Corso di Laurea magistrale In Lingue e civiltà dell’Asia e dell’Africa Mediterranea

Tesi di Laurea

Lin Zongsu: femminista rivoluzionaria nel movimento femminista cinese

Relatrice Ch. Prof.ssa Laura De Giorgi

Correlatore Ch. Prof. Guido Samarani

Laureanda/o Gabriella Viola Matricola 870921

Anno Accademico 2019 / 2020

“若其柔弱如故,愚暗如故,则金君此书虽一旦大动于世,彼辈男 子,慨然尽举畴昔所占据之权利,一一让与而还付之于我女人(…)”

Se noi donne rimarremmo ancora deboli e ignoranti come prima, allora non importa se il libro del signor Jin scuote tutti gli uomini del mondo nel fare ogni sforzo per ritornare generosamente alle donne i diritti che hanno occupato, noi non avremo ancora ottenuto ciò che vogliamo.

Lin Zongsu 林宗素

1

Illustrazione di “Lyn”, Marco Asciutti

2

INDICE

前言...... 5

Introduzione ...... 7

Capitolo 1 ...... 9

Il contributo di una giornalista rivoluzionaria al movimento femminista cinese. .... 9 1.1 Contesto storico...... 10 1.2.1 Biografia: Gli anni giovanili di Lin Zongsu...... 17 1.2.2 L’incerta parentela con Lin Zongxue...... 20 1.2.3 Formazione della scrittrice e il viaggio in Giappone...... 21 1.2.4 La lotta per il suffragio femminile e il Nüzi Canzheng Tongzhi Hui 女子参政同志会...... 32 1.2.5 Il trasferimento a Nanyang e gli ultimi anni...... 35

Capitolo 2 ...... 40

Attività Politica...... 40 2.1 La visita presso il presidente provvisorio Sun Yatsen...... 41 2.2 I tre incidenti all’Assemblea Rappresentativa...... 46 2.3 Il nuovo piano dell’Associazione rivoluzionaria per il suffragio femminile, Nüzi Canzheng Tongmenghui 女子参政同盟会...... 53 2.4 La negazione al suffragio femminile e la delusione...... 58

Capitolo 3 ...... 62

La produzione giornalistica di Lin Zongsu e delle altre rivoluzionarie...... 62 3.1 La trasformazione del giornalismo durante la rivoluzione...... 63 3.2 Caratteristiche della stampa femminile...... 69 3.3 La produzione giornalistica di Lin Zongsu...... 78 3.3.1 Replica all’ “annuncio matrimoniale più civilizzato al mondo”...... 79 3.3.2 Il Manifesto dell’associazione per il suffragio femminile, Nüzi Canzheng Tongzhihui Xuanyan Shu 女子参政同志会宣言书...... 82 3.3.3 Il disappunto nei confronti di Sun Yatsen...... 85 3.4 Il Nüjiezhong 女界钟...... 86

3 3.4.1 Nüjiezhongxu 女界钟序, Prefazione di Lin Zongsu ...... 94

Riflessioni conclusive ...... 100

Bibliografia ...... 108

Sitografia ...... 113

4 前言

本文以林宗素为研究对象,她是一位新闻记者及活动家。在清朝(1912 年)期间 林宗素动员起来改变中国妇女的落后和从属地位。林宗素从小就开始对现代化的 新思想很感兴趣,参加过各种宣传活动。为了继续她对新思潮的倾向,林宗素移 居日本,在日本她加强了她的革命活动。她增多次公开露面,意图推动妇女的选 举权。林宗素通过她的竞选、演讲和作品,成功地传播了一些主张女性获得一定 的自主性和从一些落后观念中解放出来的思想。她的文章证明了二十世纪早期的 妇女出版社采用了一种创新和现代的邮票。她的作品包含了民族主义的观点,促 进了共和国的建立,同时也将推动重新评价妇女社会地位。林宗素发起了一场重 要的妇女参与公共生活和争取妇女权利斗争的运动,这是妇女权利保护具体化的 第一步。 林宗素是一位现代、有远见、魅力四射的女性,也是一位曾经激励并将激励许多 男女的女性典范。本文共分为四章。第一章是林宗素传记。本章首先介绍作者一 生中体验过的历史事件,从清朝的衰落到第一个共和国的诞生。其次介绍作者的 人生,尤其是她的童年和成长的家庭环境及其作者的职业生涯和政治生涯。最后, 本章提供一个详细的传记简介,但是因为参考到的文献有不一致的信息,在此基 础上本章将得出一些结论。第二章的主要内容是林宗素的政治行为。本章首先分 析作者的争取妇女的选举权斗争,接着分析作者在临时约法起草的混乱时期所发 生的事件,然后讨论与孙中山总统的著名会晤(1866-1925)。最后,本章还进 一步介绍作者革命伙伴唐群英(1871 - 1937)的革命活动. 第三章是本文的核心 内容,因此介绍林宗素的新闻制作。记者的新闻活动是在一个旨在实现国家现代 化的运动历史背景下进行的。为了了解林宗素的政治行动,本章关注影响新闻界 的特点,特别是新妇女报刊的特点,这些特点得益于林宗素和其他中国记者的表 现。 本章通过林宗素文章内容的分析来研究她的思想。首先注重中国第一部完全集中 于女性问题的论文《女界鐘》,林宗素为其作序。其次将对该条约论文的内容进 行总结,这些内容涉及到维护妇女权利的非常重要的问题,如婚姻、教育、工商 管理和财产权。接着本章将对林宗素的序言进行分析,并对其进行解读。最后,

5 本章指出并分析该论文中出现的概念,以便理解林宗素和金天翮(1874-1947) 之间的共识是什么。第四章介绍林宗素所传承的遗产。首先展示林宗素的贡献, 尽管她一生中没有取得立竿见影的胜利,但她对后来妇女自由化的贡献,以及她 的政治行动如何逐渐影响到越来越多的妇女接近教育、独立和平等思想。此后, 能看到林宗素如何在文学中被记住的。最后,本文介绍对林宗素值得研究的主要 目的和原因。

6 INTRODUZIONE

La tesi si concentra sulla figura di Lin Zongsu 林宗素, giornalista e attivista cinese che durante il periodo della caduta della dinastia Qing (1912) si mobilitò per modificare la condizione arretrata e di subordinazione delle donne cinesi. Ella si interessò sin da giovane alle nuove idee di modernizzazione e partecipò a diverse attività propagandistiche. Per portare avanti la sua propensione verso le nuove tendenze ideologiche si spostò in Giappone, dove intensificò la sua attività rivoluzionaria. In diverse occasioni apparse pubblicamente con l’intento di promuovere il suffragio femminile. Lin Zongsu attraverso la sua campagna, i suoi discorsi e i suoi scritti riuscì a diffondere delle idee che esortavano le donne ad acquisire una certa autonomia e a liberarsi da alcune concezioni retrive. I suoi articoli sono la testimonianza del modo in cui la stampa femminile di inizio Novecento adottò un timbro innovativo e moderno. I contenuti dei suoi scritti abbracciano una prospettiva nazionalistica, promuovendo l’istituzione di una Repubblica e propagandando, al tempo stesso, la necessità di rivalutare la posizione sociale delle donne. Lin Zongsu iniziò una campagna importante per il coinvolgimento delle donne nella vita pubblica e nella lotta per i loro diritti, che fu il primo passo verso la concretizzazione della tutela delle donne. Crediamo che la figura di Lin Zongsu sia quella di una donna moderna, visionaria e affascinante che merita di essere ricordata. In lei riconosciamo un modello di donna che ha ispirato e potrà ispirare donne e uomini. L’elaborato è diviso in quattro capitoli. Il primo capitolo è dedicato alla biografia di Lin Zongsu. Verrà prima fornito un riepilogo degli avvenimenti storici più importanti che caratterizzarono la vita della scrittrice, dalla caduta dell’ultima dinastia mancese fino alla fase successiva in cui nacque la prima Repubblica. Verrà presentata la vita della scrittrice. Ci soffermeremo prima sugli aspetti che riguardano la sua infanzia e il contesto familiare in cui crebbe e poi sulla sua carriera professionale e politica. Forniremo un profilo biografico il più dettagliato possibile e trarremo delle conclusioni dalle incongruenze tra le varie fonti. Nel secondo capitolo ci soffermeremo sull’azione politica della scrittrice. Analizzeremo la sua battaglia verbale per il suffragio femminile. Ripercorreremo le vicende che

7 coinvolsero la giornalista durante il periodo caotico nel quale si stava compilando la Costituzione Provvisoria e verrà approfondito il celebre incontro con il presidente Sun Yatsen (1866 - 1925, conosciuto anche come Sun Zhongshan 孙中山). Discuteremo, inoltre, le conseguenti manifestazioni della compagna rivoluzionaria Tang Qunying 唐 群英 (1871 - 1937), la quale prese le redini dell’associazione femminile di Lin Zongsu estendendola ad un’associazione più forte e più grande. Nel terzo capitolo verrà dato spazio alla produzione giornalistica di Lin Zongsu. L’attività della giornalista si inquadra in un contesto storico caratterizzato da movimenti tesi alla modernizzazione della nazione. Al fine di contestualizzare l’azione politica di Lin Zongsu volgeremo l’attenzione agli aspetti che interessarono la stampa e in particolare alle caratteristiche della nuova stampa femminile, che si fece strada grazie alla prestazione di Lin Zongsu e delle altre giornaliste cinesi. Studieremo le idee di Lin Zongsu analizzando il contenuto di alcuni suoi articoli. Ci soffermeremo sul primo trattato cinese dedicato interamente alla questione femminile, il Nüjiezhong 女界鐘, ‘La campana del mondo femminile’, di cui Lin Zongsu scrisse la prefazione. Verrà riassunto il contenuto del trattato, che riguardava temi molto importanti per la difesa dei diritti femminili, come il matrimonio, l’istruzione, l’amministrazione degli affari e il diritto di proprietà. Verrà poi analizzata la prefazione di Lin Zongsu e daremo una nostra interpretazione al testo. Puntualizzeremo la concezione che emerge dal trattato e vedremo quali erano i punti d’accordo tra lei e l’autore del trattato, Jin Tianhe 金天翮 (1874 - 1947). L’ultimo capitolo sarà dedicato all’eredità trasmessa dalla scrittrice. Mostreremo come il contributo di Lin Zongsu, nonostante non abbia prodotto delle vittorie immediate durante la sua vita, sia stato fondamentale per la successiva liberalizzazione della donna e come la sua azione politica abbia influenzato gradualmente il numero di donne che si sono avvicinate alle idee di educazione, indipendenza e uguaglianza. Vedremo come la scrittrice è stata ricordata nella letteratura e nell’immaginario popolare. Infine faremo una breve considerazione sul perché la figura di Lin merita di essere attenzionata e divulgata in maniera maggiore.

8 CAPITOLO 1

IL CONTRIBUTO DI UNA GIORNALISTA RIVOLUZIONARIA AL MOVIMENTO

FEMMINISTA CINESE.

Gli avvenimenti che si verificarono prima e durante la fondazione della prima Repubblica cinese suscitarono un grande fervore culturale e politico. In questo clima di tensione governativa, economica e sociale, il movimento femminista cinese acquisì una grande popolarità. Infatti, molti uomini e donne rivoluzionarie si impegnarono attivamente nella promozione e diffusione dell’idea secondo cui bisognava migliorare la condizione sociale della donna al fine di cambiare il destino della nazione e ovviare “in particolare” all’ inferiorità del paese rispetto alle altre potenze straniere. Tra il 1911 e il 1913, numerose donne cinesi si schierarono a favore della rivoluzione, con l’intento di porre fine alla visione confuciana della donna, secondo cui la presenza femminile era confinata negli ambienti domestici, e di ottenere ufficialmente il riconoscimento di diritti che sancissero l’uguaglianza tra uomini e donne. La scrittrice Lin Zongsu si batté con costanza e caparbietà per ottenere il suffragio femminile. Nonostante non sia riuscita a conseguire l’obiettivo di partecipazione femminile alla politica, la sua azione ispirò molte donne cinesi che si unirono alla sua campagna. In questo primo capitolo, verrà prima delineato il contesto storico in cui visse la scrittrice, necessario per comprendere come abbia influenzato il suo l’atteggiamento politico e giornalistico. Vissuta nel periodo tra la caduta dell’ultima dinastia mancese e alla proclamazione della prima Repubblica, Lin Zongsu emerse come membro attivo nella Rivoluzione Xinhai. Successivamente presenteremo la sua vita, partendo dal contesto familiare e soffermandoci sull’importanza del legame con il fratello, lo scrittore Lin Baishui 林白水. Proseguiremo con il riportare il suo primo avvicinamento agli ambienti e ai giovani intellettuali e il suo primo approccio alle idee rivoluzionarie. Discuteremo dell’influenza della sua associazione femminile, la Nüzi Canzheng Tongzhihui 女子参政同志, Associazione per il suffragio femminile, e come sia stata capace di radunare numerosi assensi femminili alla battaglia per la partecipazione politica femminile. Racconteremo, poi, la sua perseveranza nel divulgare le idee che riguardavano la parità di genere,

9 nonostante le dure restrizioni poste all’attività giornalistica. Infine, verrà presentato l’ultimo periodo della sua vita segnato dalle sofferenze dovute al difficile periodo storico, contrassegnato dalle ostilità nipponiche, e le gravi perdite familiari. Nell’esporre i dati biografici verranno presi sotto analisi diverse fonti, che confronteremo con le principali biografie di riferimento: Xian Gumu Lin Zongsu Nüshi Shilüe 先姑母林宗素女士事略 di Lin Weijun 林慰君, figlia di Lin Baishui e nipote della stessa Lin Zongsu; la biografia scritta da Xu Ru 徐如 e inserita nel quarto volume del Zhonggong Fuzhou Shiwei Fuzhou Lishi Renwu 中共福州市委福州历史人物. Raccoglieremo tutte le informazioni che ci sono pervenute sulla vita della giornalista e cercheremo di definire un profilo biografico il più veritiero possibile.

1.1 CONTESTO STORICO.

Il turbolento periodo storico in cui visse Lin Zongsu influenzò inevitabilmente l’identità della giornalista. Nacque alla fine dell’ottocento in un periodo in cui in Cina si iniziava a scorgere i primi segni della caduta dell’impero e della debolezza della nazione rispetto alle potenze straniere. Il crescente malcontento e il malessere della popolazione, determinato dallo scoppio della prima e della seconda guerra dell’oppio, (rispettivamente 1839 - 1841 e 1856 - 1860) sfociò in ribellioni in cui veniva espresso il disappunto verso l’amministrazione del governo mancese. A seguito di questi eventi, la Cina fu costretta a sottoscrivere dei trattati che prevedevano la cessione di territori e pagamenti di forti indennità. Mentre il paese assisteva al proprio inesorabile declino, alcuni uomini colti e rivoluzionari misero a confronto la forza e le basi culturali della Cina con quelle occidentali e osservarono che l’oppressione delle donne in Cina aveva fatto rallentare lo sviluppo e il progresso della nazione.1 La presunta superiorità maschile, indicata con il termine nanzunnübei 男尊女卑, aveva dominato a lungo la visione generale in Cina e la presenza femminile negli affari politici veniva avvertita come una minaccia. Questa concezione trovava le sue radici agli albori della società cinese, infatti, l’eloquenza di una donna era percepita come

1 Cfr. Mario Sabattini, Paolo Santangelo, Storia della Cina, Bari – Roma, GLF, Editori Laterza, 2018, pp. 531 – 542.

10 presagio di sciagura, come esemplificato dalla espressione contenuta nello Shujing 书经, Classico dei Documenti, Jiwuchen; Pinjisichen, Weijiazhisuo, 牝鸡无晨; 牝鸡司晨, 惟家之索,che letteralmente indicava “una gallina non annuncia l’alba, una gallina schiamazza all’alba, l’unica cosa che conta è la famiglia”. Chiaramente la gallina era una metafora della donna la quale, nel momento in cui avesse preso parte agli affari che riguardavano l’amministrazione del potere, avrebbe determinato la rovina della famiglia. La metafora alludeva allo sconvolgimento delle forze dello yin 阴 (associato con la luna, freddo, tranquillità, femminilità) e dello yang 阳 (sole, luce, attività, mascolinità) che porterebbe, inevitabilmente, alla comparsa di disordini. In effetti, ad eccezione di un numero molto ristretto di imperatrici vedove che si unirono all’amministrazione del potere insieme ai parenti, alle donne non era mai stato consentito di partecipare alla vita politica cinese. Sin dalla fine della dinastia Ming e l’inizio della dinastia Qing, pensatori rivoluzionari, come Li Zhi 李贽 (1527 - 1602) e Tang Zheng 唐甄 (1631 - 1705) iniziarono a criticare la visione della donna come presagio di sfortuna. Alla fine della dinastia Qing, numerosi rivoluzionari iniziarono a sostenere il concetto secondo cui i diritti umani sono innati Tianfurenquan 天赋人权 e il concetto di uguaglianza tra uomini e donne Nannüpingdeng 男女平等. Le donne dovevano essere dei cittadini a tutti gli effetti. Bisognava conferire loro uno stato di uguaglianza agli uomini, solo in questo modo si poteva garantire la prosperità del paese. Questa ambizione non riguardava esclusivamente il futuro delle donne, ma includeva l’intera società cinese, da cui nessuno doveva essere escluso in futuro.2 Per garantire ciò bisognava che le donne acquisissero competenze che permettessero loro di essere sullo stesso piano degli uomini e, quindi, di acquisire maggiore indipendenza. L’apparizione di tali nuove concezioni in testi scritti che furono divulgati durante questo periodo storico, incoraggiarono le giovani studentesse ad emulare le più sofisticate donne straniere e le più esemplari donne cinesi e a plasmare se stesse in modelli di forza civile e militare,

2 Cfr. Xu Yingxuan 许颖轩, “Xinhai geming qianhou zhongguo funü zhengqu canzhengquan de sixiangyu shijian”, 辛亥革命前后中国妇女争取参政权的思想与实践, in Zhongshan daxue yanjiushengxuekan (renwen shehui kexueban) 中山大学研究生学刊 (人文社会科学版), Vol. 38, N. 4, Beijing, 2017, pp. 19 - 22.

11 tenendo conto dei valori passati e presenti.3 Nelle famiglie cinesi tradizionali, le figlie venivano educate e istruite dentro le mura di casa, ma le riforme del 1890 iniziarono a promuovere l’educazione femminile pubblica. A partire dal 1840, i missionari protestanti arrivarono in Cina, fornendo un’istruzione di base alle giovani donne. Le scuole missionarie femminili iniziarono ad attirare una parte consistente della popolazione, specialmente quando nelle scuole veniva incluso l’insegnamento della lingua inglese. In effetti, le famiglie cinesi credevano che la conoscenza dell’inglese costituisse l’emblema di uno status moderno, che avrebbe agevolato le prospettive matrimoniali delle figlie.4 Nel 1897, nacquero le prime scuole moderne riservate a ragazze e un sempre più crescente numero di studentesse iniziò ad iscriversi. Shanghai, grazie alla sua peculiare natura cosmopolita, si mostrò una delle città più all’avanguardia nel campo dell’istruzione femminile e nelle attività intellettuali contemporanee.5 Così come in occidente, la diffusione dell’istruzione femminile ebbe un ruolo chiave nel progresso dello status sociale cinese. A partire dalla metà del diciannovesimo secolo, le donne, che in passato erano state private dell’istruzione formale, iniziarono ad avere accesso all’istruzione moderna.6 Il colpo di stato attuato dall’imperatrice vedova Cixi 慈禧 (1835 - 1908) nel 1899, in opposizione al tentativo di modernizzazione del paese, e la Rivolta dei Boxer nel 1900 non fecero altro che accelerare la crescita di movimenti occidentalisti e repubblicani. L’aumento della partecipazione all’opposizione al regime, spinse quest’ultimo alla promulgazione di riforme, tra cui vi fu la riorganizzazione del sistema accademico sul modello giapponese e l’abolizione degli esami di Stato. Tuttavia, queste riforme non arginarono la crescente opposizione, piuttosto la favorirono causando un aumento degli numero di studenti che andavano a studiare all’estero.7 Alla fine del primo conflitto sino-giapponese nel 1895, molti studenti cinesi avevano già intrapreso i loro studi all’estero. Gli studenti cinesi si trasferivano principalmente a Tokyo e la maggioranza di questi era costituita da donne,

3 Cfr. Merle Goldman, Elizabeth J Perry, Changing Meanings of Citizenship in Modern China, Cambridge, Harvard University Press, 2002, p. 24. 4 Cfr. Paoul J. Baily, Women and Gender in Twentieth-Century China, Hampshire - New York, Palgrave Macmillan, 2012, p. 26. 5 Cfr. Charlotte L. Beahan, “Feminism and Nationalism in the Chinese Women's Press, 1902-1911”, in Modern China, vol. 1, n. 4, Sage Publications Sage CA: Thousand Oaks, 1975, pp. 380 - 381. 6 Cfr. Ling-Ling L. Shih, Inventing New Womanhood in China/Taiwan: A Historical Anthropology of Gender, New York, State University of New York at Albany, 2004, p. 187. 7 Cfr. Mario Sabattini, Paolo Santangelo, Storia della Cina, op. cit., pp. 512 - 561.

12 che spesso erano accompagnate dai fratelli, dai mariti o dai padri. Sebbene si trovassero all’estero, queste studentesse manifestavano il loro sentimento patriottico e non dimenticavano la situazione difficile in cui si trovava il loro Paese.8 Nel 1903, anche Lin Zongsu andò a studiare insieme al fratello Lin Baishui in Giappone, mossa dal desiderio di venire a contatto con idee innovative e nuove conoscenze. Come era consuetudine all’epoca per molti giovani rivoluzionari, Lin Zongsu e Lin Baishui approfondirono i loro ideali politici e rivoluzionari, lontani dal controllo del governo Qing. Durante questi anni, il movimento dei Boxer e gli scontri della Cina con le potenze straniere, contribuirono ad inasprire ulteriormente il contesto generale. Il movimento dei Boxer, inizialmente caratterizzato da uno spirito xenofobo e anti- mancese, con l’intervento di governatore Yuxian 蔚县 (1842 - 1901), finì per passare dalla parte dei filo-mancesi, ma le pressioni delle altre potenze provocarono la sostituzione di Yuxian con 袁世凯 (1899 - 1901). I Boxer, per tutta risposta, si riversarono su Pechino e su Tianjin. Nel 1900, le potenze straniere organizzarono un corpo internazionale di sedicimila uomini, i quali entrarono a Pechino e a Tianjin ed ebbero la meglio sulle truppe imperiali. Questi episodi inflissero un ulteriore duro colpo alla nazione che, nel 1901, fu costretta ad accettare il protocollo imposto dalle altre potenze straniere. La Russia, approfittando della situazione, decise di occupare la Manciuria, scatenando la reazione del Giappone. La risposta ai movimenti russi fu molto forte tra gli studenti internazionali in Giappone, i quali passarono immediatamente all’azione, organizzando una conferenza e una squadra di volontariato, la yiyongdui 义勇队.9 Scoppiò così, la guerra russo-nipponica, che si concluse con il trattato di Portsmouth nel 1905, in cui venne riconosciuta la preminenza giapponese nella Manciuria. Tuttavia, questo trattato venne messo in discussione e modificato, nel 1907 quando Russia e Giappone si spartirono segretamente il nord-est.10 Come vedremo più avanti, Lin Zongsu si interessò particolarmente al conflitto russo-nipponico prendendo parte alla squadra di volontariato. Nel contempo, il 20 agosto del 1905 a

8 Cfr. Ling-Ling L. Shih., Inventing New Womanhood in China/Taiwan: A Historical Anthropology of Gender, op. cit., p. 122. 9 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, Vol. 5, Zhonggong Fuzhou Shiwei Xuanchuanbu 中共福州市委. 宣传, Fuzhou shishehui kexuesuo 福州市社会科学所, 1988, p. 126 – 127. 10 Cfr. Mario Sabattini, Paolo Santangelo, Storia della Cina, op. cit., p. 547.

13 Tokyo, Sun Yatsen, padre della Repubblica cinese, fondò una delle principali organizzazioni rivoluzionarie: la Lega Rivuluzionaria Tongmenghui 同盟会. Lin Zongsu stessa entrò a far parte del Tongmenghui, diventando una dei primi membri donne. Tra il 1907 e il 1911, Sun Yatsen organizzò ben otto insurrezioni, in collaborazione con le società segrete, tutte represse nel sangue. Successivamente alla decisione nazionalizzare la ferrovia Pechino-Hankou, i notabili locali decisero di creare la Lega per la Protezione delle strade ferrate. La polizia represse le ribellioni nel sangue e come risposta la società segreta dei fratelli maggiori organizzò delle bande di contadini contro le autorità. Dopo la morte dell’imperatore Guangxu 光绪 (1871 –1908) e dell’imperatrice vedova Cixi, salì al trono Puyi 溥仪 (1906 - 1967), di soli tre anni, ultimo imperatore della dinastia Qing. Nel 1911 a Wuchang, ormai abbandonata dalle truppe governative, insorsero i militari della Xinjun 新军 “Nuova Armata”, organizzati nella società degli studi letterati, che proclamarono la Repubblica nell’Hubei e invitarono le altre regioni a seguire l’esempio. I dirigenti delle società segrete, collegate a Sun Yatsen, in assenza di quest’ultimo, stabilirono il secondo centro d’azione a Nanchino. Il risultato positivo ottenuto dalla la Rivolta di Wuchang segnò l’inizio della rivoluzione.11 Nel settembre del 1911, una sostanziosa parte del Tongmenghu fondò a Shanghai il partito socialista cinese Zhongguo shehuidang 中国社会党, sotto la guida di Jian Kanghu 江 亢 虎 (1883 - 1954). Il loro programma politico proponeva: l’approvazione della Repubblica, l’abolizione di confini, miglioramento del sistema legislativo, elevazione delle posizioni individuali e la parità dei diritti tra uomini e donne, ponendo l’enfasi sulla frase Wulun nannü, yiwu quanli pingdeng “无论男女, 义务权利平等”, ovvero, che non importa se uomo o donna, i diritti e doveri devono essere gli stessi. Dal momento che Lin Zongsu era uno dei membri più anziani all’interno del Tongmenghui, venne proposta come uno dei principali membri del partito socialista cinese. Ella sostenne fermamente la partecipazione politica femminile. Il 12 novembre del 1911, Lin Zongsu all’interno del partito socialista creò l’Associazione per il suffragio femminile, Nüzi Canzheng Tongzhihui. 12 A seguito della nomina di Sun

11 Cfr. Mario Sabattini, Paolo Santangelo, Storia della Cina, op. cit., p. 559 - 561. 12 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., pp.128 - 129.

14 Yatsen come presidente provvisorio della nuova Repubblica Cinese il 1° gennaio 1912, nacquero ulteriori disordini nel Paese. Il nuovo governo provvisorio fu sottoposto ad alcune restrizioni della propria autorità, mentre molte provincie rimasero autonome. Pertanto, Yuan Shikai decise volontariamente di assumere la presidenza, costringendo la corte ad approvare la sua decisione e, attraverso l’editto del 12 febbraio 1912, proclamò l’abdicazione del giovane imperatore Puyi.13 Dopo la fondazione della prima Repubblica, i gruppi rivoluzionari femminili spostarono il loro focus d’azione, precedentemente incentrato sul rovesciamento della dinastia Qing e sulla fondazione della Repubblica, alla lotta per l’acquisizione del diritto di partecipazione alla politica. Solo una lotta unanime avrebbe potuto garantire una tutela dei diritti fondamentali dei cittadini nel campo dell’istruzione, nel matrimonio e nell’ occupazione lavorativa.14 Questo fu probabilmente il periodo più attivo per Lin Zongsu sia dal punto di vista politico che giornalistico e, nonostante il suo savio atteggiamento nel riuscire a far ottenere pieni diritti politici alle donne, i suoi sforzi non portarono alcuna vittoria. La posizione intransigente del presidente Yuan Shikai provocò l’arresto delle campagne femministe e della pubblicazione di numerosi giornali rivoluzionari. Sotto il governo di Yuan Shikai, Lin Zongsu dovette smettere di partecipare alle attività politiche. Con la repressione della democrazia, le forme di rivoluzione furono contenute e il dibattito sulla parità dei sessi venne taciuto.15 Durante questo periodo emerse la figura di Song Jiaoren 宋教仁 (1882 - 1913) come principale leader del Tongmenghui. essendo contrario alla proliferazione di organizzazioni politiche, egli decise, con la collaborazione di Sun Yatsen, di creare un unico partito che potesse condizionare le decisioni del presidente della Repubblica. Pertanto, nacque il Guomindang 国民党 o partito nazionalista. Il Guomindang, costituito dall’unione di diversi gruppi presenti all’interno del parlamento provvisorio, fu di fatto la trasformazione della società segreta del Tongmenghui in un partito politico ufficiale. Song Jiaoren si recò in diverse provincie per propagandare il suo programma politico, criticando duramente la politica del suo principale avversario, Yuan Shikai.

13 Cfr. Mario Sabattini, Paolo Santangelo, Storia della Cina, op. cit., p. 573. 14 Cfr. Louise Edwards. “Opposition to Women’s Suffrage in China: Confronting Modernity in Governance”, in Women in China: The Republican Period on Historical Perspective, Mechthild Leutner, Nicola Spakowski, Muenster: LIT, 2005, p. 85. 15 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 131.

15 Quest’ultimo decise di reagire, facendo assassinare Song Jiaoren dai suoi agenti durante uno dei suoi viaggi. Yuan Shikai, deciso ad attuare un processo di accentramento del potere, decise di sciogliere il Parlamento e si assicurò di bloccare qualsiasi intervento ad opera del Guomindang. Nel contempo il Giappone approfittando dell’assenza delle potenze europee, impegnate nel conflitto mondiale, controllava sempre di più la politica cinese e nel 1914 attaccò le fortificazioni tedesche a Jiaozhou e assunse il controllo della linea ferroviaria dello Shandong, occupando Qingdao. L’obiettivo di Yuan Shikai sembrava ad un passo dal realizzarsi e a novembre del 1915 venne convocato un congresso per la fondazione di una nuova dinastia. Il suo progetto lo aveva portato ad accettare le ventuno richieste presentate dal Giappone che imponevano il riconoscimento degli interessi del Giappone nella Mongolia interna, in Manciuria, nello Shandong, nelle provincie costiere sud-orientali e nella valle dello Yangzi e imponeva, inoltre, che i giapponesi venissero collocati al vertice dell’amministrazione e dell’esercito. I giapponesi, temendo che la restaurazione della monarchia per mano di Yuan Shikai potesse portare ad un rafforzamento del potere centrale, decisero di appoggiare implicitamente i suoi oppositori. La morte di Yuan Shikai nel 1916 pose fine alle sue aspettative e il Paese fu lasciato in mano ai capi dell’armata del nord, ovvero i signori della guerra, i quali si contendevano Pechino, lasciando il Paese nel disordine. Nel 1919 a seguito della decisione avvenuta in seno alla Conferenza di Versailles, in cui vennero attribuite le basi tedesche dello Shandong al Giappone, il governo cinese non fece nulla per impedirlo. Pertanto, nacque un movimento di protesta passato alla storia con il nome di Movimento del 4 Maggio, wusi yundong 五四运动. Chen Duxiu 陈独秀 (1879 - 1942), protagonista del movimento, professava di sostituire i valori tradizionali della cultura cinese con modelli più moderni. Nel luglio dell’anno successivo, lo stesso Duxiu, insieme a uno dei primi teorici marxisti cinesi, Li Dazhao 李大钊 (1888 - 1927), fondò a Shanghai il Partito Comunista Cinese, Zhongguo Gongchandang 中国共产党. In seguito al terzo congresso di Canton del 1923 venne costituito il cosidetto “fronte unito” con il Guomindang. Quest’ultimo venne impostato come un’organizzazione di massa e nel 1924 allestì una propria forza militare con la fondazione dell’accademia militare Huangpu, Huangpu Junxiao 黄埔军校 (conosciuta anche con il nome di accademia Whampoa), capeggiata da Chiang Kai-shek (Jiang Jieshi 蒋介石,1887 -

16 1975). Con la morte di Sun Yatsen e l’ascesa di Chiang Kai-shek venne posta fine all’era dei “signori della guerra” e venne creato il governo nazionalista di Nanchino contrapposto a quello di Wuhan. Ebbe così inizio il Decennio di Nanchino. Nel 1931 l’occupazione giapponese in Cina aveva assunto un carattere nazionale e incitò nuovamente l’azione del partito comunista. L’occupazione della Manciuria nel 1931 e l’attacco a Shanghai nel 1932 preannunciarono l’inizio della guerra sino-giapponese del 1937 e l’inizio del governo collaborazionista di Nanchino del 1940, sotto il vecchio nemico di Chiang Kai-shek, Wang Jingwei 汪精卫 (1883 - 1944). Dopo un periodo segnato da gravi perdite per opera dell’attacco nipponico, Chiang Kai-Shek, credendo che la sconfitta giapponese sarebbe avvenuta a breve grazie all’aiuto degli americani, concentrò le sue forze contro i comunisti. Nel 1941 la collaborazione tra Guomindang e partito comunista venne sciolta nuovamente e la guerra civile si arrestò del tutto con la resa del Giappone nel 1945.16

1.2.1 BIOGRAFIA: GLI ANNI GIOVANILI DI LIN ZONGSU.

Negli scritti che riguardano l’azione delle donne durante la prima rivoluzione cinese, la figura di Lin Zongsu appare spesso, ma le informazioni che riguardano la sua vita ricorrono solo marginalmente. Le biografie e le informazioni sulla sua persona spesso presentano delle discordanze nella datazione degli avvenimenti che segnarono le tappe della vita della giornalista. Inoltre, se le notizie relative al primo periodo della sua vita risultano carenti, quelle relative all’ultimo periodo sono ancora più scarse e imprecise. L’insufficienza delle informazioni relative alla seconda parte della sua vita, probabilmente, possono essere ricondotte alle misure draconiane attuate dal presidente Yuan Shikai, la cui dittatura militare pregiudicò l’attività di scrittura della giornalista. Il proposito di questo capitolo, e in generale dell’intera tesi, è di presentare la vita e le vicende di questa donna. Verrà omaggiato il suo sforzo, affinché la sua storia possa essere conosciuta e valorizzata.

