Storia Trapani Calcio 2 Parte.Pmd
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
1 2 Al «Cuore Granata» 3 4 Franco Auci La storia del Trapani L’ultimo Trapani La fusione e la grande illusione Dalle stalle alle stelle... ...e nuovamente alle stalle SECONDA PARTE Dal 1979-80 al 1999-2000 5 QUESTO È IL TEMA CHE ISPIRA IL TIFOSO Quando l’urlo allo stadio racconta manca lo stopper, si rompe il terzino, non accetto se all’anima parla l’attacco non segna, si perdono gare, della zona dal gioco schemato, urge un rinforzo, ci vogliono soldi, quel ringhiare sul posto leggendo la gente scompare, gli spalti sono vuoti, i rimbalzi del cuoio che prilla. questo è il tema che ispira il tifoso quando la forza cessa ai GRANATA; Sono amante del gioco più duro, mancano i fondi, non c’è dirigenza, quello fatto col fiato sul collo, si sceglie il silenzio, la retrocessione, quando corri con forza sul campo fantasmi che affiorano al TRAPANI d’oggi. fino all’ultimo fischio arbitrale. Ma lo sguardo al cuore non mente Intanto quell’uomo con soldi a palate quando l’anima assorbe rimpianti; ghigna e rifiuta aiuti importanti, da tanto non colgo più canti a questa città dal calcio incantato, dal rettangolo immerso nel verde quando nel mondo impavida e amata alle falde di un’Erice antica: cantava nei cuori dei figli emigrati. Francesco La Commare Francesco La Commare è nato a Trapani nel 1942. Vive a Como dal 1971. Ha pubblicato le raccolte: “Gocce d’amore” (1987), “Dai giorni della vita” (1989), “Dentro una favola vera” (1992), “Il silenzio del tempo” (1994), “Sulle rive del cuore” (1996), “Tratto d’ombra” (1998), “Attraverso me (vivendo gli altri)” (1999), “Aromi d’ansia” (2000), “Icastica” (2001), “Il trono dei Gesù” (2004) e “Scavare fino all’anima la roccia” (2006). Sue poesie figurano nelle antologie “Soste lungo il viaggio” (1991), “Infinito Leopardi” (1999), “Canti dell’ombra e della luce” (1999), “Ditelo con i fiori” (2004), “Parliamo dei fiori” (2005). 6 Con il Trapani precipitato in Serie D, all’inizio dell’estate del 1979 il Commissario Straordinario della società granata, Leonardo Impellizzeri, confida molto negli spiragli aperti dalla collaborazione chiesta al Comune, i cui funzionari (in proposito vengono fatti i nomi di Carmelo Lazzara, Bartolo Augugliaro e Franco Rizzo) dovrebbero peraltro finalmente far luce sull’effettiva situazione debitoria dell’A.S. Trapani, mentre la Consulta che gli è stata affiancata (Vito Renda, Toruccio D’Angelo e Pio Valenti) dovrebbe studiare la possibilità di risolvere la crisi. Impellizzeri riparte chiamando al suo fianco in veste di collaboratori Fulvio Castaldi, Paolo De Luca, Antonino Croce, Giuseppe Fogliana (che inizialmente funge anche da segretario, incarico, questo, che comunque viene poi affidato al dott. Alberto Catania, immaturamente scomparso il 19 ottobre 2006), Nicola Imbriani, Andrea Mistretta, Nicola Novara e Vito Terranova. La squadra è affidata a Nino Morana. Mentre la Lega svincola Cossu, Silva e Castellucci, che al termine della stagione precedente, con Dolso e Graziano, avevano messo la Società in mora, arrivano Maino e Cappellaccio, tornano Gabriele, Mauro, Giammarinaro, Erasmo Vassallo e Cintura e restano Conticelli, Arcoleo, De Francisci, Paris, Basile, Monaco, Venturi, Saracino, Biondo e Salvatore Vassallo. Saranno questi, unitamente al “recuperato” Castellucci (che però ben presto cambierà aria), ai rinforzi autunnali Curcio e D’Urso e a