Copia Corretta

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Copia Corretta View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by Electronic Thesis and Dissertation Archive - Università di Pisa INDICE - SOMMARIO PREMESSA 1.- Oggetto dell'indagine pag. 6 CAPITOLO PRIMO SUL PRINCIPIO DELLA DIVISIONE DEI POTERI 2.- Divisione dei poteri e distinzione concettuale delle funzioni pag. 9 3.- Divisione dei poteri e sistemi politici pluralistici pag. 15 CAPITOLO SECONDO SULLE FORME DI GOVERNO NELLE DEMOCRAZIE PLURALISTE 4.- Le forme di governo delle democrazie pluraliste pag. 18 5.- Caratteristiche comuni delle forme di governo delle democrazie pluraliste pag. 25 6.- Forma di governo e rapporti tra poteri dello Stato nella relazione di Mortati alla Seconda Sottocommissione dell’Assemblea Costituente pag. 29 1 CAPITOLO TERZO SUL SISTEMA PRESIDENZIALE DEGLI STATI UNITI 7.- Il governo presidenziale degli Stati Uniti pag. 33 8.- Il sistema politico degli Stati Uniti pag. 37 9.- Le “crisi di governo" nell'esperienza statunitense pag. 42 CAPITOLO QUARTO SUL SISTEMA PARLAMENTARE ITALIANO 10.- Sul rapporto tra Parlamento e Governo nel sistema parlamentare italiano pag. 47 11.- ( Segue) Sulla "supremazia" del Governo pag. 52 12.- La funzione di controllo politico del Parlamento pag. 57 CAPITOLO QUINTO LE CRISI DI GOVERNO TIPOLOGIA, NATURA, MODALITA’ 13.- La mozione di sfiducia e le dimissioni del Governo pag. 64 14.- (Segue) L’apertura ufficiale della crisi determinata dall’approvazione di una mozione di sfiducia pag. 70 15.- La mozione di sfiducia individuale, e la revoca del singolo ministro pag. 72 16.- (Segue) Il quarto Governo Berlusconi e le dimissioni dei ministri Scajola e Brancher pag. 78 2 17.- (Segue): il "caso Scajola" pag. 79 18.- (Segue): il "caso Brancher" pag. 83 19.- (Segue) La responsabilità politica “diffusa” e i mezzi di comunicazione di massa, ovvero il presupposto della sufficiente conoscenza dei fatti pag. 85 20.- (Segue) Caratteristiche ulteriori della responsabilità politica diffusa: regolarità e riconoscibilità pag. 86 21.- (Segue) Responsabilità politica del ministro e comportamento del Presidente del Consiglio pag. 88 22.- La questione di fiducia e le dimissioni conseguenti a votazione negativa pag. 90 23.- La crisi del primo governo Prodi pag. 93 24.- Le dimissioni del governo in seguito alla elezione di un nuovo Presidente della Repubblica pag. 96 25.- Le dim issioni conseguenti a nuove elezioni politiche generali pag. 99 26.- Le dimissioni per morte, impedimento permanente o altre cause di cessazione dell'ufficio del Presidente del Consiglio pag. 104 27.- Le dimissioni per assolvimento degli impegni programmatici assunti dinanzi al Parlamento pag. 105 28.- Le dimissioni volontarie del governo pag. 109 29.- La cd. " parlamentarizzazione" delle crisi di governo pag. 116 30.- (Segue) La prassi della parlamentarizzazione semipiena pag. 125 3 31.- (Segue) La prassi della parlamentarizzazione piena pag. 127 CAPITOLO SESTO POSSIBILI SVOLGIMENTI DELLE CRISI DI GOVERNO E RUOLO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 32.- Crisi di governo necessarie vale a dire crisi che non possono non accadere pag. 132 33.- La soluzione delle crisi conseguenti a nuove elezioni politiche generali tra regole inderogabili e mutamenti della prassi pag. 135 34.- Possibili sviluppi patologici delle crisi conseguenti a nuove elezioni politiche generali e possibili rimedi pag. 136 35.- (Segue) Il caso delle elezioni tedesche del 2005 pag. 138 36.- (Segue) Il caso delle general election inglesi del 2010 pag. 141 37.- Crisi di governo non necessarie ma sempre possibili entro il sistema costituzionale: a) le crisi parlamentari pag. 147 38.- Possibili sviluppi patologici delle crisi conseguenti all'approvazione della mozione di sfiducia: Quid iuris se il governo non si dimette? pag.151 39.- Ancora sulle crisi di governo non necessarie ma sempre possibili entro il sistema costituzionale: b) le crisi extraparlementari pag. 155 4 40.- Le Gouvernement de combat ovvero cronaca di un Parlamento che si è rifiutato di “ entrer en rapport avec le Ministére ” pag. 166 41.- Le Gouvernement de combat come ipotesi astrattamente possibile sul piano giuridico- costituzionale pag. 170 42.- L’elezione diretta del Presidente della Repubblica francese e lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale pag. 179 43.- Il potere di scioglimento della Camera dei Comuni in Gran Bretagna prima e dopo il Coalition Agreement pag. 184 44.- L’investitura popolare diretta del capo del Governo in Italia e la pretesa necessità dello scioglimento anticipato delle Camere in caso di crisi di governo pag. 186 CONCLUSIONI 45.