16 Cfr. Mario Sabattini, Paolo Santangelo, Storia della Cina, op. cit., p.575 – 610.

17 La maggior parte dei libri di testo e degli articoli giornalistici attribuiscono al 1878 l’anno di data di nascita della scrittrice Lin Zongsu. Analogamente secondo la biografia scritta da Xu Ru 徐如, Lin Zongsu, il cui nome originale era Lin Yi 林易17, nacque nel 1878 presso il distretto di Qingpu, nella città di Qingkou, appartenente alla contea Minhou nel Fujian. 18 Nonostante questo dato risulti essere comune anche in altri scritti, nella biografia compilata dalla nipote di Lin Zongsu, Lin Weijun 林 慰君, nonché figlia del giornalista Lin Baishui, farebbe risalire l’anno di nascita della scrittrice a due anni prima nel 1876, dicendo che la zia fosse due anni più piccola del padre.19 A riprova di ciò nella biografia che la stessa Lin Wenjun scrisse al proprio padre, Wo de fuqin Lin Baishui 我的父亲林白水, farebbe risalire l’anno di nascita del padre al 1874.20 Il padre di Lin Zongsu era Lin Jianquan 林剑泉, figlio dell’ufficiale dello stato di Guizhou, Lin Tangliao 林唐聊. Lin Jianquan viene descritto come un uomo irriverente. Secondo quanto raccontato da Lin Wenjun, nonostante egli avesse una certa attitudine alla scrittura di testi letterari, da giovane aveva deciso di non occupare una vera posizione lavorativa e trascorreva intere giornate in compagnia dei suoi amici, recitando poemi e bevendo vino. Usciva per recarsi al quartiere a luci rosse e in questo modo sperperò i beni della propria famiglia in pochi anni. La madre, la Signora Huang 黄, era la figlia maggiore dell’ispettore scolastico Huang Cangzhou 黄沧洲. Ella proveniva da una famiglia di letterati e aveva appreso i modi raffinati e cortesi, aveva assimilato i shisanjing 十三经, tredici classici, e la poesia classica. Era abile nella composizione del poema di genere ci 词 ed era molto capace anche nell’arte femminile del cucito. Era una moglie diligente ed una madre affettuosa.

17 Per nome originale yuanming 原名 s’intende il nome o il titolo primitivo, utilizzato dopo uno pseudonimo o un soprannome per distinguere il nome di un ragazzo o di una ragazza da quello di un uomo o di una donna. Da Baidu Wenyu 百度文语. 18 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 124. 19 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, Zhongguo Renmin Zhengzhi Xieshang Huyi. Bejingshi Weiyuanhui. Wenshi Ziliao Weiyuanhui 中国人民政治协商会议. 北京市委员会. 文史资料委员会, n. 4, Pechino, Beijing chubanshe, 1979, p. 208. 20 Cfr. Lin Weijun 林慰君, Wo de fuqin Lin Baishui 我的父亲林白水, Pechino, Shishi Chubanshe, 1989, p. 10.

18 Il fratello di Lin Zongsu era il giornalista Lin Baishui, il cui nome originale era Lin Xie 林獬.21 In alcuni libri il nome di Lin Baishui è sostituito con quello di Lin Baiyong,22 ma non siamo in grado di poter dire se fosse conosciuto anche con quest’ultima variante o se il carattere shui 水 sia stato confuso con quello di yong 永. Lin Zongsu e il fratello erano molto legati e trascorsero molto tempo insieme. Il loro legame li tenne uniti fino agli ultimi anni delle loro vite. Sin da piccoli, Lin Zongsu e Lin Baishui vennero educati e istruiti dalla madre. Successivamente, a causa delle difficili condizioni familiari, la madre decise di affidarli allo zio materno, suo fratello, dove il precettore Gao Xiantong 高啸桐, impartì loro gli insegnamenti occidentali. Ciò servì indirettamente a coltivare in Lin Zongsu il desiderio di edificazione per le nuove ideologie.23 Quando la città di Fuzhou si aprì agli scambi commerciali con l’occidente divennne una delle prime provincie paesi ad incoraggiare l’abolizione della pratica della fasciatura dei piedi.24 Lin Zongsu, che sin dai primi anni aveva mostrato di avere una personalità molto vivace e all’avanguardia, dopo aver compiuto dieci anni, smise in prima persona di praticare la fasciatura dei piedi, spingendo le altre coetanee a smettere di esercitare quella terribile usanza. A causa delle precarie condizioni di salute della Signora Huang 黄, Lin Zongsu venne affidata alle premure del fratello sin da piccola. Lin Baishui, così come la sorella, era uno studente molto diligente e desideroso di apprendere nuove idee. All’età di vent’anni, costretto dalle condizioni di vita avverse, decise di lasciare la casa dello zio con lo scopo di trovare un lavoro che gli permettesse di sostenere la propria famiglia economicamente. Sotto consiglio del precettore Gao Xiantong, Lin Baishui raggiunse Hangzhou per impartire insegnamenti privati presso la casa del conterraneo Lin Boying 林伯颖, che aveva invitato sia egli che Lin Shu 林纾 (1852 - 1924)25 ad insegnare nelle scuole private di sua proprietà. Lin Baishui fece da precettore, insegnando il genere ci 词 e il fu

21 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 124. 22 Cfr. Ma Yuxin, Women Journalists and Feminism in China, 1898- 1937, Cambria Press, 210, p. 56. 23 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., pp.123 - 125. 24 La pratica della fasciatura dei piedi, conosciuta anche con i nomi “loto d’oro” o “gigli d’oro” apparse durante la dinastia Tang, dapprima praticata dalle danzatrici della classe sociale inferiore e successivamente ripresa da molte donne. La fasciatura dei piedi s’identificò con l’emblema di bellezza femminile, ma costituì una delle abitudini che più di tutti aveva contribuito all’oppressione femminile. 25 Lin Shufu, il primo grande traduttore della narrativa occidentale e uno degli ultimi importanti scrittori di prosa in stile classico. Da Wenlin Dictionary.

19 赋 e gli affari pubblici contemporanei. Quando arrivò ad Hangzhou, Lin Baishui accettò l’adozione delle nuove tendenze ideologiche, partecipando ad associazioni studentesche propagandistiche. Fondò una società per i poeti e una casa editrice, la Hangzhou de Huabao 杭州的话报 ovvero il giornale di Hangzhou, dove sostenne ideologie patriottiche. Prediligendo la prosa in vernacolare baihuawen 白话文 e disseminando gli ideali anti Qing e quindi destando l’attenzione degli ufficiali locali. Per questo motivo tornò a Fuzhou.26

1.2.2 L’INCERTA PARENTELA CON LIN ZONGXUE.

Secondo il Biographical Dictionary of Chinese Women: v. 2: Twentieth Century, Lin Zongxue 林宗雪 era la sorella di Lin Zongsu. Questa notizia non è confermata da nessuna delle biografie ufficiali di riferimento. Lin Zongxue aveva fatto parte dell’Armata per la restaurazione femminile, Nüzi Guangfujun 女子光复军, che eseguì audaci bombardamenti nel Zhejiang e si era guadagnata la fama di una delle ‘amazoni’ cinesi durante la rivoluzione contro le forze del governo Qing. 27 L’ipotesi sulla parentela tra Lin Zongsu e Lin Zongxue viene confutata da diversi riferimenti alla persona Lin Zongxue che è possibile trovare nella letteratura. Infatti, in un articolo di Jing Shenghong 经盛鸿, Lin Zongxue viene menzionata come la donna che aveva fondato una compagnia per i diritti femminili, la Nüzi Zhiquan Wuchan Gongsi 女子植 权物产公司, un grande magazzino che vendeva lavori artigianali prodotti da famose scuole femminili, e la squadra nazionale femminile della spedizione settentrionale, Nüzi Guominjun Beifadui 女子国民军北伐队 insieme alla sorella Zhang Fuzhen 张馥真, la quale aveva acquisito il nome della madre. Insieme ottennero una grande notorietà all’interno dei movimenti femminili.28

26 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 125. 27 Cfr. Lily Xiao Hong Lee, Biographical Dictionary of ChineseWomen: v. 2: Twentieth Century, London; New York, Routledge, 2015, p. 348. 28 Cfr. Jing Shenghong 经盛鸿, “Xinhai Geminghou de Nüquan Yundong” ⾟亥⾰命后的⼥权运动, in Bainian Chao 百年潮, n. 11, 2011, p. 65.

20 Nell’articolo Nanshe Nüsheyuan Zhang Yi An Ming Hao Kuang Miu 南社女社员张佚 凡名号匡谬, Wang Ying 王滢 e Guo Jianpeng 郭建鹏 presentarono uno studio sull’abitudine nata alla fine della dinastia Qing, di numerosi politici e letterati nell’utilizzare il biming 笔名, nome di penna, uno pseudonimo con il quale esprimere i propri sentimenti politici e le proprie aspirazioni di vita. Questa tendenza portò ad una vera e propria cultura dei nomi di penna, che però causò numerose incomprensioni. L’articolo ruota attorno l’identità di Zhang Yifan 张佚凡, conosciuta anche con il nome di Zhang Xue 张雪, la quale faceva parte dell’organizzazione culturale del Nanshe 南社, società rivoluzionaria letterata che ambiva al riconoscimento dei diritti femminili. Nell’articolo viene fatto riferimento a ciò che aveva scritto Chen Yutang 陈玉堂 nel Zhongguo Jinxiandai Renwu Minghao Da Cidian 中国近现代人物名号大辞典, e al fatto che Zhang Xue 张雪, era conosciuta anche con altri nomi: Yifan 佚凡 o Yifan 逸 帆 o con il nome di Lin Zongxue 林宗雪 o Lin Zongsu 林宗素. Ispezionando, poi, l’elenco dei membri del Tongmenghui si accorse che non solo compariva il nome di Lin Zongsu, ma anche quello di Lin Zongxue. Tuttavia, una sola persona non avrebbe potuto partecipare ad un’organizzazione con due nomi differenti. Pertanto si è concluso che Lin Zongsu e Lin Zongxue erano due persone differenti e che l’ultima citata era la sorella della precedentemente menzionata Zhang Fuzhen.29 L’inesattezza di questa informazione potrebbe essere dovuta al fatto che Lin Zongxue visse nello stesso periodo di Lin Zongsu ed ebbe anche ella un ruolo centrale nel movimento femminista. Infatti Lin Zongxue e la sorella Zhang Funzheng, avevano stabilito la compagnia do prodizione femminile, Nüzi Zhiquan Wuchan Gongsi 女子植权物产公司 nel 1903.

1.2.3 FORMAZIONE DELLA SCRITTRICE E IL VIAGGIO IN GIAPPONE.

29 Cfr. Wang Ying 王滢, Guo Jianpeng 郭建鹏, “Nanshe Nüsheyuan Zhang Yi An Ming Hao Kuang Miu” 南社女社员张佚凡名号匡谬, in Zhangchun Shifan Daxue Xuebao (Renwen Shehui Kexue Ban) 长春师 范大学学报 (人文社会科学版), n. 6, Zhangchun Shifan Xueyuan 长春师范学院, 2014, pp. 120 – 121.

21 Nella primavera del 1902 Lin Zongsu raggiunse il fratello ad Hangzhou e lo aiutò nella gestione del Giornale Vernacolare di Hangzhou Huangzhou Baihuabao 杭州白话报, giornale che invocava il cambiamento sociale e l’abolizione delle superstizioni. Il giornale attrasse principalmente l’attenzione dell’opinione pubblica per aver incoraggiato le donne a smettere di praticare la fasciatura dei piedi. A seguito di ciò numerose donne di Hangzhou lanciarono la prima associazione per l’abolizione della fasciatura dei piedi Nüzi Fangzuhui 女子放足会.30 Ad Hangzhou Lin Zongsu entrò a contatto con numerosi giovani intellettuali e strinse numerose amicizie, come quella con la martire rivoluzionaria Qiu Jin 秋瑾 (1875 - 1907). Infatti, le due giovani donne dopo essersi incontrate divennero subito ottime amiche. La maggior parte delle amicizie dei due fratelli erano giovani illuminati simpatizzanti per gli ideali progressisti e rivoluzionari. Generalmente il luogo in cui questi giovani si riunivano era l’associazione educativa dello Zhejiang. Lin Baishui inserì Lin Zongsu all’interno dell’associazione e da quel momento ella iniziò ad avvicinarsi alle teorie rivoluzionarie: dai primi momenti della giornata fino alla sera tutto ciò che sentì riguardava discussioni rivoluzionarie e tutto ciò che vide non erano altro che libri e teorie rivoluzionarie. Quasi in maniera passiva, Lin Zongsu venne influenzata da ciò che la circondava e naturalmente divenne una simpatizzante per i movimenti rivoluzionari. Un amico di Lin Baishui, editore del Bollettino del Zhejiang Quanzhe Gongbao 全浙公 报, notando che Lin Zongsu non solo era una giovane donna sveglia e capace, ma anche molto bella, decise di presentarla ad un amico tornato da poco dagli studi in Giappone. Ben presto i due, ottenendo il consenso di Lin Baishui, decisero di sposarsi. Ma Lin Zongsu decise di attendere prima di celebrare il matrimonio, in quanto il fratello le aveva promesso di portarla a studiare fuori in Giappone e non avrebbe osato sposarsi se prima di ultimare i suoi studi.31 Nell’inverno del 1901, Lin Baishui lasciò Hangzhou e per recarsi a Shanghai dove, insieme al politico cinese Cai Yuanpei 蔡元培 (1868 -

30 Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州文史, Chenzeshan Yangnianchun (zhixing) Pandeng Huang Ling 陈泽山杨年春(执行) 潘登黄凌, 2017, p. 30 31 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略,in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., p. 208.

22 1940), avrebbe dovuto progettare la stabilizzazione di una nuova scuola e la creazione di una associazione educativa cinese Zhongguo Jiaoyuhui 中国教育会.32 Infatti, Cai Yuanpei e la moglie Huang Zhongyu 黄仲玉 da tempo volevano fare la conoscenza dei due fratelli33 e decisero di inserirli tra le persone di spicco che avrebbero progettato la creazione della scuola in un incontro. Secondo il Fuzhou lishi renwu 福州历史人物 a marzo dell’anno successivo, i primi a proporre lo stabilimento di una scuola femminile furono Jiang Zhiyou 蒋智由 (1865 - 1929) e Huang Zongyang 黄宗仰 (1865 - 1921), mentre Cai Yuanpei, Lin Baishui e Chen Fan 陈范 (1859 - 1913) e altri sostennero attivamente la proposta.34 Invece, secondo quando scrive Yan Lufu 晏露芙, era stata proprio Lin Zongsu a proporre la scuola, dicendo che “non ci sarebbe stata alcuna scuola maschile se non ce ne fosse stata anche una femminile

“没有女学就没有男学”.35

I promotori collaborarono per primo allo stabilimento della scuola e presero in affitto una residenza attribuendole il nome Aiguo Nüxiao 爱国女校, ovvero Scuola Patriottica Femminile. Jiang Zhiyou venne nominato direttore della scuola, mentre Huang Zongyang raccolse i fondi tramite le donazioni della signora Luo Jialing 罗迦陵 (conosciuta anche come Liza Roos 1864–1941), moglie del ricco uomo d’affari di Shanghai, Silas Aaron Hardoon ( nome cinese Ha Tong 哈同, 1851 - 1931).36 Il 15 aprile del 1902 venne stabilita ufficialmente l’Associazione Educativa Cinese Zhongguo Jiaoyuhui. Cai Yuanpei prese la posizione di direttore, mentre i due fratelli Lin furono tra i primi responsabili. L’associazione mirava ad educare i giovani cinesi, sviluppare le loro competenze intellettive e restaurare il potere nazionale.37

32 Ivi p. 208 - 209. 33Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州文史, op. cit., p. 30. 34 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 125. 35 Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州⽂史, op. cit., p. 30. 36 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 125. 37 Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州⽂史, op. cit., p. 30.

23 Quando Jiang Zhiyou lasciò Shanghai per andare in Giappone, Cai Yuanpei occupò il posto di direttore della scuola. Lin Baishui decise di portare con sé Lin Zingsu a Shangai. Nel momento in cui ella arrivò a Shanghai i gruppi e le associazioni femminili organizzati dai membri del partito rivoluzionario erano estremamente attivi. Lin Zongsu visse a Shanghai per quasi due anni durante i quali spesso guidò il gruppo di donne patriottiche per le strade per pubblicizzare i principi rivoluzionari.38 Lin Zongsu fu uno dei sostenitori più attivi della scuola patriottica femminile di Shanghai, oltre ad essere una delle prime studentesse a farne parte. La Aiguo Nüxiao essendo una scuola di stampo rivoluzionario non solo impartiva conoscenze di chimica e di fisica, ma spiegava la storia della Rivoluzione francese, del nichilismo russo e sosteneva che le donne dovessero essere in grado di svolgere attività di assassinio.39 Secondo la visione di Cai Yuanpei e altri rivoluzionari vi erano due mezzi per portare a termine una rivoluzione, uno era la rivolta e l’altro l’assassinio.40 In quel periodo a Shanghai iniziarono ad emergere progressivamente nuove tendenze ideologiche rivoluzionarie e nella società si era diffusa l’apertura verso l’abolizione della fasciatura dei piedi, l’istruzione femminile e la discussione sulla parità del diritto di voto, attività alle quali Lin Zongsu rivolse un grande interesse. Mentre era impegnata nello studio, Lin Zongsu partecipò a numerose attività organizzate dall’associazione educativa cinese Zhongguo Jiayuhui, dalla scuola patriottica Aiguo Nüxiao, e dalla società patriottica studentesca, Aiguo Nüxiao Zuzhi 爱 国学社组织 al fine di “incoraggiare l’istruzione di base e sostenere segretamente la rivoluzione”. 41 Nel 1903, Lin Zongsu collaborò con il rivoluzionario Jin Tianhe, scrivendo la prefazione al suo trattato femminile, Nüjiezhong, dove mise in evidenza l’importanza della parità dei diritti tra i cittadini donne e uomini e sollecitò le donne a sostenere la costituzione della Repubblica.42

38 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 209 - 210. 39 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., pp. 125 - 126. 40 Cfr. Liang Chuan 梁川, Xinahai Geming Yu Dangdai Zhongguo Shehui Fazhan 辛亥革命与当代中国 社会发展, Pechino, Ningxia Renminchubanshe 宁夏人民出版社, 2006, p. 116. 41 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., pp. 125 - 126. 42 Cfr. Louise Edwards, Gender, Politics, and Democracy: Women’s Suffrage in China, Stanford, CA, Stanford University Press, 2008, p. 71.

24 All’inizio del ventesimo secolo, la tendenza di andare a studiare in Giappone divenne sempre più diffusa e così anche il numero di studentesse, accompagnate dai loro fratelli e dai loro padri, aumentò. Lin Zongsu spinta dal desiderio di apprendere nuovi ideali e cercare la verità rivoluzionaria attraverso gli insegnamenti giapponesi, andò a Tokyo accompagnata dal fratello. I due viaggiarono verso est a bordo di una imbarcazione dove incontrarono i fratelli Wu Yongkun 吴永锟 e Wu Yuzhang 吴玉章 (conosciuto anche con il nome di Wu Yongshan 吴永珊, 1878 - 1966)43 provenienti dal Sichuan. Il pensiero ideologico di Lin Zongsu era molto aperto e in continuo fermento, pertanto la sua influenza ebbe un grande impatto su moltissime persone. Wu Yuzhang successivamente scrisse nelle sue reminiscenze

Ho inoltre conosciuto Lin Zongsu del Fujian, quando noi eravamo appena fuori dalla provincia del Sichuan e abbiamo visto le ragazze andare a studiare all’estero, sin dall’inizio lei ha attratto la nostra curiosità. Parlava in continuazione senza fermarsi, discuteva principalmente dei principi rivoluzionari, il che suscitò ancor di più la nostra ammirazione.

我又认识了一为福建的林宗素,我们刚从闭塞的四川出来,看到女子出洋留学, 本来就已觉得新奇,而她那滔滔不绝的言词,说的又全是些革命的道理,更使我

们感受佩服.44

A febbraio del 1903, Lin Zongsu finalmente realizzò il desiderio di poter studiare in Giappone. Essendo una delle prima donne della provincia del Fujian a studiare all’estero, la notizia riscosse molta risonanza e a marzo il giornale Subao 苏报 pubblicò l’articolo Lin Nüshi Dongyou 林女士东游, ovvero ‘Il viaggio ad est della Signora Lin’.45 Appena arrivata in Giappone, sotto la guida e l’incoraggiamento del fratello, aderì a diversi gruppi di studenti cinesi patriottici46 come la campagna studentesca antifrancese Jufa 拒法 contro la vendita dei diritti e degli interessi della ferrovia

43 Fu un politico ed educatore cinese e presidente della Renmin University. 44 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 125. 45 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 209 - 210. 46 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 126.

25 mineraria ai coloni francesi. 47 A quel tempo le donne che andavano a studiare in Giappone, dovevano prima seguire un corso di lingua giapponese presso un centro di formazione linguistica dell’associazione studentesca cinese e quindi poi venivano trasferite all’accademia pratica femminile Shijian Nüxueyuan 实践女学院 in un corso specializzato. Lin Zongsu dopo essere arrivata in Giappone, fu profondamente assorbita dalle nuove teorie e ideologie di pensiero e affiancò la dedizione verso lo studio rigoroso della lingua giapponese alla partecipazione a numerose attività studentesche organizzate dagli studenti internazionali. Oltre ad avere un grande entusiasmo per i contenuti rivoluzionari, Lin Zongsu era un’abile oratrice. Si dimostrò molto dinamica e spesso nelle assemblee studentesche espresse parole piene di entusiasmo in grado di scuotere gli animi dei presenti. Intanto, la Russia aveva occupato il nord-est della Cina provocando l’indignazione dell’opinione pubblica. A febbraio del 1903 il rifiuto della Russia nel dover ritirare le proprie truppe dalle tre provincie dell’Est della Cina (Heilongjiang, Jilin e Liaoning) in Manciuria risvegliò l’azione dell’intera popolazione e si formò una campagna di resistenza per respingere le truppe russe.48 Ad aprile, dopo che la citta di Yingkou, nella provincia del Liaoning, venne occupata vennero imposte le sette domande alla Cina, secondo cui il nordest della Cina sarebbe stato incluso nei territori della Russia. A questo punto i giovani intellettuali cinesi che studiavano in Giappone decisero di prendere parte alla resistenza. Lin Baishui insieme agli amici Qin Yuliu 秦毓鎏 (1880 - 1937), Niu Yongjian 纽永建 (1870 - 1965), Ye Lan 叶澜 ed altri decisero di organizzare una conferenza radunando studenti che studiavano in Giappone con il proposito di organizzare una squadra di volontariato, chiamata yiyongdui 义勇队, e chiedere al governo di inviare delle armate per combattere contro la guarnigione russa. Lin Zongsu, nonostante fosse l’unica donna tra un centinaio di uomini, decise di prendere parte all’iniziativa, iscrivendosi alla squadra.

47 Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州⽂史, op. cit., p. 31. 48Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 126.

26 Questo gesto fu ammirato da numerosi studenti stranieri e il suo esempio fu seguito da più di una dozzina di studentesse che si iscrissero una dopo l’altra alla squadra.49 Dopo qualche giorno, Lin Zongsu decise di richiamare le stesse donne per organizzare un’associazione riservata alle studentesse internazionali cinesi.50 Offese per il declino dell’educazione femminile e per la distruzione dei diritti femminili, Lin Zongsu, la studentessa Hu Binxia 胡彬夏(1888 - 1931)e circa altre venti ragazze della scuola patriottica femminile, risposero attivamente e l’8 aprile venne stabilita la Gong Ai Hui 共爱会, Associazione Patriottica Comunitaria, con l’obiettivo di salvare le donne cinesi, ristabilire il loro privilegi, far in modo che potessero esprimere le proprie idee e soddisfare i loro doveri come donne appartenenti nazione. La Gong Ai Hui unì le studentesse cinesi ad un sentimento patriottico, con l’obiettivo di sollecitare la caduta dell’impero e l’ascesa della nazione. 51 La Gong Ai Hui ebbe un ruolo centrale nella promozione della solidarietà e del patriottismo femminile e costituì un’importante punto di riferimento per la comunità studentesca in Giappone così come per le studentesse coinvolte negli affari nazionali.52 I membri della Gong Ai Hui si riunirono per parlare dei benefici che la squadra di volontariato avrebbe portato loro e decisero di andare al fronte di guerra al nord della Cina per fornire assistenza in qualità di infermiere e dare aiuto ai feriti. Decisero anche di inviare un telegramma alla scuola femminile di Shanghai, chiedendo supporto. Nella lista dei promotori della Gong Ai Hui, il primo nome fu quello di Lin Zongsu, che si mostrò ancora una volta una studentessa molto determinata. Inoltre, sotto consiglio di Lin Baishui, Lin Zongsu si fece strada tra le studentesse giapponesi e convocò le studentesse internazionali che facevano parte del Gong Ai Hui per un incontro straordinario, in cui decisero all’unanimità di entrare all’interno della Croce Rossa Giapponese.53 Chiesero di poter studiare e apprendere le nozioni mediche così da prepararsi ad affiancare la squadra di volontari in Cina e prendersi cura dei

49 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略,in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 209 - 210. 50 Ibidem. 51Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 126. 52 Cfr. Joan Judge, “Talent, virtue, and the nation: Chinese nationalisms and female subjectivities in the early twentieth century”, in The American Historical Review, vol. 106, n. 3, Oxford University Press, 2001, p. 792. 53 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 209 - 210.

27 soldati feriti. Si apprestarono tutte a fare un discorso toccante e solidale, dicendo che sarebbero morte per la salvare la nazione Shisi yi baoguo 誓死以报国. Allo stesso tempo invitarono la scuola femminile di Shanghai e le altre provincie e città cinesi a diffondere la campagna nazionale contro i movimenti russi. Il terzo giorno di maggio venne creata la Croce Rossa femminile, la Nüsheng chishizi hui 女生赤十字会.54 Quando il presidente dell’Associazione femminile giapponese, così come Utako Shimoda (1854 - 1936)55 seppero di questa informazione cercarono di convincerle a ritornare i Cina solo dopo aver completato i loro studi. 56 A quel punto, come riportato nella biografia di Lin Wenjun, Lin Zongsu molto dispiaciuta espresse delle parole piene di rabbia, dalle quali si può evincere tutto il coraggio e il sentimento patriottico della giornalista. “Noi non abbiamo più una patria, cos’altro abbiamo da discutere? Fateci ritornare nel nostro Paese!”

我们已没有国家,还谈得上什么有自己?更谈不上什么学成回国了!

Nonostante queste giovani donne stessero cercando di estendere la loro posizione, assumendo dei ruoli distintamente femminili come quelle di infermiere, anziché sfidare i codici delle virtù morali femminili, Utako Shimoda fu profondamente indignata nel

54 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 127. 55Utako Shimoda (nome cinese Xiatian Gezi 下田歌子) fu la fondatrice della scuola pratica femminile Shijian Nüxueyuan 实践女学院, meglio conosciuta con il nome di Scuola Jissen, nonché responsabile dell’educazione di un grande numero di studentesse cinesi in Giappone. Nel 1904, durante la prima cerimonia di laurea, Utako Shimoda sostenne che l’insegnamento, anziché la politica, doveva essere l’obiettivo principale dello studio all’estero e che non avrebbe voluto che le studentesse diventassero degli esponenti radicali politici o dei ribelli, ma dei collaboratori all’educazione femminile. Utako Shimoda ed altri insegnanti cercarono di controllare l’esperienza delle giovani donne cinesi in Giappone, determinando i nuovi e cosiddetti nei 内 che incoraggiarono le studentesse a vivere nei dormitori della scuola e stilarono un programma di lezioni intensive che facilitò il controllo delle vite delle studentesse. La studentessa più celebre della scuola Jissen fu Qiu Jin, ma come lei vi furono moltissime altre donne tra cui Lin Zongsu, Tang Qunying 唐群英 (1871 – 1937), Zhang Hanying 张汉英(1872 – 1915) e Wang Changguo 王昌 (1880 - 1949) e Fang Junying (1884 – 1932), che ignorarono le istruzioni dei loro insegnanti contro la partecipazione all’interno di organizzazioni ribelli e le loro attività dimostrarono una interconnessione indissolubile con l’esperienza educativa, culturale e politica in Giappone. In Bryna Goodman, Wendy Larson, Gender in motion: divisions of labor and cultural change in late imperial and modern China, Rowman & Littlefield, 2005, pp. 132 - 133. 56 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 209 - 210.

28 vedere tante delle sue studentesse impegnate nel primo dei più grandi movimenti studenteschi internazionali in Giappone e usò tutti i suoi poteri per impedire la cosa. Utako Shimoda reagì ancora peggio quando seppe che le studentesse della sua scuola avevano iniziato a contestare la sua visione panasiatica aggregandosi allo sciopero contro il governo giapponese nel 1905 e annunciò che qualsiasi studentessa che avesse partecipato allo sciopero avrebbe dovuto abbandonare immediatamente la Scuola pratica femminile di Jissen. Durante questo periodo nacquero una serie di espedienti per designare la forza dei movimenti delle giovani rivoluzionarie. Infatti, quando le studentesse internazionali scrivevano per i giornali, gestiti e editati da uomini, dal momento che il loro nome non necessariamente indicava il loro genere, utilizzavano diverse strategie per segnalarlo. Ad esempio, inserivano il carattere che indicava la donna Nüshi 女士 tra il loro nome e cognome. Cercarono, inoltre, di raggruppare i loro scritti insieme in giornali il cui titolo specificava il loro genere. Il modo più innovativo, fu quello di utilizzare degli pseudonimi che denotavano il loro genere. 57 Successivamente la squadra di volontariato assunse il nome di Xuesheng Jun 学生军, ovvero armata studentesca e ancora una volta il nome di Lin Zongsu comparve nell’elenco dei primi partecipanti.58 Successivamente la Xuesheng Jun venne sciolta a causa delle interferenze con il governo Qing e delle autorità giapponesi.59 Infatti, il governo Qing credette che il movimento di resistenza russa in realtà fosse una vera rivolta, pertanto decise di punire i membri principali del movimento.60 Tuttavia Lin Baishui e alcuni compagni ricrearono la squadra di volontariato in maniera segreta, ribattezzandola in Jun Guomin Jiaoyuhui 军国民教育会, Associazione Educativa Militare Nazionale, con l’obiettivo di coltivare lo spirito dei combattenti e praticare il patriottismo.

57 Cfr. Joan Judge, “Talent, virtue, and the nation: Chinese nationalisms and female subjectivities in the early twentieth century”, in The American Historical Review, op. cit., pp. 793 - 796. 58 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 209 - 210. 59 Ivi, pp. 210 - 211. 60 Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州⽂史, op. cit., p. 31.

