Il Codice Manesse
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Poeti cortesi e filatelia Il Codice Manesse Circolo Filatelico Numismatico della Pro Loco di Paese Testi, impaginazione e materiale filatelico a cura dei soci Vittorio Condotta e Giorgio Ruzza La più importante ed articolata raccolta di componimenti riconducibili alla poesia cortese nell'area linguistica tedesca è senz'altro il manoscritto miniato conservato presso la Biblioteca Universitaria di Heidelberg conosciuto come Grosse Heidelberger Liederhandschrift o, più comunemente, come Codice Manesse. Questa seconda e più usata denominazione è legata al committente dell'opera, il consigliere zurighese Rudiger Manesse che, assieme al figlio Johannes, volle far raccogliere il meglio della poesia cortese tedesca in un'unica raccolta realizzata fra il 1304 ed il 1340 da ignoti ma straordinari amanuensi. Caratteristica del Codice Manesse è che i componimenti e le miniature sono ordinate in base all'importanza gerarchica dei rispettivi autori: il primo cantore citato e illustrato è, non a caso, l'imperatore Enrico VI di Hohenstaufen, cui seguono re, duchi, baroni, Herren (signori) o, infine, poeti senza alcun titolo. La straordinaria bellezza delle miniature del Codice Manesse ha fatto si che molte di esse venissero utilizzate, in forma integrale o graficamente semplificata, per realizzare francobolli in cui, pur nel piccolo formato, appare pienamente trasfusa l'eleganza del disegno e la ricchezza cromatica degli originali. Obiettivo di questa mostra è affiancare le miniature (riprodotte già in formato ridotto rispetto agli originali) ai francobolli che le raffigurano o che ad esse si ispirano, accompagnandole con alcune brevi note riguardanti i personaggi illustrati che, nella stragrande maggioranza, sono pressoché ignoti nell'area linguistica italiana. L'ordine delle illustrazioni rispetta quello del Codice Manesse. Koning Konrad der Junge Re Corradino il Giovane Corrado Hohenstaufen, detto Corradino (Landshut, 25 marzo 1252 – Napoli, 29 ottobre 1268), è stato duca di Svevia, Re di Sicilia e Re di Gerusalemme dal 1254, quando aveva solo due anni, al 1268; fu l'ultimo degli Hohenstaufen regnanti. Codex Manesse, tavola II Liechtenstein 1962 Il quattordicenne Corradino di Svevia durante una battuta di falconeria Graf Kraft von Toggenburg I conti di Toggenburg hanno a lungo dominato una vasta zona della Svizzera, a partire dall'attuale Cantone di San Gallo. Un Kraft I visse certamente fra il 1230 ed il 1250, anche se su di lui non si hanno ulteriori notizie, ma quello rappresentato potrebbe essere Kraft III, deceduto nel 1339. Codex Manesse tavola XI Il conte Kraft riceve il serto di poeta Liechtenstein 1962 Heinrich von Velding Enrico di Velding o Veldeke nacque nel Limburgo poco prima del 1150. Autore di un Romanzo di Enea ispirato ai modelli francesi e non a Virgilio, fu al servizio di varie corti, fra cui quella dell'imperatore Federico. Morì a Neauchatel attorno al 1190. Codex Manesse tavola XVI Liechtenstein 1962 Heinrich von Sax Poco si sa di Enrico di Sax (forse 1235 – 1289) se non la sua appartenenza ad una importante famiglia nobiliare i cui possedimenti insistevano lungo il tratto svizzero del Reno. Codex Manesse tavola XXIV Liechtenstein 1963 Curiosa la rappresentazione del menestrello in atto di “danzare” sui merli Heinrich von Frauenberg La famiglia di Enrico di Freuenberg è originaria del Cantone svizzero dei Grigioni. Visse fra il 1257 ed il 1314 e di lui, come poeta, si conoscono cinque Lied. Codex Manesse tavola XXV Liechtenstein 1961 Il barone Enrico vincitore in uno scontro cavalleresco Werner von Teufen La famiglia baronale dei Teufen era insediata nel castello di Irschel nel Cantone svizzero di Zurigo. Il nostro Werner è menzionato nel 1219 e nel 1223. Codex Manesse tavola XXIX Liechtenstein 1963 Werner von Taufen e una dama esercitano la nobile arte della falconeria Heinrich von Stretlingen Anche gli Stretlingen erano una nobile casata svizzera, insediata sul lato ovest del lago di Thun, nel Cantone di Berna. Non è certo se il nostro poeta sia Enrico II (1249- 1271) o suo figlio Enrico III (1258-1294). Codex Manesse tavola XXX Berlino 1970 Il poeta viene rappresentato in atto di danzare con la sua dama Kirtan von Hamle Non esiste nessuna prova documentale relativa a Kirtan von Hamle, del quale abbiamo notizia solo nel Codice Manesse. In base alle caratteristiche linguistiche delle sue poesie, lo si ritiene originario della Turingia. Codex Manesse tavola XXXI Liechtenstein 1963 Ulrich von Gutenburg Di Ulrich von Gutenburg sappiamo con certezza che era vivente fra il 1170 e il 1186. La sua famiglia era originaria dell'Alta Alsazia e possedeva un castello i cui ruderi sono visibili nei pressi di Rappoltsweiler. Codex Manesse tavola XXXII Liechtenstein 1961 Il menestrello viene rappresentato in veste di falconiere Burkart von Hohenfels La sede originaria della casata degli Hohenfels era nell'omonimo castello nei pressi di Überlingen a nord-ovest del Lago di Costanza. Burkart è attestato in documenti fra il 1216 e il 1242, ed è