NUMERO/247 in Edizione Telematica 14 Settembre 2017 DIRETTORE: GIORS ONETO E.Mail: [email protected]
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NUMERO/247 in edizione telematica 14 settembre 2017 DIRETTORE: GIORS ONETO e.mail: [email protected] Dopo gli esaltanti risultati ottenuti, meglio, conquistati ripropongono all’infinito sperando che lo Stellone prima quest’anno in campo internazionale dalla nostra atletica o poi ci ridia una mano sembrano non avere le presa nel suo complesso c’è da rimanere sgomenti … . Non si sa nemmeno più cosa diavolo scrivere. Si fa Di idee nuove se ne vedono poche e spesso assai vaghe presto dire: “Non vi preoccupate, siamo pronti per un e la risposta alla crisi è ancora lontana e purtroppo anche grande futuro. Non vedete quanti atleti giovani e complicata anche da difficili rapporti con i club militari promettenti stanno arrivando” come ci ricordano con che vogliono continuare a fare gli affari loro evitando di puntiglioso sussiego ed ottimismo immarcescibile i dotti assumersi responsabilità dirette in ambito FIDAL rettori dell’atletica condizionandone parecchio italica. l’azione. Senza dimenticare che Il loro compito post queste situazioni catastrofe mondiale (e comportano crescita di dopo le non meno malumore nelle altre significative mini rotte società che si ritengono individuali nei meeting piuttosto figliastre. internazionali che contano) è stato, non E che dire dell’anarchia , quello di recitare un fin troppo evidente , onesto quanto definita nobilmente come doveroso “mea culpa” autogestione, che da anni ma quello di caratterizza la Federazione narcotizzare le con interferenze d’ogni polemiche in tutte le genere e colore da maniere possibili camarille che prendono le cominciando con il far proprie decisioni in mancare materiale informativo. Parlano poco con i autonomia, atleti che pretendono di gestirsi come giornalisti , evitano di farsi vedere troppo in giro meglio credono? Sull’argomento ne parleremo a fondo (quando lo fanno, lo fanno con l’immancabile nelle pagine interne. Qui per ora ci limitiamo ad una stereotipato sorriso sulle labbra) mentre le società semplice considerazione. Magari nostalgica ma coerente. militari (che si voglia o no, sono l’atletica azzurra) “consigliano ” i propri atleti di non esser troppo loquaci. Infatti ce li ricordiamo o no i tempi in cui la Federatletica Quando poi non possono proprio esimersi dal dire era una struttura, scusate il termine, granitica, guidata qualcosa sull’argomento, i nostri soloni federali (tali un con mano sicura da un capo che decideva ? E decideva po’ per arte ed in parte per pecunia) si presentano come i perché sapeva e decidere. E lo poteva fare anche perché soli salvatori della patria. supportato da gente con gli attributi. Un esempio per tutti:l’addetto stampa, che per la cronaca era il nostro Così , facendo proprio uno dei motti tanto consoni alla Augusto Frasca, contattava soventissimo i giornalisti, nostra cultura tipo “scurdámmoce 'o passato, simmo 'e anche quelli della stampa non specializzata e quelli di Napule paisá!” , si presentano dicendoci che “da oggi in serie C come il Brivido Sportivo su cui scrivevo allora, poi faremo grandi cose”.Ma perché non l’hanno fatto per tenerli al corrente sui fatti di vita quotidiana sulle prima? E sì che di tempo, mezzi e potere ne hanno avuti.. novità dell’atletica nostra. In realtà le persone che guidano l’attuale atletica non Erano altri tempi direte voi, sì erano i tempi di Nebiolo. hanno la capacità di avanzare proposte che non siano quelle d’un passato ormai remoto e le ripetono e le Giors SPIRIDON/2 RASSEGNA STAMPA L'Europa, e non i nazisti da soli, ha ucciso oltre 6 milioni di ebrei e li ha rimpiazzati con 20 milioni di musulmani. Oggi nel mondo vivono un miliardo e 200 milioni di islamici contro 14 milioni di ebrei, pari allo 0,02 per cento della popolazione mondiale. Tutti i musulmani del mondo hanno ottenuto 7 premi Nobel. Lo 0,02 per cento dell'umanità ebraica ha ricevuto 129 premi Nobel nell'arte, nelle scienze, nell'economia, nella medicina. Per i camini di Auschwitz è andata in cenere una civiltà di altissimo valore rimpiazzata da chi addestra i bambini ad uccidere, fa saltare treni, scaraventa camion sulla folla, aerei contro gli edifici e si vanta di macellare e sgozzare donne e bambini. Non tutti gli islamici sono terroristi. Ma tutti i terroristi sono islamici. E noi abbiamo scambiato cultura contro odio fanatico, abilità creative contro abilità distruttive, intelligenza con arretratezza, ignoranza e distruzione. Gli arabi non hanno inventato l'algebra, l'hanno copiata dagli indiani. Non hanno inventato l'irrigazione, l'hanno copiata dai romani. I grandi filosofi musulmani Averroè e Avicenna rimaneggiavano Platone e Aristotele. E noi qui a chinare la testa temendo di sembrare islamofobi… Paolo Guzzanti, sul Giornale di sabato 26 agosto. Il 28 agosto, lunedì, c'è stata una riunione internazionale a Parigi cui hanno partecipato i Capi di Stato e di