29 Questa organizzazione aveva come obiettivo la resistenza contro la minaccia russa, ma allo stesso tempo mirava al rovesciamento del governo decadente dei Qing. 61 Lin Zongsu, insieme ad altre dodici studentesse, diventò membro della Jun Guomin Jiaoyuhui. Il senso di patriottismo di queste donne fu talmente forte che ognuna di loro decise di mettere da parte dei soldi, che avrebbero dovuto coprire le spese dello studio all’estero, per raccogliere un cospicuo numero di fondi a sostegno dell’Associazione Educativa Nazionale Militare.62 Tuttavia, a causa di diversi ostacoli, le giovani donne e i giovani uomini appartenenti al gruppo non riuscirono a tornare in Cina e affrontare il nemico, mentre i rappresentanti che erano riusciti a rientrare nel Paese e che avevano inviato una petizione non ottennero alcun risultato. Pertanto venne deciso di attuare un nuovo piano di azione. Si decise di adottare tre sistemi: propaganda, insurrezioni e assassinii. Lin Baishui decise di ritornare in Cina per svolgere il lavoro di propaganda, così come i suoi amici, tra cui i rivoluzionari Qin Yuliu, Huang Xing 黄兴 (1874 - 1916), Chen Tianhua 陈天华 (1875 - 1905) e Su Manshu 苏曼殊 (1884 - 1918) i quali avevano ognuno i propri compiti.63 Secondo quanto scritto da Lin Weijun, il padre Lin Baishui partì per Shanghai, lasciando la sorella in Giappone, invece il Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, riporta che Lin Zongsu tornò a Shanghai, unendosi alla moltitudine di studenti del Junguomin jiaoyuhui che tra aprile e maggio del 1904 erano ritornati in Cina. A dicembre del 1904 Cai Yuanpei fondò il giornale Eshi Jingwen 俄事警闻, Le Allarmanti Notizie Russe, per cooperare con i movimenti anti russi, che successivamente cambiò nome in Jingzhong Ribao 警钟日报64 Quotidiano dell’Allarme per cui Lin Zongsu fu una delle principali collaboratrici. Lin Zongsu, Lin Baishui, Liu Yangzi 柳亚子 e altri assunsero il ruolo di editori e composero diversi lavori. Lin Baishui fondò egli stesso un suo giornale, l’influente Zhongguo baihuabao 中国白话报, Giornale Vernacolare Cinese, per il quale Lin Zongsu scrisse numerosi articoli.65

61 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 210 - 211. 62 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 126. 63 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略,in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 210 – 211. 64 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., p. 127. 65 Ivi, pp. 127 - 128.

30 Loro due crearono inoltre il Giornale della Pace, Heping Shibao 和平时报 dedicato agli studenti più giovani, mentre i loro scritti inseriti nel Jingzhong Ribao erano riservati alle donne. In ogni caso, entrambi i giornali invocavano un’azione rivoluzionaria anti Qing. Lin Zongsu fu un’eccellente scrittrice e in questo periodo nella stampa di Shanghai ottenne le fama di una delle più brave giornaliste, editrici e intellettuali donne cinesi. In questo periodo ella non solo continuò a frequentare la Scuola Patriottica Femminile, ma sostenne anche le studentesse ad organizzare diverse attività patriottiche all’interno della struttura speciale della scuola femminile. Inoltre partecipò anche all’incontro della scuola femminile Zongmeng, Zongmeng Nüxiao 宗孟女校, che era stata fondata dai tre amici della provincia nativa del Fujian, Zheng Suyi 郑素伊, Chen Wanyan 陈婉衍 e Tong Tongxue 童同雪. L’incontro venne pubblicizzato sull’ Eshi Jingwen invitando le donne, impegnate nella questione degli affari di stato, a partecipare e a discutere le modalità per poter affrontare la minaccia russa e risollevare il paese. Tra l’ottobre del 1904 e il marzo 1905, il Zhongguo baihuabao e il Jingzhong Ribao furono costretti a fermare le pubblicazioni, ma ciò non impedì a Lin Zongsu di continuare la sua attività rivoluzionaria, continuando a scrivere articoli di propaganda rivoluzionaria per altri giornali. Successivamente Lin Zongsu tornò in Giappone e si iscrisse al corso avanzato per insegnati alla Scuola Superiore Femminile di Tokyo, Dongjing Nüzi Gaodeng Shifan Xuexiao 东京女子高等师犯学校.66 Dimostrandosi ancora una volta una studentessa diligente, si impegnò nello studio della lingua giapponese riuscendo a parlare fluentemente. Tuttavia, Lin Zongsu notò spesso che i ragazzi avevano un atteggiamento orgoglioso e arrogante nei confronti delle ragazze e non riusciva a tollerarlo. Alla richiesta della conferenza internazionale studentesca di Tokyo, fece un discorso con la presenza di migliaia di giovani ragazzi e ragazze sul tema dei diritti femminili “Nü Quan” 女权 in cui disse che per anni la prostituzione aveva recato grande disonore e disgrazia a milioni di donne cinesi. La sua audacia riscosse grande clamore anche in Cina. Il suo promesso

66 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, op. cit., pp. 127 - 128.

31 sposo, quando apprese la notizia, non fu per nulla contento e presto decisero di lasciarsi.67 In quell’autunno, Huang Xing68 avviò uno stabilimento di munizioni presso Yokohama reclutando professori del partito nichilista russo e si unirono anche un certo numero di ragazze con ideali rivoluzionari che studiavano in Giappone. Lin Zongsu insieme a Qiu Jin, Fang Junying 方君瑛 (1884 - 1923), Chen Xiefen 陈撷芬 (1883 - 1923), Tang Qunying, Cai Hui 蔡蕙 (1886 - 1964), Wu Mulan 吴木兰 (1888 ? – 1939) furono tutte ricordate come i membri più attivi dello stabilimento.

1.2.4 LA LOTTA PER IL SUFFRAGIO FEMMINILE E IL NÜZI CANZHENG

TONGZHI HUI 女子参政同志会.

Il 10 gennaio 1906, Lin Zongsu entrò a far parte del Tongmenghui di Sun Yatsen, diventando uno dei primi membri donna. Successivamente sotto la guida diretta del Tongmenghui, Lin Zongsu partecipò a diverse attività rivoluzionarie e contemporaneamente completò gli studi alla Dongjing Nüzi Gaodeng Shifan Xuexiao. In questo periodo Lin Zongsu e Tang Zhong 汤忠, un amico del fratello Lin Baishui, si unirono coniugalmente.69 Anche Tang Zhong aveva studiato in Giappone. Egli era un nativo della provincia del Jiangsu, era un uomo onesto e fedele, sorrideva poco e non era molto loquace.70 I due si sposarono nel 1906 a Fuzhou durante il festival delle lanterne. Lin Baishui organizzò la cerimonia a Canshan, nella casa dello zio materno. Il loro fu un matrimonio anticonformista, non venne utilizzata alcuna portantina nunziale, la sposa non utilizzò nessun vestito rosso e, soprattutto, non fu un matrimonio combinato.

67 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 210 - 211. 68 Il quale insieme all’aiuto di Sun Yatsen condusse i preparativi per la rivoluzione. Egli fondò Huaxinghui 华兴会, che nel 1905 emerse insieme ad altri gruppi nella formazione del Tongmenghui, In Wenlin Dictionary. 69 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人, op. cit., pp. 127 - 128. 70 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 210 - 211.

32 A quel tempo a Fuzhou matrimoni del genere destavano clamore, quindi molte persone attratte dalla scena, parteciparono alla cerimonia. Due giorni dopo la cerimonia, gli sposi lasciarono Fuzhou e si recarono a Shanghai nella casa della famiglia del marito.71 Successivamente ebbero due figli maschi, Tang Fei 汤飞 e Tang Jin 汤晋. 72 Dopo il successo della rivolta di Wuchang, Lin Zongsu tornò a Shanghai e, pienamente convinta che la rivoluzione avesse funzionato grazie all’attiva partecipazione femminile, pubblicizzò ampiamente questo suo pensiero. Contemporaneamente iniziarono a sorgere una serie di organizzazioni e centinaia di partiti politici di orientamenti miscellanei che propugnavano idee di governo più o meno simili. Durante i primi dieci giorni del novembre del 1911, alcuni membri del Tongmenghui si riunirono a Shanghai e formarono il partito socialista cinese Zhongguo Shehuidang. Essi oltre a proporre il sostegno della Repubblica, la fusione dei confini, il miglioramento delle leggi e il rispetto degli individui, posero altresì grande enfasi sul Quotidiano della Società, Shehui ribao 社会日报, sul Mensile Socialista, Shehuidang yuekan 社会党月刊 e altri giornali. Lin Zongsu non solo era uno dei membri più anziani del Tongmenghui, ma era anche uno dei membri più importanti del partito socialista. Ella difendeva fortemente la partecipazione politica femminile e in collaborazione con il partito socialista cinese organizzò l’Associazione per il Suffragio Femminile, Nüzi Canzheng Tongzhi Hui, organizzò l’Associazione per la Ricerca Politica Canzheng Yanjiuhui 参政研究会 e stabilì un corso di politica e legge, Fazheng nuxiao 法政女学, riservato alle donne all’interno della scuola femminile Zongmen. Sotto la guida di Lin Zongsu, le donne Nüzi Canzheng Tongzhi Hui avevano come obiettivo comune il miglioramento delle competenze politiche, partendo dal miglioramento degli stessi metodi d’istruzione e dall’adesione alle diverse associazioni politiche. La loro richiesta si prefissava di convincere il governo provvisorio a poter garantire la loro partecipazione in Parlamento e a consentire loro la possibilità di essere eletti membri dello stesso. Lin Zongsu venne scelta come rappresentante della stessa

71 Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州⽂, op. cit., 史 p. 32. 72 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 210 - 211.

33 Nüzi Canzheng Tongzhi Hui.73 Inoltre, secondo alcune fonti, tra cui Gender, Politics, and Democracy: Women's Suffrage in China, Lin Zongsu nel 1911 fondò il Giornale delle donne, Fünu Shibao 妇女时报.74 Lin Zongsu dedicò tutta sé stessa al movimento di liberazione femminile e si batté per il suffragio femminile. Il 5 novembre del 1912, cinque giorni dopo lo stabilimento del governo provvisorio a Nanchino, Lin Zongsu, a nome del proprio gruppo, visitò ed ebbe una discussione con il presidente provvisorio Sun Yatsen. A seguito della discussione, Sun Yatsen dichiarò che uomini e donne avrebbero dovuto ugualmente partecipare alla vita politica. Lin Zongsu, credendo che la partecipazione politica femminile fosse stata confermata, rilasciò l’informazione tramite stampa al pubblico. Inaspettatamente, il fatto creò una grande polemica suscitata da alcuni ostinati conservatori. A causa della loro scarsa influenza nel Parlamento, i membri della Nüzi Canzheng Tongzhi Hui decisero di estendere la forza dell’organizzazione, unendo l’associazione con altre associazioni femminili e creando l’Alleanza Rivoluzionaria per il Suffragio Femminile, la Nüzi Canzheng Tongmenghui 女子参政同盟会. All’interno dell’associazione furono registrate più di duecento presenze. Inoltre, vennero inviati rappresentanti in tutte le provincie per creare dei dipartimenti affiliati a Shanghai, Changsha, Wuchang, Suzhou e Hangzhou. Quando Sun Yatsen diede le dimissioni dalla carica di presidente provvisorio, le donne della Nüzi Canzheng Tongmenghui potevano dire di aver perso uno dei loro simpatizzanti più importanti. Da quel momento molti dei loro desideri non furono più possibili da immaginare e quando il governo provvisorio si spostò al nord, le difficoltà per conseguire la partecipazione politica femminile furono amplificate. Lin Zongsu ne fu profondamente dispiaciuta. Con il sopravvento di Yuan Shikai al governo i movimenti rivoluzionari vennero soppressi e la questione sulla parità dei diritti divenne ancora più difficile. Nonostante le biografie di riferimento non lo riportino, pare che successivamente a Shangahi, Lin Zongsu fondò un’associazione per il mantenimento dell’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne, la Nannü Pingquan Weichihui 男女平权维持会, e continuò a pubblicizzare l’idea di parità tra uomini e donne nei giornali e nelle riviste. Mentre Tang

73 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人, op. cit., pp. 127- 129. 74 Cfr. Louise Edwards, Gender, Politics, and Democracy: Women's Suffrage in China, op. cit., p. 71.

34 Qunying e altre femministe ritornarono nelle varie provincie per cercare di stabilire scuole o industrie femminili, ma i loro sforzi non ebbero successo. 75

1.2.5 IL TRASFERIMENTO A NANYANG E GLI ULTIMI ANNI.

Già da tempo una studentessa e amica di Lin Zongsu di nome Huang Yizhou 黄亦舟 le aveva chiesto di andare a Nanyang, a Singapore, per svolgere l’incarico d’insegnante, ma a quel tempo Lin Zongsu era fin troppo impegnata con la campagna per il suffragio femminile, pertanto aveva declinato l’invito. Successivamente, Huang Yizhou inviò una lettera a Lin Zongsu dicendo andare a vedere il posto in cui avrebbe dovuto lavorare e poi avrebbe potuto scegliere se restare o meno. Lin Zongsu si decise quindi di fare un tentativo, ma inaspettatamente il marito si oppose categoricamente. Egli non approvava che la moglie lasciasse lasciare i bambini e insistette per non farla uscire dalla Cina e di farla viaggiare.76 In realtà, nella loro relazione vi erano già dei problemi. Infatti dopo il 1911, Tang Zhong aveva creduto che la rivoluzione fosse stata un successo e che la moglie non avrebbe più dovuto mostrarsi pubblicamente, ma ritornare a casa e prendersi cura dei suoi bambini. Al contrario, Lin Zongsu era convinta che la rivoluzione non aveva portato alcun risultato positivo e che le donne avrebbero dovuto fare ancora molta strada. Inoltre, quando Lin Zongsu si crucciava per l’inefficacia dei movimenti femminili, il marito sogghignava, aumentando ancor di più le ostilità tra loro due. 77 La questione dell’insegnamento a Singapore spezzò definitivamente la pace tra i due e decisero di separarsi definitivamente. Lin Zongsu accettò che i due figli venissero affidati alla custodia di Tang Zhong. 78 Lin Zongsu credeva che l’antico modello femminile

75 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, n. 3, 2012, pp. 93 - 95. 76 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编白水, op. cit., pp. 213 - 214. 77 Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州⽂, op. cit., p. 32. 78 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 213 - 214.

35 dipendente dalle scelte del marito non rappresentasse il suo ideale di vita. Sperava che tutte le donne anche dopo il matrimonio potessero mantenere una personalità indipendente, avere il diritto di poter scegliere il proprio stile di vita e avere la capacità di essere economicamente indipendenti.79 Subito dopo il divorzio Lin Zongsu partì da sola per Singapore e poco dopo divenne sia insegnante che preside della scuola. Tra i suoi colleghi vi era un uomo dell’Hubei, chiamato Zhang Kegong 张客公, il quale non solo era un uomo di grande conoscenza, ma anche molto loquace, socievole e molto conosciuto nell’ambiente scolastico. L’età, l’aspetto e il carattere del Signor Zhang corrispondevano ai canoni di Lin Zongsu e molto presto i due finirono per sposarsi. L’amica di Lin Zongsu, Huang Yizhou le chiese aiuto per la gestione di alcuni affari e, anche se non aveva mai avuto a che fare con queste questioni, sotto l’influenza del marito imparò molto. Lin Zongsu e Zhang Kegong riuscirono ad occuparsi delle finanze e dei commerci della famiglia della signora Huang. Inoltre, da quel momento iniziarono ad occuparsi di affari legati alla vendita di medicinali e di altri prodotti e al contempo continuarono a svolgere il lavoro d’insegnanti. In meno di dieci anni, diventarono dei ricchi cinesi di oltremare. Nel 1914 Lin Zongsu diede vita ad un altro figlio chiamato Guoguang 国光. Per paura che il bambino potesse restare troppo solo decise di prendere in adozione una nipote. Con l’allargamento della famiglia i quattro potevano dirsi veramente felici. L’unica cosa che preoccupava Lin Zongsu era la salute di Guoguang, il quale si ammalava spesso. Quando Lin Baishui stava preparando la creazione del suo nuovo giornale si trovava in grandi difficoltà. Lin Zongsu che era stata cresciuta e supportata sin da piccola dal fratello, provava una grande affezione nei suoi confronti. Conoscendo la sua situazione economica e sociale, decise di aiutarlo finanziariamente dando segretamente dei soldi alla cognata. Inoltre espresse la sua generosità comprando abiti per la nipote Lin Weijun e per l’intera famiglia, in modo da ridurre il peso finanziario del fratello. Più tardi, quando Lin Baishui venne a sapere ciò, le scrisse una lettera dicendo che non avrebbe dovuto mandargli il denaro. Ma Lin Zongsu insistette e decise di inviargli duecento

79 Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州⽂, op. cit., p. 33.

36 yuan al mese, in modo da coprire le spese per la stabilizzazione del giornale, gestito da entrambi.80 Nel 1921, dopo due anni di preparazione, Lin Baishui lanciò il suo giornale Quotidiano per la Nuova società, Xinshehuibao 新社会日报, insieme al supporto costante della sorella. Lin Baishui voleva che il suo giornale potesse dare l’impulso per trasformare l’industria giornalistica. Gli articoli del Xinshehuibao erano scritti in maniera chiara, elegante e pungente e mettevano in evidenza le lacune del periodo storico.81 Nello stesso anno Lin Zongsu, credendo che la salute carente del figlio fosse dovuta al clima estremamente torrido di Nanyang, decise di lasciare Singapore e di ritornare in Cina con tutta la famiglia. In un primo momento vissero nello Hunan e nello Hubei, per poi trasferirsi a Pechino. Successivamente Lin Zongsu suggerì a Lin Baishui di trasferirsi insieme alla lei e la sua famiglia. Così presero in affitto una grande casa e lei si fece carico di tutte le spese. Durante il 1924 Lin Zongsu visse a Kaifeng, nello Henan per quasi un anno. Ciò fu dovuto al fatto che Zhang Kegong venne data l’opportunità di lavorare come segretario generale all’interno dell’organo governativo. Tuttavia le condizioni del figlio erano ancora molto fragili e morì prematuramente. Quando Lin Baishui apprese la notizia, fu certo che la sorella fosse molto addolorata. Pensando che non avrebbe potuto vivere per molto tempo in quel luogo, le inviò una lettera convincendola a tornare immediatamente a Pechino, anche se il marito avesse perso il lavoro. Così i due fratelli tornarono ad essere vicini. 82 Tra il 1916 e il 1925 i signori della guerra erano responsabili della maggior parte delle città in Cina e si occuparono di controllare la stampa, spesso sopprimendo numerose pubblicazioni. Il Signore della guerra Zhang Zongchang 张宗昌 (1881 - 1932), della cricca del Fengtian, aveva convocato i giornalisti e li aveva ammoniti perché i giornali e gli articoli avrebbero dovuto dimostrare esclusivamente un’immagine positiva di costui e chiunque avrebbe infranto le regole sarebbe stato punito. Questa fu proprio la sorte

80 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 213 – 214. 81 Cfr. Yan Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女权运动的先 锋——林宗素, in Fuzhou Wenshi 福州⽂, op. cit., p. 33. 82 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 213 - 214.

37 che spettò a Lin Baishui per aver pubblicato scritti provocatori. D’altra parte il suo nome di penna Baishui 白水, letteralmente “acqua chiara”, indicava la sua trasparenza nel denunciare gli scandali che coinvolgevano i signori della guerra e i politici cinesi. imprigionato per tre mesi. Dopo il suo rilascio decise di cambiare il nome del giornale da Xinshehuibao 新社会日报 in Shehuiribao 社会日报,ricominciando a pubblicare. Nell’ottobre del 1923 venne imprigionato per la pubblicazione di uno scandalo che coinvolgeva il signore della guerra Cao Kun 曹锟 (1862 - 1938) per aver usato la corruzione durante le elezioni presidenziali. Il giornale venne represso una seconda volta e il 6 agosto del 1926 Lin Baishui venne arrestato e condannato a morte da Zhang Zongchang.83 Subito dopo l’assassinio di Lin Baishui, Lin Zongsu, distrutta dal dolore, decise di lasciare Pechino. Prima di andarsene si occupò degli affari di Lin Baishui, chiudendo definitivamente il giornale e occupandosi della cognata e della nipote, lasciando loro la somma di cinquemila yuan. Sul figlio maggiore di Lin non si ebbero notizie e venne dato per disperso. Mentre durante la guerra anti-giapponese la figlia adottiva si suicidò all’età di trent’anni. Durante la guerra anti-giapponese e prima che fosse dichiarata vittoria, Lin Zongsu soffrì di malnutrizione e morì a Kunming.84 Il Zhonggong Fuzhou Shiwei Fuzhou Lishi Renwu 中共福州市委福州历史人物, riporta che aveva 68 anni, quindi si presume intorno al 1944.85 Era una donna capace, energetica e coraggiosa. Disgraziatamente nacque in un periodo poco fortunato e nonostante fece cara l’ambizione di servire il paese e cercò di fare del suo meglio per battersi per la parità dei diritti delle donne, non riuscì a raggiungere il suo obiettivo. Quando vide che la sua patria venne occupata dal Giappone fu profondamente dispiaciuta.

83 Cfr. Yunze, Zhao, Ping, Sun, A History of Journalism and Communication in China, Routledge, 2018, pp. 58 – 59. 84 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., pp. 214 - 215. 85 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人, op. cit., p. 132.

38 Per commemorare Lin Zongsu, la nipote Lin Weijun scrisse di voler far costruire un monumento celebrativo accanto a quello del padre, in modo da far conoscere la storia di questa coraggiosa donna alle generazioni future. 86

86 Cfr. Lin Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编, op. cit., p. 215.

39 CAPITOLO 2

ATTIVITÀ POLITICA.

All’interno del movimento femminista cinese Lin Zongsu emerse sicuramente per il suo carattere eclettico. Oltre che per la sua fama di giornalista rivoluzionaria, venne ricordata anche come una delle donne che si batterono con audacia per l’approvazione del diritto di voto e di partecipazione politica femminile. Nel presente capitolo approfondiremo la battaglia politica di Lin Zongsu durante il periodo che seguì alla battaglia di Wuchang, che aveva spinto il Parlamento a prendere una serie di provvedimenti per creare quella che doveva essere la futura Costituzione. La stesura della nuova Costituzione suscitò la prospettiva di conseguimento degli obiettivi che le donne si erano prefissate di ottenere a seguito della rivoluzione. Dopo essersi battute a fianco degli uomini, credettero di poter effettivamente cambiare la posizione sociale decadente della donna e chiaramente questo cambiamento non poteva non prescindere dal loro ingresso all’interno al dialogo politico. Racconteremo l’impegno politico di Lin Zongsu nel cercare di far approvare il suffragio femminile dal governo provvisorio di Nanchino. Approfondiremo l’incontro con il presidente Sun Yatsen e le dinamiche che determinarono una grande risonanza di tale evento sia in maniera positiva che negativa. Inoltre, data la stretta collaborazione della scrittrice con l’Alleanza Rivoluzionaria per il Suffragio Femminile, Nüzi Canzheng Tongmenghui, daremo spazio anche alla contemporanea campagna della studentessa rivoluzionaria Tang Qunying, presidente dell’associazione appena citata, la quale affiancò e portò avanti, seppur con modalità poco ortodosse, l’azione di Lin Zongsu. Lin Zongsu e Tang Qunying, così come altre donne rivoluzionarie, avevano in comune l’atteggiamento impavido. Entrambe ebbero il coraggio di agire e farsi strada sotto la forte pressione delle forze feudali. Nonostante, dopo la Costituzione della prima Repubblica, le donne non riuscissero ad ottenere il diritto di votare ed essere elette, il contributo di Lin Zongsu e Tang Qunying fu un primo piccolo passo per il diritto di voto che si riuscì a conseguire solo nel 1949. In Cina, la battaglia per l’emancipazione femminile andò a braccetto con i movimenti sociali. Sebbene tutt’oggi non si possa ancora parlare di una totale parità dei diritti tra uomini e donne in Cina, certamente le

40 donne che presero l’iniziativa durante la fine del diciannovesimo secolo diedero un grande impulso al risveglio delle coscienze femminili. La loro azione e la memoria del loro sacrificio è un punto di riferimento molto attuale.

2.1 LA VISITA PRESSO IL PRESIDENTE PROVVISORIO SUN YATSEN.

La definizione di virtù femminile nei testi cinesi classici poneva l’enfasi sui principi di castità, pietà filiale e maternità; l’ideologia confuciana utilizzava il concetto cosmologico dello yin e dello yang per spigare le relazioni di genere. Ma piuttosto che intenderli come due concetti complementari, li considerava in una relazione gerarchica in cui lo yang prevaleva allo yin.87 Pertanto, le donne erano soggette ad un sistema patriarcale e ad una serie di limitazioni. La forza crescente delle potenze straniere, alla fine del diciannovesimo secolo, aveva preoccupato molti intellettuali cinesi che cercarono di trasformare l’antico impero in una moderna stato-nazione. Questo cambiamento del Paese sarebbe stato conseguito soltanto grazie ad un intervento dell’intera popolazione cinese. Le donne, in quanto parte integrante della società cinese, erano destinate ad essere le protagoniste di questa trasformazione. Il movimento femminista cinese e la visione di una nazione moderna furono due elementi interconnessi, e l’emancipazione femminile si legò con la complessa e ambigua mentalità maschile. 88 Dunque il movimento femminista cinese venne incorporato dagli uomini all’interno della lotta per la liberazione e il rimodernamento nazionale. Molte donne femministe furono esposte al prevalente pensiero maschile sui diritti femminili, ma avevano delle visioni distinte determinate dalle loro identità sociali e dalle diverse esperienze teoriche. Nella discussione sui diritti femminili, teorici intellettuali come Liang Qichao 梁启超 (1873 - 1929) e Jin Tianhe costruirono una futura immagine idealizzata delle donne; al contrario, femministe come Chen Xiefen, Qiu Jin, He Zhen 何震 (1884 - 1920) e Lin Zongsu discussero in dettaglio le modalità in cui la donna doveva essere nel presente e le strategie per liberarla dai ruoli fissi dove era

87 Cfr. Paoul J., Baily, Women and Gender in Twentieth-Century China, op. cit., p. 5. 88 Cfr. Hu Di 胡笛, “Wanqing “Guominzhimu” huayu jiqi nüxing xiangxiang” 晚清 “国民之母” 话语及 其女性想象, in Hunan daxue xuebao (shehui kexue ban) 湖南大学学报, Shehui kexueban, vol. 28, n. 4, 2014, pp. 93-94.

41 stata confinata. Nel sostenere i diritti femminili, gli uomini propugnarono l’idea del ruolo femminile di “madre della nazione” unendo in questo concetto i diritti naturali delle donne e il loro futuro contributo alla nazione. Invece, le donne si concentrarono più sulla parità dei diritti, rescindendo dalle differenze tra i generi.89 A differenza del passato, le donne non avrebbero più dovuto conseguire il ruolo di “buoni mogli” e “madri sagge” per realizzarsi nella vita, ma sarebbero dovute diventare il modello di loro stesse. Si fece strada l’idea che se gli uomini potevano conseguire una carriera brillante, allora anche le donne potevano farlo. Andando oltre le concezioni di “buona moglie” e “madre saggia” e permettendo alle donne di ricevere lo stesso livello d’istruzione che era garantito agli uomini, si sarebbe assicurata una parità dei diritti. Questo coinvolgimento finì per sollecitare lo spirito di molte donne. In effetti, nel periodo che anticipò la Rivoluzione del 1911, numerose donne rivoluzionarie decisero di dedicarsi alla difesa del destino della nazione, ispirandosi a eroi e a eroine nazionali, e cercando di conseguire carriere autorevoli e non esclusivamente di adempiere il ruolo di buone madri e buone mogli.90 Il movimento di liberazione femminile nella Cina moderna iniziò con due elementi che segnarono una svolta necessaria: il rinnovamento degli studi femminili e l’abolizione della fasciatura dei piedi.91 Inoltre, un cospicuo numero di donne intellettuali, ispirate dalle idee della borghesia democratica, iniziarono ad andare via dalle loro case per cercare la verità e per unirsi al movimento rivoluzionario. Quando Huang Xing creò lo stabilimento di munizioni a Yokohama, molte donne rivoluzionarie, tra cui anche Lin Zongsu, si unirono all’organizzazione. Un grande numero di membri dell’alleanza femminile condivisero con gli uomini la responsabilità di difesa al paese e, unendo il loro ardore per la nazione, contribuirono sostanzialmente al successo della Rivoluzione del 1911. 92

89 Cfr. Shen Yifei, “Feminism in Cina: An Analysis of Advocates, Debates, and Strategies”, Friedrich- Ebert- Stitung Foundation, 2016, pp. 2 – 4. 90 Cfr. Xu Yingxuan, 许颖轩, “Xinhai geming qianhou zhongguo funü zhengqu canzhengquan de sixiangyu shijian”, 辛亥革命前后中国妇女争取参政权的思想与实践, in Zhongshan daxue yanjiushengxuekan (renwen shehui kexueban 中山大学研究生学刊 ( 人文社会科学版), op. cit., pp.22 91 Cfr. Zhi Shen 沈智, Funü Jiefang Shi Wenda 妇女解放史问答, Zhejiang Renmin Chubanshe 浙江人 民出版社, 1986, p. 86. 92 Cfr. Gao Ruoting 高若亭, Yongheng de Huajuan—Fujian funü yundong shiji huimou, fujian dang shi yuekan 永恒的画卷——福建妇女运动世纪回眸, Fujian dangshi yuekan, Fujian, vol. 3, 2000, pp. 4 - 5.

42 La burrascosa insurrezione di Wuchang aveva suscitato un’impennata della partecipazione politica femminile. Con lo sviluppo di varie attività quali l’Armata femminile, la Croce Rossa, l’assistenza finanziaria e lo stabilimento delle banche e dell’industria, il movimento rivoluzionario mostrò la forza reale delle donne cinesi. Quest’ultime da una parte svolgevano il loro dovere di donne mosse da un forte senso di patriottismo, dall’altra assecondavano fortemente il conseguimento dell’indipendenza e dell’uguaglianza politica. Pertanto, successivamente all’insurrezione, la stabilizzazione del potere politico venne posto come obiettivo futuro e Sun Yatsen venne eletto presidente temporaneo di diciassette provincie. La lotta per il suffragio divenne sempre più urgente e in molti giornali vennero pubblicati degli articoli attinenti al tema. Questi articoli introdussero la questione del suffragio femminile in maniera estesa e allo stesso tempo riflettevano la voce unanime delle femministe.93 Tuttavia, molti degli obiettivi, che le donne avevano sperato di conseguire con la rivoluzione, non furono effettivamente raggiunti. Il 2 novembre 1912, un mese dopo la rivolta di Wuchang, venne stabilita ufficialmente l’Associazione per il Suffragio femminile, Nüzi Canzheng Tongzhihui, di Lin Zongsu. L’ufficio dell’associazione venne stabilito all’interno del partito socialista a Nanjing Lu (Nanjing Road) a Shanghai e Lin Zongsu venne eletta presidente dell’associazione.94 Tale associazione fu un elemento chiave della campagna della scrittrice per il suffragio femminile. Infatti questa associazione professava l’obiettivo di diffondere la conoscenza politica, sviluppare le capacità politiche e assicurare la piena partecipazione politica femminile. Con lo scopo di rendere le donne informate e contrastare le frequenti accuse sulla loro presunta ignoranza negli affari politici, la Nüzi Canzheng Tongzhihui preparava le donne attraverso sessioni di studio, dibattiti pubblici e pubblicazioni all’interno di riviste e giornali. L’associazione era formata da membri a pieno titolo, ovvero donne al di sotto dei sedici anni e membri onorari che includevano anche i sostenitori maschi, come il presidente del partito socialista Jiang Konghu. L’Associazione per il Suffragio Femminile fu in grado di assicurarsi il supporto degli uomini simpatizzanti alla questione femminile e, allo stesso tempo, di mantenere il

93Cfr. Zhi Shen 沈智, Funü Jiefang Shi Wenda 妇女解放史问答, op. cit., p. 87. 94 Ivi

43 controllo sui membri donne. 95 La Nüzi Canzheng Tongzhi Hui prefissando il miglioramento dei metodi d’istruzione, la lotta per l’uguaglianza tra uomini e donne e la stabilizzazione di un istituto per la partecipazione politica, chiese al governo provvisorio di intervenire a favore del suffragio femminile.96 Lin Zongsu sapeva che Sun Yatsen, allora presidente temporaneo della Repubblica, aveva sempre sostenuto la parità di diritti tra uomini e donne.97 Pertanto, il 5 gennaio 1912, cinque giorni dopo lo stabilimento del governo provvisorio a Nanchino, Lin Zongsu incontrò il presidente Sun Yatsen e, in qualità di rappresentante della Nüzi Canzheng Tongzhi Hui, gli chiese di includere le donne nella questione politica. Ella enfatizzò l’urgente bisogno del suffragio riponendo in lui grandi speranze. Durante l’incontro con Sun Yatsen, egli riconobbe l’amica e vecchio membro del Tongmenghui ed espresse subito il suo consenso, promettendo che non appena il Parlamento fosse stato stabilito, le donne avrebbero avuto il pieno potere di partecipazione politica.98 Il presidente chiarì, però, che le donne avrebbero dovuto migliorare le proprie competenze in materia legislativa e politica e Lin rispose che la sua associazione si stava adoperando a questa riqualificazione attraverso delle sessioni di studio. Sun, allora fece presente a Lin che sicuramente la sua approvazione al suffragio avrebbe determinato un aumento dell’opposizione, ma che si sarebbe preso la responsibiltà di mediare al problema. Lin allora chiese che effetività avrebbe avuto l’invio di una petizione per il suffragio da parte della sua associazione e Sun Yatsen rispose che egli riconosceva la sua associazione come rappresentativa di tutte le donne della nazione e lo rispettava. Lin Zongsu chiese al presidente il permesso di pubblicare i dettagli della loro conversazione che potesse fungere da evidenza nel futuro e Sun Yatsen accettò, ma allo stesso tempo rimase convinto riguardo all’ignoranza femminile in relazione agli studi politici.99

95 Cfr. Louise Edwards, Gender, Politics, and Democracy: Women’s Suffrage in China, op. cit., pp. 72 - 73 96 Cfr. Gao Ruoting 高若亭, Yongheng de Huajuan—Fujian funü yundong shiji huimou, fujian dang shi yuekan 永恒的画卷——福建妇女运动世纪回眸, op. cit, pp. 4 - 5. 97 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人, op. cit., pp. 127 - 129. 98 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., p. 92. 99 Cfr. Louise Edwards, Gender, Politics, and Democracy: Women’s Suffrage in China, op. cit. p. 72 – 73.

