Seduta Di Giovedì 25 Ottobre 1990 Presidenza Del

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Seduta Di Giovedì 25 Ottobre 1990 Presidenza Del SEDUTA DI GIOVEDÌ 25 OTTOBRE 1990 57 3 SEDUTA DI GIOVEDÌ 25 OTTOBRE 1990 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FLAMINIO PICCOLI PAGINA BIANCA SEDUTA DI GIOVEDÌ 25 OTTOBRE 1990 59 La seduta comincia alle 15,30. strumento di informazione e di raccordo tra le nazioni del Nord e quelle del Sud, (La Commissione approva il processo nell'ambito dei rapporti Sud-Sud ed an• verbale della seduta precedente). cora ai fini di un processo che è anche di formazione e di sostegno nel persegui• mento della democratizzazione. Non a caso, questo processo vede impegnati al• Audizione del dottor Guy De Al mei da, l'elaborazione dei progetti dell'Inter Press membro del consiglio di amministra• Service organismi non governativi e per• zione, del dottor Roberto Savio, diret• sonalità politiche di tutto il mondo. tore generale e del direttor Giovanni Spinelli, direttore esecutivo dell'Inter Ritengo, pertanto, che quella odierna Press Service. sia l'occasione per avviare un confronto, che potrebbe avere sviluppi successivi nel• l'ambito dell'indagine sulla cooperazione PRESIDENTE. Nell'ambito dell'inda• allo sviluppo che stiamo svolgendo e che gine conoscitiva sulla cooperazione allo prosegue, per la verità, con qualche fatica, sviluppo, lordine del giorno reca l'audi• perché il calendario dei lavori della Ca• zione del dottor Guy De Almeida, membro mera spesso provoca ritardi e rinvìi non del consiglio di amministrazione, del dot• previsti. Non credo, sulla base di quanto tor Roberto Savio direttore generale e del mi risulta, che la materia delle comunica• dottor Giovanni Spinelli direttore esecu• zioni sia mai stata affrontata sotto il tivo dell'IPS, che ringrazio per essere in• profilo specifico della cooperazione allo tervenuti alla seduta odierna. sviluppo, benché tale aspetto sia specifica• Do la parola all'onorevole Franco Fo• tamente contemplato dalla legge sulla coo• schi, presidente del comitato permanente perazione e benché esso abbia rilevanti per la cooperazione, affinché illustri i mo• conseguenze, non tanto sotto il profilo tivi del nostro incontro. dell'impegno finanziario, quanto per il si• gnificato che i problemi dell'informazione FRANCO FOSCHI, Presidente del Comitato possono assumere. permanente per la cooperazione. Credo che La mia proposta è che, secondo una l'audizione odierna rappresenti la prima procedura consueta, i rappresentanti del• occasione di un confronto su un tema che l'Inter Press Service procedano ad una travalica l'aspetto specifico, peraltro di esposizione introduttiva, cui farà seguito indubbia importanza, costituito dal contri• una serie di domande o di richieste di buto che l'Inter Press Service fornisce ai approfondimento da parte dei commissari, progetti concernenti la comunicazione, che anche sulla base della sintetica documen• passano attraverso il Ministero degli affari tazione che è stata cortesemente posta a esteri, in conformità della legge n. 49 del nostra disposizione. 1987. Tali progetti, infatti, riguardano più generalmente i rapporti con molti organi• ROBERTO SAVIO, Direttore generale del• smi internazionali e con quei paesi e l'Inter Press Service. Desidero in primo governi che hanno utilizzato e continuano luogo porgere alla Commissione il saluto ad utilizzare l'Inter Press Service come del presidente dell'Inter Press Service, il 60 TERZA COMMISSIONE PERMANENTE premio Nobel per la pace Oscar Arias che, fermi che, ormai, sono da tutti considerati purtroppo, essendo oggi impegnato a New fuori discussione. Uno di tali presupposti, York, non è potuto intervenire in questa che attiene direttamente all'argomento al sede. Egli, però, mi ha pregato di trasmet• nostro esame, è che non vi può essere tere alla Commissione il suo saluto e di sviluppo senza partecipazione. L'espe• manifestare la gratitudine dell'Inter Press rienza ha dimostrato che lo sviluppo ver• Service per l'invito rivoltoci a partecipare ticale, imposto senza la partecipazione dei all'audizione odierna, che ci consente di recepienti, non modifica la realtà. Quindi, prospettare in un ambito così qualificato, il vero problema viene ad essere quello di qual è questa Commissione, i temi della come introdurre nel processo di sviluppo comunicazione e dello sviluppo. Tali temi la partecipazione dei recepienti, ossia delle certamente travalicano l'attività dell'Inter popolazioni. È chiaro, peraltro, che la Press Service, in seno alla quale, come partecipazione è un tema fondamentale direttore generale, rivesto una responsabi• non solo ai fini dello sviluppo, ma anche lità specifica. Tuttavia, in qualità di con• per il conseguimento della democrazia - sulente sui temi della comunicazione e che è uno degli obiettivi fondamentali del dello sviluppo presso diversi organismi Terzo