publisher's PDF, also known as Version of record Publication date: 2014 Link to publication in University of Groningen/UMCG research database Citation for published version (APA): Soerink, J. (2014). Beginning of Doom: Statius Thebaid 5.499-753. Introduction, Text, Commentary. [S.n.]. Copyright Other than for strictly personal use, it is not permitted to download or to forward/distribute the text or part of it without the consent of the author(s) and/or copyright holder(s), unless the work is under an open content license (like Creative Commons). The publication may also be distributed here under the terms of Article 25fa of the Dutch Copyright Act, indicated by the “Taverne” license. More information can be found on the University of Groningen website: https://www.rug.nl/library/open-access/self-archiving-pure/taverne- amendment. Take-down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Downloaded from the University of Groningen/UMCG research database (Pure): http://www.rug.nl/research/portal. For technical reasons the number of authors shown on this cover page is limited to 10 maximum. Download date: 28-09-2021 Beginning of Doom Statius Thebaid 5.499-753: Introduction, Text, Commentary Proefschrift ter verkrijging van de graad van doctor aan de Rijksuniversiteit Groningen op gezag van de rector magnificus prof.
    [Show full text]
  • Didone E Altre Ombre
    Giulia De Sensi DIDONE E ALTRE OMBRE LE MORTI VIOLENTE NELL'ENEIDE DI VIRGILIO: UNO STUDIO FOCALIZZATO SUL VERSO 689 DEL IV CANTO Didone e altre Ombre Le morti violente nell’Eneide di Virgilio: uno studio focalizzato sul verso 689 del IV Canto Giulia De Sensi “Didone e altre Ombre. Le morti violente nell’Eneide di Virgilio: uno studio focalizzato sul verso 689 del IV Canto” di Giulia De Sensi è un e-book pubblicato dalla casa editrice “Il Sileno Edizioni” http://www.ilsileno.it Immagine di copertina: Joseph Stallaert, La morte di Didone, 1872. Fonte: https://it.wikipedia.org/ Copyright © 2020 by Il Sileno Edizioni Scientific and Cultural Association “Il Sileno”, Via Piave, 3A, 87035 - Lago (CS), Italy. L’opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto d’autore. L’Utente nel momento in cui effettua il download dell’opera accetta tutte le condizioni della licenza d’uso dell’opera previste e comunicate sul sito web: https://www.ilsileno.it/edizioni/licenzaduso/ - l’Utente è autorizzato a memorizzare l’opera sul proprio pc o altro supporto sempre di propria pertinenza attraverso l’operazione di download. Non è consentito conservare alcuna copia dell’opera (o parti di essa) su network dove potrebbe essere utilizzata da più computer contemporaneamente; - l’Utente è autorizzato a fare uso esclusivamente a scopo personale (di studio e di ricerca) e non commerciale di detta copia digitale dell’opera. Non è autorizzato ad effettuare stampe dell’opera (o di parti di essa). Sono esclusi utilizzi direttamente o indirettamente commerciali dell’opera (o di parti di essa); - è vietata la modifica, la traduzione, l’adattamento totale o parziale dell’opera e/o il suo utilizzo per l’inclusione in miscellanee, raccolte, o comunque opere derivate.
    [Show full text]