44 Dopo aver ricevuto l’approvazione, Lin pubblicò i dettagli della conversazione nel quotidiano Shenzhou ribao 神州日報. Rendendo nota a tutti la promessa ricevuta dal presidente, Lin Zongsu riuscì a sollevare la questione del suffragio femminile e rafforzò la reputazione della sua associazione.

A female Socialist Party member, Lin Zongsu, visited the president in Nanjing on behalf of the Women’s Suffrage Comrades’ Alliance. The president promised that women would have the franchise once the National Assembly was established. The president also acknowledged that female members of the Socialist Party could represent the women of the whole nation.100

La pubblicazione dell’articolo suscitò molto clamore e il sostegno del presidente Sun Yatsen nei confronti del suffragio femminile fu accolto dai sostenitori della Repubblica, ma allo stesso tempo attirò anche numerose critiche.101 I quotidiani Renlibao 民立报 e Shenbao 申报 da una parte, pubblicando le dinamiche dell’episodio, incoraggiarono il crescente entusiasmo femminile; dall’altra la divulgazione dei dettagli della conversazione, spinse l’ala dei conservatori e ad avere un atteggiamento contrario al movimento femminista. Sun Yatsen venne accusato di aver semplicemente assecondato le richieste di una donna e di non aver dato ascolto alle disposizioni degli altri cittadini, e, quindi di essere stato poco cauto.102 Il reclamo scritto dal rivoluzionario conservatore Zhang Binglin 章炳麟 (conosciuto anche con il nome di Zhang Taiyan 章太炎, 1869 - 1936) fece notare al presidente provvisorio che pronunciare commenti sconsiderati nei confronti delle attiviste andava oltre i suoi compiti.103 Per ristabilire l’ordine, Sun Yatsen non ebbe altra scelta che praticare la tolleranza e revocare la promessa fatta a Lin Zongsu.104 Sotto determinate circostanze, egli non cambiò la sua idea nei confronti della parità dei diritti tra uomini e donne, ma allo stesso

100 Cfr. Yiuxin Ma, Women Journalists and Feminism in China, 1898-1937, Amherst, Cambria Press, 2010, op. cit., p. 108 101 Cfr. Lily Xiao Hong Lee, Biographical Dictionary of ChineseWomen: v. 2: Twentieth Century, op. cit., p. 349. 102 Cfr. Shen Zhi 沈智, “Canzheng yundong dongzhong de Lin Zongsu, Tang Qunying” 参政运动东中 的林宗素,唐群英,in Xìngbie·shehui·rensheng 性别·社会·人生, Shanghai, Shanghai Sanlian shudian, 2010, p. 131. 103 Cfr. Lily Xiao Hong Lee, Biographical Dictionary of ChineseWomen: v. 2: Twentieth Century, op. cit., p. 349 104 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史, op. cit., p. 130.

45 tempo non adottò un atteggiamento positivo nei confronti del problema, definendo la conversazione con Lin Zongsu come una semplice chiacchierata “前日某女子来见,不 过个人闲谈”. Nella seconda metà di gennaio, Sun Yatsen scrisse la lettera Funü jie gonghe xieji hui han 复女界共和协济会函 affermando il ruolo positivo delle donne durante la rivoluzione; tuttavia, chiarì che il suffragio femminile sarebbe stato approvato solo in futuro,105 e che comunità femminile necessitasse di migliorasse le proprie conoscenze legislative e politiche al fine di comprendere il significato di uguaglianza e indipendenza.106 In un certo senso, questo rifiuto può essere inteso come un tradimento da parte del presidente nei confronti di Lin Zonsgu, in quanto uno dei punti del programma originale del Tongmenghui riguardava proprio la liberazione della condizione femminile. Com’è noto, questo episodio intaccò profondamente lo stato d’animo della scrittrice. A seguito delle considerazioni di Sun Yatsen sulla necessità di migliorare le capacità politiche e legislative, le donne furono esortate a lottare ulteriormente. Nacquero dunque un certo numero di organizzazioni femminili che auspicavano alla parità dei diritti, come l’Alleanaza Rivoluzionaria femminile, Nüzi Tongmenghui 女子同盟会 di Wu Mulan, l’Associazione per la Tutela dei Diritti tra uomini e donne, Nannü Pingquan Weichihui 男女平权维持会 di Shen Peizhen 沈佩, l’Associazione Repubblicana delle donne di Shenzhou, Shenzhou Nüjie Gonghe Xiejishe 神州女界共和协济社 di Zhang Mojun 张默君 (1883 - 1965), e di Wu Tifang 伍廷芳 (1842 - 1922).107

2.2 I TRE INCIDENTI ALL’ASSEMBLEA RAPPRESENTATIVA.

Il 20 febbraio 1912 a Nanchino l’Assemblea per il Suffragio Femminile di Lin Zongsu ed altre associazioni femminili si unirono per formare un'unica e forte associazione

105 Ivi, pp. 128 - 129. 106 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp.92 – 93. 107 Ibidem.

46 femminile, L’Alleanza Rivoluzionaria per il Suffragio Femminile.108 Creata a Nanchino, la Nüzi Canzheng Tongmenhui aveva l’obiettivo di concentrare la forza e gli sforzi dei singoli gruppi femminili. Presto divenne l’associazione di riferimento per il conseguimento del suffragio femminile dell’intera nazione.109 Durante la fondazione della prima Repubblica, il corpo rappresentativo all’interno del Parlamento di Nanchino iniziò a formulare la Costituzione provvisoria. Lin Zongsu e Tang Qunying, in rappresentanza del mondo femminile, chiesero al Parlamento di Nanchino di inserire una clausola nella Costituzione provvisoria. La clausola prevedeva la parità dei diritti tra uomini e donne e che anche le donne potessero essere elette in Parlamento, declamando “uomini e donne sono uguali a prescindere dal loro sesso e sono autorizzati a votare e a prendere posizione nelle elezioni”.110 Il 21 febbraio 1912, più di sessanta donne scrissero al Parlamento Provvisorio di Nanchino e chiesero formalmente che la partecipazione politica femminile venisse inclusa nella Costituzione. Tang Qunying e altre donne entrarono armate all’interno del Senato e il presidente del corpo legislativo, non riuscendo a mantenere l’ordine, dovette chiamare le forze armate in difesa. Dopo lo scontro, alle donne non fu permesso nemmeno di ricevere assistenza in ospedale facendo crescere ancora di più la loro indignazione. Decisero quindi di recarsi nell’edificio presidenziale di Sun Yatsen e lo invitarono a presentarsi in Parlamento per discutere il problema. Il 23 febbraio 1912, il Senato provvisorio di Nanchino presentò la petizione lanciata da Tang Qunying in cui chiedeva che la questione della partecipazione politica femminile venisse sottoposta ad una revisione. Nella stampa iniziò a circolare la notizia secondo cui, la maggioranza del Parlamento non aveva approvato la partecipazione politica femminile. A seguito di tali indiscrezioni numerose donne espressero con veemenza che se la loro mossa non avesse funzionato, avrebbero agito in maniera più violenta utilizzando esplosivi contro i membri del corpo legislativo. Tuttavia, non emerse nessun risultato dalla revisione e il conflitto apparse inevitabile.

108 Cfr. Li Lanping 李兰萍, “Jindai Nüzi Jiaoyu Yu Xinhai Geming Shiqi de Zhishi Nüxing” 近代女子教 育与辛亥革命时期的知识女性 in Guandong Shehui Kexue 广东社会科学, n. 3, 1998, p. 92. 109 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史, op. cit., pp. 128 - 129. 110 Ivi, pp. 130.

47 Oltre all’incontro individuale di Lin Zongsu, il 16 marzo del 1912,111 uno dei gruppi di suffragio femminile, meno radicale, la Shenzhou nüjie gonghe xiejishe, guidato da Zhang Mojun, scrisse una lettera al presidente provvisorio. Nella lettera, i membri della Shenzhou nüjie gonghe xiejishe chiarirono la loro posizione in merito alla nuova Repubblica.112 Nonostante la precedente discussione tra Lin Zongsu e il presidente, le donne non si diedero per vinte. Erano ancora fermamente convinte di poter ottenere il diritto partecipazione alla vita politica. La lettera fu firmata da più di centodieci donne, la maggior parte delle quali provenienti da Shanghai o Pechino, con un’estrazione sociale nobile o in qualità di rappresentanti di associazioni e di scuole femminili. La lettera venne presentata nella maniera più cortese possibile, e così come aveva fatto prima Lin Zongsu per la Nüzi canzheng tongmenghui, ripose tutte le speranze sull’intervento di Sun Yatsen. Tuttavia, entrambe le organizzazioni non riuscirono ad ottenere i risultati sperati.113 La Shenzhou Nüjie Gonghe Xiejishe propose di creare una scuola di legge riservata alle donne e di stabilire il Quotidiano Repubblicano Femminile, Nüzi Gonghe Ribao 女子共 和日报 per incoraggiare le donne a sostenere la campagna per il suffragio universale.114 Da questa lettera emerse con tono impetuoso l’enfasi sul fatto che uomini e donne avrebbero dovuto partecipare alla vita politica gli uni accanto alle altre e pressarono il presidente a prendere la guida in questa iniziativa e quindi a realizzare la partecipazione politica femminile dopo la decade, quando le donne avrebbero acquisito una sufficiente competenza politica. 115

111 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp. 92 – 93. 112 Cfr. Xu Yingxuan, 许颖轩, “Xinhai geming qianhou zhongguo funü zhengqu canzhengquan de sixiangyu shijian”, 辛亥革命前后中国妇女争取参政权的思想与实践, in Zhongshan daxue yanjiushengxuekan (renwen shehui kexueban 中山大学研究生学刊 ( 人文社会科学版), op. cit., p. 23. 112 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp. 92 – 93. 113 Cfr. Xu Yingxuan, 许颖轩, “Xinhai geming qianhou zhongguo funü zhengqu canzhengquan de sixiangyu shijian”, 辛亥革命前后中国妇女争取参政权的思想与实践, in Zhongshan daxue yanjiushengxuekan (renwen shehui kexueban 中山大学研究生学刊 ( 人文社会科学版), op. cit., p. 23. 114 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp. 92 – 93. 115 Cfr. Xu Yingxuan, 许颖轩, “Xinhai geming qianhou zhongguo funü zhengqu canzhengquan de sixiangyu shijian”, 辛亥革命前后中国妇女争取参政权的思想与实践, in Zhongshan daxue yanjiushengxuekan (renwen shehui kexueban 中山大学研究生学刊 ( 人文社会科学版), op. cit., p. 23.

48 Sun Yatsen apprezzò il fatto che l’associazione non facesse della partecipazione politica la pretesa più immediata, ma poneva come precetto la preparazione delle donne alla politica. Pertanto, espresse il suo impegno devolvendo un contributo di cinquemila yuan per sponsorizzare la creazione della scuola di legge femminile. Allo stesso tempo egli disse:

Le donne dovrebbero avere il diritto di partecipare in politica? E in quale anno bisognerebbe mettere in pratica ciò? Il Parlamento dovrebbe permettere la presenza delle donne? Tutte queste decisioni dovrebbero essere prese in esame pubblicamente e dopo bisognerebbe ricorrere all’assemblea rappresentativa per una decisione.

至女子应否有参政权?定于何年实行?国会能否准女界设旁听席?皆当决诸公论, 俟咨送参议院议决可也。116

Nuovamente il Presidente prese le distanze dal prendere una decisione definitiva. Ad ogni modo la lettera della Shenzhou Nüjie Gonghe Xiejishe definì l’importanza dell’uguaglianza di genere per la ricostruzione della forza nazionale, sottolineando che durante la rivoluzione, che aveva preceduto la fondazione della Repubblica, avevano dato prova della loro fedeltà.117 Intanto, il 3 marzo 1912, il Tongmenghui dalla condizione di associazione rivoluzionaria segreta venne riorganizzato in un partito politico aperto e il programma politico dichiarò chiaramente di sostenere l’uguaglianza di diritti tra uomini e donne. Nello stesso giorno, la direzione generale del Tongmenghui si riunì in un congresso a Nanchino in cui parteciparono un migliaio di persone. Sun Yatsen venne eletto primo ministro del congresso e dichiarò che il quinto punto del nuovo programma consisteva nel sostegno alla parità dei diritti tra uomini e donne. L’11 marzo 1912, Sun Yatsen promulgò la Costituzione provvisoria della Repubblica di Cina che stipulava:

116 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp. 92 – 93. 117 Cfr. Louise Edwards. “Opposition to Women’s Suffrage in China: Confronting Modernity in Governance”, in Women in China: The Republican Period on Historical Perspective, op. cit., p. 4.

49 “le persone della Repubblica di Cina sono tutte uguali senza alcuna distinzione di razza, classe o religione”

“中华民国人民一律平等,无种族、阶级、宗教之区别。” 118

Rispetto al programma della rivoluzione anti-qing, il Tongmenghui fece un passo indietro, in quanto il programma originale aveva posto in evidenza la lotta per la parità dei diritti tra uomini e donne. Le donne frustrate per la vaga formulazione della Costituzione, decisero di scrivere a Sun Yatsen in nome del consiglio politico femminile e protestarono duramente.119 Ciò che esasperò maggiormente le suffragette fu il fatto che la frase non faceva alcuna menzione al genere, pertanto, essa venne intesa come una decisione volontaria ad escludere le donne dalla partecipazione politica.120 Nel tentativo di suscitare un impulso tra le donne attiviste il Funü Shibao pubblicò un articolo di Lin Zongsu in cui rammentò ai lettori il fatto che le suffragette europee e americane avevano continuato a lottare per decenni, nonostante le numerose battute d’arresto e ricordò che ancora non era stata presa una decisione finale e che nonostante fosse disgustata dalla situazione del momento, il suffragio era stato promesso dal presidente e dal popolo. 121 Ciò che le donne chiesero fu un emendamento della Costituzione provvisoria in modo che venisse confermata la partecipazione femminile alla politica. La delusione per non aver ottenuto il risultato sperato, si tramutò in rabbia che indusse le suffragette ad adottare una condotta violenta. Tra il 18 e il 19 marzo del 1912, il Parlamento provvisorio di Nanchino decise di rivedere la clausola che riguardava la partecipazione delle donne alla politica. Dalla discussione emerse che durante la conferenza era stata discussa più volte una revisione della Costituzione provvisoria che prevedeva il suffragio femminile. Ad ogni modo, il Parlamento definì la questione come un problema dal peso consistente e convenne nel non prendere decisioni avventate e di risolvere il problema una volta stabilito il Parlamento.

118 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., p. 93. 119 Ibidem. 120 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史, op. cit., p. 130. 121 Cfr. Louise Edwards, Gender, Politics, and Democracy: Women’s Suffrage in China, op. cit., p. 80.

50 “本审查会一再讨论,多数认为吾国女子参政亦应有之权利,惟兹事体重大,非

可仓卒速定,应俟国会成立再行解决,以昭慎重。”122

A seguito della vaga formulazione della Costituzione provvisoria da 19 al 21 marzo, una ventina di donne, inclusa Lin Zongsu, provocarono tre incidenti al Parlamento.123 La mattina del 19 marzo circa venti attiviste tra cui Tang Qunying, Zhang Hanying fecero irruzione alla camera del senato armate. 124 Le donne ignorarono l’ordine di sedersi nella sezione riservata agli ascoltatori, prendendo posto tra le file dei delegati e, discutendo animatamente,125 chiesero a gran voce di avere il diritto di partecipare in politica.126 Il 20 marzo, Tang Qunying e molte altre donne andarono nuovamente in Parlamento, ma ostacolate della presenza di molte guardie di sicurezza, non riuscirono a parlare con il presidente del corpo legislativo127 Lin Sen 林森 (1868 - 1943).128 Pertanto, adottarono una condotta violenta, rompendo le porte e le finestre della sala dell’assemblea, colpendo le guardie di sicurezza che volevano fermare l’azione e trattennero dei documenti.129 Il presidente del corpo legislativo, nuovamente non ebbe scelta che richiamare all’ordine le guardie di sicurezza e intervenire con la forza, costringendo le donne a ritirarsi dall’aula. Tang Qunying persistette per alcune ore prima di andarsene. Questo episodio ebbe delle grosse ripercussioni sociali. Lo stesso giorno, Tang Qunying e Cai Huidai 蔡惠代 in rappresentanza delle donne, presentarono una terza petizione al presidente Sun Yatsen chiedendo di esporla in Parlamento. Il 21 marzo il numero di donne che presentarono la petizione salì a più di sessanta, loro si precipitarono al Parlamento. Non riuscendo ad accedere ritornarono nell’edificio

122 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., p. 93. 123Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史, op. cit., p. 130. 124 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., p. 93. 125 Cfr. Bryna Goodman, Wendy Larson, Gender in motion: divisions of labor and cultural change in late imperial and modern China, op. cit., p. 171. 126 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., p. 93. 127 Cfr. Bryna Goodman, Wendy Larson, Gender in motion: divisions of labor and cultural change in late imperial and modern China, op. cit., p. 171. 128 Cfr. Lily Xiao Hong Lee, Biographical Dictionary of ChineseWomen: v. 2: Twentieth Century, op. cit., p. 507. 129 Cfr. Bryna Goodman, Wendy Larson, Gender in motion: divisions of labor and cultural change in late imperial and modern China, op. cit., p. 171.

51 presidenziale di Sun Yatsen il quale promise di mediare con il Senato.130 Tuttavia, la sua influenza in Parlamento fu minima e non riuscì a far ottenere alcun risultato.131 Il 23 marzo, Tang Qunying e altri scrissero al presidente provvisorio Sun Yatsen chiedendo di classificare l’uguaglianza tra uomini e donne ed inserirla chiaramente all’interno della Costituzione provvisoria.

“Al tempo di oggi il Senato non solo ha potere decisionale sui provvedimenti, ma può anche cancellarli. Come possono le donne stare in silenzio!”

“今参议院不独不为积极的规定,反而积极的取消,……女界岂能缄默!”

Chiesero pertanto di aggiungere le parole “uomini e donne” nella frase “nessuna differenza di razza, classe e religione” della clausola in modo da prevenire le ingiustizie e chiesero di riferire la proposta al Parlamento. 132 L’1 aprile del 1912, il Parlamento provvisorio di Nanchino promulgò una legge che stabiliva espressamente che la posizione di membro del senato della Repubblica era riservata a uomini con almeno venticinque anni. La partecipazione politica femminile venne negata ancora una volta.133 I primi di aprile, Sun Yatsen rinunciò alla carica di presidente provvisorio della Repubblica. Quando Yuan Shikai assunse la presidenza si spostò a Pechino. 134 Nonostante l’enorme pressione del partito rivoluzionario e dell’opinione pubblica, il movimento di partecipazione politica femminile non si fermò e la sua influenza si ampliò. Mentre il senato provvisorio si spostò al nord, anche le attiviste donne lo seguirono continuando a inviare petizioni per raggiungere il loro scopo.135

130 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., p. 93 131 Cfr. Lily Xiao Hong Lee, Biographical Dictionary of Chinese Women: v. 2: Twentieth Century, op. cit., p. 507. 132 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., p. 93 133 Cfr. Jing Shenghong 经盛鸿, “Xinhai geming hou de zhengqu nüzi canzheng yundong” 辛亥革命后 的争取女子参政运动, in Zijin Suiye 紫金岁月, n. 6, Nanjing Shizhi, 1996, op. cit., p. 15. 134 Cfr. Bryna Goodman, Wendy Larson, Gender in motion: divisions of labor and cultural change in late imperial and modern China, op. cit., p. 171. 135 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp. 92 - 95.

52

2.3 IL NUOVO PIANO DELL’ASSOCIAZIONE RIVOLUZIONARIA PER IL

SUFFRAGIO FEMMINILE, NÜZI CANZHENG TONGMENGHUI 女子参政同盟会.

L’8 aprile 1912, a Nanchino Tang Quying, Zhang Hanying, Wang Changguo e altre donne si misero in contatto con l’Associazione per il Suffragio Femminile, Nüzi Canzheng Tongzhihui, di Lin Zongsu e altre associazioni femminili, come l’Associazione per il Supporto Femminile, Nüzi Houyuanhui 女子后援会、 l’Associazione delle Arti Marziali Femminili, Nüzi Shangwuhui 女子尚武会, la Lega Rivoluzionaria di Nanchino Jinling Nüzi Tongmenghui 金陵女子同盟会 e l’Associazione Nazionale Femminile dello Hunan, Hunan Nüguominhui 湖南女国民会. Venne così ufficializzata l’Associazione Rivoluzionaria per il Suffragio Femminile, Nüzi Canzheng Tongmenghui,136 guidata dall’attivista Tang Qunying che riadattò il nome della associazione di Lin Zongsu. I diversi gruppi femminili si unirono nella lotta comune per ottenere la parità dei diritti tra uomini e donne, prima della Costituzione della Repubblica. 137 La Nüzi Canzheng Tongmenghui divenne l’organizzazione più attiva nel movimento suffragista cinese e, non solo ebbe un grande impatto durante i primi anni della Repubblica, ma fornì anche un’esperienza molto utile per i movimenti femminili successivi. Questa grande associazione femminile stilò un programma di undici proposte

1) Attuazione di pari diritti per uomini e donne. 2) Perfezionamento dei sistemi d’istruzione femminile. 3) Rinnovamento delle abitudini familiari. 138 5) Messa in pratica della monogamia.

136 Ivi, pp. 92 – 93. 137 Cfr. Louise Edwards. “Opposition to Women’s Suffrage in China: Confronting Modernity in Governance”, in Women in China: The Republican Period on Historical Perspective, op. cit., p. 6. 138 Mettere in alto la posizione della donna di casa (status ascendente) in Shen Zhi 沈智, Shen Zhi 沈智, “Canzheng yundong dongzhong de Lin Zongsu, Tang Qunying” 参政运动东中的林宗素,唐群英,in Xìngbie·shehui·rensheng 性别·社会·人生, op. cit., pp. 130 – 132.

53 6) Realizzazione della libertà matrimoniale e impedimento del divorzio senza ragioni valide. 7) Sostegno alle occupazioni femminili nell’industria. 8) Messa in pratica della benevolenza. 9) Abolizione della fasciatura dei piedi. 10) Trasformazione dell’estetica femminile. 11) Divieto della vendita e dell’acquisto di concubine.

Inviarono quindi una petizione al Senato e al presidente provvisorio Sun Yatsen, chiedendo al governo centrale di restituire alle donne il diritto di partecipazione politica.139 Il 10 aprile 1912, la Nüzi Canzheng Tongmenghui pubblicò un manifesto sul giornale Shibao 时报 in cui incitava i membri dell’associazione a persistere nella lotta e fermarsi solo dopo aver conseguito realmente l’obiettivo di partecipazione politica femminile. Il 12 aprile del 1912, i governi provinciali, i partiti politici e i giornali ritennero che la Costituzione provvisoria avesse un tono puramente autoritario per privare le donne dai loro diritti e che tutte le leggi emanate dal Parlamento non avrebbero mai riconosciuto i diritti delle donne e che tutte le leggi formulate dal senato di Nanchino non avrebbero mai riconosciuto i gruppi femminili.140 Il 24 aprile 1912, Lin Zongsu. Tang Quying, Wu Mulan e altre donne organizzarono una cerimonia in commemorazione della compagna Qiu Jin presso il distretto Zhangyuan a Shanghai. In questa occasione, Lin Zongsu raccontò la storia della vita della martire e ricordò gli insegnamenti acquisiti dalla forza dello spirito combattivo di Qiu Jin. Lin Zongsu sottolineò che Qiu Jin141 non era morta per gli uomini, né per le donne, ma per il suo Paese di quarantamila uomini e donne.

“秋瑾非为人而死,非为女界而死,实为我男女四万万人共有之国家而死.”

139 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp.92 – 93. 140 Ivi, p. 94. 141 Qiu Jin è considerata probabilmente la donna rivoluzionaria più famosa della storia cinese. Nel 1907 venne giustiziata con l’accusa di aver preso parte segretamente alla preparazione una rivolta. Il suo martirio divenne il simbolo per tutte le compagne rivoluzionarie. In Kazuko Ono, Chinese Women in a Century of Revolution, 1850-1950, Stanford University Press, 1989, p. 65.

54

Prendendo l'esempio di Qiu Jin, Lin Zongsu incoraggiò le donne a prendere l’esempio di Qiu Jin e a lottare per lo svecchiamento del Paese e per l’acquisizione della parità dei diritti, in modo tale da garantire progresso e prosperità all’interno del Paese.142 Sotto la dittatura di Yuan Shikai, l’intera situazione rivoluzionaria mutò e la questione sulla parità dei diritti divenne ancora più difficile da affrontare. Successivamente a Shanghai, Lin Zongsu fondò un’associazione per il mantenimento dell’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne, fondò una scuola femminile di legge e politica e continuò a pubblicizzare l’idea di parità tra uomini e donne nei giornali e nelle riviste. Tang Qunying e altre femministe ritornarono nelle varie provincie per cercare di stabilire scuole o industrie femminili, ma i loro sforzi non ebbero successo.143 Dopo che il senato si spostò al nord, la legge elettorale e l’elaborazione della Costituzione divennero i problemi centrali e la questione del suffragio femminile venne accantonata. Yuan Shikai temendo un ritorno dei movimenti femministi cerco di fermare qualsiasi tipo di organizzazione che poteva istigare eventuali nuove mobilitazioni. Il 10 agosto 1912, il governo provvisorio di Yuan Shikai a Pechino annunciò la Costituzione dell’assemblea nazionale della Repubblica di Cina Zhonghua Minguo Guohui Zuzhifa 中华民国国会组织法, la legge per l’elezione dei membri del senato Canyiyuan yiyuan Xuanjufa 参议院议员选举法 e la legge per l’elezione dei membri della camera dei rappresentanti Zhongyiyuan yiyuan Xuanjufa 众议院议员选举法. Così come i requisiti dei membri del congresso nazionale, stipulò che solo gli uomini avevano il diritto di votare ed essere eletti e in questo continuò a seguire sostanzialmente la stessa linea che era stata presa dal senato a Nanchino. Nel contempo l’emergere del Guomindang aveva portato a dei cambiamenti al programma politico iniziale a causa degli accordi presi insieme agli altri partiti. Il punto del programma che riguardava la parità dei diritti tra uomini e donne venne rimosso. Ciò suscitò una forte protesta da parte di alcuni membri dell’alleanza femminile radicale. Il 13 agosto, durante un incontro della direzione generale del Tongmenghui, che era stato istituito per discutere la consolidazione i cinque partiti politici all’interno del

142 Cfr. Xu Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人, op. cit., pp. 129 - 130. 143 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp. 93 - 95.

55 partito rivoluzionario nazionalista vennero eletti i segretari di ufficio del Guomindang.144 I membri donna Tang Qunying, Wang Changguo, Shen Peizhen e un certo numero di donne si recarono all’incontro e si scontrarono contro i membri del partito. Tang Qunying si lamentò delle nuove decisioni prese in seno al partito e chiese perché nel nuovo accorpamento del Tongmenghui la presenza delle donne non era stata considerata minimamente e il comando era stato lasciato agli uomini. Li interrogò sul motivo per cui era stato eliminato il punto che riguardava l’uguaglianza tra uomini e donne dal programma politico. Concluse che tale decisione era stata presa perché le donne indipendenti, che riescono ad agire arbitrariamente, erano disprezzate. Aggiunse che le donne non avrebbero approvato questa nuova unione di partito.

此次同盟会合并,何以不知会女会员,擅由一般男会员作主?且合并之后,何以 擅将党纲中男女平权一条删去?显系蔑视女会员,独行专断。此等合并,吾辈女

会员绝不承认。145

Le donne sfogarono tutta la loro rabbia e rimproverarono Song Jiaoren, accusando lui e gli altri uomini della Lega di averle prese in giro, causando disordini nella sala del congresso. Infine Ji Zhang 经张 cercò di calmare gli animi delle donne e promise loro di prendere una decisione a lungo termine, ma quando arrivò Sun Yatsen, per discutere il problema, le donne erano appena andate via.146 Il 25 agosto 1912, il partito nazionalista Guomindang organizzò un incontro inaugurale alla Huguang Huiguan 虎坊桥湖 di Pechino di fronte ad un centinaio di rappresentanti e a quattromila spettatori, incluse una cinquantina di donne.147 Tang Qunying e un certo numero di donne si recarono all’incontro e chiesero per quale motivo fosse stato eliminato il diritto di uguaglianza tra uomini e donne nel programma politico. Tang Qunying e Shei Penzhen furono talmente irritate che iniziarono ad avere un

144 Cfr. Bryna Goodman, Wendy Larson, Gender in motion: divisions of labor and cultural change in late imperial and modern China, op. cit., p. 171. 145 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., p. 94. 146 Ibidem. 147Cfr. Bryna Goodman, Wendy Larson, Gender in motion: divisions of labor and cultural change in late imperial and modern China, op. cit., p. 171.

56 comportamento violento e furono persino sul punto di colpire lo stesso Song Jiaoren. Chiesero furiosamente che la clausola per la parità dei diritti tra uomini e donne venisse scritta di nuovo all’interno del programma politico del Guomindang. Song Jiaoren, agendo in qualità di rappresentante partito, fu costretto a mettere ai voti il caso alla votazione nell’assemblea generale. Il risultato che vide una minoranza a favore e non passò la votazione. In quest’occasione, Sun Yatsen decise di fornire una spiegazione sul perché il punto che riguardava la parità dei diritti tra uomini e donne era stato cancellato dal programma politico, dicendo che nel futuro la parità dei diritti sarebbe stata inevitabile, ma che in quel momento la priorità riguardava gli affari di Stato e che in un Paese non sicuro né uomini né donne potevano dirsi liberi. Il 27 agosto, Tang Qunying e Shen Peizhen ebbero un confronto con Sun Yatsen, il quale espresse gentilmente tutto il suo conforto. Allo stesso tempo anche un’altra associazione, la Lega Femminile dello Zhejiang, Zhejiang Nüzi Canzheng Tongmenghui 浙江女子参政同盟,会 chiamò il Guomindang a rispondere ai motivi per cui aveva cancellato la parità dei diritti all’interno del programma politico, e lo invitarono ad effettuare un revisione il più presto possibile per evitare che il partito diventasse il principale nemico delle donne. L’1 settembre, la Nüzi Canzheng Tongmenghui organizzò una conferenza a Pechino. Più di duecento donne parteciparono alla conferenza e Tang Qunying venne scelta come presidente. Nel suo discorso, Shen Peizhen si oppose a Song Jiaoren e a Ji Zhang dicendo che non avevano mostrato alcun interesse e che lei avrebbe continuato con la rivoluzione. Inoltre li minacciò di incontrarli nuovamente in compagnia del gruppo di assassinio e che li avrebbe affrontati con bombe e pistole. Lo spirito combattivo delle donne alla lotta per il suffragio non si fermò. All’inizio di settembre, Tang Qunying scrisse un manifesto a nome della Nüzi Canzheng Tongmenghui, spiegando che i diritti di uomini e donne nella legge sono uguali partendo dalla teoria dei diritti innati dell’uomo. Allo stesso tempo, l’associazione inviò una nuova petizione al senato. La petizione sottolineò, che la legge elettorale del congresso nazionale, stabiliva che gli uomini della Repubblica di Cina avevano il diritto di votare ed essere eletti e che il rimpiazzo della parola “cittadini” con quella di “uomini” deprivava esplicitamente le donne dai loro diritti e che si trattava di un’azione brutale che violava della legge e di calpestare i diritti umani. L’utilizzo del

57 termine “uomo” violava gravemente lo spirito e i principi della legge provvisoria dei cittadini della Repubblica. Alla fine della petizione venne sottolineato che il diritto di voto era collegato ai diritti umani innati e che bisognava sacrificarsi per essi fino alla morte.