Francesco Rizzo, i giocatori impiegati nel corso del campionato 1979-80. Mauro, De Francisci e Castellucci 7 Da sinistra, in alto: Biondo, Lamia, Morana, Castellucci e Mazzarella; in basso: Monaco, Mauro e Venturi 11 novembre, nona giornata di campionato. Dopo la squalifica del campo subita in seguito agli incidenti verificatisi in occasione della partita con il Rende del 20 maggio (quart’ultima della C/2 1978-79), il Trapani, che ospita la Frattese, torna finalmente in casa. La situazione in cui versa la società granata ha preso una brutta china e, nella speranza che il vento cambi, si pensa a una bella benedizione. In alto l’ingresso in campo del parroco della Cattedrale, Mons. Antonino Adragna, accompagnato da Fulvio Castaldi, e nella pagina a fianco un momento della cerimonia (da sinistra: Giuseppe Mazzarella, Nicola Imbriani, il commissario straordinario del Trapani Leonardo Impellizzeri, Mons. Adragna, Castaldi e Giuseppe Fogliana con il piccolo Gaspare) 8 Vista la precarietà della situazione, nonostante la gran volontà, fin dalla preparazione, condotta a Erice, i problemi non mancano. La squadra, che, dopo gli incidenti verificatisi al termine dell’incontro col Rende della stagione precedente, deve giocare in campo neutro altre tre gare ed esordirà al “Provinciale” soltanto alla nona giornata, parte benissimo, vincendo le prime due partite, ma poi ne perde quattro di fila e in ogni modo alla decima è in coda. Così, visto che frattanto un’altra compagine trapanese, il Ligny, in Prima Categoria, vola, non facendo peraltro mistero delle sue ambizioni, c’è già chi... pregusta una bella stracittadina in Promozione! Mentre il 23 novembre, ideato da Peppe Di Pasquale e da Wolly (al secolo Salvatore Cammareri), nasce, a cura della ORGANISUD, il Trofeo “Il Granat...iere”, destinato a premiare il migliore giocatore della stagione, il Trapani dà a più riprese la sensazione di potersi risollevare, ma, sistematicamente sconfitto in trasferta, prosegue in evidente affanno, riprendendo fiato soltanto nel finale, con la salvezza matematica che arriva comunque all’ultima giornata, quando in un drammatico scontro diretto rimanda battuto il Trebisacce. Il girone F della Serie D 1979-80 vede andare in C/2 Frattese (p. 45) e Campania (42), che regolano Akragas (41), Rossanese e Acireale (37), Nissa (35), Grumese (34), Mazara e Modica (33), Canicattì, Paternò, Ercolanese, 9 23 novembre 1979. Nei locali del Submarine Pub viene presentato il trofeo IL GRANAT…IERE che, ideato da Wolly (al secolo Salvatore Cammareri) e da Peppe Di Pasquale e curato da “Organisud”, è destinato a premiare il migliore giocatore della stagione. Nella foto in alto un momento della cerimonia; da sinistra: Di Pasquale, Leonardo Impellizzeri, commissario straordinario dell’A.S. Trapani, l’allenatore Nino Morana e Cammareri. A fianco la copertina della pubblicazione allestita per l’occasione. Trapani, Trebisacce e Giugliano (32), Puteolana e Pattese (28) e Morrone Cosenza (27). E, con le ultime tre, retrocede proprio il Trebisacce, condannato dalla differenza reti a giocarsi la salvezza allo spareggio col Giugliano, che, dopo l’1 a 1 di Barletta, s’impone a Trani, con partita sospesa nel finale, al gol del 2 a 0 dei campani, per una fitta sassaiola dei sostenitori calabresi. 