menzionato più volte assieme al re Enrico VII. Codex Manesse tavola XXXVIII Berlino 1970 Un filo lega Burkart alla sua dama Meinloh von Sevelingen Come per molti altri poeti, nulla si conosce di Meinloh di Sevelingen se non quanto provato dal Codice Manesse. Si ritiene che egli sia stato il più antico dei menestrelli svevi. Codex Manesse tavola XLIII Berlino 1970 Heinrich von Rugge Il menestrello Heinrich von Rugge, originario del Württemberg, visse all'epoca dell'imperatore Federico I e di lui si hanno notizie certe fra il 1175 ed il 1192, quando era alla corte del conte palatino di Tubinga. Codex Manesse tavola XLIV Germania Federale 1970 Heinrich in veste di cavaliere armato di L'immagine del francobollo non è tratta tutto punto dal CM ma dal molto simile e più tardo Codice di Weingarten Walther von der Vogelweide Walther von der Vogelweide (1170 circa – 1230 circa) è il più famoso poeta tedesco della sua epoca, spesso indicato semplicemente come Walther. Walther era di nobile stirpe ma dal suo appellativo Vogelweide ("pascolo d'uccelli", in latino aviarium, ovvero un luogo ove erano catturati i volatili) si deduce che non apparteneva ai più alti ranghi della nobiltà (la quale per lo più prendeva i titoli da castelli e villaggi), ma piuttosto alla cosiddetta nobiltà di servizio (in tedesco Dienstadel), costituita da semplici cortigiani, la cui vita era tuttavia assai più Codex Manesse tavola XLV agiata rispetto a quella della maggioranza della popolazione. Molte sono le opere che di lui ci sono pervenute: le sue prime liriche sono colme di gioia di vivere, di sensibilità verso la natura e di lodi per l'amore, ma nel tempo affiora una certa gravità in poemi di natura religiosa e didattica e i suoi versi in elogio dell'amore si mutano in protesta contro le abitudini corrotte. Se, da una parte, inveisce contro il "falso amore", deride quelli che sostengono che "l'amore è peccato"; predica la crociata ma suggerisce la virtù della tolleranza, facendo notare che "nell'adorare Dio, i cristiani, gli ebrei ed i pagani sono tutti d'accordo". Sue sono le semplici righe che bene riassumono il principio ispiratore della cavalleria: "Swer guotes wibes liebe hat Der schamt sich ieder missetat" (colui che ha l'amore di una donna buona, prova vergogna per ogni atto malvagio). Austria 1958 Liechtenstein 1961 Germania Federale 1970 Immagine tratta dal Codex Weingartner Wolfram von Eschenbach Wolfram von Eschenbach (1170 ca. – 1220 ca.) è stato cavaliere alla corte di Turingia nonché uno dei più grandi poeti tedeschi del Medioevo. La sua fama è dovuta principalmente alla composizione, avvenuta attorno al 1210, del Parzival, poema cavalleresco sul Sacro Graal. Oltre a questo poema, di cui ci sono pervenuti circa 25.000 versi, gli vengono attribuiti anche i poemi epici incompiuti Willeham e Titurel e la raccolta di poesie di ispirazione provenzale Wachter Lieder. Uno dei suoi meriti è quello di aver ispirato, con il Parzival, il libretto dell'opera Parsifal di Codex Manesse tavola XLVII Richard Wagner. Il cavaliere in preparazione per un torneo Germania Federale 1970 Liechtenstein foglietto 1970 Gli altri tre francobolli del foglietto sono dedicati, nll'ordine, a Fridrich von Hansen (C.M. tavola XLI), Hartmann von Starkenberg (C.M. tavola LXXXV) e a Reimar der Fiedler (C.M. tavola CIV). Walther von Metze Walther von Metze è un altro dei cavalieri-poeti di cui non si hanno notizie al di fuori del Codice Manesse. Secondo alcuni di origine altoatesina, ne viene lamentata la morte nel 1276 da Reimar von Brennenberg. Codex Manesse tavola LIII Germania Federale 1970 Il cavaliere viene raffigurato in armi Albrech von Johansdorf Albrecht von Johansdorf, Albertus de Janestorf o Der von Johansdorf (prima del 1180 – dopo il 1209), è famoso soprattutto per i suoi componimenti sulle crociate. La sua famiglia era originaria della Bassa Baviera ed ebbe rapporti di lavoro con i vescovi di Bamberg e di Passau. Codex Manesse tavola LVI Berlino 1970 Hartmann von Aue Hartmann von Aue è stato un poeta epico tedesco attivo fra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII. E' annoverato tra gli esponenti della cosiddetta mittelhoch- deutschen Klassik (classicità alto tedesca media) . Insieme a Heinrich von Veldeke fu l'iniziatore del romanzo cortese, mediato dalla Francia. Codex Manesse tavola LX Liechtenstein 1963 Ulrich von Liechtenstein Il poeta Ulrich von Liechtenstein (1200 – 1275) apparteneva al ramo della Stiria della sua nobile famiglia. Svolse un'intensa attività pubblica rivolta all'affermazione degli ideali cavallereschi. Il suo capolavoro, Il servizio delle dame (Frauendienst, 1225), composto da 60 lieder e da tre trattatelli teorici, è imperniato sul «servizio d'amore» alla sua dama, per la quale Ulrich indisse numerosi tornei. Codex Manesse tavola LXXVII Forse proprio per la frequenza con cui indisse tornei, Ulrich viene rappresentato come cavaliere Liechtenstein 1961 bardato per uno scontro cavalleresco Konrad von Altstetten La dinastia di Altstetten è testimoniata dal 1166 e ebbe la sua sede nella valle del Reno superiore.