2.4 LA NEGAZIONE AL SUFFRAGIO FEMMINILE E LA DELUSIONE.

Il 20 ottobre, la direzione generale del Nüzi Canzheng Tongmenghui venne stabilita a Pechino. Wu Hanjie 吴汉杰, la moglie del vicepresidente Li Yuanhong 黎元洪 (1864- 1928) venne eletta primo ministro onorario, mentre Tang Qunying primo ministro responsabile. nel suo discorso all’incontro, Tang Qunying sottolineò che sia uomini che donne sono cittadini e che dal momento che hanno accettato i doveri di appartenenza alla nazione, dovrebbero anche godere dei diritti che conseguono a tale appartenenza. Tang Qunying ammise francamente che il livello di competenze politiche delle donne non erano sufficienti e che per il momento non era in grado di poter contestare il diritto di elezione, ma in ogni caso la questione del diritto di voto non poteva essere taciuta. Invitò le donne a organizzare dei gruppi, persistere fino alla fine, scrivere al senato chiedendo il suffragio. Nella sua proiezione non era possibile lottare una, due, tre, quattro volte senza raggiungere l’obiettivo. Era evidente che l’obiettivo imminente per le donne era proprio il diritto di voto. Dopo che il senato ricevette la petizione delle donne, la spedì alla commissione per una revisione e poi all’assemblea generale per discuterne. Il 6 novembre, il Parlamento votò per il suffragio femminile. In primo luogo, Wang Xinru 王鑫润 espose la questione per conto della commissione per le petizioni. Lui credeva che riguardasse un problema di estrema importanza e che bisognava chiedere un referendum all’assemblea generale. Dopo di ciò più di dieci membri del parlamento espressero la loro opposizione e iniziò tra le due parti un acceso dibattito. Alla fine, il presidente del corpo legislativo annunciò una votazione per decidere se il caso dovesse essere ancora discusso, ma solo sei

58 persone votarono a favore, il che fu assolutamente un numero esiguo confrontato ai sessantasei membri presenti all’assemblea. 148 Le petizioni e le dimostrazioni vennero vanificate e, nonostante le minacce verbali e gli episodi di violenza da parte delle suffragette, i diritti politici delle donne non vennero presi in considerazione. La sconfitta deluse l’ambizione delle suffragette. Loro avevano creduto che in seguito della loro partecipazione alla rivoluzione il Paese sarebbe diventato più libero ed equo. L’indifferenza alle loro richieste vanificò tutti i loro sforzi.149 La petizione venne rifiutata per l’ennesima volta il che spinse delle donne all’indignazione. Le donne denunciarono i membri del senato definendoli malfattori della Repubblica cinese e parassiti del mondo femminile. Il 9 dicembre, Tang Qunying, e le altre donne raggiunsero il senato e chiesero a di parlare con Wu Jinglian 吴景濂, presidente del corpo legislativo, il quale molto riluttante decise di parlare con loro, ma presto interruppe il loro incontro. Le donne si infuriarono e rimproverarono duramente i membri del parlamento che si erano opposti alla partecipazione politica femminile. Li criticarono per la loro ingratitudine nei confronti delle donne, la cui presenza era stata essenziale non solo per la loro nascita, ma anche perché durante la rivoluzione li avevano affiancati valorosamente. Avevano condotto azioni di spionaggio, organizzato squadre di munizioni e esplosivi, e provato ogni tipo di pericolo, sacrificando le loro vite. La frustrazione principale riguardava il fatto che non riuscivano ad accettare che nonostante la rivoluzione avesse funzionato, le donne erano state lasciate indietro. Dal momento che il presidente Yuan Shikai non approvava il diritto di partecipazione politica femminile decisero di non riconoscerlo loro presidente. Dopo il fallimento dei movimenti per il suffragio femminile, le attività femminili ebbero un arresto graduale, ma c’era ancora molta strada da percorrere. Il 13 novembre del 1913, il ministro degli affari interni del governo di Yuan Shikai con l’accusa di non avere permessi legittimi, ordinò formalmente l’eliminazione delle organizzazioni politiche femminili. L’1 maggio del 1914 Yuan Shikai promulgò la Costituzione ufficiale della Repubblica Cinese, che riportava:

148 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp. 92 – 93. 149 Cfr. Ling-Ling L. Shih., Inventing New Womanhood in China/Taiwan: A Historical Anthropology of Gender, op. cit., pp. 130 - 132.

59

“I cittadini della Repubblica di Cina sono uguali senza alcuna distinzione di razza, classe o religione”.

“中华民国人民,无种族、阶级、宗教之区别,法律上均为平等”.

Sostanzialmente l’enunciazione della Costituzione era rimasta uguale a quella provvisoria e rimaneva ancora molto vaga sulla questione di genere. Da questo momento in poi, Tang Qunying e altre donne, si focalizzarono sulle attività di promozione delle scuole femminile e gestirono i giornali femminili, mentre la lotta per la parità dei diritti continuò ad essere sempre più silenziosa. Alcune assemblee provinciali iniziarono ad avere membri donne e, durante il periodo della guerra anti- giapponese, le tre sessioni delle conferenze politiche nazionali organizzate sotto la situazione di cooperazione tra il Guomindang e il Partito Comunista avevano più dieci membri donna. Questo fu determinato dall’attiva partecipazione delle donne intellettuali alla rivoluzione antimperialista e anti feudale, accompagnata inoltre da una necessità di evoluzione storica.150 Anche se il movimentò femminista fallì, non sparì come tendenza ideologica e i semi della liberazione femminile iniziarono a germogliare silenziosamente. L’ideologia marxista e leninista con la loro energia riuscirono a spazzare via l’oscurità accumulata per migliaia di anni nei cuori delle donne. Si fece strada l’idea che il destino delle donne non era già segnato e che per cambiarlo bisognava eliminare le vecchie convinzioni. Studentesse, insegnanti e cittadine andarono nelle strade per supportare il movimento del 4 maggio, bandirono i prodotti giapponesi, aiutarono la spedizione al nord e a combattere l’ondata antimperialista e antifeudale. 151 Nonostante Lin Zongsu morì poco prima che il diritto di voto venisse approvato, lei e Tang Qunying possono essere considerate le donne più radicali della rivoluzione femminile. I loro pensieri furono radicali e le loro azioni furono determinate. Osarono

150 Cfr. Dang Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国初年中国女 子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, op. cit., pp. 94 – 95. 151 Cfr. Gao Ruoting 高若亭, Yongheng de Huajuan—Fujian funü yundong shiji huimou, fujian dang shi yuekan 永恒的画卷——福建妇女运动世纪回眸, op. cit., pp. 4 - 5.

60 parlare, osarono discutere affrontando le situazioni con coraggio e senza paura, segnando inevitabilmente una pagina indelebile della storia cinese. 152

152 Cfr. Zhi Shen 沈智, Funü Jiefang Shi Wenda 妇女解放史问答, op. cit. p. 89.

61 CAPITOLO 3

LA PRODUZIONE GIORNALISTICA DI LIN ZONGSU E DELLE ALTRE

RIVOLUZIONARIE.

Nel presente capitolo verrà approfondita la produzione giornalistica della scrittrice Lin Zongsu. Il periodo di maggiore produzione giornalistica di Lin Zongsu si colloca un periodo storico caratterizzato da una grande diffusione delle informazioni e soprattutto dei giornali e dei quotidiani. La scrittura iniziò ad essere un mezzo incisivo nella divulgazione di informazioni che fino agli anni precedenti non erano stati menzionati nelle gazzette ufficiali. I giornali e le riviste acquisirono una posizione differente nella società e si può dedurre che, nonostante i giornali venissero sottoposti spesso a controlli rigorosi, questo periodo fece da cornice alla libertà di pensiero. Inoltre, un aspetto innovativo nel giornalismo di fine diciannovesimo secolo fu l’emergere della stampa femminile. Quest’ultima portò grandi novità nell’editoria cinese sia dal punto di vista stilistico che da quello dei contenuti e Lin Zongsu fa parte della cerchia delle pioniere che sperimentarono questo tipo di produzione. Nella prima parte di questo capitolo daremo uno sguardo ai cambiamenti che caratterizzarono la produzione giornalistica nel periodo precedente e successivo alla rivoluzione Xinhai. Approfondiremo, poi, le caratteristiche della stampa femminile e metteremo in luce le sue differenze con quelle dei riformatori maschili. Successivamente, riporteremo alcuni degli articoli giornalistici di Lin Zongsu e ne analizzeremo il contenuto. Nella seconda parte del capitolo, ci soffermeremo sul primo trattato femminista cinese, il Nujiezhong, di Jin Tianhe, di cui Lin Zongsu scrisse la prefazione. Questo testo ebbe una importante influenza nel proporre una ideale di donna differente rispetto quello tradizionale, suggerendo e proponendo i diritti che le donne avrebbero dovuto reclamare. Verranno esposte le teorie proposte dal trattato sulla questione femminile e infine, ci soffermeremo sulla prefazione scritta da Lin Zongsu, daremo una chiave di lettura per comprenderla. Seguiranno delle personali interpretazioni della prefazione e metteremo in risalto i punti in comune e le discordanze tra Lin Zongsu e Jin Tianhe.

62 3.1 LA TRASFORMAZIONE DEL GIORNALISMO DURANTE LA RIVOLUZIONE.

La diffusione della stampa in Cina fu un processo che si legò strettamente al corso della rivoluzione cinese. 153 Questa diffusione ebbe come effetto una rivalutazione del giornale, diventando un mezzo di cui gli uomini colti si servirono per proporre la restaurazione della nazione e dei nuovi modelli politici.154 Di seguito ripercorreremo i cambiamenti più importanti che accompagnarono il processo di trasformazione della stampa fino al periodo della rivoluzione Xinhai. Anche se i giornali cinesi erano già entrati nella società cinese a partire dalla dinastia Tang (618-907), la loro funzione era diversa rispetto ai giornali a cui siamo abituati oggi. Infatti, i giornali appartenenti alla fase precedente alla rivoluzione erano destinati alla trasmissione di informazioni legate alla burocrazia. Un esempio di questo tipo di trasmissione d’informazione era il cosiddetto Dibao 邸报,155 una gazzetta ufficiale che era controllata dal governo centrale. Questo tipo di stampa imperiale non solo costituiva un mezzo di comunicazione per la burocrazia, ma era una parte integrante dell’istituzione politica nell’approvvigionamento degli ufficiali eruditi che venivano selezionati attraverso gli esami di stato. Il Dibao quindi ebbe un ruolo centrale nel mantenere l’ordine sociale. Con lo sviluppo della tecnologia, emerse per un breve periodo, una stampa non ufficiale, la cosiddetta Xiaobao 小报, ma non ebbe una durata paragonabile a quella del Dibao, che persistette fino alla dinastia Qing.156 I giornali in lingua straniera, in particolare quella inglese e portoghese,157 e l’arrivo dei missionari protestanti nel diciannovesimo secolo diedero una svolta considerevole al programma educativo ma anche alla storia del giornalismo cinese. Questo cambiamento interessò soprattutto Shanghai, città che per prima subì un processo di trasformazione in

153 Cfr. Popkin, Jeremy D. Media and revolution, University Press of Kentucky, 2014, p. 174. 154 Cfr. Ma Yuxin, Women Journalists and Feminism in China, 1898- 1937, op. cit., p. 3. 155 Il Dibao, conosciuto come giornalismo antico o burocratico, era una sorta di bollettino che serviva a divulgare informazioni ufficiali attraverso il sistema postale. I Dibao comunicavano gli affari governativi, le vicende avvenute a corte, le promozioni e le dimissioni all’interno dell’amministrazione, editti imperiali e memoriali. Da Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815- 1937, Venezia, Cafoscarina, 2001, p. 11-15. 156 Cfr. Xiantao Zhang, The Origins of the Modern Chinese Press: The Influence of the Protestant Missionary Press in Late Qing China, vol. 6, Routledge, 2007, p. 29. 157 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815- 1937, op.cit. p. 26.

63 una metropoli moderna cinese.158 Tra il 1841 e il 1860 i periodici inglesi e cinesi rilasciati ad Hong Kong superavano di gran lunga il numero di giornali pubblicati in tutta la Cina, ma dal 1861 in poi, la stampa di Shanghai ebbe una grande ripresa, superando quella di Hong Kong. L’apertura di Shanghai agli scambi commerciali con l’Inghilterra e l’occidente, a seguito del trattato di Nanchino (1842), si sviluppò progressivamente e, dopo il trattato di Tianjin (1858), gli investimenti stranieri crebbero esponenzialmente. Shanghai divenne così il maggiore porto di distribuzione in Cina. Con l’avanzare degli scambi commerciali a Shanghai, fu permesso a un numero sempre maggiore di missionari occidentali di viaggiare per la nazione.159 Questo avvicinamento con l’occidente portò inevitabilmente ad aumentare l’interesse cinese verso la modernizzazione occidentale. Dal 1960 il governo Qing cominciò ad acquisire tecnologie militari, metodi di studio e lingue occidentali. Una caratteristica innovativa dei giornali missionari riguardò la progressiva perdita dei contenuti religiosi. Tra questi giornali quello che sicuramente spiccò fu il Church News, che in seguito venne intitolato Wanguo Gongbao 万国公报, fondato da Yong Allen (1836 – 1907)160 nel 1868. Nel Church News i contenuti religiosi diminuirono progressivamente e vennero sostituiti da argomenti scientifici occidentali e riflessioni riguardanti gli affari sociali e politici. Nella visione di Allen gli scambi con l’occidente erano essenziali per migliorare il benessere della nazione e quest’ultima necessitava di troncare con le vecchie regole e mirare al progresso. Questo cambiamento di argomenti nel Church News si manifestò anche in un cambiamento del pubblico, che iniziò ad includere i letterati cinesi. Nel 1874 il Church News cambiò nome in Wangguo Gongbao 万国公 报.161 Il nome, che non aveva più alcun riferimento religioso, apparse di conseguenza più tollerabile per i cinesi colti e ottenne così un maggiore eco. Pian piano i contenuti religiosi vennero riportati solo marginalmente, concentrando l’attenzione su argomenti occidentali di tipo storico, geografico, politico e artistico. Inoltre, la novità che riguardò

158 Cfr. Xiantao Zhang, The Origins of the Modern Chinese Press: The Influence of the Protestant Missionary Press in Late Qing China, op.cit., p. 45.

160 Missionario che intraprese il suo percorso all’età di ventun anni. Yong Allen ebbe una breve esperienza lavorativa per il giornale Shanghai Xinbao, giornale di tipo commerciale che spinse il missionario ad adottare il giornalismo come parte integrante della sua attività missionaria. 161Letteralmente Wangguo significava globo, mentre gong significava essere neutrali nei confronti di oriente e occidente.

64 il Wangguo Gongbao riguardava il fatto che esso non solo attingeva da fonti occidentali, ma anche orientali, come lo Shenbao 申报, lo Shanghai Xinbao 上海新报, e lo Zhongxi wen jian-lu 中西文件路. Il punto di forza dei nuovi giornali risedeva proprio nel loro carattere versatile. La circolazione dei giornali missionari attirò l’attenzione di molti cinesi e spettabili rivoluzionari come Kang Youwei. I missionari occidentali ebbero un ruolo significativo nel campo dell’istruzione.162 Oltre alla questione educativa, i missionari e in particolar modo le donne missionarie si dedicarono attivamente alla liberazione femminile e all’abolizione della pratica della fasciatura dei piedi. 163 Dopo il trattato di Shimonoseki nel 1895, la pubblicazione dei giornali aumentò e divenne sempre più diffusa nelle grandi città così come nelle zone rurali. In questo periodo si diffusero principalmente i Minbao 民报, giornali con capitale privato, da parte di molti cinesi che decisero di sposare l’iniziativa e promuovere le riforme. La stampa di questo periodo fu strettamente legata ai movimenti politici e sociali. Questa relazione restò invariata fino alla vittoria della rivoluzione Xinhai. La stampa divenne un potente strumento per promuovere la modernizzazione del Paese.164 A partire dal ventesimo secolo la Cina fu investita da un grande fermento intellettuale nazionalista fomentato dai giovani studenti cinesi e che si manifestò nella modernizzazione del giornalismo popolare. La stampa popolare si diffuse rapidamente. La stampa in lingua cinese si estese anche in Giappone e secondo una statistica, nel 1907 furono rinvenuti una ventina di periodici. A prescindere dall’orientamento politico, l’incremento della pubblicazione dei periodici contribuì a introdurre ideali nuovi, a diffondere traduzioni di testi giapponesi e occidentali e a rendere note le notizie cinesi al mondo intero.165 In questo modo la stampa riuscì ad ottenere anche maggiori consensi da parte di studenti e donne cinesi. L’influenza dei missionari ebbe un grande impatto su alcuni

163 Cfr. Xiantao Zhang, The Origins of the Modern Chinese Press: The Influence of the Protestant Missionary Press in Late Qing China, op. cit., pp. 44 - 50. 164 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815- 1937, op.cit. p.76. 165Cfr. Charlotte L. Beahan, “Feminism and Nationalism in the Chinese Women's Press, 1902-1911”, in Modern China, op. cit., pp. 379.

65 editori cinesi che si approcciarono all’insegnamento sul modello occidentale. Tra i principali giornali di élite si ricordano il Xunhuan Ribao 循环日报 di Wang Tao 王韬 (1828 – 1897) e il Shiwubao 时务报 di Liang Qichao. A seguito della sconfitta giapponese, Kang Youwei fondò il Wanguo Gongbao 萬國公報, che pur avendo lo stesso nome del giornale di Allen, si trattava di un giornale differente la cui direzione fu affidata a Liang Qichao. Il Shiwubao ebbe una grande risonanza soprattutto nel rinnovamento del sistema educativo. 166 La tolleranza nei confronti dei giornali d’opinione venne resa possibile dal fatto che la dal 1896 molti funzionari riformisti si occuparono dell’amministrazione metropolitana. Inoltre, i gruppi di studio e gli editorialisti avanzarono la proposta di istituire i cosiddetti guanbao 官报, moderni giornali ufficiali, ma nessuno dei giornali riformisti venne mai reso ufficiale. A seguito del colpo di stato dell’imperatrice Cixi, il movimento riformista venne represso e numerosi giornali furono costretti a chiudere. Ma il colpo di stato non segnò la fine della stampa cinese, al contrario diede un ulteriore impulso, costringendo gli oppositori a continuare a pubblicare i giornali fuori dai confini nazionali e in maniera clandestina. Kang Youwei e Liang Qichao acquisirono la fama dei più ferventi riformatori contro l’autocrazia imperiale. Per loro la stampa costituiva il mezzo per propagandare il loro progetto riformista. Dopo la rivolta dei Boxer, 1901 l’impero Qing decise di promuovere una nuova politica che desse spazio alle proposte dei riformatori. L’intento era quello di costituire una monarchia costituzionale dove l’élite locali potessero partecipare attivamente all’attività politica. Finalmente nel 1908 si arrivò alla promulgazione della legge sulla stampa che approvava la presenza dei “giornali della gente comune” con il proposito di ampliare la cultura moderna e la consapevolezza nazionale.167 Ciò portò i giornalisti rivoluzionari ad ottenere una fama nazionale. La stampa rivoluzionaria dei primi del 1900 sfruttò gli elementi emotivi per richiamare al patriottismo. Sun Yatsen, come avevano fatto precedentemente Kang Youwei e Liang Qichao, utilizzò i giornali per la realizzazione del proprio programma politico e dopo la fondazione del Tongmenghui, la propaganda giornalistica venne riconosciuta come parte dell’attività politica. La propaganda aveva l’intento di convincere il pubblico a

166 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815- 1937, op.cit. pp. 78 - 79. 167 Ivi, pp. 83 - 89.

66 sostenere i movimenti rivoluzionari e molte testate servirono da copertura per i movimenti clandestini. Inoltre, dato che la maggior parte degli scrittori di questi giornali era costituita da giovani studenti, le testate avevano un carattere piuttosto radicale. La maggior parte di questi giornali si trovava al di fuori del territorio cinese e il primo di questi fu Zhongguo Ribao 中国日报, giornale con cui la stessa Lin Zongsu collaborò. Dopo la sconfitta sino-giapponese, molti studenti pervasi dal risentimento, continuarono a dare il loro contributo alla lotta repubblicana sotto il Minbao 民报. Il primo giornale su territorio cinese che divulgò delle idee rivoluzionarie fu il Subao 速 报 Shanghai, fondato nel 1896. Il Subao fu forse uno dei giornali che più di tutti sconvolse l’opinione pubblica. Il Subao aveva pubblicato un articolo diffamatorio nei confronti del governo Qing, scatenando l’ira a corte.168 Dopo l’insurrezione di Wuchang, che segnò l’inizio della rivoluzione repubblicana, la popolazione risedente a Shanghai iniziò a riversarsi costantemente per le strade, dove vi erano gran parte delle case editoriali, in attesa di apprendere le ultime notizie. Rispetto agli anni precedenti, l’approccio generale nei confronti del giornale cambiò radicalmente e il coinvolgimento nella ricezione delle notizie si trasformò in una sete di informazioni dell’ultimo istante. La diffusione dei giornali e delle riviste divenne una parte effettiva della propaganda politica e sociale.169 I giornali rivoluzionari si presentavano come degli strumenti che potevano essere fruibili da chiunque, indipendentemente dalla propria classe sociale, ma in realtà dai contenuti dei giornali si poteva evincere che i temi erano destinati a gruppi di persone con una certa sicurezza economica e con una buona formazione accademica. Ciò è confermato dal fatto che il costo di alcuni questi giornali era abbastanza alto.170 Il livello di alfabetizzazione limitava la diffusione dei giornali anche tra la popolazione urbana. Pertanto, alcune testate iniziarono ad utilizzare la punteggiatura e inserirono anche delle vignette ed illustrazioni per rendere la lettura più accessibile. Inoltre si organizzarono anche gruppi di lettura ad alta voce accompagnati da spiegazioni.

168 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815- 1937, op. cit., pp. 84 – 101. 169 Ivi, pp. 101- 150. 170 Cfr. Li Xiaolan 李晓兰, “20Shiji chunian de baokan guanggao yu zhengzhi xuanchuanweirao “Eshi jingwen”, “Jingzhing ribao” paiman xuanchuan guanggao suozuo de kaocha” 20 世纪初年的报刊广告 与政治宣传 - 围绕《俄事警闻》,《警钟日报》排满宣传广告所作的考察, in Huanghe keji daxue xuebao 黄河科技大学学报, vol. 14, n. 2, Guizhou, Guiyang, 2012, pp. 1 - 6.

67 La comprensione dei giornali pose la nazione una questione ancora più necessaria, ovvero il bisogno di una lingua nazionale parlata e scritta. Da qui nacque l’adozione della lingua volgare, baihua 白话, molto più accessibile rispetto alla lingua classica letteraria. Alla fine del diciannovesimo, si iniziò a rivolgere l’attenzione all’istruzione femminile e all’abolizione della fasciatura dei piedi, temi affrontati anche da Kang Youwei e Liang Qichao. Ciò diede l’impulso alla diffusione della stampa femminile.171 Liang Qichao promosse largamente l’istruzione femminile e la inserì all’interno del programma di riforme. Kang Youwei, mentore di Liang Qichao, presentò una petizione all’impero per abolire la fasciatura dei piedi, mentre Jin Tianhe scrisse il primo trattato cinese sul femminismo. Il Nüjiezhong sosteneva che le donne dovessero avere il diritto di ricevere lo stesso livello d’istruzione che era garantito agli uomini, che potessero essere libere di scegliere il proprio sposo, i propri amici, lavorare fuori le mura di casa, avere una propria proprietà e partecipare alla politica nazionale, al fine di poter costituire una più moderna stato-nazione. Per diffondere il loro messaggio, molti uomini iniziarono ad aggiungere articoli e scritti femminili nei loro giornali e altri più radicali iniziarono a stabilire giornali femminili. Nonostante questi giornali fossero destinati principalmente alle lettrici donne, diventarono indirettamente delle piattaforme in cui l’élite maschile cinese poteva discutere la questione femminile. Nei loro scritti, le donne erano raffigurate come delle serve con la necessità di essere salvate dalla modernizzazione nazionale che era guidata dagli uomini.172 La diffusione del giornalismo moderno in Cina fornì alle donne un organismo autorevole che consentì loro di manifestare la presenza pubblicamente.173 Alla fine del 1911, la dinastia Qing esercitò un controllo diretto sulle pubblicazioni, arrestando, giustiziando gli editori e bandendo le pubblicazioni di oltreoceano. La chiusura del Subao di Zhang Biling, nel 1903, fu uno dei momenti di maggiore tensione della storia rivoluzionaria. Con il sopravvento di Yuan Shikai dal 1912 al 1916, la

171 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815- 1937, pp. 101- 150 172 Cfr. Volz, Yong Z. “Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China, 1890s - 1920s”, in Media, Culture & Society, vol. 29, n. 3, Sage Publications Sage UK: London, 2007, p. 471. 173 Cfr. Popkin, Jeremy D. Media and revolution, op. cit., p. 174. 173 Cfr. Ma Yuxin, Women Journalists and Feminism in China, 1898- 1937, op. cit., p. 1.

68 stampa fu avvolta da forte ondata di oppressione e molti giornali dovettero cessare le pubblicazioni. Solo dopo il movimento del 4 maggio del 1919 si assistette ad un incremento delle nuove pubblicazioni, determinate dal fatto che i controlli effettuati dai signori della guerra avvenivano in maniera più casuale rispetto alla censura dei Qing o di Yuan Shikai.174

3.2 CARATTERISTICHE DELLA STAMPA FEMMINILE.

Un aspetto innovativo della nuova ondata giornalistica fu senza dubbio la comparsa della stampa femminile (1897 - 1919).175 Il tema principale di questa sezione è la comparsa e la diffusione dei giornali femminili durante il periodo rivoluzionario. Capire il fenomeno del giornalismo femminile è importante per delineare la figura di Lin Zongsu. Infatti, la sua attività letteraria è stata sia influenzata e motivata da questo fenomeno, ma al tempo stesso ella è stata una dei maggiori esponenti di questo movimento. Le scrittrici dei nuovi giornali sfruttarono questo particolare periodo, presentando le loro vite attraverso i loro scritti pubblici. Le donne cinesi iniziarono a scrivere trattati femminili e alcune di loro pubblicarono i propri giornali e i propri periodici per infondere una consapevolezza nazionale e stabilire un’unità politica tra le lettrici. Nel 1989 diciotto studentesse fondarono il primo giornale di studi femminili a Shanghai, chiamato Nuxuebao 女学报.176 Tra il 1901 e il 1907 i giornali femminili continuarono a proliferare e così anche il numero di ragazze che andavano a studiare a Shanghai nelle scuole straniere o cinesi nell’area della Concessione Straniera. Numerosi giornali femminili iniziarono a comparire anche in Giappone, nel contesto di associazioni studentesche cinesi.177 Il numero aumentò costantemente fino a quando nel 1926 si raggiunse un numero di circa

174 Cfr. Popkin, Jeremy D. Media and revolution, op. cit., p. 183. 175 Cfr. Haiping Yan, Chinese Women Writers and the Feminist Imagination, 1905-1948, Routledge, 2006, p. 14. 176 Cfr. Yong Z. Volz, Volz, Yong Z. “Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China, 1890s - 1920s”, in Media, Culture & Society, op. cit., p. 469 177 Cfr. Charlotte L. Beahan, “Feminism and Nationalism in the Chinese Women's Press, 1902-1911” ”, in Modern China, op. cit., pp. 379 – 382.

69 quaranta quotidiani femminili.178 La pletora di giornali femminili di quel tempo è un indicatore di come crebbe la consapevolezza femminile. L’élite delle donne cinesi raggiunse il più alto livello di cultura letteraria durante il periodo Qing, avendo una sviluppata tradizione di scrittura femminile alle loro spalle appartenente al periodo Tang.179 Nonostante gli scritti appartenenti alla nuova ondata giornalistica moderna auspicassero al rovesciamento dell’autocrazia dei Qing, tutti gli scritti femminili erano uniti da un’ardente nazionalismo. Ognuno di questi scritti era dedito al destino della nazione e ogni articolo enfatizzava il bisogno di un’azione decisiva. I contenuti di tali giornali misero in luce il fatto che il destino della nazione non riguardava solo la popolazione maschile. Le donne, ormai, chiedevano di avere il diritto di essere prese in considerazione negli affari della nazione e fecero di tutto per manifestare il loro impegno. Tutti i giornali femminili affrontarono il problema riguardante la salvaguardia del futuro della Cina e la a risposta comune fu che prima bisognava migliorare le condizioni di vita delle donne cinesi. Le scrittrici di questo particolare periodo storico non furono più disposte ad accettare lo status di ignoranza femminile. La decadenza femminile era riconducibile al fallimento della società cinese nel provvedere alla loro istruzione. Di conseguenza, il degrado femminile aveva reso la nazione non adatta al periodo di sopravvivenza internazionale. Le donne dovevano abbandonare il loro status di ignoranza e mediocrità per il bene della nazione e l’istruzione era la condizione che avrebbe reso questo processo possibile. L’obiettivo principale fu la promozione delle scuole per ragazze e donne; e ciò fu espressamente confermato più volte negli articoli che riguardavano i temi educativi. L’incoraggiamento dell’istruzione femminile da parte dei quotidiani femminili mise in discussione l’istruzione maschile, asserendo che sarebbe stata del tutto inutile senza quella femminile. Dunque, l’istruzione femminile era la chiave per la difesa nazionale e non poteva essere pensata come un lusso né essere rimandata in avanti nel tempo. Gli articoli indirizzati al pubblico femminile cercarono di definire e di soddisfare bisogni delle stesse. Tuttavia, gli editori erano consapevoli che gli uomini avrebbero costituito una parte sostanziale dei lettori, pertanto molti argomenti furono pensati anche per il

178 Cfr. Yong Z. Volz, “Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China, 1890s - 1920s”, in Media, Culture & Society, op. cit., p. 469. 179Cfr. Haiping Yan, Chinese Women Writers and the Feminist Imagination, 1905-1948, op. cit., p. 12.

70 pubblico maschile. I giovani uomini intellettuali, molto probabilmente, erano disposti a trattare di tali argomenti nelle pubblicazioni, poiché, secondo diverse fonti, i diritti delle donne erano un tema abbastanza diffuso tra i giovani. Ad ogni modo i giornali femminili, così come la maggior parte degli altri giornali dell’epoca, ebbero una vita breve, perché erano finanziati dai fondi personali dei fondatori e dei sostenitori, i quali speravano che il guadagno delle vendite avrebbe coperto le spese.180 La maggior parte dei fondatori, editori e scrittrici donne aveva ricevuto un’istruzione moderna e aveva studiato all’estero. I loro scritti riguardavano problemi femminili, nuovi modelli di femminilità e movimenti di liberazione femminile. Molto spesso, queste donne erano entrate nel mondo del giornalismo grazie a legami familiari, erano state fortemente influenzate dal loro passato di élite, dalle loro esperienze all’estero e avevano molteplici carriere. Lin Zongsu stessa, prima di ottenere la sua fama all’interno del mondo giornalistico femminile, era nota per aver collaborato ai giornali Zhongguo baihua bao e il Jizhongribao fondati dal fratello Lin Banshui. Ciò che colpisce di Lin Zongsu e delle sue colleghe contemporanee, consiste nel fatto che, nonostante queste giovani donne furono introdotte alla carriera giornalistica dagli incoraggiamenti familiari, hanno perseguito la loro carriera in maniera indipendente, utilizzando il loro nome da nubile. Ciò costituisce un aspetto estremamente innovativo. Tradizionalmente, le donne venivano conosciute solo in quanto mogli o figli di qualcuno e quando una donna compiva qualcosa di grande interesse non veniva ricordata con il suo nome da nubile, ma ci si riferiva a lei menzionando il nome del fratello, del padre o del marito.181 Le giornaliste della nuova stampa femminile cinese hanno, invece, cercato di enfatizzare la loro identità pubblica lasciando i loro nomi completi e spesso identificandosi con l’appellativo di studentessa, nüxuesheng 女学生 o adottando dei nomi di penna che conferivano un indicazione precisa del loro genere.182 Con l’aumentare del numero delle scuole, delle associazioni e dei giornali femminili, le donne guadagnarono un maggiore spazio nell’ambito pubblico. L’attivismo pubblico

180 Cfr. Charlotte L. Beahan, “Feminism and Nationalism in the Chinese Women's Press, 1902-1911”, ”, in Modern China, op. cit., pp. 1-5. 181 Un esempio fu quando le donne che donarono i soldi per la stabilizzazione delle scuole femminili, nel Shiwubao del 1898 non venne riportato il loro nome, ma solo quello dei loro mariti, Liang Qichao e Tan Citong. 182Yong Z. Volz, “Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China, 1890s - 1920s”, in Media, Culture & Society, op. cit., pp. 472 - 473.