- Il sistema politico italiano dopo il 1993 e le principali tendenze oggi in atto pag. 194 BIBLIOGRAFIA pag. 205 5 PREMESSA 1) Oggetto dell’indagine. Con l’espressione “crisi di governo” dal punto di vista del diritto costituzionale, si indica in prima approssimazione la situazione che si determina per effetto delle dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, o di ogni altro fatto che comporti la necessità della sostituzione dell’organo Governo. Nell’uso corrente, l’espressione indica altresì il periodo di tempo durante il quale tale situazione si protrae fino alla nomina di una nuova compagine ministeriale 1. Per crisi di governo si intende quindi la mancanza di titolari del potere governativo per un periodo più o meno lungo, ma anche l’ interruzione nella titolarità, per cui un titolare cessa dalla carica, per una qualunque ragione, ed un altro deve subentrare nei modi prescritti. 2 1 Così PIZZORUSSO A., Le crisi di governo nelle principali esperienze contemporanee , in Le crisi di governo nell’ordinamento e nell’esperienza costituzionale , ( VENTURA L., a cura di) , Torino, 1999, pag. 153. 2 RESCIGNO G.U., Le crisi di governo: il quadro storico , cit., pag. 7; per MORTATI C., Istituzioni di diritto pubblico , Padova 1962, pag. 480, si designa con il nome di “crisi” la rottura del rapporto di consonanza politica o fra i membri del gabinetto, o fra essi e il parlamento. 6 Così nel modello parlamentare si presuppone che un governo che goda della fiducia del Parlamento duri in carica per l’intera legislatura. Se si verifica una interruzione o una rottura si tratta di ristabilire anzitutto questa regolarità, attraverso i meccanismi prestabiliti dal sistema; ne discende che, sebbene, in generale non auspicabili le crisi di governo sono comunque possibili nel corso di una legislatura, ed infatti a tal fine sono previsti più o meno efficacemente strumenti e rimedi. Prima di entrare in medias res ed esaminare i profili maggiormente significativi delle crisi di governo nell’ordinamento e nell’esperienza italiana, con particolare riguardo alle vicende più recenti, è parso opportuno procedere ad un significativo richiamo al principio della divisione dei poteri, come principio basilare degli ordinamenti costituzionali moderni e, ad un inquadramento alla luce delle regole costituzionali e convenzionali sulle forme di governo. Sulla base di tali premesse, sarà possibile indagare e ricostruire le ragioni di fondo delle connesse tematiche della stabilità, della governabilità, dell’efficienza dei governi che oggi sono quanto mai invocate nel dibattito politico e non politico. Più in generale la ricerca può essere concettualmente divisa secondo due direttrici. Anzitutto l’indagine analitica dei possibili casi di crisi di governo attraverso l’individuazione di tipologie, natura e modalità; successivamente l’esame dei possibili svolgimenti delle crisi di governo e per conseguenza il ruolo che potrebbe venire ad assumere il Presidente della Repubblica. Particolare attenzione verrà posta ai possibili sviluppi patologici che talune tipologie di crisi possono presentare, a causa di un testo costituzionale che appare lacunoso in ordine a questioni cruciali che attengono al tema che ci occupa, sicchè, la razionalizzazione delle istituzioni democratiche si è rivelata nel contesto italiano piuttosto 7 “debole”; dall’altro alle soluzioni che sono possibili entro il sistema costituzionale, per consentire il superamento di tali situazioni di crisi. Infine tratteremo di un ulteriore fattore di complicazione che rileva significativamente ai nostri fini vale a dire l’articolazione di un sistema politico quale quello italiano fortemente instabile e, caratterizzato ancor oggi da molti partiti divisi tra loro e al loro interno, e suscettibile per ciò stesso di determinare inevitabilmente frequenti crisi politiche e di governo. 8 CAPITOLO PRIMO SUL PRINCIPIO DELLA DIVISIONE DEI POTERI 2. - Divisione dei poteri e distinzione concettuale delle funzioni. La funzione di questo capitolo è quella di mostrare la rilevanza e l’attualità del principio della divisione dei poteri come principio basilare degli ordinamenti costituzionali moderni; ed infatti ancora oggi tale principio, risulta estremamente significativo e importante per la comprensione e l’interpretazione della stessa realtà costituzionale italiana. Con un’avvertenza: in questa sede naturalmente non intendiamo impegnarci in una trattazione compiuta del principio della divisione dei poteri, che peraltro non potrebbe certo esaurirsi in queste pagine, ma richiamare per quanto rileva ai nostri fini l’essenza del principio stesso in relazione a quelle forme di governo oggi prevalenti, vale a dire il governo presidenziale e quello parlamentare. Sulla base di tali considerazioni possiamo osservare, allora, che il governo presidenziale è anzitutto caratterizzato dalla indipendenza del potere esecutivo rispetto al potere legislativo dal momento che il 9 corpo elettorale è chiamato a compiere due
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