mondo - senza la quale il processo delle Nazioni Unite, vorrei rubare alla di sviluppo si svolge in modo artificioso ed Commissione cinque minuti di tempo per autoritario. affrontare un tema, prescindendo dal quale È difficile ipotizzare un processo di non si può inquadrare il discorso relativo informazione senza comunicazione > a all'Inter Press Service. meno che non si intenda comunicare at• Molto spesso si fa confusione tra infor• traverso tecniche non ancora sperimentate, mazione e comunicazione. In realtà, si come la parapsicologia, è chiaro che la tratta di due fenomeni totalmente diversi: comunicazione diventa uno dei punti di l'informazione è un processo verticale, un forza dei processi di sviluppo, perché solo meccanismo in cui pochi soggetti forni• scono dati ad una grande quantità di rendendo partecipi di tale processo le ricettori. In tale processo, quindi, non si popolazioni interessate si avrà una evolu• realizza una partecipazione e nell'ambito zione reale. , del Terzo mondo l'informazione, nella sua Questo concetto è stato recepito dalla verticalità, rafforza spesso gli squilibri in• legge n. 49 del 1987 che all'articolo 2, terni, le divisioni fra città e villaggi, la lettera m), prevede specificamente che i separazione fra l'elite al potere e le masse progetti che permettono una maggiore par• popolari. Inoltre, nel Terzo mondo, il pro• tecipazione delle popolazioni ai progetti di cesso informativo si svolge quasi sempre sviluppo, attraverso i canali della comuni• all'insegna dello Stato e non in tutti i casi cazione e dell'informazione, devono essere costituisce un processo di partecipazione e considerati prioritari ai fini dell'applica• di democrazia. zione della stessa legge n. 49. A sua volta, La comunicazione rappresenta un feno• la citata legge n. 49, non ha fatto altro che meno diverso, basato su un rapporto oriz• riprendere un dibattito di fondo, che esiste zontale, nel quale vi è una interattività fra in tutti i paesi industrializzati e organismi chi fornisce dati e chi li riceve. Essa, delle Nazioni Unite. In tale dibattito il quindi, costituisce un fatto nuovo, reso tale tema della comunicazione e della parteci• anche dalle tecnologie nate negli ultimi pazione è diventato uno dei punti di rife• anni che, per la prima volta nella storia rimento fondamentali, tanto è vero che è dell'umanità, permettono certe forme di in atto una campagna tendente a stabilire scambio. il principio, in genere già applicato dai La differenza che ho sottolineato è paesi del nord, che almeno l'uno per cento fondamentale perché spiega come negli nell'ambito delle spese degli aiuti allo ultimi dieci anni nell'ambito del dibattito sviluppo sia destinato ai temi della comu• sullo sviluppo siano emersi alcuni punti nicazione e della partecipazione. SEDUTA DI GIOVEDÌ 25 OTTOBRE 1990 61 i - . Ho latto questa brevissima introdu• sciate, dall'India al Venezuela. Vi è infine zione* che meriterebbe certamente un ap- l'IPS-Progetti, che si dedica ad eseguire profondi mento e un'analisi più sviluppati, progetti di comunicazione nei paesi in via per dire che questi concetti hanno avuto di sviluppo, soprattutto come veicolo di un una grande importanza ai fini del lavoro e necessario processo sociale. Questa strut• dell'identità dell'Inter Press Service. Siamo tura si occupa sostanzialmente di progetti infatti nati nel 1964 come agenzia che si di informazione e di creazione di reti di dedicava ai problemi dei paesi del Terzo comunicazione. Abbiamo messo in piedi, mondo e che quindi rappresentava uno per esempio, l'Agenzia mondiale della strumento di espressione di tali paesi ma donna e varie strutture di questo tipo, negli anni Settanta ci siamo inseriti nel collaborando insieme alle Nazioni Unite e dibattito sullo sviluppo dando il nostro alle comunità internazionali. contributo e insistendo nei fori internazio• I bilanci di tutte queste società sono nali nel concetto che iltema della comuni• riuniti in un unico documento. Vorrei cazione è fondamentale da questo punto di sottolineare che a differenza di molte agen• vista. zie di stampa o di altri organismi non In questa situazione, parallelamente al• governativi, i nostri bilanci sono certificati l'adeguarsi della comunità internazionale da una società internazionale di certifica• al tema della comunicazione e dello svi• zione e di revisione, cioè da Dubois and luppo e quindi a quello della partecipa• Co., e da una delle cinque grandi società zione e della democrazia l'Inter Press Ser• internazionali di certificazione, la Deloitte vice si è trovato in una situazione molto Haskins and Sells. Nella cartellina, che mi curiosa. sono permesso di sottoporre alla vostra Noi abbiamo presentato ad alcuni attenzione, è contenuto anche l'elenco di membri della Commissione una breve sin• tutti gli usuali sostenitori dell'IPS. Come tesi, un documento
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