71 permise loro di diventare dei cittadini effettivi della nazione e si distinsero per le loro molteplici carriere occupando i ruoli di giornaliste, editrici, scrittrici, insegnati, attiviste politiche e organizzatrici di movimenti studenteschi. 183 Si occuparono di problemi femminili, forgiarono nuovi modelli di femminilità e sostennero i movimenti di liberazione femminile. Esortarono le donne ad eseguire le obbligazioni sociali per il loro Paese, rovesciando il vecchio regime e cooperando alla ricostruzione di una nuova e forte nazione. Pertanto, il discorso femminile, nei primi anni del ventesimo secolo, ebbe un tono prevalentemente patriottico e nazionalistico e rifletté sia le ideologie femministe che quelle rivoluzionarie. La stampa femminile mise in chiaro che l’accesso all’istruzione e le opportunità d’impiego dall’esterno delle mura domestiche.184 Lo sviluppo del giornalismo cinese moderno avvicinò un’intera generazione alla stampa. Essa costituì un efficace canale istituzionale che facilitò la comunicazione tra le diverse parti del paese e promosse la solidarietà nazionale. Inoltre, la stampa femminile acquisì un valore incisivo, in quanto ebbe il potere di promuovere e di accrescere il rapporto di sorellanza tra le donne cinesi implicando la possibilità di accrescere in loro un sentimento di identificazione nazionale. I nuovi giornali femminili si rivolgevano costantemente alle lettrici con l’appellativo di “sorelle” o “compagne”, ponendo l’enfasi sul legame di solidarietà tra le donne cinesi. Le riviste femminili ebbero un effetto persuasivo sulle donne, le resero consapevoli della la loro condizione e le incitarono ad adoperarsi per rimediare.185 In quanto attiviste rivoluzionarie, queste donne intesero il giornalismo come un elemento aggiuntivo alla loro carriere. Le scrittrici erano spesso leader di scuole o di associazioni femminili e le pubblicazioni erano parte dello stesso movimento femminile. Anche se solo poche donne si dedicarono interamente alla carriera giornalistica e le loro pubblicazioni ebbero vita breve, a causa delle difficolta del periodo, non bisogna ipotizzare che le donne non abbiano preso il giornalismo seriamente o l’abbiano inteso come una carriera temporanea dipendente al processo di ricostruzione del paese. In

183 Cfr. Ma Yuxin, Women Journalists and Feminism in China, 1898 - 1937, op. cit., p. 27. 184 In realtà il significato dell’espressione “opportunities for outside employment” è ambiguo: non è chiaro infatti se “opportunities for outside” si riferisca all’impego al di fuori delle mura domestiche o del paese. Tuttavia, in questa tesi decidiamo di interpretare come opportunità di impiego al di fuori delle mura domestiche. 185 Cfr. Charlotte L. Beahan, “Feminism and Nationalism in the Chinese Women's Press, 1902-1911”, ”, in Modern China, op. cit., pp 379 – 382.

72 realtà, queste scrittrici promossero il giornalismo come una carriera elevata ed identificarono loro stesse principalmente come giornaliste.186 La maggior parte delle giornaliste cinesi di prima generazione, appartenendo ad una classe sociale elevata, aveva frequentato le scuole femminili missionarie. Ciò ebbe un’influenza importante nella stampa femminile, in quanto le insegnanti missionarie presentavano sé stesse come dei modelli a cui le studentesse cinesi potevano aspirare e dimostravano le possibilità reali in cui le donne cinesi avrebbero potuto operare. Anche se le donne missionarie occidentali non erano generalmente femministe, il loro impegno per il benessere sociale incoraggiò le studentesse ad intraprendere la carriera giornalistica, per nulla convenzionale. Inoltre, le insegnanti missionarie furono un tramite che permise di creare una relazione con le organizzazioni femministe occidentali. Alcuni quotidiani femminili gestiti da uomini reclutarono scrittrici donne, giusto per ottenere un pubblico femminile, assegnando loro principalmente le colonne femminili e limitando le loro discussioni ad argomenti relativi alla moda, alla famiglia e ai bambini. Questi giornali non solo hanno escluso le donne dai discorsi politici, ma hanno anche rafforzato le relazioni di genere, di dominio e di subordinazione nella sfera pubblica. Per loro il giornalismo femminile non era solo fonte di educazione politica, ma anche un forum pubblico aperto, soprattutto per quelle donne che volevano partecipare alla discussione sullo sviluppo nazionale. I loro scritti non potevano essere trattati come degli elementi aggiuntivi collegati al giornalismo dominato dagli uomini. Si trattava di un genere giornalistico separato, ma essenziale che includeva le donne come gli addetti principali dell’indagine politica. La stampa femminile non può essere intesa come un’inclusione per opera della parte maschile, ma una nuova sfera pubblica che rese necessaria la partecipazione delle donne. In particolar modo, Lin Zongsu, mostrò di avere stima nei confronti degli uomini che sostenevano la liberazione femminile, ma credeva fermamente che questa lotta doveva essere combattuta principalmente dai soggetti interessati. Come redattrice di vari giornali femminili, ella fece di tutto per attrarre il maggior numero di scrittrici e incoraggiò loro ad esprimere posizioni politiche e femministe.

186 Cfr. Yong Z. Volz, “Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China, 1890s - 1920s”, in Media, Culture & Society, op. cit., p. 478.

73 La stampa femminile era “politica nel cuore e nazionalista nell’essenza”187. Le minacce straniere e la necessità di salvaguardare la nazione costituivano i temi principali e tali contenuti erano volti a mobilitare le altre donne alla costruzione della nazione. Questo approccio femminista era distinto dal femminismo liberale, che metteva in risalto i diritti personali oltre che le preoccupazioni sociali e asseriva che la liberazione femminile doveva includere una posizione anti-statale. Ma in realtà il giornalismo femminile cinese non separò i diritti delle donne dallo sviluppo della nazione, infatti la maggior parte delle giornaliste cinesi videro la modernizzazione nazionale come un perquisito per la liberazione femminile e viceversa. I modi in cui le scrittrici si appropriarono del popolare discorso maschile sul nazionalismo e lo trasformarono furono significativi nella storia del giornalismo. Furono capaci di produrre delle visioni femministe più radicali di quelle maschili. Le giornaliste cinesi sono state in grado di creare un loro spazio nel giornalismo, mettendo in relazione il femminismo con la ricostruzione della nazione, rendendo le loro affermazioni visibili a tutti. Nella loro concezione, il destino della nazione non era strettamente una preoccupazione maschile e la rivoluzione di genere non doveva essere perseguita come un obiettivo separato dalla rivoluzione sociale. Il loro femminismo era correlato alla gestione del potere dello stato.188 Tuttavia, uno sguardo più attento alle origini e ai percorsi di vita di queste donne rivela anche che l'emergere del giornalismo femminile e la costruzione del femminismo cinese procedevano lungo la linea di genere e quella di classe. Il loro status elevato ha permesso loro di assumere una certa posizione nel discorso pubblico.189 Inoltre, bisogna ricordare che il periodo in cui si sviluppò la stampa femminile fu caratterizzato da una grande preoccupazione accompagnata alla possibilità di modernizzazione del Paese. In un periodo dove stavano emergendo nuovi elementi, come lo stabilimento di un parlamento e lo sviluppo di idee scientifiche e democratiche, l’ideale tradizionale confuciano veniva sempre più spesso messo in discussione. Grazie alla nascita e allo sviluppo del giornalismo femminile molte donne attraverso le loro pubblicazioni riuscirono a rigettare le restrizioni tradizionali, che le avevano escluse

187 Cfr. Yong Z. Volz, “Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China, 1890s - 1920s”, in Media, Culture & Society, op. cit., p. 481. 188 Ivi pp. 481 – 482. 189 Ivi p. 486.

74 dalla vita pubblica. 190 Il giornalismo, rispetto ad altre carriere femminili moderne, rappresentò un punto di svolta rispetto ai ruoli di genere tradizionali. Nonostante, le carriere moderne come quelle di medici, insegnati e lavoratori manuali erano convenzionalmente considerati come lavori maschili, avevano degli aspetti che corrispondevano con le abilità domestiche e alle virtù femminili tradizionali di pazienza e diligenza. Con il giornalismo, invece, le donne stavano per entrare in un contesto che in precedenza era stato considerato prettamente maschile. La stampa femminile cinese segnò l’uscita della donna dall’ambiente domestico e l’entrata all’interno della sfera pubblica. Pertanto, la partecipazione femminile all’interno de del giornalismo venne intesa come una trasgressione dai imiti di genere tradizionali.191 L’entrata della donna in questo nuovo mondo, stravolse quella che era la visione comune della società e abbatté i confini domestici in cui la donna viveva. Alcune donne, appartenenti all’élite, redassero i proprio giornali sfidando l’antica ideologia confuciana, basata su un sistema gerarchico192 che vigeva sia nelle interazioni familiari che in quelle sociali.193 Fino ad allora le pubblicazioni femminili erano state limitate a libri rivolti a ragazze e a donne che vivevano isolate dai componenti della loro famiglia. I contenuti di questi libri affermavano essenzialmente i precetti tradizionali che regolavano lo stile di vita delle donne. Un chiaro esempio di questi testi è racchiuso in un classico femminile, il Lienüzhuan 列女传, Vite di Donne, che si limitava a diffondere le notizie degli eventi che accadevano non oltre i confini di casa. I nuovi periodici femminili troncarono con i vecchi stili tradizionali e si rivolsero alle donne, considerandole per la prima volta parte integrante della società e fornendo loro informazioni rilevanti riguardo a ciò che accadeva nel mondo. L’obiettivo comune di questi giornali fu avvicinare le donne verso le nuove tendenze intellettuali comuni o,

190 Ivi, pp. 469 – 470. 191 Ivi, p. 479. 192Secondo il confucianesimo, le cinque virtù cardinali si riferiscono a ciò che viene chiamato come le cinque relazioni fondamentali wulun 五伦: il rapporto tra padre e figlio fuzi 父子; - il rapporto tra sovranoe ministro, juchen 君臣; - il rapporto tra marito e moglie fuqin 夫妻; -il rapporto tra fratello maggiore e fratello minore zhangyou 长幼; -il rapporto tra amico e amico pengyou 朋友. Le prime quattro di queste relazioni sono di tipo subordinativo, in particolare, il suddito deve obbedire al ministro, il figlio deve rispettare il padre, la moglie deve onorare il marito e il fratello minore deve rispettare il fratello maggiore. 193 Cfr. Ma Yuxin, Women Journalists and Feminism in China, 1898 - 1937, op. cit., p. 28

75 semplicemente, renderle edotte. La nuova stampa femminile diede alle donne la possibilità di scrivere di questioni che riguardavano loro personalmente. 194 Le giornaliste cinesi si distinguevano dalle tradizionali donne letterate in quanto assunsero delle identità pubbliche. Tradizionalmente, le donne colte utilizzavano le loro capacità di letterate per servire gli interessi familiari, creando forum che non osava oltrepassare i confini domestici. Non sfidavano l’ideologia confuciana. Al contrario le giornaliste del periodo rivoluzionario erano particolarmente interessate alla questione nazionalista e femminista e iniziarono a scrivere per il consumo pubblico. I loro scritti sostenevano un i diritti femminili, diffusero i nuovi ideali femministi e mobilitarono le donne all’attivismo femminista.195 Le scrittrici donne trasformarono sapientemente la condizione della donna da cainü 才女, donne colte, alle Nübaoren 女 报 人 , giornaliste professionali. Gli scritti femminili di questo periodo sono un testamento molto importante, in quanto ci forniscono i primi materiali femministi nati in Cina. I giornali femminili costituirono una piattaforma, in cui le scrittrici negoziavano con il nazionalismo, il patriarcato e le linee di partito per difendere i loro interessi.196 Nell’editare i giornali femminili, le scrittrici cinesi riarticolarono la loro presenza pubblica, attaccando il patriarcato, proponendo delle nuove relazioni di genere e sostenendo la democrazia. Il giornalismo femminile mise in chiaro che l’accesso all’istruzione e le opportunità d’impiego fuori delle mura domestiche erano elementi essenziali per le donne, ma non erano sufficienti a stabilire il controllo delle proprie vite. Per emanciparsi dalla subordinazione secolare, le donne non solo dovettero sostenere una trasformazione politica radicale, ma dovettero anche promuovere un cambiamento sociale fondamentale a livello familiare. 197 La stampa femminile della prima metà del ventesimo secolo ci ha fornito le prime informazioni sulla questione politica femminista e politica delle donne e sono delle fonti soddisfacenti per comprendere la costruzione del discorso femminista, la presa i nuove posizioni e l’inizio a nuovi ideali

194 Cfr. Charlotte L. Beahan, “Feminism and Nationalism in the Chinese Women's Press, 1902-1911”, op. cit., pp. 379 - 382. 195 Cfr. Ma Yuxin, Women Journalists and Feminism in China, 1898 - 1937, op. cit., pp. 4 - 5. 196 Ivi, pp. 1- 2. 197 Cfr. Ling-Ling L. Shih., Inventing New Womanhood in China/Taiwan: A Historical Anthropology of Gender, op. cit., pp. 125 -126.

76 femministi.198 Dal momento che l’esperienza educativa di queste donne era molto alta, si è tentati a pensare che la stampa femminile cinese sarebbe stata inaccessibile per l’intera popolazione femminile, ma gli scritti delle giornaliste all’inizio del ventesimo secolo abbracciavano un’audience molto più grande e i loro scritti erano indirizzati alle donne il cui grado di istruzione era medio. Ciò giustifica lo stile che utilizzarono nei loro scritti.199 Anche se le giornaliste del periodo post rivoluzionario erano molto abili nella composizione classica, hanno approfondito l’utilizzo dei i dialetti regionali e il tanci 弹词200 e soprattutto hanno prediletto il baihua, in modo che i loro contenuti fossero comprensibili a tutte le donne. 201 La lingua vernacolare si basava sull’abbandono del cinese classico e prediligeva il moderno cinese vernacolare per rivolgersi alla popolazione.202 Tuttavia è errato pensare che la stampa femminile fosse un sottogenere della stampa vernacolare. Mentre la stampa vernacolare aveva come obiettivo la divulgazione di idee nazionaliste tra i lettori, la stampa femminile si prefissava di incoraggiare le voci femminili al discorso politico. Tuttavia,la relazione tra stampa vernacolare e quella femminista aveva sollevato dei dubbi: ci si domandò se fosse opportuno che la stampa femminile rendesse il livello di comprensione accessibile ad un pubblico più vasto e vario e allo stesso tempo rappresentasse le donne come modelli che possedevano capacità letterarie. Gli editori di molti giornali non furono diretti nella scelta della lingua vernacolare come unico registro, ma scelsero di alternare entrambe le lingue. Con l’impiego della lingua vernacolare molte scrittrici, nonostante avessero un background culturale elevato, decisero di rendere le loro idee accessibili a tutti, trasmettendo dei pensieri molto complessi con un linguaggio più semplice. 203 Nonostante il dilemma che ne uscì, possiamo intendere la volontà di utilizzare un linguaggio più accessibile, come la volontà di voler includere le donne alla questione di liberazione femminile, volta sicuramente ad aumentare il numero di donne che potessero sostenere la causa. Ma probabilmente anche per non discriminare

198 Cfr. Ma Yuxin, Women Journalists and Feminism in China, 1898 - 1937, op. cit., p. 9. 199 Cfr. Yong Z. Volz, Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China, 1890s–1920s, op. cit., p. 476 200 Composizione canora accompagnata da strumenti. 201 Cfr. Ma Yuxin, Women Journalists and Feminism in China, 1898 - 1937, op. cit., p. 6. 202 La prima a pubblicare un giornale colloquiale fu Chen Xiefen. 203 Cfr. Yong Z. Volz, Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China, 1890s–1920s, op. cit., p. 477.

77 indirettamente le donne in base alla loro educazione, istruzione e condizione socio- economica. Queste donne oltre ad essere delle semplici seguaci della spinta nazionalista maschile, iniziarono a definire le loro identità pubbliche, sfidando i ruoli di genere tradizionali e perseguendo una visione femminista che andava oltre alle riforme sostenute dagli uomini.204 Le donne riconobbero nel giornalismo un mezzo estremamente potente per denunciare le ingiustizie a cui erano costantemente sottoposte.

3.3 LA PRODUZIONE GIORNALISTICA DI LIN ZONGSU.

Lin Zongsu, occupò un posto di rilievo nel panorama giornalistico femminile, diventando una delle prime editrici e giornaliste donne in Cina. Ella espresse ampiamente la sua posizione sui diritti delle donne, pubblicando diversi articoli che riguardavano il tema femminile.205 Lin Zongsu venne coinvolta nell’attività giornalistica molto presto. Il primo documento che ci è giunto è la risposta al cosiddetto ”annuncio matrimoniale più civilizzato al mondo”, nel Zhongwai ribao 中外日报, in cui Lin esprime una dura critica all’uomo che aveva pubblicato l’annuncio. Inoltre, nel 1903, insieme all’associazione femminile Gong Ai Hui, Lin Zongsu e gli altri membri emisero il Zhongguo Xinnüjie 中国新女界, Nuove Donne Cinesi, e l’Ershi Shijizhi Zhongguo Nüjie 20 世纪中国女界, Donne cinesi nel Ventesimo Secolo.206 Inoltre scrisse diversi articoli per il Zhongguo baihua bao 中国白话报 e per il Jizhongribao, entrambi fondati dal fratello, Lin Baishui. 207 In questo contesto, il Jingzhong ribao si affermò come uno dei principali giornali, mettendo in luce le tirannie della dinastia Qing e inducendo la popolazione a maturare un senso di compassione per

204 Ivi, p. 472. 205 Cfr. Ling-Ling L. Shih., Inventing New Womanhood in China/Taiwan: A Historical Anthropology of Gender, op. cit., p. 122. 206 Cfr. Ling-Ling L. Shih., Inventing New Womanhood in China/Taiwan: A Historical Anthropology of Gender, op. cit., p. 122. 207Cfr. Yong Z Volz, “Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China,1890s–1920s”, Media, in Culture& Society, op. cit. p. 473.

78 le vittime decedute per mano della dinastia mancese. Lin Zongsu, cooperò alla propaganda rivoluzionaria in qualità di caporedattore insieme ad altri rivoluzionari, come avevano fatto precedentemente Cai Yuanpei, Wan Yuzong 汪允宗 (1872 - 1918) e Liu Shipei 刘师培 (1884 – 1919).208 Oltre agli scritti giornalistici, Lin Zongsu lasciò un importante scritto nella prefazione al primo trattato femminista, il Nüjiezhong approfondiremo più avanti. Di seguito, invece, verranno riportati alcuni scritti giornalistici, che ci sono pervenuti.

3.3.1 REPLICA ALL’ “ANNUNCIO MATRIMONIALE PIÙ CIVILIZZATO AL

MONDO”.

Questo articolo venne pubblicato nel 1902 all’interno del Zhongwai ribao e rappresenta uno degli scritti più peculiari del carattere indomito della scrittrice. Si tratta di una risposta ad un annuncio sui matrimoni civilizzati. Infatti, nel primo decennio del ventesimo secolo, quando i conservatori e i radicali mettevano in discussione il costume sociale del matrimonio combinato, chiedendosi se fosse una tradizione da mantenere, alcuni giovani decisero di organizzare i loro matrimoni. Nel giugno del 1902 il primo annuncio pubblico matrimoniale venne pubblicato anonimamente nel giornale Dagong Bao 大公报, da un uomo che si firmò come nanqing zhishi 南清志士, ovvero un “uomo del Sud con ideali e integrità”. L’uomo fornì una lista di criteri per una sua eventuale sposa, ovvero avere piedi naturali,209 avere una conoscenza base dell’insegnamento occidentale e cinese, avrebbe dovuto attenersi alla cerimonia di matrimonio civile, detta wenming jiehun 文明结婚 ,210 ed essere libera di poter scegliere il proprio compagno.

208 Cfr. Li Xiaolan 李晓兰, “20Shiji chunian de baokan guanggao yu zhengzhi xuanchuanweirao “Eshi jingwen”, “Jingzhing ribao” paiman xuanchuan guanggao suozuo de kaocha” 20 世纪初年的报刊广告 与政治宣传 - 围绕《俄事警闻》,《警钟日报》排满宣传广告所作的考察, in Huanghe keji daxue xuebao 黄河科技大学学报, op. cit. pp. 1 - 6. 209 Per piedi naturali s’intendeva di non praticare la fasciatura dei piedi. 210 Il termine wenming jiehun 文明结婚 emerse nelle grandi città nei primi anni del ventesimo secolo. Si trattava di una procedura di cerimonia nuziale semplificata che faceva utilizzo di numerosi elementi provenienti dalla tradizione occidentale. Nel giorno della cerimonia, ai due sposi, insieme all’organizzatore del matrimonio, al testimone e alla persona che celebrava il matrimonio, veniva chiesto

79 Inoltre, l’uomo del Sud sottolineò che aspetti come fisico, età, etnia, convinzioni personali, stato sociale e patrimonio personale non erano importanti per la sua decisione. L’annuncio venne elogiato dal Zhongwai ribao come l’annuncio matrimoniale più civilizzato del mondo. Anche se non si seppe nulla sul risultato dell’annuncio, molti fattori, come l’abolizione della fasciatura dei piedi, l’istruzione e l’indipendenza, erano stati già accettati da poche giovani élite come nuove condizioni di base, per un matrimonio riuscito. Naturalmente, l’annuncio venne attaccato da numerosi gruppi sociali e tra questi vi fu anche la inaspettata critica di Lin Zongsu.211 La risposta di Lin Zongsu fu la seguente:

南清志士某君者, 伊何人耶? 胡为并姓氏而隐之耶? 其果为支那之伟人耶? 吾不 得而知之,抑亦不过口谈维新之庸人耶? 吾亦不得而知之。伏波有言,当今之世, 不特君择臣,臣亦择君。南清志士,既悬设有其人, 则亦必慎重其身, 不轻许人。 南清即果有才, 亦将详叩其生平,不为冒昧之许可知也。西俗男女定婚, 多由订 交有年, 彼此契合, 品行无玷, 乃行议婚, 而后爱情浓,终身无反目之事。今南 清志士之悬此格,可谓知择人矣, 而彼之姓氏不详, 学业无考, 世有择南清者, 将奈何矣。然则南清此举, 但就主观而思, 未曾为客观设一想也。嘻! 夫其求婚 也果文明耶? 抑野蛮耶? 方今女权大衰,彼南清者, 既以志士自命, 必当思所以 扶植之, 乃不特不扶植, 而且抑压之, 视文明女人若奴隶然, 谓吾一呼彼当即至 矣。乌夫! 此以待上海之雉妓可耳, 若以之待中国女人, 则吾恐世苟足以合南清

之格者又将不愿为南清妻矣。212

di firmare il hunshu 婚书,certificato di matrimonio, il quale veniva poi letto ad alta voce a tutta l’udienza presente. A questo seguivano dei discorsi pronunciati dall’organizzatore, dal testimone e dal resto degli amici degli sposi. Generalmente, colui che celebrava la messa era il padre, un parente o una persona particolarmente vicina allo sposo, al cui era affidato il compito di dare consigli preziosi alla nuova coppia. Alla fine della cerimonia, gli invitati cantavano una canzone come segno della loro benedizione. In Wei Xu, “From Marriage Revolution to Revolutionary Marriage: Marriage Practice of the Chinese Communist Party in Modern Era, 1910s-1950s”, The University of Western Ontario, 2011. 211 Cfr. Wei Xu, “From Marriage Revolution to Revolutionary Marriage: Marriage Practice of the Chinese Communist Party in Modern Era, 1910s-1950s”, op. cit., pp. 60 – 61. 212 Cfr. Liu Zhiqin 刘志琴, “Jindai Zhongguo shehui wenhua bianqian lu” 近代中国社会文化变迁录, in Zhejiang Renmin Chubanshe, vol. 2, 1998, p. 241.

80 Nanqing zhishi, chi sei? Perché nascondi il tuo cognome? Rappresenti forse il grande uomo della Cina? Io non lo so. Fubo213 ha qualcosa da dire: nel mondo di oggi, non solo il re sceglie il suo ministro, ma viceversa, anche il ministro sceglie il suo re. Nanqing zhishi, dal momento che la tua persona è presente nell’aria, dovresti anche preoccuparti del corpo e non regalarti così facilmente a qualcuno in senso coniugale. Nanqing, se sei un uomo di talento, dovresti dare maggiori dettagli sulla tua vita, non solo per essere audace. Secondo le abitudini occidentali, uomini e donne stanno insieme in una relazione per molti anni, vivono di comune accordo, la loro condotta è perfetta e fanno proposte matrimoniali. In questo modo l’amore è veritiero e lungo la vita non potrà esserci nulla che possa andare contro di loro. L’attuale apprensione di Nanqing nel fornire questa lista, può essere descritta come una guida a come scegliere la compagna, ma dal momento che il suo nome non è noto, il suo grado di studio non è stato fornito, se effettivamente ci fosse qualcuno al mondo che volesse scegliere l’uomo del Sud, cosa dovrebbe fare. Tuttavia l’uomo del Sud ha agito in questa maniera, pensando soggettivamente e non in maniera oggettiva. Ha! Quant’è civile la sua proposta di matrimonio? Frena l’inciviltà? Al giorno d’oggi il suffragio femminile è in grande declino, tu sei proveniente dal Sud e ti ritieni un uomo di ambizioni e integrità, tu dovresti incoraggiare il suffragio. Invece non l’hai ancora fatto, trattando le donne civilizzate come delle schiave e prendendo per certo il fatto che si affollino per te ogni qual volta lo richiedi? Corvo di uomo! Questo comportamento equivale ad approcciarsi alle prostitute di Shanghai. Se tratti le donne cinesi in questa maniera, temo che nessuno al mondo voglia incontrare o essere la moglie di Nanqing zhishi.214

Nella sua risposta Lin Zongsu contesta l’annuncio dell’uomo del Sud, umiliandolo. Critica l’approccio dell’uomo, che nonostante il suo intento era quello di avere visione civilizzata di come doveva essere il suo matrimonio ideale, andando contro a quelle che erano gli standard femminili tradizionalmente, ha ugualmente circoscritto le donne in dei parametri appetibili esclusivamente per lui. In aggiunta l’uomo non aveva accennato

213 Fubo, generale che calma i venti. 214 Traduzione personale.

81 alcun interesse nell’avere un primo incontro con la presunta futura moglie, tantomeno di riscontrare una reciproca corrispondenza. Pertanto, Lin Zongsu lo accusa di avere un approccio spregevole e volgare. La sua risposta mostrò come le donne moderne si sentivano ancora molto insicure riguardo al rispetto e l’indipendenza appena guadagnata. Dall’altra parte però mostrò che queste donne, a prescindere da quanto si sentissero moderne e civilizzate, credevano fermamente che il matrimonio o i contatti sociali diretti costituissero un argomento proibito da discutere pubblicamente, così come la maggior parte delle donne cinesi. 215

3.3.2 IL MANIFESTO DELL’ASSOCIAZIONE PER IL SUFFRAGIO FEMMINILE,

NÜZI CANZHENG TONGZHIHUI XUANYAN SHU 女子参政同志会宣言书.

Il quotidiano Funü shibao 妇女时报, costituì il mezzo principale dell’associazione femminile di Lin Zongsu, la Nüzi Canzheng Tongzhihui. Per mezzo del Funü shibao furono divulgate informazioni sul tema del suffragio femminile. Gli obiettivi del Nüzi Canzheng Tongzhihui, che rappresentavano anche gli obiettivi delle diverse organizzazioni di suffragio femminile nel mondo, erano: accrescere la conoscenza politica nel mondo femminile, arricchire la forza politica femminile e riuscire ad ottenere i pieni diritti dei cittadini per partecipare alle attività politiche.216 Questi obiettivi, costituirono il punto focale della discussione avvenuta tra Lin Zongsu e il presidente provvisorio Sun Yatsen, cinque giorni dopo lo stabilimento del Parlamento provvisorio. Come sappiamo, la conversazione venne resa nota da diversi quotidiani cinesi e la stessa Lin Zongsu, ricevendo l’approvazione del presidente provvisorio e sapendo che la vicenda avrebbe avuto un grande impatto nel mondo femminile cinese, decise di riportare nel suo Fünu Shibao la discussione sotto il titolo di Nuzi Canzheng Tongzhihui Xuanyan Shu 女子参政同志会宣言书, ovvero Manifesto dell’Associazione per il Suffragio femminile. L’intenzione che spinse Lin Zongsu e pubblicare questo manifesto era di contrastare l’opposizione conservativa, dimostrando

215 Cfr. Wei Xu, “From Marriage Revolution to Revolutionary Marriage: Marriage Practice of the Chinese Communist Party in Modern Era, 1910s-1950s”, op. cit., pp. 60 – 61. 216 Cfr. Lily Xiao Hong Lee, Biographical Dictionary of Chinese Women: v. 2: Twentieth Century, op. cit., p. 349.

82 il supporto di Sun Yatsen, conosciuto come il padre della rivoluzione. Secondo quanto scritto nel suo articolo, il presidente Sun si era espresso in tal maniera:

In futuro, il diritto di voto vi sarà sicuramente accordato. Anche le donne dovranno acquisire conoscenze politiche e legislative e lottare per capire il significato di libertà e eguaglianza. Di certo, potranno apparire gli oppositori al suffragio, ma interverrò a vostro nome. Io riconosco che la vostra associazione rappresenta le sorelle dell’intera nazione, e rispetto pienamente i vostri obiettivi.217

Come abbiamo già visto nel capitolo precedente la conversazione scatenò l’ostilità dei conservatori, ma il Manifesto dell’Associazione femminile scosse l’opinione pubblica e, soprattutto radunò numerosi consensi femminili che si unirono alla causa.

217 Cfr. Louise Edwards, “Women's Suffrage in China: Challenging Scholarly Conventions”, in Pacific Historical Review, vol. 69, n. 4, University of California Press, 2000, pp. 636- 637.

83 218

218 http://www.syllabos.com/index-it.php?target=it/articoli/donna.htm.

84 3.3.3 IL DISAPPUNTO NEI CONFRONTI DI SUN YATSEN.

La visita di Lin Zongsu al Presidente Sun Yatsen fu sicuramente uno dei momenti più salienti della sua campagna e che le assicurò la stima di numerose suffragette. Nonostante la giornalista si fosse fatta carico di questo compito, l’inaspettata divergenza da parte del presidente suscitò in lei una reazione avventata. Ella fu sorpresa e ferita dalla risposta del Presidente e il 17 marzo 1912 scelse di dibattere nel Tianduo Bao 天 铎报.219

“La federazione ha riportato che ho incontrato personalmente il presidente. Il presidente ha fatto riferimento alla nostra discussione definendola una semplice “chiacchierata”. Dove hanno riposto la mia autorità come rappresentante della nostra società?” (…) “Io ho rappresentato la Nüzi Canzheng Tongzhihui quando ho incontrato il presidente a Nanchino. Dal momento che il presidente Sun aveva assentito al principio di uguaglianza tra i generi, mi aveva ricevuta e aveva approvato la proposta della nostra società.” (…) “Mi aveva detto che noi avremmo dovuto migliorare la nostra conoscenza politica e aiutare le altre donne a capire la situazione politica. Solo così il suffragio avrebbe potuto avvantaggiare realmente le donne” (…) “Il presidente è il capo delle istituzioni esecutive” “Non è la mia società ad aver trascurato la legislatura ed aver messo da parte l’autorità dell’Assemblea Nazionale. Il presidente ha acconsentito a riportare la nostra conversazione sul giornale, poiché avrebbe costituito un ulteriore azione politica per incoraggiare il movimento femminile, e non uno sforzo per raggirare la legislatura”(…) “L’Assemblea di Nanchino non è stata eletta da gente che non fosse qualificata a rappresentare tutti i cittadini” 220

Lin Zongsu volle enfatizzare il fatto che sia lei che il presidente avevano eseguito semplicemente le normali procedure istituzionali. Infine, accusò la federazione di aver giudicato la sua società nello stesso modo in cui una persona giudica un gentiluomo e respinse l’idea che la sua visita fosse avvenuta per ricevere dei favoritismi. Alla visita di Lin Zongsu si susseguì il suo impiego audace all’interno della stampa. Come rappresentante delle suffragette, dissentì con gli uomini politici, interrogò le

219 Notizie sull’Allarme Celeste. 220 Cfr. Yiuxin Ma, Women Journalists and Feminism in China, 1898-1937. op. cit., pp. 110-111.

85 autorità dell’Assemblea, criticò l’inconsistenza del presidente, tutto in una maniera consona e pacifica. 221

3.4 IL NÜJIEZHONG 女界钟.

Il Nüjiezhong 女界钟, che letteralmente significa “la campana del mondo femminile”222, fu uno dei primi volumi cinesi ad essere interamente dedicato al mondo femminile. Venne pubblicato nel 1903 dalla Shanghai Datong Shuju 上海大同书局 per opera di Jin Tianhe, uno dei primi rivoluzionari del tardo periodo Qing a rivolgere grande attenzione alla questione femminile. Jin Tianhe dopo aver vissuto l’umiliazione per la sconfitta giapponese, venne investito da un sentimento di insicurezza e di necessità di rivendicare la propria nazionale. Pertanto, con il suo Nüjiezhong, Jin Tianhe cercò di incoraggiare le donne cinesi a partecipare alla campagna anti-qing, che divenne un importante aspetto dell’ideologia femminista cinese. Per la stesura del Nüjiezhong, Jin Tianhe venne profondamente ispirato alle teorie femministe occidentali.223 Il trattato è composto da ottantasette pagine ed è diviso in nove capitoli. Contiene tre diverse prefazioni e oltre a quella scritta da Lin Zongsu, vi sono quelle di altre due scrittrici donne, Huang Jun 黄钧 e Yang Xilun 杨锡纶. All’interno del trattato si possono distinguere temi di grande spessore umano, come la moralità e la condotta femminile, i metodi di insegnamento riservati alle ragazze, il suffragio femminile, l’evoluzione del matrimonio e principalmente la critica al sistema feudale e la promozione dell’uguaglianza tra uomini e donne. Il Nüjiezhong aveva una duplice funzione. Essenzialmente era un appello alle donne per coinvolgerle nella campagna contro la dinastia mancese, ma allo stesso tempo appariva come un manuale d’istruzioni per le donne volto ad includerle all’interno degli affari nazionali.