Governo di quattro nazione dell'UE, Francia, Germania, Spagna e Italia. Il tema, visto all'ingrosso, era quello del rapporto tra l'Europa dell'Unione Europea e l'Africa del nord e del centro occidentale, dal Ciad al Niger e a tutti i paesi minori a sud della costiera mediterranea… L'incontro è stato il primo sul tema Europa-Africa, ma ce ne sarà tra pochi giorni un secondo e poi finirà con l'insediare una sorta di organo permanente di intervento e di gestione d'un tema che sopporterà allo stesso tempo pace e tempesta ma che si proporrà una finalità nobile e positiva per un verso, combattuta e sanguinosa nell'altro. Il finale sarà sicuramente positivo (o almeno è questo ciò che penso) ma richiederà una trentina d'anni a dir poco prima che i risultati si stabilizzino al punto massimo che avremo finalmente raggiunto. Eugenio Scalfari, su La Repubblica di giovedì 31 agosto. Con l'Unità d'Italia, Roma si era sollevata al rango delle capitali europee. Ora è una città in stato di abbandono. Le strade sono intransitabili a causa delle buche. Nei casi più gravi, vengono tenute chiuse per evitare incidenti, ma così impedendo alla gente di raggiungere le proprie abitazioni. Vi sono lavori pubblici che attendono da quarant'anni d'esser fatti. Per la pulizia di strade e giardini, in molti casi diventati pattumiere, si ricorre al <fai da te>. Se un albero crolla, lo si circonda con qualche segnale di pericolo e lo si lascia per terra. Alcuni luoghi pubblici, anche i portici delle principali basiliche, sono intransitabili perché vi sono persone accampate che hanno fatto della strada la propria casa. Abusivi, questuanti e lavavetri in ogni angolo. Tolleranza e incuria regnano sovrane. I trasporti pubblici non funzionano, per cui si ricorre ai mezzi privati, con conseguenza gravi per traffico e ambiente. I vigili urbani sono da tempo un'entità astratta. Gli amministratori locali vivono sulla luna, invece di girare per le strade e constatarne le condizioni. Sabino Cassese, sul Corriere della Sera di venerdì 1 settembre. Fiat-Chrysler Automobiles ha più che raddoppiato in un anno il valore in borsa, mentre a Wall Street la General Motors è scesa nello stesso periodo da 56,4 a 51 miliardi di dollari e Ford da 48 a 44. In Europa, Volkswagen, numero uno continentale, ha lasciato sul campo il 5,5 per cento del valore. Secondo Goldman Sachs, Fca potrebbe raddoppiare di nuovo rispetto alla performance attuale, questo grazie alla valorizzazione dei marchi Alfa Romeo, Maserati e Jeep, e all'interesse manifestato da aspiranti compratori, cinesi e non. In altri termini, la strategia di Marchionne continua a dare frutti anche ora che l'amministratore delegato ha confermato l'uscita per l'inizio del 2019, quando firmerà l'ultimo bilancio. Chi sta facendo i conti in tasca a Marchionne, come è giusto per le società quotate, calcola che quando lascerà la guida l'ad si sarà portato a casa oltre 100 milioni di euro. Si prevedono già commenti scandalizzati, magari accompagnati anche dal refrain di quanto la Fiat è costata allo Stato italiano. Errore, per quanto riguarda Marchionne: sotto di lui, a differenza delle precedenti gestioni, non ci sono stati incentivi pubblici. Piuttosto sarà bene pensare a quanto Fca ha fatto guadagnare ai piccoli investitori, agli operai, con i bonus di produttività, all'occupazione: tutto ciò di cui populisti e sindacalisti da talk-show si ergono a difensori. A sproposito, come sempre. Sul Foglio di sabato 2 settembre. K.Daifanto NUOVO PRIMATO DI DEMATTEIS Bernard Dematteis, nazionale azzurro e vicecampione mondiale di corsa in montagna, ha stabilito il nuovo record ufficializzato dalla FICR – Federazione Italiana Cronometristi , di ascesa al Monviso, fermando il cronometro in 1h40’47” e battendo così il precedente primato appartenuto a Dario Viale, risalente a 31 anni fa. Nel 1986 fu infatti Dario Viale, a percorrere in 1h48’54” i 1.821 metri di dislivello positivo tra la sorgente del Po a Pian del Re, a quota 2.020 metri, e la vetta del “Viso” a 3841 metri. Non ce l’ha fatta ad accompagnarlo fino alla vetta del “Re di Pietra” il gemello Martin, che è arrivato cinque secondi oltre il crono di Viale. SPIRIDON/3 fuori tema Da sciocchi attendersi grandi novità dalla riunione federale, chiusa da qualche ora, concentrata sull'analisi dei risultati dei Mondiali di Londra e sulle misure da assestare, più che in prospettiva olimpica, come sottolineato, più realisticamente in vista degli impegni più vicini, vale a dire i campionati europei di Berlino della prossima stagione estiva. Sintomo di diffusa confusione in ruoli e responsabilità, oltre che esilarante parentesi di collettiva presa in giro, molto s'era già compreso all'indomani di Londra con la sorprendente intervista rilasciata sulla Gazzetta da Elio Locatelli nello stesso giorno in cui era programmato l'incontro della dirigenza federale con il presidente del Coni. Già l'incipit era stato folgorante: <<Io ho le mie idee, e immagino (!) che il presidente Giomi avrà le sue.