10 Il Trapani comunque ha vissuto una stagione quanto mai tormentata, a tutti i livelli; la Società è stata, infatti, costretta a fare i conti con un’eredità pesantis- sima e la squadra ne ha inevitabilmente avvertito i riflessi. Mettiamoci tante sconfitte-beffa, i cinque rigori falliti da Giammarinaro (due), Cappellacio, Paris e Saracino (con i tre del campionato precedente, sciupati da Cossu, Vergan e Castellucci, e i due del precampionato, non realizzati da Castellucci e Basile, il Trapani, prima di tornare finalmente a far centro dal dischetto, cosa che avverrà l’11 maggio con Cintura, ne sciuperà dieci di fila!), il crescente nervosismo, la contestazione della tifoseria, e il quadro è pressoché completo. E quando, dopo l’ottava sconfitta esterna consecutiva, il club “Raimondo Massa” ha chiesto a Impellizzeri la testa dell’allenatore Morana - e la drammaticità dell’incontro ha portato qualcuno a chiedere anche quella dello stesso Commissario Straordina- rio! - la crisi si è fatta dirompente. Impellizzeri, infatti, coglie la palla al balzo e si dimette immediatamente, mentre presto si fa da parte anche Morana. Per fortuna, prevale il buonsenso: la solidarietà dei giocatori, un attestato di fiducia del “Massa” e un appello dello stesso sindaco della città convincono, infatti, l’allenatore a tornare sulla sua decisione. Ma se rientra la crisi tecnica non è così per quella societaria. Impellizzeri, infatti, non torna sui suoi passi e il Trapani naviga nel buio. In tale situazione, per sensibilizzare l’ambiente, i giocatori, da novembre senza stipendio, a fine gennaio proclamano lo stato d’agitazione. Ma non si trovano sbocchi. A questo punto, con il Trapani che sembra ormai al capolinea, nasce “Il Trapani ai Trapanesi”, che scriverà una delle pagine più esaltanti della tifoseria granata. Ciò a dispetto di tanti vuoti sapientoni, che, da sempre abituati a criticare, standosene però alla finestra, bolleranno subito l’iniziativa negandole il loro sostegno. E in proposito non saranno davvero pochi i casi in cui la mancanza di tale conforto sarà inimmaginabile. Ma tante porte rimaste imprevedibilmente chiuse moltiplicheranno le energie di una tifoseria che, sentendosi tradita, vivrà un’autentica epopea, rendendosi conto che, vista la sordità di quanti potrebbero intervenire, ad assicurare il sostegno economico fondamentale all’A.S. Trapani, coinvolgendo in proposito l’intera città, dovrà essere la base, che, attraverso i suoi rappresentanti, naturalmente sarà anche destinata a gestirla. “Il Trapani ai Trapanesi” tiene le riunioni e le assemblee nei locali del Club “Massa”, in Via Serraino Vulpitta. Il 6 febbraio, su proposta di Giacomo Fornicch, gli appassionati, per acclamazione, chiamano a presiedere il Comitato un mito dello sport trapanese, Enzo Basciano. Gli altri componenti del Direttivo sono Tonino Pocorobba (vice presidente), Francesco Auci (segretario), Nicola Passalacqua (tesoriere), Antonio Galia (vice segretario), Alberto Galuppo (vice tesoriere), Stefano Giacalone (addetto stampa), Ignazio Aversa, Ciccio Avila, 11 Il Trapani nella formazione scesa in campo nelle quattro partite casalinghe giocate dal 25 novembre al 6 gennaio contro Akragas, Morrone, Modica e Canicattì, che fruttarono sette punti. Da sinistra, in alto: Basile, Maino, Mauro, Arcoleo, Cap- pellaccio, Cintura e De Francisci; accosciati: Giammarinaro, Curcio, Paris e D’Urso Antonello Bertini, Giuseppe Di Pasquale, Michele Di Stefano, Enzo Mauro, Ninni Ricevuto e Michele Scontrino, mentre i revisori dei conti sono Domenico Lipari (presidente), Andrea Mistretta (vice) e Nicola Novara.