221 Ibidem. 222 In inglese è conosciuto con diversi nomi, come “A Tocsin for Women”, “Women’s Bell” o “Alarm Clock for Women” 223 Cfr. Chen Wenlian.陈文联,Liu Shanshan 刘姗姗, “Nüjiezhong” de Nüquan Sixiang Tanxi 《女界 钟》的女权思想探析, in Xuzhou Gongchen Xueyuan Xuebao (Shehui Kexueban) 徐州工程学院学报 ( 社会科学版 ) Vol.30 No.2 , 2015, p. 87.

86 Il Nüjiezhong rifletteva quelle che erano le dinamiche del tempo, sostenendo la libertà nella scelta dello sposo ed enfatizzava l’importanza dell’amore nel matrimonio. Rivendicava i diritti delle donne e le incoraggiava ad approcciarsi all’istruzione, ai viaggi e ai corsi oltreoceano. Sosteneva l’emergenza di una di una donna nuova, forte e politicamente attiva che si sarebbe avvalsa della grande responsabilità di rafforzamento della nazione. 224 Nell’introduzione Jin Tianhe, rifacendosi alle teorie femministe occidentali, mette a confronto la sua esistenza patetica rispetto a quella dei progrediti uomini europei e americani.225 Elencando le ragioni che lo avevano spinto scrivere la sua opera, Jin Tianhe citò filosofi come Spencer, Huxley, Stuart Mill e altri uomini che avevano sostenuto i diritti femminili in Europa e che avevano gettato un barlume di speranza nell’oscurità della Cina. Gli ideali della seconda internazionale e la teoria di John Stuart Mill, che sostenevano l’uguaglianza tra uomini e donne nonostante fossero diversi, ebbero una grande influenza sull’autore del Nüjiezhong.226 Secondo Jin Tianhe i diritti dei cittadini e quelli delle donne sono strettamente legati.227 Per riacquisire i diritti naturali le donne avrebbero dovuto rivoltarsi contro l’istituzione sociale di base, ovvero la famiglia.228 Jian Tianhe si autodefinì un amante libero e insistette sul fatto che le donne e gli uomini erano identici sia nelle loro abilità intellettuali che fisiche. Secondo lui la discriminazione di genere si trattava di costume arretrato che doveva essere abolito nell’immediato. Nel Nüjiezhong, Jin Tianhe denunciò i quattro grandi errori che avevano posto le donne in una posizione di cattività: la fasciatura dei piedi, la vanità, le superstizioni e la subordinazione. In alternativa a questi quattro errori, discusse che le

224 Cfr. Louise Edwards, “Chin Sung-ts’en’s A Tocsin For Women: The Dextrous Merger of Radicalism and Conservatism in Feminism of the Early Twentieth Century”, Jindai Zhongguo Funü Shi Yanjiu, n. 2 1994, pp. 120- 121. 225 Cfr. Lydia H. Liu, Rebecca E. Karl, Dorothy Ko, The Birth of Chinese Femminism: Essential Text in Transnational Theory, Columbia University Press, 2013, op.cit, pp. 1- 2. 226 Cfr. Chen Wenlian 陈文联,Liu Shanshan 刘姗姗, ““Nüjiezhong” de Nüquan Sixiang Tanxi” 《女界 钟》的女权思想探析, in Xuzhou Gongchen Xueyuan Xuebao 徐州工程学院学报, vol. 30, n. 2, Shehui Kexueban, 2005, p. 88. 227 Cfr. Lydia H. Liu, Rebecca E. Karl, Dorothy Ko, The Birth of Chinese Femminism: Essential Text in Transnational Theory, op. cit., p. 210. 228 Cfr. Ling-Ling L. Shih, Inventing New Womanhood in China/Taiwan: A Historical Anthropology of Gender, op. cit., p. 135.

87 donne dovessero semplicemente aspirare ad “amare il proprio Paese” e “salvare il mondo”.229 Nel trattato viene messa in discussione la moralità delle donne, criticando la famosa espressione “In women, lack of talent is a virtue”. 230 Jin Tianhe criticò principi educativi tradizionali, responsabili delle personalità e delle abilità obsolete delle donne, dichiarando che la maggior parte degli argomenti del precedente sistema educativo femminile erano volti ad uno sviluppo delle virtù personali e non delle virtù pubbliche. Infatti, in passato le donne avevano sempre inteso le virtù pubbliche come qualcosa di non relegato a sé stesse. Mentre le virtù personali prevedevano una serie di norme per mantenere il corpo delle donne puro come se fosse giada, al contrario le virtù pubbliche riguardavano l’essere patriottici e la salvaguardia della nazione.231 Jin Tianhe criticò per prima tutte le pratiche di oppressione fomentate dal sistema feudale. Secondo lui i principi di castità, gentilezza e purezza contrastavano con il progresso e la civilizzazione. In passato, molte donne erano state imprigionate da elementi di vanità come la fasciatura dei piedi e gli abbellimenti estetici. Secondariamente criticò il sistema patriarcale, detto xiangfu 相夫, responsabile di aver oppresso le donne. Infine, criticò la famiglia per aver dato origine a modelli di personalità egoista.232 Jin Tianhe previde che le donne avrebbero partecipato in ogni aspetto del futuro governo democratico, occupando posizioni differenti che potevano includere una gamma di posizioni che andava dal membro del congresso fino al Presidente. Egli sottolineò anche che la maggiore parte donne non era ancora del tutto preparata su determinati affari e ciò derivava dagli insegnamenti basati sulle tecniche per la preservazione della castità e della purezza. Jin Tianhe venne considerato un visionario del suo tempo e il portavoce

229Cfr. Tong Zhang, HANG, Tong. Power, women and revolution: The role of the All-China Women's Federation in China's revolution. 2003, pp. 34 230 Cfr. Lydia H. Liu, Rebecca E. Karl, Dorothy Ko, The Birth of Chinese Femminism: Essential Text in Transnational Theory, op. cit., p. 212. 231 Cfr. Louise Edwards, Chin Sung-ts’en’s A Tocsin For Women: The Dextrous Merger of Radicalism and Conservatism in Feminism of the Early Twentieth Century”, Jindai Zhongguo Funü Shi Yanjiu, n. 2 1994, pp. 129 – 130. 232 Cfr. Chen Wenlian 陈文联,Liu Shanshan 刘姗姗, ““Nüjiezhong” de Nüquan Sixiang Tanxi” 《女界 钟》的女权思想探析, in Xuzhou Gongchen Xueyuan Xuebao 徐州工程学院学报, op. cit., p. 88.

88 di un grande numero di uomini e donne che alla stessa maniera richiedevano un’azione radicale.233 Dunque, egli credeva che l’incapacità delle donne nel non conseguire un grado accettabile di talento era dovuto all’educazione che avevano ricevuto e la loro mancanza di consapevolezza politica e culturali c erano frutto della deprivazione educatrice.234 Ad ogni modo, bisogna sottolineare che, nonostante egli credeva all’insussistenza delle differenze tra le naturali doti femminili e quelli maschili, allo stesso tempo affermava che le donne si distinguessero dagli uomini per la loro natura biologica. Difatti, attribuiva parte della colpa per la decadenza femminile all’educazione impartita dalle madri. Gli elogi alle donne e l’isolamento delle donne nel ruolo di “future madri dei cittadini” avevano a stabilito un quadro in cui le donne venivano invocate come madri e non come cittadini. Nel Nüjiezhong Jin Tianhe propose una differente visione della madre, identificandola con la capacità di plasmare i futuri uomini, in modo da rafforzare la posizione della nazione e la salute fisica delle donne in modo che i bambini che avrebbero dato alla luce sarebbero stati sani allo stesso modo.235 Secondo Jin Tianhe un altro fattore oscuro che incideva sulla debolezza femminile era la credenza alle superstizioni, le quali riflettevano il basso livello di istruzione delle donne. Egli suggerì che se le donne avessero voluto salvare il destino della nazione, avrebbero dovuto abbandonare tali attitudini. Un altro aspetto che viene discusso nel Nüjiezhong da Jin Tianhe riguarda l’abbigliamento femminile e il portamento femminile. L’abbigliamento e la capigliatura avevano un ruolo importante nella questione politica sia per le donne che per gli uomini. Tuttavia, bisogna ricordare che i suggerimenti estetici di Jin Tianhe, pur avendo un carattere che rompeva con i rituali di bellezza tradizionali, includevano, seppur in maniera differente, le nozioni di castità e purezza.

1. To be trained to become a high minded, clean and unadulterated, totally just an human person…. 8. To be trained to become a revolutionary of unflinching purity. 236

233 Cfr. Louise Edwards, Chin Sung-ts’en’s A Tocsin For Women: The Dextrous Merger of Radicalism and Conservatism in Feminism of the Early Twentieth Century”, Jindai Zhongguo Funü Shi Yanjiu, op. cit., p. 1 21. 234 Ivi pp. 130 - 131. 235 Ivi pp. 127 - 129 236 Cfr. Louise Edwards, Chin Sung-ts’en’s A Tocsin For Women: The Dextrous Merger of Radicalism and Conservatism in Feminism of the Early Twentieth Century”, Jindai Zhongguo Funü Shi Yanjiu, op. cit, p. 131.

89

Jin, inoltre, sostenne che le donne avrebbero dovuto vestirsi come le donne occidentali, in quanto un certo codice di abbigliamento, quale poteva essere quello occidentale, poteva avere dei vantaggi scettici sulla loro salute e sulla loro cultura. Egli era contro l’utilizzo eccessivo di gioielli e adornamenti, sostenendo che si trassero di frivolezze che distorcevano la naturale bellezza della donna. Si scagliò contro anche con la tradizionale pratica di utilizzare la polvere bianca per truccare il viso, dicendo che la pelle bianca apparteneva agli spiriti. Rivolse grande attenzione anche alle consuete acconciature cinesi, in quanto potevano essere talmente dolorose da essere paragonate alla funzione della fasciatura dei piedi.237 Jin Tianhe definì le donne gli schiavi degli schiavi, poiché nella sua visione per prima vi erano gli uomini, schiavi di un sistema sociale ingiusto e poi vi erano le donne che sottostavano agli uomini. La natura di questi due tipi di schiavitù avevano poche cose in comune e potevano essere trattate in maniera separata in un discorso politico. I diritti femminili potrebbero essere stati rafforzati durante il periodo imperiale in cui non vi era la democrazia e ciò avrebbe comportato la rivendicazione per le donne di alcuni diritti sociali a cui avevano avuto accesso nel periodo passato della Cina imperiale.238 La stretta interdipendenza tra i movimenti democratici e quelli per i diritti femminili aveva fatto si che quest’ultimi non venissero considerati separati dalla lotta per i i diritti umani e dalla lotta per i diritti dei discendenti Han, che erano diventati diritti parzialmente legati agli uomini della classe medio alta. Le ragioni per cui molti uomini consideravano le donne non idonee al diritto di voto potevano essere ricondotte alle pratiche discriminatorie politiche e sociali, indipendenti dal sistema governativo. Jin Tianhe fece una lista di queste ragioni, dove al primo posto additava gli uomini responsabili di affari esterni all’ambiente domestico, mentre le donne si dovevano occupare degli affari domestici e la rottura di questo ordine avrebbe determinato una catastrofe nazionale. La seconda ragione riguardava il fatto che le qualità richieste ad un cittadino erano principalmente attribuite alla capacità di riuscire a farsi da sé, ma quando una donna mostrava di avere questa abilità veniva vista come un’eccezione. Al terzo posto vi era il fatto che le donne erano considerate naturalmente

237 Ivi pp. 131 - 133 238 Ivi p. 123.

90 emotive e instabili. La quarta ragione era che né in Europa né in America erano stati conferiti dei diritti equi alle donne. Jin presentò queste ragioni in opposizione alla propria visione e disapprovò l’idea di diseguaglianza sessuale in relazione alla capacità delle donne di poter governare. Bisogna essere consapevoli che la lista delle ragioni di Jin Tianhe in relazione al diritto di voto femminile era più legata alla preoccupazione maschile circa il mantenimento del sistema patriarcale che ad un effettiva democrazia.239 Sotto l’influenza di pensatori occidentali, quali Stuart e Spencer, Jin Tianhe divise i diritti femminili in diritto di istruzione, diritto matrimoniale, diritto economico e diritto politico e allo stesso tempo li classificò in diritti pubblici e privati.240

the right to enter school, the right to make friends, the right to conduct business, the right to own property, the right to come and go as they please, and the right to freedom in marriage.241

Nonostante il Nüjiezhong avesse un carattere all’avanguardia riguardo la proiezione della posizione femminile nella società, si possono notare alcune contradizioni per cui la natura del trattato risulta ambigua. La nota femminista cinese He Zhen, fu una delle prime donne a leggere il trattato e scrisse una critica nei confronti Jin dicendo che gli uomini emulavano le decisioni degli uomini europei, americani e giapponesi, semplicemente per accrescere il loro livello di civilizzazione. Si trattava di una questione puramente egoistica. Per lei la lotta femminista non doveva essere subordinata alla lotta per la modernizzazione nazionalista, etnocentrica o capitalista.242 La medesima critica è stata ribadita anche da Louise Edwards che nel suo Chin Sung- ts’en’s A Tocsin For Women: The Dextrous Merger of Radicalism and Conservatism in Feminism of the Early Twentieth Century, secondo cui il desiderio di emulare la felicità

239 Ivi, p. 124 240Cfr. Chen Wenlian 陈文联,Liu Shanshan 刘姗姗, ““Nüjiezhong” de Nüquan Sixiang Tanxi” 《女界 钟》的女权思想探析, in Xuzhou Gongchen Xueyuan Xuebao 徐州工程学院学报, op. cit., p. 88. 241 Cfr. Louise Edwards, Chin Sung-ts’en’s A Tocsin For Women: The Dextrous Merger of Radicalism and Conservatism in Feminism of the Early Twentieth Century”, Jindai Zhongguo Funü Shi Yanjiu, op. cit., p. 121 242 Cfr. Lydia H. Liu, Rebecca E. Karl, Dorothy Ko, The Birth of Chinese Femminism: Essential Text in Transnational Theory, pp. 2 – 7.

91 coniugale dell’alta classe sociale europea ci mostra il sentimento di frustrazione degli uomini cinesi in relazione agli uomini bianchi.243 Inoltre, secondo Edwards la principale contraddizione del Nüjiezhong risiede proprio nella sua essenza. Infatti, il Nüjiezhong principalmente appellava le donne ad unirsi alla rivoluzione contro il governo mancese, mentre il sostegno verso l’acquisizione dei diritti femminili ebbe un ruolo subordinato. Questa propensione fu confermata dal fatto che, dopo il 1911, la relazione interdipendente tra la campagna anti-qing e il conseguimento dei diritti femminili venne lacerata. Il Nüjiezhong quindi riflette la natura fragile dei diritti femminili all’interno del predominante discorso di difesa nazionale. La difesa dei diritti femminili venne percepita come se non avesse una posizione legittima e sostenibile al di fuori del movimento per la democratizzazione. Nel trattato, Jin Tianhe affermò che i diritti delle donne e la democrazia sono interconnessi nelle loro origini e non possono essere distinti. Pertanto la lotta per i diritti delle donne divenne la responsabilità rivoluzionaria delle donne che erano coinvolte nella difesa nazionale. In tal modo la richiesta per i diritti delle donne guadagnò la credibilità che altrimenti sarebbe stata respinta.244 Un’altra contraddizione la si può ritrovare nell’importanza che attribuisce al ruolo biologico della madre, nonostante l’intento dell’autore aveva sicuramente una natura nobile, allo stesso tempo criticava gli sforzi delle donne e, automaticamente, assegnava a loro la colpa per la debolezza della Cina.245 Questa sua visione non era nuova, in quanto i riformisti del 1890 e persino gli stessi letterati della dinastia Ming professavano similmente che il declino sociale era una responsabilità femminile. In aggiunta, nonostante Jin Tianhe manifestò il suo disprezzo per le superstizioni e la propensione ad abolire una serie di convinzioni errate dall’immaginario popolare, non tenne conto dell’importante funzione di sostegno che avevano le superstizioni per i gruppi oppressi, incluse le donne. Persino i suoi semplici e sobri canoni di abbigliamento non prendevano in discussione il fatto che le donne erano considerate come qualcosa che veniva associato ugualmente all’estetica. Benché egli invocasse una

243 Ivi, p. 1- 2. 244 Cfr. Louise Edwards, Chin Sung-ts’en’s A Tocsin For Women: The Dextrous Merger of Radicalism and Conservatism in Feminism of the Early Twentieth Century”, Jindai Zhongguo Funü Shi Yanjiu, op. cit. pp. 122 - 123. 245 Ivi pp. 127 - 129

92 bellezza puritana, sembrerebbe non essersi preoccupato che le donne venissero ugualmente giudicate per il loro modo di apparire. Il codice di bellezza naturale professato dall’autore, secondo cui i capelli corti erano belli e allo stesso tempo pratici, ci mostra come il suo atteggiamento fosse conteporaneamente contaminato da idee femministe conservative e radicali. Ciò non faceva altro che ribadire il fatto che le donne erano diverse dagli uomini per un fattore estetico. Risulta evidente che egli abbia semplicemente trasformato quelli che erano i parametri di bellezza, accostandoli ad un profilo più naturale, ma che allo stesso modo definiva dei parametri a cui la donna doveva costantemente sottostare. Inoltre il Nüjiezhong possiede un tono critico che giudicava le donne secondo uno standard sociale che era accessibile esclusivamente agli uomini. Il risultato fu l’esortare le donne all’azione, rimproverate per i loro precedenti fallimenti e persino le loro abilità effettive sono state denigrate. Le virtù personali, che caratterizzavano le donne, vennero duramente disprezzate, sminuendo anche quelle che erano le attitudini prettamente legate alla sfera femminile, anziché responsabilizzarle.246 Il disprezzo per i cosmetici, il ricamo e la cucina ha perpetuato il disprezzo generale verso le donne. Pertanto, ciò che traspare è che il Nüjiezhong si basava sulla denigrazione nel tentativo di attirare le donne all’interno della campagna anti-qing. Questa denigrazione del Nüjiezhong si riflettè nel periodo immediatamente successivo, dove il governo decise di non garantire il diritto di voto, giustificando questa scelta con la mancanza di competenze femminili. Questo atteggiamento diede il permesso di poter affermare che le donne avrebbero dato prova di meritare il diritto di voto in futuro, ma che le loro competenze del momento erano ancora troppo deboli per presupporre un suffragio femminile. Leggendo tra le righe è possibile dedurre che Jin incitava le donne a rifarsi al modello maschile che rappresentavano l’ideale di persona colta e civilizzata. Ciò rese implicita la posizione secondo cui il comportamento degli uomini cinesi era ineccepibile e che lo stato caotico della nazione non era associato ai loro talenti e comportamenti. Un altro esempio del radicalismo conservatore di Jin, risiede nella sua visione dell’istruzione mista, secondo cui doveva essere limitata solo ai studenti più giovani. Uno sei diritti che le donne avrebbero dovuto reclamare, ovvero il diritto di essere libere

246 Ivi, pp. 129 – 133.

93 nel matrimonio, si scontrava con la sua riluttanza nei confronti dell’istruzione mista. Chiaramente la vulnerabilità sessuale di una giovane donna non era conciliabile con i diritti professati da Jin Tianhe. La sua critica nei confronti delle virtù personali che dilagavano nel periodo della dinastia Qing, si scontrava con la sua attenzione accurata della giusta condotta, dell’abbigliamento e del portamento femminile. 247 Si può convenire, dicendo che, il Nüjiezhong affrontò il tema della liberazione femminile attraverso la lente di un discorso femminista, mescolando paternalismo, liberalismo, nazionalismo e il suffragio femminile.248 Senza dubbio, non si può negare la sincerità delle intenzioni di Jin Tianhe nel suo trattato, ma ciò che trapela dai messaggi sottointesi, dai vuoti e dai silenzi nel testo si può dedurre che la natura dei movimenti femminili restava ancora subordinata e superflua.249

3.4.1 NÜJIEZHONGXU 女界钟序, PREFAZIONE DI LIN ZONGSU

In questa sezione presenteremo la prefazione al Nüjiezhong scritta da Lin Zongsu. La scrittrice incoraggia le donne ad agire per la libertà femminile e il benessere della nazione. Di seguito verrà proposta la traduzione della prefazione e successivamente passeremo in rassegna i punti in comune con l’autore del trattato.

Quanto al mondo in lotta per i diritti del ventesimo secolo, non è opportuno dibattere argutamente di diritti civili e femminili se prima non si parla d’istruzione Durante il regno di Luigi IV, come re, e di Metternich, come diplomatico, il popolo francese non riusì a sottostare al giogo. Inoltre, com’è possibile che mariti, cani, pecore e gente di classe inferiore, possano essere dei bravi discendenti di nobili e, per di più, gli uomini possano maltrattare le donne? Quando si discute di diritti civili e diritti femminili non c’è nulla di cui preoccuparsi. Il declino dei diritti femminili in Cina è molto seria al giorno d’oggi. Tuttavia, io sono una sola donna su duecento milioni ad aver perso i

247 Ivi, pp. 130 - 136. 248 Cfr. Lydia H. Liu, Rebecca E. Karl, Dorothy Ko, The Birth of Chinese Femminism: Essential Text in Transnational Theory, op. cit., p. 8. 249Ivi, 126

94 propri diritti, mentre gli uomini, senza alcuna eccezione partecipano alla politica, eleggono, presentano petizioni, partecipano ai congressi, discutono, pubblicano degli articoli indipendenti, senza alcuna mancanza e il mio Paese ad oggi può essere ancora considerato il Giappone. A chi appartiene questo diritto oggi? Secondo quanto detto poc’anzi, non c’è più bisogno di preoccuparsi dei diritti. Secondo quanto ho detto più tardi, il nostro popolo, non importa se donne o uomini, è stato del tutto schiavizzato e si compatisce a vicenda per le sue sofferenze, senza essere in grado di liberarsene. E dunque? Rispondo: è dovuto solamente alla mancanza d’istruzione. All’inizio di una convivenza matrimoniale, le persone riflettono poco. Al di fuori di ciò che si mangia e di ciò che si beve, non si ha nulla da chiedere. Solo con il passare del tempo si prende coscienza dei diritti e della lotta. Oggi sopravvive chi è più adatto, e ciò è diventata già una regola. Gli uomini sono nobili, mentre noi siamo spregevoli. Gli uomini sono saggi e virtuosi, mentre noi brancoliamo nell’oscurità. Credo che anche se vengono conferiti i diritti, non siamo ancora in grado proteggerli. Dunque, che cosa si ottiene dal dibattito? Noi donne siamo le madri della nostra nazione. Oggi il nostro Paese è cieco, e ciò accade già da duecento sessant’anni e ciò non sembra disturbare gli spiriti degli uomini. Dove sono coloro che vengono chiamati cittadini? Soffro per i mariti e l’infertilità delle donne della mia nazione. Per quanto concerne l'indipendenza del Nord America, tutti sanno che c'è stata Washington, ma non tutti sanno che la popolazione dei tredici stati sia indipendente e che Washington fosse solo il rappresentante di quegli stati che ne hanno assicurato il successo. Oggi i traditori della patria, allo stesso tempo conoscono solo un orecchio di una donna,250 ma non sanno nulla delle nostre duecento milioni donne. Se tutte le donne potessero avere le abilità di Giovanna d’arco o di Marie-Jeanne Roland, e nessuno oserebbe tradire la propria patria, che ne sarebbe della vecchia donna? Hanno abbandonato la maggior parte degli uomini

250 Probabilmente si riferivano all’orecchio di Cixi, da Li, Chen Sheng Danielle, “Contribution à l'étude de la condition féminine en Chine: l'Émancipation de la femme à travers quelques revues en langue chinoise, notamment la revue Funü zazhi (Journal de la femme) des années 1915 a ̀ 1929.” Diss. Université de Lyon II, 1973.

95 senza responsabilità, ma non è mio dovere né incolpare né deridere le masse che rubano. La colpa per l’odierna soggiogazione della popolazione non la si deve dare alle forze straniere, ma i quattrocento milioni discendenti dell’imperatore giallo sono responsabili. I discendenti dell’imperatore non sono alquanto affidabili, la responsabilità è delle donne che non possono dare alla luce i cittadini. Sebbene siano responsabili, non devono obbedire alle donne, le quali non potendo ancora studiare, sono incompetenti. Il signor Jin del Jiangsu, ha pubblicato il Nüjiezhong per mostrarmelo. Dopo aver letto il suo libro, ho notato che è un convinto sostenitore delle donne, pertanto coloro che cercano di restaurare i loro diritti, possono fare dell’istruzione il primo obiettivo. Il signor Jin è il Rousseau del mondo femminile. Tuttavia, i diritti si possono solo ottenere, ma non cedere. Se lasciamo da solo il signor Jin a lottare a nome delle donne e creare un programma di restaurazione dei nostri diritti, ciò non sarà simile ad aspettarsi che il governo stabilisca una Costituzione in maniera pacifica e senza spargimenti di sangue? Non posso non ammirare l’opinione e le parole del signor Jin, ma io, in quanto interlocutore vorrei incoraggiare le duecento milioni di donne, non solo per mettere loro in competizione con sé stesse, attraverso la conoscenza, ma anche per combattere per i propri diritti. Prima si hanno le competenze, poi ci si sforza per ottenerli e, solo così, li si può difendere e preservare a lungo. Se noi donne rimarremmo ancora deboli e ignoranti come prima, allora non importa se il libro del signor Jin scuote tutti gli uomini del mondo nel fare ogni sforzo per ritornare generosamente alle donne i diritti che hanno occupato, noi non avremo ancora ottenuto ciò che vogliamo. Le mie intenzioni non sono quelle di frenare la volontà del signor Jin, anche perché non sarebbe corretto. Lin Zongsu, Giugno 1903 (40esimo anno del ciclo sessagenario), come riportato nel Nüxuebao (Giornale femminista) con sede a Shanghai.251

Nella sua prefazione Lin Zongsu criticò il sistema feudale e la concezione patriarcale che avevano oppresso il ruolo della donna. Il suo tono risulta fomentatore, in quanto cercò di risvegliare il senso di rivalsa nelle donne, ma allo stesso tempo asserì che i

251 Traduzione personale.

96 diritti degli uomini, così come quelli delle donne erano stati dimenticati dalla società cinese. Secondo quanto scritto nella prefazione di Lin Zongsu, il declino della condizione femminile non era dovuto esclusivamente alla mancanza di istruzione, ma anche dalla mancanza di coraggio per non essersi ribellate. Le parole All’inizio di una convivenza matrimoniale, le persone riflettono poco. Al di fuori di ciò che si mangia e di ciò che si beve, non si ha nulla da chiedere lasciano intendere che, ma che le donne avrebbero dovuto abbandonare i precetti legati alla tradizione ideologica, al fine di proteggere i loro diritti naturali. Nella prefazione possiamo notare che Lin Zongsu tendenzialmente mantenne la linea di pensiero di Jin Tianhe riguardo il concetto di “madre della nazione”. Pertanto, bisogna menzionare che all’interno del discorso dei diritti femminili durante la fine della dinastia Qing e l’inizio del periodo repubblicano si possono tracciare due dimensioni differenti. Una dimensione che riguarda le differenze di genere e la dimensione che riguardava l’oggetto della liberazione femminile. Per quanto riguarda le differenze di genere vi era chi sosteneva che uomini e donne sono differenti per il loro ruolo materno e che i loro doveri di madri dovevano essere enfatizzati. Chi sosteneva che uomini e donne erano socialmente uguali, pertanto i ruoli delle donne dovevano essere modellati basandosi sugli uomini. Infine, vi era chi sosteneva che le differenze individuai dovevano essere celebrate e che i nuovi ruoli dovevano essere identificati indipendentemente dalle differenze di genere. Nella prefazione al Nüjiezhong, Lin Zongsu, come lo stesso Jin Tianhe, supportò la teoria che innalzava il ruolo materno della donna e le differenze tra i generi, al contrario di Qiu Jin che invece negava la differenza tra i generi e credeva necessario che le donne occupassero dei ruoli sostenuti dagli uomini. Per quanto concerne la seconda dimensione, vi era chi proponeva la liberazione femminile con il fine di costruire una nazione forte e chi invece la intendeva con un proposito volto allo sviluppo individuale. Lin Zonsu, Jin Tianhe e Qiu Jin concordavano con l’idea che tutti i movimenti di liberazione dovessero essere volti alla difesa della nazione. He Zhen, invece, sosteneva che i movimenti dovessero avere un’intenzione che avrebbe migliorato il benessere delle donne.252 Possiamo dedurre che i rivoluzionari della prima parte del ventesimo secolo avevano come principale obbiettivo non tanto

252 Cfr. Shen Yifei, “Feminism in Cina: An Analysis of Advocates, Debates, and Strategies”, op. cit., p. 7.

97 rendere le donne indipendenti, ma fare di loro delle mogli e delle madri supportive, che avrebbero fornito una buona educazione alle future generazioni. Pertanto, Li Xiaojiang 李小江 (1951 – ?)253 definì il movimento femminista della prima parte del ventesimo secolo come “femminismo sotto il patriarcato”.254 Nel testo, Lin Zongsu mosse una pesante critica nei confronti dei traditori della patria. Leggendo l’intera frase si può dedurre che la scrittrice si stava riferendo ai collaborazionisti del governo mancese, responsabili di aver dato ascolto ad un solo orecchio di una donna, ovvero quello dell’imperatrice Cixi. Lin Zongsu continuò dicendo che se gli uomini cinesi avessero avuto l’opportunità di prestare ascolto a donne occidentali influenti come Giovanna D’arco e Marie-Jeanne Roland, probabilmente non sarebbero sati assoggettati dal governo dell’epoca. Dalla sua impostazione, la scrittrice sembra concordare con i temi di Jin Tianhe, definendolo un vero Rousseau per il mondo femminile cinese. Questo paragone lascia intendere come Jin Tianhe fosse contrario ai costumi sociali che avevano frenato l’autenticità e l’autoconservazione dei singoli individui. Inoltre, nonostante Lin ammirasse lo sforzo dell’autore del Nüjiezhong, allo stesso tempo richiamò all’azione tutte le donne cinesi, rammendando che dovevano essere principalmente loro stesse a lottare per il conseguimento dei loro diritti. Lin Zongsu desiderava che le donne cinesi progredissero attraverso l’istruzione per poter finalmente ottenere i loro diritti. Le donne dovevano riacquisire i loro diritti principalmente per loro stesse. Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, Jin Tinahe credeva che uomini e donne possedessero gli stessi diritti naturali e che se le donne avessero riottenuto i diritti naturali e se i loro sforzi fossero stati indirizzati nei confronti della nazione, allora i diritti femminili sarebbero stati sicuramente stabiliti. Per lui i diritti femminili erano legati alla restaurazione dei diritti naturali delle donne, le quali avrebbero potuto conferire i loro sforzi alla crescita della nazione. Nella sua visione i diritti naturali erano il fondamento sia per i cittadini in generale e sia per le donne e la rivoluzione era sinonimo del raggiungimento dei diritti per tutti i cittadini. Secondo questa visione i diritti femminili erano basati sul concetto apparentemente neutro di diritti naturali, ma in realtà questa idea conteva la caratteristica della distinzione di genere e ciò è evidente

253 Li Xiaojiang fu una delle prime ricercatrici di studi di genere in China, in Shen Yifei, Feminism in Cina: An Analysis of Advocates, Debates, and Strategies”, op. cit. p. 21. 254 Cfr. Shen Yifen, “Feminism in Cina: An Analysis of Advocates, Debates, and Strategies”, op. cit., p. 8.

98 in Jin Tianhe, il quale non riuscì a comprendere che le limitazioni femminili non facevano altro che incrementare il ruolo idealizzato di madre della nazione. Per Lin Zongsu invece, nonostante cercasse di trovare una formula che sancisse la parità tra i generi, il suo sforzo nel voler collegare la restaurazione dei diritti naturali con la restaurazione della nazione, significava che i ruoli delle donne non potevano essere liberati dagli interessi della nazione.255 In generale le donne venivano viste sempre di più come dei partecipanti attivi e equi nel determinare la loro esistenza, ma le parole di Lin Zongsu rivelano che la lotta femminista doveva essere indipendente, seppur compatibile con la lotta anti-qing.256 In generale Lin Zongsu era d’accordo con il pensiero di Jin Tianhe sulla questione di madre della nazione, ma allo stesso tempo sosteneva che dovevano essere le donne stesse a lottare per i propri diritti legittimi, che secondo lei dovevano includere la rivendicazione femminile dei diritti rispetto agli uomini, la rivendicazione dei diritti del popolo Han rispetto alla corte dei Qing e l’opposizione della Cina nei confronti delle potenze straniere. Pertanto la sua visione dei diritti femminili era molto ampia rispetto a quella di molti intellettuali maschi.257 Ella espresse un orientamento nazionalista insistendo una posizione di uguaglianza per l’élite di donne combinandola con una nozione in evoluzione della vita sociale e governativa della nazione.258 Nonostante alcune contraddizioni, si può convenire sostenendo che il Nüjiezhong ha costituito di certo un monumento nella storia del pensiero femminista cinese. Subito dopo la sua pubblicazione il trattato riscontrò un enorme shock nel mondo intellettuale, ma allo stesso tempo fu ripreso da numerosi giornali femminili, diventando un mezzo potente che incoraggiò le donne a progredire. Fu un lavoro profondo e all’avanguardia.259

255 Cfr. Sudo, Mizuyo, and Michael G. Hill. "Concepts of Women's Rights in Modern China." Gender and History, 2006, pp. 478 – 479. 256 Cfr. Louise Edwards, Gender, Politics, and Democracy: Women’s Suffrage in China, op. cit., p. 40. 257 Cfr. Shen Yifei, “Feminism in Cina: An Analysis of Advocates, Debates, and Strategies”, op. cit. p. 4. 258 Cfr. Lydia H. Liu, Rebecca E. Karl, Dorothy Ko, T The Birth of Chinese Femminism: Essential Text in Transnational Theory, op. cit., p. 210. 259Cfr. Chen Wenlian 陈文联,Liu Shanshan 刘姗姗, ““Nüjiezhong” de Nüquan Sixiang Tanxi” 《女界 钟》的女权思想探析, in Xuzhou Gongchen Xueyuan Xuebao 徐州工程学院学报, op. cit., p. 91.

99 RIFLESSIONI CONCLUSIVE

In questa tesi abbiamo delineato la figura di Lin Zongsu e all’impronta indelebile che ha lasciato lungo l’arduo percorso di emancipazione femminile e alla sua eredità. Durante la prima fase del periodo repubblicano la sua volontà di difendere le donne cinesi, per secoli succubi di un sistema fortemente maschilista, fu necessaria e preparatoria per il suffragio che si realizzò realmente nell’era maoista. Dopo aver descritto quelli che furono gli avvenimenti più importanti che caratterizzarono il periodo della caduta dei Qing, che sfociò nella rivoluzione Xinhai, abbiamo posto l’attenzione al profilo biografico della scrittrice. Abbiamo esposto cronologicamente le fasi più rilevanti della sua crescita professionale che la condussero alla carriera di giornalista. Partendo dalle sue origini familiari, abbiamo dimostrato la presunta partentela con la rivoluzionaria contemporanea Lin Zongxue. Ci siamo soffermati poi sull’ istruzione che ricevette Lini Zongsu e sul periodo che trascorse all’estero, sulla sua partecipazione all’interno delle associazioni femminili, sull’istituzione della sua associazione e infine sull’ultimo periodo della sua vita, segnato da grandi perdite familiari. Ci siamo soffermati sulla vicenda che la portò a discutere personalmente con, l’allora presidente provvisorio, Sun Yatsen. La conversazione fu il momento in cui Lin Zongsu ottenne maggiore notorietà per aver rappresentato non solo la volontà della sua associazione, la Nüzi Canzheng Tongzhi Hui, ma anche quella dell’intero mondo femminile cinese. La sua richiesta, dopo un iniziale consenso venne rifiutata, il che la portò ad includere la sua associazione all’interno di un’altra associazione ‘ad ombrello’, la Nüzi Canzheng Tongmenghui. Abbiamo annotato in ordine temporale tutte le petizioni e le manifestioni di Lin Zongsu che vennero poi guidate dalla rivoluzionaria Tang Qunying. I sacrifici di Lini Zongsu e Tang Qunying non ebbero esito immediato e le donne restarono a lungo ancora lontane dalla partecipazione politica. Nel terzo capitolo abbiamo discusso l’importanza della produzione giornalistica di Lin Zongsu e delle altre rivoluzionarie. Nella prima parte del capitolo abbiamo presentato i cambiamenti avanzati dalla stampa cinese di inizio Novecento, che divulgò argomenti non più correlati alla sfera burocratica e suscitò una nuova curiosità nei fruiori. Abbiamo poi dato spazio alle caratteristiche della stampa femminile che si sviluppò durante il periodo precedente l’istituzione della prima Repubblica, che propose

100 innovatitivi temi e stili di scrittura. Con i loro scritti, Lin Zongsu e le altre colleghe rivoluzionarie fecero luce sulla questione femminile unendola all’attività rivoluzionaria, coinvolgendo molte donne. Abbiamo analizzato alcuni scritti di Lin Zongsu, come la risposta all’annuncio di matrimonio più civilizzato al mondo all’interno del Zhongwai ribao, il Nüzi Canzheng Tongzhihui Xuanyan Shu e la risposta al presidente Sun Yatsen all’interno del Tianduo Bao - Una delle collaborazioni più importanti di Lin Zongsu fu quella alla redazione del Nujiezhong, il primo trattato sulla liberazione femminile, che trattava diversi argomenti come la moralità delle donne, la loro condotta, le loro abilità, l’istruzione, i loro diritti, la partecipazione politica e il matrimonio. Abbiamo poi avanzato una proposta di traduzione della prefazione di Lin Zongsu, interpretato del suo punto di vista e individuato convergenze e divergenze con l’autore del trattato, Jin Tianhe. Tra i punti di contatto c’era l’idea secondo cui le donne avevano un ruolo importante all’interno della nazione, in quanto avrebbero provvisto all’educazione dei figli, futuri cittadini. Una delle differnze riguardava invece l’idea, sostenuta da Lini Zongsu, che dovessero essere principalmente le donne stesse ad emancipaparsi. L’impegno politico e la produzione giornalistica di Lin Zongsu furono cruciali nel rendere le donne consapevoli del fatto che non avrebbero dovuto sopportare le ingiustizie della loro condizione. Lin Zongsu coinvolse le sue colleghe attività, ma anche le donne meno abbienti ed emarginate, che non avevano avuto le possibilità di innalzarsi socialmente e culturalmente a causa della mancanza di basi educative. Inoltre, Lin Zongsu fu una delle prime donne nella storia cinese a denunciare le pratiche che erano frutto di un antico retaggio culturale e che erano difficili da scardinare dalle menti cinesi. Il suo interesse nei confronti della donna all’interno degli affari politici, l’istruzione femminile e l’abolizione della pratica di concubinaggio e di matrimonio combinato le hanno fatto guadagnare una certa notorietà all’interno dell’opinione pubblica cinese a lei contemporanea. Il testamento della battaglia di Lin Zingsu si può ritrovare nei suoi scritti e uno sguardo attento alla sua personalità rivela il modo in cui ella stessa si fece interprete del suo discorso politico.

101 Anche quando Lin Zongsu dovette allontanarsi dalla sua causa non smise di sperare in un futuro in cui le sue connazionali venissero incluse in tutti gli aspetti della sfera sociali. Il fatto che ella non fu in grado di assistere al primo passo verso la liberazione, che venne qualche anno dopo la sua morte lascia una nota di tristezza. Lin Zongsu non riuscì a realizzare ciò per cui aveva creduto fermamente durante la sua intera vita, ma la sua storia, seppur secondaria, rispetto a quella di altre rivoluzionarie, è un tassello che si aggiunge al puzzle delle donne valorose cinesi che si sono battute con grande coraggio e che hanno lottato per la modernizzazione della condizione femminile. L’aspetto centrale dell’azione di Lin Zongsu riguardò l’abolizione del ruolo patriarcale. Infatti, ella sosteneva che uomini e donne avessero le stesse capacità innate. Solitamente, le donne provavano la sofferenza della loro esistenza sin dalla loro nascita. Infatti, tradizionalmente la nascita di una figlia, anziché di un figlio, influiva notevolmente nell’aspettative dei familiari. Appena nate, le bambine, che erano considerate appartenenti ad una categoria inferiore ai maschi, erano causa di vergogna e disonore per i genitori che non vedevano alcun provento in loro. Questo pregiudizio traeva le sue origini dall’ideologia confuciana: anche lo Shijing 诗经, Libro delle Odi, riporta che anche alla nascita, le bambine subivano un trattamento differente rispetto ai bambini. Quando nasceva un bambino, veniva riposto cautamente su un letto, avvolto in delle vesti e gli veniva dato un oggetto di giada come giocattolo. Il suo pianto veniva associato al suo vigore ed era visto come l’erede della casa dei predecessori. Quando invece nasceva una bambina, questa veniva appoggiata sul pavimento, veniva vestita con delle fasce e le veniva dato un coccio260 come giocattolo. In futuro la bambina non avrebbe indossato alcuna medaglia di valore, si sarebbe occupata solo del cibo e di non arrecare problemi alla famiglia. 261 Il risultato dell’azione politica di Lin Zongsu si cominciò a vedere durante il periodo maoista. Tuttavia, la tendenza al maschilismo continuò a manifestarsi, seppur in maniera più attenuata negli anni successivi. Inoltre, la politica del figlio unico portò tante famiglie a nascondere le nascite di primogenite e favorì così il numero d’infanticidi femminili: si contano circa quattrocento milioni di

260 Nangwa 弄瓦, che letteralmente vuol dire giocare con un coccio. Quest’ultimo veniva regalato alle neonate e simboleggiava l’inferiorità femminile. Da Dizionario Giorgio Casacchia – Bai Yukun. 261 Cfr. Robert Hans van Gulik, 中國古代房内考: A Preliminary Survey of Chinese Sex and Society from Ca. 1500 B.C. Till 1644 A.D., Brill Archive, 1974, pp. 11- 12.

102 bamibini morti, prevelentemente di sesso femminile a causa di tale legge. Con l’abolizione di questa legge, nel 2015, il favoreggiamento di figli maschi è diminuito.262 Un altro punto dell’attività di Lin Zongsu riguardò la situazione delle donne confuciane dopo la loro nascita. Specialmente per le bambine con un’estrazione sociale inferiore, il futuro poteva proseguire solo in due direzioni: diventando concubine o, peggio, schiave. Le bambine che erano destinate alla vita di concubine erano sin da piccole preparate a danzare e ad acquisivano tecniche di seduzione. La fasciatura dei piedi era una componente importante della preparazione al loro ruolo. In realtà la fasciatura dei piedi era praticata principalmente dalle donne più ricche, ma occasionalmente veniva incoraggiata anche dalle madri di ragazze povere con lo scopo di renderle più attraenti e quindi dare loro maggiori possibilità di trovare marito. Anche a Lin Zongsu fu praticata la fasciatura dei piedi in un primo momento. Un aspetto peculiare dell’adolescenza di Lin Zongsu riguarda proprio il fatto che si ribellò presto della pratica e il fatto che a dieci anni ella rifiutò di continuare a tenere i piedi fasciati ci mostra quanto fosse dotata di risolutezza e apertura mentale. La pratica aveva un’essenza maschilista: limitava i movimenti delle ragazze, facendo diventare una semplice passeggiata molto dolorosa. Pertanto, le ragazze, pur di risparmiare ulteriori sofferenze preferivano restare a casa, il che limitava ulteriormente la loro libertà.263 Lin Zongsu si batté in diverse occasioni per l’abolizione di questa abitudine grottesca, prendendo parte anche ad associazioni che ne chiedevano l’abolizione. Nel periodo contemporaneo a Lin Zongsu, la pratica di fasciatura dei piedi inziò ad essere revocata, grazie anche al l’editto del 1902. Nel 1949 l’abolizione venne nuovamente proposta, ma fu solo negli anni cinquanta, con la mobilitazione lavorativa delle donne all’interno delle fabbriche, che la fasciatura dei piedi scomparve.264 Oggi le donne testimoni di questa pratica sono pochissime e soprattuto provenienti da zone rurali. Lin Zongsu rivolse grande attenzione anche a ridefinire la politica matrimoniale. In una società fortemente patriarcale come quella cinese il matrimonio aveva sempre costituito il momento più importante della vita di una donna. Le famiglie più povere vendevano e

262 https://www.agi.it/estero/cinesi_1_4_miliardi_natalit_invecchiamento_politica_figlio_unico- 6901980/news/2020-01-17/ 263 Cfr. Bamboo Hirst, Figlie della Cina, Edizioni Piemme, Padova, 2003, pp. 77 – 87. 264 Cfr. Laura De Giorgi, “Costume o tortura? La fasciatura dei piedi in Cina”, in Deportate, esuli, profughe - Rivista telematica di studi sulla memoria femminile, vol. 16, 2011., p. 61

103 davano in affidamento le spose, pur ricavando una piccola somma di denaro. Nel migliore dei casi, il matrimonio veniva combinato dalle famiglie. Con la diffusione delle idee occidentali di uguaglianza tra i sessi e di liberta individuale, molte donne iniziarono ad entrare in contatto con l’idea che ognuno fosse libero di poter scegliere chi sposare. Molte ragazze si ribellarono di fronte al loro destino segnato da una ideologia confuciana.265 Questo aspetto fu trattato all’interno del Nüjiezhong, dove si proponeva che il matrimonio dovesse essere dettato dal sentimento di amore e non da imposizioni familiari. Lin stessa ebbe più volte occasione di parlare della questione e di esprimere il suo dissenso verso i matrimoni combinati, come nela risposta all’annuncio dell’uomo del Sud con ideali e integrità (vedere paragrafo 3.3.1). L’uomo non fece alcuna menzione al voler conoscere una donna personalmente e alla volontà di trovare delle affinità al fine di far nascere un sentimento amoroso. Il suo annuncio era equivalente ad utilizzare un sistema di match-making. Lin Zongsu spese parole molto pesanti per l’uomo, perché nonostante alcune abitudini occidentali erano iniziate ad emergere nell’ideale comune, di fondo rimaneva una forte componente tradizionale, che limitava la liberalità. Lin Zongsu stessa, nella sua giovinezza aveva rifiutato l’idea di andare in sposa ad un conoscente, se prima non avesse completato gli studi. Lin rimase molto coerente al principio di indipendenza e quando le venne proposto di spostarsi a Nanyang per intraprendere la carriera d’insegnate, ella non si fece ostacolare dall’opposizione del marito. Lin Zongsu ebbe un secondo matrimonio, il che era davvero inusuale per l’epoca. Fino ad allora, infatti, il divorzio si poteva ottenere solo in rari casi ed era necessario che la donna ottemperasse al suo dovere di conferire la pietà filiale nei confronti della famiglia del marito. A partire dal 1930 venne abrogata una prima modifica alla politica sul divorzio da parte del Guomindang. Solo nel 1950 la politica matrimoniale venne modificata, rendendo le donne libere di scegliere il proprio partner e venne stipulato che una coppia avrebbe avuto il diritto di divorziare nel momento in cui l’amore fosse finito.266 Infine, l’aspetto più eclatante dell’attivismo femminile di Lin Zongsu riguardò il suffragio femminile, ovvero il diritto che le donne potessero votare ed essere elette. Nei

265 Cfr. Bamboo Hirst, Bamboo, Figlie della Cina, Edizioni Piemme, Padova, 2003, op. cit. pp. 104 – 105. 266 Cfr. Shen Yifei, “Feminism in Cina: An Analysis of Advocates, Debates, and Strategies”, op. cit. p. 11.

104 capitoli precendenti, abbiamo affrontato la negazione delle sue richieste e il bisogno della sua campagna per la successiva ufficializzazione della partecipazione femminile all’interno della politica nel 1947. Ad ogni modo, fino al 1987 le donne non avevano ancora conseguito una piena democrazia intesa come in occidente, in quanto sia donne che uomini vivevano sotto un partito unico dove le elezioni erano stabilite a tavolino. 267 Dal 1995, con la quarta conferenza mondiale sulle donne venne puntualizzato un nuovo inizio del movimento femminile in Cina e per la prima volta i diritti delle donne vennero inclusi insieme ai diritti umani, fornendo una nuova risorsa alle femministe cinesi nella loro campagna per eliminare i meccanismi sociali che portavano alla discriminazione di genere.268 Il percorso di emancipazione femminile in Cina fu molto lungo e insidioso e ancora oggi non si può dire che le donne abbiano raggiunto i loro diritti pienamente. Purtroppo, le diseguaglianze di genere continuano ad esistere, specialmente in alcuni contesti lavorativi, ma certamente l’impegno di Lin Zongsu fu importante in quanto determinò una consapevolezza diversa. La figura di Lin Zongsu è stata citata più volte in testi occidentali che hanno affrontano il tema dell’emancipazione femminile in Cina. Questi testi sono lavori accademici, per lo più incentrati sull’evoluzione della posizione femminile orientale. Anche in Cina, la figura di Lin Zongsu è stata oggetto di studi accademici e di testi sulla lotta femminile nel periodo repubblicano. Al di là di questi contesti la figura di Lin Zongsu non ha avuto molta rilevanza nell’immaginario popolare. A differenza di ciò che è accaduto per Qiu Jin, He Zhen e Chen Xiefen, all’immagine di Lin Zongsu non stata rivolta l’attenzione che avrebbe meritato, in quanto personalità chiave per la lotta femminile. La sua figura non è stata oggetto di produzioni cinematografiche nè di racconti e a volte, non è raro imbattersi in cinesi che non ne abbiano mai sentito parlare. La notorietà di Lin Zongsu, non troppo marginale, è dovuta al fatto che si tratta di un personaggio prettamente intellettuale, che è comunuque ben noto negli ambienti accademici. Se da una parte le cause per cui Lin Zongsu si è battuta si sono in parte realizzate, dal’altra parte la figura di Lin Zongsu è andata quasi dimenticata.

267 Cfr. Louise Edwards, “Women's Suffrage in China: Challenging Scholarly Conventions”, in Pacific Historical Review, op. cit., p. 629.

268 Cfr. Shen Yifei, “Feminism in Cina: An Analysis of Advocates, Debates, and Strategies”, op. cit., p. 9.

105 Ricordare la sua battaglia e darle il rispetto che merita è estremamente importante per non dimenticare gli sforzi di cui si fece carico assieme alle altre rivoluzionarie. Celebrare personalità come Lin Zongsu è necessario, specialmente ai giorni nostri in diseguaglianze e discriminazioni continuano a persistere. La condizione sociale femminile ha assistito grandi cambiamenti positivi rispetto al periodo pre-republicano. Molti dei diritti femminili sono sati tutelati con la legge del 3 aprile 1992. Questa legge resa obbligatoria l’istruzione femminile fino ai sedici anni; garantì l’equiparazione degli stipendi tra uomini e donne; vietò il lavoro a ragazze con meno di sedici anni; abolì la prostituzione e il traffico di donne; pose sotto tutela gravidanza, materità e periodo mestruale.269 Le donne cinesi hanno abbandonato da un po’ le abitudini che le relegavano ad una posizione di subordinazione. Anche dal punto di vista legislativo sono molto più tutelate e ricoprono posizioni lavorative differenti e spesso abbstanza autorevoli. Tuttavia, dal punto di vista sociale le donne cinesi oggi presentano ancora degli aspetti che stonano con la visione di posizione evoluta. Secondo una personale visione, il ruolo della donna viene spesso stereotipato in quello del “sesso debole” che si dedica alle faccende domestiche. Inoltre, il conseguimento di un alto livello d’istruzione e una buona carriera rappresentano le ambizioni di numerose giovani ragazze e delle loro madri, ma allo stesso tempo sono motivate dal fatto che rappresentano dei requisiti fondamentali per trovare facilmente un partner. Questa posizione contribuisce a perpetrare l’idea di fondo secondo cui il matrimonio rimane il momento più importantie della vita di una donna. Recentemente molte giovani di donne sono apparse nella scena pubblica, denunciando le violenze subite, sfruttando la forza dei social media, piuttosto che affidandosi al femminismo di Stato. Sebbene la posizione delle donne abbia subito cambiamenti eccezionali dal periodo in cui visse Lin Zongsu, vi sono ancora casi non rari di discriminazione di genere. Oggi giorno la questione femminile ha assunto dei connotati diversi rispetto al periodo di attività di Lin Zongsu. Infatti, sebbenbe le donne hanno raggiunto la parità di diritti davanti alla legge, dal punto di vista culturale e sociale in Cina – così come in altre parti del mondo – persistono gli stereotipi femminili secondo cui le donne sono meno capaci, soprattutto in alcune aree e situazioni. Inoltre, i mass- media promuovono troppo spesso un ideale di donna molto legato al suo aspetto fisico.

269 Bamboo Hirst, Figlie della Cina, Edizioni Piemme, Padova, 2003, op. cit., pp. 263 – 264.

106 Ricordare figure come Lin Zongsu è importante sia per omaggiare il suo contributo, ma anche perché bambine e giovani donne hanno bisogno di modelli di riferimento come il suo. In conclusione, la tesi ha l’obiettivo di rivalutare e omaggiare la persona di Lin Zongsu. Attivista, figura moderna e visionaria Lini Zongsu attraverso i suoi scritti è riuscita a inferire nelle menti delle donne, argomenti che in passato nessuno aveva osato evocare. Sfortunatamente, Lin Zongsu non visse a lungo per assistere ai cambiamenti nella situazione femminile, ottenuti anche grazie al suo grande impegno. La sua storia è molto attualee riteniamo che narrarla sia importante. Anche se oggi è stat raggiunta la parità dei diritti dal punto di vista della giurisprudenza, i retaggi culturali della tradizionale visione della donna persistono e sono talvota più difficili da cambiare delle leggi. Educare le nuove generazioni di donne e uomini è indispensabile e personiltà come Lin Zongsu andrebbero promosse, tramandate e ricordate anche per questo.

107 BIBLIOGRAFIA

BAILY, Paoul J., Women and Gender in Twentieth-Century China, Hampshire - New York, Palgrave Macmillan, 2012

BEHAN, Charlotte L., “Feminism and Nationalism in the Chinese Women's Press, 1902-1911”, in Modern China, vol. 1, n. 4, Sage Publications Sage CA: Thousand Oaks, 1975, pp. 379 - 416.

CHEN Wenlian 陈文联 e LIU Shanshan 刘姗姗, ““Nüjiezhong” de Nüquan Sixiang

Tanxi” 《女界钟》的女权思想探析, in Xuzhou Gongchen Xueyuan Xuebao 徐州工程

学院学报, vol. 30, n. 2, Shehui Kexueban, 2015.

DANG Dexin 党德信, “Minguo chunian zhongguo nüzi canzheng yundong jishi” 民国 初年中国女子参政运动记事, in Zhonghua Ernü 中华儿女, n. 3, 2012, pp. 92 - 95.

DE GIORGI, Laura, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815-1937, Libreria Editrice Cafoscarina, 2001.

DE GIORGI, Laura, “Costume o tortura? La fasciatura dei piedi in Cina”, in Deportate, esuli, profughe - Rivista telematica di studi sulla memoria femminile, vol. 16, 2011.

EDWARDS, Louise P., Gender, Politics, and Democracy: Women’s Suffrage in China Stanford, CA, Stanford University Press, 2008.

EDWARDS, Louise P., “Opposition to Women’s Suffrage in China: Confronting Modernity in Governance”, in Women in China: The Republican Period on Historical Perspective, Mechthild Leutner, Nicola Spakowski, Muenster: LIT, 2005, pp. pp. 107- 182.

108 EDWARDS, Louise, “Women's Suffrage in China: Challenging Scholarly Conventions”, in Pacific Historical Review, vol. 69, n. 4, University of California Press, 2000.

EDWARDS, Louise, “Chin Sung-ts’en’s A Tocsin For Women: The Dextrous Merger of Radicalism and Conservatism in Feminism of the Early Twentieth Century”, Jindai Zhongguo Funü Shi Yanjiu, n. 2 1994, pp. 117 - 140.

GAO Ruoting 高若亭, Yongheng de Huajuan—Fujian funü yundong shiji huimou, fujian dang shi yuekan 永恒的画卷——福建妇女运动世纪回眸, Fujian dangshi yuekan, Fujian, vol. 3, 2000.

GOLDMAN, Merle e J PERRY, Elizabeth, Changing Meanings of Citizenship in Modern China, Cambridge, Harvard University Press, 2002.

GOODMAN, Bryna, e LARSON WENDY, Gender in motion: divisions of labor and cultural change in late imperial and modern China, Rowman & Littlefield, 2005.

HIRST, Bamboo, Figlie della Cina, Edizioni Piemme, Padova, 2003.

HU Di 胡笛, “Wanqing “Guominzhimu” huayu jiqi nüxing xiangxiang” 晚清 “国民之 母” 话语及其女性想象, in Hunan daxue xuebao 湖南大学学报, vol. 28, n. 4, Shehui kexueban, 2014, pp. 93 - 97.

JING Shenghong 经盛鸿, “Xinhai Geminghou de Nüquan Yundong” ⾟亥⾰命后的⼥

权运动, in Bainian Chao 百年潮, n. 11, 2011.

JING Shenghong 经盛鸿, “Xinhai geming hou de zhengqu nüzi canzheng yundong” 辛亥革命后的争取女子参政运动, in Zijin Suiye 紫金岁月, n. 6, Nanjing Shizhi, 1996.

109 JUDGE, Joan, “Talent, virtue, and the nation: Chinese nationalisms and female subjectivities in the early twentieth century”, in The American Historical Review, vol. 106, n. 3, Oxford University Press, 2001, 765 - 803.

LI, Chen Sheng Danielle, “Contribution à l'étude de la condition féminine en Chine: l'Émancipation de la femme à travers quelques revues en langue chinoise, notamment la revue Funü zazhi (Journal de la femme) des années 1915 a ̀ 1929.” Diss. Université de Lyon II, 1973.

LI Lanping 李兰萍. “Jindai Nüzi Jiaoyu Yu Xinhai Geming Shiqi de Zhishi Nüxing” 近 代女子教育与辛亥革命时期的知识女性, in Guandong Shehui Kexue 广东社会科学, n. 3, 1998, pp. 91 - 96.

LI Xiaolan 李晓兰, “20 Shiji chunian de baokan guanggao yu zhengzhi xuanchuanweirao “Eshi jingwen”,“Jingzhing ribao” paiman xuanchuan guanggao suozuo de kaocha” 20 世纪初年的报刊广告与政治宣传 - 围绕《俄事警闻》、《警

钟日报》排满宣传广告所作的考察, in Huanghe keji daxue xuebao 黄河科技大学学

报, vol. 14, n. 2, Guizhou, Guiyang, 2012.

LIANG Chuan 梁川, Xinhai Geming Yu Dangdai Zhongguo Shehui Fazhan 辛亥革命 与当代中国社会发展, Beijing, Ningxia Renminchubanshe 宁夏人民出版社, 2006.

LIN Weijun 林慰君, “Xiangumu Lin Zongsu Nüshi Shillüe” 先姑母林总素女士事略, in Wenshi Ziliao Xuanbian 文史资料选编 Zhongguo Renmin Zhengzhi Xieshang Huyi . Bejingshi Weiyuanhui. Wenshi Ziliao Weiyuanhui 中国人民政治协商会议. 北京市委 员会. 文史资料委员会, n. 4, Pechino, Beijing chubanshe, 1979, pp. 208 - 214.

LIN Weijun 林慰君, Wo de fuqin Lin Baishui 我的父亲林白水, Pechino, Shishi Chubanshe, 1989

110 LIU Zhiqin 刘志琴, “Jindai Zhongguo shehui wenhua bianqian lu” 近代中国社会文化

变迁录, in Zhejiang Renmin Chubanshe, vol.2, 1998, p. 443.

LIU, Lydia H., KARL, Rebecca E. e KO, Dorothy, The Birth of Chinese Femminism: Essential Text in Transnational Theory, Columbia University Press, 2013. LEE, Lily Xiao Hong, Biographical Dictionary of ChineseWomen: v. 2: Twentieth Century, London; New York, Routledge, 2015.

ONO, Kazuko, Chinese Women in a Century of Revolution, 1850-1950, Stanford University Press, 1989.

POPKIN, Jeremy D., Media and revolution. University Press of Kentucky, 2014.

SABBATINI, Mario e SANTANGELO, Paolo, Storia della Cina, Roma, GLF Editori Laterza, 2018.

SHIH, Ling-Ling L., Inventing New Womanhood in China/Taiwan: A Historical Anthropology of Gender, New York, State University of New York at Albany, 2004.

SHEN Yifei, “Feminism in Cina: An Analysis of Advocates, Debates, and Strategies”, Friedrich-Ebert- Stitung Foundation, 2016.

SUDO, Mizuyo e HILL, Michael G., "Concepts of Women's Rights in Modern China." In Gender and History, 2006.

VAN GULIK, Robert Hans, 中國古代房内考: A Preliminary Survey of Chinese Sex and Society from Ca. 1500 B.C. Till 1644 A.D., Brill Archive, 1974.

VOLZ, Yong Z. “Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space in China, 1890s - 1920s”, in Media, Culture & Society, vol. 29, n. 3, Sage Publications Sage UK: London, England, 2007, pp. 469 - 489.

111 WANG Ying 王滢 e GUO Jianpeng 郭建鹏, “Nanshe Nüsheyuan Zhang Yi An Ming Hao Kuang Miu” 南社女社员张佚凡名号匡谬, in Zhangchun Shifan Daxue Xuebao

长春师范大学学报 , n. 6, Renwen Shehui Kexueban, 2014 pp. 120 - 121.

XU Ru 徐如, “Lin Zongsu” 林宗素, in Fuzhou lishi renwu 福州历史人物, Vol. 5, Zhonggong Fuzhou Shiwei Xuanchuanbu 中共福州市委. 宣传, Fuzhou shishehui kexuesuo 福州市社会科学所, 1988, pp. 124 - 133.

XU Yingxuan, 许颖轩, “Xinhai geming qianhou zhongguo funü zhengqu canzhengquan de sixiangyu shijian”,辛亥革命前后中国妇女争取参政权的思想与实

践, in Zhongshan daxue yanjiushengxuekan 中山大学研究生学刊, Vol. 38, n. 4, Beijing, Renwen shehui kexueban, 2017.

XU Wei, “From Marriage Revolution to Revolutionary Marriage: Marriage Practice of the Chinese Communist Party in Modern Era, 1910s-1950s”, 2011.

YAN Haiping, Chinese Women Writers and the Feminist Imagination, 1905-1948, Routledge, 2006.

YAN Lufu 晏露芙, “Zhongguo Nüquan Yundong de Xianfeng – Lin Zongsu” 中国女 权运动的先锋——林宗素”, in Fuzhou Wenshi 福州文史, Chenzeshan Yangnianchun (zhixing) Pandeng Huang Ling 陈泽山杨年春(执行) 潘登黄凌, 2017, pp. 23 - 33.

ZHI Shen 沈智, “Canzheng yundong dongzhong de Lin Zongsu, Tang Qunying” 参政 运动东中的林宗素,唐群英,in Xìngbie·shehui·rensheng 性别·社会·人生, Shanghai, Shanghai Sanlian shudian, 2010.

ZHI Shen 沈智, Funü Jiefang Shi Wenda 妇女解放史问答, Zhejiang Renmin Chubanshe, 1986.

112 ZHANG Xiantao, The origins of the modern Chinese press: the influence of the Protestant missionary press in late Qing China, vol. 6, Routledge, 2007.

ZHANG, Tong, Power, women and revolution: The role of the All-China Women's Federation in China's revolution, 2003.

ZHAO, Yunze e PING, Sun, A History of Journalism and Communication in China, Routledge, 2018.

SITOGRAFIA https://www.agi.it/estero/cinesi_1_4_miliardi_natalit_invecchiamento_politica_figlio_u nico-6901980/news/2020-01-17/ https://www.syllabos.com/index-it.php?target=it/articoli/donna.htm.

113 Ringraziamenti

A termine del mio percorso univeristario in “Lingue e Civiltà dell’Asia e dell’Africa mediterranea” voglio esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che mi sono stati vicino durante il periodo di stesura della tesi. Ringrazio la mia relatrice, la Professoressa Laura De Giorgi, per avermi seguita e per la sua disponibilità, nonostante le difficoltà dipese dal contesto di emergenza sanitaria. Ringrazio la mia carissima amica e collega Alessia Centamore, per i suoi preziosi consigli e per essermi stata vicina, nonostante i svariati chilometri di distanza. Ringrazio i miei colleghi Giovanni Ruscica e Marco Oliveri, per avermi costantemente incoraggiata durante questi due anni e per avermi insegnato a “non mollare”! Ringrazio le mie coinquiline Nancy, Manuela e Martina, per aver reso i pomeriggi di studio più leggeri. Un ringraziamento importante va a Fabiola, Chiara, Manuel, Alessio, Giuliana e tutti i miei amici “veneziani”. Grazie per aver condiviso con me i momenti migliori. Ringrazio i miei genitori per avermi sempre spronata a dare il meglio di me e insegure i miei sogni. Ringrazio le mie due brillanti sorelle Caterina e Grazia. Non potrò mai ringraziarvi abbastanza per il vostro sostegno. Quello che sono diventata oggi, lo devo soprattutto a voi. Per ultimo, ma non meno importante, ringrazio Claudio per l’amore dimostratomi e per la sua pazienza.

114